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I fratelli Russo offrono una criptica risposta al coinvolgimento degli eroi Marvel di Disney+ nei prossimi Avengers

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Joe e Anthony Russo rispondono alla domanda se Avengers: Doomsday e Avengers: Secret Wars avranno come protagonisti alcuni degli eroi del Marvel Cinematic Universe visti su Disney+. Mentre la Saga del Multiverso non ha ancora visto la presenza di alcun episodio degli Avengers, le cose stanno per cambiare con la Fase 6, che prevede non uno, ma ben due film incentrati sull’iconica squadra di supereroi del MCU. Dal momento che Doomsday e Secret Wars presenteranno vari personaggi della linea temporale Marvel per i film della Fase 6, la domanda più grande che circonda i progetti è quali eroi appariranno.

In una nuova intervista a TechRadar, è stato chiesto ai fratelli Russo se personaggi come Moon Knight, Ms. Marvel, Kate Bishop o Wiccan potrebbero comparire in Avengers: Doomsday e Avengers: Secret Wars dopo le loro rispettive introduzioni in vari show Disney+. Mantenendo un tono criptico, Anthony Russo ha dato la seguente risposta su come si stanno approcciando al casting dei due film: “Per quanto riguarda gli elementi a cui attingiamo per la nostra narrazione, abbiamo una visione globale del MCU. Quindi, senza entrare nello specifico, questo è l’universo all’interno del quale stiamo raccontando una storia. Potete leggerci quello che volete”.

Cosa significano i commenti dei fratelli Russo per Avengers: Doomsday e Avengers: Secret Wars

Come è consuetudine dei Marvel Studios, non sorprende che i fratelli Russo non siano in grado di confermare chi farà o meno parte del cast di Avengers: Doomsday, così come quelli coinvolti in Avengers: Secret Wars. Spetta sempre ai Marvel Studios decidere quanto rivelare dei loro rispettivi film, soprattutto se si tratta di qualcosa di così grande come i film degli Avengers. Annunci importanti, come la presenza degli eroi Disney+ nei sequel dei Vendicatori, potrebbero essere conservati per il San Diego Comic-Con 2025.

Dato l’enorme arco narrativo che avrà luogo in Avengers: Doomsday e l’inclusione di Secret Wars come materiale di partenza, è probabile che nel finale della Saga del Multiverso ci sarà una varietà di eroi già affermati e di nuova introduzione. Sarebbe certamente scioccante se nei due film non fossero presenti la maggior parte degli eroi Disney+ introdotti nelle Fasi dalla 4 alla 6, soprattutto perché alla luce di una minaccia importante come il Dottor Destino. Sarebbe inoltre un enorme spreco se i nuovi eroi degli show non avessero la possibilità di unirsi a quella che sarà una nuova generazione di Vendicatori.

Martin Scorsese al lavoro sull’adattamento del romanzo Gilead per Apple

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Martin Scorsese e Apple starebbero adattando i romanzi di Gilead con Leonardo DiCaprio come protagonista. Il leggendario regista ha già collaborato con Apple per il suo ultimo film, Killers of the Flower Moon, che ha visto DiCaprio nel ruolo di protagonista ed è stato candidato a 10 premi Oscar, tra cui miglior film e miglior regia. Dopo l’uscita del film nell’ottobre 2023, il regista 82enne ha ventilato molte opzioni per il suo prossimo film, tra cui un film sulla vita di Gesù, un biopic su Frank Sinatra, il thriller The Devil in the White City e un gangster movie con Dwayne Johnson.

Ora un altro progetto si starebbe aggiungendo alla lista. Secondo Publishers Weekly, Apple Original Films avrebbe infatti raggiunto un accordo per lo sviluppo dei romanzi di Gilead di Marilynne Robinson, con Martin Scorsese impegnato a scrivere, dirigere e produrre, e Leonardo DiCaprio impegnato come protagonista, a partire da Home, il secondo dei quattro romanzi della serie. Non ci sono al momento dettagli sui piani di adattamento dei restanti romanzi, né è chiaro quando questo progetto potrebbe concretizzarsi

Di cosa parlano i romanzi Gilead di Marilynne Robinson?

Protagonista dei romanzi è il reverendo John Ames, che sta morendo. Non potrà crescere il figlio di soli sette anni, né educarlo, né offrirgli testimonianza di sé. Sceglie così di affidarsi a una lettera-diario che dica un giorno al bambino ormai adulto ciò che di suo padre è importante sapere. Gli racconterà del nonno abolizionista e del padre pacifista, delle rovine di un luogo già baluardo della libertà americana, delle sue convinzioni e dei suoi dubbi, di quanto abbia amato questa vita che si appresta a lasciare. In un discorso lucido e luminoso da padre a figlio, da padre a Padre, dove l’intelligenza e la speranza parlano la stessa lingua. La scrittrice ha poi utilizzato personaggi ed eventi di Gilead in tre romanzi successivi: Home, Lila e Jack.

Cosa significa questo nuovo progetto per Martin Scorsese

Poco dopo l’uscita di Killers of the Flower Moon nell’ottobre 2023, è stato riferito che il prossimo film di Martin Scorsese sarebbe stato A Life of Jesus, basato sul libro di Shūsaku Endō. Poco dopo, è stato riferito che era in fase di sviluppo anche un biopic su Frank Sinatra con DiCaprio. Tuttavia, entrambi i progetti si sarebbero al momento arenati e sono stati rinviati. A sua volta, Scorsese ha iniziato a esplorare altre opzioni per il suo prossimo film. Più recentemente, il film Devil in the White City sarebbe stato ripreso dai 20th Century Studios con Scorsese e DiCaprio alla regia e come protagonisti.

Nel febbraio 2025, è stato poi riferito che Scorsese sta preparando un progetto descritto come un “Quei bravi ragazzi ambientato alle Hawaii che incontra The Departed“, con DiCaprio, Dwayne Johnson ed Emily Blunt come protagonisti. Ora, l’adattamento di Gilead è solo l’ultimo progetto che Scorsese avrebbe in fase di sviluppo con DiCaprio come protagonista. Dopo che A Life of Jesus e il suo biopic su Frank Sinatra si sono arenati, sembra che con quattro e forse più progetti in fase di sviluppo, Scorsese stia provando ad aprirsi quante più strade possibili, sperando che almeno uno dei progetti venga approvato.

Ayo Edebiri ricorda le minacce subite in seguito al presunto casting in Pirati dei Caraibi

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Ayo Edebiri, star di The Bear, si è espressa in merito alle voci che la volevano potenzialmente protagonista di un reboot di Pirati dei Caraibi e alle reazioni bigotte che ha ricevuto, chiamando in causa Elon Musk per il suo ruolo nell’istigare le molestie. Il franchise d’azione e avventura della Disney segue come noto le imprese di pirati spavaldi tra la minaccia di maledizioni, kraken e dell’Impero britannico. In cinque film dal 2003 al 2017, la serie è stata guidata dall’eccentrico capitano pirata Jack Sparrow di Johnny Depp. In seguito, si è iniziato a parlare di un reboot e proprio Ayo Edebiri è stata indicata come possibile protagonista.

Attraverso le sue storie su Instagram, Edebiri ha ora raccontato di come le notizie su X che suggerivano il suo coinvolgimento in un reboot dei Pirati dei Caraibi e un tweet virgolettato di Musk le abbiano fatto ricevere molestie razziste e minacce di morte. L’autrice ha chiamato in causa direttamente l’amministratore delegato di X per il suo ruolo nella diffusione di queste notizie. “Sto ricordando quando ho ricevuto alcune delle più folli minacce di morte e insulti razziali della mia vita (non so se è il momento numero 1, ma di sicuro è il terzo) per un falso reboot di un film di cui non avevo mai sentito parlare a causa di quest’uomo”. “La vita è, ovviamente, un dono”, conclude l’attrice.

Pirati dei Caraibi, quello che sappiamo sui nuovi film

Dopo cinque film, la saga di Pirati dei Caraibi sembra essersi arenata, anche per via delle vicende legali che hanno coinvolto il suo protagonista, Johnny Depp. Il quinto film si concludeva anche con un forte cliffhanger, che vedeva il ritorno di Will Turner e di Davy Jones. Al momento non sembra ci sarà un seguito a quella rivelazione, con la Disney intenzionata a realizzare spin-off e reboot. Su di essi però ad oggi ci sono poche certezze, se non che a scrivere uno dei nuovi capitoli della saga di Pirati dei Caraibi saranno il “veterano” Ted Elliott e il creatore della pluripremiata serie Chernobyl Craig Mazin.

Leggi anche: Pirati dei Caraibi: 10 curiosità sulla saga

Nel febbraio 2024 era però stato confermato l’addio al progetto dei due sceneggiatori Rhett Reese Paul Wernick. Jerry Bruckheimer dovrebbe invece tornare al timone come produttore. Elliott ha già firmato la storia di La maledizione della prima luna e delle tre successive pellicole La maledizione del forziere fantasma, Ai confiniti del mondo e Oltre i confini del mare con l’allora partner Terry Rossio. Per quanto riguarda i protagonisti, improbabile sembra essere il ritorno di Jack Sparrow, mentre per quanto riguarda i nomi di Margot Robbie e Ayo Edebiri, ad oggi non ci sono certezze. Quest’ultima, in particolare, sembra aver ora smentito ogni possibile coinvolgimento nel progetto.

Superman, Nathan Fillion parla del suo Guy Gardner: “Pensa di poter affrontare Superman”

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Nathan Fillion, collaboratore di lunga data di James Gunn, farà il suo debutto nel DCU nel ruolo di Guy Gardner nel reboot di Superman del regista di Suicide Squad, e sembra che questa prima interpretazione sul grande schermo della Lanterna Verde sia piuttosto fedele alla sua pungente controparte dei fumetti. Parlando con TV Line della sua lunga serie, The Rookie, Fillion ha condiviso anche alcuni nuovi dettagli sulla sua interpretazione di Gardner.

È un idiota!”, ha detto l’attore quando gli è stato chiesto che cosa separa Guy dai suoi colleghi eroi con l’anello. “Quello che è importante sapere è che non devi essere bravo per essere una Lanterna Verde; devi solo essere senza paura. Guy Gardner è senza paura e non è molto bravo. Non è gentile, il che è molto liberatorio per un attore, perché ti viene da pensare: “Qual è la cosa più egoista che posso fare in questo momento? E questa è la risposta. È quello che fai in quel momento. Penso che se ha un superpotere, potrebbe essere la sua eccessiva fiducia in se stesso, in quanto pensa di poter affrontare Superman. Non può!”.

Il primo assaggio di Fillion nei panni dell’eroe spaziale lo si ha nel teaser trailer di Superman, e il secondo sguardo ufficiale attraverso un breve promo del Super Bowl è stato accolto con un certo scherno dai fan. Si suppone che il personaggio sia un completo idiota, tuttavia, quindi altri hanno ritenuto che il teaser fosse del tutto appropriato. Fillion dovrebbe apparire come Gardner anche nella serie Lanterns della HBO, attualmente in fase di riprese, ma la notizia non è ancora stata confermata.

Superman, tutto quello che sappiamo sul film di James Gunn

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas HoultNathan Fillion.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

Con la sua solita cifra stilistica, James Gunn trasporta il supereroe originale nel nuovo immaginario mondo della DC, con una singolare miscela di racconto epico, azione, ironia e sentimenti, consegnandoci un Superman guidato dalla compassione e dall’innato convincimento nel bene del genere umano.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e giochi”. Il film uscirà nelle sale il 10 luglio 2025.

Shrinking: Jeff Daniels entra nella terza stagione come padre di Jimmy

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Il vincitore dell’Emmy Jeff Daniels (The Looming Tower) è stato scelto per recitare al fianco di Jason Segel e Harrison Ford nella prossima terza stagione della popolare commedia Shrinking di Apple TV+. Co-creata da Segel, Bill Lawrence e Brett Goldstein, la serie segue il terapeuta in lutto Jimmy (Segel) che inizia a infrangere le regole e a dire ai suoi clienti esattamente ciò che pensa. Ignorando la sua formazione e la sua etica, si ritrova ad apportare enormi e tumultuosi cambiamenti alla vita delle persone… compresa la sua.

Come riportato da Deadline, Jeff Daniels interpreterà il padre di Jimmy. Questo segna il ritorno alla commedia per l’attore, che negli ultimi dieci anni ha lavorato principalmente sul versante drammatico, ovvero subito dopo il sequel del 2014 del suo film comico con Jim Carrey, Scemo e più scemo 2. Shrinking è inoltre il primo ruolo importante di Daniels in una serie comica live-action.

Daniels, vincitore di due Emmy per The Newsroom e Godless, ha recentemente recitato nella serie drammatica di Showtime/Prime Video American Rust e nella serie limitata di Netflix A Man In Full. Prossimamente, interpreterà l’ex presidente Ronald Reagan nel prossimo film sulla guerra fredda Reykjavik. Daniels, che sarà anche il protagonista di Dilettante, un dramma mediatico newyorkese in fase di sviluppo per Apple TV da Berlanti Prods.

Il cast di Shrinking

Oltre a Jason Segel e Harrison Ford, il cast principale di Shrinking comprende Christa Miller, Jessica Williams, Luke Tennie, Michael Urie, Lukita Maxwell e Ted McGinley. La seconda stagione ha visto anche Brett Goldstein in un ruolo ricorrente. Shrinking è prodotta per Apple TV+ da Warner Bros Television, dove Lawrence e Goldstein hanno un accordo globale, e dalla Doozer Productions di Lawrence. Lawrence, Segel, Goldstein, Neil Goldman, James Ponsoldt, Jeff Ingold, Liza Katzer, Randall Winston, Annie Mebane, Rachna Fruchbom e Brian Gallivan sono stati produttori esecutivi della seconda stagione. Ashley Nicole Black e Bill Posley sono invece i produttori esecutivi della terza stagione.

