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Stanley Kubrick: ritrovata la sceneggiatura del mai realizzato Burning Secret

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A quasi vent’anni dalla sua scomparsa, Stanley Kubrick “rivive” grazie alla sceneggiatura ritrovata di Burning Secret, progetto mai realizzato dal regista americano e tratto dal romanzo di Stefan Zweig su un adattamento scritto insieme a Calder Willingham nel 1956.

Lo script, come riporta The Guardian, è stato scovato da Nathan Abrams, docente di cinema alla Bangor University, e contiene oltre cento pagine che potrebbero facilmente essere tradotte in un film per il grande schermo nel caso qualche filmaker fosse interessato.

Gli appassionati del cinema di Kubrick sanno che voleva realizzare questo progetto, tuttavia nessuno pensava fosse completato. Ora ne abbiamo la prova concreta“, ha dichiarato Abrams. “Sembra la versione opposta di Lolita, dove il personaggio principale fa amicizia con il figlio per arrivare alla madre e credo che con il codice di produzione del 1956 sarebbe stato complicato da realizzare.

Stanley Kubrick spiega il finale di 2001: Odissea nello spazio in un video inedito

Fonte: The Guardian

Stanley Kubrick: Lunatic at Large, film mai realizzato, entrerà in produzione

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Un progetto incompiuto di Stanley Kubrick entrerà presto in produzione, a circa due decenni di distanza dalla morte del celebre regista, avvenuta nel marzo del 1999. Kubrick è considerato uno dei più grandi registi della storia, autore di classici immortali come 2001: Odissea nello spazio, Arancia meccanica e Shining. Con una carriera lunga quasi mezzo secolo, Kubrick è noto per la meticolosa attenzione ai dettagli e per le produzioni lunghe e rigorose. In vita, ha realizzato un totale di 13 lungometraggi, prendendosi lunghe pause dopo il completamento di ogni film.

Ora, secondo quanto riportato da Variety, Kubrick tornerà nuovamente alla ribalta, poiché una delle sue sceneggiature archiviate, co-scritta insieme a Jim Thompson, sarà ufficialmente adattata in un lungometraggio. Kubrick aveva collaborato con Thompson durante gli inizi della sua carriera, a pellicole quali con Rapina a mano armata, Orizzonti di gloria e Spartacus. Il progetto in questione è un thriller noir dal titolo Lunatic at Large: i diritti sono stati opzionati dai produttori Bruce Hendricks e Galen Walker. La produzione del film inizierà in autunno. I dettagli sulla trama e sugli altri membri coinvolti non sono ancora stati rivelati.

Kubrick ha lasciato molti progetti incompiuti al momento della sua morte, incluso il film di fantascienza A.I. Intelligenza artificiale, che Steven Spielberg ha in qualche modo “riscoperto” e portato sullo schermo nel 2001. Nel corso degli anni, molti produttori hanno anche tentato di far risorgere dalle ceneri la sua epopea storica dedicata alla vita di Napoleone, senza però mai riuscirci. I produttori Hendricks e Walker hanno entrambi alle spalle decenni di esperienza nell’industria cinematografica, quindi il progetto è decisamente in buone mani. Tuttavia, essere all’altezza degli ambiziosi standard di Kubrick sarà senza dubbio un’ardua impresa…

Stanley Kubrick: il suo film sulla Guerra Civile arriverà al cinema

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Stanley KubrickNel 1956 Stanley Kubrick scrisse una sceneggiatura per un film drammatico sulla Guerra Civile dal titolo The Downslope. Il film non fu mai realizzato, ma la sceneggiatura è ancora desiderosa di farsi conoscere. Al suo richiamo ha risposto Marc Foster (World War z) che sta sviluppando il progetto in una trilogia.

Il film sarà prodotto da Lauren Selig, Barry Levine e Reneé Wolfe.

Il progetto ha il pieno supporto della famiglia Kubrick. Il leggendario regista scrisse la sceneggiatura in seguito alla pubblicazione di Fear and Desire e prima di Sentieri di Gloria. Entrambi i film erano schierati contro la guerra.

The Downslope si concentra su una serie di battaglie della Guerra Civile nella Shenandoah Valley tra il generale dell’Unione George Armstrong Custer e il colonnello dei confederati John Singleton Mosby, noto come il Fantasma Grigio. La sua cavalleria, i Mosby’s Rangers, indebolivano i nemici in una serie di raid mirati che creò un circolo di vendetta tra i due capitani.

Kubrick sviluppò la storia con lo storico Shelby Foote e passò anni a studiare e scrivere la storia. Adesso i suoi sforzi potranno vedere la luce.

Fonte: Variety

Stanley Kubrick voleva adattare Il dottor Živago insieme a Kirk Douglas

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Grazie ad una nuova ricerca è emerso che Stanley Kubrick avrebbe voluto realizzare un adattamento de Il dottor Živago insieme a Kirk Douglas. Grazie a classici immortali come Orizzonti di gloria, Il dottor Stranamore, 2001: Odissea nello spazio e Arancia meccanica, Kubrick è universalmente riconosciuto come uno dei più grandi registi della storia del cinema.

Sebbene la filmografia di Kubrick includa più opere considerate dei veri e propri capolavori, il regista non è stato tra i più prolifici della sua generazione, avendo realizzato soltanto 13 lungometraggi in 46 anni di carriera. Naturalmente, Kubrick aveva intenzione di girare molti più film di quelli che alla fine ha realizzato, incluso un film sulla vita di Napoleone per cui portò anche a termine numerose ricerche. Ad un certo punto, Kubrick aveva anche pianificato di dirigere un adattamento del libro “Supertoys Last All Summer Long”, un progetto che è poi arrivato nelle mani Steven Spielberg e che alla fine è diventato A.I. – Intelligenza artificiale, uscito nel 2001.

Come rivelato dallo storico del cinema James Fenwick, l’elenco dei film non realizzati di Kubrick includeva anche quello che sarebbe stato un adattamento di uno dei più grandi romanzi del XX secolo, ossia Il dottor Živago di Boris Pasternak. The Guardian riferisce della scoperta da parte di Fenwick di una lettera di Kubrick a Pasternak, in cui il regista informava l’autore della sua intenzione di acquistare i diritti del suo libro, pubblicato nel 1957 dopo essere stato contrabbandato fuori dall’Unione Sovietica. Fenwick ha anche portato alla luce un’altra  sorprendente rivelazione: il leggendario Kirk Douglas voleva i diritti per realizzare lo stesso Zivago con l’intenzione di girare il film in Unione Sovietica (una mossa che all’epoca sarebbe stata senza precedenti).

Il dottor Živago: dall’idea di Stanley Kubrick al capolavoro di David Lean

Evidentemente, Kubrick voleva che il suo Dottor Živago fosse un film di prestigio che potesse spingere ancora di più la sua carriera. Fenwick cita i taccuini del regista, nei quali si legge: “Il momento preciso di assoluto successo per un regista è quando gli viene concesso di girare un grande classico della letteratura di oltre 600 pagine, che non comprende molto bene e che è comunque impossibile da adattare a causa della complessità della trama o l’inafferrabilità della sua forma o contenuto.”

Come saprà certamente ogni cinefilo che si rispetti, alla fine Kubrick e Douglas non sono riusciti ad assicurarsi i diritti del Dottor Živago, che alla fine è stato adattato da David Lean nell’omonimo film con Omar Sharif e Julie Christie. Il film di Lean, uscito nel 1965, è stato nominato per 10 Oscar, vincendone cinque, incluso uno per la memorabile colonna sonora di Maurice Jarre.

Stanley Kubrick ricordato nel luogo che odiava: Hollywood

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Stanley KubrickA 15 anni dalla sua morte il mondo del cinema rende omaggio a Stanley Kubrick. E lo fa nel luogo che il genio della cinepresa ha odiato più di ogni altro durante la sua vita (non solo artistica): Hollywood.

Candidato 13 volte al Premio Oscar e vincitore del Leone d’Oro alla carriera al Festival di Venezia, Kubrick, uno dei più grandi registi di sempre, vive ancora. Agli studi della Warner Bros. di Los Angeles il suo ricordo è vivo grazie alle parole di alcuni degli attori che sotto le sue mani sono diventati grandi. In alcuni casi grandissimi. L’occasione è la presentazione di un cofanetto blu-ray con le opere del grande regista scomparso e dell’anteprima mondiale del documentario Kubrick Remembered, di Gary Khammar. Malcolm McDowell, il mitico capo drugo Alex di Arancia Meccanica racconta come Kubrick lo coinvolse nel famosissimo film: “Entrò nel piccolo alloggio dove abitavo, chiuse la porta a chiave, mi lanciò un libro e disse: ‘Quando hai finito di leggerlo chiamami’. Quel libro si intitolava ‘A Clockwork Orange’, e mi avrebbe cambiato la vita per sempre”.

