François Ozon è uno
dei registi francesi che dopo Patrice Leconte è
considerato come uno dei massimi esponenti del cinema romantico
contemporaneo, così come ha dimostrato il suo Ptiche,
splendida antologia sull’amore femminile. Eppure non possiamo non
notare come di recente l’autore si diverta a giocare con i
turbamenti e le angosce dell’uomo, come se si trovasse a suo agio
nel ruolo di un moderno Buñuel.
Gia nel 2003 con Swimming
Pool il regista ci proponeva un torbido dramma sulla
sessualità repressa, ed oggi con il nuovo lungometraggio
In the Hose, Ozon torna
a parlarci delle aberranti relazioni omosessuali che si instaurano
tra una un’insegnante di letteratura di un liceo ed un suo allievo
brillante che aspira a diventare scrittore. Tratta dall’opera
teatrale del drammaturgo spagnolo Juan Mayorga
intitolata Il ragazzo dell’ultimo banco, la pellicola
presenta un cast di eccezione che comprende nomi del calibro di
Kristin Scott Thomas,
Emmanuelle Seigner, Fabrice Luchini e
Denis Menochet. Il film ha già fatto la sua figura a
Cannes e a Venezia, uscendo in Francia in ottobre e programmato per
il prossimo 29 marzo nelle sale americane. Ecco di seguito il primo
poster ufficiale della versione internazionale rilasciato dalla
Mandarin Cinéma. Una versione surreale e grottesca de
Il laureato.
Dopo l’annuncio e le smentite degli
ultimi giorni sul rinvio del progetto western di Ridicolous Six,
Adam Sandler ha annunciato di
avere in progetto una nuova commedia romantica ancora senza titolo
prodotta dalla Warner Bros. Negli ultimi tempi i numerosi ritardi
nella stesa dello script della nuova commedia western in cui
l’attore dovrebbe essere impegnato lo hanno portato a considerare
un nuovo progetto a breve termine per colmare il periodo di stasi
in cui si trova attualmente.
La sceneggiatura del nuovo
misterioso lungometraggio, che a quanto sembra verrà pianificata da
IvanMenchell e Claire
Sera, dovrebbe raccontare le rocambolesche avventure di una
coppia di divorziati impegnata a doversi confrontare con i
rispettivi figli avuti dai precedenti matrimoni. Il tutto fa dunque
pesare al tema ormai usuale nella commedia americana delle famiglie
ricomposte e dei disastri matrimoniali. Sandler per il momento è
ancora alla ricerca di altri elementi per il suo lungometraggio,
tra cui il regista, ed alcuni hanno già fatto i nomi di
Tennis Dugna e Frank Coraci. Anche il
nome della possibile co-protagonista rimane per ora un’incognita,
ma voci non ufficiali indicherebbero Drew Barrymore come papabile.
Arriva un nuovo character poster di
Iron Man
3 e questa volta il protagonista assoluto del
poster è il Mandarino, il cattivo che ha il volto di Ben
Kingsley, ed è rappresentato in una posizione troneggiante, presumibilmente
nel su rifugio segreto dal quale terrorizzerà la terra e Tony
Stark.
La Warner Bros ha
annunciato di aver acquistato i diritti del nuovo libro dello
scrittore Michael Amour dal titolo The Road
Home e di volerlo adattare per il grande schermo. Lo script
dovrebbe essere plasmato sul modello dell’attore Leonardo
DiCaprio, che la major ha indicato come possibile
protagonista del lungometraggio.
Scott Cooper, già
apprezzato in Crazy Heart, è stato contattato come
possibile regista al timone del progetto che dovrebbe narrare le
vicende di Creek, un veterano delle guerre tra allevatori a cui
viene chiesto di indagare sull’omicidio di un uomo del posto. La
polizia ha deciso di insabbiare tutto, ma quando Creek ci mette lo
zampino, ecco che subito emerge un terribile scandalo. DiCapiro,
che ha confermato la sua presenza in qualità di produttore con la
sua compagnia Appian Way, non ha ancora confermato la
sua presenza in testa al progetto.
