New entry nel cast di
Captain Marvel: l’Hollywood Reporter ha infatti
confermato che Annette Bening si unirà a
Brie Larson e Jude Law nel
cinecomic targato Marvel Studios, le cui riprese si stanno
attualmente svolgendo a Los Angeles.
Non è ancora chiaro quale
personaggio interpreterà l’attrice di 20th Century Women,
tuttavia nel profilo risulta un termine “scienziata”. Alcuni
ipotizzano addirittura che la Bening comparirà nei panni della
madre di Carol Danvers, ma attendiamo utleriori
sviluppi in merito.
Vi ricordiamo che alla regia del
cinecomic con protagonista Brie Larson,
ci saranno Anna
Boden e Ryan Fleck. Il film
invecearriverà al cinema l’8 marzo
2019.
Stando a quanto confermato
finora, Captain Marvel non sarà
in Avengers: Infinity
War perché il suo ruolo semplicemente non si
adatta al tipo di storia del film, oppure perché la sua
introduzione nel MCU è stata rinviata al suo
standalone.
Il cast ufficiale: Brie
Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude Law.
La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta
nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi
più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che Captain Marvel interverrà. Ambientato negli
anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un
periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.
Tra questi c’è anche l’arrivo di
Thor, Rocket e
Groot su Nidavellir, dove il Dio
del Tuono forgerà la sua nuova arma da combattimento, e diversi
fotogrammi relativi al personaggio di Ebony Maw,
uno dei “figli” di Thanos giunto sulla Terra per
recuperare le gemme dell’infinito.
Di seguito trovate tutte le immagini da sfogliare.
Vi ricordiamo
che Avengers: Infinity War, diretto
da Anthony e Joe Russo e prodotto
da Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria Alonso,
Michael Grillo e Stan Lee, è arrivato nelle nostre sale
lo scorso 25 aprile.
La sinossi: Un viaggio
cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare
l’intero Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo
il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i
loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto
nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo
attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Gwyneth Paltrow
potrebbe aver rivelato una piccola anticipazione su ciò che ci
aspetterà in Avengers 4, relativa ai personaggi
di Pepper Potts e Tony Stark,
riallacciandosi all’unica scena di Infinity War
che la vedeva protagonista.
Comparsa proprio nelle fasi iniziali
del film, Pepper sta facendo jogging insieme a Tony quando
l’idillio viene interrotto dall’arrivo a New York dell’Ordine Nero.
Prima di salutarsi, i due scherzano sul fatto di diventare genitori
e di una possibile gravidanza di Pepper sognata da Tony.
Tuttavia le ultime dichiarazione
dell’attrice lasciano intendere che si, i due avranno presto un
bambino, molto probabilmente già nel prossimo capitolo sui
Vendicatori: “Pepper e Tony hanno
attraversato un lungo viaggio insieme: lei inizia come sua
premurosa assistente, poi la relazione si è evoluta evolve, e un
decennio più tardi li vediamo sposati e con un
figlio.“
Se questa cosa fosse vera, allora
renderebbe valida la teoria sui viaggi del tempo ipotizzata dai fan
per Avengers 4, oppure che Pepper è sopravvissuta
allo schiocco delle dita di Thanos. Che ne pensate?
Come già annunciato nelle settimane
scorse, i Marvel Studios salteranno il rituale passaggio
al Comic Con di San Diego il prossimo
Luglio, dunque non dovremmo aspettarci alcun trailer o materiali
ufficiali nei mesi precedenti.
Avengers 4 è
ancora un grande mistero. Il film sarà diretto dai Fratelli Russo
ma non sappiamo ancora da chi sarà composto il cast né di cosa
parlerà il film. Le dichiarazioni di Kevin
Feige in merito hanno reso molto chiaro il fatto che
il titolo ufficiale del film rappresenta spoiler
per Avengers Infinity War, per cui non sarà
rivelato fino all’uscita al cinema del film che conclude la Fase 3
dei Marvel Studios.
“Quello che ho fatto è stato
esplorare questa cultura straniera e raccontare dinamiche
comuni.” Esordisce così Asghar Farhadi,
regista di Everybody Knows, film d’apertura del
Festival
di Cannes 2018. Con lui, a presentare il film, ci sono
Penelope Cruz e Javier Bardem,
coppia nella vita e sempre più spesso sullo schermo.
I due attori hanno avuto un
atteggiamento molto diverso in conferenza, con la Cruz
apparentemente più disponibile e loquace, rispetto al marito e
collega. Per lei, si tratta di un “progetto a cui abbiamo
lavorato per cinque anni. All’inizio parlavamo della storia, poi
abbiamo iniziato a leggere il soggetto, il trattamento e almeno un
paio di versioni della sceneggiatura. Asghar si è trasferito in
Spagna per vivere in questo mondo. Non parla spagnolo ma non è
stato un problema: è un tipo che non dorme mai, passava le notti a
memorizzare i nostri dialoghi. Non avremmo mai potuto sorprenderlo
pronunciando battute diverse: era sempre
concentratissimo”.
Leggi la recensione di Everybody
Knows da Cannes 2018
“Se fossi sceso nel particolare
sarebbe stato molto difficile focalizzarmi su altre culture. Al
contrario di quello che dicono i media, gli esseri umani non sono
poi così diversi. Siamo molto simili in termini di amore, rabbia,
odio. È il modo di esprimere queste dinamiche che cambia con la
cultura. I fim servono anche a questo, a mostrare quanto siamo
simili come esseri umani. Per me è anche molto interessante
mostrarlo agli iraniani che pensano che le altre persone siano
molto diverse da loro”. Continua il regista.
Immancabili le domande che toccano
la sfera privata, dal momento che, per chi non lo sapesse, la
Cruz e Bardem sono una coppia solida anche nella
vita, i veri rappresentanti della Spagna nel modno. “Non ci
portiamo i personaggi a casa, Javier e io abbiamo un modo di
lavorare molto simile – spiega la bella Penelope – So bene
che è bellissimo entrare e uscire dalla finzione. È la ragione
principale per cui amo il mio lavoro”.
Più silenzioso
Bardem che si concentra a parlare del suo Paco, un
uomo buono che fa di tutto per aiutare la donna di cui è ancora
innamorato. Ma alla domanda: “Lei è l’unico uomo che riesce a
lavorare con la moglie, come fa?”, il premio Oscar risponde:
“È una domanda di cattivo gusto”. Con buona ragione.
Avengers: Infinity War ha
sicuramente rappresentato un punto di “stallo” per Bruce
Banner, dal momento che nel film l’eroe non riesce mai a
trasformarsi nel Gigante di Giada (fatta eccezione del prologo,
quando affronta Thanos). Tuttavia dietro questo passo indietro del
personaggio esistono delle ragioni dipendenti dal percorso iniziato
in Thor: Ragnarok che – con molte
probabilità – si concluderà in Avengers 4.
A spiegarlo sono i registi del film Anthony e Joe
Russo:
“Diverse persone hanno
interpretato questa incapacità di Bruce come la reazione alla
paura. Si, è vero, è spaventato e traumatizzato, eppure ha
già avuto momenti simili in passato, è già stato battuto da
qualcuno e preso a pugni. Questo però è il risultato del viaggio di
Ragnarok. Bruce e Hulk sono due personaggi costantemente in
conflitto fra loro, sempre in bilico sul filo del
controllo.“
Vi ricordiamo che Avengers: Infinity
War, nuovo capitolo del franchise, è nelle nostre sale
dal 25 aprile.
Un viaggio cinematografico senza
precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il
definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro
alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel
tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco
improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto
da Kevin Feige. Louis
D’Esposito, Victoria Alonso, Michael
Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura.
Titolo scelto per aprire la
settantunesima edizione del Festival di
Cannes 2018, Everybody Knows è
un’incursione del regista premio Oscar Asghar
Farhadi (Una
separazione) nelle ambientazioni spagnole, che si
fregia della partecipazione, nei ruoli principali, di
Penelope Cruz,
Javier Bardem e Ricardo Darìn.
Il film Everybody
Knows racconta di una riunione di famiglia, in occasione
di un matrimonio. La gioia travolgente della festa viene però
rovinata da un evento tragico, che riporterà a galla molti segreti
e metterà in discussione gli equilibri tra persone, coppie, giovani
e vecchi.
