Durante una lunga intervista a
Deadline, Kevin Feige ha raccontato finalmente
tutti i dettagli relativi al prossimo futuro di
Spider-Man al cinema. In quello che ha
raccontato essere stato un incontro con Amy Pascal
della Sony, Feige ha spiegato i motivi che lo hanno spinto a
scegliere di rimettere in gioco Spider-Man, di farlo con
un personaggio così giovane e con la storia di Homecoming:
“Ha tutto origine in un pranzo
tra me e Amy Pascal della Sony, seguito da numerose altre
telefonate e riunioni nelle quali ho sostanzialmente suggerito che
la Sony ci permettesse di produrre e condurre a livello creativo il
film per loro. Non so quanto fosse seria la questione del “tempo
che stava passando”. Su certi personaggi, sappiamo che era così, ma
con Spider-Man c’erano stati molti anni tra un film e l’altro e la
Sony non ha mai corso il rischio di perdere i diritti. Avevano
tutto il tempo del mondo per continuare a fare quei film. Ma
divenne una questione di… insomma, noi non siamo bravi ad aiutare.
Ci limitiamo a dare occasionalmente dei suggerimenti o a fare dei
commenti durante una proiezione, o su uno script. L’ho fatto alcune
volte per il primo film di Amazing Spider-Man. Non funziona,
francamente, perché diventi una voce tra tante.
E così gli dissi: l’unico modo,
il migliore in assoluto, nel quale possiamo aiutarvi è farci
realizzare il film per voi. Il personaggio rimarrà un personaggio
Sony, e la Sony finanzierà il film, così come trarrà profitti da
esso. La promozione verrà curata dalla Sony, e il team Sony si
occuperà della distribuzione. Questo è stato l’accordo che abbiamo
fatto dopo molte discussioni. Fortunatamente, è passato più di un
anno. Il primo passo di questo piano composto da due passi si trova
al cinema in questo momento. Finora, la risposta del pubblico è
stata un sogno divenuto realtà, nel modo in cui lo abbiamo
presentato al mondo. Invece che sembrare il terzo reboot del
personaggio di Spider-Man, viene percepita come la prima versione
di Spider-Man all’interno dell’Universo Cinematografico Marvel. Il merito è di Amy Pascal e
di Tom Rothman, che ora guida la Sony e che ha spinto molto perché
questo accordo si facesse: il loro supporto è stato
straordinario.
La sfida più grande è stata
trovare Spider-Man. Il nostro punto di vista su di lui era che
fosse giovane, perché nei fumetti che preferiamo tutti lui è
giovane. Non è un laureando, sta iniziando il liceo. È piccolo.
Questo lo rende interessante come supereroe, in particolare
nell’Universo Cinematografico Marvel, perché lo rende completamente
diverso dagli altri supereroi. Quindi volevamo che fosse una
incredibile controparte per i Vendicatori, cosa che peraltro era
nei fumetti.
La sua presenza in Civil War è
concepita proprio come un contrappunto. Gli altri eroi hanno una
lunga storia tra loro alle spalle, hanno molta rabbia, problemi
geopolitici da gestire, un peso sulle spalle. Questo ragazzino
invece pensa di aver fatto bingo. L’uomo più famoso al mondo, Tony
Stark, gli ha chiesto di andare in Germania e partecipare a una
missione degli Avengers, e vuole godersi ogni minuto. È divertente.
È ciò che è Spider-Man, e andremo avanti in questa direzione in
Spider-Man: Homecoming. Lo avete visto nei fumetti: parla
costantemente. In Civil War si scontra con Falcon e questo a un
certo punto gli dice: “Non so se hai mai combattuto prima, ma di
solito non si parla così tanto”. È lo Spider-Man che piace a noi.
Tom
Holland, Dio lo benedica, è così nella vita vera. È un giovane
attore inglese straordinario, ha partecipato all’audizione e si è
ritrovato in una stanza a fare una audizione con Robert Downey Jr. Giuro che la dinamica che
volevamo che ci fosse tra Tony Stark e Peter Parker è quella che
abbiamo ritrovato tra Tom e Robert.”
Diretto da Jon
Watts, Spider-Man Homecoming
vedrà protagonista Tom Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e
Zendaya sarà invece Michelle. Il film
racconterà la storia di un Peter Parker al liceo, dunque sarà un
nuovo reboot che arriverà al cinema 7 Luglio 2017.
Fonte: Deadline (traduzione Badtaste)