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6 villain DC che meriterebbero uno standalone dopo Joker

6 villain DC che meriterebbero uno standalone dopo Joker

L’uscita nelle sale di Joker accompagnata da diverse polemiche non ha impedito al film di Todd Phillips di registrare incassi stellari al box office di tutto il mondo. Seguendo l’esempio la Warner Bros. potrebbe sviluppare altri progetti interamente dedicati ai villain di casa DC, con nuovi standalone indipendenti dall’universo di Aquaman e Wonder Woman e liberi di scrivere la propria storia per un pubblico meno avvezzo al genere cinecomic.

Leggi la recensione di Joker

E allora quali potrebbero essere i personaggi perfetti per questa operazione? Ecco alcuni validi candidati:

Sinestro

Sinestro è uno dei pochi villain della DC Comics che ha iniziato il suo percorso da eroe: nato come uno delle Lanterne Verdi, venne cacciato per i suoi metodi estremi e bandito nell’universo dell’antimateria finendo per creare una delle nemesi più potenti che la squadra abbia mai conosciuto. Sinestro tornò quindi al potere grazie ad un anello giallo alimentato dalla paura.

Lex Luthor

Lex Luthor è uno dei cattivi più brillanti e famosi dell’universo DC, tra i pochi senza superpoteri a mettere in difficoltà Superman, abbastanza popolare da diventare perfino Presidente degli Stati Uniti. Un film sulla sua ascesa alla Casa Bianca sarebbe intrigante, soprattutto se portasse poi ad un grande scontro con il figlio di Krypton.

Bane

Dc e Marvel

Uno dei più grandi rivali di Batman ha già avuto un ottimo adattamento al cinema, grazie alla trilogia sul cavaliere oscuro di Christopher Nolan, tuttavia è evidente – visto il potenziale inespresso del personaggio – che Bane meriti più spazio in uno standalone che racconti le sue origini tra le mura della prigione di Santa Prisca.

Eobard Thawne (Reverse Flash)

Mentre aspettiamo l’arrivo nelle sale dello standalone su Flash (ora affidato alla regia di Andy Muschietti), sembra molto improbabile che nel film vedremo la sua nemesi Eobard Thawne aka Reverse Flash. Nato come grande fan di Barry Allen, il personaggio finisce per viaggiare nel tempo diventando un pericoloso antagonista del suo idolo.

Vandal Savage

Vandal Savage, conosciuto anche come Vandar Adg, è un immortale che dalle origini della storia umana ha seminato crimine e violenza sulla Terra. Questo brillante stratega con immense conoscenze scientifiche è uno dei più ricorrenti villain della DC e il fatto che abbia una linea temporale così ampia potrebbe permettere agli sceneggiatori di inserirlo in qualsiasi periodo.

Darkseid

Justice League

Tra i vari cinecomic attualmente in sviluppo tratti dai fumetti DC c’è anche New Gods, affidato alla regia di Ava DuVernay che scriverà la sceneggiatura insieme a Tom King (fumetttista conosciuto per i suoi lavori su Mister Miracle, Swamp Thing, Nightwing, The Vision). Non abbiamo ancora nessun dettaglio sulla trama, ma proprio grazie alla regista sappiamo che Darkseid, il principale antagonista del Quarto mondo di Jack Kirby, sarà nell’adattamento. Tuttavia sarebbe ugualmente interessante vedere al cinema uno standalone dedicato slla sua storia di origine che coinvolge drammi familiari, tradimento e fantasia.

Leggi anche – Joker: easter egg, cameo e riferimenti nel film

Fonte: Cinemablend

6 villain cinematografici che hanno fatto una fine stupida

6 villain cinematografici che hanno fatto una fine stupida

Ecco sei villain cinematografici che hanno fatto una fine stupida:

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I villain cinematografici sono spesso i personaggi che lo spettatore ama di più, ma qualche volta anche al cattivo più furbo e ostinato è destinata una fine ingloriosa. Basti pensare al celebre Boba Fett in Star Wars il Ritorno dello Jedi, ucciso “per errore” da un Han Solo accecato, oppure a Bane, in Il Cavaliere Oscuro il Ritorno, che dopo un terribile combattimento e una tragica vita di sofferenza viene banalmente atterrato da un colpo di fucile dal Batpod da una Catwoman quasi incurante.

Che ve ne pare? Qual è la fine più stupida che ha fatto un villain secondo voi?

6 Underground: trailer del film di Michael Bay

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6 Underground: trailer del film di Michael Bay

Netflix ha diffuso il primo trailer di 6 Underground il nuovo film di Michael Bay con protagonista Ryan Reynolds.

Gli sceneggiatori di Deadpool, Rhett Reese e Paul Wernick, hanno scritto 6 Underground, e Ryan Reynolds è il protagonista accanto a Ben Hardy, Dave Franco, Adria Arjona, Manuel Garcia-Rulfo e Corey Hawkins. All’inizio di questo mese, Reynolds ha pubblicato un video dietro le quinte in cui ha scherzosamente parlato di quanto adori i momenti “tranquilli” dei film di Bay… mentre, alle sue spalle, si “svolgeva” un epico incidente automobilistico. Michael Bay è meglio conosciuto come il regista della saga di Transformers ed è famoso per il suo amore per esplosioni e scene d’azione che distruggono la maggior parte del panorama del film.

All’inizio della sua carriera, Bay si era dedicato principalmente a film action, ricordiamo Bad Boys e The Rock, e in un nuovo video pubblicato su Instagram descrive 6 Underground come un ritorno alle sue radici.

6 Underground introduce un nuovo modello di eroe d’azione. Sei individui provenienti da tutto il mondo, ognuno il migliore nel proprio campo, sono stati scelti non solo per le loro abilità, ma per il desiderio comune di cancellare il loro passato per cambiare il futuro. La squadra è riunita da un enigmatico leader (Ryan Reynolds), la cui unica missione nella vita è garantire che, mentre lui e i suoi compagni  non saranno mai ricordati, le loro azioni lo saranno sicuramente.

Diretto da: Michael Bay
Scritto da: Paul Wernick & Rhett Reese
Prodotto da:  David Ellison, Don Granger, Dana Goldberg, Ian Bryce
Co-prodotto da: Jonathan Hook, Michael Kase
Produttore esecutivo: Matthew Cohan
Cast: Ryan Reynolds, Mélanie Laurent, Corey Hawkins, Adria Arjona, Manuel Garcia-Rulfo, Ben Hardy Lior Raz, Payman Maadi e Dave Franco.

6 Underground: l’attività stampa del film di Michael Bay

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6 Underground: l’attività stampa del film di Michael Bay

In occasione dell’attività stampa dedicata a 6 Underground, il nuovo film di Michael Bay su Netflix, abbiamo intervistato uno dei protagonisti del film, Ben Hardy, e un membro degli Storror, il gruppo di parkour che ha lavorato al film.

6 Underground è disponibile su Netflix.

Gli sceneggiatori di Deadpool, Rhett Reese e Paul Wernick, hanno scritto 6 Underground, e Ryan Reynolds è il protagonista accanto a Ben Hardy, Dave Franco, Adria Arjona, Manuel Garcia-Rulfo e Corey Hawkins. All’inizio di questo mese, Reynolds ha pubblicato un video dietro le quinte in cui ha scherzosamente parlato di quanto adori i momenti “tranquilli” dei film di Bay… mentre, alle sue spalle, si “svolgeva” un epico incidente automobilistico. Michael Bay è meglio conosciuto come il regista della saga di Transformers ed è famoso per il suo amore per esplosioni e scene d’azione che distruggono la maggior parte del panorama del film.

All’inizio della sua carriera, Bay si era dedicato principalmente a film action, ricordiamo Bad Boys e The Rock, e in un nuovo video pubblicato su Instagram descrive 6 Underground come un ritorno alle sue radici.

6 Underground introduce un nuovo modello di eroe d’azione. Sei individui provenienti da tutto il mondo, ognuno il migliore nel proprio campo, sono stati scelti non solo per le loro abilità, ma per il desiderio comune di cancellare il loro passato per cambiare il futuro. La squadra è riunita da un enigmatico leader (Ryan Reynolds), la cui unica missione nella vita è garantire che, mentre lui e i suoi compagni  non saranno mai ricordati, le loro azioni lo saranno sicuramente.

Diretto da: Michael Bay
Scritto da: Paul Wernick & Rhett Reese
Prodotto da:  David Ellison, Don Granger, Dana Goldberg, Ian Bryce
Co-prodotto da: Jonathan Hook, Michael Kase
Produttore esecutivo: Matthew Cohan
Cast: Ryan Reynolds, Mélanie Laurent, Corey Hawkins, Adria Arjona, Manuel Garcia-Rulfo, Ben Hardy Lior Raz, Payman Maadi e Dave Franco.

6 modi in cui il MCU può proseguire senza Kang il Conquistatore

6 modi in cui il MCU può proseguire senza Kang il Conquistatore

Jonathan Majors e i Marvel Studios non lavoreranno più insieme. Una notizia che, trovata la conferma, si è diffusa nel giro di pochissimo tempo, ed è conseguenza di un verdetto atteso a lungo, secondo cui l’attore è stato dichiarato colpevole di aver commesso due reati di molestie e aggressioni. Chiusi i rapporti con Majors, che dava volto e corpo a Kang il Conquistatore – il grande villain dell’MCU fino al 2027 – non si conosce ancora bene la linea che la casa di produzione prenderà in merito. Ci sarà un recast, ignoreranno il villain del multiverso oppure lo sostituiranno? Domande lecite, a cui cerchiamo di dare risposta. Intanto, in una notizia recente riportata da THR, Avengers: The Kang Dynasty continuerà ad essere lavorato, ma potrebbero esserci degli importanti cambiamenti creativi. E chissà, le modifiche apportate magari andranno a salvare l’MCU da una posizione al momento un po’ scomoda. Una cosa è certa: ci sono alcune ottime soluzioni che potrebbero far continuare ad andare avanti il Marvel Cinematic Universe senza Kang.

La TVA potrebbe tenere sotto controllo ogni variante di Kang

Seconda scena post credits Loki 2

Nel finale della seconda stagione di Loki, vediamo la TVA mettersi alla ricerca delle varianti di Kang e di altre potenziali figure che minacciano il multiverso. Un’operazione possibile grazie solo a Loki, il quale ha distrutto il Telaio Temporale di Colui che Rimane, per poi usare il proprio potere per mantenere in vita la Sacra Linea Temporale, riformando questa in un albero multiversale e mantenendo così tutte le linee temporali ramificate. Ciò si traduce in una sola cosa: la TVA può effettivamente essere un guardiano della pace per il multiverso, anziché limitarsi solamente a tenere sotto controllo la Sacra Linea Temporale secondo la volontà di Colui che Rimane.

