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Ultracorpi – l’attore e la digital performance

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Ultracorpi – l’attore e la digital performance

Venerdì 10 Giugno la libreria Altroquando ha ospitato la presentazione dell’ultima fatica di Christian Uva

Ultimo: Raoul Bova insieme a Capitano Ultimo per il sociale

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Raoul BovaRaoul Bova e la serie televisiva Ultimo lo hanno reso famoso eroe in tutto il paese, e a distanza di anni ritornano insieme per un nuovo inizio del Capitano Ultimo, al secolo Sergio De Caprio, classe 1961, l’uomo senza volto, colonnello e vice comandante dei carabinieri per la Tutela dell’Ambiente, che arrestò il super Boss di Cosa Nostra Totò Rina. Infatti,  l’Eroe italiano con l’aiuto e e l’appoggio dell’attore Raul Bova ha fondato l’associazione ‘Volontari Capitano Ultimo Onlus’ nella tenuta La Mistica, alla periferia Sud-Est di Roma, la casa famiglia ‘Capitano Ultimo’ per il recupero e il reinserimento di minori disagiati o figli di famiglie segnate dal crimine.

Lo stesso capitano commenta così l’apertura via Ansa: “L’idea è nata da un profondissimo senso di colpa – spiazza De Caprio, intervistato in video da Ansa.it rigorosamente in incognito, di spalle con addosso una giacca mimetica militare e incappucciato da una felpa azzurra -. Non possiamo delegare ad altri, a specialisti, organizzazioni, l’impegno per la povera gente, per impedire che nel XXI secolo ci siano ancora persone che non hanno da mangiare, che non hanno da dormire, che sono sole e abbandonate: è un crimine contro l’umanità. Le parole sono parole, impegnarsi è un dovere e l’ho fatto perché, insieme ai ‘miei’ carabinieri e alle persone della società civile che collaborano con noi, crediamo che l’impegno siano una preghiera e la nostra lotta”. 

Ultimo Tango a Parigi: Bernardo Bertolucci chiarisce la sua posizione

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Qualche volta anche le testate giornalistiche più illustri cadono in tentazione, come è accaduto a Variety e alla controversa dichiarazione di Bernardo Bertolucci in merito a Ultimo Tango a Parigi. Qualche giorno fa il magazine americano aveva riportato a galla le dichiarazioni risalenti al 2013 del regista italiano in cui Bertolucci faceva riferimento alla celebre “scena del burro” nel film con Marlon Brando e Maria Schneider. Riportare una notizia così vecchia, con oltretutto un errore di fondo (si parla di stupro non-consensuale), la notizia ha scatenato un polverone a Hollywood, con varie dichiarazioni di attori e personaggi di spicco che si sono scagliati contro Bertolucci.

Ultimo Tango a Parigi: Bernardo Bertolucci chiarisce la sua posizione

Il regista, all’epoca della dichiarazione, aveva riferito che l’utilizzo alternativo del burro per la scena dello stupro nel film era stata una sua idea insieme a Marlon, e che i due non avevano informato la Schneider del dettaglio. Ma l’attrice era bene a conoscenza della scena che avrebebro girato, dal momento che era spiegata in sceneggiatura.

Di seguito riportiamo le dichiarazioni ufficiali di bertolucci, arrivate per mezzo comunicato stampa, che dovrebbero mettere a tacere una volta per tutte la faccenda:

“Vorrei, per l’ultima volta, chiarire un ridicolo equivoco che continua a riportare Ultimo Tango a Parigi sui giornali di tutto il mondo. Qualche anno fa, alla Cinematèque Française, qualcuno mi ha chiesto dettagli sulla famosa “scena del burro”. Io ho precisato, ma forse non sono stato chiaro, di avere deciso insieme a Marlon Brando, di non informare Maria che avremmo usato del burro. Volevamo la sua reazione spontanea a quell’uso improprio. L’equivoco nasce qui. Qualcuno ha pensato, e pensa, che Maria non fosse stata informata della violenza su di lei. Falso! Maria sapeva tutto perché aveva letto la sceneggiatura, dove era tutto descritto. L’unica novità era l’idea del burro. È quello che, come ho saputo molti anni dopo, offese Maria, non la violenza che subisce nella scena e che era prevista nella sceneggiatura del film. È consolante e desolante che qualcuno sia ancora così naïf da credere che al cinema accada per davvero quello che si vede sullo schermo. Quelli che non sanno che al cinema il sesso viene (quasi) sempre simulato, probabilmente, ogni volta che John Wayne spara a un suo nemico, credono che quello muoia per davvero”.

Ultimo tango a Parigi, il 3, 4 e 5 dicembre nei cinema The Space

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Ultimo tango a Parigi, il 3, 4 e 5 dicembre nei cinema The Space

Ultimo tango a Parigi, il capolavoro di Bernardo Bertolucci da poco restaurato dal Centro Sperimentale di Cinematografia, sarà proiettato in tutte le sale dei The Space Cinema il 3, 4 e 5 dicembre per ricordare il maestro con una delle sue opere più celebri. Considerato il film italiano più visto di tutti i tempi nel nostro Paese, con oltre 15 milioni di spettatori, Ultimo tango a Parigi è una delle pellicole più famose e discusse della storia del cinema, l’unica che abbia subìto la “condanna al rogo” della censura a causa delle numerose scene erotiche.

Interpretato da Marlon Brando e dall’esordiente Maria Schneider, il film fu presentato in prima mondiale al festival di New York il 14 ottobre del 1972, accolto con entusiasmo dalla critica. Non accadde lo stesso in Italia, dove uscì nel dicembre dello stesso anno, suscitando un grande scandalo e infinite polemiche che portarono la pellicola in tribunale. La situazione sfociò nella condanna del film, decretata il 19 gennaio 1976 dalla Corte di Cassazione. Bertolucci stesso fu coinvolto in un processo che lo portò alla condanna per offesa al pudore. Solo nel 1987 il film fu riabilitato e accolto per ciò che è: un capolavoro sulla drammaticità dell’esistenza.

Ultimo Tango a Parigi: Bernardo Bertolucci chiarisce la sua posizione

Bernardo Bertolucci poeta, documentarista, regista, produttore, personaggio visionario nonché unico italiano ad aver vinto il premio Oscar come miglior regista nel 1988 e Leone d’Oro alla carriera a Venezia nel 2007, ha segnato la storia del cinematografia della seconda metà del ‘900 passando dallo sperimentalismo fino al grande cinema d’autore, dalla cinefilia alla grandeur, dai low budget alle megaproduzioni, dal provincialismo alla visione internazionale. Un carattere poliedrico, impegnato nella realizzazione di opere che potessero parlare e che raccontassero, con drammaticità, verità nascoste descrivendo alla perfezione e in ogni sua sfaccettatura i personaggi che Bertolucci tanto amava studiare.

The Space Cinema vuole celebrare con un tributo uno dei più grandi protagonisti del cinema italiano portando nuovamente in tutte le sale del circuito “Ultimo Tango a Parigi” il 3, 4 e 5 dicembre alle ore 20:00. Le prevendite per i biglietti sono aperte e disponibili sul sito ufficiale The Space Cinema al link: http://bit.ly/TSCExtra.

Sarà possibile assistere alla proiezione anche con The Space Pass, l’abbonamento che consente la visione di tutti i film ed eventi in programmazione ogni giorno nei cinema The Space a soli 15,90 euro al mese.

Bernardo Bertolucci: morto l’autore di Ultimo Tango a Parigi

Ultimo – Vivo coi sogni appesi, dal 30 maggio in esclusiva su Prime Video

Prime Video annuncia oggi Ultimo – Vivo coi sogni appesi, il docufilm dedicato a Ultimo, disponibile in esclusiva a partire dal 30 maggio 2023. Autore e musicista, Ultimo, è un artista unico e la sua è una carriera eccezionale. Dal suo debutto, infatti, in soli quattro anni, ha già conquistato 59 dischi di platino e 19 dischi d’oro ed è il più giovane artista italiano ad aver intrapreso un tour negli stadi, radunando più di 600 mila spettatori.

Ultimo – Vivo coi sogni appesi è un viaggio lungo 15 stadi nella vita di Ultimo, il cantautore dei record, e per la prima volta offre un inedito punto di vista sulla sua vita da sempre estranea alla narrazione mediatica. L’infanzia segnata dal viscerale bisogno di fare musica, la smodata voglia di esprimere se stesso raccontando emozioni, la rete affettiva della famiglia e degli amici di sempre, che dai palleggi al parchetto dietro casa lo accompagnano fino a un San Siro dove ancora rimbombano le urla del pubblico dopo l’ultima data del tour. Per la prima volta c’è tanto di lui, della vertiginosa ascesa che lo ha portato – in pochissimo tempo – dai club agli stadi, lo stop forzato a causa della pandemia e quel tour che sembrava allontanarsi ogni giorno di più. Ultimo – Vivo coi sogni appesia ccende i riflettori sulle emozioni che hanno accompagnato il tanto agognato momento del ritorno sul palco.

L’incredibile carriera di Niccolò è frutto di talento, tenacia, determinazione, sacrificio, e grande lavoro. Ultimo – Vivo coi sogni appesi è la storia autentica e appassionata di un vero e proprio fenomeno della scena musicale italiana, capace d’imporsi ai massimi livelli pur prendendo le distanze dai trend imposti dall’industria: “Perché ad essere ultimi non sempre si perde”.

Il docufilm è prodotto da Think Cattleya in collaborazione con Maestro e la regia è a cura dei Broga’s. Ultimo – Vivo coi sogni appesi si unirà a migliaia di film, show e serie già presenti nel catalogo di Prime Video tra cui le produzioni italiane Original The Bad Guy, Prisma, Bang Bang Baby, Gianluca Vacchi: Mucho Más, Laura Pausini – Piacere di conoscerti, The Ferragnez – La serie S1 e S2, All or Nothing: Juventus, Anni da cane, Dinner Club, Vita da Carlo, FERRO, le prime 3 stagioni di Celebrity Hunted- Caccia all’Uomo e di LOL: Chi ride è fuori, ma anche Prova Prova Sa Sa, Monterossi e Me contro Te, le serie pluripremiate Fleabag e The Marvelous Mrs. Maisel e i grandi successi come Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, Argentina 1985, Jack Ryan, TheBoys, Borat – Seguito di film cinema, Il principe cerca figlio, Senza Rimorso, Good Omens e Carnival Row, oltre a contenuti in licenza disponibili in oltre 240 paesi e territori nel mondo, e alle dirette in esclusiva in Italia delle 16 migliori partite del mercoledì sera della UEFA Champions League, oltre che della Supercoppa UEFA, fino alla stagione 2026/27. Fra le produzioni Original già annunciate anche il capitolo italiano dell’universo Citadel.

Ultimissime dal set di Transformers 3

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Ultimissime dal set di Transformers 3

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Moltissime novità e video su Transformers 3, che si sta rivelando una vera e propria impresa per portata tecnologica e logistica dei set sparsi in tutti gli States.

Ultimi giorni di set per il nuovo film di Marco Risi

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Stanno terminando in questi giorni a Roma le riprese del nuovo film di Marco Risi dal titolo ancora da definire. Scritto dallo stesso regista insieme ad Andrea Purgatori e Jim Carrington, il film è prodotto da BiBi Film con Rai Cinema e la casa di produzione francese Babe Films.

Gli attori protagonisti sono Luca Argentero, Eva Herzigova, Claudio Amendola e Pippo Delbono.

Corso è un ex poliziotto dal passato oscuro che si trova coinvolto in un caso che lo costringerà ad affrontare le macchie del passato e una donna che forse ama ancora. Un thriller che mescola azione e suspense su uno sfondo politico ricco di intrecci.

Il film è stato girato interamente a Roma in sette settimane.

Ultimi arrivi nel cast di Seven Psychopaths di Martin McDonagh

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Woody Harrelson, la ex bond girl Olga Kurylenko e Tom Waits raggiungono Colin Farrell, Sam Rockwell e Cristopher Walken nel cast, davvero stellare, di Seven Psychopath

Ultime sul film Lo Hobbit

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Le uniche cose certe che sappiamo sulla realizzazione dei due film su Lo Hobbit sono: le riprese inizieranno a marzo-aprile 2010 (i set sono già in costruzione), lo script del primo dei due film (che verranno comunque girati insieme) è pronto, Ian McKellen e Andy Serkis saranno nel cast.  Nient’altro.Siamo a novembre 2009, e i fan scalpitano per sapere qualcosa di più sul kolossal di Guillermo del Toro. Fortunatamente il fansite TheOneRing.net rivela oggi una valanga di aggiornamenti provenienti direttamente da una “fidatissima fonte interna alla produzione”. C’è da fidarsi: il sito segue la saga cinematografica tolkieniana da più di dieci anni, ed è sempre stato la fonte più aggiornata e affidabile di informazioni.

Ecco quindi cosa rivela TORn:

LO SCRIPT
Lo script di entrambi i film è pervenuto nelle mani di Ian McKellen e di molte altre persone. Peter Jackson, Philippa Boyens, Fran Walsh e Guillermo del Toro stanno attualmente “dando una sistemata agli ultimi dettagli dei due script, ma le persone importanti hanno già letto una bozza. La produzione è attualmente nella fase di storyboarding [l’intero film viene pre-visualizzato come una sorta di mega-fumetto completo di indicazioni per le inquadrature].”

CASTING
Ufficialmente Bilbo non è stato ancora scelto, ma la fonte di TheOneRing.net sostiene che l’attore che interpreterà Bilbo è stato già scelto e ha già lo script in mano. La cosa ha anche una sua logica: tale attore dovrà dedicarsi al film per tutto il 2010 e parte del 2011, un impegno non da poco che va concordato con un certo anticipo perché questi possa liberarsi da altri impegni. Lo stesso dicasi per l’attore che interpreterà Thorin Scudodiquercia.

I SET
I lavori sul set in esterni a Matamata, dove si trova Hobbiville, proseguono, ma a quanto pare sono solo la punta dell’iceberg: “la progettazione dei set e dei costumi è già pronta al 50%.” Ciò non significa che sono già stati costruiti e realizzati, ma conferma che la pre-produzione del film è in corso, e anzi è a buon punto. Solitamente questa fase inizia dopo che un film viene approvato e riceve un budget, ma in questo caso i lavori sono iniziati mesi prima che i film ricevessero un budget (cosa che peraltro non è stata ancora ufficializzata).
Inoltre, qualche tempo fa TheNoldorBlog ha sottolineato che gli Stone Street Studios di Peter Jackson sono stati ampliati: a ottobre è stato costruito un nuovo, enorme teatro di posa per le riprese in studio. La notizia è stata confermata dalla fonte di TheOneRing.net: “Le miniature (o megature, nome coniato proprio per le gigantesche miniature usate nel Signore degli Anelli) sono già in costruzione, e il nuovo gigantesco teatro di posa servirà a ospitarle in maniera adeguata all’enorme scala di questo film.” Il teatro di posa abbattuto era, all’epoca, il terzo più grande al mondo, e venne utilizzato per girare King Kong: immaginate quanto sarà immenso quello nuovo.
Inoltre, “i team di ricerca di ambientazioni sono già al lavoro: i location scout neozelandesi sono nell’Isola del Sud a cercare location ideali per le riprese, e sono già stati identificati numerosi posti.

