Arriva da una foto scattata a Las
Vegas un manifesto inedito dell’atteso
film The Amazing Spider-man 2,che
toglie dubbi sulla presenza di un terzo villain di cui si è
ampiamente discusso. L’immagine che non è di ottima qualità ed è
stata scattata da Jeser
Piedra al Red Rock Casinò e ritrae il poster dove possiamo
vedere oltre a Electro e Rhino
anche Green Goblin. Ecco l’immagine:
Ma andiamo nel dettaglio, ecco quello che sembra senza ombra di
dubbio è Green Goblin.
Altro particolare rivelato dal
poster è la tuta meccanizzata di Rhino, che è
simile a quella vista in Ultimatum
Spider-Man. Inoltre possiamo dire che Goblin sarà
sicuramente verde, ed è molto probabile che si tratterà
di Norman Osborn (Chris
Cooper) o suo figlio Harry Osborn
(Dane DeHaan).
In The Amazing Spiderman 2, per
Peter Parker (Andrew Garfield), vive una vita molto la occupata –
tra prendere i cattivi come Spider-Man e passare il tempo con
la persona che ama, Gwen (Emma Stone); diplomato ormai ha lasciato
le scuole superiore e non ha dimenticato la promessa fatta al padre
di Gwen di proteggerla – ma questa è una promessa che
semplicemente non può mantenere sempre. Le cose cambieranno per
Peter quando un nuovo cattivo, Electro (Jamie Foxx), emerge dagli
abissi della città, e un vecchio amico, Harry Osborn (Dane DeHaan),
ritorna, e fa riemergere nuovi indizi sul suo passato.
Arrivano nuovi aggiornamenti sul
casting in atto dell’atteso Star Wars Episodio
VII diretto da J.J. Abrams, che come sappiamo sarà il
primo di una nuova trilogia prodotta da Disney.
Oggi il sito Jedi
News, tra le mille voci che circolano, rivela che tre
attrici sono attualmente in lizza per entrare a far parte del cast
della pellicola. Si tratta di Emmanuelle
Chriqui, Alexis Dziena e
Taissa Farmiga. La prime due attrici sono note per
essere nel cast della serietv dell’HBO Entourage.
Mentre Taissa Farmiga, oltre ad essere la
sorella minore della più nota Vera Farmiga, è
anche fra le protagoniste della serie American Horror
Story, al suo terzo ciclo di episodi intitolato
Coven. Al momento non si hanno ulteriori notizie
sul ruolo che le tre attrici si contendono quindi non resta che
aspettare ulteriori sviluppi.
La pre-produzione
di Star
Wars Episodio VII è entrate nel vivo già da
molte settimane. Vi ricordiamo che Star Wars Episodio
VIIuscirà al cinema nel 2015, per
la regia di J.J. Abrams,
basato su una sceneggiatura di J.J.
Abrams e Lawrence
Kasdan. Per tutte le notizie sulla nuova trilogia
targata Disney vi segnaliamo il
nostro speciale:Star Wars. La scheda
del film: Star Wars: Episodio
VII.
Superman III è il
film del 1983, terzo capitolo della trilogia su
Superman, diretto da Richard Lester
e con protagonisti Christopher Reeve, Richard Pryor,
Robert Vaughn, Annette O’Toole.
Superman III, la
trama: Accettato pienamente il proprio ruolo di protettore
dell’umanità, Superman si trova a contrastare il delirio di
onnipotenza di un magnate dell’economia, affiancato da un genio dei
computer, più ingenuo che cattivo. Lungo la strada, complice una
versione da laboratorio della famigerata kryptonite, Superman
finirà per dover affrontare – in un vero e proprio scontro fisico –
il suo lato oscuro.
Superman III,
l’analisi
Terzo capitolo della saga
cinematografica di Superman: idee promettenti, ma tradotte in
modo poco riuscito. Richard Lester, dopo aver
sostituito Richard Donner in corso d’opera in
occasione del precedente capitolo, si occupa del progetto
dall’inizio alla fine; alla sceneggiatura i coniugi Newman,
stavolta senza Mario Puzo ad affiancarli.
Indisponibilità e controversie
produttive portano ad un ampio rinnovo del cast, con alterni esiti:
il ritorno di Kal / Clark nella natia Smallville è il pretesto per
accantonare, per una volta, Lois Lane e portare sullo schermo
Lana Lang, col volto di Annette o’Toole (che avrebbe poi
interpretato la madre terrestre di Clark in Smallville); pausa
anche per Lex Luthor – Gene Hackman, sostituito da un cattivo creato
per l’occasione, affidato a Robert Vaughn, volto
noto di cinema e tv, ma privo di analogo carisma. Oltre che sulle
spalle larghe di Christopher Reeve, il film è in gran parte
affidato all’istrionica interpretazione di Richard
Pryor, comico e monologhista di razza che sul grande
schermo fu sempre usato sfruttandone le capacità camaleontiche più
che la vena corrosiva.
Superman
III ha quanto meno il merito di
affrontare il tema del lato oscuro del protagonista: la sua
dedizione al pianeta che l’ha adottato si scontra con l’inevitabile
volontà di potenza, con la possibilità, conferitagli dai suoi
eccezionali poteri, di poter dominare il mondo e disporne a proprio
piacimento, pur riducendo tutto quasi in farsa, mostrandoci
un Superman ubriaco, che si diverte a usare i suoi poteri per
compiere atti di vandalismo gratuito o per far colpo sulle donne…
le due personalità entreranno in conflitto in uno scontro che
costituisce la sequenza più riuscita dell’intero film. Se il
precedente capitolo risentiva ancora dell’impronta di Donner e Puzo
aveva limitato i danni, qui si cambia decisamente registro:
comicità e gag assortite prendono spesso il sopravvento, rendendo
siderale la distanza dai toni a tratti epici dei primi due
capitoli.
L’onda lunga dei precedenti film
garantisce a Superman
III buoni risultato albotteghini,
anche se molto inferiore alle aspettative e lontano dalle cifre dei
precedenti; la critica sancisce il fallimento di un progetto che
punta decisamente troppo sul registro comico, dando alla saga un
colpo di grazia cui nemmeno l’inversione di rotta del successivo ed
ultimo capitolo riuscirà a riparare.
Siamo nei sobborghi di Los Angeles
quando Duke, un poliziotto apparentemente uguale a tanti colleghi,
prende da una borsa un topo morto (contenente marijuana) per
consegnarlo a un ragazzino che vuole solo fumare un po‘ di erba. Ci
sono svariati personaggi tra i clienti di Duke, compreso un collega
d‘ufficio, Sunshine, che aiuterà l‘amico poliziotto a risolvere una
questione con un uomo moribondo. Ma Duke e Sunshine non sono i soli
a sembrare poliziotti “atipici”, tra gli altri troviamo Renato, che
cerca di abbordare donne convocandole nel parcheggio della centrale
di polizia, e Rough, nero sfigurato che tenta una carriera
parallela da dj-producer.
Proprio con Rough il signor
Quentin Dupieux (lui che di lavoro ha sempre fatto
il dj-producer sotto il nome di Mr Oizo) ha il suo punto di
tangenza maggiore in questo Wrong Cops; è
al poliziotto nero infatti che il regista rivolge un’affermazione
tanto cruda quanto vera(e forse anche autoironica dato il modo in
cui Dupieux è arrivato alla fama): per avere successo devi avere un
95% di marketing e un 5% di talento.
