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Ian McKellen scambiato per un senza tetto

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Ian McKellen scambiato per un senza tetto

Seppure non proprio di cinema si tratta, è una notizia che vale la pena sapere…se non altro per il protagonista della vicenda tanto amato del pubblico cinematografico. Sir Ian McKellen, grandissimo attore di teatro, ma anche universalmente identificato (non a torto) con Gandalf de Il Signore degli Anelli, aderisce sempre alla perfezione ai suoi personaggi e questa volta la sua capacità mimetica gli ha fruttato …. un dollaro! Durante una pausa l’attore, vestito da homeless e con una gran barba arruffata, si è seduto su una panchina in un palco di Melbourne. Nessuno l’ha riconosciuto e in compenso un uomo gli ha fatto l’elemosina.

Ecco il racconto dell’attore: “Sono uscito nel parco per fare una pausa col mio costume da vagabondo. Avevo la bombetta tra i piedi e un passante si è voltato e mi ha detto ‘ti serve aiuto, fratello?’. E mi ha tirato un dollaro nel cappello. Non ho fatto in tempo a ringraziarlo. Se quell’uomo si volesse identificare, ci piacerebbe invitarlo ad assistere a Aspettando Godot. E se insistesse per pagare, gli faremmo lo sconto di un dollaro sul biglietto”. Come si conviene agli attori, spesso scaramantici, Ian McKellen ha messo la moneta sullo specchio del suo camerino e l’ha adottata come portafortuna per il resto della tournée.

Fonte: Comingsoon.it

Ian McKellen sarà uno Sherlock Holmes in pensione

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Ian McKellen sarà uno Sherlock Holmes in pensione

E’ il regista Bill Condon, in diretta dal Toronto Film Festival, ad annunciare via Deadline che dirigerà Ian McKellen in A Slight Trick Of The Mind, in cui l’attore interpreterà un anziano Sherlock Holmes ormai ritiratosi a vita privata ma ancora tormentato da un caso affrontato 50 anni prima.

La pellicola si baserà sul romanzo omonimo di Mitch Cullin ambientato nel 1947. Nel libro, l’ormai 93enne Sherlock Holmes, si gode il proprio pensionamento in una lontana casa coloniale nel Sussex, assieme a suo figlio e alla sua governante mentre è alle prese col decrescente potere della sua mente. Nonostante egli si trovi al crepuscolo della propria vita, proprio come le persone sono ancora lì a chiedergli risposte, così Holmes rivisita un caso del passato per dare a se stesso le risposte a domande sull’amore, sulla vita e sui limiti della mente umana.

E così dopo il restauro fatto alla figura dell’investigatore inglese di Baker Street attraverso le fattezze di Robert Downey Jr. e la visione di Guy Ritchie e dopo la versione moderna di Benedicth Cumberbatch in Sherlock, Hollywood da spazio anche alla versione senile dell’investigatore con il più alto tasso di ingegno ed intelletto nella storia della letteratura. In un’industria cinematografica sempre più a corto di idee, il reciclo o lo sfruttamento fino all’osso di idee già ampiamente sfuttate sembra ormai essere diventato una moda. Certo è che, in attesa anche del terzo capitolo con protagonista Downey Jr., l’idea di vedere Sir. Ian McKellen nelle vesti di Holmes risulta essere accattivante più che mai e desterà sicuro interesse anche da parte dei più scettici. Non resta che attendere il via a questo progetto per testarne la validità.

Ian McKellen rivela perché disse di no a Silente

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Ian McKellen rivela perché disse di no a Silente

Recentemente Variety ha avuto la possibilità di intervistare Ian McKellen che ha commentato il suo rifiuto, all’epoca, del ruolo di Silente nel franchise di Harry Potter.

Il primo Silente, Richard Harris, fece qualche riferimento all’attore quando era lui a interpretare il personaggio in Harry Potter, dicendo che non sarebbe stato adeguato al ruolo. Dopo La Camera dei Segreti, Harris passò a miglior vita e fu chiesto a McKellen di sostituirlo.

Ecco perché l’attore, noto come un altro stregone, il Gandalf de Il Signore degli Anelli e de Lo Hobbit, rifiutò: “Quando mi chiamarono e mi chiesero se fossi interessato a un film di Harry Potter, non mi dissero in quale ruolo. Scoprii quello che intendevano e non potevo… non potevo accettare un ruolo di un attore che non avrebbe approvato la mia partecipazione.”

Ian McKellen torna a interpretare Gandalf a teatro

Poi ha aggiunto: “A volte, quando vedo il poster di Michael Gambon che ha così straordinariamente assunto il ruolo di Silente, penso che posso essere io.”

Il personaggio di Silente tornerà al cinema in una versione più giovane per cui si cerca ancora un interprete.

Per quello che riguarda invece Ian McKellen, l’attore è al cinema con La Bella e la Bestia nel ruolo di Tockins.

Logan: ecco perché Ian McKellen non è nel film

Ian McKellen rivela che gli anglofoni hanno sempre pronunciato male il nome di Magneto

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Ian McKellen è stato la prima rappresentazione cinematografica del signore del magnetismo, Magneto, appunto, villain degli X-Men e grazie alla sua interpretazione molto amato dai fan. L’attore è intervenuto su Twitter per spiegare a tutti qual è l’esatta pronuncia del nome del mutante. Rivolgendosi naturalmente al pubblico anglofono e alla loro maniera di pronunciare il nome “Magneto”, McKellen ha chiesto come mai quel nome viene pronunciato “Magneeto” e non “Magnet-o”, dal momento che si tratta di colui che crea e controlla campi magnetici.

In inglese la doppia E si pronuncia I, mentre la parola “magnet” che significa “magnete” da cui viene il nome del personaggio, si pronuncia proprio come si scrive! E da qui il il dubbio dell’attore. Di seguito il suo tweet:

https://twitter.com/IanMcKellen/status/1316751785332109312?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1316751785332109312%7Ctwgr%5Eshare_3%2Ccontainerclick_0&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fxmen-magneto-ian-mckellen-mispronunciation-marvel-name%2F

Ian McKellen è stato Magneto, l’ultima volta, in X-Men: Giorni di un Futuro Passato, in cui compare anche Michael Fassbender, l’attore che ha raccolto il suo testimone e ha interpretato il ruolo fino allo scorso anno, in Dark Phoenix. Il destino del personaggio, ora in mano della Disney, troverà probabilmente presto un nuovo volto che lo incarni al cinema.

Ian McKellen rifiutò un ruolo in Mission Impossible 2

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Ian McKellen rifiutò un ruolo in Mission Impossible 2

Ebbene sì, l’attore Ian McKellen ha rifiutato di lavorare con Tom Cruise in Mission Impossible 2, permettendogli però di essere Gandalf ne Il Signore degli anelli e ne Lo Hobbit, e Megneto nel film di X-Men.

Fu proprio il suo rifiuto a Tom Cruise che gli permise di ottenere i due prestigiosi ruoli. L’attore ha infatti raccontato che stava per non ottenere il ruolo di Magneto e di Gandalf, ma poiché non volevano fargli leggere la sceneggiatura completa di Mission Impossible 2, le cose sono rapidamente cambiate.

”Ecco, io non riuscivo a giudicare la sceneggiatura dalle scene dello script che avevo”, dice McKellen.’‘Allora ho detto di no. E il mio agente mi ha detto ‘Non si può dire no a lavorare con Tom Cruise’. E ho detto, ‘Penso che lo faro invece’.”

Il giorno dopo, Bryan Singer gli offrì il ruolo di Magneto, e dopo Peter Jackson gli ha offerto Gandalf. Ha accettato entrambi, ma ha incontrato più problemi con la produzione dei primi X-Men.

”A quel punto, con il primo X-Men di Singer la preparazione ha richiesto molto tempo. Bisognava rallentare, rallentare. Allora ho chiamato Jackson e gli ho detto, ‘Mi dispiace, non posso fare Gandalf a causa di X-Men, per il quale ho firmato per primo. Ho sforato con i tempi’. E Jackson mi ha detto ”Bene, ti darà tempo. Fammi sapere cosa succede’. L’ho detto a Singer e lui mi ha detto, ‘Bene, tu devi fare Gandalf, mi assicurerò che tu abbia il tempo’.” 

Singer è venuto incontro a McKellen, e lo ha lasciato alla Terra di Mezzo con soli tre giorni di anticipo. Ma cosa sarebbe successe se avesse seguito il consiglio dell’agente?

”Nel frattempo, Mission Impossible 2 è stato posticipato. Se io avesse deciso di farlo, non sarei stato in X-Men e nè ne Il Signore degli anelli. 

Sicuramente, molti spettatori ora penseranno che l’attore ha fatto la scelta giusta. Voi che dite?

