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Madre!: la spiegazione del finale del film di Darren Aronofsky

Madre!: la spiegazione del finale del film di Darren Aronofsky

Se c’è un finale che ha lasciato il pubblico a bocca aperta nel 2017, è quello di Madre! (Mother!) Diretto da Darren Aronofsky, Madre! (Mother!) è un film horror psicologico che sfida la narrazione tradizionale con il suo approccio allegorico, le immagini surreali e il tono emotivo intenso. Il film vede Jennifer Lawrence nei panni di una moglie devota la cui vita tranquilla con il marito poeta (interpretato da Javier Bardem) va in pezzi quando ospiti indesiderati iniziano ad arrivare nella loro casa isolata. Man mano che la casa si riempie di estranei e il caos aumenta, il film precipita in un delirio febbrile di simbolismo, violenza e crolli emotivi.

Sebbene mother! abbia polarizzato il pubblico al momento dell’uscita, è il finale del film ad aver davvero scatenato accesi dibattiti. Il finale non è solo bizzarro, è un crescendo metaforico che racchiude allegorie bibliche, commenti sull’ambiente e disperazione esistenziale in un vortice di immagini. Gli spettatori sono rimasti a chiedersi cosa significasse tutto ciò. Aronofsky non offre risposte facili, ed è proprio per questo che Madre! continua a suscitare analisi e discussioni approfondite a distanza di anni dalla sua uscita. Il finale è scioccante, ambiguo e indimenticabile. Tuttavia, con la spiegazione del finale di Madre!, è possibile apprezzare appieno la genialità del film.

Chi sono la coppia di Madre! (Mother!) e perché non tornano?

All’inizio di Madre! (qui la recensione), Lui (Javier Bardem) e la madre (Jennifer Lawrence) vivono in relativa armonia. Lui è uno scrittore in difficoltà che desidera ardentemente essere apprezzato per continuare il suo lavoro, lei è determinata a restaurare la casa ed entrambi sono felici. Poi arriva la coppia. Due personaggi conosciuti solo come Man (Ed Harris) e Woman (Michelle Pfeiffer) si presentano separatamente a casa, all’inizio apparentemente solo smarriti, ma presto diventa chiaro che sono fan del lavoro di Lui e che Man è malato e vuole vedere lo scrittore prima di morire.

La madre, già esausta dall’ospitalità del marito e dall’apparente disprezzo della coppia per la sua casa, perde il controllo quando i due si intrufolano nell’ufficio di Lui e rompono il cristallo che gli dà la vita. Chiede loro di andarsene. Tuttavia, i figli della coppia arrivano per discutere dell’eredità del padre morente e, nel corso della discussione, il figlio maggiore (Domhnall Gleeson) uccide il figlio minore (Brian Gleeson).

A un livello basilare, l’Uomo e la Donna sono i motori della trama in mother!

Il figlio maggiore scappa e la coppia e Lui portano il figlio morto all’ospedale. La madre pulisce e scopre che il sangue ha in qualche modo infestato la casa. Lui, interpretato da Javier Bardem, torna poi con la coppia e la loro famiglia allargata, che invade la casa e la privacy della madre fino a quando lei non esplode e chiede loro di andarsene per sempre.

A un livello basilare, l’Uomo e la Donna sono i motori della trama in Madre! La loro presenza è un catalizzatore del conflitto tra Lui, interpretato da Bardem, e la madre, interpretata da Lawrence, che sfocia nella creazione fondamentale del film: i due consumano la loro relazione per la prima volta dopo molto tempo e lei rimane incinta. Inoltre, la presenza dell’Uomo e della Donna ispira Lui a scrivere il suo capolavoro.

Tuttavia, hanno anche un effetto più sottile. Il sangue del Figlio Minore in qualche modo contamina la casa, lasciando un segno carnoso sul pavimento che non può essere rimosso o coperto, una rappresentazione fisica dello stress mentale che l’esperienza ha causato alla madre. Per quanto riguarda il motivo per cui l’Uomo e la Donna non tornano, è semplice: la madre li ha cacciati di casa.

Cos’è la poesia e perché ha un tale impatto?

Jennifer Lawrence in Madre! (2017)

Il contenuto della poesia scritta da Lui che dà inizio alla discesa finale non viene rivelato in Madre! Questo è, ovviamente, incredibilmente significativo. La poesia in Madre! è una sorta di MacGuffin: la sua importanza non sta in ciò che dice, ma in ciò che rappresenta. Quando la madre la legge, vede una rappresentazione visiva della creazione della casa: Lui e la madre si abbracciano nella radura e il loro amore dà vita all’edificio e all’area circostante.

La sua apprensione si rivela fondata, poiché la cultura costruita attorno al marito passa da una folla basata sulla fede alla distruzione totale.

La poesia in mother! ispira gli altri in modi diversi e personali, spingendo molti altri a visitare la casa. Il poeta ama l’adorazione e vuole accogliere chiunque nella casa, mentre la madre si oppone. La sua apprensione si rivela fondata, poiché la cultura costruita attorno al marito passa da una folla basata sulla fede alla distruzione totale.

La presentazione già fluida del tempo nel film (qualcosa che viene stabilito fin dall’inizio con la festa improvvisamente massiccia) raggiunge il culmine in questa sequenza. Gli spettatori si avvicinano sempre più all’anarchia ogni volta che la madre, ormai incinta, entra in una nuova stanza. La poesia è il motore principale di tutto questo e, metaforicamente, serve a mettere in evidenza la devozione fanatica che alcuni creatori (e i loro seguaci) hanno per una singola opera.

Perché la folla uccide il bambino?

Javier Bardem e Jennifer Lawrence in Madre! (2017)

Uno dei momenti più brutali di mother! arriva quando la folla dei suoi seguaci commette un infanticidio. Alla fine di Madre!, la madre si rifugia nel suo ufficio e dà alla luce il loro bambino, che Javier Bardem, nel ruolo di Lui, vuole mostrare ai suoi accoliti. Lei rifiuta ripetutamente, ma Lui alla fine ottiene ciò che vuole, portando a una delle sequenze più scioccanti del film: la folla si passa il bambino e poi inizia a farlo a pezzi.

La scena è girata in modo suggestivo, ma questo momento alla fine di mother! è comunque incredibilmente raccapricciante e terrificante, amplificato dalle urla di Jennifer Lawrence. È il momento in cui il finale di Madre! raggiunge il suo apice emotivo ed è incredibilmente significativo dal punto di vista metaforico. La folla uccide il bambino perché non c’è molta differenza tra la poesia che adorano e quest’altro prodotto di Lui. Sentono di possedere in egual misura la carta e l’essere umano e vogliono letteralmente un pezzo di esso.

Cos’è realmente la casa?

Javier Bardem Jennifer Lawrence in Madre! (2017)

L’intera trama di mother! si svolge nella casa, che prende vita quando un cristallo luminoso viene posto su un supporto appositamente costruito da Lui all’inizio del film. Fin dall’inizio, questo stabilisce la presentazione eterea del film e la strana connessione tra il personaggio di Jennifer Lawrence, la madre, e l’edificio stesso. Non è insolito che i luoghi siano strettamente legati ai personaggi nei film, ma in mother!

Nel film, la madre e l’edificio sono una cosa sola, e questo viene rappresentato visivamente più volte. Entrambi usano una miscela di polvere gialla per nascondere i difetti (il tonico e l’intonaco rispettivamente), il cuore che batte nella caverna nascosta nel seminterrato, che si raggrinzisce lentamente man mano che il suo contenitore viene invaso, simboleggia il suo, e la sua crescente ansia è direttamente correlata alle sollecitazioni fisiche esercitate sulla casa. Il finale di Madre! spiega che la madre non vive semplicemente nella casa, la madre è la casa.

La spiegazione del loop temporale nel finale

Michelle Pfeiffer e Ed Harris in Madre! (2017)

Dopo la morte del bambino in Madre!, la madre impazzisce e attacca la folla dei suoi seguaci. Alla fine capisce che l’unico modo per fermare la distruzione della casa per cui ha lavorato così duramente è bruciarla. Accende il gas nel seminterrato e incenerisce se stessa, l’edificio e tutti i suoi abitanti. Tutti tranne Lui, che porta i resti carbonizzati della madre nel suo ufficio, le strappa il cuore, ormai così raggrinzito e compresso da essere diventato un altro diamante, e lo mette sul supporto ormai vuoto. La vita ritorna nella casa

L’insinuazione in mother! è che il personaggio di Jennifer Lawrence sia l’ultimo ciclo di un loop temporale, e che ci siano state altre donne prima di lei (e che ne verranno altre dopo). Questo viene mostrato alla fine di mother!, quando Lui, interpretato da Javier Bardem, prende il cuore di una madre morta e lo usa per riportare in vita la casa, creando una nuova madre che se ne prenda cura.

C’è una certa ambiguità sul fatto che Lui sia buono o cattivo in questa situazione. Il film inizia e finisce con lui che ride in modo maniacale, un’azione stereotipicamente malvagia. Tuttavia, c’è anche una delicatezza nella recitazione di Bardem che suggerisce un piacere genuino. Si sta godendo il fatto di dare la vita e la consapevolezza che questo, a sua volta, gli permetterà di dare gioia agli altri.

Cosa uccide la casa?

L’altra grande domanda riguardo al loop temporale e al finale di mother! è il punto di non ritorno: quando la morte della madre e la distruzione della casa diventano certe all’interno di un dato loop? È quando viene distrutto il cristallo precedente, rendendo necessario un sacrificio per mantenere la vita? O è quando il fratello uccide il fratello, l’azione che lascia una cicatrice così evidente sulla casa? In pratica, la prima ipotesi sembra più probabile, anche se entrambe hanno un forte simbolismo.

Tuttavia, data la ricorrente rappresentazione del cuore pulsante della madre che lentamente si spegne, potrebbe esserci qualcosa di più. È lei che brucia l’edificio, ed è l’azione ripetuta dei visitatori che la spinge lentamente a quel punto. Sembrerebbe che non ci sia un momento cruciale in cui il destino della casa viene segnato in Madre!, ma è una serie di circostanze crescenti che rendono inevitabile la distruzione finale e il ricominciare del ciclo.

Madre! è un commento sul mito della creazione

Gli spettatori possono interpretare mother! in modo totalmente letterale, ma c’è un significato più profondo nella strana premessa e nella brutale conclusione. La storia surreale è la visione del regista Darren Aronofsky sulla creazione e affronta sottilmente molti temi biblici. Di tutti i segreti del finale di mother!, questo è di gran lunga il più facile da scoprire.

I parallelismi sono evidenti. Javier Bardem è Dio (da qui il “Lui” maiuscolo), e Jennifer Lawrence è Madre Terra (il che spiega il suo rapporto simbiotico con la casa). Ed Harris è Adamo e Michelle Pfeiffer Eva, che distruggono il peccato originale del cristallo. I loro figli sono Caino e Abele, la macchia di sangue sulla casa è un segno sempre presente del male, la scrittura è quindi una rappresentazione di una qualche forma di scrittura sacra. Tutto ciò che segue è una rappresentazione della devozione e dei mali della religione.

La distruzione spietata e la frivolezza di un creatore che alterna perdono e vendetta sono trattate da un punto di vista completamente umano, visto dalla posizione della donna invisibile nella relazione creatrice.

Ciò che rende unica questa allegoria è che, mentre i racconti religiosi sono tipicamente narrati dal punto di vista di Dio (la Bibbia è intesa come la sua parola), in mother! gli spettatori vedono le cose dalla prospettiva della Terra. La distruzione spietata e la frivolezza di un creatore che alterna perdono e vendetta sono trattate da un punto di vista completamente umano, visto dalla posizione della donna invisibile nella relazione creatrice. Il punto fondamentale, quindi, è che Dio è imperfetto ma costante.

C’è anche un elemento più moderno in questo. Non si tratta di una storia senza tempo ambientata nel presente, ma dell’applicazione del messaggio al mondo contemporaneo. Per ammissione dello stesso regista, mother! è stato ispirato dal panorama globale sempre più teso e dal nostro rapporto con il pianeta, sia in senso ecologico che in senso più ampio e armonico. Non sta solo rappresentando le prove della creazione, ma sta mostrando il danno che abbiamo causato e che continuiamo a causare.

