La musa dei Velvet Underground
raccontata nella sua dimensione più intima, la vita di
Christa Päffgen dopo Nico, quando l’artista esprime a pieno sé
stessa, allontanandosi dai cliché che la volevano bella e
fatale per percorrere con rabbia e passione sentieri
musicali oscuri e malinconici, per riannodare le fila della propria
esistenza. È questa l’essenza di Nico,1988, diretto e sceneggiato da Susanna Nicchiarelli,
trionfatore a Venezia 2017 nella sezione Orizzonti.
Prodotto da Vivo Film e Rai Cinema, Nico 1988 ha raccolto
ampi consensi anche ai David di Donatello 2018 – Migliore
Sceneggiatura, Miglior Trucco (Marco Altieri), Miglior Acconciatore
(Daniela Altieri) e Miglior Suono (Adriano Di Lorenzo, Alberto
Padoan, Marc Bastien, Eric Grattepain, Franco Piscopo). La colonna
sonora del film si deve a Gatto Ciliegia contro il grande freddo e
conta su diversi brani di Nico interpretati dall’attrice
protagonista, la danese Trine Dyrholm (Festen, Love is
all you need, Orso d’Argento a Berlino per La comune
di Thomas Vinterberg).
Nico, 1988 secondo Susanna Nicchiarelli
Intervistata, la regista ha
dichiarato che con Nico 1988 il suo intento non
era fare un film biografico, ma “fare un film su una cosa che
nessuno sa, che sta dietro a qualcosa che tutti
sanno”. Ed è proprio questa la forza del film:
mostrare una Nico inedita, ormai lontana dal clamore dei riflettori
del primo periodo, ma più autentica, facendola conoscere a quanti
ancora la identificano solo con la limitata e limitante esperienza
assieme ai Velvet Underground. “Mi sembrava che la vita
di Nico diventasse più interessante dopo i quarant’anni, quando era
meno famosa e meno bella”.
Mentre sulla scelta di Trine
Dhyrolm per il ruolo della protagonista Nicchiarelli ha affermato:
“Ho scelto lei perché aveva l’energia giusta, era brava, e
soprattutto non somigliava a Nico. Quando ho iniziato a cercare
un’attrice, sapevo di doverne trovare una che non somigliasse a
Nico. Era l’unico modo per distaccarmi dall’originale e creare la
mia Nico”.
Trine Dyrholm è Nico
Trine Dyrholm si cala ottimamente
nel ruolo della protagonista, pur non somigliandole esteticamente.
L’attrice riesce a rendere con un’interpretazione toccante
ed emotivamente sentita il tormentato personaggio di Nico.
Una donna forte, nonostante l’infanzia turbolenta, la vita
sregolata, la dipendenza, l’allontanamento dal figlio Ari, col
quale in ultimo recupera un rapporto. Nico non si arrende e
affronta i propri demoni, cercando una tranquillità che trova forse
solo nell’ultimo periodo della sua vita. Ne emerge il ritratto
vivido di chi ha voluto con tenacia tracciare la propria strada,
scontrandosi con la fatica di affermarsi per ciò che realmente
era.
Trine Dyrholm cantante per
Nico, 1988
L’attrice danese mette al servizio
del personaggio le proprie doti canore. La stessa Dyrholm è infatti
anche una cantante ed ha interpretato tutti i brani di Christa
Päffgen presenti nel film, riarrangiati per l’occasione. Il
personaggio di Nicoè stato creato proprio a
partire dalla vocalità così particolare, parte integrante della sua
identità, che Dyrholm ha saputo efficacemente ricreare.
Una serie di pezzi accuratamente selezionati dal repertorio della
cantante – tra cui Nibelungen, My heart is empty, My only
child, These days – dai toni oscuri ma grintosi, e alcune
emblematiche esibizioni live scandiscono i momenti salienti del
film e accompagnano lo spettatore a scoprire cosa si agita
nell’animo della protagonista. Significativa la performance durante
il concerto oltre la cortina di ferro, un’esplosione di energia
davanti a pochi ma entusiasti fan.
Nico, 1988, le frasi più
significative
Ecco come risponde il personaggio
di Nico in un’intervista a chi le chiede perché porti sempre con sé
un registratore, rendendo il profondo legame tra musica e memorie
d’infanzia: “Cerco un suono che ho sentito quando ero bambina.
Non quello in particolare, ma la sua qualità. Era il vento che lo
portava, era il suono di Berlino bombardata, della guerra che
finiva, della città che bruciava. Non era un vero suono. Era tante
cose allo stesso tempo. Era il suono della sconfitta”.
Sugli alti e bassi di una carriera
e di una vita: “Sono stata in cima, sono caduta in basso.
Entrambi i luoghi sono vuoti”. Infine, una frase che
sintetizza il difficile rapporto con la bellezza e con la propria
immagine, oltre a racchiudere tutta la grinta di Nico: “Sono
brutta? Bene, perché non ero felice quando ero bella”. Chi
volesse approfondire, può consultare la recensione del film:
NICO, 1988
di Susanna Nicchiarelli è stato designato
Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici
Italiani – SNCCI, con la seguente motivazione:
«Nel tracciare gli ultimi anni
di Nico, Susanna Nicchiarelli evita con cura l’approccio mitologico
o divistico, privilegiando, grazie anche alla straordinaria
interpretazione di Trine Dyrholm, l’aspetto intimo e dolente di
un’artista complessa, la cui presenza ha segnato il ventesimo
secolo. Un film complesso, affascinante e decisamente unico nel
panorama del cinema italiano contemporaneo».
Nico, 1988 recensione del film di Susanna
Nicchiarelli
Prodotto da Vivo film con Rai Cinema
e Tarantula in co-produzione con VOO e Be TV, il film sarà in sala
in Italia dal 12 ottobre distribuito da
I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection.
Il film è stato presentato nella
sezione Orizzonti a Venezia 74, vincendo il premio
per il miglior film di categoria.
Nickelodeon, il canale satellitare di
VIMNI (Viacom International Media Networks Italia) sarà presente
all’edizione 2014 di Cartoons on the Bay con una ricerca realizzata
dal network, “Kids of Today and Tomorrow, che verrà
presentata per la prima volta in Italia proprio a Venezia.
La ricerca internazionale di Viacom
International Media Networks, “Kids of Today and Tomorrow”,
offre uno sguardo unico per ampiezza di temi e di territori sul
mondo Kids e sull’ultima wave della generazione dei Millennials. Lo
studio, che si inserisce nel percorso di conoscenza di
KIDS&FAMILY GPS, ha coinvolto 32 paesi, tra cui l’Italia,
e 6.200 bambini di età compresa tra i 9 e i 14 anni.
La ricerca ha fotografato una
generazione immersa in un mondo in rapida evoluzione e sotto il
peso della crisi economica mondiale, ma che, nonostante tutto,
rimane positiva e fiduciosa. Una generazione che non ha paura
del futuro e che, conscia dei problemi dell’oggi e delle sfide
del domani, si prepara a coglierne le opportunità.
Figli positivi di genitori
sospesi tra le paure per i pericoli nel mondo reale e l’apertura
verso il mondo digitale. Bambini che si considerano
iper-protetti, coccolati da velcro-parents che restringono e
controllano sempre di più le interazioni dei propri figli con la
vita reale, offrendo allo stesso tempo un accesso senza precedenti
al mondo digitale.
La ricerca verrà presentata da
Daniela DiMaio, Responsabile Nickelodeon – Viacom
International Media Network Italia e Morena D’Incoronato,
Responsabile Dipartimento Ricerche – Viacom International Media
Networks Italia.
Nickelodeon e’ il canale satellitare
di VIMNI (Viacom International Media Networks Italia) arrivato in
Italia nel Novembre 2004 coprendo tutto il target bambini e teen
differenziando la programmazione secondo fasce diverse della
giornata. Con l’aumento della conoscenza del brand e della risposta
positiva da parte del pubblico, da Luglio 2009 è arrivato
Nickelodeon +1 ed è stato lanciato Nick Jr, un canale interamente
dedicato al target pre scolare, a cui si è poi aggiunto il suo +1.
Nickelodeon è oggi un brand sempre più conosciuto e apprezzato dal
pubblico della piattaforma satellitare, accolto positivamente non
solo dai ragazzi, che ne sono i principali fruitori, ma anche dai
genitori che lo considerano come fedele alleato, una sorta di
bussola che li aiuta ad orientarsi nel mondo dei loro figli.
Nickel Boys, diretto da
RaMell Ross (“Hale County This Morning, This
Evening”), è il film di apertura, fuori concorso, della
ventiduesima edizione di Alice nella città (16-27 ottobre),
la sezione autonoma e parallela della Festa del cinema di Roma,
dedicata ai giovani, agli esordi e alla scoperta del talento,
diretta da Fabia Bettini e Gianluca Giannelli.
Tratto dall’omonimo romanzo di
Colson Whitehead, vincitore del Premio Pulitzer nel
2019 e adattato per il grande schermo dallo stesso regista con
Joslyn Barnes, “Nickel Boy” è stato acclamatodalla
critica internazionale ai festival di Telluride e New
York, da “The Hollywood Reporter” a “Screen Daily”, “Vanity
Fair”, “The Guardian”, “Indiewire”, e “Variety” lo colloca
nell’elenco dei titoli che potrebbero guadagnarsi un posto nella
corsa all’Oscar 2025 insieme ad altri tre film in programma ad
Alice nella città, “The Outrun” di Nora Fingscheidt, “Blitz” di
Steve McQueen, entrambi con Saoirse Ronan, e “A Real Pain” di Jesse
Eisenberg.
“Nickel Boy” è un’esplorazione visionaria, coraggiosa e
affascinante del trauma e della storia americana all’epoca delle
leggi Jim Crow sulla segregazione razziale ed è incentrato sulla
vicenda di due adolescenti afroamericani in un barbaro riformatorio
minorile della Florida. 1960, Tallahassee. Il sogno universitario
di Elwood Curtis (Ethan Herisse) si infrange lungo un’autostrada a
due corsie. A causa di un innocente passo falso, Elwood viene
condannato all’inferno della Nickel Academy. Lì incontra Jack
Turner (Brandon Wilson) con il quale stringe un’alleanza: Turner
dispensa consigli fondamentali per la sopravvivenza all’interno del
violento carcere minorile, mentre Elwood si aggrappa alla sua
visione ottimistica del mondo per sopravvivere. Sullo sfondo del
nascente movimento per i diritti civili, l’esistenza dei due
adolescenti sembra lontana dall’oratoria del reverendo Martin
Luther King. Nonostante la brutalità della Nickel, Elwood si sforza
di mantenere la sua umanità, risvegliando una nuova visione della
vita del suo compagno di cella. Interpretato magistralmente da Aunjanue
Ellis-Taylor, Ethan Herisse, Brandon Wilson, Hamish Linklater e
Daveed Diggs, il film è arricchito dalla fotografia di
Jomo Fray (“All Dirt Roads Taste of Salt”) e dal montaggio
di Nicholas Monsour (“NOPE”). Prodotto da Dede Gardner,
Jeremy Kleiner, David Levine, Joslyn Barnes, è una produzione
Plan B Entertainment, Anonymous Content, Louverture Films e
uscirà nei cinema statunitensi il 25 ottobre distribuito da
Orion Pictures e Amazon MGM Studios. In Italia sarà
disponibile su Prime
Video.
“Nickel Boys è un film che fa fare un balzo in avanti alla
rappresentazione cinematografica della crudele realtà del razzismo
– dichiarano Gianluca Giannelli e Fabia Bettini, direttori
artistici di Alice nella città – RaMell Ross condivide con chi
guarda la bellezza del margine, l’emozione del confine, la
trasgressività del limite dei ragazzi protagonisti dell’omonimo
romanzo del due volte premio Pulitzer Colson Whitehead. Per questo
siamo onorati di aprire il festival con ‘Nickel Boys’, un’opera
intensa nello spirito e audace nel linguaggio visivo che conferma
lo status di artista visionario del suo autore, che persevera nel
tentativo di catturare il buio della storia americana, affinché non
si ripeta all’infinito”.
RaMell Ross è un artista, fotografo, regista, scrittore e
documentarista. Si è laureato in Sociologia e Inglese alla
Georgetown University e successivamente ha conseguito un Master
(MFA) in fotografia presso la Rhode Island School of Design. Il suo
documentario sperimentale “Hale County This Morning, This Evening”,
sulla vita dei neri nella contea di Hale, in Alabama, è stato
presentato in anteprima al Sundance Film Festival del 2018. Al
festival gli è stato assegnato il Premio Speciale della Giuria per
la Visione Creativa. Il film ha vinto un Peabody Award e nel 2019 è
stato candidato all’Oscar per il miglior film documentario e per il
Primetime Emmy Award per meriti eccezionali nel cinema
documentario. Le sue fotografie sono presenti in varie collezioni
pubbliche e private come il Museum for Modern Art, il Virginia
Museum of Fine Arts e l’High Museum.
