Arriva un nuovo spot dell’atteso film
della Marvel
StudiosThor The Dark Worlde
protagonisti di questo nuovo contributo sono Thor (Chris
Hemsworth) e Loki(Tom
Hiddleston) e dalle poche immagini possiamo presumere
che il dio del tuono e il suo fratellastro si uniranno insieme per
sconfiggere il perfido Malekith:
Ecco la nostra fotogallery del film:
[nggallery id=69]
Per le news sul film vi
segnaliamo il nostro speciale: Thor 2, mentre per tutte le info
sul film nella nostra
Scheda Film: Thor The Dark
World.
Trama: Continuano le avventure
di Thor, il più forte degli Avengers, che combatte per salvare la
terra e tutti i Nove Regni da un oscuro nemico che vuole dominare
l’universo. Thor lotta per ristabilire l’ordine tra i pianeti… ma
un’antica dinastia dominata dallo spietato Malekith minaccia di far
ripiombare l’universo nell’oscurità. Affrontato da un nemico a cui
nemmeno Odino e Asgard possono opporsi, Thor deve intraprendere
il viaggio più pericoloso ed introspettivo della sua
vita, che lo ricongiungerà con Jane Foster e lo obbligherà a
sacrificare tutto per salvare l’universo intero.
L’atteso adattamento di
Warcraft sta entrando nel vivo della
pre-produzione e il regista Duncan Jones
probabilmente scegliere in tempi i brevi i protagonisti del film, e
dopo i rumors di ieri sulla coppia Colin Farrell/Paula
Patton (leggi
qui) oggi Deadline ha rivelato la lista
di nomi in lizza per gli altri ruoli rilevanti del film prodotto
da Legendary Pictures e Atlas Entertainment. Ma
prima di rivelare i nomi degli altri interpreti arrivano
aggiornamenti su Paula Patton, infatti pare che
l’attrice sia in trattative avanzate per interpretare la
protagonista femminile del film, mentre a Colin
Farrell è stato offerto altro tempo per pensarci; al
momento siamo sul 50/50 ragion per cui il regista Duncan Jones ha
già iniziato a provinare altri attori.
Per quanto riguarda invece la lista
di nomi per gli altri ruolo nella pellicola, pare siano coinvolti
gli attori: Anton Yelchin, noto per aver
interpretato la parte di Anton Yelchin nel reboot di
Star Trek di J.J.
Abrams; Paul Dano, fra i protagonisti del film che ha
vinto la corsa a botteghino USA di questa
settimana Prisoners,Travis
Fimmel, attore rivelazione della
serietv Vikingse Anson
Mount protagonista della serie Hell on
Wheels. Non ci resta che aspettare ulteriori conferme
sui rumors.
Il progetto attualmente in
pre-produzione ha subito vari rallentamenti ma ora sembra abbia
trovato la quadratura giusta, quindi non ci resta che attendere
notizie ufficiali sul cast. Warcraft sarà diretto dal
regista Duncan Jones, figlio del noto
cantante/attore David Bowie, nonché regista
del delizioso Moon; mentre a
produrre il film ci saranno i “capi” della Legendary
Pictures, Thomas
Tull e Jon Jashni, affiancati
dai veterani Charles
Roven e Alex Gartner. A
produrre anche la Blizzard e
la Atlas Entertainment, responsabili del
gioco. La sceneggiatura invece è stata scritta
da Charles Leavitt.
L’universo “Warcraft” è un ambiente
ricco di fantasia che ruota intorno al conflitto epico tra le forze
opposte del Orda e l’Alleanza. Dal suo debutto nel 1994, “Warcraft”
ha sviluppato un seguito di fan fedeli in tutto il mondo, con
diversi bestseller, numerosi giochi premiati e una gamma di
prodotti popolari in licenza tra cui romanzi, action figures,
abbigliamento, fumetti, giochi da tavolo e altro ancora . “World of
Warcraft”, è disponibile su abbonamento massively multiplayer
online role-playing game della Blizzard Entertainment, ed è il
gioco più popolare del suo genere al mondo.
Con
Universitari – Molto più che amiciFederico Moccia tenta un cambiamento di audience ricercando
le attenzioni di un pubblico più maturo. Ed è così che i
sempreverdi protagonisti dei suoi film – adolescenti in balia degli
ormoni – vengono rimpiazzati senza troppi rimpianti da universitari
insicuri del proprio futuro. Peccato che i ventenni immortalati da
quest’ ultimo lavoro siano completamente identici a quelli di
Tre metri sopra il cielo e del più recente
Amore 14, che, come suggerisce
efficacemente il titolo, avevano 14 anni: qualcosa quindi, non
torna.
Il film vorrebbe essere un vitale e
fedele inno di una generazione che non sa più dove andare,
frustrata dalla precarietà e dalle incertezze; lo stesso regista ha
dichiarato con forza di aver perseguito la strada del realismo
ritraendo le vite reali degli universitari di oggi. Siamo così
introdotti dalla voce narrante del protagonista Carlo (Simone
Riccioni) dentro “Villa Gioconda”, una ex clinica in disuso che
la padrona ha deciso di affittare a studenti fuori-sede, senza
neanche rimetterla troppo a posto. Si formerà così un’invidiabile
famiglia allargata (guarda a caso i coinquilini sono tre maschi e
tre femmine) che darà a ciascuno la forza di superare le proprie
paure e di spiccare il volo.
Se il buon Moccia voleva farsi
portavoce dei giovani adulti, ha decisamente sbagliato strada: lo
script non presenta infatti nulla di attuale o per lo meno di
reale, ma si configura come un grande contenitore di assurdi
psicodrammi adolescenziali. Per una sorta di grottesca par
condicio, non viene lasciato fuori niente: c’è il trauma dovuto
alle liti dei parenti, il dolore per la perdita del padre, i
genitori poco presenti, le imposizioni e i rancori, i tradimenti e
le pene d’amore, persino l’immancabile sorella con problemi di
droga e di debiti. Per rendere giustizia ai tempi di cambiamenti
culturali, viene addirittura introdotta la figura dell’iraniano
Faraz (Brice Martinet), portatore di una diversa visione del
mondo, che non perde occasione di esemplificare attraverso
stereotipi senza fine.
Ogni singolo tassello componente il
quadro è pervaso da un’incontenibile banalità mista a favolosi
cliché, amplificati da una sceneggiatura che parla solo per luoghi
comuni. Sono proprio i dialoghi – scritti dallo stesso Moccia
insieme a Ilaria Carlino – a costituire la parte più
surreale e artefatta della già poco verosimile pellicola. Sguardi
complici e compassionevoli, elementari parole di conforto accolte
dagli interessati come poetiche perle di saggezza e improbabili
citazionismi vengono esibiti con orgoglio come efficace arma contro
le avversità della vita. La hit “Stupido” di Alessandra Amoroso
diventa così un modello esistenziale nel quale rispecchiarsi e
commuoversi. Nessuna colonna sonora fu mai più azzeccata.
Nonostante il secondo episodio
della saga non sia ancora uscito sul grande schermo, sono
ufficialmente cominciate le riprese del terzo capitolo della
trilogia tratta dal bestseller internazionale di Suzanne
Collins, Hunger Games Il canto della
rivolta. Ecco la prima foto dal Set. Ricordiamo
che Hunger Games La ragazza di Fuoco
uscirà al cinema il prossimo 22 novembre.
Arriva la prima parte dell’ultimo
capitolo dalla saga. La lotta per la libertà, contro un regno
oppressore…contro quelle persone che per 75 anni hanno condannato a
morte il proprio popolo, partecipando a un gioco senza regole.
Libro: Il canto della rivolta.
Hunger Games (Mockingjay) è un romanzo di fantascienza del 2010
scritto da Suzanne Collins, il terzo della trilogia degli Hunger
Games, in cui prosegue il racconto di Katniss Everdeen e la
futuristica nazione di Panem. In seguito agli eventi vissuti nel
primo romanzo, Hunger Games, una ribellione contro Capitol City
divampa nei distretti, e Katniss e il suo compagno Peeta Mellark
sono costretti a ritornare nell’arena in occasione di un’edizione
speciale degli Hunger Games. I maggiori temi includono
sopravvivenza, controllo governativo, ribellione e interdipendenza
contro indipendenza. Il romanzo è stato pubblicato negli Stati
Uniti il 24 agosto 2010, mentre in Italia è stato pubblicato l’11
maggio 2012.
Non esistono ancora comunicazioni
ufficiali da parte della Lionsgate in merito al
runtime ufficiale del secondo capitolo cinematografico delle
avventure di Katniss Everdeen (Jennifer Lawrence)
e Peeta Mellark (Josh Hutcherson), Hunger Games – La ragazza di
fuoco, ma le prime
indiscrezioni arrivano indirettamente dalle catene AMC
Theatres e Cinemark chepoco
avrebbero assegnato al film una durata complessiva di circa 146
minuti. La notizia arriva in contrasto rispetto a quella emanata
agli inizi di settembre dalle catene Event Cinemas,
Hoyts, e Noosa Cinemas, facenti parte del
mercato dei multisala australiani e della Nuova Zelanda, i quali
avevano riferito una durata prossima ai 137 minuti.
Avendo Hunger Games – La ragazza di
fuoco una data di uscita fissata per il 27
Novembre 2013, non tarderà comunque ad arrivare nei prossimi giorni
una comunicazione ufficale in merito alla durata della pellicola
diretta da Francis Lawrence (seguito del fortunato
primo capitolo Hunger Games) che verrà
mostrato fuori concorso ed in anteprima in data 14 Novembre 2013
all’interno del prossimo Festival Internazionale del Film
di Roma. I fan della saga di romanzi fantasy trasposta per
il cinema dovranno dunque aspettare ancora poco prima di poter
visionare la pellicola ed osservare nuovamente i propri beniamini
sul grande schermo.