Potremmo dire che, “senza volerlo”, Loki potrebbe aver creato un finale narrativo dignitoso per Kang. Supponendo che la TVA sia in grado di gestire qualsiasi variante di Kang in futuro, potrebbe essere rivelato che il Consiglio dei Kang – conosciuto in Ant-Man and the Wasp: Quantumania – è stato interrotto dall’azione di Loki, presente per l’appunto nel finale. Pur magari non essendo la soluzione migliore, sarebbe di sicuro un escamotage narrativo chiaro e completo che non avrebbe nessuna ripercussione nel futuro del MCU.

Dottor Destino potrebbe mettere fine al Consiglio dei Kang

Fantastici Quattro Dottor Destino

Che si voglia ammetterlo oppure no, tutti (o quasi) aspettano l’arrivo nel MCU di un villain in particolare: Victor Von Doom, meglio conosciuto come Dottor Destino. Che in fondo è uno dei protagonisti della miniserie a fumetti crossover Secret Wars (e potrebbe esserlo anche dell’omonimo film). Sugli schermi, in realtà, si è già visto, e per chi nell’attesa volesse gustarsi la rivalità fra lui e Mister Fantastic, il consiglio è di recuperare I Fantastici 4 (2005) e I Fantastici 4 e Silver Surfer (2007).

Ad ogni modo, tornando a Kang, l’MCU potrebbe farlo sostituire da un villain ancor più grande del Marvel Universe, che è per l’appunto Dottor Destino, e sarebbe interessante mostrare il suo terrificante potere facendogli distruggere il Consiglio dei Kang. Un modo, questo, per chiudere la porta al precedente cattivo del Multiverso, e aprirne contemporaneamente una a qualcuno di decisamente peggiore nel MCU. In fondo, Dottor Destino è molto più dell’acerrimo nemico di Mister Fantastic: è uno dei più importanti cattivi Marvel e dunque rappresenta un’oscura minaccia per il mondo intero e per tutti i suoi eroi.

La scena post-credits di Ant-Man and the Wasp: Quantumania

Kang sconfitto

La scena post-credits di Ant-Man and the Wasp: Quantumania, che doveva segnare poi la durata nel tempo del personaggio di Kang il Conquistatore, e dunque di Jonathan Major, vedeva il villain e le sue versioni riunite in un concilio dove figurano le varianti di tutti gli universi. Essendo poi arrivato il problema dell’attore, l’MCU potrebbe decidere di ignorare direttamente il Consiglio dei Kang, pittosto che trovare un modo per continuare con esso e proseguirne la storia.

Il MCU può concentrarsi solo sulle Incursioni

ant-man-and-the-wasp-quantumania-kang-mask

Se l’intenzione era puntare tutto su Kang il Conquistatore come previsto con Avengers: The Kang Dynasty, i Marvel Studios potrebbero concentrarsi di più sulla minaccia delle Incursioni multiversali nel MCU, introdotte per la prima volta in Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Nonostante il villain sia stato definito come il principale catalizzatore delle Incursioni, altri personaggi ed eventi nel multiverso possono crearle, come in fondo ci dimostra lo stesso Doctor Strange alla fine del film. Potrebbe essere che un numero crescente di Incursioni sia la minaccia che gli Avengers devono fermare in Avengers: The Kang Dynasty, per poi fallire e provocare Avengers: Secret Wars e la fine della loro realtà attraverso un’Incursione.

Questo sarebbe simile alla storia …il tempo finisce, che ha fatto da preludio alle Guerre segrete dei fumetti. Nonostante gli Illuminati presenti nel cartaceo (un gruppo formato da alcuni dei supereroi più famosi e potenti sulla Terra) si siano compromessi nella convinzione di dover distruggere preventivamente altre realtà per salvare la propria, un’Incursione è avvenuta lo stesso con, per l’appunto, le Guerre segrete. Qualcosa che rispecchi questo concetto potrebbe essere molto avvincente e non necessiterebbe per forza di Kang il Conquistatore.

Galactus potrebbe sostituire Kang

Galactus Fantastici Quattro

In linea con il concetto di mondi distrutti, Galactus – il cui vero nome è Galan – potrebbe diventare un convincente e funzionale sostituto di Kang il Conquistatore. Il personaggio è conosciuto come il Divoratore di Mondi o anche il Distruttore, oltre a essere considerato un altro dei più grandi e importanti cattivi della Marvel. Ciò che rende un pericolo il villain è il fatto che, per nutrirsi, deve mangiare sempre mondi ricchi di vita.

Potrebbe anche essere che questa “qualità” venga potenziata, facendo in modo che Galactus consumi proprio intere realtà, che andrebbero dunque a intaccare il multiverso. Stando alle voci secondo le quali il Divoratore di Mondi dovrebbe essere introdotto in Fantastici Quattro, i Marvel Studios potrebbero pensare di affidargli un ruolo più esteso e incisivo, facendolo diventare il grande villain dell’intero MCU.

Nessun main villain per Avengers: Secret Wars

Avengers- Secret Wars

Infine, se consideriamo l’idea che Avengers: Secret Wars sarà con molta probabilità un’enorme resa dei conti tra diverse realtà e varianti come quelle viste nella controparte fumettistica, potrebbe non essere addirittura necessario avere un villain principale come Kang il Conquistatore (e, a questo punto, nemmeno un altro). Potrebbe, in sostanza, essere solo una battaglia che si incentra sulla sopravvivenza, in cui sono al centro diverse versioni di eroi che combattono per far sì che i loro rispettivi mondi continuino a esistere nel multiverso o in quello che verrà a sostituirlo in seguito. Insomma, nell’eventualità che non ci sia un recast, ci sono alcune buone possibilità per l’MCU di abbandonare il personaggio di Kang.

6 modi in cui il MCU ha “cambiato” il cinema

6 modi in cui il MCU ha “cambiato” il cinema

Il contributo dei Marvel Studios ha cambiato (o cambierà) la storia del cinema? Qual è stato l’impatto del MCU sulla settima arte, sul pubblico e sulle generazioni investite da questo fenomeno di successo?

Ecco qualche risposta in merito per analizzare tutti i modi in cui l’universo cinematografico Marvel può essere considerato caso di studio:

Il commento sulla società contemporanea

avengers endgame

Dieci anni fa, la sola idea di produrre un blockbuster che trattava di problematiche reali come il razzismo o il sessismo sarebbe sembrata impossibile, e in questa direzione il MCU  ha davvero fatto passi da gigante sviluppando film commerciali che non mirano soltanto ad intrattenere il pubblico, ma che lo incoraggiano a riflettere sulle questioni della società contemporanea.

Ecco allora che Black Panther mostra gli effetti del razzismo, Spider-Man: Homecoming le conseguenze di un licenziamento che spingono le persone a compiere atti violenti, e Captain Marvel, che ha esplorato in che modo il sessismo può influenzare negativamente il percorso professionale e privato di una donna.

Le scene post credits

steve rogers Shawarma

Prima del Marvel Cinematic Universe, il pubblico era solito lasciare la sala dopo la fine del film senza guardare i titoli di coda. Oggi invece, quando si va al cinema per guardare un cinecomic Marvel (e non solo), rimanere seduti è diventata la regola e l’attesa per la scena post credits è diventata parte del divertimento.

Si, perché il MCU ha reso popolari questi brevi frammenti che collegano un film all’altro, e che spesso rivelano parti di trama del futuro del franchise con effetto sorpresa.

I riferimenti alla cultura pop

Il MCU è ricchissimo di easter egg e riferimenti alla cultura pop, non soltanto relativa al mondo dei fumetti, ma a quello del cinema e della televisione in generale. Così registi e sceneggiatori non perdono mai occasione di citare una scena dei loro film preferiti che hanno segnato la storia di Hollywood inserendo dettagli tra le pieghe dei cinecomic.

Dall’omaggio – e fulcro del primo film dei Guardiani della Galassia – a Footloose (con Peter Quill che usa il musical come stratagemma per insegnare a Gamora a ballare), al momento particolare in Captain America: Civil War, durante l’incredibile scena di combattimento dell’aeroporto, in cui Spider-Man oscilla intorno alle gambe di Giant-Man per farlo inciampare. Un piano che, senza troppi indugi, omaggiava la sequenza de L’impero colpisce ancora

Per non parlare di quando in Captain America: The Winter Soldier, nell’inquadratura della finta tomba di Nick Fury, è presente la famosa citazione biblica di Pulp Fiction incisa sulla lapide pronunciata dal personaggio di Samuel L. Jackson, Jules, ogni volta che uccide qualcuno nel film di Quentin Tarantino.

Il concetto di universo condiviso

Marvel Studios MCU

Una volta se un film aveva un discreto successo, il massimo che si poteva ottenere era un sequel o uno spin-off. La Marvel invece ha espanso lo stesso concetto contribuendo a creare un nuovo format per lo storytelling cinematografico, ovvero il concetto di universo condiviso di cui fanno parte tutti i personaggi.

Ogni aggiunta alla lineup dei Marvel Studios esplora quindi un nuovo aspetto di questo mondo, con i vari film che hanno il compito di presentare storie di decenni diversi, sempre unite da una trama onnicomprensiva.

La rappresentazione delle minoranze

Il travolgente successo di Black Panther (uscito a febbraio 2018) ha messo in chiaro il bisogno sempre più forte di rappresentare al cinema, specialmente in questi film di ampio richiamo delle masse, tutte le minoranze e la diversità sociale. Perché di fatto è che il pubblico vuole.

Nel frattempo sappiamo che i Marvel Studios hanno posto le basi di un progetto che porterà alla diversificazione del MCU dei prossimi anni, dal film sugli Eterni allo standalone sull’asiatico Shang-Chi (per non parlare del recente Captain Marvel con Brie Larson, il primo del franchise ad avere una supereroina protagonista).

Supereroi “cool”

C’è stato un tempo in cui dire di essere un fan dei fumetti ti etichettava subito come uno sfigato. Oggi invece, il rapporto tra il pubblico e questo mezzo di comunicazione è drasticamente cambiato, anche grazie all’intervento dei Marvel Studios che hanno saputo rendere “cool” i supereroi e i loro mondi.

Inoltre, se pensiamo a personaggi come Batman e Spider-Man che avevano debuttato sulle pagine dei fumetti ben prima di Iron Man, sembra siano stati scalzati nelle classifiche di gradimento da eroi come Capitan America e Thor, o anche Jessica Jones, Visione e Scarlet Witch, figure “nuove” che le persone hanno imparato ad amare dopo averle viste e ammirate al cinema.

LEGGI ANCHE – MCU: le 10 scene più emozionanti dell’universo condiviso

Fonte: ScreenRant

6 Miranda Drive: Kevin Bacon e Radha Mitchell

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6 Miranda Drive: Kevin Bacon e Radha Mitchell

Kevin Bacon è pronto a confrontarsi nuovamente con il grande schermo. L’attore attualmente impegnato nella realizzazione della serie televisiva  The Following è ufficialmente entrato a far parte del cast di 6 Miranda Drive, un thriller dalla produzione a basso costo affidata alla Blumhouse di Jason Blum.

6 Miranda Drive sarà diretto da Greg Mclean, di cui è anche autore della sceneggiatura, e si focalizzerà su di una famiglia che, di ritorno da una vacanza al Grand Canyon,  porterà con sé, come souvenir del viaggio, una misteriosa forza sovrannaturale.

