Dopo la vincita del Marco Aurelio
per la miglior protagonista femminile al Festival del film di Roma,
la carriera dell’attrice Noomi Rapace è in
continua ascesa. Infatti, secondo Collider l’attrice è stata
ingaggiata per Dead Man
Down, action thriller in cui reciterà accanto a
Colin Farrell. Vi ricordiamo che la
Rapace comparirà nell’attesissimo film di Ridley Scott, Prometheus
e anche nel nuovo capitolo Sherlock Holmes: Gioco di
Ombre di Guy Ritchie.
Il regista della pellicola sarà
proprio Niels Arden Oplev, già autore dell’originale Uomini che
odiano le donne che lanciò proprio Rapace. Alla sceneggiatura
invece c’è J.H. Wyman (la serie tv Fringe), che produrrà anche la
pellicola insieme a Neal Moritz (Fast Five). Dead Man Down
racconterà la storia di Victor (Colin Farrell), braccio destro di
un boss del crimine di New York che viene prima sedotto e poi
ricattato da Beatrice, una donna una volta bellissima e ora
sfigurata (Noomi Rapace) in cerca di vendetta. I due finiranno in
una spirale di violenza e omicidi.
Per quanto riguarda invece Colin
Farrell, ha da poco finito di girare il reboot di Atto di Forza e
tornerà a lavorare con il regista di In Bruges Martin McDonagh nel
film Seven Psychopaths.
Dopo Tom Hardy,
anche Noomi Rapace entra in trattative per
partecipare ad Animal Rescue, adattamento
dell’omonimo racconto di Dennis Lehane.
Il casuale ritrovamento di un
cucciolo si trasforma in un incubo per il protagonista, che diviene
vittima della persecuzione del precedente proprietario, un pazzo
che oltretutto è alla guida di una banda criminale. Il ruolo
principale dovrebbe andare proprio a Tom Hardy, mentre nulla si sa
riguardo al personaggio per il quale è in trattative Noomi
Rapace.
Il film, che rappresenta la prima
trasposizione per il cinema di uno scritto di Lehane, sarà diretto
da Michael R. Roskam, regista belga che lo scorso
anno ha ottenuto una nomination all’Oscar per il miglior film
straniero per Bullhead.
L’attrice svedese Noomi
Rapace ha raccontato i primi dettagli relativi ai due
biopic a cui dovrebbe lavorare in futuro. La Rapace si dedicherà
sicuramente al film su Maria Callas, di cui ha
abbondantemente parlato in sede di intervista, mentre si è detta
più cauta in merito al biopic su Amy Winehouse, in
quando è un progetto che le sta molto a cuore e preferisce essere
più sicura prima di parlarne.
Leggi la recensione di Seven
Sisters con Noomi Rapace
Abbiamo incontrato l’attrice al
Torino Film Festival 35, dove Noomi Rapace ha presentato Seven
Sisters, il film di Tommy Wirkola in sala in questi giorni.
Il film, ambientato nel 2073,
racconta di un mondo sovrappopolato e con scarse risorse. L’aumento
incontrollato delle nascite ha costretto i governi a mettere in
atto la drastica politica del Figlio Unico istituita dal Bureau per
il Controllo delle nascite, diretto dalla dottoressa Cayman
(Glenn Close) che impone l’ibernazione dei figli
in eccesso. Una donna muore durante il parto di sette gemelle
(Noomi Rapace), e per salvarle tutte, il nonno
(Willem Dafoe) le nasconde assegnando a ognuna,
per praticità, il nome di un giorno della settimana.
Le sette sorelle gemelle, Lunedì,
Martedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì, Sabato e Domenica,
identiche nell’aspetto, dimostrano crescendo attitudini e
sensibilità differenti, che possono esprimersi dentro casa: la
passione per la boxe e le arti marziali, il genio della matematica
e l’ambizione sul lavoro. Fuori casa hanno un’unica
identità, Karen Settman. Quest’ultima ogni giorno viene
interpretata da una gemella diversa che ha l’obbligo di custodire
questo segreto. Tutto procede liscio fino a quando, un giorno,
Lunedì non fa ritorno a casa…
Empire riporta la notizia che
Noomi Rapace reciterà al fianco di Will
Smith e Joel Edgerton nel nuovo fantasy
diretto da David Ayer (il regista di Fury
e dell’attesissimo Suicide Squad), dal titolo
Bright. La sceneggiatura del film porterà
la firma di Max Landis, autore dello script di
American Ultra e Victor Frankenstein.
Secondo le prime indiscrezioni, il
film sarà a metà tra il fantasy e il poliziesco, poiché ambientato
in un mondo dove orchi e fate vivono tra gli esseri umani. Il
protagonista del film sarà un orco poliziotto. Secondo la fonte, la
Warner Bros. sarebbe in prima film per acquistare i diritti di
distribuzione della pellicola. Ricordiamo che Bright vedrà
riuniti Will Smith e David Ayer dopo Suicide
Squad, in arrivo nei nostri cinema ad agosto.
L’ultima volta che abbiamo visto
Noomi Rapace sul grande schermo è stato in
Child 44 e in Chi è senza
colpa, entrambi al fianco di Tom
Hardy. Prossimamente vedremo l’attrice nei thriller
Unlocked e
Rapture. La Rapace interpreterà anche
Maria Callas nel biopic di prossima uscita, sarà
in quello dedicato a Enzo Ferrari per la regia di
Michael Mann e dovrebbe anche vestire i panni di
Amy Winehouse in un film sulla vita delle celebre
cantante scomparsa nel 2011 a soli 27 anni.
L’Hollywood
Reporter riferisce che Noomi Rapace sarebbe in
trattative con la Paramount per partecipare al progetto
diretto da Michael Mann che porterà sul grande
schermo la vita di Enzo
Ferrari.
Nel caso in cui l’attrice dovesse
firmare, si troverebbe a interpretare Laura
Dominica, moglie di Ferrari, che sarà a sua volta
interpretato da Christian Bale.
Il film sarà basato sul libro di
Brock Yates Enzo Ferrari: The Man, The Cars, The Races, The
Machine e concentrerà il suo arco narrativo che negli anni
’50, quando si attesta l’ascesa di Ferrari nel mercato delle auto
di lusso.
Enzo Ferrari è a
oggi una delle figure imprenditoriali più famose in Italia e nel
mondo. Ingegnere e pilota, con la sua scuderia Ferrari ha vinto 9
campionati del mondo di Formula 1, vittorie che sono continuate poi
dopo la sua morte il 14 agosto 1988.
Scelto come apertura della
sezione Orizzonti della ottantunesima edizione
della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della
Biennale di Venezia, Nonostante vede il
ritorno alla regia di Valerio Mastandrea, che ancora una volta torna
a elaborare il concetto di morte, il suo valore e la sua
percezione, come aveva già fatto, con diversi approcci e da diversi
punti di vista, nelle sue regie precedenti. Dall’uomo in attesa di
morire (Trevirgolaottantasette), alla moglie
vedova che elabora il lutto per la perdita del marito (Ride),
ora Mastandrea si rifugia in un’idea originale e inaspettatamente
fantastica.
Nonostante, la trama
Siamo cortile di un ospedale, si sta
svolgendo un rito funebre, una bara deposta in un carro, i
familiari stretti tra loro. Assistono alla scena i personaggi di
Mastandrea stesso, Lino Musella e Laura
Morante (nessuno di loro è identificato con un nome
proprio). Poi il protagonista (Mastandrea) si avvia verso la sua
camera d’ospedale e subito il realismo tranquillo del film assume
sfumature surreali prima di rivelare la sua natura squisitamente
fantastica. I protagonisti del film sono in un limbo, bloccati in
ospedale, mentre i loro corpi sono costretti in stato comatoso, a
letto. Cosa succede all’anima mentre si aspetta di vivere o morire?
Cosa si pensa? Cosa si vive nell’attesa che destino, medicina o chi
per loro decida della nostra sorte su questa Terra?
Foto di Matteo Graia
Una premessa tanto stuzzicante si
schianta subito contro la necessità di Valerio Mastandrea e di Enrico
Audenino (che ha lavorato con lui già in
Ride) di approcciarsi a
Nonostante con un linguaggio classico, senza
lasciarsi andare a strappi alle regole, mantenendo un tono
costantemente prevedibile e scolastico, proponendo una metafora di
grana grossa fin troppo leggibile e immediata. L’introduzione di un
personaggio femminile che altera gli equilibri del protagonista
sembra addirittura pretestuoso perché non apporta alla riflessione
del regista un vero contributo, ma appare come un passaggio
obbligato che serve a mandare avanti la storia. Così come la
presenza del misterioso personaggio che, in un modo non meglio
specificato, riesce a percepire le presenza di queste anime nel
limbo, a parlare con loro, diventandone poi il tramite, senza una
vera e propria motivazione specifica.
Foto di Matteo Graia
Un mondo interiore che fatica a tramutarsi in film
Nonostante si
prende molto sul serio, rivelando invece la sua natura più pura e
vincente nei pochi momenti che lasciano spazio alla goliardia e al
sorriso, squarci di ilarità grottesca che si sposano alla
perfezione con il Mastandrea attore ma che il Mastandrea regista
non sembra ancora in grado di approfondire e sfruttare al meglio.
L’impressione è che pur avendo un punto di vista interessante e
profondo, con un gusto per l’immagine preciso e visibile, anche se
non ancora identificativo, il regista e attore non sia ancora
capace di metterlo in scena in maniera convincente.
Sono stati definiti i due film di
apertura delle sezioni competitive Orizzonti e
Orizzonti Extra dell’81. Mostra Internazionale
d’Arte della Biennale di Venezia (Lido, 29 agosto-7 settembre).
diretta da Alberto Barbera.
Nonostante, di e
con
Valerio Mastandrea, aprirà la sezione
Orizzontimercoledì 28 agosto in Sala Darsena. Sarà
September 5 di Tim Fehlbaum ad
aprire giovedì 29 agosto la sezione Orizzonti
Extra in Sala Giardino.
Nonostante, di e con Valerio
Mastandrea (apertura concorso Orizzonti)
A proposito di
Nonostante, Valerio Mastandrea, alla sua seconda regia
dopo Ride (2018), ha dichiarato: “Aprire il festival è aprire il
film agli occhi e al cuore del pubblico. La prendo come
un’occasione per liberare una storia che è stata solo mia per tanto
tempo e che, spero, diventerà di tutti”.
