In occasione della Giornata
della Memoria, nell’80° anniversario della
promulgazione delle leggi razziali in Italia su Sky
debutta Tutto davanti a questi occhi, il film
di Walter Veltroni sill’orrore dell’Olocausto nella
testimonianza di Sami Modiano, sopravvissuto
di Birkenau – Una produzione Sky e Palomar e
realizzato e diretto da Walter
Veltroni.
Guardare in faccia l’orrore
dell’Olocausto, sopravvivere alla morte e provare a dare un senso
al dolore, attraverso la testimonianza. In occasione della Giornata
della Memoria, Sky propone “Tutto davanti a questi
occhi”, il film realizzato e diretto da Walter Veltroni,
in onda il 27 gennaio 2018 alle 21 su Sky TG24 HD e Sky Cinema Hits
HD.
Prodotto da Sky in collaborazione
con Palomar, il film racconta l’orrore della persecuzione razziale
e dello sterminio degli ebrei, esclusivamente attraverso la
testimonianza sconvolgente di Sami Modiano, uno dei pochi
sopravvissuti al campo di sterminio di Birkenau.
In ragione del valore e del
significato civile di questa testimonianza, Sky, Rai, Mediaset e
LA7 hanno concordato che “Tutto davanti a questi occhi” –
presentato in anteprima ieri sera all’Auditorium di Roma, alla
presenza del Presidente della Repubblica – venga trasmesso il 27
gennaio oltre che da Sky anche da Rai 3, Iris e LA7. È la prima
volta che questo accade. Modiano fu deportato da Rodi, insieme al
padre e alla sorella, quando aveva solo tredici anni. I suoi furono
uccisi e lui restò solo. Il film è il racconto della sua
deportazione, del suo viaggio prima in nave e poi in treno,
dell’arrivo alla “rampa della morte”, della separazione da sua
sorella Lucia e del suo successivo incontro, attraverso il filo
spinato, con lei.
Sami narra anche la decisione del
padre di lasciarsi morire e descrive come lui, ragazzo ormai
ridotto pelle ed ossa, riuscì a sopravvivere alla marcia della
morte. Modiano, oggi ultraottantenne, si interroga anche sul perché
lui, proprio lui, sia sopravvissuto all’orrore, e rivela come
proprio il testimoniare, specie ai ragazzi, sia la risposta alla
domanda che angoscia la sua vita dal 1945.
Tutto davanti a questi occhi
“Un sopravvissuto –
racconta Modiano nel film – non è una persona normale come
tutti gli altri, ha una piaga che non si chiude. Ha dei silenzi,
delle depressioni, degli incubi. Tutto questo fa parte di un
sopravvissuto, non ha una spugna magica per cancellare quello che
ha visto. Però io vivo e sono felice. In questi ultimi undici anni
sono felicissimo, perché sono contento di quello che sto facendo.
Se non avessi avuto un riscontro positivo mi sarei fermato, ma i
ragazzi hanno bisogno, devono sapere. So che quando non ci sarò ci
saranno loro, e faranno in modo che questo non succeda mai
più”.
“Tutto davanti a questi occhi” si
inserisce all’interno di una serie di progetti che Sky dedicherà
alla Giornata della Memoria ai quali faranno seguito altre
iniziative, che proseguiranno durante tutto l’anno, per ricordare e
far ricordare nell’80° anniversario della promulgazione delle leggi
razziali in Italia.
Sabato 27 gennaio alle 21.15 su
Sky TG24 HD e Sky Cinema Hits HD. Il film verrà trasmesso
anche da Rai3, Iris e La7
John Kani tornerà
in Black Panther a interpretare T’Chaka, padre di
T’Challa e vecchio re di Wakanda. L’attore ha spiegato che, in
collaborazione con il regista Ryan Coogler, ha
contribuito a scegliere il Nguni Bantu, una delle
lingue ufficiali degli Stati Africani, affinché diventasse la
lingua ufficiale di Wakanda, nel film.
Come sappiamo dagli eventi di
Civil War, T’Chaka è, allinizio del film, il
sovrano di Wakanda, mentre T’Challa è un semplice principe. La
morte del padre costringerà il figlio a succedergli anzitempo e a
scendere a patti con tutti i problemi, interni ed esterni, che
l’insediamento di un nuovo re comporta in una nazione
monarchica.
Parlando con MTV ,
Kani ha spiegato che, insieme al figlio, Atandwa
Kani, ha sviluppato l’accento che T’Chaka e T’Challa hanno
usato in Civil War. Ricorda:
“Io e il regista abbiamo
discusso in merito a quale potesse essere la cosa ideale che avrei
potuto dire a mio figlio, interpretato dal mio vero figlio,
Atandwa, in linea con la trama del film. Doveva essere in una
lingua di Wakanda. Ho scelto di dire qualcosa
in isiXhosa e il regista è stato molto contento. Ha
deciso che ne avevamo bisogno.”
Così il figlio di Kani, insieme a
lui stesso, è diventato il consulente per il linguaggio del film,
cosa che aggiungerà senz’altro autenticità alla lingua ufficiale
della Nazione wakandiana.
Anche se non è specificato,
immaginiamo che il ritorno di T’Chaka in Black
Panther sia sottoforma di ricordo/flashback o in un’altra
forma spirituale, ma ovviamente non fisica.
Di seguito la prima sinossi del
film: Black Panther segue T’Challa che, dopo gli eventi di
Captain America Civil War, torna a casa, nell’isolata e
tcnologicamente ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per
prendere il suo posto in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio
nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano
e di Black Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in
un conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in
pericolo.
Ryan
Coogler scriverà e dirigerà Black
Pantherche seguirà la storia di T’Challa, il re
guerriero di Wakanda, da dove era stata interrotta in Captain America Civil
War.
Non è ancora chiaro quali altri
personaggi parteciperanno alla storia, anche se sembra una buona
possibilità che nel film ci sia anche Ulysses Klaw, che ha esordito
in Avengers Age of Ultron con il volto
di Andy Serkis. Inoltre sembra ci possa
essere spazio anche per Everett Ross, visto sempre
in Civil War con il volto
di Martin Freeman.
Chadwick
Bosemaninterpreta il protagonista, T’Challa, già
visto in Captain America Civil War. Nei ruoli
principali del film ci saranno, oltre a Boseman,
Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman,
Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest
Whitaker e Andy Serkis. Nei
ruoli di comprimari compariranno invece Letitia
Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K.
Brown e John Kani.
Black
Pantherarriverà al cinema il 16 Febbraio del
2018.
Alle 14.22 verranno annunciate le
nomination agli Oscar 2018, la novantesima
edizione dei premi di cinema più prestigiosi dell’industria
hollywoodiana.
Per seguire in diretta l’annuncio,
clicca a questo link per
guardare live l’annuncio dei nominati nelle categorie più
importanti dei premi.
La cerimonia degli Oscar 2018 si
svolgerà il 4 marzo al Dolby Theatre e sarà condotta da
Jimmy Kimmel. Dopo il grande successo
dell’edizione dello scorso anno, il conduttore è stato di nuovo
chiamato a presentare l’evento, la notte delle stelle di
Hollywood.
Un gruppo di fan della DC Comics ha
organizzato una petizione per rendere “il Joker di nuovo gay”. Per
chiarezza, la petizione chiede che il Joker torni a essere
rappresentato come un uomo omosessuale.
Noto anche come il Clown Principe
del Crimine e l’Arlecchino dell’Odio, il Joker è la nemesi di
Batman sin dall’inizio dell’esordio sui fumetti del personaggio.
Compare in Batman #1 nell’Aprile del 1940 ed era inizialmente una
figura comica, non differente da un rapinatore di banca abbigliato
in maniera colorata e appariscente.
Nel tempo il suo personaggio è
cresciuto, diventando un simbolo del caos che minaccia Gotham City,
così come Batman rappresenta l’ordine della città.
La petizione in questione, diffusa
su Change.org, asserisce
che il Joker è stato rappresentato come omosessuale per almeno la
metà degli 80 anni che lo ha visto protagonista dei fumetti. Nella
petizione si legge che l’introduzione di Harley Quinn come love
interest nella serie animata ha “corretto” la sua
omosessualità.
I precedenti che sostengono
l’omosessualità del personaggio sono, secondo la petizione, la
rappresentazione del Joker in The Dark Knight Return di Frank
Miller e in Arkham Asylum: a Serios House On a Serious Earth di
Grant Morrison, oltre alle dichiarazioni di Neal Adams, leggendario
disegnatore di Batman.
La petizione si riferisce anche al
comportamento di Joker: ha molti tratti femminili, usa il rossetto,
lo smalto per unghie, indossa i tacchi alti e qualche volta si
veste da donna.”
