Rian Johnson
continua a dover respingere critiche e attacchi per
Star Wars: Gli Ultimi
Jedi, critiche da parte dei fan che non hanno gradito
le sue scelte narrative nell’Episodio VIII.
Tuttavia, in un’intervista
con /Film,
Johnson ha dichiarato che il realtà, per lui, l’Episodio
VIII è stato soltanto un “allenamento” per la prossima
trilogia del franchise, quella che svilupperà in autonomia.
“Dopo che Kathy (Kennedy) mi ha
chiesto se ero interessato a Episodio VIII, abbiamo avuto una serie
di conversazioni, e praticamente la mia idea era che il primo film
fosse l’introduzione, il secondo allenamento. E per allenamento,
intendo che abbiamo preso ogni personaggio e ne abbiamo testato le
forze. Per cui questo è stato il mio approccio, è un approccio
molto basato sui personaggi dove abbiamo cominciato appena a
interessarci di loro.”
Star Wars: Gli Ultimi
Jedi, i cameo famosi dell’Episodio
VIII
Tony Stark ha sempre ricoperto il
ruolo del genio tecnologico del Marvel Cinematic Universe,
ma con Black Panther all’orizzonte le cose
potrebbero cambiare.
Stando a quanto dichiarato da
Nate Moore, produttore di Black
Panther, Shuri (Letitia Wright),
principessa di Wakanda e sorella di T’Challa, è molto più
intelligente di Tony.
“Shuri è il capo del gruppo di
Design di Wakanda. Lei è la persona più brillante del mondo, più
brillante di Tony Stark ma è una ragazzina di 16 anni il che la
rende molto più interessante. Di nuovo, volti neri in posizioni di
potere e di conoscenza, questa è una rarità. Questa è una parte
importante del film.”
Di seguito la prima sinossi del
film: Black Panther segue T’Challa che, dopo gli eventi di
Captain America Civil War, torna a casa, nell’isolata e
tcnologicamente ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per
prendere il suo posto in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio
nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano
e di Black Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in
un conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in
pericolo.
Ryan
Coogler scriverà e dirigerà Black
Pantherche seguirà la storia di T’Challa, il re
guerriero di Wakanda, da dove era stata interrotta in Captain America Civil
War.
Non è ancora chiaro quali altri
personaggi parteciperanno alla storia, anche se sembra una buona
possibilità che nel film ci sia anche Ulysses Klaw, che ha esordito
in Avengers Age of Ultron con il volto
di Andy Serkis. Inoltre sembra ci possa
essere spazio anche per Everett Ross, visto sempre
in Civil War con il volto
di Martin Freeman.
Chadwick
Bosemaninterpreta il protagonista, T’Challa, già
visto in Captain America Civil War. Nei ruoli
principali del film ci saranno, oltre a Boseman,
Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman,
Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest
Whitaker e Andy Serkis. Nei
ruoli di comprimari compariranno invece Letitia
Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K.
Brown e John Kani.
Black
Pantherarriverà al cinema il 16 Febbraio del
2018.
Avevano detto di aver chiuso con i
Marvel Studios dopo Avengers 4, ma Anthony e
Joe Russo sembrano averci ripensato. Durante un podcast
con Happy Sad Confused, i
due registi hanno affermato che potrebbero tornare a lavorare con
la Casa delle Idee, dopo il quarto film collettivo sui
Vendicatori.
Ecco cosa hanno dichiarato: “La
nostra relazione con la Marvel è stata una delle relazioni
creative più forti della nostra carriera. Siamo molto fieri dei
film che siamo stati in grado di creare con loro e abbiamo passato
dei momenti bellissimi. Non abbiamo ancora parlato di farne altri,
dopo questi, solo perché abbiamo ancora una enorme montagna da
scalare con questi due film.
Quello che abbiamo sempre
ammirato in Kevin Feige e nella Marvel è che stanno costruendo una
narrativa interconnessa attraverso molti, molti film per molti
anni, e hanno anche un atteggiamento molto disciplinato lavorando a
un film alla volta, cosa che ritengo sia molto molto utile per il
processo creativo di modellando ogni singolo film. Quindi siamo
focalizzati su quello che stiamo facendo, ma siamo certamente
aperti a lavorare con loro di nuovo.”
Anthony e Joe Russohanno cominciato a lavorare alla Marvel
con Captain America: The Winter
Soldier, portando subito una ventata di novità al
franchise, tanto che il secondo film di Cap è considerato da molti
il migliore del MCU, nonché il primo
esperimento della Marvel di travalicare il genere
cinecomic e adottare un linguaggio cinematografico, codificabile in
altri generi del cinema. In questo caso la spy-story.
Dopo The Winter
Soldier, i due registi si sono avvicinati a Civil
War e in seguito Kevin Feige ha affidato
loro Avengers: Infinity War e
Avengers 4.
C’era da aspettarselo: non che
Ralph Dibny avrebbe fatto temporaneamente le veci
di Flash (quello era scontato), piuttosto che prima o poi ci si
sarebbe ritrovati a guardare una puntata come The Elongated
Knight Rises… ma si proceda in ordine, Come ampiamente
pronosticato, la vita ad Iron Heights del
novellino Barry procede come ci si aspettava, tra risse, solitudine
ed insolite alleanze, ma il protagonista non è affatto uno
sprovveduto e almeno per il momento pare tenere duro. Se da un lato
la serie ha il merito di non banalizzare il capitolo ”Flash dietro
le sbarre” riducendo a tutto il tutto ad una bolla di sapone della
durata di una sola puntata, dall’altro, stando a The
Flash 4×11, ha il demerito di non avere molte idee per
gestire la mancanza del suo protagonista; ovviamente tutti sperano
di essere smentiti al più presto.
C’era da aspettarselo: non che
Ralph Dibny avrebbe fatto temporaneamente le věci
di Flash (quello era scontato), piuttosto che prima o poi ci si
sarebbe ritrovati a guardare una puntata come The Elongated
Knight Rises… ma si proceda in ordine.
Come ampiamente
pronosticato, la vita ad Iron Heights del
novellino Barry procede come ci si aspettava, tra risse, solitudine
ed insolite alleanze, ma il protagonista non è affatto uno
sprovveduto e almeno per il momento pare tenere duro. Se da un lato
la serie ha il merito di non banalizzare il capitolo ”Flash dietro
le sbarre” riducendo a tutto il tutto ad una bolla di sapone della
durata di una sola puntata, dall’altro, stando a The Flash
4×11, ha il demerito di non avere molte idee per gestire
la mancanza del suo protagonista; ovviamente tutti sperano di
essere smentiti al più presto.
In fondo il buon Ralph
(Hartley Sawyer) non se la cava poi così male e il
suo interprete è abbastanza ”groovy” da fare
simpaticamente il verso ad Ash– Bruce
Campbell- Williams. L’evoluzione del
personaggio prosegue meglio di quanto potesse sembrare nelle prime
battute di questa season4, rendendo la versione più
grossier di Mr. Fantastic una spalla potenzialmente valida
da non relegare a semplice ruolo di comic relief.
Tirando le somme,
The Flash 4×11 rappresenta quell’episodio
necessario per spezzare il flusso incalzante di eventi accaduti
nelle ultime puntate; l’episodio che tutti prima o poi si aspettano
e che tutti ”temono”. The Elongated Knight Rises è
svogliato, approssimativo e senza dubbio poteva e doveva essere
scritto molto meglio: ne è la dimostrazione il fatto che risultino
più coinvolgenti le scene di vita carceraria di Barry piuttosto che
la storyline principale, condita inoltre da poche scene
d’azione (non che questo sia un problema) di una goffaggine
imbarazzante… d’altronde con la coppia di villain pescata
questa volta dal mazzo era difficile fare di meglio.