La trama del film:
Katniss Everdeen torna a casa incolume dopo aver vinto la 74ª
edizione degli Hunger Games, insieme al suo amico, il “tributo”
Peeta Mellark. La vittoria però vuol dire cambiare vita e
abbandonare familiari e amici, per intraprendere il giro dei
distretti, il cosiddetto “Tour di Victor”. Lungo la strada Katniss
percepisce che la ribellione sta montando, ma che il Capitol cerca
ancora a tutti i costi di mantenere il controllo proprio mentre il
Presidente Snow sta preparando la 75ª edizione dei giochi (The
Quarter Quell), una gara che potrebbe cambiare per sempre le sorti
della nazione di Panem.
Il box office USA di
questa settimana è scosso da una sorpresa: in testa infatti si
trova una nuova uscita, un thriller con un cast d’eccezione, Hugh
Jackman e Jake Gyllenhall su tutti, per il nuovo film di Denis
Villeneuve, Prisoners, che questa
settimana incassa 21 milioni di dollari. Segue il secondo episodio
di Insidious a regia di James Wan, che
incassa 14 milioni di dollari per un totale di 61. In terza
posizione si piazza The family, una commedia
noir che segna il ritorno, soprattutto, di Luc Besson dietro la
macchina da presa di un film di finzione e non più solo come
produttore di film animati. La pellicola, con Robert De Niro
e Michelle Pfeiffer, incassa 7 milioni di dollari per un totale di
25. Risale inaspettatamente, ma forse una spiegazione c’è, i giorni
di festa per l’indipendenza del Messico, la commedia appunto del
paese ispanofono No se aceptan devoluciones,
che incassa questa settimana quasi 6 milioni di dollari per un
totale di 34, occupando così la quarta posizione. Al quinto posto
troviamo invece Battle of the
year, si potrebbe dire l’ennesimo film sui
ragazzi, il ballo e la voglia di emergere dal gruppo, che incassa 5
milioni di dollari. In sesta posizione si ferma We are
the Millers, in sala e in classifica del box office da 7
settimane che questa settimana incassa 4 milioni di dollari per un
totale di 138. Il settimo posto è occupato da The
Butler, crollato nella classifica dopo due settimane di
dominio della prima posizione, che incassa 4 milioni di dollari per
un totale di 106. Segue in ottava
posizione Riddick che invece ha resistito in
vetta poco più di una settimana e che ora si trova nella parte
bassa della classifica dei film più visti con un incasso
settimanale di 3 milioni di dollari per un totale di 36. Se la
pellicola avesse avuto il budget di Pitch black, primo
capitolo della serie, sarebbe stato un buon risultato, ma non per
questa pellicola che vanta nei suoi titoli di coda ben tre case di
post produzione video che hanno curato gli effetti visivi e la
creazione degli alieni.Il nono posto è sicuramente il
più grande ritorno della storia del cinema fino ad
ora: The wizard of Oz del 1939 probabilmente
restaurato e rimasterizzato torna in sala ed “esordisce”, si fa per
dire in penultima posizione, con un incasso di 3 milioni di
dollari. Chiude la classifica Planes, ormai
giunto alle settima settimana di classifica con un incasso questa
settimana di quasi tre milioni di dollari per un totale di 86.
La prossima settimana si aspetta
l’uscita di: Cloudy with a chance of meatballs
2 e Rush di Ron Howard,
già uscito e apprezzato nelle nostre sale.
Durante lo scorso mese ad Hollywood
era trapelata la notizia che la MGM fosse entrata
in trattative col regista Timur Bekmambetov per la
regia del nuovo adattamento cinematografico di
Ben-Hur, tratto dalle pagine dell’omonimo
romanzo epico-biblico di LewWallace datato 1880. Ed è
proprio in questi giorni che arriva la conferma al rumor, con le
parti che avrebbero stetto un accordo per affidare a
Bekmambetov la regia dell’opera a titolo
definitivo.
La MGM ha acquistato lo script
dallo sceneggiatore KeithClarke,SeanDaniele
JoniLevinprodurranno la
pellicolaassieme aClarkee JasonBrown in che ricopriranno le vesti diproduttori
esecutivi.
Sembra quindi tornata presso
Hollywood la passione per l’epica storica di ambientazione biblica,
visto che in prossimità della prossima stagione cinematografica
assisteremo anche alle release al botteghino di
Noah di Darren Aronofsky con Russell Crowe
nel ruolo di Noé e dell‘Exodus di
Ridley Scott conChristian Bale assegnato alla parte di
Mosè.
Ricordiamo che Ben-Hur è già stato
adattato per il cinema nel 1959, diretto da William
Wyler ed interpretato da Charlton Heston,
il film vanta la vittoria di 11 Premi Oscar e
detiene un posto di merito nell’olimpo cinematografico. Narra la
storia del principe ebreo Judah Ben-Hur, tradito dal suo vecchio
amico d’infanzia, il tribuno romano Messala e ridotto in miseria e
schiavitù. Ben-Hur troverà la sua vendetta in occasione della
grandiosa corsa delle quadrighe al Circo di Gerusalemme, in una di
quelle ch rimarrà tra le più spettacolari ed entusiasmanti scene
d’azione della storia del cinema.
La Walt Disney
Pictures ha annunciato oggi l’inizio ufficiale delle riprese per
la versione live action della Cenerentola
diretta dal regista Kenneth Branagh ed ecco
spuntare, insieme all notizia, la prima foto proveniente dal set
(che potete visionare in testa all’articolo) che raffigura
Lily James nel ruolo della protagonista.
Le riprese per portare sulla
schermo la prima versione in carne ed ossa della fiaba sono
ufficialmente iniziate presso i Pinewood Studios
di Londra ed insieme alla prima foto della protagonista, arrivano
anche le prime annotazioni del regista:
E’ impossibile pensare a Cenerentola senza pensare alla Disney e
alle immagini senza tempo con cui tutti siamo cresciuti. E quei
classici momenti sono irresistibili per un regista. Con Lily James
abbiamo trovato la nostra Cenerentola perfetta. Lei
combina bellezza con intelligenza, arguzia, divertimento e di
grazia. Il suo principe viene riprodotto da Richard Madden, un
giovane attore di incredibile potenza e carisma. Lui è divertente,
intelligente e sexy e una grande partita per Cenerentola
.
La storia del film, tratta
dall’omonima fiaba che tutti conosciamo, ruota attorno alle vicende
di Ella e delle angherie a cui è sottoposta dalla di lei
matrigna e sorellastre (interpretate rispettivamente da Cate Blanchett e da
Holliday Grainger
e Sophie McShera) che la ribattezzeranno
beffardamente Cenerentola riducendola al ruolo di serva. Questo
fino all’arrivo della Fata Madrina (Helena
Bonham Carter) che la aiuterà a farla cadere fra le
braccia di un principe (RichardMadden) e a trovare la rivalsa
assieme al suo posto nel mondo.
Cenerentola sarà rilasciato attraverso
Walt Disney Studios Motion Pictures il 13 marzo
2015.
Guarda il trailer del
film Herscritto e diretto da
Spike Jonze che vede protagonisti un cast
d’eccezione composto da Joaquin Phoenix, Amy Adams, Rooney
Mara, Olivia Wilde e Scarlett Johansson.
Il film è stato da poche ore annunciato in concorso all’ottava
edizione del Festival di Roma 2013 (leggi qui).
La trama del film: os Angeles,
in un futuro non troppo lontano. Theodore (Joaquin Phoenix), un
ragazzo solitario dal cuore spezzato, che si guadagna
da vivere scrivendo lettere “personali” per gli altri,
acquista un sistema informatico di nuova generazione progettato per
soddisfare l’utente in tutte le sue esigenze. Il nome della voce
del sistema è Samantha (Scarlett Johansson), che si dimostra
sensibile, profonda e divertente. Il loro rapporto crescerà e la
loro amicizia si trasformerà alla fine in un amore.
Ormai mancano pochi mesi all’inizio
delle riprese dell’atteso Star Wars Episodio VIIe i
rumors sul cast continuano ad arrivare con cadenza quasi
quotidiana. E’ infatti di oggi la notizia rilanciata da Bleeding Cool, secondo
cui un’agenzia ha pubblicato l’annuncio di un casring call suna
produzione dove si cerca un “uomo alto 2 metri/ 2 metri e 20 cm di
altezza, magro con la postura diritta, fisicamente non troppo
allenato e caratteristiche del volto ampie. Ebbene il sito ha letto
fra le righe dell’annuncio suggerendo che in realtà si cerca
qualcuno che possa interpretare nientemeno
che Chewbacca. La notizia non ha poi
così del clamoroso, considerato
che Chewbacca è il miglior amico di Han
Solo, e che quindi un ritorno di quest’ultimo implica naturalmente
anche la presenza di Chewbacca. Ritorna
quindi uno dei personaggi più amati della saga creata da
George Lucas? non resta che aspettare annunci
ufficiali.
