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Wonder Woman 1984: Gal Gadot e Chris Pine si divertono sul set – foto e video

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Sono ufficialmente iniziate le riprese di Wonder Woman 1984, sequel che vedrà ancora protagonisti Gal Gadot e Chris Pine nei panni di Diana Prince e Steve Trevor. Proprio i due attori sono stati “pizzicati” sul set, lei in costume, lui in abiti civili, in una pausa tra un ciak e l’altro.

Potete dare uno sguardo al video e alle foto qui sotto.

https://twitter.com/loveforgal/status/1008465348444737536?ref_src=twsrc%5Etfw&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.comicbookmovie.com%2Fwonder_woman%2Fwonder_woman_1984%2Fwonder-woman-1984-set-pics-and-video-give-us-another-look-at-gal-gadot-in-costume-a161455

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Wonder Woman 1984: tutto quello che sappiamo del sequel

È stato confermato dalla regista Patty Jenkins durante lo scorso CinemaCon che Wonder Woman 1984 sarà ambientato negli anni Ottanta, rivelando al pubblico un’altra epoca iconica in cui svolgere le avventure di Diana.

L’ordine cronologico del personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman.

Il film vedrà ancora come protagonista Gal Gadot opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. L’ultimo acquisto del cast è Pedro Pascal, di cui non è stato ancora confermato il personaggio. Il film sarà ambientato durante la Guerra Fredda e la sceneggiatura è stata curata da Goeff Johns e Patty Jenkins.

Wonder Woman 2 arriverà al cinema il 1 novembre 2019.

Wonder Woman 2: Patty Jenkins condivide una foto di…Steve Trevor!

Avengers 4: Samuel L. Jackson ha capito come finirà?

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Avengers 4: Samuel L. Jackson ha capito come finirà?

Protagonista della scena post credits di Avengers: Infinity War, Samuel L. Jackson potrebbe essere trai personaggi che torneranno nel MCU in Avengers 4, anche se lo vedremo sicuramente in Captain Marvel, ambientato negli anni ’90.

L’attore che interpreta Nick Fury ed è a bordo del progetto Marvel Studios dal Iron Man (2008), ha parlato con Vulturespiegando cosa crede di aver intuito sul finale del film: “Chi è davvero morto e chi è davvero in preda al vento della cenere Marvel, non so, ma so che c’è una soluzione che non mi hanno detto, solo perché io so com’è Captain Marvel e cosa rappresenta.”

Sembra chiaro che, sebbene non sappia quale sia la soluzione scelta dalla Marvel, la sua partecipazione a Captain Marvel gli dà qualche elemento di vantaggio per capire come si evolverà la storia in Avengers 4.

Avengers 4: il titolo ufficiale dovrebbe spaventare i fan

La prima sinossi di Avengers 4“Il culmine di 22 film interconnessi, il quarto film della saga degli Avengers porterà gli spettatori a essere testimoni di un punto di svolta di un viaggio epico. I nostri amati eroi capiranno davvero quanto è fragile questa realtà e i sacrifici che devono essere fatti per sostenerla.”

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Avengers 4 è ancora un grande mistero. Il film sarà diretto dai Fratelli Russo ma non sappiamo ancora da chi sarà composto il cast né di cosa parlerà il film. Le dichiarazioni di Kevin Feige in merito hanno reso molto chiaro il fatto che il titolo ufficiale del film rappresenta spoiler per Avengers Infinity War, per cui non sarà rivelato fino all’uscita al cinema del film che conclude la Fase 3 dei Marvel Studios.

The Man Who Killed Don Quixote: Terry Gilliam ha perso i diritti del film

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Non sono bastati gli oltre 20 anni per trovare i finanziamenti e il dubbio fin quasi al giorno prima della presentazione del film a Cannes 2018, per Terry Gilliam e il suo The Man Who Killed Don Quixote i guai non sono ancora finiti. È notizia delle ultime ore che il regista ha perso i diritti del suo film a seguito di una battaglia legale.

La Corte d’Appello di Parigi ha stabilito che l’ex produttore cinematografico Paulo Branco detiene adesso i diritti sul progetto dopo aver esaminato un contratto del 2016 che ha confermato il legame di lungo corso di Branco stesso con il film. È stato il produttore ha intentare causa, portando Gilliam in tribunale per ottenere i diritti del film dopo aver affermato che il regista ha realizzato il film illegalmente.

Durante un’intervista a Screen DailyPaulo Branco ha dichiarato: “Il film appartiene nella sua interezza alla [società di produzione Alfama Films]. Il film è stato realizzato illegalmente. È la prima volta che vedo tante persone intraprendere una missione per produrre e sfruttare un film, senza detenerne i diritti. È un caso unico.”

La sentenza della Corte d’Appello di Parigi ha anche ordinato a Gilliam pagare € 10.000 ad Alfama Films. Branco ha sottolineato che la sua azienda chiederà un risarcimento danni di pari ammontare a tutti i soggetti coinvolti nella produzione del film, tra cui “i produttori del film, Kinology, tutti gli altri che hanno sostenuto il film, compresi quelli che hanno distribuito il film in Francia e il Festival di Cannes, tutti.”

A questo punto non sappiamo quanto valore possa avere l’acquisizione del film da parte della M2 Pictures che doveva distribuire il film da noi, in Italia.

The Man Who Killed Don Quixote: il primo trailer

Vi ricordiamo che il film avrà per protagonisti Adam Driver, Jonathan Pryce (che sostituisce John Hurt nei panni di Don Quixote), Olga Kurylenko, Stellan Skarsgård.

Nel 2002 è uscito Lost in La Mancha, documentario che racconta il primo disastroso tentativo di realizzare il film.

Henry Cavill ritorna in palestra, in arrivo Man of Steel 2?

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Henry Cavill ritorna in palestra, in arrivo Man of Steel 2?

Non siamo ancora sicuri quando vedremo Henry Cavill riprendere il volo nei panni di Superman nell’atteso e discusso Man of Steel 2, sequel de L’Uomo d’Acciaio. Tuttavia l’attore ha condiviso un video sui suoi social mentre si ha ripreso ad allenarsi duramente:

 

LEGGI ANCHE: Man of Steel 2: Christopher McQuarrie ha parlato del film con Henry Cavill

In merito al sequel di Man of Steel si sa molto poco ma sono tanti i registi che negli ultimi mesi si sono proposti, o sono stati accostati al progetto, da Matthew Vaughn a Steven D. DeKnight che vorrebbe il ritorno di Zack Snyder, fino, addirittura, a George Miller. Anche se gli ultimi rumors danno molto vicino Christopher McQuarrie che ha addirittura parlato del film a Cavill stesso. 

MCU: 10 attori che non assomigliano ai personaggi dei fumetti

MCU: 10 attori che non assomigliano ai personaggi dei fumetti

Se pensate che il MCU sia immenso, sappiate che non è nulla in confronto al mondo dei fumetti. Infinity War ha riunito tantissimi supereroi in un film solo, ma c’è ancora un’infinità di nuovi personaggi che potrebbero arrivare sul grande schermo.

Trasportare i supereroi dai fumetti al MCU non è un lavoro da poco: per produttori, registi e scrittori significa prendere delle decisioni importanti. Il personaggio deve assomigliare esattamente a quello del fumetto, o è meglio che il MCU lasci la propria impronta? I cambiamenti ci sono stati. Alcuni personaggi sono stati cambiati in modo tale da rendere i film più realistici, aggiornando eroi un po’ troppo retrò e stereotipi oramai superati. Alcuni, invece, non hanno avuto bisogno di modifiche, e il MCU li ha rappresentati alla perfezione. La difficoltà sta anche, inoltre, nello scegliere l’attore più adatto: meglio un attore che somigli fisicamente al personaggio, uno che ne sappia renderne al meglio la personalità, o uno che riesca a dare una svolta e svecchiare un personaggio?

Sono scelte difficili. Quali sono stati i cambiamenti più importanti? Ecco i 10 attori del MCU che non assomigliano assolutamente ai personaggi dei fumetti.

Winston Duke e M’Baku

MCU

È sicuramente stato uno dei cambiamenti fatti per il meglio. Un’immagine invecchiata in fretta, quella di M’Baku come “uomo scimmia” dei fumetti, è stata scartata immediatamente dal MCU per Black Panther. La Marvel Studios ha scelto l’attore Winston Duke per interpretare il personaggio, creando con lui un personaggio complesso e a tutto tondo, piuttosto che riprodurre il bizzarro originale dei fumetti. E con successo: M’Baku ha finito per diventare uno dei personaggio più interessanti di Black Panther. Nonostante sia un oppositore di T’Challa, ha la capacità di vedere il quadro generale. Non è più il personaggio animalesco che voleva distruggere T’Challa a tutti i costi. Nel film del MCU, M’Baku mette da parte i propri problemi con lui per concentrarsi sullo sconfiggere quella che è la minaccia più grande: Eric Killmonger.

Jeff Goldblum e il Gran Maestro

MCU

La più grande differenza tra il Gran Maestro nei fumetti Marvel e quello in Thor: Ragnarok è la pelle blu. Originariamente, infatti, il gran maestro è un alieno umanoide dalla pelle blu e i capelli bianchi. Nel MCU, invece, il Gran Maestro è Jeff Goldblum con dei capelli pettinati in modo un po’ creativo e una striscia blu che parte dal labbro e arriva al mento (e una giacca dorata). Meglio così: lo spaventoso alieno azzurro sarebbe stato un po’ troppo per Ragnarok, che è un film dai toni leggeri e giocosi, e nel quale la versione di Goldblum funziona alla perfezione. I capelli, la giacca dorata, e la linea blu sul viso richiamano il personaggio dei fumetti, ma il film regala una versione del personaggio più moderna e meno inquietante.

Tessa Thompson e Valchiria

MCU

Il personaggio di Valchiria è cambiato radicalmente per Thor: Ragnarok, e ne è valsa la pena. Tessa Thompson, una delle nuove stelle del film, ha portato qualcosa di molto nuovo al personaggio. Nei fumetti, infatti, Valchiria è una donna bionda e alta (come la maggior parte degli Asgardiani), mentre la Thompson ha dato a Valchiria una vena più impetuosa e ruvida, a volte comica. Ne è valsa la pena, e la sua Valchiria si è addirittura aggiudicata una versione fumettistica.

Kurt Russel e Ego

MCU

In Guardiani della Galassia Vol. 2 vediamo molto Ego nella sua incarnazione umana, interpretata da Kurt Russel. Addirittura, entriamo all’interno del sistema nervoso di Ego, alla fine del film. Ego, quindi, non è esattamente il Pianeta Vivente dei fumetti. Nei fumetti Marvel, Ego appare in più di una occasione, interagendo con Thor più di una volta nelle sue storie. Ego è conosciuto per essere un gigantesco pianeta violaceo senziente. Fortunatamente, in Guardiani della Galassia, non lo vediamo in tutta la sua bizzarra gloria violetta.