Nonostante,
interpretato anche da Dolores Fonzi, Lino Musella, Giorgio
Montanini, Justin Alexandre Korovkin, Barbara Ronchi, Luca
Lionello, e con Laura Morante, sarà proiettato in prima mondiale
nel pomeriggio del giorno di apertura della Mostra, mercoledì 28
agosto, in Sala Darsena, inaugurando il concorso di Orizzonti.
I produttori sono Viola Prestieri e
Valeria Golino per HT Film, Francesco Tatò e
Oscar Glioti per Damocle, Moreno Zani e Malcom Pagani per
Tenderstories con Rai Cinema. La distribuzione italiana è BiM
Distribuzione. Musiche originali di Tóti Gudnason.
Nonostante – la trama
Un uomo trascorre serenamente le sue
giornate in ospedale senza troppe preoccupazioni. E’ ricoverato da
un po’ ma quella condizione sembra il modo migliore per vivere la
sua vita, al riparo da tutto e da tutti, senza responsabilità e
problemi di alcun genere. Si sta davvero bene lì dentro e anche se
qualche compagno di reparto si sente intrappolato, per lui ci si
può sentire anche liberi come da nessun’altra parte. Quella
preziosa routine scorre senza intoppi fino a quando una nuova
persona viene ricoverata nello stesso reparto. E’ una compagna
irrequieta, arrabbiata, non accetta nulla di quella condizione
soprattutto le regole non scritte. Non è disposta ad aspettare,
vuole lasciare quel posto migliorando o addirittura peggiorando.
Vuole vivere come si deve o morire, come capita a chi finisce lì
dentro. Lui viene travolto da quel furore, prima cercando di
difendersi e poi accogliendo qualcosa di incomprensibile.
Quell’incontro gli servirà ad accettare che se scegli di
affronta
re veramente il tuo cuore e le tue emozioni, non c’è alcun riparo
possibile.
September 5 di Tim Fehlbaum
(apertura Orizzonti Extra)
September 5,
diretto da Tim Fehlbaum, con Peter
Sarsgaard, John Magaro, Ben Chaplin, Leonie Benesch, è il
film di apertura della sezione Orizzonti Extra.
September 5 è
prodotto da BerghausWöbke Filmproduktion e da Projected Picture
Works (Germania), in co-produzione con Constantin Film e ERF Edgar
Reitz Filmproduktion. Republic Pictures detiene i diritti globali
del film escludendo GSA e rappresenta le vendite mondiali. I
produttori sono Philipp Trauer, Thomas Wöbke, Tim Fehlbaum,
Sean
Penn, John Ira Palmer, John Wildermuth. Il film è stato girato
in teatri di posa e in location originali di Monaco di Baviera nel
2023. Gli sceneggiatori sono Moritz Binder, Tim Fehlbaum.
September 5 – la trama
September 5 svela un episodio che ha
cambiato per sempre la copertura giornalistica di un fatto di
cronaca, e che continua ad avere un grande impatto su come vengono
riportate le notizie dal vivo oggi. Ambientato durante le Olimpiadi
di Monaco di Baviera del 1972, il film segue un team televisivo
americano che si è adattato rapidamente dal resoconto sportivo,
alla copertura in diretta degli eventi che videro gli atleti
israeliani presi in ostaggio. September 5 fornisce così una nuova
prospettiva sul tema della trasmissione in diretta, in quel caso
vista globalmente da un miliardo di persone.
Al centro della storia c’è Geoff,
giovane e ambizioso producer che cerca di mettersi alla prova col
suo capo, il leggendario dirigente televisivo Roone Arledge.
Insieme a Marianne, interprete tedesca, Geoff prende
inaspettatamente il comando della diretta. Mentre le situazioni
cambiano, il tempo scorre rapidamente e si diffondono voci
contrastanti, con la vita degli ostaggi in bilico, Geoff affronta
decisioni difficili mentre si misura con la sua bussola morale.
Se si pronuncia il nome di Robert De Niro e qualsiasi persona direbbe di
sì anche senza sapere nulla del progetto: stiamo parlando
dell’Attore con la A maiuscola, preso a esempio da tutte le ultime
generazioni, con titoli imponenti e performance alle spalle che lo
hanno reso l’icona che è oggi. Poi lo ritroviamo a 72 anni che
molla un po’ la presa e decide di dedicarsi ad un cinema più
leggero, dal facile incasso, dove non importa più di tanto la
trama. O forse sì, ha semplicemente deciso lasciarsi andare, dopo
50 anni di scelte sagge. Arriva così al cinema, grazie alla
Eagle Pictures dal 13 Aprile, con la commedia
Nonno Scatenato, in un duetto esilarante
con Zac Efron, per la regia di Dan
Mazer.
Jason Kelly (Zac
Efron), giovane avvocato noioso e bacchettone, accetta di
accompagnare il nonno Dick (Robert
De Niro) in Florida come suo ultimo desiderio dopo la
morte della nonna. Sulla strada per Boca i due incontrano tre
studenti diretti a Daytona Beach e da quel momento il vero Dick
esce allo scoperto, deciso a concludere con la giovane Leonore
(Aubrey Plaza). Jason scopre così un nonno
sboccato e irriverente, che ci sa fare con le donne ma che non fa
altro che cacciarlo nei guai. Tra i tre studenti c’è anche Shadia
(Zoey Deutch), ex compagnia di liceo di Jason al
corso di fotografia, una passione che lui ha dovuto mettere da
parte, e ogni momento con lei diventa una boccata d’aria fresca
dalla sua vita sotto il controllo della promessa sposa Meredith
(Julianne Hough). Grazie al “nonno scatenato” il
viaggio prenderà strade davvero inaspettate…
Questo film non verrà accolto a
braccia aperte dalla critica (convinta di una caduta di stile di De
Niro), ma c’è da ammettere che Nonno
Scatenato è una commedia irriverente che fa ridere in
più momenti, con diversi personaggi al limite dell’assurdo. Più
volte si sconfina nel volgare, ma di certo non ci si potrebbe
aspettare diversamente da un film che si sarebbe dovuto chiamare
Nonno Zozzone, titolo più rappresentativo
come l’originale Dirty Grandpa, per non
parlare del fatto che la maggior parte delle battute sono affidate
a De Niro e adattissime al suo personaggio sopra alle righe.
Dan Mazer,
dopo i Borat e
Bruno con Sasha Baron
Cohen, trasporta con giusto ritmo sullo schermo la storia
scritta da John M. Phillips, inevitabilmente
prevedibile in certe scelte ma inaspettata in altre. Zac
Efron si conferma adattissimo alla commedia dopo il
successo di Cattivi Vicini, tenendo testa
a un De Niro a briglie sciolte e le fan saranno sicuramente
accontentate visto che potranno apprezzare tutti i suoi lati, sia
artistici che fisici! Infine pensando al personaggio di Leonore,
nessuno ne sarebbe stato all’altezza tanto quanto Aubrey
Plaza, un ruolo che sembra sia stato creato apposta per
lei.
Controverso film comico del 2016,
Nonno scatenato (qui la recensione) ha
indiscutibilmente diviso tanto la critica quanto il pubblico. Il
titolo viene infatti da molti ricordato come uno dei peggiori film
nella carriera del premio Oscar Robert De
Niro, mentre non manca chi ne ha apprezzato lo spirito
goliardico privo di limiti morali. Quale che sia il giudizio, il
film è comunque diretto da un veterano della commedia politicamente
scorretta come Dan Mazer, autore insieme a
Sacha Baron
Cohen degli irriverenti Ali G, Borat, e
Brüno.
Inoltre, la storia scritta da
John M. Phillips venne inserita nel 2011 nella
cosiddetta Black List, ovvero l’annuale lista comprendente
le migliori sceneggiature ancora non prodotte. Dopo essere comparsa
lì, non passò molto prima che qualcuno si fece avanti per
finanziare il progetto, intravedendo il potenziale comico del film.
Tale scommessa venne infatti ripagata da un risultato al botteghino
estremamente soddisfacente. Nonno scatenato, infatti, a
fronte di un budget di circa 20 milioni di dollari, riuscì ad
incassarne oltre 100 in tutto il mondo.
Il successo economico andò
naturalmente in forte contrasto con il parere dei critici, molti
dei quali indicarono il film come il più brutto mai visto. A
sconvolgere, in particolare, è stata la comicità utilizzata, da
molti giudicata al limite del sessismo, del razzismo e
dell’omofobia. Il titolo si ritrovò poi nominato a cinque Razzie
Awards, tra cui peggior film e peggior attore, senza però riportare
vittorie. Le tante discussioni generatesi intorno al film, hanno
però spesso avuto l’esito di favorire la sua popolarità, dando vita
a quello che potrebbe un giorno essere ricordato come un vero e
proprio scult.
Nonno scatenato: la trama
del film
La vicenda è incentrata sul giovane
avvocato Jason Kelly, il quale vive una tranquilla
e composta esistenza in procinto di raggiungere importanti
traguardi per il suo futuro. Egli è infatti prossimo alle nozze con
la figlia del suo capo, di cui diventerà poi socio nel suo studio
legale. I suoi piani vengono tuttavia sconvolti nel momento in cui
l’anziana nonna, in seguito ad una lunga malattia, muore. Nelle sue
ultime volontà, tuttavia, questa lascia scritto il suo desiderio
per cui il nipote faccia un viaggio insieme al nonno
Dick. Il giovane, un tempo molto legato a questi,
lo aveva infatti perso di vista una volta cresciuto. Desideroso di
rispettare la volontà della nonna, Jason parte dunque per una
vacanza primaverile insieme all’anziano.
Ciò che il giovane non sa, è che
dopo oltre quarant’anni di vita coniugale, il nonno non ha nessuna
voglia di trascorrere una vacanza adeguata alla sua età. Egli è
infatti in cerca di una seconda giovinezza, e trascina il nipote in
un folle viaggio a base di eccessi e trasgressioni. Così facendo,
spera anche di far riflettere il ragazzo sulla necessità di
rifuggire la monotona vita borghese a cui sembra destinato. Tra
avventure in party esclusivi, serate a base di alcol, risse
improvvise e frequentazioni poco raccomandabili, i due
rispolvereranno il rapporto che li univa un tempo, abbracciando il
desiderio di vivere liberi e senza ostacoli.
