Sono aperte le iscrizioni per la
prima edizione di Magicampus,
evento gemello del LARP (live action role-playing) ispirato alla
saga di Harry Potter Arcaniversitas, giunto ora
alla quarta edizione (prevista per novembre e già sold out) e
organizzato dall’Associazione Culturale no profit
Eryados.
“La tua grande occasione per
vivere da protagonista una storia originale ispirata alla saga di
Harry Potter. Dagli 11 ai 99 anni.” (così
recita la pagina Facebook ufficiale dell’evento).
Si svolgerà dal 1 al 4 marzo il
gioco di ruolo dal vivo in grande stile che per quattro giorni
trasformerà il Castello Orsini di Nerola (RM)
nell’Arcana Università di Magia e Stregoneria di Roccantica, dove
cento appassionati potterhead vivranno da
protagonisti una storia originale basata sulla saga di
Harry Potter; ci saranno lezioni, avventure, uno
sport magico, un Gran Ballo e decine di storie che coinvolgeranno
tutti i partecipanti in prima persona. I giocatori potranno
interpretare studenti, professori, personalità del Mondo
Magico e personaggi dalla reputazione sinistra in
un’avventura dal gusto cinematografico.
Per partecipare basta consultare il
sito ufficiale dell’evento, dove sono presenti tutte
le informazioni necessarie e tutte le indicazioni per poter
partecipare.
Secondo Deadline, sembra che
la Warner Bros. abbia finalmente trovato il regista più adatto a
dirigere Doctor
Sleep, l’atteso sequel cinematografico di
Shining, capolavoro letterario di Stephen
King adattato nel 1980 da Stanley
Kubrick: si tratterebbe infatti di Mike
Flanagan, quest’anno già autore del film NetflixIl gioco di Gerald (anche
questo tratto dall’omonimo romanzo di King), una scelta
assolutamente azzeccata che cercherà di sfruttare l’ottima tendenza
del genere horror della stagione appena trascorsa.
Doctor
Sleep si aggiunge quindi al secondo capitolo di
IT tra i futuri progetti horror della casa di
produzione, dopo due anni di voci sul presunto arrivo in sala del
film. Flanagan è stato incaricato di riscrivere da zero la
sceneggiatura precedentemente terminata da Akiva Goldsman, che
figurerà comunque in veste di produttore esecutivo.
Questa la sinossi del romanzo
pubblicato nel 2013: Anni dopo gli avvenimenti che portarono
all’incendio dell’Overlook Hotel in cui perse la vita il
guardiano invernale Jack Torrance il figlio Danny con la madre
Wendy prendono alloggio in un modesto appartamento in
Florida Fin dai primi anni dopo la terribile esperienza al
grande albergo in Colorado Danny Torrance continua ad avere
visioni, provocate dalla “luccicanza”, dei vecchi ospiti
dell’Overlook, specialmente della donna morta nella maledetta
stanza 217 che si manifesta nel bagno della loro casa seduta sul
water…
Trai tanti personaggi che vedremo
schierati in Avengers: Infinity War,
tornerà anche Pepper Potts, interpretata dal premio Oscar
Gwyneth Paltrow.
In Captain America: Civil
War avevamo visto che il personaggio e Tony Stark
stavano attraversando un problema di coppia, tuttavia alla fine di
Spider-Man: Homecoming
abbiamo visto che Pepperony era di nuovo in sella
più affiatata che mai.
In Iron
Man 3 abbiamo visto che Pepper aveva guadagnato una specie di
super forza e svariati poteri a causa del virus Extremis,
diventando capace di salvare Tony.
E se in Avengers: Infinity
War ritroveremo la Pepper superdotata di Iron Man
3? L’attrice si è fatta sfuggire qualcosa durante il
Late Show con Stephen
Colbert.
Colbert: “Ci
sono possibilità a un certo punto del film in cui allunghi la tua
mano verso un costume blu con delle palline da ping pong
sopra?”
Paltrow:
“Sì”
Colbert:
“Quindi hai ancora i poteri”
Il riferimento è ovviamente alla
tuta da supereroe che la stessa Paltrow aveva anticipato in una
storia su Instagram. Insomma Super Pepper potrebbe
tornare. Emozionati?
Avengers: Infinity
War, i Vendicatori divisi in tre schieramenti
Un viaggio cinematografico senza
precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il
definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro
alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel
tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco
improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto da
Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria
Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal
25 aprile in Italia.
Avengers: Infinity War trailer ufficiale – i
Vendicatori contro Thanos
Nel cast torneranno tutti gli eroi
protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel
Marvel Cinematic Universe,
da Iron Man (2008) e Black
Panther (2018).
Un anno fa la Warner Bros. aveva
annunciato la produzione del film su Nightwing, lo
sparviero dei fumetti DC, che verrà diretto da Chris
McKay (The Lego Batman Movie). Proprio il
regista, rompendo il silenzio degli ultimi mesi, ha risposto su
Twitter ad una domanda di un fan che chiedeva informazioni sul
casting. Questo il suo commento a riguardo:
“È presto per parlare di casting
ma a Febbraio…diciamo intorno a San Valentino forse…dovrei avere un
aggiornamento sulla situazione del primo film su
Nightwing!“
In merito al progetto su
Nightwing, qualche settimana fa il regista aveva
elogiato l’approccio della WB: “Warner Bros è lo studio
più attento al processo creativo di qualsiasi altro studio in cui
io vorrai lavorare. Basta guardare il ruolo di registi di classe
mondiale che hanno lavorato alla Warner Bros e l’hanno resa quella
che è adesso. Questo è esattamente il modo di come gestiscono
questi film”.
Non ci resta quindi che attendere nuovi aggiornamenti il
prossimo mese.
Insieme a Tom Hardy
e Michelle Williams, sono al lavoro sul set di
Venom anche Jenny Slate e
Scott Haze, le cui identità cinematografiche nel
film dedicato al Simbionte Marvel-SONY sono ancora
misteriose.
Abbiamo già visto la prima immagine
ufficiale del film diretto da Ruben
Fleischer, che ci mostra la presenza nella storia della
Life Foundation e soprattutto la possibilità che ci siano
i cinque simbionti.
Tuttavia l’identità di molti dei
protagonisti del film è ancora un mistero, tranne forse che per la
Williams, che sarà Ann Weying.
Il film dovrebbe basarsi su Venom: Lethal
Protector, ma ovviamente non è detto che tutti i
personaggi raccontati provengano da quella storia.
MCU Exchange suggerisce adesso due
possibili soluzioni per le identità di Jenny
Slate e Scott Haze. La Slate potrebbe
infatti interpretare Dora Skirth, una delle
impiegate della Life Foundation, mentre Haze potrebbe
essere Roland Treece.
Il sito rivela pure
che Dr. Collins e Dr.
Emerson, dal fumetto in questione, saranno nel film, pur
non specificando chi saranno gli attori ad interpretarli.
L’uscita di Venom è stata fissata al
5 ottobre 2018 con la regia di Ruben
Fleischer (Zombieland, Gangster
Squad). Tom Hardy interpreterà
il protagonista Eddie Brock. Nel cast
anche Matt Smith, Pedro Pascal, Riz Ahmed, Jenny
Slate, Scott Haze e Michelle
Williams.
Il personaggio è stato già portato
sul grande schermo da Sam
Raimi in Spider-Man
3 con Topher Grace nei
panni di Eddie Brock.
Un utente di Twitter ha pubblicato
nelle scorse ore diversi mashup musicali utilizzando l’iconica
sequenza dello scontro armato di Kylo Ren e
Rey contro le guardie del Leader Supremo Snoke in
Star Wars: Gli Ultimi
Jedi, ottavo capitolo della saga uscito nelle sale a
Dicembre.
Tra questi divertentissimi video,
uno dei migliori sembrerebbe quello che associa la scena ad un
classico dei musical americani, ovvero Footloose.
Il risultato potete vederlo qui sotto:
Dopo l’annuncio del titolo ufficiale
e la diffusione della prima sinossi, si potrebbe pensare che
Mission Impossible: Fallout sia terminato, invece il cast,
guidato da Tom Cruise e ospite da Graham Norton, ha
confessato che ancora mancano le ultime riprese per la conclusione
del film diretto da Christopher McQuarrie.