La cosa buffa della petizione è
proprio nella sua premessa: per rendere il Joker “di nuovo gay”
vuol dire che deve esserci stato un momento in cui il personaggio
era effettivamente gay. Ebbene questo non è un dato di fatto, per
cui, per quanto possa essere interessante e fantasiosa la
petizione, sembra basarsi su un vizio di forma.
Francis Lawrence ha
diretto di nuovo Jennifer Lawrence, dopo la saga
di Hunger Games, in Red Sparrow,
film che è stato paragonato per alcuni versi a Vedova
Nera.
Il regista ha spiegato che capisce
il paragone ma che deriva principalmente dalla sovrapposizione di
elementi superficiali: “C’è chi pensa che (Red Sparrow) sia
molto simile alla storia della Vedova Nera. Ma questo non dipende
da Vedova Nera, ma da Black Sparrow, che è stato scritto da un
tizio che stava nella CIA. I suoi riferimenti vengono da quel
posto, ma sono sempre stati lì. Alle persone piace mettere nelle
categorie le cose, ma si tratta di un film davvero unico. È un
thriller, non un action. C’è violenza, c’è un po’ di perversione,
un sacco di intrighi. Un film di spionaggio molto molto
differente.”
Tuttavia, i due personaggi, quello
interpretato da Jennifer Lawrence e quello
interpretato da Scarlett Johansson, hanno
effettivamente qualcosa di specifico in comune: il balletto.
“Gran parte del film si ambienta
dopo che lei è rimasta ferita. C’è una sequenza molto importante
all’inizio in cui c’è una grande sequenza di balletto, un pezzo
coreografato che ha comportato un lavoro alquanto duro da parte di
Jennifer e lei ha fatto parecchio allenamento e ha avuto grandi
controfigure.”
Il film su Vedova
Nera è da diverso tempo una richiesta precisa e continua
dei fan che amano il personaggio e che, fino a questo momento, si è
sempre fatto vedere soltanto in film collettivi, o al massimo al
fianco di Captain America (in The Winter
Soldier e Civil War).
Oltre alla protagonista e
produttrice Scarlett Johansson, il film prevede al momento nel cast
solo il nome di Jac
Schaeffer, sceneggiatrice incaricata di raccontare la
storia della Vedova Nera.
Ma cosa succede al film su Uncharted?
a rispondere oggi Charles Roven, produttore
del film e noto per aver prodotto la trilogia di Batman di
Christopher Nolan. Come producer ha rivelato
a Deadline che
il film è attualmente in fase di riscrittura del copione;
riscrittura affidata a Rafe Judkins, noto per
aver prodotto e diretto la prima stagione di Agents of SHIELD:
“Abbiamo creato una storia di
origini meravigliosa ma è ancora basata sul videogioco di
Uncharted. Ma non è ambientata durante uno dei periodi di
tempo dei videogiochi di Uncharted. Gli eventi avvengono
quando Nathan Drake e Sully erano molto più giovani. È una
storia di origini che è al di fuori del gioco, anche se
naturalmente sarà fedele al mood. Shawn Levy
lo dirigerà e un giovane scrittore Rafe Judkins sta attualmente
riscrivendo la sceneggiatura.”
Dunque Charles
Roven oggi ha confermato ancora una volta che vedremo
Sully nel film e mentre le voci sembrano indicare come che
lo sarà Chris Pratt ad interpretarlo, al momento
non c’è nessuna conferma ufficiale e gli indizi sembrano dire che
invece lo studio vuole nel ruolo qualcuno come Brian
Cranston.
Vi ricordiamo che al momento
Uncharted non
ha una data di uscita e le riprese che dovevano iniziare alla fine
del 2017 non hanno avuto luogo, ma la notizia di oggi fa ben
sperare che Sony stia lavorando al meglio per realizzare il miglior
adattamento possibile.
La regia è stata affidata a
Shawn Levy mentre la sceneggiatura porterà la
firma di Joe Carnahan. Vi ricordiamo che gli
adattamenti da videogames stanno per tornare al cinema, con
Assassin’s Creedcon Michael
Fassbender, l’annunciato reboot di
Tomb Raider con Alica Vikander e
l’adattamento di The Division con probabili
protagonisti Jessica Chastain e Jake
Gyllenhaal.
Manca sempre meno all’uscita in sala
di Black Panther, il film Marvel Studios che seguirà le vicende
di T’Challa, il Re Guerriero che deve ereditare il regno del padre,
rimasto ucciso durante gli scontri visti in Captain America: Civil
War.
Nel cast del film ci sono moltissimi
volti famosi, e tra questi c’è anche il premio Oscar Forest
Whitaker, che, parlando con Variety, ha rivelato a
sorpresa che il film si avventurerà anche nello “spazio profondo”,
elemento narrativo che immaginavamo potesse essere presente solo in
franchise come quelli dei Guardiani della Galassia e
di Thor.
Il film di Ryan
Coogler quindi esplorerà non solo la nazione del Wakanda,
ma anche alcuni posti esterni alla Terra: “Non vedremo soltanto
elementi del viaggio, ma elementi di viaggio verso lo spazio
esterno, e cose che ci trasporteranno in un universo alla James
Bond. Si tratta di un miscuglio davvero unico di cose
differenti che si radunano in maniera eccitante.”
Di seguito la prima sinossi del
film: Black Panther segue T’Challa che, dopo gli eventi di
Captain America Civil War, torna a casa, nell’isolata e
tcnologicamente ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per
prendere il suo posto in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio
nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano
e di Black Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in
un conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in
pericolo.
Ryan
Coogler scriverà e dirigerà Black
Pantherche seguirà la storia di T’Challa, il re
guerriero di Wakanda, da dove era stata interrotta in Captain America Civil
War.
Non è ancora chiaro quali altri
personaggi parteciperanno alla storia, anche se sembra una buona
possibilità che nel film ci sia anche Ulysses Klaw, che ha esordito
in Avengers Age of Ultron con il volto
di Andy Serkis. Inoltre sembra ci possa
essere spazio anche per Everett Ross, visto sempre
in Civil War con il volto
di Martin Freeman.
Chadwick
Bosemaninterpreta il protagonista, T’Challa, già
visto in Captain America Civil War. Nei ruoli
principali del film ci saranno, oltre a Boseman,
Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman,
Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest
Whitaker e Andy Serkis. Nei
ruoli di comprimari compariranno invece Letitia
Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K.
Brown e John Kani.
Black
Pantherarriverà al cinema il 16 Febbraio del
2018.
Nel giorno dell’anniversario della
scomparsa di Heath Legder, a ricordarlo è stato il
regista Christopher Nolan, che con il suo
film The Dark Knight
permise all’attore di vincere l’Oscar postumo come miglior attore
non protagonista.
L’acclamato regista del successo di
quest’anno Dunkirk, ha ricordato l’attore durante la
trasmissione della BBC Radio 1
ripercorrendo il lavoro iconico fatto da
Ledger nel dare vita al suo Joker, a partire dall’improvvisazione di
Ledger sul set.
“Mi diede degli indizi su
quello che aveva intenzione di fare. Ne parlammo un po’. Sono stato
il suo primo pubblico e mi sono impegnato con lui e con quello che
stava facendo. Ma molto di quello che faceva era imprevedibile, e
credo che volesse giocare con le sue carte vicine al petto. Mi
avrebbe rivelato le cose solo molto gradualmente, dalla sua ‘voce’
e quello che stava per fare. Ma non in un solo momento tipo ‘Ecco
il mio Joker’.”
“Lo abbiamo guardato mentre lo
sviluppava, con i costumi e il trucco, e così sono diventato una
parte del suo processo creativo, il che è stato divertente, ma sul
set, c’era sempre un momento come quando batte le mani o cose che
ha fatto con la voce. La sua voce era imprevedibile. Ha creato
questo quadro così bizzarro. Ho visto un sacco di persone che hanno
provato a imitarlo, da allora. Non sapevamo mai se il tono della
sua voce sarebbe stato alto o basso. Non si poteva prevedere nulla
e questo era terrificante.”
La vittoria
all’Oscar fu la prima per un attore che faceva parte di un film di
supereroi. E’ una performance che Hollywood ha cercato di replicare
molto volte negli anni ed è qualcosa che Nolan
ritiene importante per la storia del cinema:
“Mi sento molto orgoglioso per
aver fatto parte di quel processo creativo da cui è nata la sua
performance e la sua eredità. Era una eprsona straordinaria e un
attore straordinario. E per lui, essere riconosciuto in quel modo,
penso, era molto importante, per la sua famiglia ma anche per la
storia. Quello che lui ha contribuito a creare in molti modi
differenti per la storia del cinema, ma che è stato sottolineato in
quel modo. Sono molto orgoglioso di averne fatto parte.”
Quest’anno The
Dark Knightcompie dieci anni e nonostante questo
è ancora considerato uno dei migliori cinecomics di sempre, tanto che il suo
impatto sul genere non è diminuito, nonostante l’uscita continua di
nuovi film di supereroi.
