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Bling Ring: recensione del film di Sofia Coppola

Bling Ring recensione film

Arriva in Italia Bling Ring, ultimo film di Sofia Coppola presentato all’ultimo Festival di Cannes e che si presenta, a tutti gli effetti, come la storia perfetta da far raccontare alla piccola di casa Coppola. La storia nasce da un articolo pubblicato su Vanity Fair in cui si parlava della banda Bling Ring, composta da ragazzine che si introducevano nelle ville delle star di Hollywood per sottrarre denaro e oggetti di valore, principalmente abbigliamento griffato. Tra le celebrità realmente colpite dalla banda c’erano Paris Hilton, Orlando Bloom e Rachel Bilson. Il bottino della banda arriva addirittura a rubare 3 milioni di euro in beni di lusso prima che uno di loro sia incastrato dalle telecamere di sorveglianza.

Dalle interviste ai protagonisti è nato l’articolo, e dall’articolo arriva il film, che si colloca decisamente al di sotto dello standard di Sofia Coppola, quasi nei pressi del sopravvalutato Somewhere. Il ritmo del film è dilatato e gli avvenimenti reiterati all’inverosimile, gli attori tuttavia sono bravi e il vero cuore della storia è manifestare, attraverso i gesti di questi adolescenti, quanto sia vanesio il mondo delle Hills californiane, totalmente definito da ciò che indossi e dal marchio che è impresso sulla tua borsa. Nicki, Sam, Mark, Chloe e Rebecca sono ragazzi che inseguono non il sogno di fama e grandezza, non il successo dato dalla recitazione o dalle luci della ribalta, ma semplicemente lo status, la possibilità di entrare nei locali giusti con le scarpe giuste, il “prestigio” di indossare un Gucci. Si tratta, in poche parole, dell’idolatria verso gli oggetti di lusso, verso  il vacuo apparire per sentirsi parte di un mondo che le persone normali vedono solo in tv, una malattia quasi, che contagia, è un dato certo, anche la gioventù del nostro Paese. Ci auguriamo però che nessun altro giovane si senta così “emarginato” da essere costretto a rubare le mutande di Paris Hilton per sentirsi cool.

Ad interpretare i protagonisti del film ci sono volti noti e meno noti del cinema, su tutti Emma Watson, che interpreta Nicki, ma anche Taissa Farmiga, sorella di Vera, che interpreta Sam, e poi i meno noti Katie Chang (Rebecca), Claire Alys Julien (Chloe), Georgia Rock (Emily) e l’unico maschietto del gruppo Israel Broussard (Marc). Sofia Coppola confeziona un film che racconta l’adolescenza come non l’abbiamo mai vista, forse in modo poco incisivo e attraverso una storia che pur svolgendo chiaramente le sue funzioni di critica sociale si rivela misera per poter occupare un intero lungometraggio, costringendo automaticamente la regista a dilatare gli avvenimenti rischiando di annoiare lo spettatore.

 
 

Frozen il regno del ghiaccio: il poster italiano definitivo

Frozen - Il regno di ghiaccio

Ecco il poster italiano definitivo di Frozen – Il regno di ghiaccio prossima avventura Disney per il grande schermo:

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I Walt Disney Animation Studios presentano Frozen – Il regno di ghiaccio, un’avventura da brivido per il grande schermo, dagli autori di Rapunzel – L’intreccio della torre e Ralph Spaccatutto. Quando una profezia intrappola un intero regno in un inverno senza fine, Anna, valorosa e ottimista, insieme al coraggioso uomo di montagna Kristoff e alla sua renna Sven, intraprende un viaggio epico alla ricerca della sorella Elsa, la Regina delle Nevi, per riuscire a porre fine al glaciale incantesimo. Anna e Kristoff incontreranno sul loro cammino creature fantastiche come i trolls, un buffo pupazzo di neve di nome Olaf, montagne alte come l’Everest e magia dietro ogni angolo, e combatteranno contro tutti gli elementi della natura per salvare il regno dalla distruzione.

Basato sulla storia originale di Hans Christian Andersen, Frozen – Il regno di ghiaccio racconta dell’avventura di Anna e Olaf, e del loro affascinante incontro con la Regina delle Nevi. Nella versione originale del film le voci dei doppiatori saranno di Kristen Bell, Idina Menzel, Josh Gad e Jonathan Groff.

 
 

Lo Hobbit la desolazione di Smaug, il nuovo trailer ad ottobre

la desolazione di smaug lego trailerIl nuovo trailer per Lo Hobbit la Desolazione di Smaug arriverà probabilmente ad ottobre, in occasione dell’uscita di Gravity di Alfonso Cuaron.

 
 

La Grande Bellezza sarà il film italiano candidato all’Oscar

La Commissione di Selezione per il film italiano da candidare all’Oscar istituita dall’ANICA, su invito della “Academy of Motion Picture Arts and Sciences”, riunita davanti a un notaio e composta da Nicola Borrelli, Martha Capello, Liliana Cavani, Tilde Corsi, Caterina D’Amico, Piera Detassis, Andrea Occhipinti e Giulio Scarpati ha designato “La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino, a rappresentare il cinema italiano alla selezione del Premio Oscar per il miglior film in lingua non inglese.

La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino vede protagonisti Toni ServilloCarlo VerdoneSabrina FerilliCarlo Buccirosso, Iaia Forte e Isabella Ferrari.

Roma si offre indifferente e seducente agli occhi meravigliati dei turisti, è estate e la città splende di una bellezza inafferrabile e definitiva. Jep Gambardella ha sessantacinque anni e la sua persona sprigiona un fascino che il tempo non ha potuto scalfire. È un giornalista affermato che si muove tra cultura alta e mondanità in una Roma che non smette di essere un santuario di meraviglia e grandezza.

 
 

Nuova clip per Wikileaks- Quinto Potere

the-fifth-estate-nuove-immagini-6è stata diffusa una nuova clip per Wikileaks-Quinto Potere ( The Fifth Estate), ultima fatica di Bill Condon con Benedict Cumberbatch nei panni di Julian Assange.

 
 

Romeo e Giulietta, prima clip

Romeo e Giulietta nuovo trailerè stata diffusa da Yahoo! Movies la prima clip per Romeo e Giulietta, ultima versione del celeberrimo dramma di William Shakespeare diretta da Carlo Carlei e scritta da Julian Fellowes (Downton Abbey).

 
 

Gerard Butler e Geoffrey Rush in Gods of Egypt

Sembra che Gerard Butler e Geoffrey Rush siano entrati entrambi nel cast di Gods of Egypt, il nuovo film di Alex Proyas.

Scritto da Burk Sharpless e Matt Sazama, Gods of Egypt racconterà la storia di un comune ladro che si unirà ad Horus (Nikolaj Coster-Waldau), Dio del Cielo e alla Dea dell’Amore Hathor per vendicare la morte del loro padre Osiride: Rush avrà il ruolo di Ra, Dio del sole e padre di Set e Osiride,  mentre Butler sarebbe in trattative per interpretare lo stesso Set, dio del deserto, delle tempeste e degli stranieri.

Per Proyas non è la prima incursione nell’Olimpo delle divinità: nel 2010 era stato infatti annunciato che il regista avrebbe diretto Paradise Lost, pellicola tratta dall’omonima opera di John Milton, ma nonostante il casting fosse già stato completato e fossero stati avviati i primi screen test in CGI, dati gli esorbitanti costi l’intero progetto venne infine abbandonato.

