La Fase 4
della Marvel è ormai avviata: dopo i successi dello
scorso anno, i prossimi progetti MCU
puntano all’introduzione sul grande schermo di sempre più
personaggi provenienti dai fumetti. È già stato annunciato che sono
in programma Blade e una nuova versione dei Fantastici
Quattro. In quest’ultimo, oltre al quartetto protagonista,
ci saranno sicuramente degli avversari per i supereroi. Chi, tra i
tanti, farà il suo ingresso nell’MCU?
Reddit ha immaginato che ci
sarà anche Silver Surfer nel prossimo film MCU sui Fantastici 4 e ha cercato gli
attori più adatti ad interpretare il ruolo dell’araldo
di
Galactus.
1Keanu Reeves
La
scelta più popolare degli utenti sembra essere il grande
Keanu Reeves: l’interprete dell’assassino John
Wick e la star della saga Matrix ha tutte le carte in
regola per indossare il costume di Silver
Surfer.
C’è
chi ritiene che il match perfetto sarebbe ”Keanu Reeves
come Silver Surfer e Liam Neeson come Galactus.” Il post ha
ottenuto parecchio successo, soprattutto per quanto riguarda la
parte di Keanu! Chissà se dopo Matrix Ressurections vedremo l’attore uscire dal mondo
Matrix e entrare in azione
nell’MCU…
Come ormai ampiamente noto,
l’universo cinematografico Marvel
inaugurato nel 2008 dal film Iron Man ha un nome ufficiale, ovvero
The Infinity Saga. A rivelarlo era stato
il presidente dei Marvel
StudiosKevin Feige
in un’intervista rilasciata in occasione dell’uscita del film
Avengers:Endgame.
All’interno della The Infinity Saga sono
racchiuse le prime tre fasi di questo universo cinematografico, per
un totale di ben 22 film. Nel corso di 11 anni
questi hanno non solo permesso ad innumerevoli supereroi di trovare
il proprio spazio all’interno dell’industria cinematografica, ma
hanno anche profondamente cambiato quest’ultima verso direzioni
ancora da comprendere appieno.
Mai prima si era assistito ad un
progetto tanto ambizioso e complesso, che ha richiesto il
coinvolgimento di registi, sceneggiatori e tecnici profondamente
esperti della mezzo ma anche di nuove voci in grado di apportare
quel tocco di originalità e freschezza ad alcuni dei progetti più
delicati. Le prime tre fasi dell’MCU, racchiuse dunque all’interno
della dicitura The Infinity Saga, non
sono certo esenti da problematiche narrative o tecniche, ma hanno
avuto la forza di lasciar finire in secondo piano i difetti
proponendo spesso e volentieri intrattenimento di prima qualità,
riscrivendo i canoni del blockbuster.
Al di là delle opere che compongono
la The Infinity Saga, sono numerosissime
le curiosità e gli
easter egg approfonditi negli anni dai fan. Si può dire che
ognuno dei film che compongono questa prima grande saga dell’MCU
siano stati sviscerati a fondo più e più volte e i loro segreti
portati continuamente alla luce da più punti di vista. Eppure ci
sono alcune cose che è sempre bene riscoprire e altre, più recenti,
che è bene conoscere. Sopratutto ora che è in corso la The MultiverseSaga, può
essere affascinante guardarsi indietro e ammirare ciò che davvero
la The Infinity Saga rappresenta.
The Infinity Saga:
l’ordine cronologico di tutti i film
Della The Infinity
Saga esiste un ordine di uscita dei film al cinema e
un ordine cronologico degli eventi narrati in essi. Le due linee
temporali non sempre corrispondono, in quanto alcuni dei progetti
hanno storie ambientate anche diversi anni prima rispetto a titoli
usciti magari prima al cinema con racconti successivi in ordine
cronologico. Fare ordine non è sempre semplice, ma è ormai chiaro
quale dovrebbe essere l’ordine di visione se si vuole partire dal
film con l’ambientazione più lontana nel passato fino a quello con
la storia più contemporanea. Ecco dunque di seguito l’ordine
cronologico dei film della The Infinity Saga:
The Infinity Saga: ecco
quali sono i fumetti di riferimento
Ovviamente, essendo i personaggi
protagonisti di tali film tratti dai fumetti della Marvel Comics, anche le storie che li
raccontano al cinema hanno tratto ispirazione da quelle dei
fumetti, in modo più o meno diretto. Se è vero che per ognuno dei
personaggi dei vari film si possono ritrovare delle basi nei
fumetti a loro dedicati, per la The Infinity
Saganella sua totalità il
riferimento è certamente a Il guanto dell’infinito, una
miniserie a fumetti composta di sei albi, pubblicata negli Stati
Uniti d’America dalla Marvel Comics da luglio a dicembre 1991. La
saga è stata scritta da Jim Starlin e disegnata da
George Pérez e Ron Lim ed è
incentrata sui personaggi di Adam Warlock,
Silver Surfer e Thanos. Come
noto, però, al cinema è stato raccontato solo quest’ultimo.
Come si può intuire, dunque pur
ispirandosi a quella miniserie, la The Infinity
Saga presenta numerose differenze, a partire dai
personaggi coinvolti. Tra le maggiori differenze vi è certamente il
ruolo che ha Nebula nei film e nei
fumetti. Mentre nei primi contribuisce solamente alla sconfitta di
Thanos, nei fumetti è lei ad indossare il
guanto dell’infinito per annullare ciò che il padre aveva compiuto
con esso. La stessa ricerca delle gemme è nei fumetti molto più
semplice, in quanto
Thanos le localizza subito tutte e sei e in breve tempo le
ottiene, senza dover fronteggiare gli
Avengers come avviene nei film. Lo schiocco di dita con cui il
Titano cancella metà della vita nell’universo avviene dunque
all’inizio della miniserie, senza che nulla si opponga a tale
evento.
Ulteriori differenze si ritrovano
anche nelle motivazioni dietro la volontà di Thanos di eliminare
così tanti esseri viventi. Nei film tale azione è spiegata con la
rabbia di Thanos nell’aver visto il suo pianeta sopraffatto dalla
sovrappopolazione. Nella miniserie a fumetti, invece, il Titano
compie tale azione nel tentativo di impressionare Lady
Morte, di cui è follemente innamorato. Differente, infine,
è anche il finale della storia. Rispetto a quanto visto nei film,
nei fumetti Thanos è ormai divenuto un essere dal potere
ineguagliato e sottomette alla sua volontà ogni entità che osa
sfidarlo. Alla fine egli abbandona il suo corpo per diventare
l’incarnazione vivente dell’Universo. Anche dopo che gli eventi
dello schiocco vengono annullati, egli viene lasciato in vita,
poiché ritiratosi spontaneamente in esilio dopo aver conosciuto il
più grande dei poteri.
The Infinity Saga: il box set per l’home video
A conclusione della
TheInfinity Saga, i
Marvel Studios hanno rilasciato un box set per
l’Home Video contenente l’intera avventura cinematografica. Si
tratta di una special edition in vendita negli USA a partire dal 15
novembre 2019 alla straordinaria cifra di 549,99
dollari. il box contiene tutti i 23 film Marvel
Cinematic Universe su 4K UHD e Blu-ray, una lettera
firmata da Kevin
Feige, una litografia di Matt
Ferguson, confezione esclusiva firmata da Chris Evans, Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Scarlett Johansson, Mark Ruffalo e Jeremy Renner,
e un disco bonus con scene cancellate ed estese mai viste prima. Si
tratta di una meraviglia che tutti i fan della Marvel
desidererebbero possedere, ma che ad oggi risulta difficilmente
ritrovabile in rete.
The Infinity Saga: esiste
un fan-film con tutti i lungometraggi
Come anticipato, proprio perché la
The Infinity Saga si è conclusa c’è ora
la possibilità di riguardare tale epica collezione di film con
occhi nuovi, focalizzati più sul progetto d’insieme che non sul
singolo titolo. Questo è proprio quello che un accanito fan
dell’MCU ha voluto fare, dando vita ad un’opera altrettanto
ambiziosa e complessa. L’utente di Reddit Pizzabryon, di
professione montatore e cameraman, ha infatti affermato di aver
realizzato un rimontaggio di tutti i film posizionando in ordine
cronologico tutte le scene presenti in esso. Si tratta di un
rimontaggio che complessivamente supera le 50 e, stando a quanto
affermato dall’autore, potrebbe essere aggiornato con nuovi
contenuti.
Tale progetto è stato reso
possibile dalla timeline in ordine
cronologicodegli eventi della The Infinity
Saga pubblicata nel 2020. Proprio vedendo quel
lunghissimo elenco di eventi classificati in ordine cronologico
Pizzabryon ha deciso di recuperare una per una queste scene per dar
vita a tale colossale progetto. Pur essendo un progetto realizzato
senza alcun fine specifico, questo fan-film ha il merito di dare
nuova vita e forma ai lungometraggi delle prime tre fasi dell’MCU,
svelando quelle connessioni e riferimenti che Kevin
Feige, presidente dei Marvel Studios, ha
iniziato a disseminare tra di essi sin dal 2008.
Neslihan Atagül è
in onda in questo momento su Mediaset nella serie di successo
Endless Love, ma chi è l’attrice che interpreta Nihan
Sezin nello show turco del 2017 che è arrivato in Italia solo
nel 2024 distribuito da Mediaste.
Le origini di Neslihan
Atagül
Neslihan
Atagül è un’attrice turca, nota per alcune
serie turche di successo. È nota soprattutto per il suo ruolo
in Kara Sevda(2015-2017), serie venduta in oltre
110 Paesi e unica serie televisiva turca vincitrice
dell’International Emmy Award (2017). Ha
avuto ruoli da protagonista nella serie Fatih
Harbiye (2013-2014) e nei film Araf e Senden Bana Kalan. Nel corso
della sua carriera di attrice ha ricevuto numerosi premi e
riconoscimenti, tra cui l’Oscar come “Miglior attrice”
al Tokyo International Film Festival.
Atagül ha deciso di diventare
attrice a soli 8 anni. Nel 2005, all’età di 13 anni, ha trovato il
numero dell’agenzia Erberk, di proprietà di Neşe Erberk; ha
ottenuto l’indirizzo dell’agenzia Erberk ed è andata con la madre a
registrarsi. Un mese dopo ha recitato nel suo primo spot
pubblicitario.
Il matrimonio di Neslihan
Atagül
Neslihan Atagül è sposata
con la sua co-star Kadir DoğuluNeslihan
ha iniziato a frequentare la sua co-star di Fatih
Harbiye, Kadir Doğulu, nell’ottobre 2013.
Si sono fidanzati nel novembre 2015 e si sono sposati nel luglio
2016.
Il debutto sul piccolo
schermo
Nel 2006 ha debuttato come attrice
nel film İlk Aşk, per il quale ha vinto il primo premio della sua
carriera come “Giovane attrice promettente”. Tra il 2006 e il 2010
ha avuto un ruolo nella serie Yaprak Dökümü, basata sull’omonimo
romanzo. Negli anni successivi è apparsa in altre serie come Canım
Babam, Kalbim Seni Seçti, Hayat Devam Ediyor. Nel 2012 si è fatta
notare per il suo ruolo da protagonista nel film Araf, per il quale
ha vinto l’Oscar come “Miglior Attrice” al prestigioso Tokyo
International Film Festival.
Il successo di Neslihan
Atagül
Nel 2015 sarebbe arrivato uno dei
ruoli più importanti e più amati della sua carriera, quello di
Nihan Sezin nel melodramma Kara
Sevda, che è diventata la prima serie turca ad essere
premiata con l’International Emmy Award come miglior telenovela nel
2017. La
serie ha ricevuto anche il premio speciale della giuria
ai Seoul International Drama Awards.
Kara
Sevda è diventata una delle serie turche più seguite al
mondo, essendo
stata tradotta in più di 50 lingue e trasmessa in oltre 110 Paesi
come
Russia, Iran, Slovenia, Uruguay e Grecia.
Durante la sua trasmissione negli Stati Uniti per la comunità
ispanica, è diventata la serie non spagnola più vista sul
canale Univision.
Grazie alla sua interpretazione in
questa serie, Atagül ha vinto quattro premi e la sua popolarità e
il suo riconoscimento sono saliti alle stelle, non solo in Turchia
ma anche a livello internazionale, soprattutto nei Paesi arabi.
Neslihan Atagül è su instagram
L’attrice ha un profilo instagram molto aggiornato. Rispetto ad
altre attrici ci tiene a condividere la sua vita, i suoi impegni e
i suoi viaggi con i fan.
Attualmente, Neslihan
Atagül è immersa in un nuovo progetto professionale,
Hadsiz Magazine, che porterà fotografie
impressionanti, interviste esclusive con grandi ospiti. È stata
recentemente in ITALIA come possiamo vedere dal suo profilo
instagram.
The Acolyte: La Seguace ha rilasciato un solo trailer e, per qualche motivo, la serie
Disney+
sta già dividendo le opinioni. Lasciamo a voi comprendere le
ipotesi sul perché, ma i nuovi commenti della showrunner
Leslye Headland non possono che portare a un
ulteriore acceso dibattito tra i fan.
In un’intervista rilasciata a
The Hollywood Reporter sulla realizzazione
della prima stagione di otto episodi, la creatrice di Russian
Doll ha spiegato perché per lei era importante portare nella
stanza degli sceneggiatori qualcuno che non avesse alcuna
conoscenza del franchise di Star
Wars.
“Ho pensato che sarebbe stato
utile avere la prospettiva di una persona che non aveva
letteralmente mai visto Star
Wars prima di entrare nella stanza“, racconta la
Headland. “E lei mi ha detto: ‘Perché mi vuoi
in questa stanza? Non ho mai visto Star Wars. Non ne ho idea. Penso
che ci sia un cane, ma non so nulla‘”.
“E io: ‘Prima di tutto, sei uno
scrittore incredibile, ma è per questo che ti voglio qui. Voglio
che tu metta in discussione la narrazione. Non voglio che io, che
sono un fan da sempre, mi affidi a particolari riferimenti per
creare battute emotive. Voglio che quei battiti emotivi siano
guadagnati e verificati da qualcuno che non ha una super
familiarità con il film“.
“Ed è stato molto divertente
perché finalmente ha guardato la Trilogia Originale durante quel
Natale. Aveva visto anche i Prequel, ma continuava a scrivermi [a
proposito della Trilogia Originale] e diceva: ‘Luke e Fener
sono…'”. Ricorda Headland. “Tutte quelle cose che conosciamo da
sempre la stavano mandando fuori di testa“.