Tenendo fede ai temi che gli
interessano di più, le relazioni tra le persone e i segreti che le
legano, Farhadi conferma che il passato, nei suoi film, non è mai
inteso come elenco di fatti che sono accaduti un tempo, ma è sempre
uno scrigno che custodisce un segreto. Nel momento in cui il trauma
si verifica nel presente, quello scrigno comincia a vibrare, come
fosse desideroso di tirar fuori tutto ciò che contiene, cambiando
per sempre gli equilibri.
Everybody Knows è
un ibrido tra un thriller con rapimento e riscatto, che innesca
subito gli eventi, e un dramma familiare, che si consuma in maniera
dirompente a seguito dell’elemento scatenante: il rapimento,
appunto. I colpi di scena, di cui un thriller vive in genere, non
riescono a sorprendere dal momento che il primo è intercettato
facilmente nei primi minuti di film, mentre il secondo appare
completamente accessorio alla trama. Questo probabilmente perché al
regista non interessa risolvere il mistero ma scardinare le
dinamiche di facciata, svelare i segreti del passato, lasciando che
quelli del presente vengano mantenuti per il futuro. L’accenno a un
dramma ciclico, in cui ogni generazione possiede il suo personale
scrigno, che prima o poi comincerà a vibrare, desideroso di far
uscire il suo segreto.
Segreti di famiglia si
mescolano quindi con rancori e vecchi risentimenti che condizionano
i personaggi. Basta una piccola spinta, una variazione, e il
castello di carte crolla. Farhadi è presente, a riprendere con
occhio attento questo crollo. Tuttavia il suo occhio non riesce a
catturare il cuore di questi personaggi, né quello dello
spettatore, che assiste impotente.
La scelta di raccontare in maniera
essenziale le premesse, concentrandosi immediatamente sull’evento
scatenante con pochi giri di parole, mostra chiaramente quale fosse
il fuoco dell’attenzione di Farhadi che tuttavia si risolve
soltanto in una intenzione non esaudita nel corso del racconto. Le
stesse enfatiche interpretazioni delle star protagoniste regalano
qualche momento strappa lacrime che ugualmente non riesce a essere
incisivo.
Everybody Knows
godrà di grande appeal sulla scena internazionale grazie al
tridente formato da Farhadi, Cruz e Bardem, ma il
suo motivo di interesse si esaurisce nei nomi, che non sono
certamente all’altezza delle aspettative.
Come ogni anno, Variety ha reso noti i nomi
delle star più pagate a Hollywood con la cifra corrispondente ai
loro salari per ogni film a cui prendono parte. Fra questi c’è
anche Robert Downey Jr., con un compenso fisso di
10 milioni di dollari, nel 2017 protagonista di una sola pellicola,
ovvero Spider-Man: Homecoming, nella
quale però l’attore compare soltanto per una manciata di minuti
(otto, per l’esattezza).
Numeri esorbitanti, se giudicati
dall’esterno e nella totale ignoranza della materia, visto che
all’immagine di Downey Jr. come Tony Stark la
produzione (Sony Pictures in collaborazione con Marvel Studios) fa corrispondere un’altissima
percentuale di biglietti staccati in favore del film.
Il sequel
di Spider-Man: Homecoming sarà diretto
ancora una volta da Jon Watts ed uscirà
nelle sale il 5 luglio 2019.
Confermati nel cast del film il
protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di Michelle.
Secondo i recenti report, il film
sarà girato in diverse città europee oltre che a New
York. Le fortunate capitale del Vecchio Continente
sono Londra,
Venezia e Praga.
Per adesso non ci sono altre
informazioni a riguardo, ma i fan
di Spider-Man più impazienti dovranno
aspettare solo fino al 25 aprile per vedere in
azione Tom Holland/Peter Parker, questa volta
nei panni di Iron Spider.
Avengers: Infinity War è
arrivato nelle sale lo scorso 25 aprile, Avengers 4 è atteso al cinema fra
un anno, ma dopo la chiusura definitiva della Fase 3 cosa riserverà
il futuro del MCU?
Riportate dall’Hollywood Reporter,
le dichiarazioni del CEO della Disney Bob Iger
sembrerebbero prevedere l’avvio di un franchise che non esclude la
presenza di “nuovi” Vendicatori che raccoglieranno il testimone
delle vecchie guardie (quasi tutte in scadenza di contratto, come
Chris Evans e Robert Downey
Jr.).
“Abbiamo
già avuto diversi incontri con il nostro team della Marvel e fissato i progetti per il
prossimo decennio. Credo che proveremo a creare quello che chiamerò
un nuovo franchise al di là degli Avengers, ma questo non significa
necessariamente che non vedrete più Vendicatori lungo la strada.
Non abbiamo fatto nessun annuncio al riguardo.“
Vi ricordiamo
che Avengers: Infinity War, diretto
da Anthony e Joe Russo e prodotto
da Kevin Feige, Louis D’Esposito, Victoria Alonso,
Michael Grillo e Stan Lee, è arrivato nelle nostre sale
lo scorso 25 aprile.
La sinossi: Un viaggio
cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare
l’intero Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il
definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro
alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel
tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco
improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Si sono ufficialmente
concluse le trattative per Margot Robbie:
l’attrice reciterà dunque insieme a Brad Pitt e
Leonardo DiCaprio nel nuovo film di
Quentin Tarantino, Once Upon a Time
In Hollywood, nei panni di Sharon Tate.
Insieme ai tre attori sono
stati confermati – ma per ruoli minori – anche alcune vecchie
conoscenze della filmografia tarantiniana, ovvero
Tim Roth, Kurt Russell e
Michael Madsen. Burt Reynolds potrebbe entrare nel
cast e interpretare George Spahn, ma si attendono conferme
ufficiali da parte della produzione.
Oltre al titolo ufficiale
è stata rivelata dallo stesso Tarantino la sinossi del film,
collegata come annunciato mesi fa all’assassinio
di Sharon Tate:
La storia
si svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene
chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton
(Leonardo DiCaprio), ex star di una serie televisiva western, e il
stunt di lunga data Cliff Booth (Brad Pitt). Entrambi stanno
lottando per farcela in una Hollywood che non riconoscono più. Ma
Rick ha un vicino di casa molto famoso…Sharon Tate.
L’uscita nelle sale
di Once Upon a Time In Hollywood è
fissata al 9 agosto 2019.
L’annuncio di un film
dedicato a Venom da parte della Sony, che include la
partecipazione di Tom Hardy, è stato accolto con
grandissima sorpresa. Tra le tante domande a riguardo, ci si chiede
come il film si legherà al MCU, dato che Sony e Marvel hanno raggiunto accordi per
includervi Spider-Man. Ma non ci sono ancora state risposte
ufficiali agli interrogativi dei fan, il che ha dato origine ad una
serie di teorie degli appassionati. Per ora, sono stati
rilasciati solamente due trailer: il primo si
tiene ben stretti i segreti del film, mentre il secondo rivela
molto poco. C’è ancora molto che non sappiamo, ma ecco
dieci teorie dei fan che potrebbero essere
vere:
Diventerà Agente Venom
Non sappiamo molto su che
direzione prenderà il film di Venom, ma il
secondo film sembra di dare un paio di indizi a riguardo. Insieme,
Eddie Brock (Tom Hardy) e il proprio
costume/partner alieno formano Venom e, mentre il simbionte è pieno
di cattiveria, Brock sembra volerlo deviare verso il
bene. Magari, i due si incontreranno a metà strada per
formare quello che il trailer definisce un anti-eroe. Sembra che il
film abbia l’obiettivo di renderlo una forza del bene, il che ha
portato i fan a dare un’occhiata ai fumetti recenti per un po’
d’ispirazione. L’Agente Venom è l’alter ego di
Flash Thompson: un veterano disabile, entra in possesso del
simbionte, trasformandosi in Agente Venom. Ora un anti-eroe, questi
era un super-soldato capace di intraprendere le missioni più
pericolose. Dato che ci sono alcune immagini che vedono Tom Hardy
in una sorta di tuta da combattimento, e alcuni fan hanno
teorizzato che il film potrebbe fondere insieme le storie
di Brock e Thompson.