Daniel Craig in trattative per Le Cronache di Narnia di Greta Gerwig

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Sebbene la cosa sia ancora in fase embrionale, alcune fonti riferiscono a Deadline che Netflix e la regista Greta Gerwig starebbero puntando in alto per il prossimo casting del film su Le Cronache di Narnia. Dopo il possibile coinvolgimento di Charli XCX, sarebbe ora Daniel Craig ad aver ricevuto un’offerta per unirsi al cast. Le fonti sottolineano che non si sa se Craig alla fine salirà a bordo del progetto, ma aggiungono che al momento l’offerta è valida. Non si sa però chi l’attore potrebbe andare ad interpretare nel film, per cui non resta che attendere maggiori aggiornamenti.

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Tutto quello che sappiamo su Le Cronache di Narnia

Nel 2018 Netflix aveva firmato un accordo pluriennale con la The C.S. Lewis Company per poter sviluppare film e serie televisive basati su tutti e sette i romanzi di Narnia. “È meraviglioso sapere che le persone di tutto il mondo non vedono l’ora di vedere di più su Narnia e che i progressi nella tecnologia di produzione e distribuzione ci hanno permesso di far riprendere vita alle avventure di Narnia portandole tutto il mondo“, aveva dichiarato Douglas Gresham, figliastro di Lewis. Ad ora sono stati annunciati solo i due film affidati a Greta Gerwig, ma gli accordi originali prevedono anche una serie televisiva, quindi potrebbe esserci altro in serbo per il futuro.

La Gerwig ha poi sottolineato di aver voluto fare i film di Narnia perché attratta dalla qualità “euforicamente onirica” della scrittura di Lewis. “È legato al folklore e alle storie di fate dell’Inghilterra, ma è una combinazione di tradizioni diverse“, ha detto. “Da bambino, accetti tutto: sei in questa terra di Narnia, ci sono i fauni e poi arriva Babbo Natale. Non ti viene nemmeno in mente che non sia schematico. Mi interessa abbracciare il paradosso dei mondi creati da Lewis, perché è questo che li rende così avvincenti”.

Al momento il progetto è ancora in fase iniziale e i dettagli sono scarsi, ma sembra che il processo di casting sia iniziato per cui nelle prossime settimane potrebbero emergere i primi nomi di attori e attrici ufficialmente unitisi al progetto. Al momento, sono stati riportati unicamente i nomi di Charli XCX e Daniel Craig.

Rampage – Furia animale: tutte le curiosità, dal cast alle differenze con il videogioco

Negli ultimi anni l’ex wrestler e oggi attore Dwayne Johnson ha recitato in ruoli da protagonista in film campioni d’incasso come Jumanji – Benvenuti nella giungla, Skyscraper e Fast & Furious – Hobbs & Shaw. Uno dei titoli più affascinanti tra i blockbuster da lui interpretati è però senza dubbio Rampage – Furia animale (qui la recensione). Uscito nel 2018 al cinema per la regia di Brad Peyton questo vede la storia prendere il via in seguito ad una serie di mutazioni genetiche che rendono alcuni animali molto più grandi di ciò che sono realmente. Ha così inizio una battaglia per la supremazia, dove l’umanità è ridotta al ruolo di mere spettatrice. A salvare la situazione, però, ci penserà proprio il celebre campione di wrestling.

Il film è la prima trasposizione cinematografica dell’omonimo videogioco degli anni Ottanta prodotto da Midway Games. Si tratta di un picchiaduro dove poter distruggere le principali città degli Stati Uniti, sfidando altri mostri e sfuggendo all’attacco dei militari. Con l’acquisizione dei diritti sul film, la Warner Bros. decise di dotare il film di un budget di circa 120 milioni di dollari, al fine di renderlo estremamente spettacolare ed entusiasmante sotto più punti di vista.  La Weta Digital, che aveva già realizzato gli effetti speciali di Il Signore degli Anelli e L’alba del pianeta delle scimmie, ha infatti dato vita alle spettacolari creature presenti nel film.

Arrivato in sala, Rampage – Furia animale si è affermato come un vero e proprio campione di incassi. Questo ha infatti ottenuto un risultato pari a 400 milioni di dollari. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle differenze tra il film e il videogioco. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Rampage - Furia animale cast
Dwayne Johnson and Jeffrey Dean Morgan in Rampage: Furia animale © 2018 – Warner Bros. Pictures

La trama di Rampage – Furia animale

Protagonista del film è il primatologo Davis Okoye, il quale condivide un legame indissolubile con George, un gorilla albino straordinariamente intelligente di cui si occupa dalla nascita. La loro tranquillità viene però spezzata quando un rischioso esperimento genetico trasforma la gentile scimmia in un’enorme creatura furiosa. A peggiorare le cose vi è la scoperta che anche altri animali sono stati modificati allo stesso modo. Mentre questi nuovi predatori distruggono ogni cosa lungo il loro cammino, Okoye farà squadra con uno screditato ingegnere genetico per creare un antidoto, non solo per impedire una catastrofe globale, ma per salvare lo spaventoso primate che una volta era suo amico.

Il cast del film

Ad interpretare il primatologo Okoye è, come già accennato, l’attore Dwayne Johnson. Questi, che aveva già collaborato con il regista, si è detto entusiasta della possibilità di dar vita ad un videogame tanto amato. Affinché accettasse la parte, però, l’attore impose alla produzione di cambiare il finale del film. Originariamente questo terminava con la morte del gorilla George. Johnson voleva però dare un lieto fine al film, cosa che infine ottenne. Come suo solito, egli si preparò alle riprese aumentando l’intensità dei suoi allenamenti, così da poter sfoggiare un fisico atletico e robusto, perfetto per poter eseguire personalmente anche molte delle scene più complesse e che normalmente richiedono l’utilizzo di controfigure.

Accanto a lui nel film si ritrova poi la candidata all’Oscar Naomie Harris nei panni dell’ingegnere genetico Kate Caldwell. Jeffrey Dean Morgan, noto per essere l’interprete di Negan in The Walking Dead, è invece l’agente governativo Harvey Russell, che aiuterà Okoye nella sua missione. Malin Akerman dà qui vita a Claire Wyde, proprietaria della compagnia Energyne, responsabile della mutazione degli animali in enormi mostri. Con lei dalla parte dei cattivi vi è anche Jake Lacy nei panni di Brett Wyden, fratello poco sveglio di Claire. Joe Manganiello, infine, è Burke, leader di un gruppo privato di militari. Jason Liles è invece l’attore che, tramite motion capture, dà vita ai movimenti del gorilla George. Un ruolo per il quale si è preparato mesi studiando il comportamento di tali animali.

Naomie Harris e Dwayne Johnson in Rampage - Furia animale
Naomie Harris e Dwayne Johnson in Rampage – Furia animale © 2017 Warner Bros. Entertainment Inc. and RatPac-Dune Entertainment LLC

Le differenze tra il videogioco e il film

Nel mondo di Rampage il videogiocatore è libero di impersonare un mastodontico gorilla, un enorme dinosauro o un lupo gigante. Questi personaggi entrano in scena per distruggere le maggiori città degli Stati Uniti. Particolarmente popolare, questo divenne uno dei più celebri picchiaduro dei suoi anni. Per la sua trasposizione al cinema si sono però rese necessarie alcune inevitabili modifiche. Il videogioco in sé, infatti, non presenta una trama adatta ad un film, e che dunque si è dovuta costruire grossomodo da zero. Numerosi cambiamenti sono però stati operati in particolare nei confronti della genesi delle creature che si danno battaglia nel film. Ciò ha permesso di poter rendere più fruibile e credibile quanto narrato.

Nel videogioco i tre personaggi principali sono due uomini e una donna, rispettivamente chiamati George, Ralph e Lizzie. Questi a causa di esperimenti scientifici si ritrovano tramutati in un gorilla, un lupo mannaro e un dinosauro. Nel film, invece, i tre giganteschi mostri hanno origine da animali che già possiedono le caratteristiche richieste, ovvero un gorilla, un lupo e un coccodrillo. Ciò ha reso la loro trasformazione più credibile e meno bizzarra di quanto non sarebbe stata se a tramutarsi fossero stati degli esseri umani. Tali creature presentano poi ulteriori particolarità rispetto al videogioco. In quest’ultimo George ha una pelliccia marrone, mentre nel film è albino. Il lupo Ralph passa dall’essere bipede all’essere quadrupede, mentre il dinosauro Lizzie ha la stessa grandezza degli altri due, contrariamente al videogioco dove è molto più grande.

Il trailer di Rampage – Furia animale e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Rampage – Furia animale è infatti disponibile nel catalogo di Apple iTunes e Tim Vision. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno mercoledì 12 marzo alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Gemma Chan commenta il futuro di Sersi nel MCU: “Ci sono affari in sospeso…”

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Quando Eternals , Angelina Jolie, Gemma Chan e Richard Madden, è uscito nel 2021, è diventato il primo film “Rotten” dei Marvel Studios, ovvero il primo film dello studio che avesse un punteggio negativo sull’aggregatore Rotten Tomatoes. Tra questo e il fatto che è uscito durante gli ultimi mesi della pandemia, il film ha faticato ad avere un impatto significativo al botteghino e ha incassato solo 402 milioni di dollari in tutto il mondo.

Sebbene non si possa negare che fosse un po’ troppo affollato di elementi, c’era molto in Eternals che ha funzionato. Il film ha probabilmente una cattiva reputazione immeritata, in particolare perché ha mostrato un lato diverso del MCU e ha preparato il terreno per emozionanti storie future.

Sfortunatamente, quattro anni dopo, i Marvel Studios non hanno ancora annunciato i piani per risolvere il grande cliffhanger del film. Di conseguenza, non è chiaro quando o dove scopriremo cosa ne è stato degli Eterni portati via dalla Terra da Arishem per il giudizio dopo il loro ruolo nell’impedire l’emersione di Tiamut. A questo punto, è difficile scrollarsi di dosso la sensazione che non rivedremo mai più la squadra… incluso Starfox di Harry Styles.

ComicBook.com ha recentemente parlato con l’attrice di Sersi Gemma Chan, che in precedenza ha interpretato Minn-Erva in Captain Marvel, e le ha chiesto se sa qualcosa sui piani per Eternals 2. “Non si sa mai. Spesso siamo le ultime persone a scoprirlo”, ha risposto. “Non lo so, sto mantenendo la fede. Ho la sensazione che ci siano affari in sospeso e che ci sia ancora altra storia da raccontare, ma vedremo”.

Captain America: Brave New World ha affrontato parte di quegli affari in sospeso rivelando che Tiamut, ora conosciuta come Celestial Island, è la fonte dell’Adamantio nell’MCU. C’erano dei piani per il danese Whitman di Kit Harington come co-protagonista in Blade, ma sono stati scartati chissà quante bozze di sceneggiatura fa.

La trama e il cast di Eternals

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, è arrivato il 3 novembre 2021 nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, i Devianti.

Il cast di Eternals comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

Sucker Punch: la spiegazione del finale del film di Zack Snyder

Sucker Punch: la spiegazione del finale del film di Zack Snyder

Zack Snyder è noto al pubblico mondiale soprattutto per il suo lavoro sul DC Extended Universe come regista dei blockbuster L’uomo d’acciaio, Batman v Superman: Dawn of Justice e Justice League. Prima di portare sul grande schermo l’universo condiviso della DC Comics, però, ha intrecciato mondi su mondi con un’opera originale: Sucker Punch. Diretto e co-scritto da Snyder, questo film è stato deriso dalla critica alla sua uscita in sala nel 2011, in parte perché la sua trama – compreso l’atto finale un po’ tortuoso – è stata ritenuta incomprensibile da molti.

Ancora oggi, a distanza di anni dall’uscita nelle sale, la vera storia del film rimane aperta all’interpretazione, il che significa che per spiegarne il finale bisogna guardare a più di un punto di vista. Quindi, con la consapevolezza che è ancora possibile trarre le proprie conclusioni su questa fantasia d’azione che ha suscitato molte polemiche, in questo articolo proponiamo una spiegazione dell’atto finale di Sucker Punch, andando alla scoperta dei vari personaggi e di tutti gli elementi utili per la comprensione della storia.

Di chi è questa storia?

Partiamo proprio dalla storia. Uno dei punti chiave della comprensione di Sucker Punch è determinare da quale punto di vista questa viene effettivamente raccontata. Come per molti altri film, si potrebbero evocare diverse teorie con almeno un briciolo di prove a sostegno, ma nel caso di Sucker Punch ce ne sono tre in particolare che spiccano. La prima e più semplice è che si tratta della storia di Babydoll (Emily Browning), che viene rinchiusa in un manicomio e si allea con quattro amiche per fuggire. Nel processo, immagina che il manicomio sia un club/bordello e immagina i suoi “balli” all’interno della fantasia del club come elaborate sequenze di battaglia.

Alla fine Babydoll non riesce a fuggire, ma la sua fantasia aiuta a raccontare la storia di come ha invece fatto uscirne la sua amica Sweet Pea (Abbie Cornish) al suo posto. La seconda interpretazione prevede che tutto questo sia accaduto, ma che la fantasia sia nella testa di Sweet Pea, che immagina i suoi amici che l’hanno salvata come grandi guerrieri in una storia epica. La terza, la più complessa, è che quasi nulla del film sia “realmente” accaduto e che sia tutta una fantasia che si svolge nella testa di Sweet Pea mentre sta per essere lobotomizzata. Durante la visione del film, è un esercizio interessante tenere a mente tutte e tre le possibilità.

