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Judas and Black Messiah arriva in esclusiva digitale da venerdì 9 Aprile

Finalmente Judas and Black Messiah, l’attesissimo film di Shaka King candidato a 6 Premi Oscar, tra cui miglior film e miglior attore non protagonista, arriva in Italia in esclusiva digitale da venerdì 9 Aprile,disponibile per l’acquisto e il noleggio premium su tutte le principali piattaforme.

Judas and Black Messiah è infatti nominato per sei premi alla prossima edizione degli Academy Awards, per miglior film, miglior attore non protagonista (Daniel Kaluuya e LaKeith Stanfield), per la fotografia (Sean Bobbitt), per la canzone originale (“Fight For You,” musica di H.E.R. e Dernst Emilie II, testo di H.E.R. e Tiara Thomas), e miglior sceneggiatura originale (sceneggiatura di Will Berson & Shaka King, soggetto di Will Berson & Shaka King e Kenny Lucas & Keith Lucas).  Daniel Kaluuya ha inoltre già vinto il Golden Globe 2021 come miglior attore non protagonista proprio per Judas and Black Messiah.

L’informatore dell’FBI William O’Neal (LaKeith Stanfield), è infiltrato nel partito delle Black Panther dell’Illinois con l’incarico di tenere d’occhio il loro carismatico leader, il Presidente Fred Hampton (Daniel Kaluuya). Ladro di professione, O’Neal sembra divertirsi a correre il rischio di manipolare sia i suoi compagni che il suo “supervisore”, l’Agente Speciale Roy Mitchell (Jesse Plemons). L’influenza politica di Hampton è in forte ascesa proprio quando incontra e si innamora della sua compagna di rivoluzione Deborah Johnson (Dominique Fishback). Nel frattempo, nella mente di O’Neal prende vita un dilemma. Si allineerà alle forze benevole? O contribuirà ad affossare Hampton e Le Pantere con ogni mezzo, come comanda il Direttore dell’FBI J. Edgar Hoover (Martin Sheen)?

Ispirato a eventi realmente accaduti, “Judas and the Black Messiah” è diretto da Shaka King, all’esordio con un lungometraggio per una major. Il progetto ha avuto origine da King e il suo partner di sceneggiatura, Will Berson, e da Kenny Lucas & Keith Lucas, autori del soggetto assieme a Berson & King. King, collaboratore da molto tempo del regista Ryan Coogler (“Black Panther”, “Creed”, “Fruitvale Station”), ha sottoposto l’idea del film a Coogler e a Charles D. King (“Just Mercy”, “Fences”), che sono poi diventati produttori del film con Shaka King. I produttori esecutivi sono Sev Ohanian, Zinzi Coogler, Kim Roth, Poppy Hanks, Ravi Mehta, Jeff Skoll, Anikah McLaren, Aaron L. Gilbert, Jason Cloth, Ted Gidlow e Niija Kuykendall.

In “Judas and the Black Messiah” troviamo i candidati all’Oscar® Daniel Kaluuya (“Get Out”, “Widows”, “Black Panther”) nel ruolo di Fred Hampton e LaKeith Stanfield (“Atlanta”, “The Girl in the Spider’s Web”) in quello di William O’Neal. Fanno parte del cast anche Jesse Plemons (“Vice”, “Game Night”, “The Post”), Dominique Fishback (“The Hate U Give”, “The Deuce”), Ashton Sanders (“The Equalizer 2”, “Moonlight”) e Martin Sheen (“The Departed”, “The West Wing” e “Grace & Frankie” per la TV).

Nel cast anche Algee Smith (“The Hate U Give”, “Detroit”), Darrell Britt-Gibson (“Just Mercy”, “Three Billboards Outside Ebbing, Missouri”), Dominique Thorne (“If Beale Street Could Talk”), Amari Cheatom (“Roman J. Israel, Esq.”, “Django Unchained”), Caleb Eberhardt (“The Post”) e Lil Rel Howery (“Get Out”).

Il team creativo dietro la macchina da presa include il direttore della fotografia, Sean Bobbitt (“12 Years a Slave”, “Widows”), lo scenografo Sam Lisenco (“Shades of Blue”), il montatore Kristan Sprague (“Random Acts of Flyness”) e la costumista Charlese Antoinette Jones (“Raising Dion”). Le musiche sono di Craig Harris e Mark Isham.

La Warner Bros. Pictures presenta, in associazione con MACRO/Participant/BRON Creative, una produzione MACRO Media/Proximity, un Film di Shaka King, “Judas and the Black Messiah”.

Juan Carlos. La caduta di un re: la nuova docu-serie Sky Original

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Juan Carlos. La caduta di un re è la nuova docu-serie Sky Original, presentata in anteprima mondiale al Festival di Cannes, che racconta l’ascesa e la caduta dell’ex re spagnolo Juan Carlos I, in arrivo in esclusiva su Sky Documentaries e in streaming solo su NOW dal 21 maggio alle 21.15.

La serie, in quattro parti, ripercorre il regno di re Juan Carlos I, per molti anni considerato un eroe spagnolo, celebrato in tutto il mondo per aver riformato la Spagna con i suoi valori moderni, progressisti e democratici. Ha guidato il suo paese dalla dittatura franchista alla monarchia parlamentare, trasformando la Spagna in un moderno stato europeo e diventando il sovrano spagnolo più popolare della storia.

Re Juan Carlos aveva una regina fedele, una famiglia amorevole, rispetto internazionale, amici nelle alte sfere e sudditi fedeli; aveva tutto ciò che un re può desiderare. Allora, come ha fatto un venerato monarca a subire una caduta così drastica da essere costretto ad abdicare nel 2014 e infine a fuggire in esilio nel 2020?

L’avvincente documentario propone interviste esclusive ad amici intimi, giornalisti e sostenitori del Re, oltre che alla sua ex amante, Corinna zu Sayn-Wittgenstein. Tra gli altri intervistati l’ex agente dei servizi segreti José Manuel Villarejo, il biografo Jaime Peñafiel, l’ex presidente della banca Mario Conde e l’ex marito di Corinna zu Sayn-Wittgenstein, Philip Adkins.

Juan Carlos. La caduta di un re parte per una caccia internazionale attraverso Londra, Monaco, Ginevra, Abu Dhabi e New York per scoprire come Juan Carlos sia arrivato alla sua enorme fortuna e rispondere alle domande sui suoi affari finanziari, sui suoi lucrosi legami e sul suo presunto coinvolgimento in casi di corruzione globale.

La serie mostra come una fatidica battuta di caccia in Botswana abbia rivelato la storia d’amore segreta del Re con la compagna, Corinna zu Sayn-Wittgenstein, e abbia dato il via a una serie di eventi che hanno scosso profondamente la monarchia spagnola e fatto sgretolare il castello di carte. C’è poi l questione del perché Juan Carlos abbia trasferito la somma di 65 milioni di euro sul conto di Corinna poco prima della fine del suo regno.

Christian Beetz, coautore, produttore, Gebrueder beetz Filmproduktion: “Quando abbiamo iniziato a produrre questa serie investigativa sul re Juan Carlos I di Spagna, non eravamo consapevoli dell’entità e della portata dello scandalo reale, finanziario e politico. Poco alla volta si è dipanata una rete di intrighi, avidità e giochi di potere, che affondano le loro radici nei circoli più alti della società spagnola e che ancora oggi sono protetti dal servizio segreto spagnolo CNI. È una storia straordinaria e che abbiamo cercato di raccontare senza timori o favori”.

Juan Antonio Bayona al lavoro su uno sci-fi

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Dopo l’horror di  The Orphanage e il dramma famigliare sullo sfondo della catastrofe di The Impossible, il prossimo progetto di Juan Antonio Bayona potrebbe essere un film di frantascienza.

Il progetto, ancora senza titolo, è in corso di scrittura;  al momento nulla è trapelato riguardo la storia; a produrre il film sarà Kevin McCormick (Gangster SquadThe Lucky One); Eric Roth (Molto forte, incredibilmente vicino, Forrest Gump, The Insider, Il curioso caso di Bejamin Button) si sta occupando della sceneggiatura.

The Impossible sarà nel frattempo nelle sale tra qualche giorno, con protagonisti Ewan McGregor e Naomi Watts, che ha ricevuto al candidatura all’Oscar come miglior attrice.

Fonte: Empire

Joy: trailer italiano con Jennifer Lawrence e Bradley Cooper

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Joy: trailer italiano con Jennifer Lawrence e Bradley Cooper

La 20th Century Fox ha diffuso il trailer italiano di Joy, il film di David O Russell con protagonista l’attrice premio Oscar Jennifer Lawrence  Robert De Niro, Bradley Cooper e Edgar Ramirez.

Potete vedere il trailer cliccando qui

Jennifer LawrenceIl film Joy ruoterà intorno ad una figura di donna forte, Joy Mangano, la casalinga che ha inventato il Miracle Mop, strumento che ha cambiato per sempre la vita delle donne che vivono e lavorano in casa. Al momento la signora Mangano è presidente della Ingenious Designs.

Il film diretto da David O. Russell vede protagonista Jennifer Lawrence. Il cast comprende anche Robert De Niro, Bradley Cooper e Edgar Ramirez.

Fonte: Corriere della Sera

Joy: tante clip e featurette dal film con Jennifer Lawrence

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Joy: tante clip e featurette dal film con Jennifer Lawrence

Ecco tante nuove clip e featurette di Joy, ultimo film di David O. Russell con protagonista il premio Oscar Jennifer Lawrence.