Peter Parker avrà un cameo
I fan della Marvel hanno gioito quando Marvel e Sony hanno finalmente
raggiunto un accordo per includere Spider-Man nel MCU, cominciando
da Captain America: Guerra
Civile e Spider-Man: Homecoming. Poi,
l’annuncio del film su Venom ha fatto sorgere un dubbio nei fan:
sarà parte del MCU o no? Non abbiamo
ancora una risposta definitiva, ma molti pensano che, in
ogni caso, finiremo per vedere il Peter Parker di Tom Hollan in un
cameo in Venom. Non Spiderman, però: solo
Peter Parker. Alcune voci sembrano suggerire che, dato che Marvel può utilizzare Spider-Man
nei propri film, lo stesso è permesso alla Sony. Questo
significherebbe che, se Venom non fosse parte
del MCU, il Peter Parker di Holland non
deve necessariamente essere quello del MCU, ma una versione di questi.
Infatti, molti fan credono che Holland abbia già girato una scena
per il film, dopo che è stato avvistato vicino al set. Dato
che Venom si svolge a San
Francisco, alcuni credono che Peter apparirà come studente
del liceo, in visita alla Life Foundation durante una gita
scolastica. Anche se non interagisse direttamente con Tom Hardy,
sarebbe comunque un bel regalo per i fan di Peter.
Carlton Drake è una versione di
Carnage
Sappiamo così poco della trama del
film di Venom che non sappiano nemmeno che personaggio sarà
il cattivo della storia. Ovviamente, dato che la
Life Foundation è coinvolta, sappiamo che la
diabolica organizzazine avrà qualcosa a che fare con gli
antagonisti del film. Ma quanto? E come? Nessuno può esserne ancora
sicuro. E alcuni fan hanno cominciato a teorizzare che
Carlton Drake, interpretato da Riz
Ahmed, verrà presto rivelato in quanto reale cattivo del
film. Nei fumetti, Drake è infatti il leader della Life Foundation,
e il suo ruolo sembra essere lo stesso nei film. Ma un semplice
uomo non può essere una minaccia sufficientemente seria per Venom.
Una teoria si è fatta strata, che dice che la Life
Foundation troverà un modo di clonare o replicare il simbionte
alieno, ed usarlo come arma. Inoltre, se le cose si
scaldano, è possibile che Drake non veda alternativa al
l’utilizzare uno dei suoi simbionti clonati per prendere controllo
di Venom, creando di conseguenza una nuova minaccia per Venom,
conosciuta come Carnage. Mentre Drake non ospita
il simbionte di Carnage nei fumetti, si teorizza che il simbionte
utilizzato da Drake sarà proprio Carnage.
Cletus Kasady apparirà
Non sappiamo ancora chi sarà il
cattivo principale, ma sappiamo che il film ci andrà
pesante con i simbionti. Infatti, una delle teorie
principali dei fan riguarda il personaggio Carlton
Drake, interpretato da Riz Ahmed: si dice che
questi sarà una versione di Carnage, ma non esattamente quella che
conosciamo nei fumetti. In questi, infatti, l’ospite di
Carnage è un killer spietato di nome Cletus Kasady, che diventa una
minaccia ancora più terribile di quando Venom non sia mai stato. In
fatti, è talmente potente e malvagio, da far alleare Spider-Man e
Venom per sconfiggerlo. Venom e Carnage, quindi, sono molto legati
nei fumetti, il che è una buona ragione per sospettare che il
secondo apparirà in qualche modo. Inoltre, mentre molti pensano che
Drake sarà il primo ospite del simbionte Carnage, alcuni credono
che non sarà l’ultimo. Infatti, alcuni teorizzano che, in
una scena dopo i titoli di coda, vedremo il
simbionte rosso cercare un nuovo ospite. In questo scenario
ipotetico, può darsi che il simbionte si faccia strada fino ad una
cella di prigione, dove Cletus Kasady aspetta. Non servirebbe
nemmeno un attore: basterebbe una menzione, un nome, per far capire
ai fan che il vero Carnage è in arrivo.
Il suo arrivo è collegato al
MCU
Nei fumetti Marvel, Spider-Man incontra il
simbionte per la prima volta di un pianeta chiamato
Battleworld. L’evento, nel quale molti eroi vengono
trasportati su un pianeta alieno, viene raccontato nel fumetto
uscito tra il 1984 e il 1985 realizzato da Jim Shooter, Mike Zeck e
Bob Layton. Sul pianeta, Spider-Man diventa l’ospite del simbionte,
il suo costume che diventa nero, e finirà per portarlo sulla Terra.
Possiamo dire che non è questa l’origine del personaggio
che vedremo nel film di Venom. Sembra invece che il
simbiote troverà da solo la Terra, durante una sorta di incidente
spaziale in cui una nave si schianta sul pianeta.
Che sia una delle navi di Thanos a contenere il simbionte Venom?
Nel trailer del film, vediamo lo schianto di una sorta di
nave/satellite/stazione spaziale. Ovviamente, la risposta potrebbe
essere molto semplice: uno schianto di routine. Ma alcuni hanno
suggerito che potrebbe essere uno incidente che ha qualcosa a che
fare con il MCU: ad esempio,
in Avengers:Infinity War, abbiamo visto Thanos
attaccare la Terra, con navi spaziali in arrivo sul pianeta. Che
una di queste contenesse Venom?
I cattivi saranno cinque Simbionti
malvagi
Ancora prima dell’arrivo del
trailer, era stato confermato che il film avrebbe tratto
parzialmente ispirazione dalla serie di fumetti Venom:
Lethal Protector del 1993, realizzato da David
Michelinie, Mark Bagley, Ron Lim e Sam DeLarosa. Nella storia,
l’organizzazione conosciuta come Life Foundation riesce ad estrarre
cinque semi dal simbionte Venom, creando cinque nuovi
malvagi simbionti: Lasher, Agony, Scream, Phage e Riot.
Dato che il film si ispira a questo fumetto, molti credono che
vedremo questi cinque personaggi. Infatti, una delle teorie
suggerisce che la Life Foundation, che ha un ruolo importante sia
nel fumetto che nel film, estrarrà i semi dal simbionte, o magari
li troverà sulla nave spaziale arrivata sulla Terra. Qualunque sia
l’origine dei simbionti, quindi, molti fan creadono che Venom non
si confronterà con Carnage, ma con i cinque simbionti.
Il film si svolge nel futuro del
MCU
Ci sono diverse teorie su quale sia
l’universo di cui fa parte Venom.
Alcuni credono che sia nel MCU, ma in una sorta di bolla a sé
(così come le serie televisive Marvel), mentre altri credono che
faccia parte di un altro universo. Ma allora, c’è un’altra teoria
possibile, che potrebbe essere
plausibile: Venom ha luogo nel futuro del
MCU. Non sarebbe
contemporaneo alle vicende di Avengers, Ant-Man
eccetera, ma piuttosto avrebbe luogo qualche anno più tardi.
Possibilmente qualche anno dopo Avengers 4, il che spiegherebbe perché
le cose sembrano tranquille nell’universo. Inoltre, permetterebbe
di associare le origini del simbionte a qualunque forza Thanos
scatenerà contro la terra nel film Avengers del
2019.
Verrà creato un anti-venom a
parte
Nei fumetti, la storia di Venom nata
da un angolino di quella di Spider-Man, ha preso poi vita propria.
Sarà pur cominciata con una tuta aliena proveniente da un altro
mondo, ma è presto diventato uno dei supercattivi più iconici e
amati della Marvel, portando alla creazione di
altri simbionti come Carnage. Ma non solo: nei fumetti più
recenti, i fan hanno assistito alla creazione di un Anti-Venom, una
creatura simile a Venom ma allo stesso tempo opposta: ad
esempio, ha il potere di guarire. E l’alter-ego di Anti-Venom è
(sopresa!) Eddie Brock. Al tempo, Eddie Brock non
è più l’ospite del simbionte, ma delle tracce del parassita alieno
sono rimaste nel suo sistema. Eddie è malato di cancro e il
supercattivo Mr. Negative usa i propri poteri per curarlo: il
processo però colpisce le cellule del simbionte rimaste dentro di
lui, dando origine a Anti-Venom. Nei trailer del film abbiamo visto
Brock in ospedale, e alcuni fan hanno teorizzato che soffra appunto
di cancro, e che il film prenderà qualcosa in prestito dalla
vicenda, creando un altro simbionte ancora.