Selma Blair ha interpretato Liz
Sherman nei due film su Hellboy diretti
da Guillermo del Toro. Il personaggio era
l’innamorata di Red e il secondo film, The Golden
Army, si conclude con lei che aspetta un bambino dal suo
amato Diavolo Rosso.
Parlando con CinemaBlend, la
Blair ha descritto in maniera molto franca il suo stato d’animo in
merito al reboot che vedrà David Harbour nei panni
che furono di Ron Perlman: “Sapete, le persone
sono fan di Hellboy e anche fan di Guillermo. Quindi alcuni di noi,
quelli che sono sempre stati fedeli a Guillermo, hanno il cuore
spezzato a causa del fatto che il terzo film non è andato in porto,
film che io speravo di poter interpretare più di ogni altra cosa al
mondo. Ma io spero davvero che Mike Mignola abbia la sua visione
affinché venga alla luce un Hellboy più oscuro, e sono sicura che
lo farà, e sia David Harbour che tutti quelli coinvolti sono
eccellenti, ma il mio cuore è spezzato.”
Hellboy è stato scritto da Andrew
Cosby, Christopher
Golden e Mike
Mignola stesso. È diretto da Neil
Marshall (The Descent, Game of
Thrones). Nel cast del film David Harbour, Milla
Jovovich, Daniel Dae Kim, Brian Gleeson, Sophie Okonedo,
Alistair Petrie e Ian McShane.
L’ultimo numero di
Empire ha redatto la nuova lista dei cattivi più
amati del cinema e tra le new entry, secondo le preferenze degli
spettatori, c’è Kylo Ren, il nuovo villain della
terza trilogia di Star
Wars.
Kylo Ren si è
posizionato settimo davanti a personaggi inquietanti e celebri
quali Anton Chigurh e
Voldemort, superando anche lo
Xenomorfo del franchise di Alien.
Le prime sei posizioni prima di Kylo sono
Darth Vader, il Joker di
Heath Ledger, Loki, Hans Gruber, Hannibal Lecter e
Hans Landa.
Il terzo cattivo di Star Wars,
l’Imperatore Palpatine, è il quindicesimo della lista.
Star Wars: Gli Ultimi
Jedi, i cameo famosi dell’Episodio
VIII
A Hollywood si sono finalmente
accorti di Gary Oldman, straordinario attore
inglese che, grazie alla sua performance ne L’ora più
buia, si avvia con decisione a conquistare la sua seconda
nomination agli Oscar e probabilmente il suo primo premio
dell’Academy Awards.
Durante un’intervista
con PEOPLE è
stato chiesto all’attore quali fossero i ruoli che lui ha ancora
nella sua lista di preferenze. E candidamente,
Oldman ha affermato che gli piacerebbe recitare in
un film Marvel, cosa che piacerebbe
tantissimo ai suoi figli.
“La Marvel non mi ha ancora chiamato,
ma ora che me lo dici, se mi tirassero dentro, mio figlio ne
sarebbe estasiato!”.
L’attore però non è nuovo al mondo
dei fumetti al cinema, visto che per Christopher
Nolan ha interpretato il Commissario Jim Gordon nella
trilogia de Il Cavaliere Oscuro.
L’Ora più
buia, un film Focus Features, produzione Working Title
Films. Un’avvincente ed entusiasmante
storia vera che inizia alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale e
che vede Winston Churchill (il nominato agli Oscar Gary
Oldman), pochi giorni dopo la sua elezione a Primo
Ministro della Gran Bretagna, affrontare una delle sfide più
turbolente e determinanti della sua carriera: l’armistizio con la
Germania nazista, oppure resistere per poter combattere per gli
ideali, la libertà e l’autonomia di una nazione.
L’ora più buia, leggi al recensione del film con
Gary Oldman
Mentre le
inarrestabili forze naziste si propagano per l’Europa occidentale e
la minaccia di un’invasione si rivela imminente, con un pubblico
impreparato, un re scettico ed il suo stesso partito che trama
contro di lui, Churchill deve far fronte alla sua ora più buia,
unire una nazione e tentare di cambiare il corso della storia
mondiale.
Gli impegni presi per Blade
Runner 2049 hanno impedito a Denis
Villeneuve di realizzare il sequel di Sicario,
che è finito nelle buone mani di Stefano
Sollima.
Il film, dal titolo
Soldado, vede tornare nei panni dei protagonisti
Josh Brolin e Benicio Del Toro,
ma Ed McDonnell, produttore del franchise, ha
dichiarato che Villeneuve potrebbe tornare a dirigere il terzo film
del franchise.
“Villeneuve voleva davvero
essere disponibile per il secondo film. Abbiamo parlato del fatto
che potrebbe tornare per un terzo film, se ce ne fosse uno. Ci ha
detto ‘Se fossi stato disponibile, avrei diretto questo film
domani.’ Ma sapevamo che sarebbe stato nel mezzo della produzione
di Blade Runner mentre preparavamo lo script.”
L’assenza di Villeneuve ha permesso
a Sollima di affrontare una produzione americana, diventando un
altro dei nostri registi da esportazione.
Intanto Denis
Villeneuve è adesso impegnato in Dune, il remake del romanzo da cui
David Lynch ha tratto l’omonimo film.
Soldado è diretto
da Stefano Sollima e scritto
da Taylor Sheridan.
La Disney ha diffuso il
cast de Gli
Incredibili 2 , in cui vengono confermate le voci
originali del primo film e ci vengono anche presentate le new entry
e i nuovi personaggi.
Il film è diretto da Brad
Bird e vede tornare nel cast di voci originali
Raymond Ochoa, Sarah Vowell, Samuel L. Jackson, Holly
Hunter.
Di seguito la prima sinossi ufficiale:
La famiglia di
supereroi preferita da tutti è tornata, ma questa volta Helen è
sotto i riflettori, lasciando Bob a casa con Violet e Dash per
esplorare la quotidianità della vita “normale”. È una dura
transizione per tutti, resa ancora più dura dal fatto che la
famiglia è ancora all’oscuro dei superpoteri emergenti del piccolo
Jack-Jack. Quando un nuovo criminale schiude una trama brillante e
pericolosa, la famiglia e Frozone devono trovare un modo per
lavorare di nuovo insieme – il che è più facile a dirsi che a
farsi, anche quando sono tutti Incredibili.
Il progetto su
Nightwing in lavorazione alla Warner
Bros dovrebbe essere trai prossimi film che lo Studio
metterà in produzione, e ovviamente cominciano a piovere congetture
su chi potrebbe interpretare il protagonista del film.
Durante un’intervista
con Cinema
Blend, Dexter Darden, trai protagonisti di
Maze Runner: The Death Cure, ha indicato in
Dylan O’Brien il perfetto attore per interpretare
Nightwing sul grande schermo:
“Sarebbe davvero perfetto…
Quindi, se dovesse accadere… Nightwing è essenzialmente un
Robin di 25-30 anni, e ha questo folle costume blu a un solo
pezzo.”
DC Films: una nuova
line up comprende Man of Steel 2 e
Nightwing
Non sappiamo se la Warner possa
davvero prendere in considerazione O’Brien per il ruolo da
protagonista in questo nuovo progetto DC Films, tuttavia l’attore è
propenso a ruoli action e la sua struttura fisica potrebbe
ricordare l’agilità e le linee del Nightwing del fumetto.
Il film è stato affidato alla regia
di Chris McKay che in merito al progetto
ha elogiato l’approccio della WB: “Warner Bros è lo studio
più attento al processo creativo di qualsiasi altro studio in cui
io vorrai lavorare. Basta guardare il ruolo di registi di classe
mondiale che hanno lavorato alla Warner Bros e l’hanno resa quella
che è adesso. Questo è esattamente il modo di come gestiscono
questi film”.
Dopo l’annuncio dello slittamento
di quasi un anno dell’uscita di New Mutants, a
quanto pare per renderlo più spaventoso, arrivano, via
Empire Magazine, alcuni nuovi dettagli sulla
storia e l’ambientazione grazie a Josh Boone, il
regista.
Parlando con la rivista,
Boone ha dichiarato che il progetto, dall’inizio,
aveva lo scopo di discostarsi dai film sui Mutanti
già visti in sala, con influssi di altro cinema che potesse
contribuire a rendere la visione e le atmosfere inedite per i
cinecomics.
“La Fox voleva qualcosa di
molto distante dal tipico film degli X-Men. Ma non riuscivo a
credere a cosa ci stessero lasciando fare. Abbiamo deciso che il
film sarebbe stato
Shining che incontra Qualcuno volò sul nido del
cuculo.”
Inoltre, a conferma che il film non
sarà uguale a nulla di già visto, Boone ha aggiunto un nuovo
particolare: “Non ci sono costumi. Già solo questo rende New
Mutants diverso.”