CREATURE
Il team che si occupa della progettazione di mostri e creature è al lavoro da tempo, e attualmente “sono i corso i primi test per i modelli animati di numerose creature. Inoltre, ci saranno dei pupazzi animatronici, e sono in corso i test anche su questi.” Come sappiamo, l’esperienza di Del Toro con gli animatronic si fonderà con quella del Weta Workshop di Richard Taylor (ricordate Barbalbero?) e con l’enorme esperienza di creature digitali della Weta Digital: nello Hobbit vedremo creature molto più realistiche che mescoleranno modelli reali e animazioni. “Questi test sono in corso perché la progettazione delle creature è praticamente completa al 100% alla Weta”.

Ultime novità sulla ‘Cleopatra’ con la Jolie

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Del progetto di un nuovo film su Cleopatra si parla da quando il produttore Scott Rudin acquisì nel 2006 i diritti della biografia di Stacy Schiff “Cleopatra: A Life back”. Il progetto non è mai entrato in fase di realizzazione e vari sono stati i nomi di scrittori e registi associati di volta al film; l’unico punto fermo è restato quello della protagonista: Angelina Jolie. Se ne ritorna a parlare oggi: per scrivere la sceneggiatura, sarebbe stato contattato Eirc Roth, un ‘veterano’ che, tra gli altri ha lavorato su “Forrest Gump” e nella prossima versione cinematografica del romanzo di Jonathan Safram Foer, “Molto forte, incredibilmente vicino”, con Tom Hanks e Sandra Bulock.

Il film, come il libro,  narrerà la vicenda di Cleopatra sotto un punto di vista strettamente femminile; ora si cerca il regista di quella che ovviamente sarà una produzione mastodoncita e costosa; tra gli altri, aveva mostrato interesse James Cameron (che ovviamente l’avrebbe girato in 3D), ma la Jolie e Rudin hanno da tempo cercato di coinvolgere David Fincher. Il regista di Denver ha da poco terminato di lavorare su “The girl with the Dragon Tattoo), adattamento del primo libro della trilogia “Millennium” di Stieg Larsson (uscito in Italia col titolo di “Uomini che odiano le donne”). Fincher ha tra l’altro già lavorato con Roth nel “Curioso caso di Benjamin Button”.

Fonte: EMPIRE

Ultimatum alla Terra: tutte le curiosità sul film con Keanu Reeves

Il genere cinematografico della fantascienza non permette solo di ottenere un immagine alterata del presente o del futuro, con i suoi cambiamenti in meglio o in peggio. Nel migliore dei casi, infatti, i film appartenenti a questo riescono a raccontare qualcosa di più sull’umanità, sui suoi pregi e difetti. Tra i titoli più affascinanti che portano avanti questo delicato intreccio vi è Ultimatum alla Terra (qui la recensione), distribuito a livello mondiale nel 2008 e diretto dal regista Scott Derrickson, oggi noto per aver firmato il primo Doctor Strange. All’interno di questo l’umanità entra in contatto con una forma aliena, alla quale dovrà mostrare la propria bontà per evitare il peggio.

Il film non è in realtà una storia originale, bensì il remake dell’omonimo film del 1951 di Robert Wise, tratto a sua volta dal racconto Addio al padrone, scritto nel 1940 dallo scrittore di fantascienza Harry Bates. Tale pellicola è ancora oggi considerata uno dei grandi classici del cinema fantascientifico, e lo stesso Derrickson se ne è dichiarato un profondo ammiratore. Volendo rendergli omaggio, egli ha così deciso di riadattare la storia narrata alla contemporaneità, potendo così sfruttare il nuovo contesto mondiale. La Guerra Fredda, centrale nel film dell’51, viene infatti sostituita con il drammatico impatto che l’uomo ha sull’ambiente e sul pianeta.

Con un budget di 80 milioni di dollari, il regista ha così potuto avvalersi di grandi effetti speciali per riportare sul grande schermo l’alieno Klaatu e quella che potenzialmente è una vera e propria fine del mondo. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori ed alle frasi più belle del film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Keanu Reeves e Jennifer Connelly in Ultimatum alla Terra
Keanu Reeves e Jennifer Connelly in Ultimatum alla Terra

La trama di Ultimatum alla Terra

Il film ha per protagonista la scienziata Helen Benson, microbiologa dell’Università di Princeton, la quale è convinta di poter vivere un’esistenza tranquilla grazie al suo lavoro di pura ricerca scientifica. Questa sua convinzione viene però ben presto smentita nel momento in cui viene chiamata dal governo ad indagare su qualcosa di assolutamente privo di precedenti. Un oggetto non identificato si sta infatti dirigendo a tutta velocità contro la città di New York. Nel momento in cui appare chiaro essere un’astronave aliena, questo atterra in modo apparentemente pacifico a Central Park.

Da questo esce l’alieno Klaatu, il quale afferma di avere un messaggio per il mondo intero. Preso sotto custodia per esperimenti e indagini, l’alieno assume progressivamente una forma umana, continuando però a ripetere di avere un messaggio da divulgare quanto prima. Decisa a scoprire cosa c’è dietro, Helen decide di fuggire insieme all’alieno ed al figlio Jacob. Ben presto la donna scoprirà che Klaatu è venuto ad annunciare lo sterminio del genere umano, giudicato indegno di abitare il pianeta. L’unico modo per fermare tutto ciò è riuscire a convincere l’alieno che gli umani possono cambiare, possono provare anche del bene.

Il cast del film

Per dar vita al misterioso alieno Klaatu, i produttori del film avevano in mente un solo attore possibile. Questi era Keanu Reeves. Dopo essere divenuto celebre per la trilogia di Matrix, questi era alla ricerca di ruoli nuovi e per lui inediti. Dopo aver letto la sceneggiatura si disse estremamente interessato a prendere parte al film, attratto tanto dalla natura del personaggio quanto dalle tematiche attuali della storia. Nel dar vita al personaggio, Reeves ha cercato di pensarlo come un alieno costretto ad assumere forma umana, ma che non possiede grande familiarità con questa. Per il ruolo della scienziata Helen, invece, la prima scelta del regista era la premio Oscar Jennifer Connelly. Anche questa, dopo aver letto la sceneggiatura, accettò subito di partecipare al film.

Nel ruolo del piccolo Jacob Benson vi è invece un giovane Jaden Smith, qui al suo secondo film dopo La ricerca della felicità, dove recitava accanto al padre Will Smith. La premio Oscar Kathy Bates è invece presente nei panni di Regina Jackson, segretario della difesa degli Stati Uniti d’America. Altro personaggio importante del film è quello del dottor Michael Granier, amico di Helen, interpretato dall’attore Jon Hamm. L’attore Kyle Chandler interpreta invece John Driscoll, mentre la scelta di casting più complessa fu quella per il personaggio del professor Barnhardt, premio Nobel. Pur essendo un ruolo drammatico, la scelta ricadde sull’attore John Cleese, noto per essere stato uno dei membri del gruppo comico noto come Monty Python. Dopo anni di interpretazioni divertenti, l’attore fu però lieto di poter interpretare un personaggio drammatico.

Ultimatum alla Terra Gort
Il Gort in Ultimatum alla Terra

Le frasi più belle del film

Qui di seguito si riportano invece alcune delle frasi più belle e significative pronunciate dai personaggi del film. Attraverso queste si potrà certamente comprendere meglio il tono del film, i suoi temi e le variegate personalità dei protagonisti. Ecco dunque le frasi più belle del film:

  • Se la Terra muore, l’umanità muore. Ma se è l’umanità a morire, la Terra sopravvive. (Klaatu)
  • Niente muore mai veramente. L’universo non spreca niente. La materia di cui si compone, si trasforma. (Klaatu)
  • Non è con la fiducia che la scienza fa strada, ma con la curiosità. (Prof. Bernhardt)
  • Se dovesse accadermi qualcosa, vada subito da Gort, e gli dica queste parole: “klaatù baràda nìkto”. (Klaatu)
  • Io provo affetto per loro. È un po’ ridicolo, lo so, e… non riesco neanche a trovare il modo per spiegartelo, per molti anni io ho maledetto il fatto di essere qui, la vita umana è così difficile, ma adesso che questa vita è giunta alla fine, mi considero fortunato di averla vissuta. (alieno anziano)

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Ultimatum alla Terra è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Disney+, Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 6 febbraio alle ore 21:30 sul canale TV8.

Ultimatum alla Terra: recensione del film di Robert Wise

Ultimatum alla Terra: recensione del film di Robert Wise

Ultimatum alla Terra è il film del 1951 di Robert Wise con protagonisti nel cast Michael Rennie, Patricia Neal, Hugh Marlowe, Sam Jaffe, Billy Gray, Frances Bavier, Lock Martin, Frank Conroy, James Hong e Olan Soulé.

Ultimatum alla Terra, la trama

Trama: Klaatu è un alieno. Lasciato il suo pianeta natio decide, spronato dalla nobiltà dei suoi intenti, di intraprendere un lungo viaggio che lo condurrà sulla Terra. Atterrato con il suo disco volante a Washington, Klaatu è infatti intenzionato a persuadere i terrestri a ripudiare, senza ulteriori esitazioni, la guerra, sollecitandoli a disfarsi definitivamente delle armi di distruzione di massa.

Il suo arrivo è però accolto con diffidenza e timore ed i suoi propositi finiscono presto per scontrarsi con gli interessi, di ben altra natura, dei capi di Stato a cui si rivolge. Questi ultimi, avvinti dalle controverse dinamiche della Guerra Fredda in corso, rinunciano ad incontrare l’alieno, sottovalutando la sua missione ed il peso delle sue parole.

Klaatu, dopo aver affrontato molteplici traversie, nel tentativo estremo di concretizzare comunque i propri scopi, è infine pronto per il viaggio di ritorno. Nel salire sul suo disco volante, rivolge l’ultimo ammonimento alla Terra ed ai suoi abitanti, ricordando loro l’ultimatum della Confederazione Galattica: rinunciare subito alla guerra pena la distruzione del pianeta.

Analisi: Classico del cinema di fantascienza, Ultimatum alla Terra è un film del 1951, diretto da Robert Wise e tratto da “Farewell to the Master”, racconto del 1940 di Harry Bates. Nel 1949, a pochi anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale ed in piena Guerra Fredda, il produttore della 20th Century Fox, Julian Baustein, avendo colto nell’opera di Bates stimolanti spunti di riflessione, di facile rimando alle contingenze storiche dell’epoca, incarica Edmund H. North di trarne una sceneggiatura.

Ultimatum alla TerraUltimatum alla Terra, uscito pochi anni dopo, finisce per discostarsi così tanto dal racconto di Bates, da indurre quest’ultimo a rifiutare la paternità del soggetto, nonostante l’incontrovertibile successo riscosso dalla pellicola.

Considerato, tra i capostipiti del genere, uno di quelli più meritevoli di attenzione, Ultimatum alla Terra conserva, anche a fronte di una odierna visione, lo spessore dei suoi contenuti. Prendendo a modello le criticità storiche degli anni cinquanta ed inserendovi un motivo di ulteriore instabilità, si sofferma sul dannoso potere di suggestione dei media, insistendo anche sui timori e le diffidenze che minano l’indole umana a discapito di saggezza e lungimiranza.

Servendosi poi, su esplicita ammissione dello sceneggiatore, dell’allegoria religiosa Klaatu-Messia, salvatore che muore e ‘risorge’, il film si fa portatore di un indubbio messaggio di pacifismo, prendendo apertamente le distanze da qualsiasi tentativo di sobillazione e muovendo una critica, per nulla velata, alla visione maccartista, dominante nel secondo dopoguerra. Ultimatum alla Terra, evocativo e spettrale, per quanto possa vantare tutt’oggi una struttura narrativa più che solida, poco o nulla può condividere invece, dal punto di vista tecnico-artistico, con i moderni titani del genere.

La fotografia di Leo Tover, seppur pregevole, non è infatti sufficiente a compensare le lacune del film, spesso così evidenti da risultare quasi imbarazzanti. Gli effetti speciali ridotti ai minimi termini e le numerose imprecisioni sul piano scientifico, spostano inevitabilmente l’attenzione dello spettatore sui contenuti, gli stessi per cui Ultimatum alla Terra è ancora ricordato, insieme naturalmente all’espressione “Klaatu, Barada, Nikto!”, citata più volte in film, telefilm e persino videogiochi.

Ultimatum alla terra: recensione del film con Keanu Reeves

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Ultimatum alla terra: recensione del film con Keanu Reeves

Dalla pietra miliare del cinema di genere fantascientifico, ecco Ultimatum alla terra, di Scott Derrickson, remake dell’omonimo film del ’51 di Robert Wise. Oltre a Keanu Reeves, protagonista, il film si avvale di un grande cast, formato da Jennifer Connelly che Interpreta Helen Benson, microbiologa dell’Università di Princeton indotta dal governo a indagare su Klaatu; Jon Hamm il dott. Michael Granier, amico di Helen; Kathy Bates nei panni del Segretario della difesa degli Stati Uniti d’America Regina Jackson; John Cleese il premio Nobel prof. Barnhardt e il piccolo Jaden Smith che interpreta Jacob, figliastro ribelle di Helen.

La trama del nuovo Ultimatum alla terra

Klaatu è un alieno che giunge sulla Terra per avvertire il genere umano che verrà presto sterminato da una civiltà superiore, se non interrompe immediatamente la distruzione del pianeta.

Nonostante il genere possa promettere il meglio agli spettatori visionari, il film di Scott Derrickson si basa principalmente sul contatto umano dell’alieno, incarnato da Keanu Reeves, ormai avvezzo a sorgere da sostanze gelatinose in condizioni quasi embrionali. Se all’epoca di Wise, in piena Guerra Fredda l’ultimatum dell’alieno Klaatu era rivolto principalmente ai conflitti ai quali l’uomo è notoriamente incline, questo remake, fedeli ai tempi che cambiano e alle esigenze dei nuovi spettatori, parla di crisi globale, includendo la distruzione del pianeta non solo per i conflitti, ma soprattutto per l’eccessiva sfruttamento che l’uomo ne fa.

