La Paramount ha appena rilasciato
un altro sguardo all’attesissimo sequel del
Gladiatore di Ridley Scott, Il Gladiatore
II, in uscita il 22 novembre, e promette di
essere uno dei film dell’anno. E questo trailer ha anche rivelato
un vero e proprio shock… Paul Mescal interpreta il
figlio del Massimo di
Russell Crowe.
Mescal, come sappiamo, interpreta
Lucio, il figlio di Massimo e il nipote di Commodo dell’originale
del 2000, mentre Pedro Pascal interpreta un generale che
è stato scacciato. Denzel Washington veste i panni di
Macrinus, un ex schiavo diventato mercante che cerca di vendicarsi
su larga scala. Joseph Quinn e Fred
Hechinger interpretano i due imperatori gemelli Gata e
Caracalla. Derek Jacobi e Connie
Nielsen riprenderanno i loro ruoli dall’originale.
L’azione sbalorditiva del trailer è
di un’altra scala e di un altro livello rispetto all’originale, con
i gladiatori che ora affrontano squali e rinoceronti, oltre che tra
di loro. Lucius deve lottare per rivendicare il suo nome e per
tenersi stretta la sua vita, con il tema dell’eredità che lo
attraversa. Lucius dichiara che non sarà mai uno strumento,
ma avrà la sua vendetta.
Il Gladiatore 2 sarà la fine
della storia?
Beh, se Scott ha la sua strada, non
sembra probabile. Sebbene il film sia in lavorazione da oltre due
decenni, Scott ha già messo gli occhi su un terzo capitolo del
franchise e la scorsa settimana ha condiviso i suoi piani
durante un’intervista con Premiere in Francia. Le citazioni
sono state tradotte dal francese, in cui sono state originariamente
pubblicate.
“Per questo motivo, sto già giocando con l’idea del
Gladiatore 3.No, sul serio!Ho acceso
lo stoppino…La fine del Gladiatore II evoca quella
del Padrino, con Michael Corleone che si ritrova con un lavoro
che non voleva e che si chiede: “E ora, padre, cosa sto
facendo?”.Il prossimo [film] sarà quindi su un uomo che
non vuole essere dov’è”.
Quando, una settimana dopo, Mescal
ha parlato con la pubblicazione a sostegno del film all’inizio del
suo percorso pubblicitario, gli è stato chiesto cosa ne pensasse
dei piani di Scott. Con grande sorpresa di tutti, Mescal si è detto
interessato a tornare, ma ha avvertito con cautela che la storia
doveva avere un senso. “Sì, Ridley me ne ha parlato, ma solo ieri”,
ha detto. “Quindi sto aspettando di vedere cosa succede, ma
sono interessato, ovviamente.Ma non possiamo
affrettare nulla: la storia deve reggere”.L’uscita del Gladiatore II è prevista per il
22 novembre 2024.
Qualche mese fa vi avevamo dato la
notizia che uno dei primi set ad essere caduto in un blocco a causa
dello sciopero degli attori era il set del chiacchieratissimo
Il gladiatore 2, sequel del
film di enorme successo
Il gladiatore, che vedrà Ridley Scott di nuovo sul set dietro la
macchina da presa, in questa nuova epica avventura. Oggi arrivano
nuove notizie in merito allo stato della produzione del film.
Secondo quanto apprendiamo da
Variety, le riprese de Il gladiatore 2 erano
“poco più che a metà” quando la Screen Actors Guild-American
Federation of Television and Radio Artists (SAG-AFTRA) ha dato il
via allo sciopero il 14 luglio 2023. Lo sciopero della Writers
Guild of America (WGA) si è concluso il 27 settembre 2023, mentre
SAG-AFTRA riprenderà i negoziati con l’Alleanza dei produttori
cinematografici e televisivi (AMPTP) il 2 ottobre. Ciò significa
che la produzione di Gladiatore 2 potrebbe potenzialmente
riprendere nel prossimo futuro, l’AMPTP dovrebbe offrire a
SAG-AFTRA un accordo equo per gli attori.
Cosa sappiamo de Il Gladiatore 2?
Come ormai noto, un sequel di
Il gladiatore(attualmente noto solo
come Il gladiatore 2) è a tutti gli
effetti in lavorazione, con Ridley Scott
che torna alla regia del film che vedrà protagonista Paul Mescal nei
panni di Lucius, ma anche il ritorno di Connie
Nielsen nei panni di Lucilla e Djimon
Hounsou in quelli di Juba. Vi sono però anche gli ingressi
del premio Oscar Denzel
Washington, la star di The MandalorianPedro Pascal e
l’attore di Stranger ThingsJoseph Quinn.
Fred Hechinger ricopre invece il ruolo
dell’imperatore Gela, ottenuto dopo che Barry Keoghan
ha dovuto rinunciarvi per via di altri impegni. Fanno poi parte del
cast anche la star di Moon Knight, May
Calamawy e Derek Jacobi, che
riprenderà il ruolo di Gracchus dal primo film.
Al momento non sono noti dettagli
sulla trama, ma è possibile immaginare che tra Lucius, il figlio
dell’amante di Massimo, Lucilla, e Geta possa generarsi uno scontro
al pari di quello tra Massimo e Commodo visto nel primo film. Non
resta dunque che attendere che le riprese di Il gladiatore 2 abbiano
inizio, così da poter ricevere maggiori dettagli a riguardo come
anche le prime foto in costume dei protagonisti. Ricordiamo che
Russell Crowe non
sembra essere coinvolto in alcun modo nel progetto,
specialmente alla luce del fatto che il suo Massimo moriva al
termine del primo film. Ad ora, questo sequel è atteso in sala per
il 2024.
Secondo un recente rapporto, i
dirigenti dello studio sono rimasti incredibilmente impressionati
dalle prime scene mostrate de Il
Gladiatore 2 di Ridley Scott.
Secondo Deadline,
i dirigenti della Paramount hanno visto in anteprima alcune scene
delIl
Gladiatore 2, la cui produzione è terminata nel
gennaio 2024. “Secondo le fonti, i primi filmati hanno lasciato
a bocca aperta i dirigenti“, si legge nell’articolo.
Lo studio è tutt’ora in trattative
con il regista Ridley Scottper dirigere il film senza
titolo Bee Gees dello studio. Scott produrrà insieme al partner di
produzione Michael Pruss di Scott Free, Graham King attraverso la
sua GK Films e Stacey Snider. La Paramount
distribuirà il film in tutto il mondo, con Amblin e Sister che
hanno il diritto di cofinanziarlo. Barry Gibb è il produttore
esecutivo. John Logan ha scritto la
sceneggiatura.
Paul Mescal interpreterà Lucius Verus, il
figlio del personaggio di Connie Nielsen (interpretato da Spencer Treat
Clark nel film originale), ne Il
Gladiatore 2. La Nielsen riprenderà anche il ruolo di
Lucilla.
“[Lucius] è stato nelle terre
selvagge per, vediamo, l’ultima volta l’abbiamo visto quando aveva
12 anni“, ha detto Ridley Scott in precedenza a Rotten
Tomatoes a proposito del personaggio di Mescal. “Ora sono
passati circa 12 o 15 anni. È stato nella natura selvaggia e ha
perso i contatti con sua madre. Sua madre ha perso i contatti con
lui, non sa dove sia. Pensa che possa essere morto“.
La produzione de Il
Gladiatore 2 è iniziata nel giugno 2023, ma è stata
sospesa circa un mese dopo a causa dello sciopero della Screen
Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists
(SAG-AFTRA). Le riprese sono riprese nel dicembre 2024 e la
produzione è terminata ufficialmente il 17 gennaio 2024.
Ridley Scott produce Il
Gladiatore 2 insieme a Michael Pruss, Douglas Wick,
Lucy Fisher e David Franzoni. Il
Gladiatore 2 arriverà nelle sale statunitensi il
22 novembre 2024, distribuito da Paramount Pictures.
Il Gladiatore è attualmente disponibile in streaming
su Paramount+.
Mentre il suo Napoleon infuria in sala,
Ridley Scott è
pronto a tornare nell’arena. Le riprese de Il Gladiatore
2 riprenderanno infatti a Malta il 4 dicembre,
secondo Variety. Le riprese del film
epico storico sono state sospese a causa dello sciopero degli
attori, che è durato da luglio 2023 all’inizio di novembre. Ma
l’annuncio dell’8 novembre secondo cui SAG-AFTRA, il sindacato
degli attori, aveva raggiunto un accordo provvisorio su un nuovo
contratto triennale ha consentito agli studios di andare avanti su
diverse produzioni. Lo sciopero degli attori è durato 118 giorni ed
è stato risolto dopo che gli studi cinematografici hanno concesso
al sindacato la prima protezione in assoluto per l’uso
dell’intelligenza artificiale nei film e nelle serie televisive,
insieme a uno storico aumento di stipendio.
Il Gladiatore
2 vede protagonisti Paul Mescal,
nominato all’Oscar per Aftersun, al fianco di
Denzel Washington e Pedro Pascal. Connie
Nielsen e Derek Jacobi, apparsi
nell’originale del 2000, riprendono i loro ruoli. Russell
Crowe, che è stato il protagonista del primo Il
Gladiatore, non parteciperà al progetto neanche in veste
di visione dai Campi Elisi. Il film gli valse l’Oscar per la
migliore interpretazione da protagonista.
Durante un’intervista nel corso del
tour promozionale di Napoleon, Ridley Scott ha
detto di aver trascorso lo sciopero degli attori montando 90 minuti
di riprese per Il Gladiatore 2. Questo
pre-montaggio sembra includerà “… una scena in cui l’eroe
combatte un branco di babbuini”. Scott ha raccontato di aver
avuto l’idea per la sequenza dopo aver visto un video di babbuini
che attaccavano i turisti in Sud Africa.
Paramount Pictures distribuirà il
sequel di Il Gladiatore a livello globale. Il film
uscirà il 22 novembre 2024 negli USA.
Come ormai noto, un sequel di Il
gladiatore (attualmente noto solo come Il gladiatore 2) è a tutti gli
effetti in lavorazione, con Ridley Scott che torna alla regia del
film che vedrà protagonista Paul Mescal nei
panni di Lucius, ma anche il ritorno di Connie
Nielsen nei panni di Lucilla e Djimon
Hounsou in quelli di Juba. Vi sono però anche gli ingressi
del premio Oscar Denzel
Washington, la star di The MandalorianPedro Pascal e
l’attore di Stranger ThingsJoseph Quinn.
Un altro grande nome inizialmente annunciato come parte del cast,
nel ruolo dello spietato imperatore Gela, era l’attore Barry Keoghan,
che ha però ora dovuto rinunciare al ruolo per via di conflitti con
altri progetti.
