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Oggi Pedro Almodóvar a Venezia 77 con il corto THE HUMAN VOICE

Oggi Pedro Almodóvar a Venezia 77 con il corto THE HUMAN VOICE

Arriva alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, l’acclamato regista spagnolo Pedro Almodóvar a presentare il suo corto THE HUMAN VOICE  con protagonista Tilda Swinton.

Una donna guarda passare il tempo accanto alle valigie del suo ex amante (ci si aspetta che l’uomo ritorni a prenderle, invece non arriverà mai) e a un cane irrequieto che non capisce di essere stato abbandonato dal padrone. Due esseri viventi affrontano l’abbandono. Nei tre giorni di attesa, la donna esce in strada solo una volta, per acquistare un’ascia e una latta di benzina, e passa da uno stato d’animo all’altro: dall’impotenza alla disperazione e alla perdita di controllo. Si trucca, indossa vestiti eleganti come se dovesse andare a una festa, medita di buttarsi dal balcone, finché il suo ex amante non le telefona. Lei però ha perso conoscenza, ha preso un mix di tredici pillole e non può rispondere. Il cane le lecca il viso fino a quando la donna si risveglia. Dopo una doccia fredda, tornata in sé grazie a un caffè nero come i suoi pensieri, il telefono squilla di nuovo e questa volta riesce a rispondere. L’unica voce però è la sua: quella dell’uomo non si sente mai. All’inizio la donna finge di essere calma e di comportarsi in modo normale, ma è sempre sul punto di esplodere contro l’ipocrisia e la meschinità dell’altro. The Human Voiceè una lezione morale sul desiderio, anche se la protagonista si trova proprio sull’orlo dell’abisso. Il rischio è una parte fondamentale dell’avventura di vivere e di amare. Il dolore è molto presente nel monologo; come ho detto all’inizio, il film descrive lo smarrimento e l’angoscia di due esseri viventi tormentati per la mancanza del loro padrone.

Oggetti Smarriti recensione

Oggetti Smarriti recensione

oggetti smarritiGuido (Roberto Farnesi), architetto di successo, con un matrimonio alle spalle, deve fare un favore alla ex-moglie (Giorgia Wurth), badando alla figlia di 6 anni (Ilaria Patanè, prima volta sullo schermo) che non vede mai, per una notte intera. Ma la figlia sparisce, pur restando in casa col padre, insieme ad un cacciavite, come talvolta accade con quegli oggetti d’uso comune che scompaiono proprio da sotto il naso. C’è anche il narratore (Michelangelo Pulci) che fornisce le 7 regole d’oro su “cosa fare nel caso si smarriscano degli oggetti (o persone)”. Non c’è spazio per la polizia, ma solo per un particolare ufficio di oggetti smarriti.

Fantasy? Eccessivo. Commedia surreale? Sì, come se ne producono poche nel nostro paese (o forse come ce ne sono molte in cantiere, che non trovano però un canale distributivo accettabile). Oggetti Smarriti, diretto da Giorgio Molteni, è una favola che sulla linea dell’oggetto comune apparentemente introvabile, costruisce qualcosa di più grande, dove  lo “smarrito” non è tanto il mero oggetto in sé che spesso sarà poi “dove dovrebbe essere”, ma la persona che lo sta cercando. Per farlo, non passa attraverso banalità ordinarie, ma crea ed entra in una realtà seconda, sospesa, da dove è possibile tornare indietro. Con un piccolo aiuto.

Ioggetti smarriti recensionel film è diviso in due blocchi: il primo ha il sapore della commedia più standardizzata, con la battuta modellata sulla cadenza toscana, anche se più lenta e meno grintosa rispetto ai canoni di genere. La seconda parte acquista quel tocco di magia, che dalla prosa arriva alla poesia, alla coscienza, all’onirico, tra offuscamenti registici e mentali. Il passaggio da una parte all’altra, pur cominciando con la sparizione della figlia, è sancito dall’entrata di Sonia (Chiara Gensini), vicina di casa di Guido, mandata dall’ufficio oggetti smarriti, che ha il compito di fargli raddrizzare la testa. Solo che prima gliela fa perdere.

Guido si scontra anche con il passato, in un gioco di flash-back dove ricorda il padre, la madre e oggetti smarriti della sua infanzia. Il surreale narratore, di cui vediamo le fattezze fisiche, spezza la narrazione, la alleggerisce, conversa con lo spettatore quasi fosse, pur avendo ben presenti i fatti e probabilmente la loro conclusione, parte del pubblico e si godesse la storia insieme a lui.

Farnesi è bravo a fungere prima da “toscanaccio” con la battuta facile, superficiale, latin lover dalla macchina sportiva e dalla donna giovane e bella, poi a trasformarsi nel delirante e disperato padre di una bambina che non si trova, che arriva alla pazzia, prima di recuperare la ragione.

Oggetti Smarriti è un film indipendente dove il regista Molteni ha fatto un buon lavoro, offrendo un prodotto che lascia qualcosa senza appesantire, rinunciando agli stereotipi della commedia italiana del nuovo millennio, operazione possibile proprio grazie a tale “indipendenza”.

L’unione di una parziale sperimentazione, più contenutistica che tecnico/registica, con la figura ben nota (televisivamente) di Farnesi, potrà farlo restare a galla nelle sale. Esce l’11 Luglio 2013.

Oggetti di scena – Prop Culture: recensione della serie Disney+

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Oggetti di scena – Prop Culture: recensione della serie Disney+

“Nei film, ogni dettaglio, non importa quanti piccolo, è realizzato per raccontare qualcosa”. Seguendo questa massima Dan Lanigan, collezionista di manufatti dai set cinematografici più famosi della storia e malato di cinema, ha ideato la serie Oggetti di Scena –Prop Culture.

Disponibile dall’1 maggio su Disney+, la serie, in otto puntate, porta lo spettatore, guidato da Lanigan, alla ricerca di oggetti che manufatti che hanno caratterizzato la storia dei film. Ogni puntata è dedicata ad un film particolare della storia della Disney e ogni puntata ci porta dentro un mondo in cui a venire trovati, scoperti e valorizzati non solo solo gli oggetti in sé (i props, appunto), ma anche i loro artefici, maghe e stregoni dell’artigianato cinematografico che hanno dato forma ai sogni e alle immagini che popolano la nostra vita.

Il primo episodio è dedicato a Mary Poppins. Con Lanigan si va quindi alla ricerca dell’ombrello della protagonista, introvabile, della borsa di tappeto, che mostra i segni del tempo pur ma conservata come una reliquia preziosa, dei cavallini di legno della giostra, dei costumi. Il valore aggiunto di questa ricerca, però, è quello di ricongiungere i creatori con le loro creature. E così il costumista del film, Tony Walton, riabbraccia cappotto, sciarpa e cappellino della prima entrata in scena di Mary; la coreografa Dee Dee Wood si commuove a rivedere uno degli scopettoni da spazzacamino coprotagonisti della celebre sequenza musicale sui tetti; Karen Dotrice, interprete di Jane, vede riunito il suo cappottino giallo alla paglietta, che non porta più il nastro di velluto bordeaux.

Oggetti di scena – Prop Culutre dal 1° maggio su Disney+

La ricerca di Lanigan è quindi un viaggio nei ricordi e nella magia di questi film, che qualche volta, sono dolci e collettivi, qualche altra volta sono amari, come nel caso di Tron, film a cui è dedicato il secondo episodio, e in cui si respira tutto il rammarico del filmaker per un progetto che si è rivelato uno dei pochi flop della Casa di Topolino, ma che allo stesso tempo ha scritto una pagina importante della storia della tecnica cinematografica.

A seguire, gli altri episodi sono dedicati a Nightmare Before Christmas, Pirati dei Caraibi, Tesoro mi si sono ristretti i ragazzi, Le Cronache di NarniaChi ha incastrato Roger Rabbit? The Muppet Movie. Un viaggio che tocca il cinema classico, quello più recente, quello divenuto culto e l’avventura, e ce n’è quindi davvero per tutti i gusti.

Come ogni prodotto documentaristico targato Disney, è naturale il tono agiografico del prodotto che però riesce senza dubbio a coinvolgere gli spettatori più curiosi, per non parlare degli appassionati di cinema e di collezionismo, che vivranno con grande apprensione ed emozione ogni scoperta di Dan Lanigan.

Disponibile dall’1 maggio in 8 puntate, Oggetti di Scena – Prop Culture ci offre una prospettiva privilegiata nel mondo dei manufatti di scena, raccontandoci anche un tipo di lavoro che con l’avvento del digitale è diventato sempre più raro e ricercato.

Officine UBU nel segno della qualità

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Officine UBU nel segno della qualità

Officine UBU annuncia che Effacer l’historique di Benoît Delépine e Gustave Kervern è stato premiato con l’Orso d’Argento – 70a Berlinale assegnato dalla giuria internazionale del Festival di Berlino 2020.

Effacer l’historique (Delete History), prossimamente al cinema con Officine UBU, è stato presentato in Concorso al Festival di Berlino ed è diretto dai registi di culto Benoît Delépine e Gustave Kervern (registi di Louis Michel e Mammuth). Una commedia irriverente sull’impatto delle nuove tecnologie e dei social media che ha conquistato il pubblico e la critica del Festival.

I protagonisti di Effacer l’historique sono tre vicini di casa in un sobborgo francese che vengono travolti dalle conseguenze di alcune loro azioni online. Marie ha paura di perdere il rispetto di suo figlio a causa di un sex tape finito in rete, Bertrand si invaghisce della voce di una centralinista e cerca di proteggere la figlia dal cyberbullismo e Christine, che ha perso il marito a causa della sua dipendenza dalle serie tv, è disposta a tutto per far aumentare la sua valutazione come autista di Uber. I tre si ritroveranno, loro malgrado, a combattere una battaglia contro i giganti della tecnologia. Una battaglia ben al di fuori della loro portata… forse.

Nei panni dei tre protagonisti troviamo Blanche Gardin, Denis Podalydès e Corinne Masiero, affiancati da cammei d’eccezione di Vincent Lacoste, Benoît Poelvoorde, Denis O’Hare e Michel Houellebecq.

Effacer l’historique si aggiunge al listino di Officine UBU che prossimamente distribuirà IN VIAGGIO VERSO UN SOGNO – THE PEANUT BUTTER FALCON, diretto da Tyler Nilson e Michael Schwartz con Shia LaBeouf, Dakota Johnson, Zack Gottsagen e Bruce Dern, un’avventura on the road che celebra l’amicizia e la forza dei sogni e #IOSONOQUI (#jesuisla) di Eric Lartigau (regista de La famiglia Belier) con Alain Chabat e Doona Bae, che racconta dell’amore a distanza tra Stéphane, chef di successo, e Soo, una donna coreana conosciuta su instagram, con cui intavola romantiche conversazioni d’arte e ciliegi in fiore.

