Il re del pop rivive in un nuovo evento cinematografico: solo il 25 e il 26 novembre arriva in oltre 250 sale Michael Jackson Life Death and Legacy, il film concerto dedicato alla vita e all’eredità artistica di Michael Jackson.
La scuola più bella del mondo: clip con Rocco Papaleo
La scuola più bella del mondo è al è al primo posto per incassi del weekend. In soli quattro giorni ha ottenuto oltre due milioni di euro (€ 2.494.280), e ha registrato il più alto numero di presenze pari a 374.043. Per l’occasione eccovi una clip del film:
Il
regista Luca Miniero torna sul set reduce dai grandi successi
di Benvenuti al sud, Benvenuti al
nord e il più recente Un boss in
salotto, primo incasso italiano della stagione.
La scuola più bella del mondo è prodotto da Cattleya e distribuito dalla Universal Pictures Italia.
Sinossi: La scuola più bella del mondo è un’irresistibile commedia degli equivoci che, come suggerisce il titolo, è ambientata nel mondo della scuola. Christian De Sica è il preside puntiglioso di una scuola media toscana nella quale giunge in visita una classe di studenti napoletani accompagnati da un eccentrico professore (Rocco Papaleo). Non tutto però sembra corrispondere al programma.
Perché quando la tecnologia inganna – in questo caso basta solo che Accra, in Ghana, diventi… Acerra Napoli – si genera l’equivoco che porterà confusione e tanto scompiglio. Ma sicuramente risate a non finire, divertimento assicurato.
La metamorfosi del male: al cinema dal 4 Dicembre
Arriverà
nelle sale italiane distribuito da Moviemax il prossimo 4 dicembre
“La metamorfosi del male“, il nuovo film
del regista americano William Brent Bell
(Stay Alive e L’ altra faccia
del diavolo – Devil Inside).
“Centinaia di anni fa, se capitava di vedere un uomo che versava in condizioni fisiche particolari, pieno di peli o con altre caratteristiche che lo facevano somigliare ad un lupo mannaro, allora quell’individuo ERA un lupo mannaro. Oggi invece sappiamo benissimo che se un uomo è coperto di peli, c’è una spiegazione scientifica. (…) Abbiamo voluto riportare sullo schermo un ragazzo che impazzisce e che ricorda un personaggio di cinquecento anni fa; allora tutti, anche a distanza di centinaia di anni, lo avrebbero di nuovo additato come un mostro. Ecco che il lupo mannaro torna ad esistere.” – William Brent Bell
Una delle leggende classiche dell’orrore rivisitata in chiave moderna e resa quanto mai verosimile, “La metamorfosi del male” vede come protagonisti Aj Cook, Brian Scott O’connorr, Sebastian Roché, Simon Quarterman e Vik Sahay
SINOSSI
La famiglia Porter, in vacanza nella Francia rurale, viene brutalmente uccisa. Dopo le prime ipotesi di un attacco animale, viene accusato della strage Talan Gwynek, un uomo dall’aspetto rozzo che vive proprio nei pressi della scena del crimine. L’avvocato Kate Moore, giovane americana che vive in Francia insieme alla sua équipe, viene chiamata a difenderlo e, convinta della sua innocenza, decide di adottare un approccio scientifico per dimostrare l’incapacità fisica dell’uomo di procurare danni ad altre persone. Attraverso la testimonianza della madre di Talan, infatti, Kate scopre che l’uomo soffre di una particolare malattia genetica ereditaria che lo ha reso sin da piccolo lo zimbello del vicinato. Scavando nell’enigmatica storia familiare di Talan, Kate e la sua squadra riportano alla luce una sorprendente leggenda. Ne deriverà un bagno di sangue e Kate dovrà fare tutto quanto in suo potere per sopravvivere ed evitare che il caos, il terrore e la morte si diffondano.
50 Sfumature di Grigio: Jamie Dornan e Dakota Johnson nel nuovo poster
Arriva un nuovo poster di 50 Sfumature di grigio, l’atteso adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo che è diretto da Sam Taylor-Johnson e che vede protagonisti Jamie Dornan e Dakota Johnson.
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Le FOTO: [nggallery id=838]
Ricordiamo che il film è diretto da Sam Taylor-Johnson e vedrà protagonisti Dakota Johnson nella parte di Anastasia Steele e Jamie Dornan, nel ruolo di Christian Grey. Altri membri del cast saranno Eloise Mumford, Jennifer Ehle, Luke Grimes, Victor Rasuk.
Cinquanta sfumature di grigio è
diventato un fenomeno globale e la trilogia, dalla sua uscita, è
stata tradotta in cinquanta lingue in tutto il mondo. Ad oggi, ha
venduto oltre 70 milioni di libri e e-book, diventando da subito
una delle serie più acquistate. Il film si concentrerà sull’ inizio
della relazione tra la studentessa del college Anastasia Steele e
il miliardiario ventisettenne Christian Grey.
50 Sfumature di Grigio arriverà nei cinema italiani l’anno prossimo, a partire dal 12 febbraio 2015, a due giorni di differenza con gli Stati Uniti, dove si dovrà aspettare il giorno di San Valentino 2015.
Nel cast, oltre a Jamie Dornan nei panni di Christian Grey e a Dakota Johnson nei panni di Anastasia Steele, anche Luke Grimes nel ruolo di Elliot, Victor Rasuk che nel film sarà Josè intimo amico di Anastasia, Jennifer Ehle, mamma della protagonista, Marcia Gay Harden, mamma di Mr. Grey, Rita Ora che sarà Mia, e Max Martini.
Il film, riadattato per il grande schermo da Kelly Marcel e diretto da Sam Taylor-Johnson, parla della storia di Anastasia, studentessa americana di ventun anni che perde la testa per un giovane imprenditore, Christian Grey, bellissimo e misterioso. La ragazza prova in tutti i modi di non pensare a lui, convinta di non poter avere un futuro insieme, ma il destino le giocherà un brutto scherzo. Grey, infatti, entrerà nel negozio dove lavora e la inviterà ad uscire. Entrambi sono attratti l’un l’altra da una sensazione indescrivibile, e si faranno travolgere dalla passione.
Il film uscirà negli States il giorno di San Valentino del 2015.
White Bird in a Blizzard: recensione del film
Questi ultimi mesi del 2014, cinematograficamente parlando, sembrano essere particolarmente dedicati all’assenza, al vuoto, e agli infiniti modi in cui l’uomo reagisce ad essi. Lutti, sparizioni improvvise, eventi traumatici dal punto di vista di chi resta ad affrontarli faccia a faccia in modo obbligato, senza esserne assolutamente preparato.
Titoli come L’Amore Bugiardo – Gone Girl di David Fincher, nelle sale italiane dal 18 dicembre prossimo, Une Nouvelle Amie del regista francese François Ozon e Colpa delle Stelle, tutte opere focalizzate sulla mancanza di una persona a noi vicina, senza la quale non sapremmo pensare la nostra vita. Si aggiunge con forza a questo filone anche White Bird in a Blizzard, nuovo film di Gregg Araki, conosciuto per il riuscito Mysterious Skin.
