Il
franchise di Fast & Furious riceve un nuovo
aggiornamento da Vin Diesel, il quale sembra annunciare che è
in lavorazione un “precursore” di Fast
and Furious 11. Dopo l’uscita del primo capitolo del
franchise nel 2001, il Dominic Toretto di Diesel è tornato in quasi
dieci sequel e cortometraggi. Il personaggio è poi stato visto di
recente in Fast X del 2023 contro il Dante di Jason Momoa, e da allora è stato confermato
che l’undicesimo capitolo è in lavorazione e dovrebbe uscire nel
2026, portando potenzialmente alla fine dell’intera saga.
Ora Diesel ha condiviso su Instagram
una nuova immagine di se stesso con l’attrice di Letty,
Michelle Rodriguez, lasciando intendere che un
altro progetto di
Fast & Furious potrebbe arrivare prima di Fast
and Furious 11. Diesel paragona il progetto a Los
Bandoleros, il cortometraggio da lui diretto nel 2009, e lo
definisce un “precursore”, rivelando anche che lo studio gli ha
anche chiesto di tornare a dirigere. Sebbene non condivida i
dettagli della storia, lascia intendere che vorrebbe girarlo in un
luogo “veramente esotico”, citando le location del deserto
mediorientale utilizzate per le riprese di Fast & Furious 7 (2015).
“Mi viene in mente quel momento
critico del franchise di Fast, quando avevamo appena terminato il
quarto film…” – scrive Vin Diesel – Lo studio mi chiese di
dirigere un precursore della saga, per spiegare dove era stato Dom
tra il primo e il quarto film. Si chiamava Los Bandoleros. Ora, a
distanza di tanti anni, mi è stato chiesto di nuovo di dirigere il
precursore, il finale. Dato che ora è la saga di tutto il mondo,
sono stato incoraggiato a girare in un altro posto, veramente
esotico… Uno dei luoghi in cui abbiamo avuto la fortuna di girare
per Fast 7 è stato il Medio Oriente. Alla fine è stato il nostro
film più globale, con un incasso di poco inferiore ai due miliardi
di dollari. Il mio unico rimpianto è che non siamo mai riusciti a
girare nel deserto“.
Cosa significa il post di Vin
Diesel per Fast and Furious
Il post di Vin Diesel solleva ovviamente diverse domande.
Los Bandoleros dura circa 20 minuti ed è stato incluso nel
Blu-ray di Fast & Furious – Solo parti
originali (2009). Il film aiutava a spiegare cosa stava
facendo Dom tra gli eventi del primo e del quarto film, raccontando
la sua pianificazione di un furto di carburante nella Repubblica
Dominicana. I cortometraggi direct-to-video che fungono da prequel
ai grandi blockbuster non sono più molto comuni, tuttavia, e non è
chiaro se questo “precursore” adotterà la stessa strategia di
distribuzione di Los Bandoleros o se verrà invece
rilasciato direttamente su YouTube.
La seconda grande domanda è su cosa
verterà questo progetto precursore. La storia di Dom dopo il finale
di Fast X,
infatti, sarà apparentemente risolta in Fast
and Furious 11. Vale la pena notare, tuttavia, che
Diesel ha usato il termine “finale” per riferirsi non solo al film
finale, ma all’intero gruppo di Fast X e
Fast
and Furious 11. Questo significa che un “precursore
del finale” potrebbe essere in realtà un prequel del decimo film,
magari spiegando cosa stava facendo Luke Hobbs (Dwayne
Johnson) prima della sua apparizione a sorpresa nella
scena
post-credits dell’ultimo film attualmente visto in sala.
Vin Diesel, in
compagnia del cast al completo di Fast and
Furious, la famiglia, ha ritirato il Generation Award agli
MTv Movie Awards
2017. Durante il discorso di ringraziamento, l’attore
non ha perso l’occasione di ricordare il suo collega e amico
Paul Walker.
“Nel 2002, ero in piedi su
questo palco, e MTV diede a me e a Paul Walker il premio per il
Miglior Duo. E ora, 15 anni dopo, sono qui, con tutta la famiglia,
e ci state consegnando il Generation Award… Non potrei mai stare su
questo palco e parlare di Fast and Furious senza mandare il mio
amore a mio fratello Pablo, a nostro fratello Pablo, speriamo che
tu sia orgoglioso di mio, grazie.”
https://www.youtube.com/watch?v=33_Zz3gIIrI
Fast and Furious 8 recensione del film
con Vin Diesel
Il settimo capitolo del
franchise ha avuto un grande successo al box-office. In Nord
America la pellicola ha raccolto $352,786,830 e $1,162,040,651 nel
resto del mondo, di cui $20,797,031 in Italia.
Con un guadagno complessivo di
$1,516,045,911, è l’unico film della saga ad aver raggiunto e
superato il miliardo d’incassi, diventando il 6° film di maggiore
incasso della storia del cinema.
Se pensate a Vin
Diesel come un solo appassionato di auto, vi sbagliate di
grosso. Quando si parla di Dungeons &
Dragons, il protagonista della saga di Fast & Furious
si trasforma in un vero re dei geek: lancia i dadi a 20 facce sin
da quando era un ragazzino a New York negli anni 80, ha persino
scritto la prefazione del libro del 2004 30 Years of
Adventure: A Celebration of Dungeons & Dragons e ha
un tatuaggio del personaggio Melkor “da qualche parte” sul suo
corpo.
Ammirate Dominic Toretto nelle
vesti di nerd hardcore in una sessione del famoso gioco fatto di
draghi e sotterranei, buona visione.
Vin Diesel e
Chris Tucker vanno ad aggiungersi al ricco cast di
Billy Lynn’s Long Halftime Walk diretto
dal premio Oscar Ang Lee e tratto dal romanzo
È il tuo giorno, Billy Lynn? di Ben
Fountain. Kristen Stewart, Steve
Martin e Garrett Hedlund sono gli
interpreti già saliti a bordo del film di guerra della TriStar
Pictures.
Il soldato diciannovenne Billy Lynn (Joe
Alwyn), insieme alla sua compagnia Bravo, è protagonista
in Iraq di una difficile azione militare che viene ripresa dai
media, facendone degli eroi. Ricondotti a casa dal’amministrazione
americana per un tour promozionale degli sforzi bellici
del paese, Billy e i suoi compagni partecipano a una cerimonia
durante la pausa di metà partita dell’incontro di football del
giorno del Ringraziamento. Ma il ritorno in battaglia è imminente,
con il suo carico di tensioni e ricordi.
Ang Lee girerà in 3D nativo e
in 4K con un elevato HFR (High Frame Rate) per enfatizzare e
sottolineare le sensazioni dei soldati.
L’unica apparizione
firmata Marvel
per Vin Diesel finora è stata concessa alla
sua voce, che ha prestato al personaggio
di Groot in Guardiani della
Galassia. Ultimamente però l’attore ha fatto
intendere di voler interpretare Blackagar Boltagon,
alias Black Bolt, uno dei protagonisti nel
film Inhumans, la cui uscita è
prevista nel 2019: ed ecco che l’artista
digitale BossLogic, il ritrattista del
possibile, dopo Tom
Hardy in versione Wolverine, Bryan
Cranstonnei panni
di Mister Sinister e Ronda
Rouseyin quelli
di Captain Marvel, ha dato vita anche alle fantasie di
Diesel, nel suo lavoro pubblicato su Instagram.
Vin Diesel nei
panni di un supereroe… realtà o finzione? A quanto pare, qualcosa
di vero c’è. È stato lo stesso Diesel, infatti, a scrivere
sulla sua pagina ufficiale di Facebook di essere stato convocato
dalla Marvel per un incontro di
lavoro del quale, però, neanche lui conosce ancora i dettagli.
Queste le parole dell’attore: “La Marvel ha richiesto un incontro…
Non ho idea per cosa… Ahah, probabilmente ne sapete più di
me…“.
È molto probabile, dunque, che
Vin Diesel possa entrare a far parte di uno dei prossimi cinecomics che i Marvel Studios hanno in cantiere. Quale?
Difficile dirlo; potrebbe trattarsi di I Guardiani della
Galassia (le cui riprese partiranno a
luglio), di The Avengers 2
o anche di Ant-Man. Non è da escludere
neanche che la grande company voglia l’attore in uno dei tre
progetti ancora senza titolo fissati tra il 2016 e il 2017 (uno
sarà quasi sicuramente The
Avengers3).
Nella speranza di vedere davvero Vin
Diesel nei panni di uno dei supereroi della Marvel, vi ricordiamo i prossimi
progetti dell’attore statunitense: l’episodio numero 7 di
Fast & Furious, gli action
The Machine e The Last Witch
Hunter e i due sequel di
Riddick.
Non sono nemmeno cominciate le
riprese del numero sei, che Vin Diesel ha confermato che il settimo
capitolo di Fast & Furious è già stato messo in cantiere: in
realtà, come capita sempre più spesso, si tratterebbe di un’unica
storia, che per ragioni ‘narrative’ (e commerciali…) verrà divisa
in due. La scrittura dei due film sta avvenendo in contemporanea,
ma ancora non vi sono conferme sul fatto che anche le riprese
avverranno in parallelo.
