Joe e
Anthony Russo rispondono alla domanda se Avengers:
Doomsday e Avengers:
Secret Wars avranno come protagonisti alcuni degli
eroi del Marvel Cinematic Universe visti su
Disney+. Mentre la
Saga del Multiverso non ha ancora visto la presenza di alcun
episodio degli Avengers, le cose stanno per cambiare con la
Fase 6, che prevede non uno, ma ben due film incentrati
sull’iconica squadra di supereroi del MCU. Dal momento che Doomsday e
Secret Wars presenteranno vari personaggi della linea temporale
Marvel per i film della Fase 6, la
domanda più grande che circonda i progetti è quali eroi
appariranno.
In una nuova intervista a TechRadar, è stato chiesto ai
fratelli Russo se personaggi come Moon
Knight, Ms. Marvel, Kate
Bishop o Wiccan potrebbero comparire in
Avengers:
Doomsday e Avengers:
Secret Wars dopo le loro rispettive introduzioni in
vari show Disney+. Mantenendo un tono criptico,
Anthony Russo ha dato la seguente risposta su come si stanno
approcciando al casting dei due film: “Per quanto riguarda gli
elementi a cui attingiamo per la nostra narrazione, abbiamo una
visione globale del MCU. Quindi, senza entrare nello
specifico, questo è l’universo all’interno del quale stiamo
raccontando una storia. Potete leggerci quello che
volete”.
Come è consuetudine dei Marvel Studios, non sorprende che i fratelli
Russo non siano in grado di confermare chi farà o meno parte del
cast di Avengers:
Doomsday, così come quelli coinvolti in Avengers:
Secret Wars. Spetta sempre ai Marvel Studios decidere quanto
rivelare dei loro rispettivi film, soprattutto se si tratta di
qualcosa di così grande come i film degli Avengers. Annunci
importanti, come la presenza degli eroi Disney+ nei sequel dei Vendicatori,
potrebbero essere conservati per il San Diego Comic-Con 2025.
Dato l’enorme arco narrativo che
avrà luogo in Avengers:
Doomsday e l’inclusione di Secret Wars come
materiale di partenza, è probabile che nel finale della Saga del
Multiverso ci sarà una varietà di eroi già affermati e di nuova
introduzione. Sarebbe certamente scioccante se nei due film non
fossero presenti la maggior parte degli eroi Disney+ introdotti nelle Fasi dalla 4
alla 6, soprattutto perché alla luce di una minaccia importante
come il Dottor Destino. Sarebbe inoltre un enorme spreco se i nuovi
eroi degli show non avessero la possibilità di unirsi a quella che
sarà una nuova generazione di Vendicatori.
Ora un altro progetto si starebbe
aggiungendo alla lista. Secondo Publishers Weekly, Apple
Original Films avrebbe infatti raggiunto un accordo per lo sviluppo
dei romanzi di Gilead di Marilynne
Robinson, con Martin Scorsese impegnato a scrivere,
dirigere e produrre, e Leonardo DiCaprio impegnato come protagonista,
a partire da Home, il secondo dei quattro romanzi della
serie. Non ci sono al momento dettagli sui piani di adattamento dei
restanti romanzi, né è chiaro quando questo progetto potrebbe
concretizzarsi
Di cosa parlano i romanzi Gilead di Marilynne
Robinson?
Protagonista dei romanzi è il
reverendo John Ames, che sta morendo. Non potrà crescere il figlio
di soli sette anni, né educarlo, né offrirgli testimonianza di sé.
Sceglie così di affidarsi a una lettera-diario che dica un giorno
al bambino ormai adulto ciò che di suo padre è importante sapere.
Gli racconterà del nonno abolizionista e del padre pacifista, delle
rovine di un luogo già baluardo della libertà americana, delle sue
convinzioni e dei suoi dubbi, di quanto abbia amato questa vita che
si appresta a lasciare. In un discorso lucido e luminoso da padre a
figlio, da padre a Padre, dove l’intelligenza e la speranza parlano
la stessa lingua. La scrittrice ha poi utilizzato personaggi ed
eventi di Gilead in tre romanzi successivi: Home,
Lila e Jack.
Cosa significa questo nuovo progetto per Martin Scorsese
Poco dopo l’uscita di
Killers of the Flower Moon nell’ottobre 2023, è stato
riferito che il prossimo film di Martin Scorsese sarebbe stato
A Life of Jesus, basato sul libro di Shūsaku
Endō. Poco dopo, è stato riferito che era in fase di
sviluppo anche un
biopic su Frank Sinatra con DiCaprio. Tuttavia, entrambi i
progetti si sarebbero al momento arenati e sono stati rinviati. A
sua volta, Scorsese ha iniziato a esplorare altre opzioni per il
suo prossimo film. Più recentemente, il film
Devil in the White City sarebbe stato ripreso dai 20th Century
Studios con Scorsese e DiCaprio alla regia e come protagonisti.
Nel febbraio 2025, è stato poi
riferito che Scorsese sta preparando un progetto descritto come un
“Quei bravi ragazzi ambientato alle Hawaii che incontra The
Departed“, con DiCaprio, Dwayne
Johnson ed
Emily Blunt come protagonisti. Ora, l’adattamento di
Gilead è solo l’ultimo progetto che Scorsese avrebbe in
fase di sviluppo con DiCaprio come protagonista. Dopo che A Life of
Jesus e il suo biopic su Frank Sinatra si sono arenati, sembra che
con quattro e forse più progetti in fase di sviluppo, Scorsese stia
provando ad aprirsi quante più strade possibili, sperando che
almeno uno dei progetti venga approvato.
Ayo Edebiri, star di The
Bear, si è espressa in merito alle voci che la volevano
potenzialmente protagonista di un reboot di Pirati dei
Caraibi e alle reazioni bigotte che ha ricevuto, chiamando
in causa Elon Musk per il suo ruolo nell’istigare
le molestie. Il franchise d’azione e avventura della Disney segue
come noto le imprese di pirati spavaldi tra la minaccia di
maledizioni, kraken e dell’Impero britannico. In cinque film dal
2003 al 2017, la serie è stata guidata dall’eccentrico capitano
pirata Jack Sparrow di Johnny Depp. In seguito, si è iniziato a
parlare di un reboot e proprio Ayo
Edebiri è
stata indicata come possibile protagonista.
Attraverso le sue storie su Instagram, Edebiri ha
ora raccontato di come le notizie su X che suggerivano il suo
coinvolgimento in un reboot dei Pirati dei Caraibi
e un tweet virgolettato di Musk le abbiano fatto ricevere molestie
razziste e minacce di morte. L’autrice ha chiamato in causa
direttamente l’amministratore delegato di X per il suo ruolo nella
diffusione di queste notizie. “Sto ricordando quando ho
ricevuto alcune delle più folli minacce di morte e insulti razziali
della mia vita (non so se è il momento numero 1, ma di sicuro è il
terzo) per un falso reboot di un film di cui non avevo mai sentito
parlare a causa di quest’uomo”. “La vita è, ovviamente, un
dono”, conclude l’attrice.
Pirati dei Caraibi, quello che sappiamo sui
nuovi film
Dopo cinque film, la saga di
Pirati dei Caraibi sembra essersi arenata, anche
per via delle vicende legali che hanno coinvolto il suo
protagonista, Johnny Depp. Il quinto film si concludeva
anche con un forte cliffhanger, che vedeva il ritorno di Will
Turner e di Davy Jones. Al momento non sembra ci sarà un seguito a
quella rivelazione, con la Disney intenzionata a realizzare
spin-off e reboot. Su di essi però ad oggi ci sono poche certezze,
se non che a scrivere uno dei nuovi capitoli della saga di
Pirati dei Caraibi saranno il “veterano”
Ted Elliott e il creatore della pluripremiata
serie ChernobylCraig
Mazin.
Nel febbraio 2024 era però stato
confermato l’addio al progetto dei due sceneggiatori Rhett
Reese e Paul Wernick. Jerry
Bruckheimer dovrebbe invece tornare al timone come
produttore. Elliott ha già firmato la storia di La maledizione della prima luna e delle tre
successive pellicole
La maledizione del forziere fantasma,
Ai confiniti del mondo e
Oltre i confini del mare con l’allora partner Terry
Rossio. Per quanto riguarda i protagonisti, improbabile sembra
essere il ritorno di Jack Sparrow, mentre per quanto riguarda i
nomi di Margot Robbie e Ayo Edebiri, ad oggi non ci sono certezze.
Quest’ultima, in particolare, sembra aver ora smentito ogni
possibile coinvolgimento nel progetto.
Nathan Fillion, collaboratore di lunga data di
James Gunn, farà il suo debutto nel DCU nel ruolo di Guy Gardner nel reboot di
Superman
del regista di Suicide Squad, e sembra che questa prima
interpretazione sul grande schermo della Lanterna Verde sia
piuttosto fedele alla sua pungente controparte dei fumetti.
Parlando con TV Line della sua lunga serie,
The
Rookie, Fillion ha condiviso anche alcuni nuovi dettagli
sulla sua interpretazione di Gardner.
“È un idiota!”, ha detto
l’attore quando gli è stato chiesto che cosa separa Guy dai suoi
colleghi eroi con l’anello. “Quello che è importante sapere è
che non devi essere bravo per essere una Lanterna Verde; devi solo
essere senza paura. Guy Gardner è senza paura e non è molto bravo.
Non è gentile, il che è molto liberatorio per un attore, perché ti
viene da pensare: “Qual è la cosa più egoista che posso fare in
questo momento? E questa è la risposta. È quello che fai in quel
momento. Penso che se ha un superpotere, potrebbe essere la sua
eccessiva fiducia in se stesso, in quanto pensa di poter affrontare
Superman. Non può!”.
Il primo assaggio di Fillion nei
panni dell’eroe spaziale lo si ha nel
teaser trailer di Superman, e il secondo sguardo ufficiale
attraverso un breve promo del Super Bowl è stato accolto con un
certo scherno dai fan. Si suppone che il personaggio sia un
completo idiota, tuttavia, quindi altri hanno ritenuto che il
teaser fosse del tutto appropriato. Fillion dovrebbe apparire come
Gardner anche nella serie Lanterns
della HBO, attualmente in fase di riprese, ma la notizia non è
ancora stata confermata.
Superman, tutto
quello che sappiamo sul film di James Gunn
Superman,
scritto e diretto da James Gunn, non
sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che
incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a
Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e,
potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che
esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo
metaumano del DCU). Il casting ha
portato alla scelta degli attori David Corenswet
e Rachel
Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel
casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi,
Anthony Carrigan,
Nicholas Hoult e Nathan Fillion.
Il film è stato anche descritto come
una “storia
delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una
buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di
Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet.
Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della
sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò
non significa che la produzione non subirà alcun impatto in
futuro.
Con la sua solita cifra stilistica,
James Gunn
trasporta il supereroe originale nel nuovo immaginario mondo della
DC, con una singolare miscela di racconto epico, azione, ironia e
sentimenti, consegnandoci un Superman guidato dalla compassione e
dall’innato convincimento nel bene del genere umano.
“Superman è il vero fondamento
della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo è una
parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi
preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film
precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante
l’annuncio della lista DCU. “Non vedo
l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico
potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e
giochi”. Il film uscirà nelle sale il 10 luglio
2025.
Il vincitore dell’Emmy Jeff
Daniels (The Looming Tower) è stato scelto per
recitare al fianco di Jason Segel e Harrison Ford nella prossima terza stagione
della popolare commedia Shrinking di Apple
TV+. Co-creata da Segel, Bill Lawrence e
Brett Goldstein, la serie segue il terapeuta in
lutto Jimmy (Segel) che inizia a infrangere le regole e a dire ai
suoi clienti esattamente ciò che pensa. Ignorando la sua formazione
e la sua etica, si ritrova ad apportare enormi e tumultuosi
cambiamenti alla vita delle persone… compresa la sua.
Come riportato da Deadline, Jeff
Daniels interpreterà il padre di Jimmy. Questo segna il ritorno
alla commedia per l’attore, che negli ultimi dieci anni ha lavorato
principalmente sul versante drammatico, ovvero subito dopo il
sequel del 2014 del suo film comico con Jim Carrey, Scemo
e più scemo 2. Shrinking è inoltre il
primo ruolo importante di Daniels in una serie comica
live-action.
Daniels, vincitore di due Emmy per
The Newsroom e Godless, ha recentemente recitato
nella serie drammatica di Showtime/Prime VideoAmerican Rust e nella serie limitata di NetflixA Man In Full. Prossimamente,
interpreterà l’ex presidente Ronald Reagan nel prossimo film sulla
guerra fredda Reykjavik. Daniels, che sarà anche il
protagonista di Dilettante, un dramma mediatico newyorkese
in fase di sviluppo per Apple TV da Berlanti Prods.
Il cast di Shrinking
Oltre a Jason Segel e Harrison Ford, il cast principale di
Shrinking comprende Christa Miller,
Jessica Williams, Luke Tennie, Michael Urie, Lukita
Maxwell e Ted McGinley. La seconda
stagione ha visto anche Brett Goldstein in un
ruolo ricorrente. Shrinking è prodotta per Apple TV+ da Warner Bros
Television, dove Lawrence e Goldstein hanno un accordo globale, e
dalla Doozer Productions di Lawrence. Lawrence, Segel, Goldstein,
Neil Goldman, James Ponsoldt, Jeff Ingold, Liza Katzer, Randall
Winston, Annie Mebane, Rachna Fruchbom e Brian Gallivan sono stati
produttori esecutivi della seconda stagione. Ashley Nicole Black e
Bill Posley sono invece i produttori esecutivi della terza
stagione.
