Dopo aver abbandonato per qualche
anno la sedia da regista, Tommy lee Jones tornerà dietro la
macchina da presa: The Homesman, ambientato ai tempi dei pionieri,
sarà un progetto curato al cento per cento da Jones, che lo
scriverà, produrrà e interpreterà. Jones avrà il ruolo di una guida
che accompagnera tre donne in una strana ricerca, tra Nebraska e
Iowa.
Il film non sembra destinato ad
essere un blockbuster: del resto nemmeno i precedenti lavori di
Tommy Lee Jones lo sono stati, basti pensare ad esempio a Le Tre
Sepolture. Attualmente l’attore e regista è impegnato a mettere
insieme le risorse finanziare per per poter avviare il progetto:
negoziati sarebbero in corso la Eurocorp di Luc Besson. Tommy Lee
Jones sarà prossimamente sugli schermi con Men In Black 3; altri
progetti, più a lungo termine, sono Hope Springs e il biopic di
Lincoln diretto da Spielberg.
L’indimenticabile Chibs di
Sons of Anarchy, Tommy Flanagan,
è entrato a far parte del cast di Sleeping Dogs di
Nickel City Pictures, in cui reciterà al fianco di Russell Crowe, Karen Gillan e Martin Csokas. A
darne notizia è Deadline (via Collider).
Attualmente in produzione in
Australia dal regista di Assassin’s CreedAdam Cooper,
il film è basato sul romanzo di E.O Chirovici del
2017 Il libro degli specchi. La storia segue il detective
della omicidi in pensione Roy Freeman (Crowe), che si sta
sottoponendo a un trattamento all’avanguardia per l’Alzheimer. Dopo
che un detenuto nel braccio della morte che Freeman ha aiutato a
condannare per l’omicidio di un professore universitario (Csokas)
inizia a dichiararsi innocente, Freeman deve lottare per recuperare
la memoria e scoprire la verità. Arruolando l’aiuto del suo ex
partner, la rete attorno al mistero inizia a svelarsi dopo che
incontrano una donna misteriosa (Gillan).
Cooper fa il suo debutto alla regia
dalla sua sceneggiatura scritta con Bill Collage.
I due hanno collaborato a film come Assassin’s Creed,
Exodus: Dei e Re, New York Minute e
Accepted. Harry Greenwood e
Thomas M. Wright completano il cast, mentre
Mark Fasano di Nickel City Pictures sta producendo
insieme a Cooper e Collage. I produttori esecutivi includono
Matthew Goldberg, Cliff Roberts, Arianne Fraser, Delphine
Perrier e Nick Corbett.
Flanagan è meglio conosciuto per il
suo ruolo di Filip ‘Chibs’ Telford nella serie drammatica di gang
di motociclisti nominata agli Emmy Sons Of
Anarchy, andata in onda per sette stagioni su FX dal 2008
al 2014. È apparso anche nello spin-off Mayans
M.C.. Flanagan attualmente recita al fianco di
Joseph Sikora in Power Book IV:
Force, uno spin-off del popolare dramma poliziesco Power,
che è stato rinnovato per una seconda stagione. È anche apparso in
Westworld insieme a Evan Rachel Wood e
Vincent Cassel, così come in Peaky
Blinders, Gotham e Wu
Warriors.
I ruoli recenti di Flanagan nel
cinema includono Guardiani della Galassia Vol. 2 e il thriller
d’azione Boon al fianco di Neal
McDonough. È anche apparso nell’acclamato western
The Ballad of Lefty Brown, al fianco di
Bill Pullman, Jim Caviezel e Peter Fonda.
Il remake di Papillon di Bleecker Street ha visto
Flanagan riunirsi con l’ex membro del cast di Sons of
Anarchy, Charlie Hunnam, ed è apparso al fianco di
Gary Oldman e Jessica Alba in
Killers Anonymous. Flanagan ha già lavorato con
Russell Crowe, interpretando Cicero in
Il Gladiatore.
Presidente della Giuria Opera Prima
a Venezia 73, Kim Rossi Stuart presenta alla Mostra anche il
suo secondo film da regista, Tommaso,
nella sezione Fuori
Concorso.
Dopo una lunga relazione Tommaso
riesce a farsi lasciare da Chiara, la sua compagna. Ora ad
attenderlo pensa ci siano una sconfinata libertà e innumerevoli
avventure. È un attore giovane, bello, gentile e romantico, ma
oscilla perennemente tra slanci e resistenze e presto si rende
conto di essere libero solo di ripetere sempre lo stesso copione:
insomma è una “bomba innescata” sulla strada delle donne che
incontra. Le sue relazioni finiscono dolorosamente sempre nello
stesso modo, tra inconfessabili pensieri e paure paralizzanti.
Questa sua coazione a ripetere un giorno finalmente s’interrompe e
intorno a lui si genera un vuoto assoluto. Tommaso ora è solo e non
ha più scampo: deve affrontare quel momento del suo passato in cui
tutto si è fermato.
Tommaso è
il tentativo di realizzare un autoritratto sincero di un momento
della vita in cui si fanno i conti con il passato e con il futuro.
E se nelle intenzioni e nella struttura psicologica e narrativa del
film questo traspare con solida funzionalità, di fronte alla
continua esagerazione nei toni degli attori risiede il punto
debole, la falla che fa crollare tutto il racconto. Kim Rossi Stuart regista
prova a mettere in scena, anche con interesse, un mondo interiore
tormentato, un trauma, un’affettività condizionata ma facendolo
esagera i toni, creando l’effetto di involontario grottesco che
stona con alcuni momenti drammatici del film o anche con le
disturbanti sequenze oniriche, che non risparmiano immagini anche
un po’ forti.
L’impressione generale è che la
scelta dei toni adottati non abbia funzionato, con un’altalena
emotiva che travolge e consegna allo spettatore una sensazione di
spaesamento che non deriva dalle scene oniriche che entrano in
gioco con irruenza nella narrazione lineare, ma dall’eccesso nella
recitazione di tutto il cast (e quindi immaginiamo nella direzione
degli attori).
Grazie ai recenti
successi di Nostalgia
di Mario Martone e Siccità
di Paolo VirzìTommaso Ragno si è definitivamente imposto
come uno degli attori più versatili e carismatici del panorama
cinematografico italiano. Un traguardo professionale e artistico
che lo ha portato a partecipare alla 22a edizione di Open
Roads, la rassegna di nuovo cinema italiano organizzata
dalla Film Society of Lincoln Center e Cinecittà. Ed è proprio
nella prestigiosa cornice situata nell’Upper West Side di New York
che abbiamo incontrato l’interprete, il quale ci ha raccontato con
precisione il suo personale processo creativo:
Quello che risulta
evidente vedendo Nostalgia
e Siccità è il
notevole lavoro che ha fatto sul linguaggio del corpo dei due
personaggi Oreste e Alfredo, un processo quasi antitetico. Come
lavora alla creazione della fisicità dei suoi ruoli?
Partiamo col dire che
Oreste e Alfredo sono accomunati dall’ostentazione del corpo, lo
mettono in scena in maniera aperta, quasi sfrontata. Il loro body
language è molto sottolineato, se si fosse trattato di film muti
avremmo capito comunque molto dalla fisicità di questi ruoli. È un
approccio diretto che quasi ritorna alle origini del cinema, quando
si doveva esprimere il massimo possibile senza l’aiuto della
parola. Le sceneggiature richiedevano ovviamente un approccio
differente ai personaggi: Oreste in particolar modo viene spesso
evocato dagli altri personaggi, lo spettatore impara a conoscerlo
prima di tutto attraverso quello che dicono di lui. Ho iniziato a
pensare a quest’uomo come a un fantasma in una casa infestata, una
specie di presenza. È stato il modo in cui ho potuto dare qualcosa
di mio a questa figura, tratteggiare in maniera personale. Quando
Oreste finalmente si palesa al protagonista Felice, è l’ultima
apparizione in una galleria di fantasmi del passato.
Tommaso Ragno,
l’intervista da Open Roads
Nostalgia regia di Mario Martone
Produzione MAD Entertainment
fotografie di scena Mario Spada
Tommaso Ragno ha una
sua metodologia specifica di approccio ai ruoli che
interpreta?
Per me il primo passo per
entrare in un personaggio è il cliché. È un processo antropologico
per avvicinarsi a un’altra lingua, che significa un’altra cultura.
