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Io Capitano vince il Premio Francesco Pasinetti assegnato dal SNGCI

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Va a Io Capitano di Matteo Garrone (Venezia 80) il Premio Francesco Pasinetti assegnato a Venezia, come tradizione, dai Giornalisti Cinematografici (SNGCI) che lo hanno scelto tra tutti i film italiani presentati in concorso e nelle diverse sezioni della Mostra 2023.

Lo annuncia il Direttivo del Sindacato sottolineando l’importanza della sperimentazione e della ricerca di una selezione veneziana generalmente ricca di novità ma soprattutto l’alta qualità delle sei proposte italiane in concorso. Scelte che confermano, con l’avvio di una produzione decisamente più ambiziosa e in grado di dialogare di più con i mercati internazionali, anche l’impegno del cinema più autoriale di voler recuperare il rapporto col pubblico.

LA MOTIVAZIONE

Io Capitano è un film importante, di straordinaria potenza emotiva e visiva. Racconto di formazione e insieme cronaca, anche intima, di un viaggio verso il sogno che diventa dramma e violenza, offre allo spettatore la visione di una realtà per la prima volta svelata dal cinema attraverso due protagonisti che conquistano per la purezza del loro sguardo.

Il racconto in lingua originale aggiunge verità e continue emozioni in un film che fa riflettere e appassiona e che merita un’attenzione speciale anche per le difficoltà di integrare la macchina del cinema con la realtà nell’incontro con un mondo mai raccontato così da vicino.

Io Capitano è un film di Matteo Garrone, scritto da Garrone, Massimo Ceccherini, Massimo Gaudioso, Andrea Tagliaferri. Una coproduzione internazionale Italia Belgio, una produzione Archimede con Rai Cinema e Tarantula con Pathé, Logical Content Ventures con il supporto del Ministero della Cultura, con la partecipazione di Canal+, Ciné+ in coproduzione con TRBF (Belgian Television), Voo-Be Tv e Proximus, ha già iniziato il suo viaggio nelle sale cinematografiche ieri, 7 settembre distribuito da 01 Distribution.

Io Capitano nominato ai Golden Globes 2024 per il Miglior film in lingua non inglese

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Arriva inaspettata nella categoria Miglior film in lingua non inglese la nomination ai Golden Globes 2024 Matteo Garrone per Io Capitano, il film che ha presentato al Festival di Venezia e che riporta l’Italia Oltreoceano.

Il film, che ha vinto diversi riconoscimenti nel corso del suo percorso festivaliero, è anche il film italiano candidato ad entrare nella cinquina degli Oscar 2024 per il miglior film in lingua non inglese. Per quello che riguarda invece le effettive possibilità di vittoria di Garrone ai Golden Globes 2024, sarà davvero difficile battere la concorrenza formata da Anatomia di una caduta (vero favorito), Fallen Leaves, Past Lives, La società della Neve e La Zona di Interesse, ma è bello per l’Italia esserci.

Io Capitano – il film

Io Capitano racconta il viaggio avventuroso di due giovani, Seydou e Moussa, che lasciano Dakar per raggiungere l’Europa. Un’Odissea contemporanea attraverso le insidie del deserto, gli orrori dei centri di detenzione in Libia e i pericoli del mare.

Leggi la recensione di Io Capitano

Io Capitano è il film che l’Italia propone per gli Oscar 2024

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Io Capitano è il film che l’Italia propone per gli Oscar 2024

Il Comitato di Selezione per il film italiano da designare agli Oscars® istituito dall’ANICA su incarico dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences®, riunito davanti a un notaio e composto da Alessandro Araimo, Domizia De Rosa, Esmeralda Calabria, Daniela Ciancio, Francesca Lo Schiavo, Giorgio Moroder, Cristiana Paternò, Michele Placido, Paola Randi, Riccardo Tozzi, Gianpiero Tulelli, ha votato “Io Capitano” di Matteo Garrone quale film che rappresenterà l’Italia alla 96° edizione degli Academy Awards®, nella selezione per la categoria International Feature Film Award, con la seguente motivazione: “Per aver incarnato con grande potenza e maestria cinematografica il desiderio universale di ricerca della libertà e della felicità. Creando un’epica del sogno che mette in scena il coraggio e il dolore che segnano da sempre le migrazioni, in una dimensione di profonda umanità”.

Io Capitano” concorrerà per la shortlist che includerà i quindici migliori film internazionali selezionati dall’Academy® e che sarà resa nota il 21 dicembre 2023.

L’annuncio delle nomination (la cinquina dei film nominati per concorrere al premio) è previsto per il 23 gennaio 2024, mentre la cerimonia di consegna degli Oscars® si terrà a Los Angeles il 10 marzo 2024.

Io Capitano di Matteo Garrone vince il Leoncino d’Oro di Agiscuola

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Si è tenuta venerdì 8 settembre alle ore 17.15 presso la Sala Italian Pavilion dell’Hotel Excelsior la cerimonia di premiazione del Leoncino d’Oro istituito da AGISCUOLA e promosso da A.G.I.S., A.N.E.C. e David di Donatello – Accademia del Cinema Italiano, alla presenza di Lucia Borgonzoni (Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura), Roberto Cicutto (Presidente La Biennale),

Alberto Barbera (Direttore della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica), Andrea Del Mercato (Direttore Generale La Biennale), Luigi Lonigro (Presidente Unione Editori e Distributori Cinematografici). Hanno fatto gli onori di casa: Francesco Giambrone (Presidente Agis), Mario Lorini (Vicepresidente AGIS e Presidente ANEC), Piera Detassis (Presidente Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello), Paolo Merlo, Presidente Comitato provinciale Unicef Padova.

Lucia Borgonzoni, Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura, ha dichiarato: “Il cinema come strumento per coltivare passione e talento dei nostri giovani, la chiave per svilupparne senso critico e sensibilità, è l’obiettivo che il Ministero della Cultura si prefigge di raggiungere attraverso l’attività di formazione delle nuove generazioni al linguaggio audiovisivo. Lo stesso spirito con cui da ben 35 anni si rinnova questo appuntamento che vede proprio i ragazzi nella parte dei protagonisti, uno dei più attesi della Mostra del Cinema di Venezia. Un’emozione avervi partecipato”.

Giunto alla 35° edizione, il Leoncino è divenuto nel tempo uno dei premi collaterali più importanti e significativi della Mostra del Cinema di Venezia. Anche quest’anno il gruppo di giovani giurati provenienti da tutta Italia ha assegnato – in seguito ad un accordo siglato con il Comitato Italiano per l’UNICEF – il prestigioso premio Segnalazione Cinema For UNICEF, riconoscimento istituito dal Comitato Italiano per l’UNICEF presso la Mostra sin dal 1980.

Nel corso della cerimonia di premiazione, è stato assegnato il Premio Leoncino d’Oro della 80. Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia al film Io Capitano di Matteo Garrone con la seguente motivazione:

“Un’odissea moderna che scuote nel profondo le coscienze. Una magistrale trasposizione in immagini di eventi di cui troppo spesso non abbiamo consapevolezza. Per il coraggio di una regia che sa perseguire idee ambiziose nonostante le immense difficoltà, per la verità nell’interpretazione, per la potenza di un racconto a metà tra sogno e realtà, in grado di trasmettere un messaggio universale di resistenza e solidarietà. Per queste ragioni, il Leoncino d’Oro dell’80esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia va a ‘Io Capitano’ di Matteo Garrone.”

La giuria ha assegnato la Segnalazione Cinema For UNICEF al film Green Border di Agnieszka Holland con la seguente motivazione:

“Un’opera che riesce ad analizzare con crudo realismo le conseguenze della guerra e delle crisi geopolitiche. Un film corale che pone sotto una luce inedita la paura e l’incertezza di sopravvivere di un’umanità in fuga. Per aver presentato, attraverso una regia dinamica e onesta, l’incomunicabilità, l’impotenza e la frustrazione davanti ai meccanismi del potere che strappano il futuro ai bambini. Per queste ragioni la Segnalazione Cinema for UNICEF della 80esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia va a ‘Zielona Granica’ di Agnieszka Holland.”

I vincitori del Leoncino d’Oro Agiscuola

  • 1989 SCUGNIZZI di Nanni Loy
  • 1990 UN ANGELO ALLA MIA TAVOLA di Jane Campion
  • 1991 LA LEGGENDA DEL RE PESCATORE di Terry Gilliam
  • 1992 UN CUORE IN INVERNO di Claude Sautet
  • 1993 FILM BLU di Krzysztof Kieslowski
  • 1994 PRIMA DELLA PIOGGIA di Milcho Manchewski
  • 1995 L’UOMO DELLE STELLE di Giuseppe Tornatore
  • 1996 HOMMES FEMMES: MODE D’EMPLOI di Claude Lelouch
  • 1997 OVOSODO di Paolo Virzì
  • 1998 GATTO NERO GATTO BIANCO di Emir Kusturica
  • 1999 JESUS’ SON di Alison MacLean
  • 2000 I CENTO PASSI di Marco Tullio Giordana
  • 2001 ABRIL DESPERAÇADO di Walter Salles
  • 2002 L’UOMO DEL TRENO di Patrice Leconte
  • 2003 BUONGIORNO, NOTTE di Marco Belloccio
  • 2004 BINJIP – FERRO 3 di Kim Ki-duk
  • 2005 SIMPATHY FOR LADY VENGEANCE di Park Chan-Wook
  • 2006 EJPHORIJA (Euphoria) di Ivan Vyrypaev
  • 2007 THE DARJEELING LIMITED di Wes Anderson
  • 2008 IL PAPA’ DI GIOVANNA di Pupi Avati
  • 2009 CAPITALISM: A LOVE STORY di Michael Moore
  • 2010 LA VERSIONE DI BARNEY di Richard J. Lewis 2011 CARNAGE di Roman Polaski
  • 2012 PIETA’ di Kim ki-Duk
  • 2013 SACRO GRA di Gianfranco Rosi
  • 2014 BIRDMAN di Alejandro G. Inarritu
  • 2015 L’ATTESA di Piero Messina
  • 2016 NA MLIJEČNOM PUTU (On the Milky Road) di Emir Kusturica
  • 2017 THE LEISURE SEEKER (Ella & John) di Paolo Virzì
  • 2018 WERK OHNE AUTOR (OPERA SENZA AUTORE) di Florian Henckel von Donnersmarck,
  • 2019 IL SINDACO DEL RIONE SANITA’ di Mario Martone
  • 2020 NUEVO ORDEN di Michel Franco
  • 2021 FREAKS OUT di Gabriele Mainetti
  • 2022 THE WHALE di Darren Aronofsky

Il Leoncino d’Oro Agiscuola si inserisce appieno nel quadro delle attività dell’Agiscuola, il cui scopo principale è quello di avvicinare i giovani al cinema e al teatro intesi come momenti e mezzi di formazione, accanto agli altri linguaggi iconico-verbali propri di una scuola che ormai non può più essere tradizionale e tradizionalista ma che deve aprire le porte a nuove esperienze e sollecitazioni sociali, pedagogiche e didattiche.

Le associazioni coinvolte A.G.I.S., A.N.E.C. e David di Donatello – Accademia del Cinema Italiano nel progetto Leoncino d’Oro lavorano nel corso dell’intero anno per offrire cultura visiva e cinematografica agli studenti italiani, il pubblico del futuro, e supportano l’idea di un sempre maggiore impegno, anche pubblico, nell’ambito educational e formativo.

Io Capitano di Matteo Garrone arriva su SKY e NOW

Io Capitano di Matteo Garrone arriva su SKY e NOW

Io Capitano, intensa pellicola firmata da Matteo Garrone, in corsa per l’Oscar per il miglior film internazionale, arriva in prima tv in versione originale con sottotitoli lunedì 29 gennaio alle 21.15 su Sky Cinema Uno (alle 21.45 anche su Sky Cinema Drama), in streaming su NOW è disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K.

Presentato in concorso all’80ª edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e vincitore del Leone d’argento per la miglior regia e del Premio Marcello Mastroianni al protagonista Seydou Sarr, Io Capitano, è stato inoltre candidato come Miglior Film straniero ai Golden Globes 2024.

La pellicola, interpretata da Seydou Sarr e Moustapha Fall, è il racconto di un’odissea contemporanea che segue i passi di due giovani migranti senegalesi, Seydou e Moussa, che attraversano l’Africa con tutti i suoi pericoli per inseguire un sogno chiamato Europa. Il film è scritto da Matteo Garrone, Massimo Ceccherini, Massimo Gaudioso e Andrea Tagliaferri.

La trama di Io Capitano

Il film racconta il viaggio avventuroso di due giovani, Seydou e Moussa, che lasciano Dakar per raggiungere l’Europa. Un’Odissea contemporanea attraverso le insidie del deserto, gli orrori dei centri di detenzione in Libia e i pericoli del mare.

Io Capitano – In prima tv lunedì 29 gennaio alle 21.15 su Sky Cinema Uno, (alle 21.45 anche su Sky Cinema Drama), in streaming su NOW e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand, anche in 4K per i clienti Sky Q o Sky Glass con pacchetto Sky Cinema e con servizio opzione Sky HD/Sky Ultra HD attivo.

Io c’è: su sky cinema il film con Edoardo Leo

Io c’è: su sky cinema il film con Edoardo Leo

A pochi mesi dall’uscita nelle sale cinematografiche Sky Cinema presenta IO C’È, il film prodotto da Fulvio e Federica Lucisano, una produzione Italian International Film con Vision Distribution e diretto da Alessandro Aronadio (I peggiori, Due vite per caso), in prima tv lunedì 16 luglio alle 21.15 su Sky Cinema Uno e disponibile anche on demand.

Massimo Alberti (Edoardo Leo, Noi e la Giulia, Perfetti Sconosciuti) è il proprietario del “Miracolo Italiano”, bed and breakfast un tempo di lusso ormai ridotto ad una fatiscente palazzina. La crisi che ha messo in ginocchio la sua attività sembra però non aver toccato i suoi vicini, un gruppo di suore che gestiscono un convento offrendo ai turisti una sistemazione in cambio di una donazione spontanea. Quindi esentasse.

Massimo ha un’illuminazione e decide che per sopravvivere deve necessariamente trasformare il “Miracolo Italiano” in luogo di culto e fondare una sua religione.

Nasce così lo “Ionismo”, la prima fede che mette l’IO al centro dell’universo. Ad accompagnare Massimo nella sua missione verso l’abolizione di tasse e contributi, la sorella Adriana (Margherita Buy, Io e lei, Nemiche per la pelle), irreprensibile commercialista, e Marco (Giuseppe Battiston, Perfetti Sconosciuti, La felicità è un sistema complesso), scrittore senza lettori e ideologo perfetto del nuovo credo.

Io c’è, la trama

Una commedia incentrata sulla religione che affronta in chiave comica una tematica sensibile che – come racconta il regista Aronadio – «si evita come la peste, per scongiurare la gaffe, il politicamente scorretto, la polemica, se non il pericolo: viviamo in un momento storico in cui ci si uccide perché si crede, se vogliamo, semplicemente in storie diverse».

Il film racconta una religione che “parte dal basso”: al centro dello Ionismo c’è l’Io e non Dio. Un concetto che per il regista assume una veste molto contemporanea.