Diretto da Josh
Boone, il filmvedrà
protagonista la squadra di mutanti composta
da Cannonball, Magic, Wolfsbane,
Mirage e Sunspot. Il film sarà
un horror in cui Stephen
King incontra John Hughes.
Ricordiamo che la squadra ufficiale
di The New
Mutants è formata da Cannonball, Magic,
Wolfsbane, Mirage e Sunspot.
Quest’ultimo l’abbiamo già visto in X-Men Giorni di un
futuro passato interpretato da Adan
Canto, che però non è stato confermato nel ruolo in favore
di un attore più giovane.
L’uscita del film, inizialmente
prevista per il 13 aprile 2018, è stata spostata di un anno, e
quindi il film arriverà in sala il 22 febbraio
2019.
Chadwick Boseman è
stato ospite di Ellen Degeneres al suo
show dove ha parlato di Black Panther, il film
Marvel che lo vede protagonista nei
panni di T’Challa, il re guerriero di Wakanda.
Di seguito il video dell’incontro
dell’attore con l’ospite, che comincia con la prima clip dal film,
in cui vediamo Black Panther in azione, che mette alla prova la sua
tuta in un inseguimento in auto:
Di seguito la prima sinossi del
film: Black Panther segue T’Challa che, dopo gli eventi di
Captain America Civil War, torna a casa, nell’isolata e
tcnologicamente ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per
prendere il suo posto in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio
nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano
e di Black Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in
un conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in
pericolo.
Ryan
Coogler scriverà e dirigerà Black
Pantherche seguirà la storia di T’Challa, il re
guerriero di Wakanda, da dove era stata interrotta in Captain America Civil
War.
Non è ancora chiaro quali altri
personaggi parteciperanno alla storia, anche se sembra una buona
possibilità che nel film ci sia anche Ulysses Klaw, che ha esordito
in Avengers Age of Ultron con il volto
di Andy Serkis. Inoltre sembra ci possa
essere spazio anche per Everett Ross, visto sempre
in Civil War con il volto
di Martin Freeman.
Chadwick
Bosemaninterpreta il protagonista, T’Challa, già
visto in Captain America Civil War. Nei ruoli
principali del film ci saranno, oltre a Boseman,
Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman,
Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest
Whitaker e Andy Serkis. Nei
ruoli di comprimari compariranno invece Letitia
Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K.
Brown e John Kani.
Black
Pantherarriverà al cinema il 16 Febbraio del
2018.
La saga dellaFenice Nera o Giorni di un Futuro
Passato sono solo alcuni esempi dei fumetti degli
X-Men che la Fox ha portato al cinema nel corso
degli anni.
Adesso che i mutanti sono “tornati a
casa” ci si aspetta da loro un notevole sforzo per inserirsi
all’interno del flusso del Marvel Cinematic Universe
e scommettiamo che Kevin Feige, boss
Marvel Studios, ha già in mente
qualcosa.
Durante il podcast di Maltin on Movies nel Marzo 2017,
Feige aveva già discusso in merito ai fumetti degli
X-Men che gli sarebbe piaciuto adattare, oltre ad
aver commentato il tipo di prodotto che si faceva all’inizio
dell’era dei cinecomics, quando Feige stesso lavorava
con Lauren Schuler Donner proprio al
franchise degli X-Men.
“Non si trattava certo dei
cinecomics che facciamo adesso, e anche comparato ai film ad alto
budger che si facevano all’epoca, X-Men 1 era un film piccolo. Il
che è stata la sua fortuna, perché ha significato che dovevamo
concentrarci sul personaggio e sulle dinamiche trai personaggi
perché non avevi tutti i soldi del mondo per fare altro.”
“Nei fumetti, c’è una tavola
magnifica in cui Magneto prende una pistola e la separa in ogni suo
piccola parte, era così meravigliosamente disegnata che l’ho appesa
alla mia scrivania. E pensavo che sarebbe stato bello realizzarlo
al cinema. Ma non siamo riusciti a farlo. Avevamo dei fili che
sollevavano delle pistole e le facevano girare in aria.” “Un
giorno, magari” ha concluso Feige.
Di recente, Kevin
Feige ha dichiarato che in Spider-Man: Homecoming ha
realizzato il suo sogno di raccontare sullo schermo il momento in
cui zia May scopre l’identità segreta di Spider-Man/Peter
Parker.
Magari l’ingresso degli
X-Men nelle proprietà Disney potrebbe davvero
permettere al produttore di realizzare un altro dei suoi
sogni. Ci vorrà un po’ più di tempo rispetto a quanto
previsto, ma siamo sicuri che prima o poi Kevin
Feige realizzerà anche quest’altro sogno.
In attesa delle nomination agli
Oscar 2018 che verranno annunciate domani, ecco le
nomination ai Razzie Awards 2018, il lampone
dorato che viene assegnato al peggio del cinema visto in sala negli
ultimi 12 mesi.
Madre!
di Darren Aronofski e Baywatch
con Dwayne Johnson sembrano aver conquistato i
giudici dei Razzie che li hanno nominati in tutte le categorie
principali.
Ecco tutti i nominati dei
Razzie Awards 2018
PEGGIOR FILM
Baywatch
Emoji – Accendi le emozioni
Cinquanta sfumature di nero
La mummia
Transformers – L’ultimo cavaliere
PEGGIOR ATTRICE
Katherine Heigl, ‘L’amore criminale’
Dakota Johnson, ‘Cinquanta sfumature di nero’
Jennifer Lawrence, ‘Madre!’
Tyler Perry, ‘Boo 2! A Madea Halloween’
Emma Watson, ‘The Circle’
PEGGIOR ATTORE
Tom Cruise, ‘La mummia’
Johnny Depp, ‘Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar’
Jamie Dornan, ‘Cinquanta sfumature di nero’
Zac Efron, ‘Baywatch’
Mark Wahlberg, ‘Daddy’s Home 2’ e ‘Transformers – L’ultimo
cavaliere’
PEGGIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Javier Bardem, ‘Madre!’ e ‘Pirati dei Caraibi – La vendetta di
Salazar’
Russell Crowe, ‘La mummia’
Josh Duhamel, ‘Transformers – L’ultimo cavaliere’
Mel Gibson, ‘Daddy’s Home 2’
Anthony Hopkins, ‘Autobahn – Fuori controllo’ e ‘Transformers –
L’ultimo cavaliere’
PEGGIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
Kim Basinger, ‘Cinquanta sfumature di nero’
Sofia Boutella, ‘La mummia’
Lara Haddock, ‘Transformers – L’ultimo cavaliere’
Goldie Hawn, ‘Fottute!’
Susan Sarandon, ‘Bad Moms 2 – Mamme molto più cattive’
PEGGIORE COMBO
– Qualunque combinazione di due personaggi, due sex toys o due
posizioni sessuali in ‘Cinquanta sfumature di nero’
– Qualunque combinazione di due umani, due robot o due esplosioni
in ‘Transformers – L’ultimo cavaliere’
– Ogni coppia di odiosi emoji in ‘Emoji – Accendi le emozioni’
– Johnny Depp e il suo cliché del pirata ubriaco in ‘Pirati dei
Caraibi – La vendetta di Salazar’
– Tyler Perry e uno dei suoi travestimenti in ‘Boo 2! A Madea
Halloween’
PEGGIOR REMAKE, RIP-OFF O SEQUEL
Baywatch
Boo 2! A Madea Halloween
Cinquanta sfumatura di nero
La mummia
Transformers – L’ultimo cavaliere
PEGGIOR REGISTA
Darren Aronofky, ‘Madre!’
Michael Bay, ‘Transformers – L’ultimo cavaliere’
James Foley, ‘Cinquanta sfumature di nero’
Alex Kurtzman, ‘La mummia
Anthony Leonidis, ‘Emoji – Accendi le emozioni’
PEGGIOR SCENEGGIATURA
Baywatch
Emoji – Accendi le emozioni
Cinquanta sfumature di nero
La mummia
Transformers – L’ultimo cavaliere
Sono stati presentati ieri al
Sundance Film
Festival due film che saranno distribuiti nel 2018 da
Vision Distribution: The Happy
Prince di Rupert Everett
e Colette di Wash Westmoreland.
The Happy Prince
vede il debutto di Rupert Everett alla regia e
racconta gli ultimi giorni di vita di Oscar Wilde, scrittore e
poeta irlandese costretto all’esilio in Italia, Belgio e Francia a
causa della sua omosessualità. Nella pellicola Oscar Wilde è
interpretato dallo stesso Rupert Everett, e con
lui attori del calibro di Colin Firth, Emily Watson, Colin
Morgan e Miranda Richardson. Il film è co-prodotto con
l’italiana Palomar di Carlo Degli
Esposti.