Oltre a McDowell, a ricordare il regista c’era Ryan O’Neal, protagonista di Barry Lyndon: “Quando mi chiedono se il film mi è piaciuto, rispondo sempre con una smorfia. Andiamo! Dura tre ore ed è anche un po’ “noiosetto”. Ciò non ha però impedito a O’Neal di chiamare il figlio avuto con Farah Fawcett proprio Redmond, come il suo personaggio nel film. Il fatto è che anche a lui Kubrick ha cambiato la vita: “Era maniacale nella cura dei particolari, una volta mi chiese per la sessantesima volta di rifare una scena e io gli risposi che cosa avrei dovuto modificare: ‘Nulla, ne voglio solo un’altra fatta esattamente nello stesso modo’. Leon Vitali era legato al regista da profonda amicizia: oltre a interpretare il figliastro Lord Bullingdon in Barry Lyndon e il Gerofante Rosso di Eyes Wide Shut, fu suo assistente per ben 25 anni: “Definire Kubrick in una parola? Impossibile, ne uso tre: forza della natura”. 

Gary Khammar, il regista del documentario “Kubrick Remembered” racconta il Kubrick che nessuno conosce, quello privato, riservato, timido ma simpatico al tempo stesso, grazie alle testimonianze e agli aneddoti dell’ultima moglie, Christiane Kubrick, della figlia Katharina e di tanti personaggi che con il regista del Bronx hanno lavorato gomito a gomito: “Dei suoi film lui era produttore, regista, direttore della fotografia, responsabile delle luci e anche del suono, voleva avere sempre tutto sotto controllo. Amava il talento e il talento amava lui. La più grande sorpresa che emerge dal documentario? Scoprire quanto lui non fosse una persona chiusa, anzi. Era molto aperto, un giocherellone, amava la famiglia, i suoi animali domestici e gli amici. Solo non aveva interesse nell’essere famoso, per questo aveva deciso di vivere in Inghilterra, lontano dai riflettori e dalla vita frenetica di Hollywood. Per questo non rilasciava mai interviste, una cosa che la stampa inglese non gli perdono’ mai”. 

A 15 anni dalla sua scomparsa sono in molti a chiedersi se il cinema abbia trovato un degno erede di Stanley Kubrick: Steven Spielberg e Christopher Nolan possono assomigliarli in qualche modo – afferma Khammar – Ma lui è su un altro livello. Per molti sarà sempre il miglior regista di tutti i tempi”.

Stanley Kubrick 15 anni senza il maestro

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Stanley KubrickNella settimana post Oscar 2014, il web era un fermento di polemiche contro la scelta dell’Academy di non premiare Leonardo DiCaprio, all’unanimità considerato il migliore attore della sua generazione. Ebbene, molte voci si sono alzate contro queste polemiche, dal momento che il buon DiCaprio è in grande compagnia. Molti attori altrettanto bravi non hanno mai vinto una statuetta, come Peter O’Toole, morto con 8 nomination. Ma la faccenda si fa ancora più grave se pensiamo ai registi che non hanno mai vinto un premio Oscar per la regia. Tra Fellini, Chaplin, Welles e Hitchcock, spicca però uno dei più grandi, se non il più grande in assoluto, Stanley Kubrick, di cui oggi ricorre il 15esimo anniversario della morte, avvenuta a Londra il 7 marzo del 1999.

Dagli inizi negli anni ’50, fino al suo ultimo film Eyes Wide Shut, Stanley Kubrick non ha mai smesso di innovare, sperimentare e creare, consegnando al mondo un cinema nuovo e moderno, aperto ad infinite possibilità, e del quale tutti i cineasti di oggi sono debitori. Kubrick ha regalato un saggio di cinema in ogni suo approccio al mezzo, realizzando un perfetto connubio tra arte e tecnica, e rivoluzionando tutti i generi che ha affrontato: l’horror con Shining, il film storico con Barry Lindon, lo sci-fi con 2001 Odissea nello spazio, il film a carattero sociale con Arancia Meccanica, il film di guerra con Full Metal Jacket

Stanley colpì l’Academy solo con gli effetti speciali di 2001, film al quale i “professoroni” di Hollywood non furono in grado di negare la statuetta, unica in una carriera che è rimasta ineguagliata e che sempre e pre sempre rimarrà un modello di arte, tecnica, scienza applicata al cinema e inarrivabile bellezza e grazia in tutte le sue forme.

Ecco di seguito una galleria fotografica per ricordarne il genio:

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Stanley Kubrick – Un regista visionario in Blu-ray dal 15 Novembre!

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 Uscirà il 15 Novembre 2011 l’attesa Edizione Blu-ray in edizione limitata dei film di maggior successo del più importante regista del secolo scorso: Stanley Kubrick. L’edizione si intitolerà: STANLEY KUBRICK – UN REGISTA VISIONARIO.

Stand by Me: uno degli attori ricorda come gli abusi emotivi subiti aiutarono la sua performance

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Stand by Me – Ricordo di un’estate è universalmente riconosciuto come uno dei film più riusciti della carriera di Rob Reiner, ma anche come uno degli adattamenti più belli tratti dalle opere di Stephen King. Uscito nel 1986, Stand by Me è tratto dal racconto “Il corpo (The Body)”, contenuto nella raccolta di novelle “Stagioni diverse”. Per l’adattamento cinematografico vennero scelti gli allora giovanissimi Wil Wheaton, River Phoenix, Corey Feldman e Jerry O’Connell.

In una recente intervista con Yahoo Entertainment, è stato proprio Wheaton a rivelare che la sua interpretazione del piccolo Gordie – il protagonista della storia – è stata influenzata dal delicatissimo rapporto con i suoi genitori. Da bambino, Will Wheaton non era interessato alla recitazione, ma pare sia stato costretto dalla madre, un’attrice sfruttatrice e manipolatrice. In qualità di capro espiatorio della famiglia, che viveva all’ombra di suo fratello, Wheaton ha anche subito gravi abusi psicologici da parte del padre, un medico specialista.

I parallelismi tra Wheaton e Gordie sono difficili da cogliere per chi non conosce la storia pregressa dell’attore, ma è sicuramente qualcosa che il regista Rob Reiner ha colto quando ha scelto Wheaton per la parte. “Non volevo fare l’attore quando ero bambino”, ha spiegato l’attore, che all’epoca dell’uscita di Stand by Me aveva 14 anni. “I miei genitori mi hanno costretto a farlo, in particolare mia madre. Mia madre mi ha insegnato ad andare nella sua agenzia e a dire all’agente che si occupava dei bambini: ‘Voglio fare quello che fa la mamma’. E grazie ad una combinazione di incredibili abusi emotivi da parte di mio padre e di molteplici manipolazioni da parte di mia madre, alla fine sono riuscito ad esprimere quello che vedete nel film.”

“Quanto avevo vissuto mi ha dato la possibilità di interpretare Gordie al meglio”, ha aggiunto. “Perché l’esperienza di Gordie rifletteva molto la mia esperienza. Siamo stati entrambi invisibili nelle nostre case. Abbiamo entrambi un fratello che è considerato il figlio prediletto. Siamo entrambi il capro espiatorio della famiglia. Quando guardo Stand by Me adesso, non posso ignorare quell’incredibile tristezza nei miei occhi. E non posso ignorare la realtà che è stata quella tristezza, quell’isolamento che penso mi abbia dato ciò di cui Gordie aveva bisogno per prendere vita. Penso che Rob Reiner lo avesse capito.”

Stand By Me: 10 cose che non sai sul film

Stand By Me: 10 cose che non sai sul film

Stand By Me è uno di quei film che ha rivoluzionato il mondo del cinema, diventando simbolo della gioventù di allora, come per quella di adesso, e del cinema degli anni ’80 in senso più generale.

Questo film, intitolato anche Stand By Me – Ricordo di un’estate, è diventato un vero e proprio cult, un punto di riferimenento per i prodotti audiovisivi odierni. Adattamento cinematografico del racconto Il Corpo di Stephen King, questo film rimarrà sempre nell’immaginario collettivo.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Stand By Me.

Stand By Me film

stand by me

1. Per Stephen King questo film è stato il miglior adattamento dei suoi libri. I lavori di Stephen King sono spesso stati soggetti ad adattamenti cinematografici e anche Stand By Me lo è in quanto è stato tratto dal racconto Il corpo, appartenente alla raccolta Stagioni diverse. Sembra che dopo una proiezione privata del film, alla presenza anche del regista Rob Reiner, King non si mise a parlare e uscì dalla sala a fine film. Al suo ritorno, disse al regista che questo era il miglior adattamento dei suoi racconti che avesse mai visto.

2. Di questo film venne cambiato il titolo. Il racconto sul quale il film di basa è intitolato Il Corpo e, inizialmente, il film si sarebbe dovuto chiamare così. In seguito, la Columbia Pictures decise di ribattezzarlo Stand By Me perché pensava che Il Corpo potesse essere un titolo fuorviante.