«Trovo che ci sia qualcosa di intrinsecamente comico nelle religioni: gli abiti liturgici, le storie che raccontano» ha dichiarato Aronadio «In questo film io riporto esattamente credenze e precetti di vari culti: se questi susciteranno risate, la responsabilità non sarà di certo mia. Per intenderci, non c’è niente di più grottesco di alcuni passaggi di testi sacri, di alcuni riti, di alcune regole, se li approcci con sguardo “laico”».

Arricchiscono il cast anche Massimiliano Bruno (Maschi contro femmine, Beata ignoranza) in quelli di Teodoro e Giulia Michelini (Immaturi, A casa tutti bene) nei panni di Teresa.

IO C’È in prima visione lunedì 16 luglio alle 21.15 su Sky Cinema Uno e disponibile anche on demand.

Io ballo da sòla

Io ballo da sòla

Ieri mi è capitata una cosa inquietante, traumatica, che mi ha lasciato sconvolto. Mi hanno invitato a una festa. Ora, io agli eventi mondani durante i festival sono refrattario. Iniziano a orari improbabili – tipo a mezzanotte, e tenete presente che la proiezione del primo film è alle 8,30 di mattina – ci sono sempre un sacco di sbattimenti per entrare, che tu abbia l’invito o no. Mi ricordo una volta a Cannes che un buttafuori con le capacità intellettive di un pacchetto aperto di Smarties cacciò via in malo modo il premio Oscar Michel Hazanavicius e la sua bellissima moglie Berènice Bejo perché non c’era il loro nome sulla lista.

In realtà c’era, ma quello sapeva scrivere solo ‘io’, ‘tu’, ‘lui’ e ‘quella zoccola’ e Hazanavicius aveva troppe lettere per le sue capacità. Comunque, mal glie ne incolse. Venne prepotentemente cazziato da Marilena Vinci e dopo quell’episodio si è ritirato a vita ascetica per espiare. Oggi lo chiamano ‘lo stilita di Antibes’, non si lava da tre anni e si nutre di sole uova di quaglia. Poi tanto alla fine, dopo un ora che stai lì ad attendere c’è la classica apertura del ‘fate entrare tutti, anche quell’Orango con il frac’, e giù di alcool a buon mercato per tutti, ma intanto si sono fatte le due di notte, la musica è assordante, la gente puzza e non c’è un centimetro di spazio per sedersi o parlare. Sei costretto a ballare e a me essere costretto a ballare sta sul cazzo. Quindi di solito – dato che comunque ste cose di tanto in tanto vanno fatte per questioni di PR – mi comporto come un Jep Gambardella al contrario.

Entro, prendo qualche orrendo intruglio a base di vodka e cherosene che fingo di bere, mi faccio il selfie con la più figa del Bigonzo, stringo la mano al più figo del Bigonzo accompagnandola con frasi inventate sul momento riguardanti i luoghi dove ci saremmo conosciuti – ‘Ti ricordi quella volta? A Medjugorie! Ero il tipo che ascoltava gli Obituary con il walkman mentre il prete diceva messa!’. L’importante è farlo con tale nonchalance da costringere il tizio a dire che si ricorda anche le cose più improbabili, pur di non fare una gaffe – poi fingo di andare al cesso e scappo dalla finestra come il professor Jones ne L’ultima crociata quando fugge dagli studenti che gli vogliono scassare il cazzo. Ma ieri – e qui il trauma – no. La festa era carina, davvero. La musica era ascoltabile, la birra buona, non c’era troppo casino e potevo comunicare con gli altri senza dover urlare come un’aquila che sta subendo un clistere, e mi sono trovato in una fortunata circostanza per cui ero circondato da amici simpatici invece che dalle solite distillerie in Tuxedo che di solito si incontrano in queste occasioni (perché è risaputo che con la gente simpatica, al Lido, non ti incontri mai.

Si dice ‘dai vediamoci’ e poi su Whatsapp? ‘dove sei?’ ‘In sala stampa’ ‘Cazzo! Io all’incontro organizzato da Prada per l’inaugurazione del multisala sulla piattoforma petrolifera dietro Malamocco” “ah, vabbè, dai, allora aggiorniamoci per starera” “Pollcione”). Insomma in finale mi è presa bene e sono rimasto fino alle 3.00 di notte, nel sommo stupore degli astanti che ancora si chiedevano se Ang ancora in piedi e in mezzo alla gente a quell’ora fosse una sorta di allucinazione collettiva dovuta all’abuso di spumante, per altro di qualità accettabilissima. Le femmine, poi, sono rimaste talmente impressionate dal vedermi ballare – oddio. Ballare. Ho leggermente ancheggiato perché con tutto quello che mi stavo bevendo mi scappava la piscia, ma questo resti tra noi che è poco sexy – che a fine serate se ne sono uscite con ‘Daiii… adesso ti vogliamo in pista tutte le sere’. Ecco, non esageriamo che già me piglia l’ansia. Come dice il papa di Sorrentino, una vera star non deve mai sembrare raggiungibile, per cui stasera cena alla trattoria meno infame del Lido, proiezione di Un Lupo Mannaro Americano a Londra, sigaro e nanna prima di mezzanotte.

Un Lupo Mannaro Americano a Londra

Anche perché mi preoccupo del futuro. Quando sarò un vecchio decrepito – perché no, alle feste non è che non ce vado perché so’ vecchio. Non ce vado perché di solito me rompo er cazzo – e mi chiederanno cosa ho fatto in tutti questi anni, beh, voi lo sapete, cosa sarà figo rispondere. E non sarà ‘mi sono ubriacato come no stronzo’. (Ang)

Io & Marley: libro, cast e frasi del film con Owen Wilson

Io & Marley: libro, cast e frasi del film con Owen Wilson

In più occasioni anche il cinema ci ha ricordato di come il cane sia il migliore amico dell’uomo. Numerosi sono infatti i film dedicati a questi fedeli animali a quattro zampe, e tra i più celebri vi è senza alcun dubbio Io & Marley. Diretto da David Frankel nel 2008, si tratta di una struggente storia cha commosso numerosi spettatori in tutto il mondo per la forza del legame che può instaurarsi tra un cane e il suo padrone. Di carattere estremamente vivace e incontrollabile, il Marley del titolo è una vera e propria forza della natura, a cui è impossibile non affezionarsi.

Il film è tratto dall’omonimo romanzo scritto dal giornalista John Grogan e pubblicato nel 2005. Si tratta di un’autobiografia dedicata al suo cucciolo di Labrador, dal loro primo incontro sino agli ultimi momenti di vita dell’animale. Un racconto quanto mai sincero e toccante, che ha raggiunto in breve tempo un successo straordinario. Con un numero elevato di copie vendute, questo si è infatti imposto all’attenzione degli studios cinematografici. Acquistato dalla Fox, questo è infine stato adattato per il grande schermo, dove ha ottenuto un altrettanto grande successo.

Apprezzato dalla critica e dal pubblico, Io & Marley è infatti arrivato a guadagnare ben 247 milioni di dollari a fronte di un budget di soli 60. Prima di intraprendere una visione del film però, sarà certamente utile approfondire ulteriormente alcuni aspetti legati ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare la trama come anche alcuni retroscena legati al cast di attori. Non mancheranno inoltre anche le frasi più belle del film, attraverso cui si può entrare ulteriormente in contatto con la sua storia. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming dove poter ritrovare il film per una comoda visione casalinga.

Io & Marley: la trama del film

Protagonisti del film sono i neo sposi John e Jenny, i quali decidono di cambiare vita e spostarsi dal freddo Michigan alla solare Florida. Qui hanno infatti entrambi trovato un impiego come giornalisti presso quotidiani concorrenti tra loro. Per i due ha così inizio un’avventura che li porterà a dover gestire le difficoltà del matrimonio, delle rispettive carriere e del desiderio di avere dei bambini. Quando Jenny inizia a parlare di questi ultimi, infatti, John spaventato dall’idea di diventare padre decide di regalarle un cucciolo di Labrador Retriever. La coppia decide di chiamarlo Marley, e questo si rivela da subito una personalità estremamente vivace e incontrollabile.

John e Jenny cercheranno senza successo di far addestrare il cane affinché diventi più gestibile e non causi le tante disavventure che invece provoca. Nel momento in cui l’editore Arnie Klein propone a John di scrivere una rubrica dove raccontare le disavventure della vita quotidiana, questi si convincerà che raccontare di Marley e dei suoi pasticci sarebbe la cosa più attraente per i lettori. Egli si ritrova così con una grande quantità di materiale da rielaborare, e mentre gli anni passano e tre figli arrivano nella loro casa, Marley continua ad essere un irrimediabile pasticcione. Il legame che i due coniugi hanno però sviluppato con lui li segnerà in positivo per tutta la loro vita.

Io & Marley cast

Io & Marley: il cast del film

Ad interpretare la coppia di protagonisti, John e Jenny, vi sono i noti attori Owen Wilson e Jennifer Aniston. I due, che non si conoscevo se non di sfuggita, hanno raccontato di essere rimasti emotivamente molto coinvolti dalla lettura della sceneggiatura, a tal punto da fare di tutto per poter recitare nel film. Si sono così ritrovati a dar vita ad una coppia di coniugi, per interpretare i quali hanno trascorso diverso tempo insieme, sviluppando una certa disinvoltura e chimica di coppia. Accanto a loro, nel film, si ritrovano poi gli attori Alan Arkin nei panni dell’editore Arnei Klein, mentre Eric Dane è Sebastian Tunney, amico di John. La candidata all’Oscar Kathleen Turner è invece mrs. Kornblut, l’addestratrice di cani.

Ma il grande protagonista è lui, il Labrador Marley. Questo, tuttavia, non è stato interpretato da un solo cane, bensì da 22 differenti esemplari di diverse età. Poiché il film copre un arco di 14 anni, era infatti indispensabile mostrare Marley da quando è cucciolo sino all’età avanzata. Diversi noti addestratori per il cinema sono stati assunti per gestire questo esercito di cani, con i quali però non si sono avute difficoltà a girare. Per la scena finale, ad esempio, l’operazione su Marley è stata totalmente simulata, con il cane perfettamente addestrato per rimanere calmo come fosse morente. Un momento riuscito particolarmente toccante proprio per via della bravura del peloso interprete.

Io & Marley: le frasi, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Io & Marley grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il film è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Infinity, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale, e si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà a disposizione soltanto un determinato limite temporale entro cui guardare il film. Il tuttofare sarà inoltre trasmesso in televisione in prima visione il giorno lunedì 4 gennaio alle ore 21:20 sul canale Rai 2.

Qui di seguito si riportano invece alcune delle frasi più belle e significative pronunciate dai personaggi del film. Attraverso queste si potrà certamente comprendere meglio il tono del film, i suoi temi e le variegate personalità dei protagonisti. Ecco dunque le frasi più belle del film:

  • “Un cane non se ne fa niente di macchine costose, case grandi o vestiti firmati. Un bastone marcio per lui è sufficiente. A un cane non importa se sei ricco o povero, brillante o imbranato, intelligente o stupido, se gli dai il tuo cuore lui ti darà il suo. Di quante persone si può dire lo stesso? Quante persone ti fanno sentire unico, puro, speciale? Quante persone possono farti sentire… straordinario?” (John Grogan)
  • “Bhe, che si prova ad aver passato gli anni migliori? Hai fatto tutto quello che volevi fare? … No, nemmeno io!” (John Grogan)
  • “All’inizio con John desideravo avere una famiglia, ma non mi ero ancora resa conto che, da quando ci sei stato tu, noi eravamo già una famiglia” (Jennifer Grogan)
  • “Ti ricordi che ti dicevamo sempre che eri un cane terribile. Che eri il cane peggiore del mondo. Non devi crederci, non crederci neanche per un attimo, perché non avremmo potuto trovare un cane migliore. Sei stato proprio un grande cane, perché ci hai amato ogni giorno, qualunque cosa accadesse, e questo è fantastico, sai. Non so esattamente cosa ci sia dopo, ma voglio che tu ti ricordi che sei un grande cane Marley, sei un grande cane.” (John Grogan)

Fonte: IMDb

Io & Annie è la sceneggiatura più divertente della storia del cinema

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Io & Annie è il film con la sceneggiatura più divertente di sempre. Il verdetto è stato affidato alla WGA (Writers Guild of America), il sindacato degli sceneggiatori USA. Lo script è opera di Woody Allen e Marshall Brickman e ha battuto capolavori della comicità quali A qualcuno piace caldo e Ricomincio da capo.

Di seguito potete vedere la top ten delle sceneggiature più divertenti della storia del cinema. Siete d’accordo?

  1. “Annie Hall” (Io & Annie)
    scritto da Woody Allen e Marshall Brickman
    1977, UA
  2. “Some Like It Hot” (A qualcuno piace caldo)
    Sceneggiatura di Billy Wilder & I.A. L. Diamond, basata sul film Tedesco Fanfare of Love di Robert Thoeren e M. Logan
    1959, UA
  3. “Groundhog Day” (Ricomincio da capo)
    Sceneggiatura di Danny Rubin e Harold Ramis, soggetto di Danny Rubin
    1993, Columbia
  4. “Airplane!” (L’aereo più pazzo del mondo)
    Scritto da James Abrahams & David Zucker & Jerry Zucker
    1980, Paramount
  5. “Tootsie”
    Sceneggiatura di Larry Gelbart e Murray Schisgal, soggetto di Don McGuire e Larry Gelbart
    1982, Columbia
  6. “Young Frankenstein” (Frankeinstein Junior)
    Sceneggiatura di Gene Wilder e Mel Brooks, soggetto di Gene Wilder e Mel Brooks, basato sui personaggi del romanzo Frankenstein di Mary Wollstonecraft Shelley
    1974, 20th Century Fox
  7. “Dr. Strangelove or: How I Learned to Stop Worrying and Love the Bomb” (Il dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba)
    Sceneggiatura di Stanley Kubrick, Peter George e Terry Southern
    1964, Columbia
  8. “Blazing Saddles” (Mezzogiorno e mezzo di fuoco)
    Sceneggiatura di Mel Brooks, Norman Steinberg, Andrew Bergman, Richard Pryor, Alan Uger. Soggetto di Andrew Bergman
    1974, Warner Bros.
  9. “Monty Python and the Holy Grail” (Monty Python e il Sacro Graal)
    Scritto da Graham Chapman, John Cleese, Terry Gilliam, Eric Idle, Terry Jones, Michael Palin
    1975, Cinema 5
  10. “National Lampoon’s Animal House” (Animal House)
    Scritto da Harold Ramis & Douglas Kenney & Chris Miller
    1978, Universal

Invito al viaggio – Concerto per Franco Battiato, il trailer del film-concerto il 20, 21 e 22 giugno al cinema

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Ecco il trailer e il poster di “Invito al viaggio – Concerto per Franco Battiato” per la regia di Pepsy Romanoff e prodotto da International Music & Arts ed Except, il film evento sul concerto dedicato al Maestro tenutosi all’Arena di Verona il 21 settembre 2021, al cinema solo il 20, 21 e 22 giugno distribuito da Adler Entertainment.

