Anche Broadway ha
reso omaggio a Robin Williams, tragicamente
scomparso lunedì scorso nella sua casa in California.
James Monroe
Iglehart, l’attore che nel musical Aladdin, in
programmazione a Broadway in queste settimane, interpreta il Genio,
a fine spettacolo ha coinvolto il pubblico in una coinvolgente
riproposizione di ‘Friend Like Me’, canzone del classico
Disney resa celebre proprio da Williams che presta la voce al Genio
(da noi la canzone è ‘Un amico come me’, cantata da
Gigi Proietti, che doppio il Genio di
Aladdin in italiano).
Il risultato, nonostante dettato
dalle più tragiche circostanze, è un’esplosione di gioia, un vero e
proprio tributo di allegria all’attore che ha portato gioia e
risate a intere generazioni. Ecco il video:
James Monroe
Iglehart ha vinto un Tony nel 2014 per la sua performance
del Genio nella categoria Miglior attore in un Musical.
La scomparsa di
Robin Williams ha scioccato il mondo intero, e
tutti i suoi fan, i colleghi e chiunque lo conoscesse di persona o
di fama si stanno stringendo in queste ore alla famiglia
dell’attore premio Oscar. Anche Boston, la città in cui è
ambientato e dove fu girato Will Hunting Genio
Ribelle, film che gli valse finalmente l’Oscar dopo
tre nomination, ha ricordato Williams, con un commovente e breve
messaggio ai piegi della panchina dove l’attore recitò la celebre
scena del film in cui il suo personaggio fa ‘il discorso’ a
Matt Damon.
Eccone la testimonianza, mentre a seguire trovate la scena:
Robin Williams è
uno degli attori più brillanti e talentuosi che la storia del
cinema abbia mai potuto conoscere. Le sue erano abilità davvero
uniche e la caratteristica di questo attore è che ha saputo
dimostrarle sia nei suoi progetti lavorativi, sia fuori. La sua è
stata una lunga carriera, fatta di titoli incisivi e di ruoli
iconici, conquistando il pubblico di tutto il mondo con la sua
spontaneità, la sua simpatia e quel talento recitativo che si è
spento troppo presto.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Robin Williams.
Robin Williams: i suoi film
1. Ha recitato in celebri
film. La carriera di Robin Williams è iniziata nel lontano
1977, quando inizia ad apparire in alcune serie tv come La
famiglia Bradford, Mork & Mindy ed Happy Days, oltre
che nel lungometraggio Il film più pazzo del mondo.
Sebbene nel corso della sua carriera non abbia mai abbandonato il
piccolo schermo, partecipando a serie come Homicide
(1994), Friends (1997) e Life with Bonnie (2003),
Williams si è concentrato sul cinema, apparendo in Popeye
– Braccio di ferro (1980), Mosca a New York
(1984), Good Morning, Vietnam (1987), L’attimo fuggente
(1989), Risvegli (1990), La leggenda del re
pescatore (1991) e Hook – Capitano Uncino
(1991). In seguito lavora in Toys – Giocattoli (1992),
Mrs. Doubtfire (1993),
Jumanji (1995), Harry a pezzi
(1997), Jack (1996), Flubber – Un
professore tra le nuvole (1997), Will Hunting – Genio
ribelle (1997), Al di là dei sogni
(1998), Patch Adams (1998), L’uomo bicentenario
(1999), Insomnia (2002), One Hour Photo (2002),
The Big White (2005), L’uomo dell’anno (2006) e
Una notte al museo (2006). Tra gli ultimi suoi lavori, vi
sono Licenza di matrimonio (2007), Il papà
migliore del mondo (2009), Big Wedding (2013),
Boulevard (2014) e Una notte al museo – Il segreto
del faraone (2014).
2. Non solo attore, ma anche
doppiatore, regista e produttore. Nel corso della sua
carriera, Robin Williams ha avuto modo di vestire i panni del
doppiatore, prestando la propria voce per film come Dear
America – Lettere dal Vietnam (1987), A.I. – Intelligenza
Artificiale (2001), Un’occasione da Dio (2015) e per
i film d’animazione Aladdin (1992), Aladdin e
il re dei ladri (1996), Robots (2005), Happy
Feet (2006) ed Happy Feet 2 (2011).
Inoltre, ha ricoperto il ruolo di produttore per i film Mrs.
Doubtfire, Jakob il bugiardo (1999) e Comic Relief
(1986) che Williams ha diretto, dopo aver già sperimentato la regia
con un episodio di Mork & Mindy (1982).
3. Ha vinto un
Oscar. Dopo essere stato candidato come miglior attore
protagonista per i film Good Morning, Vietnam, L’attimo
fuggente e La leggenda del re pescatore, Williams ha
infine vinto il premio Oscar come miglior attore non protagonista
per la sua interpretazione dello psicologo Sean nel film Will
Hunting – Genio ribelle. Ancora oggi quella è considerata una
delle interpretazioni più belle realizzate da Williams nel corso
della sua carriera.
Robin Williams: coniuge
4. È stato sposato tre
volte. Robin Williams non ha mai rivelato troppo della sua
vita privata: tuttavia, si sa che si è sposato più di una volta.
L’attore, infatti, è convolato a nozze per la prima volte il 4
giugno del 1978 con Valerie Velardi, per poi
divorziare il 6 dicembre di dieci anni dopo e dopo la nascita del
figlio Zachary, nato nel 1983. In seguito si sposò
con Marsha Garces nell’aprile del 1989 e dalla
loro unione sono nati Zelda (1989) e Cody
Alan (1991). Dopo aver divorziato anche da lei nel 2010,
l’anno successivo si è risposato per la terza volta con
Susan Schneider, con un matrimonio durato fino
alla morte di lui.
Robin Williams: la morte
5. William si è
suicidato. Ciò che si pensava non potesse essere vero,
purtroppo, lo è stato. Pochi giorni dopo la sua morte, il coroner
aveva confermato che l’attore si era impiccato nella sua camera con
una cintura, confermando la morte per asfissia. Non è ancora chiaro
se l’attore abbia agido con consapevolezza o senza lucidità. Ciò
che è certo, è che la morte di Williams ha lasciato un profondo
vuoto nelle innumerevoli persone che lo amavano come uomo e come
attore.
6. Era stato colpito da una
malattia degenerativa. Se nei primi tempi dopo la sua
morte si pensava che Robin Williams avesse scoperto di essere
affetto dal Parkinson, in realtà, ciò che l’aveva colpito, è una
malattia degenerativa che si chiama demenza da corpi di
Lewy. Questa malattia porta ad una perdita progressiva
della memoria, delle emozioni, dei movimenti del corpo, provocando
crisi incontrollabili, attacchi di panico e allucinazioni.
Robin Williams in
Jumanji
7. Recitare con effetti
speciali messi successivamente è stata un’esperienza
straniante. Per Robin Williams, il fatto di recitare con
animali e oggetti che non erano realmente presenti e sono stati
inseriti in post-produzione, era stato come “prendere della
LSD” perché “dovevi immaginare tutto, come
un’allucinazione”. Per questo motivo l’esperienza sul set di
Jumanji non è stata delle più semplici per lui, ma ha
affermato di essersi comunque divertito moltissimo e di avere un
ottimo parere del film.
Robin Williams scambiato per il
cantante Robbie Williams
8. Il suo nome viene spesso
confuso con quello del cantante. Per via della somiglianza
tra i loro nomi, Robin Williams e il cantante Robbie
Williams vengono spesso e volentieri confusi. Pur se si ha
ben presente chi sia l’uno e chi l’altro in quanto ad aspetto, in
più occasioni si finisce con il chiamare l’uno con il nome
dell’altro. I due, tuttavia, non hanno alcuna parentela e
condividono solo questo buffo dettaglio che confonde molti.