Kat Connors
ha infatti solo 17 anni, quando la madre scompare misteriosamente
nel nulla. Una figura piuttosto autoritaria che segna pesantemente
la sua infanzia, così come la vita del fragile padre, privo di
polso e di carattere. Proprio alla luce del passato, i due
protagonisti reagiscono all’evento con discreto sollievo,
ma solo per ritrovarsi negli anni successivi a fare i conti
con le macerie dell’assenza, del silenzio.
A differenza dei titoli nominati appena sopra, che sanno ben prendere la direzione del thriller, della commedia nera o del dramma, White Bird in a Blizzard possiede un vizio di forma che lo rende fastidiosamente ibrido; la colonna sonora leggera, spensierata, le voci off e la messa in scena fanno pendere la bilancia verso il teen movie, lo scheletro della trama vira invece sul noir, lasciando lo spettatore decisamente confuso durante la visione.
Anche i sentimenti che ne derivano finiscono per essere contrastanti, risultando alla fine dei giochi freddi e distaccati. Un chiaro errore di scrittura, insieme ad un linguaggio ridondante, in contrasto con le buone intenzioni generali e il tema – l’elaborazione dell’assenza di una madre da parte di una teenager e di un padre – di profondo interesse. Anche la cura delle inquadrature e l’attenzione ai dettagli, insieme a una fotografia ben bilanciata e fumettata (con filtri che potremmo definire ‘alla Instagram’) avrebbero meritato sceneggiatura migliore.
Allo stesso modo gli interpreti, abbandonati in balia delle onde senza un reale spessore; la promettente Shailene Woodley – astro nascente del panorama americano dopo Divergent – non è messa in condizione di brillare in modo particolare e torna a casa con un’interpretazione inferiore a quella vista in Colpa delle Stelle. Persino la statuaria Eva Green – nell’insolita veste di madre di famiglia… – viene portata sullo schermo con troppi freni e limiti, non le bastano le capigliature strambe a donarle un’anima.
Un ritratto adolescenziale dunque appena tratteggiato, glaciale, raccontato con un linguaggio ormai datato che resterà impresso nella mente di pochi.
Benedict Cumberbatch alla premiere de I Pinguini di Madagascar
Si è tenuta domenica 16 novembre al Winter Village al Bryant Park Ice Rink, New York City, la premiere de I Pinguini di Madagascar. A presenziare all’evento tutto il cast vocale del film e ovviamente anche Benedict Cumberbatch, che ha attirato l’occhio di fan e fotografi.
Ecco gli scatti alla premiere:
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Con
Benedict Cumberbach erano presenti anche
John Malkovich, Ken Jeong, Mariska Hargitay, Brooke
Sheilds, Debra Messing e Pitbull.
Dopo la serie televisiva, i Pinguini tornano sul grande schermo, con le voci di Benedict Cumberbatch, Peter Stormare, Annet Mahendru, John Malkovich, Ken Jeong, Andy Richter, Tom McGrath, Chris Miller, Christopher Knights.
A dirigere il film ci sono Simon J. Smith e Eric Darnell. L’uscita del film è prevista in UK per il 5 dicembre.
Charlot: i primi 100 anni della maschera di Charlie Chaplin
Migliaia di attori ed attrici si sono avvicendati sui pallidi schermi da proiezione fin dalla nascita del cinema, alcuni brillando per pochi attimi per poi scomparire miseramente nel grande baratro dei ricordi dimenticati, altri invece imprimendosi in modo indelebile nella memoria collettiva, diventando delle vere e proprie icone. Ognuno di questi personaggi, dal più insignificante al più celebre, ha avuto una propria storia, proprie radici che lo hanno fatto crescere, germogliare e fiorire (o sfiorire), ed ognuno ha lasciato una traccia nel suo passaggio dinnanzi ai nostri occhi. Ma è proprio per una di queste stelle del luminoso firmamento delle immagini in movimento che oggi scomodiamo i nostri ricordi, facendo un breve tuffo in un passato ormai nebuloso ma che ci riserva in realtà numerose sorprese.
Era infatti il lontano 1914 quando negli Stati Uniti venne proiettato per la prima volta Kid Auto Races at Venice, cortometraggio di soli 7 minuti prodotto da Marck Sennett per la Keystone, storica casa di produzione specializzata in slapstick comedy (una forma di umorismo estremamente esagitata caratterizzata da inseguimenti, acrobazie e comicità fisica, molto in voga alle origini del cinema).
La pellicola, scritta, diretta e interpretata dal regista Henry Lehrman mostrava per la prima volta sullo schermo, nei sui tratti caratteristici, un personaggio destinato a diventare a breve una vera e propria icona della comicità mondiale, una pietra miliare della storia del cinema; un piccolo vagabondo abbigliato con un frac troppo piccolo, con ai piedi enormi scarpe, un bastoncino di bambù in mano, una piccola bombetta e un paio di piccoli baffi neri. Un giovanissimo attore di nome Charles Spencer Chaplin (in seguito conosciuto meglio come “Charlie”), apparso per la prima volta sullo schermo appena alcuni mesi prima in un altro cortometraggio di Lehrman dal titolo Making a Living (in Italia Charlot giornalista), partecipa come spettatore ad una corsa d’aiuto per bambini, continuando ad importunare un piccola troupe cinematografica, formata dallo stesso Lehrman e dall’operatore Franck D.Williams, mentre è intenta a riprendere l’evento, cercando in tutti i modi di intromettersi nell’inquadratura. Ricorrendo ad una continua alternanza fra riprese oggettive dall’esterno in cui viene mostrata l’azione degli operatori e del neonato Charlot e alcune immagini della soggettiva di camera (tanto cara e abusata dai moderni mokumentary), Lehrman da prova di una grande sperimentazione stilistica per l’epoca, ma il vero gioiello di ogni scena rimane sempre e comunque il nuovo irriverente personaggio del vagabondo Charlot, che diverrà in futuro protagonista di celebri pellicole come Il monello (1921), il Circo (1928) e Tempi moderni (1936).
Seppur nel film precedente
Chaplin aveva già iniziato ad impostare le sue future
caratteristiche recitative (l’uso creativo degli oggetti, i
movimenti-danza, la pantomima espressiva) assumendo anche alcuni
elementi fisici in sintonia col futuro ruolo (il cappello a
cilindro, il frac e il bastone), è solo qui che finalmente tutti i
tratti caratteristici del suo personaggio appaiono definitivamente
codificati, seppur ancora acerbi e grezzi. Le capacità atletiche e
mimiche di Chaplin emergono chiaramente nelle poche inquadrature
che compongono il film, anche grazie ad una storia semplice ma ben
strutturata dal sapore pseudo-documentaristico, che per giunta
tratta chiaramente un discorso metacinematografico (un
film sulla realizzazione delle riprese di un film).