I Simbionti faranno di Brock un
cattivo
Alcuni fan sono stati molto sorpresi
dall’annuncio del film di Venom. Il personaggio,
infatti, ha avuto i propri fumetti dedicati, ma un ruolo in
solitario sul grande schermo sarà sicuramente una sfida. Senza
Spider-Man nei paraggi, si è sperato che il film comunque adottasse
pienamente il personaggio in quanto cattivo: ma gli indizi del
trailer sembrano puntare in un’altra direzione. Ha l’aspetto di un
mostro, ma il modo nel quale è reso, così come l’uso della parole
“anti-eroe”, sembrano indicare un personaggio più eroico
che altro. Ma non è detto che il Venom di Brock avrà un cuore
d’oro: mentre possiamo dire che Brock potrebbe cercare di
usare il simbionte a fin di bene, alcuni fan hanno suggerito che
magari la natura maligna di Venom finirà per infettare Brock.
Magari, comincerà con delle buone intenzioni, ma diventerà un
cattivo nel corso del film.
Appare in Spider-Man: Homecoming
3
Alcuni fan non si preoccupano del
fatto che Venom possa collegarsi o meno al
MCU, credendo che ciò possa non
avere necessariamente importanza. Infatti una teoria dice che, a
seconda del successo del film della Sony, il simbionte e il
Brock interpretato da Tom Hardy avranno la possibilità di tornare
in Spider-Man: Homecoming 3. C’è abbastanza
tempo, infatti, dato che siamo ancora in attesa del secondo capitolo. Inoltre, nel
caso Venom non desse una chiara risposta
riguardo alla propria collocazione nel MCU, il terzo capitolo su Spidey
potrebbe spiegarlo a posteriori.
A due settimane dall’uscita nelle
sale di Solo: A Star Wars Story (e a
sei giorni dall’anteprima al Festival
di Cannes), la Lucasfilm ha reso noto il nome delle tracce che
andranno a comporre la colonna sonora ufficiale del film.
E fra queste potrebbe insinuarsi
qualche gustosa anticipazione degli eventi del secondo spin-off del
franchise dedicato alle avventure del giovane Han
Solo. Ad esempio, il titolo dell’ultimo brano (“Dice &
Roll”) potrebbe riferirsi ai dadi con cui Han è riuscito a vincere
il Millennium Falcon, tenendoli poi con sé
come porta fortuna, e questa sequenza (almeno secondo la
numerazione della soundtrack) dovrebbe svolgersi nel finale del
film.
Solo si concluderà allora con il
nostro protagonista che fugge via a bordo della sua nuova nave? Che
ne pensate?
Vi ricordiamo che lo
spin-off sarà ambientato dieci anni prima degli avvenimenti
di Una Nuova Speranza. Nel film ci sarà
anche Chewbacca. Alden
Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu
di Harrison Ford. Nel cast
anche Emilia Clarke,Donald
Glover e Woody Harrelson.
Solo: A Star Wars
Story arriverà nelle sale il 25 maggio 2018 e dopo il
licenziamento dei registi Phil
Lord e Christopher Miller,
registi di 21 Jump
Street e The LEGO Movie, è
stato incaricato Ron Howard di
completare l’opera. La sceneggiatura porterà la firma
di Lawrence Kasdan e di suo
figlio Jon Kasdan.
Sali sul Millennium Falcon e
viaggia nella galassia lontana lontana in Solo: A Star Wars Story,
un’avventura completamente nuova con il farabutto più amato della
galassia. Attraverso una serie di audaci fughe nel profondo,
oscuro e pericoloso mondo criminale, Han Solo incontra il suo
potente futuro copilota, Chewbacca e anche il famoso giocatore
d’azzardo Lando Calrissian, in un viaggio che racconterà l’inizio
di uno degli eroi più improbabili della saga di Star Wars.
ATTENZIONE, l’articolo contiene SPOILER su
Avengers: Infinity War, al cinema dal
25 aprile.
Intervenendo in un Q&A
organizzato dalla Iowa City High School, Anthony e Joe
Russo sono tornati a discutere su Avengers:
Infinity War insieme ad un pubblico di studenti.
In particolare, durante
l’incontro, Joe Russo ha avuto modo di spiegare
l’importanza di una certa scena e le ragioni per cui sia la più
“dolorosa” da guardare rispetto agli altri momenti drammatici del
film:
“Sicuramente la scena più dolorosa da guardare è la
sequenza in cui Gamora viene uccisa. Thanos è una creatura orribile
e spregevole, ma crede davvero di volerle bene, e questo
rende tutto molto più difficile da accettare. Abbiamo cercato
di complicare le cose perché il nostro lavoro di narratori consiste
nel raccontare la migliore storia che possiamo e rendere
l’esperienza dello spettatore emozionante. Certo, paghi un
biglietto per andare al cinema e divertirti, ma se riusciamo a
farti ridere, piangere, essere felice, triste e provare una sorta
di catarsi, possiamo dire di aver centrato
l’obiettivo”.
Vi ricordiamo
che Avengers: Infinity War, diretto
da Anthony e Joe Russo e prodotto
da Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria Alonso,
Michael Grillo e Stan Lee, è arrivato nelle nostre sale
lo scorso 25 aprile.
La sinossi: Un viaggio
cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare
l’intero Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il
definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro
alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel
tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco
improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Si intitolerà Us
il nuovo film di Jordan Peele, reduce dal successo
al botteghino di Scappa – Get Out (l’esordio
dietro la macchina da presa per l’attore vincitore dell’Oscar per
la miglior sceneggiatura originale).
E mentre arriva l’annuncio
ufficiale sul profilo twitter, è Variety a confermare
che Lupita Nyong’o e Elisabeth Moss sono attualmente in trattative
per interpretare i due personaggi principali dell’horror. Anche
Winston Duke, (quest’anno apparso in Black
Panther), potrebbe entrare nel cast.
La Universal, che produrrà insieme
alla Monkeypaw Productions, Sean McKittrick e Jason Blum, ha
fissato la data di uscita nelle sale al 15 Marzo
2019, come indicato nella locandina che vedete di
seguito.
Intervistata da Collider, Margot
Robbie ha discusso approfonditamente dei progetti futuri
che la vedranno protagonista, fra cui Birds of
Prey, primo spin-off sul personaggio di Harley
Quinn che l’attrice ha già interpretato in
Suicide Squad nel 2016.
In particolare la Robbie
ha confessato che il lavoro sul film e lo sviluppo del progetto
dura ormai da tre anni, e che il target degli spettatori sarà
leggermente diverso rispetto agli altri titoli della DC
Films:
“Ho
lanciato l’idea di un film su una gang di ragazze vietato ai
minori, dove ovviamente c’è Harley, perché pensavo avesse bisogno
di amiche. Lei ama interagire con le persone, quindi non la farei
mai recitare in un film solista: deve stare con altri personaggi e
questi dovrebbero comporre una gang di ragazze. Non vedo abbastanza
ragazze sullo schermo, specialmente nel genere action, quindi
l’idea nasce da qui“.
La Robbie ha
anche avuto modo di parlare di Cathy Yah, la
regista a cui è stata affidata la pellicola, specificando che
“Alla fine non conta il fatto che tu sia un uomo o una donna,
ma se sei la persona migliore per raccontare quella storia. E Cathy
era semplicemente la migliore“.
Birds of Prey
vedrà Margot Robbie ritornare nei panni
del personaggio DC Comics che ha esordito in Suicide
Squad. Il film sarà basato sul fumetto omonimo e al
momento la Robbie è l’unica attrice ufficialmente coinvolta.
A produrre il film ci sarà proprio
la LuckyChap di Margot Robbie insieme alla Kroll & Co
Entertainment di Sue Kroll e la Clubhouse Pictures
di Bryan Unkeless.
Dopo Patty
Jenkins, la Yan sarà la seconda regista donna legata a un
film tratto dai fumetti DC, cosa che potrebbe essere un buon
auspicio per la Warner Bros, visto
che Wonder Woman della Jenkins è
l’unico film DC Comics che ha davvero registrato un grande
successo.
Avengers: Infinity War è
arrivato nelle sale soltanto pochi giorni fa ma i fan dei Marvel Studios già si chiedono quando arriverà
il primo trailer di Avengers 4, il capitolo che
chiuderà definitivamente la Fase 3.
Sebbene le risposte da parte di
Kevin Feige e colleghi siano state sempre vaghe,
nelle ultime ore Anthony e Joe Russo sembrerebbero
aver ipotizzato una data per il rilascio del primo footage del
quarto titolo sui Vendicatori:
“Non abbiamo ancora montato il
materiale a disposizione, ma vedremo. Forse riusciremo a preparare
qualcosa tra tre o quattro mesi“, hanno dichiarato i fratelli
Russo.
