Il cast del nuovo film
di X-men continua a crescere. Oggi
arriva la notizia che Bryan Singer sembra anche ansioso di
riuscire ad inserire nel film anche altri due personaggi dei
precedenti film, Ciclope e Jean
Grey.
Anche Ciclope e Jean Grey in X-men: giorni di un futuro passato?
Matthew Vaughn produce il reboot dei Fantastici 4 di Josh Trank!
Sarà il produttore e regista Matthew Vaughn produrrà il reboot dei Fantastici 4, il film che la Fox ha già annunciato per la regia di Josh Trank (Chronicle). La pellicola segnerà quindi il ritorno dei quattro famigerati supereroi e a confermarlo è l’autore dei fumetti Mark Millar ( Kick-Ass, The Ultimates) che ha così twittato:
“Solo al telefono con Fox e ho qualche novità eccellente”,”Matthew Vaughn è a capo della produzione di Fantastic Four Reboot di Josh Trank.
Per chi non conoscere Matthew Vaughn, è il regista dietro ai successi di Stardust e Kick-Ass, nonché produttore dei primi film di successo di Guy Ritchie.
Foto di Sylvester Stallone e Robert De Niro in Grudge Match
Prima foto di Sylvester Stallone e
Robert De Niro sul set
di Grudge Match, il film di Peter
Segal che riunisce due leggende del cinema come Rocky e
Toro scatenato sullo stesso ring.
La foto arriva dal profilo Twitter di Robin Lopez, noto giocatore di Basket in visita sul set. Il film racconta di due pugili storici rivali che decidono di scontrarsi in un ultimo match, quando sono ormai in età avanzata. La pellicola è attesa per il 15 Novembre negli USA.
Spring Breakers: Anteprima Roma con Vanessa Hudgens e Selena Gomez
Guarda tutte le foto dell’anteprima a Roma del film Spring Breakers di Harmony Korine, all’evento hanno partecipato le protagoniste Selena Gomez, Vanessa Hudgens, Ashley Bensone Rachel Korine, acclamatissime dalla folla in deliro. Foto di Raffaele Piano.




Educazione Siberiana: Gabriele Salvatores, John Malkovich e il cast presentano il film
Poche ore fa il regista italiano premio Oscar, Gabriele Salvatores, ha presentato alla stampa romana il suo ultimo film, Educazione Siberiana, tratto dall’omonimo romanzo di Nicolai Lilin, presente in sala. Ad accompagnare il regista erano presenti i giovani protagonisti del film Arnas Fedaravicius, Vilius Tumalavicius e Eleanor Tomlinson, inoltre guest star della mattinata è stato John Malkovich, carismatico attore che nel film interpreta Nonno Kuzja.
“Grazie a tutti quelli che hanno lavorato al film – ha esordito Salvatores – C’è dell’amore nella realizzazione di questo film, e per me è il miogliore dei miei film, come ad un ultimo figlio a cui si vuole sempre più bene. Credo molto nel fatto che il cinema italiano possa diventare europeo e con questo film ne abbiamo dato prova, spero che abbia un buon riscontro anche con il pubblico”.
Si è unito poi al discorso di Salvatores anche Nicolai Lilin, scrittore del romanzo, sottolineando che nulla di quanto ha scritto lui cerca conferma nella storia e nei fatti realmente accaduti in quel periodo in Russia, “la cosa importante nel mio approccio è stata quella di raccontare una storia, partendo da alcuni elementi che ho vissuto io. Ho raccontato una storia umana che può capitare a chiunque, in qualunque posto. Il film è una rivisitazione di una rivisitazione storica.”
–Per John Malkovich, il suo personaggio è una guida peri giovani protagonisti, ha avuto dei maestri nella sua vita? Come ha costruito il suo personaggio?
JM: “Mi sono attenuto al lavoro che c’era nella sceneggiatura, non sapevo molto a riguardo della comunità rappresentata nel film e a volte non capisco molto della preparazione per un ruolo, preferisco agire e con la pratica imparo e capisco meglio. In genere mi aiutano molto i costumi: in questo film cè una scena in una sauna in cui si vedono i tatuaggi che il mio personaggio ha addosso e sono importanti perché raccontano una storia, dicono qualcosa del personaggio. Per quanto riguarda i miei maestri, ho avuto molti insegnanti che mi hanno insegnato molte cose, ma anche colleghi da cui ho imparato, sia più esperti di me che più giovani. Ho diretto una compagni teatrale francese di giovani attori, e loro mi hanno insegnato tantissime cose”.
-Per gli
sceneggiatori, che tipo di lavoro ha richiesto l’adattamento dal
romanzo?
Stefano Rulli: “E’ stato un piacere perché abbiamo lavorato su un libro carico di emozioni e di personaggi, abbiamo scelto di fare del personaggio di Gagarin un coprotagonista perché ci aiutava a scegliere una sola linea narrativa, importante per il film, e sviluppare meglio il personaggio di Kolima, il protagonista. Questo è conservatore, legato agli insegnamenti e alla tradizione, l’altro invece vuole rompere le regole e farsi trascinare dalla nuova teoria del guadagno ad ogni costo. I due non trovano un punto di incontro, ma alla fine abbiamo lasciato la possibilità di un ricongiungimento.”
-Per Salvatores, il film sembra incentrarsi sul cambiamento epocale che gli Stati Sovietici hanno vissuto tra gli anni ’80 e ’90.