Arriva una nuova immagine dell’atteso
film Hercules The
Thracian Wars, nuovo adattamento della nota
storia. Lo scatto arriva dal profilo twitter del protagonista del
film, Dwayne Johnson, sempre impegnato a promuovere la sua
ultima fatica:
Il Direttore Artistico
del Festival Internazionale del Film di Roma, Marco Müller, ha
annunciato i primi quattro film di lingua inglese in Concorso
all’ottava edizione, che si terrà dall’8 al 17 novembre presso
l’Auditorium Parco della Musica: si tratta di Her scritto e
diretto da Spike Jonze (con Joaquin Phoenix, Amy Adams, Rooney
Mara, Olivia Wilde, Scarlett Johansson), Dallas Buyers Club
di Jean-Marc Vallée (con Matthew McConaughey, Jennifer Garner e
Jared Leto), Out of the Furnace di Scott Cooper (che vede
protagonisti Christian Bale, Casey Affleck, Woody Harrelson, Forest
Whitaker, Zoë Saldaña, Sam Shepard, Willem Dafoe), e Another
Me di Isabel Coixet (con Sophie Turner, Jonathan Rhys Meyers,
Claire Forlani, Gregg Sulkin, Rhys Ifans, Geraldine Chaplin, Leonor
Watling).
Spike Jonze, regista di
Essere John Malkovich, Il ladro di orchidee, Nel
paese delle creature selvagge, ideatore della controversa serie
televisiva “Jackass”, autore di innovativi videoclip per i Beastie
Boys, Arcade Fire, Bjork, Chemical Brothers, R.E.M., Daft Punk,
produttore del pluripremiato documentario Heavy Metal in
Baghdad, torna alla regia sul grande schermo con Her.
Nel film, Joaquin Phoenix (Da morire, Il Gladiatore,
Quando l’amore brucia l’anima, Two Lovers, The
Master) interpreta Theodore, uno scrittore solitario che
instaura un’improbabile relazione con il suo nuovo sistema
operativo, progettato per soddisfare l’utente in tutte le sue
esigenze. La voce del sistema è dell’attrice Scarlett Johansson
(Lost in Translation – L’amore tradotto, La ragazza con
l’orecchino di perla, Match Point, The Black
Dahlia, The Avengers). Completano il cast Amy Adams,
Rooney Mara, Olivia Wilde.
Dallas Buyers Club – diretto
dal regista e sceneggiatore canadese Jean-Marc Vallée, l’autore di
C.R.A.Z.Y , The Young Victoria, vincitore di un
Oscar® per i migliori costumi, e Café de Flore – è ispirato
a fatti realmente accaduti e racconta l’intensa lotta per la
sopravvivenza di Ron Woodroof, elettricista texano e cowboy
appassionato di rodei, a cui viene diagnosticato il virus dell’Hiv.
Woodroof è interpretato dall’attore e sceneggiatore statunitense
Matthew McConaughey (Contact, Amistad, Edtv,
Killer Joe), che quest’anno si è aggiudicato l’Independent
Spirit Awards come Miglior attore non protagonista per il suo ruolo
in Magic Mike di Steven Soderbergh.
Out of the Furnace è una
storia ad alta tensione di Scott Cooper, il regista che nel 2010 ha
firmato Crazy Heart, vincitore di due Golden Globes e due
Oscar®, fra cui quello come “Migliore attore protagonista”
assegnato a Jeff Bridges. Out of the Furnace – che ospita
nel cast i premi Oscar®, Christian Bale (L’impero del sole,
Batman Begins, Il cavaliere oscuro, Nemico
pubblico, The Fighter) e Forest Whitaker (Bird,
L’ultimo re di Scozia) – narra la storia di Russell Baze
(Bale), che cerca giustizia per suo fratello Rodney, coinvolto in
affari criminali e misteriosamente scomparso. Il ruolo di Rodney è
interpretato da Casey Affleck (la trilogia di “Ocean”,
L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert
Ford, The Killer Inside Me). Nel film anche Woody
Harrelson, Zoë Saldaña, Sam Shepard e Willem Dafoe.
Another Me è
l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo della scrittrice
Cathy MacPhail. Il film è diretto dalla regista e sceneggiatrice
spagnola Isabel Coixet, che ha firmato pellicole come La mia
vita senza me (in concorso al Festival di Berlino, vincitore di
due Premi Goya), La vita segreta delle parole (presentato
alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e poi
premiato con quattro Goya, fra cui miglior film e miglior regista),
Lezioni d’amore e Map of the Sounds of Tokyo (in
concorso al Festival di Cannes). Another Me racconta la
ricerca di un equilibrio interiore di una giovane donna
perseguitata da un passato oscuro. Protagonista del film è Sophie
Turner, attrice resa celebre dalla serie televisiva “Game of
Thrones”. Nel cast anche Jonathan Rhys Meyers (protagonista de “I
Tudors”), Claire Forlani (Lauren Hunter in “NCIS: Los Angeles”),
Rhys Ifans (The Lizard in The Amazing Spider-Man), Geraldine
Chaplin (Luci della ribalta, Il dottor Zivago,
Parla con lei).
SINOSSI
HER
Scritto e diretto da Spike Jonze,
Stati Uniti, 2013, 120’
Los Angeles, in un futuro non
troppo lontano. Theodore (Joaquin Phoenix), un ragazzo solitario
dal cuore spezzato, che si guadagna da vivere scrivendo lettere
“personali” per gli altri, acquista un sistema informatico di nuova
generazione progettato per soddisfare l’utente in tutte le sue
esigenze. Il nome della voce del sistema è Samantha (Scarlett
Johansson), che si dimostra sensibile, profonda e divertente. Il
loro rapporto crescerà e la loro amicizia si trasformerà alla fine
in un amore.
DALLAS BUYERS CLUB
Diretto da Jean-Marc Vallée e scritto da Craig Borten e Melisa
Wallack, Stati Uniti, 2013, 117’
Cast: Matthew McConaughey,
Jennifer Garner, Jared Leto
Nel 1985 l’esistenza spericolata di
Ron, elettricista texano e cowboy appassionato di rodei, viene
messa in discussione da un evento inaspettato, gli viene infatti
diagnosticato il virus dell’Hiv e gli restano solo altri trenta
giorni da vivere. Al contrario di quanto tutti dicono,
Woodroof non accetta questa “condanna a morte” e dà il via
alla sua lotta per la sopravvivenza. Scoprirà che non vi sono
trattamenti adeguati negli Stati Uniti, per questo deciderà di
attraversare il confine e in Messico si confronterà con la medicina
alternativa, dando inizio così al contrabbando di nuovi farmaci
negli Stati Uniti. Ron sfiderà la comunità scientifica americana e
anche il suo medico Eva Saks (Jennifer Garner). Estraneo alla
comunità gay, il protagonista troverà un improbabile alleato in
Rayon (Jared Leto), un transessuale sieropositivo che, con il
protagonista, condividerà la voglia di vivere e lo spirito
imprenditoriale. Insieme cercheranno di evitare le sanzioni del
governo contro la vendita di medicinali non approvati e daranno
vita al “Buyers Club”, un’associazione in cui i malati di Aids
pagano quote mensili per accedere alle forniture di nuova
acquisizione. Ron si batterà per la dignità, i suoi nuovi amici e
l’accettazione dei loro diritti.
OUT OF THE FURNACE
Scritto e diretto da Scott Cooper,
Stati Uniti – Regno Unito, 2013, 116’
Cast: Christian Bale, Casey
Affleck, Woody Harrelson, Forest Whitaker, Zoë Saldaña, Sam
Shepard, Willem Dafoe
Una storia sulla famiglia, il
destino, le circostanze della vita e la giustizia. Russell Baze
(Christian Bale) affronta un’esistenza difficile: di giorno lavora
come operaio per un’acciaieria locale mentre di notte si prende
cura di suo padre, malato terminale. Quando, per una strana
coincidenza, Russell viene incarcerato, suo fratello Rodney (Casey
Affleck), appena tornato da una missione in Iraq, resta coinvolto
negli affari di uno dei più violenti gruppi criminali del nord est
degli Stati Uniti e misteriosamente scompare. L’incapacità della
polizia di risolvere il caso spingerà Russell, che non ha più
niente da perdere, a cercare giustizia per suo fratello.
ANOTHER ME
Scritto e diretto da Isabel Coixet,
Regno Unito – Spagna, 2013, 86’
Cast: Sophie Turner,
Jonathan Rhys Meyers, Claire Forlani, Gregg Sulkin, Rhys Ifans,
Geraldine Chaplin, Leonor Watling
Another Me è un thriller
psicologico che vede protagonista la giovane Fay (Sophie Turner),
la cui vita apparentemente perfetta inizia lentamente ad andare a
rotoli quando sospetta di essere perseguitata da un misterioso
“doppio”, che tenta di rubarle non solo l’identità ma anche la
vita.
Dopo lo scandalo
suscitato al festival di Cannes dal film che si annuncia il caso
cinematografico dell’anno, arriva nelle sale
italiane Lo sconosciuto del lago,
scritto e diretto dal regista francese Alain
Guiraudie. Si tratta di un noir ambientato sulla riva
assolata di un lago, dove una comunità gay si reca d’estate in
cerca di incontri e di sesso occasionale. Una routine che sarà
improvvisamente turbata da un tragico evento che, tuttavia, non
priverà i protagonisti della forza del desiderio.
A presentarlo e raccontarlo è il
regista stesso, presso il Cinema Eden romano.
– Un film di questo tipo non
potrà che sollevare diverse polemiche, soprattutto in un Paese come
il nostro. Si è posto questo problema durante la realizzazione e
come pensa di affrontare le critiche?
