Home Blog Pagina 179

Wanted: lo sceneggiatore fornisce un deludente aggiornamento sul sequel

0

Lo sceneggiatore Michael Brandt ha inaspettatamente fornito un aggiornamento sul tanto atteso sequel di Wanted – Scegli il tuo destino, che da 16 anni si trova in una fase di stallo, tanto da far pensare che non sia più considerato realizzabile. Il film originale è basato sulla serie a fumetti omonima di Mark Millar e J. G. Jones e segue Wesley Gibson (James McAvoy), un giovane che trova la sua vita mondana capovolta quando scopre di avere abilità sovrumane e una connessione con The Fraternity, una società mortale di assassini. Il film fu un grande successo di critica e commerciale, ma il suo seguito stranamente non divenne mai una realtà.

In un’intervista con MovieWeb, Brandt ha però ora spiegato che lui e i suoi co-scrittori hanno effettivamente scritto il sequel, il quale si è però imbattuto in momento di blocco quando il regista Timur Bekmambetov ha espresso idee diverse riguardo il sequel. “Avevamo un’idea per un seguito. L’abbiamo scritto. E sembra che ci sia stato un vero interesse nello studio per realizzarlo. E poi anche Timur, che ha diretto il primo, era assolutamente interessato. Ma aveva un’idea diversa per quello che voleva fare.”

Ed è solo uno di quei momenti in cui qualcuno dice la cosa sbagliata in termini di prosieguo del nostro film e della sceneggiatura che avevamo scritto. Sono stati suggeriti dei cambiamenti e questo rallentamento ha tolto il vento dallle vele dello studio. Le cose cambiano velocemente e credo che il sequel di Wanted sia semplicemente rimasto indietro mentre altre cose cominciavano ad andare avanti. Quindi c’è un copione, mi piacerebbe vederlo realizzato, e mi è piaciuto molto scriverlo“.

Ho pensato che fosse un vero e proprio sequel del primo. Ma finora, lo slancio è stato perso. Ricevo una chiamata ogni tanto da un produttore che dice, ‘Possiamo rinvigorire questa cosa? E io dico, ‘Yeah, ecco il copione. E loro dicono, ‘Wow, amiamo la sceneggiatura. ‘ E io dico, ‘Cool, chiama lo studio. E poi sembra morire lì per qualche ragione“. Ad oggi, dunque, la realizzazione di questo sequel continua a rimanere incerta se non improbabile.

Wanted – Scegli il tuo destino: il sequel si farà?

Già prima dell’uscita del film, Mark Millar aveva annunciato che il regista Timur Bekmambetov stava progettando un sequel che avrebbe seguito l’idea del primo film di una gilda internazionale di assassini. Tutto sembrava pronto per partire già nel 2009, ma a quel punto Angelina Jolie ha fatto sapere che non era interessata a riprendere il suo ruolo. Ciò ha comportato una riscrittura della sceneggiatura per rimuovere il suo personaggio, ma da quel momento la realizzazione del sequel è divenuta incerta. Ad oggi, nonostante l’argomento esca nuovamente di tanto in tanto, non sembrano esserci piani per riportare i personaggi del film sul grande schermo.

Il mio amico robot: una clip del film

0
Il mio amico robot: una clip del film

Ecco una clip da Il mio amico robot, il nuovo film d’animazione di Pablo Berger (Blancanieves e Abracadabra) al cinema dal 4 aprile con I Wonder Pictures in collaborazione con Unipol Biografilm Collection. Il nuovo capolavoro animato dell’acclamato regista spagnolo Pablo Berger è un gioiello già celebrato all’ultimo Festival di Cannes, premiato ad Annecy e ora candidato al Premio Oscar® come Miglior film d’animazione.

Leggi la recensione di Il mio amico robot

Il mio amico robot è scritto e diretto da Berger qui al suo esordio nel cinema di animazione in 2D e si ispira alla omonima graphic novel di Sara Varon che racconta la favola moderna di DOG e ROBOT, una storia sull’importanza dell’amicizia e sulla sua fragilità.

Dopo l’avventura del pluripremiato Blancanieves e del sorprendenteAbracadabra, Il mio amico robot rappresenta una nuova sfida per Berger che afferma: Con Il mio amico robot volevo tornare all’essenza pura del cinema. Ma questa volta da un’altra angolazione, quella dell’animazione, ovvero una forma di rappresentazione e narrazione senza limiti. In quanto regista, scrivere storie senza dialoghi è sia una grande sfida che un enorme piacere.

Ad affiancare Berger nella realizzazione del mondo di Il mio amico robot, una squadra di 20 artisti diretti dal noto fumettista e illustratore José Luis Ágreda, mentre il processo di animazione è affidato al talentuoso artista e direttore dell’animazione Benoît Feroumont. Per le musiche il regista si è affidato nuovamente ad Alfonso de Vilallonga (già compositore per Blancanieves e Abracadabra), che ha ricreato melodie al piano delicate, ritmi jazz e suoni urbani molto newyorchesi, una giungla sonora unica nel suo genere per dare vita a un racconto emozionante e coinvolgente.

Il mio amico robot sarà nei cinema dal 4 aprile distribuito da I Wonder Pictures in collaborazione con Unipol Biografilm Collection.

Il mio amico robot, la trama

DOG vive a Manhattan e, stanco di stare sempre solo, si costruisce un robot. Sulle note degli Earth, Wind and Fire e della travolgente musica newyorkese degli anni Ottanta, la loro amicizia sboccia e si fa sempre più profonda. Finché una sera d’estate DOG si trova costretto ad abbandonare ROBOT sulla spiaggia. Riusciranno i due amici a ritrovarsi? Dal pluripremiato Pablo Berger (Blancanieves), qui al suo esordio nel cinema di animazione, una storia sull’importanza dell’amicizia e sulla sua fragilità celebrata a Cannes, premiata ad Annecy e candidata all’Oscar® come Miglior film d’animazione.

Paramount+ e France Télévisions presentano la nuova serie di Zorro

0

Paramount+ e France Télévisions, insieme a France Tv distribution presentano la loro nuova, attesissima serie Zorro (titolo provvisorio) con Jean Dujardin, Audrey Dana, André Dussolier, Eric Elmosnino e Grégory Gadebois. Nel cast internazionale anche l’attore italiano Salvatore Ficarra.

La serie Zorro verrà lanciata prossimamente su Paramount+ prima di essere trasmessa su France Télévisions.

La trama della nuova serie tv di Zorro

Nel 1821, Don Diego de la Vega diventa sindaco di Los Angeles per migliorare la sua amata città. Tuttavia, la città sta affrontando problemi finanziari a causa di un uomo d’affari locale, l’avido Don Emmanuel, e i suoi poteri come sindaco non sono sufficienti per combattere l’ingiustizia. Per 20 anni Diego non ha usato la sua identità da Zorro, ma sembra che non abbia altra scelta che riportarla indietro per il bene comune. Ma Diego fatica a bilanciare la sua doppia identità sia come Zorro, sia come sindaco, causando tensione al suo matrimonio con Gabriella, che non è a conoscenza del suo segreto. Diego riuscirà a salvare il suo matrimonio e la sua sanità mentale nel caos?

Il cast di Zorro

Creata da Benjamin Charbit (Sous Contrôle, Gagarine, Notre Dame, Les Sauvages, En Liberté) e Noé Debré (Parlement, Stillwater, Dheepan), la serie in 8 episodi è co-prodotta da Paramount+, France Télévisions, Le Collectif 64 (Marc Dujardin) e Bien Sûr Productions (Julien Seul). Scritta da Benjamin Charbit, Noé Debré e Emmanuel Poulain-Arnaud (Le Test), la serie è diretta da Jean-Baptiste Saurel (Parallèles) e Emilie Noblet (Bis Repetita, Parlement, Les 7 vies de Léa).

La serie sarà prossimamente disponibile su Paramount+ in Italia, oltre che in Francia, Regno Unito, Germania e LATAM. France Tv Distribution gestisce le vendite per tutti gli altri territori.

Road House: recensione del film con Jake Gyllenhaal

0
Road House: recensione del film con Jake Gyllenhaal

Riportare al cinema un ruolo e una storia che hanno segnato in qualche modo gli spettatori e un’epoca è sempre un processo complicato, e Jake Gyllenhaal dimostra di sapersi mettere in gioco nel riportare in un film il personaggio che fu di Patrick Swayze in Road House. Disponibile su Prime Video dal 21 marzo, il film è infatti il remake dell’omonimo progetto diretto da Rowdy Herrington e interpretato dall’iconico attore che ci ha lasciati sin troppo presto.

Road House, la trama

La trama segue Elwood Dalton (interpretato da Jake Gyllenhaal), un ex lottatore con un passato turbolento, che viene assunto come buttafuori e direttore di una roadhouse situata nelle Florida Keys. Tuttavia, il suo nuovo incarico lo mette di fronte alla malavita locale che cercherà di mettere in pericolo la sua vita e quella degli abitanti del luogo.

Fin dal principio, è evidente che il film cerca di rendere omaggio al passato e al ruolo che Swayze aveva consegnato all’immaginario collettivo. Tuttavia, mentre alcuni remake tendono a mancare il bersaglio, Road House si distingue per la sua capacità di catturare lo spirito del suo predecessore, pur riuscendo a parlare al presente e a mantenere una sua identità unica. Non a casa la regia è firmata da Doug Liman che ha sempre un tratto distintivo e brioso, e riesce a trasformare la narrazione classica in una storia contemporanea, mantenendo un equilibrio tra omaggio e innovazione.

Una delle sfide principali per il remake è stata la decisione di bypassare la distribuzione cinematografica e arrivare direttamente su piattaforma. Sebbene in altri tempi questa decisione poteva dipendere anche dalla qualità del film, il sistema di streaming casalingo si è evoluto e Road House, nonostante la destinazione, si dimostra sorprendentemente ben realizzato e strutturato. Liman sfrutta appieno le potenzialità della storia che gli è stato chiesto di raccontare, offrendo al pubblico una produzione visivamente coinvolgente e ricca di azione.

Un grande Jake Gyllenhaal

Jake Gyllenhaal si distingue nel ruolo di Elwood Dalton, innanzitutto per un impegno fisico nel calarsi nei panni del lottatore davvero lodevole. Il suo personaggio, un uomo con un passato oscuro e abilità nelle arti marziali miste, riesce ad essere sempre convincente e mai ingiustificatamente tetro. E questo suo impegno non fa sfigurare il resto del cast, tra cui Jessica Williams, JD Pardo e Billy Magnussen, che offre performance convincenti che contribuiscono a dare al film una sua personalità ben precisa.

Uno dei punti forti di Road House è la sua ambientazione nelle Florida Keys: Liman cattura perfettamente l’atmosfera unica della regione, creando un mondo ricco di dettagli e sfumature e sfruttando soprattutto le riprese in esterni, che contribuiscono a rendere quadridimensionale la storia e ad immergerla in un ambiente specifico e funzionale.

Road House è un remake che, nonostante la destinazione televisiva, offre un’esperienza cinematografica avvincente e coinvolgente. Pur mantenendo il rispetto per il suo predecessore, il film riesce anche ad avere un’anima distinta e originale e ha tutte le carte in regola per essere un film imperdibile per gli amanti del genere action.

Another End: recensione del film di Piero Messina

Another End: recensione del film di Piero Messina

Another End è il nuovo lungometraggio di Piero Messina, che arriva nelle sale italiane dal 21 marzo. Il regista siciliano torna a dirigere per il grande schermo dopo una lunga pausa durata nove anni. Il suo esordio risale infatti al 2015, quando aveva firmato il promettente L’attesa, con Juliette Binoche, rivelandosi regista accorto e delicato, con una predilezione per le tematiche legate al lutto e alla perdita. Ci sono stati poi lavori come la serie tv Suburra, di cui Messina ha diretto la seconda stagione, senza tralasciare il suo lavoro di compositore. Con Another End il regista di Caltagirone torna al tema a lui caro, scegliendo un cast internazionale fatto di certezze come Gael Garcìa Bernal e Bérénice Bejo e giovani promesse e mescolando il dramma alla fantascienza in una chiave molto personale.

La trama di Another End

Sal, Gael Garcìa Bernal, ha perso la moglie in un incidente stradale e non riesce a darsi pace. Quando tenta il suicidio, sua sorella Ebe, Bérénice Bejo, lo convince a rivolgersi alla società per cui la donna lavora. Essa ha infatti messo a punto una tecnica, che ha chiamato proprio Another End, attraverso cui è possibile trasferire nel corpo di un ospite vivo pensieri, memorie e personalità di una persona deceduta. Il tutto, però, può durare solamente per un breve lasso di tempo.

