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Infinity War: venti differenze tra i film e i fumetti

Infinity War: venti differenze tra i film e i fumetti

Fan dell’universo Marvel, gioite: Infinity War è finalmente arrivato. Chi, tra di voi, è anche appassionato di fumetti (orgogliosamente nerd come si deve), avrà magari già notato delle differenze tra film e fumetti. Per chi di voi invece non segue i fumetti Marvel, ma è un curioso e un appassionato di MCU, ecco alcune differenze che cattureranno la vostra attenzione non potete non sapere. Attenzione: ci sono spoiler.

L’infinity War originale

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Diciamolo: il titolo Infinity War è memorabile ed evocativo, forse uno dei migliori dei film Marvel. Da dove viene? Nei fumetti, Infinity War era in realtà il seguito di un altro capitolo dal nome Infinity Gauntlet (Gauntlet è il Guanto, e forse un è titolo non altrettanto suggestivo, diciamocelo…). La trama del film Infinity War si basa principalmente su questo capitolo e su un capitolo Marvel chiamato Thanos Quest.

In Thanos Quest, Thanos recuperava da solo le sei Gemme dell’Infinito. Incastonò le gemme sul proprio Guanto dell’Infinito. I rimanenti eroi Marvel lo attaccarono, e Nebula fu in grado di contrastarlo (che sia un’indizio su Avengers 4?). Il suo guanto entrò in possesso di Adam Warlock che, per diventare in Dio giusto e neutrale, allontana il buono e il cattivo da sé stesso. Il cattivo diventa Magus, che crea i sosia degli Avengers che conquistano l’Universo…

Finali diversi

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Alla fine del film di Infinity War, vediamo Thanos in una modesta capanna, che sorride guardando il sole tramontare sul proprio pianeta. Questo finale rispecchia quello di Infinity Gauntlet: nel fumetto, decide di dedicarsi alla quieta vita di campagna, diventando uno spaventapasseri. Il motivo: ha perso la propria divinità e accetta la cosa con dignità. Nel film, invece, non ha scelta e c’è nient’altro per lui da fare. Inoltre, nei fumetti, la nipote Nebula gioca un ruolo fondamentale per quanto riguarda la sua sconfitta. Infatti, riesce ad impossessarsi del Guanto e ripristinare tutto quello che aveva danneggiato. Nei fumetti, l’apparizione di Nebula arriva molto dopo nella storia di Thanos, rispetto a quello che succede nel film. Inoltre, le parti del corpo di Nebula vengono sostituite dopo aver perso la lotta contro Gamora. Nei fumetti, inoltre, viene trasformata in un cibo dal Dr. Mandibus con lo scopo di risvegliarla dallo stato catatonico.

Thanos il reietto

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In Infinity War, Thanos rivela che, nel proprio pianeta d’origine, era un reietto in seguito alla sua proposta di uccidere metà della popolazione del pianeta sovrappopolato e senza risorse. Non ci sorprende che la proposta di un genocidio gli sia costata la reputazione. Ma ci sono altre ragioni per il suo isolamento. Nonostante Thanos sia un membro degli Eterni, ha anche geni dei Devianti, ai quali assomigliava alla nascita. I Devianti sono considerati esseri dall’aspetto ripugnante e per questo motivo, la madre di Thanos cercò di ucciderlo da neonato.  Inoltre,  il giovane Thanos non mostrò tendenze malvagie dell’età adulta: aveva un carattere non-violento e veniva considerato un pacifista introverso. I compagni di scuola lo prendevano in giro per il suo aspetto, e Thanos finì per essere ossessionato dalla morte e dal nichilismo. Il personaggio, quindi, nasce da dolore e odio, e ci dice qualcosa di più sul personaggio.

La forza di Thanos

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C’è un buon motivo per avere paura di Hulk: è una macchina di distruzione. Può sollevare prima di 100 tonnellate, ancora prima che si arrabbi e arrivi al culmine della propria forza. Inoltre, più combatte, più si arrabbia, e più diventa forte. In Thanos Quest, Thanos combatte contro un tizio dal nome di “Campione dell’Universo”, che spende il proprio tempo andando da un pianeta all’altro, cercando risse come si deve. Il Campione fa per saltare addosso a Thanos, ma questi si teletrasporto. Nonostante questo, l’impatto del colpo distrugge il pianeta. Durante la lotta contro il Campione, Thanos pensa tra sé e sé che deve essere come combattere contro Hulk, e che quest’ultima è una battaglia che vuole evitare. Nei primi 15 minuti di Avengers: Infinity War, invece, non solo si sbarazza facilmente sia di Heimdall che di Loki, ma ha la meglio anche su Hulk.

Le ragioni di Thanos

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In Infinity War, la proposta di genocidio di Thanos viene fatta in nome della praticità, per risolvere sovrappopolazione e assenza di risorse. Se non altro, Thanos ha delle buone intenzioni, più o meno. Nel fumetto, invece, le sue ragioni sono più semplici e un po’ più perverse. Fin da giovane, Thanos comincia ad venerare la Morte, e addirittura si innamora della sua incarnazione e cerca di sedurla. Il motivo per cui desidera il genocidio, è che vuole far colpo su di lei. In amore e in guerra, tutto è lecito, a quanto pare.

Le origini di Drax

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Le origini di Drax sono legate a quelle di Thanos. In Guardiani della Galassia, scopriamo che la sua famiglia fu sterminata da Ronan l’Accusatore e una scena eliminata del film scopriamo che i suoi tatuaggi raccontano la storia della sua vita: un elemento poetico, ma assente dai fumetti. Nei fumetti, infatti, Drax è un umano di nome Arthur Douglas, la cui automobile viene distrutta da Thanos, uccidendo lui e la famiglia che viaggiava con lui. Arthur viene però resuscitato da alcuni Eterni che lo fanno diventare Drax il Distruttore, il suo unico scopo è uccidere Thanos.

Dei e invincibilità

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Avere i poteri degli Dei vuol dire avere la certezza di vincere in un combattimento? La risposta di Infinity Gauntlet è (probabilmente) sì, e Thanos sembra essere imbattibile: combatte una lunga serie di eroi e avversari, e addirittura l’incarnazione dell’intero universo. In Infinity War, invece, combatte meno nemici ma questi sono una maggiore sfida per il personaggio. In generale, nel MCU i personaggio sono un po’ più deboli dei personaggi dei fumetti.

Niente Mephisto

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Nei fumetti, c’era un personaggio di nome Mephisto, che era praticamente il diavoletto che nei cartoni animati sta sulla spalla del personaggio, raccomandando azioni poco raccomandabili. Mephisto era la spalla malvagia di Thanos, un consigliere, che lo aiutava nella sua conquista della Morte. E ovviamente, arrivò la pugnalata alle spalle.

I combattimenti di Strange

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In Infinity War, Doctor Strange dà il proprio meglio. Nel MCU, nessuno degli “incantesimi” di Strange hanno formule magiche o prevedono parole (un po’ alla Harry Potter, ecco): semplicemente, si sdoppia, entra in un universo specchio, e compie altre mirabolanti opere. Nei fumetti, gli eroi della Terra si scontrato faccia a faccia con Thanos risultati sanguinosi. Tranne che per Doctor Strange: questi viene infatti incaricato di fare piuttosto del primo soccorso e di correre ai ripari. Doctor Infermiera, praticamente.

L’esistenza dell’Ordine Nero

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In Infinity War, l’Ordine viene usato da Thanos per recuperare tutte e tre le Gemme dell’Infinito. Ma non ha sempre bisogno del loro aiuto. Anche nella battaglia con gli Avengers sul pianeta Titano, l’Ordine è assente. Nella battaglia di Wakanda, dà filo da torcere agli Avengers, ma alla fine la situazione viene presa in mano da Thanos. Nei fumetti, l’Ordine Nero non appre in Thanos Quest (nel quale è in cerca delle pietre), né in Infinity Gauntlet, né in Infinity War. È presente nella serie di Infinity, ma nella ricerca del figlio di Thanos.

Guardare ma non toccare

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In Guardiani della Galassia, l’assistente Carina afferra la Gemma del Potere ed è talmente sopraffatta dal suo potere che esplode. Nel film, l’arma di Ronan l’Accusatore che contiene la Gemma viene distrutta da Drax, e Peter Quill la prende tra le sue mani senza che succeda nulla. Ma Ego ricorda quanto sia eccezionale avere una delle Gemme tra le proprie mani.  Insomma, nel MCU, il contatto con le Gemme è potenzialmente mortale, ma non è così nei fumetti, nei quali sono più maneggiabili: diversi personaggi le portano con sè, tra cui Doctor Strange, Iron Man, Namor e il Professor Xavier.

Il Guanto

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In Infinity War, Thanos si fa forgiare un guanto dai nani di Asgard, capace di intrappolare il potere delle Gemme. Una volta terminato, Thanos uccide tutti i nani e ricopre le mani del re Eitri in metallo, in modo che non possa mai più forgiare nient’altro. Ma anche Thor arriva a Nidavellir per ottenere una nuova arma. Ieri racconta a mamma Thor cosa ha combinato Thanos, e lo aiuta nella creazione di una nuova arma. Nei fumetti, il Guanto ha un’origine diversa: se le pietre possono essere danneggiate senza morire, ma per connettersi ad esse servono delle abilità speciali: alcuni le indossano nel centro della fronte per attingere al loro potenziale. Nei fumetti, il Guanto era semplicemente uno dei guanti di Thanos.

Un altro Thor

Su un lato del martello di Thor compare una scritta che dice che chiunque impugni il martello possiederà il potere di Thor, se degno di esso. Ma Thor è una persona, non un potere. Ma negli ani, la Marvel Comics ha cominciato a trattare il potere di Thor come qualcosa che anche altri possono assumere: e addirittura Thor è diventato indegno di utilizzare il proprio martello. In Infinity War, dopo aver forgiato la propria arma, Thor ritorna sulla Terra per difendere Wakanda e ferisce Thanos a morte. Nei fumetti, il suo destino è differente: infatti, nella battaglia di Infinity Gauntlet, la persona che impugna l’arma di Thor è Eric Masterson, che assomiglia a Thor a parte per dei diversi dettagli nell’abbigliamento. E non ebbe lo stesso successo di Thor in Infinity War.

Pietre e Gemme

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Le Gemme ebbero diversi nomi nei fumetti. All’inizio furono chiamate Should Gems (“gemme dell’anima”), ma in Thanos Quest presero il nome di Infinity Gems, o Gemme dell’Infinito. Nel MCU, si chiamano invece Infinity Stones, o Pietre dell’Infinito.

Silver Surfer

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In Infinity War, la Terra viene avvisata dell’arrivo di Thanos grazie al sacrificio di Heimdall. Prima che questi venga ucciso, trasporta Hulk sulla Terra, che si schianta nel posto del quale ha bisogno: il santuario di Doctor Strange. Nei fumetti, è Silver Surfer che si schianta contro la casa di Doctor Strange, mentre è in fuga da Thanos.

E il Minotauro?

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In Infinity War, Wong combatte al fianco di Doctor Strange sulla Terra, ma il discepolo dell’eroe dai posteri mistici, nel fumetto, è ben diverso: è un gigante minotauro alieno. Di nome Rintrah, al quale viene dato, alla fine, la Cappa della Levitazione di Strange, e il suo Amuleto di Agamotto. Nei fumetti, Wong tradisce Strange dopo che questi non riesce a salvare la sua amata.

Chi aveva le Gemme dell’Infinito?

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Le Gemme dell’Infinito sono comparse in più di un film del MCU, finché in Infinity War Thanos non cerca di aggiudicarsele tutte. In Infinity Gauntlet, i possessori delle Gemme erano però altre persone rispetto a quelle del film. Nel fumetto, infatti, erano possedute da una razza chiamata gli Anziani dell’Universo, e i possessori erano Giardiniere, Thanos, Warlock, Gamora, Maxam, Namor. Mentre nel film sono Entità Cosmiche, Agamotto, Cagliostro, e Dottor Strange.

Stormbreaker

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Grazie a Eitri, Groot e Rocket Raccoon, Thor riesce a forgiare una nuova arma: il suo martello, infatti, è stato distrutto dala sorella Help in Thor: Ragnarok. La nuova arma è in realtà un misto di varie armi che compaiono nei fumetti, dove Stormbreaker non compare. Stormbreaker era in realtà l’arma di un altro personaggio, Beta Ray Bill, che si è guadagnato una sorta di cameo nel MCU: in Thor: Ragnarok compare una sua statua. La Stormbreaker di Infinity War è un incrocio tra Jarnbjorn, un’arma che Thor aveva prima di Mjolnir e Mjolnir stesso.

Thanos al femminile

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Nei fumetti, Thanos aveva un aiuto: una versione femminile di sé. Con i poteri del Guanto dell’Infinito, Thanos aveva infatti creato una consorte femminile, che in un modo un po’ creepy sembra davvero una versione femminile di se stesso, chiamata Terraxia. Per difendere il creatore/consorte/sosia maschile, Terapia uccide addirittura Spider-Man in modo particolarmente Brutale, e decapita Iron Man.

Ebony Maw

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In Infinity War, Ebony Maw arriva con Cull Obsidian sulla Terra per prendere la Gemma del Tempo da Doctor Strange. Incapace di rimuoverla, rapisce Strange e lo porta sulla propria nave, finché non viene salvato da Iron Man e Spider-Man. Nei fumetti, la relazione tra i due è diversa. Nel fumetto di InfinityThanos è in cera del proprio figlio, non delle Gemme. E Thanos usa l’Ordine Nero, del quale Maw fa parte, appunto con questo scopo. Ebony Maw arriva quindi sulla terra e sembra essere capace di controllare Doctor Strange senza che questi se ne accorga, e lo usa per trovare il figlio di Thanos in Groenlandia.

Fonte: cbr.com

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Infinity War: Spider-Man diventa vendicatore nel nuovo intenso spot

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Marvel Studios ha diffuso un nuovo intenso spot tv con scene inedite, tra cui quella in cui vediamo Iron Man nominare Spider-Man ufficialmente un nuovo vendicatore: 

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Avengers: Infinity War, il secondo trailer del film Marvel Studios

Un viaggio cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine all’universo.

Anthony e Joe Russo dirigono il film, che è prodotto da Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers: Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal 25 aprile in Italia.

Avengers: Infinity War, tutto quello che sappiamo sul film – SPOILER

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Nel cast torneranno tutti gli eroi protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel Marvel Cinematic Universe, da Iron Man (2008) e Black Panther (2018).

Avengers: Infinity War, chi ha indossato il Guanto dell’Infinito prima di Thanos?

Infinity War: i personaggi migliorati dai film

Siamo arrivati ad un totale di 18 film nel corso di 10 anni, e Infinity War ha il pregio di riunire (quasi) tutto l’universo in un solo film. Ma non solo: si è lavorato pareccho sui personaggi, addirittura migliorando alcuni di quelli più conosciuti e amati. Joe e Anthony Russo hanno dimostrato di poter dare un imput originale all’Universo Marvel, di essere capaci di avere a che fare e gestire un’eredità immensa, e di espandere le storie dei personaggi anche nei film “corali”.

In particolare, ci sono alcuni personaggi che, nonostante siano già conosciuti e parte dell’universo, in Infinity War hanno la possibilità di brillare, e danno il proprio meglio. Dall’altro lato, non tutti i personaggi di Infinity War hanno il privilegio di avere una propria storia nel film, e addirittura alcuni Avengers mancano, o hanno molto poco dire, come Capitan America e Black Widow. Il filim si concentra su aluni personaggi e li invita a prendere strade nuove, in un modo in cui nemmeno i film dedicati erano riusciti a fare. Attenzione agli spoiler!