Vi sono contenute delle verità che poi devo stare molto attento a
non tramutare in macchietta. Non bisogna cercare necessariamente
l’originalità, spesso è addirittura meglio lavorare sulle proprie
paure per comporre un personaggio. In questo modo puoi trattenerti,
non concedere troppo davanti alla macchina da presa, lasciare che
sia magari il pubblico a cercare di capire le zone d’ombra del
personaggio. Sono fortunato perché ho avuto il tempo necessario per
pensare molto al ruolo di Oreste. Il lavoro dell’attore in qualche
modo è come quello di un geologo: se hai tempo e pazienza puoi
andare in profondità, portare in superficie i vari strati della tua
ricerca fino a trovare quello che cerchi. Il mio background
teatrale poi è fondamentale per me. Lo stesso nome di Oreste
appartiene alla tragedia greca in maniera indelebile. Attraverso il
ruolo, d’accordo con Mario Martone, ho esplorato nuovamente temi
antichi come il passato che affligge l’essere umano, la colpa o il
rimorso.
Passando a parlare di
Siccità, come ha lavorato con Paolo Virzì nel trovare l’equilibrio
tra il tono della commedia nera presente nel film e i vari temi
invece più seri che racconta?
La commedia è un genere
complesso, che affronta discorsi spesso tutt’altro che divertenti.
Anzi, il miglior modo di realizzarla è proprio quello di tentare di
far ridere mettendo in scena il dramma nascosto. Abbiamo girato il
film in pieno lockdown, un momento in cui molti colleghi attori
erano disposti attraverso i social a offrire intrattenimento con le
migliori intenzioni. Io ho preferito fare un passo indietro,
tenermi lontano da quel tipo di esposizione, probabilmente per un
tipo di pudore che posseggo. Un momento drammatico come ad esempio
è stata la pandemia ognuno l’ha affrontata come meglio si è
sentito, e con pieno diritto. Io ho preferito non far nulla. Tra
parentesi, non trovo i social media “pericolosi”, semmai pericoloso
può essere il modo in cui vengono adoperati. Però tutte quelle
esperienze ho poi potuto portarle nel ruolo di Alfredo: tutto
quello che non ho fatto durante la pandemia l’ho invece lasciato
esplodere durante le riprese del film.
L’ultima domanda non
può che essere su New York e il cinema americano: cosa prova a
presentare un suo film in uno dei luoghi iconici della settima
Arte?
La fascinazione parte da
lontano, da molto prima di me. Ascoltando le interviste a Sergio
Leone o Federico Fellini, tanto per citare alcuni dei nostri grandi
autori del passato, si capisce quanto il cinema americano sia stato
la loro formazione. Significa moltissimo anche per me, per la mia
formazione. Si tratta di un tipo di narrazione ormai archetipica,
allo stesso livello del grande romanzo americano. Penso ad esempio
a Moby Dick di Melville o a Walt Whitman. Quando ho lavorato nella
quarta stagione di Fargo mi sono sentito come un astronauta che
atterra sulla luna, come un bambino che realizza il proprio
sogno.
Tra gli attori più richiesti del
momento, Tommaso Ragno è dotato di un talento
camaleontico, che gli permette di interpretare con grande
naturalezza personaggio sempre diversi tra loro per torni,
provenienze ed obiettivi. È così che negli ultimi anni è passato
dal partecipare ad importanti drammi d’autore ad acclamate
commedie, senza dimenticare la televisione, il teatro e la radio.
Ragno, insomma, si afferma sempre più come uno degli attori più
completi attualmente in attività.
Tommaso Ragno: i suoi film, le
serie TV e gli audiolibri
1. Ha recitato in celebri
film. Ragno debutta al cinema nel 1997 con Tutti già
per terra. In seguito ha recitato in film come
Chimera (2001), Il consiglio
d’Egitto (2002), Anche libero va bene
(2005), L’uomo privato (2007), Médéè
miracle (2007), con Isabelle
Huppert, La passione (2010), Io e te
(2012), La nostra terra
(2014),Un ragazzo d’oro (2014), La pazza gioia (2016),
I peggiori (2016), Riccardo va
all’inferno (2016), Hotel Gagarin (2017),
Lazzaro felice (2018),
Il cattivo poeta
(2020), con SergioCastellitto, Tre piani (2021),
Security (2021) e Una relazione (2021). Il 2022 è
stato un anno d’oro per lui, che ha recitato in ben sei film:
Vetro,Nostalgia con PierfrancescoFavino, Ti mangio il cuore,Siccità con Valerio
Mastandrea, Rapiniamo il duce e
My Soul Summer.
2. Ha preso parte a diversi
prodotti televisivi. Oltre al cinema, Ragno si è dedicato
molto anche alla televisione, interpretando vari ruoli in diverse
fiction, come Elisa di Rivombrosa 2 (2005)
e Le tre rose di Eva 3 (2015) e imponendosi come
protagonista nelle serie Distretto di Polizia-11
(2001-2012) e Il tredicesimo apostolo (2012-2014). Ha poi
recitato nelle serie 1992 (2015), La porta rossa
(2017 – in corso), 1993 (2017), Baby (2018-2020), Il miracolo (2018),
Fargo (2020), Luna Park (2021) e
Monterossi (2022).
3. Ha lavorato per la radio
e ha registrato diversi audiolibri. Nel corso della sua
carriera Ragno ha avuto modo di lavorare anche con la sola voce,
svolgendo letture per Radio 3 di opere come Il ritratto di
Dorian Gray,Dracula, Frankenstein e Addio alle
armi. Ha poi registrato gli audiolibri Il nome della
rosa, Il pendolo di Foucault, Oliver Twist, Il
profumo e Vita e destino.
Tommaso Ragno in
Nostalgia
4. Ha costruito
attentamente il suo personaggio. Nel film
Nostalgia di Mario Martone, Ragno
interpreta il malavitoso Oreste. Per prepararsi a questo
personaggio, che viene prima soltanto evocato dagli altri
protagonisti della storia, l’attore ha raccontato di essersi
servito delle cose che si dicono di lui per potersi formare una
propria idea riguardo quest’uomo. Lo ha poi costruito come fosse il
personaggio di una tragedia greca, con il passato che ancora lo
tormenta nel presente. Inoltre, l’attore ha lavorato molto sulla
fisicità più che sulla parola, così da rendere ulteriormente chiara
la natura fisica e aggressiva di Oreste.
Tommaso Ragno in
Siccità
5. Ha avuto un ruolo
comico. Nel film corale Siccità, di Paolo
Virzì, Ragno interpreta Alfredo, un ex attore fattosi
influencer che ha sviluppato una dipendenza dai social. Con questo
ruolo l’attore ha avuto l’occasione di confrontarsi con toni comici
anche al cinema, prendendo spunto da quegli influencer che in tempo
di lockdown hanno abusato dei social per promuovere la propria
immagine, un po’ come fa il suo Alfredo.
Tommaso Ragno in
Fargo
6. Ha avuto un ruolo nella
serie statunitense. Nella quarta stagione di
Fargo, la serie antologica ispirata al film omonimo dei
fratelli Coen, l’attore ha interpretato il ruolo di Donatello
Fadda, un gangster italiano che si contende il potere nella
Kansas City degli anni Cinquanta con la banda di afroamericani
capeggiata da Chris Rock. Per il ruolo, anche in
questo caso, Ragno ha raccontato di aver costruito il personaggio a
partire dalla sua gestualità e fisicità, lasciandosi poi guidare
ampiamente dalla sceneggiatura, da lui giudicata perfetta.
7. Ha recitato sia in
italiano che in inglese. Sul set di Fargo
l’attore si è trovato a dover recitare sia in italiano che in
inglese, una possibilità che gli ha permesso di calarsi
ulteriormente nel contesto che lo circondava, potendo quasi dar
vita a due personaggi diversi e a specifiche loro caratterizzazioni
in base alla lingua parlata. Per Ragno, infatti, il bilinguismo del
suo personaggio è stato fondamentale per poter dare un’ulteriore
connotazione fisica alla propria recitazione.
Tommaso Ragno: ha una moglie?
8. Non è sposato.
Ragno non è solito condividere troppe informazioni sulla sua vita
privata, rifuggendo dalla sindrome del pavone a cui troppe
celebrità cedono. Di lui si sa però che da diversi anni ha una
relazione con l’attrice Iaia Forte, nota per la
sua partecipazione a film come La grande bellezza, Il
giovane favoloso e Qui rido io. I due però si
impegnano affinché il loro rapporto rimanga al di fuori dei
riflettori tipici del loro mestiere. L’attore ha poi un figlio, di
nome Domenico.
