Questa è una notizia che farà
sicuramente la felicità dei tantissimi fan di Twilight, la celebre saga
cinematografica con protagonisti Robert Pattinson e
Kristen
Stewart, basata sui romanzi scritti da
Stephenie Meyer.
Stando infatti a quanto dichiarato
da Patrick Wachsberger, uno dei due presidenti del consiglio
d’amministrazione della Lionsgate (la major che ha
prodotto il franchise), la saga potrebbe ritornare sul grande
schermo con un nuovo ciclo di film.
Queste le parole di Wachsberger:
“E’ una possibilità. Non certa, ma comunque una possibilità.
Dipende da Stephenie: se vuole racontare un’altra storia con questi
personaggi noi saremo con lei.”
Sembra quindi che il futuro del
franchise cinematografico dipenda dalla Meyer e della sua volontà
di scrivere un nuovo romanzo, possibilità che non è totalmente da
escludere. Restiamo in attesa di aggiornamenti..
Twilight:
la saga potrebbe continuare con nuovi film
L’ultimo film della saga di
Twilight arrivato sul grande schermo è The Twilight Saga:
Breaking Dawn – Parte 2 del 2012, diretto da Bill Condon. È
la seconda parte di The Twilight Saga: Breaking Dawn –
Parte 1, il quarto e ultimo adattamento
cinematografico della serie di Twilight.
Come per gli altri film della saga,
la pellicola ha finora incassato in Italia ben € 16.066.000 in
totale in sole quasi due settimane (risultato del 26/11/12),
superando gli incassi dei capitoli precedenti, e più di € 2.000.000
nelle prime 24h dopo l’uscita divenendo così uno dei maggiori
esordi di sempre in Italia. In totale, il film ha incassato €
18.622.000 in Italia e $ 829.685.377 in tutto il mondo, superando
gli incassi dei precedenti film della saga. Attualmente è al 40º
posto nella lista dei film di maggiore incasso di sempre.
Nel 2008 esordiva sul grande schermo
Twilight, il primo film di quella che, di lì a
poco, sarebbe divenuta una delle saghe più famose e
amate della storia del cinema. Cinque film diventati un
vero e proprio fenomeno di culto tra gli adolescenti di tutto il
mondo, che hanno incassato complessivamente più di 3,3 miliardi di
dollari e che hanno lanciato nel firmamento delle star
hollywoodiane i giovani protagonisti Robert Pattinson e Kristen
Stewart.
A 10 anni dal suo debutto nelle
sale, Twilight e la storia dell’amore
tormentato tra l’adolescente Bella e il vampiro Edward arrivano in
Home Video grazie a Eagle Pictures in
un’imperdibile edizione tutta da collezionare.
A partire dal 5
dicembre, l’intera saga tratta dall’omonimo best
seller di Stephenie Meyer sarà disponibile in un
nuovo cofanetto da collezione a tiratura
limitata e numerata. L’esclusiva edizione, edita sia in
formato DVD che Blu Ray, conterrà tutti e 5 i film
di Twilight e innumerevoli contenuti extra. Nello
specifico:
Twilight: Bella
Swan (Kristen Stewart) incontra il misterioso Edward Cullen (Robert
Pattinson) un ragazzo con un oscuro segreto: è un vampiro.
The Twilight Saga: New
Moon: La lealtà di Bella è messa a dura prova mentre viene
sempre più assorbita dal mondo dei lupi mannari attraverso la sua
amicizia con Jacob (Taylor Lautner).
The Twilight Saga:
Eclipse: Bella è circondata dal pericolo e deve scegliere
tra il suo amore per Edward o la sua amicizia per Jacob.
The Twilight Saga: Breaking
Dawn – Part 1: Un matrimonio, una luna di miele e la
nascita di una bambina portano incredibili cambiamenti per Bella,
Edward e coloro che amano.
The Twilight Saga: Breaking
Dawn – Part 2: Bella è sempre al fianco di Edward, ma il
pericolo è ancora in agguato finchè avranno a che fare con l’ira
dei Volturi.
Sempre a partire dal 5
dicembre, sarà disponibile anche la versione
4K in Blu Ray di Twilight, il
primo film della saga diretto da Catherine Hardwicke nel 2008: il
primo capitolo di una storia d’amore potente e travolgente, che
affronta i temi dell’eternità e della natura umana, catapultando lo
spettatore in un “affascinante mondo sospeso”.
I festeggiamenti per il decennale
di Twilight cominciano già nel mese di novembre 2018. Il primo,
imperdibile appuntamento è il 14 novembre, data in
cui sarà disponibile una special edition a tiratura limitata
dei 5 film della saga di Twilight in versione DVD,
corredati da un esclusivo Digibook da
collezione.
Il secondo appuntamento per
l’attesissimo decennale sarà, invece, sul grande schermo:
il 20 e il 21 novembre 2018 il film
“Twilight” di Catherine Hardwicke torna nei cinema sempre
grazie a Eagle Pictures per due giorni soltanto. Un’occasione
imperdibile per rivivere sul grande schermo il primo capitolo
dell’immortale love story tra Edward e Bella.
Twilight ritornerà, anche se non su
grande schermo. La saga letteraria di Stephenie
Meyer è diventata infatti protagonista di un progetto
intitolato The Storytellers – New Creative Voices of
The Twilight Saga, che si prefigge di dare un incentivo
alle aspiranti registe che vogliono cimentarsi con la settima arte.
Si tratta di una campagna di crowdfounding che si tradurrà nella
produzione di cinque cortometraggi per Facebook, girati ognuno da
una regista diversa e basati su The Twilight Saga: Official
Illustrated Guide, una sorta di opera enciclopedica redatta
dalla stessa Meyer.
Che ne pensate? E’ interessante
vedere con che occhi delle registe alle prime armi racconteranno
una saga che, nonostante parli di creature antiche e mostruose, è
in realtà solo una storia d’amore, abbastanza stereotipata in fin
dei conti. Che questo nuovo sguardo possa dare una maggiore verve
al racconto che conosciamo attraverso i romanzi e i
lungometraggi?
Lo scorso 4 agosto è stato
pubblicato Midnight Sun, l’atteso e tanto chiacchierato
quinto libro della saga di Twilight, che non porta avanti la storia di
Bella e Edward, ma che la racconta dal punto di vista
dell’affascinante vampiro.
Adesso, in occasione della
promozione del libro, durante un’intervista con Bustle, è stata
l’autrice della saga letteraria Stephenie Meyer a
svelare quale aspetto della storia raccontata nel primo romanzo le
sarebbe piaciuto cambiare: “Quando stavo scrivendo Twilight, le
cose andavano bene. Ma poi ho capito che Edward avrebbe
assolutamente detto a Bella che l’amava prima di quanto sia
effettivamente accaduto. Ci sono stati alcuni punti in cui ho
pensato: ‘Sì, l’avrebbe detto proprio in questo momento’. Adesso
non posso cambiare questa cosa… e devo ammettere che è molto
frustrante.”
Nel romanzo, Edward dice a Bella che
la ama soltanto nella seconda parte, poco prima che i due
partecipino alla partita di baseball della famiglia Cullen. Al
momento non sappiamo se Midnight Sun verrà adattato per il grande
schermo e se
Robert Pattinsone Kristen Stewart, che dalla fine del franchise
cinematografico hanno strutturato le loro carriere quasi
completamente lontano dai blockbuster, sarebbero disposti a
tornare.
Anna Kendrick, che ha interpretato Jessica
Stanley nel franchise di Twilight, ha rivelato
perché girare il primo capitolo della saga è stata un’esperienza
infelice. Oggi, Anna Kendrick è uno dei volti più noti nel panorama
di Hollywood, grazie soprattutto alla sua interpretazione nel
drammatico Tra le nuvole di Jason Reitman e al franchise musicale
di Pitch
Perfect.
Prima di raggiungere la fama a
livello internazionale, la Kendrick venne scelta per interpretare
il ruolo di Jessica nella saga di Twilight. Il primo film, uscito nel 2008, è
l’adattamento del primo romanzo della celebre saga letteraria
partorita dalla mente di Stephenie Meyer. Il
franchise, passato poi alla storia come “The Twilight
Saga“, è stato un enorme successo, arrivando ad incassare
oltre 3 miliardi di dollari al box office mondiale.
Nonostante sia apparsa in ben
quattro dei cinque capitoli della saga cinematografica, alla fine
il ruolo di Jessica, l’amica di Bella (Kristen
Stewart), è sempre stato un personaggio di contorno,
anche se rimasto impresso nella mente dei fan grazie alla verve
comica dell’attrice. In una recente intervista con Vanity Fair, la Kendrick ha ricordato la
sua esperienza sul set del primo adattamento cinematografico,
rivelando che l’esperienza di girare a Portland, in Oregon, è stata
“triste e avvilente”.
Anna Kendrick sul primo Twilight:
“Girare il film è stato come essere presi in
ostaggio”
“Il primo film l’abbiamo girato
a Portland, in Oregon, e ricordo che faceva freddissimo”, ha
spiegato Anna Kendrick. “È stata un’esperienza
triste e avvilente. Ricordo che le mie Converse erano perennemente
inzuppate d’acqua, così mi ritrovavo ogni volta a pensare: ‘Questo
è un gruppo di persone davvero eccezionali e sono sicura che in un
momento diverso saremmo diventati tutti grandi amici, ma ora come
ora voglio soltanto ucciderli’.Però un certo tipo di
legame l’abbiamo sviluppato. C’era qualcosa tra di noi, su quel
set… come quando condividi un evento traumatico. Come le persone
che sopravvivono dopo essere state prese in ostaggio. È un legame
che dura per tutta la vita.”