Ultimatum alla Terra filmTematiche politiche quindi, che mai come in questo periodo di profonda crisi paragonato al ’29 sono attuali, e riescono ad accendere l’attenzione dello spettatore. All’ottusità dei soldati, rappresentati in maniera quasi caricaturale, ecco ergersi per per contrasto la figura della dottoressa Benson (Jennifer Connelly) che riesce a scongiurare la fine del pianeta, non con la diplomazia né con il cervello, ma con il cuore, grazie alla sua rappacificazione con il figliastro (Jaden Smith).

Ultimatum alla terra è un film che quindi più che sugli effetti speciali, pur di ottima fattura, basa il suo punto di forza sull’ottimistica seppur amara considerazione che l’uomo può salvarsi solo da solo, e proprio in questo momento, quando si è sull’argine, sul ciglio della distruzione totale, può cambiare e diventare migliore. Nel cast anche Katie Bathes, nei panni del segretario di stato USA.

Ultimatum alla terra: la spiegazione del finale del film

Ultimatum alla terra: la spiegazione del finale del film

Ultimatum alla Terra (qui la recensione)  è una delle prime opere di fantascienza più importanti della storia del cinema. Diretto nel 1951 da Robert Wise  (che aveva curato “Quarto Potere” e avrebbe poi diretto “West Side Story”, “Tutti insieme appassionatamente” e “Star Trek: The Motion Picture”), il film narra del primo contatto del pianeta Terra con un’entità aliena venuto a giudicare l’umanità, riservandosi di stabilire se meriti la salvezza o l’estinzione. Questo racconto ha formato intere generazioni di spettatori su questo genere ed è allo stesso tempo rappresentato un modello per le successive storie di questa tipologia.

L’inarrestabile robot Gort, ad esempio, divenne un modello per i futuri Terminator e droidi assassini. Nel 2008 è poi stato realizzato un remake (qui la recensione) con protagonista Keanu Reeves nel ruolo dell’alieno poc’anzi citato. Ma c’è una grande ragione per cui la versione del 2008 di Ultimatum alla Terra del regista Scott Derrickson (Doctor Strange, Sinister, Black Phone) esiste: non abbiamo imparato la lezione dell’originale. In questo articolo, approfondiamo dunque il finale del film e ciò che ci dice della specie umana.

La trama di Ultimatum alla Terra

La scienziata Helen Benson (Jennifer Connelly) viene convocata dalle alte sfere per far fronte ad un imminente catastrofe: un oggetto non identificato si dirige a tutta velocità su New York. L’oggetto si rivela essere una navicella aliena, contente il messaggero Klaatu (Keanu Reeves). Giunto sulla terra, l’alieno rivela alla scienziata che il vero motivo per cui è giunto sul pianeta è quello di dar via allo sterminio umano. La razza umana, infatti, è stata giudicata indegna di abitare la Terra poiché con il suo egoismo e la sua brama di potere genera solo distruzione. Convinto della sua sentenza dopo aver incontrato un infiltrato alieno che da decenni abita sul pianeta, Klatuu darà via allo sterminio mentre ad Helen non rimarrà che cercare di dimostrare che gli umani possono cambiare.

Keanu Reeves e Jennifer Connelly in Ultimatum alla Terra
Keanu Reeves e Jennifer Connelly in Ultimatum alla Terra

Come il finale di Ultimatum alla Terra veicola il messaggio del film

Sebbene l’esecuzione sia diversa, il messaggio della versione 2008 di Ultimatum alla Terra è molto simile a quello trasmesso dal film originale del 1951: smettete di uccidervi a vicenda e di uccidere il pianeta. Negli anni Cinquanta, naturalmente, questo messaggio era accompagnato da una buona dose di paranoia da Guerra Fredda. L’Unione Sovietica aveva appena testato la sua prima arma atomica appena due anni prima, ma anche se la corsa agli armamenti nucleari era agli inizi, era ancora facile immaginare come la prossima era bellica avrebbe potuto creare un conflitto che avrebbe consumato il pianeta. Il remake sostiene che l’umanità non ha imparato la lezione, nemmeno dopo quasi 60 anni.

Abbiamo semplicemente scelto una nuova forma di distruttore, qualcosa di diverso da una sfida tra superpotenze con armi nucleari. Mentre il Gort del 1951 era una forma avanzata di armamento – un robot indistruttibile con occhi laser che vaporizzava cannoni e carri armati in un lampo di luce – la versione del remake conferisce al robot la capacità di trasformarsi in uno sciame di nano-macchine simili a una pestilenza che divorano tutto ciò che l’uomo incontra sul suo cammino. Le macchine usano le materie prime per generare altri esemplari di se stesse, permettendo loro di divorare ogni traccia di umanità ancora più velocemente. Non sarà quindi la guerra a distruggere l’umanità, ma piuttosto la nostra spinta al consumo.

La spiegazione del finale del film

Alla fine del film, però, Klaatu si convince a fermare lo sciame. Incontra il premio Nobel Professor Barnhardt (John Cleese), il quale sostiene che l’umanità è sull’orlo del precipizio della distruzione, ma non ha ancora superato il limite. Trascorre del tempo con la cosa più vicina a una guida umana, l’astrobiologa Helen Benson (Jennifer Connelly) e il suo figliastro Jacob (Jaden Smith), e vedere l’amore interpersonale su piccola scala che passa tra loro convince Klaatu che l’umanità potrebbe ancora essere capace di qualcosa di diverso dalla distruzione. Si muove quindi attraverso lo sciame che lo divora per raggiungere la sua nave e disattivare i protocolli.

Ultimatum alla Terra Gort
Il Gort in Ultimatum alla Terra

In seguito, però, tutta l’attività elettrica del pianeta si blocca. Nel film originale, Klaatu aveva spento il mondo per mezz’ora come dimostrazione del suo potere. Qui il film termina con il mondo oscurato. Klaatu dice a Barnhardt: “Il tuo problema non è la tecnologia. Il problema sei tu. Ti manca la volontà di cambiare”. Ma questo finale sembra certamente implicare che, spegnendo ogni forma di tecnologia, ci vorrà un drastico reset perché l’umanità possa avere una concreta speranza di salvarsi.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Ultimatum alla Terra è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Disney+, Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 6 febbraio alle ore 21:30 sul canale TV8.

Ultimate Spider-Man contro I Sinistri 6: la nuova serie su Disney XD

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Tanta avventura e sempre nuove sfide aspettano il giovane Parker nella quarta stagione di Ultimate Spider-Man contro I Sinistri 6 al debutto su Disney XD (canale disponibile in esclusiva su Sky) il prossimo lunedì 20 giugno.

Tutti i giorni dal lunedì al venerdì alle 19:00 gli adrenalinici episodi aspettano i telespettatori di Disney XD che vedranno un inedito ed eroico Spider-Man reclutare un nuovo team per combattere i suoi più acerrimi nemici Doc Ock, l’Hydra e I Sinistri 6 che si coalizzano per distruggere lui e lo S.H.I.E.L.D. Per sconfiggerli Spider-Man ha bisogno di una nuova squadra speciale, formata da ragni: l’Agente Venom, Iron Spider, Kid Arachnid e Scarlet Spider! A Spider-Man serviranno tutto il suo potere, tutta la sua conoscenza e tutti i suoi amici per fermare I Sinistri 6 e l’Hydra.

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Ultimate Spider-Man contro I Sinistri 6Sfide all’ultimo respiro che continuano anche fuori dal piccolo schermo con incredibili e divertenti giochi disponibili sul sito http://marvelkids.disney.it/spiderman, come La Vendetta di Venom, Goblin semina il Panico e Una Spia nel Laboratorio dove grandi e piccoli possono interpretare l’eroico Peter Parker per aiutare i suoi amici, salvare la città dalla distruzione e catturare i cattivi!

https://youtu.be/bwYrG49KRkk

Ultima notte a Soho: trailer italiano ufficiale del film di Edgar Wright

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Universal Pictures ha diffuso il trailer italiano ufficiale di Ultima notte a Soho, l’atteso nuovo film del regista Edgar Wright. Il nuovo misterioso thriller con Anya Taylor-Joy, Thomasin Harcourt McKenzie e Terence Stamp. Scritto da Edgar Wright e Krysty Wilson-Cairns.

Il thriller psicologico Ultima notte a Soho realizzato da Edgar Wright segue le vicende di una giovane ragazza, appassionata di moda, che misteriosamente scopre il modo di trovarsi negli anni ’60, dove si imbatte nel proprio idolo, un’affascinante cantante che spera di sfondare. Ma Londra negli anni ’60 non è sempre come appare e le cose sembrano andare a rotoli con preoccupanti conseguenze…

Ultima notte a Soho: nuovo affascinante trailer, dal 4 novembre al cinema!

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Universal Pictures Italia ha diffuso il nuovo e terzo affasciante trailer di Ultima notte a Soho, il nuovo film del regista Edgar Wright presentato Fuori Concorso alla 78esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Nel cast protagonisti Anya Taylor-Joy, Thomasin Harcourt McKenzie, Matt Smith, Terence Stamp, Diana Rigg, Rita Tushingham, Michael Ajao, Synnøve Karlsen

Una misteriosa connessione attraverso il tempo e spazio. Niente è come sembra nel thriller psicologico di Edgar Wright Ultima notte a Soho. Eloise (Thomasin McKenzie), un’aspirante stilista di moda, è misteriosamente in grado di entrare negli anni ’60 dove incontra un’affascinante aspirante cantante, Sandy (Anya Taylor-Joy). Ma i sogni del passato iniziano a incrinarsi e frantumarsi in qualcosa di molto più oscuro.

Ultima Notte a Soho: intervista ai protagonisti

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Ultima Notte a Soho: intervista ai protagonisti

In occasione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2021, abbiamo incontrato i protagonisti di Ultima notte a Soho, film di Edgar Wright in arrivo nelle nostre sale il 4 novembre. Ecco la nostra intervista a Edgar Wright, Krysty Wilson-Cairns, Matt Smith, Anya Taylor-Joy e Thomasin McKenzie.

Ultima notte a Soho, recensione del film di Edgar Wright

Ultima notte a Soho, il nuovo film del regista Edgar Wright presentato Fuori Concorso alla 78esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Nel cast protagonisti Anya Taylor-Joy, Thomasin Harcourt McKenzie, Matt Smith, Terence Stamp, Diana Rigg, Rita Tushingham, Michael Ajao, Synnøve Karlsen

Una misteriosa connessione attraverso il tempo e spazio. Niente è come sembra nel thriller psicologico di Edgar Wright Ultima notte a Soho. Eloise (Thomasin McKenzie), un’aspirante stilista di moda, è misteriosamente in grado di entrare negli anni ’60 dove incontra un’affascinante aspirante cantante, Sandy (Anya Taylor-Joy). Ma i sogni del passato iniziano a incrinarsi e frantumarsi in qualcosa di molto più oscuro.

Ultima notte a Soho: il nuovo trailer italiano del film di Edgar Wright

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Universal Pictures ha diffuso il nuovo trailer italiano ufficiale di Ultima notte a Soho, l’atteso nuovo film del regista Edgar Wright. Il nuovo misterioso thriller con Anya Taylor-Joy, Thomasin Harcourt McKenzie e Terence Stamp. Scritto da Edgar Wright e Krysty Wilson-Cairns.

Il thriller psicologico Ultima notte a Soho realizzato da Edgar Wright segue le vicende di una giovane ragazza, appassionata di moda, che misteriosamente scopre il modo di trovarsi negli anni ’60, dove si imbatte nel proprio idolo, un’affascinante cantante che spera di sfondare. Ma Londra negli anni ’60 non è sempre come appare e le cose sembrano andare a rotoli con preoccupanti conseguenze…

Last night in Soho, recensione del film di Edgar Wright

Ultima chiamata per Istanbul: spiegazione del finale e significato del film

In Top 10 su Netflix spicca il titolo Ultima chiamata per Istanbul, rom-com turca diretta da Gönenç Uyanık che in breve tempo si è guadagnata la seconda posizione fra i film più guardati sulla piattaforma streaming. Un film che, come dicevamo nella nostra recensione, non solo funziona rimanendo coerente agli stilemi del genere di riferimento, ma sorprende persino, poiché capace di trovare una soluzione alternativa, senza alcun uso di retorica, per parlare di… amore! La storia sembra abbastanza semplice: due sconosciuti si incontrano all’aeroporto di New York quando lei, ad un certo punto, in attesa della sua valigia al nastro, scopre che questa è stata scambiata con quella di un viaggiatore cinese. Lui si offre di aiutarla, e la accompagna a Chinatown dove dovrebbe esserci il proprietario del bagaglio. Non sappiamo i loro nomi, ma sin dai primi sguardi si capisce che fra i due è scoccata la scintilla, eppure c’è un problema: sono entrambi sposati. Ultima chiamata per Istanbul, come dicevamo poc’anzi, inizia perciò come un tipica commedia romantica con i soliti cliché, ma nel suo progredire le carte in tavola cambiano, con un più che calzante plot twist centrale. Ma cosa vuole suggerirci il suo finale? Qual è il significato nascosto presente all’interno del film?

Cosa succede fra i due sconosciuti a New York?

Ultima chiamata per Istanbul film

Riavvolgiamo il nastro e riprendiamo da dove eravamo rimasti. Intanto, i due sconosciuti – che decidono nel frattempo di chiamarsi Samantha e Ryan sotto indicazione di lei – arrivano nell’albergo dove dovrebbe esserci colui che ha preso per errore la borsa della donna. Scoprono però che il bagaglio arriverà solo l’indomani mattina, così Samantha decide di pernottare lì per aspettarlo. Ryan, seppur titubante, sceglie di rimanere con lei per potersi assicurare che il giorno dopo lo riceva. Alla sera, la coppia si ritrova nel suggestivo rooftop dell’hotel, dove si sta svolgendo una serata di musica. I due si siedono a un tavolo, e iniziano a imbastire un discorso riguardante l’amore. Se uno è convinto che non si può tradire il proprio partner se alla base c’è un sentimento vero, l’altra sostiene invece che l’adulterio sia qualcosa di troppo sopravvalutato; se lui dice di volere dei figli, lei invece asserisce decisa di non essere pronta. Mentre Ryan spiega a Samantha di essere ancora molto innamorato della moglie, al contrario Samantha confessa di non essere più felice nel suo matrimonio.