“Era come se dicesse: ‘Luke e
Leia sono fratello e sorella!? Ma che cazzo!?”. Mi scriveva tutte
queste cose e io pensavo che fosse così divertente”. Quindi si è
istruita da sola per poter essere presente in sala, ma è stato
davvero divertente avere qualcuno come lei per
collaborare“.
Una scelta che farà ancora più
discutere?
Questo farà sicuramente sollevare
le sopracciglia ai fan di Star Wars. che vogliono vedere questi progetti
realizzati con cura da esperti, ma si tratta di uno scrittore e
Headland spiega in modo convincente perché la loro
presenza avrebbe potuto giovare alla storia più ampia che viene
raccontata.
Non c’è nemmeno bisogno di farsi
prendere dal panico perché, in un’altra parte della conversazione,
la showrunner di
The Acolyte: La Seguace ha
condiviso alcune informazioni sui molti Easter Egg che vedremo in una serie che, come
ha confermato lei stessa, “non ha usato affatto la bibbia”
(ricordate quando farlo era considerato una cosa buona?).
“Vedrete un po’ di Vernestra
Rwoh dai romanzi dell’Alta Repubblica. Finisce per essere in
live-action per la prima volta, quindi è sicuramente un cameo per
quel pubblico, direi. Ci sono molti cammei di specie aliene che non
credo di aver mai visto in un live-action post-Disney, come ad
esempio un Jedi zigeriano e un Jedi mezzo texano e mezzo
umano“.
“C’è anche un sacco di roba
dell’Unione Europea che ho potuto utilizzare. Nessuno mi ha
fermato, quindi l’ho fatto“, aggiunge
Headland. “Quindi se siete fan, ci sarà una
specie che potreste riconoscere. Ci sono anche alcuni elementi
narrativi. In pratica, ci sono abbastanza uova di Pasqua se siete
fan della Trilogia Originale, dei Prequel o delle Guerre dei Cloni.
E poi c’è qualche spruzzata di UE“.
Siamo curiosi di vedere come verrà
realizzato, soprattutto perché sembra essere una svolta narrativa
così drastica per l’era della Lucasfilm di proprietà della
Disney (la storia si svolge alla fine dell’era
dell’Alta Repubblica, circa 100 anni prima degli
eventi de La minaccia fantasma).
The Acolyte: La Seguace arriverà su Disney+ con una première di due episodi
il 4 giugno.
La sinossi ufficiale recita:
“Un’indagine su una scioccante serie di crimini mette un
rispettato Maestro Jedi (Lee) contro una pericolosa guerriera del
suo passato (Stenberg). Mentre emergono altri indizi, i due
percorrono un sentiero oscuro dove forze sinistre rivelano che
tutto non è ciò che sembra“. La serie è ambientata durante
l’era dell’Alta Repubblica della linea temporale di Star Wars, ovvero prima degli eventi dei film di
Star Wars.
Dall’uscita di Iron Man nel 2008, i Marvel Studios hanno
cambiato la percezione che l’industria e il pubblico aveva dei film
di supereroi. Ora, non tutti i film – o le serie televisive – che
hanno realizzato sono stati perfetti e, sì, alcuni sono stati
decisamente brutti.
Nel complesso, però, il
MCU ha una media di battute impressionante per
usare una metafora ripresa dal baseball, che fa registrare sempre
ottimi risultati in questi adattamenti. Mentiremmo se dicessimo che
lungo il percorso non sono stati commessi alcuni passi falsi
creativi significativi, e oggi li analizziamo da vicino.
Non tutti i difetti sono stati
commessi e ogni fan avrà probabilmente la sua opinione in merito
che rispettiamo (la rappresentazione dei poteri di Ms.
Marvel ha mancato di poco l’inclusione in questa
lista). In definitiva, pensiamo che sarete d’accordo che questi
errori che sono difficili da perdonare!
Kang il Conquistatore era il cattivo che dovevamo temere, il
“boss finale”, per così dire. Invece, è stato relegato in questo
disordinato trequel e, alla fine, è stato eliminato da Scott
Lang e Hope Van Dyne in un combattimento insoddisfacente,
frutto di reshoots.
Non dubitiamo che ci fosse un piano più grande
in gioco. Forse, un giorno, ripensandoci, tutto questo avrà un
senso. Per ora, però, tutto ciò che ha fatto è stato dimostrare che
la Saga del Multiverso non dovrebbe essere
orchestrata dagli scrittori di Rick e Morty.
Dalla sua introduzione in Ant-Man
del 2015, Scott Lang è diventato una parte importante del
MCU. Si è unito al “Team
Cap” in
Captain America: Civil War e, intrappolato nel Regno
Quantico alla fine di Ant-Man
and The Wasp, l’ex criminale si è dimostrato un eroe
contribuendo a salvare l’universo in Avengers:
Endgame.
È un peccato quindi che Ant-Man and The Wasp: Quantumania abbia deluso
lui e Paul Rudd lo scorso anno. Il film, girato
principalmente su The Volume, è stato una delusione e lo
scarso riscontro critico e commerciale probabilmente significa che
Ant-Man non
sarà mai più protagonista di un blockbuster tutto suo.
Tuttavia, visto che il trequel si
concludeva con Scott Lang convinto di aver condannato il
Multiverso sconfiggendo
Kang il Conquistatore, è destinato ad avere un ruolo
centrale nei prossimi film degli Avengers.
Per quel che vale, però, Paul Rudd – che sta girando per promuovere
Ghostbusters: Frozen Empire – sostiene di essere all’oscuro del suo
futuro nel MCU. “Non ne ho idea. Nessuna“, dice nel video
qui sotto. “Sai, questo è sempre nel loro campo. Vedremo. Se
hanno delle idee e se dovessero realizzarle, allora credo che lo
scopriremo… Non lo so davvero“.
Paul Rudd ha quasi sentito le chiacchiere sul
fatto che l’amministratore delegato della Disney Bob Iger ha
staccato la spina ai sequel dei film del MCU che non hanno avuto
successo e scommettiamo che probabilmente darà l’addio ad
Ant-Man nei prossimi film degli Avengers.
Parlando con noi l’anno scorso, in
merito alla possibilità di prendere in considerazione un diverso
finale di Ant-Man and The Wasp: Quantumania, lo
sceneggiatore Jeff Loveness – che a quanto pare è
stato licenziato come unico sceneggiatore di
Avengers 5 – ha condiviso quanto segue sul viaggio
dell’eroe Scott nel threequel:
“Sì, abbiamo certamente
proposto e giocato su quante versioni di come fare il finale e
abbiamo certamente fatto i nostri passi con quello. Penso che, alla
fine, vedo i pensieri su internet riguardo al fatto di bloccare le
persone e ucciderle, ma, in fin dei conti, sarebbe stato lo stesso
finale di Ant Man 2. È come dire, ‘Oh, Scott è di nuovo
intrappolato nel Regno Quantico’, e poi, sarebbe stato lo stesso
punto di uscita di Endgame dove, ‘Oh, è nel Regno Quantico, e ora è
fuori dal Regno Quantico‘”.
“Ehi, i fan dei fumetti sono
come quelli dello sport, ci sarà casino e ci saranno opinioni, ma
ho amato il punto in cui siamo arrivati perché è un vero e proprio
Viaggio dell’Eroe di colui che era spensierato e pensava che i suoi
giorni da eroe fossero finiti, che deve davvero mordere il
proiettile, essere disposto a sacrificarsi e poi essere salvato
dalla sua famiglia e poi, salvato da sua figlia, rendersi conto che
non è così solo come pensava di essere, non è necessario buttarsi
sulla granata se si ha un aiuto“.
“Il ragazzo che inizia in modo
così spensierato è ora gravato da questo timore alla fine, e ora
sta per diventare quasi il Paul Revere del multiverso, credo. È
l’unico a sapere di Kang e non è del tutto sicuro di ciò che
accadrà e credo che in futuro lo vedremo, ma credo che il finale
che abbiamo scelto sia molto interessante. L’uomo che ha salvato
l’universo in Endgame potrebbe potenzialmente essere l’uomo che sta
distruggendo l’universo, anzi il multiverso. Sono sicuro che ci
sono video di reazione su YouTube a cui dovrei prestare molta
attenzione, ma credo che sarò soddisfatto di come andranno le
nostre storie“.
La 24 ore di Le Mans è una delle
gare più celebri dello sport automobilistico, dove i piloti vengono
messi duramente alla prova per dimostrare il loro valore e quello
delle auto che guidano. Ci sono numerosi celebri racconti legati
alla storia di questa gara, ma con il film Le
Mans ’66 – La grande sfida (qui la recensione) il regista
James Mangold(Quando
l’amore brucia l’anima, Logan – The Wolverine, Indiana Jones e il Quadrante del
Destino) si concentra su una precisa edizione di essa, che
ha riscritto il rapporto esistente tra due celebri
scuderie: Ford e Ferrari
(non a caso, il titolo originale del film è Ford vs.
Ferrari). Uscito nel 2019, il film ha dunque ripercorso i
retroscena che portarono all’edizione del 1966 e al suo valore
nella storia dell’automobilismo.
Il progetto per un film su tale
storia circolava ad Hollywood già dieci anni prima della
realizzazione di tale film. Inizialmente, doveva essere il regista
Michael Mann a dirigerlo, con protagonisti
Brad Pitt e Tom Cruise. Il progetto però non partì mai e
alla fine Mann decise di girare il suo film su Ferrari, intitolato
appunto Ferrari, andando però a
raccontare una storia diversa. Ad occuparsi della vicenda di
Le Mans ’66 – La grande sfida è dunque arrivato
Mangold, il quale ha dunque avuto l’occasione di mettersi
nuovamente alla prova con quello che è poi stato uno dei film più
apprezzati dell’anno. Ha poi rievuto quattro candidature ai Premi
Oscar 2020 nelle categorie Miglior Film, Miglior Montaggio Sonoro,
Miglior Montaggio e Miglior Sonoro, vincendo in queste ultime
due.
Il successo di
Le Mans ’66 – La grande sfida sta nell’aver raccontato
una storia d’amicizia e rivalsa in grado di appassionare tutti,
dimostrando che nessun obiettivo è irraggiungibile. Oltre a ciò,
ovviamente, è anche un film magnificamente interpretato e diretto,
con grandi colpi di scena ed entusiasmanti ricostruzioni storiche.
Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente
utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad
esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile
ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama,
al cast di attori e alla storia
vera. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La trama e il cast di Le Mans ’66 – La grande sfida
Le Mans ’66 – La grande sfida racconta la storica
battaglia tra le case automobilistiche Ford e Ferrari per vincere
la famosa gara nota come 24 Ore di Le Mans. Dal 1958, le auto
Ferrari si aggiudicano il primo posto in ogni gara, ecco perché
Enzo Ferrari decide di opporsi fermamente ad un
possibile acquisto della compagnia da parte di Henry Ford
II. Quest’ultimo però non ci sta a farsi trattare così e
incinta dunque il proprio team, composto da ingegneri e designer, a
costruire un’automobile più veloce e in grado di sconfiggere la
rivale nella corsa del ’66. A capo della squadra di ingegneri
incaricati di realizzare il prototipo c’è il visionario
Carroll Shelby, il quale decide di affidarsi al
talentuoso pilota Ken Miles per ottenere il
risultato richiesto.
Ken Miles è interpretato da Christian Bale,
il quale in vista del ruolo ha preso lezioni di guida da corsa
presso la Bondurant High Performance Driving School, il cui
fondatore era un amico di Ken Miles. Così, oltre a guidare, Bale ha
avuto modo di ascoltare le storie della scena delle corse degli
anni ’60. L’istruttore di Bale e coordinatore degli stunt del film,
Robert Nagle, ha dichiarato in seguito: “È
senza dubbio il miglior attore che abbia mai addestrato“. Il
ruolo è però stato per Bale una sfida anche dal punto di vista
fisico, poiché ha dovuto perdere settanta chili prima dell’inizio
delle riprese. Bale era infatti ingrassato molto per il suo ruolo
in Vice
– L’uomo nell’ombra e ha avuto circa sette mesi di tempo
per perdere il peso necessario.
Nel ruolo Carroll Shelby vi è invece
l’attore Matt Damon, che ha affermato di aver accettato
il ruolo primariamente per poter lavorare con Bale, di cui si è
detto un ammiratore. Nel film recitano poi JonBernthal nei panni di Lee Lacocca, vice
presidente della Ford, e l’attrice Caitriona Balfe
in quelli di Mollie, moglie di Ken. Noah Jupe,
dopo essere stato il figlio di Matt Damon in Suburbicon,
è qui Peter, il figlio del personaggio interpretato da Bale.
Josh Lucas recita nel ruolo di Leo Beebe,
vicepresidente della Ford, mentre Francesco Bauco
ricopre il ruolo del pilota italiano Lorenzo Bandini. Si ritrovano
poi Tracy Letts nel ruolo di Henry Ford II,
amministratore delegato della Ford e l’italiano Remo
Girone in quelli di Enzo Ferrari.
La storia vera e le differenze con
il film
All’inizio degli anni ’60, la
Ferrari era imbattibile sulle piste ma si trovava
in difficoltà economiche. Anziché cercare di battere le sue auto,
Henry Ford II ritenne più facile proporre
ad Enzo Ferrari di rilevare la sua
azienda. Ci fù dunque realmente un tentativo di acquisto, proprio
come mostrato nel film, per 10 milioni di dollari, che però non
ebbe esito positivo. Ferrari, infatti, capendo che tutta la sua
attività sportiva sarebbe a quel punto dipesa dall’approvazione dei
vertici Ford, decise di rifiutare l’offerta. Per risollevare le
sorti della sua azienda, Ford si affida allora al suggerimento del
vice presidente Lee Lacocca, ovvero di puntare a vincere l’edizione
del 1966 della prestigiosa gara 24 Ore di Le Mans. Ford, furioso
dal rifiuto di Ferrari, decise dunque di indirizzare ampi
finanziamenti allo sviluppo di una nuova imbattibile auto.