D’altronde le indecisioni del divo
non sono cosa nuova, poiché la Warner è ancora sulle spine con la
sceneggiatura di Out Of The Furnace , scritta da
Brad Ingelsby proprio per DiCaprio pesando alla regia
di Ridley Scott. A breve vederemo di nuovo l’attore
protagonista di due pellicole in prossima uscita negli Stati Uniti;
The Great Gatsby di Baz Luhrmann e nel
nuovo film di Martin Scorsese dal titolo The
Wolf Of Wall Street.
Il debutto alla regia del noto
attore televisivo Rolando Ravello con la commedia
Tutti contro tutti non può dirsi certo riuscito,
poiché egli propone la trasposizione cinematografica di una sua
pièce teatrale dal titolo Agostino – Tutti contro
tutti del 2010 scritta in collaborazione con
Massimiliano Bruno, che qui compare come co-sceneggiatore,
non preoccupandosi minimamente di adattare la narrazione al
meccanismo del grande schermo.
In Tutti contro
Tutti, Rolando Ravello Agostino, un modesto operaio che
vive nella periferia della capitale, dopo essere tornato dai
festeggiamenti per la comunione del figlio, trova improvvisamente
la serratura di casa cambiata e l’appartamento occupato da abusivi.
A nulla valgono i tentativi del povero uomo di rivolgersi alle
autorità, in quanto lui stesso non possiede un regolare contratto
di residenza. Spodestato dalla sua dimora, con la complicità del
cognato deciderà di attuare un piano folle e disperato; occupare
assieme alla famiglia il pianerottolo di casa. Sarò solo l’inizio
di una rocambolesca battaglia all’ultimo sangue per riconquistare
possesso della propria abitazione, tra personaggi grotteschi e
situazioni al limite della pazzia, fino ad un inaspettato colpo di
scena risolutivo.
Ravello, chiaramente poco a suo
agio alla regia, non è in grado di dirigere in maniera convincente
ed efficace il gruppo di attori, tra i quali spiccano una più
che degna Kasia Smutniak nel ruolo della moglie, un
eclettico Marco Giallini nei panni del cognato Sergio e un
pittoresco Stefano Alfieri nelle vesti del Nonno Rocco. Il
risultato è dunque quello di un teatro filmato, o meglio di
un cabaret filmato; ci si trova dinnanzi ad un testo che
vuole spacciarsi per denuncia sociale in stile “commedia
all’italiana”, ma che finisce per essere nulla più che una
sarabanda di gag e di scenette pseudo comiche, le quali hanno la
presunzione di voler narrare in chiave bonaria e spensierata una
tematica complessa come l’occupazione abusiva nelle grandi
città.
Occhieggiando continuamente al
cinema di Monicelli e di De Sica, Ravello ci propone una carrellata
di personaggi eccessivamente stereotipati e di situazioni troppo
prevedibili nel loro svolgimento, compreso anche il presunto
rivolto finale. Un registro linguistico di bassa lega non può certo
aggiungere nulla di buono ad un’opera che nel complesso appare come
fiacca e sempre intenta ad arrampicarsi faticosamente sugli specchi
della denuncia in chiave satirica. L’eccessiva sdrammatizzazione
degli eventi poi alla lunga risulta fastidiosa e ridondante, quasi
il regista volesse invitarci a non prendere sul serio la
situazione globale. In tutto ciò, la fotografia televisiva di
Paolo Carnera e le musiche nostalgiche di Alessandro
Mannarino non aggiungono nulla all’economia narrativa.
L’intento di Ravello è quello di farci riflettere sulla lotta tra
poveri e più poveri, ovvero sui “nuovi poveri”, fino a confondere
tra loro il concetto di “tuo” e di “mio”. Purtroppo però l’attore
romano non ci riesce, forse crogiolandosi troppo nell’illusione che
una commedia amara possa essere l’antidoto ai problemi sociali.