Il regista e art director Giuseppedomingo Romano, in arte Pepsy Romanoff, è fondatore insieme a Maurizio Vassallo della casa di produzione milanese Except che ha all’attivo più di 300 produzioni video divise tra live show, format tv, music video e art-film. Tra le produzioni più importanti ci sono i live di numerosi artisti internazionali e non tra cui Vasco Rossi, Dave Gahan and Soulsavers (Depeche Mode) – N.E.R.D & Pharell Williams, Tinie Tempah, I Blame Coco, Busta Rhymes, Little Dragon , Ghost Poet, Joan as Police Woman, Franco Battiato, Ezio Bosso, Vinicio Capossela, Pino Daniele, Club Dogo, Marracash, Guè Pequeno, Casino Royale, Subsonica , Levante, Cosmo, Ex Otago, Brunori Sas, Deproducers, Salmo e Sfera Ebbasta. È inoltre membro di AIR3, l’Associazione di registi italiani che lavorano nel mondo del cinema e realizzano film, documentari, pubblicità, videoclip, corti, partner del Biografilm 2022. https://air3.it/director/pepsyromanoff

Dall’Arena di Verona sold out, arriva sul grande schermo il concerto dove i più grandi artisti della musica italiana hanno reso omaggio a Franco Battiato, il cantautore catanese scomparso il 18 maggio dell’anno scorso. Ben cinquanta artisti si sono avvicendati sul prestigioso palcoscenico veronese per interpretare oltre 40 brani del Maestro, ridisegnando a moltissime voci un indimenticabile tributo a uno dei più grandi musicisti italiani di sempre: un artista che ha saputo essere al contempo innovativo e tradizionale, colto e popolare, facendo ballare e riflettere intere generazioni, sempre portatore di un eclettismo unico, in grado di mixare sapientemente musica colta ed elettronica, avanguardia e letteratura, ricerca pop e straordinaria poesia.

Partendo da uno dei suoi album più amati e popolari, “La voce del padrone”, uscito quarant’anni fa, “Invito al viaggio” vede sul palco un’orchestra formata dalla Filarmonica dell’Opera Italiana Bruno Bartoletti, con Carlo Guaitoli alla direzione d’orchestra e pianoforte, insieme ai musicisti che hanno accompagnato Battiato nell’ultima tournée: Angelo Privitera alle tastiere e programmazione, Osvaldo Di Dio e Antonello D’Urso alle chitarre, Andrea Torresani al basso e Giordano Colombo alla batteria. L’evento è stato organizzato dai direttori artistici Francesco Cattini, Stefano Senardi , Pino “Pinaxa” Pischetola, Carlo Guaitoli e con la produzione esecutiva delle riprese video di Maurizio Vassallo.

Si esibiscono sul palco Alice, Arisa, Enzo Avitabile, Mario Incudine, Baustelle, Sonia Bergamasco, Cristina Baggio, Bluvertigo, Angelo Branduardi, Vasco Brondi, Giovanni Caccamo, Roberto Cacciapaglia, luri Camisasca, Nabil Bey, Carlo Boccadoro, Vinicio Capossela, Giovannangelo De Gennaro, Alberto De Grandis, Raffaele Tiseo, Vincenzo Vasi , Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Nuovo Quartetto Italiano, Colapesce DiMartino, Diodato, Paolo Buonvino, Emma, Extraliscio, Roberto Molinelli, Eugenio Finardi, Max Gazzè, Carlo Guaitoli, Jovanotti, Saturnino, Luca Madonia, Mahmood, Fiorella Mannoia, Gianni Maroccolo, Andrea Chimenti, Antonio Aiazzi, Beppe Brotto, Gianni Morandi, Morgan, Fabio Cinti, Gianna Nannini, Mary Montesano , Vera Quarleri, Cristina Scabbia, Davide Ferrario, Chicco Gussoni, Subsonica, Paola Turci e Danilo Rossi.

“Essere stato coinvolto in ‘Invito al viaggio’ all’Arena di Verona è stato per me un riconoscimento immenso” -ha dichiarato il musicista Saturnino- “Ho avuto la fortuna e il privilegio di poter collaborare con Franco Battiato, anche se per un arco di tempo piuttosto breve. Ci siamo incontrati in seguito, ma non ho avuto una vera e propria frequentazione, mentre ‘Invio al viaggio’ è stato organizzato e voluto da persone che gli hanno voluto molto bene, e quindi essere stato scelto mi ha davvero riempito di orgoglio, perché evidentemente Franco Battiato ha parlato di me in mia assenza”.

“Porterò con amore e commozione il ricordo della mia partecipazione al concerto omaggio a Franco Battiato all’arena di Verona – ha dichiarato il cantautore Giovanni Caccamo – “Emotività che si è creata tra gli artisti, il pubblico e l’orchestra: una grande preghiera collettiva di anime per Franco Battiato.”

“Ho sempre pensato che solo Franco potesse cantare Battiato ma devo dire che mi sono ricreduto!” – ha dichiarato il cantautore Luca Madonia- “A Verona si è creata un’atmosfera magica forse perché il rispetto verso le canzoni e verso l’artista ha fatto sì che tutto diventasse credibile ed estremamente sincero… credo che Franco anche quella sera sia riuscito a tenerci a “bada” e non è facile con dei cantanti! Ancora grazie per averci illuminato!”

Il film evento fotografa così una serata che si trasforma in un abbraccio tra gioia e malinconia, ironia e rigore, sempre evidenziando la grandezza artistica e la statura umana di Battiato: un flusso ininterrotto di canzoni senza tempo, eseguite seguendo gli arrangiamenti originali, ormai entrate nel DNA di tutti noi, capaci di attraversare i decenni con il dono del continuo rilancio, sostenuto dalla potenza espressiva di un’arte vastissima e stupefacente.

Invito a un assassinio: la spiegazione del finale del film Netflix

Negli ultimi anni le produzioni spagnole o latinoamericane, grazie soprattutto alle piattaforme streaming, si sono moltiplicate, anche per via del grande successo ottenuto in termini di critica e pubblico. Titoli come La casa di carta, Vis a Vis – Il prezzo del riscatto, Élite, Fenómenas – Indagini occulte o Tin & Tina sono solo alcuni degli esempi più noti di come la produzione – di film o serie TV – di lingua spagnola abbia invaso gli schermi di tutto il mondo. Dal Messico è arrivato su Netflix un altro titolo immediatamente divenuto un grande successo, dal titolo Invito a un assassinio.

Si tratta di un vero e proprio giallo, un whodunit, diretto da J. M. Cravioto (regista già delle serie Diablero, Monarca e Viaggio al centro della terra – quest’ultima disponibile su Disney+), che sembra trarre ispirazioni da quelli di Agatha Christie ma anche da recenti titoli simili come Cena con delitto – Knives Out e il suo sequel Glass Onion. Lo spettatore si trova dunque a seguire la protagonista all’interno di un mistero, da risolvere attraverso la scoperta di indizi, dettagli provenienti dal passato ed errori commessi dall’assassino.

Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Per chi ha già visto il film o per chi non teme gli spoiler, si entrerà poi nel dettaglio del racconto per una spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le procedure da seguire per poter vedere Invito a un assassinio in streaming su Netflix.

Invito a un assassinio spiegazione finale

 La trama e il cast di Invito a un assassinio

Protagonista del film è l’eccentrica miliardaria Olivia, che manda un misterioso invito alla sorellastra Agatha e a un gruppo di vecchi conoscenti per passare un fine settimana sul suo lussuoso yacht. Qui Olivia affronta però i suoi ospiti ricordando a ognuno di loro le passate cause legali nei suoi confronti e avverte che forse uno di loro non tornerà più sulla terraferma. Infatti, crede che uno dei presenti verrà ucciso. All’alba, tutti sentono un forte rumore e quando si recano sul ponte scoprono che Olivia è morta.

Naturalmente, tutti sono sospettati: Carlos (l’ex marito, da cui si è separato dopo la morte della figlia adottiva Elisa), Sonia (l’ex amica), Cary (un attore in declino ed ex fidanzato), Cristina (la governante), Naram (l’insegnante di yoga e fidanzato di Sonia) e Figue (il dottore). Sebbene siano tutti sconvolti dalla morte di Olivia, cercano di tornare alla propria vita. Ma ecco che la polizia ordina loro di restare nella villa della donna fino a quando non verrà scelto chi svolgerà le indagini. Intanto, Agatha cerca di scoprire la verità, facendosi aiutare da un’ufficiale di polizia principiante, Iris.

Ad interpretare la protagonista Agatha vi è l’attrice Regina Blandón, mentre Maribel Verdú interpreta Olivia. L’attrice Stephanie Cayo ricopre il ruolo di Sonia, mentre Manolo Carodna è Cary. Aarón Díaz interpreta Naram, José María de Tavira è Figue e Juan Manuel Pernas interpreta Gustavo. Completano il cast Pedro Damián nel ruolo di Carlos, Helena Rojo nei panni di Cristina e Andrea Aldana è Renata. Mariana Cabrera, infine, è Iris, l’ufficiale di polizia.

Invito a un assassinio cast

La spiegazione del finale di Invito a un assassinio

Verso la fine di Invito a un assassinio, Agatha scopre che Naram aveva un legame con Olivia e che in realtà si chiama Ramiro Godoy. Inoltre, Naram si rivela essere il fratello della madre biologica di Elisa e che credeva che la nipote, figlia adottiva di Olivia e Carlos, fosse morta durante il parto di sua sorella, Renata. Invece ha poi scoperto che era viva e che viveva con Olivia. Ramiro sapeva inoltre che sua sorella era rimasta vittima di un’organizzazione gestita da Carlos, il quale spesso portava via i bambini dalle loro madri, dicendo a quest’ultime che erano morti durante il parto. In realtà, li consegnava a coppie ricche in cerca di adozione.

Renata, tuttavia, si era suicidata per il dolore, inconsapevole che sua figlia era in realtà era viva. Due anni dopo Elisa è però effettivamente morta e la notizia è apparsa su tutti i giornali. In quel momento Ramiro ha capito tutto e ha cercato così di avvicinarsi a Olivia per scoprire la verità. Per arrivare a lei si è allora servito di Sonia, con cui aveva un obiettivo in comune: distruggere Olivia. Ma la ricca Olivia, dopo aver scoperto cosa è accaduto a Renata, ha promesso a Ramiro che le avrebbe reso giustizia. Per riuscire in ciò, Olivia, sapendo di avere un male incurabile, ha scelto di suicidarsi, così la polizia avrebbe indagato e scoperto finalmente cosa realmente fa il suo ex marito Carlos.

Nelle scene finali, inoltre, Agatha scopre che il dottor Figue sapeva del male di Olivia e l’ha aiutata a suicidarsi, somministrandole una dose mortale di morfina, per alleviare i dolori. Così facendo ha ricambiato un favore che la donna gli aveva fatto anni prima. Agatha, comprendendo che Figue non aveva cattive intenzioni, decide di non rivelare a nessuno questo dettaglio, evitando così che possa incorrere in problemi. Svelato il mistero e con Carlos e la sua domestica Cristina arrestati, Agatha eredita tutte le ricchezze della sorella e va alla ricerca di nuovi casi da risolveri, aprendo dunque a potenziali sequel.

Il trailer di Invito a un assassinio e come vedere il film in streaming su Netflix

Come anticipato, è possibile fruire di Invito a un assassinio unicamente grazie alla sua presenza nel catalogo di Netflix, dove attualmente è al 4° posto della Top 10 dei film più visti sulla piattaforma in Italia. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di accedere al catalogo e di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nella piattaforma.

Fonte: IMDb

Invisible Woman: Elizabeth Banks sarà regista e protagonista del film

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La delusione di Charlie’s Angels non fermerà Elizabeth Banks, che secondo Deadline ha appena stretto un accorso con Universal Pictures per dirigere e diventare la protagonista di Invisible Woman, progetto nato proprio da un’idea originale dell’attrice. Erin Cressida Wilson (The Girl on the Train) ha scritto la prima versione della sceneggiatura, mentre la Banks e Max Handelman produrranno il film con la loro Brownstone Productions (società dietro il franchise di Pitch Perfect).

Si tratterà dunque del secondo “atto” della Universal dedicato all’uomo invisibile, dopo l’esperimento della Blumhouse con Elisabeth Moss che arriverà a breve nelle sale.

Prima di Invisible Woman il pubblico potrà misurarsi con il nuovo The Invisible Man, reboot della pellicola uscita nel 1933 e tratta dall’omonimo romanzo di H.G.Wells diretta stavolta da Leigh Whannell.

Elizabeth Banks commenta il flop di Charlie’s Angels e “incolpa” i cinecomic

Come riportato nei mesi scorsi, L’uomo invisibile segna il primo passo di una strategia “editoriale” che riporterà sul grande schermo i mostri della Universal affidando le prossime produzioni solo a registi creativi con visioni uniche nel panorama sui personaggi classici.

Nel corso della storia del cinema, i classici mostri della Universal sono stati reinventati attraverso lo sguardo di tanti registi“, ha dichiarato il presidente degli studios Peter Cramer, “E siamo entusiasti di adottare un approccio più personale per il loro ritorno sullo schermo, guidato da creatori che hanno storie appassionanti da raccontare”.

Questa affidata a Whannell sarà la sesta versione cinematografica dell’Uomo Invisibile dopo il classico del 1933, Il ritorno dell’uomo invisibile del 1940 con Vincent Price, La donna invisibile del 1940, L’agente invisibile del 1942 e La rivincita dell’uomo invisibile del 1943.

Fonte: Deadline

Invisible Man: trovato il regista per il film, non ci sarà Johnny Depp

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Universal Pictures e Blumhouse hanno finalmente annunciato il nome del regista del reboot di Invisible Man, pellicola uscita nel 1933 e tratta dall’omonimo romanzo di H.G.Wells: sarà infatti Leigh Whannell a dirigere questo nuovo adattamento, firmandone anche la sceneggiatura.

Come riportato da Variety, il film segna il primo passo di una strategia “editoriale” che riporterà sul grande schermo i mostri della Universal affidando i prossimi progetti solo a registi creativi con visioni uniche nel panorama sui personaggi classici, cercando di legare i diversi titoli in un universo condiviso.

Per quanto riguarda la partecipazione di Johnny Depp, fino a qualche settimana fa designato protagonista, l’attore non dovrebbe più far parte del cast, ma non si esclude un suo ritorno in scena in un altro monster movie del franchise.

Invisible Man – al via il reboot

Nel corso della storia del cinema, i classici mostri della Universal sono stati reinventati attraverso lo sguardo di tanti registi“, ha dichiarato il presidente degli studios Peter Cramer, “E siamo entusiasti di adottare un approccio più personale per il loro ritorno sullo schermo, guidato da creatori che hanno storie appassionanti da raccontare”.

Questa affidata a Whannell sarebbe la sesta versione cinematografica dell’Uomo Invisibile dopo il classico del 1933, Il ritorno dell’uomo invisibile del 1940 con Vincent Price, La donna invisibile del 1940, L’agente invisibile del 1942 e La rivincita dell’uomo invisibile del 1943.

Fonte: Variety

Invincible: trailer della seconda parte della seconda stagione

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Invincible: trailer della seconda parte della seconda stagione

Prime Video ha svelato il trailer ufficiale della seconda parte della seconda stagione dell’acclamata serie animata di supereroi per adulti Invincible, coprodotta da Skybound Animation e Amazon MGM Studios. Invincible sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo.

La seconda metà della stagione, composta da otto episodi complessivi, debutterà il 14 marzo, con nuovi episodi in streaming ogni settimana. La prima metà della seconda stagione ha ricevuto il Golden Tomato Award di Rotten Tomatoes per la Migliore Serie Animata e continua ad essere “Certified Fresh” con un punteggio del 100%. Amazon MGM Studios aveva precedentemente annunciato il rinnovo di Invincible per una terza stagione.