Dal regista di Il lato Positivo e American HustleJoy è la storia turbolenta di una donna e della sua famiglia attraverso quattro generazioni: dall’adolescenza alla maturità, fino alla costruzione di un impero imprenditoriale che sopravvive da decenni.
Tradimento, inganno, perdita dell’innocenza e pene d’amore sono gli ingredienti di questa intensa ed emozionante storia sul diventare un punto di riferimento sia nella vita privata sia nell’ambito professionale, scontrandosi con un mondo del lavoro che non perdona. Gli alleati diventano nemici e i nemici diventano alleati, sia dentro che fuori la famiglia, ma il lato più intimo di Joy e la sua fervida immaginazione la aiutano a superare i problemi con cui si dovrà scontrare. Un film con Jennifer Lawrence, Robert De Niro, Bradley Cooper, Edgar Ramirez, Isabella Rossellini, Diane Ladd e Virginia Madsen. Diretto da David O. Russell,
Joy sarà al cinema da gennaio 2016.

Joy: Robert De Niro di nuovo con Jennifer Lawrence e David O. Russell

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Robert De Niro Jennifer LawrenceDavid O. Russell è un regista abitudinario, lo abbiamo capito dai suoi ultimi film: quando si trova bene con un attore è davvero difficile che lo lasci andare.

Leggi anche: Jennifer Lawrence: “Ho bisogno di qualcuno che mi capisca”

Così come ha coinvolto nel ruolo della protagonista Jennifer Lawrence per il suo nuovo film, Joy, il regista de Il Lato Positivo ha voluto con sé anche Robert De Niro, che si ritroverà accanto a Jennifer (e diretto da O. Russell) per la terza volta, nella storia della casalinga che ha inventato il Miracle Mop, il mocio per i pavimenti. A dare la notizia è The Hollywood Reporter che però parla ancora di ‘fase di trattative’.

Leggi anche: Jennifer Lawrence alla premiere di Hunger Games Il Canto della Rivolta [Foto]

De Niro potrebbe interpretare il padre di Joy (Jennifer Lawrence), un uomo single che, iniziando con il Miracle Mop, è diventato poi famoso in tutto il mondo per la sua attività di vendita sull’Home Shopping Network.

La produzione di Joy comincerà a febbraio 2015; la sceneggiatura originale del film è stata scritta da Annie Mumolo (Le Amiche della Sposa) e riscritta in un secondo momento da David O. Russell.

John Davis e John Fox della Davis Entertainment produrranno con Ken Mok.

Fonte: CS

Joy: recensione del film con Jennifer Lawrence

Joy: recensione del film con Jennifer Lawrence

David O. Russell si muove in un mondo perfettamente disegnato dalla sua percezione dell’American Way of Life. Alla sostanza delle storie che ci ha raccontato ha applicato la sua personalissima lente d’ingrandimento con costante efficacia. E nella forma in cui vede le cose, rientra anche la sua squadra di stelle, il cui nucleo resta invariato per il terzo film consecutivo.

Joy è la storia di una famiglia sull’orlo di un vorticoso ed eterno fallimento che si avvia al culmine, fino a quando la disperazione diventa così forte da generare la speranza. Ingegnosa inventrice di soluzioni domestiche sin da bambina, Joy (Jennifer Lawrence) è un’adulta che stenta a mantenere se stessa, i figli, la madre soap-opera dipendente e un ex marito che continua a vivere sotto il suo stesso tetto. Costretta ad affrontare il mondo reale, mentre le persone che la circondano hanno preferito rifugiarsi nel proprio, troverà nelle sua vocazione la forza per costruire un impero dal duraturo successo, che inizierà con l’invenzione del rivoluzionario Miracle Mop (mocio).

Joy 1

Ai fondamentali fatti reali ai quali si ispira il film, O. Russell sovrappone una struttura di tipo teatrale nella gestione degli spazi e dei corpi degli attori. L’intero peso materiale del film è affidato alla sua eroina ed è in questo ordine di idee che è costruita non solo la sceneggiatura, ma anche la scenografia. Joy attrae l’occhio dello spettatore con un’architettura che si basa su una meccanica di incastro, coerente con la forma mentis del personaggio di cui si narra. L’eroina è sola, così come l’attrice che ne veste i panni: sulle spalle di Jennifer Lawrence c’è tutta la struttura drammaturgica del film. Un peso che l’attrice regge bene – le è valso anche un Golden Globe – ma che non riesce a convincere fino in fondo.

Il risultato è un film che si fa ricordare soprattutto per la consueta atmosfera grottesca, doppiamente messa in risalto dalla spassosa soap opera che apre il film e ne intervalla gli atti. Un espediente interessante, che non riesce però a sviluppare fino in fondo la sua carica comica e richiama alla memoria la lynchiana Invito all’amore, riflettendo una volta di più la forma rovesciata dell’American Dream messo in scena dal regista.

Impossibile, mentre ci si muove tra le mura della casa di Joy, non pensare alla stramba famiglia Ward (The Fighter). Un’analogia che fa suonare il campanello dall’allarme della ripetitività dell’autore su formule collaudate, ma che non può non far pensare a una precisa scelta di poetica, sull’America dell’ultimo ventennio che, se da una parte contribuisce alla celebrazione del successo capitalistico, dall’altra ne svela l’elemento disturbante e disturbato, con personaggi che sembrano essere stati creati in serie. La sensazione è che Joy, in uscita il 28 gennaio 2015, tenderà a creare una divisione anche tra i fedelissimi di David O. Russell.

Joy: nuova featurette con Jennifer Lawrence

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Joy: nuova featurette con Jennifer Lawrence

In attesa del nuovo film di David O. Russell, è stata pubblicata una nuova featurette di Joy che vede protagonista la premio Oscar Jennifer Lawrence. Diamogli uno sguardo.

Dal regista di Il lato Positivo e American HustleJoy è la storia turbolenta di una donna e della sua famiglia attraverso quattro generazioni: dall’adolescenza alla maturità, fino alla costruzione di un impero imprenditoriale che sopravvive da decenni.

Tradimento, inganno, perdita dell’innocenza e pene d’amore sono gli ingredienti di questa intensa ed emozionante storia sul diventare un punto di riferimento sia nella vita privata sia nell’ambito professionale, scontrandosi con un mondo del lavoro che non perdona. Gli alleati diventano nemici e i nemici diventano alleati, sia dentro che fuori la famiglia, ma il lato più intimo di Joy e la sua fervida immaginazione la aiutano a superare i problemi con cui si dovrà scontrare. Un film con Jennifer Lawrence, Robert De Niro, Bradley Cooper, Edgar Ramirez, Isabella Rossellini, Diane Ladd e Virginia Madsen. Diretto da David O. Russell,
Joy sarà al cinema da gennaio 2016.

Joy: Jennifer Lawrence nella nuova featurette

Joy: Jennifer Lawrence nella nuova featurette

È stata pubblicata online una nuova featurette di Joy, nuovo film di David O. Russell che vede protagonista l’attrice premio Oscar Jennifer Lawrence. Ve la mostriamo.

Dal regista di Il lato Positivo e American HustleJoy è la storia turbolenta di una donna e della sua famiglia attraverso quattro generazioni: dall’adolescenza alla maturità, fino alla costruzione di un impero imprenditoriale che sopravvive da decenni.

Tradimento, inganno, perdita dell’innocenza e pene d’amore sono gli ingredienti di questa intensa ed emozionante storia sul diventare un punto di riferimento sia nella vita privata sia nell’ambito professionale, scontrandosi con un mondo del lavoro che non perdona. Gli alleati diventano nemici e i nemici diventano alleati, sia dentro che fuori la famiglia, ma il lato più intimo di Joy e la sua fervida immaginazione la aiutano a superare i problemi con cui si dovrà scontrare. Un film con Jennifer Lawrence, Robert De Niro, Bradley Cooper, Edgar Ramirez, Isabella Rossellini, Diane Ladd e Virginia Madsen. Diretto da David O. Russell, Joy sarà al cinema da gennaio 2016.

Fonte: 20th Century Fox Italia

Joy: Jennifer Lawrence ed Edgar Ramirez cantano Something Stupid

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Joy: Jennifer Lawrence ed Edgar Ramirez cantano Something Stupid

Atteso nei cinema italiani il prossimo gennaio, Joy, nuova pellicola diretta da David O. Russell che torna a collaborare con Jennifer Lawrence Bradley Copper, torna a far parlare di se attraverso una nuova clip che ci mostra il duo composto da Jennifer Lawrence e Edgar Ramirez impegnato in una performance canora.

Dal regista di Il lato Positivo e American HustleJoy è la storia turbolenta di una donna e della sua famiglia attraverso quattro generazioni: dall’adolescenza alla maturità, fino alla costruzione di un impero imprenditoriale che sopravvive da decenni.

Tradimento, inganno, perdita dell’innocenza e pene d’amore sono gli ingredienti di questa intensa ed emozionante storia sul diventare un punto di riferimento sia nella vita privata sia nell’ambito professionale, scontrandosi con un mondo del lavoro che non perdona. Gli alleati diventano nemici e i nemici diventano alleati, sia dentro che fuori la famiglia, ma il lato più intimo di Joy e la sua fervida immaginazione la aiutano a superare i problemi con cui si dovrà scontrare. Un film con Jennifer Lawrence, Robert De Niro, Bradley Cooper, Edgar Ramirez, Isabella Rossellini, Diane Ladd e Virginia Madsen. Diretto da David O. Russell,
Joy sarà al cinema da gennaio 2016.