Con la sua uscita, vi sono però
altri attori pronti ad entrare nel cast. Il ruolo di Gela è infatti
ora andato a Fred Hechinger (The White
Lotus). Si sono poi aggiunte al film anche la star di Moon
Knight, May Calamawy, Lior
Raz (6 Underground), Peter
Mensah (Avatar) e Matt Lucas
(Bridesmaids). Anche Derek Jacobi è stato
incluso nella lista del cast e riprenderà il ruolo di Gracchus dal
primo film. Il gladiatore 2 continua
dunque a preannunciarsi come un film particolarmente epico già solo
per il suo ricco e variegato cast, composto da alcuni tra i più
talentuosi attori del momento o da vere e proprie leggende della
recitazione.
Al momento non sono noti dettagli
sulla trama, ma è possibile immaginare che tra Lucius, il figlio
dell’amante di Massimo, Lucilla, e Geta possa generarsi uno scontro
al pari di quello tra Massimo e Commodo visto nel primo film. Non
resta dunque che attendere che le riprese di Il gladiatore 2 abbiano
inizio, così da poter ricevere maggiori dettagli a riguardo come
anche le prime foto in costume dei protagonisti. Ricordiamo che
Russell Crowe non
sembra essere coinvolto in alcun modo nel progetto,
specialmente alla luce del fatto che il suo Massimo moriva al
termine del primo film. Ad ora, questo sequel è atteso in sala per
il 2024.
Ridley Scott ha
appena concluso le riprese del suo prossimo film, il molto atteso
Il gladiatore
2. Il regista, che ha raggiunto uno status di maestro
dell’arte della regia sul campo, ha impiegato uno stile molto
particolare per le riprese di questo film, tecniche di ripresa che,
secondo lui, contribuiscono enormemente all’esperienza
cinematografica dei suoi film, oltre a dargli più scelta e varietà
nel processo di montaggio. Un aspetto notevole del suo approccio è
l’uso di più macchine da presa durante le riprese.
Scott utilizza spesso più camere,
fino a otto, contemporaneamente per catturare vari angoli e
prospettive, migliorando la narrazione visiva. Questa tecnica
consente una maggiore copertura di una scena, fornendo una ricca
gamma di inquadrature tra cui scegliere durante il montaggio, e
contribuisce alla qualità dinamica e coinvolgente dei suoi film.
Questo approccio è stato utilizzato ne Il gladiatore 2.
Uno degli attori del film,
Fred Hechinger, ha parlato della recitazione per
Scott e della sua esperienza complessiva in Il Gladiatore
2 durante un’intervista con Steve Weintraub
di Collider, durante il percorso promozionale per
il suo nuovo progetto, Thelma, insieme a
June Squibb e Clark Gregg. Mentre
parlava alla première del film al Sundance, Hechinger ha descritto
il processo di Scott associandolo a quello teatrale:
“È fantastico. Voglio dire, le
otto camere mi hanno ricordato il teatro perché hai un intero
ambiente creato nella macchina da presa. Ma devo dire che ciò che è
sorprendente è anche che quando qualcosa sembra vivo, sembra vivo
in modi unici ma connettivi. Quindi, si crea qualcosa di veramente
speciale, quello che stai facendo in quel momento e inizi a trovare
un ritmo… se sei fortunato, ti senti connesso a quella sensazione
di quando hai iniziato a fare teatro. Dai il nome che preferisci a
questa sensazione strana, ma ne avrai solo un’idea.”
Chi c’è nel cast de Il gladiatore 2?
Il gladiatore 2 è
diretto da Ridley Scott e
si basa su una sceneggiatura scritta da David Scarpa. A guidare
l’atteso sequel è Paul Mescal nel
ruolo di Lucio, il figlio di Lucilla e nipote dell’imperatore
Commodo del primo capitolo. A Paul Mescal si
aggiungono i membri del cast Connie Nielsen nel ruolo di Lucilla e
Derek Jacobi in quello di Gracco. Nel cast ci
saranno anche
Denzel Washington,
Pedro Pascal, Joseph Quinn, Fred Hechinger, May Calamawy, Lior
Raz e altri ancora.
Il gladiatore 2
è prodotto da Ridley Scott,
Michael Pruss, Douglas Wick e Lucy Fisher. Il film
è considerato una produzione in joint-venture tra
Paramount, Universal Pictures, Scott Free Productions e
Parkes/MacDonald Productions. Ricordiamo che Russell Crowe non è
coinvolto in alcun modo nel progetto, specialmente alla luce
del fatto che il suo Massimo muore, appunto, al termine del primo
film. La produzione de Il gladiatore 2 è
ripresa
all’inizio del mese dopo la fine degli scioperi a Hollywood.
Attualmente il film dovrebbe arrivare nelle sale il 22 novembre
2024.
Nonostante le precedenti notizie
sul suo ritorno nel ruolo di Juba, la star originale de
Il
gladiatore, Djimon Hounsou, ha confermato che non tornerà
nell’atteso Il gladiatore 2 di
Ridley Scott.
Nel corso di una recente intervista con BroBible, l’acclamato
attore ha chiarito ufficialmente il suo coinvolgimento nel prossimo
sequel che vede protagonista Paul Mescal,
dopo che i principali organi di stampa avevano iniziato a parlare
di un suo ritorno lo scorso aprile 2023.
“Onestamente, no. È stato un
puro incidente di percorso“, ha detto Hounsou. “Avrei
fatto parte del film. Le circostanze hanno imposto che fosse
qualcosa di diverso“. Djimon Hounsou sarà nel cast dell’imminente
Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco di Zack Snyder che
debutterà su Netflix proprio oggi.
Chi c’è nel cast de Il gladiatore 2?
Il gladiatore 2 è
diretto da Ridley Scott e
si basa su una sceneggiatura scritta da David Scarpa. A guidare
l’atteso sequel è Paul Mescal nel
ruolo di Lucio, il figlio di Lucilla e nipote dell’imperatore
Commodo del primo capitolo. A Paul Mescal si
aggiungono i membri del cast Connie Nielsen nel ruolo di Lucilla e
Derek Jacobi in quello di Gracco. Nel cast ci
saranno anche
Denzel Washington,
Pedro Pascal, Joseph Quinn, Fred Hechinger, May Calamawy, Lior
Raz e altri ancora.
Il gladiatore 2
è prodotto da Ridley Scott,
Michael Pruss, Douglas Wick e Lucy Fisher. Il film
è considerato una produzione in joint-venture tra
Paramount, Universal Pictures, Scott Free Productions e
Parkes/MacDonald Productions. Ricordiamo che Russell Crowe non è
coinvolto in alcun modo nel progetto, specialmente alla luce
del fatto che il suo Massimo muore, appunto, al termine del primo
film. La produzione de Il gladiatore 2 è
ripresa
all’inizio del mese dopo la fine degli scioperi a Hollywood.
Attualmente il film dovrebbe arrivare nelle sale il 22 novembre
2024.
Mescal ricoprirà il ruolo
principale di Il
Gladiatore 2 che continua gli eventi del kolossal
vincitore dell’Oscar, e anche Ridley Scott tornerà
a dirigere e produrre. Il Gladiatore ha vinto
cinque Academy Awards ed è stato nominato in 12 categorie nel 2000.
il ruolo sarà senza dubbio il più importante nella carriera in
rapida ascesa di Paul Mescal da quando ha recitato in
Normal People nel 2020.
L’attore interpreterà Lucius, il
figlio Lucilla nell’originale, poiché il sequel sarà ambientato
anni dopo che Maximus Decimus Meridius ha incontrato la sua fine a
seguito di una battaglia nel Colosseo contro Commodo
(Joaquin Phoenix).
Non è ancora noto quale ruolo
occuperà Denzel Washington nella sua prima reunion
con Scott dai tempi di American Gangster, ma
sembra che le riprese del film cominceranno a giugno, quindi
sapremo presto più dettagli sul progetto ancora misterioso.
Barry Keoghan
interpreterà invece una versione fittizia del vero imperatore
romano Geta, secondo il sito di intrattenimento
Giant Freakin Robot. Conosciuto anche come Publio Settimio Geta,
l’imperatore governò Roma tra il 209 d.C. e il 211 d.C. ed era noto
per il suo temperamento furioso. Si ritiene quindi che Keoghan
interpreterà il cattivo del film.
Keoghan deve ancora confermare il
suo ruolo nel sequel de Il Gladiatore e, sebbene
ci siano pochi dettagli noti sul blockbuster, le riprese dovrebbero
iniziare all’inizio di giugno. Il sequel uscirà a un quarto di
secolo di distanza dall’originale che ha incassato 460 milioni di
dollari al botteghino.
Il candidato all’Oscar e vincitore
del BAFTA Barry Keoghan,
reduce dal successo di Gli spiriti dell’isola,
sarebbe attualmente in fase di trattative per unirsi al sequel
(ancora senza titolo ufficial) Il
Gladiatore 2, diretto da Ridley Scott. Se l’accordo dovesse
concludersi positivamente, Keoghan si unirebbe al collega candidato
all’Oscar 2023 Paul Mescal
(candidato invece agli Oscar 2023 come miglior attore per
Aftersun).
Come noto, l’originale Il
gladiatore vedeva Russell Crowe
nei panni di Massimo Decimo Meridio, un soldato romano costretto
alla schiavitù che giura vendetta contro Commodo, interpretato da
Joaquin
Phoenix. Dato che Massimo muore alla fine del film,
Mescal andrà ad interpretare
Lucius, il figlio dell’amante di Massimo,
Lucilla (interpretata da Connie
Nielsen). Keoghan, invece, sarebbe in trattative per
interpretare l’imperatore Geta, co-imperatore
romano dal 209 al 211, prima col padre e poi col fratello. È
possibile immaginare che tra Lucius e Geta possa generarsi uno
scontro al pari di quello tra Massimo e Commodo visto nel primo
film.
Keoghan, come anticipato, è reduce
da un anno particolarmente importante della sua carriera,
caratterizzato dalla sua straziante interpretazione in Gli
spiriti dell’isola, oltre a uno scioccante cameo come Joker in
The Batman. Prima di
questi due film, egli si era fatto notare grazie a pellicole come
Il sacrificio del cervo sacro,
Dunkirk, Sir Gawain e il CavaliereVerde e la miniserie Chernobyl. Ha inoltre
preso parte al film Eternals della Marvel e se ora dovesse unirsi a
Il
Gladiatore 2, questo segnerebbe il suo ritorno in un
blockbuster. Si attendono dunque ulteriori conferme, ricordando che
il film ha attualmente una data d’uscita fissata al 22
novembre 2024.