3. Sono stati usati dei teleobiettivi appositi per la scena del treno. In Stand By Me, la scena in cui Gordie e Vern stanno correndo verso la macchina da presa con il treno alle spalle è stata realizzata con i due attori all’estremità opposta rispetto al treno. Infatti, la crew del film usò un teleobiettivo con delle lenti che riuscissero comprimere l’immagine in maniera tale che il treno sembrasse alle spalle dei ragazzi

Stand By Me frasi

stand by me

4. Un film con frasi diventate cult. Non sono molti i film che riescono a rimanere nell’immaginario collettivo per diversi anni grazie anche a delle frasi particolarmente incisive. Eppure, Stand By Me è uno di questi. Ecco alcuni esempi:

  • Non ho mai più avuto amici come quelli che avevo a 12 anni. Gesù, ma chi li ha? (Gordie adulto)
  • Non avevo ancora 13 anni la prima volta che vidi un essere umano morto. Fu nell’estate del 1959, molto tempo fa. Ma solo misurando il tempo in termini di anni. (Gordie adulto)
  • È come se Dio ti avesse dato qualcosa. Tutte quelle storie che ti vengono in mente… Dio ha detto: “questa è roba tua, cerca di non sprecarla.” Ma i ragazzini sprecano tutto, se non c’è qualcuno che li tiene d’occhio. E se i tuoi vecchi sono troppo incasinati per farlo, dovrei farlo io, forse! (Chris)
  • Un giorno tu diventerai un grande scrittore, Gordie. Potrai anche scrivere di noi, se sarai a corto di idee. (Chris)
  • Ragazzi, vi va di vedere un cadavere? (Vern)
  • Io ci scommetto che se con te mi metto ci rimetto! (Teddy, Chris, Vern)

Stand By Me streaming

5. Il film è disponibile su diverse piattaforme streaming. Chi volesse vedere Stan By Me – Ricordo di un’estate per la prima volta o volesse rivederlo, è possibile farlo grazie alla sua presenza su diverse piattaforme in streaming digitale, come Rakuten Tv, Chili e iTunes.

Stand By Me canzone

6. La canzone di Ben E. King ha avuto una nuova vita. Il successo del film ha suscitato un rinnovato interesse per la canzone Stand By Me presente nella colonna sonora e ispirando il titolo definitivo del film. La versione di Ben E. King fu originariamente pubblicata nel 1961 e poi venne ri-pubblicata in seguito all’uscita del film. Questa nuova pubblicazione fece arrivare la canzone al numero 9 della Top Ten dell’autunno 1986.

7. Michael Jackson voleva fare una cover di Stand By Me. Nella colonna sonora del film, la canzone Stand By Me è forse la più famosa, realizzata da Ben E. King. Pare che Michael Jackson volesse realizzare una cover della canzone per il film e che Ron Reiner, pur restando in dubbio, preferì utilizzare la canzone della sua versione originale.

Stand By Me cast

stand by me

8. Corey Feldman ha provato tanti diversi tipi di risata. Per realizzare una risata vera, che sembrasse somigliare a quella descritta nella storia di King, Corey Feldman e il regista Rob Reiner si misero a provare ben 30 tipi di risate diversi, prima di decidere quale potesse essere quella ottimale per il personaggio di Teddy Duchamp.

9. River Phoenix aveva ottenuto un altro ruolo. Quando venne preso dopo il provino per far parte del film, River Phoenix venne scelto per il ruolo di Gordie Lachance. Fu il regista Rob Reiner ad intervenire, pensando che sarebbe stato meglio se avesse interpretato il personaggio di Chris Chambers.

10. Il ruolo di Gordie Lachance era uno dei più gettonati. Sebbene il ruolo di Gordie sia andato a Will Wheaton, erano diversi gli attori considerati per interpretare il personaggio. Tra questi, vi erano i famosi Sean Astin, Stephen Dorff e Ethan Hawke.

Fonti: IMDb, Aforismi

Stand By Me Doraemon il trailer originale

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Stand By Me Doraemon il trailer originale

Dopo il trailer del film che riporta sul grande schermo una versione animata di Lupin III (qui), ecco un altro interessnte prodotto made in Japan in cui ritroviamo sul grande schermo un personaggio molto amato dell’animazione giapponese. Si tratta del gatto blu Doraemon, che torna in una nuova avventura in animazione CGI 3D dal titolo Stand By Me Doraemon.

Ecco il video:

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DoraemonNel manga il gatto robot è stato mandato da un bambino del futuro, ad aiutare quello che diventerà suo nonno, Nobita, un bambino che vive nel presente. Ogni giorno Doraemon, Nobita e altri bambini sono i protagonisti di una serie di avventure, risolte o causate dai gadget contenuti della tasca dimensionale di Doraemon.

Fonte: BC

Stand by me compie 30 anni, il cast condivide le foto e celebra River Phoenix

Il film cult Stand by me di Rob Reiner compie 30 anni e oggi il cast ha condiviso molte foto che celebrano la pellicola diventata un vero e proprio classico. Tra i ricordi quello legato al compianto River Phoenix.

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Stand by meStand by Me – Ricordo di un’estate (Stand by Me) è un film del 1986 diretto da Rob Reiner, tratto dal racconto Il corpo (The Body) contenuto nella raccolta di novelle Stagioni diverse di Stephen King.

Stand by me compie 30 anni

Il film è ambientato nell’estate del 1959: Gordon ‘Gordie’ Lachance, Chris Chambers, Teddy Duchamp e Vern Tessio sono quattro amici dodicenni che vivono nella piccola cittadina dell’Oregon di Castle Rock, e si preparano a passare al ginnasio.

Un giorno Vern, cercando dei soldi che aveva sotterrato, ascolta per caso la conversazione tra suo fratello maggiore Billy e un amico, viene a conoscenza che i due, dopo aver rubato una macchina per fare un giro fuori città, si sono imbattuti casualmente nel cadavere di un ragazzino e non ne hanno denunciato il ritrovamento alla polizia a causa del furto appena commesso.

Stana Katic: 10 cose che non sai sull’attrice

Stana Katic: 10 cose che non sai sull’attrice

Attrice canadese di origini serbo-croate, Stana Katic è diventata uno dei volti più noti della televisione grazie al suo ruolo in Castle. Grazie alla serie ha potuto dar prova del suo talento, come anche del carisma e della versatilità che la contraddistinguono. Negli anni non ha poi mancato di partecipare anche a celebri film per il cinema, con i quali ha consolidato la propria popolarità.

Ecco 10 cose che non sai di Stana Katic.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Stana Katic Nathan Fillion

Stana Katic: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in noti lungometraggi. L’attrice debutta sul grande schermo con Pit Fighter (2005), per poi ottenere maggior popolarità grazie a titoli come Feast of Love (2007), con Morgan Freeman, Stiletto (2008), Quantum of Solace (2008), con Daniel Craig, e The Spirit (2008), con Samuel L. Jackson. Negli anni successivi ha poi recitato in The Double (2011), con Richard Gere, Big Sur (2013), The Rendezvous (2016), Un’estate a Firenze (2017), con Alessandra Mastronardi, e L’esorcismo di Hannah Grace (2018).

9. È nota per i suoi ruoli televisivi. Nei primi anni della sua carriera l’attrice ha recitato in alcuni episodi di serie come The Shield (2004), E.R – Medici in prima linea (2005), 24 (2006), Heroes (2007) e nel film The Librarian 3 – La maledizione del calice di Giuda (2008). Dal 2009 al 2016 ha invece ottenuto il massimo della propria popolarità grazie alla serie Castle, dove ha recitato nel ruolo di Kate Beckett accanto all’attore Nathan Fillion. Dal 2017 è invece protagonista di Absentia, di genere thriller.

8. È anche produttrice. Con le serie Castle e Absentia, che le hanno permesso di guadagnare grande popolarità, l’attrice si è distinta anche come produttrice. Ha infatti ricoperto tale ruolo producendo ben 22 episodi del primo titolo e 10 del secondo. Attualmente, questi sono i soli significativi titoli per i quali l’attrice ha contribuito in tale veste, dimostrando così ulteriormente il grande legame che la lega ad essi.

Stana Katic è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 515 mila persone. All’interno di questo è solita condividere immagini relative a curiosità a lei legate, luoghi visitati o semplici momenti di quotidianità. Non mancano poi anche foto o video promozionali dei propri progetti da interprete, come anche immagini di backstage dei set da lei frequentati.