Thor

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Dopo Thor: Ragnarock, era difficile immaginare come si potesse migliorare ulteriormente il personaggio del Dio. Il terzo film ci ha mostrato il suo cuore, i suoi poteri, e il suo senso dell’umorismo che erano rimasti fino ad allora inediti. È diventato il più forte degli Avenger e uno dei più amati. In Infinity War, dall’incontro con i Guardiani alla missione intrapresa per forgiare Stormbreaker, Thor è il protagonista di alcuni dei momenti più divertenti e più importanti del film. Il viaggio per ottenere un nuovo martello è pericoloso, e necessario: è l’unica cosa che possa aiutare i compagni a sconfiggere Thanos, Thor è disposto a mettersi in pericolo per riuscire. Infatti, si espone al calore di una stella abbastanza a lungo per riscaldare la forgia di Eitri, e quasi muore. Ma la nuova arma, Stormbreaker, cambia le cose nella Battaglia di Wakanda, e gli permette di avere la meglio velocemente sugli avversari. Inoltre, non si trattta solamente del suo ruolo nella battaglia contro Thanos a renderlo eccezionale in Infinity War: ma il viaggio emotivo che intraprende nel corso del film lo rende uno dei personaggi migliori del film. Non è più il viziato principe del primo Thor, indegno addirittura di impugnare il proprio martello: è pronto a sacrificarsi senza esitazione, è diventato un vero leader, non è più spinto solo dal sentimento di vendetta, ma anche dalla volontà di proteggere l’universo.

Scarlet Witch

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Non è mai stata la star del proprio film. Scarlet Witch a lavorato accanto ad Ulton in Avengers: Age of Ultron, prima di cambiare squadra e diventare un membro del team di Capitan America in Civil War. Il suo personaggio è spesso definito dalla paura dei propri poteri, in particolare dopo aver accidentalmente ucciso parecchie mersone durante una missione. Il motivo è che ha un potere straordinario e, finalmente, ciò che c’è in palio in Infinity War le dà l’occasione per usarlo al massimo, in un modo che non avevamo mei visto prima. Il ruolo principale di Scarlet Witch nel film è quello di proteggere la Gemma della Mente, “incastonata” nella fronte di Visione. Entrambi sanno che lei è l’unica che sia abbastanza potente da distruggere la Gemma, che è un’alternativa preferibile al lasciare la pietra in possesso di Thanos. Ma deve confrontarsi con una scelta impossibile, dato che distruggere la Gemma significa inevitabilmente uccidere l’uomo che ama. Scarlet Witch ha già perso la propria famiglia, il proprio paese, e il proprio fratello. Il dolore l’ha resa eroica, ma non vuole soffrire un’altra perdita. Ma sarà capace di provare la propria forza: non solo distrugge la Gemma della Mente, ma rallenta e tiene alla larga Thanos nel frattempo. Sfortunatamente, Thanos riesce ad usare la Gemma del Tempo per disfare il suo lavoro e salvare la gemma: Scarlet Witch è così potente che l’unico modo per sconfiggerla è andare indietro nel tempo. E intanto, lei ha la possibilità di mostrare la propria forza, e di provare il proprio valore nel franchise.

Gamora

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È da due film che Gamora è uno dei membri più tosti dei Guardiani della Galassia, ma è la sua relazione con Thanos in Infinity War che rende il film particolarmente interessante. È figlia adottiva di Thanos, e negli anni ha dovuto sopportare dei traumi notevoli a causa di questo: la popolazione del proprio pianeta viene massacrata, viene costretta a combattere la sorella Nebula, per citarne alcuni. Ma Gamora non si arrende, e finisce per nascondere al padre la posizione della Gemma dell’Anima. Gamora riesce a crescere come personaggio: è addirittura capace di dichiarare il proprio amore a Star-Lord, quando fino a poco tempo fa non riusciva nemmeno a ballare con lui. Recupera il proprio rapporto con la sorella, ed è addirittura disposta a morire piuttosto di rivelare la posizione della Gemma. E Thanos decide di usare contro di lei l’amore per la sorella Nebula: quando la minaccia, Gamora cede e gli rivela il luogo in cui si trova la Gemma. E rischia la propria vita, piuttosto che di permettere che la sorella venga tormentata. Un bel cambiamento.

Thanos

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Thanos è un personaggio molto atteso dai fan, sin dall’apparizione a metà dei titoli di coda del primo film degli Avengers, e dal cameo di Guardiani della Galassia. Quando Loki e Ronan falliscono, Thanos decide che è ora di prendere in mano la situazione e recuperare da solo le Gemme dell’Infinito, e non se la cava per niente male. Marvel aveva promesso l’arrivo di Thanos già dal 2011, con Thor, ed è finalmente apparso in quello che è stato definito “il più grande crossover fino ad oggi”. Solo un cattivo particolarmente potente deve avere la capacità di riunire tutti gli eroi: è cattivo, è potente, è inarrestabile, e non ha deluso le aspettative. Anzi, le ha addirittura sorpassate. Puro male e assenza di compassione, capace di uccidere addirittura la propria figlia (la cosa che ama di più al mondo) pur di compiere la propria missione. Il sacrficio di Gamora, però, ha aperto uno spiraglio di compassione per il personaggio, e ci ha detto che forse, da qualche parte, c’è un cuore anche in lui. Thanos è stato portato in vita magnificamente, e Josh Brolin ha reso il personaggio reale e mantenuto la promessa fatta da Marvel parecchio tempo fa.

Doctor Strange

L’avevamo capito nel suo film, che Doctor Strange non è esattamente il massimo per quanto riguarda il gioco di squadra. È intelligente e capace di utilizzare la magia e la Gemma del Tempo, ma non sembra avere molti amici al di là del devoto Wong. Ma è interessante vedere come lavora con gli altri Avengers, e in particolare con l’ugualmente brillante e irritabile Tony Stark. La tensione tra i due c’è sin dall’inizio, quando cominciano a tirarsi frecciatine e a cercare di surclassare l’artro mentre discutono dell’Ordine Nero. Ma è il sacrificio di Doctor Strange che, infine, salverà la vita di Tony, e che preparerà l’arrivo di Avengers 4. Dopo che Thanos pugnala Iron Man dritto al cuore, Strange fa un patto con questi: la Gemma del Tempo in cambio della vita di Tony. Chiaramente, Thanos accetta e risparmia Tony. Può darsi che Strange avesse visto la necessità di Iron Man per sconfiggere Thanos, ma è anche vero che si trova davanti ad una scelta difficile: vedere il futuro vuol dire essere a conoscenza di ciò che verrà, incluso la propria morte e quella di metà dell’umanità. Ma Strange decide di riporre la propria fede in Tony.

Iron Man

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Iron Man è l’Avenger che abbiamo visto di più. Tre film dedicati, più Capitan America: Civil War Spider-Man: Homecoming: nel tempo, lo abbiamo visto cambiare dal genio miliardario e playboy al ruolo di mentore, amico e leader. Infinity War dà ancora più spazio a Tony per cambiare, mettendolo faccia a faccia con la propria paura più grande, quella che gli era stata mostrata da Scarlet With in Age of Ultron: non aver fatto abbastanza per salvare i propri amici. In Infinity War, Tony deve affrontare una serie di scelte difficili: va nello spazio per salvare Spider-Man e Doctor Strange, mette da parte il proprio ego sia con Strange che con Star-Lord per lavorare ad un piano che sconfigga Thanos nel suo stesso territorio. E sarà pronto a confortare Peter Parker, il ragazzino che ha finito per amare come un figlio. Alla fine del film, nonostante le proprie perdite, dovrà essere di nuovo colui che tiene insieme la squadra, e si mette in prima fila per salvare l’universo. E Tony, inoltre, sembra avere un ruolo fondamentale nel piano di Doctor Strange.

Fonte: Screen Rant

Infinity War: 20 teorie dei fan sulla Gemma dell’Anima che si sono rivelate sbagliate

La Gemma dell’Anima è stato uno dei più grandi misteri del Marvel Cinematic Universe. La ricerca delle Gemme è stata lunga, cominciata ai tempi del primo film di Thor, che introdusse il Tesseract dipingendolo come una misteriosa fonte di potere sulla quale S.H.I.E.L.D. stava sperimentando insieme a Erik Selvig. E ora che Avengers: Infinity War è finalmente arrivato, sappiamo dove era nascosta anche l’ultima Gemma. Ma per molto tempo la suo posizione è rimasta sconosciuta, il che ha tirato fuori il meglio delle speculazioni dei fan Marvel. Ecco le più interessanti, e non solo. Al solito, attenzione agli spoiler!

Dietro la benda di Odin

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Il primo film di Thor ha introdotto la mitologia nordica all’interno del MCU e, nel corso dei film, è diventato chiaro che, sebbene Asgard e gli Dei siano eterei e mistici, sono in fin dei conti alieni particolarmente avanzati. È stato un modo perfetto per introdurre i personaggi, assicurandosi al tempo stesso di dare un fondo pratico alla storia. E qui è dove i fan hanno cominciato a cercare gli indizi che conducono alla Gemma dell’Anima. C’è una teoria abbastanza bizzarra che è diventata una delle più seguite: infatti, si suggerì che la Pietra dell’Anima fosse il realtà collocata dietro la benda sull’occhio di Odin. Ok. In realtà, spiegherebbe l’immenso potere del personaggio. Inoltre, sappiamo grazie a Thor Thor: The Dark World, che Odin è andato in giro a combattere guerre e la teoria voleva che la ragione fosse proprio la Gemma, che ha bisogno di nutrirsi di anime.

Scarlet Witch

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Di tutti i personaggi papabili per quanto riguarda il possesso della Gemma, Scarlet Witch era forse uno dei più improbabili. Ma ad un certo punto, una teoria ha detto: che sia una distrazione? Possibile che la Gemma sia la fonte dei suoi poteri formidabili? In particolare, la teoria si riferiva alle sue azioni in Captain America: Civil War e ciò che (in teoria) realmente succede alla fine della scena dell’aeroporto. La teoria dice che, quando Visione colpisce accidentalmente War Machine, Wanda è molto vicina a Visione, il che la rende capace di manipolare i poteri che gli vengono dati dalla Gemma della Mente. E dato che le Gemme dell’Infinito hanno il potere di sentire quando le altre sono vicine, la teoria ha abbastanza senso. Ma la teoria non esplora in che modo Scarlet si impadronisce della Gemma dell’Anima, affermando solamente che sono le due Gemme ad essere attratte tra di loro, non Wanda e Visione.

Captain America

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Un altro personaggio che avrebbe potuto avere il controllo della Gemma dell’Anima è Captain America. La teoria nasce dalla presenza una leggera sfumatura gialla/arancione negli occhi di Steve e della forza immensa che mostra nel momento in cui deve trattenere Thanos durante la battaglia di Wakanda. Inoltre, la teoria suggerisce che dato che le altre Gemme causano un cambiamento nel colore degli occhi del personaggio (che assumono appunto una sfumatura simile alla pietra in questione), il colore ambrato degli occhi del personaggio fosse un indizio. E questa teoria si fonde poi con quella su Wakanda, che affermava che la Gemma fosse nel meteorite, e che a Cap venga data una forza superiore proprio grazie a questa. Ma conoscevamo già il personaggio come un mano incredibilmente potente, e va bene così. Inoltre, Cap non è stato abbastanza forte da trattenere Thanos a lungo.

Adam Warlock

Infinity War

Al termine di Guardiani della Galassia 2, ci è stata regalata una scena finale nella quale viene confermato che la somma sacerdotessa Ayesha è impegnata nella creazione dell’essere perfetto, grazie all’utilizzo di una speciale capsula che ha esaurito le risorse della sacerdotessa. Avevamo visto un prototipo nella collezione del Collezionista, ma questa nuova versione sembra particolarmente avanzata. La teoria in questione, suggerisce che Adam Warlock sia in realtà nato tra gli eventi di Guardiani 2Infinity War. E dopo la sua nascita, Ayesha avrebbe preso la Gemma che stava in cima alla capsula e l’avrebbe innestata sulla fronte di Warlock, in un modo simile a quello dei fumetti. Ma la teoria è stata smontata, in quanto è stato annunciato che ci sono piani ben chiari per l’arrivo del personaggio, e non a breve. Probabilmente, quindi, apparirà in Guardiani della Galassia 3, che purtroppo arriverà tra qualche anno.

Coulson

Infinity War

La teoria in questione mette insieme alcuni temi che accompagnano le comparse di Coulson nel MCU con la sua risurrezione che dà origine a Agents of S.H.I.E.L.D. Per prima cosa, la teoria fa notare come Coulson sia un po’ l’anima della prima fase del MCU, dato che appare in Iron Man, Thor, The Avengers: è la cosa che continuamente ispira eroismo nei protagonisti, senza che questi se ne accorgano. E la cosa si sviluppa ulteriormente quando questi viene ucciso da Loki: vien infatti suggerito che T.A.H.I.T.I. fosse in realtà parte di una tasca dimensionale dentro la Gemma dell’Anima, il Mondo dell’Anima. E afferma che lui viene quindi riportato in vita proprio grazie al frammento della sua anima conservato nella Gemma e che è possibile per lui diventare Ghost Rider perché in qualche modo migliorato cosmicamente. Ma la televisione Marvel e i film vengono tenuti abbastanza separati, e non ci sorprende che questa teoria si sia rivelata errata.

Captain Marvel

Infinity War

Siamo tutti in attesa del debutto cinematografico dell’eroina. E, dato che molte delle Gemme sono state introdotte in film dedicati ad un solo personaggio, alcuni sospettavano che l’attesissimo film avrebbe segnato la comparsa della Gemma dell’Anima. Ma questo avrebbe voluto dire che la Gemma in questione sarebbe stata assente da Infinity War, il che sarebbe stato abbastanza deludente. Alla base della teoria, c’è il presupposto che la Gemma sarebbe apparsa in un modo simile a quanto accade nei fumetti. Durante le sua avventure in un universo specchio, Captain Marvel scopre una Gemma dell’Infinito dopo l’incontro con una versione di Star-Lord, di nome Lord Starkill. Ma questa pietra è in realtà la Gemma della Realtà, anziché quella dell’Anima. E anche se un universo alternativo spiegherebbe dove Captain Marvel è stata per tutto quello tempo, la teoria è stata gettata a mare dal fatto che Thanos ha trovato la pietra su Dormir. È stata un’apparizione drammatica, segnata dalla morte di Gamora, ma chiaramente ha avuto più impatto sul pubblico di quello che avrebbe avuto una dimensione parallela.

La teoria T.H.A.N.O.S.

Infinity War

È stata una delle teorie più popolari dell’anno scorso. La teoria T.H.A.N.O.S. afferma che ogni pietra sia nascosta in un posto che corrisponde ad una delle lettere del nome di Thanos. Tesseract per la Gemma dello Spazio, Aether per la Gemma dell Realtà, Necklace per la Gemma del Tempo, Orb per la Gemma del Potere e Scepter per la Gemma della Mente. Allora, il primo problema della teoria è che chiamare l’Occhio di Agamotto una collana (Necklace) è un po’ riduttivo. Ecco. Ma insomma, per un po’ i fan della teoria furono un cerca di un indizio legato alla lettera H per scoprire la posizione della Gemma mancante. Le risposte andarono da Howard Stark (che avrebbe usato la Gemma per creare Tony), all’Erba a foglia di cuore (Heart Shaped Herb, che sarebbe stata una creazione della Gemma in seguito allo schianto su Wakanda), fino ad Heimdall.

Non apparirà

Infinity War

Il MCU ha spesso usato le Gemme come semplici mezzi per far procedere la trama. Sono comparse al termine di titoli di coda, in occasione di distruzioni di città, durante tentativi di distorcere dimensioni. Ma la Gemma dell’Anima mancava ancora all’appello prima di Infinity War, e alcuni hanno creduto che non sarebbe comparsa affatto. Infatti, normalmente le Gemme sono il punto focale di un film singolo piuttosto che di un’avventura collettiva. E, mentre le pietre sono state sicuramente parte di Avengers Age of Ultron, sicuramente non sono state la preoccupazione principale dei film. E dato che Thanos è un personaggio particolarmente minaccioso, la teoria suggeriva che l’antagonista non avrebbe trovato l’ultima pietra, e che ciò sarebbe stata la chiave per la vittoria dei Vendicatori.

Titan

Infinity War

L’arrivo del primo trailer di Infinity War ci ha mostrato posti remoti del cosmo. In particolare, un pianeta arancione su cui Tony ed altri sono impegnati nella lotta contro Thanos. Ad un certo punto, Tony sembra incredibilmente scosso, chiaramente dalle conseguenze della battaglia contro Thanos. E il pianeta, enorme, sembra avere gravità variabili, dato che ci sono pietre che volano nell’atmosfera, il che conferisce un’aria eterea al posto. La scena ha portato alcuni fan a credere che la battaglia sarebbe avvenuta in una tasca dimensionale all’interno della Gemma dell’Anima. Infatti, il colore è lo stesso della pietra, e sarebbe stata una soluzione piuttosto affascinante. Ma fu poi confermato che si tratta in realtà del pianeta Titano, il pianeta d’origine di Thanos.