Tommaso Ragno è su
Instagram
9.Ha un
profilo sul social network. L’attore è presente sul social
network Instagram, con un profilo seguito attualmente da 10,6 mila
persone. Su tale piattaforma egli ha ad oggi pubblicato
cinquencento post, tutti relativi alle sue attività come attore,
per prodotti cinematografici, televisivi o teatrali. Si possono
infatti ritrovare diverse immagini relative a momenti trascorsi sul
set ma anche foto promozionali dei suoi progetti o di altre
attività a cui ha preso parte. Seguendolo si può dunque rimanere
aggiornati sulle sue attività.
Tommaso Ragno: età e altezza
dell’attore
10. Tommaso Ragno è nato a
Vieste, in provincia di Foggia, il 1° giugno del 1967.
L’attore è alto complessivamente 1,80 metri.
Al leggendario pistolero
Wyatt Earp e alle sue gesta sono stati dedicati
numerosi film nel corso della storia, da Sfida infernale
(1946) di John Ford fino al Wyatt Earp
(1994) con Kevin Costner come protagonista. Uno dei più
celebri, però, rimane Tombstone, realizzato nel
1993 dal regista greco George Pan Cosmatos e incentrato
sulla celebre sparatoria all’O.K. Corral, evento che ricopre grande
importanza nella vita di Earp. Si tratta di una vicenda già narrata
nel già citato Sfida infernale ma anche nel film di
John SturgesSfida all’O. K. Corral
(1957). Cosmatos ripropone questa vicenda con una forte attenzione
alla fedeltà storica, riproposta attraverso i costumi e l’estetica
dei protagonisti.
Per il regista, inoltre, era
importante evidenziare come la celebre sparatoria non fosse la fine
di un qualcosa, bensì l’inizio di una nuova storia, che segnerà i
coinvolti fino alla fine dei loro giorni. Ci sono in realtà diverse
voci contrastanti su chi sia il vero regista del film. Diverse
personalità che lavorarono al film riportano infatti che Cosmatos
fu poco più che un prestanome e che a dirigere il film sarebbe
stato l’attore Kurt Russell, anche protagonista del film. C’è
però chi smentisce tali affermazioni, riconferendo a Cosmatos il
ruolo per cui è accreditato. Qualunque che sia la verità,
Tombstone resta uno dei più apprezzati film
western dei sempre, grande successo di critica e pubblico.
Per gli appassionati del genere,
dunque, si tratta di un film da non perdere che non solo ripropone
in pieno l’epica dei film western, ma offre anche un nuovo sguardo
ad una delle più celebri vicende del vecchio west. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e alla storia vera di cui
si narra. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La trama e il cast di Tombstone
Protagonista del film è
Wyatt Earp, il famoso sceriffo federale di Dodge
City, che ha deciso di mettersi in affari con i suoi due fratelli,
Virgil e Morgan nella cittadina
di Tombstone. Al loro arrivo nella località, vi trovano però
l’anarchia, in quanto una banda di fuorilegge, i Cow-boys,
impongono la loro di “legge”. Ben presto, le strade di Wyatt e i
suoi fratelli si incroceranno con quelle del temuto gruppo, nel
tentativo di ristabilire l’ordine. Ma anche quando tutto sembra
destinato a risolversi nel migliore dei modi, per Wyatt e la sua
famiglia le cose prenderanno una piega inaspettata, che costringerà
il celebre pistolero a portare a termine la propria giustizia.
Ad interpretare Wyatt Earp vi è
l’attore Kurt Russell, mentre i suoi fratelli Virgil e
Morgan sono interpretati da Sam Elliott e Bill Paxton.
Val Kilmer, invece, ricopre il ruolo di Doc
Holliday, a cui è data grande importanza nel film. Recitano poi in
Tombstone Paul Malcomson nel ruolo
di Allie Earp, Lisa Collins in quello di Louisa
Earp e Dana Wheeler-Nicholson come Mattie
Earp. L’attore Jon Tenney interpreta lo sceriffo
John Behan, mentre Stephen Lang è Ike Clanton e
Michael Biehn è Johnny Ringo. Thomas Haden
Church è Billy Clanton, mentre il noto attore
Charlton Heston interpreta il ricco
allevatore Henry Hooker.
La storia vera dietro Tombstone
Come anticipato, quella narrata in
Tombstone è una vicenda liberamente ispirata ad un
vero fatto storico, quello della sparatoria all’O.K.
Corral, il 26 ottobre 1881 nei pressi di
Tombstone, Arizona. Una cittadina
fondata nel 1878 che in quegli anni contava già tremila abitanti,
oltre ad una pista da bowling, quattro chiese, una ghiacciaia, una
scuola, due banche, tre giornali, una gelateria, 110 saloon, 14
sale per giochi d’azzardo e numerose sale da ballo, teatro e
bordelli. Una simile espansione era stata favorita dal fatto che la
città era stata fondata nei pressi di una vena d’argento. Sotto la
superficie di vivace normalità covavano però tensioni che si
trasformavano spesso in conflitti mortali.
I capitalisti minerari e i comuni
abitanti erano originari in gran parte repubblicani degli stati del
Nord, ma gli allevatori erano simpatizzanti confederati e
democratici. La cittadina in forte espansione era a soli 48 km dal
confine tra Stati Uniti e Messico ed era un mercato aperto per il
bestiame rubato dai ranch di Sonora, in Messico, da una banda
organizzata di fuorilegge conosciuta come The
Cowboys. In questo contesto, i fratelli Earp svolgevano a
vario titolo il ruolo di funzionario locale di polizia. Quando
giunsero in città nel 1880 Wyatt e
Morgan vennero assunti dalla Wells Fargo come
scorta armata delle diligenze della compagnia, mentre
Virgil, il più anziano, era uno U.S Marshal.
Wyatt in seguito riuscì a farsi
nominare vice-sceriffo, mentre Morgan divenne il vice di Virgil. Lo
scontro tra gli Earp e i The Cowboys venne anticipato da un
tentativo di assalto ad una diligenza il 15 marzo 1881, nel quale
persero la vita due persone. Wyatt Earp, in quel momento in corsa
per diventare sceriffo della Contea di Cochise promise di
acciuffare il gruppo convinto che la cosa avrebbe favorito la sua
elezione. Ike Clanton, uno dei Cowboys, si rifiutò
di collaborare con Wyatt Earp per trovare i responsabili della
rapina. Al posto di Wyatt venne poi eletto Johnny Bean, appoggiato
dai Cowboys. Il 25 ottobre notte, Clanton e gli Earp ebbero degli
accesi scontri verbali, che portarono alla sparatoria il giorno
seguente.
Questa si svolse il 26 ottobre 1881,
poco dopo le 14.30, in una stretta striscia di terreno non ancora
assegnata nota come “lotto 2”. I fratelli Wyatt
Earp, Morgan Earp e Virgil
Earp con Doc Holliday duellarono contro
Billy Claiborne, Frank McLaury,
Tom McLaury, Billy Clanton e
Ike Clanton. In trenta secondi furono sparati una
trentina di colpi di pistola. I due McLaury vennero uccisi, così
come Billy Clanton, mentre Billy Claiborne e Ike Clanton fuggirono
perché disarmati. Sull’altro fronte, Morgan Earp, Virgil Earp e Doc
Holliday rimasero feriti, ma sopravvissero. Sebbene abbia causato
un numero relativamente basso di vittime, questo scontro a fuoco
viene generalmente indicato come il più celebre del Far West.
La vicenda non si concluse però lì,
ma sfociò poi in quella che è nota come la Vendetta degli
Earp. Questa coprì un arco di tre settimane, dal 20 marzo
al 15 aprile 1882 ed ebbe come episodio scatenante l’omicidio del
vice-sceriffo Morgan Earp, freddato in una sala da biliardo di
Tombstone, il 18 marzo 1882. Alcuni mesi prima, il fratello
maggiore di Morgan, lo sceriffo Virgil Earp, era stato a sua volta
oggetto di un tentativo di omicidio, a cui era scampato ma dovendo
subire l’amputazione di un braccio. Le due fazioni non arrivarono
però mai ad uno scontro diretto, ma dopo una serie di piccole
sparatorie il tutto terminò il 15 aprile, quando la banda degli
Earp preferì lasciare l’Arizona e trovare riparò in Colorado.
Il trailer di
Tombstone e dove vedere il film in streaming e in
TV
Sfortunatamente il film non è
presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive
in Italia. È però presente presente nel palinsesto televisivo di
lunedì 15 luglio alle ore 21:10
sul canale Rai Movie. Di conseguenza, per un
limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma
Rai Play, dove quindi lo si potrà vedere anche
oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla
piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far
partire la visione.