Diesel ha spiegato che la
moltitudine di personaggi che faranno parte della storia e la
necessità di spiegare le relazioni che li collegano, ha portato la
sceneggiatura a crescere rapidamente, rendendo necessario
scorporare la storia. Del cast faranno probabilmente parte Michelle
Rodriguez ed Eva Mendes; a fianco a loro ritroveremo
presumibilmente Gibson, Chris Bridges, Matt Schulze, Sung Kang, Gal
Gadot e, forse, Elsa Pataky e Dwayne Johnson. Le riprese di Fast &
furious 6 sono previste non appena Diesel firinà di girare il terzo
film della serie di Riddick; la data di uscita è già stata fissata
per il 27 maggio 2013.
Vin Diesel ha inviato un messaggio a
tutti i membri della famiglia
Fast and Furious, facendo sapere al mondo che il
prossimo capitolo del franchise sarà davvero l’ultimo. Sebbene
Vin Diesel avesse già accennato in precedenza
all’estensione del franchise oltre Fast
XI – o Fast X: Part
Two come potrebbe essere conosciuto – questo è quanto
di più definitivo.
Nella dichiarazione rilasciata su
Instagram, Vin Diesel fa molteplici riferimenti al
“finale” della serie e invia un messaggio ai fan di
Fast and Furious, ringraziandoli per il
loro entusiasmo, passione e supporto nel corso degli anni. La
dichiarazione completa di Vin Diesel può essere trovata di
seguito:
Abbiamo appena concluso il
nostro incontro di fine settimana con gli scrittori e l’intero
team… dire che l’eccitazione per il nostro finale è stata
incredibilmente potente è un eufemismo. Oh. Così
emozionante…
Mentre tutti si avviavano verso
il fine settimana carichi ed emozionati, ho pensato a tutti voi…
ricordando gli innumerevoli momenti in cui il vostro entusiasmo e
la vostra passione sono diventati la forza trainante del nostro
viaggio creativo. Il tuo impegno per la nostra saga ha avuto
un impatto unico sul suo successo e sulla sua evoluzione… come
direbbe la mia figlia più giovane, è profondo.
Grazie per essere la spina
dorsale di questa saga globale che, grazie a te, trascende lo
schermo.Questo gran finale non è solo un finale; è
una celebrazione dell’incredibile famiglia che abbiamo costruito
insieme.
Alla conclusione
di Fast
X, siamo rimasti con un cliffhanger quando
Dante di Jason
Momoa sembrava andarsene con il
sopravvento su Dominic Toretto di Vin
Diesel, dopo aver tentato di raggiungere il figlio di Dom,
Brian, tramite l’aiuto del voltagabbana Aimes (Alan Ritchson). Il
fratello di Dom, Jakob (John
Cena), si sacrifica per salvare Brian e
portarlo in salvo. Dom e Brian si gettano in acqua, ovviamente, da
una diga e sopravvivono a malapena. Nel frattempo, Letty
(Michelle
Rodriguez) si ritrova in una prigione
artica insieme a Cipher di Charlize
Theron, prima che Gisele
di Gal
Gadot, presumibilmente morta dopo gli
eventi di Fast
and Furious 6, arrivi in un
sottomarino per aiutare.
Una scena a metà titoli
rivela che ancheDwayne Johnsontornerà
nel franchise per il finale. Dopo
essere stato etichettato come criminale, Hobbs è stato al
lavoro per rintracciare i suoi obiettivi e scoprire una delle reti
di sorveglianza di Dante. Dante promette che anche Hobbs sarà
un obiettivo, creando una potenziale faida che potrebbe estendersi
anche a un altro film spin-off in cui
Dwayne Johnson sarà il protagonista, una volta che la
sua attuale storia in WWE sarà terminata.
Vin Diesel sta riportando il
franchise di Fast & Furious dove tutto è iniziato: Los
Angeles. L’attore ha condiviso sui social media una
conversazione con la co-star Jordana Brewster sulla possibilità di girare
il resto di Fast X: Parte 2 – anche noto come
Fast
& Furious 11 – a Los Angeles per riportare la
produzione in città dopo i devastanti incendi. “La scorsa
settimana, durante gli incendi che hanno distrutto Los Angeles… mia
sorella Jordana mi ha contattato e mi ha detto… Per favore, fai in
modo che la Universal giri il resto di Fast X: Parte 2 a Los
Angeles”, ha condiviso Diesel su Instagram insieme a una foto di lui e della
Brewster.
E ha continuato: “Los Angeles ne
ha bisogno ora più che mai… Los Angeles è il luogo in cui Fast and
Furious ha iniziato a girare 25 anni fa… e ora Fast tornerà
finalmente a casa. Tutto l’amore…” L’anno scorso, Diesel ha
confermato che il prossimo capitolo del franchise sarebbe stato
l’ultimo, scrivendo su Instagram: “Abbiamo appena terminato la
riunione di fine settimana su Fast con gli sceneggiatori e tutta la
squadra… dire che l’eccitazione per il nostro finale è stata
incredibilmente forte è un eufemismo. Wow. Così
emozionante…”.
Cosa aspettarsi dal futuro della
saga di Fast & Furious
Fast
& Furious 11 è stato posizionato come finale del
franchise, ma Diesel ha lasciato intendere, in occasione
dell’uscita di Fast
X lo scorso anno, che potrebbe trattarsi di un finale in
tre parti anziché in due. Uno dei motivi per cui potrebbe non
essere ancora confermato, in un senso o nell’altro, è che le
recensioni e i risultati al botteghino di Fast
X sono stati meno soddisfacenti del previsto. Il film, che
è stato realizzato con un budget enorme di 340 milioni di dollari,
ha incassato circa 705 milioni di dollari in tutto il mondo, il che
significa che non è stato più di un modesto successo
commerciale.
Se Fast
& Furious 11 e il dodicesimo capitolo potessero essere
realizzati con un budget inferiore, ci sono buone probabilità che
possano essere redditizi, il che potrebbe spiegare perché Comcast
sta spingendo per altri due film invece di uno solo. Con il film
spinoff di Hobbs in lavorazione, potrebbero però esserci altri tre
film del franchise. Un recente commento di Morgan sullo spinoff di
Hobbs ha però dipinto un’immagine incerta del film e del suo status
e, insieme al post di Diesel, sembra che si stia decidendo ancora
molto sul futuro di Fast & Furious.
Non ci sono ancora conferme
ufficiali sul cast, ma il film potrebbe avere una data di uscita in
sala nel marzo 2026.
E’ ormai un anno che il nome di
Vin Diesel è legato al nuovo progetto di
Breck Eisner, dal titolo The Last
Witch Hunter, ma fino ad ora nulla di entusiasmante
era mai trapelato in rete. Adesso, è proprio Vin Diesel a
stuzzicare la curiosità dei suoi fan (come è solito fare,
d’altronde). L’attore, infatti, ha postato sul suo profilo
Facebook, un’immagine sulla pre-produzione del film, con un
messaggio alquanto criptico: “La mia presenza riempirà tutto in
seguito… ma questo incontro è andato bene”.
Ecco la foto:
The Last Witch
Hunter, nuovo fantasy della Summit
Entertainment tratto da uno script di Cory
Goodman, vedrà Vin Diesel nel ruolo di uno degli ultimi
cacciatori di streghe viventi, una razza che tiene sotto controllo
la popolazione di streghe e stregoni per evitare che si riproducano
in maniera indiscriminata. Non si hanno invece notizie riguardo
all’uscita del film.
In attesa di Fast
& Furious 9, nono capitolo della saga Fast and Furious
di Universal Pictures, che ha incassato oltre 5 miliardi di dollari
in tutto il mondo, un emozionante video dedicato alla magia del
cinema con Vin
Diesel ci invita a tornare in sala per vedere solo al
cinema il nuovo film.
“Ne è passato di tempo… le
strade erano vuote, i luoghi dove ci radunavamo silenziosi. Abbiamo
vissuto un anno che ci ha messi a dura prova. Ma iniziamo a vedere
la promessa di un nuovo giorno”. Comincia così il nuovo,
emozionante video in cui Vin Diesel descrive la magia del cinema,
inteso proprio come il luogo in cui, quando si spengono le luci e
si accende il proiettore, cominciamo a sognare.”
Vin Diesel,
star di The Last Witch Hunter, condivide una nuova
immagine che anticipa The Last Witch Hunter 2.
Uscito nel 2015, il film fantasy d’azione è diretto da
Breck Eisner, con Diesel nel ruolo di Kaulder,
l’ultimo della sua specie e la linea finale di difesa tra l’umanità
e una piaga creata dalle streghe. Nonostante sia stato un disastro
di critica e non abbia avuto particolare successo al botteghino,
Diesel ha da tempo anticipato un sequel.
In un nuovo post sul suo account
Instagram, Vin
Diesel condivide un’immagine di se stesso in
costume nei panni di Kaulder e anticipa The Last Witch
Hunter 2. L’attore sottolinea l’importanza del ruolo in
quel particolare momento della sua vita oltre a suggerire che il
pubblico non lo ha ancora visto per l’ultima volta.