Di seguito vediamo Cruise,
Rebecca Ferguson, Henry Cavill e Simon
Pegg che commentano l’incidente subito da Tom sul set,
responsabile di aver ritardato le riprese del film di circa sei
settimane.
Ecco in che modo il regista ha
commentato il titolo del film, dando anche qualche indizio sulla
trama: “Fallout ha più significati nel film, da quello
letterale, come la minaccia di terrorismo nucleare che pende sulla
trama, ad altri più metaforici, come l’idea che quello che succede
nel film sia il risultato delle scelte che Ethan Hunt ha fatto
nella sua vita. È il suo passato che ritorna a
cercarlo. È la “conseguenza negativa” di tutte le sue buone
intenzioni.”
Nel cast Tom
Cruise, Henry Cavill, Simon Pegg, Rebecca
Ferguson, Ving Rhames, Sean Harris, Angela
Bassett, Vanessa Kirby, Michelle Monaghan, Alec
Baldwin, Wes Bentley, Frederick Schmidt.
Il film arriverà in sala distribuito
da Fox nel corso dell’estate 2018.
Di seguito la motivazione: “Steven Spielberg torna a
ragionare sulle basi portanti del sistema statunitense, svelandone
le falle e indicando le vie per una possibile reazione. Il
confronto tra potere politico e potere mediatico volge lo sguardo
agli anni Settanta per parlare anche dell’oggi, e lo fa attraverso
uno stile classico e rigoroso, che utilizza l’ars retorica come
etica della verità”.
Ambientato nel 1971, THE
POST vede protagonisti Katharine Graham (Streep), prima
donna alla guida del The Washington Post, e Ben Bradlee (Hanks),
testardo direttore del suo giornale. L’indagine che intraprendono e
il loro coraggio provocheranno la prima grande scossa nella storia
dell’informazione con una fuga di notizie senza precedenti,
svelando al mondo intero la massiccia copertura di segreti
governativi riguardanti la Guerra in Vietnam durata per decenni (i
“Pentagon Papers”).
Per la prima volta nella sua lunga carriera Steven
Spielberg dirige in The
Postla coppia premio Oscar
Meryl Streep e Tom Hanks, con una sceneggiatura
scritta da Liz Hannah e Josh Singer. Nel cast anche Alison
Brie, Carrie Coon, David Cross, Bruce Greenwood, Tracy Letts, Bob
Odenkirk, Sarah Paulson, Jesse Plemons, Matthew Rhys, Michael
Stuhlbarg, Bradley Whitford e Zach Woods.
The
Post , un’esclusiva per l’Italia LEONE FILM GROUP
in collaborazione con RAI CINEMA, uscirà nelle sale italiane il 1
FEBBRAIO 2018 distribuito da 01 DISTRIBUTION.
Empire Magazine
ha stilato la classifica dei 20 cattivi della
storia del cinema migliori di sempre. In base alle preferenze dei
propri lettori, la prestigiosa rivista inglese ha compilato una Top
20 in cui si contano: tre villain del franchise di Star
Wars; due villain del franchise de Il Signore
degli Anelli; due personaggi interpretati dal compianto
Alan Rickman; una sola donna; quattro
interpretazioni premiate con il premio Oscar; due cattivi da
cinecomics; ben 11 su 20 sono protagonisti di
franchise/saghe/trilogie; almeno due cattivi che non lo sono poi
tanti.
Senza ulteriore indugio, ecco la
classifica dei migliori 20 cattivi della storia
del cinema
Michael Myers
La serie di
Halloween (1978-2018) – Lo psicopatico serial killer con
seri problemi di famiglia. Il co-sceneggiatore e regista del primo
film del franchise ha trasformato una vecchia maschera di
William Shatner e alcuni abiti decisamente comuni nel costume di
uno dei più iconici killer della storia del cinema.
Michael non ha bisogno di molti
preamboli, presentazioni, o storie di origini per essere
minaccioso. Il suo effetto orrorifico è stato diluito nel tempo, a
causa delle sue molteplici apparizioni. Ma nella sua forma
originaria ancora oggi incute timore.
T-1000
Terminator: il Giorno del
Giudizio (1991) – Quando si è trattato di sostituire
l’imponente Arnold Schwarzenegger come villain della saga di
Terminator, dato che nel sequel del film il T-800 diventa buono,
James Cameron è riuscito a concepire una vera e propria macchina da
guerra: un organismo capace di trasformarsi quasi in ogni cosa e
ogni persona, in barba alle leggi della fisica.
Robert Patrick è stato scelto per
interpretare il temibile predatore spingendo verso vette inedite il
senso di originalità in termini di successo. Il Terminator
di Schwarzenegger è rimasto nel cuore degli spettatori, ma
quello di Patrick è senza dubbio quello che fa più paura.
Freddy Krueger
La serie di
Nightmare (1984-2010) – Con il suo aspetto e la
filastrocca che lo annuncia (“One, two, Freddy’s coming for you…
Three, four, better lock your door…”), Freddy Krueger è sempre
stato uno spauracchio agghiacciante.
Nel 1985 però, con Nightmare 2 – La
Rivincita, il personaggio assume un carattere specifico; mentre
continua a tagliuzzare adolescenti in pigiama, il Freddy di Robert
Englund, sviluppa il senso dell’umorismo. Freddy si è evoluto in
una mascotte del genere, ma perdere i suoi spigoli non ha smorzato
il suo fascino.
Agente Smith
La trilogia di
Matrix (1999-2003) – Con quell’espressione perennemente
corrucciata, l’Agente Smith di Hugo Weaving è una forza senza
rimorso dedito soltanto a mantenere l’ordine. Naturalmente è solo
un’intelligenza artificiale che ha lo scopo di mantenere l’umanità
dormiente.
Tecnicamente, non dovrebbe nemmeno
disprezzarci, ma chiaramente i suoi file sono corrotti, come rivela
quel meraviglioso discorso “Odio questo posto” a Morpheus (Lawrence
Fishburne). Questa è la chiave dell’efficacia di Smith come
cattivo: non è solo l’epitome di un tirapiedi oppressivo, ma uno
che odia il suo lavoro.
Norman Bates
Psycho (1960) –
L’uomo dietro la donna dietro al coltello dietro alla tenda da
doccia più famosa della storia del cinema non è solo un cattivo.
Lui è il primo della sua specie: il primo serial killer umano della
storia del cinema. Nessuna fattezza di mostruosa disumanità,
soltanto un ragazzo che potrebbe essere chiunque, persino alla
fermata del bus. Qualcuno di cui non si sospetterebbe mai, “che non
farebbe del male a una mosca”.
Ormai il grande schermo è zeppo di
personaggi simili, di serial killer “comuni”, tuttavia nel 1960 gli
spettatori furono letteralmente terrorizzati da Norman Bates,
posseduto dal fantasma della madre impagliata. Il film ha
effettivamente ridefinito lo stile e il concetto stesso di film
horror.
Palpatine
La saga di Star
Wars (1983-2005) – Quando lo incontriamo la prima volta è
semplicemente l’Imperatore, in Star Wars: Il Ritorno dello Jedi,
con il volto rovinato e la voce gracchiante, che compare nelle sue
vesti nere come la sua anima. Anche se interpretato con un
grintoso piacere dallo scozzese Ian McDiarmid, il capo di Darth
Vader era appena tridimensionale.
Nella trilogia prequel, invece,
abbiamo conosciuto proprio Sheev Palpatine, il Signore dei Sith, e
abbiamo apprezzato il suo subdolo modo di manipolare. Anche se i
film non sono piaciuti a tutti, Palpatine è senza dubbio uno dei
migliori elementi della trilogia prequel, un villain disturbante e
realistico.
Lo Sceriffo di Nottingham
Robin Hood: il Principe dei
Ladri (1991) – Alan Rickman è l’unico attore che compare
due volte nella Top 20 dei migliori cattivi del cinema. Il
compianto attore era un interprete magistrale e prediligeva proprio
i ruoli da cattivo. La leggenda narra che l’attore rifiutò il ruolo
più di una volta, fino a che non gli venne concesso di fare tutto
ciò che desiderava con la parte, persino rubare lo show all’eroe
buono della storia, Kevin Costner.
Ogni sogghigno, ogni sguardo, ogni
gesto di esasperazione è una gioia da vedere. Che stia cancellando
il Natale o scavando il cuore con un cucchiaio, la cattiveria della
pantomima per la folla di Rickman è decisamente eroica.