La Kendrick non è la
prima attrice del cast di Twilight a ricordare le difficoltà durante le riprese
le primo film. Già Taylor Lautner, che interpreta il lupo mannaro
Jacob Back, aveva parlato del disagio provato durante le riprese di
alcune sue scene. In particolare l’attore aveva parlato delle
difficoltà nel girare lunghe scene sotto la pioggia, con la
preoccupazione di poter costantemente ammalarsi. Anche Nikki Reed, che ha interpretato Rosalie Hale
nella saga, ha parlato spesso delle condizioni meteorologiche
sfavorevoli che hanno reso la vita sul set particolarmente
difficile.
A proposito di Twilight, ricordiamo che di recente
Stephenie Mayer ha annunciato ufficialmente che il
4 agosto uscirà Midnight
Sun, il suo atteso e tanto chiacchierato quinto libro
della saga, che non porta avanti la storia di Bella e Edward, ma
che la racconta dal punto di vista dell’affascinante vampiro.
Uscito nei cinema di tutto il mondo
nel 2008, Twilight è in breve tempo divenuto un
fenomeno culturale, procurando al film e all’intera saga le
attenzioni di un’intera generazione. Diretto dalla regista Catherine Hardwicke,
il film – tratto dall’omonimo romanzo del 2005 di Stephenie
Meyer – ha per protagonisti assoluti la coppia
formata da Robert Pattinson e Kristen
Stewart, che proprio grazie a questo film hanno
ottenuto popolarità planetaria, distinguendosi poi negli anni come
interpreti di grande valore.
Tra curiosità legate al cast, alla
realizzazione del film e al processo di adattamento del romanzo,
sono molte le cose da sapere su Twilight, opera
che – piaccia o meno – ha contribuito al proliferarsi di saghe di
questo tipo, caratterizzate da emozioni forti e un focus sulla
giovane età dei protagonisti (e di conseguenza degli spettatori a
cui ci si rivolge).
Ecco 10 cose che forse non
sai su Twilight.
La trama di Twilight
Protagonista del film è la
diciassettenne Bella Swan, che si trasferisce a
casa del padre Charlie. Bella tenta di passare
inosservata nella nuova città, ma l’arrivo di una forestiera
elettrizza l’intera scuola, ad eccezione fatta per i misteriosi
fratelli Cullen: Alice, Emmet,
Rosalie, Jasper ed
Edward. Nonostante quest’ultimo cerchi di
evitarla, Bella riesce a far breccia nel cuore del ragazzo. Quando
però Edward si rivelerà essere ben diverso da quel che sembra,
Bella si ritroverà catapultata in una realtà ricca di pericoli e
passioni.
1. Il progetto rimase
sospeso per tre anni. Prima di diventare un best seller, i
diritti del romanzo furono inizialmente acquistati dalla Paramount
MTV Film, che era intenzionata a realizzarne un film, non
riuscendovi però in tempi brevi per via di problemi amministrativi.
Quando il successo di pubblico investì il romanzo, molte case di
produzione indipendenti si interessarono alla storia tra cui la
Summit Entertainment. Questa dovette attendere che scadessero i
diritti della Paramount, e quando ciò avvenne poté assicurarseli
per realizzare il film.
Il cast di attori: Robert Pattinson e
Kristen Stewart
2. Kristen Stewart fu la
prima ad essere ingaggiata. Dopo averla vista recitare nel
film Into the Wild – Nelle terre selvagge, la regista
Catherine Hardwicke decise di scegliere Kristen Stewart per il
ruolo di Bella, dato che nel volto dell’attrice aveva ritrovato il
giusto mix di desiderio e innocenza. L’attrice fu dunque sottoposta
ad un provino, che poi vinse battendo anche concorrenti come
Jennifer Lawrence, qui
subito scartata ma poi scelta come protagonista di Hunger Games.
3. La ricerca del
protagonista maschile. Per il ruolo di Edward furono molti
i giovani attori selezionati per il ruolo, tra cui si annoverano
Henry Cavill, Hayden Christensen,
Orlando Bloom, Gerard Way e
Dave Franco. Alla fine ad ottenere il ruolo fu
però Robert Pattinson, che dimostrò una grande
chimica di coppia con la Stewart. Prima di ottenere il ruolo, però,
Pattinson non aveva mai sentito parlare del romanzo e accettò di
sostenere il provino solo in quanto attratto dalla possibilità di
lavorare con Stewart.
4. Robert Pattinson si è allenato molto per il
ruolo di Edward. Non appena Robert Pattinson è stato scritturato per il
ruolo di Edward, si è trasferito in Oregon e ha iniziato a lavorare
sul suo personaggio, sia fisicamente che mentalmente. Si è allenato
cinque ore al giorno con un istruttore: ha imparato a combattere, a
giocare a baseball e a fare acrobazie. Ha dovuto anche imparare a
guidare e ottenere la patente di guida dell’Oregon.
Le location del film: ecco dove è stato girato
5. Le riprese non si sono
svolte dove è ambientato il racconto. Sebbene la storia di
Twilight sia ambientata nella Penisola
Olimpica di Washington e precisamente
nella realmente esistente cittadina di Forks, una
serie di problematiche non hanno reso possibile girare lì il film.
Si decise dunque di svolgere le riprese nella cittadina di
Vernonia, nello Stato dell’Oregon. Per le scene
dell’high school, vennero usate delle vecchie strutture in mattoni
della Kalama High Scool di Portland, mentre per la scena della
radura venne trovata una piccola insenatura a Mount Hood, una zona
vulcanica a nord dell’Oregon.
L’adattamento di Twilight
6. La produzione voleva
imporre alcuni cambiamenti. Durante la fase di
pre-produzione, i produttori del film erano intenzionati ad
apportare alcune modifiche, tra cui la volontà di dare un’impronta
più sportiva al film, con Bella che sarebbe diventata da ragazza
introversa e timida una giovane atleta sicura di sé. Fortunatamente
la scrittrice del romanzo impose il divieto di attuare tali
modifiche, chiedendo quanta più fedeltà possibile al romanzo.
Twilight e il trucco sugli attori
7. Il trucco trasformò
fisicamente gli attori. Le sessioni di trucco imposero
grandi cambiamenti fisici al cast. Per assomigliare maggiormente al
personaggio di Bella, Kristen Stewart indossò delle lenti a contatto
che le cambiarono il colore degli occhi. A Robert Pattinson fu invece chiesto di
indossare un apparecchio ortodontico che ne modificasse leggermente
il sorriso.
Alcuni particolari su Twilight
8. Ogni famiglia ha il suo
stemma. Per enfatizzare lo spirito di appartenenza della
famiglia Cullen, la costumista Wendy Chuck pensò di creare uno
stemma con il simbolo del loro clan. Nel film, infatti, ogni membro
della famiglia indossa in maniera personale un gioiello con
l’araldico rappresentante il clan dei Cullen.
Twilight: alcune frasi celebri del
film
9 Numerose frasi sono
rimaste iconiche. All’interno del film molte sono le
battute rimaste impresse nell’immaginario dei fan. Ecco qualche
esempio:
– E se non fossi il supereroe?
Se fossi il cattivo? (Edward Cullen)
– Non ho mai pensato a come
morirò. Ma morire per qualcuno che amo mi sembra un buon modo per
andarmene. (Bella Swan)
– Ho detto che sei carina, il
che è un insulto. Stasera sei più che bellissima. (Edward
Cullen)
– Di tre cose ero certa: primo,
Edward era un vampiro. Secondo, una parte di lui aveva sete del mio
sangue. Terzo, ero incondizionatamente innamorata di lui.
(Bella Swan).
Il racconto di Twilight invertito
in un nuovo libro
10. Era previsto un nuovo
libro sulle vicende narrate in Twilight. Dopo il successo
ottenuto dal primo romanzo della saga, l’autrice Stephen
Mayer decise di scrivere un romanzo sulla stessa storia
narrata in Twilight, ma con il punto di vista di
Edward. Il libro, che avrebbe dovuto intitolarsi Midnight
Sun non vide però mai la luce, poiché i primi capitoli
vennero rubati e diffusi in rete, portando l’autrice ad abbandonare
il progetto.
Il trailer di
Twilight e dove vederlo in streaming e in TV
È possibile fruire di
Twilight grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Google Play, Apple
TV, Now, Tim
Vision e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 17
giugno alle ore 21:20 sul canale
Italia 1.
Se pensavate che quel “per sempre”
tra Bella e Edward fosse la fine di tutto vi sbagliavate.
Stephenie Meyer, autrice della tetralogia di
Twilight, ha scritto un nuovo romanzo
in occasione del decimo anniversario dell’uscita del suo primo
libro. Si intitola Life and Death e si
tratta di una versione a sessi invertiti della precedente storia.
In questo caso la storia è raccontata dal punto di vista
di Beau (leggi Bella Swan). Di fronte a lui
c’è Edythe, equivalente di Edward.
“Volevo fare qualcosa di
divertente per il 10° anniversario, il mio editore mi aveva chiesto
una prefazione, ma io gli ho proposto qualcosa di forse più
interessante” ha spiegato la Meyer.
Il romanzo è già disponibile in
inglese, mentre sarà nelle librerie italiane a partire da gennaio
2016.
Secondo la scrittrice, l’inversione
dei generi dei due protagonisti serve a “sottolineare che Bella
non è una ‘damigella in pericolo’ ma un ‘essere umano in pericolo’
e che circondati da quelli che possono essere intesi
come supereroi e supervillain“.
In merito alla trasposizione
cinematografica ha invece affermato: “Non ce lo vedo
proprio un film”.
La realtà invece è che sembra molto
probabile che le intenzioni di un adattamento cinematografico siano
più che contemplate. Dopotutto a novembre uscirà l’ultimo capitolo
di Hunger Games e il cinema sarà orfano
di una saga importante Young Adult.
Stephenie Mayer,
autrice di Twilight, ha annunciato
ufficialmente che il 4 agosto uscirà Midnight
Sun, il suo atteso e tanto chiacchierato quinto libro
della saga di Twilight, appunto, ma che non porta avanti la storia
di Bella e Edward, ma che la racconta dal punto di vista
dell’affascinante vampiro.
