Ecco il trailer italiano de
Il Drago Invisibile, il nuovo film
Disney, remake che arriva a 40 anni
da Elliot, il Drago Invisibile con gli
effetti visivi della WETA Digital. Nel film Bryce Dallas
Howard e Robert
Redford.
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Il 10
agosto arriverà nelle sale italiane il nuovo film Disney live
action Il Drago Invisibile, interpretato da
Bryce Dallas Howard (Jurassic World), Oakes Fegley (This
is Where I Leave You), Wes Bentley (Hunger Games), Karl
Urban (Star Trek), Oona Laurence (Southpaw –
L’Ultima Sfida), Isiah Whitlock, Jr. (Benvenuti a Cedar
Rapids) e il premio Oscar Robert Redford (Captain America:
The Winter Soldier).
Per anni il signor Meacham (Robert
Redford), un vecchio intagliatore di legno, ha affascinato i
bambini della sua città raccontando le storie di un feroce drago
che si nasconde nelle foreste del Pacific Northwest. Per sua figlia
Grace (Bryce Dallas Howard), che lavora come guardia forestale,
queste storie non sono altro che leggende… finché non incontra Pete
(Oakes Fegley). Pete è un misterioso bambino di dieci anni, senza
casa né famiglia, che sostiene di vivere nella foresta insieme a un
gigantesco drago verde di nome Elliott. Stando alle descrizioni di
Pete, Elliott sembra estremamente simile al drago presente nei
racconti del signor Meacham. Con l’aiuto dell’undicenne Natalie
(Oona Laurence), figlia di Jack (Wes Bentley) proprietario della
segheria locale, Grace deciderà di scoprire la verità su Pete e sul
suo incredibile drago.
Il film è diretto da David Lowery
(Senza Santi in Paradiso), scritto da Lowery e Toby Halbrooks sulla
base della sceneggiatura di Malcolm Marmorstein e prodotto da Jim
Whitaker, p.g.a. (L’Ultima Tempesta, Friday Night Lights), mentre
Barrie M. Osborne (Il Signore degli Anelli – La Compagnia
dell’Anello, Il Grande Gatsby) è il produttore esecutivo.
Il 10
agosto arriverà nelle sale italiane il nuovo film Disney live
action Il Drago Invisibile, interpretato da
Bryce Dallas Howard (Jurassic World), Oakes Fegley (This
is Where I Leave You), Wes Bentley (Hunger Games), Karl
Urban (Star Trek), Oona Laurence (Southpaw –
L’Ultima Sfida), Isiah Whitlock, Jr. (Benvenuti a Cedar
Rapids) e il premio Oscar Robert Redford (Captain America:
The Winter Soldier).
Per anni il signor Meacham (Robert
Redford), un vecchio intagliatore di legno, ha affascinato i
bambini della sua città raccontando le storie di un feroce drago
che si nasconde nelle foreste del Pacific Northwest. Per sua figlia
Grace (Bryce Dallas Howard), che lavora come guardia forestale,
queste storie non sono altro che leggende… finché non incontra Pete
(Oakes Fegley). Pete è un misterioso bambino di dieci anni, senza
casa né famiglia, che sostiene di vivere nella foresta insieme a un
gigantesco drago verde di nome Elliott. Stando alle descrizioni di
Pete, Elliott sembra estremamente simile al drago presente nei
racconti del signor Meacham. Con l’aiuto dell’undicenne Natalie
(Oona Laurence), figlia di Jack (Wes Bentley) proprietario della
segheria locale, Grace deciderà di scoprire la verità su Pete e sul
suo incredibile drago.
Il Drago
Invisibile
Il film è diretto da David Lowery
(Senza Santi in Paradiso), scritto da Lowery e Toby Halbrooks sulla
base della sceneggiatura di Malcolm Marmorstein e prodotto da Jim
Whitaker, p.g.a. (L’Ultima Tempesta, Friday Night Lights), mentre
Barrie M. Osborne (Il Signore degli Anelli – La Compagnia
dell’Anello, Il Grande Gatsby) è il produttore esecutivo.
Ecco la prima clip da
Il Drago Invisibile, l’atteso
film con Bryce Dallas
Howard e Robert
Redford. Diretto da David Lowery, il
film è un remake del classico Disney Elliott il Drago
Invisibile.
Il 10
agosto arriverà nelle sale italiane il nuovo film Disney live
action Il Drago Invisibile, interpretato da
Bryce Dallas Howard (Jurassic
World), Oakes Fegley (This
is Where I Leave You), Wes Bentley
(Hunger Games), Karl Urban
(Star Trek), Oona
Laurence (Southpaw – L’Ultima
Sfida), Isiah Whitlock, Jr.
(Benvenuti a Cedar Rapids) e il premio
Oscar Robert Redford (Captain America:
The Winter Soldier).
Per anni il signor
Meacham (Robert Redford), un vecchio intagliatore di legno, ha
affascinato i bambini della sua città raccontando le storie di un
feroce drago che si nasconde nelle foreste del Pacific Northwest.
Per sua figlia Grace (Bryce Dallas Howard), che lavora come guardia
forestale, queste storie non sono altro che leggende… finché non
incontra Pete (Oakes Fegley). Pete è un misterioso bambino di dieci
anni, senza casa né famiglia, che sostiene di vivere nella foresta
insieme a un gigantesco drago verde di nome Elliott. Stando alle
descrizioni di Pete, Elliott sembra estremamente simile al drago
presente nei racconti del signor Meacham. Con l’aiuto
dell’undicenne Natalie (Oona Laurence), figlia di Jack (Wes
Bentley) proprietario della segheria locale, Grace deciderà di
scoprire la verità su Pete e sul suo incredibile drago.
Il film è diretto da David
Lowery (Senza Santi in
Paradiso), scritto da Lowery e Toby Halbrooks sulla
base della sceneggiatura di Malcolm Marmorstein e prodotto da Jim
Whitaker, p.g.a. (L’Ultima Tempesta, Friday Night Lights), mentre
Barrie M. Osborne (Il Signore degli Anelli – La Compagnia
dell’Anello, Il Grande Gatsby) è il produttore esecutivo.
Ecco un nuovo trailer ufficiale de
Il Drago Invisibile, l’atteso
film con Bryce Dallas
Howard e Robert
Redford. Diretto da David Lowery, il
film è un remake del classico Disney Elliott il Drago
Invisibile.
Il 10
agosto arriverà nelle sale italiane il nuovo film Disney live
action Il Drago Invisibile, interpretato da
Bryce Dallas Howard (Jurassic
World), Oakes Fegley (This
is Where I Leave You), Wes Bentley
(Hunger Games), Karl Urban
(Star Trek), Oona
Laurence (Southpaw – L’Ultima
Sfida), Isiah Whitlock, Jr.
(Benvenuti a Cedar Rapids) e il premio
Oscar Robert Redford (Captain America:
The Winter Soldier).
Per anni il signor
Meacham (Robert Redford), un vecchio intagliatore di legno, ha
affascinato i bambini della sua città raccontando le storie di un
feroce drago che si nasconde nelle foreste del Pacific Northwest.
Per sua figlia Grace (Bryce Dallas Howard), che lavora come guardia
forestale, queste storie non sono altro che leggende… finché non
incontra Pete (Oakes Fegley). Pete è un misterioso bambino di dieci
anni, senza casa né famiglia, che sostiene di vivere nella foresta
insieme a un gigantesco drago verde di nome Elliott. Stando alle
descrizioni di Pete, Elliott sembra estremamente simile al drago
presente nei racconti del signor Meacham. Con l’aiuto
dell’undicenne Natalie (Oona Laurence), figlia di Jack (Wes
Bentley) proprietario della segheria locale, Grace deciderà di
scoprire la verità su Pete e sul suo incredibile drago.
Il film è diretto da David
Lowery (Senza Santi in
Paradiso), scritto da Lowery e Toby Halbrooks sulla
base della sceneggiatura di Malcolm Marmorstein e prodotto da Jim
Whitaker, p.g.a. (L’Ultima Tempesta, Friday Night Lights), mentre
Barrie M. Osborne (Il Signore degli Anelli – La Compagnia
dell’Anello, Il Grande Gatsby) è il produttore esecutivo.
Disney Italia ha diffuso in
rete una nuova clip de Il Drago
Invisibile, l’atteso film con Bryce Dallas
Howard e Robert
Redford. Nella clip vediamo i protagonisti alle prese
con Elliot, il drago del titolo.
Il 10
agosto arriverà nelle sale italiane il nuovo film Disney live
action Il Drago Invisibile, interpretato da
Bryce Dallas Howard (Jurassic
World), Oakes Fegley (This
is Where I Leave You), Wes Bentley
(Hunger Games), Karl Urban
(Star Trek), Oona
Laurence (Southpaw – L’Ultima
Sfida), Isiah Whitlock, Jr.
(Benvenuti a Cedar Rapids) e il premio
Oscar Robert Redford (Captain America:
The Winter Soldier).
Per anni il signor
Meacham (Robert Redford), un vecchio intagliatore di legno, ha
affascinato i bambini della sua città raccontando le storie di un
feroce drago che si nasconde nelle foreste del Pacific Northwest.
Per sua figlia Grace (Bryce Dallas Howard), che lavora come guardia
forestale, queste storie non sono altro che leggende… finché non
incontra Pete (Oakes Fegley). Pete è un misterioso bambino di dieci
anni, senza casa né famiglia, che sostiene di vivere nella foresta
insieme a un gigantesco drago verde di nome Elliott. Stando alle
descrizioni di Pete, Elliott sembra estremamente simile al drago
presente nei racconti del signor Meacham. Con l’aiuto
dell’undicenne Natalie (Oona Laurence), figlia di Jack (Wes
Bentley) proprietario della segheria locale, Grace deciderà di
scoprire la verità su Pete e sul suo incredibile drago.
Il film è diretto da David
Lowery (Senza Santi in
Paradiso), scritto da Lowery e Toby Halbrooks sulla
base della sceneggiatura di Malcolm Marmorstein e prodotto da Jim
Whitaker, p.g.a. (L’Ultima Tempesta, Friday Night Lights), mentre
Barrie M. Osborne (Il Signore degli Anelli – La Compagnia
dell’Anello, Il Grande Gatsby) è il produttore esecutivo.
Disney Italia ha diffuso in
rete un’altra clip de Il Drago
Invisibile, l’atteso film con Bryce Dallas
Howard e Robert
Redford. Nella clip vediamo i due giovani protagonisti
che parlano tra loro: il drago è un amico immaginario?
Il 10
agosto arriverà nelle sale italiane il nuovo film Disney live
action Il Drago Invisibile, interpretato da
Bryce Dallas Howard (Jurassic
World), Oakes Fegley (This
is Where I Leave You), Wes Bentley
(Hunger Games), Karl Urban
(Star Trek), Oona
Laurence (Southpaw – L’Ultima
Sfida), Isiah Whitlock, Jr.