Fonte

Ian McKellen racconta le prove de Lo Hobbit

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Ian McKellen racconta le prove de Lo Hobbit

Ian McKellen racconta sul suo sito ufficiale come si stanno svolgendo le prove di scena a pachi giorni dal tanto sospirato inizio delle riprese di The Hobbit.

Ecco cosa l’ormai storico Gandalf ha raccontato: Oggi sono stato in vari posti che in realtà erano tutti lo stesso luogo. Sono stato nel territorio pianeggiante che i Maori hanno chiamato Whataitai e che nel 1872 è stato richiamato Miramar (“Ammira il mare”, in effetti è lì vicino). Mi trovavo agli Stone Street Studios, nel cuore di un sobborgo moderno, con qualche industria leggera. In effetti, ero in una vecchia fabbrica di vernici, cosa che ho scoperto solo dieci anni dopo le riprese del Signore degli Anelli, per le quali veniva utilizzata come teatro di posa principale. Al suo interno si trovava il nuovo set di Casa Baggins, inclusa una stanza da letto e una dispensa.

E così ero lì, a Hobbiville, con un semicerchio di nani e Bilbo, il loro ospite riluttante. Si trattava della prima prova complessiva del cast, dove Peter Jackson, assieme a Fran Walsh e Philippa Boyens, ci hanno invitato a commentare il loro script. Questa è la cosa più vicina alla beatitudine che un attore possa ottenere. Avere davanti a sè tre sceneggiatori vincitori del premio Oscar, che chiedono con sincerità agli attori di contribuire al loro script. E poi, c’erano tonnellate di snack sul tavolo da caffé: frutta fresca, formaggio neozelandese, caramelle alla menta.

Sembra davvero assurdo che finalmente, dopo tante proroghe e ritardi, abbandoni, incidenti e addirittura operazioni, le riprese del film possano cominciare. A Peter Jackson non resta che augurare: buon lavoro!

Ian McKellen pubblica il suo diario dal set de Il Signore degli Anelli

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Il 10 gennaio 2020, Ian McKellen ha condiviso attraverso i suoi canali social il link a un suo blog, un diario che l’attore britannico ha scritto durante la lavorazione de Il Signore degli Anelli, in occasione del ventennale del suo arrivo in Nuova Zelanda, proprio per interpretare lo stregone Gandalf (e per consegnarlo alla storia del cinema, aggiungiamo noi).

“Vent’anni fa, sono arrivato in Nuova Zelanda per cominciare le riprese de Il Signore degli Anelli. Mi sono unito al resto del cast, che era già lì sul set da diversi mesi, il 10 gennaio 2000. Durante quel periodo, ho tenuto un diario, che oggi chiameremmo blog, secondo termini che non erano ancora in uso all’epoca. Forse vi piacerà leggerlo: LINK

L’attore ha interpretato il personaggio di Tolkien anche nella trilogia de Lo Hobbit, e questo ne ha fatto l’attore con il maggior numero di presenze in trasposizioni cinematografiche dall’opera del Professore.

In occasione dell’annuncio dell’entrata in produzione della serie Amazon su Il Signore degli Anelli, Ian McKellen ha palesato la sua disponibilità a tornare ad interpretare lo stregone, spiegando che, dal momento che il personaggio nei romanzi ha tantissimi anni, lui non sarà mai troppo vecchio per interpretarlo. Naturalmente si tratta solo di uno scherzo, nel senso che non solo Amazon non può investire il suo budget su un attore tanto costoso, ma è anche notizia risaputa che la serie non racconterà della Guerra dell’Anello, ma che parlerà di vicende avvenute molto prima nella mitologia tolkieniana.

Ian McKellen, la vita e l’arte, tra Shakespeare, X-Men e Gandalf

Ian McKellen parla del suo ritorno in X-Men: Giorni di un futuro passato

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Arriva il primo commento di Ian McKellen sul ritorno nei panni di Magneto nel prossimo X-Men: Giorni di un futuro passato di Bryan Singer. A strappare il commento a caldo ciha pensato The Huffington Post, ecco le sue dichiarazioni: “What a gas! ‘ha detto l’attore. “Voglio dire, Patrick Stewart abbiamo appena lavorato su Aspettando Godot in tutta l’Inghilterra e nel West End di Londra. Quindi, siamo stati in contatto. Non ci posso credere [ride]. Ho pensato che questi  due ruoli ormai erano di Fassbender e McAvoy , ma – no, no – siamo tornati. Daremo loro un volto nel presente. Voglio dire, non ho letto la sceneggiatura, quindi non so quanto avremo modo di fare. Ma,  essere di nuovo in quel mondo, e con Bryan Singer a farlo – con tutto il successo che ha avuto nel frattempo – è meraviglioso. Meraviglioso. “

Parlando di Michael Fassbender – “Ho pensato che era proprio perfetto: di prima classe, Excellent … ho pensato che era meglio di me, ma non abbiamo interpretato lo stesso personaggio perché era molto più giovane del mio..”

Vi ricordiamo che   e  si riuniscono al cast del sequel di X-Men: l’inizio che vede il ritorno dei protagonisti  James McAvoy, Jason Flemyng, Jennifer Lawrence, Michael Fassbender, e Nicholas Hoult. In attesa di ricevere la conferma ufficiale del ritorno anche di Hugh Jackman nei panni di Wolverine. X-Men: Giorni di un futuro passato uscirà negli USA il 18 Luglio 2014.

 

Ian McKellen non vuole che qualcun’altro interpreti Gandalf

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Ian McKellen non vuole che qualcun’altro interpreti Gandalf

Molti attori devono la propria fama a un personaggio in particolare: Hugh Jackman la deve a Wolverine; Christian Bale a Batman; Ian McKellen a Gandalf.

A differenza di Jackman, però, l’attore teatrale inglese ha lasciato intendere che preferirebbe non cedere a nessuno il suo personaggio della saga de Il Signore degli Anelli.

Effettivamente, McKellen ha dimostrato di amare moltissimo il ruolo, interpretandolo non solo nella premiata trilogia, ma anche nel successivo esperimento di Peter Jackson che ha portato sullo schermo Lo Hobbit in tre film, decisamente meno riusciti della prima trilogia.

Ian McKellen: la vita e l’arte, tra Shakespeare, X-Men e Gandalf

Adesso che Amazon ha acquisito i diritti di sfruttamento del materiale letterario di Tolkien, chiaramente ci sarà un nuovo Gandalf in tv. A questa eventualità, l’attore ha replicato:

“Cosa intendi, un altro Gandalf? Non ho detto sì (a questo progetto) perché non mi è stato chiesto. Ma stai suggerendo che qualcun’altro possa interpretarlo? Gandalf è vecchio più di 7mila anni, quindi non sono troppo vecchio per farlo, io.”

Gandalf il GrigioL’attore, che ha una ricca carriera alle spalle, deve il suo successo di grande pubblico proprio a questo personaggio, insieme a quello di Magneto per la Fox e i film sugli X-Men che hanno inaugurato il genere all’inizio degli anni 2000.

L’attore, a 78 anni, sembra non sentire affatto l’età ed è certamente in grande forma, soprattutto dimostra ancora un grande spirito da vero animale da palcoscenico.

Lo ha dimostrato lo scorso ottobre a Roma, durante la Festa del Cinema. QUI potete leggere il nostro resoconto dell’incontro.

Ian McKellen non sa come sia riuscito ad ottenere il ruolo di Gandalf

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Ian McKellen ha ammesso di essere ancora oggi stupito dall’essere riuscito ad ottenere il ruolo di Gandalf nelle trilogie cinematografiche de Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit. Quando venne per il ruolo alla fine degli anni ’90, McKellen era già una star a livello internazionale, conosciuta soprattutto per essere una vera e propria leggenda del teatro britannico.

Prima di interpretare Gandalf, era stato scelto un altro iconico ruolo, ossia quello di Magneto nella trilogia originale di X-Men ad opera dell’ormai ex 20th Century Fox. Tuttavia, il ruolo che lo ha reso una vera e propria star conosciuta in tutto il mondo è sicuramente quello dello Stregone di Arda, che gli ha permesso di conquistare anche una candidatura all’Oscar come miglior attore non protagonista.

McKellen ha interpretato Gandalf sei volte, apparendo in tutti e tre i capitoli della trilogia de Il Signore degli Anelli e in tutti e tre i capitoli della trilogia prequel de Lo Hobbit. Tuttavia, a distanza di 20 vent’anni dall’uscita del primo film della saga, La compagnia dell’anello, pare che McKellen non riesca ancora a spiegarsi come abbia fatto ad ottenere il ruolo.

Parlando con GQ, Ian McKellen ha affrontato la questione e, sulla scia di quell’ormai celebre autoironia tipicamente inglese che lo contraddistingue, ha spiegato che forse è riuscito ad ottenere la parte soltanto perché gli attori scelti prima di lui non erano disposti a trasorrere tutti quegli anni in Nuova Zelanda.