Sollievo per Nick Stahl, che è tornato
a farsi sentire con una mail scritta agli amici. Se n’erano perse
le tracce da alcuni giorni. L’ex moglie Rose ne aveva denunciato la
scomparsa, aggiungendo che l’attore, con trascorsi di
Nel cast di Gangster
Squad del regista Ruben Fleischer (Zombieland) si è
aggiunto un attore del calibro di Nick Nolte. Il
tutto è avvenuto alle battute finali del casting, con l’imminente
inizio delle riprese.
Nick Nolte
ricoprirà il ruolo di Bill Parker, il nuovo capo della polizia
di Los Angeles (il film è ambientato negli anni ’50), determinato a
mettere su una squadra di poliziotti incorruttibili, per
combattere l’organizzazione criminale capitanata da Mickey Cohen
(interpretato da Sean Penn). Parker, veterano della seconda guerra
mondiale, collaborerà a questo fine con il John O’Mara di Josh
Brolin. Gli altri poliziotti duri e puri saranno interpretati da
Ryan Gosling, Giovanni Ribisi, Anthony Mackie, Robert Patrick e
Holt McCallany. Mireille Enos sarà la moglie di Brolin, ed Emma
Stone la donna di cui si innamorano sia Penn che Gosling.
Il nostro viaggio all’interno
dell’universo televisivo di Chicago continua e oggi vi parliamo del
bel dottorino dai capelli rossi di Chicago Med,
interpretato da Nick Gehlfuss.
Scopriamo insieme tutto
quello che c’è da sapere su Nick Gehlfuss, sulla sua
carriera e sulla sua vita privata.
Nick Gehlfuss vita privata
10. Nato il 21
gennaio del 1985 a Cleveland, in Ohio, Stati
Uniti, Nick Gehlfuss passa tutta la sua infanzia e adolescenza nel
quartiere di Little Italy. Subito dopo il diploma, Nick si iscrive
al Marietta College dove consegue la laurea in belle
arti. Successivamente, decide di completare i suoi studi
alla University of Missouri-Kansas City, prendendo una laurea
magistrale sempre in belle arti.
9. Non si conosce
molto della vita privata di Nick Gehlfuss ma sappiamo che la sua
carriera non è cominciata in tv o al cinema ma bensì in teatro.
Trasferitosi a New York dopo i suoi studi, Nick fa il suo debutto
come attore in teatro con la Classic Stage
Company, nella produzione di Sogno di Una Notte di
Mezza Estate, opera di William
Shakespeare.
Nello spettacolo, Nick Gehlfuss
interpreta Lisandro, rappresentazione teatrale che conta nel suo
cast attore come Bebe Neuwirth e la famosa
Cristina Ricci. Grazie alla sua magistrale
interpretazione, Nick riceve il prestigioso premio Rosemarie
Tichler.
La sua carriera continua dalla
costa est alla costa ovest degli Stati Uniti. Nick Gehlfuss si
trasferisce a Los Angeles per coltivare il suo sogno di lavorare
nel cinema e nella televisione. Qui, in attesa della sua grande
occasione, continua a recitare in teatro. In quegli anni lo vediamo
impegnato con lo spettacolo Reasons to Be Pretty,
di Neil LaBute, andato in scena alla Geffen
Playhouse.
Nick Gehlfuss film e serie tv
8. Dopo essersi
fatto le ossa in teatro e sul palcoscenico, Nick Gehlfuss
finalmente comincia a muovere i primi passi nel mondo della
televisione. Nel 2010, viene scelto per interpretare un piccolo
ruolo nel diciassettesimo episodio della quarta stagione della
fortunata serie Army Wives. Quella breve
parentesi, segna la sua fortuna.
7. Successivamente, infatti,
l’attore viene scelto per molti altri piccoli ruoli in serie molto
importanti come The Good Wife (2011), Blue
Bloods (2011), Person of Interest (2012),
The Glades (2013), Rizzoli &
Isles (2013), The Newsroom (2013),
Royal Pains (2014), Murder in the
First(2014) e Shameless (2014).
Emmy Rossum e Nick Gehlfuss in Shameless – Fonte: IMDB
Nel 2014, Nick partecipa alla serie
Shameless,
ideata da Paul Abbott che racconta della vita di
una sfortunata famiglia di un quartiere malfamato di Chicago. I
Gallagher sono una famiglia molto povera e disfunzionale che
combatte tutti i giorni con miseria, alcolismo e tossicodipendenza.
A capo dei Gallagher c’è Frank (William H. Macy),
drogato e alcolizzato, e che passa la maggior parte del suo tempo a
ubriacarsi ni bar invece di occuparsi dei suoi sei figli.
Nella serie, Nick Gehlfuss
interpreta Robbie
Pratt, un ex alcolista e amante della primogenita di
Frank, in un arco temporale di 6 episodi, dalla
4×03 “Like Father, Like Daughter” alla
4×10 “Liver, I Hardly Know Her” – con una breve
interruzione negli episodi 4×06 e 4×07.
6. Nello stesso
periodo, Nick partecipa anche a film come In Lieu of
Flowers (2013), Love & Mercy (2014) e
Equity (2015). In quegli anni, inoltre, lo vediamo
in alcune serie tv come Longmire (2014),
C’è sempre il sole a Philadelphia (2015),
Constantine (2015) e Power
(2015).
Nick Gehlfuss in Chicago Med
5. Il 2015 segna l’anno di svolta
nella carriera di Nick Gehlfuss. L’attore viene infatti scelto per
interpretare un ruolo da protagonista nella nuova serie medical
drama dal titolo Chicago Med.
Spinoff dell’acclamatissima
serie Chicago
Fire, Chicago Med, prodotta dal genio
televisivo di Dick Wolf, racconta delle vicissitudini di
medici e infermieri dell’ospedale Chicago Medical Center.
Tra i personaggi principali abbiamo
Sharon Goodwin (S. Ephata
Merkerson) Direttore Sanitario del Chicago Medical
Center. Maggie Lockwood (Marlyne Barrett),
infermiera caporeparto del Pronto Soccorso; Connor Rodhes (Colin
Donnell) chirurgo specializzato in Chirurgia
d’Emergenza; April Sexton (Yaya
DaCosta), infermiera; Natalie Manning (Torrey
DeVitto), pediatra e specializzanda in Medicina
d’Emergenza.
Ancora, Sarah Reese (Rachel
DiPillo), una studentessa del quarto anno di medicina;
Ethan Choi (Brian Tee), ex militare e
specializzando del terzo anno di Medicina d’Emergenza; Daniel
Charles (Oliver Platt), Primario del reparto di
Psichiatria; e in ultimo Ava Bekker (Norma
Kuhling), chirurgo cardio-toracico del Chicago Med.
Nella serie Nick
Gehlfuss interpreta William Halsted,
chirurgo e specializzando anziano in Medicina d’Emergenza. Ex
chirurgo plastico, William è il fratello minore del detective
Jay Halsted
della Chicago PD,
nonché pecora nera della famiglia. Sempre ostracizzato dal padre
per le sue scelte professionali, Will si è praticamente pagato di
studi da solo per tutta la durata del college. Nonostante i suoi
difficili rapporti col padre, Will si è sempre preso cura della
famiglia soprattutto quando la madre si ammala di cancro mentre suo
fratello è in missione per l’esercito in Afghanistan. Tra i due
fratelli ci sono questioni irrisolte e problemi che entrambi
dovranno affrontare.
Al momentoChicago Med è
arrivato alla sua quinta stagione, non senza
stravolgimenti di trama e cast, contando per ora ben 103
episodi.
Nick Gehlfuss e gli episodi
crossover di Chicago Med
4. L’intero
universo televisivo di Chicago, creato a Dick
Wolf, è molto più intricato di quanto si possa immaginare.
Capita spesso – soprattutto durante le prime due stagioni
di Chicago
Fire– che i personaggi delle tre serie si mixino
in uno stesso episodio. Questo stratagemma è stato ideato dagli
autori per presentare al pubblico di Chicago Fire, alcuni
nuovi personaggi che saranno poi protagonisti
degli spinoff Chicago PDe Chicago Med.
Quasi tutti i personaggi di ognuna
delle serie è comparso in almeno un paio di episodi delle altre
due. Oltre alle varie ‘comparsate’, utilizzate più che altro per
mantenere una sorta di continuità nell’universo Chicago, ci sono
anche gli episodi crossover. Queste
particolari puntate sono caratterizzate da storie che mettono in
comunicazione tra loro le varie serie e tutti i loro
personaggi.
Quel gran burlone
di Dick Wolf, tuttavia, continua a
complicare le cose aggiungendo all’intricato universo televisivo di
Chicago anche alcuni episodi crossover con la famosa e
fortunatissima serie crimeLaw & Order –
SVU.
Insomma, se volete iniziare a
vedere almeno una di queste serie senza rischiare di perdere pezzi
di trama per strada, vi servirà uno schema. Per capire come
guardare nell’ordine esatto i vari episodi delle
serie Chicago
Fire, PD e Med,
vi consigliamo di consultare il validissimo schema
de Il Criticatore di
Telefilm.
Nick Gehlfuss in Chicago Fire e
Chicago PD
3. Il personaggio
di William
Halsted di Chicago Med, essendo
collegato a quello di Jay Halsted di
Chicago PD, compare spesso nelle in altre serie
dell’universo televisivo creato da Dick Wolf. Nick Gehlfuss
e Jesse Lee Soffer si trovano spesso a lavorare insieme e
sui set di entrambi gli spinoff di Chicago Fire.
2. In Chicago Med, il dottor
William
Halsted ha una vita sentimentale alquanto complicata
che coinvolge la sua collega Natalie (Torrey
DeVitto). Ma nella realtà, Nick Gehlfuss non ama molto
i drammi. A differenza di molti suoi colleghi attori e attrici, che
amano cambiare continuamente partner, Nick è un uomo da una donna
alla volta. L’attore è sposato ormai da molti anni con
Lilian Matsuda, una bella imprenditrice del
settore alberghiero.
Non è molto chiaro come i due si
siano conosciuti ma sappiamo che, dopo una non troppo lunga
frequentazione, si sono sposati in gran segreto il 13
maggio del 2016. Sembra che entrambi volessero una
cerimonia semplice e privata e che abbiano evitato gli sfarzi di un
matrimonio in grande stile per preservare il loro giorno
speciale.
1. Se volete essere sempre
aggiornati sulla vita privata, sentimentale e professionale
dell’attore, seguite l’account ufficiale Nick Gehlfuss
Instagram.
Una delle due scene post credits di
Spider-Man: Far
From Home ci ha mostrato Nick Fury
nello spazio (mentre sulla Terra, al suo posto, c’era lo Skrull
Talos) a bordo di un’enorme astronave e intento a godersi quella
che sembrava una pausa dagli impegni con i Vendicatori. Ma come lo
ritroveremo nella Fase 4? Il personaggio tornerà in azione?
Il ruolo dello S.H.I.E.L.D. nel MCU
ha preso una strana piega da quando Captain America: The
Winter Soldier ha rivelato che l’organizzazione era stata
infiltrata dall’Hydra fin dalla seconda guerra mondiale, e che
tutti tranne Steve Rogers, Natasha Romanoff, Nick Fury, Phil
Coulson, e Maria Hill sapevano.
Nei fumetti, nel momento in cui
viene introdotto il multiverso, lo S.H.I.E.L.D. si è poi ramificato
in due nuove organizzazioni denominate S.W.O.R.D.
e A.R.M.O.R. La prima ha costruito la sua base in una stazione
spaziale per difendere la Terra dagli alieni, mentre la seconda
protegge il nostro pianeta dalle minacce interdimensionali. Sarà
questa la nuova collocazione di Fury?
Avanti e indietro tra Terra e
spazio
Abbiamo ragione di credere che il
colpo di scena finale di Far From Home nasconda molto più di quanto
sembri e che Nick Fury potrebbe aver fatto avanti e indietro dalla
Terra allo spazio numerose volte nel corso del MCU. D’altronde c’è
tutta una teoria sui panini di cui
vi avevamo parlato in un articolo che lo confermerebbe…
Tornerà nel sequel di Captain
Marvel
Nick Fury è stato una parte
fondamentale del primo film di Captain Marvel,
quindi è possibile che torni in un ruolo altrettanto cruciale anche
nel sequel già annunciato da Kevin Feige ma che non ha ancora una
data di uscita ufficiale. Il suo lavoro con Carol Danvers non è
concluso e i due potrebbero riunirsi per una nuova missione nello
spazio…
Un ruolo nella guerra
Kree/Skrull
Diverse teorie suggeriscono che
nella prossima Fase del MCU assisteremo alla guerra di Kree
/ Skrull e, visti gli eventi di Captain Marvel, il
coinvolgimento di Nick Fury in questo conflitto potrebbe alimentare
l’idea secondo cui l’ex leader dello SHIELD lavora con gli alieni
mutaforma da anni, aiutandoli a combattere contro la Starforce.
