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Il Gladiatore 2: Paul Mescal affronta i fantasmi della storia romana nel nuovo trailer

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La Paramount ha appena rilasciato un altro sguardo all’attesissimo sequel del Gladiatore di Ridley Scott, Il Gladiatore II, in uscita il 22 novembre, e promette di essere uno dei film dell’anno. E questo trailer ha anche rivelato un vero e proprio shock… Paul Mescal interpreta il figlio del Massimo di Russell Crowe.

Mescal, come sappiamo, interpreta Lucio, il figlio di Massimo e il nipote di Commodo dell’originale del 2000, mentre Pedro Pascal interpreta un generale che è stato scacciato. Denzel Washington veste i panni di Macrinus, un ex schiavo diventato mercante che cerca di vendicarsi su larga scala. Joseph Quinn e Fred Hechinger interpretano i due imperatori gemelli Gata e Caracalla. Derek Jacobi e Connie Nielsen riprenderanno i loro ruoli dall’originale.

L’azione sbalorditiva del trailer è di un’altra scala e di un altro livello rispetto all’originale, con i gladiatori che ora affrontano squali e rinoceronti, oltre che tra di loro. Lucius deve lottare per rivendicare il suo nome e per tenersi stretta la sua vita, con il tema dell’eredità che lo attraversa. Lucius dichiara che non sarà mai uno strumento, ma avrà la sua vendetta.

Il Gladiatore 2 sarà la fine della storia?

Beh, se Scott ha la sua strada, non sembra probabile. Sebbene il film sia in lavorazione da oltre due decenni, Scott ha già messo gli occhi su un terzo capitolo del franchise e la scorsa settimana ha condiviso i suoi piani durante un’intervista con Premiere in Francia. Le citazioni sono state tradotte dal francese, in cui sono state originariamente pubblicate.

“Per questo motivo, sto già giocando con l’idea del Gladiatore 3. No, sul serio! Ho acceso lo stoppino… La fine del Gladiatore II evoca quella del Padrino, con Michael Corleone che si ritrova con un lavoro che non voleva e che si chiede: “E ora, padre, cosa sto facendo?”. Il prossimo [film] sarà quindi su un uomo che non vuole essere dov’è”.

Quando, una settimana dopo, Mescal ha parlato con la pubblicazione a sostegno del film all’inizio del suo percorso pubblicitario, gli è stato chiesto cosa ne pensasse dei piani di Scott. Con grande sorpresa di tutti, Mescal si è detto interessato a tornare, ma ha avvertito con cautela che la storia doveva avere un senso. “Sì, Ridley me ne ha parlato, ma solo ieri”, ha detto. “Quindi sto aspettando di vedere cosa succede, ma sono interessato, ovviamente. Ma non possiamo affrettare nulla: la storia deve reggere”. L’uscita del Gladiatore II è prevista per il 22 novembre 2024.

Il Gladiatore 2: le riprese sono state interrotte a metà del lavoro

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Qualche mese fa vi avevamo dato la notizia che uno dei primi set ad essere caduto in un blocco a causa dello sciopero degli attori era il set del chiacchieratissimo Il gladiatore 2, sequel del film di enorme successo Il gladiatore, che vedrà Ridley Scott di nuovo sul set dietro la macchina da presa, in questa nuova epica avventura. Oggi arrivano nuove notizie in merito allo stato della produzione del film.

Secondo quanto apprendiamo da Variety, le riprese de Il gladiatore 2 erano “poco più che a metà” quando la Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists (SAG-AFTRA) ha dato il via allo sciopero il 14 luglio 2023. Lo sciopero della Writers Guild of America (WGA) si è concluso il 27 settembre 2023, mentre SAG-AFTRA riprenderà i negoziati con l’Alleanza dei produttori cinematografici e televisivi (AMPTP) il 2 ottobre. Ciò significa che la produzione di Gladiatore 2 potrebbe potenzialmente riprendere nel prossimo futuro, l’AMPTP dovrebbe offrire a SAG-AFTRA un accordo equo per gli attori.

Cosa sappiamo de Il Gladiatore 2?

Come ormai noto, un sequel di Il gladiatore (attualmente noto solo come Il gladiatore 2) è a tutti gli effetti in lavorazione, con Ridley Scott che torna alla regia del film che vedrà protagonista Paul Mescal nei panni di Lucius, ma anche il ritorno di Connie Nielsen nei panni di Lucilla e Djimon Hounsou in quelli di Juba. Vi sono però anche gli ingressi del premio Oscar Denzel Washington, la star di The Mandalorian Pedro Pascal e l’attore di Stranger Things Joseph Quinn. Fred Hechinger ricopre invece il ruolo dell’imperatore Gela, ottenuto dopo che Barry Keoghan ha dovuto rinunciarvi per via di altri impegni. Fanno poi parte del cast anche la star di Moon Knight, May Calamawy e Derek Jacobi, che riprenderà il ruolo di Gracchus dal primo film.

Al momento non sono noti dettagli sulla trama, ma è possibile immaginare che tra Lucius, il figlio dell’amante di Massimo, Lucilla, e Geta possa generarsi uno scontro al pari di quello tra Massimo e Commodo visto nel primo film. Non resta dunque che attendere che le riprese di Il gladiatore 2 abbiano inizio, così da poter ricevere maggiori dettagli a riguardo come anche le prime foto in costume dei protagonisti. Ricordiamo che Russell Crowe non sembra essere coinvolto in alcun modo nel progetto, specialmente alla luce del fatto che il suo Massimo moriva al termine del primo film. Ad ora, questo sequel è atteso in sala per il 2024.

Il Gladiatore 2: le prime scene avrebbero lasciato a bocca aperta i dirigenti della Paramount

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Secondo un recente rapporto, i dirigenti dello studio sono rimasti incredibilmente impressionati dalle prime scene mostrate de Il Gladiatore 2 di Ridley Scott.

Secondo Deadline, i dirigenti della Paramount hanno visto in anteprima alcune scene delIl Gladiatore 2, la cui produzione è terminata nel gennaio 2024. “Secondo le fonti, i primi filmati hanno lasciato a bocca aperta i dirigenti“, si legge nell’articolo.

Lo studio è tutt’ora in trattative con il regista Ridley Scott per dirigere il film senza titolo Bee Gees dello studio. Scott produrrà insieme al partner di produzione Michael Pruss di Scott Free, Graham King attraverso la sua GK Films e Stacey Snider.  La Paramount distribuirà il film in tutto il mondo, con Amblin e Sister che hanno il diritto di cofinanziarlo. Barry Gibb è il produttore esecutivo. John Logan ha scritto la sceneggiatura.

Cosa sappiamo del Gladiatore 2?

L’imminente sequel del Gladiatore Il Gladiatore 2 è diretto ancora una volta da Ridley Scott, che ha anche diretto il film originale con Russell Crowe, uscito nel 2000. La sceneggiatura è stata scritta da David Scarpa, che ha già collaborato con Ridley Scott per Tutti i soldi del mondo (2017) e Napoleon (2023).

Paul Mescal interpreterà Lucius Verus, il figlio del personaggio di Connie Nielsen (interpretato da Spencer Treat Clark nel film originale), ne Il Gladiatore 2. La Nielsen riprenderà anche il ruolo di Lucilla.

[Lucius] è stato nelle terre selvagge per, vediamo, l’ultima volta l’abbiamo visto quando aveva 12 anni“, ha detto Ridley Scott in precedenza a Rotten Tomatoes a proposito del personaggio di Mescal. “Ora sono passati circa 12 o 15 anni. È stato nella natura selvaggia e ha perso i contatti con sua madre. Sua madre ha perso i contatti con lui, non sa dove sia. Pensa che possa essere morto“.

Il Gladiatore 2 è interpretato anche da Denzel Washington, Pedro Pascal, Joseph Quinn, Fred Hechinger, May Calamawy, Derek Jacobi, Lior Raz, Peter Mensah, Matt Lucas e Tim McInnerny.

La produzione de Il Gladiatore 2 è iniziata nel giugno 2023, ma è stata sospesa circa un mese dopo a causa dello sciopero della Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists (SAG-AFTRA). Le riprese sono riprese nel dicembre 2024 e la produzione è terminata ufficialmente il 17 gennaio 2024.

Ridley Scott produce Il Gladiatore 2 insieme a Michael Pruss, Douglas Wick, Lucy Fisher e David Franzoni. Il Gladiatore 2 arriverà nelle sale statunitensi il 22 novembre 2024, distribuito da Paramount Pictures. Il Gladiatore è attualmente disponibile in streaming su Paramount+.

Il Gladiatore 2: la produzione riprenderà a inizio dicembre a Malta

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Mentre il suo Napoleon infuria in sala, Ridley Scott è pronto a tornare nell’arena. Le riprese de Il Gladiatore 2 riprenderanno infatti a Malta il 4 dicembre, secondo Variety. Le riprese del film epico storico sono state sospese a causa dello sciopero degli attori, che è durato da luglio 2023 all’inizio di novembre. Ma l’annuncio dell’8 novembre secondo cui SAG-AFTRA, il sindacato degli attori, aveva raggiunto un accordo provvisorio su un nuovo contratto triennale ha consentito agli studios di andare avanti su diverse produzioni. Lo sciopero degli attori è durato 118 giorni ed è stato risolto dopo che gli studi cinematografici hanno concesso al sindacato la prima protezione in assoluto per l’uso dell’intelligenza artificiale nei film e nelle serie televisive, insieme a uno storico aumento di stipendio.

Il Gladiatore 2 vede protagonisti Paul Mescal, nominato all’Oscar per Aftersun, al fianco di Denzel Washington e Pedro Pascal. Connie Nielsen e Derek Jacobi, apparsi nell’originale del 2000, riprendono i loro ruoli. Russell Crowe, che è stato il protagonista del primo Il Gladiatore, non parteciperà al progetto neanche in veste di visione dai Campi Elisi. Il film gli valse l’Oscar per la migliore interpretazione da protagonista.

Durante un’intervista nel corso del tour promozionale di Napoleon, Ridley Scott ha detto di aver trascorso lo sciopero degli attori montando 90 minuti di riprese per Il Gladiatore 2. Questo pre-montaggio sembra includerà “… una scena in cui l’eroe combatte un branco di babbuini”. Scott ha raccontato di aver avuto l’idea per la sequenza dopo aver visto un video di babbuini che attaccavano i turisti in Sud Africa.

Paramount Pictures distribuirà il sequel di Il Gladiatore a livello globale. Il film uscirà il 22 novembre 2024 negli USA.