Anche l’attrice australiana Radha Mitchell, secondo quanto riportato, sarebbe in procinto di aderire al progetto.

Ad affiancare Jason Blum nella produzione saranno Matt Kaplan di Chapter One FilmsRobyn Marshall.

Le riprese del film avranno inizio nel mese di marzo a Los Angeles.

Fonte: Hollywood Reporter

6 Miranda Drive: anche Jennifer Morrison nel cast

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Il cast di 6 Miranda Drive si arricchisce di una nuova arrivata: Jennifer Morrison, protagonista della serie tv Once Upon a Time, si aggregherà a Kevin BaconRadha Mitchell Ming-Na Wen nella realizzazione dell’horror prodotto dalla Blumhouse.

Il film, diretto da Gregor McLean, regista australiano noto per Wolf Creek, sarà ispirato ad eventi davvero accaduti, e seguirà le vicende di una famiglia che, di ritorno dalle vacanze nel Gran Canyon, porterà inconsapevolmente con sé una forza  soprannaturale. Nutrendosi delle loro paure, la presenza malvagia cercherà di distruggerli prendendosi le loro vite e la loro casa.

Jennifer Morrison interpreterà la madre di una famiglia che si aggregherà a quella di Bacon nel corso della loro vacanza.

Il film sarà prodotto da Jason Blum della BlumhouseMatt Kaplan di Chapter OneBianca Martino di Emu Creek PicturesUniversal si occuperà della distribuzione del film.

Fonte: Holliwood Reporter

 

6 eroi Marvel molto più “playboy” di Tony Stark

6 eroi Marvel molto più “playboy” di Tony Stark

Il primo adattamento di Iron Man al cinema ha restituito una corretta rappresentazione di Tony Stark quale donnaiolo impenitente, cosa che nei fumetti rispecchia moltissimo la sua personalità. Come sappiamo, il personaggio si “accaserà” con Pepper Potts (Gwyneth Paltrow) ma ancora in The Avengers lui stesso si auto-definisce “genio, miliardario, playboy, filantropo”.

Dalla sua creazione, nel 1963, quando Stan Lee e Jack Kirby utilizzarono Howard Hughes come modello, Tony Stark si è gradualmente evoluto dall’industriale della Guerra Fredda nel milionario, playboy e filantropo con una propensione per le rosse (non le birre). Data questa nomea, si pensa che Stark sia il più lascivo e promiscuo degli eroi Marvel, ma non è così! Ecco almeno 6 eroi Marvel che sono molti più promiscui di Tony.

Daredevil

L’attrazione di Matt Murdock per le rosse è persino “peggiore” di quella di Tony. Se si guarda nella biancheria sporca, si vede che i due hanno più volte condiviso la stessa donna. Ma mentre Tony preferisce tradizionalmente avere a che fare con i ricchi che si godono cene eleganti e si abbronzano su spiagge esotiche, Matt tende a preferire donne appariscenti ma folli, che potrebbero essere in grado di dargli del filo da torcere.

In molti decenni dal suo debutto, Matt ha condiviso relazioni proibite con Vedova Nera, Dakota North, Echo, Lady Deathstrike, Domino, Gatta Nera, Typhoid Mary, She-Hulk e ovviamente Elektra.

Occhio di Falco

Anche se il Marvel Cinematic Universe, abbiamo scoperto, lo dipinge come un affezionato padre di famiglia e marito devoto, Occhio di Falco è tutt’altro nei fumetti.

Il cecchino degli Avengers non è certo tipo da rimanere legato a una sola donna, anche se spesso si è legato a Vedova Nera (di nuovo) e a Mockingbird, con la quale è stato davvero sposato a un certo punto. A parte queste due relazioni “storiche”, Occhio di Falco ha una lista di amanti alquanto lunga tra cui compaiono She-Hulk, Wasp, Moonstone, Echo, Spider-Woman, una Skrull e persino una Doombot di Scarlet Witch, sì, proprio un robot.

Vedova Nera

Capita che Natasha Romanoff usa il suo fascino per avvicinarsi a un obbiettivo, quando lavora sotto copertura. Ma più spesso le piace soltanto divertirsi in giro. Dopotutto, l’allenamento nella Stanza Rossa le ha insegnato che il sesso non è altro che una pratica necessaria a mantenere la disciplina.

Il suo passato include infatti “incontri” con Iron Man, Daredevil, il Soldato d’Inverno, Ercole, Occhio di Falco, Dottor Destino, Red Guardian e Alyosha Kravinoff. Coerentemente con il suo nome in codice, i suoi partner vengono lasciati di solito con il cuore spezzato, morti o privi di informazioni critiche.

She-Hulk

She-Hulk è senz’altro uno dei personaggi Marvel più sessualmente liberi, questo perché l’esposizione ai Raggi Gamma aumenta il suo desiderio sessuale così come fa con i suoi muscoli. Combatte chi vuole, dorme con chi vuole e arriva puntuale in tribunale il giorno dopo, pronta a perseguire il nemico o l’amante allo stesso modo (che a volte si rivelano essere la stessa persona). Sarebbe materiale fantastico per una serie tv, infatti!

Nel corso degli anni, vari scrittori e artisti Marvel hanno fatto accoppiare Jennifer Walters con Occhio di Falco, Starfox, Luke Cage, Hercules, Man-Wolf, Clay Quartermain e persino Hulk. Esatto! In Vecchio Logan, Hulk e sua cugina hanno procreato, invadendo il futuro con la propria prole demente.

Wolverine

Quando vivi tanto a lungo come Wolverine, sei destinato ad avere una o due schermaglie amorose nel corso degli anni. Le sue caratteristiche animali e i suoi feromoni bestiali lo hanno portato a congiungersi con più di una eroina e cattiva nel panorama Marvel.

Pur non avendo mai coronato il suo sogno d’amore che Jean Grey, il suo vero amore, Wolverine non è rimasto con gli artigli in mano e ha intrecciato più di una tresca: Domino, Echo, Mystica, Squirrel Girl, Itsu, Silver Fox, Remus, Gahck, Tyger Tiger, Tempesta e Gatta Nera. Esiste addirittura un gruppo di supporto per le sue ex, chiamato Seraph’s Angels. Si tratta di un gruppo mercenario di ex del mutante canadese e guidato da Seraph.

Luke Cage

Nessuno, nell’universo Marvel Comics, si diverte in giro come Luke Cage, nemmeno Wolverine che è stato in giro un secolo o due. Anche se il suo punto massimo lo raggiunge probabilmente con Jessica Jones, Cage ha fatto “grandi cose” ancor prima di incontrare la sua collega Defender.

Spider-Woman, Jessica Jones, Claire Temple, She-Hulk, Tigra, Spider-Woman, Black Cat, Darla Deering ovvero Miss Thing e molte altre hanno “preso un caffè” con l’eroe indistruttibile di Harlem. Il suo libro nero pre-matrimonio comprende tutta la lista dei membri donna degli Avengers.

6 CineComics che hanno vinto un Oscar [Foto]

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6 CineComics che hanno vinto un Oscar [Foto]

Negli ultimi anni, nonostante il successo di pubblico, i CineComics sono stati un po’ bistrattati dagli Oscar, il premio più ambito dell’industria cinematografica, e nonostante film che hanno convinto anche i critici come Guardians of The Galaxy, l’Academy è sempre restia a premiare queste opere. Proviamo oggi a fare una lista dei film che invece un premio l’hanno vinto:

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6 attori che sono tornati a ruoli di supereroi che odiavano (e perché)

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I film di supereroi non sono per tutti. Sono molti gli attori che hanno indossato mantelli, mantelline e spandex, ammettendo poi di non essersi divertiti e di non volerlo rifare. Tuttavia, solo una piccola parte di attori è tornata a ruoli che odiava.

Alcuni lo hanno fatto perché obbligati dal contratto. Altri, invece, volevano una seconda possibilità o hanno ricevuto un’offerta di denaro sufficiente a fargli mettere da parte l’orgoglio. E poi c’erano quelli che sembravano essere ghiotti di punizioni e non sapevano quando dire “no”. Ecco 6 attori che sono tornati a ruoli di supereroi che odiavano.

Dave Bautista – Drax

dave bautista

La star di Aquaman, Jason Momoa, era originariamente in lizza per interpretare Drax nel MCU, ma il ruolo è andato a Dave Bautista (meglio conosciuto come Batista nella WWE), attore di wrestling professionista.

L’attore ha rubato la scena sia in Guardiani della Galassia che in Avengers, ma mentre noi tutti abbiamo apprezzato l’ilarità che ne è derivata, Dave Bautista non l’ha fatto. Ha dichiarato che è stato un “sollievo” terminare il suo tempo come eroe nel Vol. 3 e ha ammesso: “Non è stato tutto piacevole. È stato difficile interpretare quel ruolo… Non so se voglio che Drax sia la mia eredità: è un’interpretazione sciocca e voglio fare cose più drammatiche“.

In seguito ha definito la sua uscita dal MCUperfetta“, ma ha detto che i Marvel Studios hanno lasciato cadere la palla sul personaggio e sulla trama più seria che ci era stata promessa quando il Distruttore aveva giurato di vendicare la morte di sua figlia uccidendo Thanos .

A un certo punto, i Marvel Studios e James Gunn hanno riconosciuto che Dave Bautista aveva delle doti comiche e hanno scelto di incasellare il personaggio. Di conseguenza, Dave Bautista  ha continuato a tornare in un ruolo che lo ha sempre più disilluso e frustrato.

James Franco – Harry Osborn

James Franco

James Franco si è messo in luce interpretando Harry Osborn nella trilogia di Spider-Man di Sam Raimi. Il suo lavoro migliore è arrivato nel sequel, ma quando è uscito il deludente terzo capitolo, sembrava che stesse interpretando una parodia del personaggio (e non solo a causa dell’assurdo costume da “Green Goblin” che indossava).

James Franco ha poi chiarito abbondantemente di non essersi divertito a interpretare Harry dopo il primo film, affermando: “Ci ho lavorato molto duramente, ma non erano film che mi interessavano. E dopo che sono usciti, mi sono sentito malissimo“.

Ha poi ammesso che far parte del franchise di Spider-Man gli ha fatto capire che, come attore, “bisogna fare solo progetti a cui si tiene, in cui si crede, e questa idea è nata proprio dall’esperienza negativa di quei film“.

L’attore si è comunque riunito con Sam Raimi per  Il grande e potente OZ, ma si è molto rammaricato di essere stato vincolato a un contratto per tre film come parte della prima trilogia del wall-crawler sul grande schermo.

Jennifer Garner – Elektra

Jennifer Garner in Elektra

Jennifer Garner ha interpretato Elektra in Daredevil del 2003 e, nonostante sia stata uccisa alla fine del film, l’attrice è tornata due anni dopo per un’uscita da solista.

