Mads Mikkelsen è di
quegli attori che ha contribuito a fare la storia del grande e del
piccolo schermo, grazie alle sue intense, incisive ed
indimenticabili interpretazioni. L’attore, che prima di diventare
tale ha seguito per dieci anni la carriera di ballerino, per poi
convergere le sue attenzioni sulla carriera di attore nel 1996. Per
tutti questi anni ha mostrato i suoi talenti, entrando a gamba tesa
nel cuore di milioni di spettatori in tutto il mondo.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Mads Mikkelsen.
Mads Mikkelsen: i suoi film
1. Ha recitato in celebri
film. L’attore inizia la sua carriera cinematografica nel
1996, debuttando sul grande schermo con il film Pusher –
L’inizio, per poi proseguire con Vildspor (1998),
Bleeder (1999), Monas verden (2001), Una lei
tra di noi (2001), e Open Hearts (2002). In seguito,
ha lavorato in Torremolinos 73 (2003), King Arthur (2004),
Pusher II – Sangue sulle mie mani (2004), Le mele di
Adamo (2005), Casino Royale (2006), L’ombra del
nemico (2008), Valhalla Rising – Regno di sangue
(2009), Scontro tra titani
(2010), I tre moschettieri
(2011), Royal Affair (2012) e
Il sospetto (2012). Tra
i suoi ultimi lavori, vi sono Charlie Countryman deve
morire (2013), The Salvation (2014), Doctor Strange (2016),
Rogue One: A Star Wars
Story (2016), Van Gogh – Sulla soglia
dell’eternità (2018), Arctic (2018),
Polar (2019), Un altro giro (2020),
Riders of Justice (2020), Chaos Walking (2021) e Animali fantastici – I segreti
di Silente (2022).
2. Ha lavorato in diverse
serie tv. L’attore, principalmente all’inizio della sua
carriera, ha lavorato spesso anche in prodotti dedicati al piccolo
schermo. Infatti, ha lavorato nella serie Bertelsen – de
uaktuelle nyheder (2002), per poi proseguire in
Rejseholdet (2000-2004), Julie (2005). Grande
popolarità l’ha poi ottenuta grazie alla serie Hannibal (2013-2015),
dove interpreta il celebre personaggio già in passato comparso al
cinema. .
3. È anche doppiatore e
produttore. Nel corso della sua carriera, l’attore ha
vestito panni diversi da quelli usuali. Infatti, ha indossato
spesso quelli di doppiatore, prestando la propria voce per il
videogame Quantum of Solace (2008) e per il film
Moomins and the Comet Chase (2010). In quanto produttore,
invece, ha partecipato alla realizzazione del film Polar
(2019).
Mads Mikkelsen moglie
4. È sposato da molti
anni. L’attore non ha mai posto sotto i riflettori la sua
vita privata, tanto che le informazioni sul questa parte della vita
personale non sono molte. Tuttavia, tra le poche notizie
disponibili, si è a conoscenza che l’attore si è sposato per la
prima volta il 2 dicembre del 2000 con Hanne
Jacobsen e i due sono insieme da allora. Inoltre, dalla
loro unione sono nati due figli.
Mads Mikkelsen in
Hannibal
5.Ha
interpretato Hannibal. L’attore è stato il primo attore
danese ad interpretare Hannibal Lecter. Inoltre, è anche il più
alto dei quattro attori che hanno interpretato questo personaggio
nel corso del cinema e della televisione. Egli, in quanto
protagonista della serie, è anche l’unico attore presente in tutti
gli episodi.
6.Ha
cucinato tutto lui. All’interno della serie l’attore ha
deciso di realizzare da sé tutte le scene in cui è intento a
cucinare, incluso il trucco delle uova. Per dare vita a queste
scene, Mikkelsen è stato addestrato dalla stilista del cibo
Janice Poon, il quale gli ha insegnato tutto ciò
che c’era da sapere per rendere esteticamente belle le varie
pietanze.
Mads Mikkelsen è Gellert
Grindelwald
7. Ha costruito la sua
versione del personaggio. Per via delle cause giudiziarie
in cui Depp è attualmente coinvolto, la Warner Bros. ha deciso di
togliere all’attore il ruolo di Gellert
Grindelwald e affidarlo ad un nuovo interprete per
Animali fantastici – I segreti di Silente. La scelta è
ricaduta su Mikkelsen, il quale si è detto molto entusiasta della
possibilità. Come noto, l’attore si è concentrato sul dar vita ad
una versione di Grindelwald coerente con quanto già visto eppure
diversa, ricercando dunque una propria interpretazione originale
del personaggio.
Mads Mikkelsen in Doctor
Strange
8. Ha accettato per le scene
di combattimento. Il regista di Doctor Strange, Scott
Derrickson, ha raccontato che quando si incontrò con
Mikkelson per spiegargli il ruolo che avrebbe interpretato,
l’attore si dimostrò molto interessato alla psicologia e alle
motivazioni di questo. Ciò che però fece dire subito di sì a
Mikkelsen fu lo scoprire che per il film si sarebbe dovuto allenare
per alcune scene di combattimento. A quanto pare, l’attore non
vedeva l’ora di mettersi alla prova con tale tipologia di
scene.
Mads Mikkelsen in Death Stranding
9. Ha vinto un premio per un
videogioco. Mikkelsen si è di recente cimentato con
un’esperienza senza precedenti nella sua carriera. Ha infatti
prestato la voce e i movimenti, tramite motion capture, al
personaggio dell’enigmatico Clifford Unger nell’acclamato
videogioco Death Stranding, di Hideo
Kojima. Particolarmente apprezzata da pubblico e critica,
la sua interpretazione gli è valsa un riconoscimento per la
“miglior performance” ai The Game Awards del 2019.
Mads Mikkelsen: età e altezza
10. Mads Mikkelsen è nato il
22 novembre del 1965a Østerbro,
Copenhagen. La sua altezza complessiva corrisponde a 183
centimetri.
Nel futuro di Mads Mikkelsen non c’è solamente il franchise
di Animali
Fantastici (in cui andrà a sostituire
Johnny Depp nel ruolo di Gellert Grindelwald), ma anche
un’altra iconica saga, ossia quella di Indiana
Jones: il mese scorso, infatti, abbiamo appreso che
l’attore è entrato a far parte del cast del quinto attesissimo
capitolo.
Al momento non sappiamo quale ruolo
è stato affidato alla star di Hannibal, ma in una recente
intervista con
Collider l’attore ha parlato di quanto sia entusiasta all’idea
di prendere parte al film, dal momento che è sempre stato un grande
fan del franchise: “Sono molto, molto eccitato… L’altro giorno
ho rivisto I predatori dell’arca perduta. È davvero ben fatto, è
affascinante… la storia è fantastica. È un onore per me far parte
di una saga con la quale sono cresciuto. Sono in una posizione
privilegiata, perché mi hanno permesso di leggere la sceneggiatura
prima. Posso confermare che era tutto ciò che volevo che fosse. È
semplicemente fantastico.”
L’attore ha poi spiegato di avere
avuto la possibilità di contribuire alla costruzione del suo
personaggio, rivelando: “Penso di essere stato invitato a
creare un personaggio, penso che tutti ambiscano a una cosa del
genere. Ecco perché a volte scelgono alcuni attori… Perché li
ritengono più creativi e pensano che con loro si possa
collaborare.”
Cosa sappiamo di Indiana Jones 5
James Mangold(Logan –
The Wolverine) sarà il regista di Indiana Jones
5 al posto di Steven Spielberg, che invece aveva diretto
tutti gli altri capitoli precedenti della saga. A bordo del
progetto torna invece John Williams, già
compositore dell’iconica colonna sonora che accompagna il
personaggio da 40 anni. Nel cast, oltre a Harrison Ford, ci sarà anche Phoebe Waller-Bridge. Le riprese dovrebbe
partire in primavera.
Prima dell’ingaggio di Mangold, la
sceneggiatura era stata affidata a David
Koepp, he ha poi lasciato il progetto
insieme a Spielberg. Prima di Koepp, anche Jonathan
Kasdan (figlio dello sceneggiatore de I
predatori dell’arca perduta, Lawrence Kasdan) aveva messo
le mani sullo script. L’uscita nelle sale del film è già stata
posticipata diverse volte: inizialmente previsto per il 19 Luglio
2019, il film è stato rinviato prima al 10 Luglio 2020, poi al 9
Luglio 2021 e infine al 29 Luglio 2022.
Parlando della storia del film,
Mads Mikkelsen – che prossimamente vedremo
anche in Indiana Jones 5 – ha spiegato: “Abbiamo finito le
riprese. Naturalmente, ho trascorso solo la metà del tempo sul set
rispetto al resto del cast. È stata un’esperienza bellissima. Credo
che la sceneggiatura sia davvero fantastica. La storia è parecchio
solida e molto bella. Quindi, sulla base di ciò, potrei affermare
che il film sarà… insomma, sarà magico quanto basta, con le
creature fantastiche e tutto il resto. Ci sono delle storie davvero
interessanti e parecchio struggenti all’interno del film. Spero
vengano apprezzate.”