“Non so ancora come Gandalf abbia incrociato il mio cammino”, ha dichiarato McKellen. “Forse perché alcuni degli attori a cui sarebbe stato offerto il ruolo prima di me erano piuttosto scoraggiati dall’idea di dover vivere in Nuova Zelanda per un anno. ‘Dove diavolo si trova quel posto?’. Beh, schiocchi loro.”

Gandalf prima di Ian McKellen: Connery o Lee?

Ricordiamo che prima di Ian McKellen, la produzione aveva pensato al compianto Sean Connery, che ha più volte dichiarato di aver rifiutato il ruolo perché non aveva capito la sceneggiatura. Anche il compianto Christopher Lee, che ha poi ottenuto la parte di Saruman, ha ammesso in passato che, in realtà, avrebbe voluto interpretare Gandalf.

Ian McKellen mostra potere e influenza nel trailer di The Critic

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Ian McKellen mostra potere e influenza nel trailer di The Critic

Il leggendario Ian McKellen (Il Signore degli Anelli) è tornato in un altro trailer ricco di suspense di The Critic, pubblicato giovedì 25 luglio da Greenwich Entertainment, solo poche settimane dopo che i fan hanno avuto un assaggio del thriller in arrivo in un altro trailer. Come si vede nell’ultimo teaser, McKellen emana potere e influenza nei panni del personaggio principale, un critico teatrale del Daily Chronicle che attira un’attrice in difficoltà in un piano di ricatto dalle conseguenze mortali. Questo film offre un’anteprima ancora più intensa, mettendo in mostra le notevoli capacità di McKellen e anticipando quanto sarà drammatico il thriller in arrivo.

Diretto da Anand Tucker (Hilary e Jackie) e scritto dal candidato all’Oscar Patrick Marber (Closer), The Critic è un adattamento del romanzo del 2015 di Anthony Quinn “Curtain Call” ed è ambientato nella Londra del 1934. Al fianco di McKellen recitano Gemma Arterton (Prince of Persia), Mark Strong (Tinker Tailor Soldier Spy), Ben Barnes (Shadow and Bone), Alfred Enoch (Harry Potter), Romola Garai (One Life) e Lesley Manville (Phantom Thread). Per quanto riguarda la squadra dietro questo capolavoro, Jolyon Symonds, Bill Kenwright e David Gilbery sono i produttori, mentre Mark Gordon, Zygi Kamasa, Naomi George, Tom Butterfield e Harry White sono i produttori esecutivi.

In The Critic, McKellen interpreta il critico teatrale più temuto della città, Jimmy Erskine, mentre la co-protagonista Arterton veste i panni di Nina Land, un’attrice in difficoltà che vuole conquistare la sua approvazione. E come aggiunge la sinossi: “Avversari, costretti a prendere misure disperate per salvare le loro carriere, rimangono invischiati in una pericolosa rete di ricatti, ambizioni e inganni quando Jimmy si ritrova nel mirino del nuovo proprietario del suo giornale, David Brooke (Strong)”.

‘The Critic è una “avventura emozionante” che vale la pena di vedere

Vale anche la pena di notare che il film è stato presentata in anteprima al Toronto International Film Festival 2023, dove ha ricevuto recensioni sommesse da parte della critica e, al 1° luglio, aveva un rating “Rotten” del 47% su Rotten Tomatoes. The Critic negli USA uscirà nelle sale il 13 settembre 2024.

Ian McKellen incerto su Lo Hobbit

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Ian McKellen incerto su Lo Hobbit

In un’intervista concessa al Good Morning Show in Nuova Zelanda, Ian McKellen non si è detto più così sicuro di interpretare Gandalf in The Hobbit.

Come sappiamo Peter Jackson sta al momento cercando di salvare il progetto, accollandosene la regia dopo la partenza di Guillermo del Toro. “Non sono sotto contratto, continuo a invecchiare, mi sto divertendo con il teatro e francamente mi piacerebbe passare subito da Aspettando Godot a un’altra rappresentazione. Vedremo, non voglio dare ai produttori l’impressione che stia qui ad aspettarli con le mani in mano.”

Fonte: comingsoon.it

Ian McKellen ha rifiutato di celebrare un matrimonio nelle vesti di Gandalf

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Ve lo immaginate un matrimonio in pieno stile Il Signore degli Anelli/Lo Hobbit? Di sicuro l’atmosfera sarebbe delle più magiche e incantevoli, soprattutto se a rendere l’evento ancora più speciale ci fosse un cerimoniere d’eccezione come Gandalf.

No, il caldo non ci ha dato alla testa: la cosa stava per accadere davvero…

Il fatto risale al lontano 2013, ma la notizia è stata resa pubblica soltanto ora. Pare che Ian McKellen, interprete del Grigio Pellegrino nell’esalogia di Peter Jackson, abbia rifiutato 1 milione e mezzo di dollari per celebrare un matrimonio nelle vesti dell’iconico personaggio.

Le nozze in questione erano quelle del miliardario Sean Parker, guru della Silicon Valley, co-fondatore di Napster e primo presidente di Facebook.

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Ian McKellen su Gandalf, ci sarà un futuro dopo Tolkien?

A raccontare della bizzarra richiesta è stato proprio l’attore inglese in un’intervista con il Daily Mail: “Mi hanno offerto un milione e mezzo di dollari per sposare una coppia molto famosa in California, una cosa che forse avrei preso in considerazione. Ma dovevo andarci vestito da Gandalf e quindi ho risposto: “Mi dispiace, ma Gandalf non celebra matrimoni”.

Nonostante la risposta sagace di Sir McKellen, la richiesta del miliardario Parker non era comunque casuale: le nozze erano infatti a tema tolkieniano, con più di 350 invitati vestiti con abiti adattati dalla costumista neozelandese Ngila Dickinson, premio Oscar proprio per Il Signore degli Anelli.

Chissà se Parker, alla fine, ha optato per un sosia del “vero” Gandalf oppure no…

Fonte: CS

Ian McKellen e Patrick Stewart tornano negli X-Men

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Ian McKellen e Patrick Stewart tornano negli X-Men

Fusione in vista per i due filoni dedicati agli ‘Uomini-X’: First Class, il prequel di Matthew Vaughn, verrà agganciato alla trilogia firmata da Bryan Singer e Brett Ratner in Days Of Future Past, sequel di First Class che vedrà proprio Bryan Singer riprendere le redini degli X-Men. A sancire la fusione delle due vicende sarà la partecipazione al film di Patrick Stewart e Ian McKellen, a suo tempo trai protagonisti della prima trilogia, nei panni rispettivamente del Dr. Xavier e di Magneto.

Ovvia a questo punto, la curiosità di capire in che modo i personaggi interpretati dai due attori, molto più ‘maturi’ rispetto alle loro controparti di First Class, verranno inseriti nel film, ma Singer ha sottolineato che, essendo il titolo del film Giorni di un Futuro Passato, basta un pò di immaginazione per capire cosa potrà succedere.

Singer ha infatti ribadito nella stessa occasione che della partita faranno parte anche James McAvoy e Michael Fassbender, ovvero gli Xavier e Magneto più giovani del film precedente, oltre Jennifer LawrenceNicholas Hoult, anche loro reduci da X-Men: First Class.

La storia originale da cui Days of Future Past è tratta, del resto, si fondava proprio su viaggi nel tempo e futuri alternativi, quindi è facile immaginare che anche nel film potremo trovare più versioni degli stessi personaggi.
X-Men: Days Of Future Past arriverà nelle sale il 18 luglio 2014.

Fonte: Empire

Ian McKellen e Patrick Stewart raccontano la loro bromance

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Ian McKellen e Patrick Stewart raccontano la loro bromance

Ormai sono la coppia più bella del mondo, e a buon diritto: due uomini eleganti e distinti, due talenti sopraffini, rappresentanti sia della cultura teatrale inglese sia della nerd generation, entrambi due mutanti con superpoteri e, neanche a dirlo, entrambi persone squisite.

Ecco qual è il segreto dell’amicizia bellissima, della bromance, tra Ian McKellen e Patrick Stewart, raccontata dai due diretti interessati in questo video in cui James McAvoy e Michael Fassbender intervistano i loro “vecchi se stessi” nella finzione di X-Men Giorni di un Futuro Passato.

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Fonte intervista: Yahoo!

Ecco gli scatti della loro ‘bromance’ newyorkese: [nggallery id=485]

I due attori, oltre ad essere stimatissimi colleghi, sono anche molto amici, un’amicizia talmente profonda che Stewart ha deciso di scegliere proprio McKellen come officiante per celebrare le sue recenti nozze con Sunny Ozell.