GS: “Trovo affascinante il cambiamento, i personaggi crescono e con loro cambia la situazione sociale e politica. Sono due cambiamenti che si intrecciano. In Italia la più alta mortalità ce l’hanno donne e giovani, io concepirei la pena di morte solo per chi fa del male ai bambini, è come spazzare via il nostro futuro. Eppure la mia generazione ne ha viste tante, pensate che il film esce il 28 febbraio, quando il Papa si dimette”.
Ai giovani attori chiediamo com’è stato lavorare con un regista italiano per la prima volta. Nessuno dei tre conosceva il grande lavoro di Salvatores, ma tutti sono stati concordi nello scoprire quanto fosse interessante lavorare con una tale personalità. Eleanor Tomlinson ha detto di essersi sentita brillare in mezzo al film, mentre parole più delicate sono state dette da Arnas Fedaravicius: “Ho fatto delle ricerche e sono rimasto sconvolto quando ho visto cosa ha fatto (Salvatores ndr). Sono una persona emotiva, quindi direi che è stata un’esperienza mitica e magica. Lui non ha bisogno di parlare, ma basta sentire per capirsi sul set. Gli sono molto riconoscente per questa opportunità.”
Anche Vilius Tumalavicius ha spiegato com’è stato lavorare con Salvatores: “Da quando ho cominciato a lavorare sul suo set sono stato felice. Quando sbagli lui non ti sgrida, viene da te e ti dice ‘fallo in modo diverso’, sa come dire le cose e lo fa in privato, in modo che solo tu possa sentirlo e saperlo. Lo ringrazio di cuore.”
-Per Salvatores, il film ricorda le dinamiche di C’era una volta in America.
GS: “Il mio maestro è stato il montatore di Pasolini e Leone, Nino Baragli, qualcosa di lui mi è rimasto (ride).”
-Per Salvatores, ha attraversato tanti generi, a 60 anni ancora ha sogni da realizzare?
GS: “Se non avessi più cambierei mestiere. I temi dei miei film sono sempre riconoscibili, ma ho sempre preferito raccontarli in generi diversi.”
Il film uscirà il prossimo 28 febbraio in più di 350 copie, è già stato comprato in molti Paesi e si stanno contrattando ora le vendite in USA e Canada. Salvatores ci ha congedati con una frase dal film, il precetto che secondo lui potrebbe cambiare il mondo: “Un uomo non può possedere più di quanto il suo cuore possa amare”.
Di nuovo in gioco in Blu-ray dal 20 Marzo 2013
Il premio Oscar® Clint Eastwood, l’attrice nominata
all’Oscar® Amy Adams e Justin
Timberlake sono i protagonisti di Di nuovo in
gioco, la seconda prova da regista di Robert
Lorenz.
Road to Oscar 2013: ecco i nominati per il Miglior film dell’anno
A meno di 72 ore dalla grande notte degli Oscar di quest’anno i pronostici sono quanto mai oscuri e le statuette sono ancora tutte da assegnare, a parte forse quelle certe e dichiarate come il premio per il Miglior film Straniero o per la Migliore attrice non Protagonista. Una bella lotta si prevede invece al vertice, per la categoria Miglior film, che lo scorso anno ha visto trionfare il sopravvalutato The Artist e che invece quest’anno potrebbe andare ad un film ben più valido. Ma non facciamo pronostici, un po’ per scaramanzia, un po’ per paura di sbagliare, andiamo però a vedere quali sono i film che quest’anno si contendono l’ambito premio dorato.
Cominciamo subito con la più grande sorpresa di quest’anno: Re della Terra Selvaggia, un film piccolo, indipendente, un esordio alla regia per un trentenne che sa il fatto suo. Il film riesce ad entrare nello spettatore grazie alla forza emotiva dei personaggi, alla bravura e alla tenerezza della piccola protagonista di soli 5 anni ai tempi delle riprese, di una mano narrante che si accompagna in una realtà che sembra staccata dalla vita vera, eppure è maledettamente reale e di una musica che contribuisce alla sensazione di straniamento che si genera nello spettatore. Il trentenne Benh Zeitlin e il suo staff potrebbero non vincere, ma sicuramente sono entrati nel cuore e nella mente di molti spettatori, cosa che permetterà loro anche di entrare nelle tasche di qualche produttore.
Altro giro, altra corsa. Dopo le tantissime nomination per The Fighter, David O. Russell sembra aver preso gusto a fare film che diventano poi eventi mediatici. Torna infatti con Il Lato Positivo – Silver Lining Playbook, film che ha fatto innamorare mezzo mondo, solo perché l’altra metà non l’ha ancora visto! Il film ha tutto quello che serve per vincere: seguito, sceneggiatura, attori mozza fiato, anche se forse proprio la regia lo penalizza un po’. Qualsiasi difetto per cade di fronte alla super coppia che David ha messo al centro della vicenda: Jennifer Lawrence e Bradley Cooper non si dimostrano soltanto ottimi attori, ma formano una coppia sensuale ed affiatata, che fa innamorare lo spettatore al primo sguardo. Chissà che la bellezza di lei e il carisma di lui hanno conquistata abbastanza l’Academy!