Si è parlato per molto tempo del
libro trai fan di Twilight, soprattutto
perché la prospettiva di Edwad Cullen sulla sua storia con Bella
sembra molto misteriosa, un elemento di grande interesse per i fan
della saga e anche di curiosità per chi, pur non essendo fan, ha
amato i film e vorrebbe saperne di più sulle avventure dell’umana e
del vampiro innamorati.
“Sono molto eccitata, infine, di
annunciare l’uscita di Midnight Sun il 4 agosto. Questo è un
periodo folle e non sapevo se questo potesse essere il momento
giusto per farlo uscire, ma alcuni di voi hanno aspettato per così
tanto tempo! Non mi sembrava giusto farvi aspettare ancora, scusate
il pessimo tempismo. Spero che questo libro possa essere una
distrazione dal mondo reale”. Quanto dichiarato da Meye a
Good Morning America, proprio questa mattina.
Da un punto di vista
cinematografico, l’idea di una versione di Twilight raccontata
attraverso gli occhi di Edward potrebbe essere interessante,
tuttavia ricordiamo che Robert Pattinson e Kristen
Stewart, protagonisti della saga, hanno nel frattempo
strutturato le loro carriere quasi completamente lontano dai
blockbuster, per cui sarà interessante vedere se si tenterà,
almeno, di riaverli a bordo per un eventuale nuovo film.
Sofia Coppola rivela di essere stata sul punto
di dirigere The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte
2, ma ha rinunciato perché trovava un aspetto della storia
troppo strano. L’ultimo film di Coppola, Priscilla,
vede protagonisti Cailee Spaeny e Jacob
Elordi. Basato sul libro di memorie del 1985 Elvis
and Me di Priscilla Presley, il film riceverà uscirà negli USA il 3
novembre 2023. Noi lo abbiamo visto
e recensito alla Mostra d’Arte cinematografia di Venezia. Il
film sta raccogliendo recensioni entusiastiche e numerosi premi.
Nel frattempo, la saga di Twilight, che raccontava
la storia d’amore tra l’umana Bella (Kristen
Stewart) e il vampiro Edward (Robert
Pattinson), si è conclusa nel 2012 dopo aver incassato
milioni di dollari al botteghino ed essere diventata un fenomeno
culturale.
In una recente intervista con
Rolling Stone in cui parla della
sua lunga carriera, Sofia Coppola ha rivelato che le era stato
chiesto di dirigere il film finale della Saga di
Twilight, ma ha deciso di rifiutare perché pensava che
“l’intera faccenda dell’imprinting del lupo mannaro fosse
strana”. Ecco cosa ha detto la regista:
“Ho partecipato a un incontro e non è mai andato da nessuna parte.
Pensavo che tutta la faccenda dell’imprinting del lupo mannaro
fosse strana. Il bambino… Troppo strano! Ma parte del precedente
Twilight poteva essere realizzata in modo interessante. Ho pensato
che sarebbe stato divertente realizzare una storia d’amore tra
vampiri adolescenti, ma l’ultima è stata davvero
esagerata.”
Il punto della trama di Twilight a
cui si riferiva Sofia Coppola ha suscitato molte
controversie. In Breaking Dawn – Parte 2, Jacob
(Taylor
Lautner) subisce un processo comune a ogni lupo
mannaro noto come imprinting, che è paragonato alla
ricerca della propria anima gemella. Il problema è che Jacob ha
l’imprinting con la figlia neonata di Bella e Edward, Renesmee.
Molti hanno sottolineato quanto questa scelta narrativa fosse
imbarazzante, anche se Jacob insiste che si tratta di un gesto
innocente. È comprensibile che Coppola abbia contestato questo
aspetto di Breaking Dawn – Parte 2, e ha invece
continuato a dirigere altri progetti che hanno rafforzato la sua
posizione come una delle migliori registe della sua
generazione.
A dieci anni dalla sua
uscita tutti ricordano Twilight come il film di
successo sui vampiri, pochi o nessuno come il film con cui
Catherine Hardwicke aveva provato a dire qualcosa
sugli adolescenti americani, sulle emozioni del primo amore, sugli
effetti collaterali di un sentimento così incontrollabile e del
senso di annullamento delle ragazze. Le stesse che per essere
“accettate” dal sistema andavano incontro a una serie di pericoli
(vedi la Tracy Louise Freeland di Thirteen).
L’essenza del romanzo di
Stephenie Meyer, diventato in poco tempo un
fenomeno globale, era di sicuro migliore del suo taglio romantico e
goffamente fantasy, sospeso nel periodo più complicato di una
teenager: il momento in cui si scopre di avere un desiderio
sessuale. E se Thirteen circumnavigava questo tema
attraverso uno sguardo sporco e realistico, in Twilight la Hardwicke
sapeva che le immagini dovevano parlare ad un pubblico meno
selezionato e consapevole e scese così a patti con gli studios (gli
stessi che poi le tolsero la possibilità di dirigere il sequel)
accettando il compromesso; questo non impedì al film di scrivere
una pagina tutt’altro che ininfluente del cinema teen contemporaneo
post-anni Ottanta e Novanta, con protagonista una ragazza che di
fatto pratica l’astinenza per amore. Una concezione davvero
regressa – e repressa – del sentimento amoroso che è tutto un
sacrificio di lei e distorta cavalleria di lui.
Nel 2008 il critico cinematografico
Roger Ebert disse che Twilight non guardava affatto alla donna né la
metteva al centro, ma a un desiderio maschile che sconfina
nell’erotomania (o sindrome di De Clerambault, cioè il tipo di
disturbo delirante dove il paziente è ossessionato da un’altra
persona). C’è insomma un discorso molto più serio o comunque
intrigante rispetto alle premesse tra le pieghe del film, smarrito
ai confini di un’America puritana e fintamente liberale dove si può
parlare di sesso senza mai mostrarlo, reprimendo e rimandando allo
spazio di pochi minuti (nel capitolo finale Breaking
Dawn) la tanto attesa scena dell’amplesso.
Twilight, dieci anni dopo
Proprio per le contraddizioni
insite in un prodotto che si sarebbe rivolto a spettatori molto
giovani di cui sopra, e per il tentativo della regista di
Lords of Dogtown di riuscire a interpretare i
tempi attuali, Kristen
Stewart e Robert
Pattison si rivelarono la scelta di casting
perfetta: non avevano nulla in comune con le loro controparti
letterarie (al contrario scialbe e stereotipate), ma erano
spigolosi, fisicamente ambigui, indifesi e inadeguati, maldestri
sotto i riflettori dello star system prima di diventare
celebrità; la Hardwicke è così intelligente che li fa stare nella
scena meno glamour possibile nel luogo più uggioso degli Stati
Uniti dalla fotografia verdognola e poco sgargiante.
Bravissimi, seppur svogliati (ma
quella sceneggiatura avrebbe scoraggiato chiunque…), la Stewart e Pattinson
rappresentavano una via di fuga da quel perfezionismo hollywoodiano
di plastica, favorevole all’aspetto esteriore e non all’intenzione;
due giovani capitati lì per caso, di passaggio mentre costruivano
le basi di una solida carriera nel cinema d’autore e assaliti da
una fama che forse non cercavano, o che nessuno si aspettava.
La mente torna subito a quel
pomeriggio di fine Ottobre di dieci anni fa, quando Twilight venne
presentato in anteprima mondiale al pubblico del Festival
di Roma. Il film non era ancora uscito nelle sale ma la
regista e gli interpreti furono accolti da più di 2000 ragazzine
deliranti: il fenomeno era ormai realtà. Oggi cosa resta di
quell’amore inquieto, di quel desiderio sospeso e mai
concretizzato? La consapevolezza che Twilight fosse molto di più di ciò che
sembrava, o di ciò che volevano farci credere. Sicuramente
l’episodio più significativo e memorabile di una saga che ha ceduto
subito all’ordinario racconto di massa.
Twilight torna in
sala il 20 e 21 novembre con Eagle Pictures in occasione del decimo
anniversario
A 10 anni dall’uscita del primo
film Twilight
la saga, Bella ed Edward tornano al cinema con un evento
speciale.
Il 21 novembre del 2008 esordiva sul grande schermo il primo
film di una delle saghe che è entrata di diritto nella storia del
cinema. Cinque pellicole diventate un vero e proprio fenomeno tra
gli adolescenti di tutto il mondo, che hanno incassato globalmente
più di 3,3 miliardi di dollari e che hanno lanciato nel firmamento
delle star hollywoodiane i giovani Robert Pattinson e Kristen Stewart. A 10 anni dal suo debutto,
Twilight e la storia dell’amore
tormentato tra l’umana Bella e il vampiro Edward, tornano al
cinema, solo il 20 e 21 novembre, con
Eagle Pictures.
Per celebrare l’anniversario del
film, Roma si prepara ad una premiere-evento, martedì 13
novembre alle 20.30 al cinema The Space Moderno di Piazza
della Repubblica. Prima della proiezione, per tutti i fan della
saga, delle sorprese che li lasceranno a bocca aperta!
Twilight, la trama
Tratto dal primo dei romanzi-culto
di Stephenie Meyer. Dopo il matrimonio di sua madre, l’adolescente
Bella Swan si trasferisce dall’assolata Phoenix, in Arizona, a casa
di suo padre nella piovosa cittadina di Forks, nello stato di
Washington. Introversa e solitaria, Bella non ha grandi aspettative
per quanto riguarda la nuova scuola e i nuovi compagni, ma
l’incontro con Edward Cullen, bello, intelligente e spiritoso,
anche se con un alone di mistero, cambia completamente le sue
prospettive. Tra i due nasce prima una profonda amicizia e poi
un’appassionata storia d’amore, ma quando Bella scopre la vera
identità di Edward viene catapultata in un mondo misterioso dove la
vita e la morte non hanno confini…
Non si tratta di un paradiso
tropicale incontaminato, nè dell’ultima meta turistica di moda.
L’isola di Esme è nient’altro che la meta della luna di miele di
Bella ed Edward, dopo le loro agognate nozze.