Stana Katic e suo marito Kris Brkljac

6. Ha sposato il suo storico partner. Nel 2015, con una cerimonia privata svoltasi in Croazia, l’attrice ha sposato Kris Brkljac, originario della Serbia e di professione business man, con il quale aveva una relazione da diverso tempo. La coppia è da sempre molto riservata circa la propria vita sentimentale, e non sono soliti rilasciare affermazioni o foto a riguardo. Attualmente, la coppia non sembra aver avuto figli.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Stana Katic Absentia

Stana Katic e Nathan Fillion

5. Si sono conosciuti in modo insolito. Al momento del suo provino per un ruolo in Castle, l’attrice si rese conto di indossare una camicia troppo lunga. Rimediate un paio di forbici, si imbatté nell’attore Nathan Fillion, protagonista della serie, e chiese a lui di poter fare un taglio per accorciare l’indumento. Questo primo insolito incontro fu visto dal produttore della serie, e colpito dalla disinvoltura della Katic decise di offrirle la parte.

Stana Katic in Castle

4. Non ha avuto buoni rapporti con il suo co-protagonista. Nonostante lo stretto rapporto tra i loro personaggi, la Katic e Fillion sono noti per non aver nutrito buoni rapporti durante le ultime stagioni della serie. I due erano infatti arrivati a scambiarsi la parola soltanto tramite le battute previste per i rispettivi ruoli, mentre al di fuori delle riprese rifiutavano addirittura di essere nella stessa stanza. I motivi di tale rottura non sono mai stati realmente chiariti.

3. Venne licenziata dalla serie. Nell’aprile del 2016 venne diffusa la notizia che l’attrice era stata licenziata dalla serie, senza però che fossero state date motivazioni particolari. Ciò portò ad una rivolta da parte degli spettatori, che richiesero e ottennero la cancellazione della serie. Dal canto suo, la Katic si è dichiarata grata per l’oppurtunità, ma che non nega che il licenziamento improvviso l’ha lasciata confusa e ferita.

Stana Katic in Absentia

2. È la protagonista della serie. In Absentia, l’attrice ricopre il ruolo di Emily Byrne, agente dell’FBI scomparsa senza lasciare traccia e dichiarata morta presunta. Anni dopo, tuttavia, farà la sua ricomparsa senza però ricordare nulla degli anni della sua assenza. Parlando del progetto, la Katic ha affermato di aver richiesto di poter partecipare poiché attratta dalla possibilità di dar vita ad un antieroe.

Stana Katic: età e altezza

1. Stana Katic è nata ad Ontario, in Canada, il 26 aprile 1978. L’attrice è alta complessivamente 175 centimetri.

Fonte: IMDb

Stana Katic da Castle a The Rendezvous

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Deadline riporta la notizia che la bella Stana Katic (nota al grande pubblico per il ruolo della detective Kate Beckett nella serie tv Castle) sarà la co-protagonista, insieme a Raza Jaffrey (noto per le serie tv Spooks e Homeland) del film d’avventura The Rendezvous.

Il film, adattamento cinematografico del romanzo A New Song di Sarah Isaias, sarà per certi versi simile a grandi classici quali All’inseguimento della pietra verde e Intrigo Internazionale, e seguirà le vicende di una coppia improbabile alla ricerca dei Manoscritti del Mar Morto nascosti nell’antica città di Petra, in Giordania. La pellicola sarà sceneggiata da Terrel Seltzer (One Fine Day) e vedrà nel cast anche Alfonso Bassave, Ron Guttman, Glenn Fleshler, Darby Stanchfield e Nadim Sawalha. Le riprese del film sono attualmente in corso.

Fonte

Stan Lee: tutti i suoi cameo nel MCU sono collegati?

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Stan LeeIn rete si è diffusa una interessante quanto bizzarra teoria che vuole tutti i cameo di Stan Lee essere collegati. Le congetture parlano di apparizioni ben studiate che potrebbero rappresentare un vro e proprio disegno più importante e grande all’interno dei dell’Universo Cinematografico Condiviso Marvel.

Il canale Youtube The Lamppost ha pubblicato il video seguente che spiega la teoria. Che ve ne pare?

Stan Lee: tutti i cameo del fumettista nei film Marvel – video

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Stan Lee: tutti i cameo del fumettista nei film Marvel – video

Si è spento ieri all’età di 95 anni Stan Lee, il leggendario sceneggiatore della Marvel Comics le cui creazioni lo hanno reso un eroe nella vita reale. Lee cominciò la sua carriera nel mondo dei fumetti nel 1939, contribuendo a creare molti dei più famosi eroi Marvel, che da anni calcano anche il grande schermo (tra questi ricordiamo Black Panther, Spider-Man, X-Men, Thor, Iron Man, I Fantastici Quattro, L’Incredibile Hulk, Daredevil, Ant-Man).

Ma Stan il “Sorridente” Lee si è reso celebre anche per i numerosi e puntuali cameo in tutti i film Marvel prodotti dal 1989 ad oggi, e un video li ripercorre uno per uno come omaggio alla sua scomparsa. Lo trovate qui sotto:

https://www.youtube.com/watch?v=HnByuUqMeko&feature=youtu.be

Stan Lee, una vita per i fumetti

Figlio di immigrati ebrei a New York, il giovane Stanley inizia la sua corsa al trono lavorando come addetto alle copie presso la Timely Comics, che più tardi sarebbe diventata la Marvel Comics, per poi firmare la sua prima pagina di testo con il nome Stan Lee: un riempitivo su un numero di Captain America del 1941. Arrivano gli incarichi di livello e assegnazioni di fumetti completi (ad appena 17 anni), salvo assentarsi dalle pagine durante la seconda guerra mondiale dove partecipò in qualità di soldato; al suo ritorno Stan riprese la posizione lasciata e con Kirby ideò la prima “famiglia” di eroi dei Fantastici Quattro, pubblicati nel 1961. Fu un successo tale da spingere la Marvel a cavalcare l’onda, producendo in pochi anni HulkThorIron Man e gli X-Men, oltre a DaredevilDoctor Strange e L’Uomo Ragno.

The Amazing Spider-Man del 1966, Daredevil del 1968, Fantastici Quattro del 1966, Silver Surfer del 1988 o The Mighty Thor del 1968, sono solo alcuni dei titoli più rappresentativi (per sua stessa ammissione) di una carriera già straordinaria e costante, culminata negli ultimi decenni con la consacrazione a icona chiave del mondo Marvel. Ospite di convention e dibattiti, star indiscussa nei ricorrenti cameo in ogni film del Marvel Cinematic Universe (l’ultima scena l’avrebbe girata per Spider-Man: Far From Home, il “suo” Spidey guarda caso), Stan Lee rimarrà per sempre nei ricordi di chi continua a sfogliare i suoi lavori assorbendone lo spirito e il cuore che non smetterà mai di battere.

Fonte: SuperHeroesEvolution

Stan Lee: trailer del documentario Marvel in arrivo su Disney+

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Stan Lee: trailer del documentario Marvel in arrivo su Disney+

È uscito un nuovo trailer per il prossimo documentario su Stan Lee su Disney+, che mostra in anteprima la storia in arrivo sull’uomo dietro alcuni dei più grandi personaggi dei fumetti della storia.

Diretto dall’acclamato regista americano David Gelb, Stan Lee si concentrerà sulla figura che ha rivoluzionato l’industria dei fumetti. Il trailer mostra la storia di Lee nel mondo dei fumetti e lo mostra anche sul set di una varietà di film dei Marvel Studios. Dai un’occhiata al nuovo trailer di Stan Lee:

Lee è nato il 28 dicembre 1922, con il documentario che celebra il centenario della sua nascita. La sinossi non rivela troppo sul film, anticipando semplicemente che celebrerà “100 anni di sogno. 100 anni di creazione. 100 anni di Stan Lee.” Lee è meglio conosciuto come il co-creatore della maggior parte dei personaggi principali alla genesi dell’Universo Marvel. Ciò include i Fantastici Quattro, Spider-Man, Iron Man, Thor, Doctor Strange e altri. Negli ultimi tre decenni, è apparso in 37 film, l’ultimo dei quali è stato Avengers: Endgame del 2019 .

Stan Lee: Sam Raimi non voleva il suo cameo in Spider-Man

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Stan Lee: Sam Raimi non voleva il suo cameo in Spider-Man

La recente scomparsa di Stan Lee è stata commentata da diversi suoi collaboratori ed esponenti del cinema americano con cui il fumettista aveva lavorato in passato, specialmente registi e attori produttori incontrati durante la produzione di cinecomic Marvel.

Tra questi c’è anche Sam Raimi, regista della trilogia cinematografica su Spider-Man, che nelle ultime ore ha confessato in un’intervista con l’Hollywood Reporter di aver cambiato idea sul cameo di Lee nel primo film del suo franchise:

Quando ho ottenuto il lavoro per Spider-Man nel 1999 Avi Arad mi disse di inserire una scena con Stan, e io che lo conoscevo mi rifiutai perché pensavo non potesse recitare. Avi fu categorico: lo volevano nel film. Era già stato fatto per X-Men, e l’avrebbero fatto anche qui. Immaginate di essere un giovane regista in Inghilterra che realizza il suo Macbeth e al quale viene detto di mettere l’autore nella sua commedia…vi sembrerà assurdo. Ma se volevano Shakespeare nella commedia, io gli avrei dato Shakespeare nella commedia. E il bello è che ora il suo cameo è una delle mie parti preferite del film.

