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X Factor 2016: Eva, Gaia, Roshelle e Soul System

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X Factor 2016: Eva, Gaia, Roshelle e Soul System

X Factor 2016 torna a riaccendere il tempio della musica e la sua platea di 8.000 persone. Tra band internazionali e cantautori della musica italiana, andrà in scena in diretta dal Mediolanum Forum di Assago lo scontro finale tra Eva, Gaia, Roshelle e Soul System. La finalissima di X Factor 2016 andrà in onda giovedì 15 dicembre alle 21.15 su Sky Uno HD in SUPER HD e su TV8 (preceduta alle 20.25 da una speciale edizione dell’Ante Factor). Sarà un super show ancora più  tecnologico, con un palco di 1800 mq, una torre di oltre 6 metri di altezza,  16 telecamere HD, 600 mq di led ed effetti speciali sorprendenti. 

X FACTOR 2016: EVA, GAIA, ROSHELLE e SOUL SYSTEM ALL’ULTIMO SCONTRO. DOMANI LA FINALISSIMA LIVE DAL FORUM DI ASSAGO

Tra gli attesissimi ospiti, One Republic e Ligabue, e a duettare con i finalisti saranno pop star della musica italiana come Giorgia, Carmen Consoli, Giusy Ferreri e Baby K, oltre ai Clean Bandit premiati ai Grammy Awards 2015.  

Sarà un rush finale ad armi impari quello tra i giudici: Arisa non ha più concorrenti, Fedez arriva in finale con le due giovani promesse del pop Gaia e Roshelle, Alvaro porta sul palco gli acclamatissimi Soul  System, e Manuel, la concorrente spesso da lui definita la proposta più interessante dell’edizione, Eva.

I NUMERI DELL’EDIZIONE PIU’ VISTA X Factor 2016

ASCOLTI. Quella che si chiude giovedì è già un’edizione con numeri da record: dopo aver ottenuto gli ascolti migliori di sempre per le puntate di audizioni (con una media di 1 milioni 347 mila spettatori ogni giovedì sera e quasi 4 milioni nei sette giorni), anche per le puntate live “X Factor 2016” segna il record con una media di 1 milione 236 mila spettatori ogni giovedì sera (+21% rispetto a X Factor 2015) fino alla semifinale dell’8 dicembre, che è stata finora la puntata di X Factor più vista da quando il programma è in onda su Sky, con 1 milione 340 mila spettatori medi, con un indice di permanenza elevatissimo al 71%.

La crescita dei dati d’ascolto è confermata anche nei sette giorni: nonostante si tratti di eventi live, aumenta anche il consumo ‘in differita’ arrivando ad una media di circa 2 milioni di spettatori medi, in crescita del 15% rispetto al 2015. Ottima anche la share del giovedì sera, che arriva a quota 5% di media.  

Anche l’Xtra Factor, l’after show di X Factor, quest’anno ha registrato il suo record di ascolto. Tutto merito dello “Strafactor”, la casa dei talenti “alternativi”, con Mara Maionchi ed Elio e la conduzione di Daniela Collu (Stazzitta), che ha raggiunto una media ogni giovedì sera di oltre 476 spettatori medi (+33% rispetto allo scorso anno), con un record per la finale dell’8 dicembre, vista in diretta da 588 mila spettatori medi. Record anche nei sette giorni con 735 mila spettatori medi a puntata (+29% rispetto al 2015).

Notevole anche il seguito di “X Factor Daily”, la striscia quotidiana condotta da Aurora Ramazzotti, che ogni giorno raccoglie un ascolto di 216 mila spettatori medi, in crescita del 21% rispetto al 2015.

VOTI. Insieme agli ascolti sono cresciute anche le interazioni del pubblico, sono già stati superati 20 milioni 400 mila voti complessivi per le 7 puntate live.

SOCIAL. E anche sui social, a partire da settembre, X Factor 2016 ha generato 3,4 milioni di commenti e interazioni pubblicate dagli utenti italiani  su Facebook e Twitter (fonte Nielsen Social). Dalla partenza dei live il programma è sempre comparso nei primissimi posti della top 5 settimanale dei programmi televisivi più commentati sui social network. Ogni settimana l’hashtag ufficiale #XF10 e diversi termini legati allo show hanno scalato la classifica dei trending topic italiani, raggiungendo le prime posizioni. Nel corso dei live show #XF10 è entrato ogni giovedì anche nella classifica dei trending topic mondiali. E a conferma di una costante conversazione e rilevanza per il pubblico anche oltre la giornata di messa in onda principale del giovedì, è degno di nota il fatto che il 47% delle conversazioni su X Factor viene generato nel resto della settimana.

LA FINALISSIMA: MANCHES ED ESIBIZIONI

La finalissima di X Factor 2016, uno degli eventi tv più attesi, si aprirà alle 20.25 (in diretta su Sky Uno HD e TV 8) con una speciale edizione dell’Ante Factor in compagnia di Mara Maionchi ed Elio con Daniela Collu. Nel corso del pre-show si esibirà il vincitore dello Strafactor, il talent show alla ricerca dei talenti più alternativi, che nel corso delle 7 puntate live ha assegnato il titolo al duo Cecco e Cipo.

Dalle 21.15 la finale accenderà il Mediolanum Forum di Assago, inaugurata da una spettacolare esibizione che vedrà protagonisti i One Republic con i 4 finalisti Eva, Gaia, Roshelle e Soul System. Alvaro, Arisa, Fedez e Manuel raggiungeranno per l’ultimo giovedì il tavolo dei giudici per sostenere i propri talenti in gara.  La prima manche tra i 4 finalisti sarà dedicata ai duetti, con loro si esibiranno pop star della musica italiana come Giorgia, Carmen Consoli, Giusy Ferreri e Baby K, oltre ai Clean bandit premiati ai Grammy Awards 2015. I tre finalisti “sopravvissuti” ai duetti proseguiranno la gara affrontando la seconda manche, quella degli Inediti, già dallo scorso venerdì in vetta alle classifiche di iTunes: Eva si esibirà sulle note di Voglio andare fino in fondo, Gaia proporrà New Dawns, Roshelle il suo What u do to me, di cui è anche coautrice, e infine i Soul System  con She’s Like a star.

Terza e ultima manche: nel testa a testa decisivo, gli artisti proporranno un mega medley con i 3 brani che hanno caratterizzato il loro percorso ad X Factor.   

A scandire il ritmo della serata, super ospiti e speciali esibizioni dei concorrenti. I One Republic proporranno due loro grandi successi Wherever  I go e Let’s hurt tonight, mentre Ligabue farà scatenare l’arena sulle note di  G come giungla e del brano cult Balliamo sul mondo.

IL VOTO PER PROCLAMARE LA NUOVA POP STAR ITALIANA

In questa puntata sarà solo il “quinto giudice” a decidere chi vincerà X Factor 2016  e potrà farlo attraverso le 7 piattaforme di voto: l’App X Factor 2016, il sito xfactor.sky.it,  anche sui device mobili,  Twitter, Facebook, Smartwatch e il Canale Interattivo. Durante le oltre 4 ore di diretta, sarà possibile seguire lo Show anche in Live Streaming in 360° accedendo alla sezione dedicata sull’App e sul sito ufficiale di XF. Inoltre, sempre con l’App si potrà giocare nella sezione ENJOY XF e vincere fantastici premi.

 

LA TECNOLOGIA DEL SUPERSHOW

Il tempio della musica calcato dalle più grandi pop star mondiali si trasforma in arena super tecnologica per uno degli eventi musicali più attesi della tv.  Sarà infatti una finale spettacolare, disputata al cospetto di 8 mila fan. Un palco gigante a forma di X di 1.800 mq, un altro palco girevole ed uno verticale, alto 6 metri.

Luci di ogni potenza, forma e dimensione: con 850 corpi illuminanti, 600 mq di led wall, 2.000 m di led dinamico, un impianto audio da stadio di 160.000 watt, e tecnologie prettamente cinematografiche applicate al mondo della tv e dell’intrattenimento per la prima volta ad X Factor tra cui 30 m di binario su passerella in mezzo al pubblico, 40 m di binario aereo e 18 motori Kynesis.

