Carey Mulligan (Nemico
pubblico, Il grande Gatsby, Suffragette) sarà
nel cast del film An Uncivil War. Il film è
da Dee Rees che ha già diretto
Mulligan nel film Mudbound.
Il film è sulla battaglia per
ottenere la Legge sulla parità di diritti che vede Gloria Steimen
(Mulligan) e l’avvocato attivista Florynce Kennedy e altre donne
del movimento femminile contro il conservatore Phyllis
Schlaftly.
Il film è scritto da David
Kudoff. Dee Rees sta cercando il resto del cast e le
riprese cominceranno il prossimo anno. Il film sarà disponibile
anche su Netflix.
Mudbound: trailer del film
Netflix con Carey Mulligan
Prossimamente vedremo Carey
Mulligan nella serie Collateral e
nella serie Wildlife.
Forse memori dell’eredità paterna di
Luke Skywalker, i fan della saga si aspettano in
Star
Wars: Gli Ultimi Jedi un cambiamento da parte del
vecchio Jedi.
Tutti conoscono la “debolezza” che
spinse Anakin, a suo tempo, a votarsi al Lato
Oscuro, e adesso per il figlio Luke si ipotizza lo stesso
destino.
Parlando a Disney
Insider, Mark Hamill, storico interprete
di Luke, commenta proprio questa voce e chiarisce che “le sue
esperienze di vita hanno formato la sua mente e le sue scelte, così
come accade a ognuno di noi.”
“In Star Wars: Gli Ultimi Jedi,
Luke ha perso fiducia nelle sue abilità di fare delle buone scelte.
Questa cosa lo mina in fondo. Ma non si è votato al Lato Oscuro.
Non si tratta di una versione cattiva di se stesso. Ma è comunque
un’incarnazione del suo personaggio che non mi aspettavo. Mi ha
spinto fuori dalla mia confort zone. È una vera
sfida.”
La sinossi: “In Star
Wars Gli Ultimi Jedi della Lucasfilm, la saga Skywalker continua
quando gli eroi de Il Risveglio della Forza si uniscono alle
leggende della galassia in un’epica avventura che svelerà i misteri
della Forza e le scioccanti rivelazioni del passato risalenti
all’Era antica. Star Wars Gli Ultimi Jedi arriverà nei cinema
USA il 15 dicembre 2017.”
FIRST LOOK –
Carrie Fisher in Star Wars: Gli Ultimi Jedi
Il film sarà
diretto da Rian Johnson e arriverà al
cinema il 13 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende
immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.
Mancano 10 giorni all’uscita di
Justice League al cinema e il cast al
completo, Henry Cavill compreso, è impegnato nel
tour promozionale del film.
Durante una nuova intervista, i
protagonisti del film di Zack Snyder, hanno
confermato che sarebbero disposti a partecipare a un grande
crossover con i colleghi che appartengono alla scuderia Marvel:
Ecco cosa ha dichiarato
Jason Momoa: “Mi piacerebbe tanto ci
fosse la possibilità. Voglio dire, io adoro Hemsworth! Nel senso,
essere al fianco di Hulk o di Thor. Sarebbe come ‘ti trascinerò sul
fondo dell’oceano e annegherò il tuo culo’.”
Chiaramente il contagioso
entusiasmo di Momoa non implica una decisione ai
vertici di produzione, ma sognare non costa nulla (almeno per
adesso).
Sulla scia della morte di Clark
Kent/Superman per mano di Doomsday,
il vigilante Bruce Wayne/Batman rivaluta i suoi metodi estremi e
comuncia la ricerca di straordinari eroi per assemblare una squadra
di combattenti contro il crimine per difendere la Terra da ogni
tipo di minaccia. Insieme a Diana Prince/Wonder Woman, Batman trova
l’ex star del football al college, ciberneticamente migliorato, Vic
Stone/Cyborg, il velocista Barry Allen/The
Flash e un guerriero atlantideo, un re, Arthur Curry/Aquaman.
Insieme si schierano contro Steppenwolf, l’araldo e il comandante
in seconda dell’alieno signore della guerra Darkseid, incaricato da
Darkseid stesso di trovare tre manufatti nascosti sulla
Terra.
Ecco il primo
trailer di Justice
League dal Comic Con
Justice League è stato
diretto da Zack Snyder, mentre Joss
Whedon è entrato nella produzione solo a fine
lavoro ed è previsto per il 16 novembre 2017. Nel film vedremo
protagonista Henry
Cavillcome Superman, Ben Affleckcome
Batman, Gal
Gadotcome Wonder Woman, Ezra Millercome
Flash, Jason
Momoacome Aquaman, e Ray
Fishercome Cyborg. Nel cast confermati
anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem
Dafoe, J.K. Simmons eJeremy Irons. I produttori esecutivi
del film sono Wesley
Coller, Goeff
Johns e Ben
Affleck stesso.
Il network americano della ABC ha diffuso le
interviste di Grey’s Anatomy 14 dedicate al
300esimo episodio della serie Grey’s
Anatomy.
[nggallery id=643]
Grey’s Anatomy 14
Il primo episodio di Grey’s
Anatomy 14ha debuttato il 28 settembre
2017. Grey’s
Anatomy 14 è la quattordicesima stagione
della serie televisiva statunitense trasmessa dal 2005.
È un medical drama incentrato sulla vita della dottoressa Meredith
Grey, una tirocinante di chirurgia nell’immaginario Seattle
Grace Hospital di Seattle. Il titolo di Grey’s
Anatomy gioca sull’omofonia fra il cognome
della protagonista, Meredith Grey, e Henry Gray, autore del celebre
manuale medico di anatomia Grey’s
Anatomy (Anatomia del Gray). Seattle Grace
(poi Seattle Grace Mercy West e, ulteriormente, Grey Sloan Memorial
Hospital) è invece il nome dell’ospedale nel quale si svolge la
serie. I titoli dei singoli episodi sono spesso i titoli di una o
più canzoni.
Inizialmente partita come una serie
tv in midseason, Grey’s
Anatomy ha ben presto attratto pubblico,
ricevendo anche numerosi premi e riconoscimenti nel corso degli
anni. Insieme a Desperate
Housewives e Lost, è considerata una
delle serie TV che hanno riportato al successo il network
televisivo statunitense ABC. Nel 2007 ha generato uno spin-off.
Con il suo inconfondibile ciuffo,
David Lynch, uno dei registi più visionari della
storia del cinema, è stato protagonista di un incontro ravvicinato
con il pubblico alla Festa del cinema di Roma 2017. In questa
occasione ha ricevuto anche il Premio alla Carriera consegnatogli,
a fine incontro, da Paolo Sorrentino.
Raffiguro lo spazio unificato
dove spazio e tempo non esistono. Ci sono una serie di forze,
energia, amore e questo flusso è presente in ognuno di noi. Non va
compresso ma lasciato fluire. Questo si raggiunge con la
meditazione ma anche la musica è molto evocativa.
Formula consueta per gli
Incontri Ravvicinati alla Festa di Roma, il
pubblico ha avuto modo di guardare clip dai film dell’ospite,
seguiti poi da commenti e domande in merito.
Eraserhead- La mente che
cancella (1982)
Lei ha studiato arte. Prima di
intraprendere gli studi per diventare pittore, cosa che peraltro è,
era interessato al cinema?
Non ero per niente interessato
al cinema. Non andavo a vedere film. Frequentavo Philadelphia e ne
conoscevo le caratteristiche più negative: era sporca, degradata e
sempre in preda al terrore. E amavo anche la sua architettura
,questi interni dai colori improbabili, i mattoni coperti da
fuliggine. Il mio amore per le fabbriche è nato da Philadelphia ed
è il mondo che raffiguro in Eraserhead.
Velluto blu(1986)
Il film è una collaborazione con
Dino de Laurentis che gli ha prodotto anche Dune
(1984) anche se non aveva l’ultima parola. Con Velluto
Blu ha avuto l’ultima parola?