Tomboy è un film
sulla ricerca della propria identità, sull’avventura di crescere
ritrovandosi a essere altro rispetto a ciò che si credeva. Tutto si
incastra alla perfezione. Dal ritratto dei bambini a quello degli
adulti e della famiglia. In Tomboy Laure ha 10
anni e si è appena trasferita, insieme ai genitori e alla sorellina
Jeanne, in un nuovo quartiere di Parigi. Un po’ per gioco e un po’
per realizzare un sogno segreto Laure decide di presentarsi ai
nuovi amici come un maschio Mickael. In questi nuovi panni è
perfettamente accettato dalla comitiva. L’estate però sta per
finire, tra poco inizierà la scuola e il gioco dei travestimenti
piano piano si complica.
Con l’utilizzo della camera a mano
Céline Sciamma cala il suo pubblico in
un’atmosfera profondamente intensa. Lo fa dolcemente, con un tocco
materno volto alla protezione, ma anche con poesia insita in ogni
momento dell’opera, emozionando ininterrottamente lo spettatore. La
seconda opera della talentuosa regista francese si impone per la
sua straordinaria semplicità e per una naturalezza assoluta che
spiazza e coinvolge lo spettatore. La Sciamma riesce a sviscerare,
le personalità dei personaggi senza lasciare nulla al caso.
Infatti, nonostante la profonda intensità delle situazioni ciò che
prepotentemente emerge è proprio la descrizione e lo studio dei
caratteri dei personaggi.
Tomboy, il film
Il dilemma che la protagonista vive
rispetto la propria identità, scissa tra ciò che il suo corpo le
impone d’essere e l’irrefrenabile desiderio della sua mente che
desidera l’opposto, non scade mai in un’eccessiva drammatizzazione
delle situazioni. I dialoghi non sono molti, Céline
Sciamma lascia molto spazio all’intensità e
all’espressività dei volti. I micromovimenti di questi visi,
caratterizzati da una struggente bellezza, ci parlano di speranza,
timore, gioia, paura, sensualità, facendoci comprendere quanto le
parole siano superflue.
Non solo un film sull’infanzia,
un’età che molti credono destinata all’innocenza, ma in realtà
carica di sensualità e ambigue emozioni, ma sull’identità, in
particolare sulla formazione e l’affermazione del proprio “io” più
profondo in una delle più delicate stagioni della vita. La giovane
regista gioca subito sull’identità ambigua della protagonista: con
i capelli cortissimi e con i suoi vestiti da maschiaccio facciamo
fatica a riconoscerla come una bambina.
Inoltre Céline Sciamma riesce a
incorniciare perfettamente la sintonia e la complicità che nasce
tra due sorelle. Il rapporto tra Laure e la piccola Jeanne, carico
di un affetto incondizionato, commuove per la sua totale purezza di
sentimenti. I piccoli interpreti sono straordinari. La loro è una
recitazione naturale, semplice e divertita capace di esprimere
senza alcuna falsità o caricatura un’età, l’infanzia, fondamentale
per la formazione di un essere umano.
Arriva da Deadline la notizia che
lo sceneggiatore Evan Daugherty (Tartarughe Ninja)
è stato ingaggiato per scrivere la sceneggiature del riavvio del
franchise di Tomb Raider. Inoltre pare che la
Warner Bros Pictures collaborerà al film insieme ala
MGMe a Graham King.
Il primo capitolo del
franchise videoludico risale al 1996 e fu sviluppato dalla
Eidos. L’ultimo capitolo della serie è stato un riavvio,
raccontando l’origine di Lara Croft e nel 2013 ha venduto oltre 5
milioni di copie.
I primi due film con Angelina Jolie
prodotti da Paramount Pictures Lara Croft: Tomb Raider e Lara
Croft Tomb Raider: La culla della vita hanno guadagnato ben 432
milioni di dollari nel mondo.o.
Secondo quanto riportato
da VarietyWalton
Goggins avrebbe recentemente firmato per entrare
ufficialmente nel cast del reboot di Tomb Raider,
interpretato dalla promettente Alicia
Vikander nei panni della nota eroina-archeologa inglese e
diretto dal norvegese Roar Uthaug. Stando
alle notizie fatte trapelare Goggins dovrebbe vestire i panni del
villain principale della nuova pellicola, forte soprattutto della
propria esperienza televisiva maturata
con Justified – oltre che con
Vice Principali della HBO – e
soprattutto grazie al recente ruolo di Chris
Mannix in The Hateful
Eight di Quentin Tarantino.
I fan di Tomb
Raider sembrano aver accolto con molto piacere l’annuncio
di un Walton
Gogginsnelle vesti di cattivo
maximo del film, soprattutto alla luce di un progetto che si
preannuncia ricco di aspettative e di sorprese. Solo il tempo dirà se il nuovo Tomb Raider
sarà un successo certificato al botteghino, ma dato che il
recente riavvio della serie a partire dal videogioco originale
ha dimostrato di essere un successo tra i fan duri a morire, pare
che il destino del film sarà quantomeno in linea con queste
aspettative.
A dirigere il nuovo film sarà Roar
Uthaug (L’onda) e racconterà la storia di una
giovane Lara Croft impegnata a
sopravvivere dalla sua prima avventura. Il produttore
sarà Graham King per conto di una
co-produzione fra MGM, GK
Films e Warner Bros
Pictures.
Walton Goggins,
che nell’atteso reboot cinematografico di Tomb
Raider vestirà i panni del villain che si
contrapporrà ad una giovane Lara Croft (Alicia
Vikander), ha svelato il background che spinge il suo
personaggio ad agire in una determinata maniera.
Ecco quanto dichiarato in una
recente intervista: “Suppongo che la sua vendetta, se veramente
esiste, viene dalla rabbia e dalla frustazione derivante dai suoi
ultimi sette anni di vita che ha trascorso cercando questa tomba.
Lui è devastato e ha devastato la sua vita, la sua famiglia, tutto
ciò per cercare questa tomba di cui il padre di Ladra aveva le
coordinate.
La sinossi: “Sette anni
dopo la scomparsa del padre, Lara, 21 anni, ha rifiutato di
prendere le redini del suo impero di affari. Lavora invece come
corriere in bicicletta a Londra, mentre frequenta il college. Dopo
un po’ decide di scoprire cosa è accaduto a suo padre e viaggia
verso la sua ultima posizione conosciuta: una tomba su un’isola da
qualche parte sulla costa del Giappone. D’improvviso, la posta in
gioco non può essere più alta per Lara, che, contro gli auspici e
armata solo della sua mente affilata, della sua cieca fede e
dell’innato spirito testardo, deve imparare a spingersi oltre i
suoi stessi limiti nel suo viaggio verso l’ignoto. Se dovesse
sopravvivere a questa pericolosa avventura, potrebbe trattarsi
della sua realizzazione, e guadagnarsi il nome di tomb
raider.”
Alicia
Vikander è nota per aver interpretato Ex
Machina, The Man From U.N.C.L.E. e ha vinto
l’Oscar per The Danish
Girl. Nel cast confermato anche Walton
Goggins.
A dirigere il nuovo film sarà Roar
Uthaug (L’onda) e racconterà la
storia di una giovane Lara
Croft impegnata a sopravvivere dalla sua prima
avventura. Il produttore sarà Graham King. La
sceneggiatura del film è stata affidata a Geneva Robertson-Dworet
che lavorerà anche a Sherlock Holmes 3 e a Gotham City Sirens.
Parlando in maniera molto sincera e
animata durante una recente intervista con
Collider riguardo al proprio ruolo di villain
nell’atteso reboot di Tomb Raider,
l’attore Walton Goggins ha avuto modo di
descrivere ciò che l’ha affascinato particolarmente di quest’oscuro
personaggio antagonista di Lara Croft tanto
da portarlo ad accettare la parte, in particolare di come gli è
stata data la possibilità di approfondire la psicologia disturbata
e contrastata celata dietro un’entità ricca di sfumature.
In relazione al suo ruolo nel reboot
di Tomb Rider accanto alla giovane
collega Alicia
Vikander,Walton
Goggins ha infatti dichiarato: “sono così entusiasta! Sono un grande fan del genere action,
oltre che di Alicia e del regista Roar Uthaug.
Onestamente credo che lo script, in qualche modo, è come se fosse
stato già nell’aria. La struttura e il fondamento di questa storia
sono davvero solidi e interessanti. È così divertente, ma
allo stesso tempo è anche un cammino di realtà che ti porta
via con sé. E questo ruolo che mi trovo a interpretare è
davvero confuso, arrabbiato e disperato. Sto solo cercando il
modo giusto di dargli la miglior forma possibile. Sono
davvero, davvero, davvero entusiasta di far parte di questo
progetto!“.