La discussione mette in rilievo i diversi modi dei due di intendere i rapporti, e anche il modo di affrontarli. Ognuno ha una visione diversa di una relazione, e ogni loro tesi ha una spiegazione logica e convincente. Una tattica che vuole farci capire quanto spesso ciò che noi riteniamo giusto non è universale, ma muta e si trasforma in base al proprio vissuto, esperienze, e modo di approcciarsi alla vita, agli altri, ma anche a noi stessi. Ad un certo punto, la donna si alza per andarsi a fumare una sigaretta e da quel momento in poi la storia prende una piega differente: se infatti prima Ryan affermava di non essere incline a tradire e di non scivolare in situazioni ambigue, si ritrova di lì a poco a passare l’intera notte con Samantha, fra locali a luci rosse, balli sensuali e confessioni intime sotto il ponte di Brooklyn. La sintonia che va creandosi fra loro in quelle ore, nonostane le iniziali divergenze, fa sì che Ryan ceda alla tentazione e quando tornano in albergo i due si abbandonano alla passione. L’alba del mattino seguente, però, fa affiorare verità tenute nascoste sino a quel momento. Conosciamo, intanto, i loro veri nomi: i due si chiamano Serin e Mehmet, e la realtà è ben diversa da quella che era apparsa poiché il matrimonio di cui parlavano era, in sostanza, il loro. Purtroppo, però, sono una coppia sull’orlo del divorzio.

Perché Mehmet e Serin stanno per firmare le carte del divorzio?

Ultima chiamata per Istanbul scena

Quando Serin torna nella sua stanza senza rivolgere parola a Mehmet, il film fa un tuffo nel passato e con l’aiuto della narrazione intradiegetica – sono entrambi a raccontarsi – scopriamo come la coppia si è realmente conosciuta e quali siano le falle nella relazione. Sappiamo che i due si sono innamorati quando erano all’università; lui è un musicista, lei una designer. Scopriamo che a un certo punto Serin viene accettata in un college a New York per affinare i suoi studi, ma che lei per amore rifiuta. Nel frattempo, Memhet ha un colloquio con il padre di lei, il quale lo obbliga a cercarsi un lavoro che possa permettergli di provvedere adeguatamente alla figlia, abbandonando la musica. Entrambi, dunque, hanno rinunciato ai loro sogni per il bene del rapporto. In seguito, capiamo che Serin e Memhet hanno deciso di sposarsi in un altro Paese, e che i primi anni di matrimonio sono felici e spensierati. Una gioia che dura poco, infranta quando Serin viene licenziata a lavoro, cominciando così a sentire il peso dell’aver rifiutato l’opportunità a New York anni prima. La sensazione di inadeguatezza e frustrazione non fa che aumentare e peggiorare, riversandosi sulla coppia e provocando litigi con il marito. La situazione precipita quando Serin decide di fare domanda a uno studio di moda della Grande Mela per disegnare una collezione per loro.

Questi si dimostrano subito interessati ai suoi disegni, e la assumono. Serin decide di non parlarne con Mehmet, il quale alla fine troverà comunque la lettera di accettazione fra le sue cose, andando su tutte le furie. Appurato che alla moglie importi sempre meno della loro relazione, mentre secondo lei il marito non presta sufficiente attenzione ai suoi sogni, le discussioni crescono a dismisura, sino a quando una goccia non fa traboccare il vaso: Serin trova nel telefono di Mehmet una chat in cui l’uomo si scambia spesso dei messaggi con un’altra donna sconosciuta. Da lì, pur assicurandole di non averla tradita, Serin prova a cercare un ultimo aiuto in una consulente matrimoniale, ma anche questo tentativo naufraga, portandola così a chiedere il divorzio. Qualcosa cambia l’ultimo giorno di seduta, quando la consulente suggerisce loro di darsi un’ultima possibilità di capire se è davvero finita attraverso una sorta di gioco: devono partire per New York, dove lei deve iniziare a lavorare, e una volta lì devono incontrarsi facendo finta di non conoscersi, dedicandosi vicendevolmente del tempo come se fossero due estranei.

Come finisce Ultima chiamata per Istanbul?

Ultima chiamata per Istanbul

Seguendo il consiglio della consulente matrimoniale, Serin ha capito di essere ancora molto innamorata di Mehmet, ma che l’amore provato non basta a sollevare il loro matrimonio. Intanto perché lei non vuole rinunciare al lavoro ottenuto. New York le piace, ma il marito vuole solo tornare a Istanbul. E poi perché Mehmet è pronto a mettere su una famiglia, un obiettivo che ancora Serin non sente di dover raggiungere. Conclusasi la parentesi di finzione, dunque, Serin resta ferma sulla sua decisione, rafforzata dal fatto che i due hanno ripreso a discutere sugli stessi motivi. A quel punto non si può più tornare indietro: nel finale Mehmet, pur affranto, sceglie di tornare a Istanbul, mentre Serin inizia a godersi finalmente la vita nella Grande Mela. Tornata nell’albergo dove avevano pernottato all’inizio, però, riceve una lettera che il marito le ha scritto prima di partire. In quelle parole, Mehmet si scusa per non essere stato il compagno perfetto che lei meritava, e si pente di aver parlato con Cansu, la donna sconosciuta della chat, comprendendo il dolore che aveva provato in quel momento. Inoltre, si rende conto che avrebbe dovuto sostenere i suoi sogni invece di farla sentire non amata, ma che al contempo era convinto che avrebbero potuto affrontare la loro situazione in un modo migliore. Conclude dicendo che avrebbe voluto essere la persona dalla quale lei sarebbe sempre tornata, e che avere il sostegno l’uno dell’altra per lui era sufficiente per poterci riprovare. E che la ama ancora.

Insieme alla lettera Mehmet le lascia anche il biglietto di ritorno per Istanbul. Nelle battute finali, mentre le parole della lettera scorrono in voice over, Serin decide di mollare il lavoro appena cominciato e correre all’aeroporto, poiché capisce di non voler rinunciare neppure lei al loro amore. Per dimostrarglielo, però, non può far altro che tornare insieme a lui in Turchia, rinunciando ancora una volta al suo desiderio, in nome di un sentimento che capisce andare al di là di qualsiasi soddisfazione lavorativa. La designer potrà farla ovunque, in qualsiasi posto, ma l’amore, ci dice il film, se è quello vero, non sarà dappertutto e non bisogna perciò sottovalutarne l’importanza. Arrivata all’aeroporto, Serin ha delle difficoltà a raggiungere il gate: non vogliono farla passare, le hostess dicono che è troppo tardi. Ed è proprio quando crede di averlo perduto per sempre, che la donna vede Mehmet tornare indietro, perché anche lui – proprio come lei – vuole raggiungerla. Dunque anche lui, in conclusione, avrebbe rinunciato a tutto per la moglie, scendendo da quell’areo. Riunitisi, Mehmet riesce a convincere la sicurezza a far prendere il volo a Serin, e così la coppia riparte insieme alla volta della loro Istanbul, pronti a impegnarsi ogni giorno e per sempre.

Il significato di Ultima chiamata per Istanbul

Ultima chiamata per Istanbul film recensione

Pilastro portante di Ultima chiamata per Istanbul è, come in ogni rom-com che si rispetti, l’amore. Nel film, però, attraverso la particolare relazione fra Serin e Mehmet, il sentimento non viene standardizzato, ma anzi la loro storia vuole dimostrare quanto l’amore sia qualcosa di davvero unico e personale per ognuno di noi. Serin e Mehmet sono due individui che, pur amandosi, hanno due visioni differenti dei rapporti e della vita, ma ciò non significa – come spesso viene invece mostrato – che per impegnarsi con qualcuno bisogni sposare lo stesso pensiero, o ancora avere tutto in comune. Non vuol dire neanche che uno debba soccombere all’altro. Ciò che conta veramente, e che la pellicola di Uyanik vuole dimostrare, è scegliere tutti i giorni la persona che abbiamo deciso debba starci accanto. Anche quando ad un certo punto qualche ingranaggio non funziona. L’amore è un sentimento che bisogna coltivare nel tempo, e necessita impegno. E non coincide per forza con l’essere simili o addirittura uguali. Ognuno di noi guarda al sentimento da una prospettiva o angolazione differente, lo vive secondo la sua logica, ma soprattutto secondo il suo vissuto, le sue esperienze, e questo non significa che se l’altra persona la pensi diversamente, o sia lei stessa diversa, il rapporto non può esistere. Se alla base c’è il rispetto, esistono i compromessi, esiste l’aiutarsi a vicenda per superare le difficoltà, ed esiste anche il fare un passo indietro affinché l’altro ci possa raggiungere.

Nel finale di Ultima chiamata per Istanbul abbiamo la dimostrazione di quanto detto sin’ora: Serin, dopo che Mehmet cede chiedendole scusa, comprendendo le sue posizioni nella lettera che le scrive, si sente in pace, perché sa di essere stata capita. Nonostante le loro divergenze e i loro obiettivi – che restano diversi – sa che con il marito potrà costruire in totale libertà il loro futuro insieme, e che troveranno un punto d’incontro, una soluzione adeguata che, con dedizione e pazienza, li renderà felici. Andando all’aeroporto, Serin sceglie di amarlo, di rimanere fedele a quella promessa fatta sull’altare. Allo stesso modo fa Mehmet, scendendo dall’areo. A prescindere da come si conclude il film, in cui entrambi tornano a Istanbul, alla base resta il fatto che sia Serin che Mehmet hanno deciso, consapevolmente, di scegliersi, rinunciando ognuno di loro a qualcosa per fare spazio a un sogno in comune più grande: riconciliarsi. E mettersi ancora in gioco. Perché è questo il vero significato dell’amore: è come un fiore che va annaffiato giornalmente, anche quando fuori c’è la pioggia a bagnarlo. Oppure rischia di appassire.

Ultima chiamata per Istanbul: recensione della rom-com turca su Netflix

La Turchia, negli anni, ha dimostrato di saperci fare con i prodotti audiovisivi. Dai film romantici, alle serie total drama, le offerte con il passare del tempo sono cresciute molto, imponendosi non solo nei nostri palinsesti televisivi, ma anche nei colossi streaming quali Netflix. E quando si parla di alto numero di visualizzazioni, la piattaforma della N rossa non può di certo lasciarsi sfuggire l’opportunità di cavalcare l’onda del loro successo. Le proposte sono perciò divenute frequenti e con esse anche la fama delle opere turche: basti pensare al più recente drama Il Sarto, l’inquietante Ambizione, o ancora Fatma. Per poi continuare con pellicole leggere, comedy travolgenti, come Tattiche d’amore o Lezioni private. Ed è proprio in quest’ultima categoria che rientra Ultima chiamata per Istanbul, rom-com firmata Gönenç Uyanık, con protagonisti Kıvanç Tatlıtuğ, conosciuto in particolare in Italia per essere stato protagonista di soap quali Brave and Beautiful e La ragazza e l’ufficiale, e Beren Saat, la quale ha spiccato in prodotti come Il secolo magnifico: Kösem e The Gift. Un film, lo diciamo subito, che dimostra, nel suo fluire, di avere valore, di poter essere uno scoglio solido in un mare di pietre dalla forma identica che si lasciano trasportare dalle onde, e di avere qualcosa da dire sull’amore senza inciampare nel trito e ritrito. Ultima chiamata per Istanbul è disponibile su Netflix dal 24 novembre.

Ultima chiamata per Istanbul, la trama

All’aeroporto di New York due sconosciuti stanno aspettando di prendere le loro valigie dal nastro. Si scambiano uno sguardo, lei ride quasi sotto i baffi, finché non si accorge che il suo bagaglio è stato scambiato con quello di un altro signore. Allora lui si avvicina, le chiede se ha bisogno di una mano, lei però non vuole fargli perdere tempo. Ma lui insiste, non può certo lasciarla da sola, senza soldi né telefono. Non si dicono come si chiamano, fino a quando non arrivano in un hotel dove dovrebbe esserci colui che ha preso la valigia di lei: allora, dato che oramai lui ha deciso di rimanerle accanto per aiutarla, decidono di chiamarsi Ryan e Samantha. Da quel momento in poi, dividersi diventa impossibile: chiacchierano davanti a un drink, si scambiano opinioni sui rapporti, figli, tradimenti, matrimonio, lealtà fra partner. Poi vanno alla scoperta di New York, dei suoi locali a luci rosse, ballano, ridono, si ritrovano persino in un quartiere malfamato, e alla fine vivono una notte di pura passione. Sembrano essersi innamorati, quel colpo di fulmine che stordisce, ma non possono dimenticare di essere entrambi sono sposati. Sposati, sì… ma con chi?

Ultima chiamata per Istanbul

Sotto il cielo di New York

Il pattern delle rom-com spesso segue una scaletta definita e irrinunciabile: due sconosciuti si incontrano per pura casualità, scocca la scintilla dell’amore, si frequentano, poi qualcosa o qualcuno smonta il loro idillio, finché l’amore, come nelle più classiche favole, vince su tutto. Ultima chiamata per Istanbul comincia tracciando lo stesso schema, enfatizzato e supportato dalla città di riferimento, la stroboscopica New York, la quale si scopre non solo fare da sfondo alla vicenda, ma anche essere causa (oltre che prestesto) delle incrinature interne della storia. Un dettaglio – importante – che capiamo solo a metà atto (non possiamo rivelare niente), snodo centrale dell’intera narrazione, dove da lì in poi l’intero film cambia di tono e prospettiva. Ed è proprio in questo cambio di registro, di sguardi, di racconto, che si nasconde il successo della commedia. Un prodotto che sembra muoversi secondo i soliti canovacci rom-com da piattaforma, ma che cela un sub-strato inedito, per niente scontato, ma anzi profondo; e che pur restando tale nei suoi stilemi, assume un aspetto avvincente, una veste perturbante, in grado di coinvolgere e, persino, sorprendere.

Perché è la sorpresa a cambiare le carte in tavola dell’opera. Un plot twist inaspettato, il quale ribalta l’intera visione che si ha di quanto fruito fino a quel momento. Un colpo di scena deciso, netto, dal quale si arriva con gradualità a imbastire un climax finale funzionante e congeniale alla sua progressione. Il ritmo c’è, è sincopato, e si incastra bene con gli eventi; c’è armonia nella costruzione narrativa, che pur allestita di topos tipici della comedy non è mai né leziosa né stancante. E soprattutto c’è New York, la città che non dorme mai, con le sue luci accecanti, i surreali rooftop, le strade affollate e gli angoli maledetti, fotografata in tutti i suoi scorci più belli. Un luogo in cui si è liberi di lasciarsi andare e che serve a Serin e Memhet per comprendere non solo il loro rapporto, ma le loro singole vite, diventando di conseguenza la terza protagonista.

Cos’è l’amore?