Dopo l’estate Officine UBU distribuirà SOTTO LE STELLE DI PARIGI (Sous les étoiles de Paris) di Claus Drexel (regista di Au bord du monde) con Catherine Frot, l’emozionante racconto di un’insolita amicizia tra una clochard parigina e un bambino in cerca della propria madre, e il documentario DEMAIN EST À NOUS (Forward) di Gilles de Maistre (regista di Mia e il leone bianco), che dà voce ai bambini di tutto il mondo impegnati in cause umanitarie.

Official Secrets: pioggia di stelle per il nuovo film di Justin Chadwick

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Justin Chadwic, regista di  Mandela: A Long Walk to Freedom, con Idris Elba e di L’altra donna del re, con Natalie Portman e Scarlett Johansson, si è aggiudicato un cast stellare per il suo prossimo film, Official Secrets.

Paul Bettany, Natalie Dormer, Martin Freeman, Anthony Hopkins e Harrison Ford hanno infatti accettato di partecipare al progetto che sarà basato sul romanzo The Spy Who Tried To Stop A War: Katherine Gun and The Secret Plot to Sanction the Iraq Invasion.

L’adattamento sarà curato da Sara e Gregory Bernstein.

Le riprese del film cominceranno a maggio nel Regno Unito e la storia sarà ambientata nell’Iraq del 2003.

Fonte: Variety

Office Christman Party: Jennifer Aniston e Jason Bateman nel cast

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Secondo The Hollywood Reporter, Jennifer Aniston e Jason Bateman si riuniranno sotto la regia del duo Josh Gordon e Will Speck, nella commedia Office Christmas Party. Le due stelle, così come la coppia di registi, avevano precedentemente collaborato nella commedia del 2010, The Switch.

La storia era in fase di sviluppo alla Dreamworks Pictures dal 2010 e dovrebbe essere incentrata su un insieme di personaggi in una festa in ufficio andata storta. Lo script più recente è stato scritto dal team di Lee Eisenberg e Gene Stupnitsky (Bad Teacher), così come da Laura Solone (Hot in Cleveland). Il film sarà girato ad Atlanta questa primavera con la Paramount pronta a distribuirlo il 9 dicembre 2016.

Fonte: CS

Odissea: Tom Holland lo definisce “diverso da qualsiasi cosa abbiamo mai visto”

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Tom Holland è tornato a parlare del suo lavoro nel film Odissea di Christopher Nolan e ha rivelato di aver avuto un’esperienza più che positiva. La star di Spider-Man ha infatti dichiarato in una recente intervista che lavorare al nuovo film di Nolan è stato “emozionante” e “diverso”. “È stato fantastico. Il lavoro di una vita, senza dubbio. La migliore esperienza che abbia mai avuto sul set di un film. Incredibile”, ha detto l’attore a GQ. “È stato emozionante. È stato diverso. E penso che il film sarà diverso da qualsiasi cosa abbiamo mai visto”.

Ha poi continuato affermando: “Lavorare con Chris, conoscere lui ed Emma [Thomas] è stato assolutamente fantastico. Non ho mai visto nessuno lavorare come loro, e c’è un motivo se sono i migliori del settore. Avere un posto in prima fila, partecipare al processo, collaborare con un vero maestro del suo mestiere e imparare da lui è stata la migliore esperienza che abbia mai avuto”.

LEGGI ANCHE: Odissea: il primo trailer trapelato on-line. Ecco una descrizione

Quello che sappiamo sul film Odissea di Christopher Nolan

Il film vanta un ricco cast composto da Matt Damon, Tom Holland, Anne Hathaway, Zendaya, Lupita Nyong’o, Robert Pattinson, Charlize Theron, Jon Bernthal, Benny Safdie, John Leguizamo, Elliot Page, Himesh Patel, Mia Goth e Corey Hawkins. Per quanto riguarda la trama, questa segue Odisseo, il leggendario re greco di Itaca, nel suo pericoloso viaggio di ritorno a casa dopo la guerra di Troia. La narrazione descrive i suoi incontri con esseri mitici come il ciclope Polifemo, le sirene e la maga Circe, culminando nel suo tanto atteso ricongiungimento con la moglie Penelope.

Ad oggi sappiamo unicamente che Matt Damon interpreta Odisseo, mentre Tom Holland è suo figlio Telemaco e Charlize Theron è la Maga Circe. L’identità dei personaggi degli altri interpreti è ad oggi segreta. Sappiamo inoltre che Nolan ha girato il film interamente in formato IMAX, avvalendosi di nuove tecnologie realizzate appositamente per Odissea. Il regista ha inoltre limitato quanto più possibile l’uso di CGI, con l’obiettivo di ricreare quanto più possibile in modo pratico l’epico mondo descritto da Omero con il suo poema epico.

Il film sarà distribuito al cinema da Universal Pictures dal 16 luglio 2026.

Odissea: Matt Damon in armatura fotografato sul set

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Odissea: Matt Damon in armatura fotografato sul set

Le riprese di Odissea sono attualmente in corso sulla costa del Moray Firth, in Scozia. Come riportato per la prima volta su SFFGazette.com, Matt Damon, che interpreta l’eroe greco Odisseo, è stato avvistato in costume completo sul set. Si pensa che anche Tom Holland e Zendaya siano presenti per girare alcune scene del film.

Questo nuovo sguardo non rivela molto, ma Damon appare decisamente a suo agio nell’armatura (qui la foto!). Mentre l’entusiasmo per il prossimo film di Christopher Nolan continua a crescere a un anno dalla sua uscita, il teaser trailer del film è stato proiettato in Italia in testa a alcune proiezioni, tra cui quelle di Superman.

Cosa mostra il teaser di Odissea

Ricordiamo che l’anteprima dell’Odissea si apre con un’inquadratura del mare e una voce che dice: “Oscurità. La legge di Zeus infranta. Un regno senza re dalla morte del mio signore. Sapeva che non era una guerra da vincere, e poi in qualche modo, in qualche modo, l’ha vinta”.

Si sente poi il personaggio di Jon Bernthal affermare: “Non so nulla di Odisseo, non da Troia”. Tom Holland, che interpreta chiaramente Telemaco, risponde: “Devo scoprire cosa è successo a mio padre. Quando l’hai visto l’ultima volta?”

Il volto dell’attore viene mostrato dopo inquadrature di una spiaggia e di uomini a cavallo che corrono verso un grande cavallo nero che potrebbe essersi staccato da una nave o qualcosa di simile. Sembra piangere mentre il personaggio di Bernthal (forse Antinoo) risponde gridando per la stanza: “Chi ha una storia su Odisseo? Tu? Hai una storia? Alcuni dicono che è ricco, altri che è povero. Alcuni dicono che è morto, altri che è in prigione. Tu cosa ne dici?”

“In prigione?” chiede Telemaco, spingendo il personaggio di Bernthal a dichiarare: “Che tipo di prigione può contenere un uomo così?” Dopo qualche altra inquadratura di soldati, vediamo l’Odisseo di Matt Damon in mare, che galleggia su un relitto – una zattera, forse – privo di sensi o morto.

Quello che sappiamo sul film Odissea di Christopher Nolan

Il film vanta un ricco cast composto da Matt Damon, Tom Holland, Anne Hathaway, Zendaya, Lupita Nyong’o, Robert Pattinson, Charlize Theron, Jon Bernthal, Benny Safdie, John Leguizamo, Elliot Page, Himesh Patel, Mia Goth e Corey Hawkins. Per quanto riguarda la trama, questa segue Odisseo, il leggendario re greco di Itaca, nel suo pericoloso viaggio di ritorno a casa dopo la guerra di Troia. La narrazione descrive i suoi incontri con esseri mitici come il ciclope Polifemo, le sirene e la maga Circe, culminando nel suo tanto atteso ricongiungimento con la moglie Penelope.

Ad oggi sappiamo unicamente che Matt Damon interpreta Odisseo, mentre Tom Holland è suo figlio Telemaco e Charlize Theron è la Maga Circe. L’identità dei personaggi degli altri interpreti è ad oggi segreta. Sappiamo inoltre che Nolan ha girato il film interamente in formato IMAX, avvalendosi di nuove tecnologie realizzate appositamente per Odissea. Il regista ha inoltre limitato quanto più possibile l’uso di CGI, con l’obiettivo di ricreare quanto più possibile in modo pratico l’epico mondo descritto da Omero con il suo poema epico.

Il film sarà distribuito al cinema da Universal Pictures dal 16 luglio 2026.

Odissea: le riprese travolte dalle polemiche, Christopher Nolan accusato di “edulcorare il colonialismo”

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Il film Odissea è stato coinvolto in una nuova polemica, con il progetto di Christopher Nolan finito sotto accusa per una location controversa. Adattamento dell’omonimo poema epico di Omero, il seguito di Nolan al film acclamato dalla critica Oppenheimer (2023) è entrato in produzione all’inizio di quest’anno.

Il film, come noto, vanta un cast stellare, con Matt Damon nel ruolo di Ulisse, un guerriero che intraprende un arduo viaggio di ritorno a casa dopo la guerra di Troia. Damon è affiancato da Tom Holland, Charlize Theron, Zendaya e Anne Hathaway, tra gli altri, e, a un anno dall’uscita nelle sale, è diventato uno dei titoli più attesi del 2026.

Ora, però, secondo The Times, Odissea  è finito sotto accusa per le riprese effettuate vicino alla contesa città sahariana occidentale di Dakhla. L’area è sotto l’occupazione marocchina dagli anni ’70 e gli organizzatori del Sahara International Film Festival (FiSahara) hanno criticato Nolan per il messaggio che le riprese in quel luogo trasmettono. In una dichiarazione, scrivono:

In primo luogo, si tratta di una città occupata e militarizzata, la cui popolazione indigena saharawi è soggetta a una brutale repressione da parte delle forze di occupazione marocchine”.

La decisione di Nolan di girare nella regione ha portato ad accuse secondo cui lui e i protagonisti del film starebbero “mascherando il colonialismo”. La direttrice del FiSahara, María Carrión, ha spiegato più dettagliatamente perché ritiene problematico che Nolan stia girando lì:

Girando parte di The Odyssey in un territorio occupato definito ‘buco nero dell’informazione’ da Reporter senza frontiere, Nolan e il suo team, forse inconsapevolmente e involontariamente, stanno contribuendo alla repressione del popolo saharawi da parte del Marocco e agli sforzi del regime marocchino per normalizzare la sua occupazione del Sahara occidentale.

Siamo certi che se comprendessero appieno le implicazioni di girare un film di così alto profilo in un territorio i cui popoli indigeni non possono realizzare film sulle loro storie sotto occupazione, Nolan e il suo team sarebbero inorriditi”.