Che ci crediate o no, Ben Affleck – che ha apertamente criticato Daredevil e ha dichiarato di odiare il ruolo dell’Uomo senza paura – è tornato nei panni di Matt Murdock per una scena eliminata, probabilmente perché era obbligato per contratto a farlo. Jennifer Garner, nel frattempo, si è trovata nella stessa situazione, ma è stata costretta a recitare in un intero film terribile, invece di avere la fortuna di essere lasciata in disparte.

L’attrice ha descritto il film del 2005 come “orribile“, mentre l’ormai ex fidanzato Michael Vartan ha rivelato: “Ho sentito dire che [Elektra] era orribile. [Jennifer mi ha chiamato e mi ha detto che era orribile. Ha dovuto farlo per via di Daredevil. Era nel suo contratto“.

Nonostante ciò, tutto lascia pensare cheJennifer Garner tornerà a vestire i panni di Elektra in Deadpool & Wolverine di quest’estate. Nonostante l’esperienza terribile dell’ultima volta, l’attrice è chiaramente tentata di tornare per un terzo e ultimo tentativo nel ruolo dell’assassina.

Ryan Reynolds – Deadpool

Barakapool

Ryan Reynolds non ha mai odiato Deadpool; anzi, lo ha amato a tal punto da essere presumibilmente responsabile di aver fatto trapelare i filmati di prova che hanno permesso al film del 2016 di diventare realtà.

Tuttavia, non è un segreto che l’attore abbia odiato la versione di Wade Wilson che ha interpretato in X-Men Origins: Wolverine del 2009. Questo “Deadpool” è stato introdotto come il mercenario saccente in una serie di scene d’azione smielate – ha tagliato un proiettile a metà con una spada! – per poi diventare Arma XI, alias “Barakapool”, nell’atto finale del film, stroncato dalla critica.

È stata un’esperienza molto frustrante“, ha ricordato in seguito Ryan Reynolds. “Ero già impegnato nel film di Deadpool. A quel punto non avevamo ancora scritto una sceneggiatura. È arrivato [Wolverine] e mi hanno detto: ‘Interpreta Deadpool in questo film o lo faremo fare a qualcun altro’. E io ho detto: “Lo farò, ma è la versione sbagliata. Deadpool non è corretto“. È stato un innegabile disastro e Ryan Reynolds ha dovuto persino inventare le sue battute. Dobbiamo credere che sia tornato solo perché sapeva di poter interpretare Deadpool.

Idris Elba – Heimdall

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Come abbiamo stabilito, nemmeno il Marvel Cinematic Universe è immune dal lasciare gli attori insoddisfatti dei personaggi che hanno interpretato. Solo uno ha continuato a tornare, senza che nessuna delle sue apparizioni successive migliorasse in modo sostanziale la precedente.

L’Heimdall di Idris Elba è stato un non-fattore in Thor e al massimo una delusione in Thor: The Dark World. Ripensando alle riprese del sequel, l’attore ricorda di aver pensato: “È una tortura, amico. Non voglio farlo“. Il mio agente mi disse: “Devi farlo, fa parte dell’accordo“. Allora ero lì, in questa stupida imbracatura, con questa parrucca, questa spada e queste lenti a contatto. Mi ha strappato il cuore“.

Nonostante ciò, è tornato in Thor: Ragnarok di Taika Waititi, con un ruolo leggermente migliore. I Marvel Studios hanno finalmente liberato Idris Elba in Avengers: Infinity War quando Thanos ha ucciso l’asgardiano, anche se l’attore non può aver nutrito troppi rancori visto che è apparso nella scena post-credits di Thor: Love and Thunder.

Ben Affleck – Batman

ben affleck batman

Dopo aver passato un brutto periodo nel ruolo di Daredevil, tutti sono rimasti scioccati quando Ben Affleck ha deciso di firmare per interpretare il Cavaliere Oscuro in Batman v Superman: Dawn of Justice del 2016. Purtroppo, anche quel film è stato stroncato dalla critica (così come Suicide Squad, in cui Ben Affleck ha fatto un paio di camei), e Justice League del 2017 non è andato molto meglio.

Spinto al punto di rottura, Ben Affleck ha deciso di abbandonare sia il ruolo di Bruce Wayne che quello di The Batman, un progetto che inizialmente aveva scritto, diretto e di cui era protagonista.

Le pressioni e i contraccolpi derivanti dall’interpretazione di questo personaggio della DC Comics hanno coinciso anche con i problemi pubblici dell’attore con l’alcol, ed è chiaro che Batman è un ruolo di cui si è disinnamorato e con il quale non vuole avere più nulla a che fare (The Batman era già abbastanza avanti che ha persino rilasciato un filmato di prova di Deathstroke).

Sorprendentemente, alla fine ha accettato di vestire i panni di Batman non una o due volte, ma tre. Si tratta di camei in Zack Snyder’s Justice League di Zack Snyder, The Flash e in una scena tagliata da Aquaman e il Regno Perduto. Ora, scommettiamo che Ben Affleck non ha più bisogno del mantello.

6 aprile 2012: il Titanic di Cameron torna a solcare i cinema del mondo, in 3D

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Il cacciatore di tesori Brock Lovett è alla spasmodica ricerca del cuore dell’oceano, un leggendario diamante blu che, si diceva, era appartenuto ad uno dei facoltosi passeggeri del Titanic, il mastodontico transatlantico affondato tragicamente durante il suo viaggio inaugurale. Dal momento che il diamante è scomparso assieme alla nave, Lovett è convinto che si trovi ancora a bordo,e organizza così una spedizione negli abissi dell’Oceano Atlantico, per raggiungere i relitto e trovare finalmente il cuore dell’oceano.

59° Mostra del Cinema di Pesaro: l’apertura con Flashdance

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59° Mostra del Cinema di Pesaro: l’apertura con Flashdance

In occasione della riuscita nei cinema statunitensi a 40 anni di distanza, la Fondazione Pesaro Nuovo Cinema annuncia che Flashdance tornerà sul grande schermo anche in Italia come film di apertura della 59esima edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema diretta da Pedro Armocida.

Per celebrare il 40° anniversario dell’uscita nelle sale, arriva al festival il film che ha avuto un incredibile successo al botteghino mondiale lanciando la nuova coppia di produttori, Don Simpson e Jerry Bruckheimer. Flashdance ha segnato un’epoca e la cultura pop degli anni ‘80, entrando nell’immaginario collettivo anche per la declinazione al femminile del sogno americano, diretto da Adrian Lyne con una giovanissima Jennifer Beals, nel ruolo dell’indimenticabile Alex Owens, che Nanni Moretti ha voluto incontrare dal vivo nel suo Caro diario accompagnato dal celebre monologo: «…In realtà il mio sogno è sempre stato quello di saper ballare bene… Flashdance  si chiamava quel film che mi ha cambiato definitivamente la vita…».

Una storia che ha fatto sognare una generazione, dettato stili e mode, avvicinare il grande pubblico al mondo della danza, con una colonna sonora firmata dal maestro della musica elettronica Giorgio Moroder, con il brano FlashdanceWhat a feeling premio Oscar® come migliore canzone interpretata da Irene Cara, recentemente scomparsa.

La Mostra Internazionale del Nuovo Cinema si terrà a Pesaro dal 17 al 24 giugno 2023 con il contributo del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, del Comune di Pesaro e della Regione Marche.

59esima edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema, annunciate le date

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La Fondazione Pesaro Nuovo Cinema annuncia le date della 59esima edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema che si terrà a Pesaro dal 17 al 24 giugno 2023 con il contributo del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, del Comune di Pesaro e della Regione Marche.

In concomitanza con l’annuncio, il festival diretto da Pedro Armocida apre i bandi del Concorso Pesaro Nuovo Cinema, cuore della Mostra, per film senza alcun vincolo di formato, genere e durata, del concorso di critica cinematografica-Premio Lino Miccichè dedicato ai più giovani e del primo concorso italiano di video-saggi rivolto agli studenti di cinema di tutto il mondo. 

La Mostra Internazionale del Nuovo Cinema sta lavorando alla definizione di tutte le sezioni che compongono il festival e che nella scorsa edizione hanno ricevuto una grande attenzione da parte del pubblico. Mentre, per quanto riguarda il consueto Evento speciale sul cinema italiano, organizzato tradizionalmente con il Centro Sperimentale di Cinematografia, il comitato scientifico del festival (presieduto da Bruno Torri con Pedro Armocida, Laura Buffoni, Andrea Minuz, Boris Sollazzo, Mauro Santini, Gianmarco Torri e Walter Veltroni) ha deciso di dedicarlo a Giuseppe Tornatore.

La Mostra organizzerà la retrospettiva dei suoi film insieme alla Cineteca Nazionale, mentre  la monografia, curata da Pedro Armocida e Emiliano Morreale, sarà pubblicata da Marsilio Editori nella storica collana Nuovocinema. A conclusione dell’Evento ci sarà una tavola rotonda in cui il regista, che riceverà il Premio Pesaro Nuovo Cinema, dialogherà anche con il pubblico. 

Giuseppe Tornatore ha così commentato l’omaggio a lui dedicato: “Sono felice di apprendere della decisione di dedicarmi l’evento speciale sul cinema italiano della prossima edizione del Festival. Ho sempre seguito con interesse, nel mio semplice ruolo di spettatore e amante del cinema, il prestigioso percorso di studio, indagine e analisi svolto in tanti anni dalla Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, è pertanto per me un duplice onore trovarmi a partecipare come occasione di ulteriori approfondimenti”.

Il regista siciliano (Bagheria, 1956) è reduce dal grandissimo successo del suo film Ennio dedicato a Morricone e nella sua carriera ha ottenuto i più prestigiosi premi internazionali tra cui il Premio Oscar per il miglior film straniero con Nuovo Cinema Paradiso, un Golden Globe, un Gran Prix Speciale della Giuria al festival di Cannes, due premi BAFTA, undici David di Donatello. Tra i professionisti che contribuirono al successo di Nuovo Cinema Paradiso, vogliamo ricordare con affetto il Direttore della Fotografia Blasco Giurato, recentemente scomparso, con cui Tornatore collaborò anche per la realizzazione di Il camorrista, Stanno tutti bene e Una pura formalità.

58esima edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro: dal 18 al 25 giugno 2022

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La Fondazione Pesaro Nuovo Cinema è lieta di annunciare le date della 58esima edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema che si terrà a Pesaro dal 18 al 25 giugno 2022 con il contributo del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, del Comune di Pesaro e della Regione Marche.

Il festival, diretto da Pedro Armocida, annuncia le date e, contemporaneamente, apre i bandi del Concorso Pesaro Nuovo Cinema – Premio Lino Miccichè, per film senza alcun vincolo di formato, genere, durata e lingua, del concorso di critica cinematografica dedicato ai più giovani e del primo concorso italiano di video saggi rivolto agli studenti di cinema di tutto il mondo. 