Madre! parla anche della visione dell’arte di Darren Aronosky

Non è così unificante, ma c’è anche una lettura più meta del finale di mother! che si collega ad altri film di Aronofsky: una critica al modo in cui la società moderna consuma l’arte e i media. In primo luogo, ci sono parallelismi innegabili tra i personaggi della madre e di Lui e gli attori e il regista stessi. Qui, Jennifer Lawrence ha una relazione con un uomo abbastanza vecchio da poter essere suo padre, un genio tormentato, che sembra a pochi passi dalla sua relazione nella vita reale con Darren Aronofsky. Il film è stato scritto prima che i due si mettessero insieme – si sono conosciuti sul set – ma mostra comunque una consapevolezza acuta della differenza di età nelle relazioni sentimentali.

Ciò che è più interessante e pertinente, però, è il concetto di proprietà dell’arte e dell’artista. Sia The Wrestler che Black Swan parlavano molto dei creativi che lottano per la loro arte, qualcosa che è presente anche qui in relazione a Him. Tuttavia, mother! vede il regista spingersi oltre. Qui, il pubblico non solo fa immediatamente propria la scrittura che cambia la vita, ma anche l’esistenza stessa dello scrittore. Lo vedono degno di essere posseduto, forse un lamento di un regista molto personale? L’adorazione eccessiva per una semplice poesia e lo strappo del bambino sono due facce della stessa medaglia che Aronofsky ha sicuramente vissuto.

Il vero significato del finale di Madre!

Il finale di Madre! non va preso alla lettera: è un intricato e simbolico svelamento dei temi più profondi del film.

Al suo centro, mother! è un’allegoria audace e surreale che affronta la religione, la creazione, la distruzione ambientale e la natura tossica della fama e dell’ego. Darren Aronofsky usa i personaggi e gli eventi del film come sostituti di idee più grandi, e le scene finali portano queste metafore alle loro conclusioni più estreme e inquietanti.

Il personaggio di Jennifer Lawrence rappresenta Madre Terra. È nutriente, vivificante e, alla fine, sfruttata. La sua casa è la Terra stessa e, man mano che la storia procede, assiste impotente mentre viene invasa, profanata e fatta a pezzi dall’umanità. Il personaggio di Javier Bardem, accreditato come “Lui”, è una figura divina, spesso interpretata come un sostituto di Dio, o più specificamente, del Dio dell’Antico Testamento. È ossessionato dal creare, dall’essere adorato e dal ricevere devozione dagli altri, anche a costo della Madre e della loro casa.

Il messaggio di Aronofsky è chiaro: l’umanità continua a ripetere gli stessi schemi distruttivi, sia nei confronti del pianeta che degli altri.

Il finale, che vede la distruzione della casa e la nascita (e la morte orribile) del loro bambino, è un climax caotico che rappresenta il ciclo infinito della creazione e della distruzione. La violenza, l’egoismo e l’ossessione per l’adorazione dell’umanità portano al collasso totale. Eppure, Lui ricomincia il ciclo, facendo rinascere la casa e ricominciando da capo con una nuova donna, suggerendo che questa sofferenza è eterna e ciclica.

Il messaggio di Aronofsky è chiaro: l’umanità continua a ripetere gli stessi schemi distruttivi, sia nei confronti del pianeta che degli altri esseri umani. I momenti finali di Madre! sono cupi ma significativi, e sfidano gli spettatori a riconoscere le conseguenze dell’ego incontrollato, dell’incuria ambientale e dell’ipocrisia spirituale. Non è solo la fine di una storia, è uno specchio che riflette il nostro mondo, chiedendoci se riusciremo mai a rompere il ciclo.

Madre!: la Paramount difende il film di Darren Aronofsky

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Madre!: la Paramount difende il film di Darren Aronofsky

Già alla presentazione del film a Venezia 74, Madre! di Darren Aronofsky ha promesso che avrebbe fatto discutere, diventando l’unico film della Mostra quest’anno a generare conversazioni anche accese sulla natura e sulla lettura del film.

Le reazioni all’estero non sono state diverse, tanto che la Paramount, studio che distribuisce il film, si è esposta pubblicamente in difesa dell’opera audace del regista.

Darren Aronofsky con Lawrence, Bardem e Pfeiffer, racconta Madre!

Ecco cosa ha dichiarato Megan ColliganThe Hollywood Reporter:

“Questo film è audace e coraggioso. State parlando di un regista che è ai livelli più alti nel suo campo, e di un’attrice nella stessa posizione. Hanno fatto un film che intendeva essere ardito. Tutti vogliono film originali, e tutti celebrano Netflix quando racconta storie che nessun altro vuole raccontare. Questa è la nostra versione. Non vogliamo che tutti i film siano sicuri. E va bene se ad alcuni non piace il nostro film.”

Madre! recensione del film con Jennifer Lawrence

La prima sinossi dice che Madre! racconta di una coppia che si trova ad avere a che fare con un’ospite inatteso. Le atmosfere e i temi trattati saranno simili a quelli di Black Swan, mentre il film uscirà il 15 settembre 2017.

Nel cast di Madre!, al fianco di Jennifer Lawrence, ci sono Javier Bardem, Michelle Pfeiffer, Ed Harris, Domhnall Gleeson e Kristen Wiig.

Madre!: Jennifer Lawrence in un trailer e due nuove immagini

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Madre!: Jennifer Lawrence in un trailer e due nuove immagini

La Paramount Pictures ha diffuso un nuovo trailer di Madre!, il film di Darren Aronofski in cui Jennifer Lawrence recita al fianco di Javier Bardem. Eccolo a seguire:

Arrivano invece da Entertainment Weekly due nuove foto dal film in cui vediamo sempre la Lawrence protagonista. In un caso appare insieme a Aronofski, mentre lui studia l’inquadratura migliore, durante le riprese. Nell’altro caso l’attrice premio oscar è con Bardem, che nel film interpreta suo marito.

Javier Bardem Jennifer Lawrence in Madre! (2017)

Madre!: il primo trailer del film con Jennifer Lawrence

La prima sinossi dice che il film racconta di una coppia che si trova ad avere a che fare con un’ospite inatteso. Le atmosfere e i temi trattati saranno simili a quelli di Black Swan. Il film uscirà il 28 settembre 2017 nei cinema italiani.

Nel cast di Madre!, al fianco di Jennifer Lawrence, ci sono Javier Bardem, Michelle Pfeiffer, Ed Harris, Domhnall Gleeson e Kristen Wiig.

Madre!: il trailer italiano del film di Darren Aronofski

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Madre!: il trailer italiano del film di Darren Aronofski

Ecco il trailer italiano di Madre! (Mother!), il film di Darren Aronofski con Jennifer Lawrence e Javier Bardem che sarà presentato al prossimo Festival di Venezia.

Madre! – ecco il primo teaser trailer

La prima sinossi dice che il film racconta di una coppia che si trova ad avere a che fare con un’ospite inatteso. Le atmosfere e i temi trattati saranno simili a quelli di Black Swan. Il film uscirà il 28 settembre 2017 nei cinema italiani.

Nel cast di Madre!, al fianco di Jennifer Lawrence, ci sono Javier Bardem, Michelle Pfeiffer, Ed Harris, Domhnall Gleeson e Kristen Wiig.

Madre!: il primo trailer del film con Jennifer Lawrence

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Madre!: il primo trailer del film con Jennifer Lawrence

La Paramount Pictures ha diffuso il trailer originale di Madre! (Mother!), il film di Darren Aronofski con Jennifer Lawrence e Javier Bardem che sarà presentato al prossimo Festival di Venezia.

Madre! – ecco il primo teaser trailer

La prima sinossi dice che il film racconta di una coppia che si trova ad avere a che fare con un’ospite inatteso. La tranquilla relazione di una coppia è messa a dura prova quando alcuni ospiti inattesi vanno a far loro visita, sconvolgendone e distruggendone gli equilibri. Le atmosfere e i temi trattati saranno simili a quelli di Black Swan. Il film uscirà il 28 settembre 2017 nei cinema italiani.

Nel cast di Madre!, al fianco di Jennifer Lawrence, ci sono Javier Bardem, Michelle Pfeiffer, Ed Harris, Domhnall Gleeson e Kristen Wiig.

Madre!: il character poster di Javier Bardem

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Madre!: il character poster di Javier Bardem

Dopo quello dedicato a Jennifer Lawrence, ecco il character poster di Javier Bardem per Madre!, il film di Darren Aronofski che sarà presentato al Festival di Toronto e alla Mostra del cinema di Venezia.

Madre! – ecco il primo trailer

La prima sinossi dice che il film racconta di una coppia che si trova ad avere a che fare con un’ospite inatteso. Le atmosfere e i temi trattati saranno simili a quelli di Black Swan. Il film uscirà il 28 settembre 2017 nei cinema italiani. Nel cast di Madre!, al fianco di Jennifer Lawrence, ci sono Javier Bardem, Michelle Pfeiffer, Ed Harris, Domhnall Gleeson e Kristen Wiig.

Madre! di Darren Aronofsky in home video

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Madre! di Darren Aronofsky in home video

L’acclamato regista Darren Aronofsky (Il cigno nero) ha realizzato “un incredibile capolavoro” (Scott Mantz, “Access Hollywood”) con lo straordinario Madre! disponibile in DVD e Blu-ray a partire dal 17 gennaio con Universal Pictures Home Entertainment Italia. Descritto come “cupamente esilarante” (Justin Chung, Los Angeles Time) e “il film più ardito di Aronofsky finora” (Ben Croll, Indiewire), Madre!  ha sorpreso la critica e il pubblico di tutto il mondo. Jennifer Lawrence e Javier Bardem sono i protagonisti di un thriller psicologico visivamente sbalorditivo che vi farà rimanere a bocca aperta e con il cuore in gola. Tra gli attori anche i candidati all’Oscar Michelle Pfeiffer e Ed Harris, insieme a Domhnall Gleeson, Brian Gleeson e Jovan Adepo.

Con oltre 35 minuti di contenuti speciali potrete scoprire il regista Darren Aronofsky e il cast discutere sulla produzione del film e sul suo finale spettacolare. Da non perdere inoltre la clip sugli incredibili effetti del make-up che hanno reso Madre!  un’esperienza visiva.

Madre! CONTENUTI EXTRA NEL BLU-RAY:

  • madre! la spirale negativa
  • Il make-up di madre! 

INFORMAZIONI TECNICHE BLU-RAY:

  • Genere: Thriller
  • Dischi: 1
  • Durata: 2 ore e 1 minuto ca. 
  • Audio: Inglese Dolby Atmos / Italiano, Descrizione Audio Inglese, Francese, Giapponese, Spagnolo, Tedesco Dolby Digital Surround 5.1
  • Video: Formato: 2.39:1 letterbox
  • Sottotitoli: Italiano, Spagnolo, Tedesco, Inglese n/u, Francese, Portoghese, Danese, Olandese, Svedese, Norvegese, Finlandese
  • Contenuti Speciali: · madre! la spirale negativa · Il make-up di madre!

Madre! CONTENUTI EXTRA NEL DVD:

  • madre! la spirale negativa
  • Il make-up di madre!

INFORMAZIONI TECNICHE DVD:

  • Genere: Thriller
  • Dischi: 1
  • Durata: 2 ore e 1 minuto ca. 
  • Audio: Italiano, Inglese, Francese, Spagnolo
  • Sottotitoli: Italiano, Inglese, Francese, Spagnolo, Olandese
  • Contenuti Speciali: • madre! la spirale negativa • Il make-up di madre!

Madonna: il suo biopic con Julia Garner è in pausa a tempo indeterminato

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L’atteso film biografico sulla leggenda della musica Madonna non si farà più. Il progetto, che l’icona avrebbe diretto lei stessa, non è più in fase di sviluppo presso la Universal Pictures, hanno riferito varie fonti a Variety.

Le speculazioni sul destino del film sono iniziate immediatamente dopo che Madonna ha annunciato, la settimana scorsa, un tour mondiale che abbraccia la carriera, uno che ha registrato il tutto esaurito a New York, Londra, Parigi e altre città in pochi minuti. Gli addetti ai lavori che hanno familiarità con Madonna hanno detto che il suo unico obiettivo è il tour, ma rimane impegnata a fare un film sulla sua vita, prima o poi. I rappresentanti di Madonna, Julia Garner (che avrebbe dovuto interpretare la popstar) e Universal Pictures hanno rifiutato di commentare la questione.