Patrick Stewart e Ian Mckellen rappresentano, secondo la visione comune, non solo due esempi di straordinario talento recitativo, ma anche un simbolo della cultura nerd cinematografica e televisiva, incarnando alcuni dei franchise più celebri della storia. Patrick Stewart è stato il Capitano Picard di Star Trek, Ian Mckellen invece è stato Gandalf, uno dei personaggi più amati della mitologia tolkieniana cinematografica. Inoltre entrambi incarnano due dei personaggi più affascinanti dell’universo mutante Marvel, rispettivamente il Professor X e Magneto, personaggi che torneranno ad emozionarci sul grande schermo nel prossimo X-Men giorni di un futuro passato, dove i due veterani si incontreranno per la prima volta sullo schermo con le loro ‘govani incarnazioni’, James McAvoy e Micheal Fassbender.

 

Ian McKellen conferma The hobbit!

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Ian McKellen conferma The hobbit!

Lo sesso Ian McKellen aveva rivelato di essere in trattative per Lo Hobbit, senza però confermare il suo ritorno. Ora, però, un aggiornamento del suo sito ufficiale lascia ben sperare…

Ecco cosa compare nella pagina dedicata al 2010 di McKellen.com (alcune parti erano già presenti): LO HOBBIT, due film, le riprese iniziano a febbraio 2011 in Nuova Zelanda. Dureranno più di un anno. Il casting a Los Angeles, New York City e Londra è in corso. Anche la sceneggiatura procede. Nella prima bozza troviamo molti amici vecchi e nuovi, una nuova avventura nella Terra di Mezzo. A questo punto non resta che attendere una conferma ufficiale, che potrebbe arrivare nei prossimi giorni.

Ian McKellen aveva sconsigliato a Patrick Stewart di accettare il ruolo in Star Trek

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Patrick Stewart rivela nel libro di memorie, “Making It So” (via Insider), che l’amico e collega di lunga data Ian McKellen gli consigliò di rifiutare Star Trek e restare in teatro nel momento in cui Stewart stava considerando l’idea di partecipare a un importante franchise di Hollywood.

“Quando gli ho detto che avrei firmato il contratto, ha quasi tentato di impedirmi fisicamente di farlo”, scrive Stewart riguardo al consiglio di McKellen. “‘No!’, disse. «No, non devi farlo. Non devi. Hai troppo lavoro teatrale importante da fare. Non puoi buttarlo via per fare la TV. Non puoi. NO!'”

“Ci sono poche persone, soprattutto per quanto riguarda la recitazione, dei cui consigli mi fido più di quelli di Ian”, continua Stewart. “Ma questa volta dovevo dirgli che sentivo che il teatro sarebbe tornato nella mia vita non appena fossi stato pronto, mentre un’offerta per il ruolo principale in una serie TV americana forse non sarebbe mai più arrivata.”

Patrick Stewart ha fatto decisamente la scelta giusta, ma non solo. Qualche anno più tardi, anche Ian McKellen ha detto di sì a un importante franchise hollywoodiano che lo ha messo di fronte proprio al suo caro amico e sodale Stewart. A oggi, i due sono ancora una delle coppie di avversari cinematografici più iconiche della storia: il Professor X e Magneto.

Ian McKellen anticipa il ritorno nei panni di Gandalf ne Il Signore degli Anelli: The Hunt for Gollum: “Se dovessi essere vivo!”

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Sir Ian McKellen vorrebbe tornare a interpretare Gandalf. A marzo, abbiamo saputo che un nuovo film del franchise Il Signore degli Anelli: The Hunt for Gollum sarebbe uscito nei cinema nel 2026, con Andy Serkis a bordo per dirigere e riprendere il ruolo di Gollum. Anche il regista della trilogia originale Peter Jackson e i suoi partner di sceneggiatura Fran Walsh e Philippa Boyens torneranno come produttori e “saranno coinvolti in ogni fase del percorso” secondo David Zaslav, CEO di Warner Bros. Discovery. Il titolo provvisorio del film è Il Signore degli Anelli: The Hunt for Gollum, che dovrebbe dare un’idea abbastanza chiara di ciò su cui si concentrerà la storia.

Questo periodo di tempo è menzionato nei libri, con Gandalf e Aragorn che tentano di rintracciare Gollum prima che cada nelle mani di Sauron. Nei film, il mago dice di aver “cercato ovunque la creatura Gollum“, ma “il Signore Oscuro lo ha trovato per primo“. Nei libri, Aragorn rivela di essere riuscito a catturare Smeagol (“mi ha morso… e non sono stato gentile“) vicino alle Paludi Morte, ma non è riuscito a ottenere da lui alcuna informazione.

Ian McKellen non sa come sia riuscito ad ottenere il ruolo di Gandalf

Avevamo dato per scontato che gli attori più giovani sarebbero stati scelti per questi ruoli, ma sembra che Sir Ian McKellen sia stato in contatto con lo studio per un potenziale ritorno nei panni di Gandalf, anche se non ha ricevuto un’offerta ufficiale.

Non mi rado da mesi“, dice l’attore veterano al LA Times. “Ma non c’è una sceneggiatura, non c’è un’offerta, non c’è un piano.” McKellen aggiunge che potrebbe essere interessato, prima di aggiungere con una risatina: “Se dovessi essere vivo“.

Ian McKellen è ancora nel fiore della sua carriera, a 85 anni, e la tecnologia anti-invecchiamento ha fatto molta strada da quando lo abbiamo visto come un Magneto più giovane in X-Men: Conflitto finale. A seconda dell’entità del ruolo di Gandalf, non c’è dubbio che non potrebbe indossare ancora una volta il cappello a punta e il bastone.

Il Signore degli Anelli: The Hunt for Gollum è atteso nelle sale nel 2026. La prima stagione de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è disponibile in streaming su Prime Video, in vista della première della seconda stagione il 29 agosto.

Ian Holm: il commosso ricordo di Peter Jackson

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Ian Holm: il commosso ricordo di Peter Jackson

La notizia della scomparsa di Sir Ian Holm ha gettato nella tristezza moltissimi fan, che avevano sognato con i suoi personaggi, ma anche molti esponenti del mondo del cinema che avevano lavorato con lui e con lui avevano condiviso set ed esperienze. Tra questi, Peter Jackson, che ha diretto Ian Holm ne Il Signore degli Anelli e in poche scene de Lo Hobbit, ha consegnato alla rete un lungo e commosso messaggio in cui ha ricordato il suo lavoro con l’attore britannico e la sua esperienza umana con quello che è poi diventato un suo amico.

Ecco l’omaggio di Peter Jackson a Ian Holm

https://www.facebook.com/notes/peter-jackson/the-wonderful-sir-ian-holm/10158439252151558/

Il magnifico Sir Ian Holm

Sono molto triste per la scomparsa di Sir Ian Holm. Ian era un uomo delizioso e generoso. Tranquillo, ma sfacciato, con un bel luccichio negli occhi. All’inizio del 2000, prima che iniziassimo a girare le nostre scene di Bilbo per La Compagnia dell’Anello, ero preoccupato di lavorare con un attore così stimato, ma mi ha subito messo a mio agio. Stando a Casa Baggins il primo giorno, prima che le telecamere iniziassero a girare, mi portò da una parte e disse che avrebbe provato cose diverse in ogni ripresa, ma non avrei dovuto allarmarmi. Se, dopo cinque o sei riprese, non mi avesse dato ciò di cui avevo bisogno, allora avrei dovuto dargli una direzione specifica.

Ed è esattamente quello che abbiamo fatto. Ma incredibilmente le sue varie letture e le interpretazioni sono state tutte meravigliose. Raramente aveva bisogno di una indicazione. Ci ha dato una vasta gamma di possibilità tra cui scegliere in fase di montaggio. Abbiamo trascorso quattro settimane molto piacevoli, mentre giravamo i primi 30 minuti de La Compagnia.

Un giorno dovevamo girare la scena di Bilbo che racconta la sue avventure ad un gruppo di bambini molto piccoli, seduti a gambe incrociate ai suoi piedi nel campo della festa. Abbiamo iniziato filmando la performance di Ian che raccontava la storia, ma avevamo anche bisogno che i bambini reagissero a vari momenti drammatici. Ma i ragazzini si annoiano molto rapidamente, e Ian e io abbiamo capito subito che non potevano ascoltare la stessa storia più e più volte, poiché avevamo bisogno di diversi angoli per le inquadrature sui bambini.