Per Dune, pur non avendo
l’ultima parola, ho firmato lo stesso. Era la cosa giusta da fare.
Velluto blu l’avrei fatto solo se avessi avuto l’ultima
parola.
Come si svolge il processo di
sceneggiatura? Si può parlare di improvvisazione?
Non parlerei di
improvvisazione. Parlerei di idee che nascono. Le vediamo sul
nostro schermo mentale, le sentiamo. Quando riemerge vengono
restituite come frammenti. Le immagino come un rompicapo. Dai
frammenti si costruisce la sceneggiatura e bisogna assicurarsi che
sia rispettosa dell’idea originale.
Strade perdute(1997)
Personalmente vede un collegamento
tra i vari film?
Strade perdute, Mulholland
Drive, Inland Empire parlano di Los Angeles.
Mulholland Drive(2001)
Cosa la affascina di Los
Angeles?
Io sono andato a vivere a Los
Angeles nel 1970. Arrivai in città durante la notte e alla
mattina vidi il sole e la sua luce meravigliosa. Inoltre la città
non sembra avere limiti e questo significa libertà. Ho come
l’impressione che quest’atmosfera ritorni quando fioriscono i
gelsomini.
Mulholland Drive nasce come
progetto televisivo. C’è differenza tra cinema e televisione?
Creare per il cinema e per la
televisione è esattamente la stessa cosa. Inoltre la qualità
delle immagini e suono in televisione è molto
migliorata.
Inland Empire(2006)
Differenza tra celluloide e
digitale
La celluloide è una tecnica
bellissima ma si sporca, si rompe e pesa. Il digitale ha una
qualità migliore e si possono fare milioni di cose dopo aver
girato. Si schiude un mondo meraviglioso.
In un incontro con Bernardo
Bertolucci ha parlato dell’alta definizione e ha affermato che
mostra troppo. Non si può avere mistero. La pensa ancora così?
Amo molto Bertolucci. Molti la
pensano che il digitale sia troppo plastico. Oggi ci sono tecniche
che permettono di ottenere effetti più reali e di avvicinarsi alla
realtà organica.
In seguito si parla degli artisti
che hanno ispirato David Lynch. Uno di questi è Francis
Bacon.
Amo moltissimo Francis Bacon.
Uno dei più grandi. Il modo in cui esplora l’organico, distruzione
dei corpi organici e mostra la fenomenologia organica. Le idee
possono nascere dal cinema ma anche da altre moltissime cose. A
volte riesci a coglierle.
Paolo Genovese ha
chiuso la Festa del Cinema di Roma 2017 presentando il suo ultimo
film, The Place. Il regista, insieme al cast, ha
sfilato sul tappeto rosso di chiusura della dodicesima edizione
dell’evento.
Presenti sul red carpet:
Rocco Papaleo, Vittoria Puccini, il regista
Paolo Genovese, Marco Giallini, Sabrina Ferilli, Silvio
Muccino, Silvia D’Amico, Alessandro Borghi, Valerio Mastandrea,
Vinicio Marchioni.
Mentre i fan dell’Universo
Cinematografico DC sono in attesa
che Justice Leaguegiunga nelle
sale, la Warner Bros ha deciso di
pubblicare in rete due nuove clip promozionali che vedono
protagonista
il Batman di Ben
Affleckimpegnato nel reclutamento
di Flash e Aquaman.
Sulla scia della morte di Clark
Kent/Superman per mano di Doomsday,
il vigilante Bruce Wayne/Batman rivaluta i suoi metodi estremi e
comuncia la ricerca di straordinari eroi per assemblare una squadra
di combattenti contro il crimine per difendere la Terra da ogni
tipo di minaccia. Insieme a Diana Prince/Wonder Woman, Batman trova
l’ex star del football al college, ciberneticamente migliorato, Vic
Stone/Cyborg, il velocista Barry Allen/The
Flash e un guerriero atlantideo, un re, Arthur Curry/Aquaman.
Insieme si schierano contro Steppenwolf, l’araldo e il comandante
in seconda dell’alieno signore della guerra Darkseid, incaricato da
Darkseid stesso di trovare tre manufatti nascosti sulla
Terra.
Ecco il primo
trailer di Justice
League dal Comic Con
Justice League è
stato diretto da Zack Snyder,
mentre Joss Whedon è entrato nella
produzione solo a fine lavoro ed è previsto per il 16 novembre
2017. Nel film vedremo protagonista Henry Cavillcome
Superman, Ben
Affleckcome Batman, Gal Gadotcome
Wonder Woman, Ezra
Millercome Flash, Jason Momoacome
Aquaman, e Ray
Fishercome Cyborg. Nel cast confermati
anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem
Dafoe, J.K. Simmons eJeremy Irons. I produttori esecutivi
del film sono Wesley
Coller, Goeff
Johns e Ben
Affleck stesso.
In attesa di poter dare una prima
occhiata al nuovo trailer di Avengers Infinity
War, una nuova immagine promozionale della pellicola
diretta dai fratelli Russo ci presenta parte del
team composto da Iron
Man, Spider-Man, Star
Lord, Doctor
Strange, Captain
America e Vedova Nera.
La sinossi: Mentre
gli Avengers continuano a proteggere il mondo da minacce
troppo grandi per un solo eroe, un nuovo pericolo emerge dalle
ombre cosmiche: Thanos. Despota di intergalattica scelleratezza, il
suo scopo è raccogliere le sei gemme dell’Infinito, artefatti di un
potere sconfinato, e usarle per piegare la realtà a tutto il suo
volere. Tutto quello per cui gli Avengers hanno combattuto ha
condotto a questo punto – il destino della Terra e l’esistenza
stessa non sono mai state tanto a rischio.
Avengers:
Infinity War arriverà al cinema il 4 Maggio
2018. Christopher Markus e Stephen
McFeely si occuperanno della sceneggiatura del film,
mentre la regia è affidata a Anthony e Joe
Russo.
Che la produzione
di Nightwing, standalone dedicato al
personaggio di Dick Grayson, sia avvolta nel mistero è oramai cosa
certa, ma ai numerosi interrogativi che da tempo tengono impegnati
i fan si è aggiunto un post criptico dell’attore Dacre
Montgomery. Montgomery, che
recentemente ha preso parte alla seconda stagione
di Stranger Things, ha infatti
postato, tramite il proprio profilo Twitter,
un’immagine, poi cancellata, dell’eroe DC. In
attesa di scoprire se questo gesto anticipa un’ufficializzazione di
Dacre Montgomery nei panni di Dick Grayson, qui di
seguito vi proponiamo il Tweet incriminato.
Vi ricordiamo che per
dirigere Nightwing la a
Warner ha scelto Chris McKay.
Domenica 5
novembre, ultima giornata della 51ma edizione di Lucca Comics & Games 2017, alle
11.30 al Teatro del Giglio i fan di Robert Kirkman, avranno
l’occasione di incontrare il creatore di “The Walking Dead”,
“Outcast” e “Invincible”, tra i protagonisti dello storytelling
contemporaneo. L’enorme successo dei suoi fumetti, delle serie tv
che hanno ispirato e di tutti i progetti nati a partire da
“Skybound” ne hanno decretato l’influenza e la straordinaria
popolarità.
Per gli amanti del
Fantasy alle 10 sempre al Teatro del Giglio si terrà l’incontro
Dove andrà a finire il fantasy, con Licia Troisi, Matteo
Strukul e video contributo di Joe Abercrombie.
Alle 11 al Cinema
Astra, Robinson e Fandango presentano “Zerocalcare – di macerie,
profezie e altri accolli” un incontro nel corso del quale il
celebre fumettista chiacchiererà con il pubblico sul suo graphic
novel Macerie Prime (Bao Publishing) e del film tratto da uno dei
suo lavori precedenti La profezia dell’Armadillo. A
seguire saranno presentate in esclusiva le prime immagini dal set.
