Sarà Jessica
Chastain la protagonista di The
Zookeeper’s Wife che sarà diretto
da Niki Caro, già regista
di North Country. Ad annunciarlo è
L’Hollywood Reporter che riporta la notizia
sull’adattamento del romanzo di Diane Ackerman. La storia del film
di svolge durante l’invasione della Germania ai danni della
Polonia, durante il secondo conflitto mondiale, nel quale i
bombardieri tedeschi devastano la città di Varsavia e il suo
zoo. Da qui seguiamo le vicende di una dozzina di personaggi che si
nascondono nella zoo di uno dei personaggi Jan, che sarò fra le
persone più attivi nella resistenza polacca alla Germania di
Hitler.
La Chastain,
recentemente vista nel thriller soprannaturale La Madre, ritornerò
inoltre a lavorare con Guillermo del Toro, nel suo
prossimo thriller intitolato Crimson Peak e che vede
protagonisti fra gli altri anche Benedict
Cumberbatch, Emma
Stone e Charlie
Hunnam.
Anteprima della colonna sonora che sentiremo ne
L’Uomo
d’Acciaio, la partitura composta per l’occasione da
Hans Zimmer che raccoglie la pesante eredita di
John Williams,che ne aveva composto l’ormai
leggendario tema. La Preview arriva da Amazon.com dove è già
possibile l’acquisto in pre-ordine.
L’Uomo d’Acciaio, il film
Warner Bros. Pictures e Legendary
Pictures presentano L’Uomo
d’Acciaio, con
Henry Cavill nel ruolo di Clark Kent/Superman,
per la regia di Zack Snyder. Il film è
interpretato anche da
Amy Adams (“The Fighter”), attrice candidata tre volte
agli Oscar, nel ruolo della giornalista del Daily Planet Lois Lane,
e il candidato all’Oscar
Laurence Fishburne (“What’s Love Got to Do with It”)
in quello del direttore del giornale, Perry White. Nel ruolo dei
genitori adottivi di Clark Kent, Martha e Jonathan Kent, ci sono la
candidata agli Oscar
Diane Lane (“Unfaithful — L’amore infedele”) e il
premio Academy Award
Kevin Costner(“Balla coi lupi”).
A combattere contro il supereroe
sono due altri Kryptoniani sopravvissuti, il malvagio Generale Zod,
interpretato dal candidato agli Oscar
Michael Shannon (“Revolutionary Road”) e Faora,
interpretata da Antje Traue. Originari di Krypton
sono anche i genitori biologici di Superman, la madre Lara Lor-Van,
interpretata da Ayelet Zurer (“Angeli e demoni”) e
il padre Jor-El, interpretato dal premio Academy Award
Russell Crowe (“Il gladiatore”). Nel cast anche
Harry Lennix, nel ruolo del Generale Swanwick,
Christopher Meloni in quello del Colonnello Hardy
e Richard Schiff che interpreta il Dr. Emil
Hamilton. Tutte le news nel nostro
speciale: Superman: Man of
steel.
Sarà Hans Zimmer a comporre la
colonna sonora dell’atteso nuovo film Twelve Years a
Slave di Steve McQueen e che vede
protagonista un cast stellare composto daMichael
Fassbender,
Arriva la prima immagini di
Wolverine sul set di X-Men: giorni di un futuro
passato. Lo scatto come al solito arriva dal
profilo Twitter del
regista BryanSinger, e
riprende il mutante interpretato da Hugh Jackman
di spalle che cammina verso uno sfondo in green-screen. Gran bel
cappotto non trovate?
La trama
di X-Men: giorni di un futuro
passato, tratta dall’omonimo fumetto del 1981,
ripercorre un arco temporale ambientato in un imprecisato futuro in
cui gli USA sono dominati dalla Sentinelle, mentre i mutanti vivono
confinati in campi di concentramento. Kitty Pride torna indietro
nel tempo e impedisce dal passato che gli eventi precipitino a tal
punto da trasformare la vita dei mutanti del futuro in un inferno
di reclusione.