Parlando invece del personaggio di
Grindelwald, l’attore ha confermato anche una volta che sarà
abbastanza diverso dalla versione proposta da Depp: “Abbiamo
pensato ad una serie di collegamenti per consentire agli spettatori
di riconoscere il personaggio. Come ho già detto in passato,
l’abbiamo fatto nostro. Sono un fan di Johnny Depp fin da quando
era giovane e cercare di replicare la sua intensità e il suo modo
di fare è impossibile. Ho dovuto fare mio il personaggio, perché
Johnny è unico. Ho preso atto di questa cosa e ho intrapreso
un’altra strada.
In Doctor
Strange, Mads Mikkelsen ha interpretato il cattivo
Kaecilius, un oscuro cattivo dei fumetti che è stato il primo
grande test dello Stregone Supremo nel MCU.
La sua storia si è conclusa con una
sconfitta, ma con Clea ora in gioco, c’è sempre la possibilità di
vedere finalmente cosa ne è stato del lealista di
Dormammu.
In un’intervista rilasciata a
Business Insider, all’attore è stato chiesto se ha
mai faticato a comprendere il materiale con cui lavorava nel
MCU (questo fa seguito
alle recenti rivelazioni di
Robert Downey Jr. e
Mark Ruffalo, che hanno rivelato di aver spesso
faticato a comprendere i copioni).
“In un certo senso lo abbiamo
fatto in ‘Doctor Strange‘”, ha ammesso Mads Mikkelsen. “E c’è un’ottima ragione
per questo, perché ‘Doctor Strange’ nasce da una graphic novel
psichedelica, che era molto diversa dalle altre“.
“Quindi l’idea di passare da
una dimensione all’altra è stata qualcosa su cui abbiamo dovuto
lavorare. Per fortuna c’erano delle bellissime immagini e dei
dipinti grafici che avevano appeso al muro, così ci siamo fatti
un’idea“.
“Per quanto riguarda
l’argomento del film, non credo che avessimo dubbi“, ha
continuato. “Era una sceneggiatura molto solida, ma devo dire
che guardando alcuni degli ultimi film, come spettatore, anch’io
dico: ‘Wow. Chi è quello? Da dove viene?”, quindi capisco che
abbiano avuto qualche problema in merito“.
È interessante sentire Mads Mikkelsen fare questa considerazione sui
recenti film del MCU, poiché c’è stata una
grande confusione riguardo a certe decisioni creative e ai
personaggi che sono stati inseriti nella saga del Multiverso con poche spiegazioni o
contesto.
Alla domanda su un possibile
ritorno nel MCU, Mads Mikkelsen ha aggiunto: “Il più
divertente è stato ‘Doctor Strange’, perché ho potuto fare due cose
che amo: fare magie e volare con il Kung Fu. Sì, quello. Non mi
dispiacerebbe tornare su di lui. Ma ho la tendenza a morire in
tutti i franchise, quindi sarà difficile“.
Mads Mikkelsen, che è diventato famoso per
aver interpretato cattivi in ogni genere di film, da
Hannibal a Casino Royale e Animali
Fantastici, è stato ampiamente sprecato nel 2016 come
un altro di quei cattivi del MCU che servono a uno
scopo ma che vengono in gran parte dimenticati una volta che
scorrono i titoli di coda.
Da allora, abbiamo saputo che è in
trattative per un nuovo ruolo nel MCU che non sarà
Kaecilius. Non è stato menzionato il personaggio per il quale si
sta cercando di ottenere un ruolo, ma l’attore rimane una delle
scelte preferite dai fan per interpretare Victor Von
Doom nei Fantastici
Quattro e il suo nome è stato collegato al villain diverse
volte negli ultimi mesi.
Sebbene inizialmente la serie
sembrasse concentrarsi sulle avventure del magizoologo Newt
Scamander (Eddie
Redmayne), ben presto è stato confermato che
Animali Fantastici avrebbe coperto il periodo in cui il
mago oscuro Grindelwald terrorizzava il mondo magico. Johnny Depp è apparso alla fine del primo
Animali Fantastici nei panni di Gellert Grindelwald,
prima di avere un ruolo più importante nel sequel I Crimini di Grindelwald del 2018. Era pronto
ad interpretare il personaggio per l’intero franchise, ma a seguito
della perdita di una causa per diffamazione contro il quotidiano
britannico The Sun che lo ha definito un “picchiatore di
mogli”, la Warner Bros. ha chiesto all’attore di abbandonare
la saga.
In seguito alla notizia del
licenziamento di Depp, è emerso che Mads Mikkelsen era in trattative per
sostituire il collega e diventare ufficialmente il nuovo volto
cinematografico di Gellert Grindelwald. Nonostante Mikkelsen avesse
smentito la voce, oggi sappiamo che l’attore stava semplicemente
“mentendo”, nel senso che non aveva ancora avuto l’autorizzazione a
parlare del suo coinvolgimento, dal momento che, come riportato da
The Wrap, che la Warner Bros. – attraverso un comunicato – ha
ufficializzato il casting dell’attore danese.
Se sei uno sceneggiatore, un
produttore o un regista di un franchise noto, non
fidartidi Mads
Mikkelsenper la
tua sceneggiatura. L’attore in una simpatica serata del
Festival del cinema di Zurigo dove è stato ospite
di un incontro con il pubblico ha rivelato di aver lasciato la la
sceneggiatura di Casino Royale su un aereo.
“’Casino Royale’ è stata la prima
sceneggiatura con il mio nome su ogni singola pagina. Il che
significa anche che se lo perdi, dipende da te. Sono salita su
un aereo, ho cominciato a leggerlo e mi sono addormentata. Poi
sono sceso e l’ho lasciato lì“, ha raccontato al pubblico
stupito del Festival del cinema di
Zurigo. “Sono stato fortunato
che qualcuno delle pulizie l’abbia buttato via e non sapesse cosa
fosse. Quella avrebbe potuto essere la fine della mia
carriera, in quel momento”.
Nel grande successo di Martin
Campbell del 2006 che segnò il debutto di
Daniel Craig nel ruolo di 007,
Mads Mikkelsen ha continuato a interpretare Le
Chiffre.“Il cattivo di Bond più
‘intelligente’? Ha perso 100 milioni di dollari contro un uomo
che non sapeva giocare a poker. Non così
intelligente“.“Non avevo mai visto un film
di Bond fino a quel momento e ovviamente ho mentito al
riguardo. Conoscevo solo quel ragazzo con i denti di metallo
[Jaws]. Non avevo realizzato quanto fosse grande finché non
abbiamo avuto la première a Londra e abbiamo dovuto incontrare la
Regina.”
Li ha visti tutti ormai, ha
detto. Be ‘quasi.“Ho visto quelli con
Daniel Craig. [Allora] era il nuovo Bond e tutto in lui
era ‘sbagliato’. La sua altezza, il suo naso, i suoi
capelli. Penso che fosse contento che anch’io provenissi da
film indipendenti. Aveva un complice. C’era questa scena
in cui gli solleticavo le palle con una corda. Avevamo così
tante idee e il regista ci ha semplicemente guardato: “Ragazzi,
tornate indietro”. È un film di Bond“.Tuttavia, l’attore ha amesse che non avrebbe mai interpretato
Bond, nemmeno con il “fantastico” Christopher Nolan al timone.“Se avessero avuto problemi con il naso di Daniel, sono
sicuro che avrebbero avuto problemi con il mio
accento.”
Recentemente, gli ex-star della
Marvel e di “Star Wars” h aggiunto un
altro franchise al suo CV con “Indiana
Jones e il quadrante del destino”.
“Per un ragazzo danese, è pazzesco essere in
questi film. Il mio amico ha fatto un elenco di tutti i
franchise a cui ho partecipato e ha detto: “Questo non l’hai
fatto”. Era “Indiana Jones”. Una settimana dopo, ho
ricevuto la telefonata”, ha riso.
“È surreale se ci pensi, quindi
cerco di non pensarci. Certo, è Harrison Ford ed è una
leggenda, ma lo prenderò a calci comunque.Guardare Harrison Ford appendere la frusta al chiodo
per sempre è stato “bellissimo”, ha detto l’attore. “Eravamo
tutti lì quando ha girato la sua ultima scena nei panni di Indiana
Jones. Da uomo umile qual è, voleva uscire da quella stanza il
più velocemente possibile mentre tutti applaudivano, e allo stesso
tempo voleva rimanere lì per sempre e abbracciare il
momento.
Sembra che Mads Mikkelsen sia uno degli attori più
richiesti del momento. La star di Hannibal ha firmato non
solo per sostituire
Johnny Depp nella saga di Animali Fantastici, ma anche per affiancare
Harrison Ford nell’attesissimo quinto capitolo della saga di
Indiana Jones. Di recente, l’attore canadese
ha ottenuto il plauso della critica grazie alla sua interpretazione
in Un altro giro di Thomas Vinterberg, candidato a due
premi Oscar.
Nonostante il grande successo
ottenuto nel corso degli anni, anche Mikkelsen ha dovuto fare i
conti con alcuni provini che purtroppo si sono rivelati un buco
nell’acqua. In una recente intervista con
Vulture, l’attore ha ricordato l’audizione per il ruolo di Reed
Richards/Mr. Fantastic ne I Fantastici 4, l’adattamento del 2005 diretto
da Tim Story e interpretato, tra gli altri, da
Jessica Alba e Chris Evans.
