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Ischia Film Festival 2018, i Manetti Bros contro i generi, per il buon cinema

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Oltre a essere trai protagonisti della stagione cinematografica italiana, i Manetti Bros sono stati anche tra gli ospiti dell’Ischia Film Festival 2018, dove hanno portato il loro ultimo premiato film, Ammore e Malavita.

È un momento molto positivo per la città di Napoli da un punto di vista cinematografico. Più generi raccontano la città e un suo aspetto particolare, voi lo avete fatto con il musical per esempio.

Marco Manetti: “Siamo una parte del grande insieme di questo rinascimento napoletano quindi non ho un’idea complessiva esterna. Ma se si guarda alla grande storia italiana, Napoli potrebbe essere considerata la capitale della cultura. Letteratura, musica, teatro, parlo della cultura prodotta. Credo che, essendo Napoli una città difficile, con problemi sociali, criminali, questo abbia creato una decina d’anni di interruzione del ruolo culturale così importante, che adesso la città si sta riprendendo.”

In Italia abbiamo pochissimi musical, forse perché una consuetudine vuole che questo genere non funzioni bene al cinema, tuttavia Ammore e Malavita ma anche le produzioni di genere che vengono da Hollywood hanno dimostrato che non è così.

Antonio Manetti: “Il botteghino di film musical stranieri sono sempre ottimi ma la nostra proposta, di fare un musical, è stato accolta con delle riserve dal produttori che avevano paura del flop al botteghino. Invece il genere ha avuto successo.”

I generi però hanno trovato larghissimo spazio nell’ultima stagione cinematografica.

Marco Manetti: “L’Italia si sta liberando del genere, perché deve contare solo il buon cinema, dovrei essere libero di raccontare quello che voglio senza la necessità di rimanere incastrato in una categoria. La categorizzazione del film appartiene a una fase posteriore alla produzione, quindi forse dovrebbe interessare solo la classificazione.”

Antonio Manetti: “Si avverte un cambiamento e l’accesso del cinema libero da parte degli autori e delle nuove generazioni. I film diversi sono sempre stati fatti e forse la fortuna di uno o due ha avuto il merito di dare più coraggio alle altre produzioni.”

Marco Manetti: “Indipendentemente dai generi, la distinzione fondamentale rimane tra film belli e film brutti.”

Sul genere horror, ad esempio, che appartiene alla loro produzione passata, i due fratelli registi hanno le idee contrastanti. Da una parte Antonio sostiene che, se l’industria desse sostegno a un progetto di genere spaventoso, potrebbe venire fuori anche un film vincente, Marco invece è di diverso avviso, considerando gli autori italiani troppo autoreferenziali per mettersi al servizio di una storia di genere che ha bisogno di specifico linguaggio.

Uno degli aspetti che maggiormente ha colpito il pubblico in merito ad Ammore e Malavita, è stata la scelta di Claudia Gerini per un ruolo di napoletana verace, parte interpretata in maniera travolgente dall’attrice romana. Ma per i Manetti non si tratta di una sfida, come dice Marco: “La Gerini per noi era la migliore, ma non c’era sfida, pensavamo davvero che fosse la scelta più sicura perché è una star. Volevamo un’attrice napoletana ma non abbiamo trovato quella che sapesse fare tutto ciò che era richiesto al personaggio e Claudia ha mostrato la sua perfezione nell’interpretare Donna Maria. Le abbiamo dato la possibilità di mostrare quanto sia brava con un ruolo così diverso dalle sue corde.”

Antonio Manetti: “Conoscevamo Claudia ma non professionalmente, ed è stato sconcertante vedere quanto fosse pronta ad uscire dalla sua confort zone immediatamente, appena le venivano date indicazioni.”

Marco Manetti: “Lei ha fatto una parte da cattiva in una nuova puntata di Coliandro, e l’abbiamo fatta perché lei è venuta da noi dicendoci ‘io sono cintura nera di taekwondo, mi scrivete una parte in cui meno?’ gliel’abbiamo scritta e adesso vediamo quanto sarà apprezzata dal pubblico.”

Ammore e Malavita ha inaugurato la sua cavalcata alla Mostra di Venezia, festival che ormai da anni certifica il suo valore presentando sempre film che diventano poi i protagonisti della stagione cinematografica, non solo in Italia (con i film che hanno vinto ai David) ma soprattutto nel mondo, visto che gli ultimi premi Oscar sono stati tutti presentati al Lido. Il film dei Manetti, un musical, ha trovato il suo spazio e il suo successo nel concorso 2017, senza sfigurare a confronto con titoli quali La forma dell’acqua e Tre Manifesti a Ebbing, Missouri, che hanno conquistato l’Academy. Un’attestazione di fiducia nei fratelli romani che sono stati poi premiati dalla scelta del pubblico.

Box Office ITA: La prima Notte del Giudizio apre in testa

Box Office ITA: La prima Notte del Giudizio apre in testa

La prima Notte del Giudizio apre in testa al box office italiano, seguito da Jurassic World: Il Regno distrutto e Obbligo o verità.

box officeUna new entry torna in cima alla classifica dopo tre settimane. Si tratta di La prima Notte del Giudizio, a cui basta mezzo milione per conquistare la vetta del botteghino.

Infatti il film incassa 538.000 euro in poco meno di 300 sale a disposizione e registra una media per sala pari a 1800 euro.

Così Jurassic World: Il Regno distrutto scende in seconda posizione con altri 256.000 giungendo a quota 9,7 milioni di euro.

Obbligo o verità perde una posizione rispetto all’esordio incassando altri 164.000 con cui arriva a 1,8 milioni globali.

Calo anche per Papillon, che con altri 144.000 euro totalizza 560.000 euro.

Seguono due novità del fine settimana, ossia Prendimi! (141.000 euro) e Stronger – Io sono più forte (113.000 euro).

Il sacrificio del cervo sacro scende al settimo posto raccogliendo altri 103.000 euro per un totale di 363.000 euro.

Doraemon il film – Nebita e la grande avventura in Antartide debutta con 78.000 euro in ben 289 sale disponibili, mentre L’incredibile viaggio del fachiro sale al nono posto incassando 57.000 euro totalizzando 65.000 euro.

Chiude la top10 Hurricane – Allerta uragano (52.000 euro), giunto a 265.000 euro complessivi.

Ischia Film Festival 2018: The Jackal si raccontano tra cinema, web e Napoli

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Uno degli eventi di maggior successo di pubblico dell’Ischia Film Festival 2018 ha visto protagonista The Jackal, il gruppo napoletano di comici che da diversi anni, ormai, incantano web e social con i loro lavori, sempre sul confine tra l’esilarante e il surreale. Una comicità così genuina che, nonostante il forte legame con la terra di Napoli, ha permesso ai ragazzi con sede a Santa Lucia di godere di grande successo su tutto il territorio nazionale.

Napoli sta vivendo un momento cinematografico molto importante, molte produzioni scelgono la città, è un ciclo che torna oppure questo magic moment nasconde qualcosa?

Fabio Balsamo: “Napoli ha tante risorse e tante fonti di ispirazione, e questa ricchezza spinge verso la saturazione. Per esempio, noi abbiamo avuto grandissimi esponenti nel cinema che erano napoletani. Poi ci siamo seduti sugli allori di questa ricchezza artistica, e adesso credo che i giovani abbiano capito che bisogna tornare a far leva su questo potere artistico e sulla voglia di riscatto che è tipica del popolo napoletano. Oltre alle location e agli spunti culturali che sa offrire la città, credo che la nostra leva più grande sia proprio la voglia di riscatto. Ogni civiltà ha il proprio ciclo e noi, dopo Eduardo, Troisi, Totò, ci siamo adagiati su questa immensa ricchezza. Adesso siamo ritornati ad avere quella fame che ci contraddistingueva.”

Vi sentite anche un poco responsabili di questo ritorno?

FB: “Più che responsabili, anche noi ci siamo sentiti invasi dalla voglia di riscatto e dal desiderio di raccontare una Napoli inusuale, senza rinnegare gli stereotipi ma superandoli.”

Quanto è importante raccontare la napoletanità, ma anche l’Italia, al di fuori dei cliché per cui il napoletano è riconoscibile all’estero.

Francesco Ebbasta: Tutto quello che facciamo nasce dall’esigenza di raccontare storie che vadano al di là del fatto che siamo napoletani. Ci hanno chiesto spesso come mai non ci concentrassimo su temi che potessero tutelare l’immagine di Napoli, ma pensiamo che il miglior modo per sostenere l’immagine della città sia di raccontare le storie che ci piacciono. Se sei nato a Napoli e hai la passione per la fantascienza, ad esempio, è giusto che tu provi a realizzare qualcosa che rientri in quel genere. Solo così magari puoi essere ricordato per un genere o per un film, come è accaduto anche in passato in Italia.”

La stagione cinematografica italiana ci ha regalato il film d’autore, d’animazione, musicale e di fantascienza, il vostro, tutti ambientati a Napoli. Vi siete guardati intorno o è stato un caso rientrare in questa varietà di generi?

Ciro Priello:Ci ha sempre appassionato l’idea di poter fare un film di genere. Siamo cresciuti con i blockbuster italiani come Independence Day o Armageddon e ci portavamo sempre dentro l’idea di voler fare qualcosa del genere. E anche inserirci produttivamente in un filone che non esisteva più, un filone di genere che si distaccasse dalle semplici commedie o film drammatici che si producono in grande quantità da noi. Inserirci in una linea produttiva che potesse essere una via di mezzo tra questi due filoni principali.

Sull’approccio dei fan napoletani al loro lavoro e all’accoglienza che ricevono dal pubblico più prossimo, i ragazzi di The Jackal sembrano molto lucidi nell’ammettere che qualche volta le loro scelte non sono acclamate da coloro che li hanno visti nascere come realtà comica.

FE: “Credo che la situazione, a Napoli, migliorerà quando si smetterà di essere permalosi, anche nel campo della video produzione. ‘Hai fatto un film sugli alieni? Però potevi parlare dei problemi di Napoli’ ‘Hai fatto una serie su Gomorra, però potevi evitare di dirle certe cose’. In realtà focalizzarsi sui problemi è l’unico modo per cominciare a risolverli, quindi quando questa tendenza inizierà a scemare, cominceremo a vedere il valore di questo approccio più libero.”

Ciro Priello: “Gli effetti di Gomorra hanno in qualche modo abbassato l’altezza da cui si vedevano determinati fenomeni, così si desacralizza il mostro.”

Avete raccontato un film ambientandolo a Napoli, con personaggi napoletani, ma avete affrontato il problema del precariato che è in realtà comune a tutto il territorio italiano. Come mai avete scelto di fuggire non solo dal genere classico (la commedia, nel vostro caso) ma anche da quella che poteva essere una storia più semplice per un esordio?