Mentre ci avviciniamo all’attesa
uscita de L’Uomo
d’Acciaio, diventa più massiccia la promozione del
film, che già da solo si presenta benissimo. Oggi, grazie a
Comingsoon.net, vi presentiamo
due nuove immagini di Hanry Cavill nella tuta di
Superman.
Eccole:
Vi ricordiamo che la pellicola
uscirà negli USA il 14 giugno 2013 e nel cast ci sono Hanry
Cavill,Russell Crowe,AmyAdams, Diane
Lane, Kevin Costner,Laurence Fishburne, Michael
Shannon. L’uomo d’Acciaioè
diretto da Zack Snyder. Tutte le info utili
nella nostra Scheda Film: L’Uomo
d’Acciaio. Tutte le news nel nostro
speciale: Superman: Man of steel
Dopo il rifiuto di Emma
Watson di essere coinvolta nel progetto Disney che vede
una riproposizione in live action della storia di
Cenerentola, sappiamo adesso chi sarà
l’attrice che interpreterà la dolce principessa delle fiabe. Si
tratta di Lily James , attrice vista in
La furia dei titani e nella serie tv
Downton Abbey, che diventerà la bella e vessata
Cenerentola, diretta da Kenneth Branagh. Sappiamo
che nel cast del film è stata già da tempo annunciata anche
Cate Blanchett negli eleganti e maligni abiti di
Madame Tremain, la matrigna della protagonista.
Che ne pensate di questa
scelta?
Vi terremo aggiornati sullo sviluppo del casting.Fonte: bestmovie
Trama: In The Amazing
Spider-Man 2, per Peter Parker (Andrew Garfield), vive una vita
molto la occupata – tra prendere i cattivi come Spider-Man e
passare il tempo con la persona che ama, Gwen (Emma Stone);
diplomato ormai ha lasciato le scuole superiore e non ha
dimenticato la promessa fatta al padre di Gwen di proteggerla
– ma questa è una promessa che semplicemente non può mantenere
sempre. Le cose cambieranno per Peter quando un nuovo cattivo,
Electro (Jamie Foxx), emerge dagli abissi della città, e un vecchio
amico, Harry Osborn (Dane DeHaan), ritorna, e fa riemergere nuovi
indizi sul suo passato.
Ecco il trailer di Shadowhunters
– Città di ossa, film fantasy tratto dalla saga di
romanzi di Cassandra Clare, sottotitolato in italiano. I
protagonisti del film sono Lily Collins e
Jaime Campell Bower.
Il video:
Shadowhunters – Città di ossa, il film
Vi ricordiamo che Shadowhunters
– Città di ossa diretto Harald Zwart
da uscirà al cinema in Italia il 31 Agosto 2013 e vede protagonisti
Lily Collins,
Jamie Campbell Bower, Robert Sheehan, Jemima
West, Kevin Segers, Kevin Durand, Robert Maillet,
Lena Headey,
Jared Harris, Godfrey Gao, Aidan Turner, CCH Pounder e
Jonathan Rhys Meyers. Shadowhunters
– Città di ossasi basa su una
sceneggiatura scritta da Marlene King, Jessica
Postigo ed come accennato è tratta dal
romanzo, il primo della saga Shadowhunters, in lingua
originale nota con il titolo The Mortal Instruments, ideata da
Cassandra Clare e ambientata a New York.
Trama: Si tratta
dell’adattamento del primo romanzo della saga fantasy Mortal
Instruments di Cassandra Clare (per 28 settimane nella classifica
dei bestseller del New York Times). La serie è pubblicata in Italia
da Mondadori con il titolo complessivo di Shadowhunters, ed è
composta da quattro volumi più tre prequel ambientati in epoca
vittoriana. La trama è incentrata sulla sedicenne Clary Fray, che
andando alla ricerca della madre scomparsa si ritrova in una città
abitata da creature misteriose, vampiri, demoni, guerrieri
angelici, Nephilim e altri esseri fatati.