Nonno scatenato: il cast
del film
Per aumentare l’interesse intorno al
film, i produttori hanno affermato di aver ricercato a lungo i
giusti interpreti per Jason e Dick. La coppia formata da nonno e
nipote necessitava infatti di un brillante carattere comico, sui
cui si basava l’intero film. Nella ricerca dell’attore che potesse
dar volto all’anziano, vennero considerati grossi nomi di Hollywood
come Jeff
Bridges e Michael
Douglas. Alla fine, tuttavia, a vincere il ruolo è
stato il premio Oscar Robert De Niro, che negli
ultimi anni aveva già preso parte a diverse irriverenti commedie.
Per l’occasione, l’interprete di Toro scatenato decise di
sottoporsi ad una serie di allenamenti per riacquistare una
notevole forma fisica.
Al suo fianco, nei panni del nipote,
vi è invece l’attore Zac Efron.
Anche lui non nuovo a tale tipologia di film comico, fu
particolarmente entusiasta di poter prendere parte al progetto e
condividere così la scena con il leggendario De Niro. Efron,
inoltre, in quel periodo si stava preparando per le riprese di
Baywatch, ed ebbe così modo di sfoggiare una forma fisica
smagliante. Accettò inoltre di interpretare personalmente le varie
scene che lo vedevano nudo, fatta eccezione per la sequenza sulla
spiaggia. Accanto a loro, vi sono poi le attrici Zoey
Deutch nel ruolo di Shadia, nuovo interesse amoroso di
Jason, e Aubrey Plaza, la quale nei panni di
Leanor vivrà invece una focosa storia con l’iconico nonno.
Le canzoni in Nonno
scatenato, alcuni film simili e dove vederlo in streaming o in
TV
In un film esplosivo come Nonno
scatenato, non può certo mancare una colonna sonora adeguata.
Proprio per questo, è stata data vita ad una ricerca volta a
trovare i brani che meglio potevano accompagnare le spericolate
avventure del nonno Dick e del giovane nipote. A partire da
Downtown del gruppo Macklemore insieme a Ryan Lewis,
presente nel trailer, ecco di seguito l’elenco dei principali brani
del film: Coffee Cold, di Galt MacDermot; Club
Scout, di Nicholas Patrick Kinsgley; Full House, di
Nick Catchdubs; Country Jones, di Swinging Doors; e
Turn The Bass Up, di TJR.
Esistono poi diverse pellicole più o
meno dissacranti come Nonno scatenato. A partire da
Jackass Presents: Bad Grandpa (2013), anche questo con
protagonista un controverso nonno, sino a Nonno questa volta è
guerra! (2020). Vi sono poi i film Cattivini
vicini (2014) e Cattivi vicini 2
(2016), con protagonisti Zac Efron e Seth
Rogen. Anche la trilogia composta da Ti presento i
miei (2000), Mi presenti i tuoi? (2004) e Vi
presento i nostri (2010), con protagonisti lo stesso De Niro,
Dustin
Hoffman e Ben
Stiller, vanta una comicità simile a quella del titolo
qui approfondito.
Infine, per chi ha visto e adorato
il film, o per chi non lo avesse ancora visto e vuole farsi una
propria idea a riguardo, è possibile ritrovarlo su alcune
delle principali piattaforme oggi presenti in rete.
Nonno scatenato è infatti disponibile su
Chili Cinema, Google Play, Now ed Apple
iTunes. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di
riferimento, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o
noleggiare il singolo film. In questo modo si avrà la possibilità
di gustarne la comicità in totale comodità e al meglio della
qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo
di giovedì 22 giugno alle ore
21:10 sul canale
TwentySeven.
In Italia dobbiamo
ancora aspettare qualche giorno ma in Europa è già boom di incassi!
Nonno Scatenato, la scorretta ed
esilarante commedia diretta da Dan Mazer e interpretata dal Premio
Oscar Robert De Niro insieme a Zac
Efron, si è piazzata in cima alla classifica dei box
office europei. Al suo primo weekend di programmazione, è stato il
secondo film con gli incassi maggiori in tutte le nazioni
d’oltralpe. Ad oggi il film ha infatti incassato quasi 8 milioni di
dollari in UK, 10,7 milioni in Germania e 2,5 milioni di dollari in
Austria.
Ma il successo è arrivato da
oltreoceano. Il viaggio on the road di nonno e nipote – tanto
sregolato e fuori dagli schemi il primo quanto serio e posato il
secondo – è diventato quasi un cult non solo in USA – dove è
a quota 36 milioni di dollari – ma anche in Australia, dove si è
piazzato al primo posto del box office con un incasso complessivo
di 4,5 milioni. Distribuito in Italia da Eagle
Pictures, Nonno Scatenato approderà nei cinema
italiani il 13 aprile.
Arriva in prima assoluta su
Sky e NOW TV una commedia esilarante per tutta la famiglia
con un cast davvero stellare. Nonno questa volta è
guerra, tratto dall’omonimo romanzo per ragazzi
scritto da Robert Kimmel Smith, descrive la “guerra” all’ultimo
scherzo tra nonno e nipote per la conquista della stanza dove i due
si ritrovano, loro malgrado, a convivere. A interpretare i due
Robert De Niro e Oakes Fegley
(Il drago
invisibile) per un cast che comprende, tra gli altri,
anche Uma Thurman e Christopher
Walken, diretti da Tom Hill.
Nonno questa volta è guerra: in streaming
Il film sarà in prima tv
lunedì25 gennaioalle
21.15 su Sky Cinema Uno e alle 21.45 su Sky Cinema Family,
disponibile anche on demand su Sky e in streaming
su NOW TV.
Nonno questa volta è guerra: la trama e il cast
LA TRAMA – Nonno
Ed (R. De Niro) e suo nipote dodicenne, Peter (O. Fegley), hanno un
rapporto molto stretto. Quando però il nonno è costretto a
trasferirsi nella casa dove vive Peter con sua madre Sally (U.
Thurman), suo padre Arthur (R. Riggle) e le due sorelle Mia e
Jenny, le cose si complicano. Come se non fosse già sufficiente la
sua terribile invadenza, il nonno si è appropriato della camera di
Peter, costringendo il ragazzo a vivere nel solaio. Per
controbattere e riprendersi quanto gli appartiene, Peter architetta
un piano che prevede di combinare un dispetto dietro l’altro per
costringere nonno Ed a fare i bagagli e tornare nella sua vera
casa. Ma il nonno non è incline ad accettare le azioni
intimidatorie che il nipote ha pensato contro di lui. Risponde con
spirito guerrigliero a ogni malefatta di Peter: quella ingaggiata
tra i due è una battaglia senza esclusione di colpi, tra scherzi,
dispetti, marachelle e punizioni. Una lotta senza quartiere per la
conquista dell’agognata cameretta.
Robert De Niro, Uma Thurman, Christopher Walken e il giovane
Oakes Fegley protagonisti di una divertente commedia per tutta la
famiglia Quando nonno Ed è costretto a trasferirsi nella camera del
nipote, tra i due inizia una guerra senza freni per la conquista
della stanza
Diretto da Stephen Chbosky
(regista di Noi siamo infinito), Nonnas segue il
protagonista interpretato da Vince Vaughn, Joe, mentre
cerca di superare la morte della madre aprendo un ristorante che
impiega solo nonne nella cucina. Il film è ispirato all’esperienza
personale di Vaughn che ha mangiato nel vero ristorante su cui è
basata la storia, creando un film molto dolce e divertente che
tocca temi come la perdita, la famiglia e la comunità nella sua
esilarante sceneggiatura.
La maggior parte del lungometraggio
ruota attorno alle difficoltà di Joe nel trasformare il suo
ristorante in un successo. Ci sono infatti diversi ostacoli
professionali e personali che deve superare quando apre l’Enoteca
Maria, che portano a quella che dovrebbe essere l’ultima serata di
vita del ristorante prima che la fortuna del personaggio di Vaughn
e la sua passione cambino. La posta in gioco narrativa è piuttosto
bassa, ma la fine di Nonnas supera la sua storia
prevedibile con una narrazione più toccante e agrodolce sulla
famiglia, la perdita e il dolore in modo naturale.
Perché Durant finalmente recensisce
il ristorante di Joe
Alla fine di
Nonnas, Joe fa un tentativo disperato per
convincere un acclamato critico gastronomico di nome Edward
Durant a mangiare all’Enoteca Maria e convincere il suo
pubblico che il ristorante merita una possibilità. Anche se Durant
è inizialmente titubante e dice a Joe che è al completo fino a
gennaio, manda segretamente uno dei suoi dipendenti alla festa di
chiusura. Questa decisione sembra inizialmente fuori dal carattere
del severo critico, ma è chiaro che è stato conquistato dal
discorso emotivo di Joe.
Nello studio televisivo, Joe ricorda
a Durant perché le persone vanno a cena fuori: non si tratta solo
del cibo, ma dell’esperienza condivisa di mangiare insieme alle
persone che ami e lasciare che il cibo crei un ricordo. Durant,
essendo una persona la cui vita ruota attorno al settore
alimentare, apprezza chiaramente l’onestà di Joe e decide di dargli
una possibilità. Il fatto che Joe abbia cercato di corromperlo con
secchielli pieni di dolci fatti in casa non guasta, ma non è questo
il motivo per cui Durant ha scritto la recensione. Egli ha scelto
di sostenere Joe e, fortunatamente, gli è piaciuto ciò che Enoteca
Maria aveva da offrire.
La dinamica tra Joe e
Olivia (Linda
Cardellini) passa in secondo piano per la maggior
parte di Nonnas, poiché Olivia sta soffrendo per
la recente perdita del marito e Joe non vuole intromettersi.
Tuttavia, dopo un utile consiglio di Antonella
(Brenda Vaccaro), decide di ricreare il loro ballo
di fine anno del liceo nel tentativo di conquistarla. Joe è sempre
attento a non oltrepassare il limite, incoraggiando Olivia a fare
la prima mossa quando sarà pronta.
Questo contesto è importante per
capire perché Joe bacia finalmente Olivia nella scena finale del
film: non sta infrangendo il loro tacito accordo, ma piuttosto sta
rispondendo alla decisione di Olivia di spostare la fede nuziale
sull’altra mano, comunicando sottilmente che è pronta a voltare
pagina rispetto al suo precedente matrimonio e a dare a Joe
un’altra possibilità. È un piccolo dettaglio che è molto facile
trascurare, ma l’intesa dietro le quinte del cast di
Nonnas rende tutte queste piccole interazioni
molto più reali.