Così come era accaduto nel 2009 per
il reboot di Star Trek, anche questo secondo film diretto da
JJ Abrams, Into
Darkness – Star Trek, è
stato preceduto da una serie a fumetti (quattro) che ne anticipala
trama e mette in tavola le carte. E’ uscito oggi il secondo volume
di questa mini serie, in cui l’equipaggio dell’Enterprise è in
viaggio verso il pianeta Phaedus IV, dove sperando di scoprire come
le razze aliene sono venute in possesso di tecnologie avanzate,
Kirk incontrerà il Capitano Robert April. Non sappiamo però quanto
questo personaggio possa influire nella storia del film.
Trama: Quando l’Enterprise è
chiamata a tornare verso casa, l’equipaggio scopre una terrificante
e inarrestabile forza all’interno della propria organizzazione che
ha fatto esplodere la flotta e tutto ciò che essa rappresenta,
lasciando il nostro mondo in uno stato di crisi. Spinto da un
conflitto personale, il Capitano Kirk condurrà una caccia all’uomo
in un mondo in guerra per catturare una vera e propria arma umana
di distruzione di massa. Mentre i nostri eroi vengono spinti in
un’epica partita a scacchi tra la vita e la morte, l’amore verrà
messo alla prova, le amicizie saranno lacerate, e i sacrifici
compiuti per l’unica famiglia che Kirk abbia mai avuto: il suo
equipaggio.
Anna Karenina – Siamo nel 1874.
Energica e bella, Anna Karenina ha quello che tutti i suoi
contemporanei aspirerebbero ad avere; è la moglie di Karenin, un
ufficiale governativo di alto rango al quale ha dato un figlio, e
la sua posizione sociale e reputazione a San Pietroburgo non
potrebbe essere più alta. Anna si reca a Mosca dopo aver ricevuto
una lettera da suo fratello, un dongiovanni di nome Oblonsky, che
le chiede di raggiungerlo per aiutarlo a salvare il suo matrimonio
con Dolly. In viaggio, Anna conosce la Contessa Vronsky e, alla
stazione, suo figlio, l’affascinante ufficiale di cavalleria
Vronsky. Quando Anna viene presentata a Vronsky, scoppia
immediatamente una scintilla di reciproca attrazione che non può
essere ignorata – e non lo sarà.
Continua la produzione a New York
di The Amazing Spider-Man
2, e il regista Marc Webb
torna a Twittare sul suo profilo, ancora una misteriosa immagine
dal set. Questa volta sembra essere un collage dedicato al 32esimo
Presidente d’America, Franklin Delano
Roosevelt, insieme con l’hashtag ”
#thepassage“.
Una possibile connessione tra il
frenchise e New York è la Roosevelt Island, dal nome di FDR, e già
vista nel fim del 2012 di Sam Raimi, dove si
svolgeva la battaglia finale tra Spider Man e Green
Goblin. Può darsi che la location sia stata ripresa anche in
questo film, ma è solo una congettura, se avete altre teorie
migliori della nostra vi invitiamo a commentare la notizia!
In Gambit un
esperto d’arte timido e vessato da un capo senza scrupoli; il
suddetto capo, un prepotente cafone che pratica il nudismo; una
texana tutta pepe e sorrisi che vive facendo rodei e spennando
polli; un ex Maggiore dell’esercito britannico che si diletta ad
imitare i più grandi pittori della storia dell’arte; Aggiungete a
questo strampalato gruppo di personaggi una sceneggiatura brillante
scritta dai fratelli Coen e una bella regia
firmata da Michael Hoffman e avrete
Gambit, commedia rifacimento dell’omonimo
film degli anni ’60. Harry Deane (Colin
Firth), curatore di mostre londinese, vuole vendicarsi
del suo capo, l’uomo più ricco d’Inghilterra, sfruttando il suo
punto debole, l’arte.