Oltre all’aspetto narrativo valido, a cui vanno accostandosi soluzioni registiche e visive calzanti, e una colonna sonora che verso la fine ci rammenta essere in un prodotto turco, c’è da considerare anche la buona tridimensionalità data ai personaggi, che spesso in determinate opere è sacrificata. Intanto il ricorrere al voice over di entrambi (chi è cultore di opere turche sa che è un’opzione spesso scelta per raccontare meglio l’interiorità dei protagonisti, potremmo quasi dire un marchio di fabbrica) aiuta a comprenderne le posizioni senza risultare stonato. Non spiega, ma arricchisce, fino a quando il colpo di scena sopraggiunge per completare il puzzle. Da qui, Ultima chiamata per Istanbul avvia una propria riflessione sull’amore e sul modo di intendere i rapporti, che è in fondo fulcro del film, e che inevitabilmente rimabalza sullo spettatore quando sceglie di affidarsi, in alcune sequenze, alla rottura della quarta parete, risucchiandolo dentro totalmente.

L’amore cos’è? Come si coltiva? Il tradimento è sopravvalutato, come dice Serin, oppure è un divieto categorico come afferma Memhet? Quali sono le regole per vivere un matrimonio felice? Esistono le seconde opportunità? Posizioni e pareri diversi che suscitano di conseguenza un pensiero in un pubblico che, se dapprima solo osservava, adesso ne diventa parte integrante ponendosi le stesse domande. Una risposta, alla fine, Ultima chiamata per Istanbul la dà, ma non è quella definitiva che tendenzialmente provano a dare la maggior parte delle commedie: ognuno vede le relazioni in maniera differente, da diverse angolazioni e prospettive. Ognuno le vive secondo la propria logica e il proprio vissuto e nessuno disegna per noi uno schema da seguire pedissequamente, dandoci delle linee guida a cui fare riferimento. Trovare dei compromessi è la scelta più saggia se si vuole avere un legame più solido, ma in fondo, la verità, è che l’amore diventa una scelta ponderata. Di tutti i giorni. Bisogna solo capire se si è disposti a farla.

Ulf il Bianco in House of the Dragon: spiegazione della sua parentela Targaryen

Attenzione SPOILER sull’episodio 7 di House of the Dragon 2 – La Semina Rossa

House of the Dragon 2 ha introdotto il personaggio di Ulf il Bianco, un uomo con discutibili origini Targaryen. Come adattamento di Fuoco e Sangue di George R. R. Martin, House of the Dragon include molti dei temi, personaggi e trame del materiale originale. Una di queste trame in entrambi i media riguarda il concetto di Semi di Drago, i figli bastardi di Casa Targaryen disseminati in giro per Westeros e per Approdo del Re.

Ulf è stato introdotto nell’episodio 3 della seconda stagione di House of the Dragon, dove si è rivelato in una scena al pub come un bastardo di discendenza Targaryen. Questo personaggio è stato raffigurato come un membro ben noto dei cittadini di Approdo del Re, che ripete ai suoi amici in una taverna di essere un nipote Targaryen di Jaehaerys I e quindi un fratello di Viserys e Daemon. Questa insinuazione solleva il dubbio in merito all’appartenenza di Ulf alla Casa Targaryen e come la sua introduzione cambierà il corso della serie.

Ulf è un Seme di Drago, ma non è il nipote di Re Jaehaerys I Targaryen

Ulf il Bianco ha sangue Targaryen, ma non della stessa stirpe nobile che afferma di avere

In House of the Dragon, Ulf afferma audacemente di essere il fratello di Viserys e Dameon e lo zio di Rhaenyra. È interessante notare che questo è un cambiamento rispetto al libro. In Fuoco e Sangue, viene rivelato che Ulf è un Seme di Drago, ma non è confermato come sia legato alla Casa Targaryen. La serie altera questo dettaglio, e Ulf afferma di essere un figlio di Baelon il Coraggioso. Resta da vedere se l’affermazione di Ulf si rivelerà vera.

In Fuoco e Sangue, Baelon è spesso descritto come incredibilmente leale alla moglie. Baelon è stato persino raffigurato mentre rifiutava delle avances in tarda età, dimostrando quanto fosse leale verso la sua compagna. In quanto tale, ciò rende improbabile che abbia generato un Seme di drago quale è Ulf. Detto questo, House of the Dragon non ha paura di apportare modifiche in base ai narratori inaffidabili del libro, con la potenziale possibilità che Ulf sia effettivamente un nipote di Jaehaerys I Targaryen.

Ulf il Bianco rivendica il drago Ali d’Argento in House of the Dragon

Ulf avrà un ruolo importante nell’imminente Danza dei Draghi

Nell’episodio La Semina Rossa, Rhaenyra organizza un evento chiamato la Semina dei semi, dove i bastardi di discendenza valyriana vengono portati a Roccia di drago e autorizzati a provare a reclamare i draghi. Nel tentativo di reclamare Vermithor, la Semina sprofonda nel caos e Ulf cade dalla piattaforma e nelle caverne sotto Roccia di drago. Vaga in cerca di una via di fuga quando si imbatte accidentalmente nel nido di Ali d’Argento, un enorme drago grigio che sembra prenderlo in simpatia.

Ali d’Argento era in precedenza il drago della regina Alyssane Targaryen, moglie del re Jaehaerys. Ali d’Argento è nota per essere docile e amichevole con gli umani rispetto ad altri draghi più pericolosi; quindi, si lega rapidamente a Ulf senza troppe minacce. Ali d’Argento ha anche un legame mistico con il drago Vermithor, che riflette la relazione romantica tra i loro precedenti cavalieri re e regina. Ulf che rivendica Ali d’Argento cambia all’istante la sua fortuna, trasformandolo in uno degli uomini più potenti del regno.

Cosa succede a Ulf nella Danza dei Draghi

Fuoco e Sangue spiega cosa ne è di Ulf il Bianco

Dopo aver rivendicato Silverwing e essersi unito ai Neri nella Danza dei Draghi, Fuoco e Sangue racconta cosa succede a Ulf. La prima battaglia di Ulf nella Danza è quella della Gola. Questo conflitto vede i Verdi, con l’aiuto di una schiera di navi della Triarchia, tentare di rompere il blocco della Baia delle Acque Nere di Velaryon. Ulf combatte in sella a Ali d’Argento, contribuendo a ridurre le perdite dalla parte dei Neri. Alla fine, Ulf fu parte integrante di altre due battaglie, la Prima e la Seconda Battaglia di Tumbleton.

La Prima Battaglia di Tumbleton vide Ulf e Hugh Hammer, tradire i Neri schierandosi dalla parte dei Verdi. Ulf lo fece per essere nominato Lord di Bitterbridge da Daeron Targaryen. Durante la Seconda Battaglia di Tumbleton, Ulf dormì per tutta la battaglia perché era ubriaco. L’amico di Ulf, Hugh, cadde in battaglia, portando il primo a dichiarare frettolosamente che avrebbe rivendicato il Trono di Spade. Alla fine, Ulf fu avvelenato, cosa che senza dubbio sarà presente nelle future stagioni di House of the Dragon.

L’ultimo episodio di House of the Dragon stagione 2 sarà disponibile nella notte di lunedì prossimo su Sky e NOW (in contemporanea con gli Stati Uniti), dove sono disponibili la serie completa e Game of Thrones.

Uglies: i 10 più grandi cambiamenti che il film di Netflix apporta al libro

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Netflix ha fatto un lavoro fenomenale nel portare Uglies sullo schermo, ma sono state apportate molte modifiche al libro. La storia di Tally Youngblood è stata inizialmente concepita dall’autore Scott Westerfeld, che ha pubblicato la popolare serie fantascientifica YA nel 2005. Si è parlato quasi subito di un adattamento cinematografico, ma ci sono voluti quasi 20 anni perché diventasse finalmente realtà. Netflix ha acquisito i diritti e Uglies è ufficialmente disponibile sulla piattaforma di streaming. Tuttavia, gli spettatori che amano i libri di Westerfeld noteranno alcune differenze.

Uglies è il primo di quattro libri ambientati nel mondo di Tally, anche se Westerfeld ha poi ampliato la serie con quattro libri della serie Imposters tra il 2018 e il 2022. Con otto libri in totale, questo universo narrativo è stato esplorato meticolosamente, quindi è naturale che ci sia un grande controllo su Uglies di Netflix. Nel complesso, l’adattamento è stato generalmente fedele alla fonte. Tuttavia, sono state apportate diverse modifiche, dal ruolo del Dr. Cable nella città di Tally al destino di Peris.

Tally e Peris non hanno necessariamente una relazione romantica nel libro

joey king e tally in uglies
Cortesia di © Netflix

Nel film di Uglies, Tally e Peris sono alle prese con i sentimenti che provano l’uno per l’altra prima dell’operazione di quest’ultima. Era chiaro che provavano sentimenti romantici l’uno per l’altra, anche se nessuno dei due riusciva a esprimerli. Più tardi, quando Shay chiede a Tally se Peris è il suo ragazzo, l’imbarazzo di Tally nel rispondere implica che è innamorata del ragazzo.

Questo è uno dei cambiamenti più sottili dal libro al film, ma la relazione tra Tally e Peris era un po’ più platonica in Uglies, perun motivo importante. Come voce narrante, Tally spiega che in passato la gente aveva pensato che lei e Peris fossero romantici, ma non era mai stato così. Tuttavia, lascia intendere che la situazione potrebbe cambiare una volta diventati Pretties. Anche se gli Uglies si frequentano e si baciano, Tally chiarisce che si tratta solo di cose da ragazzi e non vengono mai considerate serie. Solo una volta che gli adolescenti sono diventati Pretties sono iniziate le loro vere storie d’amore, perché a quel punto è stato fatto loro il lavaggio del cervello per fargli credere di essere importanti.

Il ruolo del Dr. Cable nella città di Tally è cambiato

laverne cox e joey king in uglies
Cortesia di © Netflix

Una delle maggiori sorprese del film Uglies è stato il ruolo del Dr. Cable. All’inizio del film, Tally e Peris partecipano a un seminario che ha lo scopo di introdurre gli Uglies nel loro tempo di Pretties. La dottoressa Cable è apparsa come ologramma e una voce l’ha annunciata come “Governatore del Distretto Dr. Nyah Cable”. Il suo bel viso era chiaramente uno di quelli che tutti conoscevano, ed è implicito che la sua immagine appaia in ogni seminario delle Nuove Belle.

La dottoressa Cable era una presenza molto più minacciosa e segreta nel libro degli Uglies e una persona che pochissimi cittadini della città di Tally avrebbero mai visto. Era a capo di un’organizzazione segreta chiamata Special Circumstances ed era stata modificata chirurgicamente per assumere l’aspetto di uno spaventoso e feroce predatore. Tally ne era terrorizzata in Uglies, e lo stesso valeva per chiunque fosse stato così sfortunato da fare un viaggio nelle Circostanze Speciali.

Le “circostanze speciali” sono diverse nel libro

Sebbene il ruolo della dottoressa Cable sia diverso in Uglies, è comunque implicito che sia il leader di Special Circumstances. Quando l’operazione di Tally è stata ritardata e lei è stata portata davanti alla dottoressa Cable, l’ascensore che ha preso per raggiungere l’ufficio del Governatore annunciava ancora che era in “Circostanze Speciali”. Inoltre, Cable ha detto a Peris che lo avrebbe reso “speciale” in Uglies di Netflix, poco prima che venisse nuovamente messo sotto i ferri per essere trasformato in un soldato senza cervello con abilità fisiche potenziate.

I fan del libro sanno che Peris è stato trasformato in uno Speciale, un agente di Circostanze Speciali. La stessa dottoressa Cable è una Special nel libro Uglies e, sebbene lei e i suoi agenti avessero velocità, riflessi e agilità impossibili, erano tutt’altro che senza cervello. Infatti, nei libri di Westerfeld, gli Speciali hanno capacità cognitive potenziate. Tuttavia, la loro capacità di controllare l’ira è ridotta e sono considerati pericolosi e imprevedibili.

Peris diventa speciale nel film di Uglies

Ancora più grande dello shock per il Dr. Cable è stata la versione di Nertflix della storia di Peris in Uglies. Nel film, Peris si è praticamente dimenticato di Tally una volta diventata Bella, ma il ricordo della loro amicizia è stato rinfrescato quando Cable gli ha chiesto di convincerla ad aiutare le Circostanze Speciali a trovare Shay. Il fatto che Peris fosse in grado di superare le lesioni della bellezza ha mostrato a Cable che quel ragazzo richiedeva “di più”. Così, lo trasformò in uno Speciale.

Questo non è certamente accaduto nel libro degli Uglies. Sebbene il Dr. Cable abbia usato Peris per convincere Tally ad aiutarlo a trovare Shay, questa è stata praticamente l’ultima volta che lo si è visto in questa puntata. Nel seguito, Pretties, Tally si riunisce con Peris a New Pretty Town e i due tentano per un certo periodo di tornare alla loro amicizia. Tuttavia, Tally inizia subito a lottare contro le sue lesioni cerebrali, mentre Peris si accontenta di essere una Prettyhead. Alla fine, la loro amicizia si sgretola quando Tally decide di fuggire dalla città e Peris resta indietro.

La missione di Tally è leggermente diversa

Brianne Tju in Uglies (2024)
Foto di Brian Douglas/Netflix – © 2024 Netflix, Inc.

Nel film Uglies, la dottoressa Cable aveva una missione specifica per Tally. Le disse che David stava trattenendo Shay contro la sua volontà, proprio come tutti gli altri Uglies che erano fuggiti verso Smoke. Le spiegò che lo faceva per indebolire la città in modo da poter usare un’arma contro di essa, ed era compito di Tally intercettare il fumo, scoprire quale fosse quest’arma e far scattare il suo ciondolo per avvisare il dottor Cable.

Nel libro degli Uglies, la missione di Tally è solo quella di trovare il Fumogeno e di avvisare Cable quando lo raggiunge. Non si fa menzione di un’arma e non viene mai detto che David stia tenendo in ostaggio gli Uglies. Sebbene Cable abbia insinuato che i fuggiaschi fossero in pericolo, l’attenzione si è concentrata invece sulla minaccia delle persone che vogliono vivere nella natura, bruciare gli alberi e uccidere gli animali per nutrirsi.

Lo scopo dell’orchidea tigre bianca è cambiato

Joey King in Uglies (2024)
Foto di Brian Douglas/Netflix – © 2024 Netflix, Inc.

La sequenza di apertura di Uglies spiegava che la civiltà di Rusty era caduta a causa dell’eccessiva dipendenza dai combustibili fossili e che la soluzione era un fiore geneticamente modificato chiamato orchidea tigre bianca. Anche se non viene spiegato come funzionano, Tally afferma che queste orchidee sono la fonte di energia della città, un’alternativa più pulita e molto più bella del carburante moderno. Tuttavia, quando è arrivata al Fumo, ha scoperto che le orchidee erano una specie invasiva e che l’umanità stava ancora distruggendo l’ecosistema in nome del potere.