Lehrman, ancor prima di Sennett, passerà alla storia come il primo regista ad aver diretto Chaplin, e il loro sodalizio durerà ancora molto all’interno della Keystone, prima che il giovane e promettente attore passi ad altre case di produzione, tra cui la Mutual, per poi fondare nel 1919 la famosa United Artist assieme al regista D.W Griffith e gli attori Mary Pickford e Duglas Fairbanks. Proiettata in Italia con il titolo di Cahrlot si distingue, la pellicola segna la consacrazione filmica di uno dei personaggi più iconici della comicità a 24 fotogrammi al secondo, mostrandosi come il seme ancestrale da cui sarebbe presto germogliato un fiore dai mille petali di bravura, capostipite e ispiratore di una comicità sana, genuina e sincera, baluardo di epoca in cui per far ridere bastavano due panini e una scarpa fatta di liquirizia (vedere per credere La febbre dell’oro). Un’epoca in cui volgare non era ancora sinonimo di divertente.
My old lady: recensione del film con Maggie Smith
My old lady è l’adattamento di una fortunata pièce, già diretta dal regista e sceneggiatore Israel Horovitz – alle spalle una lunga e brillante carriera di drammaturgo – che ha voluto farne anche la sua prima regia cinematografica.
In My old lady Mathias Gold (Kevin Kline) è un newyorkese spiantato che eredita dal padre un lussuoso appartamento a Parigi. Parte così per la capitale francese con gli ultimi soldi, determinato a venderlo e ricavarne quanto basta per rifarsi una vita chissà dove. Al suo arrivo, scopre però che si tratta di una nuda proprietà: di aver “ereditato” cioè assieme all’appartamento, anche l’anziana signora che lo abita, Mathilde Girard (Maggie Smith). Mathias potrà vendere la casa solo alla morte della donna, che intanto vive lì assieme alla figlia Chloé (Kristin Scott Thomas) e ha diritto a un cospicuo assegno mensile. Mentre cerca, nonostante tutto, di organizzarne la vendita, Mathias conosce le due donne e scopre con sorpresa di avere in comune con loro ben più di quell’appartamento.
In una sempre affascinante Parigi, ecco un godibile lavoro che parla d’amore, tradimento, responsabilità familiari, vecchiaia. Ma soprattutto, del rapporto genitori-figli, delle conseguenze subite da questi ultimi a causa delle scelte dei primi, di come il sacrificio, il prevalere del senso di responsabilità di padri e madri, che li allontana da ciò che realmente desiderano e li rende infelici, non possa non ripercuotersi sui figli, causando difficoltà nel rapporto con loro. Si cercano le radici di queste difficoltà e mancanze, che hanno minato alle fondamenta le esistenze di Chloé e Mathias, ormai sessantenni, e dell’insicurezza che ne consegue. Ma Horovitz insiste sulla capacità di ciascuno di emanciparsi e sulla necessità di non usare i vuoti affettivi come alibi per la propria rassegnazione.
My old lady: dal teatro al cinema
Si tratta però, al tempo stesso, di una commedia brillante, ben costruita, caratterizzata da un raffinato senso dello humour, con echi di Wilde e Beckett, da dialoghi acuti, e sorretta da tre interpreti di prima grandezza: i premi Oscar Maggie Smith (perfetta nel ruolo della scrupolosa e previdente vecchina inglese) e Kevin Kline (nei panni di chi non riesce a liberarsi di un doloroso passato, newyorkese sconfitto, cui si offre una seconda possibilità), e la candidata all’Oscar Kristin Scott Thomas (figlia premurosa, ma donna infelice e frustrata). Il dolce, l’amaro e il comico si fondono abilmente. Una certa prevedibilità sconta però l’intreccio sentimentale che coinvolge Mathias e Chloé.
L’ambientazione parigina è curata e suggestiva, senza essere patinata. La presenza di Dominique Pinon, attore legato ai lavori di Jean-Pierre Jeunet, riporta poi lo spettatore al più estroso Il favoloso mondo di Amélie, complice anche un breve tema musicale vicino alle sonorità di Yann Tiersen.
Ghostbusters – Acchiappafantasmi: il 18 novembre di nuovo al cinema!
Tornano al cinema Egon,
Peter, Ray e Winstone, meglio noti come i
Ghostbusters, gli Acchiappafantasmi. Il
film culto diretto da Ivan Reitman torna al cinema
rimasterizzato in occasione del 30esimo anniversario dell’uscita in
sala.
Non mancate all’appuntamento con il divertimento e la paura nella New York degli anni ’80!
Bill Murray è Peter Venkman, Dan Aykroyd è Raymond “Ray” Stantz, Harold Ramis è Dott. Egon Spengler, Ernie Hudson è Winston Zeddemore, Sigourney Weaver è Dana Barrett, Rick Moranis è Louis Tully e Annie Potts è Janine Melnitz.
Ghostbusters – Acchiappafantasmi (Ghostbusters) è un film del 1984 diretto da Ivan Reitman e interpretato da un gruppo di attori provenienti dalla popolare trasmissione televisiva Saturday Night Live. Nel 2000 la pellicola è arrivata alla posizione numero ventotto nella lista delle migliori cento commedie americane di sempre (AFI’s 100 Years… 100 Laughs), secondo un sondaggio effettuato dall’American Film Institute.
Nel 1989 ha avuto un sequel, Ghostbusters II.
Addio al linguaggio: recensione del film di Jean-Luc Godard
Un uomo e una donna alle prese con una controversa vita di coppia e la figura incombente del loro cane. Un ragazzo ed una ragazza affascinati che vivono il loro idillio sulle rive della Senna, mentre un bateau trasporta frotte di turisti. Si parla di politica, filosofia, letteratura e di cinema, un cinema che viene mostrato glorificando sé stesso. Con questa matassa aggrovigliata di schegge narrative Jean-Luc Godard, il grande terrorista del racconto filmico, crea un oggetto talmente particolare che definirlo cinematografico è a dir poco un eufemismo. Adieu au langage (Addio al linguaggio), titolo dichiaratamente programmatico fino al midollo, non può essere definito un film per nessuna ragione.
Assomiglia più che altro ad una bomba sonoro-visiva che implode e deflagra innumerevoli volte su sé stessa, eclissando educatamente la linearità logico-narrativa (consuetudine per il vecchio ed unico reduce della Nouvelle Vague), frammentandosi in una moltitudine di accadimenti che hanno come unico collante il piacere di mostrare come si possano buttare a mare ben 120 anni di linguaggio cinematografico, creando un qualcosa che non assomiglia più al normale concetto di audiovisivo. Idealmente organizzato su due capitoli tematici, la Natura e la Metamorfosi, l’ordigno filmico di Godard, contestato premio della giuria a Cannes 2014, ricorre ad uno sperimentalismo estremo nell’uso di differenti qualità di ripresa, dalla classica patina cinematografica (contaminata di digitale) alle visioni pixelate e super-sature delle videocamere compatte e dei cellulari, creando un puzzle estetico impressionante nel suo insieme.
Ricorrendo a modalità
narrative ormai canoniche (il non-racconto, il conflitto
di coppia, la diatriba filosofico-politica) e soluzioni visive che
riecheggiando i lavori più nobili dei tempi della sacra
contestazione (da La donna è donna a
La Cinese), il grande
provocatore arriva persino a utilizzare la terza
dimensione in un modo talmente originale da far quasi gridare al
miracolo. È una stereoscopia narrativa quella che Godard ci mostra,
lontana dal sollazzo spettacolare contemporaneo, dove
altezza, larghezza e profondità
finiscono per diventare parti integranti del racconto, vere
forme estetiche.