Giovedì del ritorno al passato…
ho avuto la fortuna di incarnare così tanti personaggi iconici…
alcuni universali e altri che solo alcuni di voi conoscono. È stato
un onore portare un immortale sullo schermo per la Lionsgate… un
giorno spiegherò dov’erano la mia testa e il mio cuore e perché il
personaggio di Kaulder è stato così significativo per me… è stato
un momento potente nella mia vita, come molti di voi
sanno.
Periodo di grande fermento quello
dell’attore Vin Diesel che annuncia oggi il
nuovo sequel del franchise sul
personaggioRiddick,
di cui è produttore oltre che interprete.
L’attore via il suo profilo ha
annunciato: “La scorsa notte la nostra azienda ha organizzato
una festa per lanciare la nostra divisione TV, MERC CITY che
produrrà un’estensione televisiva di Mercs e Bounty
Hunters dell’universo di Riddick. Il mese prossimo DT inizierà a
scrivere il prossimo capitolo cinematografico di Chronicles of
Riddick… FURIA!”
DT è il regista David Twohy,
che ha scritto e diretto tutti e tre i film di “Riddick”.
Nonostante la saga abbia ottenuto
un solo successo al botteghino, la serie ha un seguito di fan
sfegatati e l’intera trilogia ha incassato 267 milioni di dollari
nel mondo.
Risale al 2007 il progetto di
Vin Diesel di portare sullo schermo le avventure
di Annibale, il leggendario condottiero
cartaginese che spaventò la potenza romana nascenta attraversando
le Alpi con i suoi elefanti da guerra. Nelle dichiarazioni iniziali
il film doveva essere completamente recitato in punico antico e
avrebbe visto nel ruolo del protagonista proprio Diesel.
Nel 2010 l’attore ha rivlato che
Tony Scott sarebbe stato coinvolto nel progetto
come regista e che anche Denzel Washington avrebbe
partecipato al film, aggiungendo che l’intera storia si sarebbe
sviluppata nell’arco di una trilogia.
Adesso Vin Diesel
ha aggiornato il suo stato di Facebook con delle interessanti
novità riguardanti il suo progetto.
Così ha scritto oggi l’attore:
<<Quando un sogno nasce in te quando sei un
bambino … quando passi un decennio a far crescere in te quel
desiderio … Il giorno, in cui un dirigente di uno studio dice
“Voglio fare tutti e tre i film della tua trilogia di Annibale!” ci
mette un minuto epr entrarti dentro, e sta ancora
entrando>>.
Si conferma quindi il ruolo di
Diesel in quello di Annibale, resta però da vedere chi sarà a
dirigere i tre film, senza escludere che sia lo stesso Diesel ad
affrontare anche questo impegno.
Arriverà al cinema il 30 Gennaio dal Villetta con ospiti, il
nuovo film di Ivano De Matteo con protagonisti
Marco Giallini e Michela
Cescon.
Il primo è tratto da un soggetto e
sceneggiatura di IVANO DE MATTEO e VALENTINA FERLAN ed è prodotto
da MARCO POCCIONI, MARCO VALSANIA, una coproduzione italo-francese
RODEO DRIVE con RAI CINEMA e
LES FILMS D’ICI, ed è distribuzione da
ACADEMY TWO
Nel cast oltre ai due citati ci
sono anche MASSIMILIANO GALLO, ERICA BLANC, CRISTINA FLUTUR,
MONICA BILLIANI, TIBERIU DOBRICA e con BEBO STORTI e con
la partecipazione di VINICIO MARCHIONI.t
Di giorno le nostre signore e i
loro mariti ostentano pubblica virtù ai tavolini dei caffè. Poi, di
notte, la commedia scivola nel noir ed esplode il lato oscuro della
provincia in un susseguirsi di meschinità e violenze.
La trama del film Villetta con ospiti
Ventiquattr’ore per raccontare una
splendida famiglia borghese e una ricca cittadina del nord
Italia. Di giorno le nostre signore e i loro mariti ostentano
pubblica virtù ai tavolini dei caffè. Poi, di notte, la commedia
scivola nel noir ed esplode il lato oscuro della provincia in un
susseguirsi di meschinità e violenze.
I sette vizi capitali incarnati dai
sette protagonisti si palesano ai nostri occhi quasi con innocenza.
Nessuno è accusabile di nulla anche se, tutti insieme, si
macchieranno del peggiore dei peccati.
Il regista Ivano De Matteo si è distinto nel
panorama cinematografico italiano grazie ad una serie di film nati
a partire da una serie di ispirazioni che trovano – purtroppo – un
corrispettivo nella società italiana, mostrandone il lato peggiore
oltre le apparenze. Film come I nostri ragazzi o il recente
Mia sono solo due esempi di opere che riflettono sul ruolo
dei genitori, dei figli, delle loro azioni e delle conseguenze che
si portano dietro. Sono film che pongono domande importanti a cui è
bene trovare delle risposte. Tra questi due titoli, De Matteo ha
realizzato, nel 2020, Villetta
con ospiti.
Si tratta di un altro lungometraggio
che, muovendosi a partire da un vero fatto di cronaca, costruire un
racconto che porta gli spettatori a confrontarsi con una realtà
borghese dove l’aspetto impeccabile dei suoi rappresentanti
nasconde in realtà persone corrotte nell’animo, che non si fanno
scrupoli a ricorre ad ogni mezzo in loro potere per salvare la
propria reputazione, anche se ciò significa distruggere quanti si
pongono sul proprio cammino. Villetta
con ospiti porta dunque alla luce aspetti della nostra
società che troppo spesso si preferisce ignorare.
La denuncia portata avanti da De
Matteo è però capace di scuotere e lasciare nello spettatore
l’amaro in bocca per ciò che l’essere umano è capace di diventare e
da cui si spera invece voglia rifuggire. In questo articolo,
approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a
Villetta
con ospiti. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori,
alle location e alla storia vera a
cui il film si ispira. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
titolo nel proprio catalogo.
La trama e il cast di Villetta con ospiti
Il racconto del film svolge in
ventiquattro ore, nelle quali viene raccontata la storia di una
famiglia borghese, residente in un paesino del Nord Italia. Questa
è composta da Giorgio, Diletta,
dai figli e dalla madre anziana di lei, Miranda.
La loro vita tanto perfetta quanto falsa viene compromessa però nel
momento in cui una note si introduce nella loro villa un ladro,
costringendo Diletta ad impugnare la pistola e a sparargli senza
troppe remore. Quando l’identità di questo intruso viene svelata,
per i protagonisti e quanti parte della loro quotidianità avrà
inizio una notte terribile che li porterà a svelare il loro vero
volto.
Ad interpretare
Giorgio vi è l’attore
Marco
Giallini, mentre sua moglie Diletta è interpretata da
Michela Cescon. L’attore Massimiliano
Gallo interpreta il commissario Carmine Panti, mentre
Erika Blanc è Miranda, madre di Diletta.
Bebo Storti interpreta il dottor De Santis,
mentre Vinicio Marchioni è don Carlo. Recitano poi
nel film Monica Billiani nel ruolo di Beatrice,
figlia di Giorgio e Diletta, Ioan Tiberiu
Dobrica in quelli di Adrian, l’innamorato di Beatrice
e Marius Bizău in quelli dello zio Ilija.
Completano il cast Giovanni Visentin nel
ruolo dell’ortopedico e Cristina Flutur in quelli
di Sonja, badande di Miranda e madre di Adrian.
Le location del film: ecco dove è stato girato
La principale location di Villetta
con ospiti è, naturalmente la villa del titolo nella
quale è ambientata gran parte della storia. Questa si trova in
via diVilla Grazioli 20 a
Grottaferrata, in provincia di Roma. Le
altre riprese del film sono invece state effettuate in
Veneto, per la precisione a Bassano del
Grappa. Qui si è svolta la scena della festa di paese,
girata sul sagrato del Duomo in Piazza Castello.
Quella che viene presentata come la Cantina
Tamarin, l’azienda vinicola intorno alla quale ruotano le
storie dei vari protagonisti, è in realtà Casa
Batania, un ricovero di suore.
La storia vera a cui si ispira Villetta con
ospiti
Il tema di Villetta
con ospiti è in particolare quello delle armi e della
legittima difesa. Per raccontarlo, Di Matteo è partito, come ha
raccontato in un’intervista, da un fatto di cronaca: “Ci aveva
colpito un fatto efferato accaduto in un contesto perbene e così
abbiamo pensato di raccontare con candore e leggerezza una storia
cattiva. L’abbiamo ambientata nel Nordest perché nella provincia
ricca c’è più l’idea di difendersi, anche se fatti così succedono
ovunque“. Il fatto di cronaca a cui si fa riferimento è quello
della morte di Marco Vannini, a
Ladispoli, nel 2015.
Il ragazzo, di soli 20 anni, è stato
ucciso nella notte tra il 17 e il 18 maggio 2015, a casa
dell’allora fidanzata Martina Ciontoli. Le ricostruzioni di quanto
accaduto sono state rese complesse dalle menzogne raccontate dai
genitori di Martina. Il padre, secondo quanto emerso, avrebbe
puntato per scherzo la pistola contro Vannini, non sapendo che era
carica. Un colpo esploso all’improvviso ha ferito però il ragazzo.
I Ciontoli hanno poi tardato a chiamare i soccorsi, minimizzando
l’accaduto e impedendo il salvataggio di Vannini, che si sarebbe
dunque potuto salvare.