FE: “Per il tipo di lavoro che facciamo, siamo stati molti anni a contatto con il precariato, circondandoci di persone che lavorano nel videomaking, un settore che in Italia ha un po’ di difficoltà a trovare una stabilità. Si è sollevato quindi un tema a noi molto caro: parti per cercare di inseguire i tuoi sogni, o resti e provi tra mille difficoltà a farlo a casa? Il film risponde a questo: i protagonisti adottano una risposta che è una via di mezzo, un’idea che abbiamo scelto anche noi per The Jackal, ovvero restare e cercare di coniugare il rispetto per le origini con il sogno di fare ciò che amiamo. Il nostro primo film, da napoletani, è stato un film di fantascienza perché abbiamo rispettato la nostra origine, ma abbiamo colto anche l’entusiasmo e la voglia di cambiarle. Partendo dall’idea del precariato, il film voleva poi essere anche una riflessione sulle origini e in particolare su questa città che non ti lascia andare, che ti abbraccia. Una volta che sei nato qui sembra quasi che sei condizionato a raccontare sempre Napoli nello stesso modo; noi invece siamo nati qui e qui vogliamo rimanere perché ci piace moltissimo la nostra città, però vogliamo raccontare gli alieni (sorride, ndr).”

Per quanto riguarda invece i progetti per il futuro, c’è più cinema o più web in programma?

FE: “Il web è la nostra casa, non l’abbandoneremo mai.”                                             

FB: “In realtà non è una distinzione verticale, ma orizzontale per noi.”

FE: “Siamo nati nel web perché era la piattaforma più accessibile, ma i primi esperimenti cinematografici erano dei prodotti che sperimentavano e sfruttavano la tecnologia che avevano. Se Dziga Vertov avesse avuto internet, sarebbe stato il più grande youtuber della storia.”

ischia film festivalDa un’eccellenza del web, come vi siete approcciati a un mondo completamente diverso che è quello del cinema?

FE: “Da un punto di vista produttivo investiamo lo stesso impegno sia per il web e che per il cinema. Ci sono stati dei lavori fatti per il web che ci hanno impegnato con grossi set, anche se magari non per due mesi. Quello che invece abbiamo fatto di diverso è stato affidarci a qualcuno che ci affiancasse nella scrittura, che potesse aiutarci nell’organizzazione. In questo caso Cattleya. Abbiamo fatto una co-produzione che potesse compensare alle nostre mancanze, ci siamo circondati di persone che sanno fare meglio di noi quello che volevamo fare. Non sapevamo come fare un film, ma avevamo tanta voglia di farlo, e quindi abbiamo cercato qualcuno che potesse aiutarci a strutturarlo e a guidarci in quelle cose in cui non avevamo esperienza. Per il resto abbiamo continuato a lavorare come facciamo per le produzioni web.”

All’impegno nella produzione, web e non, si associa anche quello umanitario, visto che questo è il terzo anno che The Jackal lavora con Actionaid, e Ciro Priello racconta così questa esperienza: “Questo è il terzo anno che The Jackal realizzerà un video per Actionaid, l’anno scorso siamo stati in Mozambico, e quest’anno saremo in Ruanda per girare un video che uscirà sempre nel periodo di Natale. Sono molto contento per questa esperienza.”

“Qualunque sia il progetto a cui diciamo sì, che sia un nuovo video o una produzione sponsorizzata, ci deve convincere prima di tutto l’idea – spiega Francesco – Ormai siamo un gruppo di 17 persone e lavoriamo da 15 anni insieme. Abbiamo mantenuto questa doppia anima, da una parte quella creativa e dall’altra quella organizzativa, da ufficio. Vogliamo valorizzare il contenuto prima di tutto.”

Nel futuro di The Jackal resta fortissima l’esigenza di continuare a raccontare per il web e di approfondire l’esperienza con il grande schermo, ma nel periodo di maggiore splendore della serialità televisiva, che sia per i canali tradizionali o per le piattaforme web, anche il gruppo partenopeo si sta affacciando alla possibilità (più che concreta) di dedicarsi alla realizzazione di un prodotto tv.

Ant-Man and The Wasp: 10 cose sulla coppia di eroi che solo i fan conoscono

È arrivato nelle sale americane il 6 luglio (mentre da noi uscirà il 15 agosto) Ant-Man and The Wasp, sequel che vedrà per la prima volta in azione l’eroina Wasp, interpretata da Evangeline Lilly.

Paul Rudd invece è tornato nei panni di Scott Lang, e i due dovranno fronteggiare la minaccia di un nuovo villain, Ghost, e tenteranno di riportare indietro la mamma di Hope Van Dyne, l’originale Wasp, bloccata da anni nel Regno Quantico.

Ant-man and the Wasp: trailer e poster italiani

In attesa di vedere il film, ecco di seguito 10 curiosità sulla coppia di supereroi che forse solo i veri fan dei fumetti conosceranno:

Indossano lo stesso elmetto e sfruttano le stesse tecnologie

Entrambi i costumi di Ant-Man e di Wasp sono tenuti insieme da una sottile rete di acciaio intrecciata e attivati da molecole che gli permettono di allargarsi (e viceversa) quando richiesto.

Il casco cibernetico inoltre, uguale per tutti e due, trasmette onde cerebrali amplificate e traduce gli impulsi in una serie di “clic” che gli insetti possono comprendere, e  può essere usato per comunicare tramite impulsi elettronici.

Ant-Man ha creato Wasp

Nella prima comparsa del duo  di eroi in Tales to Astonish # 35, il padre di Janet muore ucciso da un mostro di colore verde acido proveniente da Kosmos. La bestia distrugge immediatamente la città dove viveva la famiglia e Hank Pym promette all’amata che vendicherà suo padre; così si trasforma in Ant-Man e chiede a Janet se vuole diventare quella che oggi conosciamo come Wasp.

Ant-Man ha creato diverse identità per impressionare Wasp

Ant-Man ha più volte manifestato la sua insicurezza di fronte alla collega Wasp, di cui ammira forza e capacità nel combattimento.  “Ero Ant-Man, ma non ero abbastanza forte. Così per impressionare Wasp mi sono trasformato, prima in Giant Man, poi in Golia. Ma non era abbastanza“, aveva detto Hank Pym in Avengers # 3.

Più tardi nello stesso numero, come Yellowjacket, Pym si vanta dicendo che “Sono io quello che ha ottenuto Janet“, riferendosi al loro matrimonio in Avengers # 30. Sentendosi inadeguato rispetto ai Vendicatori più forti e più popolari, Pym ha inevitabilmente permesso alla sua malattia mentale di infangare e rovinare la sua relazione con Wasp.

Sono tra i membri fondatori degli Avengers

Dopo che il gruppo composto da Iron Man, Hulk, Thor, Ant-Man e Wasp ha sconfitto Loki, fu proprio Hank Pym a suggerire l’idea di continuare ad agire come squadra unita. Wasp aveva definito il gruppo “Avengers” e il resto è storia dei fumetti.

Più tardi Pym rassegna le dimissioni poiché trasformarsi stava diventando incredibilmente pericoloso per il suo corpo.

Ant-Man ha subito il lavaggio del cervello da Ultron

In un chiaro omaggio alla Sposa di Frankenstein, la trama dei fumetti sulla sposa di Ultron segue il personaggio protagonista mentre fa il lavaggio del cervello ad Hank Pym.

Pym è così indotto a pensare che Janet sia vicina alla morte e  che l’unico modo per salvarla sia trasferire la sua coscienza in un altro androide. Il risultato è Jocasta, che prende il nome dalla moglie/madre di Edipo.

Wasp è stata la seconda moglie di Hank Pym

Nei fumetti che hanno introdotto Janet van Dyne, ovvero Tales To Astonish # 44, vediamo Hank Pym sdraiato su una poltrona che pensa alla sua ex moglie Maria Trovaya.

Quando si sono sposati in Ungheria, Maria è stata rapita dai comunisti, e vedendo Janet per la prima volta, Pym ha pensato che somigliasse un po’ alla donna che aveva amato.

Ant-Man è diventato Wasp

Hank Pym ha assunto il ruolo di The Wasp durante Secret Invasion: Requiem dopo la morte di Janet in Secret Invasion. Si trattava della terza “versione” di Ant-Man, ovvero Eric O’Grady, che apre la Janet Van Dyne Centers for Women per onorare la sua memoria.

Wasp è una leader naturale, Ant-Man no

Oltre ad essere la prima donna del team dei Vendicatori, Janet Van Dyne ha preso le redini della squadra assumendo la posizione di co-leader con Captain America durante i fumetti degli ultimi anni ’90.

Pym invece si è dimostrato inadeguato in termini di leadership, come dimostrato in Marvel Zombies, dove ha preso il controllo dei suoi “colleghi” supereroi carnivori.

Wasp è la più forte dei due

Originariamente il membro più sottvalutato dei Vendicatori, Wasp è stato gradualmente risollevato dalle storie della Marvel Comics. Oltre a sedurre Magneto per i suoi scopi, Wasp è riuscita a mettere al tappeto gli X-Men in Secret Wars.

Wasp ha avuto una relazione complicata con Yellowjacket

Nei fumetti degli Avengers degli anni ’80, Ant-Man assume l’identità di Yellowjacket mentre Wasp scopre che sta costruendo Salvation I, un robot che solo lui può sconfiggere.

L’eroe ha infatti in programma di scatenare l’intelligenza artificiale per evitare così di essere espulso dalla squadra dopo aver aggredito una donna. Wasp lo implora di non attivare il nemico, e in risposta ottiene soltanto uno schiaffo da Yellowjacket.

D’altronde la loro relazione non è mai stata idilliaca…

In the Trap: al via le riprese, prime foto e teaser poster!

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In the Trap: al via le riprese, prime foto e teaser poster!

Partite a Latina le riprese del film In The Trap, film di genere horror psicologico diretto Alessio Liguori e prodotto dalla DreamWorldMovies di Luigi De Filippis, in co-produzione con la Mad Rocket Entertainment.

Il film, che si avvale di un cast internazionale composto tra gli altri da Jamie Paul, Sonya Cullingford e David Bailie, insieme all’attrice italiana Miriam Galanti, ruota intorno alla storia di Philip, uno schivo correttore di bozze, costretto da una forza demoniaca a rifugiarsi all’interno del suo appartamento da oltre due anni.