La flotta Sovereign

Infinity War

Sovereign è arrivato in Guardiani della Galassia 2, ed è stato un modo per infilare l’arrivo di Adam Warlock nel MCU. Nel corso del film, abbiamo visto Sovereign esaurire le loro numerose risorse, e abbiamo visto la somma sacerdotessa annunciare la sua creazione dell’essere perfetto, e del suo nome: Adam. Vuol dire che Warlock sarà un antagonista del gruppo di eroi scapestrati? Per ora, abbiamo visto soltanto la capsula creata dalla sacerdotessa, sulla cui cima c’è un bagliore notevole. Una teoria suggerì che fosse in realtà la Gemma mancante, utilizzata da Ayesha per portare in vita Warlock, e che sarebbe finita incastonata sulla fronte del personaggio. Ma anche questa teoria è stata smentita dal fatto che James Gunn ha annunciato l’esistenza di piani particolare per Warlock.

Nebula

Infinity War

Prima dell’arrivo di Infinity War, molti si sono chiesti se la pietra fosse connessa a personaggi con delle storie personali già affermate, la cui morte potenziale avrebbe causato tensione e dolore tra i personaggi del film. Sapevamo che Gamora avrebbe avuto un ruolo importante, dato che nel trailer la vediamo da bambina nel proprio pianeta d’origine, e molti fa si sono chiesti quindi cosa sia in realtà a tenere in vita la sorella cibernetica, Nebula. Infatti, si è ripresa dai danni più terribili, ma a cosa è dovuto? Alcuni hanno teorizzato che dentro di lei ci sia un’unica e misteriosa fonte di energia che la tiene insieme. E, se questa fosse stata la Gemma, ciò avrebbe spiegato perché questa sia rimasta nascosta nel corso dei film. E avrebbe voluto dire che Thanos sarebbe stato a conoscenza della sua posizione, ma che l’uccidere Nebula per impossessarsene avrebbe significato spezzare il cuore di Gamora. Fortunatamente, questa teoria si è rivelata sbagliata, anche se abbiamo assistito ad una tortura atroce del personaggio.

Avengers 4

Infinity War

E se, dopo tutta l’attesa, la Gemma non fosse nemmeno comparsa in Infinity War? Una teoria e che la posizione della Gemma sarebbe rimasta sconosciuta fino alla fine di Infinity War, e che la trama di Avengers 4 sarebbe stata relativa alla sua ricerca. L’idea è che il film sarebbe diventato Infinity War: Parte II, e che la scoperta della Gemma avrebbe lasciato le cose in sospeso, dando poi il via ad una corsa contro il tempo contro Thanos per il secondo volume.

Hulk

Infinity War

Allora, sembra che Lego abbia la tendenza a spargere spoiler e anticipare trame. Ed è successo parecchio, in particolare, per quando riguarda gli Avenger. Ed è chiaramente successo anche con Infinity War, o almeno così avevamo creduto. Infatti, un set Lego dedicato alla battaglia di Wakanda ha come protagonisti i Vendicatori nella loro lotta contro gli Outrider e l?ordine Nero. In particolare, Bruce Banner appare con l’Hulkbuster, e uno degli accessori che accompagnano il set è, indovinate un po’, la Gemma dell’Anima. Alcuni hanno quindi pensato che la Gemma fosse quindi nascosta a Wakanda, mentre altri ipotizzarono che, prima dello schianto di Hulk sulla Terra, Hulk avesse ricevuto la Gemma da qualcuno sulla nave asgardiana sulla quale si trovava alla fine di Thor: Ragnarok.

Thanos

Infinity War

Questa teoria è probabilmente la più fastidiosa. Principalmente, perché suggerisce che Marvel non avrebbe problemi nello scegliere la via più facile, e dedicare più tempo al conflitto tra gli Avengers e Thanos piuttosto che dare soddisfazione agli appassionati per quanto riguarda uno degli artefatti più importanti di tutto l’Universo. Fondamentalmente, la teoria dice che il motivo per cui la pietra non compare prima di Infinity War è che Thanos ne sia in realtà già in possesso. Ma la gemma non compare sul Guanto, nei trailer. La risposta della teoria? Che fosse stata cancellata proprio per il trailer, in modo da non fare spoiler. La teoria si basa sul fatto che, dato che le pietre si attraggono tra di loro, è più facile reperirle se se ne possiede almeno una.

La Norvegia

Infinity War

Perché la Norvegia? Allora, durante Iron Man 2, S.H.I.E.D. stava tenendo d’occhio il pianeta su una gigantesca mappa (che inoltre, mostrava Wakanda). E anche se la Gemma del Tempo/Tesseract fu trovata lì e spinse Red Skull a diventare il superlativo che vediamo in Captain America: Il Primo Avenger, il bello arriva in Thor: Ragnarok. La teoria afferma che, dato che Odin continua ad apparire a Thor dopo la propria morte sotto forma di visione, la sua anima deve essere custodita da qualche parte, in particolare, in Norvegia. Inoltre, il corpo di Odin si disintegra in una nuvola di luce arancione: e questo spiegherebbe perché la sua anima continua ad apparire a Thor anche dopo la morte. Inoltre, la sua anima racchiusa nella Gemma avrebbe attratto gli Asgardiani.

Tempo

Infinity War

Sapevamo da un po’ che in Infinity War sarebbero arrivati i viaggi nel tempo, grazie all’introduzione della Gemma del Tempo nel MCU. Ma non ce ne sono stati tanti quanti molti si aspettavano. Ma una teoria credeva proprio che i viaggi nel tempo sarebbero stati la chiave per ritrovare la Gemma dell’Anima, dopo la conferma del fatto che il pianeta arancione fosse proprio Titan, il pianeta d’origine di Thanos, oramai non più abitato. La teoria suggeriva che la Gemma avesse assorbito le anime degli abitanti, e che Thanos volesse viaggiare indietro nel tempo con la Gemma del Tempo per evitare che ciò accadesse e recuperare la pietra per assemblare il Guanto. Ma, come ora sappiamo, la popolazione del pianeta fu distrutta dal sovrappopolamento e il consumo di massa. Ma dopo la fine del film, abbiamo buoni motivi di sospettare che i viaggi nel tempo avranno un ruolo importante in Avengers 4.

Nick Fury e Captain Marvel

Infinity War

Molti pensavano che non avremmo visto la Gemma in Infinity War. E con il film Captain Marvel all’orizzonte, i fan hanno cercato risposte nel passato, ovvero nei fumetti all’origine di Carol Danvers, risalente agli anni Novanta. Una teoria suggerì che sarebbe stato Nick Fury a trovare la Gemma dell’Anima proprio a quei tempi, immaginando che la pietra avesse poteri simili a quelli del Tesseract in possesso di S.H.I.E.L.D. Un’altra cosa che questa teoria spiegava, è l’assenza di Captain Marvel dal MCU fino ad ora. La ragione è appunto che l’eroina sarebbe stata da qualche parte nello spazio più profondo, impegnata a nascondere la Gemma dal cosmo e dalla Terra. L’unica cosa che non ha senso, è perché mai Fury avrebbe deciso di mandare la Gemma dell’Infinito in qualche oscura parte dello spazio, permettendo invece di tenere il Tesseract sulla terra.

Tony Stark

Infinity War

Prima dell’arrivo di Infinity War, sono comparsi poster che mostravano le Gemme dell’Infinito accanto a vari personaggi. In qualche modo, i personaggi che comparivano in questi poster erano in qualche modo legati alla pietra: ad esempio, quella dello Spazio si accompagnava a Captain America. Nel poster della Gemma dell’Anima, Iron Man era il personaggio più in evidenza: il che porto molti fan a credere che la pietra fosse legata appunto a Tony Stark. La teoria fu supportata anche dal trailer, nel quale abbiamo visto Thanos colpire Iron Man con particolare forza: per cercare di rompere il suo cranio per impossessarsi della Gemma nascosta nel suo cervello? C’è da dire, che nell’Ultima Universe, Tony Stark aveva effettivamente una Gemma nel cervello, che diede origine ad una personalità a parte chiamata Anthony. E, dato che Howard Stark si riferisce continuamente a Thony chiamandolo la propria invenzione migliore, molti credettero che ciò si riferisse al portarlo in vita utilizzando proprio la Gemma dell’Anima. Sappiamo ora che non è così, ma questa teoria non era per niente male.

Heimdall

Infinity War

Una delle possibilità era che la pietra fosse nascosta in un personaggio: questo avrebbe causato parecchia tensione, se Thanos fosse stato in cerca di essa, in quanto avrebbe probabilmente significato la morte del personaggio. Gl indizi per individuare il personaggio sarebbero stati, ovviamente, dei poteri in qualche modo legati alla Gemma e la presenza del colore arancione. Ecco, a chi state pensando? La risposta più immediata è Heimdall, ovviamente, che su Asgard aveva la capacità di vedere l’intero universo, e di concentrarsi facilmente su ogni singolo individuo. Molti fan hanno creduto che avesse questa abilità proprio grazie alla Gemma in questione, anche per un altro motivo: il colore dei suoi occhi. Hanno una luce dorata, arancione, e molti credettero che la pietra ne fosse il motivo. Una teoria interessante, ma Heimdall è stato ucciso molto velocemente in Infinity War da Corvus Glaive.

Wakanda

Infinity War

Al momento dell’arrivo di Black Panther, in Captain America: Civil War, i fan hanno cominciato a credere che la Gemma fosse nascosta su Wakanda, che era allora uno dei posti non ancora visti sul grande schermo. L’immensa città sarebbe potuta essere, infatti, un ottimo nascondiglio, anche se Ryan Coogler aveva affermato di non voler legare il film dedicato con il resto del MCU, a causa della presenza già importante di ramificazioni. Ma questo, chiaramente, non ha fermato i fan. All’inizio di Black Panther, infatti, vediamo una breve introduzione che racconta dello schianto di un meteorite sulla Terra, sul quale viene poi costruita Wakanda. La teoria suggerisce che la pietra fosse appunto stata nascosta all’interno del meteorite, quindi impossibile da trovare, e che questo posse stato poi spedito nell’universo, per nasconderla da chiunque, perfino dal responsabile. Quando i trailer hanno poi mostrato la battaglia di Wakanda, la teoria ha preso un po’ di forza: che Thanos stesse cercando di appropriarsene e combattendo quindi per essa?

Fonte: CBR.com

Infinity War: 20 fatti sull’Ordine Nero conosciute solo dai veri fan

Chiunque ha bisogno di aiuto. Soprattutto quando si tratta di distruggere metà della popolazione dell’universo. È probabile che molti di voi non li abbiano sentiti nominare spesso prima d’ora: il Primo Ordine è uno dei nuovi arrivati del MCU. E sono tra alcune delle forze più inarrestabili che abbiamo incontrato finora: digtruggono tutto quello che trovano senza provare nient’altro che piacere. Sono la squadra del cuore del cattivi. Sono selvaggi, violenti, e amano infliggere dolore. Ed hanno una vita breve anche nei fumetti: di soli cinque anni. Ma è importante conoscerli e capirli, soprattutto in seguito al loro arrivo nel MCU con Avengers: Infinity War.

Ecco venti cose da sapere sull’Ordine Segreto, che solo i veri fan conoscono:

Sono i generali militari intergalattici di Thanos

ordine nero

Thanos decide, insomma, che è meglio non fare le cose da solo, e decide di mettere insieme il peggio del peggio dell’universo, per creare la propria squadra di super cattivi. L’Ordine Nero originale include: Corvus Glaive, Ebony maw, Black Dwarf, Supergiant, e Proxima Midnight. Il loro scopo principale è quello di guidare le campagne militari di Thanos per dominare l’universo. Per farla breve, ecco. Vengono chiamati anche Dreadlords, “Signori della Paura”. Come i Sith, ma più brutti.

In realtà si chiamano Cacciatori dell’Obsidiana (Cull Obsidian)

ordine nero

In origine, Thanos chiamò il gruppo di supercattivi Cull Obsidian, o Cacciatori dell’Obsidiana. La prima brutale apparizione dei Cacciatori quando conquistano il pianeta Ahl-Agullo: hanno ridotto la popolazione da sessanta milioni a mille, e l’hanno ridotto in cenere, ma Corvus Glaive ritorna per conto di Thanos dopo che si sparge la voce di una ricostruzione del pianeta. Thanos decide di lasciare che la ricostruzione avvenga in cambio di tributi, che Glaive deve raccongliere. Glaive si rivela mostrando il braccio smembrato del figlio del re, e dichiara che tutto quello che vuole è una piccola cosa, una miseria che mostri la devozione al Titano. Quando torna da Thanos, Glaive gli consegna quello che ha raccolto: una cassa piena di teste. Non male come inizio. Il nome, poi, diventa Ordine Nero quando: Corvus Glaive rivela essere il nome che loro preferiscono usare in privato.

Sono una novità dell’Universo Marvel

ordine nero

La maggior parte dei personaggi dell’Universo Marvel ha una storia lunghissima, durata addirittura decenni, mentre quella dell’Ordine è relativamente breve. E sono dei nuovissimi arrivati per il MCU. Nei fumetti, l’Ordine è stato creato da Jonathan Hickman, Jim Cheung, e Jerome Opeña come cattivi di Infinity, un crossover del 2013 sull’assedio della Terra da parte di Thanos. Il primo a comparire è Corvus Glaive, in un prologo. Nonostante siano stati creati di recente, sono apparsi di frequente e danno sempre il loro meglio, sia in gruppo che singolarmente.

(Nei fumetti) non sono figli di Thanos

ordine nero

Allora, sembra che Thanos ami adottare bambini e torturarli finché non diventano altrettanto sinistri. Sembra che questa attitudine a dir poco inortodossa nei confronti della famiglia e dell’educazione sia causata dal suo oscuro passato: tra cui il fatto che la madre cercò di ucciderlo in fasce. Ma al contrario, fu lui ad uccidere la madre e diventò il cattivo che è oggi. Nel MCU, grazie a Guardians of the Galaxy, eravamo già venuti a conoscenza del figlio adottato a Gamora e di Nebula. Ma non finisce qui: con il loro debutto con il marketing per Infinity War, l’Ordine Nero viene presentato come “i Figli di Thanos”. Appellativo che non viene mai dato loro nei fumetti, dove non hanno nessun legame di parentela con Thanos.

Corvus Glaive (Gamma Corvi) è il loro capo

ordine nero

Corvus è il leader de facto, e il braccio destro di Thanos. Come si è conqiustato il favore del Titano? Tradendo la propria gente per seguire lui e la sua sete di potere, senza mai guardarsi indietro. È un personaggio brutale, con una super forza e super velocità, ed è riuscito addirittura ad avere la meglio su Wolverine e Hulk, e con una certa facilità. Ha una mente strategica e un senso dell’umorismo malato, e un totale disprezzo nel confronti della vita. Cioè che lo rende terrificante è, inoltre, la spada che impugna, capace di tagliare gli atomi, con la quale ha distrutto intere popolazioni di pianeti. Inoltre, nella spada alberga in qualche modo l’essenza di Corvus stesso, ed ha il potere di renderlo immortale a patto che non venga rotta.

Proxima Midnight (Proxima Media Nox) è il loro membro più pericoloso

ordine nero

È la moglie di Corvus Glaive, e altrettanto spietata. La lancia che impugna è stata forgiata da Thanos in persona, in uno spazio-tempo distorto, combinando il potere di una supernova e di un buco nero. L’arma non manca mai il bersagio, e può generare intrecci di raggi di energia tossica che hanno la potenza di una stella. Inoltre, possiede una tossina capace di immobilizzare chiunque lei desideri, e distrugge tutto ciò con cui entra in contatto, inclusa l’energia (cosa significa non lo sappiamo bene, ma ci crediamo). La lancia è famosa per aver inflizato Hulk come uno spiedino, nonostante la sua pesunta forza illimitata.