Fonte: Entertainment Tonight

Joy: Jennifer Lawrence e Robert De Niro nel nuovo spot tv

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Joy: Jennifer Lawrence e Robert De Niro nel nuovo spot tv

Pubblicato un nuovo spot tv del nuovo film Joy di David O. Russell, che ritorna con il trio Jennifer Lawrence, Bradley Cooper e Robert De Niro.  

Dal regista di Il lato Positivo e American Hustle, Joy è la storia turbolenta di una donna e della sua famiglia attraverso quattro generazioni: dall’adolescenza alla maturità, fino alla costruzione di un impero imprenditoriale che sopravvive da decenni.
Tradimento, inganno, perdita dell’innocenza e pene d’amore sono gli ingredienti di questa intensa ed emozionante storia sul diventare un punto di riferimento sia nella vita privata sia nell’ambito professionale, scontrandosi con un mondo del lavoro che non perdona. Gli alleati diventano nemici e i nemici diventano alleati, sia dentro che fuori la famiglia, ma il lato più intimo di Joy e la sua fervida immaginazione la aiutano a superare i problemi con cui si dovrà scontrare.

Un film con Jennifer Lawrence, Robert De Niro, Bradley Cooper, Edgar Ramirez, Isabella Rossellini, Diane Ladd e Virginia Madsen. Diretto da David O. Russell,

Joy sarà al cinema da gennaio 2016.

Joy: Jennifer Lawrence e David O. Russell sul film

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Joy: Jennifer Lawrence e David O. Russell sul film

In attesa di poter riabbracciare al cinema la coppia composta da Jennifer Lawrence Bradley Cooper, il regista David O. Russell ha rilasciato una serie di dichiarazioni su Joy e sul personaggio interpretato proprio da Jennifer Lawrence.

“Per me è il primo film con protagonista una donna, è la storia di una donna e ne approfondisce la crescita da 10 anni fino a 43. Non l’ho mai fatto prima e non mi sono mai cimentato in un film su di una persona matura, una persona ordinaria che diventa straordinaria, ma che straordinaria già lo era in giovane età. Approfondirò la magia della gioventù, gli incubi e vedremo come sarà quando dovrà avere a che fare col successo.”

Anche Jennifer Lawrence ha, inoltre, voluto commentare il proprio personaggio:

“Interpreto una donna che attraversa quattro generazioni, il che è incredibile per un attore.”

Dal regista di Il lato Positivo e American Hustle, Joy è la storia turbolenta di una donna e della sua famiglia attraverso quattro generazioni: dall’adolescenza alla maturità, fino alla costruzione di un impero imprenditoriale che sopravvive da decenni.
Tradimento, inganno, perdita dell’innocenza e pene d’amore sono gli ingredienti di questa intensa ed emozionante storia sul diventare un punto di riferimento sia nella vita privata sia nell’ambito professionale, scontrandosi con un mondo del lavoro che non perdona. Gli alleati diventano nemici e i nemici diventano alleati, sia dentro che fuori la famiglia, ma il lato più intimo di Joy e la sua fervida immaginazione la aiutano a superare i problemi con cui si dovrà scontrare. Un film con Jennifer Lawrence, Robert De Niro, Bradley Cooper, Edgar Ramirez, Isabella Rossellini, Diane Ladd e Virginia Madsen. Diretto da David O. Russell,
Joy sarà al cinema da gennaio 2016.

Joy: Elisabeth Rohm al fianco di Jennifer Lawrence

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Joy: Elisabeth Rohm al fianco di Jennifer Lawrence

Continua a crescere il cast dell’annunciato Joy, il nuovo film di David O’Russell e oggi Variety conferma che l’attrice Elisabeth Rohm si è unita al cast dei già confermati Jennifer Lawrence, Edgar Ramirez, Robert De Niro e Bradley Cooper.

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L’attrice interpreterà Peggy, sorella di Joy Mangano, personaggio interpretato da Jennifer Lawrence.

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Il film Joy ruoterà intorno ad una figura di donna forte, Joy Mangano, la casalinga che ha inventato il Miracle Mop, strumento che ha cambiato per sempre la vita delle donne che vivono e lavorano in casa. Al momento la signora Mangano è presidente della Ingenious Designs.

Il film diretto da David O. Russell vede protagonista Jennifer Lawrence. Il cast comprende anche Robert De Niro, Bradley Cooper e Edgar Ramirez.

Joy: 10 cose che non sia sul film

Joy: 10 cose che non sia sul film

Joy è uno di quei film che cercano di raccontare fatti veramente accaduti senza restare ancora alla biografia vera e propria, servendosi di interpreti stellari. Questo film racconta la storia di colei che inventò il cosiddetto mocio, il panno per lavare il pavimento auto-strizzante, semplificando la vita di milioni di persone in tutto il mondo. Ecco, allora dieci cose da sapere su Joy.

Joy film

joy

1. Non è una vera biografia. La sceneggiatura originale di Annie Mumolo era basata su Joy Mangano, un’italo-americana, inventrice ed imprenditrice nota per le invenzioni come il Miracle-Mop. Quando David O.Russell è entrato nel progetto, ha aggiunto molti altri personaggi di supporto e ha intrecciato la biografia originale di Mangano con storie di altre donne che hanno cambiato la loro vita. Russell ha ammesso di non aver avuto alcuna fretta nell’incontrare l’inventrice nella vita reale, perché voleva fare il film a modo suo, parlandoci solo per telefono.

2. Per O. Russell è stato il film più ambizioso. Secondo il regista, Joy è stato anche uno dei film più difficili, per il semplice fatto che tutti si sono ammalati, Jennifer Lawrence compresa. Paradossalmente, tutto ciò ha fatto in modo di dare un tono ulteriore di vulnerabilità alla protagonista, con un film reso più formale e audace.

3. Il primo del regista con una donna protagonista. O. Russell ha sempre rappresentato sul grande schermo donne forti, eppure questo è il primo film in cui una donna è protagonista assoluta e in cui viene raccontata quasi la sua intera vita.

Joy streaming

4. Il film è disponibile in streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere questo, è opportuno sapere che è possibile farlo grazie alla sua presenza sulle varie piattaforme di streaming digitale legale come Rakuten Tv, Chili, Google Play, Infinity, iTunes e Tim Vision.

Joy cast

joy

5. Jennifer Lawrence ha indossato delle parrucche. Per la maggior parte delle riprese, l’attrice ha indossato parrucche e altri articoli per capelli. Durante la scena del taglio di capelli, la Lawrence si è accidentalmente tagliata dei suoi capelli insieme a quelli posticci.

6. È la quarta collaborazione tra Cooper e Lawrence. Questo film ha visto di nuovo insieme Bradley Cooper e Jennifer Lawrence. I due, infatti, avevano già collaborato per Il lato positivo – Silver Linings Playbook (2012), American Hustle – L’apparenza inganna (2013) e Una folle passione (2014).

7. Joan Rivers è interpretata da sua figlia. In questo film, Rivers ha il volto di sua figlia Melissa. Il regista David O. Russell ha chiesto a Melissa degli input per il dialogo scritto per sua madre, in particolare nelle scena in cui dà il feedback sull’abbigliamento di Joy.

Joy trailer

8. Un trailer pieno di aspettative. Prima di vedere il film, potrebbe essere opportuno dare un’occhiata al trailer, anche per capire se possa essere adatto ai propri gusti cinematografici.

Joy trama

9. La creazione di un impero. Joy racconta la storia di una donna e della sua turbolenta famiglia, partendo dall’adolescenza fino alla creazione di un impero. Joy dovrà affrontare numerosi ostacoli lungo la strada per poter realizzare i propri sogni, diventando imprenditrice di successo ed inventrice di prodotti per la casa atti a semplificare i lavori domestici.

Joy frasi

10. Un film dalle frasi significative. Era inevitabile che un film come Joy contenesse delle frasi davvero indimenticabili ed incisive. Ecco qualche esempio:

  • Non pensare mai che il mondo ti debba qualcosa, perché non è così! (Joy Mangano)
  • Io credo che l’ordinario incontri lo straordinario ogni singolo giorno. (Neil Walker)
  • Sei una fuga di gas, non ti vediamo, non sentiamo il tuo odore ma ci stai uccidendo in silenzio. (Rudy)
  • Quando ti nascondi sei al sicuro perché le persone non ti vedono, ma la cosa buffa del nascondersi è che sei nascosto anche a te stesso. (Joy Mangano)
  • E ti accorgi che l’unica cosa che avrai è quello che crei… (Joy Mangano)

Fonti: IMDb, Deadline,

Jovanotti selvaggio sul red carpet della Festa di Roma 2016

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Jovanotti selvaggio sul red carpet della Festa di Roma 2016

E’ stato Lorenzo Cherubini Jovanotti il protagonista assoluto di oggi  alla Festa del cinema di Roma 2016, il cantante ha attraversato selvaggiamente il red carpet prima di incontrare il pubblico dell’Auditorium. Ecco tutte le foto:

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Joueurs: recensione del film con Stacy Martin

Joueurs: recensione del film con Stacy Martin

Selezionato per la Quinzaine des Réalisateurs al Festival di Cannes 2018, Joueurs (Treat Me Like Fire) è il debutto cinematografico di Marie Monge, giovane e promettente regista francese. Il film è una pura storia d’amore, che ha per interpreti principali l’attrice Stacy Martin, famosa per il ruolo di protagonista in Nymphomaniac di Lars Von Trier, e Tahar Rahim, celebre invece per il suo ruolo ne Il profeta, Jacques Audiard.