Perché Joe vede sua madre al pasto
di chiusura
Durante quella che dovrebbe essere
l’ultima serata al ristorante di Joe, il protagonista porta la sua
nuova famiglia fuori dalla cucina e incoraggia tutti i clienti ad
applaudirli. È un momento molto toccante che rafforza i temi del
film della famiglia ritrovata e della comunità, ma contiene anche
una delle scene più sorprendenti di Nonnas: durante gli applausi,
Joe guarda le nonne e vede un’immagine di sua madre.
Sebbene la madre di Joe non sia
realmente lì, il fatto che lui pensi a lei in quel momento dimostra
che tutto ciò che ha fatto è stato in sua memoria. Joe trascorre
gran parte di Nonnas preoccupato di non essere all’altezza della
memoria di sua madre, o che lei non sarebbe orgogliosa delle sue
decisioni. Questo momento gli permette finalmente di accettare che
lei avrebbe amato il ristorante e gli amici che si è fatto lungo il
percorso.
Perché gli abitanti del posto
evitano il ristorante di Joe (e perché cambiano idea)
In tutto Nonnas,
uno dei maggiori problemi che Joe deve affrontare è la mancanza di
clienti nel suo ristorante. Utilizza diversi metodi creativi per
cercare di attirare la clientela, come distribuire volantini per
strada e invitare i suoi amici a essere i primi assaggiatori, ma
nulla sembra funzionare. Alla fine, diventa chiaro che la
popolazione italiana di Staten Island sta boicottando il suo
ristorante perché crede che lui stia usando la loro cultura come
espediente per sembrare creativo.
C’è anche il fatto che il nuovo
ristorante di Joe si trova nello stesso edificio di un famoso
ristorante italiano il cui proprietario, un membro molto amato
della comunità, è recentemente scomparso. Questo è il motivo per
cui molti abitanti del posto sono riluttanti a mangiare all’Enoteca
Maria, e ciò danneggia seriamente le prospettive di Joe per la
maggior parte del film.
Alla fine, è il messaggio d’amore e
di comunità che convince la gente del posto a dare una possibilità
al ristorante. Si rendono conto che lui ha sinceramente a cuore
questa cultura, non solo perché gli ricorda sua madre, ma anche per
la passione con cui considera il cibo come un mezzo per condividere
ricordi e ricordare coloro che abbiamo perso nel corso della vita.
È un messaggio molto potente che gli italiani di Staten Island
imparano insieme al pubblico man mano che il film procede, ed è uno
dei motivi principali per cui Nonnas sta ottenendo ottime
recensioni.
Sebbene Nonnas
finisca senza chiarire se il ristorante di Joe avrà successo o
meno, non è difficile intuire che le cose stanno chiaramente
migliorando per il protagonista del film. La recensione di Edward
Durant ha dato alla sua attività la spinta di cui aveva bisogno e
la gente del posto ha finalmente capito che il suo ristorante è più
di un semplice investimento finanziario: è un’espressione d’amore
per la comunità che gli ricorda la sua defunta madre.
In tutto il film
Nonnas, Joe ha il compito di far capire alle
persone quanto questa attività sia importante per lui. Quando esce
la recensione di Durant, ha già impressionato abbastanza persone da
convincerle a visitare il ristorante e, di conseguenza, a
garantirne il futuro, nonostante le difficoltà finanziarie che
senza dubbio lo attendono. Vince Vaughn offre una delle sue migliori
interpretazioni in Nonnas, ed è chiaro dalla sua
tenacia e dal suo cuore che Joe non lascerà sfuggire di nuovo
questo sogno.
Il vero significato del finale di
Nonnas
In definitiva,
Nonnas è una storia su come l’amore e l’amicizia
si coltivano nei momenti di esperienza condivisa, e la cucina è un
modo perfetto per raggiungere questo obiettivo. Dalle ricette di
famiglia tramandate di generazione in generazione, al modo in cui
queste nonne dal carattere forte superano i loro conflitti in
cucina e imparano invece a condividere le loro culture, l’intero
film è una grande celebrazione del potere del cibo. Il finale di
Nonnas si appoggia proprio a questa idea: Joe non
riesce ad aprire il suo ristorante solo con i soldi e l’ambizione,
ma una volta imparate lezioni importanti sulla famiglia e la
cultura, il successo arriva.
L’attore Liam
Neeson è oggi conosciuto in particolare per i suoi tanti
thriller d’azione, dove fornisce sempre prove d’attore di grande
livello. Tra i più apprezzati vi
è Non-Stop (qui la recensione), diretto dal
regista spagnolo Jaume Collet-Serra, con cui
Neeson ha collaborato anche per Unknown – Senza identità,
Run All Night – Una notte per
sopravvivere e The Commuter – L’uomo sul
treno. Anche in questo caso si tratta di un film
particolarmente dinamico, come suggerisce il titolo stesso, andando
a raccontare della corsa contro il tempo di un uomo per fermare un
misterioso assassino a bordo di un aereo in volo.
Tra i quattro film realizzati da
Collet-Serra e Neeson, Non-Stop è però il più
claustrofobico e ricco di tensione. Ciò è dovuto in gran parte per
via del suo essere quasi interamente ambientato all’interno di un
aereo in volo. Un ambiente scomodo, che costringe il protagonista a
stare a stretto contatto con i numerosi altri passeggeri, tra cui
si nasconde anche il terrorista. Una situazione dunque quantomai
tesa, che porta lo stesso spettatore a provare sulla propria pelle
le sensazioni provate dal protagonista, chiamato a risolvere quanto
prima quella complessa situazione.
Un film ricco di adrenalina, dunque,
che non manca ancora oggi di entusiasmare i fan di questo genere di
thriller d’azione. Prima di intraprendere una visione del film,
però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama e al cast di attori e ad
altre curiosità. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
La trama di Non-Stop
Protagonista del film è Bill
Marks, agente federale su un aereo diretto a Londra,
partito da New York. Il volo sembra procedere per il meglio, quando
però d’improvviso l’uomo inizia a ricevere diversi messaggi
intimidatori, nei quali il mittente gli chiede di farsi dare 150
milioni di dollari dal governo, altrimenti ogni venti minuti
trascorsi senza la somma un passeggero verrà ucciso. Quando
l’agente contatta il suo superiore per raccontagli quanto sta
accadendo, quest’ultimo gli rivela che il conto offshore, inviato
dal ricattatore, è intestato allo stesso Bill, motivo per cui perde
la sua fiducia.
Accusato dal suo team e dai media di
essere un alcolizzato, impazzito dopo la morte della figlia e di
essere il vero dirottatore, Bill viene assalito dai passeggeri in
preda al panico. L’unica soluzione per Bill per provare la propria
innocenza diventa allora quella di identificare il criminale sul
volo, potendo dunque fare affidamento solo su sé stesso.
Naturalmente il tempo è contro di lui e Bill dovrà rapidamente fare
in modo che lo spietato terrorista mieta meno vittime possibili,
cercando anche di far mantenere la calma all’interno dell’aereo in
volo.
Il cast di Non-Stop e
altre curiosità sul film
Come anticipato, nel ruolo del
protagonista Bill Marks vi è l’attore Liam
Neeson. Avendo già recitato in ruoli e film simili,
l’interprete non ha avuto alcun problema a rendere particolarmente
credibile il suo personaggio. Per poter eseguire le complesse scene
previste, però, Neeson ha dovuto sottoporsi a diverse settimane di
allenamento fisico, così da poter sostenere gli intensi ritmi
richiesti dal film. Accanto a lui, si può ritrovare la premio Oscar
Julianne Moore nel ruolo di Jen Summers, vicina di
posto di Bill, mentre Scott McNairy interpreta Tom
Bowen.
Sono poi presenti le attrici
Michelle
Dockery e la premio Oscar Lupita Nyong’O
nei panni di Nancy e Gwen, le due assistenti di volo presenti
sull’aereo. Completano poi il cast gli attori Nate
Parker nel ruolo di Zack White, Linus
Roache in quelli del capitano David McMillan e
Jason Butler Harner in quelli del co-pilota Kyle
Rice. L’attore Corey Stoll,
invece, ricopre il ruolo di Austin Reilly, passeggero del volo e
ufficiale della polizia di New York, mentre Shea
Whigham interpreta l’agente della sicurezza trasporti
Marenick.
Per quanto riguarda il set che
riproduce l’interno di un aereo, questo è stato costruito
leggermente più grande di un aereo di linea commerciale standard,
per accogliere l’altezza di Neeson di 1,93 metri. Secondo Neeson,
oltre il 90% delle riprese è avvenuto su questo “aereo” per un
periodo di due settimane. Il film, infine, è costruito per rendere
l’idea di un racconto che si svolge in tempo reale. È così che,
durando 100 minuti (esclusi i titoli di coda), il film vede
l’uccisione di ben 5 passeggeri, esattamente uno ogni 20 minuti
come promesso dal terrorista.
Non-Stop: la spiegazione del finale e chi è il
colpevole
Nel finale del film si scopre che i
terroristi sono due e sono tra quelli che, in momenti diversi,
hanno finto di aiutare Bill nella ricerca del colpevole:
Bowen e White. L’obiettivo dei
criminali non mai stato quello di avere i soldi, ma di screditare
agli occhi dell’opinione pubblica il sistema di sicurezza americano
facendo esplodere l’aereo, dopo aver convinto tutti che il
terrorista fosse proprio un Air Marshal. Il risentimento di uno dei
due folli nasce dal fatto che suo padre fosse morto nell’attentato
delle Torri Gemelle, per cui solo la sicurezza USA poteva essere
responsabile di quel fallimento. I due avevano previsto di
paracadutarsi fuori prima dello scoppio, quando l’aereo sarebbe
sceso a 8000 metri, secondo il protocollo in un caso di
dirottamento.
Dopo una colluttazione, Bill ha la
peggio e perde la pistola, che finisce a Bowen, il quale spara a
White, non appena quest’ultimo viene convinto da Bill a
disinnescare la bomba. In quel momento, l’aereo inizia a perdere
quota e, nella confusione generale, Bill colpisce mortalmente
Bowen. La bomba esplode e Bill spinge White, ferito solo alla
spalla da Bowen, verso il retro dell’aereo, facendolo morire
nell’esplosione della bomba. Nonostante i danni, il co-pilota
riesce ad atterrare in sicurezza in Islanda. Bill viene a quel
punto scagionato da tutte le accuse e acclamato come un eroe.
Il trailer di Non-Stop e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Seven grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei
cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
giovedì 25 gennaio alle ore 21:20
sul canale Italia 1.