Il regista gioca sul filo sottile di
questa sentenza e costruisce una trama piena di assurdità, dove la
meritocrazia è un miraggio e il nonsense è la regola, confezionando
il tutto con una regia che si muove consapevolmente nel trash e
nella serie B. La pellicola regge bene (e anche molto) nel primo
tempo ma va calando nella seconda parte quando una certa
ripetitività dell’azione e della battuta è stata assorbita dallo
spettatore e la risata si trasforma in un flebile sorriso.
La martellante colonna sonora, misto
di french ed electro house post Justice, contribuisce a non far
abbassare mai il ritmo, fa da tramite alle vicende, risulta meno
disturbante di quanto potrebbe sembrare in partenza e ne esce come
un punto di forza, dimostrando un talento molteplice da parte di
Dupieux-Oizo.
Il cast, composto per lo più da
attori sconosciuti (eccezion fatta per le apparizioni di
Marylin Manson, Eric Roberts e Kurt
Fuller) annovera attori tutti discreti nei loro ruoli e
alza Mark Burnham-Duke come icona principale
del film, colui che più di tutti ha la faccia e l’atteggiamento da
vero “poliziotto sbagliato”.
Wrong cops
quindi ricorda inevitabilmente scuola di polizia più cattivo e
volgare con una trama che funziona molto bene nella prima
mezz’ora(quando vengono presentati i vari personaggi) ma che
inizia a soffrire man mano che procede, ma tutto sommato i
meno esigenti lo troveranno un film molto divertente.
Arriva un nuovo spot dell’atteso
film 47 Ronin, che vede protagonista
assoluto l’attore Keanu Reeves. In
particolare il nuovo contributo video è ricca di nuovi
filmati inediti della pellicola.
Il cast del film che arriverà in
Italia il 14 Gennaio 2013 comprende anche Rinko
Kikuchi, Hiroyuki Sanada,Cary-Hiroyuki Tagawa,Tadanobu Asano,Rick
Genest. La pellicola scritta dal duo di autori
Chris Morgan(Fast ann Furious 6
e Wanted) e Walter Hamada è
prodotta da H2F Entertainment, Mid Atlantic Films,
Moving Picture Compan, e Stuber
Productions, mentre a distribuirla in gran parte
dell’occidente c’è la Universal Pictures.
Guarda tutte le foto del film:
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Dal più tramandato racconto
proveniente dall’antico Giappone, è nato l’epico
fantasy-d’avventura 47 Ronin. Keanu Reeves è il
protagonista nella parte di Kai, un emarginato che si unisce ad
Oishi (Hiroyuki Sanada), il leader dei 47 Ronin. Insieme cercano la
vendetta sul tiranno Signore che ha ucciso il loro Maestro,
bandendo i suoi seguaci guerrieri. Per restituire
l’onore al loro feudo, i guerrieri si troveranno ad affrontare
delle dure prove per distruggere gli ordinari
guerrieri. 47 Ronin è diretto dal visionario Carl Erik
Rinsch (Il Dono). Ispirato nello stile a diversi maestri come
Miyazaki e Hokusai, Rinsch riuscirà a dar vita a meravigliosi
paesaggi e mastodontiche battaglie, mostrando la storia senza tempo
di Ronin alle platee mondiali in un modo mai visto prima
d’ora.
In Prince
Avalanche Due operai si trovano soli e isolati a dipingere
linee stradali lungo una foresta texana appena devastata da un
incendio. Alvin il più maturo dei due, è un uomo che tiene uno
stile di vita preciso e rigoroso, ama la solitudine e il silenzio,
ma soprattutto ama Madison, sorella di Lance, il compagno di
lavoro, ragazzo assai più svogliato a cui interessa solo divertirsi
durante i weekend. Tra i due inizialmente l’alchimia non è al
massimo, ma una serie di vicende (e un simpatico vecchietto)
evolveranno il loro rapporto in una sincera amicizia.
Dopo due film di rara bruttezza
(Sua Maestà e Lo
Spaventapassere) David Gordon Green
decide di tornare a uno stile più contenuto e drammatico con questo
Prince Avalanche. Il regista ci parla di
solitudine, disperazione e rinascita attraverso le bellezze
naturali e le ceneri della foreste texana.
Il misto tra questi due elementi è
il culmine della rappresentazione simbolica che Gordon Green vuole
mostrare; con i fiori divisi a metà tra petali rigogliosi e
steli bruciati fino agli animali, primaria forma di vita della
natura incontaminata, che si trovano mezzi bruciacchiati ma
ugualmente vivi. Ed è questo che sono anche i due protagonisti,
scottati dalla vita, ma ugualmente capaci di reagire
(faticosamente) a quello che accade nelle loro esistenze.
Tra i due Emile Hirsch è colui che meglio interpreta il
ruolo tragicomico (mettendoci anche la componente fisica oltre a
quella mimica) della situazione e rende ogni battuta degna di un
sorriso, più fiacco Paul Rudd che non sembra avere il carisma
adatto a trasportare questo genere di film e sono i momenti in cui
è solo in scena ad essere la parte più debole del
lungometraggio.
Il tutto è raccontato da una
colonna sonora fiabesca di David Wingo e da una
regia che riesce ad accompagnare lo spettatore delicatamente nelle
emozioni dei protagonisti e soprattutto non si fa mai né invasiva
né protagonista, e le sequenze nelle case bruciate ne sono la
prova.
La sceneggiatura, scritta dallo
stesso Gordon Green, è frutto di un adattamento del film islandese
originale (Either Way) e
caratterizza bene i personaggi, ma non ha il mordente adatto a
rendere il film memorabile e risulta la parte più debole
dell’intero lavoro. Prince Avalanche
riesce a soddisfare (e talvolta emozionare) ogni tipo di
spettatore e a riscattare gli ultimi fallimenti del regista
americano.
Arriva il poster italiano
dell’atteso film
American Hustle l’apparenza
inganna di David O. Russell, che
vede protagonisti un cast incredibile composto da il Premio
Oscar Christian Bale, i candidati al Premio Oscar
Amy Adams, Bradley Cooper e
Jeremy Renner, il Premio Oscar
Jennifer Lawrence e il Premio Oscar Robert
De Niro.
Il 1 gennaio 2014 uscirà in Italia
distribuito da Eagle Pictures American Hustle – l’apparenza
inganna, l’attesissimo nuovo lavoro firmato da David O. Russell.
Finalmente disponibile il poster e il sottotitolo italiano del
film: dopo il successo di The Fighter ed il pluripremiato Il lato
positivo, l’acclamato regista americano dirige un cast di altissimo
livello, che annovera attori come il Premio Oscar
Christian Bale, i candidati al Premio Oscar
Amy Adams,
Bradley Cooper e
Jeremy Renner, il Premio Oscar
Jennifer Lawrence e il Premio Oscar Robert De Niro.
American Hustle – l’apparenza inganna racconta
la storia di Irving Rosenfeld (Christian Bale), abilissimo
truffatore, e della sua amante inglese Sydney Prosser
(Amy
Adams), che operano nel mondo della finanza.
L’eccentrico agente dell’FBI
Ritchie DiMaso (Bradley
Cooper) li costringe a partecipare ad una gigantesca
operazione con il nome in codice Abscam, allo scopo di smascherare
truffatori, funzionari e politici corrotti.