Quando Ella (Stacy Martin) incontra Abel (Tahar Rahim) la sua vita viene irreversibilmente sconvolta. Attratta in modo irresistibile dal modo di fare di lui, la giovane ragazza lo seguirà alla scoperta del mondo segreto del gioco d’azzardo di Parigi, dove soldi e adrenalina la fanno da padroni. La loro storia d’amore a sua volta diventa una scommessa, che evolve sempre più in una passione divorante.

È una vera e propria inversione dei ruoli quella che la regista sottopone ai suoi personaggi, assegnando il punto di vista principale alla protagonista femminile. Benché il film parli di dipendenza, in questo caso dal gioco d’azzardo, l’interesse è focalizzato su coloro che vivono accanto al dipendente. Attraverso gli occhi di Ella seguiamo infatti i vani e disperati tentativi di un’innocente ragazza che cerca in tutti i modi di salvare la sua storia d’amore. Assistiamo al suo cadere sempre più in un vortice che la allontana da tutto e tutti, ma proprio qui sta l’elemento che rende interessante il suo personaggio, salvandolo da una possibile banalizzazione.

Joueurs

Nel caso di questa storia è Ella la figura che si prende su di sé tutte le responsabilità, è consapevole di ciò che accade, scegliendo di addentrarsi nel pericoloso mondo di Abel e anzi dimostrandosi più in grado di lui nel gestirlo. Il personaggio di Stacy Martin risulta essere un vero e proprio catalizzatore di attenzioni e motore della narrazione. La brava attrice aggiunge poi del suo, riuscendo a far convivere in Ella fragilità e forza d’animo. Non da meno è il protagonista maschile, interpretato da un sempre bravo Tahar Rahim, che riesce a rendere umano un uomo prigioniero dei suoi vizi. L’attore non scade mai nel macchiettistico, ma dona al suo Abel una profondità d’animo che lo differenzia da tanti altri simili personaggi visti sullo schermo. Entrambi sono dei veri e propri giocatori, come suggerisce il titolo francese, pronti a mettere in palio ogni cosa, perfino sé stessi.

Joueurs affida inoltre molto della narrazione all’ambiente che circonda i suoi personaggi, al modo in cui questo viene fotografato. I due protagonisti vengono contrapposti per colori, luci, suoni, raccontandoci così molto più di quello che le parole comunicano. È un’idea l’ambientazione parlante, quella degli esterni metropolitani, che la regista riprende su sua ammissione da fonti di ispirazione quali Martin Scorsese e i fratelli Safdie, riadattandola alle luci e ai rumori di una Parigi cupa e violenta.

Come in ogni opera prima che si rispetti, questa non è esente da difetti. Alcuni risvolti narrativi poco convincenti rallentano il ritmo e l’attrattiva del film, ma la bravura degli interpreti e una regia solida rendono Joueurs un intrigante prodotto, che indaga gli effetti di un amore tormentato, che come un gioco trascina nel suo vortice fino a lasciare chi vi ha fatto parte privo di forze, costringendolo a ricominciare da zero una nuova esistenza.

Joss Whedon: “La clip di Jurassic World è sessista”

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Joss Whedon: “La clip di Jurassic World è sessista”

Non è la prima volta che il regista di Avengers Age of Ultron, Joss Whedon, parla in favore di una giusta rappresentazione delle donne sia al cinema che in tv.

“Sono troppo occupato a pensare che questa clip non sia in stile sessimo anni ’70. Lei è una rigidona, lui una forza della natura. Davvero? Ancora?” Questo ciò che ha tweettato Whedon dopo aver visto la prima clip di Jurassic World, l’atteso quarto episodio della saga creata da Steven Spielberg e tratta dai romanzi di Michael Crichton.

Nella scena vediamo Bryce Dallas Howard che chiede a Chris Pratt di collaborare all’apertura del Jurassic World, in quanto in grado di “controllare i raptor”. Pratt risponde che non è in grado di controllare i raptor, ma che si tratta di una relazione “basata sul rispetto reciproco”. Allo stesso tempo Pratt flirta con lei e la stuzzica riferendosi al loro passato appuntamento romantico.

Qui potete vedere la clip.

A giudicare dalla clip, il regista americano non ha tutti i torti, ma il personaggio della Howard avrà più di due ore di film per dare prova del contrario.

Jurassic World uscirà al cinema negli USA il 12 Giugno 2015.

Fonte: Collider

Joss Whedon: rivelazioni su Avengers, anticipazioni sul seguito

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In occasione di una proiezione speciale di The Avengers per la Directors Guild of America, ad Hollywood, Joss Whedon ha parlato del superguppo, offrendo rivelazioni sul ‘cast’ degli eroi inizialmente previsto e su ciò che i fan possono aspettarsi dal seguito.

La notizia più interessante è il fatto che nella sceneggiatura originale la formazione del supergruppo comprendeva anche Wasp, che assieme ad Ant Man è stata una dei due primissimi componenti della formazione fumettistica, poi non inclusi nella versione cinematografica (lo scienziato Hank Pym ha ideato una formula per rimpicciolire le proprie dimensioni, diventando Ant Man; sperimentando una simile formula sulla sua collaboratrice e compagna Janet Van Dyne,  la donna assume la capacità di diventare una sorta di vespa umana, con tanto di ali). In seguito il personaggio è stato eliminato, e sostituito con la Vedova Nera. Whedon ha inoltre rivelato che originariamente nel film era previsto un secondo cattivo, a fianco di Loki, senza però specificare di chi si trattasse, alludendo al fato che potrebbe essere utilizzato in futuro.

Al di là di tali modifiche, Whedon ha comunque confermato la piena soddisfazione per i personaggi inseriti e per l’esito del film. Riguardo il secondo capitolo, il regista ha ricordato come una delle caratteristiche principali del gruppo sia quella di cambiare spesso i suoi componenti: Whedon ha ricordato ad esempio il numero 150 della serie, la cui copertina era una gruppo di volti di vari supereroi Marvel con la scritta: “Chi entrerà nel team?”; per questo, Whedon ha confermato che nel lavorare al sequel vorrebbe riprendere parte di quella filosofia: cosa questo voglia dire concretamente resta da vedere, bisognerà pazientare ‘solo’ fino al 1 maggio 2015, data fissata al momento per l’uscita.

Whedon continuerà nel frattempo a lavorare sull’universo Marvel, scrivendo e dirigendo l’episodio pilota della serie tv Marvel’s S.H.I.E.L.D., prodotta dalla ABC, che dovrebbe approdare sugli schermi nell’autunno del 2013.

Vi ricoridamo che tutte le news sul prossimo film le trovate nel nostro speciale dedicato a The Avengers.  Per tutte le info utili sul film vi segnaliamo la nostra Scheda Film: The Avengers 2

Fonte: ComingSoon.Net

Joss Whedon: potere assoluto sui Marvel Movies?

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Joss Whedon: non più solo il responsabile della saga degli Avengers, al timone della quale resterà anche in occasione del secondo episodio, ma una sorta di ‘supervisore’ di tutto il Marvel – Universe portato sul grande schermo. La collaborazione tra Joss Whedon e la ‘Casa delle Idee’ sembra destinata ad ampliarsi e a consolidarsi, o almeno questo è quanto suggeriscono le affermazioni rilasciate dal regista nel corso del tour promozionale giapponese di The Avengers, uscito solo di recente nel Paese del Sol Levante. Whedon ha dichiarato che i suoi rapporti con la Marvel non si limiteranno al secondo film sui Vendicatori; sarà profondamente coinvolto anche in tutto il resto: il suo contratto prevede infatti un suo ruolo da consulente per l’intera versione cinematografica dell’Universo Marvel, che non si limiterà al grande schermo, sbarcando prossimamente anche in televisione, con una serie tv.

L’obbiettivo è di creare un universo integrato, come già avviene nei fumetti, nel quale ogni personaggio agirà certo in maniera autonoma, facendo parte però di un unico grande contesto. Riguardo il secondo film sugli Avengers, Whedon ha affermato di voler in una certa misura dare vita a un film più ‘piccolo’ rispetto al precedente: il regista ha rassicurato gli spettatori – nel prossimo capitolo non mancherà l’azione e verranno inseriti nuovi personaggi – tuttavia non è detto che il film per avere successo dovrù per forza essere portato su una scala più grande,  l’importante sarà mantenere un’personale. Per sapere quali siano le intenzioni di Whedon biosgnerà aspettare il 15 maggio 2015, data di uscita prevista negli Stati Uniti.

Fonte: Best Movie.It

Joss Whedon: no alla Director’s Cut di Avengers: Age of Ultron

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Joss Whedon: no alla Director’s Cut di Avengers: Age of Ultron

Brutta notizia per i fan in attesa di un’edizione “Director’s Cut” di Avengers: Age of Ultron (in originale lungo quasi 3 ore e mezza). Parlando al pannel di HQ Nerd al Comic-Con di questo fine settimana, il regista Joss Whedon ha infatti escluso la possibilità di un’edizione speciale del film in un prossimo futuro, un po’ per riluttanza a rimettersi a lavorare ad un progetto ormai concluso, un po’ per effettiva pigrizia.

Promettendo (tuttavia) numerosi contenuti extra nella versione DVD, il regista fa sapere: “Non ho mai voluto realizzare un Director’s Cuts, ho sempre voluto creare con lo studio esattamente il film che entrambi volevamo fare. Ultron era molto complesso. Il mio istinto mi suggerisce di non farlo. Come artista sono tremendamente pigro e sarebbe qualcosa di difficile. Non credo che ci sia interesse a realizzarlo, in questo momento. Vedrete un mucchio di roba nei contenuti extra del DVD, come era stato deciso. Ma la narrazione ha preso forma nel modo in cui speravo, e io non credo che abbia bisogno di essere ulteriormente affinata.”