Mikkelsen ha spiegato che, dopo aver
girato Casino Royale, il suo agente americano lo convinse
a fare il maggior numero possibile di provini. L’attore si è quindi
proposto per i ruoli più disparati, indipendentemente dal fatto che
volesse o meno apparire davvero in quel determinato progetto.
Questo tipo di approccio lo ha poi condotto al ruolo di Mr.
Fantastic, che alla fine sarebbe stato affidato a Ioan
Gruffudd.
“Mi rendo conto che i casting,
il più delle volte, si basano su una semplice impressione. Spesso
registi e produttori sono sempre alla ricerca di qualcosa che
ricordi loro il personaggio”, ha spiegato Mads Mikkelsen. “Ma devo ammettere che ho
trovato davvero scortese chiedere ad un attore di recitare una
battuta fingendo che il proprio braccio sia in grado di estendersi
per una ventina di metri. ‘Prendi quella tazza di caffè laggiù’, mi
dissero. Ed io pensai: ‘Siete pazzi?’. Non c’era neanche una vera
scena. È stato parecchio umiliante.”
Il futuro de I Fantastici 4 sul grande schermo
A proposito de I Fantastici
4, dopo il due film usciti rispettivamente nel
2005 e
2007 (entrambi diretti da Tim Story) e dopo il disastroso
reboot del 2005 di Josh Trank, ricordiamo che i Marvel Studios, dopo l’acquisizione di Fox da
parte di Disney, hanno ufficialmente messo in cantiere un nuovo
film dedicato alla prima grande famiglia Marvel, che sarà diretto da
Jon Watts, regista della saga di
Spider-Man con
Tom Holland.
Mads Mikkelsen ha smentito le voci secondo cui
interpreterà Gellert Grindelwald nella saga di
Animali Fantastici al posto di Johnny Depp. L’attore, che si trova ormai da
anni al centro di una battaglia legale con l’ex moglie
Amber Heard,
è stato di recente licenziato dal popolare franchise. I guai
con la Heard hanno offuscato la reputazione di Depp, con la Warner
Bros. preoccupata tanto per l’immagine pubblica dell’attore quanto
per le possibili ripercussioni sulle performance della saga al
botteghino (già abbastanza precarie e lontanissime dai consensi
raccolti dal franchise originale, ossia quello di
Harry Potter).
Animali Fantastici
3 è in lavorazione ormai da parecchio tempo. Dopo la
disastrosa accoglienza riservata al secondo film, sia dalla critica
che dal pubblico, la Warner Bros. ha dovuto ponderare in che modo
far proseguire la storia. Con un totale di cinque film in
programma, il franchise ha ancora molta strada da fare prima della
sua epica conclusione. Animali Fantastici 3 è sempre stato
pubblicizzato come un film incentrato in egual misura sui
personaggi interpretati da Eddie Redmayne (Newt Scamander), Jude Law (Albus Silente) e
Johnny Depp (Gellert
Grindelwald).
Parlando con
IGN, Mads Mikkelsen ha negato le voci sul
casting che sono circolate di recente. La star di Hannibal e Doctor
Strange ha detto che al momento si tratta soltanto di un
rumor. L’attore ha affermato di saperne tanto quanto ne sanno i
giornali che hanno iniziato to a far circolare questa storia,
rimanendo piuttosto evasivo. I vari report in circolazione hanno
sottolineato che il regista David Yates ha sempre
pensato a Mikkelsen come sostituto ideale di
Depp. “Ne so quanto te. L’ho appreso anche io dai
giornali”, ha commentato l’attore. “Che dire: aspetto
quella telefonata!”
Molti credono che Mads Mikkelsen sarebbe la scelta perfetta
per il ruolo. Le sue dichiarazioni in merito potrebbero anche
derivare dall’essere ancora impossibilitato a parlare del suo
coinvolgimento nel franchise, come spesso accade quando si tratta
di casting relativi a grandi produzioni.
Animali Fantastici 3 risponderà ai
misteri insoluti del precedente episodio?
Ricordiamo che Animali Fantastici: I crimini di Grindelwald,
l’ultimo film della saga ad essere arrivato nelle sale, si è
concluso con diversi cliffhanger, inclusa la
rivelazione che Credence Barebone (Ezra
Miller) è in realtà Aurelius Dumbledore, il fratello
perduto da tempo di Albus. Proprio per questo, i fan non vedono
l’ora di scoprire in che modo la trama del terzo film risponderà ai
misteri insoluti del precedente episodio.
Guarda il nuovo film con
protagonista Mads Mikkelsen, The
Salvation, diretto da Kristian Levring e con
nel cast anche Eva Green, Jonathan Pryce, Douglas
Henshall, Jeffrey Dean Morgan, Michael Raymond-James, Mikael
Persbrandt and Eric Cantona.
La Warner Bros ha individuato in
Mads Mikkelsen l’attore che potrebbe
sostituire Johnny Depp nel ruolo di Gellert
Grindelwald nel franchise di Animali
Fantastici. Apprendiamo la notizia da
Variety che riferisce che l’attore è attualmente in fase di
trattative con lo studio.
Dopo aver interpretato Grindelwald
nei primi due film Animali Fantastici, Depp ha
annunciato venerdì che la Warner Bros. gli aveva chiesto di
“dimettersi” dal ruolo dopo che l’attore aveva perso il processo
per diffamazione nel Regno Unito relativo alle accuse di abuso
sull’ex moglie Amber Heard (qui
i dettagli).
Animali Fantastici
3 è attualmente in produzione nel Regno Unito. Secondo una
fonte vicina al progetto, Depp aveva girato solo una scena nei
panni di Grindelwald prima di lasciare il film, quindi Mikkelsen
non avrebbe bisogno di replicare molte riprese, senza appesantire o
ritardare troppo la produzione.
Mads Mikkelsen nuovo Grindelwald
Il ruolo di Grindelwald è
decisamente in linea che la carriera di Mikkelsen che si è fatto una certa fama a
interpretare cattivi scaltri ed intelligenti. Come concepito
dall’autrice J.K. Rowling, Grindelwald è un
brillante e spietato mago oscuro che nella sua giovinezza ha
intessuto una complicata relazione romantica con il famoso mago
Albus Silente (interpretato da Jude Law nel
franchise).
Animali Fantastici 3 risponderà ai
misteri insoluti del precedente episodio?
I crimini di Grindelwald si è concluso
con diversi cliffhanger, inclusa la rivelazione
che Credence Barebone (Ezra
Miller) è in realtà Aurelius Dumbledore, il fratello
perduto da tempo di Albus. Proprio per questo, i fan non vedono
l’ora di scoprire in che modo la trama del terzo film risponderà ai
misteri insoluti del precedente episodio.
Eddie Redmayne ha confermato che le riprese di
Animali Fantastici 3 sono ufficialmente
cominciate. Nel terzo film della saga prequel di Harry Potter,
l’attore premio Oscar tornerà a recitare al fianco di
Katherine Waterson,
Jude Law ed
Ezra Miller. Anche David Yates tornerà dietro la macchina da
presa, così come J.K. Rowling, che ha contribuito ancora una volta
alla sceneggiatura del film.
Nelle sale di tutto il mondo con
Animali Fantastici: I segreti di Silente,
nel ruolo di Gellert Grindelwald, Mads Mikkelsen ha avuto la possibilità di
parlare della sua partecipazione a Indiana
Jones 5 , dove ha condiviso il set per la prima volta
in carriera con Harrison Ford.
Proprio di Ford l’attore ha parlato
durante una recente intervista, elogiandone la fisicità e la
presenza scenica. Ecco cosa ha detto Mads Mikkelsen sul collega di 79 anni:
“Era la prima volta che lo
incontravo ed è una persona follemente potente. Non solo come
attore, ma fisicamente. Ricordo che il primo giorno in cui stavamo
girando, era una ripresa notturna, poi ci siamo fermati alle 5 del
mattino – e poi è salito sulla sua mountain bike e ha pedalato per
50 chilometri. Harrison è un uomo mostruoso, un mostro molto
carino”.
Cosa sappiamo di Indiana Jones
5
James
Mangold(Logan –
The Wolverine) sarà il regista di Indiana
Jones 5 al posto di Steven
Spielberg, che invece aveva diretto tutti gli altri
capitoli precedenti della saga. A bordo del progetto torna
invece John Williams, già compositore
dell’iconica colonna sonora che accompagna il personaggio da 40
anni. Nel cast, oltre a Harrison
Ford, ci saranno Phoebe Waller-Bridge, Toby
Jones, Antonio Banderas, Oliver
Richters, Thomas Kretschmann, Boyd Holbrook,
Shaunette Renée Wilson e
Mads Mikkelsen.
Prima dell’ingaggio di Mangold, la
sceneggiatura era stata affidata a David
Koepp, he ha poi lasciato il progetto
insieme a Spielberg. Prima di Koepp, anche Jonathan
Kasdan (figlio dello sceneggiatore de I
predatori dell’arca perduta, Lawrence Kasdan) aveva messo le
mani sullo script. L’uscita nelle sale del film è già stata
posticipata diverse volte: inizialmente previsto per il 19 Luglio
2019, il film è stato rinviato prima al 10 Luglio 2020, poi al 9
Luglio 2021 e infine al 29 Luglio 2022. L’ultima data d’uscita
utile del film è il 30 giugno 2023.