Due anni fa ha cambiato la storia dell’Academy, diventando la prima regista donna a vincere un premio per la migliore regia, facendo bis con la statuetta per il miglior film, quest’anno Kathryn Bigelow si affida ad un’altra super donna, la straordinaria e sadica Maya (Jessica Chastain), per raccontare la cattura di Bin Laden. Zero Dark Thirty è un film potente e crudo, che racconta con lo stile della Bigelow un’America che non tutti amano. Il film non ha mancato di sollevare polemiche, soprattutto per la rappresentazione della tortura che mostra apertamente, ma come ha detto Tina Fey ai Golden Globe “chi è stato sposato due anni con James Cameron se ne intende di tortura!”.
Vero pezzo da novanta quest’anno è però il magnifico Lincoln di Steven Spielberg, finalmente tornato al grande cinema, dopo l’imbarazzante parentesi di War Horse. Questo Lincoln pacato e irascibile allo stesso tempo porterà sicuramente a casa la statuetta per il miglior attore protagonista, consegnando Daniel Day Lewis alla storia come primo attore maschio a vincere tre statuette, ma non sappiamo se riuscirà a vincere il premio per il miglior film. La recente season awards che si conclude proprio domenica sera ha dato ragione ad altri titoli, tuttavia gli Oscar sono una vera e propria lotteria, in cui i premi sono difficilissimi da prevedere e hanno logiche abbastanza complesse alle spalle. Non sappiamo quindi se Spielberg la spunterà, intanto però siamo lieti di averlo visto tornare in gran forma.
Gli Oscar amano i musical, e quindi le nomination hanno amato anche Les Misérables, su cui Tom Hooper ha puntato tutte le sue energie quest’anno. Dopo il trionfo, per chi scrive meritato, de Il Discorso del Re, il regista britannico ci riprova, con qualche avversario in più e qualche certezza in meno. L’epopea in musica della Francia post rivoluzionaria è sicuramente un’operazione valida e molto complessa, tuttavia quest’anno sembra davvero difficile per Hooper spuntarla. Unica consolazione però è l’oscar, quasi scontato ad Anne Hathaway per la Migliore interpretazione femminile da non protagonista; ovviamente c’è chi spera in un premio a Hugh Jackman, che probabilmente non avrà altra occasione di essere nominato agli Academy Awards, ma lo scoglio di Day Lewis sembra davvero insormontabile.
La magnifica odissea di Pi, raccontata da Ang Lee nello straordinario Vita di Pi, sembra il film fantasma di questa season awards: nominato quasi sempre i diverse categorie, ha portato a casa “solo” qualche premio tecnico, meritatissimo tra l’altro per la grande perizia registica e visiva con cui il regista ha messo in scena una storia fantastica e crudele allo stesso tempo. Il regista, amato in passato dall’Academy, sembra conservare la sua serafica serenità, mentre i suoi colleghi sfilano a ritirare premi che lui invece non vince, almeno per quest’anno. Resta il fatto che c’è sempre un film, in ogni edizione degli Oscar, che nonostante riceva moltissime nomination, alla fine va a casa a mani vuote. Speriamo che per Vita di Pi non sia così.
I pensieri dell’Academy sono spesso oscuri e imperscrutabili, e quest’anno i componenti della famosa organizzazione hanno dato davvero il meglio di sé per far capire al regista Michael Haneke che il suo Amour è stato profondamente gradito. Non solo la nomination come Miglior film straniero, categoria per il quale il film sicuramente vincerà, ma anche quella per la Migliore Regia ad Haneke, posto in cinquina palesemente rubato a Ben Affleck, e un’altra nomination per la categoria Miglior film, come accadde anni addietro a La Vita è Bella. Il film di Haneke è un piccolo capolavoro di regia ed interpretazione da parte dei due grandissimi protagonisti Emmanuelle Riva e Jean Luis Trintignant, ma può benissimo “accontentarsi” della statuetta per il Miglior Film Straniero.
Quentin Tarantino sembra molto vicino al suo primo Oscar in carriera, e nonostante Django Unchained sia nominato per il Miglior film, il premio al regista di Pulp Fiction dovrebbe andare per la migliore sceneggiatura originale. La nomination nella categoria principale per Tarantino non è nuova, già Bastardi senza Gloria aveva fatto assaporare al regista il gusto dell’attesa, anche questo suo acclamatissimo primo western dichiarato gli sta dando tante soddisfazioni, come il Golden Globe al suo attore Christoph Waltz e alla migliore sceneggiatura. Tuttavia se gli ingloriosi bastardi ebrei non hanno portato la vittoria a Quentin, non vediamo come possa farlo il buon vecchio Django insieme all’amabile Dottor Schultz, che forse sarà l’unico a portare a casa qualcosa.
Last but not least, chiude la carrellata Argo di Ben Affleck. E non a caso abbiamo messo questo film alla fine, perché il premio al Miglior film è l’ultimo ad essere consegnato ed è molto probabile che quest’anno se lo porti a casa il bel giovanotto di Boston, insieme al suo coproduttore George Clooney. Il nostro più che un pronostico è in realtà un augurio, per la bellezza del film, e per l’ingiusta esclusione di Affleck dalla cinquina della migliore regia. La potenza di una storia vera, l’ironia hollywoodiana (dal di dentro e dal di fuori), la bravura degli attori e la grande competenza di Ben fanno di Argo uno dei migliori film della stagione.
Nove titoli, nove storie, nove film tutti importanti, tutti a loro modo belli, tutti frutto di un grande lavoro e di un atto d’amore, tutti in gara per lo stesso premio che però andrà ad uno solo alla fine. Alla fine dei giochi e alla fine della notte, alla fine di una season award che fa sognare chi vi partecipa, chi la osserva e anche chi ne parla solamente, per passione o per lavoro. Che la grande notte abbia inizio e che vinca il migliore … o chi per lui.