Lo stesso regista non rinuncia nemmeno a rendere spesso esplicito lo stesso meccanismo di ripresa, mostrandoci innocentemente l’ombra della macchina da presa. Vecchio e nuovo, innovazione e progresso convivono tra loro, come mostra l’esemplare sequenza in cui uno smartphone e un libro vengono sfogliati all’unisono nell’inquadratura, dimostrando l’intento di adattare uno stile leggendario ad una nuova epoca (forse una predica agli addetti ai lavori?). Per alcuni l’ultimo delirio di un ostinato pazzo del cinema che vuole imporre ancora la sua ingombrante presenza, per altri un Fino all’ultimo respiro 2.0, dove ciò che fù la rivoluzione linguistica dell’epoca si ripresenta oggi più potente che mai. Ci si chiede come potrà mai essere fruito un oggetto del genere, un qualcosa che è ormai oltre il cinema stesso.
Quadrophenia: nuovo trailer del film da dicembre al cinema
Ecco il nuovo trailer di Quadrophenia, il film ispirato all’omonimo album degli Who e che ritornerà il 10 dicembre al cinema in versione restaurata e digitalizzata.
Londra, anni ’60. Lambrette, anfetamine, parka, scontri sulle spiagge tra mods e rockers. La Gran Bretagna post bellica e la musica soul. L’esplosione di rabbia adolescenziale di una generazione che vuole provare a vivere scrivendo da sola il proprio futuro e cede infine alla disillusione. Tutto racchiuso in un film straordinario, diretto da Franc Roddam, che attinge linfa vitale e canzoni dall’omonimo album capolavoro degli Who, uno dei 10 dischi più importanti della storia del rock. Con un giovane Sting nel ruolo di Ace, uno dei protagonisti del film.
A distanza di 35
anni da quel 1979 che lo vide uscire nelle sale di tutto il
mondo, Quadrophenia, il film capolavoro diretto
ispirato all’omonimo album degli Who del 1973, torna al cinema
in versione restaurata e digitalizzata solo mercoledì 10
dicembre (elenco delle sale a breve disponibile su
www.nexodigital.it).
Un’uscita attesissima perché cade nell’anno del
cinquantesimo anniversario della band. Il film,
ripercorrendo le musiche dell’album, racconta attraverso il
protagonista Jimmy, i contrasti della generazione inglese degli
anni ’60 che si divideva fra i Mods (giovani ben vestiti che
guidavano scooter italiani) e i Rockers (seguaci del rock and roll
americano anni ’50, vestiti con giubbotti di pelle e sempre in
sella a grosse motociclette). Così Quadrophenia resta
probabilmente a tutt’oggi il film capace di mostrare come nessun
altro il connubio tra rock e ribellione giovanile.
Mentre il film cult ispirato all’album degli Who torna in sala restaurato e digitalizzato, Universal Music propone da oggi in radio THE WHO “BE LUCKY”, il brano inedito che anticipa l’uscita della nuova raccolta THE WHO “HITS 50!” prevista il 4 novembre in occasione del 50° anniversario della band di Roger Daltrey e Pete Townshend.
Con oltre 100 milioni di dischi venduti nel mondo e la reputazione di “migliore gruppo dal vivo di sempre”, per dirla con Eddie Vedder dei Pearl Jam, gli Who (Pete Townshend – chitarra, Roger Daltrey – voce, John Entwistle – basso e Keith Moon – batteria) hanno rappresentato per molti versi l’emblema del gruppo rock per eccellenza, in grado di influenzare svariate generazioni future. Furia iconoclasta, senso di appartenenza generazionale, una sconfinata ambizione musicale e un talento fuori da ogni schema si uniscono sul palco e in canzoni diventate pietre miliari della storia del rock, come “My generation”, “I can’t explain” e album come “Who’s next”, “Tommy” e “Quadrophenia”, per la cui definizione venne coniato il temine “rock opera”. Dopo gli esordi come gruppo portabandiera del movimento mod inglese, a partire dalla seconda metà degli anni ’70 gli Who si ergono a rockband a tutto tondo, costituendo un punto di riferimento e di influenza per band loro coetanee come Beatles e Rolling Stones, e finendo per influenzare, con la loro attitudine diretta e nervosa, anche i musicisti che daranno vita alla scena punk, nella seconda metà degli anni ’70, i Clash in primis. Nonostante la morte di Keith Moon, avvenuta nel 1978, e quella del bassista John Entwistle, nel 2002, gli Who hanno proseguito a suonare e a fare dischi, l’ultimo dei quali, datato 2006, si intitola “Endless wire”. Una delle loro ultime pubblicazioni è stata proprio l’album dal vivo intitolato “Quadrophenia live”, celebrazione di uno dei loro album più belli di sempre.
Quadrophenia è distribuito in Italia da Nexo Digital in collaborazione con Universal Music, Radio DEEJAY e MYmovies.it.
Park Chan-Wook a lavoro sullo sci-fi Second Born
Dopo il suo debutto
dall’altra parte dell’Oceano con il disturbante
Stoker, Park Chan-Wook
si mette di nuovo alla prova e si cimenta nello sci-fi. Trai suoi
prossimi progetti ci sarà infatti Second
Born, storia futuristica prodotta dalla Rumble
Films.
Leggi anche: Festival di Roma 2014: A rose reborn, incontro con Park Chan-Wook
Scritto da David Jagernauth, Second Born è ambientato in un mondo futuristico in cui degli impianti di microcip nel corpo possono conservare la memoria e la coscienza dei portatori di questi aggeggi elettronici. L’idea, anche se già sentita e affrontata dal cinema, si arricchisce di un dettaglio interessante: questi cip, e l’idea che scambiandoli da persona a persona si possa fingere di essere qualcun altro, alimenta un mercato nero di scambio di corpi. E proprio questo tocco macabro sembra trovare riscontro nei toni oscuri che di solito caratterizzano il cinema di Park Chan-Wook.
Prima di dedicarsi a Second Born, Park Chan-Wook si occuperà della trasposizione cinematografica di Fingersmith, il romanzo best seller del 2002 di Sarah Waters, che per l’occasione sarà ambientato in Corea, invece che nella Londra Vittoriana, come nel romanzo.
Sempre nel suo prossimo futuro ci sono altri due progetti: The Brigands Of Rattleborge e The Ax.
Fonte: EMPIRE
Andiamo a quel paese da record al Box Office
Continua la marcia di Ficarra e Picone al box office italiano. Dopo l’eccellente risultato ottenuto nel primo weekend di programmazione (più di 2 milioni e mezzo di euro), “Andiamo a quel paese” ha continuato a macinare incassi molto significativi anche durante la settimana passata, non scendendo praticamente mai sotto i 200mila euro giornalieri e riportando una performance prestigiosa anche durante il weekend di cinema appena trascorso. La a commedia firmata dalla coppia (produzione Tramp e Medusa, che distribuisce) ha infatti incassato altri 2 milioni di euro (1.980.084), conseguendo la seconda miglior media per copia della chart (4.552 euro) e superando abbondantemente i 5 milioni di euro di incasso totale (5.220.928). In appena undici giorni di programmazione in sala, “Andiamo a quel paese” diventa così il secondo incasso italiano della stagione, ad appena un’incollatura di distanza dal primo posto occupato dal Martone de “Il giovane favoloso” (5.469.178) e in procinto di superarlo già nel corso di questa settimana.