Sebbene la cosa sia ancora in fase
embrionale, alcune fonti riferiscono a Deadline che Netflix e la regista Greta
Gerwig starebbero puntando in alto per il prossimo
casting del film su Le Cronache di Narnia. Dopo il
possibile coinvolgimento di Charli XCX, sarebbe ora Daniel Craig ad aver ricevuto un’offerta per
unirsi al cast. Le fonti sottolineano che non si sa se Craig alla
fine salirà a bordo del progetto, ma aggiungono che al momento
l’offerta è valida. Non si sa però chi l’attore potrebbe andare ad
interpretare nel film, per cui non resta che attendere maggiori
aggiornamenti.
Tutto quello che sappiamo su
Le Cronache di Narnia
Nel 2018 Netflix aveva
firmato un accordo pluriennale con la The C.S. Lewis
Company per poter sviluppare film e serie televisive
basati su tutti e sette i romanzi di Narnia. “È
meraviglioso sapere che le persone di tutto il mondo non vedono
l’ora di vedere di più su Narnia e che i progressi nella tecnologia
di produzione e distribuzione ci hanno permesso di far riprendere
vita alle avventure di Narnia portandole tutto il mondo“,
aveva dichiarato Douglas Gresham, figliastro di
Lewis. Ad ora sono stati annunciati solo i due film affidati a
Greta
Gerwig, ma gli accordi originali prevedono anche una serie televisiva,
quindi potrebbe esserci altro in serbo per il futuro.
La Gerwig ha poi sottolineato di
aver voluto fare i film di Narnia perché attratta dalla qualità
“euforicamente onirica” della scrittura di Lewis. “È
legato al folklore e alle storie di fate dell’Inghilterra, ma è una
combinazione di tradizioni diverse“, ha detto. “Da
bambino, accetti tutto: sei in questa terra di Narnia, ci sono i
fauni e poi arriva Babbo Natale. Non ti viene nemmeno in mente che
non sia schematico. Mi interessa abbracciare il paradosso dei mondi
creati da Lewis, perché è questo che li rende così
avvincenti”.
Al momento il progetto è ancora in
fase iniziale e i dettagli sono scarsi, ma sembra che il processo
di casting sia iniziato per cui nelle prossime settimane potrebbero
emergere i primi nomi di attori e attrici ufficialmente unitisi al
progetto. Al momento, sono stati riportati unicamente i nomi di
Charli XCX e Daniel Craig.
Negli ultimi anni l’ex wrestler e
oggi attore
Dwayne Johnson ha recitato in ruoli da protagonista in
film campioni d’incasso come Jumanji – Benvenuti nella
giungla, Skyscraper e Fast & Furious – Hobbs &
Shaw. Uno dei titoli più affascinanti tra i blockbuster da
lui interpretati è però senza dubbio Rampage –
Furiaanimale (qui la recensione). Uscito nel
2018 al cinema per la regia di Brad Peyton questo
vede la storia prendere il via in seguito ad una serie di mutazioni
genetiche che rendono alcuni animali molto più grandi di ciò che
sono realmente. Ha così inizio una battaglia per la supremazia,
dove l’umanità è ridotta al ruolo di mere spettatrice. A salvare la
situazione, però, ci penserà proprio il celebre campione di
wrestling.
Il film è la prima trasposizione
cinematografica dell’omonimo videogioco degli anni Ottanta prodotto
da Midway Games. Si tratta di un picchiaduro dove
poter distruggere le principali città degli Stati Uniti, sfidando
altri mostri e sfuggendo all’attacco dei militari. Con
l’acquisizione dei diritti sul film, la Warner
Bros. decise di dotare il film di un budget di circa 120
milioni di dollari, al fine di renderlo estremamente spettacolare
ed entusiasmante sotto più punti di vista. La Weta
Digital, che aveva già realizzato gli effetti speciali di
Il Signore degli Anelli
e L’alba del pianeta delle
scimmie, ha infatti dato vita alle spettacolari creature
presenti nel film.
Arrivato in sala, Rampage –
Furia animale si è affermato come un vero e proprio
campione di incassi. Questo ha infatti ottenuto un risultato pari a
400 milioni di dollari. Prima di intraprendere una visione del
film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e alle differenze tra il film e il
videogioco. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Protagonista del film è il
primatologo Davis Okoye, il quale condivide un
legame indissolubile con George, un gorilla albino
straordinariamente intelligente di cui si occupa dalla nascita. La
loro tranquillità viene però spezzata quando un rischioso
esperimento genetico trasforma la gentile scimmia in un’enorme
creatura furiosa. A peggiorare le cose vi è la scoperta che anche
altri animali sono stati modificati allo stesso modo. Mentre questi
nuovi predatori distruggono ogni cosa lungo il loro cammino, Okoye
farà squadra con uno screditato ingegnere genetico per creare un
antidoto, non solo per impedire una catastrofe globale, ma per
salvare lo spaventoso primate che una volta era suo amico.
Il cast del film
Ad interpretare il primatologo Okoye
è, come già accennato, l’attore Dwayne Johnson.
Questi, che aveva già collaborato con il regista, si è detto
entusiasta della possibilità di dar vita ad un videogame tanto
amato. Affinché accettasse la parte, però, l’attore impose alla
produzione di cambiare il finale del film. Originariamente questo
terminava con la morte del gorilla George. Johnson voleva però dare
un lieto fine al film, cosa che infine ottenne. Come suo solito,
egli si preparò alle riprese aumentando l’intensità dei suoi
allenamenti, così da poter sfoggiare un fisico atletico e robusto,
perfetto per poter eseguire personalmente anche molte delle scene
più complesse e che normalmente richiedono l’utilizzo di
controfigure.
Accanto a lui nel film si ritrova
poi la candidata all’Oscar Naomie Harris
nei panni dell’ingegnere genetico Kate Caldwell. Jeffrey Dean
Morgan, noto per essere l’interprete di Negan in
The Walking Dead, è invece l’agente governativo Harvey
Russell, che aiuterà Okoye nella sua missione. Malin Akerman
dà qui vita a Claire Wyde, proprietaria della compagnia Energyne,
responsabile della mutazione degli animali in enormi mostri. Con
lei dalla parte dei cattivi vi è anche Jake
Lacy nei panni di Brett Wyden, fratello poco sveglio di
Claire. JoeManganiello, infine, è Burke, leader di un
gruppo privato di militari. Jason Liles è invece
l’attore che, tramite motion capture, dà vita ai movimenti del
gorilla George. Un ruolo per il quale si è preparato mesi studiando
il comportamento di tali animali.
Nel mondo di Rampage il
videogiocatore è libero di impersonare un mastodontico gorilla, un
enorme dinosauro o un lupo gigante. Questi personaggi entrano in
scena per distruggere le maggiori città degli Stati Uniti.
Particolarmente popolare, questo divenne uno dei più celebri
picchiaduro dei suoi anni. Per la sua trasposizione al cinema si
sono però rese necessarie alcune inevitabili modifiche. Il
videogioco in sé, infatti, non presenta una trama adatta ad un
film, e che dunque si è dovuta costruire grossomodo da zero.
Numerosi cambiamenti sono però stati operati in particolare nei
confronti della genesi delle creature che si danno battaglia nel
film. Ciò ha permesso di poter rendere più fruibile e credibile
quanto narrato.
Nel videogioco i tre personaggi
principali sono due uomini e una donna, rispettivamente chiamati
George, Ralph e Lizzie. Questi a causa di esperimenti scientifici
si ritrovano tramutati in un gorilla, un lupo mannaro e un
dinosauro. Nel film, invece, i tre giganteschi mostri hanno origine
da animali che già possiedono le caratteristiche richieste, ovvero
un gorilla, un lupo e un coccodrillo. Ciò ha reso la loro
trasformazione più credibile e meno bizzarra di quanto non sarebbe
stata se a tramutarsi fossero stati degli esseri umani. Tali
creature presentano poi ulteriori particolarità rispetto al
videogioco. In quest’ultimo George ha una pelliccia marrone, mentre
nel film è albino. Il lupo Ralph passa dall’essere bipede
all’essere quadrupede, mentre il dinosauro Lizzie ha la stessa
grandezza degli altri due, contrariamente al videogioco dove è
molto più grande.
Il trailer di Rampage –
Furia animale e dove vedere il film in streaming e in
TV
È possibile vedere o rivedere il
film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari
piattaforme streaming presenti oggi in rete.Rampage – Furia animale è infatti disponibile nel
catalogo di Apple iTunes e Tim
Vision. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta,
basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo
di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene
notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione
per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare
la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno
mercoledì 12 marzo alle ore 21:20
sul canale Italia 1.
Quando Eternals
,
Angelina Jolie, Gemma Chan e Richard Madden, è uscito nel 2021, è diventato
il primo film “Rotten” dei Marvel Studios, ovvero il primo film dello
studio che avesse un punteggio negativo sull’aggregatore Rotten
Tomatoes. Tra questo e il fatto che è uscito durante gli ultimi
mesi della pandemia, il film ha faticato ad avere un impatto
significativo al botteghino e ha incassato solo 402 milioni di
dollari in tutto il mondo.
Sebbene non si possa negare che
fosse un po’ troppo affollato di elementi, c’era molto in Eternals
che ha funzionato. Il film ha probabilmente una cattiva reputazione
immeritata, in particolare perché ha mostrato un lato diverso del
MCU e ha preparato il terreno per
emozionanti storie future.
Sfortunatamente, quattro anni dopo,
i Marvel Studios non hanno ancora
annunciato i piani per risolvere il grande cliffhanger del film. Di
conseguenza, non è chiaro quando o dove scopriremo cosa ne è stato
degli Eterni portati via dalla Terra da Arishem per il
giudizio dopo il loro ruolo nell’impedire l’emersione di Tiamut. A
questo punto, è difficile scrollarsi di dosso la sensazione che non
rivedremo mai più la squadra… incluso Starfox di Harry
Styles.
ComicBook.com ha recentemente
parlato con l’attrice di Sersi Gemma Chan, che in precedenza ha interpretato
Minn-Erva in Captain Marvel, e le ha chiesto se sa
qualcosa sui piani per Eternals 2. “Non si sa mai. Spesso
siamo le ultime persone a scoprirlo”, ha risposto. “Non lo so, sto
mantenendo la fede. Ho la sensazione che ci siano affari in sospeso
e che ci sia ancora altra storia da raccontare, ma
vedremo”.
Captain America: Brave New
World ha affrontato parte di quegli affari in sospeso
rivelando che Tiamut, ora conosciuta come Celestial Island, è la
fonte dell’Adamantio nell’MCU. C’erano dei piani per il
danese Whitman di Kit Harington come
co-protagonista in Blade, ma sono stati scartati
chissà quante bozze di sceneggiatura fa.
La trama e il cast di
Eternals
Eternals,
il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico
Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy
Award Chloé Zhao, è arrivato il 3 novembre
2021 nelle sale italiane. Il film targato Marvel
StudiosEternals presenta
un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico
Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra
un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per
unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, i Devianti.
Il cast di Eternals
comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente
Ikaris; Gemma
Chan, che interpreta Sersi, amante
dell’umanità; Kumail
Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del
cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la
velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che
interpreta l’intelligente inventore Phastos;Salma
Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale
Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite,
eternamente giovane e al tempo stesso piena di
saggezza; Don Lee, che interpreta il potente
Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario
Druig; e Angelina
Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera
Thena.Kit
Harington interpreta Dane Whitman.
Zack Snyder è noto al
pubblico mondiale soprattutto per il suo lavoro sul DC
Extended Universe come regista dei blockbuster L’uomo d’acciaio, Batman v Superman: Dawn of Justice e Justice League. Prima di portare sul grande schermo
l’universo condiviso della DC Comics, però, ha intrecciato mondi su
mondi con un’opera originale: Sucker Punch.
Diretto e co-scritto da Snyder, questo film è stato deriso dalla
critica alla sua uscita in sala nel 2011, in parte perché la sua
trama – compreso l’atto finale un po’ tortuoso – è stata ritenuta
incomprensibile da molti.
Ancora oggi, a distanza di anni
dall’uscita nelle sale, la vera storia del film rimane aperta
all’interpretazione, il che significa che per spiegarne il finale
bisogna guardare a più di un punto di vista. Quindi, con la
consapevolezza che è ancora possibile trarre le proprie conclusioni
su questa fantasia d’azione che ha suscitato molte polemiche, in
questo articolo proponiamo una spiegazione dell’atto finale di
Sucker Punch, andando alla scoperta dei vari
personaggi e di tutti gli elementi utili per la comprensione della
storia.
Di chi è questa storia?
Partiamo proprio dalla storia. Uno
dei punti chiave della comprensione di Sucker Punch è determinare
da quale punto di vista questa viene effettivamente raccontata.
Come per molti altri film, si potrebbero evocare diverse teorie con
almeno un briciolo di prove a sostegno, ma nel caso di Sucker Punch
ce ne sono tre in particolare che spiccano. La prima e più semplice
è che si tratta della storia di Babydoll
(Emily Browning), che viene rinchiusa in un
manicomio e si allea con quattro amiche per fuggire. Nel processo,
immagina che il manicomio sia un club/bordello e immagina i suoi
“balli” all’interno della fantasia del club come elaborate sequenze
di battaglia.
Alla fine Babydoll non riesce a
fuggire, ma la sua fantasia aiuta a raccontare la storia di come ha
invece fatto uscirne la sua amica Sweet Pea
(Abbie
Cornish) al suo posto. La seconda interpretazione
prevede che tutto questo sia accaduto, ma che la fantasia sia nella
testa di Sweet Pea, che immagina i suoi amici che l’hanno salvata
come grandi guerrieri in una storia epica. La terza, la più
complessa, è che quasi nulla del film sia “realmente” accaduto e
che sia tutta una fantasia che si svolge nella testa di Sweet Pea
mentre sta per essere lobotomizzata. Durante la visione del film, è
un esercizio interessante tenere a mente tutte e tre le
possibilità.