Bryan Singer parla di Peter Dinklage in X-men: giorni di un futuro passato
Dopo l’entusiasmante notizia che Peter Dinklage è entrato nel cast del prossimo X-Men: giorni di un futuro passato, oggi arrivano le dichirazioni in merito di Bryan Singer, il quale rivele alcuni dettagli del personaggio, che come già sappiamo sarà il principale antagonista nel film:
Bryan Singer ha parlato a IGN:
«Non sarà in CGI e
non sarà timido. È un attore incredibile e sono un grande fan di
Peter ne Il trono di
spade. È stato la mia prima scelta e sono davvero felice di
averlo a bordo. Quando fa quell’accento impeccabile de Il trono di
spade mi diverto un mondo, perché poi parli con lui e ti rendi
conto che viene dal New Jersey». A
Vi ricordiamo che nel cast sono confermatissimi Hugh Jackman, Ian McKellen, James McAvoy, Jason Flemyng, Jennifer Lawrence, Michael Fassbender, Nicholas Hoult, Peter Dinklage e Patrick Stewart. Il film è ispirato ai fumetti di Chris Claremont e John Byrne dal titolo: “Uncanny X-Men” # 141 e 142 nel 1981. Tutte le info sul film nella nostra scheda: X-Men: giorni di un futuro passato. Tutte le news sul film invece sono nel nostro speciale: X-Men
Tutta la foto gallery:
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Megan Fox nel cast di Teenage Mutant Ninja Turtles
Il mondo dell’animazione ha sempre avuto i suoi eroi e le sue icone, ma quando si tratta delle Ninja Turtles allora ci si trova a doversi confrontare con un mito che dura da una vita e che non può non causare polemiche tra i fans della serie nel momento in cui ne viene annunciata una possibile trasposizione cinematografica. È ciò che negli ultimi giorni è accaduto con Teenage Mutant Ninja Turtles, il nuovo film diretto da Jonathan Liebesman ispirato ai celebri cartoni animati sulle tartarughe combattenti più famose del mondo. Il progetto, a cui starebbe partecipando addirittura Michael Bay in qualità di co-produttore, prevede di realizzare una versione per il grande schermo del cartone animato degli anni ’80 che unisca live action di attori in carne ed ossa con le più moderne tecniche di motion-capture.
Bay, che ha voluto l’animatore April O’Neil nel reparto effetti speciali, ha annunciato di essere riuscito ad introdurre nel possibile cast nientemeno che Megan Fox, già diretta dal regista nell’ultimo capitolo di Transformers: La vendetta del caduto. Tirano dunque un sospiro di sollievo i fans che avevano visto inasprirsi negli ultimi tempi i rapporti tra l’attrice ed il regista, sperando dunque in un possibile seguito della serie robotica.
Fonte: empire
Il film su 50 sfumature di grigio uscirà nel 2014
Taylor Kitsch protagonista di Exit 147
Dopo le aspre critiche seguite a John Carter, Battleship e Le Belve, Taylor Kitsch vorrebbe sicuramente dimenticare il 2012, anno per lui disastroso a livello di popolarità. Eppure l’attore sembra non volersi arrendere, e dopo essersi rialzato ed aver leccato le ferite, eccolo pronto a partecipare come protagonista ad un nuovo horro-thriller Exit 147.
Il nuovo lungometraggio, diretto da Julian Jarrold (Kinky Boots, Red Riding 1974) e scritto da Travis Malloy (autore di Pandorum), racconta la terribile esperienza di un guidatore che viene arrestato da un sadico e malefico sceriffo di una cittadina abbandonata. Tenuto in ostaggio e torturato da una folla di sadici paesani, l’uomo dovrà sfuggire dalle grinfie del pericoloso tutore della legge. Kitsch, che dovrebbe interpretare proprio il ruolo del sadico sceriffo, si troverebbe a confrontasi con un personaggio molto diverso rispetto alle figure eroiche a cui è stato recentemente abituato. Prima di allora però lo rivedremo in Navy SEAL, diretto da Peter Berg e nella commedia The Grand Seduction di Don McKellar, attualmente in fase di riprese.
Fonte: empire
Aksel Hennie sarà Tideo in Hercules
Dopo il grande successo nel thriller norvegese Headhunters dello scorso anno, Aksel Hennie è uscito dal semi anonimato delle stelle internazionali e ha subito attirato l’attenzione di Hollywood, tanto che gli è stato offerto di partecipare al nuovo Hercules di Brett Ratner, programmato per il 2014. Il film, adattato da Rayan Condal e Evan Spiliotopoulos dal fumetto di Steve Moore dei Radical Studios, vedrà come protagonista Dwayne Johnson nei panni di un Ercole spogliato della sua figura divina e dunque per la prima volta mortale. Ad Hennie è affidato il ruolo di Tideo, un guerriero devoto a Ercole che deve essere incatenato durante la notte per non provocare caos mentre dorme. Non si è ancora sicuri se il debutto di Hennie sarà in lingua inglese o meno, ma i fans possono ben sperare, poiché l’attore norvegese aveva già interpretato ad un ruolo accanto a Morgan Freeman e Clive Own nel film d’avventura The Last Knights.