Aiuterà Peter Parker a mantenere
segreta la sua identità
Dopo i titoli di coda di
Spider-Man: Far From Home abbiamo scoperto che
l’identità segreta del supereroe è stata rivelata in mondovisione
da Mysterio. Sappiamo che il personaggio è attualmente fuori dal
MCU, ma nelle retrovie Nick Fury potrebbe contribuire alla
salvaguardia del suo nome, magari aiutato da un avvocato (Matt
Murdock?) oppure nascondendo Peter a bordo della sua nuova
astronave…
Sarà coinvolto nella trama di
Secret Invasion
Il sogno di vedere adattata sul
grande schermo la trama Secret Invasion non è del
tutto svanito, considerando che le premesse ci sono e che una
guerra tra l’esercito di Skrull infiltratosi sulla Terra e gli eroi
è possibile allo stato attuale degli eventi. In questo caso Nick
Fury è un alleato degli Skrull, quindi lo scenario futuro offre una
serie di opportunità per lo sviluppo del personaggio…
Comparirà in Guardiani della
Galassia 3
Sappiamo che al momento Nick Fury si
trova nello spazio, ed è qui che potrebbe incontrare i
Guardiani della Galassia, magari partecipando a
qualche missione cosmica a bordo del Benatar. Il terzo volume è in
arrivo, quindi perché non inserire anche il personaggio di Samuel
L. Jackson? James Gunn avrebbe idee sicuramente interessanti in
merito.
Sta lavorando con i Fantastici
4
Come conseguenza diretta della
fusione tra Fox e Disney, X-Men e Fantastici 4
sono adesso liberi di apparire nel MCU, quindi è possibile che
almeno una delle due squadre venga introdotta presto al cinema
magari proprio per intercessione di Nick Fury. Questo spiegherebbe
l’assenza di Fury dalla Terra e perché si è trattenuto nello spazio
per lungo tempo…
Nick Fury è stato uno dei personaggi centrali
del MCU fin
dal suo inizio con
Iron Man del 2008, ma la sua storia è stata raccontata
in modo completamente frammentario. Samuel L. Jackson ha debuttato nei panni di
Nick Fury nella scena post-credits di
Iron Man e da allora è apparso in altri dieci film del
MCU, ha
prestato la sua voce a diverse varianti di Nick
Fury in What If…?, ed è diventato protagonista della
sua prima avventura da solista con Secret Invasion su Disney+.
Sebbene siano state rivelate molte
cose sulla storia di Nick Fury nel MCU, egli è ancora
uno dei personaggi più enigmatici del franchise, poiché gran parte
della sua vita personale è ancora un mistero.
La prima vita di Nick Fury e il suo
ingresso nell’esercito degli Stati Uniti (1950-1968)
Durante uno scambio di
battute in Captain Marvel, in cui Fury dimostra alla Carol
Danvers di Brie Larson di non essere uno Skrull
mutaforma, Fury rivela alcuni dettagli sulla sua infanzia. Nato
Nicholas Joseph Fury a Huntsville, in Alabama, nel
1950, Fury è cresciuto insistendo che tutti si riferissero a lui
solo con il suo cognome, compresa la sua stessa famiglia.
Ha anche rivelato che il suo primo
animale domestico è stato un gatto di nome Mr.
Snoofers. Dopo aver terminato le scuole superiori nel
1968, Fury si è arruolato nell’esercito degli Stati Uniti. Prima di
lasciare l’esercito e intraprendere una carriera di spionaggio con
la CIA, Fury ha scalato i ranghi fino a diventare colonnello e ha
assistito a un gran numero di operazioni durante la Guerra
Fredda.
Nick Fury entra nello SHIELD (anni
’80)
In un certo periodo degli
anni ’80, Fury lasciò la CIA per unirsi allo
SHIELD e nel 1988 lavorava sotto il comando
dell’alto membro dello SHIELD R. Keller, interpretato da
Ben Mendelsohn in Captain Marvel. Sebbene Captain Marvel abbia visto Fury in missione
sul campo, il suo lavoro principale all’interno dello SHIELD era
dietro a una scrivania, alla ricerca di minacce future per gli
Stati Uniti, anche se si è fatto strada fino a ottenere
un’autorizzazione di livello 3.
Durante questo periodo, Fury
supervisionò anche l’addestramento del Phil
Coulson di Clark Gregg e iniziò a sviluppare un rapporto
di lavoro con l’Alexander Pierce di Robert Redford, l’allora Sottosegretario del
Consiglio di Sicurezza Mondiale.
Carol Danvers presenta Nick Fury
agli Skrull (1995)
Nel 1995, Fury e una squadra di agenti dello
SHIELD furono inviati a indagare su una donna
misteriosa che si era schiantata in un videonoleggio Blockbuster di
Los Angeles. L’eroe spaziale, che si rivelò essere Carol
Danvers, accompagnò Fury in un’avventura in cui esplorò la
sua storia sulla Terra, la sua amicizia con Maria
Rambeau e sua figlia Monica e introdusse
Fury alla razza aliena mutaforma, gli Skrull.
Dopo aver appreso che gli Skrull
erano in realtà alleati dell’umanità, Fury iniziò a collaborare con
Talos, il leader degli Skrull che si era spacciato
per R. Keller, l’allora direttore dello SHIELD, e
aiutò gli Skrull ad affrontare i guerrieri Kree.
Nick Fury perde l’uso dell’occhio
sinistro (1995)
Durante la sua avventura
con Capitan Marvel, Fury si imbatté in una creatura nota come
Flerken, un alieno che aveva assunto la forma di
un gatto addomesticato. Goose apparteneva in
precedenza alla Mar-Vell di Annette Bening, ma aiutò Fury e gli Skrull a sconfiggere gli ex alleati
Kree della Danvers, utilizzando i tentacoli
sporgenti espulsi dalla sua bocca per incapacitare alcuni soldati
Kree.
Goose ha anche conservato il
Tesseract al sicuro all’interno della dimensione tascabile nel suo
stomaco. Tuttavia, mentre giocava con Fury dopo la battaglia, Goose
ha graffiato Fury sull’occhio sinistro, lasciandogli pesanti
cicatrici e causando la sua cecità finale, che lo ha portato a
sfoggiare la sua caratteristica benda sull’occhio.
Nick Fury diventa direttore dello
SHIELD (fine anni ’90)
Lavorando con
Alexander Pierce in una missione a Bogotà negli
anni ’90, Fury ricevette l’ordine di negoziare con l’Esercito di
Liberazione Nazionale, che aveva preso in ostaggio diversi
ufficiali politici, tra cui la figlia di Pierce. Fury disobbedì a questi ordini e riuscì a
recuperare in sicurezza gli ostaggi, venendo promosso a Direttore
dello SHIELD per le sue azioni eroiche.
La missione personale di Fury come
Direttore dello SHIELD era quella di indagare su artefatti
misteriosi, pericolosi e talvolta ultraterreni, tra cui il Tesseract e la Darkhold. Ha
anche usato la sua posizione di Direttore per mettere in atto il
suo piano per l’Iniziativa Vendicatori, un’idea che aveva concepito
dopo aver appreso delle minacce aliene in Captain Marvel.
Nick Fury inizia a reclutare i
Vendicatori (2000-2008)
Nonostante il Consiglio di
Sicurezza Mondiale volesse che Nick Fury si concentrasse sulla ricerca del
Tesseract, egli usò invece la sua posizione di
Direttore dello SHIELD per iniziare a reclutare i
Vendicatori. Mentre i suoi tentativi iniziali di trovare Capitan
America, un supereroe della Seconda Guerra Mondiale, fallirono,
Fury reclutò il Clint Barton di Jeremy Renner e successivamente la
Natasha Romanoff di Scarlett Johansson nello SHIELD come due dei
suoi agenti più fidati.
Marvel Comics The Incredible Hulk: The Fury
Files descriveva i tentativi di Fury di portare Bruce
Banner, alias Hulk, all’interno dello SHIELD, anche se
questi piani vennero accantonati dopo aver visto la portata del
potere di Hulk. Al contrario, Fury ha rivolto la sua attenzione a
uno dei nuovi eroi del MCU.
Tony Stark viene reclutato come
consulente (e Fury gli salva la vita) (2008)
Iron
Man del 2008 ha dato il via al MCU raccontando la
storia delle origini di Tony Stark nei panni del
supereroe titolare. Dopo aver dichiarato al mondo la sua identità
di supereroe, la scena post-credits di
Iron Man vedeva Stark incontrarsi con Nick Fury nell’oscurità della sua casa di
Malibu, con Fury che suggeriva che Stark era diventato parte di un
universo di eroi più grande.
Il rapporto tra Fury e Stark è stato
ulteriormente sviluppato in Iron Man 2, dove lo SHIELD ha
concesso a Stark più tempo per trovare un nuovo elemento per il suo
reattore ad arco, e Stark è stato reclutato come consulente per i
Vendicatori, pur non essendo ancora un membro ufficiale della
squadra.
Lo SHIELD inizia la ricerca sul
Tesseract (2011)
Mentre Nick Fury reclutava potenziali membri degli
Avengers del MCU, si mise anche
al lavoro per reclutare menti preziose nei ranghi dello SHIELD, tra
cui l’Erik Selvig di Stellan Skarsgård in Thor
del 2011. Selvig fu portato nella struttura dello SHIELD per la
missione congiunta sull’energia oscura, dove posò per la prima
volta gli occhi sul Tesseract e Fury chiese a Selvig di fare
ricerche sul cubo.
All’insaputa di entrambi, questa
azione avrebbe portato direttamente agli eventi di The Avengers, e la Pietra Spaziale nascosta
nel Tesseract sarebbe stata fondamentale per il futuro del
MCU. Da
quando Fury ha iniziato le ricerche sul Tesseract, il Consiglio di Sicurezza Mondiale ha
concesso allo SHIELD maggiori finanziamenti, permettendo così la
nascita dei Vendicatori.
Nick Fury si presenta a Capitan
America (2011)
Nel 2011, in Captain America: Il primo vendicatore, il
sogno di Nick Fury di reclutare Capitan America per
l’Iniziativa Vendicatori si è avverato quando lo Steve
Rogers di Chris Evans è stato trovato ibernato ma ancora
vivo. Dopo che Rogers è uscito dalla sua stanza di riabilitazione
in una struttura SHIELD di Times Square, Fury lo ha incontrato
personalmente e gli ha spiegato la sua situazione.
Dal momento che il programma dei
Vendicatori stava perdendo trazione tra Iron Man 2 e Il primo vendicatore, il risveglio di Capitan
America fu una grande vittoria per i sogni di Fury sui Vendicatori,
segnando il pezzo finale del puzzle per riunire i Vendicatori solo
un anno dopo.
Avengers Assemble (2012)
Quando le ricerche dello
SHIELD sul Tesseract aprirono un varco nello spazio,
Loki arrivò sulla Terra e mosse guerra
all’umanità. I Vendicatori sono stati riuniti per combattere il Dio
asgardiano dell’inganno, recuperare il Tesseract, spezzare
l’incantesimo di Loki su Clint Barton ed
Erik Selvig e salvare New York dall’esercito
Chitauri di Loki.
Come loro benefattore, Nick Fury ha avuto un ruolo fondamentale nel
riunire la squadra e nel forgiarla in un’unità collettiva composta
da Iron Man, Capitan America,
Thor, Hulk, Vedova
Nera e Occhio di Falco. Il successo dei
Vendicatori durante la Battaglia di New York ha ripristinato la
fiducia di Fury e del Consiglio di Sicurezza Mondiale nel
progetto.
Nick Fury viene apparentemente
ucciso dall’HYDRA (2014)
Dopo The Avengers del 2012, i membri della squadra
sono tornati a intraprendere missioni in solitaria, con
Steve Rogers che è passato alle dipendenze di
Nick Fury e dello SHIELD come loro agente di
punta. Durante Captain America: The Winter Soldier, tuttavia,
è stato rivelato che l’HYDRA è cresciuta all’interno dello SHIELD
fin dall’inizio, con Alexander Pierce, vecchio
alleato di Fury, a capo dell’organizzazione corrotta.
Fury fu inseguito dall’HYDRA e dal
Soldato d’Inverno e apparentemente ucciso, anche se in seguito si
rivelò un espediente. Tuttavia, questo ha dato a Fury l’opportunità
di entrare in clandestinità, abbandonando la sua vecchia vita
mentre il mondo lo dava per morto.
Nick Fury aiuta i Vendicatori nella
battaglia contro Ultron (2015)
Nonostante non sia più il
direttore dello SHIELD e lavori in incognito, Nick Fury è riuscito a mettersi in contatto
con i Vendicatori durante Avengers: Age of Ultron del 2015. Incontrando
la squadra nella casa di famiglia di Clint Barton,
Fury ha consigliato ai Vendicatori come gestire la minaccia
rappresentata dall’Ultron di James
Spader.
In seguito, Fury è apparso insieme
alla Maria Hill di Cobie Smulders, suo ex braccio destro allo
SHIELD, su un elivelivolo recuperato per aiutare l’evacuazione di
Sokovia. Riuscendo a portare in salvo la maggior parte della
popolazione della città, Fury ha dimostrato che lo SHIELD è ancora
una forza necessaria sulla Terra e ha dimostrato ancora una volta
la sua capacità di leadership nonostante non abbia nessuno da
guidare.