 
 

L’Uomo d’Acciaio: David S. Goyer parla del finale

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Come molti di voi sapranno il finale de L’Uomo d’Acciaio è stato uno dei più discussi in rete, tanto da scatenare delle vere e proprie prese di posizione su cosa ci fosse di sbagliato in quell’epilo conclusivo nel primo film di Zack Snyder. Ebbene oggi da CBM arrivano le dichiarazioni dello sceneggiatore del film, David S. Goyer che ha allungo parlato della cosa. Ecco le sue dichiarazioni:

Eravamo abbastanza sicuri che si sarebbe rivelata controversa. Non volevamo ingannare noi stessi e non l’abbiamo certo fatto per fare i fighi. Nel caso dello scontro con Zod, abbiamo voluto metterlo in una posizione difficile che avrebbe portato a un esito doloroso. C’è quest’opinione, e dato che ho scritto anche qualche fumetto posso dire tranquillamente che si tratta di una norma seguita da alcuni miei colleghi che personalmente non condivido, secondo cui “Superman non uccide”. E’ una legge che esiste all’esterno della narrativa e non credo in robe del genere. Quando stai scrivendo per la televisione o per un film, non puoi appoggiarti a una stampella, a una norma che trova la sua ragion d’essere al di fuori dell’esigenza narrativa. Nel nostro caso, la situazione era questa: Zod non avrebbe smesso di uccidere degli innocenti finché uno fra lui o Kal-el non fosse morto. La realtà dei fatti è che nessuna prigione sulla Terra avrebbe potuto tenerlo bloccato, il nostro Superman non poteva volare sulla Luna e non volevamo neanche usare una scappatoia come questa. Inoltre, la nostra opera è da intendersi come un “Superman Begins”. Clark non è Superman fino alla fine del lungometraggio. Volevamo che lui avesse sulle proprie spalle il peso dell’aver ucciso qualcuno, in modo tale da poter trasportare ciò anche nel secondo film. Dato che lui è Superman e le persone lo idolatrano, adesso deve ancorarsi a uno standard molto elevato.

L’Uomo d’Acciaio, il film

Ecco la trama del film: Nel pantheon dei supereroi, Superman è il personaggio più riconoscibile e riverito di tutti i tempi. Clark Kent/Kal-El (Henry Cavill) è un giovane intorno ai vent’anni che si sente alienato dai suoi poteri che oltrepassano qualsiasi immaginazione. Trasportato tempo fa sulla Terra da Krypton, un pianeta tecnologicamente avanzato e distante, il giovane Clark è attanagliato dalla domanda “Perché sono finito quaggiù?”. Plasmato dai valori dei suoi genitori adottivi, Martha (Diane Lane) e Jonathan Kent (Kevin Costner), Clark scopre che l’avere delle straordinarie abilità conduce a dover intraprendere delle difficili decisioni. E quando il mondo è in estremo bisogno di stabilità, ecco sorgere una minaccia ancor più grande. Clark dovrà diventare L’Uomo d’Acciaio per proteggere le persone che ama e per ergersi a salvatore del genere umano.

Warner Bros. Pictures e Legendary Pictures presentano L’Uomo d’Acciaio, con Henry Cavill nel ruolo di Clark Kent/Superman, per la regia di Zack Snyder. Il film è interpretato anche da Amy Adams (“The Fighter”), attrice candidata tre volte agli Oscar, nel ruolo della giornalista del Daily Planet Lois Lane, e il candidato all’Oscar Laurence Fishburne (“What’s Love Got to Do with It”) in quello del direttore del giornale, Perry White. Nel ruolo dei genitori adottivi di Clark Kent, Martha e Jonathan Kent, ci sono la candidata agli Oscar Diane Lane (“Unfaithful — L’amore infedele”) e il premio Academy Award Kevin Costner (“Balla coi lupi”).

A combattere contro il supereroe sono due altri Kryptoniani sopravvissuti, il malvagio Generale Zod, interpretato dal candidato agli Oscar Michael Shannon (“Revolutionary Road”) e Faora, interpretata da Antje Traue. Originari di Krypton sono anche i genitori biologici di Superman, la madre Lara Lor-Van, interpretata da Ayelet Zurer (“Angeli e demoni”) e il padre Jor-El, interpretato dal premio Academy Award Russell Crowe (“Il gladiatore”). Nel cast anche Harry Lennix, nel ruolo del Generale Swanwick, Christopher Meloni in quello del Colonnello Hardy e Richard Schiff che interpreta il Dr. Emil Hamilton. Tutte le news nel nostro speciale: Superman: Man of steel.

 
 

Avengers Age of Ultron: ecco il teaser del Comic-con

the-avengers-age-of-ultronCome molti di voi ricorderanno nell’edizione di quest’anno del Comic-con 2013 di San Diego oltre ad essere stato annunciato il titolo ufficiale del sequel di The Avengers, ovvero Avengers Age of Ultron, è stato mostrato anche un breve teaser che racconta le intenzioni dietro alla seconda pellicola sui vendicatori diretta da Joss Whedon. Oggi arriva da Comickbookmovie in versione bootleg questo contributo video:

 

L’inizo delle riprese di Avengers: Age of Ultron è previsto per Febbraio del 2014. La pellicola, che uscirà nei cinema il 1° maggio 2015, sarà il capitolo conclusivo della Fase 2 della Marvel iniziata il 24 aprile, con Iron Man 3, che proseguirà con Thor: The Dark World (20 novembre), Captain America: The Winter Soldier (2 aprile 2014) e Guardians of the Galaxy (ottobre 2014). Nel cast confermati  

 Fonte: antovolk

 
 

James Gordon sarà protagonista di una serie tv per Fox

James Gordon-serie-tvLa città più famosa del crimine sta per arrivare sul piccolo schermo, si tratta ovviamente di Gotham City. Infatti, secondo Deadline la Fox è intenzionata a produrre una serie in live-action che seguirà le vicende di un giovane detective James Gordon, e sarà concepita dal creatore di The Mentalist Bruno Heller. Al momento è esclusa categoricamente la partecipazione o il coinvolgimenti del personaggio di Bruce Wayne, ma pare invece che lo show usufruirà di tutti i cattivi dell’universo dell’uomo pipistrello.

La prima apparizione del Detective risale al numero #27 Detective Comics” 1939, ed il commissario James Gordon è stato creato da Bill Finger e Bob Kane. In precedenza è apparso nello show televisivo nel 1960 su Batman di Neil Hamilton. L’ultima apparizione del personaggio risale alla trilogia al cinema di Christopher Nolan, dove è interpretato dall’attore Gary Oldman.

Al momento nessuna informazione è stata rilasciata su date, cast e messa in onda, quindi non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

James Gordon Serie tv

 
 

Batman Arkham Origins: Knightfall Pack Trailer

Batman Arkham OriginsArriva un nuovo trailer dell’atteso nuovo gioco sull’universo dell’Uomo Pipistrello intitolato Batman Arkham Origins. Il nuovo contributo mostra tutto il fantastico mondo del videogame, comprese le diverse varianti del Cavaliere Oscuro:

Sviluppato da WB Games Montréal, Batman Arkham Origins espande Gotham City e si presenta come un prequel la cui storia è ambientata prima degli eventi di Batman: Arkham Asylum e Batman: Arkham City, i primi due acclamati capitoli della serie. Ambientato prima della rivolta dei più pericolosi criminali di Gotham City, il gioco presenta un giovane e rozzo Batman che affronta un momento chiave nei primi passi della sua carriera di combattente del crimine lungo il percorso per diventare il Cavaliere Oscuro. Nel prosieguo della storia i giocatori incontreranno molti importanti personaggi per la prima volta e intesseranno relazioni chiave.