Questo non era il caso del libro degli Uglies. Tally è venuta a conoscenza delle orchidee tigre bianche solo quando è scappata nel Fumo e si è imbattuta nelle Pretties di un’altra città che bruciavano i fiori. Le spiegarono che, pur essendo bellissime, le orchidee tigre bianche erano invasive e, quindi, dovevano essere eliminate. Questo non aveva nulla a che fare con la città di Tally e le orchidee dovevano invece simboleggiare l’effetto dell’umanità sul pianeta.

Il film di Uglies taglia la storia d’amore di Shay e David

Uglies film 2024
Netflix – © 2024 Netflix, Inc.

Shay è arrivata a Smoke molto prima di Tally ed è stata in contatto con David alle Rusty Ruins molto prima. Quindi, quando Tally compare nel film degli Uglies, Shay è già abbastanza consolidata. Aveva capito come funzionavano le cose nel Fumo e aveva detto a Tally che il fatto che David le avesse regalato dei guanti era un gesto piuttosto serio, poiché i regali nel Fumo richiedevano riflessione, risorse e sacrificio. Questa lezione ha aiutato Tally a capire che doveva prendere una decisione sulla permanenza nel Fumo.

Nel libro degli Uglies, la conversazione di Shay con Tally sui guanti di David si svolge in modo molto diverso. Poco dopo l’arrivo di Tally, era chiaro che Shay era innamorata di David e che i due avevano una sorta di rapporto fisico. Tuttavia, i sentimenti di David per Tally hanno ostacolato la situazione. Quando Shay vede i guanti, si ingelosisce e si arrabbia con Tally per averle sostanzialmente rubato il fidanzato. Si tratta di un triangolo amoroso a cui si fa riferimento più volte nel corso della serie di libri degli Uglies.

Il film degli Uglies ha tagliato il “capo” degli Smoke

Joey King, Brianne Tju, Zamani Wilder, Keith Powers, e Joseph Echavarria in Uglies (2024)
Foto di Brian Douglas/Netflix – © 2024 Netflix, Inc.

Nel film Uglies di Netflix sono stati introdotti pochissimi Smoke. Mentre David, i suoi genitori, Shay e Croy erano tutti al centro della scena, gli altri erano fondamentalmente un rumore di fondo. Tuttavia, un personaggio, un uomo anziano chiamato The Boss , ha avuto un ruolo piuttosto importante nel libro Uglies di Westerfeld . Nonostante il suo nome, il Boss non era a capo degli Smoke. Era solo il più vecchio e il più saggio (anche se il più scontroso). Questo era importante perché Tally non aveva mai visto qualcuno invecchiare in modo naturale.

Anche se il Boss non è stato molto presente in Uglies di Netflix, il personaggio è stato tecnicamente inserito nel cast ed è apparso brevemente sullo schermo quando Tally è arrivata allo Smoke. Lo si vede spingere una carriola di libri e l ‘uomo che interpreta il Boss non è altro che lo stesso autore diUglies Scott Westerfeld. Questo rende ancora più spiacevole il fatto che il personaggio non abbia avuto un momento più importante sullo schermo.

La morte del padre di David è completamente diversa nel libro

Uglies spiegazione finale film Netflix
Credit Netflix

Il padre di David è morto sia nel libro che nel film di Uglies, ma il modo in cui è morto è significativamente diverso. Nella versione di Netflix, il Dr. Cable ha ordinato la morte di Az mentre si trovava nel Fumo e l’esecuzione è stata eseguita dallo Special Peris. È stato un momento orribile che ha dimostrato fino a che punto si sarebbe spinto il Dr. Cable e quanto Peris fosse diventato diverso da se stesso.

Tuttavia, la versione del libro della morte di Az ha avuto un impatto diverso. Nel libro degli Uglies, Az è morto solo dopo essere stato riportato in città. Il dottor Cable eseguì l’operazione Pretty su di lui e tentò di ripristinare le lesioni nella sua mente, questavolta più a fondo, per cancellare tutti i suoi ricordi degli ultimi decenni trascorsi nella natura. L’esperimento andò troppo oltre e Az morì sul tavolo (o nella vasca, piuttosto). Ciò rende ancora più significativa l’insistenza di Maddy affinché non facciano esperimenti su soggetti non consenzienti.

Il film di Uglies ha cambiato il finale di Tally

La fine del film di Uglies non era terribilmente diversa, ma un dettaglio importante traccia la linea di demarcazione. Il libro di Uglies terminava con il momento in cui Tally diceva: “Il mio nome è Tally Youngblood. Rendimi bella”, e i lettori hanno dovuto aspettare il sequel, Pretties, per vederla vivere come tale a New Pretty Town. D’altra parte, il film offre un breve sguardo alla bella Tally dopo una significativa inquadratura della cicatrice sulla sua mano. Questo dettaglio dimostra che Tally è ancora Tally, almeno un po’, nonostante l’intervento chirurgico.

La cicatrice è il cambiamento più importante. Alle nuove Pretty non è permesso mantenere cicatrici o altre imperfezioni, perché questo vanifica il senso del gioco. Tuttavia, ha senso che Uglies di Netflix abbia dato a Tally la sua cicatrice. Mentre il libro aveva il vantaggio del dialogo interiore di Tally per dimostrare che il suo vero io era ancora nascosto nella sua mente, gli adattamenti cinematografici non hanno questa possibilità. Il segno sulla mano di Tally era un’alternativa efficace, anche se contraddiceva in qualche modo ciò che i fan di Uglies sanno su come funziona la città di Tally.

Uglies: 7 cose da sapere sul thriller distopico di Joey King e Netflix

The Hunger Games, Divergent e The Maze Runner hanno fatto furore negli anni 2010, ma un’altra serie di libri distopici era altrettanto amata in quel periodo. Uglies di Scott Westerfeld uscì nel 2006 e i lettori non potevano fare a meno di sfogliare le pagine per scoprire cosa sarebbe successo a Tally dopo aver compiuto 16 anni. Nel romanzo, il personaggio era portato a credere che avrebbe dovuto aspettare pazientemente di raggiungere quell’età per sottoporsi a un intervento di chirurgia plastica ed essere considerata bella. Sebbene la protagonista non sia sicura di attenersi alle norme di bellezza, è solo dopo che le vengono mostrate opzioni alternative per il suo futuro che riconsidera l’idea di sottoporsi all’intervento.

Dopo anni dalla pubblicazione del romanzo, divenuto un successo, Joey King è pronto a dare vita a Tally attraverso un adattamento cinematografico di prossima uscita. Per conoscere tutti i dettagli di questa attesa uscita, ecco una guida dettagliata con tutte le informazioni finora note sul progetto.

Uglies ha una data di uscita?

C’è! Anni dopo che McG ha acquisito i diritti di Uglies, l’adattamento dal libro allo schermo sta finalmente per arrivare in streaming. Mancano pochi giorni alla data della première, che avverrà il 13 settembre 2024.

Joey King in Uglies (2024)
Foto di Brian Douglas/Netflix – © 2024 Netflix, Inc.

Dove si può vedere Uglies?

Invece di uscire nelle sale, il titolo distopico arriverà direttamente su Netflix. Ciò significa che per guardare l’ultimo progetto di King, è necessario essere abbonati al servizio di streaming. Oltre a Uglies, a settembre la piattaforma proporrà molti nuovi film e programmi televisivi, tra cui Emily in Paris Stagione 4 Parte 2, The Perfect Couple e Rebel Ridge.

C’è un trailer per Uglies?

Il trailer ufficiale del film è uscito l’8 agosto 2024, dando agli spettatori uno sguardo interno a Joey King che interpreta Tally. La protagonista sta per compiere 16 anni e spera di sottoporsi a un intervento per essere considerata bella agli occhi della società, un desiderio che ha da sempre. La clip la mostra addirittura mentre fissa una simulazione di come sarà il suo viso dopo la chirurgia plastica, una visione di cui sembra soddisfatta. In una conversazione con il suo migliore amico, Tally gli fa promettere di non cambiare la sua personalità, indipendentemente dalla bellezza che avrà dopo il trattamento estetico. Tuttavia, è più facile dirlo che farlo. Al termine dell’operazione, l’amico torna irriconoscibile e la protagonista si chiede se valga la pena essere bella.

Come si evince dal trailer, la protagonista decide di fuggire da un mondo pieno di standard di bellezza e di andare in un luogo dove le persone sono orgogliose di uno stile di vita semplice, dimostrando che nella vita c’è molto di più delle apparenze. Tuttavia, la sua decisione di allearsi con un gruppo avverso rende lei e i suoi nuovi amici bersagli di un sistema più grande che non possono sopraffare. In queste difficili circostanze, Tally dovrà rivalutare se rimanere “brutta” o cedere alla procedura.

Chi è il protagonista di “Uglies”?

Come già detto, la King interpreta Tally e la storia del film sarà raccontata attraverso il suo punto di vista. Prima di questo ruolo, l’attrice era nota per aver interpretato la protagonista di un franchise di Netflix intitolato The Kissing Booth. Quest’anno, la King è stata vista anche al fianco di Nicole Kidman e Zac Efron in Un affare di famiglia, e al fianco di Logan Lerman in una serie di Hulu intitolata We Were the Lucky Ones. L’attrice è stata scritturata per Uglies nel 2020, essendo la prima persona dell’ensemble ad essersi legata al progetto. L’attrice ha rivelato di essere una grande fan del libro che ha ispirato il film, avendolo letto quando aveva 11 anni.

Joey King, Brianne Tju, Zamani Wilder, Keith Powers, e Joseph Echavarria in Uglies (2024)
Foto di Brian Douglas/Netflix – © 2024 Netflix, Inc.

Inoltre, Chase Stokes, attore di Outer Banks, interpreterà Peris, il migliore amico d’infanzia di Tally che sceglie di sottoporsi al trattamento cosmetico. In un’intervista con TUDUM, l’attore ha raccontato cosa il pubblico può aspettarsi dal suo personaggio:

“Peris è una sorta di tre personaggi in uno, poiché lo vediamo cambiare nel corso del film. Parla delle fasi della crescita. Ci spostiamo. Ci troviamo in spazi che a volte ci sembrano sconosciuti, ma credo che se la tua testa e il tuo cuore sono lì dentro, riesci a ritrovare te stesso. L’ho sentito profondamente con lui e mi è piaciuto molto giocare in quello spazio”.

Laverne Cox avrà il ruolo della dottoressa Cable, che ha il compito di operare gli adolescenti una volta raggiunti i 16 anni. Tra gli altri membri del cast, Brianne Tju (I Know What You Did Last Summer) nel ruolo di Shay, Keith Powers (The Tomorrow War) nel ruolo di David, Jan Luis Castellanos (13 Reasons Why) nel ruolo di Croy, Jay Devon Johnson (Bad Boys: Ride or Die) nel ruolo di Az e Charmin Lee (The 5th Wave) nel ruolo di Maddy.

Di cosa parla “Uglies”?

La sinossi ufficiale di Netflix recita:

“In un mondo futuristico che impone un intervento di chirurgia estetica a 16 anni, Tally non vede l’ora che arrivi il suo turno per unirsi al resto della società. Ma quando un’amica scappa, Tally intraprende un viaggio per salvarla che stravolge tutto ciò che pensava di volere”.

Chi sta producendo “Uglies”?

McG è il regista che porterà Uglies dalla pagina allo schermo. Il regista responsabile del franchise Charlie’s Angels ha diretto l’adattamento distopico dopo aver precedentemente collaborato con Netflix per il film natalizio Family Switch. McG ha lavorato a stretto contatto con Westerfeld per garantire che il prodotto finale fosse il più vicino possibile al materiale di partenza e alla visione dell’autore. Ecco cosa ha dichiarato a Netflix:

“Ho parlato a lungo con Scott del libro e volevo assicurarmi che fosse fatto bene. È stato un collaboratore meraviglioso in ogni fase della lavorazione. Siamo stati fortunati ad avere Scott a bordo. È nel film, per chi riesce a trovare il momento”.

Westerfeld è stato produttore esecutivo, il che assicura ai lettori del libro che il film avrà la benedizione del romanziere. Tra gli altri produttori esecutivi figurano King, Jamie King (Murdoch Mysteries) e John Fox (The Equalizer).

Uglies, la spiegazione del finale: ci sarà un sequel?

Uglies, la spiegazione del finale: ci sarà un sequel?

Uglies di Netflix si è concluso con una scena piuttosto ambigua: cosa significa? Il film, tratto dal popolare romanzo di fantascienza YA di Scott Westerfeld, segue Tally Youngblood, un’adolescente che vive in un futuro distopico in cui tutti devono sottoporsi a un’operazione quando compiono 16 anni. Dopo essere diventati belli dalla testa ai piedi, vengono trasferiti in una zona della città chiamata New Pretty Town, un centro di festa per soli Pretties. Tuttavia, i Brutti, quelli con meno di 15 anni, devono rimanere a Uglyville, dall’altra parte del fiume, sognando il giorno in cui saranno finalmente belli.

Il migliore amico di Tally, Peris, ha compiuto 16 anni prima di lei in Uglies, quindi è stata costretta ad aspettare l’estate prima di poter finalmente fare l’operazione e raggiungerlo. Durante questo periodo, Tally incontra Shay, una compagna di Uglies che festeggia lo stesso compleanno. Tuttavia, poco prima che entrambe si sottoponessero all’operazione, Shay scappa in una comunità selvaggia chiamata Smoke, popolata interamente da Uglies sfuggiti all’operazione. Tally viene costretta a seguire l’amica dal capo della città, il dottor Cable, con un ciondolo che avrebbe fatto scattare una volta trovata un’arma custodita da un certo David. Naturalmente, nulla è andato come Tally si aspettava.

Le star di Uglies Joey King e Brianne Tju rivelano com’è stato girare le scene con l’hoverboard e il potenziale per fare di questo film un intero franchise.

Perché Tally subisce una bella operazione e cosa significa l’ultima inquadratura della sua cicatrice

Joey King in Uglies (2024)
Foto di Brian Douglas/Netflix – © 2024 Netflix, Inc.

Alla fine di Uglies, dopo che il dottor Cable aveva usato il ciondolo di Tally per rintracciarla e saccheggiare lo Smoke, Tally e David partirono per la città per liberare i loro amici. Sfortunatamente, arrivarono troppo tardi per salvare tutti. Shay era già stata trasformata in una Pretty quando Tally e David arrivarono e liberarono gli Smoke. Naturalmente, la madre di David, Maddy, aveva preso la cura per le lesioni graziose in città, in modo da poter riportare la mente di Shay a com’era prima. Tuttavia, la ragazza non voleva acconsentire e Maddy si rifiutava di sperimentare un farmaco non testato su un soggetto non consenziente.