È quanto è concesso a chi ne fa richiesta per elaborare il dolore legato alla perdita del proprio caro e poter accettare la sua dipartita. Sal, dapprima contrario, si lascia convincere, trovandosi così accanto una donna, Ava, Renate Reinsve, che seppur fisicamente sia totalmente diversa dalla defunta moglie Zoe, ne possiede i ricordi, il modo di pensare, il carattere. Questo aiuterà davvero Sal a superare il lutto? Come interagiranno Sal e Ava-Zoe? Cosa succederà, poi, quando il tempo a disposizione della coppia sarà finito? Quel che è certo è che i due iniziano insieme un viaggio dalla meta sconosciuta.

Fantascienza e approfondimento psicologico

Another End è un film dal carattere non spiccatamente italiano. Non solo perché è ambientato negli Stati Uniti e si avvale di un cast internazionale. L’elemento fantascientifico scelto dal regista – anche sceneggiatore, assieme a Giacomo Bendotti, Valentina Gaddi e Sebastiano Melloni – per fare da impalcatura e da detonatore della vicenda è sicuramente più tipico di una cinematografia come quella americana, che tende a spostare all’esterno tutto ciò che è interiore, dando corpo e materia anche agli elementi eminentemente immateriali, come le paure, i dolori e le angosce umani.

Qui però questa scelta, compiuta dal regista con estrema libertà stilistica, non è altro che un pretesto per introdurre e trattare la tematica del lutto e dell’assenza in modo molto europeo, con un focus sull’approfondimento psicologico, sull’interiorità dei personaggi, che non è scalfito dalla scelta del genere. Il rischio era che l’elemento fantascientifico portasse con sé una banalizzazione, semplificando eccessivamente ciò che è complesso e allontanando lo spettatore. Questo fortunatamente non accade, grazie a una sceneggiatura ben orchestrata, che riesce anche a sorprendere con un twist finale e grazie all’apporto fondamentale dei protagonisti.

Another End film 2024
Bérénice Bejo_©Indigo Film

Le interpretazioni in Another End

Il regista, infatti, lascia agli attori e alle loro interpretazioni tutto lo spazio necessario per dare profondità alla pellicola. Solo così si può riuscire quando si toccano le corde più profonde dell’animo umano e si ha a che fare col dolore, con la sofferenza, con l’angoscia della solitudine e della perdita, con la nostalgia di quanto è irripetibile, con il vuoto lasciato dalla morte. Il film mette in campo quella possibilità che non c’è, ma che molti, se non tutti, vorrebbero: andare oltre il limite della morte. Another End riesce a coinvolgere, pur con i suoi ritmi lenti, i suoi dialoghi parchi e una trama non fitta di eventi, grazie a un cast ben scelto.

Al suo interno, infatti, non vi sono solo certezze come Gael García Bernal e Bérénice Bejo, capaci di dare coloriture diverse ma ugualmente intense sia ai sentimenti che accompagnano il lutto, sia all’affetto fraterno. Protagonista femminile è la giovane e talentuosa attrice norvegese Renate Reinsve, cui tocca il ruolo più difficile, ossia quello del personaggio doppio. L’attrice risulta assai convincente sia nei panni di Zoe che in quelli di Ava, due personaggi diametralmente opposti.

Lo stile di Another End

Another End non punta sugli effetti speciali, piuttosto su delle atmosfere create con misura e una certa eleganza stilistica, che però non sfocia nel manierismo. L’ambientazione è fredda, dominata dal grigiore della metropoli.

Tuttavia, vi sono momenti in cui questa lascia spazio a luci calde come il calore dei sentimenti, delle emozioni. Un ambiente asettico richiama la morte, ma i personaggi che si muovono all’interno degli spazi li rendono vivi. Ad accompagnare il film le musiche di Bruno Falanga, evocative, coinvolgenti e adatte ai vari momenti del film. Si nota anche la sensibilità musicale del regista e compositore. Senz’altro da apprezzare, dunque, il ritorno alla regia di lungometraggio di Piero Messina: un lavoro delicato e con una sua poesia, che pone lo spettatore di fronte a domande su di sé e sui legami affettivi cui non è facile rispondere. Prodotto da Indigo film e Rai Cinema, Another End è in sala dal 21 marzo.

Alien: Romulus, il regista condivide le reazioni di Ridley Scott e James Cameron

0

Il regista di Alien: RomulusFede Alvarez, ha rivelato le reazioni di Ridley Scott e James Cameron al suo film, nuovo capitolo del franchise di Alien. Parlando con THR, Alvarez ha infatti raccontato di aver mostrato il lungometraggio ai due registi, autori rispettivamente di Alien e Alien – Scontro finale. Scott e Cameron a quanto pare hanno entrambi amato questo nuovo film della saga, ma sembra abbiano anche dato al regista pareri ed elementi su cui riflettere molto diversi tra loro. “Per quanto sia intimidatorio, questa è la parte migliore del poter lavorare a qualcosa di simile“, ha affermato Alvarez.

Per tutti noi, qualunque cosa facciamo, il sogno è quello di sederci con i maestri del nostro mestiere, parlare di quello che facciamo e imparare a farlo meglio. E il processo di realizzazione di questo film mi ha permesso di fare questa esperienza con Ridley. A livello di storia, prima gli abbiamo detto cosa avevo intenzione di fare e poi, quando l’ha letto, ho discusso con lui della sceneggiatura. E poi, quando ha visto il film, ho discusso con lui del mio montaggio. Quindi considero ognuno di quei momenti e delle conversazioni creative con Ridley come un momento culminante della mia carriera e della mia vita

Anche James Cameron è una persona che ho conosciuto nel corso degli anni e quando ha saputo che lo stavo facendo, abbiamo iniziato a parlarne. Quindi ho avuto una conversazione con lui anche a livello di sceneggiatura. Ora ha visto il film e gli è piaciuto molto. È affascinante anche perché gli appunti e i commenti di Cameron e Scott sono completamente diversi. Qualunque cosa dicesse Ridley, Cameron diceva qualcosa di diverso. Erano tutti commenti, appunti e pensieri super intelligenti sul film e sulla regia, eccetera, ma entrambi hanno approcci completamente diversi”.

“Quindi la parte fantastica della realizzazione di questo film è stata quella di avere la possibilità di lavorare con loro“. Come noto, infatti, i due film realizzati da loro per la saga sono profondamente diversi: l’Alien di Scott è un puro horror fantascientifico, mentre Cameron con Aliens – Scontro finale ha invece dato vita ad un vero e proprio film di guerra, sempre calato in un contesto fantascientifico. Scott si era detto furioso per essere stato sostituito da Cameron per il sequel, riconoscendo però poi la bellezza dell’opera realizzata da Cameron.

Alien: Romulus, tutto quello che sappiamo sul film

Il film è interpretato da Cailee Spaeny (Priscilla), David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn (Aftersun) e Aileen Wu. Alien: Romulus è diretto da Fede Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.

Il film è prodotto da Ridley Scott (Napoleon), che ha diretto l’originale Alien e ha prodotto e diretto i nuovi film della saga, Prometheus e Alien: Covenant, Michael Pruss (Lo strangolatore di Boston) e Walter Hill (Alien); mentre Fede Alvarez, Elizabeth Cantillon (Charlie’s Angels), Brent O’Connor (Bullet Train) e Tom Moran (Unstoppable – Fuori controllo) sono i produttori esecutivi.

Durante una chiacchierata con Variety sul red carpet dei Gotham Awards dello scorso anno, la Spaeny ha rivelato che Romulus si svolge tra gli eventi dell’Alien originale di Ridley Scott e il sequel di James Cameron, Aliens – Scontro finale. “Dovrebbe inserirsi tra il primo e il secondo film“, ha detto Spaeny. “Hanno portato lo stesso team di ‘Aliens’, il film di James Cameron. Le stesse persone che hanno costruito quegli xenomorfi sono venute a costruire i nostri. Quindi vedere il progetto originale con le persone originali che hanno lavorato a questi film per più di 45 anni e che hanno fatto parte della loro vita è stato davvero incredibile“.

A produrre il film c’è naturalmente anche la Scott Free, la società del regista originale di Alien, Ridley Scott, che è produttore esecutivo. Con il titolo Alien: Romulus, non è dunque ancora stato rivelato molto riguardo all’ambientazione, alla collocazione temporale o alla trama del film. Ad aprile, Álvarez aveva rilasciato un’immagine dietro le quinte di un facehugger che stringe il ciak del film a bordo di una stazione spaziale. La presenza del facehugger conferma che il film si svolgerà dopo gli eventi di Prometheus e Alien: Covenant, che hanno rappresentato le origini degli Xenomorfi così come li si conosce.

L’esperienza di Álvarez con i film La casa e Man in the Dark potrebbe però anche suggerire che lo sceneggiatore-regista riporterà il franchise alle sue origini, con un thriller dove il cast è braccato dagli alieni all’interno dei confini della stazione spaziale. Con l’imminente film di Alien che ha finalmente ricevuto una data di uscita, il 16 agosto, il pubblico può ora aspettarsi che vengano nei prossimi mesi rivelati ulteriori dettagli sulla trama.

Ghostbusters: Minaccia Glaciale, rivelato il punteggio su Rotten Tomatoes

0

Ghostbusters: Minaccia Glaciale ha riportato il minimo storico su Rotten Tomatoes per il franchise. Ora che le recensioni del film sono arrivate a pochi giorni dalla data di uscita ufficiale, il portale Rotten Tomatos ha svelato che, con 52 recensioni ad oggi raccolte, il punteggio del film è 44%. Anche se questo numero è destinato a cambiare con l’aggiunta di altre recensioni, al momento in cui scriviamo il film ha il punteggio più basso dell’intero franchise ed è solo il secondo capitolo a ottenere un punteggio “Rotten” dopo Ghostbusters II del 1989 (55%). Il film precedente, Ghostbusters: Legacy, ha invece totalizzato il 64% per le recensioni della critica, ma il 94% per quelle del pubblico.

Ghostbusters: Minaccia Glaciale, la trama e il cast del film

In Ghostbusters: Minaccia Glaciale, la famiglia Spengler torna dove tutto è iniziato, l’iconica caserma dei pompieri di New York, e si unisce agli Acchiappafantasmi originali che hanno sviluppato un laboratorio di ricerca top-secret per portare la lotta ai fantasmi a un livello superiore. Quando la scoperta di un antico artefatto scatenerà una forza malvagia, i vecchi e nuovi Ghostbusters dovranno unire le forze per proteggere la loro casa e salvare il mondo da una seconda era glaciale.

Il nuovo film, seguito di Ghostbusters: Legacy e diretto da Gil Kenan, anche autrice della sceneggiatura insieme a Jason Reitman, è il quinto film della saga e vede molti dei membri superstiti del cast originale (tra cui Bill Murray, Ernie Hudson, Dan Aykroyd e Annie Potts) riunirsi con il cast presentato dal precedente film (Finn Wolfhard, Mckenna Grace, Carrie Coon, Paul Rudd e Logan Kim). A loro si uniscono i nuovi arrivati  Kumail Nanjiani Patton Oswalt. sarà al cinema dall’11 aprile distribuito da Eagle Pictures.

Marvel Studios: confermata la realizzazione di due serie

0
Marvel Studios: confermata la realizzazione di due serie

I Marvel Studios potrebbero ridimensionare i loro programmi per Disney+, ma due serie del MCU sono ancora confermate dopo che i fan avevano pensato che fossero state cancellate. Sulla scia del ritorno dell’amministratore delegato della Disney Bob Iger nel novembre 2022, a seguito di una serie di delusioni della Marvel e dei cambiamenti nel settore dello streaming, la Disney e i Marvel Studios hanno come noto rivisto la loro strategia per il MCU. È stato a quel punto riferito che alcuni progetti Disney+ potrebbero essere cancellati del tutto.

A quanto pare, però, due dei principali candidati alla cancellazione sono ancora in arrivo. Parlando con Agents of Fandom di Wonder Man e Ironheart, il responsabile dei Marvel Studios per lo streaming, la televisione e l’animazione Brad Winderbaum ha rivelato che la Marvel sta “montando entrambi gli show proprio mentre parliamo“. “Sono spettacolari, incredibili e diversi… permetteranno di esplorare angoli dell’universo che sono davvero eccitanti. Riri Williams è uno di questi e non vedo l’ora che la gente conosca Simon Williams“.