Inoltre la Warner Bros. ha infatti confermato che Deathstroke sarà un personaggio giocabile nel Challenge Mode di Batman: Arkham Origins: chi prenoterà il gioco per una delle tre piattaforme previste, riceverà un accesso esclusivo al Deathstroke packche sarà poi disponibile anche per tutti gli altri giocatori in un momento successivo non ancora precisato.

Batman Arkham Origins arriverà su PlayStation 3, PC, Xbox 360 e Wii U il 25 ottobre 2013, giorno in cui sarà pubblicato anche Batman: Arkham Origins Blackgate per Nintendo 3DS e PlayStation Vita.

 
 

Lo sconosciuto del lago recensione del film di Alain Guiraudie

lo sconosciuto del lago foto Fino a che punto siamo disposti a spingerci per soddisfare i desideri del corpo e dell’anima? E’ intorno a questo interrogativo sostanziale che ruota il film-scandalo del festival di Cannes, Lo sconosciuto del lago, scritto e diretto dal regista francese Alain Guiraudie. Un’opera di genere – un noir classico si potrebbe definire – in cui la certezza del delitto e dell’uccisore turba, ma non scalfisce, la passione carnale e l’istinto primitivo di un uomo per il suo amante: per quanto, quest’ultimo, assassino a sangue freddo. Non conta se la verità sul finale verrà svelata pubblicamente; non ha importanza se le indagini della polizia andranno a buon fine: quanto qui interessa scoprire e sviscerare è la forza pericolosa e incontrollabile dell’erotismo, dell’attrazione più impulsiva e impetuosa. In questo caso di un uomo per un altro uomo.

lo sconosciuto del lago«L’erotismo è l’approvazione della vita fin dentro la morte» dice George Bataille e, come racconta il regista, è stata questa riflessione a innescare in lui medesimo la volontà di rappresentare, nel modo più palpabile e immediato, gli effetti imprevedibili e  impensabili del piacere fisico, e del trasporto dei sensi, sulla ragione umana. Il personaggio di Franck (Pierre Deladonchamps), assiduo frequentatore di una comunità di nudisti gay in riva a un lago, si ritrova infatti a smarrire la percezione del giusto e della realtà orribile dell’accaduto, nonostante ne sia stato casuale e inavvertito testimone: e questo perché travolto dalla passione sessuale per Michel (Christophe Paou), il bagnante più avvenente, ambito e misterioso della spiaggia. Un vortice ossessivo di emozioni, reso plasticamente dalla nudità dei corpi e dal loro intreccio, reiterato nel tempo e isolato nello spazio. Una routine avidamente ricercata dai due protagonisti e materialmente manifesta in un ambiente arioso e lagunare cui è la macchina da presa, e il lavoro sul sonoro, a dare significato e rilevanza. Il vento fra le foglie, il passaggio degli elicotteri, il sopraggiungere delle macchine, l’eco della strada, sono tutte componenti che, insieme all’alternanza della luce e dell’oscurità, di campi lunghi e di totali,  contribuiscono a restituire non tanto la dimensione primitiva e triviale della libidine, quanto quella decadente e malinconica. Dietro le membra scoperte o semisvestite di quelle figurine sparse sulla sponda del lago, si coglie, oltre al desiderio, la paura della solitudine, il bisogno di compagnia, di condivisione e di dialogo. Basti pensare all’introversia di Henri (Patrick D’Assumcao): una presenza quasi lirica, affascinante, umana, che incarna più di tutte la necessità dolorosa e vera di esprimere se stessi e di raccontarsi all’altro: fosse anche con uno sconosciuto.

 
 

Diana, la storia segreta di Lady D che ha fatto indignare l’Inghilterra

diana trailerSe morite dalla voglia che arrivi il 3 ottobre per andare a vedere il biopic sulla principessa Diana, tanto amata dalla gente quanto poco amata dal marito e dalla suocera, è meglio non leggiate i commenti della stampa inglese.

DianaDianaThe legend is never the whole story, da noi tradotto, con la consueta creatività, Diana – La storia segreta di Lady D, è stato presentato in anteprima ai giornalisti del Regno Unito venerdì 20 settembre ed è stato accolto negativamente, per usare un eufemismo. Nulla, o quasi, da ridire, sulla sceneggiatura di Stephen Jeffreys (The Libertine), basata sul libro del 2001, Diana: her last love, di Kate Snell. Niente da rilevare neanche sulla regia del tedesco e nominato all’Oscar, Oliver Hirschbiegel (Downfall). Molto da recriminare nei confronti della pluripremiata, ammirata e pagata star di Hollywood, Naomi Watts. Non si può capire il senso delle critiche inglesi se non si è stati fan delle Spice Girls e di David Beckham perché i giornalisti di Sua Maestà dicono pressappoco “Ok, Naomi le somiglia, cammina come lei, ha i capelli cotonati e laccati alla perfezione e il mascara della marca esatta, ma è comunque poco posh rispetto all’originale”. Posh, è l’epiteto che veniva affibbiato a Victoria Beckham quando fingeva di cantare nel quintetto tutto al femminile, e significa “elegante” e “di lusso”. «Nonostante la camminata e le cadenze giuste e lo sguardo verso l’alto da martire e da santa, è troppo bella, troppo normale», scrive David Sexton di This is London. «Il suo lato positivo è che è isterica», tuona Tim Robey dalle pagine del Daily Telegraph, mentre Rotten Tomatoes piazza un bel 4 per cento accanto al titolo del film e Peter Bradshaw, sul Guardian, introduce il suo articolo con «Poor Princess Diana». Ma cosa possiamo capire, noi, dando solo un’occhiata ai trailer? I tre minuti ci offrono un assaggio degli ultimi due anni di vita della “principessa triste”. Capiamo che la storia si focalizza soprattutto sull’amore con il chirurgo Hasnat Khan, una passione che sembra non sfumare neanche quando Lady D. incontra Dodi Al Fayed. Poi la vediamo camminare sui campi minati dell’Angola, e mentre, circondata da bambini in una delle sue tante missioni umanitarie, allontana i microfoni dei cronisti. Per ora noi possiamo solo ribadire la somiglianza impressionante e fare un plauso alla grande flessibilità che la Watts, nonostante le critiche, dimostra nell’affrontare ruoli molto diversi l’uno dall’altro.

 
 

Naomi Watts la bionda dall’animo tragico

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La donna nei panni della quale non ci vorremmo mai trovare è quella Sally del non memorabile film di Woody Allen Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni, quando, dopo essersi dichiarata al suo capo, riceve un garbato, cortese, ma fermo “sono lusingato, ma no, grazie”. Non vorremmo essere al posto di Sally anche perché, nella migliore tradizione alleniana, ha già alle spalle un matrimonio naufragato e una mamma (già mamma di Bridget Jones, Gemma Jones) lasciata dal marito Anthony Hopkins per un’oca, ma che, a differenza della figlia, si consola facendosi prendere in giro da una sedicente maga che le promette un futuro di passione. Se però consideriamo che Sally è Naomi Watts, che nonostante la mascellona e il fisico androgino, è una delle attrici più carismatiche di Hollywood, stentiamo a credere che Antonio Banderas – che ai tempi, tra l’altro, non faceva ancora il fornaio – l’avrebbe rifiutata, nel mondo reale.