Abituati a vederlo in ruoli di
villain, non ci aspetteremo certo di vederlo in quello dell’eroe
positivo, eppure Mads Mikkelsen sarebbe potuto
essere un supereroe con i controfiocchi, ammesso che non avesse
lasciato l’audizione per il troppo imbarazzo.
L’attore, che abbiamo visto nei
panni di Kaecilius in Doctor Strange lo scorso novembre, e
che ha prestato con grande successo il suo volto a Hannibal
Lecter nella serie tv, ha confessato di aver abbandonato
un provino per Fantastic 4 – I fantastici quattro.
Mikkelsen è stato alquanto evasivo,
spiegando soltanto: “Penso di essermene andato da un provino
per Fantastici Quattro. Credo di aver detto ‘Non posso farlo, mi
spiace, non è per voi, mi dispiace, è sbagliato'”.
A quanto pare, stando a quanto
riporta la tv irlandese TV 3, si trattava di
un’audizione per il ruolo di Reed Richards in cui
veniva chiesto all’attore di allungare le sue braccia come fossero
di gomma. La parte è andata poi a Miles Teller per
un film che tutti, attori, produttori, spettatori, preferiscono
dimenticare.
In merito al franchise, sembra che
il produttore alla Fox, Simon
Kinberg, abbia intenzione di riprendere in mano la
proprietà, ma non così in fretta. Parlando con Collider, Kinberg
ha ammesso: “La verità è che non ne faremo un altro fin
quando non avremo la certezza di essere pronti. Una delle lezioni
che abbiamo imparato con il primo film è che vogliamo assicurarci
di centrare il bersaglio, perché altrimenti i fan non ci daranno
una seconda occasione”.
Mads Mikkelsen è
entrato a far parte brevemente del mondo di Star
Wars a dicembre, quando, in Rogue One a Star Wars
Story, ha prestato il volto a Galen Erso,
colui che ha progettato la Morte Nera.
Dopo il successo della prima
stagione – già disponibile in piattaforma – la nuova
stagione, Madri – Una vita d’amore 2 è
pronta a sbarcare gratis e in
esclusiva su Mediaset
Infinity dal 17 luglio.
Madri – Una vita d’amore 2, la
trama
La Dottoressa Olivia Zavala, le
madri e i pazienti del reparto di Pediatria dell’Ospedale San Juan
de Dios tornano per una seconda stagione ricca di nuove storie ed
emozioni. Madri e medici dovranno lottare fianco a fianco per i
propri figli e per se stesse, cercando di conciliare le loro vite
dentro e fuori dal reparto pediatrico.
Sono passati due mesi e mezzo
dall’incidente stradale che ha coinvolto Elsa, Andy, Duna ed
Eloy. Marian, non solo dovrà affrontare da sola la ricaduta
nell’anoressia di sua figlia Elsa e il suo ricovero nel reparto di
Psichiatria, ma dovrà occuparsi di una malattia tanto sconosciuta
quanto dolorosa: la fibromialgia.
La Dottoressa Olivia Zavala dovrà
fare i conti con una gravidanza inaspettata e dovrà anche imparare
a cavarsela da sola senza Simon, che nel frattempo ha iniziato una
relazione con Juani.
A seguito dell’incidente, Andy soffre di un disturbo neurologico
che lo rende violento e aggressivo. Per questo, dovrà essere
ricoverato nel reparto di Psichiatria. La difficile situazione
ricadrà anche sui suoi genitori, Luisa e Antonio, ormai
separati.
L’arrivo di Eduardo come nuovo
terapista pediatrico e dei suoi metodi poco ortodossi
conquisteranno i giovani pazienti e faranno impazzire Vicky. Tra
Eduardo e la capo infermiera scoppieranno presto scintille.
Madri – Una vita d’amore
2: data di uscita e dove vederla in streaming
Le nuove avventure di Madri
– Una vita d’amore 2 saranno disponibili in
esclusiva su Mediaset Infinity dal 17
luglio con i primi 6 episodi della
seconda stagione, mentre per i successivi 7 bisognerà attendere
settembre.
Finalmente disponibili il poster ed
il trailer ufficiali di Madres paralelas, il nuovo film del maestro
Pedro Almodóvar, presentato In Concorso alla 78° Mostra
Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia con
protagonista Penelope Cruz,, vincitrice della Coppa
Volpi per la migliore interpretazione femminile.
In Madres
Paralelasil maestro
Pedro Almodóvar torna a riscoprire l’universo
femminile, la maternità e la famiglia. Il film ha un magnifico cast
in cuiPenelope Cruz, Milena Smit
e Aitana Sánchez-Gijón interpretano le tre madri
della storia e Israel Elejalde il ruolo del
personaggio maschile. Questo straordinario cast è completato da
Julieta Serrano e Rossy de
Palma.
Due donne, Janis e Ana,
condividono la stanza di ospedale nella quale stanno per partorire.
Sono due donne single, entrambe in una gravidanza non attesa.
Janis, di mezza età, non ha rimpianti e nelle ore che recedono il
parto esulta di gioia. Ana invece è un’adolescente spaventata,
contrita e traumatizzata. Janis tenta di rincuorarla mentre
passeggiano tra le corsie dell’ospedale come delle sonnambule. Le
poche parole che scambiano in queste ore creeranno un vincolo molto
forte tra le due ed il fato, nel fare il suo corso, complicherà in
maniera clamorosa le vite di entrambe.
Prodotto da El
Deseo, con la partecipazione di RTVE e Netflix. In Italia il film sarà distribuito nelle
sale cinematografiche da Warner Bros. Pictures dal 28
Ottobre.Madres
Paralelas di Pedro Almodóvar è stato designato
Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici
Cinematografici Italiani – SNCCI.
Dopo dieci settimane di riprese,
Pedro Almodóvarha terminato in Spagna la
produzione del suo prossimo attesissimo film Madres
Paralelas e abbiamo il grande piacere di presentarvi
alcune prime immagini foto e video.
Secondo le sue stesse parole, in
Madres Paralelas
Pedro Almodóvar torna a riscoprire l’universo
femminile, la maternità e la famiglia. Il film ha un magnifico cast
in cui
Penelope Cruz, Milena Smit e Aitana Sánchez-Gijón
interpretano le tre madri della storia e Israel
Elejalde il ruolo del personaggio maschile. Questo
straordinario cast è completato da Julieta Serrano e Rossy de
Palma.
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Prodotta da El Deseo, con la
partecipazione di RTVE e Netflix. In Italia il film sarà distribuito il
prossimo autunno nelle sale cinematografiche da Warner Bros.
Pictures.
Madres
paralelas, diretto da Pedro
Almodóvar e interpretato Penélope Cruz, Milena
Smit, Israel Elejalde, Aitana Sánchez-Gijón, con la
partecipazione di Julieta Serrano e Rossy
De Palma sarà il film di apertura,
in Concorso, della 78. Mostra Internazionale d’Arte
Cinematografica dellaBiennale di
Venezia.
MADRES PARALELAS, la
trama
Due donne, Janis e Ana, condividono
la stanza di ospedale nella quale stanno per partorire. Sono due
donne single, entrambe in una gravidanza non attesa. Janis, di
mezza età, non ha rimpianti e nelle ore che precedono il parto
esulta di gioia. Ana invece è un’adolescente spaventata, contrita e
traumatizzata. Janis tenta di rincuorarla mentre passeggiano tra le
corsie dell’ospedale come delle sonnambule.
Le poche parole che scambiano in
queste ore creeranno un vincolo molto forte tra le due ed il fato,
nel fare il suo corso, complicherà in maniera clamorosa le vite di
entrambe.
Madres paralelas, diretto dal maestro
Pedro Almodóvar con protagonista il premio Oscar®
Penélope Cruz e l’attrice rivelazione Milena Smit, sarà disponibile
da domani, martedì 30 novembre, per l’acquisto e il noleggio su
tutte le principali piattaforme digitali.
Film d’apertura, in Concorso, alla
78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della
Biennale di Venezia, ha visto Penélope Cruz aggiudicarsi
la Coppa Volpi per la migliore interpretazione
femminile.
Due donne, Janis (Penelope
Cruz) e Ana (Milena Smit),
condividono la stessa stanza d’ospedale prima di partorire. Sono
due donne single, entrambe in una gravidanza non programmata.
Janis, di mezza età, non ha rimpianti e nelle ore che precedono il
parto esulta di gioia. Ana invece è un’adolescente spaventata,
contrita e traumatizzata. Janis tenta di rincuorarla mentre
passeggiano tra le corsie dell’ospedale come delle sonnambule. Le
poche parole che scambiano in queste ore creeranno un vincolo molto
forte tra le due ed il fato, nel fare il suo corso, complicherà in
maniera clamorosa le vite di entrambe.
Il film ha un magnifico cast in cui
Penelope Cruz, Milena Smit e Aitana Sánchez-Gijón
interpretano le tre madri della storia e Israel Elejalde il ruolo
del personaggio maschile. Questo straordinario cast è completato da
Julieta Serrano e Rossy de Palma.