Non si tratta di un paradiso
tropicale incontaminato, nè dell’ultima meta turistica di moda.
L’isola di Esme è nient’altro che la meta della luna di miele di
Bella ed Edward, dopo le loro agognate nozze.
Ecco una nuova clip di Twilight
Saga: Breaking Dawn Parte I. Dopo aver visto la gelosia di Jacob, adesso ci
viene mostrato uno stralcio della luna di miele di Bella e Edward e
della loro prima notte di nozze.
Anche questo video è un bootleg
(ripreso clandestinamente dal cinema).Da notare le reazioni
ormonali del pubblico prevalentamente composto da ragazze.
Twilight Saga: Breaking Dawn – Part 2
chiuderà il franchise Twilight ma, pare per dare una sorta di
speranza ai fan, il finale del film è stato modificato rispetto a
quello
Manca ormai poco più di un mese
all’uscita di Eclipse, il terzo atteso episodio della saga di
Twilight. Con l’avvicinarsi della data del 30 giugno ci sarà
sicuramente un crescendo di pubblicazione di nuovo materiale
promozionale. Ne fanno parte due nuovi poster appena pubblicati che
promuovono tra l’altro anche la versione IMAX del film. Uno è
dedicato a Jacob (Taylor Lautner) e al Wolfpack, l’altro a Edward
(Robert Pattinson) e alla famiglia Cullen.
Eccoli:
E’ cominciata la campagna di
amrketing che la Summit Entertainment porterà avanti per Breaking
Dawn, fino all’uscita in sala del film previsto per il 18 novembre
del 2011. Ecco infatti alcune foto pubblicate da Entertainment
Weekly, con tanto di copertina della rivista. Oltre a molte foto
inedite, il servizio sarà corredato da numerose dichiarazioni dei
protagonisti:Bill Condon, Kristen Stewart, Robert Pattinson eTaylor Lautner.
Ecco un nuovo poster per Twilight
Saga Breaking Dawn Parte I direttamente dal Comic-Con di San Diego.
Possiamo vedere tutti i protagonisti in primo piano e indietro la
famiglia di vampiri vegetariani : i Cullen.
Ecco il poster:
Il film uscirà nei cinema di tutto
il mondo il 16 novembre e segnerà, anche per questa saga fantastica
come per Harry Potter, l’inizio della fine.
L’unione delle vivaci luci al neon
così tipiche della Hong Kong degli anni ’80, un sottobosco urbano
oscuro e cupo costruito con intricati dettagli e un’azione
esagerata ma appagante crea forse la combinazione perfetta per
l’intrattenimento. Il nuovo thriller d’azione cinese di Hong Kong,
Twilight of the Warriors: Walled In, diretto da
Soi Cheang, lo
dimostra brillantemente, e non c’è da stupirsi che il film sia già
diventato il secondo lungometraggio nazionale di maggior incasso
nello Stato cinese.
Il racconto ha inizio quando un
immigrato clandestino di nome Chan Lok-kwun
finisce nella città fortificata di Kowloon, inizia a diventare
parte del mondo criminale sotterraneo fino a quando non vengono
fatte alcune rivelazioni minacciose sulla sua identità. I dettagli
intricati e la grandiosa produzione, una serie di superstar di Hong
Kong che appaiono tutte insieme e, naturalmente, le scene d’azione
incredibilmente coreografate rendono Twilight of the
Warriors: Walled In un film assolutamente da vedere per
gli appassionati di film d’azione asiatici.
La trama di Twilight of the
Warriors: Walled In
Nelle strade della Hong Kong degli
anni ’80, i nightclub e le discoteche sono spesso utilizzati come
arene clandestine per scommesse e combattimenti, ed è proprio in
una di queste che inizia Twilight of the Warriors: Walled
In. Le porte di un nightclub vengono improvvisamente
chiuse dall’interno e i presenti piazzano le loro scommesse mentre
il locale si trasforma rapidamente in un’arena di gioco d’azzardo
illegale. Due giovani vengono messi al centro di quella che solo
pochi istanti prima era la pista da ballo e inizia un intenso
combattimento tra loro.
Si tratta infatti di un ring di
combattimento e le scommesse sono state piazzate proprio su questo
evento, poiché è una cosa che accade regolarmente nel locale. Uno
dei partecipanti riesce a vincere l’incontro dopo aver usato
frammenti di vetro di bottiglie rotte per abbattere il suo
avversario, e poi lo si vede avvicinarsi a un uomo che è
chiaramente il proprietario del nightclub. Conosciuto come Mr. Big,
l’uomo è un pericoloso boss della triade che ha molti investimenti
illegali come l’arena di combattimento clandestina.
Sammo Kam-Bo Hung in Twilight of the Warriors Walled
In
Quando il vincitore dell’incontro,
Chan Lok-kwun, chiede il premio in denaro promesso dopo l’incontro,
Mr. Big si rifiuta di pagarlo, volendo invece assumerlo per la sua
banda della triade. Sebbene Lok-kwun rifiuti, affermando di aver
bisogno dei soldi per acquistare un documento di identità di Hong
Kong, poiché è un immigrato clandestino, Mr. Big non cede alla sua
richiesta. Si offre di procurare a Lok-kwun un documento falso in
pochi giorni, ma quando il protagonista raggiunge la fabbrica del
boss mafioso, si scopre che si tratta di una falsa promessa.
Mr. Big vuole semplicemente umiliare
Lok-kwun per aver rifiutato la triade e per essere stato così
audace nei suoi confronti, e si rifiuta di dargli sia la carta
d’identità che i soldi per i suoi combattimenti. Ma Lok-kwun non è
uno che si arrende facilmente, e riesce a rubare una borsa dalla
fabbrica, credendo che sia piena di mazzette di contanti. Mentre i
gangster della triade iniziano immediatamente a inseguirlo, è
sicuro che la borsa compenserà sicuramente il premio in denaro di
cui è stato privato, ma Lok-kwun alla fine scopre che contiene
cocaina. Anche se la droga gli frutterebbe molti più soldi, dovrà
prima cercare uno spacciatore.
Per proteggersi dai gangster della
triade, Chan Lok-kwun si rifugia nella città fortificata di
Kowloon, piena di vicoli squallidi, cavi elettrici aerei, tubi del
vapore e stradine strette. Qui, il protagonista cerca di vendere la
borsa piena di droga, ma viene immediatamente attaccato dagli
spacciatori locali per aver cercato di vendere nel loro territorio.
Ora inseguito sia dagli scagnozzi di Mr. Big che dagli spacciatori
all’interno della città fortificata, Lok-kwun si trova in grave
pericolo quando il capo criminale di Kowloon, Cyclone, si offre di
proteggerlo. Anche se Lok-kwun deve consegnare la borsa di cocaina
al boss, Cyclone gli permette di rimanere all’interno della città
fortificata, e il protagonista sembra trovare qui una nuova
vita.
Tony Tsz-Tung Wu in Twilight of the Warriors Walled In
Lok-kwun vuole rimanere a
Kowloon
Dopo essere entrato a Kowloon e aver
trovato rifugio lì, Lok-kwun si rende conto che è molto diverso dal
resto di Hong Kong. Infatti, il luogo in Twilight of the Warriors è
basato sulla vera città murata di Kowloon, che negli anni ’80 era
un centro di ogni tipo di attività illegale e criminale. Quando
immigrati clandestini provenienti da varie parti del mondo
arrivarono a Hong Kong, le autorità diedero loro rifugio a Kowloon,
che naturalmente divenne una località senza legge. Poiché la
polizia e l’amministrazione non potevano operare come di consueto
in quel luogo, la città murata sviluppò un proprio sistema di
governo e regole, tutte dettate da organizzazioni criminali e
bande.
La città fortificata di Kowloon in
Twilight of the Warriors è leggermente diversa dalla realtà, poiché
segue alcuni eventi che si verificano solo nell’opera di finzione.
All’inizio del film viene presentata la storia recente della città
fortificata, che diventa fondamentale anche per la trama
principale. Sebbene il posto sia estremamente malandato e
sovraffollato, Lok-kwun inizia a sentirsi a casa tra le mura di
Kowloon, e in fondo non è nemmeno così sconcertante. Il
protagonista è un orfano senza alcuna famiglia, che in qualche modo
è riuscito ad arrivare a Hong Kong in cerca di una vita
migliore.
Tuttavia, si è presto reso conto che
senza una carta d’identità che lo attestasse come cittadino, non
avrebbe avuto alcuna possibilità di andare avanti nella vita, e
dato che le abilità di Lok-kwun erano limitate, per lo più a metodi
illegali, è finito per entrare a far parte delle triadi. È solo
all’interno delle mura di Kowloon che stringe un forte legame con
tre uomini della sua stessa età: Shin, il braccio destro di
Cyclone; AV, kickboxer ed esperto medico; e Twelfth Master, un
fidato combattente armato di katana. Per coincidenza, questi
quattro si legano per la prima volta quando decidono
individualmente di punire un uomo libidinoso dopo che questi ha
estorto denaro e ucciso una donna indifesa.
In breve tempo, tra loro nasce
un’amicizia molto profonda, al punto che il Dodicesimo Maestro
decide di allearsi con Lok-kwun e difendere Cyclone contro gli
ordini del suo capo, Tiger. Insieme a questa amicizia, Lok-kwun
inizia anche a sperimentare la guida di Cyclone, che ammira come
una figura paterna. Non c’è quindi da stupirsi che Chan Lok-kwun
voglia rimanere a Kowloon nonostante tutti i crimini pericolosi e
la possibilità che la città venga rasa al suolo.