Liam Neeson, si sa, è uno degli action-hero
più amati del grande schermo. In Non-Stop
porta avanti quel tipo di personaggio che, dopo gli iniziali ruoli
fortemente drammatici, ha fatto la fortuna della seconda parte
della sua carriera (basti pensare a Taken e al sequel Taken – La vendetta). In questo
ennesimo thriller d’azione, l’attore nordirlandese torna a lavorare
con il regista spagnolo Jaume Collet-Serra (dopo
Unknown – Senza identità del 2011),
regalandoci una performance di risonanza meno empatica,
naturalmente in parte (visti i lavori precedenti) ma leggermente
sottotono.
In Non-Stop Bill
Marks è uno sceriffo aereo con un passato burrascoso che si ritrova
su un aereo diretto a Londra. Durante il volo uno sconosciuto,
usando degli sms minatori, inizia a ricattare Bill chiedendogli di
versare 150 milioni di dollari su un conto bancario; se non lo
farà, ogni 20 minuti uno dei passeggeri morirà. Inizia così una
vera caccia all’uomo, dove Bill sarà disposto a rischiare tutto,
anche la sua stessa reputazione, pur di salvare l’aereo dal
disastro annunciato.
Non-Stop, il
film
In questo senso la sceneggiatura,
non priva di incongruenze narrative, non riesce a palesare tutte le
varie sfumature psicologiche di un personaggio complesso ed
interessante che cerca, nella tragedia aerea che lo vede coinvolto,
una via di redenzione per il passato. La pellicola sembra essere in
caduta libera, esattamente come il claustrofobico volo a cui lo
spettatore assiste: giocato essenzialmente sulla messa in
discussione, quindi sul dubbio e sulla ricerca ossessiva di chi
potrebbe essere il reale dirottatore, il film cattura da questo
punto di vista ma soltanto nella prima parte, abbandonandosi ad una
perdita di logica nei risvolti e aprendo così la strada ad una
seconda parte priva di tensione, piuttosto noiosa e dal finale
oltremodo prevedibile.
Il cast di supporto non aggiunge
nulla a questo thriller che, per trama ed ambientazioni, ricorda i
sicuramente più riusciti Air Force One e
Flightplan: Julianne Moore, co-protagonista del film al
fianco di Neeson, ormai non sa più che “ruoli” prendere; il resto
degli attori, tra cui figurano anche Michelle Dockery (Downtown Abbey) e Corey Stoll (House of Cards), risulta
decisamente sprecato, soprattutto Lupita Nyong’o (fresca di Oscar per 12 anni
schiavo), con un numero di scene e di battute a disposizione
piuttosto imbarazzante.
Non-Stop è un action thriller ad
alta quota che prende le mosse da una solida base di partenza e che
riesce inizialmente a coinvolgere lo spettatore, ma che si perde in
risvolti assurdi e banali che fanno crollare inevitabilmente il
film su se stesso. Il catastrofico finale scontato non salva una
pellicola che avrebbe potuto rivelarsi, se non originale, quanto
meno trascinante dall’inizio alla fine.
La Universal
Pictures ha pubblicato lo spettacolare Trailer originale di
Non-Stop, il nuovo thriller con
protagonista Liam Neeson,Julianne
Moore, Scoot McNairy, e Michelle Dockery.
L’attore è stato diretto ancora una volta da Jaume
Collet-Serra:
Il film arriverà nelle sale statunitensi il 28 Febbraio
2014.
Le trama:
Bill Marks (Liam Neeson) è un
veterano della polizia aeroportuale. Vede il suo mestiere come un
monotono lavoro d’ufficio… per aria. Tuttavia, il volo di oggi non
sarà come tutti gli altri.
Poco dopo l’inizio del viaggio
da New York a Londra, riceve una serie di misteriosi SMS che gli
ordinano di costringere il governo a trasferire 150 milioni di
dollari su un conto corrente segreto, altrimenti un passeggero ogni
20 minuti verrà ucciso. Inizia così una disperata spedizione alla
ricerca del colpevole con la vita di 200 passeggeri appesa a un
filo.
Non-Stop non è solo un film
d’azione, ma una scarica di adrenalina, suspense e
frenesia
E’ on line la prima clip di
Non-Stop, prossimo film che vede
protagonista un energico Liam Neeson. Il film è
prodotto dalla Universal Pictures, ed è un thriller che accanto a
Neeson schiera un cast decisamente notevole tra cui
Julianne Moore, Nate Parker, Michelle Dockery e
Scoot McNairy.
Il film uscirà
negli States il 28 febbraio 2014 e racconta la storia di una U.S.
Air Marshal Bill Marks (Neeson), che durante un volo transoceanico
da New York a Londra, riceve una serie di messaggi criptati in cui
gli vengono date istruzioni per trasferire su un conto off-shore
150 milioni di dollari. Fino a che non avrà effettuato il
versamento, ogni venti minuti, sul suo aereo, una persona verrà
uccisa.
E’ da poco stato reso noto che
Neeson parteciperà al prossimo progetto di Martin
Scorsese, Silence, mentre lo
vedremo a breve nel film di Seth MacFarlane,
Un Milione di Modi per Morire nel West,
poi lo ascolteremo in The Prophet, film
ispirato al celebre romanzo di Kahlil Gibran in
cui l’attore darà la voce al personaggio di Mustafa, e infine sarà
al fianco di Ed Harris in Run All
Night.
Via Comingsoon.net, sono on line cinque clip di
Non-Stop, prossimo film che vede
protagonista un energico Liam Neeson. Il film è
prodotto dalla Universal Pictures, ed è un thriller che accanto a
Neeson schiera un cast decisamente notevole tra cui
Julianne Moore, Nate Parker, Michelle Dockery e
Scoot McNairy.
Il film uscirà negli States il 28
febbraio 2014 e racconta la storia di una U.S. Air Marshal Bill
Marks (Neeson), che durante un volo transoceanico da New York a
Londra, riceve una serie di messaggi criptati in cui gli vengono
date istruzioni per trasferire su un conto off-shore 150 milioni di
dollari. Fino a che non avrà effettuato il versamento, ogni venti
minuti, sul suo aereo, una persona verrà uccisa.
E’ da poco stato reso noto che
Neeson parteciperà al prossimo progetto di Martin
Scorsese, Silence, mentre lo
vedremo a breve nel film di Seth MacFarlane,
Un Milione di Modi per Morire nel West,
poi lo ascolteremo in The Prophet, film
ispirato al celebre romanzo di Kahlil Gibran in
cui l’attore darà la voce al personaggio di Mustafa, e infine sarà
al fianco di Ed Harris in Run All
Night.
I film ambientati nel corso di
un’unica lunga e folle notte sono molti e tutti utilizzano questo
arco temporale per raccontare qualcosa di molto specifico.
Presentato in concorso al Noir in Festival del 2020, il film
Non uccidere (qui la recensione) fa parte di
questa tipologia di opere. Si tratta dell’opera seconda del regista
David Victori (affermatosi poi ulteriormente
grazie alla serie Sky Rojo, distribuita su Netflix), che dà vita con questo suo secondo film ad
un’opera particolarmente ricca di adrenalina e caratterizzata tanto
da riflessioni di natura morale ed etica quanto da virtuosismi di
regia e messa in scena che accentuano il fascino dell’opera.
I riferimenti di Victori sono
talvolta espliciti, rifacendosi in particolare ad un film esemplare
di questa tipologia come Fuori orario, diretto nel 1985 da
Martin
Scorsese, pur privando Non uccidere
dell’ironia che caratterizzava quell’opera. Allo stesso modo il
film è caratterizzato da uno stile visivo che in quanto ad
atmosfera, luci e colori ricorda gli ultimi film del regista danese
Nicolas Widing Refn, come Solo Dio perdona e
The Neon Demon. Il film
di Victori coniuga dunque realismo e surrealismo, proponendo
davvero un viaggio sensoriale al confine tra il possibile e
l’impossibile.
Accolto in modo positivo dalla
critica e dal pubblico, il film è dunque un’opera particolarmente
affascinante, che ogni appassionato di film folli e dinamici non
può perdersi. Inoltre, Non uccidere spinge in modo
interessante a compiere riflessioni su ciò che si sarebbe disposti
a fare pur di sopravvivere. Prima di intraprendere una visione del
film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Nonuccidere: la trama del film
Il film ha per protagonista
Dani, un bravo ragazzo che, negli ultimi anni, si
è dedicato esclusivamente al padre malato. Dopo la morte del
genitore, Dani decide finalmente di riprendere in mano la sua vita.
Proprio quando ha in mente un lungo viaggio che la sorella ha
deciso di regalargli, incontra Mila, una ragazza
tanto sensuale quanto instabile, che trasformerà la sua notte in un
vero incubo. Le conseguenze dell’incontro porteranno infatti Dani a
compiere cose che non avrebbe mai immaginato di poter fare e ben
presto, ritrovandosi incastrato in situazioni sempre più pericolose
per sé e per gli altri, sarà chiamato a compiere scelte
particolarmente difficili.
Non uccidere: il cast del film
Protagonista assoluto del film è
l’attore spagnolo Mario Casas. Forse poco
conosciuto a livello internazionale, egli è però una vera e propria
celebrità nel suo paese, avendo recitato in popolari film come
Tres metros sobre el cielo (2010), Le streghe son tornate
(2013) e El bar (2017). Per la sua intensa interpretazione
di Dani in Non uccidere, l’attore ha ottenuto numerosi
consensi internazionali, vincendo in particolare il prestigioso
premio Goya (l’Oscar spagnolo) come miglior attore. Accanto a lui,
nei panni della seducente Mila vi è invece l’esordiente
Milena Smit, vista poi anche in Madres paralelas.
L’attore Fernando Valdivienso è invece Ray, il
compagno di Mila. La Smit e Valdivienso sono poi entrambi stati
candidati come migliori attori rivelazione ai Goya, senza però
ottenere il premio.
Non uccidere: il trailer e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Non uccidere grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple
iTunes e Rai Play. Per vederlo, una volta scelta la
piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
mercoledì 13settembre
alle ore 21:20 sul canale Rai
4.
La notte è il momento della giornata
dove tutto può succedere, anche l’impensabile. Al cinema questa è
più volte stata assimilata alla sospensione del possibile, e il
film Non uccidere, opera seconda di
David Victori, non fa eccezione.