Prima che gli scioperi dei sindacati
SAG-AFTRA e WGA bloccassero Hollywood e la
produzione de Il gladiatore
2, il regista Ridley Scott è
riuscito a girare 90 minuti del film. Ora, stando a quanto
riportato dal New Yorker, quelle scene girate
sono già state montate, in previsione di una ripartenza delle
riprese che avverrà non appena si concluderà lo sciopero degli
attori. Del montaggio del film si occupano Claire
Simpson (premio Oscar per Platoon) e Sam
Restivo. In questi 90 minuti, sarebbe compresa anche una
scena dove il protagonista combatte contro un branco di babbuini.
Scott, a quanto pare è rimasto “ossessionato da un video di
babbuini che attaccavano i turisti a Johannesburg“.
Scott, il cui nuovo film Napoleon con Joaquin Phoenix
arriverà dal 23 novembre al cinema, sembra stia dunque cercando di
impiegare al meglio questo tempo di stallo. Non è noto quanto il
film finito dovrebbe durare, ma con 90 minuti già montati si può
ipotizzare che il progetto non subirà poi un ritardo troppo ampio
rispetto alla sua data di uscita prevista. Sappiamo però che c’è
ancora poco meno di metà film da girare. Se il sindacato degli
attori dovesse raggiungere un accordo a breve, ci sarebbe ancora la
possibilità che il film riesca ad essere pronto per una
distribuzione in sala nel 2024.
Cosa sappiamo de
Il gladiatore 2?
Come ormai noto, un sequel di
Il gladiatore(attualmente noto solo
come Il gladiatore 2) è a tutti gli
effetti in lavorazione, con Ridley Scott
che torna alla regia del film che vedrà protagonista Paul Mescal nei
panni di Lucius, ma anche il ritorno di Connie
Nielsen nei panni di Lucilla e Djimon
Hounsou in quelli di Juba. Vi sono però anche gli ingressi
del premio Oscar Denzel
Washington, la star di The MandalorianPedro Pascal e
l’attore di Stranger ThingsJoseph Quinn.
Fred Hechinger ricopre invece il ruolo
dell’imperatore Gela, ottenuto dopo che Barry Keoghan
ha dovuto rinunciarvi per via di altri impegni. Fanno poi parte del
cast anche la star di Moon Knight, May
Calamawy e Derek Jacobi, che
riprenderà il ruolo di Gracchus dal primo film.
Al momento non sono noti dettagli
sulla trama, ma è possibile immaginare che tra Lucius, il figlio
dell’amante di Massimo, Lucilla, e Geta possa generarsi uno scontro
al pari di quello tra Massimo e Commodo visto nel primo film. Non
resta dunque che attendere che le riprese di Il gladiatore 2 abbiano
inizio, così da poter ricevere maggiori dettagli a riguardo come
anche le prime foto in costume dei protagonisti. Ricordiamo che
Russell Crowe non
sembra essere coinvolto in alcun modo nel progetto,
specialmente alla luce del fatto che il suo Massimo moriva al
termine del primo film. Ad ora, questo sequel è atteso in sala per
il 2024.
Russell Crowe è
semplicemente stufo delle continue domande che riceve su Il gladiatore
2, un film in cui non è presente e con cui non ha
alcun tipo di coinvolgimento. Rilasciato nel 2000, Il gladiatore originale
ha come noto portato Crowe in cima a Hollywood, facendo guadagnare
alla star un Oscar come miglior attore per la sua interpretazione
di Massimo, il generale diventato gladiatore. Ora, oltre due
decenni dopo che quel film ha dominato sia la stagione dei
botteghini che quella dei premi, il regista Ridley Scott
sta tornando nel mondo dell’antica Roma per un sequel tanto
atteso.
Ma poiché il personaggio di Crowe è
morto nel film originale, l’attore non sarà presente in Il gladiatore 2. Nonostante
ciò sia stato ribadito più volte, Crowe continua a ricevere domande
a riguardo. Apparendo al Karlovy Vary Film Festival (via ScreenDaily), l’attore ha dunque
chiarito che quando si tratta di ricevere domande su Il gladiatore 2, non è affatto
contento. “Dovrebbero pagarmi per la quantità di fottute
domande a cui ho dovuto rispondere su un fottuto film in cui non
sono nemmeno presente. Non ha niente a che fare con me; in quel
mondo sono morto, sei piedi sotto terra, e basta”, ha
sentenziato Crowe.
“Ammetto di essere un po’
geloso, perché mi ricorda non solo la mia giovinezza, ma anche
quello che ha significato per me nella mia vita“, ha
continuato poi l’attore parlando del nuovo e del vecchio film.
“Non so nulla del cast o della trama ma chiunque sia coinvolto
in quel film, se Ridley ha deciso di fare una seconda parte di
quella storia, deve avere delle ragioni davvero valide. È tipico di
Ridley, ripensare a tutto ciò che ha fatto e trovare il modo di
migliorarlo. Quando uscirà, quel film non sarà mai meno che
assolutamente spettacolare“, ha poi concluso Crowe, che spera
dunque di non dover ricevere altre domande a riguardo.
Il gladiatore 2, tutto quello che sappiamo sul
film
Come ormai noto, un sequel di Il
gladiatore (attualmente noto solo come Il gladiatore 2) è a tutti gli
effetti in lavorazione, con Ridley Scott
che torna alla regia del film che vedrà protagonista Paul Mescal nei
panni di Lucius, ma anche il ritorno di Connie
Nielsen nei panni di Lucilla e Djimon
Hounsou in quelli di Juba. Vi sono però anche gli ingressi
del premio Oscar Denzel
Washington, la star di The MandalorianPedro Pascal e
l’attore di Stranger ThingsJoseph Quinn.
Fred Hechinger ricopre invece il ruolo
dell’imperatore Gela, ottenuto dopo che Barry Keoghan
ha dovuto rinunciarvi per via di altri impegni. Fanno poi parte del
cast anche la star di Moon Knight, May
Calamawy e Derek Jacobi, che
riprenderà il ruolo di Gracchus dal primo film.
Al momento non sono noti dettagli
sulla trama, ma è possibile immaginare che tra Lucius, il figlio
dell’amante di Massimo, Lucilla, e Geta possa generarsi uno scontro
al pari di quello tra Massimo e Commodo visto nel primo film. Non
resta dunque che attendere che le riprese di Il gladiatore 2 abbiano
inizio, così da poter ricevere maggiori dettagli a riguardo come
anche le prime foto in costume dei protagonisti. Ricordiamo che
Russell Crowe non
sembra essere coinvolto in alcun modo nel progetto,
specialmente alla luce del fatto che il suo Massimo moriva al
termine del primo film. Ad ora, questo sequel è atteso in sala per
il 2024.
È da tempo ormai che si parla di un
possibile sequel
de Il
Gladiatore, celebre film di Ridley Scott che vedeva contrapporsi il
gladiatore Russell
Crowe contro l’imperatore Joaquin
Phoenix. Essendo il personaggio di Massimo Decimo
Meridio morto alla fine della pellicola originale, in molti hanno
cominciato a chiedere in che modo l’ipotetico sequel avrebbe fatto
i conti con il destino dell’iconico personaggio.
Le ultime news in merito al sequel
risalgono al 2018, quando Scott aveva dichiarato che sarebbe
tornato dietro la macchina da presa e che stava lavorando alla
sceneggiatura con Peter Craig (ad oggi, però, non
sappiamo se sarà ancora lui ad occuparsi dello script). La storia
dovrebbe raccontare di Lucio, il figlio di Lucilla che fu
interpretata da Connie Nielsen nel film del 2000: sarà
ambientata 25 anni dopo, quando Lucio sarà ormai adulto ma avrà
ancora come punto di riferimento il sacrificio di Massimo.
Ora, in una recente intervista con
Empire in occasione della promozione di The Last
Duel, Ridley Scott è tornato sulla questione,
rivelando di essere intenzionato a girare il sequel de Il Gladiatore subito dopo Kitbag, il biopic su Napoleone Bonaparte che
avrà come protagonista il premio Oscar Joaquin Phoenix. “Sto già facendo scrivere
la sceneggiatura del sequel del Gladiatore, proprio ora”, ha
confermato il regista. “Quando avrò concluso i lavori sul film
dedicato a Napoleone, il Gladiatore sarà pronto a
partire.”
Per quanto riguarda Kitbag,
il film si
concentrerà sulle origini di Napoleone e sul suo rapporto
instabile con sua moglie Giuseppina. Nel cast ci sarà anche
Jodie Comer, che ha già lavorato con Scott nel
sopracitato The Last
Duel, in arrivo nelle sale italiane dal 14 ottobre dopo
essere stato presentato, Fuori Concorso, alla 78esima edizione
della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Lo scorso novembre è
arrivata la notizia dell’entrata in produzione de Il
Gladiatore 2, il sequel dell’ormai classico film di
Ridley Scott, che vedeva contrapporsi
il gladiatore Russell Crowe contro l’imperatore
Joaquin Phoenix.Arrivano adesso alcuni
aggiornamenti sul progetto, direttamente dai produttore
Walter F. Parkes e Laurie
MacDonald. Intervistati da HeyUGuys, i due hanno confermato
che il lavoro si sta svolgendo a stretto contatto con il regista
Scott e con lo sceneggiatore Peter Craig.
La storia racconterà di Lucio, il
figlio di Lucilla che fu interpretata da Connie
Nielsen nel film del 2000. Sarà ambientata 25 anni dopo,
quando Lucio sarà ormai adulto ma avrà ancora come punto di
riferimento il sacrificio di Massimo. Non si sa ancora se ad
interpretare Lucio sarà chiamato Spencer Treat
Clark, che lo aveva già incarnato da piccolo, ma l’attore
è tutt’ora molto attivo e potrebbe anche essere confermato. Lo
abbiamo infatti visto al cinema in Glass, in
cui è tornato ad interpretare il figlio di Bruce
Willis per il film di M. Night Shyamalan,
come era stato per Unbreakable, nel 2000.
Per quello che riguarda la
lavorazione, Ridley Scott potrebbe cominciare sul set soltanto dopo
aver concluso il lavoro sulla serie tv fantascientifica
Raised by the Wolves, facendo de Il Gladiatore 2
il suo prossimo progetto cinematografico.
Il Giustiziere Sfida la
Città è l’ennesima pellicola, datata 1975, che vede
la collaborazione all’apparenza inossidabile tra Tomas
Milian e Umberto Lenzi fiorire e far presagire nuove,
interessanti, svolte professionali, almeno fino all’anno 1977, che
ha portato alla crisi irreversibile tra i due.