Come si fa a dire no a una che nel 2002 è stata inserita dalla rivista People nella classifica dei 50 più belli dello star system? Che da anni è una delle attrici più attive nella lotta contro l’Aids? E se questo non bastasse, come si fa a snobbare una diventata famosa a 32 anni, sotto l’ala protettrice di David Lynch che inserisce in Mullholland drive quei cinque minuti saffici di lei insieme a Laura Harring, durante i quali ogni uomo – e qualche donna – si dimentica di non aver capito niente della trama e scopre uno spasmodico interesse per come andrà a finire?

Per l’allucinato capolavoro del 2001, la Watts ottiene numerosi riconoscimenti, e nonostante siano più apprezzati dalla critica che dal pubblico, i deliri lynchani le permettono di raggiungere, dopo, anche il cuore del mainstreaming, grazie al remake dell’horror giapponese The Ring. E pensare che la Watts, nata nel Kent e naturalizzata australiana, inizia a recitare a soli 18 anni, nel 1986, in un film intitolato For Love Alone. Dopo quella breve parentesi, la bionda decide che, per lei, è più adatto il mondo della moda e comincia a lavorare prima come indossatrice poi come redattrice di riviste del settore, senza mai interrompere lo studio della recitazione.

Sul set di Flirting, infatti, conosce le future dive Thandie Newton e Nicole Kidman, divenendo amica di entrambe, soprattutto dell’ex signora Cruise. Dagli anni Novanta, fino all’incontro con David Lynch, Naomi Watts ottiene molte particine in serie e pellicole per il cinema e la tv, senza che nessuno si accorga di lei. Scorrendo i titoli, tuttavia, si avverte già in nuce la flessibilità che tuttora la accompagna nella scelta dei ruoli, nonostante la bella Naomi renda decisamente di più nei film drammatici e nei panni di donne disperate e tormentate, che nelle commedie. Dopotutto, la sua infanzia non è stata tutta rose e fiori, prima per la separazione dei genitori, quando è ancora piccola, poi per la morte del padre, ex collaboratore dei Pink Floyd, per overdose di eroina nel 1976. “Quando ci trasferimmo dal Kent nel Galles, io e mio fratello studiavamo la lingua del posto, in una scuola in mezzo al nulla, mentre tutti gli altri perfezionavano l’inglese. Ovunque ci trasferissimo assumevamo l’accento di quella regione e questo forse mi ha aiutata nel mio lavoro. Comunque ricordo una buona dose di tristezza nella mia infanzia, ma l’amore non mi è mai mancato”.

A 14 anni, Naomi Watts si trasferisce in Australia, insieme al fratello, la madre e il patrigno. Poi, negli anni 90, incoraggiata anche da Nicole Kidman, Naomi si trasferisce a Los Angeles, dove iniziano anni difficilissimi in cui accetta tutte le “parti di merda” che riesce a trovare. “Per un periodo sono tornata di nuovo in Australia, sempre per piccole parti. Una volta rientrata a Hollywood tutti quelli che mi avevano spronata non sembravano più interessati. In pratica, dovetti ricominciare tutto da capo. Non mi inviavano neanche lo script perché a loro non conveniva. Mi ricordo che una volta dovetti guidare per ore nella Valley per andare a prendere tre pezzi di carta scritti da qualche orrendo pezzo di merda”. “Nicole (Kidman) mi ha sempre offerto un enorme appoggio, ma ce l’ho fatta perché a poco a poco il mio motto è diventato ‘il lavoro genera lavoro’, così continuavo ad accettare tutto”. Per un soffio non ottiene la parte che poi sarebbe andata a Charlize Theron in L’avvocato del diavolo. La stessa cosa succede con Ti presento i miei, ma proprio quando le speranze di Naomi sembrano esaurirsi, Mister Lynch, senza aver visto nessuno dei suoi precedenti lavori, la scrittura immediatamente per Mullholland Drive: “Sentivo che la persona che stavo guardando nella foto aveva un talento enorme. Ho visto qualcuno con una bella anima e una bella intelligenza, capace di supportare i ruoli più vari”. Dopo, la strada della ragazza che nessuno voleva, è tutta in discesa.

Oltre a The Ring, Naomi recita in Ned Kelly – dove si innamorerà, ricambiata, di Heath Ledger – e in Le divorce, insieme a Kate Hudson, ma anche negli inquietanti episodi di Rabbits, firmati dal mentore Lynch.  

Nel 2004, per l’interpretazione di Ann Darrow nel remake di King Kong, firmato da Peter Jackson, vince il Saturn Award come migliore attrice protagonista, ma è nel 2006 che dà un’altra bella prova, nel godibilissimo remake di una pellicola del 1934, Il velo dipinto, dove veste i panni di una moglie insoddisfatta che si accorge troppo tardi aver avuto accanto per tutta la vita un marito migliore di lei e che, tra l’altro, è Edward Norton. Per la parte di Kitty Garstin, la stampa americana la paragona a Greta Garbo, prima a interpretare il ruolo, e scrive che la Watts riesce a coinvolgere lo spettatore quasi più della grande diva. Sul set de Il velo dipinto, Naomi conosce anche l’attore e regista Liev Schreiber, col quale intreccia una relazione che dura tuttora e dalla quale sono nati Alexander e Samuel Kai. La coppia, inoltre, ha recentemente dichiarato di desiderare una bambina.

Nel 2007, per Naomi, arriva un altro grande nome, quello del regista David Cronenberg, nonostante in La promessa dell’assassino l’attrice venga, in parte, oscurata, così come Vincent Cassel, dalla preponderanza del corpo di Viggo Mortensen e dalla scena, ormai cult, di lui che, nudo e coperto solo dai tatuaggi, combatte in una sauna contro due energumeni. Sempre nel 2007 interpreta Funny games insieme a Tim Roth che non esita a definire la pellicola “più più disturbante della mia carriera. È stata brutale”. Dal canto suo, il regista Michael Haneke dichiara: “Per quanto mi riguarda ho posto una sola condizione: che la protagonista fosse Naomi Watts”. Arrivano poi, tra gli altri, The International (2009) e il non eccelso J. Edgar (2011), diretto da Clint Eastwood, dove tutti gli attori, lei compresa, non sono che delle comparse che supportano il gioco tra Leonardo Di Caprio e Armie Hammer.

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Con The Impossible di Juan Antonio Bayona, basato sulla vera storia di una famiglia scampata allo tsunami del 2004, Naomi ottiene le nomination come miglior attrice protagonista, concorrendo sia per l’Oscar, che per il Golden Globe. Oggi, nonostante sia stata massacrata dalla stampa inglese per la sua interpretazione di Lady Diana, ai suoi fan piace sempre ricordarla, nominarla e magnificarla nel suo vero stato di grazia, cioè nei panni di Cristina, la disperata vedova assetata di vendetta, in 21 grammi. Il film di Alejandro Gonzáles Inárritu, forse il vero capolavoro della sua “Trilogia della morte”, mastica e sputa le certezze dello spettatore. La “trinità” Watts, Sean Penn e Benicio Del Toro – e diciamolo, la pazzesca storia d’amore dei primi due – dà vita a un ingranaggio così naturale e al tempo stesso sconvolgente, da far desiderare che una come Naomi lasci definitivamente perdere le Kate Hudson e i King Kong e scelga ancora di farci piangere come si deve, come quando, dopo che le hanno investito il marito e le figlie sussurra: “Non è vero quello che dicono tutti. La vita non continua”.