Marisa Tomei e Zia May

MCU

Chi ha un po’ di familiarità con i fumetti di Spider-Man, saprà che la Zia May è sempre stata una donna relativamente anziana, con i capelli bianchi, che si prende cura del nipote Peter Parker. Con il succedersi degli adattamenti cinematografici del supereroe, però, abbiamo visto dei cambiamenti nell’età di May. E il cambiamento più notevole è stato sicuramente quello di Spider-Man: Homecoming. Interpretata da Marisa Tomei, infatti, Zia May è diventata tutto tranne che una donna fragile dai capelli bianchi. Infatti, è talmente bella da essere l’argomento di alcune battute del film. Ma l’apporto dell’attrice non è solo visivo: ha portato con sé una certa dinamicità, che funziona.

Jeremy Renner e Occhio di Falco

MCU

Jeremy Renner è un altro esempio di opportunità mancata, per quanto riguarda i costumi (e non solo). Ok, Occhio di Falco non sarà l’Avenger più importante, ma se avesse avuto l’aspetto che ha nei fumetti, forse avrebbe avuto un po’ di rilevanza in più. Nei fumetti, Occhio di Falco ha l’aspetto di un vero supereroe, quelli vecchia scuola, e non semplicemente quello di un tizio equipaggiato con arco e frecce. Nei fumetti, infatti, il supereroe ha un costume viola completo di maschera, che lo fa un po’ assomigliare a Batman, è un arciere abile, e possiede altre abilità fisiche come fare incredibili acrobazie, oltre a una forza notevole. Nel MCU, invece, non ha purtroppo le stesse abilità, né la stessa apparenza. Sfortunatamente, è opinione diffusa che Occhio di Falco sia uno dei personaggi meno riusciti del MCU. E addirittura Renner è d’accorso, e ha detto pubblicamente di essere aperto alla possibilità di essere eliminato nel prossimo film degli Avengers. Intanto, non è apparso in Infinity War.

Tilda Swinton e l’Antico

MCU

Quando è stato rivelato che Tilda Swinton avrebbe interpretato l’Antico in Doctor Strange, i fan hanno reagito con sorpresa. Perché? Perché nei fumetti l’Antico è un uomo tibetano. La decisione di sostituirlo con un personaggio bianco,  cambiandone anche il sesso, chiaramente, ha suscitato parecchie polemiche. Ma il regista del film, Scott Derrickson, ha spiegato la decisione: ha ammesso di avere scritto il ruolo appositamente per la Swinton, e di non aver mai avuto l’intenzione di basarsi sull’originale. Inoltre, ha parlato di etnie e stereotipi, affermando che l’Antico dei fumetti è sì un uomo tibetano, ma basato su stereotipi americani, in particolare quelli sulle persone asiatiche, che il regista ha voluto evitare.

Michael B. Jordan e Erik Killmonger

MCU

Michael B. Jordan nei panni di Erik Killmonger è una presenza fantastica nel cast di Black Panther. Non somiglierà alla versione dei fumetti, ma Jordan è riuscito a renderlo altrettanto terrificante. Nei fumetti, Erik Killmonger, o N’Jadaka, è un uomo dalle dimensioni sovrumane, che nel MCU avrebbe avuto bisogno di CGI. La decisione di smorzare un po’ il personaggio, anziché correre il rischio di creare qualcosa di troppo finto, ha sicuramente funzionato. Jordan è stato capace di mostrare potere e forza in modo interessante e più umano.

Elizabeth Olsen e Scarlet Witch

MCU

Il costume di Elizabeth Olsen nei panni di Scarlet Witch è una di quelle modifiche che tutti hanno apprezzato, in particolare per quanto riguarda l’assenza della maschera /tiara attorno al viso. Detto questo, c’è da ammettere una cosa: la giacca rossa non fa esattamente giustizia all’eroina. Parlando della possibilità di un film dedicato a Scarlet Witch, la Olsen stessa ha affermato di desiderare un nuovo costume per il proprio personaggio. Immaginate, per un momento: Scarlet Witch accanto a Visione, in un lungo mantello rosso.

Daniel Bruhl e Zemo

MCU

Quando Zemo ha fatto la propria apparizione in Captain America: Civil War, qualcuno avrà notato che la somiglianza con il personaggio dei fumetti è davvero, davvero ridotta. Non è il personaggio che molti conoscevano: il MCU ha deciso di liberarsi dell’uniforme violacea e senza volto, preferendo dare a Bruhl un look comune. Inoltre, non solo l’aspetto di Zemo è diverso nel MCU, ma anche le sue intenzioni, e la sua cronologia. Il che ci fa chiedere perché mai, a questo punto, non abbiano deciso di creare un altro cattivo: divergere così tanto dall’originale ha appunto reso Zemo irriconoscibile. Detto ciò, la tendenza del MCU a rendere i cattivi più umani aggiunge profondità a storie e personaggi che sarebbero stati altrimenti un po’ troppo sopra le righe.

Fonte: Screen Rant

Marvel: Benicio del Toro vorrebbe lavorare con Jeff Goldblum

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Marvel: Benicio del Toro vorrebbe lavorare con Jeff Goldblum

Nonostante non si siano ancora ufficialmente incontrati nel Marvel Cinematic Universe, sia Benicio del Toro che Jeff Goldblum fanno parte del franchise nei ruoli rispettivi del Collezionista e del Gran Maestro, fratelli.

Infinity War ci ha mostrato la fine del Collezionista per mano di Thanos, mentre sappiamo che da qualche parte il Gran Maestro dovrebbe essere ancora vivo (lo abbiamo lasciato nelle grinfie dei predatori di Sakaar, alla fine di Thor: Ragnarok). Tuttavia, sapendo ormai che il tempo nel MCU diventerà una dimensione liquida, a partire da Avengers 4, potremmo trovarci di fronte all’eventualità che i due fratelli si possano riunire sul grande schermo.

Per Benicio del Toro in particolare sarebbe un grande onore, visto che, parlando con Screen Rant, si è definito un fan di Goldblum: “No, non gli ho parlato, ma sarebbe un onore per me lavorare con lui, sono stato suo fan per molto tempo e quindi sì, sarebbe davvero un onore per me.”

Che il futuro del MCU ci possa riservare un’altra riunione di famiglia? Per adesso ci aspettano, sul grande schermo, Ant-Man and the Wasp, Captain Marvel e Avengers 4.

Guardiani della Galassia Vol. 3 “terminerà” il franchise per come lo conosciamo

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Guardiani della Galassia Vol. 3 è stato annunciato molto prima che gli eventi catastrofici di Infinity War ci facessero interrogare sul futuro dei personaggi e su come la Marvel sarebbe stata in grado di raccontare ancora delle storie dopo che così tanti personaggi avevano perso la vita a causa di Thanos.

Il film dei Fratelli Russo ha visto sopravvivere soltanto Star Lord e Rocket Raccoon allo “schiocco di dita” eppure un terzo film sui Guardiani si farà. Cosa vuol dire? A primo impatto, tutti hanno pensato che la chiave sarebbe stata Captain Marvel e un ripristino dello status quo, con diverse resurrezioni. Tuttavia, Anthony e Joe Russo hanno aperto la porta a infinite possibilità, parlando di tempo non lineare e di storia che non si proiettano per forza in avanti, sulla linea temporale del MCU.

Alla luce di questi eventi la recente dichiarazione di James Gunn, che sta effettivamente lavorando a Guardiani della Galassia Vol. 3, assume un significato preciso. Il regista ha scritto su Twitter che “Vol. 3 terminerà questa iterazione dei Guardiani e completerà la storia dei tre film”. Il significato sembra chiaro e tirando le somme si potrebbe azzardare a dire che il Volume 3 sarà ambientato prima di Infinity War, con la squadra al completo e che vedrà i Guardiani noti cedere il passo a una nuova squadra, magari quella vista alla fine del Volume 2, con Sylvester Stallone/Starhawk a capo.

Guardiani della Galassia Vol. 3: lo sviluppo dipenderà da Avengers 3 e 4

James Gunn tornerà a scrivere e dirigere Guardiani della Galassia Vol. 3, mentre per quanto riguarda cast e protagonisti, alla luce delle vicende di Avengers: Infinity War, non abbiamo nessun dettaglio.

Marvel Fase 5: 14 personaggi che speriamo di vedere

La fine di Avengers 4 aprirà definitivamente le porte di scenari inediti per il MCU, e mentre ci avviamo verso la risoluzione della Fase 3 (con Avengers: Infinity War), è lecito fantasticare sul futuro del MCU anche in previsione di ciò che conosciamo finora della Fase 4 e delle prospettive che si presentano agli sceneggiatori per continuare o addirittura riavviare l’universo in cerca di idee e soluzioni alternative per la Fase 5.

Leggi anche – Marvel Fase 4: previsioni sul destino dei personaggi principali

Ecco allora i 14 personaggi che vorremmo vedere – o rivedere – nella Fase 5 del Marvel Cinematic Universe (stilati da ScreenRant):

Fantastici 4

Mentre aspettiamo di capire se l’accordo fra Disney e Fox si realizzerà o meno, è giusto fantasticare sull’arrivo della prima “famiglia” della Marvel nel MCU. Purtroppo i Fantastici Quattro hanno avuto una storia cinematografica davvero travagliata, tuttavia si potrebbero adattare perfettamente al tono dei film dei Marvel Studios e siamo convinti che  Sue, Reed, Johnny e Ben meriterebbero più di quanto ottenuto in passato.

Moon Knight

Mentre i Defenders rimarranno (per ora) legati a Netflix, i Marvel Studios potrebbero pensare all’introduzione di Moon Knight nell’universo cinematografico. Nei fumetti è Marc Spector, un ex criminale che stringe un legame con il Dio della Luna, Khonshu, insomma qualcosa di mai visto prima nel MCU.

Gran Maestro

Come saprete, Avengers: Infinity War ha messo fine alla vita di molti eroi protagonisti del MCU (ma sarà davvero permanente?) dopo lo schiocco di dita di Thanos, ridotti a poco più che cenere sul tragico finale del film.

Tuttavia restano dei personaggi che non sono comparsi nel cinecomic e che, fuori scena, potrebbero essere sopravvissuti al gesto del Titano Pazzo. Fra questi c’è anche il Gran Maestro, o almeno è ciò che sembrerebbe confermare – a modo suo – Jeff Goldblum:

Il Gran Maestro ha più poteri di tutti i supereroi messi assieme. Non puoi uccidermi, sono come un vampiro. Non conosco la morte e posso uccidere le persone solo guardandole. Oppure posso resuscitarle semplicemente guardandoli e pensando a loro. Posso fare di tutto. Ma in realtà sono ovunque e da nessuna parte. Sono come Keyser Söze.

Non sarebbe fantastico rivederlo in azione per cercare la sua personale vendetta?

Wiccan

Wiccan e il fratello Speed ​​sono i gemelli reincarnati dei figli di Visione e Scarlet Witch, anche se il primo ha anche altri due genitori (biologici) nei fumetti. E nel caso in cui i Marvel Studios volessero aggiungere più elementi “magici” al MCU, questi due potrebbero rappresentare un’alternativa valida.