Allora ho suggerito che per mantenere l’attenzione dei bambini, avrebbe dovuto rendere la storia un po’ diversa ogni volta che la raccontava… aggiungendo pezzi in più, inventando cose… fintanto che ci restituiva l’essenza di ciò che era scritto nella sceneggiatura. Gli ho detto di non preoccuparsi e che poi l’avrei sistemato in fase di montaggio. Tuttavia, avevamo anche bisogno che i bambini rimanessero al loro posto mentre spostavamo rapidamente le telecamere, da un angolo all’altro. Sul set di un film, “rapidamente” significa 15-20 minuti. Quindi, mentre stava avvenivano gli spostamenti, e nessuna telecamera stava girando, ho chiesto a Ian che avrebbe dovuto farli divertire, per farli stare buoni. Ho suggerito che potesse raccontare loro altre storie. Ed è esattamente quello che ha fatto. Dopo un paio d’ore, abbiamo girato tutto ciò di cui avevamo bisogno. Mentre i bambini venivano fatti uscire dal set e la crew passava alla sequenza successiva, Ian disse che non aveva mai lavorato così duramente in vita sua!

Oltre un decennio più tardi, speravamo che Ian interpretasse di nuovo Bilbo per le scene di apertura de Lo Hobbit. Fran e io cenammo con Ian e sua moglie Sophie a Londra, e lui ci disse che gli dispiaceva molto, ma non ci sarebbe riuscito. In aggiunta al nostro shock, ci confidò che gli era stato diagnosticato il morbo di Parkinson e non ricordava più le battute. Aveva difficoltà a camminare e certamente non poteva viaggiare fino alla Nuova Zelanda. Da sempre un uomo riservato, ci disse che sostanzialmente si era ritirato, anche se non lo aveva annunciato ufficialmente.

Fu un duro colpo perché avevamo escogitato un bel modo per consegnare il ruolo da Ian come Vecchio Bilbo a Martin Freeman come Giovane Bilbo. Gliel’ho descritto e gli è piaciuto. Gli ho anche detto che mia madre e mio zio avevano entrambi avuto il Parkinson per anni, e conoscevo molto bene gli effetti della malattia. A questo punto, la nostra cena – che pensavamo sarebbe stata incentrata su noi che descrivevamo le scene che volevamo girasse, mentre Ian pensava che sarebbe stata incentrata invece su di lui che ci spiegava perché non poteva farlo – improvvisamente si è trasformato in un laboratorio di idee, con Ian, Sophie, Fran e io che cercavamo di capire quale potesse essere il modo per far partecipare Ian al film e fargli interpretare Bilbo un’ultima volta.

Giravamo i film in Nuova Zelanda – ma se per le sue scene fossimo andati invece a Londra in un set non troppo lontano da casa sua? Alla fine della cena annuì lentamente e disse: “Sì, penso di poterlo fare”. Ma sapevo che lo stava facendo solo come un favore per me, e gli ho tenuto le mani e l’ho ringraziato con le lacrime agli occhi.

Abbiamo iniziato a girare in Nuova Zelanda con Martin Freeman, nel ruolo del nostro giovane Bilbo. Martin ammirava enormemente Ian Holm ma non l’aveva mai incontrato. Tuttavia, Martin ha generosamente accettato di indossare un trucco protesico per interpretare Sir Ian Holm nei panni del Vecchio Bilbo, per alcuni campi lunghi ambientati in Nuova Zelanda, per i quali avevamo bisogno di catturare bene i suoi movimenti. 

Un paio di mesi dopo siamo tornati a Londra, portando con noi il nostro set di Casa Baggins e abbiamo filmato le riprese di Ian, come promesso, con una piccola troupe. L’amabile moglie di Ian, Sophie, era al suo fianco ogni giorno, aiutando sia lui che noi. Nel corso di quattro giorni abbiamo filmato tutto ciò di cui avevamo bisogno. Elijah Wood e Ian erano diventati amici de Il Signore degli Anelli, ed Elija era sul set a Londra ogni giorno, dando a Ian un ulteriore supporto.

Nel film finito, speravo che il pubblico vedesse Ian Holm riprendere Bilbo. Ma quello che ho vissuto sul set è stato un attore meraviglioso che ha recitato nella sua ultima performance. È stato incredibilmente coraggioso da parte sua farlo ed è stato molto emozionante per coloro che lo hanno assistito. Saremo sempre enormemente grati a Ian per averlo fatto. Durante il nostro tempo insieme, Fran e io ci siamo così innamorati di lui, e abbiamo apprezzato molto la sua compagnia.

Per celebrare il completamento delle riprese, Ian e Sophie hanno invitato Fran e me a cena a casa loro. È stata una serata incantevole, piena di umorismo e divertimento. Ian e io ci rendemmo conto che entrambi avevamo un forte interesse reciproco per Napoleone e chiacchierammo di lui per ore. Un anno dopo, quando il primo film di Hobbit è stato presentato in anteprima a Londra, un Martin Freeman, un po’ provato, ha finalmente incontrato Ian Holm.

Guardare Ian Holm esibirsi mi ha insegnato così tanto – dato che Ian era solitamente molto tranquillo e poi improvvisamente recitava. È stato un privilegio lavorare con lui e una benedizione conoscerlo.

Ho sempre amato la performance di Ian nelle scene finali di Il ritorno del re.

“Penso di essere abbastanza pronto per un’altra avventura.”

Addio, caro Bilbo. Buon viaggio, caro Ian.

Il nostro saluto a Ian Holm lo sigliamo con Into the West, la canzone che si può ascoltare sui titoli di coda de Il Ritorno del Re, interpretata da Annie Lennox.

Ian Holm, morto l’interprete di Alien e de Il Signore degli Anelli

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Ian Holm, il versatile attore che ha interpretato androidi, hobbit, passando per Harold Pinter e Re Lear, si è spento a 88 anni. A darne conferma a The Guardian il suo agente.

“È con grande tristezza che confermo che l’attore, Sir Ian Holm, è passato a miglior vita all’età di 88 anni. Si è spento in pace, all’ospedale con la sua famiglia a prendersi cura di lui. Affascinante, gentile e ferocemente talentuoso, mancherà tantissimo.” Gli ultimi giorni dell’attore sono stato documentati da una serie di ritratti eseguiti dalla moglie, Sophie de Stempel.

Holm, che ha vinto un BAFTA ed è stato nominato all’Oscar per il suo ruolo in Momenti di Gloria, nel 1981, ha costruito una lunghissima carriera su personaggi secondari, ma si è guadagnato una foltissima schiera di fan di seconda generazione grazie al suo ruolo di Bilbo Baggins nella trilogia de Il Signore degli Anelli.

All’inizio del mese aveva pubblicamente espresso la sua tristezza per essere impossibilitato a partecipare alla reunion virtuale de Il Signore degli Anelli: “Mi dispiace di non vedervi in persona, mi mancate molto e spero che le vostre avventure vi abbiano portato in molti posti, sono in lockdown nella mia casa hobbit.”

Trai suoi ruoli che rimangono nella leggenda, oltre alla mole di spettacoli teatrali a cui ha partecipato, compaiono quelli in Alien, Il Quinto Elemento, Momenti di Gloria e La follia di re Giorgio.

Ian Holm ritorna nei panni di Bilbo!

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Il regista Peter Jackson ha confermato, tramite la sua pagina Facebook, che Ian Holm riprenderà il ruolo di Bilbo Baggins in The Hobbit. Il film è finalmente andato ufficialmente in produzione da qualche settimana in Nuova Zelanda, ma non si sa ancora quale sarà il momento in cui entrerà in scena Bilbo in versione Signore degli Anelli.

Ian Holm e Christopher Lee sul set de Lo Hobbit

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Ian Holm e Christopher Lee sul set de Lo Hobbit

TheOneRing.net, fan site ufficiale de Il Signore degli Anelli prima e de Lo Hobbit adesso, riporta una notizia che sembra strana, secondo la quale sia Ian Holm che Christopher Lee sarebbero impegnati sul set inglese de lo Hobbit.

Questa informazione si aggancia a quello che già si era detto in precedenza nell’ambiente:

In questo periodo si sarebbero tenute delle riprese dello Hobbit in Gran Bretagna;

Elijah Wood a breve si sarebbe diretto proprio in Gran Bretagna per girare alcune scene dello Hobbit;

Christopher Lee voleva essere coinvolto nello Hobbit, ma non poteva viaggiare fino in Nuova Zelanda a causa dell’età avanzata;

Ian Holm parteciperà allo Hobbit, ma non può viaggiare fino in Nuova Zelanda a causa dell’età avanzata e delle precarie condizioni di salute.

Tutto questo lascia immaginare che in questo periodo si stiano tenendo in Inghilterra le riprese del cammeo di Elijah Wood e Ian Holm nei panni del giovane Frodo e dell’anziano Bilbo che faranno da cornice ai due film, ed evidentemente anche quelle di Christopher Lee nei panni di Saruman.

E’ probabile che Andy Serkis si stia occupando di queste riprese, dal momento che oltre a riprendere il suo ruolo di Gollum si sta occupando della seconda regia del film.