(Benvenuti a Cedar Rapids) e il premio
Oscar Robert Redford (Captain America:
The Winter Soldier).
Per anni il signor
Meacham (Robert Redford), un vecchio intagliatore di legno, ha
affascinato i bambini della sua città raccontando le storie di un
feroce drago che si nasconde nelle foreste del Pacific Northwest.
Per sua figlia Grace (Bryce Dallas Howard), che lavora come guardia
forestale, queste storie non sono altro che leggende… finché non
incontra Pete (Oakes Fegley). Pete è un misterioso bambino di dieci
anni, senza casa né famiglia, che sostiene di vivere nella foresta
insieme a un gigantesco drago verde di nome Elliott. Stando alle
descrizioni di Pete, Elliott sembra estremamente simile al drago
presente nei racconti del signor Meacham. Con l’aiuto
dell’undicenne Natalie (Oona Laurence), figlia di Jack (Wes
Bentley) proprietario della segheria locale, Grace deciderà di
scoprire la verità su Pete e sul suo incredibile drago.
Il film è diretto da David
Lowery (Senza Santi in
Paradiso), scritto da Lowery e Toby Halbrooks sulla
base della sceneggiatura di Malcolm Marmorstein e prodotto da Jim
Whitaker, p.g.a. (L’Ultima Tempesta, Friday Night Lights), mentre
Barrie M. Osborne (Il Signore degli Anelli – La Compagnia
dell’Anello, Il Grande Gatsby) è il produttore esecutivo.
Disney Italia ha diffuso in
rete via Youtube una nuova clip de Il Drago
Invisibile, l’atteso film con Bryce Dallas
Howard e Robert
Redford. Nella clip icontriamo Elliot, il drago verde
del titolo.
Il 10
agosto arriverà nelle sale italiane il nuovo film Disney live
action Il Drago Invisibile, interpretato da
Bryce Dallas Howard (Jurassic
World), Oakes Fegley (This
is Where I Leave You), Wes Bentley
(Hunger Games), Karl Urban
(Star Trek), Oona
Laurence (Southpaw – L’Ultima
Sfida), Isiah Whitlock, Jr.
(Benvenuti a Cedar Rapids) e il premio
Oscar Robert Redford (Captain America:
The Winter Soldier).
Per anni il signor
Meacham (Robert Redford), un vecchio intagliatore di legno, ha
affascinato i bambini della sua città raccontando le storie di un
feroce drago che si nasconde nelle foreste del Pacific Northwest.
Per sua figlia Grace (Bryce Dallas Howard), che lavora come guardia
forestale, queste storie non sono altro che leggende… finché non
incontra Pete (Oakes Fegley). Pete è un misterioso bambino di dieci
anni, senza casa né famiglia, che sostiene di vivere nella foresta
insieme a un gigantesco drago verde di nome Elliott. Stando alle
descrizioni di Pete, Elliott sembra estremamente simile al drago
presente nei racconti del signor Meacham. Con l’aiuto
dell’undicenne Natalie (Oona Laurence), figlia di Jack (Wes
Bentley) proprietario della segheria locale, Grace deciderà di
scoprire la verità su Pete e sul suo incredibile drago.
Il film è diretto da David
Lowery (Senza Santi in
Paradiso), scritto da Lowery e Toby Halbrooks sulla
base della sceneggiatura di Malcolm Marmorstein e prodotto da Jim
Whitaker, p.g.a. (L’Ultima Tempesta, Friday Night Lights), mentre
Barrie M. Osborne (Il Signore degli Anelli – La Compagnia
dell’Anello, Il Grande Gatsby) è il produttore esecutivo.
Il 10
agosto arriverà nelle sale italiane il nuovo film Disney live
action Il Drago Invisibile, interpretato da
Bryce Dallas Howard (Jurassic
World), Oakes Fegley (This
is Where I Leave You), Wes Bentley
(Hunger Games), Karl Urban
(Star Trek), Oona
Laurence (Southpaw – L’Ultima
Sfida), Isiah Whitlock, Jr.
(Benvenuti a Cedar Rapids) e il premio
Oscar Robert Redford (Captain America:
The Winter Soldier).
Per anni il signor
Meacham (Robert Redford), un vecchio intagliatore di legno, ha
affascinato i bambini della sua città raccontando le storie di un
feroce drago che si nasconde nelle foreste del Pacific Northwest.
Per sua figlia Grace (Bryce Dallas Howard), che lavora come guardia
forestale, queste storie non sono altro che leggende… finché non
incontra Pete (Oakes Fegley). Pete è un misterioso bambino di dieci
anni, senza casa né famiglia, che sostiene di vivere nella foresta
insieme a un gigantesco drago verde di nome Elliott. Stando alle
descrizioni di Pete, Elliott sembra estremamente simile al drago
presente nei racconti del signor Meacham. Con l’aiuto
dell’undicenne Natalie (Oona Laurence), figlia di Jack (Wes
Bentley) proprietario della segheria locale, Grace deciderà di
scoprire la verità su Pete e sul suo incredibile drago.
Il film è diretto da David
Lowery (Senza Santi in
Paradiso), scritto da Lowery e Toby Halbrooks sulla
base della sceneggiatura di Malcolm Marmorstein e prodotto da Jim
Whitaker, p.g.a. (L’Ultima Tempesta, Friday Night Lights), mentre
Barrie M. Osborne (Il Signore degli Anelli – La Compagnia
dell’Anello, Il Grande Gatsby) è il produttore esecutivo.
A quasi 50 anni dall’uscita sugli
schermi americani de Il Dottor
Zivago di David Lean, tratto dal famoso romanzo di
Boris Pasternak, ecco spuntare un nuovo trailer del film curato
dal British Film Institute.
Il video arriva in occasione della
nuova uscita nelle sale dopo il restauro a 4K, prevista in America
e in Inghilterra il 27 novembre prossimo.
Considerato tra i maggiori e più
importanti registi di sempre, Robert Altman ha nel
corso della sua carriera dato vita a grandi capolavori di generi
diversi, legati però tra loro dal forte elemento satirico nei
confronti di vari aspetti della società e dei suoi costumi. Tra gli
ultimi film da lui realizzati vi è la commedia Il
dottor T e le donne, uscito in sala nel 2000 e ancora
oggi considerato uno dei suoi lavori più sottovalutati. Si tratta
però di una brillante analisi di un certo modo di vedere la
femminilità, che in quegli anni assumeva nuove sfumature anche
grazie ad una serie di opere cinematografiche e televisive che
manifestavano il crescente desiderio di emancipazione.
Girato nella città di Dallas, il
film presenta infatti un ampio spettro di figure femminili, ognuna
con le sue problematiche e i suoi vizi. Come sempre nel cinema di
Altman, la satira diventa un modo per decostruire una realtà e
presentarla sotto punti di vista nuovi, che ne pongono in evidenza
tutte le fragilità e le mancanze. A sostenere tutto ciò vi è un
grande cast di interpreti, principalmente femminili, attraverso cui
i personaggi acquistano credibilità e fascino. Difficile rimanere
indifferenti nei confronti delle vicende narrate dalla
sceneggiatrice Anne Rapp, la quale aveva già
collaborato con Altman per il precedente La fortuna di
Cookie.
Nonostante le buone premesse e una
buona accoglienza di critica, Il dottor T e le donne finì
con l’essere pressocché snobbato dal pubblico. Con un incasso di
appena 22 milioni di dollari, il film finì infatti con il passare
inosservato nonostante la sua presentazione alla Mostra del Cinema
di Venezia. Ad oggi, dunque, è un titolo assolutamente da
riscoprire in tutta la sua ancora attuale satira. Prima di
intraprendere una visione del film, proseguendo qui nella lettura
sarà possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e al suo
bizzarro finale. Infine, si elencheranno
anche le principali piattaforme streaming
contenenti il film nel proprio catalogo.
Il dottor T e le donne: la trama
del film
Protagonista del film è il dottor
Sullivan Travis, da tutti noto come il Dr.
T. Questi è il ginecologo preferito dalle donne dell’alta
società di Dallas, essendo quanto mai esperto e diligente nel suo
lavoro. Se nel suo studio appare essere impeccabile, altrettanto
non si può dire nella vita privata. In casa, infatti, egli fa
fatica a comprendere le donne che lo circondano, dalla moglie
Kate alle figlie Dee Dee e
Connie. La sua vita apparentemente perfetta inizia
però a mostrare tutte le sue falle nel momento in cui Kate viene
colpita da un disturbo psichiatrico che la porta a regredire, al
punto da rendere necessario il suo ricovero in una clinica
specializzata. A partire da tale scioccante evento, il dr. T si
ritrova a dover fare i conti con tutte le donne che fanno parte, in
modo più o meno invadente, della sua vita.
Tra queste vi è
Carolyn, la sua segretaria da sempre innamorata di
lui ma mai corrisposta, la quale cercherà ora di avere una nuova
possibilità di conquistarlo. L’uomo sembra però più interessato
alla bella Bree, istruttrice di golf con la quale
ha una relazione piuttosto complessa. Oltre a loro, da dover
gestire vi sono anche la cognata Peggy, la quale
si intromette in ogni cosa, come anche le due figlie. Dee
Dee, prossima al matrimonio, è in realtà innamorata della
sua damigella Marilyn, mentre
Connie è sempre più affascinata da strane teorie
complottiste. Nel tentativo di dover gestire tutte queste
situazioni senza mai perdere la calma che lo contraddistingue,
Travis riuscirà forse a capire una volta per tutte il complesso
universo femminile.
Il dottor T e le donne: il cast del film
Come anticipato, il cast del film è
composto da alcuni tra i più noti interpreti cinematografici di
livello internazionale, tra cui anche alcuni premi Oscar. In
primis, ad interpretare il dottor Sullivan Travis vi è Richard Gere.
Per prepararsi al ruolo di un medico ginecologo, l’attore ha
approfittato della nascita di suo figlio per fare una visita
generale al reparto delle nascite, così da poter comprendere meglio
l’atmosfera che vige in questo. Nei panni delle due figlie
dell’attore si ritrovano Kate Hudson per
Dee Dee e Tara Reid per il ruolo di Connie.
Nonostante quest’ultima interpreti la sorella minore, ha in realtà
circa tre anni in più rispetto alla Hudson. Nei panni di Marilyn,
l’amante di Dee Dee, si ritrova invece l’attrice Liv Tyler.
Nei panni della moglie Kate vi è
l’attrice Farah Fawcett. Pur di lavorare con
Altman, questa accettò di fare avanti e indietro tra Dallas e la
Nuova Scozia, pagandosi da sé i voli aerei. La Fawcett ha inoltre
raccontato di non aver avuto alcun problema ad interpretare una
scena di nudo, trovando la cosa perfettamente sensata per il
personaggio. L’attrice ha così accettato di recitare nuda davanti
alle tante comparse, nonostante il regista avesse proposto di farla
essere sola per metterla più a suo agio. Nel film sono poi presenti
le premio Oscar Helen Hunt nei panni della
golfista Bree e Laura Dern in
quelli della cognata Peggy. Shelley Long, invece,
è la segretaria Carolyn.