Chun-Him Lau in Twilight of the Warriors Walled In
La vera identità di Chan
Lok-kwun
Sebbene Chan Lok-kwun si presenti
come un immigrato clandestino a Hong Kong e lui stesso creda che
questa sia la sua storia, in realtà la sua identità è molto
diversa. Per inciso, è anche direttamente collegata a Kowloon,
poiché Lok-kwun è nato proprio in questo luogo. Suo padre era Jim,
il fidato scagnozzo del boss mafioso Lui Cheng-tung. Durante il
regno di Lui, questi ordinava spesso l’uccisione spietata dei
residenti e delle loro famiglie ogni volta che si opponevano a lui,
e Jim eseguiva queste esecuzioni. Pertanto, quando Jim stesso fu
finalmente ucciso, era certo che anche sua moglie e suo figlio
neonato sarebbero stati uccisi dalla mafia vendicativa, quindi
furono mandati via da Kowloon e da Hong Kong.
Per inciso, Jim era molto amico di
Cyclone nella vita privata, anche se erano nemici sul fronte
professionale. Infatti, fu Cyclone a uccidere Jim, poiché
quest’ultimo non poteva abbandonare il suo amato capo, eppure Lui
doveva essere rovesciato per il bene dei residenti. Ma fu anche
Cyclone a salvare la moglie e il figlio dell’uomo e a mandarli via
da quel luogo, e così aveva salvato la vita di Lok-kwun molto prima
di questo incontro casuale. Tuttavia, uno dei più stretti
collaboratori di Cyclone all’epoca, Dik Chau, era stato
personalmente colpito dai massacri di Jim, poiché sua moglie e i
suoi figli erano stati uccisi senza pietà per ordine di Lui.
Lui fu ucciso prima che Chau potesse
essere ferito, e così l’uomo sopravvisse con il ricordo della sua
famiglia sterminata davanti ai suoi occhi. Da allora, Chau ha
cercato la famiglia di Jim per vendicare la sua perdita, poiché
sapeva che lo scagnozzo aveva una moglie e un figlio, anche se
erano scomparsi. Lok-kwun non ne sa nulla, però, poiché sua madre è
morta quando era molto piccolo e non gli è mai stato detto chi
fosse suo padre. È Cyclone il primo a identificare Lok-kwun come il
figlio di Jim quando fa la barba al giovane, ma decide di tenerlo
segreto a Chau, che è ancora in stretto contatto con Cyclone.
Questo perché Cyclone crede sinceramente che i peccati del padre di
Lok-kwun non dovrebbero influenzarlo, ma è Mr. Big che tradisce il
protagonista a Chau nella speranza di sostituire Cyclone.
La spiegazione di cosa accade a
Kowloon City
Scoppia il caos assoluto quando Chau
identifica Lok-kwun come il figlio del suo nemico giurato e si
schiera con Mr. Big, poiché Cyclone si rifiuta di lasciare che il
protagonista venga ferito anche adesso. Mentre Cyclone viene ucciso
dal braccio destro di Big, King, Lok-kwun riesce a scappare vivo,
ancora una volta con l’aiuto di Cyclone e dei suoi complici. Mentre
la struttura di potere di Kowloon viene sconvolta, Mr. Big
approfitta del momento e intrappola anche Chau in modo da poter
prendere completamente il controllo. Ma l’avidità di potere
corrompe ovviamente tutti, e anche Mr. Big viene ucciso dal suo
fidato complice, King.
Alla fine, è King a prendere il
controllo di Kowloon City, ma non per molto, poiché Lok-kwun si
riprende e torna per vendicare la morte di Cyclone. Incontra Tiger
e scopre che Shin, AV e il Dodicesimo Maestro sono ancora vivi;
così, ha luogo anche una riunione. Nel finale di Twilight of the
Warriors: Walled In, Chan Lok-kwun riesce a sconfiggere King,
nonostante quest’ultimo sia quasi invulnerabile grazie ai suoi
poteri soprannaturali. Curiosamente, nemmeno King sa cosa possa
privarlo dei suoi poteri, e così, quando in modo spavaldo ingoia un
frammento di spada, la sua forza soprannaturale svanisce e lui
torna ad essere mortale.
È in questo momento che Lok-kwun
uccide King e ripristina la pace a Kowloon City, salvando anche
Chau insieme a Shin. Sebbene Lok-kwun e i suoi amici riescano a
salvare la loro città dai criminali, non sono in grado di
proteggerla dalle autorità, poiché Kowloon Walled City viene infine
demolita nel settembre 1993.
Durante un evento tenutosi giovedì,
Netflix
ha svelato le prime immagini di tutta una serie di serie e
lungometraggi animati in arrivo. Il regista di Rebel
Moon, Zack Snyder, era presente per
presentare il primo filmato della sua serie sulla mitologia
norrena, Twilight of the Gods.
“Amo la mitologia“, ha
dichiarato il regista. “Su una scala come questa, sento che
l’animazione era il modo migliore per raccontare la
storia“.
Annunciata per la prima volta nel
2019, ha impiegato un bel po’ di tempo per arrivare sui nostri
schermi, ma di recente abbiamo appreso che la serie sarà finalmente
trasmessa in anteprima su Netflix
il prossimo autunno.
Il progetto è stato descritto come
“influenzato dagli anime“, ma a giudicare da queste clip,
diremmo che lo stile di animazione è più simile a quello dello
studio Cartoon Saloon, nominato agli Oscar (The Secret of
Kells, Song of the Sea, The Breadwinner, Wolfwalkers).
“Quando la maggior parte delle
persone pensa all’animazione, pensa ai cartoni animati del sabato
mattina o ai film di serie A“, ha detto il conduttore della
presentazione, Christopher Sean. “Ma l’animazione è molto più
di un genere per bambini. È un modo per raccontare tutti i tipi di
storie per tutti i tipi di pubblico“.
Deborah Snyder è
intervenuta per sottolineare i diversi stili di animazione che lo
streamer continua a presentare.
“Nell’animazione si possono fare
cose che non ci si può permettere di fare nel live action”, ha
detto. “Puoi stilizzarli in qualsiasi modo tu possa immaginare che
siano. Ci sono molte possibilità di creatività”.
Guardate il filmato qui sotto, che
contiene anche filmati da: Tomb Raider: The Legend of Lara
Croft, Leviathan, K-Pop: Demon Hunters, Jurassic World: Chaos
Theory, Arcane Season 2, Spellbound, In Your Dreams, The Twits,
That Christmas, The Imaginary, Wallace & Gromit: La vendetta più
feroce, Ultraman: Rising, Saving Bikini Bottom: The Sandy Cheeks
Movie, e altri ancora.
From adult to preschool, anime series to
event films your family loves to watch together, Netflix is the ultimate destination for animation —
and wait until you see what’s coming
#NextOnNetflix in 2024 and beyond! pic.twitter.com/8GIYd1X1aw
L’impressionante cast vocale comprende Sylvia Hoeks (Blade
Runner 2049, The Girl in the Spider’s Web) nel ruolo di SIGRID,
Stuart Martin (Jamestown, Babylon) nel ruolo di LEIF, Pilou Asbæk
(Game of Thrones, Ghost in the Shell) nel ruolo di THOR, John Noble
(Fringe, Il Signore degli Anelli: Il ritorno del re) nel ruolo di
ODIN, Paterson Joseph (Peep Show, The Leftovers) nel ruolo di LOKI,
Rahul Kohli (iZombie, The Haunting of Bly Manor) nel ruolo di
EGILL, Jamie Clayton (Sense8, The L Word: Generation Q) nel ruolo
di THE SEID-KONA, Kristopher Hivju (Game of Thrones, The Witcher)
nel ruolo di ANDVARI, Peter Stormare (Fargo, Prison Break) nel
ruolo di ULFR, Jamie Chung (The Hangover Part II, Once Upon a Time)
nel ruolo di HEL, Lauren Cohan (The Walking Dead, Batman v Superman: Dawn of
Justice) nel ruolo di INGE e Corey Stoll (House of Cards,
Ant-Man) nel ruolo di HRAFNKEL.
Stone Quarry Animation ha sviluppato la serie insieme a Xilam
Animation, una società di produzione parigina che ha prodotto Oggy
e gli scarafaggi.
Twilight of the Gods è classificato come TV-MA,
con avvisi per linguaggio, nudità, sesso e fumo.
Arriva da Deadline, la notizia
che Xilam Animation ha ufficialmente stretto una partnership con
Netflix
per la produzione della prossima serie anime originale di
Zack SnyderTwilight of the
Gods. Xilam ricoprirà il ruolo di
studio di animazione del dramma d’azione 2D, gestendo il layout, la
grafica di sfondo, l’animazione e il compositing.
“Siamo così orgogliosi di
lavorare con il team di Stone Quarry, incluso l’iconico creatore e
regista Zack Snyder. E siamo anche profondamente
grati a Netflix per essersi fidato di noi per dare vita alla
sua spettacolare visione“, ha dichiarato in una nota il
fondatore e CEO di Xilam Animation, Marc du Pontavice.
“Useremo lo stato dell’arte dell’animazione 2D in tutta la
serie, che includerà battaglie spettacolari ed effetti speciali
nello stile distintivo che ha caratterizzato il lavoro di Zack nel
corso della sua illustre carriera. Questo progetto segna anche
un significativo passo avanti nelle nostre ambizioni di portare la
nostra esperienza nel mondo delle serie d’azione per adulti per un
pubblico globale“.
Cosa sappiamo su Twilight of the Gods?
Twilight of the
Gods è stato creato da Zack
Snyder , Jay Olivia ed Eric
Carrasco, con Snyder che sarà lo
showrunner. Ambientato nel mondo della mitologia norrena, l’anime
sarà caratterizzato dalle voci di Sylvia Hoeks
come Sigrid, Stuart Martin come Leif,
Pilou Asbaek come Thor, John
Noble come Odino, Paterson Joseph come
Loki, Rahul Kohli come Egill, Jamie
Clayton come The Seid. -Kona, Kristopher
Hivju come Andvari, Peter Stormare come
Ulfr, Jamie Chung come Hel, Lauren Cohan come Inge, Corey Stoll come Hrafnkel. I produttori
esecutivi sono Zack Snyder, Deborah Snyder e Wesley
Coller, con la produzione di Carrasco. Il progetto è una
produzione di The Stone Quarry. ZackSnyder e Jay
Olivia dirigeranno l’anime.