Robin Williams: le sue frasi più
belle
9. Williams e le sue frasi
iconiche. Sono molte le frasi che hanno reso Robin
Williams una vera e propria icona del ventesimo e del ventunesimo
secolo. Eccone alcune:
La cocaina è il modo che usa Dio per dirti che stai facendo
troppi soldi.
Pensavo che la cosa peggiore nella vita fosse finire tutto
solo. No, non lo è. La cosa peggiore nella vita è quella di finire
con persone che ti fanno sentire veramente solo
I politici sono come i pannolini: bisogna cambiarli spesso.
E per lo stesso motivo.
La satira è viva, sta bene e vive alla Casa
Bianca.
Ti do un consiglio: mai sputare in un tornado!
10. Le sua frasi di film che
hanno fatto la storia. Al di là della persona, Robin
Williams ha dato vita a personaggi davvero unici che resteranno
nella memoria collettiva delle persone grazie anche a delle celebri
frasi. Ecco alcune di quelle che fatto parte dei personaggi
interpretati dall’attore americano:
Così le tue avventure sono
finite… Oh no! Vivere… vivere può essere un’avventura
straordinaria! (Hook – Capitan Uncino)
Sai cos’è la musica!? È Dio che
ci ricorda che esiste qualcos’altro in questo mondo! (La
musica nel cuore)
Solo nei sogni gli uomini sono
davvero liberi, è da sempre così e così sarà per sempre.
(L’attimo fuggente)
L’inferno non esiste! Il vero
inferno è una vita andata storta. (Al di là dei
sogni)
Ridere non è solo contagioso,
ma è anche la migliore medicina. (Patch Adams)
E’ con profondo dolore che
leggiamo, via Just Jared, i risultati iniziali
dell’autopsia effettuata oggi sul corpo di Robin
Williams, trovato morto nella sua casa in California ieri
mattina dalla sua assistente.
Le prime voci parlavano di
asfissia, e purtroppo il coroner ha confermato che l’asfissia è
sopraggiunta perhè Robin si è impiccato nella sua camera con una
cintura. La polizia, durante la conferenza stampa, non ha però
confermato o smentito la presenza di un biglietto sulla scena.
L’ora esatta della morte è ignota, ma si colloca tra le 10.30, ora
in cui la moglie è uscita di casa, e le 11.30, quando l’assistente
è arrivata a casa e non vedendosi aprire la porta è entrata dalla
finestra.
In questo momento di sgomento e
dolore, le nostre preghiere vanno ai familiari di Robin e al loro
incolmabile dolore.
Dopo oltre 20 anni dalla sua trionfale
uscita nei cinema, Mrs Doubtfire è pronta a ritornare sul grande
schermo con lo stesso team che ebbe tanta fortuna nel 1993 (il film
incassò oltre 440 milioni di dollari e ottenne due Golden Globe,
uno per miglior attore protagonista in una commedia/musical e
l’altro per miglior commedia/musical).
Secondo The Hollywood Reporter
infatti Fox ha già pianificato un sequel con Robin
Williams protagonista e Chris Columbus
nuovamente alla regia, sulla base di una sceneggiatura scritta da
David Berenbaum (Elf).
Il film originale si basava su un romanzo di Anne Fine, che
raccontava la storia di un attore divorziato che per stare vicino
ai suoi figli si traveste da tata e si fa assumere dalla ex moglie.
Il sequel è in lavorazione dal 2001 quando però in seguito a rinvii
e problemi di produzione (i rifiuti di Columbus e Williams) svanì e
restò inattivo per anni. Ancora da definire il resto del cast e
l’inizio delle riprese
Robin Williams
entra nel cast di
The Bulter, nuovo lavoro di Lee Daniels (Precious) incentrato
sulla vita del longevo maggiordomo afroamericano della Casa Bianca
Eugene Allen (1919-2010), nelle cui vesti vedremo Forest Whitaker
(L’Ultimo re di Scozia). Williams, visto l’ultima volta in sala con
Daddy Sitter di Walt Becker nel 2009, interpreterà il presidente
Dwight D. Eisenhower. Raggiunge un folto cast comprendente, oltre
il citato Whitaker, John Cusack, Forest Whitaker, Oprah Winfrey,
Alan Rickman, Jane Fonda, Cuba Gooding Jr, David Oyelowo, Lenny
Kravitz, Terrence Howard, Alex Pettyfer e Minka Kelly. The Butler
uscirà nel 2013.
Vi avevamo già parlato del terzo
episodio di Una Notte al Museo 3, serie di film con Ben
Stiller, che interpreta il guardiano notturno di musei dove,
calato il sole, tutto prende vita.
Oggi arriva la notizia, dal The
Hollywood Reporter, che Robin Williams è entrato in
trattative per reinterpretare il ruolo di Teddy Roosvelt,
visto al fianco di Stiller sia nel primo che nel secondo episodio
della saga. Williams, secondo i più informati, dovrebbe
accettare di buon grado la proposta, visto che i primi due film
hanno incassato più di 500 milioni di dollari. Non si sa ancora se
gli attori Amy Adams, Bill
Hader,eChristopher Guest,anche loro presenti nei primi due film, faranno parte del
cast.
Diretto ancora una volta da
Shawn Levy, il film dovrebbe essere ambientato a Londra,
dove ritroveremo il guardiano Larry Daley in una nuova esilarante
avventura. La sua produzione sarà avviata a Febbraio 2014 e
l’uscita negli Stati Uniti è prevista per Dicembre 2014, intanto vi
terremo aggiornati su eventuali sviluppi.
È disponibile il primo trailer
ufficiale di Boulevard, ultimo film
del compianto Robin Williams, scomparso ormai quasi un anno
fa. Presentato in anteprima al Tribeca Film Festival nel 2014,
Boulevard uscirà nelle sale statunitensi
il 10 luglio. La pellicola, diretta da Dito
Montiel (Guida per riconoscere i tuoi
santi), ci mostra un Robin
Williams impegnato in un ultimo ruolo fortemente
drammatico ed emozionante, quello del sessantenne Nolan Mack
che, grazie all’amicizia con il giovane tormentato Leo, troverà la
forza di affrontare la propria omosessualità, repressa dietro a un
matrimonio di facciata, e di cambiare vita. Nel cast
figurano anche Bob Odenkirk
e Kathy Baker.
Robin Williams ha anche prestato la
sua voce a un cane nel film Absolute
Anything, scritto e diretto da Terry
Jones con Simon Pegg.
Dopo l’intervento al cuore subito
nel 2009, Robin Williams sembra finalmente pronto a tornare
sul grande schermo.
Dopo il doppiaggio del cartone
Happy Feet 2 3D, l’attore avrebbe espresso il desiderio di
rilanciare la sua carriera con due interpretazioni decisamente
impegnative: Albert Eistein e Theodore Roosevelt.
In realtà, Williams ha già
interpretato Roosevelt come compagno di avventure di Ben Stiller in
“una notte al museo” e “una notte al museo 2”, ma questa volta si
tratterebbe di un ritratto storicamente fedele e senza dubbio non
privo di svolte drammatiche.
Nell’attesa di avere la giusta
opportunità, Robin Williams dovrà accontentarsi del suo impegno con
“the angriest man in Brooklyn “, progetto ancora in fase di
sviluppo dove interpreterà un non precisato ruolo drammatico.
Robin Williams entra nel cast di The
Angriest Man in Brooklyn, commedia drammatica scritta da Daniel
Tapitz; alla regia ci sarà Phil Alden Robinson. Salgono a bordo
anche Mila Kunis (Il cigno nero) e Peter Dinklage
Robin Williams ci ha lasciato l’11 agosto
2014, ma tutto il lavoro che ha lasciato alla storia del cinema
rimane intatto. Ecco alcuni filmati, mai visti prima, di Robin Williams al lavoro sul film d’animazione
Aladdin, nel 1992.
Robin Williams,
come si può vedere nel video, non solo ha dato la sua voce al
Genio, ma ha anche aggiunto degli effetti sonori al film,
dimostrando la sua grande esuberanza e creatività.