Jeremy Renner è Carmine Polito, un politico in
ascesa che si trova tra due fuochi, i truffatori e i federali. La
straordinaria Jennifer Lawrence è Rosalyn, la moglie di Irving,
colei che potrebbe far cadere il castello di carte del marito. In
uscita in America il 18 dicembre prossimo,
American Hustle – l’apparenza inganna è la
storia di individui molto diversi tra loro accomunati dal desiderio
di affermarsi nella vita e pronti a tutto, senza scrupoli,
mostrandosi in realtà per quello che non sono.
L’attesissimo Inside Llewyn
Davis dei fratelli Coen arriverà in Italia a febbraio, ma in
poco tempo la colonna sonora è già diventata un cult. Ecco una
featurette incentrata sul making of della musica, il cuore della
pellicola.
Arriva da Hot Toys
le prime immagini della nuova action figure dedicata a
Mark Ruffalo/Bruce Banner per la nuova
collezione dedicata a The Avengers. Ecco
tutte le foto del toys:
Arriverà con Lo Hobbit
la desolazione di Smaug il primo atteso trailer di
Interstellar, la nuova pellicola
del regista Christopher Nolan, lo sci-fi con
protagonisti Matthew McConaughey, Anne Hathaway,
Jessica Chastain, Bill Irwin, John Lithgow, Casey Affleck ,
Wes Bentley, David Oyelowo, Ellen Burstyn e Michael
Caine.
Interstellar, il film
Dal celebrato regista Christopher Nolan (la serie di “The Dark
Knight”, “Inception”), Interstellar
vede come interpreti il premio Oscar Matthew McConaughey (“Dallas Buyers Club”), il
premio Oscar Anne Hathaway (“Les Miserables”), la candidata
all’Oscar Jessica Chastain (“Zero Dark Thirty”),
Bill Irwin (“Rachel Getting Married”), il premio
Oscar Ellen Burstyn (“Alice Doesn’t Live Here
Anymore”) ed il premio Oscar
Michael Caine (“Le regole della casa del
sidro”).
Il cast principale include anche
Wes Bentley,
Casey Affleck, David Gyasi, Mackenzie Foy e
Topher Grace. La trama: Quando i nostri giorni
sulla Terra stanno per giungere al termine, un team di esploratori
dà il via alla missione più importante nella storia dell’uomo: un
viaggio attraverso la galassia per scoprire se l’uomo potrà avere
un futuro tra le stelle.
Diretto da
Christopher Nolan, il film è stato sceneggiato da
Jonathan Nolan e
Christopher Nolan. Emma Thomas, Christopher
Nolan e Lynda Obst hanno prodotto
Interstellar
con Jordan Goldberg, Jake Myers, Kip Thorne e
Thomas Tull come produttori esecutivi. Il team
creativo dietro la macchina da presa del film di Nolan, è stato
guidato dal direttore della fotografia Hoyte Van
Hoytema (“Her”), lo scenografo candidato all’Oscar
Nathan Crowley (“The Dark Knight”), il montatore
candidato all’Oscar Lee Smith (“The Dark Knight”)
e la costumista candidata all’Oscar Mary Zophres
(“Il Grinta”). La colonna sonora è stata composta dal premio Oscar
Hans Zimmer (la trilogia di “The Dark Knight” “Il
Re leone”).
Arrivato ieri nelle sale italiane
La mafia uccide solo d’estate, il
film di Pif (Pierfrancesco
Diliberto) con Pif, Cristiana
Capotondi, Claudio Gioé, Ninni
Bruschetta, distribuito da 01 Distribution.
Il film narra l’educazione
sentimentale e civile di un bambino, Arturo, che nasce a Palermo lo
stesso giorno in cui Vito Ciancimino, mafioso di rango, è stato
eletto sindaco.
E’ una storia d’amore che
racconta i tentativi di Arturo di conquistare il cuore della sua
amata Flora, una compagna di banco di cui si è invaghito alle
elementari che vede come una principessa.
Attraverso questa tenera ma
divertente storia d’amore, il pubblico verrà coinvolto
emotivamente negli eventi più tragici della nostra storia recente.
Arturo infatti è un ragazzo come tanti altri dell’Italia degli anni
’70 ma, a differenza dei suoi coetanei del nord, è costretto a fare
i conti con le infiltrazioni e le azioni criminose
della mafia nella sua città. La consapevolezza di Arturo
cresce anno dopo anno, ma nessuno lo ascolta. Palermo ha altro a
cui pensare.
L’ostinazione del nostro
protagonista a interessarsi di mafia come un fenomeno
reale fa separare Arturo e Flora che si
ricongiungeranno solo dopo le stragi del 1992 che
apriranno definitivamente gli occhi alla ragazza.
Arriva dal noto sito
amazon.it una foto che potrebbe ritrarre il
Godzilla dell’atteso
film Godzilla, il nuovo
atteso remake diretto da Gareth
Edwards che vede protagonista un cast d’eccezione
composto da Aaron-Taylor
Johnson, Bryan Cranston, David
Strathairn, Elizabeth Olsen, Juliette
Binoche e Ken Watanabe.
La foto arriva dalla copertina del
libro Godzilla: With Light and
Sound.
Godzilla, il film
Vi ricordiamo che Godzilla, diretto
da Gareth
Edwards,comprende nel cast attori
del calibro di
Aaron Taylor-Johnson, Bryan
Cranston, Elizabeth
Olsen David Strathairn, Juliette
Binoche e la new entry Ken
Watanabe. La pellicola arriverà in Italia il 15 Maggio
2014. Akira Takarada, protagonista della pellicola
originale, dovrebbe, inoltre, avere anche una piccola parte in
questa rivisitazione, tornando sul set
di Godzillaa
sessanta anni di distanza dalla sua interpretazione.
Scritto da Max
Borenstein, che ha rielaborato uno script
di David S. Goyer e David
Callaham, Godzillasarà
il film di punta della Warner Bros dell’anno 2014, visto
che la data di uscita preventivata è stata infatti individuata nel
16 maggio 2014. Un film da cui la produzione si aspetta
molto che, però, dovrà scontrarsi al botteghino con altre pellicole
in uscita nello stesso periodo, quali The Amazing
Spiderman 2, il reboot delle tartarughe ninja e il
sequel dell’Alba del pianeta delle scimmie.
Dopo le prime scansioni ecco
finalmente le immagini in versione ufficiale
di Transformers Age of
Extinction.Le foto arrivano
ovviamente dallo speciale di Empire.
Tutte le altre foto in ottima qualità nella nostra
fotogallery:
Piccole anticipazioni sulla trama. Il film comincerà dove è
finito il terzo capitolo, in un mondo in cui
nonostante la minaccia dei Deception è stata
debellata, l’umanità ne è uscita distrutta. La pace non durerà poi
così tanto, quando alcuni uomini potenti, cercando di
studiare la tecnologia dei robot alieni.
La Columbia
Pictures e la MGM hanno svelato un nuovo
spot tv internazionale per RoboCop,
remake dell’omonimo celebre film che vede protagonista il
poliziotto metà uomo e metà macchina.
RoboCop è
ilremake del film datato
1987, Robocop – Il futuro della
leggeche inaugurò il successo del franchise
legato al poliziotto metà uomo e metà macchina. Il
nuovo RoboCop,
diretto da Josè Padilha, sarà invece
interpretato da Joel Kinnaman. Il film è al
momento in post-produzione, sarà prodotto dalla Strike
Entertainment, dalla MGM e dalla Columbia Pictures ed uscirà nelle
sale il 7 Febbraio 2014 con un cast di tutto
rilievo, composto, tra gli altri, da
Joel Kinnaman,
Gary Oldman,
Abbie Cornish,
Samuel L. Jackson, Jackie Earle Haley, Jay Baruchel,
Michael Keaton.