Nick Fury e Maria Hill vengono
uccisi da Thanos (2018)
Dopo Avengers: Age of Ultron, Nick Fury e Maria Hill si sono nuovamente
nascosti, e nessuno dei due è stato più visto fino ad Avengers: Infinity War del 2018. Ad Atlanta,
Fury e Hill hanno iniziato a essere avvisati della battaglia dei
Vendicatori contro il Titano Pazzo Thanos in
Wakanda, ma solo pochi istanti dopo è stato rivelato che Thanos
aveva completato la sua missione, mentre le persone iniziavano a
disintegrarsi intorno a loro.
Frettolosamente, Fury riuscì a
contattare Capitan Marvel con il cercapersone che
lei gli aveva regalato per le emergenze, prima che lui e Hill
cadessero vittime dello scatto di Thanos nella Guerra
dell’Infinito. Fury e Hill sarebbero tornati dopo lo Snap di Hulk
in Avengers: Endgame ed entrambi erano presenti
al funerale di Tony Stark.
Nick Fury lascia la Terra per
lavorare al SABER (prima del 2024)
La scena post-credits di
Spider-Man: Far From Home ha rivelato che
Fury e Hill, nonostante
sembrassero direttamente coinvolti nella battaglia dello
Spider-Man di Tom Holland contro il
Mysterio di Jake Gyllenhaal, erano in realtà gli Skrull Talos e Soren sotto mentite
spoglie.
Lo stesso Fury è stato scoperto
essere fuori dal mondo in quel periodo, con Secret Invasion della
Fase 5 su Disney+ che ha rivelato che stava
lavorando alla stazione spaziale SABER. Non è
chiaro quando Fury abbia lasciato esattamente la Terra, ma Secret
Invasion ha anche rivelato che il Blip di Avengers: Endgame ha avuto un forte
impatto su Fury, suggerendo che abbia lasciato il pianeta durante
gli otto mesi di intervallo tra Endgame e Far From Home, con Talos che ha assunto la sua
identità al suo posto.
Maria Hill richiama Nick Fury sulla
Terra per affrontare la ribellione Skrull (2025)
Secret Invasion ha debuttato su Disney+ il 21 giugno 2023, iniziando
con il ritorno di Nick Fury sulla Terra dopo aver lavorato per
circa due anni sulla Stazione Spaziale SABER. Fury è stato
richiamato sulla Terra da Maria Hill e
Talos per affrontare una ribellione Skrull guidata dal Gravik di Kingsley
Ben-Adir, che intende sradicare l’umanità e rivendicare la
Terra come propria.
Questo come ritorsione alla promessa
non mantenuta di Fury e Capitan Marvel di trovare
agli Skrull una nuova casa tra le stelle. Fury appare molto più
vulnerabile in Secret Invasion, ma poiché la serie segna la
sua prima avventura da solista nel MCU, è possibile che
vengano rivelati ulteriori dettagli sul suo personaggio.
Nick Fury tornerà in The Marvels
(2025)
Il primo trailer di
The Marvels del 2023 è stato pubblicato l’11
aprile 2023, svelando che Nick Fury avrà un ruolo nel prossimo sequel di
Captain Marvel. Con la formazione di una nuova squadra
del MCU con
Carol Danvers, una Monica Rambeau
cresciuta, interpretata da Teyonah Parris, e la
Kamala Khan di Iman Vellani,
alias Ms. Marvel, non è chiaro quale ruolo avrà Fury
nell’avventura.
Tuttavia, sembra che una parte del
film si svolgerà sulla stazione spaziale SABER, che fa seguito alla
trama di Secret Invasion e rimette Nick Fury in
posizione di comando.
Da quando Nick Fury è apparso nella scena post-credits
di
Iron Man nel 2008, i fan sapevano che avrebbero avuto un
ruolo sempre più rilevante negli anni a venire. Da allora Nick Fury
è apparso in ben undici film Marvel, tra cui i franchise di
Avengers, Captain America e Spider-Man, con tanto di
battute iconiche e momenti epici.
Dall’amore di Fury per i gatti alla
sua riluttanza a fare marcia indietro di fronte agli Dei, Samuel L. Jackon è stata una scelta
incredibile per il ruolo. La speranza è che apparirà in numerosi
altri progetti Marvel in futuro…
“Esci dalla ciambella…”
In
Iron Man 2, opo aver lasciato andare via Rhodey con la sua
armatura d’argento, Tony finisce in cima al Randy’s Donut, dove si
appresta a mangiare una scatola da sei ciambelle.
È allora che Fury appare per la
prima volta, affermando: “Signorino, devo pregarti di uscire
dalla ciambella …”, una frase che pochissimi altri oltre a
Samuel L. Jackson potrebbero recitare con tanta credibilità. Di
certo non è la battuta del MCU più divertente di Fury, ma merita di
essere menzionata proprio perché è stata la prima testimonianza del
sarcasmo di Nick Fury.
Ridotto in polvere
Quando Fury sta per svanire
a causa dello schiocco di Thanos, si intuisce che il personaggio
avrebbe dovuto pronunciare la sua celebre battuta:
“Motherf…”.
Naturalmente, la faccia del
personaggio si polverizza giusto in tempo per evitare che egli la
pronunci del tutto, in linea con l’ormai noto PG-13 della Marvel.
Si tratta di un momento assai rapido, che ha funzionato ovviamente
soltanto per chi è riuscito a cogliere il riferimento.
Fury e il Flerken
Uno dei personaggi di
spicco di Captain
Marvel è stato senza dubbio il gatto Goose, poiché viene
rivelato ai fan che ha un ruolo molto significativo nel passato di
Fury. I fan scoprono infatti che Goose è in realtà un Flerken, una
creatura pericolosa che può sparare tentacoli dalla sua bocca per
divorare e attaccare i suoi avversari.
Fury ha condiviso molti momenti con
Goose nel film: ogni volta che poteva, Fury ha sfoggiato la sua
graziosa “voce animale” che nessuno aveva mai sentito prima dal
direttore dello S.H.I.E.L.D. La cosa ha ovviamente suscitato
ilarità, ma il personaggio ha fatto ancora di meglio…
Nessuno può ingannare Fury
In Spider-Man:
Far From Home l’illusionista Quentin Beck, noto anche come
Mysterio, ha ingannato tutti sul fatto che fosse l’eroe che avrebbe
preso il posto di Tony come miglior difensore della Terra. Tutti
incluso Nick Fury… o quasi.
Quando gli Elementali attaccano
Londra, Mysterio (che controlla gli Elementali, che in realtà sono
solo ologrammi) cerca di convincere Fury che stanno sfruttando il
potere dal nucleo terrestre. Subito dopo, Fury si rende conto che
Beck è un imbroglione, si rivolge a Maria Hill e afferma:
“See Now That’s Some Bul***It”, dimostrando che il
grande Mysterio può ingannare tutti tranne lui. Di sicuro la
migliore delle battute di Fury da Far From Home, ma di
certo non la sua più epica in tutto il MCU.
Il confronto con Loki
In
The Avengers, una volta che Loki riesce a essere catturato
con successo e portato a bordo dell’elicottero, Fury gli fa visita.
La bellezza di questa scena è che anche se Loki è letteralmente un
Dio, Fury non si tira mai indietro.
Fury ammette che Loki lo ha reso
disperato, ma gli ricorda che potrebbe non essere stata una buona
idea. E per finire, dopo che Loki ha pronunciato il suo discorso su
di lui, dimostrando il vero potere, Fury termina con: “Fammi
sapere se il potere vero vuole una rivista da leggere o
qualcos’altro.” Anche se questo non è la sua battuta più
divertente o più epica, è stato certamente bello vedere che può
avere l’ultima parola indipendentemente da chi si trova di
fronte.
Il ritorno dell’Helicarrier
In Avengers:
Age of Ultron, proprio quando ogni speranza sembra essere
perduta e gli Avengers stanno per sacrificarsi per salvare il
popolo di Sokovia, il tema di Helicarrier del primo film degli
Avengers diventa più rumoroso e Fury appare nell’elicottero
originale con alcuni vecchi amici.
Anche il tecnico di lancio di
Captain America: The Winter Soldier riappare con Fury per
aiutare a lanciare i baccelli di sicurezza dalla
portaelicotteri…
Tenere entrambi gli occhi aperti
Fino a
Captain America: The Winter Soldier, i fan del MCU avevano
solo immaginato che aspetto avesse l’occhio sinistro di Fury sotto
la benda. Proprio mentre Alexander Pierce viene arrestato dagli
altri dirigenti dello S.H.I.E.L.D, Vedova Nera introduce Nick Fury
vivo e vegeto.
Al fine di ignorare i protocolli di
sicurezza, Nick Fury rivela di aver aggiunto il suo occhio sinistro
ferito al database retinico dello S.H.I.E.L.D, permettendogli di
rivelare tutti i segreti dell’Hydra al pubblico. Captain
Marvel ha rivelato cosa è successo davvero all’occhio
di Nick Fury, ma il risultato finale non è stato l’unico
considerato. Sebbene questo sia stato un momento epico di
The Winter Soldier, Fury ha avuto momenti ancora più epici
in altri film.
“Ci fu un’idea”
Il discorso che è apparso
nel primo film degli Avengers e che ha poi dato il via al trailer
di Avengers: Infinity War è stato il leggendario monologo
di Nick Fury che diceva al pubblico che “Ci fu un’idea:
quella di mettere insieme un gruppo di persone straordinarie, per
capire se potevano divenire qualcosa di più, così che quando
sarebbe servito avrebbero combattuto battaglie per l’umanità
impossibili“.
Il discorso riassume con successo la
necessità per la squadra di eroi, pur avendo un tono di fondo di
disperata speranza, in risposta ovviamente ai nemici che gli umani
non possono affrontare da soli.
La scena post-credits di Iron Man
Non è stato fino alla scena
finale del primo film di
Iron Man che i fan hanno scoperto di aver
acquistato un biglietto per più di un singolo film a fumetti. Era
l’inizio di una nuova era dei cinecomic, che sarebbero diventati
una parte enorme delle vite dei fan.
Convincere
Samuel L. Jackon a interpretare il ruolo di Nick Fury non fece
che aumentare l’eccitazione per ciò che stava per realizzarsi nei
successivi 11 anni (e oltre 30 scene post-credit). La realizzazione
di ciò che stava per accadere è scaturita proprio da questo
momento.
Una decisione stupida
Un’altra delle famose battute di Nick Fury
dal primo film degli Avengers arriva dopo che il Consiglio di
sicurezza mondiale ha deciso di bombardare la città di New York per
distruggere l’esercito Chitauri che la invade.
La fiducia di Nick Fury nella sua
squadra non vacilla mai quando afferma: “Riconosco che il
consiglio ha preso una decisione, ma dato che è una decisione
stupida ho deciso di ignorarla”. Nick Fury mostra che la sua
fiducia negli eroi è maggiore della sua responsabilità nei
confronti dei suoi superiori. Questa era la battuta di spicco di
Fury nel primo film.
Grazie a una serie di retcon e
riscritture nel corso degli anni, la storia delle origini di
Nick Fury è
stata modificata più volte, il che lo ha reso uno dei personaggi
più misteriosi del MCU. Samuel L. Jackson ha debuttato nel ruolo di
Nick Fury in Iron Man del
2008 e da allora è apparso per tutta la durata del MCU. Nonostante sia
uno dei personaggi più longevi del MCU, la vita
personale e la storia di Fury non sono state
realmente esplorate fino a Captain Marvel del 2019 e Secret Invasion del 2023, che hanno entrambi
cambiato in modo significativo ciò che il pubblico pensava di
sapere sulla vita di Fury e diversi punti chiave della backstory di
Nick Fury nel MCU con una serie di
clamorose retcon.
Il suo occhio è stato preso da un
gatto alieno
Nick
Fury è stato introdotto in Iron Man
già con la sua caratteristica benda sull’occhio, ma come si sia
procurato le cicatrici è rimasto un mistero. Nel corso del film
Captain America: The Winter Soldier del 2014,
Fury ha affermato che “l’ultima volta che [si è] fidato di
qualcuno, [ha] perso un occhio“, sottintendendo che le sue
ferite erano state inflitte da un alleato che lo aveva tradito.
Tuttavia, questo aspetto è stato modificato nel film ambientato nel
1995 Captain Marvel, in cui Fury ha stretto un
legame con un Flerken di nome Goose. Goose graffiò
l’occhio di Fury dopo essere stato provocato dall’agente dello
SHIELD e, anche se la decisione di giustificare le cicatrici di
Fury come un semplice graffio ha suscitato opinioni contrastanti,
ha finalmente risposto a questa domanda decennale.
Gli Skrull erano dietro ogni suo
successo
Fury ha incontrato il
generale Skrull Talos, interpretato da Ben
Mendelsohn, in Captain Marvel, dando vita a un’amicizia
trentennale tra i due che è stata approfondita nella Fase 5 di Secret Invasion. Parte del mistero che
circonda Nick Fury nel MCU è sempre stato
il modo in cui riusciva ad avere accesso a così tante informazioni,
e l’episodio 3 di Secret Invasion, “Tradito”, ha rivelato che
Talos e diciannove dei suoi agenti hanno lavorato come spie per
l’ex direttore dello SHIELD. Gli Skrull di Talos
hanno passato a Fury informazioni che hanno permesso a quest’ultimo
di scalare i ranghi dello SHIELD, guadagnandosi il plauso, mentre
in precedenza si pensava che Fury lavorasse da solo per la sua
posizione.