Durante la realizzazione non ho
pensato a cosa sarebbe successo dopo sul piano della censura. In
Francia il film è vietato ai minori di 16 anni perché per il
divieto ai 18 è necessario che siano presenti delle scene di sesso
strettamente correlate alla violenza: cosa che qui, evidentemente
non c’è […] Le scene più problematiche da un punto di vista erotico
sono soltanto due: quella della eiaculazione e della fellazio. Se
sono state fatte è perché avevano un senso all’interno del film; se
la censura operasse su di esse a perderne sarebbe il film
stesso.
–Non crede con questo
film di aver offerto una rappresentazione negativa
dell’omosessualità identica a quella che vigeva negli anni ’80, in
cui essere gay è sinonimo di promisquità, instabilità emotiva,
immaturità, depravazione e morte?
Dovremmo aver superato questo
genere di preoccupazione; io mi sento a mio agio con la
rappresentazione che ho dato perché è realistica nella misura in
cui lo può essere un contesto specifico e una specifica situazione.
Non sono io che devo spiegare agli spettatori che queste cose
esistono, perché esistono e basta. Non credo che il regista di un
film sulla sessualità etero si ponga questi problemi e non vedo
perché dovrei pormeli io. Ho semplicemente raccontato un esempio di
comunità, non l’omosessualità in toto. Anche perché questo è
un film sul tema del desiderio e su quanto siamo disposti a fare
per soddisfarlo.… mi preme sottolineare che Frank va lì per
«rimorchiare» ma manifesta ugualmente il desiderio di uscire da
quel mondo, di cercare degli affetti veri; così come anche il tema
dell’amicizia è fondamentale in questo film.
– Può dirci qualcosa sul lavoro
sul suono che nel film appare molto accurato?
Avevo voglia di qualcosa di
primitivo ma al tempo stesso volevo rievocare la civiltà sul piano
sonoro: il rumore degli elicotteri e delle macchine; e, se avessimo
girato in un periodo diverso, avremmo potuto registrare anche la
presenza delle famiglie in villeggiatura sull’altra riva del lago.
Volevo che il film trasmettesse una carica sensuale e la luce, come
il suono, si muove in questa direzione. La luce calda del giorno
oppure l’assenza di luce nella notte; il rumore degli alberi,
dell’acqua e del vento fra le foglie: sono tutti elementi su cui si
è lavorato a lungo in fase di postproduzione.
– E’ di certo un film difficile
da interpretare. Come ha scelto il cast?
John Ford diceva che l’80 %
della regia è fatto dal casting e anch’io credo sia così. Vedo
sempre moltissimi attori prima di scegliere anche perché in fase di
scrittura è raro che abbia già in mente chi dovrà interpretare quel
personaggio. In questo caso la cosa più importante era che
emergesse la coppia Frank – Michel che ho individuato
abbastanza rapidamente. Con i due attori ho discusso e dialogato
molto data la complessità di alcune scene: a volte anche attraverso
dei disegni che descrivevano in dettaglio le posizioni da adottare
durante il rapporto. Era necessario che fosse tutto chiaro in
partenza. Nonostante ciò non nascondo che avevo un pò di timore
prima di girare alcune scene. Per quanto riguarda invece le scene
accennate sopra sono state usate delle controfigure.
Arriva da
Deadline la conferma che sarà il regista Neil
Marshall a dirigere il remake americano del film
indipendente norvegese Troll Hunter. Per
coloro che non conoscono il regista, Neil
Marshall è diventato noto nell’ambiente grazie al
film horror The Descent – Discesa nelle tenebre, molto
apprezzato da pubblico e critica. E’ stato anche regista di altre
pellicole, non del tutto fortunate come Doomsday – Il giorno
del giudizio e Centurion. Ha diretto anche episodi chiave della
serie tv Game Of Thrones (2×09 e 4×09).
A produrre invece il remake di
Troll Hunter ci sarà la produzione
di Chris Columbus, su un copione scritto
da Marc Heimes. Le riprese del film invece sono previste per
l’inizio del 2014.
Troll
Hunter è un film norvegese del 2010 scritto e diretto
da André Øvredal. Girato in forma di mockumentary, riprende lo
stile narrativo e la ripresa in prima persona già visti in The
Blair Witch Project e Cloverfield, creando una storia che unisce le
atmosfere cupe e minacciose del primo con i racconti di creature
mostruose del secondo.
Ormai sono iniziate le riprese
dell’atteso Fast and Furious
7 e l’attore protagonista e produttore
Vin Diesel non la smetti di postare foto dal suo
profilo Twitter. Infatti, oggi arrivano altre due nuovi scatti del
film che ritraggono il gruppo discutere sul possibile problema che
darà il via a questa settima puntata:
Tutte le foto del film:
[nggallery id=305]
Nel cast di Fast and
Furious 7 confermati Vin Diesel,
Paul Walker, Jason Statham, Kurt Russell, Ronda Rousey, Tony
Jaa e Tyrese Gibson. Al momento
non si hanno ulteriori notizie riguardo al ruolo che dovrebbe
interpretare. Vi ricordiamo che la pellicola sarà in sala dall’11
luglio del 2014, e vedrà James Wan per la prima volta alla regia
del franchise, con Chris Morgan autore dello script.
Fast and Furious 7 sarà diretto
dal regista malese James Wan (Saw –
L’enigmista; The Conjuring), alla sua prima volta
con un episodio della saga Fast and Furious. Considerando che gli
ultimi 4 capitoli della serie erano stati diretti
da JustinLin, si
tratta di una piccola rivoluzione. Arriva il 10 Luglio
2014.
L’atteso prossimo
videogioco prequel Batman Arkham Originssta
diventando un vero e proprio contenitore di personaggi e ancora
oggi (nonostante manchi poco più di un mese all’uscita del titolo)
l’identità di cinque degli otto assassini di Black
Mask rimane un mistero. Ma oggi è stata rivelata una di
queste cinque identità, anche se IGN (fonte della notizia) ha
rivelato di essere entrata in possesso della lista della Black
Mask, quindi non si tratta di una notizia ufficiale.
L’identità in questione è quella di Lady Shiva,
mentre confermata la presenza anche dell’Enigmista, che sarà ancora
una volta presente nel gioco insieme ai suoi “Trofei
dell’Enigmista” che i giocatori dovranno raccogliere.
Sviluppato da WB Games Montréal,
Batman Arkham Originsespande
Gotham City e si presenta come un prequel la cui storia è
ambientata prima degli eventi di Batman: Arkham Asylum e Batman:
Arkham City, i primi due acclamati capitoli della serie. Ambientato
prima della rivolta dei più pericolosi criminali di Gotham City, il
gioco presenta un giovane e rozzo Batman che affronta un momento
chiave nei primi passi della sua carriera di combattente del
crimine lungo il percorso per diventare il Cavaliere Oscuro. Nel
prosieguo della storia i giocatori incontreranno molti importanti
personaggi per la prima volta e intesseranno relazioni chiave.
Inoltre la Warner Bros. ha infatti
confermato che Deathstroke sarà un personaggio giocabile nel
Challenge Mode di Batman: Arkham Origins: chi prenoterà il gioco
per una delle tre piattaforme previste, riceverà un accesso
esclusivo al Deathstroke packche sarà poi
disponibile anche per tutti gli altri
giocatori in un momento successivo non ancora
precisato.
Batman Arkham
Originsarriverà su PlayStation 3, PC, Xbox
360 e Wii U il 25 ottobre 2013, giorno in cui
sarà pubblicato anche Batman: Arkham Origins Blackgate per Nintendo
3DS e PlayStation Vita.
Sono Colin Farrell
e Paula Patton i primi due nomi che sarebbero in
lizza per un ruolo da protagonisti nel prossimo
film, Warcraft, adattamento del
noto videogioco World of Warcraft,
che come sappiamo dopo l’ufficialità della regia affidata a Duncan
Jones ha subito un’accelerata che fa ben sperare. Se confermata la
notizie che è stata rilanciata oggi da Deadline, i due attori
rappresenterebbero una coppia inedita nel mondo del cinema, dato
che non hanno mai lavorato insieme.
Il progetto attualmente in
pre-produzione ha subito vari rallentamenti ma ora sembra abbia
trovato la quadratura giusta, quindi non ci resta che attendere
notizie ufficiali sul cast. Warcraft sarà diretto dal regista
Duncan Jones, figlio del noto cantante/attore
David Bowie, nonché regista del delizioso
Moon; mentre a produrre il film ci
saranno i “capi” della Legendary
Pictures, Thomas Tull e Jon
Jashni, affiancati dai veterani Charles
Roven e Alex Gartner. A produrre anche
la Blizzard e la Atlas
Entertainment, responsabili del gioco. La sceneggiatura
invece è stata scritta da Charles
Leavitt.
L’universo “Warcraft” è un ambiente
ricco di fantasia che ruota intorno al conflitto epico tra le forze
opposte del Orda e l’Alleanza. Dal suo debutto nel 1994, “Warcraft”
ha sviluppato un seguito di fan fedeli in tutto il mondo, con
diversi bestseller, numerosi giochi premiati e una gamma di
prodotti popolari in licenza tra cui romanzi, action figures,
abbigliamento, fumetti, giochi da tavolo e altro ancora . “World of
Warcraft”, è disponibile su abbonamento massively multiplayer
online role-playing game della Blizzard Entertainment, ed è il
gioco più popolare del suo genere al mondo.