Nova Corps

I Nova Corps fanno già parte del MCU, introdotti in Guardiani della Galassia Vol.1 come forze di polizia spaziale su Xandar. Sappiamo che sono stati disintegrati da Thanos, come da lui dichiarato prima di Infinity War, ma potrebbe  anche essere che sono vivi da qualche parte nell’universo. Chissà se li rivedremo a sorpresa nelle prossime Fasi…

Teschio Rosso

Teschio Rosso è ricomparso, con grande sorpresa dei fan, in Avengers; Infinity War come custode della gemma dell’anima sul pianeta Vormir, dopo che l’avevamo visto sparire dalle scene in Captain America: Il Primo Vendicatore.

Inutile negare che sarebbe molto interessante assistere ad un utilizzo alternativo del personaggio nelle prossime fasi del MCU  Se, ma sembra un’ipotesi piuttosto irrealizzabile…

She-Hulk

Per ora i Marvel Studios non hanno i diritti escludivi sul personaggio, dunque la possibilità di realizzare un film da solista su She-Hulk appare assai lontana. Certo, se pensiamo ai fumetti, dove l’eroina è legata a Bruce Banner e ottiene i suoi poteri in seguito ad un incidente simile a quello del cugino, sarebbe bello vedere le stesse dinamiche al cinema.

Beta Ray Bill

Nei fumetti Beta Ray Bill possiede la stessa abilità nel combattimento del Dio del Tuono Thor, riuscendo perfino a batterlo quando i due non avevano impugnato i rispettivi martelli incantati. Certo, nel caso il personaggio fosse introdotto nel MCU ci troveremmo di fronte ad una copia di Thor, o quasi…

Miles Morales

Si era parlato dell’arrivo di Miles Morales al cinema prima ancora che Tom Holland venisse annunciato come terzo Peter Parker nell’ambito del MCU, e sappiamo che la Sony sta lavorando al lungometraggio d’animazione che vede proprio Morales protagonista.

Miles è un ragazzo afro-americano (da parte di padre) con origini latine-portoricane (da parte di madre), introdotto in seguito alla saga La morte di Spider-Man, dove l’originale supereroe, Peter Parker, viene ucciso dalla sua nemesi, Norman Osborn: Miles è così diventato il nuovo Ultimate Spider-Man.

Niente esclude però che il personaggio possa fare il suo debutto nel MCU proprio nella Fase 5, magari addestrato proprio da un Peter più maturo…

Bullseye

Mentre alcuni rumor non ancora confermati parlando di un “ritorno” di Bullseye nell’universo di Daredevil nella terza stagione della serie Netflix,  il villain interpretato da Colin Farrell nel film con Ben Affleck è stato sicuramente uno degli adattamenti più riusciti sul grande schermo.  E chissà se non lo rivedremo nella Fase 5…

Korg

Korg è diventato forse uno dei personaggi più amati degli ultimi film dei Marvel Studios, dopo aver debuttato in Thor: Ragnarok interpretato con performance capture dal regista  Taika Waititi

Un po’ sciocco ma anche incredibilmente bizzarro e  molto divertente, Korg potrebbe essere tra i sopravvissuti asgardiani che sono fuggiti da Thanos prima che iniziasse la Guerra di Infinity War…pensate che potremo rivederlo?

Gwen Stacy

Gwen Stacy ha finalmente avuto il suo momento di gloria nei due film di The Amazing Spider-Man, interpretata da Emma Stone, con un adattamento del personaggio che sembra aver soddisfatto i fan dei fumetti.

Sappiamo che i Marvel Studios stanno lavorando al prolungamento del franchise di Spider-Man: Homecoming, dunque non è difficile immaginare che l’interesse amoroso di Peter possa ripresentarsi in futuro…

Valchiria

La quantità esorbitante di personaggi inseriti in Avengers: Infinity War ha lasciato però fuori dai giochi uno dei nostri preferiti, ovvero la Valchiria di Tessa Thompson vista in Thor: Ragnarok. La speranza è che i Marvel Studios decidano di riportarla presto nel franchise, in qualsiasi modo, così da rivederla in azione.

Ms.Marvel

Intervistato dalla BBC in occasione dell’uscita di Avengers: Infinity WarKevin Feige ha reso noti i piani dei Marvel Studios che introdurranno nell’universo cinematografico il personaggio di Kamala Khan aka Ms. Marvel, uno degli alter ego di Captain Marvel che ha debuttato nel 2013 sui fumetti.

“Come sapete stiamo attualmente girando Captain Marvel con Brie Larson, ma abbiamo già dei piani per portare nel MCU Ms. Marvel, personaggio dei fumetti che si ispira proprio a lei. E contiamo di introdurla già dopo l’uscita nelle sale del film su Carol Danvers“.

Nei fumetti Kamala Khan è un’adolescente americana di origini pakistane che ammira molto Carol Danvers e che acquisirà accidentalmente il potere della superelasticità, entrando a far parte dei Vendicatori.

Insomma, sarebbe fantastico vederla in azione nel futuro del MCU.

Wonder Woman 1984: Gal Gadot è di nuovo Diana – foto

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Wonder Woman 1984: Gal Gadot è di nuovo Diana – foto

Dopo la prima misteriosa foto che la ritraeva e il primo scatto ufficiale a Steve Trevor / Chris Pine, ecco una nuova foto ufficiale di Wonder Woman 1984 che mostra la protagonista Gal Gadot, nei panni di Diana Prince, o meglio nella “divisa” della Principessa delle Amazzoni.

A condividere l’immagine è stata la stessa Gadot, tramite i suoi canali social:

Wonder Woman 1984

Wonder Woman 1984ecco Gal Gadot e Chris Pine sul set – foto

Si intitola Wonder Woman 1984 il sequel del film sul personaggio DC Comics interpretato da Gal Gadot. L’attrice israeliana torna nei panni di Diana Prince, ancora una volta diretta da Patty Jenkins, per la sua seconda avventura in solitaria, ambientata negli anni ’80.

Nel film torna anche Chris Pine, mentre tra le news entry annoveriamo, per ora, Kristen Wiig e Pedro Pascal.

Bumblebee: Steven Spielberg ha proposto una protagonista donna

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Bumblebee: Steven Spielberg ha proposto una protagonista donna

Il film su Bumblebee, primo spin off della saga dei Transformers, si preannuncia, a giudicare dal primo trailer, ma anche nelle intenzioni dei produttori, una storia “piccola” che torna alle origini del franchise e che mette parzialmente da parte l’azione in favore dei personaggi.

La protagonista del film, insieme al maggiolino trasformabile (che era già stata una Camaro gialla), è Hailee Steinfeld, che troverà l’Autobot e se ne prenderà cura. Il produttore del film, Lorenzo di Bonaventura, ha rivelato EW che l’idea di una protagonista donna viene da Steven Spielberg: “Steven ha sempre pensato che l’idea di una giovane donna protagonista al fianco di Bumblebee sarebbe stata vincente, così abbiamo preso quella direzione (…) È un cambiamento carino. Na stavamo discutendo, e l’idea di una ragazza come protagonista ci è sembrato un chiaro segno di voler cambiare direzione.”

Bumblebee: guarda il trailer del film

A dirigere Bumblebee c’è Travis Knight, già regista di Kubo e la Spada Magica per la Laika. Protagonista del film è Hailee Steinfeld. Nel cast anche John Cena, Jorge Lendeborg Jr., Abby Quinn, Rachel Crow, Ricardo Hoyos, Gracie DziennyJason Drucker. La sceneggiatura del film è firmata da Christina Hodson.

Ecco la prima sinossi del film:  “Durante il 1987, Bumblebee trova rifugio in una discarica in una piccola cittadina di mare della California. Charlie (Hailee Steinfeld), in procinto di compiere 18 anni e mentre cerca di trovare il suo posto nel mondo, scopre Bumblebee, scarico, ammaccato e spezzato. Quando Charlie gli restituisce la vita, impara immediatamente che non si tratta di un ordinario maggiolino giallo WV.”

Leggi la recensione di Bumblebee

Star Wars: Hasbro svela i giochi da collezione per il SDCC

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Star Wars: Hasbro svela i giochi da collezione per il SDCC

Manca più di un mese al San Diego Comic-Con 2018, ma la Hasbro si prepara già a sorprendere i suoi fan con la presentazione delle prime statue da collezione che saranno esposte di disponibili quest’anno per gli avventori della convention. In particolare ecco due magnifiche statue dedicate a Star Wars

La prima raffigura Han Solo e un mynock, la seconda, di incredibile impatto, comprende Rey che affronta Kylo Ren, nel duello nella neve sulla Starkiller alla fine de Il Risveglio della Forza, a suon di spade laser.

Entrambe le figure appartengono alla linea Black Series. Eccole:

Star Wars: Episodio IX, J.J. Abrams dirigerà il film

Star Wars: Episodio IX sarà diretto da J.J. Abrams e scritto da Chris Terrio. Il film arriverà in sala il 20 dicembre 2019.

Confermati nel cast Daisy Ridley, John Boyega, Adam Driver e Oscar Isaac. Il film mostrerà anche come la produzione avrà risolto il paradosso narrativo della Principessa/Generale Leia.

Marvel: Iron Man doveva reclutare Ant-Man non Spider-Man, in Civil War

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Quando i film hanno successo e vengono accolti con fervore dagli spettatori, è normale che la storia del film stesso diventa “scolpita nella pietra” senza che nessuno riesca poi a immaginarne una versione alternativa, e questo accade per la maggior parte dei film Marvel, sempre un grande successo di pubblico.

In particolare, la storia raccontata al cinema sembra sempre la più geniale possibile, ma spesso non si sa abbastanza di ciò che la produzione voleva portare sullo schermo e si valuta solo il prodotto finito.

Durante il podcast di Fatman on Batman, gli sceneggiatori di Captain America: Civil War,  Christopher Markus e Stephen McFeely, che hanno firmato anche Infinity War e che hanno scritto Avengers 4, hanno parlato delle infinite possibilità che c’erano nel terzo film dedicato a Cap.

Marvel Fase 4: previsioni sul destino dei personaggi principali

Come sappiamo, la storia è liberamente ispirata ai fumetti omonimi, e poi prende strade diverse, mantenendo due fazioni di eroi che si scontrano. Nel film, vediamo Ant-Man dalla parte di Cap, con Scott Lang che si rivela grande fan di Steve Rogers, mentre dall’altra vediamo che Tony Stark va nel Queens a reclutare il giovane Peter Parker, così che il personaggio di Spider-Man possa debuttare nel MCU.

Quello che non sappiamo però è come sarebbe stata la storia prima che la SONY accettasse di condividere la proprietà dei diritti di sfruttamento di Spider-Man con i Marvel Studios. I due sceneggiatori hanno infatti spiegato che, nel caso in cui l’accordo con SONY fosse saltato, Tony Stark avrebbe reclutato Ant-Man.

I due hanno scherzato dicendo che Tony sarebbe potuto andare a San Francisco, e si sarebbe messo a guardare Scott Lang da lontano, mentre guardava la figlia giocare. Sarebbe stato sicuramente un altro film!

Vedremo Ant-Man al cinema quest’estate in Ant-Man and the Wasp, mentre Tony Stark, e forse anche Spider-Man, torneranno in Avengers 4.

Avengers: Infinity War, gli sceneggiatori hanno idee per “sistemare” i film della DC

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Intervistati da Kevin Smith, gli sceneggiatori di Avengers: Infinity War Christopher Markus e Stephen McFeely hanno avuto modo di parlare del film e proposto qualche “suggerimento” ai colleghi della DC Films per emulare il successo dei Marvel Studios.