“La prima volta che ho sentito un remix, avevo 13 anni e stavo ascoltando la radio. Ho sentito una canzone che era stata remixata e mi sono spaventato così tanto che ho spento la radio e non l’ho mai più riascoltata, letteralmente. Mi sentivo come “Aspetta, quella era la canzone. Non puoi farlo!” Tutta la nostra cultura si basa esattamente questo, ma io non ci sto. Se io racconto una storia, voglio che quella sia la storia che racconto. Ultron può avere alcune transizioni che non condivido al 100% ma è anche una delle cose più personali che io abbia mai messo sullo schermo. Il fatto che la Marvel mi abbia dato questa opportunità e mi abbia sostenuto, mi rende felice e molto orgoglioso di tutti coloro che hanno lavorato al progetto. Non sento il bisogno di andare a correggere. Mi sento come se fosse a posto così come è.”

Avengers: Age of Ultron, il film

Ricordiamo che nel cast di Avengers: Age of Ultron sono presenti anche Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Mark Ruffalo, Chris Evans, Chris Hemsworth, Aaron Taylor-Johnson, Jeremy Renner, Anthony Mackie, Elizabeth Olsen, Samuel L. Jackson, Stellan Skarsgård, Cobie Smulders, Andy Serkis, Idris Elba, James Spader, Hayley Atwell, Paul Bettany, Don Cheadle, Thomas Kretschmann.

La trama ufficiale del film diretto da Joss Whedon è la seguente: Quando Tony Stark cerca di avviare un programma di pace, le cose degenerano e i più grandi eroi della Terra, tra cui Iron Man, Captain America, Thor, l’Incredibile Hulk, Vedova Nera e Occhio di Falco, saranno messi alla prova, mentre il destino del pianeta è a rischio. Il villain Ultron emerge, e spetterà agli Avengers impedirgli di attuare i suoi terribili piani, e presto scomode alleanze e situazioni inaspettate apriranno la strada a un’avventura originale, su scala globale. La squadra deve riunirsi per sconfiggere James Spader nei panni di Ultron, un terrificante megacattivo deciso ad annientare il genere umano. Sulla strada, gli eroi affronteranno due misteriosi nuovi arrivati, Wanda Maximoff, interpretata da Elizabeth Olsen, e Pietro Maximoff, interpretato da Aaron Taylor-Johnson, incontrando anche un vecchio amico in vesti nuove, quando Paul Bettany diventerà Visione.

Avengers: Age of Ultron uscirà – nei formati 2D, 3D e IMAX 3D – il primo maggio 2015 negli Stati Uniti mentre per quanto concerne le sale cinematografiche italiane l’uscita è prevista qualche giorno prima, il 22 aprile 2015.

Fonte: ComicBookMovie

Joss Whedon: niente competizione con Il cavaliere oscuro – Il ritorno

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Joss Whedon ha pubblicato sul suo sito ufficiale una lettera in cui ringrazia i fan per il supporto e la calorosa accoglienza offerta a The Avengers; ha inoltre parlato de Il cavaliere oscuro – Il ritorno, spiegando come non si senta coinvolto in una competizione violenta e fratricida con Christopher Nolan e il suo film sull’uomo pipistrello. Ecco un esempio delle “carezze” riservate da Whedon ai fan:

La gente mi ha detto che tutto ciò conta davvero qualcosa, che la mia vita sta per essere rivoluzionata. Ne sono certo anche io. E il cambiamento è sempre un fattore positivo – ti travolge di sensazioni sconvolgenti […] Ciò che non cambia mai è quel che davvero ha importanza nella vita di una persona. Quello che non è mai mutato per me è che ho sempre potuto fare affidamento sul più intelligente, fedele, appassionato, articolato gruppo di – non dirò neanche fan. Dirò “compari” – che nessuna strana setta, neanche la versione melefica del sottoscritto, sarebbe mai riuscita neppure a sognare…

Ora, invece, il Whedon-pensiero sul rapporto tra The Avengers e il terzo Batman firmato Nolan, con allegata la domanda posta dal fantaintervistatore Rutherford D. Actualperson.

RDA: Ho sentito un sacco di chiacchiere su questa sfida fra Gli Inutili [The Availers in inglese] e Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno. Come ti sentiresti se fossi eclissato da Nolan?

JW: Sono lieto che tu me l’abbia chiesto. Mi sentirei triste. Ma guardiamo il quadro nel suo complesso; non lo ripeterò mai abbastanza: QUESTO NON è UN GIOCO A SOMMA ZERO. I nostri successi, indipendentemente da chi ne ottenga di più, sono un reciproco beneficio. Stiamo cercando di provare che i film di supereroi non sono caramelline per gli occhi (sono TARTUFI per gli occhi!). La gente sembra crederci seduti uno di fronte all’altro, in competizione, e anche se sono orgoglioso di essere il Woody Strode di quel Kirk Douglas di Christopher Nolan, stanno decisamente mancando il bersaglio. A prescindere dagli incassi che farà Il cavaliere oscuro – Il ritorno nel primo week end, l’unica statistica che varrà qualcosa per me, sarà il biglietto che senza dubbio acquisterò. Nolan e Raimi hanno inventato il film di supereroi, yo! (una menzione speciale va a Jon Favreau e James Gunn). Sono felice di essere in questo gruppo.

Ricordiamo che The Avengers è uscito nelle sale italiane il 25 aprile. Per Il cavaliere oscuro – Il ritorno si dovrà attendere il 29 agosto 2012. Nei panni di Batman ci sarà ancora, naturalmente, Christian Bale;

A guidare il cast di all-star di Il cavaliere oscuro – Il ritorno c’è per la terza volta il vincitore del premio Oscar Christian Bale (“The Fighter”) che interpreta il duplice ruolo di Bruce Wayne/Batman. Nel film anche Anne Hathaway che intepreta Selina Kyle; Tom Hardy, nel ruolo di Bane; il premio Oscar Marion Cotillard (“La Vie en Rose”) che nel film è Miranda Tate; e Joseph Gordon-Levitt, nel ruolo di John Blake.

Fonte: Whedonesque

 

Joss Whedon: l’organizzazione della Marvel contro il cinema della DC

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Durante un’intervista con Complex, Joss Whedon ha di nuovo affrontato il fatidico argomento Marvel vs DC. Il regista, che ha lavorato con la Marvel prima con i fumetti e poi al cinema, non ha mai nascosto il suo interesse, dall’altro lato, per la DC e in particolare per il personaggio di Wonder Woman.

Parlando della ‘rivalità’ tra le due case di fumetti, Whedon ha dichiarato: “Non ho visto Suicide Squad. Ho visto Batman v Superman. Ognuno ha il suo metodo. Credo che la Marvel abbia raggiunto un successo maggiore sistematicamente. La DC ha un approccio più cinematografico, le loro cose hanno un aspetto straordinario, ma credo che d’altro canto Kevin Feige sia un narratore eccellente. Tiene molto alla coerenza, e credo che in ogni film aggiunga un po’ di personalità. L’hanno fatto con Ant-Man e lo faranno con Doctor Strange, e in tv stanno realizzando cose magnifiche. Il lavoro di Marvel-Netflix è straordinario. La decisione della DC di tenere separati cinema e televisione, con attori diversi che interpretano gli stessi personaggi contemporaneamente è davvero interessante.”

Sicuramente l’approccio di Whedon non è di ostilità, ma mette in gioco molti fattori e dimostra di apprezzare il metodo creativo che per ora vige alla Warner Bros, avendo specificato l’efficacia visiva dei prodotti DC Films.

Voi che ne pensate?

Fonte: SR

Joss Whedon: l’Ant-Man di Wright era “il miglior film Marvel di sempre”

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Il regista di Avengers Age of Ultron, Joss Whedon è tornato a parlare della versione di Ant-Man firmata Edgar Wright. Come ricorderete,  l’abbandono di Wright suscitò un sentimento di caloroso affetto in Whedon che culminò nella foto postata su twitter inneggiando un cornetto in onore della nota trilogia di Wright. Ebbene oggi Whedon intervistato da BuzzFeed ha rivelato interessanti giudizi in merito agli “inconciliabili divergenze creative” che hanno portato all’allontanamento del regista dopo un lavoro durato quasi dieci anni con la Marvel.


Non ho ancora capito. Non solo pensavo che lo script di Edgar Wright e Joe Cornish fosse il migliore mai fatto per un film dei Marvel Studios: era anche quello più “Marvel”, nel vero senso della parola, che avessi mai letto.  Ant-Man non mi interessava. Poi lessi lo script e mi sono detto:  È fantastico! Mi aveva ricordato i fumetti di Ant-Man, quando li avevo letti. Irrivetente, divertente, poteva rendere enorme ciò che era minuscolo e vice versa. Non so quale sia stato il momento in cui le cose sono andate storte, ma la cosa mi ha intristito. Ho pensato questo sarà un vero successo. E qualsiasi divergenza si sia venuta a creare, qualsiasi cosa sia success non capisco come possa essere più importante di un matrimonio che sembrava così perfetto. Non voglio dire che sia tutta colpa della Marvel, né che Edgar fosse pazzo. Mi sembrava che potessero completarsi a vicenda nella loro diversitò, e invece.. 