Invincible

Basato sul rivoluzionario fumetto di Robert Kirkman, Cory Walker e Ryan Ottley, la storia ruota attorno al diciottenne Mark Grayson, un ragazzo come tanti alla sua età, se non fosse per il fatto che suo padre è (o era) il più potente supereroe sulla faccia della terra. Ancora scosso dal tradimento di Nolan nella prima stagione, Mark fatica a ricostruire la sua vita, mentre affronta una serie di nuove minacce, il tutto combattendo la sua più grande paura: rischiare di diventare suo padre senza nemmeno saperlo.

Nel voice cast di Invincible  Steven Yeun, con Sandra Oh,  Gillian JacobsZazie Beetz, Grey DeLisle, Chris Diamantopoulos, Walton Goggins, Jason Mantzoukas, Ross Marquand, Khary Payton, Zachary Quinto, Andrew Rannells, Kevin Michael Richardson, Seth Rogen e JK Simmons. Gli executive producer sono Kirkman, David Alpert, Catherine Winder, Simon Racioppa, Margaret M. Dean, Rogen e Evan Goldberg, accanto ai co-executive producer Helen Leigh e Walker.

Invincible: Robert Kirkman offre un promettente aggiornamento per il film live-action

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Robert Kirkman, meglio conosciuto per aver ideato i fumetti The Walking Dead e Invincible, ha condiviso un aggiornamento sullo stato attuale dell’adattamento in live-action di quest’ultimo, che i fan attendono da molto tempo. Il famoso scrittore ha citato gli scioperi di Hollywood in corso come una delle ragioni dietro gli attuali ritardi, assicurando però che la Universal, lo studio di produzione dietro il film, è ancora interessata al progetto e che ci stanno lavorando. “Con gli scioperi e tutto il resto, è tutto bloccato, e giustamente. Tutti stanno facendo una grande cosa cercando di assicurarsi che le generazioni future possano lavorare, prosperare e sopravvivere in questo industria”, ha dichiarato Kirkman a ScreenRant.

È qualcosa verso cui so che la Universal prova molto interesse, ed è qualcosa su cui abbiamo lavorato dietro le quinte fino a questo punto. Spero di poter rispondere a questa domanda [quando il progetto entrerà in fase di produzione] in modo più comprensibile a un certo punto nel futuro“, ha dichiarato lo scrittore. Come noto, il film è stato annunciato nel 2017 con Seth Rogen e Evan Goldberg chiamati a scrivere la sceneggiatura. Pur dovendo ora affrontare le sfide dovute agli scioperi in corso di sceneggiatori e attori, il team rimane dunque fiducioso che i progressi riprenderanno quando l’industria si stabilizzerà.

Nel frattempo, la serie animata, Invincible, tornerà su Prime Video da novembre con la sua seconda stagione in due parti dopo una pausa di quasi tre anni. La seconda stagione vedrà Mark venire a patti con la verità su suo padre, in seguito agli eventi del finale della prima stagione. I nuovi episodi, inoltre, introdurrano anche Angstrom Levy, un formidabile supercriminale con la capacità di attraversare più dimensioni e formare un multiverso. Nel frattempo è stato rilasciato anche uno speciale autonomo su Atom Eve. Per quanto riguarda il film live action, invece, non si sa ancora se e in che modo si porrà nei confronti della serie animata.

Invincible: recensione del primo episodio della seconda stagione della serie Prime Video

Bastano poche note di Karma Police dei Radiohead per trasportarci in questo primo episodio della seconda stagione di Invincible. Il giovane Mark Grayson cerca di vivere la sua vita e a fare i conti con il peso della perdita del padre, un abbandono che non ha ancora superato. Infatti, a far da padrone a questo episodio saranno soprattutto le emozioni, i dubbi e le perplessità di Mark che impegnato a fare il supereroe deve anche fare i conti con la vita di tutti i giorni, cercando anche di recuperare il rapporto con la madre. La serie debutta su Prime Video il 3 novembre dove verranno distribuiti, una volta a settimana, i primi quattro episodi. Invincible 2 si compone di otto episodi, i restanti quattro arriveranno nella piattaforma nel 2024.

Invincible, la trama

La seconda stagione riprende quasi immediatamente gli eventi della scorsa stagione. Mark e Debbie cercano di andare avanti, consolidare il loro legame e superare l’assenza di Omni-Man. Ma non solo: madre e figlio devono anche fare i conti con il tradimento del padre che ha sconvolto non solo la società ma anche la sua famiglia. Questo si ripercuote nel giovane diciassettenne quasi afflitto dalla nuova vita come supereroe ma desideroso di portare un cambiamento positivo. Si dice che gli errori dei padri ricadono sui figli, e questo Mark non vuole che accada. Schiacciato dal peso del suo potere e delle sue responsabilità, Invincible ci mostra un lato dei supereroi già visto in precedenza per esempio in Spider-Man: ricadere nei vecchi errori e voltare le spalle all’umanità.

Anche se nella prima stagione ha avuto un ruolo marginale, Deborah Grayson è il personaggio che ha fatto da ponte tra Mark e il padre permettendo anche al pubblico di entrare in empatia con Nolan, fornendogli un po’ di umanità. Debbie sarà centrale in questa stagione offrendo diversi spunti a Mark che non sarà solo perché ad aiutarlo a riprendere il lavoro da supereroe ci sarà Cecil, il suo nuovo capo.

Invincible

Uno sguardo al futuro

Tra i nuovi personaggi presentati nel primo episodio di Invincible, Angstrom Levy è sicuramente il più interessante dato che sarà la porta d’accesso dello show al multiverso. E così mentre parallelamente, in un altro universo, Loki su Disney+ diventa il padrone della linea temporale riuscendo a viaggiare nel tempo, nella serie Prime Video una versione di Levy, con la capacità di creare portali tra le dimensioni, decide di riunire le sue varianti da ogni realtà alternativa diventando il cattivo di questa nuova stagione. Per questo all’inizio dell’episodio siamo catapultati in questa realtà alternativa dove Mark asseconda il padre, passa al lato oscuro uccidendo chiunque gli capiti sotto tiro. Levy, infatti, diffida di Mark e dei Viltrumiti perché in ogni versione del personaggio ha sempre portato alla distruzione in seguito all’alleanza con il padre.

Sempre più spesso ormai il tema dei supereroi viene interiorizzato, tenendo in considerazione più cosa si nasconde dietro la maschera. Questo espediente già usato in moltissimi altri film del genere crea un nuovo livello di empatia con il personaggio, soprattutto se sono rappresentati come giovani diciassettenni in piena crisi. Così anche questa seconda stagione inizia e pone i suoi presupposti su basi solide come appunto il percorso di crescita di Mark in assenza della figura paterna. Ma non si parla solo di sentimenti perché questo primo episodio di Invincible è anche pieno di azione, il che rende questo primo inizio della trama ancora più avvincente. Anche il finale, nel post credit, lascia ampio margine per questa stagione che mescola sentimenti e vendetta.

Invincible: il poster della seconda stagione anticipa l’arrivo del trailer

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È stato rivelato un nuovo poster della seconda stagione di Invincible, che offre ai fan una nuova grafica in vista dell’uscita del prossimo trailer dello spettacolo di supereroi Prime Video. Un tweet dall’account Twitter ufficiale di Invincible ha rivelato il nuovo poster per la seconda stagione della serie. L’immagine mostra il protagonista, Markus Grayson, danneggiato da una battaglia con un’espressione arrabbiata sul viso. Nel riflesso del sangue sotto di lui, puoi vedere il padre antagonista di Mark, Omni-Man, in una posa identica.

Su cosa si basa Invincible?

Basato sulla serie di fumetti di Robert Kirkman , Cory Walker e Ryan Ottley, Invincible è descritta come una serie ricca di suspense, azione ed emozioni. L’adattamento presenta nella versione originale le voci di Steven Yeun, Sandra Oh, JK SimmonsGillian Jacobs, Andrew Rannells, Walton Goggins, Zazie Beetz, Mark Hamill, Chris Diamantopoulos e altri.

La prima stagione di Invincible è incentrata su Mark Grayson, un ragazzo di 17 anni che inizia a sviluppare superpoteri come la super forza, il volo e la super velocità. Inizia quindi ad allenarsi per usare le sue abilità sotto la guida di suo padre, Nolan Grayson, che è uno dei supereroi più potenti della Terra, Omni-Man.

Invincible stagione 2 e Atom Eve Special: i trailer dal Comic Con di San Diego

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Ci sono voluti due anni di attesa, ma il trailer della seconda stagione di Invincible è stato finalmente rivelato in occasione del panel dedicato alla serie nel corso del Comic-Con 2023 di San Diego. Nella stessa occasione è stata anche svelata la data d’uscita della seconda stagione. La serie animata di successo ritorna il 3 novembre su Prime Video, anche se la stagione 2 sarà divisa in due parti.

La seconda parte sarà presentata in anteprima nel 2024. Il primo trailer della seconda stagione vede Mark e sua madre alle prese con la rivelazione di Omni-Man dalla prima stagione e offre un primo sguardo ai nuovi personaggi dei fumetti che ora si uniscono alla serie. Inoltre, il trailer della seconda stagione di Invincible anticipa anche il cast stellare dello show di attori tra ritorni e new entry.

L’universo della serie Prime Video inizia ad espandersi con Invincible – Atom Eve, un cortometraggio che racconta la storia delle origini di Atom Eve. Prendendo in prestito elementi dai fumetti ma aggiungendo anche nuovi frammenti alla storia passata di Atom Eve, Invincible – Atom Eve rivisita un popolare personaggio prima della stagione 2.

Il trailer di Invincible – Atom Eve vede una versione più giovane del personaggio titolare nel suo costume originale da supereroe mentre scopre i suoi poteri. Gillian Jacobs, che dà la voce ad Atom Eve in Invincible, ha ripreso il suo ruolo in questo cortometraggio.

Invincible 2: trailer della nuova stagione in arrivo su Prime Video

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Dopo aver pubblicato ieri un poster per la seconda stagione, Prime Video ha rilasciato un nuovo trailer della seconda stagione di Invincible per il ritorno dell’adattamento della serie di supereroi. La nuova stagione sarà presentata in anteprima venerdì 3 novembre su Prime Video. Dai un’occhiata al nuovo trailer di Invincible Stagione 2 su YouTube. 

Basato sulla  serie di fumetti di Robert Kirkman , Cory Walker e Ryan Ottley, Invincible è descritta come una serie ricca di suspense, azione ed emozioniL’adattamento presenta le voci originali di Steven Yeun, Sandra Oh, JK SimmonsGillian Jacobs, Andrew Rannells, Walton Goggins, Zazie Beetz, Mark Hamill, Chris Diamantopoulos e altri. 

Cosa è successo nella prima stagione di Invincible?

La prima stagione di Invincible è incentrata su Mark Grayson, un ragazzo di 17 anni che inizia a sviluppare superpoteri come la super forza, il volo e la super velocità. Inizia quindi ad allenarsi per usare le sue abilità sotto la guida di suo padre, Nolan Grayson, che è uno dei supereroi più potenti della Terra, Omni-Man.

Su cosa si basa Invincible?

Basato sulla serie di fumetti di Robert Kirkman , Cory Walker e Ryan Ottley, Invincible è descritta come una serie ricca di suspense, azione ed emozioni. L’adattamento presenta nella versione originale le voci di Steven Yeun, Sandra Oh, JK SimmonsGillian Jacobs, Andrew Rannells, Walton Goggins, Zazie Beetz, Mark Hamill, Chris Diamantopoulos e altri.

La prima stagione di Invincible è incentrata su Mark Grayson, un ragazzo di 17 anni che inizia a sviluppare superpoteri come la super forza, il volo e la super velocità. Inizia quindi ad allenarsi per usare le sue abilità sotto la guida di suo padre, Nolan Grayson, che è uno dei supereroi più potenti della Terra, Omni-Man.

Invincible 2: Robert Kirkman spiega il cameo dell'”Agente Spider” e il fatto che sia rimasto segreto alla Marve

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Nel finale della seconda stagione di Invincible, Mark Grayson viene spedito nel Multiverso e incontra un supereroe che striscia sui muri chiamato Agente Spider.

I fan dei fumetti sapranno che Invincible e Spider-Man si sono incrociati sulla pagina, ma che questo avvenga in un film o in una serie televisiva è più facile a dirsi che a farsi.

Parlando con Variety, al creatore e produttore esecutivo Robert Kirkman è stato chiesto di riportare Josh Keaton a prestare la sua voce a una versione alternativa di Spider-Man che, beh, non è Spider-Man… ma in un certo senso lo è!

Cosa ha detto Robert Kirkman?

Si trattava solo di trovare un modo per mantenere quel momento in qualche modo intatto dai fumetti“, spiega. “Sembrava un modo divertente e sorprendente per farlo. L’ufficio legale di Amazon, scrupolosamente, ha detto: ‘No, il costume non può essere di quel colore. Dobbiamo allontanarci da questo e da quello”. C’erano molti occhi puntati su quella scena“.

Volevamo trovare un attore che avesse già fatto Spider-Man. [Dan Duncan è arrivato immediatamente e ha detto: ‘Josh Keaton deve farlo’. ‘Spectacular Spider Man’ è una grande serie’. Ci aveva lavorato e aveva detto che Josh era fantastico. Mi è sembrata la scelta migliore possibile perché si tratta di un’animazione con l’animazione. Sembrava che sarebbe stata una cosa divertente“.

Detto questo, non interpreterà Spider-Man. È l’Agente Spider“, ha ribadito Kirkman. “Potrebbero esserci delle somiglianze, ma credo che la performance ricca di sfumature di Josh nei panni dell’Agente Spider sia completamente diversa dal modo in cui ha interpretato Spider-Man in ‘Spectacular Spider-Man’. Ma chi lo sa? La mia opinione potrebbe essere un po’ di parte“.

Per quanto riguarda il fatto che Prime Video abbia mai contattato gli avvocati della Marvel per vedere cosa sarebbe stato possibile o meno, sembra che sapessero fin dall’inizio che Spider-Man stesso era fuori discussione.

Di conseguenza, si è trattato di non mettersi contro la Disney. “No, voglio dire, sono abbastanza sicuro che la Marvel l’abbia scoperto oggi“, confessa Kirkman. “Quindi, non abbiamo chiamato nessun avvocato della Marvel o altro. No, era compito dell’ufficio legale di Amazon assicurarsi che la Marvel non dovesse saperlo“.

Invictus: recensione del film con Matt Damon

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Invictus: recensione del film con Matt Damon

Anche i grandi cadono, e più la vetta da dove cadono è alta più il tonfo è profondo, purtroppo. Forse non è proprio un tonfo ma l’ultima opera del buon vecchio Clint Eastwood fatica a reggere il paragone con il tracciato finora dorato del cowboy alla regia. In Invictus siamo proiettati nel Sudafrica di inizio anni ’90, con Nelson Mandela appena uscito di prigione a furor di popolo, pronto a governare dopo aver vinto le elezioni un paese in tumulto dopo l’apartheid. Come nel precedente Gran Torino i conflitti razziali sono al centro dell’analisi filmica, ma stavolta il tutto è avvolto da una patina buonista e “americana” che stenta a far decollare l’opera.