 

Alessio Liguori - In The Trap
Alessio Liguori – Regista

In The Trap set

 
In The Trap – Teaser Poster in esclusiva

Birds of Prey: ci sarà Barbara Gordon, ma non Batgirl? – Rumor

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Birds of Prey: ci sarà Barbara Gordon, ma non Batgirl? – Rumor

Lo scorso aprile il reporter di Variety Justin Kroll aveva fatto sapere che per Birds of Prey la Warner Bros. avrebbe sviluppato ben due sceneggiature, entrambe con Barbara Gordon/Batgirl: “Ci sono due versioni differenti di sceneggiature, con due costanti: Harley Quinn e Barbara Gordon figurano in entrambe.”

Tuttavia gli ultimi rumor sul film parlano invece della sola presenza di Barbara Gordon, e non del suo alter-ego, come riportato da Umberto Gonzalez di The Wrap.

A questo punto è possibile che lo studio stia preparando il terreno per un eventuale standalone u Batgirl, che dopo l’addio di Joss Whedon resta ancora uno dei progetti più appetibili. Che ne pensate?

https://twitter.com/elmayimbe/status/1015811879858393088?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1015811879858393088&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.cbr.com%2Fbirds-of-prey-barbara-gordon-batgirl%2F

Birds of Prey: Margot Robbie conferma che Harley Quinn avrà un nuovo look

Il film vedrà Margot Robbie ritornare nei panni di Harley Quinn, personaggio DC Comics che ha esordito in Suicide Squad. Il film sarà basato sul fumetto omonimo e a momento la Robbie è l’unica attrice ufficialmente coinvolta.

A produrre il film ci sarà proprio la LuckyChap di Margot Robbie insieme alla Kroll & Co Entertainment di Sue Kroll e la Clubhouse Pictures di Bryan Unkeless.

Dopo Patty Jenkins, Cathy Yah sarà la seconda regista donna legata a un film tratto dai fumetti DC, cosa che potrebbe essere un buon auspicio per la Warner Bros, visto che quello della Jenkins è l’unico film DC Comics che ha davvero registrato un grande successo.

Birds of Prey: Black Canary e Cacciatrice si uniranno alla gang di Harley Quinn?

Ride: il Secondo Teaser Trailer Ufficiale Italiano

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Ride: il Secondo Teaser Trailer Ufficiale Italiano

Lucky Red ha diffuso il secondo teaser trailer ufficiale italiano di Ride, il film diretto da Jacopo Rondinelli e scritto, co-prodotto e supervisionato artisticamente da Fabio Guaglione e Fabio Resinaro, già registi del fortunato Mine. Il film sarà nelle sale italiane a partire da settembre 2018.

Il film è una produzione Lucky Red, Mercurious con Tim Vision e con il contributo di Trentino Film Commission. Un cast italiano e internazionale quello di RIDE, che vede protagonisti Lorenzo Richelmy e Ludovic Hughes al fianco di Simone Labarga e Matt Rippy.

Ride, guarda il primo teaser trailer

Ride è la storia di Max (Lorenzo Richelmy) e Kyle (Ludovic Hughes), due  riders acrobatici. Quando ricevono l’invito a partecipare a una misteriosa gara di downhill con in palio 250.000$, accettano senza esitazione per poi scoprire – ormai troppo tardi – di doversi spingere oltre i limiti delle loro possibilità fisiche e psicologiche. Quella che affronteranno sarà così una corsa estrema per la sopravvivenza. Grazie alla potenzialità delle telecamere GO PRO, Ride sarà capace di trasmettere l’adrenalina dello sport estremo come nessun altro modo sarebbe in grado di fare.

Avengers 4: Captain Marvel ai piedi di Thanos nel fan-made poster di Bosslogic

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Il genio creativo di BossLogic è tornato all’opera nel nuovo fan-made poster dedicato ad Avengers 4, il film in uscita a maggio 2019 che vedrà sullo schermo il confronto finale tra i Vendicatori e Thanos.

Nella locandina però appare solo Captain Marvel, la supereroina chiamata da Nick Fury al termine di Infinity War, ai piedi del Titano Pazzo.

Avengers 4: un fan-made poster riunisce gli eroi sopravvissuti e Captain Marvel

CORRELATI:

Di seguito la prima sinossi:

“Il culmine di 22 film interconnessi, il quarto film della saga degli Avengers porterà gli spettatori a essere testimoni di un punto di svolta di un viaggio epico. I nostri amati eroi capiranno davvero quanto è fragile questa realtà e i sacrifici che devono essere fatti per sostenerla.”

Avengers 4: il titolo ufficiale dovrebbe spaventare i fan

Spider-Man: Far From Home, Tom Holland “triste” sul set – video

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Spider-Man: Far From Home, Tom Holland “triste” sul set – video

Un video girato sul set di Spider-Man: Far From Home ha colto Tom Holland mentre girava una scena particolarmente emozionante sul tetto di una casa. L’attore è tornato nei panni del giovane Peter Parker dopo la sua prova in Avengers: Infinity War.

Sebbene la qualità della clip non sia delle migliori, possiamo comunque dare uno sguardo all’attore in azione qui sotto.

https://twitter.com/cometbarbara/status/1015569822476881925

Spider-Man: Far From Home, ci sarà un cameo di Doctor Strange?

Il sequel sarà diretto ancora una volta da Jon Watts ed uscirà nelle sale il 5 luglio 2019. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle.

Secondo i recenti report, il film sarà girato in diverse città europee oltre che a New York. Le fortunate del Vecchio Continente sono Londra, Venezia Praga.

Dopo la notizia che Jake Gyllenhaal è in trattative per interpretare Mysterio nel sequel di Spider-Man: Far From Home, arriva una nuova conferma sul film che vedrà di nuovo Tom Holland nei panni dell’Uomo Ragno.

Secondo VarietyMichael Keaton tornerà a essere Avvoltoio nel film con vedrà tornare nel cast anche Zendaya e Marisa Tomei, stando alle prime dichiarazioni ufficiali. Non sappiamo però da che parte starà il “nuovo” Avvoltoio. Dato il finale di Homecoming, sarebbe plausibile che questa volta il personaggio possa essere dalla parte di Peter, ma non è detto che invece si schieri con Mysterio, una volta accertato il coinvolgimento del personaggio nel film.

Spider-Man: Far From Home, Kevin Feige conferma il titolo e promette “diversi significati”

The Predator: i protagonisti in azione nelle nuove immagini ufficiali

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20th Century Fox ha diffuso nuove immagini ufficiali tratte da The Predator, prossimo capitolo del franchise diretto stavolta da Shane Black.

Nel cast figurano Boyd Holbrook, Trevante Rhodes, Jacob Tremblay, Keegan-Michael Key, Olivia Munn, Sterling K. Brown, Alfie Allen, Jane Thomas, Augusto Aguilera, Jake Busey, Yvonne Strahovski.

Il film arriverà nelle sale il 14 settembre 2018.

The Predator: trailer ufficiale in italiano

La sinossi:

Geneticamente modificati, attraverso la combinazione dei DNA di specie diverse, i cacciatori più letali dell’universo sono adesso ancora più pericolosi, più forti, più intelligenti. Quando un ragazzino innesca accidentalmente il loro ritorno sulla Terra, solo un gruppo di ex soldati e una disillusa insegnante di scienze può impedire la fine della razza umana.

The Predator, la recensione del film di Shane Black

Ant-Man and The Wasp: il regista voleva Rick Moranis nel primo film

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Come rivelato da Peyton Reed, regista di Ant-Man and The Wasp, nel primo capitolo sulle avventure di Scott Lang avrebbe potuto esserci un piccolo cameo di Rick Moranis, l’attore conosciuto per aver partecipato al franchise di Ghostbusters nel ruolo di Louis Tully.

Abbiamo tentato di avere un cameo di Rick Moranis nel primo film durante il periodo in cui non stava lavorando. Credo che ora sarà nel prossimo progetto di Scorsese, e di questo sono molto contento, ma per me rimarrà sottovalutato“.

Ant-Man and the Wasp: il trailer italiano

Ant-Man and the Wasp, arriverà al cinema il 15 agosto 2018. È diretto da Peyton Reed, mentre alla sceneggiatura ci sono Chris McKenna & Erik Sommers, Paul Rudd, Andrew Barrer & Gabriel Ferrari. Nel cast sono stati confermati i protagonisti Paul Rudd e Evangeline Lilly.

Confermati nel cast Michael Douglas, Michael Pena e David Dastmalchian. Si sono uniti al cast anche Michelle Pfeiffer che interpreta Janet Van Dyne, Hannah John-Kamen è Ghost, Randall Park è Agent Jimmy Woo, Laurence Fishburne è Dr. Bill Foster, aka Goliath.

Dal Marvel Cinematic Universe, arriva Ant-Man and the Wasp, un nuovo capitolo del MCU con protagonisti i due eroi con la straordinaria abilità di cambiare dimensione. A seguito degli eventi di Captain America: Civil War, Scott Lang deve scendere a patti con le conseguenze della sua scelta sia come super eroe che come padre. Lotta per trovare un nuovo equilibrio tra la sua vita a casa e le sue responsabilità in quanto Ant-Man, deve confrontarsi con Hope van Dyne e suo padre, Hank Pym, per una missione urgente. Scott deve indossare di nuovo la sua tuta e imparare a combattere al fianco di Wasp come compagna di squadra per collaborare e svelare dei mistero del passato.

Ant-Man and The Wasp: ecco perché non ci saranno cameo degli Avengers

Mission Impossible: Fallout, Tom Cruise e Henry Cavill in azione – foto

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Condivisa da Henry Cavill, la foto che vedete qui sotto vede l’attore in azione al fianco di Tom Cruise durante una scena di Mission Impossible: Fallout, il film in uscita fra poche settimane che li vede protagonisti.

Cruise ha ripreso l’iconico ruolo di Ethan Hunt mentre Cavill interpreta l’agente August Walker, new entry del franchise.

mission impossible fallout

Mission Impossible: Fallout, Tom Cruise e Henry Cavill “brutali” nel nuovo spot

Vi ricordiamo che Mission Impossible: Fallout, diretto da Christopher McQuarrie, uscirà nelle nostre sale il 30 agosto 2018. Nel cast anche Rebecca FergusonSimon PeggHenry Cavill e Angela Basset.

A causa di un infortunio di Tom Cruise mentre eseguiva un salto da un edificio all’altra, il film ha subìto una pesante battuta d’arresto durante la produzione. Sappiamo che la scena è stata ripresa e montata addirittura nel trailer rilasciato durante la notte del Superbowl. Qui potete dare uno sguardo al video dell’incidente.

Il regista ha inoltre commentato il titolo del film, dando anche qualche indizio sulla trama: “Fallout ha più significati nel film, da quello letterale, come la minaccia di terrorismo nucleare che pende sulla trama, ad altri più metaforici, come l’idea che quello che succede nel film sia il risultato delle scelte che Ethan Hunt ha fatto nella sua vita. È il suo passato che ritorna a cercarlo. È la “conseguenza negativa” di tutte le sue buone intenzioni.”