Questa la riposta di Markus:

Fossi in loro, guarderei a ciò che i Marvel Studios hanno fatto per necessità, quando non avevano accesso ai personaggi più famosi come Spider-Man o gli X-Men. Scelsero una linea da seguire con Iron Man e ne trassero un ottimo film“.

Io invece terrei Batman, Superman e Wonder Woman, che sta andando benissimo e ha un sequel in lavorazione” ha continuato Markus. “Dovrebbero attraversare il vasto universo dei fumetti DC e scegliere dei personaggi per realizzare soltanto bei film, e non un universo, vedendo cosa succede.

Non hi molta familiarità con l’universo DC ma, strategicamente, realizzerei un film alla volta“, ha aggiunto McFeely.

Avengers: Infinity War, superati i 2 miliardi di incasso nel mondo

Anthony e Joe Russo dirigono il film, che è prodotto da Kevin FeigeLouis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo Stan Lee sono produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers: Infinity War è al cinema dal 25 aprile.

CORRELATI:

Avengers: Infinity War, la recensione

Wonder Woman 1984: tutto quello che sappiamo del sequel

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Wonder Woman 1984: tutto quello che sappiamo del sequel

Sono da poco iniziate le riprese di Wonder Woman 1984, secondo capitolo dedicato all’eroina della DC Comics interpretata sullo schermo da Gal Gadot. Alla regia è tornata Patty Jenkins, reduce dall’incredibile successo del primo film, mentre il cast annovera – tra i volti noti – anche Kristen Wiig, Pedro Pascal e Chris Pine.

Ma cosa sappiamo finora del sequel di Wonder Woman? Qui sotto le informazioni principali:

Il titolo

Geoff Johns, presidente e direttore creativo responsabile della DC Comics, ha rivelato nelle ultime settimane il logo di Wonder Woman 2 e da allora il titolo è stato adottato sia da Patty Jenkins che da Gal Gadot per la promozione delle prime immagini ufficiali, ovvero Wonder Woman 1984. Che sia questo il nome definitivo del sequel? Sembra proprio di si.

L’ambientazione

È stato confermato dalla regista Patty Jenkins durante lo scorso CinemaCon che Wonder Woman 2 sarà ambientato negli anni Ottanta verso la fine della Guerra Fredda, rivelando al pubblico un’altra epoca iconica in cui svolgere le avventure di Diana. L’ordine cronologico del personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman.

Wonder Woman 1984: ecco Gal Gadot e Chris Pine sul set – foto

Il villain

Cheetah è stata annunciata come la principale antagonista (o almeno è ciò che crediamo finora…) di Diana in Wonder Woman 1984, e il personaggio sarà interpretato da Kristen Wiig. Non sappiamo ancora con certezza come il villain sarà introdotto né la maniera in cui interagirà con l’eroina, tuttavia alcuni rumor parlano di Cheetah che inizierà nei panni di un’amica di Diana, e non della sua acerrima nemica, ma per emulare Wonder Woman sarà costretta a usurparla.

Il casting di Pedro Pascal

Lo scorso Marzo è stato ufficializzato il casting di Pedro Pascal, attore noto per la sua partecipazione alle serie Game of Thrones e Narcos, tuttavia non è ancora chiaro chi interpreterà nel sequel. Per alcuni vestirà i panni di Maxwell Lord, che nei fumetti è un potente uomo d’affari la cui influenza contribuì a formare la Justice League, e anche Patty Jenkins ha lasciato intendere che Pascal ricoprirà un ruolo fondamentale.

Steve Trevor

È stato confermato dalla stessa Patty Jenkins con una foto ufficiale che Chris Pine tornerà nei panni di Steve Trevor anche nel sequel di Wonder Woman. Ma come? In rete circolano già numerose teorie sul modo in cui il personaggio potrebbe “resuscitare” e ripresentarsi nella vita di Diana: è sopravvissuto all’esplosione del suo areoplano? E se così fosse, perché non è invecchiato? Forse quello che vedremo non è Steve Trevor? Oppure è stato Ade a riportarlo in vita al fine di manipolare Wonder Woman?

Wonder Woman 2: Patty Jenkins condivide una foto di…Steve Trevor!

Sicario: i produttori vogliono il ritorno di Emily Blunt nel terzo capitolo del franchise

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Tre anni fa nessuno avrebbe scommesso sulla possibilità di trasformare Sicario in un franchise cinematografico, tuttavia l’inaspettato successo del film diretto da Denis Villeneuve (presentato anche in concorso a Cannes) ha convinto i produttori ad affidare allo sceneggiatore Taylor Sheridan la “creazione” di più capitoli, di cui uno è in uscita nelle sale (Sicario 2: Day of the Soldado).

Nella pellicola sequel però manca Kate Macer, personaggio interpretato da Emily Blunt, che secondo Sheridan aveva concluso il suo arco narrativo dunque non aveva senso inserirla nelle nuove indagini sul cartello messicano con Josh Brolin e Benicio Del Toro.

Ora però, da quanto dichiarato dal produttore Trent Luckinbill, sembra che si stia lavorando per riportare nel franchise l’attrice già nel terzo capitolo:

Penso che Taylor [Sheridan] abbia certamente qualche idea su come farla tornare, mentre noi rimaniamo aperti ad ogni possibilità. Ovviamente vorremmo riportare Emily, ma non abbiamo ancora una sceneggiatura anche se la cosa avrebbe molto senso. Siamo tutti fan del film, e siamo tutti giunti alla stessa conclusione, ovvero che sarebbe bello rivederla in azione“.

Sicario 2: Day Of The Soldado, nuovo trailer per il film di Stefano Sollima

Di seguito la sinossi ufficiale di Sicario 2: Day of the Soldado:

La lotta al narcotraffico fra Stati Uniti e Messico si è inasprita da quando i cartelli hanno iniziato a trasportare terroristi attraverso il confine americano. Per combattere questa guerra, l’agente federale Matt Graver (Josh Brolin) dovrà unire le forze con il misterioso e impenetrabile Alejandro (Benicio Del Toro).

Il film uscirà nelle sale americane il 29 giugno, su una sceneggiatura di Taylor Sheridan (Sicario, Hell Or High Water, Wind River) e vede nel cast Benicio Del Toro, Josh Brolin, Isabela Moner, Jeffrey Donovan, Manuel Garcia-Rulfo Catherine Keener.

Sicario 2: Day of the Soldado, una nuova foto dal film di Stefano Sollima

Fonte: Cinemablend

Aquaman: ecco dove e quando arriverà il primo trailer

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Aquaman: ecco dove e quando arriverà il primo trailer

Il primo trailer ufficiale di Aquaman debutterà tra poche settimane al Comic Con di San Diego durante il panel dedicato ai progetti in uscita della DC Films in collaborazione con Warner Bros.

A confermarlo è proprio il regista James Wan su Twitter con l’annuncio che vedete qui sotto e il nuovo logo del film.

https://twitter.com/creepypuppet/status/1007729495355211776?ref_src=twsrc%5Etfw&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.comicbookmovie.com%2Faquaman%2Fjames-wan-reveals-when-youll-be-able-to-see-the-first-trailer-for-aquaman-a161428

Aquaman: prime foto di Arthur Curry, Mera e Atlanna

Prima di apparire come assoluto protagonista, il personaggio di Jason Momoa ha debuttato in Justice League, diretto da Zack Snyder, al fianco di Ben Affleck (Batman), Gal Gadot (Wonder Woman), Henry Cavill (Superman), Ezra Miller (Flash) e Ray Fisher (Cyborg).

Il film è stato diretto da James Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring, Fast and Furious 7) e vede protagonista Jason Momoa. Con lui ci sarà Amber Heard nei panni di Mera, Yahya Abdul-Mateen II, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi Lin e  Willem Dafoe. Il cinecomic arriverà al cinema il 21 Dicembre 2018.

Aquaman è il re dei Sette Mari. Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di proteggere il mondo intero.

Aquaman, nuove foto: ecco Patrick Wilson, Nicole Kidman e molto altro!

Ride: il motion poster del film di Guaglione e Resinaro

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Ride: il motion poster del film di Guaglione e Resinaro

Ecco il motion poster di Ride, film diretto da Jacopo Rondinelli e scritto, co-prodotto e supervisionato artisticamente da Fabio Guaglione e Fabio Resinaro, già registi del fortunato Mine, che nel 2016 è stato accolto con favore da pubblico e critica come un caso esemplare di rinnovamento e rinascita del cinema italiano.

Il film è una produzione Lucky Red, Mercurious con Tim Vision e con il contributo di Trentino Film Commission. Un cast italiano e internazionale quello di RIDE, che vede protagonisti Lorenzo Richelmy e Ludovic Hughes al fianco di Simone Labarga e Matt Rippy.

Ride, guarda il teaser trailer

Ride è la storia di Max (Lorenzo Richelmy) e Kyle (Ludovic Hughes), due  riders acrobatici. Quando ricevono l’invito a partecipare a una misteriosa gara di downhill con in palio 250.000$, accettano senza esitazione per poi scoprire – ormai troppo tardi – di doversi spingere oltre i limiti delle loro possibilità fisiche e psicologiche. Quella che affronteranno sarà così una corsa estrema per la sopravvivenza. Grazie alla potenzialità delle telecamere GO PRO, Ride sarà capace di trasmettere l’adrenalina dello sport estremo come nessun altro modo sarebbe in grado di fare.

10 attori che hanno avuto un terribile “trattamento in CGI”

10 attori che hanno avuto un terribile “trattamento in CGI”

L’uso della CGI divide i cinefili: può essere uno strumento rivoluzionario, capace di creare nuovi mondi e realizzare l’immaginazione dell’autore; o può purtroppo rimpiazzare la fantastica arte del costruire oggetti, set, costumi, che spesso danno un aspetto più realistico ai film. Tuttavia, spesso, nonostante gli enormi passi avanti della tecnologia, la computer grafica “commette errori”. Ecco i 10 attori che hanno avuto problemi con la loro ricostruzioni in CGI.

Dwayne Johnson: Re Scorpione (La Mummia – Il ritorno)

10 attori

Dwayne Johnson è carismatico, ed è un attore amato dal pubblico. E oggi, è protagonista di blockbuster che continuano a guadagnare parecchio come Fast & Furious e, recentemente, Rampage Skyscraper. E gli inizi? Risalgono al ruolo di Re Scorpione ne La Mummia – Il ritorno, nel lontano 2001. Un franchise nel quale l’ambizione, forse, superava le possibilità e il budget. E il Re Scorpione ne ha subito le conseguenze. sembrava piuttosto fuori posto, con i suoi movimenti facciali e il suo aspetto (in generale) davvero innaturali. C’è un motivo per cui Johnson è all’inizio della nostra lista di 10 attori: sembra più una bambola animata che una persona/umanoide, ed è per questo più inquietante che altro. E sorprende ancora di più che, nonostante tutto, abbia avuto il proprio spin-off dedicato.