Tally, però, aveva una soluzione a questo dilemma. Si offre volontaria per diventare lei stessa Pretty, consegnandosi al dottor Cable per sottoporsi all’operazione. La scena finale di Uglies vede Tally camminare nel suo nuovo, bellissimo appartamento, con capelli molto più lunghi e un viso perfettamente simmetrico e luminoso. Sembrava soddisfatta dell’ambiente in cui si trovava, affascinata dalla bella vista di New Pretty Town dalla finestra e dicendo allegramente all’interfaccia della sua stanza che si sentiva benissimo. Tuttavia, l’ultima inquadratura è quella della mano di Tally, che presenta ancora la cicatrice che aveva dedicato alla sua amicizia con Peris.

All’inizio del film, Peris si era fatto rimuovere la cicatrice dopo essere diventato Pretty, anche se aveva promesso sinceramente all’amico che l’avrebbe conservata per sempre. Questo fu il primo indizio per Tally che le Pretty non erano quello che sembravano: l’operazione non rendeva solo i loro corpi belli, ma dava loro anche delle piccole menti graziose. Il fatto che Tally avesse ancora la cicatrice anche dopo essere diventata bella significava che non aveva perso del tutto il suo essere brutta. Era ancora Tally ed era pronta perché David portasse la cura a New Pretty Town.

Come funziona la cura in Uglies e il piano di David spiegato

Brianne Tju in Uglies (2024)
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La cura in Uglies è stata sviluppata dalla madre di David, Maddy, che era stata uno dei chirurghi della città di Tally incaricati di eseguire la parte estetica dell’operazione. Mentre cercavano modi per rendere l’operazione più sicura, Maddy e suo marito, Az, scoprirono le lesioni e la consapevolezza che la città esercitava un controllo totale sulle menti dei suoi cittadini li spinse a fuggire e a trovare il Fumo. Nel corso dei decenni, svilupparono metà della cura, ma l’altra metà fu ottenuta solo quando gli Smoke fuggirono dalla città.

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La cura di Maddy è destinata a consumare le lesioni cerebrali di Pretty, maè rischiosa. Non può essere certa che funzioni finché non la sperimenta su una Pretty vera e propria, ma ogni soggetto deve fornire un consenso informato prima che Maddy possa eticamente sperimentare su di lui. Shay dimostrò quanto questo compito fosse impossibile. Per quanto fosse esuberante come Brutta, la natura stessa delle lesioni la rendeva del tutto soddisfatta di essere bella e senza cervello. Ecco perché il sacrificio di Tally era necessario. Ha dato il consenso a Maddy prima di andare sotto i ferri.

Il piano di David alla fine di Uglies è quello di trovare Tally nella città di New Pretty dopo l’operazione, riportarla negli Smokies e darle la cura.

Il piano di David alla fine di Uglies è quello di trovare Tally nella città di New Pretty dopo la sua operazione, riportarla negli Smokies e darle la cura. Tuttavia, questo sarebbe quasi impossibile se la vera Tally fosse completamente scomparsa. Le chiese quindi di fornire un segno che dimostrasse che si era liberata almeno in parte dalla sua mente Pretty (come aveva fatto Peris), ed è qui che entra in gioco la cicatrice di Tally.

Cosa è successo a Peris: è morto?

Joey King, Brianne Tju, Zamani Wilder, Keith Powers, e Joseph Echavarria in Uglies (2024)
Foto di Brian Douglas/Netflix – © 2024 Netflix, Inc.

Quando Tally si rifiuta di aiutare il dottor Cable a riportare Shay dal fumo, la donna tira fuori l’arma migliore che ha: Peris. Il migliore amico di Tally era l’unica persona in grado di convincerla a tradire Shay. Tuttavia, pur avendo avuto successo, parlare con Tally ha fatto sì che Peris uscisse un po’ dal suo stato di bellezza. La dottoressa Cable gli disse che a volte questo accadeva per alcuni nuovi Pretini, e che lui era tra i pochi eccezionali la cui mente era in grado di fare di più. Così lo ha rimesso sotto i ferri, trasformandolo in un soldato sovrumano chiamato Speciale.

Invece di essere passivo e soddisfatto, l’operazione Special rende una persona più aggressiva.

Uglies di Netflix non si è dilungato troppo nel descrivere cosa sia uno Speciale, e Peris non è mai diventato uno di loro nel libro di Westerfeld. Tuttavia, questo colpo di scena ha dato a Tally l’opportunità unica di vedere fino a che punto la sua città è disposta a spingersi per mantenere il controllo. Come i Pretties, le menti degli Speciali sono alterate, ma in modo opposto. Invece di essere passiva e soddisfatta, l’operazione Speciale rende una persona più aggressiva. È per questo motivo che, alla fine di Uglies, Peris combatte contro David anche dopo che Tally era quasi riuscita a convincerlo.

Il romanzo young adult Uglies di Scott Westerfield è in fase di sviluppo dal 2006, quindi perché il film non è ancora uscito?

Alla fine, la grande lotta di Peris con David lo ha portato a cadere dalla diga e la sopravvivenza non sembrava probabile. Tuttavia, gli Speciali sono fatti per essere quasi indistruttibili. I loro scheletri sono rinforzati e quasi infrangibili, e guariscono a una velocità allarmante. Si spera che un eventuale sequel di Uglies riveli che Peris è sopravvissuto alla caduta, il che sarebbe incredibilmente commovente, visto che si era appena ricordato di sé prima che il bordo si spezzasse sotto le sue dita.

Il vero significato della frase “bella” di David a Tally

Uglies film 2024
Netflix – © 2024 Netflix, Inc.

Prima che Tally torni in città per diventare Pretty alla fine di Uglies, David le dice che è bellissima. Questo è significativo perché per Tally sarebbe stato del tutto impensabile prima della sua esperienza al Fumo. L’operazione ha reso ogni cittadino così bello che anche le persone naturali più attraenti sarebbero state considerate brutte in Uglies. Le persone come Tally erano state condizionate a credere che tutto ciò che non era perfetto fosse orrendo. Anche senza le lesioni, le persone di Uglies avevano già subito il lavaggio del cervello.

Anche senza le lesioni, le persone di Uglies avevano già subito il lavaggio del cervello.

David, invece, è cresciuto fuori città, circondato da volti naturali. Non è stato condizionato ad abituarsi alla perfezione, quindi è stato in grado di vedere la bellezza naturale di Tally. Il fatto che Tally gli abbia creduto dimostra che ha iniziato a disfarsi del lavaggio del cervello. Naturalmente, c’è una certa ironia poetica nel fatto che Tally abbia abbracciato la sua bellezza naturale solo poco prima di realizzare il suo vecchio sogno di diventare una Pretty.

Come il finale di Uglies prepara Uglies 2

Netflix ha gestito il finale di Uglies in modo che non debba necessariamente avere un sequel. Mostrando Tally come una Pretty con la sua cicatrice, è implicito che otterrà la cura e che inizierà una rivoluzione. Tuttavia, Uglies di Westerfeld faceva parte di una trilogia di libri, con un sequel intitolato Pretties e un threequel intitolato Specials. La storia di Tally prende molti altri grandi colpi di scena dopo che si è arresa per diventare una Pretty, e si può certamente sperare che Netflix continui a far girare la palla con un secondo film per portare tutta questa azione sullo schermo.

La grande domanda che ci si pone alla fine di Uglies è quanto della vera Tally sia ancora presente. Sebbene abbia la cicatrice sulla mano, ha ancora le lesioni al cervello e questo non cambierà finché non otterrà la cura. Naturalmente, Maddy non era del tutto sicura che la cura avrebbe funzionato e aveva avvertito Tally del rischio di danni cerebrali permanenti e devastanti. Un potenziale adattamento cinematografico di Pretties potrebbe esplorare questo aspetto, così come la nuova vita di Tally a New Pretty Town. La storia ha ancora molto da raccontare e molte altre operazioni invasive da fare.

Uglies 2: cosa succederà nel potenziale sequel “Pretties”

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Uglies 2: cosa succederà nel potenziale sequel “Pretties”

Uglies di Netflix è basato sul primo di una serie di libri dell’autore Scott Westerfeld, quindi cosa succederà a Tally nel sequel, Pretties? Il finale di Uglies ha lasciato la porta aperta a un altro film, quindi sembra proprio che un adattamento di Pretties faccia parte dei piani di Netflix. Naturalmente, il film di Uglies si discostava leggermente dal libro, quindi ci saranno sicuramente altre differenze in futuro. A prescindere da ciò, possiamo presumere che la storia di Tally procederà più o meno allo stesso modo, dal periodo trascorso a New Pretty Town alla sua rocambolesca fuga e agli imminenti problemi con i ragazzi.

Alla fine di Uglies, Tally Youngblood si arrende al dottor Cable per essere riportata in città e resa graziosa. Lo fa per fornire alla madre di David, Maddy, una cavia per la sua cura, che ha lo scopo di rimuovere le lesioni cerebrali che impediscono alle Pretty di essere combattive, creative o originali. La scena finale del film di fantascienza di Netflix ha rivelato che Tally ha realizzato il suo desiderio. È stata vista camminare nel suo nuovo bellissimo appartamento a New Pretty Town, con un viso adorabile ma con una brutta cicatrice che le ricorda chi è veramente: cosa succederà ora?

Peris è ancora viva nel libro di Pretties

Innanzitutto, è importante notare cosa non sarà certamente uguale tra un potenziale film di Pretties e il libro. In Uglies di Netflix, Peris è stato trasformato in uno Speciale, che alla fine lo ha fatto cadere dal bordo di una diga verso la sua presunta morte. Niente di tutto ciò è accaduto nel libro di Westerfeld, dove Peris è rimasto felicemente a New Pretty Town dopo che la dottoressa Cable lo ha usato per convincere Tally ad agire come sua spia. In realtà, da quel momento in poi non è più presente in Uglies, facendo la sua ricomparsa solo in Pretties.

Quindi, mentre Peris era presente per tutta la storia nel secondo libro, questo potrebbe non essere il caso del film. Naturalmente, dato il finale ambiguo di Special Peris, è certamente possibile che faccia ritorno. Nei libri degli Uglies gli Speciali sono quasi indistruttibili, quindi potrebbe avere un ruolo nel prossimo film di Netflix, anche se è improbabile che sia tra le belle amiche di Tally come nel libro.

Tally vive nella nuova bella città con Shay

Il finale di Uglies ha dato una sbirciatina alla vita di Tally a New Pretty Town, e un film di Pretties è sicuro che andrà ben oltre. Nel libro, Tally ha praticamente dimenticato tutto quello che è successo a FUMO, grazie alle lesioni inserite nella sua mente durante l’operazione Pretty. Lei e Shay vivono nello stesso edificio e passano gran parte del loro tempo insieme bevendo champagne, parlando di quale sarà il loro prossimo intervento (Shay si fa impiantare dei quadranti di orologio all’indietro con dei gioielli nei bulbi oculari) e contemplando cosa indossare alla loro prossima grande festa.

Tuttavia, mentre Tally fa del suo meglio per adattarsi alle altre Pretties senza cervello, sa che qualcosa non va bene. Le lesioni (di cui si era completamente dimenticata) non sembrano aver cancellato le sue brutte preoccupazioni e le sue ansie sociali, e Tally si ritrova a dire la cosa sbagliata a ogni occasione. Shay e Peris, le perfette Bubblehead, sono infinitamente pazienti con lei, assicurandole che si rilasserà di più una volta accettata dalla migliore cricca di New Pretty Town: i Crims.

Tally si unisce ai Crims

Pretties inizia con Tally che cerca di capire cosa indossare per una festa molto importante. A questo evento verrà accettata o respinta dai Crims, una cricca composta da Pretties che si sono cacciate in un mare di guai ai tempi di Ugly. Naturalmente, Tally si è qualificata facilmente (soprattutto dopo essersi lanciata ancora una volta da un balcone con un giubbotto bungee). Tuttavia, le speranze di Tally di riuscire finalmente a integrarsi con le Pretties dopo essere entrata a far parte di una cricca si infrangono quandoil leader del Crim, Zane, inizia a spingerla a pensare al di là della sua Prettymindedness.

Pur non conoscendo le lesioni, Zane ha capito che c’è qualcosa di sbagliato nella mente delle Pretties. Si è reso conto che infrangere le regole e correre dei rischi (oltre a evitare l’alcol, mangiare poco e assumere troppa caffeina) aiuta la sua mente a funzionare meglio, ed è per questo che ha fondato una cricca basata su questo tipo di attività. Dopo aver accettato Tally nel gruppo, Zane sospetta che ci sia qualcosa di più nella sua storia. Così, la spinge a ricordare il periodo trascorso nel Fumo e ciò che è accaduto prima della sua operazione.

Zane e Tally scoprono la cura nascosta dalle Smokies

Grazie a Zane (e ai suoi baci), Tally inizia a ricordare di David, anche se non riesce a ricordare cosa gli sia successo o come sia finita a New Pretty Town. Tuttavia, la spinta di Zane la porta a ricordare l’indizio di Croy su qualcosa nascosto in città che lei deve trovare. Il processo per ottenere questo misterioso oggetto porta i due in cima a una torre di segnalazione, e salire così in alto fa sì che entrambi pensino e vedano temporaneamente con chiarezza, anche con le lesioni. Quando finalmente ricevono il pacco di Croy, hanno una mente assolutamente non-pretty.

Tally e Zane scoprono che Croy ha lasciato una lettera della stessa Tally, che aveva scritto come Brutta, poco prima di consegnarsi al cattivodegli Uglies, il dottor Cable. La lettera contiene due pillole, che la Brutta Tally spiega essere la cura di Maddy, destinata a eliminare le lesioni e a riportare i Pretties alla ragione. Tally ha paura di prenderle entrambe e inizialmente rifiuta, ma alla fine i due decidono di prenderne una ciascuno. Nei mesi successivi, Tally e Zane diventano ancora più romantici mentre le loro menti continuano a schiarirsi. Non più teste graziose, i due lavorano insieme per elaborare un piano di fuga da New Pretty Town.

Shay ricorda il tradimento di Tally e fonda un club chiamato “I Tagliatori”.

Joey King, Brianne Tju, Zamani Wilder, Keith Powers, e Joseph Echavarria in Uglies (2024)
Foto di Brian Douglas/Netflix – © 2024 Netflix, Inc.

Poiché Tally e Zane non hanno più pillole da distribuire ai loro amici Pretty in Pretties, fanno di tutto per far salire l’adrenalina ai Crims, schiarendo loro temporaneamente le idee. Fanno scherzi, come rompere il ghiaccio di una pista di pattinaggio galleggiante, facendo cadere tutti (al sicuro con le giacche Bungee), in modo da far battere i cuori e far funzionare le menti. L’effetto è talmente efficace che Shay inizia lentamente a ricordare quanto fosse arrabbiata con Tally prima di essere costretta a diventare una Pretty. Così, il brutto conflitto è tornato alla loro bella amicizia.