Infermiera Ratched
Qualcuno volò sul nido del
cuculo (1975) – Il più freddo dei cuori, il più severo
degli sguardi, il più burocratizzato dei personaggi. L’infermiera
Mildred Ratched è molto di più che il capo dell’amministrazione
all’ospedale psichiatrico. Mildred governa il reparto con un
terrificante ma quieto pugno di ferro, servendosi di
atteggiamenti passivo-aggressivi per spezzare gli spiriti dei
malati di mente, in modo efficiente ed efficace.
Non c’è da meravigliarsi se il
prolifico produttore Ryan Murphy ha deciso, scavalcando il
protagonista interpretato da Jack Nicholson, di dedicare
all’infermiera Ratched una serie spin off prodotta da Netflix.
Sauron
La trilogia de Il Signore
degli Anelli e de Lo Hobbit (2001-2014) – “Un grande
occhio, senza palpebra, avvolto nelle fiamme”. La descrizione
dell’Oscuro Signore di Mordor è ottima su carta, e Peter Jackson è
riuscito a restituirla perfettamente anche al cinema. Questa
rappresentazione ha reso Sauron capace di fare cose inimmaginabili,
spostare armate di mostri e orchi, comandare intere legioni, solo
con un solo bulbo oculare.
Pur non avendo più una forma
corporea il suo influsso è fortissimo, lo sa bene Frodo che ha
portato per molto tempo il suo Anello e che proprio attraverso
l’Anello è soggiocato a lui.
Gollum
La trilogia de Il Signore
degli Anelli e de Lo Hobbit (2001-2014) – Mentre Sauron è
il cattivone per eccellenza della Terra di Mezzo, non è la sola
entità malvagia, e Gollum in particolare può essere visto sia come
un personaggio con cui entrare in sintonia che un cattivo. Sauron
era cattivo all’origine, mentre per Gollum la storia è diversa,
poiché la sua natura è stata manipolata e avvelenata dall’Anello e
quindi dal male, da Sauron stesso.
Ogni volta che la sua mente viene
in contatto con l’Anello, il suo unico istinto è uccidere per
possederlo. Non è un villain vero e proprio, tuttavia, per quanto
si possa effettivamente provare pena per lui, non ci si potrà mai
fidare.
Xenomorfo
La serie di Alien
(1979-2017) – Quando Dan O’Bannon e Ronald Shusett scrissero
la sceneggiatura di Star Beast, non avevano idea che stavano
creando uno dei franchise più famosi della storia del cinema.
Inaugurato da Ridley Scott e nutrito da James Cameron, lo Xenomorfo
è diventato uno dei peggiori incubi cinematografici della
storia.
Secondo Ash, l’androide
interpretato da Ian Holm,è: “L’organismo perfetto. La sua
perfezione strutturale è pari solo alla sua ostilità (…) Un
superstite… Non offuscato da coscienza, rimorsi, o illusioni di
moralità.”
Voldemort
La serie di Harry
Potter (2001-2011) – Anche se qualcuno pensa che il nome
del personaggio sia stato ispirato da un personaggio di Edgar
Allan Poe, J.K. Rowling ha spiegato che il nome deriva dal
francese e significa “il volo della morte”. La scrittrice voleva un
nome che evocasse potenza ed esotismo: Voldemort è esotico nella
forma, un uomo mezzo serpente, a sangue freddo e senza naso; è
potente in quanto leader della magia oscura, può volare senza
scopa. Qualunque sia il significato del suo nome, c’è un motivo se
tutti hanno paura a pronunciarlo.
Anton Chigurh
Non è un paese per
vecchi (2007) – Quando Javier Bardem accettò l’Oscar per
il ruolo nel film dei fratelli Coen, ringraziò i registi “per
avergli regalato il peggior taglio di capelli della storia”. Pur
non essendo mai stato l’unico cattivo interpretato dall’attore,
Anton Chigurh mantiene un primato di espressività malevola, con i
suoi occhi semi chiusi e il suo sguardo assente difficilmente
raggiungibile.
Il suo essere crudele e
inarrestabile lo mette sullo stesso piano di temibili personaggi
che abbiamo visto in questa classifica, e, anche se è difficile da
credere, resta umano.
Kylo Ren
Star Wars: Il Risveglio della
Forza, Star Wars: Gli Ultimi
Jedi (2015-2017) – Apparire come il villain di una
saga che ha già visto esordire Darth Vader e Palpatine, entrambi
trai migliori 20 cattivi della storia del cinema, deve per
forza mettere un po’ di ansia da prestazione. Ma Kylo Ren, così ben
interpretato da Adam Driver, è diventato molto amato e si è
rivelato molto più complicato di quanto si potesse immaginare.
In due film il suo personaggio si è
evoluto ed è diventato un sanguinario rivoluzionario pronto a fare
di tutto per raggiungere il suo scopo. Con tutto ciò che di cattivo
è riuscito a fare Darth Vader, alla fine ha scelto di salvare suo
figlio, mentre Kylo ha assassinato a sangue freddo suo padre.
Hans Landa
Bastardi senza
gloria (2009) – I nazisti del grande schermo lasciano
sempre il segno, che siano psicopatici (Schindler’s List),
deformi (I predatori dell’Arca Perduta), cartooneschi
(IL Grande Dittatore) o tutto insieme (Captain
America: Il Primo Vendicatore). Ma il colonnello delle SS Hans
Landa è un personaggio completamente diverso: verboso,
culturalmente preparato, poliglotta, innamorato dello strudel.
Lui è certamente uno psicopatico ma
anche affascinante, il che lo rende ancora più disturbante. Ha
trovato un Oscar e un interprete ideale in Christoph Waltz,
perfetto per le battute scritte da Tarantino.
Hannibal Lecter
Il Silenzio degli
Innocenti (1991), Hannibal (2000) e
Red Dragon (2002) – Sia Brian Cox che Mads
Mikkelsen hanno dato grandi interpretazioni del personaggio di
Robert Harris, ma è innegabile che il podio spetti a Anthony
Hopkins, che ha interpretato il cannibale nella trilogia
cinematografica.
Fissando la Starling di Jodie
Foster attraverso il vetro, l’ha spogliata dei suoi strati con
parole pronunciate gentilmente. Gli orribili atti di Lecter sono
più impliciti di quanto mostrato, ma la sua lingua si rivela
violenta come la lama o il proiettile. Abbastanza diluito da
Hannibal di Ridley Scott e Red Dragon di Brett Ratner, Lecter
rimane ancora un nemico accattivante.
Hans Gruber
Trappola di
cristallo (1988) – “Conterò fino a tre, al quattro non
arriverò”. La migliore combinazione tra volto e voce, Alan Rickman
ha creato qualcosa di molto speciale con Hans Gruber. Un
cattivo colto e connivente capace di cambiare la situazione anche
quando il suo piano originale era stato compromesso da un
poliziotto NYPD fastidioso John McClane di Bruce Willis.
Contribuisce alla sua memorabilità
il fatto che gli sceneggiatori del film gli abbiano dato uno dei
dialoghi meglio scritti del cinema. La sua interpretazione è
precisa, grazie anche al suo allenamento teatrale dando più peso a
tutto ciò che dice Hans. E tutti i grandi cattivi hanno bisogno di
una nobile sconfitta; pochi riescono a cadere come Gruber.
Loki
Trilogia di Thor e The
Avengers (2011-2017) – Persino nel Marvel Cinematic Universe, pieno di
eroi indimenticabili, c’è spazio per un villain da manuale, e
questo posto è occupato da Loki, magnificamente interpretato da Tom
Hiddleston. Cattivo originale in Thor, aiutante malvagio in The
Dark World e minaccia suprema in The Avengers, ha trovato il suo
modo di fare l’eroe in Ragnarok.
Simpatico e tutto sommato una
gradevole canaglia, potrebbe trovare in Avengers: Infinity War la definizione
del suo destino: vero cattivo che aiuta Thanos o eroe redento?
Joker
Batman (1966),
Batman (1989), Il Cavaliere
Oscuro (2008) – Dalla sua origine di maniaco nei fumetti,
alla lettura camp di Cesar Romero, il Joker è sempre stata una
figura simpatica, basta pensare all’interpretazione vocale di Mark
Hamill. Tim Burton e Jack Nicholson hanno rintracciato le
prime ombre del personaggio nel ’89, ma non è difficile incoronare
Heath Ledger e il suo Joker come la perfetta incarnazione
cinematografica del personaggio.