Sebbene annunciato nel 2020, lo sviluppo del film si è protratto fino alla fine del 2022. Madonna ha lavorato a due bozze della sceneggiatura che abbraccia lunghi periodi della sua vita creativa e personale. Una versione precedente è stata scritta con il premio Oscar Diablo Cody (le loro sessioni di scrittura sono state ampiamente documentate sui social media). Erin Cressida Wilson ha fatto un secondo passaggio. Lo scorso giugno, Variety ha dato la notizia che la vincitrice di Emmy e Golden Globe Julia Garner aveva vinto il ruolo dell’icona pop. È seguito a un’estenuante preparazione di settimane tra un gruppo di giovani attori (tra cui Florence Pugh, Alexa Demie, Odessa Young e Bebe Rexha) che hanno partecipato a un bootcamp di canto e ballo.

Madonna ha due lungometraggi al suo attivo come regista: Sacro e Profano, una commedia drammatica del 2008 ambientata nel Regno Unito, e W.E. del 2011, un dramma storico sull’abdicazione del re Edoardo VIII al trono britannico per sposare la divorziata americana Wallis Simpson.

Madonna dirigerà il suo stesso biopic scritto da Diablo Cody

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In quella che sembra essere una mossa creativa senza precedenti, Madonna, l’icona pop dirigerà un film sulla sua vita e carriera – progetto che è stato abbondantemente anticipato dai sui suoi account sui social media, attraverso pubblicazioni di foto di sceneggiatura che è firmata da Diablo Cody, premio Oscar per lo script di Juno.

Che Madonna, la cui sbalorditiva carriera di cinque decadi ha visto innumerevoli reinvenzioni musicali e diverse incursioni in cinema e recitazione, avrebbe diretto il suo viaggio dai bassifondi di New York alle vette della celebrità globale è oltremodo insolito, dal momento che i personaggi molto noti sono coinvolti sempre marginalmente o a volte mai dentro i progetti che ne raccontano la vita sul grande schermo.

Il film senza titolo è approdato alla Universal Pictures, sotto l’ala protettrice del gruppo di intrattenimento cinematografico di Donna Langley e della produttrice Amy Pascal, la cui compagnia omonima è compresa nel lotto della Universal. La tempistica della produzione è sconosciuta e il cast principale deve ancora essere annunciato.

Fonte: Variety

Madonna dirigerà il film sul romanzo L’Isola senza Nome

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MadonnaArriva dall’HollywoodReporter la conferma che sarà Madonna a dirigere l’adattamento Ade: A Love Story, romanzo d’esordio di Rebecca Walker arrivato in Italia con il titolo L’Isola senza Nome. Sarà dunque questo il terzo film da regista della cantante dopo l’applaudito Sacro e Profano, e il flop W.E..

A produrre il film ci sarà Bruce Cohen de Il Lato Positivo.

La trama del romanzo:

“Quando una ragazza americana di vent’anni decide di partire con un’amica per l’Africa, quella che immagina è una vacanza esotica e avventurosa, un viaggio magari un po’ trasgressivo ma destinato a finire con il ritorno a casa. Una volta arrivata, trova ad accoglierla la straordinaria ricchezza dei paesaggi dal deserto al mare, dai fiumi sinuosi alle isole lussureggianti -, l’inebriante intensità dei profumi, la noncurante sensualità della gente. Eppure c’è qualcosa di più, una malia sottile, un richiamo ancestrale, forse la misteriosa trama di un dio minore, che la trattengono e la sospingono verso un luogo preciso: un’isola, una casa verde, al largo delle coste del Kenya. Dove ad aspettarla è l’amore: quello di Ade, un giovane swahili per il quale lei è unica, eccezionale, tanto da meritarsi un nuovo nome, Farida, che significa “gioiello”. E Farida decide di fermarsi lì – mentre l’amica prosegue – per vivere fino in fondo quell’amore, e scoprire un’altra se stessa: una completa, vera donna“.

Madonna a Venezia con W.E.

VENICE, ITALY - SEPTEMBER 01: Madonna arrives ahead of the "W.E." Photocall during the 68th Venice International Film Festival at Palazzo del Casino on September 1, 2011 in Venice, Italy. (Photo by Venturelli/WireImage)

‘Il mio sogno è quello di realizzare la nuova versione della Dolce vita, ma girare in Italia costa troppo’.

Madoka Magica: mercoledì 2 luglio al cinema

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Madoka Magica: mercoledì 2 luglio al cinema

Gli anime al cinema mietono sempre più appassionati! Così, mentre si avvicina il giorno dell’arrivo in sala del Giardino delle Parole di Makoto Shinkai previsto per il 21 maggio (elenco sale su www.nexodigital.it e trailer qui http://youtu.be/xnlN8Bijrzk), Nexo Digital e Dynit sono liete di annunciare quello che sarà l’evento estivo della stagione. A grande richiesta arriva infatti su grande schermo solo mercoledì 2 luglio Madoka Magica – The Movie: la storia della ribellione, il film inedito che conclude la saga della serie Tv che ha stregato e appassionato milioni di fan in tutto il mondo.

Madoka MagicaMadoka Magica rappresenta una pietra miliare del genere “maghette”, reso celebre da serie come Creamy e Sailor Moon. Opera seguitissima e rivoluzionaria, la saga racconta la storia di Madoka Kaname e Sayaka Miki, amiche e compagne di classe che incontrano una creatura di nome Kyubey. Kyubey offre loro la possibilità di realizzare un desiderio a patto di diventare maghe per combattere le streghe che inducono i ragazzi al suicidio. Ma Madoka scoprirà molto presto che essere una maga è molto più complesso di quanto potesse sembrare in un primo momento….

Madoka Magica – The Movie: la storia della ribellione (accompagnato dalla coinvolgente colonna sonora composta da Yuki Kajiura e con un progetto originale che vanta la collaborazione di due maestri dell’animazione giapponese contemporanea, Akiyuki Shinbou alla regia e Gen Urobuchi alla sceneggiatura) è stato proiettato con successo, oltre che in Giappone, anche negli Stati Uniti, Canada, Australia, Corea e Francia raggiungendo un incasso globale di 14 milioni di euro. Questa ultima parte della saga narra di come Homura Akemi non riesca a dimenticare completamente l’amica Madoka Magica (che ha rinunciato alla sua natura umana per salvare le giovani maghe dal destino crudele che le attendeva). Decide quindi di continuare a combattere da sola per la salvezza dell’umanità, nel mondo che Madoka le ha consegnato. Ma le maghe sono state davvero salvate dalla disperazione?  Un nuovo destino le attende…

Madison Bailey, chi è? curiosità sull’attrice di Outer Banks

Madison Bailey, chi è? curiosità sull’attrice di Outer Banks

Grazie a piattaforme streaming come Netflix e Amazon Prime Video, negli ultimi tempi sono sempre di più i contenuti disponibili agli utenti. Ogni mese spuntano nuovi film e serie tv, contenuti originali di ogni genere adatti a tutti. La sovrabbondanza di nuovi contenuti, oltre ad arricchire i cataloghi delle piattaforme, permette agli utenti di spaziare tra i generi e scoprire anche nuovi talenti della recitazione. Grazie, ad esempio, alla nuova serie tv targata Netflix dal titolo Outer Banks, molti attori semisconosciuti sono diventati delle piccole celebrità. Tra questi c’è di sicuro la bella e giovanissima Madison Bailey.

Se ancora non avete visto Outer Banks e non sapete di chi stiamo parlando, venite con noi a scoprire tutto quello che c’è da sapere su Madison Bailey e la sua fulminea scalata al successo.

Madison Bailey film e serie tv: gli inizi della sua carriera

Madison Bailey, età 21 anni, nata il 29 gennaio del 1999 a Kernersville, in North Carolina, comincia la sua carriera di attrice relativamente presto. Risale infatti al 2015 – anno in cui Madison aveva solo sedici anni – la sua prima apparizione sul piccolo schermo in un episodio della serie Constantine. Non conosciamo bene tutti i retroscena della sua istruzione ma sappiamo che per Madison la vita non è sempre stata tutta rosa e fiori.

La ragazza infatti soffre di disturbo borderline di personalità, una condizione medico psichiatrica che influenza il comportamento di una persona. Tra le caratteristiche di questa patologia ci sono paura del rifiuto e dell’abbandono, instabilità nelle relazioni interpersonali e instabilità anche nella percezione di sé e del proprio comportamento. Le persone affette da questo disturbo presentano anche repentini cambi d’umore con conseguenti scatti d’ira seguiti da un terribile stato depressivo. In aggiunta, inoltre, a questi comportamenti si possono manifestare autolesionismo, manie suicide, disordini sessuali e abuso di sostanze. [fonte: Wiki]

Nonostante tutto, con il trattamento farmaceutico giusto, il disturbo borderline di personalità è controllabile. La malattia, infatti, negli anni non ha impedito a Madison di vivere una vita normale e di inseguire il suo sogno di diventare un’attrice.

Dopo la sua prima esperienza in tv con Constantine, la Bailey partecipa a tanti altri progetti televisivi e cinematografici. La vediamo, infatti, interpretare piccoli ruoli nelle serie tv Swamp Murders (2015), Murder Chose Me (2017), Mr. Mercedes (2017), Two Roads (2018) e nel film Nightclub Secrets (2018). Tra i progetti più recenti ai quali Madison partecipa, ci sono le serie tv Black Lightning (2018-2019), Creepshow (2019), Council of Dads (2020) e il film Impractical Jokers: The Movie (2020).

Madison Bailey in Black Lightning

Prima di approdare all’acclamatissima serie Outer Banks, Madison Bailey viene scelta per entrare a far parte del cast di Black Lightning, il suo primo progetto televisivo più importante e duraturo. Ideata da Salim Akil per la CW, la serie è basata sul personaggio di Fulmine Nero, uno dei protagonisti dei fumetti della DC Comics.

La serie racconta la storia di Jefferson Pierce (Cress Williams) che, dopo aver usato i suoi superpoteri per proteggere Freeland, ha deciso di ritirarsi per proteggere sé stesso e la sua famiglia. Jefferson finisce quindi a lavorare come preside di una piccolo liceo e a vivere una vita normale e un po’ noiosa.

A turbare la sua quiete e quella dei suoi cari è l’arrivo dei The Hundred in città, una nuova gang di criminali senza scrupolo. Nonostante i numerosi sforzi, le autorità non riescono a fermare i nuovi arrivati che ormai hanno il controllo della città. Per proteggere quindi la sua famiglia e in particolare sua figlia, Jefferson torna a indossare i panni di Black Lightning (Fulmine Nero).

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Nella serie, Madison Bailey interpreta Wendy Hernandez una meta-umana con poteri straordinari che compare a partire dalla seconda stagione di Black Lightning.

Sono gli anni ottanta, Wendy Herdandez si è appena diplomata e sta preparando la sua lettera di ammissione per la scuola di infermiere. Ma mentre la ragazza programma il suo futuro, c’è qualcuno che ha per le degli altri programma. Identificata come meta-umana da Peter Gambi, uno dei ‘cacciatori’ dell’ASA (American Security Agency), Wendy viene rapita e posta in una sorta di capsula d’ibernazione. Durante la sua permanenza nella capsula, il tempo passa, la vita procede e i genitori della ragazza muoiono.

Decenni più tardi, a causa di un incidente con un altro meta-umano intrappolato, Wendy riesce a liberarsi e scappa dalle prigioni dell’ASA. Arrabbiata, disorientata e spaventata, la ragazza cerca di ritracciare i suoi genitori. Quando però si rende conto che tutto attorno a lei è cambiato e che nessuna delle persone che conosce è più in vita, Wendy scatena sulla città i suoi incredibili poteri. La ragazza, come molti meta-umani, è dotata di straordinari poteri che le permettono di controllare l’aria e il vento usandoli come una vera e propria arma, riuscendo anche a creare terribili tempeste e uragani. Riuscirà Jefferson aka Fulmine Nero a fermare la follia distruttiva di Wendy? [fonte: Fandom]

Al momento Black Lightning conta al suo attivo 3 stagioni e 46 episodi. Tuttavia, la serie è stata rinnovata dalla CW per una quarta stagione che verrà trasmessa a partire dall’8 febbraio 2021.

Madison Bailey in Outer Banks

Nel 2019, per Madison Bailey arriva una nuova grande opportunità. L’attrice viene scelta per il cast di una nuova serie, ideata da Josh PateJonas Pate Shannon Burke per Netflix, dal titolo Outer Banks.