Oltre a Zerocalcare interverranno gli attori del film
Simone Liberati e Pietro Castellitto, il regista
Emanuele Scaringi e il co-sceneggiatore Oscar
Glioti.
Alle 12 presso lo
spazio Robinson (c/o Castello di Porta San Pietro) Francesco
Franchi, art director di Robinson terrà un incontro su “Come
si disegna una copertina“: un’occasione imperdibile per vedere
all’opera uno dei più imprtanti Art Director a livello
mondiale.
Dopo il successo dell’anno scorso, la
doppiatrice dei cartoni più amata, Emanuela
Pacotto torna a Lucca Comics & Games con il progetto
web “Favolananna” dove canta e interpreta, con le
sue mille voci, favole da lei scritte dedicate ai più piccini e non
solo.
La “fata cantastorie” 2.0 interpretata da Emanuela ha il
compito di raccontare favole della buona notte a tutti i
bambini attraverso la rete. Quest’anno presenterà in anteprima
l’ultima puntata del progetto prodotto da Babylon/Ambition.
L’appuntamento è allo spazio Teatro del Family Palace alle ore
12.
Proseguono dalle 9
alle 19 allo spazio Lego i laboratori dedicati ai più
piccini che avranno a disposizione 150 kg di mattoncini per
realizzare le proprie creazioni.
Nella suggestiva
cornice dell’Auditorium San Romano, ribattezzato per l’occasione
ESL Cathedral, si terrà nella giornata di domenica
l’attesissimo torneo di Overwatch, titolo del momento di
Blizzard Entertainment. Per il torneo, 8 campionissimi a
livello internazionale si sfideranno in una agguerrita
competizione, coinvolgendo attivamente anche il pubblico presente
nell’Auditorium. Infatti, gli 8 atleti, capitani delle rispettive
squadre, selezioneranno i restanti membri del team direttamente
dalla platea. Tra i protagonisti della giornata, l’estone Hendrik
“Vallutaja” Kinks, l’olandese Thomas “Morte” Kerbushe e
l’italianissimo Edoardo “Carnifex” Badolato, presente a Lucca anche
in veste di capitano della nazionale italiana di
Overwatch.
Con Thor
Ragnarok finalmente giunto nelle sale
raccogliendo un notevole successo di pubblico e incasso, l’artista
dei Marvel
StudiosAndy Parks ha
voluto celebrare la pellicola pubblicando un meraviglioso artwork
che ritrae Cate Blanchettnei panni della
villain Hela.
Thor:
Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast
del film Chris
Hemsworthsarà ancora Thor; Tom
Hiddleston il fratello adottivo
di Thor, Loki; Il vincitore del Golden Globe
e Screen Actors Guild Award Idris
Elbasarà la sentinella di Asgard, Heimdall;
il premio Oscar Sir Anthony
Hopkinsinterpreterà nuovamente Odino, signore di
Asgard.
Nelle new entry invece si annoverano il premio
OscarCate
Blanchett (Blue
Jasmine, Cenerentola)
nei panni del misterioso e potente nuovo cattivo
Hela, Jeff
Goldblum(Jurassic
Park, Independence Day:
Resurgence), che sarà l’eccentrico
Grandmaster, Tessa
Thompson(Creed, Selma)
interpreterà Valkyria, mentre Karl
Urban(Star
Trek, il Signore degli Anelli: il
ritorno del re) aggiungerà la sua forza nella mischia
come Skurge. Marvel ha anche confermato che Mark
Ruffaloriprenderà il suo ruolo di Bruce Banner /
Hulk nel sequel. La data d’uscita è prevista per il 3 novembre
2017.
La trama di Thor: Ragnarok – “In Marvel
Studios’ Thor Ragnarok, Thor è imprigionato dall’altro lato
dell’universo senza il suo formidabile martello e si trova in una
corsa contro il tempo per tornare a Asgard per fermare il Ragnarok,
la distruzione della sua casa e la fine della civiltà asgardiana,
dalle mani di una nuova e potente minaccia, la spietata Hela. Ma
prima deve sopravvivere a una mortale lotta tra gladiatori che lo
metterà contro uno dei suoi amici Avengers, l’incredibile Hulk.
Continuano a giungere in rete nuove
immagini promozionali di Justice League, pellicola corale
che, per la prima volta, riunirà sul grande schermo i personaggi
principali dell’UniversoDC.
In attesa che la pellicola giunga nelle sale il prossimo 16
novembre, la Warner Bros ha pubblicato una
nuova immagine che ritrae Amber Heardnei panni di Mera.
Sulla scia della morte di Clark
Kent/Superman per mano di Doomsday,
il vigilante Bruce Wayne/Batman rivaluta i suoi metodi estremi e
comuncia la ricerca di straordinari eroi per assemblare una squadra
di combattenti contro il crimine per difendere la Terra da ogni
tipo di minaccia. Insieme a Diana Prince/Wonder Woman, Batman trova
l’ex star del football al college, ciberneticamente migliorato, Vic
Stone/Cyborg, il velocista Barry Allen/The
Flash e un guerriero atlantideo, un re, Arthur Curry/Aquaman.
Insieme si schierano contro Steppenwolf, l’araldo e il comandante
in seconda dell’alieno signore della guerra Darkseid, incaricato da
Darkseid stesso di trovare tre manufatti nascosti sulla
Terra.
Ecco il primo
trailer di Justice
League dal Comic Con
Justice League è
stato diretto da Zack Snyder,
mentre Joss Whedon è entrato nella
produzione solo a fine lavoro ed è previsto per il 16 novembre
2017. Nel film vedremo protagonista Henry Cavillcome
Superman, Ben
Affleckcome Batman, Gal Gadotcome
Wonder Woman, Ezra
Millercome Flash, Jason Momoacome
Aquaman, e Ray
Fishercome Cyborg. Nel cast confermati
anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem
Dafoe, J.K. Simmons eJeremy Irons. I produttori esecutivi
del film sono Wesley
Coller, Goeff
Johns e Ben
Affleck stesso.
Dopo tanti rumor e speculazioni
hanno finalmente avuto inizio le riprese
di Venom, spin-off dedicato alla
storica nemesi di Spider-Man. Per
tenere aggiornati i fan circa lo stato delle riprese,
l’account Twitter dedicato al film ha
recentemente pubblicato una nuova immagine ce
vede Tom
Hardy, protagonista della pellicola, vestire i panni
di Eddie Brock.
La sceneggiatura è scritta
da Kelly Marcel, Jeff
Pinkner e Scott Rosenberg, che
si baseranno sui personaggi creati da Todd
McFarlane e David
Michelinie.
L’uscita è stata fissata al 5
ottobre 2018 per la regia di Ruben
Fleischer (Zombieland, Gangster
Squad). Tom Hardy interpreterà
il protagonista Eddie Brock. Nel cast
anche Matt Smith, Pedro Pascal, Riz Ahmed, Jenny
Slate e Michelle Williams.
Il personaggio è stato già portato
sul grande schermo da Sam
Raimi in Spider-Man
3con Topher Grace nei panni
di Eddie Brock.
Nella cornice della rassegna per
ragazzi di Alice nella Città alla Festa
del Cinema di Roma, è arrivato Orlando Bloom, per presentare il suo
film Romans e partecipare ad una Masterclass
con i ragazzi.
Disponibile e sorridente,
Orlando Bloom in conferenza stampa è stato
interrogato sui difficili temi del suo film, diretto da
Paul e Ludwig Shammasian, ovvero le ripercussioni
su un uomo adulto dopo aver subito abusi sessuali da bambino da
parte di un prete.