Il Joker di Heath Ledger è di una
terribile bellezza, un uomo che farebbe di tutto per raggiungere i
suoi scopi e che, parafrasando le parole dell’Alfred di Michael
Caine, vuole solo vedere il mondo bruciare.
Darth Vader
La trilogia
originale di Star Wars (1977-1983), Star Wars:
Episodio III – La vendetta dei Sith (2005),
Rogue One (2016) – Ecco
il villain che la maggior parte dei lettori di Empire Magazine
hanno votato come il più amato trai migliori 20 cattivi del cinema.
Spesso Darth Vader appare in cima a questo tipo di lista, pur non
essendo un villain vero e proprio. Certo il racconto della sua
giovinezza non ha alimentato il suo mito di cattiveria, ma non ha
intaccato le sue gesta temibili che hanno portato alla distruzione
di Alderan.
Un bilanciato miscuglio di
cattiveria e sofferenza, la storia di Vader è protagonista di un
grande colpo di scena e di una bellissima redenzione. Con
l’imponente presenza di David Prowse e la voce di James Earl
Jones, Vader è inquietante in ogni sua apparizione. Anche il suo
costume non è affatto adatto a tutti, e contribuisce a conferirgli
imponenza.
Officine UBU distribuirà in
un’uscita evento al cinema 30 e 31 Gennaio Grace Jones:
Bloodlight and Bami, il documentario dedicato a Grace
Jones diretto da Sophie Fiennes e dedicato all’iconica protagonista
della musica e della cultura degli anni ‘80.
Fuori dal comune, selvaggia,
trasgressiva e androgina – Grace Jones è tutto questo e molto
altro, e il documentario di Sophie Fiennes tratteggia un profilo
inedito e molto personale della poliedrica e camaleontica artista
giamaicana: amante, figlia, madre, sorella e nonna, senza filtri,
alla ricerca di chi si cela davvero dietro la maschera da diva. Il
documentari oGrace Jones: Bloodlight and Bami,
presentato in anteprima in Italia all’ultimo Torino Film Festival,
sarà distribuito in sala come evento il 30 e 31 gennaio 2018
da Officine UBU.
Grace Jones: Bloodlight and
Bamiè un viaggio elettrizzante attraverso la carriera
pubblica e la vita privata dell’icona della musica e della cultura
pop Grace Jones. L’audace estetica di Jones emerge nell’intera
pellicola grazie al sapiente lavoro della regista Sophie Fiennes,
capace di creare un’esperienza cinematografica di grande potenza,
accostando a contrasto sequenze musicali, riprese più intime e
materiale personale per ritrarre la persona che si nasconde dietro
la maschera indossata dall’artista sul palco.
È arrivato ieri nelle nostre sale
Chiamami
col tuo nome, il nuovo acclamato film di Luca
Guadagnino candidato agli Oscar 2018 nelle categorie
Miglior Film, Miglior Attore Protagonista (Timothée
Chalamet) e Miglior Sceneggiatura Non Originale.
Da diversi mesi però è disponibile
su Spotify la colonna sonora ufficiale, che vede la partecipazione
di Sufjan Stevens, autore dei due brani originali
“Mystery of Love” e Visions of Gideon”. Potete ascoltarla qui
sotto.
Figlio di un eminente
professore universitario specializzato nella cultura greco-romana
che ogni anno ospita uno studente straniero impegnato nella stesura
della tesi di post dottorato, Elio attende nella villa XVII secolo
di famiglia l’arrivo di un nuovo allievo di suo padre. A risalire
il vialetto per trascorrere le vacanze estive nella tenuta Perlman
è il giovane Oliver, un ventiquattrenne statunitense
bello e affascinante. I suoi modi disinvolti colpiscono
immediatamente l’adolescente impacciato, che comincia ad
affacciarsi all’amore. Gli incontri tra i due giovani sono permeati
da un’intensità unica e palpabile: tra lunghe passeggiate, nuotate
e discussioni, nel corso di un’estate che cambierà per sempre le
loro vite, nasce tra loro un desiderio travolgente e
irrefrenabile.
A poche settimane dall’arrivo nelle
sale di Black Panther, alcuni fan si staranno
chiedendo a che punto della timeline del MCU il film si trovi e se
in qualche modo avrà dei collegamenti chiave con il futuro dei
Marvel Studios. Nel menzionare il secondo
titolo del 2018 in uscita, Avengers: Infinity War, il
produttore di Black panther Nate Moore ha provato
a rispondere al quesito:
“Credo che il film
sia intrinsecamente legato ad Infinity War e agli eventi che
vedremo in futuro, a causa della connessione tra la Guerra Civile e
il rapporto di Ultron con Klaue, quindi è ovvio che ci siano delle
linee temporali con le quali stiamo giocando. Ma ancora una volta,
proprio come in Doctor Strange, abbiamo capito che Black
Panther aveva una trama abbastanza indipendente da poter andare al
di là della continuity…anche per dare a Ryan Coogler la libertà di
raccontare una storia che non si basava su altre cose che stavano
accadendo nel MCU. Ciò non significa che quello
che vedrete nel film non avrà conseguenze nel MCU, ma che il film non si basa su
altri punti della trama nel MCU.“
Black Panther segue T’Challa che,
dopo gli eventi di Captain America Civil War,
torna a casa, nell’isolata e tcnologicamente ultra avanzata nazione
africana, Wakanda, per prendere il suo posto in qualità di nuovo
re. Tuttavia, un vecchio nemico ricompare sui radar e il doppio
ruolo di T’Challa di sovrano e di Black Panther è messo alla prova,
quando viene trascinato in un conflitto che mette l’intero fato di
Wakanda e del mondo in pericolo.
Ryan
Coogler scriverà e dirigerà Black
Pantherche seguirà la storia di T’Challa, il re
guerriero di Wakanda, da dove era stata interrotta in Captain America Civil
War.
Chadwick
Bosemaninterpreta il protagonista, T’Challa, già
visto in Captain America Civil War. Nei ruoli
principali del film ci saranno, oltre a Boseman,
Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman,
Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest
Whitaker e Andy Serkis. Nei
ruoli di comprimari compariranno invece Letitia
Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K.
Brown e John Kani.
Black
Pantherarriverà al cinema il 16 Febbraio del
2018.
Cherry Jone sarà guest star nei panni di Holly,
la madre femminista di June / Offred (Elisabeth Moss) che, fino ad
ora, è stata menzionata solo di passaggio durante le scene di
flashback. Apparirà nell’episodio quattro.
The Handmaid’s Tale 2, la
trama
Nei 13 episodi della
Stagione 2 racconterà la gravidanza di Offred e la sua lotta in
corso per liberare il futuro del suo bambino dagli orrori distopici
di Galaad.
The Handmaid’s Tale
2 è
la seconda stagione della serie tv The
Handmaid’s Tale ideata da Bruce
Miller per HULU e
basata sul romanzo omonimo distopico del 1985 dell’autrice
femminista Margaret Atwood.
Nella serie la società di
Gilead, un tempo nota come Stati Uniti d’America, è governata
da un regime misogino ed estremista che auspica
un ritorno ai valori tradizionali della società. A capo
di Gilead c’è un’élite di potere che schiavizza le poche
donne fertili rimaste per tentare di ripopolare il mondo. Difred,
una delle ancelle del Comandante Waterford, cerca di sopravvivere
alla crudeltà della società in cui vive e al tempo stesso ritrovare
la figlia perduta.
Protagonisti di The Handmaid’s Tale 2 June Osborne / Difred
(stagione 1-in corso), interpretata da
Elisabeth Moss, Serena Joy Waterford (stagione
1-in corso), interpretata da Yvonne Strahovski, Comandante
Fred Waterford (stagione 1-in corso), interpretato da
Joseph Fiennes, Emily / Diglen /
Disteven (stagione 1-in corso), interpretata da
Alexis
Bledel,Janine/Diwarren/Didaniel
(stagione 1-in corso), interpretata da Madeline
Brewer, zia Lydia (stagione 1-in corso), interpretata
da Ann Dowd, Luke Bankole (stagione 1-in
corso), interpretato da O. T.