Ebony Maw (Fauce d’Ebano) è il membro più insidioso

ordine nero

Ebony Maw non è uno che mena le mani, ma preferisce i traumi per distruggere i propri nemici. È il più insidioso e forse per questo il più pericoloso, e serve Thanos con un’arma particolare: i sussurri. Si sa teletrasportare ed è un connaisseur di arti marziali, ma i suoi poteri risiedono nell’arte della persuasione. Sa manipolare anche le menti più forti e fare in modo che facciano ciò che lui vuole. L’episodio giustamente più famoso è quello di Mighty Avengers #2, nel quale tortura mentalmente Dottor Strange: un episodio simile a quello di Infinity War), per ottenere informazioni sulle Gemme dell’Infinito. Inoltre, Ebony Maw è famoso per le proprie motivazioni: più egoistiche che di fedeltà all’ordine nero, e tradisce più o meno chiunque incontri, incluso Thanos.

Black Dwarf (Astro Nero) non è impressionante come sembra

ordine nero

È un Hulk dell’Ordine Nero e fratello di Corvus Glaive: Black Dwarf è uno dei personaggi più imponenti, ma anche uno die più mediocri. Con una super forza e una pelle infrangibile, e armato con una doppia ascia, è una continua risorsa di forza. Ma non è particolarmente competente quando si tratta di combattere, e le dimensioni non contano. Nella storyline dell’Infinity del 2013, Black Dwarf viene sconfitto facilmente a Wakanda e si ritira. Thanos è talmente imbarazzato che lo caccia a calci nel sedere dall’Ordine Nero. Gli verrà data una seconda possiblità, ma non finisce troppo bene: viene sconfitto (schiacciato a morte) da Ronan l’Accusatore.

Super Giant (Super Massiva) è il membro più folle, ma non appare nel film

ordine nero

Il quinto membro e il più potente: una parassita mentale altamente instabile, un vampiro telepatico che può controllare, rubare e divorare la mente di chiunque. Può possedere le proprie vittime, facendo sì che agiscano al suo comando. Ma non solo: è immune a (più o meno) qualsiasi forma di danno fisico. Fu trovata da bambina in un orfanotrofio per bambini mentalmente instabili da Thanos e, durante il suo assedio della terra, Supergiant ebbe un ruolo fondamentale nella sconfita degli X-Men. Fu trovato comunque un modo di farla fuori: teletrasportata nello spazio con un carico di mega-bombe, per essere fatta in mille pezzi. A differenza del resto dell’Ordine, non appare in Infinity War.

Nel film, il nome di Black Dwarf è diventato Cull Obsidian

ordine nero

Black Dwarf è comunque riuscito ad aggiudicarsi un ruolo nel MCU, comparendo come membro dell’Ordine in Infinity War. Nel film, assomiglia più ad un dinosauro antropomorfo, e si aggiudica un altro nome, quello di Cull Obsidian.

Sono riusciti a prevalere su alcuni degli eroi più forti della Terra

ordine nero

Cosa hanno di tanto speciale i membri dell’Ordine segreto (a parte lavorare per Thanos, avere poteri incredibili, ed essere dei degni avversari per gli eroi)? Risaltano per la loro performance formidabile durante il loro iniziale assedio della Terra. Corvus Glaive quasi decapita Hulk, Proximity Midnight infilza Hulk e lo ritrarsforma in Bruce Banner, Supergiant riesce a dominare la mente di Freccia Nera, Corvus e Supergiant hanno la meglio sugli X-Men con facilità, e Ebony Maw umilia Doctor Strange. E inoltre, Wakanda non cade mai nella storia finché la Terra non viene invasa dall’Ordine Nero. Se Black Panther riesce a fermare la loro prima incursione, infatti, è dovuto all’incompetenza di Black Dwarf. Insomma, hanno un curriculum da record.

Guidano un’armata chiamata Outrider

ordine nero

Dei generali hanno bisogno di un’armata da guidare: per l’Ordine Nero, è composta dagli Outrider. Sono parassiti-assassini programmati geneticamente da Thanos per cercare nuovi mondi da conquistare e funzionare da truppe dell’Ordine Oscuro per l’effettiva conquista. hanno l’abilità di leggere le menti dei loro bersagli, e hanno il compito di raccogliere le informazioni necessarie sulla cività di un determinato pianeta prima di attaccare. Gli Outrider furono introdotti per la prima volta in Infinity, insieme all’Ordine. La loro ricompensa per un buon lavoro? Essere eliminati. Cosa che loro accolgono a braccia aperte.

La loro missione era trovare e uccidere il figlio di Thanos

ordine nero

L’assedio della Terra da parte di Thanos, in Infinity, aveva principalmente due obiettivi: trovare le Gemme dell’Infinito che erano state disperse dagli Illuminati, e distruggere la Terra. Ma queste erano, diciamo, delle scuse: la sua vera motivazione era quella di trovare e sbarazzarsi del proprio figlio biologico, e l’Ordine Nero fu creato a questo scopo. Infatti, la madre di questi era scomparsa nell’universo prima della nascita del figlio. Preoccupato all’idea di un potenziale usurpatore, Thanos spedice l’Ordine ad una caccia all’uomo.

Ebony Maw ha salvato la vita del figlio di Thanos e distrutto l’Ordine Nero

ordine nero

Ironicamente, la ricerca del figlio di Thanos finisce per dividere l’Ordine. La caccia finisce quando Doctor Strange trova il giovane, di nome Thane, nascosto in Groenlandia. Ma Strange era sotto il controllo di Ebony Mow, che finisce per acquisire le informazioni su Thane e, anziché riferire le informazioni, Maw dedice di tradire il proprio maestro. Infatti, decide di rivoltare il giovane contro il padre. I poteri di Thane risiedono nelle sue mani: la sinistra possiede il dono del Tocco della Morte, mentre la destra rilascia una sorta di materiale ambrato che intrappola il bersaglio in uno stato di morte vivente. Ed è proprio questo potere che Thane utilizza per sconfiggere Thanos e gli altri membri dell’Ordine Nero e fermare l’invasione della Terra. Inultile dirlo, Thane diventerà tanto pericoloso quanto il padre.

Dopo aver cercato di distruggere il pianeta, aiutano a salvarlo

ordine nero

L’altro crossover con una certa importanza dopo Infinity arriva nel 2015, con Secret Wars, episodio nel quale universi paralleli collidono, cancellandosi a vicenda. Gli Illuminati cercano di salvare la Terra-616 da questo fato, ma vengono fermati dalla propria morale (distruggere un pianeta sembra comunque sbagliato, non importa da quale universo parallelo provenga). Namor decide quindi di liberare Thanos, Proxima Midnight e Corvus Glaive dalle proprie prigioni d’ambra per trovare una soluzione. A loro si uniscono Terrax, Maximus the Mad (il Folle) e Black Swan. Fanno quello che sanno fare meglio: distruggere. E si liberano quindi dei 14 mondi paralleli che minacciavano l’esistenza della Terra-616. Chiaramente, il loro regno del terrore diventa troppo per essere tollerato, e Namor cerca l’aiuto degli Illuminati per porre fine alla distruzione.

Corvus Glaive ha formato un proprio Ordine Nero

ordine nero

Succede, però, che Thanos scompare. E Corvus Glaive ne approfitta per formare un Ordine Nero tutto suo, composto dai peggiori criminali (migliori?) dell’universo. Il suo piano è quello di conquistare e prendere il potere del regno galattico di Thanos. Il nuovo Ordine non dura molto, ma fa parecchi danni. Memorabile è il fatto che Glaive riuscì a catturare Ebony Maw e Thane, e a torturarli per il loro tradimento di Infinity. Maw finisce per tradire anche Thane e abbandonarlo all’Ordine. Ma Thanos, chiaramente, non vuole cedere il potere, e Corvus paga per il proprio tradimento: la spada che gli dona immortalità viene distrutta, e Corvus si autodistrugge con ciò che rimane dell’arma.

Sotto il dominio di Thanos, ci sono stati due Ordini Neri diversi

ordine nero

Prima che Thanos decida di rivendicare il trono, però, l’Ordine Nero di Corvus decide inizialmente di servirlo. Questo ordine consiste principalmente di Proximity Midnight e Black Swan, e hanno un compito specifico: quello di trovare Mjolnir, in particolare la versione di una dimensione parallela. Il trio finisce per trovare Thor Odinson e Beta Ray Bill, ma ultimamente fallisce nella propria misisone di impossessarsi di Mjolnir. Ritornano a mani vuote, e Thanos dice che, in realtà, non lo voleva così tanto, rendendo la serie di cinque fumetti più o meno inutile.

Black Swan è il loro membro più recente

ordine nero

Non è un membro originale dell’Ordine, ma si merita una menzione. Il suo vero nome è Principessa Yabbat Ummon Turru e arriva dalla Terra-1265, mandata sulla Terra-616 per distruggere il pianeta che stava per schiantarsi contro il proprio. Ha poteri telepatici, super-forza, e raggi di energia distruttiva: è una combattente eccezionale, capace di distruggere un pianeta intero. All’inizio, comparve velocemente come servitrice di Doctor Doom, e fu poi chiamata ad unirsi al nuovo Ordine Nero.

Sono già apparsi al di fuori dei fumetti

ordine nero

Quella in Infinity War non è la prima apparizione dell’Ordine al di fuori dei fumetti. Infatti, nel 2015, l’intero gruppo era comparso nella serie animata Avengers Assemble, in due episodi. Nel finale, liberano Thanos dalla prigione, e combattono contro i Vendicatori per essere infine posti sotto la custodia del Guardiani della Galassia. E la loro successiva apparizione è, infatti, nella serie animata di Guardiani della Galassia, in vari episodi, per essere presi a calci da tutti. Nella serie animata, chiaramente, non sono potenti come nei fumetti.

Sono tutti stati riportati dalla morte

ordine nero

Chiunque abbia mai fatto parte dell’Ordine Nero è stato distrutto o ucciso almeno una volta (ad eccezione di Ebony Maw). Ma tutti hanno avuto una seconda possiblità, nel fumetto numero 681 di Avengers. Il capitolo vede come protagonista Challenger (lo Sfidante), e il Gran Maestro originale. Dopo aver perso “il più grande gioco di sempre”, però, perse il proprio ruolo e fu escluso dall’esistenza fino alla fine della realtà. Ma torna per una partita di ritorno, e usa l’Ordine Nero come proprie pedine, riportandoli in vita e ritrovando Maw. Chiaramente, gli Avengers intervengono, e impediscono ad entrambe le parti di vincere.

Fonte: ScreenRant

Infinity War Parte 1 e 2: regia ai Fratelli Russo che rinunciano a SpiderMan 3?

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Fratelli RussoContinuano ad arrivare dettagli inediti sulle informazioni trapelate dal recente hackeraggio ai danni della Sony che ha svelato una mole di email infinita sugli argomenti più caldi di Sony Pictures, tra cui la possibilità di far apparire SpiderMan nell’universo cinematografico Marvel. Ebbene a tal proposito arrivano nuovi elementi. Infatti in un estratto di email tra il CEO SONY, Amy Pascal e  i Fratelli Russo troviamo conferma sulla trattative in atto, dato che i due (che hanno in progetto un film proprio con la Sony) iniziano l’email con “Peccato che le trattative con la Marvel non hanno funzionato” (sul possibile Cameo in Captain America Civil War).

LEGGI ANCHE: Captain America Civil War: nuovi dettagli sulla discussione Sony e Marvel

Ma non è tutto perché i due confermano a Pascal che dirigeranno Avengers Infinity War Parte 1 e 2. Inoltre, in un’altra emaul Pascae chiede ai due se sono interessati ad entrare nella produzione del prossimo SpiderMan al fianco di Avi Arad e Tolmach ma la risposta non è positiva.

Dal Sito overtice.com,, invece arrivano altri dettagli sul futuro di SpiderMan. In varie email Pascal chiede ripetutamente aiuto a Sam Raimi su SpiderMan, poi successivamente Sony scrive di non aver più bisogno del suo aiuto perché sul terzo film c’è già l’impegno di Joel Schumacher. In altre email Avi Arad chiede ripetutamente a Pascal di dare il via libera al film su Venom poiché i giocattoli e i videogioco sono molto popolari sul personaggio. Infine, Jeff Robino del Motion Picture Group avverte Pascal di non fare nessun accordo con la marvel perché Stan Lee può creare nuovi personaggi nell’Universo di SpiderMan per Sony.

Captain America Civil War: Sony e Marvel in trattative per far apparire Spider-Man?

Che dire, ovviamente queste sono indiscrezioni che vanno prese con le dovute precauzioni ma se fossero vere, sarebbero davvero sorprendenti.

Infinity Saga: un video super cut con tutte le parolacce degli eroi Marvel!

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“Linguaggio!” è una battuta di Captain America, in Avengers: Age of Ultron, che fa parte di uno dei battibecchi più divertenti dell’Infinity Saga tra il Super Soldato e Iron Man.

Ovviamente, da uomo all’antica, Cap è propenso ad adottare un linguaggio elegante e non volgare, cosa che invece qualche volta capita ai suoi colleghi Vendicatori. Nonostante questo, abbiamo visto come, in Avengers: Endgame, anche Steve Rogers si lascia andare a qualche imprecazione contro Thanos.

Ma il suo “Let’s Go Get This Son Of a Bitch!” non è la sola imprecazione nel MCU. Di seguito, ecco un video super cut in cui sono state montate e contate tutte le imprecazioni dei nostri eroi nel corso di questi dieci anni al cinema!

Tutti gli interpreti degli eroi Marvel sono attesi durante il Comic Con di San Diego per un panel commemorativo che ripercorrerà le avventure dell’Infinity Saga, da Iron Man e Spider-Man: Far From Home, in questi giorni in sala.

Nel cast di Avengers: Endgame Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Infinity Saga: il box set Home Video da 550 dollari!

Infinity Saga: il box set Home Video da 550 dollari!

A conclusione della Infinity Saga, Marvel Studios ha pianificato l’uscita di un box set Home Video per l’intera avventura cinematografica. Si tratta di una special edition in vendita negli USA a partire dal 15 novembre alla straordinaria cifra di 549,99 dollari. Un prezzo abbastanza alto, anche per una meraviglia del genere.

Come si può vedere di seguito, il box contiene tutti i 23 film Marvel Cinematic Universe su 4K UHD e Blu-ray, una lettera firmata da Kevin Feige, una litografia di Matt Ferguson, confezione esclusiva firmata da Chris Evans, Robert Downey Jr., Chris Hemsworth , Scarlett Johansson, Mark Ruffalo e Jeremy Renner, e un disco bonus con scene cancellate ed estese mai viste prima.

In attesa dell’annuncio ufficiale, ecco il prezioso cofanetto!

The Infinity Saga: ecco il trailer dei primi dieci anni di Marvel Studios

Infinity Saga: 10 differenze tra film e fumetti

Infinity Saga: 10 differenze tra film e fumetti

Spesso accede che gli adattamenti dei fumetti Marvel per il grande schermo vengano attuati dei cambiamenti rispetto ai personaggi e alle storie originali, non sempre tradotti letteralmente ma comunque fedeli allo spirito degli autori. Lo stesso si può dire per la Infinity Saga, iniziata nel 2008 con Iron Man e culminata quest’anno con Avengers: Endgame.

Ecco allora le 10 differenze più importanti tra film e fumetti:

La Stormbreaker e il suo proprietario

In Thor: Ragnarok c’era stato un piccolo riferimento a Beta Ray Bill, il vero proprietario della Stormbreaker nei fumetti. Quest’arma, forgiata dalla stessa fonte del Mjolnir, è tornata protagonista in Avengers: Infinity War con un aspetto diverso e un nuovo proprietario.

Anche il luogo in cui viene creata è diverso, dando ancora più caratterizzazione a Thor e ai motivi per cui è degno di impugnarla con nuovi obiettivi.

Il valore della gemma dell’anima

La Gemma dell’Anima è alimentato dalla padronanza di chi la usa della Realtà. Può preservare l’anima per permetterle di vivere dopo la morte.