Il dottor T e le donne: il finale,
il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Durante le riprese del film lo
stesso Gere dichiarò di non aver compreso del tutto il finale del
film. Questo assume infatti un significato prevalentemente
metaforico. Come già avvenuto per il finale di America
oggi, anche in Il dottor T e le donne si verifica un
evento naturale che porta ad una generale “risoluzione” dei
principali conflitti. A prendere forma qui è un vero e proprio
diluvio universale, che porta il protagonista ad allontanarsi dal
contesto in cui aveva sempre vissuto. Nell’ultima scena, infatti,
lo si ritrova nel bel mezzo del deserto texano, impegnato a far
partorire una donna messicana. Niente più vita raffinata e viziata
per lui, che sembra invece tornato ad una realtà più umile.
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Il dottor T e le donne è
infatti disponibile nei cataloghi di Google Play e Tim
Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di
riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un
abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale
comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre
presente nel palinsesto televisivo di sabato 20
marzo alle ore 21:10 sul canale
Paramount Channel.
Nel corso degli anni Novanta
l’attore Eddie
Murphy era uno dei re della commedia, ed ha portato
sul grande schermo personaggi divenuti iconici. Tra questi si
annovera anche quello di John Dolittle, protagonista del film
Il dottor Dolittle, uscito nei cinema di
tutto il mondo nel 1998. Dato il grandissimo successo della
pellicola, nel 2001 è stato realizzato un sequel semplicemente
intitolato Il dottor Dolittle 2, sempre con Murphy nei
panni del dottore in grado di parlare con gli animali. Questa non è
la prima volta che il personaggio viene portato al cinema, essendo
già stato protagonista di un film nel 1967. La versione di Murphy
vanta però una particolarità che lo rende unico.
Il personaggio del dottor Dolittle
nasce dalla serie di storie per bambini scritte da
HughLofting nel 1920. Il film
con Murphy, tuttavia, hanno in comunque con queste soltanto il
personaggio protagonista. Contrariamente al film del 1967, questi
due nuovi film dedicati a Dolittle sono infatti delle complete
rivisitazioni della storia originale, e non utilizzano nella loro
trama nessuno degli elementi presenti nei libri. Ciò ha permesso ai
produttori e agli sceneggiatori di avere a disposizione una
maggiore libertà creativa. Molto dei film si basa anche sulla
semplice presenza di Murphy, vero e proprio mattatore in grado di
garantire il successo delle pellicole.
Insieme i film vantano infatti un
budget complessivo di circa 140 milioni di dollari, molti dei quali
investiti negli effetti speciali, ed un guadagno a livello mondiale
di oltre 470 milioni. Tale successo spinse lo studios di
produzione, la Davis Entertainment, a realizzare ben tre sequel.
Murphy però non volle riprendere i panni di Dolittle, e così questi
si concentrarono sulla figura della figlia del celebre dottore, la
quale possiede i suoi stessi poteri. Concentrandosi però sui due
veri e propri film della serie, si possono ritrovare numerose
curiosità. Di seguito, inoltre, si vedrà dove è possibile trovare
in streaming i due film.
Il dottor Dolittle: la trama dei
film
Il dottor Dolittle (1998)
Protagonista del film è John
Dolittle, il quale sin da ragazzo si ritrova con la straordinaria
capacità di poter comunicare con gli animali. I genitori, però,
sono spaventati dalla cosa, e decidono di far esorcizzare il
figlio. Questi finisce così per dimenticare tale potere, crescendo
come un ragazzo come un altro. Diventato adulto, Dolittle è ora uno
stimato chirurgo di San Francisco, sposato e con due figlie. La sua
vita è ricca di successi, ma prende una direzione inaspettata nel
momento in cui, rischiando di investire un cane, riscopre il potere
dimenticato da tempo. In breve, le sue capacità diventano note tra
gli animali della zona, i quali iniziano a rivolgersi a lui in
cerca di aiuto.
Notando strani comportamenti in
lui, la famiglia prende la dolorosa decisione di far rinchiudere
John in una clinica psichiatrica. Qui questi ha modo di riflettere
sulle sue mancanze nei confronti della famiglia, e una volta uscito
di lì si ripromette di essere un marito e un padre migliore.
Mantenere la promessa diventa però complesso nel momento in cui una
tigre si rivolge a lui in cerca di aiuto per la sua terribile
emicrania. Dolittle dovrà dunque venire a patti con il suo dono,
accettando la missione di salvare la vita ai suoi nuovi inaspettati
amici.
Il dottor Dolittle 2 (2001)
Divenuto ormai celebre per la sua
capacità di parlare con gli animali, Dolittle è sempre più
indaffarato nel suo lavoro. Ciò lo porta a trascurare la famiglia,
e in particolare la figlia Charisse. La crisi definitiva con questa
arriva nel momento in cui si trova a dover rimandare i
festeggiamenti per potersi recare ad un appuntamento di lavoro.
Durante questo, però, Dolittle viene più volte interrotto da un
procione ed un opossum, che gli chiedono di seguirli nel bosco.
Attratto da quel mistero, il dottore arriva nel cuore di questo e
si ritrova ad essere chiamato ad una nuova missione. Gli animali lì
presenti, infatti, lo informano che la foresta sta per essere
distrutta da un’azienda di legname.
L’unico modo che Dolittle sembra
avere per poter impedire il disboscamento, e il conseguente
sfollamento degli animali, è approfittare della presenza dell’orsa
Ava. Questa appartiene infatti ad una rarissima sottospecie del
grizzly. Trattandosi dell’ultimo esemplare della sua specie, va
assolutamente protetta. Ottenuta dunque l’ingiunzione dal tribunale
per far fermare i lavori, Dolittle deve però ora assicurarsi che la
specie sopravviva. Per ottenere ciò, va alla ricerca di un orso con
cui poter far accoppiare Ava. Lo trova in Archie, maschio della
stessa specie cresciuto in un circo. L’unico problema è che questo
non è mai stato in una foresta, e non sa come relazionarsi né con
l’ambiente né con Ava.
Il dottor Dolittle: il cast dei
film
Scelto per interpretare il ruolo
del protagonista, Eddie Murphy rivelò soltanto un
piccolo grande problema. L’attore era infatti terrorizzato all’idea
di recitare insieme a veri animali, e richiese perciò che quanto
più possibile questi venissero realizzati digitalmente. Quando ciò
non era possibile, l’attore faceva lo sforzo di condividere la
stanza con questi, ma ognuna di queste scene è riconoscibile poiché
termina con Murphy in preda alle grida. Tale sforzo fu però
ricompensato, poiché grazie al dottor Dolittle Murphy ebbe modo di
consolidare ulteriormente la propria popolarità anche presso un
pubblico di piccoli spettatori. Nonostante ciò, dopo aver recitato
anche nel sequel, l’attore preferì non riprendere ulteriormente il
ruolo, preferendosi dedicare ad altri progetti.
Accanto all’attore, si ritrovano
poi gli interpreti Kristen Wilson in quelli di
Lisa Dolittle, Kyla Pratt nel ruolo di Maya
Dolittle, e Raven-Symoné per Charisse Dolittle.
Peter Boyle dà invece vita al personaggio di
Calloway, Olive Platt recita nei panni di
Mark Weller, Paul
Giamatti è Blaine Hammersmith, e Jeffrey
Tambor ricopre il ruolo del dottor Fish. Nel primo film a
dar voce agli animali protagonisti sono invece Norm
MacDonald per il cane Lucky, Chris
Rock per il maialino della Guinea Rodney,
Albert Brooks per la tigre Jacob, John
Leguizamo dà voce ad un topo e Jenna
Elfman ad un gufo. Nel sequel, invece, l’orso Archie
ha la voce di Steve Zahn, mentre l’orsa Ava è
doppiata in originale da Mandy
Mooree in italiano da Luciana
Littizzetto.
Il dottor Dolittle: dove vedere i
film in streaming e in TV
Per gli appassionati dei film, o
per chi desidera vederli per la prima volta, sarà possibile fruirne
grazie alla loro presenza nel catalogo di alcune delle principali
piattaforme streaming oggi disponibili. I due film de Il
dottor Dolittlesono infatti presenti su
Google Play, Infinity, Tim Vision e su
Disney+. In base alla
piattaforma scelta, sarà possibile noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale al catalogo. In questo modo
sarà poi possibile fruire del titolo in tutta comodità e al meglio
della qualità video. Il dottor Dolittle 2 è inoltre
in programma in televisione per giovedì 8 ottobre
alle ore 21:10 sul canale Paramount
Channel.
I Fantastici Quattro:
Gli Inizi è ambientato in una realtà parallela e
presenta una versione della Prima Famiglia Marvel che proviene da
una New York retrofuturistica ispirata agli anni ’60.
Il team sarà al centro
dell’attenzione in Avengers: Doomsday, e ci si
aspetta che diventi parte integrante del nuovo Universo
Cinematografico Marvel dopo Avengers:
Secret Wars. Non sappiamo esattamente come sarà l’MCU
dopo quel film, ma Alex Perez di The Cosmic Circus
ritiene che l’estetica anni ’60 sarà una “situazione unica e
irripetibile“. Lo scooper afferma di aver sentito “grandi
cose” su I Fantastici Quattro: Gli Inizi,
e sebbene sia una buona notizia, i fan rimangono in ansia per come
questi eroi si inseriranno nel più ampio MCU.
Per cominciare, c’è il Dottor
Destino. È prima di tutto un cattivo dei Fantastici Quattro che ha
una storia importante con la squadra e, più specificamente, con
Reed Richards. Tuttavia, sembra che Avengers:
Doomsday potrebbe essere la prima volta che lui, Sue, Ben
e Johnny incontrano Victor Von Doom. “Non sono sicuro che
provenga dal loro universo”, afferma Perez,
“principalmente perché non riceviamo un solo indizio di
dettaglio che dimostri che sappiano chi sia Victor Von Doom nel
loro universo [durante Fantastici quattro]”.
Ha senso che Destino non provenga
dalla stessa realtà dei Fantastici Quattro,
soprattutto per quanto riguarda il suo aspetto e i suoi piani per
il Multiverso (se quello che abbiamo sentito è vero, la casa del
cattivo è già stata distrutta). Tuttavia, il fatto che
Avengers: Doomsday sia il primo film in cui Mister
Fantastic e Dottor Destino si incrociano è un po’ deludente. I
Marvel Studios avrebbero potuto trarre vantaggio da un altro film
con la squadra per presentare Destino prima che diventi il
protagonista del finale in due parti della Saga del Multiverso,
ma non era destino.