L’altissimo tasso di spettacolarità sarà garantito dagli effetti speciali, generati da 24 macchine laser, 20 macchine lancia coriandoli, altre 20 lancia fiamme. E ancora 16 telecamere HD, 1 Robycam, materiali di altissima ad avanzata tecnologia affidati ad un personale tecnico di 250 persone.

iTUNES, GLI INEDITI GIA’ IN VETTA

Sono disponibili dal 9 dicembre  in tutti gli store digitali e in rotazione radiofonica i brani inediti e gli Ep dei finalisti di X Factor 2016:  Voglio andare fino in fondo di Eva, New Dawns di Gaia, What u do to me di Roshelle, She’s Like a star dei Soul System, e quello di Andrea Biagioni Il mare dentro.

Gli Ep prendono il titolo dai relativi inediti, presentati in anteprima durante la semifinale, un percorso fantastico , che ha portato i brani inediti dei finalisti ad invadere la vetta delle vendite su iTunes. Dal 16 dicembre i brani  e gli ep saranno disponibili anche in tutti i negozi di dischi.

 

Ante Factor: in diretta giovedì 15 dicembre dalle 20.25 su Sky Uno HD e TV 8 (tasto 8 del telecomando).

X Factor 2016 – La finale: in diretta giovedì 15  dicembre alle 21.15 su Sky Uno HD in SUPER HD (per i clienti con abbonamenti satellitari con Sky HD, durante la diretta, sui canali 105 e 108) e su TV8 (tasto 8 del telecomando).

Il programma è disponibile anche su Sky Go e Sky On Demand e disponibile anche su NOW TV.

xfactor.sky.it

X Factor 2014: quinto live, Morgan c’è

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X Factor 2014Era una quinta puntata molto attesa,quella di X Factor 2014, più per la vicenda Morgan che per i concorrenti e le sfide, dopo il colpo di scena della quarta puntata durante la quale il giudice aveva abbandonato la X Factor Arena in polemica praticamente con tutti. Alla fine Morgan è ritornato con tanto di pianoforte bianco e di un momento musicale tutto suo in apertura di puntata. “Ho vissuto un momento di sconforto – ha detto lui – Ed è naturale che in una grande passione ci siano anche dei tormenti. La musica è finita ma la musica e anche ricominciata”.

Per quanto riguarda la gara il tema era ‘Apocalypse Night’ e come di consueto è stata strutturata in due parti. La prima i Komminuet, Ilaria, Mario, Vivian, Emma, Leiner, Lorenzo, Madh e Riccardo si sono dati battaglia in rapidissima successione a suon di note con brani già presentati nei capitoli precedenti del talent condotto da Alessandro Cattelan, per essere poi essere votati dai giudici. Al termine della serrata esibizione il primo nome eliminato della serata è risultato essere quello di Riccardo.

Tra gli ospite della serata, c’è stato Francesco De Gregori che ha scelto il piccolo schermo targato Sky per una delle sue rare apparizioni televisive, e’ salito sul palco con le note della sua ‘La donna cannone’ nella versione riarrangiata da Nicola Piovani.

Nella Seconda parte il gruppo si è esibito con i brani assegnati, Lorenzo con ‘How to say a Life’ di The Fray, poi Vivian con ‘All About That Bass’ di Meghan Trainor e Mario alle prese con ‘Ragazzo mio’ di Luigi Tenco. I Komminuet di Morgan hanno invece cantato ‘Sirene’ di Fedez (con Malika Ayane nella versione originale sull’ultimo album del rapper), Ilaria ‘Giudizi universali’ di Samuele Bersani e Madh ‘Disperate youth’ di Santigold (“hai dimostrato una padronanza del palco – ha detto Fedez – che nemmeno Carlo Conti in un solarium”). A chiudere la manche, Leiner con ‘Fireflies’ di Owl City ed Emma con la sua visione di ‘Un estate fa’ di Franco Califano, nella versione dei Delta V.

X Factor 2014: fuori gli Spritz for Five e Morgan va via

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X-Factor 2014Quarto Live di tensioni per X Factor 2014, infatti durante la trasmissione in onda sui canali di Sky c’è stato un vero e proprio Morgan Show che è andato in visibilio quando ha visto uscire per eliminazione il suo gruppo Spritz for Five.

La puntata di ieri sera ha parlato, e cantato, di discriminazione, disuguaglianze e censura, al grido di ‘We Are One’. Ma andiamo con ordine. Tra i gareggianti, per la squadra di Mika il primo a presentarsi in scena nella prima manche è stato Mario, con un brano di Sixto Rodriguez, musicista e carpentiere che con ‘Sugarman’, a sua insaputa per anni, ha scritto quello che è diventato un inno contro l’apartheid in Sudafrica. Per la squadra di Fedez, il primo a scendere nell’arena è stato Madh, per il quale il giudice ha scelto il brano ‘Same Love’ di Macklemore, rapper che ha parlato di omosessualità. “Questo brano serve anche per ricordare che viviamo in uno stato laico e che nessuna istituzione religiosa può permettersi di giudicare un amore come una colpa”. ‘Il gioco del cavallo a dondolo’, firmata da Roberto De Simone e censurata a suo tempo, è stata la canzone scelta dagli Spritz For Five per la squadra di Morgan. “La censura mi riguarda da vicino – ha detto Castoldi – perché per una mia intervista mi è stato impedito di fare Sanremo e sono stato allontanato di fatto dal lavoro”.

A fine manche a vedersela nel ballottaggio con gli Spritz For Five sono stati mandati i meno votati Komminuet che hanno avuto la meglio. Morgan, in polemica con le scelte dei colleghi e spiazzando tutti, prima della votazione finale ha abbandonato lo studio sostenendo di voler abbandonare X Factor per sempre: “Non c’entro più niente con la deriva che ha preso questa trasmissione”.

X Factor 2014: fuori Camilla e il pianto d Victoria

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x-factor 2014-victoria-capelloArrivati alla terza puntata del live di X Factor 2014 e ancora una volta il programma che viene trasmesso da Sky segna ascolti record per il canale, infatti la puntata è stata vista da 1 milione e 100 mila spettatori, con un nuovo record rispetto alla scorsa edizione. Inoltre si sono registrati  picchi di popolarità sui social network. Ma il terzo live  a tema dance, ha visto la sofferta eliminazione “fratricida” di Camilla, sconfitta al tilt dalla compagna di squadra Vivian. A sorpresa Victoria,  giurata è scoppiata in un pianto improvviso, ammettendo che “dovrebbe essere un gioco, ma è il più brutto momento della mia vita negli ultimi dieci anni”. E’ apparsa fragilmente vera, sinceramente disarmata di fronte a una fossa dei leoni a cui non era abituata.

Su Twitter sono stati oltre 130.000 i tweet dedicati al programma, di cui più di 108.000 con hashtag ufficiali #XF8 e #XF8Dance ( il 20% in più rispetto al secondo Live Show) con un picco di oltre 1200 tweet al minuto durante la puntata.

X Factor 2014: anticipazioni e ospiti del secondo live

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X-Factor 2014Diluvio è stato la prima vittima di X Factor 2014. Durante il primo Live il rapper della squadra di Mika non ha convinto il pubblico con la sua performance di Alors on danse. In questo secondo secondo Live Show dell’ottava edizione di X Factor, in diretta giovedì 30 ottobre 2014 e in onda su Sky, ospite speciale Cesare Cremonini, musicista, compositore, creativo, ma soprattutto cantautore moderno. Il suo ultimo lavoro, Logico, è entrato subito al primo posto dei dischi più venduti in Italia, mentre il primo singolo Logico#1, ha scalato le classifiche, rimanendo per oltre sette settimane la canzone più suonata dalle radio italiane.
Ma ritorniamo alla competizione, Morgan ha rischiato grosso: i The Wise, hanno rischiato di essere eliminati alla fine del primo Live Show di X Factor 2014 Edizione 8. Fortunatamente per loro, i giudici hanno deciso di salvarli. Questa settimana non sono ammessi errori. I The Wise, i Komminuet e gli Spritz for Five dovranno dare il meglio per non correre più rischi. Morgan ha scelto per loro tre brani tanto importanti quanto diversi. I Komminuet si cimenteranno con un brano pubblicato negli anni Novanta da una band simbolo degli anni Ottanta. Gli Spritz for Five affronteranno uno dei capolavori della musica mondiale, firmato da uno dei gruppi più importanti di sempre.