Nei fumetti Infinity War la Gemma dell’Anima fu in realtà la prima ad essere introdotta, posta sulla fronte di Adam Warlock alla sua nascita: quando si rivelò essere viva e affamata di anime, desiderosa di assorbirle nell’idilliaco paradiso del “Mondo delle Anime” contenuto al suo interno, la questione divenne assai interessante. E se Thanos dovesse riuscire a ottenerla nel prossimo film, le conseguenze sarebbero catastrofiche…

La svolta eroica di Nebula

nebula

Essendo una delle figlie di Thanos e unica sopravvissuta della sua famiglia alla Decimazione, Nebula avrebbe dovuto avere un ruolo importante in Endgame. Nel film vediamo certamente due lati convincenti del personaggio, come parti del suo passato con la storia del lavaggio del cervello e cosa l’ha resa una combattente, tuttavia nei fumetti la storia è diversa.

Nebula rimane una vittima suo padre, ma quando decide di rientrare in campo lotta più per se stessa che in modo eroico per gli altri come nei film. Di fatto poi riesce a prendere il guanto dell’infinito dimostrando di essere potenzialmente più pericolosa di Thanos.

L’apparizione di tutti i personaggi

Anche per quanto riguarda i costumi e l’aspetto generale dei personaggi si sono riscontrate diverse differenze, che per alcuni hanno solo migliorato i look stravaganti e poco realistici dei fumetti.

Oltre che eleganti e interessanti, le uniformi hanno reso gli eroi e Thanos ancora più potenti e, in alcuni casi, intimidatori.

I “figli” di Thanos

Alcune parentesi del fumetto di Infinity Gauntlet sono state tradotte al cinema, ma per quanto riguarda l’Ordine Nero, sembra che i Marvel Studios abbiano attinto al nuovo corso della storia editoriale iniziato nel 2013.

Il gruppo presenta però differenze evidenti con l’originale, come Ebony Maw che assume un ruolo di leader nei film, sostituendo Corvus Glaive, o Cull Obsidian che nei fumetti viene chiamato Black Dwarf.

La ricerca delle gemme

In Infinity War Thanos riesce a raccogliere tutte le gemme dell’infinito e ad attuare il suo piano, e proprio come mostrato nel film, anche nei fumetti il villain segue una ricerca simile ma forse ancora più facile.

Invece di combattere i Vendicatori, Thanos si limita a visitare l’universo e i suoi protettori, incluso il Collezionista e il Gran Maestro.

I supereroi coinvolti

La trama di Infinity Gauntlet non presentava la stessa line-up di personaggi dei film, ma anzi comprendeva solo Doctor Strange, Adam Warlock e Silver Surfer.

Il MCU invece ha pescato anche dal bacino delle seconde linee, facendo crescere i protagonisti nel corso del franchise fino al culmine della saga e trovando in Iron Man, Thor e Captain America la magica triade.

Lo schiocco

Lo schiocco è stato senza dubbio uno dei momenti più devastanti del MCU, oltre che della recente storia cinematografica: sullo schermo un soddisfatto Thanos realizzava il suo piano mentre la metà dei supereroi svaniva nel nulla sotto un silenzio assordante.

Nei fumetti però questo gesto si verifica presto nella storia, senza nemmeno dare ai protagonisti l’opportunità di provare a evitarlo: anche lì, come nei film, Iron Man, Thor e Captain America sopravvivono per affrontare il Titano, ma tra i sopravvissuti noti che non sono stati così fortunati al cinema figurano anche Doctor Strange, Scarlet Witch e Spider-Man.

Le motivazioni di Thanos

thanos

Nella trama di Infinity Gauntlet, l’intera motivazione di Thanos per il suo genocidio di massa si basa sulla sua ossessione per Lady Morte, ovvero l’incarnazione della morte di cui il Titano e innamorato, dunque disposto a spazzare via metà dell’universo solo per impressionarla.

Questo retroscena è stato accennato grazie alla prima apparizione di Thanos nel MCU in The Avengers, finendo per rendere il suo piano ancora più complesso e discutibile, oltre che trasformare il villain in qualcosa di estremamente riuscito.

Il finale

L’ultimo atto di Avengers: Endgame comprende un’unica ed epica sequenza d’azione in cui tutti Vendicatori si riuniscono finalmente contro Thanos e il suo esercito.

E per quanto anche i fumetti riescano a conservare la stessa epicità, nulla raggiunge i livelli dell’adattamento cinematografico. Nell’originale poi gli eroi che non sono stati uccisi dallo schiocco vengono rapidamente sopraffatti da Thanos.

Fonte: CBR

Infinity Pool: trailer dell’ultimo film di Brandon Cronenberg con Mia Goth

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NEON e Topic Studios hanno presentato il primo trailer di Infinity Pool di Brandon Cronenberg, e se pensavi che il regista potesse prendere le cose in una direzione leggermente meno contorta dopo Possessor e Antiviral, rimarrete delusi! Il film è interpretato da Alexander Skarsgård e Cleopatra Coleman nei panni di una coppia che cerca di rilassarsi mentre è in vacanza in un resort isolato. Quando incontrano una misteriosa viaggiatrice (Mia Goth) e decidono di correre un rischio unendosi a lei e ad alcuni amici in una serata edonistica, le cose prendono una piega molto oscura dopo un tragico incidente.

A questo punto viene introdotto un elemento fantascientifico/horror, poiché al personaggio di Skarsgård viene detto che, a un prezzo, può essere “replicato”, con il suo doppio che paga il prezzo dei suoi crimini. Dai un’occhiata al trailer qui sotto insieme a un poster e una sinossi completa per un’idea migliore di cosa aspettarti.

“Durante il soggiorno in un resort su un’isola isolata, James (Alexander Skarsgård) ed Em (Cleopatra Coleman) si stanno godendo una vacanza perfetta tra spiagge incontaminate, personale eccezionale e prendendo il sole. Ma guidati dalla seducente e misteriosa Gabi (Mia Goth) , si avventurano fuori dai terreni del resort e si ritrovano in una cultura piena di violenza, edonismo e indicibile orrore. Un tragico incidente li mette di fronte a una politica di tolleranza zero per il crimine: o verrai giustiziato o, se sei ricco abbastanza per permettertelo, invece puoi guardarti morire.”

Infinity Pool uscirà negli USA al cinema il 27 gennaio 2023.

Infinity insieme a Samsung annuncia grandi novità

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Infinity insieme a Samsung annuncia grandi novità

InfinityInfinity, l’innovativo servizio streaming on demand, rafforza la partnership con Samsung e annuncia grandi novità per offrire ai consumatori nuovi contenuti esclusivi.

Per celebrare l’arrivo dei nuovi contenuti in esclusiva per l’Italia, il Samsung District – nuovo polo milanese dell’innovazione – ospita l’evento di presentazione delle serie più attese dell’anno: il 13 giugno, in anteprima assoluta in Italia e in contemporanea con gli Stati Uniti, arriva la terza stagione di Orange is the New Black, la serie-evento prodotta da Lionsgate Television che narra le vicende di Piper Chapman e delle altre detenute del carcere federale femminile di Litchfield. Ma le novità non finiscono qui, a fine mese arriveranno altre serie tv in anteprima assoluta: le prime due stagioni di Deadbeat, un grande successo prodotto per Hulu, 100 Code e Chasing Life.

I contenuti di Infinity sono disponibili sia in mobilità, su smartphone, tablet e PC Samsung, sia da casa su tutti i TV Samsung di ultima generazione tra cui i nuovi SUHD TV e lettori blu-ray. Inoltre, la funzione Samsung Multi-Link Screen porta l’esperienza di visione ad un livello totalmente nuovo grazie alla visione a schermi multipli consentendo di visualizzare 2 schermate diverse sul TV. Con la funzione download&go è possibile invece scaricare tutti i contenuti di Infinity su smartphone, tablet e a breve anche su PC per averli sempre a portata di mano, anche senza connessione.

“La partnership con Samsung – che ottimizza l’esperienza di visione con tecnologie avanzate e le innovative funzioni Multi-Link Screen e download&go – e l’arrivo di nuovi contenuti in anteprima esclusiva, confermano la nostra mission: creare un servizio innovativo che si adatti alle esigenze di visione personalizzata dell’utente” afferma Chiara Tosato, direttore commerciale di Infinity.

Infinity è l’innovativo servizio di streaming on demand che permette di vedere film, serie tv, fiction e cartoni animati in HD e in lingua originale.

A partire da soli 6,99 € Infinity semplifica la vita dei propri utenti: è possibile infatti iniziare a vedere un film su un dispositivo e riprenderlo comodamente su un altro e guardare anche due contenuti contemporaneamente; è inoltre possibile scaricare i contenuti sul proprio dispositivo mobile per vederli anche in assenza di connessione Internet.

L’offerta è fruibile su Smart TV, TV con decoder connessi a internet, lettori blu ray, Chromecast, Pc, Tablet, Smartphone, Playstation e Xbox.

Infinity celebra il compleanno di Dario Argento

Infinity celebra il compleanno di Dario Argento

Il celebre regista e sceneggiatore italiano, Dario Argento, festeggia oggi il suo ottantesimo compleanno e, per l’occasione, Infinity propone una selezione di alcuni titoli diretti dal re del brivido.

Tra i più amati capolavori di Dario Argento, accompagnato dalla celebre colonna sonora dei Goblin, Profondo Rosso segue le vicende del pianista Marc, che è testimone dell’omicidio di Helga e vuole scoprire chi l’ha uccisa, ma le persone in grado di aiutarlo a risolvere il mistero vengono uccise una alla volta…

Con le musiche di Ennio Morricone e interpretati da Asia Argento, sono disponibili su Infinity anche Il Fantasma dell’Opera, tratto dall’omonimo romanzo di Gaston Leroux, in cui il fantasma dell’Opera si invaghisce della bella Christine ed esce dai sotterranei del teatro; e La Sindrome di Stendhal, in cui la poliziotta Anna Manni viene rapita e stuprata dal serial killer al quale sta dando la caccia: le conseguenze sulla sua personalità saranno devastanti.

Interpretato da Stefania Rocca, Liam Cunningham e Claudio Santamaria, Il Cartaio segue le vicende di un misterioso e spietato assassino che sfida le forze dell’ordine che gli danno la caccia. Il killer si firma “Il Cartaio” per la sua mania per il gioco delle carte.

Non ho sonno racconta la storia del giovane Giacomo che, traumatizzato in tenera età dall’assassinio della madre, indaga su un serial killer che miete vittime seguendo un’inquietante filastrocca ed è aiutato dall’ex commissario Ulisse Moretti.

In Trauma, un giovane aiuta un’adolescente, interpretata da Asia Argento, fuggita da una clinica dopo aver assistito all’omicidio dei genitori, a trovare il killer prima che uccida di nuovo…

Infinito: l’Universo di Luigi Ghirri, intervista al regista Matteo Parisini

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In occasione della Festa del Cinema di Roma 2022, abbiamo incontrato Matteo Parisini, documentarista e regista di Infinito: l’Universo di Luigi Ghirri, un documentario sulla vita e l’opera del fotografo emiliano. Ecco cosa ci ha raccontato del suo film.

«Lo spazio tra infinitamente grande e infinitamente piccolo è riempito da qualcosa di infinitamente complesso: l’uomo e la sua vita, la natura. L’esigenza di conoscenza nasce dunque tra questi due estremi (…) per poter tradurre e interpretare il reale, il pensiero, la memoria, l’immaginazione. Da qui nasce il mio lavoro» Così affermava il fotografo, uno dei maggiori e più influenti fotografi italiani del Novecento.

A trent’anni dalla scomparsa, a lui è dedicato il documentario Infinito. L’universo di Luigi Ghirri del regista Matteo Parisini (Il nostro Paese, La mia virgola) e con la voce di Stefano Accorsi.

InFiniti: una clip in esclusiva del film di Cristian de Mattheis

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InFiniti: una clip in esclusiva del film di Cristian de Mattheis

Ecco una clip esclusiva di InFiniti, diretto da Cristian de Mattheis, prodotto e distribuito dal 21 settembre da A.C. Production di Michele Calì.

La clip vede protagonisti Carlo (Gabriele Rossi), il titolare dell’agenzia immobiliare dove lavora la protagonista del film (Francesca Loy) di cui è anche segretamente innamorato, e la moglie di Carlo Greta (interpretata da Michela Persico, che è la compagna nella vita del giocatore juventino Daniele Rugani) con il loro difficoltoso rapporto.

https://www.youtube.com/watch?v=lsW4Z6Oqnxc

Infinitely Polar Bear: trailer con Mark Ruffalo

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Infinitely Polar Bear: trailer con Mark Ruffalo

Infinitely Polar Bear, pellicola che unisce sul set Mark RuffaloZoe Saldana (in attesa di un futuro incontro sul grande schermo tra i Vendicatori ed i Guardiani della Galassia) si mostra in un nuovo trailer che vi proponiamo qui di seguito:

Il film, presentato al Sundance 2014, segnerà il debutto alla regia di Maya Forbes edè prodotto da Paper Street Films e Park Pictures Features, in associazione con la Bad Robot e la KGB MediaWally Wolodarsky, Benji Kohn, Bingo Gubelmann, Sam Bisbee e Galt Niederhoffer hanno prodotto Infinitely Polar Bear che annovera tra i produttori esecutivi J.J. Abrams, Bryan Burk, Austin Stark, Ruth Mutch, Noah Millman, Mark Ruffalo, Jackie Kelman Bisbee, Danny Rifkin, Tom Valerio e Richard Rifkin.

Infinitely Polar Bears muove i suoi passi negli anni ’50, presentandoci un padre maniaco depressivo (Ruffalo) intenzionato a mettere nuovamente insieme i cocci della sua vita. Nel corso della pellicola l’uomo cercherà di riconquistare la moglie (Zoe Saldana) cercando di tenere a bada delle figlie irrequiete.

Fonte: Collider

Infinite: spiegazione della timeline e differenze tra libro e film

Il regista Antoine Fuqua si è affermato negli anni come uno dei registi più talentuosi per quanto riguarda i film d’azione a tinte crime. Tra i suoi titoli più celebri si annoverano Training Day, Brooklyn’s Finest, la trilogia di The Equalizer e Attacco al Potere – Olympus Has Fallen. Nel tempo ha comunque sperimentato anche altri generi, dallo storico King Arthur al film di pugilato con Southpaw, dal western I magnifici 7 fino al dramma Emancipation. Nel 2021 si è invece confrontato per la prima volta con la fantascienza, realizzando Infinite (qui la recensione).

Tratto dal romanzo intitolato The Reincarnationist Papers di D. Eric Maikranz, il film mantiene sì una forte attenzione nei confronti dell’azione e delle sparatorie tanto care a Fuqua, ma presenta tutto ciò in una cornice fantascientifica. Non si tratta di un film ambientato in particolari futuri o in contesti distopici, ma affronta invece il tema della reincarnazione e di come questa può diventare lo strumento per fare del bene o del male, a seconda degli obiettivi che si hanno. Si costruisce così un’intricata rete di vicende che ora, grazie all’arrivo su Netflix del film, sta entusiasmando numerosi spettatori.

Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Si forniranno poi alcuni chiarimenti sulla timeline del film e le differenze che ci sono tra questo e il libro da cui è tratto. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama e il cast di Infinite

Il film racconta la storia di Evan McCauley, un uomo perseguitato da alcune allucinazioni, che scopre essere visioni di un lontano passato. L’uomo, infatti, ha ricordi che non ha mai vissuto e conosce posti che non ha mai visitato. Mentre cerca di capire perché questi flashback lo perseguitano, scopre anche l’esistenza di una sette segreta, denominata Infiniti, composta da persone che riescono a controllare gli eventi che segnano o hanno segnato la storia dell’umanità. Proprio ad Evans questi si rivolgono affinché egli salvi l’umanità da Bathurst, un ex membro della setta che vuole distruggere il mondo.

 Ad interpretare Evan McCauley, protagonista del film, vi è l’attore Mark Wahlberg. Il ruolo, inizialmente, era stato pensato per Chris Evans, il quale dovette però rinunciarvi per via di altri impegni. Wahlberg è così tornato a recitare per Fuqua dopo il loro primo film insieme, Shooter. In Infinite recitano poi anche Chiwetel Ejiofor nei panni del Bathurst del 2020, personaggio interpretato da Rupert Friend nella versione del 1985. Dylan O’Brien è Heinrich Treadway, mentre Sophie Cookson interpreta Nora Brightman. Completano il cast Jason Mantzoukas nel ruolo dell’Artigiano e Toby Jones in quello di Bryan Porter.