Altra grande vittoria al box office quella per Brando Quilici che con “Il mio amico Nanuk” ha riempito le sale nel weekend, incassando nei suoi primi quattro giorni di programmazione unmilione di euro (910.215), confermandosi spettacolo capace di conquistare grandi e piccoli. Il film, avvincente e commovente, in molte sale è stato applaudito, anche a scena aperta.
Wild: nuovo poster del film con Reese Witherspoon
Diffuso in esclusiva da Empire, ecco il nuovo poster di Wild, film che vede protagonista Reese Witherspoon. Il film è stato diretto da Jean-Marc Vallée, il regista di Dallas Buyers Club, che l’anno scorso regalò l’Oscar ai suoi due protagonisti, Matthew McConaughey e Jared Leto. Quest’anno con Wild sembra che ci siano buonissime probabilità anche per la Witherspoon di gareggiare trai favoriti nella stagione dei premi.
Ecco il poster:
Basato sul best
seller Wild firmato
da Cheryl Stranded, la pellicola racconterà
la storia di Strayed (Reese Witherspoon)
un’escursionista che, in seguito alla dolorosa perdita della madre
ed alla fine del proprio matrimonio, deciderà di lanciarsi in un
viaggio, privo di speranza, lungo il Pacific Crest
Trail, un itinerario lungo oltre 4.000 chilometri che si
rivelerà essere un vero e proprio percorso curativo.
Il Giustiziere Sfida la Città: recensione del film
Il Giustiziere Sfida la Città è l’ennesima pellicola, datata 1975, che vede la collaborazione all’apparenza inossidabile tra Tomas Milian e Umberto Lenzi fiorire e far presagire nuove, interessanti, svolte professionali, almeno fino all’anno 1977, che ha portato alla crisi irreversibile tra i due.
Per una volta Milian non interpreta il classico bandito, malavitoso, personaggio “nero” senza scrupoli che tanto sembra attrarlo- almeno, prima della svolta “cialtrona” e bonaria dall’altro lato della barricata col personaggio del Maresciallo Giraldi- anzi, qui si cala nei panni alla Bronson di un giustiziere civile: come ne Il Giustiziere della Notte Charles Bronson vendicava soprusi e angherie nella metropoli violenta, anche Milian qui si cala nei panni di Rambo- nomen omen- ex delinquente, tornato a Milano dopo anni di peregrinazioni in giro per il mondo; qui ritrova l’amico Pino Scalia, che cerca di convincerlo ad entrare nell’agenzia di vigilanza privata con la quale collabora da tempo. Ma Rambo è restio, anche se accetta di appoggiare l’indagine dell’amico volta alla cattura della gang del boss Conti, accusato di aver sequestrato il figlioletto di un ricco industriale. Ma Scalia pesta i piedi alle persone sbagliate, e paga con la vita la sua curiosità: adesso spetta a Rambo fare giustizia privata sgominando Conti e i suoi uomini, adesso alleati con il suo vecchio boss, Don Paternò.
Lenzi trasferisce i suoi vertiginosi inseguimenti dalla tangenziale di Roma alle strade dell’interland milanese, tra la nebbia e la foschia; le auto non sono più le protagoniste, a spadroneggiare stavolta è una rombante moto, il cavallo nero sul quale si muove Rambo, una sorta di emulo degli eroi pallidi e schivi protagonisti delle epopee western. Il personaggio di Milian è un cavaliere pallido dei giorni nostri, votato al bene ma dotato di una morale ambigua che lo spinge ad usare mezzi poco ortodossi per garantire l’ordine cosmico- e l’equilibrio- nella metropoli, vessata dalla violenza. I “cattivi” sono crudeli e senza sfumature, bidimensionali nella loro malvagità, e lo spettatore non può far altro che tifare per l’anti eroe protagonista, emblema sfuggente di una nuova concezione del bene.
Milian, messi da parte il trucco e il parrucco che da sempre ne mascheravano la fisionomia, stavolta si riappropria della sua fisicità e di una serietà priva di sfaccettature sardoniche e ciniche, come invece accadeva in altre pellicole e con altri personaggi. Rambo, pur essendo doppiato dall’immancabile Ferruccio Amendola, non ha delle particolari inflessioni dialettali e non sciorina battute taglianti al limite del turpiloquio; l’archetipo al quale si rifà è quello dell’eroe da western metropolitano che non ha più niente da perdere, pronto a difendere i diritti dei più deboli contro le angherie dei malvagi; non a caso, infatti, il film può essere letto come un remake- in chiave poliziottesca- dell’immortale capolavoro di Sergio Leone Per un Pugno di Dollari.
The Mentalist 7: anticipazioni su Lisbon
Manca ancora un po’ per l’arrivo di The Mentalist 7, l’atteso settimo e ultimo ciclo di episodi della serie di successo trasmessa dal network americano della CBS. Ebbene oggi nell’attesa vi sveliamo alcune anticipazioni su cosa aspettarci da questa nuova stagione.
In The Mentalist, dove Lisbon non è ancora pronta a parlare della sua relazione con Jane a lavoro, mentre Pike ritornerà per tormentare ancora Jane sull’argomento.
The Mentalist è una serie televisiva statunitense creata da Bruno Heller e prodotta dal 2008.
La serie viene trasmessa in prima visione assoluta negli Stati Uniti da CBS dal 23 settembre 2008. In lingua italiana, la messa in onda si divide tra quella in Italia, sui canali Mediaset, e quella in Svizzera, su RSI LA1, entrambe dal 2009.
Patrick Jane è consulente al California Bureau of Investigation (CBI), dove aiuta la squadra investigativa coordinata da Teresa Lisbon e formata da Kimball Cho, Wayne Rigsby e Grace Van Pelt usando il suo particolare talento di mentalista. La sua dote gli permette di notare ogni piccolo dettaglio, ogni sfuggevole particolare all’apparenza inutile, che per Patrick diventa un prezioso tassello del puzzle che lo porterà a risolvere caso dopo caso. Il suo talento, però, non gli ha sempre portato solo successi. Ha un passato segnato da una tragedia, causata dalla spavalderia nello sfruttare la sua dote fingendosi sensitivo, che ha provocato le ire di John il Rosso, un assassino seriale che ha sterminato la sua famiglia provocandogli un crollo psicologico. Proprio a causa sua si noterà il lato oscuro di Patrick, persona apparentemente solare e serena, ma nel profondo turbata e desiderosa di vendicare la sua famiglia.
Box Office ITA del 17 novembre 2014
Weekend di duello al box
office, con
La scuola più bella del mondo che
apre in testa superando di poco
Interstellar. Segue
Andiamo a quel paese.
Interstellar supera i 300 milioni d’incasso nel mondo
Continua il successo di Interstellar al box office. Infatti, il film di Christopher Nolan durante l’ultimo week end pur perdendo qualcosa ha racimolato altri milioni superando i 300 milioni di dollari complessivi d’incasso dopo appena due settimana di programmazione. La pellicola precisamente è arrivata a 321 milioni con 224 milioni proveniente dal resto del mondo. Inoltre, va detto che il film è uscito solo mercoledì in Cina e ha già fatto segnare un’incasso di 42 milioni di dollari, dato che potrebbe incrementare notevolmente nelle prossime settimane. Senza contare che non è ancora uscito in Giappone, dove Christopher Nolan va sempre molto forte.