X Factor 2014, Victoria Cabello: “A X Factor sono in ‘crisi d’identità”

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Dopo le prime due puntate del live di X Factor 2014, è già tempo di confessione per una delle star del programma l’irriverente Victoria Cabello che intervistata a Tv Talk sabato 1 Novembre 2014 con Alessandro Cattelan, commenta  la sua prima esperienza da giudice di X Factor 8:

“Dopo la prima puntata mi sono state rivolte delle critiche, anche in funzione del mio essere conduttrice, per i tempi fin troppo lunghi della serata. Ma anche io sto cercando un’identità, perché in fondo a X Factor mi viene chiesto di fare la conduttrice, ma in un altro ruolo. Sì, ho avuto una crisi d’identità, soprattutto nella prima puntata”

“Sto esplorando altre cose. Ormai ho 40 anni e X Factor è un esperimento interessante. Lavoro un po’ in sottrazione rispetto a quello che a me diverte fare nei programmi. Quello che sto imparando è anche ‘gestire’ l’aspetto umano: sto bene in mezzo alle mie ragazze e sto scoprendo cose che non sapevo di me. Sembra una di quelle cose che potrebbe assegnarmi il mio analista”.

“Non mi vedo a 50 anni… o a 45, quanti ne saranno insomma… a lavorare ancora in televisione, sullo schermo. Vorrei lavorare dietro le quinte. Vedremo…”.

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X Factor 2014, Terza puntata: anticipazioni e canzoni

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X-Factor 2014Per il Terzo Live di X Factor 2014,  il tema scelto è Club Culture: per celebrare i 40 anni della disco music nata negli USA nel ’74, ospiti e talenti in gara porteranno i telespettatori in un viaggio attraverso la cultura della notte.

Mika, con due concorrenti in gara, ha assegnato a Mario la famosa Hit Don’t leave in this way; invece Emma canterà Bring it back.
Fedez, che dopo l’ingresso di Riccardo può contare su ben quattro talenti, ha scelto di assegnare aLeiner If i die tomorrrowMadh canterà Dance on my ownLorenzo porterà sul palco Sweet nothing; invece, per la new entry Riccardo il brano da interpretare sarà Follow the sun.
Morgan, dopo la perdita dei The Wise, ha deciso che i Komminuet canteranno Emerge e gli Spritz for Five si cimenteranno con una versione adatta al tema della sertaa della quinta sinfonia di Beethoven A fifth of Beethoven.
Victoria Cabello, dopo aver dimostrato orgoglio alle sue tre ragazze in gara, ha assegnato aCamilla Miss you, a Vivian un mash-up di Telephone e You spin me round, ed, infine, ad Ilaria Get Lucky.

La festa prende inizio già alle 21,00 quando durante l’Ante Factorsi esibirà Charli XCX, l’anti pop-star, portando sul palco la famosissima Boom Clap; ma le esibizioni famose non sono terminate, infatti, nell’Arena di X Factor arriverà la popstar canadese Kiesza con il suo singolo Hideaway. I giudici questa settimana hanno assegnato i brani seguendo il tema della puntata che si annuncia scoppiettante.

X Factor 2014, #AskFactor: Spritz for Five cambiano nome?

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X Factor 2014 Spritz-for-fiveTra i primi gruppi di X-Factor 2014, sessione #AskFactor ci sono gli Spritz for Five che hanno risposto alle tante domande arrivate dagli telespettatori. Tra le tante verità rivelate dal gruppo di Mika, c’è una che è ha sorpreso un po’ tutti. Infatti, i membri del gruppo hanno rivelato che non sono molto soddisfatti del loro nome, Spritz for Five e vorrebbero trovare qualcosa di molto più profondo.

X 2: ecco i concept non utilizzati per le Sentinelle nel secondo film sugli X-Men

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Non ne avevamo idea prima d’ora, eppure nel secondo film sugli X-Men, X 2, sarebbero dovute comparire le Sentinelle. A svelarlo una serie di concept del film che mostrano appunto alcuni modelli di robottoni delle Trask Industries. Ecco le foto: [nggallery id=731]

x2 5Che film sarebbe stato se Bryan Singer avesse deciso, all’epoca, di inserire già le sentinelle nel franchise? Il regista ha dichiarato che il concetto di robot gigante in X 2 era difficile da vendere e dainserire, ma che sicuramente era qualcosa che avrebbero utilizzato in seguito. E infatti così è stato, in X-Men Giorni di un Futuro Passato.

La trama di X-Men giorni di un futuro passato, tratta dall’omonimo fumetto del 1981, ripercorre un arco temporale ambientato in un imprecisato futuro in cui gli USA sono dominati dalla Sentinelle, mentre i mutanti vivono confinati in campi di concentramento. Kitty Pride torna indietro nel tempo e impedisce dal passato che gli eventi precipitino a tal punto da trasformare la vita dei mutanti del futuro in un inferno di reclusione.

Vi ricordiamo che nel cast sono confermatissimi Halle Berry, Peter Dinklage e . Il film è ispirato ai fumetti di Chris Claremont e John Byrne dal titolo: ”Uncanny X-Men” # 141 e 142 nel 1981. Tutte le info sul film nella nostra scheda: X-Men: giorni di un futuro passato. Tutte le news sul film invece sono nel nostro speciale: X-Men.

X – A Sexy Horror Story: i primi 3 minuti dell’horror in arrivo al cinema

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Midnight Factory, etichetta di proprietà di Koch Media, porterà nelle sale cinematografiche a partire dal prossimo 14 luglio X – A Sexy Horror Story di Ti West, il nuovo atteso horror slasher con Mia Goth e Jenna Ortega. Nel 1979, una troupe di ragazzi ambiziosi e affamati di successo decide di girare un film per adulti nelle zone rurali del Texas, ma l’anziana coppia che la ospita, in una fattoria isolata e indisturbata, comincia a nutrire un interesse lascivo per i giovani attori. Durante la notte, questo interesse morboso esploderà in tutta la sua violenza e terrore.

Da A24, studio di produzione di Hereditary – Le Radici del Male, Midsommar – Il Villaggio dei Dannati, The Witch e The Lighthouse, X – A Sexy Horror Story promette di intrattenere con emozioni forti gli amanti dell’horror e non solo. Ti West, scrittore, regista e montatore pluripremiato già noto per altri lavori di genere, ricrea l’America rurale della fine degli anni ’70 e rinnova la tradizione di horror slasher omaggiando film d’autore, film cult e anche porno.

Girato in Nuova Zelanda, X – A Sexy Horror Story  porta sullo schermo un’incredibile Mia Goth alle prese con un doppio ruolo – grazie all’uso di un minuzioso trucco prostetico che la rende irriconoscibile – e che la porterà a lottare “con se stessa” per la sopravvivenza. Il film, con un punteggio di 95% Fresh su RottenTomatoes, ha ottenuto inoltre l’approvazione del re del terrore Stephen King, che l’ha definito “un film horror estremamente buono. Spaventoso, intelligente, consapevole. Ah! E anche divertente”. Dopo aver conquistato il pubblico americano, in Italia X – A Sexy Horror Story  uscirà al cinema dal 14 luglio, distribuito da Midnight Factory.

https://youtu.be/RjlwyJF1ysc

La trama di X – A Sexy Horror Story

Sinossi: Nel 1979, un gruppo di giovani e ambiziosi filmmaker decide di realizzare un film per adulti nel Texas rurale. Ma quando la solitaria coppia anziana che li ospita scopre la natura del set, il cast si trova a dover lottare per la propria sopravvivenza

X – A Sexy Horror Story, la recensione del film

X – A Sexy Horror Story, la recensione del film

Potremmo considerare questo X – A Sexy Horror Story come un lungo preambolo, un omaggio agli slasher di una volta certo, ma soprattutto un grande spoiler di quello che sarà Pearl, il prossimo film della coppia Ti WestMia Goth (qui in un incredibile doppio ruolo), un prequel che il regista ha già filmato mentre realizzava l’horror che vedremo in sala dal 14 luglio, grazie alla Midnight Factory. E che, pur giocando con gli stilemi del genere e le sue derivazioni, offre un taglio diverso che sia gli appassionati sia i poco amanti della violenza nei film potrebbero riconoscere e apprezzare.