La spiegazione delle controverse riprese del film Odissea nella città del Sahara occidentale

The Odyssey film 2026

La regione ha una storia complicata

L’ONU ha classificato il Sahara occidentale come “territorio non autonomo” ed è comunemente considerato l’ultimo stato coloniale dell’Africa che non ha ancora ottenuto l’indipendenza. L’Africa, ovviamente, ha una lunga storia di dominio coloniale, anche da parte di paesi come Gran Bretagna, Francia, Portogallo e Spagna.

Ulteriori informazioni fornite da The Guardian sottolineano che in passato il Sahara occidentale era sotto il controllo della Spagna, ma il Marocco ha annesso il territorio nel 1976 dopo il ritiro della Spagna. Gran parte di ciò che sta realmente accadendo nella regione rimane ufficialmente non documentato, poiché l’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (OHCHR) non è stato in grado di recarsi nella regione negli ultimi 10 anni.

Secondo The Guardian, tuttavia, l’OHCHR ha “continuato a ricevere denunce relative a violazioni dei diritti umani, tra cui intimidazioni, sorveglianza e discriminazione nei confronti di individui sahrawi, in particolare quando si battono per l’autodeterminazione”. Reporter senza frontiere ha denunciato che i giornalisti sahrawi sono sottoposti a “tortura, arresti, abusi fisici, persecuzioni”, oltre a lunghe pene detentive.

La decisione di Nolan di girare il film nel Sahara occidentale, vicino alla città di Dakhla, sembra essere interpretata da alcuni come una normalizzazione o una forma di sostegno indiretto alla presunta oppressione coloniale.

Nonostante queste accuse, secondo The Telegraph, la rivendicazione del Marocco sul territorio è stata sostenuta da Gran Bretagna, Stati Uniti, Francia, Spagna e Portogallo. Tuttavia, la decisione di Nolan di girare il film nel Sahara occidentale, vicino alla città di Dakhla, sembra essere interpretata da alcuni come una normalizzazione o una forma di sostegno indiretto alla presunta oppressione coloniale.

Odissea: il primo trailer trapelato on-line. Ecco una descrizione

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Il primo teaser di Odissea di Christopher Nolan e Universal, che sta iniziando a essere proiettato esclusivamente nei cinema, è trapelato online su X e TikTok. Come molti dei precedenti blockbuster di Nolan, il più recente dei quali è stato Oppenheimer nel 2023, il regista ha pubblicato un breve teaser con più di un anno di anticipo. Il teaser di Odissea dovrebbe essere proiettato in testa alle proiezioni di Jurassic World – La Rinascitae della Universal.

L’esclusività del filmato per le sale cinematografiche è in linea con la priorità data da Nolan alla proiezione nelle sale. Il regista è passato dalla Warner Bros., suo partner di lunga data, alla Universal per “Oppenheimer“, dopo aver espresso sgomento per il fatto che il suo vecchio studio avrebbe distribuito l’intero programma cinematografico del 2021 contemporaneamente su HBO Max.

Ma ancor prima che il teaser di Odissea potesse essere trasmesso negli Stati Uniti, martedì pomeriggio sono iniziate a spuntare fughe di notizie, molte delle quali sono state rapidamente rimosse per violazione del copyright.

Il teaser, della durata di 70 secondi, mostra brevemente il personaggio principale di Matt Damon, Odisseo, suo figlio Telemaco (interpretato da Tom Holland) e un personaggio misterioso interpretato da Jon Bernthal. Inizia con una narrazione di quello che sembra essere Robert Pattinson, che interpreta anche lui un personaggio sconosciuto.

“Oscurità. Le leggi di Zeus infrante. Un regno senza re dalla morte del mio signore”, dice su inquadrature di un oceano blu scuro e onde che si infrangono sulla riva sabbiosa. “Sapeva che era una guerra impossibile da vincere, e poi in qualche modo… in qualche modo l’ha vinta.”

Ci sono due inquadrature di quello che sembra essere il famoso Cavallo di Troia: il piano geniale di Odisseo di infiltrare i soldati greci a Troia, massacrare e saccheggiare la città per vincere la guerra. L’ombra del cavallo di legno si estende sulla spiaggia, poi il cavallo stesso è visto in lontananza, semisommerso dall’acqua, mentre le onde si infrangono. Nel poema epico di Omero, il viaggio di ritorno di Odisseo dura dieci anni dopo che la sua nave è stata deviata dalla rotta e lui incontra mostri come i Ciclopi, è tenuto prigioniero dalla ninfa Calipso e ha scontri con diverse divinità greche.

Il teaser passa poi a una conversazione tesa tra Telemaco e il personaggio di Bernthal, dove quest’ultimo spiega di non sapere dove si trovi Odisseo. “Non so nulla di Odisseo, da quando è morto Troia”, dice Bernthal mentre una tempesta oscura si abbatte sul mare.

“Devo scoprire cos’è successo a mio padre. Quando l’hai visto l’ultima volta?” risponde Holland. Lui e Bernthal sono uno accanto all’altro, con altri personaggi seduti sullo sfondo, illuminati da fioche fiamme arancioni. “Interessati alle voci, eh? Ai pettegolezzi. Chi ha una storia su Odisseo, eh?” inizia a gridare Bernthal agli altri vicini. “Tu? Hai una storia?”. Si vede un’inquadratura di soldati greci in armatura e con torce in mano che marciano per una strada cittadina di notte.

La scritta bianca “Tra un anno” appare sullo schermo nero, anticipando la lontana data di uscita del film. “Alcuni dicono che sia ricco, altri che sia povero“, continua, mentre un’inquadratura in lontananza mostra un soldato greco che varca un ingresso cavernoso e sguaina la spada. Sullo schermo appare “Un Viaggio Comincia”.

Alcuni dicono che sia morto. Altri dicono che sia imprigionato. E voi cosa ne dite?” chiede Bernthal su un’inquadratura di uomini che camminano verso una città di notte, mentre una bandiera lacera sventola. “Imprigionato?” chiede Telemaco.

Che tipo di prigione? Un buon vecchio così“, dice Bernthal. Ci sono un altro paio di inquadrature di onde scure, e poi si scopre che Odisseo è bloccato in mezzo all’oceano su alcuni pezzi di legno. Odissea e “17. 07. 26” lampeggiano sullo schermo, concludendo il teaser.

Il cast di Odissea è vasto e costellato di star. Il cast include anche Matt Damon, Tom Holland, Anne Hathaway, Zendaya, Lupita Nyong’o, Robert Pattinson, Charlize Theron, Jon Bernthal, Benny Safdie, John Leguizamo, Elliot Page, Himesh Patel, Mia Goth e Corey Hawkins.

Il film è attualmente in produzione e sarà la prima produzione su larga scala ad essere girata interamente con telecamere IMAX. Come per i precedenti film di Nolan, il teaser dovrebbe essere pubblicato online entro la fine dell’anno.

Odissea: il poster italiano del film di Christopher Nolan

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Odissea: il poster italiano del film di Christopher Nolan

Universal Pictures ha diffuso il primo poster ufficiale del prossimo film di Christopher Nolan, atteso al cinema il 16 luglio 2026. Una versione di questo poster era circolata in rete già negli scorsi giorni in via non ufficiale, ma ora è stato confermato come è stato anche confermato che il titolo italiano sarà Odissea. Qui di seguito, ecco il post con il poster in versione italiana:

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Quello che sappiamo sul film Odissea di Christopher Nolan

Il film vanta un ricco cast composto da Matt Damon, Tom Holland, Anne Hathaway, Zendaya, Lupita Nyong’o, Robert Pattinson, Charlize Theron, Jon Bernthal, Benny Safdie, John Leguizamo, Elliot Page, Himesh Patel, Mia Goth e Corey Hawkins. Per quanto riguarda la trama, questa segue Odisseo, il leggendario re greco di Itaca, nel suo pericoloso viaggio di ritorno a casa dopo la guerra di Troia. La narrazione descrive i suoi incontri con esseri mitici come il ciclope Polifemo, le sirene e la maga Circe, culminando nel suo tanto atteso ricongiungimento con la moglie Penelope.

Ad oggi sappiamo unicamente che Matt Damon interpreta Odisseo, mentre Tom Holland è suo figlio Telemaco e Charlize Theron è la Maga Circe. L’identità dei personaggi degli altri interpreti è ad oggi segreta. Sappiamo inoltre che Nolan ha girato il film interamente in formato IMAX, avvalendosi di nuove tecnologie realizzate appositamente per Odissea. Il regista ha inoltre limitato quanto più possibile l’uso di CGI, con l’obiettivo di ricreare quanto più possibile in modo pratico l’epico mondo descritto da Omero con il suo poema epico.

Il film sarà distribuito al cinema da Universal Pictures dal 16 luglio 2026.

Odissea: i video rubati dal set mostrano le riprese di un evento chiave nel poema epico

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Un nuovo filmato dal set rivela una scena chiave di L’Odissea di Christopher Nolan, un anno prima della sua uscita. Ispirato al leggendario poema epico di Omero, il film vede Matt Damon nei panni del Re di Itaca, al fianco di Tom Holland (Telemaco) e Charlize Theron (Circe). Si uniscono a un gruppo di attori con ruoli non specificati, tra cui Anne Hathaway, Zendaya, Lupita Nyong’o e Robert Pattinson.

Il film racconterà il lungo viaggio di ritorno di Odisseo all’indomani della leggendaria guerra di Troia. Dopo aver fatto infuriare Poseidone e altre divinità greche, Odisseo è costretto a vagare per gli oceani in una missione decennale per tornare a Itaca. L’uscita è prevista per il 17 luglio 2026 e, a quanto pare, ha un budget enorme di 250 milioni di dollari.

Poiché Christopher Nolan è noto per il suo ricorso a effetti speciali e riprese sul set, L’Odissea è attualmente in fase di riprese in tutto il mondo. Un utente di TikTok, Luca Pizzoleo, ha catturato una scena importante, che mostra la nave di Ulisse. La scena mostra luci lampeggianti, fiamme e l’equipaggio di Ulisse che lotta disperatamente contro l’incendio mentre il fumo si alza dalla nave.

Che senso ha questa scena ne L’Odissea?

Ci sono due scene diverse che potrebbero essere rappresentate in questo filmato. La prima si svolge all’inizio della seconda metà dell’epopea di Omero, sebbene si svolga più avanti nella linea temporale. Quando Odisseo finalmente fugge dall’isola di Calipso per iniziare il suo viaggio di ritorno, si trova ad affrontare un ultimo grave ostacolo da parte di Poseidone quando una tempesta colpisce la sua nave.