Per una volta Milian non interpreta
il classico bandito, malavitoso, personaggio “nero” senza scrupoli
che tanto sembra attrarlo- almeno, prima della svolta “cialtrona” e
bonaria dall’altro lato della barricata col personaggio del
Maresciallo Giraldi- anzi, qui si cala nei panni alla Bronson di un
giustiziere civile: come ne Il Giustiziere della
Notte Charles Bronson vendicava soprusi e angherie
nella metropoli violenta, anche Milian qui si cala nei panni di
Rambo- nomen omen- ex delinquente, tornato a Milano dopo anni di
peregrinazioni in giro per il mondo; qui ritrova l’amico Pino
Scalia, che cerca di convincerlo ad entrare nell’agenzia di
vigilanza privata con la quale collabora da tempo. Ma Rambo è
restio, anche se accetta di appoggiare l’indagine dell’amico volta
alla cattura della gang del boss Conti, accusato di aver
sequestrato il figlioletto di un ricco industriale. Ma Scalia pesta
i piedi alle persone sbagliate, e paga con la vita la sua
curiosità: adesso spetta a Rambo fare giustizia privata sgominando
Conti e i suoi uomini, adesso alleati con il suo vecchio boss, Don
Paternò.
Lenzi trasferisce i suoi
vertiginosi inseguimenti dalla tangenziale di Roma alle strade
dell’interland milanese, tra la nebbia e la foschia; le auto non
sono più le protagoniste, a spadroneggiare stavolta è una rombante
moto, il cavallo nero sul quale si muove Rambo, una sorta di emulo
degli eroi pallidi e schivi protagonisti delle epopee western. Il
personaggio di Milian è un cavaliere pallido dei giorni nostri,
votato al bene ma dotato di una morale ambigua che lo spinge ad
usare mezzi poco ortodossi per garantire l’ordine cosmico- e
l’equilibrio- nella metropoli, vessata dalla violenza. I “cattivi”
sono crudeli e senza sfumature, bidimensionali nella loro
malvagità, e lo spettatore non può far altro che tifare per l’anti
eroe protagonista, emblema sfuggente di una nuova concezione del
bene.
Milian, messi da parte il trucco e
il parrucco che da sempre ne mascheravano la fisionomia, stavolta
si riappropria della sua fisicità e di una serietà priva di
sfaccettature sardoniche e ciniche, come invece accadeva in altre
pellicole e con altri personaggi. Rambo, pur essendo doppiato
dall’immancabile Ferruccio Amendola, non ha delle particolari
inflessioni dialettali e non sciorina battute taglianti al limite
del turpiloquio; l’archetipo al quale si rifà è quello dell’eroe da
western metropolitano che non ha più niente da perdere, pronto a
difendere i diritti dei più deboli contro le angherie dei malvagi;
non a caso, infatti, il film può essere letto come un remake- in
chiave poliziottesca- dell’immortale capolavoro di Sergio
Leone
Per un Pugno di Dollari.
Lo scorso marzo vi avevamo
riportato la notizia che Bruce Willis avrebbe
interpretato il protagonista del remake de Il
Giustiziere della Notte, film cult del ’74
interpretato da Charles Bronson.
La notizia di oggi, riportata da
Deadline, è che ad affiancare Willis ci saranno Vincent
D’Onofrio (Marvel’s Daredevil) e
Dean Norris (Breaking Bad).
Sarà Eli Roth
(Hostel, The Green
Inferno) a dirigere il film. Nel corso degli anni
sono stati numerosi i registi collegati al progetto, tra cui Joe
Carnahan, Gerardo Naranjo e il duo composto da Aharon Keshales e
Navot Papushado.
La versione più recente della
sceneggiatura del remake è opera di Scott
Alexander e Larry Karaszewski
(Ed Wood, Big Eyes). Allo script hanno
lavorato anche Dan Gilroy
(Nightcrawler) e Graham
Yost.
Il Giustiziere della
Notte, tratto dall’omonimo romanzo (Death Wish in
lingua originale) di Brian Garfield, l’originale di Michael Winner
racconta la storia di un architetto newyorkese, interpretato da un
superbo Charles Bronson, che, a seguito di una rapina dove la
moglie perde la vita e la figlia viene stuprata, decide di farsi
giustizia da sé scavalcando l’autorità scialba e impotente della
polizia americana.
Pietra miliare nel suo genere, i
temi caldi e ancorché attuali che tratta la pellicola rendono il
film appetibile, oltre che ai nostalgici e agli appassionati, anche
alle nuove generazioni che si trovano a convivere con una violenza
criminale, una giustizia approssimativa e uno Stato
inconsistente.
Negli ultimi anni l’attore
Bruce Willis si è dedicato senza sosta a
partecipare ad una serie di film di genere d’azione e thriller. Tra
questi si ritrovano titoli come Trauma Center, Reprisal e il più recente
Il giustiziere della notte, uscito in
sala nel 2018. Alla base della vicenda in esso trattata vi è un
dottore che decide di mettere da parte il camice per assumere i
panni di un vendicatore senza pietà, in cerca di giustizia per la
morte di sua moglie. Diretto da Eli Roth,
considerato uno dei più dotato autori del genere horror, e
distintosi in questo proprio per la regia di film come
Hostel e The Green Inferno.
Il film in questione non è in realtà
una storia di questo genere, ma presente ugualmente una serie di
caratteristiche tipiche del cinema di Roth. Inoltre, questo è il
remake dell’omonimo film del 1974, a sua volta basato sul romanzo
del 1972 di Brian Garfield. Il rifacimento di
questo era già stato annunciato diverso tempo prima, nel 2006,
quando Sylvester Stallone avrebbe dovuto dirigere
e interpretare il film. Dopo il suo abbandono, negli anni si sono
avvicendati diversi registi e attori, tra cui Liam
Neeson e Benicio Del Toro, senza però
arrivare mai all’effettiva realizzazione. Soltanto nel 2016, con il
sostegno della MGM e della Paramount il film riesce infine a
prendere vita.
Costato circa 30 milioni, Il
giustiziere della notte è però arrivato ad un incasso globale
di soli 41. Un risultato molto al di sotto delle aspettative per un
film ricco di adrenalina e con un grande cast di attori. Si tratta
pertanto di un’opera da riscoprire, che non deluderà i fan del
genere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà
certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità
relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama e al cast di attori.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama di Il giustiziere
della notte
Protagonista del film è Paul
Kersey, medico del pronto soccorso di Chicago. Questi
conduce un’esistenza tranquilla e serena in compagnia della moglie
e della figlia adolescente. La sua vita viene però distrutta
dall’omicidio dell’amata consorte e dalle violenze che riducono la
figlia in coma. Da quel momento Kersey cesserà di esistere e al suo
posto subentrerà “Il giustiziere” che, con il suo desiderio di
vendetta, andrà a caccia dei criminali che hanno massacrato la sua
famiglia. La città comincerà presto a domandarsi se questo
vigilante sia un angelo custode o un inquietante mietitore in preda
al desiderio di uccidere. Lunga sarà infatti la scia di omicidi che
Kersey si lascerà alle spalle, desideroso soltanto di arrivare al
vero responsabile di ciò che gli è accaduto.
Il giustiziere della
notte: il cast del film
Negli ultimi anni abituato ad
interpretare personaggi prevalentemente marginali, Bruce Willis si disse
entusiasta di poter vestire i panni del dottor Paul Kersey, un
ruolo da lui sempre giudicato nelle sue corde. Per assumere la
parte, egli si sottopose come suo solito ad una preparazione fisica
che gli ha permesso di poter interpretare personalmente la gran
parte delle scene previste, anche quelle più complesse. Accanto a
lui, nel film, si ritrova poi l’attore Vincent
D’Onofrio nei panni di Frank Kersey, fratello di Paul.
Noto per Full Metal Jacket, D’Onofrio. Ad interpretare la
moglie del protagonista è invece l’attrice Elisabeth
Shue, nota per la sua recente partecipazione alla serie
Amazon The Boys.
Dean Norris,
celebre per essere stato Hank Schrader in Breaking Bad,
interpreta qui il detective Kevin Raines, mentre Kimberly
Elise è la sua collega Leonore Jackson. La giovane
Camila Morrone, nota per essere l’ex fidanzata di
Leonardo
DiCaprio, interpreta invece il ruolo di Jordan, figlia
del protagonista. Roth la scelse nonostante la Morrone non avesse
nessuna particolare esperienza pregressa al cinema. In seguito a
tale ruolo è poi diventata una promessa della recitazione.
Beau Knapp, infine, è l’interprete di Knox, uno
degli assassini ricercati dal protagonista. Prima di recitare in
questo film l’attore si era reso noto grazie a Run All
Night e Billy Lynn – Un giorno da eroe.
Il trailer di Il giustiziere
della notte e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Il
giustiziere della notte grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
giovedì 23 febbraio alle ore
21:20 sul canale Rai 2.
Sembra che Il
Giustiziere della Notte, remake del film cult del 74′
sia ancora a galla e oggi Deadline rivela che
la Paramount e la MGM hanno
ingaggiato Aharon Keshales
e Navot Papushado per dirigere il film
che avrà come protagonista Bruce Willis.
Il Giustiziere della
Notte, tratto dall’omonimo romanzo (Death Wish in
lingua originale) di Brian Garfield, l’originale di Michael Winner
racconta la storia di un architetto newyorkese, interpretato da un
superbo Charles Bronson, che, a seguito di una rapina dove la
moglie perde la vita e la figlia viene stuprata, decide di farsi
giustizia da sé scavalcando l’autorità scialba e impotente della
polizia americana.
Pietra miliare nel suo genere, i
temi caldi e ancorché attuali che tratta la pellicola rendono il
film appetibile, oltre che ai nostalgici e agli appassionati, anche
alle nuove generazioni che si trovano a convivere con una violenza
criminale, una giustizia approssimativa e uno Stato
inconsistente.
Il giovane
Montalbano è una serie televisiva trasmessa da Rai 1 nel
2012 e nel 2015, per una somma di 2 stagioni e di 12 episodi,
risquotendo un gran successo a livello nazionale e non solo.
Prequel della serie madre Il
commissario Montalbano, questa serie cerca di analizzare il
passato del giovane Salvo Montalbano, di mettere in mostra il suo
carattere e le sue prime indagini che ne hanno decretato il
successo.
Ecco, allora, tutto quello
che non sapevate de Il giovane Montalbano.
Il giovane Montalbano 2
La seconda stagione de Il
giovane Montalbano è andata in onda dal 14 settembre al 19
ottobre del 2015, trasmessa in prima visione da Rai 1. Composta da
6 episodi, Il giovane Montalbano 2 mostra un Salvo
Montalbano sicuro di sé, in grado di avere un ottimo rapporto con i
colleghi e di essere riuscito a creare un gruppo molto affiatato
con Giuseppe Fazio, Mimì Augello e Catarella.
Ogni giorno che passa, per Salvo è
un’opportunità in più per poter comprendere a pieno le dinamiche
criminali che coinvolgono la terra sicula in vive, e ciò è reso
possibile anche grazie all’aiuto di un personaggio come Carmine
Fazio che, anche se in pensione, è sempre disponibile per dargli
qualche consiglio sulle indagini.
