Menomale che William Bradley
Pitt ha abbandonato il giornalismo per inseguire il sogno di
Hollywood, altrimenti non avremmo mai goduto della sua vista! Ma i
sogni non si avverano subito e, prima di sfondare, Brad si cimenta
nei lavori più disparati, dal trasportatore di frigoriferi,
all’uomo-pollo (per promuovere una catena di ristoranti),
all’autista di spogliarelliste in limousine (che poi lo striptease
lo avranno chiesto loro a lui).
Finalmente nell’87 comincia ad
apparire in TV, e fa capolino anche al cinema in qualche particina,
prima di farsi notare davvero (come non potrebbe?) nei panni (o
meglio, senza) dell’autostoppista/ladro in Thelma &
Louise (1991). La scena superhot con la Davis lo
catapulta nell’olimpo dei sex-symbol e, dopo più di vent’anni,
ancora sta là, anzi: col tempo il suo appeal è aumentato e oggi, a
50 anni tondi tondi, si può senz’altro dire che Mr. Pitt sia uno
degli uomini più affascinanti del globo, con la barba sale e pepe e
quelle rughette intorno agli occhi. Peccato per la fiatella (così
dice sua moglie), ma forse qualche goccia in più di Chanel
N°5 potrebbe aiutarlo a dissimulare (tanto, come testimonial,
avrà una fornitura a vita). Comunque, dopo l’exploit con Ridley
Scott, Brad è ormai sdoganato e negli anni Novanta prende parte
a una serie di film di vario genere che contribuiscono a
consolidarne fama e successo. Fra i titoli, In mezzo scorre
il fiume, Intervista col
vampiro e Vento di Passioni, ma anche
Seven, L’esercito delle 12 scimmie e
Sleepers; Sette anni in Tibet e
Vi presento Joe Black, fino al cult Fight
Club, in cui sfoggia un fisico scolpitissimo ma sempre più
ammaccato. E poiché la prima regola del Fight Club impone di
non parlare del Fight Club, andiamo oltre. È arrivato il
2000: archiviate le relazioni con le colleghe Juliette Lewis
e Gwyneth Paltrow, Pitt convola a nozze con Jennifer
Aniston, e due anni dopo la coppia fonda la casa di produzione
Plan B, abbandonata nel 2005 insieme al matrimonio, che
naufraga per colpa di una certa Angelina Jolie. Ma
procediamo per gradi: il nuovo millennio è inaugurato da
Snatch – Lo strappo (con un Brad zingaro sgangherato)
e prosegue con ruoli variegati, vedi The Mexican,
Spy Game, la trilogia di Ocean e
l’epico Troy, dove Pitt è niente meno che Achille piè
veloce (Omero non commenta). Il 2005 lascia il segno con Mr.
e Mrs. Smith: la pellicola è di per sé mediocre, e sarebbe
del tutto trascurabile, non fosse per quel flirt con Miss Jolie che
dominerà i tabloid internazionali, sfociando poi nel divorzio dalla
Aniston e nella coniazione del termine “Brangelina”. Dopo la
parentesi trash dei coniugi Smith, Brad si dedica a progetti più
interessanti al servizio di grandi nomi: da Babel di
Iñárritu, a Burn After Reading dei
Coen; dal Benjamin Button di Fincher,
ai Bastardi senza gloria di Tarantino, senza
dimenticare l’incursione d’autore con Malick in The
Tree of Life e il blockbuster zombie-centrico World
War Z. E a breve ci delizierà in ben due film a fianco del
neo sex-symbol Fassbender: The Counsellor e
12 anni schiavo.
Non vediamo l’ora e, in attesa di
gustarcelo/i, intanto ci gustiamo la torta! Forse non basterà per
tutta la famiglia (i loro Brangelinini sono 6, per ora), ma siamo
certi che si consoleranno con l’isola a forma di cuore che la
neosignora Pitt ha comprato al maritino per soli 12.2 milioni di
dollari. HAPPY BIRTHDAY BRAD!