Marvel Studios: confermati Wonder Man e Ironheart

Basata sull’omonimo personaggio della Marvel, Wonder Man ha come protagonista Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Simon Williams, un attore che acquisisce dei superpoteri e diventa Wonder Man. Il destino dello show è stato messo in discussione dopo il ritardo di Daredevil: Born Again e quando la scrittrice/autrice Joanna Robinson ha condiviso, tramite The DisInsider, che i Marvel Studios stavano “cestinando il progetto Wonder Man“, in quanto molti piani stanno “andando in fumo“. Stando a quanto dichiarato, ciò non sarebbe però vero e anzi sembra che presto si potrebbero avere maggiori annunci riguardo queste serie.

Ironheart, invece, vede protagonista Dominique Thorne in una serie solista dove riprende il suo ruolo di Riri Williams da Black Panther: Wakanda Forever. Il debutto della serie era originariamente previsto per la fine del 2023, ma è stato poi ritardato e alla fine è stato omesso dalla programmazione dei Marvel Studios, sollevando preoccupazioni sul fatto che sarebbe mai stato realizzato. Sebbene i commenti di Winderbaum confermino che entrambi gli show di Disney+ sono sopravvissuti alla ristrutturazione dei Marvel Studios, non ha confermato quando uno dei due debutterà.

Il film sui vampiri di Ryan Coogler con Michael B. Jordan uscirà nel 2025

0

Ryan Coogler e Michael B. Jordan hanno collaborato a numerosi progetti, tra cui i film delle serie Black Panther e Creed. La loro prossima collaborazione, tuttavia, sarà un “film evento” IMAX ancora senza titolo per la Warner Bros. che avrà come protagonista Jordan e che il pubblico potrà scoprire l’anno prossimo, dato che la Warners ha fissato la data di uscita del progetto al 7 marzo 2025, secondo quanto riportato da Deadline, con le riprese che dovrebbero avere inizio ad aprile a New Orleans. I dettagli sul film sono ancora scarsi, ma si prevede che sarà molto diverso dai precedenti progetti di Coogler e Jordan.

Sebbene la Warner Bros. non abbia confermato alcun punto della trama, un rapporto di Puck dell’inizio dell’anno ha affermato che il film avrà come protagonista Jordan nei panni di una coppia di vampiri succhiasangue. Puck ha aggiunto che si ipotizza che il film sia ambientato nel Sud americano negli anni ’30, con l’era Jim Crow che avrebbe avuto un ruolo importante. Jordan dovrebbe dunque ricoprire più ruoli all’interno del film, che dovrebbe dunque avere anche un’ambientazione fissata nel passato. Coogler produrrà anche il film con la sua Proximity Media insieme a Zinzi Coogler e Sev Ohanian.

LEGGI ANCHE: Il nuovo film di Ryan Coogler con Michael B. Jordan trarrà ispirazione dagli Anime

Ryan Coogler e Michael B. Jordan insieme per la quinta volta

Come già riportato, questo film segnerà la quinta collaborazione tra Jordan e Ryan Coogler. Dopo il film indipendente Prossima fermata: Fruitvale Station e lo sportivo Creed – Nato per combattere, spin-off della serie di Rockyi due hanno lavorato ai blockbuster Black Panther Black Panther: Wakanda Forever. Dopo queste due esperienze, sembra ora che i due siano pronti per qualcosa di completamente diverso, che potrebbe portarli in territori nuovi e inesplorati all’interno delle rispettive carriere. Si attendono dunque maggiori notizie.

The Last Rifleman – Ritorno in Normandia in esclusiva su SKI e NOW

Arriva in prima TV esclusiva lo Sky Original The Last Rifleman – Ritorno in Normandia con Pierce Brosnan, in onda sabato 23 marzo alle 21:15 su Sky Cinema Uno, in streaming solo su NOW e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K.

La trama di The Last Rifleman – Ritorno in Normandia

Ispirato a fatti realmente accaduti, The Last Rifleman – Ritorno in Normandia racconta l’emozionante e commovente storia di Artie Crawford (Pierce Brosnan), un veterano della Seconda Guerra Mondiale che vive in una casa di riposo nell’Irlanda del Nord e che ha appena perso la moglie. Nel 75° anniversario dello sbarco in Normandia, Artie decide di fuggire di nascosto dalla casa di riposo e di intraprendere un lungo viaggio verso la Francia per dare l’ultimo saluto al suo migliore amico scomparso in battaglia. Nel corso del suo itinerario, Artie incontrerà molte persone interessanti e divertenti che lo aiuteranno a proseguire nel suo percorso. Grazie a tutte queste nuove amicizie, Artie scoprirà che non è mai troppo tardi per affrontare i fantasmi del passato e non è mai troppo presto per iniziare un’avventura.

The Last Rifleman – Ritorno in Normandia in esclusiva sabato 23 marzo alle 21.15 su Sky Cinema Uno, in streaming solo su NOW e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K per i clienti Sky Q o Sky Glass con pacchetto Sky Cinema e con servizio opzione Sky HD/Sky Ultra HD attivo.

Downton Abbey 3: Imelda Staunton conferma la realizzazione del film

0

Downton Abbey 3 si farà davvero e una delle sue star lo ha confermato. BBC Radio 2 ha infatti parlato con Imelda Staunton riguardo i continui rumor su un nuovo lungometraggio. L’attrice ha ora confermato la cosa, affermando che: “Ci sarà un film conclusivo, ecco qua“. Il presentatore ha a quel punto scherzato dicendo: “Spero che non ti abbiamo messo nei guai“, al che l’attrice ha risposto: “Non mi interessa“. A questo punto la questione sembra essere chiusa e risolta. Ci sono state tante speculazioni sui social media e su altri canali, ma ora i fan hanno finalmente una risposta definitiva da una persona direttamente coinvolta. Tuttavia, ci sono ancora grandi domande che circondano un Downton Abbey 3.

Naturalmente, ci si chiede quale sarà la storia. Se questo film è davvero destinato a essere un addio a Downton Abbey, ci sono parecchie linee narrative da portare a compimento. Una volta definiti questi dettagli, si pone il problema della sua uscita. Per fortuna, un progetto su Downton Abbey non ha bisogno di un ampio lavoro di VFX o di altre cose del genere, ma potrebbe comunque volerci un po’ di tempo prima di vederlo in sala, anche se secondo alcuni rumor il progetto potrebbe essere pronto entro la fine dell’anno. In ogni caso, dopo Downton Abbey e Downton Abbey II – Una nuova era, i fan saranno felici di poter rivedere sul grande schermo quei personaggi e le loro storie.

Downton Abbey 3 arriverà nel 2024?

Tutto è iniziato con le voci di un possibile ritorno del franchise con Downton Abbey 3. Il Daily Mail ha parlato con diverse fonti che hanno indicato che c’era un progetto in produzione. Il rapporto indicava che il film sarebbe potuto arrivare in TV “entro la fine dell’anno“. “Le riprese sono in corso da qualche settimana, è tutto molto, molto segreto. Ci sono persone che ci lavorano e che non hanno mai visto una segretezza del genere“, hanno spiegato le fonti del Mail. “A chi lavora sul set è stato fatto firmare un accordo di non divulgazione per non svelare nulla, ma c’è molta eccitazione per il ritorno di Downton Abbey“. Se dunque le riprese fossero già in corso, un’uscita in sala entro il 2024 non sarebbe da escludere.

Alien: Romulus, Fede Alvarez assicura che il film non stravolgerà il canone

0

Quando i franchise più amati vengono ampliati con nuovi film, spesso questi trovano il modo di offrire nuovi spunti di riflessione sugli eventi delle opere precedenti, ma il regista Fede Álvarez ha confermato che il suo prossimo Alien: Romulus (qui il primo teaser trailer), ambientato tra Alien e Aliens – Scontro finale, non avrà un impatto complessivo sulla mitologia di entrambi i film. Questo sarà un sollievo per alcuni fan, sapendo che l’avventura può essere goduta interamente per i suoi meriti, anche se alcuni fan saranno sicuramente delusi dal fatto che non ricontestualizzerà ciò che è stato visto negli amati capitoli del franchise.

Parlando con Variety, Álvarez ha confermato che il suo nuovo film si svolge “20 anni dopo il primo, e per me non è uno stravolgimento del canone. È una cosa che mi piace fare personalmente, assicurandomi che tutto sia in linea con la grande storia del franchise di Alien, non solo per quanto riguarda la storia, ma anche per quanto riguarda il modo in cui realizzarla. Ho parlato con Ridley Scott come produttore e ho avuto lunghe chiacchierate con James Cameron a livello di sceneggiatura. Una volta terminato il film, l’ho mostrato loro“.

Ha continuato: “Tutti sono molto importanti, dal supervisore dei VFX di Aliens ai ragazzi che realizzano le miniature, e ne abbiamo assunti molti per lavorare al film. Altrimenti, è difficile ottenere lo stile, l’aspetto e l’atmosfera di un film come volevo io. È stato il più grande piacere di fare questo film, poter fare tutto questo processo“. Questo nuovo capitolo riporterà dunque il fenomenale franchise di Alien alle sue origini, con la sinossi che recita: “Mentre rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, un gruppo di giovani colonizzatori dello spazio si trova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo“.

Alien: Romulus, tutto quello che sappiamo sul film

Il film è interpretato da Cailee Spaeny (Priscilla), David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn (Aftersun) e Aileen Wu. Alien: Romulus è diretto da Fede Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.

Il film è prodotto da Ridley Scott (Napoleon), che ha diretto l’originale Alien e ha prodotto e diretto i nuovi film della saga, Prometheus e Alien: Covenant, Michael Pruss (Lo strangolatore di Boston) e Walter Hill (Alien); mentre Fede Alvarez, Elizabeth Cantillon (Charlie’s Angels), Brent O’Connor (Bullet Train) e Tom Moran (Unstoppable – Fuori controllo) sono i produttori esecutivi.

Durante una chiacchierata con Variety sul red carpet dei Gotham Awards dello scorso anno, la Spaeny ha rivelato che Romulus si svolge tra gli eventi dell’Alien originale di Ridley Scott e il sequel di James Cameron, Aliens – Scontro finale. “Dovrebbe inserirsi tra il primo e il secondo film“, ha detto Spaeny. “Hanno portato lo stesso team di ‘Aliens’, il film di James Cameron. Le stesse persone che hanno costruito quegli xenomorfi sono venute a costruire i nostri. Quindi vedere il progetto originale con le persone originali che hanno lavorato a questi film per più di 45 anni e che hanno fatto parte della loro vita è stato davvero incredibile“.

A produrre il film c’è naturalmente anche la Scott Free, la società del regista originale di Alien, Ridley Scott, che è produttore esecutivo. Con il titolo Alien: Romulus, non è dunque ancora stato rivelato molto riguardo all’ambientazione, alla collocazione temporale o alla trama del film. Ad aprile, Álvarez aveva rilasciato un’immagine dietro le quinte di un facehugger che stringe il ciak del film a bordo di una stazione spaziale. La presenza del facehugger conferma che il film si svolgerà dopo gli eventi di Prometheus e Alien: Covenant, che hanno rappresentato le origini degli Xenomorfi così come li si conosce.

L’esperienza di Álvarez con i film La casa e Man in the Dark potrebbe però anche suggerire che lo sceneggiatore-regista riporterà il franchise alle sue origini, con un thriller dove il cast è braccato dagli alieni all’interno dei confini della stazione spaziale. Con l’imminente film di Alien che ha finalmente ricevuto una data di uscita, il 16 agosto, il pubblico può ora aspettarsi che vengano nei prossimi mesi rivelati ulteriori dettagli sulla trama.

James Gunn potrebbe aver anticipato l’arrivo di un altro eroe nel DCU

0

L’ondata di progetti sui supereroi dei DC Studios ha suscitato parecchie speculazioni, in quanto i fan stanno studiando attentamente ciò che James Gunn e Peter Safran hanno in programma per il futuro. È già stata annunciata un’ondata di nuovi film dell’Universo DC e di show televisivi esclusivi di Max, ma c’è stato molto spazio per il cameo o l’introduzione di altri personaggi all’interno di questo Universo, e sembra che Gunn possa aver scatenato delle nuove teorie su uno di essi.