Il film Marvel Studios I
Fantastici Quattro: Gli Inizi introduce la prima
famiglia Marvel composta da Reed Richards/Mister Fantastic
(Pedro
Pascal), Sue Storm/Donna Invisibile (Vanessa
Kirby), Johnny Storm/Torcia Umana (Joseph
Quinn) e Ben Grimm/la Cosa (Ebon
Moss-Bachrach) alle prese con la sfida più difficile
mai affrontata. Costretti a bilanciare il loro ruolo di eroi con la
forza del loro legame familiare, i protagonisti devono difendere la
Terra da una vorace divinità spaziale chiamata Galactus
(Ralph Ineson) e dal suo enigmatico Araldo, Silver
Surfer (Julia Garner). E se il piano di Galactus
di divorare l’intero pianeta e tutti i suoi abitanti non fosse già
abbastanza terribile, la situazione diventa all’improvviso una
questione molto personale.
Il film è interpretato anche da
Paul Walter Hauser, John Malkovich, Natasha Lyonne
e Sarah Niles. I
Fantastici Quattro: Gli Inizi è diretto da
Matt Shakman e prodotto da Kevin Feige, mentre Louis D’Esposito, Grant
Curtis e Tim Lewis sono gli executive producer.
20th Century Fox Italia ha
diffuso il trailer diIl domani
tra noi (The
Mountain Between Us in originale), con protagonisti
Idris Elba e Kate Winslet. Il
film è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo
di Charles Martin e diretto dal regista
palestinese Hany Abu-Assad (Paradise Now).
Il domani
tra noi doveva essere interpretato inizialmente
da Charlie Hunnam (Sons of
Anarchy) e Rosamund Pike
(L’amore bugiardo Gone Girl).
Di seguito la trama del
romanzo: Un aereo da turismo cade sulle montagne innevate
dello Utah. Ha solo due passeggeri: un ortopedico di trentanove
anni, Ben Payne, e una giornalista di trentaquattro, Ashley Knox.
Lui ha fretta di tornare a casa per rappacificarsi con la moglie
con la quale aveva litigato, lei è in procinto di sposarsi. Il volo
che avrebbero dovuto prendere a Salt Lake City per Denver è stato
annullato per l’arrivo di una tempesta e Ben aveva noleggiato un
aereo privato offrendo un passaggio alla ragazza conosciuta
all’aeroporto. Ben, che ha delle costole rotte, e Ashley che ha una
frattura al femore, devono affrontare una situazione al limite
della sopravvivenza. Per fortuna lui è uno sportivo, un
appassionato trekker e quindi in grado di organizzare riparo e di
trovare cibo. Ben parla costantemente alla moglie in un piccolo
registratore che lei gli ha regalato, rievocando la loro storia
d’amore nel tentativo di riconciliarsi con lei. Ashley, che sente
parti del monologo, incomincia a interrogarsi sulla reale natura
del suo rapporto col fidanzato e si rende conto ogni giorno di più
della forte attrazione che prova nei confronti di Ben. Finalmente,
dopo un’odissea di settimane, i due raggiungono un punto abiato e
vengono trasportati all’ospedale dove lei è raggiunta dal
fidanzato. E Lui torna dalla moglie… La vita potrebbe riprendere
come prima… ma niente è come appare e Ben e Ashley si troveranno di
fronte a scelte del tutto inaspettate.
Le storie di sopravvivenza, in
special modo quelle che si svolgono in luoghi impervi e ai confini
del mondo civilizzato, sono il più delle volte un buono modo per
affrontare tematiche esistenziali e legate all’animo umano. Titoli
come Arctic,Cast Away, Vita di Pi o il più
classico Un tranquillo weekend di
paura sono alcuni esempi perfetti di questo filone
narrativo. Nel 2017 è arrivato al cinema anche un altro titolo a
suo modo appartenente a questo. Si tratta di Il domani
tra di noi (qui la recensione), diretto dal
regista palestinese candidato all’Oscar Hany
Abu-Assad.
Scritto da Chris
Weitz e J. Mills Goodloe, questo è
l’adattamento cinematografico del romanzo The Mountain Between
Us (in italiano tradotto come Le parole tra di noi).
Si tratta dell’ottavo romanzo dello scrittore Charles
Martin, pubblicato nel 2010. Per via dei numerosi premi
vinti e dall’ottima accoglienza di pubblico che il libro ha
suscitato, la Fox non ha esitato ad acquistarne i diritti per
realizzare una trasposizione cinematografica. Ha così preso vita un
racconto dove la speranza e l’ottimismo si riaffermano come valori
necessari all’uomo per poter andare avanti contro le avversità.
Interpretato da due celebri attori
di Hollywood e girato in vere location naturali, Il domani tra
di noi si è a sua volta affermato come un buon successo,
trovando in particolare l’approvazione degli appassionati del
genere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà
certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità
relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Il domani tra di noi: la
trama del film e il finale
Il film ha inizio con due
sconosciuti che si incontrano al gate, in attesa di imbarcarsi
sull’ultimo volo disponibile. Lei è Alex Martin,
una fotoreporter di successo in viaggio per partecipare alle sue
nozze. Lui è Ben Payne, un medico di ritorno da
una conferenza per un’operazione chirurgica programmata nel giorno
seguente. Quando il volo viene cancellato per maltempo, Ashley
pensa di noleggiare un aereo privato e suggerisce a Ben di dividere
il mezzo. Il pilota riesce ad aggirare la tempesta ma un tragico
incidente, mentre sorvolano le montagne del Colorado, fa
precipitare l’aereo con i due passeggeri a bordo.
Ashley e Ben sopravvivono
all’impatto, riportando gravi ferite su tutto il corpo. Smarriti in
cima a un’isolata vetta innevata, sanno che a causa di un errore
del pilota le squadre di soccorso non arriveranno mai, e che
l’unica speranza di sopravvivenza è spostarsi in cerca di un
riparo. Così il medico e la giornalista, estranei fino a poche ore
prima, dovranno unire le forze e usare tutte le conoscenze a loro
disposizione per individuare i primi segni di civiltà. Nel
periglioso viaggio che dovranno affrontare ci sarà spazio per i
ricordi, i racconti personali, e la nascita di un’inaspettata
attrazione reciproca.
Per quanto riguarda il finale del
film, senza fare qui spoiler, è necessario sapere che questo
differisce parzialmente da quello del libro. I due protagonisti,
infatti, non si rincontrano in un caffe, bensì in un altro luogo.
Qui, oltre a parlare di quanto loro accaduto, si confidano gli
ultimi segreti ancora non raccontati l’uno all’altro. Si compiono
così una serie di rivelazioni sul passato di Ben, ma anche sulle
rispettive vite presenti. Pur modificando aspetti di questo tipo,
il film arriva ugualmente alla stessa conclusine, sottolineando
dunque le emozioni e i sentimenti che hanno permesso ai due di
affrontare quanto capitatogli.
Il domani tra di noi: il
cast del film
Prima di arrivare ai due attori che
hanno poi effettivamente interpretato i protagonisti, sono stati
necessari diversi provini. Inizialmente, il ruolo di Ben Payne era
stato offerto a Michael Fassbender e
Charlie Hunnam, i quali hanno però rinunciato per
via di altri impegni, portando a far ottenere la parte a Idris Elba. Per
il ruolo di Alex Martin erano invece state prese in considerazione
le attrici Margot Robbie e Rosamund
Pike, ma la loro impossibilità a partecipare, anche in
questo caso per via di altri impegni, ha spinto i produttori a
contattare la premio Oscar Kate Winslet,
che ha accettato.
La Winslet si è poi dedicata anima e
corpo al suo personaggio, facendo pressione sul regista e i
produttori affinché le permettessero di girare una scena immersa
nell’acqua ghiacciata. Davanti alla loro titubanza, la Winslet
sottolineò il fatto di essere più che preparata per questo tipo di
scene, facendo riferimento all’esperienza del film
Titanic. La sintonia generatasi poi tra la Winslet ed Elba
ha favorito il rapporto che si genera tra i loro rispettivi
personaggi. Accanto a loro, completano il cast gli attori
Beau Bridges nei panni di Walter e Dermot
Mulroney in quelli di Mark, il fidanzato di Alex.
Linda Sorensen è Pamela, mentre Mercy
Myrdal interpreta Sarah.
Il domani tra di noi: il
trailer e dove vederlo in streaming e in TV
È possibile fruire di Il
domani tra di noi grazie alla sua presenza su alcune
delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV,
Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo
di martedì 6 dicembre alle ore
21:25 sul canale Rete 4.
È arrivato al cinema il film
IlDomani Tra di Noi, diretto da
Hany Abu-Assad, adattamento del romanzo
The Mountain Between Us di Charles
Martin, dove due sconosciuti vengono uniti dal destino in
un evento che gli cambierà la vita.
Ne IlDomani Tra di Noi Lei, Alex Martin, interpretata
da Kate Winslet è una donna pratica e curiosa:
zaino in spalla, cappello da avventura in testa e una macchinetta
fotografica sempre in mano, pronta a catturare il momento perfetto.
Lui invece, Ben Bass, è un elegante neurochirurgo con il volto di
Idris Elba, sempre attaccato al suo telefono e
molto riservato. Si incontrano per caso davanti al banco del
check-in, dopo che il loro volo per Baltimora viene cancellato per
via di una tempesta in arrivo. Ma Alex deve assolutamente partire,
perché non può di certo mancare al suo matrimonio e così prenota un
volo privato e sentendo che Ben deve operare un bambino il giorno
dopo, gli “offre un passaggio”.
Tempo di entrare nell’hangar e
vedere il piccolo aereo su cui dovranno volare, che si capisce che
qualcosa andrà storto ed infatti poco dopo precipitano sulla cima
di una montagna innevata, salvandosi non si sa in che modo, insieme
al cane del pilota (che non sopravvive allo schianto) e con solo
tanta, tantissima neve intorno a loro. Inizia così una corsa alla
sopravvivenza: non solo per il freddo, la neve, il ghiaccio e il
maltempo, ma anche per lo scarseggiare di cibo e le tante insidie
che si nascondo nelle montagne.
Il domani tra noi: il
trailer del film con
Kate Winslet e Idris Elba
La montagna è senza dubbio la terza
protagonista di questa storia, un vero survival movie che si svolge
nel più classico dei modi: due persone totalmente opposte che messe
in una situazione estrema stringono una amicizia, se non di più,
imparando a collaborare, scontrandosi ma anche riuscendosi a
capire. Ma se da una parte l’occasione ci invita ad indagare
nell’aspetto psicologico dei due protagonisti, il regista ci fa
rimanere sempre e solo sulla superficie con dialoghi telegrafici,
non arrivando mai a farceli capire del tutto, ma anzi rendendo
alcune loro azioni quasi incomprensibili dal nostro punto di
vista.
Lasciando perdere effetti speciali
sofisticati, la forza di Il Domani Tra di Noi sta
nelle riprese realistiche dell’elemento naturale, girate da
Abu-Assad e la sua troupe a grandi altezza e in mezzo alle
intemperie, che fanno mantenere alta la tensione per grand parte
del film e regalano fotografie spettacolari delle montagne
canadesi.