RoboCop è
ambientato nel 2028, anno in cui la multinazionale conglomerata
OmniCorp è leader nell’industria robotica. All’estero, i droni da
essa prodotti, vengono impiegati dalle forze militari da anni, ma
sono stati vietati come tutori della legge all’interno dei confini
americani. Ora la OmniCorp vorrebbe impiegare questa controversa
tecnologia anche sul fronte interno, considerando questa
opportunità un’occasione d’oro. Quando Alex Murphy
(Joel
Kinnaman) – marito affettuoso, padre, e buon
poliziotto, facendo del suo meglio per arginare l’ondata di
criminalità e corruzione a Detroit – resta gravemente ferito,
la OmniCorp intravede un’occasione unica per creare un poliziotto
ibrido, in parte uomo ed in parte robot. La OmniCorp immagina
un futuro in cui ogni città avrà il suo RoboCop, con conseguenti
ricavi miliardari per i propri azionisti; ma alla OmniCorp stanno
dimenticando una cosa fondamentale: che c’è pur sempre un uomo
all’interno della macchina.
Ecco l’ennesimo elettrizzante spot
tv per Lo Hobbit la Desolazione di Smaug.
Il film, che arriverà da noi il prossimo 12 dicembre, si
preannuncia attesissimo, e intanto a Los Angelese è già quasi tutto
pronto per la premiere mondiale di domenica 2 dicembre.
Trama: Le avventure di Bilbo
Baggins e della compagnia di dodici nani di Thorin Scudodiquercia,
formata da Balin, Dwalin, Kili, Fili, Dori, Nori, Ori, Oin, Gloin,
Bifur, Bofur e Bombur. Il gruppo deve recuperare il tesoro posto
nel cuore della Montagna Solitaria, sorvegliato dal drago
Smaug.
Ecco di seguito alcuni concept
realizzati da Dawn Brown (Ender’s
Game, qui la recensione del film) per
il film Hunger Games – La ragazza di fuoco. Nei
disegni magnificamente realizzati dal celebre responsabile del
dipartimento artistico del film possiamo ammirare i bozzetti
realizzati per l’Arena, per la Cornucopia e per molti altri luoghi
topici della storia di Katniss, ‘la ragazza di fuoco’.
Katniss Everdeen torna a casa
incolume dopo aver vinto la 74ª edizione degli Hunger Games,
insieme al suo amico, il “tributo” Peeta Mellark. La vittoria però
vuol dire cambiare vita e abbandonare familiari e amici, per
intraprendere il giro dei distretti, il cosiddetto “Tour di
Victor”. Lungo la strada Katniss percepisce che la ribellione sta
montando, ma che il Capitol cerca ancora a tutti i costi di
mantenere il controllo proprio mentre il Presidente Snow sta
preparando la 75ª edizione dei giochi (The Quarter Quell), una gara
che potrebbe cambiare per sempre le sorti della nazione di
Panem.
Hunger Games La ragazza di Fuoco è diretto
daFrancis
Lawrence e oltre a Jennifer
Lawrence il cast comprende
anche Amanda Plummer, Donald
Sutherland, Elizabeth Banks, Jeffrey Wright, Josh
Hutcherson, Lenny Kravitz, Liam Hemsworth, Lynn
Cohen, Philip Seymour Hoffman, Stanley Tucci, Toby
Jones, Woody Harrelson e Sam
Claflin. Tutte le news sulla saga nel nostro
speciale Hunger
Games. Per tutte le info sul film vi segnaliamo la nostra
schedaHunger
Games La ragazza di Fuoco.
Arrivano nuovi
aggiornamenti sull’annunciato Jurassic
World, nuovo capitolo del franchise prodotto da
Steven Spielberg. Oggi arrivano le
parole, o meglio i cinguettii del regista del
film Colin Trevorrow che risponde ad alcune
speculazioni legate alla natura che avrà la nuova pellicola.
Infatti, di recente considerata la scarsità di notizie in merito
alla trama, era circolata con insistenza l’idea che il nuovo film
sarebbe stato un reboot della saga. Ecco le parole rilasciate
tramite il suo profilo twitter:
“Reboot è una parola forte,” “Questa è una nuova avventura a
metà tra terrore e sci-fi, 22 anni dopo gli eventi terribili di
Jurassic Park.”
Jurassic
World sarà diretto da Colin
Trevorrow (Safety Not Guardanteed),
accompagnato nella sceneggiatura da Derek
Connolly, e arriverà in 3D nelle sale USA a partire
dal 12 Giugno 2015. Frank
Marshall e Pat
Crowley sono i produttori della
pellicola. Spielberg sarà il produttore
esecutivo del sequel e affiancherà il regista nella lavorazione del
film. In questo quarto capitolo saranno inseriti nuovi dinosauri
acquatici, ma soprattutto un nuovo temibile dinosauro che potrebbe
essere l’erede del famoso T-Rex che tutti noi ben conosciamo.
Ecco il trailer de Il
Grande Match, prossimo film che vedrà confrontarsi le
leggende del ring Sylvester Stallone e
Robert De Niro. Il film è diretto da Peter
Segal.
Ne Il
Grande Match Stallone e De Niro sono rispettivamente
Henry “Razor” Sharp e Billy “The Kid” McDonnen, due pugili di
Pittsburgh finiti sotto i riflettori dell’intera nazione a causa
della loro accanita rivalità. Ai tempi d’oro ognuno di loro
aveva vinto un match ma, nel 1983, alla vigilia del terzo e
decisivo incontro, improvvisamente Razor aveva annunciato il suo
ritiro, rifiutandosi di spiegare il perché, ma assestando un colpo
definitivo alla carriera di entrambi. Trenta anni dopo il
promoter di pugilato Dante Slate Jr., vedendo la possibilità di
fare soldi, fa ai due boxers un’offerta che non possono rifiutare:
tornare sul ring e regolare i conti una volta per tutte. Ma i due
non ce la fanno ad aspettare: già durante il loro primo incontro
dopo decenni finiscono con il darsele di santa ragione in una
esilarante rissa che finisce subito in rete e diventa
famosissima. L’improvvisa frenesia dei social media trasforma
quindi il loro match locale in un evento imperdibile per
HBO. Ora, se riusciranno a sopravvivere agli allenamenti,
potranno combattere di nuovo e scoprire chi è il più forte.
Il film è
interpretato anche da Kevin Hart, Alan
Arkin, Kim Basinger, Jon
Bernthal e il giovane esordiente Camden
Gray.
Arrivano nuove foto dell’atteso
quarto capitolo del franchise diretto da Michael
Bay, Transformers Age of
Extinction.Le foto, che
mostrano per la prima volta in via ufficiale alcuni dei personaggi
umani e non che vedremo in questa nuova avventura, arrivano dallo
speciale di Empire, o meglio dalla scansione fatta alle immagini
sul prossimo speciale pubblicato sulla prestigiosa rivista.
Piccole anticipazioni
sulla trama. Il film comincerà dove è finito il terzo
capitolo, in un mondo in cui nonostante la minaccia
dei Deception è stata debellata, l’umanità ne è
uscita distrutta. La pace non durerà poi così tanto, quando alcuni
uomini potenti, cercando di studiare la tecnologia dei robot
alieni.