La serie è ambientata nella località balneare di Outer Banks, ovvero una lunga striscia di terra e sabbia che si estende lungo tutta la costa del North Carolina. In questa zona la società è spaccata in due e nel tempo si sono andati a creare due blocchi contrapposti. Da un lato abbiamo i Kooks, i ricchi di Outer Banks che vivono una vita fatta di lusso e divertimento; mentre dall’altro lato abbiamo i Pogues, la classe lavoratrice, la parte più povera e disagiata della società.

I protagonisti della serie sono un gruppo di adolescente che abita questa zona quasi di confine, e rappresenta la parte più povera e disagiata della società. Chiamati i Pogues, questi ragazzi vivono ai limiti della legalità e rispondono a John B (Chase Stokes), leader del gruppo. Tra le fila dei Pogues ci sono anche Pope (Jonathan Daviss), JJ (Rudy Pankow) e Kiara (Madison Bailey), detta Kie. Al gruppo, successivamente si unisce anche Sarah Cameron (Madelyn Cline), figlia del ricco imprenditore locale Ward Cameron. Nonostante sia una Kook, il carattere ribelle della ragazza e il suo interesse sentimentale verso John B la avvicinano sempre di più al mondo dei Pogues.

https://youtu.be/8RKdqvKWj7M

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Quando il padre il John B scompare misteriosamente, i ragazzi si mettono sulle sue tracce e cominciano a trovare strani indizi che sembrerebbero portare ad un tesoro nascosto. Il bottino di diversi milioni di dollari, tuttavia, non fa gola solo ai Pogues che si troveranno quindi a dover affrontare una lunga serie di pericolosi attacchi.

Nella serie Madison Bailey interpreta Kiara Carrera, figlia di un famoso ristoratore locale. Nonostante le sue origini la rendano parte una Kooks dalla nascita, la ragazza ha sempre preferito stare con i Pagues e per questo è mal vista dai rampolli di Outer Stokes.

La serie Outer Banks, disponibile su Netflix, è stata rilasciata a febbraio del 2020 e ad oggi conta al suo attivo solo una stagione di 10 episodi. Tuttavia, grazie al successo ottenuto nei primi mesi sulla piattaforma, qualche giorno fa Netflix ha deciso di rinnovare la serie per una seconda stagione che, presumibilmente, andrà in onda nel 2021.

Madison Bailey e Rudy Pankow: un’amicizia nata sul set

La serie Outer Banks è stata un grande successo e gli spettatori, soprattutto quelli più giovani, si sono affezionati ai nuovi personaggi e attori. Grazie a Netflix il pubblico ha conosciuto nuovi talenti della recitazione e gli stessi attori si sono ritrovati tra le mani un’inaspettata popolarità.

Sul set della serie, inoltre, sono nati molti amori e amicizie tra i protagonisti. Oltre all’ormai famosa coppia, sia in tv che nella vita reale, formata da Madelyn Cline e Chase Stokes, ci sono anche altre due persone diventate inseparabili. Grazie ai tanti mesi di lavoro spalla a spalla, anche Madison Bailey e Rudy Pankow pare abbiano stretto un’amicizia davvero speciale.

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Proprio come i loro rispettivi personaggi, Kiara e JJ, i ragazzi passano molto tempo insieme come testimoniano anche i tantissimi scatti che entrambi postano su Instagram. [fonte: Popsugar]

Ma nonostante le teorie romantiche dei loro rispettivi gruppi di fan, tra Madison e Rudy non c’è nulla di romantico, la loro resta una semplice amicizia. Tra l’altro, Madison, dichiaratasi pansessuale, è attualmente impegnata in una relazione con Mariah Linney, una famosa star del basket femminile della North Carolina University.

Madison Bailey Instagram

Per essere sempre aggiornati sulle avventure professionali e sentimentali di Madison Bailey, vi consigliamo di seguire il suo account Instagram e, perché no?, anche quello di Rudy Pankow e degli altri membri del cast di Outer Banks.

Fonte: Wiki, IMDB, Fandom, Popsugar

Mademoiselle: recensione del film di Park Chan-Wook

Mademoiselle: recensione del film di Park Chan-Wook

Anni ’30, la Corea è in pieno periodo coloniale giapponese, due culture si incontrano e scontrano, così come due lingue, due uomini affamati di potere, due donne agli antipodi. Una serva, relegata a dormire in uno scompartimento scomodo e buio, adiacente a un piccolo corridoio rimediato alla buona, e una madama, anzi una Mademoiselle, un’elegante e ricca donna che subisce da una parte gli abusi dello zio, dall’altra le lusinghe di un conte con pochi scrupoli, interessato a conquistare il suo cuore per mettere le mani subito dopo sulla sua fortuna.

Queste almeno sono le carte che Park Chan-Wook mette in tavola in apertura di mano, ma come ben presto vi accorgerete si è in realtà appena entrati in un enorme gioco di specchi, dove i vicoli ciechi aprono a nuovi mondi possibili e i riflessi non corrispondono mai a ciò che sembrano (un po’ come i gufi in Twin Peaks…). Dopo aver diretto il suo primo film in lingua inglese, parliamo ovviamente di Stoker con Mia Wasikowska e Nicole Kidman, il regista coreano regala al suo pubblico un’altra prima volta, un film in costume. Un’opera mastodontica, sia sul piano delle scenografie che della messa in scena e del minutaggio (145 minuti totali), che in superficie appare come un’autentica trappola per le dita: l’autore ci chiede un pizzico di curiosità e divertimento al momento di inserire ingenuamente le falangi all’interno, appena però capiamo che qualcosa ci trattiene, ci tiene in trappola, l’espressione del nostro volto improvvisamente cambia e inizia dentro di noi una lotta di volontà, di pazienza e di nervi.

Mademoiselle, il film

MademoiselleNella medesima situazione si trovano i quattro personaggi principali, attori di metafore e menzogne più grandi di loro stessi: se gli uomini combattono per mantenere preconcetti e tradizioni di una società arretrata, maschilista, materialista e volgare, le donne costruiscono un ponte verso il nuovo che siede al di là dell’orizzonte, verso il cambiamento, che fa più scandalo di una qualsivoglia pratica sessuale o di un’impiccagione nella foresta. Se in questi termini il discorso sembra quasi filare liscio, senza intoppi, sullo schermo si è incastrati in tre macro-parti da osservare con attenzione, poiché ognuna porta sul palcoscenico un diverso punto di vista della storia principale, che apparirà unica soltanto durante il sofferto finale.

I troppi specchi però possono ingannare lo spettatore quanto un regista, anche se questo ha alle spalle una carriera da fare invidia a chiunque; Mademoiselle può apparire infatti confuso in più momenti, senza direzione, eccessivamente pieno di elementi, nonostante la qualità assoluta della regia generale. Park Chan-Wook gioca con gli obiettivi, con le inquadrature, con la desaturazione, le lingue (il coreano e il giapponese sono sottotitolati con due colori diversi, per far comprendere al pubblico occidentale quando il passato si scontra con il presente), gli ambienti, facendo forse più del dovuto. L’esagerazione è però alla base dell’arte.

Mademoiselle, recensione del film di Park Chan-wook

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Mademoiselle, recensione del film di Park Chan-wook

Dopo il passaggio nel concorso di Cannes 2016, arriva anche nelle sale italiane Mademoiselle (The Handmaiden) di Park Chan-wook. Il film, raffinato e rifinito, si presenta con un gioco di scatole cinesi, dove niente è come sembra e dove la morbosità e l’erotismo vengono mostrati sotto una lente asettica.

1930, la Corea vive un lungo periodo di occupazione giapponese. Sook-hee, una ragazza di umili origini, viene assunta come cameriera dalla nobile e ricca famiglia del conte Kouzuki per servire la nipote Hideko, che vive una vita solitaria nella grande tenuta di campagna con il bizzarro e autoritario zio e tutore. Ma la cameriera nasconde un segreto: è un’abile borseggiatrice ingaggiata da un truffatore che si finge un nobile giapponese. Dovrà aiutarlo a sedurre Hideko e convincerla a fuggire da casa: dopo averle sottratto l’eredità, il piano prevede di rinchiuderla in un manicomio. Tutto sembra procedere come previsto, ma Sook-hee e Hideko scoprono di provare una reciproca attrazione…

Il regista della Trilogia della vendetta, dopo l’inquietante parentesi anglofona con Stoker, torna al coreano, inserendo in un contesto storico preciso una storia di tradimenti morbosi, vizi e virtù, inganno, sesso e passione, ma anche di meschinità, ingordigia e complottismo. Davvero tante, troppe cose per una sola storia che, seppure con grande eleganza, si ferma alla superficie e tacco tutto senza affondare la sua bella lama in nulla.

La levigata patina lussuriosa del film si solleva senza lasciar vedere carne e sangue, senza diventare viva e vivida come era accaduto in capolavori del calibro di Oldboy, ma rimanendo un giorno anestetizzato per spettatori senza pulsioni.

Abile costruttore della messa in scena e capacissimo regista, con Mademoiselle, Park Chan-wook si lascia distrarre dalla moltitudine dei temi e degli argomenti, rimanendo sulla superficie di una bellissima scatola vuota.

Mademoiselle Paradis: recensione del film di Barbara Albert

Mademoiselle Paradis: recensione del film di Barbara Albert

All’interno della Selezione Ufficiale alla Festa del Cinema di Roma è stato presentato Mademoiselle Paradis della cineasta austriaca Barbara Albert.

Diciottesimo secolo: Maria Theresia Paradis (Maria Dragus), chiamata Resi da tutti, è cieca dall’età di tre anni, sgraziata, socialmente goffa ma con un enorme talento come pianista. Dopo averla portata da diversi medici di Vienna che non l’hanno potuta aiutare, i genitori (Katja Kolm e Lukas Miko), grazie ad una pensione di invalidità offerta dall’Imperatrice, la portano da Franz Anton Mesmer (Devid Striesow), un medico che pare faccia “miracoli” e che spera di acquistare fama “aggiustandola”. Lasciata in custodia nella sua casa insieme ad altri invalidi, Resi inizia a riacquistare la vista grazie ai suoi trattamenti, accorgendosi però che nel guadagnare qualcosa stava perdendo una cosa a lei molto importante…

Una corte viennese fatta di abiti ricchi e colorati, parrucche altissime di riccioli fitti, fiocchi, bicchieri di vino che tintinnano, risate ed una bravissima pianista: il film di Barbara Albert si apre così, catapultandoci velocemente in quelle atmosfere scaldate dalle luci dalle candele e raffreddate dalla durezza dei rapporti interpersonali, fatti di sorrisi finti, commenti cattivi e sguardi d’intesa. In questo senza dubbio la regista, scrittrice e produttrice austriaca non sbaglia, dipingendoci un quadro fatto di dettagli e grande studio dell’epoca, una scelta meticolosa degli interpreti, delle ambientazioni e dei costumi.

Mademoiselle Paradis

Il fulcro del film ruota intorno alla domanda eterna del “Cosa sei disposto a sacrificare?”. Nel caso di Reti, vale la pena acquistare la vista se poi ne viene meno l’unica particolarità che la contraddistingue (e la potrebbe rendere appetibile come sposa)? Su questo la Albert si sofferma in particolare, facendoci capire la volontà della giovane ragazza, ma soprattutto le pressioni del mondo esterno, in questo caso, dei genitori. Ma con sguardo femminista analizza anche come, a quel tempo, il volere delle donne in generale veniva messo sempre in secondo piano rispetto a quello degli uomini, non solo nella storia di Reti ma anche grazie alla figura della sua serva.

Nel ruolo di Reti troviamo la bravissima attrice di origine rumena Maria Dragus, già vista in White Ribbon di Michael Haneke e Graduation di Cristian Mungiu entrambi presentati al Festival di Cannes nel 2009 e 2016  e prossimamente la vedremo accanto a Saoirse Ronan e Margot Robbie in Mary Queen of Scots. Quello della Dragus è un dono, tant’è che fino alla fine ti lascia con il quesito se lei sia o meno una non vedente: attraverso i suoi occhi, prima velati, poi inquieti, poi che si rivoltano verso le palpebre, poi incerti, trasmette allo spettatore tutto il mondo racchiuso dentro a quella povera ragazza che è molto stanca di soffrire, di sentirsi diversa e soprattutto di sentirsi dire quello che può o non può fare. La voce che trema, le urla, i pianti esasperati: questa in Mademoiselle Paradis è senza dubbio una delle performance più importanti della carriera di Maria Dragus e per cui meriterebbe riconoscimenti.