Kate Winslet si ritrova suo malgrado in una
situazione di sopravvivenza e anche qua, dopo aver lasciato andare
Leonardo DiCaprio e essersi presa tutto il posto sulla
porta, dimostra una bella dose di egoismo misto a testardaggine,
che mettono anche in quest’occasione il suo compagno di avventura
in pericolo. Indubbia la sua bravura, ma questo non è di certo un
film degno della carriera della Winslet, né tanto meno di quella di
Idris Elba.
Il film funziona finché rimane una
corsa alla sopravvivenza per Ben e Alex, ma il finale prende delle
svolte inaspettate dove si cerca anche un po’ di forzare la mano su
una storia d’amore quasi inesistente fino a poco prima.
Occasioni mancate e una
sceneggiatura banale, rendono Il Domani Tra di Noi
un film decisamente dimenticabile nella filmografia dei suoi
talentuosi protagonisti.
Verrà presentato il prossimo 16
novembre presso il cinema Barberini, nell’ambito del Festival del
Cinema di Roma Storia di un ragazzo
calabrese, docu-film dedicato alla vita di
Enzo Mirigliani, per oltre 50 anni organizzatore
del concorso di Miss Italia. Madrina
dell’evento, Caterina Murino, che sul palco
del concorso di bellezza più famoso d’Italia ha mosso i primi passi
della carriera, nel 1997.
La pellicola seguirà le vicende del
protagonista, partendo dal paese natio di Santa Caterina dello
Jonio fino ai successi del concorso, attraverso le parole di coloro
(amici, famigliari, ovviamente le sue Miss) che ne hanno incrociato
la strada.
Il progetto, ideato e realizzato da
un gruppo di giovani, capitanato da Nicola Pisu
Mirigliani nipote del protagonista, e dal regista
Simone di Maria (entrambi poco più che ventenni),
insieme agli sceneggiatori Marco Brozzi e
Myriam Caratù intende rivelarne al pubblico
aspetti prima poco conosciuti, soffermandosi soprattutto sulla
storia precedente al successo, lontana dai riflettori, raccontando
una vicenda umana che ha attraversato la distruzione della guerra,
ma che ha poi rappresentato lo spirito di rivalsa e la voglia di
realizzazione che ha dominato la ricostruzione, fino all’ideazione
del concorso, che in parte contribuì a ricreare un clima di
‘normalità’ e ‘leggerezza’ in Italia dopo il difficile periodo
post-bellico.
Il docu-film, realizzato anche
grazie al contributo della Regione Calabria, si avvale dei filmati
storici del concorso, anche tratti dall’archivio dell’Istituto
LUCE, ma anche di filmati amatoriali che riprendono la vita privata
di Mirigliani. Tra le testimonianze contenute nella pellicola,
quelle della figlia del ‘patron’ Patrizia Mirigliani, della moglie
Rosy Ragno, Fabrizio Frizzi e Carlo Conti, do Martina Colombari,
Denny Mendez, Mirka Viola, degli ex dirigenti di Raiuno Paolo De
Andreis e Mario Maffucci.
ATTENZIONE – L’ARTICOLO
CONTIENE SPOILER SU SPIDER-MAN: NO WAY HOME
Ci sono alcune prove in
Spider-Man:
No Way Home che sembrano supportare la teoria che
Doctor Strange sia stato malvagio per tutto il tempo. Benedict Cumberbatch interpreta ancora
una volta Doctor Strange nel film MCU, ma questa volta non sembrava
essere proprio se stesso. Sin dal debutto dei primi trailer di
Spider-Man:
No Way Home, le azioni di Doctor Strange sono sembrate
sbagliate, in particolare il suo desiderio di aiutare Peter Parker
con un incantesimo che ha conseguenze così disastrose.
Oltre a ciò, la sua mancanza di
empatia per i cattivi raccolti dal multiverso sembra
particolarmente insolita per qualcuno che dovrebbe essere un
Vendicatore. Inoltre, Strange è distante per tutto il film, senza
che ci venga mai fornito il suo punto di vista.
Un’ulteriore conferma sulle prove
che Strange non fosse se stesso in Spider-Man: No Way Home è
l’intera sequenza di esecuzione dell’incantesimo stesso, che
attraversa le parti conosciute e sconosciute del multiverso. Wong
mette in guardia Strange sull’usare l’incantesimo, ma Strange lo
esegue comunque, come se fosse una cosa semplice. La mancanza di
spiegazioni a Peter prima di lanciare l’incantesimo, in particolare
con Peter che lo interrompe, e la mancanza di controllo di Strange
su ciò che sta facendo, suggerisce che qualcosa non va nel buon
dottore.
Doctor Strange è sempre stato
arrogante e competitivo
Il dottor Strange è sempre
stato un personaggio un po’ burbero, pieno di un’arroganza
sfacciata che deriva dai suoi giorni come chirurgo di successo. In
molti modi, questo è legato al fatto che il suo personaggio è
ambizioso, il che può avere risultati devastanti per qualsiasi
personaggio. Dopo il suo incidente d’auto in Doctor Strange, cerca
modi per guarire se stesso e quando viene esposto alle possibilità
di ciò che potrebbe imparare dallo Stregone Supremo, diventa
ossessionato dall’apprendimento e dalla padronanza di quelle
abilità. Alla fine usa i suoi nuovi doni a fin di bene, ma anche la
minima deviazione da ciò avrebbe potuto portarlo in una direzione
diversa.
Lo si vede di nuovo in Thor:
Ragnarok dove aiuta Thor e Loki a trovare il loro
padre, Odino, anche se tortura un po’ Loki con i suoi portali (un
altro indizio sulla propensione di Strange per la mancanza di
simpatia verso i cattivi). Le sue ultime due apparizioni in
Avengers: Infinity War e Avengers:
Endgame lo mostrano combattivo con Tony Stark,
nell’alterco sull’affermarsi sull’altro (che ribatte a tono), anche
se alla fine si setta sul quello che è un ruolo più eroico, dando a
Stark la risposta di cui ha bisogno per battere finalmente Thanos.
Alla fine ha sempre fatto la cosa giusta, ma la tendenza
all’arroganza potrebbe facilmente trasformarlo in un Doctor Strange
che imbocca la strada sbagliata, e c’è già un precedente per questo
nel MCU.
L’MCU ha già anticipato quanto
sarebbe facile avere un malvagio Doctor Strange
Il dottor Strange che
diventa malvagio è già stato esplorato nel MCU nella serie Disney+What If…? dopo
che la conseguenza del suo incidente d’auto non sono le mani
maciullate ma la morte di Christine Palmer (Rachel McAdams). La
storia alternativa di quella storia vede Strange ancora alla
ricerca delle arti mistiche, ma diventa ossessionato dall’idea di
tornare indietro nel tempo per salvare Palmer. Fa molti tentativi
di salvarla, ma la storia finisce sempre con la sua morte, un
risultato che non può accettare.
Inizia ad assorbire altri esseri
magici per diventare uno stregone onnipotente, deciso nella sua
missione di salvare Christine senza riguardo per le conseguenze.
Alla fine, diventa “Strange Supreme” e combatte il suo io buono,
che assorbe per ottenere abbastanza potere per salvare Christine.
Tuttavia, lei lo respinge nella sua forma malvagia; mostrando così
che ha distrutto l’universo per niente e lasciandolo a soffrire da
solo con il suo dolore e con ciò che è rimasto. Sebbene questa sia
solo una realtà, è una perfetta intuizione di quanto lontano
potrebbe spingersi Strange se si trovasse di fronte a un tale
dilemma nell’attuale MCU, un percorso verso il male totale e
completo.
Il comportamento di Doctor Strange
No Way Home sembra strano
Per qualcuno che è
diventato il nuovo erede al titolo di Stregone Supremo alla fine
del suo primo film da solista, Doctor Strange sembra aver perso il
suo tocco in Spider-Man:
No Way Home. Wong è il nuovo Stregone Supremo, poiché
ha assunto il ruolo quando Strange è stato fuori gioco per cinque
anni, dopo i fatti di Avengers: Infinity War.
Strange ha aiutato nella battaglia finale di Avengers: Endgame, ma la sua
abilità magica in No Way Home non ha la sua solita
precisione e concentrazione. L’atteggiamento di Strange sembra
quasi ribelle, in particolare verso Wong quando avverte Strange dei
pericoli di lanciare quel particolare incantesimo.
Le sue azioni non tornano, e la sua
mancanza di umiltà nel rifiutarsi di ammettere di aver permesso che
l’incantesimo fosse manomesso dall’inizio suggerisce che non è se
stesso.
È anche strano che metta
l’adolescente Peter Parker a capo di una spedizione per radunare i
cattivi del multiverso. Potrebbe arruolare più stregoni per
contribuire a portare a termine il compito, o altri Vendicatori, ma
non lo fa, e la sua decisione di non farlo fa sembrare che stia
cercando di mantenere segreto l’incidente. Arriviamo a porci la
domanda: Doctor Strange aveva ulteriori motivi per cancellare la
conoscenza di Spider-Man? Per non parlare dell’apertura di un
multiverso per consentire ai cattivi di filtrare attraverso le
fessure dello stesso.
L’attitudine di Strange verso la
morte è molto sospetta
Quando i cattivi del
multiverso iniziano ad apparire, Strange non solo costringe
Spider-Man ad andare a radunarli, ma è pronto a mandarli
immediatamente a morire. Mentre Spider-Man, che incontra per la
prima volta questi nuovi cattivi in No Way Home, scopre che
possono essere riscattati o salvati, salvando potenzialmente molte
vite in altri universi, Strange è categoricamente contrario. Questo
alterco genera uno scontro trai due che sembra più una battaglia
tra il bene e il male che un semplice malinteso morale.
Avendo appena salvato metà
dell’universo, si potrebbe pensare che Strange sia disposto a
salvare più vite, ma in questo caso vuole semplicemente che i
villain spariscano premendo un pulsante. La sua posizione sulla
volontà di mandare queste persone alla morte non è mai
razionalizzata come “un bene più grande”, ma più come un problema
che semplicemente non vuole affrontare.
Strange è estremamente incline a
lasciar morire la gente, e anche alla fine, quando poi realizza il
suo incantesimo, lo esegue con la fretta di sistemare un pasticcio
che ha combinato, con l’ansia di farsi scoprire.
Il trailer di Doctor Strange 2
anticipa un malvagio Doctor Strange
Il più grande indizio di
un Dottor Strange malvagio arriva sotto forma di scena dei titoli
di coda, un teaser per
Doctor Strange in the Multiverse of Madness. Strange
ha chiesto per la prima volta l’aiuto di Wanda Maximoff, alias
Scarlet Witch, che si è dilettata nelle arti oscure e ha causato
gravi danni durante gli eventi di WandaVision. Ma l’inquadratura
finale mostra Strange che affronta una versione malvagia di se
stesso che assomiglia in modo sorprendente a Strange Supreme di
What If…?.