 
 

Buon Compleanno Pedro Almodóvar

Pedro Almodovar
Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Stravagante, vitale, gioioso ma allo stesso tempo torbido, mortifero e violento. Parliamo del cinema di Pedro Almodóvar, ma anche di Pedro stesso, cantore per eccellenza della donna sul grande schermo che oggi compie gli anni (Calzada de Calatrava, 24 settembre 1951).

Il cinema di Almodóvar può essere diviso in due epoche diverse, chiaramente delineate da Tutto su Mia Madre, ad oggi forse il suo capolavoro e che gli è valso il Premio Oscar (il suo primo, seguito poi da quello alla sceneggiatura originale per Parla con lei) per il miglior film straniero. Ha un mondo suo, una sua casa di produzione e tante muse (maschie e femmine), che popolano il suo cinema con ritratti di donne sempre diverse e magnifiche.

Sono Carmen Maura, Marisa Paredes, Penélope Cruz, Cecilia Roth, Victoria Abril, Antonio Banderas, Rossy De Palma, Chus Lampreave e Javier Bardem gli attori e le attrici che con lui ci regalano un mondo talvolta violento, altre volte sgargiante di vita e colori, ma sempre mosso dalla vitalità più profonda dell’essere umano.

Buon Compleanno Pedro!

 
 

Tutta colpa di Freud: visita sul set di Paolo Genovese

Si sta girando a Roma e in altre location sparse in tutto il mondo (per esempio la New York) da oltre quattro settimane il film Tutta colpa di Freud, prodotto da Medusa film e Lotus Production e diretto da Paolo Genovese. Il film è completo per più della metà (quasi un terzo) e, nella prestigiosa location del Teatro dell’Opera, si gireranno alcune scene che coinvolgono i personaggi interpretati da Vinicio Marchioni e Vittoria Puccini, una libraia e il suo innamorato che è proprio un ladro di libri appassionato d’opera. Ma i loro personaggi non sono i soli che popolano il film: il grande mattatore è un inedito Marco Giallini in un ruolo meno cinico del solito: interpreta infatti un padre e psichiatra che tenta di risolvere proprio i problemi sentimentali delle sue tre- amatissime- figlie: la più piccola interpretata da Laura Adriani, una diciottenne di nome Emma; la libraia Marta interpretata, appunto, dalla Puccini e Sara, interpretata da Anna Foglietta, una ragazza che ha un evidente debole per le donne.

In Tutta colpa di Freud Giallini interpreta Francesco, uomo che ha dedicato tutta la sua vita alle figlie dopo che la moglie- medico in carriera- lo ha lasciato; all’improvviso si ritrova costretto ad aiutare le figlie sbrogliando le loro complicate vite sentimentali: Sara, delusa dall’amore, decide di provare con gli uomini; Marta si innamora di un ladro che lavora al teatro dell’opera, è affascinante, romantico, amante della lirica e pure sordo; e infine la piccola maturanda Emma che, per dimostrare al padre di essere “grande” e autosufficiente come le sue sorelle e per dimostrargli di valere molto e d’avere stoffa, si innamora perdutamente di un cinquantenne con a fianco una splendida moglie, nei cui panni troviamo Claudia Gerini, una donna elegante, sofisticata, glaciale e sicura di se che, casualmente, è proprio il nuovo oscuro oggetto del desiderio di Francesco, tornato ad innamorarsi dopo anni. Per “salvare” la figlia e scongiurare questa opzione improbabile, lo psichiatra si troverà di fronte ad un bivio: rinunciare ad una possibile love story con una donna affascinante spingendola di nuovo tra le braccia del marito, oppure benedire l’unione della figlia e lasciare che le cose scorrono.

L’intento di Tutta colpa di Freud è quello di riflettere sulle differenze che intercorrono tra le persone, differenze d’età, sesso, estrazione sociale, ceto d’appartenenza. Il film nasce da un sodalizio- ormai consolidato- tra Medusa film e Lotus Production, oltre alla fiducia riposta nei confronti di Genovese, uno dei fuoriclasse della commedia all’italiana che ha diretto numerose pellicole di successo e torna a regalarcene un’altra proprio per l’anno nuovo, considerando che il film uscirà nelle sale il 23/01/2014 ed è costato circa 6 milioni di euro divisi tra i vari set (New York inclusa) e riprese cittadine ambientate a Roma, sui luoghi più conosciuti del centro che sono stati riscoperti con una nuova ottica (zone come Campo de ‘Fiori, via dei Coronari e altre location prossime)  dopo il tentativo mal riuscito di Woody Allen con il suo To Rome with love.

tutta colpa di freud

La location newyorkese, invece, fa da sfondo alle scene con protagonista il personaggio interpretato da Anna Foglietta, che ha dichiarato di essersi divertita moltissimo a  girare nei posti più cool ed iconografici della Grande Mela come la Fifth Avenue, Brooklyn, la celebre tube, i taxi boat gialli che solcano l’Hudson e tanti altri. Nonostante l’esperienza positiva, girare tecnicamente a New York- come a Roma- non è stato facile: troppi permessi e tante restrizioni impediscono un tipo di lavoro fluido e, nel caso americano, pure personale visto che il regista ha (almeno nella nostra industria cinematografica) il diritto di cambiare idea e apportare delle modifiche alla sceneggiatura in totale libertà, mentre negli States è una sorta di esecutore materiale e basta.

Per realizzare il film la troupe ha contato sull’appoggio di entità diverse tra le quali l’associazione italiana per le persone sorde che li ha aiutati nel mettere in scena l’amore, silenzioso e romantico, fatto di gesti e sguardi tra Marchioni e la Puccini. Tanti altri attori, poi, arricchiscono il film con le loro amichevoli partecipazioni (personaggi come Edordo Leo, Giulia Bevilacqua, Daniele Liotti, Gianmarco Tognazzi e tanti altri).

Il titolo, ovviamente, è un omaggio giocoso alla psicanalisi freudiana (nonostante i dubbi nutriti dal regista sulla sua comprensione!) e l’argomento si è dimostrato abbastanza vicino a tutti i membri del cast: a parte Giallini e la Puccini, tutti hanno dichiarato di aver avuto delle esperienze con la psicanalisi per meglio approfondire il loro mondo interiore e conoscersi meglio, parte questa fondamentale per il mestiere dell’attore.

In ultima analisi si è discusso del ruolo della commedia al cinema, considerata come un genere molto spesso snobbato dalla critica e dai grandi festival che preferiscono film d’autore e di nicchia destinata ad una porzione limitata di pubblico, mentre invece è un genere potenzialmente molto forte che arriva a tutti cercando di raccontare la realtà di oggi senza superficialità ma con sguardo leggero.

 
 

Roma Web Fest ecco la giuria

roma web fest logoMancano pochi giorni al nuovo ed innovativo Roma Web Fest, il primo festival internazionale delle Web-series, vi farà scoprire il mondo del Web come non lo avete mai visto. Vere e proprie fiction e serie realizzate per essere fruite attraverso la “rete” oppure sui display dei dispositivi mobili, verranno visionate, proiettate e votate, per poi essere premiate durante il Festival che si terrà presso il Teatro Golden, Via Taranto 36, il 27, 28 e 29 Settembre.