Parte fondamentale del film infine è la musica, quella che accompagna i momenti di vita composta dal giovane musicista Lorenzo Dangel, che ben si sposa con i quadri della Albert della campagna austriaca e quella suonata da Reti con violenza ed istinto al suo pianoforte con i tasti in avorio.

Tratto dal libro Mesmerized di Alissa Walser, Mademoiselle Paradis fa parte di quel tipo di film che vorrebbe far luce su storie particolari di persone del nostro passato: il problema è che il tutto scorre troppo lentamente sullo schermo ma soprattutto si tratta di una storia che, forse, non aveva abbastanza potenziale sin dall’inizio per essere una cosa effettivamente interessante a tal punto da affascinare e coinvolgere lo spettatore.

 

 

Madelyn Cline, chi è? Curiosità sull’attrice di Outer Banks

Madelyn Cline, chi è? Curiosità sull’attrice di Outer Banks

Hollywood è piena di bambini prodigio. Negli ultimi anni sono, infatti, sempre di più gli attori che, da giovanissimi, riescono a incantare autori, registi e anche spettatori. Un esempio lampante di questo straordinario rinnovo generazionale è l’attrice di Stranger Things, Millie Bobby Brown che, all’età di soli sedici anni, è ormai già diventata una star. Ma dalla stessa serie targata Netflix è sbocciato anche un altro talento della recitazione. Stiamo parlando di Madelyn Cline che, anche se per poco tempo, ha fatto parte del cast di Stranger Things.

Scopriamo quindi insieme tutto quello che c’è da sapere su Madelyn Cline, una delle talentuose attrice della nuova generazione televisiva e cinematografica americana

Madelyn Cline film e serie tv: gli inizi della sua carriera

L’attrice Madelyn Cline, età 23 anni, nata a Charleston, in North Carolina, il 21 dicembre del 1997, ha sempre avuto una grande passione per la recitazione. Fin da piccola, con il supporto dei suoi genitori, coltiva il suo talento e partecipa a diversi spettacoli e spot pubblicitari. Ma per Madalyn le cose cominciano a farsi serie quando, dopo aver accumulato un po’ d’esperienza, la ragazza riesce a trovare un agente.

Comincia quindi a lavorare con più frequenza, spostandosi spesso da Charleston a New York. Solo dal 2011 in poi, tuttavia, inizia la sua vera scalata del piccolo e grande schermo. Tra i suoi film ricordiamo 23rd Psalm: Redemption (2011), Savanna Sunrise (2016), Boy Erased – Vite Cancellate (2018) e The Giant (2019).

Tra questi, il film più importante per la carriera di Madelyn è senza dubbio Boy Erased – Vite Cancellate, diretto da Joel Edgerton e con Nicole Kidman, Russell Crowe, Xavier Dolan, Lucas Hedges e molti altri ancora.

Il film racconta la storia di Jared (Lucas Hedges), un diciannovenne, figli di un pastore battista che, dopo aver fatto coming out, viene costretto dai genitori a cominciare una terapia di conversione. Questo processo, secondo il terapista, dovrebbe ‘guarire’ l’omosessualità di Jared, facendolo tornare ‘normale’. Il ragazzo è quindi costretto a lasciare la sua famiglia e i suoi amici per rinchiudersi in questo campo di conversione, gestito dal suo terapeuta, Victor (Joel Edgerton), a capo anche del programma Love In Action.

Nel film, il primo per Madelyn con un cast così ricco di grandi nomi del cinema, interpreta Chloe, la ex fidanzatina del liceo di Jared.

Madelyn Cline in Outer Banks

La carriera di Madelyn, tuttavia, non si limita solo al cinema. Parallelamente, infatti, l’attrice comincia a dedicarsi anche alla televisione. Dal 2016 partecipa a diversi progetti tra cui il film tv The Jury (2016) e le serie tv Vice Principals (2016-2017), The Originals (2017) e Stranger Things (2017).

Dopo essersi fatta le ossa ricoprendo piccoli ruoli in serie tv di successo, finalmente nel 2020 arriva per Madelyn la prima vera grande occasione. L’attrice viene scelta per il cast di una nuova serie, ideata da Josh Pate, Jonas PateShannon Burke per Netflix, dal titolo Outer Banks.

La serie è ambientata nella località balneare di Outer Banks, ovvero una lunga striscia di terra e sabbia che si estende lungo tutta la costa del North Carolina. In questa zona la società è spaccata in due e nel tempo si sono andati a creare due blocchi contrapposti. Da un lato abbiamo i Kooks, i ricchi di Outer Banks che vivono una vita fatta di lusso e divertimento; mentre dall’altro lato abbiamo i Pogues, la classe lavoratrice, la parte più povera e disagiata della società.

https://www.youtube.com/watch?v=8RKdqvKWj7M&feature=emb_title&ab_channel=NetflixItalia

Leggi anche: Aron Piper, chi è? Curiosità sull’attore di Elite

I protagonisti della serie sono un gruppo di adolescente che abita questa zona quasi di confine, e rappresenta la parte più povera e disagiata della società. Chiamati i Pogues, questi ragazzi vivono ai limiti della legalità e rispondono a John B (Chase Stokes), leader del gruppo. Tra le fila dei Pogues ci sono anche Pope (Jonathan Daviss), JJ (Rudy Pankow) e Kiara (Madison Bailey). Quest’ultima, nonostante sia la figlia di un famoso ristoratore locale e quindi parte dei Kooks, ha sempre amato stare con i Pogues e per questo è mal vista dai rampolli di Outer Stokes.

Quando il padre il John B scompare misteriosamente, i ragazzi si mettono sulle sue tracce e cominciano a trovare strani indizi che sembrerebbero portare ad un tesoro nascosto. Il bottino di diversi milioni di dollari, tuttavia, non fa gola solo ai Pogues che si troveranno quindi a dover affrontare una lunga serie di pericolosi attacchi.

Nella serie Madelyn Cline interpreta Sarah Cameron, figlia del ricco imprenditore locale Ward Cameron. Nonostante Sarah sia una Kook, il suo carattere ribelle e il suo interesse sentimentale vero John B la avvicinano sempre di più al mondo dei Pogues.

La serie Outer Banks, disponibile su Netflix, è stata rilasciata a febbraio del 2020 e ad oggi conta al suo attivo solo una stagione di 10 episodi. Tuttavia, grazie al successo ottenuto nei primi mesi sulla piattaforma, qualche giorno fa Netflix ha deciso di rinnovare la serie per una seconda stagione che, presumibilmente, andrà in onda nel 2021.

Madelyn Cline e Chase Stokes: un amore sul set

Come spesso accade a molti attori e attrici, anche Madelyn è caduta tra le braccia di un suo collega, proprio sul set di Outer Banks. Nella serie Madelyn Cline e Chase Stokes avevano fatto impazzire i loro fan con l’incredibile storia d’amore di John B e Sarah Cameron. Ebbene, sembra proprio che i due attori abbiano fatto gli straordinari e che oggi siano una coppia anche nella vita reale.

A dare la notizia ufficiale è Chase che dal suo account Instagram pubblica una foto con una caption inequivocabile…

https://www.instagram.com/p/CBbthiKpO3H/?utm_source=ig_web_copy_link

“Cats outta the bag”, letteralmente “Il gatto è fuori dal sacco”, che indica una notizia ormai di dominio pubblico.

La foto pubblicata da Stokes e commentata dalla stessa Madelyn pochi secondo dopo, è solo la conferma delle voci che nei primi mesi del 2020 sono girate sul conto della coppia. Ad aprile, People aveva diffuso una notizia che aveva mandato in visibilio i fan della coppia. Chase Stokes aveva dichiarato di essere in quarantena a Los Angeles proprio insieme a Madalyn Cline e ad altre star della serie Outer Banks, Drew Starkey e Rudy Pankow. [fonte: People]

” Siamo tutti insieme in quarantena […] la stessa amicizia e onestà che vedete tra noi sullo schermo c’è anche a telecamere spente”.

Nonostante Madelyn e Chase non fossero soli, c’era chi non si era bevuto del tutto la storia della quarantena in amicizia. Inoltre, ad agosto, è uscito il nuovo video musicale di Kygo, una versione remixata del classico Hot Stuff di Donna Summer, che ha come protagonisti proprio i nostri giovani quasi-amanti. [fonte: Popsugar]

Per questi e tanti altri motivi, la notizia dell’ufficializzazione della relazione tra Madalyn Cline e Chase Stokes non ha del tutto sorpreso i fan che, dopo mesi di fake news, finalmente hanno avuto la loro conferma.

Madelyn Cline su Instagram

Per essere sempre aggiornati sulle avventure professionali e sentimentali di Madelyn Cline, vi consigliamo di seguire il suo account Instagram e, perché no?, anche quello di Chase Stokes.

https://www.instagram.com/p/CG-8y2MF6En/?utm_source=ig_web_copy_link

Fonte: Wiki, IMDB, People, Popsugar

Madeleine Mantock: 10 cose che non sai sull’attrice

Madeleine Mantock: 10 cose che non sai sull’attrice

Con una carriera ancora tutta da costruire, l’attrice Madeleine Mantock ha tuttavia già partecipato ad alcune serie TV di successo che le hanno permesso di ottenere una prima notorietà. Grazie al suo recente ingresso nella serie Streghe ha infatti avuto modo di portarsi all’attenzione del pubblico, ricevendo lodi per la sua interpretazione.

Ecco 10 cose che non sai di Madeleine Mantock.

Madeleine Mantock carriera

1. I film. Il debutto cinematografico dell’attrice risale al 2014, quando prende parte al film Edge of Tomorrow, con protagonista Tom Cruise. Successivamente partecipa a Breaking Brooklyn (2017) e The Truth Commissioner (2018).

2. Le serie TV. Ben più ricca è la carriera cinematografica dell’attrice, nota per il suo ruolo nella serie Casualty (2011-2012), in The Tomorrow People (2013-2014) e in Into the Badlands (2015-2017). Nel 2018 entra nel cast della serie Streghe nel ruolo della prescelta Macy Vaughn. Nella serie recita insieme alle colleghe Melonie Diaz e Sarah Jeffery.

madeleine-mantock-instagram

Madeleine Mantock Social Network

3. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo verificato, seguito da 67,1 mila persone. All’interno di questo è possibile trovare fotografie scattate in momenti di svago con amici o colleghi, ma non mancano anche foto promozionali dei progetti a cui l’attrice prende parte.

4. Ha un profilo Twitter. L’attrice è attiva anche sul social network Twitter con un account seguito da 23,4 mila persone. Qui l’attrice è solita twittare riguardo i suoi progetti da interprete, ma anche per condividere la propria opinione riguardo fatti di attualità.

Madeleine Mantock vita privata

5. E’ molto riservata. L’attrice ha sempre tenuto separato il lavoro dalla vita privata, evitando che questa finisse sotto i riflettori. Si sa poco infatti dell’attrice, se non che è di origini afro-caraibiche e che ha studiato alla Arts Educational Schools di Londra, dove si è laureata in materie artistiche.

6. Non si conosce il suo status sentimentale. Tenendo privata la sua vita al di fuori del set, l’attrice ha anche reso ignota la sua attuale situazione sentimentale. Non è dato dunque sapere se sia attualmente fidanzata, né il suo account Instagram lascia trasparire nulla a riguardo.

Madeleine Mantock Streghe

7. E’ entusiasta del suo personaggio. Nella serie Streghe, in onda dal 2018, l’attrice interpreta il ruolo di Macy Vaughn. L’attrice ha affermato di aver desiderato un ruolo del genere da sempre, potendosi confrontare così con tutte le sfide che questo le pone. Il suo personaggio è infatti una donna sola e malinconica, e l’attrice ha potuto esplorare al meglio questa personalità.

8. Ha apprezzato da subito la natura del reboot. L’attrice ha dichiarato di essersi subito sentita coinvolta dal modo in cui i produttori hanno deciso di approcciarsi al materiale. La serie infatti non ricalca gli eventi della serie originale, ma si concentra su nuovi personaggi. L’attrice si è per tanto dichiarata entusiasta del mondo in cui la serie cerca di includere nazionalità e personalità differenti, e di come sia al passo con i tempi.