Sebbene molte delle immagini di
fantasia presenti in Sucker Punch siano
semplicemente belle da vedere, alcuni dettagli visivi hanno un
significato più profondo, tra cui la prima cosa che ci viene
mostrata nel film. Snyder apre mostrandoci la cameretta di un
bambino su un palcoscenico, per poi dissolverla nella camera da
letto di Babydoll mentre si svolge la morte di sua madre. Quando
Babydoll arriva al manicomio, vediamo un altro palcoscenico nel
“teatro”, la stanza dove la dottoressa Gorski
(Carla Gugino) incoraggia i suoi pazienti a
recitare e ad elaborare i loro traumi. È lì, seduto sul
palcoscenico su un letto che assomiglia a una versione logora di
quello di Babydoll, che vediamo per la prima volta Sweet Pea. È
anche lì che il dottor Gorski dice a Sweet Pea che ha il
controllo.
La volta successiva in cui vediamo
un palcoscenico è nella fantasia del club, e Sweet Pea si lamenta
con Gorski del fatto che il ballo in cui dovrebbe interpretare una
donna lobotomizzata ha bisogno di un intervento e dovrebbe essere
sostituito con qualcosa di più “commerciale”. Il motivo ricorrente
del palcoscenico gioca molto sul tema della performance come
salvezza, in particolare quando Babydoll “balla” per ottenere ciò
che le serve per fuggire. Ma se ci segnalasse anche che tutto
questo fa parte del controllo di Sweet Pea sul suo piccolo mondo,
compresa la sequenza di apertura nella camera da letto di Babydoll?
E se fosse Sweet Pea a rivivere il proprio trauma, mentre la
fantasia del club è Sweet Pea che sta elaborando lo stesso
trauma?
Il “mondo reale” di Sucker Punch
sembra mostrarci una sola lobotomia: quella di Babydoll, con il
preludio nei minuti iniziali del film e le conseguenze nei minuti
finali. C’è però una seconda sequenza di lobotomia all’inizio della
fantasia del club, che Sweet Pea interrompe per sostenere che una
finta lobotomia sul palco non è adatta alla “star dello
spettacolo”. Anche in questo caso, il film ci offre essenzialmente
due versioni della stessa storia. Possiamo scegliere di credere che
questa sia la storia di Babydoll, che sia stata lei a creare il
mondo fantastico e che la sua lobotomia vi ponga fine
sacrificandosi per permettere a Sweet Pea di fuggire dal manicomio,
e questa è una risposta abbastanza semplice. Ma non è l’unica.
Mostrandoci Sweet Pea che interrompe
la propria lobotomia, il film offre l’idea che lei, almeno nella
sua mente, stia cambiando il modo in cui la sua storia viene
raccontata. Invece di essere una malata di mente che va sotto i
ferri, è una guerriera che combatte per essere libera attraverso le
sequenze di battaglia, e la parrucca è un’allusione al fatto che
Babydoll in realtà non è una persona a sé stante, ma un personaggio
ribelle che Sweet Pea ha creato come meccanismo di coping
psicologico. Anche se alla fine viene comunque lobotomizzata, Sweet
Pea è “libera” perché il malvagio Blue (Oscar
Isaac) non può più raggiungere la vera lei.
Il parallelismo tra le storie di
Babydoll e Sweet Pea in Sucker Punch continua con
la rivelazione che Rocket (Jena
Malone) è la sorella di Sweet Pea, e che Sweet Pea si
trova nel club (e per estensione nel manicomio) perché ha inseguito
Rocket quando è scappata di casa. Babydoll è stata ricoverata in
manicomio dal patrigno violento e avido di denaro (Gerard
Plunkett) perché ha accidentalmente ucciso la sua
sorellina nel tentativo di salvarla, cosa che lui ha usato come
pretesto per la sua instabilità mentale. Quindi, sia Babydoll che
Sweet Pea sono arrivate al punto in cui si trovano perché hanno
avuto problemi con le loro sorelle.
Sorelle che finiscono entrambe per
perdere, dato che Rocket si sacrifica lanciandosi contro il
coltello del cuoco nel locale, salvando la vita di Sweet Pea. Nella
sequenza di apertura del film, Sweet Pea parla nella narrazione di
trovare “angeli custodi” in luoghi improbabili. In particolare, in
quella sequenza vengono tutti fuori e sono tutti diretti ad
aiutarla. Babydoll è il catalizzatore che ha scatenato tutto,
Amber (Jamie Chung) è sia l’abile
pilota nelle sequenze di fantasia che quella che la salva dal
coltello, mentre Rocket è il corpo sacrificale tra Sweet Pea e la
morte. In quel momento, diversi temi del film si scontrano e il
particolare parallelismo tra le sorelle morenti suggerisce sia che
Sweet Pea e Babydoll si capiscono a vicenda e sono destinate a
combattere insieme, sia che forse sono la stessa cosa.
Rocket, Amber e Blondie
Sucker Punch è un
film incentrato principalmente sulle personalità di Sweet Pea e
Babydoll, sia che vengano viste come due individui o come due parti
di un’unica mente. Ma che dire delle altre tre donne:
Rocket, Amber e
Blondie (Vanessa
Hudgens)? Di ognuna di loro sappiamo ben poco e alla
fine del film non abbiamo ancora imparato molto su di loro. Forse
perché sono tutte sfaccettature della personalità di Sweet Pea.
Quando recita il suo mondo su quel palcoscenico, prende i volti
familiari del manicomio e li inserisce in nuovi ruoli, compreso
quello della sorella perduta. Questo spiegherebbe anche perché la
morte di queste donne non viene menzionata dal dottor Gorski alla
fine del film: Quelle “morti” sono immaginarie.
La caduta di Blue
In un modo o nell’altro, Sweet Pea è
quindi libera alla fine di Sucker Punch. A seconda
della teoria a cui si crede, o è una persona reale che è scappata
dal manicomio ed è salita su un autobus diretto a ovest, oppure si
immagina così da qualche parte nel profondo del suo cervello dopo
essere stata lobotomizzata. In ogni caso, l’intero sforzo di fuga
ha portato alla caduta di Blue, l’inserviente corrotto. Dopo una
settimana di caos, la sua operazione clandestina ha iniziato a
perdere colpi. Da quel momento, a Gorksi è bastato dare un’occhiata
a una cartellina per smascherarlo. Così, che a farlo fosse stata
Babydoll stessa o il personaggio di Babydoll all’interno di Sweet
Pea, Blue è stato portato alla rovina.
Possiamo leggere la reazione di Blue
alla lobotomia di Babydoll in due modi: o questa nuova ragazza è
arrivata nel suo manicomio ed era così affascinante che non è
riuscito a sopportare la sua lobotomizzazione, oppure il
personaggio di Babydoll era all’interno di Sweet Pea e lui se ne è
innamorato, solo per vederselo portare via dalla lobotomia. A
Gorski urla “Queste sono le mie ragazze!”, quindi potrebbe
riferirsi a cinque ragazze nel manicomio o a cinque personalità
all’interno di un’unica ragazza. In qualsiasi modo si interpreti il
suo delirio alla fine del film, è stato così intenso che, quando è
andato a fondo, ha deciso di portare con sé qualcun altro.
In particolare, ha quasi subito
coinvolto il patrigno di Babydoll, che lo aveva corrotto in cambio
di una lobotomia all’inizio del film. Sucker Punch
non ci mostra quanto Blue sia disposto a raccontare alla polizia,
né quanto sappia realmente di ciò che è accaduto a casa di
Babydoll, ma il suo appello “Vi dirò tutto!”, unito alla
reazione nervosa che gli altri inservienti iniziano ad avere nei
suoi confronti, suggerisce che la vera vittoria delle ragazze
potrebbe essere quella di portare alla luce e porre fine a un vasto
giro di corruzione e abusi.
La spiegazione del finale di
Sucker Punch
In Sucker Punch ci
sono dunque numerosi indizi a sostegno sia dell’interpretazione che
tutto stia accadendo nella testa di una ragazza, sia
dell’interpretazione che Sweet Pea sia davvero riuscita a fuggire
fisicamente dal manicomio e sia sulla via della libertà. Anche dopo
che la ragazza è salita sull’autobus e si è allontanata nel finale,
però, Snyder stuzzica il pubblico con un ultimo indizio: mentre
l’autobus si allontana nell’inquadratura finale, passa davanti a un
cartellone pubblicitario con la scritta “Paradise Diner”. Quando Babydoll arriva al
manicomio, Blue assicura al patrigno che dopo la lobotomia
“sarà in paradiso”. Potrebbe essere una coincidenza, ma
data la famosa attenzione di Snyder per i dettagli, sembra molto
improbabile.
Se tutto questo sta accadendo nella
testa di Sweet Pea, significa che lei stessa si trova da qualche
parte nella sua mente dove è finalmente libera, diretta in Paradiso
dopo che il personaggio di Babydoll che ha creato si è sacrificato
attraverso la lobotomia. Ciò è potenzialmente rafforzato anche
dalla voce fuori campo finale, in cui Sweet Pea dichiara “hai
tutte le armi che ti servono”, suggerendo che la sua volontà
di essere libera è sempre stata dentro di lei e non il prodotto
delle altre quattro ragazze. O, forse, Sweet Pea si sta solo
ricordando della sua amica e si sta dirigendo verso il tramonto per
vivere una vita piena di paradiso in sua vece. Come detto dal
dottor Gorski, siete voi a controllare questo mondo e dunque il suo
significato.
What’s Love Got to Do With
It?, il cui titolo italiano è stato abbreviato in
What’s
Love? (qui
la nostra recensione) è una
commedia romantica che segue la storia di Zoe,
una regista che decide di trasformare il matrimonio del suo
migliore amico Kaz nel tema del suo prossimo
documentario quando scopre che lui sta per sposarsi in modo
combinato. Essendo cresciuta con un’idea specifica della ricerca
dell’amore, Zoe non riesce a capire come si possa sposare qualcuno
che non ha mai incontrato prima nella sua vita. Seguendo il viaggio
di Kaz e della sua famiglia alla ricerca di una sposa, Zoe inizia
però a scoprire che esiste un modo diverso di considerare l’amore e
il matrimonio.
Diretto da Shekhar
Kapur, il film vede la partecipazione di Lily James, Shazad Latif,
ShabanaAzmi, Emma Thompson, Sajal Aly,
Jeff Mirza e Asim Chaudhry. Con
un cast appartenente alla cultura mediorientale, la tradizionale
pakistana e la vita di una famiglia britannico-pakistana sono
dunque state rappresentate in modo autentico nel film. Ma c’è una
vera ispirazione dietro questa autenticità? In questo articolo
andiamo alla scoperta delle origini della vicenda di What’s
Love?, per stabilire se si tratta di una storia vera o di
pura invenzione.
La risposta più diretta è che no,
What’s Love? non è basato su una storia vera. È
basato sulla sceneggiatura originale scritta dalla
sceneggiatrice-produttrice del film, Jemina Khan,
che ha però avuto l’ispirazione per questa storia quando ha visto
quante persone nella sua vita erano coinvolte in matrimoni
combinati di successo e amorevoli. “Ho incontrato tutti i
personaggi di questo film in un modo o nell’altro, ed è la mia
visione di alcuni matrimoni combinati di successo, avendo idee
preconcette su come potrebbero essere; vederli da vicino, vederne
alcuni incredibilmente felici, anche tra i più giovani”, ha
dichiarato Jemina a The Hollywood Reporter.
What’s Love? porta
alla ribalta la cultura musulmana tradizionale, soprattutto quella
prevalente nel Sud-Est asiatico, e sfida i preconcetti sui
matrimoni combinati che esistono nei Paesi occidentali. A questo
proposito, Shabana Azmi ha dichiarato: “Credo
che ora che il mondo si sta restringendo e sta diventando un
“villaggio globale”, dobbiamo riconoscere che le culture devono
essere comprese nei loro termini anziché con i riflettori
dell’Occidente puntati addosso… e questo [il film] lo fa non
schierandosi, non dicendo che una è migliore dell’altra. Te le
mostra entrambe e tu puoi scegliere”.
Ciò che fa funzionare il film è poi
la chimica tra i due protagonisti, Lily James e Shazad Latif. I
due sono stati amici nella vita reale per quasi un decennio e
questo traspare anche dalla loro sintonia in scena e sullo schermo.
L’interazione tra gli altri attori è poi altrettanto naturale,
grazie all’approccio molto aperto e comunicativo del regista
Shekhar Kapur. In un’intervista rilasciata a
Deadline Hollywood, Shekhar Kapur ha rivelato che molto prima
dell’inizio delle riprese, lui e i membri del cast hanno discusso a
lungo della trama e di come volevano interpretare i loro
personaggi.
Una scena del film What’s Love?
“Ho permesso loro [al cast] di
cambiare tutto ciò che volevano e poi si crea una cosa sul set per
cui il film si evolve – si evolve nell’amore, si evolve in tutti i
tipi di emozioni umane che tutti noi proviamo continuamente.
Altrimenti non ci sarebbero emozioni umane”, ha detto il
regista. Pur essendo una storia di fantasia, dunque, What’s
Love? è molto legato alla realtà. È un’esplorazione della
famiglia e dell’identità, sia individuale che culturale. Scritto in
modo brillante, il film presenta una Gran Bretagna molto
multiculturale attraverso i suoi personaggi accattivanti. Mentre il
film inizia come una commedia romantica con le giuste note
umoristiche, la regia sfumata di Shekhar Kapur trasforma poi il
film in qualcosa di molto più emotivo e sentito.
Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV
È possibile fruire di What’s
Love? grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Apple
iTunes, Tim Vision e
Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì
12 marzo alle ore 21:30 sul canale
Rai 1.
Il remake di Biancaneve della
Disney arriverà nei cinema tra poco più di una settimana, ma il
film non riceverà il tipico trattamento da red
carpet. Secondo Variety, mentre ci sarà una
festa di pre-evento e una proiezione all’El Capitan Theatre con le
star Rachel Zegler e
Gal Gadot, nessun membro della stampa è stato invitato
ad assistere alla première. Ciò significa niente interviste e,
forse la cosa più importante per la Disney, niente domande
imbarazzanti. Il piano è che la copertura sia “limitata ai
fotografi e alla troupe“.
Sembra che questo sorprendente
cambiamento sia il risultato delle “controversie” che
circondano Biancaneve.
Per cominciare, c’è il fatto che un’attrice latina interpreterà il
personaggio del titolo, una decisione che ha incontrato reazioni
negative fin dall’inizio. Zegler, che ovviamente non meritava
nessuno degli abusi razzisti che ha subito, non è riuscita a
conquistare i fan definendo il film d’animazione del 1937 “datato”
prima di paragonare il Principe Azzurro a uno “stalker“.
Sono seguite altre reazioni negative e la Disney ha cambiato rotta
durante le estese riprese mirate ad allineare il film al cartone
animato originale (di conseguenza, i sette nani sono tornati e ora
sono in CGI).
Le controversie si estendono anche
all’attrice della Regina Cattiva Gal Gadot; mentre
Zegler ha promosso la “Palestina libera” sui social media, la sua
co-protagonista israeliana è diventata una sostenitrice schietta
del suo paese d’origine. È una questione spinosa e divisiva e su
cui molti giornalisti vorrebbero probabilmente interrogarla.
Tornando a Zegler, non è passato molto tempo da quando è stata
costretta a scusarsi dopo aver fatto delle osservazioni sulla
decisione del popolo americano di rieleggere Donald
Trump come Presidente.
Tutto quello che sappiamo su
Biancaneve
Biancaneve
è diretto da Marc Webb, regista di The Amazing Spider-Man, da una sceneggiatura
della regista di Barbie,
Greta
Gerwig e della drammaturga Erin Cressida
Wilson. Il film dovrebbe ampliare la storia del classico
d’animazione del 1937. Il film conterrà nuove canzoni di
Benj Pasek e Justin Paul (La La Land e The
Greatest Showman) e vedrà anche la star di
Wonder
Woman,
Gal Gadot nel ruolo della Regina Cattiva. Gli
attori per la maggior parte dei sette “nani” non sono stati
annunciati, ma sappiamo che Martin Klebba, che ha partecipato a
tutti i film dei Pirati dei
Caraibi, interpreterà Brontolo.
È stato inoltre confermato che il
film includerà una versione più giovane di Biancaneve, il che
suggerisce che avremo una sorta di scene di flashback che
approfondiranno le origini del personaggio principale.
L’uscita di Biancaneve nelle
sale è prevista per il 21 marzo 2025.
Hudson Thames, che
presta la voce a Peter Parker nella serie animata Il vostro amichevole Spider-Man di quartiere, ha
affrontato le reazioni negative ricevute per i commenti rilasciati
durante un’intervista durante la première della serie su Disney+.
Ecco cosa ha detto Thames a Collider
a gennaio quando gli è stato chiesto cosa pensasse della serie che
introduceva una versione nera di Norman Osborn e metteva in luce
personaggi diversi come Lonnie Lincoln, Nico
Minoru e Pearl Pangan: “Ho pensato
che fosse fantastico. Voglio dire, la mia più grande paura era che
sarebbe stato fastidioso e intelligente, e non lo è stato, e ho
pensato, ‘Sì, è fantastico, è così ben scritto’, come se sembrasse
reale. Sono il più grande di cinque ragazzi, quindi mi sento come
se sapessi cosa sta succedendo nelle loro vite e al liceo, e mi è
sembrato che rendesse giustizia a tutto questo”.
Vale la pena notare che
Hudson Thames non ha effettivamente definito lo
show “woke”… ha semplicemente detto di essere contento che non sia
sembrato “woke”. Come ci si potrebbe aspettare, questa
intervista ha causato un bel po’ di commenti negativi per Thames, e
l’attore sta ora cercando di chiarire i suoi commenti.
“Quindi, ovviamente, qualcosa che ho
detto è stato scelto apposta e utilizzato essenzialmente senza
contesto solo per creare un po’ di dramma”, racconta a Straw Hat
Goofy. “Stavamo parlando di quel breve periodo di tempo prima che
lo show uscisse, e ho notato che molti commenti online che
ricevevo, erano persone nervose o preoccupate che lo show stesse
usando argomenti di diversità e uguaglianza in modo non autentico o
disonesto”.
“Mi ha messo sulla difensiva,
come se volessi in un certo senso difendere un po’ il nostro
show”, ha continuato. “È stata una scelta di parole
davvero pessima. Quello che volevo dire è che il nostro show non
deve fare questo, non deve fare scherzi. Jeff [Trammell] ha fatto
un lavoro così brillante, secondo me, nello scrivere ciò che
sapeva. L’uguaglianza e la diversità erano già integrate nella
storia che ha scritto, e niente sembrava forzato, suppongo, quindi
stavo solo cercando di complimentarmi con la grazia con cui tutto
ciò si svolge nello show, e ironicamente, è ciò che mi ha attratto
così tanto dello show in primo luogo.”
La trama e il cast vocale di
Il Vostro Amichevole Spider-Man di quartiere
Il Vostro Amichevole
Spider-Man di quartiere segue Peter Parker nel suo
percorso per diventare un eroe, con un viaggio mai visto prima e
uno stile che celebra le radici del personaggio nei fumetti. Nella
versione originale, il ricco cast vocale comprende Hudson
Thames, Colman Domingo, Eugene Byrd, Grace Song, Zeno Robinson,
Hugh Dancy e Charlie Cox. Head writer è Jeff
Trammell e Mel Zwyer è il supervising
director. Brad Winderbaum, Kevin Feige, Louis D’Esposito,
Dana Vasquez-Eberhardt e Trammell sono gli executive
producer.
Arrivano on line le prime foto dal
set di The
Odyssey di Christopher Nolan che ci mostrano
Tom Holland in azione. Nelle nuove foto dal set del
film in Grecia (tramite SFFGazette.com) vediamo un primo sguardo al
misterioso personaggio di Holland. Non sappiamo ancora chi
interpreterà, anche se la teoria più convincente è che sarà
Telemaco, il figlio di Odisseo.
L’antico poema epico di Omero
racconta la storia di Odisseo, re di Itaca, e del suo pericoloso
viaggio di ritorno a casa dopo la guerra di Troia, esplorando temi
di eroismo, lealtà, astuzia e la lotta contro la volontà divina. Il
racconto include episodi iconici come l’incontro con il ciclope
Polifemo, le Sirene e la strega-dea Circe, avventure che culminano
con il suo ricongiungimento con la moglie Penelope.
Sebbene questo sarebbe l’adattamento
più ad alto budget del questo testo fino ad oggi, il poema è stato
precedentemente adattato nel film del 1954 Ulisse,
diretto da Mario Camerini e interpretato da
Kirk Douglas, così come nella miniserie del 1997
L’Odissea, diretta da Andrei
Konchalovsky e interpretata da Armand
Assante. Gli ultimi libri dell’Odissea sono stati anche la
fonte principale per The
Return, di Uberto Pasolini, che è
uscito in Italia all’inizio del 2025 e che vede protagonisti
Ralph Fiennes nei panni di Ulisse e Juliette Binoche in quelli di Penelope.
I dettagli sulla trama del film di
Christopher Nolan sono ad ora stati tenuti
nascosti e non è confermato quanto il regista sarà fedele all’opera
di Omero. Considerando i suoi precedenti, c’è da aspettarsi che
apporti una svolta inaspettata alla storia che già presenta tutti i
marchi di fabbrica del suo cinema, in particolare la non linearità
della narrazione. Le riprese di Odyssey dovrebbero iniziare il mese
prossimo e sarà il secondo film di Nolan per la Universal, dopo
Oppenheimer.
John Wick 5, il
film che sembrava impossibile dopo le esplosioni di John Wick:
Capitolo 4, è stato ufficialmente confermato! Il
franchise di azione e acrobazie vietato ai minori sembrava
concludersi con il quarto film, ma ora abbiamo la conferma che il
quinto film è in lavorazione.
In un evento di anteprima per la
John Wick Experience a Las Vegas, Jenefer
Brown, responsabile dei prodotti e delle esperienze
globali, ha parlato con ComicBook.com e ha confermato che il quinto
film del franchise si farà. “Questo mondo continua a crescere
ed espandersi in modi incredibili. Il prossimo, ovviamente, è
Ballerina,
che è il nostro primo film spin-off e non vediamo l’ora che venga
distribuito in tutto il mondo. Ovviamente, abbiamo annunciato che
stiamo lavorando a un quinto film di John Wick”.
Ha poi aggiunto alla conversazione:
“Stiamo sviluppando un quinto film di John Wick… [lui] potrebbe
essere [morto]. Siamo tutti col fiato sospeso in attesa di
scoprirlo”.
Questa è una bella e gradita
sorpresa, dato che lo stesso KeanuReeves ha detto
che il personaggio è morto. Infatti, queste sono state le sue
esatte parole. Ovviamente, a Hollywood, tutto può succedere,
inclusa la resurrezione di personaggi morti. Forse Reeves sta
cercando di depistare tutti, o forse lo studio sta pianificando di
continuare i film con o senza di lui, cosa che senza dubbio
sconvolgerebbe molti fan.
Alla fine di John Wick:
Capitolo 4, era abbastanza chiaro che John era morto,
anche se non abbiamo visto il corpo del personaggio messo in una
bara o sepolto. C’erano molte teorie che circolavano sul fatto che
John non fosse effettivamente morto, e alcune di queste erano
vagamente basate sul fatto che l’attenzione del cane di John fosse
stata distolta dalla sua tomba all’ultimo minuto. Forse questo
significa che John è vivo, forse questo significa che il cane stava
guardando uno scoiattolo, ma se John Wick torna sul grande schermo
per un’azione più incredibile, siamo emozionati.
John Wick 5 si farà
Il primo
John Wick è più di un semplice film su un ex assassino
la cui moglie è morta di recente e gli ha lasciato un cucciolo.
Quando quel cucciolo viene ucciso da mafiosi russi che gli rubano
anche l’auto, John cerca vendetta. In John Wick: Capitolo
2, apprendiamo che questo mondo di assassini è molto più
grande di quanto si pensasse in precedenza e la tradizione del
mondo si espande in modo esponenziale. Ciò continua in John
Wick: Capitolo 3 – Parabellum, dove John deve difendere i
suoi amici. In John Wick: Capitolo 4, le acrobazie
e il mondo sono più grandi che mai, così come il numero di
uccisioni di John.
Con la produzione destinata a
iniziare quest’anno per il prossimo capitolo della serie di
Spider-Man, la star della serie Tom Holland sembra
aver trovato una nuova co-star, una che non è “estranea” alla
popolare IP. Fonti hanno detto a Deadline che la star di
Stranger ThingsSadie Sink è pronta a unirsi al sequel di Sony
Pictures e Marvel Studios. Holland è già pronto a tornare
come Peter Parker.
Marvel e Sony non hanno rilasciato
dichiarazioni. Destin Daniel Cretton è il regista,
con Amy Pascal e il presidente della MarvelKevin Feige
come produttori.
Per quanto riguarda chi interpreterà
Sink, la teoria prevalente è che verrà presentata come il
personaggio degli X-Men Jean Grey, ma non
escludere l’idea che si presenti come un altro amato personaggio di
Spider-Man dai capelli rossi. Ciò che si sa è che il ruolo
sarà significativo dato che il film più recente,
Spider-Man: No Way Home, si è concluso con Parker
che prende la decisione di completare l’incantesimo di Doctor Strange che cancella la sua identità
dal mondo.
Rimanendo in linea con questa trama,
ci si può aspettare che i vecchi compagni di Holland abbiano ruoli
ridotti mentre i nuovi arrivati vengono aggiunti al cast, con
Sadie Sink come primo nuovo ruolo
importante.
Holland sta attualmente girando
The
Odyssey di Christopher Nolan e il
piano è che inizi a girare Spider-Man una volta terminata la
produzione del film di Nolan.
Per Sadie Sink, il ruolo arriva subito dopo aver
detto addio alla parte che ha contribuito a lanciare la sua
carriera, dato che l’ultima stagione della serie Netflix Stranger Things ha recentemente
terminato la produzione. L’ultima stagione è una delle anteprime
più attese del 2025 e andrà in onda più avanti quest’anno.
Il regista di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci
AnelliDestin Daniel
Cretton sarà al timone di Spider-Man 4,
il che significa che i fan si aspettano alcune scene d’azione
selvagge. Perez ha accennato a ciò stuzzicandoci con “Il team
di stunt/[coreografie] si sta divertendo con un po’ di roba
pre-visualizzata”.
Sembra che Marvel Studios e Sony Pictures
stiano puntando tutto sulla prossima uscita da solista
dell’arrampicamuri, che sarà un’avventura multiversale. Ciò
significa che dovremo aspettare la storia a livello di strada che
gli ultimi momenti di Spider-Man: No Way Home
apparentemente ci hanno promesso.
Spider-Man 4 è
stato ufficialmente fissato per il 31 luglio 2026, con il regista
di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci AnelliDestin Daniel Cretton alla guida di una
sceneggiatura scritta da Chris McKenna ed
Erik Sommers.