I registi hanno poi aggiunto che
“Saranno necessarie altre riprese per ultimare alcune
scene, anche se la maggior parte del
lavoro è stato concluso“.
Come già annunciato nelle settimane
scorse, i Marvel Studios salteranno il
rituale passaggio al Comic Con di San Diego il
prossimo Luglio, dunque non dovremmo aspettarci alcun trailer o
materiali ufficiali nei mesi precedenti.
Avengers 4 è
ancora un grande mistero. Il film sarà diretto dai Fratelli Russo
ma non sappiamo ancora da chi sarà composto il cast né di cosa
parlerà il film. Le dichiarazioni di Kevin
Feige in merito hanno reso molto chiaro il fatto che
il titolo ufficiale del film rappresenta spoiler
per Avengers Infinity War, per cui non sarà
rivelato fino all’uscita al cinema del film che conclude la Fase 3
dei Marvel Studios.
Penelope Cruz e
Javier Bardem sono stati i protagonisti del primo
red carpet di Cannes 2018, quello che ha
ufficialmente aperto l’evento giunto alla sua settantunesima
edizione.
Di seguito le foto della
montée de marches dei due divi con il regista
Asghar Farhadi, che ha presentato al Festival
Everybody Knows.
A distanza di dieci anni, il
prossimo 20 luglio 2018, arriverà infatti al
cinema Mamma Mia: here we go again, che
facendo sempre il verso alla celebre canzone del gruppo svedese,
riporterà con ogni probabilità sul grande schermo Donna e Sophie. I
due personaggi sono stati interpretati da Meryl Streep
e Amanda Seyfried le quali potrebbero tornare in un
racconto che per il momento rimane segreto.
Mamma
Mia! Ci risiamo si concentra sulle avventure di Donna
da ragazza e della sua pazza estate, durante la quale ha
frequentato i tre ragazzi che, nel film originale, sono diventati i
tre possibili padri di sua figlia.
Nel cast ritornano Meryl
Streep, Amanda Seyfried, Pierce Brosnan, Colin Firth e
Stellan Skarsgard. Lily James è la giovane Donna,
mentre Jeremy Irvine, Hugh Skinner e Josh
Dylan interpreteranno rispettivamente Sam, Harry e
Bill.
Uscirà il 31 maggio 2018,
distribuito da 20th Century Fox
Italia, il nuovo
film diretto daGreg
Berlantie basato
sul romanzoNon so chi
sei, ma io sono quidiBecky Albertalli. Nel cast del filmKatherine Langford, Alexandra Shipp, Miles
Heizer, Logan Miller,Jennifer
Garner e Josh
Duhamel.
Cinefilos.it offre la possibilità a pochi
fortunati di vedere il film gratis, in anteprima, in
diverse città d’Italia, il 14 maggio 2018 alle 20.30 e il
16 maggio 2018 alle 18.00! Ci sono a disposizione
tanti inviti gratuiti validi per l’ingresso di 2 persone, per
ognuna delle città.
Il diciassettenne Simon non è
ancora riuscito a rivelare agli amici e alla famiglia di
essere gay. Da qualche tempo intrattiene una tenera
corrispondenza on-line con un ragazzo di nome Blue, di cui si è
segretamente innamorato. Per caso, una delle mail tra Simon e Blue
finisce nelle mani di Martin, che minaccia di rivelare a tutti il
suo segreto. Si vede costretto a cedere al ricatto e aiutare Martin
a conquistare Abby, una ragazza che non lo degna di uno sguardo.
Simon dovrà fare i conti con le proprie insicurezze e cercare di
vivere essendo se stesso, mentre il suo sentimento verso Blue
cresce al pari della curiosità di conoscerlo.
Cate Blanchett
promette una “giuria indipendente” a Cannes
2018. L’attrice australiana due volte premio Oscar è stata
chiamata a presiedere un gruppo variegato e multietnico di
eccellenze del mondo del cinema che avranno l’incarico di vedere e
giudicare i film del concorso ufficiale al Festival
di Cannes 71.
La Blanchett ha dichiarato: “Ci
sono molti film che possono vincere la palma d’oro, l’importante è
che riassumano un’eccellenza in ogni ambito, dalla fotografia alla
sceneggiatura, alle persone che ci lavorano, stimolando
l’immaginazione del pubblico, bel al di là del
festival. Noi giudicheremo i film per il loro valore, la
loro qualità intrinseca, come giuria indipendente.”
Al suo fianco, nel compito di
scegliere il vincitore della competizione, ci
sono l’attore Chang Chen, i
registi Denis Villeneuve, Andrey
Zvyagintsev e Robert
Guédiguian, la regista Ava Duvernay,
le attrici Khadja Nin, Kristen
Stewart, Léa Seydoux.
Secondo la Stewart, giurata più
giovane di quest’anno, “per vincere è fondamentale
coinvolgere, commuovere soprattutto, in un film che resti fra dieci
anni e per sempre, colpendo lo spirito di chi lo vede.”
“Non vediamo l’ora di vedere
qualcosa di diverso, in un contesto culturale così internazionale
– chiude Cate Blanchett– Il
comitato di selezione ha visto più di mille film, noi dobbiamo
capire cosa volevano dire quelli scelti, ci sono molte maniere
diverse di apprezzare un film, di aprire un dialogo con la
singolarità di ognuno. Spirito aperto per affrontare il
nostro compito, è questo che promettiamo.”
L’eliminazione delle anticipate per
la stampa, la mancanza dei film Netflix, il divieto dei selfie, la
“riammissione” di Lars von Trier: Cannes
2018 si è aperta con una conferenza stampa straordinaria
di Thierry Frémaux,direttore,
che quasi a sedare o soddisfare la stampa, ha indetto un incontro
con i giornalisti accreditare per spiegare la sua posizione in
merito ai cambiamenti che si sono attuati alla
manifestazione quest’anno.
Il primo commento è stato riservato
alla questione Netflix. Dopo le polemiche dello
scorso anno legate a Okja, prodotto
della piattaforma streaming, e dopo quello che
Fréamaux stesso chiama l'”episodio due”.
“Il loro modello (di Netflix,
ndr) è incompatibile con quello francese, a Venezia non hanno lo
stesso problema (…) Noi per questa edizione avremmo voluto il film
di Cuarón, Roma, in Concorso, e il film inedito e restaurato di
Orson Welles, The Other Side of the Wind, fuori concorso. Per il
primo non c’era possibilità di accordo, perché il Concorso comporta
il passaggio in sala, ma per il secondo non ci sarebbero stati
problemi, è una loro scelta”.
L’altra questione dibattuta, ma
decisamente più frivola, è quella che riguarda il divieto di selfie
sul tappeto rosso: “È solo un problema di fluidità e di
sicurezza. Siamo l’unico grande festival che consente l’accesso sul
red carpet a tutti. Capitava che la gente cadesse sulle scale per
fare una foto.” Aggiungendo poi: “E poi non vieni a Cannes per
vedere te stesso, ma per vedere i film”. E su questo, ci
sarebbe molto da ridire, se si sentono e soprattutto si vedono i
vip e le starlette che alcano la Montée des
marches.
Un’altra questione spinosa, che ha
fatto ribellare la stampa, è quella relativa alla cancellazione
delle anticipate stampa, decisione che andrà a incidere sulle
abitudini lavorative dei giornalisti accreditati al festival:
“Volevamo che la proiezione di gala fosse una vera première, un
vero evento, il primo passaggio in assoluto del film. Non è un
provvedimento contro la stampa. Noi la stampa la amiamo –
chiudendo poi – Spero anzi che questo provvedimento darà
maggior importanza alla parola scritta, quella di un
approfondimento rispetto a quella di un tweet”.
Il prestigio del Feastival
di Cannes è legato anche alla grande presenza di star,
presenza che quest’anno sembra essere stata messa in discussione,
ed è diventato un altro elemento di discussione. La risposta del
direttore del Festival è stata: “Di star ce ne saranno, ma noi
scegliamo i film pensando all’estetica, non al tappeto rosso”.
Dichiarazione in linea con quella relativa ai selfie, in cui
l’esserci e il vedere i film è considerato prioritario rispetto
all’apparire.
Infine, Thierry Frémaux è stato
chiamato a commentare il ritorno al Festivald i Lars von Trier,
regista che nel 2011 era stato definito “persona non gradita”
dall’evento.