“Ho letto la sceneggiatura di
Romans e sono stato subito rapito dalla scrittura” ci ha
raccontato Orlando Bloom,“Gli attori dicono
sempre che capiscono quando un film fa per loro dalla prima pagina
e in questo caso è stato così per me. Ho voluto parlare subito con
Geoff Thompson e ho capito che questo testo
nasceva da una sua esperienza di abuso sessuale e da subito ci sono
entrato in sintonia. Ho capito subito che questo personaggio poteva
essere una bella sfida per me e mi avrebbe potuto dare respiro, che
è una cosa che io cerco sempre nei ruoli.”
Dopo i suoi ruoli più famosi e
decisamente più leggeri, come la saga de Il Signore degli
Anelli e I Pirati dei Caraibi,
Bloom ha preso molto seriamente questa sfida e la
responsabilità di una storia del genere: “Il personaggio di
Malky porta dentro di se tanto tormento interiore da quando ha
subito l’abuso da piccolo e molti sopravvissuti parlano di questo
dolore che devono affrontare ogni giorno. Penso sia impossibile per
le vittime andare avanti e affrontare la vita quotidiana senza un
supporto e senza la possibilità di aver dato espressione a quello
che si portano dentro, quindi come attore ho sentito la
responsabilità di dover rendere giustizia al personaggio, alla
storia e fare in modo che questo film possa essergli di
aiuto”.
In Romans si
sottolinea come i predatori e pedofili si nascondino anche nelle
figure più impensate e vicine nella comunità, come pensa si possano
proteggere i bambini oggi da minacce simili?
“Lavoro con
l’UNICEF da oltre dieci anni ed è sempre stata un
esperienza magnifica e ho capito che l’educazione è la cosa più
importante per capire anche quanto impatto possano avere esperienze
traumatiche del genere sui bambini. I bambini sono i più
vulnerabile ed è decisamente difficile affrontare questo argomento.
Mio figlio ha 6 anni e tra di noi, anche con la mamma (la modella
Miranda Kerr ndr.), c’è una comunicazione aperta e cerchiamo di
parlare di tutto quello che lui vive e sperimenta. Penso che
attraverso il contatto, la parola, ognuno può diventare consapevole
e pronto ad accogliere eventuali segnali. Questa è la
responsabilità di un genitore: essere sempre vigile. Spero che
questo film possa aprire gli occhi su quale sia il danno e le
conseguenze sulla salute mentale di questo tipo di abuso ed è un
tema che va affrontato con estrema serietà, perché è una tema che
deve essere corretto.”
“Una donna su due e un uomo su
cinque hanno subito violenze: avevamo queste statistiche alla mano
mentre giravamo il film. Quello che a me ha colpito è stato il
coraggio dello sceneggiatore che si è aperto e in modo molto
sincero ha raccontato la sua verità: credo e spero che questo film
possa dare a gli uomini, in particolare perché a loro si parla nel
film, la sensazione che esista un porto sicuro e che non si sentano
soli nella loro esperienza” commenta Orlando
Bloom sulle violenze, non solo sui minori ma anche
riguardo a quelle in prima pagina tutti i giorni negli ultimi
giorni, “Quando si parla di abuso di potere, di un individuo su
un altro è qualcosa di veramente terribile e penso sia qualcosa che
la società non è più disposta ad accettare. C’è questa nuova
generazione, in particolare di donne, che si sta facendo valere per
far rispettare i loro diritti e sta facendo sentire la propria
voce. Ed era ora!”
Infine Orlando
Bloom ci ha svelato qualcosa di più sul suo prossimo ruolo
nella serie Tv fantasy-noir di Amazon,
Carnival Row, dove sarà un ispettore di polizia a
fianco di Cara
Delevigne: “Io rispondo sempre alla voglia di
interpretare un personaggio che offra delle idee e delle nuove
possibilità. Siccome il pubblico ha grande interesse in questa
‘nuova televisione’, che è molto diversa rispetto a quella che si
faceva nel passato, ci ho provato e ho trovato un mondo molto
affascinante che non avevo mai visto prima. E questo personaggio mi
permette di ampliare la mia gamma, di estendermi e quindi sono
molto felice di far parte di questo progetto”.
Il grande regista
visionario David Lynch ha partecipato alla
serata di chiusura della Festa del Cinema di Roma 2017,
protagonista di uno degli ultimi Incontri
Ravvicinati con il pubblico della kermesse romana.
Di seguito le foto dal tappeto
rosso del grande regista statunitense:
Film di chiusura della Festa
del Cinema di Roma 2017, tra le pellicole italiane più
attese della stagione, The Place di Paolo
Genovese ha fatto il suo debutto nelle sale
dell’Auditorium per la curiosità di accreditati e addetti ai
lavori. Il regista, con tutto il cast al seguito, ha presenziato
poi l’incontro con la stampa che ha visto protagoniste, come sempre
in questi casi, battute e risate, grazie soprattutto alla verve
comica di alcuni degli ospiti sul palco (su tutti Marco
Giallini e Rocco Papaleo).
Per quanto riguarda la scelta del
cast, Genovese si è affidato a un cast molto
numeroso, dichiarando: “Ognuno ha lavorato un giorno o due,
tranne Valerio che per tredici giorni è stato seduto immobile su
quella sedia. Quest’anno se vince il David sarà quello per la
scenografia, è l’unico che gli manca. Amo la coralità, per la
possibilità che regala di raccontare da più punti di vista, che in
questo caso era nella natura stessa della storia. Dove possiamo
arrivare per avere ciò che desideriamo? Questo ci viene chiesto,
declinandolo per dieci personaggi, con dieci esigenze diverse. In
questo periodo giudichiamo molto e in fretta, specie sui social,
dove tutti commentano ed esprimono giudizi.”
Genovese poi diventa molto schietto
in merito alle possibilità che lo hanno portato a The
Place. Poteva dirigere qualsiasi cosa, grazie al successo
di Perfetti Sconosciuti, ma ha scelto questa storia: “L’ho
fatto perché mi sono imbattuto casualmente in quest’idea, una
piccola serie. C’è sicuramente un filo rosso che lega Perfetti
sconosciuti e The Place: uno ci mostra quanto poco conosciamo le
persone intorno a noi, quest’ultimo quanto poco conosciamo noi
stessi.”
A differenza degli altri personaggi,
tutti che portano la loro storia nel film, il misterioso uomo
interpretato da Valerio Mastandrea non ha una
storia, non ha un passato, apparentemente, ma aiuta gli altri ad
andare avanti con la propria, di storia: “Il mio personaggio
non ha una storia da raccontare, ma aiuta gli altri, in questo
riguarda me come tutti. Mi ha portato a riflettere su alcune
sfumature nascoste nell’idea di aiutare gli altri, come la
necessità talvolta di non mettere toppe nella loro vita, aiutandoli
invece ad autodeterminarsi. Non l’ho mai vista come un’entità
demoniaca, magica o angelica, ma come uno specchio.” Insomma,
per Mastandrea il personaggio è ancora peggiore di
coloro che sono disposti a commettere anche i peggiori crimini per
ottenere ciò che vogliono.
The Place uscirà in
sala il 9 novembre, distribuito da Medusa in circa
500 copie.
La giovane Towako (Yu
Aoi) vive con Jinji (Sadawo Abe), un uomo
molto più grande, rozzo e per nulla attraente ma follemente
innamorato di lei. Nonostante le attenzioni e l’affetto quasi
ossessivo di Jinji, Towako continua a pensare al suo ex
Kurosaki(Yutaka
Takenouchi),bello, ricco e potente ma con
un lato oscuro.
Profondamente scontenta della
sua vita, Towako comincia a frequentare Mizushima (Tori
Matsuzaka), un uomo sposato e con famiglia che alla
ragazza ricorda molto il suo primo amore. Quando Towako, dopo otto
anni, scopre però che Kurosaki è sparito nel nulla, inizia a
sospettare che dietro la sua scomparsa ci sia lo zampino di
Jinji.