Netflix ha stretto un accordo per trasformare il
romanzo bestseller di Stephen King Cujo
in un nuovo lungometraggio. Roy Lee è il
produttore e si rivolgeranno immediatamente agli autori.
Il romanzo, pubblicato
originariamente nel 1981, è stato trasformato per la prima volta in
un thriller nel 1983 con Dee Wallace nel ruolo
di una madre disperata che vuole proteggere il figlio da un San
Bernardo di 90 chili, un tempo amichevole, che è stato morso da un
pipistrello rabbioso e si è trasformato in un segugio feroce e
calcolatore che lascia una scia di cadaveri. La mamma e suo figlio
rimangono bloccati nella sua piccola auto che non si avvia e le
loro scelte sono combattere con il segugio rabbioso di grandi
dimensioni o rischiare un colpo di calore in un’auto che si sta
surriscaldando.
King continua a essere prolifico
come sempre: Never Flinch sarà il prossimo romanzo a
essere pubblicato e sta lavorando a una terza puntata di The
Talisman, ma il suo catalogo continua a essere d’oro. L’adattamento
diretto da Osgood Perkins del racconto breve di King
The Monkey arriverà a breve in sala, e in
arrivo ci sono The Long Walk diretto da
Francis Lawrence, The Running Man
diretto da Edgar Wright con Glen
Powell, il prequel di It Welcome to Derry con la regia
di Andy Muschietti, The Institute
diretto da Jack Bender e un adattamento in serie
di Carrie con la regia di Mike
Flanagan.
Il trailer di Lilo &
Stitch, l’atteso film rivisitazione in
live-action del classico d’animazione Disney del 2002, che
debutterà nelle sale italiane il 21 maggio
2025.
Lilo &
Stitch è la storia divertente e commovente di una
ragazza hawaiana solitaria e dell’alieno fuggitivo che la aiuta a
riparare la sua famiglia distrutta. Il film è diretto dal
pluripremiato regista Dean Fleischer Camp, con la sceneggiatura di
Chris Kekaniokalani Bright e Mike Van Waes, ed è interpretato da
Sydney Elizebeth Agudong, Billy Magnussen, Tia Carrere, Hannah
Waddingham, Chris Sanders, con Courtney B. Vance, e Zach
Galifianakis, e vede il debutto di Maia Kealoha. Lilo &
Stitch è prodotto da Jonathan Eirich, p.g.a. e Dan Lin,
con Tom Peitzman, Ryan Halprin, Louie Provost, Thomas Schumacher
come produttori esecutivi.
Il terzo episodio di
Daredevil: Rinascita, “The Hollow Of His
Hand“, è disponibile in streaming su Disney+ ed è stato davvero
interessante vedere come la scena principale rimane costantemente,
per una volta, nell’aula di un tribunale.
In questo articolo, metteremo in
evidenza diverse scene chiave, esaminando cosa significano per il
futuro della prima stagione della serie Disney+.
Agente Morales
Quando Matt Murdock elenca i
poliziotti della polizia di New York che sono stati tutti salvati
da Tigre Bianca, menziona “l’agente Morales”. Deve essere il padre
di Miles, ovvero lo Spider-Man di Brooklyn, giusto? Non
necessariamente.
Nei fumetti, il padre di Miles è
solitamente Jefferson Davis. Ci sono precedenti in cui il suo nome
è stato cambiato, ad esempio nei film di Spider-Verse, e non è
affatto impossibile che il fratello del Prowler prenda il nome
della moglie su Terra-616. Da un po’ di tempo circolano voci sul
debutto di Miles nell’MCU in un imminente film di
Spider-Man. Per ora, però, lo considereremo una coincidenza.
Le nocche insanguinate del
boss
In superficie, Wilson
Fisk sembra abbracciare il suo ruolo di sindaco di New York City.
Il cattivo sta avendo difficoltà ad adattarsi alla sua nuova vita,
ma impallidisce in confronto a quanto lui e Vanessa lottano nel
loro matrimonio.
Quindi, vanno dalla consulente
matrimoniale… che è il nuovo interesse amoroso di Matt Murdock,
Heather Glenn. Fisk non sarà sicuramente felice di scoprire che il
suo nuovo terapeuta è coinvolto sentimentalmente con il diavolo di
Hell’s Kitchen.
Fondamentale, vediamo che le nocche
di Fisk sono insanguinate. Non lo vediamo mai litigare con nessuno,
quindi a chi sta dando una lezione l'”ex” boss del crimine nel suo
tempo libero? Forse all’inafferrabile Adam?
Difendendo Hector Ayala in
tribunale, Matt Murdock adotta misure drastiche per riabilitare il
nome del suo cliente rivelando al mondo che è lui il vigilante noto
come Tigre Bianca. Svelare l’identità segreta del suo cliente è
stata la mossa giusta perché contribuisce notevolmente a
riabilitare il nome di Hector. Tuttavia, Matt che si assume la
responsabilità di smascherare in pubblico un collega supereroe
opera una scelta moralmente dubbia che potrebbe rivoltarsi contro
di lui in futuro.
Ogni fan dei fumetti che legge saprà
che alla fine il Kingpin rivela al mondo l’identità segreta di
Daredevil. Potrebbe essere lo stesso destino riservato all’avvocato
nel MCU? Questo non necessariamente
prepara il terreno perché ciò accada, ma di certo apre una
porta.
Guerra tra bande di Red Hook
Bullseye nel trailer di Daredevil: Rinascita
Con il Kingpin del crimine che si
allontana dal suo impero criminale per concentrarsi sul ruolo di
sindaco, Vanessa, che ha preso il potere in sua assenza, sta
diventando sempre più frustrata, così come i criminali che in
precedenza era riuscita a tenere sotto controllo.
Sembra che una vera e propria guerra
tra bande stia per scoppiare a Red Hook, un angolo di New York che
sembra terribilmente importante in questa serie (almeno in base a
quanto spesso è stato menzionato).
Fisk sembra contento di permettere
ai suoi ex subordinati di uccidersi semplicemente a vicenda.
Nonostante ciò, qualcosa di grosso sta fermentando e c’è la
possibilità che il Kingpin abbia un piano generale di cui non siamo
ancora a conoscenza.
The Punisher
Ancora una volta,
Daredevil:
Rinascita prepara il terreno per il ritorno di The
Punisher. Altri poliziotti corrotti vengono mostrati mentre
sfoggiano tatuaggi del teschio dell’antieroe, mentre i graffiti di
Muse lo mostrano insieme alla parola “Triggered”.
Il più grande cenno a Frank Castle
si verifica quando qualcuno, e potrebbe essere The Punisher stesso
per quanto ne sappiamo, che indossa il suo teschio emerge
dall’ombra, uccidendo Tigre Bianca a sangue freddo con un
proiettile alla testa.
Sembra improbabile che Frank prenda
di mira Hector, quindi non sorprendetevi se nell’episodio della
prossima settimana il vero Punitore tornerà in gioco… probabilmente
per uno scontro con i poliziotti che si sono appropriati del suo
simbolo per i propri scopi perversi.
Mentre ci avviciniamo sempre di più
alla seconda stagione di The
Last of Us della HBO, i creatori della serie
Neil Druckmann e Craig Mazin
hanno rivelato un dettaglio che cambia le carte in tavola. Secondo
il team di sceneggiatori, la linea temporale dello show non seguirà
l’esatta struttura del videogioco The Last of Us Part II, da cui la
nuova stagione è stata tratta. Sebbene finora la serie sia rimasta
in gran parte fedele al materiale di partenza, i fan possono ora
aspettarsi alcuni cambiamenti significativi nella narrazione quando
la seconda stagione debutterà ad aprile.
Parlando con Entertainment
Weekly, Mazin ha confermato: “Certamente faremo un po’ di
confusione con il tempo come era nel materiale di partenza, ma come
ha detto Neil, abbiamo fatto un po’ di pasticci in modi che ci
sembravano appropriati per lo show. Quando dico ‘pasticciare’,
intendo dire che abbiamo determinato scientificamente e in modo
narrativo ciò che ritenevamo di maggior impatto”.
Una delle caratteristiche principali
di The Last of Us Part II è la sua narrazione non
lineare, con la storia che cambia continuamente prospettiva tra
Ellie e Abby attraverso diversi
punti nel tempo; la struttura è fondamentale per l’impatto emotivo
del gioco, in quanto sfida i giocatori a empatizzare con personaggi
che inizialmente vedevano come nemici, anche se alla fine si tratta
di una lotta per i giocatori. Tuttavia, i creatori dello show hanno
lasciato intendere che stanno ripensando a come questa struttura
possa funzionare per la televisione.
“È strano parlare di una storia
la cui struttura potrebbe essere uno spoiler”, ha ammesso
Druckmann. “Gran parte del tema del secondo gioco riguarda la
prospettiva: l’eroe di qualcuno potrebbe essere il cattivo di
qualcun altro e viceversa. Dirò solo che ci abbiamo pensato molto e
abbiamo provato diverse cose. Ci sono alcune deviazioni nella
collocazione delle cose”.
Cosa sappiamo su The Last of US – Stagione
2
In questo secondo capitolo della
serie, cinque anni dopo gli eventi della prima stagione Joel
(Pedro
Pascal) ed Ellie (Bella
Ramsey) saranno trascinati in un conflitto fra di loro
e contro un mondo persino più pericoloso e imprevedibile di quello
che si erano lasciati alle spalle.
La seconda stagione, in sette nuovi
episodi, vede di nuovo protagonisti Pascal e Ramsey nei panni,
rispettivamente, di Joel ed Ellie, insieme a Gabriel Luna che interpreta Tommy e
Rutina Wesley nel ruolo di Maria. Le già
annunciate new-entry nel cast sono invece
Kaitlyn Dever che vestirà i panni di Abby, Isabela Merced nel ruolo di Dina,
Young Mazino in quello di Jesse, Ariela
Barer interpreterà Mel, Tati Gabrielle
sarà Nora, Spencer Lord vestirà i panni di Owen,
Danny Ramirez sarà Manny e Jeffrey Wright interpreterà invece Isaac.
Catherine O’Hara è guest star della nuova
stagione.
Basata sull’acclamato franchise
videoludico sviluppato da Naughty Dog per le console PlayStation®,
“The Last of
Us” è scritta e prodotta esecutivamente da Craig Mazin
e Neil Druckmann. La serie è una co-produzione con Sony Pictures
Television ed è prodotta esecutivamente anche da Carolyn Strauss,
Jacqueline Lesko, Cecil O’Connor, Asad Qizilbash, Carter Swan ed
Evan Wells. Società di produzione: PlayStation Productions, Word
Games, Mighty Mint e Naughty Dog.
THE LAST OF US | La seconda stagione dal 14 aprile in
esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW
Apple
TV+ ha svelato il trailer di Your Friends &
Neighbors, la dramedy creata da Jonathan Tropper e
interpretata e prodotta esecutivamente da Jon
Hamm. La serie, già rinnovata per una seconda stagione,
farà il suo debutto su Apple TV+ l’11 aprile con i
primi due episodi dei nove totali, seguiti da un episodio a
settimana fino al 30 maggio.
Andrew “Coop” Cooper (Jon
Hamm) è un gestore di fondi speculativi ancora alle
prese con il suo recente divorzio che, dopo essere stato
licenziato, cade in disgrazia; per sopravvivere inizia a rubare
nelle case dei suoi vicini nel ricchissimo Westmont Village, solo
per scoprire che i segreti e gli affari nascosti dietro quelle
facciate sfarzose potrebbero essere più pericolosi di quanto abbia
mai immaginato.
Oltre ad Hamm, la
serie è interpretata anche da Amanda Peet, Olivia Munn,
Hoon Lee, Mark Tallman, Lena Hall, Aimee Carrero, Eunice Bae,
Isabel Marie Gravitt e Donovan Colan.
Prodotta da Apple Studios e da Tropper Ink, la serie è creata
dall’autore di bestseller Jonathan Tropper, che
ricopre il ruolo di showrunner e produttore esecutivo nell’ambito
del suo accordo con Apple TV+. Inoltre,
Jon Hamm è produttore esecutivo insieme a
Connie Tavel e Craig Gillespie qui anche alla
regia degli episodi 101-102. Gli altri episodi sono diretti da
Stephanie Laing, Greg Yaitanes e Tropper.
Apple TV+ offre serie drammatiche
e commedie avvincenti e di qualità, lungometraggi, documentari
innovativi e intrattenimento per bambini e famiglie, ed è
disponibile per la visione su tutti i tuoi schermi preferiti. Dopo
il suo lancio il 1° novembre 2019, Apple TV+ è diventato il primo
servizio di streaming completamente originale a essere lanciato in
tutto il mondo, ha presentato in anteprima più successi originali e
ha ricevuto riconoscimenti più velocemente di qualsiasi altro
servizio di streaming. Ad oggi, i film, i documentari e le serie
originali Apple sono stati premiati con 553 vittorie e 2.562
nomination ai premi, tra cui la commedia pluripremiata agli Emmy
“Ted Lasso” e lo storico Oscar come Miglior film a
“CODA”.
Ecco il nuovo
trailer ufficiale di A Working Man, il nuovo
film diretto da David Ayer, e da lui scritto
assieme a Sylvester Stallone. Adattamento del
romanzo di Chuck Dixon del 2014 intitolato “Levon’s Trade”, il film
vede Jason Statham nei panni del protagonista Levon
Cade. Con lui nel cast Michael Peña, David Harbour, Jason
Flemyng e Arianna Rivas nei panni di
Jenny.
Il film sarà distribuito
nelle sale italiane da Warner Bros. Pictures a partire dal 10
aprile 2025.