Il gladiatore 2: il film perde Barry Keoghan ma aggiunge nuovi attori al cast

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Come ormai noto, un sequel di Il gladiatore (attualmente noto solo come Il gladiatore 2) è a tutti gli effetti in lavorazione, con Ridley Scott che torna alla regia del film che vedrà protagonista Paul Mescal nei panni di Lucius, ma anche il ritorno di Connie Nielsen nei panni di Lucilla e Djimon Hounsou in quelli di Juba. Vi sono però anche gli ingressi del premio Oscar Denzel Washington, la star di The Mandalorian Pedro Pascal e l’attore di Stranger Things Joseph Quinn. Un altro grande nome inizialmente annunciato come parte del cast, nel ruolo dello spietato imperatore Gela, era l’attore Barry Keoghan, che ha però ora dovuto rinunciare al ruolo per via di conflitti con altri progetti.

Con la sua uscita, vi sono però altri attori pronti ad entrare nel cast. Il ruolo di Gela è infatti ora andato a Fred Hechinger (The White Lotus). Si sono poi aggiunte al film anche la star di Moon Knight, May Calamawy, Lior Raz (6 Underground), Peter Mensah (Avatar) e Matt Lucas (Bridesmaids). Anche Derek Jacobi è stato incluso nella lista del cast e riprenderà il ruolo di Gracchus dal primo film. Il gladiatore 2 continua dunque a preannunciarsi come un film particolarmente epico già solo per il suo ricco e variegato cast, composto da alcuni tra i più talentuosi attori del momento o da vere e proprie leggende della recitazione.

Al momento non sono noti dettagli sulla trama, ma è possibile immaginare che tra Lucius, il figlio dell’amante di Massimo, Lucilla, e Geta possa generarsi uno scontro al pari di quello tra Massimo e Commodo visto nel primo film. Non resta dunque che attendere che le riprese di Il gladiatore 2 abbiano inizio, così da poter ricevere maggiori dettagli a riguardo come anche le prime foto in costume dei protagonisti. Ricordiamo che Russell Crowe non sembra essere coinvolto in alcun modo nel progetto, specialmente alla luce del fatto che il suo Massimo moriva al termine del primo film. Ad ora, questo sequel è atteso in sala per il 2024.

Fonte: ComicBook

Il Gladiatore 2: girare il film è stato come se fosse teatro, secondo Fred Hechinger

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Ridley Scott ha appena concluso le riprese del suo prossimo film, il molto atteso Il gladiatore 2. Il regista, che ha raggiunto uno status di maestro dell’arte della regia sul campo, ha impiegato uno stile molto particolare per le riprese di questo film, tecniche di ripresa che, secondo lui, contribuiscono enormemente all’esperienza cinematografica dei suoi film, oltre a dargli più scelta e varietà nel processo di montaggio. Un aspetto notevole del suo approccio è l’uso di più macchine da presa durante le riprese.

Scott utilizza spesso più camere, fino a otto, contemporaneamente per catturare vari angoli e prospettive, migliorando la narrazione visiva. Questa tecnica consente una maggiore copertura di una scena, fornendo una ricca gamma di inquadrature tra cui scegliere durante il montaggio, e contribuisce alla qualità dinamica e coinvolgente dei suoi film. Questo approccio è stato utilizzato ne Il gladiatore 2.

Uno degli attori del film, Fred Hechinger, ha parlato della recitazione per Scott e della sua esperienza complessiva in Il Gladiatore 2 durante un’intervista con Steve Weintraub di Collider, durante il percorso promozionale per il suo nuovo progetto, Thelma, insieme a June Squibb e Clark Gregg. Mentre parlava alla première del film al Sundance, Hechinger ha descritto il processo di Scott associandolo a quello teatrale:

“È fantastico. Voglio dire, le otto camere mi hanno ricordato il teatro perché hai un intero ambiente creato nella macchina da presa. Ma devo dire che ciò che è sorprendente è anche che quando qualcosa sembra vivo, sembra vivo in modi unici ma connettivi. Quindi, si crea qualcosa di veramente speciale, quello che stai facendo in quel momento e inizi a trovare un ritmo… se sei fortunato, ti senti connesso a quella sensazione di quando hai iniziato a fare teatro. Dai il nome che preferisci a questa sensazione strana, ma ne avrai solo un’idea.”

Chi c’è nel cast de Il gladiatore 2?

Il gladiatore 2 è diretto da Ridley Scott e si basa su una sceneggiatura scritta da David Scarpa. A guidare l’atteso sequel è Paul Mescal nel ruolo di Lucio, il figlio di Lucilla e nipote dell’imperatore Commodo del primo capitolo. A Paul Mescal si aggiungono i membri del cast Connie Nielsen nel ruolo di Lucilla e Derek Jacobi in quello di Gracco. Nel cast ci saranno anche Denzel Washington, Pedro Pascal, Joseph Quinn, Fred Hechinger, May Calamawy, Lior Raz e altri ancora.

Il gladiatore 2  è prodotto da Ridley Scott, Michael Pruss, Douglas Wick e Lucy Fisher. Il film è considerato una produzione in joint-venture tra Paramount, Universal Pictures, Scott Free Productions e Parkes/MacDonald Productions. Ricordiamo che Russell Crowe non è coinvolto in alcun modo nel progetto, specialmente alla luce del fatto che il suo Massimo muore, appunto, al termine del primo film. La produzione de Il gladiatore 2 è ripresa all’inizio del mese dopo la fine degli scioperi a Hollywood. Attualmente il film dovrebbe arrivare nelle sale il 22 novembre 2024.

Il Gladiatore 2: Djimon Hounsou chiarisce il suo coinvolgimento nel sequel con Paul Mescal

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Nonostante le precedenti notizie sul suo ritorno nel ruolo di Juba, la star originale de Il gladiatore, Djimon Hounsou, ha confermato che non tornerà nell’atteso Il gladiatore 2 di Ridley Scott. Nel corso di una recente intervista con BroBible, l’acclamato attore ha chiarito ufficialmente il suo coinvolgimento nel prossimo sequel che vede protagonista Paul Mescal, dopo che i principali organi di stampa avevano iniziato a parlare di un suo ritorno lo scorso aprile 2023.

Onestamente, no. È stato un puro incidente di percorso“, ha detto Hounsou. “Avrei fatto parte del film. Le circostanze hanno imposto che fosse qualcosa di diverso“. Djimon Hounsou sarà nel cast dell’imminente Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco di Zack Snyder che debutterà su Netflix proprio oggi.

Chi c’è nel cast de Il gladiatore 2?

Il gladiatore 2 è diretto da Ridley Scott e si basa su una sceneggiatura scritta da David Scarpa. A guidare l’atteso sequel è Paul Mescal nel ruolo di Lucio, il figlio di Lucilla e nipote dell’imperatore Commodo del primo capitolo. A Paul Mescal si aggiungono i membri del cast Connie Nielsen nel ruolo di Lucilla e Derek Jacobi in quello di Gracco. Nel cast ci saranno anche Denzel Washington, Pedro Pascal, Joseph Quinn, Fred Hechinger, May Calamawy, Lior Raz e altri ancora.

Il gladiatore 2  è prodotto da Ridley Scott, Michael Pruss, Douglas Wick e Lucy Fisher. Il film è considerato una produzione in joint-venture tra Paramount, Universal Pictures, Scott Free Productions e Parkes/MacDonald Productions. Ricordiamo che Russell Crowe non è coinvolto in alcun modo nel progetto, specialmente alla luce del fatto che il suo Massimo muore, appunto, al termine del primo film. La produzione de Il gladiatore 2 è ripresa all’inizio del mese dopo la fine degli scioperi a Hollywood. Attualmente il film dovrebbe arrivare nelle sale il 22 novembre 2024.

Il Gladiatore 2: Denzel Washington e Barry Keoghan in trattative

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Il Gladiatore 2: Denzel Washington e Barry Keoghan in trattative

La leggenda di Hollywood Denzel Washington e il neo-candidato all’Oscar Barry Keoghan sono in trattative per unirsi a Paul Mescal, che interpreterà il ruolo principale in Il Gladiatore 2,  sequel di Il Gladiatore di Ridley Scott. Il report è di Deadline.

Mescal ricoprirà il ruolo principale di Il Gladiatore 2 che continua gli eventi del kolossal vincitore dell’Oscar, e anche Ridley Scott tornerà a dirigere e produrre. Il Gladiatore ha vinto cinque Academy Awards ed è stato nominato in 12 categorie nel 2000. il ruolo sarà senza dubbio il più importante nella carriera in rapida ascesa di Paul Mescal da quando ha recitato in Normal People nel 2020.

L’attore interpreterà Lucius, il figlio Lucilla nell’originale, poiché il sequel sarà ambientato anni dopo che Maximus Decimus Meridius ha incontrato la sua fine a seguito di una battaglia nel Colosseo contro Commodo (Joaquin Phoenix).

Non è ancora noto quale ruolo occuperà Denzel Washington nella sua prima reunion con Scott dai tempi di American Gangster, ma sembra che le riprese del film cominceranno a giugno, quindi sapremo presto più dettagli sul progetto ancora misterioso.

Barry Keoghan interpreterà invece una versione fittizia del vero imperatore romano Geta, secondo il sito di intrattenimento Giant Freakin Robot. Conosciuto anche come Publio Settimio Geta, l’imperatore governò Roma tra il 209 d.C. e il 211 d.C. ed era noto per il suo temperamento furioso. Si ritiene quindi che Keoghan interpreterà il cattivo del film.

Keoghan deve ancora confermare il suo ruolo nel sequel de Il Gladiatore e, sebbene ci siano pochi dettagli noti sul blockbuster, le riprese dovrebbero iniziare all’inizio di giugno. Il sequel uscirà a un quarto di secolo di distanza dall’originale che ha incassato 460 milioni di dollari al botteghino.

Il gladiatore 2: Barry Keoghan in trattative per un ruolo nel film

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Il candidato all’Oscar e vincitore del BAFTA Barry Keoghan, reduce dal successo di Gli spiriti dell’isola, sarebbe attualmente in fase di trattative per unirsi al sequel (ancora senza titolo ufficial) Il Gladiatore 2, diretto da Ridley Scott. Se l’accordo dovesse concludersi positivamente, Keoghan si unirebbe al collega candidato all’Oscar 2023 Paul Mescal (candidato invece agli Oscar 2023 come miglior attore per Aftersun).

Come noto, l’originale Il gladiatore vedeva Russell Crowe nei panni di Massimo Decimo Meridio, un soldato romano costretto alla schiavitù che giura vendetta contro Commodo, interpretato da Joaquin Phoenix. Dato che Massimo muore alla fine del film, Mescal andrà ad interpretare Lucius, il figlio dell’amante di Massimo, Lucilla (interpretata da Connie Nielsen). Keoghan, invece, sarebbe in trattative per interpretare l’imperatore Geta, co-imperatore romano dal 209 al 211, prima col padre e poi col fratello. È possibile immaginare che tra Lucius e Geta possa generarsi uno scontro al pari di quello tra Massimo e Commodo visto nel primo film.