Viene comunicata la Giuria:

Luca Argentero (Attore e produttore); Carlo Principini (autore, produttore e direttore artistico della Pubblispei); Massimo Gaudioso (Sceneggiatore); Cristina Priarone (Direttore Generale Roma Lazio Film Commission); Marco Bonini (Attore, sceneggiatore e produttore cinematografico) Ivo Mei (Scrittore e giornalista); Massimo Arcangeli (Segretario Generale Agis Anec); Rossella Izzo (Attrice, Doppiatrice, Direttrice del doppiaggio e Regista); Marco Poccioni (Produttore Rodeo Drive).

Presidente di giuria:

Michael Ajakwe Jr, direttore artistico e fondatore del Los Angeles Web Fest.

 Non solo proiezioni ma tavole rotonde, incontri con autori ed editori, tra film-maker, produttori e aziende, fashion blogger, visibilità, tutto questo e altro ancora, convergerà all’interno del nuovo Festival dedicato interamente al nuovo modo di comunicare:  Il Web.

Gli appuntamenti davvero imperdibili sono Le Anteprime il 27 alle 18:30, dove saranno presentati i nuovi possibili protagonisti del web, ma soprattutto vi aspettiamo sabato sera alle 21:00 con i Protagonisti indiscussi delle web serie, realizzatori dello spot virale del Roma Web Fest (http://www.youtube.com/watch?v=w0qzA5H5g9I) , che presenteranno prodotti inediti a sorpresa. Una lista lunga decine di nomi. Un incontro mai realizzato prima. Il tutto coronato dall’intervento dei direttori artistici dei web fest di Los Angeles, Vancouver, Marsiglia e Melbourne. Questi ultimi saranno presenti anche domenica mattina a partire dalle undici per incontrare i giornalisti e ascoltare le proposte dei giovani film maker italiani.

Infine domenica alle 17:30 si terrà l’evento di Premiazione  del Roma Web Fest

Il Roma Web Fest è patrocinato dal Mibac, dalla Regione Lazio, dal Comune di Roma, dall’Anica, dalla Lazio film Commission, dall’Anec, dall’Anem, dall’Agis, dall’Agiscuola e da RAI FICTION. Inoltre collabora con la Giffoni Academy, con Altaroma, L’accademia del lusso, lo IED e Romeur.

Janet De Nardis (Direttore Artistico) e Maximiliano Gigliucci (Direttore Generale) ricordano che tra i molti premi per i vincitori dei primi cinque premi andranno di diritto alle finali dei festival gemellati per creare vere occasioni di lavoro a livello internazionale.

Premio miglior film: Marsiglia

Premio miglior Produttore: Los Angeles

Premio miglior Regia: Vancouver

Premio migliori effetti speciali: Hong Kong

Premio miglior soggetto/sceneggiatura: Melbourne

Il Festival è aperto dalle 10,00 alle 22,00

Accesso libero a tutti quelli che si accreditano sul sito http://www.romawebfest.it cliccando sul banner accrediti entro il 24 settembre.

Senza accredito il costo del biglietto e’ 15 Euro al giorno.

27  Settembre ore 18,30 evento “anteprime”.

28 Settembre ore 17,30 evento Fashion film e Fashion blogger!

28 Settembre ore 20,30 evento “Virale” con i principali protagonisti delle web series italiane e molte SORPRESE.

29 Settembre ore 17,30 evento “Premiazioni”.

Ai vincitori sarà consegnato la prestigiosa statuetta realizzata dalla poliedrica artista, stimata internazionalmente, Erika Calesini.

 
 

Mediterraneo Video Festival i vincitori

Mediterraneo Video FestivalSi è conclusa la 16 ma edizione del Mediterraneo Video Festival, festival internazionale del cinema documentario.

La giuria composta da, Tony Shargool, Jamal Ouassini e Alessandro Pesci ha assegnato il premio al miglior documentario a Jazzta Prasta or wich are the bulgarian notes di Andrey Slabakov, (Bulgaria), con la seguente motivazione: per attinenza al tema, per il panorama che offre sulla realtà poco conosciuta della tradizione musicale Rom, per il focus sulla realtà mitteleuropea, dalla periferia di Sofia al lontano Pakistan, in compagnia del fisarmonicista Martin Lubenov.

Menzione speciale al documentario Cello Tales di Anne Schiltz (Lussemburgo) per il linguaggio narrativo e la qualità tecnica delle registrazioni audio e video.

Premio del pubblico al documentario ll lupo sul tamburo. un viaggio tra i musicisti Kazaki  di Nello Correale, (Italia). Menzione  a Just play di Dimitri Chimenti, Italia/Francia/Palestina.

 
 

Carrie nuovo spot tv vietato ai minori

Come rivela il nuovo spot tv, Carrie è stato vietato ai minori in America. La Screen Gems e la MGM hanno infatti ricevuto il rating R per la pellicola, che sarà quindi visibile ai minori di 17 anni solo se accompagnati. La pellicola arriverà in Italia il prossimo 28 novembre. Di seguito il nuovo spot.

Carrie nuovo spot tv

Vi ricordiamo che Carrie è il remake del film del 1976 diretto da Brian De Palma. Ad interpretare il ruolo che fu di Sissy Spacek ci sarà, per questa versione del 2013, la giovane Chloe Grace Moretz, mentre Julianne Moore interpreta la sua fanatica madre.

Completato il cast del film diretto da Kimberly Peirce (Boys Don’t CryLa pellicola è basata sull’omonimo romanzo breve di Stephen King.

Trama: tratto dal romanzo di Stephen King, il film è il remake di Carrie, lo sguardo di Satana diretto nel 1976 da Brian De Palma con protagonista Sissy Spacek. Protagonista della storia è Carrie White, un’adolescente complessata per l’educazione sbagliata ricevuta dalla madre nonché zimbello della scuola dove viene ridicolizzata di continuo. Quando Carrie scopre di avere dei misteriosi poteri telecinetici inizierà ad usarli per vendicarsi.

Fonte: Coming Soon

 
 

Anne Hathaway foto dal provino per il ruolo di Catwoman

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Oggi 24 settembre 2013, la Warner Bros rilascerà The Dark Knight Trilogy: Ultimate Collector’s Edition, un box-set in Blu-ray contenente tutti i film della saga de Il cavaliere oscuro ed un disco bonus con diverso materiale extra (in Italia arriverà il 2 ottobre).

Tra i contenuti speciali del film c’è anche il provino sostenuto dal premio Oscar Anne Hathaway per aggiudicarsi il ruolo di Selina Kyle/Catwoman, di cui vi presentiamo di seguito alcuni frame esclusivi. In lizza per il ruolo c’erano tante altre attrici, tra cui Jessica Biel e Kate Mara.

Fonte: batman-news

 
 

Captain Phillips nuove immagini dal film con Tom Hanks

Captain Phillips - Attacco in mare aperto

La Sony Pictures ha rilasciato tantissime immagine esclusive di Captain Phillips, la nuova pellicola con protagonista Tom Hanks. Diretto da Paul Greengrass (The Bourne Supremacy, The Borne Ultimatum), il film racconta la storia vera, avvenuta nel 2009, della cattura del Capitano Richard Phillips (Hanks) e del dirottamento della nave americana MV Maersk Alabama ad opera di pirati somali.

Captain Phillips nuove immagini 

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Basato sull’autobiografia A Captain’s Duty: Somali Pirates, Navy SEALS, and Dangerous Days at Sea, scritta dal vero Phillips, Captain Phillips annovera nel cast anche Catherine Keener, Max Martini, Yul Vazquez, Michael Chernus, Chris Mulkey, Corey Johnson, David Warshofsky, John Magaro e Angus MacInnes. Verrà distribuito nelle sale cinematografiche americane l’11 ottobre, mentre in Italia arriverà il prossimo 7 novembre.