Fagbenle, Nick Blaine (stagione 1-in corso),
interpretato da Max Minghella, Moira
(stagione 1-in corso), interpretata da Samira
Wiley e Rita (stagione 2-in corso, ricorrente
stagione 1), interpretata da Amanda
Brugel.
Il prossimo 21
Marzo sarà disponibile la versione in Home Video di
Justice League e i fan potranno avere
accesso a tutti i contenuti speciali e le scene eliminate dal film
di Zack Snyder, concluso da Joss
Whedon.
Oltre alle immagini, la versione
cinematografica del film ha visto tagliate dal montaggio finale
anche alcune parole e in qualche caso questo lavoro di taglia e
cuci ha agito retroattivamente, cambiando le carte in tavola.
In particolare Screen
Rant porta l’attenzione dello spettatore sullo scambio di
battute tra Jim Gordon e Batman.
Il poliziotto dice all’eroe, nel film: “È bello vederti
lavorare con altre persone”, l’Uomo Pipistrello risponde:
“Magari solo temporaneamente”.
La scena ha un che di ironico, con
Batman che non perde occasione per mostrare la sua proverbiale
natura misantropa. Tuttavia, la versione originale prevedeva un
sottotesto molto più dark, doloroso, per il personaggio di
Ben Affleck.
Nella versione originale, Gordon si
rivolgeva a Batman dicendo: “È bello vederti lavorare con
altre persone, di nuovo”. Per quanto il taglio possa sembrare
irrilevante, quel “di nuovo” stava a sottolineare il passato oscuro
di Batman, la morte di Robin per mano del Joker, cosa che in
Batman v Superman: Dawn of Justice
era ben presente e chiara.
Che il passaggio di Joss
Whedon abbia alleggerito il film anche di questi piccoli
dettagli? O che sia stata una scelta generica?
L’epica avventura action firmata
Warner Bros. e DC Entertainment, Justice League,
sarà disponibile dal 21 Marzo nei formati
DVD, Blu-ray, Blu-ray 3D e in 4k Ultra HD,
distribuito da Warner Bros. Entertainment
Italia.
Diretto da Zack
Snyder, il film presenta una invidiabile lineup di
SuperEroi DC: Ben Affleck nei panni di Batman,
Henry Cavill come Superman, Gal
Gadot nel ruolo dell’irresistibile Wonder Woman, Ezra Miller come
The
Flash, Jason Momoa nei panni di Aquaman e Ray Fisher come
Cyborg.
A gennaio 2010 la Sony chiuse
ufficialmente la produzione di Spider-Man 4 dopo
il ritiro di Sam Raimi dal progetto. Il regista,
che si era mostrato disponibile a patto che la sua partecipazione e
le sue idee creative fossero sostenute dall’azienda, abbandonò
definitivamente la nave dopo che i tempi ristretti in vista
dell’uscita nelle sale avevano limitato lo sviluppo del film nella
giusta direzione.
Ma cosa avremmo potuto aspettarci
dal quarto capitolo del franchise mai realizzato? ScreenRant ha riassunto in 15
punti tutte le cose che Spider-Man 4 avrebbe, o
meno, portato sul grande schermo:
Mysterio, Shocker, Rhino, Prowler e Stilt Man sarebbero apparsi
nel film
I recenti
storyboard di Spider-Man 4 hanno rivelato che avremmo visto ancora
più cattivi che in Spider-Man 3. Mysterio, Shocker, Rhino e Stilt
Man sarebbero stati tra questi.
Sarebbe stato girato insieme a Spider-Man 5
Spider-Man
4 non era stato pianificato come il gran finale dei film di Saim
Raimi. Il piano dunque prevedeva altri progetti dopo Spider-Man 4,
mossa rischiosa ma sostenuta dai guadagni del franchise che
continuavano a crescere.
Felicia Hardy sarebbe apparsa come Black Cat o Vulturess
Sappiamo
per certo che l’interesse amoroso di Peter, Felicia Hardy, sarebbe
stata inclusa nel film, anche se il suo ruolo era piuttosto
ambiguo. Nota per essere Black Cat, alter ego che varia tra
l’essere un cattivo minore, un eroico partner e anche un interesse
amoroso di Peter, Felicia sarebbe potuta diventare la Vulturess per
vendicarsi di Spider-Man.
Bruce Campbell sarebbe stato Mysterio
Bruce
Campbell è noto ai fan per Ash from the Evil Dead, e ovviamente per
i suoi diversi camei nei film di Spider-Man di Sam Raimi. Nella sua
ultima apparizione, era un cameriere che aiutava Peter Parker a
dichiararsi a Mary Jane. Ebbene il piano di Raimi era quello di
farlo tornare in Spider-Man 4 per un altro cameo ancora più
memorabile. L’attore in realtà era stato considerato per
interpretare Mysterio nel film
Anne Hathaway era candidata al ruolo di Felicia Hardy
Una di quelle
attrici considerate per il ruolo di Felicia Hardy era Anne
Hathaway, il cui provino andò piuttosto bene tanto da impressionare
Raimi. Inoltre, ironia della sorte, l’alter ego di Hardy, Black
Cat, è stato a lungo paragonato a Catwoman, e qualche anno dopo la
Hathaway ha interpretato Catwoman in The Dark Knight
Rises.
Lizard poteva essere nel film
Non c’era
dubbio che l’alter ego del dottor Curt Connors si sarebbe
presentato nel corso del franchise, e di fatto Raimi aveva
considerato l’idea di portarlo in Spider-Man 4 ancor prima del film
di Marc Webb The Amazing Spider-Man 4.
Spider-Man 6 era stato già scritto
È stato confermato che
la Sony aveva già assunto uno sceneggiatore
per lavorare allo script di Spider-Man 6. Nulla esclude che la
produzione abbia effettivamente utilizzato le storie di Spider-Man
5 e 6 per riavviare il franchise con i due Amazing
Spider-Man.
Saimi Raimi voleva includere i Sinistri Sei
Far
esordire i Sinistri Sei in un film di Spider-Man rientrava nei pian
di Sam Raimi. Sapevamo per certo che il Vulture stava arrivando,
che Sandman era ancora vivo, e che un nuovo personaggio avrebbe
potuto adottare la tecnologia di Doctor Octopus per raccogliere
l’eredità del cattivo. Raimi aveva anche espresso interesse per
Electro, quindi il gruppo stava davvero prendendo forma.
Mary Jane sarebbe comunque morta
Mentre
Tobey Maguire aveva già accettato di far parte dell’ultimo film,
Kirsten Dunst era ancora un fattore sconosciuto e una delle ragioni
del continuo ritardo della produzione di Spider-Man 4. Ciò che
sappiamo è che Mary Jane non è l’unico interesse amoroso di Peter
Parker, e che Gwen Stacy o Felicia Hardi avrebbero potuto
sostituirla.
Il costume di Spider-Man era stato ridisegnato
Quando
sono usciti gli storyboard di Spider-Man 4, abbiamo notato come i
vestiti di Spider-Man fossero stati modificati. La tuta di Spidey
ha effettivamente delle toppe con diversi segni di usura, e questo
aveva senso dal momento che Peter non ha un sarto professionista
che gli cuce un costume nuovo ogni volta che viene
strappato.
La cancellazione del film è arrivata alla fine di un accordo
pacifico
A quanto
pare la separazione tra Sam Raimi e la Sony è avvenuta al termine
di un accorso civile. Raimi ha raccontato di quando andò dal
co-presidente della Sony, Amy Pascal, dicendole semplicemente che
le bozze della storia che erano state messe insieme non stavano
funzionando per lui e che non era la direzione in cui voleva
andare.
L’Avvoltoio poteva diventare il villain più temibile
Quando
pensiamo all’Avvoltoio, non ci viene in mente l’immagine del
villain più pericoloso di Spider-Man. Con personaggi del calibro di
Venom, Carnage e Green Goblin, l’Avvoltoio quasi scompare. Eppure
nei film di Raimi non avevamo ancora avuto un cattivo così oscuro.
Nella storia di Spider-Man Noir, è in realtà il responsabile della
morte dello zio Ben….Sarebbe stato bello vedere la visione di Raimi
dell’Avvoltotio nella manierà più pericolosa possibile.