Nella giornata di ieri, Gunn ha infatti condiviso su Instagram e su Threads la copertina della miniserie del 2011 DC Universe Presents di Paul Jenkins e Bernard Chang: Deadman #1. Questo, naturalmente, ha portato a speculazioni sul fatto che il personaggio titolare, Boston Brand/Deadman, potrebbe essere prossimo ad un ingresso nel DCU. Non è la prima volta che Gunn condivide sui social media la copertina di Deadman, che aveva già utilizzato in un post di Halloween del 2022.

Ha anche postato copertine di personaggi DC sui suoi social media senza alcun tipo di contesto, come ha fatto in precedenza per Mister Terrific e Captain Atom. Vale la pena ricordare che, meno di un anno dopo, è stato confermato che Edi Gathegi interpreterà Mister Terrific nel reboot di Superman di Gunn, quindi l’arrivo di Deadman non è assolutamente da escludere. D’altronde, il più delle volte ogni attività social di Gunn sembra avere sempre una motivazione, anche se questa si palesa solo in seguito.

Chi è Deadman della DC?

Creato da Arnold Drake e Carmine Infantino in Strange Adventures #205 del 1967, Boston Brand/Deadman è un trapezista del circo che, dopo essere stato assassinato, acquisisce la capacità di possedere qualsiasi essere vivente. Deadman cerca così il suo assassino nell’Universo DC e alla fine diventa un membro di squadre come la Justice League Dark e i Sette Soldati della Vittoria.

Al momento non è chiaro dove Deadman potrebbe fare il suo debutto nel DCU, al di fuori di una potenziale avventura da solista o di un atteso progetto della Justice League Dark. Sulla carta, il candidato più probabile potrebbe essere il film di James Mangold su Swamp Thing, dato che i personaggi si sono incrociati nei fumetti. C’è anche la possibilità che si tratti di un cameo fuori campo in qualche altro progetto già annunciato, che si tratti di Waller, Creature Commandos o altro.

Cosa sappiamo sul nuovo Superman?

Superman racconta la storia del viaggio di Superman per conciliare la sua eredità kryptoniana con la sua educazione umana come Clark Kent di Smallville, Kansas“, si legge nella sinossi ufficiale del film. “È l’incarnazione della verità, della giustizia e dello stile americano, guidato dalla gentilezza umana in un mondo che vede la gentilezza come antiquata.” Il film uscirà al cinema l’11 luglio 2025.

Superman avrà come protagonisti David Corenswet nei panni di Clark Kent, Rachel Brosnahan nel ruolo di Lois Lane e Nicholas Hoult in quello di Lex Luthor, oltre a Isabela Merced nel ruolo di Hawkgirl, Edi Gathegi in quello di Mister Terrific, Nathan Fillion in quello della Lanterna Verde Guy Gardner e Anthony Carrigan in quello di Metamorpho.

Più recentemente, Sara Sampaio ha firmato per interpretare l’assistente/amante di Lex, Eve Teschmacher, e Skyler Gisondo è stato scritturato per il ruolo di Jimmy Olsen.Sono attesi anche i membri della squadra di antieroi The Authority e María Gabriela de Faría (Animal Control) è stata scritturata per il ruolo di Angela Spica/The Engineer. Si dice anche che la Supergirl di Milly Alcock farà il suo debutto prima del suo film su Supergirl: Woman of Tomorrow, ma non è ancora stato confermato.

The Mandalorian & Grogu: Giancarlo Esposito stuzzica i fan sul ritorno di Moff Gideon

0

Nel corso delle tre stagioni di The Mandalorian, Din Djarin ha incontrato la sua buona dose di antagonisti. Tuttavia, non c’è stato avversario più temibile del Moff Gideon di Giancarlo Esposito. Il personaggio è stato il Grande Cattivo per tutte le prime tre stagioni di The Mandalorian, prima di incontrare apparentemente la sua fine nei momenti finali dell’ultimo episodio. Anche se il personaggio è – almeno all’apparenza – morto, Esposito nutre la speranza di tornare nella galassia lontana lontana, idealmente già in The Mandalorian & Grogu.

Adoro l’universo di Star Wars“, ha dichiarato l’attore in una recente intervista con GQ. “Non ho nessun progetto perché non mi hanno chiamato. Ma Adoro Moff Gideon perché ha qualcosa che voglio“. “Sono tornato già tornato per la terza stagione. Poi vedi tutti questi cloni… metti insieme le cose“. Esposito fa riferimento ai vari cloni di Gideon che si vedono ad un certo punto nella serie, lasciando dunque aperta l’ipotesi che potrebbe tornare non come il Gideon originale bensì come un suo clone.

Leggi anche:

The Mandalorian & Grogu, tutto quello che sappiamo sul film

The Mandalorian & Grogu inizierà la produzione quest’estate a Los Angeles. Jon Favreau è produttore esecutivo insieme a Filoni e Kennedy, che ha descritto la “nuova storia” come “perfetta per il grande schermo”. Con Pedro Pascal nel ruolo del cacciatore di taglie con l’elmetto Din Djarin, The Mandalorian ha segnato la prima serie televisiva di Star Wars in live-action quando è stata lanciata su Disney+ nel novembre 2019. Nel 2023 è andata in onda la terza stagione, che si è conclusa con l’insediamento di Din e Grogu – il suo apprendista mandaloriano e figlio adottivo – sul pianeta Nevarro, un tempo privo di vegetazione.

È lì che Din diventa un sicario della neonata Nuova Repubblica, stringendo un patto con il Capitano Carson Teva (Paul Sun-Hyung Lee), ranger di Adelphi, per dare la caccia ai resti imperiali ancora fedeli all’Impero caduto. “Sono entusiasta di quello che stiamo facendo in questo momento, ma il film, credo, sarà grandioso“, ha dichiarato recentemente Filoni, sceneggiatore, regista e produttore di The Mandalorian, a ET. “Con Jon al timone, sarà fantastico, e lui ha studiato così bene Star Wars ora, quindi ha una grande stenografia e amo collaborare con lui. Sono entusiasta di condividere il futuro di quello che stiamo facendo“.

The Sims: Margot Robbie produrrà il film tratto dal celebre videogioco

0

The Sims, uno dei più celebri titoli del mondo dei videogiochi, sta per arrivare sul grande schermo. Come riportato da THR, Kate Herron, nota soprattutto per aver diretto la prima stagione della serie Marvel Loki, è pronta a dirigere questo adattamento del gioco. Herron sarà anche co-autrice della sceneggiatura insieme a Briony Redman. A produrre il progetto vi è la LuckyChap, la casa di produzione gestita da Margot Robbie, Tom Ackerly, Josey McNamara e Sophia Kerr, reduce dal grande successo di BarbieQuesto team produrrà dunque il film insieme a Roy Lee e Miri Yoon della Vertigo Entertainment. Anche Electronic Arts, che ha pubblicato il videogioco, sarà coinvolta in veste di creatore e produttore.

Che cos’è The Sims?

The Sims è un gioco per computer di simulazione di vita in cui i giocatori vestono i panni di un avatar che ha determinati tratti della personalità, abilità e relazioni modificabili e svolge le banali attività della vita quotidiana, come preparare la cena e arredare la casa. Il gioco si basa però anche su personaggi che hanno obiettivi e aspirazioni e, a seconda del gioco, possono anche costruire la propria famiglia. Dopo l’uscita del primo gioco nel 2000, l’ambientazione suburbana del franchise è stata ampliata, tramite sequel e pacchetti di espansione, per includere una serie quasi infinita di ambientazioni e toni come vacanze, show business, appuntamenti, vita liceale, persino magia e vampiri.

Anche la gamma di personaggi è pressoché infinita, anche se i membri delle famiglie Goth e Landgraab sono tra i più importanti. In un certo senso, The Sims condivide tratti simili a quelli di Barbie. Il gioco non ha infatti una vera e propria narrazione e presenta personaggi che vivono la loro vita, anche se controllati dai giocatori. Barbie, in quanto giocattolo, non ha una narrazione, essendo una bambola con una serie infinita di carriere, controllate dai giocatori. Il film potrebbe dunque idealmente partire da qui, magari costruendo un racconto che si sviluppi a partire dal tema del libero arbitrio o delle piccole ma importanti cose della vita.

Un film live-action basato su The Sims è in lavorazione dal 2007, con i diritti inizialmente detenuti dalla 20th Century Fox. L’adattamento cinematografico sarebbe stato scritto da Brian Lynch e prodotto da John Davis. La versione di The Sims della Fox è stata poi cancellata nel 2019 in seguito all’acquisizione della 20th Century Fox da parte della Disney. Al momento, LuckyChap è la società di produzione più in voga a Hollywood, dopo il successo miliardario di Barbie e quello di Saltburn, perciò sarà interessante scoprire quali prossimi sviluppi ci saranno per questo curioso adattamento.

House of the Dragon: svelati i poster ufficiali in attesa del trailer in arrivo

0

HBO ha pubblicato una nuova serie di poster della seconda stagione di House of the Dragon, anticipando le prossime battaglie che casa Targaryen combatterà.

I poster della nuova stagione anticipano una guerra totale tra i membri di Targareyn, con grandi didascalie “Tutti devono scegliere” posizionate sopra i vari membri della famiglia. Un tweet accanto ai poster anticipa anche qualcosa – molto probabilmente un teaser trailer – che uscirà domani.

Spin-off del grande successo della HBO Il Trono di Spade, House of the Dragon è ambientato circa 200 anni prima del Il Trono di Spade e traccia i conflitti che affliggono la dinastia regnante dei Targaryen. Emma D’Arcy interpreta la regina Rhaenyra Targaryen, con Matt Smith nei panni di suo zio Daemon e Olivia Cooke nei panni di Alicent Hightower, la vedova del defunto padre di Rhaeynra, Viserys.

La seconda stagione della serie spin-off House of the Dragon  presenterà la battaglia culminante per il potere conosciuta come “la Danza dei Draghi”, con i Verdi (gli Hightowers, Aegon & Co.) e i Neri (Rhaenyra, Daemon, ecc.) che combattono per rivendicare il Trono di Spade. (Guarda un teaser qui.)

Cosa aspettarsi dalla seconda stagione di House of the Dragon?

La prima stagione si è conclusa con la morte di Re Viserys, che ha gettato i Targaryen nel caos più totale riguardo al prossimo legittimo erede – il Principe Aegon o la Principessa Rhaenyra. La stagione successiva segna l’inizio della Danza dei Draghi, con ciascuna delle due parti che raccoglie il maggior numero di alleati e draghi possibile per assicurare la sconfitta dell’altra.

House of the Dragon è attualmente interpretata da Matt Smith, Olivia Cooke, Emma D’Arcy, Rhys Ifans, Steve Toussaint, Eve Best, Sonoya Mizuno, Graham McTavish, Jefferson Hall, David Horovitch, Matthew Needham, Bill Patterson, Gavin Spokes, Wil Johnson, John Macmillan, Savannah Steyn e Theo Nate. La seconda stagione vedrà anche l’aggiunta di Gayle Rankin, Russell Beale, Freddie Fox e Abubakar Salim.

Basato su Fire & Blood di George R.R. Martin, House of the Dragon racconta l’ascesa e la caduta dei Targaryen – l’unica famiglia di signori dei draghi sopravvissuta al Destino di Valyria. Si svolge 300 anni prima degli eventi del pluripremiato adattamento della serie di Game of Thrones, che ha trasmesso il suo episodio finale nel 2019.

House of the Dragon è stata ideata da George R.R. Martin, Ryan Condal e dal regista di Game of Thrones Miguel Sapochnik; Condal e Sapochnik sono anche gli showrunner. Martin, Sapochnik, Condal, Vince Gerardis e Sara Lee Hess sono produttori esecutivi.

Venus: tutto quello che c’è da sapere sul film horror

Venus: tutto quello che c’è da sapere sul film horror

Il regista spagnolo è noto per aver realizzato film horror come Nameless – Entità nascosta, Bed Time, La settima musa e, soprattutto, Rec e [Rec]². Maestro del genere, negli anni ha dunque dato vita ad opere caratterizzate per la forte presenza di orrori soprannaturali che si svolgono in ambienti ristretti, violenze corporee inaudite e, di conseguenza, elementi gore adatti ad un pubblico decisamente avvezzo a questo tipo di dettagli. Il suo nuovo film, Venus, uscito nel 2022 passando fin troppo in sordina, è un compendio di tutto ciò, anche solo per l’ispirazione ad un racconto dello scrittore horror H. P. Lovecraft.