Prossimamente vedremo Tom Hanks anche in Saving Mr. Banks, in cui l’attore due volte premio Oscar vestirà i panni di Walt Disney. Diretto da John Lee Hancock (The Blind Side), il film racconterà la storia vera della nascita di Mary Poppins, concentrandosi in modo particolare sul rapporto tra l’autrice australiana del romanzo Pamela Lyndon Travers (interpretata da Emma Thompson) e Walt Disney, e degli sforzi di quest’ultimo (durati quattordici anni) per cercare di ottenere i diritti del libro. Saving Mr. Banks verrà rilasciato nei cinema italiani a partire dal 16 gennaio 2014.

Fonte: Collider

 
 

The Counselor nuova clip del film con Cameron Diaz e Penelope Cruz

The Counselor - Il Procuratore

E’ stata diffusa online una nuova clip dalla 20th Century Fox di The Counselor – Il procuratore, la nuova pellicola di Ridley Scott in uscita nei nostri cinema il prossimo 14 novembre. La clip vede protagoniste Cameron Diaz e Penelope Cruz.

The Counselor nuova clip

La storia è quella di un lanciatissimo avvocato che vede il suo successo e la sua vita andare progressivamente in pezzi quando, per curiosità e presunzione di poterne uscire quando vuole, entra nel mondo della droga. Protagonista è, infatti, un avvocato (Michael Fassbender) in cerca di liquidi dopo aver chiesto alla sua fidanzata di sposarlo e che accetta la proposta di un conoscente legato alla malavita (Javier Bardem) di portare 20 milioni di dollari di cocaina dal Messico negli Stati Uniti; ad aiutarlo ci sarà un poco di buono, interpretato da Brad Pitt.

Tutte le foto del film nella nostra gallery:

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Fonte: thecounselormovie

 
 

Cillian Murphy una foto dal suo provino per il ruolo di Batman

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Oggi 24 settembre 2013, la Warner Bros rilascerà The Dark Knight Trilogy: Ultimate Collector’s Edition, un box-set in Blu-ray contenente tutti i film della saga de Il cavaliere oscuro ed un disco bonus con diverso materiale extra (in Italia arriverà il 2 ottobre).

In una delle featurette incluse tra i contenuti speciali, possiamo vedere il provino di Christian Bale per il ruolo di Batman in Batman Begins. L’attore indossa il costume utilizzato da Val Kilmer in Batman Forever e recita una scena al fianco di Amy Adams nei panni di Rachel.

Anche Cillian Murphy aveva sostenuto il provino per il ruolo di Batman. A Christopher Nolan piacque molto la sua performance, ma poi pensò che l’attore avrebbe reso sicuramente di più nei panni dello Spaventapasseri. Tra i contenuti extra vi è anche questo provino, di cui vi presentiamo di seguito due frame esclusivi.

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Fonte: WorstPreviews

 
 

Maggie: prima foto dal set del film con Arnold Schawarzenegger

E’ stato rivelato da poco che Arnold Schwarzenegger ed Abigail Breslin saranno i protagonisti del film Maggie, uno zombie movie fino ad ora mai realizzato, ma la cui sceneggiatura era pronta dal lontano 2011. Le riprese del film sono iniziate proprio oggi; arriva direttamente da Schwarzenegger, infatti, attraverso il suo account Twitter, la prima foto dal set, che vi presentiamo di seguito.

Maggie, che non ha ancora una data di uscita, sarà un film low-budget diretto da Henry Hobson. La pellicola racconta di un pericolosissimo virus che andrà a colpire una giovane ragazza, trasformandola a poco a poco in un zombie mangia carne; la sua famiglia cercherà ad ogni costo di aiutarla.

Fonte: WorstPreviews

 
 

Daniel Radcliffe forse nei panni di Freddie Mercury

Harry Potter

 

Il film dedicato alla vita di Freddie Mercury è sicuramente uno dei progetti più attesi di sempre. Inizialmente, nei panni dell’ex leader dei Queen avremmo dovuto vedere Sacha Baron Cohen, che ha poi abbandonato il progetto per divergenze creative con i restanti membri della band, coinvolti all’interno della pellicola in qualità di produttori.

Arriva adesso la notizia (notizia alquanto sconvolgente) che in lizza per il ruolo ci sarebbe, tra gli altri, Daniel Radcliffe. Naturalmente si tratta soltanto di un rumor, ma pare che i produttori del biopic siano rimasti particolarmente entusiasti di Daniel dopo averlo ammirato nella pellicola Kill Your Darlings. Risulta sicuramente difficile immaginarsi l’ex Harry Potter in un ruolo del genere, ma forse è proprio questo a cui l’attore sta puntando: cercare di scrollarsi di dosso una determinate immagine per riuscire a convincere e mettere d’accordo tutti.

Vi terremo aggiornati…

Fonte: Coming Soon

 
 

Divergent i primi character poster

Divergent

Yahoo! Movie ha diffuso in rete i primi due character poster di Divergent, il nuovo sci-fi d’avventura diretto da Neil Burger (Limitless). I poster, che vi presentiamo di seguono, ritraggono i protagonisti Tris Prior (interpretata da Shailene Woodley) e Four Eaton (Theo James).

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Divergent, il film

Nel cast di Divergent protagonisti Shailene Woodley, Theo JamesKate WinsletMiles TellerJai CourtneyZoë KravitzAnsel Elgort, Ray Stevenson, Ashley Judd, Tony Goldwyn, Maggie Q, Mekhi Phifer. L’uscita del film è prevista per il 21 marzo 2014 negli Stati Uniti, e intanto i fans della Roth attendono il terzo capitolo della saga letteraria che dovrebbe uscire entro autunno 2013.

La trama: Divergent è ambiento nella Chicago del futuro, un futuro controllato e rigidamente ordinato, tipicamente distopico e racconta della sedicenne Tris, intrappolata nella necessità di compiere la scelta che le cambierà la vita. Il mondo è diviso in cinque fazioni e per Tris è arrivato il momento di scegliere a quale appartenere. La scelta che la ragazza compierà segnerà l’inizio di una serie di prove, che la condurranno a percorrere una strada tortuosa e inattesa. In un mondo in cui gli istinti umani vengono soppressi e tutto e regolato e controllato, Tris imparerà che c’è sempre un’altra faccia della medaglia. Lei è diversa da tutti gli altri, è una Divergente, la sua natura le impone la ribellione e quando scoprirà di non potervisi opporre il suo destino e quello del mondo in cui vive cambierà per sempre.

 
 

Grace di Monaco posticipata l’uscita del film con Nicole Kidman

Grace di Monaco

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La Weinstein Company ha deciso di posticipare l’uscita di Grace di Monaco, l’attesissimo biopic che vede il premio Oscar Nicole Kidman interpretare l’ex principessa di Monaco e musa di Alfred Hitchcock Grace Kelly. La pellicola, la cui release in America era stata fissata per il 27 novembre 2013, verrà invece distribuita nel corso delle primavera 2014. Pare che la decisione sia stata presa per permettere al regista Olivier Dahn di lavora ancora sul film, il quale necessiterebbe ancora di tempo per potersi definire completo.

Grace di Monaco seguirà la seconda parte della vita di Grace Kelly e il suo ruolo di principessa di Monaco dopo il matrimonio con il Principe Ranieri, interpretato da Tim Roth; del cast faranno parte anche Parker PoseyFrank LangellaPaz Vega e Milo Ventimiglia. La sceneggiatura è opera di Arash Amel (Erased).