Il trailer di Villetta con
ospiti e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire
di Villetta
con ospiti grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV,
Chili Cinema, Rai Play e
Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 7
maggio alle ore 21:20 sul canale
Rai 3.
Dopo
Marécages, presentato alla Settimana
della critica a Venezia, il regista canadese Guy
Èdoin torna al lungometraggio con
Ville-Marie. Il film è un dramma corale
che racconta una tragica notte nei corridoi e nelle camere di una
clinica, la Ville-Marie, a Montreal, dove un ragazzo, investito da
un’ambulanza, combatte per la propria vita, un’infermiera che lo
accudisce rivive il suo dramma personale, la perdita di un figlio,
e una donna, una celebre attrice, non riesce a stare vicina a
quello stesso figlio morente.
Protagonista carismatica della
pellicola è Monica Bellucci, che interpreta la famosa
attrice Sophie Bernard (nomen omen), con un rapporto
conflittuale con il figlio. Nonostante però la fisicità che riempie
lo schermo, la Bellucci non riesce a dare vera autenticità alle sue
emozioni sullo schermo, risultando sempre un po’ costruita, forse
fuorviata dal contesto. Nonostante l’appello a sentimenti
universali e emozioni facilmente correlabili con il pubblico, Èdoin
non riesce a innescare un vero e proprio legame con il pubblico,
affidandosi a degli interpreti che purtroppo non sono supportati da
una sceneggiatura all’altezza dei sentimenti e delle forti emozioni
che si vorrebbero scomodare.
Nell’era contemporanea, è un fatto
che i villain siano diventati i personaggi favoriti degli
spettatori, molto di più di quanto in passato lo erano gli eroi o i
protagonisti principali. E anche chi in genere si è ritrovato ad
interpretare personaggi “positivi” sul grande schermo, almeno una
volta nella sua carriera si è dovuto confrontare con ruoli
decisamente più “scomodi”.
Ecco di seguito 10 ruoli da
“villain” interpretati da attori come Denzel Washington,
Leonardo DiCaprio, Tom Cruise e non solo,
riconosciuti generalmente per i loro ruoli da “eroi”:
Denzel Washington (Training Day)
In molti hanno sempre sostenuto che
l’Oscar sarebbe dovuto arrivare già nel 1993 per il suo ruolo in
Malcolm X di Spike Lee, ma l’Academy conferì l’ambita
statuetta a
Denzel Washington – come miglior attore protagonista –
soltanto nel 2001 per il suo ruolo del poliziotto corrotto Alonzo
Harris in Training Day di Antoine Fuqua. Molti sono gli
“eroi” interpretati da Washington sullo schermo, in ultimo quello
del giustiziere Robert McCall nella saga The
Equalizer.
Kevin Bacon (Sleepers)
Tra i numerosi personaggi “scomodi”
interpretati da Kevin Bacon, probabilmente quello più celebre
è Sean Nokes, sadica guardia carceraria nel bellissimo
Sleepers di Barry Levinson. Anche se ha
vestito spesso i panni di un ufficiale della legge, come in
Mystic River o nel più recente Cop Car, Bacon è
sempre stato trattato dall’industria cinematografica hollywoodiano
come “un antagonista di lusso”.
Scarlet Johannson (Don Jon)
Amata a livello mondiale non
soltanto per la sua bellezza e per il suo talento, ma anche per il
ruolo di Vedova Nera nel MCU, Scarlett Johansson si ritrovo nel 2013 ad
interpretare – forse per la prima volta – un personaggio egoista,
poco comprensivo e all’apparenza senza cuore. In molti, infatti,
associarono per la priva volta l’attrice ad una “cattiva” grazie al
suo ruolo di Barbara Sugarman in Don Jon.
Michael B. Jordan (Black
Panther)
Dopo Fruitvale Station
(2013) e Creed (2015), Ryan Coogler pensò ad un ruolo
molto diverso per il suo attore feticcio Michael B. Jordan. Da eroe a cattivo in
Black
Panther, dove l’attore ha interpretato Erik
Killmonger in quello che sarebbe poi diventato il primo cinecomic
ad essere nominato agli Oscar come film.
Uma Thurman (La mia super
ex-ragazza)
Dopo un breve periodo lontana dalla
scene,
Uma Thurman decise di dedicarsi a progetti meno
impegnativi ma che hanno comunque rappresentato una sfida dal punto
di vista attoriale, come avvenuto ad esempio ne La mia
super ex-ragazza, commedia romantica al fianco di
Luke Wilson, in cui la musa di Tarantino ha interpretato una
drama queen spietata, super gelosa e super potente.
Robin Williams (Insomnia)
Il compianto re della commedia,
amatissimo per i suoi ruoli in Hook, Mrs. Doubtfire,
Jumanji e Patch Adams, aveva già dimostrato la sua
versatilità grazie a pellicole quali L’attimo fuggente e Will
Hunting – Genio ribelle. Nel 2002 Christopher Nolan gli offrì
la possibilità di interpretare un serial killer al fianco di Al
Pacino nel thriller Insomia, genere fino
a quel momento inesplorato per Robin Williams. Da allora, l’attore sembrò
prenderci gusto, tant’è che continuò ad interpretare personaggi
oscuri in film come Eliminate Smoochy,One Hour
Photo, The Final Cut e Una voce nella notte.
Leonardo DiCaprio (Django
Unchained)
Anche se
arriva a metà del film, il personaggio di Calvin J. Candie è una
delle cose più tarantiniane che l’idolatrato regista abbia
mai tirato fuori dal suo cilindro. Il personaggio del famigerato e
crudele latifondista interpretato da Leonardo DiCaprio in Django Unchained è senza dubbio il
personaggio più deplorevole da un punto di vista morale che
l’attore abbia mai interpretato.
Henry Fonda (C’era una volta il
West)
Con
C’era una volta il West, Sergio Leone ha
cercato di ottenere esattamente ciò che il pubblico non si sarebbe
mai aspettato: un Henry Fonda come nessuno lo
aveva mai visto prima. La star di Furore e La parola
ai giurati era l’eroe per eccellenza del grande schermo
durante l’era d’oro di Hollywood. Eppure, il suo debutto da
“cattivo ragazzo” nell’acclamato western ha contribuito a spianare
la strada ad altri colleghi di spicco nell’abbracciare ruoli da
cattivo, come Jack Nicholson o Al Pacino.
Tom Cruise (Collateral)
Raramente ha accettato di recitare
nei panni di un anti-eroe, ma tra i pochi bady guys
interpretati da Tom Cruise, quello più iconico è sicuramente
il killer dai capelli argentei nel thriller mozzafiato
Collateral, diretto da Michael Mann. Il
film ha contribuito a rafforzare una nuova immagine di Cruise nella
mente di tutti coloro che si erano stancati di vederlo interpretare
personaggi alquanto prevedibili.
Heath Ledger (Il cavaliere
oscuro)
Salito alla ribalta grazie al suo
ruolo in 10 cose che odio di te, se c’era
un’etichetta dalla quale Heath Ledger si è sempre voluto distanziare
era quella di “rubacuori”. Dopo aver rifiutato il ruolo di Peter
Parker nella trilogia di Spider-Man di Sam Raimi, Ledger
era alla ricerca di qualcosa di molto più grande, sempre collegato
al mondo dei fumetti: alla fine è diventato il Joker forse più
incredibile mai rappresentato al cinema ne Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan, con tanto di
Oscar postumo conferito alla sua incredibile performance.
Casey Affleck sarà
il protagonista del thriller Villain,
basato su una sceneggiatura che ha anche scritto lui stesso.
Alla regia ci
sarà Mikael Marcimain, con Teddy
Schwarzman e Ben Stillman alla
produzione, tramite la Schwarzman’s Black Bear Pictures,
insieme con Affleck.
Il film è ambientato in una città
sconvolta dai crimini. La vita del personaggio di Affleck
perde di significato quando una brutale invasione in casa lascia la
sua famiglia morta e due proiettili depositati nella sua testa. Il
trauma gli lascia in eredità un potere unico, la capacità di
vedere passato, presente e futuro delle persone.
Inizia così una missione per trovare gli uomini che hanno
ucciso la sua famiglia e ripulire la città.
Dai film degli Avengers a quelli
degli X-Men, abbiamo visto molti cattivi dell’universo
Marvel con obiettivi
completamente diversi. Alcuni vogliono soltanto causare distruzione
e danneggiare quante più vite senza una ragione apparente; altri,
invece, hanno una visione distorta della realtà e vogliono davvero
fare la differenza, ma semplicemente non sanno come farlo. Alcuni
cattivi, come Nebula in Guardiani
della Galassia, sono semplicemente dei servitori che
eseguono gli ordini e desiderano una vita migliore. Quali sono,
dunque, i peggiori cattivi senza possibilità di redenzione e quali,
invece, potrebbero riscattarsi?
Riscattabile: Magneto
Magneto
potrebbe aver preso molte decisione estreme, ma non si può
nascondere il fatto che era il migliore amico di Charles Xavier e
una volta avevano obiettivi simili.