Fonte: empire
Trailer ufficiale di Buongiorno Presidente
In the House, ecco il nuovo poster
François Ozon è uno dei registi francesi che dopo Patrice Leconte è considerato come uno dei massimi esponenti del cinema romantico contemporaneo, così come ha dimostrato il suo Ptiche, splendida antologia sull’amore femminile. Eppure non possiamo non notare come di recente l’autore si diverta a giocare con i turbamenti e le angosce dell’uomo, come se si trovasse a suo agio nel ruolo di un moderno Buñuel.
Gia nel 2003 con Swimming Pool il regista ci proponeva un torbido dramma sulla sessualità repressa, ed oggi con il nuovo lungometraggio In the Hose, Ozon torna a parlarci delle aberranti relazioni omosessuali che si instaurano tra una un’insegnante di letteratura di un liceo ed un suo allievo brillante che aspira a diventare scrittore. Tratta dall’opera teatrale del drammaturgo spagnolo Juan Mayorga intitolata Il ragazzo dell’ultimo banco, la pellicola presenta un cast di eccezione che comprende nomi del calibro di Kristin Scott Thomas, Emmanuelle Seigner, Fabrice Luchini e Denis Menochet. Il film ha già fatto la sua figura a Cannes e a Venezia, uscendo in Francia in ottobre e programmato per il prossimo 29 marzo nelle sale americane. Ecco di seguito il primo poster ufficiale della versione internazionale rilasciato dalla Mandarin Cinéma. Una versione surreale e grottesca de Il laureato.
Nuova commedia romantica per Adam Sandler
Dopo l’annuncio e le smentite degli ultimi giorni sul rinvio del progetto western di Ridicolous Six, Adam Sandler ha annunciato di avere in progetto una nuova commedia romantica ancora senza titolo prodotta dalla Warner Bros. Negli ultimi tempi i numerosi ritardi nella stesa dello script della nuova commedia western in cui l’attore dovrebbe essere impegnato lo hanno portato a considerare un nuovo progetto a breve termine per colmare il periodo di stasi in cui si trova attualmente.
La sceneggiatura del nuovo misterioso lungometraggio, che a quanto sembra verrà pianificata da Ivan Menchell e Claire Sera, dovrebbe raccontare le rocambolesche avventure di una coppia di divorziati impegnata a doversi confrontare con i rispettivi figli avuti dai precedenti matrimoni. Il tutto fa dunque pesare al tema ormai usuale nella commedia americana delle famiglie ricomposte e dei disastri matrimoniali. Sandler per il momento è ancora alla ricerca di altri elementi per il suo lungometraggio, tra cui il regista, ed alcuni hanno già fatto i nomi di Tennis Dugna e Frank Coraci. Anche il nome della possibile co-protagonista rimane per ora un’incognita, ma voci non ufficiali indicherebbero Drew Barrymore come papabile.
Fonte: empire
Nuovo Character Poster del Mandarino di Iron Man 3
Arriva un nuovo character poster di Iron Man 3 e questa volta il protagonista assoluto del poster è il Mandarino, il cattivo che ha il volto di Ben Kingsley, ed è rappresentato in una posizione troneggiante, presumibilmente nel su rifugio segreto dal quale terrorizzerà la terra e Tony Stark.
Vi ricordiamo che Iron Man 3 sarà in 2D, 3D e IMAX e uscirà in USA il 3 maggio 2013. Diretto da Shane Black vede protagonisti Robert Downey Jr., Gwyneth Paltrow, Guy Pearce, Don Cheadle, Rebecca Hall, Paul Bettany, Ben Kingsley, e Jon Favreau.
Leonardo DiCaprio protagonista in The Road Home?
La Warner Bros ha annunciato di aver acquistato i diritti del nuovo libro dello scrittore Michael Amour dal titolo The Road Home e di volerlo adattare per il grande schermo. Lo script dovrebbe essere plasmato sul modello dell’attore Leonardo DiCaprio, che la major ha indicato come possibile protagonista del lungometraggio.
Scott Cooper, già apprezzato in Crazy Heart, è stato contattato come possibile regista al timone del progetto che dovrebbe narrare le vicende di Creek, un veterano delle guerre tra allevatori a cui viene chiesto di indagare sull’omicidio di un uomo del posto. La polizia ha deciso di insabbiare tutto, ma quando Creek ci mette lo zampino, ecco che subito emerge un terribile scandalo. DiCapiro, che ha confermato la sua presenza in qualità di produttore con la sua compagnia Appian Way, non ha ancora confermato la sua presenza in testa al progetto.
D’altronde le indecisioni del divo non sono cosa nuova, poiché la Warner è ancora sulle spine con la sceneggiatura di Out Of The Furnace , scritta da Brad Ingelsby proprio per DiCaprio pesando alla regia di Ridley Scott. A breve vederemo di nuovo l’attore protagonista di due pellicole in prossima uscita negli Stati Uniti; The Great Gatsby di Baz Luhrmann e nel nuovo film di Martin Scorsese dal titolo The Wolf Of Wall Street.
Fonte: empire
Tutti contro Tutti: recensione del film di e con Rolando Ravello
Il debutto alla regia del noto attore televisivo Rolando Ravello con la commedia Tutti contro tutti non può dirsi certo riuscito, poiché egli propone la trasposizione cinematografica di una sua pièce teatrale dal titolo Agostino – Tutti contro tutti del 2010 scritta in collaborazione con Massimiliano Bruno, che qui compare come co-sceneggiatore, non preoccupandosi minimamente di adattare la narrazione al meccanismo del grande schermo.