Kim Rossi Stuart –
Alto e slanciato, splendidi occhi azzurri, figlio di una ex
mannequin di origine tedesco-olandese, Klara
Müller e di Giacomo Rossi Stuart – attore
italo-scozzese la cui fama è legata soprattutto ad horror come
Operazione Paura di Mario Bava e al
genere spaghetti western – da cui ha ereditato la passione per la
recitazione, insieme con un gruppo di coetanei è oggi l’orgoglio
del cinema italiano. Sarà nelle sale italiane dal prossimo 3
ottobre in Anni felici di Daniele
Luchetti, accanto a Micaela Ramazzotti. E
chissà che non sia la volta buona per aggiudicarsi quel David di
Donatello che finora ha ottenuto “solo” col suo esordio da regista
nel 2006 – Anche libero va bene – che ha convinto
critica e pubblico, sebbene resti ancora senza un seguito.
Un fascino fuori dal comune e
l’essere figlio d’arte potevano far pensare che si sarebbe fatto
strada nel cinema solo per questo, ma sono bastate le prime prove
impegnative – come Cuore cattivo e Senza
pelle – per portare alla luce un talento e una sensibilità
rari, affinati poi negli anni cimentandosi sempre in ruoli
complicati e intensi. Severo e rigoroso, attento ai particolari e
alle sfumature, è diventato uno specialista nel delineare
personalità tormentate ed estreme, dal fascino contraddittorio, e
nel rendere i molteplici aspetti di cui si compone l’animo umano.
Chirurgico nella scelta dei ruoli, ha lavorato con Amelio, Placido,
Benigni, Archibugi (senza dimenticare Antonioni e Wenders). La
notorietà presso il grande pubblico è arrivata soprattutto grazie
alla collaborazione con Michele Placido, che lo ha diretto in due
magistrali interpretazioni in Romanzo criminale e
Vallanzasca – Gli angeli del male.
Riservatissimo, tiene la sua vita
privata ben lontana dai riflettori. Anche per quel che riguarda il
suo lavoro, pesa ogni parola che pronuncia davanti alla stampa, e
comunque preferisce pronunciarne poche e lasciare ai suoi film il
compito di dirci qualcosa di lui.
Kim Rossi Stuart
nasce a Roma il 31 ottobre del 1969. Quel nome particolare – si
chiama come il protagonista di un noto romanzo di Kipling – gli
porterà fortuna (oltre ad accordarsi bene con lo scozzese Stuart).
L’attore romano ha tre sorelle. Negli anni dell’adolescenza si
dedica allo sport, diventando campione di nuoto. All’età di
quindici anni parte per l’America, col mito dell’Actor’s Studio e
la voglia di diventare attore. Tornato, studia recitazione al
Teatro Blu di Roma con Beatrice Bracco, e poi alla
scuola di Francesca De Sapio, che proprio ai
metodi dell’Actor’s Studio si ispira.
Nel frattempo, inizia a lavorare
per la tv e per il cinema, sebbene l’esordio sul grande schermo
risalga all’età di cinque anni, quando debuttò accanto al padre
Giacomo e a molti altri attori illustri – basti citare
Giancarlo Giannini e Catherine
Deneuve – in Fatti di gente perbene di
Mauro Bolognini (1974). È il 1984 quando appare
sul piccolo schermo nella miniserie I ragazzi della valle
misteriosa di Marcello Aliprandi, mentre tre anni
dopo torna al cinema interpretando il personaggio di Anthony Scott,
protagonista de Il ragazzo dal kimono d’oro di
Fabrizio De Angelis, che avrà due sequel, sulla
scia del successo del precedente Karate kid. È certo
a questo punto che il pubblico più giovane conosce Kim, solo
diciottenne eppure già dotato di un magnetico talento. Sembra
destinato a diventare il nuovo idolo delle teenagers, il che
pare confermato quando lo stesso pubblico lo segue nelle avventure
fiabesche di Fantaghirò, di nuovo in tv, per la regia
di Lamberto Bava, accanto ad Alessandra Martinez.
La saga della principessa guerriera innamorata di un giovane
cavaliere del regno rivale, Romualdo, interpretato dall’attore
romano, avrà ben cinque capitoli. Ma Rossi Stuart non
disdegna partecipazioni televisive di altro genere, come
quella ne La famiglia Ricordi (1993), dove offre
un’ottima prova del suo talento nei panni di Vincenzo
Bellini.
È questo il momento del salto di
qualità: dai film e serie tv destinati a un pubblico giovane, a
lavori più impegnativi, a ruoli più complessi, in cui Kim dà
prova delle sue notevoli capacità interpretative, e che lo lanciano
verso il cinema d’autore. Nel 1994 è infatti protagonista di
Cuore cattivo di Umberto Marino e
Senza pelle di Alessandro D’Alatri.
In Cuore cattivo incarna la rabbia e il malessere di
un giovane nella periferia romana, Claudio
Scalise: un emarginato che ricorre alla piccola
delinquenza e finirà malissimo. Il film si svolge per la maggior
parte in uno spazio chiuso, claustrofobico, in cui la tensione
cresce fino all’inevitabile scioglimento tragico. Assieme a lui,
Esther (Cecilia Genovesi), la ragazza paraplegica
che ha preso in ostaggio nell’appartamento di quest’ultima.
L’attore regge il film quasi interamente sulle proprie spalle con
un’interpretazione di grande forza e intensità, mostrandosi capace
di dar corpo alle molte sfaccettature di un’anima tormentata: dalla
rabbia, all’accusa, all’esaltazione, dalla comprensione alla
solidarietà e alla complicità che si crea tra lui ed Esther,
entrambi emarginati e soli. La tesi del film è forse un po’
scontata: che la “cattiveria” non sia propria del protagonista –
che tiene in ostaggio la ragazza con una pistola scarica e non si
dimostra capace di uccidere letteralmente neppure una mosca – ma
indotta da una società che non aiuta chi è in difficoltà, che non
accoglie e non capisce il disagio. La naturalezza e l’aderenza con
cui Rossi Stuart s’immedesima nel personaggio fanno del film un
cult che si fa ricordare a distanza di anni con estrema
vivezza.
Lo stesso può dirsi di Senza
Pelle, opera seconda di Alessandro
D’Alatri. Qui l’attore si confronta con gli abissi mentali
di un giovane psicotico, Saverio, sensibile e fragile, privo di un
limite che gli impedisca di manifestare apertamente, senza alcun
contegno, tutte le emozioni che lo scuotono. Sconvolge gli
equilibri di una modesta e tranquilla famiglia innamorandosi di
Gina (Anna Galiena). Anche in questo caso, l’interpretazione
offerta è toccante e mostra la duttilità espressiva dell’attore
alle prese con un ampio spettro di emozioni non facili da rendere.
Stavolta arrivano anche i riconoscimenti della critica. Riceve
infatti sia il Premio Flaiano che il Ciack d’Oro. Il film, oltre ad
essere presentato al Festival di Cannes, ottiene in Italia il David
di Donatello, il Nastro d’Argento e il Ciack d’Oro per la migliore
sceneggiatura.
Intanto, assieme a cinema e tv, Kim
prosegue brillantemente anche la carriera teatrale. Al palcoscenico
era infatti approdato nell’ ’87. Negli anni Novanta si distinguerà
interpretando con successo diversi personaggi shakespeariani in
prove di grande impegno: lavorerà in Re Lear, sotto la
direzione di Ronconi, ma sarà anche protagonista in Amleto e
Macbeth. Intensa interpretazione sul palco offrirà anche ne
Il visitatore di Schmitt, diretto da Antonio
Calenda.
Al cinema, la sua carriera prosegue
in piena ascesa. Viene notato e scelto da una coppia di registi
illustri come Antonioni e Wenders per prendere parte ad
Aldilà delle nuvole (1995). Nel 1998 torna a lavorare
con D’Alatri ne I giardini dell’Eden, dove ha il non
facile compito di interpretare Gesù.
Il nuovo millennio si apre con un
lavoro televisivo: Rossi Stuart è stavolta nei panni di un giovane
poliziotto sulle tracce della cosiddetta “banda della Uno bianca”,
nell’omonima miniserie diretta da Michele Soavi. Si tratta solo del
primo caso in cui la sua carriera d’attore si intersecherà con
rilevanti fatti di cronaca della nostra storia recente.
Nel 2002 torna al cinema per
interpretare Lucignolo nel Pinocchio di Roberto
Benigni.
Due anni dopo, l’incontro col
regista Gianni Amelio, che lo sceglie come
protagonista de Le chiavi di casa. Liberamente
ispirato a un romanzo di Giuseppe Pontiggia, il
film indaga il rapporto fra un giovane padre, Gianni (Kim
Rossi Stuart), e il figlio Paolo (Andrea
Rossi) disabile fisico e psichico. Un rapporto tutto da
costruire, perché Gianni alla nascita di Paolo non se l’era sentita
di prendersi cura di lui, dopo che la moglie era morta nel darlo
alla luce. Dopo quindici anni, decide di incontrarlo e cominciare a
conoscerlo. Il film, che oltre al soggetto di Pontiggia conta sulla
sceneggiatura di Stefano Rulli e Sandro
Petraglia – assieme allo stesso Amelio – ha il
pregio di non essere scontatamente moralistico nell’affrontare il
tema della disabilità. Non suggerisce un dover essere – curare,
capire, accogliere, sacrificare sé stessi per l’altro – bensì si
pone in maniera problematica di fronte al tema, lo guarda da più
prospettive, ci fa immedesimare nei dubbi, nelle ansie, nei momenti
di scoramento e rabbia che un genitore in una simile situazione
inevitabilmente vive. Le ottime interpretazioni di Kim
Rossi Stuart e di Andrea Rossi, oltre che
di Charlotte Rampling e Pierfrancesco Favino, fanno il resto, offrendo
momenti intensi e toccanti.