Magneto vuole che i
mutanti siano riconosciuti per quello che sono, piuttosto che
doversi mimetizzare e nascondersi nella società perché estremamente
potenti. In un certo senso, non ha torto, ma i suoi metodi sono
stati comunque severi. Se Magneto era nella squadra di Xavier
prima, è probabile che possa essere riscattato e unirsi di nuovo al
suo vecchio amico.
Troppo cattivo: Thanos
A differenza di molti altri
cattivi, Thanos voleva diventare l’essere più potente del mondo, ma
senza una ragione legittima. Ha genato il caos su ogni pianeta su
cui ha messo piede, strappato i bambini ai loro genitori e
distrutto interi pianeti.
Thanos è stato anche responsabile
dello schiocco che ha trasformato in polvere milioni di persone e
che ha separato molti dalle loro famiglie. Lo ha fatto per nessuna
ragione se non per causare distruzione, motivo per cui è chiaro che
Thanos non potrà mai diventare un eroe.
Riscattabile: Killmonger
Non è
difficile intuire perché Killmonger volesse prendere il trono di
Black Panther. Il padre di T’challa era responsabile della morte
del padre di Killmonger e quest’ultimo voleva quindi seguire le
orme di suo padre.
Inoltre, gli
obiettivi di Killmonger nel complesso non erano poi così malvagi,
considerando che aveva pianificato di condividere la tecnologia di
Wakanda con l’Africa e porre fine a tutta l’oppressione nel paese.
Le sue tecniche e la mancanza di cura per la vita umana sono ciò
che lo hanno ufficialmente etichettato come cattivo, ma se le cose
fossero state leggermente diverse avrebbe potuto essere un grande
eroe.
Troppo cattivo: Teschio Rosso
Teschio Rosso è stato uno
dei primi grandi cattivi di Captain America e tra tutti i presenti
in questa lista è probabilmente il personaggio meno probabile che
riesca a trovare una redenzione. Ha fatto del male a molte persone
innocenti e non solo, ed è stato anche un nazista.
Le sue alleanze con
i nazisti sono troppo profonde per considerare Teschio Rosso un
cattivo che possa essere salvato in qualche modo. Combatte per
tutte le cose più sbagliate nel mondo e anche se ha tentato di
cambiare, il suo legame con il razzismo è troppo forte perché possa
essere accettabile.
Riscattabile: Mysterio
Mysterio, più che essere
malvagio, è in realtà soltanto egocentrico e geloso. Ha messo
le persone in pericolo semplicemente per poter fingere di salvarle
ed essere considerato lui stesso un eroe.
La sua idea di manipolare il mondo
facendogli credere di essere incredibilmente potente ed eroico era
qualcosa legato più alla follia che alla malvagità. Considerando
che tutto ciò che voleva era diventare il nuovo Iron Man piuttosto
che conquistare il mondo o ferire le persone, è probabile che
Mysterio possa riscattarsi e possa alla fine trasformarsi in un
vero eroe.
Troppo cattivo: Ronan
Ronan l’Accusatore è noto
per molti dei suoi atti malvagi. Ha danneggiato molti rifugiati e
in particolare è stato responsabile della morte della famiglia di
Drax. In Guardiani
della Galassia, racconta senza cuore a Drax di come sua
moglie e i suoi figli urlavano mentre toglieva loro la vita.
Essendo uno dei servitori di Thanos,
Ronan era così malvagio da non essere nemmeno fedele al suo
padrone. Una volta scoperto il potere della Gemma, voleva tutto per
sé, cosa che in seguito portò alla sua stessa morte.
Riscattabile: Loki
Loki potrà anche essere il
Dio dell’Inganno, ma ha dimostrato di non essere così malvagio come
molti si aspettavano che fosse. Ci sono state molte volte in cui lo
abbiamo visto effettivamente salvare vite umane piuttosto che
prenderle, come in Thor:
Ragnarok. In The Avengers voleva conquistare il pianeta terra, ma a
differenza di molti altri cattivi, voleva semplicemente governare
invece di distruggere.
L’inclinazione di Loki a salvare
vite umane dalla cattura in Thor:
Ragnarok, risparmiando la vita di suo padre, e il forte
dolore che ha mostrato quando sua madre è stata uccisa, dimostrano
che non è il cattivo più malvagio della Marvel.
Troppo cattivo: Apocalisse
Essendo il
primo mutante mai nato, Apocalisse deteneva molto potere
nell’Universo Marvel. Avrebbe portato distruzione
in ogni luogo in cui fosse mai andato, con un solo obiettivo in
mente: provocare l’apocalisse del mondo.
Il suo nome è
abbastanza letterale, in quanto questo è in realtà ciò che
intendeva causare. Considerando che tutto ciò che vuole è
distruggere il pianeta, e con pochissime ragioni e cura della vita
su di esso, diremmo che Apocalisse è ben lungi dall’essere
redento.
Riscattabile: Hela
Hela voleva governare
Asgard, schiavizzare la sua gente e fare in modo che tutto ruotasse
intorno a lei. Non è così lontano da ciò che suo fratello Loki ha
tentato di fare con la Terra, nonostante abbia dimostrato di essere
abbastanza riscattabile nel tempo. Hela ha sicuramente dimostrato
di condividere lo stesso senso dell’umorismo e la stessa
predisposizione drammatica.
In aggiunta a ciò, nessuno può
negare che Hela abbia effettivamente diritto al trono asgardiano
per diritto di nascita. Era condannata agli inferi, nonostante
fosse la sorella maggiore. Il suo tentativo di essere la regina di
Asgard era effettivamente valido.
Troppo cattivo: Green Goblin
C’è una cosa a cui Green
Goblin non potrà mai porre rimedio, ed è la morte di Gwen Stacy. È
responsabile del tentativo costante di rovinare la vita di Peter
Parker e danneggiare le persone a lui più vicine, praticamente in
ogni adattamento.
Dal minacciare la vita dei bambini
su uno scuolabus nei primi film di
Spider-Man, a strappare effettivamente la vita della
fidanzata di Peter Parker, Green Goblin è un cattivo che si è
spinto troppo oltre così tante volte che è quasi impossibile
prevedere per lui un arco narrativo basato sulla redenzione.
Attraverso l’infinità vastità della
storia dei fumetti, i cambiamenti per villain ed
eroi, è inevitabile. Moltissimi sono infatti i casi in cui le
maschere dei personaggi, dei cattivi, sono state modificate nel corso delle storie,
sia in casa Marvel che in casa DC.
Villain Marvel e DC: i cattivi dei fumetti che hanno cambiato
identità
I super-villain operano sulla lunga
distanza ed è inevitabile, a volte, cambiere spoglie per
svincolarsi dal placcaggio stretto dell’eroe di turno. Di seguito
ecco i cattivi, le squadre, i personaggi malvagi che nel corso
delle loro storie a fumetti hanno cambiato nome.
Peter Petruski / Paste-Pot Pete / The Trapster
Eddie Brock / Venom / Anti-Venom / Toxin
Eobard Thawne / Professor Zoom / Reverse-Flash / Black
Flash
Dopo i principi e le principesse, lo straordinario Jirka Vinse Jonatan Väätäinen
si è cimentato anche con i villain Disney. Di seguito potete
ammirare lo straordinario spettacolo dei disegni dell’artista che
ha dato fattezze realistiche ad alcuni dei cattivoni più amati
della casa di Topolino:
Nessuno dei villain Disney ha mai
subìto un processo. Per quanto cattive possano essere state le loro
gesta, la loro fine è sempre stata estranea a una corte che ne
sancisse la colpevolezza.
Ebbene, Jennifer Shari Ewing, artista
di San Francisco, ha deciso che anche loro hanno diritto a essere
giudicati da una corte imparziale, e così ha realizzato queste
serie di ritratti segnaletici di alcuni dei villain Disney più
famosi.
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Probabilmente nessuno del cattivoni
rappresentati riuscirebbe a sfuggire alla prigione ma scommettiamo
che le principesse (o gli eroi) di turno non avrebbero nulla in
contrario all’eventualità di un processo.
Ricordiamo che vedremo presto alcuni
di questi villain negli adattamenti in live action attualmente in
produzione alla Disney. In particolare, mentre il film su
La
Sirenetta è ancora in una fase iniziale della
produzione, sappiamo che le riprese di La Bella e la Bestia si
sono già concluse e sappiamo che il perfido e stupido Gaston avrà,
sul grande schermo, l’affascinante volto di Luke
Evans.
Considerato uno dei più grandi
maestri dei generi thriller ed horror, John Carpenter ha nel
corso della sua carriera realizzato alcuni grandi capolavori del
cinema. Tra questi si annoverano Halloween, La cosa, 1997: Fuga da New York, Essi
vivono e Il seme della follia. A partire dalla metà
degli anni Novanta egli ha però sempre più diradato la sua attività
come regista, deluso e contrariato dalle nuove politiche intraprese
dalle major cinematografiche. Uno dei suoi ultimi film, risalente
al 1995, è Villaggio dei dannati, un
nuovo adattamento del celebre romanzo del 1957 I figli
dell’invasione, di John Wyndham.