Un ricordo di un grande attore
scomparso, attraverso il suo lavoro.
Aladdin è
un film d’animazione del 1992 prodotto dai Walt Disney Animation
Studios e distribuito dalla Walt Disney Pictures. È considerato il
31° Classico Disney. Robin Williams, oltre a dare voce al Genio,
era anche narratore della pellicola.
Il canale Youtube tenshunn
ha pubblicato il primo episodio di una serie fan made intitolata
Red Hood in riferimento al celebre personaggio dei
fumetti DC. Il primo episodio, che ptoete vedere di seguito, vede
confrontarsi Robin vs Cappuccio Rosso.
Robin vs Cappuccio Rosso nel
cortometraggio Red Hood
Potete vederlo di seguito:
Il primo episodio si chiama
Homecoming e vede il braccio destro di
Batman (James Matthew Fuller)
incontrare a Gotham il misterioso villain
Red Hood (Cali Parrish) quando
ritorna in città alla ricerca di vendetta da
Batman e i suoi alleati.
Non sappiamo in che modo i
personaggi potranno apparire finalmente sul grande schermo ma forse
Robin, o addirittura Cappuccio
Rosso, potranno trovare spazio in uno dei film che la
Warner ha in cantiere per
l’Universo Espanso della DC, magari in
The
Batman che vedrà già scontrarsi il Cavaliere Oscuro
(Ben Affleck) contro Deathstroke
(Joe Manganiello).
Robin Tunney è una
di quelle attrici che ha sempre lavorato sodo per costruirsi una
carriera solida e concreta, in grado di conquistare il pubblico
grazie alla sua bellezza fuori dal comune e al suo talento. Una
combo perfetta che l’ha resa una delle attrici più apprezzate e ben
viste nel panorama della recitazione. L’attrice americana ha
lavorato sia per il grande che per il piccolo schermo, facendosi
conoscere soprattutto grazie ai suoi ruoli in Prison Break e The
Mentalist, due serie molto amate e apprezzate in tutto il mondo, in
grado di far affezionare il pubblico.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Robin Tunney.
Robin Tunney: i suoi film
1. Ha recitato in celebri
film. L’attrice debutta al cinema con il film Il mio
amico scongelato (1992). Successivamente recita in titoli come
Empire Records (1995), Giovani streghe (1996),
Niagara, Niagara (1997), Giorni contati – End of
Days (1999), Vertical Limit (2000) e
Matrimonio impossibile (2003), con Michael
Douglas. La sua carriera sul grande schermo continua
con Scatto mortale – Paparazzi (2004), The Zodiac
(2005), Hollywoodland (2006), conAdrien
Brody, e The Burning Plain – Il confine della
solitudine (2008). Tra i suoi ultimi film, vi sono See
Girl Run (2012), My All
American (2015), Looking Glass (2018) e Horse
Girl (2020), con Alison
Brie.
2. Non ha mai abbandonato il
mondo della serie televisive. Robin Tunney non ha mai
abbandonato il mondo delle serie, tanto da prendere negli anni
parte a titoli come la serie Una famiglia come le altre
(1991), il film TV Perry Mason: Morte di un dongiovanni
(1992) e poi nelle serie Dream On (1993), Law &
Order – I due volti della giustizia (1994), The Twilight
Zone (2003), Dr. House – Medical Division (2004) e
Prison Break (2005-2006), grazie a cui diventa
particolarmente celebre. In seguito assume il ruolo di Teresa
Lisbon in The Mentalist (2008-2015). Negli ultimi anni ha
recitato in Insatiable (2018) e The Fix
(2019).
Robin Tunney, il marito e i figli
Oscar Holly Marmet e Colette Kathleen
3. Robin Tunney è fidanzata
con un interior designer. Dopo una breve frequentazione
durata un anno, dal 2009 al 2010, con il regista e sceneggiatore
australiano Andrew Dominik, Robin Tunney ha
trovato il compagno ideale in Nicky Marmet, un
arredatore d’interni, con cui si è fidanzata il 25 dicembre del
2012 durante una vacanza a Rio de Janeiro. Dalla loro unione è nato
il loro primo figlio, Oscar Holly Marmet, nato il
23 giugno del 2016. In seguito, hanno avuto una figlia di nome
Colette Kathleen.
4. Ha già vissuto
l’esperienza del matrimonio. Anche se Robin Tunney non è
attualmente sposata, lei ha già vissuto l’esperienza con il regista
e produttore Bob Gosse. I due sono stati sposati
dal 4 ottobre del 1995 fino al 2006, anno del divorzio. Grazie al
marito, che l’ha diretta nel film Niagara, Niagara,
l’attrice ha vinto la Coppa Volpi alla Miglior Interpretazione
Femminile al Festival di Venezia.
Robin Tunney è su Instagram
5. Ha un profilo sul social
network. Robin Tunney è presente sul social network
Instagram con un profilo verificato seguito da 408 mila persone.
All’interno di questo, con 456 post, l’attrice è solita condividere
momenti relativi alla propria quotidianità. Molte sono infatti le
foto dedicate ai due figli e al tempo trascorso con loro e con il
proprio compagno. Non mancano però anche immagini relative al suo
lavoro di attrice, con curiosità, retroscena o post promozionali.
Seguendola sul social, dunque, si potrà sempre rimanere aggiornati
sulla sua attività.
Robin Tunney in Prison Break
6. L’attrice si è sentita in
colpa per aver mentito sul suo personaggio. Stando alle
rivelazioni della stessa Robin Tunney, sembra che dopo la fine
della prima stagione sia amici che fan le abbiano sempre chiesto
cosa sarebbe successo al suo personaggio nella stagione successiva
di Prison Break e lei non poteva dirlo. Questo ha generato
in lei dei sensi di colpa perché sapeva che il suo personaggio
aveva già dato quello che poteva dare.
7. Ha abbandonato la serie
dopo la prima stagione. Non sempre tutti i personaggi
riescono a far parte di tutte le stagioni di una serie e per
diversi motivi capita che prima o poi questi scompaiano. Sebbene
tendenzialmente questo accada per personaggi minori, ciò è successo
anche al personaggio di Veronica Donovan. Robin Tunney, infatti, ha
abbandonato il suo personaggio, comparendo per l’ultima volta nella
prima puntata della seconda stagione.
Robin Tunney in The
Mentalist
8. È contenta di come si sia
conclusa la serie. In attivo dal 2008, nel 2015 The
Mentalist ha chiuso i battenti e quando si è parte di una
serie tv dalla sua nascita, diventa molto difficile dire addio al
proprio personaggio ed essere soddisfatti di come la storia vada a
finire. La stessa Robin Tunney, però, si è definita soddisfatta e
contenta di come si sia concluso lo show, di come si sia data una
conclusione definitiva ai personaggi della serie, dando una chiara
idea di cosa faranno da quel momento in poi nelle loro vite.
9. Ha avuto un aumento di
salario equo. Nel 2011, durante la metà delle stagioni di
The Mentalist, è arrivata la notizia che dopo un aumento
dello stipendio di Simon Baker,
protagonista assoluto della serie, anche gli altri co-protagonisti
avrebbero ricevuto lo stesso trattamento. E ciò è diventato un
fatto, non solo parole: Robin Tunney, infatti, ha visto salire il
suo salario da 75 mila dollari per episodio a più di 100 mila, con
un incremento esponenziale che l’ha fatta arrivare a qualcosa come
200 mila dollari a puntata.
Robin Tunney in Dr.
House
10. Ha recitato nel primo
episodio della serie. In pochi sapranno o ricorderanno che
l’attrice è comparsa nel primo episodio della celebre serie Dr.