Appassionato di storie adrenaliniche e ricche di emozioni, il
regista spagnolo dà qui vita ad un percorso lungo una notte,
durante la quale prende forma un vero e proprio incubo. Se da un
punto di vista narrativo questo è un territorio piuttosto battuto,
il regista tenta di allontanarsi dai suoi predecessori attraverso
una serie di ambizioni e capacità estetiche che conferiscono al
film un ritmo a dir poco forsennato.
Presentato in concorso al
Noir in Festival, il film ha per protagonista Dani
(Mario Casas). Questi è un bravo ragazzo, che
negli ultimi anni si è dedicato esclusivamente al padre malato.
Dopo la morte del genitore, questi decide di riprendere in mano la
sua vita. Proprio quando ha in mente un lungo viaggio che la
sorella ha deciso di regalargli, incontra Mila
(MilenaSmit), una ragazza tanto
sensuale quanto instabile, che trasformerà la notte in un vero
incubo. Le conseguenze dell’incontro porteranno Dani a compiere
cose che non avrebbe mai immaginato di poter fare.
Attraverso le emozioni del
protagonista
La sequenza d’apertura del film è
già di per sé una chiara dichiarazione d’intenti. Il regista
sceglie di riprendere il protagonista sempre di spalle, seguendolo
attraverso un piano-sequenza in una serie di attività. Questo
pedinamento permette dunque di comprendere come l’intero film sarà
per lo spettatore un viaggio quanto più ravvicinato possibile a
Dani. Si avrà letteralmente la possibilità di essere accanto a lui
e seguirlo nelle sue peripezie. Come dichiarato dallo stesso
regista, il suo intento primario è proprio quello di permettere a
chi guarda il film di avere a che fare con un viaggio sensoriale
che lo porti a provare il disagio e le emozioni che il protagonista
vive.
Nel momento in cui la notte da
incubo di Dani ha inizio, ciò diventa ancor più evidente. La
macchina da presa diventa l’occhio dello spettatore, ma allo stesso
tempo è il mezzo attraverso cui si esterna lo stato d’animo del
personaggio. Capiterà infatti di imbattersi in una serie di lunghi
piani-sequenza che nella loro instabilità sottolineano lo
smarrimento e la paura del protagonista. Allo stesso modo, una
serie di movimenti virtuosistici che portano lo spettatore a vivere
quel malessere che determinate situazioni suscitano. Tale ricerca
stilistica potrebbe per certi aspetti risultare una forzatura o una
manipolazione di ciò che si dovrebbe provare, ma è innegabile il
suo conferire al tutto un’attrattiva particolarmente
entusiasmante.
Non uccidere: la recensione
Tra i titoli più famosi che in una
notte portano i loro protagonisti a vivere incubi dell’assurdo è
impossibile non citare Fuori
orari e Good Time. Seguendo una struttura
simile, Non uccidere non brilla certo per originalità, ma
consapevole di ciò Victori punta tutto sull’elemento visivo, sulla
capacità di comunicare emozioni e stati d’animo attraverso questo.
Allo stesso tempo, come il titolo lascia ben intendere, riesce a
dar vita ad una riflessione morale sempre più attuale. Il
protagonista, presentato come un classico bravo ragazzo senza
macchie, sembra essere la cavia di un esperimento. Il tema di
questo potrebbe essere sintetizzato in “Cosa saresti disposto a
fare persopravvivere?”.
Victori unisce dunque grande
intrattenimento a tematiche etiche, portando lo spettatore a dover
rispondere in prima persona alle domande poste. È facile dire al
protagonista come dovrebbe comportarsi, risulta frustrante quanto
sceglie di agire in tutt’altro modo. Il tentativo di annullare la
distanza tra personaggio e spettatore sembra dunque servire anche a
portare quest’ultimo a giungere a proprie personali riflessioni,
che potrebbero in fin dei conti non differire troppo da quelle
fatte da Dani. Nel suo finale, anche fin troppo esplicito, tutto
ciò risulta ancor più evidente. Per queste sue caratteristiche
estetiche e tematiche, Non uccidere conferma il talento
del suo regista. Victori, scoperto tramite un cortometraggio dal
celebre Ridley Scott,
potrebbe infatti diventare uno dei nomi di punta del nuovo cinema
spagnolo.
Dopo aver diretto per la televisione
i film Natale in casa Cupiello e
Sabato, domenica e lunedì, il regista
Edoardo De Angelis (recentemente tornato anche al
cinema con l’epico Comandante),
ha nel 2021 concluso la sua trilogia dedicata alle opere di
Eduardo De Filippo con Non ti
pago, sempre con Sergio Castellitto come protagonista. Anche
questo film fa dunque parte de La collection De
Filippo, un ambizioso progetto di trasposizione filmica
dei capolavori teatrali di De Filippo che impegna la Rai nel suo
ruolo centrale di Servizio Pubblico dedicato a custodire e
rinnovare la memoria culturale del nostro Paese.
Della collezione fanno parte al
momento i già citati Natale in Casa
Cupiello, Sabato, Domenica e
Lunedì, ma anche Filumena
Marturano e Napoli milionaria!. Da oggi, anche se
a distanza di tre anni dalla sua realizzazione, si unisce al gruppo
anche Non ti pago. Come già raccontato
nei primi due titoli di questa collezione, anche in Non ti
pago si propone lo sfaldarsi dei legami tradizionali e la loro
sempre più faticosa ricomposizione all’irrompere delle mutazioni
sociali ed economiche che attraversano la società italiana a
partire dal dopo guerra. Un tema presente però anche in Napoli milionaria!.
Non ti pago, opera scritta
da De Filippo nel 1940 e portata poi anche al cinema nel 1942,
mostra dunque con questo nuovo adattamento televisivo la sua eterna
attualità, riconfermando una volta di più il valore delle opere del
grande De Filippo. Prima di intraprendere una visione del film,
però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama e al cast di attori.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama di Non ti pago
Protagonista della vicenda è
Ferdinando Quagliuolo, che dal
padre Saverio ha ereditato un banco lotto,
che sogna ora di sbancare con una vincita straordinaria. Per questo
motivo passa intere nottate sui tetti, affiancato dal fido
Aglietiello, cercando di svelare gli arcani che si
celano nella composizione e nella combinazione fumogena delle
nuvole, nella speranza di ricevere i numeri giusti da giocare.
Finalmente il giorno dell’estrazione arriva, ma a beneficiarne è
Mario Bertolini, il suo giovane e già
fortunatissimo impiegato, segretamente fidanzato con sua figlia
Stella. A dargli i numeri vincenti è stato proprio
Don Saverio che gli è comparso in sogno chiamandolo “Piccerì”.
Ferdinando è roso dall’invidia e,
quando il giovane gli consegna il biglietto per fargli vedere che
non sta mentendo, se ne impossessa perchè quel biglietto è suo di
diritto: il padre, infatti, ha dato in sogno i numeri vincenti a
Bertolini, è vero, ma solo perché questi abita nella vecchia casa
di Quagliuolo. Il povero don Saverio, non sapendo del trasloco del
figlio, era convinto di trovare nella camera da letto proprio lui,
Ferdinando. Tant’è vero che lo ha chiamato: “Piccerì”. Ha da qui
inizio inizio uno scontro tra i due che li porterà ad appellarsi
tanto alle leggi terrene quanto a quelle divine pur di stabilire il
legittimo proprietario della somma vinta.
Il cast e i personaggi di Non ti pago
Ad interpretare Ferdinando
Quagliuolo vi è il già citato Sergio Castellitto, che torna dunque a
cimentarsi con un ruolo da protagonista in un’opera di De Filippo.
Accanto a lui, nel ruolo della moglie Concetta vi è l’attrice
Maria Pia Calzone, mentre Giovanni
Ludeno interpreta il figlio Aglietiello e Pina
Turco la figlia Stella. Ad interpretare l’amante di
quest’ultima, nonché il possessore del biglietto vincente, Mario
Bertolini, vi è l’attore Gianluca Di Gennaro,
visto anche in Lo
chiamavano Jeeg Robot, Gramigna e Cobra non è.Angela Fontana, protagonista di Indivisibili, interpreta Margherita, mentre
Maurizio Casagrande è don Raffaele Console.
Giovanni Esposito, invece, interpreta l’avvocato
Lorenzo Strumillo.
Non ti pago: dove vedere
il film in streaming e in TV
Non ti
pago verrà trasmesso in televisione martedì 2
gennaio alle ore 21:25 sul canale
Rai 1. Successivamente, per un breve periodo di
tempo sarà dunque disponibile anche sulla piattaforma
RaiPlay, consentendo a chi non ha potuto vederlo
durante la messa in onda televisiva di recuperarlo anche in
streaming.
Non ti muovere –Anno: 2004 – Regia: Sergio
Castellitto – Cast: Sergio Castellitto, Penelope
Cruz, Claudia Gerini
Forse arriva un momento, nella
vita, nel quale immancabilmente si finisce per sprofondare nel mare
dei ricordi. Il passato si svela, inatteso avvia un replay di
emozioni sopite da tempo. Così Timoteo, padre frustrato e chirurgo,
si ritrova d’un tratto a capezzale della figlia Angela, in coma
dopo un grave incidente in motorino. Il dolore, l’impotenza di
fronte a quel corpo così vicino ma drammaticamente lontano, lo
conducono indietro negli anni sino all’incontro con Italia, una
donna non bella e all’apparenza volgare ma dall’animo fragile.
Comincia da qui, in un dialogo
immaginario con la figlia, il racconto-confessione di una storia
extraconiugale, di un amore tanto profondo quanto impossibile, di
una passione viscerale. Non ti muovere è il sussurro di un padre
disperato che rischia di perdere quanto gli resta di più prezioso,
è la speranza, ma è anche infine il filo conduttore della
narrazione.
Non ti muovere è un film intenso,
capace di mettere a confronto gli uomini con una paura recondita
per la perdita della vita quando il dolore, la devastazione,
l’abbandono, restano l’unica visione del mondo. Tratto dall’omonimo
romanzo di Margaret Mazzantini, vincitore del celebre Premio Strega
nel 2002, il film, diretto e interpretato da Sergio Castellitto
(marito della scrittrice), mette a nudo una realtà cruda ma allo
stesso tempo tangibile, riportando a galla quelle stesse emozioni
celate tra le pagine del testo.