Infinite Chiwetel Ejiofor

Infinite: la timeline del film

Gli spettatori potrebbero trovare Infinite un po’ confusionario, poiché i vari personaggi vanno avanti nel tempo solo a livello di anima, abitando di volta in volta nuovi corpi e dunque richiedendo attori diversi per interpretarli nelle loro varie reincarnazioni. Sebbene ci siano scorci occasionali delle vite passate di Treadway, Bathurst e Nora, la storia principale di Infinite è dunque ambientata in tre diversi momenti nel tempo. Il prologo che coinvolge Treadway, Abel e la precedente incarnazione di Nora, Leona che combatte Bathurst a Città del Messico è ambientato nel 1985.

La storia principale di Infinite si svolge invece nel 2020, il che significa che da quando Treadway e Leona sono morti la stessa notte nel 1985, sia Evan McCauley che Nora Brightman hanno 35 anni. Il tutto diventa confuso poiché non è stato chiaramente stabilito che anche Bathurst sia morto nel 1985, ma il Bathurst del 2020 interpretato da Chiwetel Ejiofor sembra più vecchio di 35 anni, ma ha la stessa età o potrebbe essere addirittura più giovane di Evan McCauley. Infine, le scene finali di Infinite sono un flashforward ambientato almeno 15 anni dopo.

Questo lo si deduce in quanto i reincarnati Treadway, Nora e Abel sono adolescenti, quindi tale segmento deve essere ambientato intorno al 2035. Tesi sostenuta anche dal fatto che quando si rincontra Artisan, questo è leggermente invecchiato. Sono dunque questi i tre momenti temporali in cui si svolge il film, il quale però proprio per il fatto che i personaggi vengono portati avanti attraverso interpreti diversi, può risultare confusionario tanto nello stabilire chi interpreti chi quanto nel determinare la collocazione temporale di quanto si sta vedendo rispetto a ciò che si è visto e si vedrà in seguito.

Infinite timeline

 

Infinite: le differenze tra il film e il libro

Come anticipato, Infinite è basato sul romanzo di fantascienza intitolato The Reincarnationist Papers di D. Eric Maikranz. Il film, tuttavia, presenta delle notevoli differenze rispetto al libro. In The Reincarnationist Papers, ad esempio, il protagonista Evan Michaels non sa di essersi reincarnato ed è tormentato dai ricordi delle sue due vite passate. Ciò si è trasformato nel fatto che Evan McCauley è stato istituzionalizzato come schizofrenico nel retroscena di Infinite. Nel libro, inoltre, Evan incontra una donna reincarnata di nome Poppy, che è stata trasformata in Nora Brightman nel film, sebbene Poppy ricordi solo sette vite mentre Nora ne dichiara dozzine.

Come in Infinite, Poppy invita Evan in una società segreta di altre 28 persone reincarnate chiamate Cognomina. Infinite ha però aumentato la portata del concetto, ampliando il numero degli Infiniti a centinaia e trasformando la Cognomina in una guerra di fazioni tra i Credenti, che vogliono usare le loro abilità per migliorare l’umanità, e i Nichilisti, che vogliono invece porre fine al mondo. Mentre il romanzo esplora completamente le gioie e i pericoli derivanti dal rivivere continuamente le proprie vite passate, Infinite ha toccato solo di sfuggita questi temi concentrandosi sull’azione e una trama molto più standard di un eroe che cerca di salvare il mondo da un supercriminale.

Il trailer di Infinite e dove vederlo in streaming

È possibile fruire di Infinite grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play, Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.

Fonte: IMDb

Infinite: recensione del film con Mark Wahlberg

Infinite: recensione del film con Mark Wahlberg

Infinite è un thriller fantascientifico troppo confusionario. Il regista Antoine Fuqua (King Arthur, The Equalizer) adatta per il grande schermo un romanzo del 2009 (The Reincarnationist Papers scritto da D. Eric Maikranz), raccontando di un mondo in cui esistono gli Infiniti, persone in grado di reincarnarsi. Costretti alla vita eterna, alcuni di questi soggetti tentano disperatamente di porre fine alla maledizione di cui si sentono vittime, lottando tra ricordi, traumi e speranze. La trama contorta, i dialoghi mai troppo comunicativi e la debole ironia non rendono giustizia al potenziale della storia alla base di Infinite.

Infinite: una trama annodata su se stessa

Il film si apre con un inseguimento a Città del Messico. Anno 1985: un uomo, che poi scopriremo essere Heinrich Treadway (Dylan O’Brien) salta da un ponte su una gru per sfuggire alle autorità e a un altro uomo. Nella sequenza successiva, siamo nel 2020, Evan McCauley (Mark Wahlberg), è in cerca di lavoro, ma per la sua schizofrenia non riesce a trovarlo. Dopo un inseguimento con il gangster che gli fornisce le pasticche necessarie per alleviare il suo disturbo, McCauley viene arrestato. In prigione, non viene però interrogato dalla polizia. L’incontro con un certo Bathurst (Chiwetel Ejiofor) gli apre un mondo. Infatti, la percezione di essere più persone in un unico corpo, ciò che ai medici è parso schizofrenia, in realtà è dovuto ad altro. Evan è un Infinito, un’anima in grado non solo di reincarnarsi per migliaia di anni, ma anche di ricordare la propria vita passata. Gli Infiniti iniziano a ricordare le cose quando sono giovani e, arrivati alla pubertà, hanno ricordato tutto. Ecco perché, in adolescenza, a Evan è stata diagnosticata la schizofrenia.

Al mondo esistono 500 Infiniti, divisi in due fazioni. I Credenti vedono il ricordo come un talento e un dono che può rendere il mondo migliore, mentre i Nichilisti lo percepiscono come una maledizione che li costringerà a vedere l’autodistruzione dell’umanità. I Nichilisti, guidati da Bathurst, vogliono porre fine al mondo e tentano in ogni modo di sbloccare i ricordi di Evan: nella sua vita precedente, McCauley è stato Treadway, l’uomo che ha nascosto l’Uovo, lo strumento necessario per distruggere il mondo. Inizia così una lotta all’ultimo sangue tra le due fazioni per impossessarsi dell’Uovo, con pressioni psicologiche, macchine infernali e arme iper-tecnologiche.

Infinite è un film di soli effetti speciali?

Dal primo inseguimento alle scene di combattimento, Infinite riempie gli occhi dello spettatore con immagini costruite perfettamente. Sembrano reali, anche se viste dallo schermo del proprio portatile. Gli effetti speciali sono una parte essenziale del film, non solo per la costruzione delle immagini, ma per l’intera trama. I props, dalle armi alle auto e alle macchine nella sede degli Infiniti, aggiungono fascino al mondo fantascientifico creato da Fuqua. I costumi e le ambientazioni, tra strumenti ipertecnologici e stile classico inglese, aggiungono un tratto distintivo al film. La peculiarissima attenzione prestata ai dettagli visivi è sicuramente un punto a favore per Infinite. Ma non è sufficiente per poter apprezzare completamente il film, comunque carente sotto altri aspetti.

Dialoghi fragili per una trama troppo confusa

L’intreccio di presente e passato, la pluralità di personaggi che ne consegue, gli antagonismi fanno sì che la trama di Infinite sia stratificata e complessa da comprendere senza spiegazioni da parte dei personaggi. I dialoghi purtroppo non riescono a stare al passo con il ritmo della storia: si passa dai lunghi silenzi durante gli scontri e gli inseguimenti, a conversazioni a più voci in cui raffiche di parole e spiegazioni non chiariscono mai completamente il senso di cosa sta accadendo. L’inserimento di poche e scarne battute ironiche non aggiunge altro se non confusione al calderone di parole. In questo modo, si arriva alla fine con ancora qualche perplessità sul cosa e il perché di alcune parti del film.

Un cast eccellente, ma depotenziato

Gli attori coinvolti in Infinite sono volti noti. Da Mark Wahlberg (The Departed, Daddy’s Home) e Chiwetel Eijofor (12 anni schiavo, Doctor Strange) a Dylan O’Brien (Maze Runner, Teen Wolf) e Sophie Cookson (Kingsman), il cast poteva alzare il livello generale del film, ma non c’è riuscito fino in fondo. L’espressività dei personaggi principali risulta spesso forzata e costruita, mentre l’emotività non viene trasmessa come dovrebbe.

In conclusione, Infinite non conquista. Oggi serve qualcosa che vada al di là del gioco con gli effetti speciali, dei virtuosismi con le immagini per fare un grande film di fantascienza.

Infinite Storm: la vera storia dietro al film con Naomi Watts

Infinite Storm: la vera storia dietro al film con Naomi Watts

I film tratti da storie vere che ruotano attorno a situazioni disperate, dove però la perseveranza umana fa la differenza, sono da sempre molto apprezzati, perché ci ricordano di cosa può essere capace l’uomo quando si trova davanti a situazioni apparentemente insormontabili. Film come Tredici vite, 127 ore, The Impossible o il più recente La società della neve sono solo alcuni esempi di tale filone. A questo appartiene anche Infinite Storm, il film del 2022 diretto dai registi polacchi Małgorzata Szumowska e Michał Englert – registi anche di Non cadrà più la neve e Kobieta Z… -, incentrato su una storia di coraggio e resistenza ma anche di accettazione del proprio passato.

Il film è l’adattamento cinematografico dell’articolo High Places: Footprints in the Snow Lead to an Emotional Rescue di Ty Gagne, apparso sul New Hampshire Union Leader nel 2020, e racconta della storia vera di Pam Bales. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori alle location e altro ancora Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama e il cast di Infinite Storm

Protagonista del film è Pam Bales, una scalatrice esperta che, durante un’escursione in soltaria sul Monte Washington da sola, si vede costretta a tornare indietro a causa di una bufera imminente. Durante la discesa, però, scopre un altro escursionista, disteso privo di coscienza nella neve. Pam decide di aiutarlo ma lo sconosciuto si dimostra poco collaborativo, non rivelandole neanche il suo nome né perché si trovi lì. Con l’avvicinarsi della notte, la situazione si fa sempre più drammatica e ritrovare la via di strada diventa una vera e propria impresa. Il desiderio di salvare quell’uomo, motivato da un trauma passato, spingerà però Pam a non demordere.

Ad interpretare Pam vi è l’attrice candidata agli Oscar Naomi Watts, nota per film come Mulholland Drive, 21 grammi, King Kong e il già citato The Impossible. Accanto a lei, nel ruolo del misterioso uomo rinominato John, vi è invece l’attore Billy Howle, visto nei film Dunkirk, Chesil Beach – Il segreto di una notte e Star Wars: L’Ascesa di Skywalker. Completano poi il cast del film gli attori Denis O’Hare – noto per i suoi vari ruoli nella serie antologica American Horror Story – qui nel ruolo di Dave, Parker Sawyers in quello di Patrick, Eliot Sumner nel ruolo di Will e la cantante Joshua Rollins nel ruolo di Finn.

Infinite Storm Naomi Watts

La vera storia dietro Infinite Storm

Come anticipato, quella raccontata in Infinite Storm è una storia vera, che dimostra come la perseveranza umana possano essere fonte di atti altrimenti ritenuti impossibili. Protagonista di questa vicenda è appunto Pam Bales, un’infermiera nonché guida alpina esperta in escursioni solitarie, che nel 2010 durante un’uscita in solitaria sul Monte Washington, nello stato americano del New Hampshire, si imbatte improvvisamente in una tempesta. Le temperature iniziarono rapidamente a scendere, mentre i venti aumentarono fino a 140 km/h. Quel drastico cambiamento climatico la convinse a tornare indietro, ma è a quel punto che si imbatte in un estraneo.

L’uomo non reagiva e se ne stava semplicemente appollaiato fuori dal Grande Golfo Pam capì che qualcosa non andava e andò in suo soccorso. Dopo avergli applicato dei cuscinetti termici e avergli prestato i vestiti di ricambio che aveva portato in valigia, decise di chiamarlo John. Insieme a lui, rianimatosi nel mentre, Pam iniziò a ripercorrere i suoi passi per scendere dalla montagna. Fu questo un percorso lungo e complesso, reso ulteriormente pericoloso dal clima avverso. Dopo aver camminato per circa sei ore nel bel mezzo della tempesta, i due arrivarono all’auto dell’uomo, con la quale egli ripartì senza aggiungere nulla.

Nei mesi successivi, Pam continuò a chiedersi chi quell’uomo fosse e cosa ci facesse lassù da solo. Diversi mesi dopo, tuttavia, il presidente della sua organizzazione, la Pemigewasset Valley Search and Rescue Team, ricevette una lettera anonima dove lo scrivente, che  desiderava rimanere anonimo, ringraziava Bales e l’organizzazione per aver contribuito a cambiare la sua vita. “Domenica 17 ottobre sono andato sul mio sentiero preferito, Jewell, per porre fine alla mia vita. […] Per tutto il tempo [Pam] mi ha trattato con compassione, autorità, fiducia e con l’impressione che io contassi qualcosa.

“Con tutto quello che è andato storto nella mia vita, per me non contavo nulla, ma per Pam sì“, c’era scritto nella lettera. Bales rimase molto colpita da quella sua esperienza e da quel momento si è impegnata a celebrare la propria vita e quella altrui. In seguito, ha cresciuto quattro figli e ha lasciato il New Hampshire per svolgere attività di volontariato in vari parchi nazionali. Nonostante le esperienze strazianti che ha vissuto, Bales è sempre stata in grado di riconoscere gli aspetti positivi esistenti in quella “tempesta infinita” che è la vita.

Infinite Storm location

Le location di Infinite Storm: ecco dove è stato girato il film

Le riprese del film si sono svolte non negli Stati Uniti, dove è ambientato il racconto, bensì a Kamnik, in Slovenia, che si trova 14 miglia a nord della capitale Lubiana. La maggior parte del film è stata dunque girata all’interno e nei dintorni della città. Per quanto riguarda le scene in montagna, le riprese si sono svolte sulla Velika Planina, un sentiero naturale sopra Kamnik. Il cast e la troupe hanno girato anche alcune riprese nella valle di Kamniska Bistrica, che si trova vicino alla sorgente del fiume Kamnik Bistrica. Alcune scene, infine, sono state girate al Centro internazionale di picnic (Pri Jurju) nella stessa regione.

Il trailer di Infinite Storm e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Infinite Storm grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple TV, Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.

Infiltrati alla Casa Bianca – White House Plumbers, la recensione della serie HBO

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Ci era riuscito Gaslit con un tone of voice inedito, e Infiltrati alla Casa Bianca – White House Plumbers replica quel successo cercando un punto di vista non ancora esplorato. Ma facciamo un passo indietro. Come si racconta una delle pagine più chiacchierate, studiate, esplorate della storia degli Stati Uniti d’America con una prospettiva differente?

Parliamo del Watergate, soggetto di tantissimi prodotti di indagine, di intrattenimento, per il cinema e per la tv, e parliamo della nuova serie HBO, dall’11 giugno in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW. Con un tono molto simile a quel talento di Adam McKay di La grande scommessa e Vice – L’Uomo nell’Ombra, la serie si dimostra in grado di maneggiare con grande perizia e spirito critico gli aspetti sociali, politici ed economici dell’evento che è chiamato a raccontare.

Infiltrati alla Casa Bianca – White House Plumbers, la trama

Infiltrati alla Casa Bianca – White House Plumbers porta il pubblico dietro le quinte dello scandalo Watergate, seguendo le vicende dei sabotatori politici di Nixon, E. Howard Hunt (Woody Harrelson) e G. Gordon Liddy (Justin Theroux), che accidentalmente riuscirono a rovesciare la presidenza che stavano tanto zelantemente cercando di proteggere… e insieme ad essa le loro famiglie. Si parte dal 1971, quando la Casa Bianca assume Hunt e Liddy, rispettivamente ex CIA e ex FBI, per indagare sulla fuga di notizie dei Pentagon Papers.