Keoghan, come anticipato, è reduce da un anno particolarmente importante della sua carriera, caratterizzato dalla sua straziante interpretazione in Gli spiriti dell’isola, oltre a uno scioccante cameo come Joker in The Batman. Prima di questi due film, egli si era fatto notare grazie a pellicole come Il sacrificio del cervo sacro, Dunkirk, Sir Gawain e il Cavaliere Verde e la miniserie Chernobyl. Ha inoltre preso parte al film Eternals della Marvel e se ora dovesse unirsi a Il Gladiatore 2, questo segnerebbe il suo ritorno in un blockbuster. Si attendono dunque ulteriori conferme, ricordando che il film ha attualmente una data d’uscita fissata al 22 novembre 2024.

Fonte: Variety

Il gladiatore 2: 90 minuti del film sono già stati montati

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Il gladiatore 2: 90 minuti del film sono già stati montati

Prima che gli scioperi dei sindacati SAG-AFTRA e WGA bloccassero Hollywood e la produzione de Il gladiatore 2, il regista Ridley Scott è riuscito a girare 90 minuti del film. Ora, stando a quanto riportato dal New Yorker, quelle scene girate sono già state montate, in previsione di una ripartenza delle riprese che avverrà non appena si concluderà lo sciopero degli attori. Del montaggio del film si occupano Claire Simpson (premio Oscar per Platoon) e Sam Restivo. In questi 90 minuti, sarebbe compresa anche una scena dove il protagonista combatte contro un branco di babbuini. Scott, a quanto pare è rimasto “ossessionato da un video di babbuini che attaccavano i turisti a Johannesburg“.

Scott, il cui nuovo film Napoleon con Joaquin Phoenix arriverà dal 23 novembre al cinema, sembra stia dunque cercando di impiegare al meglio questo tempo di stallo. Non è noto quanto il film finito dovrebbe durare, ma con 90 minuti già montati si può ipotizzare che il progetto non subirà poi un ritardo troppo ampio rispetto alla sua data di uscita prevista. Sappiamo però che c’è ancora poco meno di metà film da girare. Se il sindacato degli attori dovesse raggiungere un accordo a breve, ci sarebbe ancora la possibilità che il film riesca ad essere pronto per una distribuzione in sala nel 2024.

Cosa sappiamo de Il gladiatore 2?

Come ormai noto, un sequel di Il gladiatore (attualmente noto solo come Il gladiatore 2) è a tutti gli effetti in lavorazione, con Ridley Scott che torna alla regia del film che vedrà protagonista Paul Mescal nei panni di Lucius, ma anche il ritorno di Connie Nielsen nei panni di Lucilla e Djimon Hounsou in quelli di Juba. Vi sono però anche gli ingressi del premio Oscar Denzel Washington, la star di The Mandalorian Pedro Pascal e l’attore di Stranger Things Joseph Quinn. Fred Hechinger ricopre invece il ruolo dell’imperatore Gela, ottenuto dopo che Barry Keoghan ha dovuto rinunciarvi per via di altri impegni. Fanno poi parte del cast anche la star di Moon Knight, May Calamawy e Derek Jacobi, che riprenderà il ruolo di Gracchus dal primo film.

Al momento non sono noti dettagli sulla trama, ma è possibile immaginare che tra Lucius, il figlio dell’amante di Massimo, Lucilla, e Geta possa generarsi uno scontro al pari di quello tra Massimo e Commodo visto nel primo film. Non resta dunque che attendere che le riprese di Il gladiatore 2 abbiano inizio, così da poter ricevere maggiori dettagli a riguardo come anche le prime foto in costume dei protagonisti. Ricordiamo che Russell Crowe non sembra essere coinvolto in alcun modo nel progetto, specialmente alla luce del fatto che il suo Massimo moriva al termine del primo film. Ad ora, questo sequel è atteso in sala per il 2024.

Il gladiatore 2, Russell Crowe: “dovrebbero pagarmi per tutte le fottute domande sul film”

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Russell Crowe è semplicemente stufo delle continue domande che riceve su Il gladiatore 2, un film in cui non è presente e con cui non ha alcun tipo di coinvolgimento. Rilasciato nel 2000, Il gladiatore originale ha come noto portato Crowe in cima a Hollywood, facendo guadagnare alla star un Oscar come miglior attore per la sua interpretazione di Massimo, il generale diventato gladiatore. Ora, oltre due decenni dopo che quel film ha dominato sia la stagione dei botteghini che quella dei premi, il regista Ridley Scott sta tornando nel mondo dell’antica Roma per un sequel tanto atteso.

Ma poiché il personaggio di Crowe è morto nel film originale, l’attore non sarà presente in Il gladiatore 2. Nonostante ciò sia stato ribadito più volte, Crowe continua a ricevere domande a riguardo. Apparendo al Karlovy Vary Film Festival (via ScreenDaily), l’attore ha dunque chiarito che quando si tratta di ricevere domande su Il gladiatore 2, non è affatto contento. “Dovrebbero pagarmi per la quantità di fottute domande a cui ho dovuto rispondere su un fottuto film in cui non sono nemmeno presente. Non ha niente a che fare con me; in quel mondo sono morto, sei piedi sotto terra, e basta”, ha sentenziato Crowe.

Ammetto di essere un po’ geloso, perché mi ricorda non solo la mia giovinezza, ma anche quello che ha significato per me nella mia vita“, ha continuato poi l’attore parlando del nuovo e del vecchio film. “Non so nulla del cast o della trama ma chiunque sia coinvolto in quel film, se Ridley ha deciso di fare una seconda parte di quella storia, deve avere delle ragioni davvero valide. È tipico di Ridley, ripensare a tutto ciò che ha fatto e trovare il modo di migliorarlo. Quando uscirà, quel film non sarà mai meno che assolutamente spettacolare“, ha poi concluso Crowe, che spera dunque di non dover ricevere altre domande a riguardo.

Il gladiatore 2, tutto quello che sappiamo sul film

Come ormai noto, un sequel di Il gladiatore (attualmente noto solo come Il gladiatore 2) è a tutti gli effetti in lavorazione, con Ridley Scott che torna alla regia del film che vedrà protagonista Paul Mescal nei panni di Lucius, ma anche il ritorno di Connie Nielsen nei panni di Lucilla e Djimon Hounsou in quelli di Juba. Vi sono però anche gli ingressi del premio Oscar Denzel Washington, la star di The Mandalorian Pedro Pascal e l’attore di Stranger Things Joseph Quinn. Fred Hechinger ricopre invece il ruolo dell’imperatore Gela, ottenuto dopo che Barry Keoghan ha dovuto rinunciarvi per via di altri impegni. Fanno poi parte del cast anche la star di Moon Knight, May Calamawy e Derek Jacobi, che riprenderà il ruolo di Gracchus dal primo film.

Al momento non sono noti dettagli sulla trama, ma è possibile immaginare che tra Lucius, il figlio dell’amante di Massimo, Lucilla, e Geta possa generarsi uno scontro al pari di quello tra Massimo e Commodo visto nel primo film. Non resta dunque che attendere che le riprese di Il gladiatore 2 abbiano inizio, così da poter ricevere maggiori dettagli a riguardo come anche le prime foto in costume dei protagonisti. Ricordiamo che Russell Crowe non sembra essere coinvolto in alcun modo nel progetto, specialmente alla luce del fatto che il suo Massimo moriva al termine del primo film. Ad ora, questo sequel è atteso in sala per il 2024.

Il Gladiatore 2, Ridley Scott: “Pronto a partire dopo il film su Napoleone”

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È da tempo ormai che si parla di un possibile sequel de Il Gladiatore, celebre film di Ridley Scott che vedeva contrapporsi il gladiatore Russell Crowe contro l’imperatore Joaquin Phoenix. Essendo il personaggio di Massimo Decimo Meridio morto alla fine della pellicola originale, in molti hanno cominciato a chiedere in che modo l’ipotetico sequel avrebbe fatto i conti con il destino dell’iconico personaggio.

Le ultime news in merito al sequel risalgono al 2018, quando Scott aveva dichiarato che sarebbe tornato dietro la macchina da presa e che stava lavorando alla sceneggiatura con Peter Craig (ad oggi, però, non sappiamo se sarà ancora lui ad occuparsi dello script). La storia dovrebbe raccontare di Lucio, il figlio di Lucilla che fu interpretata da Connie Nielsen nel film del 2000: sarà ambientata 25 anni dopo, quando Lucio sarà ormai adulto ma avrà ancora come punto di riferimento il sacrificio di Massimo.

Ora, in una recente intervista con Empire in occasione della promozione di The Last Duel, Ridley Scott è tornato sulla questione, rivelando di essere intenzionato a girare il sequel de Il Gladiatore subito dopo Kitbag, il biopic su Napoleone Bonaparte che avrà come protagonista il premio Oscar Joaquin Phoenix. “Sto già facendo scrivere la sceneggiatura del sequel del Gladiatore, proprio ora”, ha confermato il regista. “Quando avrò concluso i lavori sul film dedicato a Napoleone, il Gladiatore sarà pronto a partire.”

Per quanto riguarda Kitbag, il film si concentrerà sulle origini di Napoleone e sul suo rapporto instabile con sua moglie Giuseppina. Nel cast ci sarà anche Jodie Comer, che ha già lavorato con Scott nel sopracitato The Last Duel, in arrivo nelle sale italiane dal 14 ottobre dopo essere stato presentato, Fuori Concorso, alla 78esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Il Gladiatore 2 ambientato oltre 20 anni dopo il primo film

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Il Gladiatore 2 ambientato oltre 20 anni dopo il primo film

Lo scorso novembre è arrivata la notizia dell’entrata in produzione de Il Gladiatore 2, il sequel dell’ormai classico film di Ridley Scott, che vedeva contrapporsi il gladiatore Russell Crowe contro l’imperatore Joaquin Phoenix.Arrivano adesso alcuni aggiornamenti sul progetto, direttamente dai produttore Walter F. Parkes e Laurie MacDonald. Intervistati da HeyUGuys, i due hanno confermato che il lavoro si sta svolgendo a stretto contatto con il regista Scott e con lo sceneggiatore Peter Craig.

La storia racconterà di Lucio, il figlio di Lucilla che fu interpretata da Connie Nielsen nel film del 2000. Sarà ambientata 25 anni dopo, quando Lucio sarà ormai adulto ma avrà ancora come punto di riferimento il sacrificio di Massimo. Non si sa ancora se ad interpretare Lucio sarà chiamato Spencer Treat Clark, che lo aveva già incarnato da piccolo, ma l’attore è tutt’ora molto attivo e potrebbe anche essere confermato. Lo abbiamo infatti visto al cinema in Glass, in cui è tornato ad interpretare il figlio di Bruce Willis per il film di M. Night Shyamalan, come era stato per Unbreakable, nel 2000.

Per quello che riguarda la lavorazione, Ridley Scott potrebbe cominciare sul set soltanto dopo aver concluso il lavoro  sulla serie tv fantascientifica Raised by the Wolves, facendo de Il Gladiatore 2 il suo prossimo progetto cinematografico.