La figura di Nelson Mandela è presentata in modo superficiale mostrandone solo i momenti di successo, di persuasione sul popolo sudafricano, la sua figura è mostrata in modo così edulcorato che sembra di vedere una di quelle fiction della tv sui personaggi storici in salsa “buonista” che alla lunga inevitabilmente portano ad un senso di noia nella visione del film. Non c’è un solo momento in cui Morgan Freeman commetta un piccolo errore o si lasci andare a qualche piccolo momento libero, vederlo rimandare la risoluzione dei problemi sociali in favore delle partite di rugby per tutto il film può essere un valore aggiunto se limitato ma mostrato in questo modo è un limite forte per un film che vuole mostrare i cambiamenti sociali in un paese dopo l’apartheid ma che finisce solo per essere banale come le scene in cui i ragazzini bianchi giocano con quelli di colore a rugby.

Invictus: il film

Invictus poi si inerpica nella seconda parte sul torneo mondiale di rugby, mischiando orgoglio, moralismo e scene sul campo di gioco girate con semplicità, sempre nello stile essenziale del regista, mentre la scelta di Matt Damon come capitano della squadra sudafricana si è rivelata abbastanza azzeccata, data la faccia da bravo ragazzo dell’attore americano e il suo fisico robusto, indicato per un giocatore di rugby.

Matt Damon, vincitore di un Oscar in giovanissima età per la sceneggiatura di Will Hunting – Genio Ribelle, è un attore solido, amato da Hollywood che non brilla certo per sfumature ma che ha sempre mantenuto una costanza nella qualità dei prodotti ai quali ha partecipato ed anche in questo caso conferma un buon fiuto per le sceneggiature. Dopotutto, quando Clint chiama è difficile rimanere indifferenti.

Invictus risulta un buon film, non il migliore di Eastwood, ma senza dubbio potente, che abbraccia la sua retorica nel finale conciliante ma che comunque fa la sua bella figura nel panorama cinematografico contemporaneo.

Invictus – L’invincibile: trama, cast e colonna sonora del film

Invictus – L’invincibile: trama, cast e colonna sonora del film

Negli ultimi anni, il regista premio Oscar Clint Eastwood si è concentrato nel dar vita ad una serie di acclamati film biografici, attraverso cui esalta tematiche come il patriottismo e la guerra contro le ingiustizie. Titoli come American Sniper, Sully, Richard Jewell o J. Edgar sono solo alcuni dei più brillanti esempi di questo genere. Prima di questi, però, è arrivato il film Invictus – L’invincibile, realizzato nel 2009 e considerato uno dei suoi più belli dall’inizio del nuovo millennio ad oggi. All’interno di questo, basato su una storia vera, si narra del celebre leader pacifico Nelson Mandela e delle sue battaglie per l’unione di un Paese diviso dalla politica di segregazione nota come apartheid.

Il film è l’adattamento cinematografico del romanzo Ama il tuo nemico, scritto da John Carlin e basato, come accennato, su di una storia vera. Gli eventi narrati ebbero luogo in occasione della Coppa del Mondo di Rugby del 1995. Questa, che si svolse, poco dopo l’insediamento di Mandela come presidente, vide come squadra vincitrice proprio il Sudafrica e tale trionfo contribuì a unificare il popolo di quel paese, ancora fortemente diviso intorno ai temi razziali. A dare il titolo al film è però non il libro bensì la poesia Invictus, del poeta William Ernest Henley, la stessa che Mandela leggeva durante i suoi anni di prigionia per resistere a quanto subiva ogni giorno.

Accolto con grande entusiasmo, Invictus – L’invincibile si dimostrò una nuova grande prova registica di Eastwood, supportato da grandi interpretazioni e tematiche sempre attuali. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla colonna sonora. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Invictus – L’invincibile: la trama del film

La storia si svolge nel Sudafrica di metà anni Novanta. Nelson Mandela si è da poco insediato come presidente, ritrovandosi a gestire un paese profondamente spaccato dalle leggi di segregazione razziale che erano state in vigore dal 1948 al 1991. Primo presidente nero della nazione, Mandela si pone l’obiettivo di riappacificare la popolazione, divisa più che mai dall’odio fra la maggioranza nera e la minoranza bianca. In tutto ciò, il paese è prossimo dall’ospitare la Coppa del Mondo di Rugby del 1995. Un evento senza precedenti, il quale si svolgerà interamente nel problematico paese. Per Mandela, l’evento sportivo rappresenta però un’occasione particolarmente unica.

Egli spera infatti che una vittoria della squadra nazionale, la Springboks, da sempre simbolo dell’orgoglio bianco, possa rafforzare l’orgoglio nazionale, contribuendo a mettere da parte le differenze presenti nel popolo. Mandela inizia dunque ad interessarsi delle sorti della squadra, entrando in contatto con il suo capitano, François Pienaar, al quale fa comprendere l’importanza politica di un suo successo. Promettere una vittoria è però difficile, specialmente considerando che la squadra è reduce da un periodo di sole sconfitte. In un sempre più stringente rapporto tra sport e politica, le sorti del Paese rimarranno incerte sino all’ultimo, dando non pochi problemi tanto a Mandela quanto a Pienaar.

Invictus - L'invincibile cast

Invictus – L’invincibile: gli attori principali del film

Più volte è capitato che l’attore Morgan Freeman venisse scambiato per il leader politico Nelson Mandela. La grande somiglianza tra i due ha certamente favorito la scelta dell’attore premio Oscar per il ruolo. Mandela, inoltre, ha più volte indicato Freeman come l’unico in grado di poterlo interpretare. Amico di lunda data del politico, l’attore prese molto seriamente il compito di interpretarlo. Per poter risultare il più fedele possibile al vero Mandela, Freeman guardò numerosi filmati che lo ritraevano, assumendone il tono di voce, l’accento e le movenze. Imparò inoltre a scrivere con la mano sinistra, essendo Mandela mancino. Per la sua grande interpretazione, Freeman è po stato nominato ai premi Oscar come miglior attore.

Accanto a lui, nei panni di François Pienaar, vi è l’attore Matt Damon. Per prepararsi ad un ruolo tanto fisico, l’attore seguì gli allenamenti tipici dei giocatori di rugby, così da acquisire il giusto fisico e le conoscenze di base dello sport. Damon ebbe inoltre occasione di incontrare il vero Pienaar, apprendendo da lui ogni segreto possibile sull’incredibile impresa compiuta da lui e dalla sua squadra. Anche lui particolarmente apprezzato per la sua performance, ottenne una nomination all’Oscar come miglior attore non protagonista. Nel film sono poi presenti gli attori McNeil Hendricks nei panni di Chester Williams e Scott Eastwood, figlio del regista, in quelli di Joel Stransky, entrambi membri della squadra di rugby. Bonnie Henna interpreta Zindzi Mandela-Hlongwane, figlia del leader politico.

Invictus – L’invincibile: la colonna sonora, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Ad essersi occupato della colonna sonora del film non è stato, come più volte accaduto, lo stesso Clint, bensì suo figlio Kyle Eastwood. Questi è infatti un musicista professionista, con influenze derivanti dal jazz. Mentre il progetto del film prendeva vita, Kyle si trovava ad un festival di musica in Sudafrica. Lì condusse diverse ricerche sulla musica e i gruppi locali. Dalla sua ricerca egli seleziono alcuni artisti, come il gruppo Overtone, con i quali realizzò alcuni dei brani presenti poi nel film. Tra questi si citano in particolare World in Union 95 e Shosholoza. Kyle ha invece composto il tema principale del film insieme al compositore Micheal Stevens.

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Invictus – L’invincibile è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple TV, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 13 dicembre alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

Investor Day 2020: per saperne di più sui nuovi progetti Star Wars

A seguito degli annunci degli Investor Day 2020 della Disney, ecco tutte le nuove serie Star Wars che vedremo su Disney+ nei prossimi anni e qualche dettaglio, quello che sappiamo per adesso, su ognuno dei progetti annunciati da Lucasfilm:

Star Wars: The Acolyte

Leslye Headland, la creatrice candidata della serie Russian Doll, firma The Acolyte, la nuova serie di Star Wars su Disney+. The Acolyte è un thriller misterioso che porterà il pubblico in una galassia di oscuri segreti e poteri emergenti del lato oscuro negli ultimi giorni dell’era dell’Alta Repubblica.

Il 22 aprile 2020, Variety ha riferito che una serie di Star Wars era in sviluppo per Disney+, con la co-creatrice di Russian Doll, Leslye Headland, come showrunner. Il report ha rilevato che la serie sarà incentrata sulle donne e che si svolgerà in una nuova parte della timeline di Star Wars. La serie è stata ufficialmente annunciata il 4 maggio 2020 su StarWars.com. L’annuncio ha anche rivelato che Headland sarà un produttore esecutivo del progetto. Il titolo, il logo e la premessa generale della serie sono stati rivelati agli Investor Day della Disney il 10 dicembre 2020.

Star Wars: Obi-Wan Kenobi

Si tratta di una delle serie tv più attese dai fan della Lucasfilm. In occasione dell’ultima Star Wars Celebration, Ewan McGregor, che aveva dato volto al Maestro Jedi nella trilogia prequel, aveva confermato che sarebbe tornato ad interpretare il personaggio.

In occasione degli Investor Day 2020, l’annuncio di Lucasfilm si è arricchito con la conferma che nella serie tornerà persino Hayden Christensen che interpreterà Darth Vader.

Star Wars: Rangers of the New Republic

Si tratta del primo spin off ufficiale di The Mandalorian, la serie apripista dell’universo televisivo di Star Wars. Purtroppo, per il momento, non siamo ancora in grado di dare maggiori informazioni sulla serie, se non che sarà in continuity con The Mandalorian e con la serie su Ahsoka Tano, altro spin-off della serie con Pedro Pascal.

Per il cast non ci sono ancora informazioni ma sappiamo, e questo ci tranquillizza, che sarà Dave Filon ad occuparsi dello sviluppo della serie, e dato il lavoro che sta facendo con The Mandalorian, siamo sicuri che sarà una serie di alto livello.

Star Wars: A Droid Story

Trai tanti annunci che hanno destato parecchia sorpresa, c’è questa serie che racconterà le avventure di C3P-O e R2-D2. I due droidi, che hanno percorso tutta la saga cinematografica, sono trai personaggi più amati dell’intera serie.

Sappiamo che entrambi hanno un legame importante con i gemelli Skywalker, ma anche che il loro essere in qualche modo complementari e buffi, sono una miniera d’oro per gli appassionati di commedia.

Ahsoka

Dopo la sua gloriosa apparizione in The Mandalorian, Ahsoka Tano tornerà in una serie spin-off della serie “madre” e sarà interpretata da Rosario Dawson, che dopo averle prestato la voce, le dà finalmente corpo.

La Jedi è stata introdotta in Star Wars: The Clone Wars in versione animata e l’abbiamo sentita, sempre con la voce di Dawson, in Star Wars: L’Ascesa di Skywalker.

Star Wars: The Bad Batch

Si tratta di uno dei progetti più avanzati, infatti sarà disponibile già nel 2021. Si tratta di un sequel diretto di The Clone Wars, concluso con la settima stagione a maggio.

I protagonisti saranno i mercenari d’élite, già visti nella serie, che dovranno arrabattarsi in una galassia completamente cambiata.

Star Wars: Lando

A differenza di quanto si possa immaginare, la serie su Lando Calrissian, accolta con grande interesse dai fan, non vedrà protagonista il giovane Donald Glover, ma un redivivo Billy Dee Williams, che abbiamo visto in Star Wars: L’Ascesa di Skywalker.

L’ultimo film della Saga di Skywalker ci ha mostrato di nuovo il personaggio di Williams e ha lasciata aperta una porta per le prossime avventure del veterano.

Star Wars: Visions

In occasione dell’assemblea degli investitori Disney, Lucasfilm ha annunciato una serie animata, ambientata nell’universo di Star Wars, che si intitolerà Visions.

La serie sarà composta da una serie di cortometraggi animati, prodotti dai più bravi animatori giapponesi e sarà disponibile su Disney+.

Star Wars: Andor

In occasione dell’assemblea degli investitori della Disney, Lucasfilm ha annunciato l’entrata in produzione, e il suo stadio avanzato, della nuova serie originale Star Wars Andor, dedicata a Cassian Andor, il personaggio che Diego Luna ha interpretato in Rogue One: A Star Wars Story.

Il personaggio ha raccolto un grande seguito, anche se ha trovato la morte alla fine del film. Pertanto sappiamo che la serie sarà un prequel rispetto a Rogue One.

Il film di Taika Waititi

Oltre alle serie tv, agli Investor Day 2020 sono stati annunciati anche due film. Il primo è quello che è stato affidato a Taika Waititi. Queste le parole ufficiali dell’annuncio: “È in fase di sviluppo un nuovissimo lungometraggio di Star Wars con l’acclamato regista @TaikaWaititi. Preparati per un viaggio indimenticabile”.

Il regista e sceneggiatore premio Oscar ha invece replicato così su Instagram: “Cosa ?? Uffa, da fan di Star Wars di lunga data sono così arrabbiato per quello che sto per fare per rovinarlo”. Non sappiamo assolutamente nulla del progetto, ma sappiamo che la Lucasfilm ha grande fiducia in questa collaborazione a lungo anticipata.

Star Wars: Rogue Squadron

Il secondo progetto di lungometraggio nell’ambito del franchise di Star Wars presentato durante gli Investor Day 2020 è Rogue Squadron, un film che racconterà una storia originale e che sarà diretto da Patty Jenkins, la prima donna a dirigere un film del franchise.

La storia si concentrerà sullo squadrone Rogue, piloti della Resistenza a bordo di X-Wing. Non sappiamo altro in merito, ma sappiamo che il film sarà ambientato nell’universo di Star Wars ma non avrà, apparentemente, legami con la Skywalker Saga.

Investor Day 2020 | The Walt Disney Company

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Investor Day 2020 | The Walt Disney Company

Nel corso dell’Investor Day 2020, The Walt Disney Company ha annunciato le prossime fasi del proprio ambizioso programma di espansione dell’offerta streaming mondiale, rivelando nuovi particolari sul futuro dei servizi direct-to-consumer Disney+, Hulu e ESPN+, con una panoramica sul nuovo brand aggregatore di contenuti di intrattenimento Star e un’anteprima sulla propria straordinaria offerta di contenuti completamente nuovi.

Bob Chapek, Chief Executive Officer di The Walt Disney Company, e Bob Iger, Executive Chairman e Chairman of the Board, hanno presentato l’evento virtuale durante il quale vi sono stati interventi da parte dei responsabili dei team di contenuto e distribuzione, oltre alla presentazione degli ultimi dati finanziari a cura di Christine McCarthy, Senior Executive Vice President e Chief Financial Officer, e Lowell Singer, Senior Vice President, Investor Relations.

“Lo straordinario successo ottenuto dalla nostra offerta esclusiva di servizi streaming, con più di 137 milioni di abbonati a livello mondiale, conferma la validità della decisione di accelerare la nostra transizione verso un modello di business che privilegi i servizi DTC”, ha dichiarato Bob Chapek. “Grazie ai nostri fantastici team creativi e a una offerta sempre più ampia di intrattenimento di alta qualità, sappiamo rispondere ai desideri dei consumatori e siamo fiduciosi di poter raggiungere i nostri obiettivi a lungo termine”.

