Si è tenuta ieri sera la cerimonia di
premiazione dei César, gli oscar francesi, che ha visto trionfare
con cinque premi assegnati, tra cui miglior film e miglior attore,
Tutto sua Madre, l’esordio di
Guillaume Gallienne (leggi la recensione del film). Torna a casa a
mani vuote Sorrentino, o meglio resta a mani vuote perchè non è a
casa, è a Los Angeles, dove proverà a portarsi davvero a casa
l’Oscar per il miglior film straniero. Certo l’Académie dei
César ha preferito premiare il belga Alabama
Monroe, che pure concorrerà agli Oscar nella stessa
categoria della Grande Bellezza, ma Paolo
non si deve scoraggiare, parte comunque da favorito.
Quello che forse è il più bel film
dell’anno, ovvero La vita di Adele, è
stato invece ignorato, con l’eccezione del premio dovuto ad
Adele Exarchopoulos per la migliore attrice
emergente. Kechiche sembra non aver tratto
giovamento dalle polemiche intorno al suo film, e nemmeno il suo
pur bellissimo film. Il premio per la migliore regia è stato invece
assegnato al maestro Roman Polanski.
Tra le facce internazionali
presenti, Quentin Tarantino era nominato per il
miglior fim straniero con Django
Unchained, ma ha dimostrato interesse per la serata
(fonte CS) solo quando Scarlett Johansson ha ricevuto un
César onorario.
Ecco di seguito la lista completa
dei vincitori:
Opera prima: Tutto sua
madre di Guillaume Gallienne
Documentario: Vado a
scuola di Pascal Plisson
Film straniero: Alabama
Monroe di Félix Van Groeningen
Scenografia: Stéphane
Rozenbaum per Mood Indigo
Costumi: Pascaline Chavanne
per Renoir
Montaggio: Valérie Deseine per
Tutto sua madre
Fotografia: Thomas Hardmeier
per L’Extravagant
voyage du jeune et prodigieux T.S. Spivet
Sceneggiatura
non originale: Guillaume Gallienne per
Tutto sua madre
Sceneggiatura: Albert Dupontel
per 9 mois ferme
Attore emergente: Pierre
Deladonchamps per Lo sconosciuto del
lago
Attrice emergente: Adèle
Exarchopoulos per La vita di
Adele
Attore non protagonista: Niels
Arestrup per Quai d’Orsay
Attrice non protagonista: Adèle
Haenel per Suzanne
Total Film ha
pubblicato una galleria fotografica di 50 personaggi
cinematografici che hanno richiesto, da parte dell’attore che li ha
interpretati, una profonda trasformazione fisica, 50 incredibili
trasformazioni. L’aumento o la diminuzione di peso diventa quindi
un indicatore decisivo e che spesso, in profumo di Oscar, diventa
anche una specie di assicurazione sulla statuetta.
Nella gallery c’è ovviamente
Christian Bale, ben tre volte, che ha dimostrato
di avere uno straordinario fisico a fisarmonica, che ovviamente
porta i segni dei dimagrimenti forzati e delle repentine
lievitazioni dei suoi muscoli. Ma nell’elenco ci sono anche delle
signorine, come la Charlize Theron di
Monster, da premio Oscar appunto, oppure
Renee Zellweger nota per il suo fisico muscoloso e
asciutto ma che per Il diario di Bridget
Jones e per Ritorno a Could
Mountain ha messo su un bel po’ di peso. Neanche a
dirlo il secondo film le è valso l’Oscar, mentre per il primo si è
accontentata di una nomination.
Ma accanto a tante performace
memorabili, costruite anche grazie alla letterale costruzione di un
corpo nuovo da parte dell’attore, ci sono anche molti attori che
pur avendo lavorato tanto su se stessi non hanno certo portato a
casa risultati rimarchevoli, come Taylor Lautner
che ha messo su una notevole massa di muscoli per New
Moon, oppure Seth Rogen per
The Green Hornet.
In effetti, in questi casi sembra
rimbombarci nella testa la frase di Matthew
McConaughey, presente nella lista e che ha perso circa 20
chili per il suo ruolo in Dallas Buyers
Club, che ha dichiarato: “La capacità che ha un
uomo di superare i suoi limiti non rappresenta per forza una buona
arte. Spingersi tanto oltre può essere segno di espressione del sè,
ma non è necessariamente arte.“
Ecco la galleria fotografica. Quale
di questi ruoli vi ha colpito di più?
Il sito Collider ha condiviso una notizia molto interessante,
che potrebbe senza dubbio interessare nerd e fan della serie
cinematografica sull’Uomo Pipistrello targata
Nolan. E’ stato infatti costruito un modello
funzionante, che può legalmente circolare in strada, della celebre
Batmobile, la Tumbler, che vediamo per la prima volta in
Batman Begins. L’automobile è
regolarmente in vendita alla modica cifra di 1 milione di dollari.
Si tratta di un veicolo legale, che può circolare sulle strade
normali accanto alle altre normali autovetture.
L’auto è provvista di pneumatici da
44 pollici, telecamere di assistenza alla guida (necessarie per un
tale veicolo) e uno stereo con Bluetooth e iPod integrato, così
mentre guidate di notte potete ascoltare la colonna sonora di
Batman di Hans Zimmer, e andare a caccia di
criminale da contrastare.
Certo, non è ancora chiaro se il
possessore sarà in grado di saltare da un edificio all’altro o di
sparare fuoco dalla parte posteriore, ma a pensarci bene queste
caratteristiche è meglio non inserirle, per evitare che un pivello
del volante molto ricco possa distruggere la città!
Continua a tenere banco la questione
legata alla presenza o no del personaggio di Scarlet Witch,
nell’attesissimo X-Men Giorni di un futuro
passato di Bryan Singer. Oggi in
merito alla questione arrivano le parole del regista in persona che
durante un’intervista ha risposto alla domanda se vedremo nel film
appunto Scarlet Witch.
La sua risposta è stata: ci può
essere un riferimento ma no, no.