Le prime auto prodotte, le Ford
GT40, che hanno gareggiato a Le Mans nel 1964 e nel 1965 erano però
tutt’altro che perfette e in quelle occasioni le Ford non
riuscirono a terminare la gara. Sebbene le auto fossero veloci,
semplicemente si ruppero. I cambi si guastarono, le guarnizioni
delle teste esplosero e i rotori dei freni anteriori raggiunsero i
1.500 gradi in pochi secondi, smettendo di funzionare. Anche
l’aerodinamica era pericolosamente scadente. A oltre 200 miglia
orarie, le auto sviluppavano una portanza tale da provocare
un’impennata. Per migliorare questi aspetti, viene ingaggiato
Carroll Shelby, ex pilota ritiratosi per via di un
problema cardiaco e attivo ora come costruttore di automobili.
Shelby accetta, ma a condizione di poter portare nel team il
proprio pilota e meccanico: Ken Miles.
Per quanto i due abbiano
effettivamente contribuito allo sviluppo delle nuove auto Ford, il
film omette in gran parte il vasto gruppo di partecipanti che
furono a loro volta responsabili del successo della GT40 alla 24
Ore di Le Mans. Oltre a Shelby e Miles, molti altri dipendenti e
appaltatori di talento della Ford hanno infatti lavorato per
risolvere la complessa serie di ostacoli ingegneristici in un lasso
di tempo incredibilmente ristretto. Alla fine, in ogni caso, la
Ford GT40 viene perfezionata a Le Mans sbaraglia la concorrenza
della Ferrari, ricoprendo i primi tre posti della classifica, ma
contrariamente a quanto mostrato dal film, Enzo Ferrari non era
fisicamente lì presenta ad assistere alla sconfitta. Al traguardo
giungono due, perfettamente allineate le tre Ford in gara, ma la
vittoria viene assegnata solamente a quella guidata da
Bruce McLaren.
Questo perché partendo più indietro
in griglia ha percorso più chilometri rispetto alle altre due auto.
Ken Miles viene dunque derubato della vittoria. Sfortunatamente,
non avrà modo di rifarsi l’anno successivo, poiché morì due mesi
dopo la Le Mans del 1966. Rimase infatti ucciso in un incidente
mentre era alla guida della Ford J-car. In quell’occasione, Miles
si stava avvicinando al rettilineo in discesa di 1 miglio del
Riverside International Raceway, nel sud della California,
superando le 200 miglia orarie. Il sollevamento del retrotreno fece
sì che l’auto si girasse, si ribaltasse, si schiantasse e prendesse
fuoco, andando in pezzi ed uccidendo Miles sul colpo. Fu poi
inserito postumo nella Motorsports Hall of Fame of America nel
2001, mentre la Ford continuerà il suo duello con la Ferrari
vincendo anche le edizioni 1967, 1968 e 1969.
Il trailer di Le Mans ’66 – La grande sfida e dove vedere il
film
È possibile fruire
di Le
Mans ’66 – La grande sfida grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Apple TV, Prime Video, Disney+ e
Netflix. Per vederlo, una volta scelta la
piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.
Nonostante le prime notizie
furono negative Ghostbusters:
Minaccia Glaciale presenta in realtà
una scena dopo i titoli di coda.Se hai intenzione di
vedere il film quando uscirà ad Aprile, da questo momento in poi ci
saranno grandispoiler.
Mentre la scena dei titoli di
coda di Ghostbusters:
Legacyha impostato gli eventi di
Ghostbusters:
Minaccia Glaciale mostrando Winston
(Ernie Hudson) che ritorna al quartier generale
della caserma dei vigili del fuoco, questo nuova scena è piuttosto
irrilevante e non sembra gettare le basi per il prossimo
film.
Fondamentalmente, tutta la
sequenza mostra i Mini-Puft che rubano un camion
Staypuft Marshmallow da un garage. Questa è solo
una scena a metà dei titoli di coda, quindi non ti verrà richiesto
di aspettare fino alla fine di tutti i titoli di coda se vuoi
vederla.
Quali sono le prime reazioni al
film Ghostbusters: Minaccia Glaciale ?
Sembra che i fan di lunga
data del franchise si stiano divertendo, ma le recensioni per il
film Ghostbusters:
Minaccia Glacialesono state
contrastanti e negative e attualmente si trova al 45% su Rotten
Tomatoes. Tuttavia, ha un punteggio di pubblico molto migliore,
pari all’86%.
Ghostbusters: Minaccia Glaciale,
la trama e il cast del film
In Ghostbusters:
Minaccia Glaciale, la famiglia Spengler torna dove
tutto è iniziato, l’iconica caserma dei pompieri di New York, e si
unisce agli Acchiappafantasmi originali che hanno sviluppato un
laboratorio di ricerca top-secret per portare la lotta ai fantasmi
a un livello superiore. Quando la scoperta di un antico artefatto
scatenerà una forza malvagia, i vecchi e nuovi Ghostbusters
dovranno unire le forze per proteggere la loro casa e salvare il
mondo da una seconda era glaciale.
Il nuovo film, seguito di
Ghostbusters:
Legacye
diretto da Gil Kenan, anche autrice della
sceneggiatura insieme a Jason Reitman, è il quinto
film della saga e vede molti dei membri superstiti del cast
originale (tra cui Bill Murray, Ernie Hudson,
Dan Aykroyd e Annie Potts)
riunirsi con il cast presentato dal precedente film (Finn
Wolfhard, Mckenna Grace,
Carrie Coon, Paul Rudd e Logan Kim). A
loro si uniscono i nuovi arrivati Kumail
Nanjiani e Patton Oswalt. sarà
al cinema dall’11 aprile distribuito da
Eagle Pictures.
Finalmente abbiamo un trailer
completo di Doctor
Who in vista del suo ritorno sugli schermi a
maggio. Inutile dire che l’iniezione di denaro da parte di Disney+
sembra aver fatto bene alla longeva serie fantascientifica.
Vediamo come il Dottore di Ncuti Gatwa viaggia nell’universo con
Ruby Sunday (Millie
Gibson), incontrando ogni sorta di minaccia
soprannaturale. Ci sono alcuni accenni a una forza ancora più
grande che mette a rischio la realtà stessa, e il trailer si
conclude con il TARDIS che sembra essere stato abbandonato per
molto tempo.
C’è anche da divertirsi, però, e
questo sembra un ritorno alla forma per lo show dopo quello che si
è rivelato un periodo turbolento per Chris Chibnall come
showrunner. Russell T Davies, l’uomo che ha
rilanciato Doctor
Who nel lontano 2005, ritorna per questa nuova
era e, finora, i fan sembrano essere impressionati da ciò che ha
portato in tavola.
“Finalmente, è con grande
piacere che lancio una nuova stagione di avventure del Dottore e di
Ruby insieme“, ha recentemente dichiarato a proposito di
questa nuova stagione. “Mostri! Inseguimenti! Cattivi! Misteri!
E un terrificante segreto che attraversa il tempo e lo spazio per
decenni. Non perdetevi nemmeno un secondo!“.
Cosa aspettarci dalla nuova
iterazione di Doctor Who targata Disney+
Doctor
Who segue il Dottore e Ruby Sunday attraverso infinite
avventure nel tempo e nello spazio a bordo del TARDIS.
Dall’Inghilterra dell’epoca della Reggenza al futuro devastato
dalla guerra, la coppia sostiene le forze del bene incontrando
amici incredibili e nemici pericolosi.
Il cast di ospiti già annunciato
comprende Aneurin Barnard, Anita Dobson, Yasmin Finney,
Michelle Greenidge, Jonathan Groff, Bonnie Langford, Genesis Lynea,
Jemma Redgrave, Lenny Rush, Indira Varma e Angela
Wynter.
Doctor
Who è prodotto da Bad Wolf, con i BBC Studios per
Disney Branded Television e BBC. Sotto la visione creativa di
Davies, i produttori esecutivi aggiuntivi sono
Phil Collinson, Joel Collins, Julie Gardner e Jane
Tranter.
La nuova stagione presenta episodi
diretti da Ben Chessell, Jamie Donoughue, Julie Anne
Robinson e Dylan Holmes Williams.
I primi due episodi di Doctor
Who saranno distribuiti a livello internazionale
venerdì 10 maggio alle 19.00 ET su Disney+ e
anche su BBC iPlayer nel Regno Unito alle 12.00 BST dell’11 maggio
(andranno poi in onda normalmente su BBC One più tardi nello stesso
giorno). Potete vedere il nuovo fantastico trailer del rilancio di
Doctor
Who nel player qui sotto.
Sembra che il tanto tormentato
remake su Barbarella stia vivendo un nuovo
rinnovato slancio di produzione. Sydney Sweeney ha confermato che il remake di
Barbarella è ancora in corso. Durante
un’intervista con Josh Horowitz sul podcast Happy
Sad Confused, a
Sydney Sweeney è stato chiesto se il remake,
annunciato nel 2022, è ancora in corso e lei ha risposto con
enfasi: “Lo è”.
Sydney Sweeney ha
anche condiviso i suoi pensieri su cosa l’ha attirata nel
progetto.
Sydney Sweeney ha detto che
Barbarella è un personaggio divertente da
esplorare, che abbraccia la sua femminilità e sessualità… cosa che
trova interessante. Ha anche espresso il desiderio di lavorare a un
progetto di fantascienza ed è entusiasta di vedere come si evolverà
la situazione.
Alla domanda se fossero vere le
voci secondo cui Edgar Wright, il regista di
Baby Driver, potrebbe essere in trattativa per
dirigere il film, Sydney Sweeney non ha risposto direttamente.
Tuttavia, ha ammesso di aver fatto la sua conoscenza.
Nell’ottobre del 2022, Deadline ha
riportato che Sydney Sweeney sarebbe stato produttore
esecutivo e protagonista del nuovo film di
Barbarella per Sony Pictures. Da allora, però, non
ci sono state più notizie sul progetto
Di cosa parlava il film originale
di Barbarella del 1968 con Jane Fonda
Barbarella è un
film di fantascienza del 1968, basato su una serie di fumetti
francesi di Jean-Claude Forest e diretto da
Roger Vadim. Jane Fonda interpreta il ruolo principale
di Barbarella, insieme ad altri importanti attori di oggi
come John Phillip Law, Anita Pallenberg, Milo O’Shea,
Marcel Marceau e David Hemmings.
La storia, ambientata nel 41°
secolo, segue Barbarella, una viaggiatrice spaziale che
viene incaricata dal Presidente della Terra di trovare e recuperare
lo scienziato Durand Durand. Il dottor Durand ha creato
una potente arma nota come Raggio Positronico. Nel suo
viaggio, Barbarella incontra diversi pianeti esotici e
strani esseri, tra cui l’angelico Pygar, la malvagia
Regina Nera e i figli ribelli del Grande
Tiranno.
Barbarella è
famoso per le sue immagini avanguardistiche e psichedeliche,
fortemente influenzate dai movimenti della controcultura degli anni
Sessanta. Le scenografie, i costumi e gli effetti speciali del film
contribuiscono alla sua atmosfera surreale e ultraterrena, creando
un’esperienza cinematografica unica e visivamente sorprendente.
L’interpretazione di Jane Fonda di Barbarella ha contribuito a
consolidare il suo status di sex symbol dell’epoca. I suoi abiti
iconici e le sue scene provocanti divennero emblematici della
miscela di erotismo e fantascienza del film. Il personaggio di
Barbarella sfida i tradizionali ruoli di genere, presentando una
protagonista femminile forte e indipendente che si fa strada in un
universo dominato dagli uomini con arguzia e fascino.
Sebbene Barbarella
abbia ricevuto recensioni contrastanti alla sua uscita, da allora
ha guadagnato un seguito di culto ed è ora considerato un classico
del cinema degli anni Sessanta. La sua miscela di umorismo campy,
narrazione fantasiosa e immagini rivoluzionarie continua ad
attirare il pubblico. Il film è un contributo significativo al
genere fantascientifico e un pezzo di storia del cinema senza
tempo.
Ci avviciniamo alla stagione dei
blockbuster estivi e la 20th Century Studios ha appena rilasciato
un nuovo spot televisivo per Il Regno del Pianeta delle Scimmie. In esso
vediamo altre emozionanti immagini del seguito della trilogia
prequel de Il pianeta delle scimmie di Rupert Wyatt e Matt
Reeves.
Proxima Caesar ha
il suo regno e vuole costringere Noa a inchinarsi davanti a lui; il
nuovo protagonista del franchise, però, non vuole piegarsi e sembra
che la guerra sia alle porte. La domanda è: in che modo tutto
questo ci avvicinerà al mondo visto per la prima volta ne
Il pianeta delle scimmie del 1968? Sembra che
dovremo aspettare e vedere.
In una recente intervista, la star
di The
WitcherFreya Allan ha parlato del suo ruolo di Mae
umana in Kingdom of the Planet of the Apes.
“È stato incredibile“, ha
dichiarato entusiasta. “Ho guardato molto la serie prima e sì,
è il momento più orgoglioso della mia carriera finora. Non vedo
l’ora che esca e sono orgogliosa di tutte le persone coinvolte:
tutti gli altri attori e il regista, Wes Ball, sono fantastici.
Tutti coloro che sono dietro le quinte sono semplicemente
fantastici. Non posso dire nulla, ma ve lo dico subito: andate a
vederlo“.
“Credetemi, è così strano
guardarlo e vedermi con quelli che erano esseri umani e ora sono
solo scimpanzé“, dice Allan a proposito dell’unico essere
umano del film Il Regno del Pianeta delle Scimmie. “È
pazzesco. E mi sento quasi parte di un club segreto, perché nessuno
potrà mai sapere quanto le performance di questi incredibili attori
siano state tradotte in questi animali“.
“È pazzesco quello che riescono
a fare con la tecnologia. Ma credo che nessuno saprà mai quanto sia
simile, a parte noi“. Potete vedere lo spot televisivo di
Il Regno del Pianeta delle Scimmie di
seguito:
Tutto quello che sappiamo su
Il Regno del Pianeta delle Scimmie
La sinossi ufficiale di
Il Regno del Pianeta delle Scimmie (Kingdom of the Planet of
theApes) riporta:
“Alcuni gruppi di scimmie non hanno mai sentito parlare di
Cesare, mentre altri hanno distorto il suo insegnamento per
costruire imperi fiorenti.In questo scenario, un leader
delle scimmie inizia a schiavizzare altri gruppi per trovare la
tecnologia umana, mentre un’altra scimmia, che ha visto il suo clan
essere preso in ostaggio, intraprende un viaggio per trovare la
libertà. Una giovane donna umana, intanto, diventa la chiave per la
ricerca di quest’ultimo, anche se ha dei piani tutti
suoi.”