Sebbene questa sia una scena interessante, è l’opzione meno probabile. Dopotutto, quella scena vede Odisseo solo e senza alleati o amici. Nel filmato rubato, tuttavia, Odisseo è circondato da un intero equipaggio, il che indica che è più probabile che ciò avvenga prima che raggiunga l’isola di Calipso.

L’Odissea è stata girata in tutto il Mediterraneo, in località che vanno dal Marocco all’Italia alla Grecia

La spiegazione più probabile è che la scena in questione faccia riferimento a un avvenimento accaduto all’inizio del viaggio di Odisseo. Dopo che l’equipaggio di Odisseo ha scelto di mangiare il bestiame sacro di Elio, Zeus si scaglia contro il re di Itaca, distruggendo la nave e uccidendo i pochi altri sopravvissuti dell’equipaggio di Odisseo. È una scena devastante e probabilmente si svolge di notte.

Dati i continui lampi di luce, la nave in fiamme e la folla di marinai a bordo, sembra che questa scena rappresenti quasi certamente l’attacco di Zeus. Anche l’enorme quantità di fumo è un segno indicativo, dato che un fulmine divino avrebbe potuto facilmente incendiare la nave stessa.

In uscita il 17 luglio 2026 L’Odissea di Christopher Nolan vede protagonisti Matt Damon, Tom Holland, Anne Hathaway, Zendaya, Lupita Nyong’o, Robert Pattinson, Charlize Theron, Jon Bernthal, Benny Safdie, John Leguizamo, Elliot Page, Himesh Patel, Mia Goth e Corey Hawkins.

Odissea: Francis Lawrence alla regia

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Secondo il sito Deadline la Lionsgate ha messo in cantiere una trasposizione cinematografica dell’Odissea di OmeroAlla regia ci sarà Francis Lawrence che ha diretto il secondo, terzo e quarto capitolo della saga di Hunger Games nonché Io sono leggenda con Will Smith mentre della sceneggiatura si occuperà Peter Craig, che ha scritto Hunger Games: il canto della rivolta parte II e The Town assieme a Ben Affleck. Nina Jacobson sarà al timone dell’intera produzione. La produzione dell’Odissea inizierà il prossimo anno.

L’epica è stata fatta da Hollywood più volte, in film e TV, direttamente o indirettamente. Kirk Douglas ha recitato nel film Ulisse del 1954, e poi film come Big Fish di Tim Burton e Fratello dove sei? dei fratelli Coen hanno dichiarato di ispirarsi a Omero e al lungo viaggio di ritorno a casa di Ulisse dopo la guerra di Troia. Non ci resta che attendere ulteriori informazioni in merito.

Fonte: Deadline

Odissea: almeno due i film diretti da Francis Lawrence

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Francis LawrenceLa trasposizione dell’Odissea annunciata dalla Lionsgate il 6 aprile scorso, che riunirà il team degli ultimi Hunger Games – il regista Francis Lawrence e la produttrice Nina Jacobson – si svilupperà almeno nel corso di due film. Il Ceo di Lionsgate Jon Feltheimer lo ha dichiarato durante una conferenza con gli analisti per discutere del bilancio del trimestre, rendendo noto come l’accordo con Francis Lawrence preveda più episodi cinematografici.

La Lionsgate, specialista in franchise di successo come Twilight, Hunger Games e Divergent, ha affidato il compito di dirigere questo nuovo progetto dell’Odissea al regista che ha diretto il secondo, terzo e quarto capitolo della saga di Hunger Games, mentre della sceneggiatura se ne occuperà Peter Craig, già co-autore dello script di Hunger Games: Il canto della rivolta, parte I e II. Si attendono ora le prime indiscrezioni sul cast dell’ambiziosa nuova serie cinematografica.

Fonte: Variety

Odio l’estate: il nuovo film con Aldo, Giovanni e Giacomo

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Odio l’estate: il nuovo film con Aldo, Giovanni e Giacomo

Arriverà il 30 Gennaio 2020 Odio l’estate, il nuovo film con Aldo, Giovanni e Giacomo, regia diretto da Massimo Venier e distribuito da Medusa Film.

Nel film protagonisti oltre al trio comico anche LUCIA MASCINO, CARLOTTA NATOLI, MARIA DI BIASE con ROBERTO CITRAN con la partecipazione straordinaria di MASSIMO RANIERI e con la partecipazione straordinaria di MICHELE PLACIDO.

La trama del film Odio l’estate

Le regole per una vacanza perfetta: non si parte senza il canotto, non si parte senza il cane, ma soprattutto non si prenota la stessa casa. Aldo Giovanni e Giacomo partono per le vacanze estive, non si conoscono e non potrebbero avere delle famiglie e delle vite più diverse: il precisetto organizzatissimo ma con un’attività in proprio fallimentare, il medico di successo alle prese con un figlio in piena crisi preadolescenziale, l’ipocondriaco nullafacente con un cane di nome Brian e la passione per Massimo Ranieri.  Tre vite lontanissime che si incontrano accidentalmente in una piccola isola della costa italiana: stessa spiaggia, stesso mare, ma soprattutto stessa casa in affitto. Lo scontro è inevitabile e spassosissimo: abitudini diverse, due figli che si innamorano, tre mogli che partono col piede sbagliato ma finiscono per ballare insieme in una sera d’estate e tre nuovi amici alla ricerca di un figlio in fuga.

Aldo Giovanni e Giacomo ci raccontano una storia di amicizia e sentimenti come nella loro tradizione cinematografica più amata.

soggetto e sceneggiatura DAVIDE LANTIERI, MICHELE PELLEGRINI, MASSIMO VENIER, ALDO GIOVANNI e GIACOMO – musiche BRUNORI SAS – prodotto da Paolo Guerra per AGIDI DUE in collaborazione con MEDUSA FILM e SKY CINEMA con il contributo di FONDAZIONE APULIA FILM COMMISSION distribuzione MEDUSA FILM

Odio l’Estate gratis al cinema con Cinefilos.it il nuovo film di Aldo, Giovanni e Giacomo

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In occasione dell’uscita al cinema di Odio l’Estate, il nuovo film di Aldo, Giovanni e Giacomo, Cinefilos.it offre la possibilità ai suoi lettori di assistere gratuitamente all’anteprima del film.

Martedì, 28 gennaio, alle 20.30, in diverse sale italiane, è prevista l’anteprima del film, tratto da una storia vera.

Ecco l’elenco delle sale disponibili:

MILANO 28/01/2020 21:30 ANTEO PALAZZO DEL CINEMA 10
MILANO 28/01/2020 20:30 NOTORIOUS CINEMAS 20
NAPOLI 28/01/2020 20:30 THE SPACE CINEMA 10
BOLOGNA 28/01/2020 20:30 THE SPACE CINEMA 10
ROMA 28/01/2020 20:15 MULTISALA LUX 10
ROMA 28/01/2020 20:15 CINEMA ANDROMEDA 10
TORINO 28/01/2020 20:45 MULTISALA REPOSI 10
PALERMO 27/01/2020 20:30 CINE ARLECCHINO 10
PADOVA 27/01/2020 20:15 CINEMA PORTO ASTRA 10

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SINOSSI

Le regole per una vacanza perfetta: non si parte senza il canotto, non si parte senza il cane, ma soprattutto non si prenota la stessa casa.

Aldo Giovanni e Giacomo partono per le vacanze estive, non si conoscono e non potrebbero avere delle famiglie e delle vite più diverse: il precisetto organizzatissimo ma con un’attività in proprio fallimentare, il medico di successo alle prese con un figlio in piena crisi preadolescenziale, l’ipocondriaco nullafacente con un cane di nome Brian e la passione per Massimo Ranieri.

Tre vite lontanissime che si incontrano accidentalmente in una piccola isola della costa italiana: stessa spiaggia, stesso mare, ma soprattutto stessa casa in affitto.

Lo scontro è inevitabile e spassosissimo: abitudini diverse, due figli che si innamorano, tre mogli che partono col piede sbagliato ma finiscono per ballare insieme in una sera d’estate e tre nuovi amici alla ricerca di un figlio in fuga.

Aldo Giovanni e Giacomo ci raccontano una storia di amicizia e sentimenti come nella loro tradizione cinematografica più amata.

Odio l’Estate uscirà al cinema il 30 gennaio distribuito da Medusa Film.

Odio il Natale: la seconda stagione dal 7 Dicembre su Netflix

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Odio il Natale: la seconda stagione dal 7 Dicembre su Netflix

Netflix annuncia che la seconda stagione di Odio il Natale sarà disponibile dal 7 dicembre 2023 in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo.

Tornano le disavventure di Gianna, che sembra poter finalmente affrontare il suo primo Natale in coppia. Ma ancora una volta sarà proprio il Natale a scombinare le carte, e Gianna si ritroverà a fare i conti con un nuovo countdown tra mille imprevisti.

Pilar Fogliati (Romantiche) torna nel ruolo di Gianna, affiancata da Beatrice Arnera (Titti), Fiorenza Pieri (Margherita), Glen Blackhall (Umberto), Nicolas Maupas (Davide), Massimo Rigo (Pietro), Sabrina Paravicini (Marta), Simonetta Solder (la Caposala).

Nel cast subentrano anche Pierpaolo Spollon (Filippo), Chiara Bono (Monica), Matteo Martari (Alessandro), Jenny De Nucci(Stella) e Fortunato Cerlino (Elio).

La seconda stagione di Odio il Natale, prodotto da Luca Bernabei e Matilde Bernabei, è diretta da Laura Chiossone. Elena Bucaccio è la Head Writer. La sceneggiatura del primo episodio è di Elena Bucaccio, Costanza Cerasi e Chiara Villa, quella degli episodi 2 e 5 è di Viola Rispoli, quella degli episodi 3 e 4 di Silvia Leuzzi e quella del sesto è di Elena Bucaccio e Costanza Cerasi.

La trama della seconda stagione di Odio il Natale

Chi avrà suonato alla porta di Gianna la Vigilia di Natale? È finalmente arrivato il momento di scoprirlo. Da quella fatidica sera è passato un anno, e ritroviamo la nostra Gianna che, a sorpresa, non è più single. Per la prima volta, il Natale che si avvicina sembra sorriderle, perché si sa, il Natale ama le coppie, no? Ma sarà proprio quest’ultimo, ancora una volta, a scombinare le carte, facendole commettere un errore imperdonabile che romperà la sua relazione. Proprio nel momento in cui tutto sembrava al proprio posto, ripartirà invece un nuovo countdown: Gianna, infatti, sa di aver bisogno della magia del Natale per riconquistare il suo ex, e, per questo, vuole farlo entro la cena della Vigilia che, a casa Belotti, è la cena che sistema ogni cosa. Una cena che, quest’anno, deve organizzare lei e che, come vedremo, porta con sé più di un imprevisto. Con l’aiuto delle sue amiche, Margherita e Titti e un bizzarro nuovo vicino di casa con la figlia adolescente, Gianna capirà che l’amore è come la Slitta di Babbo Natale: quando c’è, è impossibile non riconoscerlo.