Mission Impossible: Fallout, il trailer ufficiale italiano

Men in Black: ecco Chris Hemsworth sul set dello spinoff – foto

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Sono iniziate a Londra le riprese del primo spin-off di Man in Black, quarto capitolo del franchise inaugurato nel 1997, e sul set è stato già avvistato Chris Hemsworth con il suo “classico” completo nero.

Potete vedere le foto qui sotto.

Men in Black – prime foto dal set

Nel cast di Men In Black: International compaiono Chris Hemsworth, Liam Neeson e Tessa Thompson. Le riprese del film partiranno fra qualche settimana, con la regia di F. Gary Gray (Straight Outta Compton e Fast & Furious 8).

Scritto da Matt Holloway e Art Marcum (Iron Man), il film uscirà nelle sale il 14 giugno 2019. Ovviamente, trattandosi di uno spin-off, i personaggi interpretati da Hemsworth e Thompson saranno rinnovati rispetto a quelli di Will Smith e Tommy Lee Jones, protagonisti della trilogia originale.

Fonte: Just Jared

Captain Marvel: terminate le riprese del cinecomic con Brie Larson

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Sono ufficialmente terminate le riprese di Captain Marvel, e ad annunciarlo è proprio la protagonista Brie Larson pubblicando la foto che vedete qui sotto sui suoi profili social.

Ora il team di produzione si sposterà in sala di montaggio e si concentrerà sugli effetti visivi del film.

Captain Marvel: Samuel L. Jackson rivela la presenza di un altro personaggio dei fumetti?

Vi ricordiamo che alla regia del cinecomic con protagonista Brie Larson, ci saranno Anna Boden e Ryan Fleck. Il film invece arriverà al cinema l’8 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che Captain Marvel interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

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Se mi lasci ti cancello: curiosità, trama, frasi dal film

Se mi lasci ti cancello: curiosità, trama, frasi dal film

Se mi lasci ti cancello ha un posto speciale nel cuore di ogni cinefilo. È una contorta commedia romantica che è il risultato del lavoro di due artisti altrettanto bizzarri, lo sceneggiatore Charlie Kaufman e il regista Michel Gondry. È un film curioso, magnificamente scritto, diretto ed interpretato. Insuperabile. Che lo vogliate recuperare, che vi vogliate rinfrescare la memoria, che siate ancora curiosi di saperne qualcosa di più, ecco quello che c’è da sapere su Se mi lasci ti cancello: la trama del film, dieci curiosità, le frasi migliori, il trailer e dove vederlo in streaming.

Se mi lasci ti cancello: trama

se mi lasci ti cancello

Qual’è la trama di Se mi lasci ti cancelloDopo una rottura dolorosa, Clementine (Kate Winslet) si sottopone ad una procedura volta a cancellare i ricordi del suo ex fidanzato Joel (Jim Carrey) dalla propria memoria. Quando Joel lo scopre, decide di sottoporsi alla stessa procedura e cancellare Clementine. Quando i ricordi di Joel cominciano progressivamente a svanire, Joel si rende conto di non volerla cancellare, nemmeno dai propri ricordi. Nella propria mente, allora, Joel lotta per contrastare il procedimento e conservare le proprie memorie.

Se mi lasci ti cancello

se mi lasci ti cancello

1. Ringraziate madre natura per il lago ghiacciato di Se mi lasci ti cancello. È diventata la scena più iconica del film, quella dove Jim Carrey e Kate Winslet sono stesi l’uno accanto all’altra su un lago ghiacciato, vicino ad una crepa nel giaccio. La sceneggiatura, per la scena, voleva ghiaccio e neve, e Gondry l’avrebbe eliminata se il tempo non fosse stato quello giusto. Fortunatamente, quell’anno ci fu un inverno gelido, e il lago si ghiacciò come speravano.

2. L’idea per Se mi lasci ti cancello viene da un artista francese amico di Gondry. L’artista Pierre Bismuth, infatti, compare nei titoli del film come coautore. In un’intervista, Gondry ne ha spiegato il perché: l’artista infatti ebbe l’idea delle lettere che avvisano le persone riguardo all’essere state cancellate dalla memoria di qualcuno. Voleva mandarle e studiare la reazione di chi le riceve, per un esperimento artistico. Ma l’artista accantonò poi il progetto, e Gondry lavorò con lui per costruire la storia del film, la cui sceneggiatura fu poi scritta da Charlie Kaufman. Per questo lavoro, i tre ottennero un Oscar per Migliore sceneggiatura originale nel 2005.

3. La maggior parte degli effetti visivi di Se mi lasci ti cancello sono stati fatti alla vecchia maniera. Ad un certo punto del film, c’è una scena del film dove Joel guarda se stesso durante il suo incontro con il dottor Mierzwiak. Vediamo Joel osservare la scena, poi una panoramica ci mostra il tavolo al quale i due sono seduti, e una panoramica ci porta di nuovo a Joel. Non c’è nessun effetto digitale nella scena: Jim Carrey è corso avanti e indietro dietro la macchina da presa, togliendosi e levandosi il cappello velocemente così da interpretare due versioni differenti di sé.

4. Nella sceneggiatura di Se mi lasci ti cancello, gli uffici di Lacuna dovevano essere nello stesso edificio di quelli di Essere John Malkovich. Così, per divertimento, ha raccontato Kaufman. Purtroppo la cosa era infattibile, e dovettero rinunciare.

5. La sceneggiatura originale cominciava cinquant’anni nel futuro. Cominciava con una signora anziana (che poi scopriamo essere Mary, il personaggio di Kirsten Dunst) alle prese con la pubblicazione di un manoscritto chiamato Eternal Sunshine of the Spotless Mind (che è anche il titolo originale di Se mi lasci ti cancello), che rivelava la verità su Lacuna. Alla fine, si scopriva che Mary lavorava ancora per Howard (ora molto, molto anziano), e che Clementine e Joel si erano fatti cancellare la memoria almeno 15 volte nel corso dei decenni.

6. I capelli coloratissimi di Clementine sono in realtà parrucche, non sono tinti. Kate Winslet era disposta a farsi colorare i capelli. Ma dato che il film non fu girato in sequenza, era impossibile affidarsi alla colorazione: soprattutto quando era necessario che avesse due colori diversi in una sola giornata di lavorazione. “Alcuni giorni, cominciavo con il rosso, all’ora di pranzo diventavo blue, e nel pomeriggio tornavo ad essere di nuovo rossa.” A quanto pare, la parrucca rossa era la sua preferita.

7. Gondry entrò in contatto con Nicolas Cage per Se mi lasci ti cancello. Gondry ha raccontato: “Ogni regista indipendente che voleva fare un film commerciale chiedeva a Nicolas Cage di prendere parte al film dopo Via da Las Vegas, ma lui ne faceva solamente uno su dieci.” Per fortuna non accettò: non avremmo avuto l’incredibile performance di Jim Carrey.

8. In una scena tagliata di Se mi lasci ti cancello, vediamo l’ex fidanzata di Joel, Naomi. Nel film, Joel nomina più di una volta la sua ex Naomi, con la quale viveva al tempo dell’incontro con Clementine. Ad un certo punto, prende in considerazione l’idea di rimettersi insieme a lei. Non compare nel film, ma il personaggio era, in realtà, in alcune scene della versione originale. Nel film, però, sentiamo la sua voce al telefono. Da chi è interpretata? Ellen Pompeo.

9. Tutti furono incoraggiati ad improvvisare in Se mi lasci ti cancello, tranne Jim Carrey. Il motivo? Il personaggio di Joel è molto riservato e poco spontaneo. La cosa ha frustrato Jim Carrey non poco, soprattutto quando tutti gli altri intorno a lui erano incoraggiati a lasciarsi andare e improvvisare. A quanto pare, Gondry era solito parlare ai due in due stanze separate, dicendo alla Winslet “lasciati andare, è una commedia!”, per poi andare da Carrey e dirgli “è un film drammatico, non una commedia.”

10. La marea in Se mi lasci ti cancello. Come hanno fatto a ricreare l’effetto della marea? Hanno costruito una casa sulla spiaggia, e hanno semplicemente lasciato che la marea entrasse.

Se mi lasci ti cancello: frasi

se mi lasci ti cancello

Charlie Kaufman è uno scrittore straordinario, non solo per l’abilità nel costruire storie intricatissime e fantasiose, ma anche per la capacità di cogliere la profondità dei sentimenti umani anche nelle cose più piccole. Ecco quindi alcune delle frasi di Se mi lasci ti cancello che non dimenticherete mai.

  • Perché mi innamoro di qualsiasi donna che mostri il minimo accenno di interesse per me?
  • All’inizio non riuscivo ad aprire bocca se c’eri tu, però volevo sembrarti intelligente.
  • Parlare in continuazione non significa comunicare.
  • Che spreco passare tanto tempo con una persona, solo per scoprire che è un’estranea.
  • Non è possibile: l’ho detto e già piango. I grandi non capiscono quanto ci si può sentire soli da bambini, come se tu non contassi. Io avevo 8 anni e avevo dei giocattoli, delle bambole. La mia preferita era una bambola brutta che io chiamavo Clementine e la sgridavo in continuazione: “non devi essere brutta, sii bella!” Che assurdità. Come se, potendo trasformare lei, potessi per magia cambiare me stessa.
  • Beati gli smemorati, perché avranno la meglio anche sui loro errori.
  • In questo momento potrei morire Clem, io mi sento così felice. Non avevo mai provato cosa fosse la felicità. Sono esattamente dove voglio essere.

Se mi lasci ti cancello in streaming

Dove guardare Se mi lasci ti cancello in streaming? Purtroppo, Se mi lasci ti cancello non è in streaming su Netflix. Per noleggiare il film e vederlo in streaming sembra che, per ora, l’unica possibilità sia quello di Chili TV.

Se mi lasci ti cancello: trailer

Fonti: Mental Floss

Cinecittà, a fuoco il gigantesco set di Roma Antica

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Brutte notizie per gli amanti del cinema, un vasto incendio è divampato nella notte all’interno degli studi cinematografici di Cinecittà, hanno distrutto gran parte del set permanente di Roma antica, creato nel 2005 per la serie della Hbo Rome. Negli anni il set era utilizzato per altre produzioni e per ospitare eventi. La struttura permanente era molto ampia e si parla di danni per circa 3-4 milioni di euro.

L’intervento dei Vigili del fuoco ha domato l’incendio ma a causa di un forte vento, le fiamme hanno ripreso la loro corsa distruggendo la Basilica Giulia, lasciando intatti i Templi circostanti. La situazione è stata messa sotto controllo e la zona bonificata.