Emily Browning in Sucker Punch
Foto di Clay Enos – © 2011 Warner Bros. Entertainment Inc. and Legendary Pictures

Tutto il mondo è un palcoscenico

Sebbene molte delle immagini di fantasia presenti in Sucker Punch siano semplicemente belle da vedere, alcuni dettagli visivi hanno un significato più profondo, tra cui la prima cosa che ci viene mostrata nel film. Snyder apre mostrandoci la cameretta di un bambino su un palcoscenico, per poi dissolverla nella camera da letto di Babydoll mentre si svolge la morte di sua madre. Quando Babydoll arriva al manicomio, vediamo un altro palcoscenico nel “teatro”, la stanza dove la dottoressa Gorski (Carla Gugino) incoraggia i suoi pazienti a recitare e ad elaborare i loro traumi. È lì, seduto sul palcoscenico su un letto che assomiglia a una versione logora di quello di Babydoll, che vediamo per la prima volta Sweet Pea. È anche lì che il dottor Gorski dice a Sweet Pea che ha il controllo.

La volta successiva in cui vediamo un palcoscenico è nella fantasia del club, e Sweet Pea si lamenta con Gorski del fatto che il ballo in cui dovrebbe interpretare una donna lobotomizzata ha bisogno di un intervento e dovrebbe essere sostituito con qualcosa di più “commerciale”. Il motivo ricorrente del palcoscenico gioca molto sul tema della performance come salvezza, in particolare quando Babydoll “balla” per ottenere ciò che le serve per fuggire. Ma se ci segnalasse anche che tutto questo fa parte del controllo di Sweet Pea sul suo piccolo mondo, compresa la sequenza di apertura nella camera da letto di Babydoll? E se fosse Sweet Pea a rivivere il proprio trauma, mentre la fantasia del club è Sweet Pea che sta elaborando lo stesso trauma?

Il “mondo reale” di Sucker Punch sembra mostrarci una sola lobotomia: quella di Babydoll, con il preludio nei minuti iniziali del film e le conseguenze nei minuti finali. C’è però una seconda sequenza di lobotomia all’inizio della fantasia del club, che Sweet Pea interrompe per sostenere che una finta lobotomia sul palco non è adatta alla “star dello spettacolo”. Anche in questo caso, il film ci offre essenzialmente due versioni della stessa storia. Possiamo scegliere di credere che questa sia la storia di Babydoll, che sia stata lei a creare il mondo fantastico e che la sua lobotomia vi ponga fine sacrificandosi per permettere a Sweet Pea di fuggire dal manicomio, e questa è una risposta abbastanza semplice. Ma non è l’unica.

Mostrandoci Sweet Pea che interrompe la propria lobotomia, il film offre l’idea che lei, almeno nella sua mente, stia cambiando il modo in cui la sua storia viene raccontata. Invece di essere una malata di mente che va sotto i ferri, è una guerriera che combatte per essere libera attraverso le sequenze di battaglia, e la parrucca è un’allusione al fatto che Babydoll in realtà non è una persona a sé stante, ma un personaggio ribelle che Sweet Pea ha creato come meccanismo di coping psicologico. Anche se alla fine viene comunque lobotomizzata, Sweet Pea è “libera” perché il malvagio Blue (Oscar Isaac) non può più raggiungere la vera lei.

Carla Gugino e Emily Browning in Sucker Punch
Carla Gugino e Emily Browning in Sucker Punch. Foto di Warner Bros. – © 2011 Warner Bros. Entertainment Inc. and Legendary Pictures

La storia di due sorelle

Il parallelismo tra le storie di Babydoll e Sweet Pea in Sucker Punch continua con la rivelazione che Rocket (Jena Malone) è la sorella di Sweet Pea, e che Sweet Pea si trova nel club (e per estensione nel manicomio) perché ha inseguito Rocket quando è scappata di casa. Babydoll è stata ricoverata in manicomio dal patrigno violento e avido di denaro (Gerard Plunkett) perché ha accidentalmente ucciso la sua sorellina nel tentativo di salvarla, cosa che lui ha usato come pretesto per la sua instabilità mentale. Quindi, sia Babydoll che Sweet Pea sono arrivate al punto in cui si trovano perché hanno avuto problemi con le loro sorelle.

Sorelle che finiscono entrambe per perdere, dato che Rocket si sacrifica lanciandosi contro il coltello del cuoco nel locale, salvando la vita di Sweet Pea. Nella sequenza di apertura del film, Sweet Pea parla nella narrazione di trovare “angeli custodi” in luoghi improbabili. In particolare, in quella sequenza vengono tutti fuori e sono tutti diretti ad aiutarla. Babydoll è il catalizzatore che ha scatenato tutto, Amber (Jamie Chung) è sia l’abile pilota nelle sequenze di fantasia che quella che la salva dal coltello, mentre Rocket è il corpo sacrificale tra Sweet Pea e la morte. In quel momento, diversi temi del film si scontrano e il particolare parallelismo tra le sorelle morenti suggerisce sia che Sweet Pea e Babydoll si capiscono a vicenda e sono destinate a combattere insieme, sia che forse sono la stessa cosa.

Rocket, Amber e Blondie

Sucker Punch è un film incentrato principalmente sulle personalità di Sweet Pea e Babydoll, sia che vengano viste come due individui o come due parti di un’unica mente. Ma che dire delle altre tre donne: Rocket, Amber e Blondie (Vanessa Hudgens)? Di ognuna di loro sappiamo ben poco e alla fine del film non abbiamo ancora imparato molto su di loro. Forse perché sono tutte sfaccettature della personalità di Sweet Pea. Quando recita il suo mondo su quel palcoscenico, prende i volti familiari del manicomio e li inserisce in nuovi ruoli, compreso quello della sorella perduta. Questo spiegherebbe anche perché la morte di queste donne non viene menzionata dal dottor Gorski alla fine del film: Quelle “morti” sono immaginarie.

La caduta di Blue

In un modo o nell’altro, Sweet Pea è quindi libera alla fine di Sucker Punch. A seconda della teoria a cui si crede, o è una persona reale che è scappata dal manicomio ed è salita su un autobus diretto a ovest, oppure si immagina così da qualche parte nel profondo del suo cervello dopo essere stata lobotomizzata. In ogni caso, l’intero sforzo di fuga ha portato alla caduta di Blue, l’inserviente corrotto. Dopo una settimana di caos, la sua operazione clandestina ha iniziato a perdere colpi. Da quel momento, a Gorksi è bastato dare un’occhiata a una cartellina per smascherarlo. Così, che a farlo fosse stata Babydoll stessa o il personaggio di Babydoll all’interno di Sweet Pea, Blue è stato portato alla rovina.

Oscar Isaac in Sucker Punch
Oscar Isaac in Sucker Punch. Foto di Clay Enos – © 2011 Warner Bros. Entertainment Inc. and Legendary Pictures

Possiamo leggere la reazione di Blue alla lobotomia di Babydoll in due modi: o questa nuova ragazza è arrivata nel suo manicomio ed era così affascinante che non è riuscito a sopportare la sua lobotomizzazione, oppure il personaggio di Babydoll era all’interno di Sweet Pea e lui se ne è innamorato, solo per vederselo portare via dalla lobotomia. A Gorski urla “Queste sono le mie ragazze!”, quindi potrebbe riferirsi a cinque ragazze nel manicomio o a cinque personalità all’interno di un’unica ragazza. In qualsiasi modo si interpreti il suo delirio alla fine del film, è stato così intenso che, quando è andato a fondo, ha deciso di portare con sé qualcun altro.

In particolare, ha quasi subito coinvolto il patrigno di Babydoll, che lo aveva corrotto in cambio di una lobotomia all’inizio del film. Sucker Punch non ci mostra quanto Blue sia disposto a raccontare alla polizia, né quanto sappia realmente di ciò che è accaduto a casa di Babydoll, ma il suo appello “Vi dirò tutto!”, unito alla reazione nervosa che gli altri inservienti iniziano ad avere nei suoi confronti, suggerisce che la vera vittoria delle ragazze potrebbe essere quella di portare alla luce e porre fine a un vasto giro di corruzione e abusi.

La spiegazione del finale di Sucker Punch

In Sucker Punch ci sono dunque numerosi indizi a sostegno sia dell’interpretazione che tutto stia accadendo nella testa di una ragazza, sia dell’interpretazione che Sweet Pea sia davvero riuscita a fuggire fisicamente dal manicomio e sia sulla via della libertà. Anche dopo che la ragazza è salita sull’autobus e si è allontanata nel finale, però, Snyder stuzzica il pubblico con un ultimo indizio: mentre l’autobus si allontana nell’inquadratura finale, passa davanti a un cartellone pubblicitario con la scritta “Paradise Diner”. Quando Babydoll arriva al manicomio, Blue assicura al patrigno che dopo la lobotomia “sarà in paradiso”. Potrebbe essere una coincidenza, ma data la famosa attenzione di Snyder per i dettagli, sembra molto improbabile.

Se tutto questo sta accadendo nella testa di Sweet Pea, significa che lei stessa si trova da qualche parte nella sua mente dove è finalmente libera, diretta in Paradiso dopo che il personaggio di Babydoll che ha creato si è sacrificato attraverso la lobotomia. Ciò è potenzialmente rafforzato anche dalla voce fuori campo finale, in cui Sweet Pea dichiara “hai tutte le armi che ti servono”, suggerendo che la sua volontà di essere libera è sempre stata dentro di lei e non il prodotto delle altre quattro ragazze. O, forse, Sweet Pea si sta solo ricordando della sua amica e si sta dirigendo verso il tramonto per vivere una vita piena di paradiso in sua vece. Come detto dal dottor Gorski, siete voi a controllare questo mondo e dunque il suo significato.

What’s Love?, il film è tratto da una storia vera?

What’s Love?, il film è tratto da una storia vera?

What’s Love Got to Do With It?, il cui titolo italiano è stato abbreviato in What’s Love? (qui la nostra recensione) è una commedia romantica che segue la storia di Zoe, una regista che decide di trasformare il matrimonio del suo migliore amico Kaz nel tema del suo prossimo documentario quando scopre che lui sta per sposarsi in modo combinato. Essendo cresciuta con un’idea specifica della ricerca dell’amore, Zoe non riesce a capire come si possa sposare qualcuno che non ha mai incontrato prima nella sua vita. Seguendo il viaggio di Kaz e della sua famiglia alla ricerca di una sposa, Zoe inizia però a scoprire che esiste un modo diverso di considerare l’amore e il matrimonio.

Diretto da Shekhar Kapur, il film vede la partecipazione di Lily James, Shazad Latif, Shabana Azmi, Emma Thompson, Sajal Aly, Jeff Mirza e Asim Chaudhry. Con un cast appartenente alla cultura mediorientale, la tradizionale pakistana e la vita di una famiglia britannico-pakistana sono dunque state rappresentate in modo autentico nel film. Ma c’è una vera ispirazione dietro questa autenticità? In questo articolo andiamo alla scoperta delle origini della vicenda di What’s Love?, per stabilire se si tratta di una storia vera o di pura invenzione.

Shazad Latif e Lily James in What's Love
Shazad Latif e Lily James in What’s Love?. Foto di Robert Viglasky/Robert Viglasky – © StudioCanal

What’s Love? è una sceneggiatura originale

La risposta più diretta è che no, What’s Love? non è basato su una storia vera. È basato sulla sceneggiatura originale scritta dalla sceneggiatrice-produttrice del film, Jemina Khan, che ha però avuto l’ispirazione per questa storia quando ha visto quante persone nella sua vita erano coinvolte in matrimoni combinati di successo e amorevoli. “Ho incontrato tutti i personaggi di questo film in un modo o nell’altro, ed è la mia visione di alcuni matrimoni combinati di successo, avendo idee preconcette su come potrebbero essere; vederli da vicino, vederne alcuni incredibilmente felici, anche tra i più giovani”, ha dichiarato Jemina a The Hollywood Reporter.

What’s Love? porta alla ribalta la cultura musulmana tradizionale, soprattutto quella prevalente nel Sud-Est asiatico, e sfida i preconcetti sui matrimoni combinati che esistono nei Paesi occidentali. A questo proposito, Shabana Azmi ha dichiarato: “Credo che ora che il mondo si sta restringendo e sta diventando un “villaggio globale”, dobbiamo riconoscere che le culture devono essere comprese nei loro termini anziché con i riflettori dell’Occidente puntati addosso… e questo [il film] lo fa non schierandosi, non dicendo che una è migliore dell’altra. Te le mostra entrambe e tu puoi scegliere”.

Ciò che fa funzionare il film è poi la chimica tra i due protagonisti, Lily James e Shazad Latif. I due sono stati amici nella vita reale per quasi un decennio e questo traspare anche dalla loro sintonia in scena e sullo schermo. L’interazione tra gli altri attori è poi altrettanto naturale, grazie all’approccio molto aperto e comunicativo del regista Shekhar Kapur. In un’intervista rilasciata a Deadline Hollywood, Shekhar Kapur ha rivelato che molto prima dell’inizio delle riprese, lui e i membri del cast hanno discusso a lungo della trama e di come volevano interpretare i loro personaggi.

What's Love film
Una scena del film What’s Love?

Ho permesso loro [al cast] di cambiare tutto ciò che volevano e poi si crea una cosa sul set per cui il film si evolve – si evolve nell’amore, si evolve in tutti i tipi di emozioni umane che tutti noi proviamo continuamente. Altrimenti non ci sarebbero emozioni umane”, ha detto il regista. Pur essendo una storia di fantasia, dunque, What’s Love? è molto legato alla realtà. È un’esplorazione della famiglia e dell’identità, sia individuale che culturale. Scritto in modo brillante, il film presenta una Gran Bretagna molto multiculturale attraverso i suoi personaggi accattivanti. Mentre il film inizia come una commedia romantica con le giuste note umoristiche, la regia sfumata di Shekhar Kapur trasforma poi il film in qualcosa di molto più emotivo e sentito.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di What’s Love? grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunesTim Vision e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 12 marzo alle ore 21:30 sul canale Rai 1.