Stan Lee: i 10 cameo meno conosciuti del fumettista Marvel

Stan Lee, il leggendario sceneggiatore di Marvel Comics le cui creazioni lo hanno reso un eroe nella vita reale, si è spento all’età di 95 anni. Lee, che cominciò la sua carriera nel mondo dei fumetti nel 1939, ha contribuito a creare, creando lui stesso da solo, molti dei più famosi eroi Marvel, che da anni calcano anche il grande schermo. Tra questi: Black Panther, Spider-Man, X-Men, Thor, Iron Man, I Fantastici Quattro, L’Incredibile Hulk, Daredevil, Ant-Man.

Il fumettista è morto nella mattina di Lunedì 12 novembre al Cedars-Sinai Medical Center di  Los Angeles, secondo quanto riferisce The Hollywood Reporter. Gli ultimi anni di Stan Lee sono stati di grande tumulto. Dopo la morte di sua moglie Joan, che ha condiviso con lui un matrimonio lungo 69 anni, nel luglio del 2017, ha fatto causa alla POW! Entertainment per una fronde da un miliardo di dollari.

Stan Leeuna vita per i fumetti

Da solo e attraverso il suo lavoro con i frequenti collaboratori artisti-scrittori Jack Kirby, Steve Ditko e altri, Lee ha catapultato la Marvel da una piccola avventura editoriale nell’editore numero 1 al mondo di fumetti, e in seguito un gigante multimediale.

Una delle sue ultime dichiarazioni pubbliche era stato un commento a seguito della fusione tra Disney e Fox, a seguito della quale i supoi X-Men e i Fantastici Quattro sarebbero tornati “a casa”, in seno alla Marvel.

Era nato a New York il 28 dicembre del 1922.

Fonte: THR

Stan Lee: riguarda l’omaggio dei Marvel Studios in Captain Marvel

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Come si era già detto prima che Captain Marvel arrivasse in sala, i Marvel Studios hanno realizzato un toccante omaggio a Stan Lee all’inizio del film (oltre al tradizionale e significativo cameo del sorridente, più avanti nel film).

L’omaggio consiste in una rielaborazione dell’intro dello studio che, al posto di raffigurare i momenti salienti del Marvel Cinematic Universe, presenta tutti i cameo di Stan Lee nel corso dei dieci anni di film Marvel Studios.

Il video si conclude con una scritta, concisa e simbolica, un “Grazie, Stan” doveroso e sentito, da parte dello Studio, certo, ma che rispecchia il sentimento di tutti i fan le cui vite sono state influenzate e cambiate da The Man.

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Vi ricordiamo che alla regia del film ci sono Anna Boden e Ryan Fleck. L’uscita al cinema è fissata al 6 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

La sinossi:

Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

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Stan Lee: nasce “l’Universo” dedicato alle opere post-Marvel

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Stan Lee: nasce “l’Universo” dedicato alle opere post-Marvel

Come apprendiamo grazie a ComicBookMovie, POW! Entertainment e Genius Brands International hanno stretto un accordo per creare l’Universo di Stan Lee, un nuovo progetto che riunirà tutte le opere create dal leggendario fumettista scomparso nel 2018 al di fuori della Marvel Entertainment.

Andy Heyward, capo di Genius Brands, ha dichiarato in una nota ufficiale: “In tutta Hollywood, non c’è premio migliore. Questo è il nostro Santo Graal. L’Universo di Stan Lee è un prodotto unico fatto di 100 proprietà originali, proprietà mai sfruttate e nate dalla mente del creatore di proprietà intellettuali di maggiore successo dei nostri tempi. Dopo aver lavorato con Stan ed esser stato suo intimo amico per quasi 30 anni, nulla potrebbe rendermi più fiero del fatto che Genius Brands sia diventato il protettore del suo brand e del suo operato.”

Secondo la fonte, la joint venture assumerà i diritti su tutte le creazioni del prolifico autore successive alla sua attività con la Marvel. L’Universo di Stan Lee attingerà, dunque, al vastissimo catalogo di proprietà intellettuali che il celebre fumettista ha creato dopo la fine della sua collaborazione con la Casa delle Idee. “Non ho dubbi sul fatto che i più grandi personaggi, le più grandi storie e i più grandi successi partoriti dalla mente di Stan Lee debbano ancora essere raccontati”, ha aggiunto Heyward. “Grandi quanto sono oggi Spider-Man, Black Panther, gli X Men e gli Avengers. Domani sentiremo parlare di Tomorrow Men, Stringbean, Black Fury e Virus.” 

La straordinaria carriera di Stan Lee

Stan Lee, che cominciò la sua carriera nel mondo dei fumetti nel 1939, ha contribuito a creare, creando lui stesso da solo, molti dei più famosi eroi Marvel, che da anni calcano anche il grande schermo. Tra questi: Black Panther, Spider-Man, X-Men, Thor, Iron Man, I Fantastici Quattro, L’Incredibile Hulk, Daredevil, Ant-Man.

Il fumettista è morto nella mattina di Lunedì 12 novembre al Cedars-Sinai Medical Center di  Los Angeles. Gli ultimi anni di Stan Lee sono stati di grande tumulto. Dopo la morte di sua moglie Joan, che ha condiviso con lui un matrimonio lungo 69 anni, nel luglio del 2017, ha fatto causa alla POW! Entertainment per una fronde da un miliardo di dollari.

Da solo e attraverso il suo lavoro con i frequenti collaboratori artisti-scrittori Jack Kirby, Steve Ditko e altri, Lee ha catapultato la Marvel da una piccola avventura editoriale nell’editore numero 1 al mondo di fumetti, e in seguito un gigante multimediale.

Una delle sue ultime dichiarazioni pubbliche era stato un commento a seguito della fusione tra Disney e Fox, a seguito della quale i supoi X-Men e i Fantastici Quattro sarebbero tornati “a casa”, in seno alla Marvel.

Stan Lee: la figlia fa causa a POW società che detiene i diritti di suo padre

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La figlia di Stan Lee sta lanciando una nuova battaglia legale contro POW! Entertainment, la società che detiene i diritti sul nome, sull’immagine e sulla proprietà intellettuale di suo padre. In una causa intentata martedì presso la Corte Superiore di Los Angeles, JC Lee sostiene che una serie di “transazioni sospette” hanno diluito la sua partecipazione nella società. La denuncia sostiene inoltre che la donna non ha ricevuto i pagamenti previsti dall’accordo sulla proprietà intellettuale.

Stan Lee, il co-creatore di numerosi supereroi Marvel, è morto nel 2018 all’età di 95 anni, lasciando dietro di sé un groviglio di controversie legali. JC Lee, sua figlia e unica erede, ha citato in giudizio POW! Entertainment nel 2019, sostenendo che la società rivendicava ingiustamente la proprietà del nome e delle sembianze di suo padre. Un giudice federale ha archiviato la causa nel 2020, ritenendo che le affermazioni fossero “frivole” e “infondate di fatto e di diritto” e che la questione centrale del caso fosse già stata giudicata più volte.

Il giudice ha ordinato a JC Lee di pagare 1 milione di dollari di sanzioni, nel tentativo di scoraggiare ulteriori controversie futili. Una corte d’appello ha confermato il licenziamento ma ha respinto il lodo delle sanzioni, ritenendo che non fosse giustificato. Nell’ultima causa, JC Lee sta cercando di accedere a POW! Entertainment. La causa sostiene che Stan Lee e la sua defunta moglie, Joan Lee, inizialmente possedevano quasi il 45% della società quando fu fondata nel 2001. Ma la causa sostiene che una serie di transazioni discutibili hanno lasciato il Lee Trust, di cui JC Lee è il fiduciario, con solo il 15% della società.

La causa sostiene inoltre che Camsing International Holdings, la società madre del proprietario di maggioranza di POW! Entertainment, ora intende vendere la propria partecipazione nella società. Dopo aver appreso ciò in agosto, JC Lee, tramite i suoi avvocati, ha richiesto l’accesso ai registri della società ma, secondo la causa, gli è stato negato. La causa sostiene inoltre che a JC Lee sono dovuti dei soldi per la vendita della merce di Stan Lee, nonché uno stipendio annuo per un importo di $ 125.000 che le sarebbe stato pagato in caso di morte di suo padre.