Morto il regista Carlo Vanzina

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E’ morto Roma il regista Carlo Vanzina, aveva 67 anni. A dare la notizia sono la moglie Lisa e il fratello Enrico. “Nella sua amata Roma, dov’era nato, ancora troppo giovane e nel pieno della maturità intellettuale, dopo una lotta lucida e coraggiosa contro la malattia – si legge nella nota della famiglia – ci ha lasciati il grande regista Carlo Vanzina amato da milioni di spettatori ai quali, con i suoi film, ha regalato allegria, umorismo e uno sguardo affettuoso per capire il nostro Paese”. E pensare che Carlo Vanzina non voleva fare il regista, il suo sogno era fare il critico cinematografico: “Da ragazzino tenevo degli album che riempivo con tutti i film che vedevo e ne vedevo tantissimi – raccontava – scrivevo le mie minicritiche, mettevo già le stellette anche se non si usava, scrivevo tutto il cast dagli attori al direttore della fotografia. Ero un vero malato di cinema”.

Figlio del grande Steno, insieme al fratello Enrico ha raccontato le vacanze italiane e a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, ha saputo tratteggiare le trasformazioni del nostro Paese attraverso tanti personaggi che hanno fatto la fortuna di tanti interpreti, da Christian De Sica a Massimo Ghini, da Massimo Boldi a Jerry Calà.

Ischia Film Festival 2018: Il Cratere vince la sedicesima edizione

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Ultimo atto per l’Ischia Film Festival 2018, sedicesima edizione da record per numero di film, ospiti, pubblico ed eco nazionale e internazionale. Il Castello Aragonese per otto giorni è stato al centro del cinema italiano, vedendo passare sui suoi cinque palchi e schermi Gabriele Salvatores, Carlo Verdone, Daniele Vicari, Gabriele Muccino, Fabio De Luigi, Nicola Nocella, Andrea Magnani, i fratelli Manetti, Fontana & Stasi, Pippo Mezzapesa e tanti, tanti altri ospiti, dall’Italia e dal mondo. Un festival senza confini che viene confermato dalle decisioni delle giurie dell’Ischia Film Festival che hanno decretato i vincitori dei concorsi internazionali della XVI edizione.

Miglior film è nella sezione lungometraggi è Il cratere di Silvia Luzi e Luca Bellino, ennesimo premio per uno dei migliori film italiani dell’anno, che si è aggiudicato anche il premio SonyATV per la migliore colonna sonora. La Repubblica Dominicana si prende il premio per la migliore regia e per la migliore scenografia per Sambà, film molto amato anche dal pubblico. La migliore fotografia se l’aggiudica Daniel Leo per il film polacco Man Proposes, God Disposes. Premio per il miglior cortometraggio a Domesticado, con una menzione speciale per la breve commedia britannica Call Me Alvy, mentre il premio SonyATV va ad Eyes. Premio Location Negata a Giulio Tonicelli e il suo Happy Today, mentre il premio per il miglior documentario è stato assegnato a Burkinabè Rising, con una menzione speciale per Aperti al pubblico di Silvia Bellotti.

Quest’anno sezione competitiva era anche Scenari Campani e il primo BPER Award se lo aggiudica Je So’ Pazzo di Andrea Canova, con una menzione speciale per La fortezza di Stefano Russo.

Infine l’Audience Award, votato dal pubblico dell’Ischia Film Festival. Prima che la notte, il film di Daniele Vicari con protagonista Fabrizio Gifuni, andato in onda su RAI 1, vince con una straordinaria media di 4,88 su cinque.

Ecco la lista completa dei premi, sezione per sezione, con le giurie e le motivazioni.

La Giuria della sezione Lungometraggi, composta dal giornalista e cineasta svizzero Lorenzo Buccella, dalla regista e sceneggiatrice Laura Bispuri e dal critico cinematografico e direttore generale del Molodist Film Festival di Kiev Andriy Khalpakhci, ha così deliberato:

Ischia Film Award al miglior lungometraggio:
IL CRATERE di Silvia Luzi e Luca Bellino

Motivazione:
Per un linguaggio cinematografico che sfida il legame tra la realtà e l’immagine, inseguendo la relazione tra un padre e una figlia nei suoi spettri psicologici più profondi con una grazia che non arretra di fronte all’abisso.

Premio Castello Aragonese alla miglior Regia:
Laura Amelia Guzmàn e Israel Cardénas
 per il film SAMBÁ

Motivazione:
Per una splendida fusione tra luoghi, storia e personaggi. Una regia vitale, aspra e calibrata che riesce ad attraversare il mondo della boxe e la realtà sociale della Repubblica Domenicana evitando ogni facile cliché.

Premio Epomeo alla miglior Fotografia Cinematografica:
Daniel Leo
 per il film MAN PROPOSES, GOD DISPOSES

Motivazione:
Perché dietro ogni immagine c’è la forza di un viaggio che accompagna e completa i personaggi, con un impatto visivo sempre presente ma mai invadente.

Premio Aenaria alla miglior Scenografia:
Monica de Moya
 per il film SAMBÁ

Motivazione:
Per una scelta di ambientazioni non esotica ma misurata, reale e attenta.

Premio SonyATV per la migliore colonna sonora  in un film italiano
Lungometraggio: 
IL CRATERE per aver coniugato con la musica, emozioni e identità territoriale

La Giuria della sezione Cortometraggi Location Negata, composta dal regista e sceneggiatore Toni D’Angelo, dall’attore Vinicio Marchioni e dallo scenografo Tonino Zera, ha così deliberato:

Ischia Film Award al miglior cortometraggio:
DOMESTICADO
 di Juan Francisco Viruega

Motivazione:
La completezza drammaturgica, lo stilo fotografico in grado di raccontare senza dialoghi una storia semplice ma eterna con echi di tragedia greca ma con lo stile più classico del Grande Cinema.

Menzione speciale a:
CALL ME ALVY di Alexei Slater

Motivazione:
Per la capacità di trasmettere allo spettatore i temi e la poetica di un maestro della storia del cinema come Woody Allen, restituendone sia il graffio cinico che il tocco lieve.

Premio SonyATV per la migliore colonna sonora in un cortometraggio:
EYES di Maria Laura Moraci, per il sapiente uso di canzoni edite reinterpretate in chiave originale 

Ischia Film Award Location Negata:
HAPPY TODAY
 di Giulio Tonincelli

Motivazione:
Un racconto fotograficamente impeccabile e meraviglioso in grado di portare lo spettatore nella dimensione femminile del mondo, celebrando l’Africa attraverso la nascita della vita, sovvertendo in modo poetico gli stereotipi comuni sul sud del mondo.

La Giuria della sezione Documentari, composta dal giornalista e conduttore televisivo Antonello Piroso, dall’attrice Milena Mancini e dal regista Mehdi Fard Ghaderi, ha così deliberato:

Ischia Film Award al miglior documentario:
BURKINABE’ RISING: THE ART OF RESISTANCE IN BURKINA FASO
 di Iara Lee

Motivazione:
Vince il premio come miglior documentario per la sua forza espressiva. Le forma d’arte documentate regalano allo spettatore immagini ricche di speranza, colore e dignità. Dove c’è oppressione, l’arte brulica e vive nonostante tutto. Quello che il mondo chiama spazzatura, in Burkina Faso si ricicla, si reinventa e rinasce come strumento musicale.

Menzione speciale a:
APERTO AL PUBBLICO di Silvia Bellotti

Motivazione:
Vince la menzione speciale nel dimostrare che un documentario può essere un mezzo di espressione artistica che nel comunicare, documentare e spiare una realtà complessa, ha il potere di regalare un sorriso al pubblico.

La giuria della sezione Scenari Campani, da quest’anno diventata competitiva, composta dai ragazzi del Forum Giovani di Ischia, ha così deliberato:

Premio BPER al miglior film categoria Scenari Campani
JE SO’ PAZZO
 di Andrea Canova

Motivazione:
Niente a che vedere con il celebre successo dell’indimenticato Pino Daniele, neanche al punto della strofa ‘nella vita voglio vivere almeno un giorno da leone’ : i ragazzi che si stanno occupando della riqualificazione dell’ex Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Sant’Eframo, infatti, vogliono provare a vivere tutti i loro giorni da protagonisti. Un ex detenuto, attraverso i ricordi celati nel suo diario, ci guida nella lenta transumanza da quel triste inverno da lui vissuto alla nuova primavera dell’OPG, di cui questi ragazzi sono i veri artefici.

Menzione speciale a: 
LA FORTEZZA di Stefano Russo

Motivazione:
Un padre che prova a ricomporre il rapporto con il figlio, sullo sfondo dei migliori scenari dell’isola di Ischia, condensati in 19 minuti. Natura, cultura, tradizioni e storia che si fondono anche con i tratti di un mondo fantastico ed immaginario, sicuramente rievocativo. Il Malammore di Gomorra insieme al regista Stefano Russo ci regalano una bellissima cartolina, anche in risposta al terremoto dell’agosto 2017, di cui di certo si sottolinea la reazione di orgoglio degli abitanti. Un invito a sentirsi almeno un po’, almeno una volta, isolani, a Ischia.

ISCHIA FILM FESTIVAL AUDIENCE AWARD A:

PRIMA CHE LA NOTTE di Daniele Vicari (con media di votazione di 4,88 su 5)

Ischia Film Festival 2018: Poggi e Guarino raccontano il mostro della bulimia

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“Parlare delle disfunzioni alimentari è una cosa complicata.” Esordisce così Giulio Guarino, sceneggiatore di Certe Brutte Compagnie, cortometraggio presentato all’Ischia Film Festival e diretto dall’attore e regista Guglielmo Poggi.

Il corto, presentato nella sezione “Location Negata”, racconta di una ragazza bulimica, con un approccio originale e molto efficace, ispirato dal lavoro di ricerca fatto dai due: “Ci siamo basati su interviste e ricerche – continua Guarino – e la cosa che ci ha colpiti di più è che loro parlano di un mostro, una voce che li comanda, l’unico modo per affrontare il quotidiano. Abbiamo voluto raccontare questo.”

“Avevo già affrontato il tema dell’anoressia, ma la bulimia è più subdola, per certi versi, perché il corpo, esternamente, non dà segnali, un bulimico non lo riconosci. E soprattutto ci sono forme diverse dello stesso disturbo. Sono persone che distruggono pian piano la loro vita.” Spiega Guglielmo Poggi.

Nel corto la bulimia è una voce mostruosa nella testa della protagonista. Come è avvenuta la scelta della rappresentazione della malattia?

Poggi: “L’idea viene dal mio vissuto, quando ero bambino giocavo con garage band e mi è venuta l’idea che la voce del mostro non dovesse essere quella dell’attrice stessa, la bravissima Blu Yoshimi, ma qualcosa di completamente estraneo, diverso da lei e mostruoso.”