Il regista Wes Ball dà nuova vita
all’epico franchise ambientato diverse generazioni dopo il regno di
Cesare, in cui le scimmie sono la specie dominante che vive in
armonia e gli umani sono costretti a vivere nell’ombra. Mentre un
nuovo tirannico leader delle scimmie costruisce il suo impero, una
giovane scimmia intraprende uno straziante viaggio che la porterà a
mettere in discussione tutto ciò che conosceva sul passato e a fare
scelte che definiranno un futuro sia per le scimmie che per gli
umani.
Il Regno del Pianeta delle Scimmie è diretto da Wes
Ball (trilogia di Maze Runner) ed è interpretato da
Owen Teague (It), Freya
Allan (The Witcher), Kevin
Durand (Locke & Key), Peter
Macon (Shameless) e William H.
Macy (Fargo). La sceneggiatura è di Josh
Friedman (La guerra dei mondi), Rick Jaffa & Amanda Silver
(Avatar: La Via dell’Acqua) e Patrick Aison
(Prey), basata sui personaggi creati da Rick Jaffa &
Amanda Silver. Il film è prodotto da Wes Ball, Joe Hartwick Jr.
(Maze Runner), Rick Jaffa, Amanda Silver e Jason Reed
(Mulan), mentre Peter Chernin (trilogia de Il
Pianeta delle Scimmie) e Jenno Topping (Le Mans ’66 – La
grande sfida) sono i produttori esecutivi.
Anche se si prevede che gli
X-Men avranno un ruolo nella della saga
del Multiverso del MCU, sarà solo dopo
Avengers: Secret Wars che il
franchise della squadra verrà riavviato.
Resta però da capire chi raccoglierà
il testimone dei personaggi in live action, che hanno avuto già più
di una incarnazione. Dopo le congetture su chi potrebbe
interpretare Wolverine nel MCU, ecco altre ipotesi su un altro
personaggio dei Mutanti Marvel. Ecco chi potrebbe
interpretare Jean Grey nel MCU.
1Lily James
A
34 anni, Lily James è l’attrice più anziana elencata
qui ma, se presumiamo ancora una volta che l’MCU introdurrà gli
X-Men come eroi affermati, non vediamo perché questo sia
importante. Janssen, ricordiamo, aveva circa 35 anni quando fu
scelta per il cast di X-Men di Bryan
Singer.
Facendosi un nome in Downton
Abbey e Cenerentola, James da
allora ha sbalordito in film come Baby Driver,
Yesterday e The Warrior. Ha
anche offerto una performance trasformativa nel ruolo di
Pamela Anderson in Pam &
Tommy.
Crediamo che l’attrice britannica sarebbe una
fenomenale Jean Grey. James ha una grande presenza scenica e senza
dubbio fornirebbe la versione molto interessante di questo
personaggio che i fan stanno aspettando di vedere sullo
schermo.
Il teaser di Deadpool &
Wolverine, che ha debuttato durante il Super
Bowl di febbraio, ci ha permesso di dare un’occhiata a lungo
attesa ad alcune immagini del debutto del Merc With a
Mouth (Ryan Reynolds)
nel MCU, ma ha chiaramente
celato molte cose, tra cui il primo vero sguardo a
Wolverine (Hugh Jackman)
in azione.
Il trailer completo ci darà
sicuramente un’idea più precisa di cosa aspettarci dal threequel,
mettendo in luce almeno un altro paio di grandi rivelazioni, e
forse ora sappiamo quando uscirà il prossimo film.
Anche se non abbiamo una data
esatta, Trailer Track ritiene che il secondo trailer di
Deadpool &
Wolverine arriverà all’inizio di maggio, in tempo
per essere proiettato davanti a Il regno del pianeta delle scimmie, che
arriverà nelle sale lo stesso mese.
Le indiscrezioni sulla trama del
film continuano a dilagare, e ne abbiamo una nuova di
Daniel Richtman (ritenuto fonte attendibile) che
potrebbe fare un po’ più di luce su questo “nuovo concetto di
Multiverso” di cui abbiamo sentito parlare.
Come potrebbe essere il nuovo
concetto del multiverso dopo Deadpool &
Wolverine?
Secondo lo scooper, Deadpool &
Wolverine introdurrà qualcosa noto come “The Anchor”.
La sua spiegazione non è delle più chiare, ma per quanto ne
sappiamo, questo significa che quando una Variante Multiversale
viene uccisa (presumibilmente nell’area simile a
Battleworld del teaser e delle foto del set), il suo mondo
inizia a decadere fino a scomparire dall’esistenza.
Sembra un concetto simile a quello
della “potatura” della serie Disney+ di Loki
e, se accurato, potrebbe avvalorare le voci secondo cui questo film
servirà come una sorta di reboot per il Marvel Cinematic
Universe o, per lo meno, farà alcune importanti correzioni
di rotta per gettare le basi per Avengers:
Secret Wars.
Deadpool &
Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di
Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia
dell’atteso progetto. Hugh Jackman
uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere
il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli
ufficiali della storia di Deadpool &
Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da
parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano
svolti in un universo diverso.
Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al
contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi
presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e
Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche
altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck.
Una voce recente afferma che anche
Liev Schreiber
sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo,
Morena Baccarin
(Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie
Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e
Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni
dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in
franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew
Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora
segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki,
incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e
Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool &
Wolverineuscirà nei cinema il 26 luglio
2024.
È da un po’ che si vocifera che
Joker:
Folie à Deux sarà un musical e, con un trailer
atteso a breve, Variety ha appena condiviso
ulteriori dettagli su ciò che i fan della DC possono aspettarsi dal
sequel.
Secondo il noto sito, il film è
“principalmente un musical jukebox” che include almeno 15
nuove versioni di canzoni “molto note“.
Tra queste c’è “That’s
Entertainment” di Judy Garland da
Spettacolo di varietà (1953),
anche se è probabile che vengano aggiunte un paio di canzoni
originali. Non è chiaro chi le scriverà o le eseguirà, ma visto
cheLady Gaga
interpreta
Harley Quinn,
diremmo che è una scommessa sicura!
Il rapporto aggiunge che
Hildur Guðnadóttir, la compositrice del Joker
che ha vinto l’Oscar, ha “infuso i suoi spunti musicali
distintivi e ossessionanti” in ciascuno dei numeri musicali
attuali, quindi siamo sicuramente curiosi di sentire come si
differenzieranno.
Per chiarire, i musical jukebox
sono noti per la presenza di canzoni popolari al posto di brani
originali:
Mamma Mia! e Moulin Rouge! sono i due esempi di maggior
successo. Forse l’acquisizione dei diritti di queste canzoni spiega
perché il budget di Joker:
Folie à Deux si dice sia lievitato a 200 milioni
di dollari, una differenza enorme rispetto ai 60 milioni del suo
predecessore.
Abbiamo già sentito che il sequel
si svolgerà principalmente nel manicomio di Arkham, dove Arthur
Fleck (Joaquin
Phoenix) incontrerà uno spirito affine nella collega
Harleen Quinzel/Harley Quinn (Lady
Gaga). Si tratta di un allontanamento dai fumetti, ma
non ci sorprende più di tanto visto che anche il Joker del
2019 era una storia Elseworlds.
Tuttavia, con le foto del set che
mostrano sia Arthur che Harley a piede libero a
Gotham City, immaginiamo che arriverà un momento in cui saranno
liberi di scatenare il caos. Sarà interessante scoprire dove
Todd Phillips intende portare questo
franchise.
I genitori di Bruce Wayne
sono stati uccisi da un uomo vestito da clown, e la scena è stata
preparata per far sì che anche lui si trasformasse in un
“Batman” desideroso di vendicarsi di Fleck.
Crediamo che sia ancora un po’
troppo presto per questo, ma non dubitiamo che Joker: Folie
à Deux ci riserverà alcune sorprese. Essendo l’unico film
DC in uscita nel 2024, le aspettative sono alte e la Warner Bros.
punta sicuramente su un grande successo di critica e commerciale
che contribuisca a inaugurare la nuova era narrativa dei DC
Studios con il DCU e le future storie “Elseworlds” come
The
Batman – Parte 2.
Joker: Folie à Deux,
quello che sappiamo sul film
Joker:
Folie à Deux presenterà il ritorno di Joaquin Phoenix mentre riprende il ruolo del
cattivo DC Joker. Il sequel presenterà anche il ritorno di Sophie
di
Zazie Beetz insieme ai nuovi arrivati
Brendan
Gleeson,
Catherine Keener, Jacob Lofland e Harry Lawtey. Nel
cast c’è Lady Gaga che darà vita a Harley Quinn. I
dettagli della trama sono ancora per lo più nascosti, ma sappiamo
che la maggior parte del film si svolgerà ad Arkham
Asylum e conterrà significativi “elementi musicali”.
Rumors recenti inoltre hanno anche suggerito che la
versione di Gaga su Harley Quinn avrà un ruolo più importante di
quanto originariamente riportato, con la storia che si svolge
interamente dal suo punto di vista.
Il film di Todd Phillips del 2019 è stato un successo sia
di critica che commerciale con un incasso mondiale di oltre 1
miliardo di dollari al botteghino, rendendolo il film con il
maggior incasso di tutti i tempi. Ha ricevuto riconoscimenti da
numerosi importanti enti premiati, tra cui due Oscar e due Golden
Globe, sia per il miglior attore che per la miglior colonna sonora.
Il sequel di Joker
sarà conosciuto come un progetto Elseworlds,
secondo il co-presidente dei DC Studios James Gunn. I film con questa denominazione
sono al di fuori della continuità principale del DCU. Altri
progetti Elseworlds includono The
Batman – Parte II e la serie ThePenguin.
L’uscita in sala del sequel è attualmente fissata al 4
ottobre 2024.
Inizialmente si pensava che questo
fosse il capitolo finale del MonsterVerse, ma il
suo successo ha portato al ritorno del regista Adam
Wingard per Godzilla e
Kong – Il Nuovo Impero che uscirà questo mese.
Anche se non è stato annunciato un seguito, il regista ha
confermato che intende tornare per un terzo capitolo.
“L’idea che se hai fatto due
film, forse dovresti andare avanti e farne un terzo perché, come
hai detto, c’è una trilogia“, dice Wingard a Discussing Film. “Penso sicuramente che ci sia più
storia in questo, e penso di avere più storia da raccontare. Ma
dipende solo da come andrà [Godzilla e
Kong – Il Nuovo Impero] e da come si svilupperanno le
cose“.
“So che sembra una risposta
diplomatica del cazzo [ride]. Ma la verità è che, se devo essere
completamente onesto con voi, ho ancora una storia da raccontare
con questi mostri e so dove andrei a parare. Sarei davvero
entusiasta di poter tornare per un’altra serie se le cose
funzionassero!“.
Cosa vorrebbe dire il titolo?
In un’intervista separata con
CBR, Wingard ha infine spiegato come dovrebbe essere
pronunciato il titolo di Godzilla e
Kong – Il Nuovo Impero.
“Sono sorpreso, ora che ci
ripenso, che nessuno abbia mai usato una x nel titolo in questo
modo prima d’ora, almeno a mia conoscenza“, spiega. “Viene
dalla stenografia della x che sta per una collaborazione, come
accade in molte aziende di scarpe che fanno collaborazioni speciali
con artisti e persone del genere“.
“In un certo senso, è nato da
lì, e ovviamente si pronuncia semplicemente Godzilla Kong, ma io
tendo a dire GxK tutto il tempo, perché penso che suoni bene“,
aggiunge Wingard. “L’ultimo film era GvK, quindi aiuta a
collegarlo“.
Cosa sappiamo su Godzilla
e Kong – Il Nuovo Impero?
Mentre i dettagli della trama vengono tenuti pesantemente nascosti,
la sinossi di Godzilla e
Kong – Il Nuovo Impero anticipa che il film metterà
“L’onnipotente Kong e il temibile Godzilla contro una
colossale minaccia sconosciuta nascosta nel nostro mondo, sfidando
la loro stessa esistenza e la nostra. Il film approfondisce i le
storie di questi Titani, le loro origini e i misteri di Skull
Island e oltre, mentre scopri la mitica battaglia che ha
contribuito a forgiare questi straordinari esseri e li ha legati
all’umanità per sempre.“
Godzilla e
Kong – Il Nuovo Impero è interpretato da
Dan Stevens (Legion; The Guest),
Rebecca Hall (Iron
Man 3; Transcendence), Brian
Tyree Henry
(Atlanta ; Eternals), Kaylee
Hottle (Godzilla vs. Kong ; Magnum
PI), Fala Chen (Shang-Chi e La leggenda
dei dieci anelli; The Undoing),
Alex Ferns (The Batman; Wrath of
Man) e Rachel House (Thor:
Ragnarok; Next Goal Wins). Wingard torna alla
regia con una sceneggiatura di Terry Rossio, Jeremy Slater e Simon
Barrett. Godzilla
x Kong: Il nuovo Impero arriverà nei cinema il 15
marzo 2024!
Jack Blackdice di essere “pronto” per
realizzare un sequeldi School of
Rock.Parlando con il
notiziario Joe,
secondo Variety, l’attore ha
detto che tornerebbe volentieri per un potenzialeSchool of Rock 2 se tutte le stelle
giuste si allineassero.
“Vorrei che ci fosse
School of Rock 2: Electric Boogaloo“, ha detto
Jack Black “Sono pronto.”
Jack
Black non vuole realizzare School of Rock 2 senza Mike
White
Jack Black ha aggiunto: “Sai cheMike Whiteha scritto il primo ed è un genio. E
dovremmo riavere Mike White in sella, ma in questo momento è molto
impegnato con White Lotus, il miglior programma
televisivo”.
Riflettendo sul 20°
anniversario di School of Rock, Jack
Black ha dichiaratoa The Hollywood
Reporter nel dicembre 2023:
“È stato un momento
davvero grande per me. Quel film mi ha messo sulla mappa in molti
modi. Rimane la mia esperienza preferita nella mia carriera perché
mi ha dato la possibilità di fare tutte le cose che so fare meglio,
recitare, esibirmi e scrivere musica, e lavorare con il mio
scrittore preferito, Mike White, che ha fatto un lavoro incredibile
scrivendo nella mia voce. È molto raro e molto speciale quando ciò
accade, e lavorando con Richard
Linklater, il regista, tutti i pianeti si
sono allineati su quello, e ho sempre pensato che quello sarebbe
stato sulla mia lapide, e sto bene. con quello: il ragazzo di
School of Rock.