Dopo gli acclamati
Twisterd Justice e The Devil’s
Path, il regista Kazuya Shiraishi torna sul grande schermo
e presenta alla Festa del Cinema di Roma il suo
ultimo film, Birds Without Names. Tratto
dall’omonimo romanzo di Mahokaru Numata, poi divenuto un best
seller, quello di Shiraishi è un film assai complesso.
Il punto focale della
narrazione è infatti la storia d’amore tormentata di Towako che
sembra divisa tra due uomini che rappresentano il suo passato e il
suo presente. Il film comincia come il più classico dei drammi
sentimentali, con una donna insoddisfatta della propria vita che va
alla ricerca di emozioni forti, storia che poi prende invece una
strada completamente diversa. Grazie al montaggio e ad un
azzeccatissimo utilizzo dei flashback, alcuni dettagli del passato
della protagonista ci vengono nascosti e allo spettatore non resta
quindi che continuare la visione per rimettere insieme tutti i
pezzi del puzzle.
Ben presto quello che credevamo
essere il racconto di un semplice triangolo amoroso si trasforma in
un thriller psicologico pieno di suspence e colpi di scena. Il
confine tra bene e male si confonde e nulla di ciò che credevamo
sapere sembra più reale; la storia va avanti, la tensione cresce,
l’atmosfera si fa sempre più pesante e i personaggi rivelano la
loro vera natura.
Birds Without
Names è un film riuscito, un buon thriller che ha fatto
della curatissima sceneggiatura e del
montaggio, che alterna scene contemporanee
a ricordi lontani, i suoi punti di forza. Tuttavia non mancano alcuni
piccoli errori; l’eccessiva teatralità recitativa dei protagonisti,
ad esempio, toglie pathos al finale del film rendendo alcune
scene un po’ forzate e vagamente
ridicole.
Dopo il successo travolgente di
Perfetti
Sconosciuti, Paolo Genovese torna a lavorare con un
importante cast, tanti personaggi e altrettante storie, con un solo
filo conduttore: cosa saresti disposto a fare per ottenere
ciò che vuoi?
Partendo da The Booth at
the End, serie americana prodotta da FX di
Christopher Kubasik, Genovese racconta di “lui”,
un uomo misterioso, sempre seduto, giorno e notte, al tavolo di un
locale, mangia e scrive su un’agenda consumata dal tempo. Pagine
fitte. E incontra persone che cerca di aiutare. Questi (perfetti)
sconosciuti vanno da lui in cerca di aiuto, portando con sé il loro
più grande desiderio e sentendosi dire in cambio cosa è richiesto
che loro facciano per vederlo realizzato.
L’insondabile oscurità dell’animo
umano in tutte le sue forme prende vita di fronte a questo
misterioso personaggio, un Valerio Mastandrea laconico, misurato,
annoiato, di fronte alla processione di questuanti che gli
rinfacciano le loro stesse brutture. La regia di Genovese si
concentra completamente sul luogo in cui è seduto il protagonista,
un uomo di cui però non sappiamo niente. Si tratta di un
interlocutore, una specie di coscienza esterna di fronte a cui
tutti i suoi “clienti” si confrontano con se stessi. Le storie di
ognuno dei personaggi, dal poliziotti Giallini, alla moglie trascurata Puccini, fino al cieco
Borghi, trovano il modo di intrecciarsi,
realizzando un quadro composito e ricco, che però si sviluppa fuori
dal locale, dove il film (e il suo protagonista) è confinato.
Storie che riusciamo a scoprire solo attraverso i racconti di chi
le vive, esattamente come il personaggio di Mastandrea.
The Place: indefinito, annoiato, fermo.
Pur mantenendo un’indole
profondamente misteriosa, un fascino che deriva da ciò che non
conosciamo e che non si dice del protagonista, The
Place si rivela un prodotto alquanto pigro nella
realizzazione. Anche se l’argomento e l’impianto narrativo così
sospeso possono far pensare (e forse è così) a un progetto insolito
e coraggioso, sollevando gli occhi oltre i confini nazionali, verso
la fonte di ispirazione del film, ci si accorge che in realtà
Genovese ha riproposto una formula già rodata in forma di serie tv,
un colpo narrativamente sicuro che riscontra il suo unico elemento
di rischio nell’accoglienza del pubblico.
The Place di
Paolo Genovese si rivela povero di idee,
dove invece il suo precedente aveva un’intuizione fortissima ed
elementare, su cui si costruivano dinamiche e personaggi, i quali
si lasciavano scoprire a mano a mano che il “gioco al massacro” dei
cellulari causava le sue vittime. In questo caso siamo guidati
progressivamente verso la risoluzione di un puzzle che, pezzo per
pezzo, mostra un quadro omogeneo, che connette ognuna delle
esistenze messe in gioco e che dà un vago senso di compiutezza,
senza però essere esaustivo.
Nella chiusura parimenti enigmatica
di The Place, Paolo Genovese sembra affidarsi alla
prima via d’uscita possibile, quando il marasma di personaggi
sembra sopraffare il senso del racconto a episodi. Passivamente
affidato all’input di partenza, il film non esce mai fuori dai
binari, non procede e non racconta, come il suo protagonista:
indefinito, annoiato, fermo.
Alla Festa del Cinema di
Roma 2017 è arrivato il dramma in costume dalla giovane
regista e sceneggiatrice Dee Rees,
Mudbound. Reduce di una premiere al
Sundance 2017, dove la Rees è di casa avendoci
debuttato nel 2011 con Pariah, il film è stato
acquistato da Netflix e sarà
distribuito sulla piattaforma di streaming dal 17 Novembre 2017.
Sappiamo bene che il nome di Netflix attaccato al progetto non è assolutamente
qualcosa da vedere in modo negativo ma è anzi sempre più spesso
sinonimo di prodotti di altissima qualità e
Mudbound non è da meno.
La Seconda Guerra Mondiale sta per
scoppiare e Henry McAllan (Jason
Clarke) trascina la moglie Laura (Carey
Mulligan) e le loro due figlie da una casetta a
schiera di Memphis ad una fattoria sul Delta del Mississipi. Lì è
obbligata a convivere con il burbero suocero (Jonathan
Banks), animali di qualsiasi specie, una campagna ostile e
una realtà selvaggia a cui lei non è abituata. Nelle terre comprate
da McAllan vivono diverse famiglie di schiavi, tra cui quella di
Hap Jackson (Rob Morgan), un bracciante che sogna
di comprarsi un giorno la sua terra, la cui moglie Florence
(Mary J.Blige) stringe un rapporto di amicizia e
rispetto con Laura, l’unica che non sembra giudicarli per il colore
della pelle.
Le stagioni passano nella fattoria
e con la fine della Guerra, tornano dall’Europa due reduci: Ronsel
(Jason Mitchell), figlio di Hap e Jamie (Garrett
Hedlund), l’affascinante fratello di Henry che non
lascerà Laura indifferente. La vita dopo la Guerra per loro non è
facile in famiglia, soprattutto per Ronsel che non più abituato
all’estremo razzismo del Sud: ma l’aver condiviso la vita al fronte
li unirà in una singolare amicizia.
Mudbound, la recensione
del film con Garrett Hedlund
Mudbound potrebbe
essere tradotto dall’inglese con “legati al fango” e sebbene la
trama segua un suo percorso ben preciso, il fango è senza dubbio al
centro di questa storia, tant’è che la voce fuori campo di Laura ci
avverte anche che le sembrava quasi di “sognare in marrone”. Fango
come quello che circonda le loro case, che li sporca dalla
testa ai piedi, quello che inesorabilmente si ricompatta dopo ogni
pioggia rendendo difficile la semina. Fango come quello del Delta
del Mississippi, una delle aree rurali più a sud degli Stati Uniti,
quel Mississippi parte degli Stati Confederati, dove la
segregazione razziale era giustificata da leggi e la percentuale di
schiavi neri era la più alta del Paese.