Il film sarebbe dovuto uscire nel 2011
La data di
uscita di Spider-Man 4 era già stata fissata per la metà del 2011 e
la domanda sorge spontanea: dopo il cambio di rotta dei nuovi
cinecomic, da Christopher Nolan in poi, Spider-Man 4 avrebbe
trovato un pubblico così grande? O meglio, il pubblico adatto? Alla
fine già Spider-Man 3 del 2007 aveva mostrato sicuramente i limiti
del franchise…
Ben Kingsley e John Malkovich avrebbero potuto interpretare
l’Avvoltoio
Ben
Kingsley e John Malkovich erano i due attori in lizza per
interpretare l’Avvoltoio. Anni dopo, quando Spider-Man 4 fu
cancellato, fu Malkovich stesso a confermare il rumour.
La Sony aveva già in mente di riavviare il franchise
Anni fa
Sam Raimi lasciò queste dichiarazioni: “Non voglio fare un film
che sia meno bello, quindi penso che non dovremmo fare Spider-Man
4. Alla Sony dico: procedete con il reboot, che hanno comunque
pianificato“. Un commento piuttosto sorprendente, che conferma
il fatto che la Sony stesse già cercando di andare in un’altra
direzione dopo il fiasco di Spider-Man 3.
Quattro nomination agli
Oscar 2018 e grandi riscontro sia dalla stampa che
dal pubblico (il primo giorno di programmazione in Italia ha
registrato una cifra pari al complessivo incasso del suo film
precedente), con Chiamami
col tuo nome Luca Guadagnino ha
fatto senz’altro centro e non c’è da meravigliarsi che il regista
palermitano voglia fare tesoro di questo successo, continuando a
raccontare le vicende di Elio.
Adesso, durante un’intervista
con Collider, ha
spiegato: “Credo che farò un ciclo di questi film su questi
personaggi perché li amo moltissimo. E credo che la loro esperienza
della vita sia adatta a tantissime avventure… Credo che il prossimo
capitolo potrebbe essere ambientato nell’autunno successivo,
durante la caduta del Muro di Berlino e della fine dell’Unione
Sovietica. E potremmo vedere delle persone che lasciano la casa e
vanno in giro a vedere il mondo per la prima volta.”
Chiamami col tuo
nome, recensione del film
di Luca Guadagnino
Chiamami
col tuo nome è tratto dell’omonimo romanzo di
André Aciman ed è nelle sale italiane da
giovedì 25 gennaio distribuito da Warner Bros. Entertainment
Italia. Girato nella campagna lombarda, il film racconta un’estate
italiana in cui il giovane Elio, interpretato da Timothée
Chalamet, vivrà le sue prime esperienze sentimentali dopo
l’incontro con uno studente americano, Oliver (Armie
Hammer). Completano il cast Michael Stuhlbarg,
Amira Casar e Esther Garrel.
Dal momento che si sono fatti carico
di Avengers: Infinity War, il
film Marvel Studios più atteso di sempre,
Anthony e Joe Russo sanno bene come sopportare e
gestire la pressione di produzioni enormi e di altrettante enormi
masse di fan.
I due registi si sono così sentiti
legittimati a commentare, giustamente, la posizione di Rian
Johnson, regista di Star
Wars: GLli Ultimi Jedi che, a oltre un mese
dall’uscita in sala del suo film, deve ancora fronteggiare critiche
e attacchi da parte di un pubblico inferocito.
“Amiamo Rian Johnson come
regista – ha dichiarato Joe Russo–
Quando abbiamo saputo che avrebbe fatto quel film, abbiamo mandato
una email alla Disney, dicendo che non potevano scegliere regista
migliore, da fan di Star Wars.”
“È interessante perché è un
filmmaker brillante, e le risposte al film sono state complesse.
Questi fan sono molto duri, è difficile accontentarli
tutti.”
“Dipende molto anche da quanti
anni hai – ha commentato Anthony Russo –
ho visto il film con mia figlia di 11 anni, che è appassionata
di queste narrazioni in serie, ma ama le storie grandi. Ed è stata
emozionata per tutta la proiezione, facendo connessioni con
l’universo più vasto di Star Wars. E stare seduto accanto a lei e
vedere quel senso di scoperta e eccitazione in lei è stata
un’esperienza magnifica.”
Joe ha aggiunto: “Credo che la
linea di “colpa” sia tra i fan nuovi e quelli vecchi, sembra quella
la linea di demarcazione. Quando hai a che fare con Luke Skywalker,
stai manipolando il personaggio più famoso della storia del cinema…
(…) Johnson ha corso un sacco di rischi con questo film. Si tratta
di un film molto intelligente con una grande transizione, girato
molto bene.”
Non sappiamo se Anthony e
Joe Russo si sono assunti responsabilità simili con
Avengers: Infinity War, ma il 25 Aprile è vicino e
presto lo sapremo.
Avengers: Infinity War trailer ufficiale – i
Vendicatori contro Thanos
Un viaggio cinematografico senza
precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo
il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i
loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto
nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo
attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto da
Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria
Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal
25 aprile in Italia.
Nel cast torneranno tutti gli eroi
protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel
Marvel Cinematic Universe,
da Iron Man (2008) e Black
Panther (2018).
Ecco il trailer di The
Cured, un drama-zombie con protagonista Ellen
Page, passato al 35° Torino Film
Festival. Gli zombie sono sempre stata materia fertile per
cinema e tv, ma tra gli anni ’80 e 2000 hanno rinnovato la loro
fortuna sul grande schermo, con titoli come 28 Giorni Dopo,
Resident Evil e il remake de L’alba dei morti
viventi (senza dimenticare L’alba dei morti
dementi!).
War World Z ha
riportato di recente gli zombie al cinema e The
Cured offre un occhio nuovo al genere, ambientando questo
horro atipico in un mondo post-apocalittico dove lo zombie è un
malato da curare, da cui il titolo del film.
Ecco il trailer:
The Cured – la
trama
Quando è scoppiata una sorta di
apocalisse zombie, per via di un virus detto Maze che ha
trasformato le persone in folli e veloci cannibali, la situazione è
stata tenuta sotto controllo in varie Nazioni, ma non Irlanda. Qui
l’emergenza è finita solo quando è stata trovata una cura dalla
Dottoressa Lyons, però non tutti gli infetti vengono guariti e il
25% tra loro si è rivelato resistente alla terapia ed è stato
dunque imprigionato. Tra questi c’è anche una persona cara alla
dottoressa, che continua a lavorare per una cura più efficace.
Le persone guarite hanno poi un
serissimo problema: ricordano tutto quello che hanno fatto mentre
erano impazzite e il loro reintegro nella società incontra forte
opposizione. La giornalista e vedova, Abbie accetta di accogliere
in casa sua Senan, appartenente alla terza e ultima ondata di
persone curate e che era amico di suo marito. L’ex “capo-branco”
del ragazzo però continua a interferire nella vita di Abbie e
Senan.
Mentre si aspetta l’uscita in sala,
l’1 Febbraio, di The Post e l’arrivo in primavera
di Ready Player One, Steven Spielberg non si mette
affatto a riposo, e mentre continua ad accarezzare l’idea di un
Indiana Jones
5, parte ufficialmente con i lavori del remake di
West Side Story.
Il regista sta sviluppando il remake
del classico di Robert Wise del 1961 insieme a
Tony Kushner, con cui ha già lavorato in
Munich e Lincoln. Del progetto
però si sa ancora poco, a parte che il casting call riporta la
ricerca di tre interpreti di origini latine per i ruoli di Maria,
Anita e Bernardo, e un attore caucasico per il ruolo di Tony.
Spielberg non ha replicato a nessun
commento per adesso, mentre il casting call dichiara che i
pretendenti devono essere in grado di cantare e che devono avere
anche doti di ballerini.
Per quanto riguarda invece l’altro
progetto del regista, The Kidnapping of Edgardo
Mortara, sembra che il film
siastato accantonato perché, dopo aver provinato oltre
duemila bambini, Steven Spielberg non ha ancora
trovato il protagonista adatto a interpretare il giovane ebreo
cresciuto da cristiano nell’Italia del 19° secolo.
Nonostante l’età, i premi, e la
carriera stellare, Spielberg non sembra affatto interessato a
smettere di raccontare le sue storie. Il suo ultimo film,
The Post, è stato nominato a due premi Oscar,
Miglior film e Migliore attrice protagonista, Meryl
Streep.