Eric Bana: Hulk (Hulk)

10 attori

Ang Lee ha raggiunto risultati notevoli, nei propri film, con la CGILa tigre e il dragone Vita di Pi ne sono due esempi. La cosa sorprendente, è quanto siano cambiate le cose dall’Hulk del 2003. Lee voleva ricreare la stessa atmosfera dei fumetti sullo schermo, ma il film aveva due problemi principali: una storia contorta e una CGI piuttosto scadente. In tanti, nel film, hanno sofferto di cattiva CGI, ma nessuno quanto Hulk stesso: un gigantesco omone verde con la pelle particolarmente brillante, proporzioni e movimenti bizzarri, che sembra più un pupazzo animato che il gigantesco e arrabbiatissimo mostro verde che conosciamo.

Henry Cavill: Superman/Clark Kent (Justice League)

10 attori

Nel corso degli anni, abbiamo assistito a parecchi fallimenti di design dei personaggi. E ce ne siamo fatti una ragione. Qualcosa del quale è difficile farsi una ragione, però, è quando la CGI rovina, inultilmente, il viso di un attore già particolarmente affascinante di suo. Arriviamo quindi al pasticcio dei baffi di Superman. Quando fu necessario rigirare alcune scene per Justice Leage, Henry Cavill aveva fatto crescere i baffi per il proprio ruolo in Mission Impossible 6. E non poteva raderli. A quanto pare, addirittura, i baffi in questione furono oggetto di contrattazioni tra la Paramount e la Warner Brothers. La CGI utilizzata per rimuovere digitalmente i baffi di Cavill hanno avuto effetti terribili sul suo viso: la proporzione tra la sua bocca e il suo naso è particolarmente improbabile.

Guy Henry/Peter Cushing: Tarkin (Rogue One)

10 attori

Riportare sullo schermo un attore scomparso è un’idea nobile e ambiziosa, e che viene sicuramente apprezzata dai fan. E Rogue One ci ha provato. Il film è ambientato prima degli eventi di Episodio IV – Una nuova speranza. Chiaramente, per la produzione sono stati usati alcuni personaggi che comparivano nell’episodio. I problemi sono sorti quando si è arrivati a voler usare Tarkin: Peter Cushing, che ha interpretato Tarkin nell’episodio originale, è morto nel 1994. Guy Henry ha preso il posto di Cushing sul set, e la produzione di Rogue One ha utilizzato la GGI per riportare l’attore in vita. Il risultato è a metà tra l’inquietante e l’improbabile. Il personaggio sembra un po’ fatto di plastica e con la pelle stranamente lucida in confronto agli altri personaggi. Molti di noi hanno provato una certa sensazione di disagio, davanti ad un personaggio che, purtroppo, ha finito per non apparire molto realistico.

Ciarán Hinds: Steppenwolf (Justice League)

10 attori

Parlando di fallimenti moderni del CGI, Justice League ha un posto speciale nella classifica. La ragione principale? Ciarán Hinds nel ruolo di Steppenwolf. In molti si sono chiesti cosa sia successo, cosa abbia interferito nel design del personaggio. Infatti, non sembra finito. O sembra uno dei cattivi dei videogiochi. Quelli brutti, che si affrontano per ultimi. Steppenwolf è un altro di quei antagonisti bruti con una CGI mediocre. E i fan si aspettavano qualcosa di epico, in questo caso: era la prima volta che il gruppo appariva insieme sullo schermo. E doveva avere un effetto fantastico ma, su questo fronte, il film ha fallito.

Matthew Lewis e Daniel Radcliffe: Harry Potter e Neville Paciock (Harry Potter e la Pietra Filosofale)

10 attori

Dobby ha cambiato le carte in tavola in termini di CGI nel franchise di Harry Potter. Ma prima di allora, la CGI non era decisamente a quei livelli, soprattutto quando di trattava di intervenire sulle persone: basta ridare un’occhiata alle scene di volo di Harry Potter e la Pietra Filosofale. E sono stati gli attori Daniel Radcliffe e Matthew Lewis a soffrirne. Quando è il turno di Neville Paciock di salire di una scopa volante, la CGI fatta su Lewis era non particolarmente brillante anche per gli standard del 2001. Sembrava più un pupazzo non finito, soprattutto prima che Neville arrivi a terra. E arriviamo, poi, al Quidditch. Il film taglia costantemente tra persone reali e immagini CGI, che purtroppo risulta in un’aumentato effetto di irrealtà per le scene digitali.

Jeff Bridges: Kevin Flynn/CLU (Tron: Legacy)

10 attori

La tecnologia si evolve, e gli studio amano usarla per ringiovanire gli attori quando la storia lo richiede. Anziché utilizzare un altro attore, più giovane, che assomiglia un po’ al personaggio più anziano, gli studios provano ora a ringiovanire direttamente l’attore in questione con la CGI. A volte funziona, a volte no. Un esempio di ringiovanimento poco riuscito? Tron: Legacy. Nonostante gli sforzi, il ringiovanito Jeff Bridges ha qualcosa di strano. Stiamo parlando di un film altamente stilizzato, con tantissima CGI. Il film voleva riportare sullo schermo la giovinezza di Bridges per il programma CLU: in quanto programma, infatti, non dovrebbe invecchiare. Il che ha senso. Ma il risultato, purtroppo, non è stato all’altezza delle intenzioni.

Ryan Reynolds: Hal Jordan/Lanterna Verde (Lanterna Verde)

10 attori

Lanterna Verde è arrivato nel 2011, e doveva essere l’inizio dell’universo cinematografico DC. Ma le recensioni terribili e una ricezione scontenta da parte del pubblico hanno messo la parola fine ai piani. La storia era un po’ confusa, ma molte critiche furono rivolte alla CGI. I personaggi del film sembravano tutti un po’ troppo finti per interagire credibilmente con Reynolds. Ma il fallimento più grande in termini di CGI fu, comunque, la tuta da supereroe di Reynolds. Si decise per una tuta interamente realizzata con la CGI, che fa sembrare i muscoli dell’attore esposti (e verdi). Nemmeno il pubblico apprezzò il design.

Jamie Bell: La Cosa (I Fantastici 4)

10 attori

I Fantastici 4 è uno di quei film di supereori talmente scadenti, che si può parlare soltanto di quanto abbiano fallito. Ma non è uno di quei film che sono talmente brutti da essere belli o diventare cult (fan di Sharknado, fatevi sentire). Mentre Michael Chicklis non aveva un look particolarmente apprezzabile nei panni della Cosa nel film del 2005, Jamie Bell se l’è passata addirittura peggio. Prima di tutto, non sembra finito (come tutto il resto). Durante la produzione, si è speso tantissimo tempo rigirando scene e aggiungendo attori digitalmente, ma in molti hanno la sensazione che sarebbe stato meglio usare quel tempo e quei soldi per lavorare al design della Cosa. 

Ahmed Best: Jar Jar Binks (Star Wars)

10 attori

E a completare la nostra lista di 10 attori che hanno avuto dei problemi con la CGI, c’è ovviamente Jar Jar. È innegabile che, nel franchise di Star Wars, la CGI per il personaggio sia terribile. In parte, è giusto ammetterlo, è perché i film sono realizzati tra la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000: che sono tempi non esattamente famosi per la qualità della CGI. In molti lo amano, ma ha un aspetto un po’ inquietante. Una una buona parte del franchise ha preferito costumi e oggetti reali alla CGI, puntando al realismo in questo senso. Tutti è concreto. Yoda, nella trilogia originale, è un pupazzo creato dalla Jim Henson Company, ad esempio. E la decisione di abbandonare gli oggetti per passare alla CGI fu un po’ sconvolgente per molti dei fan: per contrasto, la finzione risalta. E Jar Jar è un esempio di CGI particolarmente malriuscita, a metà tra un lucertolone e un polliccione con gli occhi gialli. Ma noi lo amiamo lo stesso.

Fonte: ScreenRant

Aquaman: ecco cosa vuol dire “Riunire i sette”

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Aquaman: ecco cosa vuol dire “Riunire i sette”

La prima foto ufficiale di Aquaman che ritraeva Jason Momoa nei panni di Arthur Curry è arrivata on line tempo fa, prima dell’uscita in sala di Justice League.

L’immagine in questione mostrava Momoa su fondo nero, con una scritta che recitava: riunisci i sette (reunite the seven). Dal momento che l’immagine era stata diffusa prima dell’uscita di Justice League, si immaginava che “i sette” fossero i sette membri della squadra di eroi DC, tuttavia con l’approssimarsi del film su Arthur Curry, diretto da James Wan, sembra essere venuta fuori la verità.

Con l’inizio della promozione di Aquaman, con le prime foto su Entertainment Weekly, “riunire i sette” sembra un riferimento al film stesso, probabilmente ai sette mari che dovrebbero diventare il regno di Arthur, nel film che racconterà la sua ascesa al trono di Atlantide.

Aquaman: secondo Jason Momoa è un personaggio con cui è facile entrare in relazione

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AquamanMera alle prese con un ubriaco – video dal set

Prima di apparire come assoluto protagonista in Aquaman, il personaggio di Jason Momoa è stato trai protagonisti di Justice League, diretto da Zack Snyder, al fianco di Ben Affleck (Batman), Gal Gadot (Wonder Woman), Henry Cavill (Superman), Ezra Miller (Flash) e Ray Fisher (Cyborg). Il suo esordio sul grande schermo è avvenuto in un cameo di Batman v Superman Dawn of Justice.

Aquaman sarà diretto da James Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring, Fast and Furious 7) e vedrà protagonista Jason Momoa (Game of Thrones). Con lui ci sarà Amber Heard (Magic Mike XXL, The Danish Girl) nei panni di Mera. Al cast si aggiungono Yahya Abdul-Mateen II, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi Lin e  Willem Dafoe. Il cinecomic arriverà al cinema il 21 Dicembre 2018.

Sinossi

Aquaman è il re dei Sette Mari. Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di proteggere il mondo intero.

Captain America: 15 segreti sullo scudo di Steve Rogers

Captain America: 15 segreti sullo scudo di Steve Rogers

Come il martello per Thor o l’arco per Occhio di Falco, lo scudo è l’oggetto che contraddistingue il personaggio di Captain America.

Strumento di difesa, ma anche offensivo all’occorrenza, quest’arma fatta di vibranio e forgiata per Steve Rogers dopo la sua “trasformazione” in super soldato ha attraversato nella storia dei fumetti diverse vicissitudini, molte delle quali sconosciute alla maggior parte del pubblico.

Ecco allora di seguito 15 segreti sullo scudo di Captain America che solo i veri fan conoscono, racconti da CBR:

È stato realizzato usando del vibranio rubato

Lo scudo di Captain America è stato forgiato usando, oltre all’acciaio, il vibranio, materiale  che abbonda nel cuore del Wakanda.

Si racconta però che per costruirlo sia stato rubato questo speciale elemento, tuttavia esistono varie teorie che potrebbero smentire questa versione: una immagina che un meteorite di vibranio si è schiantato più di 10.000 anni fa nell’Antartide, un’altra pensa che  Myron MacLain, il creatore dello scudo, abbia semplicemente acquistato il vibranio da T’Chaka stesso.

È stato vittima del “cancro” del vibranio

In Captain America Vol 3 # 21, lo scudo soffre i sintomi di una malattia pericolosa conosciuta come “cancro del vibranio” che danneggia i materiali fondamentali dello scudo e minaccia di distruggere tutto il vibranio del Wakanda.