Puntata numero 136 per la trasmissione
Pop Corn da Tiffany. In occasione dell’uscita al cinema
dell’atteso Hunger
Games La ragazza di Fuoco la puntata condotta
da Riccardo Iannaccone si concentrerà
prevalentemente sul film con protagonista Jennifer
Lawrence. Inoltre ci sarà spazio per l’angolo Nerd Herd,
per le News e per le rubriche di Riccardo
Iannaccone e di Simone Dell’Unto.
A questo link trovate lo streaming a Ryar.net e qui invece il
link all’evento Facebook.
In occasione dell’eccezionale assenza di Emanuele
Rauco e Serena Guidoni, questa settimana
Pop Corn da Tiffany ospiterà Chiara
Guida, che farà compagnia a Riccardo e Simone.
Katniss Everdeen torna
a casa incolume dopo aver vinto la 74ª edizione degli
Hunger Games, insieme al suo amico, il “tributo” Peeta Mellark. La
vittoria però vuol dire cambiare vita e abbandonare familiari e
amici, per intraprendere il giro dei distretti, il cosiddetto “Tour
di Victor”. Lungo la strada Katniss percepisce che la
ribellione sta montando, ma che il Capitol cerca ancora a tutti i
costi di mantenere il controllo proprio mentre il Presidente Snow
sta preparando la 75ª edizione dei giochi (The Quarter
Quell), una gara che potrebbe cambiare per sempre le sorti della
nazione di Panem.
È una sorta di rituale
obbligato e irrinunciabile, quello che Ila (Nimrat
Kaur) mette in atto quotidianamente per far sì che il
marito – lavoratore – riceva tutti i giorni il pranzo. Una
preparazione meticolosa di differenti e saporite pietanze,
poi sistemate con cura e amore nel cosiddetto “lunchbox”: una
tradizione che accomuna le donne e mogli indiane e che trova nel
gesto ripetitivo e familiare del cucinare, una dimostrazione di
affetto e di attenzione verso il proprio compagno. Ma per la
protagonista femminile non si tratta soltanto di questo: è un modo
per comunicare, a distanza, i suoi pensieri, i suoi stati d’animo;
per raccontarsi all’altro ed esprimere se stessa. È per questa
ragione che allega puntualmente una lettera al pacchetto
alimentare, che spetterà al fattorino di turno dover ricapitare.
Ma cosa succede se, per uno scambio di
“missive”, sarà l’ impiegato sbagliato a riceverle? È così che ha
inizio una privata e romantica corrispondenza tra Ila e Saajan
(Irrfan Khan): quest’ultimo un uomo malinconico e
che, ormai, pare aver smesso di cercare qualsiasi gioia della vita,
qualsiasi cambiamento. Una condizione che in parte li avvicina,
rendendoli fidati confidenti, l’uno dell’altra e viceversa.
È un film sobrio, delicato e
originale, Lunchbox, diretto
dall’esordiente Ritesh Batra: una regia che prende
immediatamente le distanze dalla commedia tipica della Bollywood,
scartando alla radice eccessi, ridondanze e fatuità. L’autore
sceglie infatti di concentrarsi sugli aspetti più dimessi e
profondi della narrazione, privilegiando l’interiorità dei
personaggi, il loro bisogno di comunicare e, soprattutto di
sentirsi meno soli. Quello che più conta restituire e riportare,
anche attraverso la costruzione della messa in scena, è il loro più
intimo sentire, il loro disagio di fronte a un’esistenza vuota e
sempre uguale. Così il loro agire minimale – per lo più costituito
dalle abitudini culinarie di lei, e da quelle professionali di
lui- si coniuga con il peso e il significato della parola
scritta e della riflessione; e, parallelamente, si alterna, nel
montaggio, alle riprese della vita cittadina, caotica e opprimente:
quella delle piazze, quella delle strade e dei mezzi di trasporto.
La macchina da presa interviene dunque nel sottolineare ed isolare
l’unicità della loro relazione epistolare, offrendo loro uno
spessore, umano e spirituale, che risalta dallo sfondo
metropolitano, freddo e indifferente. Un distacco che si esprime
anche nei colori: tonalità di grigio e di colori scuri
caratterizzano le immagini d’ambiente; mentre sfumature più calde,
accoglienti e vivaci pertengono il cibo, nelle sue varie
articolazioni.
Ha incantato il mondo con
Una Separazione, film emozionante ed
intenso che gli è valso il giro del mondo e (tra gli altri permi)
un Oscar per il Miglior Film Straniero.
Adesso il regista iraniano
Asghar Farhadi sta promuovendo il suo nuovo e
ancora una volta bellissimo film Il
Passato, presentato a Cannes quest’anno e che è valso
il premio per la Miglior Interpretazione Femminile (Prix
d’interprétation féminine) a Berenice Bejo.
Cosa succede quando il passato bussa
alla porta dopo un periodo di latitanza rivelando la sua intonsa
forza di incidere ancora sui ricordi e i sentimenti? Sono passati
quattro anni e, anche se Ahmad (Alì Mosaffa) torna a Parigi
dall’ex moglie Marie (Bérénice Bejo) solo per formalizzare
il divorzio e scrivere la parola fine al loro passato insieme, si
ritroverà soffocato da un guazzabuglio di relazioni frammentarie,
scomode verità e sibillini conflitti. Marie adesso sta con Samir
(Tahar Rahim) ma la loro è una relazione che vive di
fraintendimenti e sensi di colpa, frenata da un passato doloroso,
in bilico tra la vita e la morte. E Lucie, la primogenita di Marie,
divorata dall’angoscia del suo segreto, proprio non riesce a
mandare giù la nuova vita che la madre ha scelto per loro.
Perfetta come donna sull’orlo di
una crisi di nervi e come regina, come star della Hollywood degli
anni 30 e 40 impetuosa, volitiva e fragile; perfetta, infine, senza
esaurire la rosa di ruoli rivestiti, nei panni di Bob Dylan.
L’attrice australiana Cate
Blanchett, nata Catherine Cate
Blanchett, classe 1969, le ha azzeccate proprio tutte, o
quasi. Dopo aver vinto l’Oscar e il Bafta nel 2004, per la sua
interpretazione di Katharine Hepburn nel bellissimo
The Aviator di Martin Scorsese , nel
2008 viene nominata Migliore Attrice per Elizabeth:
The Golden Age e come Migliore Attrice Non
Protagonista per Io non sono quidi
Todd Haynes, diventando la settima performer, nella
storia dell’Academy ad aver ricevuto entrambe le nomination nello
stesso anno (insieme a lei Sigourney Weaver, Emma Thompson,
Holly Hunter, Al Pacino, Julianne Moore e Jamie Foxx).
Nel 2008, la Hollywood Walk of Fame, aggiunge una stella con il suo
nome.
Per Io non sono qui,
in cui sbaraglia un parterre di colleghi uomini, Cate
Blanchett riceve il Golden Globe Award e la Coppa Volpi
come Migliore Attrice al Festival del Cinema di Venezia del 2007.
La grande abilità della Blanchett infatti, oltre che nella
recitazione, è stata finora anche nella selezione di personaggi
perfetti per la sua fisicità e, forse, anche per le varie
sfaccettature della sua personalità. Lo dimostra scegliendo di
prender parte alla trilogia di Peter Jackson Il signore degli Anelli, nel ruolo dell’elfa
Galadriel, figura che interpreterà anche nei due prequel
Lo Hobbit.