Questa versione malvagia di Doctor
Strange dice: “Le cose sono appena sfuggite di mano”, il che
potrebbe certamente essere parte della sua spiegazione rivolta allo
Strange buono, in merito a ciò che ha causato la sua discesa nella
cattiveria. Questa scena anticipata del sequel contiene forse le
chiavi del comportamento di Strange in Spider-Man: No Way
Home, forse alludendo al fatto che è stato sotto
l’influenza di forze oscure per tutto il tempo, e sulla quali
potrebbe non aver avuto alcun controllo. Tutto sarà (probabilmente)
rivelato quando
Doctor Strange in the Multiverse of
Madness uscirà il 6 maggio 2022.
Casey Affleck sembra vicino a
trovare un compratore per il suo strano documentario su Joaquin
Phoenix: la Magnolia è infatti in trattative per acquistare i
diritti…
Netflix
ha recentemente aggiunto al suo catalogo un film polacco dal titolo
Il Divorzio, che è salito subito in Top 10. Il
film segue il viaggio assurdamente complicato di Jacek e Malgosia,
una coppia separata che cerca di ottenere un divorzio sancito dalla
chiesa. Il film esplora come le scelte personali siano influenzate
dalle aspettative sociali e religiose e dalle sfide del voltare
pagina.
Con una narrazione arguta e
umoristica, il film polacco di 90 minuti
scava nella natura invadente delle istituzioni religiose,
evidenziando come la rigida aderenza della chiesa alla sacralità
del matrimonio complichi le decisioni individuali. Mentre l’ex
coppia affronta la richiesta della chiesa di prove e
giustificazioni del loro passato, la storia adotta un approccio
spensierato, veloce e comico per esplorare le dinamiche familiari.
Evidenzia anche come le persone che lottano per un cambiamento nel
privato possano rimanere intrappolate da pressioni istituzionali e
aspettative sociali, che spesso le rendono cieche rispetto ai
propri obiettivi.
Sebbene possa offendere
alcuni credenti, il film ritrae la battaglia in corso tra
prospettive secolari e relazioni moderne, offrendo una rinfrescante
interpretazione delle sfide dell’amore e dell’impegno.
La trama del film Netflix Il
Divorzio
La scena iniziale del film rivela
che Jacek e Malgosia si sono sposati molti anni fa, quando avevano
entrambi 20 anni. Hanno anche una figlia che frequenta l’università
di nome Ilona. Tuttavia, dopo la separazione, i due individui sono
andati avanti con le loro vite. Malgosia, un direttore d’orchestra
presso il club per bambini della scuola, è felicemente sposata con
Andyzej, un tassista, e la coppia ha una figlia, Ala.
Jacek, d’altra parte, è fidanzato,
ma ha bisogno dell’approvazione della chiesa per il suo divorzio
prima che le nozze possano procedere. Quando Malgosia partecipa al
funerale della madre di Jacek, Jacek chiede un favore alla sua ex
moglie: collaborare con lui per annullare il loro matrimonio agli
occhi della chiesa. Malgosia non vede alcun problema nell’accettare
di aiutare con i documenti finché non si rende conto che la chiesa
non è così accomodante quando si tratta di annullare
l’istituzione del matrimonio per motivi religiosi.
Come va il primo impatto di Jacek e Malgosia con la
Chiesa?
Dopo aver presentato documenti che contengono una serie di domande
personali riguardanti il loro matrimonio e la loro relazione
personale, Malgosia è sorpresa di apprendere che la chiesa l’ha
convocata per un interrogatorio. Dopo aver incontrato un prete e il
suo assistente molto religioso, si rende conto che la strada per
ottenere l’approvazione del divorzio non sarà così facile. Quando
trova una vecchia conoscenza come testimone di Jacek che blatera su
cosa pensa del matrimonio della coppia, Malgosia afferma frustrata
di ritirare la richiesta di divorzio con Jacek.
Perché la chiesa non sanziona
semplicemente il divorzio della coppia?
Il giorno seguente, il prete e il
suo assistente vanno a trovare Malgosia sul posto di lavoro per
informarla che una dichiarazione di nullità del
loro matrimonio richiederà una sentenza del Vaticano. Per questo,
la coppia dovrà fornire prove di problemi all’interno del loro
matrimonio, che è la base della richiesta. Il motivo di
questa prova è che la chiesa crede nell’istituzione del
matrimonio. Dal momento che Jacek e Malgosia si sono
sposati in una chiesa secondo i sacri termini del matrimonio, è
fondamentale che aderiscano a tali termini.
Tuttavia, poiché non vivono più
secondo tali principi e stanno facendo ciò che desiderano, la
chiesa ora li sta processando per rendere conto del perché stanno
facendo un simile passo dopo aver inizialmente scelto di sposarsi
di fronte a un’istituzione. In sostanza, si chiede perché le
persone facciano certe cose in primo luogo quando non ci credono
più.
Come sta affrontando Malgosia la
sua vita attuale?
Mentre affronta la questione del
divorzio, si scopre che la famiglia di Malgosia ha bisogno di lei.
Dopo sette anni di esibizioni con la madre nell’orchestra, che le
hanno fatto guadagnare spesso ingaggi in giro per la città, Ala ha
improvvisamente deciso di smettere.
Nel frattempo, la sua relazione con
Andyzej inizia a mostrare segni di tensione, mentre Malgosia è
sempre più distratta dallo stress di gestire il suo capo, la
chiesa, e dal tentativo di districarsi dai problemi che Jacek ha
causato nei suoi sforzi per garantire un nuovo inizio. Pensa che
Jacek sia sempre stato immaturo e non si sia mai preso le
responsabilità delle sue azioni, e anche questa volta sembra che
sia lei a sopportare un peso maggiore di lui.
Come cercano Malgosia e Jacek di
manipolare la chiesa?
Dal momento che Malgosia e Jacek
hanno avuto la figlia, Ilona, fuori dal matrimonio, il che è
considerato un atto empio dalla chiesa, il duo escogita un modo per
mentire e presentare Jacek come una persona problematica che ha
spinto Malgosia a lasciare il matrimonio. Tuttavia, la chiesa non
accetta scuse e chiede prove a sostegno delle loro affermazioni.
Padre Tomasz manda persino l’ex coppia da un avvocato, ma non li
aiuta molto a causa della sua lealtà alla chiesa stessa.
Nel frattempo, il duo contatta un
altro vecchio amico che era uno degli ospiti ubriachi al loro
matrimonio ma che nel frattempo è diventato sobrio. Cercano di
corromperlo con una notevole somma di denaro per mentire di fronte
alla chiesa, chiedendogli di dire che Jacek era un ubriacone e non
sapeva leggere correttamente i suoi voti.
Come si sbrogliano le dinamiche
familiari?
Sulla via del ritorno, Jacek si
lascia andare alla malinconia dei vecchi tempi. Tuttavia, Malgosia
gli ricorda che non sono più le stesse persone; entrambi vivono
vite drasticamente diverse con altri partner. Più tardi, alla cena
di famiglia, quando la fidanzata di Jacek esprime la sua ansia per
i documenti del divorzio, Andyzej e Jacek hanno un piccolo
battibecco dopo che Jacek menziona di essere un padre devoto per
Ilona.
Andrzej sottolinea come Jacek sia
stato assente per la maggior parte della vita di Ilona. Dopo aver
visto Ilona e il suo fidanzato, Malgosia decide di passare la notte
a festeggiare con la sua “prima famiglia”, che include Jacek.
Questa scelta sconvolge Andyzej, che è già frustrato per il rifiuto
della sua borsa di studio e si sente incapace di parlarne con
Malgosia perché è preoccupata per altri problemi.
Più tardi, il capo di Malgosia
scopre che diversi membri della band sono assenti dalle prove dopo
aver appreso che dovranno esibirsi per un ministro locale che vuole
riaprire in modo cerimoniale una stazione già funzionante. Poiché
anche Ala ha lasciato la band, Malgosia parla con sua figlia della
sua decisione. Chiede se Ala ha lasciato la band per dispetto o se
vuole davvero intraprendere una strada diversa.
La spiegazione del finale de Il
Divorzio
La fase finale del processo della
chiesa viene alla luce e Malgosia e Jacek vengono nuovamente
convocati insieme di fronte a un prete del Vaticano tramite una
chiamata via Zoom. Questa volta, la chiesa fa comparire il prete
che ha officiato il loro matrimonio. Durante l’interrogatorio, il
prete dà una risposta vaga, suggerendo che Jacek non era ubriaco il
giorno delle loro nozze e che sembravano una coppia follemente
innamorata.
Tuttavia, Malgosia interroga il
prete, chiedendogli se si ricordava di aver battezzato la loro
figlia, Ilona. Quando lui risponde di sì, lei lo chiama in causa
davanti a tutti, rivelando che Ilona in realtà è stata battezzata
in una chiesa diversa, più vicina alla casa della famiglia di
Jacek. Questa rivelazione mette i preti in una posizione
imbarazzante e chiedono più tempo per giungere a una
conclusione.
Frustrato, Jacek interrompe,
pronunciando un discorso emozionante. Ammette di essere stanco
delle bugie e delle storie inventate solo per ottenere un semplice
divorzio per un matrimonio che non esiste più. Confessa di essere
stato immaturo e ingenuo quando si sono sposati a 20 anni e dice
che la decisione è stata in gran parte dovuta alla
pressione della chiesa dopo che avevano avuto un figlio prima del
matrimonio.
Esprime quanto sia ingiusto mettere
dei giovani in una posizione così difficile. Jacek ammette anche di
non essere stato lì per Malgosia e le augura il meglio per la sua
vita attuale, che include una bella famiglia. Spera anche di avere
la stessa felicità con la sua fidanzata. Conclude il discorso
dicendo che questo processo è stato estenuante per tutti i soggetti
coinvolti. Il prete in chiesa ascolta in silenzio e lo perdona.
Tuttavia, il prete del Vaticano, ignaro della maggior parte di ciò
che è stato detto, non risponde: il suo schermo si è bloccato a
causa di una scarsa connessione Internet durante la chiamata
Zoom.
La chiesa approva il divorzio di
Jacek e Malgosia?
Il Divorzio film 2024 – Cortesia Netflix
Mentre l’ex coppia attende la
decisione della chiesa, vediamo Malgosia chiudere i suoi legami con
Jacek, indipendentemente dall’esito. Riesce anche a radunare i suoi
studenti per il concerto, dove scopre che anche sua figlia, Ala, ha
deciso di unirsi a loro. La squadra riesce ad arrivare alla
stazione per l’esibizione. Sulla via del ritorno, Malgosia si scusa
con suo marito, Andyzej, riconoscendo che è stato incredibilmente
premuroso, comprensivo e paziente con lei per tutto quel periodo.
Ammette che è stato sbagliato da parte sua non esserci per lui
quando aveva bisogno di lei. I due si riconciliano e finiscono per
pomiciare in macchina.