Oltre a Twilight of the Gods,
Zack Snyder è anche impegnato a lavorare su altri
suoi progetti con Netflix, tra cui l’imminente
film epico di fantascienza Rebel
Moon e la serie animata prequel Army of
the Dead: Lost Vegas.
La serie animata per adulti sulla
mitologia norrena di Zack Snyder, Twilight
of the Gods, debutterà su Netflix il 19 settembre e lo streamer ha ora
rilasciato –
dopo un primo teaser – un trailer ufficiale ricco di azione.
Questo promo completo mette in evidenza un sacco di battaglie
sanguinose, mentre una guerriera mortale di nome Sigrid arruola
l’aiuto di Loki (probabilmente non è una grande idea) per fare
guerra a Thor dopo che il vendicativo Dio del Tuono ha ucciso tutta
la sua famiglia.
“In un mondo mitico di grandi
battaglie, grandi imprese e grande disperazione, Leif (Stuart
Martin), un re mortale, viene salvato sul campo di battaglia da
Sigrid (Sylvia Hoeks), una guerriera dalla volontà di ferro di cui
si innamora”, si legge nella sinossi aggiornata. “La prima
notte di nozze, Sigrid e Leif sopravvivono alla furia del terrore
di Thor (Pilou Asbæk), che li spinge – insieme a un gruppo di
crociati – a una spietata missione di vendetta, contro ogni
previsione. Questa eroica storia di amore, perdita e vendetta è un
viaggio all’inferno e oltre… attraverso terre fantastiche, campi di
battaglia feroci e sanguinosi e guerre combattute contro divinità e
demoni”.
Il progetto è stato descritto come
“influenzato dagli anime”, ma a giudicare da questa
anteprima, diremmo che lo stile di animazione è più simile a quello
dello studio irlandese Cartoon Saloon, nominato agli Oscar (The
Secret of Kells, Song of the Sea, The Breadwinner,
Wolfwalkers). I recenti film di Rebel Moon
hanno lasciato molti fan diffidenti nei confronti di qualsiasi cosa
legata a Snyder (se non lo erano già prima), ma questo è un trailer
innegabilmente impressionante.
Il cast di doppiatori di
Twilight of the Gods
L’impressionante cast vocale
comprende Sylvia Hoeks (Blade Runner 2049, The
Girl in the Spider’s Web) nel ruolo di SIGRID, Stuart
Martin (Jamestown, Babylon) nel ruolo di LEIF,
Pilou Asbæk (Game of Thrones, Ghost in the
Shell) nel ruolo di THOR, John Noble
(Fringe,
Il Signore degli Anelli: Il ritorno del re) nel ruolo di ODIN,
Paterson Joseph (Peep Show, The
Leftovers) nel ruolo di LOKI, Rahul Kohli
(iZombie, The Haunting of Bly Manor) nel ruolo di EGILL,
Jamie Clayton (Sense8, The L Word: Generation
Q) nel ruolo di THE SEID-KONA, Kristopher
Hivju (Game of Thrones, The Witcher) nel ruolo di
ANDVARI, Peter Stormare (Fargo, Prison
Break) nel ruolo di ULFR, Jamie Chung (The Hangover Part II, Once
Upon a Time) nel ruolo di HEL, Lauren Cohan (The Walking Dead, Batman v Superman: Dawn of
Justice) nel ruolo di INGE e Corey Stoll (House of Cards, Ant-Man)
nel ruolo di HRAFNKEL.
Stone Quarry Animation
ha sviluppato la serie insieme a Xilam Animation, una società
di produzione parigina che ha prodotto Oggy e gli scarafaggi.
Twilight of the Gods è stato classificato come
TV-MA, con avvisi per linguaggio, nudità, sesso e fumo.
“Gli dei hanno iniziato questa guerra, ora è il momento di
combattere”. Netflix
ha pubblicato un emozionante – e piuttosto raccapricciante – primo
teaser per la serie animata per adulti sulla mitologia norrena di
Zack Snyder, Twilight of the Gods, che debutterà
sul servizio di streaming il 19 settembre.
Il promo dura meno di 40 secondi, ma contiene un bel po’ di
azione sanguinosa, mentre una guerriera mortale di nome Sigrid
muove guerra a Thor e a tutti i suoi compagni asgardiani.
“In un mondo mitico di grandi
battaglie, grandi imprese e grande disperazione, Leif (Stuart
Martin), un re mortale, viene salvato sul campo di battaglia da
Sigrid (Sylvia Hoeks), una guerriera dalla volontà di ferro di cui
si innamora”, si legge nella nuova sinossi. “La prima notte di
nozze, Sigrid e Leif sopravvivono alla furia del terrore di Thor
(Pilou Asbæk), che li spinge – insieme a un gruppo di crociati – a
una spietata missione di vendetta, contro ogni previsione. Questa
eroica storia di amore, perdita e vendetta è un viaggio all’inferno
e oltre… attraverso terre fantastiche, campi di battaglia feroci e
sanguinosi e guerre combattute contro divinità e demoni”.
Il progetto è stato descritto come
“influenzato dall’animazione”, ma a giudicare da questa anteprima,
diremmo che lo stile di animazione ha più in comune con lo studio
irlandese Cartoon Saloon, nominato agli Oscar (The Secret of Kells,
Song of the Sea, The Breadwinner, Wolfwalkers).
L’impressionante cast vocale
comprende Sylvia Hoeks (Blade Runner 2049, The
Girl in the Spider’s Web) nel ruolo di SIGRID, Stuart Martin
(Jamestown, Babylon) nel ruolo di LEIF, Pilou Asbæk (Game of
Thrones, Ghost in the Shell) nel ruolo di THOR, John
Noble (Fringe,
Il Signore degli Anelli: Il ritorno del re) nel ruolo di ODIN,
Paterson Joseph (Peep Show, The Leftovers) nel
ruolo di LOKI, Rahul Kohli (iZombie, The Haunting
of Bly Manor) nel ruolo di EGILL, Jamie Clayton
(Sense8, The L Word: Generation Q) nel ruolo di THE SEID-KONA,
Kristopher Hivju (Game of Thrones, The Witcher) nel ruolo di
ANDVARI, Peter Stormare (Fargo, Prison Break) nel
ruolo di ULFR, Jamie Chung (The Hangover Part II, Once Upon a
Time) nel ruolo di HEL, Lauren Cohan (The Walking Dead, Batman v Superman: Dawn of
Justice) nel ruolo di INGE e Corey Stoll (House of Cards, Ant-Man) nel
ruolo di HRAFNKEL.
Stone Quarry Animation ha
sviluppato la serie insieme a Xilam Animation, una società di
produzione parigina che ha prodotto Oggy e gli scarafaggi.
Twilight of the Gods è stato classificato come
TV-MA, con avvisi per linguaggio, nudità, sesso e fumo.
Twilight of the
Gods è più che all’altezza del suo nome. La serie
animata di Zack Snyder, Jay Oliva ed Eric
Carrasco offre un’audace e sanguinosa rivisitazione
della mitologia norrena, resa con uno stile artistico
splendido, grazie alla Xilam Animation. Il film sembra anche il
tipo di epopea che Snyder ha creato sul grande schermo, oltre che
un ritorno a una forma d’arte in cui non si cimentava dai tempi del
sottovalutatissimo Il
Regno di Ga’ Hoole – La leggenda dei guardiani. Ma come si
conclude esattamente la storia di Twilight of the Gods e
come si lascia aperta la porta a un sequel?
Twilight of the Gods inizia con
un matrimonio andato male
Twilight of the Gods si
apre con i preparativi per il matrimonio tra il re vichingo Leif
(Stuart Martin) e l’amore della sua vita, Sigrid
(Sylvia Hoeks). Sigrid ha una richiesta da fare a
Leif: viaggiare con lei nella sua terra d’origine per conoscere la
sua famiglia. Si scopre che la famiglia di Sigrid è composta da
giganti, poiché lei è cresciuta nella terra di Jotunheim. Ma prima
che Leif e Sigrid possano sposarsi, appare il Dio del Tuono, Thor
(Pilou Asbæk), alla ricerca di suo fratello Loki
(Patterson Joseph). Quando gli Jotunn si rifiutano
di inchinarsi davanti a lui, Thor li massacra tutti e
Sigrid è l’unica sopravvissuta. Sigrid giura di
uccidere il Dio del Tuono e Leif si unisce a lei nel suo
viaggio.
Un gruppo di guerrieri che
uccidono gli dei si unisce in “Il crepuscolo degli dei”
Per aiutarli a uccidere Thor,
Leif e Sigrid reclutano un gruppo di guerrieri ,
tra cui il poeta/stregone Egill (Rahul Kohli), la
fanciulla dello scudo Hervor (Birgitte Hjort
Sørensen), Áile (Jamie Clayton), la
misteriosa strega nota come Seid-Kona e il fabbro nano Andvari
(Kristofer Hivju); alla battaglia si aggiunge
anche il lupo Ulfr (Peter Stormare). Andvari si
rivela particolarmente utile per il gruppo, poiché costruisce armi
d’acciaio in grado di uccidere gli dei, anche se questo potere ha
un prezzo terribile.
Durante il viaggio, i guerrieri
incontrano una misteriosa fanciulla di nome Thyra (Thea
Sofie Loch Næss), incatenata dagli abitanti di un piccolo
villaggio. Dopo che Thyra li ha aiutati per poco a fuggire, si
scopre che è una serva degli antichi dèi noti come Vanir, che
stanno marcendo in seguito alla loro guerra con gli Aesir, gli dèi
che abitano Asgard. Sigrid stringe un accordo con i
Vanir: se lei e i suoi guerrieri riusciranno a riportare
le mele d’oro che garantiscono l’immortalità (uccidendo al contempo
il drago che fa la guardia a tali mele), si uniranno a lei.