Stan Lee: l’omaggio della Marvel per l’anniversario della morte

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Ieri, 12 Novembre, ricorreva il primo anniversario della morte di Stan Lee, il leggendario sceneggiatore della Marvel Comics le cui creazioni lo hanno reso un eroe nella vita reale, scomparso all’età di 95 anni. In ricordo del papà di Spider-Man la Marvel ha condiviso sul suo sito ufficiale un suggestivo ritratto dell’icona circondato da tutti i suoi supereroi insieme a questo sentito messaggio:

Oggi celebriamo un anno dalla morte di Stan. Il suo spirito vivrà per sempre grazie alla voce di Spider-Man, Mister Fantastic, La Cosa, La Donna Invisibile, La Torcia Umana, Black Panther, Hulk, Dottor Destino, Thor, Loki, Ant-Man, The Wasp, Iron Man, Daredevil, Mary Jane Watson, Doctor Octopus, Doctor Strange e degli allegri mutanti insieme agli altri personaggi Marvel. La positività, le battute, il cuore che Stan ha messo in ogni potente fumetto Marvel, è ciò che riverbererà per sempre nel suo Universo e nel nostro.

Stan Leeuna vita per i fumetti

Stan Lee, che cominciò la sua carriera nel mondo dei fumetti nel 1939, ha contribuito a creare, creando lui stesso da solo, molti dei più famosi eroi Marvel, che da anni calcano anche il grande schermo. Tra questi: Black Panther, Spider-Man, X-Men, Thor, Iron Man, I Fantastici Quattro, L’Incredibile Hulk, Daredevil, Ant-Man.

Il fumettista è morto nella mattina di Lunedì 12 novembre al Cedars-Sinai Medical Center di  Los Angeles, secondo quanto ha riferito The Hollywood Reporter. Gli ultimi anni di Stan Lee sono stati di grande tumulto. Dopo la morte di sua moglie Joan, che ha condiviso con lui un matrimonio lungo 69 anni, nel luglio del 2017, ha fatto causa alla POW! Entertainment per una fronde da un miliardo di dollari.

Da solo e attraverso il suo lavoro con i frequenti collaboratori artisti-scrittori Jack Kirby, Steve Ditko e altri, Lee ha catapultato la Marvel da una piccola avventura editoriale nell’editore numero 1 al mondo di fumetti, e in seguito un gigante multimediale.

Una delle sue ultime dichiarazioni pubbliche era stato un commento a seguito della fusione tra Disney e Fox, a seguito della quale i supoi X-Men e i Fantastici Quattro sarebbero tornati “a casa”, in seno alla Marvel.

Fonte: Marvel

Stan Lee: Kevin Feige approva la teoria dei fan sui suoi cameo

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Stan Lee: Kevin Feige approva la teoria dei fan sui suoi cameo

Stan Lee è presente in tutti i film Marvel Studios con i suoi cameo che, il più delle volte, sono dei simpatici siparietti avulsi dalla storia principale.

SPOILER DA GUARDIANI DELLA GALASSIA VOL. 2

Nel corso degli anni, i fan hanno elaborato la teoria che in realtà tutti i personaggi interpretati da Lee fossero un solo personaggio dei fumetti in particolare: Uatu l’Osservatore.

In Guardiani della Galassia Vol. 2 il cameo di Stan Lee lo vede parlare con un gruppo di Osservatori, e la cosa ha generato una grande ilarità da parte dei fan, mentre Kevin Feige ha addirittura approvato la teoria, dichiarando: “Sì, abbiamo sempre pensato che fosse divertente. Stan Lee chiaramente esiste, al di là dei film in cui compare. Quindi il fatto che lui fosse lì, nella sequenza dei salti temporali di Guardiani 2, era molto divertente. Lo vedete un paio di volte nel film. In quel momento lui dice che era un agente della Federal Express, perché lo interpreta altre volte, e così ci è sembrato divertente. Qualcuno se n’è accorto.”

Sembra chiaro che alla Marvel fanno di tutto per compiacere i propri fan e lo sanno fare molto bene.

Leggi la recensione di Guardiani della Galassia Vol. 2

In Guardiani della Galassia vol 2, che arriverà al cinema nel 2017, torneranno Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista e in veste di doppiatori Vin Diesel e Bradley Cooper.

Confermati anche Yondu (Michael Rooker) e Nebula (Karen Gillan). Tra le new entry Pom Klementieff, Kurt Russell, Elizabeth Debicki, Tommy FlanaganChris Sullivan.

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Guardiani della Galassia Vol. 2: i migliori momenti del trailer

Al ritmo di una nuova, fantastica raccolta di brani musicali (Awesome Mixtape #2), Guardiani della Galassia Vol 2, racconta le nuove avventure dei Guardiani, stavolta alle prese con il mistero che avvolge le vere origini di Peter Quill. Vecchi amici e nuovi alleati, oltre ai personaggi preferiti dai fan verranno in aiuto ai nostri eroi mentre l’Universo Cinematografico Marvel continua ad espandersi.

Stan Lee: James Gunn ha già girato i prossimi 4 cammei

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Qualche settimana fa vi aveva segnalato le dichiarazioni di Stan Lee al New York Comic Con, nel quale il papà della Marvel Comics chiedeva maggior spazio per i suoi camei nei film Marvel Studios. Ebbene oggi al tal proposito arrivano nuovi aggiornamenti da Scott Derrickson, regista di Doctor Strange (recensione), che ha rivelato che i prossimi quattro camei di Stan Lee sono già stati tutti girati da James Gunn, il regista di Guardians of the Galaxy vol 2:

Marvel Cinematic Universe: l’infografica sull’evoluzione dei costumi

Tenete presente che passare un’intera giornata su un set per un uomo di 93 anni è faticoso. Quindi James Gunn ha girato quattro cammei con Stan in un solo giorno. Mi mandava dei frame e mi chiedeva “Questo va bene? Questo come ti sembra?”

Dunque oltre a quello visto in Doctor Strange vedremo i camei diretti da James Gunn in Guardians of the Galaxy vol 2, Spider-Man Homecoming, e Thor Ragnarok.

In Guardians of the Galaxy Vol. 2, che arriverà al cinema nel 2017, torneranno sicuramente Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista e in veste di doppiatori Vin Diesel e Bradley Cooper.

Stan Lee camei

Guardians of the Galaxy Vol. 2

Confermati anche il Collezionista (Benicio Del Toro), Yondu (Michael Rooker) e Nebula (Karen Gillan). Tra le new entry Pom Klementieff, Kurt Russell, Elizabeth Debicki, Tommy FlanaganChris Sullivan.

Diretto da Jon WattsSpider-Man Homecoming vedrà protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya sarà invece Michelle. Al cast si aggiungono Michael KeatonMichael Barbieri, Donald Glover, Logan Marshall-Green, Martin Starr, Abraham Attah, Selenis Leyva, Hannibal Buress, Isabella Amara, Jorge Lendeborg Jr., J.J. Totah, Michael Mando, Bokeem Woodbine, Tyne Daly Kenneth Choi.

Stan Lee: in arrivo un film basato sulla vita del papà della Marvel

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Arriva dall’Hollywood Reporter la notizia che la 20th Century Fox ha acquistato i diritti per la realizzazione di un film dedicato a Stan Lee, fumettista e produttore statunitense, noto per essere stato presidente e direttore editoriale della Marvel Comics, per la quale ha sceneggiato tantissime storie.

Il film però non sarà un biopic tradizionale, ma piuttosto un action/adventure che vedrà nella figura di Lee il protagonista principale. In questo senso, la pellicola dovrebbe essere una sorta di mix tra Kingsman The Secret Service e i vari James Bond con protagonista Roger Moore. Marty Bowen e Wyck Godfrey (Twilight, Maze Runner, Power Rangers) si occuperanno della produzione. Cosa ne pensate?

Stan Lee rivela il film Marvel che non ha amato

Conosciuto anche come L’Uomo (The Man) e Il Sorridente (The Smilin’), Stan Lee ha introdotto per la prima volta, insieme con diversi artisti e co-creatori, in special modo Jack Kirby e Steve Ditko, personaggi di natura complessa e con personalità sfaccettate all’interno dei comic book supereroistici. Il suo successo permise alla Marvel di trasformarsi da piccola casa editrice in una grande azienda di stampo multimediale.

Fonte: CS

Stan Lee: in arrivo il dietro le quinte di tutti i cameo del MCU

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Nelle scorse settimane è stato confermato che l’ultimo cameo di Stan Lee nel MCU sarà quello presente in Avengers: Endgame, ma dall’intervista concessa a Entertainment Weekly abbiamo appreso che i Marvel Studios stanno lavorando ad un montaggio che riunirà i dietro le quinte di tutte le scene che il fumettista ha interpretato nell’universo condiviso, dal primo Iron Man fino ad oggi.