La sinossi ufficiale di Lo Hobbit – un viaggio inaspettato:

Lo Hobbit – un viaggio inaspettato segue il viaggio del protagonista Bilbo Baggins che viene catapultato in un’epica ricerca per reclamare il Regno Nanico di Erebor caduto in preda allo spaventoso drago Smaug. Sollecitato da Gandalf il Grigio, Bilbo si trova all’improvviso in compagnia di tredici nani guidati da un guerriero leggendario: Thorin Scudodiquercia. Il loro viaggio li condurrà nelle Terre Selvagge, attraverso infide lande brulicanti di Goblin e Orchi, letali Mannari, Ragni Giganti, Mutapelle e Stregoni.

Anche se la loro meta risiede a Est, tra le steppe della Montagna Solitaria, dovranno prima trovare alla svelta una via di fuga dai tunnel dei goblin, in cui Bilbo incontra la creatura che cambierà la sua vita per sempre… Gollum.

Qui, da solo con Gollum, sulle rive di un lago sotterraneo, l’ignaro Bilbo Baggins non solo scopre – con sua grande sorpresa – di possedere  una notevole dose di astuzia e coraggio ma entra in possesso del “tesoro” di Gollum, un anello dotato di insolite qualità molto utili… un semplice anello d’oro cui è legato il destino della Terra di Mezzo in modi che Bilbo non può ancora comprendere.

Ian Gelder, interprete di Kevan Lannister in Game of Thrones, muore a 74 anni

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L’attore britannico Ian Gelder, che interpretava Kevan, il fratello di Tywin Lannister in Game of Thrones della HBO, è morto all’età di 74 anni per complicazioni dovute a un cancro al dotto biliare, secondo quanto riportato da Variety.

È con enorme tristezza e con il cuore spezzato in un milione di pezzi che lascio questo post per annunciare la scomparsa del mio caro marito e compagno di vita Ian Gelder“, ha scritto su Instagram il suo compagno Ben Daniels. “Era un attore meraviglioso e meraviglioso, e tutti quelli che hanno lavorato con lui sono stati toccati dal suo cuore e dalla sua luce“.

Ian Gelder ha avuto una lunga carriera sul palcoscenico, apparendo in produzioni nel West End di Londra e al Globe Theatre di Shakespeare, e ha anche interpretato Mr. Dekker in Torchwood oltre a ruoli in Doctor Who e His Dark Materials. Ma per i fan della televisione è noto soprattutto come Kevan Lannister – fratello minore di Tywin e zio di Cersei, Jaime e Tyrion – nell’epopea fantasy della HBO Game of Thrones, dove ha debuttato nell’ottavo episodio della prima stagione.

Gelder ha interpretato Kevan Lannister in 12 episodi delle prime sei stagioni del Trono di Spade, fungendo spesso da contrappeso equilibrato agli istinti più assetati di potere dei Lannister. Kevan ha fatto parte del Piccolo Consiglio per suo nipote Re Tommen nella quinta stagione e gli è stata offerta la posizione di Maestro della Guerra da Cersei dopo la morte di suo fratello Tywin, ma Kevan si è scontrato con Cersei e ha rifiutato la posizione, lasciando Approdo del Re per protesta. Kevan servì poi come Primo Cavaliere nella sesta stagione, ma fu ucciso insieme al figlio Lancel, a Margaery Tyrell, all’Alto Passero e a molti altri nel Grande Setto di Baelor quando Cersei lo distrusse con un incendio nel finale della sesta stagione.

Iain Glen ospite a sorpresa del Social World Film Festival

Iain Glen ospite a sorpresa del Social World Film Festival

Iain Glen ha illuminato con il suo sorriso il Social World Film Festival. La nota kermesse, giunta con successo alla decima edizione, ha luogo nella magnifica cornice di Vico Equense nel cuore della penisola sorrentina. Il festival del cinema sociale si svolge, di solito, in piena estate; quest’anno , però, in seguito alla pandemia da Covid-19 è slittato ad ottobre. L’organizzazione, guidata dal direttore Giuseppe Alessio Nuzzo coadiuvato dal coordinatore artistico Gaetano Affinito, ha optato per un’edizione ibrida, a metà strada tra eventi in presenza e dirette streaming. La formula sembra funzionare perché riesce ad accontentare tutti gli appassionati permettendo di vedere online anche l’intera selezione dei film in concorso.

Ad arricchire il già fitto programma è stato annunciato a sorpresa Iain Glen, l’attore scozzese è stato il protagonista indiscusso della giornata di giovedì 8 ottobre, ricevendo il Golden Spike Award per la sua incredibile carriera. Dopo essersi concesso ampiamente agli scatti dei fotografi che lo hanno immortalato sulla splendida terrazza di Castello Giusso, Iain Glen non si è risparmiato in conferenza stampa rispondendo con entusiasmo e dedizione a tutte le domande.

Iain Glen, annunciato a sorpresa al Social World FIlm Festival

D: “ Tra gli ultimi lavori di Iain c’è il Batman di Titans? Com’è stato interpretare uno dei personaggi più famosi e più amati dal pubblico?”

R: “ È stato divertente, è stato bello! Quando cominci a lavorare in una serie che è già iniziata da tempo sei sempre un po’ preoccupato ma ho guardato la prima stagione e loro volevano un Bruce Wayne piuttosto vecchio, ho letto la sceneggiatura e mi è piaciuta. Ho capito che è inutile preoccuparsi troppo perché se si pensa al ruolo dell’attore puoi divertirti come un matto.”

D: “ Lei vanta una ricca carriera tra teatro, cinema e televisione ma è entrato in contatto con il giovane pubblico grazie al personaggio di Jorah Mormont di Game of Thrones. Come si è approcciato a questo personaggio e come è stata questa esperienza in una delle serie televisive più importanti?”

R: “ Ehm… quando abbiamo cominciato non sapevamo che sarebbe diventata una cosa così grande, non ne avevamo la percezione. Anzi c’era molta agitazione perché il genere fantasy funzionava al cinema ma non attirava molto in TV e poi anche il pilot non andò molto bene. Poi è stata realizzata la prima stagione e ha riscosso un discreto successo. Quando ho avuto la parte ero felice di averla ottenuta ma allo stesso tempo ero nervoso per come sarebbe andata la serie. Mentre lavori ad un progetto non ti rendi conto ma guardandomi indietro sono molto contento di come è andata. A volte però capita che metti tanto in un personaggio che credi arrivi al successo e non succede. Sono molto orgoglioso di questo personaggio e di questa serie anche perché hanno incontrato il favore di un pubblico giovane e a 50 anni conquistare le nuove generazioni mi ha colpito!”

D: “ Oggi lei riceve un importante premio alla carriera e proprio all’inizio di questa ha recitato nel film di Tom Stoppard Rosencrantz e Guildenstern sono morti, cosa le ha insegnato quell’esperienza e come ha influenzato il prosieguo della sua carriera?”

R: “ Uh… Rosencrantz e Guildenstern sono morti, ti è piaciuto il film? ( si soprattutto il suo particolare Amleto) Quando ho interpretato  Rosencrantz e Guildenstern sono morti ero molto giovane. Avevo interpretato Amleto a teatro e Tom Stoppard, il regista e sceneggiatore, mi aveva visto recitare in quel ruolo e mi chiese di partecipare al film a cui stava lavorando. Girammo nell’ex- Jugoslavia con Gary Oldman e Tim Roth che erano entrambi molto “difficili”, mi piacciono tanto ma ne ero consapevole. Sapevo che erano agitati per me perché io avevo recitato molto Shakespeare a teatro ed ero abbastanza bravo e, invece, per loro era la prima volta. Quindi, mentre io giravo la mia scena, loro sbirciavano sul monitor quello che stavo facendo e Tom mi disse: « Sono molto agitati perché sei bravo!». Questo mi rendeva felice perché loro sono due bravissimi attori. Ho bei ricordi di quel film e Tom Stoppard sarà un amico per sempre.”

D: “ Nel 2009 ha interpretato un ruolo nel film di Faenza Il caso dell’infedele Klara, cosa ricorda di quell’esperienza e se le piacerebbe ritornare a lavorare in Italia?”

R: “ Si certo mi piacerebbe molto. Avevo già lavorato con Faenza nel film Prendimi l’anima dove interpretavo lo psicanalista Carl Gustav Jung, il film andò molto bene soprattutto in Italia. Fu un bel periodo della mia vita e, quindi, fui felice di tornare anche per il secondo film. Con Roberto Faenza tutti i dettagli erano curati: la regia, la fotografia, i costumi… tutte le sfaccettature del progetto mi piacevano. Mi ritengo fortunato perché ho avuto la possibilità di venire in Italia e di recitare in inglese cosa che non viene permessa agli attori italiani all’estero”.