Il Giustiziere Sfida la Città: recensione del film

Il Giustiziere Sfida la Città è l’ennesima pellicola, datata 1975, che vede la collaborazione all’apparenza inossidabile tra Tomas Milian e Umberto Lenzi fiorire e far presagire nuove, interessanti, svolte professionali, almeno fino all’anno 1977, che ha portato alla crisi irreversibile tra i due.

Per una volta Milian non interpreta il classico bandito, malavitoso, personaggio “nero” senza scrupoli che tanto sembra attrarlo- almeno, prima della svolta “cialtrona” e bonaria dall’altro lato della barricata col personaggio del Maresciallo Giraldi- anzi, qui si cala nei panni alla Bronson di un giustiziere civile: come ne Il Giustiziere della Notte Charles Bronson vendicava soprusi e angherie nella metropoli violenta, anche Milian qui si cala nei panni di Rambo- nomen omen- ex delinquente, tornato a Milano dopo anni di peregrinazioni in giro per il mondo; qui ritrova l’amico Pino Scalia, che cerca di convincerlo ad entrare nell’agenzia di vigilanza privata con la quale collabora da tempo. Ma Rambo è restio, anche se accetta di appoggiare l’indagine dell’amico volta alla cattura della gang del boss Conti, accusato di aver sequestrato il figlioletto di un ricco industriale. Ma Scalia pesta i piedi alle persone sbagliate, e paga con la vita la sua curiosità: adesso spetta a Rambo fare giustizia privata sgominando Conti e i suoi uomini, adesso alleati con il suo vecchio boss, Don Paternò.

Lenzi trasferisce i suoi vertiginosi inseguimenti dalla tangenziale di Roma alle strade dell’interland milanese, tra la nebbia e la foschia; le auto non sono più le protagoniste, a spadroneggiare stavolta è una rombante moto, il cavallo nero sul quale si muove Rambo, una sorta di emulo degli eroi pallidi e schivi protagonisti delle epopee western. Il personaggio di Milian è un cavaliere pallido dei giorni nostri, votato al bene ma dotato di una morale ambigua che lo spinge ad usare mezzi poco ortodossi per garantire l’ordine cosmico- e l’equilibrio- nella metropoli, vessata dalla violenza. I “cattivi” sono crudeli e senza sfumature, bidimensionali nella loro malvagità, e lo spettatore non può far altro che tifare per l’anti eroe protagonista, emblema sfuggente di una nuova concezione del bene.

Milian, messi da parte il trucco e il parrucco che da sempre ne mascheravano la fisionomia, stavolta si riappropria della sua fisicità e di una serietà priva di sfaccettature sardoniche e ciniche, come invece accadeva in altre pellicole e con altri personaggi. Rambo, pur essendo doppiato dall’immancabile Ferruccio Amendola, non ha delle particolari inflessioni dialettali e non sciorina battute taglianti al limite del turpiloquio; l’archetipo al quale si rifà è quello dell’eroe da western metropolitano che non ha più niente da perdere, pronto a difendere i diritti dei più deboli contro le angherie dei malvagi; non a caso, infatti, il film può essere letto come un remake- in chiave poliziottesca- dell’immortale capolavoro di Sergio Leone Per un Pugno di Dollari.

Il Giustiziere della Notte: Vincent D’Onofrio e Dean Norris nel cast del remake

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Lo scorso marzo vi avevamo riportato la notizia che Bruce Willis avrebbe interpretato il protagonista del remake de Il Giustiziere della Notte, film cult del ’74 interpretato da Charles Bronson.

La notizia di oggi, riportata da Deadline, è che ad affiancare Willis ci saranno Vincent D’Onofrio (Marvel’s Daredevil) e Dean Norris (Breaking Bad).

Sarà Eli Roth (Hostel, The Green Inferno) a dirigere il film. Nel corso degli anni sono stati numerosi i registi collegati al progetto, tra cui Joe Carnahan, Gerardo Naranjo e il duo composto da Aharon Keshales e Navot Papushado.

La versione più recente della sceneggiatura del remake è opera di Scott Alexander e Larry Karaszewski (Ed Wood, Big Eyes). Allo script hanno lavorato anche Dan Gilroy (Nightcrawler) e Graham Yost.

Eli Roth dirigerà Bruce Willis nel remake de Il Giustiziere della Notte

Il Giustiziere della Notte, tratto dall’omonimo romanzo (Death Wish in lingua originale) di Brian Garfield, l’originale di Michael Winner racconta la storia di un architetto newyorkese, interpretato da un superbo Charles Bronson, che, a seguito di una rapina dove la moglie perde la vita e la figlia viene stuprata, decide di farsi giustizia da sé scavalcando l’autorità scialba e impotente della polizia americana.

Pietra miliare nel suo genere, i temi caldi e ancorché attuali che tratta la pellicola rendono il film appetibile, oltre che ai nostalgici e agli appassionati, anche alle nuove generazioni che si trovano a convivere con una violenza criminale, una giustizia approssimativa e uno Stato inconsistente.

Fonte: CS

Il giustiziere della notte: trama e cast del film con Bruce Willis

Negli ultimi anni l’attore Bruce Willis si è dedicato senza sosta a partecipare ad una serie di film di genere d’azione e thriller. Tra questi si ritrovano titoli come Trauma Center, Reprisal e il più recente Il giustiziere della notte, uscito in sala nel 2018. Alla base della vicenda in esso trattata vi è un dottore che decide di mettere da parte il camice per assumere i panni di un vendicatore senza pietà, in cerca di giustizia per la morte di sua moglie. Diretto da Eli Roth, considerato uno dei più dotato autori del genere horror, e distintosi in questo proprio per la regia di film come Hostel e The Green Inferno.

Il film in questione non è in realtà una storia di questo genere, ma presente ugualmente una serie di caratteristiche tipiche del cinema di Roth. Inoltre, questo è il remake dell’omonimo film del 1974, a sua volta basato sul romanzo del 1972 di Brian Garfield. Il rifacimento di questo era già stato annunciato diverso tempo prima, nel 2006, quando Sylvester Stallone avrebbe dovuto dirigere e interpretare il film. Dopo il suo abbandono, negli anni si sono avvicendati diversi registi e attori, tra cui Liam Neeson e Benicio Del Toro, senza però arrivare mai all’effettiva realizzazione. Soltanto nel 2016, con il sostegno della MGM e della Paramount il film riesce infine a prendere vita.

Costato circa 30 milioni, Il giustiziere della notte è però arrivato ad un incasso globale di soli 41. Un risultato molto al di sotto delle aspettative per un film ricco di adrenalina e con un grande cast di attori. Si tratta pertanto di un’opera da riscoprire, che non deluderà i fan del genere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Il giustiziere della notte

Protagonista del film è Paul Kersey, medico del pronto soccorso di Chicago. Questi conduce un’esistenza tranquilla e serena in compagnia della moglie e della figlia adolescente. La sua vita viene però distrutta dall’omicidio dell’amata consorte e dalle violenze che riducono la figlia in coma. Da quel momento Kersey cesserà di esistere e al suo posto subentrerà “Il giustiziere” che, con il suo desiderio di vendetta, andrà a caccia dei criminali che hanno massacrato la sua famiglia. La città comincerà presto a domandarsi se questo vigilante sia un angelo custode o un inquietante mietitore in preda al desiderio di uccidere. Lunga sarà infatti la scia di omicidi che Kersey si lascerà alle spalle, desideroso soltanto di arrivare al vero responsabile di ciò che gli è accaduto.

Il giustiziere della notte cast

Il giustiziere della notte: il cast del film

Negli ultimi anni abituato ad interpretare personaggi prevalentemente marginali, Bruce Willis si disse entusiasta di poter vestire i panni del dottor Paul Kersey, un ruolo da lui sempre giudicato nelle sue corde. Per assumere la parte, egli si sottopose come suo solito ad una preparazione fisica che gli ha permesso di poter interpretare personalmente la gran parte delle scene previste, anche quelle più complesse. Accanto a lui, nel film, si ritrova poi l’attore Vincent D’Onofrio nei panni di Frank Kersey, fratello di Paul. Noto per Full Metal Jacket, D’Onofrio. Ad interpretare la moglie del protagonista è invece l’attrice Elisabeth Shue, nota per la sua recente partecipazione alla serie Amazon The Boys.

Dean Norris, celebre per essere stato Hank Schrader in Breaking Bad, interpreta qui il detective Kevin Raines, mentre Kimberly Elise è la sua collega Leonore Jackson. La giovane Camila Morrone, nota per essere l’ex fidanzata di Leonardo DiCaprio, interpreta invece il ruolo di Jordan, figlia del protagonista. Roth la scelse nonostante la Morrone non avesse nessuna particolare esperienza pregressa al cinema. In seguito a tale ruolo è poi diventata una promessa della recitazione. Beau Knapp, infine, è l’interprete di Knox, uno degli assassini ricercati dal protagonista. Prima di recitare in questo film l’attore si era reso noto grazie a Run All Night e Billy Lynn – Un giorno da eroe.

Il trailer di Il giustiziere della notte e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Il giustiziere della notte grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 23 febbraio alle ore 21:20 sul canale Rai 2.

Fonte: IMDb

Il Giustiziere della Notte: sarà Bruce Willis il protagonista del remake

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Sembra che Il Giustiziere della Notte, remake del film cult del 74′ sia ancora a galla e oggi Deadline rivela che la  Paramount e la MGM hanno ingaggiato  Aharon KeshalesNavot Papushado per dirigere il film che avrà come protagonista Bruce Willis.

Bruce Willis nelle prime foto di Misery a Broadway

Il Giustiziere della Notte, tratto dall’omonimo romanzo (Death Wish in lingua originale) di Brian Garfield, l’originale di Michael Winner racconta la storia di un architetto newyorkese, interpretato da un superbo Charles Bronson, che, a seguito di una rapina dove la moglie perde la vita e la figlia viene stuprata, decide di farsi giustizia da sé scavalcando l’autorità scialba e impotente della polizia americana.

Pietra miliare nel suo genere, i temi caldi e ancorché attuali che tratta la pellicola rendono il film appetibile, oltre che ai nostalgici e agli appassionati, anche alle nuove generazioni che si trovano a convivere con una violenza criminale, una giustizia approssimativa e uno Stato inconsistente.

Via Deadline

Il giovane Montalbano: tutto quello che non sai sulla serie

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Il giovane Montalbano: tutto quello che non sai sulla serie

Il giovane Montalbano è una serie televisiva trasmessa da Rai 1 nel 2012 e nel 2015, per una somma di 2 stagioni e di 12 episodi, risquotendo un gran successo a livello nazionale e non solo.

Prequel della serie madre Il commissario Montalbano, questa serie cerca di analizzare il passato del giovane Salvo Montalbano, di mettere in mostra il suo carattere e le sue prime indagini che ne hanno decretato il successo.

Ecco, allora, tutto quello che non sapevate de Il giovane Montalbano.