Per quanto riguarda la vita
privata, il rapporto tra Salvo e suo padre continua a migliorare,
mentre la sua storia d’amore con Livia è destinata ad avere un
futuro roseo: il giovane commissario e l’architetto genovese, sono
a un passo dalle nozze. Eppure Salvo non rimane per niente
indifferente al fascino di Stella, la direttrice della banca
cittadina. Anche la seconda stagione della serie è stata scritta da
Andrea Camilleri e Francesco Bruni, per la regia di
Gianluca Maria Tavarelli.
Il giovane Montalbano:
streaming
Il giovane Montalbano è
una delle
serie più richieste alla visione degli ultimi anni, soprattutto
per quanto riguarda la Rai. Sebbene si possano tenere d’occhio le
repliche che talvolta vengono proposte, è possibile appellarsi alla
visione in streaming grazie alla piattaforma digitale gratuita di
Ray Play. Tuttavia, il sito dispone, per ora, solo della prima
stagione della serie.
Il giovane Montalbano:
episodi
La
serie tv de Il giovane Montalbano si divide in due
stagioni, composte da sei episodi ciascuna. Nel corso di queste
puntate, è possibile scoprire qualche fosse il carattere del
commissario in versione adulta: un po’ più ribelle ed impulsivo,
vive con qualche sofferenza data dalla relazione a distanza con
Livia ed sempre molto efficiente sul lavoro.
Il giovane Montalbano,
infatti, vede come protagonista un giovane Salvo
Montalbano nella Sicilia dei primi anni ’90, appena
diventato commissario della Vigata. Firmata da Andrea
Camilleri e Francesco Bruni, la serie,
che si basa sulla serie letteraria di Montalbano, è andata in onda
sulla rete ammiraglia della Rai, cioè Rai 1, nel 2012 e nel 2015,
per un totale di due stagioni e di 12 episodi.
Lungo questi 12 episodi, la serie
va ben oltre gli stereotipi siciliani, i personaggi dialogano quasi
con eccesso di dovizia, con tutte le caratteristiche emotive
delineate dallo stesso Camilleri. La serie è ambientata negli anni
in cui il giovane Salvo Montalbano ha cominciato a farsi un certo
nome, anni in cui si sviluppa il rapporto padre-figlio e in cui
avviene l’incontro con Livia, la fidanzata storica. Ma non solo:
gli anni ’90 sono anche quelli in cui comincia a capire l’essenza
del suo mestiere, comprendere di chi fidarsi e di quale sia il
sistema migliore per rapportarsi con la mentalità criminale del
luogo in cui vive.
Il giovane commissario
Montalbano
Il giovane Montalbano è
una serie televisiva che è stata prodotta da Rai Fiction e da
Palomar: tutte e due le case di produzione sono le stesse che
producono Il commissario Montalbano. Come per la serie
originaria, anche il giovane commissario Montalbano si trova a
girare per i territori della Sicilia: infatti, la serie è stata
girata prevalentemente ad Agrigento e a Siracusa, senza dimenticare
altri luoghi meravigliosi come Punta Secca, Noto, Scicli e
Ragusa.
Se questo prequel si incentra sulle
vicissitudini e sulle esperienze lavorative del giovane Montalbano,
che lo hanno reso poi il personaggio celebre delineato nella serie
madre, si distingue per un utilizzo marcato del dialetto siciliano
locale, avvicinandosi molto a come il personaggio venne concepito
da Camilleri nei romanzi, cosa che non avviene con la serie dalla
quale deriva.
Tuttavia, da essa si è seguita la
scia della vendita estera: è conclamato che la serie de Il
commissario Montalbano continui a mietere successi dall’estero
(dalla Francia, passando dall’Inghilterra, fino ad arrivare anche
in Finlandia) sin dalla sua prima stagione nel lontano 1999. In
questo senso, anche per Il giovane Montalbano si è deciso
di seguirne la stessa strada, diventando oggetto di numerosi
acquisti esteri come la “versione senior”.
Il giovane Montalbano: cast
Il cast de Il giovane
Montalbano è molto corposo ed è capitanato da un attore di
talento come Michele Riondino (di recente visto in vesti di
padrino all’ultima Mostra del Cinema di Venezia).
Proposto da Carlo Degli
Esposti, produttore della serie, Riondino non aveva
seguito la serie originaria, pertanto accettò il ruolo solo dopo
aver parlato con l’interprete adulto del personaggio, Luca Zingaretti, e con il regista della serie,
Gianluca Maria Tavarelli. Per poter ricostruire il passato del
personaggio e per dargli una profondità, nonché assumerne le
sfumature, Riondino si è totalmente affidato alle mani di Andrea
Camilleri, il creato della collana letteraria e della serie.
L’attore
tarantino ha recitato nel ruolo del giovane Salvo Montalbano per
tutte e due le stagioni della serie, insieme ad un cast ricco e
vario, tra cui: Alessio Vassallo, Andrea Tidona, Sarah
Felberbaum, Fabrizio Pizzuto, Beniamino Marcone, Adriano
Chiaramida, Carmelo Galati, Massimo De Rossi e
Maurilio Leto.
Il giovane ispettore
Morse (Endeavour) è la serie tv britannica prequel
dell’Ispettore Morse e basata sugli omonimi romanzo scritti da
Colin Dexter. Il pilot della serie ha
debuttato nel Regno Unito il 2 gennaio 2012 e successivamente dal
14 aprile 2013. La serie è poi stata rinnovata per una seconda
stagione di quattro episodi che ha debuttato nel 2014. La serie è
stata poi rinnovata per una terza stagione e una quarta stagione
andati in onda nel gennaio del 2016 e nel gennaio del 2017.
La serie è prodotta da Dan
McCulloch e prodotta a livello esecutivo Michelle
Buck, Damien Timmer, Rebecca Eaton per le società di
produzione Mammoth Screen, Master.
Il giovane ispettore Morse: dove vederla in streaming
La prima stagione di Il giovane
ispettore Morse ha debuttato in Italia con l’episodio pilota il
2 giugno 2019 su Paramount Network, mentre gli
altri episodi vanno in onda dal 14 giugno 2019. La serie non è al
momento disponibile in streaming.
Il giovane ispettore Morse: la trama e il cast
La serie tv è ambientata nel 1965,
e racconta la carriera giovanile di Endeavour Morse dopo che ha
abbandonato Oxford senza laurearsi ed essere entrato nella polizia.
I racconti si svolgono presso il Commissariato cittadino di Oxford
Cowley, nel quale l’agente Morse verrà preso di mira per il suo
attivismo e le indagini scomode. A partire dalla sesta stagione il
Sergente Morse verrà prima assegnato al Commissariato di Castle
Gate e in seguito trasferito alla nuova centrale operativa di
Oxford Thames Valley.
Nella serie
tvprotagonisti sono Shaun Evans nel
ruolo di Endeavour Morse, Roger Allam nel ruolo di
Fred Thursday, James Bradshaw nel ruolo di Max
DeBryn, Anton Lesser nel ruolo di Reginald Bright,
Sean Rigby nel ruolo di Jim Strange, Sara
Vickers nel ruolo di Joan Thursday e Abigail
Thaw nel ruolo di Dorothea Frazil.
La prima stagione de Il giovane ispettore Morse
La prima stagione de Il giovane
ispettore Morse è composta da quattro episodi andati in onda in UK
nel 2013. Il primo episodio si intitola Ragazza (l’originale Girl),
il secondo Fuga (Fugue), il terzo Rocket e il quarto Casa
(Home).
La seconda stagione
La seconda stagione della serie tv
è composta da 4 episodi ed è andata in onda dal 30 marzo al 20
aprile 2014 in UK e in Italia nel 2019. Il primo episodio si
intitola Tesoro (in originale Trove), il secondo episodio Notturno
(Nocturne). Il terzo episodio si intitola Ascendente (Sway) mentre
il quarto episodio si intitola Neverland.
La terza stagione
La terza stagione è composta da 4
episodi ed è andata in onda nel 2016. In Italia nel 2020. Il primo
episodio si intitola Giostra (in originale Ride), il secondo
episodio si intitola Arcadia (Arcadia), il terzo episodio si
intitola Preda (Prey), il quarto episodio si intitola Coda
(Cosa).
La quarta stagione
La quarta stagione de Il giovane
ispettore Morse è composta da 4 episodi ed è andata in onda nel
2017. In Italia nel 2020. Il primo episodio si intitola Partita (in
originale Game), il secondo episodio si intitola Cantico
(Canticle), il terzo episodio si intitola Lazzaretto (lazaretto),
il quarto episodio si intitola Harvest.
La quinta stagione
La quinta stagione
della serie composta da 6 episodi è andata in onda nel 2018. In
Italia è attualmente inedita. Il primo episodio si intitola Muse,
il secondo episodio originale si intitola Cartouche, il terzo
episodio Passenger, il quarto episodio si intitola Colours. Il
quinto episodio in originale si intitola Quartet, il sesto episodio
si intitola Icarus.
È stato pubblicato online il
trailer del film, presente al 71° Festival di Venezia,
Il Giovane Favoloso, che vede
Elio Germano nei panni di Giacomo
Leopardi. Nel cast anche Michele Riondino,
Massimo Popolizio, Anna Mouglalis, Valerio Binasco. Il
film arriverà nelle sale italiane il 16 ottobre, distribuito dalla
01Distribution. Ecco il trailer:
Giacomo Leopardi nasce a Recanati
nel 1798. È un bambino prodigio che cresce sotto lo sguardo
implacabile del padre, uomo che disponeva di una biblioteca da far
invidia alle grandi corti europee. La mente di Giacomo spazia, ma
la casa è una prigione: legge di tutto, ma l’universo è fuori. In
Europa il mondo cambia, scoppiano le rivoluzioni e Giacomo cerca
disperatamente contatti con l’esterno. A 24 anni lascia finalmente
Recanati. L’alta società italiana gli apre le porte, ma lui non
riesce ad adattarsi e vive una vita piena di aspettative e di
desideri, ma segnata dalla malinconia.
Mario Martone
racconta la storia di un giovane favoloso, un uomo appassionato di
lettere e letture che ha riversato tutto il suo essere nella
scrittura, nella lettura, nella composizione di opere
letteraria.
Il giovane favoloso in questione
passò la sua vita in un corpo deforme e malato, un corpo che,
nonostante tutto, ebbe la fortuna di ospitare un animo inquieto e
ricco, vivace, intelligente, pungente, riflessivo, straordinario.
Questo giovane si chiamava Giacomo Leopardi.