Biancaneve: Disney non permetterà alla stampa di partecipare alla première

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Il remake di Biancaneve della Disney arriverà nei cinema tra poco più di una settimana, ma il film non riceverà il tipico trattamento da red carpet. Secondo Variety, mentre ci sarà una festa di pre-evento e una proiezione all’El Capitan Theatre con le star Rachel Zegler e Gal Gadot, nessun membro della stampa è stato invitato ad assistere alla première. Ciò significa niente interviste e, forse la cosa più importante per la Disney, niente domande imbarazzanti. Il piano è che la copertura sia “limitata ai fotografi e alla troupe“.

Sembra che questo sorprendente cambiamento sia il risultato delle “controversie” che circondano Biancaneve. Per cominciare, c’è il fatto che un’attrice latina interpreterà il personaggio del titolo, una decisione che ha incontrato reazioni negative fin dall’inizio. Zegler, che ovviamente non meritava nessuno degli abusi razzisti che ha subito, non è riuscita a conquistare i fan definendo il film d’animazione del 1937 “datato” prima di paragonare il Principe Azzurro a uno “stalker“. Sono seguite altre reazioni negative e la Disney ha cambiato rotta durante le estese riprese mirate ad allineare il film al cartone animato originale (di conseguenza, i sette nani sono tornati e ora sono in CGI).

Gal Gadot in Biancaneve
Foto Courtesy of Disney – © Disney

Le controversie si estendono anche all’attrice della Regina Cattiva Gal Gadot; mentre Zegler ha promosso la “Palestina libera” sui social media, la sua co-protagonista israeliana è diventata una sostenitrice schietta del suo paese d’origine. È una questione spinosa e divisiva e su cui molti giornalisti vorrebbero probabilmente interrogarla. Tornando a Zegler, non è passato molto tempo da quando è stata costretta a scusarsi dopo aver fatto delle osservazioni sulla decisione del popolo americano di rieleggere Donald Trump come Presidente.

Tutto quello che sappiamo su Biancaneve

Biancaneve è diretto da Marc Webb, regista di The Amazing Spider-Man, da una sceneggiatura della regista di Barbie, Greta Gerwig e della drammaturga Erin Cressida Wilson. Il film dovrebbe ampliare la storia del classico d’animazione del 1937. Il film conterrà nuove canzoni di Benj Pasek e Justin Paul (La La Land e The Greatest Showman) e vedrà anche la star di Wonder Woman, Gal Gadot nel ruolo della Regina Cattiva. Gli attori per la maggior parte dei sette “nani” non sono stati annunciati, ma sappiamo che Martin Klebba, che ha partecipato a tutti i film dei Pirati dei Caraibi, interpreterà Brontolo.

È stato inoltre confermato che il film includerà una versione più giovane di Biancaneve, il che suggerisce che avremo una sorta di scene di flashback che approfondiranno le origini del personaggio principale.

L’uscita di Biancaneve nelle sale è prevista per il 21 marzo 2025.

Il vostro amichevole Spider-Man di quartiere: Hudson Thames chiarisce i commenti “Woke”

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Hudson Thames, che presta la voce a Peter Parker nella serie animata Il vostro amichevole Spider-Man di quartiere, ha affrontato le reazioni negative ricevute per i commenti rilasciati durante un’intervista durante la première della serie su Disney+.

Ecco cosa ha detto Thames a Collider a gennaio quando gli è stato chiesto cosa pensasse della serie che introduceva una versione nera di Norman Osborn e metteva in luce personaggi diversi come Lonnie Lincoln, Nico Minoru e Pearl Pangan: “Ho pensato che fosse fantastico. Voglio dire, la mia più grande paura era che sarebbe stato fastidioso e intelligente, e non lo è stato, e ho pensato, ‘Sì, è fantastico, è così ben scritto’, come se sembrasse reale. Sono il più grande di cinque ragazzi, quindi mi sento come se sapessi cosa sta succedendo nelle loro vite e al liceo, e mi è sembrato che rendesse giustizia a tutto questo”.

Vale la pena notare che Hudson Thames non ha effettivamente definito lo show “woke”… ha semplicemente detto di essere contento che non sia sembrato “woke”. Come ci si potrebbe aspettare, questa intervista ha causato un bel po’ di commenti negativi per Thames, e l’attore sta ora cercando di chiarire i suoi commenti.

“Quindi, ovviamente, qualcosa che ho detto è stato scelto apposta e utilizzato essenzialmente senza contesto solo per creare un po’ di dramma”, racconta a Straw Hat Goofy. “Stavamo parlando di quel breve periodo di tempo prima che lo show uscisse, e ho notato che molti commenti online che ricevevo, erano persone nervose o preoccupate che lo show stesse usando argomenti di diversità e uguaglianza in modo non autentico o disonesto”.

“Mi ha messo sulla difensiva, come se volessi in un certo senso difendere un po’ il nostro show”, ha continuato. “È stata una scelta di parole davvero pessima. Quello che volevo dire è che il nostro show non deve fare questo, non deve fare scherzi. Jeff [Trammell] ha fatto un lavoro così brillante, secondo me, nello scrivere ciò che sapeva. L’uguaglianza e la diversità erano già integrate nella storia che ha scritto, e niente sembrava forzato, suppongo, quindi stavo solo cercando di complimentarmi con la grazia con cui tutto ciò si svolge nello show, e ironicamente, è ciò che mi ha attratto così tanto dello show in primo luogo.”

La trama e il cast vocale di Il Vostro Amichevole Spider-Man di quartiere

Il Vostro Amichevole Spider-Man di quartiere segue Peter Parker nel suo percorso per diventare un eroe, con un viaggio mai visto prima e uno stile che celebra le radici del personaggio nei fumetti. Nella versione originale, il ricco cast vocale comprende Hudson Thames, Colman Domingo, Eugene Byrd, Grace Song, Zeno Robinson, Hugh Dancy e Charlie Cox. Head writer è Jeff Trammell e Mel Zwyer è il supervising director. Brad Winderbaum, Kevin Feige, Louis D’Esposito, Dana Vasquez-Eberhardt e Trammell sono gli executive producer.

The Odyssey: Tom Holland sul set di Christopher Nolan

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The Odyssey: Tom Holland sul set di Christopher Nolan

Arrivano on line le prime foto dal set di The Odyssey di Christopher Nolan che ci mostrano Tom Holland in azione. Nelle nuove foto dal set del film in Grecia (tramite SFFGazette.com) vediamo un primo sguardo al misterioso personaggio di Holland. Non sappiamo ancora chi interpreterà, anche se la teoria più convincente è che sarà Telemaco, il figlio di Odisseo.

Quello che sappiamo su The Odyssey

L’antico poema epico di Omero racconta la storia di Odisseo, re di Itaca, e del suo pericoloso viaggio di ritorno a casa dopo la guerra di Troia, esplorando temi di eroismo, lealtà, astuzia e la lotta contro la volontà divina. Il racconto include episodi iconici come l’incontro con il ciclope Polifemo, le Sirene e la strega-dea Circe, avventure che culminano con il suo ricongiungimento con la moglie Penelope.

Sebbene questo sarebbe l’adattamento più ad alto budget del questo testo fino ad oggi, il poema è stato precedentemente adattato nel film del 1954 Ulisse, diretto da Mario Camerini e interpretato da Kirk Douglas, così come nella miniserie del 1997 L’Odissea, diretta da Andrei Konchalovsky e interpretata da Armand Assante. Gli ultimi libri dell’Odissea sono stati anche la fonte principale per The Return, di Uberto Pasolini, che è uscito in Italia all’inizio del 2025 e che vede protagonisti Ralph Fiennes nei panni di Ulisse e Juliette Binoche in quelli di Penelope.

I dettagli sulla trama del film di Christopher Nolan sono ad ora stati tenuti nascosti e non è confermato quanto il regista sarà fedele all’opera di Omero. Considerando i suoi precedenti, c’è da aspettarsi che apporti una svolta inaspettata alla storia che già presenta tutti i marchi di fabbrica del suo cinema, in particolare la non linearità della narrazione. Le riprese di Odyssey dovrebbero iniziare il mese prossimo e sarà il secondo film di Nolan per la Universal, dopo Oppenheimer.

Come annunciato in precedenza, l’ultimo film di Christopher Nolan avrà come protagonisti Matt Damon, Tom Holland, Anne Hathaway, Zendaya, Lupita Nyong’o, Robert Pattinson, Charlize Theron, Benny Safdie, John Leguizamo, Elliot Page, Mia Goth e Jon Bernthal. L’uscita è prevista per il luglio 2026.

John Wick 5: ufficialmente in lavorazione il nuovo capitolo

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John Wick 5: ufficialmente in lavorazione il nuovo capitolo

John Wick 5, il film che sembrava impossibile dopo le esplosioni di John Wick: Capitolo 4, è stato ufficialmente confermato! Il franchise di azione e acrobazie vietato ai minori sembrava concludersi con il quarto film, ma ora abbiamo la conferma che il quinto film è in lavorazione.

In un evento di anteprima per la John Wick Experience a Las Vegas, Jenefer Brown, responsabile dei prodotti e delle esperienze globali, ha parlato con ComicBook.com e ha confermato che il quinto film del franchise si farà. “Questo mondo continua a crescere ed espandersi in modi incredibili. Il prossimo, ovviamente, è Ballerina, che è il nostro primo film spin-off e non vediamo l’ora che venga distribuito in tutto il mondo. Ovviamente, abbiamo annunciato che stiamo lavorando a un quinto film di John Wick”.

Ha poi aggiunto alla conversazione: “Stiamo sviluppando un quinto film di John Wick… [lui] potrebbe essere [morto]. Siamo tutti col fiato sospeso in attesa di scoprirlo”.

Questa è una bella e gradita sorpresa, dato che lo stesso Keanu Reeves ha detto che il personaggio è morto. Infatti, queste sono state le sue esatte parole. Ovviamente, a Hollywood, tutto può succedere, inclusa la resurrezione di personaggi morti. Forse Reeves sta cercando di depistare tutti, o forse lo studio sta pianificando di continuare i film con o senza di lui, cosa che senza dubbio sconvolgerebbe molti fan.

Alla fine di John Wick: Capitolo 4, era abbastanza chiaro che John era morto, anche se non abbiamo visto il corpo del personaggio messo in una bara o sepolto. C’erano molte teorie che circolavano sul fatto che John non fosse effettivamente morto, e alcune di queste erano vagamente basate sul fatto che l’attenzione del cane di John fosse stata distolta dalla sua tomba all’ultimo minuto. Forse questo significa che John è vivo, forse questo significa che il cane stava guardando uno scoiattolo, ma se John Wick torna sul grande schermo per un’azione più incredibile, siamo emozionati.

John Wick 5 si farà

Il primo John Wick è più di un semplice film su un ex assassino la cui moglie è morta di recente e gli ha lasciato un cucciolo. Quando quel cucciolo viene ucciso da mafiosi russi che gli rubano anche l’auto, John cerca vendetta. In John Wick: Capitolo 2, apprendiamo che questo mondo di assassini è molto più grande di quanto si pensasse in precedenza e la tradizione del mondo si espande in modo esponenziale. Ciò continua in John Wick: Capitolo 3 – Parabellum, dove John deve difendere i suoi amici. In John Wick: Capitolo 4, le acrobazie e il mondo sono più grandi che mai, così come il numero di uccisioni di John.

Sadie Sink nel cast di Spider-Man 4!

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Sadie Sink nel cast di Spider-Man 4!

Con la produzione destinata a iniziare quest’anno per il prossimo capitolo della serie di Spider-Man, la star della serie Tom Holland sembra aver trovato una nuova co-star, una che non è “estranea” alla popolare IP. Fonti hanno detto a Deadline che la star di Stranger Things Sadie Sink è pronta a unirsi al sequel di Sony Pictures e Marvel Studios. Holland è già pronto a tornare come Peter Parker.

Marvel e Sony non hanno rilasciato dichiarazioni. Destin Daniel Cretton è il regista, con Amy Pascal e il presidente della Marvel Kevin Feige come produttori.

Per quanto riguarda chi interpreterà Sink, la teoria prevalente è che verrà presentata come il personaggio degli X-Men Jean Grey, ma non escludere l’idea che si presenti come un altro amato personaggio di Spider-Man dai capelli rossi. Ciò che si sa è che il ruolo sarà significativo dato che il film più recente, Spider-Man: No Way Home, si è concluso con Parker che prende la decisione di completare l’incantesimo di Doctor Strange che cancella la sua identità dal mondo.

Rimanendo in linea con questa trama, ci si può aspettare che i vecchi compagni di Holland abbiano ruoli ridotti mentre i nuovi arrivati ​​vengono aggiunti al cast, con Sadie Sink come primo nuovo ruolo importante.

Holland sta attualmente girando The Odyssey di Christopher Nolan e il piano è che inizi a girare Spider-Man una volta terminata la produzione del film di Nolan.

Per Sadie Sink, il ruolo arriva subito dopo aver detto addio alla parte che ha contribuito a lanciare la sua carriera, dato che l’ultima stagione della serie Netflix Stranger Things ha recentemente terminato la produzione. L’ultima stagione è una delle anteprime più attese del 2025 e andrà in onda più avanti quest’anno.

Il regista di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli Destin Daniel Cretton sarà al timone di Spider-Man 4, il che significa che i fan si aspettano alcune scene d’azione selvagge. Perez ha accennato a ciò stuzzicandoci con “Il team di stunt/[coreografie] si sta divertendo con un po’ di roba pre-visualizzata”.

Sembra che Marvel Studios e Sony Pictures stiano puntando tutto sulla prossima uscita da solista dell’arrampicamuri, che sarà un’avventura multiversale. Ciò significa che dovremo aspettare la storia a livello di strada che gli ultimi momenti di Spider-Man: No Way Home apparentemente ci hanno promesso.