In Tutti contro Tutti, Rolando Ravello Agostino, un modesto operaio che vive nella periferia della capitale, dopo essere tornato dai festeggiamenti per la comunione del figlio, trova improvvisamente la serratura di casa cambiata e l’appartamento occupato da abusivi. A nulla valgono i tentativi del povero uomo di rivolgersi alle autorità, in quanto lui stesso non possiede un regolare contratto di residenza. Spodestato dalla sua dimora, con la complicità del cognato deciderà di attuare un piano folle e disperato; occupare assieme alla famiglia il pianerottolo di casa. Sarò solo l’inizio di una rocambolesca battaglia all’ultimo sangue per riconquistare possesso della propria abitazione, tra personaggi grotteschi e situazioni al limite della pazzia, fino ad un inaspettato colpo di scena risolutivo.
Ravello, chiaramente poco a suo agio alla regia, non è in grado di dirigere in maniera convincente ed efficace il gruppo di attori, tra i quali spiccano una più che degna Kasia Smutniak nel ruolo della moglie, un eclettico Marco Giallini nei panni del cognato Sergio e un pittoresco Stefano Alfieri nelle vesti del Nonno Rocco. Il risultato è dunque quello di un teatro filmato, o meglio di un cabaret filmato; ci si trova dinnanzi ad un testo che vuole spacciarsi per denuncia sociale in stile “commedia all’italiana”, ma che finisce per essere nulla più che una sarabanda di gag e di scenette pseudo comiche, le quali hanno la presunzione di voler narrare in chiave bonaria e spensierata una tematica complessa come l’occupazione abusiva nelle grandi città.
Occhieggiando continuamente al cinema di Monicelli e di De Sica, Ravello ci propone una carrellata di personaggi eccessivamente stereotipati e di situazioni troppo prevedibili nel loro svolgimento, compreso anche il presunto rivolto finale. Un registro linguistico di bassa lega non può certo aggiungere nulla di buono ad un’opera che nel complesso appare come fiacca e sempre intenta ad arrampicarsi faticosamente sugli specchi della denuncia in chiave satirica. L’eccessiva sdrammatizzazione degli eventi poi alla lunga risulta fastidiosa e ridondante, quasi il regista volesse invitarci a non prendere sul serio la situazione globale. In tutto ciò, la fotografia televisiva di Paolo Carnera e le musiche nostalgiche di Alessandro Mannarino non aggiungono nulla all’economia narrativa. L’intento di Ravello è quello di farci riflettere sulla lotta tra poveri e più poveri, ovvero sui “nuovi poveri”, fino a confondere tra loro il concetto di “tuo” e di “mio”. Purtroppo però l’attore romano non ci riesce, forse crogiolandosi troppo nell’illusione che una commedia amara possa essere l’antidoto ai problemi sociali.
Nuovi dettagli rivelati dal fumetto prequel di Into Darkness – Star Trek
Così come era accaduto nel 2009 per il reboot di Star Trek, anche questo secondo film diretto da JJ Abrams, Into Darkness – Star Trek, è stato preceduto da una serie a fumetti (quattro) che ne anticipala trama e mette in tavola le carte. E’ uscito oggi il secondo volume di questa mini serie, in cui l’equipaggio dell’Enterprise è in viaggio verso il pianeta Phaedus IV, dove sperando di scoprire come le razze aliene sono venute in possesso di tecnologie avanzate, Kirk incontrerà il Capitano Robert April. Non sappiamo però quanto questo personaggio possa influire nella storia del film.
Vi ricordiamo che il prossimo film Into Darkness – Star Trek uscirà nelle sale il 06 Giugno 2013. Nel cast del film Chris Pine, Zachary Quinto, Zoe Saldana, Benedict Cumberbatch, Simon Pegg, Karl Urban, John Cho, Bruce Greenwood, Alice Eve, Anton Yelchin. Tutte le news sul film le trovate nel nostro speciale: Star Trek 2.
Trama: Quando l’Enterprise è chiamata a tornare verso casa, l’equipaggio scopre una terrificante e inarrestabile forza all’interno della propria organizzazione che ha fatto esplodere la flotta e tutto ciò che essa rappresenta, lasciando il nostro mondo in uno stato di crisi. Spinto da un conflitto personale, il Capitano Kirk condurrà una caccia all’uomo in un mondo in guerra per catturare una vera e propria arma umana di distruzione di massa. Mentre i nostri eroi vengono spinti in un’epica partita a scacchi tra la vita e la morte, l’amore verrà messo alla prova, le amicizie saranno lacerate, e i sacrifici compiuti per l’unica famiglia che Kirk abbia mai avuto: il suo equipaggio.
Fonte: Comingsoon.net
Uscite al cinema del 21 febbraio 2013
Anna Karenina – Siamo nel 1874.
Energica e bella, Anna Karenina ha quello che tutti i suoi
contemporanei aspirerebbero ad avere; è la moglie di Karenin, un
ufficiale governativo di alto rango al quale ha dato un figlio, e
la sua posizione sociale e reputazione a San Pietroburgo non
potrebbe essere più alta. Anna si reca a Mosca dopo aver ricevuto
una lettera da suo fratello, un dongiovanni di nome Oblonsky, che
le chiede di raggiungerlo per aiutarlo a salvare il suo matrimonio
con Dolly. In viaggio, Anna conosce la Contessa Vronsky e, alla
stazione, suo figlio, l’affascinante ufficiale di cavalleria
Vronsky. Quando Anna viene presentata a Vronsky, scoppia
immediatamente una scintilla di reciproca attrazione che non può
essere ignorata – e non lo sarà.