Prodotto da El Deseo, con la
partecipazione di RTVE e Netflix, Madres paralelas è stato
distribuito in Italia da Warner Bros. Pictures.
Il film sarà disponibile da
domani per l’acquisto e noleggio su Apple Tv app, Amazon Prime Video, Youtube, Google Play,
TIMVISION, Chili, Rakuten TV, Microsoft Film & TV e a noleggio su
Sky Primafila e Mediaset Infinity.
Il regista simbolo del
cinema spagnolo, e non solo,
Pedro Almodóvar ha avuto quest’anno l’onore e
l’onere, con il suo ultimo
filmMadres Paralelas, di inaugurare la 78ª
Mostra d’arte cinematografica di Venezia.
Madres Paralelas, la trama
Protagoniste della
pellicola sono proprio le due madri del titolo a cui prestano anima
e corpo le attrici
Penelope Cruz, ormai tra i volti iconici del cinema di
Almodóvar, e Milena Smit, attrice classe 1996 al suo primo vero
ruolo importante. Sono rispettivamente Janis e Ana due donne
accomunate dall’esperienza di condividere la stessa camera
d’ospedale in attesa di dare alla luce le loro bambine. Un incontro
innocuo che cambierà il corso delle loro vite. Una storia
apparentemente semplice, a tratti già vista, assumerà sfumature
inaspettate e convincerà anche lo spettatore più prevenuto perché
con il maestro spagnolo non è prevista mai la banalità e il suo
stile impreziosisce anche gli aspetti narrativi più lineari. A tal
proposito i minuti iniziali, che servono soprattutto ad introdurre
il personaggio di Janis, risulteranno fondamentali al fine del vero
messaggio che il regista vuole inviare. Lo sfondo si trasforma nel
protagonista.
Almodóvar gioca con la
soglia di attenzione del pubblico e quando questa raggiunge
l’apice, la sposta dalla vicenda apparentemente centrale alla
questione che più gli preme sottolineare a livello storico e
politico. Anche la Spagna ha i suoi scheletri nell’armadio e, con
la sua scelta, il
regista ci dimostra che attraverso le storie dei singoli si può
arrivare a toccare ferite collettive ancora fresche e non così
lontane nel tempo.
L’estetica di Almodóvar
L’estetica di Almodóvar
è al servizio dei personaggi e predilige i toni caldi, su tutti
dominano il senape e il rosso. Il film non si esime dal tirare in
ballo tante tematiche importanti che risulteranno cruciali nello
svilupparsi della vicenda. Ancora una volta la figura materna è
centrale nel suo cinema, donne forti che prediligono agire guidate
dalle emozioni invece che dal freddo raziocinio.
La cosa più straniante
del film è che dopo un buono sviluppo e un crescendo incalzante
però la storia delle due madri si risolve forse con troppa facilità
e buonismo, ovviamente è una scelta voluta, ma lascia comunque un
po’ di amaro in bocca.
“Nasco come regista proprio a
Venezia nel 1983…” – dichiara Pedro Almodóvar
– “…nella sezione Mezzogiorno Mezzanotte. Trentotto anni dopo
vengo chiamato a inaugurare la Mostra. Non riesco ad esprimere la
gioia, l’onore e quanto questo rappresenti per me senza cadere
nell’autocompiacimento. Sono molto grato al festival per questo
riconoscimento e spero di esserne all’altezza”.
Il Direttore della Mostra,
Alberto Barbera, dichiara: “Sono grato a Pedro
Almodóvar per averci offerto il privilegio di aprire la Mostra del
Cinema con il suo nuovo film, ritratto intenso e sensibile di due
donne che si misurano con i temi di una maternità dai risvolti
imprevedibili, della solidarietà femminile, di una sessualità
vissuta in piena libertà e senza ipocrisie, sullo sfondo di una
riflessione sulla necessità ineludibile della verità, da perseguire
senza esitazioni. Un graditissimo ritorno a Venezia in Concorso per
il nostro Leone d’oro alla carriera nel 2019, a molti anni di
distanza dal successo di “Donne sull’orlo di una crisi di nervi”,
che segnò la sua definitiva affermazione in ambito
internazionale“.
Madres
paralelas sarà proiettato mercoledì 1
settembre 2021 nella Sala Grande del
Palazzo del Cinema (Lido di Venezia), nella
serata di apertura della 78. Mostra Internazionale d’Arte
Cinematografica. Madres
paralelas è prodotto da El Deseo e
distribuito in Italia da Warner Bros.
Pictures.
MADRES PARALELAS, il
film
Due donne, Janis e Ana, condividono
la stanza di ospedale nella quale stanno per partorire. Sono due
donne single, entrambe in una gravidanza non attesa. Janis, di
mezza età, non ha rimpianti e nelle ore che precedono il parto
esulta di gioia. Ana invece è un’adolescente spaventata, contrita e
traumatizzata. Janis tenta di rincuorarla mentre passeggiano tra le
corsie dell’ospedale come delle sonnambule.
Le poche parole che scambiano in
queste ore creeranno un vincolo molto forte tra le due ed il fato,
nel fare il suo corso, complicherà in maniera clamorosa le vite di
entrambe.
Da domani, giovedì
28ottobre uscirà nelle sale italiane
Madres paralelas di Pedro
Almodóvar,
presentato in concorso alla 78° Mostra Internazionale d’Arte
Cinematografica di Venezia e che ha visto Penélope Cruz aggiudicarsi la Coppa
Volpi per la migliore interpretazione femminile.
In Madres
paralelas due donne, Janis e Ana, condividono la
stanza di ospedale nella quale stanno per partorire. Sono due donne
single, entrambe in una gravidanza non attesa. Janis, di mezza età,
non ha rimpianti e nelle ore che precedono il parto esulta di
gioia. Ana invece è un’adolescente spaventata, contrita e
traumatizzata. Janis tenta di rincuorarla mentre passeggiano tra le
corsie dell’ospedale come delle sonnambule. Le poche parole che
scambiano in queste ore creeranno un vincolo molto forte tra le due
ed il fato, nel fare il suo corso, complicherà in maniera clamorosa
le vite di entrambe.
Torna nelle sale
italiane Bong Joon-ho, il regista sudcoreano
che con il suo “Parasite” in pochi mesi ha saputo vincere la Palma
d’Oro al festival
di Cannes e i più importanti Oscar 2020: Miglior Film (prima
volta nella storia che l’Academy a un’opera straniera), Miglior
Regista, Miglior Sceneggiatura Originale, Miglior Film Straniero.
Parasite è un film straordinario, ma è soltanto l’ultimo di sette
lungometraggi con i quali il regista asiatico si è affermato come
uno dei nuovi maestri del Cinema internazionale.
Tra questi “Madre”
(2009), un thriller hitchcockiano che da giovedì 1 luglio sarà
distribuito in Italia da Pier Francesco Aiello per PFA Films ed
Emme Cinematografia.
Il progetto alla base di
“Madre” è iniziato con l’attrice Kim Hye-ja,
veterana dell’industria cinematografica e televisiva coreana:
“Era il 2004 quando un giovane regista venne a cercarmi,
dicendo di voler fare un film con me. Fu così che conobbi Bong
Joon-ho”, ha dichiarato.
Il film parte con un incipit memorabile e spiazzante: un campo
di grano dorato si dispiega attorno alla figura esile di una donna
di mezza età, che cammina guardando verso l’orizzonte. Dopo essersi
guardata intorno con fare circospetto, prende coraggio e, sulle
note di una musica malinconica ma frizzante, la donna inizia a
eseguire con precisione i passi di una danza bizzarra, che la vede
alternare stati d’animo abbandonati a scatti di seria contrizione o
di ferma risoluzione, in bilico tra comico e tragico.
Do-joon (interpretato da Won Bin) ha
27 anni ed è l’unica ragione di vita di sua madre, che, per
mantenersi, gestisce un piccolo dispensario di piante medicinali e
pratica l’agopuntura. Il giovane è ben lungi dall’essere
indipendente e la sua ingenuità lo porta a comportarsi a volte in
modo stupido e pericoloso, il che rende sua madre ansiosa. Una
notte, mentre torna a casa ubriaco, incontra una studentessa che
segue per un po’ prima che scompaia in un vicolo buio. La mattina
dopo, viene trovata morta e Do-joon è accusato del suo omicidio.
Tra poliziotti pigri che pensano solo a portare a termine le loro
indagini e un avvocato incompetente e venale che rinuncia di
occuparsi di un caso così poco redditizio, la madre si rifiuta di
credere che il suo amato figlio sia colpevole e intraprende
immediatamente le proprie indagini per trovare l’assassino della
ragazza. Armata di straordinario coraggio e di uno smodato istinto
materno, si mette in viaggio, da sola, alla ricerca dell’assassino
della giovane donna, ascoltando l’amore incondizionato che solo una
madre può provare: fino a che punto sarà disposta a spingersi per
salvare suo figlio?