Ecco il teaser trailer
in italiano di The Bling Ring film di
Sofia Coppola con Emma Watson che
sarà presentato a Cannes.
In realtà il teaser ha solamente i
titoli in italiano, trattandosi praticamente solo di immagini
tratte dal film con un sottofondo musicale abbastanza invasivo.
Eccolo:
Il film uscirà il prossimo 14
giugno 2013 e prende spunto da un articolo di cronaca apparso nel
2008 su Vanity Fair da titolo The Suspects Wore
Louboutins. Nell’articolosi racconta di una banda di
ladruncoli che hanno svaligiato diversi appartamenti di noti
personaggi dello show business, trai quali anche Paris Hilton, e
alcuni dei quali anche nel film. Accanto ad Emma
Watson, tra le più note del cast di giovani attori, ci
sono anche Taissa
Farmiga, Israel
Broussard, Katie
Chang, Claire
Pfister e Georgia Rock. La
pellicola sarà a l Festival
di Cannes 2013. La regista del film, Sofia Coppola, ha
inoltre un bel rapporto con la Kermesse francese che è alle porte.
Sembra quindi probabile che il cast di The Bling Ring possa sfilare
sulla prestigiosa croisette il prossimo maggio.
Ulteriori info sul film nella
nostra scheda: The Bling Ring. Guarda tutte
le foto ufficiali del film:
[nggallery id=201]
Trama: Il racconto della vera
storia di un gruppo di giovani ragazze, noto con il nome del
titolo, che nel corso del 2009 ha rubato milioni di dollari in
gioielli a celebrità come Paris Hilton, Orlando Bloom, Rachel
Bilson e Lindsay Lohan.
The Hangover
3: il titolo originale di Una notte da
leoni 3 riesce a racchiudere in una sola parola il
senso dell’intera pellicola, un catastrofico dopo-sbronza.
Dopo due film gemelli, il regista
Todd Phillips decide di chiudere il cerchio
facendo tornare i nostri eroi dove tutto è cominciato, a Las Vegas.
Ma con dei cambiamenti radicali: nessun matrimonio, nessun addio al
celibato, nessun dopo sbronza. E’ evidente che il buon Phillips
dopo aver cavalcato il successo del primo film facendone un secondo
praticamente identico, doveva inventarsi qualcosa di nuovo per non
cadere in un effetto di saturazione che con ogni probabilità
sarebbe risultato insopportabile.
Decide quindi di tirare fuori una
carta che gli americani sanno giocarsi meglio di chiunque altro: il
road movie. Dopo la morte dell’amato padre, Alan (Zach
Galifianakis) è più fuori di testa che mai, tanto che
viene internato in un ospedale psichiatrico. Dopo la sua fuga,
viene coinvolto in una nuova folle avventura insieme agli
inseparabili Phil (Bradley Cooper) e Stu
(Ed Helms). Di mezzo ci sono i 21 milioni di
dollari che Leslie Chow (Ken Jeong) ha rubato a un pericoloso
criminale: questo ordina ai tre di inseguirlo (dato che “il branco
con il suo fiuto lo troverà”), e di recuperare il malloppo. Come
garanzia prende il povero Doug (Justin Bartha).
L’inseguimento toccherà varie tappe (tra cui la più attesa di
tutte, Las Vegas) per finire a Tijuana, in Messico.
La squadra vincente rimane dunque
la stessa: Bradley Cooper (più che mai sulla
cresta dell’onda, dopo i successi de Il lato
positivo e Come un tuono),
Ed Helms, Justin Bartha e
naturalmente l’anima del film Zach Galifianakis;
torneranno anche lo svalvolato cinese Ken Jeong,
la bella Heather Graham (la spogliarellista
del primo episodio) e l’ormai aficionado Mike
Tyson. A sorpresa, una clamorosa new entry: il
mitico John Goodman nei panni del criminale
senza scrupoli che minaccia di seppellire nel deserto i tre
malcapitati.