Distribuito nel 2003,
School of Rock ha visto
Jack Black interpretare Dewey Finn, un
musicista sfortunato che diventa accidentalmente un insegnante
supplente dopo essere stato confuso con il suo compagno di stanza,
interpretato da White. Dewey sfrutta quindi l’opportunità
per insegnare a una classe di bambini come diventare rock
star.
Il film, diretto da
Linklater, vede protagonisti anche Joan Cusack, Sarah
Silverman, Miranda Cosgrove e altre.School of Rock è stato precedentemente
adattato in un musical teatrale presentato per la prima volta nel
2015. C’era anche una serie televisiva School of Rock che è stata
presentata in anteprima su Nickelodeon nel 2016 ed è andata in onda
per tre stagioni.
Il prossimo film di
Ari
Aster, Eddington,
ha completato il cast principale con l’aggiunta di quattro nuovi
membri.
Secondo un recente rapporto
di Deadline,
William Belleau (Killers of the Flower
Moon), Cameron Mann (Mare of
Easttown), Matt Gomez Hidaka (Silo)
e Amélie Hoeferle (The Hunger Games:
The Ballad of Songbirds & Snakes) hanno tutti si è unito al
film.
Belleau è meglio conosciuto
per il suo recente ruolo di Henry Roan, il primo marito di
Mollie (Lily Gladstone) in Killers
of the Flower Moon di Martin Scorsese. È apparso anche in progetti
come Fresh, Echo e altri. Il ruolo più importante di
Mann è stato la serie tv drammatica di successo
della HBO Omicidio
a Easttown. Hidaka ha recentemente recitato in Silo di Apple
TV+, mentre Hoeferle ha recitato in Night
Swim di Blumhouse.
Cosa sappiamo
dell’Eddington di Ari Aster?
Ari Aster ha
scritto la sceneggiatura di Eddington, che “è
incentrato su uno sceriffo di una piccola città del New Mexico con
nobili aspirazioni”. Ari Aster sta anche
producendo il film insieme a Lars
Knudsen.
Ulteriori dettagli sulla
trama di Eddington sono tenuti nascosti in questo
momento. A24 sta finanziando e producendo il film. Aster ha
lavorato con A24 in tutti e tre i suoi film precedenti: che hanno
prodotto e distribuito i tre film precedenti di Aster –
Hereditary,
Midsommar e Beau ha Paura – altre a Dream Scenario e l’imminente Death
of a Unicorno.L’Eddington di Aster non
ha ancora una data di uscita ufficiale da A24.
01 Distribution ha diffuso il nuovo
intenso trailer di Civil
War, l’atteso nuovo film A24, dal regista che ha co
scritto “28
giorni dopo” e “Sunshine“Alex Garland che vede protagonisti
Kirsten Dunst, Cailee Spaeny, Wagner Moura,
Stephen McKinley Henderson e Nick
Offerman. Civil
War è un’esclusiva per l’Italia LEONE FILM GROUP in
collaborazione con RAI CINEMA dal 18 APRILE AL CINEMA.
Secondo World of Reel, Civil
War è stato descritto come “un road movie e un
film di guerra con elementi satirici” e “un gioco
sparatutto elevato“. Garland ha dichiarato al The Telegraph
che Civil
War è “ambientato in un punto indeterminato del
futuro, abbastanza avanti da permettermi di aggiungere
un’idea“
Recentemente il sito Empire Online ha
chiesto al regista perché il Texas e la California si sono uniti
contro lo stato centrale, e Garland ha detto: “La risposta è
nel film. Nei film tendo a non spiegare le cose. A volte mi sento
eccessivamente imboccato dal cinema, e quindi probabilmente
reagisco contro questa tipologia di narrazione. Questa domanda,
perché il Texas e la California, è una domanda che voglio che il
pubblico si ponga“.
In un’America sull’orlo del
collasso, attraverso terre desolate e città distrutte
dall’esplosione di una guerra civile, un gruppo di reporter
intraprende un viaggio in condizioni estreme, mettendo a rischio le
proprie vite per raccontare la verità.
Quella di Harry
Potter verrà ricordata come una delle saghe più importanti
della storia del cinema, vero e proprio momento spartiacque nel
genere fantasy. Dopo aver attratto e incantato innumerevoli
spettatori da ogni parte del mondo, nel 2011 questa sembrava
essersi ufficialmente conclusa sotto gli occhi malinconici e grati
dei fan che sino all’ultimo hanno seguito le gesta del più celebre
tra i maghi. Quegli stessi fan hanno però avuto modo di gioire e
tornare nuovamente in quell’universo incantato grazie al film
Animali fantastici e dove trovarli (qui la recensione), uscito al
cinema nel 2016 per la regia di David Yates, anche
autore degli ultimi quattro film di Harry Potter.
Anche in questo caso si tratta di
un’opera tratta dall’opera della scrittrice J. K.
Rowling, che proprio nel 2001 aveva pubblicato il romanzo
Gli animali fantastici: dove trovarli, il quale si
poneva come la copia di uno dei libri di testo richiesti dalla
scuola di Hogwarts. All’interno di questo vengono dunque descritte
oltre settantacinque specie di creature magiche. Il film ha
ampliato quanto in esso narrato, andando a raccontare la genesi
della scrittura di tale opera, ma amplificando anche la minaccia
rappresentata da uno dei più pericolosi maghi di tutti i tempi.
prequel ambientato 70 anni prima della serie
cinematografica di Harry Potter
Come prevedibile, Animali fantastici e dove trovarli ha
richiamato al cinema tutti gli appassionati della saga, arrivando
ad un incasso complessivo di circa 814 milioni di dollari, a fronte
di un budget di 180. Tale risultato ha spinto a dar vita ad una
nuova saga, che dovrebbe comporsi di ben cinque film. Prima di
intraprendere una visione di questo primo, però, sarà certamente
utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad
esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile
ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama,
al cast di attori e ai suoi
sequel. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
La trama di Animali fantastici e
dove trovarli
La storia si svolge nel 1926, quando
lo studioso di creature magiche, Newt Scamander,
lascia l’Inghilterra e si reca a New York per condurre una serie di
ricerche su alcune specie di creature magiche, di cui alcune molto
rare e in via d’estinzione. Per sua sfortuna, lo scontro con il
babbano Jacob Kowalski li porta a scambiarsi
inavvertitamente le rispettive valigette. Il risultato è che, una
volta aperta quella che crede essere la sua, Kowalski libera
inavvertitamente tutte quelle creature che Newt custodiva
all’interno di questa. Ciò porta il mago ad essere arrestato
dall’ex Auror Porpentina ‘Tina’ Goldstein,
intenzionata a recuperare la propria credibilità.
Nel frattempo, un obuscurus, una
forza maligna creata involontariamente, inizia a seminare il panico
nella città. Ad occuparsi del caso è l’Auror Percival
Graves, il quale incarica anche l’orfano Creedence di
trovare il colpevole. Ben presto, però, una serie di spiacevoli
eventi inizia a verificarsi, e trovare il corpo di cui l’obscurus
si è impossessato diventa sempre più una corsa contro il tempo. A
peggiorare la situazione, vi è la notizia che vuole il temibile
mago Gellert
Grindelwald in libertà, con conseguenze potenzialmente
pericolose per il precario equilibrio tra il mondo dei maghi e
quello dei babbani.
Animali fantastici e dove trovarli:
il cast del film
Ad interpretare il personaggio
protagonista, Newt Scamander, è l’attore premio Oscar Eddie Redmayne,
divenuto celebre grazie a La
teoria del tutto. Questi è stato sin da subito la prima
scelta per il ruolo, ottenendolo senza bisogno di doversi
sottoporre ad alcun provino. Per calarsi nei panni del personaggio,
a lui soltanto è stata rivelata dalla stessa Rowling una backstory
ricca di dettagli e curiosità. Questi hanno permesso all’attore di
comprendere meglio la personalità di Newt. Questi si era inoltre
allenato a lungo in vista di una scena che lo vedeva a torso nudo,
ma questa venne poi rimossa al montaggio. Accanto a lui, nei panni
di Porpentina Goldstein vi è invece l’attrice Katherine
Waterston, divenuta celebre grazie alla sua
partecipazione al film Vizio di
forma. Dan Fogler interpreta il babbano
Jacob Kowalski, ruolo grazie al quale è oggi particolarmente
celebre.
Si ritrovano poi nel film diversi
altri noti interpreti di provenienza internazionale. Il primo di
questi è Colin Farrell,
che dà vita all’Auror Percival Graves. Alison
Sudol è Queenie Goldstein, sorella di Porpentina, mentre
Samantha Morton è la crudele Mary Lou Barebone,
leader del gruppo estremista I Secondi Salemiani. Figlio
adottivo di questa è Creedence Barebone, interpretato da
Ezra Miller. Il
premio Oscar Jon Voight è invece presente nei
panni di Henry Shaw Sr., magnate dell’informazione e uomo di grande
potere. Carmen Ejogo, nota per film come It Comes at Night e
Anarchia – La notte del giudizio, interpreta Madame
Seraphina Picquery, presidentessa del Congresso Magico. Infine, con
un breve cameo, vi è anche la presenza di Johnny Depp nei
panni del malvagio Gellert Grindelwald.
Che collegamento c’è tra Harry
Potter e Animali fantastici?
Il collegamento tra
Harry
Potter e Animali fantastici è, ovviamente, molto
stretto. Quest’ultimo è infatti un prequel della saga principale,
ambientato 70 anni prima della serie cinematografica di
Harry
Potter. Non compaiono dunque la maggior parte dei
personaggi conosciuti nei film usciti tra il 2001 e il 2011, ad
eccezione di Albus Silente, presente però a partire dal secondo
film del franchise di Animali fantastici. Il personaggio è
ovviamente qui molto più giovane, avendo appena 46
anni invece dei 116 che ha al momento degli eventi
di Harry
Potter. In ogni caso, questi film prequel stabiliscono
diversi eventi poi ricordati anche nella saga
principale.
I sequel del film
Parallelamente alla realizzazione
del primo film, la Rowling e i produttori hanno fatto sapere
che Animali
fantastici e dove trovarli sarebbe stato seguito da
almeno quattro sequel. Il primo di questi, Animali fantastici – I crimini
di Grindelwald, è arrivato al cinema nel 2018, ed è
incentrato sulla figura del mago nuovamente interpretato da Depp.
Nel film vi è inoltre la presenza di Jude Law nei
panni di un giovane Albus Silente. A causa degli incassi inferiori
rispetto al primo film, il terzo è stato annunciato come un
capitolo più semplice in quanto a storia ma ugualmente imponente da
un punto di vista visivo. Questo, intitolato Animali fantastici – I
segreti diSilente, è stato distribuito
in Italia nell’aprile del 2022 e vanta nuove ambientazioni come la
Germania e la Cina.
Il film, come noto, è stato
caratterizzato dal licenziamento di Depp in seguito ai
suoi problemi legali. A vestire i panni di Grindelwald è dunque
subentrato l’attore Mads Mikkelsen.
Questo terzo capitolo, che ruota attorno alle vicende di Newt
Scamander e Albus Silente che cercano di ostacolare il mago oscuro
Gellert Grindelwald, ha incassato un totale di 406,9 milioni di
dollari a fronte di un budget di produzione di circa 200 milioni.
Un risultato molto insoddisfacente, che unito ai pareri negativi
della critica e del pubblico ha dato una seria botta d’arresto alla
saga. I film di Animali fantastici sarebbero
dovuti essere cinque, ma ad oggi pare proprio che il
progetto sia al capolinea.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
Nell’attesa di scoprire se e come la
saga proseguirà, è intanto possibile fruire
diAnimali
fantastici e dove trovarli grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV,Apple TV, Now e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
venerdì 22 marzo alle ore 21:20
su Italia 1.
Grande successo del 2014, The Equalizer – Il
vendicatore ha portato per la prima volta al cinema il
noto personaggio di Robert McCall. Dati i buoni riscontri
economici, era lecito aspettarsi anche un sequel, che puntualmente
è arrivato in sala nel 2018. Si tratta di The Equalizer 2 –
Senza perdono, nuovamente diretto da Antoine
Fuqua e interpretato dal due volte premio Oscar
Denzel Washington. Per la coppia si tratta della
quarta collaborazione, avendo già dato vita ai film Training
Day, I magnifici 7 e, appunto,
il precedente capitolo di questo sequel, il primo realizzato nella
loro carriera. Ricco di azione e colpi di scena, anche in questo
caso non mancano gli ingredienti che hanno reso tanto apprezzato il
film del 2014.
Quello di The
Equalizer è un adattamento dei personaggi e delle vicende
della serie televisiva degli anni Ottanta nota come Un
giustiziere a New York. Composta da 4 stagioni, per un totale
di 88 episodi, divenne uno dei capisaldi del genere poliziesco in
televisione. A voler trarre un film da questa fu inizialmente
l’attore Russell Crowe,
che però decise poi di abbandonare il progetto in favore di
Washington. Rimasto affascinato dal ruolo, questi decise così di
tornare per un seguito, atteso con grande interesse. Arrivato in
sala, il film ha infatti replicato il successo del primo,
incassando circa 190 milioni di dollari a fronte di un budget di
62.
Per gli amanti di film d’azione, con
trame intricate, personaggi criptici e imprevisti risvolti si
tratta di un film imperdibile. Washington e Fuqua si confermano
infatti una coppia esplosiva, capaci di dar vita ad opere
particolarmente avvincenti. Prima di intraprendere una visione di
The Equalizer 2 – Senza perdono, però, sarà
certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità
relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama e al cast di attori.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama di The Equalizer 2 – Senza
perdono
Dopo gli eventi del primo film,
Robert McCall, ex agente segreto della DIA, tenta
ora di condurre una tranquilla esistenza nel quartiere popolare di
Boston. Qui si guadagna da vivere come autista per persone con
problematiche, dimostrandosi un vicino amorevole e meritevole di
rispetto. Sotto copertura, però, egli continua in realtà a condurre
operazioni particolarmente complesse, avvalendosi dell’aiuto
dell’ex collega SusanPlummer. Un
giorno questa viene incaricata di svolgere una serie di indagini su
un apparente omicidio-suicidio avvenuto a Bruxelles. Insieme
all’agente Dave York, la donna si reca così sul
luogo, cadendo però vittima di un tranello. Venutolo a sapere,
McCall uscirà definitivamente dal suo riposo per imbracciare
nuovamente le armi e fare giustizia.