Un pregio importante di questo lavoro è che non si pone come un film socialmente impegnato pur parlando di una malattia che spesso è sottovalutata, ma si declina sul genere, ed evoca atmosfere horror.

Guarino: “Non c’era necessità di enfatizzare, perché la realtà è già abbastanza forte. Guglielmo ha poi avuto l’idea di ambientare tutto il film nei bagni, dietro alla protagonista, perché la realtà dei fatti è questa: lei vede più gabinetti che persone. Per me è stata l’unica scelta possibile per rappresentare questa realtà. Alla fine la soluzione che viene suggerita è più semplice di quanto si pensi. L’idea è che c’è la possibilità di stare meglio e di vivere all’interno di una comunità che ci si costruisce da zero. Certo non si parla di guarigione immediata, ma una speranza c’è.”

Poggi: “Nel corto c’è una struttura di genere horror, a climax. Da una parte era normale rendere un film sulla bulimia una declinazione horror, perché è così, c’è una presenza minacciosa e costante, sembra un film di possessione.”

Guarino: “L’unica location mostrata nel film è il corpo, per questo siamo nella sezione ‘location negata’. Non c’è bisogno di nessun altro posto per raccontare questa storia perché tutto avviene dentro di lei.”

Ischia Film Festiva 2018, Vicari e Gifuni raccontano Prima che la notte

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Dopo aver riscosso un grande successo nelle case degli italiani con Prima che la Notte, Fabrizio Gifuni e Daniele Vicari hanno portato all’Ischia Film Festival il film tv su Pippo Fava.

A posteriori, il lavoro che avete fatto è riuscito a entrare nelle teste delle persone?

Gifuni: “È riuscito ad arrivare dove volevamo. Non è stato un progetto facile per quello che ci eravamo prefissati, ma sembra che davvero abbia toccato la pancia, la testa, e che sia una storia importante. Intanto per il personaggio di Fava, che si conosce molto poco. Aver avuto la possibilità di farlo bene per la televisioni è stato importante proprio per diffondere la storia e il personaggio attraverso il mezzo che più usano per intrattenersi. Avevamo puntato molto sulla cosa più bella fatta da Fava, ovvero la scuola di giornalismo per i giovani, era il suo modo per restituire alla sua terra ciò che aveva ricevuto in dono, facendo un investimento. Dovremmo tutti investire sui passaggi di testimone tra generazioni.”

Ma come è stato confrontarsi con i protagonisti reali delle vicende raccontate?

Vicari: “Per portare sullo schermo i personaggi realmente accaduti, abbiamo affidato agli attori stessi il compito di contattare i loro corrispettivi reali, per mettere a fuoco il personaggio. Poi attraverso un lavoro molto simile a quello teatrale abbiamo messo in comunicazione gli attori.”

È stato importante raggiungere le case degli italiani con questa storia, perché la tv resta il primo mezzo di intrattenimento nel nostro Paese, il più capillare.

Vicari: “Proprio questa è stata la nostra premessa. Ovvero, valeva la pena affrontare questo lavoro solo pensando che sarebbe entrato nelle case di ognuno.”

Come artisti avete entrambi una carriera altrove al cinema e in teatro. Come avete affrontato questo nuovo mezzo, per voi, con questa mole di responsabilità?

Gifuni: “Quando mi capita di girare un film tv, parto sempre dall’impostazione mentale che sia un film normale. Per me il lavoro non cambia. È naturale però che da parte mia e di Daniele è stata una scelta deliberata quella di andare in tv. Il fatto che ci fosse lui alla guida di questo film mi ha fatto capire che per me era la scelta giusta.”

Com’è stato il rapporto con la produzione?

Vicari: “Di fiducia. I produttori non avevano mai lavorato con me, e viceversa, non ci conoscevamo e io normalmente non ho un rapporto conflittuale con le mie produzioni, credo che il conflitto serva solo se serve alla realizzazione di un prodotto ultimo alto. I compromessi che abbiamo raggiunto sono stati tutti votati alla realizzazione di un buon film, e dovrebbe essere così. Quello che mi preoccupava inizialmente è che per fare un buon lavoro c’è bisogno di tempo, cosa che in tv è molto meno disponibile rispetto al cinema.”

Gifuni: “Non potevamo sforare perché avevamo i giorni contati, quindi abbiamo investito il nostro tempo nella preparazione degli attori. Questo investimento ha pagato perché ci ha fatto arrivare preparati a una lavorazione in costume con tantissimi personaggi.”

Non escludete di tornare a lavorare per la televisione?

Vicari: “Per me il punto del cinema indipendente non è che fai quello che ti pare, ma che fai il meglio possibile quello che vuoi, che poi coincide con quello che ti pare. Non escludo di fare delle cose per la televisione, ho vagliato delle proposte. Ma dipende sempre dal progetto e dalla storia. Ci sono molti progetti senza registi che possono essere interessanti. Porto avanti le mie storie personali per il cinema e considero comunque questa strada, perché è una chance di altissimo valore per parlare a tante persone.”

Ciné 2018, Disney: live-action, Marvel e M.Night Shyamalan

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Ciné 2018, Disney: live-action, Marvel e M.Night Shyamalan

È stato presentato a Riccione, nell’ambito di Ciné 2018 il nuovo listino The Walt Disney Company Italia che si presenta come uno dei più forti di questa edizione. Il primo titolo dell’estate è l’attesissimo Ant-Man and the Wasp, secondo film su Ant-Man, supereroe del Marvel Cinematic Universe. A seguire il 30 Agosto arriverà nelle sale Ritorno al Bosco dei 100 Acri, live-action basato sulle avventure di Christopher Robin e Winnie the Pooh. A seguire sarà la volta dell’animazione con due sequel molto attesi, Gli Incredibili 2 della Pixar (19 Settembre) e Ralph Spacca Internet: Ralph spaccatutto 2 (22 Novembre). Ritorno alla tradizione e al classico invece il 31 ottobre con LO SCHIACCIANOCI E I QUATTRO REGNI, live-action diretto da Lasse Hallström con un cast d’eccezione, per poi chiedere l’anno con l’atteso sequel e il ritorno di una vera e propria icona del cinema Disney, Mary Poppins, con Il ritorno di Mary Poppins, questa volta interpretata da Emily Blunt.

Insieme ai prossimi Dumbo, Aladdin e Il Re Leone la major americana continua nella tradizione di riportare in vita i grandi classici, iniziata con Maleficent con Angelina Jolie. Riguardo a questo proposito abbiamo avuto il piacere di parlare con Giulio Carcano, Director Distribution Walt Disney Italia che ci ha spiegato come non siano soltanto delle trasposizioni cinematografiche o dei film basati su qualcos’altro:

Giulio Carcano“Anche se la formula può sembrare la stessa semplicisticamente si usa dire che è un adattamento da un classico Disney, ma in realtà i film sono uno molto diverso dall’altro. Questa credo che sia una scelta anche molto saggia, altrimenti si rischia di fare sempre le stesse cose, invece la scelta di andare verso una regia molto personale come può essere appunto affidare una storia a Tim Burton o Guy Ritchie, Jon Favreau, Kenneth Branagh. Diciamo sono tutti registi che fanno si che i loro film si differenzino da un adattamento ad un altro. Non vedo onestamente questo un rischio nel riproporre sempre la stessa cosa. Ogni film segue una sua idea che è diversa dall’altro. Per quanto riguarda il discorso generale, proprio a fine anno avremo un film atipico che è Glass, seguito di Unbreakable – Il predestinato e di Split al contempo dato che i film alla fine is univano, nel quale ritorneranno rivedremo Bruce Willis e Samuel l. Jackson che è qualcosa di diverso; confidiamo che M. Night Shyamalan possa tornare ai suo anni migliori, lo sta già facendo, da quando è ritornato a raccontare storie più personali, quindi crediamo molto in questo film.”

Altro tema importante affrontato a Ciné, come del resto ogni anno, è stata la stagionalità del mercato e il problema estate, che mai come quest’anno ha fatto registrare in negativo l’andamento degli incassi. A tal proposito insieme a Giulio Carcano abbiamo cercato di ragionare sul tema: “E’ innegabile che sia un problema del mercato italiano. Secondo me la prima cosa è quella di concertare un’iniziativa da parte di tutta l’industria, non si può pensare di risolvere questo problema con qualche distributore che mette ogni tanto un film. Quello che bisogna cambiare a mio avviso è la cultura o la visione che il pubblico ha del cinema in estate. Il cinema è considerato nel nostro paese un intrattenimento tipico dell’inverno, tanto che i primi scricchiolii si avvertono già ai primi caldi, anche ai primi giorni da 25 gradi. In quel caso non è drammatico come l’estate ma si avverte. Dunque la grande opera concertata da tutti è quella di far diventare il cinema un tipo di intrattenimento cool, renderlo appetibile. Rendere più attrattiva l’esperienza cinematografica per il pubblico anche d’estate. Chiaramente questo non po’ prescindere dal mettere prodotto sul mercato ma questo deve essere parte di un’azione a ampio spettro, di sistema dove si rema tutti dalla stessa parte, dando tutti il proprio contributo.” 

Riguardo a studiare un modo, trovare delle offerte, Carcano riconosce che la strada di sperimentare anche modi diversi di intendere la sala potrebbero aiutare come ad esempio il nuovo abbonamento introdotto nei circuito AMC, negli USA: “Questo potrebbe aiutare, è chiaro che bisogna sperimentare, non penso che si troverà subito la quadratura al primo tentativo, ma bisogna sicuramente prendersi qualche rischio e in questo senso concertare un’azione comune sarà importante. Forse uno dei problemi è anche un mercato ormai strutturato, con più del 50 percento in multiplex, anche se l’espansione di tutti i mercati che hanno registrato una crescita considerevole è stata caratterizzata dall’aumenti dei multiplex, non ultima la Spagna, o addirittura in Olanda anche se è un mercato minore. Ma chiaramente non si può pretendere questa modernizzazione in tempi brevi, soprattutto in un mercato in crisi. Ma mi sembra di scorgere qualche speranza. Come dicevo deve essere un’azione a 360 gradi, che coinvolga tutti ma è chiaro che si può pensare di applicare mille azioni contemporaneamente ma gradualmente con un obiettivo preciso si potrà dare vita ad un miglioramento. 

L’anno scorso Disney ha presentato a Riccione un film italiano nel listino, quest’anno invece nessun titolo è presente: “Si beh dipende dalle occasione che si hanno, bisogna avere un progetto convincente. Ecco l’anno scorso tra Nunziante e Rovazzi era comunque curioso e stimolante e tutto sommato nell’ambito dei film italiani, un risultato di 3.5 milioni è stato più che buono. Però ecco al di là del box office, l’idea di avere un progetto allettante è fondamentale, e non solo farlo tanto per, però non è detto che potrà esserci qualcosa nel prossimo futuro.” 