Nel corso dell’Investor Day è stato annunciato che, alla data del 2 dicembre, l’insieme degli abbonati totali ai servizi direct-to-consumer dell’azienda è di oltre 137 milioni, di cui 11,5 milioni a ESPN+, 38,8 milioni a Hulu, e una cifra impressionante di 86,8 milioni di abbonati a Disney+, registrati dal lancio nel novembre 2019. Dopo aver superato tutte le aspettative, The Walt Disney Company prevede che, entro l’esercizio 2024, i propri servizi streaming arriveranno a un totale di 300-350 milioni di abbonati, soprattutto grazie a un significativo aumento nella produzione di contenuti, con un obiettivo solo per Disney+ di oltre 100 titoli all’anno.

A partire dal 26 marzo 2021, negli Stati Uniti il prezzo di Disney+ sarà di $7,99 al mese ovvero $79,99 all’anno, mentre il prezzo per il pacchetto Disney comprensivo di Disney+, Hulu, e ESPN+ sarà pari a $13,99 al mese. È stato anche annunciato per il mercato americano un nuovo accordo con Comcast, grazie al quale nel primo trimestre del 2021 Disney+ e ESPN+ saranno disponibili sui decoder Comcast X1 e sulle piattaforme Flex platforms, su cui Hulu è stato già introdotto nella primavera del 2020. Inoltre, a partire dall’inizio del 2021, i clienti Hulu avranno anche la possibilità di abbonarsi a ESPN+ tramite l’interfaccia utente Hulu, accedendo così alla programmazione sportiva di ESPN+.

Una nuova Star internazionale dello streaming

Sulla scia del successo del lancio di Disney+ Hotstar in India e in Indonesia, Disney ha rivelato nuovi particolari sul brand di contenuti di intrattenimento, Star, che verrà incluso nell’offerta Disney+ in alcuni mercati internazionali e lanciato come servizio di streaming separato in America Latina con il nome Star+. Star consentirà di vedere migliaia di ore di programmi televisivi e film prodotti dagli studi creativi Disney, tra cui Disney Television Studios, FX, 20th Century Studios, 20th Television, e verrà arricchito da un’ulteriore offerta locale, laddove disponibile.

In Italia e in altri mercati europei e internazionali, Star verrà lanciato il 23 febbraio 2021 come parte integrante di Disney+, con la propria sezione sulla piattaforma e una nuova e prestigiosa proposta di serie di intrattenimento, film, documentari e altri titoli che raddoppieranno i contenuti disponibili per gli abbonati di Disney+.

Disney+ verrà aggiornato in tutto il mondo per permettere un parental control più sicuro e garantire in questo modo l’esperienza più adatta alle famiglie, che i genitori si aspettano. Sarà possibile stabilire dei limiti di accesso specifici per determinati profili sulla base della classificazione dei titoli e inoltre aggiungere un PIN per quei profili con accesso a contenuti adatti a un pubblico adulto. In Italia e in Europa il prezzo dell’abbonamento sarà di €8,99 al mese, oppure €89,99 all’anno, con una modifica analoga del prezzo in altri mercati in cui Star verrà lanciato, tra cui l’Australia, la Nuova Zelanda e il Canada. Ora con Star, il servizio di streaming continua la sua espansione in diversi mercati internazionali, a partire da Singapore il 23 febbraio 2021, a cui si aggiungeranno nel corso dell’anno Europa orientale, Hong Kong, Giappone e Corea del Sud.

In America Latina, per valorizzare il portafoglio di eventi sportivi live, Disney lancerà Star+ come servizio di streaming autonomo. Star+ racchiude una serie di contenuti di assoluto rilievo, produzioni locali originali ed eventi sportivi di ESPN, tra cui i principali campionati di calcio, il grande slam di tennis e altro. Star+ verrà lanciato nel giugno 2021 come servizio unico ad un prezzo di ~$7,50 al mese (o l’equivalente in valuta locale), oppure come parte di un pacchetto con Disney+ a un prezzo competitivo di ~$9,00 al mese (o l’equivalente in valuta locale).

Le più belle storie del mondo

Nel corso dell’Investor Day, i responsabili creativi Disney hanno annunciato una nuova offerta di contenuti di qualità ideati appositamente per l’ecosistema direct-to-consumer. Nel giro dei prossimi anni, Disney+ intende lanciare circa 10 serie Star Wars e 10 serie Marvel oltre a 15 serie live action Disney, Disney Animation, e Pixar, nonché 15 film live action Disney, Disney Animation, e Pixar — che vanno a completare il contenuto premium che uscirà nelle sale cinematografiche o sui canali lineari prima di essere disponibile sul servizio di streaming. È stato inoltre annunciato che “Raya e l’Ultimo Drago” di Walt Disney Animation Studios uscirà su Disney+ con Premier Access (Accesso Vip) nei mercati Disney+, in contemporanea all’uscita nelle sale cinematografiche, prevista il 5 marzo 2021 negli Stati Uniti. Il prezzo per questo film su Premier Access (Accesso Vip) sarà di $29,99 negli Stati Uniti. A livello internazionale, molti dei titoli originali Disney Television Studios, FX e 20th Century Studios usciranno su Disney+ come Star Originals.

“Questa straordinaria offerta di nuovi contenuti officiali rispecchia un continuo impegno a valorizzare le risorse e l’eccezionale creatività presenti nella nostra azienda per portare al pubblico esperienze di intrattenimento straordinarie completamente diverse rispetto a quanto già disponibile sul mercato”, ha dichiarato Bob Iger. “Siamo orgogliosi di vedere come l’eccellenza dello storytelling dei nostri brand iconici rimanga evidente in tutte le piattaforme di distribuzione, dalle sale cinematografiche ai nostri servizi “direct-to-consumer.”

Alcuni elementi salienti delle presentazioni:

Contenuti di intrattenimento generale del Gruppo Disney

Disney Television Studios per Disney+

Disney Television Studios ha presentato alcune delle serie di intrattenimento per famiglie di punta attualmente in sviluppo per Disney+, tra cui due progetti ispirati alle properties Disney “La Bella e la Bestia (titolo provvisorio)”, con Luke Evans e Josh Gad e nuovi brani composti da Alan Menken; e una rivisitazione del classico “Swiss Family Robinson” (Robinson nell’isola dei corsari) di Ron Moore and Jon M. Chu. Un altro progetto in corso di sviluppo è “Percy Jackson and the Olympians” (Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo) basato sulla serie bestseller.

Attualmente Disney Television Studios sta producendo quattro serie live action che usciranno su Disney+ nel 2021: “The Mighty Ducks: Game Changers”, “Big Shot”, “The Mysterious Benedict Society” e “Turner & Hooch(Turner e il casinaro).

Contenuti National Geographic

National Geographic ha annunciato la sua ambiziosa offerta Disney+ che include titoli di forte richiamo come “Limitless With Chris Hemsworth,” “Welcome to Earth (titolo provvisorio)” con Will Smith, e la quarta stagione della serie antologica “Genius,” già vincitrice di due Emmy, che traccerà un profilo di Martin Luther King, Jr.

National Geographic ha anche annunciato il nuovo documentario “Cousteau” che uscirà nelle sale americane prima di uscire su Disney+ e alcune serie di documentari quali “Secrets of the Whales,” “A Real Bug’s Life,” e “America The Beautiful.”

Contenuti per Hulu e Star

Un accordo pluriennale con Kardashian Jenners porterà alla creazione di nuovi contenuti internazionali che verranno resi disponibili in streaming in esclusiva su Hulu negli Stati Uniti e su Star nel resto del mondo, con uscita a fine 2021. L’anno prossimo su Hulu e Star usciranno anche le serie premium “Only Murders in the Building”, “The Dropout”, e “Dopesick”.

Nel 2021, produzioni originali FX, tra cui “The Old Man”, “American Horror Stories”, “Platform”, “Reservation Dogs”, e “Y: The Last Man” saranno disponibili su Hulu negli Stati Uniti e su Star in diversi mercati internazionali.

Hulu

La pluripremiata serie drammatica di successo di Hulu, “The Handmaid’s Tale”, prima della premiere della quarta stagione è stata rinnovata per una quinta e Nine Perfect Strangers”, interpretata e prodotta da Nicole Kidman insieme a David E. Kelley, farà il suo debutto il prossimo anno.

FX

Oltre a Hulu negli Stati Uniti, il brand di contenuti premium FX porterà su Star in tutto il mondo la sua libreria di contenuti pluripremiati e nuovi originals esclusivi. FX ha ordinato quattro stagioni aggiuntive di “It’s Always Sunny in Philadelphia” per il canale lineare, FX su Hulu e Star, battendo il record per la sitcom live-action più longeva nella storia della televisione. Il gruppo ha annunciato che sta sviluppando la prima serie di adattamento del classico horror di fantascienza “Alien” ed è in trattative avanzate per un ordine di due stagioni di “The Stones”, una serie drammatica sulla band rock ‘n roll più grande e longeva del mondo, The Rolling Stones. FX sta lavorando anche a una di quelle che sarà una delle sue serie per adulti più ampie e sofisticate con la rivisitazione della saga epica di James Clavell, Shōgun”, ambientata nel Giappone feudale.

Walt Disney Studios Content

Lucasfilm

Lucasfilm ha annunciato un numero impressionante di emozionanti serie tv Disney+ e nuovi lungometraggi destinati a espandere la galassia di Star Wars come mai prima d’ora. Tra i progetti di Disney+Obi-Wan Kenobi”, con Ewan McGregor e Hayden Christensen che torna nel ruolo di Darth Vader e due nuove serie di Jon Favreau e Dave Filoni ambientate nella linea temporale di The Mandalorian: “Rangers of the New Republic” e “Ahsoka”. Quest’ultima vede al centro della storia proprio Ahsoka Tano, il personaggio amatissimo dai fan.

Altri nuovi progetti annunciati per Disney+ sono “Andor”, “Star Wars: The Bad Batch”, “Star Wars: Visions”, “Lando”, “The Acolyte” e “A Droid Story”. Lo studio sta inoltre lavorando all’adattamento di “Willow” in una nuova serie con Warwick Davis che tornerà a interpretare il personaggio protagonista.

Il prossimo film di Star Wars, previsto in uscita nelle sale americane nel dicembre del 2023, sarà “Rogue Squadron”, diretto da Patty Jenkins regista del franchise “Wonder Woman”. Il nuovo capitolo di “Indiana Jones” diretto da James Mangold, un lungometraggio Star Wars scritto e diretto da Taika Waititi e “Children of Blood & Bone”, basato sul romanzo bestseller del New York Times  di Tomi Adeyemi, completano la lista dei lungometraggi.

Walt Disney Studios Motion Pictures Production

Per Disney+, gli studios hanno presentato una lineup di film originali ricca di star e hanno confermato ufficialmente che produrranno “Hocus Pocus 2”, il reboot di “Tre scapoli e un bebè” con Zac Efron e “Una scatenata dozzina” con Kenya Barris e Gabrielle Union, e un nuovo film di “Sister Act” con Whoopi Goldberg, che sarà anche la produttrice insieme a Tyler Perry.

Altri progetti Disney+ che sono stati svelati includono “Cip & Ciop Agenti Speciali”, un mix tra film d’animazione e live action con John Mulaney e Andy Samberg; “Pinocchio”, diretto da Robert Zemeckis e interpretato da Tom Hanks; “Peter Pan & Wendy”, con Jude Law nel ruolo di Capitan Uncino e Yara Shahidi nel ruolo di Campanellino; e “Disenchanted”, con Amy Adams che torna nel ruolo di Giselle (“Come d’Incanto”). Tra i nuovi film biografici live action realizzati per la piattaforma ci sono “Greek Freak”, sulla star dell’NBA Giannis Antetokounmpo, oltre a progetti su Keanon Lowe e Chris Paul. Il gruppo sta anche sviluppando nuove versioni animate dei titoli più amati di 20th Century Studios come “Diary of a Wimpy Kid”, “The Ice Age Adventures of Buck Wild”, con Simon Pegg e “Una Notte al Museo”.

Gli studios hanno anche presentato in anteprima alcuni lungometraggi, tra cui “Jungle Cruise”, “Cruella”, il prequel de “Il Re Leone” e La Sirenetta.

Walt Disney Animation Studios

Walt Disney Animation Studios ha fatto numerosi annunci, evidenziando il prossimo lungometraggio “Encanto” che include nuove canzoni del vincitore dell’Emmy®, del GRAMMY® e del Tony Award® Lin-Manuel Miranda e arriverà nelle sale americane a novembre 2021. Lo studio ha anche rivelato che “Raya e l’Ultimo Drago” debutterà contemporaneamente su Disney+ con Accesso VIP e nelle sale cinematografiche a marzo 2021 negli Stati Uniti.

Tra le prime serie animate prodotte da Walt Disney Animation Studios, sono stati rivelati numerosi nuovi titoli per Disney+ tra cui “Baymax“, “Zootopia+(“Zootropolis”), “Tiana” e “Oceania, La Serie“, oltre a “Iwájú“, che sarà prodotta in collaborazione con la società panafricana di fumetti e intrattenimento Kugali.

Pixar Animation Studios

Pixar Animation Studios ha annunciato la sua offerta di serie originali per Disney+ e lungometraggi cinematografici. Tra i titoli Pixar la prima serie animata “Win or Lose,” che arriverà in esclusiva su Disney+ nell’autunno 2023 e due nuovissimi film previsti in uscita nelle sale cinematografiche nel 2022, “Turning Red” diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award® Domee Shi e “Lightyear,” la storia delle origini dell’eroe che è stato fonte di ispirazione per il giocattolo. Chris Evans darà voce all’eroe nel suo viaggio per diventare il più famoso Space Ranger di sempre. Previsto per l’uscita nei cinema americani la prossima estate il film originale “Luca.”

Sono stati annunciati inoltre dettagli sulle nuove serie Disney+, incluse “Inside Pixar”, “Pixar Popcorn”, “Dug Days” e
Cars,” così come il film d’animazione “Soul” e il cortometraggio “La Tana”, entrambi in arrivo su Disney+ il 25 dicembre 2020.

Marvel Studios

Marvel Studios ha condiviso i piani per l’espansione e il futuro dell’Universo Cinematografico Marvel, rivelando i dettagli relativi ai prossimi contenuti sia per Disney+ che per il cinema. Tra i numerosi progetti futuri, sono state svelate tre nuove serie per Disney+, inclusa “Secret Invasion” interpretata da Samuel L. Jackson, Ironheart con Dominique Thorne nei panni di un genio inventore e “Armor Wars” interpretata da Don Cheadle nei panni di James Rhodes alias War Machine che affronta le peggiori paure di Tony Stark.

Questi titoli si uniranno alla ricca lineup Disney+ che include “WandaVision”, “The Falcon and The Winter Soldier” e “Loki”; la serie animata “What If…?”; “Ms. Marvel”; “Hawkeye” con Hailee Steinfeld che si unisce a Jeremy Renner; “She-Hulk” con Tatiana Maslany nel ruolo della protagonista accanto alle co-star Mark Ruffalo e Tim Roth; “Moon Knight”; “Guardians of the Galaxy Holiday Special”; e una serie di corti originali, “I Am Groot” con il baby albero amato da tutti.

In una serie di annunci di nuovi lungometraggi cinematografici sono stati inclusi “Ant-Man and the Wasp: Quantumania”, il terzo film nel franchise di Ant-Man e “Fantastic Four” che introduce la più iconica famiglia Marvel. I prossimi lungometraggi di Marvel Studios includono anche “Black Widow”, “Shang Chi and The Legend of The Ten Rings”, Eternals”, “Doctor Strange In The Multiverse of Madness”, Thor: Love and Thunder, “Black Panther 2”, “Blade”, “Captain Marvel 2” e “Guardians of the Galaxy Vol. 3”.