Il giovane Montalbano 2

il giovane montalbano

La seconda stagione de Il giovane Montalbano è andata in onda dal 14 settembre al 19 ottobre del 2015, trasmessa in prima visione da Rai 1. Composta da 6 episodi, Il giovane Montalbano 2 mostra un Salvo Montalbano sicuro di sé, in grado di avere un ottimo rapporto con i colleghi e di essere riuscito a creare un gruppo molto affiatato con Giuseppe Fazio, Mimì Augello e Catarella.

Ogni giorno che passa, per Salvo è un’opportunità in più per poter comprendere a pieno le dinamiche criminali che coinvolgono la terra sicula in vive, e ciò è reso possibile anche grazie all’aiuto di un personaggio come Carmine Fazio che, anche se in pensione, è sempre disponibile per dargli qualche consiglio sulle indagini.

Per quanto riguarda la vita privata, il rapporto tra Salvo e suo padre continua a migliorare, mentre la sua storia d’amore con Livia è destinata ad avere un futuro roseo: il giovane commissario e l’architetto genovese, sono a un passo dalle nozze. Eppure Salvo non rimane per niente indifferente al fascino di Stella, la direttrice della banca cittadina. Anche la seconda stagione della serie è stata scritta da Andrea Camilleri e Francesco Bruni, per la regia di Gianluca Maria Tavarelli.

Il giovane Montalbano: streaming

Il giovane Montalbano è una delle serie più richieste alla visione degli ultimi anni, soprattutto per quanto riguarda la Rai. Sebbene si possano tenere d’occhio le repliche che talvolta vengono proposte, è possibile appellarsi alla visione in streaming grazie alla piattaforma digitale gratuita di Ray Play. Tuttavia, il sito dispone, per ora, solo della prima stagione della serie.

Il giovane Montalbano: episodi

il giovane montalbano

La serie tv de Il giovane Montalbano si divide in due stagioni, composte da sei episodi ciascuna. Nel corso di queste puntate, è possibile scoprire qualche fosse il carattere del commissario in versione adulta: un po’ più ribelle ed impulsivo, vive con qualche sofferenza data dalla relazione a distanza con Livia ed sempre molto efficiente sul lavoro.

Il giovane Montalbano, infatti, vede come protagonista un giovane Salvo Montalbano nella Sicilia dei primi anni ’90, appena diventato commissario della Vigata. Firmata da Andrea Camilleri e Francesco Bruni, la serie, che si basa sulla serie letteraria di Montalbano, è andata in onda sulla rete ammiraglia della Rai, cioè Rai 1, nel 2012 e nel 2015, per un totale di due stagioni e di 12 episodi.

Lungo questi 12 episodi, la serie va ben oltre gli stereotipi siciliani, i personaggi dialogano quasi con eccesso di dovizia, con tutte le caratteristiche emotive delineate dallo stesso Camilleri. La serie è ambientata negli anni in cui il giovane Salvo Montalbano ha cominciato a farsi un certo nome, anni in cui si sviluppa il rapporto padre-figlio e in cui avviene l’incontro con Livia, la fidanzata storica. Ma non solo: gli anni ’90 sono anche quelli in cui comincia a capire l’essenza del suo mestiere, comprendere di chi fidarsi e di quale sia il sistema migliore per rapportarsi con la mentalità criminale del luogo in cui vive.

Il giovane commissario Montalbano

Il giovane Montalbano è una serie televisiva che è stata prodotta da Rai Fiction e da Palomar: tutte e due le case di produzione sono le stesse che producono Il commissario Montalbano. Come per la serie originaria, anche il giovane commissario Montalbano si trova a girare per i territori della Sicilia: infatti, la serie è stata girata prevalentemente ad Agrigento e a Siracusa, senza dimenticare altri luoghi meravigliosi come Punta Secca, Noto, Scicli e Ragusa.

Se questo prequel si incentra sulle vicissitudini e sulle esperienze lavorative del giovane Montalbano, che lo hanno reso poi il personaggio celebre delineato nella serie madre, si distingue per un utilizzo marcato del dialetto siciliano locale, avvicinandosi molto a come il personaggio venne concepito da Camilleri nei romanzi, cosa che non avviene con la serie dalla quale deriva.

Tuttavia, da essa si è seguita la scia della vendita estera: è conclamato che la serie de Il commissario Montalbano continui a mietere successi dall’estero (dalla Francia, passando dall’Inghilterra, fino ad arrivare anche in Finlandia) sin dalla sua prima stagione nel lontano 1999. In questo senso, anche per Il giovane Montalbano si è deciso di seguirne la stessa strada, diventando oggetto di numerosi acquisti esteri come la “versione senior”.

Il giovane Montalbano: cast

il giovane montalbano

Il cast de Il giovane Montalbano è molto corposo ed è capitanato da un attore di talento come Michele Riondino (di recente visto in vesti di padrino all’ultima Mostra del Cinema di Venezia).

Proposto da Carlo Degli Esposti, produttore della serie, Riondino non aveva seguito la serie originaria, pertanto accettò il ruolo solo dopo aver parlato con l’interprete adulto del personaggio, Luca Zingaretti, e con il regista della serie, Gianluca Maria Tavarelli. Per poter ricostruire il passato del personaggio e per dargli una profondità, nonché assumerne le sfumature, Riondino si è totalmente affidato alle mani di Andrea Camilleri, il creato della collana letteraria e della serie.

L’attore tarantino ha recitato nel ruolo del giovane Salvo Montalbano per tutte e due le stagioni della serie, insieme ad un cast ricco e vario, tra cui: Alessio Vassallo, Andrea Tidona, Sarah Felberbaum, Fabrizio Pizzuto, Beniamino Marcone, Adriano Chiaramida, Carmelo Galati, Massimo De Rossi e Maurilio Leto.

Fonti: IMDb, visitvigata, huffingtonpost, raiplay

Il giovane ispettore Morse: stagioni, trama, cast e dove vederla

Il giovane ispettore Morse: stagioni, trama, cast e dove vederla

Il giovane ispettore Morse (Endeavour) è la serie tv britannica prequel dell’Ispettore Morse e basata sugli omonimi romanzo scritti da Colin Dexter.  Il pilot della serie ha debuttato nel Regno Unito il 2 gennaio 2012 e successivamente dal 14 aprile 2013. La serie è poi stata rinnovata per una seconda stagione di quattro episodi che ha debuttato nel 2014. La serie è stata poi rinnovata per una terza stagione e una quarta stagione andati in onda nel gennaio del 2016 e nel gennaio del 2017.

La serie è prodotta da Dan McCulloch e prodotta a livello esecutivo Michelle Buck, Damien Timmer, Rebecca Eaton per le società di produzione Mammoth Screen, Master.

Il giovane ispettore Morse: dove vederla in streaming

La prima stagione di Il giovane ispettore Morse ha debuttato in Italia con l’episodio pilota il 2 giugno 2019 su Paramount Network, mentre gli altri episodi vanno in onda dal 14 giugno 2019. La serie non è al momento disponibile in streaming.

Il giovane ispettore Morse: la trama e il cast

La serie tv è ambientata nel 1965, e racconta la carriera giovanile di Endeavour Morse dopo che ha abbandonato Oxford senza laurearsi ed essere entrato nella polizia. I racconti si svolgono presso il Commissariato cittadino di Oxford Cowley, nel quale l’agente Morse verrà preso di mira per il suo attivismo e le indagini scomode. A partire dalla sesta stagione il Sergente Morse verrà prima assegnato al Commissariato di Castle Gate e in seguito trasferito alla nuova centrale operativa di Oxford Thames Valley.

Nella serie tv protagonisti sono Shaun Evans nel ruolo di Endeavour Morse, Roger Allam nel ruolo di Fred Thursday, James Bradshaw nel ruolo di Max DeBryn, Anton Lesser nel ruolo di Reginald Bright, Sean Rigby nel ruolo di Jim Strange, Sara Vickers nel ruolo di Joan Thursday e Abigail Thaw nel ruolo di Dorothea Frazil.

La prima stagione de Il giovane ispettore Morse

La prima stagione de Il giovane ispettore Morse è composta da quattro episodi andati in onda in UK nel 2013. Il primo episodio si intitola Ragazza (l’originale Girl), il secondo Fuga (Fugue), il terzo Rocket e il quarto Casa (Home).

La seconda stagione

La seconda stagione della serie tv è composta da 4 episodi ed è andata in onda dal 30 marzo al 20 aprile 2014 in UK e in Italia nel 2019. Il primo episodio si intitola Tesoro (in originale Trove), il secondo episodio Notturno (Nocturne). Il terzo episodio si intitola Ascendente (Sway) mentre il quarto episodio si intitola Neverland.

La terza stagione

La terza stagione è composta da 4 episodi ed è andata in onda nel 2016. In Italia nel 2020. Il primo episodio si intitola Giostra (in originale Ride), il secondo episodio si intitola Arcadia (Arcadia), il terzo episodio si intitola Preda (Prey), il quarto episodio si intitola Coda (Cosa).

La quarta stagione

La quarta stagione de Il giovane ispettore Morse è composta da 4 episodi ed è andata in onda nel 2017. In Italia nel 2020. Il primo episodio si intitola Partita (in originale Game), il secondo episodio si intitola Cantico (Canticle), il terzo episodio si intitola Lazzaretto (lazaretto), il quarto episodio si intitola Harvest.

La quinta stagione

La quinta stagione della serie composta da 6 episodi è andata in onda nel 2018. In Italia è attualmente inedita. Il primo episodio si intitola Muse, il secondo episodio originale si intitola Cartouche, il terzo episodio Passenger, il quarto episodio si intitola Colours. Il quinto episodio in originale si intitola Quartet, il sesto episodio si intitola Icarus.

Il Giovane Favoloso: trailer ufficiale, Elio Germano è Giacomo Leopardi

È stato pubblicato online il trailer del film, presente al 71° Festival di Venezia, Il Giovane Favoloso, che vede Elio Germano nei panni di Giacomo Leopardi. Nel cast anche Michele Riondino, Massimo Popolizio, Anna Mouglalis, Valerio Binasco. Il film arriverà nelle sale italiane il 16 ottobre, distribuito dalla 01Distribution. Ecco il trailer:

Giacomo Leopardi nasce a Recanati nel 1798. È un bambino prodigio che cresce sotto lo sguardo implacabile del padre, uomo che disponeva di una biblioteca da far invidia alle grandi corti europee. La mente di Giacomo spazia, ma la casa è una prigione: legge di tutto, ma l’universo è fuori. In Europa il mondo cambia, scoppiano le rivoluzioni e Giacomo cerca disperatamente contatti con l’esterno. A 24 anni lascia finalmente Recanati. L’alta società italiana gli apre le porte, ma lui non riesce ad adattarsi e vive una vita piena di aspettative e di desideri, ma segnata dalla malinconia.

Il giovane favoloso: recensione del film con Elio Germano

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Il giovane favoloso: recensione del film con Elio Germano

Mario Martone racconta la storia di un giovane favoloso, un uomo appassionato di lettere e letture che ha riversato tutto il suo essere nella scrittura, nella lettura, nella composizione di opere letteraria.