Se Gaslit aveva raccontato il Watergate dal punto di vista di Martha Mitchell, Infiltrati alla Casa Bianca lo fa attraverso Hunt e Liddy, interpretati da Woody Harrelson (True Detective, Hunger Games) e Justin Theroux (Six Feet Under, Joker), inedita coppia comica che instaura dal primo shot in cui li vediamo insieme una chimica scoppiettante. La brillante scrittura affronta con disincanto una pagina di storia che sconvolse il mondo politico, riportando i fatti con una nota di leggerezza e sarcasmo che dà modo agli spettatori di rileggere con ironia una vicenda complessa che fece crollare il mito dell’invulnerabilità della Casa Bianca. E Harrelson e Theroux fanno il resto, con il secondo, forse perché dal talento meno investigato, che è davvero una piacevole sorpresa nella messa in scena di questo nostalgico del Terzo Reich alle prese con un compare annoiato e a tratti malinconico.

Nel cast anche Lena Headey (già indimenticata Cersei de Il Trono di Spade) e Judy Greer (Californication, Mad Love) rispettivamente nei panni di Dorothy Hunt e Fran Liddy. Domhnall Gleeson (Anna Karenina) interpreta invece il consulente legale della Casa Bianca, John Dean, mentre Toby Huss (Blonde) veste i panni dell’agente della CIA James McCord.

La tv si conferma dunque uno spazio in cui poter dare voce a grandi storie, a indagine, a studio e sperimentazione, in questo caso di punti di vista, un luogo in cui il racconto vero e proprio è ancora al centro dell’attenzione. Se i cinema, in queste settimana in particolare, sono invasi dai blockbuster (sempre siano lodati, in questo lungo momento post-pandemia di crisi della sala), la televisione è ancora luogo sicuro, di interesse, di crescita, di informazione, di rischi. E Infiltrati alla Casa Bianca – White House Plumbers si guadagna a pieno titolo il suo posto in un’offerta seriale delle piattaforme che è sempre più ricca, varia e interessante.

Infiltrati alla casa bianca – White House Plumbers, la nuova miniserie HBO sul Watergate

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A dimostrazione che la storia a volte può essere più incredibile della finzione, Infiltrati alla casa bianca – White House Plumbers, la nuova miniserie HBO con Woody Harrelson (True Detective, Hunger Games) e Justin Theroux (Six Feet Under, Joker), racconta in modo lucido e dissacrante gli eventi meno noti che hanno portato a uno dei più grandi scandali della politica americana, il Watergate. Creata dai vincitori degli Emmy Awards Alex Gregory and Peter Huyck (Veep), e diretta da David Mandel (Veep), la serie sarà disponibile in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW dall’11 giugno (data a partire dalla quale i cinque episodi saranno proposti uno alla settimana tutte le domeniche su Sky Atlantic).

Infiltrati alla casa bianca – White House Plumbers porta il pubblico dietro le quinte dello scandalo Watergate, seguendo le vicende dei sabotatori politici di Nixon, E. Howard Hunt (Woody Harrelson) e G. Gordon Liddy (Justin Theroux), che accidentalmente riuscirono a rovesciare la presidenza che stavano tanto zelantemente cercando di proteggere… e insieme ad essa le loro famiglie. Si parte dal 1971, quando la Casa Bianca assume Hunt e Liddy, rispettivamente ex CIA e ex FBI, per indagare sulla fuga di notizie dei Pentagon Papers.

La serie affronta con disincanto una pagina di storia che sconvolse il mondo politico, riportando i fatti con una nota di leggerezza e sarcasmo che dà modo agli spettatori di rileggere con ironia una vicenda complessa che fece crollare il mito dell’invulnerabilità della Casa Bianca.

Nel cast anche Lena Headey (già indimenticata Cersei de Il Trono di Spade) e Judy Greer (Californication, Mad Love) rispettivamente nei panni di Dorothy Hunt e Fran Liddy. Domhnall Gleeson (Anna Karenina) interpreta invece il consulente legale della Casa Bianca, John Dean, mentre Toby Huss (Blonde) veste i panni dell’agente della CIA James McCord.

Diretta e prodotta da David Mandel; creata, scritta e prodotta da Alex Gregory e Peter Huyck; produttori esecutivi Frank Rich, David Bernad, Gregg Fienberg, Justin Theroux, Woody Harrelson, Len Amato e Ruben Fleischer. Una co-produzione HBO con wiip, produttori esecutivi Paul Lee, Mark Roybal and Nne Ebong.

Infiesto, la recensione del film thriller spagnolo di Netflix

Infiesto, la recensione del film thriller spagnolo di Netflix

Infiesto è l’ultimo film Netflix che uscirà sulla piattaforma il 3 febbraio. Due detective vengono chiamati in una piccola città mineraria sulle montagne delle Asturie dove una giovane donna, data per morta da mesi, è improvvisamente apparsa. Mentre il mondo si sgretola, i detective si rendono presto conto che il virus potrebbe non essere l’unica forza oscura all’opera. Scritto e diretto da Patxi Amezcua, interpretato da Isak Férriz, Iria del Río e Luis Zahera, viene girato in diverse località della zona mineraria asturiana e della Galizia.

Infiesto, la recensione

Un piccolo paesino della Spagna di cui sappiamo poco. Una ragazza si muove verso la telecamera, visibilmente sconvolta. Tutto a partire dall’atmosfera, i colori e la colonna sonora non lasciano intendere altro: siamo di fronte a un thriller Netflix in piena regola. L’unica eccezione: il film è ambientato a Marzo 2020 all’alba della pandemia da Covid-19. La narrazione del Covid però non ha nulla a che vedere con la trama, in realtà il film si concentra su un altro argomento. La storia di Infiesto è raccontata attraverso le indagini di due detective che vanno in contro a un soggetto spietato che rapisce giovani donne e giovani uomini. Questi ultimi diventano le vittime di un sacrificio in nome di un “potere superiore”. Presto, il film si concentra proprio sulla caccia all’uomo e nel giro di un’ora e mezza porta a compimento l’indagine – con alcuni colpi di scena discutibili.

Alcuni aspetti secondari della trama sono lanciati nel marasma di informazioni investigative e successivamente vengono abbandonate. Nonostante, a volte, manchi di un filo conduttore lineare, Infiesto si presenta allo spettatore come un thriller dai colori freddi che vuole trasmettere a chi lo guarda la sensazione di immersione in un mondo surreale. La trama che scrive e dirigere Patxi Amezcua cammina su un lungo e sottile filo sfidando gli eventi. Isak Férriz e Iria del Río danno i volti ai protagonisti di questo film come due agenti di cui sappiamo poco. A eccezione di qualche informazione lasciata intendere, avrebbe fatto comodo una caratterizzazione dei personaggi.

Infiesto recensione

Questo è solo l’inizio

Infiesto, che arriverà su Netflix dal 3 febbraio, è un thriller a tutti gli effetti. Il genere che più su tutti trionfa sulla piattaforma che porta sul piccolo schermo il mix di azione, suspense e adrenalina. Il film spagnolo, infatti, intrattiene lo spettatore – complice i 90 minuti di cui si compone la pellicola – che però non può non porsi delle domande. La città che fa da ambientazione al film è deserta, sembra un mondo post-apocalittico dove da un momento all’altro potrebbe comparire uno zombie. Mentre i due agenti, Garcia e Castro lavorano incessantemente al caso della ragazza ritrovata, i giorni di isolamento aumentano e i primi casi di Covid mettono a tappeto la piccola città dell’Asturia.

Non ci è concesso empatizzare con i due protagonisti: dobbiamo volutamente saper poco delle loro storie. Il detective Castro cerca di arrivare brevemente alla soluzione di questo violento crimine mentre il compagno contrae il Covid. A parte questo accenno, non si entra in merito alle dinamiche dei governi o alla gestione internazionale della pandemia. Il Covid scandisce il racconto della storia dividendo il film nelle varie giornate di lockdown. Il crimine che ha colpito la città, infatti, si svolge nei primi 10 giorni di reclusione forzata dovuta alla diffusione crescente del virus.

Anche la storia di Garcia, interpretato da Isak Férriz, è poco articolata. Sappiamo che accudisce la madre in una casa di riposo e che ha un passato tormentato che riemerge in una delle scene più cruente del film. La violenza con cui interrogherà uno dei principali sospettati dell’indagine di rapimento sarà un campanello dall’allarme per le sorti del suo personaggio.

La fine del mondo

Parallelamente alla velocità con cui si diffonde il virus in Infiesto, il mistero riguardo la ragazza scomparsa si infittisce. I detective tentano di seguire le tracce partendo dal luogo di ritrovamento dell’adolescente. Partendo da quello e seguendo una lunga scia di possibili sospettati, subito all’occhio dell’attento spettatore si percepisce qualcosa che non va. Fuori da ogni logica che prevede l’inclusione della polizia locale all’interno di questo tipo di indagine, proprio un poliziotto (che non vedremo mai a volto scoperto, se non alla fine) si dimostra disponibile ad aiutare i detective – addirittura da fornire un biglietto da visita ai detective.

Dopo una serie di colpi di scena più o meno apparenti, in Infiesto l’adrenalina sale perché stiamo per trovarci di fronte l’indiziato numero uno: Il Profeta – ovvero proprio quel Ramos che ci era parso così strano. La storia di questo Profeta, così si fa chiamare, appartiene a un tempo passato dove aveva già colpito numerose vittime. Come una sorta di Charles Manson riusciva ad attirare a sé giovani uomini e donne nella sua setta. Inizialmente, però tutto avveniva in maniera consensuale fino a quando non è arrivata la pandemia. Da quel momento, il Profeta – come chiamato da questo suo dio – ha lavorato per un bene superiore, un fanatico che marchiava a fuoco le sue vittime.

La fine del mondo è vicina ed è rappresentata dagli ultimi istanti del film, nello scontro finale. È quel viaggio al centro della terra che Castro compie nell’ascensore della miniera che porta Castro al centro degli Inferi, nel nucleo della terra. Lì il personaggio di Iria del Río affronterà il Profeta in un combattimento non molto avvincente, anzi abbastanza lineare e scontato. Infiesto inizialmente sfrutta bene i primi colpi di scena, un crescendo che rende l’indagine abbastanza articolata, seppur con qualche sbavatura. La realizzazione però lascia a desiderare ed è in balia dello spettatore che si trova alla fine del film vista senza una spiegazione che non sia riferita al classico “bene superiore”.

Inferno: un mistero da svelare nel nuovo promo del film

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Inferno: un mistero da svelare nel nuovo promo del film

La Sony Pictures ha diffuso online un nuovo promo di Inferno, l’attesissimo film diretto da Ron Howard e che vedrà protagonista Tom Hanks nuovamente nei panni di Robert Longdon. Il terzo capitolo del franchise tratto dall’omonimo best seller di Dan Brown arriverà al cinema dal 13 ottobre 2016.

https://www.youtube.com/watch?v=DeuONY4vO9Q

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Inferno: guarda il trailer italiano ufficiale

infernoIl film, le cui riprese si dividono tra Firenze, Venezia e Budapest, è prodotto da Brian Grazer e Ron Howard. La sceneggiatura è di David Koepp, basata sull’omonimo romanzo di Dan Brown. Executive Producers sono David Householter, Dan Brown, Anna Culp e William M. Connor. Direttore della fotografia è Salvatore Totino, mentre le scenografie sono di Peter Wenham. Al montaggio Dan Hanley e Tom Elkins, ai costumi Julian Day. Inferno sarà nelle sale italiane il 13 ottobre 2016, distribuito da Warner Bros. Entertainment e prodotto da Sony Pictures.

Di seguito la sinossi ufficiale:

Le avventure del simbolista di Harvard non sono finite. Robert Langdon si risveglia in un ospedale di Firenze, vittima di una profonda amnesia, dopo che alcuni uomini misteriosi hanno tentato di ucciderlo e sembrano voler portare a termine il lavoro. Si affida al medico Sienna Brooks per recuperare i suoi ricordi e svelare ancora una volta i misteri che si annidano intorno all’opera immortale di Dante, le cui immagini criptiche sembrano non voler abbandonare la mente dello studioso. Il Consortium, un’organizzazione segreta, sarà il nuovo nemico da sconfiggere. Un ritmo ricco di tensione in una battaglia tra il bene e il male che sembrano avere confini molto sottili.

Fonte: SonyPictures

Inferno: trama, cast e sequel del film con Tom Hanks

Inferno: trama, cast e sequel del film con Tom Hanks

Dopo i grandi successi di pubblico di Il codice da Vinci e Angeli e demoni, il regista premio Oscar Ron Howard ha portato al cinema anche l’ultimo capitolo della sua trilogia dedicata al personaggio di Robert Langdon, tratto dai romanzi best seller del celebre scrittore Dan Brown. Con Inferno, portato in sala nel 2016, il noto professore di simbologia viene chiamato a risolvere un nuovo pericoloso enigma, stavolta legato all’inferno dantesco, che rischia di compromettere la vita umana nella sua interezza. Scritto dal celebre David Koepp, il titolo si configura come un nuovo adrenalinico thriller sul mondo narrativo già conosciuto in precedenza.

Come per Angeli e demoni, molte delle riprese del film si sono svolte in Italia, in particolare a Venezia e Firenze. Diverse scene sono però state girate anche a Budapest, in Ungheria. Con un nuovo cast di interpreti ad affiancare Tom Hanks, nuovamente nel ruolo del protagonista, il film è stato accolto da un grande interesse al momento della sua uscita in sala. Qui arrivò ad incassare circa 220 milioni di dollari a livello globale, a fronte di un budget di 75. Nonostante il buon risultato, il film rimase ben distante da quanto stabilito dai precedenti due titoli, arrivati rispettivamente a 758 e 485 milioni di dollari.

Successo o meno, il film ha concluso quella che è ad ogni modo un’affascinante trilogia investigativa, il cui valore sta anche nell’avere alla sua base delle opere letterarie frutto di un grande autore. Riguardando Inferno, si potranno riscoprire tanti dettagli sfuggiti ad una prima visione. Proseguendo nella lettura di questo articolo, invece, sarà possibile scoprire le principali curiosità legate al film, molte delle quali relative al suo cast di attori. Infine, si elencheranno anche le piattaforme dove è possibile trovare in streaming il film.

Inferno: la trama del film

Per la sua terza avventura, il professor Robert Langdon deve fare i conti con una terribile amnesia procuratagli da un colpo d’arma da fuoco. Nel tentativo di scoprire cosa realmente gli sia accaduto, egli viene coinvolto nel caso relativo a Bertrand Zobrist. Questi ha infatti la folle idea di provocare un’epidemia di peste per bloccare la crescita demografica del pianeta, spaventato da un’apocalittica previsione del futuro, dove il mondo viene distrutto dal sovrappopolamento della specie umana. L’uomo, inseguito dalle forze dell’ordine, è scomparso nel nulla, facendo temere il peggio. Approfondendo il caso, anche Langdon inizia ad avere apocalittiche visioni sul futuro, incentrate in particolare sull’Inferno narrato da Dante Alighieri nella Divina Commedia. Aiutato dalla dottoressa Sierra Brooks, e prima che sia troppo tardi, lo studioso inizia dunque a cercare i primi tasselli del puzzle da risolvere.

Inferno cast

Inferno: il cast del film

A ricoprire il ruolo del protagonista Robert Langdon torna il premio Oscar Tom Hanks, qui alla sua terza interpretazione del personaggio. L’attore aveva inizialmente rifiutato di partecipare al film, che di conseguenza rischiava di non essere realizzato. I produttori, tuttavia, riuscirono infine a convincerlo a riprendere il ruolo. Per Hanks, si tratta dell’unica volta nella sua carriera in cui prende parte a dei sequel. Durante le riprese, però, egli chiese di poter sospendere la lavorazione per potersi recare a New York e apparire come uno degli ospiti finali del programma Late Show with David Letterman. Hanks è inoltre l’unico attore del primo film ad essere presente anche nei successivi due. Ogni volta egli ha infatti dalla sua nuovi attori e nuovi personaggi.

Accanto a lui in Inferno, nel ruolo della dottoressa Sierra Brooks, vi è l’attrice Felicity Jones, divenuta celebre grazie a La teoria del tutto. Il francese Omar Sy, noto per Quasi amici, è invece presente nel ruolo di Christophe Bouchard, capo della squadra delle SRS. L’attore Ben Foster, recentemente visto in Hostiles – Ostili e Hell or High Water, interpreta invece il pericoloso Bertrand Zobrist, lo scienziato transumanista deciso a risolvere il problema del sovraffollamento terrestre. Il compianto Irrfan Khan, divenuto celebre per film come The Millionaire e Vita di Pi, dà invece vita al ruolo di Harry Sims, il capo del Consortium, associazione che mira a rendere concreto il piano di Zobrist.