Il film è prodotto da Alex de la Iglesia (Le streghe son tornate, Oxford Murders – Teorema di un delitto) con la sua The Fear Collection, un marchio dedicato ai film dell’orrore fondato nel 2020 insieme a Carolina Bang e in collaborazione con Prime Video e Sony Pictures. Il primo film uscito sotto l’egida di The Fear Colletion è stato Veneciafrenia, mentre il secondo è, appunto, Venus. Si tratta di un’opera molto particolare per Balagueró, che come da lui sottolineato sembra iniziare come un classico crime movie per poi trasformarsi improvvisamente in un horror soprannaturale con streghe, demoni e spaventosi riti sacrificali.

Il passaggio televisivo di Venus è dunque l’occasione perfetta per recuperare il nuovo film di un maestro di questo genere, che ancora una volta si diverte e sorprende nel mettere in scena orrori con pochi eguali, che non mancano di soddisfare gli appassionati di questa tipologia di horror. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Venus. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Venus cast

La trama di Venus

La vicenda si svolge a Madrid, Spagna. Protagonista del racconto è Lucía, una go-go dance che, con in mano un pesante borsone pieno di pacchi di droga rubata in discoteca e una profonda ferita da taglio sulla coscia, fugge dal night club dove lavora, gestito dalla mafia. La ragazza, tuttavia, non ha alcuna possibilità di ingannare i suoi feroci datori di lavoro, gangster assassini che si pongono subito sulle sue tracce. Lucía non ha allora altra scelta che cercare di nascondersi dalla sorella Rocío e la giovane nipote Alba. Le due vivono nel decrepito Edificio Venus, un inquietante complesso di appartamenti di Villaverde Sud, su cui girano strane voci.

Nella speranza che i gangster smettano di cercarla, Lucía trascorre dunque la notte da loro. Ma quando sua sorella scompare, la mattina seguente, la ragazza si ritroverà a dover proteggere la nipote non solo dai mafiosi, che l’hanno nel mentre individuata, ma anche da antichi orrori che si nascondono dietro le pareti dell’edificio. Le voci su quell’edificio, infatti, si rivelerano più vere del previsto, tra presenze soprannaturali, streghe e demoni. Un antico rito sta infatti giungendo a compimento e così, per i presenti, quei corridoi e quelle stanze diventano luogo di orrori indicibili.

Il cast di Venus

Ad interpretare Lucía vi è l’attrice Ester Expósito, nota per il ruolo di Hija de Fernando nella serie Vis a Vis – Il prezzo del riscatto e di Carla Roson nella serie Élite. Accanto a lei, nel ruolo della nipote Alba vi è invece Inés Fernández, attrice qui al suo esordio cinematografico. La sorella Rocio, invece, è interpretata da Ángela Cremonte, nota per il ruolo di Elisa Cifuentes nella serie Le ragazze del centralino. L’attore Fernando Valdiviels interpreta Moro, uno degli affiliati della gang criminale, mentre Pedro Bachura è Calvo, incaricato di ritrovare la protagonista. L’attore Federico Aguado è Salinas, complice di Lucía, mentre Magüi Mira è Marga, la principale delle anziane residenti nel condominio.

Come finisce il film?

Come si apprende nel finale del film, dietro gli orrori che infestano il condominio Venus vi sono le tre anziane. Il loro scopo è far sì che una creatura da loro venerata possa reincarnarsi attraverso un rito, motivo per il quale compieno sacrifici su bambini da decenni. Per cercare di impedire che Alba possa essere l’ennesima vittima, Lucía assume un notevole quantitativo di droga per ottenere energia. Fattasi largo tra i criminali, sale nell’appartamento delle anziane, che vedendola capiscono che la creatura da loro venerata si è reincarnata in lei. Lucía le uccide e porta via con sé Alba. Rimane però il dubbio se Lucía possieda quel potere solo per via della droga assunta o se perché realmente il demone ha preso possesso del suo corpo.

Venus finale

Il film e il racconto I sogni nella casa stregata di H.P. Lovecraft

Come anticipato, il film è liberamente tratto dal racconto horror I sogni nella casa stregata – conosciuto anche con il titolo La casa delle streghe – dello scrittore statunitense Howard Phillips Lovecraft, appartenente al famoso Ciclo di Cthulhu. In esso si narra di Walter Gilman, il quale sta portando avanti degli studi sul folclore e sulla vecchia strega Keziah Mason, sfuggita al rogo. Walter ritiene che la donna sia stata in grado di viaggiare attraverso lo spazio e le dimensioni e che sia dunque ancora viva da qualche parte. Da qui parte una storia a metà fra l’incubo e il surreale, con Walter alla mercé della strega Keziah e del suo famiglio, Brown Jenkin, un mostruoso ibrido con il corpo da topo e la faccia e le mani umane.

Tale racconto è stato poi adattato anche dal sesto episodio della serie Netflix Cabinet of Curiosities, dove nel ruolo di Walter vi è l’attore Rupert Grint. L’episodio in realtà si discosta parzialmente dal racconto introducendo la volontà di Walter di ritrovare la gemella morta anni prima e presumibilmente bloccata nella stessa realtà in cui si trova la strega, che cerca dunque a sua volta di tornare nel mondo dei vivi. Per quanto riguarda Venus, come si può intuire, il film si discosta molto dal racconto, mantenendo unicamente il tema dell’orrore cosmico, dei sogni, la casa della strega e i sacrifici fatti in nome di un male superiore.

Il trailer di Venus e dove vedere il film in streaming e in TV

Sfortunatamente Venus non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 20 marzo alle ore 21:20 sul canale Rai 4. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

La vendetta di Luna: trama, cast e la vera storia dietro il film

La vendetta di Luna: trama, cast e la vera storia dietro il film

La trama e il cast di La vendetta di Luna

Protagonista del film è Luna, una ragazzina di diciassette anni, intelligente, molto determinata e con una vita normale. Quest’ultimo aspetto termina bruscamente quando la sua famiglia viene uccisa in modo brutale nel bel mezzo di una vacanza in montagna. Dei misteriosi uomini, infatti, irrompono dentro il rifugio nel quale stavano soggiornando, uccidendo i genitori e la sorellina. Luna riesce per un pelo a fuggire, ma ovviamente da quel momento la sua vita non sarà più la stessa. Dopo il terribile fatto, la ragazza deecide di indagare su quanto accaduto e arriva a scoprire degli incredibili segreti sulla sua famiglia.

Capisce così che, in quanto unica sopravvissuta alla strage, è ora sotto il mirino dei servizi segreti, che vogliono morta anche lei. Il migliore amico del padre di Luna, Hamid, un agente russo afgano, si offrirà di proteggerla, tradendo i servizi segreti per portarla in salvo. Nonostante le offra una via sicura di salvezza all’estero, Luna si rifiuta di partire. Il suo obiettivo è quello di restare dove si trova per vendicare quella per lei è ancora la sua famiglia. Con l’aiuto di Hamid, decide di non arrendersi e affrontare coraggiosamente i nemici del padre. Ha così inizio una serie di vicende che la porteranno ad affermarsi come letale assassina.

Ad interpretare Luna vi è l’attrice tedesca ma di origini italiane Lisa Vicari, già vista con il ruolo di Martha Nielsen nella serie Netflix Dark e nel ruolo di Isi nella serie Isi & Ossi. Per il suo ruolo in La vendetta di Luna, Vicari ha eseguito tutte le acrobazie previste per il suo personaggio, tra cui quella di appendersi a una corda a 60-70 metri di altezza sopra una gola. Recitano accanto a lei gli attori Carlo Ljubek nel ruolo dell’alleato Hamid, Branko Tomovic, in quello dell’antagonista Victor e Benjamin Sadler nel ruolo di Jakob, padre di Luna.

La vendetta di Luna cast

La vera storia che ha ispirato il film

Il film è liberamente basato su eventi realmente accaduti, un caso del 2012 di una famiglia di agenti russi scoperta e arrestata nel Baden-Württemberg, uno dei sedici stati federati della Germania. I membri della famiglia russa in questione, dopo essere stati arrestati e regolarmente processati dal governo tedesco, furono accusati di aver lavorato segretamente per oltre vent’anni per i servizi segreti di Mosca. A partire da questa vicenda, gli autori di La vendetta di Luna hanno provato ad immaginare dal punto di vista di un figlio o figlia come ci si possa sentire nell’apprendere quella verità sui propri genitori. Nasce così il film, che vira poi nel revenge movie, portando alle estreme conseguenze quel reale caso.

Come finisce il film?

Nel finale del film, dopo essere stata costretta a confrontarsi con il fatto che tutta la sua vita è stata una menzogna, in quanto suo padre Jakob era un agente russo che ha vissuto in Germania per 20 anni e la sua famiglia era solo una copertura, Lisa riesce ad individuare il mandante del massacro. Con l’aiuto di Hamid, segue infatti le orme di suo padre e affronta coloro che le danno la caccia, riuscendo a rivelare il vero corso degli eventi contro gli interessi della BND (il Servizio di Intelligence Federale) e a chiarire che suo padre, come contrariamente a quanto propagato dai media, non ha ucciso la moglie e la figlia. Numerosi arresti vengono effettuati, tra cui quello di Victor, responsabile dell’omicidio della famiglia di Luna

Il trailer di La vendetta di Luna e dove vedere il film in streaming e in TV

Sfortunatamente il film non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 20 giugno alle ore 21:00 sul canale Iris. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Mediaset Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

The Suicide Squad – Missione suicida: tutto quello che c’è da sapere sul film di James Gunn

I supereroi protagonisti di film, trilogie e saghe che vediamo al cinema si occupano di salvare il mondo da situazioni di estremo pericolo, mettendo a repentaglio la loro stessa incolumità. Ma chi si occupa di quelle missioni più “piccole” e dove ogni vita è assolutamente sacrificabile? Di queste, nell’universo della DC, si occupa la Suicide Squad, la squadra suicida composta da antieroi o veri e propri villain, costretti a rimediare ai loro trascorsi portando a termine attività di questo tipo. Al cinema, tale gruppo è stato brillantemente raccontato nel film del 2021 The Suicide Squad – Missione suicida (qui la recensione).

In realtà, già nel 2016 tale squadra era stata portata al cinema con il film Suicide Squad (qui la recensione) di David Ayer. Il risultato non del tutto soddisfacente di quel film, però, ha spinto i digirenti dei DC Studios a sviluppare un nuovo film. A dirigerlo è stato chiamato James Gunn, regista affermatosi in casa Marvel con i film di Guardiani della Galassia ma intercettato dalla DC nei mei in cui era stato licenziato dalla Marvel per via di alcune controversie. Gunn ha così assunto il ruolo di regista e sceneggiatore di questo nuovo progetto, apportandovi i propri tratti distintivi oltre che ripensarlo come una storia a sé, slegata dal precedente film.

Il suo  The Suicide Squad – Missione sucida, infatti, riprende sì alcuni dei personaggi già visti nel lungometraggio del 2016, ma si pone né come un sequel né come un reboot, semplicemente come “una cosa a parte”, come dichiarato dallo stesso Gunn. Fonti d’ispirazione per lui nella scrittura sono stati i fumetti dedicati alla squadra suicida negli anni Ottanta curati da John Ostrander e Kim Yale, ma anche il film Quella sporca dozzina (1967), di cui The Suicide Squad – Missione sucidaè la versione supereroistica. Ha così preso forma un stora scanzonata, tanto comica quanto emozionante, dotata anche di forti picchi drammatici in puro stile Gunn.

The Suicide Squad - Missione suicida cast

La trama e il cast di The Suicide Squad – Missione suicida

Protagonisti del film sono i super cattivi Harley Quinn, Bloodsport, Rick Flag, Peacemaker e altri pessimi elementi del penitenziario Belle Reve, che detiene i maggiori criminali di sempre. Questi vengono scelti per far parte della controversa Suicide Squad, con l’obiettivo di intraprendere una missione segreta di ricerca seguendo le indicazioni governative di Amanda Weller. Ogni loro singolo atto di ribellione, ogni passo falso commesso dal gruppo costerà loro la vita, che potrebbe essere distrutta dalla stessa Weller, dai loro nemici o da un altro membro della squadra. Il team suicida, però, non immagina che la missione da portare a termine avrà risvolti molto più grandi di quanto loro comunicato.