Il giovane favoloso in questione passò la sua vita in un corpo deforme e malato, un corpo che, nonostante tutto, ebbe la fortuna di ospitare un animo inquieto e ricco, vivace, intelligente, pungente, riflessivo, straordinario. Questo giovane si chiamava Giacomo Leopardi.

Il film di Martone, Il Giovane Favoloso appunto, è un biopic del grande poeta italiano, un film rischiosissimo sulla carta, che però trova nellle scelte narrative e nel taglio scelto per narrare la storia una felicissima prova del cinema italiano. La storia si sviluppa ovviamente nelle tre città che hanno ospitato per più lungo tempo il poeta: prima Recanati, dove Giacomo si è istruito ed è cresciuto, insieme ai fratelli ed al severo padre, il Conte Monaldo; poi a Firenze, dove già malato e provato, Leopardi sperimenta la prima volta il mondo, e conosce Antonio Ranieri (Michele Riondino), unico vero amico che il poeta ebbe in vita; infine il racconto si sposta a Napoli, dove Leopardi raggiunse la piena e consapevole maturità artistica e l’ultima evoluzione del suo pensiero sulla condizione dell’uomo sulla terra. Qui, nella villa di Ranieri, ai piedi del Vesuvio si spense.

Uno dei più grandi artisti della letteratura italiana è interpretato da Elio Germano, che si cala nei panni dell’uomo e del poeta. Questa volta Germano deve mettere da parte il suo conclamato teatrale talento per diventare veicolo di versi e parole immortali, di momenti tante volte immaginati sui banchi di scuola e chhe nel film di Martone assumono una leggerezza poetica e insieme un peso emotivo rari nel panorama cinematografico italiano.

I momenti onirici che costellano sapientemente il film sembrano essere posti a tirare lo spettatore nella storia e dentro i versi dolenti, magnifici, scettici e violenti del Poeta, spezzettati, come bocconi, a volte molto amari, altre volte meno, dalla voce di Germano, che attraverso la lente della grandezza artistica di Leopardi, ci ha consegnato la sua più grande interpretazione ad oggi.

 

Il Giovane Favoloso: clip del film con Elio Germano

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Il Giovane Favoloso: clip del film con Elio Germano

Ecco una clip de Il Giovane Favoloso, il film diretto da Mario Martone e interpretato da Elio Germano. Il giovane attore italiano si è assunto l’oneroso compito di interpretare Giacomo Leopardi, in un film che oltre la biografia riesce a cogliere lo spirito della grandissima anima del poeta italiano.

LEGGI ANCHE: Il giovane favoloso recensione del film con Elio Germano

il giovane favoloso-elio germanoNel film, che è stato presentato in concorso alla 71esima Mostra del Cinema di Venezia, il poeta di Recanati è interpretato da Elio Germano ( l’attore aveva già portato a teatro le Operette Morali), mentre nei panni dell’amico Antonio Ranieri troviamo Michele Riondino ( Noi Credevamo, Dieci Inverni, Il Giovane Montalbano); nel cast, anche Isabella Ragonese nel ruolo della sorella Paolina Leopardi e Anna Mouglalis in quello dell’amata Fanny Targioni Tozzetti.

 

Il giovane favoloso, prima clip

Il giovane favoloso, prima clip

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è stata diffusa online la prima clip tratta da Il Giovane Favoloso, il nuovo film di Mario Martone ( Noi Credevamo) dedicato alla vita e alle opere di Giacomo Leopardi.

Nel film, che parteciperà in concorso alla 71esima Mostra del Cinema di Venezia, il poeta di Recanati sarà interpretato da Elio Germano ( l’attore aveva già portato a teatro le Operette Morali), mentre nei panni dell’amico Antonio Ranieri troveremo Michele Riondino ( Noi Credevamo, Dieci Inverni, Il Giovane Montalbano); nel cast, anche Isabella Ragonese nel ruolo della sorella Paolina Leopardi e Anna Mouglalis in quello dell’amata Fanny Targioni Tozzetti.

Potete vedere la clip qui sotto:

fonte: Ansa

Il Giovane Berlusconi, recensione del documentario Netflix

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Il Giovane Berlusconi, recensione del documentario Netflix

Ha spopolato su Netflix nel suo fine settimana di lancio Il Giovane Berlusconi, un documentario a puntate, diretto da Simone Manetti che racconta l’irrefrenabile scalata al successo del protagonista, dalla metà degli anni ’70, fino al giuramento al Quirinale, nel maggio del 1994. La serie tocca tutti i punti caldi dell’ascesa di Berlusconi, arricchendo il racconto di testimonianze, contributi e filmati d’epoca che ne raccontano la vertiginosa ascesa sociale.

In primo luogo viene raccontato il Berlusconi imprenditore edile, la nascita di Milano 2 e tutto quello che ne è conseguito in termini di industria, per poi spostarsi sulla più importante conseguenza di quel progetto edilizio: la nascita della televisione privata. L’alternativa alla Rai di Stato. Un’idea di imprenditoria arrembante che deposita tutta la sua fiducia nel potere della pubblicità, e soprattutto la consapevolezza di sapere esattamente come procedere e come strutturare la “propria” tv, differenziandosi da quello che il pubblico già aveva a disposizione sui canali pubblici. Era il 1976 e la sentenza della Corte Costituzionale che liberalizzava l’etere ha aperto nella mente de Il Giovane Berlusconi una marea di possibilità che, fino a che si sono attenute all’ambito imprenditoriale, sono state tutte sfruttate con risultati eccellenti. Segue poi l’esperienza in Francia, la chiusura delle reti private, il legame con Craxi indispensabile per il suo rilancio, la crisi partitica conseguita alla caduta del Muro di Berlino e la decisione “ultima”: fondare un partito e scendere in politica. Fino a quell’11 maggio 1994 che ha cambiato per sempre la storia italiana.

Il Giovane Berlusconi, il documentario Netflix

Il documentario in tre episodi, ideato da Raffaele Brunetti, Piergiorgio Curzi, Alessandro Garramone e Georg Tschurtschenthaler, abbraccia un arco temporale di circa vent’anni ed è a tutti gli effetti una sintesi di quel periodo che ha visto sbocciare il fenomeno Berlusconi fino al suo affacciarsi in politica, quando il cambiamento che aveva avviato nella costruzione di un’Italia diversa si era già strutturato e ufficializzato.

Per quanto il progetto si ponga come un asciutto resoconto imparziale, è innegabile che l’ascesa, il successo, la ricchezza, l’immagine vincente de Il Giovane Berlusconi rappresentino la totalità del racconto nel primo episodio, mentre i due successivi si concentrano sugli aspetti più controversi, come le vicende giudiziarie che già in quegli anni erano parte viva e integrante di quel successo, l’affiliazione con la politica, i debiti e soprattutto la dubbia provenienza dei suoi fondi. Simone Manetti affida allo spettatore il giudizio personale e morale su come quel successo veniva raggiunto e sfoggiato, attraverso una serie di dichiarazioni che non scendono mai nel torbido ma che inequivocabilmente implicano quello che è stato poi di dominio pubblico per tutta la vita del Cavaliere.

A raccontare e testimoniare vengono invitati dagli autori tutta una serie di figure che hanno accompagnato Berlusconi nella sua ascesa, in quegli anni e nel periodo successivo che viene taciuto dal documentario, chi con toni ammirati e affettuosi, chi invece con lucidità e distacco: il segretario personale Marcello Dell’Utri, i dirigenti Fedele Confalonieri e Adriano Galliani, l’avvocato Vittorio Dotti, il capo staff della segreteria Carlo Rivolta, il giornalista Fininvest Gigi Moncalvo, il manager di Publitalia 80 Carlo Momigliano. Ma anche i giornalisti Giovanni Minoli, Pino Corrias, Carlo Freccero e Jack Lang, Ministro della Cultura francese.

Il Giovane Berlusconi è principalmente un racconto che non si concentra troppo sull’aspetto morale del soggetto di cui parla, approfondisce però i metodi e il modus operandi sistematico del protagonista, rappresenta un modo per raccontare una storia, mettere in fila eventi che hanno cambiato il corso del nostro Paese e per proporre questo racconto al pubblico contemporaneo. Nessuno si aspettava un prodotto che non fosse agiografico, anche e soprattutto alla luce della sua recente dipartita, eppure con eleganza e gusto per la ricerca e il racconto, Simone Manetti mette a fuoco con precisione e oggettività uno dei personaggi che, purtroppo, ha dato forma alla contemporaneità italiana così come la conosciamo oggi.

Il giorno sbagliato: tutto quello che c’è da sapere sul film con Russell Crowe

Il male è sempre fin troppo seducente ed è dunque fin troppo semplice finire con l’essere il cattivo di una data situazione. È questo ciò che accade in Il giorno sbagliato (qui la recensione), thriller del 2020 con protagonista il premio Oscar Russell Crowe. Diretto da Derrick Borte, il film presenta infatti l’attore nei panni di un pericoloso automobilista il quale cede al peso delle proprie pressioni psicologiche, dando vita ad una giornata decisamente “sbagliata”.

Scritto da Carl Ellsworth, sceneggiatore anche di Disturbia e L’ultima casa a sinistraIl giorno sbagliato porta dunque sul grande schermo una riflessione sulle nevrosi contemporanee, dimostrando quanto sia facile con alcune banalità far scattare la follia omicida in persone già cariche di odio e risentimento. Situazioni di cui si sente parlare ogni giorno nei telegiornali trovano qui rappresentazione, in modo certamente estremizzato, ma non del tutto lontane dalla realtà dei fatti.

Il film non è ovviamente esente da problematiche narrative, ma si configura ad ogni modo come un prodotto capace di trasmettere una forte tensione, senza dimenticare di omaggiare alcuni classici del cinema che gli sono chiaramente serviti come ispirazione. Prima di andare a scoprire a quali titoli si fa riferimento, scopriamo di più sulla trama e il cast di attori del film, ma anche su quali piattaforme di streaming è disponibile Il giorno sbagliato.

Il giorno sbagliato cast

La trama e il cast di Il giorno sbagliato

Protagonista del film è Rachel Hunter, madre di Kyle e da poco divorziata dal marito. Per lei il giorno che si appresta ad iniziare è un giorno come un altro, ma quando per accompagnare il figlio a scuola si trova bloccata nel traffico, in preda alla frustrazione commette l’errore di suonare con prepotenza il clacson al suv che davanti a lei non parte allo scattare del verde del semaforo. L’uomo alla guida del veicolo, Tom Cooper, inizierà infatti da quel momento ad inseguirla per tutta la città, con il chiaro intento di fare del male a lei e alle persone a lei care.