Listino Walt Disney Pictures Italia

Ant-Man and the Wasp – Uscita 14 Agosto

Ritorno al Bosco dei 100 Acri – Uscita 30 Agosto

Gli Incredibili 2 – Uscita 19 Settembre

LO SCHIACCIANOCI E I QUATTRO REGNI – Uscita 31 ottobre

Ralph Spacca Internet: Ralph spaccatutto 2 – Uscita 22 Novembre

Il ritorno di Mary Poppins – Uscita Natale 2018

Anticipazioni 2019

GLASS – Gennaio 2019

Captain Marvel – Uscita Marzo 2019

DUMBO – Marzo 2019 

UNTITLED AVENGERS MOVIE – Aprile 2019

ALADDIN – Maggio 2019

IL RE LEONE – Agosto 2019

Ciné 2018: Adler all’insegna della diversità, intervista a Mattia Della Puppa

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È stato presentato a Riccione, nell’ambito di Ciné 2018, il nuovo listino Adler Entertainment che presenta una serie di film di grande interesse nella seconda e più importante parte di stagione del 2018. Tra i titoli più vicini all’uscita c’è A Modern Family,  la commedia diretta da Andrew Fleming, con protagonisti una coppia inedita: Steve Coogan e Paul Rudd, in uscita il 12 luglio. Il 22 agosto invece sarà la volta di un horror, ma non sarà un film qualunque, si intitola La settima musa ed è il ritorno di Jaume Balaguerò, creatore tra gli altri del cult “Rec“, al genere.

La qualità del listino Adler Entertainment è evidente e va ricercata nella eterogeneità della proposta della casa di distribuzione. Proprio riguardo a questa peculiarità abbiamo avuto il piacere di parlare con Mattia Della PuppaHead of Marketing di Adler che ci ha spiegato quanto è difficile nel mercato internazionale riuscire a trovare e a differenziare il prodotto: “È dura, è difficile, si leggono un sacco cose, si scartano tante cose. Ci si arrabbia, perché il film all’ultimo cambia l’attore e perde di appeal, però è ancora fattibile. Probabilmente è più difficile rispetto a quando ho cominciato io dieci anni fa, si fa più fatica però i prodotti ci sono. Il prodotto c’è, si fa più fatica ma tengo ben presente che molte cose di questo mestiere sono un giro di roulette, perché sceneggiature meravigliose diventano film che poi non funzionano ad esempio. Oppure che una sceneggiatura non brillante poi diventi un grande film. Ricordo di aver letto la sceneggiatura di Arrival e leggendola mi son detto “mamma mia che storia difficile”, poi ho visto il film e questo mestiere ti sorprende perché delle cose si mettono insieme e arriva poi la magia.”

don't worryLa diversità della proposta Adler è lampante quando si scopre che nel listino c’è Don’t Worry, il nuovo film di Gus Van Sant, autore e regista di film di successo come Will Hunting, Belli e annati, Elephant che torna al cinema dopo  La foresta dei sogni. Nel film in uscita a settembre protagonisti sono Joaquin Phoenix, Jonah Hill e Rooney Mara. 

“Questa cosa nasce dal fatto che abbiamo un approccio un po’ punk – continua Della PuppaNon è che abbiamo bisogno di riempire delle caselle, o essere fedeli a noi stessi nella nostra visione del mondo e delle cose. Spesso si usa la parola marketing come se fosse il nemico ma non è vero. È uno strumento che non è né bene né male, semplicemente dipende dall’utilizzo che se ne fa. All’interno di questo strumento noi cerchiamo di capire sempre cosa funziona e quali sono gli elementi che ci convincono e soprattutto se pensiamo che il film possa essere comunicato in un certo modo ad un certo tipo di pubblico, allora non importa se è un fantasy o un action perché abbiamo la sensazione di poter comunicare  bene ad un pubblico perché è questa la grande sfida nel fare uscire un film. È farlo arrivare ad un pubblico, e perché no, anche se è un film di Gus Van Sant, che esce una settimana dopo un horror che va nei multiplex.”

Ottobre invece sarà il mese di Zanna Bianca, il film d’animazione basato sul capolavoro di Jack London tradotto in oltre 90 lingue. L’avventura che ha emozionato intere generazioni, per la prima volta arriva in una straordinaria animazione. 

Uno dei temi centrali di questa edizione di Ciné è stato la brutta estate in termini di incassi del mercato italiano, che come accade ormai da sempre soffre la stagionalità, rispetto invece ai mercati europei e mondiali. Un dato preoccupante è che recentemente la Spagna ci ha superati in termini di incasso. Riguardo a questo e alla possibilità di trovare soluzioni per incentivare il pubblico italiano ad andare in sala d’estate Della Lupa ha commentato: “Io sono giovane ma sono vecchio dentro [sorride] e quindi… questa è una domanda difficile perché secondo me ci sono delle abitudini che sono difficili da scardinare. Credo che si debba fare un percorso ma bisogna farlo tutti insieme con i fatti. Non so se un abbonamento (come quello proposto da AMC Theatre negli USA) possa essere la soluzione, sicuramente può aiutare… spesso si fanno paragoni con le altre nazioni ma è difficile paragonarli ad un mercato dove tu praticamente da Bologna in giù sei a 200 km di distanza o ad un’ora di macchina dal mare dappertutto, il che no vuol dire che non si possono scardinare certe abitudini ma sicuramente ci vuole più tempo. Vedremo adesso cosa succederà a Luglio con il secondo appuntamento di CinemaDays a 3€. Sono contento che adesso sembra stiano facendo un percorso di associazione, ho il timore che ci sia veramente un’ostacolo culturale ma bisogna vedere cosa succede. Noi i film d’estate li mettiamo, ma vedremo cosa succederà adesso.”

Adler Entertainment – Listino seconda parte di stagione

  • A Modern Family – uscita 12 Luglio 2018
  • La settima Musa – uscita 22 agosto 2018
  • Don’t Worry – da settembre al cinema
  • Zanna Bianca – uscita l’11 ottobre 2018

Justice League: una foto inedita mostra i laboratori S.T.A.R.

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Justice League: una foto inedita mostra i laboratori S.T.A.R.

Un’immagine inedita di Justice League pubblicata nelle ultime ore su Reddit mostra uno scorcio dei laboratori S.T.A.R. con i personaggi di Wonder Woman, Aquaman e Flash in azione.

La nota location dei fumetti era già comparsa brevemente in L’Uomo d’Acciaio e Batman v Superman: Dawn of Justice, ma è soltanto in Justice League che i tre eroi riescono a liberare questi luoghi dalla presa dell’esercito di Steppenwolf. Sfortunatamente la sequenza non è stata inclusa nel montaggio finale del film e nemmeno nel cofanetto homevideo uscito pochi mesi fa.

SOCIAL MEDIA: Wonder Woman, Aquaman and The Flash in Star Labs (Source: @KEVINTOMIRANDA)
by inDC_Cinematic

Justice League: un’immagine di Superman conferma l’esistenza della cut di Zack Snyder?

Justice League è disponibile dal 21 Marzo nei formati DVD, Blu-ray, Blu-ray 3D e in 4k Ultra HD, distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.

Diretto da Zack Snyder, il film presenta una invidiabile lineup di SuperEroi DC: Ben Affleck nei panni di Batman, Henry Cavill come Superman, Gal Gadot nel ruolo dell’irresistibile Wonder Woman, Ezra Miller come The FlashJason Momoa nei panni di Aquaman e Ray Fisher come Cyborg.

Contenuti Speciali delle edizioni Blu-ray permetteranno ai fan di scoprire tutti i segreti della Justice League, conoscere meglio i nuovi membri, il loro lavoro di squadra e la tecnologia che dà loro una marcia in più. L’edizione 4k Ultra HD del fim contiene anche il disco Blu-ray, oltre ad una scena inedita non presente nel film al cinema.

Justice League: recensione del film con Ben Affleck

Captain Marvel: Samuel L. Jackson rivela la presenza di un altro personaggio dei fumetti?

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L’ultima foto postata da Samuel L. Jackson dal set di Captain Marvel potrebbe aver rivelato la presenza di un noto “personaggio” dei fumetti originali: come vedete qui sotto, l’attore mostra la stampa di una bandiera dove sono stati posti i due loghi dello SHIELD e dell’eroina sopra la sagoma di un….gatto!

L’animaletto somiglia in maniera impressionante a Chewie, il gattino di Carol Danvers nei fumetti originali (il nome è un omaggio alla saga di Star Wars, di cui lei è grande appassionata), dunque è facile ipotizzare che potrebbe esserci spazio per lui nel film.

Dovete sapere che la sua controparte venne portata nello spazio dalla padrona ed è stato allora che Rocket Raccoon ha rivelato che Chewie faceva parte di una specie aliena felina conosciuta con il nome di Flerken. Quindi Chewie non è un normale gatto di compagnia, ma un animale dotato di superpoteri come il teletrasporto e la capacità di liberare oggetti mostruosi dalla sua bocca.

Captain Marvel: 10 segreti sulla prossima eroina del MCU

Vi ricordiamo che alla regia del cinecomic con protagonista Brie Larson, ci saranno Anna Boden e Ryan Fleck. Il film invece arriverà al cinema l’8 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che Captain Marvel interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Captain Marvel: il cinecomic “sarà qualcosa di mai visto prima nel MCU”

Ant-Man and The Wasp: Steven Spielberg ha “raccomandato” Hannah John-Kamen

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L’antagonista annunciato di Scott Lang e Hope Van Dyne in Ant-Man and The Wasp è Ghost, personaggio interpretato sullo schermo da Hannah John-Kamenche di recente è apparsa in Ready Player One di Steven Spielberg nei panni di F’Nale Zandor.

Proprio il regista sembra aver svolto un ruolo chiave nel casting dell’attrice britannica, inviando ai Marvel Studios una vera lettera di raccomandazione di cui è stato svelato il contenuto:

Caro Peyton [Reed], sono entusiasta del fatto che girerai il film e volevo solo mettere una buona parola per Hannah. Ho lavorato con lei ed è stata fantastica. Firmato, Steven Spielberg.

Da parte sua Reed ha spiegato che “quando Hanna ha letto per la prima volta il copione è stata davvero dura e fisica, ma ha anche compreso la vulnerabilità di quel personaggio. Ci è piaciuta l’idea di presentare una antagonista con poteri potenzialmente pericolosi e letali che sono al tempo stesso un peso per lei, qualcosa che non sa controllare.