L’Iniziativa Vendicatori è partita
molto prima di quanto si pensasse
I primi progetti
dell’MCU
hanno fatto presagire lo sviluppo dell’Iniziativa
Vendicatori, un piano che Fury aveva messo in atto per riunire un gruppo
di eroi straordinari per combattere le battaglie che l’umanità non
era in grado di combattere. Se inizialmente l’idea sembrava un
nuovo progetto di Fury e dello SHIELD, Captain Marvel ha poi rivelato che Fury ha
lavorato all’Iniziativa Vendicatori fin dagli anni Novanta. Dopo
l’avventura con Carol Danvers, Fury fu ispirato a
redigere i piani per l’Iniziativa Protettori, che in seguito
ribattezzò Iniziativa Vendicatori, come il nome di battaglia
dell’aviazione della Danvers. Questo ha arricchito la storia dei
Vendicatori, ma ha “cancellato” le conversazioni sulla squadra
nella Fase 1 del MCU.
Cosa sapeva degli alieni
The
Avengers del 2012 ha rivelato che lo
SHIELD aveva sviluppato armi in risposta alle
fughe degli Asgardiani sulla Terra in Thor del 2011. Questo implica
che Thor e Loki sono stati i
primi alieni a entrare in contatto con lo SHIELD, aprendo gli occhi
del mondo su ciò che si trova oltre le stelle. Il film della Fase 3
ha rivelato che gli alieni erano effettivamente arrivati sulla
Terra negli anni ’90 e che lo SHIELD e lo stesso NickFury avevano persino interagito con loro.
Sicuramente lo SHIELD avrebbe iniziato a sviluppare armi dopo che
gli Skrull e i Kree,
probabilmente più letali, erano arrivati sulla Terra negli anni
’90, ma questo non sembra avere un ruolo significativo.
La sua promozione a direttore dello
SHIELD
Captain
America: The Winter Soldier ha introdotto
Alexander Pierce, il Segretario del Consiglio di
Sicurezza Mondiale e membro di alto livello dell’HYDRA,
interpretato da Robert Redford. Dopo che Nick Fury ha salvato degli ostaggi
disobbedendo agli ordini durante una missione a Bogotà,
Pierce ha premiato il suo coraggio e lo ha
promosso alla carica di Direttore dello SHIELD. Sembrava che questa
storia non avesse bisogno di essere modificata, ma l’episodio 3 di
Secret Invasion ha rivelato che la rete
clandestina di spie Skrull di Fury, tra cui Talos, ha contribuito
alla sua ascesa a questa potente posizione, privando Fury di parte
della gloria di queste azioni e mettendo in dubbio la sua effettiva
credibilità come leader.
Ha sposato una Skrull
L’episodio 2 di Secret Invasion, “Promesse”, ha rivelato che
Nick Fury è sposato con una Skrull di nome
Varra, alias Priscilla, fin dall’inizio del MCU. I due si sono
conosciuti dopo Captain Marvel, quando Varra ha aiutato Fury a
trovare gli Skrull perduti e a integrarli nella società umana.
Sebbene questa sia stata una rivelazione importante per la Fase 5 del MCU, una battuta in
Captain America: The Winter Soldier implica
anche un’importante retcon. Durante Il soldato d’inverno, Fury usa la scusa della
moglie che lo ha cacciato per informare Steve
Rogers dell’infiltrazione dell’HYDRA nello SHIELD, ma
questo non avrebbe funzionato se fosse stato effettivamente
sposato, perché l’HYDRA sarebbe venuta a conoscenza della sua
debolezza.
Ha ingaggiato Tony Stark come primo
Vendicatore
Robert
Downey Jr. ha debuttato come primo supereroe del
MCU in
Iron Man del 2008 e la scena post-credits del film
vedeva
Nick Fury arrivare a casa di Tony
Stark per proporgli l’Iniziativa Vendicatori. Mentre
questa scena e quella post-credits de
L’Incredibile Hulk – che vedeva Stark avvicinarsi
al Generale Ross – suggerivano che Stark fosse
stato reclutato come primo Vendicatore,
Iron Man 2 ha modificato significativamente questa
teoria, confermando che il reclutamento di Stark era ancora in
discussione e alla fine non è stato portato a termine: Stark è
stato assunto come consulente, nonostante Iron Man
e The Incredible Hulk lo avessero chiaramente
designato come Vendicatore.
Chi sapeva che era “morto”
Nick
Fury ha inscenato la sua morte in Captain America: The Winter Soldier per
indebolire le forze dell’HYDRA che stavano crescendo all’interno
dello SHIELD. Dopo essere “morto”, Fury decide di darsi alla
clandestinità e, presumibilmente, tutti continuano a credere che
l’ex direttore dello SHIELD sia deceduto. Tuttavia, Spider-Man: No Way Home ha smentito la morte
di Nick Fury, in quanto l’agente Cleary del
Dipartimento di Controllo dei Danni rivela che “Nick Fury è stato
fuori dal mondo per un anno”, il che implica che almeno lui doveva
sapere che Fury era effettivamente vivo. La morte di Fury non è
nemmeno stata menzionata in Secret
Invasion, quindi sembra che il pubblico abbia
dimenticato questo evento.
L’Incredibile Hulk del 2008 ha introdotto nel
MCU il
compianto William Hurt nel ruolo del Generale
Thaddeus “Thunderbolt” Ross, l’uomo che dà la
caccia a Bruce Banner e la causa della
trasformazione di Emil Blonsky in
Abominio. La scena post-credits de L’Incredibile Hulk vede Tony
Stark avvicinarsi al Generale Ross con la prospettiva
dell’Iniziativa Vendicatori, il che implica non solo che Nick Fury voleva che Abominio
si unisse alla squadra, ma anche che il Generale Ross avrebbe avuto
un ruolo nello sviluppo della squadra. Tuttavia, ciò non si
realizzò affatto, poiché Nick Fury formò i Vendicatori da
solo e il Generale Ross non fu più visto fino a
Captain America: Civil War del 2016, in veste
di Segretario della Difesa.
È stato lo stesso Samuel L.
Jackson a confermarlo: il suo Nick Fury
del Marvel Cinematic Universe non sarà
presente in Avengers Infinity
War né in Avengers 4, al momento in
fase di riprese.
La cosa più strana, che ha sorpreso
anche l’attore stesso, è che il suo personaggio è assente anche da
Black Panther, primo e unico, per ora, film Marvel
(e di supereroi in generale) che ha un cast a maggioranza di
colore.
Con Yahoo!, Jackson ha dichiarato
che le riprese di Avengers Infinity War sono
completate e quelle di Avengers 4 sono in corso, e
lui non è stato ancora chiamato. Ha poi sottolineato l’assurdità di
non essere presente in Black Panther.
Sappiamo però che Nick
Furytornerà sul grande schermo
con Captain Marvel e che avrà… due occhi! Il film con
Brie Larson sarà infatti ambientato negli anni
’90, quando Fury non aveva ancora perso il suo occhio.
Captain America Civil War:
spiegata l’assenza di Nick Fury
Alla regia di Captain
Marvel, con protagonista Brie
Larson, ci saranno Anna
Boden e Ryan Fleck.
Scritto da Nicole
Perlman (Guardians of the Galaxy)
e Meg LeFauve (Inside
Out), Captain
Marvel arriverà al cinema l’8 marzo 2019.
Kevin Feige sapeva
che un giorno Avengers, X-Men e Spider-Man
avrebbero condiviso lo stesso universo cinematografico. Quel
“sogno” è diventato realtà grazie alla fusione tra Disney e Fox, ma
a quanto pare l’idea di avere insieme tutti i personaggi fu
partorita ancora prima dell’uscita di Iron Man nel
2008, come si evince dalla scena che il presidente dei Marvel Studios ha mostrato ieri
sera durante i Saturn Awards: si tratta infatti di un contenuto
inedito del film con Robert Downey Jr. che vede
protagonista Nick Fury dopo i titoli di coda, e
che in qualche modo preannunciava – senza volerlo – l’arrivo dei
Mutanti e di Peter Parker nel MCU.
È stato poi confermato da Feige che
la clip farà parte degli extra di del cofanetto “Infinity Saga” in
arrivo prossimamente sul mercato homevideo.
“Come se gli incidenti con i
gamma, i morsi radioattivi e i mutanti non fossero abbastanza,
adesso devo fare i conti con un marmocchio viziato che non sa cosa
sia il gioco di squadra“, racconta Fury a Tony Stark
introducendolo alla “The Avengers Initiative”. E chi l’avrebbe mai
detto che dieci anni più tardi le parole si sarebbero tramutate in
realtà?
At the Saturn Awards, Kevin Feige revealed
an alternate version of the post-credits scene from ‘IRON MAN’ with
Nick Fury mentioning “mutants” and “radioactive bug bites”. It will
be included in the upcoming INFINITY SAGA boxset. (Source: @BRMarvelNews)
pic.twitter.com/AqzTokEc67
Celebre interprete di film comici,
l’attore Nick Frost ha trovato la propria
consacrazione grazie alla cosiddetta Trilogia del
Cornetto, grazie alla quale ha potuto dar prova delle proprie
doti da interprete, nonché del suo carisma e della sua versatilità.
Con una fama cresciuta negli anni, Frost ha poi continuato a
rinnovarsi tanto al cinema quanto in televisione, dando vita a
personaggi rimasti iconici.
9. Ha preso parte a note
serie televisive. L’attore ottiene una prima popolarità
grazie al ruolo di Mike Watt nella serie comedy Spaced
(1999-2001). Da quel momento inizia a lavorare con maggior
frequenza tra cinema e televisione, partecipando per il piccolo
schermo a titoli come Straigh 8 (2004), Man
Stroke Woman (2005-2007), Hyperdrive (2006-2007),
Mr. Sloane (2014), e allo speciale natalizio della serie
Doctor Who (2014). Ha poi recitato nelle serie Sick
Note (2017-2018), con Rupert
Grint, e Into the Badlands (2017-2019).
Prossimamente reciterà nelle serie The Nevers e
Truth
Seekers.
8. È un apprezzato
doppiatore. Grazie al suo istrionico talento, Frost non si
è tirato indietro dal partecipare anche al doppiaggio di film e
serie animate. Tra questi si annoverano L’era glaciale 4 –
Continenti alla deriva (2012), dove dà voce a Pachi,
Boxtrolls – Le scatole magiche (2014), dove interpreta Mr.
Trout, Asterix e il regno degli dei (2014), nel ruolo di
Obelix, Monster Family (2017), doppiando Frank, e
StarDog and TurboCat (2019), dove dà voce a Buddy. Ha poi
partecipato alla serie animata 3 in mezzo a noi: I racconti di
Arcadia, doppiando Stuart.
Nick Frost è su Instagram
7. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 383 mila persone. All’interno
di questo, Frost è solito condividere immagini relative a momenti
di svago quotidiano, come anche luoghi visitati, curiosità a lui
legate o i suoi prossimi progetti da interprete. Numerosi sono
inoltre i dipinti realizzati dall’attore, da sempre grande
appassionato di pittura e arti figurative.
6. Promuove una galleria
d’arte tramite il social. In qualità di pittore, Frost è
rappresentato dalla Cotswold Contemporary, una galleria d’arte
online, specializzata in dipinti moderni e contemporanei di
provenienza britannica. Tramite Instagram, l’attore promuove
l’attività della galleria, la quale possiede un profilo seguito da
oltre 6 mila persone. All’interno di questa, è possibile vedere, ed
eventualmente acquistare, i dipinti di Frost.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Nick Frost e Simon Pegg
5. È il miglior amico del
noto attore. Da sempre, Pegg e Frost formano un
formidabile duo comico, e insieme hanno dato vita ad alcuni tra i
progetti comici, sia televisivi che cinematografici, di maggior
successo degli ultimi anni. I due, che sono migliori amici nella
realtà, hanno infatti inizialmente realizzato la serie
Spaced, grazie a cui sono diventati famosi, per poi
recitare insieme anche in Paul e, prossimamente, nella
loro nuova serie Truth Seekers, dove interpretano due
membri di un gruppo di ricercatori del paranormale, i quali
finiranno per smascherare una tremenda cospirazione.
4. Hanno realizzato la
Trilogia del Cornetto. Ad aver reso celebri i due
attori è però la cosiddetta Trilogia del Cornetto,
composta dai film L’alba dei morti dementi, Hot Fuzz e
La fine del mondo. I tre film, di generi diversi tra loro,
sono legati da diversi elementi in comune, tra cui il cono gelato
cornetto, che dà il nome alla trilogia. Grazie a tali
film, i due attori hanno potuto affermarsi come nuovi interpreti
comici della scena britannica, capaci di dar vita ad una commedia
tanto originale quanto irriverente.