Insomma, un modo intelligente e particolarmente sentito per rendere omaggio ad una figura imprenscindibile della storia Marvel:

Abbiamo messo insieme un video. Non l’abbiamo mai fatto prima, un dietro le quinte di ogni cameo.” ha raccontato Feige nella round table con il cast di Avengers. “Tutto il materiale tagliato, i b-roll, le scene girate e mai utilizzate. La sua scomparsa è stata molto emozionante per tutti noi, ma improvvisamente ogni ricordo mi è tornato in mente proprio mentre lo guardavo.

Possibile allora che questo montaggio finisca nell’edizione homevideo di Avengers: Endgame? Sarebbe un gradito regalo ai fan e alla memoria dello stesso Lee, ma staremo a vedere.

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Durante la promozione di Captain Marvel, Feige aveva rivelato che Stan Lee era riuscito a girare altri due cameo prima della sua scomparsa lo scorso novembre, ma non era chiaro se tra questi era compresa la scena inclusa in Avengers: Endgame o se il presidente dei Marvel Studios si riferisse a del materiale extra destinato a Spider-Man: Far From Home (il prossimo capitolo del MCU in uscita a luglio).

Ora però le parole di Joe Russo, arrivato in India per partecipare ad un evento con i fan, sembrano confermare l’ipotesi che il cameo di Lee nel film sarà anche l’ultimo del fumettista (almeno da vivo) nel Marvel Cinematic Universe:

Credo che il suo ultimo cameo sia in Endgame. Non ricordo se ci fosse abbastanza materiale per un’altra scena in Spider-Man: Far From Home

Sappiamo che Lee era solito filmare più scene contemporaneamente, quindi è probabile che sia rimasto del footage utile da utilizzare in Far From Home, sequel sulle avventure in Europa di Peter Parker, oppure è altrettanto possibile che – esattamente come accaduto in Captain Marvel – i produttori abbiano deciso di inserire un omaggio simbolico con una forma diversa dal cameo.

Fonte: EW

Stan Lee: il video tributo ufficiale della Marvel

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È stato diffuso da Marvel il video tributo ufficiale alla vita e alle opere di Stan Lee, il padre di moltissimi degli eroi della Casa delle Idee, l’artefice dell’Era delle Meraviglie.

L’inventore di eroi si è spento nella mattina di lunedì, ma il cordoglio che sta attraversando il globo, da parte dei tanti fan, degli esponenti del mondo del fumetto, del cinema, della cultura pop in generale che lui stesso ha contribuito a modificare, è ancora una fortissima onda di emozione che regala un caldo senso di appartenenza a tutti coloro che hanno letto anche un solo fumetto creato da lui.

Su questa potente onda emotiva, la Marvel ha realizzato il video di seguito, un omaggio e un grazie a Stan Lee.

Stan Lee, noto al pubblico di massa anche per i suoi cameo nei film sui supereroi Marvel (da prima che nascessero i Marvel Studios), aveva già realizzato i suoi cameo per Avengers 4 e per Spider-Man: Far From Home. Ironia della sorte, la sua ultima apparizione cinematografica lo vedrà partecipare proprio al nuovo film del suo eroe di maggiore successo: L’Uomo Ragno.

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Stan Lee: il tributo dei Marvel Studios per il suo compleanno

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Ieri sarebbe stato il compleanno di Stan Lee, e per celebrare la nascita dello storico fumettista i Marvel Studios hanno condiviso un suo bellissimo ritratto su Twitter.

Potete dargli uno sguardo qui sotto. stan lee

Stan Lee: i 10 cameo meno conosciuti del fumettista Marvel

Stan Lee, il leggendario sceneggiatore di Marvel Comics le cui creazioni lo hanno reso un eroe nella vita reale, si è spento all’età di 95 anni. Lee, che cominciò la sua carriera nel mondo dei fumetti nel 1939, ha contribuito a creare, creando lui stesso da solo, molti dei più famosi eroi Marvel, che da anni calcano anche il grande schermo. Tra questi: Black Panther, Spider-Man, X-Men, Thor, Iron Man, I Fantastici Quattro, L’Incredibile Hulk, Daredevil, Ant-Man.

Il fumettista è morto nella mattina di Lunedì 12 novembre al Cedars-Sinai Medical Center di  Los Angeles, secondo quanto riferisce The Hollywood Reporter. Gli ultimi anni di Stan Lee sono stati di grande tumulto. Dopo la morte di sua moglie Joan, che ha condiviso con lui un matrimonio lungo 69 anni, nel luglio del 2017, ha fatto causa alla POW! Entertainment per una fronde da un miliardo di dollari.

Stan Leeuna vita per i fumetti

Da solo e attraverso il suo lavoro con i frequenti collaboratori artisti-scrittori Jack Kirby, Steve Ditko e altri, Lee ha catapultato la Marvel da una piccola avventura editoriale nell’editore numero 1 al mondo di fumetti, e in seguito un gigante multimediale.

Una delle sue ultime dichiarazioni pubbliche era stato un commento a seguito della fusione tra Disney e Fox, a seguito della quale i supoi X-Men e i Fantastici Quattro sarebbero tornati “a casa”, in seno alla Marvel.

Era nato a New York il 28 dicembre del 1922.

Stan Lee: i 10 cameo meno conosciuti del fumettista Marvel

Dal 1989 ad oggi Stan Lee è apparso in quasi tutti gli adattamenti cinematografici e televisivi dei fumetti Marvel, ricorrendo come personaggio “estraneo” all’universo degli eroi in brevi sequenze dal tono ironico per omaggiare lo spirito del leggendario fumettista che ci ha lasciati ieri all’età di 95 anni.

Tuttavia tra i cameo di Lee ce ne sono almeno 10 che soltanto i veri fan ricorderanno. Scopriamo di seguito quali sono:

The Big Bang Theory

Non molti ricorderanno il cameo di Stan Lee nel sedicesimo episodio della terza stagione (intitolato L’acquisizione dell’Excelsior) di The Big Bang Theory, dove il fumettista recita la parte si se stesso e viene avvicinato da Sheldon Cooper quando il protagonista della sitcom si introduce in casa sua senza invito. Più tardi Lee firma tutti fumetti dei personaggi mentre il gruppo si gusta un buon gelato.

Chuck

Nel 2011 Stan Lee è apparso nella serie tv Chuck nell’episodio sette della quinta stagione Chuck Versus The Santa Suit interpretando ancora una volta se stesso, ma nei panni di un alto funzionario della CIA sotto copertura.

L’ambulanza

Non soltanto Marvel nella storia di cameo di Stan Lee, ma anche film come L’ambulanza (uscito nel 1990 e diretto da Larry Cohen), che secondo alcuni è la prima apparizione cinematografica del fumettista.

Fresh off the boat

Un altro dei cameo non appartenente al MCU e poco conosciuto di Stan Lee è quello nell’episodio della serie Fresh Off The Boat intitolato Pie vs. Cake. I due protagonisti Eddie ed Emery stanno lavorando ad un libro di fumetti e incontrano il leggendario genio  della Marvel.

Principe azzurro cercasi

Questo cameo di Stan Lee ha del sorprendente, perché chi mai si aspetterebbe di vedere il più grande fumettista Marvel in una commedia romantica interpretata con Anne Hathaway? Parliamo ovviamente di Principe azzurro cercasi (2004), dove Lee interpreta un invitato del matrimonio al centro della storia che non parla molto bene l’inglese ma che era un fan dei The Three Stooges.

I Simpson

I fan dei Simpson hanno avuto tantissime guest star del calibro di Johnny Cash, Bette Middler e Danny Devito, tuttavia Stan Lee rimane uno dei cameo più famosi e amati dal pubblico della serie animata. Il fumettista appare in ben tre episodi: nel 2002  in I Am Furious Yellow, nel 2014 in Married to the Blob e nel 2017 in The Caper Chase. In quello del 2002 lo vediamo dare a Bart alcuni consigli e aneddoti sul suo fumetto Danger Dude, esortandolo a “trovare la propria voce”.

Generazione X

Un altro cameo di Stan Lee è nel cult movie del 1995 diretto da Kevin Smith (grande fan, conoscitore e amante dell’universo Marvel e DC) Generazione X, dove la leggenda Marvel interpreta il ruolo di se stesso quando incontra il protagonista Brodie Bruce, che è un ragazzo innamorato di fumetti e videogiochi lasciato dalla ragazza Rene Mosier.

Robot Chicken

Robot Chicken, la serie in stop motion creata da Matthew Senreich e Seth Green, è andata in onda dal 2005 totalizzando ben nove stagioni. Stan Lee vi è apparso in tre episodi: Tapping a Hero del 2007, Executed by the State del 2012 e Robot Fight Incident del 2013. In quello del 2007, Lee e Pamela Anderson conducevano uno show intitolato “Supereroi stasera”.