La sceneggiatura è scritta dallo
stesso Phillips insieme a Craig Mazin, con il
quale aveva già collaborato per Una notte da leoni
2; il direttore di fotografia rimane Lawrence
Sher, così come la montatrice Debra
Neil-Fisher e la costumista Louise
Mingenbach. Il film è stato prodotto dalla casa del
regista Green hat films insieme a Dan
Goldberg.
Ci hanno promesso che questa
pellicola sarà l’epica conclusione di una trilogia che è già
diventata un cult nel genere della commedia demenziale americana.
Pare che non mancheranno combattimenti con polli, giraffe in
autostrada e rapinatori mascherati da maiali. D’altronde, quando il
trio si mette in moto non può che provocare cataclismi e situazioni
al limite dell’assurdo: è proprio questa la forza di un film
anarchico e irriverente che immagina cosa possa succedere quando
non esistono freni inibitori. Alan è il personaggio cardine del
film perché può combinare tutto quello che vuole e niente di quello
che fa o dice deve avere un vero senso: la sua sregolatezza e
follia sono travolgenti. In questo capitolo che lo stesso regista
ha definito “più cupo” il suo personaggio verrà maggiormente
approfondito rivelando i traumi subiti in passato.
Ecco la trama del film: Tijuana in
Messico, una location che calza a pennello ad una serie incentrata
sull’esagerazione e che, in questo terzo film, racconterà della
fuga di Alan dall’ospedale psichiatrico in cui è stato rinchiuso e
dei tentativi dei suoi amici di riacciuffarlo prima che sia troppo
tardi. Oltre a Tijuana, il folle viaggio dei protagonisti di Una
notte da leoni 3 toccherà anche Los Angeles e Las Vegas. Lì dove
tutto ha avuto inizio. Riprese del film al via entro la fine del
mese di giugno 2012.
Vi ricordiamo che la pellicola
uscirà il 30 Maggio 2013. Una
notte da leoni 3 di Todd Phillips vede il ritorno del trio delle
meraviglie formato da
Bradley Cooper,
Zach Galifianakis e Ed Helms che
questa volta riusciranno a passare grandi guai anche lontani da
addii al celibato e da matrimoni in grande stile. Tornano nel film
anche Justin Bartha,
Heather Graham, Jeffrey Tambor, Gillian Vigman, Sasha
Barrese e
Jamie Chung.
Antidiva, eterea, dedita al cinema
indipendente, ma con un’unica (finora) parentesi da blockbuster che
le ha regalato la popolarità: Mia Wasikowska è una
stella in costante ascesa nel panorama cinematografico
contemporaneo.
La sua grazia innata ed eleganza
spettrale ricordano Cate Blanchett e Tilda
Swinton. Con il suo volto fresco, Mia
Wasikowska è perfetta per quei ruoli che mettono in
risalto il suo lato dolce e soave, ma al tempo stesso è
perfettamente in grado di esplorare le inquietudini, le passioni
morbose e i tormenti dell’animo umano. Mia
Wasikowska nasce a Canberra, in Australia, il 14 ottobre
1989. Figlia di un fotografo australiano e di una fotografa
polacca, è la seconda di tre fratelli. Sin da bambina si dedica con
passione alla danza classica, sognando di diventare una ballerina
professionista. Oltre alla scuola, la giovane Mia mostra infatti
una totale dedizione alla danza, arrivando ad allenarsi persino
trentacinque ore alla settimana. Ma a quindici anni è costretta a
lasciare il balletto per un problema al piede, cui si aggiunge una
certa insofferenza per la pressione legata a una perfetta forma
fisica.