“Il comitato ha deciso che la
punizione è durata abbastanza e di riammetterlo. von Trier è un
maestro ed è qui per il suo film. Abbiamo preferito non metterlo in
concorso, ma è una questione che non ha niente a che vedere con
quanto successo nel 2011: quando vedrete il film mi direte se siete
d’accordo con la nostra scelta”.
Chang Chen, Khadja Nin, Cate
Blanchet, Kristen Stewart, Denis Villeneuve, Ava DuVernay, Robert
Guediguian, Lea Seydoux e Andrey
Zvyagintsev hanno posato per i fotografi di Canes
2018, prima della presentazione ufficiale della Giuria
della Competizione del Festival, nella sua settantunesima edizione,
al via oggi 8 maggio.
Ecco di seguito gli scatti della
Giuria presieduta dalla due volte premio Oscar
Blanchett.
Una delle scene di
Avengers: Infinity War
rimaste in sala di montaggio vedeva protagonisti i Guardiani della Galassia
subito dopo il rapimento di Gamora, sequestrata da
Thanos affinché gli rivelasse la posizione della
gemma dell’anima.
La decisione di lasciare
fuori dal film questa sequenza è stata motivata dai fratelli Russo
da ragioni di tempo ma i due registi non hanno mancato di fornire
qualche dettaglio:
“I
Guardiani hanno appena perso Gamora, non sanno dove andare e non
hanno idea di cosa fare. Era una scena molto divertente e anche se
l’abbiamo amata, il film non stava chiedendo alla narrazione di
mostrare questa cosa.“
Vi ricordiamo
che Avengers: Infinity War, diretto
da Anthony e Joe Russo e prodotto
da Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria Alonso,
Michael Grillo e Stan Lee, è arrivato nelle nostre sale
lo scorso 25 aprile.
La sinossi: Un viaggio
cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare
l’intero Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il
definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro
alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel
tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco
improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
In sala dal 10 maggio, Loro
2 completa e amplia il discorso che Paolo
Sorrentino ha cominciato con Loro 1,
ovvero il racconto parallelo che mostra da una parte l’impatto che
ha avuto sulla società la figura di Berlusconi (Toni
Servillo), l’aspirazione, la mitizzazione, il senso di
mistero che si è costruito intorno alla sua figura pubblica.
Dall’altra c’è invece Silvio che, semplicemente, vive una
crisi coniugale con la moglie Veronica (Elena
Sofia Ricci).
In Loro 2 la due
rette, prima parallele, si intrecciano, creando una struttura più
solida e coerente, più fruibile per lo spettatore, ma anche più
chiara nel manifestare le intenzioni del regista. Sorrentino mostra
come una figura pubblica e conosciuta come quella dell’ex premier
possa avere un lato umano, fragile, nascosto ai più, un aspetto
emotivo così universale che è capace di mettere lo spettatore in
contatto con i sentimenti che potrebbe aver provato Silvio negli
anni che hanno visto la fine del suo matrimonio.
Sorrentino si
sforza di guardare alla storia dell’uomo Silvio, approcciandosi
alla figura nota di politico e imprenditore da un’angolazione
inedita, e prova così a mostrarci il suo vissuto personale, la
paura della vecchiaia e della fine della sua carriera di
“venditore”. Ma il film fa di più, raccontando non solo la paura
privata ma anche quella universale. In questo modo, il regista
trova l’anello di connessione tra il protagonista e lo spettatore:
la paura della morte. L’ansia di eterna giovinezza viene raccontata
con tenerezza e comprensione, un approccio rischioso soprattutto se
si pensa alla quantità di detrattori del politico Berlusconi.
Sorrentino si allontana dalla facile satira, dall’elogio sperticato
e dalla critica feroce e offre un ritratto inedito e un tentativo
di entrare nell’intimità della persona.
Tra la rievocazione, mai
letterale, di fatti storici, il film si lascia andare
all’immaginazione dei momenti privati, e in questo contesto,
Sorrentino mette in scena un magnifico scambio tra Silvio e
Veronica, tra un uomo spaventato dal tempo e una donna che è stata
innamorata ma che rivendica la sua dignità, di fronte al
tradimento. Non solo. Lo scontro tra Servillo e Ricci è anche la
rappresentazione di due visioni del Berlusconi pubblico: da una
parte il viscido imprenditore che mette le mani sullo Stato e lo
tratta come un’azienda, dall’altra l’uomo ambizioso che è convinto
delle sue ragioni, un salvatore, un innovatore, il Berlusconi
protagonista di canzoni dei suoi sostenitori.
La malinconia dettata dal sendo di
fine/morte e la comprensione dell’uomo diventano gli
strumenti con cui Paolo Sorrentino affronta
Loro 2, un “mezzo film” che trova nella prima
parte la sua radice, l’intonaco umido su cui poi il regista stende
il suo affresco. E a poco serve parlare di “sorrentinismi” e stile
autoreferenziale, dal momento che parliamo di un film
diPaolo Sorrentino e sarebbe assurdo,
nonché strano, chiedergli di raccontare le sue storie con un occhio
diverso.
Seppure resta misteriosa la
decisione di una divisione in due parti, Loro 1 e
2 mostra che è possibile raccontare storie già ascoltata
da un punto di vista originale; Sorrentino prova a mettere in
mostra l’animo di Silvio, la sua solitudine, il suo senso di
smarrimento di fronte alla fine inesorabile che, malgrado i suoi
sforzi e le differenze, lo accomuna a ogni spettatore. In questo
concetto universale giace il segreto di Loro, la
sua chiave misteriosa: l’impotenza dell’uomo di fronte alla
morte.
Siamo arrivati ad un totale di
18 film nel corso di 10 anni, e Infinity
War ha il pregio di riunire (quasi) tutto l’universo in
un solo film. Ma non solo: si è lavorato pareccho sui personaggi,
addirittura migliorando alcuni di quelli più conosciuti e
amati. Joe e Anthony Russo hanno dimostrato di poter dare
un imput originale all’Universo Marvel, di essere capaci
di avere a che fare e gestire un’eredità immensa, e di espandere le
storie dei personaggi anche nei film “corali”.
In particolare, ci sono alcuni
personaggi che, nonostante siano già conosciuti e parte
dell’universo, in Infinity War hanno la possibilità
di brillare, e danno il proprio meglio. Dall’altro lato, non tutti
i personaggi di Infinity War hanno il privilegio di
avere una propria storia nel film, e addirittura alcuni Avengers
mancano, o hanno molto poco dire, come Capitan America e Black Widow. Il filim si concentra su aluni
personaggi e li invita a prendere strade nuove, in
un modo in cui nemmeno i film dedicati erano riusciti a fare.
Attenzione agli spoiler!
Thor
Dopo Thor: Ragnarock,
era difficile immaginare come si potesse migliorare
ulteriormente il personaggio del Dio. Il terzo film ci ha
mostrato il suo cuore, i suoi poteri, e il suo senso
dell’umorismo che erano rimasti fino ad allora
inediti. È diventato il più forte degli Avenger e uno dei più
amati. In Infinity War, dall’incontro con i Guardiani
alla missione intrapresa per forgiare Stormbreaker, Thor è
il protagonista di alcuni dei momenti più divertenti e più
importanti del film. Il viaggio per ottenere un nuovo
martello è pericoloso, e necessario: è l’unica cosa che possa
aiutare i compagni a sconfiggere Thanos, Thor è disposto a mettersi
in pericolo per riuscire. Infatti, si espone al calore di una
stella abbastanza a lungo per riscaldare la forgia di Eitri, e
quasi muore. Ma la nuova arma, Stormbreaker, cambia le cose nella
Battaglia di Wakanda, e gli permette di avere la meglio velocemente
sugli avversari. Inoltre, non si trattta solamente del suo ruolo
nella battaglia contro Thanos a renderlo eccezionale
in Infinity War: ma il viaggio emotivo che
intraprende nel corso del film lo rende uno dei personaggi migliori
del film. Non è più il viziato principe del
primo Thor, indegno addirittura di impugnare il
proprio martello: è pronto a sacrificarsi senza
esitazione, è diventato un vero leader, non è più spinto solo dal
sentimento di vendetta, ma anche dalla volontà di proteggere
l’universo.