Dopo il successo della scorsa edizione, la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema sta preparando un programma sempre più attento alle nuove forme e ai nuovi linguaggi del cinema. L’Evento Speciale sul cinema italiano, in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, sarà dedicato a Mario Martone. Attraverso la retrospettiva dei suoi film, la pubblicazione di una monografia edita da Marsilio e una tavola rotonda aperta al pubblico, la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema omaggerà il grande regista napoletano reduce dal successo di pubblico e di critica di Qui rido io, presentato alla scorsa Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, e dalle riprese del suo nuovo film Nostalgia, con Pierfrancesco Favino, dal romanzo omonimo di Ermanno Rea. 

Mario Martone ha così commentato l’omaggio a lui dedicato: «Sono felice e onorato che il direttore Pedro Armocida e il comitato scientifico del festival di Pesaro mi abbiano proposto di presentare la retrospettiva dei miei film, e li ringrazio. Lo spirito che ha sempre animato il festival fa di Pesaro un appuntamento bellissimo per chi ama il cinema. Mi sono sempre ritrovato pienamente da spettatore in quello spirito e spero che i miei film costituiscano ora un nuovo punto di vista nel grande panorama delle retrospettive del festival. Mai come adesso vogliamo un cinema che si veda in sala, che si discuta tra le persone a fine proiezione, che costituisca un’esperienza viva. Appuntamento a Pesaro, dunque!»

L’accesso ai bandi e tutte le informazioni sono sul sito www.pesarofilmfest.it; tutti gli aggiornamenti saranno disponibili anche sui canali social ufficiali: Facebook, Instagram, Twitter.

58 minuti per morire – Die Harder: trama e cast del film con Bruce Willis

Divenuta una delle saghe cinematografiche d’azione più celebri di sempre, Die Hard comprende oggi cinque titoli usciti in sala in un arco temporale che va dal 1988 al 2013. Protagonista assoluto è l’attore Bruce Willis, che ricopre il ruolo del poliziotto John McClane. Nel corso degli anni, questi si è trovato coinvolto in avventure sempre più estreme e rischiose, in missioni adatte soltanto ad un uomo “duro a morire”. Anche per merito di ciò, il personaggio è stato indicato come uno dei più iconici del cinema, nonché uno dei più importanti nella carriera di Willis. Dopo il grande successo del primo film, nel 1990 arriva al cinema il sequel intitolato 58 minuti per morire – Die Harder, diretto da Renny Harlin.

Alla base della storia vi è l’omonimo romanzo pubblicato nel 1987 da Walter Wager. Protagonista del libro è in realtà un personaggio chiama Frank Malone, ma per il film tale dettaglio viene modificato al fine di permettere a John McClane di essere nuovamente il protagonista. Per cercare similitudini con il precedente film, anche i nemici vengono trasformati da un misterioso individuo ad un gruppo di terroristi. Così facendo i produttori speravano di andare incontro ad un nuovo successo sulla scia del precedente capitolo.

Tale speranza diventò reale nel momento in cui al box office il film incassò un totale di circa 240 milioni di dollari a fronte di un budget di circa 70. Tale risultato superò di molto quello raggiunto dal precedente film, e spinse i produttori ad investire in ulteriori film della saga. In questo articolo, però, approfondiamo alcune delle principali curiosità relative a questo secondo capitolo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle location. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

58 minuti per morire film
William Sadler in 58 minuti per morire – Die Harder © Twentieth Century Fox – All Rights Reserved

La trama di 58 minuti per morire – Die Harder

È di nuovo la Vigilia di Natale. All’aeroporto di Washington John McClane attende l’arrivo dell’aereo su cui viaggia la moglie Holly. I due hanno in mente di trascorrere finalmente insieme e in totale tranquillità quel periodo di festa. Tale desiderio viene tuttavia stravolto nel momento in cui un gruppo di terroristi assale l’aeroporto e ne blocca il traffico aereo. Il colonello Stuart è a capo dell’operazione. Ex membro dell’esercito espulso per via di azioni illecite, questi punta a liberare l’ex generale corrotto, Ramon Esperanza, il quale sta anch’egli arrivando all’aeroporto per essere poi condotto a processo. I terroristi prendono possesso della torre di controllo, impedendo l’atterraggio dei voli in arrivo e lanciando la loro richiesta di liberazione.

Ancora una volta McClane riesce ad eludere la sorveglianza, iniziando a concepire un piano per salvare la situazione. Si troverà però a dover agire in fretta, poiché gli aerei in volo possiedono un’autonomia limitata. Quello su cui si trova sua moglie, in particolare, ha solo 58 minuti a disposizione prima di precipitare al suolo. A peggiorare l’azione ci pensa anche l’arrivo della polizia, che si dimostra impreparata a gestire la crisi. Tutto è nelle mani di McClane, e riprendere il controllo della torre è l’unico modo per lui di salvare la situazione. Passo dopo passo, il poliziotto dovrò così avvicinarsi a tale ambiente, evitando di essere ucciso dai terroristi che pattugliano l’intero aeroporto.

Il cast del film

Elemento indispensabile per dar vita al film era ovviamente il ritorno di Bruce Willis nei panni del poliziotto John McClane. Rimasto particolarmente entusiasta dell’esperienza con il precedente film, l’attore si dichiarò ben lieto di riprendere il personaggio. Nel farlo, egli ebbe inoltre la possibilità di dar vita a maggiori improvvisazioni nelle battute. Poiché quelle da lui inserite nel primo Die Hard ebbero un grande successo, i produttori spinsero Willis a inserire più gag, conferendo ulteriore carisma al personaggio. Tuttavia, al termine delle riprese l’attore dichiarò di non aver particolarmente apprezzato tale sequel, infastidito dalle eccessive somiglianze con il precedente. Per tale motivo si dichiarò disponibile a riprendere il personaggio solo se i successivi film fossero stati più diversi tra loro.

Nel film è nuovamente presente anche l’attrice Bonnie Bedelia, che riprende il personaggio di Holly McClane, moglie di John. L’attore William Atherton torna nei panni del giornalista senza scrupoli Richard Thornberg, che ancora una volta mette in pericolo la vita dei protagonisti. Ad interpretare il villain di turno vi è William Sadler, che dà vita allo spietato colonnello Stuart. Per interpretare tale personaggio, l’attore ha dovuto allenarsi per diversi mesi nelle arti marziali, in preparazione della scena di combattimento alla fine del film. Il noto Franco Nero, invece, è presente nel film con il ruolo del generale Ramon Esperanza, l’uomo che Stuart tenta di liberare dall’arresto. Infine, l’attore John Amos interpreta il maggiore Grant, mentre John Leguizamo è Burke.

Bruce Willis in 58 minuti per morire - Die Harder
Bruce Willis in 58 minuti per morire – Die Harder © Twentieth Century Fox – All Rights Reserved

Le location del film

Quasi del tutto ambientato nell’aeroporto di Washington, il film ha avuto in realtà come location principale il Los Angeles International Airport. Molte delle riprese interne sono infatti state svolte in esso, mentre le riprese esterne sono state realizzate all’aeroporto internazionale Stapleton di Denver. Molte delle scene del film presentano però una gran varietà di location, cosa che ha permesso alla produzione di poter camuffare le differenze con i luoghi in cui dovrebbe essere realmente ambientato il film. L’effetto finale permette di non avvertire differenze, ma riesce a trasmettere la sensazione che tutto sia effettivamente stato girato nello stesso luogo.

Il finale di 58 minuti per morire – Die Harder

Nel finale del film, John  riesce a saltare sull’ala dell’aereo con cui il generale, i terroristi e la squadra speciale cercano di fuggire. Dopo uno scontro, riesce ad aprire un bocchettone di rifornimento sull’ala e una volta a terra dà fuoco alla scia di carburante che ne fuoriesce, facendo sì che l’aereo, proprio nell’attimo in cui si stacca dal suolo e decolla, esploda a mezz’aria. Così facendo, John, oltre ad eliminare in un sol colpo tutti i terroristi, riesce anche ad illuminare la pista grazie alle fiamme sprigionate dall’incendio del velivolo esploso e consentendo così a tutti gli aerei in attesa in quota di atterrare agevolmente senza danni. John riuscirà, così, a riabbracciare la moglie sana e salva.

Il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di 58 minuti per morire – Die Harder grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Disney+, Tim Vision e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale, avendo così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film verrà inoltre trasmesso in televisione giovedì 13 marzo, alle ore 21:00 sul canale Iris.

57 Seconds: trailer originale del film sui viaggi nel temo con Josh Hutcherson

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È stato rilasciato il trailer ufficiale di 57 Seconds per il prossimo thriller fantascientifico, con Josh Hutcherson e Morgan Freeman. Il film debutterà il 29 settembre nelle sale e in digitale negli USA. In Italia non ha al momento una data di uscita.

Il contributo presenta Franklin interpretato da Josh Hutcherson mentre ottiene improvvisamente un anello che viaggia nel tempo che gli consente di viaggiare nel passato per 57 secondi. Usa il gadget rivoluzionario per vendicarsi della compagnia farmaceutica, il cui farmaco ha portato alla morte di sua sorella gemella. Dai un’occhiata al trailer di 57 Seconds  qui sotto:

Cosa aspettarsi in 57 seconds?

“Quando un blogger tecnologico scopre un dispositivo che altera il tempo, scatena il suo potere per riscrivere il passato e cercare vendetta contro lo spietato impero aziendale che ha distrutto la sua famiglia”, si legge nella sinossi. “Ma le sue azioni innescano presto una terrificante catena di eventi, spingendolo in una battaglia al cardiopalma per la sopravvivenza in cui ogni secondo conta”.

57 seconds è diretto da Rusty Cundieff da una sceneggiatura che ha co-scritto con Macon Blair, basata sul racconto Lucifer di EC Tubb. Ad unirsi a Hutcherson e Freeman nel thriller d’azione al cardiopalma ci sono Greg Germann, Lovie Simone, Bevin Bru e Sammi Rotibi.

Oltre a 57 seconds, Hutcherson apparirà anche nel prossimo adattamento cinematografico di Blumhouse di Five Nights at Freddy’s , basato sul popolare videogioco horror con lo stesso nome. L’attesissimo film arriverà nelle sale e su Peacock il 27 ottobre.

55 film da vedere almeno una volta nella vita

55 film da vedere almeno una volta nella vita

Non sono tutti capolavori della storia del cinema universalmente riconosciuti, né sono trai più famosi, ma senza dubbio rappresentano un ventaglio abbastanza onnicomprensivo di storie che ripercorrono quasi 100 anni di cinema.

Ecco 55 film da vedere almeno una volta nella vita.