Il film è corteggiato dai festival
internazionali, partecipa in concorso a Venezia, dove però, seppure
tra i favoriti, non ottiene i riconoscimenti sperati. Questi
arrivano invece dalla critica: quella internazionale premia col
Globo d’Oro Kim Rossi Stuart, mentre quella
nostrana premia Amelio come migliore regista col Nastro d’Argento,
ma anche gli sceneggiatori, Luca Bigazzi per la
fotografia e Alessandro Zanon per il suono in presa diretta.
Il 2005 è l’anno di Romanzo
criminale. Kim aveva già lavorato con Michele
Placido anni prima in un film di Giulio Base
(Polizziotti 1994). Ora è invece il Michele
Placido regista di appassionate pellicole sulla
più controversa storia italiana che vuole l’attore romano per
interpretare il Freddo nel film tratto dal libro di
Giancarlo De Cataldo, liberamente ispirato alle
vicende della banda della Magliana, riproposte in chiave romanzata.
In questa rievocazione della parabola criminale della banda entra
anche, e non potrebbe essere altrimenti, uno spaccato dell’Italia
di quegli anni, in cui la delinquenza comune s’intreccia alla
mafia, al terrorismo ed emergono lati oscuri, che coinvolgono sfere
più alte, ombre che si allungano fino all’oggi. I tre protagonisti
– Libanese (Pierfrancesco
Favino), Freddo (Kim Rossi Stuart),
Dandi (Claudio Santamaria) sono amici d’infanzia
che scelgono la strada della malavita. Vogliono ottenere denaro e
potere ad ogni costo, e al prezzo di efferati crimini ci
riusciranno. Ma vediamo anche il loro lato umano, indispensabile
per farne personaggi vividi e realistici. Quindi, violenza e
ferocia, ma anche coraggio, lealtà, debolezze e fragilità. Placido
riserva una fine tragica e violenta a tutti i suoi protagonisti, in
un crescendo vorticosamente avvincente. Impeccabile
l’interpretazione del Freddo da parte di Kim Rossi
Stuart, così come quella degli altri protagonisti –
tutti premiati col Nastro D’Argento, mentre a Pierfrancesco Favino
va anche il David – e dell’intero cast. Ne fanno parte anche
Stefano Accorsi,Riccardo Scamarcio,
Jasmine Trinca, Elio Germano. Il film ha un enorme
successo e fa incetta di riconoscimenti – premiati anche gli
sceneggiatori Rulli, Pertraglia e De Cataldo per uno script senza
pecche. Dalla pellicola sarà tratta un’altrettanto fortunata serie
televisiva. Arrivano però anche molte polemiche per il rischio
d’identificazione con i personaggi negativi, di cui si teme restino
vittime soprattutto i giovani spettatori. Certo, il rischio di
subire il fascino del male c’è, ma è insito nella natura umana
perché, come Placido ha ricordato spesso pure riguardo al suo
Vallanzasca – gli angeli del male, esso è una parte
di noi che nascondiamo anche a noi stessi, ma riemerge quando
vediamo il male agito da qualcun altro.
Il 2005 per Kim Rossi
Stuart è però anche l’anno di un grave incidente stradale,
di cui resta vittima mentre è in moto, fermo a un semaforo a Roma:
viene travolto da un’auto che fa un’inversione a “U” e finisce in
rianimazione con un trauma toracico, entrambe le gambe e i polsi
fratturati. Dopo una lunga riabilitazione, si riprende
perfettamente dall’incidente, che in seguito ricorda così: “Fu
rischioso e mi è andata anche molto bene. Tutto ciò che è accaduto
dopo l’ho preso quasi come una vacanza”.
Della “vacanza” che è seguita,
dunque, fa parte anche la decisione di esordire dietro la macchina
da presa. È il 2006 quando Rossi Stuart dirige e interpreta
Anche libero va bene, intenso e verosimile ritratto
familiare: Renato – da lui stesso interpretato – è un padre in
difficoltà economica ed esistenziale, alle prese con due figli da
crescere, Viola e Tommi (Alessandro Morace), cui è
molto legato e con una moglie, Stefania (un’ottima Barbora
Bobulova), che, come dice il figlio, “va e viene”. Rossi
Stuart ci conduce con sicurezza nella loro vita: vera, fatta di
piccoli gesti quotidiani, apparentemente semplici e banali, ma
importanti – anche grazie a un’attenzione per i particolari non
comune, mostrandoci una fase difficile, piena di incomprensioni.
Queste nascono soprattutto perché, ecco il tema del film, i
genitori, ciascuno a suo modo, sono più immaturi dei figli e
commettono spesso, egoisticamente, l’errore di considerarli già
grandi.
Così i figli – il punto di vista
adottato è quello del piccolo Tommi – sentono gravare su di loro
pesi enormi, mentre vorrebbero spazio e attenzione da parte dei
genitori e un clima sereno per crescere. È Tommi, alla fine, a
dimostrare una inattesa capacità di comprendere e sostenere il
padre. Si trova a consolarlo, chiedendogli però, in cambio,
di imparare ad ascoltare le sue esigenze di bambino. Rossi
Stuart è al solito impeccabile nei panni di Renato, un uomo
profondamente provato dalla vita, stanco, con un carattere
difficile, orgoglioso, che vuol mostrarsi tutto d’un pezzo ma
rischia di andare in frantumi da un momento all’altro. Il film ha
momenti anche molto duri e riesce ad evitare i facili
sentimentalismi, bagnandosi continuamente nel reale. Piace sia in
Italia che all’estero. Il regista riceve il David di Donatello, il
Nastro d’Argento e il Premio Flaiano come miglior esordiente;
mentre il film è premiato col Globo d’Oro e il Ciack d’Oro come
migliore opera prima. Passa al Festival di Cannes, dove è accolto
calorosamente. Infine Kim riceve dal Capo dello Stato,
Giorgio Napolitano, il Premio Vittorio De Sica
2006.
Dopo le soddisfazioni della regia,
torna solo attore nel film di Riccardo Milani dedicato alla vita
del jazzista Luca Flores, Piano solo: grande
musicista dalla personalità sensibile e tormentata, afflitto da una
depressione che lo ha portato a togliersi la vita a trentanove
anni. Ancora una volta una prova estremamente ardua affrontata con
esiti di commovente intensità. Nel cast anche una sorprendente
Paola Cortellesi, perfettamente a suo agio anche
in veste drammatica, nel ruolo della sorella di Luca.
Nel 2009 Kim è in Questione
di cuore di Francesca Archibugi, metà
dramma e metà commedia, in cui può mostrare anche la vena più
ironica del suo talento, accanto ad un Antonio
Albanese in ottima forma, con cui compone una coppia
comico-tragica di indubbia efficacia. La figura di Angelo,
meccanico romano quarantenne, infartuato grave che in ospedale
stringe un’inconsueta amicizia con lo sceneggiatore Alberto
(Albanese), è tratteggiata con spontaneità e misura
impeccabile sia nei frangenti ironici e addirittura comici, che nei
risvolti più tragici, profittando anche dell’immediatezza con cui
l’attore sa calarsi in un certo tipo di romanità, pragmatica, a
volte cinica o caustica, ma anche di affetti e legami sinceri.
Del film ha parlato come di “un
altro viaggio in una certa romanità che io amo molto e che quindi
amo anche rappresentare”. La pellicola ha infatti il pregio di
riportare al cinema la Roma verace dei quartieri popolari (qui, il
Pigneto, dove si trova l’officina di Angelo e dove sono state
girate molte scene). Rossi Stuart ha anche voluto sottolineare come
in questo e in altri suoi personaggi recenti, abbia cercato di
“esplorare ed esaltare gli aspetti ironici”.
Di Micaela
Ramazzotti, che nel film offre un’intensa interpretazione
della moglie di Angelo, Rossana, parla come di “una compagna di
viaggio ideale, un’attrice collaborativa e intelligente”. La
collaborazione tra i due attori ha infatti funzionato tanto, che
sembra Rossi Stuart debba essere il protagonista di un film di
Paolo Virzì, accanto proprio a Micaela
Ramazzotti e Stefania Sandrelli (lo
dichiara lo stesso attore in diverse interviste dell’epoca ed
evidentemente si tratta de La prima cosa bella). Il
progetto però non si concretizza (quel ruolo andrà, poi, a
Valerio Mastandrea).
A concretizzarsi invece, è un altro
progetto e nel 2010 vediamo Kim in una straordinaria prova d’attore
nei panni di Renato Vallanzasca in
Vallanzasca – gli angeli del male, che Michele
Placido dirige con uno stile in tutto e per tutto simile a quello
già scelto per Romanzo criminale, avvalendosi della
collaborazione dell’attore romano anche per la sceneggiatura.
Ascesa e caduta della banda della Comasina, che negli anni Settanta
terrorizzò Milano con rapine e omicidi, e del suo leader, il bel
René, ladro per scelta e per vocazione, assassino, ma anche uomo
misterioso e affascinante, che ha fatto innamorare centinaia di
donne italiane, come testimonia la copiosa corrispondenza ricevuta
in carcere. L’ennesima figura controversa e sfaccettata, alla cui
interpretazione Rossi Stuart dice di essersi accostato con questo
spirito: “mi sono posto di fronte a questo personaggio, come a
tutti quelli che ho fatto, in maniera molto laica, senza nessuna
necessità di giudicare”, ma solo, dice, “per cercare di
capire”. Mentre a proposito della complessità di questa figura
ha dichiarato: “penso che nell’anima di ognuno non ci siano solo
due “io”, due propensioni; penso che ce ne siano decine”.