House, con HughLaurie nei panni del geniale ma controverso
medico. Il ruolo ricoperto dall’attrice era quello di Rebecca
Adler, la principale paziente dell’episodio. Come noto, il concept
di base della serie è quello di dar vita ad un medico che risolve
casi nello stile di Sherlock Holmes. Per questo motivo, il nome di
Rebecca Adler è un chiaro riferimento ad Irene Adler, un
personaggio femminile del canone sherlockiano.
La forza di ogni attore sta nella
versatilità, ovvero quella capacità di spaziare con facilità tra
diversi personaggi e generi cinematografici. Eppure ci sono attori
che, per via di caratteristiche fisiche o semplicemente per
impostazione artistica, tendono a prediligere un certo tipo di
personaggio. Uno di questi è proprio Robin Lord
Taylor così bravo a farti accapponare la pelle da non
avere eguali. Perché del resto a qualcuno deve toccare il ruolo
dello psicopatico di turno, no?
Vediamo quindi oggi insieme
tutto quello che c’è da sapere su Robin Lord
Taylor e la sua incredibile carriera.
Robin Lord Taylor film
Robin Lord Taylor in “The House is Burning”
10. Nato il 4
giugno del 1978 a Shueyville, piccola cittadina della contea di
Johnson, in Iowa, Stati Uniti, Robin Lord Taylor ha sempre sognato
di fare l’attore, sin da bambino. Subito dopo il liceo, frequenta
la Northwestern University per poi nel 2000
trasferirsi a New York. La sua carriera cinematografica inizia
proprio nei primi anni duemila con film come
Ammesso (2006), The House Is
Burning (2006), August (2008),
The Assassination – Al centro del complotto
(2008), Last Day of Summer (2009) e Step
Up 3D (2010).
9. Tra i suoi tanti
progetti cinematografici ce n’è uno in particolare che gli viene
sempre attribuiti erroneamente. In molti pensano che Robin Lord
Taylor faccia parte del cast di 2 Single a Nozze
ma in realtà non è così. Il ruolo dell’inquietante e morboso
Todd Cleary, che ne film tormenta Jeremy Grey
(Vince Vaughn), è invece interpretato dall’attore
australiano Keir O’Donnell.
Robin Lord Taylor John Wick 3
Robin Lord Taylor in “John Wick 3”
8. Tra il 2011 e il
2013, l’attore partecipa alla realizzazione di alcuni film
indipendenti come Fredda è la Notte (Cold Comes
The Night, 2013) e Another Earth (2011).
Quest’ultimo, presentato lo stesso anno al Sundance Film
Festival, vince il premio Alfred P. Sloan.
7. Tra i progetti
cinematografici più recenti dell’attore, ricordiamo
Return (2011), The Melancholy
Fantastic (2011), Would You Rather
(2012), Full-Dress (2019), The Mandela
Effect (2019) e infine John Wick
3 – Parabellum (2019).
John Wick
3 – Parabellum è il terzo capitolo della fortunata
saga action di John Wick, con protagonista Keanu Reeves, cominciata nel 2014. In questo
film John Wick (Keanu
Reeves) è in fuga ma sulla sua testa pesa una taglia
da 14 milioni di dollari. Dopo aver commesso un omicidio non
autorizzato al Continental Hotel di New York, John ha ufficialmente
perso la protezione del ‘Sindacato degli Assassini’ che ora gli
danno la caccia. Wick riuscirà a sopravvivere durante la sua
fuga?
Robin Lord Taylor e le serie
tv
6. Se la carriera
cinematografica di Robin Lord Taylor è per adesso limitata a una
manciata di film, quella televisiva è senza di dubbio ben
avviata.
Un po’ come tutti i suoi colleghi,
approva in tv con piccoli ruoli e ‘comparsate’ in serie di succeso
come Law & Order – I due volti della giustizia
(2005 e 2010), Life on Mars (2008), The
Good Wife (2012), Person of Interest (2012) Law & Order
– SVU (2013), The
Walking Dead (2013 e 2014) e Taxi
Brooklyn (2014).
5. La vera svolta
della sua carriera televisiva, tuttavia, arriva nel 2014 quando
viene scelto per interpretare un ruolo molto importante nella nuova
serie Gotham.
Creata da Bruno Heller e basata sugli iconici personaggi della
DC Comics, Gotham è una serie tv che racconta
dell’adolescenza di Bruce Wayne.
La storia inizia con l’assassinio di
Thomas e Martha, genitori del piccolo Bruce (David
Mazouz), uccisi da un rapinatore armato di pistola
all’uscita del teatro. Bruce assiste all’omicidio ma non è in grado
di fermare il criminale. Più tardi arrivano sulla scena del crimine
il detective Harvey Bullock (Donal Logue) e la
nuova recluta della polizia di Gotham, James Gordon (Benjamin
McKenzie). I due faranno di tutto per rintracciare
l’omicida dei Wayne e consegnarli alla giustizia.
La serie, partendo dall’evento più
traumatico della vita di Bruce Wayne, ripercorre tutte le fasi
della vita di Batman prima che diventasse “l’uomo pipistrello”. In
Gotham, inoltre, vengono introdotti nuovi personaggi come Carmine
Falcone (John Doman), boss locale, Fish Mooney
(Jada Pinkett
Smith), suo braccio destro, la taccheggiatrice Selina
Kyle (Camren
Bicondova), una giovane Catwoman e Oswald Cobblepot
(Robin Lord Taylor), schiavetto di Fish Mooney,
nonché giovane Pinguino.
L’universo di Batman, come l’abbiamo
sempre conosciuto, prende forma davanti ai nostri occhi, puntata
dopo puntata. Il giovane Bruce Wayne che si allena per combattere
il crimine; la piccola Selina Kyle che testa le sue abilità per le
strade di Gotham; James Gordon che si fa strada in polizia; e
infine Oswald Cobblepot che, dopo aver subito i soprusi dei suoi
padroni, si ribella e diventa il malvagio Pinguino. La serie,
trasmessa dalla Fox, è andata in onda dal 2014 al
2019, con cinque stagioni e ben cento episodi all’attivo.
4. Con la fine
della serie Gotham, Robin Lord Taylor può quindi
dedicarsi ad altri progetti televisivi. Il più importante è senza
dubbio la serie tv You, in onda dal 2019.
You, in onda prima su
Lifetime e poi su Netflix, è una serie tratta dall’omonimo
romanzo di Caroline Kepnes, un thriller psicologico che analizza il
fenomeno dello stalking estremo. Il protagonista della serie, come
del romanzo, è Joe (Penn
Badgley), un libraio che lavora a New York e che si
innamora perdutamente di una sua cliente, Guinevere Beck
(Elizabeth
Lail). Invece di avvicinarla e chiederle di uscire,
però, si insinua nella sua vita spiandola ovunque, a casa e via
social, per entrare a far parte della sua vita. Il suo amore quindi
si trasforma in ossessione che a sua volta lo trasforma in un
maniaco dal comportamento violento.
Nella serie Taylor interpreta Will,
un ragazzo all’apparenza dolce e intelligente ma con un lato
oscuro. Will è infatti definito come un ‘fixer’, una persona in
grado di aiutare gli altri a pagamento, fornendo nuovi documenti e
identità fisiche e virtuali. Introdotto a partire dal quinto
episodio della seconda stagione, il personaggio di Will entrerà a
far parte della vita di Joe in maniera assai traumatica…
3.Robin
Lord Taylor, nonostante abbia ormai ottenuto una certa
notorietà, è una persona molto riservata. A oggi conosciamo
pochissimi dettagli della sua vita privata e molti dei quali sono
stati resi noti dallo stesso Taylor. In un’intervista rilasciata a
Glamour,
l’attore ha raccontato di come sia stata sua madre a farlo
avvicinare al mondo dello spettacolo. Pare, infatti, che fosse
proprio sua madre ad accompagnarlo a tutti gli spettacoli teatrali
in città, soprattutto a Chicago.