Il finale di Il
Divorzio ci rivela che la chiesa accetta finalmente la
richiesta di divorzio di Jacek e Malgosia, annullando la sacralità
del loro matrimonio. Vediamo Jacek sposare la sua fidanzata nella
stessa chiesa, con Malgosia e la sua famiglia come testimoni,
mentre padre Tomasz celebra il secondo matrimonio di Jacek.
Guarda il trailer del film
Originale NetflixIl
Divin Codino che celebra l’uomo oltre il mito,
con un film che segue la carriera calcistica di Roberto
Baggio.
Partendo dagli esordi nelle fila
del Lanerossi Vicenza e passando dal controverso calcio di rigore
della Finale di Coppa del Mondo 1994 tra Italia-Brasile, il film
ripercorre la vita di Baggio, dal suo difficile debutto come
professionista fino all’addio ai campi. Una carriera lunga 22 anni
che, attraverso gli infortuni, il rapporto di amore-odio con i suoi
tifosi, le incomprensioni con alcuni dei suoi allenatori e il
rapporto con la sua famiglia, racconta i grandi successi sul campo
di un calciatore fenomenale.
È DIODATO l’autore e interprete di
“L’UOMO DIETRO IL CAMPIONE”, la main song che fa parte della
colonna sonora del film Il
Divin Codino. Il brano è in uscita il 14 maggio
su tutte le piattaforme di streaming e digital downloading, in
contemporanea al videoclip ufficiale su YouTube.
“L’UOMO DIETRO IL CAMPIONE” è il
fedele racconto in musica della leggenda di Roberto Baggio.
Un arrangiamento dinamico, esuberante e plissettato di rock fa da
tappeto alle parole di Diodato che, col suo timbro gentile,
costruisce un crescendo in cui si fanno spazio emozioni di una
storia tutta italiana.
Un film NETFLIX in associazione con
MEDIASET prodotto da FABULA PICTURES in associazione con TRENTINO
FILM COMMISSION e con la sostenibilità ambientale T-Green Film in
collaborazione con Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del
Ministero Della Cultura (MIC)
Netflix ha diffuso nella sera il teaser
trailer di Il
Divin Codino, l’annunciato film italiano originale
Netflix sulla storia di Roberto Baggio.
L’uomo che ha ispirato intere
generazioni a giocare a calcio. E non solo. Un calciatore unico,
capace di emozionare i tifosi di tutto il mondo. La storia de Il
Divin Codino è in arrivo su Netflix. Diretto da Letizia
Lamartire con protagonisti Andrea Arcangeli,
Valentina Bellè, Antonio Zavatteri, Thomas Trabacchi, Andrea
Pennacchi
È stato uno dei
calciatori più amati d’Italia, ha portato con onore e fierezza la
maglia azzurra, insieme a quella della Juventus e di altre squadre
del campionato di Serie A, ma la sua carriera, seppure gloriosa,
sembra ruotare ancora oggi intorno ad un solo rigore sbagliato. Lui
è Roberto Baggio e quel rigore è quello calciato
al Brasile nella notte dell’esteta del ’94 quando l’Italia perse la
finale della Coppa del Mondo di Calcio.
Il
Divin Codino, nuovo film Netflix in collaborazione con Mediaset, racconta il
Baggio uomo e sembra far ruotare tutta la sua storia intorno a
quell’unico rigore calciato alto in un’intera carriera. Non perché
fosse rappresentativo di un fallimento, ma perché la carriera e
Robi è sempre stata caratterizzata da sfide, e infatti il claim del
film recita “E’ come ti rialzi che ti rende un campione”.
E Baggio ne sa molto di rialzarsi e riprendere a lottare. Ma come
mai anche dopo tanti anni quel rigore sbagliato continua a
pesare?
“Quel rigore non si cancella”
“Il discorso del
rigore non sarà mai archiviato – spiega Roberto
Baggio, in collegamento Zoom per la presentazione del film
– il Mondiale era il mio sogno calcistico e non posso metterlo
da parte, perché sono stato io a dare il colpo di grazia a quella
finale. L’ho vissuto malissimo perché l’ho rincorso e sognato di
vincerlo per milioni di notti, poi la realtà è stata quella a cui
non avevo mai pensato. E’ un errore che non cancelli”.
A dare corpo e voce a
Roberto Baggio nel film diretto da Letizia
Lamartire è Andrea Arcangeli che lavora
bene sulla mimesi fisica e che ha confessato: “E’ un ruolo che
ti ricopre di responsabilità, ci si sente più pesanti di 100 chili,
pensi che nessuno possa fare Baggio, ero scettico, invece c’era
molto coinvolgimento emotivo sul progetto e mi sono fatto
trascinare. Ho lavorato sulla fisicità, sull’accento, abbiamo
dovuto muoverci dentro a certi paletti per dare credibilità alla
sua vita, altrimenti sarebbe stata un’imitazione. Ho messo del mio
e rubato qualcosa da Roberto, che è stato fondamentale. Lui stesso
mi ha scaricato della responsabilità di interpretarlo, mi ha solo
detto, viviti questa esperienza, vivi l’occasione. Baggio è
stato la chiave per farmi capire cosa prendere di questa
esperienza”.
E sembra che il diretto
interessato sia stato molto felice dell’interpretazione di
Arcangeli: “Credo che Andrea abbia fatto questo percorso con
grande passione e sono grato alla produzione per aver fatto un
lavoro incredibile che mi rende felice. Io e mia moglie (nel
film interpretata da Valentina Bellè) abbiamo
cercato di dare loro il maggior supporto possibile, raccontando in
maniera semplice la nostra vita. Anche se non dovrei essere io a
giudicarlo, mi sembra molto reale, racconta di episodi
successi davvero, che hanno fatto parte della mia vita. Abbiamo
anche trascorso dei giorni insieme per farci conoscere, diverse
volte siamo stati anche sul set e leggevo loro le battute del
copione”.
Più che la carriera
sportiva per club, Il
Divin Codino rappresenta le tappe della vita di
Roberto Baggio attraverso il calcio, e
principalmente la sua storia d’amore con la maglia azzurra, come
spiega la regista, una storia d’amore che scandisce tutti e tre gli
atti del film. Ma la cosa che sembra essere stata una costante
nell’esperienza calcistica di Baggio è la sfortuna, gli infortuni
alla vigilia di momenti importanti. Baggio, da buddista convinto,
parla di karma: “Il mio karma è dover combattere ogni volta che
mi avvicino a qualcosa che desidero, all’inizio era difficile, poi
il buddismo mi ha aperto il mondo, questa è la missione di questa
mia vita e lo faccio con serenità. E’ una difficoltà, è sempre
stato così, una volta mi pesava, oggi combatto”.
Ma Roberto
Baggio non è solo impegno, lavoro e dedizione, è anche un
uomo garbato e simpatico, che ha condiviso con il pubblico la
nascita della sua pettinatura storica, che dà anche il titolo al
film: “E’ nato per gioco, durante i mondiali del ’94 in
USA. In hotel c’era una cameriera di colore con delle treccine
molto belle e parlando con lei, mi propose di farle anche io.
Così ha iniziato a farmi le treccine. Quando mi sono cresciuti
i capelli, per non avere impiccio durante le partite, li ho
legati”.
Arriva il 26 maggio su NetflixIl
Divin Codino, il film che racconta la vita e la
parabola umana, più che la carriera, di uno dei calciatori italiani
più amati di sempre: Roberto Baggio. Il film, scritto da
Ludovica Rampoldi, Stefano Sardo e diretto da
Letizia Lamartire, vede protagonisti Andrea Arcangeli,
Valentina Bellè, Antonio Zavatteri, Andrea Pennacchi e un
inedito Martufello, travolgente nel ruolo di Carlo
Mazzone.
È il 1970, la nazionale italiana
perde la finale della Coppa del Mondo contro il Brasile. Un piccolo
Roberto Baggio promette al padre, triste per la sconfitta: “Non
ti preoccupare, te la vinco io la finale con il Brasile”. È
già una nota amara che apre il film, una nota ineluttabile che
immaginiamo tutti culminerà proprio con quella finale e quel rigore
calciato alto, lui che non aveva mai calciato un rigore alto in
tutta la sua vita e mai lo rifarà.
La storia raccontata da Il Divin
Codino
Partendo dagli esordi nelle fila del
Lanerossi Vicenza e passando dal controverso calcio di rigore della
Finale di Coppa del Mondo 1994 tra Italia-Brasile, il film
ripercorre la vita di Baggio, dal suo difficile debutto come
professionista fino all’addio ai campi.
Una carriera lunga 22 anni che,
attraverso gli infortuni, il rapporto di amore-odio con i suoi
tifosi, le incomprensioni con alcuni dei suoi allenatori e il
rapporto con la sua famiglia, racconta i grandi successi sul campo
di un calciatore fenomenale.
Proprio intorno a quell’evento
segnante si concentra il film di Lamartire, non perché quello sia
stato io fulcro della vita e della carriera di Roberto Baggio, ma
perché quel momento è una delle tante cadute dell’uomo Roberto e
del calciatore Baggio. Il
Divin Codino è il racconto di tutte le volte che
Baggio ha scelto di rialzarsi nonostante gli eventi e le avversità
che lo hanno travolto.
Una storia di rincorse
La tagline del film è infatti
“E’ come ti rialzi che ti rende un campione” e la chiave
del film e della scelta del punto di vista del racconto è tutta
qui. Nell’arco della narrazione, Baggio viene sempre raccontato
alla vigilia di un grande evento, quando viene messo di fronte alle
avversità: che sia l’infortunio dopo la firma con la Fiorentina, o
il rigore citato, oppure l’altro infortunio prima della
convocazione in Nazionale per i Mondiali di Tokyo. Roberto sceglie
sempre di rialzarsi, indipendentemente dal risultato, sceglie
sempre di avere fede e di andate avanti. Il buddismo, che lo ha
aiutato a scegliere sempre di combattere recita una parte
importante nel film, così come lo è stato in tutto il corso della
sua vita, e il desiderio di accettazione da parte del padre, trofeo
che Roberto rincorre per tutta la vita e che arriva solo a fine
carriera.
L’importanza della famiglia
In mezzo ci sono gioie, paure,
speranze, vittorie e avversità, tutte affrontate con umiltà e
onestà, accanto alla proprio famiglia, alla moglie devota e solida,
un sostegno fondamentale per la sua carriera.
Non corriamo però il rischio di
sovrapporre la nobile parabola sportiva e umana di Roberto Baggio
al film, che purtroppo, pur avendo ben chiaro il suo percorso si
riduce ad una serie di quadri che non hanno un grande valore
cinematografico e che mirano a fare da eco a vicende di grande
spessore sportivo e umano.
Quello che però il film riesce a
raccontare bene è il Roberto più intimo, grazie soprattutto a
Andrea Arcangeli, interprete delicato che riesce a
restituire quella calma e quella purezza d’animo di un calciatore
che rimane trai più amati del calcio italiano, quel calciatore a
cui il suo pubblico ha persino perdonato quel rigore troppo alto,
quel rigore che lui stesso, lo ha detto, non si perdonerà mai.