Lionel Shabandar (Alan
Rickman) infatti è un collezionista di quadri
impressionisti pur non riuscendo a riconoscere un Monet da un
Cezanne e così quando gli si presenta l’occasione di acquistare, da
una texana sconosciuta (Cameron
Diaz), un famoso dipinto di Monet, andato perduto
durante la Seconda Guerra Mondiale, non esita a servirsi del suo
esperto d’arte. Peccato però che Deane abbia macchinato tutto
proprio per rifilare un falso a Lionel e per intascare una grossa
somma.
Gambit, il film
Gambit è un film che fa della
sceneggiatura il suo punto forte, sicuramente aiutato da una coppia
di attori che fanno la differenza. Rickman e Firth sono due pezzi
da novanta che messi insieme danno il meglio nella contraddizione
dei loro personaggi: sgradevole, viscido e prepotente il primo,
timido, dimesso e un po’ imbranato il secondo. Alan Rickman, che sta vivendo una seconda
giovinezza dopo la sua amatissima interpretazione di Piton nella
saga di Harry Potter, non fa che confermare il suo mostruoso
talento, la sua capacità di trasmettere un personaggio arricciando
il labbro o muovendo la testa, costruendo una serie di tic e
nevrosi che completano un puzzle straordinariamente realistico. Dal
canto suo Colin Firth, in tutta la sua presenza scenica
si presta a ruoli comici da perdente con una naturalezza ed una
goffaggine che sembrano quasi innate: è difficile pensare che Mr
Deane sia lo stesso uomo affascinante ed elegante che qualche anno
fa ha vinto tutti i premi cinematografici più importanti della
stagione con il suo impeccabile fascino british.
Un po’ sotto tono invece Cameron Diaz: l’attrice che fa bella mostra
del suo corpo super allenato rivela però i suoi limiti. Quando una
donna bella e giovane fa l’attrice senza nessun particolare
talento, è inevitabile che, passati gli anni, passi anche il suo
appeal sullo schermo. Se solo Cameron lasciasse passare gli anni
più serenamente, senza cercare di fermare il tempo, probabilmente
anche le sue performance sarebbero più naturali e godibili. Resta
il fatto che il suo ostentato brio cozza con particolare gusto
contro l’appeal britannico di Firth e la disgustosa maschera
indossata da Rickman, contribuendo senza dubbio alla buona alchimia
trai personaggi.
Nota di merito infine per Stanley Tucci nei panni di un esperto d’arte
tedesco che tenta di sfilare il posto al nostro protagonista. Per
quanto piccoli e marginali, Tucci riesce sempre a caratterizzare i
suoi ruoli con grande attenzione, regalandoci ogni volta piccole
perle. Gambit è una commedia leggere
e gradevole, senza particolari guizzi di innovazione ma con momenti
decisamente esilaranti che varranno senza alcun dubbio il prezzo
del biglietto.
Manca ancora molto all’arrivo del
primo Teaser Trailer ufficiale di The Wolverine:
l’immortale di James Mangold, ma
oggi arriva una nuova e potente foto del film pubblicata su
twitter con una frase molto evocativa:
“Il passato è sempre dietro di te, ma i ricordi
rimangono.”
Basato sul celebre arco narrativo a
fumetti, in Wolverine:
L’immortale troviamo Logan, il guerriero eterno, in
Giappone. Lì, l’acciaio dei samurai si scontrerà con gli artigli
d’adamantino, mentre Logan affronterà una misteriosa figura dal suo
passato, in un’epica battaglia che lo cambierà per sempre. Il film
uscirà in Italia il 25 luglio 2013. Tutte le news
sul film nel nostro speciale: Wolverine. Tutte le info
invece del film nella nostra scheda: Wolverine:
L’immortale.
Continua l’eccitante attività del
regista Bryan Singer che da quando ha iniziato a
lavorare al nuovo X-Men non ha smesso mai di aggiornare a suon
di Twitt i propri fan.