2. E’ stato proprio
in occasione della sua intervista a Glamour che l’attore ha
confessato di essere sposato e già da molto tempo. Nonostante non
siano mai stati rivelati dettagli delle sue nozze, a oggi sappiamo
che Robin Lord Taylor ha sposato Richard DiBella
nel 2011 e che i due ancora non hanno avuto o adottato dei
bambini.
1. Prima di
convolare a giuste nozze, pare che Robin e Richard siano stati
insieme per quasi dieci anni. Insomma, il loro sembra proprio
essere un amore forte e duraturo. Per seguire la carriera e il
privato di Robin Lord Taylor, vi consigliamo di seguire il suo
account Instagram ufficiale.
Disney sta sviluppando un remake
live-action / CGI del suo classico, Robin
Hood, per Disney+. Distribuito nel 1973, il
Robin Hood della Disney reinventa la
leggenda dell’eroe del titolo come un’avventura musicale ambientata
in un mondo popolato da animali antropomorfi, tra cui Robin che è
una volpe e Little John, un orso.
Un successo al botteghino all’epoca
dell’uscita, il film rimane popolare tra i fan della Disney fino ad
oggi, momento in cui la Disney ha deciso di raccontare di nuovo la
storia in versione live action, per gli abbinato di Disney+, come già accaduto per Lilli e il
Vagabondo.
Con Il Re Leone e Aladdin dello
scorso anno che hanno incassato entrambi 1 miliardo di dollari al
botteghino, la linea editoriale dei remake della Casa di Topolino
mostra pochi segnali di cedimento. Lo studio ha infatti in
programma ancora più remake per i prossimi due anni (a partire da
Mulan,
la cui uscita è stata posticipata), molti dei quali destinati
direttamente alla piattaforma.
Secondo THR, il remake di Robin Hood
della Disney è attualmente in fase di sviluppo come esclusiva
Disney+. Kari
Granlund, che ha anche scritto anche Lilli e il
Vagabondo sempre per il servizio di streaming,
sta lavorando alla sceneggiatura, con il regista di video musicali
Carlos López Estrada incaricato per le
riprese.
Robin Hood è la
serie tv britannica del 2016 ideata da Dominic Minghella e
Foz Allan per la BBC One. La serie è prodotta dalla
compagnia indipendente Tiger Aspect Productions per la rete BBC
One, che co-produce lo show con la BBC America.
In Italia la prima
stagione di Robin Hood è approdata in anteprima
esclusiva sul canale web Alice Yalp! dal giugno del 2008 e in
seguito su Rete 4. La seconda stagione invece è andata in onda su
JOY in anteprima assoluta dal 5 aprile al 17 maggio 2009. La terza,
ed ultima stagione, è andata in onda, sempre su Joi.
Robin Hood: la trama e il
cast
La serie è una rivisitazione dei
miti folkroristici dei personaggi leggendari inglesi che hanno dato
origine alla leggendaria storia di Robin Hood. La serie è
ambientata nel 1172 e racconta di Re Riccardo che si
trova in Terra Santa per combattere come crociato mentre il
trono è nelle mani di suo fratello, il principe
Giovanni. Robin Hood (Jonas Armstrong), il personaggio
principale della serie, fa ritorno a casa dopo aver trascorso
cinque anni a combattere durante la terza Crociata come
guardia del Re. Robin è sconvolto nello scoprire come lo sceriffo
ha gestito Nottingham fino al suo ritorno; diventa un fuorilegge e
decide di rubare ai ricchi per dare ai poveri insieme alla
sua Allegra brigata, una gang composta dal suo migliore
amico Much (Sam Troughton); Will Scarlett (Harry
Lloyd) e Allan A Dale (Joe Armstrong), due ragazzi
che ha salvato dal cappio; Little John (Gordon
Kennedy), l’ex leader di un’altra banda; ed infine un
altro ragazzo di nome Roy (William Beck)
sostituito presto da Djaq (Anjali Jay), una
ragazza saracena che si nasconde sotto l’alias del
fratello morto. Robin è lieto di scoprire che Lady Marian
(Lucy Griffiths) è ancora nubile; la loro
relazione diventa romantica in diverse occasioni, tuttavia lei è
prigioniera del fatto che l’affascinante ma crudele sir Guy di
Gisborne (Richard Armitage) ha un’attrazione per
lei.
Sir Guy è il braccio destro dello
sceriffo ed è innamorato di Lady Marian; spesso mette la ragazza in
situazioni difficili nelle quali lei è costretta a stare con lui
per aiutare le persone che ama. Il nemico principale è Vasey, lo
sceriffo di Nottingham (Keith Allen), che trama per uccidere re
Riccardo con l’aiuto di Gisborne e dei Cavalieri Neri.
Lo sceriffo cerca continuamente di catturare Robin e gli altri
fuorilegge colpevoli di intralciare il suo piano per la conquista
dell’Inghilterra. Alla fine della seconda stagione Guy di Gisborne
uccide Marian mentre Djaq e Will decidono di restare in Terra
Santa.
In Robin
Hood protagonisti sono Jonas
Armstrong nei panni di Robin Hood/Robin di Locksley,
Richard Armitage come Sir Guy di Gisborne, Lucy
Griffiths nel ruolo di Lady Marian (st. 1-2; st. 3 ep. 13) Joanne
Froggatt nei panni di Kate (st. 3), Gordon Kennedy come Little
John, Sam Troughton come Much, Joe Armstrong come
Allan A Dale, Keith Allen come Vasey,
sceriffo di Nottingham, William Beck come
Royston White (st. 1 ep. 1-4) Anjali Jay nel ruolo
di Djaq/Saffia (st. 1-2), Harry Lloyd come
Will Scarlett (st. 1-2) David Harewood come Frate
Tuck (st. 3), Lara Pulver nei panni di Lady
Isabella di Gisborne (st. 3) Toby Stephens come
Principe Giovanni (st. 3 ep. 6-8) Dean Lennox
Kelly come Malcolm (st. 3 ep. 10) e Clive
Standen nel ruolo di Archer (st. 3 ep. 11-13).
La terza stagione: trama e
episodi
La terza stagione vede l’ingresso
di due nuovi personaggi e solo Robin appare in tutti e tredici gli
episodi. All’inizio della stagione vengono introdotti due
personaggi, fra Tuck (David Harewood), un prete spirituale di
ritorno in Inghilterra, e Kate (Joanne Froggatt), un’abitante di
Locksley che diventa il nuovo interesse amoroso di Robin; entrambi
entreranno a far parte della banda. Isabella (Lara Pulver), la
sorella minore di Gisborne, fugge dal marito che la maltratta ed
inizia ben presto una relazione segreta con Robin; il legame di
Isabella con il castello tramite Gisborne viene usato dalla banda
mentre lei trama vendetta contro il fratello, ma la sua voglia
d’indipendenza, potere e vendetta la trasformano in uno sceriffo
senza regole e nemico della banda. Toby Stephens appare nel ruolo
del principe Giovanni Senza Terra sfruttando la frattura tra
Gisborne e lo sceriffo che porterà Guy ad uccidere il suo ex-capo.
Gisborne viene fatto sceriffo per breve tempo dal principe prima
che Isabella usasse la sua influenza per rimpiazzarlo, lasciando
Sir Guy senza potere o influenza. In seguito il decimo episodio
della stagione, composto prevalentemente da flashback, mostra il
passato di Robin e Gisborne. Dean Lennox Kelly è Malcolm, il padre
di Robin, Sophie Winkleman è Ghislaine, Paul Hilton è Roger,
quest’ultimi due interpretano i genitori di Gisborne e Isabella,
mentre Ian Reddington interpreta Longthorn, un altro abitante di
Locksley.