Ad interpretare il minaccioso Tom Cooper vi è Russell Crowe, che per questo ruolo ha acquisito numerosi chili al fine di risultare più massiccio e pertanto capace di incutere timore. Nel ruolo di Rachel, la vera protagonista della storia, si ritrova invece l’attrice Caren Pistorius, già vista in film quali Gloria Bell e Macchine mortali. Nel ruolo di Kyle, figlio di Rachel, vi è invece il giovane Gabriel Bateman, visto anche in The Fabelmans. Jimmy Simpson interpreta invece l’avvocato amico di Rachel, mentre Austin P. Mackenzie è Fred, fratello della protagonista.

 

Il giorno sbagliato, tra storia vera e i film simili

Il giorno sbagliato è basato su una storia vera? Ufficialmente no, ma come accennato in apertura è decisamente ispirato a innumerevoli fatti di cronaca di questo tipo. Si racconta infatti di una problematica particolarmente diffusa nella nostra società contemporanea, ovvero quegli incontrollabili scatti di rabbia che danno vita a vere e proprie stragi, che siano di portata più o meno ampia, perpetrati da persone psicologicamente fragili o comunque vittime di stress e nevrosi provocate da motivi più o meno personali.

Il titolo inglese del film Il giorno sbagliato è infatti Unhinged, termine con il quale si indicano quelle persone mentalmente instabili. Si tratta di una problematica che il cinema ha già affrontato, in particolare con il cult Un giorno di ordinaria follia. Il film del 1993 interpretato da Michael Douglas è stato un’evidente ispirazione per Il giorno sbagliato, in quanto raccontava a sua volta di un uomo che, in seguito ad una situazione di forte stress, decide di lasciare la propria auto bloccata in mezzo al traffico e attraversare la città a piedi per poter giungere in tempo alla festa di compleanno di sua figlia.

Il giorno sbagliato film simili

Lungo il suo tragitto, il protagonista si imbatte però in situazioni che pongono in evidenza le contraddizioni della società statunitense, alle quali egli cercherà a suo modo di “porre rimedio”. Quel film, diretto da Joel Schumacher, va a sua volta a rappresentare una serie di problematiche di particolare impatto e non per niente è ancora oggi ricordato come un’opera particolarmente importante per quanto riguarda il ritratto della tensione razziale, sociale ed economica che effettivamente c’era nella città di Los Angeles (ma in generale negli Stati Uniti) in quel periodo.

Il giorno sbagliato deve però molto anche al film Duel di Steven Spielberg. Gli inseguimenti e gli scontri tra l’auto di Rachel e il Suv di Tom ricorda infatti molto quello tra l’autocisterna e l’auto del film del 1971. Uno scontro che si protrae per tutto il film, costringendo gli indifesi protagonisti a dover trovare il modo di neutralizzare il minaccioso nemico. In un certo, senso, infine, il film sembra anche omaggiare Lo squalo, sempre di Spielberg, con il grosso suv che assume in questo caso il ruolo dello squalo a caccia della sua preda.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Il giorno sbagliato grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 28 maggio alle ore 21:20 sul canale Rai 2.

Fonte: IMDb

Il Giorno Sbagliato: trailer del film con Russell Crowe

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Il Giorno Sbagliato: trailer del film con Russell Crowe

01 Distribution ha diffuso il trailer ufficiale di Il Giorno Sbagliato, il thriller psicologico molto serrato, che esplora il fragile equilibrio di una società sempre al limite, mostrandoci qualcosa che tutti noi conosciamo bene , la rabbia al volante in mezzo al traffico e del conseguente sfogo con esiti imprevedibili e terrificanti.

Diretto da Derrick Borte nel cast di Il Giorno Sbagliato protagonisti Russell Crowe, Caren Pistorius, Gabriel Bateman, Jimmi Simpson e Austin P. McKenzie. Un’esclusiva per l’Italia LEONE FILM GROUP distribuito da 01 Distribution.

In Il Giorno Sbagliato Rachel (Caren Pistorius) è in ritardo al lavoro quando si trova a discutere al semaforo con uno sconosciuto (Crowe) che si trova in una delicata fase della sua esistenza in cui si sente impotente e invisibile. Così Rachel diventerà, insieme a tutti quelli che ama, il bersaglio di un uomo che decide di lasciare un ultimo segno nel mondo impartendole una serie di lezioni… mortali. Ne scaturirà un pericoloso gioco al gatto e al topo che dimostrerà che non si può mai sapere quanto si è vicini a qualcuno che sta sul punto di esplodere.

Il giorno sbagliato: la recensione del film con Russell Crowe

Il giorno sbagliato: la recensione del film con Russell Crowe

Il titolo inglese del film Il giorno sbagliato è Unhinged, termine con il quale si indicano quelle persone mentalmente instabili. Da subito, infatti, si introduce lo spettatore ad una sequenza iniziale dove si affronta il tema del crescente nervosismo sociale, il quale è alla base degli atti di violenza di ogni tipo. Diretta da Derrick Borte e scritto da Carl Ellsworth, la pellicola tenta dunque di riflettere su una realtà preoccupantemente sempre più radicatà, in particolare negli Stati Uniti, affidandosi ai toni e alle caratteristiche del genere thriller. Nonostante le premesse iniziali particolarmente interessanti, il film finisce però per attrarre più per il cosa racconta che non per il come.

Protagonista del film è Rachel Hunter (Caren Pistorius), madre di Kyle e da poco divorziata dal marito. Per lei il giorno che si appresta ad iniziare è un giorno come un altro, ma quando per accompagnare il figlio a scuola si trova bloccata nel traffico, con la conseguenza di ritrovarsi anche licenziata dal suo unico lavoro, capirà che quello è proprio un giorno sbagliato. I guai per lei non sono però ancora realmente iniziati. In preda alla frustrazione, infatti, commetterà l’errore di suonare con prepotenza il clacson al suv che davanti a lei non parte allo scattare del verde del semaforo. L’uomo alla guida del veicolo, Tom Cooper (interpretato da un mastodontico Russell Crowe), inizierà infatti ad inseguirla per tutta la città, con il chiaro intento di fare del male a lei e alle persone a lei care.

Un duel(lo) urbano

Era il 1971 quando il regista Steven Spielberg dimostrava con Duel quanto potesse essere avvincente il duello tra due automobilisti. Una lotta per la sopravvivenza tra grande e piccolo, tra spietato squalo e indifeso pesciolino, che è ora alla base anche di Il giorno sbagliato. Per il film di Borte l’opera di Spielberg sembra infatti essere una chiara fonte d’ispirazione, la cui vicenda viene però ora ricollocata nella snervante città di New Orleans. Il nuovo contesto permette così di trattare una problematica sempre più diffusa (negli Stati Uniti in particolare, ma non da meno anche nel resto del mondo), ovvero quella della violenza al volante. La premessa di base è infatti particolarmente intrigante. In una società sempre più afflitta da nevrosi, non puoi sapere chi ti circonda in mezzo alla strada. Né tantomeno come potrebbe reagire ad un tuo errore.

È così che quando avviene l’incidente che scatena la furia dell’automobilista interpretato da Crowe, ha inizio un thriller inquietante proprio perché non troppo lontano da episodi realmente accaduti. Il pregio di Il giorno sbagliato è infatti quello di costruire una vicenda che dà sfogo a paure che ogni spettatore può aver vissuto mentre si trovava al volante. Tutto ciò è inoltre avvalorato dalla semplicità con cui il conflitto ha inizio, e da cui prendono poi piede inaspettate conseguenze al limite dello splatter. È allora qui che entra in gioco la lezione di Spielberg. Gli inseguimenti e i depistaggi tra le due automobili protagoniste sono avvincenti, lasciano lo spettatore con il fiato sospeso. Il mastodontico suv guidato da Crowe, dal canto suo, sembra un vero e proprio squalo della strada, imprevedibile e inarrestabile.

La lotta tra i due personaggi risulta ancor più convincente per via delle loro simili vicende personali. Rachel è una donna nel bel mezzo di un divorzio, Cooper un uomo che dalla separazione coniugale ne è uscito in ginocchio e mentalmente provato. Egli rivede così in Rachel la donna che lo ha distrutto. Nel marito di lei sé stesso. La sua caccia diventa allora personale e sempre più aggressiva. Da questo punto di vista, il personaggio di Crowe è paragonabile al Bill Foster di Michael Douglas in Un giorno di ordinaria follia, altra probabile fonte di ispirazione per il film. Tematiche e personaggi con un gran potenziale narrativo, dunque, che finiscono però con lo sprecarsi mano mano che la narrazione prosegue.

Il giorno sbagliato recensione

Il giorno sbagliato: la recensione

Come anticipato, la prima parte del film risulta essere la più convincente proprio per via delle premesse che vengono offerte allo spettatore. Quelle degli inseguimenti tra i due protagonisti, come detto, risultano essere tra le sequenze più emotivamente forti del film. La stessa regia di Borte sembra particolarmente ispirata, dando vita ad un ambiente claustrofobico e a un ritmo teso. Si rimane dunque contrariati nel momento in cui ciò viene lentamente a trasformarsi per diventare altro. È certamente interessante la scelta di far diventare obiettivo di Tom Cooper anche le persone care a Rachel. Questa si rivela però infine controproducente nel momento in cui ci si allontana dal focus originale. Quando la storia si amplia, assumendo risvolti eccessivi, si perde il controllo del mezzo, finendo fuori strada.

Il giorno sbagliato rientra a quel punto nei binari di un più classico thriller, non portando a compimento quanto inizialmente promesso. La sensazione diventa allora quella di star assistendo ad un film che, come detto in apertura, risulta più affascinante per cosa racconta che non per il come. Fortunatamente, la presenza dei due interpreti principali aiuta a mantenere vivo l’interesse. Crowe è quanto mai minaccioso, e sfoggia una presenza scenica raramente vista nelle sue interpretazioni più recenti. La giovane Pistorius, invece, permette di nutrire una certa empatia per il suo personaggio, seguendone le disavventure fino all’ultimo. Giungendo al finale, pur se non pienamente soddisfatti, il film riesce comunque a lanciare il suo messaggio di allarme. E sarebbe bello immaginare che dopo la visione de Il giorno sbagliato ci si penserà due volte prima di suonare il clacson a sproposito.

 

 

Il Giorno Sbagliato con Russell Crowe dal 24 Settembre

Il Giorno Sbagliato con Russell Crowe dal 24 Settembre

Il vincitore del premio Oscar, Russell Crowe, è il protagonista de Il Giorno Sbagliato, un thriller psicologico molto serrato, che esplora il fragile equilibrio di una società sempre al limite, mostrandoci qualcosa che tutti noi conosciamo bene , la rabbia al volante in mezzo al traffico e del conseguente sfogo con esiti imprevedibili e terrificanti.

Diretto da Derrick Borte nel cast di Il Giorno Sbagliato anche Caren Pistorius, Gabriel Bateman, Jimmi Simpson e Austin P. McKenzie. Un’esclusiva per l’Italia LEONE FILM GROUP distribuito da 01 Distribution.