Tale opera era già stata portata al
cinema nel 1960 con un film intitolato Il Villaggio dei
dannati, ma nelle mani di Carpenter ha naturalmente assunto
forme diverse. Il regista ha infatti colto l’occasione per poter
essere più fedele al romanzo, calcando la mano su alcuni temi e
sulla violenza esplicita, omessi invece dal primo adattamento
cinematografico. Fan di quel film, Carpenter decise però di non
ignorarlo nell’ideare il suo Villaggio dei
dannati, riprendendo una serie di scenari e idee narrative
secondo lui particolarmente funzionali. Con un budget di 22 milioni
di dollari, il film si configurò dunque da subito come un nuovo
progetto molto atteso del maestro dell’horror.
Sfortunatamente, Villaggio
dei dannati fu un cocente flop al box office, venendo
accolto in modo negativo dalla critica e dal pubblico. Con il tempo
è tuttavia stato rivalutato e indicato come uno dei film che, pur
non raggiungendo le vette del cinema di Carpenter, ne racchiude
tutte le caratteristiche principali. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Nella tranquilla cittadina di
Midwich, in California, un collasso collettivo colpisce l’intera
popolazione. Al risveglio simultaneo dei cittadini, tutto sembra
essere però nella norma e il misterioso evento rimane senza
spiegazione. Ben presto, però, un ulteriore elemento insolito
emerge. Dieci donne, tra cui alcune vergini, si rivelano essere
rimaste incinta in modo inspiegabile. Il dottore locale,
Alan Chaffee si interessa al caso, cercando di
trovare una correlazione tra questa scoperta e il collasso
generale. Per fare ciò, invita nella cittadina la dottoressa
Susan Verner e con lei inizia ad indagare sul
caso.
Nel frattempo, nove delle dieci
donne partoriscono i figli portati in grembo, tutte nello stesso
momento. La cosa più sconvolgente, però, sarà notare come crescendo
i nove bambini si assomiglino sempre più tra loro. Essi hanno
infatti tutti i capelli bianchi e gli occhi color ghiaccio.
Inoltre, formano tra loro di loro delle coppie fisse,
tranne David, rimasto privo della compagna,
la bambina morta al momento del parto. Le stranezze non finiscono
però qui. Questi nove ragazzi rivelano di possedere degli oscuri
poteri, capaci di influenzare le azioni degli abitanti di Midwich.
Il caos non tarderà a scatenarsi.
Il cast del film
Protagonista del film, nei panni del
dottor Alan Chaffee è l’attore Christopher
Reeve. L’attore, celebre per aver interpretato
Superman nell’omonimo film del 1978, dà qui
vita alla sua penultima interpretazione per il cinema. Nello stesso
1995, infatti, una brutta caduta da cavallo lo rese permanentemente
paralizzato. Accanto a lui, si ritrovano gli attori Kirstie
Alley nel ruolo della dottoressa Susan Verner e
Linda Kozlowski in quelli di Jill McGowan, preside
della scuola locale e madre di David. Nel film compare anche
Mark Hamill,
celebre Luke Skywalker della saga di Star
Wars, qui impegnato ad interpretare il reverendo George.
Peter Jason, frequente collaboratore di Carpenter,
è invece Ben Blum.
Ad interpretare i nove bambini vi
sono invece Cody Dorkin nel ruolo di Robert,
Trishalee Hardy in quello di Julie, Jessye
Quarry in quello di Dorothy e Adam
Robbins come Isaac, figlio del reverendo George. Gli altri
sono John Falk nei panni di Matt, Renee
Rene Simms in quelli di Casey e Danielle
Keaton in quelli di Lily. Thomas Dekker,
interpreta invece David, mentre Lindsey Haun è
Mara, la più crudele del gruppo. Per dar vita ai loro personaggi,
alcuni indossarono una parrucca, mentre ad altri furono tinti i
capelli di biondo platino. Come raccontato in seguito, Reeve cercò
di non familiarizzare con i giovani interpreti, così da rendere più
realistico il rapporto di sfida tra il suo personaggio e i nove
bambini.
Verso il finale del film, gli
abitanti sono esasperati e una folla si raduna in piazza per
discutere animatamente coi bambini, nel tentativo di placare
l’ondata di uccisioni e violenza che sta affliggendo la cittadina.
Quando il capo della folla muore però sotto l’influenza psichica
dei bambini, la gente inizia a fuggire impaurita riversandosi per
le strade, in nascondigli di fortuna. Nel frattempo, il governo
invia diversi poliziotti sul posto aiutati anche da un’unità della
Guardia Nazionale incaricata di uccidere tutti i bambini. Ma le
cose non vanno come previsto, e i bambini manipolano facilmente
anche le menti delle forze dell’ordine.
Si genera così uno spettacolare
quanto sanguinoso scontro a fuoco che termina con la morte di tutti
i tutori della legge. Alan, a questo punto, inizia a escogitare un
piano estremo e rischioso, che sembra essere l’ultima cosa
possibile da fare per sopravvivere ai bambini. Si è reso infatti
conto di poter schermare i propri pensieri pensando in maniera
intensa a qualcosa. Proteggendo dunque la propria mente in questo
modo, piazza all’interno della classe dei bambini una valigetta
carica d’esplosivo con cui far saltare l’intero edificio. Alan,
capendo la natura diversa di David, gli chiede però di lasciare un
attimo l’aula per andare a prendere i libri dalla sua auto.
Mara intuisce però tutto, impedisce
a David di uscire e cerca di leggere i pensieri di Alan. Nel
frattempo arriva Jill, madre di David che lo porta in salvo. I
bambini si concentrano tutti insieme per leggere la mente di Alan
e, mentre sono sul punto di riuscirci, il timer attiva l’esplosivo,
facendo saltare in aria l’edificio e uccidendoli tutti. Jill e
David sopravvivono all’esplosione, e la donna assicura al giovane
che si rifugeranno in un posto dove nessuno potrà riconoscerli.
Mettendosi in viaggio in auto, David pone il suo sguardo
sull’orizzonte, come a voler lasciare intendere un nuovo inizio o,
forse, la possibilità che qualcosa di maligno in lui sia ancora
vivo.
Il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Villaggio dei dannati grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple
iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
sabato 1 marzo alle ore 21:15 sul
canale Italia 2.
La Warner Bros, che
è riuscita a eludere il contenzioso nel 2021 nonostante una
grandinata di proteste per le tattiche aggressive del genitore
WarnerMedia con il servizio di streaming HBO Max,
è stata chiamata in causa da Village Roadshow.
L’entità di produzione e fornitore
di lunga data dello Studio, ha citato in giudizio la WB nella Corte
Superiore di Los Angeles oggi, accusandola di violazione del
contratto. La denuncia di 50 pagine (che
Deadline fornisce a questo link) non usa mezzi termini. Il
testo distrugge “gli sforzi coordinati deliberati e coerenti di
WB per sviscerare il valore significativo della proprietà
intellettuale di Village Roadshow”.
In una dichiarazione, la Warner Bros
ha risposto: “Questo è un tentativo frivolo da parte di Village
Roadshow di evitare il loro impegno contrattuale a partecipare
all’arbitrato che abbiamo avviato contro di loro la scorsa
settimana. Non abbiamo dubbi che questo caso si risolverà a nostro
favore”.
Al centro della denuncia c’è
The Matrix Resurrections, la quarta puntata del
franchise, che ha zoppicato sulla soglia dei 200 milioni di dollari
al botteghino mondiale dopo la sua uscita a dicembre. Village
Roadshow sostiene che WarnerMedia ha ostacolato le prospettive
commerciali del film favorendo lo streaming.
Nel corso di una relazione di 25
anni con la Warner Bros, Village Roadshow ha pagato 4,5 miliardi di
dollari per produrre e distribuire quasi 100 film, sostiene la
causa. In quel quarto di secolo non c’è stato un groviglio legale
precedente, un fatto descritto come “unico nel settore dello
spettacolo”.
Non solo il franchise di
Matrix ha generato circa 2 miliardi di dollari al
botteghino, osserva la causa, ma anche altre proprietà di Village
Roadshow hanno preso il volo finanziariamente dopo il successo
delle corse cinematografiche. L’abito nomina
Joker, la serie Ocean’s,
Charlie e la Fabbrica di cioccolato e Edge
of Tomorrow.
Con il box office che assume un
valore secondario, data la prospettiva dello streaming, i partner
di produzione sono lasciati indietro, secondo Village Roadshow.
“In qualità di distributore e co-proprietario del copyright, WB
ha il dovere fiduciario di rendere conto a Village Roadshow di
tutti i guadagni derivanti dallo sfruttamento dei diritti d’autore
dei film, non solo di quelli che non può nascondere”, afferma
la causa.
La bordata di Village Roadshow
arriva dopo un anno teso, poiché WarnerMedia ha pianificato una
fusione da 43 miliardi di dollari con Discovery, un accordo che è
ancora in sospeso.
Un altro partner di produzione
chiave, Legendary Entertainment, ha inizialmente fatto rumore
l’anno scorso in merito al destino di Dune e Godzilla vs. Kong, ma alla fine nessuno ha
intentato un’azione legale, in parte perché la società ha speso
nell’ordine di $ 200 milioni per compensare dozzine di partner per
i mancati ricavi al botteghino.