The Equalizer 2 – Senza perdono: il
cast del film
Il premio Oscar Denzel
Washington torna recitare in un thriller d’azione,
riprendendo i panni dell’agente Robert McCall. Desideroso di
portare il film ad un livello maggiore rispetto al precedente, egli
richiese che le scene di combattimento venissero gestite nel modo
più realistico possibile. Fu per questo motivo che venne assunto
Tyron Woodley, esperto di arti marziali e noto campione
dell’organizzazione UFC. Questi aiutò il cast, e Washington in
particolare, ad allenarsi e a dar vita alle coreografie più idonee
per le scene previste. Grazie a questi, l’attore poté sfoggiare una
forma fisica eccezionale, dando vita a sequenze particolarmente
dinamiche. Accanto a lui torna anche l’attrice premio Oscar
Melissa Leo,
nei panni dell’agente Susan Plummer.
Pedro Pascal,
attualmente noto come protagonista della serie The
Mandalorian, è qui presente nei panni dell’agente Dave
York. Si tratta di un ruolo particolarmente complesso, che ha
richiesto all’attore non solo una grande forma fisica ma anche la
capacità di risultare indecifrabile, lasciando in sospeso la sua
appartenenza ai buoni o ai cattivi. Ashton
Sanders, visto in Moonlight,
interpreta il ruolo del giovane Miles Whittaker, residente nel
quartiere di McCall e da questi preso sotto la sua ala protettiva.
Bill Pullman, attore noto per film come Insonnia d’amore e Independence Day, riprende invece i panni di Brian
Plummer, marito di Susan. L’attore Orson Bean,
infine, è presente nel ruolo di Sam Rubinstein, un sopravvissuto
dell’Olocausto.
Il sequel del film
Al momento di presentare il nuovo
film, il regista ha espresso grande interesse nei confronti della
realizzazione di un terzo film, che possa così chiudere la trilogia
dedicata al personaggio. Affinché ciò avvenga, le sue uniche
condizioni sono che sia Washington che il pubblico si dimostrino
altrettanto interessati a vedere tornare McCall al cinema. Il terzo
capitolo della trilogia è poi stato effettivamente confermato e il
suo arrivo in sala è avvenuto il 30 agosto 2023
con il titolo The Equalizer 3 – Senza tregua
(qui
la recensione). In esso, Washington si trova a scontrarsi con
la mafia, con location come la costiera
amalfitana, Napoli, Atrani,
Maiori e Minori.
Il trailer e dove vedere il film in
streaming e in TV
In attesa di vedere il nuovo sequel,
è però possibile fruire di The Equalizer 2 – Senza
perdono grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Apple
TV, Infinity+, Prime Video
e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la
piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto di venerdì 22
marzo alle ore 21:20 sul canale
Rai 4.
Registi di Uno su due e
Se sei così ti dico sì, Eugenio Cappuccioè tornato a dirigere
un lungometraggio di fiction (nel 2019 aveva realizzato il
documentario Fellini Fine Mai) nel 2022 con La
mia ombra è tua (qui
la recensione), tratto dall’omonimo romanzo di Edoardo
Nesi. Il film, un racconto on the road con
protagonisti due personaggi agli antipodi, è una commedia
nostalgica sull’amore e sulla difficile vita dei poeti moderni. Ma,
soprattutto, è un racconto su due generazioni a confronto che si
scoprono simili anche nelle diversità, ricercando in fondo dalla
vita le medesime cose.
Come suggerisce il titolo, La
mia ombra è tua, i due protagonisti diventano in fin
dei conti una cosa sola, riconoscendosi nelle rispettive solitudini
e arrivando a stabilire una connessione che li rende quali la
stessa persona, con dunque un’ombra in comune. È questo il
significato di un film che dunque porta avanti una serie di
riflessioni sull’umanità e il suo bisogno di riscoprirsi parte di
qualcosa. Tematiche che lentamente emergono da quello che
all’inizio sembra un classico viaggio da commedia, incentrato sulle
vicende tragicomiche di due personaggi molto diversi.
Grazie al suo passaggio televisivo,
è ora possibile riscoprire il film e lasciarsi ammaliare da diversi
suoi aspetti, come le bellissime location o la
coinvolgente colonna sonora. In questo articolo,
approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a
La
mia ombra è tua. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e a
molto altro. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La trama e il cast di La mia ombra è tua
Protagonista del film è
Vittorio Vezzosi, un burbero scrittore sessantenne
che da anni conduce una vita da eremita in seguito alla
pubblicazione del suo unico libro, successo planetario indelebile
nella memoria di tutti. Con grande sorpresa di tutti, però,
Vittorio è ora in procinto di scrivere dopo 25 anni un sequel di
quel romanzo. Il giovane studente Emiliano detto
“Zapata”, viene allora incaricato dal suo relatore universitario di
assistere lo scrittore e organizzare un convegno al festival del
Libro Vintage di Milano. Inizialmente i due, assai diversi
caratterialmente, si scontrano. Piano piano, però, impareranno a
conoscersi e a cambiare l’idea che hanno l’uno dell’altro.
Ad interpretare il burbero Vittorio
Vezzosi vi è l’attore Marco Giallini, mentre il giovane Emiliano è
interpretato da Giuseppe Maggio, già visto nel
film Sul più
bello e nella serie Baby. Per assumere questo ruolo, Maggio si è
sottoposto ad una drastica trasformazione fisica, che gli ha
richiesto di acquisire peso e sfoggiare look completamente diversi
dai suoi soliti. Accanto a loro recitano poi Anna
Manuelli nel ruolo di Allegra, Sidy Diop
in quelli di Mamadou, Claudio Bigagli in quello di
Paolo Monanni e Leopoldo Mastelloni in quello del
Brigadiere Passini. Nel ruolo di Milena, l’amore di una vita di
Vittorio, vi è invece l’attrice Isabella Ferrari.
Le location del film: ecco dove è stato girato
Le riprese del film, durate circa
sette settimane, si sono svolte tra Roma,
Bologna, Milano,
Cetona e in Toscana. Nella
capitale sono state effettuate le riprese relative all’incontro tra
Vittorio e Emiliano, mentre Cetona, borgo in provincia di Siena, e
alcune altre zone della Toscana, sono state utilizzate per il
viaggio in auto effettuato dai due protagonisti. Alcune zone di
Bologna sono invece state usate come “controfigura” per Milano,
dove poi si sono svolte le restanti scene, in particolare quelle
ambientate alla Fiera-mercato degli anni Ottanta e Novanta,
realizzate in una vera fiera che si svolge a Milano.
La colonna sonora del film
Ad aver composto la colonna sonora
originale diLa
mia ombra è tua è stato Vincenzo
Lucarelli, qui alla sua seconda collaborazione con il
regista Eugenio Cappuccio dopo aver musicato il documentario
“Fellini Fine Mai”. Oltre ai brani da lui composti e
diretti, sono però presenti nel film anche una serie di brani
precedentemente esistenti, che accompagnano la narrazione. Questi
sono Gimme All Your Lovin’ del gruppo ZZ
Top, Rebel Yell di Billy Idol,
On the road again di Canned Heat,
Shake Your Bones di Montecristo,
Whiskey Sippin’ Music di Justin Johnson e
Everything and Its Opposite di
Quarry.
Il trailer di La mia ombra è tua
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire
di La mia
ombra è tua grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV,
Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 22
marzo alle ore 21:20 sul canale
Rai 2.
Disney+, la casa dedicata allo
streaming di film e serie di Disney, Pixar, Marvel, Star
Wars, National Geographic e Star, compresi gli
esclusivi Disney+ original annuncia
tutte le uscite di Aprile 2024.
L’amato Bluey torna con un nuovo
episodio intitolato “Cesta fantasma”, in uscita il
7 aprile, e con il suo primo speciale “Il
cartello”, che avrà una durata maggiore, in arrivo il 14
aprile.
Celebrando la Giornata della Terra:
oltre all’attesissimo debutto di I segreti del
polpo, il 22 aprile arriverà anche Tiger di Disneynature. Priyanka Chopra Jonas sarà la voce narrante
di questa avvincente storia che racconterà l’animale più venerato
e carismatico del nostro pianeta, invitando gli spettatori a
immergersi nel viaggio di Ambar, una giovane tigre che cresce i
suoi cuccioli nelle incantevoli foreste dell’India. Lo stesso
giorno Disney+ proporrà anche il film
Tiger – Behind the Scenes. Narrato da Blair
Underwood, il film celebra il ritorno di uno degli animali più
iconici del mondo.
Sono in arrivo nuovi episodi di
American Dad su Disney+: dal 24 aprile sarà
disponibile la 18esima stagione completa.
Nel film candidato al Golden Globe,
Asha e Star affrontano un nemico formidabile – il sovrano di Rosas,
Re Magnifico – per salvare la sua comunità e dimostrare che quando
la volontà di un umano coraggioso si unisce alla magia delle
stesse, possono accadere cose meravigliose.
Harriet (Lucy Boynton) scopre che
l’arte imita la vita quando si rende conto che alcune canzoni
possono trasportarla indietro nel tempo – letteralmente. Mentre
rivive il passato attraverso i ricordi romantici con il suo ex
fidanzato (David
Corenswet), il suo viaggiare nel tempo si scontra con un nuovo
interesse amoroso che sta nascendo nel presente (Justin H. Min).
Mentre intraprende questo viaggio attraverso la connessione
ipnotica tra musica e ricordi, Harriet si chiede: anche se potesse
cambiare il passato, dovrebbe farlo?
Thank You, Goodnight: The Bon Jovi
Story dal 26 Aprile
Thank You, Goodnight: The Bon Jovi
Story è una docuserie in quattro episodi che racconta l’epico
passato e il futuro incerto di una delle band più riconoscibili al
mondo e del suo front-man Jon Bon Jovi. Un’odissea di 40 anni di
storia del rock and roll sull’orlo del precipizio, con un
infortunio alle corde vocali che minaccia di far precipitare
tutto.
Decadenza e dissolutezza si
scontrano in Vanderpump Villa, un docudrama unscripted che segue lo
staff scelto personalmente da Lisa Vanderpump mentre lavorano,
vivono e si divertono in un’esclusiva tenuta francese: Chateau
Rosabelle.
I SEGRETI DEL POLPO dal 22
aprile
I polpi sono come alieni sulla
Terra: con tre cuori, sangue blu e la capacità di infilarsi in uno
spazio grande quanto i loro occhi. Diretto dal regista premio
Oscar® e National Geographic Explorer-at-Large James Cameron, il
prossimo capitolo del pluripremiato franchise “I Segreti Di”
ritorna con I segreti del polpo. Questa serie in tre episodi
esplora i loro superpoteri unici, la straordinaria intelligenza e
la vita sociale nascosta. Questi animali strani e meravigliosi sono
così intelligenti da utilizzare strumenti, trasformare il loro
corpo per imitare altri animali e persino comunicare con altre
specie. Narrato dal pluripremiato attore Paul Rudd e con la
partecipazione di Alex Schnell, Explorer di National Geographic,
vincitore del Wayfinder Award e comunicatore scientifico, I segreti
del polpo avvicinerà più che mai il pubblico a queste creature
elusive.
IWÁJÚ: CITY OF TOMORROW, dal 10
Aprile
Ambientata in una futuristica
Lagos, in Nigeria, questa emozionante storia di crescita segue Tola
(con la voce di Simisola Gbadamosi, nella versione originale), una
giovane ragazza dell’isola ricca, e il suo migliore amico, Kole
(con la voce di Siji Soetan, nella versione originale), un esperto
di tecnologia autodidatta, alla scoperta dei segreti e dei pericoli
nascosti nei loro diversi mondi. I registi di Kugali – tra cui la
regista Olufikayo Ziki Adeola, il production designer Hamid Ibrahim
e il consulente culturale Toluwalakin Olowofoyeku – accompagnano
gli spettatori in un viaggio unico nel mondo di Iwájú: City of
Tomorrow, ricco di elementi visivi unici e di progressi tecnologici
ispirati allo spirito di Lagos. Prodotta da Christina Chen di
Disney Animation con una sceneggiatura di Adeola e Halima Hudson,
nella versione originale Iwájú: City of Tomorrow vanta anche le
voci di Dayo Okeniyi, Femi Branch e Weruche Opia.
CI VEDIAMO IN UN’ALTRA VITA, dal
17 Aprile
La nuova serie originale
Disney+ spagnola è un
adattamento del libro del giornalista Manuel Jabois, “Nos vemos en
esta vida o en la otra”, che si basa sull’intervista che Gabriel
Montoya Vidal, Baby, gli rilasciò per parlare del suo legame con il
più grande attentato jihadista commesso sul suolo europeo l’11
marzo 2004. In quell’anno, Baby era un adolescente di sedici anni
che, insieme a Emilio Trashorras, partecipò al trasferimento
dell’esplosivo che sarebbe stato utilizzato a Madrid. Baby è stata
la prima persona condannata per gli attentati. La sua testimonianza
è stata fondamentale nel processo di massa del 2007.
Tracker, dal 24 Aprile
Tracker vede
Justin Hartley nel ruolo di Colter Shaw, un individuo solitario e
indipendente, dotato di straordinarie capacità di sopravvivenza,
che viaggia per il paese in cerca di ricompense. Colter è un
tracker, un esperto localizzatore che, con le sue abilità, aiuta
cittadini privati e forze dell’ordine a risolvere diversi misteri,
mentre affronta anche le sue sfide familiari. La serie si basa sul
romanzo bestseller “Il gioco del mai” di Jeffery
Deaver.
Ieri, 21 marzo, è stata inaugurata
a New York City la campagna Star Wars
“March to May the 4”, con l’annuncio di tanti nuovi prodotti
dedicati alla saga, tra cui giocattoli, abbigliamento, accessori,
articoli da collezione e altro ancora. La campagna ha preso il via
con uno speciale takeover dell’Empire State
Building che ha incluso una cerimonia di illuminazione con
Hayden Christensen, interprete di uno dei villain più
iconici di sempre, Darth Vader.