Joss Whedon: Kevin Feige commenta il coinvolgimento nel film della DC

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Dopo l’annuncio che Joss Whedon lavorerà con la DC FILMS per dirigere un film su Batgirl, oggi a parlare della cosa è stato il boss dei Marvel Studios, Kevin Feige, che per anni ha lavora con lui per il lancio di Avengers e Avengers Age of Ultron.

Le parole di Kevin Feige sono di estrema professionalità al riguardo:

Ha chiamato un paio di mesi fa, non era obbligato a farlo ma è stato super figo e super gentile. Noi non possiamo che appoggiarlo. Vogliamo vedere un film impressionante su Batgirl firmato da Joss Whedon.

Via Hollywood Reporter

Secondo le prime indiscrezioni Batgirl di Joss Whedon sarà basato su Barbara Gordon di The New 52, e ad opera di Gail Simone in cui Batgirl torna a vigilare sulle strade di Gotham City dopo aver riacquistato la mobilità dopo essere stata paralizzata, anni prima, dal Joker.

Joss Whedon: il prossimo film sarà un horror ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale

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Ad Aprile Joss Whedon aveva annunciato che era tornato a scrivere pe run progetto originale. Adesso ha raccontato a Complex che il suo prossimo progetto, proprio quello che stava scrivendo, è un horror e che sarà ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale.

“Sono nel mezzo di una sceneggiatura della quale sono estremamente appassionato. Si tratta certamente di un allontanamento dal tipo di cose per cui sono famoso. Non ho mai scritto niente di così oscuro (…) Si tratta di un horror storico di fiction ambientato in un periodo in cui il mondo intero era impazzito: la Seconda Guerra Mondiale. Ti dirò, ero in Germania e Polonia per fare ricerche per questo film e non ho potuto fare a meno di trovare delle assonanze con quello che c’è negli Stati Uniti. Sarebbe strano comparare il piccolo omino arancione (Trump) con quello piccolino con i baffetti (Hitler), ma ci sono degli inevitabili parallelismi in termini di propaganda, di stato del paese.”

Wonder Woman: per Joss Whedon il trailer è stato “magnifico”

Voi che ne pensate? siete curiosi di vedere come Joss Whedon racconterà la Seconda Guerra Mondiale nel suo horror?

Fonte: CS

Joss Whedon: dopo Ray Fisher, nuove accuse ai danni del regista

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Joss Whedon: dopo Ray Fisher, nuove accuse ai danni del regista

Di recente Ray Fisher è balzato all’attenzione della stampa e dei fan per alcune dichiarazioni certamente poco lusinghiere nei confronti del regista Joss Whedon e del suo presunto comportamento durante le riprese aggiuntive di Justice League. Adesso, alla voce dell’attore si è unita anche quella della coppia formata da Jeff Pruitt e Sophia Crawford, coordinatori degli stunt che hanno lavorato con Whedon durante gli anni della popolare serie tv Buffy l’ammazzavampiri.

Alle pagine di Metro, Jeff Pruitt ha definito Whedon un “egomaniaco”, mentre Sophia Crawford ha raccontato di un comportamento inaccettabile assunto dal regista durante le riprese dello show: “Una volta sono stata chiamata nel suo ufficio e mi ha dato un ultimatum. Mi disse: ‘Puoi tornare nello show, ma devi lasciare Jeff… altrimenti non ti scomodare a tornare. Ho praticamente iniziato a piangere. E ho detto: ‘F*****o! Tutto ciò è orribile, me ne vado’.” 

Sembra, quindi, che la decisione di Ray Fisher di denunciare pubblicamente i comportamenti di Joss Whedon abbia ispirato altre persone a fare lo stesso. L’attore ha anche condiviso l’articolo del Metro contenente le dichiarazioni di Pruitt e Crawford, scrivendo sul suo profilo Twitter: “Credo alle parole di Jeff Pruitt e Sophia Crawford. Grazie ad entrambi per esservi esposti ed aver parlato.”

Ray Fisher non ha ancora “chiuso” con Joss Whedon: rivelerà presto altri dettagli sui comportamenti del regista?

Dopo aver accusato Joss Whedon di aver assunto un comportamento “schifoso, offensivo, non professionale e completamente inaccettabile” durante la post-produzione di Justice League, Ray Fisher ha spiegato di non aver potuto rivelare maggiori dettagli sulla sua esperienza con il regista perché vincolato da un accordo di riservatezza. L’attore, però, ha già anticipato che, appena gli sarà possibile (presumibilmente quando non ci sarà più alcun vincolo contrattuale), avrà intenzione di rivelare ulteriori particolari. Ad oggi, è l’unico membro del cast ad aver condannato pubblicamente il presunto atteggiamento del regista durante le riprese aggiuntive.

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Joss Whedon: chiarezza sulle polemiche e su ciò che il regista ha replicato ad ognuna di esse

Tra Buffy l’ammazzavampiri, Firefly, Astonishing X-Men e The Avengers, Joss Whedon era una delle figure più amate nella comunità dei nerd, con fan adoranti in tutto il mondo. Purtroppo per lui, la sua fama è precipitata agli occhi dei fan nel momento in cui Ray Fisher, tra gli attori che lui aveva diretto per un breve periodo in Justice League, aveva rilasciato delle dichiarazioni con pesanti accuse nei suoi confronti, in merito alla sua condotta sul set del film.

A queste prime dichiarazioni sono seguite molte altre testimonianze che hanno disegnato un quadro abbastanza impressionante di quello che sarebbe stato il reale comportamento di Joss Whedon sui set dei suoi film e delle sue serie tv.

Dopo mesi di silenzio assoluto in merito alle dichiarazioni contro di lui, Joss Whedon ha finalmente risposto a quasi tutte queste accuse, ma sembra che i suoi commenti non abbiano cambiato la percezione di lui che ormai ha il pubblico. In sostanza, Joss ha negato categoricamente gran parte di ciò che è stato detto e ha risposto con alcune sue affermazioni.

Di seguito, grazie a CBM, possiamo vedere un elenco schematico dei punti di maggiore interesse della conversazione che il regista ha avuto con Vulture, da ciò che è accaduto sul set di Justice League con Fisher e con Gal Gadot, a quello che è venuto fuori dagli altri set su cui ha lavorato nel corso degli anni.

Quelle accuse da Buffy L’ammazzavampiri

Per quanto controverse possano essere quelle riprese di Justice League, molto è stato detto anche su quello che è successo sul set di Buffy l’ammazzavampiri. La costumista Cynthia Bergstrom afferma che un disaccordo con Whedon sulla scelta del guardaroba di Sarah Michelle Gellar lo ha portato ad afferrarle il braccio e ad affondare le dita fino a quando lei ha sottolineato che la stava facendo male.

Uno sceneggiatore di Firefly ha affermato che Whedon ha deriso una scrittrice senza pietà per 90 minuti dopo aver ritenuto che il suo lavoro non fosse all’altezza, e la replica del regista è stata: “Ero giovane. Ho urlato, e a volte dovevi urlare. Se sto sconvolgendo qualcuno, sarà un problema per me. Non ci credo. So che mi sono arrabbiato spesso, ma non sono mai stato fisico con le persone”.

Rispondendo alle numerose accuse di Charisma Carpenter (in particolare per quanto riguarda la sua gravidanza), Whedon ammette: “Non sono stato educato. La maggior parte delle mie esperienze con Charisma sono state deliziose e affascinanti. A volte ha discusso per le sue battute, ma nessuno è riuscito a discutere una battuta con più convinzione di lei. Non l’ho chiamata grassa. Certo che non l’ho fatto.”

La controversia in merito a Agents of S.H.I.E.L.D.

Per quanto riguarda l’MCU, nessuno ha mai parlato negativamente di Whedon. In effetti, il regista è apparso molto nel libro La storia dei Marvel Studios, il che non sorprende dato il suo coinvolgimento con la compagnia, ma genera anche una sorta di shock dopo le accuse che lo hanno circondavano negli ultimi mesi.

Erin Shade ha incontrato Whedon nel 2013 dopo essere diventata l’assistente di uno showrunner in Agents of S.H.I.E.L.D. “Lui aveva 49 anni, lei 23 ed era vergine”, si legge nel rapporto. “Un giorno, Whedon le ha mandato un messaggio con una richiesta insolita: sarebbe dovuta andare a casa sua per il fine settimana per vederlo scrivere? Avrebbe guadagnato $ 2.500 in più rispetto a quanto Shade guadagnava in un mese come assistente. C’era un avvertimento: doveva nasconderlo ai suoi capi”.

Si sono frequentati a intermittenza per un anno prima che lei andasse a letto con lui, anche se in seguito Whedon le avrebbe inviato un’e-mail per dirle che non poteva avere una relazione con lei. Anni dopo, riflettendo sul suo abuso di potere, ha semplicemente dichiarato che “avrebbe dovuto gestire meglio la situazione”.

Per tutto il pezzo, Whedon parla di un’infanzia traumatica e rivela che sentiva di dover fare sesso con le donne più giovani con cui lavorava a causa di una dipendenza che significava che temeva che si sarebbe sempre pentito di non averlo fatto. Ora, ripensa a quel momento con “orrore”.

Whedon risponde ai fan

Fisher ha dato a molti dei sostenitori di #ReleaseTheSnyderCut le munizioni di cui avevano bisogno per cercare di convincere Warner Bros. a ripristinare la visione originale di Snyder per la Justice League (un piano che alla fine ha funzionato).

Whedon crede che a coloro che hanno iniziato ad attaccarlo online “non frega niente del femminismo” e dice che è stato “preso di mira dalla mia ex moglie, e la gente lo ha sfruttato cinicamente. Lei ha pubblicato una lettera in cui diceva qualcosa di negativo, cose che avevo fatto, dicendo cose false su di me, ma avevo fatto cose cattive e quindi la gente sapeva che ero vendibile”.