L’amore per il teatro, Game of Thrones e Downton Abbey

Sui complimenti all’Italia e in particolare agli attori italiani, che Glen ritiene più predisposti all’introspezione, l’attore è tornato anche nel corso della serata di premiazione. Accolto con un bel videotributo che ha celebrato tutte le tappe fondamentali del suo percorso artistico, Iain Glen si è concesso ad un’altra breve intervista in cui si è citata anche la sua partecipazione a Downton Abbey, altra serie televisiva di punta, mettendo in relazione il suo Sir Richard Carlisle proprio con il suo Jorah Mormont di Game of Thrones. Entrambi i personaggi, come ha sottolineato lo stesso attore, sembrano due facce della stessa medaglia, ambedue servitori fedeli di una donna potente. Però, mentre il primo non si distingue per correttezza, il personaggio di Jorah riabilita la sua vita proprio in funzione di quello che è disposto a compiere per la sua Daenerys.

Glen ha, infine, parlato del suo grande amore per il teatro e della nostalgia per le tavole del palcoscenico che un po’ per pigrizia e un po’ per esigenze familiari ha trascurato negli ultimi anni della sua carriera, dichiarando la sua forte intenzione di tornare a calcare le scene.

Al termine della cerimonia di premiazione Iain Glen non si è sottratto all’affetto dei fan giunti a Vico Equense per incontralo, sempre però nel rispetto delle distanze di sicurezza secondo la normativa anti-covid.

Iain De Caestecker: 10 cose che non sai sull’attore

Iain De Caestecker: 10 cose che non sai sull’attore

L’attore Iain De Caestecker ha iniziato la sua carriera sin da bambino, dedicandosi negli anni tanto ai film per il cinema quanto alle serie televisive, che lo hanno reso famoso al grande pubblico. Oggi è volto noto di diverse serie TV e film per il cinema, con una carriera in rapida ascesa e una predilezione per il genere action. Ecco dieci cose che non sai su Iain De Caestecker. 

Iain De Caestecker film

1. I film e la carriera. La carrierà recitativa di Iain ha inizio all’età di nove anni, quando tramite un corso di recitazione viene selezionato per recitare nel cortometraggio Billy and Zorba, prodotto dalla BBC. Nel 2000 ottiene una piccola parte nel film Il mio amico vampiro, diretto da Uli Edel. Negli anni successivi seguono 16 Years of Alcohol, ShellNot Another Happy Ending, Lost River, diretto da Ryan Gosling e selezionato per competere nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes 2014, e in ultimo è tra i protagonisti del recente film Overlord, prodotto da J.J. Abrams.

2. Ha lavorato anche in diverse serie TV. Iain De Caestecker è noto soprattutto per i suoi ruoli in alcune serie TV, come Coronation Street, dove appare in cinquanta episodi, Young James Herriot, Castle e The Fades, confermando poi la sua celebrità con la serie Agents of S.H.I.E.L.D., dove dalla prima stagione interpreta il personaggio di Leopold Fitz.

3. Ha prestato la sua voce per un videogioco. Nel 2012 Iain De Caestecker ha doppiato il personaggio Fillan McCarthy all’interno del videogioco Assassin’s Creed III, quinto capitolo della serie prodotta dalla Ubisoft.

Iain De Caestecker

Iain De Caestecker Instagram e Twitter

4. Ha un profilo Instagram. Il profilo Instagram dell’attore è seguito da 215 mila follower, e su di esso vengono pubblicate foto dai vari set frequentati o photocall delle premerier dei suoi lavori cinematografici e televisivi.

5. Ha un profilo Twitter. Seguito da 30 mila follower, Iain De Caestecker è solito utilizzare il proprio profilo Twitter per ringraziare i fan che lo seguono e lo apprezzano, rispondendo spesso ad eventuali curiosità e domande.

Iain De Caestecker vita privata

6. La famiglia. E’ figlio di due dottori. Sua madre, Linda De Caestecker è direttrice della salute pubblica presso la NHS Greater Glasgow and Clyde, il più grande consiglio sanitario della Scozia. Iain De Caestecker ha una sorella gemella e altri due fratelli.

7. Gli studi. L’attore ha studiato alla Hillhead Primary School, per poi conseguire un master in Acting and Performance al Langside College.

8. E’ single. Iain De Caestecker è molto riservato riguardo la sua vita privata. Attualmente sembra essere non coinvolto in alcuna relazione sentimentale. Allo stesso modo non si conoscono sue precedenti relazioni.

Iain De Caestecker

Iain De Caestecker premi e nomination

9. E’ stato nominato due volte come miglior attore. Per i suoi ruoli in Young James Herriot e Not Another Happy Ending è stato nominato come miglior attore ai prestigiosi BAFTA Scotland Award, nella categoria “Television” per il primo, e in quella “Film” per il secondo.

Iain De Caestecker età e altezza

10. Iain De Castercker è nato il 29 dicembre del 1987, a Glasgow in Scozia. E’ alto 173cm e pesa 68 chili.

 

 

 

I.T. con Pierce Brosnan in anteprima al Taormina Film Festival

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I.T. con Pierce Brosnan in anteprima al Taormina Film Festival

I.T., il film che vede protagonista Pierce Brosnan e che uscirà in Italia con Barter Entertainment, distributore e anche produttore esecutivo nella persona di Valentina Gardani, sarà tra i titoli presenti nel calendario del Taormina Film Festival, giunto alla sua sedicesima edizione. In anteprima nazionale sabato 18 giugno nella prestigiosa cornice del Festival, I.T. è un crime diretto da John Moore (Die Hard – Un buon giorno per morire, Max Payne) con Pierce Brosnan, Anna Friel e James Frecheville.

Brosnan interpreta un editore di successo dalla vita perfetta, fino a quando il rapporto incrinato con un consulente informatico con cui collaborava rischia di mettere in discussione tutto. Il protagonista, infatti, scopre ben presto che il ragazzo sta usando la tecnologia per minacciare la sua famiglia, il suo lavoro e la sua intera esistenza.

Un thriller mozzafiato che arriverà nelle sale italiane con Barter Entertainment.

I,Frankestein nuovo poster

I,Frankestein nuovo poster

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La Lionsgate ha diffuso il nuovo terrificante poster ufficiale del film I,Frankestein, adattamento cinematografico dell’omonima graphic novel di Kevin Grevioux, che vedrà Aaron Eckhart nei panni del protagonista.

L’attore sarà accompagnato da un brillante cast composto da Bill Nighy, Yvonne Strahovski, Miranda Otto, Jai Courtney, Socratis Otto, Mahesh Jadu, Caitilin Stasey e Aden Young.

Ambientato in un distopico presente, dove gargoyles e demoni feroci combattono una battaglia per il potere, la creazione del dottor Frankestein, Adam (Eckhart) si ritrova nel mezzo di questa per scoprire il mistero della sua immortalità.

Il film è stato definito dal regista Stuart Beattie un moderno racconto epico, che vedrà Frankestein, alias Adam, che si fa strada attraverso un’oscura e gotica metropoli, e si troverà coinvolto in una guerra totale e secolare tra dua clan immortali.

Qui sotto potete vedere il nuovo terrificante poster:

I Frankestein

 

I creatori della saga supernaturale più famosa, Underworld, ci regalano questo nuovo action thriller che uscirà nelle sale Usa il 24 Gennaio, sia in 3D che in 2D e per le sale cinematografiche IMAX.  E’ ancora all’oscuro la data d’uscita italiana, vi terremo aggiornati.

Comingsoon.net

I,Frankenstein Trailer italiano del film con Aaron Eckhart

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Guarda il primo trailer ufficiale italiano dell’attesissimo I,Frankenstein, l’atteso nuovo adattamento con protagonista un cast d’eccenzione composto da Aaron Eckhart,  Bill Nighy, Yvonne Strahovski, Miranda Otto, Jai Courtney, che uscirà in anteprima in Italia distribuito da Kock Media il 23 Gennaio 2014. Infatti, l’Italia sarà tra i primi paesi a poter godere di tutta la potenza, magnificenza e spettacolarità di I, Frankenstein, il fantasy di Stuart Beattie, realizzato dai produttori di The Underworld, che annovera, tra i protagonisti, nomi del calibro di Aaron Eckart, Yvonne Strahovski, Bill Nighy e Miranda Otto. Il ritorno sul grande schermo di Frankenstein, leggendaria creatura immortale dall’oscuro passato è, infatti, previsto in Italia per il 23 gennaio 2014, un giorno prima rispetto agli Stati Uniti.

I, FrankensteinIl pubblico italiano sarà, quindi, uno dei primi testimoni degli incredibili effetti speciali che caratterizzano questa pellicola, un vero e proprio blockbuster che riporta in scena la leggenda, il mito mai dimenticato, la creatura dalle sembianze umane nella sua eterna lotta tra il bene e il male.