La Disney, ovviamente, ha affrontato
una situazione simile pubblica la scorsa estate con la causa
intentatale da Scarlett Johansson, per l’uscita di
Black Widow della Marvel. Il caso si è risolto
settimane dopo, ma ha messo in luce le tensioni tra talent e
distributori durante il boom dello streaming.
Con il Covid che ha alterato il
panorama e chiuso i cinema per mesi nel 2020, le società di media
già impegnate in una battaglia per colmare il divario con Netflix hanno fatto una serie di mosse drammatiche.
Con HBO Max che ha avuto un inizio lento dopo il suo lancio nel
maggio 2020 e l’ex dirigente Amazon e Hulu Jason Kilar ai controlli
di WarnerMedia, la società stava cercando di cavalcare lo
streaming. Mentre altre società procedevano caso per caso, la
Warner Bros si è imbarcata in quello che internamente era noto come
Project Popcorn. Senza alcun preavviso a nessuno dei suoi partner,
lo studio ha pubblicato tutte le 17 uscite del 2021 su HBO
Max nello stesso momento in cui sono arrivate nei
cinema.
La mossa, svelata alla fine del
2020, è stata denunciata da registi come Christopher
Nolan, capi delle principali agenzie e altri. Presto,
però, il clamore si è placato e la società ha indicato che prenderà
decisioni sulle singole pellicole, piuttosto che sull’intera lista,
nel 2022.
La causa di Village
Roadshow ha indicato Project Popcorn come un “piano
clandestino per ridurre materialmente il botteghino e le entrate
accessorie correlate generate dai film blockbuster”.
Netflix ha
rilasciato il trailer ufficiale dell’imminente seconda stagione
dello storico dramma d’azione Vikings:
Valhalla. La serie di successo farà il
suo ritorno il 12 gennaio 2023.
Il trailer diVikings: Valhalla
– Stagione 2 presenta Leif, Frida e
Harald in fuga dai cacciatori di taglie dopo essere diventati
fuggitivi. Questo improvviso cambiamento li porta a
intraprendere viaggi individuali, dove troveranno l’opportunità di
ricostruire ciascuna delle loro eredità.Dai
un’occhiata al trailer ufficiale
di Vikings:
ValhallaStagione
2 qui sotto:
Vikings: Valhalla – stagione
2
In un passato di oltre mille anni
fa all’inizio dell’11° secolo, Vikings: Valhalla
narra le eroiche avventure di alcuni dei più famosi vichinghi mai
esistiti: il leggendario esploratore Leif Eriksson (Sam Corlett),
la sua impavida e tenace sorella Freydis Eriksdotter (Frida
Gustavsson) e l’ambizioso principe del Nord Harald Sigurdsson (Leo
Suter). La seconda stagione ritrova i nostri eroi poco dopo la
tragica caduta di Kattegat, un evento che ha infranto i loro sogni
e alterato i loro destini. Trovandosi improvvisamente fuggitivi in
Scandinavia, sono costretti a mettere alla prova le loro ambizioni
e il loro coraggio in mondi che vanno oltre i fiordi di
Kattegat.
La produzione esecutiva di Vikings:
Valhalla è affidata a Jeb Stuart, Morgan O’Sullivan, Michael Hirst,
Sheila Hockin, Steve Stark, James Flynn, John Weber, Sherry Marsh,
Alan Gasmer e Paul Buccieri. Vikings: Valhalla è tratta dalla serie
Vikings ideata da Michael Hirst.
Vikings:
Valhalla è ambientato più di cento
anni dopo la fine della serie originale ed è una nuova avventura
che fonde autenticità storica e dramma con un’azione grintosa e
coinvolgente. Le stagioni 1 e 2 provengono dallo showrunner e
produttore esecutivo Jeb Stuart, che tornerà anche per la terza
stagione.
Lo spin-off è interpretato da Sam Corlett nei panni di
Leif Eriksson, Frida Gustavsson nei panni di Freydis Eriksdotter,
Leo Suter nei panni di Harald Sigurdsson, Caroline Henderson nei
panni di Jark Haakon, Bradley Freegard nei panni di King Canute,
Jóhannes Haukur Jóhannesson nei panni di Olaf Haraldsson, Pollyanna
McIntosh nei panni di Ælfgifu di Northampton, Asbjørn Krogh nei
panni di Jarl Kare, David Oakes nei panni di Earl Godwin, Pääru Oja
nei panni di Arne Gormsson, Louis Davison nei panni del principe
Edmund e altri ancora.
In vista della première della terza
stagione, prevista per quest’anno, Netflix
ha annunciato che il
dramma storico d’azioneVikings: Valhalla non
tornerà per la quarta stagione.
“Sono così grato di aver avuto
tre stagioni per raccontare le storie di Leif, Harald e
Freydís“, ha dichiarato il co-creatore Jeb Stuart in un
comunicato (via Tudum). “Sapevo fin dall’inizio che volevo
mostrare l’evoluzione di come tre dei più famosi vichinghi sono
diventati le icone che conosciamo oggi, e ci siamo riusciti. Spero
che quando il pubblico vedrà la nuova stagione, sarà entusiasta di
tutte le nuove vette che abbiamo portato questi eroi“.
Inoltre, sono state rivelate le
foto in anteprima di Vikings: Valhalla Stagione 3,
che mostrano la fine dei viaggi di Leif, Freydís e Harald.
Le immagini del finale di stagione mostrano anche l’introduzione di
due nuovi personaggi: Il generale bizantino Maniakes
interpretato da Florian Munteanu e Erik il Rosso interpretato da
Goran Višnjić.
Vikings: Valhalla
è ambientata più di cento anni dopo la fine della serie originale
ed è una nuova avventura che fonde autenticità storica e dramma con
un’azione grintosa e coinvolgente. Le stagioni 1 e 2 sono state
ideate dallo showrunner e produttore esecutivo Jeb Stuart, che
tornerà anche per la terza stagione.
Lo spin-off è interpretato da
Sam Corlett nel ruolo di Leif Eriksson,
Frida Gustavsson nel ruolo di Freydis Eriksdotter,
Leo Suter nel ruolo di Harald Sigurdsson,
Caroline Henderson nel ruolo di Jark Haakon,
Bradley Freegard nel ruolo di Re Canuto,
Jóhannes Haukur Jóhannesson nel ruolo di Olaf
Haraldsson, Pollyanna McIntosh nel ruolo di
Ælfgifu di Northampton, Asbjørn Krogh nel ruolo di
Jarl Kare, David Oakes nel ruolo di Earl Godwin,
Pääru Oja nel ruolo di Arne Gormsson,
Louis Davison nel ruolo del Principe Edmund e
altri ancora.
In nome di Odino, cosa è successo
nell’emozionante finale della terza stagione dell’epico show di
NetflixVikings: Valhalla? Fino all’ultimo
episodio, i nostri tre protagonisti principali, Freydis Eriksdotter
(Frida Gustavsson), Leif Erikson
(Som Corlett) e Harald Sigurdsson (Leo
Suter), non erano riusciti ad unirsi come alcuni
avevano previsto. In realtà, non sono mai stati così lontani
l’uno dall’altro come in questo finale. Lo show
creato
da Jeb Stuart ha riportato Freydis nella sua terra
natale, la Groenlandia, dopo aver abbandonato Jomsborg, dove ha a
che fare con l’ambiguo padre, Erik il Rosso (Goran
Visnjic).
Ora più che altro accademico e
filosofo, Leif viaggia per il mondo e finisce per tornare a
Gattegat con Re Canuto (Bradley Freegard), alla
ricerca di un passaggio verso un nuovo mondo occidentale. Per
quanto riguarda Harald, la sua insaziabile sete di potere e
l’imperatrice Eleana (Sofya Lebedeva) lo hanno
riportato in catene a Costantinopoli, accusato ingiustamente di
aver ucciso l’imperatore Romanos III (Nikolai
Kinski), ed è alla mercé della sua nemesi, il generale
George Maniakes (Florian Munteanu). Inutile dire
che nell’episodio finale, “Destini”, ci sarà
da risolvere un bel po’ di questioni, che porteranno al
punto di partenza.
Tutte le strade riconducono a
Kattegat per i nostri tre personaggi principali
Nel
penultimo episodio, “Hardrada”, Freydis deve fare i conti con
suo padre, Erik il Rosso, la cui disperazione per sfamare il suo
popolo sull’arida isola della Groenlandia lo ha costretto a rapire
Harald Jr. Freydis lo sfida in battaglia ed è pronta a ucciderlo,
ma non può farlo finché non ha riavuto suo figlio al sicuro.
Finisce per imbarcarsi su una nave per tornare a
Kattegat. Harald fugge dalla prigione come Edmond
Dantès ne “Il conte di Monte Christo” e torna in un piccolo
villaggio a nord di Kettegat, dove si imbatte in Leif, che vuole
vendicarsi di quella che crede essere la morte di Freydis. Infine,
si ritrovano tutti e tre insieme nella stessa sala comune di
Kattegat dove si erano riuniti per la prima volta nella Stagione 1.
Dopo i viaggi sensazionali di Freydis, Harald e Leif, nel
finale della serie si ritroveranno nella roccaforte dell’Impero
vichingo.
Chi finirà sul trono di Canuto
morente alla fine?