Come anticipato, alcuni degli attori del precedente film riprendono qui i loro ruoli, a partire da Margot Robbie, di nuovo nei panni di Harley Quinn. L’attrice, infatti, ha dichiarato di adorare il personaggio e di volerlo interpretare il più a lungo possibile. Per questa sua nuova avventura nei panni della Quinn, l’attrice si è inoltre impegnata per eseguire personalmente gli stunt previsti per il personaggio. Altro attore del primo film che ritorna anche qui è Joel Kinnaman, con il ruolo di Rick Flag. Per l’attore è stata questa l’occasione per dar vita ad una versione più ingenua e divertente del personaggio rispetto al precedente film. Viola Davis è invece, di nuovo, Amanda Waller.

Tra i nuovi arrivati figura invece Idris Elba, inizialmente scelto per sostituire Will Smith nei panni di Deadshot ma in seguito chiamato ad interpretare un personaggio inedito, Bloodsport. Il wrestler John Cena è invece presente con il ruolo di Peacemaker, da lui descritto come “un Captain America più str***o“. Grande fascino lo suscita invece il personaggio Nanaue, la cui voce originale è quella di Sylvester Stallone, dichiaratosi entusiasta del personaggio. Daniela Melchior interpreta Ratcatcher II, una ladra portoghese che ha il potere di controllare i ratti, mentre David Dastmalchian è Polka-Dot Man, un depresso supercriminale con il potere di espellere pois corrosivi dal proprio corpo.

The Suicide Squad - Missione suicida sequel

 

Lo squalo King Shark e le differenze con il fumetto

I fan della DC Comics non hanno potuto fare a meno di notare che King Shark è diverso da come appare nei fumetti, dove è uno squalo martello. Il regista James Gunn ha dunque spiegato che durante processo di progettazione del personaggio si è cercato di emulare il look da squalo martello di King Shark, ma che alcune cose dei fumetti al cinema non funzionano. “Ho fatto dei test con il design a testa di martello, che adoro e che inizialmente pensavo di usare. Ma il fatto che gli occhi ai lati fossero molto distanti tra loro rendeva incredibilmente scomode le riprese delle interazioni con le altre persone. Non si riusciva a vedere lo sguardo dell’interlocutore e le inquadrature tendevano a essere troppo larghe“.

Sequel e spin-off del film… ci sarà un The Suicide Squad 3?

Per quanto riguarda un sequel di  The Suicide Squad – Missione sucida, attualmente questo non sembra essere nei piani dei DC Studios, di cui Gunn è intanto diventato co-CEO insieme al produttore Peter Safran. I due stanno infatti lavorando ad un riavvio del DC Universe, accantonando il DC Extended Universe finora in vigore e di cui  The Suicide Squad – Missione sucida fa parte. Non è tuttavia da escludere che anche nei nuovi progetti dei due possa rientrare un nuovo film sulla Suicide Squad. Ad ora, l’unico progetto legato al film e nato in seguito ad esso è la serie spin-off Peacemaker, incentrata sul personaggio interpretato da John Cena.

Un’ulteriore serie spin-off con Amanda Waller protagonista è stata poi rivelata nel maggio 2022, con Christal Henry alla sceneggiatura e produttore esecutivo insieme a Gunn e Safran. Viola Davis riprenderà il suo ruolo e sarà anche produttrice esecutiva della serie, che avrebbe dovuto basarsi sulle apparizioni di Waller in Peacemaker, dove ha rivelato pubblicamente il suo lavoro con la Suicide Squad. Nel gennaio del 2023 è poi stato rivelato che la serie si intitolerà proprio Waller, ma al momento non è noto quando tale progetto entrerà in produzione.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di  The Suicide Squad – Missione sucida grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto di mercoledì 20 marzo alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

The Suicide Squad e The Suicide Squad – Dubbed Version, qual è la differenza?

Quando il film è stato distribuito su Netflix, sulla piattaforma è si poteva troavare una doppia versione di The Suicide Squad – Missione sucida: una “classica” e una riportante la dicitura “Dubbed Version”. Qual è la differenza tra le due? A livello contenutistico, i due film sono esattamente uguali, le differenze si ritrovano solo nel fatto che la prima, la versione “classica” possiede unicamente la lingua inglese (e i sottotitoli in inglese e in italiano), mentre la Dubbed Version possiede unicamente la lingua italiana ed è sprovvista di sottotitoli. Netflix dava così modo ai propri utenti la possibilità di scegliere in quale lingua guardare i film, in modo differente a come è solita fare.

Fonte: IMDb

Leggi anche:

Record di visualizzazioni su Disney+ per Taylor Swift: The Eras Tour (Taylor’s Version)

Taylor Swift: The Eras Tour (Taylor’s Version) continua a battere nuovi record: con 4,6 milioni di visualizzazioni* su Disney+ in 3 giorni diventa il film musicale più visto di sempre sulla piattaforma streaming. Nel fine settimana i fan di Taylor Swift hanno guardato su Disney+ 16,2 milioni di ore del film concerto della durata di 3 ore e mezza.

Iscriviti a Disney+ per guardare Taylor Swift: The Eras Tour e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Disney+ è l’unico posto in cui è possibile guardare per la prima volta lo show nella sua interezza, completo di brani eseguiti solo nei concerti dal vivo. I fan di Taylor Swift hanno avuto l’opportunità di ammirare esibizioni di nuove canzoni come “cardigan”, insieme ad altre quattro in versione acustica: “Maroon”, “Death by a Thousand Cuts”, “You Are in Love” e “I Can See You”.

Dall’artista 14 volte vincitrice del GRAMMY, Taylor Swift: The Eras Tour ha incassato più di 260 milioni di dollari al botteghino mondiale ed è un altro esempio di come Disney++ sia la casa di grandi eventi. Elton John live dal Dodger StadiumBlack Is King e The Beatles: Get Back sono tutti attualmente disponibili sulla piattaforma streaming. Per non parlare di folklore: the long pond studio sessions della stessa Swift.

The Fall Guy: secondo divertente trailer con Ryan Gosling

0
The Fall Guy: secondo divertente trailer con Ryan Gosling

La Universal Pictures Italia ha diffuso il secondo divertente trailer di The Fall Guy, l’atteso film che vede protagonista Ryan Gosling nei panni di uno stuntman

Colt Seavers è uno stuntman e, come ogni stuntman che si rispetti, è pronto a tutto: farsi saltare in aria e sparare, schiantarsi, lanciarsi dalle finestre e da ogni altezza possibile. Tutto per il nostro divertimento.

Ora però, reduce da un incidente che ha quasi messo fine alla sua carriera, si troverà davanti alla prova più difficile della sua vita: ritrovare una star del cinema scomparsa, smascherare una cospirazione e cercare di riconquistare l’amore della sua vita, pur continuando a svolgere quotidianamente il suo lavoro. Sarà pronto a essere l’eroe?

Dal regista e vero stuntman David Leitch (Bullet Train, Deadpool 2, Atomic Blonde e Fast & Furious Presents: Hobbs & Shaw e produttore di John Wick, Nobody e Violent Night) arriva un nuovo The Fall Guy, avvincente thriller d’azione con un cast stellare; una lettera d’amore agli action-movie e a tutti coloro che contribuiscono a realizzarli, lavorando duramente e passando spesso in secondo piano: The Fall Guy.

Il candidato all’Oscar Ryan Gosling  (Barbie, La La Land, Drive) interpreta Colt Seavers, uno stuntman un po’ acciaccato che, un anno dopo aver abbandonato la scena per concentrarsi sulla sua salute fisica e mentale, viene richiamato in servizio quando scompare il protagonista di un film stellare e diretto dalla sua ex Jody Moreno, interpretata dalla vincitrice del Golden Globe Emily Blunt (Oppenheimer, A Quiet Place, Sicario).

Mentre la spietata produttrice del film (la vincitrice dell’Emmy Hannah Waddingham; Ted Lasso) tenta di mantenere segreta la notizia della scomparsa della star Tom Ryder (il vincitore del Golden Globe Aaron Taylor-Johnson; Bullet Train), Colt si cimenta nei suoi stunts più acrobatici mentre cerca (con scarso successo) di rientrare nelle grazie di Jody. Ma quando il mistero attorno alla sparizione della star si infittisce, Colt si troverà invischiato in un sinistro complotto che lo spingerà sull’orlo di una caduta più pericolosa di qualsiasi acrobazia abbia mai tentato.

Ispirato alla serie televisiva di successo degli anni ’80, The Fall Guy è interpretato anche da Winston Duke (Black Panther) e dalla candidata all’Oscar Stephanie Hsu (Everything Everywhere All at Once).

Con la sceneggiatura di Drew Pearce (Hobbs & Shaw), The Fall Guy è prodotto da Kelly McCormick (Bullet Train, Nobody, Atomic Blonde) e David Leitch per 87North, e da Ryan Gosling e Guymon Casady (Game of Thrones, Steve Jobs e produttore esecutivo della prossima serie “Ripley”) per Entertainment 360. I produttori esecutivi sono Drew Pearce, Geoff Shaevitz di Entertainment 360 e Glen A. Larson (creatore della serie televisiva originale “Fall Guy”).

Gucci Saga: in arrivo la serie con la famiglia trai produttori

0
Gucci Saga: in arrivo la serie con la famiglia trai produttori

La saga della famiglia Gucci, è entrata nell’arena della cultura pop globale con il film di Ridley ScottHouse of Gucci”, e ora è pronta per un’altra svolta, questa volta com una nuova serie tv, e con la vera famiglia Gucci a bordo come parte del team di produzione.

Gaumont, il gruppo cinematografico e televisivo francese dietro Narcos”, “Lupin” e la prossima serie mondiale sulla moda “Becoming Karl Lagerfeld”, ha firmato un accordo con il produttore Giorgio Gucci, che rappresenta la famiglia Gucci, per realizzare una serie TV sull’ascesa dell’iconico marchio Gucci. Lo spettacolo seguirà gli inizi dell’azienda con il fondatore Guccio Gucci e approfondirà i conflitti che seguirono all’interno della dinastia della famiglia della moda che portarono alla vendita del loro impero.

Il progetto, ancora senza titolo, è in fase di sviluppo senza regista o cast, ma sta cercando di girare in Italia, Stati Uniti, Francia e Regno Unito.

Secondo la storia, Guccio Gucci ha lavorato come fattorino al Savoy Hotel di Londra, dove si è ispirato alle lussuose valigie in pelle portate dagli aristocratici britannici. Nel 1921, Gucci aprì il suo primo punto vendita a Firenze e i suoi quattro figli – Aldo, Vasco, Rodolfo e Ugo (il figliastro adottivo) – furono presto introdotti nell’azienda di famiglia. Aldo, il maggiore dei cinque fratelli, aprì la prima boutique Gucci a Roma negli anni ’30. La sua intuizione e l’uso innovativo di materiali di qualità hanno trasformato Gucci nel marchio iconico caratterizzato dal logo della doppia G.

Le faide familiari a lungo latenti nel corso dei decenni successivi portarono alla fine, all’inizio degli anni ’90, alla vendita del marchio a controllo familiare al conglomerato francese Kering.

Ci interessa raccontare la storia di un’azienda di famiglia, perché è di questo che tratta la saga di Gucci“, ha affermato Giorgio Gucci, nato dopo la vendita del marchio. Dirige la Alcor Film, con sede a Roma, che è stata tra i produttori del dramma giovanile di Alain ParroniUna domenica senza fine”, presentato in concorso nella sezione Orizzonti della Mostra del Cinema di Venezia 2023, dove ha vinto il Premio Speciale della Giuria.

“Gucci è stato sicuramente uno dei primi brand italiani a varcare i nostri confini e sbarcare negli Stati Uniti, e da lì a rimbalzare nel resto del mondo, diventando protagonista assoluto della Dolce Vita qui a Roma”, ha aggiunto.

Gucci Family Saga, Gaumont e Alcor Film insieme per raccontare la storia della Famiglia Gucci

La divisione italiana di Gaumont, la casa di produzione cinematografica prima al mondo per longevità, annuncia la partnership con Alcor Film di Giorgio Gucci e la sua famiglia, per la prima volta insieme in un progetto audiovisivo che racconta la storia di un Family Business: da una piccola bottega di artigiani fiorentini a una delle maison di moda più importanti in Italia e nel mondo.