Ant-Man and the Wasp: il trailer italiano

Ant-Man and the Wasp, arriverà al cinema il 15 agosto 2018. È diretto da Peyton Reed, mentre alla sceneggiatura ci sono Chris McKenna & Erik Sommers, Paul Rudd, Andrew Barrer & Gabriel Ferrari. Nel cast sono stati confermati i protagonisti Paul Rudd e Evangeline Lilly.

Confermati nel cast Michael Douglas, Michael Pena e David Dastmalchian. Si sono uniti al cast anche Michelle Pfeiffer che interpreta Janet Van Dyne, Hannah John-Kamen è Ghost, Randall Park è Agent Jimmy Woo, Laurence Fishburne è Dr. Bill Foster, aka Goliath.

Dal Marvel Cinematic Universe, arriva Ant-Man and the Wasp, un nuovo capitolo del MCU con protagonisti i due eroi con la straordinaria abilità di cambiare dimensione. A seguito degli eventi di Captain America: Civil War, Scott Lang deve scendere a patti con le conseguenze della sua scelta sia come super eroe che come padre. Lotta per trovare un nuovo equilibrio tra la sua vita a casa e le sue responsabilità in quanto Ant-Man, deve confrontarsi con Hope van Dyne e suo padre, Hank Pym, per una missione urgente. Scott deve indossare di nuovo la sua tuta e imparare a combattere al fianco di Wasp come compagna di squadra per collaborare e svelare dei mistero del passato.

Ant-Man and The Wasp: ecco perché non ci saranno cameo degli Avengers

2001: Odissea nello spazio, Stanley Kubrick spiega la fine in un video inedito

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Arriva direttamente dal 1980 il contributo video inedito del regista asiatico Jun’ichi Yaoi che intervistò Stanley Kubrick sul set di Shining in cui tentò di spiegare il finale di 2001: Odissea nello spazio.

Jun’ichi Yaoi è un noto esperto di fenomeni paranormali e andò sul set per indagare i presunti incidenti avvenuti nell’Overlook Hotel. Nei materiali video oggi pubblicati possiamo vedere il regista essere accolto dai collaboratori di Kubrick, anche se poi l’intervista al regista avvenne solo telefonicamente, nonostante fossero entrambi nello stesso luogo. In questa telefonata surreale, tra le varie domande Jun’ichi Yaoi chiede spiegazioni sul finale di   2001: Odissea nello spazio. Per la nostra fortuna il regista fu disponibile a parlarne.  

La risposta di Stanley Kubrick fu: “Ho cercato fino ad ora di evitare di dare spiegazioni. Quando spieghi le tue idee finisce che sembrano folli, mentre se le drammatizzi allora puoi farle sentire. Comunque ci provo. L’idea è che il protagonista sia stato preso da entità simil divine, creature di pura energia e intelligenza senza corpo né forma. Loro lo mettono in un luogo che si può descrivere come uno zoo umano per studiarlo e da quel momento in poi, la sua vita scorre in quella stanza senza percepire il senso del tempo. Semplicemente accade, così come lo si vede nel film”. 

“Queste entità scelgono una stanza che replichi l’arredo francese, un arredo inaccurato perché noi supponiamo che loro possano avere un’idea di qualcosa senza esserne sicuri. Esattamente come noi non siamo sicuri di come arredare gli zoo per gli animali e tentiamo di replicare il loro ambiente naturale. Comunque, quando finiscono con lui, come accade in molti miti e molte culture del mondo, si trasforma in una sorta di super essere che viene rispedito sulla Terra, come se fosse una specie di Superman. A questo punto possiamo soltanto immaginare cosa succeda quando torna. È un disegno di una grande mitologia ed è questo ciò che cerchiamo di evocare”.

2001: Odissea nello spazio finale

Ecco di seguito i video

Via Comingsoon.it

Star Wars: Episodio IX, Keri Russell entra nel cast del film

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Variety ha riportato che Keri Russell è entrata ufficialmente nel cast di Star Wars: Episodio IX, capitolo conclusivo della nuova trilogia affidato a J.J.Abrams, le cui riprese partiranno a fine luglio in Inghilterra.

L’attrice e il regista si erano già incontrati sul set di Mission Impossible III, film diretto da Abrams e uscito nelle sale nel 2006. Nella notizia viene inoltre segnalato che la Lucasfilm porterà altri due nuovi volti nel team prima di iniziare i lavori di produzione.

Star Wars: Episodio IX, rivedremo il tempio di Yavin 4?

Episodio IX è ora noto con il titolo di lavorazione trIXie.

Non si hanno dettagli su cosa voglia dire questo nome, a parte il gioco di lettere all’interno che indica il numero romano 9, con cui è identificato l’Episodio. Sembra interessante ricordare che il titolo di lavorazione di Episodio VII era AVCO, un riferimento al nome del cinema in cui J.J. Abrams vide la prima volta Una Nuova Speranza, per cui anche trIXie potrebbe essere un riferimento personale riferito ad Abrams.

Alcuni dei titoli di lavorazione dei recenti capitoli della saga contenevano piccoli riferimenti alla storia del rispettivo film, come Los Alamos per Rogue One, con riferimento al posto dove si svolsero gli esperimenti nucleari, o Space Bear per Gli Ultimi Jedi.

Per quanto riguarda trIXie, può essere interessante sottolineare che Trixie è un nomignolo che significa “portatore di gioia”. Dal momento che Star Wars è un franchise che ha sempre piacevolmente intrattenuto i fan, è plausibile congetturare che questo titolo è il modo della Lucasfilm di assicurarci che tutto andrà bene, alla fine, per gli Skywalker.

Star Wars: Episodio IX, J.J. Abrams dirigerà il film

Captain Marvel: Nick Fury e l’agente Coulson saranno ringiovaniti digitalmente?

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Come annunciato mesi fa, Captain Marvel sarà ambientato nei primi anni Novanta, un’epoca ancora inesplorata dai Marvel Studios e vedrà protagonisti – oltre a Carol Danvers – anche Nick Fury e l’Agente Coulson, i cui ruoli verranno ripresi rispettivamente da Samuel L. Jackson e Clark Gregg.

A questo punto è lecito chiedersi come farà la produzione a “ringiovanire” i due personaggi che hanno debuttato nel MCU dieci anni fa in Iron Man e che sono ovviamente cambiati rispetto all’esordio; la risposta ce la fornisce Kevin Feige:

Penso che avere l’opzione di poterli ringiovanire usando gli effetti digitali sia fantastico. E senza svelarvi nulla, posso dirvi che Samuel L. Jackson sta girando per noi un film dove è più giovane di 25 anni quindi…

Su Coulson invece Feige ha dichiarato che “per la prima volta avrà molto più spazio in un film del MCU, e anche lui sarà più giovane. Quindi si, è possibile, sperando che funzioni…

Captain Marvel: 10 segreti sulla prossima eroina del MCU

Vi ricordiamo che alla regia del cinecomic con protagonista Brie Larson, ci saranno Anna Boden e Ryan Fleck. Il film invece arriverà al cinema l’8 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che Captain Marvel interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Captain Marvel: il cinecomic “sarà qualcosa di mai visto prima nel MCU”

Ready Player One: ecco perché Spielberg ha scelto la sequenza di Shining

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L’omaggio a Shining realizzato da Steven Spielberg in Ready Player One ha ripreso un’intera sequenza del film originale di Stanley Kubrick ricreando meticolosamente i corridoi e le stanze dell’Overlook Hotel, oltre a disseminare cenni come le gemelline di Grady, la macchina da scrivere di Jack, il fiume di sangue e, ovviamente, anche la stanza 237 e molto altro.

Come spiegato dallo stesso Spielberg durante la promozione della pellicola tratta dal romanzo di Ernest Cline, si è trattato di un omaggio nell’omaggio, innanzitutto per riconoscere la grandezza di un autore come Kubrick, ma anche per ricordare il momento esatto in cui il giovane Steven conobbe per la prima volta il grande Stanley: il set dell’Overlook fu costruito infatti nello stesso posto in cui Spielberg aveva appena finito di girare I predatori dell’arca perduta, e mentre un capolavoro era stato appena girato e uno si accingeva a prendere forma, i due registi si incontrarono e divennero amici.

Ready Player One: Easter Eggs, cameo, riferimenti nel film

La storia di Ready Player One vede come protagonista Wade Watts, un teenager che scappa dai luridi sobborghi in cui vive per raggiungere OASIS, un mondo virtuale e utopico dove i cittadini posso vivere vite alternative. Quando l’eccentrico creatore di OASIS muore decide di lasciare il suo impero al vincitore di una grande caccia al tesoro, a cui Wade partecipa scontrandosi con la realtà di concorrenti senza scrupoli, pronti a tutto pur di accaparrarsi il bottino.

Nel cast Olivia Cooke (Bates Motel, Quel fantastico peggior anno della mia vita), nei panni della protagonista Art3misTye Sheridan (The Tree of Life, X-Men Apocalypse), che interpreta il protagonista maschile Wade Owen Watts a.k.a. Parzival, e Ben Mendelsohn (Rogue One a Star Wars Story), che invece sarà il villain Nolan Sorrento. Si aggiungono Mark Rylance, Simon Pegg, TJ Miller Win Morisaki.

Ready Player One, recensione del film di Steven Spielberg

Hereditary – Le radici del male: il nuovo trailer “Follia”

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Hereditary – Le radici del male: il nuovo trailer “Follia”

Ecco il nuovo trailer italiano di Hereditary – le radici del male, dal titolo “Follia”. L’horror è scritto e diretto da Ari Aster con protagonisti Toni Collette, Alex Wolff, Milly Shapiro, Ann Dowd e Gabriel Byrne.

Hereditary – Le radici del male

In Hereditary quando l’anziana Ellen muore, i suoi familiari cominciano lentamente a scoprire una serie di segreti oscuri e terrificanti sulla loro famiglia che li obbligherà ad affrontare il tragico destino che sembrano aver ereditato. Lo sceneggiatore e regista Ari Aster trasforma una tragedia famigliare in qualcosa di funesto e di profondamente inquietante, spingendo il genere horror su un nuovo terreno ancora più agghiacciante.

“Questa è una storia che parla di persone che sono incapaci di agire” ha commentato il regista Aster. “I Graham sono come delle statuette in una casa delle bambole manipolata da forze maligne”.

Il film vanta un cast di grandi attori, tra cui, Toni Colette (Little Miss Sunshine, United States of Tara), Gabrile Byrne (In Treatment della HBO, I soliti Sospetti), Alex Wolff (Jumanji: Benvenuti Nella Giungla), Milly Shapiro (Matilda, lo spettacolo di Broadway) e la vincitrice del premio Emmy, Ann Dowd (The Handmaid’s Tale). La colonna sonora è opera del sassofonista di avanguardia, Colin Stetson.

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