Madeleine Mantock patrimonio

9. La serie Streghe è stata la sua fortuna. Grazie alla serie TV Streghe, il patrimonio dell’attrice è cresciuto notevolmente, superando la cifra stimata di cinquecento mila dollari. La sua accresciuta popolarità le ha permesso infatti di ottenere ruoli sempre più remunerativi, e si prevede perciò che tale patrimonio non potrà che crescere.

Madeleine Mantock età e altezza

10. Madeleine Mantock è nata a Nottingham, nel Regno Uniti, il 26 maggio 1990. L’altezza complessiva dell’attrice è di 1733 centimetri.

Fonte: IMDb

Madelaine Petsch: 10 cose che non sai sull’attrice

Madelaine Petsch: 10 cose che non sai sull’attrice

La giovane attrice Madelaine Petsch si resa celebre negli ultimi anni grazie alla partecipazione ad alcune note serie TV. Grazie a questi ha saputo affermare la sua presenza, sfoggiando delle buone doti recitative che le hanno portato i favori di critica e pubblico.

Ecco 10 cose che non sai di Madelaine Petsch.

Madelaine Petsch film

1 I film e la carriera. La carriera cinematografica dell’attrice ha inizio solo di recente, con il film The Curse of Sleeping Beauty (2016). Negli anni successivi prende parte ai film F the Prom (2017) e Polaroid, l’horror uscito nelle sale cinematografiche italiane nel 2019.

2 Le serie TV. Dopo una breve partecipazione alla serie Mamma in un istante (2015), l’attrice entra a far parte del cast principale della serie Riverdale, dove interpreta il ruolo di Cheryl Blossom, ragazza ricca, autorevole e manipolatrice, compagna di classe di Archie, il protagonista.

Madelaine Petsch Instagram

3 Ha un account ufficiale. L’attrice è presente anche sul social network con un proprio account ufficiale, seguito da 16,4 milioni di persone. All’interno di questo è possibile trovare fotografie scattate in momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi, ma anche diverse foto scattate sui set frequentati dall’attrice. Non mancano inoltre anche foto tratte dalle premiere a cui la Petsch ha preso parte.

madelaine-petsch-instagram

Madelaine Petsch YouTube

4 Ha un proprio canale YouTube. Successivamente alla fama raggiunta con la serie Riverdale, l’attrice ha deciso di aprire un proprio canale YouTube, che ad oggi ha raggiunto i 4 milioni di iscritti, dove attraverso una serie di video cerca di far capire alle persone che lei non è come il personaggio che interpreta, il quale si è costruito una fama sgradevole tra gli appassionati della serie.

Madelaine Petsch fidanzato

5 E’ fidanzata. L’attrice è attualmente fidanzata con il rapper e attore californiano Travis Mills. Questi è solito accompagnare l’attrice durante le premiere cinematografiche e televisive, e più volte ha partecipato anche a video caricati sul canale YouTube della Petsch.

Madelaine Petsch Sud Africa

6 Ha vissuto in Sud Africa. L’attrice ha origini sudafricane, si è trasferita a vivere lì per dieci anni prima di tornare a Los Angeles all’età di 18 anni per iniziare la sua carriera cinematografica. Stando a quanto da lei raccontato, più volte si è sentita prendere in giro per via dell’accento acquisito nello Sud Africa.

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Madelaine Petsch Riverdale

7 Non conosceva il suo personaggio. In un’intervista l’attrice ha dichiarato che prima di iniziare ad interpretarlo, non conosceva molto bene il personaggio di Cheryl. La Petsch è invece cresciuta leggendo i fumetti della Archie Comics dedicati agli altri personaggi. Stando a quanto da lei dichiarato, suo padre le leggeva le strisce fumettistiche dei giornali durante la colazione

8 Ha fatto l’audizione per un altro ruolo. Inizialmente l’attrice si era proposta per lo show DC’s Legends of Tomorrow. Qui fu notata da un produttore, il quale le suggerì di fare invece un provino per la serie Riverdale. Lei si propose, ma per il ruolo di Betty Cooper. Gli autori ritennero però che fosse perfetta per il ruolo di Cheryl e la selezionarono.

9 Era intimidita da Camila Mendes.  L’attrice ha raccontato che quando ha incontrato per la prima volta la collega Camila Mendes ha avuto dei problemi a relazionarsi con lei, poiché intimidita dalla sua bellezza  e gentilezza. Con il tempo le due hanno stretto un ottimo legame, sfoggiando una solida sintonia.

Madeleine Petsch età e altezza

10 Madeleine Petsch è nata a Port Orchard, nello stato di Washington, il 18 agosto 1994. L’attrice è alta rispettivamente 167 centimetri.

Fonti: IMDb

Madelaine Petsch e Froy Gutierrez svelano The Strangers: Capitolo 1, la storia più ampia e i sequel

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The Strangers: Capitolo 1 segue Maya e Ryan, una giovane coppia che si trasferisce dall’altra parte del paese per iniziare una nuova vita insieme. Durante il loro viaggio, la loro auto si rompe, costringendoli a passare la notte in una baita isolata a Venus, in Oregon. Tuttavia, mentre si trovano nella baita, tre estranei mascherati con intenzioni oscure intendono trascorrere una notte di sangue terrorizzando la coppia.

Parte di ciò che rende la storia di The Strangers così terrificante è l’insensatezza che si aggiunge alla violenza dei crimini, e sembra che The Strangers: Capitolo 1 punterà anche su questo aspetto. Ma dal trailer sembra che verranno rivelati ulteriori dettagli sugli enigmatici assassini conosciuti solo come Dollface, l’Uomo con la Maschera e Pin-Up Girl. Madelaine Petsch di Riverdale non solo guida il cast come protagonista di The Strangers: Capitolo 1, ma anche dietro le quinte come produttrice, con Renny Harlin alla regia del film.

In una recente intervista rilasciata proprio per l’uscita The Strangers: Capitolo 1 Froy Gutierrez e Madelaine Petsch hanno parlato di questa nuova saga. Gutierrez ha parlato del rapporto tra i loro personaggi, della tensione che si respira a fuoco lento e di come ha guardato il film originale. La Petsch ha spiegato perché questo è uno dei suoi film horror preferiti, come questa storia si inserisce in un contesto più ampio per i sequel e come il suo personaggio di Riverdale potrebbe essere presente in The Strangers: Capitolo 1.

The Strangers: Chapter 1 le star parlano della loro esperienza con il film originale

Madelaine Petsch in The Strangers_Capitolo 1 (2024)
The Strangers: Capitolo 1

The Strangers: Capitolo 1 è l’inizio di una storia più ampia con due sequel, ma è anche una rivisitazione del film originale uscito nel 2008. Petsch e Gutierrez hanno condiviso le loro esperienze con il film originale, compreso il modo in cui costringe il pubblico a prestare attenzione.

Froy Gutierrez: Non ho visto il film originale con Liv Tyler e Scott Speedman prima di aver ottenuto questo ruolo. Ho avuto modo di guardarlo con alcuni amici in un salotto, in una casa scricchiolante, ed era molto inquietante. Le interpretazioni erano così buone e l’atmosfera era così bella.

Ciò che mi ha davvero colpito guardandolo è stata l’attenzione che si presta a ciò che accade sullo schermo, quando si è concentrati su Liv Tyler e quando si è concentrati sui personaggi, ma anche l’allenamento a prestare attenzione a ciò che non accade direttamente sullo schermo.

Vedere lo Spaventapasseri dietro Liv Tyler in cucina e cose del genere mi ha fatto pensare: “Oh no, devo impegnarmi di più come spettatore”. Questo è ciò che ho amato guardando la versione del 2008. È quello che amo dell’horror in generale come genere.

Madelaine Petsch: Quando avevo 13 anni, la mia missione era quella di guardare tutti i film dell’orrore che si trovavano nei blockbuster della mia zona. Così, quando questo film è uscito in DVD e si trovava nel mio cinema di fiducia, verso i 14 anni, l’ho guardato a casa da sola. L’ho detto centinaia di volte, anche prima di fare questi film.

Era il mio film di paura preferito di tutti i tempi. Lo era davvero. È una di quelle cose per cui nulla mi spaventa davvero nei film di paura, tranne l’iperrealismo, e questo sembra che possa accadere davvero.

La dinamica tra Maya e Ryan in questo film.

Froy Gutierrez: Maya e Ryan sono una coppia davvero solida da cinque anni. Sono una coppia di lungo corso, stanno insieme e hanno avuto alcuni problemi di comunicazione all’inizio del film che stanno risolvendo nel corso del film, ma condividono anche un linguaggio segreto. Condividono il senso dell’umorismo. Si conoscono meglio di chiunque altro al mondo e provano un amore profondo e un desiderio reciproco. Era quindi importante interpretare questo aspetto e fare in modo che fosse palpabile sullo schermo”.

https://youtu.be/GcKHLF0URDw

Madelaine Petsch vuole “raccontare una storia più grande” con The Strangers

Parte di ciò che è così intrigante della nuova trilogia è il modo in cui riprenderà la storia dopo gli eventi di The Strangers: Capitolo 1. Sebbene si tratti di una sorta di riedizione, ci saranno probabilmente nuovi colpi di scena per spaventare e deliziare i fan dell’originale, ma si presta anche a esplorare potenzialmente idee di PTSD o addirittura di vendetta. Sebbene la Petsch mantenga i dettagli in segreto, ha spiegato perché i fan dovrebbero essere entusiasti del sequel.

Madelaine Petsch: Ho sempre visto questo primo film come un trampolino di lancio. Stiamo raccontando la versione originale del 2008 con una nuova serie di personaggi in un universo completamente nuovo, ma con gli stessi personaggi che amate, per raccontare una storia molto più ampia di ciò che accade una volta che Liv Tyler apre gli occhi alla fine della versione del 2008.

È interessante perché quando si torna indietro e si rivede il primo film, dopo aver visto il secondo e il terzo, si vedono le connessioni che si creano tra Maya e gli estranei che abbiamo costruito nel primo film dopo che lei è stata spinta oltre il suo punto di rottura, più e più volte. La domanda centrifuga del suo personaggio è: chi le rimane?

Il film originale aveva un approccio molto minimalista, basandosi spesso sulla tensione piuttosto che sulla violenza esplicita. Può parlarci di come The Strangers: Capitolo 1 utilizza lo stesso tipo di aspetto?

Froy Gutierrez: Penso che sia una parte importante di questo genere di film e di questo franchise in generale, è permettere che si senta come se stesse passando quasi in tempo reale. Sei nella capanna con loro e senti ogni ruscello, senti ogni bussata alla porta, senti ogni passo. Credo che questo sia un aspetto che Renny, Courtney e [Maedline] volevano assolutamente mantenere nel film. Come produttrice, cosa ne pensa?

Madelaine Petsch: Penso che fosse davvero importante sentirsi come se si vivesse con i personaggi in quei momenti.

Il personaggio più iconico della Petsch, Cheryl Blossom di Riverdale, ha avuto esperienze di traumi terribili nel corso della serie. Ha condiviso il modo in cui pensava che Cheryl avrebbe affrontato gli eventi di The Strangers: Capitolo 1.

Madelaine Petsch: Dipende dalla stagione di cui stiamo parlando. È una strega in questa stagione o no? Se è una strega, li fa fuori con lo zapping. Se non è una strega, non se la caverebbe bene. Si romperebbe un’unghia e si arrabbierebbe e poi si incazzerebbe con loro. E onestamente, forse li ucciderebbe. Penso che forse il film uno, Cheryl Blossom, li farebbe uscire. Quella sì che è una stronza tosta.