Ma allora chi è la ragazza che tutti
abbiamo visto nella foto sedere sulle ginocchia di Pietro
Maximoff / Quicksilver? fratello di Wanda
Maximoff e futura Scarlet Witch. Forse questa
bambina non è la sorella di Pietro, e che secondo quanto detto da
Singer il personaggio verrà solo nominato.
Che dire non ci resta che aspettare
il film.
Tutte le foto del film
[nggallery id=324]
La trama di X-Men giorni di un futuro
passato, tratta dall’omonimo fumetto del 1981,
ripercorre un arco temporale ambientato in un imprecisato futuro in
cui gli USA sono dominati dalla Sentinelle, mentre i mutanti vivono
confinati in campi di concentramento. Kitty Pride torna indietro
nel tempo e impedisce dal passato che gli eventi precipitino a tal
punto da trasformare la vita dei mutanti del futuro in un inferno
di reclusione.
Manca ormai poco all’inizio delle
riprese dell’atteso Batman vs Superman di
Zack Snyder e ipotetico sequel de
L’Uomo d’Acciaio che come
sappiamo vedrà Batman e Superman nello stesso film. Ebbene,
l’interprete di Batman, il tanto discusso Ben
Affleck sembra pronto per interpretare il vigilante
mascherato di Gotham. Infatti l’attore è stato fotografato qualche
giorno fa ed è apparso in grande forma.
Vi
ricordiamocheBatman
Vs Supermansarà diretto dal
regista Zack
Snyder su sceneggiatura scritta in
collaborazione con Chris
Terrio (Argo),sulla
base di una storia già scritta da David S.
Goyer. Confermati
nel cast del film Henry Cavill, Ben
Affleck, Amy Adams, Laurence Fishburne, Diane
Lane, Gal Gadot, Jeremy
Irons e Jesse Eisenberg.
La camaleontica e talentuosissima
Tilda Swinton svela, in questo contributo di
Dietro le Quinte, tutte le peculiarità del suo nuovo,
poliedrico ed incredibile personaggio: Mason – la vicecomandante
del treno.
Leggi anche
Spietata e dal cuore
glaciale ma allo stesso tempo pavida e subdola nella sua rituale
teatralità, Mason è il braccio destro e la portavoce di Wilford
– il creatore della “sacra locomotiva“, e incarna al meglio
tutte le peggiori caratteristiche di un leader.
Per Bong Joon Ho, il regista del film, è una delle figure più
complesse, sfaccettate e meglio riuscite di Snowpiercer; per questo
ha espressamente voluto, fin dall’inizio, che questo
importantissimo ruolo, inizialmente maschile, fosse interpretato
invece da Tilda Swinton.
Siete pronti ad assistere ad uno dei film più spettacolari del
2014? Non potete lasciarvelo sfuggire: #Snowpiercer è
finalmente al cinema!
L’Ebuzzing Labs, una tecnologia di social
media analisi, che ha correttamente predetto i vincitori
dell’ultima edizione di X Factor e i risultati delle elezioni
Presidenziali negli Stati Uniti, rivela cheGravitysarà premiato come miglior film dell’anno agli
Oscar 2014, in programma per il 2 di Marzo.
Ebuzzing, la più importante tech
company europea nel mercato del video online, ha sfruttato la
tecnologia del tool open source Ebuzzing Labs per monitorare, su
tutto il territorio europeo, i tweet degli utenti relativi agli
Oscar, in relazione alle nomination dei principali premi per ogni
categoria. Il Labs ha analizzato i tweet a partire dal momento in
cui sono state annunciate le nomination. Dal 16 gennaio in poi ha
iniziato a produrre un report sugli “share of voice” (su quante
volte l’argomento è stato condiviso) identificando, tra i
protagonisti degli Oscar di quest’anno, quali sono gli attori, le
attrici e i film preferiti dagli utenti su Internet.
Sono 6000 i membri dell’Academy
Awards che votano per gli Oscar. Tutto questo avviene in assoluta
segretezza, perché i termini e i dettagli delle votazioni devono
essere annunciati durante la diretta televisiva dell’evento. Anche
negli anni precedenti c’è stata una forte correlazione tra le
“chiacchiere online” nei social media e i vincitori ufficiali.
The Ebuzzing Labs, quotidianamente,
sfrutta una tecnologia per indicizzare video e marche (brand) più
condivise nei social media, controllando ogni giorno oltre due
milioni di fonti. La metodologia usata per elaborare le previsioni
su gli Oscar nasce da algoritmo in grado di produrre report e
analisi statistiche, che Ebuzzing utilizza per monitorare le
campagne di video advertising online per brand multinazionali, ai
fini di analizzare anche le strategie dei rispettivi competitor. In
questo caso, dopo la raccolta dei dati relativi agli Oscar, il team
del dipartimento ricerca e sviluppo li ha interpretati decretando
che i probabili vincitori dell’edizione 2014 saranno:
· Migliore attore Leonardo
Dicaprio, per “Wolf of Wall Street”
· Migliore attrice protagonista
Meryl Streep, per “August Osage County”
· Miglior regista Steve
Mcqueen, per “Twelve Years a Slave”
· Miglior film “Gravity”, con
Sandra Bullock e George Clooney
Andrea Febbraio, Co-Founder & CEO di
Ebuzzing Italia ha dichiarato:
“L’Ebuzzing Labs è utilizzato
ogni giorno per studiare – durante le campagne di video advertising
online – qual è il sentiment/opinione degli utenti
rispetto a un brand (marca). Spesso è anche sfruttato per
studiare cosa pensa l’opinione pubblica di argomenti di rilevanza
politica, economia e/o sociale così com’è avvenuto durante elezioni
politiche o altre cerimonie di premiazione. Oggi siamo felici di
annunciare che Leonardo DiCaprio, Meryl Streep, Steve McQueen e
Gravity sono i vincitori degli Oscar prima di tutto nei social
media. Loro i veri protagonisti delle conversazioni online. A loro
affidiamo il premio pre-buzz su Twitter e Facebook. Per questo ci
auguriamo che le nostre previsioni non siano poi così distanti dai
vincitori effettivi che saranno annunciati il 2 di Marzo. “
Colpa
delle stelle(The Fault in Our Stars) è il
quarto romanzo scritto dall’autore John Green e pubblicato nel
gennaio 2012. La storia è narrata da Hazel, una sedicenne affetta
dal cancro. che è obbligata dai genitori a frequentare un gruppo di
supporto. Qui incontra e si innamora del diciassettenne Augustus,
un ex giocatore di basket con una gamba amputata. Sul suo blog di
Tumblr e sul suo vlog di Youtube, Green ha dichiarato che “il
titolo è ispirato alla famosa frase del Giulio Cesare di
Shakespeare (Atto 1, scena 2), dove il nobile Cassio dice a Bruto:
“La colpa, caro Bruto, non è delle stelle, ma nostra, che ne siamo
dei subalterni”.