“In questo personaggio ci sono
tante voci (…), tutte voci molto estreme, radicali.
L’interesse del personaggio risiede proprio in questo, è ciò che ne
fa un personaggio di statura shakespeariana in qualche modo, nel
bene e nel male”. “E’ una personalità camaleontica, dalla
psicologia complicata”, al punto che, arriva a dire il suo
interprete, Renato Vallanzasca “resta un mistero”. In
particolare, ciò che l’attore ha voluto fare è stato “raccontare
un percorso” catturandone l’essenza. L’intento era quello di
“crescere, di conoscere cose importanti e attraverso
questo, far conoscere anche allo spettatore cose che lo portino ad
una crescita”. In questo caso, si è trattato di “un percorso
di delitto e castigo, di espiazione” perché, ha affermato,
“il cinema non dev’essere moralistico, ma deve porsi delle
domande su ciò che sta facendo”. Dunque non un’apologia, ha
ribadito, a dispetto delle polemiche che puntuali sono arrivate.
Ha poi posto l’accento sulla coerenza dell’uomo
nell’ammettere le proprie responsabilità: “Ha scontato
quarant’anni di carcere, ha sempre detto di essere un fuorilegge e
sta ancora pagando”.
Per la sua impeccabile
interpretazione, cui contribuisce anche un accento milanese ben
studiato, Rossi Stuart riceve il Nastro d’Argento. Per festeggiare,
l’attore inscena una curiosa quanto inattesa performance, ballando
sul palco del Teatro antico di Taormina. Ottiene anche il Premio
Flaiano e il Ciack d’Oro. E il momento è felice pure nella vita
privata: con la sua compagna, Ilaria Spada,
è in attesa di un figlio, Ettore, che nascerà a novembre 2011.
Attualmente, pare sia a lavoro sul
soggetto del suo prossimo film da regista, che vorrebbe solo
dirigere e non interpretare, ma intanto lo vedremo di nuovo attore
in Anni felici di Daniele Luchetti,
presentato in anteprima mondiale al Festival di Toronto: storia
parzialmente autobiografica della famiglia del regista negli anni
Settanta, dove Kim interpreta il padre, un artista d’avanguardia, e
Micaela Ramazzotti veste i panni della madre. In
sala dal 3 ottobre.
E’ stato presentato in concorso
alla 7oesima edizione della Mostra d’Arte Cinematografica di
Venezia l’ultimo film che vede protagonista una sensualissima
Scarlett Johansson dal titolo, Under the
Skin, il film di
Jonathan Glazer adattamento dell’omonimo
romanzo di Michel Faber (in Italia edito
da Einaudi con il titolo Sotto la
pelle). Oggi arriva finalmente il trailer:
Il film Under the Skin
Under the
Skin è tratto dall’omonimo romanzo di Michel Faber
Sotto la pelle e vede
Scarlett Johansson nel ruolo di Isserley,
un’aliena che percorre le autostrade deserte a caccia di prede
umane, sfruttando la sua bellezza come esca. Isserley avrà modo di
conoscere e apprezzare la natura degli uomini e delle donne e
mettere così in dubbio la propria identità e origine aliena.
Nel cast oltre alla protagonista
femminile anche gli attori Antonia Campbell-Hughes,
Paul Brannigan, Krystof Hadek, Robert J. Goodwin, Scott Dymond,
Michael Moreland, Jessica Mance e Jeremy
McWilliams. Under the
Skin non ha ancora una data d’uscita in Italia e non
ha avuto una buona accoglienza alla Mostra.
Quando un gruppo di
terroristi riesce a penetrare nella Casa Bianca, catturando il
Presidente degli Stati Uniti, parte del suo staff e un gruppo di
turisti in visita, sarà un comune poliziotto a dover salvare la
situazione, assieme alla vita del Presidente e a quelle della
figlia, finita tra gli ostaggi…
Il 2013 segna a suo
modo un piccolo ‘cambio di fase’ nella storia degli action movie
made in U.S.A.: a dodici anni dai tragici fatti dell’11 settembre,
cinema e spettatori sembrano aver superato quel trauma ed essere a
loro modo pronti ad assistere sul grande schermo ad un attacco
terroristico in grande stile al simbolo stesso del potere degli
Stati Uniti. Un cambiamento di clima segnato dall’uscita, in questo
2013, di ben due film a tema: in marzo era stato Gerard
Butler a correre al salvataggio del Presidente
Aaron Eckart; stavolta è Channing
Tatum a impegnarsi nel cavare d’impaccio il Presidente
Jamie Foxx.
Nella precedente occasione lo
spauracchio era la Corea del Nord, stavolta sono dei terroristi
mercenari (ma le cose non sono come sembrano e, senza voler
spoilerare, ben presto il vero nemico si rivelerà essere molto più
‘vicino’ di quanto si pensi).
A dirigere le danze è una ‘vecchia
volpe’ del genere, Roland Emmerich (partendo dalla
sceneggiatura di James Vanderbilt, responsabile
del reboot imminente di Robocop), che già
si era divertito a far saltar in aria la Casa Bianca in
“Independence Day”, e forse il fatto che sia proprio lui uno dei
primi a rimettere la residenza del Presidente americano sotto
attacco rappresenta un pò il classico cerchio che si chiude.
Il ruolo dell’eroe, come detto, è
affidato a Channing Tatum, che dopo essere stato
lanciato dai danzerecci Step Up ed
essersi affermato come attore d’azione con la franchigia dei
G.I. Joe, si cala in un ruolo ‘a là
Bruce Willis‘, puntando forse a diventare un nuovo
erede dei campioni del genere; a fianco a lui Jamie
Foxx, reduce dal far west tarantiniano di
Django Unchained e prossimo arcinemico
dell’Uomo Ragno nel seguito di Amazing Spiderman. Nel resto del
cast si segnalano Maggie Gyllenhaal, James Woods, Jason
Clarke (visto recentemente ne Il Grande
Gatsby e prossimo protagonista del prossimo film
dedicato al Pianeta delle Scimmie) e Richard
Jenkins, un caratterista che vanta innumerevoli ruoli di
contorno in televisione e sul grande schermo, tra le quali si
potrebbero almeno ricordare quelli in Six Feet
Under (nel ruolo del padre morto nel primo episodio,
e poi spesso ritornato come ‘presenza evocata’ nel corso della
serie) e in Burn After Reading.
La colonna sonora è curata da
Thomas Wander e Harald Kloser,
costanti collaboratori di Emmerich nei suoi ultimi film.
Continua la campagna promozionale
di Chris Hemsworth che accompagna l’uscita del
film Rush (recensione) e non perde
occasione per parlare della Marvel Studios e dei prossimi film
in attesa. Oggi arriva una video intervista in cui l’attore scherza
sulla rivalità tra DC e MARVEL:
Vi ricordiamo che l’attore è nelle sale proprio in questi giorni
con RUSH, noi l’abbiamo incontrato e intervistato per l’occasione
della Premiere a Roma:
Ecco la trama del film: Il racconto
di una delle più celebri rivalità sportive della storia, quella tra
i piloti di Formula 1 James Hunt e Niki Lauda. Nato da un ambiente
privelgiato, carismatico e affascinante, Hunt non poteva essere più
diverso dal metodico e riservato Lauda: la loro rivalità nacque fin
dai tempi della Formual 3 e continuò per anni, fermata nemmeno dal
terribile incidente che vide protagonista Lauda nel 1976 al
Nürburgring.
Continuano ad arrivare estratti
dell’incredibile nuova edizione del cofanetto sulla trilogia di
Batman diretta da Christopher Nolan, The Dark Knight
Trilogy Ultimate Collector’s Edition in
homevideo targata WarnerBros di (leggi qui). Oggi arriva un
estratto degli esclusivi contenuti speciali del mega cofanetto
che mostra il provino di Christian Bale e
Amy Adams all’epoca di Batman
Begins:
Il franchise di Batman ad opera di
Christopher Nolan, cominciato nel 2005 con Batman
Begins, ha riscosso un successo straordinario sia da parte
della critica che per i risultati ottenuti al botteghino. E dal 2
ottobre i tre film di Batman diretti da
Nolan – Batman Begins, Il Cavaliere
Oscuro, e Il Cavaliere Oscuro – Il
Ritorno – saranno rilasciati da Warner Bros. Home
Entertainment come The Dark Knight Trilogy: Ultimate
Collector’s Edition. Il set di sei dischi conterrà i
tre film con i loro contenuti speciali originali, due nuove
featurette e dei nuovi esclusivi memorabilia. Questa imperdibile
collezione per i fan dell’eroe mascherato di DC Comics sarà
disponibile in una prestigiosa confezione al prezzo suggerito di €
69,90.
Nuovo primo piano per il secondo
capitolo della saga di Thor, il dio dei fulmini
che si intitolerà Thor The Dark World.
Questa volta l’attenzione è posta su Loki, il
“villain” per eccellenza, (interpretato da Tom
Hiddleston), oggetto di un interessante intervista
pubblicata su Smosh.
Tra le righe, Tom
Hiddleston spiega che cosa significa interpretare il
fratellastro di Thor : “E’ un personaggio unico
nel suo genere, non il semplice nemico da abbattere. Più che un
uomo assetato di potere, è uno psicopatico agente del caos, e
questa sua caratteristica lo distingue dai classici villains che si
scontrano con i supereroi”. Riguardo alla propria carriera da
attore, poi, “Prima di Loki, ero solito fare la
parte dei classici ragazzi in giacche sportive con lo scopo di far
innamorare la ragazza di turno. Ed ero solitamente a cavallo.