Made in Rome: un documentario e il crowdfunding

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crowdfunding babel tvLo scorso Luglio la televisione tematica Babel Tv ha lanciato insieme alla piattaforma di crowdfunding italiana Eppela.com una collaborazione per coprodurre format e documentari per la sua televisione. Forti del successo di Kickstarter che, negli Stati Uniti riesce a produrre e promuovere progetti che arrivano anche ad un milione di dollari, Eppela si propone come la versione italiana. Come per l’omologo americano, il funzionamento è semplice: si propone il progetto, con l’aiuto anche di un trailer o di un video che lo promuova,  si stabilisce una cifra alla quale arrivare e quindi si divide il tutto in ricompense. Questo è l’elemento più divertente e “social” della campagna: ogni sostenitore può scegliere una cifra con la quale sostenere il progetto e a seconda della cifra riceverà una ricompensa equivalente. Uno dei progetti selezionati per il concorso Babel/Eppela (lo trovate qui: http://www.eppela.com/ita/partners/11/babel-tvMade in Rome, documentario sull’integrazione “creativa”, che va a cercare quelle persone che hanno fatto professione delle tradizioni del loro paese in Italia, ad esempio offre ricompense a partire dai 2€ con un ringraziamento con nome e cognome nei titoli di coda, passando per delle ricompense più “costose” che però offrono in cambio la borsa con il logo del documentario o il download della colonna sonora, fino a quelle generosissime che verranno premiate con un giorno sul set e un aperitivo indiano.

madeinromeGli altri progetti, che hanno data limite di finanziamento il 9 Novembre prossimo sono due web series: La (in)solita vita di coppia…mista, una sketch comedy che segue la vita pre e post matrimonio di una coppia formata da una ragazza italiana e un ragazzo araba e Free hugs che racconta come affrontano la crisi due amici, un ragazzo italiano ed uno indiano, inventandosi un nuovo modo di sbarcare il lunario. Se i progetti raggiungeranno il 95% del finanziamento, Babel tv provvederà a completare il finanziamento e a proporre i progetti nel proprio palinsesto.

E’ un nuovo modo, sicuramente autarchico, di produrre cultura, e di sicuro anche attirare l’attenzione del possibile pubblico rendendolo parte integrante della produzione stessa del video. Non è una soluzione ai mali della produzione audiovideo nel nostro paese ma forse è una modalità innovativa di produrre contenuti e permettere a nuove idee e soggetti di emergere.

 

Made in Italy: trama, cast e location del film di Luciano Ligabue

Luciano Ligabue non è solo uno dei principali cantautori della scena musicale italiane, ma negli anni si è distinto anche come regista di alcuni popolari film. Dopo l’esordio con Radiofreccia (1998), seguito da Da zero a dieci (2002), il musicista emiliano ha atteso ben 16 anni prima di tornare dietro la macchina da presa. Nel 2018 ha così dato vita a Made in Italy, ispirato al suo omonimo album uscito nel 2016 e composto da 14 brani legati fra loro. Si tratta infatti di un concept album, al cui interno si racconta la storia di Riko, quello che Ligabue considera un suo alter ego. Tale storia ha poi preso vita con successo sul grande schermo.

Stando a quando dichiarato da Ligabue, il film è una tormentata dichiarazione d’amore verso l’Italia, un Paese qui raccontato attraverso gli occhi di un uomo che all’improvviso si ritrova a vivere una vita precaria. Si tratta dunque di un film ricco di sentimenti, dove ognuno non ha paura di rivelare tanto i propri pregi quanto i difetti. Non un analisi sociale, dunque, quanto piuttosto un riflettore puntato su personaggi inquieti che non hanno tutte le possibilità che vorrebbero e devono rimboccarsi le maniche per sopravvivere, cercando di non perdere la speranza.

Tutti questi elementi non potevano non generare un grosso interesse nei confronti di Made in Italy, che si è così affermato come un buon successo al box office. Il film è infatti arrivato a guadagnare un totale di circa 3 milioni di euro, vincendo poi anche numerosi premi di prestigio. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle sue location. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Made in Italy: la trama del film

Protagonista del film è Riko, un uomo di mezz’età cresciuto in una cittadina emiliana. Dotato di grandi virtù e una comprovata sfortuna, egli è incastrato in un lavoro che non ha scelto, quello di operaio in un salumificio, e a malapena è in grado di mantenere la casa di famiglia. Può contare però su un variegato gruppo di amici, su una moglie che, tra alti e bassi, ama da sempre, e un figlio ambizioso che frequenta l’università. Nonostante questo, Riko è un uomo arrabbiato, pieno di risentimento verso una società scandita da colpi di coda e false partenze. Quando le uniche certezze che possiede si sgretolano davanti ai suoi occhi, all’uomo non resta che reagire, prendere in mano il suo presente e ricominciare, in un modo o nell’altro.

Made in Italy cast

Made in Italy: il cast del film

A distanza di vent’anni da Radiofreccia, Ligabue ritrova l’attore Stefano Accorsi, al quale affida il ruolo del protagonista Riko. Dopo aver letto la sceneggiatura, l’attore si è dichiarato entusiasta di poter interpretare un personaggio ricco di così tanti valori. Per prepararsi a questo, si è grossomodo basato unicamente sul copione fornitogli, dal quale trasparivano tutti gli elementi di cui aveva bisogno. Nel ruolo di Sara, la moglie di Riko, si ritrova invece l’attrice Kasia Smutniak, una delle interpreti più apprezzate della sua generazione. Parlando del suo personaggio, questa ha raccontato di averlo costruito proprio a partire dalle canzoni di Ligabue, lasciandosi ispirare dalla musica e dalle parole.

Ad interpretare uno dei migliori amici di gioventù di Riko, Carnevale, vi è l’attore Fausto Maria Sciarappa, noto in particolare per aver recitato nella serie Romanzo criminale. Walter Leonardi, invece, è Max, l’altro amico del protagonista. Sono poi presenti Ettore Nicoletti nei panni di Arturo Crotti, e Lorenzo Pedrotti in quelli di Mattia. Il giovane attore Tobia De Angelis, fratello di Matilda, e noto per aver recitato nella serie Tutto può succedere, è invece Pietro. Questi è il figlio di Riko, ragazzo ricco di speranze nonché il primo della sua famiglia a frequentare l’Università.

Made in Italy: le location, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per un film così tanto legato all’Italia e ai suoi luoghi era indispensabili ritrovare delle location che non solo raccontassero qualcosa in più dei personaggi, ma anche del Paese. In prevalenza, Ligabue ha scelto naturalmente di girare il grosso del film nella sua Reggio Emilia, e in particolare nelle città di Correggio, Novellara, San Martino in Rio, Scandiano e Gattatico. Ulteriori scene sono state girate anche a Vigevano, in Piazza Ducale e nel castello. Le riprese si sono poi concluse a Roma, tappa importante nella storia raccontata. Con tutte queste località Ligabue è riuscito a raccontare una parte variegata dell’Italia, dei suoi luoghi e delle sue tradizioni.

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Made in Italy è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten Tv, Chili Cinema, Infinity e Amazon Prime Video. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così questo a disposizione per un determinato limite temporale entro cui effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione in prima TV il giorno mercoledì 13 gennaio alle ore 21:20 su Canale 5.

Fonte: IMDb

Made in Italy: trailer del film di Luciano Ligabue

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Made in Italy: trailer del film di Luciano Ligabue

Made in Italy, il nuovo film da regista di Luciano Ligabue, con protagonisti STEFANO ACCORSI, KASIA SMUTNIAK, FAUSTO MARIA SCIARAPPA, WALTER LEONARDI, FILIPPO DINI, ALESSIA GIULIANI, GIANLUCA GOBBI e TOBIA DE ANGELIS.

 

Prodotto da DOMENICO PROCACCI FANDANGO, il film arriverà al cinema dal 25 gennaio distribuito da MEDUSA FILM.

Made in Italy è una dichiarazione di amore frustrato verso il Paese, raccontata con le parole e la musica di Luciano Ligabue, attraverso lo sguardo di Riko. Un uomo onesto, che può contare su un gruppo di amici veri e su una moglie che, tra alti e bassi, ama da sempre. È però anche un uomo molto arrabbiato con il suo tempo, che sembra scandito solo da colpi di coda e false partenze. E se a volte si cade e rialzarsi non è facile, Riko ha scelto di non darla vinta al tempo che corre.

Made in Italy

Made in Italy: teaser trailer del film di Luciano Ligabue

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Made in Italy: teaser trailer del film di Luciano Ligabue

Guarda il teaser teailer di Made in Italy, il nuovo film di Luciano Ligabue con protagonisti STEFANO ACCORSI, KASIA SMUTNIAK, FAUSTO MARIA SCIARAPPA, WALTER LEONARDI, FILIPPO DINI e TOBIA DE ANGELIS

Prodotto da DOMENICO PROCACCI FANDANGO, Made in Italy arriverà al cinema dal 25 gennaio distribuito da MEDUSA FILM.

Made in Italy la trama

Riko è un uomo onesto che vive di un lavoro che non ha scelto nella casa di famiglia che riesce a mantenere a stento, ma può contare su un gruppo di amici veri e su una moglie che, tra alti e bassi, ama da sempre. Suo figlio è il primo della famiglia ad andare all’università. È però anche un uomo molto arrabbiato con il suo tempo, che sembra scandito solo da colpi di coda e false partenze.

Quando perde le poche certezze con cui era riuscito a tirare avanti, la bolla in cui vive si rompe e Riko capisce che deve prendere in mano il suo presente e ricominciare, in un modo o nell’altro. E non darla vinta al tempo che corre.

Made in Italy: recensione del film di Luciano Ligabue

Made in Italy: recensione del film di Luciano Ligabue

Made in Italy, il nuovo film di Luciano Ligabue, che torna al cinema dopo una pausa durata quindici anni e a vent’anni esatti da Radiofreccia, segue l’omonimo concept album del 2016 per raccontare in maniera più esaustiva la storia di Riko.

Riko (Stefano Accorsi) è un operaio della bassa padana, in crisi. Il suo rapporto con la compagna Sara (Kasia Smutniak) è sempre più difficile, non senza reciproci tradimenti, nonostante l’amore e un figlio, Pietro (Tobia De Angelis), ormai quasi ventenne. Del lavoro in un’azienda produttrice di mortadelle non è mai stato entusiasta. A stento riesce a pagare le spese della casa di famiglia, che forse dovrà vendere. Come se non bastasse, l’azienda sta tagliando  il personale e dopo trent’anni di sevizio, rischia di essere licenziato. Di certo può contare sui suoi amici, Carnevale (Fausto Maria Sciarappa), Max (Walter Leonardi), Matteo (Filippo Dini) e gli altri, loro su di lui. Quando anche le ultime certezze si sgretolano, Riko può crollare o mettere in atto quel cambiamento che aspetta da anni.

Made in Italy, un film “sentimentale”

Made in Italy è un film “sentimentale”, come lo definisce il suo regista e sceneggiatore, perché racconta la storia d’amore tra Riko e Sara e il valore dell’amicizia, a cui ci si aggrappa quando tutto il resto proprio non va. Lo è perché costituisce una manifesta dichiarazione d’amore all’Italia, con i suoi pregi spesso dimenticati e i difetti che nessuno corregge.

È il film con cui Ligabue ritrova Accorsi dopo vent’anni e vive del legame profondo di entrambi con la terra emiliana, testimoniato fin dalla prima scoppiettante sequenza tra mortadella e ballo, non senza autoironia. È qui ciò che di buono c’è in Made in Italy. Vi sono buone intuizioni e un racconto autentico della provincia e degli affetti, sostenuto da valide interpretazioni. Tuttavia il film, proprio come l’intrigante sequenza iniziale, che anziché trovare sviluppo nell’intreccio seguente, resta un unicum d’effetto, promette molto, mantenendo però solo in parte.

Made in Italy

microcosmo e macrocosmo

L’intento è unire microcosmo e macrocosmo, partire dalle persone per raccontare il Paese, ma non   si trova il giusto equilibrio tra i due poli. Per la maggior parte del film, la narrazione si concentra essenzialmente sui rapporti umani, di coppia e d’amicizia, scrutando i protagonisti con primissimi piani. Per quanto riguarda il macrocosmo, invece, si ambisce ad affrontare molti temi – il precariato, la crisi, l’inadeguatezza dell’imprenditoria, l’assenza della politica, il ruolo dei media – ma non si riesce a svilupparli adeguatamente.

Il tema della precarietà lavorativa, che sembra centrale,  viene trattato sì in più punti, ma in modo discontinuo e rapido. Si crea fin da subito l’aspettativa di un cambiamento esistenziale e lavorativo, a causa del sentimento di frustrazione e insoddisfazione che percorre il film, ma vi si arriva solo nel finale.

Made in Italy filmNell’ultima parte, si affronta più da vicino la perdita dell’impiego con le sue conseguenze più drammatiche, ma di nuovo si procede sbrigativamente, con fugaci pennellate, correndo verso l’epilogo senza dare luogo né a un discorso socio-politico più articolato, né a un vero scavo introspettivo sul protagonista. Se da un lato questo andamento diseguale può rappresentare la difficoltà del cambiamento stesso e le resistenze del protagonista  ad esso, dall’altro è una scelta poco efficace e lascia l’impressione che su questa parte il regista abbia un po’ rinunciato a costruire.