Ora, nell’ultimo film girato da
Woody Allen, Blue Jasmine, è stata osannata da
critica e pubblico per aver rappresentato non solo una persona
completamente alla deriva, ma la dissoluzione totale del modello
della donna americana dei quartieri alti, piena di lussi, pomeriggi
tra caffè e gallerie d’arte, e certezze.
Cate Blanchett, nata a
Melbourne, frequenta una scuola metodista, e studia danza,
pianoforte ed economia. Tuttavia, è a 18 anni che, dopo aver preso
parte a un film arabo sul pugilato, in Egitto, decide di
intraprendere la carriera di attrice. Le prime soddisfazioni
arrivano a teatro – dove, tra l’altro, interpreta anche il ruolo di
Ofelia nell’Amleto – al Sydney’s National Institute of Dramatic
Arts, e con la partecipazione alla serie televisiva Polizia
Squadra Soccorso, ma l’anno della svolta sarà forse il 1997,
quando reciterà in Paradise Road di Bruce Beresford e in
Oscar e Lucinda di Gillian Armstrong, in
coppia con il già affermato e stimato attore inglese Ralph Fiennes. Un anno dopo, Shekhar Kapur la
sceglie per il ruolo di Elisabetta I in Elizabeth.
L’interpretazione della
“regina vergine” le varrà la sua prima nomination agli Oscar, il
London Film Critics Circle Awards e il Golden Globe come miglior
attrice drammatica. Dopo questa esperienza nessun ostacolo ferma
l’ascesa dell’angelica Blanchett. In seguito la vediamo affiancare
Rupert Everett e Julianne Moore nel film tratto dalla
commedia di Oscar Wilde Un marito ideale. Seppur
sottovalutato dagli addetti ai lavori e nonostante il suo
personaggio non fosse affascinante come quelli dei colleghi,
Cate Blanchett riesce comunque a rubare il centro della
scena, anche grazie a una bellezza che, nonostante i capelli biondi
e il fisico asciutto, non risulta mai algida. Nello stesso anno è,
in parte, oscurata dalla splendida triade Damon-Law-Hoffman
– ma non dall’“altra”, Gwyneth Paltrow – nel film di
Anthony Minghella, Il
talento di Mr. Ripley. Ciò che più si apprezza del suo
stile è un senso della misura e un’eleganza che riesce a mantenere
anche quando si tratta di calarsi nelle disavventure di personaggi
fragili e disorientati, come dimostra in Babel, parte
conclusiva della trilogia sulla morte, del regista Alejandro
González Iñárritu.
Nel 2014 verrà trasmesso nelle sale
americane The Monuments Men, diretto da George
Clooney, in cui Cate Blanchett recita
insieme a Bill Murray e di nuovo al fianco di Matt
Damon. Il film, dalla trama quanto mai attuale, ripercorre le
vicissitudini di un plotone dell’esercito americano incaricato di
recuperare e portare negli Stati Uniti ogni opera d’arte rubata dai
nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale.
Negli ultimi sei anni, la
Blanchett, sposata dal 1997 con il drammaturgo e sceneggiatore
Andrew Upton, ha espresso il desiderio di trasferirsi di
nuovo dall’Inghilterra in Australia con i figli, Dashiell John,
Roman Robert e Ignazio Martin. La decisione è stata dettata, oltre
che dalla volontà di riavvicinarsi alla terra d’origine, anche per
seguire e aiutare la promozione del teatro australiano. È, infatti,
co-direttore artistico e co-amministratore delegato della Sydney
Theatre Company, insieme al marito. Per il suo impegno e il
contributo apportato all’ambiente artistico del paese d’origine,
l’attrice è stata premiata con la Centenary Medal, nel 2007. Al
livello internazionale, Cate Blanchett è
stata inserita da Time Magazine tra le 100 personalità più
influenti dello star system, mentre, nel 2012, è stata insignita
dello Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres, una
della maggiori onorificenze culturali francesi, per il suo impegno
nella diffusione dell’arte e della cultura.
Dolby Laboratories
ha inviato ieri al sito TheOneRing.net quello che
passerà alla storia come il comunicato stampa meno sorprendente di
sempre: “L’anteprima mondiale de Lo Hobbit – La desolazione di
Smaug sarà in Dolby Atmos“. Per
chi non lo sapesse (ancora), il Dolby Atmos è un sistema audio
della Dolby Laboratories, uscito nell’aprile del 2012, che, in base
alla sala cinematografica, sopporta fino a 128 canali audio, invece
dei classici 6 canali (5.1) o 8 canali (7.1) presenti nella maggior
parte delle sale.
Nessuna sorpresa, duqnue, per lo
staff di OneRing, ma nemmeno per i fan de Lo Hobbit e per
tutti gli appassionati di tecnologia, considerando che
Peter Jackson abbraccia da sempre le nuove
tecnologie e, soprattutto, perché anche Lo Hobbit – Un viaggio
inaspettato era stato presentato con la medesima tecnica.
Trama: Le avventure di Bilbo
Baggins e della compagnia di dodici nani di Thorin Scudodiquercia,
formata da Balin, Dwalin, Kili, Fili, Dori, Nori, Ori, Oin, Gloin,
Bifur, Bofur e Bombur. Il gruppo deve recuperare il tesoro posto
nel cuore della Montagna Solitaria, sorvegliato dal drago
Smaug.
Aquaman, il personaggio dei fumetti creato
da Mort Weisinger e Paul Norris,
potrebbe sbarcare presto sul grande schermo. Geoff
Johns, fumettista statunitense noto per le sue
sceneggiature per la DC Comics, ha
dichiarato a Variety che gli studios sarebbero interessati,
infatti, a portare al cinema il supereroe acquatico.
Peter Coogan, però,
sembra non essere molto d’accordo con questa scelta. L’autore di
Superhero: The Secret Origin of a Genre, ha dichiarato:
“Aquaman è un supereroe noioso e la sua storia ha molti limiti.
Molte delle sue storie non lo riguardano in prima persona, ma
riguardano chi viene a scontrarsi con lui. Forse non sarebbe in
grado di reggere un film da solo“.
Per molto tempo il personaggio di
Aquaman sembra essere stato ignorato. In realtà, è
una delle figure storiche della DC Comics, nato nel lontano 1941.
Ha spesso fatto parte della Justice League e ne è considerato uno dei
membri più prestigiosi. E’ un eroe che ha origine dal mitico regno
di Atlantide ed è meglio conosciuto come Arthur Curry, figlio di un
uomo del faro e di una regina di Atlantide.
Speriamo che la DC Comics decida di
rendere giustizia a questa figura, dandole spazio e regalandole un
film tutto suo… nonostante il parere contrario di Coogan.
In anteprima nelle sale
da martedì ha aperto questa settimana Hunger Games La ragazza
di fuoco (The Hunger Games: Catching
Fire, qui la nostra recensione), presentato qui da
noi durante il Festival del Film di Roma con un evento aperto al
pubblico il 14 novembre: campione d’incassi al botteghino, ispirata
al secondo romanzo della trilogia scritta da Suzanne
Collins, la pellicola conferma protagonista la pluripremiata
attrice Jennifer Lawrence accompagnata da Josh
Hutcherson, ancora impegnati in nuove sfide, cambiamenti e
vittorie. Squisitamente per appassionati, il film è diretto dal
regista Francis Lawrence e vede sullo schermo anche la
presenza di Liam Hemsworth, Philip Seymour Hoffman,
Woody Harrelson ed Elizabeth Banks.