E’ una delle saghe più amate del
cinema, ovviamente parliamo di Ritorno al
futuro di Robert
Zemeckis, la trilogia degli anni Ottanta diventato
oggi un vero e proprio cult. Ebbene, tutti noi ci siamo chiesti
allora quante delle tecnologie futuristiche presenti soprattutto
nel secondo capitolo sarebbero diventate realtà. Oggi con una bella
gallery vediamo quante di quelle invenzioni sono o saranno tra
breve realtà.
Ritorno al
futuro (Back to the Future) è un film
del 1985 diretto da Robert
Zemeckis e interpretato da Michael J.
Fox e Christopher
Lloyd. Primo episodio della trilogia omonima, è
considerato un’icona del cinema degli anni
ottanta e ha riscosso un enorme successo a livello
internazionale. La pellicola ha ricevuto il premio Oscar al
miglior montaggio sonoro. Nel 2007 è stato scelto
per essere conservato nel National Film
Registry della Biblioteca del
Congresso degli Stati Uniti. In occasione del suo
25º anniversario, il 27 ottobre 2010 il film è stato
riproposto per un solo giorno nelle sale cinematografiche
italiane.
Jean-Claude Van
Damme è noto per essere oggetto di numerosi video
goliardici in cui l’attore viene messo in situazioni estreme dalle
quali esce con la sua celeberrima spaccata. Questa volta Van Damme
è stato mandato nello spazio, proprio come Sandra
Bullock, a fare la “spaccata impossibile”, quella a zero
gravità appunto. Voluto o casuale, è innegabile che nella clip ci
sia il riferimento a Gravity, che
soprattutto in queste ore è sulla bocca di tutti causa
approssimarsi della consegna degli Academy Awards.
Ecco il video della spaccata a zero gravità
di Jean-Claude Van Damme:
Il film si basa su una
sceneggiatura scritta da Alfonso Cuarón, Jonás
Cuarón, Rodrigo Garcia, mentre
la fotografia è curata da Emmanuel
Lubezki, che ha condotto un lavoro maniacale sulle
numerose sequenze realizzate completamente i CGI e riprese con la
tecnologia stereoscopica. Gravity uscirà
in America e in Italia, in 3D, il prossimo 4
ottobre.
Trama:
Sandra Bullock interpreta la dottoressa Ryan
Stone, un brillante ingegnere medico alla sua prima missione
sullo Shuttle, mentre Matt Kowalsky (George
Clooney) è un astronauta veterano al comando della sua
ultima missione prima del ritiro. Durante quella che sembra una
passeggiata nello spazio di routine, ecco che accade il
terribile incidente. Lo Shuttle viene distrutto e Stone
e Kovalsky rimangono a volteggiare nella più totale oscurità
completamente soli e attaccati l’uno all’altra. Il silenzio
assordante è la conferma della perdita definitiva di ogni contatto
con la Terra e, con esso, ogni speranza di essere salvati. La paura
si trasforma in panico e ogni boccata d’aria consuma il poco
ossigeno rimasto. Ma l’unica strada verso casa potrebbe
essere quella di spingersi ancora più lontano, nella terrificante
distesa dello spazio.
L’amore, la vita, l’amicizia, la
malattia e il passare inesorabile del tempo. Sono questi i grandi
temi esistenziali con i quali Ferzan Ozpetek sceglie di confrontarsi nel suo
nuovo film, Allacciate Le Cinture, storia che si
dipana nell’arco di tredici anni saltando dal presente al passato,
confondendo i piani e riscrivendo le storie personali dei
personaggi coinvolti.
In Allacciate Le
Cinture Elena è una ragazza giovane, vitale, autonoma,
piena d’amore. Amore che dà e che riceve da chi le sta intorno,
come sua madre Anna, la folle “zia” acquisita con i suoi mille
karma, gli inseparabili amici di sempre Silvia e Fabio, fino al suo
fidanzato, Giorgio. Ma la sua vita cambia radicalmente,
attraversando la prima delle grandi turbolenze della vita, quando
scopre di essere attratta da Antonio, rozzo, omofobo, razzista
bulletto toscano ultimo flirt di Silvia. Tra Antonio ed Elena la
passione è bruciante, nonostante siano gli opposti. Li ritroviamo
dopo 13 anni, tutti quanti: gli amici inossidabili Fabio ed Elena
sono rimasti tali e la ragazza ha sposato Antonio, col quale vive
alti e bassi. Ma la vita torna a far sentire le sue turbolenze:
Elena scopre di essere gravemente malata. Riusciranno questi legami
a sopravvivere a tutto, perfino alla malattia e allo spettro della
morte?
Allacciate Le Cinture, il film
Questo è un film che parla d’amore.
Amore fisico, bruciante, passionale come quello che lega Antonio ed
Elena, che pur cominciando come un’attrazione fisica in realtà
nasconde qualcosa di più profondo, nonostante le anacronistiche
contraddizioni e le aspettative deluse o tradite; oppure un amore
platonico, inossidabile, un’amicizia talmente forte che non è messa
in discussione nemmeno dalle prove più dure, come appunto quella
che lega Elena a Fabio, divisi dalle scelte esistenziali e
sentimentali (lui è gay) ma uniti da un filo rosso più profondo e
forte. Il titolo è un chiaro riferimento alle turbolenze
dell’esistenza che prima o poi investono e coinvolgono tutti,
spingendoci a riscrivere la nostra vita e le priorità che la
compongono. Però, nonostante questi ottimi spunti di partenza e le
buone intenzioni che hanno animato
Ozpetek e l’intera crew… il film sembra
riuscito in parte, come se il regista turco avesse perso, nel corso
della narrazione, i punti fermi e gli obbiettivi dei suoi
personaggi, restituendo una storia un po’ appiattita che comunica-
emotivamente- meno di quello che ci si aspetta.