Nuova misteriosa foto di The Amazing Spider-Man 2!
Continua la produzione a New York di The Amazing Spider-Man 2, e il regista Marc Webb torna a Twittare sul suo profilo, ancora una misteriosa immagine dal set. Questa volta sembra essere un collage dedicato al 32esimo Presidente d’America, Franklin Delano Roosevelt, insieme con l’hashtag ” #thepassage“.
Una possibile connessione tra il frenchise e New York è la Roosevelt Island, dal nome di FDR, e già vista nel fim del 2012 di Sam Raimi, dove si svolgeva la battaglia finale tra Spider Man e Green Goblin. Può darsi che la location sia stata ripresa anche in questo film, ma è solo una congettura, se avete altre teorie migliori della nostra vi invitiamo a commentare la notizia!
Vi ricordiamo che nel film ritorneranno i protagonisti Andrew Garfield e Emma Stone ai quali si aggiungono Jamie Foxx in Electro, Shailene Woodley nei panni di Mary Jane Watson e Dane DeHaan come Harry Osborn. Tutte le news sul film le trovate nel nostro speciale: The Amazing Spider-Man 2. Mentre per tutte le info sul film vi segnaliamo la nostra Scheda Film: The Amazing Spider-Man 2. La pellicola è diretta ancora una volta da Marc Webb su una sceneggiatura di Alex Kurtzman, Jeff Pinkner, Roberto Orci ed uscirà il 2 Maggio 2014.
Gambit: recensione del film con Colin Firth e Alan Rickman
Arriva al cinema distribuito da Medusa, Gambit la commedia diretta da Michael Hoffman, con protagonisti Colin Firth, Alan Rickman e Cameron Diaz.
In Gambit un esperto d’arte timido e vessato da un capo senza scrupoli; il suddetto capo, un prepotente cafone che pratica il nudismo; una texana tutta pepe e sorrisi che vive facendo rodei e spennando polli; un ex Maggiore dell’esercito britannico che si diletta ad imitare i più grandi pittori della storia dell’arte; Aggiungete a questo strampalato gruppo di personaggi una sceneggiatura brillante scritta dai fratelli Coen e una bella regia firmata da Michael Hoffman e avrete Gambit, commedia rifacimento dell’omonimo film degli anni ’60. Harry Deane (Colin Firth), curatore di mostre londinese, vuole vendicarsi del suo capo, l’uomo più ricco d’Inghilterra, sfruttando il suo punto debole, l’arte.
Lionel Shabandar (Alan Rickman) infatti è un collezionista di quadri impressionisti pur non riuscendo a riconoscere un Monet da un Cezanne e così quando gli si presenta l’occasione di acquistare, da una texana sconosciuta (Cameron Diaz), un famoso dipinto di Monet, andato perduto durante la Seconda Guerra Mondiale, non esita a servirsi del suo esperto d’arte. Peccato però che Deane abbia macchinato tutto proprio per rifilare un falso a Lionel e per intascare una grossa somma.
Gambit, il film
Gambit è un film che fa della sceneggiatura il suo punto forte, sicuramente aiutato da una coppia di attori che fanno la differenza. Rickman e Firth sono due pezzi da novanta che messi insieme danno il meglio nella contraddizione dei loro personaggi: sgradevole, viscido e prepotente il primo, timido, dimesso e un po’ imbranato il secondo. Alan Rickman, che sta vivendo una seconda giovinezza dopo la sua amatissima interpretazione di Piton nella saga di Harry Potter, non fa che confermare il suo mostruoso talento, la sua capacità di trasmettere un personaggio arricciando il labbro o muovendo la testa, costruendo una serie di tic e nevrosi che completano un puzzle straordinariamente realistico. Dal canto suo Colin Firth, in tutta la sua presenza scenica si presta a ruoli comici da perdente con una naturalezza ed una goffaggine che sembrano quasi innate: è difficile pensare che Mr Deane sia lo stesso uomo affascinante ed elegante che qualche anno fa ha vinto tutti i premi cinematografici più importanti della stagione con il suo impeccabile fascino british.
Un po’ sotto tono invece Cameron Diaz: l’attrice che fa bella mostra del suo corpo super allenato rivela però i suoi limiti. Quando una donna bella e giovane fa l’attrice senza nessun particolare talento, è inevitabile che, passati gli anni, passi anche il suo appeal sullo schermo. Se solo Cameron lasciasse passare gli anni più serenamente, senza cercare di fermare il tempo, probabilmente anche le sue performance sarebbero più naturali e godibili. Resta il fatto che il suo ostentato brio cozza con particolare gusto contro l’appeal britannico di Firth e la disgustosa maschera indossata da Rickman, contribuendo senza dubbio alla buona alchimia trai personaggi.
Nota di merito infine per Stanley Tucci nei panni di un esperto d’arte tedesco che tenta di sfilare il posto al nostro protagonista. Per quanto piccoli e marginali, Tucci riesce sempre a caratterizzare i suoi ruoli con grande attenzione, regalandoci ogni volta piccole perle. Gambit è una commedia leggere e gradevole, senza particolari guizzi di innovazione ma con momenti decisamente esilaranti che varranno senza alcun dubbio il prezzo del biglietto.
Nuova potente foto di The Wolverine: l’immortale!