The
Flash non ha mai deluso fino ad oggi, motivo per cui i
fan passeranno sopra questo episodio sperando di reimmergersi al
più presto nelle avventure del protagonista e della sua nemesi di
stagione, e di trovare risposta ad un quesito tornato
prepotentemente nel finale di puntata che già ci si era posti
durante il matrimonio di Barry e Iris nel crossover di
novembre: chi sarà mai QUELLA ragazza?!
Come confermato dal nuovo video di
The Star
Wars Show, nel libro di prossima pubblicazione dedicato a
Star Wars: Gli Ultimi
Jedi sarà presente una scena sul funurale di
Han Solo, il compianto
pilota del Millennium Falcon ucciso da suo figlio Kylo Ren sul
finale de Il Risveglio della Forza. Per i fan sarà
l’occasione per celebrare nel modo più appropriato il personaggio,
dal momento che in Episodio VIII non c’è stato tempo per
“elaborare” il lutto.
Il libro sarà disponibile a partire
dal 6 Marzo 2018.
Cresce il cast di Big
Little Lies 2, l’annunciata seconda stagione
dell’acclamato show
Big Little LiesHBO, e oggi il THR
rivela la pluripremiata Meryl Streep è
entrata a far parte del cast.
Meryl Streep
interpreterà Mary Louise Wright, la madre del
violento Perry Wright (Alexander Skarsgard), personaggio apparso
durante la prima stagione della serie vincitrice di un Emmy firmata
David E. Kelley e basato sul romanzo di Liane
Moriarty.
Mary Louise Wright di Streep è descritta come una donna
preoccupata per il benessere dei suoi nipoti dopo la morte del
figlio Perry. Arriva a Monterey alla ricerca di risposte.
Big Little Lies 2
In Big Little Lies
2 ritorneranno Madeline Martha Mackenzie,
interpretata da Reese
Witherspoon, Celeste Wright, interpretata
da Nicole Kidman, Jane Chapman,
interpretata da Shailene Woodley, Perry
Wright, interpretato da Alexander Skarsgård,
e Renata Klein, interpretata da Laura
Dern.
Ed Mackenzie, interpretato
da Adam Scott, Bonnie Carlson, interpretata
da Zoë Kravitz,Nathan Carlson,
interpretato da James Tupper e
Gordon Klein, interpretato da Jeffrey
Nordling.
Nella prima stagione di
Big Little Lies Celeste, Jane e Madeline sono tre
amiche e madri che vivono a Monterey e
sono alle prese con i piccoli e grandi problemi della vita
quotidiana. Madeline soffre perché la figlia sta crescendo a fianco
della nuova compagna dell’ex marito, Jane è una ragazza madre con
un trauma alle spalle da superare, mentre Celeste subisce gli abusi
del marito. Le loro vite vengono scosse da un brutale omicidio,
avvenuto durante una festa di beneficenza per i genitori nella
scuola frequentata dai loro figli.
Chi conosce la verità, ovviamente, è
la squadra registica del film, formata dai fratelli
Russo, Anthony e Joe, che durante il
Sundance hanno avuto la possibilità di commentare brevemente il
titolo del film e quando il pubblico ne saprà qualcosa in più.
Già Kevin Feige
aveva spiegato che il titolo del film conteneva spoiler su
Avengers: Infinity War, ma
adesso Joe Russo ha spiegato: “Fa certamente
parte del concept del film e anticipa qualcosa della narrazione.
Quindi ci penseremo su, fino a che non sarà tempo e fino a che il
pubblico non avrà metabolizzato il primo film (Infinity
War).”
Avengers 4:
potrebbe davvero essere un film sui viaggi nel tempo
Avengers 4 è ancora
un grande mistero. Il film sarà diretto dai Fratelli Russo ma non
sappiamo ancora da chi sarà composto il cast né di cosa parlerà il
film. Le dichiarazioni di Kevin Feige in merito
hanno reso molto chiaro il fatto che il titolo ufficiale del film
rappresenta spoiler per Avengers Infinity War, per
cui non sarà rivelato fino all’uscita al cinema del film che
conclude la Fase 3 dei Marvel Studios.
Sembrerebbe finalmente risolto il
mistero legato al personaggio di Thomas Wayne,
padre di Bruce, apparso brevemente nel suggestivo prologo di
Batman v Superman: Dawn of
Justice: un fan del forum Reddit ha infatti scovato il
famoso e tanto chiacchierato easter egg in Justice League, ultimo titolo del
DCEU, in cui Wayne c’è ma non fisicamente, bensì sotto forma di
ritratto nella nuova dimora del team.
La sequenza a cui si riferisce il
fan è quella finale del film, dove Bruce invita i membri della
Justice League nella antica residenza di famiglia, e mentre gli
eroi fanno il loro ingresso nella sala è possibile dare una rapida
occhiata ai dipinti appesi (tra cui ovviamente quello di Jeffrey Dean Morgan, aka Thomas Wayne).
Per alcuni questa è la conferma del fatto che rivedremo presto
il personaggio in Flashpoint, o almeno nel futuro
del franchise.
Sarà interessante prendere visione
della scena incriminata una volta che il film verrà rilasciato
nell’edizione homevideo. Di seguito la sinossi di Justice
League. Alimentato dalla sua rinnovata fiducia
nell’umanità e ispirato dal gesto d’altruismo di Superman, Bruce
Wayne chiede aiuto alla sua ritrovata alleata Diana Prince, per
affrontare un nemico ancora più temibile. Insieme, Batman e
Wonder Woman si mettono subito al lavoro per
trovare e assemblare una squadra di metaumani pronti a fronteggiare
questa nuova minaccia. Ma nonostante la formazione di questa
alleanza di eroi senza precedenti – Batman, Wonder Woman, Aquaman, Cyborg e Flash – potrebbe essere già troppo
tardi per salvare il pianeta da un attacco di proporzioni
catastrofiche.
All’epoca dell’annuncio di
Captain America: Civil
War, la Marvel diede al mondo la notizia
che il quasi sconosciuto Chadwick Boseman sarebbe
stato Black Panther, e che il personaggio avrebbe
esordito proprio nel film dei Fratelli Russo.
Durante la visita sul set di Black Panther di
Screen Rant, lo scorso Febbraio 2017, l’attore stesso ha
spiegato perché ha detto sì a questo ruolo. Prima di tutto, Boseman
ha apportato come prima motivazione il generico successo, sempre di
considerevole portata, dei film Marvel, elemento che per
un attore è fondamentale, sia per quanto riguarda il guadagno che
per il prestigio.
Infatti, dopo dieci anni e 17 film
di grande successo, Black Panther ha fatto già
registrare il tutto esaurito in prevendita, segno che c’è grande
curiosità e interesse da parte del pubblico per il diciottesimo
film del Marvel Cinematic Universe.
Chadwick Boseman ha poi proseguito: “La
Marvel ha la tendenza di offrire
alle persone progetti sempre interessanti”, quindi sembra che
l’attore abbia firmato nella speranza che il trend venisse
mantenuto.
“Per questo film, una delle
ovvie motivazioni è stata che non avete mai visto niente di simile
e questo è incredibilmente fico. Per me, ogni progetto, deve essere
qualcosa di stimolante e interessante e questa è una sfida per me.