Il biopic sull’autrice francese
Colette, invece, ripercorre la giovinezza di
Gabrielle (Keira Knigthtley), modesta ragazza di
campagna andata in sposa a l’aristocratico Henry Gauthier-Villars
(Dominc West), un uomo violento e prepotente.
Colette si oppone al marito coltivando la sua arte
e pubblicando i capolavori letterari che le varranno la candidatura
al Premio Nobel.
L’amministratore delegato di Vision
Distribution, Nicola Maccanico, ha dichiarato:
“Sono due film che ben
rappresentano la nostra strategia di acquisizioni internazionali.
Cerchiamo progetti solidi in grado di parlare con il pubblico
cinematografico adulto attraverso la qualità produttiva e la forza
delle storie. The Happy Prince e Colette sono film importanti e la
partecipazione al Sundance ne accrescerà ulteriormente il
valore e la popolarità. Intanto Vision cresce velocemente ed avere
una presenza particolarmente qualificata in un festival così
autorevole ne è ulteriore conferma.”
Fondato nel 1978 da Robert Redford
a Salt Lake City, e poi spostato a Park City, il Sundance è il più
importante Festival di cinema indipendente e ha visto passare nel
suo programma i più grandi autori del cinema contemporaneo, da
Quentin Tarantino a Steven Soderbergh.
Il 23 e 24 gennaio alle 20:30 nelle
multisale del Circuito UCI Cinemas arriva Fabrizio De
Andrè: Principe Libero, il biopic a lui dedicato in arrivo
sul grande schermo in concomitanza con i due anniversari che ne
racchiudono il viaggio: quello della scomparsa, l’11 gennaio 1999,
e quello della nascita, il 18 febbraio 1940. Il titolo del
lungometraggio prende il nome dalla citazione di Samuel Bellamy
iscritta nelle note di copertina di “Le Nuvole”: “Io sono un
principe libero e ho altrettanta autorità di fare guerra al mondo
intero quanto colui che ha cento navi in mare”. Coprodotto da Rai
Fiction e Bibi Film, scritto da Francesca Serafini e Giordano
Meacci e diretto da Luca Facchini, interpretato da Luca Marinelli,
Valentina Bellé, Elena Radonicich, Davide Iacopini, Gianluca Gobbi
e con la partecipazione straordinaria di Ennio Fantastichini,
Fabrizio De Andrè. Principe Libero racconta il magnetismo e il
naturale distacco di un grande artista, sempre pronto a raccogliere
e ad appassionarsi alle storie dei diversi, degli ultimi, dei
diseredati.
Il biopic mette in scena il racconto
di una personalità unica che ha segnato la storia della canzone e
della cultura italiana: dall’infanzia ai capolavori della maturità,
passando attraverso il racconto accurato degli anni di Genova, del
rapporto con la famiglia e dell’apprendistato formativo svolto nei
caruggi della città, contornato da amici vicini come Paolo
Villaggio – sarà lui a coniare per De André il soprannome con cui è
tuttora noto, Faber – e delicatamente più distanti, come Luigi
Tenco. Seguono i primi successi – Mina che porta in televisione la
sua “Canzone di Marinella” –, le prime timide esibizioni dal vivo,
l’incontro con Dori Ghezzi, la vita da agricoltore in Sardegna fino
alle drammatiche pagine del rapimento e al successivo ritorno sulle
scene.
Le multisale UCI che proietteranno
Fabrizio De Andrè: Principe Liberoil 23 e
24 gennaio alle 20:30 sono: UCI Alessandria, UCI Ancona,
UCI Arezzo, UCI Bicocca (MI), UCI Cagliari, UCI Casoria (NA), UCI
Campi Bisenzio (FI), UCI Catania, UCI Curno (BG), UCI Orio (BG),
UCI Certosa (MI), UCI Cinepolis Marcianise (CE), UCI Cinemas
Showville Bari (BA), UCI Ferrara, UCI Firenze, UCI Fiumara (GE),
UCI Fiume Veneto (PN), UCI Lissone (MB), UCI Meridiana Casalecchio
di Reno (BO), UCI Messina, UCI Mestre, UCI MilanoFiori (MI), UCI
Molfetta (BA), UCI Moncalieri (TO), UCI Montano Lucino (CO), UCI
Palermo, UCI Parco Leonardo (RM), UCI Perugia, UCI Piacenza, UCI
Pioltello (MI), UCI Porta di Roma (RM), UCI Red Carpet Matera, UCI
Reggio Emilia, UCI Roma Est (RM), UCI Romagna Savignano sul
Rubicone (FC), UCI Sinalunga, UCI Torino Lingotto, UCI Venezia
Marcon, UCI Verona, UCI Villesse (GO), UCI Porto Sant’Elpidio (FM),
UCI Palariviera (San Benedetto del Tronto).
UCI Gloria, UCI Fano, UCI Pesaro,
UCI Jesi e UCI Senigallia proietteranno il contenuto il 23
gennaio allo stesso orario.
UCI Gualtieri e UCI Bolzano
parteciperanno alle proiezioni il 24 gennaio alle
20:30.
UCI Casoria, UCI Cagliari, UCI
Catania, UCI Cinepolis Marcianise, UCI Messina, UCI Fano, UCI Jesi,
UCI Pesaro, UCI Senigallia, UCI Matera, UCI Showville Bari e UCI
Molfetta applicano la tariffa di 8 euro per l’intero e il ridotto.
Nelle restanti multisale il costo del biglietto è di 11 euro per
l’intero e 9 euro per il ridotto. È possibile acquistare i
biglietti presso le casse delle multisale aderenti, tramite App
gratuita di UCI Cinemas per dispositivi Apple, Android e Windows
Phone e sul sito www.ucicinemas.it. I biglietti
paper-less acquistati tramite App e i biglietti elettronici
acquistati tramite sito danno la possibilità di evitare la file
alle casse con –FILA+FILM. Il pubblico può comunque acquistare i
biglietti anche tramite il call center (892.960) e le biglietterie
automatiche self-service presenti sul posto. Per maggiori
informazioni visitare il sito www.ucicinemas.it o la pagina
ufficiale di Facebook di UCI Cinemas all’indirizzo: www.facebook.com/ucicinemasitalia.
In alternativa contattare il call center al numero 892.960.
Torna sui grandi schermi il 25
gennaio uno degli attori hollywoodiani più amati e prolifici di
sempre, Liam Neeson, con L’Uomo sul treno –
The Commuter. Pur avendo ampiamente dimostrato la propria
dimestichezza con i generi più svariati, Neeson torna sovente con
piacere all’action puro, come in questo caso.
La trama de L’Uomo sul
treno
L’Uomo sul Treno è diretto da
Jaume Collet-Serra, regista spagnolo qui alla sua
quarta collaborazione con lo stesso Neeson. Michael MacCauley
(Neeson)
è un pendolare che passa gran parte delle sue giornate sullo
stesso treno che lo porta da casa al lavoro e viceversa.
Un giorno vi incontra Joanna
(Fermiga), una donna affascinante che gli propone un gioco:
individuare il passeggero che non dovrebbe trovarsi sul treno.
Premio in palio: centomila dollari. Attirato dalla lauta
ricompensa, a causa dei suoi problemi economici, Michael inizia
quello che si rivelerà essere tutt’altro che un gioco innocente.
Dovrà quindi rispolverare tutta la sua esperienza di ex poliziotto
per far fronte ai molteplici ostacoli che si troverà lungo il
tragitto, senza mai poter scendere dal treno o chiedere aiuto.
Un cast di comprimari di
prim’ordine
Il film presenta un cast di
comprimari di tutto rispetto: dall’intrigante Vera
Fermiga al sempre bravo Sam Neill, passando per Patrick Wilson. Tuttavia, nel suo essere un
action “corale”, non dimentica di tratteggiare molto bene tutte le
facce che compongono quel microcosmo che è il treno per
pendolari che collega New York con le periferie.
In questo senso siamo molto vicini
alle atmosfere di Agatha Christie (su tutti,
ovviamente, Assassino sull’Orient-Express),
dove l’approfondimento di tante personalità serve a mescolare
continuamente le carte in tavola, rendendo sempre più difficile
l’individuazione del colpevole.
Liam Neeson riesce inoltre in un’operazione
tutta sua: riproporre per l’ennesima volta la scena della
telefonata minatoria nella quale promette vendetta (si vedano i
vari Taken – Io vi troverò), senza risultare
stantio, ma piuttosto consacrandola definitivamente alla mitologia
filmica.
Pura adrenalina
Le atmosfere da thriller lasciano
comunque posto alle molteplici scene di azione pura, dove le
coreografie dei combattimenti non riecheggiano più le inverosimili
arti marziali, ma si soffermano sul mero corpo a corpo. E in questo
senso Neeson è ormai un esperto. L’Uomo sul
treno è un godibile action thriller condito di buoni colpi
di scena, che riesce nell’intento di non annoiare (cosa non
semplice, data l’unica location del treno) e di appassionare lo
spettatore in un’ora e quarantacinque minuti di pura
adrenalina.