Odio il Natale, la recensione della serie su Netflix

Odio il Natale, la recensione della serie su Netflix

Dicembre è quel mese in cui si aspetta con ansia l’arrivo delle feste, ma anche il periodo in cui si fruiscono di più le commedie romantiche. E così Netflix come regalo ci dona Odio il Natale, adattamento della serie norvegese Natale con uno sconosciuto, e prima serie natalizia Made in Italy con protagonista Pilar Fogliati.

Al timone Matilde e Luca Bernabei con la Lux Vide, la casa di produzione che nel panorama italiano si può dire detenga il primato nello sfornare prodotti di successo. Questa volta i Bernabei hanno deciso di deliziare i loro spettatori svincolandosi dalle trame solite “religiose” e, esattamente come Viola come il mare, propongono un prodotto più indirizzato ai giovani piuttosto che alle famiglie. Odio il Natale è disponibile dal 7 dicembre sulla piattaforma streaming.

Odio il Natale, la trama

Mancano 24 giorni al Natale e Gianna (Pilar Fogliati) deve fare i conti con la sua famiglia che, in quel giorno di festa, si aspetta di vederla sistemata con un uomo. Le aspettative dei familiari e i loro giudizi riguardo la sua anomala situazione sentimentale, la mettono talmente tanto sotto pressione da farla mentire sull’esistenza di un compagno che presenterà al cenone.

A danno compiuto, Gianna è costretta a trovare davvero un uomo che possa portare a casa dei suoi a Natale, e mentre spera di trovare quello giusto si imbatte nei soliti uomini stereotipati che le bettono i bastoni fra le ruote. Ma grazie a quel che accade alle sue amiche Titti (Beatrice Arnera) e Caterina (Cecilia Bertozzi), e ai segreti che nascondono suoi genitori, capisce che la ricerca ossessiva di un compagno per la vita non la porterà da nessuna parte, se non a prendere consapevolezza di se stessa.

Un Natale alla ricerca di se stessi

Si dice che il Capodanno sia il giorno in cui si tirano un po’ le somme dell’anno passato, si stabiliscono i propositi per l’anno nuovo e si fa ammenda. Quel che invece non si dice è che il bilancio dell’anno a cui si sta per dire addio, con speranze annesse per il futuro, viene in realtà fatto nei giorni precedenti il Natale. È con questo presupposto che inizia Odio il Natale, quando la protagonista Gianna, interpretata da un’esuberante Pilar Fogliati, deve fare un resoconto della sua vita mentre affronta la sua catastrofica quanto bizzarra situazione sentimentale.

Il cliché del fidanzato a Natale è l’elemento cardine su cui si avvolge tutta la storia e la protagonista stessa, alla ricerca frenetica dell’uomo giusto da poter presentare ai genitori. Il cenone di Natale qui viene presentato sotto due luci diverse: come un campo minato, in cui qualsiasi parola può scatenare lo scontato sguardo giudicante dei commensali o la domanda invadente di un familiare, e come l’occasione per spuntare – o meno – la check-list precedentemente preparata. Questa spinosa situazione è accentuata da Gianna, la quale vive la tipica fase del trentenne in crisi, quel periodo di vita in cui si è in un limbo esistenziale: si guarda a cosa si è lasciato indietro per volgere l’attenzione al futuro, al mondo rigido degli adulti, il cui ingresso è sempre pieno di esitazione e timori.

Quel che permea tutto il tessuto narrativo della serie, e che spinge la protagonista a ribellarsi nel finale, è il dover soccombere alle aspettative degli altri per non generare delusioni, con il pensiero comune che doversi sposare e procreare è indispensabile arrivate ad una certa età, “perché l’orologio biologico non aspetta nessuno”. Ma i tempi cambiano, e spesso l’essere immersi in un contesto sociale frenetico inficia sul tempo a disposizione da dedicare a se stessi, fino a perdere la bussola della propria vita. Come accade alla protagonista, per contrastare questa condizione limitante, bisogna impegnarsi affinché un proprio posto nel mondo si trovi, poiché la felicità è ovunque e non solo nelle relazioni amorose, e spesso si trova negli angoli più nascosti del cuore se solo si osserva con attenzione.

Una Venezia magica piena di cliché

Mentre le battute di Love Actually scandiscono le sue giornate, Gianna si ritrova a dover affrontare, in un salto a ostacoli, le categorie di uomini più comuni e classiche, dal “mammone” all’ossessivo, al liceale con gli ormoni e l’emotività ballerina. Macchiette inserite nei soliti cliché, forse questa la pecca più evidente dello script, con un eccessivo dosaggio caricaturale dei comprimari di Gianna che ne fa perdere un po’ il tono tragicomico. Questi, in alcune scene, anestetizzano la fruizione incalzante della narrazione, molto accentuata dalla rottura della quarta parete della Fogliati, che in maniera verace si confida allo spettatore come se fosse un’amica al bar.

Gianna ci trasporta di fretta nelle sue dinamiche da montagne russe e si corre insieme a lei fra le strade e i canali di una suggestiva Venezia addobbata a festa, ambientazione anomala per una serie nostrana, ma proprio per questo più visivamente attraente. Eppure, per quanto immergersi nella sua quotidianità possa essere entusiasmante, la troppa frenesia con cui la si espone produce delle crepe nella trama, fino a diventare una commedia natalizia dalle venature quasi irreali. La scelta più corretta, per un glow up realistico dei protagonisti, sarebbe stata quella di dilatare i tempi degli episodi per permettere ai personaggi di avere più spazio per costruirsi e soprattutto più tempo per evolversi e consapevolizzarsi.

In conclusione, Odio il Natale è una commedia natalizia che segue il pattern romantico per eccellenza, seppur un po’ troppo ingolfato da luoghi e situazioni comuni che lo rendono un prodotto eccessivamente plastificato. Nonostante questo, la serie può essere un buon passatempo leggero per passare le serate invernali in attesa della feste di Natale, l’importante è guardarlo senza troppe pretese.

Odio il Natale 2: recensione della seconda stagione della serie su Netflix

Il Natale di Gianna non è più di bilanci e ricerche. Ma di consapevolezze. Di volontà e speranze. È il momento di segnare la rotta giusta della sua nave, non prima però di essersi ben equipaggiata e aver portato le provviste necessarie. Come si capisce quando si ama qualcuno? Siamo noi o sono gli altri il problema? Domande a cui la nostra frizzante protagonista cerca di rispondere in Odio il Natale 2, seconda stagione della serie natalizia nostrana targata Netflix, provando a tracciare al contempo una linea netta che possa darle la chiarezza di cui ha bisogno. La prima stagione, che ha debuttato lo scorso anno sulla piattaforma sempre nel periodo di dicembre, ha avuto un buon successo, forte della presenza di Pilar Fogliati, deliziosa rivelazione nel panorama cinematografico italiano. Con una sceneggiatura scritta a sei mani da Elena Bucaccio, Costanza Cerasi e Chiara Villa, Odio il Natale 2 (che ricordiamo non essere uno show originale, ma è tratto dal norvegese Natale con uno sconosciuto) si prepara a scaldare le serate invernali in cui l’atmosfera è da divano e cioccolata calda fumante. Come è giusto che sia per la sua portata leggera.

Odio il Natale 2, la trama

Dopo aver passato gli ultimi giorni prima di Natale alla disperata ricerca di un fidanzato da portare a casa alla Vigilia, per rompere la maledizione della figlia single, qualcuno bussa inaspettatamente alla porta di Gianna la sera del 24 dicembre. Da quel momento è passato un anno, e ora la nostra protagonista può dirsi felicemente impegnata. Non potrebbe andare meglio di così, ora Gianna ha davvero tutto: una famiglia, il lavoro dei suoi sogni, amiche fantastiche e un compagno che la ama. E il Natale, adesso, non lo vede più come una condanna, né tantomeno la giornata in cui a pranzo (o a cena) con i parenti sente di stare andando al patibolo. Ma siamo sicuri che il periodo natalizio non porti guai e sia solo amore e gioia? Perché a quanto pare sembra che i pianeti si siano allineati proprio per rompere la magia a occhi aperti che Gianna sta vivendo. Il Natale, infatti, sarà proprio quello che ancora una volta le scombinerà le carte, facendole commettere un errore imperdonabile che romperà la sua relazione. Proprio nel momento in cui tutto sembrava al proprio posto, ripartirà invece un nuovo countdown: Gianna, infatti, sa di aver bisogno della magia del Natale per riconquistare il suo ex, e, per questo, vuole farlo entro la cena della Vigilia che, a casa Belotti, è la cena che sistema ogni cosa. Una cena che, in questo caso, deve però organizzare lei. Ce la farà la nostra eroina?

Odio il Natale seconda stagione

Pilar Fogliati: una certezza

Con Odio il Natale 2 si torna nell’incantevole e fiabesca cornice di Chioggia, fra i canali, i ponti, le gondole e le luci di una location inusuale quanto originale e magica, che avvolge e coccola con il suo spirito in festa. Questa volta per Gianna, rispetto a quando guardava al Natale con una certa ostilità, l’atmosfera natalizia è quanto più indispensabile per ristabilire un equilibrio che ha perso poiché invasa da mille ansie e preoccupazioni, che – in fondo – pervadono la quotidianità di tutti i Millennials. Il pattern narrativo è lo stesso della prima season, ed è caratteristica vincente della serie: ancora una volta, infatti, Gianna ci getta a capofitto nella sua colorata e vivace vita rompendo sin da subito la quarta parete, la quale si alterna all’esposizione lineare delle vicende, ricordandoci così in che modo ci dobbiamo approcciare alla serie.

Siamo ancora noi e lei nel suo vertiginoso flusso di coscienza, come fossimo sempre degli amici che chiacchierano di fronte a un buon caffé o, ancor meglio, davanti a uno spritz. Ed è per questo che seguiamo gli eventi che travolgono la protagonista con estrema partecipazione, soprattutto perché in fondo in Gianna, nei suoi voli pindarici, nelle sue paranoie, insicurezze e goffagine, ci rispecchiamo a tal punto da sentirci coinvolti, affini e anche meno soli. Pilar Fogliati – che dopo il suo Romantiche ci conferma d’essere la giusta erede di Carlo Verdone – gestisce tempi e ritmi narrativi senza fatica, con quella spigliatezza ed elasticità recitativa a cui ci ha abituati e che volevamo ritrovare, facendo così dell’umorismo la chiave di volta su cui si regge l’infrastruttura narrativa di Odio il Natale 2.