Il business non può danneggiare la famiglia, ma la famiglia non deve danneggiare il business – Guccio Gucci jr

Questo è il conflitto tematico intorno al quale ruoterà la trama del nuovo progetto che narra la storia familiare dei Gucci sin dalle sue origini quando il fondatore, Guccio Gucci, partì con una nuova grande e ambiziosa avventura nel suo negozio di borse in pelle a Firenze. Proseguirà poi con il viaggio di suo figlio Aldo, il più anziano di cinque fratelli, che negli anni ’30 del secolo scorso apre la prima boutique a Roma: grazie alle sue intuizioni e all’ingegno sull’uso di materiali di qualità, nascerà l’iconico marchio con il logo a doppia G e i nastri a strisce rosso e verde o rosso e blu, facendolo diventare dalla fine della Guerra uno status symbol negli anni della Dolce Vita.

Aldo Gucci conia il motto: “La qualità si ricorda a lungo, il prezzo si dimentica”, e contro la volontà del padre inizia l’avventura per internazionalizzare il marchio Gucci con l’espansione sul mercato americano, sbarcando col primo negozio a New York. Aldo diventa così il primo ambasciatore della moda italiana nel mondo. Un imprenditore e designer romantico e intraprendente, un visionario alla conquista del fashion system mondiale. Protagonismo, rivalità, egoismo e ambiziosa espansione: tutti questi elementi saranno rappresentati in una tesa ed elegante saga familiare dallo stile contemporaneo e glamour.

Marco Rosi, General Manager di Gaumont Italia, dichiara: “Sono orgoglioso di annunciare questo ambizioso progetto. Abbiamo accolto con entusiasmo la proposta di Giorgio e della sua famiglia di lavorare sulla storia di uno dei brand più iconici al mondo, il cui successo globale resta indissolubilmente legato all’eccellenza italiana e alla famiglia che ne è stata artefice”.

Giorgio Gucci, AD Alcor Film, aggiunge: “Abbiamo scelto Gaumont per il loro percorso così simile al nostro, un Family Business che sceglie ogni giorno l’eccellenza per continuare a crescere. C’è tra noi una grande comunione d’intenti”.

Alien: Romulus, teaser trailer del nuovo film in arrivo!

0
Alien: Romulus, teaser trailer del nuovo film in arrivo!

Il primo trailer di Alien: Romulus, il film 20th Century Studios dal produttore Ridley Scott e dal regista/sceneggiatore Fede Alvarez. Alien: Romulus arriverà il 14 agosto nelle sale italiane, distribuito da The Walt Disney Company Italia.

Questo horror-thriller riporta alle origini il franchise di grande successo Alien: rovistando nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, un gruppo di giovani colonizzatori dello spazio si trova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo.

Il film è interpretato da Cailee Spaeny (Priscilla), David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn (Aftersun) e Aileen Wu. Alien: Romulus è diretto da Fede Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.

Il film è prodotto da Ridley Scott (Napoleon), che ha diretto l’originale Alien e ha prodotto e diretto i nuovi film della saga, Prometheus e Alien: Covenant, Michael Pruss (Lo strangolatore di Boston) e Walter Hill (Alien); mentre Fede Alvarez, Elizabeth Cantillon (Charlie’s Angels), Brent O’Connor (Bullet Train) e Tom Moran (Unstoppable – Fuori controllo) sono i produttori esecutivi.

Alien: Romulus, tutto quello che sappiamo sul film

Durante una chiacchierata con Variety sul red carpet dei Gotham Awards dello scorso anno, la Spaeny ha rivelato che Romulus si svolge tra gli eventi dell’Alien originale di Ridley Scott e il sequel di James Cameron, Aliens – Scontro finale. “Dovrebbe inserirsi tra il primo e il secondo film“, ha detto Spaeny. “Hanno portato lo stesso team di ‘Aliens’, il film di James Cameron. Le stesse persone che hanno costruito quegli xenomorfi sono venute a costruire i nostri. Quindi vedere il progetto originale con le persone originali che hanno lavorato a questi film per più di 45 anni e che hanno fatto parte della loro vita è stato davvero incredibile“.

A produrre il film c’è naturalmente anche la Scott Free, la società del regista originale di Alien, Ridley Scott, che è produttore esecutivo. Con il titolo Alien: Romulus, non è dunque ancora stato rivelato molto riguardo all’ambientazione, alla collocazione temporale o alla trama del film. Ad aprile, Álvarez aveva rilasciato un’immagine dietro le quinte di un facehugger che stringe il ciak del film a bordo di una stazione spaziale. La presenza del facehugger conferma che il film si svolgerà dopo gli eventi di Prometheus e Alien: Covenant, che hanno rappresentato le origini degli Xenomorfi così come li si conosce.

L’esperienza di Álvarez con i film La casa e Man in the Dark potrebbe però anche suggerire che lo sceneggiatore-regista riporterà il franchise alle sue origini, con un thriller dove il cast è braccato dagli alieni all’interno dei confini della stazione spaziale. Con l’imminente film di Alien che ha finalmente ricevuto una data di uscita, il 16 agosto, il pubblico può ora aspettarsi che vengano nei prossimi mesi rivelati ulteriori dettagli sulla trama.

La Storia Infinita: in arrivo un nuovo adattamento del libro di Michael Ende

0

La Storia Infinita, l’amato romanzo fantasy dell’autore tedesco Michael Ende – già adattato nel film di culto del 1984 (qui la recensione) – sta per essere riproposto sul grande schermo con un nuovo adattamento (dunque non un remake del film già esistente). Il progetto è frutto di una nuova joint-venture tra la Michael Ende Productions e la casa di produzione di prestigio See-Saw Films, che riporterà dunque il mondo di Fantàsia nelle sale cinematografiche attraverso – stando a quanto riportato da Variety – molteplici film in live-action.

La notizia pone fine alla corsa per una delle proprietà fantasy più interessanti ancora da sfruttare per il pubblico moderno. Secondo Variety, negli ultimi anni la proprietà di Ende ha ricevuto interesse da tutto il mondo, compresi studios e streamer. Già nel settembre del 2022 era stata riportata la notizia per cui i diritti del libro erano pronti per andare all’asta, cosa che faceva presuppore la possibile realizzazione di un nuovo film.

See-Saw – che non è nuova all’adattamento per il grande schermo di opere letterarie famose, avendo realizzato lungometraggi come LionIl potere del cane, oltre ai recenti successi televisivi Heartstopper e Slow Horses – si è dunque ora unita alla Michael Ende Productions per sviluppare e produrre i film. La nuova partnership ha ottenuto i diritti per La Storia Infinita dall’esecutore testamentario di Ende, il dottor Wolf-Dieter von Granau. Iain Canning ed Emile Sherman produrranno per See-Saw insieme a Roman Hocke e Ralph Gassmann per Michael Ende Productions.

La storia è attuale e senza tempo, e ha davvero l’opportunità di essere raccontata in modo nuovo“, ha dichiarato Canning. “E parte della particolarità del libro è che si può tornare ad esso in diverse età della vita e trovare diversi livelli di significato. Perciò è meraviglioso avere l’opportunità di dare una nuova prospettiva che avrà nuovi strati e significati. Crediamo che ogni generazione meriti il proprio viaggio a Fantàsia“. “Il viaggio, per molti versi, inizia ora“, ha detto Canning. “C’è stata molta attesa da parte delle persone che amano questa storia su quali sarebbero stati i prossimi passi. Per noi, ora dobbiamo parlare con scrittori e registi che nutrono una passione per questo racconto“.

Abbiamo bisogno di storie come abbiamo bisogno dell’aria per respirare e dell’acqua per sopravvivere. Danno qualità ai nostri mondi interiori e con questa qualità prendiamo decisioni di qualità. Le storie rendono il mondo migliore“, ha detto invece Hocke. “E ‘La Storia Infinita’ è la storia di tutte le storie“. Gran parte dei dettagli della produzione, compreso il numero esatto di film da realizzare, dipenderà dai creativi che verranno coinvolti. Ma Canning ha detto che i luoghi descritti da Ende ne La Storia Infinita – tra cui la cosiddetta Torre d’Avorio, Goab il Deserto dei Colori, le Montagne d’Argento, la Città Spettrale, il Lago d’Argento e le Paludi della Tristezza – permetteranno al film di essere una “produzione globale internazionale“.

Di cosa parla La Storia Infinita?

Pubblicato per la prima volta nel 1979, La Storia Infinita è stato tradotto in 45 lingue, vendendo milioni di copie in tutto il mondo. Al centro della storia c’è l’impacciato ma fantasioso bambino Bastian Balthasar Bux che, mentre scappa dai bulli, scopre il misterioso libro La Storia Infinita, che racconta dell’eroico Atréyu e della sua missione di salvare il magico regno di Fantàsia – un mondo di draghi, giganti, vasti regni e paludi mortali – e la sua sovrana, l’Imperatrice Bambina, dalla distruzione da parte di una forza nota come “Il Nulla”. Ma più legge, più Bastian si rende conto di non essere semplicemente uno spettatore non coinvolto, ritrovandosi ben presto trasportato lui stesso in Fantàsia, volando in cima al drago portafortuna Falkor per cercare di fermare le forze del male.

Aaron Taylor-Johnson: “Ne abbiamo tutti abbastanza” degli studi che “sfornano cose che diluiscono la voglia di andare al cinema”

0

Aaron Taylor-Johnson è il protagonista dell’ultima copertina di Rolling Stone UK in vista del resto dell’anno che si preannuncia impegnativoa per l’attore 33enne. Ha un ruolo di supporto in “The Fall Guy” (nelle sale il 3 maggio da Warner Bros), è protagonista del film di supereroi “Kraven the Hunter” (nelle sale il 30 agosto da Sony) e fa parte dell’ensemble di Robert EggersNosferatu” (nelle sale il 25 dicembre da Focus Features). Kraven the Hunter offre a Aaron Taylor-Johnson l’opportunità di lanciare un nuovo franchise di supereroi dopo un’unica apparizione nel ruolo di Pietro Maximoff nel Marvel Cinematic Universe grazie a “Avengers: Age of Ultron“.

Penso che questo personaggio avesse qualcosa di unico e di concreto“, ha dichiarato Aaron Taylor-Johnson a proposito di Kraven. “Ne abbiamo tutti abbastanza di vedere certi film in studio, un certo tipo di cultura pop… in cui sfornano roba che diluisce la voglia di andare al cinema. Non avrei accettato se non avessi sentito che c’era qualcosa da portare in vita con questo personaggio“.

Affrontare un film Sony/Marvel è una sfida completamente diversa“, ha aggiunto più avanti nell’intervista. “C’è la storia, il personaggio, il ruolo; è una cosa. Ma poi si entra anche in un mondo in cui si ha a che fare con uno studio e un franchise – o possibili franchise, ma non esageriamo. Quindi, in un certo senso, stanno lanciando i dadi su di me, il che è una bella cosa. Ma devi soddisfare gli studios, compiacere il pubblico e fare ciò che è dignitoso per te come attore. Trovo tutto questo super stimolante“.

Un altro potenziale franchise all’orizzonte per Aaron Taylor-Johnson è James Bond. Da tempo è considerato il favorito per prendere il posto di Daniel Craig, e il 18 marzo il The Sun ha riportato che gli è stato ufficialmente offerto il ruolo e che firmerà un contratto a breve. Fonti vicine a Aaron Taylor-Johnson hanno sminuito la notizia e hanno detto che non è stato scritturato per il ruolo di Bond, ma tecnicamente tutto è possibile in futuro.

Posso parlare solo delle cose che mostrerò e racconterò“, ha detto Aaron Taylor-Johnson quando Rolling Stone UK gli ha chiesto di parlare di Bond. “Non sento il bisogno di avere un futuro disegnato per me. Mi sento come se: qualsiasi cosa venga disegnata per me, posso fare di meglio“.

Beetlejuice Beetlejuice: prime foto ufficiali con i protagonisti del film

0

Sono state pubblicate sui canali social ufficiali del film le prime immagini di Beetlejuice Beetlejuice, l’atteso sequel del film del 1988 diretto da Tim Burton e in arrivo in sala dal 6 settembre di quest’anno. Le immagini ci mostrano un primo sguardo a Micheal Keaton di nuovo nei panni del demoniaco protagonista, ma anche gli attori Winona Ryder, Jenna Ortega, Catherine O’HaraJustin Theroux nei lugubri panni dei loro personaggi. Il rilascio di un primo trailer sembra inoltre essere imminente. Di seguito, ecco il link dove poter vedere le foto:

Tutto quello che sappiamo su Beetlejuice 2

Beetlejuice Beetlejuice sarà diretto ancora una volta da Tim Burton. Questo segna il suo ritorno alla regia quattro anni dopo aver diretto il live-action Dumbo della Disney. Dopo aver lavorato insieme nella serie Netflix Mercoledì la star di Scream VI, Jenna Ortega si riunisce a Tim Burton e accanto a lei vi saranno le star del film del 1988: Michael Keaton, Winona Ryder e Catherine O’Hara. Il sequel introdurrà però anche nuovi personaggi che avranno il volto di Justin Theroux, Monica Bellucci e Willem Dafoe .