Mi mantiene interessato quindi è tutto questo che importa. Questo è
definitivamente un progetto del genere.”
Di seguito la prima sinossi del
film: Black Panther segue T’Challa che, dopo gli eventi di
Captain America Civil War, torna a casa, nell’isolata e
tcnologicamente ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per
prendere il suo posto in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio
nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano
e di Black Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in
un conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in
pericolo.
Ryan
Coogler scriverà e dirigerà Black
Pantherche seguirà la storia di T’Challa, il re
guerriero di Wakanda, da dove era stata interrotta in Captain America Civil
War.
Non è ancora chiaro quali altri
personaggi parteciperanno alla storia, anche se sembra una buona
possibilità che nel film ci sia anche Ulysses Klaw, che ha esordito
in Avengers Age of Ultron con il volto
di Andy Serkis. Inoltre sembra ci possa
essere spazio anche per Everett Ross, visto sempre
in Civil War con il volto
di Martin Freeman.
Chadwick
Bosemaninterpreta il protagonista, T’Challa, già
visto in Captain America Civil War. Nei ruoli
principali del film ci saranno, oltre a Boseman,
Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman,
Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest
Whitaker e Andy Serkis. Nei
ruoli di comprimari compariranno invece Letitia
Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K.
Brown e John Kani.
Black
Pantherarriverà al cinema il 16 Febbraio del
2018.
L’unicità di Black
Panther, prossimo film del MCU, in sala dal 16 Febbraio, non è
rintracciabile, semplicisticamente, solo nel fatto che è il primo
film Marvel Studios ad avere un
protagonista di colore (la prima produzione hollywoodiana ad alto
budget ad avere un cast e una crew quasi completamente di
colore).
L’unicità del film nell’ambito del
MCU è racchiusa anche nelle
specificità del Wakanda, la mitica nazione governata dal Re
Guerriero T’Challa, una nazione che è
profondamente spirituale e allo stesso tempo tecnologicamente
avanzatissima.
Ecco cosa ha spiegato in merito il
produttore del film, Nate Moore: “Quello che
avevamo paura di fare era rendere Wakanda troppo Kirby-esca, ovvero
rendere i suoi abitanti troppo simili alla visione di Kirby che li
ha ritratti quasi come alieni e non umani. La verità è che sono
personaggi molto umani. Sono solo 20-25 anni più avanzati in fatto
di tecnologia. Avere una città costruita sul Vibranio permette loro
di avere tutte queste tecnologie avanzate, e avere un benessere che
va oltre ogni nostra più selvaggia immaginazione e questa è una
parte importante del film.”
Moore prosegue:
“Quello che trovavamo molto affascinante del Wakanda era che
non solo si tratta della civiltà più tecnologicamente avanzata
sulla faccia del pianeta, ma ha anche una tradizione ancestrale
molto molto forte che non è mai stata dimenticata perché loro non
sono mai stati conquistati da altri.
Quindi, immaginate un posto in
cui ci sono monumenti vecchi di secoli, accanto ai grattacieli più
moderni del mondo. Allo stesso modo non hanno perso nulla della
loro cultura antica, a differenza di altri posti.
Adorano ancora gli stessi dei
che hanno adorato all’alba della loro fondazione. Hanno ancora
rituali che sono vecchi di secoli perché non hanno mai avuto quel
tipo di imperialismo culturale che ha visto in tutto il mondo.
Quindi è un posto che si colloca davvero tra l’essere
tecnologicamente avanzato pur mantenendo una considerazione
altissima per le tradizioni più antiche “.
Di seguito la prima sinossi del
film: Black Panther segue T’Challa che, dopo gli eventi di
Captain America Civil War, torna a casa, nell’isolata e
tcnologicamente ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per
prendere il suo posto in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio
nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano
e di Black Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in
un conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in
pericolo.
Ryan
Coogler scriverà e dirigerà Black
Pantherche seguirà la storia di T’Challa, il re
guerriero di Wakanda, da dove era stata interrotta in Captain America Civil
War.
Non è ancora chiaro quali altri
personaggi parteciperanno alla storia, anche se sembra una buona
possibilità che nel film ci sia anche Ulysses Klaw, che ha esordito
in Avengers Age of Ultron con il volto
di Andy Serkis. Inoltre sembra ci possa
essere spazio anche per Everett Ross, visto sempre
in Civil War con il volto
di Martin Freeman.
Chadwick
Bosemaninterpreta il protagonista, T’Challa, già
visto in Captain America Civil War. Nei ruoli
principali del film ci saranno, oltre a Boseman,
Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman,
Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest
Whitaker e Andy Serkis. Nei
ruoli di comprimari compariranno invece Letitia
Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K.
Brown e John Kani.
Black
Pantherarriverà al cinema il 16 Febbraio del
2018.
La Warner Bros. è
al lavoro per riportare sul grande schermo le storie de Il
gatto e il cappello matto, il romanzo illustrato del
Dr. Seuss già adattato per il grande schermo nel
2003 con Mike Myers nei panni del protagonista. Il
nuovo progetto, fa sapere l’Hollywood Reporter, sarà invece un film
d’animazione, sulle orme dell’ottimo Lorax
prodotto dalla Illumination (che tra poco tornerà con Il
Grinch) e uscito nelle sale pochi anni fa.
Il gatto e il cappello
matto è solo il primo di una serie di titoli che la casa
di produzione svilupperà a partire da oggi, con la speranza di
rilanciare il franchise mantenendo intatto lo spirito del Dr. Seuss
(cosa che non si può dire abbia fatto il precedente adattamento con
Myers).
Screen Rant ha avuto la
possibilità di visitare il set di Black Panther,
trovandosi a parlare con i protagonisti del film del
Marvel Cinematic Universe.
Durante l’incontro con Michael B. Jordan, l’attore
ha avuto modo di spiegare le sue ragioni per aver accettato il
ruolo e di chiarire le motivazioni del suo personaggio, Killmonger,
il villain vero e proprio del film.
Parlando di Killmonger, l’attore lo
ha definito “rivoluzionario“, spiegando poi che capisce
perfettamente le sue motivazioni e definendolo l’eroe della sua
stessa storia.
“(Capisco il personaggio) al
100%. Senza dubbio. E spero che sia la parte che molte persone
capiranno, guardando il film, per mettersi in contatto con lui, che
è poi la stessa parte che mi fa sentire connesso a lui (…) Ci sono
due lati della stessa medaglia, e i veri villain sono convinti che
il loro lato è quello giusto, che stanno facendo la cosa
giusta.
Credo che se riuscirò a far
capire agli spettatori il punto di vista del mio personaggio allora
potrò considerare la mia battaglia vinta.”
Naturalmente il mondo del cinecomic
non è nuovo per l’attore che ha interpretato la Torcia Umana in
Fantastic 4 – I fantastici quattro per
Fox. Il film è stato un disastro, produttivo e di incassi, ma
questo insuccesso sembra aver motivato Michael B.
Jordan a prendere questo nuovo ruolo come una sfida, come
la possibilità di fare ammenda per quanto fatto in precedenza.
“Ho avuto zero esitazione ad
accettare un altro cinecomic. Sono stato chiamato dopo perché penso
sia un processo naturale, io e Ryan parlavamo già tutti i giorni,
era come se ne facessi già parte prima della comunicazione
ufficiale. Davvero, ho avuto zero esitazioni. Sono un fan, amo
questo mondo e amo avere la possibilità di interpretare questi
personaggi.