Dopo Isle of Dogs,
il nuovo film di Wes Anderson in stop-motion che
aprirà Berlino 68, arrivano i primi titoli che
sfileranno sul tappeto rosso della Berlinale 2018.
Trai primi titoli che spiccano per
interesse c’è Figlia mia, il nuovo film di
Laura Bispuri, che torna a dirigere Alba
Rohrwacher, dopo l’esordio Vergine
Giurata.
Inoltre, sono stati annunciati nel
concorso ufficiale Benoit
Jacquot, Gus Van
Sant, Alexey German
Jr., Ma?gorzata
Szumowska, Philip
Gröning, Thomas Stuber, oltre
a Isabel Coixet e Lars
Kraume nella sezione Berlinale Special.
Ecco i titoli annunciati fino a ora,
in attesa della conferenza ufficiale del 6 Febbraio
prossimo:
Don’t Worry, He Won’t Get Far on
Foot (USA)
Gus Van Sant (Milk, Promised Land)
con With Joaquin Phoenix, Jonah Hill, Rooney Mara, Jack Black, Udo
Kier
International premiere
Dovlatov (RUS/POL/SER)
Alexey German Jr. (Paper Soldier, Under Electric Clouds)
con Milan Maric, Danila Kozlovsky, Helena Sujecka, Artur
Beschastny, Elena Lyadova
World premiere
Eva (FRA)
Benoit Jacquot (Three Hearts, Diary of a Chambermaid)
con Isabelle Huppert, Gaspard Ulliel, Julia Roy, Richard Berry
World premiere
Figlia mia (ITA/GER/SVI)
Laura Bispuri
con Valeria Golino, Alba Rohrwacher, Sara Casu, Udo Kier
World premiere
In den Gängen/In the Aisles (GER)
Thomas Stuber (Teenage Angst, A Heavy Heart)
con Franz Rogowski, Sandra Hüller, Peter Kurth
World premiere
Mein Bruder heißt Robert und ist ein
Idiot (GER)
Philip Gröning (Into Great Silence, The Police Officer’s Wife)
con Josef Mattes, Julia Zange, Urs Jucker, Stefan Konarske, Zita
Aretz, Karolina Porcari, Vitus Zeplichal
World premiere
Twarz/Mug (POL)
Ma?gorzata Szumowska (In the Name of, Body)
con Mateusz Ko?ciukiewicz, Agnieszka Podsiadlik, Ma?gorzata Gorol,
Roman Gancarczyk, Dariusz Chojnacki, Robert Talarczyk, Anna
Tomaszewska, Martyna Krzysztofik
World premiere
Berlinale Special Gala
The Bookshop (SPA/UK/GER)
Isabel Coixet (Things I Never Told You, My Life Without Me, The
Secret Life of Words)
con Emily Mortimer, Bill Nighy, Patricia Clarkson
German premiere
Das schweigende Klassenzimmer/The Silent
Revolution (GER)
Lars Kraume (The People vs. Fritz Bauer)
con Leonard Scheicher, Tom Gramenz, Lena Klenke, Jonas Dassler,
Florian Lukas, Jördis Triebel, Michael Gwisdek, Ronald Zehrfeld,
Burghart Klaußner
World premiere
Benedetta
Follia regge in testa al box office italiano,
seguito da Il Vegetale ed Ella & John.
Prima posizione invariata al box
office nostrano, con Benedetta
Follia che incassa 2 milioni di euro al suo
secondo fine settimana per un totale di 6,3 milioni.
Il Vegetale apre in seconda posizione
con 1,4 milioni incassati in 442 sale, registrando una media per
sala pari a 3200 euro.
Ella & John di Paolo Virzì debutta al
terzo posto con 1,2 milioni e registra la media per sala più alta
della classifica, pari a 3500 euro.
L’ora più buia con Gary Oldman in
odore di Oscar esordisce al quarto posto incassando 1,1 milioni in
circa 340 sale a disposizione.
Insidious 4: L’ultima chiave apre con
744.000 euro, mentre Coco raccoglie
altri 683.000 euro e arriva a ben 10,1 milioni totali.
Tre Manifesti a Ebbing, Missouri che
ha appena trionfato ai SAG Awards raccoglie altri 675.000 euro per
un globale di 1,7 milioni, seguito da Wonder,
giunto a 11,2 milioni totali con altri 599.000 euro.
L’utente di Reddit, raqfox, ha
spiegato sulla piattaforma quello che potrebbe essere un nuovo
Easter Egg contenuto in Star Wars: Gli Ultimi
Jedi, che mette in relazione le ultime parole che
Luke Skywalker rivolge a Kylo Ren
con gli ultimi momenti tragici di vita di Han Solo.
Ne Il Risveglio della
Forza, Han accarezza il volto di Ben/Kylo sul viso,
proprio nel punto in cui Rey, di lì a poco, avrebbe lasciato una
ferita, la cicatrice che vediamo sul volto del cavaliere di Ren ne
Gli Ultimi Jedi.
Durante il loro ultimo confronto su
Crait, Luke ricorda a Kylo che suo padre rimarrà sempre con lui: un
legame che non può spezzare, nemmeno dopo averlo ucciso.
Ebbene, secondo l’utente di Reddit
quel ricordo di Han rimarrà sempre con Kylo, lì dove per l’ultima
volta suo padre lo ha accarezzato, a futuro monito del loro legame.
Ogni volta che Kylo guarda la sua immagine riflessa vede così
“il segno della carezza di Han”.
Potrebbe trattarsi chiaramente di
una coincidenza, tuttavia sembra un bel percorso da seguire, un bel
modo per ricordare Han e una sotto-trama che potrebbe essere
sviluppata in Episodio IX.
Uccidere Snoke ha completato il
passaggio al Lato Oscuro di Kylo Ren; cosa gli riserverà il futuro?
Potrà comunque essere redento dopo le azioni orribili che ha
compiuto?
Forse, quella traccia del padre
potrà aiutarlo a ritrovare il cammino della Luce.
Star Wars: Gli Ultimi
Jedi, i cameo famosi dell’Episodio
VIII
Da quando, con l’uscita di
Man of Steel e
l’impostazione di un certo tono più serioso, l’universo
cinematografico condiviso della DC ha preso
ufficialmente piede, in molti si sono affrettati (quasi
ingiustamente) a paragonare quanto fatto dalla Warner Bros. con
l’operato dei Marvel Studios. Tra le altre critiche
inoltre, ci sono quelle rivolte alla poca efficacia delle storie e
delle visioni dei registi che si sono alternati nei diversi
cinecomic, oppure ai presunti risultati negativi al box office (al
contrario entusiasmanti), insomma intorno al DCEU
gravita un’aria così poco lusinghiera da necessitare qualche
chiarimento.
Grazie a ScreenRant, che ha riassunto in
15 punti i maggiori problemi di cui vi parlavamo sopra, possiamo
dare uno sguardo alle cose che tutti, fan e non, potrebbero aver
capito male in questi anni sui film DC.
I tempi del DCEU sono stati affrettati
Una delle più
grandi critiche rivolte al DCEU è il fatto che la Warner bros. stia
affrettando i tempi, e questa opinione esiste a causa del confronto
con l’Universo Cinematico Marvel. La Marvel ha deciso di sviluppare i
suoi personaggi individualmente prima di riunirli tutti insieme, ma
ciò non significa che sia l’unico modo per farlo.
Il DCEU sta copiando la Marvel
La DC è ampiamente
considerata innovativa quando si parla dei personaggi dei fumetti.
A riprova di ciò c’è il fatto che la Marvel abbia preso in prestito
alcuni dei suoi personaggi e temi nel corso della storia. Certo, la
Marvel si è dimostrata ambiziosa
con i suoi film, ma l’idea di intrecciare storie di supereroi è
sempre stata nei fumetti. A cambiare, nel DCEU, è il tono e la
creazione di un franchise con un universo condiviso proprio,
diverso dal MCU.
Wonder Woman è l’unico film riuscito
Se ricordate bene,
non tutti i film Marvel sono stati un successo con i
fan nei primi anni. Anche Man of Steel non è stato accolto bene
dalla critica, ma i fan sono sembrati entusiasti. Su Rotten
Tomatoes film come Suicide Squad hanno il 60% di positività, non
un numero eclatante ma comunque incoraggiante. Eppure esiste ancora
una forte rottura tra fan e critici nel DCEU, motivo per cui
Justice League presenta un punteggio critico
del 40% e un punteggio del pubblico del 77%. Wonder Woman è stato il miglior film DCEU sotto
i due aspetti, ma questo non significa che sia l’unico davvero
riuscito.