In Il Giorno Sbagliato Rachel (Caren Pistorius) è in ritardo al lavoro quando si trova a discutere al semaforo con uno sconosciuto (Crowe) che si trova in una delicata fase della sua esistenza in cui si sente impotente e invisibile. Così Rachel diventerà, insieme a tutti quelli che ama, il bersaglio di un uomo che decide di lasciare un ultimo segno nel mondo impartendole una serie di lezioni… mortali. Ne scaturirà un pericoloso gioco al gatto e al topo che dimostrerà che non si può mai sapere quanto si è vicini a qualcuno che sta sul punto di esplodere.

Il giorno più bello: tutte le curiosità sul film con Luca e Paolo

I matrimoni sono da sempre una delle specialità del cinema italiano. Solo di recente film come Un matrimonio da favola, Il grande giorno o il più recente Improvvisamente a Natale mi sposo, sono solo alcuni esempi di ciò. A questi si può aggiungere però anche Il giorno più bello, opera prima di Andrea Zalone che offre un divertente racconto che ruota attorno alla complessa organizzazione di un matrimonio, dando vita a personaggi e situazioni quantomai stravaganti. Uscito in sala nel 2022, questo ha inoltre riportato sul grande schermo la coppia comica composta da Paolo Kessisoglu e Luca Bizzarri.

Per gli appassionati di commedie italiane incentrate sul giorno più felice per una coppia e su tutto ciò che porta ad esso, Il giorno più bello è allora un titolo da non perdere, capace di regalare risate ed emozioni. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle location. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Il giorno più bello

Protagonista del film è Aurelio, che di mestiere fa il wedding planner ed è a capo della sua azienda familiare chiamata “Il giorno più bello“. Il suo obiettivo nella vita è stato sempre quello di regalare la felicità agli sposi nel giorno del loro matrimonio. Qualcosa, però, in lui è cambiato in seguito al suo divorzio. Ora però, Aurelio avverte che è il momento di voltare pagina, specialmente dal momento in cui si scopre innamorato di Serena, la sua collaboratrice, con la quale vorrebbe lasciare il suo attuale lavoro per solcare gli oceani in barca a vela. Prima però dovrebbe vendere l’azienda, ma soprattutto convincere Serena a lasciare il marito Giorgio, suo amico di lunga data.

Ma il Aurelio è deciso a seguire il suo obiettivo e, nonostante diversi rifiuti iniziali, alla fine trova anche un acquirente per Il giorno più bello, il dottor Musso. Prima di chiudere l’accordo, non gli resta che organizzare il suo ultimo matrimonio, quello di Pier e Chiara, due rampolli dell’alta borghesia. Il giorno del ricevimento, tuttavia, Aurelio scopre che il dottor Musso è proprio il padre della ragazza e deciderà se comprare l’azienda o no solo dopo il matrimonio della figlia, valutando l’operato di Aurelio e del suo team. Quell’ultimo matrimonio si rivelerà dunque per lui una sfida più complessa del previsto, resa ulteriormente difficile dal coinvolgimento nella cerimonia dello stesso Giorgio e di Serena.

Recensione film Il giorno più bello

Il giorno più bello è il remake di un film francese

Il film, scritto da Fabio Bonifacci e da Andrea Zalone, non è basato su un soggetto originale, bensì sulla commedia francese del 2017 C’est la vie – Prendila come viene, di Toledano e Nakache. Interpretato da Gilles Lellouche, è stato uno dei film con maggiore successo in Francia, dove ha incassato ben 27 milioni di euro. Dopo un’anteprima alla 12ª edizione della Festa del Cinema di Roma, il film è stato poi con successo distribuito anche in Italia, dove ha dunque attirato le attenzioni di diversi produttori, interessati a realizzarne un remake operando però i dovuti cambiamenti affinché divenisse culturalmente più vicino al nostro Paese.

Il cast di Il giorno più bello e le location del film

Il giorno più bello è caratterizzato dalla presenza di un cast di attori particolarmente noti, a partire dal duo Paolo Kessisoglu e Luca Bizzarri rispettivamente nei ruoli di Aurelio e Giorgio. L’attrice Valeria Bilello interpreta invece Serena, mentre Violante Placido è l’assistente di Aurelio, Adele. Ludovico Guenzi, noto per essere il frontman del gruppo Lo Stato Sociale, interpreta invece il cantante Billy. Ad interpretare i due sposi, Pier e Chiara, vi sono invece Stefano De Martino e Fiammetta Cicogna, mentre il padre di lei, il dottor Musso, è interpretato da Carlo Buccirosso. Completano il cast Massimo De Lorenzo nel ruolo di Camillo, Orsetta De Rossi in quelli della madre di Pier e Riccardo Lombardo nei panni di Tiziano.

Per quanto riguarda le location del film, Il giorno più bello è stato girato interamente a Torino nel corso di 6 settimane. La città, capoluogo del Piemonte, ha dunque offerto ambienti come il Palazzo Civico, il Circolo Esperia, l’Hotel Golden Palace ma anche al Castello de Biandrate a San Giusto Canavese, comune in provincia di Torino dove si trova un importante centro di produzione cine-televisiva i Telecittà Studios. Si tratta di luoghi turistici e di cultura, che grazie al film hanno ottenuto maggiore visibilità invogliando gli spettatori a visitarli. Al Palazzo Civico, d’altronde, era stago girato anche il film Il divo, diretto da Paolo Sorrentino.

Il trailer di Il giorno più bello e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Il giorno più bello grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 6 dicembre alle ore 21:25 sul canale Rai 1.

Il giorno più bello, recensione del film con Luca e Paolo

Il giorno più bello, recensione del film con Luca e Paolo

E’ attualmente disponibile nelle sale italiane Il giorno più bello, film del regista Andrea Zalone con Luca e Paolo alla guida di un cast variopinto, composto da Violante Placido, Valeria Bilello, Stefano De Martino, Lodo Guenzi, Massimo De Lorenzo, Fiammetta Cicogna e Carlo Buccirosso. Remake dell’acclamatissimo C’est la vie – Prendila come viene (2017), commedia francese di Olivier Nakache ed Éric Toledano (Quasi Amici), Il giorno più bello è distribuito da 01 Distribution.

Da C’est la vie – Prendila come viene a Il giorno più bello

Andrea Zalone, storico collaboratore di Maurizio Crozza, attore, doppiatore e autore televisivo, si confronta con una sfida dal rischio elevatissimo: adattare non una commedia francese qualunque, bensì quella che si è stabilizzata come una delle più argute degli ultimi anni nel panorama cinematografico europeo, ricevendo ben 9 nomination ai premi César e 2 agli European Film Awards.

Aurelio (Paolo Kessisoglu) ha ereditato il mestiere di wedding-planner dal padre: guida l’azienda di famiglia, “Il giorno più bello”, e per tutta la vita ha sacrificato i propri sogni in nome di una missione: regalare la felicità. Oggi, però, complice la crisi e un divorzio alle spalle, sente il bisogno di un cambiamento radicale. È innamorato di Serena (Valeria Bilello), una sua collaboratrice, e con lei sogna di iniziare una nuova vita, mollando tutto per solcare gli oceani in barca a vela. Prima di assaporare la libertà, però, Aurelio deve risolvere due questioni non di poco conto: vendere “Il giorno più bello” e convincere Serena a divorziare da Giorgio (Luca Bizzarri), che di Aurelio è amico fraterno dai tempi del liceo.

Ma il wedding planner è deciso a seguire il suo obiettivo e, nonostante diversi rifiuti iniziali, alla fine trova anche un acquirente per Il giorno più bello, il Dottor Musso (Carlo Buccirosso). Con un nuovo progetto di vita in mente, e il pensiero di un meritato riposo e successo personale, Aurelio si prepara a organizzare il suo ultimo matrimonio, ovvero quello degli sposi Pier e Chiara (Stefano De Martino e Fiammetta Cicogna), due rampolli dell’alta borghesia. Tuttavia, il giorno del ricevimento Aurelio scopre che il Dottor Musso è proprio il padre della ragazza.

L’equilibrio precario di un ricevimento ancora in fase di organizzazione è sicuramente il punto di contatto migliore tra una sceneggiatura adattata ma che vuole trovare un proprio spazio, e il brio di un duo comico inarrestabile, che torna a lavorare con Fabio Bonifacci in quello che, sulla carta, sembrerebbe un ritorno in grande stile, alla E allora Mambo (1999), film in cui Luca e Paolo avevano già collaborato con lo sceneggiatore.

Luca e Paolo Il giorno più bello

Una rielaborazione riuscita a metà

Lo dice lo stesso Aurelio: quella che era partita come una missione per “regalare felicità”, accompagnare gli sposi nel loro giorno più bello, onorando la professione e la diligenza di un padre che non c’é più, si è tramutata in un “regalare noia a caro prezzo”, che significa anche faticare a comprendersi, pianificare senza un vero disegno, tanto nella propria vita quanto sul posto di lavoro. E, come nella migliore tradizione della commedia “all’italiana”, sarà un comprimario a portare con se il cambiamento, una spalla inaspettata ma in ultima istanza fondamentale, che ci farà arrabbiare, ma anche ridere a crepapelle, e credere che non è mai troppo tardi per riguardagnarsi il propio posto perduto.

E’ così che, dall’intuizione del duo di registi francesi, che tesse sapientemente una collezione di gag esilaranti e dialoghi frizzanti, consegnandoli nelle mani di un catalogo di personaggi brillanti, si passa con Il giorno più bello a un adattamento verso Luca e Paolo, che spinge sul senso della loro amicizia fuori e dentro il testo, abbandonando la pungente satira borghese dell’originale. E’ attorno al triangolo amoroso formato da Aurelio, Giorgio e Serena che si sviluppa l’azione, e a cui è affidato il coinvolgimento dello spettatore, facendo leva sull’italianità della commedia, gli equivoci che coinvolgono una coppia di amici, piuttosto che una specifica classe sociale.

Nota dolente di Il giorno più bello è che viene a perdersi il senso della musica, che nell’originale seguiva la corrente scapestrata di equivoci e catastrofi inaspettate in un giorno di festa, aggravandone la portata o ironizzandone sull’effetto. Il giorno più bello predilige l’impostazione “da matrimonio”, con una tracklist preconfezionata e sostituibile, relegando l’unico momento di slancio musicale allo sketch con protagonista Lodo Guenzi, che riprende il personaggio di James (interpretato da Gilles Lellouch) e che, in C’est la Vie ci aveva regalato uno dei frangenti in assoluto più divertenti con il suo “Se bastasse una bela canzone”.

E’ sempre interessante capire cosa, e come, siamo in grado di adattare nel cinema italiano; in che modo l’italianità andrà ad abbracciare prodotti non originali, radicati in un tipo di comicità che non è la nostra. Per questo, ad Andrea Zalone va sicuramente il merito di essersi approcciato alla rielaborazione di un’opera che spaventerebbe anche i più temerari, e aver riunito un cast bene assortito, pur con qualche ingenuità di scrittura e un ritmo generalmente sottotono, molto più ordinato e meno scanzonato dell’originale.