Nick Frost in Doctor Who
3. Ha interpretato un
celebre personaggio. Da sempre grande appassionato di
fantascienza, Frost ha avuto occasione di partecipare alla celebre
serie Doctor Who nello speciale natalizio andato in onda
nel 2014 tra l’ottava e la nona stagione. Per tale occasione,
l’attore ha ricoperto il ruolo di Babbo Natale, ottenendo
particolari lodi per la sua interpretazione. Frost, dal canto suo,
ha affermato che recitare nella celebre serie è stato per lui un
sogno divenuto realtà.
Nick Frost e le arti marziali
2. Ha preso lezioni di
combattimento. Per prepararsi al suo ruolo nella serie
Into the Badlands, dove hanno luogo numerosi scontri e
battaglie, l’attore ha raccontato di essersi sottoposto a diverse
settimane di allenamento nel combattimento e nelle arti marziali,
con l’intento di poter risultare realistico e credibile nella messa
in scena di queste. Tali allenamenti si sono rivelati tutt’altro
che semplici per lui, il quale ha però espresso il proprio piacere
nel poter partecipare attivamente alle riprese della serie, senza
bisogno di controfigure.
Nick Frost: età e altezza
1. Nick Frost è nato a
Romford, Inghilterra, il 28 marzo del 1972. L’attore è
alto complessivamente 173 centimetri.
Nick Frost, star di
Harry Potter, che interpreta Rubeus Hagrid nella
serie
HBO basata sulla popolare serie di libri di J.K.
Rowling, anticipa la sua imminente trasformazione nel
guardiacaccia di Hogwarts. Dopo diversi annunci importanti sul
cast, la serie TV dovrebbe entrare in produzione in estate presso i
Warner Bros. Studios Leavesden, dove è stata girata la serie
cinematografica. Frost si è unito al cast di Harry
Potter che finora include Dominic McLaughlin (Harry),
Arabella Stanton (Hermione), Alastair Stout (Ron), John Lithgow
(Silente), Janet McTeer (McGonagall), Paapa Essiedu (Snape) e Paul
Whitehouse (Filch).
In un’intervista con Ash Crossan di
ScreenRant per il live-action How to Train
Your Dragon, Frost parla di cosa significa interpretare
Hagrid nella serie Harry Potter della HBO. Parlando
dell’amato personaggio, Frost ha rivelato che, essendo lui
stesso padre, vede Hagrid come un protettore di Harry, Hermione
e Ron, e che intende proteggere i giovani attori.
Ha anche rivelato di aver visitato i
set e di aver iniziato a imparare il copione dalla showrunner
Francesca Gardiner. Leggi i suoi commenti qui sotto:
Sì. Guarda, sono un padre
anch’io, quindi sarò molto protettivo nei confronti dei bambini, e
penso che questo sia uno dei tratti fondamentali del rapporto di
Hagrid con loro. È molto protettivo nei loro confronti e,
onestamente, non vedo l’ora. Ho avuto l’opportunità di andare a
vedere alcuni set, stanno facendo crescere la barba di Hagrid, ho
visto il Cappello Parlante e alcune bacchette magiche. È
assolutamente incredibile. Avere la possibilità di iniziare a
imparare il copione di Francesca e passare del tempo con [il
regista] Mark Mylod è il motivo per cui ho voluto farlo fin
dall’inizio: poter raccontare di nuovo la storia ed essere Hagrid.
Ho la possibilità di essere Hagrid. È fantastico.
Cosa significa questo per
Hagrid nella serie HBO di Harry Potter
I commenti di Nick Frost hanno
fatto luce sucome la sua interpretazione di Hagrid sarà
leggermente diversarispetto alla versione di Robbie
Coltrane, che ha interpretato il ruolo nella serie di film. Frost
ha indicato che probabilmente si concentrerà maggiormente sulla
protezione del mezzo gigante nei confronti del trio principale e su
come l’amato personaggio ha agito come una figura paterna nella
storia. I commenti dell’attore sottolineano anche che, con l’inizio
delle riprese di Harry Potter ormai imminente, il cast ha iniziato
a prepararsi per i propri ruoli e per le riprese.
Frost ha già interpretato ruoli
da protettore in passato. Infatti, nelcast di How to Train
Your Dragon, in uscita nelle sale il 13 giugno, interpreta
Gobber the Belch, un guerriero, consigliere e amico di Stoick, che
fa da mentore a Hiccup e ad altri bambini per diventare cacciatori
di draghi. Sebbene i due progetti esplorino mondi e ambientazioni
fantasy diversi,sembra che ci possano essere alcune
somiglianze tra Gobber e Hagrid.
Come vedreste Nick Frost nei panni del Pinguino
nel DCEU? Soltanto ieri vi avevamo riportato la
voce secondo cui il personaggio dei fumetti potrebbe tornare presto
sul grande schermo in Birds of Prey, action
tutto al femminile con Margot Robbie in programma
il prossimo anno, e ora l’attore britannico si è detto disponibile
per il ruolo.
Il tweet del “consenso” è arrivato
poche ore dopo la diffusione del rumor, con un fan che proponeva
l’idea di Frost come nuovo Pinguino.
A scrivere del possibile ingaggio
del villain nel DCEU è stato il reporter di
Variety Justin Kroll su Twitter.
Queste le sue parole in
merito:
“Prendete questa notizia con le pinze, visto che le cose
cambiano continuamente in casa DC, ma ho sentito che il Pinguino
sarà probabilmente il villain principale in THE BATMAN. Nel caso in
cui Matt Reeves decidesse di seguire un’altra strada, la produzione
potrebbe portare il personaggio in Birds of Prey“.
“Reeves
sta ancora lavorando alla sceneggiatura“, continua Kroll,
“tuttavia nelle diverse sceneggiature di Birds of Prey
presentate finora, una contiene il Pinguino. Ad ogni modo, sembra
che la Warner Bros. voglia lanciare questo personaggio
nell’universo cinematografico prima prima
possibile“.
Arriva finalmente in Italia NICK CAVE 20000
DAYS ON EARTH, il film degli artisti e
filmmaker Ian Forsyth e Jane Pollard, accolto con entusiasmo dalla
critica al Berlinale e al Sundance Festival e già
considerato un’ode lirica e inventiva alla
creatività nonché un vero e proprio
spartiacque del genere che vede protagonista Nick Cave nei panni di
se stesso.
I 20.000 giorni sulla terra cui si
riferisce il titolo del film sono infatti quelli della vita
di Nick Cave, rockstar e scrittore di culto, icona
della musica rock internazionale. A differenza di quanto
accadrebbe in un documentario tradizionale, però, il
film intreccia finzione e realtà fondendoli
con un viaggio poetico e intenso in una “giornata
immaginata” della vita di Cave, per tracciare un
ritratto intimo e profondamente sincero del suo processo artistico.
Un ritratto tanto più vero quanto più capace di immergersi
nell’immaginario dell’artista australiano.
NICK CAVE – 20.000 DAYS
ON EARTH verrà proposto
in anteprima al Torino Film Festival il 27 novembre e
nelle sale italiane (elenco a breve su www.nexodigital.it) solo martedì 2
e mercoledì 3 dicembre. L’appuntamento è dunque di quelli
irrinunciabili perché NICK CAVE – 20.000 DAYS ON
EARTH unisce narrazione a visioni, scrittura a
vita vissuta, musica a profonde sedute di autocoscienza per svelare
tutto il genio di Nick Cave (che nel film interpreta se stesso), la
sua conturbante personalità, il suo straordinario stile narrativo e
il suo rapporto esclusivo e intenso con la parola e con la
narrazione. Questo sorprendente viaggio nella vita complessa e a
volte solitaria di un uomo, di uno scrittore e di una rockstar,
viene condotto attraverso il suo stesso racconto e i dialoghi con
le persone a lui più vicine. Dramma e realtà si
combinano in ventiquattr’ore fittizie nella vita del
musicista per celebrare tutto il potere trasformativo
del suo spirito creativo.
Ian Forsyth e Jane Pollard, i due
registi inglesi, sono partiti per il loro lavoro da un’annotazione
scribacchiata da Cave nel suo diario: l’artista scopriva infatti di
aver raggiunto i 20.000 giorni di vita. Da qui lo spunto
per il film, realizzato riprendendo in totale libertà
la vita privata e pubblica del loro “attore”. Forsyth
e Pollard hanno piazzato le loro telecamere nelle stanze della casa
di Cave, a Brighton, nella sua auto, nello studio londinese dove il
musicista si reca quotidianamente. “Il fuoco sacro
dell’ispirazione non scende dal cielo. L’ispirazione è un bisogno
che va alimentato” spiega Cave “E perciò io vado in
ufficio tutte le mattine, per cercarla… Ci vado tra le 8 e le 9,
ogni giorno, e lì non trovo alcuna distrazione: solo una tastiera e
una scrivania“. Elementi che evidentemente corrispondono al
nutrimento quotidiano del suo processo creativo, che trova poi il
conforto galvanizzante del pubblico con i concerti e con l’uscita
dei dischi – un fiume inarrestabile a proprio nome, con i Bad
Seeds, con i Grinderman, o magari soltanto con il fido “partner in
crime” Warren Ellis, che con Cave ha firmato anche la colonna
sonora di questo film.
In occasione dell’uscita nei cinema
italiani del film -che nel cast vede la presenza dei Bad Seeds e di
una splendida Kylie Minogue- arriverà nei negozi anche
un vinile in edizione
limitata comprendente
l’ineditoGive us a
Kiss, suonato in alcune date del Push The Sky
Away tour, ed una versione di Jubilee
Streetregistrata alla Sidney Opera
House.
NICK CAVE – 20.000 DAYS ON EARTH è
distribuito in Italia da Nexo Digital e Feltrinelli Real Cinema in
collaborazione con Radio DEEJAY, MYmovies.it e
Rockol.
Nicholas Hoult è
uno di quegli attori che ha fatto la storia del cinema moderno
grazie anche alle sue diverse, quanto incisive interpretazioni.
L’attore ha iniziato a praticare questa attività sin da quando era
un bambino, dimostrando di saper scegliere i ruoli migliori ed
entrando nel cuore di milioni di persone in tutto il mondo.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Nicholas Hoult.
2. Ha lavorato spesso per il
piccolo schermo. L’attore non si è limitato a prestare la
propria opera solo per il grande schermo, ma ha lavorato spesso
anche nel mondo seriale. La sua prima apparizione risale al 1996
con Casuality, per poi lavorare in serie come
Metropolitan Police (2000), Holby City (2001),
Doctors (2001), Waking the Dead (2001),
Star (2003), Keen Eddie (2004) e Skins
(2007-2008), che gli conferisce grande popolarità. Dal 2020 è uno
dei protagonisti della serie The Great con il ruolo
di Pugachev.
Nicholas Hoult e Jennifer
Lawrence
3. Si sono frequentati per
quattro anni. Nicholas Hoult e Jennifer
Lawrence si sono conosciuti sul set di X-Men –
L’inizio, dando il via ad una storia durata dal 2010 al 2014,
tra alti e bassi. In seguito alla loro rottura, avvenuta dopo
quattro anni e dovuta per lo più alla distanza e ai rispettivi
impegni di entrambi, i due sono comunque rimasti in buoni rapporti,
tanto da dividere il set degli X-Men successivi senza problemi.
Attualmente l’attore è invece impegnato con la modella
Bryanna Holly, dalla quale nel 2018 ha avuto anche
un figlio.
Nicholas Hoult in
Skins
4. È stato il protagonista
delle prime due stagioni. Ancora agli inizi della sua
carriera, l’attore ottiene una prima popolarità grazie alla serie
Skins, dove recita da protagonista nelle prime due
stagioni con il ruolo di Anthony “Thony” Stonem. Intelligente e
carismatico, ha l’abitudine di manipolare le persone e sfrutta il
suo fascino per soddisfare ogni suo capriccio e desiderio, per
questo nella prima stagione viene considerato un antieroe, e in
alcuni aspetti le sue azioni sono negative a causa delle sue
tendenze sociopatiche. Comunque, questo comportamento cambia nella
seconda stagione.
Nicholas Hoult in
X-Men
5. Ha studiato per
interpretare la Bestia. Per X-Men – L’inizio,
dove l’attore riporta sullo schermo il celebre personaggio di
Bestia, si è preparato studiando la performance di Kelsey
Grammer che aveva già interpretato il personaggio in
X-Men: Conflitto finale (2006). Inoltre, ha anche seguito
un training fisico concernente l’atletica leggera, boxe e
sollevamento pesi. Ciò gli ha permesso di ottenere la giusta
fisicità, con la quale ha potuto interpretare personalmente molte
delle scene più complesse.
6. La Bestia era il suo
personaggio preferito da bambino. L’attore ha ammesso di
essere un fan degli X-Men già ben prima di girare questo film. Da
bambino egli guardava spesso il cartone animato loro dedicato e ha
anche dichiarato che proprio Bestia è sempre stato il suo
personaggio preferito. Poterlo interpretare sul grande schermo è
dunque stata per lui un’esperienza unica e particolarmente
speciale.
Nicholas Hoult in Mad Max: Fury
Road
7. Ha interpretato un
personaggio chiave. Nell’acclamato film Mad Max: Fury Road l’attore
compare nei panni di Nux, uno dei protagonisti. Questi è un Giovane
Figlio di Guerra al servizio di Immortan Joe, desideroso di essere
ricordato tra la sua gente e soprattutto dal tiranno, cerca di
essere partecipe nel modo migliore all’inseguimento di Furiosa,
successivamente passerà dalla parte di quest’ultima.