L’evento è stato accompagnato dalle
note della Marcia Imperiale (Darth
Vader’s Theme) di John Williams ed è culminato in
un movimentato spettacolo di luci sulla facciata dell’edificio
simbolo di New York famoso in tutto il mondo. Lo spettacolo di luci
di 5 minuti proponeva le immagini della saga con un focus
particolare sui villain più amati dai fan, tra cui Darth
Vader, l’Imperatore Palpatine, gli
Stormtrooper e altri ancora.
Il takeover dell’Empire State
Building include varie photo opportunity interattive dedicate ai
nuovi prodotti ispirati a Star
Wars, esposti in vetrine e speciali teche. All’iconico
86th Floor Observatory, i fan possono scattare foto con
il Funko POP! di Darth Vader a grandezza naturale e con
l’incredibile sfondo dello skyline di New York City. Per celebrare
il 25° anniversario della serie LEGO Star
Wars, LEGO Group ha allestito all’80° piano
un’esposizione, degna di un museo, di villain di Star Wars
a grandezza naturale realizzati con mattoncini LEGO, incluse le
repliche da oltre 180 cm di Darth Vader e Darth
Maul™. Le iconiche vetrine dell’ingresso
dell’edificio della Fifth Avenue presentano uno speciale schermo
che mostra le immagini di Darth Vader, Darth Maul
e degli Stormtrooper, oltre a una serie di prodotti
ispirati a Star
Wars. Alcune delle attività previste nell’edificio e
all’interno dell’Observatory rimarranno aperte al pubblico fino al
29 aprile.
Inoltre, al primo piano dell’Empire State Building,
Hasbro e Amazon hanno collaborato alla creazione di
un’esperienza a tema Star Wars per tutti i fan
della saga. Questa esperienza immersiva offre ai visitatori la
possibilità di scattare foto con i Costume Character della saga,
tra cui Darth Vader, e di avere come sfondo scene
iconiche ispirate ai film. I visitatori potranno ammirare gli
ultimi caschi Hasbro Black Series o impugnare le spade laser FX
Elite o Kyber Core Lightsaber da collezione per adulti e bambini e
dedicate al loro personaggio preferito. L’esperienza Hasbro e
Amazon rimarrà aperta al pubblico fino a sabato 23 marzo.
Paul Southern, Senior Vice
President,Global Brand Commercialization,
Lucasfilm, Disney Experiences,ha
commentato: “Siamo entusiasti di svelare un’ampia
gamma di nuovi prodotti per i fan di tutte le età con i nostri
numerosi licenziatari e rivenditori, mentre ci avviciniamo al 4
maggio. Abbiamo davvero portato la potenza dell’Impero nell’Empire
State Building con questo takeover a temaStarWars, creando un momento perfetto per uno dei brand di
intrattenimento più forti e dei franchise più duraturi al
mondo”.
Nuovi
prodottiStar Wars
Le novità includono il primo di tre
nuovi orologi dedicati al lato oscuro di Star Wars di Citizen
Watch, il Citizen Imperial Stormtrooper, i set LEGO Invisible Hand
e Imbarco sulla Tantive IV e i prodotti Just Play e Panasonic.
Le collezioni Disney Store che usciranno nelle settimane
precedenti il 4 maggio includono la spilla e il bicchiere da
collezione May The 4t, oltre a un’entusiasmante
collezione creata per il 25° anniversario di Star
Wars: La Minaccia Fantasma. Disney Store ha anche
annunciato il set in edizione limitata The Sith Apprentice: Darth
Maul Legacy LIGHTSABER con effetti luminosi e sonori, e sarà
lanciata il prossimo 4 maggio 2024.
Sony Pictures
Italia ha diffuso il trailer ufficiale del film
Spy x Family CODE: White, il film basato
sull’acclamato anime che arriverà al cinema dal 24 Aprile.
In Spy x Family CODE:
White Lui è una spia, lei è un sicario. Loid e Yor
recitano la parte della famiglia perfetta, nascondendo l’uno
all’altra la propria vera identità. Tuttavia Anya, la loro figlia
adottiva, è una telepate e conosce l’emozionante segreto di
entrambi. Usando come facciata una gita di famiglia durante un fine
settimana invernale, Loid cerca di portare avanti l’Operation
Strix, la sua attuale missione. Ma i suoi piani vengono messi a
repentaglio quando Anya viene coinvolta per errore, dando il via a
una serie di eventi che metteranno a rischio la pace mondiale!
I supereroi non muoiono mai, e
questo è particolarmente vero per gli X-Men. Attraverso numerosi fumetti, film e
cartoni animati, l’allegra banda di mutanti della Marvel è stata resuscitata più
volte in varie forme e protocolli e ora tocca a X-Men
’97. Tuttavia, per i fan di una certa età, l’unico
adattamento che conta davvero è X–Men: The
Animated Series, un cartone animato amatissimo che ha
affrontato con impressionante accuratezza fumettistica trame
mastodontiche come la saga di Dark
Phoenix e Giorni di un Futuro Passato. In effetti, un’intera
generazione è cresciuta con le cinque stagioni originali andate in
onda dal 1992 al 1997.
Ma ora, a distanza di tre decenni,
la serie che ha dato il via a tutto – e a quella sigla, ovviamente
– sta risorgendo come una fenice con un nuovo sequel prodotto
nientemeno che dai Marvel Studios. Prima di
vederla, ecco allora un recap completo e una guida da leggere prima
di iniziare a guardare X-Men
’97 (qui
la recensione) su Disney+
Quando la squadra ritorna in X-Men
’97, si unisce a loro un nuovo membro: il mutante che
viaggia nel tempo con il nome in codice di Bishop.
Non si tratta però di una novità assoluta. Come i fan di vecchia
data ricorderanno, Bishop è apparso occasionalmente nel cartone
animato degli anni ’90, in particolare nella storyline Giorni
di un futuro passato, in cui ha viaggiato indietro da un
futuro distopico per impedire alle Sentinelle di uccidere la
popolazione mutante nella sua linea temporale. In seguito, Bishop è
apparso sporadicamente e non gli è mai stato dato il posto a tempo
pieno nella squadra che meritava.
L’introduzione di Bishop come personaggio
chiave della nuova serie ha dunque molto senso. Ha una lunga storia
con la serie originale, ma la sua aggiunta qui aggiunge nuova linfa
alla squadra. E non c’è da preoccuparsi: Bishop verserà del sangue
se qualcuno come Apocalisse si presenterà per cercare di dare il
via a un altro futuro distopico per la razza mutante.
La Fondazione Pesaro Nuovo Cinema è
orgogliosa di presentare il manifesto e la sigla che
rappresentano la
60esima edizione della Mostra Internazionale del Nuovo
Cinema, in programma a Pesaro dal 14 al 22 giugno 2024,
nell’anno in cui la città è protagonista in Italia e nel mondo
come Capitale Italiana della Cultura 2024. In attesa di
scoprire gli ospiti e il programma della nuova edizione del
festival che quest’anno, in occasione della sua importante
celebrazione, può contare anche su un giorno in più di
programmazione, l’artista GIANLUIGI TOCCAFONDO firma la
locandina e la sigla che vogliono rappresentare l’anima di
un festival da sempre attento al nuovo, al cambiamento,
all’evoluzione ma allo stesso tempo con uno sguardo rivolto con
passione alla storicità e alle radici del cinema.
Gianluigi Toccafondo è un artista
poliedrico: pittore, illustratore di libri e manifesti,
realizzatore di cortometraggi animati, storiche sigle televisive
(Tunnel, Stracult) e per il cinema (Biennale di Venezia), di loghi
animati (Fandango) e di spot pubblicitari (Sambuca Molinari), e
aiuto regista di Matteo Garrone in Gomorra, solo per
citare alcune delle sue esperienze in 35 anni di
carriera. Cercando di trascrivere in parole lo
storytelling alla base del suo lavoro per il Festival, Toccafondo
racconta: “Si accende la lampada, un occhio osserva dal mirino,
la pellicola comincia a scorrere, la macchina del cinema riprende
vita e lo spettacolo ha inizio: i numeri del count-down risvegliano
antiche figure come vampiri e femmes fatales, mostri e principesse,
tutte le facce di celluloide si trasformano l’una nell’altra e
partecipano alla giostra del cinema, mentre voci si alternano al
grammofono che suona antiche melodie ”.
“Un’ottima scelta quella di
Gianluigi Toccafondo per la realizzazione della sigla del manifesto
di questa edizione della Mostra del Nuovo Cinema” –
dichiara Daniele Vimini, Vice-Sindaco e Assessore alla
Bellezza del Comune di Pesaro – “Un artista di valore
internazionale fortemente legato al territorio e a progetti
significativi degli ultimi anni, come l’opera-camion che ha marcato
l’anniversario #Rossini150 e più recentemente una mostra
importantissima a lui dedicata all’ex Lanificio Carotti a
Fermignano, nell’ambito delle iniziative in preparazione di Pesaro
al 2024. Impossibile dimenticare, inoltre, il video e l’immagine
che Toccafondo ha creato per la stella a Los Angeles dedicata a
Pavarotti, di cui Pesaro è stata coprotagonista con un evento
ancora memorabile che ha avuto nel tratto di Gianluigi un segno
veramente unico. Con questo lavoro per la Mostra internazionale del
Nuovo Cinema fissa un’immagine come al solito onirica ma anche
celebrativa della storia del cinema e di molte suggestioni
artistiche passate per Pesaro”.
Tra le novità annunciate della nuova
edizione, l’Evento speciale sul cinema italiano, organizzato con il
Centro Sperimentale di Cinematografia, sarà raddoppiato e dedicato
a Ficarra e Picone e a Franco Maresco,
anime diverse e complementari di una regione cinematograficamente
importante come la Sicilia.
Nota biografica
di Gianluigi Toccafondo
Gianluigi Toccafondo è nato a San
Marino nel 1965. Dal 1989 realizza cortometraggi di animazione (La
coda, La pista) dal 1992 con ARTE France (Le criminel, Pinocchio),
pubblicità negli Stati Uniti (Levi’s) e Giappone (United Arrows),
sigle per RAI (Tunnel, Stracult) per la biennale di Venezia, loghi
animati (Scott free, Fandango); è stato l’aiuto regista di Matteo
Garrone per il film Gomorra; ha disegnato i titoli animati per
Robin Hood di Ridley Scott. Dal 2014 al 2021 collabora con il
Teatro dell’Opera per scene, video e costumi per Opera Camion. I
suoi film e disegni sono stati esposti in diverse mostre personali
e proiezioni tra cui: Lincoln Center di New York, Forum des images
a Parigi, Accademia di Francia a Roma, Istituto Italiano di Cultura
di Chicago.
Il Dantedì è una
Giornata Nazionale dedicata a
Dante Alighieri, e cade il 25 marzo
di ogni anno: la data corrisponde al giorno dell’anno 1300 in cui,
secondo la tradizione, Dante si perde nella “selva oscura”,
iniziando il viaggio della Divina Commedia.
Per questa importante ricorrenza, il
docufilm Mirabile Visione: Inferno sarà riproposto
al cinema in tutta Italia nella giornata di lunedì 25 marzo
2024, come evento speciale in 300 sale distribuite in tutta
italia la sera per il pubblico, la mattina per le
scuole.
Prodotto da Starway
Multimedia e diretto da Matteo Gagliardi,
Mirabile Visione: Inferno è una rilettura
straordinariamente atttuale e visionaria della Commedia di
Dante Alighieri con le illustrazioni ottocentesche del
pittore parmense Francesco Scaramuzza.
Accompagnati nella discesa agli inferi dalla professoressa Argenti
(Benedetta
Buccellato)
e dalle parole di Padre Guglielmo (Luigi
Diberti),
ogni cerchio dell’Inferno è riadattato alla società odierna,
illustrando con toccante drammaticità i grandi mali della nostra
epoca, ma consegnando al contempo un messaggio di speranza.
Mirabile Visione: Inferno
è il primo capitolo di una trilogia, una per cantica, dedicata al
Sommo Poeta e alla Divina Commedia.
Il film, inserito nel catalogo AGIS SCUOLA ER, ha ricevuto i
patrocini del Ministero della Cultura, della Società Dante
Alighieri ed i Save the Planet, è stato programmato in circa 200
sale cinematografiche ed è già richiestissimo dalle scuole di tutta
Italia, con quasi 11.000 alunni in circa 70 matinées già effettuate
nel 2023.
Le scuole potranno prenotarsi anche anticipatamente e
successivamente al 25 marzo (fino al
termine dell’attuale anno scolastico) presso i cinema più
facili da raggiungere, anche in quelli che non programmeranno il
film per la sera del Dantedì.
Max ha appena pubblicato un teaser
di The
Penguin, confermando che la serie sarà trasmessa in
anteprima sul servizio di streaming in autunno. Con
Colin Farrell nei panni di Oz Cobb (così lo chiama il
comunicato stampa), “la serie drammatica in otto episodi dei DC
Studios continua la saga criminale epica di The Batman iniziata dal
regista Matt Reeves con il blockbuster mondiale “The Batman” della
Warner Bros. Pictures, ed è incentrata sul personaggio interpretato
da Farrell nel film“.
Questo è tutto ciò che ad oggi si
ha a disposizione in termini di dettagli sulla trama di The
Penguin e questo primo teaser non rivela molto. Ci
sono inquadrature intriganti del cast di supporto, ma sono in gran
parte oscurate da un monologo avvincente pronunciato dal Pinguino
mentre rende noto il suo desiderio di controllare la malavita di
Gotham City. La serie, dunque, dovrebbe con molta probabilità
animarsi a partire da questo desiderio e dalla sua messa in
atto.
Cosa aspettarsi da The Penguin?
Ambientato nel mondo di The
Batman del 2022, The
Penguin si concentrerà sul passato di Oswald
Cobblepot e mostrerà la sua ascesa al potere nel ventre squallido
di Gotham piuttosto che rappresentarlo come un boss affermato. Il
personaggio ha una ricca storia di apparizioni dal vivo, poiché
Danny DeVito ha interpretato il famoso
Pinguino in Batman Returns mentre Robin Lord
Taylor lo ha interpretato in Gotham.
La serie sarà basata sui personaggi
DC creati da Bob Kane e Bill Finger. È stata scritta da
Lauren LeFranc, che è anche la showrunner. I
primi due episodi saranno diretti da Craig Zobel.