Nonostante il successo, le mele si rivelano avvelenate e Leif viene
apparentemente ucciso mentre tiene a bada le forze dei Vanir.
Loki si rivela essere la forza
trainante del “Crepuscolo degli dei”
In realtà, Leif – insieme a Loki – è
intrappolato nella testa di uno dei Vanir, che li costringe a
rivivere il loro passato. Loki alla fine rivela a Leif di
aver spinto Sigrid a uccidere Thor, mentre cerca di
scatenare il Ragnarök – il crepuscolo degli dei – per vendicarsi di
come Odino (John Noble) ha imprigionato i suoi
figli Hel (Jamie Chung), Jörmungandr (Tove
Lo) e Fenrir. Odino era venuto a conoscenza del Ragnarök
dopo essersi impiccato a Yggdrasil, l’Albero del Mondo, per nove
giorni di fila ed era determinato a impedirlo con ogni mezzo
necessario; aveva persino inviato Thor a uccidere la madre di
Jörmungandr e a imprigionare i bambini. Loki ha manipolato gli
eventi chiave per organizzare il Ragnarök e, dopo la fuga di Loki e
Leif, i Vanir mantengono la loro parte dell’accordo, unendosi ai
guerrieri di Sigrid nella loro missione di aprire una breccia nelle
mura di Asgard.
Twilight of the Gods si conclude
con una sanguinosa battaglia e l’avvento del Ragnarok
Gli ultimi due episodi di
Twilight of the Gods, “If I Had A Hammer” (Se avessi un
martello) e “Song of Sigrid” (Il canto di Sigrid), portano
alla battaglia che l’intera serie ha preparato. Sangue e
sangue volano mentre Sigrid e i suoi guerrieri, insieme ai Vanir,
combattono le forze di Asgard. Alla fine, Sigrid decide di provare
a uccidere Thor nel sonno… ma lui la sta aspettando e lei viene
quasi uccisa, il che porta a un confronto con Leif sul costo della
sua vendetta. La battaglia non è priva di vittime: Hervor e
Ulfr vengono uccisi da Thor.
La maledizione delle armi di Andvari
aggiunge un costo terribile alla morte di Hervor: poiché la sua
vita era il prezzo della sua arma, non può entrare nel Valhalla e
riunirsi con i suoi figli. Áile sale in cima ad Asgard e affronta
Odino con una visione del futuro, dove apprende che la sua eredità
svanirà (alla maniera di Zack Snyder, c’è una spruzzata di immagini
di Gesù sotto forma di Cristo stesso). Anche se Odino uccide Áile,
la visione del suo futuro lo ha lasciato scosso. Sul campo di
battaglia, Sigrid ha finalmente la possibilità di uccidere Thor,
avvolgendo la sua ghirlanda nuziale intorno alla lancia per
suggellare l’atto – ma il fratello di Thor, Baldr (Hakeem
Kae-Kazim), si teletrasporta di fronte a lui e gli
colpisce la lancia al petto, dando il via al Ragnarök. Loki uccide
anche Sigrid, mandandola nel Valhalla, dove incontra
Thor.
Il crepuscolo degli dei avrà una
seconda stagione?
Twilight of the Gods sta
rapidamente trovando un pubblico, entrando nella top 10 di
Netflix e
raccogliendo gli elogi della critica. Naturalmente, visto
come si è conclusa la serie, ci si è chiesti se lo show
avrà una seconda stagione. Snyder ha già in mente una
storia incentrata su Thor, promettendo di esplorare cosa ha portato
alla sete di sangue del Dio del Tuono.
“Penso che questo sia il nocciolo
della storia, e cioè quale sia la moralità di guardare il mondo dal
punto di vista di Thor”, ha detto a Collider. “Mentre
andiamo avanti, c’è un perché per Thor? Cosa gli ha fatto
Loki per renderlo così pazzo?”. È sicuramente una domanda che
merita una risposta, e una seconda stagione potrebbe anche
mostrare come il Ragnarök rimodella il mondo – un racconto
epico più che degno del talento di Snyder, Oliva e Carrasco.
Twilight of the Gods è disponibile in streaming su
Netflix.
Il prossimo film
del regista George A.
RomeroTwilight of the Dead
ha finalmente una data di inizio ripresa. Romero ha avuto una lunga
carriera di film sugli zombi, a cominciare dal suo film culto del
1968 La notte dei morti
viventi. Quella pellicola ha generato un
franchise decennale, in cui Romero ha diretto film come
Dawn of the Dead, Day of the Dead e, più
recentemente, Survival of the Dead nel
2009. Questo è stato l’ultimo film che ha diretto prima della sua
morte nel 2017 per cancro ai polmoni.
Prima della sua morte, ha scritto un
trattamento cinematografico intitolato Twilight of the
Dead, che sarebbe stata la conclusione della sua
epica saga. La tenuta di George A. Romero sta ora collaborando con
Roundtable per produrre il film. La sceneggiatura è stata
completata da Joe Knetter, Robert Lucas e Paolo
Zelati, che ha lavorato anche al trattamento con
Romero. Il film dovrebbe iniziare le riprese alla fine del
2023 a Porto Rico. Secondo Deadline,
il settimo capitolo del franchise “approfondirà la natura
oscura dell’umanità dal punto di vista degli ultimi umani sulla
terra che sono intrappolati tra le fazioni dei non
morti“. I produttori l’hanno definito “un commento
sociopolitico stimolante racchiuso in un pezzo di genere“.
Il film è prodotto da
Suzanne Romero, John Baldecchi, Sarah Donnelly, Paolo
Zelati e Stephanie Caleb. I produttori esecutivi sono
Dominic Ianno, Alex Dundas, Jason Resnick, Chris Roe e Luis
Riefkohl. Al momento la pellicola non ha una data di
uscita al cinema.
Sono trascorsi quasi 11 da quando
il primo adattamento di
Twilight, la saga letteraria di Stephanie
Meyer, è arrivato sul grande schermo. Era il lontano
dicembre del 2008 e da allora, sulla scia di un incredibile
successo, sono stati realizzati quattro sequel (New
Moon, Eclipse e Breaking
Dawn, diviso in due parti) che hanno visto il ritorno
di tutti i membri del cast, tra cui i protagonisti Kristen Stewart e Robert Pattinson.
Ma dalla fine della saga nel 2012,
cosa ha fatto il cast? Alcuni hanno proseguito la loro carriera e
hanno preso parte a numerosi film, altri invece sono finiti nel
dimenticatoio. Scopriamo insieme che fine ha fatto il cast di
Twilight dopo la fine del franchise cinematografico:
Kristen Stewart (Bella Swan)
La saga di Twilight ha portato alla ribalta
Kristen Stewart, che da allora ha
iniziato a lavorare a pieno regime. Parallelamente ai suoi
impegni con Bella, ruolo che le ha regalato la fama internazionale,
la Stewart è apparsa in The Runaways,
film biografico sull’omonima rock band al femminile, nel dramma
indipendente Welcome to the Rileys e nel
più celebre Biancaneve e il cacciatore
dove ha interpretato la leggendaria Principessa.
Dopo la fine della saga dedicata ai
Vampiri, è riuscita a catturare l’attenzione di acclamati cineasti
come Olivier Assayas (che l’ha diretta ben due
volte, in Sils Maria e
Personal Shopper),Woody Allen (che l’ha
diretta in
Café Society) e Ang Lee (che l’ha diretta
in
Billy Lynn). Più di recente è stata protagonista del
reboot di Charlies
Angels, che però si è rivelato un flop al
botteghino.
Robert Pattinson (Edward Cullen)
Prima di Twilight,Robert Pattinson era già noto ai fan della
saga di Harry Potter per aver interpretato Cedric
Diggory ne
Il calice di fuoco. Dopo la fine della saga dei Vampiri,
la sua carriera ha intrapreso un percorso molto diverso, in cui
l’attenzione alla scelta dei ruoli sembra essere diventata
fondamentale: è stato infatti protagonista di Cosmopolis e Maps to the Stars, entrambi diretti dal
maestro David Cronenberg, ed è apparso in opere di
altri celebri registi come Queen of the Desert di
Werner Herzog e Civiltà perdutà di
James Grey.
Più di recente l’abbiamo visto ne
Il re di David Michôd. A luglio
tornerà nelle sale con Tenet,
il nuovo attesissimo film di Christopher Nolan, mentre il prossimo anno
vestirà i panni del Crociato di Gotham in The Batman, il nuovo cinecomic DC diretto
da Matt Reeves.
Taylor Lautner (Jacob Black)
Dopo
Twilight,
Taylor Lautner ha avuto una carriera cinematografica
molto breve. Dopo una serie di ruoli alquanto dimenticabili (come
in Tracers del 2015 o in The Ridiculous 6 del
2016), è passato alla televisione. È tra i protagonisti della
sit-com britannica Cuckoo ed è anche apparso nella ben più
celebre Scream
Queens di Ryan Murphy, cancellata però dopo due stagioni.
Stando alle ultime notizie, pare che l’attore si sia
momentaneamente ritirato dal cinema per dedicarsi alla
famiglia.
Elizabeth Reaser (Esme
Cullen)
Conclusasi l’esperienza con
Twilight,Elizabeth Reaser è stata attiva principalmente in
campo televisivo. L’abbiamo vista in tantissime serie, tra cui
Grey’s
Anatomy e The Good Wife, e più di
recente nell’acclamata
The Handmaid’s Tale. Tra i suoi ruoli più
celebri, però, figurano quelli di Pam Bozanich in Law & Order:
True Crime e Shirley Crain nella più recente Hill House, disponibile su Netflix. L’ultimo film per il cinema in cui è apparsa
è stato Ouija
– Le origini del male (2016).
Peter Facinelli (Carlisle Cullen)
Dopo Twilight, Peter Facinelli ha continuato a recitare,
dividendosi tra cinema e tv. Sul grande schermo, la sua ultima
apparizione risale allo scorso anno, quando ha preso parte a ben
due film: Running with the Devil e
Countdown. In tv, invece, è apparso in serie tv come
Supergirl
e SWAT.