Scarlet Witch
Non è mai stata la star del
proprio film. Scarlet Witch a lavorato accanto ad
Ulton in Avengers: Age of Ultron, prima
di cambiare squadra e diventare un membro del team di Capitan
America in Civil War. Il suo personaggio è spesso
definito dalla paura dei propri poteri, in
particolare dopo aver accidentalmente ucciso parecchie mersone
durante una missione. Il motivo è che ha un potere
straordinario e, finalmente, ciò che c’è in palio
in Infinity War le dà l’occasione per usarlo al
massimo, in un modo che non avevamo mei visto prima. Il
ruolo principale di Scarlet Witch nel film è quello di proteggere
la Gemma della Mente, “incastonata” nella fronte di Visione.
Entrambi sanno che lei è l’unica che sia abbastanza potente da
distruggere la Gemma, che è un’alternativa preferibile al lasciare
la pietra in possesso di Thanos. Ma deve confrontarsi con una
scelta impossibile, dato che distruggere la Gemma significa
inevitabilmente uccidere l’uomo che ama. Scarlet Witch ha già perso
la propria famiglia, il proprio paese, e il proprio fratello. Il
dolore l’ha resa eroica, ma non vuole soffrire un’altra perdita. Ma
sarà capace di provare la propria forza: non solo distrugge la
Gemma della Mente, ma rallenta e tiene alla larga Thanos nel
frattempo. Sfortunatamente, Thanos riesce ad usare la Gemma del
Tempo per disfare il suo lavoro e salvare la gemma: Scarlet Witch è
così potente che l’unico modo per sconfiggerla è andare indietro
nel tempo. E intanto, lei ha la possibilità di mostrare la propria
forza, e di provare il proprio valore nel franchise.
Gamora
È da due film che Gamora è
uno dei membri più tosti dei Guardiani della Galassia,
ma è la sua relazione con Thanos in Infinity War che
rende il film particolarmente interessante. È figlia
adottiva di Thanos, e negli anni ha dovuto sopportare dei
traumi notevoli a causa di questo: la popolazione del proprio
pianeta viene massacrata, viene costretta a combattere la sorella
Nebula, per citarne alcuni. Ma Gamora non si arrende, e finisce per
nascondere al padre la posizione della Gemma dell’Anima. Gamora
riesce a crescere come personaggio: è addirittura capace di
dichiarare il proprio amore a Star-Lord, quando fino a poco tempo
fa non riusciva nemmeno a ballare con lui. Recupera il proprio
rapporto con la sorella, ed è addirittura disposta a morire
piuttosto di rivelare la posizione della Gemma. E Thanos decide di
usare contro di lei l’amore per la sorella Nebula: quando la
minaccia, Gamora cede e gli rivela il luogo in cui si trova la
Gemma. E rischia la propria vita, piuttosto che di
permettere che la sorella venga tormentata. Un bel
cambiamento.
Thanos
Thanos è un personaggio
molto atteso dai fan, sin dall’apparizione a metà dei
titoli di coda del primo film degli Avengers, e dal
cameo di Guardiani della Galassia. Quando Loki e
Ronan falliscono, Thanos decide che è ora di prendere in mano la
situazione e recuperare da solo le Gemme dell’Infinito, e non se la
cava per niente male. Marvel aveva promesso l’arrivo di
Thanos già dal 2011, con Thor, ed è
finalmente apparso in quello che è stato definito “il più grande
crossover fino ad oggi”. Solo un cattivo particolarmente potente
deve avere la capacità di riunire tutti gli eroi: è cattivo, è
potente, è inarrestabile, e non ha deluso le aspettative. Anzi, le
ha addirittura sorpassate. Puro male e assenza di compassione,
capace di uccidere addirittura la propria figlia (la cosa che ama
di più al mondo) pur di compiere la propria missione. Il sacrficio
di Gamora, però, ha aperto uno spiraglio di compassione per il
personaggio, e ci ha detto che forse, da qualche parte, c’è un
cuore anche in lui. Thanos è stato portato in vita
magnificamente, e Josh Brolin ha reso il personaggio reale
e mantenuto la promessa fatta da Marvel parecchio tempo fa.
Doctor Strange
L’avevamo capito nel suo film, che
Doctor Strange non è esattamente
il massimo per quanto riguarda il gioco di squadra. È
intelligente e capace di utilizzare la magia e la Gemma del Tempo,
ma non sembra avere molti amici al di là del devoto Wong.
Ma è interessante vedere come lavora con gli altri
Avengers, e in particolare con l’ugualmente brillante e irritabile
Tony Stark. La tensione tra i due c’è sin dall’inizio,
quando cominciano a tirarsi frecciatine e a cercare di surclassare
l’artro mentre discutono dell’Ordine Nero. Ma è il sacrificio di
Doctor Strange che, infine, salverà la vita di
Tony, e che preparerà l’arrivo di Avengers 4. Dopo che Thanos pugnala
Iron Man dritto al cuore, Strange fa un patto con questi: la Gemma
del Tempo in cambio della vita di Tony. Chiaramente, Thanos accetta
e risparmia Tony. Può darsi che Strange avesse visto la necessità
di Iron Man per sconfiggere Thanos, ma è anche vero che si trova
davanti ad una scelta difficile: vedere il futuro vuol dire essere
a conoscenza di ciò che verrà, incluso la propria morte e quella di
metà dell’umanità. Ma Strange decide di riporre la propria fede in
Tony.
Iron Man
Iron Man è l’Avenger che abbiamo
visto di più. Tre film dedicati, più Capitan
America: Civil War e Spider-Man: Homecoming: nel
tempo, lo abbiamo visto cambiare dal genio miliardario e playboy al
ruolo di mentore, amico e leader. Infinity
War dà ancora più spazio a Tony per cambiare, mettendolo
faccia a faccia con la propria paura più grande, quella
che gli era stata mostrata da Scarlet With in Age of
Ultron: non aver fatto abbastanza per salvare i propri amici.
In Infinity War, Tony deve affrontare una serie di
scelte difficili: va nello spazio per salvare Spider-Man e Doctor
Strange, mette da parte il proprio ego sia con Strange che con
Star-Lord per lavorare ad un piano che sconfigga Thanos nel suo
stesso territorio. E sarà pronto a confortare Peter Parker, il
ragazzino che ha finito per amare come un figlio. Alla fine del
film, nonostante le proprie perdite, dovrà essere di nuovo colui
che tiene insieme la squadra, e si mette in prima fila per salvare
l’universo. E Tony, inoltre, sembra avere un ruolo fondamentale nel
piano di Doctor Strange.
Se avete avuto occasione
di vedere Avengers: Infinity War in
lingua originale, avrete sicuramente notato che l’accento dell’est
Europa di Wanda Maximoff aka Scarlet
Witch si è del tutto dissolto in un “perfetto”
americano.
Il personaggio era stato
introdotto in Avengers: Age of Ultron
(dopo un breve cameo al termine di Captain America: The Winter
Soldier) come “soldato” di Ultron insieme al fratello
gemello Pietro (Quicksilver), ed entrambi
parlavano con un forte accento est-europeo, essendo nati e
cresciuti a Sokovia. Tuttavia già in Civil War
questa caratteristica era meno evidente nella recitazione di
Elizabeth Olsen e in Infinity War
sembra essere del tutto scomparsa.
A chiarire ogni dubbio ci
hanno pensato i due registi, Anthony e Joe
Russo:
“Abbiamo
intenzionalmente cercato di togliere quell’accento per un paio di
motivi. Uno l’avrete notato all’inizio di Civil War, perché Vedova
Nera sta addestrando Wanda per diventare una spia, e l’altro motivo
risiede nel fatto che lei, come gli altri colleghi Avengers, è una
fuggitiva, e una delle sue caratteristiche più distintive è il suo
accento. Quindi, se vuoi davvero provare a camuffarti o nasconderti
cercherai di limitare ciò che renderebbero facile per qualcuno
identificarti, come il tuo accento.Vedova Nera cambia
colore di capelli, Steve Rogers ha fatto crescere la barba, Wanda
Maximoff ha imparato a celare il suo modo di
parlare“.
Vi ricordiamo
che Avengers: Infinity War, diretto
da Anthony e Joe Russo e prodotto
da Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria Alonso,
Michael Grillo e Stan Lee, è arrivato nelle nostre sale
lo scorso 25 aprile.
La sinossi: Un viaggio
cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare
l’intero Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il
definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro
alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel
tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco
improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
ATTENZIONE, l’articolo contiene SPOILER su
Avengers: Infinity War, al cinema dal
25 aprile.
Nel terzo e ultimo atto di
Avengers: Infinity War, Thanos
mantiene la promessa e compie il tanto sospirato gesto dello
“schiocco delle dita”; nella scema successiva però, il Titano Pazzo
compare in una dimensione quasi onirica mentre confessa alla
piccola Gamora (uccisa poco prima per ottenere la
gemma dell’anima) di aver finalmente realizzato il suo piano.