X – A Sexy Horror Story, quella casa nel bosco

Ma prima di tornare al 1918, impariamo a conoscere anche gli altri protagonisti, che vediamo entrare in scena dopo un incipit anticipatore del finale. Siamo nel 1979, quando un gruppo di giovani e ambiziosi filmmaker decide di realizzare un film per adulti nel Texas rurale. Sulla via per Hollywood, la prima tappa è però la sperduta fattoria di una coppia di anziani, timorati di dio e ancora molto innamorati.

Ma quando si spegne la tv, che trasmette ininterrottamente i sermoni di un predicatore locale, per i due diventa tempo di bilanci, e di tentazioni. Quelle che offre il set nella dépendance adiacente, dove altre tensioni si sviluppano e dove sta per scatenarsi una notte da incubo alla quale non sarà facile sopravvivere, e dalla quale nessuno uscirà indenne, in un modo o nell’altro.

Sesso, colpa, punizione

Il film promette di farci “godere da morire”, giocando sin dal titolo – mutuato sul successo recente del A Classic Horror Story di Netflix – con il contesto ‘X Rated’ costruito con generosità nella prima parte del film (grazie anche a Jenna Ortega, la prossima Mercoledì di Tim Burton qui arruolata tra le “Figlie del contadino”). Ma attenzione a considerarlo un porno horror di quelli che giravano mezzo secolo fa… Quando si spegne la macchina da presa dell’operatore in scena tutto cambia. Cedere agli istinti ha delle conseguenze, soprattutto negli horror – come si sa – e per quel che riguarda l’unità, della troupe e dell’azione. Che inizia a svilupparsi su più piani, spesso assecondati da Ti West con split screen interessanti e alternati.

Piano scopriamo che l’America profonda e puritana, le luci rosse, lo slasher sono solo scuse per raccontare i “tempi bui” in cui viviamo. Non senza un evidente gusto per l’allegoria e per la rivisitazione dei tanti stereotipi legati al Sogno Americano declinato alla californiana. Dall’X-factor agli stereotipi sulle “tipiche campagnole di mille film” (che promettono sorprese), ognuno chiede alla vita di essere speciale, una soluzione alle proprie frustrazioni, ma gli esiti sono spesso quelli più prevedibili.

X - A Sexy Horror StoryÈ la vita a far davvero paura

Come anche qui, per buona parte del film. Comunque allietato nel percorso da venature metacinematografiche, una divertente citazione di Shining, una spiazzante assenza di jump scare unita a momenti a effetto furbescamente non annunciati, un sottile e ironico senso di rivincita da parte del mondo animale e una crescente certezza dell’inutilità del pentimento, a prescindere dalla sua sincerità.

Non è tanto la dissoluzione a condannare noi peccatori, né l’integralismo religioso potrà salvarci dalla dannazione, e soprattutto non è la morte a far paura (a parte un paio di scene che metteranno a dura provo il vostro stomaco e la vostra incredulità)… Non quanto la vita. A lungo preparato, il colpo più ‘basso’ Ti West lo riserva per il finale, nel quale emergono con forza delusione e insoddisfazione, rancore e rimpianto, nostalgia e invidia, ma anche l’amore, la compassione e la sofferenza che deriva dall’impossibilità di essere di più. Fino alla maledizione definitiva, ineluttabile, inevitabile, con la quale tutti dovremo fare i conti.

X – A Sexy Horror Story al cinema il 14 Luglio il nuovo horror prodotto da A24

Midnight Factory, etichetta di proprietà di Koch Media, è lieta di annunciare la data d’uscita di X – A Sexy Horror Story di Ti West con Mia Goth, il nuovo atteso horror slasher prodotto da A24 in uscita il prossimo 14 luglio nelle sale cinematografiche. Nel 1979, una troupe di ragazzi ambiziosi e affamati di successo decide di girare un film per adulti nelle zone rurali del Texas, ma l’anziana coppia che la ospita, in una fattoria isolata e indisturbata, comincia a nutrire un interesse lascivo per i giovani attori. Durante la notte, questo interesse morboso esploderà in tutta la sua violenza e terrore.

Da A24, studio di produzione di Hereditary – le radici del male, Midsommar, The Witch e The Lighthouse, X – A Sexy Horror Story promette di intrattenere con emozioni forti per gli amanti dell’horror e non solo. Ti West, scrittore, regista e montatore pluripremiato già noto per altri lavori di genere, ricrea l’America rurale della fine degli anni ’70 e rinnova la tradizione di horror slasher omaggiando film d’autore, film cult e anche porno. Girato in Nuova Zelanda, X porta sullo schermo un’irriconoscibile Mia Goth alle prese con un doppio ruolo – grazie all’uso di un incredibile trucco prostetico – che la porterà a lottare con se stessa per la sopravvivenza. Il film ha ottenuto inoltre l’approvazione del maestro dell’horror Stephen King, che l’ha definito “un film horror estremamente buono. Spaventoso, intelligente, consapevole. Ah! E anche divertente”.

Sinossi: Nel 1979, un gruppo di giovani e ambiziosi filmmaker decide di realizzare un film per adulti nel Texas rurale. Ma quando la solitaria coppia anziana che li ospita scopre la natura del set, il cast si trova a dover lottare per la propria sopravvivenza. In Italia X – A Sexy Horror Story uscirà al cinema il 14 luglio distribuito da Midnight Factory.

Wytches: New Regency e Plan B per i diritti di sfruttamento cinematografico

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WytchesLa serie della Image Comics Wytches, che ha debuttato la scorsa settimana, è stata opzionata dalla New Regency che, insieme alla Plan B di Brad Pitt, ha deciso di realizzarne un film.

Wytches è stata ideata da Scott Snyder, vincitore del premio Eisner, e che si occuperà anche della produzione esecutiva del film.

Ecco la trama ufficiale di Wytches:

“Su tutto il pianeta, secolo dopo secolo, uomini e donne sono stati bruciati, impiccati, torturati, imprigionati, perseguitati e assassinati per stregoneria. Nessuno di loro era una strega o uno stregone. Sono morti proteggendo una terribile e nascosta verità: le streghe, la vere streghe, sono in libertà. Sono antiche, schive, e mortali creature che raramente sono state viste e ancor più raramente sono sopravvissute.”

Fonte: CS

Wytches: Amazon Studios dà al via la serie animata sul fumetto horror

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Amazon Studios ha ufficialmente ordinato una serie animata come adattamento televisivo animato di Wytches, basato sulla serie di fumetti horror di Image Comics creata da Scott Snyder e Jock. La storia è incentrata su un’adolescente che scopre gli oscuri segreti della nuova città in cui la sua famiglia si era appena trasferita.

Spinto dalla coppia di Scott e Jock insieme ai nostri partner di Plan B e Project 51 Productions, Wytches fonde horror pungente e dramma evocativo mentre porta alla luce l’oscura tradizione che circonda un’antica tana di streghe“, Melissa Wolfe, responsabile dell’animazione di Amazon Studios. detto in un comunicato. “Data la natura inquietante e intima della serie a fumetti ben considerata di Scott e Jock, non vediamo l’ora di offrire la loro visione creativa al nostro pubblico globale e di espandere il nostro crescente elenco di serie animate” (tramite Variety.)

I produttori esecutivi di Wytches saranno Snyder e Jock insieme a Kevin Kolde di Project 51 Productions, Amazon Studios e Plan B Entertainment, che ha acquisito i diritti per il libro poco dopo il suo lancio nel 2014. Plan B inizialmente prevedeva di adattare la storia in un film. La serie racconta la storia della diciassettenne Sailor Rooks, la cui famiglia si trasferisce in una remota città del New England dopo un tragico incidente, solo per scoprire che si nasconde una tana di mostri, antiche creature che depredano le nostre paure e i nostri desideri più oscuri. sotto la città”, si legge nella sinossi. Wytches sarà presentato in anteprima su Prime Video. Si unirà all’attuale elenco di spettacoli animati dello streamer che include la serie di supereroi Invincible e il fantasy d’azione The Legend of Vox Machina , entrambi già rinnovati.