Uno show da cioccolata calda e divano

Come dicevamo anche nella recensione della prima stagione, non mancano però alcuni luoghi comuni del genere, un po’ troppo enfatizzati e al limite del caricaturale, e una certa frettolosità di dinamiche che ancora una volta ci lascia con un po’ di amaro in bocca. I difetti, però, sono colmati da gag simpatiche e scene di divertissement puro, avvolti da una leggerezza (positiva) di fondo che ci rammenta spesso che tipo di prodotto stiamo fruendo.

Ci sono alcuni momenti di riflessione inseriti in qualche scena con più “pathos”, che stimolano un pensiero nello spettatore non solo sulle direzioni che può prendere un sentimento d’amore, ma anche su quanto nella vita – forse – non si smetta mai di conoscere neppure se stessi, oltre che gli altri. Ma restano tematiche affrontate solo in superficie proprio perché la portata dello show, come abbiamo detto in apertura, resta leggera e poco impegnativa. Per quanto, dunque, Odio il Natale 2 non vanti originalità di racconto e chissà quali lodevoli soluzioni registiche o di sceneggiatura, resta un format godibile, che rientra in quei prodotti da guardare senza pretese, ma solo per il gusto di alleggerirsi una serata e viversi delle pure e semplici vibrazioni natalizie.

Odile Vuillemin, chi è? Curiosità sull’attrice di Profiling

Odile Vuillemin, chi è? Curiosità sull’attrice di Profiling

Il genere crime è uno dei più diffusi sia al cinema che in televisione, amatissimo dalla maggior parte degli spettatori. Può sembrare strano ma c’è chi ama passare le serate alle prese con omicidi e indagini, un po’ come dei moderni Hercule Poirot e Miss Murple. Tra le tantissime serie tv crime classiche come Law & Order e La Signora in Giallo, ce n’è una francese in particolare, Profiling, che sta facendo impazzire il pubblico del mondo intero. Oggi vi parliamo proprio della protagonista di questa intrigante serie crime europea, interpretata da Odile Vuillemin.

Scopriamo insieme quindi tutto quello che c’è da sapere su Odile Vuillemin, sulla sua vita privata e la sua brillante carriera divisa tra cinema e televisione.

Odile Vuillemin biografia: gli inizi della sua carriera

Nata da Marna l’8 luglio del 1976, Odile Vuillemin è figlia di un ingegnere e una casalinga ed ha quattro sorelle tra cui una gemella, Sophie. Quando Odile compie quattro anni, la famiglia decide di trasferirsi da Marna a Metz, dove lei e le sue sorelle trascorrono tutta l’infanzia e l’adolescenza.

Dopo il diploma, decide di prepararsi per entrare allo HEC (École des Hautes Etudes Commerciales de Paris), conosciuta semplicemente come Paris School of Business Studies. Tuttavia, la Vuillemin cambia idea in corso d’opera e finisce con il prendere un percorso di studio completamente diverso.

Odile decide di restare a Parigi e studia sociologia, psicologia e lingue straniere (in particolare cinese e tahitiano), con l’idea di diventare un’etnologa. L’etnologia è una branca dell’antropologia e si occupa dello studio e del confronto delle popolazioni mondiali, analizzandone tutte le differenze socio-culturali.

Nonostante la sua strada si sia già ben delineata, Odile sorprende tutti e fa un ulteriore cambio di rotta. Appassionatasi un po’ per caso al teatro, decide quindi di approfondire i suoi studi e comincia a prendere lezioni di recitazione seguendo i Cours d’art dramatique René-Simon, conosciuti semplicemente come Cours Simon. Situata a Parigi, la scuola è una delle più antiche di Francia, destinate alla formazioni professionale di nuovi attori.

Grazie alla sua dedizione e alle lezioni della scuola d’arte drammatica, nel 2001 Odile intraprende finalmente la sua carriera d’attrice.

Odile Vuillemin film e serie tv

Il suo debutto al cinema come attrice risale al 2001 quando Odile viene scelta per interpretare un ruolo minore nel nuovo film di Jean-Paul Civeyrac, dal titolo Le Doux Amour des Hommes. A quel primo esperimento cinematografico ne seguiranno poi molti altri. In quegli anni infatti la vediamo nei film Podium (2004), À tout de suite (2004) – diretto da Benoît Jacquot -, Syprien (2009), J’aime Regarder Les Filles (2011), Furax (2012) e Love Is In The Air – Turbolenze D’Amore (2013).

Contemporaneamente, Odile comincia però a lavorare anche in televisione. Dal 2007 in poi la vediamo infatti partecipare a numerosi progetti televisivi come film, serie e miniserie. Tra i suoi progetti più importanti ricordiamo le serie tv C’est Vostre Histoire (2007) – suo debutto ufficiale sul piccolo schermo -, Profiling (2009-2016), Xanadu – Una Famiglia a Luci Rosse (2011), Les Innocents (2018) e La Dernière Vague (2019).

Odile inoltre è stata tra i protagonisti di diversi film per la televisione. Tra i più importanti ricordiamo L’amore Sbagliato (L’Emprise, 2015), Entre Deux Mères (2016), Delitto a Courrières (Les Crimes Silencieux, 2017), Né sous silence (2018), Piégés (2018) e Un Homme Parfait (2019).

Nonostante il suo debutto come attrice risalga al 2001, Odile Vuillemin raggiunge però la notorietà soltanto otto anni più tardi. Il 2009 è un anno importante per l’attrice francese che finalmente ottiene un ruolo da protagonista in quella che poi diventerà una delle serie crime europee più amate, Profilage.

Odile Vuillemin in Profiling

Ideata da Fanny Robert e Sophie Lebarbier, Profilage – conosciuta con il titolo inglese di Profiling – è una serie crime che racconta dei casi affrontati dalla Polizia parigina e dalla sua criminologa più promettente, Chloé Saint-Laurent.

Ci troviamo nella bellissima e trafficatissima Parigi quando la criminologa Chloé Saint-Laurent (Odile Vuillemin) viene assegnata alla nuova squadra investigativa della polizia criminale, guidata da Matthieu Pérac (Guillaume Cramoisan). A questa divisione sono affidati i casi d’omicidio più cruenti e complessi e Chloé si trova a dover fare i conti con un capo a cui è estremamente difficile rapportarsi.

Mentre Matthieu è assi schematico e metodico nelle sue investigazioni, Chloè tende ad approcciarsi alle indagini in maniera differente. La criminologa riesce, estraniandosi dal gruppo, ad entrare nella testa dell’assassino, riuscendo a interpretare le sue scelte criminali e a volte ad anticipare le sue mosse. Inutile dire che non tutti i suoi colleghi siano proprio entusiasti di questo metodo così poco ortodosso.

Ma se Matthieu non sembra condividere la sua passione per l’attività di profiling, Chloé ha il sostegno di tanti nella squadra. Tra questi c’è il Comandante Thomas Rocher (Philippe Bas), il classico poliziotto pragmatico che odia le chiacchiere e predilige l’azione. Nonostante sia parecchio irascibili e brontolone, l’ispettore è uno dei sostenitori dell’attività di Chloè, rintenuta fondamentale per la risoluzione del casi.

La serie, in onda dal 2009 al 2018, è andata avanti per ben 10 stagioni e 102 episodi, non senza stravolgimenti di cast. Durante la settima stagione, Chloè viene trasferita e la nuova protagonista diventa Adèle Delettre, interpretata da Juliette Roudet, che a sua volta resta fino alla nona stagione.

Odile Vuillemin, perché lascia Profiling?

Per ben sei stagioni, Odile Vuillemin è stata la protagonista indiscussa di Profiling, nonché uno dei personaggi televisivi francesi più amati dal pubblico. Tuttavia, nel 2016, a sorpresa, l’attrice annuncia il suo ritiro dalla serie, notizia che lascia i suoi fan senza parole. Ma come mai Odile è arrivata a voler abbandonare la serie che l’ha sera così famosa? In molti si sono posti la stessa domanda e nei mesi successivi all’annuncio sono state formulate varie ipotesi.

Nel dicembre del 2016, in un’intervista rilasciata al giornale Le Parisien, Odile fa un commento a proposito della sua decisione di abbandonare lo show che però non convince molto il pubblico.

“Lascio Profiling perché ho bisogno di nuove sfide, di vivere altre esperienze. Chloé mi ha aiutato ad aprirmi. Questo ruolo è stato in un certo senso terapeutico”. [fonte: TéléStar]

Le parole di Odile, molto vaghe e in un certo senso distaccate, per alcuni dei suoi fan, sembrano voler celare un problema assai più grandi. Gli attenti telespettatori della serie, infatti, durante il corso della terza stagione avevano notato un cambiamento fisico importante nella protagonista. Odile davanti alle telecamere appariva assai dimagrita, quasi pelle o ossa e in molti pensavano che il suo stato fosse attribuibile al forte stress.

Girare una serie per così tante stagioni è un impegno assai gravoso e che spesso finisce con il logorare i suoi protagonisti. Per molti quindi la decisione di Odile di abbandonare la serie è una diretta conseguenza degli anni di duro lavoro sul set, in aggiunta ovviamente alla volontà di mettersi alla prova con nuovi progetti.

Odile Vuillemin 2020

L’ultimo dei progetti televisivi a cui Odile Vuillemin partecipa è un film, un biopic diretto da Laurent Tuel, dal titolo Pourquoi Je Vis. Adattamento dei libri Sous Ton Regard di Laurence Lemarchal e Mon frère, l’artiste di Leslie Lemarchal, il film ripercorre tutta la vita del famoso cantante Grégory Lemarchal.

Pourquoi Je Vis, è ambientato nel 2004, anno in cui Grégory Lemarchal vince la quarta edizione di Star Acadamy, un talent musicale televisivo francese in onda su TF1 dal 2001 al 2013 per ben 9 stagioni. Grégory sceglie proprio quel momento, per annunciare a più di dieci milioni di telespettatori di essere affetto da una malattia incurabile.

Grégory è affetto da fibrosi cistica, una malattia genetica letale che coinvolge diversi organi interni ma che colpisce maggiormente l’apparato respiratorio e digerente. A causa di una mutazione genetica, il corpo non riesce a espellere il muco che, accumulandosi in brochi e polmoni rende difficile la respirazione.

“Questo muco chiude i bronchi e porta a infezioni respiratorie ripetute, ostruisce il pancreas e impedisce che gli enzimi pancreatici raggiungano l’intestino, di conseguenza i cibi non possono essere digeriti e assimilati. “

Pourquoi Je Vis, ripercorre gli ultimi anni di vita di Grégory Lemarchal, nato il 13 maggio del 1983 e morto il 30 aprile del 2007, all’età di soli 23 anni. Nel film, Odile Vuillemin interpreta Laurence Lemarchal, madre del famoso cantante scomparso.