Curiosità, il furto del
girato
Nel 2006 su diversi giornali fu
riportato la notizia che molti nastri dei master del girato erano
stati rubati dal centro produzione in Ungheria, probabilmente
mentre si stava lavorando a qualche rifacimento. Una portavoce della BBC non
confermò le voci di richieste di una somma di 1 milione di sterline
in cambio dei nastri o che questi ultimi fossero le uniche copie
d’archivio. Aggiunse poi: “Si sta facendo tutto il possibile per
recuperare i nastri”. La BBC confermò presto che la serie sarebbe
comunque andata in onda come programmato, nonostante il furto.
Vista l’ironia che
una serie su Robin Hood fosse stata vittima di
furto, e del fatto che il crimine fosse venuto alla luce mentre la
BBC stava per iniziare a pubblicizzare la serie in vista della sua
partenza, c’è stata qualche speculazione dei media che la storia
fosse in realtà una sorta di pubblicità.
Quello di Robin Hood è un mito a cui
il mondo del cinema si rivolge ciclicamente, dando vita a continue
riletture della sua vicenda e delle sue gesta. Se nel 1991 era
stato Kevin Costner ad
interpretarlo in Robin Hood – Principe dei ladri, l’ultimo
ad aver attualmente ricoperto tale ruolo è Taron Egerton in
Robin Hood – L’origine della
leggenda. Nel mezzo vi è stato Russell
Crowe, protagonista nel 2010 di Robin
Hood (qui la recensione) per la regia
di Ridley Scott. I due,
che avevano anni prima dato vita al kolossal Il
gladiatore, tornano qui a raccontare una storia epica tra
avventura, passioni e giustizia.
Eppure, originariamente la prima
sceneggiatura era incentrata non sul celebre bandito ma sullo
sceriffo di Nottingham che tenta di acciuffarlo. Con l’ingresso di
Scott nel progetto, però, il protagonista tornò ad essere Robin
Hood, di cui il regista sperava di dare un ritratto soddisfacente,
non avendo apprezzato i precedenti film realizzati su di lui. Con
un budget di quasi 200 milioni, Scott arrivò a dar vita ad un nuovo
kolossal, ricco di azione e sequenze di grande impatto. Ad oggi, la
sua è considerata una delle versioni migliori di questo mito, che
trova qui ampio respiro in un’opera di quasi due ore e mezzo.
Visivamente imponente e ricco di
interpretazioni di alto livello, Robin Hood è dunque
un’opera che fonde in sé diversi elementi di pregio, fornendo una
rappresentazione se non del tutto fedele al mito, certamente quanto
più vicina ad esso possibile. Prima di intraprendere una visione
del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Robin Hood: la trama del film
La vicenda si svolge nel XII Secolo,
quando l’Inghilterra ha invaso la Francia, per riacquistare i
territori dell’Aquitania e della Normandia che gli appartengono di
diritto. In questo contesto il nobile Robin
Longstride desidera ardentemente tornare in patria e
riconsegnare alle autorità la corona del re inglese
Riccardo Cuor di Leone, valorosamente morto in
battaglia. Insieme ai suoi fedeli compari Allan
A’Dayle, Little John e Will
Scarlet torna dunque a casa solo per vedere incoronato
come nuovo re il principe Giovanni. Il nuovo
sovrano, consigliato dal doppiogiochista Sir.
Godfrey, si dimostra da subito tutto il contrario del
precedente re.
Avido e spietato, egli getta il
popolo nel più completo sbando, al limite di una guerra civile.
Deciso a fare qualcosa per cambiare quella situazione, Robin si
unisce ad un gruppo di ladri guidati dalla risoluta Lady
Marion e da Fra Tuck. Il gruppo, che vive
in gran segreto nella foresta di Sherwood, aspira a rubare ai
ricchi per dare ai poveri. Con loro, Robin escogiterà un piano per
destituire Giovanni come re e riportare la tranquillità a
Notthingham. Il pericolo è però dietro l’angolo e fidarsi diventerà
sempre più difficile in un contesto dove ognuno sembra prima di
tutto pensare al proprio bene.
Robin Hood: il cast del film
Con l’ingresso di Scott alla regia,
Russell Crowe fu il
primo ed unico attore considerato per la parte di Robin Hood.
C’erano tuttavia diversi dubbi su di lui, essendo più anziano
rispetto a quello che il personaggio richiedeva. Per poter essere
agile e scattante, Crowe si allenò intensamente per diversi mesi,
praticando anche il tiro con l’arco. Grazie al suo addestramento,
arrivò infine a poter centrare un bersaglio da una distanza di 45
metri. Crowe si occupò anche di studiare approfonditamente quanto
vi è di scritto su Robin Hood, consultando numerosi libri e testi
al fine di darne una rappresentazione fedele. Nei panni dei suoi
compari si ritrovano Kevin Durand come Little
John, Scott Grimes nei panni di Will Scarlet e
Alan Doyle in quelli di Allan A’Dayle.
La premio Oscar Cate Blanchett
interpreta Lady Marion, ruolo originariamente affidato a Sienna Miller.
Anche la Blanchett, per il suo ruolo, si è dovuta allenare a lungo
al fine di poter interpretare anche le scene più complesse. Nel
film sono poi presenti Mark Strong nei panni
di Sir Godfrey e Oscar Isaac in quelli
del principe Giovanni. Matthew Macfadyen è lo
sceriffo di Notthingham, mentre Danny Huston è il
re Riccardo Cuor di Leone. Sono poi presenti anche
William Hurt nel ruolo di Guglielmo il Maresciallo
e Max von Sydow come interprete di Sir. Walter
Locksley. Mark Addy, invece, è il simpatico
Fra Tuck. Nel film compare anche un’ancora poco nota
Léa Seydoux nel ruolo di
Isabella d’Angoulême.
Robin Hood: il trailer e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Robin
Hood è infatti disponibile nei cataloghi di
Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes, Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 1
ottobre alle ore 21:25 sul canale
Rete 4.
Pubblicizzato con il redivivo
Gladiatore, il Robin Hood di
Scott/Crowe arriva in sale lasciando a bocca
asciutta tutti coloro che si aspettavano una storia con la stessa
epicità ed intensità emotiva. La storia, quella classica del
fuorilegge che ruba ai ricchi per dare ai poveri, è leggermente
retrodatata, costituendo un ideale incipit alla storia del bandito
di Sherwood.
Quella di Scott è
quindi un’operazione simile a quella che Nolan ha
brillantemente portato sullo schermo con
Batman Begins, un ritorno alla nascita di una legenda
che al cinema abbiamo sempre visto precostituita, vuoi nella
versione musicale con Errol Fynn, vuoi in quella patetica ed eroica
con
Kevin Costner, vuoi ancora con quella demenziale ed
esilarante con Cary Elwes (alla regia nientepopodimenoche Sua
Signoria della Risata Mel Brooks).
Ci sono tutti i personaggi chiave
della vicenda: Riccardo Cuor di Leone, prode condottiero e
disincantato realista,;il Principe Giovanni, inetto e qui quasi una
macchietta di se stesso; lady Marian, un’elegante dama che qui è
stata trasformata in una volitiva e orgogliosa donna che sostiene
gli abitanti della sua città, poco più che un riempitivo; lo
sceriffo di Nottingham, quasi inconsistente; Little John e Will
Scarlett, allegra combriccola di combattenti un po’ rustici; Fra
Tuc, corpulento e atipico frate che si schiera dalla parte dei
poveri quando tutto il sistema ecclesiastico è da quella dei
ricchi. Ci sarebbero quindi tutti gli ingredienti per un bel
successone: drama, comedy, romance, thriller, suspense… ma a quanto
pare, a Ridley è sfuggito qualcosa.