Un nuovo dettaglio di un personaggio
principale di Avengers: Infinity War
potrebbe esser stato svelato dalla nuova edizione Funko Pop
(la cui foto è stata postata online da un fan): stiamo parliando di
Thor, il Dio del tuono che vedremo presto sullo
schermo insieme agli altri Vendicatori, probabilmente impugnando
un’arma inedita.
Come mostrato nel recente
Thor: Ragnarok infatti, il martello
di Mjolnir viene distrutto lasciando l’eroe sprovvisto di arma
personale. Nelle scorse settimane poi era stato lo stesso
Chris Hemsworth, interprete di Thor, a dichiarare
che i fan avrebbero dovuto aspettarsi qualcosa di davvero
entusiasmante.
Avengers:
Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio,
dal 25 aprile in Italia, diretto da Anthony e
Joe Russo. Nel cast torneranno tutti gli eroi protagonisti
degli ultimi dieci anni di film ambientati
nel Marvel Cinematic Universe,
da Iron Man (2008) e Black
Panther (2018).
Un viaggio cinematografico senza
precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il
definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro
alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel
tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco
improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
All’indomani delle nomination agli
Oscar 2018, Casey Affleck ha
annunciato che non sarà presente alla cerimonia del 4 Marzo per
premiare la Migliore attrice protagonista.
A farlo sapere è lo stesso attore
che ha deciso, pare deliberatamente, di farsi da parte a causa del
clima di fermento che agita Hollywood in merito
alle denunce di abusi e maltrattamenti nel mondo del cinema.
Facciamo un passo indietro: durante
la lavorazione del finto documentario I’m still here,
diretto da Casey Affleck, l’attore e regista fu
accusato di molestie sul set, ragion per cui, durante la cerimonia
degli Oscar 2017, quando Brie Larson lo premiò
come Migliore attore protagonista per Manchester By the
Sea, mostrò freddezza nel consegnargli la
statuetta.
Oscar 2018 nomination: ecco tutti
i candidati ai 90° Academy Awards
La storia risale al 2010, quando
Affleck venne denunciato da Magdalena Górka e
Amanda White, due donne che lavoravano al film con
protagonista Joaquin Phoenix. In entrambi i casi,
Affleck fu accusato di aver tentato di forzare un rapporto
sessuale, e la Górka ha addirittura dichiarato che l’attore si
infilò nel suo letto, mentre dormiva. Le due donne hanno anche
accusato l’attore di linguaggio abusivo e inappropriato. Entrambi i
casi sono stati risolti fuori dal tribunale, chiusi con una somma
non specificata, ma l’intera storia è stata portata alla luce
all’indomani della nomination agli Oscar di Affleck per il film di
Kenneth Lonergan.
In quanto Migliore attore
protagonista in carica, tradizione vuole che sia proprio Casey ad
annunciare la Migliore protagonista agli Oscar
2018, ma dato che i premi seguiranno l’onda del
#MeToo e di Time’s Up, come è
stato per i Golden Globes, l’attore ha deciso di
farsi da parte.
Ragionando a mente fredda,
Casey Affleck potrebbe aver fatto la scelta più
saggia, togliendosi dai riflettori in una situazione di prestigio
che si sarebbe senz’altro concentrata sulle sue accuse, togliendo
spazio ai vincitori della serata.
A lungo si è discusso sulla
possibilità di avere del materiale extra di Justice League nell’edizione
homevideo del film, in uscita tra meno di due mesi, ma sembra che
oltre ad una sola scena tagliata ci sarà ben poco. Inoltre, fa
sapere un utente del forum Blu-ray forums, la sequenza in questione
riguarda il ritorno di Superman e durerà soltanto
1 minuto e 51 secondi.
Il tempo è ancora minore di quanto i
fan potevano aspettarsi, per non parlare della delusione di fronte
alla certezza che una director’s cut di Zack
Snyder non verrà quasi certamente rilasciata dalla Warner
Bros.
Sicuramente la scena vedrà
protagonista Superman ma non è stato ancora confermato se si
tratterà del suo ritorno alla Fortezza della Solitudine per
recuperare il costume, o della sua visita alla Batcaverna.
Alimentato dalla sua rinnovata
fiducia nell’umanità e ispirato dal gesto d’altruismo di Superman,
Bruce Wayne chiede aiuto alla sua ritrovata alleata Diana Prince,
per affrontare un nemico ancora più temibile. Insieme, Batman e
Wonder Woman si mettono subito al lavoro per
trovare e assemblare una squadra di metaumani pronti a fronteggiare
questa nuova minaccia. Ma nonostante la formazione di questa
alleanza di eroi senza precedenti – Batman, Wonder Woman, Aquaman, Cyborg e Flash – potrebbe essere già troppo
tardi per salvare il pianeta da un attacco di proporzioni
catastrofiche.
Il fumetto statunitense I
Kill Giants arriverà al cinema in forma di adattamento
live action e di seguito vi mostriamo il primo trailer del
film:
I Kill Giants è un
fumetto in serie limitata, scritto da Joe Kelly e
disegnato da JM Ken Niimura. La vicenda ruota
intorno a Barbara, una bambina che per superare le difficoltà della
vita si rifugia in un mondo fatto di mostri e magia.
I Kill Giants – la trama
Barbara Thorson è una ragazzina
asociale ossessionata dai giochi di ruolo come Dungeons & Dragons.
È dotata di una fantasia sfrenata ed è convinta del fatto che i
giganti esistano davvero e stiano arrivando nella sua città per
distruggere tutto. Fortunatamente Barbara è in possesso dell’unica
arma in grado di fermarli. (Wiki)
Dopo un premio Oscar per il miglior
cortometraggio, Anders Walter esordisce alla
regia di un lungo, contando su attori di alto profilo,
come Zoe Saldana, Imogen Poots, Jennifer
Ehle e Madison Wolfe nel
ruolo di Barbara.
Dileep Rao tornerà
nel mondo di Pandora a lavorare nei sequel di
Avatar al fianco di Sam
Warthington, Zoe Saldana e soprattutto di
James Cameron, a contribuire alla titanica (è il
caso di dirlo) operazione cominciata dal regista.
Rao (Inception, Drag me to
Hell) tornerà a vestire i panni di Max Patel, uno degli
scienziati civili che sembra abbia lavorato sulla base di Pandora
per molti anni. Si tratta di uno dei membri fedeli alla
Dottoressa Grace Augustine (Sigourney
Weaver).
James Cameron sta
riportando sul set tutto il cast originale del film, così da creare
delle dinamiche già conosciute che possano accompagnare gli attori
e gli spettatori all’interno di questo immane progetto lungo
quattro film.
Avatar sequel,
James Cameron: “Più è immaginario il mondo più
i personaggi devono essere realistici”
La storia nei sequel di
Avatarracconterà dunque di Jake Sully
(Sam Worthington) e Neytiri (Zoe
Saldana) e dei loro figli che sono impegnati a vivere la
loro vita su Pandora e ad affrontare i conflitti con l’umanità.
Avatar
2debutterà il 18 dicembre
2020, seguito dal terzo capitolo il 17
dicembre 2021. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si
dovrà attendere ancora qualche anno: 20 dicembre
2024 e 19 dicembre 2025.
Soltanto poche ore fa abbiamo dato
un primo sguardo a Brie Larson nei panni di
Captain Marvel nelle foto rubate dal
set che hanno rivelato ai fan l’aspetto del costume ufficiale del
personaggio. Tra lo stupore e la delusione di molti, i colori della
tuta sono apparsi distanti dalla versione dei fumetti, tanto da
spingere alcuni utenti del forum Reddit ad aggiornare le foto
mostrando come sarebbe la suit di Carol Danvers
con le tonalità classiche (rosso, blu e oro) invece che in
verde.
L’immagine è qui sotto, se volete
dargli un’occhiata. Ovviamente gli autori di questo fotomontaggio
si sono ispirati al costume visto la scorsa estate durante uno dei
panel dei Marvel Studios al Comic Con di San Diego.
Alla regia del film, con
protagonista Brie Larson, ci
saranno Anna Boden e Ryan
Fleck. La pellicola sarà ambientata durante gli anni ’90 e
vedrà la partecipazione di Samuel L.