Wyatt Russell: 10 cose che non sai sull’attore

Wyatt Russell: 10 cose che non sai sull’attore

L’attore Wyatt Russell è diventato particolarmente celebre solo di recente, ma la sua è una carriera già decennale. Nel corso di questo tempo egli ha avuto modo di distinguersi in film e serie di vario genere, passando con naturalezza dalla commedia al film d’azione e fino all’horror. Figlio d’arte, Russell ha dunque dimostrato di aver preso molto dal padre e dalla madre, due celebri veterani di Hollywood. Continuando così, egli può realmente aspirare a diventare uno degli interpreti più richiesti della sua generazione.

Ecco 10 cose che non sai di Wyatt Russell.

Wyatt Russell: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in celebri film. Le prime apparizioni cinematografiche di Russell si hanno nei film Fuga da Los Angeles (1996) e Soldier (1998). Torna poi al cinema recitando nel film Cowboys & Aliens (2011), di Jon Favreau. Da quel momento recita in celebri titoli come Questi sono i 40 (2012), We Are What We Are (2013), Cold in July (2014), Oltre il male (2014), 22 Jump Street (2014), Tutti vogliono qualcosa (2016), Tavolo n. 19 (2017), Shimmer Lake (2017), Blaze (2018), di Ethan Hawke, Overlord (2018) e La donna alla finestra (2021), con Amy Adams.

2. Ha recitato anche in diverse serie televisive. Nel corso della sua carriera l’attore ha avuto anche modo di recitare in diverse serie TV, apparendo come guest star in titoli come Law & Order: LA (2010) e Arrested Development (2013). È poi protagonista di un episodio della serie Black Mirror, mentre dal 2018 al 2019 recita in Lodge 49. In seguito ha recitato nelle serie The Good Lord Bird (2020), The Falcon and the Winter Soldier (2021), con Anthony Mackie e Sebastian Stan, e Under the Banner of Heaven (2022).

Wyatt Russell Captain America

Wyatt Russell è Captain America e U.S. Agent per la Marvel

3. Si era già proposto in passato per il ruolo di Captain America. Wyatt Russell ha rivelato di aver originariamente fatto un provino per il ruolo di Capitan America per Captain America – Il primo Vendicatore (2011) e che quella era la sua prima audizione in assoluto. Chris Evans ha poi come noto ottenuto il ruolo, ma Russell ha tuttavia avuto modo di interpretare il personaggio, il cui vero nome è John Walker ma noto anche come U.S. Agent, nella serie Falcon and the Winter Soldier, dove viene scelto come sostituto di Steve Rogers.

4. Il suo è un Captain America diverso. Per Russell il Captain America che interpreta in Falcon and the Winter Soldier è molto diverso da quello interpretato da Evans, e la sua versione ritiene di poter incarnare i valori statunitensi meglio del predecessore. Russell, inoltre, ha affermato di essere stato attratto dalla dicotomia del personaggio, spiegando che Walker si chiede quanto sia giusto spingersi in “aree grigie” per portare a termine il proprio lavoro o se sia suo dovere seguire l’eredità di Rogers, che ha una morale e un’etica ben precise.

5. Ha chiesto di poter indossare un vecchio costume. Wyatt Russell ha detto di aver richiesto uno dei vecchi costumi usati da Chris Evans in modo da potersi sentire come se stesse facendo un buon lavoro, dal momento che Evans aveva fatto un ottimo lavoro con il personaggio. Russell ha rivelato poi che l’abito può sembrare bello, ma è molto scomodo, principalmente per il modo in cui limita molti dei comuni movimenti del corpo.

Wyatt Russell in Black Mirror

6. Ha recitato in un episodio della celebre serie. Russell è uno dei tanti celebri attori che hanno avuto modo di recitare nella popolare serie antologica Black Mirror, di natura distopica. In particolare, egli è il protagonista dell’episodio Playtest (in italiano Giochi pericolosi), della terza stagione. Qui interpreta Cooper Redfield, un girovago americano a corto di denaro che si iscrive al test per un nuovo rivoluzionario sistema di gioco, finendo però ben presto con il non saper distinguere dove finisce il gioco e inizia la realtà.

Wyatt Russell Black Mirror

Wyatt Russell non è su Instagram

7. Non è presente sul celebre social. A differenza di molti suoi colleghi, l’attore ha scelto di non possedere un proprio profilo sul social network Instagram. Russell ha infatti dichiarato di non apprezzare particolarmente questo tipo di piattaforme e di non esserne interessato, preferendo mantenere per sé aspetti della sua vita che altrimenti finirebbero alla mercé di tutti. I suoi fan possono però seguire alcune profili a lui dedicati, con foto e notizie sulle sue attività da attore.

Wyatt Russell, Kurt Russell e Kate Hudson

8. È il figlio del celebre attore. Come si può intuire dal cognome, Wyatt è il figlio del celebre attore Kurt Russell, noto per film come La cosa, 1997: Fuga da New York e The Hateful Eight. All’inizio della sua carriera Wyatt ha avuto modo di comparire in due film che hanno il padre come protagonista, ovvero Fuga da Los Angeles e Soldier. L’attore, inoltre, è fratellastro dell’attrice Kate Hudson. Quest’ultima, pur avendo un padre diverso, condivide con Wyatt la stessa madre, ovvero l’attrice Goldie Hawn.

Wyatt Russell e Meredith Hagner

9. Si è sposato due volte. Il 14 marzo 2012, dopo due anni di frequentazione, Russell ha sposato la stilista Sanne Hamers, che aveva conosciuto nei Paesi Bassi mentre giocava a hockey. Il loro matrimonio non è però durato molto, dato che la coppia si è separata il 2 marzo 2015 e ha divorziato amichevolmente il 24 ottobre 2017. Sul set del film Folk Hero & Funny Guy, nel 2015, Russell ha conosciuto l’attrice Meredith Hagner, con cui si è poi fidanzato nel dicembre 2018. Nel 2019 i due si sono sposati, mentre nel marzo 2021 è nato il loro primo figlio Buddy Prine Russell.

Wyatt Russell: età e altezza dell’attore

10. Wyatt Russell è nato a Los Angeles, California, il 10 luglio del 1986. L’attore è alto complessivamente 1,88 metri.

Fonte: IMDb

Wrong Cops: recensione del film con Marylin Manson

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Wrong Cops recensioneSiamo nei sobborghi di Los Angeles quando Duke, un poliziotto apparentemente uguale a tanti colleghi, prende da una borsa un topo morto (contenente marijuana) per consegnarlo a un ragazzino che vuole solo fumare un po‘ di erba. Ci sono svariati personaggi tra i clienti di Duke, compreso un collega d‘ufficio, Sunshine, che aiuterà l‘amico poliziotto a risolvere una questione con un uomo moribondo. Ma Duke e Sunshine non sono i soli a sembrare poliziotti “atipici”, tra gli altri troviamo Renato, che cerca di abbordare donne convocandole nel parcheggio della centrale di polizia, e Rough, nero sfigurato che tenta una carriera parallela da dj-producer.

Wrong Cops recensione posterProprio con Rough il signor Quentin Dupieux (lui che di lavoro ha sempre fatto il dj-producer sotto il nome di Mr Oizo) ha il suo punto di tangenza maggiore in questo Wrong Cops; è al poliziotto nero infatti che il regista rivolge un’affermazione tanto cruda quanto vera(e forse anche autoironica dato il modo in cui Dupieux è arrivato alla fama): per avere successo devi avere un 95% di marketing e un 5% di talento.

Il regista gioca sul filo sottile di questa sentenza e costruisce una trama piena di assurdità, dove la meritocrazia è un miraggio e il nonsense è la regola, confezionando il tutto con una regia che si muove consapevolmente nel trash e nella serie B. La pellicola regge bene (e anche molto) nel primo tempo ma va calando nella seconda parte quando una certa ripetitività dell’azione e della battuta è stata assorbita dallo spettatore e la risata si trasforma in un flebile sorriso.

La martellante colonna sonora, misto di french ed electro house post Justice, contribuisce a non far abbassare mai il ritmo, fa da tramite alle vicende, risulta meno disturbante di quanto potrebbe sembrare in partenza e ne esce come un punto di forza, dimostrando un talento molteplice da parte di Dupieux-Oizo.