Dopo aver litigato con Tally, Shay scompare per un po’ e quando finalmente ricompare nelle Pretty, la cosa è piuttosto inquietante. Infuriata per il fatto che Tally abbia condiviso la cura con Zane invece che con lei, anche dopo il suo tradimento nel Fumo, Shay scopre il suo modo di porre fine alla sua Prettyheadedness. Crea un gruppo chiamato i Tagliatori, che si riuniscono per tagliarsi ritualmente le braccia per costringere i loro cervelli a lavorare in modo chiaro. Turbata, Tally decide che non possono più aspettare di fuggire da New Pretty Town: devono trovare un modo per arrivare al NUOVO FUMO e portare altre pillole alle Pretty.

I Crims fanno una grande fuga da New Pretty Town

In Pretties fuggire dalla città non è facile come in Uglies. Invece di anelli di interfaccia che possono essere tolti rapidamente, Tally e Zane sono stati dotati di bracciali stretti che tracciavano i loro movimenti e non potevano essere rimossi (dopo la loro avventura sulla torre per trovare la cura). Insieme, hanno stabilito che l’unico modo per rimuovere i bracciali sarebbe stato quello di colpirli con un calore sufficiente a farli espandere e a farli scivolare via. Alla fine, rubano dei guanti ad alta tecnologia, resistenti al fuoco, in grado di infilarsi sotto le manette, di rubare le mongolfiere e di infilare le mani tra le fiamme.

Con gli hoverboard al seguito, Tally, Zane e gli altri Crims (meno Shay e i suoi Cutters) fuggono dalla città con le mongolfiere, da cui saltano fuori con le loro tavole una volta raggiunta una distanza di sicurezza. Mentre Zane e gli altri riescono a prendere la strada giusta per le Rovine Arrugginite e il Nuovo Smoke, Tally si perde nel bosco. Dopo una lunga avventura, alla fine ritrova la strada e si riunisce a Zane e, più goffamente, a David.

Tally si riunisce a David nel Nuovo Smoke

Joey King in Uglies (2024)
Foto di Brian Douglas/Netflix – © 2024 Netflix, Inc.

Quando Tally si riunisce a David, ha recuperato tutti i suoi ricordi relativi al periodo trascorso nel Smoke, compresa la breve storia d’amore con il Brutto. Tuttavia, questo non cambia il fatto che nel frattempo si è innamorata di Zane. Nonostante ciò, Tally è ancora arrabbiata perché David non è mai venuto a prenderla come aveva promesso alla fine del libro e del film di Uglies . Invece, è stato Croy a portare la cura a New Pretty Town. David spiega che avrebbe voluto consegnare le pillole, ma che il calore di New Smoke era semplicemente troppo intenso. I due fanno una maldestra ammenda e viaggiano dalle Rovine Arrugginite al Nuovo Smoke.

Tally scopre di non aver mai avuto una vera e propria cura

laverne cox e joey king in uglies
Cortesia di © Netflix

Tally è ansiosa di ricongiungersi con Zane dopo la loro lontananza, ma è sconvolta quando scopre che lui non è stato bene durante la sua assenza. Da quando aveva preso la cura, Zane aveva avuto dei mal di testa che sembravano peggiorare di intensità ogni giorno che passava. Anche per questo era così urgente che lui e Tally arrivassero al Nuovo Fumo, in modo che Maddy potesse verificare cosa fosse andato storto. La madre di David ha capito subito perché Zane stava soffrendo quando il ragazzo le ha detto che lui e Tally si erano divisi le pillole: non era questo il modo in cui la cura doveva essere presa.

Dopo essere arrivata nel Nuovo Fumo, Tally scopre che una delle pillole che lei e Zane avevano preso conteneva dei nanos destinati a divorare le lesioni grafiche, mentre l’altra pillola aveva lo scopo di bloccare questi nanos prima che continuassero a divorare il resto del cervello. Tally aveva preso la seconda, che di per sé non ha alcun effetto. Zane, invece, aveva preso la prima. I nanos hanno provocato danni ingenti al suo cervello, che Maddy ha fatto del suo meglio per annullare. Tuttavia, le funzioni motorie del ragazzo non saranno più le stesse.

Questa notizia è devastante per Tally, che si sente immensamente in colpa per aver condiviso le pillole con Zane e, quindi, aver causato questi danni. Naturalmente, questo significa anche che Tally non aveva mai preso la cura. Aveva usato la sua forza di volontà per superare la lesione, dimostrando che la sua mente era semplicemente troppo forte per essere controllata. Tuttavia, Tally non ha molto tempo per pensarci, poiché alla fine si scopre che Zane ha un trasmettitore incorporato nella mascella che avvisa il dottor Cable della sua posizione. La cattiva degli Uglies li ha fatti fuggire da New Pretty Town per poter trovare il Nuovo Fumo.

Shay riappare come speciale e Tally viene riportato in città

Brianne Tju in Uglies (2024)
Foto di Brian Douglas/Netflix – © 2024 Netflix, Inc.

David, Maddie e il resto dei New Smoke fuggono prima dell’arrivo di Special Circumstances, ma le condizioni di debolezza di Zane non gli permettono di seguirlo. Tally decide ostinatamente di rimanere al suo fianco, con grande frustrazione di David. Tuttavia, è sorpresa di vedere che la dottoressa Cable non è venuta da sola. Ha portato con sé Shay, che era uno Speciale appena potenziato, insieme al resto dei suoi Cutter. Shay, amando il suo nuovo potere e la sua chiarezza, dice a Tally che il suo destino non è quello di essere trasformata di nuovo in una Bubblehead. Al contrario, sarebbe diventata ciò che tutte le Pretty che pensano di poter superare le lesioni diventano: una Speciale.

È su questo cliffhanger che Pretties si conclude. Proprio come Uglies termina con Tally che chiede al dottor Cable di renderla bella, Pretties termina con Shay che dice a Tally che diventerà speciale. Il terzo libro della serie Uglies si intitola appunto Specials e vede Tally Youngblood subire ancora una volta una trasformazione estrema. Naturalmente, i cambiamenti in Uglies di Netflix, in particolare la rivelazione che Peris è diventata una Special, renderebbero un adattamento cinematografico del threequel un po’ più difficile da realizzare. Ciononostante, c’è molto spazio per la realizzazione di un film di Pretties.

UFO Sweden: tutte le curiosità sul film di fantascienza

UFO Sweden: tutte le curiosità sul film di fantascienza

Anche la Svezia hai suoi film sugli alieni, come UFO Sweden, diretto da Victor Danell a partire da un’idea del gruppo Crazy Pictures in seguito alla scoperta dell’esistenza di una vera associazione ufologica svedese che indaga su fenomeni paranormali, chiamata appunto UFO Sweden. Nell’entrare in contatto con questa realtà, è dunque nata l’idea di realizzare un film di fantascienza che avesse come tema l’ignoto, con le riprese che si sono svolte poi a Norrköping in Svezia.

Sono naturalmente numerosi gli omaggi che il film fa ai grandi classici di questo genere, da Incontri ravvicinati del terzo tipo di Steven Spielberg fino ad una serie come X-Files, ma anche a titoli quali Stranger Things, True Detective e Interstellar di Christopher Nolan. Secondo gli stessi autori, infatti, UFO Sweden è “un film d’avventura per adulti” che deve molto alle opere appena citate e la cui forza motrice del racconto è quella dell’instancabile ricerca della verità.

Si tratta dunque di un film ideale per qualsiasi appassionato di fantascienza, l’investigazione e le inspiegabili forze della fisica che ci governano. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a UFO Sweden. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di UFO Sweden

La vicenda si svolge nel 1996 ed ha per protagonista Denise, un’adolescente svedese che dopo la scomparsa del padre Uno nel 1988, vive con una famiglia adottiva. La ragazza, però, è convinta che suo padre non sia morto, ma anzi sostiene che è stato rapito dagli alieni. Decide allora di indagare unendosi a un gruppo di personaggi bizzarri, che come lei sostiene l’esistenza degli UFO. L’associazione studia i fenomeni extraterrestri e organizza spedizioni notturne a caccia di segnali celesti.

Durante una perlustrazione, il sospetto di Denise viene rafforzato dal ritrovamento di una macchina identica a quella che suo padre guidava la notte della sua scomparsa. L’auto, a quanto risulta, si è schiantata sul tetto di un fienile proprio quando una misteriosa luce rossa è comparsa in cielo.
Partendo da questa pista, per Denise ha inizio una folle avventura che con le verità che porterà alla luce scatenerà il caos nella sua vita e in quella della sua cittadina.

UFO Sweden cast

Il cast del film

Ad interpretare Denise vi è l’attrice Inez Dahl Torhaug, qui al suo primo ruolo in un lungometraggio. Accanto a lei, nel ruolo del padre Uno, vi è invece Oscar Töringe. Fanno poi parte del cast Jesper Barkselius nel ruolo di Lennart Svahn, Sara Shirpey in quello di Tomi, Eva Melander nel ruolo di Kicki e Isabelle Kyed in quello di Töna. Infine, l’attore Joakim Sällquist, visto anche nel film distopico Granchio nero, interpreta Kenneth.

Il trailer di UFO Sweden e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di UFO Sweden grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 16 luglio alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Ufficializzato Capitan America

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Marvel.com ha pubblicato finalmente il comunicato stampa ufficiale legato a The First Avenger: Captain America, e che ufficializza – tra le altre cose – la presenza di Chris Evans e Sebastian Stan nel cast.

Ufficiale: Zack Snyder per la Justice League se L’Uomo d’Acciaio sarà un successo

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Anche con la testimonianza di un trailer mozzafiato, L’Uomo d’Acciaio rimane una grossa incognita. Ieri vi abbiamo detto che il destino della Justice League al cinema dipendeva proprio dal successo del film su Superman, e infatti oggi il regista Zack Snyder conferma che il suo lavoro è stato veramente buono:

“La mia prospettiva di questo momento è molto difficile. Ma posso dire che è tutto ciò che ho sempre sperato. Se non sono diventato pazzo, ci si sente veramente bene!”

Certo, non è proprio un’ammissione chiarissima quella che Snyder ha rilasciato a Empire, ma sembra che il regista sia davvero coinvolto nel futuro progetto che vedrà finalmente sullo schermo i super eroi della DC.

Come dice il sito cinemablend.com, se fossimo Zack Snyder proveremmo una stranissima forma di agonia sapendo di aver realizzato un bellissimo film, ma non sapendo ancora se il pubblico lo apprezzerà o meno.

L’Uomo d’Acciaio, il film

Warner Bros. Pictures e Legendary Pictures presentano L’Uomo d’Acciaio, con Henry Cavill nel ruolo di Clark Kent/Superman, per la regia di Zack Snyder. Il film è interpretato anche da Amy Adams (“The Fighter”), attrice candidata tre volte agli Oscar, nel ruolo della giornalista del Daily Planet Lois Lane, e il candidato all’Oscar Laurence Fishburne (“What’s Love Got to Do with It”) in quello del direttore del giornale, Perry White. Nel ruolo dei genitori adottivi di Clark Kent, Martha e Jonathan Kent, ci sono la candidata agli Oscar Diane Lane (“Unfaithful — L’amore infedele”) e il premio Academy Award Kevin Costner(“Balla coi lupi”).

A combattere contro il supereroe sono due altri Kryptoniani sopravvissuti, il malvagio Generale Zod, interpretato dal candidato agli Oscar Michael Shannon (“Revolutionary Road”) e Faora, interpretata da Antje Traue. Originari di Krypton sono anche i genitori biologici di Superman, la madre Lara Lor-Van, interpretata da Ayelet Zurer (“Angeli e demoni”) e il padre Jor-El, interpretato dal premio Academy Award Russell Crowe (“Il gladiatore”). Nel cast anche Harry Lennix, nel ruolo del Generale Swanwick, Christopher Meloni in quello del Colonnello Hardy e Richard Schiff che interpreta il Dr. Emil Hamilton. Tutte le news nel nostro speciale: Superman: Man of steel.

Ufficiale: X-Men e Fantastici 4 tornano a “casa” grazie alla Disney

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È ufficiale: gli X-Men e i Fantastici 4 tornano finalmente a “casa” grazie all’accordo fra Disney e Fox che prevede l’acquisizione da parte dell’azienda di Topolino di alcuni diritti cinematografici della seconda per 52,4 miliardi di dollari. Dopo anni quindi gli eroi migrati lontano dai colleghi Vendicatori si ricongiungono ai Marvel Studios con grande gioia dei fan e la delusione di qualche spettatore affezionato al taglio più adulto degli ultimi prodotti Fox (vedi Deadpool e Logan).

Ciò significa che non passerà molto tempo dal vedere riuniti sullo schermo X-Men, Deadpool, Fantastici 4 e Avengers nel MCU, come confermato dalle dichiarazioni ufficiali della Walt Disney Company:

Accordo Disney-Fox: le reazioni di Ryan Reynolds e James Gunn

L’accordo offre inoltre alla Disney l’opportunità di riunire sotto lo stesso tetto X-Men, Fantastic Four e Deadpool con la famiglia Marvel e creare mondi più ricchi e complessi di personaggi e storie interconnessi che il pubblico ha dimostrato di amare.

Di seguito gli elementi chiave della transazione:

  • L’accordo valuta gli asset 21st Century Fox nella transazione a $ 66,1 miliardi, inclusi $ 13,7 miliardi di debito della 21st Century Fox, o $ 28 a azione. Il valore aziendale dell’operazione è di $ 69 miliardi.
  • Il presidente e CEO della Disney, Bob Iger, ha prolungato il suo contratto con la compagnia per altri due anni, fino alla fine del 2021, per supervisionare l’integrazione delle attività.
  • Gli azionisti di 21st Century Fox riceveranno 0,2745 azioni Disney per ogni azione Fox detenuta, dando agli azionisti di Fox circa il 25% di Disney.
  • 21st Century Fox sposterà Fox Broadcasting Co., Fox Sports, Fox News, Fox Television Stations e una manciata di altre risorse in una nuova società che avrà un fatturato di $ 10 miliardi e guadagni di circa $ 2,8 miliardi. Il lotto della 20th Century Fox a Century City rimarrà anche con la società spin-off Fox.
  • 21st Century Fox continuerà a perseguire l’acquisizione della quota residua del 61% in Euro Satcaster Sky che non ancora del tutto in suo possesso con l’intenzione di Disney di subentrare quando la transazione Disney-Fox sarà completata.
  • La Disney si aspetta di realizzare 2 miliardi di dollari in risparmi grazie alla combinazione delle attività di sovrapposizione tra Disney e Fox entro due anni dalla chiusura dell’accordo.
  • Disney prevede che la revisione normativa dell’acquisizione durerà fino a 18 mesi.

Voi cosa ne pensate?

Fonte: ComicBookMovie

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