Queste le riflessioni del regista Bong Joon-Ho
sul film:
“Tutti hanno una madre e tutti hanno un’idea precisa di cosa
sia una madre: è la persona che ciascuno di noi ama di più, la più
gentile, e al contempo la più irritante. Sono molti i sentimenti
che si contrappongono quando si ha a che fare con questa
figura e questo perché la relazione tra un figlio e sua madre
è alla base di tutte le relazioni umane. Innumerevoli romanzi, film
e programmi televisivi si sono avvicinati alla figura materna, ma
io volevo esplorarla in un modo che fosse mio, peculiare,
funzionale a scoprire dove potevo portarla a livello
cinematografico, per poi spingerla fino all’estremo”. E cosi
prosegue: “Volevo fare un film che scavasse in profondità, in ciò
che è caldo e potente, come il cuore di una palla di fuoco. In
questo senso, la mamma è una sfida cinematografica per me, perché
nei miei film precedenti erano tutte storie che tendevano a
estendersi: se un caso di omicidio (Memorie di un assassino –
Memories of Murder) mi ha portato a parlare degli anni ’80 e della
Corea, e l’apparizione di un mostro (The Host), mi ha spinto a
parlare di una famiglia, della società coreana e degli Stati Uniti,
“Madre” è, al contrario, un film dove tutte le
forze convergono verso il cuore delle cose. Avere a che fare
con la figura materna è un déjà vu, ma vedo questo film come un
nuovo approccio e spero che venga percepito anche dagli
spettatori come qualcosa di familiare, ma estraneo”.
Bong Joon-ho in questo periodo è impegnato
contemporaneamente con due sceneggiature, una in inglese e una in
coreano: “Il film coreano è ambientato a Seoul e ha elementi unici
di horror e azione. Quello in inglese è un progetto drammatico,
basato su eventi realmente accaduti nel 2016. Dovrebbe essere
ambientato metà negli Stati Uniti e metà in Inghilterra. Il primo
potrebbe essere paragonato a Parasite, come atmosfere. Il secondo a
Madre”.
Affermatosi come uno dei registi più
originali e conturbanti del nuovo millennio, Darren
Aronofsky ha negli anni realizzato autentici capolavori
come Requiem for a Dream, The Wrestler e Il cigno nero. Il suo
cinema è caratterizzato in particolare da una serie di elementi
ricorrenti, tra cui vi è la ferita, l’ossessione e l’isolamento
dell’essere umano. Nel 2017 egli ha poi portato in concorso alla
Mostra di Venezia il film
madre!
(qui la recensione), attualmente
il suo ultimo nonché uno dei più ricchi di simboli, metafore e
significati. Ad oggi, insieme a The Fountain – L’albero della
vita, è uno dei suoi progetti più ambiziosi e complessi.
Scritto nel giro di pochissimi
giorni mentre si trovava preda della febbre, Aronofsky ha costruito
un racconto che è contenitore di una serie di tematiche
estremamente universali e attuali. Se il film si pone come una
grande allegoria del rapporto tra Madre Natura e Dio, nella casa in
cui la vicenda si svolge si susseguono una serie di eventi ed
episodi che vanno da richiami biblici sino alla violenza e alla
brutalità dei contemporanei processi migratori. madre!
diventa così uno stratificato racconto sull’umanità, sul suo ruolo
nel mondo e sulle sue derive storiche.
Sin dalla sua prima proiezione, il
film ha nettamente diviso la critica e il pubblico, suscitando
opinioni contrastanti. Ciò rientra perfettamente nella volontà del
regista, il cui obiettivo è da sempre quello di scuotere gli animi.
Con madre! ci riesce alla perfezione, confezionando
un’opera strabiliante anche solo da vedere nel suo complesso. Prima
di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Di seguito sarà possibile ritrovare dettagli relativi alla
trama e al cast di attori.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
madre!: la trama del film
Il film racconta di una coppia di
sposi che vive in un vecchio casolare in mezzo al bosco.
L’abitazione, distrutta da un incendio, è stata ricostruita con
amore e devozione dalla madre, una donna che vive
per aiutare e servire suo marito, un poeta molto stimato che sta
attraversando una profonda crisi creativa. Nonostante sia devota a
suo marito, la donna inizia a provare una sorta di gelosia per la
sua ossessione creativa, sentendosi esclusa dai pensieri dell’uomo
che ama ed idolatra. In particolare, ella vorrebbe tanto osservare
da vicino un misterioso cristallo che l’uomo custodisce e le
impedisce di toccare.
In quello che sembrava un giorno
come un altro, bussa alla porta uno sconosciuto che si dichiara
essere un grande fan del poeta. Quest’ultimo, noncurante delle
proteste di sua moglie, decide di ospitare il forestiero poiché il
suo ego viene nutrito dai complimenti e dalle premure del
misterioso uomo. Vedendosi messa da parte, la moglie soffre
profondamente. Le sue paure, inoltre, crescono con l’arrivo della
moglie dello sconosciuto e degli invadenti figli che distruggono il
clima rilassato della casa. Quelli che sembravano essere innocui
ospiti, si rivelano essere solo il principio di sconvolgimenti ben
più gravi e inaspettati.
madre!: il cast del film
Ad interpretare il ruolo della
protagonista, la madre della casa, vi è l’attrice Jennifer
Lawrence. All’epoca compagna del regista, questa si
dedicò con tutta sé stessa al personaggio e al film, dando vita a
quella che è oggi considerata una delle sue interpretazioni
migliori. La Lawrence ha poi contribuito molto alla costruzione del
personaggio ed è stata lei a suggerire che questo fosse sempre
scalzo, sottolineando così la sua ulteriore connessione con la casa
e la terra. Il set non è però stato per lei facile. Il
coinvolgimento emotivo sviluppato l’ha infatti portata a soffrire
di stress e iperventilazione, portandola a prendersi un anno di
pausa dopo il completamento di queste riprese.
Accanto a lei, nel ruolo di suo
marito il poeta vi è invece il premio Oscar Javier Bardem.
L’attore spagnolo accettò subito di partecipare al film,
dichiarandosi estremamente colpito dalla profondità del racconto e
dall’esperienza unica che il set prometteva di essere. Nel film
compaiono poi gli attori Ed Harris e
Michelle
Pfeiffer nei ruoli dell’uomo e della donna ospitati
presso la casa dove si svolge il film. La Pfeiffer ha ammesso di
non aver del tutto compreso la sceneggiatura, ma di aver accettato
perché affascinata dal suo personaggio. I fratelli Domhnall
Gleeson e Brian Gleeson interpretano
i due figli della coppia di ospiti, mentre compaiono poi anche
Kristen Wiig
nei panni dell’araldo e Jovan Adepo in quelli del
coppiere.
madre!: il trailer e dove vedere il
film in streaming e in TV
È possibile vedere o rivedere il
film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari
piattaforme streaming presenti oggi in rete.
madre! è infatti disponibile nel catalogo di
Rakuten TV,Chili, Google Play, Apple
iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, in base
alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo
film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda
visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il
titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale,
entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre
trasmesso in televisione il giorno venerdì 9
luglio alle ore 21:15 sul canale
Italia 2.
Dopo la versione
originale, ecco il teaser trailer italiano di Madre!,
film di Darren Aronofski con protagonisti
Javier Bardem e Jennifer
Lawrence. Il film verrà presentato al Festival di Toronto
e alla Mostra del cinema di Venezia.
La prima sinossi dice che il film
racconta di una coppia che si trova ad avere a che fare con
un’ospite inatteso. Le atmosfere e i temi trattati saranno simili a
quelli di Black Swan. Il film uscirà il 28
settembre 2017 nei cinema italiani. Nel cast di Madre!,
al fianco di Jennifer Lawrence, ci
sono Javier Bardem, Michelle Pfeiffer, Ed Harris,
Domhnall Gleeson e Kristen Wiig.
Se c’è un finale che ha lasciato il
pubblico a bocca aperta nel 2017, è quello di Madre!
(Mother!)Diretto da Darren Aronofsky,
Madre! (Mother!) è un film horror psicologico che
sfida la narrazione tradizionale con il suo approccio allegorico,
le immagini surreali e il tono emotivo intenso. Il film vede
Jennifer Lawrence nei panni di una moglie
devota la cui vita tranquilla con il marito poeta (interpretato da
Javier Bardem) va in pezzi quando ospiti
indesiderati iniziano ad arrivare nella loro casa isolata. Man mano
che la casa si riempie di estranei e il caos aumenta, il film
precipita in un delirio febbrile di simbolismo, violenza e crolli
emotivi.
Sebbene mother! abbia polarizzato
il pubblico al momento dell’uscita, è il finale del film ad aver
davvero scatenato accesi dibattiti. Il finale non è solo bizzarro,
è un crescendo metaforico che racchiude allegorie bibliche,
commenti sull’ambiente e disperazione esistenziale in un vortice di
immagini. Gli spettatori sono rimasti a chiedersi cosa significasse
tutto ciò. Aronofsky non offre risposte facili, ed è proprio per
questo che Madre! continua a suscitare analisi e
discussioni approfondite a distanza di anni dalla sua uscita. Il
finale è scioccante, ambiguo e indimenticabile. Tuttavia, con la
spiegazione del finale di Madre!, è possibile apprezzare
appieno la genialità del film.
Chi sono la coppia di
Madre! (Mother!) e perché non tornano?