Persino il ruolo di Italia viene
magistralmente messo in scena dalla splendida Penelope Cruz,
imbruttita e resa quasi irriconoscibile, ma capace di recitare
talmente bene in lingua italiana da essere stata definita «la nuova
Anna Magnani del XXI secolo, in grado di comunicare la sua essenza
in italiano meglio di quanto non riesca a fare in inglese».
Un’impresa non facile e che ha costretto l’attrice ad allenamenti
linguistici impegnativi ma che alla fine le ha permesso di
trasporre sul grande schermo quella donna, Italia, che milioni di
lettori avevano già potuto conoscere nel libro e che le è valsa il
David di Donatello 2004 come migliore attrice protagonista. A
condire il tutto una colonna sonora d’eccezione, Un senso,
scritta appositamente per il film dal cantautore Vasco Rossi.
Proprio la ricerca di un senso ad
una vita che spesso un senso non ce l’ha, l’attesa di un domani che
arriverà, aiutano l’uomo a non sentirsi solo, ad andare avanti
nonostante tutto, nonostante incertezze, paure, sconfitte. Ed è in
questa ricerca continua che si mostra il cerchio della vita, al
tragico epilogo della morte si contrappone la rinascita, un
risveglio che, dopotutto, altro non è che l’inizio di una nuova
vita.
Non succede, ma se
succede… è la nuova commedia di Jonathan
Levine, già avvezzo al genere leggero, per quanto dedicato
ad un buon contenuto (Warm Bodies del 2013 e 50 e
50 del 2011). E questa volta racconta una storia di un
amore che, nonostante i livelli sociali differenti e invalicabili,
non conosce ostacoli.
Charlotte Field (Charlize
Theron) è nientemeno che il Segretario di Stato degli
Stati Uniti d’America che, grazie al presidente uscente, con buone
probabilità, potrà persino auspicare ad essere la prima
presidentessa donna a guidare la nazione. Da un’altra parte
dello stesso stato, Fred Flarsky (Seth
Rogen) sta difendendo con le unghie e i denti la
propria integrità morale di giornalista – spiantato – difensore
della verità ad ogni costo, anche della sua stessa vita. Ciò
che farà intersecare le vite di due elementi così apparentemente
agli antipodi, sarà – come sempre – il caso galeotto, ma che già
molti anni addietro li aveva visti occhi negli occhi.
Come per ogni racconto romantico
che si rispetti, quel che fa star bene è pensare che proprio ciò
che sia inconciliabile, in realtà, trovi il modo per combinarsi. E,
a dire il vero, il racconto di Jonathan Levine,
scritto e ideato da Dan Sterling, chiaramente ci
riesce bene, oltre il livello narrativo puro e semplice.
Il personaggio di Fred / Seth
Rogen si fa latore del messaggio secondo cui è la verità a
rendere liberi, non solo in senso personale, ma anche rispetto a
chi questa libertà la vive attraverso gli altri che si spogliano
delle proprie sovrastrutture e delle proprie preoccupazioni. È
delizioso quando il coprotagonista dice alla donna più potente del
mondo che non avrebbe alcun problema ad essere la sua
Marilyn Monroe, se lei volesse essere il suo
JFK.
Perché ciò che rende una commedia
tale, è il saper raccontare in modo scanzonato desideri profondi
che accomunano le persone altre il loro status. Dunque, il dilemma
del personaggio della Theron, di fronte a quest’uomo così sopra le
righe e così libero è: quanto si è disposti a rischiare e a
liberarsi a propria volta, cercando di rincorrere una versione più
pura, giovane e sognatrice di quello che si è diventati?
Evidentemente tanto, soprattutto
negli ultimi tempi, nei quali qualche insospettabile sedicenne ci
ricorda che le cose che veramente fanno la differenza sono
semplici. Ma senza le quali può esserci il rischio di vivere una
vita uguale a qualunque altra.
Tra le tante commedie romantiche
distribuite nel corso del 2019, una di quelle che si è affermata di
più è Non succede, ma se succede…
(qui la recensione), titolo
italiano di Long Shot, film diretto da Jonathan
Levine (50 e 50, Warm Bodies). Scritto
Dan Starling, già autore del satirico e
controverso The Interview, questo lungometraggio mescola
elementi dell’ambiente politico con situazioni e sentimenti tipici
delle rom-com statunitensi. Ad aver contribuito al
successo del film, però, vi è una coppia di attori tanto inedita
quanto convincente: la premio Oscar Charlize Theron e il comico
Seth
Rogen.
Non succede, ma se succede…
si presenta come un film fortemente ispirato a film romantici degli
anni Ottanta come Tootsie e Harry, ti presento
Sally…, ma aggiornato naturalmente ai nostri tempi e
includendo una serie di temi e situazioni molto contemporanee. Ad
esempio, forte rimane la descrizione del contesto politico, su cui
è intervenuta la sceneggiatrice del film The PostLiz
Hannah per garantirne il realismo. Sfortunatamente, il
film non ottenne buoni risultati al box office, in particolare per
via del suo essersi scontrato con Avengers: Endgame.
Apprezzato però dalla critica, il
film è stato lentamente riscoperto e oggi tutti gli appassionati
del genere lo indicano come un ottimo titolo per una visione
leggera ma ricca di sentimenti. Per chi non lo avesse ancora visto,
si tratta dunque di un titolo da riscoprire. Prima di intraprendere
una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire
alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo
qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori
dettagli relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Non succede, ma sesuccede…, la trama del
film
Protagonisti del film sono
Fred Flarsky e Charlotte Field.
Lui è giornalista dalle buone qualità ma disoccupato e combinaguai,
lei è invece un’affermata Segretario di Stato. Sembrerebbe che
nulla possa accomunare i due, eppure in passato l’intraprendente e
talentuosa Charlotte è stata la babysitter di Fred, nonché la sua
prima cotta adolescenziale. Senza più un lavoro e depresso, Fred si
lascia convincere dal suo amico Lance a
partecipare a un evento di beneficenza, al quale a sua insaputa
prenderà parte anche la sua vecchia fiamma. Non appena i loro
sguardi si incrociano, i due si riconoscono.
Dopo aver saputo la professione di
Fred, Charlotte gli propone di scrivere per lei alcuni discorsi per
le prossime elezioni presidenziali, alle quali la donna sta per
candidarsi. Fred accetta il lavoro e i due tornano a frequentarsi
inizialmente solo a livello professionale. Il tempo trascorso
insieme, però, riporta a galla vecchi ricordi e, conquistata
dall’autoironia e la simpatia dell’uomo, l’ex babysitter inizierà
una relazione con il giornalista. I due sono però totalmente
diversi, sia caratterialmente sia per via degli ambienti
frequentati. Ostacolati da tutto e tutti, Fred e Charlotte dovranno
superare tante avversità prima di poter trovare una loro
stabilità.
Non succede, ma sesuccede…, il cast del film
Come anticipato, ad interpretare i
due protagonisti, Fred e Charlotte, vi sono rispettivamente gli
attori Seth Rogen e Charlize
Theron. Come noto, dopo che Roger fu entrato a far
parte del progetto, anche in qualità di produttore, espresse il
desiderio di poter recitare accanto alla Theron. L’attrice, che
fino a quel momento non aveva recitato in molte commedie, accettò
subito la parte di Charlotte, desiderosa di misurarsi con un ruolo
comico. La Theron, inoltre, decise anche di contribuire alla
produzione del film e contribuì anche ad apportare numerose
migliorie al personaggio e al suo modo di fare.
Accanto ai due attori si ritrovano
poi altri celebri interpreti, come O’Shea Jackson
Jr. nei panni di Lance, l’amico di Fred, e Andy Serkis, in
quelli di Parker Wembley, un ricco magnate. Quest’ultimo, una volta
ottenuto il ruolo, iniziò a ideare un trucco prostetico per il suo
personaggio. I produttori immaginavano in realtà di non camuffare
l’attore, ma egli affermò di non voler dar vita ad un personaggio
che avesse le sue sembianze. Nei panni del presidente degli Stati
Uniti si ritrova invece l’attore BobOdenkirk, celebre protagonista della
serie Better Call Saul. Infine, Alexander
Skarsgårdinterpreta James Steward, primo
ministro canadese.
Non succede, ma sesuccede…, il trailer e dove vedere il film in streaming e
in TV
È possibile fruire di
Non succede, ma se succede… grazie alla
sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Rakuten TV, Chili Cinema, Apple iTunes, Netflix, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo
di venerdì 24 marzo alle ore
21:10 sul canale Rai Movie.
Siamo lieti di invitarvi
all’anteprima del film NON SUCCEDE, MA SE SUCCEDE… il 30
settembre alle ore 20:30. Non perdete la commedia più
scorretta dell’anno. In sala dal 10 ottobre
distribuito da 01 Distribution.
Cinefilos.it offre la possibilità a pochi
fortunati di vedere il film gratis, in anteprimail 30 settembre alle ore
20.30! Ci sono a disposizione tanti inviti gratuiti
validi per l’ingresso di 2 persone, per ognuna delle città.
Nella commedia più scorretta di
quest’anno, Charlotte Field (Charlize Theron) è una delle donne
più influenti del mondo. Intelligente, sofisticata e realizzata, è
un autorevole Segretario di Stato.
Fred Flarsky (Seth
Rogen) è un bravo giornalista dallo spirito libero con
una spiccata propensione a cacciarsi nei guai. Non hanno niente in
comune, a parte il fatto che lei è stata la sua babysitter e la sua
prima cotta. Charlotte sta preparando la sua corsa alla presidenza
e, in modo impulsivo, decide di assumere Fred per scrivere i suoi
discorsi elettorali, con grande disappunto dei suoi fidati
collaboratori. Comunque, a dispetto di tutto e tutti, Charlotte e
Fred faranno faville, diventando la più improbabile delle
coppie.
Ecco il trailer italiano di
Non Sposate le mie Figlie, commedia
francese campione di incassi con Christian Clavier, Chantal
Lauby, Frédérique Bel, Elodie Fontan, Julia Piaton, Emilie Caen,
Ary Abittan, Frédéric Chau, Medi Sadoun, Noom
Diawara. Il film arriverà in Italia in 5 febbraio.
Ecco il trailer:
Claude e Marie
Verneuil sono una tranquilla coppia borghese cattolica e
conservatrice che ha allevato 4 figlie secondo i principi di
tolleranza, integrazione e apertura che sono nei geni della cultura
francese. Ma il destino li mette a dura prova – non una ma ben 4
volte!
Il primo boccone amaro arriva
infatti quando la loro primogenita decide di sposare un musulmano.