Un cast stellare anche
per Don Jon (qui la nostra recensione), commedia dai
risvolti sexy, diretta dall’esordiente regista Joseph
Gordon-Levitt (che in questo caso si fa anche sceneggiatore e
protagonista) con Scarlett Johansson, Julianne
Moore, Tony Danza, Brie Larson e Rob
Brown. Gordon-Levitt è Jon, un uomo abilissimo con le donne,
dipendente dalla pornografia che cercherà una strada per guardare
la sua vita da un’altra prospettiva per dare un nuovo significato
all’amore e alle donne.
Un’altra commedia, più
romantica che sexy, arriva dall’India e intreccia distanze,cibo e
un amore inaspettato nato dallo scambio di una
Lunchbox (qui la recensione) consegnata alla persona
sbagliata. L’attore protagonista Irrfan Khan è già
conosciuto al pubblico occidentale per The Milionaire
e Vita di Pi (ma non solo); da scoprire invece il
regista Ritesh Batra e gli altri attori Nimrat Kaur,
Nawazuddin Siddiqui, Denzil Smith, Bharati
Achrekar e Nakul Vaid.
Si sorride ancora con questa
produzione statunitense intitolata C’era una volta
un’estate (The Way, Way Back)
diretta a quattro mani da Nat Faxon e Jim
Rash, impegnati a raccontarci di un adolescente che, grazie ad
un direttore di un parco acquatico, riuscirà a vivere la sua estate
di formazione. Con Steve Carell, Sam Rockwell,
Toni Collette, Liam James, AnnaSophia Robb e
Amanda Peet.
Non è tema nuovo quello della mafia ma
questa volta a raccontarcelo è lo sguardo critico e umoristico di
Pif, autore e “conduttore” del programma TV Il
Testimone su MTV, che esordisce alla regia con La
mafia uccide solo d’estate (qui la nostra recensione), percorrendo la vita
sentimentale e civile di un bambino prima,e un trentenne poi, tra
le vie di una città difficile come Palermo. I suoi compagni di
viaggio sono Cristiana Capotondi, Ninni Bruschetta e
Claudio Gioè.
Rimaniamo in Italia e nel filone del
cinema civile con il biopic Come il vento (qui la nostra recensione), ispirato alla vita
della direttrice di carcere Armida Miserere morta suicida nel 2003
che ne racconta le conquiste, i lutti e le lotte per mantenere vivo
il suo senso di giustizia. A vestire i panni della direttrice
Valeria Golino diretta Marco Simon Puccioni,
Filippo Timi nei panni del marito assassinato dalla camorra
nel 1990, Francesco Scianna, Chiara Caselli,
Salvio Simeoli e Marcello Mazzarella.
I produttori di
Shrek tornano all’opera con Free Birds –
Tacchini in fuga (Free Birds,qui la nostra recensione): protagonisti sono i
due tacchini Reggie e Jake, diversi nella vita ma uniti
nell’obiettivo di eliminare i tacchini dai menù della Feste del
Ringraziamento tanto da tornare indietro nel tempo fino al 1621. La
regia è di Ash Brannon e le voci dei due pennuti nella
versione originale sono di Owen Wilson e Woody
Harrelson.
Chiudono la settimana due
documentari di origine belga uno e italiana l’altro (quest’ultimo
in uscita lunedì 2 dicembre): il primo è African Safari in
3D, un viaggio avventuroso nel sud del continente nero
curato da Ben Stassen, già regista di film d’animazione per
bambini; in Italia i due registi e protagonisti del loro film
Gustav Hofer e Luca Ragazzi attraverso What is
the Left? ci raccontano le sensazioni di due giovani
elettori di sinistra che avevano riposto particolari ambizioni
politiche per l’anno 2013, presto deluse dagli avvenimenti che ci
mettono in mostra.
Iniziano a trapelare le prime
indiscrezioni circa il cast di Pirati dei Caraibi
5, quinto capitolo dedicato alla saga fantasy con
protagonista Jack Sparrow, interpretato dal lontano 2003 da
Johnny Depp.
Keith Richards
tornerà a vestire i panni di Teague Sparrow, come
rivelato da MailOnline. Il musicista dei Rolling Stones è pronto a
interpretare nuovamente il padre di Jack Sparrow in
Pirati dei Caraibi: Dead Men Tells No
Tales (sarà questo il titolo del nuovo film).
Ma la notizia più interessante è
un’altra: pare, infatti, che il premio Oscar Christoph
Waltz possa interpretare il villain della pellicola.
L’attore sarebbe interessato al ruolo del Capitano
Brand, ma al momento nessuna conferma ufficiale è stata
rilasciata. Nel film, il Capitano Brand vuole impadronirsi del
Tridente e vendicarsi così di Jack.
Vi ricordiamo
che Pirates of the Caribbean: Dead Men Tell No
Tales comincerà la sua fase di produzione a
gennaio 2014 per arrivare nei cinema a metà luglio 2015.
Lo sceneggiatore di Prova a
prendermi, Jeff Nathanson, è stato incaricato
di scrivere uno script per il quinto film che sarà diretto dalla
coppia di registi
di Kon-Tiki Joachim
Rønning e Espen Sandberg.
Puntuale come un
orologio svizzero anche quest’anno Woody Allen torna con un
nuovo film: Blue Jasmine, opera che vede il regista
tornare negli States, tra New York e San Francisco.
Un ritorno molto atteso, dopo la
lunga parentesi europea, intramezzata solo da Basta che
funzioni (Manhattan): prima Londra, con Match
Point, Scoop e Sogni e Delitti,
poi Barcellona con Vicky Cristina Barcelona, poi
ancora Londra con Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni,
dunque Parigi con Midnight in Paris, e infine
l’incredibile flop di Roma con To Rome With Love.
Dalle voci che giungono dall’America, dove il film è uscito nelle
sale il 26 luglio, Blue Jasmine è bello, tanto bello
da far dimenticare la parentesi romana: non rappresenta solo il
ritorno geografico di Allen in America, ma anche un ritorno
tematico e già dal trailer si intuisce che la pellicola avrà un
tono decisamente meno spensierato rispetto agli ultimi, ma con
l’umorismo e l’ironia di Allen ovviamente ben percettibili.
Pane per la sua psicologia e per la
sua ironia, con tanto di immancabili dialoghi serrati, freddure
taglienti e ironia graffiante, il film promette bene, anche
grazie ad un cast straordinario guidato da Cate Blanchett,
per la prima volta in un film di Woody Allen. Blue
Jasmine è la storia dell’ultima fase della vita e della
crisi acuta di Jasmine (Cate Blanchett), che quando scopre
che l’uomo con cui è sposata (Alec Baldwin) è un truffatore
perde tutto, anche la salute psicologica. Di fronte al fallimento
di tutta la sua vita, Jasmine decide di cercare un nuovo senso alla
sua vita, e per questo motivo fugge da Manhattan per cercare riparo
a San Francisco, presso la sorella Ginger (Sally Hawkins),
che abita in un piccolo appartamento con due figli sovrappeso e un
fidanzato volgare (Bobby Cannavale). Da alcuni è stato
definito il miglior film di Allen, ma a noi non resta che aspettare
l’uscita nelle sale italiane, prevista per il prossimo 5
dicembre.