Beetlejuice, uscito nel 1988, era interpretato da Michael Keaton, Winona Ryder, Catherine O’Hara, Jeffrey Jones, Alec Baldwin e Geena Davis. Quel film è incentrato su una coppia di coniugi deceduti che ricorre ai servizi dell’antipatico e dispettoso poltergeist dell’aldilà per spaventare i nuovi residenti della loro vecchia casa. Fin dal suo debutto, il film ha ottenuto un successo sia di critica che commerciale, con un incasso di oltre 73 milioni di dollari, rendendo Burton particolarmente celebre ad Hollywood. Non si hanno invece ad ora dettagli sulla trama di Beetlejuice 2, ma sappiamo che il film uscira nelle sale il 6 settembre 2024.

The Greatest Hits: trailer del nuovo film in arrivo in piattaforma

0

Disney+ ha diffuso il trailer di The Greatest Hits, scritto e diretto da Ned Benson, con Lucy Boynton, Justin H. Min, David Corenswet e Austin Crute. Il film originale ha debuttato in anteprima mondiale al South By Southwest Film Festival di Austin, Texas, lo scorso 14 marzo e sarà disponibile dal 12 aprile in esclusiva su Disney+ in Italia.

Iscriviti a Disney+ per guardare The Greatest Hits e le più belle storie Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

In The Greatest Hits Harriet (Lucy Boynton) scopre che l’arte imita la vita quando si rende conto che alcune canzoni possono trasportarla indietro nel tempo – letteralmente. Mentre rivive il passato attraverso i ricordi romantici con il suo ex fidanzato (David Corenswet), il suo viaggiare nel tempo si scontra con un nuovo interesse amoroso che sta nascendo nel presente (Justin H. Min). Mentre intraprende questo viaggio attraverso la connessione ipnotica tra musica e ricordi, Harriet si chiede: anche se potesse cambiare il passato, dovrebbe farlo?

Searchlight Pictures presenta The Greatest Hits, di Groundswell / Flying Point Production. Con Lucy Boynton (Bohemian Rhapsody, The Politician), Justin H. Min (After Yang, Lo scontro), David Corenswet (Pearl, The Politician) e Austin Crute (La rivincita delle sfigate, Atlanta), il film è scritto e diretto da Ned Benson (la trilogia de La scomparsa di Eleanor Rigby). I produttori sono il candidato all’Academy Award Michael London (Sideways – In viaggio con Jack, Thirteen – 13 anni), Shannon Gaulding (Spider-Man), Stephanie Davis (In nome del cielo), Cassandra Kulukundis (la trilogia de La scomparsa di Eleanor Rigby) e Ned Benson. I produttori esecutivi sono Hilton Smith e Stone Douglass. Con le musiche di Ryan Lott (Everything Everywhere All at Once), The Greatest Hits vede al montaggio Saira Haider. Lo scenografo è N.C. Page Buckner, mentre il direttore della fotografia è Chung-Hoon Chung.

Johnny Depp risponde al co-protagonista di Blow che ha denunciato maltrattamenti

0

Johnny Depp ha negato di aver maltrattato una co-star del film Blow del 2001, e un membro della troupe sta confermando la sua versione dei fatti. Secondo Variety, l’attrice di Blow Lola Glaudini ha accusato Johnny Depp di averla rimproverata un giorno sul set del film. L’accusa è stata formulata all’inizio dell’anno sul podcast Powerful Truth Angels, ma ora sta facendo il giro della stampa e Johnny Depp ha rilasciato una dichiarazione ufficiale in risposta.

Blow è stato diretto da Ted Demme e Johnny Depp vi ha recitato al fianco di Penelope Cruz e del compianto Paul Reubens. Il film è ispirato alla storia vera del famigerato trafficante di cocaina George Jung, interpretato da Johnny Depp. Lola Glaudini aveva un ruolo minore e il presunto incidente è avvenuto dopo una scena in cui lei era sullo sfondo mentre Johnny Depp  recitava. La Glaudini ha dichiarato di aver ricevuto da Demme l’ordine di far “scoppiare a ridere” il suo personaggio dopo che il George Jung interpretato da Depp aveva terminato un monologo. La Glaudini ha affermato che dopo aver fatto questo per alcune riprese, Depp ha improvvisamente iniziato a insultarla e rimproverarla, e a intimarla di stare zitta da quel momento in poi.

[Depp] dice il suo monologo. Io sento lo spunto e faccio haha, faccio una grossa risata o qualsiasi altra cosa“, ha detto Glaudini. “Johnny Depp, quando dicono “cut”, si avvicina a me, mi punta il dito in faccia e dice: ‘Chi c*** credi di essere? Chi c*** credi di essere? Chiudi quella cazzo di bocca. Sono qui fuori e sto cercando di dire le mie battute e tu mi stai mettendo a fuoco. Sei un fottuto idiota. Oh, ora, ora non è più così divertente? Ora puoi stare zitto? Ora puoi chiudere quella cazzo di bocca? Il silenzio che c’è in questo momento, è il modo in cui devi stare, cazzo“.

L’attrice ha aggiunto: “Il primo giorno, sul set, non l’ho mai incontrato. Era il mio primo film in studio, fino ad allora avevo fatto solo film indipendenti. E la star che ho sempre idolatrato, con la quale sono così entusiasta di lavorare, mi ha rimproverato. L’unica cosa che mi passava per la testa era: ‘Non piangere, non piangere, non piangere‘”.

La Glaudini ha poi descritto le presunte “scuse non apologetiche” che Depp le avrebbe rivolto sul set quel giorno, sostenendo che in quel momento era nel personaggio. Ha raccontato che, a quel punto, ha parlato dell’incidente con suo padre, il quale le ha detto che aveva due opzioni: “Puoi dire “f***o” a questo, “f***o” a te, e non voglio che mi si parli in questo modo, oppure non permettergli mai di vederti sudare“. La Glaudini ha detto di aver scelto di trattenersi e di far finta che tutto andasse bene quando Depp le si è avvicinato, scegliendo quest’ultimo suggerimento.

“[Depp] ha detto: ‘Sai, prima ero davvero nella mia testa e sono rimasto nel mio personaggio, sto facendo questo accento di Boston, e mi sta davvero prendendo per il culo. Sono un po’ teso e così via. Quindi volevo solo assicurarmi che fossimo a posto e tutto il resto?“, ha raccontato. “L’ho guardato e mi sono detta: “Non so di cosa stai parlando? Certo, di cosa stai parlando? Assolutamente figo”. Perché ero come… mio padre mi ha detto: ‘Non farti vedere sudare’. E così è stato“.

Secondo la Glaudini, nessuno le ha offerto sostegno dopo il presunto rimprovero, compreso Demme. Ha detto di essersi sentita come un “paria” dopo la fine del film, senza che nessuno volesse parlare con lei, suggerendo che ciò era dovuto al fatto che era vista come “la stronza contro cui lui inveiva“.

Johnny Depp e un membro della troupe di Blow mettono in dubbio le accuse

Attraverso il suo rappresentante, Johnny Depp ha risposto al presunto incidente con una dichiarazione. Il comunicato sottolinea che Johnny Deppdà priorità ai buoni rapporti di lavoro” con i suoi collaboratori sul set cinematografico. Anche il tecnico del suono di Blow Samuel Sarkar, che ha lavorato con Johnny Depp in altri film come Chocolat e Paura e delirio a Las Vegas, ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma di non aver mai visto o sentito nulla di simile a quanto descritto nel racconto di Glaudini.

Johnny dà sempre priorità ai buoni rapporti di lavoro con il cast e la troupe e questo racconto differisce molto dal ricordo di altri membri del set in quel momento“, si legge nella dichiarazione di Johnny Depp.

La dichiarazione di Sarkar ha aggiunto: “Come addetto al suono, si ascolta costantemente ciò che accade sul set, si ascoltano i rumori e le chiacchiere. In effetti, nello specifico, ascoltavo l’audio di Johnny per verificare la presenza di interferenze, sia durante le prove che durante il ciak. Non ho mai sentito nulla del genere, e sarebbe stato un evento straordinario“.

Questo accuse arrivano dopo il processo per diffamazione di alto profilo del 2022 tra Johnny Depp e l’ex moglie Amber Heard. Dopo aver dichiarato di aver subito abusi da parte di Depp, la Heard è stata citata in giudizio per diffamazione. Alla fine la giuria si è pronunciata a favore di Depp, concordando con l’affermazione dell’attore secondo cui la Heard avrebbe inventato le accuse. Da allora è tornato a recitare e il suo nuovo film, Jeanne du Barry, uscirà nelle sale americane il 2 maggio.

Dune: Parte Due, il regista rivela quale scena è stata ispirata da Lo Squalo di Steven Spielberg

0

Steven Spielberg è uno dei registi più famosi e acclamati, e il regista di Dune: Parte Due (qui la nostra recensione), Denis Villeneuve ha rivelato che una scena del sequel ha preso ispirazione da Lo squalo di Steven Spielberg.

In un’intervista a Vanity Fair, il regista Denis Villeneuve ha raccontato una delle scene più iconiche di Dune: Parte Due, la scena del sandworm. Tra la spiegazione di come Paul Atreides, un umano, sia riuscito a cavalcare un sandworm, il regista ha avuto il tempo di rivelare come hanno girato la scena e di essersi ispirato a Lo squalo di Steven Spielberg.

Questa inquadratura in cui vediamo Paul camminare, mi piace molto la tensione che viene portata dall’immobilità, dall’essere di fronte a un paesaggio immobile“, spiega Villeneuve intorno al minuto 9:20. “C’è qualcosa qui, ad essere onesti, che è stato ispirato da Lo squalo, l’idea che ciò che non si vede è più spaventoso“. Ha poi aggiunto che “sapere che c’è qualcosa sotto che potrebbe arrivare presto è una lezione che ho imparato molto tempo fa da Spielberg“.

Non è la prima volta che Denis Villeneuve mostra il suo apprezzamento per Steven Spielberg e i suoi film. Il regista ha nominato Incontri ravvicinati del terzo tipo come uno dei suoi film di fantascienza preferiti di tutti i tempi, e in precedenza ha mostrato il suo apprezzamento per il regista ai DGA Awards 2022 con un discorso accorato. Ecco l’intervista di seguito:

Dune – Parte Due: la trama e il cast del film

Questo film successivo esplorerà il mitico viaggio di Paul Atreides mentre si unisce a Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di guerra di vendetta contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia“, si legge nella sinossi ufficiale. “Di fronte alla scelta tra l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, tenta di prevenire un futuro terribile che solo lui può prevedere.”

Nel film Dune: Parte Due vedremo Timothée Chalamet nei panni di Paul Atreides, Zendaya nei panni di Chani, Rebecca Ferguson nei panni di Lady Jessica, Josh Brolin nei panni di Gurney Halleck, Javier Bardem nei panni di Stilgar, Austin Butler nei panni di Feyd-Rautha, Florence Pugh nei panni della Principessa Irulan, Dave Bautista nei panni della Bestia. Rabban, Léa Seydoux nel ruolo di Lady Margot, Stellan Skarsgård nel ruolo del Barone e Christopher Walken nel ruolo dell’Imperatore Shaddam IV.

Dune: Parte Due è diretto da Villeneuve da una sceneggiatura che ha scritto insieme a Jon Spaihts. Il film è basato sull’innovativo romanzo di fantascienza Dune del 1965 di Frank Herbert. Il secondo capitolo continuerà la storia di Dune: Parte Uno, che, nonostante la sua controversa uscita, è stato un solido successo al botteghino nel 2021, incassando oltre 402 milioni di dollari su un budget di produzione stimato di 165 milioni di dollari. Tuttavia, WB ha sicuramente maggiori speranze per il sequel, che potrà trarre vantaggio da un’uscita globale su larga scala in formati standard e premium, incluso IMAX.