Ma poi la seconda sceglie un ebreo e la terza un cinese. Ormai
tutte le loro speranze di assistere ad un tradizionale
matrimonio in chiesa vengono riposte sulla figlia minore che
finalmente, grazie al Cielo, ha incontrato un bravo
cattolico…
Uscirà nei cinema italiani dal 5
febbraio 2015 la nuova commedia francese, Non sposate
le mie figlie di Philippe de
Chauveron, pellicola campione d’incassi (80 milioni di
euro in Francia e 130 milioni in Europa).
Il film è diretto Philippe de
Chauveron e interpretato da un nutrito cast con I
GENITORI: Christian Clavier (“Asterix e Cleopatra”) e
Chantal Lauby (“La Cage Dorée). LEFIGLIE: Frédérique Bel (“L’Amore dure tre anni”,
“Profiling”), Elodie Fontan, Julia Piaton (“Il Paradiso degli
Orchi”, “Profiling”), Emilie Caen. I GENERI: Ary
Abittan (“Troppo Amici”), Frédéric Chau, Medi Sadoun, Noom.
La trama ufficiale:
Benvenuti nella famiglia Verneuil:
4 matrimoni, 2 facce da funerale
Claude e Marie Verneuil sono una
tranquilla coppia borghese cattolica e conservatrice che ha
allevato 4 figlie secondo i principi di tolleranza, integrazione e
apertura che sono nei geni della cultura francese. Ma il destino li
mette a dura prova – non una ma ben 4 volte!
Il primo boccone amaro arriva
infatti quando la loro primogenita decide di sposare un musulmano.
Ma poi la seconda sceglie un ebreo e la terza un cinese. Ormai
tutte le loro speranze di assistere ad un tradizionale matrimonio
in chiesa vengono riposte sulla figlia minore che finalmente,
grazie al Cielo, ha incontrato un bravo cattolico…
Claude e Marie
Verneuil sono una tranquilla coppia borghese
cattolica e conservatrice che ha allevato quattro figlie
secondo i principi di tolleranza, integrazione e apertura. Ma il
destino li mette a dura prova con tre matrimoni misti con un
musulmano, un ebreo e un cinese. Ormai tutte le
loro speranze di assistere ad un tradizionale matrimonio in
chiesa vengono riposte sulla figlia minore, che finalmente ha
incontrato un cattolico…
Non
sposate le mie figlie è l’ultimo film di
Philippe de Chauveron che scrive una classica
commedia basata sugli stereotipi e i conflitti generazionali che da
un paio di anni a questa parte sta caratterizzando fortemente le
pellicole francesi. Al centro della storia una delle realtà più
evidenti, una Parigi multietnica che si scontra sugli stereotipi e
si confronta nelle caricature dei personaggi. Questi sono studiati
appositamente per entrare in attrito tra di loro e creare così
l’atmosfera frizzante per una commedia sui generis. La storia, pur
avendo una struttura semplice e lineare, si snoda principalmente su
due filoni diversi. Nella prima parte del film assistiamo alla
presentazione dei personaggi “chiusi” nella loro cultura e messi
alla prova nelle quotidiane “sfide” familiari (il pranzo di
famiglia, gli argomenti delicati, le proprie ambizioni) per poi
raggiungere un compromesso e lanciare così la seconda parte del
film che invece richiama a sé storie del tipo Ti
presento i miei, in cui al centro troviamo il
classico gioco degli equivoci e dialoghi pungenti. Ma il motore di
tutto il film si racchiude nel lavoro che fanno gli attori che
possono spaziare dalla mimica ai tempi della battuta rendendo a
pieno l’idea dell’autore, ossia, trattare un tema contemporaneo con
il massimo del sorriso e l’inevitabile happy ending.
Nel cast primeggiano
soprattutto i genitori “delle spose”, Christian
Clavier (Asterix & Obelix – Missione
Cleopatra) e Chantal Lauby, che
riescono a trovare una buona verve per restituire la
provinciale e borghese visione del mondo in cui vive la coppia.
Mentre i tempi migliori sono riservati al trio composto
rispettivamente da Ary Abittan (Quasi
Amici) Medi Sadoun e
Frédéric Chau che soprattutto nelle sequenze della
cena di Natale, riescono ad essere incisivi nel caratterizzare il
loro personaggio.
Non sposate le mie
figlie! è l’ennesima dimostrazione di come il cinema
francese sia ormai uscito da un determinato tipo di commedia per
abbracciare una logica più “italo-americana”, in cui si gioca sui
forti temi nazionali e su determinati tempi di comicità. Il
risultato è quindi una piacevole e semplice storia che seppur
inverosimile in numerosi passaggi, lascia che sia la risata a
conquistarsi la scena.
E’ da oggi al cinema
il film campioni d’incassi francese, Non sposate le mie
figlie! di Philippe de Chauveron e
con protagonisti Christian Clavier, Chantal Lauby,
Frédérique Bel, Elodie Fontan, Julia Piaton, Emilie
Caen.
Benvenuti nella famiglia Verneuil –
4 matrimoni, 2 facce da funerale – Claude e Marie Verneuil sono una
tranquilla coppia borghese cattolica e conservatrice che ha
allevato 4 figlie secondo i principi di tolleranza, integrazione e
apertura che sono nei geni della cultura francese. Ma il destino li
mette a dura prova – non una ma ben 4 volte!
Il primo boccone amaro arriva infatti quando la loro primogenita
decide di sposare un musulmano. Ma poi la seconda sceglie un ebreo
e la terza un cinese. Ormai tutte le loro speranze di
assistere ad un tradizionale matrimonio in chiesa vengono
riposte sulla figlia minore che finalmente, grazie al
Cielo, ha incontrato un bravo cattolico…
Il film è un’esclusiva per l’Italia di ITALIAN INTERNATIONAL
FILM.
Regista già di film brillanti come
Boom e Ci vediamo domani, il regista
Andrea Zaccariello si è cimentato nel 2019 con il
suo terzo lungometraggio, stavolta appartenente ad un genere
totalmente opposto, quello del thriller. Intitolato Non
sono un assassino (qui la recensione), il film ha
rappresentato per lui un ritorno alle origini, avendo già dato vita
in precedenza a diversi cortometraggi che giocavano con i canoni
del giallo, del mistero e della tensione. Allo stesso tempo si è
trattato come di un nuovo debutto cinematografico, che lo ha visto
mettersi alla prova con un progetto più ambizioso e strutturalmente
complesso.
Non sono un assassino è
l’adattamento cinematografico dell’omonimo best-seller di
Francesco Caringella, grazie al quale Zaccariello
ha potuto affrontare una tematica per lui molto importante.
All’interno di una vicenda complessa come quella qui raccontata,
che intreccia piani temporali diversi tra loro, emerge infatti come
la chiave di ogni giustizia risieda non nella legge ma nello
spirito più intimo dell’uomo. La vicenda diventa quindi
un’investigazione che va al di là del thriller, esplorando il modo
in cui l’animo umano si modifica in base alle vicende che gli
ruotano attorno e che lo influenzano.
Apprezzato da critica e pubblico,
Non sono un assassino è così diventato un altro
affascinante caso di thriller italiano, un genere sempre più
presente nella produzione cinematografica italiana. Tra buona
tensione e un cast di grandi interpreti, è questo un film da non
lasciarsi sfuggire. Prima di intraprendere una visione del film,
però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama e al cast di attori.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Non sono un assassino: la trama del
film
Protagonista della storia è il
vice-questore Francesco Prencipe, che un giorno
esce di casa per raggiungere il suo migliore amico, il giudice
Giovanni Mastropaolo. I due non si vedono da quasi
due anni, ma per incontrare dopo tutto questo tempo il suo caro
amico, Andrea percorre due ore di macchina per un colloquio di
poche parole. Due ore per una domanda e una risposta. Quella stessa
mattina, però, il giudice viene trovato morto, freddato da un colpo
di pistola alla testa. Francesco è l’ultimo ad averlo visto. Solo
sue le impronte nella casa. Solo suo il tempo per uccidere.
A interrogarlo e accusarlo vi è la
PM Paola Maralfa, che conosce il suo passato,
mentre a difenderlo vi l’avvocato Giorgio, amico
di una vita. L’unica cosa che Francesco sembra poter rivelare del
suo incontro con Giovanni solo il fatto che questi gli aveva
chiesto un parere da lui su un uomo politico che voleva arrestare,
ma di cui Francesco non sa il nome. Nell’attesa che lo separa dal
processo, le immagini del passato di Francesco si accavallano
incoerenti nel disperato tentativo di arrivare al vero assassino. E
alla verità di una vita intera.
Non sono un assassino: il cast del
film
Ad interpretare il ruolo del
misterioso Francesco Prencipe vi è l’attore Riccardo
Scamarcio, già distintosi in titoli di genere come
Il testimone invisibile, Pericle il nero e Lo spietato, egli si è
dichiarato particolarmente affascinato dall’ambiguità del
personaggio ma anche dalla storia in sé, la quale si presenta come
un racconto che, in fin dei conti, non parla che di amicizia. Per
costruire il suo Francesco, Scamarcio si è concentrato su pochi
elementi essenziali, lavorando in sottrazione per rendere quanto
più misterioso possibile il personaggio. Accanto a lui, nel ruolo
del giudice Giovanni Mastropaolo vi è invece l’attore
Alessio Boni. Per lui per interpretare il ruolo è
stato necessario sottoporsi ad ore di trucco e sfoggiare un
convincente accento pugliese.
L’attrice Claudia Gerini
interpreta la PM Paola Maralfa, personaggio sicuro di sé che
l’interprete ha caratterizzato con una voce bassa e roca. Come
Scamarcio, anche la Gerini si è detta attratta dalla complessità
della storia, motivo per il quale ha accettato di recitare nel
film. L’attore Edoardo Pesce, consacratosi grazie
al ruolo di Simoncino in Dogman, interpreta
invece l’avvocato Giorgio, uomo fragile e insicuro. Nel cast vi
sono poi anche Barbara Ronchi nel ruolo di
Vittoria e Sarah
Felberbaum in quelli di Beatrice. Caterina
Shulha è Katherine, mentre Silvia D’Amico
ricopre il ruolo di Alice.
Non sono un assassino: il trailer e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Non sono un
assassino è infatti disponibile nei cataloghi di
Rakuten TV, Chili, Apple iTunes, Tim Vision, Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 24
settembre alle ore 21:20 sul canale
Rai 3.