Una certa sensazione di malinconia
rimane nello spettatore grazie comunque alle interpretazioni
convincenti degli attori (con la sorpresa Francesco Arca, al suo
debutto sul grande schermo), all’uso sapiente e incantevole della
fotografia (Ozpetek
restituisce un paesaggio pugliese mozzafiato e assolato, con la
città di Lecce scolpita dalla luce naturale) e alla colonna sonora
incalzante, che spazia dai ritmi mediorientali alla ballata “A Mano
A Mano” cantata dalla voce graffiante di Rino
Gaetano, malinconico sottofondo alle traversie umane ed
esistenziali portate sullo schermo da un cast ispirato, che con
abilità e difficoltà si è calato nell’arduo compito di raccontare
vicende che si dipanano nell’arco di tredici anni, accettando di
buon grado tutti i cambiamenti sul loro look imposti da
Ozpetek (kg in più e kg in meno, tagli di capelli
diversi etc…) tutti usati per rappresentare le diverse età che
attraversiamo nella vita.
Sabato primo marzo,
Cinema al MAXXI – la manifestazione organizzata da Fondazione
Cinema per Roma e MAXXI che da febbraio ad aprile propone
anteprime, documentari, classici, conversazioni con autori e
registi, film per famiglie e un corso di critica cinematografica –
proseguirà la sua programmazione con la sezione “Classic”, in
collaborazione con Istituto Luce Cinecittà e 100autori: le due
pellicole legate da un tema comune saranno La
cagna di Marco Ferreri (ore 18), dal
racconto di Ennio Flaiano che sviluppò anche la
sceneggiatura del film, e Kadosh di
Amos Gitai (ore 21), presentato in concorso al
Festival
di Cannes.
Domenica 2, sarà la volta dell’animazione per
adulti e bambini in collaborazione con Alice nella città: alle ore
16, la sezione Family di Cinema al MAXXI proporrà al pubblico
Ernest e Celestine di Stéphane
Aubier, Benjamin Renner, Vincent Patar. Durante la notte,
la pellicola – sceneggiata dallo scrittore Daniel Pennac, già
vincitrice di un Premio César – concorrerà all’assegnazione
dell’Oscar® come miglior film d’animazione. Prima di
Ernest e Celestine, sarà proiettato
I paladini di Francia, cortometraggio
firmato da Giulio Gianini ed Emanuele
Luzzati.
Paolo e Vittorio Taviani
dirigeranno un adattamento del Decameron di Boccaccio, dal titolo
Maraviglioso Boccaccio. Le riprese
inizieranno tra qualche giono vicino Firenze. Per il loro film i
fratelli Taviani hanno chiamato a raccolta Riccardo
Scamarcio, Jasmine Trinca, Kasia Smutniak e la
giovanissima Rosabell Laurenti Sellers vista in
Buongiorno Papà.
“Qual è la piaga di oggi? E’
un’epidemia di disillusione” hanno dichiarato i Taviani a
Repubblica, in riferimento all’epidemia di peste che nell’opera di
Boccaccio è la causa scatenante degli eventi.
Le novelle di Boccaccio hanno
ispirato molto cinema, tra cui Il
Decameron di Pier Paolo Pasolini, ma
anche qualche pellicola estera, come il film muto
Decameron Nights con Lionel
Barrymore, e il remake dello stesso del 1953 con
Joan Fontaine e Louis
Jourdan.
Si svolgerà dal 5 al 13 marzo il
FrancoFest, un festival cinematografico organizzato da
James Fanco per … se stesso. L’evento sembra
infatti una specie di autocelebrazione dell’attore e regista che ha
selezionato, per l’evento, solo ed esclusivamente film in cui
appare, o film che ha diretto. Aspettatevi dunque di vedere in
programma Spring Breakers, 127 Ore e
Howl, oppure
As I Lay Dying e
Sal.
Il sito dell’ IFC Centre di New
York, spazio che ospiterà il festival, fa sapere: “Le scelte di
James Franco non hanno mai avuto paura di conseguenze, e ogni nuovo
progetto è stato da lui affrontato con eccitazione. Siamo
elettrizzati all’idea di presentare la sua indagine di
non-ancora-metà carriera”.
Il progetto sembra alquanto
autoreferenziale, e voi cosa ne pensate invece?
Noah,
diretto da Darren Aronofsky, e Gigolò per
caso (Fading Gigolo) diretto da
John Turturro, sono i film che apriranno e
chiuderanno le Anteprime internazionali della quinta edizione del
BIFEST 2014, il festival di Bari presieduto da Ettore
Scola e ideato e diretto da Felice Laudadio, che si
svolgerà dal 5 al 12 aprile.
Noah verrà
presentato in anteprima italiana il 5 aprile al Teatro Petruzzelli.
Scritto, diretto e prodotto da Darren Aronofsky,
con protagonista il Premio Oscar® Russell Crowe
nei panni del patriarca biblico Noè, il film è un adattamento
cinematografico della classica storia di coraggio, sacrificio e
speranza dell’Arca. Fine modulo
L’uscita italiana del film è
prevista per il 10 aprile, distribuito dalla Universal Pictures
International Italy e negli Stati Uniti da Pramount Pictures.
Gigolò per caso
chiuderà il festival nella serata finale del 12 aprile. Diretto da
John Turturro, con lo stesso regista tra gli interpreti insieme a
Woody Allen, Sharon Stone, Sofia Vergara, Vanessa
Paradis, il film è la storia di Fioravante
(Turturro) che, spinto dall’amico Murray (Allen), intraprende la
professione più antica del mondo e diventa un gigolò. L’uscita
italiana è fissata al 17 aprile, distribuito dalla Lucky Red.