Poi ho lavorato di nuovo con
Rachel Morrison (direttrice della fotografia) e con Ryan Coogler,
per me è stato uno spazio di grande conforto. Uno spazio perfetto
per me, mi sono sentito a mio agio e mi sono preso questo rischio,
per questo anche non ho avuto nessuna esitazione.”
Michael B. Jordan
aveva infatti già recitato per Coogler in Creed,
dove ha dimostrato le sue ottime doti di attore. Lo aspettiamo con
grande curiosità nel ruolo del cattivo di Black
Panther.
Di seguito la prima sinossi del
film: Black Panther segue T’Challa che, dopo gli eventi di
Captain America Civil War, torna a casa, nell’isolata e
tcnologicamente ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per
prendere il suo posto in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio
nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano
e di Black Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in
un conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in
pericolo.
Ryan
Coogler scriverà e dirigerà Black
Pantherche seguirà la storia di T’Challa, il re
guerriero di Wakanda, da dove era stata interrotta in Captain America Civil
War.
Non è ancora chiaro quali altri
personaggi parteciperanno alla storia, anche se sembra una buona
possibilità che nel film ci sia anche Ulysses Klaw, che ha esordito
in Avengers Age of Ultron con il volto
di Andy Serkis. Inoltre sembra ci possa
essere spazio anche per Everett Ross, visto sempre
in Civil War con il volto
di Martin Freeman.
Chadwick
Bosemaninterpreta il protagonista, T’Challa, già
visto in Captain America Civil War. Nei ruoli
principali del film ci saranno, oltre a Boseman,
Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman,
Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest
Whitaker e Andy Serkis. Nei
ruoli di comprimari compariranno invece Letitia
Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K.
Brown e John Kani.
Black
Pantherarriverà al cinema il 16 Febbraio del
2018.
Il nuovo episodio pubblicato da
The Star Wars Show ha rivelato
ai fan una scena tagliata da Star Wars: Gli Ultimi
Jedi in cui vediamo Luke Skywalker impartire un’ultima
lezione all’allieva Rey.
In particolare, nella scena c’è Rey
munita di spada laser che arriva nel villaggio di Caretaker per
salvare i suoi abitanti e solo dopo scopre che gli alieni (insieme
a Chewbacca e R2-D2) stanno facendo una festa con il falò e non
sono in pericolo. Luke le fa capire quindi che questo
“avvertimento” aveva l’unico scopo di mostrarle come un eroe possa
essere più attivo di un jedi.
Dopo sei intensi mesi di
lavorazione, sono ufficialmente terminate le riprese di Aladdin,
nuovo live action Disney diretto da Guy
Ritchie. A dare la notizia sono i due protagonisti
Mena Massoud e Naomi Scott,
rispettivamente interpreti di Aladdin e Jasmine nel film, con i
tweet che potete vedere di seguito.
In risposta ad una domanda di un
fan, l’attrice ha poi confermato che il primo trailer del live
action arriverà nelle prossime ore.
Il film d’animazione
originale del 1992 raccontava di un giovane straccione che trova un
genio intrappolato in una lampada e coglie l’opportunità fortunata
per mettere in mostra le sue straordinarie doti umane e conquistare
il cuore di una bella principessa, non senza affrontare prima un
temibile nemico. Il genio, nella versione originale, venne doppiato
dall’inarrivabile Robin Williams, mentre nel
doppiaggio italiano il compianto attore venne sostituito dal
bravissimo Gigi Proietti.
Quello che senz’altro possiamo
aspettarci da Black Panther, prossimo film
Marvel Studios ad arrivare in sala,
il 16 Febbraio, è che non comprenderà la presenza di figure
femminili “da salvare”, le cosiddette “donzelle in
difficoltà“.
Lupita Nyong’o, Letitia
Wright, Danai Gurira, Angela
Basset sono solo alcuni dei nomi di attrici che
interpretano personaggi carismatici e con i quali non è proprio il
caso di mettersi a discutere.
Lo stesso Chadwick
Boseman, interprete del protagonista nel film, ha
dichiarato: “In genere c’è una donzella in difficoltà. Ma credo
che qui non ce ne siano affatto. Non esistono in questo
film.”
Secondo Lupita
Nyong’O invece non solo non ci sono donzelle in
difficoltà, ma in Wakanda c’è una concezione diversa della donna,
una considerazione molto moderna e paritaria. Una differenza non
solo con la normale concezione della donna nel fumetto, ma con la
concezione della donna in generale.
In particolare, Boseman porta ad
esempio alcuni rapporti familiari di T’Challa. Il primo, con la
sorella Shuri, interpretata da Letitia Wright:
“Non è frequente vedere un eroe alle prese con la sorella,
Letitia poi è capace di farti sentire felice appena ti vede, sul
set la saluti e cambi attitudine verso tutto e tutti.”
T’Challa sarà ovviamente un fratello
maggiore protettivo, ma scopriremo che non ce ne sarà affatto
bisogno! L’attore prosegue a spiegare il rapporto di T’Challa con
la madre, Ramonda, interpretata invece da Angela
Basset.
“Lei è incredibile da guardare
al lavoro, ed è sempre tanto forte. Credo che dal momento che nel
film mio padre è morto, guardo a lei come fonte di saggezza e credo
che questo mostri il matriarcato come costante nelle società
africane e lei diventa un consigliere che vorrei. Ed è una
relazione davvero stretta, lei non è solo mia madre ma è davvero al
mio fianco. Non è una madre solo nella forma.”
Infine, Chadwick
Boseman ha parlato un poco dei personaggi di Danai
Gurira e Lupita Nyong’O: Okoye e Nakia.
Entrambi i personaggi sfidano T’Challa, ma non nel tipo di sfida
che può essere rintracciato nel “ti ucciderò”, semplicemente in un
tipo di sfida che mette alla prova l’eroe e lo sprona a
migliorare.
Di seguito la prima sinossi del
film: Black Panther segue T’Challa che, dopo gli eventi di
Captain America Civil War, torna a casa, nell’isolata e
tcnologicamente ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per
prendere il suo posto in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio
nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano
e di Black Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in
un conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in
pericolo.
Ryan
Coogler scriverà e dirigerà Black
Pantherche seguirà la storia di T’Challa, il re
guerriero di Wakanda, da dove era stata interrotta in Captain America Civil
War.
Non è ancora chiaro quali altri
personaggi parteciperanno alla storia, anche se sembra una buona
possibilità che nel film ci sia anche Ulysses Klaw, che ha esordito
in Avengers Age of Ultron con il volto
di Andy Serkis. Inoltre sembra ci possa
essere spazio anche per Everett Ross, visto sempre
in Civil War con il volto
di Martin Freeman.
Chadwick
Bosemaninterpreta il protagonista, T’Challa, già
visto in Captain America Civil War. Nei ruoli
principali del film ci saranno, oltre a Boseman,
Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman,
Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest
Whitaker e Andy Serkis. Nei
ruoli di comprimari compariranno invece Letitia
Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K.
Brown e John Kani.
Black
Pantherarriverà al cinema il 16 Febbraio del
2018.
James
Gunn ha confermato in risposta ad un fan su Twitter
che esiste ancora un altro easter egg nascosto in Guardiani della Galassia: Volume
2, non ancora scoperto dai fan, e che potrebbe addirittura
anticipare un dettaglio sul futuro del franchise.
Che si tratti di un legame con
Thor, come ipotizzato da molti utenti del web, è
stato categoricamente escluso dallo stesso Gunn, dunque non resta
che analizzare attentamente il Volume 2 e scovare l’easter egg.