Il cast, composto per lo più da attori sconosciuti (eccezion fatta per le apparizioni di Marylin Manson, Eric Roberts e Kurt Fuller) annovera attori tutti discreti nei loro ruoli e alza Mark Burnham-Duke come  icona principale del film, colui che più di tutti ha la faccia e l’atteggiamento da vero “poliziotto sbagliato”.

Wrong cops quindi ricorda inevitabilmente scuola di polizia più cattivo e volgare con una trama che funziona molto bene nella prima mezz’ora(quando vengono presentati i vari personaggi) ma che  inizia a soffrire man mano che procede, ma tutto sommato i meno esigenti lo troveranno un film molto divertente.

 

Writers Guild of America 2018: tutte le nomination

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Writers Guild of America 2018: tutte le nomination

Sono state annunciate tutte le nomination dei Writers Guild of America 2018, i premi assegnati ogni anno dai sindacati a difesa e tutela degli sceneggiatori americani che dal 1949 premiano tre categorie (Sceneggiatura originale, sceneggiatura non originale e documentario).

Tra i nominati continua la corsa nella award season di Lady Bird, l’esordio alla regia di Greta Gerwig, Get Out, la vera sorpresa della stagione cinematografica, l’atipico cinecomic Logan e The Shape Of Water, ultima fatica di Guillermo Del Toro vincitrice del Leone d’oro a Venezia.

Miglior Sceneggiatura Originale

  • The Big Sick sceneggiatura di Emily V. Gordon e Kumail Nanjiani
  • Get Out sceneggiatura di Jordan Peele
  • I, Tonya sceneggiatura di Steven Rogers
  • Lady Bird sceneggiatura di Greta Gerwig
  • The Shape of Water sceneggiatura di Guillermo del Toro e Vanessa Taylor

Miglior Sceneggiatura Non Originale

  • Call Me by Your Name sceneggiatura di James Ivory
  • The Disaster Artist sceneggiatura di Scott Neustadter, Michael H. Weber, Greg Sestero e Tom Bissell
  • Logan sceneggiatura di Scott Frank, James Mangold e Michael Green
  • Molly’s Games sceneggiatura di Aaron Sorkin
  • Mudbound sceneggiatura di Virgil Williams e Dee Rees

Miglior Documentario

Betting on Zero
Jane
No Stone Unturned
Oklahoma City

Writers Guild of America 2017: le nomination, c’è anche Deadpool

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Writers Guild of America 2017: le nomination, c’è anche Deadpool

Sono state annunciate le nomination ai Writers Guild of America 2017, i premi del sindacato degli sceneggiatori che vengono assegnati al meglio delle sc eneggiature cinematografiche e televisive degli ultimi 12 mesi. Di seguito le nomination tra cui spicca La la Land, nella categoria originale, film favorito agli Oscar, e Deadpool, nella categoria non originale, primo cinecomics in assoluto a ricevere questo riconoscimento.

Writers Guild of America 2017: le nomination

 

Writers Guild Awards 2014: le nomination

Writers-Guild-of-america-awards

In attesa degli Oscar il cinema non si ferma, così come i festival e i premi dedicati. Oggi è il turno dei Writers Guild of America, premio assegnato alle migliori sceneggiature di film, televisione e radio, che ha reso note le nomination. Per la miglior sceneggiatura originale abbiamo titoli importanti, come American Hustle, Her, Blue Jasmine, mentre per le sceneggiature adattate, tra gli altri, Captain Philipps e The Wolf of Wall Street. Ecco l’elenco completo delle nomination:

MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE:

  • American Hustle
  • Blue Jasmine
  • Dallas Buyers Club
  • Her
  • Nebraska

MIGLIOR SCENEGGIATURA ADATTATA:

  • I segreti di Osage County
  • Before Midnight
  • Captain Phillips
  • Lone Survivor
  • The Wolf of Wall Street

MIGLIOR SCENEGGIATURA PER UN DOCUMENTARIO:

  • Dirty Wars
  • Herblock – The Black & The White
  • No Place on Earth
  • Stories We Tell
  • We Steal Secrets – The Story of Wikileaks

I premi saranno presentati 1 febbraio, nelle cerimonie simultanee a Los Angeles e New York seguenti al voto dei 12.000 membri WGA .

I candidati sono stati selezionati da 41 script ammissibili tra quelli adattati, e 54 nella categoria originale . Il WGA esclude script non prodotti sotto la sua giurisdizione o sotto un contratto estero a contrattazione collettiva. Per questo motivo diverse sceneggiature di alto profilo, in particolare gli script di John Ridley per 12 Years a Slave, Steve Coogan e Jeff Pope per Philomena e Peter Morgan per Rush sono stati ineleggibili.

Lo scorso anno a trionfare sono state la sceneggiatura di Chris Terrio per Argo e quella di Mark Boal per Zero Dark Thirty. Terrio ha poi vinto anche l’Oscar nella categoria sceneggiature adattate , mentre Boal ha perso il premio tra le sceneggiature originali,  andato alla sceneggiatura di Quentin Tarantino per Django Unchained, che era stato ineleggibile per i WGA.

Wreckers: il trailer del film invisibile con Benedict Cumberbatch

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Ecco il trailer di Wreckers, film distribuito solo in Regno Unito (nel 2011), in Olanda per la premiere tv e in Giappone nel 2014, con protagonista Claire Foy e Benedict Cumberbatch.

wreckersIl film fa parte del periodo ‘cumberbatchiano’ precedente a La Talpa, War Horse  e Star Trek Into Darkness, per cui del momento pre- notorietàper l’attore britannico, ma scommettimo che il film è stato riportato all’attenzione del pubblico da IndieWire, ci sarà una vera e propria caccia alla copia da parte delle cosiddette Cumberbitches!

Wreckers è l’esordio alla regia di D.R. Hood e racconta di una coppia sposata che fa ritorno al paese in cui entrambi hanno trascorso l’infanzia per costruire una famiglia in un posto tranquillo. Ma l’arrivo a sorpresa del fratello di lui porterà a galla vecchie rivalità e metterà in crisi il matrimonio.

La notorietà di Benedict Cumberbatch basterà a far trovare distribuzione al film negli States e magari anche da noi in Europa?

Fonte: IW

Wrath of the Titans – Trailer Ufficiale

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Wrath of the Titans – Trailer Ufficiale

Il primo trailer ufficiale del film “La Furia dei Titani (Wrath of the Titans)”, di Jonathan Liebesman, con Sam Worthington, Liam Neeson, Ralph Fiennes, Bill Nighy, Rosamund Pike e Edgar Ramirez

Wrath of Man, recensione del film di Guy Ritchie

Wrath of Man, recensione del film di Guy Ritchie

Jason Statham è il protagonista di Wrath of Man ( libero adattamento del film francese Le Convoyeur), nonché ultimo film di Guy Ritchie, che segna la quarta collaborazione tra il regista ed il protagonista dopo i film Lock & Stock – Pazzi scatenati (1998), Snatch – Lo strappo (2000) e Revolver (2005). La pellicola, disponibile su Amazon Prime Video ricopre esattamente ciò che gli spettatori si aspettano da un film del suddetto regista e da un veterano del genere, noto per l’interpretazione di anti-eroi in film d’azione-thriller e per il ritratto di personaggi duri, irriducibili e machiavellici.

Wrath of Man: la furia implacabile di Jason Statham

Wrath of Man – La furia di un uomo si propone come un film d’azione brillante, trainato dalla carica testosteronica di personaggi a prova di proiettile già dal nome, come Sticky John, Bullet e Boy Sweat Dave. Il film è pura spavalderia maschile, condita da sporadiche battute sdolcinate che fanno da contraltare alle sequenze d’azione tesa. Il risultato è un film action godibile, all’occorrenza divertente, pur con qualche lungaggine di troppo non ottimamente calibrata in sede di sceneggiatura.