Spider-Man 4 è stato ufficialmente fissato per il 31 luglio 2026, con il regista di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli Destin Daniel Cretton alla guida di una sceneggiatura scritta da Chris McKenna ed Erik Sommers.

Cujo: Netflix al lavoro su un nuovo adattamento da Stephen King

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Cujo: Netflix al lavoro su un nuovo adattamento da Stephen King

Netflix ha stretto un accordo per trasformare il romanzo bestseller di Stephen King Cujo in un nuovo lungometraggio. Roy Lee è il produttore e si rivolgeranno immediatamente agli autori.

Il romanzo, pubblicato originariamente nel 1981, è stato trasformato per la prima volta in un thriller nel 1983 con Dee Wallace nel ruolo di una madre disperata che vuole proteggere il figlio da un San Bernardo di 90 chili, un tempo amichevole, che è stato morso da un pipistrello rabbioso e si è trasformato in un segugio feroce e calcolatore che lascia una scia di cadaveri. La mamma e suo figlio rimangono bloccati nella sua piccola auto che non si avvia e le loro scelte sono combattere con il segugio rabbioso di grandi dimensioni o rischiare un colpo di calore in un’auto che si sta surriscaldando.

King continua a essere prolifico come sempre: Never Flinch sarà il prossimo romanzo a essere pubblicato e sta lavorando a una terza puntata di The Talisman, ma il suo catalogo continua a essere d’oro. L’adattamento diretto da Osgood Perkins del racconto breve di King The Monkey arriverà a breve in sala, e in arrivo ci sono The Long Walk diretto da Francis Lawrence, The Running Man diretto da Edgar Wright con Glen Powell, il prequel di It Welcome to Derry con la regia di Andy Muschietti, The Institute diretto da Jack Bender e un adattamento in serie di Carrie con la regia di Mike Flanagan.

Lilo & Stitch: il nuovo trailer del live action Disney

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Lilo & Stitch: il nuovo trailer del live action Disney

Il trailer di Lilo & Stitch, l’atteso film rivisitazione in live-action del classico d’animazione Disney del 2002, che debutterà nelle sale italiane il 21 maggio 2025.

Lilo & Stitch è la storia divertente e commovente di una ragazza hawaiana solitaria e dell’alieno fuggitivo che la aiuta a riparare la sua famiglia distrutta. Il film è diretto dal pluripremiato regista Dean Fleischer Camp, con la sceneggiatura di Chris Kekaniokalani Bright e Mike Van Waes, ed è interpretato da Sydney Elizebeth Agudong, Billy Magnussen, Tia Carrere, Hannah Waddingham, Chris Sanders, con Courtney B. Vance, e Zach Galifianakis, e vede il debutto di Maia Kealoha. Lilo & Stitch è prodotto da Jonathan Eirich, p.g.a. e Dan Lin, con Tom Peitzman, Ryan Halprin, Louie Provost, Thomas Schumacher come produttori esecutivi.

Daredevil: Rinascita, cinque dettagli fondamentali dell’episodio 3

Il terzo episodio di Daredevil: Rinascita, “The Hollow Of His Hand“, è disponibile in streaming su Disney+ ed è ​​stato davvero interessante vedere come la scena principale rimane costantemente, per una volta, nell’aula di un tribunale.

In questo articolo, metteremo in evidenza diverse scene chiave, esaminando cosa significano per il futuro della prima stagione della serie Disney+.

Agente Morales

Quando Matt Murdock elenca i poliziotti della polizia di New York che sono stati tutti salvati da Tigre Bianca, menziona “l’agente Morales”. Deve essere il padre di Miles, ovvero lo Spider-Man di Brooklyn, giusto? Non necessariamente.

Nei fumetti, il padre di Miles è solitamente Jefferson Davis. Ci sono precedenti in cui il suo nome è stato cambiato, ad esempio nei film di Spider-Verse, e non è affatto impossibile che il fratello del Prowler prenda il nome della moglie su Terra-616. Da un po’ di tempo circolano voci sul debutto di Miles nell’MCU in un imminente film di Spider-Man. Per ora, però, lo considereremo una coincidenza.

Le nocche insanguinate del boss

Daredevil: Rinascita stagione 1 KingpinIn superficie, Wilson Fisk sembra abbracciare il suo ruolo di sindaco di New York City. Il cattivo sta avendo difficoltà ad adattarsi alla sua nuova vita, ma impallidisce in confronto a quanto lui e Vanessa lottano nel loro matrimonio.

Quindi, vanno dalla consulente matrimoniale… che è il nuovo interesse amoroso di Matt Murdock, Heather Glenn. Fisk non sarà sicuramente felice di scoprire che il suo nuovo terapeuta è coinvolto sentimentalmente con il diavolo di Hell’s Kitchen.

Fondamentale, vediamo che le nocche di Fisk sono insanguinate. Non lo vediamo mai litigare con nessuno, quindi a chi sta dando una lezione l'”ex” boss del crimine nel suo tempo libero? Forse all’inafferrabile Adam?

Identità segrete

tigre bianca Daredevil: Rinascita
Immagine dal trailer di Daredevil: Born Again

Difendendo Hector Ayala in tribunale, Matt Murdock adotta misure drastiche per riabilitare il nome del suo cliente rivelando al mondo che è lui il vigilante noto come Tigre Bianca. Svelare l’identità segreta del suo cliente è stata la mossa giusta perché contribuisce notevolmente a riabilitare il nome di Hector. Tuttavia, Matt che si assume la responsabilità di smascherare in pubblico un collega supereroe opera una scelta moralmente dubbia che potrebbe rivoltarsi contro di lui in futuro.

Ogni fan dei fumetti che legge saprà che alla fine il Kingpin rivela al mondo l’identità segreta di Daredevil. Potrebbe essere lo stesso destino riservato all’avvocato nel MCU? Questo non necessariamente prepara il terreno perché ciò accada, ma di certo apre una porta.

Guerra tra bande di Red Hook

Bullseye Daredevil: Rinascita
Bullseye nel trailer di Daredevil: Rinascita

Con il Kingpin del crimine che si allontana dal suo impero criminale per concentrarsi sul ruolo di sindaco, Vanessa, che ha preso il potere in sua assenza, sta diventando sempre più frustrata, così come i criminali che in precedenza era riuscita a tenere sotto controllo.

Sembra che una vera e propria guerra tra bande stia per scoppiare a Red Hook, un angolo di New York che sembra terribilmente importante in questa serie (almeno in base a quanto spesso è stato menzionato).

Fisk sembra contento di permettere ai suoi ex subordinati di uccidersi semplicemente a vicenda. Nonostante ciò, qualcosa di grosso sta fermentando e c’è la possibilità che il Kingpin abbia un piano generale di cui non siamo ancora a conoscenza.

The Punisher

Daredevil: Rinascita the punisherAncora una volta, Daredevil: Rinascita prepara il terreno per il ritorno di The Punisher. Altri poliziotti corrotti vengono mostrati mentre sfoggiano tatuaggi del teschio dell’antieroe, mentre i graffiti di Muse lo mostrano insieme alla parola “Triggered”.

Il più grande cenno a Frank Castle si verifica quando qualcuno, e potrebbe essere The Punisher stesso per quanto ne sappiamo, che indossa il suo teschio emerge dall’ombra, uccidendo Tigre Bianca a sangue freddo con un proiettile alla testa.

Sembra improbabile che Frank prenda di mira Hector, quindi non sorprendetevi se nell’episodio della prossima settimana il vero Punitore tornerà in gioco… probabilmente per uno scontro con i poliziotti che si sono appropriati del suo simbolo per i propri scopi perversi.

The Last of Us – Stagione 2: la linea temporale sarà diversa da quella del videogioco

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Mentre ci avviciniamo sempre di più alla seconda stagione di The Last of Us della HBO, i creatori della serie Neil Druckmann e Craig Mazin hanno rivelato un dettaglio che cambia le carte in tavola. Secondo il team di sceneggiatori, la linea temporale dello show non seguirà l’esatta struttura del videogioco The Last of Us Part II, da cui la nuova stagione è stata tratta. Sebbene finora la serie sia rimasta in gran parte fedele al materiale di partenza, i fan possono ora aspettarsi alcuni cambiamenti significativi nella narrazione quando la seconda stagione debutterà ad aprile.

Parlando con Entertainment Weekly, Mazin ha confermato: “Certamente faremo un po’ di confusione con il tempo come era nel materiale di partenza, ma come ha detto Neil, abbiamo fatto un po’ di pasticci in modi che ci sembravano appropriati per lo show. Quando dico ‘pasticciare’, intendo dire che abbiamo determinato scientificamente e in modo narrativo ciò che ritenevamo di maggior impatto”.

Una delle caratteristiche principali di The Last of Us Part II è la sua narrazione non lineare, con la storia che cambia continuamente prospettiva tra Ellie e Abby attraverso diversi punti nel tempo; la struttura è fondamentale per l’impatto emotivo del gioco, in quanto sfida i giocatori a empatizzare con personaggi che inizialmente vedevano come nemici, anche se alla fine si tratta di una lotta per i giocatori. Tuttavia, i creatori dello show hanno lasciato intendere che stanno ripensando a come questa struttura possa funzionare per la televisione.

È strano parlare di una storia la cui struttura potrebbe essere uno spoiler”, ha ammesso Druckmann. “Gran parte del tema del secondo gioco riguarda la prospettiva: l’eroe di qualcuno potrebbe essere il cattivo di qualcun altro e viceversa. Dirò solo che ci abbiamo pensato molto e abbiamo provato diverse cose. Ci sono alcune deviazioni nella collocazione delle cose”.

Cosa sappiamo su The Last of US – Stagione 2

In questo secondo capitolo della serie, cinque anni dopo gli eventi della prima stagione Joel (Pedro Pascal) ed Ellie (Bella Ramsey) saranno trascinati in un conflitto fra di loro e contro un mondo persino più pericoloso e imprevedibile di quello che si erano lasciati alle spalle.

La seconda stagione, in sette nuovi episodi, vede di nuovo protagonisti Pascal e Ramsey nei panni, rispettivamente, di Joel ed Ellie, insieme a Gabriel Luna che interpreta Tommy e Rutina Wesley nel ruolo di Maria. Le già annunciate new-entry nel cast sono invece Kaitlyn Dever che vestirà i panni di Abby, Isabela Merced nel ruolo di Dina, Young Mazino in quello di Jesse, Ariela Barer interpreterà Mel, Tati Gabrielle sarà Nora, Spencer Lord vestirà i panni di Owen, Danny Ramirez sarà Manny e Jeffrey Wright interpreterà invece Isaac. Catherine O’Hara è guest star della nuova stagione.

Basata sull’acclamato franchise videoludico sviluppato da Naughty Dog per le console PlayStation®, “The Last of Us” è scritta e prodotta esecutivamente da Craig Mazin e Neil Druckmann. La serie è una co-produzione con Sony Pictures Television ed è prodotta esecutivamente anche da Carolyn Strauss, Jacqueline Lesko, Cecil O’Connor, Asad Qizilbash, Carter Swan ed Evan Wells. Società di produzione: PlayStation Productions, Word Games, Mighty Mint e Naughty Dog.

THE LAST OF US | La seconda stagione dal 14 aprile in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW

Your Friends & Neighbors, svelato il trailer della nuova serie con Jon Hamm

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Apple TV+ ha svelato il trailer di Your Friends & Neighbors, la dramedy creata da Jonathan Tropper e interpretata e prodotta esecutivamente da Jon Hamm. La serie, già rinnovata per una seconda stagione, farà il suo debutto su Apple TV+ l’11 aprile con i primi due episodi dei nove totali, seguiti da un episodio a settimana fino al 30 maggio.

Andrew “Coop” Cooper (Jon Hamm) è un gestore di fondi speculativi ancora alle prese con il suo recente divorzio che, dopo essere stato licenziato, cade in disgrazia; per sopravvivere inizia a rubare nelle case dei suoi vicini nel ricchissimo Westmont Village, solo per scoprire che i segreti e gli affari nascosti dietro quelle facciate sfarzose potrebbero essere più pericolosi di quanto abbia mai immaginato.

Oltre ad Hamm, la serie è interpretata anche da Amanda Peet, Olivia Munn, Hoon Lee, Mark Tallman, Lena Hall, Aimee Carrero, Eunice Bae, Isabel Marie Gravitt e Donovan Colan.

Prodotta da Apple Studios e da Tropper Ink, la serie è creata dall’autore di bestseller Jonathan Tropper, che ricopre il ruolo di showrunner e produttore esecutivo nell’ambito del suo accordo con Apple TV+. Inoltre, Jon Hamm è produttore esecutivo insieme a Connie Tavel e Craig Gillespie qui anche alla regia degli episodi 101-102. Gli altri episodi sono diretti da Stephanie Laing, Greg Yaitanes e Tropper.

Apple TV+ offre serie drammatiche e commedie avvincenti e di qualità, lungometraggi, documentari innovativi e intrattenimento per bambini e famiglie, ed è disponibile per la visione su tutti i tuoi schermi preferiti. Dopo il suo lancio il 1° novembre 2019, Apple TV+ è diventato il primo servizio di streaming completamente originale a essere lanciato in tutto il mondo, ha presentato in anteprima più successi originali e ha ricevuto riconoscimenti più velocemente di qualsiasi altro servizio di streaming. Ad oggi, i film, i documentari e le serie originali Apple sono stati premiati con 553 vittorie e 2.562 nomination ai premi, tra cui la commedia pluripremiata agli Emmy “Ted Lasso” e lo storico Oscar come Miglior film a “CODA”.