Odile Vuillemin su Instagram

Se volete essere sempre aggiornati sulla vita privata e professionale di Odile Vuillemin, vi consigliamo di seguire il suo account ufficiale Instagram.

Fonte: Wiki, IMDB, TéléStar,

Odessa Young: 10 cose che non sai sull’attrice

Odessa Young: 10 cose che non sai sull’attrice

Giovane e promettente, Odessa Young sembra destinata ad essere uno dei nomi di punta della nuova generazione di attrici di Hollywood. Attiva nel mondo dello spettacolo già da qualche anno, la Young ha già avuto modo di dar prova delle proprie doti d’interprete grazie a film dal buon successo. La consacrazione potrebbe ora arrivare grazie a due serie televisive di particolare rilievo, dove l’attrice ricoprirà ruoli da vera e propria protagonista.

Ecco 10 cose che non sai di Odessa Young.

Odessa Young: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in noti lungometraggi. L’attrice ha compiuto il debutto sul grande schermo con il film The Daughter (2015), dove interpreta il ruolo di Hedvig accanto agli attori Sam Neill e Anna Torv. Successivamente, prende parte a film come Looking for Grace (2015), Sweet Virginia (2017), con Jon Bernthal, Assassination Nation (2018), di cui è protagonista, Celeste (2018), A Million Little Pieces (2018), con Aaron Taylor-Johnson, e Arrivederci professore (2018), con Johnny Depp. Nel 2020 recita accanto ad Elisabeth Moss nel thriller biografico Shirley, mentre nello stesso anno è anche in The Man in the Woods. Nel 2021 recita invece in Secret Love, mentre nel 2023 è in Manodrove, con Jesse Eisenberg.

2. Reciterà in due attese serie televisive. Prima di approdare al cinema, l’attrice era già apparsa in televisione con la serie Tricky Business (2012), dove interpretava il ruolo di Emma Christie. Ha poi recitato per il piccolo schermo anche per brevi apparizioni in The Moodys (2014), Wonderland (2015), e High Life (2017). L’attrice ha poi recitato nella serie The Stand, nel ruolo di Frannie Goldsmith. Accanto a lei, vi sono attori come James Marsden, Katherine McNamara e Alexander Skarsgård. Ha poi recitato nella miniserie The Staircase – Una morte sospetta (2022), con Colin Firth.

3. Ha vinto un importante premio. Già al suo primo ruolo per il cinema, l’attrice ha ottenuto un prestigioso riconoscimento, che le ha permesso di ottenere grandissima visibilità. Per la sua interpretazione di Hedvig in The Daughter, infatti, la Young si è aggiudicata il premio come miglior attrice protagonista agli Australian Academy of Cinema and Television Arts Awards. Questi sono la più prestigiosa cerimonia di premiazione cinematografica presente in Australia.

Odessa-Young-instagram

 

Odessa Young è su Instagram

4. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo ufficiale seguito da 17,3 mila persone. Essendo recentemente giunta alla popolarità, non sorprende che il numero dei suoi follower sia ancora relativamente basso, ma con l’arrivo dei suoi nuovi progetti da attrice è un dato che crescerà certamente. Inoltre, all’interno del profilo non mancano immagini relative a suoi momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi, o a curiosità a lei legate.

5. Utilizza il social per promuovere il proprio lavoro. Tramite il proprio profilo, inoltre, l’attrice è solita condividere con i propri follower immagini promozionali dei suoi progetti da interprete. Sono presenti anche interviste da lei rilasciate, video e foto di backstage tratte dai set a cui ha preso parte. Così facendo, la Young ha modo di farsi conoscere, permettendo anche ai propri follower di rimanere sempre aggiornati sui suoi progetti imminenti o su quelli di prossima realizzazione.

Odessa Young in Assassination Nation

6. È rimasta sorpresa dal progetto. L’attrice, che nel film Assassination Nation interpreta la protagonista Lily Colson, ha dichiarato che al momento di leggere per la prima volta la sceneggiatura temeva si trattasse di un altro banale film adolescenziale. Per sua sorpresa, invece, ha scoperto una storia pensata per gli adolescenti al cui interno era possibile ritrovare una serie di delicate tematiche. A quel punto, la Young si dimostrò interessata al progetto, arrivando a sostenere il provino che le avrebbe poi fatto vincere il ruolo da protagonista.

Odessa Young in Secret Love (Mothering Sunday)

7. Ha girato scene di nudo senza ricorrere a controfigure. Nel film Secret Love (il cui titolo originale è in realtà Mothering Sunday), l’attrice interpreta Jane Fairchild, una cameriera che lavora per la facoltosa famiglia che intesse una segreta storia d’amore con il giovane figlio dei suoi datori di lavoro. Nel film la Young è protagonista di molte scene di nudo e a riguardo l’attrice ha raccontato di non aver avuto problemi a girarle, considerando il proprio corpo, anche se nudo, come un costume. Nessun imbarazzo dunque per lei, che ha così potuto recitare senza ricorrere a controfigure in queste particolari scene.

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Odessa Young in The Stand

8. Interpreta uno dei personaggi principali. Nella serie The Stand, trasposizione televisiva del romanzo L’ombra dello scorpione di Stephen King, l’attrice interpreta Frannie Goldsmith, uno dei personaggi protagonisti. L’attrice ha raccontato di aver amato molto gli ideali morali di questa, cercando di rimanere il più fedele possibile alla descrizione che se ne dà nel romanzo. La vera sfida, per lei, è stato riuscire in ciò nonostante la Frannie del libro fosse radicata negli anni Settanta, epoca in cui è ambientato il racconto. La serie, al contrario, si svolge nel nostro presente.

9. Le somiglianze con l’attuale situazione mondiale l’hanno spaventata. L’attrice si è ritrovata a partecipare alle riprese di una serie incentrata su una terribile pandemia, proprio nel momento in cui una vera pandemia dilaga nel mondo. Benché il tasso di mortalità tra le due sia estremamente, e fortunatamente, diverso, molte sono comunque le somiglianze da lei riscontrate nella diffusione del virus. La Young ha inoltre raccontato di quanto sia stato complesso terminare la produzione della serie cercando di applicare le varie norme di sicurezza sul set.

Odessa Young: età e altezza

10. Odessa Young è nata a Sydney, in Australia, l’11 gennaio del 1998. L’attrice è alta complessivamente 165 centimetri.

Fonte: IMDb, HollywoodReporter

Odessa Young nel cast del biopic su Bruce Springsteen con Jeremy Allen White

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L’attrice Odessa Young si unirà al cast di Deliver Me From Nowhere, il film biopic su Bruce Springsteen della 20th Century. Come riporta Deadline, secondo fonti non confermate, l’attrice interpreterà l’interesse amoroso del protagonista, che sarà interpretato da Jeremy Allen White. Non resta che attendere maggiori informazioni sul suo ruolo, ma di certo si tratta di un nuovo importante progetto per l’attrice, che sta attualmente girando la serie limitata di Netflix Black Rabbit con Jude Law e Jason Bateman.

Recentemente ha completato le riprese della miniserie di Prime Video Narrow Road To The Deep North – adattamento televisivo dell’omonimo romanzo di Richard Flanagan vincitore del Booker Prize – dove recita accanto a Jacob Elordi nella serie limitata di Prime Video. Prossimamente invece, sarà presto protagonista di tre film di prossima uscita, a partire da The Order, thriller poliziesco di Justin Kurzel, in cui recita accanto a Jude Law, Tye Sheridan e Nicholas Hoult. La si vedrà anche nell’horror psicologico The Damned e in My First Film.

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Odessa Young nella miniserie The Stand

Deliver Me From Nowhere: tutto quello che sappiamo sul biopic su Bruce Springsteen

Come noto, Jeremy Allen White – star di The Bear – interpreterà Springsteen e Scott Cooper dirigerà il biopic, che racconta la storia della realizzazione del classico album di Springsteen NebraskaJeremy Strong è in trattative per interpretare il manager di lunga data di Springsteen, Jon Landau. Nel film ci sarà anche Paul Walter Hauser, che dovrebbe andare ad interpretare il tecnico della chitarra di lunga data Mike Batlan.

Scott Cooper, che sarà il regista del progetto, sta anche scrivendo il film, basato sul libro di Warren Zane del 2023 “Deliver Me From Nowhere: The Making of Bruce Springsteen’s Nebraska”. In aprile, lo studio ha chiuso un accordo per finanziare e distribuire il film, che segue l’icona del rock ‘n’ roll che, dopo aver lottato con i suoi demoni personali e aver cercato di diventare una superstar globale, ha scritto e registrato Nebraska, l’album del 1982 che rivaleggia con Blue di Joni Mitchell come uno degli album più emotivamente crudi, oscuri e onesti della storia della musica recente.

Scott Stuber, nella sua prima mossa dopo aver lasciato il ruolo di responsabile di Netflix Film, sta producendo con Ellen Goldsmith-Vein ed Eric Robinson del Gotham Group. Springsteen e Landau sono coinvolti nella realizzazione del film, le cui riprese dovrebbero iniziare in autunno. “È un onore irripetibile collaborare con Bruce Springsteen, un artista stimolante e incomparabile che rappresenta così tanto per così tanti”, ha dichiarato il presidente di Disney Live Action e 20th Century Studios David Greenbaum il mese scorso quando il progetto è stato annunciato.

Oculus: recensione del film con Karen Gillian

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Oculus: recensione del film con Karen Gillian

In Oculus Tim (Garrett Ryan) e Kaylie (Karen Gillan) sono due fratelli che durante l’infanzia hanno dovuto convivere con la tragedia della morte dei genitori, in cui Tim è stato direttamente coinvolto con l’accusa di omicidio del padre. In tutto questo però Kaylie ha visto realmente cosa è accaduto e vuole riabilitare l’immagine della famiglia e del fratello dimostrando come l’assassinio dei genitori sia stato causato da forze soprannaturali contenute in un antico specchio. Così dieci anni dopo, e con il rilascio del fratello dalla prigione, Kaylie cercherà di sconfiggere le forze demoniache.

Oculus di Mike Flanagan riesce a sfuggire a tutte le trappole dell’horror movie moderno, consacrando il film-maker americano e diventando così l’horror che non ti aspetti, ma che ti colpisce utilizzando elementi primordiali della narrazione di genere uniti a una sapiente regia. Tratto da un corto dello stesso regista (Oculus Chapter 3 – The Man with the Plan, che potete vedere a questo link) il film propone una struttura che lascia alla prima parte la costruzione di personaggi (molto ben caratterizzati quelli femminili), atmosfera, dettagli e ambiente, mentre nella seconda scatena gli elementi di horror puro.