E Dee Rees quest’idea del fango che
ti opprime, non solo come metafora, la rende molto bene,
lasciandoti addosso quasi una sensazione di umidità alla fine del
film, oltre che molto a cui pensare. Non è una storia nuova a
livello di tematiche, ma alla luce di diversi fatti di cronaca
recenti (come lo scontro tra suprematisti e antirazzisti di
Charlottesville, giusto per citarne uno),
Mudbound risulta assolutamente rilevante, come lo
è stato anche Detroit, film di
Kathryn Bigelow presentato sempre qui alla
Festa del Cinema di Roma.
Carey Mulligan con il suo fascino di un altra
epoca rappresenta con dignità e sensibilità il suo personaggio,
Jason Clarke insegue una sorta di redenzione
per tutto il film, non riuscendo però a discostarsi dalle sue
radici e Mary J.Blige è quasi irriconoscibile
nella sua Florence, dimostrando di essere non solo una bravissima
cantante. Ma èGarrett
Hedlund quello che convince di più nel ruolo del
reduce della Guerra che soffre di PTSD e non riesce a ritornare
alla realtà rifugiandosi nell’alcol, racchiudendo in tutte le
battute, rabbia e allo stesso tempo gentilezza, un conflitto
interno che traspare anche dai suoi occhi.
Dee Rees sceglie
con cura cosa mostrarci di questa storia, quali aspetti e quali
sentimenti, guidandoci con la sua regia verso un unico imparziale
giudizio e regalandoci un film vecchio stile, ma con diverse
trovate nuove, tanto da non rendere pesanti le due ore e dieci di
durata. Probabilmente girato con l’ambizione per il grande schermo
(che si sarebbe meritato), Mudbound sarà una
piacevole scoperta per gli abbonati Netflix,
che si troveranno un bellissimo film nella libreria senza nemmeno
accorgersene.
Borg
McEnroe di Janus Metz Pedersen si è
aggiudicato il “Premio del Pubblico BNL” alla dodicesima edizione
della Festa del Cinema di Roma.
Borg McEnroe
arriverà nelle sale italiane giovedì 9 novembre, distribuito da
Lucky Red.
SINOSSI
Da una parte l’algido e composto
Bjorn Borg, dall’altra l’irascibile e sanguigno
John McEnroe. Il primo desideroso di confermarsi
re incontrastato del tennis, il secondo determinato a spodestarlo.
Svelando la loro vita fuori e dentro il campo, Borg
McEnroe è il ritratto avvincente, intimo ed emozionante di
due indiscussi protagonisti della storia del tennis e il racconto,
epico, di una finale diventata leggenda: quella di
Wimbledon 1980.
Borg McEnroe, recensione del film con Shia
LaBeouf
Il “Premio del Pubblico BNL”, in
collaborazione con il Main Partner della Festa del Cinema, BNL
Gruppo BNP Paribas, è stato assegnato dagli spettatori: utilizzando
myCicero, l’app ufficiale della Festa del Cinema “RomeFilmFest”
(realizzata da Pluservice), e attraverso il sito www.romacinemafest.org, il
pubblico ha espresso il proprio voto sui film in programma nella
Selezione Ufficiale.
Anche Orlando Bloom ha partecipato alla
Festa del Cinema di Roma 2017 dove ha
presentato Romans, opera seconda dei fratelli
britannici Ludwig e Paul Shammasian, evento
speciale di Alice nella
Città.
Nella parte iniziale di
Thor: Ragnarok è possibile assistere
a una rappresentazione teatrale ad Asgard, alla corte di Odino. Chi
ha visto il film saprà a cosa ci riferiamo, ma chi non l’ha ancora
guardato, non legga oltre. ATTENZIONE SPOILER
La scena a cui si fa riferimento è
la rappresentazione della morte di Loki di fronte al finto Odino,
Loki mascherato, appunto.
La scena vede ben tre cameo
celebri: Sam
Neill nei panni di Odin, Luke
Hemsworth in quelli di Thor e Matt
Damon che invece è mascherato da Loki.
Mentre sapevamo già che il
coinvolgimento di Sam Neill e del piccolo
Hemsworth (fratello minore di Chris) era da attribuire al regista,
adesso è lo stesso Taika Waititi che racconta che
Matt Damon è stato scelto perché è un buon amico
del protagonista.
Ecco cosa ha raccontato Waititi
a EW: “Matt e
Chris sono buoni amici. Ci è sembrato che, se Loki avesse davvero
scritto una storia sulle sue gesta, avrebbe scelto un attore famoso
per interpretarlo, la star di Asgard. Per questo abbiamo scelto
Matt.”
Oltre ogni possibile spiegazione
apparentemente giustificata, sembra però chiaro che la Marvel si circondi di amici e
faccia felici non solo le proprie star ma anche i fan, in molti
modi diversi.
Thor:
Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast
del film Chris
Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston
il fratello adottivo di Thor, Loki; Il
vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la
sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins
interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.
Nelle new entry invece si annoverano il premio
OscarCate Blanchett (Blue
Jasmine, Cenerentola) nei
panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum
(Jurassic Park, Independence
Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico
Grandmaster, Tessa Thompson
(Creed, Selma)
interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban
(Star Trek, il Signore degli
Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza
nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che
Mark Ruffalo riprenderà
il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel. La data d’uscita è
prevista per il 3 novembre 2017.
La trama di Thor:
Ragnarok – “In Marvel Studios’ Thor Ragnarok, Thor è
imprigionato dall’altro lato dell’universo senza il suo formidabile
martello e si trova in una corsa contro il tempo per tornare a
Asgard per fermare il Ragnarok, la distruzione della sua casa e la
fine della civiltà asgardiana, dalle mani di una nuova e potente
minaccia, la spietata Hela. Ma prima deve sopravvivere a una
mortale lotta tra gladiatori che lo metterà contro uno dei suoi
amici Avengers, l’incredibile Hulk.
Sono
stati assegnati questa mattina tutti i premi della quindicesima
edizione di Alice nella città, la sezione
indipendente e autonoma della Festa del Cinema di Roma.
La
giuria di Alice ha assegnato il Premio per il Miglior film a THE
BEST OF ALL WORLDS di Adrian Goiginger con la seguente motivazione:
“un’ opera ruvida, una matura dichiarazione d’amore di un figlio
nei confronti della madre. Un racconto potente che, con fantasia e
speranza, non racconta ai bambini che i mostri esistono, ma che
possono essere sconfitti”.
La
giuria del Premio Camera D’oro Alice/Taodue ha deciso di premiare
il film BLUE MY MIND di Lisa Bruhlmann con la seguente motivazione
“un racconto di formazione che si trasforma in fantasy, una storia
di mutazione e di trasformazione. Un esordio che stupisce ed ha
anche in se un messaggio liberatorio”.
Il
Premio della Roma Lazio Film Commission per la sezione Panorama
Italia è andato a METTI UNA NOTTE di Cosimo Messeri “per aver
saputo rappresentare una Roma diversa, ricca di personaggi
fiabeschi ma reali al contempo, in un’atmosfera tra l’onirico ed il
reale, grandi attori si muovono sotto una direzione leggera ma
calibrata”.
LA
MIA VITA DA ZUCCHINA di Claude Barras è stato il film più amato dai
ragazzi della scuola Amaldi che hanno deciso di assegnarli il
premio come Miglior Film nell’ambito dei film selezionati tra
quelli vincitori del Premio Lux.
Comicbook.com ha
diffuso un divertente backstage di
Justice League in cui vediamo i
protagonisti del film alle prese con la realizzazione vera e
propria della pellicola.
Sulla scia della morte di Clark
Kent/Superman per mano di Doomsday,
il vigilante Bruce Wayne/Batman rivaluta i suoi metodi estremi e
comuncia la ricerca di straordinari eroi per assemblare una squadra
di combattenti contro il crimine per difendere la Terra da ogni
tipo di minaccia. Insieme a Diana Prince/Wonder Woman, Batman trova
l’ex star del football al college, ciberneticamente migliorato, Vic
Stone/Cyborg, il velocista Barry Allen/The
Flash e un guerriero atlantideo, un re, Arthur Curry/Aquaman.