Il film di Martone, Il
Giovane Favoloso appunto, è un biopic del grande
poeta italiano, un film rischiosissimo sulla carta, che però trova
nellle scelte narrative e nel taglio scelto per narrare la storia
una felicissima prova del cinema italiano. La storia si sviluppa
ovviamente nelle tre città che hanno ospitato per più lungo tempo
il poeta: prima Recanati, dove Giacomo si è istruito ed è
cresciuto, insieme ai fratelli ed al severo padre, il Conte
Monaldo; poi a Firenze, dove già malato e provato, Leopardi
sperimenta la prima volta il mondo, e conosce Antonio
Ranieri (Michele Riondino), unico vero
amico che il poeta ebbe in vita; infine il racconto si sposta a
Napoli, dove Leopardi raggiunse la piena e consapevole maturità
artistica e l’ultima evoluzione del suo pensiero sulla condizione
dell’uomo sulla terra. Qui, nella villa di Ranieri, ai piedi del
Vesuvio si spense.
Uno dei più grandi artisti della
letteratura italiana è interpretato da Elio Germano, che si cala nei panni dell’uomo
e del poeta. Questa volta Germano deve mettere da parte il suo
conclamato teatrale talento per diventare veicolo di versi e parole
immortali, di momenti tante volte immaginati sui banchi di scuola e
chhe nel film di Martone assumono una leggerezza poetica e insieme
un peso emotivo rari nel panorama cinematografico italiano.
I momenti onirici che costellano
sapientemente il film sembrano essere posti a tirare lo spettatore
nella storia e dentro i versi dolenti, magnifici, scettici e
violenti del Poeta, spezzettati, come bocconi, a volte molto amari,
altre volte meno, dalla voce di Germano, che attraverso la lente
della grandezza artistica di Leopardi, ci ha consegnato la sua più
grande interpretazione ad oggi.
Ecco una clip de Il
Giovane Favoloso, il film diretto da Mario
Martone e interpretato da Elio Germano.
Il giovane attore italiano si è assunto l’oneroso compito di
interpretare Giacomo Leopardi, in un film che
oltre la biografia riesce a cogliere lo spirito della grandissima
anima del poeta italiano.
Nel film, che è stato
presentato in concorso alla 71esima Mostra del Cinema
di Venezia, il poeta di Recanati è interpretato da
Elio Germano ( l’attore aveva già portato a teatro
le Operette Morali), mentre nei panni dell’amico Antonio
Ranieri troviamo Michele Riondino ( Noi
Credevamo, Dieci Inverni, Il Giovane Montalbano); nel
cast, anche Isabella Ragonese nel ruolo della
sorella Paolina Leopardi e Anna Mouglalis in
quello dell’amata Fanny Targioni Tozzetti.
è stata diffusa online la prima clip
tratta da Il Giovane Favoloso, il nuovo film di
Mario Martone ( Noi Credevamo)
dedicato alla vita e alle opere di Giacomo Leopardi.
Nel film, che parteciperà in
concorso alla 71esima Mostra del Cinema di
Venezia, il poeta di Recanati sarà interpretato da
Elio Germano ( l’attore aveva già portato a teatro
le Operette Morali), mentre nei panni dell’amico Antonio
Ranieri troveremo Michele Riondino ( Noi
Credevamo, Dieci Inverni, Il Giovane Montalbano); nel
cast, anche Isabella Ragonese nel ruolo della
sorella Paolina Leopardi e Anna Mouglalis in
quello dell’amata Fanny Targioni Tozzetti.
Ha spopolato su Netflix
nel suo fine settimana di lancio Il Giovane
Berlusconi, un documentario a puntate, diretto da
Simone Manetti che racconta l’irrefrenabile
scalata al successo del protagonista, dalla metà degli anni ’70,
fino al giuramento al Quirinale, nel maggio del 1994. La serie
tocca tutti i punti caldi dell’ascesa di
Berlusconi, arricchendo il racconto di
testimonianze, contributi e filmati d’epoca che ne raccontano la
vertiginosa ascesa sociale.
In primo luogo viene
raccontato il Berlusconi imprenditore edile, la nascita di Milano 2
e tutto quello che ne è conseguito in termini di industria, per poi
spostarsi sulla più importante conseguenza di quel progetto
edilizio: la nascita della televisione privata. L’alternativa alla
Rai di Stato. Un’idea di imprenditoria arrembante che deposita
tutta la sua fiducia nel potere della pubblicità, e soprattutto la
consapevolezza di sapere esattamente come procedere e come
strutturare la “propria” tv, differenziandosi da quello che il
pubblico già aveva a disposizione sui canali pubblici. Era il 1976
e la sentenza della Corte Costituzionale che liberalizzava l’etere
ha aperto nella mente de Il Giovane Berlusconi una marea di
possibilità che, fino a che si sono attenute all’ambito
imprenditoriale, sono state tutte sfruttate con risultati
eccellenti. Segue poi l’esperienza in Francia, la chiusura delle
reti private, il legame con Craxi indispensabile per il suo
rilancio, la crisi partitica conseguita alla caduta del Muro di
Berlino e la decisione “ultima”: fondare un partito e scendere in
politica. Fino a quell’11 maggio 1994 che ha cambiato per sempre la
storia italiana.
Il Giovane Berlusconi, il documentario
Netflix
Il documentario in tre
episodi, ideato da Raffaele Brunetti,
Piergiorgio Curzi, Alessandro
Garramone e Georg
Tschurtschenthaler, abbraccia un arco temporale di
circa vent’anni ed è a tutti gli effetti una sintesi di quel
periodo che ha visto sbocciare il fenomeno Berlusconi fino al suo
affacciarsi in politica, quando il cambiamento che aveva avviato
nella costruzione di un’Italia diversa si era già strutturato e
ufficializzato.
Per quanto il progetto si
ponga come un asciutto resoconto imparziale, è innegabile che
l’ascesa, il successo, la ricchezza, l’immagine vincente de Il
Giovane Berlusconi rappresentino la totalità del racconto nel primo
episodio, mentre i due successivi si concentrano sugli aspetti più
controversi, come le vicende giudiziarie che già in quegli anni
erano parte viva e integrante di quel successo, l’affiliazione con
la politica, i debiti e soprattutto la dubbia provenienza dei suoi
fondi. Simone Manetti affida allo spettatore il
giudizio personale e morale su come quel successo veniva raggiunto
e sfoggiato, attraverso una serie di dichiarazioni che non scendono
mai nel torbido ma che inequivocabilmente implicano quello che è
stato poi di dominio pubblico per tutta la vita del Cavaliere.
A raccontare e
testimoniare vengono invitati dagli autori tutta una serie di
figure che hanno accompagnato Berlusconi nella sua ascesa, in
quegli anni e nel periodo successivo che viene taciuto dal
documentario, chi con toni ammirati e affettuosi, chi invece con
lucidità e distacco: il segretario personale Marcello
Dell’Utri, i dirigenti Fedele
Confalonieri e Adriano Galliani,
l’avvocato Vittorio Dotti, il capo staff della
segreteria Carlo Rivolta, il giornalista Fininvest
Gigi Moncalvo, il manager di Publitalia 80
Carlo Momigliano. Ma anche i giornalisti
Giovanni Minoli, Pino Corrias, Carlo
Freccero e Jack Lang, Ministro della
Cultura francese.
Il Giovane
Berlusconi è principalmente un racconto che non si
concentra troppo sull’aspetto morale del soggetto di cui parla,
approfondisce però i metodi e il modus operandi
sistematico del protagonista, rappresenta un modo per raccontare
una storia, mettere in fila eventi che hanno cambiato il corso del
nostro Paese e per proporre questo racconto al pubblico
contemporaneo. Nessuno si aspettava un prodotto che non fosse
agiografico, anche e soprattutto alla luce della sua recente
dipartita, eppure con eleganza e gusto per la ricerca e il
racconto, Simone Manetti mette a fuoco con
precisione e oggettività uno dei personaggi che, purtroppo, ha dato
forma alla contemporaneità italiana così come la conosciamo
oggi.
Il male è sempre fin troppo
seducente ed è dunque fin troppo semplice finire con l’essere il
cattivo di una data situazione. È questo ciò che accade in Il
giorno sbagliato (qui la recensione), thriller del
2020 con protagonista il premio Oscar Russell
Crowe. Diretto da Derrick Borte, il film
presenta infatti l’attore nei panni di un pericoloso automobilista
il quale cede al peso delle proprie pressioni psicologiche, dando
vita ad una giornata decisamente “sbagliata”.
Scritto da Carl
Ellsworth, sceneggiatore anche di
Disturbia e L’ultima casa a
sinistra, Il
giorno sbagliato porta dunque sul grande schermo una
riflessione sulle nevrosi contemporanee, dimostrando quanto sia
facile con alcune banalità far scattare la follia omicida in
persone già cariche di odio e risentimento. Situazioni di cui si
sente parlare ogni giorno nei telegiornali trovano qui
rappresentazione, in modo certamente estremizzato, ma non del tutto
lontane dalla realtà dei fatti.
Il film non è ovviamente esente da
problematiche narrative, ma si configura ad ogni modo come un
prodotto capace di trasmettere una forte tensione, senza
dimenticare di omaggiare alcuni classici del cinema che gli sono
chiaramente serviti come ispirazione. Prima di andare a scoprire a
quali titoli si fa riferimento, scopriamo di più sulla
trama e il cast di attori del
film, ma anche su quali piattaforme di streaming è
disponibile Il
giorno sbagliato.
La trama e il cast di Il giorno sbagliato
Protagonista del film è
Rachel Hunter, madre di Kyle e da
poco divorziata dal marito. Per lei il giorno che si appresta ad
iniziare è un giorno come un altro, ma quando per accompagnare il
figlio a scuola si trova bloccata nel traffico, in preda alla
frustrazione commette l’errore di suonare con prepotenza il clacson
al suv che davanti a lei non parte allo scattare del verde del
semaforo. L’uomo alla guida del veicolo, Tom
Cooper, inizierà infatti da quel momento ad inseguirla per
tutta la città, con il chiaro intento di fare del male a lei e alle
persone a lei care.
Ad interpretare il minaccioso Tom
Cooper vi è RussellCrowe, che per questo ruolo ha acquisito
numerosi chili al fine di risultare più massiccio e pertanto capace
di incutere timore. Nel ruolo di Rachel, la vera protagonista della
storia, si ritrova invece l’attrice Caren
Pistorius, già vista in film quali Gloria Bell e Macchine mortali. Nel
ruolo di Kyle, figlio di Rachel, vi è invece il giovane
Gabriel Bateman, visto anche in The Fabelmans.
Jimmy Simpson interpreta invece l’avvocato amico
di Rachel, mentre Austin P. Mackenzie è Fred,
fratello della protagonista.
Il giorno sbagliato, tra storia vera e i film
simili
Il
giorno sbagliato è basato su una storia vera?