Fortunatamente, Tony Stark riuscì a fermare il cancro dilagante prima che contaminasse tutto il vibranio, impedendo alla malattia di distruggere il mondo.

Lo scudo originale fu modificato per evitare una causa legale

Il famoso scudo a forma circolare di Captain America è stato accolto dalle persone come simbolo di resilienza, ma sappiamo che originariamente era stato concepito con un altro design.

Lo scudo “medievale” utilizzato da Steve Rogers nelle sue prime storie è stato costretto a cambiare forma perché considerato troppo simile a quello di un altro supereroe chiamato The Shield dei fumetti della MLJ Publications.

Senza possibilità di scelta, Jack Kirby dovette modificarne il look, creando così lo scudo che tutti conosciamo e amiamo ancora oggi. Ma se non fosse stato per la minaccia di causa legale da parte dei concorrenti, forse non avremmo mai visto lo scudo di Cap.

È stato usato come urna

L’uso dello scudo di Captain America come un’urna rappresenta una delle trame più dark e segrete relative alle armi di un supereroe.

Quando Rick Jones, amico di molti eroi Marvel, morì, ebbe l’onore di avere come urna funeraria proprio lo scudo di Steve Rogers: l’abbiamo visto raccontato in Incredible Hulk: Future Imperfect Vol 1 # 1, con Hulk che spediva le ceneri di Jones nello spazio.

Ha fatto si che la testa del Barone Zemo rimanesse attaccata al suo corpo

In Avengers Vol 1 # 16 abbiamo visto visto Captain America usare il suo scudo in maniera del tutto “bizzarra”, ovvero per tenere incollata la testa del Barone Zeno al suo corpo.

Sfortunatamente per lui però, questo ha significato che il villain doveva andarsene in giro con un cappuccio rosa attaccato alla sua testa…

C’è però un’interpretazione più dark delle azioni di Cap, ovvero che in realtà l’eroe voleva che la colla si posasse sul viso di Zemo, impedendogli così di respirare.

Steve Rogers l’ha trasformato in un mantello

Steve Rogers ha abbandonato il suo scudo per indossare un mantello in Captain America Vol 1 # 180, sotto le sembianze di un nomade.

All’epoca molti fan trovarono questo “rifiuto” dello scudo scioccante, e anche il personaggio risentì dell’improvviso cambiamento.

Per un breve periodo ha avuto una svastica disegnata sopra

Capitan America fu introdotto per la prima volta durante la seconda guerra mondiale, combattendo contro i nazisti. Tuttavia, in Captain America Vol 1 # 234, a Steve venne fatto il lavaggio del cervello dal Terzo Reich e fu costretto ad obbedire ai loro ordini.

Durante quel periodo Cap viene mostrato mentre mostra con orgoglio il suo scudo con una svastica che sostituisce la stella nel mezzo. Più tardi Daredevil, nel tentativo di salvarlo dall’incantesimo nazista, lotta con lui prima che Steve torni in sé.

Ha aiutato qualcuno a togliersi la vita

C’è un dettaglio sullo scudo di Capitan America che molti fan non conoscono: ha aiutato qualcuno a togliersi la vita, e  la persona in questione era il villain noto come Machinesmith.

Quando la mente del personaggio fu trasferita nel corpo di un androide, questi voleva soltanto fuggire da un’esistenza limitata e ormai segnata, e dopo aver ingannato Capitan America, lo convinse ad aiutarlo con l’obiettivo di porre fine alla sua vita.

Il Serpente è riuscito a spaccarlo a metà

Il Serpente è uno fra i tanti cattivi che sono riusciti nell’impresa di distruggere lo scudo presumibilmente indistruttibile di Captain America.

Però il villain dalle sembianze di un rettile si distingue dagli altri poiché ha reso lo scudo più vulnerabile, spezzandolo a metà con la stessa facilità con cui noi spezziamo un ramoscello.

Captain America l’ha usato per uccidere Vedova Nera

Secret Empire ha raccontato forse l’atto più tragico commesso dallo scudo di Captain America: nei fumetti, Steve Rogers subisce il lavaggio del cervello e si scaglia contro i suoi vecchi compagni Vendicatori, uccidendo la sua amica Natasha Romanoff.

È stato distrutto da Thanos con il Guanto dell’Infinito

Nella miniserie a fumetti Infinity Gauntlet pubblicata negli anni ’90, Thanos ha utilizzato il guanto dell’infinito per distruggere lo scudo di Captain America, ma questa non fu la prima e l’ultima volta nella storia dell’arma.

Dobbiamo aspettarci uno scenario del genere in Avengers 4?

È stato usato da un “altro” Captain America

Molti credono che Steve Rogers sia l’unica incarnazione di Capitan America ad aver portato lo scudo, tuttavia è una considerazione errata. Perché?

Spesso nei fumetti Steve ha lasciato cadere l’uniforme dell’eroe, e una volta è stato sostituito da John Walker, anche se quest’ultimo non è apparso mai all’altezza del ruolo e della responsabilità del suo predecessore.

Steve Rogers fu seppellito con una copia dello scudo

In The Death of Captain America, Steve Rogers viene drammaticamente assassinato da Sharon Carter, dopo esser stato sottoposta al lavaggio del cervello dalla nemesi di Cap, Teschio Rosso.

Più tardi l’eroe venne sepolto con una copia perfetta del suo scudo e al commovente funerale parteciparono tutti i suoi compagni Vendicatori. L’ originale fu donato, come saprete, all’amico Bucky Barnes, che poi diventerà il nuovo Capitan America.

Thor ha cercato di struggerlo

Lo scudo di Capitan America è in grado di resistere alla forza di Hulk o al potere del martello di Thor, tuttavia in Avengers Vol. 3, abbiamo visto il Dio del Tuono scagliarsi furiosamente sull’arma di Rogers riuscendo a graffiarlo.

Questa è una delle uniche volte in cui lo scudo di Cap viene danneggiato da uno dei suoi fidati alleati, con Thor che alla fine cerca di riparare il danno provocato con il perdono del compagno.

Magneto e Laser Vivente hanno cercato di distruggerlo

Molti personaggi (villain e non solo) sono riusciti a distruggere lo scudo di vibranio apparentemente indistruttibile di Captain America. Tra questi ci sono anche anche Magneto e Laser Vivente, danneggiando lo scudo in due occasioni separate.

In Avengers n. 35, Cap fu costretto a usare il suo scudo per bloccare la potente trappola del Laser Vivente contro i Vendicatori e allo stesso modo, in Exiles Vol 1 # 23, abbiamo assistito alle devastanti conseguenze delle Guerre dei Mutanti, che hanno causato enormi perdite da entrambe le parti.

Agadah: proiezione gratuita con Cinefilos.it a Bologna

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Agadah: proiezione gratuita con Cinefilos.it a Bologna

Nell’ambito della 14° edizione del Biografilm Festival (14-21 giugno), il prossimo 18 giugno alle 18.30 presso il Cinema Jolly, in via Guglielmo Marconi a Bologna, si svolgerà una proiezione gratuita di Agadah, il film di Alberto Rondalli.

Per prenotare uno dei 300 posti disponibili, clikka sul link di seguito:

 www.serateagadah.it

Di seguito, la sinossi e il trailer di Agadah:

Siamo nel 1815, il conte Potoski sta lavorando al suo romanzo nell’elegante dimora in cui vive. Maggio 1734, Alfonso di van Worden, giovane ufficiale Vallone al servizio di Re Carlo, ha ricevuto l’ordine di raggiungere il suo reggimento a Napoli nel più breve tempo possibile. Nonostante Lopez,  suo  fedele  servitore,  cerchi  di  dissuaderlo dall’attraversare l’altopiano  delle  Murgie, perché  infestato  da  spettri  e  demoni  inquietanti, si  mette  ugualmente in  cammino.  In  un intreccio fantastico, tra sogno e realtà, che ricorda il Decamerone e le Mille e una Notte, Alfonso compirà un percorso iniziatico, durante dieci lunghe giornate, tra allucinazioni e magia in caverne misteriose, locande malfamate, amori scabrosi e apparizioni diaboliche. Ambientato all’indomani della Battaglia di Bitonto, che portò il Regno di Napoli sotto il dominio di Carlo di Borbone, il film, in un crescendo epico e maestoso, intreccia, tra sogno e realtà, il destino di due uomini uniti in modo indissolubile attraverso storie tra loro concatenate in una realtà popolata da briganti, zingari, forche, cabalisti e fantasmi. Alfonso non avrà mai certezza se la sua esperienza sia stata reale o solo frutto dell’immaginazione…

Liberamente tratto dal celebre Manoscritto trovato a Saragozza di Jan Potocki, il film è una rilettura di uno dei grandi classici della letteratura europea. Il romanzo fu scritto in francese all’inizio del 1800 e ha avuto tra le peripezie più singolari che la storia della letteratura ricordi. “Il Manoscritto” è una serie di  storie  di  fantasmi,  intrecciate  l’una  nell’altra  come  scatole  cinesi:  «un  decamerone  nero», suggestivo e grandioso fatto di simbolismi a volte indecifrabili in cui si ritrovano tutti gli elementi del romanticismo nero.  Un  classico della  letteratura, un’opera titanica e  a  tratti inafferrabile che  fu portata sullo schermo solo una volta dal polacco Wojciech Jerzy Has nel 1964 e che tanto affascinò Luis Buñuel.

Captain Marvel: una donna comporrà la colonna sonora del film

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Captain Marvel: una donna comporrà la colonna sonora del film

Sarà una donna a comporre la colonna sonora originale di Captain Marvel, il nuovo film dei Marvel Studios con protagonista Brie Larson nei panni di Carol Danvers.

Come confermato da Variety nelle ultime ore infatti, Pinar Toprak è la prima musicista a lavorare alle musiche di un cinecomic, anche se di recente aveva contribuito ad alcuni brani di Krypton e Justice League.

Voglio ringraziare Anna Boden e Ryan Fleck, i due registi, per avermi dato questa occasione: è l’opportunità di una vita” ha confessato la Toprak, “Inoltre far parte del Marvel Cinematic Universe è un onore“.

Captain Marvel riceve l’SOS di Nick Fury – fanart

Vi ricordiamo che alla regia del cinecomic con protagonista Brie Larson, ci saranno Anna Boden e Ryan Fleck. Il film invece arriverà al cinema l’8 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che Captain Marvel interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Captain Marvel: il cinecomic “sarà qualcosa di mai visto prima nel MCU”

Secondo un’interessante descrizione del film, Captain Marvel sarà “qualcosa di mai visto prima nel MCU“:

Anche se Thor: RagnarokBlack Panther e Avengers: Infinity War erano tutti film diversi e originali, niente sarà diverso e originale come Captain Marvel. Il film di Anna Boden e Ryan Fleck cambierà l’universo cinematografico Marvel regalandoci qualcosa che nessuno ha mai visto prima nel MCU e qualcosa che nessun fan si aspetta.

Il report continua dicendo che “Se Wonder Woman è stato ovviamente considerato un film molto importante per le donne, Captain Marvel vi sorprenderà ancora di più, ridefinendo completamente i film sui supereroi proprio come i Marvel Studios hanno rivoluzionato il cinecomic nel 2008.