Diretto da David
Ayer, il nuovo film segna un’altra collaborazione tra Ayer
e Statham dopo The
Beekeeper, che è stato un successo a sorpresa all’inizio
del 2024. A Working Man vede Statham nei panni di Levon
Cade, un ex soldato dei Black Ops che ha abbandonato le sue
abitudini violente per una vita da operaio edile. Tuttavia, quando
la figlia del suo capo viene rapita, l’uomo si mette in viaggio per
salvarla, scoprendo la corruzione ad ogni angolo.
È
disponibile online il trailer ufficiale di 30 Notti con il mio Ex, la
nuova commedia diretta da Guido Chiesa, con
Edoardo Leo,
Micaela Ramazzotti, Gloria Harvey, Claudio Colica e Francesca
Valtorta, e la partecipazione di Beatrice Arnera, Andrea Pisani e Anna
Bonaiuto. Il film è una produzione PiperFilm e Colorado
Film, in collaborazione con Netflix.
La trama di 30
Notti con il mio Ex
Bruno, padre single di
un’adolescente, si trova costretto a ospitare in casa per un mese
la sua ex Terry, appena uscita da un lungo percorso di recupero
emotivo. Sono solo 30 notti del resto, potranno mai cambiare
tutto?
Da oggi, Apple TV+
è disponibile tramite Prime
Video in Italia con un abbonamento aggiuntivo al
prezzo di € 9,99 al mese. I clienti Prime che si abbonano ad
Apple
TV+ attraverso Prime Video avranno accesso a intrattenimento
premium, come ai pluripremiati titoli di successo Scissione, Silo,
See, Hijack: Sette ore in alta quota, The Morning Show, Slow
Horses, Presunto innocente, Ted Lasso, Berlino: codice rosso, Dov’è
Wanda? e Amare da morire (A muerte) oltre ai film di
fama mondiale Wolfs – Lupi solitari, The Instigators, Misteri
dal profondo e molti altri, insieme a eventi sportivi della
Major League Soccer e della Major League Baseball. Dopo il lancio
negli Stati Uniti a ottobre, Apple TV+ è ora disponibile anche in
Italia, Germania e Spagna tramite Prime Video con un abbonamento
aggiuntivo.
“Siamo felici di poter lanciare
Apple TV+ su Prime Video in Italia, Germania e Spagna, offrendo ai
clienti Prime Video una selezione ancora più ampia di programmi e
film, il tutto in un’unica app”, ha affermato Kelly Day, Vice
President of International, Prime Video.
Apple TV+ arriva su Prime
Video
“Gli spettatori negli Stati
Uniti hanno apprezzato la possibilità di abbonarsi ad Apple TV+ su
Prime Video e siamo lieti di estendere questa offerta in Italia,
Germania e Spagna”, ha dichiarato Eddy Cue, SVP of Services di
Apple. “Vogliamo rendere Apple TV+ e il suo catalogo di serie e
film pluripremiati, dei più grandi storyteller del mondo,
disponibile al pubblico globale”.
Apple TV+ si unisce alla vasta gamma
di opzioni di abbonamento aggiuntive di Prime Video come Infinity
Selection, Paramount+, MGM+, Discovery+ Intrattenimento e
molti altri, che sono disponibili per i clienti insieme agli Amazon
MGM Originals tra cui Clarkson’s Farm, The Rig e The
Devil’s Hour, ai film e alle serie da acquistare o noleggiare,
allo sport in diretta della UEFA Champions League, e ai contenuti
gratuiti supportati da pubblicità. I clienti possono
personalizzare senza problemi la propria esperienza di streaming,
tutto direttamente su Prime Video, con un unico pagamento e in una
sola e comoda app, disponibile su migliaia di dispositivi.
Ad oggi, i film, i
documentari e le serie Apple Original, tra cui Ted Lasso,
commedia vincitrice di numerosi Emmy Award, e CODA – I segni
del cuore, storico premio Oscar come miglior film, hanno
ottenuto 553 riconoscimenti e 2.557 nomination a premi, e non è
finita qui. I clienti Prime potranno abbonarsi ad Apple TV+ senza
dover scaricare altre app oltre a Prime Video. L’abbonamento può
essere annullato in qualsiasi momento.
La
seconda edizione diC-MOVIE Film
Festival, manifestazione
organizzata da Kitchenfilm con la direzione artistica della regista
e distributriceEmanuelaPiovano, apre le porte al pubblico nel cuore di Rimini
dal 13 al 15 marzo 2025, con un ricco programma pieno di incontri,
proiezioni, e momenti di dibattito.
C-MOVIE ha esordito come una rassegna
interamente dedicata al femminile, con la volontà di offrire spunti
di riflessione attraverso il cinema. Anche quest’anno l’evento
intende esplorare la contemporaneità, partendo da tre concetti
fondamentali che ne definiscono il nome:Cinema, Corpi,
Convivenze. Nelle tre giornate
di appuntamenti a Rimini, la Cineteca e il Cinema Fulgor
ospiteranno anteprime, incontri, testimonianze e dibattiti, per
riflettere su alcuni temi cardine della nostra
contemporaneità.
Nella
giornata di apertura di giovedì 13 marzo, C-MOVIE dedicherà un
omaggio aDiana Karenne, grande diva del cinema muto. Presso il Cinema
Fulgor di Rimini (ore 18.00) il pubblico potrà assistere alla
proiezione diRedenzione, in collaborazione con Cineteca Milano, film
del 1920 di Carmine Gallone in cui Diana Karenne interpreta Maria
Maddalena e, a seguire sarà proiettato un estratto deIl fiacre n°13di
Alberto Capozzi, una delle più importanti serie del cinema muto
italiano, restaurato nel 2002 da Cineteca Milano, in cui la diva
appare in un inaspettato cameo che C-MOVIE presenterà al pubblico
di Rimini. In apertura, un incontro con l’autriceMelania
G. Mazzuccoche presenterà il
suo libroSilenzio, Le
sette vite di Diana Karenne, romanzo dedicato edito da Einaudi alla figura
di questa diva così enigmatica.
Ad
inaugurare il ciclo di proiezioni serali, presso laCineteca di Rimini(ore
21.00) saràThe brink of dreamsdi Ayman El Amir e Nada Riyadh (2024),
documentario girato nel corso di 4 anni ambientato in un villaggio
nel sud dell’Egitto con protagoniste un gruppo di ragazze che
sfidano le rigide convenzioni sociali del paese fondando una
compagnia teatrale di strada tutta al femminile.
Venerdì 14 marzolaCineteca di Riminisarà il cuore pulsante della giornata di
incontri e proiezioni, a partire dalla mattina (ore 10.30), con la
proiezione, alla presenza della regista Giovanna Gagliardo del
filmIl mestiere di
vivere(2024),
ricostruzione della figura di Cesare Pavese attraverso materiali di
repertorio. Gagliardo sarà protagonista anche nel pomeriggio (ore
15.00) con la proiezione del suo filmVia degli specchi(1983).
Si
entra nel vivo anche del tema delle “coppie”, sorta di fil rouge
che guida l’edizione di C-MOVIE 2025, con la proiezione diVita segretadi Maria Capassodi Salvatore Piscicelli, alla
presenza della sceneggiatriceCarla
Apuzzo, pellicola del 2019 che
vede protagonista Luisa Ranieri nei panni di una madre vedova
disposta a tutto per la propria famiglia.
Seguirà un incontro tra la sceneggiatrice e
Silvana Silvestri dedicato proprio al cinema di Salvatore
Piscicelli, uno dei maestri più appartati ma influenti del nostro
cinema.Alle 18.30, sarà
invece la volta della “coppia critica” formata daMariuccia CiottaeRoberto Silvestri,giornalisti e critici cinematografici, che
parleranno della loro speciale “convivenza” anche di scrittori a
quattro mani, in un dialogo che ruota intorno all’autore “feticcio”
Clint Eastwood.
A
chiudere la seconda giornata di programmazione (ore 21.00),
l’anteprima italiana del filmOlegdi Juris Kursietis, racconto sulle
difficoltà che il lettone Oleg sarà costretto ad affrontare dopo il
suo arrivo a Bruxelles. C-MOVIE chiuderà con un’ultima, ricchissima,
giornata di programmazione sabato 15 marzo.
La
matinée (ore 10.30), presso la Cineteca di Rimini, sarà dedicata a
un focus sul cinema d’animazione della Golden Age americana, in un
incontro che vede protagonistiLuca
Raffaelli, uno dei maggiori
esperti italiani del fumetto e dell’animazione eMariuccia Ciottain dialogo
conLorenzo Pulito,
giovane collezionista.
Le
proiezioni dell’ultima giornata di festival inizieranno dalle ore
15.00 conPer amor vostro(2015), alla presenza del registaGiuseppe Gaudino, pellicola
per cui la protagonista Valeria Golino ha conquistato la Coppa
Volpi per la miglior interpretazione femminile a Venezia
72.
Gaudino, insieme alla sceneggiatrice del
filmIsabella Sandri,
dialogherà con Daniela Persico, direttrice artistica del Bellaria
Film Festival, che nell’occasione presenterà il suo ultimo
libroControcampo italiano – Cinque registi per
immaginare un paese, volume
che ripercorre la cinematografia dei registi Paolo Benvenuti,
Antonio Capuano, Franco Maresco, Corso Salani, e li stessi Gaudino
e Sandri. Isabella
Sandri presenterà poi al pubblico di C-MOVIE (ore 17.00, Cineteca
di Rimini) anche il suo film da registaUn confine
incerto, indagine tra la
Foresta Nera e Roma.
Attesissima ospite della seconda edizione di
C-MOVIE l’attriceBarbara Bouchet, icona del nostro cinema, amatissima star della
commedia negli anni ‘70 e ‘80 e più recentemente musa per Quentin
Tarantino, che presenterà in anteprima le prime immagini
dell’ultimo film di Emanuela Piovano,Finale
allegro, di cui è
protagonista. La carriera di Barbara Bouchet sarà inoltre celebrata
con la proiezione diL’anatra all’arancia(ore 19.00 Cineteca di Rimini),
commedia diretta da Luciano Salce con Ugo Tognazzi e Monica Vitti
protagonisti.
Prima
della proiezione, Barbara Bouchet sarà in dialogo con la
scrittriceCristina Borsatti, autrice anche di un libro dedicato alla
carriera di Monica Vitti e con la giornalistaElizabeth
Missland.
La
chiusura della seconda edizione di C-MOVIE è affidata all’anteprima
italiana diThe Sower,
alla presenza della regista Marine Francen (ore 21.30, Cineteca di
Rimini), potente dramma storico ambientato in un villaggio nella
Francia del 1852, che esplora temi di resistenza, speranza e
solidarietà femminile, anche nelle circostanze più
difficili.
Mare
Fuori 5 deve gestire
un finale di stagione della stagione precedente che ha lasciato
tutti con il fiato sospeso, ancora più di quello
sparo nel buio che aveva chiuso invece il terzo ciclo.
Rosa Ricci lascia Carmine Di
Salvo all’altare, il matrimonio tra le due grandi famiglie
come promessa di pace non si celebra, mentre Edoardo
Conte trova la sua morte per mano sconosciuta sul fondo
della cripta dei Ricci, tra la bara di Ciro e
quella di Don Salvatore, che proprio lui aveva a
sua volta ucciso.
“Voglio che tu sappia che sei l’unico che sia riuscito a vedere la
luce in me. Sei puro, sei luce ed esplodi come un vulcano ogni
volta che ami. Per salvarti ti sei aggrappato alla cosa più bella
che esista: l’amore. E io non sono quella cosa bianca
limpida che pensavi tu. Io
sono rossa e nera, sono passione e vendetta.Mi hai insegnato che l’amore salva e io ti ho salvato
dall’unica cosa che ti poteva uccidere: da me.” Con queste
parole di addio, Rosa giustifica il suo addio all’amore e a una
vita normale, quella che è quasi una poesia liquida in apertura la
scelta di Rosa. E Carmine diventa un ricordo… per ora.
Un’alleanza al femminile
per Mare Fuori 5
La giovane vuole ora prendere le redini del regno criminale
ereditato dal padre e si rende subito conto che Carmela, moglie e
vedova di Edoardo, è l’unica alleata che le resta. Entrambe hanno
fatto qualcosa per ferire l’altra, ma perdonarsi e fare squadra
sembra l’unico modo per sopravvivere contro Donna Wanda Di
Salvo.
Il loro scopo è ovviamente
riprendere possesso delle piazze di spaccio, ma anche scoprire chi
ha ucciso Edoardo. Come spesso accade nella serie, la risposta
arriva dall’interno dell’IPM, dove nuovi sconvolgimenti sono pronti
ad avvenire per portare scompiglio nel delicato equilibrio
all’interno della struttura. Simone (Alfonso
Capuozzo) e Tommaso (Manuele Velo) di
Napoli, e Samuele (Francesco Alessandro Luciani) e
Federico (Francesco Di Tullio), di Milano,
arrivano a turbare le sorti dei protagonisti, in particolare i due
ragazzi del nord, che si rivelano spregiudicati e
violenti. Completano il cast Elisa Tonelli e
Rebecca Mogavero, rispettivamente nei ruoli di
Sonia e Marta, che nella prima parte della serie non hanno ancora
avuto un ruolo importante ma che, lo immaginiamo, verranno
raccontate meglio nella seconda parte.