Siamo davvero orgogliosi di poter dare questo annuncio”, ha commentato Umberto Bettini, Country Manager Koch Media Italia. “Siamo tra i primi al mondo a portare all’attenzione del pubblico questa grande produzione. Si tratta di una pellicola in cui noi crediamo molto. Cast, effetti speciali, trama. I, Frankenstein ha tutte le carte in regola per essere considerato un vero e proprio blockbuster. Ci auguriamo che il pubblico ci segua in questa avventura che, a mio avviso, inizia sotto i migliori auspici”.

Dopo aver preso il cognome del suo creatore – il dottor Victor Frankenstein – Adam (Aaron Eckhart) diventa un investigatore privato specializzato in attività paranormali. Nella città di Darkhaven, dove risiedono mostri famosi come l’Uomo Invisibile e il Gobbo di Notre Dame, è in atto una lotta tra il Bene e il Male: da un lato i demoni che vogliono conquistare la terra, dall’altro i Gargoyles che hanno giurato di proteggere l’umanità. Adam viene coinvolto in prima persona nella battaglia, si schiera con le forze del Bene con il supporto di una scienziata (Yvonne Strahovski), unico personaggio umano del film.

Tenetevi pronti, quindi, ad assistere alla più spettacolare lotta tra le forze del bene e del male mai vista prima e ad immergervi in questo gotico e misterioso universo intriso di antichi misteri che tornano alla luce in un continuo intreccio tra passato, presente e futuro.

Tutte le foto del film nella nostra foto gallery:

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I, Tonya: recensione del film con Margot Robbie

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I, Tonya: recensione del film con Margot Robbie

Il 6 gennaio 1994, Nancy Kerrigan, pattinatrice di figura in procinto di partecipare alle Olimpiadi Invernali, viene aggredita e le viene spezzato un ginocchio. La FBI non ci metterà molto a risalire ai colpevoli e a Tonya Harding, altra pattinatrice, anche lei proiettata verso la competizione. I, Tonya racconta di questo fatto di cronaca, facendone il culmine di una biografia intelligente e graffiante, dedicata all’atleta interpretata da Margot Robbie, qui anche in veste di produttrice.

Alla regia Craig Gillespie (esordio con Lars e una ragazza tutta sua) che sceglie di intrecciare le interviste, realmente rilasciate dai principali protagonisti della vicenda (ricostruite con gli attori), ai fatti. Margot Robbie, balzata agli occhi del mondo con prepotenza dopo The Wolf of Wall Street, sfodera le sue qualità più autentiche che esulano dalla sola bellezza.

L’attrice australiana si trasforma, prima che fisicamente, nei gesti e nei movimenti, nella voce e nell’accento, per portare in vita una figura controversa, un’atleta e una cialtrona, una combattente e una vittima, una donna complessa come la sua storia personale, continuamente tesa tra la violenza della sua sfera privata e la disciplina, la grazia, l’eleganza del pattinaggio, caratteristiche che per lei hanno sempre rappresentato un ostacolo importante. Una trasfigurazione, quella della Robbie, che parte dall’interno e arriva alla frangetta cotonata anni ’90 e alle fattezze fisiche, leggermente più massicce rispetto a quelle che madre natura le ha dato.

I, Tonya, il nuovo film di Craig Gillespie

Cresciuta in una famiglia modesta, Tonya ha dovuto fronteggiare da subito una madre despota, che sembrava non nutrire alcun amore per la bambina e la ragazza, un’altra donna controversa, interpretata da Allison Janney, alla prova con un ruolo sgradevole e scomodo.

Sotto l’occhio di Gillespie, il racconto procede spedito, serrato, con diversi momenti in cui si rompe la quarta parete e i protagonisti si rivolgono allo spettatore, continuamente chiamato in causa a testimone del fatti. Un tono che a tratti diventa commedia nera, a tratti assume le vesti di un heist movie sbilenco, con personaggi surreali eppure basati su persone che hanno effettivamente agito come si vede nel film.

La donna e l’atletaI, Tonya

Il fatto di cronaca, culmine della seconda parte del film, diventa la conclusione di una vicenda sportiva che nemmeno per un minuto smette di essere anche umana. Tonya ha dovuto fronteggiare per tutta la sua vita violenza e sofferenza, abituata soltanto a questo tipo di contatto umano e a dinamiche dispotiche. Una pressione che una persona normale non riuscirebbe mai a sopportare, una solitudine estenuante per ogni persona comune, ma che gli atleti che si giocano anni di allenamento in pochi minuti conoscono bene.

Il film è il ritratto di una donna che non riesce a “stare al gioco”, non riesce a scendere a patti con le regole di apparenza e perbenismo. Un’atleta senza costumi costosi, una donna senza una famiglia tradizionale e armoniosa non può vincere e rappresentare gli USA di fronte al mondo. Poco importa che sia stata la prima donna, nella storia del pattinaggio americano, ad eseguire un triplo axel.

I, Tonya e la determinazione di Margot Robbie

I, Tonya pone un forte accento su questo aspetto, lasciandolo continuamente a fare da sfondo a tutta la vicenda. Il film insiste sull’indigenza in cui è cresciuta la protagonista, sull’impossibilità di avere le stesse chance di chi invece, magari meno dotato, nasce in un contesto benestante.

Oltre al privato, Gillespie mette così in scena anche il pubblico, il sociale, caricando ulteriormente la storia di spessore. Ma basterebbe già solo lo stile adottato, le performance, l’assurdità della vicenda, la scrittura, per rendere I, Tonya un prodotto non solo valido, ma brillante, onesto, brutale. Questo e la determinazione di una Margot Robbie che si rivela davvero una scoperta (o una conferma?) portentosa.

L’America vuole qualcuno da odiare o da amare

Ma non si fa in tempo ad archiviare uno scandalo che la stampa già corre dietro ad altro, dimostrandosi la vera e propria history maker del nostro tempo. Mentre le troupe televisive accampate fuori dalla casa di Jeff Gillooly (ex marito, interpretato da Sebastian Stan) smontano le proprie attrezzature, prima che i condannati vengano portati in prigione, la tv manda le immagini dell’arresto di O.J. Simpson.

Era il giugno del 1994, appena sei mesi dopo l’aggressione subita da Nancy Kerrigan, e l’attenzione dell’America si concentrava sul più grande scandalo della sua storia, fino a quel momento. Perché gli americani vogliono qualcuno da amare, vogliono qualcuno da odiare, e vogliono che sia semplice farlo.

I, Tonya: Nancy Kerrigan non ha visto il film

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I, Tonya: Nancy Kerrigan non ha visto il film

Tonya Harding è stata una delle personalità sportive più odiate della storia americana recente, giudicata colpevole dell’aggressione alla pattinatrice rivale Nancy Kerrigan all’inizio degli anni Novanta. Un episodio narrato dai media dell’epoca e oggi tornato alla ribalta grazie al film I, Tonya diretto da Craig Gillespie e prodotto e interpretato da Margot Robbie (già nominata ai Golden Globes e vincitrice dei Critics’ Choice Award come Miglior Attrice protagonista in una commedia).

Di recente la Robbie, insieme al team creativo della pellicola, si è fatta fotografare a diversi eventi mondani e cerimoniali con la vera Tonya Harding, mentre dall’altra parte la Kerrigan non sembra aver espresso commenti positivi sull’operazione cinematografica.

In una recente intervista infatti, l’ex pattinatrice americana ha dichiarato di non aver ancora visto il film per una ragione ben precisa:

Non ho niente da dire a riguardo, non ho visto nulla, sono solo occupata a vivere la mia vita. Non fa più parte di me quell’episodio, io ero semplicemente la vittima. Ed è strano, molto bizzarro che si sia montata tutta questa storia.

I, Tonya, recensione del film con Margot Robbie

Chi si aspettava almeno un commento su film rimarrà deluso. Sembra proprio che la Kerrigan non si pronuncerà tanto facilmente su una pellicola che rievoca di certo un’esperienza troppo dolorosa (per entrambe le parti).

Intanto vi ricordiamo che I, Tonya è atteso nelle nostre sale il 22 marzo 2018. Nel cast anche Allison Janney e Sebastian Stan.

Di seguito la sinossi del film:

I, Tonya si basa sulla vita della pattinatrice Tonya Harding, protagonista di uno dei più grandi scandali sportivi nella storia degli Stati Uniti. Prima atleta americana a distinguersi durante i campionati nazionali statunitensi del 1991, per l’esecuzione perfetta di un triplo axel. Conosciuta per il temperamento focoso, che plasma anche lo stile energico e scattante, la Harding finisce sulle pagine dei quotidiani come responsabile dell’aggressione della rivale Nancy Kerrigan. Colpita alle gambe da uno sconosciuto dopo gli allenamenti, la Kerrigan è costretta a ritirarsi dai campionati nazionali. L’incidente pilotato dall’ex marito di Tonya, Jeff Gillooly, consacra la protagonista come una delle figure più controverse e competitive dello sport americano.

I, Tonya: il full trailer del film con Margot Robbie

Fonte: The Wrap

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