Fonte: Variety

Glass: Samuel L. Jackson non aveva idea del finale di Split

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Glass: Samuel L. Jackson non aveva idea del finale di Split

Nonostante M. Night Shyamalan sia noto per l’utilizzo dei colpi di scena nei suoi film, il finale di Split ha lasciato moltissimi fan con la bocca aperta. A tanti anni da Unbreakable, nessuno si sarebbe mai sognato di veder ritornare sul grande schermo il David Dunn di Bruce Willis, cosa che invece tutti aspettiamo per Glass.

Ebbene, nessuno lo immaginava, nemmeno Samuel L. Jackson, che nel film del 2000 interpretava Elijah Price, la nemesi dell’eroe. Shyamalan scrisse e diresse Unbreakable con ogni intenzione di farne un sequel, ma le performance al box office affossarono il suo desiderio. Inserendo Willis in Split, Shyamalan è stato in grado di mantenere quella promessa e di costruire un sequel, mettendo anche in cantiere Glass, che completa la trilogia e che arriverà in sala nel 2019. Nel film, David Dunn se la vedrà con Kevin, l’antagonista affetto da multipla personalità interpretato da James McAvoy. E sembra che ancora una volta Elijah Price si troverà a dover interagire con le forze del bene e quelle del male.

Glass, recensione del film di M. Night Shyamalan

Samuel L. Jackson ha di recente dichiarato a Vulture: “Mi ricordo che Night mi chiamò e mi chiese di guardare quel film, ‘dopo che lo avrai visto ti dirò cosa penso’ disse.” “Così ho guardato Split, e alla fine, abbiamo Bruce e la ragazza, al cafè, che parlano di Mr. Glass.” Jackson ha detto di aver sospirato in quel momento, chiamando immediatamente il regista: “Gli ho detto ‘quindi lo faremo?’ E Night rispose che sarebbe dipeso dal weekend di apertura.”

Split si è rivelato il miglior incasso di M. Night Shyamalan negli ultimi 20 anni, con un’apertura di 40 milioni e un boxoffice mondiale di 270 milioni, garantendo così i fondi per Glass.

Glass: le prime reazioni al film sono positive

Qui la prima sinossi:

Dunn (Bruce Willis) sta dando la caccia alla Bestia, controparte sovrumana di Crumb (James McAvoy), scontrandosi con lui in maniera sempre più aspra. Intanto Price (Samuel L. Jackson) emerge dall’ombra, nascondendo dei segreti che si riveleranno pericolosi per entrambi.

Interpretato da Samuel L. Jackson, James McAvoy, Bruce Willis e dall’attrice vincitrice del Golden Globe Sarah Paulson, Glass porta avanti le vicende narrate in Unbreakable – Il Predestinato (2000) e Split (2016), entrambi scritti e diretti dallo stesso Shyamalan. Glass vede David Dunn all’inseguimento dell’identità sovrumana di Kevin Wendell Crumb, ovvero la Bestia, in un susseguirsi di incontri sempre più pericolosi. Elijah Price, noto anche con lo pseudonimo de “l’Uomo di Vetro”, emergerà dall’ombra in possesso di segreti decisivi per entrambi gli uomini.

Fonte: Indiewire

Zack Snyder conferma che il “vero Doomsday” è ancora vivo nel DCEU

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È stato confermato direttamente da Zack Snyder su Vero, in risposta ad un fan, che il “vero” Doomsday è ancora vivo nel DCEU, lasciando intendere che quello visto in Batman V Superman: Dawn of Justice sia soltanto una copia diversa dall’idea originale del regista.

Il villain era apparso nel finale del film come risultato di un esperimento ad opera di Lex Luthor sul cadavere del generale Zod. Contro di lui si erano poi scagliati Batman, Wonder Woman e Superman, sacrificando la vita dell’Uomo d’Acciaio per sconfiggere il gigante.

Che ne pensate? Avremo la possibilità di vedere in azione il vero Doomsday nel futuro dell’universo DC?

Zack Snyder festeggia l’anniversario di Man of Steel con la prima foto di Henry Cavill in costume

Vi ricordiamo che l’ultima fatica di Zack SnyderJustice League, è disponibile dal 21 Marzo nei formati DVD, Blu-ray, Blu-ray 3D e in 4k Ultra HD, distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.

Diretto da Zack Snyder, il film presenta una invidiabile lineup di SuperEroi DC: Ben Affleck nei panni di Batman, Henry Cavill come Superman, Gal Gadot nel ruolo dell’irresistibile Wonder Woman, Ezra Miller come The FlashJason Momoa nei panni di AquamanRay Fisher come Cyborg.

Contenuti Speciali delle edizioni Blu-ray permetteranno ai fan di scoprire tutti i segreti della Justice League, conoscere meglio i nuovi membri, il loro lavoro di squadra e la tecnologia che dà loro una marcia in più. L’edizione 4k Ultra HD del fim contiene anche il disco Blu-ray, oltre ad una scena inedita non presente nel film al cinema.

Zack Snyder rivela perché ha scelto Ezra Miller come nuovo Flash

Solo: A Star Wars Story, un altro “attore” di Game of Thrones è apparso nel film

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Se pensavate che Emilia Clarke fosse l’unico membro del cast di Game of Thrones ad essere apparso in Solo: A Star Wars Story, bene, ora possiamo dirvi che vi sbagliavate.

È stato infatti rivelato durante l’ultima puntata di The Star Wars Show che nel film di Ron Howard il cane lupo Saxon – che nella serie HBO interpreta Nymeria – ha avuto il suo piccolo cameo durante le sequenze di Corellia, il pianeta da cui Han e Qi’Ra cercano di fuggire.

solo a star wars story

Solo: A Star Wars Story, recensione del film di Ron Howard

Diretto da Ron Howard, il cast di Solo: A Star Wars Story comprende Alden Ehrenreich (Ave, Cesare!, Segreti di famiglia), Woody Harrelson (Tre manifesti a Ebbing, Missouri, Oltre le regole- The Messenger), Emilia Clarke (Io prima di te, Game of Thrones), Donald Glover (Spider-Man: Homecoming, Sopravvissuto – The Martian), Thandie Newton (Gringo, Crash: Contatto fisico), Phoebe Waller-Bridge (Fleabag, Killing Eve) e Paul Bettany (Captain America: Civil WarMaster & Commander – Sfida ai confini del mare). Joonas Suotamo (Star Wars – Gli ultimi Jedi) torna a vestire i panni di Chewbecca.

Scritto da Jonathan Kasdan & Lawrence Kasdan, Solo: A Star Wars Story è prodotto da Kathleen Kennedy, Allison Shearmur e Simon Emanuel. I produttori esecutivi sono Lawrence Kasdan, Jason McGatlin, Phil Lord e Christopher Miller.

Sali sul Millennium Falcon e viaggia nella galassia lontana lontana in Solo: A Star Wars Story, un’avventura completamente nuova con il farabutto più amato della galassia. Attraverso una serie di audaci fughe nel profondo, oscuro e pericoloso mondo criminale, Han Solo incontra il suo potente futuro copilota, Chewbacca e anche il famoso giocatore d’azzardo Lando Calrissian, in un viaggio che racconterà l’inizio di uno degli eroi più improbabili della saga di Star Wars.

Solo: A Star Wars Story, perché non abbiamo visto Jabba The Hutt?

Chiamami col tuo nome: l’edizione limitata in vinile della soundtrack profumerà di pesca!

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La scena più discussa e chiacchierata di Chiamami col tuo nome sembra aver “ispirato” la promozione del merchandise ufficiale del film, come omaggio al protagonista del film Elio interpretato da Timothée Chalamet.

Ebbene si, il prossimo 3 agosto Music On Vynil metterà in vendita 7.777 copie in edizione limitata del vinile con la colonna sonora e la confezione profumerà di…pesca!

Il disco comprenderà i due brani originali scritti da Sufjan Stevens, ovvero “Mystery of Love” e “Visions of Gideon“, ma anche i pezzi di Psychedelic Furs, Ryuichi Sakamoto e Giorgio Mororder.

chiamami col tuo nome

Chiamami col tuo nome, recensione del film di Luca Guadagnino

Uno dei film più acclamati dell’anno, nominato a quattro Premi Oscar, tra cui Miglior Film e Miglior Attore e tra i film a distribuzione limitata più visti al mondo su Rotten Tomatoes del 2017, con un punteggio di circa 105,9%, Chiamami col tuo nome arriva in DVD e Blu-ray il 6 giugno distribuito da Universal Pictures Home Entertainment Italia.

Diretto da Luca Guadagnino (A Bigger Splash) questo dramma romantico vede protagonisti Armie Hammer (The Social Network) e Timothée Chalamet (Lady Bird) in una storia sensuale e sublime sul primo amore, basata sul best seller di André AcimanChiamami col tuo nome ha tra gli interpreti Michael Stuhlbarg (La forma dell’acqua) Amira Casar (Saint Laurent) e Esther Garrel (Camille redouble).

Chiamami col tuo nome – la colonna sonora in streaming

Di seguito la sinossi del film: Figlio di un eminente professore universitario specializzato nella cultura greco-romana che ogni anno ospita uno studente straniero impegnato nella stesura della tesi di post dottorato, Elio attende nella villa XVII secolo di famiglia l’arrivo di un nuovo allievo di suo padre. A risalire il vialetto per trascorrere le vacanze estive nella tenuta Perlman è il giovane Oliver, un ventiquattrenne statunitense bello e affascinante. I suoi modi disinvolti colpiscono immediatamente l’adolescente impacciato, che comincia ad affacciarsi all’amore. Gli incontri tra i due giovani sono permeati da un’intensità unica e palpabile: tra lunghe passeggiate, nuotate e discussioni, nel corso di un’estate che cambierà per sempre le loro vite, nasce tra loro un desiderio travolgente e irrefrenabile.

Inside Out: dieci cose che non sapevi sul film della Pixar

Inside Out: dieci cose che non sapevi sul film della Pixar

Inside Out, il film della Pixar del 2015 è amato da molti, e forse uno dei migliori film della Pixar (difficile scegliere, però). Presenta una situazione del tutto originale, dei personaggi con i quali gli spettatori hanno simpatizzato, una storia di crescita che tutti hanno amato e nella quale un po’ tutti si sono rivisti (a partire da Mindy Kaling, che interpreta Tristezza nell’originale, che sembra sia scoppiata a piangere addirittura leggendo il copione…). È ora un classico della Disney, che non solo insegna qualcosa ai bambini, ma che ricorda agli adulti come era essere bambini e ha qualcosa da offrire anche a loro.

Ci è voluto un bel po’ perché il film arrivasse sullo schermo ed ha avuto una lavorazione molto lunga, a partire dal fatto che ci sono voluti degli anni extra già dalla pre-produzione. Ci sono stati tantissimi cambiamenti, dal numero e il nome dei personaggi, a quando lo scrittore principale del film Michael Arndt (che ha scritto, tra gli altri, Toy Story 3, Little Miss Sunshine Hunger Games: La ragazza di fuoco) lasciò il progetto nel 2011.