Ufficialmente no, ma come accennato in apertura è decisamente
ispirato a innumerevoli fatti di cronaca di questo tipo. Si
racconta infatti di una problematica particolarmente diffusa nella
nostra società contemporanea, ovvero quegli incontrollabili scatti
di rabbia che danno vita a vere e proprie stragi, che siano di
portata più o meno ampia, perpetrati da persone psicologicamente
fragili o comunque vittime di stress e nevrosi provocate da motivi
più o meno personali.
Il titolo inglese del film Il
giorno sbagliato è infatti
Unhinged, termine con il quale si
indicano quelle persone mentalmente instabili. Si tratta di una
problematica che il cinema ha già affrontato, in particolare con il
cult Un giorno di ordinaria
follia. Il film del 1993 interpretato da Michael Douglas
è stato un’evidente ispirazione per Il giorno sbagliato,
in quanto raccontava a sua volta di un uomo che, in seguito ad una
situazione di forte stress, decide di lasciare la propria auto
bloccata in mezzo al traffico e attraversare la città a piedi per
poter giungere in tempo alla festa di compleanno di sua figlia.
Lungo il suo tragitto, il
protagonista si imbatte però in situazioni che pongono in evidenza
le contraddizioni della società statunitense, alle quali egli
cercherà a suo modo di “porre rimedio”. Quel film, diretto da
Joel Schumacher, va a sua volta a rappresentare
una serie di problematiche di particolare impatto e non per niente
è ancora oggi ricordato come un’opera particolarmente importante
per quanto riguarda il ritratto della tensione razziale, sociale ed
economica che effettivamente c’era nella città di Los Angeles (ma
in generale negli Stati Uniti) in quel periodo.
Il giorno
sbagliato deve però molto anche al film
Duel di Steven
Spielberg. Gli inseguimenti e gli scontri tra l’auto
di Rachel e il Suv di Tom ricorda infatti molto quello tra
l’autocisterna e l’auto del film del 1971. Uno scontro che si
protrae per tutto il film, costringendo gli indifesi protagonisti a
dover trovare il modo di neutralizzare il minaccioso nemico. In un
certo, senso, infine, il film sembra anche omaggiare Lo squalo, sempre di Spielberg, con
il grosso suv che assume in questo caso il ruolo dello squalo a
caccia della sua preda.
Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV
È possibile fruire
di Il giorno
sbagliato grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google
Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
martedì 28maggio alle ore
21:20 sul canale Rai 2.
01 Distribution ha
diffuso il trailer ufficiale di Il
Giorno Sbagliato, il thriller psicologico molto
serrato, che esplora il fragile equilibrio di una società sempre al
limite, mostrandoci qualcosa che tutti noi conosciamo bene , la
rabbia al volante in mezzo al traffico e del conseguente sfogo con
esiti imprevedibili e terrificanti.
Diretto da Derrick Borte nel cast
di Il Giorno Sbagliato protagonisti
Russell Crowe,Caren Pistorius, Gabriel
Bateman, Jimmi Simpson e Austin P. McKenzie. Un’esclusiva per
l’Italia LEONE FILM GROUP distribuito da 01
Distribution.
In Il
Giorno SbagliatoRachel (Caren
Pistorius) è in ritardo al lavoro quando si trova a discutere al
semaforo con uno sconosciuto (Crowe) che si trova in una delicata
fase della sua esistenza in cui si sente impotente e invisibile.
Così Rachel diventerà, insieme a tutti quelli che ama, il bersaglio
di un uomo che decide di lasciare un ultimo segno nel mondo
impartendole una serie di lezioni… mortali. Ne scaturirà un
pericoloso gioco al gatto e al topo che dimostrerà che non si può
mai sapere quanto si è vicini a qualcuno che sta sul punto di
esplodere.
Il titolo inglese del film
Il giorno sbagliato è Unhinged,
termine con il quale si indicano quelle persone mentalmente
instabili. Da subito, infatti, si introduce lo spettatore ad una
sequenza iniziale dove si affronta il tema del crescente nervosismo
sociale, il quale è alla base degli atti di violenza di ogni tipo.
Diretta da Derrick
Borte e scritto da Carl Ellsworth, la
pellicola tenta dunque di riflettere su una realtà
preoccupantemente sempre più radicatà, in particolare negli Stati
Uniti, affidandosi ai toni e alle caratteristiche del genere
thriller. Nonostante le premesse iniziali particolarmente
interessanti, il film finisce però per attrarre più per il cosa
racconta che non per il come.
Protagonista del film è Rachel
Hunter (Caren Pistorius), madre di Kyle e da poco
divorziata dal marito. Per lei il giorno che si appresta ad
iniziare è un giorno come un altro, ma quando per accompagnare il
figlio a scuola si trova bloccata nel traffico, con la conseguenza
di ritrovarsi anche licenziata dal suo unico lavoro, capirà che
quello è proprio un giorno sbagliato. I guai per lei non sono però
ancora realmente iniziati. In preda alla frustrazione, infatti,
commetterà l’errore di suonare con prepotenza il clacson al suv che
davanti a lei non parte allo scattare del verde del semaforo.
L’uomo alla guida del veicolo, Tom Cooper (interpretato da un
mastodontico Russell
Crowe), inizierà infatti ad inseguirla per tutta la
città, con il chiaro intento di fare del male a lei e alle persone
a lei care.
Un duel(lo) urbano
Era il 1971 quando il regista
Steven Spielberg dimostrava con
Duel quanto potesse essere avvincente il duello tra due
automobilisti. Una lotta per la sopravvivenza tra grande e piccolo,
tra spietato squalo e indifeso pesciolino, che è ora alla
base anche di Il giorno sbagliato. Per il film di Borte
l’opera di Spielberg sembra infatti essere una chiara fonte
d’ispirazione, la cui vicenda viene però ora ricollocata nella
snervante città di New Orleans. Il nuovo contesto permette così di
trattare una problematica sempre più diffusa (negli Stati Uniti in
particolare, ma non da meno anche nel resto del mondo), ovvero
quella della violenza al volante. La premessa di base è infatti
particolarmente intrigante. In una società sempre più afflitta da
nevrosi, non puoi sapere chi ti circonda in mezzo alla strada. Né
tantomeno come potrebbe reagire ad un tuo errore.
È così che quando avviene
l’incidente che scatena la furia dell’automobilista interpretato da
Crowe, ha inizio un thriller inquietante proprio perché non troppo
lontano da episodi realmente accaduti. Il pregio di Il giorno
sbagliato è infatti quello di costruire una vicenda che dà
sfogo a paure che ogni spettatore può aver vissuto mentre si
trovava al volante. Tutto ciò è inoltre avvalorato dalla semplicità
con cui il conflitto ha inizio, e da cui prendono poi piede
inaspettate conseguenze al limite dello splatter. È allora qui che
entra in gioco la lezione di Spielberg. Gli inseguimenti e i
depistaggi tra le due automobili protagoniste sono avvincenti,
lasciano lo spettatore con il fiato sospeso. Il mastodontico suv
guidato da Crowe, dal canto suo, sembra un vero e proprio squalo
della strada, imprevedibile e inarrestabile.
La lotta tra i due personaggi
risulta ancor più convincente per via delle loro simili vicende
personali. Rachel è una donna nel bel mezzo di un divorzio, Cooper
un uomo che dalla separazione coniugale ne è uscito in ginocchio e
mentalmente provato. Egli rivede così in Rachel la donna che lo ha
distrutto. Nel marito di lei sé stesso. La sua caccia diventa
allora personale e sempre più aggressiva. Da questo punto di vista,
il personaggio di Crowe è paragonabile al Bill Foster di
Michael
Douglasin Un giorno di ordinaria
follia, altra probabile fonte di ispirazione per il film.
Tematiche e personaggi con un gran potenziale narrativo, dunque,
che finiscono però con lo sprecarsi mano mano che la narrazione
prosegue.
Il giorno sbagliato: la
recensione
Come anticipato, la prima parte del
film risulta essere la più convincente proprio per via delle
premesse che vengono offerte allo spettatore. Quelle degli
inseguimenti tra i due protagonisti, come detto, risultano essere
tra le sequenze più emotivamente forti del film. La stessa regia di
Borte sembra particolarmente ispirata, dando vita ad un ambiente
claustrofobico e a un ritmo teso. Si rimane dunque contrariati nel
momento in cui ciò viene lentamente a trasformarsi per diventare
altro. È certamente interessante la scelta di far diventare
obiettivo di Tom Cooper anche le persone care a Rachel. Questa si
rivela però infine controproducente nel momento in cui ci si
allontana dal focus originale. Quando la storia si amplia,
assumendo risvolti eccessivi, si perde il controllo del mezzo,
finendo fuori strada.
Il giorno sbagliato rientra
a quel punto nei binari di un più classico thriller, non portando a
compimento quanto inizialmente promesso. La sensazione diventa
allora quella di star assistendo ad un film che, come detto in
apertura, risulta più affascinante per cosa racconta che
non per il come. Fortunatamente, la presenza dei due
interpreti principali aiuta a mantenere vivo l’interesse. Crowe è
quanto mai minaccioso, e sfoggia una presenza scenica raramente
vista nelle sue interpretazioni più recenti. La giovane Pistorius,
invece, permette di nutrire una certa empatia per il suo
personaggio, seguendone le disavventure fino all’ultimo. Giungendo
al finale, pur se non pienamente soddisfatti, il film riesce
comunque a lanciare il suo messaggio di allarme. E sarebbe bello
immaginare che dopo la visione de Il giorno sbagliato ci
si penserà due volte prima di suonare il clacson a sproposito.
Il vincitore del premio Oscar,
Russell Crowe, è il protagonista de Il
Giorno Sbagliato, un thriller psicologico molto
serrato, che esplora il fragile equilibrio di una società sempre al
limite, mostrandoci qualcosa che tutti noi conosciamo bene , la
rabbia al volante in mezzo al traffico e del conseguente sfogo con
esiti imprevedibili e terrificanti.
Diretto da Derrick Borte nel cast
di Il
Giorno Sbagliatoanche
Caren Pistorius, Gabriel Bateman, Jimmi Simpson e Austin P.
McKenzie. Un’esclusiva per l’Italia LEONE FILM GROUP distribuito da
01 Distribution.
In Il
Giorno SbagliatoRachel (Caren
Pistorius) è in ritardo al lavoro quando si trova a discutere al
semaforo con uno sconosciuto (Crowe) che si trova in una delicata
fase della sua esistenza in cui si sente impotente e invisibile.
Così Rachel diventerà, insieme a tutti quelli che ama, il bersaglio
di un uomo che decide di lasciare un ultimo segno nel mondo
impartendole una serie di lezioni… mortali. Ne scaturirà un
pericoloso gioco al gatto e al topo che dimostrerà che non si può
mai sapere quanto si è vicini a qualcuno che sta sul punto di
esplodere.