Arriva la conferma che l’edizione 2013
degli Oscar sarà tutta da gustare ed
oggi arriva la conferma che il cast di Les Misérables si
esibirà alla Notte degli Oscar 2013.
Guarda il Trailer italiano di
Scary Movie 5, la nuova commedia demenziale
parodia di molti film di successo. Il film arriverà nelle sale
italiane il 18 aprile, distribuito da Key Films.
Arriva la conferma che
Mark Hamill sta discutendo con la
LucasFilm per tornare nella nuova trilogia diretta da J.J. Abrams. L’attore ha parlato
della possibilità
In letteratura, così come al
cinema, un classico è un’opera che conserva sempre la sua
attualità, nonostante lo scorrere del tempo. Il
regista Joe
Wright (Espiazione, Orgoglio e
Pregiudizio) ha voluto dare la sua versione di uno
dei classici della letteratura prediletti dal cinema, Anna
Karenina, affidando il ruolo di
protagonista alla sua musa Keira
Knightley e circondandola di una manciata di attori al
cospetto dei quali la stessa protagonista di
Espiazione quasi sfigura.
La storia di Anna Karenina
raccontata da Wright ricalca per sommi capi il dramma domestico
scritto da Lev Tolstoj, seguendo le tre storie principali del
romanzo, e dando, com’è giusto, preponderanza al dramma
sentimentale di Anna. Un donna alto borghese nella Russia zarista
cede alla passione adulterina per un giovane nobile, abbandonando
il marito e gettando se stessa in pasto alla maldicenza dei salotti
moscoviti e pietroburghesi. Anna e la sua perfezione, Anna e la sua
indiscussa bellezza, Anna di fronte a cui tutte le donne devono
fare un passo indietro e riconoscerne la superiorità morale ed
estetica, si lascia travolgere da una passione che la distruggerà,
la renderà insicura, la trasformerà in una semplice donna
innamorata e triste, che ha paura di essere abbandonata dal suo bel
conte, lei che aveva in mano la felicità di una vita di indiscussa
superiorità accanto al marito e al piccolo primogenito.
I moti dell’animo che Tolstoj ha
consegnato alla storia vengono trasposti con grande potenza da
Wright, che, come accennato, si serve di attori straordinari.
Accanto alla Knightley compaiono infatti Jude Law, nei severi e rigidi panni di
Karenin, Aaron Johnson, nelle eleganti divise
da militare del Conte Vronskij, e ancora Matthew
MacFadyen è Siva fratello fedifrago di
Anna, Kelly
Macdonald è Dolly e Domhnall Gleeson è l’autentico e sensibile
Levin, l’unico portatore di un sentimento puro e antico che invece
di logorare le persone, le migliora e le innalza.
Wright prende una storia importante
e aumenta in maniera esponenziale la sua potenza emotiva, mettendo
in piedi un teatro di posa all’interno del quale i personaggi
danzano e quasi galleggiano, mentre le scenografie si spostano e si
adattano alla circostanza e alla scena. Una danza quindi, che il
regista realizza in armonia totale con gli attori e soprattutto con
Dario Marianelli, straordinario compositore di
Espiazione, che qui, rielaborando le
classiche sonorità russe, realizza una soundtrack che si sta già
facendo strada nella stagione dei premi appena cominciata.
La prima ora di film si rivela
essere un capolavoro di regia, Joe Wright ci
accompagna all’interno dell’innamoramento tra Vronskij e Anna,
facendoci entrare nei loro sguardi, nei loro abbracci, tra le loro
mani che si toccano e subito si allontanano durante il valzer
galeotto che renderà pazzo lui e schiava lei. La seconda parte del
film invece perde un po’ il ritmo danzante che aveva scandito la
prima parte e si sofferma di più sui volti, sugli sguardi e
sull’evoluzione classicamente narrata della storia.
Con Anna
Karenina, Joe Wright ha
realizzato un elegantissimo esperimento, costruendo un film che,
pur non essendo destinato a diventare un classico della storia del
cinema, rende con grande pregnanza emotiva i sentimenti atavici che
fanno del capolavoro di Lev Tolstoj un intramontabile classico
della letteratura.