Nel frattempo scopre la sua
vocazione nella recitazione. Benché sia una ragazzina piuttosto
timida, che preferisce osservare e restare in disparte, Mia rimane
folgorata dalla performance di Holly Hunter in
Lezioni di piano e dalla prova di
Gena Rowlands in Una
moglie di John Cassavetes. Così, dopo
l’educazione alla perfezione inculcata dalla danza, decide di
dedicarsi al cinema: ciò che ama nei film è infatti la possibilità
di esplorare l’imperfezione. Mia comincia quindi a recitare per la
tv e il cinema australiano, finché giunge la sua prima occasione
statunitense: recita infatti nella prima stagione del tv drama
In Treatment della HBO. La diciassettenne Mia
interpreta Sophie, un’atleta con istinti suicidi sottoposta alle
cure di uno psicoterapeuta, il dottor Weston (Gabriel
Byrne). La critica americana accoglie favorevolmente la
prova della giovane attrice, che confessa di provare una certa
empatia per i ruoli che la mettono a confronto con la complessità
dell’animo umano.
Grazie a questa prova, Mia attira
l’attenzione di Hollywood e approda così in Defiance – I
giorni del coraggio, al fianco di Daniel
Craig e Liev Schreiber. Nella pellicola
ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale, Mia è la giovane
fidanzata di uno dei tre fratelli protagonisti, interpretato da
Jamie Bell, ancora oggi uno dei suoi più grandi
amici. Partecipa alla rappresentazione di un altro scenario d’epoca
nel biopic Amelia di Mira
Nair, dove ha un ruolo secondario accanto a Hilary
Swank e Richard Gere.
Il 2010 è l’anno della
consacrazione. Mia Wasikowska ottiene infatti
l’ambitissima parte di Alice in Alice in
Wonderland di Tim Burton. Anche se
non tra i migliori lavori burtoniani, il blockbuster della Disney
la espone al successo internazionale, con un incasso globale da
capogiro che supera il miliardo di dollari. Insieme al Cappellaio
Matto Johnny Depp e alla svampita Regina Bianca
Anne Hathaway, l’eterea Alice lotta per salvare il
Sottomondo dalla Regina Rossa (Helena Bonham
Carter). Con la rivisitazione del classico di Lewis
Carroll, Mia Wasikowska diventa nota anche al
grande pubblico. Malgrado il successo, la giovane attrice mostra di
preferire la via della discrezione, scegliendo per lo più progetti
indie. Nel 2011 lavora quindi a I ragazzi stanno
bene di Lisa Chodolenko, in cui
interpreta Joni, la figlia maggiore della coppia formata da
Annette Bening e Julianne Moore.
Insieme al fratello, Joni decide di cercare il padre biologico
(Mark Ruffalo). La pellicola è molto apprezzata
dalla critica e si aggiudica anche il Golden Globe come Miglior
film commedia o musicale.
Nello stesso anno, Mia si misura
con uno dei personaggi più amati della letteratura: Jane Eyre.
Cary Fukunaga la dirige infatti in una nuova
trasposizione cinematografica del romanzo di Charlotte Brontë. In
Jane Eyre, Mia è la giovane istitutrice che
finirà per innamorarsi del misterioso Edward Rochester,
interpretato da un intenso – e forse troppo affascinante per il
ruolo – Michael Fassbender. Mia è austera e
appassionata così come il personaggio letterario, commuove ed
emoziona in coppia con il collega in un adattamento piuttosto
fedele al testo.
La sua performance è molto
apprezzata non solo da critica e pubblico, ma persino la divina
Meryl Streep la cita con ammirazione nel suo
discorso di accettazione ai Golden Globe 2012. Nel 2012 la
ritroviamo con un inedito taglio cortissimo nel toccante
L’amore che resta di Gus Van
Sant al fianco di Henry Hopper. Mia è una
malata terminale che ama visceralmente la vita e, in uno struggente
percorso di formazione, l’attrice mostra ancora una volta il suo
talento drammatico.