Jackson che torna nei panni di Nick Fury. Nel cast ci
sono anche DeWanda Wise, Jude
Law e Ben Mendelson.
Scritto da Nicole
Perlman (Guardians of the Galaxy)
e Meg LeFauve (Inside
Out), Captain
Marvel arriverà al cinema l’8 marzo 2019.
In Avengers: Infinity War
ritroveremo gli eroi che abbiamo lasciato alla fine di
Civil War separati e nascosti. Steve
Rogers in particolare sarà protagonista di un grande
ritorno, dopo essersi dato alla macchia perché ricercato dal
governo degli Stati Uniti.
Il fumetto Preludio al
film, di cui vi abbiamo parlato ieri, elencandone tutti i punti
cardine (leggi qui), ha rivelato
l’importante dettaglio sulla vita da nomade (termine non a caso) di
Steve e di chi è rimasto al suo fianco: Natasha Romanoff e Sam
Wilson.
Stando a quanto si deduce dalle
pagine, Steve ha combattuto l’ISIS nel suo periodo di
clandestinità, sintomo che, anche se formalmente non è ancora
Nomad, comincia ad agire come tale, soprattutto perché le sue
indagini lo portano a scoprire il marcio all’interno del governo
degli USA, che è poi la principale fonte di approvvigionamento di
armi aliene dei terroristi, come si vede di seguito:
Sebbene nel fumetto non si legga la
sigla dell’ISIS, nelle tavole si vedono chiaramente le bandiere
nere e bianche, difficile da fraintendere.
Questa irruzione della realtà nel
fumetto e uno sforzo importante da parte di Will
Corona Pilgrim e Tigh Walker, che
hanno rispettivamente scritto e disegnato il fumetto, sforzo che
però “tornerà nei ranghi” con l’arrivo di Thanos, il ritorno alla
fantasia e l’inizio di Avengers: Infinity War.
Avengers: Infinity
War, i Vendicatori divisi in tre schieramenti
Un viaggio cinematografico senza
precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il
definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro
alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel
tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco
improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto da
Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria
Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal
25 aprile in Italia.
Avengers: Infinity War trailer ufficiale – i
Vendicatori contro Thanos
Nel cast torneranno tutti gli eroi
protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel
Marvel Cinematic Universe,
da Iron Man (2008) e Black
Panther (2018).
Continuano le riprese di
Venom a San Francisco, come possiamo vedere in
questo nuovo video pubblicato da un utente di Twitter nelle ultime
ore: in scena Tom Hardy (che nel film interpreta
il protagonista Eddie Brock) e Michelle Williams,
del cui personaggio si è tanto chiacchierato. L’attrice vestirà i
panni di Anne Weying, ex moglie di Brock, che nei
fumetti poi diventa She-Venom.
Resta da scoprire se effettivamente
anche nella pellicola la Williams abbraccerà la versione dei
fumetti tramutandosi nella nemesi di Venom o se invece la
sceneggiatura ha previsto un’altra sorte per il personaggio.
Nel frattempo, vi lasciamo qui sotto
il breve video.
L’uscita del film è stata
fissata al 5 ottobre 2018 con la regia di Ruben
Fleischer (Zombieland, Gangster
Squad). Tom Hardy interpreterà
il protagonista Eddie Brock. Nel cast
anche Matt Smith, Pedro Pascal, Riz Ahmed, Jenny
Slate, Scott Haze e Michelle
Williams.
Il personaggio è stato già portato
sul grande schermo da Sam
Raimi in Spider-Man
3 con Topher Grace nei
panni di Eddie Brock.
Una delle sequenze più suggestive di
Star Wars: Gli Ultimi
Jedi è di certo quella dello scontro finale tra la
resistenza e l’esercito del Primo Ordine nel terzo atto, un’epico
confronto che prende vita sul pianeta Crait. A
caratterizzare la superficie di questo luogo inedito alla saga è la
presenza di sostanze saline di color rosso sangue, un’idea che ha
aiutato il regista Rian Johnson a risolvere una
seria problematica. Ecco spiegate insomma le ragioni dietro la
simbologia e il significato di Crait:
“Volevo girare una
grande battaglia e comunicare la violenza che avrebbe comportato,
ma i film di Star Wars devono essere adatti a spettatori di tredici
anni quindi non potevo mostrare troppo sangue. L’idea iniziale
quindi era avere un film in cui il paesaggio stesso potesse
comunicare graficamente la violenza di questa battaglia. Un
paesaggio che poi si sarebbe evoluto nel corso dello scontro,
all’inizio bianco e incontaminato e successivamente rosso“
Vi ricordiamo che il prossimo
episodio del franchise sarà diretto da J.J.Abrams,
di nuovo al timone dopo il successo de Il Risveglio della
Forza, e arriverà nelle sale il 20 Dicembre
2019.
L’attore che interpreta Newt
Scamander ha dichiarato: “Ho parlato un po’ con Jo (Rowling)
della relazione tra Newt e Silente già durante la lavorazione del
primo film, perché alludiamo a questa relazione già nel primo film.
E poi, quando hanno scelto Jude Law , che conosco da tanto tempo,
per me ha avuto molto senso, perché ha una sorta di affabilità, ma
anche un senso del gioco che mi è sembrato incredibilmente
appropriato. Inoltre ha una presenza molto importante e chiaramente
è una elemento fondamentale per Silente… Non in senso fisico, ma
quando Jude arriva sul set, sempre perfetto. Dà un senso a
tutto.”
Animali Fantastici: i
Crimini di Grindelwald – first look
In uscita il 15 novembre 2018, il
film presenta un cast capitanato da Eddie Redmayne,
Katherine Waterston, Dan Fogler, Alison Sudol, Ezra
Miller, con Jude Law e Johnny
Depp.
Alla fine del primo film, il potente
mago oscuro Gellert Grindelwald era stato catturato dal MACUSA (il
Magico Congresso degli Stati Uniti d’America), con l’aiuto di Newt
Scamander. Ma, come aveva minacciato di fare, Grindelwald riesce a
fuggire e inizia ad adunare i suoi sostenitori, la maggior parte
dei quali ignorano il suo vero obiettivo: far salire i maghi
purosangue a capo di tutti gli esseri non magici.
Per sventare i piani di Grindelwald,
Albus Silente recluta il suo ex studente
Newt Scamander, che acconsente ad aiutarlo, ignaro
dei pericoli che lo aspettano. Si creano divisioni, mentre l’amore
e la lealtà vengono messi alla prova, anche tra gli amici più
sinceri e in famiglia, in un magico mondo sempre più
frammentato.
Animali Fantastici: i
Crimini di Grindelwald è diretto da David
Yates, tratto da una sceneggiatura di J.K. Rowling, e prodotto da
David Heyman, J.K. Rowling, Steve Kloves e
Lionel Wigram.
Toccherà ad Hans
Zimmer comporre le musiche per X-Men: Dark Phoenix, il nuovo film sui mutanti
prodotto da Fox e diretto da Simon Kinberg.
A confermarlo è Evan
Peters, l’attore che nel film torna a interpretare
Quicksilver, che durante il podcast di Happy Sad
Confused con MTV al Sundance Film Festival 2018, ha
dichiarato:
“… credo che il film sarà
incredibile. Hans Zimmer sta componendo la colonna sonora. Non so
se potevo dirlo o no. Simon si è circondato da persone incredibili
e sa meglio di ogni altra persona al mondo, quindi è bellissimo
vederlo all’opera, è così felice dei suoi elementi in quel mondo e
anche di essere finalmente riuscito a dirigere un film e a guidarci
tutti. Sono molto felice per lui e credo che sarà
grandioso.”
Il film è diretto
da Simon Kinberg e vede nel
cast Michael Fassbender, Jennifer
Lawrence, Nicholas
Hoult,James McAvoy, Alexandra Shipp, Sophie
Turner, Tye Sheridan e Kodi Smit-McPhee.
Si unisce al cast anche Will Traval.
La saga della Fenice
Nera è stata male accennata in X-Men:
Conflitto Finale, tanto che gli eventi raccontati
in X-Men: Giorni di un Futuro
Passato hanno completamente cancellato, grazie al
viaggio nel tempo, gli effetti di quel film sulla saga,
contribuendo però a pasticciarne la continuity.
Il film sarà ambientato nel 1991 e
seguirà gli eventi di X-Men: Apocalypse.