Già in passato, subito dopo
l’annuncio della sua adesione al progetto del reboot
di Tomb Raider, Walton
Gogginsaveva confessato di come la
presenza di Alicia
Vikandere di un regista di grande
talento come Roar Uthaug
avessero giocato un ruolo determinante per fagli firmare il
contratto, ed ora apprendiamo che gran parte della sua eccitazione
verso il film dipende anche dalla possibilità di esplorare fino in
fondo un antagonista cupo e sfaccettato come se ne vedono pochi
oggi sul grande schermo.
A dirigere il nuovo reboot
di Tomb Raider sarà Roar
Uthaug (L’onda) e racconterà la
storia di una giovane Lara
Croft impegnata a sopravvivere dalla sua prima
avventura. Il produttore sarà Graham
King per conto di una co-produzione
fra MGM, GK
Films e Warner Bros
Pictures.
Ecco un nuovo spot tv di
Tomb Raider in cui la protagonista Lara Croft,
interpretata da Alicia Vikander, scopre il mistero
che aleggia intorno alla scomparsa del padre.
Sarà pronta all’avventura che la
aspetta la giovane esploratrice alle prime armi?
La sinossi: “Sette anni
dopo la scomparsa del padre, Lara, 21 anni, ha rifiutato di
prendere le redini del suo impero di affari. Lavora invece come
corriere in bicicletta a Londra, mentre frequenta il college. Dopo
un po’ decide di scoprire cosa è accaduto a suo padre e viaggia
verso la sua ultima posizione conosciuta: una tomba su un’isola da
qualche parte sulla costa del Giappone. D’improvviso, la posta in
gioco non può essere più alta per Lara, che, contro gli auspici e
armata solo della sua mente affilata, della sua cieca fede e
dell’innato spirito testardo, deve imparare a spingersi oltre i
suoi stessi limiti nel suo viaggio verso l’ignoto. Se dovesse
sopravvivere a questa pericolosa avventura, potrebbe trattarsi
della sua realizzazione, e guadagnarsi il nome di tomb
raider.”
Alicia
Vikander è nota per aver interpretato Ex
Machina, The Man From U.N.C.L.E. e ha vinto
l’Oscar per The Danish
Girl. Nel cast confermato anche Walton
Goggins.
A dirigere il nuovo film sarà Roar
Uthaug (L’onda) e racconterà la
storia di una giovane Lara
Croft impegnata a sopravvivere dalla sua prima
avventura. Il produttore sarà Graham King. La
sceneggiatura del film è stata affidata a Geneva Robertson-Dworet
che lavorerà anche a Sherlock Holmes 3 e a Gotham City Sirens.
Ecco tante nuove clip dal film con
Alicia Vikander che racconterà di nuovo, sul
grande schermo, il personaggio di Lara Croft, protagonista del
videogioco Tomb Raider, già portato al cinema da
Angelina Jolie.
La sinossi: “Sette anni
dopo la scomparsa del padre, Lara, 21 anni, ha rifiutato di
prendere le redini del suo impero di affari. Lavora invece come
corriere in bicicletta a Londra, mentre frequenta il college. Dopo
un po’ decide di scoprire cosa è accaduto a suo padre e viaggia
verso la sua ultima posizione conosciuta: una tomba su un’isola da
qualche parte sulla costa del Giappone. D’improvviso, la posta in
gioco non può essere più alta per Lara, che, contro gli auspici e
armata solo della sua mente affilata, della sua cieca fede e
dell’innato spirito testardo, deve imparare a spingersi oltre i
suoi stessi limiti nel suo viaggio verso l’ignoto. Se dovesse
sopravvivere a questa pericolosa avventura, potrebbe trattarsi
della sua realizzazione, e guadagnarsi il nome di tomb
raider.”
Alicia
Vikander è nota per aver interpretato Ex
Machina, The Man From U.N.C.L.E. e ha vinto
l’Oscar per The Danish
Girl. Nel cast confermato anche Walton
Goggins.
A dirigere il nuovo film sarà Roar
Uthaug (L’onda) e racconterà la
storia di una giovane Lara
Croft impegnata a sopravvivere dalla sua prima
avventura. Il produttore sarà Graham King. La
sceneggiatura del film è stata affidata a Geneva Robertson-Dworet
che lavorerà anche a Sherlock Holmes 3 e a Gotham City Sirens.
Si sa ancora molto poco
sull’annunciato reboot di Tomb Raider, il
nuovo adattamento cinematografico che avrà come protagonista
Alicia
Vikander. Ebbene oggi a parlare prossimo film e
soprattuto della trama è stato il produttore Graham
King, HeyUGuys ha rivelato:
Questa sarà quella che in gergo
chiamiamo una storia di ritorno alle origini. Tratteremo di
una giovane Lara Croft in cerca del suo padre scomparso, non sa se
è vivo o morto, quindi la storia è carica di sentimento, che è un
aspetto che Alicia ha fin da subito trovato molto
interessante.
Alicia Vikander è
nota per aver interpretato Ex Machina, The
Man From U.N.C.L.E. e ha vinto l’Oscar per The Danish Girl. Sarà
nel prossimo Jason Bourne al
fianco di Matt Damon.
A dirigere il nuovo film sarà Roar Uthaug
(L’onda) e racconterà la storia di una giovane Lara
Croft impegnata a sopravvivere dalla sua prima avventura.
Il produttore sarà Graham King.
In una recente intervista rilasciata
a Yahoo! Movies durante la quale ha ricordato
le parti più iconiche della sua ventennale carriera sul grande
schermo Walton Goggins ha confessato la sua
grande passione per il cinema d’avventura, descrivendo i motivi che
lo hanno condotto a scegliere di prendere parte al nuovo atteso
reboot di Tomb Raider, trovando anche il
tempo per descrivere come questo progetto gli ricordi molto da
vicino il suo idolo d’infanzia, ovvero la saga
di Indiana Jones.
A proposito del nuovo reboot
di Tomb Raider nel quale vestirà i panni
del villain principale che si oppone a una Lara
Croft col volto di Alicia
Vikander, Walton
Gogginsha affermato che “si
tratta di un film eccezionale, diretto da un regista di grande
talento come Roar Uthaug. Alicia Vikander l’ho incontrata un paio di voltesi set e
abbiamo scoperto di avere alcuni amici in comune. Penso solo
che lei oggi appare sicuramente come uno dei più grandi
contributi alla nuova generazione di attori. Per me si
tratta di una meravigliosa opportunità, ma ancora più
importante è il fatto che la storia è davvero
eccezionale. È così buona! Credo di poter dire che per me il
nuovo Tomb Raider è un pò come
se Indiana Jones I predatori dell’arca
perduta incontrasse una versione di
genere del romanzo di Victory di Joseph
Conrad. Ho colto al volo l’occasione!“.
Malgrado il contatto di lavoro gli
imponga di non rivelare molto a proposito del proprio personaggio
in Tomb Raider, Walton
Gogginsha fatto chiaramente
intendere che non si tratterà del classico cattivo monodimensionale
ma di un individuo mosso da una complessa e profonda psicologia,
legato a motivazioni tutt’altro che secondarie. A tal proposito
Goggins ha affermato: “è un cattivo? Certo,
questa è una descrizione semplice. Un antagonista, di sicuro. Ma,
come per altri personaggi che hai avuto al fortuna di
interpretate nel corso della mia carriera, ci sono vere
ragioni dietro il suo antagonismo, non è quello che ci si
aspetterebbe. Lui è molto complicato, e le sue motivazioni
sono pure e spietate“.
A dirigere il nuovo film sarà Roar
Uthaug (L’onda) e racconterà la storia di una
giovane Lara Croft impegnata a
sopravvivere dalla sua prima avventura. Il produttore
sarà Graham King per conto di una
co-produzione fra MGM, GK
Films e Warner Bros
Pictures.
Sappiamo ancora molto poco del nuovo
adattamento per il grane schermo di Tomb
Raider, ma di recente, l’attrice che sarà la nuova
Lara Croft, Alicia Vikander, ha parlato
dell’approccio al personaggio e di quello che del film sarà inedito
e nuovo.
“Mi hanno detto che il film si
baserà sul reboot del videogioco del 2013 – ha dichiarato la
Vikander – Si tratta più di una storia di origini. Entriamo in
un espetto più intimo ed emotivo di Lara e spero che avremo modo di
conoscerla a fondo. Quindi penso che facendo un film dal reboot di
un videogame potremo portare una boccata d’aria fresca al
personaggio.”
Alicia Vikander è
nota per aver interpretato Ex Machina, The
Man From U.N.C.L.E. e ha vinto l’Oscar per The Danish Girl. Sarà
nel prossimo Jason Bourne al
fianco di Matt Damon.