Prima di recitare nel crime drama
Lawless di John Hillcoat,
Mia fa innamorare Glenn Close in Albert
Nobbs, in un triangolo che vede coinvolto anche
Aaron Taylor-Johnson. Dal 20 giugno sui nostri
schermi, Stoker ci mostra un lato inedito
dell’attrice australiana: nel noir di Park
Chan-wook, Mia è alle prese con atmosfere inquietanti e
hitchcockiane, sospese fra rapporto incestuoso, delitti e sospetti.
Sarà poi una vampira tutt’altro che romantica in Only
Lovers Left Alive, diretto da Jim
Jarmusch. Mia interpreta l’irrequieta sorella della
protagonista Tilda Swinton e creerà scompiglio
nella sua esistenza e in quella del fidanzato della sorella, il
musicista Adam, interpretato da Tom
Hiddleston.
Tra i progetti futuri, spicca un
altro ruolo legato a un personaggio iconico e letterario: Mia
interpreterà infatti Emma Bovary in un nuovo adattamento
cinematografico in cantiere tratto dal capolavoro di Gustave
Flaubert. Mia Wasikowska adora il cinema europeo,
in particolare Krzysztof Kieslowski, Lars Von Trier, Michel
Gondry e Michael Haneke. Appassionata di
fotografia grazie ai suoi genitori, Mia si tiene lontana dai
riflettori. Preferisce leggere Chekhov piuttosto che smanettare con
lo smartphone e colpisce tutti per la sua maturità, come
sottolineano i suoi colleghi. Mia detesta gli stereotipi e le
categorie nette, predilige il realismo e il sottile confine fra le
cose. A metà fra classico e moderno, proprio come lei.
Ecco la prima clip in
italiano del film L’uomo dai pugni di
ferro che vede protagonisti Russell Crowe,
RZA, Lucy Liu, Rick Yune e Pam Greir. Il
film è ispirato ai classici action del kung fy ed è presentato da
Quentin Tarantino.
Ecco il video:
Nella Cina feudale, un
fabbro americano rifugiatosi in Cina produce armi per il suo
piccolo villaggio, sognando una nuova vita con una concubina. Gli
eventi di quel villaggio però lo costrigeranno a difendere se
stesso e l’intero villaggio da un incombente pericolo. Ma ad
aiutare il fabbro ci saranno un maestro di kung-fu e uno straniero
inglese molto abile con il coltello e la pistola.
Valerio Golino con Miele, sua opera
prima da sceneggiatrice e regista dimostra di non aver paura di
trattare un argomento delicato e propenso alla polemica come quello
del suicidio assistito. Il film racconta di persone che hanno una
volontà ferrea e prendono decisioni del tutto consocie poiché
consapevoli di quello che sta accadendo al loro corpo. In questo
passaggio, lento e sobrio, ci pensa Irene una donna profondamente
motivata ma visivamente stremata e dall’aria cupa. Miele, il suo
nome di servizio usato nell’assoluto anonimato, quando indossa la
camicia e i guanti in lattice racconta, in quei minuti di
passaggio, attraverso gli occhi di una bravissima Jasmine Trinca, il senso dell’umanità che vede spegnersi
intorno a lei.
In Miele Irene
(Jasmine
Trinca) è una ragazza di trent’anni che ha deciso di
aiutare i malati terminali a porre fine alla loro agonia. Un giorno
a richiedere il suo servizio è l’ingegner Carlo Grimaldi (Carlo
Cecchi) sessantenne in buona salute che ritiene di viver
vissuto abbastanza. L’incontro metterà in discussione le
convinzioni di Irene e la coinvolgerà in un dialogo serrato lungo
il quale la relazione tra i due sembrerà infittirsi di sottintesi e
ambiguità affettive.