Il film ha già suscitato polemiche e l’aperto disconoscimento da parte dei figli della principessa, a partire dal Principe Alberto di Monaco, che ne ha criticato la versione della madre, giudicata eccessivamente glamour,  oltre che le gravi imprecisioni dal punto di vista storico e l’inserimento di scene di pura finzione.

Fonte: The Hollywood Reporter

 
 

Thor The Dark World: Thor e Loki insieme contro

Thor-The-Dark-WorldArriva un nuovo spot dell’atteso film della Marvel Studios Thor The Dark World e protagonisti di questo nuovo contributo sono Thor () e Loki() e dalle poche immagini possiamo presumere che il dio del tuono e il suo fratellastro si uniranno insieme per sconfiggere il perfido Malekith:


Ecco la nostra fotogallery del film:

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Per le news sul film vi segnaliamo il nostro speciale: Thor 2, mentre per tutte le info sul film nella nostra Scheda Film:  Thor The Dark World.

Vi ricordiamo che nel cast del film vi sono anche: .  Il film esordirà nelle nostre sale il 21 novembre 2013.

Trama: Continuano le avventure di Thor, il più forte degli Avengers, che combatte per salvare la terra e tutti i Nove Regni da un oscuro nemico che vuole dominare l’universo. Thor lotta per ristabilire l’ordine tra i pianeti… ma un’antica dinastia dominata dallo spietato Malekith minaccia di far ripiombare l’universo nell’oscurità. Affrontato da un nemico a cui nemmeno Odino e Asgard possono opporsi, Thor deve intraprendere il viaggio più pericoloso ed introspettivo della sua vita, che lo ricongiungerà con Jane Foster e lo obbligherà a sacrificare tutto per salvare l’universo intero.

 
 

Warcraft: Paul Dano e Anton Yelchin per gli altri ruoli

L’atteso adattamento di Warcraft sta entrando nel vivo della pre-produzione e il regista Duncan Jones probabilmente scegliere in tempi i brevi i protagonisti del film, e dopo i rumors di ieri sulla coppia Colin Farrell/Paula Patton (leggi qui) oggi Deadline ha rivelato la lista di nomi in lizza per gli altri ruoli rilevanti del film prodotto da  Legendary Pictures  e Atlas Entertainment. Ma prima di rivelare i nomi degli altri interpreti arrivano aggiornamenti su Paula Patton, infatti pare che l’attrice sia in trattative avanzate per interpretare la protagonista femminile del film, mentre a Colin Farrell è stato offerto altro tempo per pensarci; al momento siamo sul 50/50 ragion per cui il regista Duncan Jones ha già iniziato a provinare altri attori.

Per quanto riguarda invece la lista di nomi per gli altri ruolo nella pellicola, pare siano coinvolti gli attori: Anton Yelchin, noto per aver interpretato la parte di Anton Yelchin nel reboot di Star Trek di J.J. Abrams; Paul Dano, fra i protagonisti del film che ha vinto la corsa a botteghino USA di questa settimana Prisoners, Travis Fimmel, attore rivelazione della serietv Vikings Anson Mount protagonista della serie Hell on Wheels. Non ci resta che aspettare ulteriori conferme sui rumors.

Il progetto attualmente in pre-produzione ha subito vari rallentamenti ma ora sembra abbia trovato la quadratura giusta, quindi non ci resta che attendere notizie ufficiali sul cast. Warcraft sarà diretto dal regista Duncan Jones, figlio del noto cantante/attore David Bowie, nonché regista del delizioso Moon; mentre a produrre il film ci saranno i “capi” della Legendary PicturesThomas Tull e Jon Jashni, affiancati dai veterani Charles Roven e Alex Gartner. A produrre anche la Blizzard e la Atlas Entertainment, responsabili del gioco. La sceneggiatura invece è stata scritta da Charles Leavitt.

L’universo “Warcraft” è un ambiente ricco di fantasia che ruota intorno al conflitto epico tra le forze opposte del Orda e l’Alleanza. Dal suo debutto nel 1994, “Warcraft” ha sviluppato un seguito di fan fedeli in tutto il mondo, con diversi bestseller, numerosi giochi premiati e una gamma di prodotti popolari in licenza tra cui romanzi, action figures, abbigliamento, fumetti, giochi da tavolo e altro ancora . “World of Warcraft”, è disponibile su abbonamento massively multiplayer online role-playing game della Blizzard Entertainment, ed è il gioco più popolare del suo genere al mondo.

 
 

Universitari – Molto più che amici recensione del film di Federico Moccia

Universitari – Molto più che amiciCon Universitari – Molto più che amici Federico Moccia tenta un cambiamento di audience ricercando le attenzioni di un pubblico più maturo. Ed è così che i sempreverdi protagonisti dei suoi film – adolescenti in balia degli ormoni – vengono rimpiazzati senza troppi rimpianti da universitari insicuri del proprio futuro. Peccato che i ventenni immortalati da quest’ ultimo lavoro siano completamente identici a quelli di Tre metri sopra il cielo e del più recente Amore 14, che, come suggerisce efficacemente il titolo, avevano 14 anni: qualcosa quindi, non torna.

Universitari – Molto più che amici posterIl film vorrebbe essere un vitale e fedele inno di una generazione che non sa più dove andare, frustrata dalla precarietà e dalle incertezze; lo stesso regista ha dichiarato con forza di aver perseguito la strada del realismo ritraendo le vite reali degli universitari di oggi. Siamo così introdotti dalla voce narrante del protagonista Carlo (Simone Riccioni) dentro “Villa Gioconda”, una ex clinica in disuso che la padrona ha deciso di affittare a studenti fuori-sede, senza neanche rimetterla troppo a posto. Si formerà così un’invidiabile famiglia allargata (guarda a caso i coinquilini sono tre maschi e tre femmine) che darà a ciascuno la forza di superare le proprie paure e di spiccare il volo.

Se il buon Moccia voleva farsi portavoce dei giovani adulti, ha decisamente sbagliato strada: lo script non presenta infatti nulla di attuale o per lo meno di reale, ma si configura come un grande contenitore di assurdi psicodrammi adolescenziali. Per una sorta di grottesca par condicio, non viene lasciato fuori niente: c’è il trauma dovuto alle liti dei parenti, il dolore per la perdita del padre, i genitori poco presenti, le imposizioni e i rancori, i tradimenti e le pene d’amore, persino l’immancabile sorella con problemi di droga e di debiti. Per rendere giustizia ai tempi di cambiamenti culturali, viene addirittura introdotta la figura dell’iraniano Faraz (Brice Martinet), portatore di una diversa visione del mondo, che non perde occasione di esemplificare attraverso stereotipi senza fine.

Ogni singolo tassello componente il quadro è pervaso da un’incontenibile banalità mista a favolosi cliché, amplificati da una sceneggiatura che parla solo per luoghi comuni. Sono proprio i dialoghi – scritti dallo stesso Moccia insieme a Ilaria Carlino – a costituire la parte più surreale e artefatta della già poco verosimile pellicola. Sguardi complici e compassionevoli, elementari parole di conforto accolte dagli interessati come poetiche perle di saggezza e improbabili citazionismi vengono esibiti con orgoglio come efficace arma contro le avversità della vita. La hit “Stupido” di Alessandra Amoroso diventa così un modello esistenziale nel quale rispecchiarsi e commuoversi. Nessuna colonna sonora fu mai più azzeccata.