A dirigere il nuovo film sarà Roar Uthaug
(L’onda) e racconterà la storia di una giovane Lara
Croft impegnata a sopravvivere dalla sua prima avventura.
Il produttore sarà Graham King.
Tomb
Raider arriverà al cinema il 16 marzo 2018.
Precedentemente
Lara Croft è stata interpretata per due volta
dall’attrice Angelina Jolie.
Tomb Raider è una
serie di videogiochi appartenente alla categoria avventura
dinamica, pubblicato a partire dal 1996 da Eidos
Interactive sviluppato da Core Design. Il personaggio
principale del gioco è Lara Croft, un’archeologa in cerca di
antichi manufatti, alle prese con pericoli in stile Indiana Jones.
Il titolo significa letteralmente “razziatrice di tombe” in
inglese.
Arriva da Instagram la conferma che Tomb Raider
è entrato nella fase effettiva della produzione. Il film che
racconterà le origini di Lara Croft, che avrà il
volto di Alicia Vikander, sarà diretto da
Roar Uthaug che annuncia con una foto sul suo
account l’inizio delle riprese:
Alicia Vikander è
nota per aver interpretato Ex Machina, The Man
From U.N.C.L.E. e ha vinto l’Oscar per The Danish Girl. Nel cast
confermato anche Walton Goggins.
A dirigere il nuovo film sarà Roar Uthaug
(L’onda) e racconterà la storia di una giovane
Lara Croft impegnata a sopravvivere dalla sua
prima avventura. Il produttore sarà Graham King.
La sceneggiatura del film è stata affidata a Geneva
Robertson-Dworet che lavorerà anche a Sherlock Holmes 3 e a Gotham
City Sirens.
Arriva da Deadline la
notizia che una nuova attrice è entrata a far parte del cast di
Tomb Raider, l’annunciato nuovo adattamento
cinematografico del noto franchise videoludico.
Si tratta
dell’attrice Hannah John-Kamen che ha da
poco finito di lavorare con Steven Spielberg nell’atteso
Player One. Al momento non si hanno dettagli in
merito al suo ruolo, dunque non resta che aspettare ulteriori
notizie.
Protagonista nei panni di Lara
Croft sarà Alicia Vikander, nota per aver
interpretato Ex Machina, The Man From
U.N.C.L.E. e ha vinto l’Oscar per The Danish Girl. Nel cast
confermato anche Walton Goggins.
Tomb Raider, la
trama
“Sette anni dopo la
scomparsa del padre, Lara, 21 anni, ha rifiutato di prendere le
redini del suo impero di affari. Lavora invece come corriere in
bicicletta a Londra, mentre frequenta il college. Dopo un po’
decide di scoprire cosa è accaduto a suo padre e viaggia verso la
sua ultima posizione conosciuta: una tomba su un’isola da qualche
parte sulla costa del Giappone. D’improvviso, la posta in gioco non
può essere più alta per Lara, che, contro gli auspici e armata solo
della sua mente affilata, della sua cieca fede e dell’innato
spirito testardo, deve imparare a spingersi oltre i suoi stessi
limiti nel suo viaggio verso l’ignoto. Se dovesse sopravvivere a
questa pericolosa avventura, potrebbe trattarsi della sua
realizzazione, e guadagnarsi il nome di tomb raider.”
A dirigere il nuovo film sarà Roar Uthaug
(L’onda) e racconterà la storia di una giovane
Lara Croft impegnata a sopravvivere dalla sua
prima avventura. Il produttore sarà Graham King.
La sceneggiatura del film è stata affidata a Geneva
Robertson-Dworet che lavorerà anche a Sherlock Holmes 3 e a Gotham
City Sirens.
Ecco una nuova clip da Tomb
Raider, in cui la giovane Lara Croft,
interpretata da Alicia Vikander, riesce a scampare
alla morte grazie alla sua grande agilità e al suo coraggio.
La sinossi: “Sette anni
dopo la scomparsa del padre, Lara, 21 anni, ha rifiutato di
prendere le redini del suo impero di affari. Lavora invece come
corriere in bicicletta a Londra, mentre frequenta il college. Dopo
un po’ decide di scoprire cosa è accaduto a suo padre e viaggia
verso la sua ultima posizione conosciuta: una tomba su un’isola da
qualche parte sulla costa del Giappone. D’improvviso, la posta in
gioco non può essere più alta per Lara, che, contro gli auspici e
armata solo della sua mente affilata, della sua cieca fede e
dell’innato spirito testardo, deve imparare a spingersi oltre i
suoi stessi limiti nel suo viaggio verso l’ignoto. Se dovesse
sopravvivere a questa pericolosa avventura, potrebbe trattarsi
della sua realizzazione, e guadagnarsi il nome di tomb
raider.”
Alicia
Vikander è nota per aver interpretato Ex
Machina, The Man From U.N.C.L.E. e ha vinto
l’Oscar per The Danish
Girl. Nel cast confermato anche Walton
Goggins.
A dirigere il nuovo film sarà Roar
Uthaug (L’onda) e racconterà la
storia di una giovane Lara
Croft impegnata a sopravvivere dalla sua prima
avventura. Il produttore sarà Graham King. La
sceneggiatura del film è stata affidata a Geneva Robertson-Dworet
che lavorerà anche a Sherlock Holmes 3 e a Gotham City Sirens.
Al nuovo numero di EW, Alicia
Vikander ha affidato alcune dichiarazioni su Tomb
Raider, il film che la vedrà interpretare la protagonista,
Lara Croft. Di seguito una nuova immagine dal
film: [nggallery id=3094]
Sul personaggio, Alicia ha
dichiarato: “Ha tutti i tratti caratteristici, è intelligente e
fiera, curiosa e tosta, ma abbiamo tolto dal personaggio tutta
l’esperienza. Non ha ancora avuto nessuna avventura. Pensava di
essere una donna d’affari, bloccata in una moderna giovinezza della
cultura della suburbana Londra, ma poi riceve questo nuovo blocco
di informazioni. Questo è l’inizio.”
Alicia Vikander ha
poi aggiunto: “Sono andata al cinema a vedere Wonder Woman
l’altro giorno. E mi ha attraversato un misto di gioia e tristezza,
mentre pensavo ‘Oh mio Dio, non ho mai visto sullo schermo donne
così’. E mi sono chiesta quante storie potessero esserci da
raccontare che nessuno ha ancora detto. Se Wonder WOman ha avuto un
tale impatto, tutto meritato, allora dobbiamo usare dieci volte di
più la forza per raggiungere dei cambiamenti. Perché deve
succedere.”
La sinossi: “Sette anni
dopo la scomparsa del padre, Lara, 21 anni, ha rifiutato di
prendere le redini del suo impero di affari. Lavora invece come
corriere in bicicletta a Londra, mentre frequenta il college. Dopo
un po’ decide di scoprire cosa è accaduto a suo padre e viaggia
verso la sua ultima posizione conosciuta: una tomba su un’isola da
qualche parte sulla costa del Giappone. D’improvviso, la posta in
gioco non può essere più alta per Lara, che, contro gli auspici e
armata solo della sua mente affilata, della sua cieca fede e
dell’innato spirito testardo, deve imparare a spingersi oltre i
suoi stessi limiti nel suo viaggio verso l’ignoto. Se dovesse
sopravvivere a questa pericolosa avventura, potrebbe trattarsi
della sua realizzazione, e guadagnarsi il nome di tomb
raider.”
Alicia
Vikander è nota per aver interpretato Ex
Machina, The Man From U.N.C.L.E. e ha vinto
l’Oscar per The Danish
Girl. Nel cast confermato anche Walton
Goggins.
A dirigere il nuovo film sarà Roar
Uthaug (L’onda) e racconterà la
storia di una giovane Lara
Croft impegnata a sopravvivere dalla sua prima
avventura. Il produttore sarà Graham King. La
sceneggiatura del film è stata affidata a Geneva Robertson-Dworet
che lavorerà anche a Sherlock Holmes 3 e a Gotham City Sirens.
Ecco il secondo trailer di
Tomb Raider, in cui la giovane Lara
Croft, interpretata dal premio Oscar Alicia
Vikander, troverà il coraggio di abbracciare il suo
destino e di trasformarsi nella leggenda che tutti conosciamo.