Pochi giorni fa abbiamo appreso che
le riprese dell’adattamento cinematografico del fumetto
MarvelAnt-Man ad opera di Edgar
Wright, a differenza di quanto inizialmente rivelato, non
si sarebbero più svolte presso i Pinewood Studios di
Londra. Adesso, grazie a Latino Review,
sappiamo dove invece avranno luogo…
Secondo una fonte riservata, vicina
alla Marvel, le riprese di
Ant-Man si svolgeranno ai Pinewood Studios di
Fayetteville, in Georgia. Edgar Wright aveva dichiarato
che il film si sarebbe girato ai Pinewood Studios di Londra, dove
altre produzioni Marvel erano state girate, come
Captain America: The Winter
Soldier, Thor: the Dark World e
Guardians of the Galaxy; di recente, però, il regista ha
confermato che gli Studios erano pieni e che avrebbe dovuto cercare
una nuova location. I Pinewood Atlanta comprendono 5 teatri di posa
su 288 acri a Fayetteville, in Georgia.
Vi ricordiamo che
Ant-Man arriverà nei cinema il 31
Luglio 2015. Al momento, Paul Rudd è il
favorito per interpretare il protagonista della pellicola.
Mostri e robot faccia a
faccia nello spettacolare Pacific Rim, arrivano in
formato Blu-ray grazie a Warner Bros. Entertainment e
diiretto dal candidato all’Oscar Guillermo del Toro
(Miglior Sceneggiatura Originale per “Il Labirinto del
Fauno” nel 2006).
Recensione film
Pacific
Rim era il film più atteso di questa burrascosa
estate 2013. La passione di Guillermo Del
Toro per il progetto, la sua rinuncia
a Lo Hobbitper seguire i
giganteschi robot, le scene d’azione da capogiro intraviste nei
trailer, tutto contribuisce a creare intorno a questo sci fi sui
generis un’attesa davvero incredibile, e per fortuna Del Toro e
compagnia non deludono.
L’uomo ha sempre guardato allo
spazio come fonte dell’ignoto e delle profonde paure verso qualcosa
di “altro” rispetto alla vita terrena. In realtà guardava dalla
parte sbagliata. Dai profondi fondali dell’oceano Pacifico arrivano
i Kaiju, terribili mostri che sembrano intenzionati a distruggere
l’intera razza umana. Per contrastare questi abomini, arrivati
sulla Terra attraverso un passaggio spazio temporale, l’uomo ha
costruito i Jaeger, enormi robot comandati da piloti e unica
speranza dell’umanità per sopravvivere all’inaspettata e violenta
invasione.
A Guillermo Del
Toro serviva solo un pretesto, e ci ha
pensato Travis
Beacham (Scontro tra
Titani) autore della storia che ha chiare radici nella
serie anime giapponese Neon Genesis
Evangelion, ma anche in tutti gli altri manga e anime con
grossi robot e persone che li controllano dall’interno
(Mazinga, Goldrake ecc). Pacific
Rim è una gioia per gli occhi, un film
spacca-tutto che non stanca, racconta l’essenziale, si basa su una
trama funzionale e che passa in secondo piano di fronte alla vera
attrazione del film: la lotta per la sopravvivenza del genere umano
tra Jaeger e Kaiju. Una lotta titanica, senza esclusione di colpi,
con intere città travolte dalla furia distruttrice dei due
contendenti e assolutamente epica. L’elemento umano è fondamentale
per far combattere questi giganti robot, e infatti i due piloti
all’interno del “gigante di ferro” sono la chiave per guidare alla
vittoria la macchina. Il furore della battaglia è raccontato con
una regia divertente, con momenti da standing ovation e con un
trasporto fanciullesco che per Del Toro è difficile nasconde, per
fortuna. Anche lo spettatore più ingessato, amante del genere, si
lascerà trasportare da questa straordinaria battaglia in cui ad
emozionare poco, paradossalmente è la parte umana di fronte
all’adrenalina e all’euforia che trasmettono questi enormi ammassi
di ferraglia. Gli eroi in questione, uomini volitivi e tutti d’un
pezzo, sono interpretati da Charlie
Hunnam e Idris Elba, con
l’aggiunta di Rinko Kikuchi a
completare una dinamica interpersonale necessaria a dare
motivazioni ai personaggi, ma volendo, anche accessoria. La
caratteristica di questi eroi, del personaggio di Hunnam in
particolare, è l’amore per il combattimento, come quel sentimento
omerico che spingeva gli antichi eroi a fare la guerra non solo per
degli alti valori, ma anche (soprattutto) perché era bello
spingersi oltre i propri limiti sul campo di battaglia.
Anche Guillermo si è spinto oltre i
propri limiti, abbandonando un po’ quella patina retrò e macabra
che caratterizza il suo stile, e aprendosi ad un action
fantascientifico con tutti i crismi, un epico scontro tra mostro e
macchina che vi lascerà senza fiato e che conferma la magnificenza
della regia di Del Toro.
Commento all’edizione
Blu-ray: Ancora una volta Warner Bros. Home
Entertainment ci regala un’incredibile edizione in alta definizione
di pregevole fattura. La risoluzione ad alta qualità permette
di godere appieno l’enorme lavoro in CGI prodotto dagli specialisti
degli effetti digitali del film di del Toro. I meriti di
questo risultato sono senz’altro da attribuire alla solida codifica
MPEG 4 AVC che ci permette di avere un BD 50 di altissima qualità
occupando lo spazio indispensabile. Di conseguenza possiamo fruire
un film con una vasta gamma di colori brillanti ed un quadro sempre
perfetto e dettagliato, conferendo alla traccia video
un’incredibile perfezione anche sulle sequenze più buie. Ma la vera
chicca è senza dubbio il secondo disco, pieno zeppo di contenuti
speciali, che permettono di entrare nell’esperienza di costruzione
e produzione del film. Oltre alle 13 featurette fanno senz’altro
menzionati i contenuti “The Digital Artistry of Pacific
Rim”, un approfondimento sul lavoro degli “artigiani digitali”
che hanno portato in vita mostri e robot, le scene eliminate nella
versione cinematografica e, in esclusiva per le edizioni Blu-ray ,
“The Director’s Notebook” una presentazione interattiva
degli appunti del regista Guillermo Del Toro.
INFORMAZIONI SUL PRODOTTO BLU-RAY E BLU-RAY 3D
TITOLO
Pacific Rim
REGISTA
Guillermo Del Toro
CAST
Charlie Hunnam, Idris Elba, Rinko Kikuchi,
Charlie Day e Ron Perlman
GENERE
Azione, Fantastico
DURATA
131 minuti circa
FILM
Blu-ray:Video: 1080p 16:9
Audio: Dolby Digital: Italiano 5.1, Inglese 5.1, Spagnolo
5.1, Thai 5.1, Cinese 5.1., DTS-HD Master Audio: Inglese 5.1,
Francese 7.1
Sottotitoli: Cinese, Bahasa, Francese, Danese, Olandese,
Finlandese, Islandese, Coreano, Norvegese, Spagnolo, Svedese,
Thai. Non Udenti: Italiano, Inglese
Blu-ray 3D:
Video: 1080p 16:9
Audio: Dolby Digital: Italiano 5.1, Inglese 5.1, Spagnolo
5.1, DTS-HD Master Audio: Inglese 5.1, Tedesco 7.1