Si è anche dedicato alla regia: è infatti in fase di produzione un
corto da lui scritto e diretto, e intitolato Hour of Lead. Piccola
curiosità: l’attore è stato sposato dal 2001 al 2012 con
Jennie Garth, la celebre Kelly di
Beverly Hills 90210. L’ex coppia ha tre
figli.
Ashley Greene (Alice Cullen)
Ashley
Greene ha continuato ad avere una carriera abbastanza
diversificata dopo Twilight. È apparsa in film quali
Wish I Was Here di Zach Braff e Burying the Ex di Joe
Dante. Ha anche doppiato il personaggio di
Batgirl nel videogioco “Batman: Arkham Knight”. Tra il
2016 e il 2017 ha fatto parte del cast della serie Rogue,
mentre nel 2019 ha avuto un piccolo ruolo in Bombshell – La voce dello scandalo.
Attualmente è al lavoro su una nuova serie tv e su un nuovo film
per il cinema.
Kellan Lutz (Emmet Cullen)
Kellan Lutz ha avuto una carriera abbastanza
costante dopo la fine di Twilight, con ruoli in
Hercules – La leggenda ha inizio,
I mercenari 3 e
Experimenter. In tv è apparso nelle serie FBI, di
cui sta attualmente girando lo spin-off FBI: Most Wanted.
Prossimamente lo vedremo anche al cinema, in un thriller misterioso
dal titolo Divertimento.
Nikki Reed (Rosalie Hale)
Dopo
Twilight, Nikki Reed è apparsa in una serie di film
pochi noti al pubblico italiano. Celebre soprattutto per il suo
ruolo in Thirteen – 13 anni (film di cui
è anche sceneggiatrice), l’attrice ha sposato l’attore Ian Somerhalder nell’aprile 2015 e ha
annunciato di aspettare un figlio all’inizio del 2017. Non lavora
più dal 2016, presumibilmente per stare a casa e prendersi cura
della sua famiglia. Lo scorso anno è apparsa al fianco del marito
nella serie
V Wars, disponibile su Netflix, che purtroppo è
stata cancellata dopo una sola stagione.
Jackson Rathbone (Jasper
Hale)
Jackson Rathbone ha avuto una carriera più o
meno stabile dopo la fine di Twilight, senza mai
raggiungere però la fama mondiale. Nel 2011 ha ottenuto un
ruolo da protagonista nella web serie Aim
High. Ha lavorato principalmente in tv (White
Collar e The
Last Ship tra le produzioni più famose a cui ha
preso parte) e in diversi film destinati al grande schermo che però
non sono mai arrivati in Italia.
Billy Burke (Charlie Swan)
Da la fine
della saga di Twilight,Billy
Burke ha avuto diversi ruoli in film come cui Highland
Park,
Lights Out e Breaking In. Tuttavia, è stato il piccolo
schermo il posto dove è riuscito a far splendere davvero il suo
talento, grazie a serie come Revolution e
Zoo.
Ha anche interpretato un ruolo minore in Major Crimes. È
anche apparso in FBI (dove recita anche Kellan Lutz) e
nello spin-off 911 – Lone Star creato da Ryan
Murphy.
Ecco le prime vere immagini
ufficiali di Twelve Years a Slave, prossimo
film di Steve McQueen
(Hunger, Shame) in cui il regista ritrova
Michael Fassbender e arruola anche altri attori molto interessanti,
tra cui Brad
Pitt.
Ecco le immagini e a seguire la
nostra gallery:
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Il film dovrebbe uscire negli USA
il 27 dicembre e racconta una storia basata
sull’autobiografia, datata al 1853, di Solomon Northrup
(Chiwetel Ejiofor) un nero libero dello stato di
New York, che venne rapito e venduto come schiavo. Di fronte a
crudeltà (personificata dal terribile schiavista, interpretato da
Michael Fassbender), così come a gentilezze
inaspettate, Salomon lotta non solo per rimanere in vita, ma per
conservare la sua dignità. Nel dodicesimo anno della sua
indimenticabile odissea, un fortuito incontro con un abolizionista
canadese (Brad Pitt), cambierà per sempre la sua
vita.
Tv, stasera andrà in onda in
prima serata X-Men L’inizio, il film della
20th Century
Fox sui Mutanti Marvel Comics del
2011 diretto da Matthew Vaughn. e reboot del
franchise sugli X-Men con nuovi attori e nuovo cast.
Il film, prequel della
trilogia cinematografica dedicata ai personaggi della Marvel, gli
X-Men (X-Men, X-Men 2,
X-Men – Conflitto finale), narra le vicende di Charles
Xavier (Professor X), Erik Lehnsherr (Magneto) e del loro primo
tentativo di formare una scuola per i ragazzi mutanti.
Nel cast
protagonisti James McAvoy, Michael
Fassbender, Jennifer Lawrence, Kevin Bacon, Rose Byrne,January
Jones, Nicholas Hoult, Edi Gathegi,Lucas Till, Alex Gonzalez,
Morgan Lily, Jason Flemyng, Caleb Landry Jones, Oliver Platt,Corey
Johnson, Glenn Morshower, Matt Craven, Laurence Belcher, Bill
Milner, Zoë Kravitz, Demetri Goritsas, James Remar, Rade
Sherbedgia, Ray Wise.
Tratto dall’omonimo fumetto della
Marvel, il film racconta della giovinezza di due amici che scoprono
di avere poteri speciali, Charles Xavier e Erik Lensherr; del loro
lavorare assieme, con altri mutanti, contro la più grande minaccia
che il mondo abbia affrontato; del loro allontanarsi causa un
dissidio che li vedrà diventare arcirivali con i nomi di Professor
X e di Magneto. Il film è ambientato negli anni ’60, all’alba
dell’era spaziale, l’epoca di JFK. Un periodo storico all’insegna
della Guerra Fredda, in cui l’intero pianeta era minacciato dalle
crescenti tensioni fra Stati Uniti e Russia. L’era in cui il mondo
scoprì l’esistenza dei mutanti.
Arriva al cinema distribuito da 01
Distribution Tutto tutto niente niente la commedia diretta
da Giulio Manfredonia, con protagonisti Antonio Albanese e
Paolo Villaggio.
In Tutto tutto, niente
niente Cetto si moltiplica, e stavolta nella vita politica
italiana entrano altri due personaggi, con la stessa anima deviata
del fantapolitico calabrese: Olfo, interessato soltanto alla
secessione del Veneto dall’Italia e all’annessione del suo paese
all’Austria e Frengo, la cui ambizione, o meglio, quella della
madre, è quella di diventare beato da vivo. Poi c’è Cetto, che
abbiamo conosciuto nel precedente film e che in questo non si
occuperà di politica ma piuttosto della sua crisi sessuale, due
fattori che sembrano andare di pari passo nel nostro paese. A
coordinare tutti e tre c’è la figura eccentrica del
Sottosegretario, che interpreta le decisioni mute del Presidente
del consiglio incarnato da Paolo Villaggio.
In Effetto
notte Truffaut attraverso il suo personaggio di
regista diceva che bastava leggere i giornali per avere delle
storie per il cinema. Antonio Albanese, non si sa
se per intuito o per semplice fortuna, sembra precedere gli
avvenimenti di cronaca con i suoi film. L’anno scorso, e
l’ideazione prima di Cetto LaQualunque, politico poco interessato
alla cosa pubblica ma molto alla propria e definitivamente attratto
dalle grazie femminili, era ben precedente agli scandali di sesso e
politica, di festini e deputate sexy che invece hanno imperversato
nei telegiornali l’anno scorso.
Quest’anno, il comico amplia la
zona di attacco. Oltre alla faccia conosciuta di Frengo, alla fine
il più cristallino e simpatico dei tre personaggi interpretati da
Albanese e ben “compositati” nell’inquadratura, appare Olfo, un
leghista duro e puro, con in mente solo l’odio non ben definito per
i “neri” e la secessione. Ogni personaggio porta con sé, e porta
agli eccessi, un malcostume della politica attuale italiana, ma le
figure sono anche utilizzate per portare dei messaggi
condivisibili, ad esempio riguardanti alcune ingerenze della chiesa
nei confronti della politica del paese. I “vizi capitali” messi in
scena sono l’accidia di Cetto, l’oltranzismo cattolico di Frengo,
ma soprattutto di sua madre, il razzismo di Olfo. Ma tutti hanno il
loro terreno di coltura a partire dall’ignoranza, che porta Cetto a
non capire cosa sia un’escort, addirittura.
IN Tutto tutto, niente
niente al di sopra di tutti si erge anche per la
costruzione del personaggio, Fabrizio Bentivoglio con il suo
sottosegretario, dignitoso e viscido al tempo stesso, con le
movenze da star della moda e la parlata melliflua un po’
democristiana. Bentivoglio rappresenta quella parte di politica che
non viene vista dal popolo che vota i suoi politici, quella che
architetta e che pensa e che è molto lontana dai riflettori dove
invece si buttano Cetto, Frengo e Olfo. La politica rappresentata
anche con i palazzi che sono una via di mezzo tra ricordi di un
ventennio per fortuna passato ma con un aspetto, dato dalla
rigidità delle linee del Razionalismo quasi futurista. Il palazzo
della politica è all’EUR, il quartiere romano creato da Mussolini
per l’esposizione universale del 1942, poi mai avvenuta a causa
della guerra, in cui già Elio Petri nel 1965 aveva ambientato
alcune scene de La decima vittima,
avventura fantascientifica con Mastroianni e la Andress. Sono
palazzi nei quali più che la politica si svolgono attività
ricreative, interpretando quello che è il pensiero comune sui
politici di oggi.
Come dice Albanese stesso parlando
del film, trapela l’amore del comico verso il paese e il dolore, o
forse il rammarico che tutta questa satira sia così tanto vicina
alla realtà.