La sinossi: “Sette anni
dopo la scomparsa del padre, Lara, 21 anni, ha rifiutato di
prendere le redini del suo impero di affari. Lavora invece come
corriere in bicicletta a Londra, mentre frequenta il college. Dopo
un po’ decide di scoprire cosa è accaduto a suo padre e viaggia
verso la sua ultima posizione conosciuta: una tomba su un’isola da
qualche parte sulla costa del Giappone. D’improvviso, la posta in
gioco non può essere più alta per Lara, che, contro gli auspici e
armata solo della sua mente affilata, della sua cieca fede e
dell’innato spirito testardo, deve imparare a spingersi oltre i
suoi stessi limiti nel suo viaggio verso l’ignoto. Se dovesse
sopravvivere a questa pericolosa avventura, potrebbe trattarsi
della sua realizzazione, e guadagnarsi il nome di tomb
raider.”
Alicia
Vikander è nota per aver interpretato Ex
Machina, The Man From U.N.C.L.E. e ha vinto
l’Oscar per The Danish
Girl. Nel cast confermato anche Walton
Goggins.
A dirigere il nuovo film sarà Roar
Uthaug (L’onda) e racconterà la
storia di una giovane Lara
Croft impegnata a sopravvivere dalla sua prima
avventura. Il produttore sarà Graham King. La
sceneggiatura del film è stata affidata a Geneva Robertson-Dworet
che lavorerà anche a Sherlock Holmes 3 e a Gotham City Sirens.
La Warner ha ridotto a tre
componenti la short list di registi che concorrono per la
realizzazione di un reboot su Tomb Raider.
A quanto rivela The
Tracking Board (fonte non ufficiale) sembra che a contendersi
il compito di riportare sul grande schermo Lara Croft siano
Kathryn Bigelow, Catherine Haedwick e Mimi
Leder, tre donne e tre stili e concezioni di cinema
completamente differenti.
A quanto riporta il sito, sembra che
questo reboot possa avere come base Tomb
Raider (2013) in cui si torna alle origini del
personaggio con una versione giovane di Lara.
Ricordiamo che un precedente
adattamento del franchise, con tanto di sequel, ha visto
protagonista una prorompente Angelina Jolie nei
panni dell’eroina. Cosa vi aspettate per questo nuovo progetto? E
soprattutto quale delle tre registe potrebbe realizzare una
trasposizione cinematografica che renda davvero giustizia
all’amatissimo personaggio dei games?
Non si sa ancora chi prenderà il
posto di Angelina Jolie e Alicia Vikander nei panni della prossima
Lara Croft, ma sembra che l’adattamento in serie
del videogioco Tomb Raider stia andando avanti.
Secondo quanto riferito da Prime
Video, Megan McDonnell, scrittrice di
The Marvels e WandaVision,
si è unita alla serie tv annunciata!
Secondo quanto riportato da
Variety, la scrittrice del Marvel Cinematic Universe
è stata ingaggiata per unirsi alla stanza degli sceneggiatori
dell’annunciato adattamento di Tomb Raider da parte della creatrice
di FleabagPhoebe Waller-Bridge. Anche se la serie
potrebbe essere ancora nelle prime fasi di sviluppo – con la trama
e gli altri personaggi coinvolti che rimangono in sospeso – il
coinvolgimento di McDonnell ci suggerisce che lo show ha ottenuto
una luce verde da parte dello studio che dunque ha intenzione di
portare avanti il progetto.
Oltre al previsto adattamento della
serie, all’inizio di quest’anno Deadline ha
riportato la notizia che MGM e Amazon Studios stanno lavorando
insieme per un altro adattamento cinematografico di Tomb
Raider. Tuttavia, al momento non sono stati rivelati
ulteriori annunci o date di uscita.
La storia cinematografica di Tomb
Raider
Molto prima che Lara Croft: Tomb Raider, interpretata
da Angelina
Jolie, debuttasse nelle sale nel 2001, il gioco
d’azione e avventura da cui è tratto il film è diventato un
successo fin dal suo debutto nel 1996. Ha anche generato diversi
sequel.
La creatrice di
FleabagPhoebe
Waller-Bridge scriverà e produrrà lo show basato
sull’iconico franchise di videogiochi “Tomb
Raider“, che segue le avventure dell’archeologa e
avventuriera Lara Croft.
La serie era stata segnalata per la
prima volta come in fase di sviluppo presso lo streamer nel gennaio
2023. Amazon ha annunciato la notizia di Tomb
Raider durante la presentazione degli upfront,
tenutasi martedì al Pier 36 di New York.
“Phoebe ha una storia d’amore
con Lara Croft che dura da tutta la vita e presto, molto presto,
inizieremo la ricerca mondiale di chi interpreterà questo ruolo
iconico e non vedo l’ora“, ha detto dal palco Jennifer
Salke, capo degli studios di Amazon MGM per
PRIME
VIDEO.
La serie di “Tomb
Raider” viene sviluppata nell’ambito di un accordo tra
Crystal Dynamics e Amazon MGM Studios, grazie all’accordo
first-look di dj2 con lo studio per sviluppare altre storie di
“Tomb Raider” in serie e film.
Cosa sappiamo sulla nuova serie tv Tomb
Raider?
La serie è stata ideata da
Crystal Dynamics, Amazon MGM Studios e Legendary
Television. Tra i produttori esecutivi
figuranoPhoebe
Waller-Bridge e Jenny Robbins
attraverso Wells Street Productions, Dmitri M.
Johnson attraverso dj2 Entertainment e Michael
Scheel. Amanda Greenblatt e Ryan Andolina
sono produttori consulenti sotto la loro insegna Star Party. La
serie è prodotta da Crystal Dynamics e Amazon MGM
Studios.
“Se potessi dire alla mia
adolescenza che sta succedendo questo, credo che
esploderebbe“, ha dichiarato la Waller-Bridge
in una dichiarazione rilasciata poco dopo l’annuncio della notizia.
“Tomb Raider è stato una parte enorme della mia vita e mi sento
incredibilmente privilegiata nel portarlo in televisione con dei
collaboratori così appassionati. Lara Croft significa molto per me,
come per molti, e non vedo l’ora di partire per questa avventura.
Con i pipistrelli e tutto il resto“.
“Amazon MGM Studios e Amazon
Games sono collaboratori incredibili con un’enorme portata in tutto
il mondo che ci permette di espandere il nostro franchise di ‘Tomb
Raider’ con molteplici nuove avventure e una passione condivisa per
la creazione di esperienze emotive e divertenti di grande impatto
per i giocatori e gli spettatori in ogni aspetto di questo
universo“, ha dichiarato Scot Amos, capo dello studio Crystal
Dynamics. “Queste storie senza tempo si estendono su tutte le
piattaforme mediatiche per incontrare il pubblico là dove vuole
impegnarsi con ‘Tomb Raider’; è un passo fondamentale verso il
nostro futuro con i fan di tutto il mondo“.
Dopo le prime immagini dal film con
protagonista Alicia Vikander nei panni di
Lara Croft, arriva da Vanity Fairla prima sinossi di
Tomb Raider che ci riporta alle origini del
personaggio.
“Sette anni dopo la scomparsa
del padre, Lara, 21 anni, ha rifiutato di prendere le redini del
suo impero di affari. Lavora invece come corriere in bicicletta a
Londra, mentre frequenta il college. Dopo un po’ decide di scoprire
cosa è accaduto a suo padre e viaggia verso la sua ultima posizione
conosciuta: una tomba su un’isola da qualche parte sulla costa del
Giappone. D’improvviso, la posta in gioco non può essere più alta
per Lara, che, contro gli auspici e armata solo della sua mente
affilata, della sua cieca fede e dell’innato spirito testardo, deve
imparare a spingersi oltre i suoi stessi limiti nel suo viaggio
verso l’ignoto. Se dovesse sopravvivere a questa pericolosa
avventura, potrebbe trattarsi della sua realizzazione, e
guadagnarsi il nome di tomb raider.”
Alicia Vikander è
nota per aver interpretato Ex Machina, The Man
From U.N.C.L.E. e ha vinto l’Oscar per The Danish Girl. Nel cast
confermato anche Walton Goggins.
A dirigere il nuovo film sarà Roar Uthaug
(L’onda) e racconterà la storia di una giovane
Lara Croft impegnata a sopravvivere dalla sua
prima avventura. Il produttore sarà Graham King.
La sceneggiatura del film è stata affidata a Geneva
Robertson-Dworet che lavorerà anche a Sherlock Holmes 3 e a Gotham
City Sirens.
Di recente,
Polygon ha incontrato il regista di
Rebecca,Ben Wheatley, per discutere del
suo nuovo film Netflix (che non ha purtroppo ricevuto le risposte
più calorose da parte della critica). Naturalmente, durante
l’intervista è stato anche affrontato l’argomento relativo al
sequel di Tomb
Raider, con Wheatley che ha spiegato che al momento la
situazione è più difficile del previsto a causa dell’emergenza
Covid.