Quanto a come si sente ora riguardo al modo in cui il suo fandom un tempo fedele gli ha voltato le spalle, Joss Whedon ha commentato: “L’inizio di Internet mi ha innalzato e Internet moderno mi ha tirato giù. La perfetta simmetria non è persa per me.”

Il regista sta sicuramente recitato la parte della vittima, anche se, come abbiamo visto, i lavori sul set di Buffy e quelli con la Marvel non sono stati esenti da polemiche e recriminazioni a posteriori.

Le accuse di Ray Fisher

Ray Fisher è stato il primo a portare l’attenzione sul comportamento di Whedon sul set durante le riprese di Justice League, e il regista afferma di essere rimasto “sbalordito” dal fatto che l’attore aveva dichiarato che lui, Whedon, avesse schiarito la carnagione di Fisher in post-produzione. A questa accusa in particolare, Whedon ha replicato che ha deciso di schiarire tutto il film, cosa che si nota dai diversi trailer del film.

Ma Ray Fisher aveva un motivo preciso per avercela con Whedon: il regista aveva completamente tagliato la sua storyline dal film, come il pubblico ha scoperto dopo aver visto la Snyder Cut di Justice League.

Il regista ha affermato che c’erano due ragioni per cui aveva scelto di ridurre il ruolo di Cyborg. La prima era la trama “logicamente priva di senso” per lui, mentre la seconda era che Whedon sentiva che la sua recitazione era pessima (un sentimento con cui fan e critici non sono d’accordo, dopo la risposta straordinariamente positiva al lavoro di Ray Fisher in Justice League Snyder’s Cut).

Il sito ha parlato con alcune fonti che affermano che le proiezioni di prova hanno visto Cyborg nominato “il peggiore di tutti i personaggi del film”, quindi questo punto resta oscuro. Indipendentemente da ciò, Whedon afferma di aver trascorso ore in conversazioni “amichevoli e rispettose” con Fisher e sostiene che nessuna delle accuse mosse è “vera né merita di essere discussa”.

Per quanto riguarda i motivi per cui Fisher gli ha rivolto quelle accuse a suo dure infondate, sembra che Whedon incolpi Snyder. “Stiamo parlando di una forza malevola. Stiamo parlando di un cattivo attore in entrambi i sensi”. In seguito avrebbe detto “Non so chi l’abbia spinto a parlare. So solo a nome di chi è stato fatto”.

Joss Whedon contro Wonder Woman

Tempo fa, Joss Whedon aveva scritto una sceneggiatura per un film di Wonder Woman che non è mai stata sviluppata in forma di film, ma quando è venuta fuori, molti l’hanno definita inquietante e sessista. Si penserebbe quindi che avrebbe colto al volo l’occasione di lavorare con Gal Gadot data la sua storia con il personaggio, ma sembra che i due non siano andati d’accordo sin dall’inizio.

Rispondendo alle accuse dell’attrice di aver minacciato la sua carriera, Whedon risponde: “Non minaccio le persone. Chi lo fa? L’inglese non è la sua prima lingua e tendo ad essere fastidiosamente fiorito nel mio discorso”. Ha poi riflettuto su una scena che voleva tagliare, portandolo a scherzare sul fatto che se voleva che ciò accadesse, avrebbe dovuto legarlo a un binario della ferrovia e passare sopra al suo cadavere.

“Poi mi è stato detto che avevo detto qualcosa sul suo cadavere e sull’averla legata ai binari della ferrovia”, ha aggiunto, il che ha portato Gal Gadot nuovamente a replicare: “Ho capito perfettamente”, dice. “Non lavorerò mai con lui e non consiglierei mai a nessuno dei miei colleghi di lavorare con lui in futuro”.

Lo scontro con il cast di Justice League

Alla domanda su come sia stato coinvolto in Justice League, Whedon ha detto “Mi hanno chiesto di aggiustarlo e ho pensato di poter aiutare”. Ora, lo definisce uno dei più grandi rimpianti della sua vita, e quello che è iniziato come un ruolo di scrittore e consulente lo ha presto visto collocato sulla sedia del regista. Whedon sostiene che ciò sia avvenuto una volta che la Warner Bros. ha perso la fiducia nella visione di Snyder, anche se lo studio lo nega.

Supervisionando 40 giorni di riprese, secondo quanto riferito, c’era una tensione immediata tra il regista e il suo cast. Mentre Snyder aveva dato agli attori molto controllo creativo, consentendo improvvisazioni in fase di riprese, Whedon voleva che si attenessero a ciò che aveva scritto. Questo è stato accolto negativamente e Whedon afferma che Gal Gadot ha detto che lui non sapesse come funzionavano i film di supereroi nonostante avesse diretto blockbuster da miliardi di dollari come The Avengers e Avengers: Age of Ultron.

La tensione era così alta che Whedon a un certo punto ha interrotto le riprese e ha dichiarato di non aver mai lavorato con “un gruppo di persone più maleducato”, secondo un membro della crew.

Joss Whedon: Batman personaggio Marvel in universo DC

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The-Avengers-2-Joss-WhedonIeri sera la Film Society of Lincoln Center ha ospitato “Una serata con Joss Whedon“, durante la quale è stato proiettato anche il suo adattamento in chiave moderna di Molto Rumore per Nulla di William Shakespeare. Dopo la proiezione, che ha raccolto molti applausi, Joss Whedon si è prestato ad una sessione classica di domanda/risposta durante la quale, come era prevedibile, si è parlato anche del suo coinvolgimento nei progetti della Marvel Studios.

Il regista ha parlato anche del franchise di Firefly, il videogame, e del suo adattamento cinematografico, ma anche di altri argomenti abbastanza succulenti. In particolare ha chiarito che, pur non potendone parlare apertamente, Quicksilver e Scarlet Witch saranno in The Avengers 2, indipendentemente da ciò che farà Brian Synger con i suoi X-Men.

Ma la cosa più interessante è stata detta, come c’era da aspettarsi, in merito a quale altro personaggio Marvel il regista avrebbe potuto trasferire sul grande o piccolo schermo. La risposta a sorpresa è stata: Batman!

“E’ un personaggio Marvel in un universo DC“. Siate d’accordo con Joss Whedon ?Il regista è al momento impegnato con le riprese di The Avengers 2.
Vi Ricordiamo che tutte le info utili del film le trovate nella nostra Scheda: The Avengers 2. Mentre per tutte le notizie e news invece potete consultare il nostro speciale The Avengers. Ritorneranno nel film gli attori già confermati .Fonte: comingsoon.net

Joss Whedon: 15 curiosità sul regista di The Avengers

Joss Whedon: 15 curiosità sul regista di The Avengers

Joss Whedon è considerato all’unanimità il realizzatore di sogni dei fan della Marvel dopo aver portato sul grande schermo The Avengers, ma prima di entrare ai Marvel Studios il regista aveva già una folta e vasta gavetta alle spalle. Una carriera già avviata che nasconde piccole curiosità che di seguito vi sveliamo.

Ecco 15 curiosità su Joss Whedon

Ha lasciato il set del film su Buffy

15Mentre tutti conosciamo la serie tv con Sarah Michelle Gellar, quasi nessuno ricorda il film su Buffy L’Ammazzavampiri per cui Whedon firmò la sceneggiatura. Joss però finì per lasciare la produzione per colpa di Donald Sutherland, che nel film interpretava Merrick, perché voleva sempre che le sue battute venissero riscritte, comportandosi come un “c*****e” (prick).

La maledizione Whedon

14A parte Buffy l’Ammazzavampiri, tutti gli altri show ideati da Joss Whedon sono stati un insuccesso. Basta pensare a Angel, spin-off di Buffy, Firefly e Dollhouse.

Toy Story

13Tra i primi lavori di Joss Whedon si ricorda il rimaneggiamento della sceneggiatura di Toy Story, che John Lasseter gli affidò perché pare che la prima stesura fosse terribile.

Femminismo

12Joss Whedon è sempre stato un personaggio pubblico che ha speso molte parole in favore delle donne, definendosi un femminista. Tuttavia spesso è stato al centro delle polemiche per questo, specialmente di recente a causa della sua rappresentazione bidimensionale di Vedova Nera nei film degli Avengers.

Ha abbandonato Twitter, tornando solo per Trump

11Dopo Avengers Age of Ultron, Joss Whedon ha abbandonato Twitter a causa delle critiche al film e al suo lavoro, salvo poi tornare sul social in occasione delle Presidenziali per il divertente video realizzato contro la corsa alla Casa Bianca di Trump… Peccato che non sia servito.

Avengers Age of Ultron

10Lo stesso regista ha confessato in merito al secondo film di gruppo sui Vendicatori: “The Avengers è stato davvero davvero davvero difficile, ma Age of Ultron mi ha spezzato.”

Mutant Enemy Productions

9Nel 1996, Joss ha fondato la Mutant Enemy Productions, casa di produzione che ha prodotto tutti i suoi show televisivi e lavora anche adesso, producendo Agents of SHIELD, tra gli altri show.

Ha esperienza di attore

8A parte essersi ritagliato qualche cameo in alcune puntate di Buffy, Joss Whedon è comparso in qualità di attore in altri show televisivi e film, come Firefly, Serenity e come doppiatore in Robot Chicken.