Nel frattempo, il regista è al
lavoro sul terzo capitolo, che arriverà nelle sale non prima del
2020 e seguirà gli eventi di Avengers: Infinity War.
Vi ricordiamo che i Guardiani della
Galassia appariranno in Avengers: Infinity
War, nelle sale dal 25 aprile 2018, e
che James Gunn tornerà a scrivere e
dirigere Guardiani della Galassia Vol.
3, con al suo fianco i protagonisti del film,
presumibilmente, a seconda di come si svilupperanno le varie
storyline in Avengers 3 e 4.
Sono comparse su twitter le prime
foto di Brie Larson nei panni di Captain Marvel sul set del cinecomic.
L’attrice, ancora sprovvista di costume, è stata immortalata per le
strade di Atlanta con molta sorpresa dei fan: l’inizio delle
riprese infatti era fissato per Marzo, mentre qui sembra che la
produzione abbia voluto anticipare i tempi.
L’altro giorno l’attrice aveva
postato sul suo profilo Instagram uno scatto che la vedeva
impegnata in una prova di volo con paracadute. Forse una sessione
di allenamento pre-riprese?
Alla regia del film, con
protagonista Brie Larson, ci
saranno Anna Boden e Ryan
Fleck. La pellicola sarà ambientata durante gli anni ’90 e
vedrà la partecipazione di Samuel L.
Jackson che torna nei panni di Nick Fury. Nel cast ci
sono anche DeWanda Wise, Jude
Law e Ben Mendelson.
Scritto da Nicole
Perlman (Guardians of the Galaxy)
e Meg LeFauve (Inside
Out), Captain
Marvel arriverà al cinema l’8 marzo 2019.
La Universal
Pictures ha diffuso il secondo trailer ufficiale
italiano di Pacific Rim – La Rivolta,
l’atteso sequel di Pacific Rim.
Diretto da Steven S.
DeKnight vede protagonisti nel cast John
Boyega, Scott Eastwood, Jing Tian, Cailee Spaeny, Rinko Kikuchi,
Burn Gorman, Adria Arjona e Charlie Day.
Pacific Rim – La
Rivolta è il sequel del film di Guillermo del
Toro che resta in veste di produttore ma cede il posto in
cabina di regia a Steven DeKnight, showrunner
di Spartacus e
Daredevil di Netflix.
Pacific Rim – La Rivolta – trama
Il conflitto che ha
coinvolto il nostro pianeta tra mostri alieni e super macchine
pilotate dall’uomo e costruite per annientarli è stato solo il
preludio ad un nuovo devastante assalto nei confronti dell’umanità
che vedremo in Pacific Rim – La Rivolta. John Boyega (Star Wars: Il risveglio della
forza) veste i panni del ribelle Jake Pentecost, un tempo
promettente pilota Jaeger il cui leggendario padre diede la vita
per assicurare la vittoria dell’uomo sui mostruosi “Kaiju”. Jake
decide poi di abbandonare il suo addestramento, per ritrovarsi
coinvolto nel mondo della criminalità.
Quando però una minaccia
ancora più inarrestabile rischia di abbattersi sulle nostre città e
di mettere in ginocchio l’umanità, la sorella Mako Mori (Rinko
Kikuchi) —adesso a capo di una nuova e coraggiosa generazione di
piloti cresciuti all’ombra della guerra— dà a Jake un’ultima
possibilità per dimostrarsi all’altezza dell’eredità lasciata dal
padre. Mentre cercano giustizia per i caduti, la loro unica
speranza è unire le forze in una rivolta globale contro
l’estinzione.
Jake verrà affiancato da Lambert,
un talentuoso pilota rivale (interpretato da Scott Eastwood, Fast &
Furious 8), e dalla quindicenne Amara (Cailee Spaeny, al suo
debutto), un’hacker di Jaeger. Ribellandosi per diventare la più
potente linea di difesa mai esistita, faranno rotta verso una
nuova, spettacolare avventura di gigantesca portata.
L’uscita di
Pacific Rim – La Rivolta è stata fissata per
il 22 marzo 2018.
Le nomination agli Oscar
2018 hanno visto trionfare Guillermo del
Toro e il suo The Shape of Water con ben
13 candidature, tra premi tecnici e categorie principali.
Il regista messicano, che già ai
Golden Globes ha vinto il premio alla regia, ha
parlato con EW, lodando
le scelte dell’Academy che ha deciso di premiare il film di genere,
tra fantasy e l’horror.
“Si tratta di un anno che
lascia il segno. Lo dico per Jordan Peele e me
stesso, attraverso diverse alchimie, abbiamo preso il genere e
ognuno ha adottato un approccio molto diverso e molto personale.
Sono sempre stato interessato alla poetica oscura del genere. E
Jordan ha evidentemente in maniera incredibile costretto a
raccontare una storia da un punto di vista diverso, che la eleva a
parabola dalla potenza sociale, credo, senza rivali.”
Sia Get Out che
The Shape of Water, i film a cui si riferisce del
Toro, sono infatti considerati film di genere. Il film di Peele ha
ottenuto quattro nomination, tutte nelle categorie principali,
miglior film, regia, attore e sceneggiatura originale.
Già la vittoria del fantasy di
Guillermo del Toro al Festival di Venezia aveva
portato il genere a sollevarsi tra il cinema d’autore che conta e
adesso, alla luce delle nomination agli Oscar
2018, riceve la sua consacrazione.
Non sappiamo se e quanto i due film
vinceranno, ma saranno sicuramente protagonisti tra tutti.
La Screen Gems ha spostato l’uscita
di Slender Man da Maggio ad Agosto 2018.
L’annuncio arriva a seguito di una serie di spostamenti che la
SONY, società “capo” della Screen Gems, ha già annunciato nelle
ultime ore.
La Screen Gems aveva originariamente
stabilito la data d’uscita del film per il 18 Maggio 2018,
ma Bloody
Disgusting ha riportato che l’horror arriverà ora
nelle sale americane il prossimo 24 Agosto 2018.
Il film è stato scritto da
David Birke (Elle) e diretto
da Sylvain White che non è nuovo alle
pellicole horror e soprannaturali, visto che si è occupato della
regia di alcuni episodi di The Originals e di
Sleepy Hollow per il piccolo schermo.
Sony e
Screen Gems hanno stabilito l’uscita del film
nelle sale USA tra la data di Avengers: Infintiy
War e quella di Solo: A Star Wars Story.
Chi è Slender Man?
Slender Man è il
popolare e inquietante personaggio creato da Eric
Knudsen in occasione di un concorso fotografico nel 2009 e
diventato poi un famoso meme on-line, protagonista di storie horror
e persino di videogiochi.
L’uomo ladro di bambini con arti
lunghissimi e senza faccia sarà quindi il protagonista di un film
che arriverà a fine 2017 o inizio 2018.
Tra gli outsider che quest’anno
hanno ricevuto il riconoscimento dell’Academy
Awards con almeno una nomination spicca Baby
Driver, il film a metà tra musical, action e storia
d’amore diretto da Edgar Wright.
Il film ha ricevuto tre nomination nelle categorie
tecniche di Miglior Sonoro, Miglior missaggio sonoro e Miglior
Montaggio. Almeno due di queste nomination sono state “profetizzate” dal regista stesso nel 2014, quando
presentò la seconda stesura della sceneggiatura del film alla
produttrice Nira Park.