La regia di Mike Flanagan accompagna perfettamente la narrazione, è pulitissima e allo stesso tempo elegante, con la macchina da presa che non ha mai movenze scomposte e fluttua sinuosa tra le pareti claustrofobiche della casa. La scelta e la costruzione delle inquadrature è senz’altro un punto di forza, fino alla composizione di simmetrie che servono a costruire ambiente e atmosfera, ma anche a sottolineare il rapporto tra i due fratelli.Il montaggio è sicuramente un’altra delle chiavi del film: viaggiando tra presente e passato, realtà e illusioni, ricordi e immaginazione, siamo trascinati in un universo in cui si perdono i riferimenti temporali, e lo spazio, seppur immutato, accresce una sensazione di straniamento. Il finale è particolarmente angosciante e si erge come una condanna sul protagonista, costretto alla convivenza con i demoni, sia interiori sia esteriori, che lo affliggono.

Bene tutto il cast, ma soprattutto brilla il volto della nuova star Karen Gillan, attrice interessantissima che sicuramente avrà un futuro radioso nell’industria cinematografica. Il suo personaggio è ben rappresentato in tutta la sua evoluzione, dalla sfacciata determinazione con cui vuole liberarsi dei demoni fino all’aumentare dei timori dovuti alle suggestioni generate dallo specchio. Tra rimandi a Shining e Amityville Horror, Oculus funziona grazie al sapiente lavoro del suo regista/montatore, riuscendo a ritagliarsi un posto nell’horror moderno.

Oculus: prima clip dell’horror di Mike Flanagan

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Oculus: prima clip dell’horror di Mike Flanagan

Guarda la prima clip dell’atteso horror Oculus, nelle sale dal prossimo 10 Aprile. Diretto da Mike Flanagan, Oculus uscirà in anteprima mondiale in Italia, rispetto all’uscita USA. Nel cast del film Karen Gillan, Brenton Thwaites.

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Oculus-Movie-710x400La famiglia Russell è stata colpita da una terribile tragedia che ha segnato per sempre la vita dei fratelli Tim e Kaylie.
Dieci anni dopo, Tim, che era stato accusato del brutale assassinio di entrambi i genitori, lascia il carcere con l’unico desiderio di lasciarsi tutto alle spalle e ricominciare. La sorella Kaylie invece, ancora ossessionata da quella fatidica notte, è fortemente convinta che la morte dei suoi genitori sia stata causata da qualcos’altro. Secondo la ragazza, una forza maligna risiederebbe in un antico specchio che si trovava nella casa di famiglia. Kaylie, determinata a provare l’innocenza del fratello, rintraccia lo specchio e scopre che nel corso dei secoli i diversi proprietari dell’oggetto sono stati tutti vittime di morti violente simili a quella dei suoi genitori. Ora che lo specchio è di nuovo nelle loro mani, Tim e Kaylie sono decisi a scoprire la verità, ma si renderanno conto troppo tardi che l’incubo della loro infanzia è tornato…

 

Oculus: prima clip dell’horror con Katee Sackhoff

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Oculus: prima clip dell’horror con Katee Sackhoff

Arriva la prima clip dell’horror Oculus di Mike Flanagan(Absentia) in arrivo in Italia il prossimo 10 aprile grazie a M2 Pictures.

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Oculus-Movie-710x400Il film vede protagonista Karen Gillan, attrice nota per il ruolo della partner del Dottore nella serie tv Doctor Who, che interpreta Kailye Russell una ragazza traumatizzata dalla morte dei suoi genitori avvenuta quando era ancora una bambina e che ha visto accusato il fratello Tim (Brenton Thwaites). Ora entrambi sono adulti e Tim è recentemente tornato in libertà con l’intenzione di lasciarsi alle spalle quell’incubo, ma Kailye non ne ha alcuna intenzione ed è fermamente decisa a dimostrare che ad uccidere i loro genitori sia stato un antico specchio che cela al suo interno un’entità demoniaca.

Oculus: il regista Mike Flanagan parla del film

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Oculus: il regista Mike Flanagan parla del film

oculus

Il regista Mike Flanagan ha parlato al New York Times del suo ultimo film, Oculus, uscito nelle sale il 10 aprile i n anteprima mondiale in Italia, rispetto all’uscita USA. Nel cast del film ci sono Karen Gillan, Brenton Thwaites.

Il regista ha spiegato i motivi per cui Oculus ha tutte le caratteristiche per poter diventare uno degli horror più importanti dell’anno. Il film ruota intorno alle vicende della famiglia Russell, e ad uno specchio, che inizia ad essere sospettato come la causa delle sfortune familiari. Proprio il trama familiar-centrica, secondo Flanagan, è l’elemento più terrificante del film, quello che intimorisce tutti noi, l’idea che la nostra famiglia venga lentamente consumata e portata alla follia, contro i nostri desideri di tenerla al sicuro.

Potete sentire le parole di Flanagan nella clip resa disponibile del New York Times.

Questa la trama del film:

La famiglia Russell è stata colpita da una terribile tragedia che ha segnato per sempre la vita dei fratelli Tim e Kaylie.
Dieci anni dopo, Tim, che era stato accusato del brutale assassinio di entrambi i genitori, lascia il carcere con l’unico desiderio di lasciarsi tutto alle spalle e ricominciare. La sorella Kaylie invece, ancora ossessionata da quella fatidica notte, è fortemente convinta che la morte dei suoi genitori sia stata causata da qualcos’altro. Secondo la ragazza, una forza maligna risiederebbe in un antico specchio che si trovava nella casa di famiglia. Kaylie, determinata a provare l’innocenza del fratello, rintraccia lo specchio e scopre che nel corso dei secoli i diversi proprietari dell’oggetto sono stati tutti vittime di morti violente simili a quella dei suoi genitori. Ora che lo specchio è di nuovo nelle loro mani, Tim e Kaylie sono decisi a scoprire la verità, ma si renderanno conto troppo tardi che l’incubo della loro infanzia è tornato…

Fonte: Indiewire

Oculus: Facebook si da alla realtà virtuale e l’intrattenimento

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OculusCon un’operazione di 2 miliardi di dollari, di cui 400 milioni di dollari in contanti e 23,1 milioni di azioni, Facebook compra a sorpresa Oculus. La transazione dovrebbe chiudersi nel secondo trimestre e Facebook punta ad ampliare il raggio di azione di Oculus al di là dei giochi, espandendolo a nuove aree quali la comunicazione, i media, l’intrattenimento.

Mark Zuckerberg, a così annunciato l’acquisto «Il mobile è la piattaforma di oggi e ora ci stiamo anche preparando alle piattaforme di domani.  Oculus ha la possibilità di creare la piattaforma più social di sempre, e cambiare il modo in cui lavoriamo, giochiamo e comunichiamo. «Siamo contenti di poter lavorare con Mark e Facebook per offrire la migliore piattaforma di realtà virtuale del mondo».

«Siamo contenti di poter lavorare con Mark e Facebook per offrire la migliore piattaforma di realtà virtuale del mondo» mette in evidenza Brendan Iribe, il co-fondatore e l’amministratore delegato di Oculus, precisando che «la realtà virtuale sarà definita in modo forte dalle esperienze sociali che connettono le persone in nuove e magiche modalità. È una tecnologia che trasforma e consente al mondo di provare l’impossibile».

Oculus trailer dell’horror di Mike Flanagan

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Oculus trailer dell’horror di Mike Flanagan

Scritto e diretto da Mike Flanagan e basato su un suo cortometraggio, Oculus ci trascina dentro le nostre paure più profonde.

Ecco il trailer del film:

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oculus_posterTrama: Kaylie e Tim Russell sono due fratelli rimasti colpiti dall’aver assistito da bambini alla straziante odissea dei genitori, spinti prima verso la follia e poi all’omicidio. Riunitisi da adulti dopo molto tempo, i due sono convinti che a generare gli eventi del passato sua stata un’entità soprannaturale e convergono i loro sforzi per distruggere ciò che credono il vero responsabile: il leggendario specchio Lasser posseduto una volta dalla loro famiglia.

Oculus è interpretato da Karen GillanJames Lafferty e diretto da Mike Flanagan, che ha sviluppato l’idea di un suo precedente cortometraggio per realizzare un lungo. Il film uscirà negli USA l’11 April.

Fonte: Empireonline

Oculus Teaser Trailer Italiano con Karen Gillian

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Oculus Teaser Trailer Italiano con Karen Gillian

Guarda il teaser trailer italiani dell’atteso horror Oculus con Karen Gillian, attrice della serie cult Doctor Who, e Brenton Thwaites, tra i protagonisti del prossimo Maleficent.

La famiglia Russell è stata colpita da una terribile tragedia che ha segnato per sempre la vita dei fratelli Tim e Kaylie.

Oculus-Movie-710x400Dieci anni dopo, Tim, che era stato accusato del brutale assassinio di entrambi i genitori, lascia il carcere con l’unico desiderio di lasciarsi tutto alle spalle e ricominciare. La sorella Kaylie invece, ancora ossessionata da quella fatidica notte, è fortemente convinta che la morte dei suoi genitori sia stata causata da qualcos’altro. Secondo la ragazza, una forza maligna risiederebbe in un antico specchio che si trovava nella casa di famiglia. Kaylie, determinata a provare l’innocenza del fratello, rintraccia lo specchio e scopre che nel corso dei secoli i diversi proprietari dell’oggetto sono stati tutti vittime di morti violente simili a quella dei suoi genitori. Ora che lo specchio è di nuovo nelle loro mani, Tim e Kaylie sono decisi a scoprire la verità, ma si renderanno conto troppo tardi che l’incubo della loro infanzia è tornato…

Oculus nuovo trailer italiano del film con Karen Gillian

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Oculus nuovo trailer italiano del film con Karen Gillian

Oculus-Movie-710x400Arriva online il nuovo trailer italiano di Oculus, film di Mike Flanagan con protagonista la Nebula di Guardians of the Galaxy, Karen Gillian.

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La famiglia Russell è stata colpita da una terribile tragedia che ha segnato per sempre la vita dei fratelli Tim e Kaylie.
Dieci anni dopo, Tim, che era stato accusato del brutale assassinio di entrambi i genitori, lascia il carcere con l’unico desiderio di lasciarsi tutto alle spalle e ricominciare. La sorella Kaylie invece, ancora ossessionata da quella fatidica notte, è fortemente convinta che la morte dei suoi genitori sia stata causata da qualcos’altro. Secondo la ragazza, una forza maligna risiederebbe in un antico specchio che si trovava nella casa di famiglia. Kaylie, determinata a provare l’innocenza del fratello, rintraccia lo specchio e scopre che nel corso dei secoli i diversi proprietari dell’oggetto sono stati tutti vittime di morti violente simili a quella dei suoi genitori. Ora che lo specchio è di nuovo nelle loro mani, Tim e Kaylie sono decisi a scoprire la verità, ma si renderanno conto troppo tardi che l’incubo della loro infanzia è tornato…