I matrimoni sono da sempre una delle
specialità del cinema italiano. Solo di recente film
come Un matrimonio da
favola, Il grande
giorno o il più recente Improvvisamente a Natale
misposo, sono solo alcuni
esempi di ciò. A questi si può aggiungere però anche Il giorno più
bello, opera prima di Andrea
Zalone che offre un divertente racconto che ruota attorno
alla complessa organizzazione di un matrimonio, dando vita a
personaggi e situazioni quantomai stravaganti. Uscito in sala nel
2022, questo ha inoltre riportato sul grande schermo la coppia
comica composta da Paolo Kessisoglu e Luca
Bizzarri.
Per gli appassionati di commedie
italiane incentrate sul giorno più felice per una coppia e su tutto
ciò che porta ad esso, Il giorno più bello è
allora un titolo da non perdere, capace di regalare risate ed
emozioni. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà
certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità
relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alle
location. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
La trama di Il giorno più bello
Protagonista del film è
Aurelio, che di mestiere fa il wedding planner ed
è a capo della sua azienda familiare chiamata “Il giorno più
bello“. Il suo obiettivo nella vita è stato sempre quello di
regalare la felicità agli sposi nel giorno del loro matrimonio.
Qualcosa, però, in lui è cambiato in seguito al suo divorzio. Ora
però, Aurelio avverte che è il momento di voltare pagina,
specialmente dal momento in cui si scopre innamorato di
Serena, la sua collaboratrice, con la quale
vorrebbe lasciare il suo attuale lavoro per solcare gli oceani in
barca a vela. Prima però dovrebbe vendere l’azienda, ma soprattutto
convincere Serena a lasciare il marito Giorgio,
suo amico di lunga data.
Ma il Aurelio è deciso a seguire il
suo obiettivo e, nonostante diversi rifiuti iniziali, alla fine
trova anche un acquirente per Il giorno più bello, il
dottor Musso. Prima di chiudere l’accordo, non gli
resta che organizzare il suo ultimo matrimonio, quello di
Pier e Chiara, due rampolli
dell’alta borghesia. Il giorno del ricevimento, tuttavia, Aurelio
scopre che il dottor Musso è proprio il padre della ragazza e
deciderà se comprare l’azienda o no solo dopo il matrimonio della
figlia, valutando l’operato di Aurelio e del suo team. Quell’ultimo
matrimonio si rivelerà dunque per lui una sfida più complessa del
previsto, resa ulteriormente difficile dal coinvolgimento nella
cerimonia dello stesso Giorgio e di Serena.
Il giorno più bello è il remake di un film
francese
Il film, scritto da Fabio
Bonifacci e da Andrea Zalone, non è
basato su un soggetto originale, bensì sulla commedia francese del
2017 C’est la vie – Prendila
come viene, di Toledano e
Nakache. Interpretato da Gilles
Lellouche, è stato uno dei film con maggiore successo
in Francia, dove ha incassato ben 27 milioni di euro. Dopo
un’anteprima alla 12ª edizione della Festa del Cinema di Roma, il
film è stato poi con successo distribuito anche in Italia, dove ha
dunque attirato le attenzioni di diversi produttori, interessati a
realizzarne un remake operando però i dovuti cambiamenti affinché
divenisse culturalmente più vicino al nostro Paese.
Il cast di Il giorno più bello e le location del
film
Il giorno più bello è
caratterizzato dalla presenza di un cast di attori particolarmente
noti, a partire dal duo Paolo Kessisoglu e
Luca Bizzarri rispettivamente nei ruoli di Aurelio
e Giorgio. L’attrice Valeria Bilello interpreta
invece Serena, mentre Violante
Placido è l’assistente di Aurelio, Adele.
Ludovico Guenzi, noto per essere il frontman del
gruppo Lo Stato Sociale, interpreta invece il cantante Billy. Ad
interpretare i due sposi, Pier e Chiara, vi sono invece
Stefano De Martino e Fiammetta
Cicogna, mentre il padre di lei, il dottor Musso, è
interpretato da Carlo
Buccirosso. Completano il cast Massimo De
Lorenzo nel ruolo di Camillo, Orsetta De
Rossi in quelli della madre di Pier e Riccardo
Lombardo nei panni di Tiziano.
Per quanto riguarda le
location del film, Il giorno più bello è
stato girato interamente a Torino nel corso di 6 settimane. La
città, capoluogo del Piemonte, ha dunque offerto ambienti come il
Palazzo Civico, il Circolo
Esperia, l’Hotel Golden Palace ma anche
al Castello de Biandrate a San Giusto
Canavese, comune in provincia di Torino dove si trova un
importante centro di produzione cine-televisiva i Telecittà
Studios. Si tratta di luoghi turistici e di cultura, che grazie al
film hanno ottenuto maggiore visibilità invogliando gli spettatori
a visitarli. Al Palazzo Civico, d’altronde, era stago girato anche
il film Il divo, diretto da Paolo
Sorrentino.
Il trailer di Il giorno più
bello e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Il giorno più
bello grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple
TV e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
mercoledì 6 dicembre alle ore
21:25 sul canale Rai 1.
E’ attualmente disponibile nelle
sale italiane Il giorno più bello, film del
regista Andrea Zalone con Lucae Paolo alla guida di un cast variopinto, composto
da Violante Placido, Valeria
Bilello, Stefano De Martino, Lodo
Guenzi, Massimo De Lorenzo,
Fiammetta Cicogna e Carlo Buccirosso. Remake dell’acclamatissimo
C’est la vie– Prendila come viene
(2017), commedia francese di Olivier Nakache ed Éric
Toledano (Quasi
Amici), Il giorno più bello è
distribuito da 01 Distribution.
Da C’est la vie – Prendila
come viene a Il giorno più bello
Andrea Zalone,
storico collaboratore di Maurizio Crozza, attore,
doppiatore e autore televisivo, si confronta con una sfida dal
rischio elevatissimo: adattare non una commedia francese qualunque,
bensì quella che si è stabilizzata come una delle più argute degli
ultimi anni nel panorama cinematografico europeo, ricevendo ben 9
nomination ai premi César e 2 agli
European Film Awards.
Aurelio
(Paolo Kessisoglu) ha ereditato il mestiere di
wedding-planner dal padre: guida l’azienda di famiglia, “Il
giorno più bello”, e per tutta la vita ha sacrificato i
propri sogni in nome di una missione: regalare la felicità. Oggi,
però, complice la crisi e un divorzio alle spalle, sente il bisogno
di un cambiamento radicale. È innamorato di Serena
(Valeria Bilello), una sua collaboratrice, e con
lei sogna di iniziare una nuova vita, mollando tutto per solcare
gli oceani in barca a vela. Prima di assaporare la libertà, però,
Aurelio deve risolvere due questioni non di poco conto: vendere “Il
giorno più bello” e convincere Serena a divorziare da
Giorgio (Luca Bizzarri), che di
Aurelio è amico fraterno dai tempi del liceo.
Ma il wedding planner è deciso a
seguire il suo obiettivo e, nonostante diversi rifiuti iniziali,
alla fine trova anche un acquirente per Il giorno più
bello, il Dottor Musso
(CarloBuccirosso). Con un nuovo
progetto di vita in mente, e il pensiero di un meritato riposo e
successo personale, Aurelio si prepara a organizzare il suo ultimo
matrimonio, ovvero quello degli sposi Pier e
Chiara (Stefano De Martino e
Fiammetta Cicogna), due rampolli dell’alta
borghesia. Tuttavia, il giorno del ricevimento
Aurelio scopre che il Dottor
Musso è proprio il padre della ragazza.
L’equilibrio precario di un
ricevimento ancora in fase di organizzazione è sicuramente il punto
di contatto migliore tra una sceneggiatura adattata ma che vuole
trovare un proprio spazio, e il brio di un duo comico
inarrestabile, che torna a lavorare con Fabio
Bonifacci in quello che, sulla carta, sembrerebbe un
ritorno in grande stile, alla E allora Mambo
(1999), film in cui Luca e Paolo avevano già
collaborato con lo sceneggiatore.
Una rielaborazione riuscita a
metà
Lo dice lo stesso
Aurelio: quella che era partita come una missione
per “regalare felicità”, accompagnare gli sposi nel loro giorno più
bello, onorando la professione e la diligenza di un padre che non
c’é più, si è tramutata in un “regalare noia a caro prezzo”, che
significa anche faticare a comprendersi, pianificare senza un vero
disegno, tanto nella propria vita quanto sul posto di lavoro. E,
come nella migliore tradizione della commedia “all’italiana”, sarà
un comprimario a portare con se il cambiamento, una spalla
inaspettata ma in ultima istanza fondamentale, che ci farà
arrabbiare, ma anche ridere a crepapelle, e credere che non è mai
troppo tardi per riguardagnarsi il propio posto
perduto.
E’ così che, dall’intuizione del duo
di registi francesi, che tesse sapientemente una collezione di gag
esilaranti e dialoghi frizzanti, consegnandoli nelle mani di un
catalogo di personaggi brillanti, si passa con Il giorno
più bello a un adattamento versoLucae Paolo, che spinge sul
senso della loro amicizia fuori e dentro il testo, abbandonando la
pungente satira borghese dell’originale. E’ attorno al triangolo
amoroso formato da Aurelio,
Giorgio e Serena che si sviluppa
l’azione, e a cui è affidato il coinvolgimento dello spettatore,
facendo leva sull’italianità della commedia, gli equivoci che
coinvolgono una coppia di amici, piuttosto che una specifica classe
sociale.
Nota dolente di Il giorno
più bello è che viene a perdersi il senso della musica,
che nell’originale seguiva la corrente scapestrata di equivoci e
catastrofi inaspettate in un giorno di festa, aggravandone la
portata o ironizzandone sull’effetto. Il giorno più
bello predilige l’impostazione “da matrimonio”, con una
tracklist preconfezionata e sostituibile, relegando l’unico momento
di slancio musicale allo sketch con protagonista Lodo
Guenzi, che riprende il personaggio di
James (interpretato da
Gilles Lellouch) e che, in C’est la Vie ci aveva regalato uno dei
frangenti in assoluto più divertenti con il suo “Se bastasse una
bela canzone”.
E’ sempre interessante capire cosa,
e come, siamo in grado di adattare nel cinema italiano; in che modo
l’italianità andrà ad abbracciare prodotti non originali, radicati
in un tipo di comicità che non è la nostra. Per questo, ad
Andrea Zalone va sicuramente il merito di essersi
approcciato alla rielaborazione di un’opera che spaventerebbe anche
i più temerari, e aver riunito un cast bene assortito, pur con
qualche ingenuità di scrittura e un ritmo generalmente sottotono,
molto più ordinato e meno scanzonato dell’originale.