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Dal celebrato regista Christopher Nolan (la serie di “The Dark Knight”, “Inception”), Interstellar vede come interpreti il premio Oscar Matthew McConaughey (“Dallas Buyers Club”), il premio Oscar Anne Hathaway (“Les Miserables”), la candidata all’Oscar Jessica Chastain (“Zero Dark Thirty”), Bill Irwin (“Rachel Getting Married”), il premio Oscar Ellen Burstyn (“Alice Doesn’t Live Here Anymore”) ed il premio Oscar Michael Caine (“Le regole della casa del sidro”). Il cast principale include anche Wes Bentley, Casey Affleck, David Gyasi, Mackenzie Foy e Topher Grace.
La trama: Quando i nostri giorni sulla Terra stanno per giungere al termine, un team di esploratori dà il via alla missione più importante nella storia dell’uomo: un viaggio attraverso la galassia per scoprire se l’uomo potrà avere un futuro tra le stelle.
Diretto da Christopher Nolan, il film è stato sceneggiato da Jonathan Nolan e Christopher Nolan. Emma Thomas, Christopher Nolan e Lynda Obst hanno prodotto Interstellar con Jordan Goldberg, Jake Myers, Kip Thorne e Thomas Tull come produttori esecutivi. Il team creativo dietro la macchina da presa del film di Nolan, è stato guidato dal direttore della fotografia Hoyte Van Hoytema (“Her”), lo scenografo candidato all’Oscar Nathan Crowley (“The Dark Knight”), il montatore candidato all’Oscar Lee Smith (“The Dark Knight”) e la costumista candidata all’Oscar Mary Zophres (“Il Grinta”). La colonna sonora è stata composta dal premio Oscar Hans Zimmer (la trilogia di “The Dark Knight” “Il Re leone”).
Guardiani della Galassia: Vin Diesel si trasforma in Groot [Video]
Mentre cresce l’attesa per l’arrivo in home video di Guardiani della Galassia, continuano ad arrivare nuovi contributi dagli extra contenuti nell’edizione e oggi è la volta dell’attore Vin Diesel che si trasforma in Groot nella nuova featurette:
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Guardiani della Galassia, il film
La sinossi di Guardiani della Galassia: L’audace esploratore Peter Quill è inseguito dai cacciatori di taglie per aver rubato una misteriosa sfera ambita da Ronan, un essere malvagio la cui sfrenata ambizione minaccia l’intero universo. Per sfuggire all’ostinato Ronan, Quill è costretto a una scomoda alleanza con quattro improbabili personaggi: Rocket, un procione armato; Groot, un umanoide dalle sembianze di un albero; la letale ed enigmatica Gamora e il vendicativo Drax il Distruttore. Ma quando Quill scopre il vero potere della sfera e la minaccia che costituisce per il cosmo, farà di tutto per guidare questa squadra improvvisata in un’ultima, disperata battaglia per salvare il destino della galassia.
Il film è uscito negli USA il 1 Agosto, è arrivato da noi il 22 ottobre. Tutte le news sul film nella nostra scheda: Guardiani della Galassia. Nel cast del film diretto da James Gunn, ci sono protagonisti Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista e in veste di doppiatori Vin Diesel e Bradley Cooper. Confermati anche il Collezionista (Benicio del Toro), Yondu (Michael Rooker) e Nebula (Karen Gillan).
Jurassic World: altre specie dai set LEGO [Foto]
Cresce l’attesa per vedere all’opera i nuovi dinosauri dell’attesissimo Jurassic World, il nuovo capitolo del franchise di enorme successo prodotto da Steven Spielberg. Ebbene dopo il d-Rex di ieri oggi arrivano nuovi foto dal set dei lego che ci svelano nuove specie che vedremo nel film. Tutti i lego nella nostra gallery:
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Il nuovo film è ambientato
22 anni dopo gli eventi terribili del film
originale Jurassic Park. Vi ricordiamo che
Jurassic World, attualmente in fase
di riprese è diretto dal regista Colin
Trevorrow e uscirà al cinema negli USA il
12 Giugno 2015.
Trevorrow ha scritto la sceneggiatura con Derek Connolly. Steven Spielberg, Frank Marshall e Pat Crowley sono i produttori. Protagonisti della pellicola sono al momento confermati Chris Pratt, Bryce Dallas Howard, Ty Simpkins, Jake Johnson, Nick Robinson, Andy Buckley e Irrfan Khan.
Jurassic World sarà diretto da Colin Trevorrow (Safety Not Guardanteed), accompagnato nella sceneggiatura da Derek Connolly, e arriverà in 3D nelle sale USA a partire dal 12 Giugno 2015. Frank Marshall e Pat Crowley sono i produttori della pellicola. Spielberg sarà il produttore esecutivo del sequel e affiancherà il regista nella lavorazione del film. In questo quarto capitolo saranno inseriti nuovi dinosauri acquatici, ma soprattutto un nuovo temibile dinosauro che potrebbe essere l’erede del famoso T-Rex che tutti noi ben conosciamo. La trama completa rimane ancora incerta e nascosta. Dovremo aspettare ancora un po’ per conoscere la storia e i suoi segreti, almeno fino a giugno 2015.
Fonte: CBM
Liam Hemsworth: baciare Jennifer Lawrence? Disgustoso
Più o meno all’unanimità, baciare Jennifer Lawrence è uno dei tanti privilegi di Liam Hemsworth e Josh Hutcherson che lavorano con lei nella saga di Hunger Games. Ma non è tutto oro quello che luccica, infatti secondo il giovane Hemsworth, baciare la collega è strano, anzi, disgustoso. Come mai? Ecco cosa ha raccontato l’attore a Jimmy Fallon.
“Tutte le volte che devo
baciare Jennifer è sempre abbastanza strano. Voglio dire, quando lo
vedi da fuori sembra una cosa magnifica, sembra una bellissima
foto. Lei è una delle mie migliori amiche, le voglio molto bene. Ma
se abbiamo una scena di bacio in programma, lei mangia qualcosa
tipo tonno o aglio. O qualunque cosa che sia disgustoso. E proprio
prima della scena lei mi diceva ‘ho mangiato aglio’ oppure ‘ho
mangiato tonno e non ho lavato i denti’.”
NCIS: Los Angeles 6×08: anticipazioni e promo
Si intitola The Gray Man, NCIS: Los Angeles 6×08, l’ottava puntata dell’atteso sesto ciclo di episodi della serie televisiva di enorme successo trasmessa dal network americano della CBS.
https://www.youtube.com/watch?v=mOD0lr7F4co
NCIS: Los
Angeles è una serie
televisiva statunitense prodotta dal 2009, nata
come spin-off della serie NCIS – Unità
anticrimine. La serie è stata creata da Shane
Brennan, ed è interpretata da Chris O’Donnell e LL
Cool J. NCIS: Los Angeles ha debuttato
in prima visione negli Stati Uniti il 22
settembre 2009 sulla CBS, mentre
in Italia è trasmessa in prima visione assoluta dal 21
marzo 2010 da Rai 2. Il 13 marzo 2014 la serie è
stata rinnovata per una sesta stagione.