Le altre sei Anteprime
internazionali e il programma generale del BIFEST 2014
verranno annunciati nel corso della conferenza stampa
ufficiale che si terrà il prossimo 20 marzo.
Ci troviamo ancora una volta a parlare
di Oscar e previsioni. L’operazione, già detto altrove, è oziosa ma
divertente, e questa volta vorremmo proporre una elenco di nostre
previsioni che riuscisse a conciliare non solo la reale possibilità
di indovinare effettivamente chi vincerà il premio, ma anche i
nostri gusti e il merito.
Ecco quindi una classifica di
vincitori divisa in tre voci: chi vorremmo vincesse (in base
al gusto personale), chi dovrebbe vincere (in base al merito
oggettivo, o alla necessità di riconoscere un talento oggettivo),
chi vincerà (in base alle previsioni).
Miglior film:
CHI VORREMMO VINCESSE Gravity
CHI DOVREBBE VINCERE The Wolf of Wall Street
CHI
VINCERA’12 Anni Schiavo
Miglior regista:
CHI VORREMMO VINCESSE Alfonso Cuaron
CHI DOVREBBE VINCERE Alfonso Cuaron CHI
VINCERA’ Alfonso Cuaron
Miglior attore protagonista:
CHI VORREMMO VINCESSE Leonardo DiCaprio
CHI DOVREBBE VINCERE Leonardo DiCaprio/Matthew
McConaughey CHI
VINCERA’ Matthew
McConaughey
Miglior attrice
protagonista:
CHI VORREMMO VINCESSE Sandra Bullock
CHI DOVREBBE VINCERE Amy
Adams
CHI
VINCERA’Cate Blanchett
Miglior attore non protagonista:
CHI VORREMMO VINCESSE Jonah Hill
CHI DOVREBBE VINCERE Michael
Fassbender
CHI
VINCERA’
Jared Leto
Miglior attrice non protagonista:
CHI VORREMMO VINCESSE Lupita Nyong’o
CHI DOVREBBE VINCERE Julia
Roberts
CHI
VINCERA’
Lupita Nyong’o/Jennifer Lawrence
Miglior film d’animazione:
CHI VORREMMO VINCESSE The Wind Rises
CHI DOVREBBE VINCERE The Wind
Rises
CHI
VINCERA’
Frozen il regno di ghiaccio
Miglior film straniero:
CHI VORREMMO VINCESSE La Grande
Bellezza
CHI DOVREBBE VINCERE Il
Sospetto
CHI
VINCERA’
La Grande Bellezza
Miglior sceneggiatura
non originale:
CHI VORREMMO VINCESSE Philomena
CHI DOVREBBE VINCERE
Philomena
CHI
VINCERA’
Philomena
Miglior sceneggiatura originale:
CHI VORREMMO VINCESSE Her
CHI DOVREBBE VINCERE Her
CHI
VINCERA’
American Hustle
Cosa ne pensate? Siete d’accordo?
Chi sono i vostri vincitori morali, ideali e reali? Ditecelo nei
commenti oppure sulla nostra fanpage di Facebook!
Vi ricordiamo che potrete seguire il
nostro live blogging domenica sera a partire dalle 23.30 sempre
tramite la nostra pagina Facebook o se preferite sul nostro canale
Twitter.
Dopo
Drive, il successo di Nicolas
Winding Refn è aumentato esponenzialmente, tanto da creare
l’anno scorso a Cannes più attesa dei Coen o di
Alexander Payne con il suo Solo Dio
Perdona. Durante un’intervista con Jack Giroux,
editor di Film School Rejects, il regista danese svela qual’è
il film più dark della storia del cinema secondo la sua
visione:
D: Ti Vedremo mai fare un musical?
R: Mi piacerebbe fare un musical un giorno, ma forse voglio fare
prima una commedia romantica.
D: Beh, se dirigessi una commedia romantica sarebbe alquanto
inaspettato, ma faresti mai qualcosa del genere per sovvertire le
attese?
R: Per me il film più dark partorito dall’umanità è
Pretty Woman.
D: Davvero?
R: Pensaci bene, amico.
D: Si, magari c’è una sottotraccia dark, ma perché sei convinto
di ciò?
R: Perché se levi di torno tutto lo champagne è un film folle!
Sono riusciti a riempirlo di bollicine e a venderlo a milioni di
persone come se fosse una favoletta. E’ una delle truffe
hollywoodiane che preferisco.
D: Pensi sia stata una mossa intenzionale?
R: Non lo so, ma personalmente non penso neanche di essere così
tanto “oscuro” da fare qualcosa del genere.
Sono nove le pellicole che
quest’anno si contenderanno il titolo di miglior film, nove film
che in qualche modo hanno tutti, più o meno, motivo e ragione di
pretendere quell’omino dorato che tanta felicità e tanto prestigio
conferisce a chi, alla fine della serata del 2 marzo, se ne andrà a
casa stringendolo tra le mani. Certo, ci sono i fvoriti, i
ricattatori, quelli che ci sperano e quelli che sono in lista solo
per fare numero perché “il film è magnifico ma non ha nessuna
speranza di vincere contro…”.
Il vero problema (relativo)
di questi Oscar 2014, perché è di questo che stiamo parlando
ovviamente, è che i nove film in gara sono davvero tutti
meritevoli, su diversi piani e per diversi motivi.
The Wolf of Wall Street
ad esempio andrebbe premiato perché è un film magnifico e perché
Scorsese e DiCaprio insieme sono
da Oscar, sempre, al di là di ogni altro risultato storico; mentre
American Hustle sarebbe da premiare
perché, oltre ogni (s)considerazione su David O.
Russell, propone un parterre di attori così straordinari
che non è possibile escluderne uno per premiarne un altro, e
l’Academy non prevede un premio per il miglior ensemble. Poi ci
sono i film da premio, quelli che per definizione sono fatti
apposta per partecipare alla stagione, quelli che mentre si fanno
si pensa già a quanti e quali premi ci si porterà a casa, come
12 Anni Schiavo, di Steve
McQueen, un po’ ricattatorio, ma non per questo meno
straordinario.