Come ormai saprete tutti,
Karen Gillian ha voluto rasarsi completamente
a zero per la parte di Nebula in Guardiani della
Galassia dimostrando grande professionalità poichè
grazie al reparto trucco ovviamente non sarebbe stato difficile
farla apparire calva; nonostante questo oggi arriva online il
divertente video del fatidico momento del volontario taglio di
capelli che potete vedere qua sotto
Trama: L’audace esploratore Peter
Quill è inseguito dai cacciatori di taglie per aver rubato una
misteriosa sfera ambita da Ronan, un essere malvagio la cui
sfrenata ambizione minaccia l’intero universo. Per sfuggire
all’ostinato Ronan, Quill è costretto a una scomoda alleanza con
quattro improbabili personaggi: Rocket, un procione armato; Groot,
un umanoide dalle sembianze di un albero; la letale ed enigmatica
Gamora e il vendicativo Drax il Distruttore. Ma quando Quill scopre
il vero potere della sfera e la minaccia che costituisce per il
cosmo, farà di tutto per guidare questa squadra improvvisata in
un’ultima, disperata battaglia per salvare il destino della
galassia.
Harrison Ford
torna nel ruolo del leggendario eroe archeologo per l’attesissimo
ultimo capitolo dell’iconico franchise, un’epica e travolgente
avventura in giro per il mondo. Insieme a Harrison
Ford, il cast del film include Phoebe
Waller-Bridge (Fleabag), Antonio
Banderas (Dolor y gloria), John
Rhys-Davies (I predatori dell’arca perduta),
Shaunette Renée Wilson (Black Panther),
Thomas Kretschmann (Das Boot),
Toby Jones (La Talpa), Boyd
Holbrook (Logan – The Wolverine), Olivier
Richters (Black Widow), Ethann Isidore
(Mortale) e Mads Mikkelsen (Un altro
giro).
Diretto da James Mangold (Le Mans ‘66 – La
grande sfida, Logan – The Wolverine) e con
una sceneggiatura scritta da Jez Butterworth & John-Henry
Butterworth e David Koepp e James Mangold, basata sui personaggi
creati da George Lucas e Philip Kaufman, il film è prodotto da
Kathleen Kennedy, Frank Marshall e Simon Emanuel, mentre
Steven Spielberg e George Lucas
sono i produttori esecutivi. La colonna sonora è composta ancora
una volta da John Williams, che ha firmato le musiche di ogni
avventura di Indiana Jonesa
partire dall’originale I predatori dell’arca
perduta nel 1981.
C’è chi lo disprezza, chi lo
idolatra, chi invece lo considera un attore come un altro. Sacha Baron Cohen non ha fatto altro, nella
sua carriera cinematografica, che dividere e far discutere, con le
sue particolari messe in scena, e con la sua grandissima abilità di
creare personaggi che per più motivi sono di rottura con l’ambiente
in cui vengono calati.
Precedentemente Cohen aveva messo
alla berlina la stampa e la moda, realizzando due film decisamente
sopra le righe, con Borat e
Bruno. Ora si dedica invece alla presa in giro,
non solo di tutte le dittature mediorientali, ma anche delle
cosiddette democrazie occidentali, facendo particolare riferimento
agli Stati Uniti ovviamente. Ne Il Dittatore,
Cohen è l’ammiraglio generale Haffaz Aladeen, sovrano assoluto di
un piccolo stato mediorientale e nemico giurato della democrazia.
Nel suo regno egli è sovrano assoluto, governando con la più cieca
negligenza e la più totale noncuranza del suo popolo. Ovviamente in
molti lo vogliono morto e così Aladeen si procura dei sosia che
come compito hanno quello di “farsi sparare in testa al suo posto”.
Un suo viaggio negli Stati Uniti lo porterà a conoscere altre
realtà e soprattutto a riconsiderare la sua concezione di
dittatura, democrazia e amore.
Il Dittatore, il film
Il Dittatore
scritto e prodotto da Sacha Baron Cohen è forse il suo prodotto meno
riuscito, dal momento che viene a mancare in questo caso la
componente più graffiante e superflua del suo cinema, ovvero
l’oscenità e la volgarità totali. Pur non essendo un film privo di
queste caratteristiche, Il Dittatore si muove
prevalentemente negli schemi della narrazione tradizionale e solo
in alcuni momenti presenta delle trovate davvero anticonformiste
che fanno riferimento al mondo contemporaneo, come il discorso
conclusivo di Aladeen. Divertente invece è il riferimento
secondario al mondo dello spettacolo hollywoodiano e alla sua
“commerciabilità”: diversi attori prestano il nome (alcuni anche il
volto) a battute irriverenti e scostumate che esalteranno
sicuramente il pubblico.
Il Dittatore si
basa esclusivamente sul suo protagonista: Sacha Baron Cohen si cala nel personaggio, lo
aiuta a nascere e a venir fuori dalla storia, regalandogli tic,
manie, caratteristiche e nevrosi in maniera del tutto verosimile e
trasformando il suo accento solo come un grande attore riesce a
fare. Nel cast del film anche Sir Ben Kingsley che aveva di recente incrociato
la strada di Cohen in
Hugo Cabret di Scorsese, e che qui interpreta il
cospiratore zio del dittatore;
Anna Faris, nei panni di una energica ambientalista e
femminista americana; John C. Reilly e
Megan Fox in piccoli ruoli.
Sotto testi (neanche troppo)
sottointesi si sprecano e il film va avanti, giustamente, per la
modesta durata di 84 minuti, senza il classico lieto fine lasciando
addosso la sensazione che infondo sono davvero poche le cose che
possono cambiare al mondo, e tra questa non figurano gli
uomini.
Da oggi 17 ottobre sarà disponibile in
Blu-ray e Dvd la commedia più irriverente dell’anno, Il Dittatore.
Nei panni del violento ed anti-occidentale dittatore Aladeen,
‘Le avventure di un Monarca
riluttante’, questo potrebbe essere un sottotitolo adatto per
Il Discorso del Re, bellissimo film di
Tom Hooper, in questi giorni nelle sale. La storia
è semplice, ben scritta e magistralmente interpretata: quando Re
Eduardo VIII abdica per poter sposare una donna divorziata, tocca
al timido Bertie, secondogenito di Giorgio V, salire al trono, con
il nome di Giorgio VI.
Il Discorso del Re, la trama
Bertie però non è solo timido, ma è
balbuziente, un vero e proprio handicap per un re che dovrebbe
guidare il suo popolo in una guerra mondiale, la Seconda,
attraverso l’utilizzo della nuova tecnologia radiofonica. Il film
si apre su un discorso fallimentare che Bertie, all’inizio Duca di
York, non riesce a pronunciare in pubblico a causa della sua
invadente balbuzie.
In questo modo veniamo
immediatamente proiettati nel cuore della vicenda, e nel dramma di
quest’uomo che si vede impedito a svolgere i suoi doveri di
componente della famiglia reale; il regista Tom
Hooper si incolla così al suo protagonista, dall’inizio il
suo problema, la sua difficoltà diventa la nostra e la sua ansia è
condivisa con il pubblico che incondizionatamente si pone dalla
parte di quest’uomo che avendo tutte le caratteristiche dell’uomo
comune, è costretto dagli eventi ad assumere un ruolo
straordinario. Ben presto si accorgerà di esserne all’altezza, ma
non prima di aver mostrato la sua umanità, la sua irascibilità e il
suo temperamento orgoglioso.
A capo di questa messa in scena
eccellente il grandissimo Colin Firth, che già ha impressionato lo
scorso anno nella sua interpretazione del dolore in A Single Man, e che adesso incanta e
commuove con la sua performance ne Il Discorso del
Re: l’imponenza fisica e la duttilità attoriale di
Colin sono state messe a disposizione di un personaggio, il lavoro
mimetico, dal gesto, alla postura, alla dizione, tutto è stato
curato nel minimo dettaglio e il risultato è straordinario. Firth
riesce ad apparire fragile, nonostante la sua imponenza, a sembrare
sconfitto nonostante l’immensa statura morale del suo personaggio,
lui è Giorgio VI. Accanto a Colin Firth traviamo due attori di ottimo
livello: Helena Bonham Carter, che interpreta la
consorte Elizabeth, e Geoffrey Rush, nel ruolo del
controverso logopedista che viene incaricato di guarire il futuro
sovrano, Lionel Logue.
Entrambi gli attori sono
perfettamente all’altezza dei ruoli loro assegnati, e se la Carter
appare una discreta ma salda spalla per Bertie, Geoffrey Rush da
vita ad un personaggio spiritoso, ironico e decisivo per lo
svolgimento narrativo della vicenda. A quanto pare l’attore si
trova molto bene a corte, più che altro nei ruoli di consigliere o
amico reale! Da sottolineare anche la presenza molto breve di
Timothy Spall che interpreta Winston Churchill.
L’attore ritrova la Carter con la quale ha già lavorato in
Sweeney Todd,
Alice in Wonderland e nella saga di Harry
Potter e anche lui si conferma un ottimo attore capace
di un lavoro mimetico davvero notevole.
Ma artefice della bellezza del film
è in primis Hooper, che con una regia molto visibile segue i suoi
personaggi e li posiziona con precisione all’interno del quadro,
privilegiando il decentramento del soggetto e lasciando respirare
l’inquadratura, riprendendo grandi pareti spoglie e ponendo il
personaggio in un angolo, a voler lasciare spazio intorno, a voler
far vedere oltre per far respirare il quadro, e con esso lo
spettatore, proprio come il re balbuziente impara a fare a poco a
poco da Lionel. L’elegante e preciso balletto che Hooper mette in
scena con i suoi attori è coronato e perfezionato
dall’accompagnamento musicale di Alexandre
Desplat, che con discrezione prima e con decisione poi
accompagna nel giusto modo la vicenda, senza imporsi ma rimanendo
sempre presente, accompagnando.
La grande forza de Il
Discorso del Re però è insita nella storia e nella
straordinaria empatia che riesce ad instaurare con il pubblico,
nell’altissimo grado di tensione che riesce a trasmettere e nella
grande emozione che restituisce. Non è solo tanta bella forma, come
solo le produzioni inglesi sanno fare, è anche tanto significato,
una storia di grande forza e grande umanità, con una bellissima
sceneggiatura, attenta e calibrata e avvalorata dalla storia vera
che il film racconta, in una confezione perfetta, coronata da
Colin Firth nella sua interpretazione più
bella (e forse anche fisicamente impegnativa) di sempre.
In un mondo in piena rivoluzione,
quando la comunicazione (e i mezzi di comunicazione) comincia a
diventare davvero importante attraverso i mass media (la
radio), cosa che il film sottolinea più volte, un uomo riesce a
superare i propri limiti ed a diventare un simbolo sotto il
quale un intero impero si rifugerà durante il secondo conflitto
mondiale. Assolutamente un film da vedere, e di rigore, in versione
originale!