8. Ha passato diverso tempo
al trucco. Per il suo personaggio di Mad Max: Fury
Road, l’attore ha dovuto passare ben due ore tutti i giorni al
reparto trucco, sia per l’applicazione di tatuaggi, sia per lo
“schiarimento” della pelle. Hoult ha raccontato di aver utilizzato
questo tempo per calarsi nella mentalità del suo folle personaggio,
cercando di visualizzare quanto più possibile il contesto in cui è
cresciuto e agisce.
Nicolas Hoult è su Instagram
9.Ha un
account sul celebre social. L’attore ha deciso di aprire
un proprio account ufficiale su questo social che è oggi seguito da
qualcosa come 1,4 milioni di persone. La sua bacheca, con oltre 200
post, lo vede protagonista di momenti lavorativi, con retroscena e
curiosità dai set su cui è stato. Di tanto in tanto è solito
pubblicare anche qualche post relativo a momenti di svago, in
compagnia di amici o della sua famiglia. Seguendolo si può dunque
rimanere aggiornati sulle sue attività.
Nicholas Hoult: età e altezza
10. Nicholas Hoult è nato il
7 dicembre del 1989a Wokingham, nel Berkshire, in
Inghilterra. La sua altezza complessiva corrisponde a 190
centimetri.
In una recente intervista con
NME,
Nicholas Hoult è tornato a parlare
dell’attesissimo X-Men Apocalypse, nel
quale tornerà a vestire i panni di Bestia,
rivelando di non amare particolarmente tutti i cinecomic realizzati
negli ultimi anni. Queste le sue parole:
“A volte vedo certi cinecomic
che mi suscistano un senso di frustrazione incredibile. Sembrano
tutti uguali, collaudati, interessati soltanto a raggiungere la
vetta del botteghino. Ecco perché adoro la saga di X-Men, perché ci
viene messo il cuore e perché ci sono attori come Michael
Fassbender che riescono a dare davvero tanto ai loro personaggi.
Non li vedi soltanto per godere dello spettacolo, sapendo già da
subito che il supereroe di turno vincerà.”
Cosa ne pensate?
[nggallery id=1460]
“Sin dagli albori della civiltà, è
stato venerato come un Dio. Apocalisse, il primo ed il più potente
dell’universo degli X-Men della Marvel, ha accumulato i poteri di
altri mutanti, diventando immortale e invincibile. Risvegliatosi
dopo tanti anni, è disilluso dal mondo che trova e recluta un team
di mutanti potenti, incluso uno sfiduciato Magneto (Michael
Fassbender), per purificare l’umanità e creare un nuovo ordine
mondiale, su cui egli regnerà. Con il fato della Terra in bilico,
Raven (Jennifer Lawrence) con l’aiuto del Professor X (James
McAvoy) devono guidare un team di giovani X-Men per fermare il loro
nemico più potente di sempre e salvare l’umanità dalla
distruzione”.
Con Bryan
Singer alla regia e allo script,
in X-Men Apocalypsetornerà
anche Simon Kinberg a scrivere la
sceneggiatura che si baserà su una storia di Singer,
Kinberg, Michael
Dougherty e Dan Harris.
Inoltre ci sono anche
già i primissimi dettagli relativi alla trama del film: il film
sarà ambientato una decina di anni dopo Giorni di
un Futuro Passatoe rappresenta un passo
successivo nella storia. L’aver alterato la storia nel film
precedente ha causato delle reazioni imprevedibili e incontrollate,
e la nascita di un nuovo e potente nemico. Charles (James
McAvoy), Erik/Magneto (Michael
Fassbender), Raven/Mistica (Jennifer
Lawrence), Wolverine (Hugh Jackman) e
Hank/Bestia (Nicholas Hoult) saranno raggiunti da
Ciclope, Tempesta e Jean Grey e dagli altri X-Men per combattere
contro il formidabile menico, una antica e potente forza,
determinata a causare un’apocalisse come mai si è verificato nella
storia dell’umanità.Oscar Isaac è stato scelto per interpretare
Apocalisse. Al cast si aggiungono anche Sophie
Turner (Jean Grey), Tye
Sheridan (Ciclope), Alexandra
Shipp (Tempesta), Kodi
Smit-McPhee (Nightcrwaler), Lana
Condor (Jubilee), Olivia
Munn (Psylocke).
Lineamenti delicati, da classico
bravo ragazzo, ex bambino prodigio ora noto ai più come
X-man e zombie: parliamo di Nicholas Hoult,
il talentuoso ventenne in costante ascesa.
Biografia
Dai piccoli ruoli televisivi è
approdato a pellicole indipendenti e infine ai blockbuster
hollywoodiani, spaziando fra i generi e maturando di progetto in
progetto. Nicholas Hoult è praticamente cresciuto davanti
alla macchina da presa e, grazie alla sua versatilità, promette di
diventare una stella di punta della sua generazione.
Nicholas Caradoc Hoult nasce il 7
dicembre 1989 a Wokingham, Berkshire, in Inghilterra. Terzo di
quattro fratelli, è figlio di un pilota e di un’insegnante di
piano. Entra nel mondo della recitazione ad appena tre anni, quando
assiste a uno spettacolo teatrale insieme alla madre e viene notato
da un produttore che gli suggerisce profeticamente di tentare la
carriera di attore.
Nicholas Hoult, filmografia
Ragazzino molto precoce, seguendo
il consiglio alla lettera all’età di sei anni Nicholas debutta al
cinema nella commedia nera Relazioni intime, al
fianco di Julie Walters e Rupert Graves.
Appare in seguito in alcune serie
tv britanniche, tra cui il medical drama Casualty della BBC
e la serie Magic Grandad.
Ad appena 12 anni prende
un’importante decisione per il suo futuro. Nicholas decide infatti
di lasciare la scuola per studiare seriamente recitazione. Si
iscrive dunque alla Sylvia Young Theatre School, tra le più
prestigiose accademie d’arte drammatica di Londra.
Nel 2002 acquista
popolarità nel ruolo in cui lo abbiamo ricordato per anni, quello
di Marcus in About a Boy – Un ragazzo di Chris e
Paul Weitz. Nell’acclamata commedia tratta dall’omonimo romanzo
di Nick Hornby, Nicholas interpreta il figlio di una donna
cronicamente depressa (Toni Collette) che allaccia un
rapporto di amicizia con Will (Hugh Grant), un quarantenne
single che trascorre le sue giornate senza far nulla o alla ricerca
di una relazione sentimentale non troppo impegnativa. Quando però
si innamora di Rachel (Rachel Weisz), Will fingerà di essere
il padre di Marcus, il che lo porterà a perdere una buona dose di
superficialità e cinismo.
Con la sua semplicità e le sue
guance paffute, il giovane Nicholas ruba spesso la scena nel corso
della pellicola, di cui ricordiamo in particolare la scena dello
spettacolo in cui Marcus e Will “uccidono dolcemente” il pubblico
con la loro performance canora di Killing me
softly. About a Boy resta
un’esperienza memorabile per Nicholas, per la quale vince il premio
per la Best Performance by a Youth in a Leading or Supporting Role
– Male, assegnato dalla Phoenix Film Critics Society. Dopo aver
lavorato insieme in About a Boy, Nicolas e
Hugh Grant sono diventati buoni amici. In virtù di
tale complicità, il giovane attore è da molti considerato il figlio
ideale di Hugh Grant.
Il suo primo film americano è
The Weather Man – L’uomo delle previsioni (2005). Nel
film drammatico di Gore Verbinski interpreta il figlio
ribelle di Nicholas Cage.
Dopo aver completato la sua
istruzione presso il Farnborough Sixth Form College,
nell’Hampshire, Nicholas opta per una maggiore versatilità nella
sua carriera. Decide di allontanarsi dall’immagine di bravo ragazzo
partecipando alla provocatoria serie tv Skins. Tra
il 2007 e il 2008 veste dunque i panni dell’ambiguo Tony Stonem, un
giovane dall’esistenza tormentata a seguito di un trauma cerebrale.
Con questo ruolo, Nicholas attira un’ulteriore fetta di pubblico
conquistando una certa popolarità soprattutto presso il pubblico
femminile. Lascia tuttavia la serie dopo due stagioni per dedicarsi
ad altri progetti cinematografici.
Da star dei teenager
Nicholas diventa un attore più impegnato con A
Single Man. Il raffinato film d’esordio di Tom Ford
segna dunque una svolta nella sua carriera. Qui affianca Colin
Firth, alias George Falconer, insegnante omosessuale addolorato
dalla perdita del suo compagno. Nicholas interpreta Kenny, un
affascinante e brillante studente che con la sua ambiguità seduce
l’insegnante.
Acclamato dalla critica, il film
ottiene diversi riconoscimenti e nomine, tra cui la nomination a
Nicholas Hoult come Migliore stella emergente all’edizione
2010 dei BAFTA.
La sua splendida interpretazione in
A Single Man gli apre le porte di Hollywood e dei
kolossal americani. Nel 2010 ottiene così un ruolo di supporto nel
mitologico Scontro tra titani, accanto a Sam
Worthington e Liam Neeson, dove interpreta un soldato greco.
Ottiene la consacrazione definitiva
presso il grande pubblico grazie alla sua partecipazione a X-Men: L’inizio, il prequel della trilogia sui
mutanti, diretto da Matthew Vaughn. Nicholas veste i panni
di Hank McCoy, lo scienziato dall’intelligenza sovrumana e con
qualche particolarità fisica, che vedremo in seguito trasformarsi
in Bestia. Approdato dunque all’universo Marvel, Nicholas riprenderà il
ruolo di Bestia nel sequel, X-Men: Days of Future Past, che sarà diretto da Bryan
Singer.
Il blockbuster sull’origine del
mutanti è stato una tappa fondamentale non solo per la carriera di
Nicholas, ma anche per la vita privata. Dal 2011 è infatti
impegnato sentimentalmente con la talentuosa collega Jennifer Lawrence, che in X-Men: L’inizio
era Raven/Mistica.
A gennaio vedremo Nicholas
Hoult vestire i panni di un’altra creatura lontana dai canoni
della bellezza nell’immaginario collettivo: sarà infatti lo zombie
R nell’atteso Warm Bodies, accanto a Teresa Palmer,
tratto dall’omonimo bestseller di Isaac Marion.
Marzo 2013 sarà invece la volta di
Il cacciatore di giganti, pellicola fantasy diretta da
Bryan Singer in cui Nicholas interpreta l’eroico
protagonista ed è affiancato da
Ewan McGregor, Stanley Tucci, Bill Nighy e Ian
McShane. Subito dopo lo vedremo in Mad Max: Fury Road, l’action post-apocalittico di
George Miller con Tom Hardy e Charlize Theron.
Tra i suoi idoli citiamo Peter
Sellers, Marilyn Monroe e Tom Hanks. Nicholas sogna di recitare per il grande
Clint Eastwood e chissà che, grazie al suo talento, il
suo sogno possa davvero realizzarsi.
Nicholas Hoult è
stato il grande protagonista della giornata di ieri 22 luglio del
Giffoni Film Festival, dove ha avuto modo di
parlare della sua carriera e del suo nuovo film
Equals, in arrivo nelle nostre sale il 4
agosto e dove la giovane star della saga di X-Men recita al fianco di
Kristen Stewart.
In una recente intervista, Hoult ha
parlato proprio del suo rapporto con la collega, rivelando che
l’aver cominciato a recitare da bambini non è in realtà l’unica
cosa che li lega. L’attore infatti ha spiegato: “L’aver
iniziato a recitare così giovane è sicuramente qualcosa che è parte
delle nostre vite. Parte di qualcosa che ci rende molto simili,
soprattutto per il fatto che non abbiamo studiato recitazione in
maniera tradizionale”.
Hoult ha poi aggiunto a proposito
del lavoro con la Stewart: “Siamo entrambi molto curiosi.
Kristen è davvero intelligente e capace di entrare subito in
contatto con le sue emozioni. Recitare con lei è stato fonte
d’ispirazione per me. Ci mette davvero passione quando deve
raccontare una storia. È fantastico lavorare con lei”.
Equals, diretto dal cineasta americano Drake
Doremus, è un film emotivamente e visivamente potente, scritto da
Nathan Parker e ispirato ad una storia di Doremus. Storia d’amore
piena di sfumature, il film è ambientato in un ideale mondo del
futuro dove gli esseri umani sono stati geneticamente modificati e
privati delle emozioni nel tentativo di proteggere la società dalla
guerra e dall’instabilità motivata dai desideri e dalle passioni
che hanno distrutto le generazioni precedenti. Ma il tentativo di
sopprimere i sentimenti non va sempre a buon fine e in alcuni
individui le emozioni riemergono. Il Collettivo definisce questa
malattia la Switched-On Syndrom (Sindrome dell’accensione) o SOS. E
quando una crisi sanitaria mette a rischio la sopravvivenza della
società, tutti coloro che mostrano i sintomi della SOS sono
sottoposti a pesanti trattamenti farmacologici o inviati al Den,
un centro correzionale dal quale nessuno è mai
tornato.