Dopo le varie versioni
delle All Stars ecco arrivare anche le Vans dedicate a The Avengers. Lo storico marchio di
skateboarder ha prodotto una linea di scarpe dedicata interamente
all’Universo Marvel degli Avengers. La presentazione dei
nuovi prodotto in licensing è stata trasmessa ufficialmente tramite
il canale youtube Marvel:
Vi ricordiamo che è in programma
già il sequel del film di successo del 2012 e potrete trovare tutte
le news nel nostro speciale: The Avengers 2
Arriva da Berlino una nuova foto
del film di Paolo Sorrentino, La
grande bellezza con protagonista Toni
Servillo. Il regista partenopeo ritorna in Italia dopo
l’esperienza internazionale con Sean Penn.
Il film è stato presentato nel
mercato di Berlino e dopo la presentazione del promo di La
grande bellezza al mercato della Berlinale, l’ultimo
attesissimo film di Paolo Sorrentino è già
stato venduto in sei Paesi – Benelux, Germania, UK, Israele, Grecia
e Brasile – dal distributore internazionale Pathé.
La
grande bellezza è una coproduzione Italia –
Francia: Indigo Film in collaborazione con Medusa Film e in
associazione con Banca Popolare di Vicenza per l’Italia, Babe Films
e Pathé per la Francia . Il film – ideato e scritto dallo stesso
Sorrentino con Umberto Contarello – è ambientato e interamente
girato a Roma, e interpretato da Toni Servillo,
Carlo Verdone, Sabrina Ferilli e, tra gli altri,
Carlo Buccirosso, Iaia Forte, Pamela
Villoresi, Galatea Ranzi.
Dai tetti dei grattacieli di Gotham
al molto più elevato Tetto del Mondo: Christian
Bale sarà il prossimo protagonista di un film tratto da un
episodio realmente accaduto, che nel 1996 vide vari gruppi di
scalatori trovarsi improvvisamente nel bel mezzo di una mostruosa
tormenta proprio nel corso dell’ascesa all’Everest.
L’episodio è stato raccontato da
Jon Krakauer nel libro Into Thin
Air, che peraltro ha goduto nel 1997 di un
adattamento per il piccolo schermo; il film prenderà invece le
mosse da varie interviste e libri scritti dagli stessi protagonisti
dell’accaduto; alla regia dovrebbe
esserci Baltasar Kormakur
(Contraband).
Il progetto potrebbe dover
confrontarsi con un altro film a base di avventure ad alta quota,
incentrato sulla storia di George Mallory,
scalatore che morì al terzo tentativo di conquista della vetta:
protagonista del film, tratto dal libro Paths of
Glory firmato da Jeffrey Archer,
dovrebbe essere Tom Hardy; alla regia
Sheldon Turner. Per Bale e Hardy, dopo lo ‘scontro
diretto’ come Batmane e Bane, c’è dunque in vista una nuova sfida,
stavolta a distanza, a base di corde, chiodi e ramponi…
Giungono novità sull’adattamento
cinematografico di The Equalizer,
telefilm trasmesso negli States alla fine degli anni ’80 che venne
mandato in onda anche qui in Italia, col titolo di Un
giustiziere a New York, sebbene con poco
successo.
Il progetto ha già da parecchio
tempo trovato il protagonista, che avrà il volto di Denzel
Washington, mentre adesso sembra esserci un nome anche per
la regia, quello di Rupert Wyatt, recentemente
uscito dal progetto di Dawn of the Planet of the
Apes, dopo aver diretto il precedente lavoro dedicato
alla saga scimmiesca, Rise of the Planet…
L’originale televisivo, creato da
Michael Sloan e Richard Lindheim
e interpretato da Edward Woodward raccontava le
vicende di un ex agente segreto che si metteva in proprio,
diventando una sorta di vigilante che interveniva a risolvere casi
disperati. La versione cinematografica, la cui più recente stesura
è stata redatta da Richard Wenk, partirà da una
simile premessa, ma rendendo il personaggio più nelle corde di
Washington, tratteggiandolo come una figura ancora più solitaria,
dall’esistenza quasi monacale, mossa solo dal pensiero di riparare
torti e ingiustizie.