Entourage

La serie targata HBO e interpretata da Adrian Grenier ha avuto nel corso della sua messa in onda molti cameo di celebrità, tra cui spicca Stan Lee in un piccolo ruolo nell’episodio del 2010 intitolato Bottom’s Up. Questo succede quando Vince porta la sua ragazza Sasha Grey ad un incontro con il fumettista.

Big Hero 6

Il cameo di Stan Lee in Big Hero 6 merita sicuramente più attenzione degli altri, dal momento che il fumettista ha doppiato il personaggio del padre di Fred comparendo soltanto alla fine del film d’animazione. fine. Dopo il lancio dei titoli di coda, viene infatti mostrata una scena tra Fred e suo padre, alias Stan Lee.

Stan Lee: tutti i cameo del fumettista nei film Marvel – video

Fonte: ScreenRant

Stan Lee: a seguito di un nuovo accordo, i suoi cameo nel MCU potrebbero tornare

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L’Hollywood Reporter ha riferito che la Marvel ha firmato un enorme accordo ventennale con Genius Brands International e POW! la joint venture di Entertainment Stan Lee Universe, con il quale si concedono in licenza le fattezze di Stan Lee in futuri film e produzioni televisive, nonché parchi a tema Disney, merchandising e altro ancora.

Questo nuovo accordo apre le porte al ritorno dei cameo MCU di Stan Lee in futuro con l’uso di CGI e vecchi filmati, anche se fonti interne notano che la decisione deve ancora essere presa dagli studi coinvolti. Il CEO e presidente di Genius Brands Andy Heyward ha scritto dell’accordo nella seguente dichiarazione:

“L’accordo garantisce davvero che Stan, attraverso la tecnologia digitale, i filmati d’archivio e altre forme, vivrà nel luogo più importante, i film Marvel e i parchi a tema Disney. È un affare ampio”.

Stan Lee: i 10 cameo meno conosciuti del fumettista Marvel

Stan Lee: 15 curiosità su “The Man” della Marvel

Ha dedicato tutta la sua vita alla Marvel e allo stesso tempo la Casa delle Idee deve quasi tutto a lui: Stan Lee, detto The Man, ha avuto una vita ricca di avvenimenti e curiosità, e di seguito ve ne elenchiamo alcune.

15 curiosità su Stan Lee

The Man: 15 curiosità su Stan Lee

Stan LeeSoprannominato The Man, è l’uomo immagine dell’azienda e con grande leggerezza è passato ad essere anche l’immagine dei film Marvel, indipendentemente dallo studio di produzione, perché compare in tutti i cinecomics che vedono protagonisti personaggi da lui creati. Ecco 15 cose che forse non sapete su Stan Lee.

Ha fatto lanciare a Cap il suo scudo

Quando Captain America debuttò, in “Captain America Comics” #1 nel 1940, Joe Simon e Jack Kirby gli disegnarono uno scudo a punta il che però lo rendeva molto simile a Shield, un personaggio che avevano creato precedentemente. A partire dal secondo numero gli diedero quindi lo scudo rotondo, ma fu solo in “Captain America Comics” #3 che Cap cominciò a lancira lo scudo usandolo anche come arma. Quel numero è stato il primo lavoro a fumetti di Stan Lee.

È quasi andato in fallimento negli anni ’50

A seguito dell’introduzione del Comics Code, nel 1956, la Marvel (all’epoca ancora Atlas Comics) subì una seria limitazione nelle vendite, e così Martin Goodman, proprietario dell’azienda, decise di rivolgersi alla American News Company per la distribuzione. Tuttavia la American News Company stava affrontando una importante causa contro il governo federale che la spinse a escludere dalle sue distribuzioni la Atlas che fu costretta a stringere un accordo con la DC Comics e il loro distributore, Independent News Distributors. Se Goodman non fosse riuscito a concludere l’accordo, Lee sarebbe rimasto senza lavoro ancora prima che la Marvel vera e propria nascesse!

Pensava che il nome di Bruce Banner fosse Bob

Agli inizi della Marvel, Stan Lee scriveva tutte le storie o quasi, per cui era molto difficile tenere a mente le storyline e i personaggi per una sola persona, oltre al fatto che Lee ha sempre avuto una scarsa memoria. Proprio per questo, molti suoi personaggi hanno nome e cognome che cominciano con la stessa lettera, espediente utilizzato per ricordarli meglio. Tuttavia, gli è capitato di sbagliare nome ugualmente, come quando ha usato “Bob Banner” in “Fantastic Four” #25. L’errore è stato giustificato dicendo che Robert – Bob diminutivo – era il primo nome di Banner e che Bruce fosse il secondo. Si è poi deciso di tenere Bruce.

Si è dimenticato se Mary Jane era bella o brutta

Ditko e Lee lavorarono a distanza su “Amazing Spider-Man” #25 ma poi lasciarono il lavoro per un anno. Quando Lee lo riprese, lavorando per con John Romita, nel numero #42 si presentò il problema di presentare Mary Jane Watson. Ditko l’aveva presentata come molto carina, ma Lee lo aveva dimenticato e così solo l’insistenza di Romita lo convinse a farne una bella ragazza, perché pensava dovesse essere brutta.

Il suo metodo ha conditto la Marvel alle storyline multiple

Il metodo di lavoro di Stan Lee, di partire da una storyline per poi svilupparne altre, è diventato il metodo della Marvel stessa, che è diventata poi famosa per le storyline multiple.

Ha combattuto la Legione dei Supereroi

Nel 1966, Stan Lee mise in vendita con la Marvel la Stan’s Soapbox, “offrendo” agli avversari che a detta sua volevano imitare lo stile Marvel, i vecchi script della Casa delle Idee. La Adventure Comics, con La Legione dei Supereroi, rispose a tono a Lee, smentendo i riferimenti a Spider-Man nei loro lavori.

Ha scritto solo lui di Silver Surfer

Appena Kirby lo creò come braccio di Galactus, Lee si interessò subito a Silver Surfer in maniera così profonda che alla Marvel c’era la regola che nessuno, a parte Stan Lee, potesse lavorare alle storie del personaggio. Gli altri autori dovevano addirittura chiedere il permesso a Lee per prendere in prestito il personaggio nelle loro storie, ma questo monopolio è durato fino al 1987, quando la Marvel assunse Steve Englehart.

Ha scritto un film con Alain Resnais

Il regista francese era un grande fan dei fumetti. Quando visitò New York tra il 1968 e il 1971, volle incontrare Lee per lavorare con lui. La prima collaborazione non andò mai oltre il trattamento, mentre la seconda, The Monster Maker, finì con una sceneggiatura completa firmata da Lee stesso.

Ha eliminato i punti esclamativi

Negli anni ’70 Stan Lee cominciò una vita pubblica molto intensa di convention e incontri. Appena cominciò ad avere più autorevolezza, cominciò a perndere decisioni importanti sul suo modo di lavorare, tanto che nel 1971 decise di eliminare i punti esclamativi, la decisione durò soltanto tre mesi.

La saga dei cloni è stata una mossa disperata

Negli anni ’70, come detto, Lee divenne una figura pubblica e questo ruolo lo allontanò dallo scrivere fumetti. Questa sua assenza portò, in Amazing Spider-Man #121, alla morte di Gwen Stacy per mano di Gerry Conway. Lee dichiarò che non ne sapeva niente, ma la cosa non era plausibile data la sua influenza alla Marvel. Così, a seguito delle proteste dei fan, Conway e Lee decisero di inserire nel fumetto un clone di Gwen Stacy che ha poi condotto all’originale saga dei cloni.

Per puro caso, ha dato un naso a Iron Man

A seguito di problemi di comunicazione con il reparto artistico, un commento di Lee (“Ma non dovrebbe avere un naso?”), è capitato che in un numero Iron Man avesse un naso sull’elmo dell’armatura.

Aveva eliminato il verde

Quando Jim Shooter divenne direttore editoriale della Marvel, entrò in conflitto con il capo colorista, George Roussos. Il conflitto nasceva dal fatto che Shooter voleva un fondo verde per “The Master of Kung Fu” #68 ma Roussos rifiutava perché Lee aveva bandito il verde dalle tavole. La questione arrivò a Lee stesso che alla fine decise che poteva andare.

Ha posato nudo

In un numero di “Marvel Fumetti Book”, Lee posò nudo per una vignetta, ma nella versione pubbblicata gli fu applicato un enorme costume da Hulk.

Fermò gli Excelsior

Una delle frasi più note di Lee è l’esclamazione Excelsior, che è anche il motto dello stato di New York. La Pow! Entertainment di proprietà di Lee voleva pubblicare la sua biografia con questo titolo. Questo impedì a un nuovo gruppo di supereroi di adottare quel nome, e questi vennero poi chiamati The Loners.

Il cameo che tutti hanno dimenticato

Oltre ai cameo per i film di supereroi, nel 2004 Stan Lee ha una breve apparizione in The Princess Diaries 2, in cui interagisce persino con Julie Andrews.

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