Se alcuni nodi narrativi sembrano
affrettati, come l’espediente iniziale che i crociati utilizzano
per ritornare in Inghilterra, o come l’innamoramento (inspiegabile)
di Robin e Marian, in altri punti il regista appare restio, quasi
prolisso, (vedi le scene di guerra) stentando a far camminare una
storia che ha come pecca di fondo una sceneggiatura che affossa il
potenziale di una leggenda per famosa e capace di far muovere gli
animi (degli spettatori). C’è riuscito Gibson con
Braveheart, ma perché Scott ha miseramente fallito con il suo Robin
Hood? Quello che viene subito da pensare è la mancanza di una vera
e propria motivazione da parte del protagonista. Massimo Meridio,
Robin Hood (Costner),
William Wallace erano tutti accomunati dalla straziante perdita di
persone care, è il sentimento di vendetta in costoro ha potuto
attecchire e trasformarsi in qualcosa di più profondo, la lotta per
la libertà. Anche se non privo di un certo fascino anarchico che
Crowe riesce sempre a dare ai suoi personaggi, il Robin
Hood di Scott è mancante di questa componente
fondamentale, il coinvolgimento personale diretto, che impedisce
anche allo spettatore di addentrarsi nelle vicende dal punto di
vista del protagonista.
Ben giocate invece altre carte:
molto ben tratteggiati i compagni di viaggio e di lotta di Robin, e
altrettanto magnificamente interpretati i personaggi di Max
Von Sydow e
William Hurt. Ma su tutti un
Mark Strong davvero impeccabile nei ruoli da
cattivone, un attore che con la sua mimica riesce ad incarnare la
malizia e il male, memorabile infatti la sua interpretazione
dell’esoterico Lord Blackwood in Sherlock Holmes.
Nelle scene di battaglia Scott non
risparmia per violenza, facendo cavalcare Robin nella mischia della
battaglia addirittura con un … martello! Migliore in scena è
senza dubbio lo splendido paesaggio inglese, le vallate e i boschi
che da sempre fanno da sfondo nell’immaginario collettivo alle
vicende di Robin Hood, ma questo, ahimè,
non è un merito di Ridley.
La Sony Pictures ha in
programma di sviluppare una serie di progetti cinematografici con
protagonisti i personaggi della leggenda di Robin
Hood. L’idea è quella di creare un universo
cinematografico condiviso che possa portare alla realizzazione di
più film che confluiranno, poi, nella storia così come c’è l’ha
raccontata il cinema tante volte.
Il progetto iniziale, intitolato
Hood, vedrà protagonista Robin accanto ai
banditi quali Will Scarlett e Little John, ma adesso si può
tranquillamente ipotizzare la realizzazione di un film su ognuno di
questi notissimi personaggi.
Il progetto avrà la struttura di
Avengers, in quanto a tanti film ‘solo’
seguirà poi un team up, e avrà un taglio moderno che mescola il
franchise di Mission Impossible a quello
di Fast and Furious. La scenegiatura è
stata scritta da Cory Goodman e Jeremy
Lott, mentre, per la Sony, supervisionerà il progetto
Michael De Luca.Fonte: CS
A ottobre vi avevamo detto
che la Sony stava preparando una serie di film sulla
storia di Robin Hood, un gruppo di film che fossero ambientati
in un universo condiviso e che avessero come protagonisti i vari
pesonaggi della storia canonica. Ora sembra che anche la Disney sia
tornata all’attacco per una sua rivisitazione della Foresta di
Sherwood. Deadline riporta infatti che la Disney ha acquisito i
diritti di sfruttamento di una sceneggiatura scritta da tale
Brandon Barker. Intitolata Nottingham & Hood, la
storia si potrebbe paragonare a quella di Pirati dei
Caraibi e prevedere una serie di film, proprio come
nei progetti Sony.
La Disney non è chiaramente estranea
al racconto di Robin Hood. Nel 1973 i Walt Disney
Animation Studios hanno prodotto e distribuito la versione
animata della storia popolata da animali (Robin era chiaramente una
furbissima volpe rossa). Ma il personaggio è senza dubbio uno dei
più famosi e rappresentati al cinema, a partire dai primi
adattamenti risalenti al 1908, fino al film di Ridley
Scott, passanto per il film con Errol
Flynn e per quello celeberrimo con Sean
Connery.
Lionsgate
Movies ha diffuso il primo teaser trailer di Robin
Hood, il nuovo adattamento della leggenda nota in
tutto il mondo, con protagonista Taron Egerton nei
panni del fuorilegge che ruba ai ricchi per dare ai poveri.
Previsto per febbraio 2018,
Robin
Hood è stato spostato per il 23 marzo dello stesso
anno, dal momento che il protagonista, Taron
Egerton, è stato impegnato anche con Kingsman: Il
Cerchio d’Oro, sequel dell’acclamato Secret
Service, in cui torna nei ruolo di Gary ‘Eggsy’
Unwin.
Otto
Bathurst, regista televisivo (Black
Mirror, Peaky Blinders), si occuperà
della regia di Robin Hood Origins, basato sulla
sceneggiatura firmata da Joby Harold (autore dello
script di Knights Of The Round Table di
Guy Ritchie). Il film racconterà le origini del
popolare eroe inglese. La pellicola sarà prodotta dalla Appian Way
di Leonardo
DiCaprio.
Nel cast di Robin
Hood al fianco di Taron Egerton
sono stati confermati Jamie Dornan (nei panni di
Will Scarlett) il premio Oscar Jamie Foxx (che
interpreterà invece Little John), Eve Hewson (che
vestirà i panni di Lady Marian) e Ben Mendelsohn
(Sceriffo di Nottingham).
Robin Hood – L’Origine della Leggenda,
la recensione
Ecco il primo teaser poster per
Robin
Hood, il nuovo film sull’eroe di Sherwood interpretato
da Taron Egerton. Il poster in questione, così
come il primo trailer del film, ci mostrano subito che l’operazione
è quella di svecchiare il mito e renderlo un action dai toni
moderni, pur mantenendo l’ambientazione storica.
Inoltre, l’adozione di un simbolo
per l’eroe, sembra la trasformazione del ladro che ruba ai ricchi
per dare ai poveri in un supereroe, in linea con le tendenza del
cinema di oggi.
Robin Hood: il teaser trailer del
film con Taron Egerton
Otto
Bathurst, regista televisivo (Black
Mirror, Peaky Blinders), si occuperà
della regia di Robin Hood Origins, basato sulla
sceneggiatura firmata da Joby Harold (autore dello
script di Knights Of The Round Table di
Guy Ritchie). Il film racconterà le origini del
popolare eroe inglese. La pellicola sarà prodotta dalla Appian Way
di Leonardo
DiCaprio.
Nel cast di Robin
Hood al fianco di Taron Egerton
sono stati confermati Jamie Dornan (nei panni di
Will Scarlett) il premio Oscar Jamie Foxx (che
interpreterà invece Little John), Eve Hewson (che
vestirà i panni di Lady Marian) e Ben Mendelsohn
(Sceriffo di Nottingham).
Robin Hood – L’Origine della Leggenda,
la recensione
Ecco un nuovo trailer di Robin
Hood, l’action d’avventura che racconta, ancora una
volta, le avventure del bandito di Sherwood. Protagonista di questa
nuova versione del racconto è Taron Egerton
(Kingsman).
Robin Hood: il teaser trailer del
film con Taron Egerton
Otto
Bathurst, regista televisivo (Black
Mirror, Peaky Blinders), si occuperà
della regia di Robin Hood Origins, basato sulla
sceneggiatura firmata da Joby Harold (autore dello
script di Knights Of The Round Table di
Guy Ritchie). Il film racconterà le origini del
popolare eroe inglese. La pellicola sarà prodotta dalla Appian Way
di Leonardo
DiCaprio.
Nel cast di Robin
Hood al fianco di Taron Egerton
sono stati confermati Jamie Dornan (nei panni di
Will Scarlett) il premio Oscar Jamie Foxx (che
interpreterà invece Little John), Eve Hewson (che
vestirà i panni di Lady Marian) e Ben Mendelsohn
(Sceriffo di Nottingham).