A Working Man: il nuovo trailer ufficiale con Jason Statham

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A Working Man: il nuovo trailer ufficiale con Jason Statham

Ecco il nuovo trailer ufficiale di A Working Man, il nuovo film diretto da David Ayer, e da lui scritto assieme a Sylvester Stallone. Adattamento del romanzo di Chuck Dixon del 2014 intitolato “Levon’s Trade”, il film vede Jason Statham nei panni del protagonista Levon Cade. Con lui nel cast Michael Peña, David Harbour, Jason Flemyng e Arianna Rivas nei panni di Jenny.

Il film sarà distribuito nelle sale italiane da Warner Bros. Pictures a partire dal 10 aprile 2025.

Diretto da David Ayer, il nuovo film segna un’altra collaborazione tra Ayer e Statham dopo The Beekeeper, che è stato un successo a sorpresa all’inizio del 2024. A Working Man vede Statham nei panni di Levon Cade, un ex soldato dei Black Ops che ha abbandonato le sue abitudini violente per una vita da operaio edile. Tuttavia, quando la figlia del suo capo viene rapita, l’uomo si mette in viaggio per salvarla, scoprendo la corruzione ad ogni angolo.

30 Notti con il mio Ex: il trailer della nuova commedia di Guido Chiesa

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È disponibile online il trailer ufficiale di 30 Notti con il mio Ex, la nuova commedia diretta da Guido Chiesa, con Edoardo Leo, Micaela Ramazzotti, Gloria Harvey, Claudio Colica e Francesca Valtorta, e la partecipazione di Beatrice Arnera, Andrea Pisani e Anna Bonaiuto. Il film è una produzione PiperFilm e Colorado Film, in collaborazione con Netflix.

La trama di 30 Notti con il mio Ex

Bruno, padre single di un’adolescente, si trova costretto a ospitare in casa per un mese la sua ex Terry, appena uscita da un lungo percorso di recupero emotivo. Sono solo 30 notti del resto, potranno mai cambiare tutto?

Apple TV+ arriva su Prime Video anche in Italia, Germania e Spagna

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Da oggi, Apple TV+ è disponibile tramite Prime Video in Italia con un abbonamento aggiuntivo al prezzo di € 9,99 al mese. I clienti Prime che si abbonano ad Apple TV+ attraverso Prime Video avranno accesso a intrattenimento premium, come ai pluripremiati titoli di successo Scissione, Silo, See, Hijack: Sette ore in alta quota, The Morning Show, Slow Horses, Presunto innocente, Ted Lasso, Berlino: codice rosso, Dov’è Wanda? e Amare da morire (A muerte) oltre ai film di fama mondiale Wolfs – Lupi solitari, The Instigators, Misteri dal profondo e molti altri, insieme a eventi sportivi della Major League Soccer e della Major League Baseball. Dopo il lancio negli Stati Uniti a ottobre, Apple TV+ è ora disponibile anche in Italia, Germania e Spagna tramite Prime Video con un abbonamento aggiuntivo.

“Siamo felici di poter lanciare Apple TV+ su Prime Video in Italia, Germania e Spagna, offrendo ai clienti Prime Video una selezione ancora più ampia di programmi e film, il tutto in un’unica app”, ha affermato Kelly Day, Vice President of International, Prime Video.

Apple TV+ arriva su Prime Video

“Gli spettatori negli Stati Uniti hanno apprezzato la possibilità di abbonarsi ad Apple TV+ su Prime Video e siamo lieti di estendere questa offerta in Italia, Germania e Spagna”, ha dichiarato Eddy Cue, SVP of Services di Apple. “Vogliamo rendere Apple TV+ e il suo catalogo di serie e film pluripremiati, dei più grandi storyteller del mondo, disponibile al pubblico globale”.

Apple TV+ si unisce alla vasta gamma di opzioni di abbonamento aggiuntive di Prime Video come Infinity Selection, Paramount+, MGM+, Discovery+ Intrattenimento e molti altri, che sono disponibili per i clienti insieme agli Amazon MGM Originals tra cui Clarkson’s Farm, The Rig e The Devil’s Hour, ai film e alle serie da acquistare o noleggiare, allo sport in diretta della UEFA Champions League, e ai contenuti gratuiti supportati da pubblicità. I ​​clienti possono personalizzare senza problemi la propria esperienza di streaming, tutto direttamente su Prime Video, con un unico pagamento e in una sola e comoda app, disponibile su migliaia di dispositivi.

Prime VideoAd oggi, i film, i documentari e le serie Apple Original, tra cui Ted Lasso, commedia vincitrice di numerosi Emmy Award, e CODA – I segni del cuore, storico premio Oscar come miglior film, hanno ottenuto 553 riconoscimenti e 2.557 nomination a premi, e non è finita qui. I clienti Prime potranno abbonarsi ad Apple TV+ senza dover scaricare altre app oltre a Prime Video. L’abbonamento può essere annullato in qualsiasi momento.

C-MOVIE Film Festival: dal 13 al 15 marzo 2025 a Rimini la II edizione

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La seconda edizione di C-MOVIE Film Festival, manifestazione organizzata da Kitchenfilm con la direzione artistica della regista e distributrice Emanuela Piovano, apre le porte al pubblico nel cuore di Rimini dal 13 al 15 marzo 2025, con un ricco programma pieno di incontri, proiezioni, e momenti di dibattito. 

C-MOVIE ha esordito come una rassegna interamente dedicata al femminile, con la volontà di offrire spunti di riflessione attraverso il cinema. Anche quest’anno l’evento intende esplorare la contemporaneità, partendo da tre concetti fondamentali che ne definiscono il nome: Cinema, Corpi, Convivenze. Nelle tre giornate di appuntamenti a Rimini, la Cineteca e il Cinema Fulgor ospiteranno anteprime, incontri, testimonianze e dibattiti, per riflettere su alcuni temi cardine della nostra contemporaneità.

Nella giornata di apertura di giovedì 13 marzo, C-MOVIE dedicherà un omaggio a Diana Karenne, grande diva del cinema muto. Presso il Cinema Fulgor di Rimini (ore 18.00) il pubblico potrà assistere alla proiezione di Redenzione, in collaborazione con Cineteca Milano, film del 1920 di Carmine Gallone in cui Diana Karenne interpreta Maria Maddalena e, a seguire sarà proiettato un estratto de Il fiacre n°13 di Alberto Capozzi, una delle più importanti serie del cinema muto italiano, restaurato nel 2002 da Cineteca Milano, in cui la diva appare in un inaspettato cameo che C-MOVIE presenterà al pubblico di Rimini. In apertura, un incontro con l’autrice Melania G. Mazzucco che presenterà il suo libro Silenzio, Le sette vite di Diana Karenne, romanzo dedicato edito da Einaudi alla figura di questa diva così enigmatica.

Ad inaugurare il ciclo di proiezioni serali, presso la Cineteca di Rimini (ore 21.00) sarà The brink of dreams di Ayman El Amir e Nada Riyadh (2024), documentario girato nel corso di 4 anni ambientato in un villaggio nel sud dell’Egitto con protagoniste un gruppo di ragazze che sfidano le rigide convenzioni sociali del paese fondando una compagnia teatrale di strada tutta al femminile.

Venerdì 14 marzo la Cineteca di Rimini sarà il cuore pulsante della giornata di incontri e proiezioni, a partire dalla mattina (ore 10.30), con la proiezione, alla presenza della regista Giovanna Gagliardo del film Il mestiere di vivere (2024), ricostruzione della figura di Cesare Pavese attraverso materiali di repertorio. Gagliardo sarà protagonista anche nel pomeriggio (ore 15.00) con la proiezione del suo film Via degli specchi (1983). 

Si entra nel vivo anche del tema delle “coppie”, sorta di fil rouge che guida l’edizione di C-MOVIE 2025, con la proiezione di Vita segreta di Maria Capasso di Salvatore Piscicelli, alla presenza della sceneggiatrice Carla Apuzzo, pellicola del 2019 che vede protagonista Luisa Ranieri nei panni di una madre vedova disposta a tutto per la propria famiglia. 

Seguirà un incontro tra la sceneggiatrice e Silvana Silvestri dedicato proprio al cinema di Salvatore Piscicelli, uno dei maestri più appartati ma influenti del nostro cinema. Alle 18.30, sarà invece la volta della “coppia critica” formata da Mariuccia Ciotta e Roberto Silvestri, giornalisti e critici cinematografici, che parleranno della loro speciale “convivenza” anche di scrittori a quattro mani, in un dialogo che ruota intorno all’autore “feticcio” Clint Eastwood

A chiudere la seconda giornata di programmazione (ore 21.00), l’anteprima italiana del film Oleg di Juris Kursietis, racconto sulle difficoltà che il lettone Oleg sarà costretto ad affrontare dopo il suo arrivo a Bruxelles.  C-MOVIE chiuderà con un’ultima, ricchissima, giornata di programmazione sabato 15 marzo.

La matinée (ore 10.30), presso la Cineteca di Rimini, sarà dedicata a un focus sul cinema d’animazione della Golden Age americana, in un incontro che vede protagonisti Luca Raffaelli, uno dei maggiori esperti italiani del fumetto e dell’animazione e Mariuccia Ciotta in dialogo con Lorenzo Pulito, giovane collezionista. 

Le proiezioni dell’ultima giornata di festival inizieranno dalle ore 15.00 con Per amor vostro (2015), alla presenza del regista Giuseppe Gaudino, pellicola per cui la protagonista Valeria Golino ha conquistato la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile a Venezia 72. 

Gaudino, insieme alla sceneggiatrice del film Isabella Sandri, dialogherà con Daniela Persico, direttrice artistica del Bellaria Film Festival, che nell’occasione presenterà il suo ultimo libro Controcampo italiano – Cinque registi per immaginare un paese, volume che ripercorre la cinematografia dei registi Paolo Benvenuti, Antonio Capuano, Franco Maresco, Corso Salani, e li stessi Gaudino e Sandri.  Isabella Sandri presenterà poi al pubblico di C-MOVIE (ore 17.00, Cineteca di Rimini) anche il suo film da regista Un confine incerto, indagine tra la Foresta Nera e Roma.

Attesissima ospite della seconda edizione di C-MOVIE l’attrice Barbara Bouchet, icona del nostro cinema, amatissima star della commedia negli anni ‘70 e ‘80 e più recentemente musa per Quentin Tarantino, che presenterà in anteprima le prime immagini dell’ultimo film di Emanuela Piovano, Finale allegro, di cui è protagonista. La carriera di Barbara Bouchet sarà inoltre celebrata con la proiezione di L’anatra all’arancia (ore 19.00 Cineteca di Rimini), commedia diretta da Luciano Salce con Ugo Tognazzi e Monica Vitti protagonisti.

Prima della proiezione, Barbara Bouchet sarà in dialogo con la scrittrice Cristina Borsatti, autrice anche di un libro dedicato alla carriera di Monica Vitti e con la giornalista Elizabeth Missland

La chiusura della seconda edizione di C-MOVIE è affidata all’anteprima italiana di The Sower, alla presenza della regista Marine Francen (ore 21.30, Cineteca di Rimini), potente dramma storico ambientato in un villaggio nella Francia del 1852, che esplora temi di resistenza, speranza e solidarietà femminile, anche nelle circostanze più difficili.

Mare Fuori 5: recensione dei primi 6 episodi

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Mare Fuori 5: recensione dei primi 6 episodi

Mare Fuori 5 deve gestire un finale di stagione della stagione precedente che ha lasciato tutti con il fiato sospeso, ancora più di quello sparo nel buio che aveva chiuso invece il terzo ciclo. Rosa Ricci lascia Carmine Di Salvo all’altare, il matrimonio tra le due grandi famiglie come promessa di pace non si celebra, mentre Edoardo Conte trova la sua morte per mano sconosciuta sul fondo della cripta dei Ricci, tra la bara di Ciro e quella di Don Salvatore, che proprio lui aveva a sua volta ucciso.

“Voglio che tu sappia che sei l’unico che sia riuscito a vedere la luce in me. Sei puro, sei luce ed esplodi come un vulcano ogni volta che ami. Per salvarti ti sei aggrappato alla cosa più bella che esista: l’amore. E io non sono quella cosa bianca limpida che pensavi tuIo sono rossa e nera, sono passione e vendetta. Mi hai insegnato che l’amore salva e io ti ho salvato dall’unica cosa che ti poteva uccidere: da me.” Con queste parole di addio, Rosa giustifica il suo addio all’amore e a una vita normale, quella che è quasi una poesia liquida in apertura la scelta di Rosa. E Carmine diventa un ricordo… per ora.

Un’alleanza al femminile per Mare Fuori 5

La giovane vuole ora prendere le redini del regno criminale ereditato dal padre e si rende subito conto che Carmela, moglie e vedova di Edoardo, è l’unica alleata che le resta. Entrambe hanno fatto qualcosa per ferire l’altra, ma perdonarsi e fare squadra sembra l’unico modo per sopravvivere contro Donna Wanda Di Salvo.

Il loro scopo è ovviamente riprendere possesso delle piazze di spaccio, ma anche scoprire chi ha ucciso Edoardo. Come spesso accade nella serie, la risposta arriva dall’interno dell’IPM, dove nuovi sconvolgimenti sono pronti ad avvenire per portare scompiglio nel delicato equilibrio all’interno della struttura. Simone (Alfonso Capuozzo) e Tommaso (Manuele Velo) di Napoli, e Samuele (Francesco Alessandro Luciani) e Federico (Francesco Di Tullio), di Milano, arrivano a turbare le sorti dei protagonisti, in particolare i due ragazzi del nord, che si rivelano spregiudicati e violenti. Completano il cast Elisa Tonelli e Rebecca Mogavero, rispettivamente nei ruoli di Sonia e Marta, che nella prima parte della serie non hanno ancora avuto un ruolo importante ma che, lo immaginiamo, verranno raccontate meglio nella seconda parte.