La squadra NCIS di Los Angeles vede come uomo di punta G. Callen (neanche lui sa cosa significhi questa “G”, visto che nessuno ha mai potuto dirglielo, essendo orfano), un enigmatico agente famoso per il suo talento nel ricoprire incarichi sotto copertura. Nelle indagini è affiancato dall’agente speciale Samuel “Sam” Hanna, ex Navy SEAL della United States Navy che lavora nell’unità di sorveglianza speciale; parla correntemente l’arabo ed è un esperto di cultura mediorientale. Fanno parte della squadra anche lo psicologo Nate, l’investigatrice forense Kensi, e l’agente di collegamento con la polizia Marty Deeks.
2 Broke Girls 4×04: anticipazioni e promo
Si intitola And the Old Bike Yarn, 2 Broke Girls 4×04, la quarta puntata dell’atteso quarto ciclo di episodi della serie televisiva di successo trasmessa dal network americano della CBS.
https://www.youtube.com/watch?v=KRa5q3BIHmI
2 Broke
Girls (reso graficamente come 2 BROKE
GIRL$) è una serie televisiva statunitense,
trasmessa in prima visione assoluta da CBS dal 19
settembre 2011. In Italia ha debuttato in prima
visione pay il 21 maggio 2012, in onda sui
canali Mediaset Premium, mentre in chiaro è
trasmessa da Italia 1 dal 10 marzo 2013.
New York. Nei bassifondi di Brooklyn c’è una tavola calda, il Williamsburg Diner, gestita da un personale oltremodo singolare. Tra di loro c’è Max, una cameriera risoluta e sarcastica, che in pratica porta avanti da sola l’intera baracca. La ragazza è un po’ disillusa per via della sua condizione sociale, di conseguenza vede la vita con molto cinismo; tuttavia possiede delle grandi doti culinarie che esprime attraverso la sua specialità, i cupcake, dei dolci artigianali che vende con discreto successo all’interno del locale. Frequenti sono i suoi battibecchi con Oleg, il perverso cuoco d’origini ucraine, e col proprietario Han, un timido e impacciato immigrato coreano; l’unico collega con cui Max va d’accordo è Earl, l’anziano cassiere con la passione della musica.
Questa movimentata ma in fin dei conti scialba routine, che non dà alla ragazza prospettive per il futuro, cambia radicalmente quando a Max viene affiancata una nuova collega, Caroline, che si rivela essere la figlia caduta in rovina di Martin Channing, un famoso uomo d’affari finito in carcere a seguito di un grosso scandalo finanziario. La ex rampolla dell’alta società è maldestra e del tutto incapace nel mestiere ma, pur di fronte a dei prematuri giudizi, viene presa da Max sotto la sua ala protettiva, ospitandola come coinquilina a casa sua e stabilendo con lei una bizzarra ma sincera amicizia.
Nonostante l’apparenza, Caroline è una ragazza decisamente sveglia e l’aver frequentato le migliori scuole l’ha dotata di molta inventiva e di uno spiccato senso imprenditoriale. Notando la maestria culinaria dell’amica, le propone di sfruttare questa sua dote in modo più proficuo, così da diventare socie d’affari: con le mance della tavola calda e la vendita dei cupcake, cercano di mettere insieme quanti più soldi possibili per aprire una pasticceria, affinché entrambe possano riscattarsi dalle rispettive situazioni. A dar loro una mano arriva inoltre Sophie, eccentrica vicina di casa, una donna in carriera che le prende in simpatia e le aiuta a emergere nel difficile mondo degli affari.
Hunger Games Il Canto della Rivolta Parte 1: video intervista a Natalie Dormer
Mentre cresce l’attesa dell’attesissimo Hunger Games Il Canto della Rivolta Parte 1 di Francis Lawrence, oggi vi proponiamo la video intervista a Natalie Dormer alla world premiere svoltasi a Londra settimana scorsa. L’attrice nota per lo show di successo HBO, Game of Thrones, qui interpreta Cressida, una reporter che sposa la causa dei distretti.
DA MOBILE PER VEDERE IL VIDEO CLICCATE QUI
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Il fenomeno mondiale di
Hunger Games torna ad illuminare l’oscurità con Hunger Games: Il
Canto della Rivolta – Parte 1. Katniss Everdeen (Jennifer Lawrence)
si trova ora nel Distretto 13 dopo aver annientato i giochi per
sempre. Sotto la guida della Presidente Coin (Julianne Moore)
e i consigli dei suoi fidati amici, Katniss spiega le sue ali in
una battaglia per salvare Peeta (Josh Hutcherson) e un intero Paese
incoraggiato dalla sua forza.
Hunger Games: Il Canto della Rivolta – Parte 1, è diretto da Francis Lawrence per la sceneggiatura di Danny Strong e Peter Craig, e prodotto dalla Color Force di Nina Jacobson con il produttore Jon Kilik. Il libro da cui il film è tratto è il terzo della trilogia scritta da Suzanne Collins, stampata in più di 65 milioni di copie solo in U.S.
La Lionsgate presenta, una produzione Color Force / Lionsgate, di Francis Lawrence . HUNGER GAMES: IL CANTO DELLA RIVOLTA – PARTE 1 uscirà in Italia il 20 novembre 2014 al cinema.
Hunger Games (The Hunger Games) è un romanzo per ragazzi scritto da Suzanne Collins. È stato originariamente pubblicato in edizione rilegata il 14 settembre 2008 da Scholastic. In Italia è uscito il 20 agosto 2009 da Mondadori. È il primo libro della trilogia degli Hunger Games.
Il romanzo è ambientato in un Nord America post apocalittico. Protagonista è la sedicenne Katniss Everdeen, che vive nella nazione di Panem, divisa in distretti e governata da un regime totalitario con sede a Capitol City. In seguito ad un passato tentativo di rivolta, ogni anno da ciascun distretto vengono scelti un ragazzo e una ragazza per partecipare agli Hunger Games, un combattimento mortale trasmesso in televisione. La Collins ha dichiarato che l’idea per Hunger Games è stata conseguenza di un momento di zapping televisivo e che il servizio di suo padre nella guerra del Vietnam l’ha aiutata a comprendere le emozioni derivanti dalla paura di perdere una persona amata.
Arrow 3×07: Cupid ridicolizza Oliver nel nuovo promo
Cresce l’attesa per la messa in onda di Arrow 3×07, settima puntate del terzo ciclo di episodi della serie televisiva di successo trasmessa dal network americano della The CW. Oggi arriva un nuovo promo nel quale possiamo vedere Cupid mettere in ridicolo Oliver:
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Arrow è
una serie televisiva statunitense sviluppata da Greg
Berlanti, Marc
Guggenheim e Andrew
Kreisberg. È basata sul personaggio
di Freccia Verde,
supereroe protagonista di una serie
di fumetti pubblicata da DC
Comics. Viene trasmessa dal 10
ottobre 2012 sul
canale The CW. In Italia la serie è stata trasmessa in prima visione
su Italia 1 dall’11
marzo al 27 maggio 2013.