ESPN e contenuti sportivi

ESPN ha annunciato un nuovo importante accordo decennale con la Southeastern Conference (SEC), ampliando la sua partnership e aggiungendo a partire dalla stagione 2024, il pacchetto televisivo più visto del college football. L’accordo porterà anche partite di football selezionate della SEC su ESPN+, a partire dalla stagione di football 2021 e per tutta la durata dell’accordo.

ESPN+, che ora raggiunge più di 11,5 milioni di abbonati negli Stati Uniti, nei prossimi mesi lancerà anche diverse nuove serie originali e programmi in studio. “Peyton’s Places”, la serie nominata agli Emmy attualmente alla sua seconda stagione su ESPN+, tornerà per una terza stagione (autunno 2021) e si espanderà ad altre discipline, con alcuni dei nomi più coinvolgenti dello sport, tra cui Abby Wambach (calcio), Ronda Rousey (sport da combattimento), David Ortiz (baseball) e il fratello di Peyton, Eli Manning (college football). ESPN+ lancerà a gennaio anche “Stephen A’s World”, un nuovo programma originale con le intuizioni e le opinioni della personalità unica nel suo genere di Stephen A. Smith. “Man in the Arena: Tom Brady”, l’attesissima docu-serie in nove parti in arrivo su ESPN+, è costruita intorno ai racconti inediti di Tom Brady nel viaggio verso i suoi nove Super Bowls. Inoltre, una nuova versione reinventata di SportsNation tornerà nelle mattine dei giorni feriali, a partire da gennaio, esclusivamente su ESPN+.

The Walt Disney Company
The Walt Disney Company, insieme alle sue consociate e affiliate, è una società leader a livello internazionale diversificata nel settore dell’intrattenimento familiare e dei media, che include Parks, Experiences and Products; Media & Entertainment Distribution; e tre gruppi di contenuti – Studios, General Entertainment e Sports – focalizzati sullo sviluppo e la produzione di contenuti per DTC, per il cinema e per le piattaforme lineari. Disney è tra le prime 30 società quotate in Borsa e ha avuto un fatturato annuo di 65,4 miliardi di dollari nell’anno fiscale 2020.

INVERSO – The Peripheral: recensione della serie Prime Video con Chloë Grace Moretz

A colmare almeno in parte tale lacuna arriva INVERSO – The Peripheral, serie prodotta da Amazon Prime Video che vede protagonisti Chloë Grace Moretz e Jack Reynor, con il supporto prezioso di Eli Goree, Gary Carr, Chris Coy e soprattutto T’Nia Miller.

INVERSO – The Peripheral – la trama

Difficile, quasi impossibile riassumere la storia dello show, tanto complessa e articolata si rivela la trama dell’adattamento da Gibson. Al centro della storia ci sono i due fratelli Flynne (Moretz) e Burton Fisher (Reynor), i quali attraverso un meccanismo di (presunta) realtà virtuale si trovano coinvolti in un intrigo più grande di loro, un gioco di potere che coinvolge criminali, assassini, marchingegni  che posseggono il potere di trasferire la mente di una persona non soltanto in un corpo diverso, ma anche in un altro tempo.

Diviso in due ambientazioni molto precise e antitetiche tra loro, INVERSO – The Peripheral possiede almeno in parte quello che la fantascienza e in generale ogni prodotto fantastico dovrebbe avere, ovvero una messa in scena che si fa metafora capace di diventare specchio del nostro tempo. Da una parte c’è l’America rurale, che stenta a sbarcare il lunario, dove le uniche soluzioni per tenere lontana la fame della povertà sono l’esercito o il crimine; dall’altra invece la Londra elegante e ricca dove si muovono coloro che controllano denaro e potere, e di conseguenza la vita degli altri. Molti altri.

Un’America rurale nello scenario sci-fi

Se quest’ultimo setting serve principalmente a fornire a INVERSO – The Peripheral l’estetica del prodotto sci-fi e l’azione più spettacolare, è la prima a costituire il cuore pulsante dell’operazione. I giovani personaggi che hanno dato tutto o quasi alla patria, usciti dall’ennesima guerra devastati nell’anima quanto nel corpo, rappresentano in filigrana piuttosto chiaramente quello che è successo negli Stati Uniti negli ultimi vent’anni, a partire dall’invasione di Afghanistan e successivamente Iraq. Anche se alla lontana, e ovviamente con le dovute proporzioni, lo show si riallaccia a quella rappresentazione del Paese rurale e sull’orlo del baratro che molto bene è stata esposta negli ultimi anni da alcuni film indipendenti, primo tra tutti Un gelido inverno di Debra Granik.

INVERSO - The Peripheral Chloe Grace MoretzINVERSO – The Peripheral racconta gli stenti, la durezza della vita, le decisioni prese perché non se ne possono scegliere altre di strade: dietro la confezione sci-fi, la serie lo espone in maniera sorprendentemente profonda. Peccato che tale lucidità nello sguardo traslato sul presente non sia purtroppo supportata dalla parte “virtuale” che vede Londra come teatro principale: in questo caso il divertimento propriamente legato al genere è garantito, ma al tempo stesso proprio tale conformità rende lo spettacolo più lieve, forse addirittura superficiale. Tale dualità incide sulla riuscita complessiva del progetto che vede coinvolti Jonathan Nolan e Lisa Joy, anche se bisogna ammettere che il contrasto creato dai due universi si sviluppa con discreta energia propositiva.

I protagonisti sono il punto forte

Il punto però veramente forte di INVERSO – The Peripheral sono i due protagonisti, sorprendentemente affiatati e capaci di mostrare tutte le pieghe di un rapporto fratello/sorella profondo anche se contrastato, cementato dal dolore e dalle difficoltà. La Moretz fornisce la prova migliore da anni a questa parte, mentre Reynor conferisce al suo personaggio un carisma e una stringatezza a tratti davvero impressionanti.

Buon prodotto di fantascienza, sviluppato con intelligenza e attenzione all’estetica della confezione, INVERSO – The Peripheral offre uno spettacolo perfetto per chi cerca intrattenimento adulto e non scontato. E per coloro che cercano un prodotto capace di gettare uno sguardo non preconcetto al mondo che stiamo vivendo dietro la lente del genere, questo show può riservare più di una sorpresa.

Inventing Anna: recensione della nuova serie di Shonda Rhimes

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Inventing Anna: recensione della nuova serie di Shonda Rhimes

Dopo il travolgente successo di Bridgerton, che ha inaugurato la collaborazione di fiction con Netflix (dell’inizio 2020 è il documentario Dance Dreams: Hot Chocolate Nutcracker), Shonda Rhimes propone Inventing Anna, una nuova storia a puntate per la piattaforma della grande N rossa, un nuovo tassello che si aggiunge allo straordinario mondo di ShondaLand. 

Inventing Anna, la trama

Inventing Anna racconta di una ragazza che, da nulla, è arrivata ai vertici dell’alta società newyorkese, e che è a un passo dal realizzare il suo sogno, quello di aprire una Fondazione a suo nome, la Anna Delvey Foundation, che potesse rappresentare un rifugio, un ritrovo per l’altissima borghesia della città, tra arte, moda, ristoranti di classe e lusso sfrenato. Tutto questo senza possedere un dollaro, in realtà, ma promuovendo se stessa e intessendo relazioni, conoscenze, auto-promuovendosi come figura aspirazionale e, ovviamente, cercando finanziatori. A un passo dalla realizzazione del suo sogno, il suo castello di carte crolla, e Anna viene arrestata. All’indomani di questo scandalo parte la nostra storia: chi è Anna? Chi la conosce davvero? Come ha fatto a infiltrarsi nell’alta borghesia di New York? Vivian, una giornalista incinta in cerca di affermazione, tenterà di dare una risposta a queste domande, inseguendo “una storia” che intravede tra le pieghe dell’incredibile parabola di una venticinquenne che ha quasi messo in ginocchio una città. 

Inventing Anna trama castTratto da una storia (semi) vera

Prendendo come spunto un articolo dei New York Times, How Anna Delvey tricked New York’s Party People, scritto da Jessica Pressler, Shonda Rhimes ci presenta la sua Anna Delvey, interpretata da Julia Garner che, dopo una lunghissima gavetta, ottiene finalmente un ruolo da co-protagonista, dal momento che la serie si focalizza su due donne, tenaci allo stesso modo seppure profondamente diverse per intenzioni, estrazione e percorsi. Accanto, o meglio di fronte a Anna c’è Vivian, che ha il volto, gli occhi azzurri e la presenza scenica travolgente e confortante allo stesso tempo di Anna Chlumsky. Entrambe le attrici si contendono lo scettro di protagoniste, per un testa a testa che si prolunga fino all’ultimo minuto della nona e ultima puntata. 

Precisamente, lo spettatore è trasportato nella vita di Anna attraverso i racconti che, di volta in volta, gli intervistati da Vivien fanno di lei. Il ritratto di Anna che emerge è quello di una persona complicata, con molto segreti ma innegabilmente affascinante e brillante, che forse, con un pizzico di fortuna in più, sarebbe effettivamente riuscita a portare avanti il suo progetto e a mettere a segno la truffa del secolo. 

Un racconto a punti di vista

Ogni episodi è strutturato come un piccolo pezzo del puzzle che è Anna, offerto dal punto di vista di una persona che l’ha incontrata e che ha stabilito un legame con lei. Le puntate sono nomi di persone, individui che per caso o per scelta sono entrati nella vita di Anna e ne hanno tratto beneficio, per poi sprofondare insieme a lei, man mano che la facciata di ricchezza e sicurezza si sgretolava. 

Inventing Anna serie tvCome accaduto anche con Bridgerton, Shonda Rhimes prova ad inglobare nella storia la contemporaneità, scrivendo di un mondo in cui sembra non esserci nessuna questione femminile, in cui le donne sono considerate allo stesso livello degli uomini e non fa notizia il fatto che sia una donna la protagonista della frode che ha sconvolto la New York ricca, oppure che sia donna la persona che sta indagando e seguendo questa storia. Come la “questione” etnica di Bridgerton, anche in Inventing Anna ci muoviamo in un mondo che sembra offrire parità e che si concentra esclusivamente sul fatto, drammatizzando e sviscerando ogni possibile punto di vista, forse annacquando il senso del racconto e concedendosi una lunga coda che forse serviva più a Rhimes stessa, che ai personaggi o allo spettatore.

Inventing Anna si colloca perfettamente dentro un universo (ShondaLand) che continua a differenziarsi per cercare di rintracciare il più possibile il gusto dello spettatore, mantenendo un occhio di riguardo verso il pubblico femminile e verso la drammatizzazione soapoperistica, ma confermandosi prodotto di una furba narratrice.

Inventing Anna: le prime foto della nuova serie Netflix di Shonda Rhimes

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Netflix rilascia oggi le prime immagini di Inventing Anna, la nuova serie targata Shondaland in uscita nel 2022 solo su Netflix. Composta da 10 episodi della durata di 60 minuti, la serie è firmata da Shonda Rhimes  e la produzione esecutiva sarà curata da Betsy Beers.

Il cast principale è formato da Anna Chlumsky (Veep – Vicepresidente incompetente) nel ruolo della giornalista Vivian, Julia Garner (Ozark, Dirty John) in quello di Anna Delvey, che dà il nome alla serie, mentre Katie Lowes (Scandal) è Rachel, una follower di Anna disposta a tutto; Laverne Cox (Orange Is the New Black) interpreta Kacy Duke, manager di celebrities e life coach risucchiata dal vortice di Anna, e Alexis Floyd (The Bold Type) è Neff, un’aspirante regista.

Inventing Anna, la trama

Inventing Anna è la storia di Vivian, una giornalista che indaga sul caso di Anna Delvey, leggendaria erede tedesca di Instagram che, oltre a rubare i cuori dei protagonisti della scena sociale di New York, ruba anche i loro soldi. Anna è la più grande truffatrice di New York o è semplicemente il nuovo ritratto del sogno americano? In attesa del processo a suo carico, l’erede forma un oscuro e divertente legame di amore e odio con Vivian, che sfida il tempo per risolvere il più grande mistero che affligge New York: chi è davvero Anna Delvey? La serie si ispira all’articolo di Jessica Pressler, anche produttrice dello show, How Anna Delvey Tricked New York’s Party People, pubblicato sul New York Magazine.

Inventing Anna: 10 dettagli omessi dalla miniserie

Inventing Anna: 10 dettagli omessi dalla miniserie

La serie Inventing Anna di Shonda Rhimes ha catturato gli spettatori Netflix, con la sua intricata trama che segue la truffatrice russa Anna Sorokin, arrestata nel 2017 per aver frodato banche, hotel e conoscenti negli Stati Uniti per un totale dimostrato di 275.000 $ o più. Come sempre per gli adattamenti di fatti ed episodi realmente verificatisi, la serie si è servita di abbellimenti e un ampia dose di drammatizzazione delle storyline, ma il ritratto di Anna confezionato da Julia Garner è stato comunque, nel complesso, piuttosto accurato.

Tuttavia, è chiaro che è impossibile condensare in nove episodi, e mantenersi fedeli, alle vicissitudini della vera Sorokin, dunque lo show ha dovuto omettere alcuni dettagli, sottili ma significativi, che ora analizziamo insieme.

La “morte” di Peter Hennecke

Alan Reed ha effettivamente parlato al telefono con Peter Hennecke, il manager patrimoniale di Anna, un paio di volte (personaggio in realtà totalmente inventato da Anna, che ha modificato la sua voce attraverso un’applicazione e si è servita di un telefono usa e getta) nello show ma, ciò che è stato lasciato da parte, è stato il come si è evoluto il passaggio di testimone nella sua personale ed elaborata narrazione.

Essendo uno dei personaggi più scaltri della serie, Anna doveva trovare un modo per spiegare perché le mail inviate a Peter non venissero effettivamente consegnate, così ha detto alla gente che Peter era morto. Successivamente, ha introdotto un nuovo personaggio tedesco, Bettina Wagner, che aveva rilevato la gestione patrimoniale della sua famiglia, a banchieri e avvocati.

Neff aveva un fidanzato ricco

Il fidanzato di Neff ha fatto un’apparizione nello show, ma non è stato ritratto molto accuratamente; secondo l’articolo di The Cut che ha dato inizio a tutto, Neff stava uscendo con qualcuno quando ha instaurato un rapporto di amicizia con Anna: un ragazzo ricco che aveva promesso di finanziare un giorno i film della giovane donna.

Quando egli espresse le sue riserve su Sorokin, Anna le suggerì di scaricarlo. Neff si scontrò quindi con Anna, dichiarando che il ragazzo avrebbe sinceramente voluto darle una mano finanziando il suo film, ma l’amica rispose che le avrebbe dato i soldi lei stessa, definendosi più ricca di lui. Neff lasciò dunque effettivamente il suo ragazzo, cosa che non è stata rappresentata nella miniserie Netflix  Inventing Anna.

Anna non voleva che Neff parlasse dell’album Carter V

Anna-Delvey-and-Neff-Davis-taking-a-selfie-in-Inventing-Anna.jpg (740×370)La relazione tra Anna e Neff, e sì, anche la festa con Martin Shkreli e Macaulay Culkin è realmente avvenuta. La stravagante cena tra vip e magnati è stata sontuosa quanto la sua rappresentazione nello show, e Shkreli ha davvero esibito il suo ultimo acquisto: l’album Carter V.