I miti dei suoi show

7Sono tanti i temi sempre presenti nei prodotti di Whedon. Sesso e perdita, e altri temi non adatti ai bambini sono ricorrenti nella poetica del regista, luoghi comuni che ha dovuto accantonare per lavorare con Marvel/Disney.

I fumetti di Buffy

6Nonostante Buffy L’Ammazzavampiri si sia concluso alla settima stagione, i capitoli 8,9 e 10 sono stati approfonditi e affrontati da Whedon in una serie a fumetti.

I fumetti

5Il lavoro con i fumetti di Joss Whedon è noto e giustamente molto apprezzato. Tra le run migliori a cui Whedon abbia mai lavorato si ricorda Astonishing X-Men.

Sceneggiatore fantasma

4All’inizio della sua carriera, Joss Whedon ha lavorato tanto come sceneggiatore di supporto, tanto che c’è il suo zampino anche nella sceneggiatura di X-Men di Bryan Singer.

Una famiglia di sceneggiatori

3Tom Whedon, padre, e John Whedon, nonno, sono stati entrambi sceneggiatori.

I bagni sul set di Alien la Clonazione

2Il suo lavoro alla sceneggiatura di Alien la Clonazione è stato particolarmente stressante. I continui cambiamenti allo script, da lui firmato, senza nessuna spiegazione apparente lo hanno reso così teso che un giorno si è chiuso in un bagno del set e ha sfondato una parete divisoria tra un cubicolo e l’altro.

Wonder Woman

1Il primo script per un potenziale film su Wonder Woman porta la sua firma.

 

Joss Whedon: 10 cose che non ha fatto bene nei film degli Avengers

Nonostante sia adesso molto lontano dal Marvel Cinematic Universe, Joss Whedon ha raccontato sul grande schermo i primi due film degli Avengers, vincendo una scommessa rischiosa nel 2012 e replicando nel 2015. Tuttavia, non tutto ciò che ha fatto e deciso per i film è stato vincente.

Ecco 10 cose che Joss Whedon non ha fatto bene nei suoi due film sugli Avengers.

Hulk e Vedova Nera

In The Avengers, si è avuto la sensazione che ci fosse qualcosa tra Vedova Nera e Occhio di Falco, mentre in Captain America: The Winter Soldier si trattava di lei e Steve Rogers. Possibile che in ogni film natasha debba essere anche l’interesse amoroso?

Bene, Whedon sembrava pensarla così, quando ha deciso che anche in Age of Ultron dovesse esserci una nuova “coppia”; quella formata da lei e Bruce Banner. Tuttavia, data la storia forzata, nessuno è sembrato entusiasta di questa potenziale relazione e in Civil War, sembra che si sia scampata la necessità di associare la Vedova Nera a un altro Vendicatore in senso romantico. Staremo a vedere se Infinity War continuerà la storia.

La famiglia di Occhio di Falco

Occhio di Falco dimostra di essere uno dei membri più controversi dei Vendicatori. Ha una fanbase rabbiosa che rivendica il fatto che il personaggio non è sul poster di Avengers: Infinity War, eppure è ancora considerato uno dei meno amati eroi della squadra.

Il personaggio non avrà un film da solista, anche se in Age of Ultron lo abbiamo visto alle prese con la sua famiglia, entrando nel suo privato come si trattasse di una parentesi dedicata esclusivamente a lui. Come a voler aprire una porta sulla classe lavoratrice normale, che, nel gruppo di super eroi, era rappresentata da Clint.

Tutto è sembrato davvero strano, e indipendentemente da ciò che Whedon stesse leggendo in quel momento, quello non era affatto il nostro Occhio di Falco.

I gemelli Maximoff

La premessa doverosa è che l’introduzione dei gemelli Maximoff nel MCU fallì principalmente a causa di X-Men: Giorni di un Futuro Passato.

In quel film, la Fox ha portato sullo schermo la sua versione di Quicksilver, interpretato da Evan Peters. Il risultato è stato un enorme successo per il personaggio e per la “scena della cucina” che lo rappresenta, nel film di Bryan Singer.

Sfortunatamente, il Pietro Maximoff di Aaron Taylor-Johnson è un fallimento rispetto a quello di Peters, e la sua la morte rapida non ha fatto molto per ispirarci.

Molto meglio è stato fatto con Wanda, per merito della grazia e del talento di Elizabeth Olsen, ma qualcosa ci dice che il personaggio non è stato ancora sfruttato a pieno.

Mentre l’introduzione dei gemelli Maximoff aveva un immenso potenziale e l’annuncio nella scena post credits di The Winter Soldier aveva emozionato i fan di lunga data, il loro impatto complessivo sul MCU è stato tutt’altro che spettacolare.

Dialoghi banali

Mentre rivela sempre una buona capacità nello scrivere dialoghi dinamici, Whedon a volte tende a calcare troppo la mano sulla banalità di alcuni scambi.

Un buon esempio è Avengers: Age of Ultron, che ha sofferto di troppi whedonismi. Il dialogo è passato in secondo piano, come se fosse stato scritto alla fine degli anni ’90 per un film alla American Pie. Guardando indietro, è abbastanza ovvio che Whedon stava scrivendo sotto pressione.

In The Avengers, questo tipo di banalità è minima, ma quando si considerano progetti di maggiore responsabilità come Avengers: Age of Ultron e Justice League, si identifica immediatamente l’inadeguatezza.

Loki

Si potrebbe facilmente sostenere che Loki è stato uno dei migliori cattivi del MCU fino ad oggi, e questo grazie alla sceneggiatura e alla regia di Whedon in The Avengers. Tuttavia, mentre Tom Hiddleston ha entusiasmato tutti, il trattamento del suo personaggio è stato povero, guardandosi indietro.

Ad esempio, la famosa scena “Hulk smash” in cui Loki viene trattato come un giocattolo di Hulk. Mentre è stato esilarante per tutti e un momento memorabile del film, ha distrutto la maggior parte della progressione minacciosa che Loki aveva costruito nella trama. Distruggere l’apoteosi del villain, per inseguire la battuta e la risata del pubblico.

La sua presenza è stata così danneggiata da questo momento che le sue scene in Avengers: Age of Ultron sono state tagliate perché erano irrilevanti.

Vedova Nera

Ne abbiamo già parlato in precedenza, ma Whedon non ha fatto favori alla Vedova Nera, nei suoi film, trattandola come un interesse amoroso riutilizzabile per passare da un personaggio all’altro. Avrebbe meritato molto più rispetto di quello che ha ricevuto nei primi due film sugli Avengers.

Almeno Whedon abbia cercato di darle una parvenza di un arco narrativo in Avengers: Age of Ultron, dove abbiamo scoperto di più sul passato di Romanoff. Anche se nel film rimane la “consolatrice” di Hulk e il love interest di Banner. Tuttavia, non possiamo fare a meno di pensare che sia stata sprecata in questi film.

La scena tagliata di Thor

Tra un regista e lo studio, vengono prese molte decisioni. Mentre siamo tutti d’accordo sul fatto che bisogna scendere a compromessi per far funzionare le cose, a volte ci troviamo di fronte a scelte sconcertanti. Una delle decisioni più strane è stata il taglio della scena più interessante di Thor in Avengers: Age of Ultron.

Certo, il film sembrava il peggior incubo di un montatore che saltava di scena in scena in modo furioso, ma la parte in cui Thor viaggia nella Grotta di Norn era cruciale per la trama di Avengers: Infinity War.

Piuttosto che creare l’atmosfera per il film in uscita, abbiamo ricevuto brevi flash di ciò che Thor stava facendo: all’apparenza un veloce bagno in piscina. Perché Whedon non ha lottato più duramente per includere questa scena?

Avengers: Age of Ultron

Finanziariamente, Avengers: Age of Ultron è stato un successo. Potrebbe non aver portato la stessa quantità di denaro del primo, ma è improbabile che qualcuno dei dirigenti della Marvel Studios piangesse a proposito dei risultati al box office.

Tuttavia, il prodotto reale ha deluso. Il film era stranamente disgiunto e soffriva di troppe storie in una sola trama. Mentre il primo film aveva il vantaggio di essere il punto culminante della prima fase della MCU, questo aveva il non invidiabile compito di dare il via a un sacco di altri film. Lo stesso Whedon non è stato orgoglioso del film, il che è un peccato perché dietro alla maggior parte delle sciocchezze, si intravedono belle intuizioni.

L’agente Coulson

L’agente Coulson è stato una parte importante della costruzione di The Avengers, quindi è stato uno shock il modo in cui ha incontrato la sua fine nel film. Come ogni fan di Agents of S.H.I.E.L.D. sa, però, Coulson non è morto sul serio ed è riapparso in tv.

E questo è il problema. L’impatto emotivo della sua morte fu annullato dalla sua ricomparsa nello show televisivo.

La Marvel teme nell’uccidere i personaggi amati, e se lo fanno, è tutto uno stratagemma per farli comparire più avanti, nel MCU.

Sfortunatamente, la morte e la rinascita di Coulson sembra ancora una scelta sbagliata. Se Whedon avesse avuto il coraggio di distruggerlo nel film, avrebbe dovuto lasciarlo morto.

La scena dello shawarma

Ricordate come abbiamo detto che Whedon scrive cose banali a volte? Bene, la scena dello shawarma è un perfetto esempio di qualcosa che era completamente inutile in The Avengers.

A quale scopo è servita questa scena nel grande schema delle cose? Certo, era una scena in più da far assaporare ai fan, ma c’era molto di più che Whedon avrebbe potuto fare. Dopo che il mondo sta per finire, la prima cosa che fanno i Vendicatori è mangiare shawarma?