Il Batman di Ben Affleck è indegno
Il Batman di Ben
Affleck è stato oggetto di numerose critiche. Molti spettatori
hanno amato il ritratto di Christian Bale nei film di Christopher
Nolan e forse si aspettavano che Affleck si limitasse ad una
sua imitazione Cosa non successa. Affleck ha portato Batman nella
prossima generazione di film DC, molto più vicino al Batman dei
fumetti.
Batman v Superman: Dawn Of Justice è orribile
Dawn of
Justice potrebbe non essere il miglior film della storia dei
cinecomic, a causa dei troppi buchi di trama e altri difetti
sparsi. Nonostante ciò, si è rivelato essenziale per il futuro del
franchise: abbiamo visto per la prima volta Wonder Woman e avuto un
accenno degli altri eroi di Justice League; inoltre Dawn of Justice
ha dato vita al Batman dei fumetti in un modo che i film di
Christopher Nolan non hanno mai fatto.
Tutti i film del DCEU sono stati flop al botteghino
Dal
momento che la critica ha stroncato quasi tutti i titoli del DCEU,
le persone hanno pensato che i film non avessero guadagnato
abbastanza al box office. Sbagliato. Justice League ha superato i
200 milioni di dollari in America, Wonder Woman ha totalizzato un
incasso di 400 milioni e Suicide Squad e Dawn of Justice hanno
incassato quasi 700 milioni.
Nessuno potrà mai confrontarsi con il Joker di Heath
Ledger
Sebbene
tutti siano rimasti attaccati all’interpretazione di Heath ledger,
il personaggio visto in Suicide Squad grazie alla prova di
Jared Leto è forse superiore per certi aspetti. Innanzitutto, può
apparire in una varietà di film, al contrario di Heath Ledger che
sembrava avere una data di scadenza. Questo Joker è anche molto più
intelligente, può battere con l’astuzia alcuni dei personaggi più
saggi della DCU.
Superman ha troppo potere per essere davvero interessante
I fan dei
supereroi occasionali a volte sostengono che Superman è troppo
potente per essere interessante. A meno che non stia combattendo
qualcuno dotato di kryptonite, non ci sono molti dubbi sul fatto
che Superman vincerà. Tuttavia Zack Snyder e il DCEU hanno deciso
di sfruttare fin da subito la debolezza di Superman, presentando
nemici cosmici che possono resistere al suo potere. Perché è nato
invincibile, ma è stato allevato come un essere
umano.
Man Of Steel era terribile
Man of
Steel ha dato il via al DCEU, stroncato dalla critica ma amato dai
fan. La storia ci presenta un Clark Kent nomade, che cerca di
nascondere i suoi poteri muovendosi in da una parte all’altra
nascondendosi. Insomma, era la perfetta storia di origine per il
personaggio, che non si meritava così tante critiche
negative.
I film del DCEU sono troppo dark
Il
confronto con i Marvel Studios continua: la maggior
parte dei fan pensa che i film DC siano troppo dark e si prendono
troppo sul serio. Ovviamente c’è una logica dietro a questo: la DC
non sta copiando la Marvel e il tono dei film del
MCU. Ma prendiamo ad esempio
Suicide Squad, che fra tutti è quello che ha cercato di risollevare
l’umore, come Justice League d’altronde.
La denominazione DCEU è sbagliata
Il nome
“DC
Extended Universe” ha assolutamente senso, al contrario di
quanto detto. I fan l’hanno adottato come nome non ufficiale della
serie, anche se la Warner Bros. non
l’ha mai usato. Un reporter ha rintracciato l’origine del “DC
Extended Universe”, scoprendo che fu originariamente creato nel
2015 dalla giornalista di Entertainment Weekly Keith Staskiewicz
mentre scriveva sull’uscita di Dawn of Justice.
Il DCEU ha rovinato la morte di Superman
Alcuni
critici hanno detto che la morte di Superman sia stata un grosso
spreco di trama per Dawn of Justice e Justice League. Proprio in
quest’ultimo, sembra che il personaggio sia tornato in vita troppo
frettolosamente, anche se poi nell’insieme ha
funzionato.
Zack Snyder è il responsabile del flop di Batman v Superman:
Dawn of Justice
Zack
Snyder è il bersaglio preferito delle critiche ai risultati
deludenti del DC
Extended Universe. Eppure le basi di Dawn of Justice sono
sempre state nei programmi della Warner Bros fin dai tempi in cui
Christian Bale era ancora Batman. Prima o poi Batman avrebbe
affrontato Superman, con Snyder più interessato al secondo, ma
l’azienda è rimasta delusa dall’accoglienza di Man of Steel e ha
deciso che era necessario rendere Batman il personaggio principale
del loro universo. Chissà come si sarebbe svolta la trama se Snyder
avesse fatto a modo suo…
Zack Snyder ha chiuso con il DCEU
Snyder farà ancora
parte del DCEU in futuro. È ancora tra i produttori di Wonder Woman 2 e Aquaman e potrebbe essere coinvolto in altri filmi.
Potrà essere incolpato per alcuni dei fallimenti, ma c’è da sperare
che il regista resti comunque coinvolto in qualche modo dal momento
che è stato la forza trainante del DCEU dall’inizio.
La Warner Bros insiste sul DCEU solo per fare soldi
Un altro equivoco
è che la Warner Bros. continui a sfornare film per ottenere sempre
più soldi. La Warner Bros. vuole che il DCEU abbia successo, certo,
e nonostante l’opinione popolare, l’azienda si sta prendendo il suo
tempo per realizzare i nuovi film.
David F. Sandberg,
regista a cui è stato affidato il timone di Shazam!, ha dichiarato che il film a cui sta
lavorando, per la Warner Bros nell’ambito della DC
Films, sarà divertente ma allo stesso tempo non lo sarà
tanto da perdere il ritmo e l’epicità del personaggio dei
fumetti.
Il personaggio è infatti perfetto
per adottare un tono più leggero rispetto a quelli già raccontati,
tanto che si potrebbe definire la prima “commedia” del
DCEU.
Il regista ha infatti dichiarato che
il film sarà davvero divertente, ma l’umorismo non arriverà dalle
battute. Non che il regista abbia qualcosa contro le battute ad
effetto, ma preferisce adottare uno humor veicolato dalle
situazioni e non dalle battute.
“La cosa importante per me
– ha detto il regista – è mescolare il divertimento
alternandolo con argomenti e temi seri. Adottare un tono divertente
per tutto il film rischia di far perdere spessore.”
Zachary Levi sarà
l’eroe del titolo, mentre Asher Angel sarà
Billy Baston, il ragazzino capace di trasformarsi
in un supereroe adulto, Shazam appunto, soltanto
pronunciando la parola, acronimo di nomi di grandi eroi del
passato: Solomon, Hercules, Atlas, Zeus, Achilles e
Mercury.
Shazam sarà diretto
da David F. Sandberg (Annabelle:
Creation) e si baserà su una sceneggiatura scritta da
Henry Gayden e Darren Lemke.
Il film che farà parte
dell’Universo Cinematografico DC dovrebbe
esserepronto per debuttare al cinema nell’aprile 2019.
Le riprese cominceranno il prossimo febbraio.
Ecco un nuovo coinvolgente trailer
di Rampage, in cui Dwayne Johnson
viene messo di fronte a un suo vecchio amico che, a sorpresa, sta
assumendo dimensioni inaspettate!
“Il primatologo Davis Okoye
(Jhonson), un uomo che tiene la gente a distanza, condivide un
profondo legame con George, un gorilla straordinariamente
intelligente che è stato alle sue cure sin dalla nascita. Un
rischioso esperimento genetico va male e trasforma la gentile
creatura in un mostro rabbioso. A peggiorare la situazione, si
scopre che ci sono altre creature con questo difetto. Mentre queste
creature si spargono per l’America, distruggendo tutto sul loro
cammino, Okoye fa squadra con un ingegnere genetico screditato per
realizzare un antidoto, combattendo a suo modo attraverso un
difficile campo di battaglia, non solo per prevenire una catastrofe
ma anche per salvare quello che una volta era suo amico.”
Dal regista candidato all’Oscar
Denis Villeneuve (Miglior regia per Arrival, 2016) arriva
BLADE
RUNNER 2049, l’attesissimo sequel del
celebre film del 1982
Blade Runner, disponibile in DVD, Blu-ray, e 4K
Ultra HD dal 7 febbraio 2018 per gentile concessione di Sony
Pictures Home Entertainment con Universal Pictures Home
Entertainment Italia.