Insieme si schierano contro Steppenwolf, l’araldo e il comandante
in seconda dell’alieno signore della guerra Darkseid, incaricato da
Darkseid stesso di trovare tre manufatti nascosti sulla
Terra.
Ecco il primo
trailer di Justice
League dal Comic Con
Justice League è stato
diretto da Zack Snyder, mentre Joss
Whedon è entrato nella produzione solo a fine
lavoro ed è previsto per il 16 novembre 2017. Nel film vedremo
protagonista Henry
Cavillcome Superman, Ben Affleckcome
Batman, Gal
Gadotcome Wonder Woman, Ezra Millercome
Flash, Jason
Momoacome Aquaman, e Ray
Fishercome Cyborg. Nel cast confermati
anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem
Dafoe, J.K. Simmons eJeremy Irons. I produttori esecutivi
del film sono Wesley
Coller, Goeff
Johns e Ben
Affleck stesso.
È innegabile che i fan della
Marvel siano tutti in
attesa del primo trailer ufficiale di Avengers: Infinity War, la
cui versione provvisoria è stata mostrata durante il Comic
Con del 2017.
Adesso i registi del film, i
fratelli Russo, condividono su Instagram un video, che mostra una
famosa vecchia pubblicità con Orson Welles che, in
definitiva, spiega che il trailer sarà disponibile solo quando…
sarà pronto.
Magra consolazione, ma almeno i
registi, in questo modo, dimostrano di tenere in considerazione le
richieste dei fan, anche se, forse, il prendono scherzosamente in
giro.
La sinossi: Mentre
gli Avengers continuano a proteggere il mondo da minacce
troppo grandi per un solo eroe, un nuovo pericolo emerge dalle
ombre cosmiche: Thanos. Despota di intergalattica scelleratezza, il
suo scopo è raccogliere le sei gemme dell’Infinito, artefatti di un
potere sconfinato, e usarle per piegare la realtà a tutto il suo
volere. Tutto quello per cui gli Avengers hanno combattuto ha
condotto a questo punto – il destino della Terra e l’esistenza
stessa non sono mai state tanto a rischio.
Avengers:
Infinity War arriverà al cinema il 4 Maggio
2018. Christopher Markus e Stephen
McFeely si occuperanno della sceneggiatura del film,
mentre la regia è affidata a Anthony e Joe
Russo.
Sulla scia della morte di Clark
Kent/Superman per mano di Doomsday,
il vigilante Bruce Wayne/Batman rivaluta i suoi metodi estremi e
comuncia la ricerca di straordinari eroi per assemblare una squadra
di combattenti contro il crimine per difendere la Terra da ogni
tipo di minaccia. Insieme a Diana Prince/Wonder Woman, Batman trova
l’ex star del football al college, ciberneticamente migliorato, Vic
Stone/Cyborg, il velocista Barry Allen/The
Flash e un guerriero atlantideo, un re, Arthur Curry/Aquaman.
Insieme si schierano contro Steppenwolf, l’araldo e il comandante
in seconda dell’alieno signore della guerra Darkseid, incaricato da
Darkseid stesso di trovare tre manufatti nascosti sulla
Terra.
Ecco il primo
trailer di Justice
League dal Comic Con
Justice League è stato
diretto da Zack Snyder, mentre Joss
Whedon è entrato nella produzione solo a fine
lavoro ed è previsto per il 16 novembre 2017. Nel film vedremo
protagonista Henry
Cavillcome Superman, Ben Affleckcome
Batman, Gal
Gadotcome Wonder Woman, Ezra Millercome
Flash, Jason
Momoacome Aquaman, e Ray
Fishercome Cyborg. Nel cast confermati
anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem
Dafoe, J.K. Simmons eJeremy Irons. I produttori esecutivi
del film sono Wesley
Coller, Goeff
Johns e Ben
Affleck stesso.
Il primo imperdibile appuntamento
di sabato 4 novembre nel fittissimo programma dell’Area Movie di
Lucca Comics & Games 2017 –
a cura di QMI – è l’anteprima di Pipì, Pupù e Rosmarina in il
mistero delle note rapite, film d’animazione diretto da
Enzo D’Alò con le voci di Giancarlo
Giannini e
Francesco Pannofino che arriverà in sala per
Bolero Film.
D’Alò porta sul
grande schermo Pipì, Pupù e Rosmarina, già noti al pubblico perché
protagonisti della fortunata serie tv a loro dedicata con delle
nuove appassionanti avventure. La proiezione (ore 11, c/o Cinema
Centrale) sarà introdotta da Enzo d’Alò, con Maricla Affatato, voce
della Luna e di Elvira, la gallina favorita del Sultano.
Alle ore 12.30, al cinema Astra,
Vision Distribution e Indiana
Production portano le prime immagini in anteprima di Sono
Tornato, di Luca Miniero con Frank Matano, entrambi ospiti di Lucca
Comics & Games dove incontreranno il pubblico della manifestazione.
Sono Tornato, diretto da Luca
Miniero e scritto insieme Nicola
Guaglianone e prodotto da Indiana Production, è il remake
di Lui è tornato, film rivelazione tedesco
campione d’incassi, e vede Matano tra i protagonisti accanto a
Massimo Popolizio, nei panni del Duce che ritorna ai giorni nostri.
La commedia si muove tra l’ilarità che suscita il personaggio visto
come parodia di se stesso e l’inquietudine che nasce di fronte alla
sua capacità di guadagnarsi ancora un seguito. Sono tornato sarà
distribuito da Vision Distribution il 1° febbraio 2018.
Alle 21.00, ancora al Cinema Astra
è prevista l’anteprima nazionale di Happy Death Day –
Auguri per la tua morte il film campione d’incassi in
America prodotto dalla Blumhouse, nelle sale italiane dal 9
novembre distribuito da Universal. Diretto dal regista di
Paranormal Activity 3 Christopher Landon, prodotto
dal nuovo re del cinema di paura Jason
Blum con un cast giovane tutto da scoprire, Happy
Death Day – Auguri per la tua morte è uno slasher avvincente e
sanguinolento che rivisita il tema del loop temporale.
Alle 21.30 al cinema Centrale,
Infinity in collaborazione con Warner Bros. propone Knock…
Knock…Knock… The Big Bang Theory!, serata evento con la proiezione
di The Big Bang Theory – Stagione 11 Episodio 01 (The Proposal
Proposal), 11a stagione su Infinity da fine gennaio e dal 13
Febbraio su Premium Joi, e a seguire The Big Bang Theory –
L’episodio più bello di sempre scelto dai fan!
Tra gli altri appuntamenti Area
Movie della giornata: Ore 13.30, c/o Cinema Centrale, la proiezione
degli spin off Lupin III – Jigen’s Grave Marker e Lupin III –
Goemon: The Splash of Blood (TMS Entertainment); Ore 13.40, c/o
Palco Area Musica, 20th Century Fox presenta The Greatest Showman –
This Is Me, live performance by Simone di Pasquale & Crew, dal
palco di Ballando con le stelle a quello di Lucca Comics & Games,
per celebrare il film The Greatest Showman, al cinema in Italia dal
4 gennaio;
Dalle ore 14.00 alle 16.00 c/o
Stand Universal Home Video (Loggiato Pretorio – Area Movie), la
fumettista Claudia Nuke Razzoli firmerà un’illustrazione ispirata a
Cattivissimo Me 3 e, per tutto il giorno, VR Experience con
contenuti speciali di Transformers 5 – L’ultimo
cavaliere e Spider-man Homecoming; dalle 15.00 fino alle 18.00, c/o
Stand Infinity, (Loggiato Pretorio – Area Movie) speciale manicure
ispirata alla serie tv Claws; ore 15.30, c/o Cinema Astra, Warner
Bros. Pictures Showreel, anticipazioni e anteprime 2017-2018 con
materiali inediti di Justice League; ore 16.00, c/o Cinema
Centrale, Vikings – Stagione 04 Episodio 20 (Tim Vision) e a
seguire i trailer della 5a stagione; ore 20.30 c/o Cinema Centrale,
Benvenuti a Riverdale! Riverdale – Stagione 01 Episodio 1 e, in
apertura, breve presentazione dell’omonimo fumetto Archie Comics,
distribuito da BD Edizioni, da cui è tratta la serie tv, in Italia
in onda su Premium Stories dal 9 Novembre 2017 alle 21.15.