Mare Fuori 5 – new entry nel cast – Foto di Sabrina Cirillo

Volti vecchi e nuovi

Il mondo esterno all’IPM porta nel flusso del racconto di Mare Fuori 5 anche Assunta, madre di Rosa e Ciro, creduta morta perché così aveva dichiarato Don Salvatore, e che il pubblico sa essere viva, vegeta e libera dalla quarta stagione, dove si scopre che è stata aiutata da Ciro a rimettersi in sesto dopo che il marito l’aveva fatta rinchiudere in un ospedale psichiatrico. La donna vorrebbe riallacciare i rapporti con la figlia, visto che era presente al suo non-matrimonio? Lo scopriremo…

Tornano ovviamente tutti i volti noti e amati della serie: Pino, Cardiotrap, Mimmo, Cucciolo e Micciarella, Milos, Dobermann, Silvia, Alina, ma anche gli adulti Massimo, Sofia, Beppe con le loro storie, i loro drammi e le loro aspirazioni.

Messo da parte il grande dramma romantico di Rosa e Carmine, Mare Fuori 5 torna a raccontare storie di violenza, soldi, vendetta e difficoltà, riportando la serie alle sue origini, e relegando ai margini del racconto l’aspetto soapoperistico che tanto aveva fatto innamorare il pubblico. Ogni personaggio è chiamato verso la salvezza, ma questa non arriverà per tutti, come si scopre man mano che gli episodi vanno avanti. Il ritorno alle origini con la centralità di determinati temi però non corrisponde alla replica di quello che era il tono delle prime stagioni, in cui c’era una forte aspirazione alla speranza e al cambiamento per i giovani protagonisti. Quel mare fuori era davvero una metafora radicata anche nel modo di raccontare le aspirazioni di ciascuno.

Mare Fuori 5 la speranza è bandita

In Mare Fuori 5 la speranza è bandita. Rosa, emblema “romantica” della quarta stagione, diventa qui un oscuro angelo di vendetta, sopraffatta dai compiti oscuri che ha scelto di ereditare. Ludovico Di Martino, che prende il posto di Ivan Silvestrini alla direzione degli episodi, cambia ancora una volta le carte in tavola e preferisce una regia presente, invasiva, drammatica, quasi solenne, così come sono solenni le minacce, le frasi stentoree e le parole dei protagonisti. Il risultato è un tono artefatto che in qualche modo strano trova comunque la sua armonia, perché più che empatia genera distacco dalle disavventure che guardiamo sullo schermo.

Non sappiamo dove ci porterà la seconda parte di stagione di Mare Fuori 5, ma senza dubbio si tratta di un cammino oscuro, in cui il confine tra bene e male verrà oltrepassato e confuso più volte.

Arf! Festival 1.1: Davide Toffolo firma il poster

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Arf! Festival 1.1: Davide Toffolo firma il poster

Mentre si prepara l’undicesima volta del Arf! Festival, è stato annunciato che il poster della prossima Edizione (1.1 – The Comics Jubilee) è firmato da Davide Toffolo, Fumettista, chitarrista, cantautore, frontman della rockband Tre Allegri Ragazzi Morti.

“Se guardi bene lì in mezzo, nascosto, c’è un editore che prova a catturare degli autori indomabili.” Così Toffolo autografa la sua opera che rivestirà le pareti dell’ex Mattatoio di Testaccio, dal 23 al 25 maggio 2025.

L’undicesima edizione di “ARF! – Festival di Storie, Segni & Disegni” si terrà a Roma dal 23 al 25 maggio 2025 negli spazi del Mattatoio La Pelanda e della Città dell’Altra Economia.

La ruota del tempo, stagione 2: spiegazione del finale

La ruota del tempo, stagione 2: spiegazione del finale

Completando la storia Horn of Valere dello show, il finale della seconda stagione di La ruota del tempo ha preparato il capitolo successivo della saga di Dragon Reborn. Dopo diversi episodi di preparazione per la resa dei conti finale a Falme con i Seanchan, la seconda stagione di La ruota del tempo ha finalmente portato a compimento la trama, dando seguito a più linee narrative e adattando momenti chiave dei libri.

Riprendendo da dove si era interrotto l’episodio 7, il finale della seconda stagione di La ruota del tempo ha visto i personaggi principali entrare in una guerra totale tra i Seanchan e i Mantelli Bianchi. Fortunatamente, i protagonisti ne sono usciti vincitori, con Rand che ha ucciso sia Lord Turak che Ishamael. Con pesanti perdite, la battaglia è culminata con la proclamazione di Rand come Dragon Reborn davanti al popolo di Falme. Di conseguenza, il palcoscenico è pronto per la terza stagione della serie, che è sulla strada per adattare un libro diverso nella serie fantasy di Robert Jordan.

Il finale della seconda stagione uccide sei personaggi dei libri

La conclusione dell’arco narrativo del Corno di Valere ha coinciso con la morte di sei personaggi dei libri di Robert Jordan: Ishamael, High Lord Turak, Ingtar Shinowa, Renna, Geofram Bornhald e Hopper. In alcuni casi, queste morti erano prevedibili: in The Great Hunt, il libro che costituisce la base della seconda stagione, Ingtar, Geofram e Turak muoiono durante il combattimento finale. Ingtar si sacrifica per salvare i suoi amici, Geofram cade combattendo i Seanchan e Turak perde la vita in un duello con Rand al’Thor. Tutte e tre le morti sono presenti nella serie, con la differenza più significativa che Geofram, invece di essere ucciso dai Seanchan, viene ucciso da Perrin Aybara.

Sebbene la morte di Ingtar somigli a quella nei libri, le motivazioni sembrano diverse. Nel romanzo, Ingtar si rivela essere un Darkfriend che ha tradito segretamente i suoi compagni. Sopraffatto dal senso di colpa, cerca la redenzione sacrificandosi nella battaglia finale. La serie TV ha accennato a questa possibilità quando Ingtar suggerisce a Perrin che Padan Fain potrebbe avere buone ragioni per servire il Tenebroso, ma questa connessione non viene mai confermata apertamente. Ingtar muore invece ispirato dal discorso di Loial.

Per quanto riguarda Renna, nei libri sopravvive fino al decimo volume (Crossroads of Twilight), ma essendo un personaggio secondario, la sua morte per mano di Egwene al’Vere non sorprende. Diverso è il caso di Hopper: nei libri, il lupo continua a viaggiare con Perrin per molto tempo, mentre nella serie viene ucciso, fornendo a Perrin una motivazione per uccidere Geofram.

Un’altra morte significativa è quella di Ishamael, che nei libri sopravvive fino al terzo volume, The Dragon Reborn, dove affronta Rand nella Stone of Tear. Nella serie di Amazon, questa epica rivincita è stata eliminata.

The Seanchan Empire, Loial played by Hammed Animashaun, The Dark One played by Fares Fares

Mat suona il Corno di Valere, aprendo nuove possibilità narrative

Uno degli eventi più cruciali di The Great Hunt è il suono del Corno di Valere. Mat che lo usa a Falme è uno dei momenti più importanti del suo personaggio nei libri, rendendolo un punto culminante del finale della seconda stagione. L’attivazione del Corno richiama gli Eroi del Corno, spiriti di leggendari guerrieri defunti.

La serie introduce una novità: Uno Nomesta, morto all’inizio della seconda stagione, è diventato uno degli Eroi del Corno. Gli Eroi scompaiono dopo la battaglia, ma è improbabile che sia l’ultima volta che verranno evocati. Secondo la profezia, essi risponderanno alla chiamata del Drago Rinato nell’Ultima Battaglia. Inoltre, nella serie TV, gli Eroi riconoscono Mat, suggerendo un legame profondo tra lui e le sue vite passate, il che potrebbe diventare rilevante nelle stagioni future.

La seconda stagione realizza una parte chiave della profezia del Drago Rinato

Per tutta la seconda stagione, si è parlato della proclamazione di Rand come Drago Rinato, con la profezia che lo descrive come “bandierato attraverso il cielo in fiamme”. Questo evento è cruciale nel finale di The Great Hunt ed era inevitabile che accadesse nella serie. Nei libri, Rand combatte Ishamael tra le nuvole, con la gente di Falme che lo osserva con stupore. Nella serie, invece, Rand lo uccide in un solo colpo in cima a una torre. Per rappresentare il fuoco menzionato nella profezia, la serie fa sì che Moiraine Damodred crei un drago di fiamme, simboleggiando il ritorno del Drago.

Un altro dettaglio legato alla profezia è la mano di Rand. Nei libri, il Drago Rinato deve essere marchiato due volte dall’”airone”. La serie adatta questo elemento mostrando il simbolo dell’airone bruciato sulla sua mano, rispettando così metà della profezia.

La Ruota del TempoIl futuro dei personaggi principali di La Ruota del Tempo

Il finale della seconda stagione allinea la serie al secondo libro, suggerendo che la trama del terzo, The Dragon Reborn, sarà trattata nella prossima stagione. Tuttavia, è stato confermato che la terza stagione si concentrerà sul quarto libro, The Shadow Rising. Ciò significa che alcuni archi narrativi del terzo libro potrebbero essere saltati o combinati con quelli del quarto.

Aviendha ha riconosciuto Rand come il Car’a’carn, segnalando che la trama degli Aiel sarà centrale nella terza stagione. Nei libri, questo incontro porta Rand, Moiraine, Lan, Mat, Egwene e Aviendha a un viaggio nelle Terre Desolate degli Aiel. Inoltre, The Shadow Rising divide i personaggi: Perrin e Loial tornano ai Due Fiumi, mentre Nynaeve ed Elayne si recano a Tanchico. Tuttavia, nella serie, il loro addestramento da Aes Sedai è ancora agli inizi, quindi potrebbero tornare alla Torre Bianca prima di partire per la loro missione.

Moghedien e gli altri Reietti diventano i nuovi antagonisti

Con Ishamael fuori dai giochi, La ruota del tempo introduce un nuovo grande antagonista: Moghedien. Lanfear l’aveva già menzionata come la più pericolosa tra i Reietti, e la sua comparsa nel finale della seconda stagione lo conferma. Inoltre, prima di morire, Ishamael ha liberato tutti i Reietti, il che significa che Rand e i suoi alleati dovranno affrontare molte più minacce nella terza stagione.

La scena finale suggerisce che Moghedien sarà un nemico estremamente pericoloso. La sua maestria nel Tel’aran’rhiod, il Mondo dei Sogni, supera persino quella di Lanfear, rendendola una delle avversarie più letali per i protagonisti nella prossima stagione.

La ruota del tempo, stagione 1: spiegazione del finale

La ruota del tempo, stagione 1: spiegazione del finale

La prima stagione di La ruota del tempo di Amazon si è conclusa in modo spettacolare, con gli eroi che hanno erroneamente creduto che l’Oscuro fosse stato sconfitto. La Ruota del Tempo gira, e le Ere vanno e vengono, lasciando ricordi che diventano leggenda. La leggenda svanisce nel mito, e persino il mito viene dimenticato quando l’Era che gli ha dato vita torna.” Con queste parole, l’autore fantasy Robert Jordan ha accolto i lettori in quello che sarebbe diventato uno dei mondi fantasy più sviluppati di tutti i tempi. A lungo considerato impossibile da adattare per il piccolo schermo, La ruota del tempo è ora diventato una serie TV su Prime.

La prima stagione di La ruota del tempo ha visto Moiraine, una delle Aes Sedai, le streghe del mondo di Jordan, visitare il piccolo villaggio rurale di Two Rivers. Lì, ha scoperto cinque ta’veren, persone centrali nella Rete del Destino, che influenzano il mondo che li circonda. Credeva che uno di loro fosse il Drago Rinato, il campione destinato a opporsi all’Oscuro, la versione del franchise del Diavolo. Disperata per innescare prematuramente l’Ultima Battaglia prima che l’Oscuro potesse riprendere le forze, Moiraine portò i due ai margini della Piaga. Dopo aver identificato con successo Rand al’Thor come il Drago, lo portò ad affrontare l’Oscuro.

La stagione 1, episodio 8 di La ruota del tempo segue un formato fantasy abbastanza tradizionale. Divide la sua attenzione tra due eventi: il confronto mistico tra Rand e l’Oscuro all’Occhio del Mondo e un’invasione Trolloc a Tarwin’s Gap. Come è comune nelle opere fantasy, la battaglia magica è davvero la chiave di tutto ciò che accade, con la guerra vera e propria, completa del massacro di migliaia di persone, che funge da trama secondaria. Ma cosa significa tutto ciò?

Lews Therin Telamon, la spiegazione dell’ultimo Drago Rinato

La storia di La ruota del tempo inizia 3.000 anni fa, quando l’ultimo Drago Rinato, Lews Therin Telamon, pose fine a un ciclo della Ruota. Credeva di essere abbastanza potente da incatenare l’Oscuro e portò con sé un esercito di Canalizzatori maschi. Le Aes Sedai del suo tempo si rifiutarono di supportarlo nella sua impresa, trattenendo invece il tempo per riparare il mondo che credevano avrebbe distrutto nella sua Ultima Battaglia contro l’Oscuro.

Senza la loro presenza al suo fianco, Lews Therin Telamon ebbe solo un successo parziale; affrontò l’Oscuro all’Occhio del Mondo, legandolo con sigilli di un minerale quasi indistruttibile chiamato cuendillar. Ma la vittoria ebbe un prezzo, con l’Oscuro che toccò l’Unico Potere e corruppe saidin, la sua metà maschile. Da quel giorno in poi, qualsiasi uomo che avesse esercitato l’Unico Potere era destinato a impazzire, come apprese Lews Therin Telamon quando tornò a casa e massacrò tutti coloro che amava.

La Ruota del Tempo AmazonCosa è successo all’Oscuro? È morto?