Insieme a Colin Farrell recitano nella serie
Cristin Milioti (Made for Love) nel ruolo della
figlia di Carmine, Sofia Falcone; Michael Zegen
(The Marvelous Mrs. Maisel) nel ruolo del figlio di Carmine,
Alberto Falcone; e Clancy Brown (John Wick:
Capitolo 4) nei panni di Salvatore Maroni, gangster di Gotham. A
loro si uniscono Rhenzy Feliz, Michael Kelly, Shohreh
Aghdashloo, Deirdre O’Connell, Carmen Ejogo, François Chau
e David H. Holmes.
Si dice anche che
Robert Pattinson potrebbe apparire nei panni di Bruce
Wayne/Batman in The
Penguin. I produttori esecutivi sono Dylan
Clark e Matt Reeves di The
Batman, Farrell, LeFranc, Daniel Pipski, Adam
Kassanand e Rafi Crohn. È un progetto congiunto tra 6th e
Idaho, DC Entertainment, Dylan Clark Productions e Warner Bros.
Television.
Avete appena guardato la nuova epica
serie di fantascienza Netflix
Il problema dei 3 corpi di David Benioff, DB Weiss e Alexander Woo?
State cercando di capire i dettagli di ciò che avete appena visto?
Non temete, grazie ad Empire abbiamo tutte le risposte alle vostre
domande fornite dagli showrunner in persona che ci aiutano a
comprendere e risolvere alcuni enigmi in sospeso che la prima
stagione lascia. Se non avete ancora visto la serie, questo è
l’ultimo avvertimento: guardate altrove!
ATTENZIONE SPOILER: Contiene spoiler
importanti della prima stagione di
Il problema dei 3 corpi.
Le differenza tra la prima stagione
e il libro de Il problema dei 3 corpi
Non ci sono spoiler su ciò che
accadrà, ma alcuni elementi di questa stagione provengono
direttamente dal secondo e dal terzo libro. “Una delle cose che
abbiamo deciso abbastanza presto“, ha detto Benioff a Empire,
“è che avremmo preso tutti e tre i libri, li avremmo messi
insieme in modo che fosse un’unica storia e l’avremmo distribuita
nel modo in cui decidiamo di lavorare“.
“Quindi, anche se la prima
stagione inizia nello stesso punto in cui inizia e finisce il primo
libro, ci sono personaggi che non appariranno fino al terzo libro,
come Wade e i Wallfacer“. I due showrunner di
Il problema dei 3 corpi hanno quindi preso diversi
personaggi importanti della serie e li hanno mescolati e
riorganizzati per creare gli Oxford Five, gli amici che formano la
spina dorsale emotiva della storia e che sono, più o meno, i
protagonisti.
E anche i personaggi sono
completamente diversi?
I “Wallfacers” appaiono per
la prima volta nel secondo libro e, per quanto possa valere, Saul
(Jovan Adepo) sembra essere parallelo al
personaggio chiamato Luo Ji nel libro. Un personaggio chiamato Wade
(qui Liam Cunningham) fa il suo debutto nel terzo
libro, dove è un ex capo della CIA e non un dublinese con un
misterioso incarico internazionale. Raj (Saamer
Usmani), il fidanzato di Jin, ha una certa somiglianza con
Zhang Beihai del secondo libro La materia del cosmo,
mentre Will (di Alex Sharp) assomiglia a un fisico
chiamato Yun Tianming del terzo libro Nella quarta
dimensione, che soffre di una grave malattia e si offre
volontario per una missione postuma.
Jin (Jess Hong)
ricorderà ai lettori Cheng Xin, sempre del terzo libro. Il lavoro
di Augie (Eiza
Gonzalez) ricorda invece alcune parti del personaggio
di Wang Miao, anche se altre parti del suo arco narrativo vanno a
Jin. Finora, in
Il problema dei 3 corpi personaggi più vicini a quelli
della pagina sono Ye Wenjie di Rosalind Chao, Mike
Evans di Jonathan Pryce e Da Shi di
Benedict Wong.
Perché Jack è dovuto morire?
Per Benioff e Weiss, John
Bradley è riuscito ad arrivare fino in fondo a Game
Of Thrones (Il trono di spade), quindi se lo hanno
ucciso questa volta, così sia. “Uccidere i tuoi amici sullo
schermo è una delle grandi gioie“, ride Benioff. Ma Bradley ha
avuto più tempo sul set di quanto si possa pensare. “Mi sembra
che quasi l’ultima cosa che abbiamo girato sia stato lui“, ha
detto Woo. “Abbiamo continuato a riportarlo per le riprese; è
stato con noi tutto il tempo“.
Tutta la scienza dietro a Il
problema dei 3 corpi
Il titolo della serie,
Il problema dei 3 corpi, si riferisce sia a un
problema teorico di fisica terrestre sia al problema reale che
devono affrontare gli alieni della serie. Il loro pianeta viene
trascinato in modo imprevedibile tra tre diversi soli, alternando
così momenti climatici opposti ed estremi. La loro soluzione è
allora quella di dirigersi direttamente verso la Terra, che però, a
causa dell’assenza di velocità di curvatura, impiegheranno 400 anni
per raggiungere. Nel frattempo, hanno dispiegato i protoni in
dimensioni superiori, li hanno programmati come immensi computer e
li hanno inviati sulla Terra per mandare all’aria qualsiasi
esperimento scientifico che possa permettere all’umanità di
superarli nel frattempo.
The
Sophons?
Questi protoni dispiegati, chiamati
Sophon, sono l’elemento più strano e più bello
della prima stagione dello show e permettono di realizzare gran
parte degli eventi fantascientifici. Essi disturbano gli
esperimenti di fisica umana, creano allucinazioni vivide e orribili
conti alla rovescia che solo la loro vittima può vedere, permettono
una comunicazione più veloce della luce con il pianeta natale
alieno e si dispiegano con effetti enormi e spettacolari nel cielo
della Terra. Ma vale la pena ricordare che ne esistono solo
due.
“È una cosa di cui abbiamo
parlato all’infinito“, ha rivelato Benioff. “Quali sono
esattamente le capacità e i limiti dei sophon? Anche se sono in
grado di viaggiare alla velocità della luce, sono solo in
due“. Woo ha aggiunto che hanno mappato tutti i movimenti dei
sophon durante la stagione. Quindi il ragazzo che si cava gli occhi
all’inizio della serie ha tenuto occupato un sophon per tutto il
tempo in cui è stato tormentato; solo una volta morto, il sophon è
passato ad attaccare Augie.
La spiegazione delle visioni
Il terrificante attacco a Wade
nell’episodio finale di
Il problema dei 3 corpi potrebbe far chiedere perché
non distrarre tutti gli umani più minacciosi con delle visioni per
tutto il tempo. Benioff ha spiegato che
“creare un’allucinazione significa che quel sophon è occupato
per il tempo reale in cui sta facendo quella cosa. Questo è uno dei
motivi per cui hanno smesso di fare i dispetti ad Augie; è uno dei
motivi per cui non attaccano Wade in continuazione“. I due
sophon inviati sulla Terra, agganciati quantisticamente ai loro
compagni a casa, erano il prodotto di un’incredibile ingegneria
San-Ti, ma sembravano anche il prodotto di un grande dispendio di
energia, quindi se ce ne sono solo due forse si può aggirare il
problema.
Cosa c’è di strano in questi
alieni?
Nel libro gli alieni sono conosciuti
come Trisolariani, dal nome del loro sistema a tre soli. Qui sono
chiamati San-Ti, che significa “a tre corpi“. Vale la pena
ricordare che al momento non abbiamo idea del loro aspetto. Le
proiezioni che abbiamo visto nel gioco dei 3 corpi sono tutte
filtrate per avere un senso per gli esseri umani, attraverso le
persone del gruppo segreto di Mike Evans –
chiamato Organizzazione Terra-Trisolaris nel libro – e l’avatar
umano Sophon nel gioco (interpretato da Sea
Shimooka) chiarisce che non ci assomigliano affatto.
Gli umani che collaborano con gli
alieni sono una seria minaccia in questa serie e un elemento di
disturbo che è stato notevolmente sviluppato rispetto al libro. Se
l’Evans di Pryce e la Ye Wenjie di
Rosalind Chao sono i leader del movimento, la
Tatiana di Marlo Kelly è la più formidabile delle
operatrici. “Marlo, fin dal primo momento in cui appare sullo
schermo, porta un nuovo livello di energia minacciosa al
processo“, ha rivelato Weiss a questo proposito.
“Personifica ciò che questi personaggi devono affrontare. Ma è
molto importante per la storia che Tatianna non si consideri una
cattiva. C’è un forte filo di idealismo che lega le persone che
sostengono gli alieni, e non si tratta di un idealismo
completamente irrazionale“.
Perché la nave va in pezzi nel
Giorno del Giudizio?
Questo ci porta a quella che forse è
la scena più bella di
Il problema dei 3 corpi: l’attacco delle forze
pro-umanità di Wade alla nave di Evans, il Giorno del Giudizio.
Vengono usate le nanofibre di Augie, fili quasi invisibili che
possono tagliare qualsiasi cosa (presumibilmente sono ancorati ad
altri ormeggi di nanofibre che non possono tagliare), per
attraversare il Canale di Panama a intervalli di circa un metro.
Esse tagliano perfettamente la nave di Evans e gli permettono di
recuperare la maggior parte dei suoi dati, anche se all’inizio sono
criptati.
“Eravamo molto eccitati per il
Giorno del Giudizio”, ha ammesso Benioff. “Ma ogni volta
che c’è azione ed effetti speciali, si ha a che fare con centinaia
di ore di riunioni“. “Si trattava di una combinazione di
effetti pratici e speciali.Gli oggetti che vengono
tagliati vengono tagliati praticamente, è tutto in-camera”,
dice Woo. “Ma ovviamente le persone che vengono tagliate non lo
sono”.
Che cos’è il Project
Staircase?
Nel libro il progetto delle scale si
svolge esattamente come nella serie televisiva: parte bene e poi va
fuori strada. Ma c’è un motivo per cui quelle scene sono presenti
nella serie, e uno di questi riguarda il Wade di Liam
Cunningham.
“Wade è completamente operativo:
come dice nella storia, avanza sempre“, racconta Weiss a
Empire. “Quello che era divertente a livello di storia era
portare quella persona fino alla fine e poi farla perdere in vari
modi. Quando il progetto delle scale, che era il suo progetto, per
il quale ha raccolto trilioni di dollari di risorse, va a monte, è
una grossa frattura nella sua armatura. Quando una presenza aliena
si presenta sul suo aereo, questo scuote il suo senso di chi è nel
mondo. Vedere qualcuno vincere in ogni scena diventa ripetitivo e
noioso. È uno stronzo e molto schietto, ma spesso ha anche ragione
in modo irritante“.
Cosa aspettarsi dalla seconda
stagione di Il problema dei 3 corpi?
Una seconda serie di
Il problema dei 3 corpi non è ancora stata
ufficialmente autorizzata, ma gli showrunner stanno pianificando
almeno un’altra stagione. “Quando leggi un libro, ci sono certe
scene che ti fanno pensare: “Oh, non vedo l’ora di arrivare a
questo“”, dice Benioff. “Quindi eravamo molto eccitati per
il Giorno del Giudizio [la scena con la nave nel Canale di Panama].
E, sapete, nella seconda stagione, se saremo abbastanza fortunati
da avere una seconda stagione, sono sicuro che potremo immaginare
altre scene che ci entusiasmano davvero“.
Il primo trailer di
The Acolyte: La Seguace ha, per qualche motivo, diviso
i fan di Star Wars. Difficile trovare una ragione specifica per
il contraccolpo riscontrato da questa serie ambientata durante
l’era dell’Alta Repubblica, al di là delle solite chiacchiere sui
social media. Qualunque sia il caso, questo sneak peek è certamente
riuscito a generare, nel bene o nel male, una grande risposta,
visto che StarWars.com ha recentemente
condiviso il seguente annuncio:
“Pubblicato ieri, il trailer di
The Acolyte ha ottenuto 51,3 milioni di visualizzazioni nelle prime
24 ore. Si tratta di un nuovo record solo digitale per qualsiasi
serie Lucasfilm Disney+, superando tutti i trailer di
The Mandalorian, The Book of Boba Fett, Andor, Obi-Wan Kenobi e
Ahsoka. Siamo grati per il vostro supporto e non vediamo l’ora di
farvi conoscere la serie“.
Per quanto riguarda il contraccolpo
di cui sopra, mentre scriviamo, il trailer ha ricevuto oltre 8
milioni di visualizzazioni su YouTube. Da allora ha raccolto
162.757 like e ben 337.622 dislikes, il che significa che al 67%
degli spettatori non è piaciuto ciò che hanno visto. Naturalmente
si tratta di giudizi dati unicamente su quel poco visto nel trailer
e pertanto sarebbe meglio aspettare ulteriori informazioni su
The Acolyte: La Seguace come anche la possibilità di
vedere la serie per intero, una volta che diverrà disponibile su
Disney+.
The Acolyte: La
Seguace: la trama e il cast della serie
La sinossi ufficiale recita:
“Un’indagine su una scioccante serie di crimini mette un
rispettato Maestro Jedi (Lee) contro una pericolosa guerriera del
suo passato (Stenberg). Mentre emergono altri indizi, i due
percorrono un sentiero oscuro dove forze sinistre rivelano che
tutto non è ciò che sembra“. La serie è ambientata durante
l’era dell’Alta Repubblica della linea temporale di Star Wars, ovvero prima degli eventi dei film di
Star Wars.
Leslye Headland è la creatrice della
serie
The Acolyte: La Seguace, basata su
Star
Wars di George Lucas, e ne è produttrice
esecutiva insieme a Kathleen Kennedy, Simon Emanuel, Jeff F. King e
Jason Micallef. Charmaine DeGraté e Kor Adana sono i produttori
esecutivi. Rayne Roberts, Damian Anderson, Eileen Shim e Rob Bredow
sono i produttori.
Headland ha diretto anche i primi
episodi (episodi 101 e 102). I registi Kogonada (episodi 103 e
107), Alex Garcia Lopez (episodi 104 e 105) e Hanelle Culpepper
(episodi 106 e 108) completano la regia della serie. Il
pluripremiato compositore Michael Abels, noto per il suo lavoro in
Scappa – Get Out e Us, ha firmato la colonna
sonora di The
Acolyte: La Seguace.