Alla fine, la bilancia del rocker di Correggio pende decisamente in favore dei sentimenti. Lo sguardo sulla realtà sociale resta di superficie, come le immagini in cui ritrae grandi città e piccoli borghi di un paese da cartolina, (quasi) sempre bellissimo nonostante i suoi guai.

Made in Italy, il trailer ufficiale

Made in Italy: prima clip con Kasia Smutniak

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Made in Italy: prima clip con Kasia Smutniak

Medusa film ha diffuso la prima clip ufficiale di Made in Italy, con protagonista l’attrice Kasia Smutniak, che affianca Stefano Accorsi.

Prodotto da DOMENICO PROCACCI FANDANGO, il film arriverà al cinema dal 25 gennaio distribuito da MEDUSA FILM.

Made in Italy è una dichiarazione di amore frustrato verso il Paese, raccontata con le parole e la musica di Luciano Ligabue, attraverso lo sguardo di Riko. Un uomo onesto, che può contare su un gruppo di amici veri e su una moglie che, tra alti e bassi, ama da sempre. È però anche un uomo molto arrabbiato con il suo tempo, che sembra scandito solo da colpi di coda e false partenze. E se a volte si cade e rialzarsi non è facile, Riko ha scelto di non darla vinta al tempo che corre.

Realizzato con il sostegno della Regione Emilia – Romagna – Realizzato con il sostegno della Regione Lazio – Fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo

 

Made in Italy

Made in Italy è una tormentata dichiarazione di amore verso il nostro Paese, raccontata con le parole e la musica di Luciano Ligabue, attraverso lo sguardo di Riko, un uomo onesto alle prese con una vita in cui tutto sembra essere diventato improvvisamente precario: il lavoro, il futuro, i sentimenti. Ma se a volte rialzarsi non è facile, Riko ha scelto di non darla vinta al tempo che corre: c’è un matrimonio da difendere e riconquistare, ci sono amici su cui contare e una casa da non vendere. Riko decide di mettersi in gioco e prendere finalmente in mano il suo destino.

Made in Italy: il trailer del film con Liam Neeson e suo figlio

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Made in Italy: il trailer del film con Liam Neeson e suo figlio

È la storia che si intitola Made in Italy, è ambientata in Toscana, parla di padre e figlio con protagonista Liam Neeson, ma non racconta di vendetta. L’attore torna a recitare in una commedia agrodolce accanto al figlio, Micheál Richardson, in una storia che potrebbe quasi essere letta come dolorosamente biografica.

Scritto e diretto da James D’Arcy, che i più ricorderanno come attore in Broadchurch e nel film di Madonna W.E. – Edward e Wallis, Made in Italy è la storia di un padre che va in Toscana con il figlio, per vedere la casa appartenuta alla defunta moglie. I due cominciano un lavoro di ristrutturazione della villa, ma presto litigano, perché il giovane è alla ricerca di bei ricordi della madre,

Made in Italy, il cui arrivo nelle sale USA è previsto per il 6 di agosto, racconta la storia di un padre che si reca con il figlio in Toscana per vendere la casa appartenuta alla sua ultima moglie. La villa è ridotta male e, mentre la sistemano, il rapporto trai due diventa estremamente teso. Nel cast anche Valeria Bilello.

Made in Italy: al via le riprese del nuovo film di Luciano Ligabue

Al via le riprese di Made in Italy, il nuovo film di Luciano Ligabue.Le riprese avranno una durata di sette settimane e si svolgeranno tra Correggio, Reggio Emilia, Novellara, Roma e Francoforte.

Made in Italy è una dichiarazione d’amore frustrato verso il Paese raccontata attraverso lo sguardo di RIKO, il protagonista dell’ultimo concept album di Ligabue “Made in Italy”.

Made in Italy la trama 

Riko è un uomo onesto che vive di un lavoro che non ha scelto nella casa di famiglia che riesce a mantenere a stento, ma può contare su un gruppo di amici veri e su una moglie che, tra alti e bassi, ama da sempre. Suo figlio è il primo della famiglia ad andare all’università.

È però anche un uomo molto arrabbiato con il suo tempo, che sembra scandito solo da colpi di coda e false partenze. Quando perde le poche certezze con cui era riuscito a tirare avanti, la bolla in cui vive si rompe e Riko capisce che deve prendere in mano il suo presente e ricominciare, in un modo o nell’altro. E non darla vinta al tempo che corre.

Madame: trama, cast e curiosità sul film con Rossy de Palma

Madame: trama, cast e curiosità sul film con Rossy de Palma

La regista francese Amanda Sthers ha guadagnato negli anni grande popolarità come scrittrice di romanzi, autrice di testi teatrali e, più recentemente, come regista cinematografica. Attualmente impegnata nel dar vita al suo nuovo film, Promises, la Sthers è ancora oggi lodata in particolare per il suo secondo lungometraggio, Madameuscito nel 2017 e affermatosi come una brillante commedia e satira sulle divisioni di classe nella Parigi di oggi. Questo è stato anche il suo primo film in lingua inglese, che le ha permesso di lavorare con un cast internazionale e ottenere grande successo estero.

Dalla Sthers anche scritto, insieme a Matthew Robbins (sceneggiatore di Sugarland Express e Crimson Peak), Madame si è così da subito distinto per il suo trattare un tema molto ricorrente nel cinema, ma affrontato qui in modo originale, con una chiave di lettura dedicata in particolare al contesto francese. Attraverso una commedia ad equivoci, la regista si concentra sull’esaltare l’umorismo e il sentimento di un’involontaria scalata sociale. Costato circa 5 milioni di dollari, il film trova poi nei suoi attori protagonisti una delle sue punte di diamante. Le altre sono, come anticipato, la scrittura pungente della Sthers e le sue abilità da regista.

Per tutti gli appassionati di quei film che riflettono su questo tema, tra cui si può annoverare pur con le sue tante diversità anche il premio Oscar Parasite, Madame è un’irriverente titolo da non lasciarsi sfuggire. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Madame: la trama del film

Protagonisti del film sono Bob Fredericks e la sua giovane moglie Anne. Particolarmente facoltosi, i due coniugi vivono in una stupenda ed enorme villa a Parigi. Nonostante la loro sembri una vita piena di agi e particolarmente felice, Bob ed Anne sono tutt’altro che una coppia serena. Il loro rapporto è infatti nel pieno di una profonda crisi, che la donna cerca di dimenticare dandosi allo shopping sfrenato. Questo senza sapere però che il conto in banca del marito è in realtà in rosso. Per cercare di rimediare a ciò e ripagare i suoi debiti, Bob è intanto impegnato nella vendita di un suo quadro.

Questo viene indicato come un Caravaggio originale di grandissimo valore. L’occasione perfetta per dar vita alla vendita si presenta con una cena in villa con altri dodici membri dell’alta società. Tra questi, inaspettatamente, si presenta anche Steven, il figlio del primo matrimonio di Bob. Per non essere tredici a tavola, però, Anne finisce con il chiedere alla sua domestica Maria di prendere parte alla cena con loro. La donna viene scambiata così per una principessa spagnola, attirando le attenzioni del commerciante d’arte David Morgan. Da quel momento, avranno inizio una serie imprevedibile di eventi che porteranno alla luce segreti e scheletri nell’armadio.

Madame cast

Madame: il cast del film

Ad interpretare la coppia di protagonisti, Bob ed Anne Fredericks, la regista ha chiamato due icone del cinema statunitense. Nei panni dell’uomo vi è il celebre Harvey Keitel, attore ricordato in particolare per i film di Scorsese Mean Streets e The Irishman, come anche Le Iene e Pulp Fiction di Tarantino. Anne ha invece il volto di Toni Collette, distintasi negli ultimi anni con i film Hereditary – Le radici del male e Cena con delitto – Knives Out. I due hanno in seguito di essere rimasti particolarmente colpiti dal tono della sceneggiatura e di aver accettato di recitare nel film anche in quanto fan delle altre opere della Sthers.

Nel ruolo di Maria, vera protagonista della vicenda, vi è la celebre attrice spagnola Rossy de Palma. Scoperta dal regista Pedro Almodovar, questa ha recitato in numerosissimi dei suoi film, distinguendosi poi anche grazie a ruoli internazionali e alcuni per film italiani. Nel ruolo del commerciante d’arte David Morgan si ritrova invece l’attore Michael Smiley, attore irlandese visto in particolare nei lungometraggi The Lobster e La ragazza dei tulipani. Tom Hughes è Steven Frederick, figlio di Ben, mentre Brendan Patricks interpreta Toby. Sono poi presenti anche gli attori Stanislas Merhar nel ruolo di Antoine Bernard e Joséphine de La Baume in quello di Fanny.

Madame: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Madame è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 6 luglio alle ore 21:30 sul canale TV8.

Fonte: IMDb

Madame Web: una clip dal film. Nuovi rumor sul coinvolgimento di Spider-Man

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È stata diffusa on line la prima clip di Madame Web e mostra Cassandra “Cassie” Webb che salva tre future supereroine dal malvagio Ezekiel mentre i suoi poteri psichici entrano in azione durante un viaggio in metropolitana.

La rappresentazione dei poteri della protagonista è innegabilmente intrigante. Durante la sua apparizione al The Tonight Show, Dakota Johnson ha ribadito che Madame Web è un “film a sé stante”. Presumibilmente, Sony è ansiosa di spargere la voce che questa storia non è ambientata nel MCU e nemmeno nella stessa realtà di Venom e Morbius, e forse potrebbe essere una buona idea tenere queste storie separate.

Sempre in merito a Madame Web, l’affidabile leaker @Cryptic4KQual ha condiviso alcuni nuovi e intriganti dettagli su ciò che accadrà nel debutto live-action del chiaroveggente il prossimo mese. Apparentemente nel film viene menzionato Spider-Man, ma “non nel modo in cui penseresti”. Si tratta chiaramente di un rumor non confermato, ma staremo a vedere cosa accadrà nel film.

Per quanto riguarda la trama, sembra che la mamma di Cassie stia facendo ricerche sui ragni in Amazzonia, cercando una cura per una malattia chiamata Miastenia Gravis. La stessa malattia di cui soffre Madame Web nei fumetti (che la lascia cieca e collegata a una macchina di supporto vitale). La versione del Multiverso di Madame Web è presumibilmente chiamata “rete spazio-temporale”, mentre Ezekiel ha il potere di avvelenare le persone con il suo tocco. Si tratta di una deviazione dai fumetti ma in linea con ciò che abbiamo visto nei trailer del film.

https://twitter.com/BeyondReporter/status/1749659181592743978?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1749659181592743978%7Ctwgr%5E18ca9ee11f261ce56790b07abe953b75222fe420%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fcomicbookmovie.com%2Fspider_man%2Fmadame-web%2Fmadame-web-cassie-has-a-vision-of-the-future-in-first-clip-new-rumor-teases-spider-mans-role—spoilers-a209019

https://twitter.com/FallonTonight/status/1749657282252828892?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1749657282252828892%7Ctwgr%5E18ca9ee11f261ce56790b07abe953b75222fe420%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fcomicbookmovie.com%2Fspider_man%2Fmadame-web%2Fmadame-web-cassie-has-a-vision-of-the-future-in-first-clip-new-rumor-teases-spider-mans-role—spoilers-a209019

La trama e il cast di Madame Web

Madame Web è la storia delle origini di una delle eroine più enigmatiche dei fumetti Marvel. Dakota Johnson interpreta la protagonista, Cassandra Webb, un paramedico di Manhattan con poteri di chiaroveggenza. Costretta a confrontarsi con alcune rivelazioni del suo passato, stringe un legame con tre giovani donne destinate a un futuro straordinario ma che dovranno sopravvivere a un presente pieno di minacce.

Madame Web è basato su un personaggio del mondo dei fumetti Marvel creato da Dennis O’Neil e John Romita Jr. Il film è diretto da S. J. Clarkson (Orange Is the New Black, Jessica Jones, Anatomy of a Scandal) da una sceneggiatura di Claire Parker e S. J. Clarkson e interpretato da Dakota Johnson, nel ruolo di protagonista, insieme a Sydney Sweeney, Celeste O’Connor, Isabela Merced, Tahar Rahim, Mike Epps, Emma Roberts e Adam Scott. Madame Web sarà nelle sale italiane dal 14 febbraio 2024 prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures.

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