All’inizio di Madre! (qui la recensione), Lui
(Javier Bardem) e la madre (Jennifer Lawrence) vivono in relativa
armonia. Lui è uno scrittore in difficoltà che desidera
ardentemente essere apprezzato per continuare il suo lavoro, lei è
determinata a restaurare la casa ed entrambi sono felici. Poi
arriva la coppia. Due personaggi conosciuti solo come Man
(Ed
Harris) e Woman (Michelle
Pfeiffer) si presentano separatamente a casa, all’inizio
apparentemente solo smarriti, ma presto diventa chiaro che sono fan
del lavoro di Lui e che Man è malato e vuole vedere lo scrittore
prima di morire.
La madre, già esausta
dall’ospitalità del marito e dall’apparente disprezzo della coppia
per la sua casa, perde il controllo quando i due si intrufolano
nell’ufficio di Lui e rompono il cristallo che gli dà la vita.
Chiede loro di andarsene. Tuttavia, i figli della coppia arrivano
per discutere dell’eredità del padre morente e, nel corso della
discussione, il figlio maggiore (Domhnall Gleeson) uccide il figlio
minore (Brian Gleeson).
A un livello basilare, l’Uomo
e la Donna sono i motori della trama in mother!
Il figlio maggiore scappa e la
coppia e Lui portano il figlio morto all’ospedale. La madre pulisce
e scopre che il sangue ha in qualche modo infestato la casa. Lui,
interpretato da Javier Bardem, torna poi con la coppia e la loro
famiglia allargata, che invade la casa e la privacy della madre
fino a quando lei non esplode e chiede loro di andarsene per
sempre.
A un livello basilare, l’Uomo e la
Donna sono i motori della trama in Madre! La loro
presenza è un catalizzatore del conflitto tra Lui, interpretato da
Bardem, e la madre, interpretata da Lawrence, che sfocia nella
creazione fondamentale del film: i due consumano la loro relazione
per la prima volta dopo molto tempo e lei rimane incinta. Inoltre,
la presenza dell’Uomo e della Donna ispira Lui a scrivere il suo
capolavoro.
Tuttavia, hanno anche un effetto
più sottile. Il sangue del Figlio Minore in qualche modo
contamina la casa, lasciando un segno carnoso sul pavimento che non
può essere rimosso o coperto, una rappresentazione fisica dello
stress mentale che l’esperienza ha causato alla madre. Per
quanto riguarda il motivo per cui l’Uomo e la Donna non tornano, è
semplice: la madre li ha cacciati di casa.
Cos’è la poesia e perché ha un
tale impatto?
Il contenuto della poesia scritta
da Lui che dà inizio alla discesa finale non viene rivelato in
Madre! Questo è, ovviamente, incredibilmente
significativo. La poesia in Madre!è una sorta
di MacGuffin: la sua importanza non sta in ciò che dice, ma in ciò
che rappresenta. Quando la madre la legge, vede una
rappresentazione visiva della creazione della casa: Lui e la madre
si abbracciano nella radura e il loro amore dà vita all’edificio e
all’area circostante.
La sua apprensione si rivela
fondata, poiché la cultura costruita attorno al marito passa da una
folla basata sulla fede alla distruzione totale.
La poesia in mother!
ispira gli altri in modi diversi e personali, spingendo molti altri
a visitare la casa. Il poeta ama l’adorazione e vuole
accogliere chiunque nella casa, mentre la madre si oppone. La sua
apprensione si rivela fondata, poiché la cultura costruita attorno
al marito passa da una folla basata sulla fede alla distruzione
totale.
La presentazione già fluida del
tempo nel film (qualcosa che viene stabilito fin dall’inizio con la
festa improvvisamente massiccia) raggiunge il culmine in questa
sequenza. Gli spettatori si avvicinano sempre più all’anarchia ogni
volta che la madre, ormai incinta, entra in una nuova stanza. La
poesia è il motore principale di tutto questo e, metaforicamente,
serve a mettere in evidenza la devozione fanatica che alcuni
creatori (e i loro seguaci) hanno per una singola opera.
Perché la folla uccide il
bambino?
Uno dei momenti più brutali di
mother! arriva quando la folla dei suoi seguaci commette un
infanticidio. Alla fine di Madre!, la madre si
rifugia nel suo ufficio e dà alla luce il loro bambino, che Javier
Bardem, nel ruolo di Lui, vuole mostrare ai suoi accoliti. Lei
rifiuta ripetutamente, ma Lui alla fine ottiene ciò che vuole,
portando a una delle sequenze più scioccanti del film: la folla si
passa il bambino e poi inizia a farlo a pezzi.
La scena è girata in modo
suggestivo, ma questo momento alla fine di mother! è
comunque incredibilmente raccapricciante e terrificante,
amplificato dalle urla di Jennifer Lawrence. È il momento in cui il
finale di Madre!raggiunge il suo apice
emotivo ed è incredibilmente significativo dal punto di vista
metaforico. La folla uccide il bambino perché non c’è molta
differenza tra la poesia che adorano e quest’altro prodotto di
Lui. Sentono di possedere in egual misura la carta e l’essere
umano e vogliono letteralmente un pezzo di esso.
Cos’è realmente la
casa?
L’intera trama di mother! si
svolge nella casa, che prende vita quando un cristallo luminoso
viene posto su un supporto appositamente costruito da Lui
all’inizio del film. Fin dall’inizio, questo stabilisce la
presentazione eterea del film e la strana connessione tra il
personaggio di Jennifer Lawrence, la madre, e l’edificio stesso.
Non è insolito che i luoghi siano strettamente legati ai personaggi
nei film, ma in mother!
Nel film, la madre e l’edificio
sono una cosa sola, e questo viene rappresentato visivamente più
volte. Entrambi usano una miscela di polvere gialla per
nascondere i difetti (il tonico e l’intonaco rispettivamente), il
cuore che batte nella caverna nascosta nel seminterrato, che si
raggrinzisce lentamente man mano che il suo contenitore viene
invaso, simboleggia il suo, e la sua crescente ansia è direttamente
correlata alle sollecitazioni fisiche esercitate sulla casa. Il
finale di Madre! spiega che la madre non vive
semplicemente nella casa, la madre è la casa.
La spiegazione del loop
temporale nel finale
Dopo la morte del bambino in
Madre!, la madre impazzisce e attacca la folla dei suoi
seguaci. Alla fine capisce che l’unico modo per fermare la
distruzione della casa per cui ha lavorato così duramente è
bruciarla. Accende il gas nel seminterrato e incenerisce se stessa,
l’edificio e tutti i suoi abitanti. Tutti tranne Lui, che porta i
resti carbonizzati della madre nel suo ufficio, le strappa il
cuore, ormai così raggrinzito e compresso da essere diventato un
altro diamante, e lo mette sul supporto ormai vuoto. La vita
ritorna nella casa
L’insinuazione in mother!
è che il personaggio di Jennifer Lawrence sial’ultimo ciclo
di un loop temporale, e che ci siano state altre donne prima
di lei (e che ne verranno altre dopo). Questo viene mostrato
alla fine di mother!, quando Lui, interpretato da Javier
Bardem, prende il cuore di una madre morta e lo usa per riportare
in vita la casa, creando una nuova madre che se ne prenda cura.
C’è una certa ambiguità sul fatto
che Lui sia buono o cattivo in questa situazione. Il film inizia e
finisce con lui che ride in modo maniacale, un’azione
stereotipicamente malvagia. Tuttavia, c’è anche una delicatezza
nella recitazione di Bardem che suggerisce un piacere genuino. Si
sta godendo il fatto di dare la vita e la consapevolezza che
questo, a sua volta, gli permetterà di dare gioia agli altri.
Cosa uccide la casa?
L’altra grande domanda riguardo
al loop temporale e al finale di mother! è il punto di non
ritorno: quando la morte della madre e la distruzione della casa
diventano certe all’interno di un dato loop? È quando viene
distrutto il cristallo precedente, rendendo necessario un
sacrificio per mantenere la vita? O è quando il fratello uccide il
fratello, l’azione che lascia una cicatrice così evidente sulla
casa? In pratica, la prima ipotesi sembra più probabile, anche se
entrambe hanno un forte simbolismo.
Tuttavia, data la ricorrente
rappresentazione del cuore pulsante della madre che lentamente si
spegne, potrebbe esserci qualcosa di più. È lei che brucia
l’edificio, ed è l’azione ripetuta dei visitatori che la spinge
lentamente a quel punto. Sembrerebbe che non ci sia un momento
cruciale in cui il destino della casa viene segnato in
Madre!, ma è una serie di circostanze crescenti che
rendono inevitabile la distruzione finale e il ricominciare del
ciclo.
Madre! è un commento
sul mito della creazione
Gli spettatori possono interpretare
mother! in modo totalmente letterale, ma c’è un significato
più profondo nella strana premessa e nella brutale conclusione. La
storia surreale è la visione del regista Darren Aronofsky sulla
creazione e affronta sottilmente molti temi biblici. Di tutti i
segreti del finale di mother!, questo è di gran lunga il più
facile da scoprire.
I parallelismi sono evidenti.