 

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Will Hunting Genio ribelle

Velluto blu

Un uomo da marciapiede

This is Spinal Tap

The Wedding party

The Truman Show

The-Rocky-Horror-Picture-Show

The Departed

Taxi Driver

The Artist

Swingers

Stand by me Ricordo di un estate

Spiagge

Schegge-di-follia

Rushmore

Ritorno-al-futuro

Requiem-for-a-dream

Quei-bravi-ragazzi

Pulp-fiction

Psycho

Parlando-e-sparlando

Moonrise-Kingdom

Monty-Python-e-il-Sacro-Graal

Melancholia

Lost-in-translation

Léon

Le-Iene

Le-ali-della-liberta

Io-e-Annie

Kids

Inception

Il-Principe-cerca-moglie

Il-Padrino

Il-Laureato

Il-Lato-Positivo

I-Soliti-sospetti

I-Goonies

Her

Harry-ti-presento-Sally

Giovani-carini-e-disoccupati 

Frances-Ha

Fino-allultimo-respiro

Eternal-Sunshine-Of-The-Spotless-Mind

Edward-Mani-di-forbice

E.T.-LExtraterrestre

Clueless-Ragazze-a-Beverly-Hills

Chinatown

Casablanca

Breakfast-club

Arancia-meccanica

Apocalypse-now.

Animal-House

American-beauty

/A-qualcuno-piace-caldo

10-Cose-che-odio-di-te

55 anni di Lego: ecco i poster celebrativi

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55 anni di Lego: ecco i poster celebrativi

I leggendari mattoncini colorati compiono 55 anni, e per festeggiare l’evento ‘mamma’ Lego ha realizzato una serie di poster-quiz, in cui si possono cimentare i cinefili

500 giorni insieme: recensione del film di Marc Webb

500 giorni insieme: recensione del film di Marc Webb

500 giorni insieme è un film del 2009 diretto da Marc Webb e con protagonisti nel cast Joseph Gordon-Levitt (Tom), Zooey Deschanel (Sole), Geoffrey Arend (McKenzie) e Matthew Gray Gubler (Paul).

500 giorni insieme, la trama: Los Angeles. Tom è un giovane architetto che, messi da parte i sogni di gloria, lavora in una piccola società che produce bigliettini di auguri. Un giorno in ufficio arriva Sole, nuova assistente del capo.  Bella, spensierata, un po’ sfuggente: per Tom è amore a prima vista. Il giovane architetto riesce a toccare i tasti giusti, e i due cominciano a stare insieme. Una relazione che nasce e si sviluppa, tra luci ed ombre, nell’arco di 500 giorni. Sarà lieto fine?

Analisi: 500 giorni insieme, lungometraggio d’esordio di Marc Webb, veterano dei videoclip musicali, ci racconta con originalità e garbo una bella storia di quasi amore (scritta da Scott Neustadter e Michael H. Weber). La vicenda di Tom e Sole viene percorsa con un’esposizione non cronologica dei fatti; il racconto balza spesso e volentieri avanti e indietro lungo la linea temporale (i 500 giorni del titolo), fornendo sempre pronte indicazioni – un magico numerino che inaugura ogni saliscendi – allo spettatore, altrimenti condannato a perdere la bussola. Una scelta interessante, vivace, capace di suggerire orizzonti piacevolmente ingannevoli nel grande gioco del racconto.

500 giorni insieme

Bello il personaggio femminile, così concentrato a non darsi del tutto all’amore e a Tom. A concedere il corpo, il tempo e i sorrisi, ma non l’anima, né quella complicità essenziale per invecchiare insieme. E Sole è così non per scelte razionali: non è una donna “moderna” gelosa della sua indipendenza. Al contrario, è terribilmente inafferrabile, anche quando giace con Tom, apparentemente sua. Ricorda un po’ l’indimenticabile Catherine di Jules e Jim, e tiene lo spettatore (maschile, soprattutto) incollato allo schermo, pronto a divedere con Tom un po’ di nottatacce e brutti pensieri.

Simpatica ed efficace la scelta dell’IKEA come termometro amoroso della coppia: Tom e Sole vengono mostrati nel noto santuario svedese sia ai lieti albori della loro relazione, sia in un momento di stanchezza sentimentale. Nel primo caso saltano spensierati tra cucine e salotti, immaginando il futuro; nel secondo sono divisi, da un canyon di noia e timore. Difficile non avere avuto dimestichezza (se non per esperienza personale, almeno per buono spirito osservativo) con situazioni del genere.

500 giorni insieme

Infine, una nota di merito, tutta per Marc Webb . Il regista evita infatti il ricorso massiccio ai lineamenti del video musicale, suo territorio di provenienza, aggirando quindi la tentazione di sottolineare la propria origine artistica; al contrario, dosa il suo bagaglio con gusto e accortezza, e lo fa esplodere per dipingere di gioia coreografica l’animo dell’innamorato Tom che ha appena conquistato Sole o, ancora, se ne avvale per raccontare una festa a casa di Sole dividendo lo schermo in due: una metà dedicata a quanto “realmente” accaduto, l’altra a come Tom avrebbe desiderato andassero le cose.

Bel film, 500 giorni insieme, ma non per tutti: chi ha qualche grana sentimentale in corso potrebbe uscirne fortemente provato. Per gli altri, sarà un piacere guardare e farsi coinvolgere.

500 giorni insieme: 10 importanti lezioni sull’amore

500 giorni insieme: 10 importanti lezioni sull’amore

Dal giorno della sua uscita fino a questo momento, 500 giorni insieme di Mark Webb si è guadagnato lo status di piccolo cult movie di genere, una commedia romantica che osa andare in controtendenza, senza dare il lieto fine al suo protagonista.

Ebbene, può una storia così anti-romantica insegnare qualcosa sull’amore? Decisamente sì! Ecco le dieci importanti lezioni che ci insegna il film con Joseph Gordon-Levitt e Zooey Deschanel.

Va bene essere Single/Soli/Indipendenti

Uno dei problemi di Tom, nel film, è che pensa di dover avere per forza una relazione, perché se non ha un legame romantico sente di stare sprecando la sua vita. È un grosso problema e probabilmente uno dei maggiori motivi per cui ha riposto così tante aspettative nella sua relazione con Summer.

In definitiva, non puoi avere una relazione sana e positiva se non sai come sentirti a tuo agio da solo. Certo, a volte può essere dura essere sa soli, ma bisogna imparare che va bene anche farsi compagnia da soli, per poter essere felici accanto ad un’altra persona.

Non puoi forzare qualcuno ad amarti

L’intero film è incentrato sulla visione di Tom di ciò che vuole nella sua relazione con Summer. Il giovane uomo ha cercato così tanto di trasformarla nell’immagine che lui stesso aveva di lei e dell’amore, ma il suo proposito non ha mai preso una piega concreta. Non importa quanto ci provasse, e quanto lo desiderasse, Summer non avrebbe mai provato quegli stessi sentimenti.

Non puoi costringere qualcuno ad amarti, anche se fa male ammetterlo. Ognuno fa le proprie scelte e ha i propri sentimenti e, a volte, ciò non si allinea con ciò che sentiamo.

Le tue aspettative non saranno mai le stesse della realtà

Una delle scene più iconiche del film è il momento “aspettative vs realtà” di Tom che vede di nuovo Summer dopo la loro rottura. Immagina il modo in cui si aspettava di passare quel tempo, tutti pensieri che lasciano sperare ad un riavvicinamento. La realtà dei fatti si rivela differente dalle aspettative, e Tom torna a casa arrabbiato.

È pericoloso lasciare che le nostre aspettative ci facciano perdere il contatto con la realtà dei fatti. Perché spesso accade che il meglio di una relazione sia vissuto nella testa di uno dei due, nei suoi pensieri e in quelle aspettative che nella realtà si scontrano con il caso e con la volontà degli altri.

Non ignorare i segni di deterioramento di una relazione

Quando Summer lascia Tom, sottolinea che la relazione non ha funzionato. Tom viene colto di sorpresa, gli si spezza il cuore cuore e sprofonda rapidamente nella depressione. Quindi questo ci dice che il ragazzo non ha letto i segni che indicavano problemi nella loro relazione? O ha semplicemente che si è rifiutato di vederli?

Può sembrare più facile e meno doloroso ignorare i segni di una relazione che si sta deteriorando, ma in realtà ci si rende solo la vita più difficile. Si vive in una fantasia che non è destinata a durare, perché molto probabilmente dall’altro, l’altra persona è molto più lucida e distaccata.

È importante essere “sintonizzati”

Uno dei maggiori motivi per cui la relazione di Tom e Summer diventa difficile è perché i due non sono mai stati “sulla stessa pagina”, ovvero sintonizzati nella loro volontà. Tom non ha mai espresso a Summer come si sentiva davvero e cosa voleva davvero dalla relazione. Mentre Summer è sempre stata molto più aperta, sin dal primo momento.

Per questo motivo, la loro relazione diventa tesa quando Tom si rende conto che Summer non era così dentro alla relazione come pensava che fosse. Se Tom avesse espresso come si sentiva all’inizio e cosa voleva, la relazione sarebbe potuta essere diversa.

Non lasciare che la tua felicità dipenda da un’altra persona

Forse una delle lezioni più importanti di 500 Giorni insieme è che la tua felicità non può dipendere da un’altra persona. Summer diventa l’unica fonte di felicità per Tom, e per questo lui perde se stesso.

Non è giusto esercitare tale pressione su un’altra persona, ma anche su se stessi. Un approccio così è destinato a finire molto male e a gettare il soggetto in questione in una profonda depressione, molto simile a quella vissuta da Tom. Se vuoi avere una buona relazione, devi assicurarti di poterti rendere felice l’altro. Non significa che l’altra persona non ti renderà felice, significa solo che non sarà l’unica fonte di felicità.

Solo perché è iniziata bene, non significa che andrà sempre bene

All’inizio, la relazione di Tom e Summer è chiaramente felice. I due hanno gli stessi interessi e vanno d’accordo facilmente, la loro storia d’amore è adorabile. È chiaro che la storia cambia col passare dei giorni e non rimane perfetta come all’inizio.

Ogni relazione ha i suoi alti e bassi, ed è proprio questo che significa essere pienamente in una relazione adulta. Devi capire che le cose non andranno sempre bene, e potrebbe capitare che non tornerà mai più come prima.

I gusti musicali in comune non garantiscono il lieto fine

Tom si innamora per la prima volta di Summer perché scopre che ha i suoi stessi gusti musicali, e apparentemente non ha mai provato prima una donna che li avesse. Diventa il catalizzatore per l’intera storia e un momento iconico nel film. Solo che la realtà non è così semplice.

Non si è destinati a stare con qualcuno solo perché si hanno gli stessi interessi. Potrebbe essere eccitante per un momento che qualcuno ami la tua band preferita, ma quella sensazione passa e ci sono così tanti altri elementi che costituiscono variabili, in un rapporto. E, ad essere onesti, queste variabili sono tutte più importanti della band preferita.

Ci sono sempre due racconti della stessa storia

Il punto di 500 Giorni insieme è che la storia ci viene raccontata attraverso gli occhi di un uomo che ha il cuore spezzato. A metà film, siamo tutti innamorati di Summer, ma poi comincia a non piacerci perché spezza il cuore del protagonista. Questo accade quando guardi una relazione soltanto da un solo punto di vista.

Il film ci fa capire che l’opinione di Tom non è necessariamente la verità, ma una versione distorta degli eventi. Ogni relazione coinvolge due persone, e quindi ci sono due facce di una storia e due sentimenti differenti. I sentimenti di una persona non invalidano quelli di un’altra, ed è importante in una relazione fare un passo indietro e vedere le cose dal punto di vista dell’altra persona.