Mare Fuori 5 – new entry nel cast – Foto di Sabrina
Cirillo
Volti vecchi e nuovi
Il mondo esterno all’IPM porta nel
flusso del racconto di Mare Fuori 5 anche Assunta, madre di Rosa e
Ciro, creduta morta perché così aveva dichiarato Don Salvatore, e
che il pubblico sa essere viva, vegeta e libera dalla quarta
stagione, dove si scopre che è stata aiutata da Ciro a rimettersi
in sesto dopo che il marito l’aveva fatta rinchiudere in un
ospedale psichiatrico. La donna vorrebbe riallacciare i rapporti
con la figlia, visto che era presente al suo non-matrimonio? Lo
scopriremo…
Tornano ovviamente tutti i volti
noti e amati della serie: Pino, Cardiotrap, Mimmo, Cucciolo e
Micciarella, Milos, Dobermann, Silvia, Alina, ma anche gli adulti
Massimo, Sofia, Beppe con le loro storie, i loro drammi e le loro
aspirazioni.
Messo da parte il grande dramma
romantico di Rosa e Carmine, Mare Fuori 5 torna a raccontare storie
di violenza, soldi, vendetta e difficoltà, riportando la serie alle
sue origini, e relegando ai margini del racconto l’aspetto
soapoperistico che tanto aveva fatto innamorare il pubblico. Ogni
personaggio è chiamato verso la salvezza, ma questa non arriverà
per tutti, come si scopre man mano che gli episodi vanno avanti. Il
ritorno alle origini con la centralità di determinati temi però non
corrisponde alla replica di quello che era il tono delle prime
stagioni, in cui c’era una forte aspirazione alla speranza e al
cambiamento per i giovani protagonisti. Quel mare fuori
era davvero una metafora radicata anche nel modo di raccontare le
aspirazioni di ciascuno.
Mare Fuori 5 la
speranza è bandita
In Mare Fuori
5 la speranza è bandita. Rosa, emblema “romantica”
della quarta stagione, diventa qui un oscuro angelo di vendetta,
sopraffatta dai compiti oscuri che ha scelto di ereditare.
Ludovico Di Martino, che prende il posto di Ivan
Silvestrini alla direzione degli episodi, cambia ancora una
volta le carte in tavola e preferisce una regia presente, invasiva,
drammatica, quasi solenne, così come sono solenni le minacce, le
frasi stentoree e le parole dei protagonisti. Il risultato è un
tono artefatto che in qualche modo strano trova comunque la sua
armonia, perché più che empatia genera distacco dalle disavventure
che guardiamo sullo schermo.
Non sappiamo dove ci porterà la
seconda parte di stagione di Mare Fuori
5, ma senza dubbio si tratta di un cammino oscuro, in
cui il confine tra bene e male verrà oltrepassato e confuso più
volte.
Mentre si prepara
l’undicesima volta del Arf! Festival, è stato
annunciato che il poster della prossima Edizione (1.1 – The Comics
Jubilee) è firmato da Davide Toffolo, Fumettista,
chitarrista, cantautore, frontman della rockband Tre Allegri
Ragazzi Morti.
“Se guardi bene lì in mezzo,
nascosto, c’è un editore che prova a catturare degli autori
indomabili.” Così Toffolo autografa la sua opera che rivestirà
le pareti dell’ex Mattatoio di Testaccio, dal 23 al 25 maggio
2025.
L’undicesima edizione di
“ARF! – Festival di Storie, Segni & Disegni”si terrà a
Roma dal 23 al 25 maggio 2025 negli
spazi del Mattatoio La Pelanda e della Città dell’Altra
Economia.
Completando la storia Horn of Valere
dello show, il finale della seconda stagione di La ruota del tempo ha preparato il
capitolo successivo della saga di Dragon Reborn. Dopo diversi
episodi di preparazione per la resa dei conti finale a Falme con i
Seanchan, la seconda stagione di La ruota del tempo ha finalmente
portato a compimento la trama, dando seguito a più linee narrative
e adattando momenti chiave dei libri.
Riprendendo da dove si era
interrotto l’episodio 7, il finale della seconda stagione
diLa ruota del tempo ha visto i
personaggi principali entrare in una guerra totale tra i Seanchan e
i Mantelli Bianchi. Fortunatamente, i protagonisti ne sono usciti
vincitori, con Rand che ha ucciso sia Lord Turak che Ishamael. Con
pesanti perdite, la battaglia è culminata con la proclamazione di
Rand come Dragon Reborn davanti al popolo di Falme. Di conseguenza,
il palcoscenico è pronto per la terza stagione della serie, che è sulla strada per
adattare un libro diverso nella serie fantasy di Robert
Jordan.
Il finale della seconda
stagione uccide sei personaggi dei libri
La conclusione dell’arco narrativo
del Corno di Valere ha coinciso con la morte di sei personaggi dei
libri di Robert Jordan: Ishamael, High Lord Turak, Ingtar Shinowa,
Renna, Geofram Bornhald e Hopper. In alcuni casi, queste morti
erano prevedibili: in The Great Hunt, il libro che
costituisce la base della seconda stagione, Ingtar, Geofram e Turak
muoiono durante il combattimento finale. Ingtar si sacrifica per
salvare i suoi amici, Geofram cade combattendo i Seanchan e Turak
perde la vita in un duello con Rand al’Thor. Tutte e tre le morti
sono presenti nella serie, con la differenza più significativa che
Geofram, invece di essere ucciso dai Seanchan, viene ucciso da
Perrin Aybara.
Sebbene la morte di Ingtar somigli a
quella nei libri, le motivazioni sembrano diverse. Nel romanzo,
Ingtar si rivela essere un Darkfriend che ha tradito
segretamente i suoi compagni. Sopraffatto dal senso di colpa, cerca
la redenzione sacrificandosi nella battaglia finale. La serie TV ha
accennato a questa possibilità quando Ingtar suggerisce a Perrin
che Padan Fain potrebbe avere buone ragioni per servire il
Tenebroso, ma questa connessione non viene mai confermata
apertamente. Ingtar muore invece ispirato dal discorso di
Loial.
Per quanto riguarda Renna, nei libri
sopravvive fino al decimo volume (Crossroads of Twilight),
ma essendo un personaggio secondario, la sua morte per mano di
Egwene al’Vere non sorprende. Diverso è il caso di Hopper: nei
libri, il lupo continua a viaggiare con Perrin per molto tempo,
mentre nella serie viene ucciso, fornendo a Perrin una motivazione
per uccidere Geofram.
Un’altra morte significativa è
quella di Ishamael, che nei libri sopravvive fino al terzo volume,
The Dragon Reborn, dove affronta Rand nella Stone of Tear.
Nella serie di Amazon, questa epica rivincita è stata
eliminata.
The Seanchan Empire, Loial played by Hammed Animashaun, The Dark
One played by Fares Fares
Mat suona il Corno di
Valere, aprendo nuove possibilità narrative
Uno degli eventi più cruciali di
The Great Hunt è il suono del Corno di Valere. Mat che lo
usa a Falme è uno dei momenti più importanti del suo personaggio
nei libri, rendendolo un punto culminante del finale della seconda
stagione. L’attivazione del Corno richiama gli Eroi del Corno,
spiriti di leggendari guerrieri defunti.
La serie introduce una novità: Uno
Nomesta, morto all’inizio della seconda stagione, è diventato uno
degli Eroi del Corno. Gli Eroi scompaiono dopo la battaglia, ma è
improbabile che sia l’ultima volta che verranno evocati. Secondo la
profezia, essi risponderanno alla chiamata del Drago Rinato
nell’Ultima Battaglia. Inoltre, nella serie TV, gli Eroi
riconoscono Mat, suggerendo un legame profondo tra lui e le sue
vite passate, il che potrebbe diventare rilevante nelle stagioni
future.
La seconda stagione
realizza una parte chiave della profezia del Drago
Rinato
Per tutta la seconda stagione, si è
parlato della proclamazione di Rand come Drago Rinato, con la
profezia che lo descrive come “bandierato attraverso il cielo in
fiamme”. Questo evento è cruciale nel finale di The Great
Hunt ed era inevitabile che accadesse nella serie. Nei libri,
Rand combatte Ishamael tra le nuvole, con la gente di Falme che lo
osserva con stupore. Nella serie, invece, Rand lo uccide in un solo
colpo in cima a una torre. Per rappresentare il fuoco menzionato
nella profezia, la serie fa sì che Moiraine Damodred crei un drago
di fiamme, simboleggiando il ritorno del Drago.
Un altro dettaglio legato alla
profezia è la mano di Rand. Nei libri, il Drago Rinato deve essere
marchiato due volte dall’”airone”. La serie adatta questo elemento
mostrando il simbolo dell’airone bruciato sulla sua mano,
rispettando così metà della profezia.
Il futuro dei personaggi
principali di La Ruota del Tempo
Il finale della seconda stagione
allinea la serie al secondo libro, suggerendo che la trama del
terzo, The Dragon Reborn, sarà trattata nella prossima
stagione. Tuttavia, è stato confermato che la terza stagione si
concentrerà sul quarto libro, The Shadow Rising. Ciò
significa che alcuni archi narrativi del terzo libro potrebbero
essere saltati o combinati con quelli del quarto.
Aviendha ha riconosciuto Rand come
il Car’a’carn, segnalando che la trama degli Aiel sarà
centrale nella terza stagione. Nei libri, questo incontro porta
Rand, Moiraine, Lan, Mat, Egwene e Aviendha a un viaggio nelle
Terre Desolate degli Aiel. Inoltre, The Shadow Rising
divide i personaggi: Perrin e Loial tornano ai Due Fiumi, mentre
Nynaeve ed Elayne si recano a Tanchico. Tuttavia, nella serie, il
loro addestramento da Aes Sedai è ancora agli inizi, quindi
potrebbero tornare alla Torre Bianca prima di partire per la loro
missione.
Moghedien e gli altri
Reietti diventano i nuovi antagonisti
Con Ishamael fuori dai giochi,
La ruota del tempo introduce
un nuovo grande antagonista: Moghedien. Lanfear l’aveva già
menzionata come la più pericolosa tra i Reietti, e la sua comparsa
nel finale della seconda stagione lo conferma. Inoltre, prima di
morire, Ishamael ha liberato tutti i Reietti, il che significa che
Rand e i suoi alleati dovranno affrontare molte più minacce nella
terza stagione.
La scena finale suggerisce che
Moghedien sarà un nemico estremamente pericoloso. La sua maestria
nel Tel’aran’rhiod, il Mondo dei Sogni, supera persino quella di
Lanfear, rendendola una delle avversarie più letali per i
protagonisti nella prossima stagione.
La
prima stagione di La ruota del tempo
di Amazon si è conclusa in modo spettacolare, con gli eroi che
hanno erroneamente creduto che l’Oscuro fosse stato sconfitto.
“La Ruota del Tempo gira, e le Ere vanno e
vengono, lasciando ricordi che diventano leggenda. La leggenda
svanisce nel mito, e persino il mito viene dimenticato quando l’Era
che gli ha dato vita torna.” Con queste parole, l’autore
fantasy Robert Jordan ha accolto i lettori in
quello che sarebbe diventato uno dei mondi fantasy più sviluppati
di tutti i tempi. A lungo considerato impossibile da adattare per
il piccolo schermo, La ruota del tempo è ora diventato
una serie TV su Prime.
La prima stagione di La ruota del tempo ha visto Moiraine,
una delle Aes Sedai, le streghe del mondo di Jordan, visitare il
piccolo villaggio rurale di Two Rivers. Lì, ha scoperto cinque
ta’veren, persone centrali nella Rete del Destino, che influenzano
il mondo che li circonda. Credeva che uno di loro fosse il Drago
Rinato, il campione destinato a opporsi all’Oscuro, la versione del
franchise del Diavolo. Disperata per innescare prematuramente
l’Ultima Battaglia prima che l’Oscuro potesse riprendere le forze,
Moiraine portò i due ai margini della Piaga. Dopo aver identificato
con successo Rand al’Thor come il Drago, lo portò ad affrontare
l’Oscuro.
La stagione 1, episodio 8 di
La ruota del tempo segue un formato
fantasy abbastanza tradizionale. Divide la sua attenzione tra due
eventi: il confronto mistico tra Rand e l’Oscuro all’Occhio del
Mondo e un’invasione Trolloc a Tarwin’s Gap. Come è comune nelle
opere fantasy, la battaglia magica è davvero la chiave di tutto ciò
che accade, con la guerra vera e propria, completa del massacro di
migliaia di persone, che funge da trama secondaria. Ma cosa
significa tutto ciò?
Lews Therin Telamon, la spiegazione
dell’ultimo Drago Rinato
La storia di La ruota del tempo inizia 3.000 anni
fa, quando l’ultimo Drago Rinato, Lews Therin Telamon, pose fine a
un ciclo della Ruota. Credeva di essere abbastanza potente da
incatenare l’Oscuro e portò con sé un esercito di Canalizzatori
maschi. Le Aes Sedai del suo tempo si rifiutarono di supportarlo
nella sua impresa, trattenendo invece il tempo per riparare il
mondo che credevano avrebbe distrutto nella sua Ultima Battaglia
contro l’Oscuro.
Senza la loro presenza al suo
fianco, Lews Therin Telamon ebbe solo un successo parziale;
affrontò l’Oscuro all’Occhio del Mondo, legandolo con sigilli di un
minerale quasi indistruttibile chiamato cuendillar. Ma la vittoria
ebbe un prezzo, con l’Oscuro che toccò l’Unico Potere e corruppe
saidin, la sua metà maschile. Da quel giorno in poi, qualsiasi uomo
che avesse esercitato l’Unico Potere era destinato a impazzire,
come apprese Lews Therin Telamon quando tornò a casa e massacrò
tutti coloro che amava.
Cosa è successo all’Oscuro?
È morto?