Javier Bardem è Dio (da qui il “Lui” maiuscolo), e Jennifer
Lawrence è Madre Terra (il che spiega il suo rapporto simbiotico
con la casa). Ed Harris è Adamo e Michelle Pfeiffer Eva, che
distruggono il peccato originale del cristallo. I loro figli sono
Caino e Abele, la macchia di sangue sulla casa è un segno sempre
presente del male, la scrittura è quindi una rappresentazione di
una qualche forma di scrittura sacra. Tutto ciò che segue è una
rappresentazione della devozione e dei mali della
religione.
La distruzione spietata e la
frivolezza di un creatore che alterna perdono e vendetta sono
trattate da un punto di vista completamente umano, visto dalla
posizione della donna invisibile nella relazione
creatrice.
Ciò che rende unica questa
allegoria è che, mentre i racconti religiosi sono tipicamente
narrati dal punto di vista di Dio (la Bibbia è intesa come la sua
parola), in mother! gli spettatori vedono le cose dalla
prospettiva della Terra. La distruzione spietata e la
frivolezza di un creatore che alterna perdono e vendetta sono
trattate da un punto di vista completamente umano, visto dalla
posizione della donna invisibile nella relazione creatrice. Il
punto fondamentale, quindi, è che Dio è imperfetto ma
costante.
C’è anche un elemento più moderno
in questo. Non si tratta di una storia senza tempo ambientata nel
presente, ma dell’applicazione del messaggio al mondo
contemporaneo. Per ammissione dello stesso regista,
mother! è stato ispirato dal panorama globale sempre più
teso e dal nostro rapporto con il pianeta, sia in senso ecologico
che in senso più ampio e armonico. Non sta solo rappresentando
le prove della creazione, ma sta mostrando il danno che abbiamo
causato e che continuiamo a causare.
Madre! parla anche
della visione dell’arte di Darren Aronosky
Non è così unificante, ma c’è
anche una lettura più meta del finale di mother! che si
collega ad altri film di Aronofsky: una critica al modo in cui la
società moderna consuma l’arte e i media. In primo luogo, ci
sono parallelismi innegabili tra i personaggi della madre e di Lui
e gli attori e il regista stessi. Qui, Jennifer Lawrence ha una
relazione con un uomo abbastanza vecchio da poter essere suo padre,
un genio tormentato, che sembra a pochi passi dalla sua relazione
nella vita reale con Darren Aronofsky. Il film è stato scritto
prima che i due si mettessero insieme – si sono conosciuti sul set
– ma mostra comunque una consapevolezza acuta della differenza di
età nelle relazioni sentimentali.
Ciò che è più interessante e
pertinente, però, è il concetto di proprietà dell’arte e
dell’artista. Sia The Wrestler che Black Swan
parlavano molto dei creativi che lottano per la loro arte, qualcosa
che è presente anche qui in relazione a Him. Tuttavia,
mother! vede il regista spingersi oltre. Qui, il pubblico
non solo fa immediatamente propria la scrittura che cambia la vita,
ma anche l’esistenza stessa dello scrittore. Lo vedono degno di
essere posseduto, forse un lamento di un regista molto personale?
L’adorazione eccessiva per una semplice poesia e lo strappo del
bambino sono due facce della stessa medaglia che Aronofsky ha
sicuramente vissuto.
Il vero significato del finale
di Madre!
Il finale di
Madre! non va preso alla lettera: è un intricato e
simbolico svelamento dei temi più profondi del film.
Al suo centro, mother! è
un’allegoria audace e surreale che affronta la religione, la
creazione, la distruzione ambientale e la natura tossica della fama
e dell’ego. Darren Aronofsky usa i personaggi e gli eventi del film
come sostituti di idee più grandi, e le scene finali portano queste
metafore alle loro conclusioni più estreme e inquietanti.
Il personaggio di Jennifer Lawrence
rappresenta Madre Terra. È nutriente, vivificante e, alla fine,
sfruttata. La sua casa è la Terra stessa e, man mano che la
storia procede, assiste impotente mentre viene invasa, profanata e
fatta a pezzi dall’umanità. Il personaggio di Javier Bardem,
accreditato come “Lui”, è una figura divina, spesso interpretata
come un sostituto di Dio, o più specificamente, del Dio dell’Antico
Testamento. È ossessionato dal creare, dall’essere adorato e dal
ricevere devozione dagli altri, anche a costo della Madre e della
loro casa.
Il messaggio di Aronofsky è
chiaro: l’umanità continua a ripetere gli stessi schemi
distruttivi, sia nei confronti del pianeta che degli
altri.
Il finale, che vede la distruzione
della casa e la nascita (e la morte orribile) del loro bambino, è
un climax caotico che rappresenta il ciclo infinito della creazione
e della distruzione. La violenza, l’egoismo e l’ossessione per
l’adorazione dell’umanità portano al collasso totale. Eppure, Lui
ricomincia il ciclo, facendo rinascere la casa e ricominciando da
capo con una nuova donna, suggerendo che questa sofferenza è eterna
e ciclica.
Il messaggio di Aronofsky è chiaro:
l’umanità continua a ripetere gli stessi schemi distruttivi, sia
nei confronti del pianeta che degli altri esseri umani. I momenti
finali di Madre! sono cupi ma significativi, e
sfidano gli spettatori a riconoscere le conseguenze dell’ego
incontrollato, dell’incuria ambientale e dell’ipocrisia spirituale.
Non è solo la fine di una storia, è uno specchio che riflette il
nostro mondo, chiedendoci se riusciremo mai a rompere il ciclo.
Già alla presentazione del film a
Venezia 74, Madre! di
Darren Aronofsky ha promesso che avrebbe fatto
discutere, diventando l’unico film della Mostra quest’anno a
generare conversazioni anche accese sulla natura e sulla lettura
del film.
Le reazioni all’estero non sono
state diverse, tanto che la Paramount, studio che
distribuisce il film, si è esposta pubblicamente in difesa
dell’opera audace del regista.
Darren Aronofsky con
Lawrence, Bardem e Pfeiffer, racconta
Madre!
“Questo film è audace e
coraggioso. State parlando di un regista che è ai livelli più
alti nel suo campo, e di un’attrice nella stessa posizione. Hanno
fatto un film che intendeva essere ardito. Tutti vogliono film
originali, e tutti celebrano Netflix quando racconta storie che nessun altro vuole
raccontare. Questa è la nostra versione. Non vogliamo che tutti i
film siano sicuri. E va bene se ad alcuni non piace il nostro
film.”
La prima sinossi dice che Madre!
racconta di una coppia che si trova ad avere a che fare con
un’ospite inatteso. Le atmosfere e i temi trattati saranno simili a
quelli di Black Swan, mentre il film uscirà il 15
settembre 2017.
Nel cast di Madre!,
al fianco di Jennifer Lawrence,
ci sono Javier Bardem, Michelle Pfeiffer, Ed Harris,
Domhnall Gleeson e Kristen Wiig.
La Paramount
Pictures ha diffuso un nuovo trailer di Madre!,
il film di Darren Aronofski in cui
Jennifer Lawrence recita al fianco di
Javier Bardem. Eccolo a seguire:
Arrivano invece da
Entertainment Weekly due nuove foto dal film in
cui vediamo sempre la Lawrence protagonista. In un caso appare
insieme a Aronofski, mentre lui studia
l’inquadratura migliore, durante le riprese. Nell’altro caso
l’attrice premio oscar è con Bardem, che nel film
interpreta suo marito.
Madre!: il primo trailer del
film con Jennifer Lawrence
La prima sinossi dice che il film
racconta di una coppia che si trova ad avere a che fare con
un’ospite inatteso. Le atmosfere e i temi trattati saranno simili a
quelli di Black Swan. Il film uscirà il 28
settembre 2017 nei cinema italiani.
Nel cast di Madre!,
al fianco di Jennifer Lawrence, ci
sono Javier Bardem, Michelle Pfeiffer, Ed Harris,
Domhnall Gleeson e Kristen Wiig.
Ecco il trailer italiano di
Madre! (Mother!),
il film di Darren Aronofski con Jennifer
Lawrence e Javier Bardem che sarà
presentato al prossimo Festival di Venezia.
La prima sinossi dice che il film
racconta di una coppia che si trova ad avere a che fare con
un’ospite inatteso. Le atmosfere e i temi trattati saranno simili a
quelli di Black Swan. Il film uscirà il 28
settembre 2017 nei cinema italiani.
Nel cast di Madre!,
al fianco di Jennifer Lawrence, ci
sono Javier Bardem, Michelle Pfeiffer, Ed Harris,
Domhnall Gleeson e Kristen Wiig.
La Paramount
Pictures ha diffuso il trailer originale di Madre! (Mother!),
il film di Darren Aronofski con Jennifer
Lawrence e Javier Bardem che sarà
presentato al prossimo Festival di Venezia.
La prima sinossi dice che il film
racconta di una coppia che si trova ad avere a che fare con
un’ospite inatteso. La tranquilla relazione di una coppia è messa a
dura prova quando alcuni ospiti inattesi vanno a far loro visita,
sconvolgendone e distruggendone gli equilibri. Le atmosfere e i
temi trattati saranno simili a quelli di Black
Swan. Il film uscirà il 28 settembre 2017 nei cinema
italiani.
Nel cast di Madre!,
al fianco di Jennifer Lawrence, ci
sono Javier Bardem, Michelle Pfeiffer, Ed Harris,
Domhnall Gleeson e Kristen Wiig.