La vita continua dopo una rottura, ma va bene soffrire

Tom prende molto male la sua rottura con Summer. L’evento lo colpisce come un treno merci e fa fatica a riprendersi dal colpo. Alla fine, però, lo fa. Si alza e va avanti. Incontra persino un’altra donna della quale potrebbe innamorarsi.

Ogni rottura è dura, è inevitabile. Va anche bene piangerci un po’ su e prendersi il proprio tempo per elaborare il dolore. Nessuno vive la tristezza allo stesso modo. Tuttavia, la vita va avanti. Quando una storia d’amore finisce, potrebbe sembrare la fine del mondo, ma non lo è. Promesso.

500 giorni insieme in tv

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500 giorni insieme in tv

500 giorni insiemeTom è un giovane architetto che, messi da parte i sogni di gloria, lavora in una piccola società che produce bigliettini di auguri. Un giorno in ufficio arriva Sole, nuova assistente del capo.  Bella, spensierata, un po’ sfuggente: per Tom è amore a prima vista. Il giovane architetto riesce a toccare i tasti giusti, e i due cominciano a stare insieme. Una relazione che nasce e si sviluppa, tra luci ed ombre, nell’arco di 500 giorni. Sarà lieto fine?

500 giorni insieme, lungometraggio d’esordio di Marc Webb, veterano dei videoclip musicali, ci racconta con originalità e garbo una bella storia di quasi amore (scritta da Scott Neustadter e Michael H. Weber). La vicenda di Tom e Sole viene percorsa con un’esposizione non cronologica dei fatti; il racconto balza spesso e volentieri avanti e indietro lungo la linea temporale (i 500 giorni del titolo), fornendo sempre pronte indicazioni – un magico numerino che inaugura ogni saliscendi – allo spettatore, altrimenti condannato a perdere la bussola. Una scelta interessante, vivace, capace di suggerire orizzonti piacevolmente ingannevoli nel grande gioco del racconto.

500-Giorni-Insieme-PosterBello il personaggio femminile, così concentrato a non darsi del tutto all’amore e a Tom. A concedere il corpo, il tempo e i sorrisi, ma non l’anima, né quella complicità essenziale per invecchiare insieme. E Sole è così non per scelte razionali: non è una donna “moderna” gelosa della sua indipendenza. Al contrario, è terribilmente inafferrabile, anche quando giace con Tom, apparentemente sua. Ricorda un po’ l’indimenticabile Catherine di Jules e Jim, e tiene lo spettatore (maschile, soprattutto) incollato allo schermo, pronto a divedere con Tom un po’ di nottatacce e brutti pensieri.

Simpatica ed efficace la scelta dell’IKEA come termometro amoroso della coppia: Tom e Sole vengono mostrati nel noto santuario svedese sia ai lieti albori della loro relazione, sia in un momento di stanchezza sentimentale. Nel primo caso saltano spensierati tra cucine e salotti, immaginando il futuro; nel secondo sono divisi, da un canyon di noia e timore. Difficile non avere avuto dimestichezza (se non per esperienza personale, almeno per buono spirito osservativo) con situazioni del genere.

Infine, una nota di merito, tutta per Marc Webb . Il regista evita infatti il ricorso massiccio ai lineamenti del video musicale, suo territorio di provenienza, aggirando quindi la tentazione di sottolineare la propria origine artistica; al contrario, dosa il suo bagaglio con gusto e accortezza, e lo fa esplodere per dipingere di gioia coreografica l’animo dell’innamorato Tom che ha appena conquistato Sole o, ancora, se ne avvale per raccontare una festa a casa di Sole dividendo lo schermo in due: una metà dedicata a quanto “realmente” accaduto, l’altra a come Tom avrebbe desiderato andassero le cose.

Bel film, (500) giorni insieme, ma non per tutti: chi ha qualche grana sentimentale in corso potrebbe uscirne fortemente provato. Per gli altri, sarà un piacere guardare e farsi coinvolgere.

50 volte il primo bacio: recensione del film con Adam Sandler

50 volte il primo bacio: recensione del film con Adam Sandler

50 volte il primo bacio (50 First Dates) è il film del 2004 diretto da Peter Segal e con protagonisti Adam Sandler e Drew Barrymore, Rob Schneider (Ula), Dan Aykroyd (Dr. Keats), Sean Astin (Doug Whitmore), Blake Clark (Marlin Whitmore).

La trama di 50 volte il primo bacio

Trama: Harry Roth, veterinario alle Hawaii, è un infaticabile donnaiolo. L’incontro con Lucy Whitmore, giovane insegnante d’arte, gli scombina i soliti piani da gran seduttore di turiste. Se ne innamora a prima vista, e pensa già in grande. Ma, nonostante il primo approccio con Lucy sia positivo, ben presto Harry scopre un colossale problema: Lucy, a causa di un brutto incidente che le ha causato danni cerebrali, ogni notte dimentica cosa ha fatto e chi ha incontrato il giorno precedente. E ogni giorno per Lucy – almeno finché regge l’amorevole finzione organizzata da famigliari e amici – è sempre quel dannato 13 ottobre, data dello schianto. Una situazione difficile, un amore apparentemente impossibile… ma Harry non può tirarsi indietro! 

Il film di Peter Segal

Analisi: Tante risate e qualche singhiozzo con 50 volte il primo bacio, commedia sentimentale firmata Peter Segal (Terapia d’urto) che coccola lo spettatore con un’intelligente costrutto narrativo, temi profondi, un finale non cartoonistico. E una serie di trovate comiche gustose e spesso felicemente sconfinanti nella più goduriosa scorrettezza; un autentico bombardamento di gag che ha in uno straordinario Rob Schneider (nei panni dell’hawaiiano Ula), nella famelica e mascolina Alexa (Lusia Strus), assistente russa di Roth, e in Doug, fratello palestrato e tardo di Lucy, tre infallibili portabandiera del buon umore. C’è anche Dan Aykroyd, un po’ nascosto. 

50 volte il primo bacioAffinità con Il giorno della marmotta, storica pellicola con Bill Murray e Andy MacDowell, diretta da Harold Ramis, nella quale una specie di incantesimo punitivo rende letteralmente tutte uguali le giornate dello scorbutico meteorologo Murray, che soltanto diventando un uomo migliore riesce a evadere dalla gabbia temporale. Una costrizione simile, in 50 volte il primo bacio, la affronta inconsapevolmente Lucy (Drew Barrymore), e di riflesso Harry (Adam Sandler). Ma non c’è alcun sortilegio da interrompere. C’è un danno cerebrale irreparabile. E il veterinario delle Hawaii che, pur non essendo un cinico antipatico alla Murray, ha tanto da imparare, fa il salto verso la vita adulta quando, scoperto l’amore, sceglie di far di tutto per il bene di Lucy.

Efficaci e curiose le strategie temporali del film, naturalmente influenzate dalla disgraziata condizione della protagonista femminile. Il racconto si avvale di  significative accelerazioni: la prima, dopo i minuti iniziali, racchiude rapidamente una serie di incontri ex novo (per lei!) tra Lucy e Harry. Un’altra, permeata di una fragilissima serenità, mette in fila i tanti primi baci tra i due; una sequenza dolorosa, perché al di là di tutti gli stratagemmi orchestrati per fornire artigianalmente a Lucy una memoria di appunti e VHS, lo spettatore vive con Harry il dramma palpabile della totale precarietà. A questi sommari si alternano momenti di deciso rallentamento, che racchiudono gli snodi narrativi del film: su tutti, si staglia la sequenza chiave in cui i due protagonisti decidono di dividersi e metter fine a una recita che ha i lineamenti della tortura.

Il finale conquista. È solenne, prezioso, merita qualche lacrima e insegna. È l’invenzione di una vita come continua e ciclica opera d’amore, di rinnovato amore.

50 Sfumature di Nero: prima immagine del film

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Arriva  la prima immagini di 50 Sfumature di Nero, l’attesissimo sequel del film campione d’incassi targato Universal Pictures. La foto arriva grazia all’uscita home video di 50 Sfumature di Grigio, primo capitolo della saga creata da E.L. James che sarà in vendita a partire dal 27 Maggio 2015. Come già annunciato, entrambe le edizioni home video di 50 Sfumature di Grigio conterranno una versione estesa del film con scene inedite mai vista al cinema e un finale alternativo. Il Blu-ray del film conterrà anche moltissimi contenuti speciali per scoprire tutte le cinquanta sfumature di questo fenomeno letterario ed ora anche cinematografico che ha conquistato il mondo: dagli approfondimenti sui due protagonisti, alle immagini di backstage, al confronto con la creatrice della saga E.L.James e molto altro ancora!

50 Sfumature di Nero

Ecco infine il VIDEO che annuncia l’attesa edizione home video:

50 Sfumature di nero: l’edizione non censurata in homevideo

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Arriva in dvd, blu-ray e 4k l’edizione non censurata di 50 Sfumature di nero (recensione), Jamie Dornan e Dakota Johnson sono i protagonisti del secondo alletante episodio del fenomeno globale 50 Sfumature di Nero. 

Inizia il countdown verso uno dei debutti in home video più anticipati dell’anno. Tra meno di tre mesi, Universal Pictures Home Entertainment Italia scatenerà 50 Sfumature di Nero Edizione Non Censurata, immergendo i fan ancora più in profondità nell’ipnotizzante mondo nascosto di Christian Grey e Anastasia Steele, quando la storia d’amore più calda dell’anno arriverà in Digital HD dal 24 maggio 2017 e in 4K Ultra HD, Blu-ray e DVD dal 7 giugno 2017 con Universal Pictures Home Entertainment Italia.

50 SFUMATURE DI NERO FINALMENTE IN DIGITAL HD DAL 24 MAGGIO 2017 E IN 4K ULTRA HD, BLU-RAY E DVD DAL 7 GIUGNO 2017

Il film fenomeno globale innescato dalla trilogia di libri bestseller di E.L. James ritorna con il secondo capitolo dell’invitante favola dark che ha conquistato il mondo. I fan potranno finalmente stare a casa e trascorrere una serata cinematografica estrema con 50 Sfumature di Nero Edizione Non Censurata e questa volta non ci saranno regole né segreti.

Quando un ferito Christian Grey (Jamie Dornan, “The Fall,” Anthropoid) prova a sedurre una prudente Anastasia Steele (Dakota Johnson, How to Be Single, Black Mass) per riportarla nella sua vita, lei esige un nuovo accordo prima che lei gli conceda un’altra possibilità. Mentre i due iniziano a costruire fiducia e trovare stabilità, figure ombrose dal passato di Christian iniziano a circondare la coppia. Jack Hyde (Eric Johnson, “The Knick,” “Smallville”) e Elena Lincoln (Kim Basinger, L.A. Confidential, 9 Settimane e Mezzo) rendono più intense la storia, determinati a distruggere le speranze della coppia di un futuro insieme.