Neff era così entusiasta all’ idea di ascoltare l’album, allora non ancora disponibile sul mercato, che l’ha twittato, ma Anna non l’ha presa bene. Davvero infastidita, chiese a Neff di cancellare il tweet ma, quando la portinaia si rifiutò di farlo, “non si fece vedere alla mia scrivania per forse tre giorni”, secondo la stessa Neffetari.

Si è scusata in tribunale

Todd-and-Anna-in-court-in-Inventing-Anna.jpg (740×370)Anna non è stata ritratta come dispiaciuta per tutte le cose terribili che ha fatto nello show agli altri personaggi, e non ha dimostrato di essersi pentita nemmeno durante il processo in aula. Tuttavia, la vera Anna Sorokin si è invece espressa in tribunale.

Durante la sua udienza in tribunale, Sorokin ha dichiarato chiaramente che si vergognava. “Mi scuso per gli errori che ho fatto“, ha ammesso, ritrattando poi quanto detto pochi giorni dopo in un’intervista, dove ha precisato che non era dispiaciuta ma “pentita” di alcune delle sue scelte. In vista dell’uscita dello show, ha poi riformulato nuovamente la sua dichiarazione, affermando: “Mi dispiace per il modo in cui il mio caso è stato percepito. E mi dispiace di essere ricorsa a queste azioni che la gente pensa che io stia glorificando ora. Mi dispiace per le scelte che ho fatto. Sicuramente, non sento che il mondo sarebbe un posto migliore se la gente cercasse di essere più simile a me“.

Un “Benefattore segreto” ha finanziato i look che Anna ha indossato in tribunale

La finta ereditiera tedesca non ha rinunciato ai suoi abiti alla moda nemmeno in prigione, chiedendo addirittura uno stylist per poter essere acconciata durante le udienze in tribunale: i fan dello show hanno potuto dunque ammirare le repliche dei suoi look indossati davvero in aula nella serie Inventing Anna.

Molti si sono chiesti se la stilista (Anastasia Walker, nella vita reale) sia mai stata pagata per i suoi servizi, e si è scoperto che è stato effettivamente così: Anna non poteva ormai più truffare e imbrogliare, ma non poteva esimersi dal dipendere dalla generosità degli altri. Secondo Todd Spodek, i suoi abiti haute couture firmati Miu Miu e YSL venivano “presi in prestito per suo conto da un benefattore segreto”.

I suoi genitori erano in contatto con lei

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Inventing Anna ci mostra una Anna sola e abbandonata dopo il suo arresto, senza nessuno a sostenerla tranne il suo avvocato e la giornalista Vivian Kent. In realtà, non è stato proprio così: in un’intervista con Insider, Sorokin ha rivelato che non era rimasta in contatto con i suoi genitori durante i suoi anni da studentessa ma, mesi prima del processo, avevano cominciato a risentirsi.

Avevano anche scritto una lettera al giudice della Corte Suprema dello Stato di New York, Diane Kiesel, affinché “ci andasse piano con la loro figlia“, supplicandola a loro nome e assicurandole che Anna era pronta a cambiare. Le scrissero anche durante l’udienza del tribunale per l’immigrazione, suggerendole di raggiungerli in Germania e ricominciare da capo: Anna non era quindi così sola e abbandonata come l’ha dipinta la serie tv.

Anna è andata alla festa privata di Warren Buffet

Inventing-Anna-movie-Julia-Garner-as-Anna-Delvey-featured.jpg (740×370)Dopo che il personale dell’hotel 12 George ha confiscato gli effetti personali della Delvey per il mancato pagamento del suo conto chilometrico, la scaltra truffatrice ha deciso di noleggiare un jet privato e dirigersi alla conferenza di Warren Buffet della Berkshire Hathaway, ma non è riuscita ad entrare alla conferenza, dato che il suo pass non è stato accettato, e così è tornata a New York e si è diretta verso un altro hotel.

In realtà, Anna è riuscita ad entrare alla conferenza; ha trascorso molti giorni lì, intrattenendosi con i ricchi e famosi, e l’ultimo giorno della conferenza si è imbattuta in una cena VIP tenuta da Buffet stesso, dove lei e i suoi amici si sono intrufolati e hanno incontrato Bill Gates in persona.

Ha anche chiesto aiuto a Kacy in Marocco

Kacy-Duke-and-Rachel-Williams-in-Inventing-Anna.jpg (740×370)Inventing Anna ci mostra che Kacy ha lasciato il Marocco dopo solo due giorni trascorsi a Marrakesh a causa di un brutto attacco di intossicazione alimentare, che le ha evitato di rimetterci un bel po’ di soldi a causa di Anna. Tuttavia, quando Kacy è tornata a New York, ha ricevuto una chiamata straziante pregandola di contribuire al pagamento del soggiorno al Four Seasons di Casablanca, dove Anna si era presumibilmente trasferita dopo il fiasco di Rachel con La Momounia.

Kacy, non sapendo delle intenzioni di Anna, ha cercato di aiutare la sua amica con le proprie carte di credito e, vedendo che il pagamento non andava a buon fine, ha provato ad usare quelle della sua amica. Il fato le è venuto incontro, in questo caso, e Kacy ha prenotato ad Anna un volo per NYC di sua spontanea volontà per aiutarla.

Anna ha organizzato il viaggio in Germania

Vivians-Trip-To-Germany-Was-Organized-By-Anna-Inventing-Anna.jpg (740×370)Nella serie tv  Inventing Anna, il viaggio in Germania di Vivian Kent è stato mostrato come frutto della sua “ossessione” per la storia di Anna, per cercare di scoprire come è diventata una truffatrice ma, in realtà, questa versione non rappresenta la verità. Non è stata la sua redazione ad organizzare il viaggio, né la vera Vivian (chiamata in realtà Jessica Pressler) ha bussato di porta in porta in cerca di indizi.

Secondo Insider, Anna stessa ha organizzato il viaggio per la Pressler per saperne di più sul suo passato, e ogni persona legata alla sua infanzia sapeva che la Pressler sarebbe stata in visita. Nessuno fu colto di sorpresa, e Anna stessa aveva indirizzato la giornalista verso ristoranti e musei che era solita frequentare.

Ha truffato molte altre persone

Anna-sits-with-Val-at-a-fashion-show-in-Inventing-Anna-1.jpg (740×370)La “fame di soldi” di Anna Sorokin non si è limitata solo a Nora Radford, Rachel Williams, o agli hotel e alle banche che truffava: l’importo totale che ha sottratto alla gente è in realtà molto più elevato di quanto è stato mostrato su schermo. Secondo un suo informatore, ha ingannato quasi tutte le persone che ha incontrato, e molti ricchi erano troppo imbarazzati per ammettere di essere caduti nei suoi trucchi, figuriamoci per denunciarla.

Ci sono ancora persone là fuori che sono cadute prigioniere del fascino di Anna, ma non l’hanno rivelato per preservare la loro reputazione: in realtà, l’abile e astuta truffatrice ha fatto molti più danni di quanto si possa pensare vedendo  Inventing Anna.

Invelle: recensione del film d’animazione italiano #Venezia80

Invelle: recensione del film d’animazione italiano #Venezia80

Una mano chiusa a pugno, che si apre per raccontarci un mondo. Un salto avanti e poi indietro, perché la circolarità della Storia unisce ogni spazio e tempo. Uno sprazzo arcobaleno che si insinua in una tela di bianchi e neri, perché se c’è qualcosa che impedisce il cielo, se non può più nevicare, allora un po’ di favola la devono inventare i bambini. Tre piccoli narratori, scelti, disegnati e accompagnati da Simone Massi nel suo film d’animazione Invelle, presentato nella sezione “Orizzonti” di Venezia 80, estrapolano e consolidano dal territorio del niente, l’Invelle marchigiano di Pergola, in provincia di Pesaro e Urbino, un libro parlato, il canto dei sommersi dalla Storia e dalle Guerre, che i libri hanno ignorato, e che l’animazione vuole rendere visibili.

Invelle, la trama: i bambini del mondo, le guerre di sempre

Nel 1918 Zelinda è una bambina contadina con la madre in cielo e il padre in guerra. Le tocca smettere l’infanzia e indossare la casa, i fratelli, la stalla e le bestie. Un giorno Zelinda torna ad avere una madre e un padre. Alla fiera del paese la bambina si stringe al babbo e spalanca gli occhi per far posto a tutte le cose che le si parano davanti. Vere o immaginate che fossero, Zelinda quelle cose ormai le ha viste e si è fatta una sua idea di come gira il mondo. Gira così velocemente che di colpo la sua storia diventa quella di un’altra. Nel 1943 Assunta è una bambina contadina che sta in equilibrio su una gamba, con la testa guarda il cielo e tiene il piede in guerra (un’altra!). Ma appena ne ha modo Assunta si cuce un vestito colorato, fa un saltello e hop! la guerra era tutto uno scherzo, o comunque adesso non c’è più. La guerra (forse!) non c’è più e con essa scompare un mondo intero: un salto più grande di quel che sembrava. Nel 1978 Icaro è un bambino contadino che gira in tondo attorno al niente. È stato sognato tanti anni prima e deve fare e farà quello che non è stato possibile per sua madre e sua nonna. E per chi è venuto prima di loro. E prima ancora. E prima ancora.

Invelle, una scena del film di Simone Massi

Resistere tramandando l’invisibile

La Resistenza è diventata un ricordo che non ha trovato riscontro nella realtà: i bambini di Invelle resistono e, per questo, esistono. Finché ci saranno prepotenze, ci si ritrova dentro le cose senza sapere da che parte arrivano, le Assunta, Zelinda e Icaro di tutto il mondo staranno sempre dalla parte dei partigiani. Hanno capito che una minaccia è una minaccia, indipendentemente dall’entità: un mafioso, un proprietario terriero che pretende troppo, i tedeschi. Dal 1918 al 1978, gli “Invelle” d’Italia hanno subito la stessa sorte: lasciati incolti, nell’indifferenza di una Storia che va avanti a spintoni, e scrive nomi propri con le lettere minuscole. Da “non luogo” astorico, non connotato e privo di valore, Simone Massi procede a una mitizzazione dell’Invelle per intercettare col suo racconto anche lo sguardo dei bambini dell’oggi, ponendo l’accento sulle contraddizioni delle guerre di ogni secolo.

Forse i bambini di Invelle sono cresciuti troppo in fretta: hanno fatto i calcoli meglio dei loro genitori, hanno dovuto rassettare le loro case, non hanno mai visto il mare e hanno vissute nelle stalle. Forse, l’impianto stilistico di Invelle vuole concedergli uno spiraglio di ritorno all’infanzia e Massi vuole fargli capire che non c’é distanza che separi i bambini del mondo. Il dolore è tutto inciso nelle loro sagome, che è anche il loro cuore, perché pensieri e stomaco si intersecano in un racconto così libero, dove si salta di mano in mano per sentirsi meno soli, dove l’urgenza narrativa uguaglia il bisogno di movimento di bambini costretti in un tempo e in un luogo che non si sono scelti. Un balzo dopo l’altro – e assieme all’altro – Simone Massi avvia un’operazione di recupero di questi luoghi e storie svuotate di ogni valore, disegnando abilmente un mondo in cui sono le vicende private a fare da specchio ai grandi eventi storici e i nomi dei protagonisti non vengono sottratti da nessuna rievocazione.

Invasion: quando esce, trama, cast, trailer e streaming

Invasion: quando esce, trama, cast, trailer e streaming

Invasion è la serie di fantascienza Apple Originals creata da Simon Kinberg e David Weil. L’attesissima serie drammatica di fantascienza di dieci episodi Invasion, del produttore candidato all’Oscar e due volte agli Emmy Award Simon Kinberg (film “X-Men”, “Deadpool” film, “The Martian”) e David Weil (“Hunters”).

Invasion: quando esce e dove vederla in streaming

Invasion in streaming uscirà con i primi tre episodi il 22 ottobre, seguiti da nuovi episodi settimanali, ogni venerdì su Apple TV+.

Invasion: la trama e il cast

Ambientato in più continenti, Invasion segue un’invasione aliena attraverso diverse prospettive da più parti del mondo. La serie vede protagonisti Shamier Anderson (“Bruised”, “Awake”), Golshifteh Farahani (“Extraction”, “Paterson”, “Body of Lies”), Sam Neill (“Jurassic World: Dominion”, “Peaky Blinders”), Firas Nassar (“Fauda”) e Shioli Kutsuna (“Deadpool 2”, “The Outsider”).

Invasion è scritto e prodotto da Kinberg e Weil e prodotto da Jakob Verbruggen (“The Alienist”, “The Fall”), che ha anche diretto diversi episodi. Audrey Chon (“Ai confini della realtà”), Amy Kaufman (“When They See Us”) ed Elisa Ellis sono i produttori esecutivi insieme ad Andrew Baldwin (“The Outsider”), che scrive anche lui. Katie O’Connell Marsh (“Narcos”, “Hannibal”) è il produttore esecutivo dei Boat Rocker Studios.

Gli episodi di Invasion

  • Stagione 1, episodio 1 che si intitolerà “Last Day”  In tutto il mondo iniziano a verificarsi eventi strani e inspiegabili. Uno sceriffo di una piccola città sente che è in gioco qualcosa di più grande.
  • Stagione 1, episodio 2 che si intitolerà “Crash” In mezzo al caos, Aneesha prende una decisione difficile per il bene della sua famiglia. Trevante, un Navy SEAL, indaga su una chiamata di soccorso con la sua squadra.
  • Stagione 1, episodio 3 che si intitolerà “Orion”  Mitsuki prende misure disperate, determinato a scoprire la verità. Caspar e Jamila scoprono quanto sia grave la loro situazione.
  • Stagione 1, episodio 4 che si intitolerà “The King Is Dead” Trevante teme il peggio finché un localizzatore non gli dà speranza. Mitsuki trova un alleato nel posto più inaspettato.
  • Stagione 1, episodio 5 che si intitolerà “Going Home” Il Presidente degli Stati Uniti pronuncia un urgente discorso globale nel tentativo di preparare il mondo a ciò che ci aspetta.
  • Stagione 1, episodio 6 che si intitolerà “Home Invasion” Sotto shock per il discorso del presidente, Aneesha torna di corsa dalla sua famiglia solo per trovare il loro rifugio sicuro – e le loro vite – minacciate.
  • Stagione 1, episodio 7 che si intitolerà “Hope” Mitsuki comanda una stazione satellitare, sperando di entrare in contatto con lo spazio. Caspar rivela uno strano segreto che pensa sia legato all’invasione.
  • Stagione 1, episodio 8 che si intitolerà “Contact” L’aereo di Trevante atterra, ma il suo viaggio verso casa è appena iniziato. Caspar e Jamila sfidano le strade di Londra, cercando di dare un senso al suo segreto.
  • Stagione 1, episodio 9 che si intitolerà “Full of Stars” Mitsuki è determinato a contattare l’Hoshi 12 prima che sia troppo tardi, poiché i militari detengono i Malik e Caspar corre un rischio che potrebbe ucciderlo.
  • Stagione 1, episodio 10 che si intitolerà “First Day” Il mondo, ancora scosso dalla distruzione globale, affronta una nuova e imprevista alba.