C’è il film
d’autore come Captain Philips (forse il
più sopravvalutato), che nella storia vera inserisce quel tocco
personale di Greengrass che rende un film
potenzialmente noioso, un vero e proprio saggio di suspence (senza
contare poi Tom Hanks), oppure, meglio ancora
Lei (o meglio
Her) che mette in gioco una parte così
profonda e intima dell’autore Spike Jonze che fa
quasi male guardarlo. Croce e delizia. Ma sempre di storie vere,
straordinarie, toccanti e forti, sono quelle raccontate in
Dallas Buyers Club e
Philomena, storie con un passato e un
futuro, storie di persone (stra)ordinarie che hanno avuto la forza
e il coraggio di portare la luce dove i poteri forti (le case
farmaceutiche da una parte e le istituzioni religiose dall’altra)
volevano che rimanesse buio. Infine c’è il vecchio e il nuovo, il
bianco e nero e lo spazio profondo,
Nebraska e
Gravity, due film che per diversi aspetti
rappresentano una volontà forte di raccontare storie ed esperienze
che vadano oltre i canoni classici della narrazione, sia per la
struggente odissea raccontata da Alexander Payne,
sia per l’avventura mistica davanti alla quale ci ha messi
Alfonso Cuaron.
Come si sceglie il miglior film? E’
normale e ormai chiaro che quello dell’Academy Awards non è un
premio al migliore in assoluto, dietro alla scelta finale non c’è
quasi mai una ragione di merito e spesso si tratta di assegnazioni
“politiche”. Ma l’eccitazione del momento, l’annuncio, le reazioni,
gli abiti elegantissimi, la serata di gala, gli acceptance speech,
le esibizioni, il video In Memoriam, tutto concorre a far
sì che la notte degli Oscar sia attesa e gradita a tutti gli
appassionati di cinema, che a fine serata vedranno,
irrimediabilmente, infrante le loro speranze di vedere assegnati
tutti i premi che volevano. E così il miglior film diventa un
coronamento della serata delle emozioni e della bellezza.
In termini di
probabilità, secodo i bookmaker, il film favorito a vincere la
statuetta è 12 Anni Schiavo, film che
McQueen ha confezionato con perizia, che non ha
mancato di destare polemiche, ma che sicuramente (o quasi) porterà
a casa l’agognato premio. Perché il film parla di schiavitù, perché
emoziona e fa rabbia, e perché agli Americani piace santificare chi
mette a nudo le brutture del loro passato, soprattutto perché
12 Anni Schiavo è il primo film sulla
schiavitù diretto da un regista di colore.
Seguono come favoriti
Gravity e American
Hustle. E’ però improbabile che questi film portino a
casa questo premio, dal momento che il primo farà sicuramente
incetta di premi tecnici (oltre probabilmente alla migliore regia),
mentre il secondo vincerà quasi certamente per la sceneggiatura e
(temiamo) per l’attrice non protagonista. Veramente ridotte sono le
chance degli altri film: The Wolf of Wall
Street potrebbe ancora giocarsi l’Oscar per il
migliore attore, ma è difficile che riesca ad agguantare il premio
per il miglior film, lo stesso dicasi per Dallas Buyers
Club, che invece è il favorito per i premi agli
attori, e per gli altri film. Philomena
di Stephen Frears,
Nebraska di Alexander
Payne e Capitan Phillips di
Paul Greengrass sono quei film che invece sono in
nomiantion perché innegabilmente ottimi prodotti ma che in un certo
senso sono stati nominati per “fare numero”. Discorso diverso per
Lei; il film di Jonze è
senza dubbio uno dei film più belli visti negli ultimi anni,
un’intuizione semplice, straordinariamente raccontata e
interpretata, con attori (e voci) sublimi, che sembra capitato agli
Oscar quasi per caso. E’ probabile che il gioiellino di Jonze porti
a casa la migliore sceneggiatura originale, O.
Russell permettendo, ma sembra davvero questo il film che
reciterà la parte dell’outsider a questi prossimi Academy
Awards!
E’ probabile che
il film che vincerà non passerà alla storia, come spesso è accaduto
nella tradizione degli Oscar, ma sicuramente quel titolo resterà
scritto negli annali dell’Academy, e per quanto poco possa valere
ai fini dei meriti artistici un Oscar, è sempre una bella
soddisfazione. L’appuntamento è domenica 2 marzo a partire dalle
23.30 ora italiana.
Un nuovo trailer
internazionale per l’ultima fatica di Andy e Lana
Wachowski intitolato Jupiter
Ascending, film che sembra rimarcare le linee di
Cloud Atlas e
Matrix e che uscirà al cinema a luglio
2014.
Trama: Jupiter Jones (Mila Kunis) è
nata sotto un cielo notturno, con i segni di un destino
eccezionale. Ormai adulta, Jupiter sogna le stelle, ma la sua dura
realtà è fatta di bagni da pulire e una sequenza infinita di
sfortune. Quando Caine (Channing Tatum), un ex militare cacciatore
di taglie geneticamente modificato, arriva sulla Terra per
rintracciarla, Jupiter inizia a intravedere il destino che aveva
tanto atteso: il suo DNA la indica come destinataria di una
straordinaria eredità che potrebbe alterare l’equilibrio
dell’Universo.
Dopo le preoccupazioni
fatte emergere dagli spettatori cristiani, Paramount
Pictures ha ammesso che Noah non
ricalca esattamente la storia scritta nella Bibbia: “il film è
ispirato alla storia di Noè, ma è stata presa una licenza
artistica.Riteniamo comunque che la pellicola sia fedele
all’essenza e ai valori di una storia che è una pietra miliare per
milioni di persone in tutto il mondo.”
L’idea di questa rivisitazione
viene da Jerry Johnson, presidente di NRB, associazione cristiana
presente in tutto il mondo: “Siamo profondamente riconoscenti
agli sforzi fatti dal Dr. Johnson per portare quest’ idea a noi, il
nostro obiettivo è stato quello di adottare ogni
misura possibile per far conoscere il film agli
spettatori.