Moiraine portò Rand al’Thor
all’Occhio del Mondo nella speranza che ripetesse il processo e
legasse nuovamente l’Oscuro. Sperava che questo ciclo della storia
si concludesse con l’Ultima Battaglia prevenuta, ma in realtà si
rivelò estremamente ingenua. L’Oscuro era da tempo consapevole del
potere che si agitava nei Due Fiumi, e il suo agente Padan Fain
aveva osservato la crescita dei cinque ta’veren. Non sembra aver
creduto che Rand fosse il Drago Rinato—non è chiaro quale dei
cinque ta’veren considerasse il candidato più probabile—ma sapeva
che un confronto prematuro con il Drago non avrebbe portato alla
sua sconfitta.
Inizialmente, Moiraine pensava che
Rand avesse sconfitto l’Oscuro, ma aveva completamente sbagliato i
calcoli. Quella non era l’Ultima Battaglia, bensì la prima, con
l’Oscuro che manipolava gli eventi per guadagnare maggiore libertà
e identificare il suo vero avversario nel Drago Rinato.
Il miglior paragone si può fare con
Harry Potter e la pietra filosofale di J.K. Rowling, che culmina in un’apparente
vittoria di Harry, ma in realtà segna solo il primo faccia a faccia
tra lui e Voldemort da quando era bambino. Il confronto non è
perfetto, ma regge: Rand si è rifiutato di cedere all’influenza
dell’Oscuro, ma ciò non significa che la minaccia sia stata
eliminata. L’Oscuro è ancora là fuori, dispone di innumerevoli
agenti ed è incredibilmente potente.
Cuendillar: il significato della
roccia di Moiraine per l’Oscuro
Moiraine si rese conto di questa
verità osservando il sigillo di cuendillar all’Occhio del Mondo. In
La Ruota del Tempo, il cuendillar, noto anche come pietra
del cuore, è un minerale raro forgiato dagli stregoni durante
l’ultimo ciclo della storia. È quasi indistruttibile e assorbe
qualsiasi forza che tenti di romperlo. I sigilli della prigione
dell’Oscuro erano fatti proprio di cuendillar per trattenerlo.
Tuttavia, il cuendillar può essere distrutto dal Vero Potere, e
quando Rand canalizzò attraverso il sa’angreal, liberò una quantità
di energia sufficiente a rompere un sigillo.
Supponendo che la serie La Ruota
del Tempo segua lo stesso schema dei libri, esistono altri
sigilli sparsi nel mondo, e anche loro stanno iniziando a
cedere.
Come Nynaeve potrebbe aiutare
Moiraine nella seconda stagione
Il finale della prima stagione di
La Ruota del Tempo si discosta significativamente dai
libri, incorporando elementi tratti da romanzi successivi. Uno di
questi è la perdita di Moiraine dell’accesso all’Unico Potere;
nella serie Amazon Prime, è l’Oscuro stesso a privarla della sua
capacità di esercitarlo. Questo elemento sarà sicuramente una parte
cruciale della seconda stagione, che presumibilmente esplorerà la
lotta di Lan per affrontare la rottura del suo Legame del Custode.
È possibile che scelga di legarsi a Nynaeve, dato che tra loro sta
nascendo un sentimento e nei libri finiscono effettivamente per
legarsi.
Nynaeve ed Egwene sono entrambe
incredibilmente potenti e potrebbero riuscire nell’impossibile,
aiutando Moiraine a riottenere l’accesso all’Unico Potere. I limiti
delle loro capacità sembrano inesistenti, considerando che Egwene è
persino riuscita a riportare Nynaeve in vita. In alternativa, la
serie potrebbe seguire i libri e far sì che Moiraine recuperi il
suo potere grazie a un potente braccialetto angreal, che la
renderebbe ancora più forte di prima.
Cosa succederà ai
personaggi principali di La Ruota del Tempo?
La prima stagione di La Ruota
del Tempo ha accelerato notevolmente la trama, modificando
diversi aspetti della storia originale di Robert Jordan per
costruire una conclusione soddisfacente. Il finale compie un
ulteriore passo avanti, incorporando elementi narrativi tratti da
libri successivi, il che rende difficile prevedere con esattezza il
futuro dei personaggi.
Tuttavia, sembra chiaro che Egwene e
Nynaeve arriveranno alla Torre Bianca e si troveranno coinvolte
nella politica delle Aes Sedai, mentre è probabile che Liandrin
venga smascherata come Amica delle Tenebre. Nel frattempo, i tre
ta’veren maschi continueranno i loro archi narrativi: Rand dovrà
affrontare la Follia che lo minaccia dopo aver attinto a Saidin,
mentre Perrin e Mat dovranno confrontarsi con i loro demoni
personali.
Le principali differenze tra i
libri e il finale della prima stagione
La prima stagione di La Ruota
del Tempo si discosta in diversi modi dai libri, in
particolare per quanto riguarda la comprensione di Moiraine
dell’Occhio del Mondo. Nel romanzo di Jordan, l’Occhio è una pozza
di Saidin puro e incorrotto, creata dalle Aes Sedai alla fine
dell’ultimo ciclo della storia. L’intenzione era che il Drago
Rinato potesse attingervi senza dover usare Saidin contaminato,
evitando così il rischio della Follia.
Questa differenza ha portato a un
cambiamento nel confronto tra Rand e l’Oscuro nella serie Amazon:
nei libri, Rand canalizza l’Unico Potere per distruggere un
esercito di Trolloc, mentre Egwene e Nynaeve, sebbene potenti, non
hanno un ruolo così spettacolare. Nella serie, invece, i cinque
abitanti di Emond’s Field sono dispersi e partecipano alla
battaglia in modo diverso.
In generale, l’adattamento rimane
fedele ai temi e alle idee centrali dei libri di Robert Jordan, ma
prende molte libertà con i dettagli. Questo ha portato a reazioni
contrastanti tra i fan, alcuni dei quali sono rimasti spiazzati
dalle modifiche. L’integrazione di elementi narrativi da libri
successivi, come la perdita dell’Unico Potere da parte di Moiraine,
apre molte possibilità per la seconda stagione e alimenta intense
speculazioni su quale direzione prenderà la storia.
Daredevil:
Rinascita
episodio 3 anticipa un sostituto di Tigre Bianca nel MCU (forse più di uno). Come visto
nel nuovo episodio della nuovissima serie MCU, Hector Ayala è stato
processato per il presunto omicidio di un agente di polizia, e Matt
Murdock rappresenta il vigilante nel tentativo di dimostrare la sua
innocenza.
Gli eventi del processo sono
anche accompagnati da alcune anticipazioni chiave per i futuri
personaggi Marvel che, nei fumetti, finiscono
per raccogliere l’eredità di Hector. Negli episodi di
Daredevil:
Rinascita finora, Matt Murdock per ora non torna a
essere Daredevil dopo l’omicidio di Foggy Nelson, sebbene non abbia
smesso di cercare di aiutare New York in altri modi. Ciò include la
difesa di Hector Ayala alias Tigre
Bianca.
Tuttavia, durante il processo di
Hector vengono anticipati altri personaggi che nei fumetti
indossano il mantello della Tigre Bianca, il che suggerisce che
Ava Ayala potrebbe fare il suo debutto nel
MCU prima o poi, dopo il
tragico finale dell’episodio 3.
La prima volta che Matt
Murdock fa testimoniare Hector, chiede a Ayala cosa stesse facendo
la notte in cui ha litigato con due poliziotti sotto copertura che
stavano malmenando uno dei loro informatori confidenziali. Hector
risponde che stava preparando un nuovo monolocale in cui lui e sua
moglie si sarebbero trasferiti, dato che vivevano con sua sorella e
sua nipote da un po’ di tempo. In quanto tale, il riferimento alla
sorella di Hector è una questione importante, poiché Ava Ayala è
stata la Tigre Bianca più nota negli ultimi anni.
Nei fumetti, la Tigre Bianca di
Hector Ayala è stata arrestata in modo simile per un omicidio che
non ha commesso. Nonostante fosse rappresentato da Matt Murdock,
Hector è stato condannato anziché essere giudicato innocente dalla
giuria, come si vede nel MCU. Di conseguenza, l’Hector dei
fumetti è stato colpito e ucciso mentre cercava di sfuggire alla
custodia, appena prima che venissero alla luce le prove che
dimostravano la sua innocenza, rispecchiando l’MCU in cui la Tigre Bianca è stata
colpita la notte in cui è stata assicurata la sua libertà alla fine
dell’episodio 3 di Daredevil:
Rinascita. Sebbene tragica, la morte di Hector ha
visto una nuova Tigre Bianca ereditare il suo amuleto mistico e
sembra che lo stesso potrebbe accadere anche per l’MCU.
La spiegazione della storia di Ava
Ayala nei fumetti Marvel come Tigre Bianca
L’eredità dell’amuleto dalla
seconda Tigre Bianca
Giunta ad ereditare
l’amuleto mistico che portava i poteri e la forza di un antico dio
tigre, Ava Ayala divenne una nuova Tigre Bianca nell’Universo
Marvel. Inizialmente iscritta
all’Accademia degli Avengers come una delle sue prime studentesse a
tempo pieno, Ava si unì ai Potenti Vendicatori guidati da Luke Cage
con un roster che includeva anche Spider-Man. Nel tempo, Ava
divenne un’eroina impressionante a pieno titolo, anche se visse un
periodo in cui il suo desiderio di vendetta su coloro che avevano
ucciso i suoi genitori la vide posseduta dal dio tigre che diede ad
Ayala i suoi poteri.
Oltre ai fumetti, Ava Ayala è meglio
conosciuta per il suo ruolo di uno dei personaggi principali nella
popolare serie animata Ultimate Spider-Man di Disney Channel. Nel
cartone animato, la Tigre Bianca di Ava si è unita a Spider-Man,
Iron Fist e Luke Cage e formano una squadra di adolescenti in età
da scuola superiore che ricevevano l’addestramento dello SHIELD.
Sempre in questa continuità, Hector Ayala era il padre di Ava che
le ha passato il suo amuleto prima di essere ucciso da Kraven il
Cacciatore.
Ava Ayala diventerà la Tigre Bianca
nel MCU dopo la morte di Hector?
Ora che la Tigre Bianca originale è
stata assassinata nel MCU, è certamente possibile che Ava
Ayala sia stata citata nell’episodio 3 di Daredevil:
Rinascita prima di un debutto ufficiale nel MCU in episodi o stagioni future.
Non è difficile immaginarla assumere il ruolo del fratello per
continuare la sua missione. Allo stesso modo, non sarebbe
sorprendente se tentasse di usare l’amuleto e la maschera per
vendicarsi di coloro che hanno ucciso suo fratello.
Sebbene non ci siano state notizie
di una nuova Tigre Bianca o di un casting ufficiale per Ava Ayala,
un cast popolare tra i fan è da tempo Jenna Ortega nel ruolo. Detto questo, un
debutto di Ava Ayala con un grande casting avverrebbe probabilmente
nella stagione 2 della serie o oltre, se mai accadrà. Allo stesso
modo, solo perché Ava Ayala è probabilmente la Tigre Bianca più
popolare/riconoscibile dei fumetti non significa che l’MCU debba andare direttamente da
lei. Dopotutto, c’era un’altra Tigre Bianca tra Hector e Ava:
Angela Del Toro.
È passato molto tempo da quando
Spider-Man:
No Way Home è arrivato nei cinema con grande
successo di pubblico, e questo ha reso il suo annunciato sequel,
Spider-Man 4, uno dei film più chiacchierati e
attesi dei prossimi anni.
Dopo il tam tam di pettegolezzi,
The Cosmic Circus ha fatto un po’ di luce su cosa
probabilmente ci aspetta. “Ho sentito molte cose contrastanti,
prima Knull, poi Mefistofele, ora Doom”, spiega Alex
Perez del sito. “Quello che posso dire è che non mi
aspetto che il cattivo sia qualcuno al livello della strada’”.
In seguito avrebbe aggiunto di aver sentito che “c’è un
personaggio con una frusta coinvolto”, un riferimento forse a
Black Cat o a Montana degli Enforcers (il primo sembra più
probabile).
Nei fumetti, Felicia Hardy non ha
alcun interesse per l’uomo sotto la maschera e ora sembra il
momento perfetto per uno Spider-Man che ha rinunciato a essere
Peter Parker di rimanere intrappolato nella rete di un personaggio
moralmente discutibile come Black Cat.
Alla domanda sul possibile ruolo di
Venom in Spider-Man 4, lo scooper
dice: “L’ultima volta che ho sentito qualcosa, stavano
pianificando di portare Eddie per Spider-Man 4, ma vedremo se sarà
così”. Nel momento in cui è stato rivelato che Knull era in
Venom: The Last Dance, si
diceva che lui e Eddie Brock fossero il centro del il piano per il
prossimo film di Spidey, quindi non si tratta di una informazione
troppo pesante.
Altri dettagli nel rapporto del sito
includono Peter che è “emotivamente in conflitto” in
Spider-Man 4 e un’affermazione secondo cui l’eroe può in qualche
modo annullare l’incantesimo del Dottor Strange.
Il regista di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci
AnelliDestin Daniel
Cretton sarà al timone di Spider-Man 4,
il che significa che i fan si aspettano alcune scene d’azione
selvagge. Perez ha accennato a ciò stuzzicandoci con “Il team
di stunt/[coreografie] si sta divertendo con un po’ di roba
pre-visualizzata”.
Sembra che Marvel Studios e Sony Pictures stiano puntando
tutto sulla prossima uscita da solista dell’arrampicamuri, che sarà
un’avventura multiversale. Ciò significa che dovremo aspettare la
storia a livello di strada che gli ultimi momenti di
Spider-Man: No Way Home apparentemente ci hanno
promesso.
Spider-Man 4 è
stato ufficialmente fissato per il 31 luglio 2026, con il regista
di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci AnelliDestin Daniel Cretton alla guida di una
sceneggiatura scritta da Chris McKenna ed
Erik Sommers.