Manca ancora molto all’arrivo del primo Teaser Trailer ufficiale di The Wolverine: l’immortale di James Mangold, ma oggi arriva una nuova e potente foto del film pubblicata su twitter con una frase molto evocativa:
“Il passato è sempre dietro di te, ma i ricordi rimangono.”
Basato sul celebre arco narrativo a fumetti, in Wolverine: L’immortale troviamo Logan, il guerriero eterno, in Giappone. Lì, l’acciaio dei samurai si scontrerà con gli artigli d’adamantino, mentre Logan affronterà una misteriosa figura dal suo passato, in un’epica battaglia che lo cambierà per sempre. Il film uscirà in Italia il 25 luglio 2013. Tutte le news sul film nel nostro speciale: Wolverine. Tutte le info invece del film nella nostra scheda: Wolverine: L’immortale.
Joel Silver produce l’adattamento del carton Ben 10
Il cast di Les Misérables si esibirà alla Notte degli Oscar 2013!
Arriva la conferma che l’edizione 2013
degli Oscar sarà tutta da gustare ed
oggi arriva la conferma che il cast di Les Misérables si
esibirà alla Notte degli Oscar 2013.
Scary Movie 5 – Trailer italiano
Star Wars Episodio VII: Mark Hamill discute con la Lucasfilm!
Arriva la conferma che
Mark Hamill sta discutendo con la
LucasFilm per tornare nella nuova trilogia diretta da J.J. Abrams. L’attore ha parlato
della possibilità
Anna Karenina: recensione del film di Joe Wright
In letteratura, così come al cinema, un classico è un’opera che conserva sempre la sua attualità, nonostante lo scorrere del tempo. Il regista Joe Wright (Espiazione, Orgoglio e Pregiudizio) ha voluto dare la sua versione di uno dei classici della letteratura prediletti dal cinema, Anna Karenina, affidando il ruolo di protagonista alla sua musa Keira Knightley e circondandola di una manciata di attori al cospetto dei quali la stessa protagonista di Espiazione quasi sfigura.
La storia di Anna Karenina raccontata da Wright ricalca per sommi capi il dramma domestico scritto da Lev Tolstoj, seguendo le tre storie principali del romanzo, e dando, com’è giusto, preponderanza al dramma sentimentale di Anna. Un donna alto borghese nella Russia zarista cede alla passione adulterina per un giovane nobile, abbandonando il marito e gettando se stessa in pasto alla maldicenza dei salotti moscoviti e pietroburghesi. Anna e la sua perfezione, Anna e la sua indiscussa bellezza, Anna di fronte a cui tutte le donne devono fare un passo indietro e riconoscerne la superiorità morale ed estetica, si lascia travolgere da una passione che la distruggerà, la renderà insicura, la trasformerà in una semplice donna innamorata e triste, che ha paura di essere abbandonata dal suo bel conte, lei che aveva in mano la felicità di una vita di indiscussa superiorità accanto al marito e al piccolo primogenito.
I moti dell’animo che Tolstoj ha consegnato alla storia vengono trasposti con grande potenza da Wright, che, come accennato, si serve di attori straordinari. Accanto alla Knightley compaiono infatti Jude Law, nei severi e rigidi panni di Karenin, Aaron Johnson, nelle eleganti divise da militare del Conte Vronskij, e ancora Matthew MacFadyen è Siva fratello fedifrago di Anna, Kelly Macdonald è Dolly e Domhnall Gleeson è l’autentico e sensibile Levin, l’unico portatore di un sentimento puro e antico che invece di logorare le persone, le migliora e le innalza.
Wright prende una storia importante e aumenta in maniera esponenziale la sua potenza emotiva, mettendo in piedi un teatro di posa all’interno del quale i personaggi danzano e quasi galleggiano, mentre le scenografie si spostano e si adattano alla circostanza e alla scena. Una danza quindi, che il regista realizza in armonia totale con gli attori e soprattutto con Dario Marianelli, straordinario compositore di Espiazione, che qui, rielaborando le classiche sonorità russe, realizza una soundtrack che si sta già facendo strada nella stagione dei premi appena cominciata.
La prima ora di film si rivela essere un capolavoro di regia, Joe Wright ci accompagna all’interno dell’innamoramento tra Vronskij e Anna, facendoci entrare nei loro sguardi, nei loro abbracci, tra le loro mani che si toccano e subito si allontanano durante il valzer galeotto che renderà pazzo lui e schiava lei. La seconda parte del film invece perde un po’ il ritmo danzante che aveva scandito la prima parte e si sofferma di più sui volti, sugli sguardi e sull’evoluzione classicamente narrata della storia.
Con Anna Karenina, Joe Wright ha realizzato un elegantissimo esperimento, costruendo un film che, pur non essendo destinato a diventare un classico della storia del cinema, rende con grande pregnanza emotiva i sentimenti atavici che fanno del capolavoro di Lev Tolstoj un intramontabile classico della letteratura.
Arrivano le Vans dedicate agli Avengers!
Dopo le varie versioni
delle All Stars ecco arrivare anche le Vans dedicate a The Avengers. Lo storico marchio di
skateboarder ha prodotto una linea di scarpe dedicata interamente
all’Universo Marvel degli Avengers. La presentazione dei
nuovi prodotto in licensing è stata trasmessa ufficialmente tramite
il canale youtube Marvel:
Vi ricordiamo che è in programma già il sequel del film di successo del 2012 e potrete trovare tutte le news nel nostro speciale: The Avengers 2
Fonte: Youtube via Badtaste