Ora, qualche giorno dopo l’uscita
del film, i registi Anthony e Joe Russo sono
tornati sull’argomento spiegando nel dettaglio il significato di
quella sequenza e i retroscena riguardanti il personaggio:
“Thanos e Gamora
sono dentro la gemma dell’anima, è come se si trovassero in un
mondo arancione alternativo. Fa parte del viaggio dell’eroe, perché
consideriamo il villain allo stesso modo degli altri personaggi, e
qui lo vediamo messo a confronto con l’unica cosa di cui gli
importa, ovvero sua figlia, mentre cerca di essere all’altezza del
costo emotivo di ciò che ha sacrificato“.
Joe Russo ha
poi sottolineato che “Quel sogno doveva essere una sorta di
riflesso dello spirito di Gamora, e la forza necessaria per usare
tutte le gemme contemporaneamente è così potente da spedire Thanos
in questo stato onirico. Avrete notato che il suo braccio è ferito
dopo schiocco delle dita, come il guanto, che è rovinato, tanto era
incredibile l’energia richiesta.“
Vi ricordiamo
che Avengers: Infinity War, diretto
da Anthony e Joe Russo e prodotto
da Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria Alonso,
Michael Grillo e Stan Lee, è arrivato nelle nostre sale
lo scorso 25 aprile.
La sinossi: Un viaggio
cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare
l’intero Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il
definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro
alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel
tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco
improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Sarà la coppia d’oro del cinema
spagnolo, Penelope Cruz e Javier
Bardem, a inaugurare la settantunesima edizione del
Festival
di Cannes, quella del 2018, che già dagli inizi ha cominciato a far discutere la
stampa accreditata.
Tra proiezioni per la stampa
annullate per evitare le critiche selvagge prima che i film vengano
presentati al pubblico e divieto di selfie sul red carpet per le
star, l’edizione di Thierry Fremaux si
preannuncia se non difficile o almeno nuova per gli addetti ai
lavori e anche triste per chi aspetta le star, data la denunciata
mancanza di star.
A demolire quest’ultima presunta
rivendicazione, Cruz e Bardem sono i primi ospiti
internazionali di Cannes 71, che portano sulla croisette Everybody Knows (Todos lo
saben), il film di Asghar Farhadi che è stato
scelto come film d’apertura dell’edizione. Il film distribuito da
Lucky Red in Italia, racconta una storia
familiare.
In occasione del matrimonio della
sorella, Laura torna con i figli nel proprio paese natale, nel
cuore di un vigneto spagnolo. Ma alcuni avvenimenti inaspettati
turberanno il suo soggiorno facendo riaffiorare un passato rimasto
troppo a lungo sepolto.
Immagini inedite dal backstage di
Ant-Man and The Wasp sono comparse online e grazie
a queste possiamo dare sguardo ravvicinato ai personaggi
di Scott (Paul Rudd), Hope
(Evangeline Lilly), Luis (Michael
Peña), Ghost (Hannah John-Kamen), Sonny
Burch (Walton Goggins), Jimmy Woo (Randall
Park) e forse, anche di Janet van Dyne (Michelle
Pfeiffer).
1 di 16
Ant-Man
and the Wasp, full trailer: Scott e Hope in
azione
Dal Marvel Cinematic Universe, arriva
Ant-Man and the Wasp, un nuovo capitolo del MCU con protagonisti i due eroi con
la straordinaria abilità di cambiare dimensione. A seguito degli
eventi di Captain America: Civil War, Scott
Lang deve scendere a patti con le conseguenze della sua scelta sia
come super eroe che come padre. Lotta per trovare un nuovo
equilibrio tra la sua vita a casa e le sue responsabilità in quanto
Ant-Man, deve confrontarsi con Hope van Dyne e suo padre, Hank Pym,
per una missione urgente. Scott deve indossare di nuovo la sua tuta
e imparare a combattere al fianco di Wasp come compagna di squadra
per collaborare e svelare dei mistero del passato.
Ant-Man and the Wasp,arriverà al cinema
il 6 luglio 2018. È diretto da Peyton
Reed, mentre alla sceneggiatura ci sono Chris
McKenna & Erik Sommers, Paul Rudd, Andrew Barrer & Gabriel
Ferrari. Nel cast sono stati confermati i
protagonisti Paul
Rudd e Evangeline Lilly.
Confermati nel
cast Michael Douglas, Michael
Pena e David
Dastmalchian. Si sono uniti al cast
anche Michelle Pfeiffer che
interpreta Janet Van
Dyne,Hannah
John-Kamen è Ghost, Randall
Park è Agent Jimmy Woo, Laurence
Fishburne è Dr. Bill Foster, aka Goliath.
Alla produzione ci
sono Kevin Feige con Louis
D’Esposito, Victoria Alonso, Stephen Broussard, Charles
Newirth e Stan Lee nei
panni di executive producers.
Sei anni fa gli
Avengers debuttavano ufficialmente nel
MCU grazie al film diretto
da Joss Whedon: sei, come il numero degli eroi che
componevano il gruppo fondato per proteggere la Terra dalle minacce
esterne, sei come il numero degli attori che nel corso di questo
decennio hanno interpretato i loro rispettivi personaggi.
Per celebrare le ricorrenze e
marchiare la propria pelle con un simbolo che va oltre il semplice
vezzo estetico, Robert Downey Jr.,
Scarlett Johansson, Chris
Hemsworth, Jeremy Renner e Chris
Evans (assente causa impegni a teatro) si sono tatuati la
stessa “A” con intorno un “6”, come testimoniato dai video che
Downey Jr. ha diffuso sul suo profilo Instagram.
L’unico che manca all’appello è
Mark Ruffalo, ed è probabile che abbia gentilmente
declinato questa proposta collettiva.
Qui sotto potete dare un’occhiata
all’occasione speciale che ha riunito i Vendicatori originali.
Vi ricordiamo
che Avengers: Infinity War,
diretto da Anthony e Joe Russo e
prodotto da Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria
Alonso, Michael Grillo e Stan Lee, è arrivato nelle
nostre sale lo scorso 25 aprile.
La sinossi: Un viaggio
cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare
l’intero Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il
definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro
alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel
tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco
improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
A poche settimane dall’uscita di
Solo: A Star Wars Story uno spoiler potrebbe aver
infranto la segretezza intorno al film, grazie ad una dichiarazione
involontaria di Mark Hamill
L’attore, discutendo in un podcast del Washington
Post, ha fatto riferimento ad un attore che tornerà in un cameo
nello spin-off sul giovane Han Solo, e queste sono state le sue
parole in merito: “Anthony Daniels era così
felice, perché è in ogni singolo film di Star
Wars. Ma proprio tutti, anche i prequel, Rogue One, Solo…Whoops! Spero
che non sia uno spoiler…” I fan sanno che Daniels è
l’interprete di C-3PO (o
D-3BO nella versione italiana), il droide addetto
al protocollo che conosce più di sei milioni di forme di
comunicazione. Dobbiamo quindi aspettarci una sua apparizione anche
in Solo? Lo scopriremo presto.
Vi ricordiamo che
Solo: A Star Wars Story sarà ambientato dieci anni
prima degli avvenimenti di Una Nuova Speranza. Nel
film ci sarà
anche Chewbacca. Alden
Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu
di Harrison Ford. Nel cast
anche Emilia Clarke,Donald
Glover e Woody Harrelson.
Solo: A Star Wars
Story arriverà nelle sale il 25 maggio 2018 e dopo il
licenziamento dei registi Phil
Lord e Christopher Miller,
registi di 21 Jump
Street e The LEGO Movie, è
stato incaricato Ron Howard di
completare l’opera. La sceneggiatura porterà la firma
di Lawrence Kasdan e di suo
figlio Jon Kasdan.
Sali sul Millennium Falcon e
viaggia nella galassia lontana lontana in Solo: A Star Wars Story,
un’avventura completamente nuova con il farabutto più amato della
galassia. Attraverso una serie di audaci fughe nel profondo,
oscuro e pericoloso mondo criminale, Han Solo incontra il suo
potente futuro copilota, Chewbacca e anche il famoso giocatore
d’azzardo Lando Calrissian, in un viaggio che racconterà l’inizio
di uno degli eroi più improbabili della saga di Star Wars.