Robin Hood – L’Origine della Leggenda,
la recensione
Sappiamo ormai da diverso tempo che
la storia di Robin Hood verrà nuovamente
riadattata per il grande schermo da ben tre grandi major:
Disney, Warner Bros. e Lionsgate,
infatti, sono tutte al lavoro su tre nuove differenti versioni
cinematografiche del leggendario fuorilegge della foresta di
Sherwood.
Adesso, Empire ci informa che la
Lionsgate avrebbe trovato il regista per il suo
adattamento, dal titolo Robin Hood
Origins: il noto magazine, infatti, riporta che
Otto Bathurst, regista
televisivo attualmente impegnato con la pre-produzione del suo
debutto sul grande schermo (il thriller Three Seconds),
sarebbe il favorito per occuparsi della regia del progetto.
Robin Hood Origins sarà sceneggiato
da Joby Harold (autore dello script di Knights
Of The Round Table di Guy Ritchie) e racconterà le origini del
popolare arciere d’Inghilterra, sulla falsariga di quanto fatto da
Ridley Scott nel suo adattamento con Russell Crowe, ultima volta
che abbiamo visto il personaggio di Robin Hood al cinema.
Era il 2010 quando la
Universal ha portato al cinema la sua versione del racconto di
Robin Hood. Al timone c’era
Ridley Scott che aveva scelto per protagonisti
Cate Blanchett e il fido Russell
Crowe. Adesso, oltre alla Sony e alla Disney, anche la
Lionsgate prepara un suo film che avrà come protagonista il
personaggio che ruba ai ricchi per dare ai poveri, il bandito di
Sherwood.
Lo script a cui sta lavorando la
Lionsgate è Robin Hood Origins di
Joby Harold, già autore dello script su Re Artù su
cui sta lavorando Guy Ritchie. La storia sarà
“nervosa e spigolosa”, una rilettura più tradizionale.
La Disney dal canto suo sta
lavorando da tempo a Nottingham & Hood,
mentre la Sony è a lavoro su Hood. I tre
studi concorrenti, sebbene si trovino a lavorare contemporaneamente
sullo stesso tema, sembra abbiano deciso di percorrere strade
diverse e ben precise. Staremo a vedere.
Da diverso tempo si
parla di povertà di idee a Hollywood, ma una situazione del genere
sembra davvero essere il colmo dell’aridità in cui sono sprofondati
gli sceneggiatori dell’industria del cinema. Dopo
Nottingham & Hood della Disney,
Hood della Sony e Robin Hood:
Origins della Lionsgate, anche la Warner Bros opziona
una storia che riporta sul grande schermo l’eroe della foresta di
Sherwood.
Le idee, al momento, son tutte sul
tavolo dei diversi produttori. Riuscirà uno dei quattro a
realizzare un film che sia effettivamente meritevole?
Ricordiamo che l’ultima volta di
Robin Hood sul grande schermo non è stata
propriamente un successo, ne sono testimoni Ridley
Scott e Russell Crowe!
Nelle foto vediamo il personaggio
di Robin che torna dalle Crociate. La situazione ritratta dalle
immagini e che si evince da costumi e atmosfera sembra molto
differente da tutte le altre proposizioni cinematografiche della
leggenda.
Previsto per febbraio 2018, il film
è stato spostato per il 23 marzo dello stesso anno, dal momento che
il protagonista, Taron Egerton, sarà impegnato
anche con Kingsman The Golden Circle, sequel
dell’acclamato The Secret Service, in cui torna
nei ruolo di Gary ‘Eggsy’ Unwin.
Otto
Bathurst, regista televisivo (Black
Mirror, Peaky Blinders), si occuperà
della regia di Robin Hood Origins, basato sulla
sceneggiatura firmata da Joby Harold (autore dello
script di Knights Of The Round Table di
Guy Ritchie). Il film racconterà le origini del
popolare eroe inglese. La pellicola sarà prodotta dalla Appian Way
di Leonardo
DiCaprio.
Nel cast di Robin Hood
Origins al fianco di Taron Egerton
sono stati confermati Jamie Dornan (nei panni di
Will Scarlett) il premio Oscar Jamie Foxx (che
interpreterà invece Little John), Eve Hewson (che
vestirà i panni di Lady Marian) e Ben Mendelsohn
(Sceriffo di Nottingham).
Taron Egerton è
impegnato nella promozione di Kingsman: Il Cerchio
d’Oro e sta rilasciando anche dichiarazioni in merito ad
altri progetti che lo vedono coinvolto, in particolare riguardo a
Robin Hood
Origins, un nuovo progetto che lo vedrà nei panni del
Principe dei Ladri.
Durante un’intervista con Comic Book,
Egerton ha dichiarato: “Il mio Robin Hoord, come quello di
Kevin Costner, è un soldato. Lo troviamo in Siria. Non credo di
stare dicendo troppo. È difettoso, il mio Robin. Lui è
concentrato prevalentemente su se stesso, ma nel corso del film si
trasformerà nell’eroe della leggenda. Sospetto di essere uno dei
Robin Hood più giovani di sempre, tuttavia è comunque un film molto
oscuro. Grintoso. Ma spero che sia anche molto divertente. Jamie
Foxx è Littler John. Ben Mendelson è lo Sceriffo di Nottingham. Tim
Minchin è Frate Tuck. Abbiamo davvero alcune persone, non solo con
incredibili doti di attori, ma anche grandi caratteristiche
comiche. Dovrebbe esserci un po’ di ogni cosa.”
Previsto per febbraio 2018, il film
è stato spostato per il 23 marzo dello stesso anno, dal momento che
il protagonista, Taron Egerton, è stato impegnato
anche con Kingsman: Il Cerchio d’Oro, sequel
dell’acclamato Secret Service, in cui torna nei
ruolo di Gary ‘Eggsy’ Unwin.
Otto
Bathurst, regista televisivo (Black
Mirror, Peaky Blinders), si occuperà
della regia di Robin Hood Origins, basato sulla
sceneggiatura firmata da Joby Harold (autore dello
script di Knights Of The Round Table di
Guy Ritchie). Il film racconterà le origini del
popolare eroe inglese. La pellicola sarà prodotta dalla Appian Way
di Leonardo
DiCaprio.
Nel cast di Robin Hood
Origins al fianco di Taron Egerton
sono stati confermati Jamie Dornan (nei panni di
Will Scarlett) il premio Oscar Jamie Foxx (che
interpreterà invece Little John), Eve Hewson (che
vestirà i panni di Lady Marian) e Ben Mendelsohn
(Sceriffo di Nottingham).
Ecco due nuove immagini per
Robin
Hood diffuse in rete dall’account ufficiale
Twitter del film, che vedrà Taron Egerton nei
panni dell’eroe delle leggende.
Insieme a Egerton,
nelle nuove immagini, anche Ben Mendelsohn, che
nel film interpreterà il temibile sceriffo di Nottingham.
Previsto per febbraio 2018, il film
è stato spostato per il 23 marzo dello stesso anno, dal momento che
il protagonista, Taron Egerton, è stato impegnato
anche con Kingsman: Il Cerchio d’Oro, sequel
dell’acclamato Secret Service, in cui torna nei
ruolo di Gary ‘Eggsy’ Unwin.
Otto
Bathurst, regista televisivo (Black
Mirror, Peaky Blinders), si occuperà
della regia di Robin Hood Origins, basato sulla
sceneggiatura firmata da Joby Harold (autore dello
script di Knights Of The Round Table di
Guy Ritchie). Il film racconterà le origini del
popolare eroe inglese. La pellicola sarà prodotta dalla Appian Way
di Leonardo
DiCaprio.
Nel cast di Robin
Hood al fianco di Taron Egerton
sono stati confermati Jamie Dornan (nei panni di
Will Scarlett) il premio Oscar Jamie Foxx (che
interpreterà invece Little John), Eve Hewson (che
vestirà i panni di Lady Marian) e Ben Mendelsohn
(Sceriffo di Nottingham).
Robin Hood – L’Origine della Leggenda,
la recensione