Siamo molto orgogliosi del lavoro di Darren
Aronofsky e pensiamo che tutto il mondo potrà godere di
questo film epico”
Noah
di Darren Aronofsky arriverà in Italia il
prossimo 10 aprile 2014. La storia riprende la storia Noè, il
patriarca biblico, il più importante dopo Adamo e prima di
Abramo. Secondo la narrazione biblica è il costruttore
dell’Arca di Noè grazie a cui l’Umanità continuò la propria
esistenza sulla Terra; sull’Arca furono ospitate 7 coppie degli
animali puri ed una coppia di tutti gli altri animali (secondo
Genesi 6,19; secondo Genesi 7,2).
Del ventiquattresimo
film di James
Bond ancora si sa poco o nulla, se non che Sam
Mendes ha accettato la regia dopo l’ottima prova di
Skyfall e che John Logan
scriverà anche questo capitolo della spia cinematografica più amata
di tutti i tempi.
Oggi però Ralph Fiennes, che nella saga interpreta
Gareth Mallory, racconta a MTV News che la produzione inizierà a
muoversi ad ottobre per l’inizio delle riprese:
“Il nostro scopo è iniziare le
riprese ad ottobre e sulla trama non so ancora nulla perchè non ho
ancora visto lo script”
A far compagnia a Fiennes ci saranno
ovviamente Daniel Craig e Naomie
Harris mentre sembra ufficiale l’addio di Roger
Deakins, direttore della fotografia di Skyfall, che con il
film precedente fece un lavoro a dir poco meraviglioso.
Il nuovo 007 dovrebbe uscire ad ottobre 2015 in Europa mentre a
novembre in USA.
Marc Webb potrebbe
prendersi una pausa momentanea dalla saga di The Amazing Spider-Man
per dirigere una spy story tratta dal libro “How to catch a
Russian spy” di Ellis Henican, romanzo
che narra la storia di un civile americano trasformatosi in spia
autodidatta che collaborerà con l’FBI per
scovare una spia russa che sta agendo sul suolo degli States. Una
nuova sfida e un nuovo genere per Marc Webb che dopo Spider Man e
500 Giorni Insieme vuole dimostrare di
saper dirigere tutti i tipi di film.
2031. Dopo il fallimento di un
esperimento per porre fine al riscaldamento globale, una vera e
propria nuova era glaciale stermina tutti gli abitanti del pianeta
a eccezione dei viaggiatori che si trovano sullo
Snowpiercer, un treno ad alta velocità che fa il
giro del mondo e che trae energia da un motore in moto
perpetuo.
Presentato nella sezione
Fuori Concorso del Festival
Internazionale del Film di
RomaSnowpiercer di Joon-ho
Bong scritto insieme a Kelly
Masterson porta il tema ambientale e post-apocalittico in
una storia socio-politica in cui l’uomo, come in un laboratorio, è
costretto a misurarsi e a vivere in equilibri estremi che sfociano
in lotte di classe e diritti umani. Seppur la storia abbia una
struttura lineare, con un buon ritmo interno, sembra non voler
scegliere il registro narrativo a cui sposarsi.
Difatti saranno numerosissime le
scene in cui si alterneranno momenti d’azione, in cui la classe più
bassa cerca la scalata verso l’alto; altre in cui il pathos dei
singoli personaggi fa da padrone, approfondendo le vicende
drammatiche dei personaggi che vivono in questo treno; ed altre che
forniranno numerosi spunti comici, che forniscono il giusto
contrappeso alle tensioni emotive ma che incideranno sugli
equilibri del film. Infatti sarà proprio questo elemento a fornire
l’esatto distacco tra la prima parte e la seconda parte in cui
sembra si sia percorso più di un filone narrativo senza
esaurirlo.
Il regista sudcoreano conferma la
gran perizia e tecnica, prediligendo primi piani, semi-soggettive,
dettagli e stacchi con fuori fuochi, unite a un bel lavoro di
fotografia da parte di Kyung-Pyo Hong che facilita
il lavoro del montaggio di Steve M. Choe conferendo
così al film una profonda continuità visiva. Questi elementi uniti
alla gran composizione della scena, fanno risultare il film
estremamente dettagliato ed esplorato nelle varie scene-vagoni.
In Snowpiercer
buona è la prova da parte degli attori, Chris Evans smessi momentaneamente i panni
di Captain America, ricopre comunque il ruolo di
un leader carismatico pronto al sacrificio. Chi eccelle nella
caratterizzazione del personaggio è una splendida Tilda
Swinton, nuovamente camaleontica nel travestimento e nella
voce che riesce a fornire al film l’unico antagonista che un sempre
ugualeEd
Harris non riesce a soddisfare. John
Hurt calato completamente nel ruolo del mentore riesce,
nonostante le poche scene, a lasciare la sua impronta nella storia.
Bene anche i comprimari, Octavia
SpencereJamie
Bell che catturano l’empatia dello spettatore.
Snowpiercer è un
buon film in cui in questo microcosmo claustrofobico si riesce a
radunare un notevole cast una storia accattivante e
d’intrattenimento, che riesce a suscitare grazie ad una grande
metafora sulla società contemporanea, vizi e privilegi di
caste.
Dopo avervi mostrato le cover
esclusive di Empire (Qui la prima e
qui la seconda),
adesso vi facciamo vedere anche il contenuto fotografico del
servizio che il magazine dedica a Godzilla di Gareth
Edwards; tra le tante immagini di scena e di backstage
troviamo anche un’interessante scala che mostra l’evoluzione del
Kaiju nei vari film in cui è stato inserito. Di seguito trovate un
gallery con le immagini di Empire mentre qui potete vedere il
full trailer del film
Godzilla, il film
Vi ricordiamo che Godzilla, diretto
da Gareth
Edwards,comprende nel cast attori
del calibro di
Aaron Taylor-Johnson, Bryan
Cranston, Elizabeth
Olsen David Strathairn, Juliette
Binoche e la new entry Ken
Watanabe. La pellicola arriverà in Italia il 15 Maggio
2014. Akira Takarada, protagonista della pellicola
originale, dovrebbe, inoltre, avere anche una piccola parte in
questa rivisitazione, tornando sul set
di Godzillaa
sessanta anni di distanza dalla sua interpretazione.