Quando tutti arrivano a Gattegat,
ci sono una manciata di potenziali eredi al trono del malato re
Canuto. In punto di morte, Canuto vuole che sua moglie, la regina
Emma di Normandia (Laura Berlin), assuma il ruolo.
Harald si considera ancora l’opzione migliore per guidare i suoi
concittadini. La minaccia più mortale è rappresentata dal folle
figlio di Olaf (Johannes Haukur Johannesson),
Magnus Olafsson (Set Sjostrand). Egli uccide Svein
(Charlie O’Connor), il re di Norvegia in carica, e
sua madre, la regina Aelfgifu (Pollyanna
McIntosh), mentre tenta di fare un colpo di
stato. Quando gli anziani decidono di far governare
insieme la Norvegia ad Harald e Magnus, questi ultimi accettano.
Tuttavia, Magnus chiede che la “strega pagana” Freydis venga
bruciata viva. Vuole vendicare la morte del padre avvenuta per mano
di Freydis alla fine della seconda stagione. Harald inizialmente
accetta, ma nessuno crede che né lui né Leif permetteranno mai che
ciò accada. Dopo che Canuto è stato messo a riposo, la
battaglia per l’unico vero sovrano è iniziata.
Le scene finali di
“Vikings:Valhalla” spiegate
Mentre Freydis è legata a un palo
che sta per essere bruciato, inizia a invocare gli Antichi Dei per
far sentire la loro presenza. Le fiamme nascono e si sviluppano in
diverse direzioni, provocando la colluttazione della folla.
Mentre la pira si accende ai suoi piedi, Leif la soccorre e
la fa scendere dal palo della strega. Quando il fumo si
dirada, Magnus vede che Freydis è fuggita. Nel frattempo, a Londra,
il perfido Conte Godwin (David Oakes) ha
compiuto il suo colpo di stato e ha piazzato il suo fantoccio
accanto a Emma. Sempre fredda come un cetriolo, la saggia
regina Emma asseconda il piano, aspettando l’opportunità
di convalidare i desideri del defunto marito Canuto.
Una volta chiarito, Harald
abbraccia Frydis e stringe la mano al suo compagno, Leif, prima di
metterli su una barca per l’Islanda. Una volta che i suoi amici
sono al sicuro lontano da Kattegat, Harald fa imprigionare Magnus
per il suo tentativo di colpo di stato. Harald sfida poi tutti i
vichinghi presenti nella sala a contestare il suo governo. Nessuno
lo fa. Gli viene consegnato l’elmo del re e si proclama re
di Norvegia, “Harold Hardrada”. Gli uomini si battono il
petto per sostenere il nuovo re e cantano all’unisono “Hardrada”.
L’inquadratura finale immortala Freydis e Leif felici e
contenti mentre salpano verso il mare aperto, chiudendo in
modo appropriato uno spettacolo fantastico e divertente.
Vikings: Valhalla di Jeb
Stuart è un racconto
epico degli eventi che circondano la brutale lotta per i cuori
e le menti del popolo norreno alla fine dell’XI secolo. È
prevista una terza stagione e dobbiamo ripercorrere quanto
accaduto alla fine della seconda stagione per prepararci alla
terza, che debutterà l’11 luglio. Lo show ruota attorno a tre
personaggi: Leif Eriksson (Sam Corlett), sua
sorella Freydis Eriksdottir (Frida
Gustavsson) e Harald Sigurdsson (Leo
Suter).
Le prime due stagioni hanno visto
un’enorme quantità di spargimenti di sangue e di amori perduti, e
la terza stagione non mancherà di riproporre le stesse cose. Anche
se Freydis è stata separata da Leif e Harald, è probabile che gli
archi caratteriali dei tre protagonisti si intreccino mentre la
lotta tra i vichinghi pagani degli Antichi Dei e il movimento
cristiano continua a creare uno scisma all’interno dei numerosi
clan della nazione vichinga. Vediamo dove ci siamo lasciati alla
fine della
Stagione 2e come si evolve la situazione nella
Stagione 3.
Cosa è successo a Freydis in
“Vikings:Valhalla” Stagione 2?
Dopo essere fuggita da Kattegat e
dallo spietato re Sweyn Forkbeard (Soren Pilmark),
Freydis si separa da Harald. Viene portata nella roccaforte
vichinga di Jomsborg da Lord Herekr (Bradley
James), che condivide la sua visione di un futuro
tradizionale del popolo norreno basato sull’ideologia pagana degli
Antichi Dei. Al suo arrivo, c’è subito tensione per il modo in cui
Herekr separa gli abitanti della città in un sistema di classi.
Anche se Herekr cerca di placare Freydis facendola diventare
un’alta sacerdotessa, lei lo contesta per il trattamento che
riserva agli abitanti di Jomsborg.
Dopo che Freydis ha dato alla luce
il figlio suo e di Harald, i due vengono alle mani per il modo in
cui la religione degli Antichi Dei viene interpretata e applicata
alla gente di Jomsborg. Il disaccordo continua ad acuirsi e si
conclude con la morte di Harekr, rendendo Freydis il sovrano della
città. La battaglia più importante per Jomsborg arriva quando Jarl
Olaf Haraldsson (Johannes Haukur Johannesson)
porta il suo esercito sulle coste di Jomsberg e sfida Freydis e il
suo ordine degli Antichi.
Questa è la sequenza più cruciale
alla fine della Stagione 2. Olaf sfida il governo di Freydis e lei
è più che pronta ad affrontarlo. Dopo aver sferrato un attacco a
sorpresa che lascia la ciurma di Olaf morta, Freydis dimostra di
essere la più grande e cattiva vichinga abbattendo Olaf con una
lancia nel petto dopo un combattimento corpo a corpo. In vista
della terza stagione, Freydis è il personaggio più potente e
influente dello show.
Leif e Harald compiono un
viaggio insidioso a Costantinopoli
Quando Harald si rende conto di
aver bisogno di un’enorme quantità di denaro e di un esercito per
diventare il leader che immagina, lui e Leif si imbarcano in una
pericolosa missione per assicurarsi entrambi e sfidare Re Canuto
(Bradley Freegard). Dopo un pericoloso viaggio
attraverso una brutale e spietata strada ghiacciata, arrivano nella
capitale Costantinopoli. Lungo la strada, Leif incontra e si
innamora di una studiosa di nome Mariam (Hayat
Kamille). Lei gli insegna a leggere e a scrivere, ma è
affetta da una malattia terminale e muore alla fine del loro
viaggio.
Per la seconda volta in due
stagioni, Leif si ritrova con il cuore spezzato e ognuno dei suoi
amori muore tra le sue braccia. Nel frattempo, anche
Harald si innamora di quella che crede essere la figlia dell’uomo
che gli ha venduto la barca. In realtà, Elena (Sofya Lebvedva) è la
donna promessa all’imperatore Romanos III (Nikolai
Kinski). È un duro colpo per il sicuro Harald, ma Elena lo
rassicura sul fatto che prova ancora qualcosa per lui e che ora
ha l’esercito necessario per sfidare Canuto. Un’altra
possibilità da non scartare è che Harald rimanga a Costantinopoli
per corteggiare Elena. È stato un imprevedibile jolly durante le
prime due stagioni dello show. Il diavolo irascibile sembra aver
già dimenticato il figlio avuto con Freydis.
Nel castello di Londra, governato
dalla regina Emma (Laura Berlin), si sono
verificati una serie di giochi di testa e di politica
simili a quelli di Game of
Thrones. La sua tumultuosa relazione con il
viscido conte Godwin (David Oakes) ha visto alti e
bassi. Ma dopo un attentato alla sua vita, Emma è più che mai
sospettosa di Godwin.
Ha dimostrato di essere il
personaggio più saggio e lucido della serie e ora che ha avuto la
conferma che la malizia è alle porte di casa sua, sarà
interessante vedere come laaffronterà. Re
Canuto ha appoggiato Godwin consegnandogli in sposa la nipote Gytha
(Henessi Schmidt) e unendo le famiglie norrene e
inglesi. Jeb Stuart ha lasciato una terza stagione ricca di
possibilità deliziose, e sarà affascinante vedere dove andrà
Vikings: Valhalla nella terza stagione.
Guarda il primo promo ufficiale
di Vikings 4, l’attesissimo quarto
ciclo di episodi della serie televisiva di successo. Il primo
contributo video si intitola “Bring the Pain”:
Vikings è una serie
televisiva canadese di genere storico creata ed interamente scritta
da Michael Hirst, che ha debuttato il 3 marzo 2013 sulla rete
televisiva History in Canada e su History negli Stati Uniti.
La serie racconta, in chiave
romanzata, le avventure del guerriero vichingo Ragnarr Loðbrók,
interpretato dall’attore australiano Travis Fimmel.
La prima stagione è andata in onda
in prima visione assoluta su History (CA) e su History (US) dal 3
marzo al 28 aprile 2013, la seconda dal 27 febbraio al 1º maggio
2014, la terza verrà trasmessa dal 19 febbraio 2015.In Italia la
prima stagione è stata trasmessa in prima visione assoluta su Rai 4
dal 28 maggio al 23 luglio 2014, la seconda verrà trasmessa da
marzo 2015, la terza è inedita.
La prima e la seconda stagione sono
state distribuite sul servizio on demand TIMvision il 4 novembre
2014, la terza è inedita.