Inferno: i sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Pur essendo il terzo film cinematografico della serie, Inferno è in realtà il quarto dei libri di Brown dedicati al personaggio di Langdon. Il precedente è Il simbolo perduto, pubblicato nel 2009. Inizialmente la Sony avrebbe voluto realizzare una trasposizione di questo, ma il progetto si rivelò troppo complesso, e lo stesso Howard dichiarò che non sarebbe tornato alla regia. I continui ritardi portarono il progetto a protrarsi fino al 2013, anno in cui venne pubblicato Inferno. Lo studios preferì allora accantonare il lavoro svolto su Il simbolo perduto e dedicarsi a realizzare una trasposizione del nuovo romanzo. Il minor riscontro economico di Inferno, però, portò la produzione a riconsiderare la possibilità di un quarto film, ad ora non in programma.

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. Hysteria è infatti presente su Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Infinity, Apple iTunes, Netflix, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per poter usufruire del film, sarà necessario sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. In questo modo sarà poi possibile vedere il titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video, senza limiti di tempo. Il film è inoltre in programma in televisione per giovedì 11 novembre alle ore 21:30 sul canale TV8.

Fonte: IMDb

 

Inferno: trailer italiano ufficiale

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Inferno: trailer italiano ufficiale

Guarda il trailer italiano di Inferno, l’attesissimo film diretto da Ron Howard e che vedrà protagonista Tom Hanks nuovamente nei panni di Robert Longdon.  Il terzo capitolo del franchise tratto dall’omonimo best seller di Dan Brown arriverà a l cinema dal 13 ottobre 2016.

Inferno, le cui riprese si dividono tra Firenze, Venezia e Budapest, è prodotto da Brian Grazer e Ron Howard. La sceneggiatura è di David Koepp, basata sull’omonimo romanzo di Dan Brown. Executive Producers sono David Householter, Dan Brown, Anna Culp e William M. Connor. Direttore della fotografia è Salvatore Totino, mentre le scenografie sono di Peter Wenham. Al montaggio Dan Hanley e Tom Elkins, ai costumi Julian Day. Inferno sarà nelle sale italiane il 13 ottobre 2016, distribuito da Warner Bros. Entertainment e prodotto da Sony Pictures.

Di seguito la sinossi ufficiale:

Le avventure del simbolista di Harvard non sono finite. Robert Langdon si risveglia in un ospedale di Firenze, vittima di una profonda amnesia, dopo che alcuni uomini misteriosi hanno tentato di ucciderlo e sembrano voler portare a termine il lavoro. Si affida al medico Sienna Brooks per recuperare i suoi ricordi e svelare ancora una volta i misteri che si annidano intorno all’opera immortale di Dante, le cui immagini criptiche sembrano non voler abbandonare la mente dello studioso. Il Consortium, un’organizzazione segreta, sarà il nuovo nemico da sconfiggere. Un ritmo ricco di tensione in una battaglia tra il bene e il male che sembrano avere confini molto sottili.

Inferno: Tom Hanks nel poster italiano del film di Ron Howard

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Inferno: Tom Hanks nel poster italiano del film di Ron Howard

È stato diffuso on-line il poster ufficiale italiano di Inferno, il nuovo film di Ron Howard che chiude la trilogia di film tratti dai romanzi di Dan Brown (con Il Codice Da Vinci e Angeli e Demoni) e che hanno come protagonista Robert Langdon, interpretato da Tom Hanks.

Proprio l’attore due volte premio Oscar è il protagonista assoluto del poster insieme alla città di Firenze.

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Inferno: guarda il trailer italiano ufficiale

infernoIl film, le cui riprese si dividono tra Firenze, Venezia e Budapest, è prodotto da Brian Grazer e Ron Howard. La sceneggiatura è di David Koepp, basata sull’omonimo romanzo di Dan Brown. Executive Producers sono David Householter, Dan Brown, Anna Culp e William M. Connor. Direttore della fotografia è Salvatore Totino, mentre le scenografie sono di Peter Wenham. Al montaggio Dan Hanley e Tom Elkins, ai costumi Julian Day. Inferno sarà nelle sale italiane il 13 ottobre 2016, distribuito da Warner Bros. Entertainment e prodotto da Sony Pictures.

Di seguito la sinossi ufficiale:

Le avventure del simbolista di Harvard non sono finite. Robert Langdon si risveglia in un ospedale di Firenze, vittima di una profonda amnesia, dopo che alcuni uomini misteriosi hanno tentato di ucciderlo e sembrano voler portare a termine il lavoro. Si affida al medico Sienna Brooks per recuperare i suoi ricordi e svelare ancora una volta i misteri che si annidano intorno all’opera immortale di Dante, le cui immagini criptiche sembrano non voler abbandonare la mente dello studioso. Il Consortium, un’organizzazione segreta, sarà il nuovo nemico da sconfiggere. Un ritmo ricco di tensione in una battaglia tra il bene e il male che sembrano avere confini molto sottili.

Inferno: Tom Hanks e Ron Howard a Venezia [foto]

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La produzione Columbia Pictures del film Inferno di Ron Howard è ufficialmente in corso. Ad annunciarlo è il regista stesso tramite il suo account Twitter, postando anche diverse foto sul set a  Firenze e a Venezia, insieme all’attore Tom Hanks.

inferno ron howard set venezia

inferno ron howard set venezia2

inferno ron howard set venezia3

Il cast del film è formato da Felicity Jones nei panni della dottoressa Sienna Brooks, Sidse Babett Knudsen come dottoressa Elizabeth Sinskey, Omar Sy come Christoph Bruder, Irrfan Khan come Harry Sims ‘The Provost’ e ovviamente Tom Hanks che ritorna nei panni di Robert Langdon.

Ecco la trama del romanzo: Il profilo di Dante che ci guarda dalla copertina è il motore mobile di un thriller che di “infernale” ha molto. Il ritmo e poi il simbolismo acceso, e infine la complessità dei personaggi. Non è sorprendente che lo studioso di simbologia Robert Langdon sia un esperto di Dante. È naturale che al poeta fiorentino e alla visionarietà con cui tradusse la temperie della sua epoca tormentata il professore americano abbia dedicato studi e corsi universitari ad Harvard. È normale che a Firenze Robert Langdon sia di casa, che il David e piazza della Signoria, il giardino di Boboli e Palazzo Vecchio siano per lui uno sfondo familiare. Ma ora è tutto diverso, non c’è niente di normale. È un incubo e la sua conoscenza della città fin nei labirinti delle stradine, dei corridoi dei palazzi, dei passaggi segreti può aiutarlo a salvarsi la vita. Il Robert Langdon che si sveglia in una stanza d’ospedale, stordito, sedato, ferito alla testa, gli abiti insanguinati su una sedia, ricorda a stento il proprio nome, non capisce come sia arrivato a Firenze, chi abbia tentato di ucciderlo e perché i suoi inseguitori non sembrino affatto intenzionati a mollare il colpo. Barcollante, la mente invasa da apparizioni mostruose, il professore deve scappare. Aiutato solo dalla giovane dottoressa Sienna Brooks, soccorrevole, ma misteriosa come troppe persone e cose intorno a lui, deve scappare da tutti. Comincia una caccia all’uomo in cui schieramenti avversi si potrebbero ritrovare dalla stessa parte, in cui niente è quel che sembra.

Fonte

 

Inferno: Tom Hanks e Felicity Jones nelle prime foto del film

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Inferno: Tom Hanks e Felicity Jones nelle prime foto del film

La Sony Pictures ha diffuso le prime foto di Inferno, l’atteso terzo capitolo della trilogia sul professor Langdon, personaggio di Dan Brown e diretto da Ron Howard.

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L’attore premio Oscar Tom Hanks veste per la terza volta i panni dello stimato professor Langdon, l’esperto di simbologia nato dalla penna dello scrittore statunitense Dan Brown. Al suo fianco un cast d’eccezione composto da Felicity Jones, Irrfan Khan, Omar Sy, Ben Foster e Sidse Babett Knudsen.

Il film, le cui riprese si dividono tra Firenze, Venezia e Budapest, è prodotto da Brian Grazer e Ron Howard. La sceneggiatura è di David Koepp, basata sull’omonimo romanzo di Dan Brown. Executive Producers sono David Householter, Dan Brown, Anna Culp e William M. Connor. Direttore della fotografia è Salvatore Totino, mentre le scenografie sono di Peter Wenham. Al montaggio Dan Hanley e Tom Elkins, ai costumi Julian Day. Inferno sarà nelle sale italiane il 13 ottobre 2016, distribuito da Warner Bros. Entertainment.

Inferno: teaser trailer del film con Tom Hanks

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Inferno: teaser trailer del film con Tom Hanks

La Sony Pictures ha diffuso il primo teaser trailer di Inferno, il terzo capitolo della trilogia basata sui romanzi di Dan Brown e diretta da Ron Howard, con Tom Hanks nei panni di Robert Langdon.

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L’attore premio Oscar Tom Hanks veste per la terza volta i panni dello stimato professor Langdon, l’esperto di simbologia nato dalla penna dello scrittore statunitense Dan Brown. Al suo fianco un cast d’eccezione composto da Felicity Jones, Irrfan Khan, Omar Sy, Ben Foster e Sidse Babett Knudsen.

infernoIl film, le cui riprese si dividono tra Firenze, Venezia e Budapest, è prodotto da Brian Grazer e Ron Howard. La sceneggiatura è di David Koepp, basata sull’omonimo romanzo di Dan Brown. Executive Producers sono David Householter, Dan Brown, Anna Culp e William M. Connor. Direttore della fotografia è Salvatore Totino, mentre le scenografie sono di Peter Wenham. Al montaggio Dan Hanley e Tom Elkins, ai costumi Julian Day. Inferno sarà nelle sale italiane il 13 ottobre 2016, distribuito da Warner Bros. Entertainment.

Di seguito la sinossi ufficiale:

Le avventure del simbolista di Harvard non sono finite. Robert Langdon si risveglia in un ospedale di Firenze, vittima di una profonda amnesia, dopo che alcuni uomini misteriosi hanno tentato di ucciderlo e sembrano voler portare a termine il lavoro. Si affida al medico Sienna Brooks per recuperare i suoi ricordi e svelare ancora una volta i misteri che si annidano intorno all’opera immortale di Dante, le cui immagini criptiche sembrano non voler abbandonare la mente dello studioso. Il Consortium, un’organizzazione segreta, sarà il nuovo nemico da sconfiggere. Un ritmo ricco di tensione in una battaglia tra il bene e il male che sembrano avere confini molto sottili.

Inferno: teaser trailer completo del film con Tom Hanks

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Inferno: teaser trailer completo del film con Tom Hanks

Guarda il primo teaser trailer completo di Inferno, il terzo capitolo della trilogia basata sui romanzi di Dan Brown e diretta da Ron Howard, con Tom Hanks nei panni di Robert Langdon.

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L’attore premio Oscar Tom Hanks veste per la terza volta i panni dello stimato professor Langdon, l’esperto di simbologia nato dalla penna dello scrittore statunitense Dan Brown. Al suo fianco un cast d’eccezione composto da Felicity Jones, Irrfan Khan, Omar Sy, Ben Foster e Sidse Babett Knudsen.

infernoIl film, le cui riprese si dividono tra Firenze, Venezia e Budapest, è prodotto da Brian Grazer e Ron Howard. La sceneggiatura è di David Koepp, basata sull’omonimo romanzo di Dan Brown. Executive Producers sono David Householter, Dan Brown, Anna Culp e William M. Connor. Direttore della fotografia è Salvatore Totino, mentre le scenografie sono di Peter Wenham. Al montaggio Dan Hanley e Tom Elkins, ai costumi Julian Day. Inferno sarà nelle sale italiane il 13 ottobre 2016, distribuito da Warner Bros. Entertainment e prodotto da Sony Pictures.

Di seguito la sinossi ufficiale:

Le avventure del simbolista di Harvard non sono finite. Robert Langdon si risveglia in un ospedale di Firenze, vittima di una profonda amnesia, dopo che alcuni uomini misteriosi hanno tentato di ucciderlo e sembrano voler portare a termine il lavoro. Si affida al medico Sienna Brooks per recuperare i suoi ricordi e svelare ancora una volta i misteri che si annidano intorno all’opera immortale di Dante, le cui immagini criptiche sembrano non voler abbandonare la mente dello studioso. Il Consortium, un’organizzazione segreta, sarà il nuovo nemico da sconfiggere. Un ritmo ricco di tensione in una battaglia tra il bene e il male che sembrano avere confini molto sottili.

Inferno: Ron Howard spiega la lunga attesa per il ritorno di Robert Langdon

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Tra qualche mese Inferno arriverà al cinema. Per chi non lo sapesse, si tratta del nuovo film di Ron Howard che chiude la trilogia di film tratti dai romanzi di Dan Brown (con Il Codice Da Vinci e Angeli e Demoni) e che hanno come protagonista Robert Langdon, interpretato da Tom Hanks.

In una recente intervista a EW, Howard ha spiegato come mai abbiamo aspettato così tanto tempo, sette anni, per il ritorno del professor Langdon al cinema.

“Nessuno di noi è sotto contratto. Non stiamo lavorando a una serie, dobbiamo fare un film, e la decisione di farlo è arrivata quando tutti quanti siamo riusciti a metterci d’accordo sul fatto che avessimo per le mani un progetto eccitante, divertente e che valesse la pena condividere. Questo film ci è sembrato fresco e originale. [La battaglia di Langdon con gli episodi di amnesia durante la sua missione] ci è sembrata una opportunità molto interessante e divertente per Tom Hanks e la sua interpretazione. Langdon questa volta fa parte del mistero, non è solo un osservatore. È veramente nel mucchio, e questo elemento ha conferito un taglio da thriller psicologico al film, rendendolo diverso dai precedenti. Inoltre, il fatto che la componente storica scelta da Dan Brown stavolta fosse l’Inferno di Dante mi ha fatto pensare, come regista, a immagini e suoni vividi, originali, stili particolari da utilizzare. È stato qualcosa di creativamente molto intrigante per me e per tutti noi (…) È un romanzo bellissimo, e abbiamo provato ad adattarlo, ma non siamo mai arrivati al punto di guardarci e dirci: ok, è qualcosa di originale e interessante. Ora invece mi sono reso conto che Dante non solo ha dato forma all’Inferno iconico della cristianità e dell’Occidente, ma ha anche creato il genere horror grazie a tutte le vivide descrizioni delle punizioni. È quello che vediamo ripetersi regolarmente in un bel film horror.”

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Inferno: guarda il trailer italiano ufficiale

infernoIl film, le cui riprese si dividono tra Firenze, Venezia e Budapest, è prodotto da Brian Grazer e Ron Howard. La sceneggiatura è di David Koepp, basata sull’omonimo romanzo di Dan Brown. Executive Producers sono David Householter, Dan Brown, Anna Culp e William M. Connor. Direttore della fotografia è Salvatore Totino, mentre le scenografie sono di Peter Wenham. Al montaggio Dan Hanley e Tom Elkins, ai costumi Julian Day. Inferno sarà nelle sale italiane il 13 ottobre 2016, distribuito da Warner Bros. Entertainment e prodotto da Sony Pictures.

Di seguito la sinossi ufficiale:

Le avventure del simbolista di Harvard non sono finite. Robert Langdon si risveglia in un ospedale di Firenze, vittima di una profonda amnesia, dopo che alcuni uomini misteriosi hanno tentato di ucciderlo e sembrano voler portare a termine il lavoro. Si affida al medico Sienna Brooks per recuperare i suoi ricordi e svelare ancora una volta i misteri che si annidano intorno all’opera immortale di Dante, le cui immagini criptiche sembrano non voler abbandonare la mente dello studioso. Il Consortium, un’organizzazione segreta, sarà il nuovo nemico da sconfiggere. Un ritmo ricco di tensione in una battaglia tra il bene e il male che sembrano avere confini molto sottili.

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