Scritto da Max
Borenstein, che ha rielaborato uno script
di David S. Goyer e David
Callaham, Godzillasarà
il film di punta della Warner Bros dell’anno 2014, visto
che la data di uscita preventivata è stata infatti individuata nel
16 maggio 2014. Un film da cui la produzione si aspetta
molto che, però, dovrà scontrarsi al botteghino con altre pellicole
in uscita nello stesso periodo, quali The Amazing
Spiderman 2, il reboot delle tartarughe ninja e il
sequel dell’Alba del pianeta delle scimmie.
Con l’avvicinarsi dell’inizio delle
riprese, i nomi sugli attori che prenderanno parte a
Star
Wars Episodio VII si fanno sempre più pressanti,
è infatti di pochi giorni fa la notizia per cui
Benedict Cumberbatch e Gary
Oldman potrebbero far parte del film di J.J.
Abrams, ma oggi arriva un’interessante dettaglio sul
casting di questi due attori:
“Credo che Cumberbatch e Oldman
siano stati arruolati per la stessa parte, non so quindi come si
evolverà la storia, ma mi hanno detto che entrambi saranno nel film
e che saranno lo stesso personaggio”
A riportare la notizia è MarketSaw,
sito che già per primo aveva riportato la realizzazione della nuova
trilogia e alcune rivelazioni sul casting di Harrison Ford,
Mark Hamill e Carrie Fisher; ma l’indiscrezione finisce
così:
” Dovrebbe trattarsi di due
gemelli e del loro percorso verso il lato oscuro della forza e di
chi potrebbe seguire le orme del padre. La story line sarebbe così
incentrata sulla nuova generazione di Skywalker”
Dopo aver festeggiato i 100 milioni
di utenti registrati ( ed essere salito al terzo posto tra i giochi
per pc di maggior successo), Minecraft
è pronto a diventare un film in live action.
Per chi non conoscesse il gioco, Minecraft è basato sulla
creatività degli utenti che possono costruire praticamente
qualsiasi cosa utilizzando cubetti in un ambiente 3D e poi giocare
all’interno del mondo creato. Il film Minecraft
sarà prodotto da Warner Bros con Roy Lee
( The Lego Movie ) e
Jill Messick a supervisionare la produzione; di
seguito trovate il trailer del gioco.
Guarda la nuova featurette dedicata
tutta ai villain dell’atteso 300 L’Alba di un
Impero, il sequel del film 300 campione
d’incassi diretto da Zack Snyder e
tratto ancora una volta dal fumetto di Frank
Miller.
300 l’Alba di un Impero basato sui
fumetti di Frank Miller, racconterà la storia
del generale greco Temistocle che guiderà gli ateniesi contro gli
invasori persiani, in una battaglia avvenuta simultaneamente a
quella delle Termopili, vista nel primo film.
Dopo aver visto la cover di
Entertainment Weekly, lo stesso magazine ha rilasciato moltissime
immagini di Divergent, nuovo sci-fi movie
diretto da Neil Burger nonché primo film
tratto dalla saga letteraria di Veronica Roth.
La trama: Divergent è ambiento
nella Chicago del futuro, un futuro controllato e rigidamente
ordinato, tipicamente distopico e racconta della sedicenne Tris,
intrappolata nella necessità di compiere la scelta che le cambierà
la vita. Il mondo è diviso in cinque fazioni e per Tris è arrivato
il momento di scegliere a quale appartenere. La scelta che la
ragazza compierà segnerà l’inizio di una serie di prove, che
la condurranno a percorrere una strada tortuosa e inattesa. In un
mondo in cui gli istinti umani vengono soppressi e tutto e regolato
e controllato, Tris imparerà che c’è sempre un’altra faccia della
medaglia. Lei è diversa da tutti gli altri, è una Divergente, la
sua natura le impone la ribellione e quando scoprirà di non
potervisi opporre il suo destino e quello del mondo in cui vive
cambierà per sempre.
Patrick Wilson entra a far
parte del cast del film Marvel
Studios, Ant-Man, ad
annunciarlo è Deadline che afferma che la star di The
Conjuring si unirà ai già confermato Paul
Rudd e Michael Douglas. Inoltre, il sito
aggiunge che altri due nomi come Evangeline
Lilly e Michael Pena sono prossimi a
entrare nel cast del film.
Al momento il ruolo di
Patrick Wilson non è chiaro.
La produzione del film inizierà tra
poco in Georgia, Ant-Man sarà diretto da
Edgar Wright, che ha co-scritto la
sceneggiatura con Joe Cornish.
Diretto da Edgar Wright e
interpretato da Paul
Rudd e Michael
Douglas, Ant-Manè
scritto da Joe Cornish e uscirà nei
cinema USA il 17 luglio 2015.
Arriva
da Entertainment Weekly la notizia secondo
il quale avremo (per la gioia di tutti i fan) già a Marzo un
primo sneak peek dell’attesissimo The
Avengers Age of Ultron. Secondo quanto riporta il
noto giornale lo speciale includerà anche sequenze inedite dai
prossimi due film della MarvelCaptain America: the Winter
Soldier e Guardians of the
Galaxy.
Le speciale in questione si chiamerà
Assembling a Universe e sarà
trasmesso il 18 Marzo su ABC.
Il network statunitense
ABC trasmetterà il prossimo 18
marzo uno speciale dedicato ai Marvel Studios
intitolato Assembling a Universe. Il
contenuto speciale inoltre approfondirà sulla nascita dei
Marvel Studios e dei record
infranti dallo studios, oltre che ovviamente dell’espansione
dell’universo.
In questo nuovo capitolo della
fortunata saga ispirata ai comics della Marvel troveremo le star
Robert Downey Jr., Chris Evans, Mark Ruffalo, Chris
Hemsworth, Scarlett Johansson, Cobie Smulders, Jeremy
Renner, Aaron Taylor-Johnson, Elizabeth Olsen, Paul Bettany, Samuel
L. Jackson, e James Spader. Scritto e diretto
da Joss Whedon, il film uscirà nelle sale il
primo Maggio 2015.