Nella seconda pagina della
condivisione, Wright scrive (era il 2014):
“Note di regia: Questo film ha
un sacco d’azione e mentre non oserei mai dirti cosa fare, ti
raccomando di leggere le note con la giusta musica nelle
orecchie.
Questo film riguarda qualcuno
che non può funzionare senza musica, quindi la sceneggiatura è solo
una mappa di un film che dovrebbe, almeno, essere nominato per una
delle due categorie riservate al suono durante gli Oscar 2017. Non
importa quale.
Ho lavorato duro per riuscire a
dire quello che stai ascoltando e quello che stai vedendo, quindi
mentre da una parte sembra una sceneggiatura girata, dall’altra
avrai un senso realistico di collisione tra musica e crimine, suono
e azione.
Per favore, goditi l’intera
esperienza audio-visiva che è Baby Driver.
EW, 2014.”
VIDEO CORRELATO
Ovviamente i successivi ritardi di
produzione hanno fatto in modo che Baby Driver
concorresse per gli Oscar 2018, per cui le
previsioni del regista si sono più che avverate, facendo comparire
il suo “piccolo” film al fianco di mostri quali Dunkirk e Blade Runner
2049.
Baby Driver: la
recensione del film di
Edgar Wright
Trama: La storia
ruota attorno a un pilota che si presta a fughe criminali e che si
affida al ritmo della sua musica preferita per essere il migliore
nel campo. Costretto a lavorare per un boss, il ragazzo dovrà
prestarsi ad una rapina destinata al fallimento che metterà a
rischio la sua vita, il suo amore e la sua libertà. La vicenda è in
parte ispirata al video musicale “Blue Song” della band Mint
Royale, che Wright diresse nel 2003.
Cresce il cast
di Grey’s Anatomy 14, la quattordicesima
stagione di Grey’s
Anatomy attualmente in onda sulla
ABC. Secondo quanto apprendiamo da TvLineKim Raver apparirà nel corso della stagione in un
arco narrativo che coprirà più episodi.
Kim Raver dovrebbe riprendere il suo
personaggio Dr. Teddy Altman.
Il primo episodio
di Grey’s Anatomy 14 ha
debuttato il 28 settembre 2017.
Grey’s
Anatomy 14 è la quattordicesima stagione della
serie tv Grey’s
Anatomy statunitense trasmessa dal 2005. È un medical drama incentrato sulla vita della
dottoressa Meredith Grey, una tirocinante di chirurgia
nell’immaginario Seattle Grace Hospital di Seattle. Il
titolo di Grey’s
Anatomy gioca sull’omofonia fra il cognome della
protagonista, Meredith Grey, e Henry Gray, autore del celebre
manuale medico di anatomia Grey’s
Anatomy (Anatomia del Gray). Seattle Grace
(poi Seattle Grace Mercy West e, ulteriormente, Grey Sloan Memorial
Hospital) è invece il nome dell’ospedale nel quale si svolge la
serie. I titoli dei singoli episodi sono spesso i titoli di una o
più canzoni.
Inizialmente partita come una serie
tv in midseason, Grey’s
Anatomy ha ben presto attratto pubblico, ricevendo
anche numerosi premi e riconoscimenti nel corso degli anni. Insieme
a Desperate Housewives e Lost, è
considerata una delle serie TV che hanno
riportato al successo il network televisivo
statunitense ABC. Nel 2007 ha
generato uno spin-off.
Made in Italy, il
nuovo film di Luciano Ligabue, che torna al cinema dopo una
pausa durata quindici anni e a vent’anni esatti da
Radiofreccia, segue l’omonimo concept album del
2016 per raccontare in maniera più esaustiva la storia di
Riko.
Riko (Stefano
Accorsi) è un operaio della bassa padana, in crisi. Il suo
rapporto con la compagna Sara (Kasia
Smutniak) è sempre più difficile, non senza reciproci
tradimenti, nonostante l’amore e un figlio, Pietro (Tobia De
Angelis), ormai quasi ventenne. Del lavoro in un’azienda
produttrice di mortadelle non è mai stato entusiasta. A stento
riesce a pagare le spese della casa di famiglia, che forse dovrà
vendere. Come se non bastasse, l’azienda sta tagliando il personale e dopo
trent’anni di sevizio, rischia di essere licenziato. Di certo può
contare sui suoi amici, Carnevale (Fausto Maria Sciarappa),
Max (Walter Leonardi), Matteo (Filippo Dini) e gli
altri, loro su di lui. Quando anche le ultime certezze si
sgretolano, Riko può crollare o mettere in atto quel cambiamento
che aspetta da anni.
Made in Italy, un film “sentimentale”
Made in Italy è
un film “sentimentale”, come lo definisce il suo regista e
sceneggiatore, perché racconta la storia d’amore tra Riko e Sara e
il valore dell’amicizia, a cui ci si aggrappa quando tutto il resto
proprio non va. Lo è perché costituisce una manifesta dichiarazione
d’amore all’Italia, con i suoi pregi spesso dimenticati e i difetti
che nessuno corregge.
È il film con cui
Ligabue ritrova Accorsi dopo vent’anni e vive del legame profondo
di entrambi con la terra emiliana, testimoniato fin dalla prima
scoppiettante sequenza tra mortadella e ballo, non senza
autoironia. È qui ciò che di buono c’è in Made in Italy. Vi
sono buone intuizioni e un racconto autentico della provincia e
degli affetti, sostenuto da valide interpretazioni. Tuttavia il
film, proprio come l’intrigante sequenza iniziale, che anziché
trovare sviluppo nell’intreccio seguente, resta un unicum
d’effetto, promette molto, mantenendo però solo in parte.
microcosmo e macrocosmo
L’intento è unire
microcosmo e macrocosmo, partire dalle persone per raccontare il
Paese, ma non si
trova il giusto equilibrio tra i due poli. Per la maggior parte del
film, la narrazione si concentra essenzialmente sui rapporti umani,
di coppia e d’amicizia, scrutando i protagonisti con primissimi
piani. Per quanto riguarda il macrocosmo, invece, si ambisce ad
affrontare molti temi – il precariato, la crisi, l’inadeguatezza
dell’imprenditoria, l’assenza della politica, il ruolo dei media –
ma non si riesce a svilupparli adeguatamente.
Il tema della precarietà
lavorativa, che sembra centrale, viene trattato sì in più
punti, ma in modo discontinuo e rapido. Si crea fin da subito
l’aspettativa di un cambiamento esistenziale e lavorativo, a causa
del sentimento di frustrazione e insoddisfazione che percorre il
film, ma vi si arriva solo nel finale.
Nell’ultima parte, si
affronta più da vicino la perdita dell’impiego con le sue
conseguenze più drammatiche, ma di nuovo si procede
sbrigativamente, con fugaci pennellate, correndo verso l’epilogo
senza dare luogo né a un discorso socio-politico più articolato, né
a un vero scavo introspettivo sul protagonista. Se da un lato
questo andamento diseguale può rappresentare la difficoltà del
cambiamento stesso e le resistenze del protagonista ad esso, dall’altro è una
scelta poco efficace e lascia l’impressione che su questa parte il
regista abbia un po’ rinunciato a costruire.
Alla fine, la bilancia
del rocker di Correggio pende decisamente in favore dei sentimenti.
Lo sguardo sulla realtà sociale resta di superficie, come le
immagini in cui ritrae grandi città e piccoli borghi di un paese da
cartolina, (quasi) sempre bellissimo nonostante i suoi guai.