Dal 10 gennaio va in onda in Italia la seconda stagione su Italia
1, anche se precedentemente la versione sottotitolata in italiano
della stessa stagione è stata trasmessa dal 22 ottobre 2013
suPremium Action.
La serie segue le avventure del playboy miliardario Oliver Queen. Naufrago per cinque anni su un’isola deserta, viene tratto in salvo e torna finalmente a casa, a Starling City; giunto qui assumerà l’identità segreta nota come “l’incappucciato” (o il giustiziere) per combattere il crimine e la corruzione di Starling City, seguendo una lista di nomi trovata in una tasca della giacca del padre prima di seppellirlo. Facendo uso delle abilità fisiche, delle tecniche di lotta e dell’incredibile maestria con l’arco ottenuta sull’isola con anni di pratica e scontri mortali e aiutato dal suo braccio destro e confidente Diggle e dall’abile informatica Felicity Smoak, perseguirà uno ad uno i criminali.
The Walking Dead 5×07: clip e promo da “Crossed”
Mentre rimaniamo in attesa della nostra recensione dell’episodio di ieri, oggi il network americano della AMC ha diffuso il promo e la clip di The Walking Dead 5×07, il settimo episodio dello show che andrà in onda domenica prossima e che si intitola “Crossed”:
https://www.youtube.com/watch?v=EvNIrNeyFEc
https://www.youtube.com/watch?v=Me26IVCV40M
https://www.youtube.com/watch?v=_gqrSsTfXaU
The Walking
Dead è una serie
televisiva statunitense prodotta dal 2010. Ideata
dal regista Frank Darabont, la serie è basata
sull’omonima serie a fumetti scritta da Robert Kirkman,
anche produttore esecutivo dello show, illustrata da Tony
Moore e Charlie Adlard e pubblicata dalla Image
Comics. Rispetto al fumetto, di cui comunque vengono seguite le
linee guida a livello di trama, la serie presenta parecchie novità
nella storia, come ad esempio l’introduzione di alcuni personaggi
inediti.
Il primo episodio è stato trasmesso dal canale televisivo AMC il 31 ottobre 2010, durante il Fearfest. In Italia viene trasmessa, quasi in contemporanea, da Fox a partire dal 1º novembre dello stesso anno; l’episodio pilota è stato invece trasmesso in chiaro da Cielo il 21 aprile 2012
Captain America Civil War: Chadwick Boseman su Black Panther
L’ultima uscita
pubblica di Chadwick Boseman è stata quella in
occasione degli Hollywood Film Awards. l’attore ha infatti
presentato il premio Hollywood Blockbuster Award a
Guardiani della Galassia.
Prima della cerimonia però l’attore ha sfilato sul red carpet e in
questa occasione ha condiviso dei dettagli riguardanti il suo
personaggio di Black Panther
nell’Universo Cinematografico Marvel.
“Sarò in Captain America Civil War. Ci stiamo preparando per
quest’incontro nel migliore dei modi. Ho appena cominciato
l’allenamento. Abbiamo anche A Message From The King, che ci sarà
appena prima Civil War.”
“L’ho detto ad alcuni dei miei amici più stretti, ma dovevo
tenere la cosa sotto silenzio, quindi non c’era molto che potessi
fare ad essere onesti. Solo dopo l’annuncio ufficiale ho potuto
divertirmi e festeggiare la cosa con le persone a cui tengo in
maniera adeguata. Al momento però mi sto preparando per un altro
ruolo, A MessagePad Fron The King è il film che farò ora e mi sto
preparando per quello. Black Panther avrà il suo momento quando
potrò concentrarmi completamente su quel ruolo.”
Captain America Civil War uscirà al
cinema il 6 maggio 2016. Nel film torneranno Christopher
Evans, Scarlett Johansson, Sebastian Stan, Samuel L.
Jackson e la new entry Daniel Bruhl in un
ruolo per ora misterioso.
Il film sarà diretto dai fratelli Russo.
Il film solo su Black Panther uscirà
invece il 3 novembre 2017.
Sleepy Hollow 2×09: anticipazioni e promo
Si intitola Mama, Sleepy Hollow 2×09, la nona puntata del secondo ciclo di episodi della serie televisiva di successo trasmessa dal network americano della FOX.
In Sleepy
Hollow 2×09 una valanga di suicidi avvengono nell’ospedale
psichiatrico e lo sceriffo Reyes assegna il caso ad Abbie. Con
Crane raffreddato, Mills è costretta a chiedere aiuto a sua sorella
e a Nick Hawley, interrogando sin da subito Frank Irving. Le sue
indagini portano, ancora una volta, Abbie al nome di Moloch e,
insieme a sua sorella, è costretta ad affrontare il suo
passato.
Batman v Superman Dawn of Justice: Ben Affleck nel poster fan made
Mentre la produzione è attualmente impegnata sul set di Chicago dell’attesissimo Batman v Superman Dawn of Justice di Zack Snyder, i fan del film continuano a sbizzarrirsi con spettacolari fan made. Questa volta protagonista è Ben Affleck nei panni del Cavaliere Oscuro:
Leggi anche: Batman v Superman: Henry Cavill spicca il volo sul set [VIDEO]
Batman v Superman Dawn of Justice, il film
Ricordiamo come Batman v Superman: Dawn of Justice, Zack Snyder è stato scritto da Chris Terrio, da un soggetto di David S. Goyer. Nel film saranno presenti Henry Cavill nel ruolo di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei panni di Batman/Bruce Wayne e Gal Gadot nei panni di Wonder Woman. Nel cast ci saranno anche: Amy Adams, Diane Lane, Laurence Fishburne, , Jesse Eisenberg, Jeremy Irons, Holly Hunter, Tao Okamoto, Ray Fisher, Michael Shannon, Jason Momoa, Jeffrey Dean Morgan, Scoot McNairy, Lauren Cohan, Brandon Spink, Callan Mulvey Batman v Superman: Dawn of Justice arriverà nelle sale di tutto il mondo il 6 maggio 2016.
State of Affairs 1×01: anticipazioni e promo con Katherine Heigl
Andrà in onda stasera State of Affairs 1×01, la prima puntata della nuova serie televisiva con Katherine Heigl che inizia oggi e trasmessa dal network americano della NBC.
In State of Affairs
1×01 L’analista della CIA, Charleston
Tucker (Katherine Heigl), non riesce ancora a
ricordare cosa sia successo un anno quando prima quando un
convoglio diplomatico a cui aveva preso parte è stato attaccato a
Kabul. Mentre lei e l’ex
senatorice Payton (Alfre Woodard) ce
l’hanno fatta a mala pena, il fidanzato
di Charlie e il figlio
di Payton, Aaron (la
guest star Mark Tallman) non è stato così fortunato. Oggi si
celebra un anno dall’incidente di
Aaron, Payton è il
presidente, Charlie lavora per lui
alla CIA e insieme devono prendere una
scelta: provare a vendicare la morte di Aaron, andando
contro Fatah (guest star Farshad
Farahat),il terrorista responsabile dell’attacco al convoglio, o
attendere e distruggere l’intera rete.