La trama vede il burbero e misterioso H (Statham) accettare un lavoro presso una società di furgoni portavalori. Il suo atteggiamento rigido e la sua abilità con le armi gli fanno presto guadagnare il rispetto dei suoi colleghi quando impedisce con successo un tentativo di rapina ma, oltre a questo, H ha un altro motivo per accettare il lavoro, legato a un oscuro passato pieno di segreti: ecco che la narrazione fa un passo indietro per intavolare vari altri intrecci che condurranno a scene d’azione climatiche. E’ proprio questa la componente più forte di Wrath of Man: Ritchie e i co-sceneggiatori Ivan Atkinson e Marn Davies riescono a tessere una trama intricata, in cui ogni elemento si incastra  gradualmente al suo posto, con risultati tutto sommato soddisfacenti. Sebben gli spettatori non rimarranno attoniti di fronte ai plot twist o ai colpi di scena presentati, la struttura narrativa è comunque abbastanza avvincente da far sì che si proceda con la visione.

A Wrath of Man manca l’arguzia di The Gentleman

Allo stesso modo, Ritchie gestisce le sequenze d’azione con competenza pratica: si tratta di sequenze cariche di tensione, che permettono a Statham di scatenarsi in tutta la sua veemenza artistica. Tuttavia, la portata azionistica di tali sequenze porta con se un’urgenza climatica che si spegne velocemente, consumandosi nell’arco di battute sommesse. La sensibilità d’autore di Guy Ritchie pervade anche Wrath of Man, eppure manca l’intelligenza adeguata a sostenerla; certo, nuovo punto cardine del ritmo narrativo diviene l’umorismo, chiave vincente nella poetica del regista, ma forse quest’ultima sua opera si avvicina pericolosamente a prendersi troppo sul serio. Detto questo, se lo spettatore evita di prendere il film troppo sul serio, il divertimento è assicurato. Evitando l’assoluta ridicolaggine della serie Mechanic, ma non riuscendo a fornire l’inventiva rivoluzionaria che ha reso così unici film come Snatch, questo non è né il meglio né il peggio che Ritchie ha avuto da offrire.

The Gentlemen aveva come perno fondante interpretazioni deliziose, monologhi mordaci e un un’atmosfera generale che reggeva da se il film. Per la maggior parte del suo minutaggio, al contrario, Wrath of Man non ha nulla di tutto ciò; il suo vasto cast di supporto è per lo più sprecato, e gli scambi dialogici si risolvono in battute ilari e monologhi stantii e irripetibili. Holt McCallany, così bravo sotto lo sguardo di David Fincher in Mindhunter, offre qui una performance piuttosto deludente nei panni di un trafficante di camion blindati doppiogiochista, incapace di aggiungere strati ad una sceneggiatura che offre ben poco in termini di personalità. Da Jeffrey Donovan a Scott Eastwood, da Laz Alonso a Josh Hartnett, i comprimari sono spesso relegati a declamare -non interpretare- battute assolutamente dimenticabili. Solo i sempre affidabili Eddie Marsan, Andy Garcia e lo stesso Statham portano a casa il compito, anche se quest’ultimo sta essenzialmente adempiendo al suo obbligo contrattuale di stoicismo senza fine.

Filo conduttore all’interno della narrazione di Wrath of Man sembra essere la tensione contraddittoria tra il protocollo e ciò che ha più senso per la sopravvivenza, richiamo, non poi così troppo velato, a esperimenti precedenti del regista, prima fra tutte l’incursione nel mondo Disney. E, sorpresa delle sorprese, pare proprio che il protocollo non porti da nessuna parte: il film sembra aver interiorizzato questa idea fin nelle sue ossa, privando la storia di linearità narrativa, con interruzioni repentine, flashback e flashforward, a suggerirci che il percorso più nitido verso il nucleo del film è un rettilineo modellato attorno alla sua stella.

World’s Best: trailer del nuovo film Disney+

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World’s Best: trailer del nuovo film Disney+

Disney+ ha diffuso il trailer del film originale World’s Best, una nuovissima commedia musicale hip-hop prodotta dal regista di Hamilton. Il film, co-scritto, co-prodotto e interpretato da Utkarsh Ambudkar (Ghosts, Free Guy – Eroe per gioco), che ha anche co-scritto le canzoni originali del film, e diretto dall’oncologo radioterapista e ora filmmaker Roshan Sethi (7 Days), debutterà il 23 giugno in esclusiva su Disney+.

Oltre ad Ambudkar, nel film recitano l’esordiente Manny Magnus, Punam Patel, Jake Choi, Max Malas, Piper Wallace, Kayla Njeri, Dorian Giordano, Kathryn Greenwood, Christopher Jackson e Doug E. Fresh. World’s Best è stato scritto da Jamie King e Ambudkar, con canzoni originali di Ambudkar e Charlie Wilder. Prodotto da Thomas Kail, che ha diretto il successo di Broadway Hamilton e ha prodotto e diretto la versione cinematografica del 2020, e da Kate Sullivan, il film riunisce Kail e Ambudkar che hanno collaborato per la prima volta rispettivamente come regista e interprete del gruppo musicale di improvvisazione hip-hop Freestyle Love Supreme. Terry Gould e Ambudkar sono i produttori esecutivi del film.

In World’s Best, il dodicenne genio della matematica Prem Patel (Magnus), nel bel mezzo delle difficoltà dell’adolescenza, scopre che il padre, recentemente scomparso, era un famoso rapper e si propone immediatamente di intraprendere una carriera come superstar del rap. Sebbene le sue azioni possano sembrare avventate e rappresentino il modo più rapido per perdere tutto, Prem, spinto da una forte fantasia alimentata dalla musica hip-hop in cui si immagina di esibirsi con il padre (Ambudkar), è determinato a scoprire se l’hip-hop è davvero nel suo DNA. Come diceva sempre suo padre, “i migliori del mondo non si fermano mai”.

Tra gli altri titoli di Ambudkar figurano Brittany non si ferma più, Blindspotting e Voices (Pitch Perfect). Rapper e forza creativa fin da giovane, Ambudkar è stato un membro originale dei Beatards, un gruppo hip-hop underground di New York che si è esibito al fianco di artisti come Santigold, Azealia Banks, G-Easy, Public Enemy, Questlove e altri. Il suo lavoro con i Beatards ha poi aiutato Ambudkar ad entrare nel cast di Voices (Pitch Perfect). Dopo aver interpretato il ruolo di Aaron Burr nelle prime letture di Hamilton, Ambudkar si è riunito con Lin-Manuel Miranda come parte del gruppo rap improvvisato Freestyle Love Supreme, che ha ottenuto un Tony Award speciale nel 2021. Nel 2019 è uscito “Vanity”, l’album di debutto di Ambudkar come artista solista, seguito rapidamente da “Petty”. Nel 2020 ha pubblicato “The Misfits EP” e il singolo “Self Respect”.

World War Z: un primo sguardo al film con Brad Pitt

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World War Z: un primo sguardo al film con Brad Pitt

World War Z è un film che ha avuto una gestazione davvero complicata, tra riscritture varie e problemi produttivi. L’arrivo di Brad Pitt, interessato al progetto, ha risolto molte cose e così oggi vi possiamo mostrare un video in cui possiamo dare uno sguardo al particolare progetto di Marc Forster (Quantum of Solas) che vede nel cast oltre a Pitt, anche Anthony Mackie, Matthew Fox, Mireille Enos e James Badge Dale.

Ecco il video:

World War Z: un nuovo poster del film con Brad Pitt

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World War Z: un nuovo poster del film con Brad Pitt

Curiosi di vedere Bard Pitt che combatte contro gli zombie? La super star di Hollywood e il trend cinematografico del momento di cinema e tv si incrociano in un film che sembra poter essere una vero capolavoro del genere. Oggi vi presentiamo un nuovo poster di World War Z:

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Il film si basa sul romanzo Best-Seller World War Z: An Oral History of the Zombie War e la storia ruota attorno  ad un dipendente delle Nazioni Unite Gerry Lane (Pitt), che attraversa il mondo in una corsa contro il tempo per fermare la pandemia Zombie che sta rovesciando eserciti e governi e minaccia di decimare l’umanità stessa. Diretto da Marc Forster, il thriller d’azione uscirà nei cinema USA il 21 giugno 2013, in Italia il 27 Giugno. Tutte le info utili nella nostra scheda: World War Z.