Kristen Stewart e Nicholas Hoult sono Nia e
Silas, gli sfortunati amanti del film che s’incontrano sul
luogo di lavoro, la rivista scientifica, Atmos. Quando Silas
comincia a mostrare i primi sintomi di SOS e sente un risveglio di
emozioni, viene irresistibilmente attratto da Nia, che a sua volta
tenta di nascondere la sua SOS. Ma più cercano di celare i
loro sentimenti, maggiore diventa l’attrazione reciproca. Tuttavia,
la felicità per la nuova e sconosciuta intimità, si accompagna alla
paura di essere scoperti e mandati al Den. Con l’aiuto di un gruppo
di sostegno formato da persone affette da SOS, Nia e Silas
capiranno che la loro unica possibilità di salvezza è la
fuga.
Sarà Nicholas Hoult
a interpretare Nikola Tesla in The
Current War, il film che vede già protagonisti
Michael Shannon e Benedict Cumberbatch che invece
saranno rispettivamente George Westinghouse e
Thomas Edison.
Si tratta di un progetto che sarà
prodotto e distribuito da The Weinstein Company. La regia è
stata affidata a Alfonso Gomez-Rejon, di cui
abbiamo visto lo scorso anno il delizioso Quel fantastico peggior anno della mia
vita, mentre la sceneggiatura è firmata
da Michael Mitnick.
Ambientato a partire dal 1880, il
film si concentra sulla storica guerra delle correnti elettriche
che coinvolse i pionieri del campo George Westinghouse,
sostenitore della corrente alternata per il sistema di
distribuzione dell’energia, e Thomas Edison, che invece difendeva
la maggiore efficienza della corrente continua.
Timur Bekmambetov,
che all’inizio era stato preso in considerazione per la regia,
produrrà Current War al fianco
di Steve Zaillian e Garrett
Basch.
Nicholas Hoult
vanta una carriera già lunga, nonostante la giovane età, e molti
film di successo nel suo curriculum vitae. Da About a
Boy, fino a Mad Max Fury Road, passando
per il franchise degli X-Men, Hoult si
sta cstruendo una solida e variegata carriera. Al momento è
impegnato sul set di Sand Castle, di
Fernando
Coimbra, al fianco di Logan-Marshall
Green e Henry Cavill.
Ricordiamo che, l’ultima volta che
abbiamo visto il personaggio di Nikola Tesla sul
grande schermo, è stato in The Prestige
di Christopher Nolan, interpretato dal compianto
David Bowie.
Nicholas Hoult, che
abbiamo visto di recente in Mad Max Fury
Road e che vedremo il prossimo anno in
X-Men Apocalypse, sarà JD
Salinger nel film diretto da Danny
Strong, Rebel in the Rye. La
storia segue la biografia del famoso autore scritta da
Kenneth Slawenski, JD Salinger: A
Life.
La storia si concentra sulla nascita
de Il Giovane Holden, romanzo di formazione per eccellenza
e opera più famosa di Salinger, attraversandone però tutta la vita,
dall’adolescenza turbolenta, alla Guerra Mondiale, fino alla
collaborazione con il New York Times.
Alex Walto, della
casa di produzione Bloom che curerà il film, ha dichiarato: “Il
Giovane Holden è un classico di formazione che ha ancora valore
dopo sei generazioni. Il mondo è ancora oggi affascinato da JD
Salinger, che sarà portato in vita dal talentuoso Nicholas Hoult in
questo enigmatico ruolo”.
Anche Nicholas
Hoult, dopo Tom Hiddleston, Ben Kingsley
e Mark Strong, è rientrato nel club dei british
villain. Ad aprire questo club esclusivo è stata la
Jaguar, che ha realizzato un altro spot (dopo questo che potete vedere al questo link)
in cui anche Hoult si misura con la ‘cattiveria’.
Ovviamente, come nel caso
precedente, anche in questa occasione il modello implicito del
villain sembra essere quello bondiano.
Dopo essere rimasto nel limbo per
anni, l’adattamento di Birdsong, romanzo
firmato da Sebastian Faulks, sembra aver preso una
decisa accelerazione: la scorsa settimana è arrivata la notizia
dell’arrivo di Rupert Wyatt alla regia; ora è la
volta del protagonista, che sarà Nicholas
Hoult.
L’attore è attualmente sugli
schermi italiani con gli zombie in salsa sentimentale di
Warm Bodies e sbarcherà nuovamente al
cinema a breve con Jack The Giant Slayer.
Hoult si dovrà confrontare con l’interpretazione di Eddie
Redmayne, protagonista di una recentissima versione
televisiva, mandata in onda dalla BBC.
Protagonista di Birdsong è Stephen
Wraysford, giovane inglese con un lavoro di apprendista in
un’industria tessile nella Francia del 1910, che si innamora di una
donna sposata, che alla fine sceglie di tornare dalla propria
famiglia.
La vicenda in seguito compie un
salto temporale: ritroviamo Stephen nel bel mezzo della Battaglia
della Somme, nel corso della Prima Guerra Mondiale; infine, nuovo
salto fino al 1970, quando la sua nipote riscopre tutta la
storia…
In una recente intervista Wyatt ha
mostrato entusiasmo per la scelta di Hoult, un giovane attore
grazie al quale si potrà esplorare la storia senza tempo di un
ragazzo affranto da una tragica storia d’amore e venuto a contatto
con gli orrori della guerra.
Nicholas Hoult,
lanciatissimo grazie a Mad Max: Fury Road
e al prossimo X-Men:
Apocalypse, appare nelle prime suggestive immagini di
Kill your Friends, diffuse in esclusiva
da Empire.
Basato sull’omonimo romanzo di John
Niven, che lo ha adattato anche per lo
schermo, Kill your Friends segue le
vicende diSteven Stelfox, che avrà appunto
il volto di Nicholas Hoult, agente musicale
che nell’era del Britpop è alla costante ricerca del talento da
scovare e della hit da lanciare. Senza farsi mancare alcol, droga e
prostitute, oltre a derive sempre più black. Paragonato ad
un American Psycho in ambito
musicale,Kill your Friends segna il
debutto dietro alla macchina da presa di Owen
Harris e uscirà il 6 novembre nel Regno Unito.
Nel cast ci sono anche Jim
Piddock (che incarna Derek Summers, direttore
dell’etichetta per cui lavora Steven
Stelfox), James Corden e Tom
Riley.
Nicholas Hoult è il
protagonista del nuovo frenetico trailer di Kill
Your Friends, commedia nera di Owen
Harris tratta dall’omonimo romanzo del 2008 di
John Nivens.
Di seguito il video:
Trama:
Mentre il ventesimo secolo esala il
suo ultimo respiro con il Britpop al suo zenit, il ventisettenne
talent-scout Steven Stelfox sta forgiando la sua strada attraverso
l’industria musicale londinese. Impegnato in
una ricerca globale della prossima megahit e alimentato da avidità
e quantità disumane di cocaina, Stelfox indulge liberamente in
un’orgia infinita di autogratificazione, ma l’industria sta
cambiando velocemente e le hit si stanno prosciugando e l’unico
modo che ha di salvare la sua carriera è quello di portare l’idea
di “ferocia” a nuovi livelli di follia omicida.
Nel cast ci sono anche Jim
Piddock (che incarna Derek Summers, direttore
dell’etichetta per cui lavora Steven
Stelfox), James Corden e Tom
Riley.
Viso da bravo ragazzo e notorietà
raggiunta quando era ancora un ragazzino in About a
Boy, Nicholas Hout è un volto
piuttosto “pulito” del cinema di Hollywood. Adesso l’attore si
“sporca” in Kill Your Friends, commedia
nera di Owen Harris tratta dall’omonimo
romanzo del 2008 di John Nivens, dopo gli eccessi
pittoreschi di Mad Max Fury Road.
Nel cast ci sono anche Jim
Piddock (che incarna Derek Summers, direttore
dell’etichetta per cui lavora Steven
Stelfox), James Corden e Tom
Riley.
Nicholas Hoult è in trattative per unirsi
all’ensemble del prossimo film di Robet Eggers,
Nosferatu,
prodotto da Focus Features. Bill Skarsgard è stato
scelto per interpretare il personaggio principale, con
Lily-Rose Depp in trattative per recitare nel
film. Eggers dirige e scrive la sceneggiatura. Jeff
Robinov, John Graham, Robert Eggers, Chris Columbus ed Eleanor
Columbus sono i produttori.
Eggers scriverà, dirigerà e
produrrà la nuova interpretazione del classico cinematografico, che
segue la storia, ambientata nella Germania del 19° secolo,
dell’ossessione tra una giovane donna sedotta da un incantesimo
(Depp) e l’antico vampiro della Transilvania (Skarsgard) che la
perseguita, portando orrore con lui. Il film Focus Features è
prodotto da Jeff Robinov, John Graham, Eggers, Chris
Columbus e Eleanor Columbus.
Nel 2017, Variety ha riferito in
esclusiva che Eggers stava progettando il suo film su Nosferatu
– dopo il film muto del 1922 di Murnau e il remake
del 1979 diretto da Werner Herzog – con
Anya Taylor-Joy, che ha collaborato con il regista
nel loro rivoluzionario indie The Witch e,
all’inizio di quest’anno, ha recitato nella sua epopea vichinga
The Northman.
Dopo che il COVID-19 ha ritardato
la produzione di The Northman, anche i piani per
Nosferatu sono
cambiati, il che ha portato una miriade di conflitti di
programmazione, inclusa l’uscita di Harry Styles dal progetto a marzo dopo che era
stato brevemente contemplato nel cast al fianco di Taylor-Joy.
Ora, con Skarsgard e Deep in
trattative per recitare nel film, sembra che i pezzi di questo
Nosferatu stiano
per mettersi insieme. La pellicola segnerà la prima volta che
Eggers lavora con la coppia di attori, anche se il fratello
maggiore di Skarsgard, Alexander Skarsgard, ha
recitato in The Northman. Per Hoult, sarà la prima
volta in cui reciterà per Eggers.
Nicholas Hoult si è
unito ufficialmente al cast dei due nuovi sequel di
Mission Impossible, i capitoli 7 e 8
della celebre saga. La conferma è arrivata attraverso l’account
Instagram ufficiale
del regista Christopher McQuarrie: la notizia è
stata riportata poi da Variety, secondo il
quale Hoult potrebbe interpretare il nuovo villain.
Nicholas Hoult, che
di recente è stato in lizza con Robert Pattinson per ottenere il
ruolo di Bruce Wayne nell’atteso The
Batman di Matt Reeves, è conosciuto per il ruolo
di Bestia nella saga degli X-Men.
Nel corso della sua carriera è apparso anche in Mad Max: Fury
Road, La favorita e nel biopic Tolkien, nel quale ha
interpretato il celebre scrittore britannico.
Hoult andrà ad affiancare altre tre
new entry nella saga di Mission
Impossible annunciate di recente: Shea
Whigham (Kong: Skull Island), Hayley
Atwell (Captain America: Il primo vendicatore) e
Pom Klementieff (Guardiani della Galassia).
Tom Cruise e Rebecca Ferguson
torneranno nei panni di Ethan Hunt e Ilsa Faust.
I due film verranno girati in
contemporanea ma non è ancora chiaro quali altri membri del cast
torneranno sul set per le riprese. McQuarrie scriverà e
dirigerà i film, che faranno il loro debutto nelle sale americane
rispettivamente il 23 luglio 2021 e il 5 agosto 2022.
Nessun aggiornamento sul destino di
August Walker e Alan Hunley, i personaggi interpretati da
Henry Cavill e Alec
Baldwin, che secondo le ultime indiscrezioni
rientrerebbero nei piani di McQuarrie per i sequel. Ma come farli
tornare, visto che nel precedente film sono morti?
L’ultimo film del
franchise, Mission
Impossible: Fallout, è
arrivato il 12 dicembre 2018 in Dvd, Blu-ray, 4k Ultra HD e Digital
HD con Universal Pictures Home Entertainment Italia. Prodotto da
Tom Cruise e Bad Robot, Paramount Pictures e Skydance, è stato uno
dei titoli meglio recensiti della scorsa stagione, con critica e
pubblico entusiasti ed un incredibile indice di Rotten Tomatoes del
97%.
Impegnato in una pericolosa missione
per recuperare del plutonio rubato, Ethan Hunt (Tom Cruise) sceglie
di salvare i suoi amici anziché la missione, permettendo così ad un
network letale di agenti segreti altamente qualificati di entrare
in possesso del plutonio, con l’intento di distruggere la civiltà.
Così, con il mondo in pericolo, Ethan ed il suo team (Simon Pegg,
Ving Rhames, Rebecca Ferguson) sono costretti a lavorare con uno
schietto agente della CIA (Henry Cavill) in una corsa contro il
tempo per fermare la minaccia nucleare. Scritto e diretto da
Christopher McQuarrie, Mission: Impossible –
Fallout vede nel cast anche Sean Harris, Angela
Bassett, Michelle Monaghan e Alec Baldwin.