Diretto da James Foley (“House of Cards,” Fear), 50 Sfumature di Nero  ha nel suo cast anche Bella Heathcote (Dark Shadows, “The Man in the High Castle”) e due attori di Cinquanta Sfumature di Grigio, il premio Oscar Marcia Gay Harden (Miller’s Crossing) e Rita Ora.

In aggiunta sia alla versione cinematografica originale che alla nuova fumante versione non censurata – con oltre 13 minuti di filmato non visto al cinema – 50 Sfumature di Nero  Edizione Non Censurata arriverà in 4K Ultra HD, Blu-ray, DVD e Digital HD con oltre 30 minuti di contenuti extra mai visti, tra cui interviste al cast, contenuti dietro-le-quinte e uno sguardo a cosa ci attende, con un esclusivo filmato mai-visto-prima dell’imminente Cinquanta Sfumature di Rosso. 

50 Sfumature di Nero  CONTENUTI EXTRA ESCLUSIVI IN BLU-RAY:

  • Una regia più oscura – Il regista James Foley spiega come la sua visione ha dovuto soddisfare le aspettative dei fan.
  • Nuove minacce – Un’introduzione ai nuovi, oscuri e minacciosi personaggi, tra cui Jack Hyde, Leila e, naturalmente, Elena Lincoln – aka Mrs. Robinson!
  • Il ballo in maschera – Questo contenuto su una delle scene più iconiche del film – l’evento benefico in maschera a palazzo Grey – esplora la scenografia, i costumi e va dietro-le-quinte con i filmmaker e i principali membri del cast.
  • Intimi con il Nero – Uno sguardo intenso e una discussione sul mondo provocatorio, intimo e sensuale di 50 Sfumature di Nero , inclusa una visita alla Stanza Rossa e, naturalmente, uno sguardo ai nuovi “giocattoli”! 

50 Sfumature di Nero  CONTENUTI EXTRA ESCLUSIVI IN BLU-RAY E DVD:

 

  • Scene eliminate
  • Scrittura oscura – L’autrice E.L. James e lo sceneggiatore Niall Leonard ripercorrono la storia del libro e introducono gli spettatori alla storia molto più oscura e al suo adattamento per il grande schermo.   
  • Dark Reunion – I filmmaker e i membri del cast parlano del ritrovarsi per questo secondo film e di dove troviamo Ana, Christian e i loro amici.
  • Il teaser di Cinquanta Sfumature di Rosso Un assaggio del prossimo film della trilogia Cinquanta Sfumature.

50 Sfumature di Nero sarà disponibile anche in 4K Ultra HD in un pack che include anche il Blu-ray. Il 4K Ultra HD conterrà tutti i contenuti extra presenti sul disco Blu-ray.

  • Il 4K Ultra HD rappresenta la più avanzata esperienza per la visione di un film. Il 4K Ultra HD è caratterizzato dalla combinazione della risoluzione 4K per immagini Quattro volte più nitide dell’HD, la brillantezza del colore dell’High Dynamic Range (HDR) con audio immersivo che offre un’esperienza del suono multidimensionale.
  • Il Blu-ray scatena il potere della tua HDTV ed è il modo migliore per guardare i film a casa, con una risoluzione delle immagini sei volte superiore al DVD, esclusivi contenuti extra e una qualità del suono cinematografica.

 

50 sfumature di nero: ecco la data di uscita ufficiale

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50 sfumature di nero: ecco la data di uscita ufficiale

La Universal Pictures ha annunciato oggi al CinemaCon che il sequel 50 sfumature di nero arriverà al cinema nel Febbraio del 2018. Il film che al momento non ha un regista arriverà precisamente il 10 febbraio 2017, mentre il terzo capitolo,Fifty Shades Freed è stato collocato il  9 febbraio 2018.

GUARDA ANCHE: 50 Sfumature di Grigio: video intervista a Jamie Dorner e Dakota Johnson

LEGGI ANCHE: Le coppie Disney in Cinquanta sfumature di grigio

LEGGI ANCHE: 50 Sfumature di Grigio: colonna sonora

Ricordiamo che il film è diretto da Sam Taylor-Johnson e vedrà protagonisti Dakota Johnson nella parte di Anastasia Steele e Jamie Dornan, nel ruolo di Christian Grey. Altri membri del cast saranno Eloise Mumford, Jennifer Ehle, Luke Grimes, Victor Rasuk.

Cinquanta sfumature di grigio è diventato un fenomeno globale e la trilogia, dalla sua uscita, è stata tradotta in cinquanta lingue in tutto il mondo. Ad oggi, ha venduto oltre 70 milioni di libri e e-book, diventando da subito una delle serie più acquistate. Il film si concentrerà sull’ inizio della relazione tra la studentessa del college Anastasia Steele e il miliardiario ventisettenne Christian Grey.

 

50 Sfumature di Nero: Dakota Johnson e Jamie Dornan alla premiere a LA

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Si è tenuta a Los Angeles la premiere di 50 Sfumature di Nero, l’atteso sequel con protagonisti Dakota Johnson e Jamie Dornan.

Cinquanta Sfumature di Nero arriverà nel febbraio del 2017, mentre la chiusura della trilogia, Cinquanta Sfumature di Rosso, è programmata per il 2018.

Il film però vedrà una squadra creativa completamente cambiata, visto che Sam Taylor-Johnson, regista, e Kelly Marcel, sceneggiatrice, si sono tirate indietro. Il loro posto è stato preso da James Foley, che ha diretto 12 episodi di House of Cards, e da Niall Leonard, marito della James, autrice dei romanzi, che è invece stato incaricato di scrivere entrambi i film.

50 Sfumature di Nero

Nel film torneranno Dakota Johnson (Anastasia Steele), Jamie Dornan (Christian Grey), Eloise Mumford (Kate), Rita Ora (Mia Grey), Max Martini (Taylor), Luke Grimes (Elliot Grey) e Victor Rasuk (José Rodriguez).

Di seguito la trama del romanzo: Mentre Christian combatte con i suoi demoni interiori, Anastasia deve scontrarsi con la rabbia e l’invidia delle donne che sono venute prima di lei.

50 Sfumature di Nero: Bella Heathcote sarà la ex di Christian Grey

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Continua il casting di 50 Sfumature di Nero, l’atteso sequel del film di successo 50 Sfumature di Grigio. Ebbene oggi arriva la notizia che l’attrice Bella Heathcote è entrata a far parte del cast del sequel per interpretare Leila, ex amante del protagonista maschile, Christian Grey, interpretato da Jamie Dornan. Leila porta ancora le cicatrici sia fisiche che emotive di aver avuto una relazione con Grey.

Cinquanta Sfumature di Nero arriverà nel febbraio del 2017, mentre la chiusura della trilogia, Cinquanta Sfumature di Rosso, è programmata per il 2018.

Il film però vedrà una squadra creativa completamente cambiata, visto che Sam Taylor-Johnson, regista, e Kelly Marcel, sceneggiatrice, si sono tirate indietro. Il loro posto è stato preso da James Foley, che ha diretto 12 episodi di House of Cards, e da Niall Leonard, marito della James, autrice dei romanzi, che è invece stato incaricato di scrivere entrambi i film.

Nel film torneranno Dakota Johnson (Anastasia Steele), Jamie Dornan (Christian Grey), Eloise Mumford (Kate), Rita Ora (Mia Grey), Max Martini (Taylor), Luke Grimes (Elliot Grey) e Victor Rasuk (José Rodriguez).

Di seguito la trama del romanzo: Mentre Christian combatte con i suoi demoni interiori, Anastasia deve scontrarsi con la rabbia e l’invidia delle donne che sono venute prima di lei.

Fonte:Deadline

50 Sfumature di Nero edizione segreta: clip inedita

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Guarda la clip inedita che arriva da 50 Sfumature di Neto edizione segreta, dedicata al compleanno di Mr Grey.

 

https://youtu.be/WZsBW0a7X-8

L’ipnotizzante mondo nascosto di Christian Grey e Anastasia Steele è ora svelato in Cinquanta Sfumature di Nero Edizione Segreta. Il film fenomeno globale innescato dalla trilogia di libri bestseller di E.L. James ritorna con il secondo capitolo dell’invitante favola dark che ha conquistato il mondo, ora

in Digital HD, 4K Ultra HD, Blu-ray e DVD con Universal Pictures Home Entertainment Italia. In occasione del compleanno del personaggio di Christian Grey (18 Giugno) in Italia celebriamo la ricorrenza imperdibile per tutti i fan della trilogia con il rilascio di una clip esclusiva con il backstage dedicato proprio alla festa di Mr. Grey, che è anche il momento in cui verrà annunciato il fidanzamento dei due protagonisti.

Diretto da James Foley (House of Cards, Fear), Cinquanta Sfumature di Nero ha nel suo cast anche Bella Heathcote (Dark Shadows, The Man in the High Castle) e due attori di Ciquanta Sfumature di Grigio, il premio Oscar Marcia Gay Harden (Miller’s Crossing) e Rita Ora

Quando un ferito Christian Grey (Jamie Dornan, The Fall, Anthropoid) prova a sedurre una prudente Anastasia Steele (Dakota Johnson, How to Be Single, Black Mass) per riportarla nella sua vita, lei esige un nuovo accordo prima che lei gli conceda un’altra possibilità. Mentre i due iniziano a costruire fiducia e trovare stabilità, figure ombrose dal passato di Christian iniziano a circondare la coppia. Jack Hyde (Eric Johnson, The Knick, Smallville) e Elena Lincoln (Kim Basinger, L.A. Confidential, 9 Settimane e Mezzo) rendono più intense la storia, determinati a distruggere le speranze della coppia di un futuro insieme.

50 Sfumature di Grigio: vietato in Usa sotto i 17 anni

50 Sfumature di Grigio: vietato in Usa sotto i 17 anni

Arriva dagli Stati Uniti la notizia che 50 Sfumature di Grigio, il film tratto dal romanzo best-seller scritto da E. L. James, è stato appena classificato dalla MPAA (Motion Picture Association of America) come R, che sta per “restricted”: questo significa che il film negli Usa non potrà essere visto da un pubblico di età inferiore ai 17 anni, a meno che non sia accompagnato da un adulto.

Le motivazioni riportate per questo giudizio e per questa classificazione a livello di censura sono che la presenza di “forte contenuto sessuale nei dialoghi e nel linguaggio, qualche comportamento inusuale, nudità”, ma per capire effettivamente fino a che punto si sono spinti, o potuti spingere, gli sceneggiatori nell’adattare i contenuti espliciti del famoso romanzo, non resta che aspettare l’uscita del film nelle sale, la quale avrà luogo in tutto il mondo intorno a San Valentino 2015. 50 Sfumature di Grigio infatti uscirà nelle sale cinematografiche italiane il 12 febbraio 2015, mentre negli Stati Uniti il 13 febbraio.

Ricordiamo che 50 Sfumature di Grigio è diretto da Sam Taylor-Johnson e che Dakota Johnson interpreterà Anastasia “Ana” Steele, mentre Jamie Dornan vestirà i panni del miliardario Christian Grey.

Fonte: Screencrush

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