Chiamai il mio agente e gli chiesi se era disponibile qualche ruolo
un po più oscuro, diciamo. Ed ora eccomi qui. Sono onorato di poter
collaborare con Taylor“.
Per le news sul film vi
segnaliamo il nostro speciale: Thor 2, mentre per tutte le
info sul film nella nostra
Scheda Film: Thor The Dark
World.
Vi ricordiamo che nel cast
del film vi sono anche: Anthony
Hopkins, Chris Hemsworth, Christopher
Eccleston, Idris Elba, Jaimie Alexander, Josh
Dallas, Natalie Portman, Ray Stevenson, Stellan
Skarsgård, Tadanobu Asano, Tom
Hiddleston. Il film esordirà nelle
nostre sale il 20 novembre 2013.
Trama: Continuano le avventure
di Thor, il più forte degli Avengers, che combatte per salvare la
terra e tutti i Nove Regni da un oscuro nemico che vuole dominare
l’universo. Thor lotta per ristabilire l’ordine tra i pianeti… ma
un’antica dinastia dominata dallo spietato Malekith minaccia di far
ripiombare l’universo nell’oscurità. Affrontato da un nemico a cui
nemmeno Odino e Asgard possono opporsi, Thor deve intraprendere
il viaggio più pericoloso ed introspettivo della sua
vita, che lo ricongiungerà con Jane Foster e lo obbligherà a
sacrificare tutto per salvare l’universo intero.
Thor the Dark
World uscirà al cinema il 20 novembre 2013. Dopo
IronMan 3, rappresenta il secondo passo
verso una nuova Marvel’s reunion, che culminerà nel
2015 con l’uscita di Avengers 2.
Adam Sandler
sarebbe in procinto di firmare un contratto come protagonista nel
nuovo lungometraggio di Tom McCarthy
(The visitors, Mosse vincenti). Il titolo
del film sarà “The Cobbler” e si baserà
sulla storia di un calzolaio in grado di entrare in contatto
metafisicamente con le persone a cui pulisce le scarpe.
Non è ancora stata preannunciata
alcuna data d’uscita.
Adam Sandler, nato
a New York nel 1966, è uno degli attori
statunitensi più importanti del nuovo millenio, particolarmente
celebre per i suoi ruoli comici. Tra gli innumerevoli film,
ricordiamo: Terapia d’urto(Peter
Segal, 2003), Cambia la tua vita con un
click (frank Coraci, 2006) e
Mia moglie per finta (Dennis
Dugan, 2011). Inoltre, ha collaborato come doppiatore
dando la voce a Dracula (Hotel
Transylvania, 2013) e ad una scimmia (Il
signore dello zoo, 2011).
Secondo Forbes,
Sandler sarebbe il terzo attore più pagato nel
biennio 2011-2013, con un guadagno complessivo di circa 80 milioni
di dollari.
E’ uscito ieri la prima clip del
nuovo thriller “Escape Plan“, mostrando
una scena in cui Arnold Schwarzenegger e
Sylvester Stallone si scontrano all’interno di una
prigione.
Il film è incentrato sulla storia
di Ryan Bresling (Stallone), la
più importante autorità mondiale nel campo della sicurezza delle
strutture di detenzione. Analizzando ogni carcere di massima
sicurezza e maturando un vasto numero di tecniche di sopravvivenza,
Bresling viene ritenuto il migliore. Il suo
ingegno, tuttavia, verrà messo a dura prova: dovrà fuggire dalla
stessa prigione da lui disegnata.
“Escape Plan” è diretto da
Mikael Hafstrom (1408) e
vedrà la partecipazione di Jim Caviezel
(la passione di cristo), 50
cent, Vinnie Jones (Fire with
Fire), Amy Ryan (Green
Zone) e Vincent D’Onofrio.
Sono in pieno svolgimento le
riprese per il nuovo capitolo di Fast and
Furious, serie di film dedicata alle gare
clandestine. E ci sono delle novità. Recentemente, infatti, è stato
ufficializzato l’accordo con Lucas Black,
protagonista sotto i panni di Sean Boswell in
“Tokyo Drift“, che prevede il ritorno del
personaggio nei prossimi tre episodi della saga.
Vin Diesel, nel
frattempo, ha pubblicato un video nel quale ringrazia i milioni di
fans che seguono Fast And Furious fin
dagli albori e ha pubblicato le prima foto direttamente dal set,
che potete vedere qui sotto:
Continuando le imprese globali
nell’inafferrabile franchise fondato sulla velocità,
Vin Diesel, Paul Walker e Dwayne
Johnson si riuniscono per capeggiare il cast di
Fast
and Furious 7. James Wan dirige
questo capitolo della serie di grandissimo successo che vede nel
cast i ritorni di
Michelle Rodriguez, Jordana Brewster,
Tyrese Gibson, Chris “Ludacris” Bridges,
Elsa Pataky e Lucas Black. Per l’occasione,
si uniscono al cast altre star internazionali comeJason
Statham,
Djimon Hounsou, Tony Jaa, Ronda Rousey e
Kurt
Russell. Il film, scritto da Chris Morgan e
prodotto da Neal H. Moritz,
Vin Diesel e Michael Fottrell, è diretto
da James Wan e arriverà in Italia il 2 aprile
2015.
Nuovo spot tv, oltre ad una gustosa
featurette, per Gravity, sci-fi
di Alfonso Cuaron con
protagonisti Sandra
Bullock e George Clooney. Ecco
i due video:
Il film si basa su una
sceneggiatura scritta da Alfonso Cuarón, Jonás
Cuarón, Rodrigo Garcia, mentre
la fotografia è curata da Emmanuel
Lubezki, che ha condotto un lavoro maniacale sulle
numerose sequenze realizzate completamente i CGI e riprese con la
tecnologia stereoscopica. Gravity uscirà
in America e in Italia, in 3D, il prossimo 4
ottobre.
Trama:
Sandra Bullock interpreta la dottoressa Ryan
Stone, un brillante ingegnere medico alla sua prima missione
sullo Shuttle, mentre Matt Kowalsky (George
Clooney) è un astronauta veterano al comando della sua
ultima missione prima del ritiro. Durante quella che sembra una
passeggiata nello spazio di routine, ecco che accade il
terribile incidente. Lo Shuttle viene distrutto e Stone
e Kovalsky rimangono a volteggiare nella più totale oscurità
completamente soli e attaccati l’uno all’altra. Il silenzio
assordante è la conferma della perdita definitiva di ogni contatto
con la Terra e, con esso, ogni speranza di essere salvati. La paura
si trasforma in panico e ogni boccata d’aria consuma il poco
ossigeno rimasto. Ma l’unica strada verso casa potrebbe
essere quella di spingersi ancora più lontano, nella terrificante
distesa dello spazio.
E’ stato distribuito online il primo
trailer internazionale di Grand Piano,
film che vedrà protagonisti Elijah Wood e John
Cusak, pronto ad essere presentato al Fantastic Fest ed in
uscita nelle sale cinematografiche spagnole il prossimo 25 ottobre.
Alla regia ci sarà Eugenio Mira.
La storia è basata sulle vicende di
un ex concertista affetto da paura del palcoscenico, deciso a
tornare a esibirsi dopo una pausa di cinque anni. Al momento di
cominciare la propria performance musicale, il pianista si accorge
di una nota minacciosa scritta sullo spartito. Sarà così costretto
a suonare il miglior concerto della sua carriera se vuole salvare
la propria vita e quella della sua famiglia.
Nel cast di Grand
Piano, oltre ai citati John
Cusack e Elijah Wood, ci
saranno Tamsin Egerton, Kerry Bishé, Dee
Wallace, Allen Leech, Alex Winter, Don
McManus, Jim Arnold, Don Kress, Mino
Mackic, Benjamin, Nathan-Serio, Christopher
Kahler, Rachel Arieff, Joe Lewis, Joshua
Zamrycki, Julius Cotter, Jose Mellinas, Beth
Trollan, Brian Lehane, Chris Bobrowski, Andrew
Moczarnik, Jeff Sealy, Eric Golden.
Eccovi dunque il primo trailer
internazionale di Grand Piano:
Pochi giorni fa vi avevamo annunciato
la data di uscita home video dell’attesa edizione targata
WarnerBros di The Dark Knight Trilogy Ultimate
Collector’s Edition (leggi qui). Oggi arriva un
estratto degli esclusivi contenuti speciali del mega cofanetto
che riunisce tutti i tre capolavori di Christopher
Nolan (qui potete trovare tutti i dettagli):
Il franchise di Batman ad opera di
Christopher Nolan, cominciato nel 2005 con Batman
Begins, ha riscosso un successo straordinario sia da parte
della critica che per i risultati ottenuti al botteghino. E dal 2
ottobre i tre film di Batman diretti da
Nolan – Batman Begins, Il Cavaliere
Oscuro, e Il Cavaliere Oscuro – Il
Ritorno – saranno rilasciati da Warner Bros. Home
Entertainment come The Dark Knight Trilogy: Ultimate
Collector’s Edition. Il set di sei dischi conterrà i
tre film con i loro contenuti speciali originali, due nuove
featurette e dei nuovi esclusivi memorabilia. Questa imperdibile
collezione per i fan dell’eroe mascherato di DC Comics sarà
disponibile in una prestigiosa confezione al prezzo suggerito di €
69,90.