Il cast del film è composto da Ryan
Gosling (La
la land, Drive) nei panni di K e Harrison
Ford (saga di Star
Wars, Witness – Il testimone) che ritorna nel ruolo di
Rick Deckard. Tra gli attori anche Ana de Armas
(Trafficanti),
Sylvia Hoeks (Renegades – Commando
d’assalto), Robin Wright (Wonder
Woman), Mackenzie Davis (The
Martian), Carla Juri (Brimstone) e
Lennie James (The Walking Dead) e ancora
Dave Bautista (I Guardiani della Galassia) e il
premio Oscar Jared Leto (miglior attore non
protagonista per Dallas
Buyers Club, 2013).
Nel formato DVD
troverete più di 30 minuti di contenuti speciali, mentre la
versione Blu-ray vi regalerà ben oltre 60 minuti di materiali extra
tra cui un’esclusiva dal titolo “La creazione del mondo Blade
Runner 2049”.
BLADE RUNNER
2049 è stato prodotto dai candidati all’Oscar
Andrew A. Kosove e Broderick Johnson (Miglior
film, The Blind Side, 2009) e il tre volte vincitore
dell’emmy Bud Yorkin & Cynthia Sikes Yorkin,
tratto da una storia di Hampton Fancher e con la
sceneggiatura dello stesso Hampton Fancher e Michael
Green. Il candidato all’ Oscar Ridley
Scott (The Martian, Il Gladiatore), regista
dell’originale Blade Runner, è un produttore esecutivo
insieme a Tim Gamble, Frank Giustra, Yale Badik, Val Hill e
Bill Carraro.
Trenta anni dopo gli eventi del
primo film, un nuovo Blade Runner, l’agente K della LAPD (Ryan
Gosling), dissotterra un segreto a lungo nascosto che potrebbe far
precipitare quel che resta della società nel caos. La scoperta di K
lo induce a cercare di rintracciare Rick Deckard (Harrison Ford),
un ex blade runner della LAPD che è scomparso da molti anni.
Blade Runner 2049 CONTENUTI EXTRA NEL
BLU-RAY – ESCLUSIVA BLU-RAY
La creazione del Mondo di Blade
Runner 2049
BLADE RUNNER 101
Prologhi
CONTENUTIDISCO
BONUS (contenuto solo nelle edizioni speciali):
Essere umani
Battaglie del futuro: l’azione di Blade Runner 2049
Il 2018 vedrà in sala ben due film
diretti da Steven Spielberg. Il primo Febbraio
arriverà al cinema The Post, il film con
Meryl Streep e Tom Hanks, sullo
scandalo dei Panama Papers, mentre a Marzo, il 29
per l’esattezza, arriverà sul grande schermo Ready Player One, l’adattamento dall’omonimo
romanzo di Ernest Cline.
Tuttavia Spielberg non vuole ancora
riposarsi, nonostante la lunghissima carriera nel mondo del cinema
alle spalle. Nel suo immediato futuro infatti ci sarà il progetto
ancora in gioco di Indiana Jones
5 e un remake di West Side Story, in
cui il regista si cimenterà con il genere musical.
Steven Spielberg
a Milano per The
Post: “La stampa libera è il guardiano della
democrazia”
Per quello che riguarda
Indiana Jones 5, sembra che Chris
Pratt sia la prima scelta in quanto a successore di
Harrison Ford, che pure prenderà parte al film. La
sceneggiatura, già pronta, è firmata da David
Koepp e il film dovrebbe arrivare nel 2020.
Per quanto riguarda il
remake di West Side Story, che rappresenta senza
dubbio un progetto più interessante, Tony Kushner
ha già cominciato a lavorare alla sceneggiatura, anche se dal team
di Spielberg non ci sono state ancora conferme ufficiali.
A quanto pare,
invece, The Kidnapping of Edgardo
Mortaraè stato accantonato perché, dopo
aver provinato oltre duemila bambini, Steven
Spielberg non ha ancora trovato il protagonista adatto a
interpretare il giovane ebreo cresciuto da cristiano
nell’Italia del 19° secolo.
Nonostante l’età, i premi, e la
carriera stellare, Spielberg non sembra affatto interessato a
smettere di raccontare le sue storie.
Arrivrà nelle sale il prossimo 25
aprile Avengers: Infinity War,
l’epico cinecomic diretto da Anthony e Joe Russo
che vedrà riuniti sul grande schermo un’incredibile varietà di
supereroi del MCU. Ma quali personaggi
sono stati esclusi, e quali i fan sperano di incontrare nel film
almeno per un cameo? Grazie a ScreenRant, che ha creato questa
interessante lista, possiamo dare uno sguardo ai nomi più papabili,
scelti tra cinema e televisione.
Captain Marvel
Brie Larson è
stata scelta per interpretare Captain Marvel nel MCU, ma i fan non hanno intenzione
di aspettare il suo film per vederla sul grande schermo. Carol
Danvers sarebbe perfetta per aiutare i Vendicatori in Infinity War,
anche se sfortunatamente la Larson non è nella lista del cast del
film.
Nick Fury
Il Nick Fury di Samuel L. Jackson è sparito dalla circolazione
dopo gli eventi di Avengers: Age of Ultron. Non era in
Captain America: Civil War e
sembra che non sarà nemmeno in Avengers: Infinity War. C’è speranza
di vederlo almeno in Avengers 4?
Agent 13
Sharon
Carter, alias Agent 13, è apparsa per la prima volta in Captain
America: Civil War, in cui ha aiutato Rogers, Bucky e Falcon a
fuggire da Iron Man; il personaggio potrebbe tornare in Infinity
War ma la sua partecipazione oggi sembra piuttosto
irrilevante.
Lady Sif
Jaimie
Alexander ha avuto un ruolo di primo piano nei film di Thor nelle
fasi 1 e 2 del MCU, ma è stata assente nella fase
3, e tutto tace per il futuro. Al momento, la posizione di Sif
nell’universo condiviso non è chiara, anche se è certo che non
apparirà in Infinity War.
Heimdall
Cosa
succederà a Heimdall? Dal momento che Idris Elba non è stato
confermato in Infinity War dovremo solo aspettare e vedere se verrà
ucciso fuori dallo schermo quando Thanos si abbatterà sul MCU.
Wasp
Non è
ancora chiaro se anche Wasp, apparirà nel film. Evangeline Lilly ha
debuttato come Hope van Dyne in Ant-Man di Peyton Reed, e tornerà
in Ant-Man and The Wasp questa estate, ma per ora sembra che sia
l’unico film Marvel previsto per il
personaggio.
Grandmaster
Taneeler
Tivan, noto anche come Collector, è stato confermato per Avengers:
Infinity War, al contrario di suo fratello En Dwi Gast, alias
Grandmaster. I fan vorrebbero vederlo fianco a fianco del Collector
sul grande schermo, ma sfortunatamente il Grandmaster non ha molto
spazio nella lotta tra Thanos e i Vendicatori.
Hank Pym
Hank Pym,
l’originale Ant-Man, è stato un membro fondatore degli Avengers nei
fumetti (e ha creato Ultron), e i fan potrebbero vedere di nuovo
Michael Douglas in Avengers 3, magari in aiuto di Scott.
Korg e Miek
Apparsi in
Thor: Ragnarok, Korg e Miek sono diventati
presto amici di Thor. Soltanto perché non sono stati ancora
confermati per Avengers: Infinity War, non significa che avranno
una morte senza cerimonie fuori dallo schermo. In effetti, Kevin
Feige in precedenza ha dichiarato di avere in programma di
riportare sullo schermo i personaggi.
Zia
May
Zia May
non appare in Avengers: Infinity War anche se Peter è là fuori a
salvare il mondo…come è possibile non menzionarla? Marisa Tomei
potrebbe certamente apparire in un cameo, e ce lo auguriamo, ma
sembra improbabile.
I Defenders
Daredevil, Jessica
Jones, Luke Cage e Iron Fist sono tutti individui forti capaci di
imprese straordinarie, ma perché non vengono utilizzati sul grande
schermo? Sicuramente sarebbe utile avere qualcuno dei Defenders nel
MCU, relativamente connesso
all’universo condiviso globale.
Lo Shield
Agents of
S.H.I.E.L.D. era originariamente considerato come l’unico legame
tra i film del MCU e il lato seriale dell’universo
condiviso, come visto in Captain America: The Winter
Soldier. Nel corso degli anni però la serie ha preso le
distanze dai film, e non c’è alcuna possibilità che il team faccia
un’ apparizione in Infinity War.
Gli Inhumans
Mentre la ABC sta
valutando l’idea di cancellare la serie, ci potrebbe essere una
remota possibilità di vedere gli Inhumans nel MCU. Come? Beh perché i Vendicatori non hanno ancora impiegato altri
Inumani, come Quake. Che ne pensate?
I Runaways
La
possibilità di vedere i Runaways in Avengers: Infinity War stanno a
zero, ed è persino discutibile affermare che la serie in onda su
Hulu faccia parte del MCU.