Moiraine portò Rand al’Thor all’Occhio del Mondo nella speranza che ripetesse il processo e legasse nuovamente l’Oscuro. Sperava che questo ciclo della storia si concludesse con l’Ultima Battaglia prevenuta, ma in realtà si rivelò estremamente ingenua. L’Oscuro era da tempo consapevole del potere che si agitava nei Due Fiumi, e il suo agente Padan Fain aveva osservato la crescita dei cinque ta’veren. Non sembra aver creduto che Rand fosse il Drago Rinato—non è chiaro quale dei cinque ta’veren considerasse il candidato più probabile—ma sapeva che un confronto prematuro con il Drago non avrebbe portato alla sua sconfitta.

Inizialmente, Moiraine pensava che Rand avesse sconfitto l’Oscuro, ma aveva completamente sbagliato i calcoli. Quella non era l’Ultima Battaglia, bensì la prima, con l’Oscuro che manipolava gli eventi per guadagnare maggiore libertà e identificare il suo vero avversario nel Drago Rinato.

Il miglior paragone si può fare con Harry Potter e la pietra filosofale di J.K. Rowling, che culmina in un’apparente vittoria di Harry, ma in realtà segna solo il primo faccia a faccia tra lui e Voldemort da quando era bambino. Il confronto non è perfetto, ma regge: Rand si è rifiutato di cedere all’influenza dell’Oscuro, ma ciò non significa che la minaccia sia stata eliminata. L’Oscuro è ancora là fuori, dispone di innumerevoli agenti ed è incredibilmente potente.

Cuendillar: il significato della roccia di Moiraine per l’Oscuro

Moiraine si rese conto di questa verità osservando il sigillo di cuendillar all’Occhio del Mondo. In La Ruota del Tempo, il cuendillar, noto anche come pietra del cuore, è un minerale raro forgiato dagli stregoni durante l’ultimo ciclo della storia. È quasi indistruttibile e assorbe qualsiasi forza che tenti di romperlo. I sigilli della prigione dell’Oscuro erano fatti proprio di cuendillar per trattenerlo. Tuttavia, il cuendillar può essere distrutto dal Vero Potere, e quando Rand canalizzò attraverso il sa’angreal, liberò una quantità di energia sufficiente a rompere un sigillo.

Supponendo che la serie La Ruota del Tempo segua lo stesso schema dei libri, esistono altri sigilli sparsi nel mondo, e anche loro stanno iniziando a cedere.

Come Nynaeve potrebbe aiutare Moiraine nella seconda stagione

Il finale della prima stagione di La Ruota del Tempo si discosta significativamente dai libri, incorporando elementi tratti da romanzi successivi. Uno di questi è la perdita di Moiraine dell’accesso all’Unico Potere; nella serie Amazon Prime, è l’Oscuro stesso a privarla della sua capacità di esercitarlo. Questo elemento sarà sicuramente una parte cruciale della seconda stagione, che presumibilmente esplorerà la lotta di Lan per affrontare la rottura del suo Legame del Custode. È possibile che scelga di legarsi a Nynaeve, dato che tra loro sta nascendo un sentimento e nei libri finiscono effettivamente per legarsi.

Nynaeve ed Egwene sono entrambe incredibilmente potenti e potrebbero riuscire nell’impossibile, aiutando Moiraine a riottenere l’accesso all’Unico Potere. I limiti delle loro capacità sembrano inesistenti, considerando che Egwene è persino riuscita a riportare Nynaeve in vita. In alternativa, la serie potrebbe seguire i libri e far sì che Moiraine recuperi il suo potere grazie a un potente braccialetto angreal, che la renderebbe ancora più forte di prima.

La Ruota del TempoCosa succederà ai personaggi principali di La Ruota del Tempo?

La prima stagione di La Ruota del Tempo ha accelerato notevolmente la trama, modificando diversi aspetti della storia originale di Robert Jordan per costruire una conclusione soddisfacente. Il finale compie un ulteriore passo avanti, incorporando elementi narrativi tratti da libri successivi, il che rende difficile prevedere con esattezza il futuro dei personaggi.

Tuttavia, sembra chiaro che Egwene e Nynaeve arriveranno alla Torre Bianca e si troveranno coinvolte nella politica delle Aes Sedai, mentre è probabile che Liandrin venga smascherata come Amica delle Tenebre. Nel frattempo, i tre ta’veren maschi continueranno i loro archi narrativi: Rand dovrà affrontare la Follia che lo minaccia dopo aver attinto a Saidin, mentre Perrin e Mat dovranno confrontarsi con i loro demoni personali.

Le principali differenze tra i libri e il finale della prima stagione

La prima stagione di La Ruota del Tempo si discosta in diversi modi dai libri, in particolare per quanto riguarda la comprensione di Moiraine dell’Occhio del Mondo. Nel romanzo di Jordan, l’Occhio è una pozza di Saidin puro e incorrotto, creata dalle Aes Sedai alla fine dell’ultimo ciclo della storia. L’intenzione era che il Drago Rinato potesse attingervi senza dover usare Saidin contaminato, evitando così il rischio della Follia.

Questa differenza ha portato a un cambiamento nel confronto tra Rand e l’Oscuro nella serie Amazon: nei libri, Rand canalizza l’Unico Potere per distruggere un esercito di Trolloc, mentre Egwene e Nynaeve, sebbene potenti, non hanno un ruolo così spettacolare. Nella serie, invece, i cinque abitanti di Emond’s Field sono dispersi e partecipano alla battaglia in modo diverso.

In generale, l’adattamento rimane fedele ai temi e alle idee centrali dei libri di Robert Jordan, ma prende molte libertà con i dettagli. Questo ha portato a reazioni contrastanti tra i fan, alcuni dei quali sono rimasti spiazzati dalle modifiche. L’integrazione di elementi narrativi da libri successivi, come la perdita dell’Unico Potere da parte di Moiraine, apre molte possibilità per la seconda stagione e alimenta intense speculazioni su quale direzione prenderà la storia.

Chi è Ava Ayala? Quello che sappiamo sulla sorella di Hector Ayala, citata in Daredevil: Rinascita

Attenzione! Questo articolo contiene SPOILER per Daredevil: Rinascita episodio 3

Daredevil: Rinascita episodio 3 anticipa un sostituto di Tigre Bianca nel MCU (forse più di uno). Come visto nel nuovo episodio della nuovissima serie MCU, Hector Ayala è stato processato per il presunto omicidio di un agente di polizia, e Matt Murdock rappresenta il vigilante nel tentativo di dimostrare la sua innocenza.

Gli eventi del processo sono anche accompagnati da alcune anticipazioni chiave per i futuri personaggi Marvel che, nei fumetti, finiscono per raccogliere l’eredità di Hector. Negli episodi di Daredevil: Rinascita finora, Matt Murdock per ora non torna a essere Daredevil dopo l’omicidio di Foggy Nelson, sebbene non abbia smesso di cercare di aiutare New York in altri modi. Ciò include la difesa di Hector Ayala alias Tigre Bianca.

Tuttavia, durante il processo di Hector vengono anticipati altri personaggi che nei fumetti  indossano il mantello della Tigre Bianca, il che suggerisce che Ava Ayala potrebbe fare il suo debutto nel MCU prima o poi, dopo il tragico finale dell’episodio 3.

Daredevil: Rinascita ha fatto cenno alla sorella di Hector Ayala, Ava

Hector viveva con sua sorella (e la nipote)

La prima volta che Matt Murdock fa testimoniare Hector, chiede a Ayala cosa stesse facendo la notte in cui ha litigato con due poliziotti sotto copertura che stavano malmenando uno dei loro informatori confidenziali. Hector risponde che stava preparando un nuovo monolocale in cui lui e sua moglie si sarebbero trasferiti, dato che vivevano con sua sorella e sua nipote da un po’ di tempo. In quanto tale, il riferimento alla sorella di Hector è una questione importante, poiché Ava Ayala è stata la Tigre Bianca più nota negli ultimi anni.

Nei fumetti, la Tigre Bianca di Hector Ayala è stata arrestata in modo simile per un omicidio che non ha commesso. Nonostante fosse rappresentato da Matt Murdock, Hector è stato condannato anziché essere giudicato innocente dalla giuria, come si vede nel MCU. Di conseguenza, l’Hector dei fumetti è stato colpito e ucciso mentre cercava di sfuggire alla custodia, appena prima che venissero alla luce le prove che dimostravano la sua innocenza, rispecchiando l’MCU in cui la Tigre Bianca è stata colpita la notte in cui è stata assicurata la sua libertà alla fine dell’episodio 3 di Daredevil: Rinascita. Sebbene tragica, la morte di Hector ha visto una nuova Tigre Bianca ereditare il suo amuleto mistico e sembra che lo stesso potrebbe accadere anche per l’MCU.

La spiegazione della storia di Ava Ayala nei fumetti Marvel come Tigre Bianca

L’eredità dell’amuleto dalla seconda Tigre Bianca

Giunta ad ereditare l’amuleto mistico che portava i poteri e la forza di un antico dio tigre, Ava Ayala divenne una nuova Tigre Bianca nell’Universo Marvel. Inizialmente iscritta all’Accademia degli Avengers come una delle sue prime studentesse a tempo pieno, Ava si unì ai Potenti Vendicatori guidati da Luke Cage con un roster che includeva anche Spider-Man. Nel tempo, Ava divenne un’eroina impressionante a pieno titolo, anche se visse un periodo in cui il suo desiderio di vendetta su coloro che avevano ucciso i suoi genitori la vide posseduta dal dio tigre che diede ad Ayala i suoi poteri.

Oltre ai fumetti, Ava Ayala è meglio conosciuta per il suo ruolo di uno dei personaggi principali nella popolare serie animata Ultimate Spider-Man di Disney Channel. Nel cartone animato, la Tigre Bianca di Ava si è unita a Spider-Man, Iron Fist e Luke Cage e formano una squadra di adolescenti in età da scuola superiore che ricevevano l’addestramento dello SHIELD. Sempre in questa continuità, Hector Ayala era il padre di Ava che le ha passato il suo amuleto prima di essere ucciso da Kraven il Cacciatore.

Ava Ayala diventerà la Tigre Bianca nel MCU dopo la morte di Hector?

È certamente possibile

Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Ora che la Tigre Bianca originale è stata assassinata nel MCU, è certamente possibile che Ava Ayala sia stata citata nell’episodio 3 di Daredevil: Rinascita prima di un debutto ufficiale nel MCU in episodi o stagioni future. Non è difficile immaginarla assumere il ruolo del fratello per continuare la sua missione. Allo stesso modo, non sarebbe sorprendente se tentasse di usare l’amuleto e la maschera per vendicarsi di coloro che hanno ucciso suo fratello.

Sebbene non ci siano state notizie di una nuova Tigre Bianca o di un casting ufficiale per Ava Ayala, un cast popolare tra i fan è da tempo Jenna Ortega nel ruolo. Detto questo, un debutto di Ava Ayala con un grande casting avverrebbe probabilmente nella stagione 2 della serie o oltre, se mai accadrà. Allo stesso modo, solo perché Ava Ayala è probabilmente la Tigre Bianca più popolare/riconoscibile dei fumetti non significa che l’MCU debba andare direttamente da lei. Dopotutto, c’era un’altra Tigre Bianca tra Hector e Ava: Angela Del Toro.

Spider-Man 4: i rumors suggeriscono l’introduzione di un nuovo villain “con la frusta”

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È passato molto tempo da quando Spider-Man: No Way Home è arrivato nei cinema con grande successo di pubblico, e questo ha reso il suo annunciato sequel, Spider-Man 4, uno dei film più chiacchierati e attesi dei prossimi anni.

Dopo il tam tam di pettegolezzi, The Cosmic Circus ha fatto un po’ di luce su cosa probabilmente ci aspetta. “Ho sentito molte cose contrastanti, prima Knull, poi Mefistofele, ora Doom”, spiega Alex Perez del sito. “Quello che posso dire è che non mi aspetto che il cattivo sia qualcuno al livello della strada’”. In seguito avrebbe aggiunto di aver sentito che “c’è un personaggio con una frusta coinvolto”, un riferimento forse a Black Cat o a Montana degli Enforcers (il primo sembra più probabile).

Nei fumetti, Felicia Hardy non ha alcun interesse per l’uomo sotto la maschera e ora sembra il momento perfetto per uno Spider-Man che ha rinunciato a essere Peter Parker di rimanere intrappolato nella rete di un personaggio moralmente discutibile come Black Cat.

Alla domanda sul possibile ruolo di Venom in Spider-Man 4, lo scooper dice: “L’ultima volta che ho sentito qualcosa, stavano pianificando di portare Eddie per Spider-Man 4, ma vedremo se sarà così”. Nel momento in cui è stato rivelato che Knull era in Venom: The Last Dance, si diceva che lui e Eddie Brock fossero il centro del il piano per il prossimo film di Spidey, quindi non si tratta di una informazione troppo pesante.

Altri dettagli nel rapporto del sito includono Peter che è “emotivamente in conflitto” in Spider-Man 4 e un’affermazione secondo cui l’eroe può in qualche modo annullare l’incantesimo del Dottor Strange.

Il regista di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli Destin Daniel Cretton sarà al timone di Spider-Man 4, il che significa che i fan si aspettano alcune scene d’azione selvagge. Perez ha accennato a ciò stuzzicandoci con “Il team di stunt/[coreografie] si sta divertendo con un po’ di roba pre-visualizzata”.

Sembra che Marvel Studios e Sony Pictures stiano puntando tutto sulla prossima uscita da solista dell’arrampicamuri, che sarà un’avventura multiversale. Ciò significa che dovremo aspettare la storia a livello di strada che gli ultimi momenti di Spider-Man: No Way Home apparentemente ci hanno promesso.

Spider-Man 4 è stato ufficialmente fissato per il 31 luglio 2026, con il regista di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli Destin Daniel Cretton alla guida di una sceneggiatura scritta da Chris McKenna ed Erik Sommers.

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