Nonostante non abbiamo sviscerato
dettagli succulenti sul futuro di Lara Croft al cinema, Wheatley ha
comunque parlato di quanto sia diventato sempre più difficile
riuscire a realizzare un ottimo film tratto da un videogame. “I
videogiochi hanno difficoltà ad avere successo al cinema perché non
nascono per il cinema”, ha dichiarato. “L’ingrediente
segretoè l’interazione, qualcosa che si cerca di
catturare dai videogiochi e di inserire sempre più anche nei
film.Questo gioco di rimandi… è li che risiede il
problema, ed ecco perché oggi come oggi è davvero difficile fare un
adattamento tratto da un videogioco che abbia successo.”
Tuttavia, pare che Wheatley avrà un
bel po’ di tempo a disposizione per provare a realizzare un
adattamento che funzioni realmente, dal momento che, come riportato
da
The Wrap, il sequel di Tomb
Raider è stato ufficialmente rimosso dal calendario
delle uscite della MGM, nonostante solo qualche settimana fa la
protagonista Alicia
Vikander aveva rivelato che
le riprese del film sarebbero potute partire già l’anno
prossimo.
Il sequel è stato annunciato per la
prima volta nel 2019, anche se era chiaro ormai da un po’ che non
avrebbe rispettato la data di uscita inizialmente fissata per il 19
marzo 2021. Secondo alcune recenti voci, pare che la MGM stia
perdendo circa 1 milione di dollari al mese a causa del rinvio di
No Time to Die, quindi è probabile che il sequel di
Tomb
Raider non sia più una priorità per lo studio.
Cosa sappiamo del sequel di Tomb Raider
Il sequel di Tomb
Raider sarà diretto da Ben
Wheatley. La sceneggiatura del secondo capitolo è stata
affidata a Amy Jump, nota per la sua
collaborazione di lunga data con il regista e partner, con il quale
ha co-scritto la pellicola d’azione Free
Fire (che vedeva nel cast Brie
Larson, Cillian
Murphy e Armie Hammer), Kill
List, A Field In
England, SightseerseHigh-Rise.
In merito al sequel, ad oggi
sappiamo davvero poco riguardo la direzione della trama delle
prossime avventure di Lara Croft al cinema. Di certo lo sguardo
femminile della Jump e l’esperienza maturata nel campo del genere
action fanno sperare in un progetto entusiasmante, e quanto pare le
idee hanno già convinto la Vikander.
Vi ricordiamo che il film del 2018
si era chiuso con un cliffhanger, quindi aspettiamoci il ritorno
della protagonista contro l’oscura organizzazione Trinity che si è
infiltrata nella Croft Holdings, l’azienda di famiglia lasciatole
in eredità dal padre.
Nell’ambito della Geeked Week,
Netflix ha rilasciato il trailer ufficiale completo
di Tomb Raider: La leggenda di Lara Croft,
permettendo di dare un’occhiata più approfondita a una delle serie
animate più attese del suo palinsesto. Riprendendo gli eventi
dell’acclamata trilogia di videogiochi di genere survivor –
Tomb Raider, Rise of the Tomb Raider e Shadow of the Tomb
Raider – la nuova serie segue Lara Croft (Hayley
Atwell) mentre si imbarca in una serie di avventure in
solitaria sempre più pericolose.
Tuttavia, “Lara deve tornare a
casa quando un pericoloso e potente artefatto cinese viene rubato
da Croft Manor da un ladro con un’inquietante connessione
personale. Il suo audace inseguimento la porterà in un’avventura
intorno al mondo e nelle profondità di tombe dimenticate, dove sarà
costretta a confrontarsi con il suo vero io e a decidere che tipo
di eroe vuole diventare”.
Oltre a Hayley Atwell (Captain
America: Il primo vendicatore; Avengers: Endgame; Mission:
Impossible – Dead Reckoning) che riprende il ruolo del
titolo, il cast di supporto comprende Allen
Maldonado nel ruolo di Zip e Earl Baylon
che riprende il suo ruolo di Jonah Maiava dai videogiochi.
Tomb Raider: La leggenda di Lara Croft sarà
disponibile in streaming dal 10 ottobre!
Una notizia da prendere con le
molle, ma The Tracking Board riporta che la Warner Bros.
avrebbe ristretto la lista dei potenziali registi per il suo
prossimo reboot di Tomb Raider. Sarebbero
solo tre i nomi rimasti in lizza: il premio Oscar
Kathryn Bigelow (The Hurt
Locker), Catherine Hardwicke
(Twilight), e Mimi Leder
(Deep Impact).
Il reboot è una
co-produzione WB, MGM, GK Films, e Eidos Interactive. La
Bigelow sarebbe sicuramente un surplus per il film ma, visto il suo
grande curriculum, sembra difficile possa prendere il posto alla
regia.
Il primo capitolo del
franchise videoludico risale al 1996 e fu sviluppato dalla
Eidos. L’ultimo capitolo della serie è stato un riavvio,
raccontando l’origine di Lara Croft e nel 2013 ha venduto oltre 5
milioni di copie.
I primi due film con Angelina Jolie
prodotti da Paramount Pictures Lara Croft: Tomb Raider e Lara
Croft Tomb Raider: La culla della vita hanno guadagnato ben 432
milioni di dollari nel mondo.
È lo stesso Junkie XL ad annunciare che sarà
lui a firmare la colonna sonora di Tomb Raider,
film che vedrà Alicia Vikander protagonista nei
panni di Lara Croft.
La sinossi: “Sette anni
dopo la scomparsa del padre, Lara, 21 anni, ha rifiutato di
prendere le redini del suo impero di affari. Lavora invece come
corriere in bicicletta a Londra, mentre frequenta il college. Dopo
un po’ decide di scoprire cosa è accaduto a suo padre e viaggia
verso la sua ultima posizione conosciuta: una tomba su un’isola da
qualche parte sulla costa del Giappone. D’improvviso, la posta in
gioco non può essere più alta per Lara, che, contro gli auspici e
armata solo della sua mente affilata, della sua cieca fede e
dell’innato spirito testardo, deve imparare a spingersi oltre i
suoi stessi limiti nel suo viaggio verso l’ignoto. Se dovesse
sopravvivere a questa pericolosa avventura, potrebbe trattarsi
della sua realizzazione, e guadagnarsi il nome di tomb
raider.”
Alicia
Vikander è nota per aver interpretato Ex
Machina, The Man From U.N.C.L.E. e ha vinto
l’Oscar per The Danish
Girl. Nel cast confermato anche Walton
Goggins.
A dirigere il nuovo film sarà Roar
Uthaug (L’onda) e racconterà la
storia di una giovane Lara
Croft impegnata a sopravvivere dalla sua prima
avventura. Il produttore sarà Graham King. La
sceneggiatura del film è stata affidata a Geneva Robertson-Dworet
che lavorerà anche a Sherlock Holmes 3 e a Gotham City Sirens.
In occasione della premiere
londinese del nuovo Tomb Raider, al cinema dal 15
marzo, ecco le interviste alla protagonista, Alicia
Vikander, e al produttore del film, Graham
King.
La sinossi: “Sette anni
dopo la scomparsa del padre, Lara, 21 anni, ha rifiutato di
prendere le redini del suo impero di affari. Lavora invece come
corriere in bicicletta a Londra, mentre frequenta il college. Dopo
un po’ decide di scoprire cosa è accaduto a suo padre e viaggia
verso la sua ultima posizione conosciuta: una tomba su un’isola da
qualche parte sulla costa del Giappone. D’improvviso, la posta in
gioco non può essere più alta per Lara, che, contro gli auspici e
armata solo della sua mente affilata, della sua cieca fede e
dell’innato spirito testardo, deve imparare a spingersi oltre i
suoi stessi limiti nel suo viaggio verso l’ignoto. Se dovesse
sopravvivere a questa pericolosa avventura, potrebbe trattarsi
della sua realizzazione, e guadagnarsi il nome di tomb
raider.”
Alicia
Vikander è nota per aver interpretato Ex
Machina, The Man From U.N.C.L.E. e ha vinto
l’Oscar per The Danish
Girl. Nel cast confermato anche Walton
Goggins.
A dirigere il nuovo film sarà Roar
Uthaug (L’onda) e racconterà la
storia di una giovane Lara
Croft impegnata a sopravvivere dalla sua prima
avventura. Il produttore sarà Graham King. La
sceneggiatura del film è stata affidata a Geneva Robertson-Dworet
che lavorerà anche a Sherlock Holmes 3 e a Gotham City Sirens.