La notizia che Brie
Larson, per prepararsi al ruolo di Carol Danvers in
Captain Marvel, avesse passato del
tempo con l’aeronautica militare trova adesso conferma nelle foto
che l’attrice stessa ha condiviso su Instagram.
A commento della sua foto in tuta da
paracadutista, la Larson ha scritto: “Imparando a
volare“.
Carol Danvers fa parte
dell’aeronautica e nella sua veste di eroina sfoggerà, insieme ai
suoi poteri “fuori scala” anche l’abilità del volo. Dalle prime
informazioni che abbiamo sul film, sappiamo che Carol dovrà
scontrarsi con gli Skrull.
Alla regia del film, con
protagonista Brie Larson, ci
saranno Anna Boden e Ryan
Fleck. La pellicola sarà ambientata durante gli anni ’90 e
vedrà la partecipazione di Samuel L. Jackson che
torna nei panni di Nick Fury. Nel cast ci sono
anche DeWanda Wise, Jude Law
e Ben Mendelson.
Scritto da Nicole
Perlman (Guardians of the Galaxy)
e Meg LeFauve (Inside
Out), Captain
Marvel arriverà al cinema l’8 marzo 2019.
La SONY sta
risistemando le date d’uscita dei suoi prossimi progetti e due dei
suoi film più attesi e che destano maggiore curiosità sono stati
spostati. Si tratta di Quello che non uccide e di
Barbie.
Il primo film, sequel ideale di
Uomini che Odiano le donne, è stato spostato da
Ottobre a Novembre 2018. Borys Kit
di THR ha
riportato che il film è stato spostato dal 19 Ottobre al 9
Novembre, nella data che prima era occupata dal film Holmes
e Watson, film di Etan Cohen con
Will Ferrell e John C. Reilly,
finito invece il 21 Dicembre.
Barbie
adesso si scontrerà con The Grinch, in cui
Benedict Cumberbatch darà la voce al celebre
personaggio. Tuttavia il film sembra non spaventare molto il
progetto che riporterà sullo schermo Lisbeth
Salander, interpretata da Claire Foy.
Nel cast del film sono stati
confermati, al fianco della Foy, Sverrir
Gudnason nei panni di Mikael Blomkvist, Sylvia
Hoeks in quelli di Camilla Salander e Lakeith
Stanfield è Alona Casales. Il cattivo del film sarà invece
interpretato dall’attore danese Claes Bang.
Stando a Deadline,
invece, la SONY ha spostato anche l’uscita del film su Barbie che al momento vede nel cast Anne
Hathaway, e ben sei sceneggiatori a lavoro su uno
script: Lindsey Beer, Jenny Bicks, Kim Caramele,
Diablo Cody, Bert V. Royal e Hilary
Winston. Alla regia, per adesso, c’è Alethea
Jones.
Il film era previsto per il Giugno
2018, salvo poi saltare a causa dell’abbandono di Amy
Schumer. Adesso il film è previsto per l’8 Maggio
2020.
Millennium – Quello che non uccide,
recensione del film con Claire
Foy
Jordan Peele ha
ricevuto ben tre nomination, per la Regia, la Sceneggiatura
Originale e il Miglior Film, a queste si aggiunge il riconsocimento
all’interpretazione di Daniel Kaluuya, che
rientra nella cinquina dei migliori interpreti maschili.
Tutto questo successo non ha però
impedito a Screen Junkies di realizzare un
esilarante trailer onesto:
Scappa – Get Out,recensione del film
di Jordan Peele
A metà tra un thriller avvincente
ed un racconto provocatorio, Scappa – Get Out è
scritto e diretto da Peele (Key and Peele) e prodotto dalla
Blumhouse di Jason Blum, assieme a Sean McKittrick
(Donnie Darko, The Box), Edward H. Hamm Jr. (The Box, Bad Words) e
Peele. Il film è interpretato anche da Caleb Landry Jones (X-Men la
serie), Stephen Root (Non è un paese per vecchi), Milton “Lil Rel”
Howery (The Carmichael Show), Betty Gabriel (La Notte del Giudizio:
Election Year), Marcus Henderson (Il Drago Invisibile), e Lakeith
Stanfield (Straight Outta Compton).
Le ultime foto dal set di
Avengers 4 hanno mostrato
l’evidenza che Maria Hill (Cobie Smulders) e Nick
Fury (Samuel L. Jackson) sono presenti nel film.
Tuttavia la rete si è scatenata in commenti e congetture: possibile
che i fratelli Russo, registi del film, stessero pensando di
prendere in giro i fan con delle scene “aggiuntive” per depistare
gli spettatori?
Questa voce, decisamente fantasiosa,
è arrivata alle orecchie di Anthony e Joe Russo,
in occasione del podcast di MTV’s Happy Sad
Confused. I due registi hanno replicato che “sono
effettivamente troppo stanchi per girare qualsiasi cosa che non sia
strettamente per il film”.
Avengers 4:
potrebbe davvero essere un film sui viaggi nel tempo
Avengers 4 è ancora
un grande mistero. Il film sarà diretto dai Fratelli Russo ma non
sappiamo ancora da chi sarà composto il cast né di cosa parlerà il
film. Le dichiarazioni di Kevin Feige in merito
hanno reso molto chiaro il fatto che il titolo ufficiale del film
rappresenta spoiler per Avengers Infinity War, per
cui non sarà rivelato fino all’uscita al cinema del film che
conclude la Fase 3 dei Marvel Studios.
Le nomination agli Oscar
2018 hanno regalato molte sorprese, dalla nomination alla
sceneggiatura per Logan – Wolverine, alla prima
volta nella storia che viene riconosciuto con una nomination il
lavoro di un Direttore della Fotografia donna, Rachel
Morrison per Mudbound.
Nonostante la bellezza dei film
nominati, questo non li solleva dall’ironia della rete che ha
generato questi poster, decisamente esilaranti:
1 di 4
Oscar 2018 nomination: ecco tutti
i candidati ai 90° Academy Awards
Quali di questi film conquisterà il
maggior numero di statuette durante la notte del 4 Marzo a Los
Angeles?
Quante volte l’idea che ci siamo
fatti del villain principale di un film è stata
tradita dal risultato finale? Spesso capita di immaginare la
portata e la potenza di un antagonista opposta agli eroi positivi,
di sognare caratteri estremi e lodare ancora prima di vederli in
azione la performance dell’attore che li interpreta; e molto
spesso, invece, quelle aspettative vengono irrimediabilmente deluse
quando si tratta di famosi blockbuster o affermati franchise, oggi
più che mai cinecomic e saghe sci-fi come Star
Wars o Star Trek.
Di seguito ecco la lista stilata da
ScreenRant che riunisce i 15
villain della storia recente del blockbuster americano che non
hanno retto le aspettative deludendo i fan.
Captain Phasma
Primo
stormtrooper femminile ad apparire in un film di Star Wars, Captain
Phasma era destinato a suscitare una speciale attenzione. Eppure,
nonostante il look visivamente accattivante e la prova di
Gwendoline Christie, il personaggio ha deluso le aspettative.
Phasma non fa davvero niente di emozionante prima della sua
improvvisa fine.