Ma è andato tutto per il meglio, ovviamente, e tutti amiamo il risultato di questo lungo lavoro. Ma ci sono tantissime curiosità da scoprire su Inside Out: ecco quindi dieci curiosità su uno dei migliori film della Pixar.

Inside Out: curiosità sul film

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1. La Memoria a Lungo Termine è immensa. Chi non ha amato la trovata dei lunghissimi scaffali che costituiscono la Memoria a Lungo Termine? Chi non ha mai sognato di consultare i propri ricordi come in una biblioteca? Secondo la Disney Pixar, tale biblioteca è immensa. Infatti, stando alle descrizioni fornite proprio dalla Pixar: la Memoria a Lungo Termine è leggermente più grande del Taiwan, e copre circa 36.259 km quadrati (14.000 miglia quadrate). Ha oltre 17 miliardi di scaffali e ha posto per 1.2 trilioni di ricordi (alcuni dei quali contengono scene dai film della Pixar, come la scena “Married Life” di Up). Sempre stando a quello che dice la Pixar, l’Isola della Famiglia è grande più o meno quanto Disneyland.

2. Animare la particolare texture della pelle dei personaggi è costato una fortuna. La particolare texture delle pelle di Gioia doveva inizialmente essere limitata solamente al personaggio: una pelle a bollicine, effervescente, che rappresentasse la sua personalità. Gli animatori ci lavorarono per otto mesi, arrivando al punto di non poterselo più permettere a causa dei costi elevatissimi. Fu allora che John Lasseter lo vide e disse: “È fantastico, facciamolo per tutti i personaggi.” Seminando il panico tra gli animatori. E facendo salire il budget alle stelle. Ma hanno trovato un modo di farlo funzionare, e il risultato è perfetto: dà infatti l’idea del fatto che le emozioni non siano fatte di materia, ma di energia.

3. La forma dei personaggi e le emozioni. Peter Docter ha spiegato come sono nati i design dei personaggi, e da dove è arrivata l’ispirazione per la loro forma. Ogni emozione è basata su una particolare forma che ben la rappresenta: la forma di Gioia è basata su una stella, Tristezza è una lacrima, Rabbia è un mattone, Paura è un nervo, e Disgusto… è ispirata ai broccoli.

4. I creatori hanno lavorato in stretto contatto con psicologi ed esperti di sogni. L’obiettivo era quello di rendere i meccanismi della mente di Riley scientificamente accurati, per quanto fantasiosi. Ad esempio, sembra che i ricordi della memoria a breve termine, creati durante le nostre giornate, siano convertiti in memoria a lungo termine durante il sonno. Che è esattamente ciò che succede nella mente di Riley.

5. Le dimensioni della console dipendono dall’età di Riley. Alla nascita di Riley, la console è piccola piccola e ha un bottone solo. Tutto quello che serve per far ridere e sorridere Riley, è che Gioia prema il bottone. Poi è il turno di Tristezza, è Riley piange. Nel tempo, la console diventa sempre più grande e con più bottoni e leve. Verso la fine del film, vediamo addirittura che viene installata una nuova console, con una luce di avvertimento per la pubertà.

6. Il team degli effetti digitali ha usato lenti vere, come in un film live-action. Inside Out è il primo film della Pixar a lavorare con il dipartimento addetto alle macchine da presa, che ha modellato dei set di lenti reali da usare però come strumenti virtuali. Per gli appassionati: in questo film, le lenti utilizzate sono le Cooke S4 e Arri/Ziess Ultra Primes. Per ogni lente, hanno creato dei grafici sulla distorsione creata dalla lente, i cui dati sono stati poi importati nel sistema di strumenti virtuali. Le lenti Cooke sono state usate per le scene ambientate nel mondo reale, mentre le Ultra Primes sono state usate per quelle nella mente.

7. Il film è stato ispirato dall’adolescenza della figlia di Peter Docter. Il regista e scrittore, infatti, di essersi ispirato a quel particolare periodo nel quale ha visto la figlia attraversare una crescita piuttosto turbolenta. E, se guardate bene, Riley le assomiglia molto, anche fisicamente. Nel film, inoltre, la famiglia di Riley si trasferisce dal Minnesota a San Francisco: allo stesso modo, Docter è originario del Minnesota e ora vive in California.

Tristezza Inside Out

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8. Tristezza è fondamentale. Tristezza è una parte integrale del film, e molti si sono chiesti perché. E l’hanno chiesto anche a Docter, che ha risposto dicendo che “non c’è modo di evitare la tristezza nella vita”. All’inizio, però, Tristezza doveva essere un personaggio maschile, aveva un aspetto diverso, e ci sono voluti migliaia di disegni per arrivare al personaggio che poi è stato quello del film.

Gioia Inside Out

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9. In una delle prime versioni della sceneggiatura, Gioia si chiamava Ottimismo. Il motivo, è che, per Peter Docter, “Ottimismo” aveva un qualcosa di infantile. Ma venne poi cambiato e sostituito con Gioia, perché “ottimismo” non è, tecnicamente, un’emozione. Inoltre, ad un certo punto, tutte le emozioni avevano un nome: Anger si chiamava Ira, Tristezza era Misty, Disgusto era Nadia.

Rabbia Inside Out

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10. Tutti i doppiatori volevano essere Rabbia. Quando a tutti i membri del cast è stato chiesto quale emozione avrebbero voluto interpretare (diversa da quella che interpretano nel film), Amy Poehler, Bill Hader, Phyllis Smith e Mindy Kaling hanno tutti scelto Rabbia (interpretato nella versione originale da Lewis Black). Black, invece, ha detto che se avesse dovuto scegliere un altro personaggio avrebbe scelto Disgusto.

Inside Out: streaming

Come vedere Inside Out in streaming in italiano? Il film è acquistabile su YouTube e si può vedere in streaming sul sito. È inoltre presente sul catalogo di Netflix, e si può acquistare su iTunes e Google Play.

Fonti. Ranker, Glamour, Oh My Disney

Vedi anche: Inside Out: Gli Easter Egg!

Avengers 4: sembra proprio che Hulk avrà un’armatura

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Avengers 4: sembra proprio che Hulk avrà un’armatura

L’evento CineEurope tenutosi a Barcellona ha permesso a molte produzioni di mostrare cosa hanno in serbo per i prossimi mesi di cinema e ovviamente, Disney e Marvel hanno offerto una sbirciata dietro le quinte di Avengers 4, che arriverà in sala il prossimo anno.

Si è già parlato molto di viaggi nel tempo e di Captain Marvel come unica arma in grado di abbattere Thanos, in merito al film conclusivo della Fase 3 del MCU, ma adesso è arrivata una nuova indiscrezione che potrebbe confermare una teoria particolare su Bruce Banner/Hulk.

Secondo l’utente di Twitter Nikita Byrkin, durante l’evento è stata mostrata una piccola preview di Avengers 4, inclusa un’immagine di Hulk in armatura. Questa notizia potrebbe confermare la teoria sul Professor Hulk, che abbiamo spiegato qui, ma potrebbe anche essere soltanto una esagerazione dell’artwork del film mostrato qualche giorno fa, in cui Hulk indossa effettivamente una tutta (qui).

Avengers 4: il titolo ufficiale dovrebbe spaventare i fan

La prima sinossi di Avengers 4“Il culmine di 22 film interconnessi, il quarto film della saga degli Avengers porterà gli spettatori a essere testimoni di un punto di svolta di un viaggio epico. I nostri amati eroi capiranno davvero quanto è fragile questa realtà e i sacrifici che devono essere fatti per sostenerla.”

CORRELATI:

Avengers 4 è ancora un grande mistero. Il film sarà diretto dai Fratelli Russo ma non sappiamo ancora da chi sarà composto il cast né di cosa parlerà il film. Le dichiarazioni di Kevin Feige in merito hanno reso molto chiaro il fatto che il titolo ufficiale del film rappresenta spoiler per Avengers Infinity War, per cui non sarà rivelato fino all’uscita al cinema del film che conclude la Fase 3 dei Marvel Studios.

Spider-Man: Homecoming sequel, si cercano nuovi compagni di scuola per Peter Parker

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La produzione del sequel di Spider-Man: Homecoming è alla ricerca di quattro attori che possano interpretare i nuovi compagni di scuola di Peter Parker, come riportato nelle ultime ore da That Hashtag Show.

Il casting prevede la selezione di candidati di età compresa fra i 18 e i 25 anni, di cui uno preferibilmente donna con caratteristiche da commediante, uno maschio di bell’aspetto che vestirà i panni di un certo Jason, infine uno di sesso non specificato.

Spider-Man: Homecoming sequel, nuovi rumors. Ci saranno i Sinistri Sei?

Il sequel di Spider-Man: Homecoming sarà diretto ancora una volta da Jon Watts ed uscirà nelle sale il 5 luglio 2019. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle.

Secondo i recenti report, il film sarà girato in diverse città europee oltre che a New York. Le fortunate capitale del Vecchio Continente sono Londra, Venezia Praga.

Dopo la notizia che Jake Gyllenhaal è in trattative per interpretare Mysterio nel sequel di Spider-Man: Homecoming, arriva una nuova conferma sul film che vedrà di nuovo Tom Holland nei panni dell’Uomo Ragno.

Secondo VarietyMichael Keaton tornerà a essere Avvoltoio nel film con vedrà tornare nel cast anche Zendaya e Marisa Tomei, stando alle prime dichiarazioni ufficiali. Non sappiamo però da che parte starà il “nuovo” Avvoltoio. Dato il finale di Homecoming, sarebbe plausibile che questa volta il personaggio possa essere dalla parte di Peter, ma non è detto che invece si schieri con Mysterio, una volta accertato il coinvolgimento del personaggio nel film.

Spider-Man: Homecoming sequel, tornerà anche Avvoltoio?

Avengers 4: Chris Pratt ha raccontato cosa succederà a Bryce Dallas Howard

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La politica dei Marvel Studios non è cambiata neanche per Avengers 4, con gli attori “costretti” a mantenere il silenzio su trama e sviluppi del film fino al giorno dell’uscita in sala. Lo stesso procedimento era stato adottato per Avengers: Infinity War, con qualche parentesi divertente (vedi i continui tentativi di spoiler da parte di Tom Holland), eppure uno dei protagonisti sembra aver infranto la promessa raccontando ad una sua collega cosa succederà nell’atteso quarto capitolo dei Vendicatori.

Stiamo parlando di Chris Pratt, che durante la promozione di Jurassic World: Il Regno Distrutto ha confessato di essersi sbottonato sul film con Bryce Dallas Howard, collega di set:

Quando firmo un accordo di non divulgazione, in fondo, tra parentesi, specifico <Tranne Bryce>“, ha confessato Pratt nell’intervista che trovate qui sotto.

Avengers 4: perché si tornerà alla Battaglia di New York?

La prima sinossi di Avengers 4“Il culmine di 22 film interconnessi, il quarto film della saga degli Avengers porterà gli spettatori a essere testimoni di un punto di svolta di un viaggio epico. I nostri amati eroi capiranno davvero quanto è fragile questa realtà e i sacrifici che devono essere fatti per sostenerla.”

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Avengers 4: il film non garantirà la resurrezione di tutti i personaggi

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