World War Z: tre nuovi spot tv

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World War Z: tre nuovi spot tv

La Paramount Pictures ha messo in rete tre nuovi spot tv per l’atteso zombie-disaster-movie World War Z con Brad Pitt nei panni dell’eroico protagonista che cerca di difendere la propria famiglia da un’invasione che il mondo non ha mai visto prima. Ecco i video:

World War Z è diretto da Marc Forster e vede nel cast Anthony Mackie, Brad Pitt, David Morse, James Badge Dale, Matthew Fox e Mireille Enos. Ecco la trama del film: La storia segue Gerry Lane, un impiegato delle Nazioni Unite(Brad Pitt), che gira il mondo in una corsa contro il tempo per fermare una epidemia che rovescia eserciti e governi e che minaccia di decimare la popolazione mondiale.

La pellicola è tratta da World War Z. La guerra mondiale degli zombi (World War Z: An Oral History of the Zombie War) romanzo horror fantascientifico post apocalittico del 2006 di Max Brooks. È la seconda opera letteraria di Brooks sull’argomento zombie, successiva a Manuale per sopravvivere agli zombi (The Zombie Survival Guide) del 2003. Dalla prospettiva del singolo individuo, e della narrazione, il libro è considerato un romanzo epistolare, poiché la trama è presentata dalle varie interviste sulle vicissitudini delle persone incontrate.

Dopo una lunga e difficile campagna d’acquisti, nel 2007 la Plan B Entertainment di Brad Pitt riuscì ad ottenere i diritti cinematografici di WWZ in concorrenza contro la Appian Way di Leonardo DiCaprio.Qualche tempo dopo, il 13 novembre 2008 si apprese, dalla rivista Variety, che Marc Forster era stato avvicinato e poi confermato come regista; intervistato a proposito, Forster spiegò che per alcuni aspetti il romanzo presentava caratteristiche politico-thriller simili a Tutti gli uomini del presidente.

Fonte: CS.net

World War Z: secondo trailer con Brad Pitt!

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World War Z: secondo trailer con Brad Pitt!

Guarda il secondo Trailer di World War Z, il film sull’invasione zombie con protagonista Brad Pitt e diretto dal regista Marc Forster.

Tutte le info utili sul film nella nostra Scheda: World War Z.

World War Z: recensione del film con Brad Pitt

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World War Z: recensione del film con Brad Pitt

Arriva anche in Italia, dopo un tour mondiale di grande impatto mediatico, l’atteso zombie movie prodotto e interpretato da Brad Pitt con la sua Plan B, casa di produzione che sta diventando un’interessante e poliedrica realtà produttiva di grande ingegno, capace di produrre film per il grande pubblico ma anche film  d’autore, come ad esempio i recenti The Tree of life e Kick Ass. World War Z segue la storia di Gerry Lane, un impiegato delle Nazioni Unite, che gira il mondo in una corsa contro il tempo per fermare un’epidemia che rovescia eserciti e governi e che minaccia di decimare la popolazione mondiale.

Oltre ad essere uno dei film più attesi dell’estate, World War Z è soprattutto un film che ha suscitato molta curiosità se non altro per le vicende produttive molto travagliate. Infatti il film ha avuto due vite produttive, la prima conclusasi nell’arco temporale compreso tra il 15 Giugno e il 31 Agosto 2011, la seconda a partire da Maggio 2012, quando sono stati chiamati Damon Lindelof e Drew Goddard a riscrivere alcune parti del copione, per poi  essere rigirato successivamente con una spesa complessiva di circa 200 milioni di dollari che rappresenta un rischio elevatissimo nonostante la pellicola possegga dei connotati da film evento. Per questo motivo c’erano tutte le ragioni del mondo per dubitare sulla resa di questo zombie movie che in realtà, per come è sviluppato, ha tutta l’aria di essere più un disaster movie basato su un’epidemia virale devastante, che una storia di morti viventi.

World War Z, il film

WORLD WAR Z

Nonostante queste premesse il film nella sua visione più totalizzante funziona molto bene, sorretto (quasi incredibilmente) da una sceneggiatura ben strutturata che fa da colonna portante a tutta la vicenda, riuscendo nell’intento di attrarre fin dalle primissime battute l’attenzione dello spettatore. Punto forte della visione di World War Z è l’ottimo ritmo dato da un montaggio e una storia incalzante che catapultano direttamente lo spettatore nell’angoscioso e travagliato viaggio del protagonista Gerry (Brad Pitt) alle prese con una ricerca insperata di informazioni, l’unica speranza per un mondo decimato rapidamente dal diffondersi della malattia.

Il merito di questo va senz’altro riconosciuto al regista del film, , che dispiega sapientemente una regia ben calibrata e al servizio di una buona sceneggiatura (salvata dal lavoro del duo Lindelof/Goddard) che però non è esente da punti deboli, principalmente dovuti alla difficoltà nel trovare originalità in un genere ormai da tempo in saturazione. Buona anche la prova degli attori, con Pitt credibile nei panni di eroe, e con la piacevole sorpresa di Pierfrancesco Favino che rappresenta la nostra italianità nella storia e che agevolmente porta a casa la sua parte.

World War Z non sarà di certo un capolavoro ma è comunque un ottimo monito d’intrattenimento che farà la gioia dei fan in entrambe le sue accezioni (Disaster e Zombie Movie).

World War Z: recensione Blu-ray del film con Brad Pitt

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World War Z: recensione Blu-ray del film con Brad Pitt

Prodotto e interpretato da Brad Pitt e diretto dal regista di Marc Forster (Casino Royale) arriva in edizione blu-ray World War Z, che vede nel cast oltre al protagonista anche Anthony Mackie, David Morse, James Badge Dale, Matthew Fox e Mireille Enos.

Dopo una lunga e difficile campagna d’acquisti, nel 2007 la Plan B Entertainment di Brad Pitt riuscì ad ottenere i diritti cinematografici di WWZ in concorrenza contro la Appian Way di Leonardo DiCaprio.Qualche tempo dopo, il 13 novembre 2008 si apprese, dalla rivista Variety, che Marc Forster era stato avvicinato e poi confermato come regista; intervistato a proposito, Forster spiegò che per alcuni aspetti il romanzo presentava caratteristiche politico-thriller simili a Tutti gli uomini del presidente.

World War Z è diretto da Marc Forster e vede nel cast Anthony Mackie, Brad Pitt, David Morse, James Badge Dale, Matthew Fox e Mireille Enos. Ecco la trama del film: La storia segue Gerry Lane, un impiegato delle Nazioni Unite(Brad Pitt), che gira il mondo in una corsa contro il tempo per fermare una epidemia che rovescia eserciti e governi e che minaccia di decimare la popolazione mondiale.

La pellicola è tratta da World War Z. La guerra mondiale degli zombi (World War Z: An Oral History of the Zombie War) romanzo horror fantascientifico post apocalittico del 2006 di Max Brooks. È la seconda opera letteraria di Brooks sull’argomento zombie, successiva a Manuale per sopravvivere agli zombi (The Zombie Survival Guide) del 2003. Dalla prospettiva del singolo individuo, e della narrazione, il libro è considerato un romanzo epistolare, poiché la trama è presentata dalle varie interviste sulle vicissitudini delle persone incontrate.

Dopo una lunga e difficile campagna d’acquisti, nel 2007 la Plan B Entertainment di Brad Pitt riuscì ad ottenere i diritti cinematografici di WWZ in concorrenza contro la Appian Way di Leonardo DiCaprio.Qualche tempo dopo, il 13 novembre 2008 si apprese, dalla rivista Variety, che Marc Forster era stato avvicinato e poi confermato come regista; intervistato a proposito, Forster spiegò che per alcuni aspetti il romanzo presentava caratteristiche politico-thriller simili a Tutti gli uomini del presidente.

Commento all’edizione: L’edizione blu-ray dell’atteso film, come ormai consuetudine in casa Universal è di pregevole fattura. La risoluzione ad alta qualità permette di godere appieno l’enorme lavoro della squadra capitanata dal regista Marc Forster, che seppur girato con un effetto caos voluto, mantiene visivamente una qualità ed un’accuratezza sorprendente. Molto curato e appagante è invece la traccia Dolby che fa da  giusto contro canto alle immagini mozzafiato del film. Riguardo ai preziosi contenuti extra, anche se siamo difronte ad una prima edizione piuttosto limitata in tal senso, ci sono comunque circa un’ora di materiale che farà gola ai fan, tra cui vanno menzionati Le Origini, La Scienza e WWZ: la produzione.