Il progetto, curato dalla Sony,
dovrebbe prendere il via il prossimo giugno, con Boston come
location. Wyatt a vari progetti in cantiere, l’ultimo dei quali
l’adattamento del romanzo Birdsong di
Nicholas Faulk,
protagonista Nicholas Hoult.
Dopo Han tornano Leila e Luke. A
quanto sembra è quasi ufficiale, i gemelli Skywalker torneranno a
far parte del mondo di Star Wars nel
prossimo VII episodio in cantiere
Dopo le recenti apparizioni in
Lawless e Zero Dark
Thirty, Jason Clarke potrebbe avere a che
fare con situazioni decisamente meno… terrene: è stato infatti
scritturato per partecipare in Dawn of The Planet of
The Apes.
Il film sarà diretto da
Matt Reeves: per il momento vi è massimo riserbo
sulla trama, tuttavia secondo alcune indiscrezioni la
sceneggiatura, scritta da Mark Bomback
(Total Recall,The
Wolverine) dovrebbe essere ambientata a una
quindicina d’anni di distanza dal precedente capitolo,
Rise of The Planet of The Apes.
Al centro della vicenda, un gruppo
di scienziati impegnati in una lotta per la sopravvivenza in una
San Francisco devastata dalla furia delle scimmie e dal misterioso
virus che cominciava a diffondersi alla fine del precedente
capitolo. Parallelamente, verranno seguite le vicende della scimmia
Caesar (Andy Serkis) che cerca di riconquistare il
suo ruolo di capo della ribellione.
Nulla si sa al momento del ruolo di
Clarke; l’inizio delle riprese è previsto per in primavera,
l’uscita nelle sale al momento è fissato per il 23 maggio 2014.
Dovrebbe intitolarsi
Birth of The Dragon un nuovo biopic
dedicato a Bruce Lee, stavolta incentrato sugli anni
della sua giovinezza. Al progetto stanno lavorando
Christopher Wilkinson e Stephen
Rivele, non nuovi al genere biografico, avendo già
lavorato a Nixon e con in cantiere il
biopic dedicato a Freddie Mercury.
Birth of The Dragon si concentrerà
sulla sfida che oppose Lee al più famoso di maestro di Kung Fu
cinese, Wong Jack Man; i fatti si svolsero a San
Francisco, nel 1965. La vicenda si svolge sullo sfondo del dominio
delle triadi di Hong Kong sulla Chinatown della metropoli
californiana; il confronto – scontro trai due si trasformerebbe in
seguito in una battaglia comune contro la malavita, e qui realtà
dei fatti e fantasia sembrano mescolarsi…
Sam Dryden:
segnatevi questo nome, perché potrebbe entrare nel novero degli
‘eroi’ del cinema d’azione: il personaggio, nato dalla penna
di Patrick Lee, deve ancora esordire nelle
librerie, ma come avviene sempre più spesso, i diritti del libro
sono già stati opzionati per una versione cinematografica, alla
quale starebbe già lavorando Justin Lin (regista
di ben quattro capitoli della saga di Fast &
Furious).
Dryden è un ex agente delle forse
speciali che ha deciso di girare il mondo, in cerca d’avventura: il
primo romanzo prende le mosse dal classico incontro con la ragazza
misterioso che non è ciò che sembra… Nonostante la dubbia
originalità del tutto, la Warner sembrerebbe puntare molto sul
personaggio e su un’eventuale nuova saga cinematografica a lui
dedicata. Patrick Lee nel frattempo vedrà un’altra sua opera
portata sullo schermo: David Goyer sta infatti
lavorando all’adattamento di The
Breach.