Oberhauser
Quando fu
annunciato Spectre, i fan di 007 hanno iniziato a speculare sulla
presenza del leggendario villain Ernst Stavro Blofeld. Tuttavia,
una volta rivelato il casting, è stato reso noto che il Bond di
Daniel Craig si sarebbe scontrato con un nuovo personaggio, cioè
Franz Oberhauser, interpretato da Christoph Waltz. Da lì partirono
folli speculazioni sulla sua identità segreta, ovvero che
“Oberhauser” fosse solo una copertura per Blofeld. Alla fine
nemmeno il mistero e la prova di Waltz sono stati all’altezza di
quanto ci si aspettava.
The Joker
In
Suicide Squad, il regista David Ayer e il
montatore John Gilroy hanno tagliato la maggior parte delle scene
con Jared Leto per concentrarsi meglio sulla narrativa principale
del film. Ed è un peccato, considerando quanto hype girasse attorno
al nuovo Joker, poichè l’attore ha una presenza innegabilmente
raccapricciante e squilibrata.
Ultron
Nei
fumetti è un androide genocida tra i più grandi nemici degli
Avengers: per questo all’annuncio della presenza di Ultron come
villain del secondo film sui Vendicatori, i fan si erano mostrati
molto entusiasti. Il vero problema però risiede nella sceneggiatura
di Joss Whedon che si basa troppo sull’umore tipico del regista:
Whedon presenta Ultron così disinvolto da sminuire il suo senso di
minaccia. Di conseguenza, siamo anche meno inclini a preoccuparci
del destino dei Vendicatori…
John Harrison
Come
Oberhauser, il villain di Star Trek Into Darkness John Harrison
rappresenta un’altra mossa astuta che i fan hanno subito captato.
Anche dopo che il regista J.J. Abrams e l’attore Benedict
Cumberbatch hanno negato esplicitamente che Harrison fosse in
realtà l’iconica nemesi Khan Noonien Singh, le voci persistevano
ancora. Non è stato uno shock quando le voci sono state
convalidate, ma per alcuni fan l’inganno dei realizzatori è stato
una ragione sufficiente per sentirsi delusi.
Venom
Anche se Topher Grace aveva portato in Spiderman 3 un’innegabile
energia, sembra che il personaggio non abbia mai riscosso troppo
successo. La CGI della maschera era poco convincente e insieme alla
trama caotica del film, con tre principali antagonisti, Eddie Brock
non ha mai avuto la possibilità di ritagliarsi lo spazio che gli
spettava.
Darth Vader
Qui
parliamo della versione giovane, cioè Anakin Skywalker, di Darth
Vader interpretata da Hayden Christensen nella Vendetta ei Sith. Il
personaggio, nonostante l’impegno, risulta ancora continua
l’apprendista goffo e petulante del precedente film, con l’attore
che non riesce a comunicare l’oscurità dell’anima di Anakin. Queste
carenze, insieme ad una sceneggiatura spesso grossolana, rendono la
prima apparizione cronologica di Darth Vader deludente sotto ogni
aspetto.
Helmut Zemo
Daniel
Brühl, che ha fatto il meglio che poteva nei panni di Helmut Zemo,
in apparenza il principale villain di Capitan America: Civil War.
In realtà, Zemo serviva da espediente narrativo per innescare il
vero conflitto nel film tra Cap e Iron Man. Dimenticabile
insomma.
Lex Luthor
Uno dei
molti elementi di Batman v Superman che i fan continuano a
discutere è l’interpretazione di Jesse Eisenberg nei panni di Lex
Luthor. L’acerrimo nemico di Superman è un super-genio comico ed
eccentrico molto distante dalla mente criminale taciturna dei
fumetti. Alcuni sostengono che il personaggio avesse più in comune
con il Joker che con il vero Luthor.
The T-X
Terminator
3: Rise of the Machines è stato un passo falso nel franchise. Parte
del problema era forse il personaggio di il T-X, deluso dagli snodi
di sceneggiatura e privo di capacità (appartenenti ai vecchi
villain della saga) di generare più di un leggero senso di
suspense.
Steppenwolf
Nemmeno il
talento dell’attore Ciarán Hinds è riuscito a salvare la tenue
rappresentazione di Steppenwolf in Justice League. Effetti speciali a parte,
dovuti all’entrata frettolosa di Joss Whedon in post produzione, il
villain non regge il confronto con le aspettative risultando
eccessivamente anonimo.
L’Enigmista
Il casting
di Jim Carrey come l’Enigmista nel Batman di Joel Schumacher aveva
all’epoca senso almeno da un punto di vista commerciale.
Sfortunatamente, nel film Carrey ha deluso molto le
aspettative.
Mandarino
Altra
interpretazione al di sotto dell’hype, quella di Ben Kingsley nel
ruolo del mandarino in Iron
Man 3. Nonostante il colpo di scena e la rivelazione finale, è
difficile non essere d’accordo con i fan dei fumetti amaramente
delusi dal personaggio.
Apocalypse
Apocalypse
è uno dei più temibili nemici degli X-Men: grazie ai suoi poteri
devastanti e alla brutale mentalità, il villain ha costruito una
solida reputazione tra i fan dei Merry Mutants della Marvel. Sfortunatamente,
l’Apocalisse visto sullo schermo in X-Men: Apocalypse non è
all’altezza degli standard stabiliti dalla sua controparte
fumettosa, nonostante gli sforzi di Oscar Isaac.
Leader Supremo Snoke
Quando il
Leader Supremo Snoke di Andy Serkis è apparso per la prima volta ne
Il Risveglio della Forza, i fan della saga di Star Wars si sono
subito incuriositi. Eppure nessuno avrebbe potuto prevedere la sua
morte improvvisa alla fine di Episodio VIII, lasciando così
irrisolte le domande sul suo passato. Resta il dubbio e il
rammarico, ovviamente, ma niente esclude il suo ritorno.
Fresco di nomination agli Oscar per
le categorie Miglior Film, Miglior Attore Protagonista e Miglior
Sceneggiatura Non Originale, Chiamami
col tuo nome potrebbe presto tornare sullo
schermo sotto forma di sequel, o almeno è ciò che spera il suo
regista Luca Guadagnino, che si è mostrato aperto
all’idea.
Addirittura, secondo le ultime
dichiarazioni di Guadagnino, il romanzo di André
Aciman potrebbe essere declinato in un canone di cinque
pellicole (un po’ come la serie di film di Truffaut con Antoine
Doinel), mentre l’ambientazione del primo dei seguiti sarebbe la
Germania degli anni Novanta, subito dopo la caduta del muro di
Berlino.
“Credo che il prossimo capitolo
prenderà vita appena dopo la caduta del muro, con la fine dell’URSS
e i viaggi delle persone che lasciano la propria casa e iniziano a
vagare per il mondo. È tutto ciò che posso dire per
ora“.
Chiamami
col tuo nome arriverà nelle nostre sale questo
giovedì, 25 gennaio, dopo la calorosa accoglienza
in terra americana. Nel cast Timothée Chalamet,
Armie Hammer e Michael
Stuhlbarg.
Di seguito la sinossi
ufficiale:
Nel 1983 una calda estate segna
per sempre la vita del diciassettenne Elio, un musicista più colto
e sensibile dei suoi coetanei, che ogni estate trascorre le vacanze
nella villa di famiglia. Il padre, un professore universitario,
come ogni anno ospita uno studente straniero per lavorare alla sua
tesi di post dottorato. L’arrivo di Oliver, ventiquattrenne
statunitense, per la sua bellezza e i modi disinvolti, sconvolge la
vita di Elio, che se ne innamora immediatamente. Tra lunghe
passeggiate, nuotate e discussioni, tra i due giovani nasce un
desiderio travolgente e irrefrenabile.