Presentato all’interno della
selezione ufficiale della Festa del cinema di Roma 2017,
Borg McEnroe, diretto da Janus
Metz, racconta la storica rivalità tra due grandi campioni
di tennis: John Patrick McEnroe e Bjorn
Borg. Il film segue la carriera dei due campioni fino alla
famosa finale di Wimbledon 1980.
Il regista Janus
Metz tratteggia le figure dei grandi tennisti, rivelando
anche due grandi personalità, senza seguire una struttura
schematica ma passando dal presente al passato in maniera coerente
e fluida servendosi anche dell’ausilio delle didascalie che aiutano
a collocare meglio la scena nel tempo. Borg e McEnroe vengono
ritratti in modo bilanciato nonostante il fatto che si stia
parlando di un campione affermato, da una parte, e di un tennista
in ascesa che mira a rovesciare dal trono il campione in carica,
dall’altra. Nel film è presente anche materiale di repertorio che
riguarda i due atleti, filmati utilizzati in apertura a introdurre
il racconto.
Borg McEnroe, il film
Con scopi e intenti ben diversi, il
film di Metz è il secondo, nell’arco di poco tempo, quest’anno, a
parlare di tennis e fa coppia con La Battaglia dei
sessi. In quel caso, la sfida tra Billie Jean
King e Bobby Riggs rappresenta un passo
decisivo verso la parità di trattamento tra tennisti uomini e
donne, in questo caso invece si mette “semplicemente” in scena la
rivalità trai due sportivi.
Borg McEnroe, il film
Per quanto riguarda i protagonisti,
nei panni del campione Borg troviamo Sverirr
Gudnason, attore svedese di cinema e televisione noto
soprattutto in patria. Il suo è un personaggio razionale,
calcolatore, metodico che trattiene tutte le emozioni dentro di sé.
In campo è veloce, potente e non manca mai un obiettivo. Il
pubblico lo ama molto e sembra il re indiscusso del tennis.
John Patrick McEnroe è
interpretato invece da Shia LaBeouf, noto per aver preso parte a
Transformers e a Nymphomaniac. LaBeouf incarna un tennista in ascesa, noto
per il suo carattere irascibile e imprevedibile. Non è molto amato
da pubblico per i suoi continui insulti ma sul campo si dimostra
essere come una lama affilata che colpo dopo colpo affonda
l’avversario.
Completano il cast
Stellan Skarsgard, Tuva Novonthy, Ian Blackman, Robert
Emms e Scott Arthur. Skarsgard in
particolare, interpreta l’allenatore e manager di Borg. Il suo
personaggio non solo è fondamentale per la carriera sportiva del
campione, ma lo accompagna anche in ogni altro aspetto della sua
vita. Borg McEnroe, in un susseguirsi di partite,
conferenze, interviste e momenti privati, coniuga la grande
rivalità sportiva, passata alla storia per gli amanti del tennis,
con lo spettacolo senza mai perdere credibilità, tanto che risulta
appassionante e comprensibile anche per chi non conosce i due
campioni oppure non segue il tennis. Lo spettatore è accompagnato
ad appassionarsi alla storia dei due campioni destinati a diventare
leggende.
In occasione della presentazione
del suo film documentario abbiamo avuto il piacere di
intervistare Vanessa Redgrave e Carlo Nero,
l’attrice e interprete inglese, questa volta nei panni di regista,
insieme al figlio ha presentato SEA SORROW
– IL DOLORE DEL
MARE.
SEA SORROW – IL DOLORE DEL MARE
segna il debutto alla regia di Vanessa Redgrave in collaborazione
con il figlio Carlo Nero, qui in veste di produttore del film.
L’opera, ricca di spunti di riflessione e meditazione, è stata
girata in Grecia, Libano, Italia, Calais e Londra, e in essa
Vanessa Redgrave si mette sulle tracce della storia passata e
presente dei rifugiati in Europa.
Redgrave ripercorre episodi della
sua storia personale, in particolare di quando all’età di due anni
dovette fuggire da Londra agli albori dello scoppio della Seconda
Guerra Mondiale; o ancora del periodo da studentessa in cui si
dedicò al volontariato in aiuto dei rifugiati ungheresi; per
finire con il viaggio intrapreso in Libano per incontrare un
bambino palestinese di tre anni che si trovava in un campo per
rifugiati.
Il laburista Lord Alf Dubs riflette
sulla sua fuga dai nazisti e del suo arrivo a Londra come rifugiato
dalla Cecoslovacchia grazie all’operazione Kindertransport e spiega
la ragione per cui è tanto dedito all’assistenza ai minori
rifugiati attraverso il suo continuo impegno affinchè essi
ottengano in Inghilterra la protezione che spetta loro di diritto.
L’impegno di Alf è stato di ispirazione per molte persone in
Inghilterra, spingendole a dare il loro contributo in aiuto dei
minori rifugiati.
Sir Peter Sutherland,
Rappresentante Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite
per le Migrazioni, ha espresso in modo chiaro e risoluto che i
governi europei non devono interrompere le convenzioni stipulate in
merito alla possibilità di asilo per i
rifugiati. Ralph Fiennes, Emma Thompson e Simon
Coates hanno contribuito alla realizzazione di alcune
scene del film incentrate sui rifugiati; mentre la coraggiosa
Juliet Stevenson, che ha passato nove mesi lavorando per i bambini
di Calais assieme alle associazioni Help Refugees, Citizens UK e
Safe Passage, ha espresso in pubblico il suo pensiero durante un
comizio tenutosi a Parliament Square.
La pellicola include anche scene
ispirate all’opera La Tempesta di Shakespeare, in cui Fiennes
interpreta il ruolo di Prospero. Assieme alle interpretazioni
artistiche, il film include testimonianze reali e attuali di
rifugiati sopravvissuti ai recenti conflitti moderni e alle
persecuzioni che affliggono il Medio Oriente e l’Africa.
Il cast di Thor: Ragnarok è stato ospite da
James Corden
con cui ha messo in piedi una versione live del film diretto da
Taika Waititi. Ecco di seguito il video:
Thor:
Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast
del film Chris
Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston
il fratello adottivo di Thor, Loki; Il
vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la
sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins
interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.
Nelle new entry invece si annoverano il premio
OscarCate Blanchett (Blue
Jasmine, Cenerentola) nei
panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum
(Jurassic Park, Independence
Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico
Grandmaster, Tessa Thompson
(Creed, Selma)
interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban
(Star Trek, il Signore degli
Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza
nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che
Mark Ruffalo riprenderà
il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel. La data d’uscita è
prevista per il 3 novembre 2017.
La trama di Thor:
Ragnarok – “In Marvel Studios’ Thor Ragnarok, Thor è
imprigionato dall’altro lato dell’universo senza il suo formidabile
martello e si trova in una corsa contro il tempo per tornare a
Asgard per fermare il Ragnarok, la distruzione della sua casa e la
fine della civiltà asgardiana, dalle mani di una nuova e potente
minaccia, la spietata Hela. Ma prima deve sopravvivere a una
mortale lotta tra gladiatori che lo metterà contro uno dei suoi
amici Avengers, l’incredibile Hulk.