Justin Lin è attualmente impegnato
negli ultimi ritocchi a Fast & Furious 6
e sembra ancora essere coinvolto nel rilancio di
Higlander, anche se a quando sembra non
sarà lui a dirigerlo.
Richard Gere, divo di
Hollywood è arrivato a Roma e stasera sfilerà sul red carpet del
cinema The Space Moderno, per presentare il suo nuovo film
“La frode“, thriller esordio alla regia di
Nicholas Jarecki, e per interpretare il ruolo del
protagonista, un uomo che ha definito “uno di quegli intoccabili
dei club esclusivi, quelli che arrivano ai più alti livelli e
possono evitare certe regole”, ha detto di aver pensato anche un po
a Madoff. Ecco tutte le foto dell’attore che questa mattina ha
presentato il film alla stampa. Tutte le foto di Aurora
Leone per Cinefilos.it
Sono state pubblicate le foto di
quattro modelli da collezione di Occhiali 3D dedicati a
Iron Man
3, abbinati ai quattro protagonisti del prossimo
film War Machine, Tony
Stark, Iron Man e Iron
Patriot.
Guarda la prima clip del
film La
Madre con Jessica
Chastain, Nikolaj
Coster-Waldau,Daniel
Kash, Isabelle
Nélisse, Megan Charpentier. La
pellicola è prodotta da Guillermo del
Toro.
Guillermo del Toro
presenta LA MADRE (Mama), un thriller soprannaturale che racconta
l’inquietante storia di due ragazze che spariscono nel bosco, nel
giorno in cui i loro genitori restano uccisi. A distanza di anni
verranno ritrovate e inizieranno una nuova vita, ma si renderanno
conto che qualcuno o qualcosa, di notte, ancora desidera rimboccar
loro le coperte.
Cinque anni fa, le sorelle Victoria
e Lilly scomparvero dal quartiere in cui abitavano, senza lasciare
traccia. Da allora lo zio Lucas (Nikolaj Coster-Waldau) e la sua
fidanzata Annabel (Jessica Chastain) non hanno fatto altro che
cercarle. Ma quando le ragazze vengono incredibilmente ritrovate
vive in un rifugio fatiscente, la coppia inizia a chiedersi se le
ragazze siano gli unici ospiti ad essere stati accolti nella loro
casa. Mentre Annabel cerca di ricreare una vita normale per le due
sorelle, cresce la sua convinzione che in casa aleggia una presenza
maligna. Le sorelle presentano semplicemente i sintomi di un trauma
o c’è veramente un fantasma che si aggira intorno a loro? E come
hanno fatto a sopravvivere tutti questi anni da sole? Mentre la
donna cerca risposte a queste domande spaventose, si renderà conto
che i sussurri che echeggiano in casa quando le ragazze vanno a
letto, provengono dalle labbra di una presenza letale.
Guarda l’incredibile Featurette
sottotitolata in italiano di Star Trek: Into
Darkness di J.J. Abrams, a
pochi minuti dall’uscita del motion
poster ecco una prima occhiata dietro al nuovo film
con protagonisti Chris Pine, Zachary
Quinto e Benedict Cumberbatch.
Trama: Quando l’Enterprise è
chiamata a tornare verso casa, l’equipaggio scopre una terrificante
e inarrestabile forza all’interno della propria organizzazione che
ha fatto esplodere la flotta e tutto ciò che essa rappresenta,
lasciando il nostro mondo in uno stato di crisi. Spinto da un
conflitto personale, il Capitano Kirk condurrà una caccia all’uomo
in un mondo in guerra per catturare una vera e propria arma umana
di distruzione di massa. Mentre i nostri eroi vengono spinti in
un’epica partita a scacchi tra la vita e la morte, l’amore verrà
messo alla prova, le amicizie saranno lacerate, e i sacrifici
compiuti per l’unica famiglia che Kirk abbia mai avuto: il suo
equipaggio.