La profonda bellezza e formalità
estetica di Valeria Golino, ci tiene lontano da ogni scena di morte
preferendo ribattere con le immagini della vita frenetica di Irene
alla ricerca di emozioni che bilancino questo grande senso di vuoto
e pietà che è simbolo della sua vita piena di bugie in un mestiere
ricco di regole. A guastare il meccanismo perfetto c’è la figura
dell’ingegnere Grimaldi (Carlo Cecchi), uomo scorbutico,
cinico e consapevole di aver avuto tutto e forse anche troppo dalla
vita e che ora non ha più quella spinta vitale di un tempo. Un
rapporto tra personalità forti da una parte c’è l’idealismo e la
convinzione di quello che si fa e dall’altra la volontà di andare
fino infondo in un altalena continua tra la vita e la morte che
trova un equilibrio nella sospensione di un’amicizia che negli
scontri diretti rimette in discussione la vita di entrambi.
Per Miele
un bel lavoro è stato fatto con il montaggio sonoro di Lilio
Rosato, in cui si mescolano perfettamente i vuoti d’aria a
contatto con la natura e i rumori della città con la musica
dell’ipod nelle strade di una Roma livida. Mai banali e pieni di
intuizioni sono stati i raccordi di Giogiò Franchini,
specialmente nelle piccole ellissi temporali che ci vengono
proposte come elemento cruciale del passato di Irene, fornendo
sempre quel grande senso di continuità visiva che il film
possiede.
Con Miele, Valeria Golino sceglie un tema interessante
senza prendere una posizione netta, non le interessa una morale, ma
predilige raccontare un episodio di vita e concluderlo linearmente.
Il film a volte si perde nel voluto eccesso dei movimenti di camera
e nelle sospensioni di sceneggiatura, ma questo non sminuisce un
ottimo esordio alla regia, mai banale e ricco di idee. In sala dal
1 Maggio.
Manca ormai poco all’uscita dell’attesissimo
adattamento Il Grande Gatsby diretto da
Baz Luhrmann e con protagonisti Leonardo
DiCaprio, Carey Mulligan e
Tobey Maguiree che vedremo
in apertura al Festival
di Cannes 2013.
Il
Grande Gatsby uscirà il prossimo 16 maggio al
cinema. Tutte le info sul film le trovate nella nostra
scheda: Il Grande Gatsby. Il sito ufficiale
del film qui.
Il film racconta la storia di un
aspirante scrittore, Nick Carraway che lasciato il Midwest
Americano, arriva a New York nella primavera del 1922, un’epoca in
cui regna la dubbia moralità, la musica jazz e la delinquenza. In
cerca del suo personale Sogno Americano, Nick si ritrova vicino di
casa di un misterioso milionario a cui piace organizzare feste, Jay
Gatsby, ed a sua cugina Daisy che vive sulla sponda opposta della
baia con il suo amorevole nonché nobile marito, Tom Buchanan. E’
allora che Nick viene catapultato nell’accattivante mondo dei
super-ricchi, le loro illusioni, amori ed inganni. Nick è quindi
testimone, dentro e fuori del suo mondo, di racconti di amori
impossibili, sogni incorruttibili e tragedie ad alto tasso di
drammaticità.
The Woman in Black, film
del 2012 con protagonista Daniel Radcliffe, ha
incassato 130 milioni di dollari costandone solamente 17. Inutile
quindi soprenderci se la produzione del film ha deciso di
realizzare un sequel, anche senza i protagonisti che hanno reso il
film un successo al botteghino (per ovvie ragioni narrative).
Worstpreviews annunica che Jeremy
Irvine, il giovane protagonista di War
Horse e Grandi Speranze, è
stato scelto per interpretare il protagonista della storia, accanto
a Phoebe Fox. Il film si intitolerà
The Woman in Black: Angel of Death e sarà
una continuazione della storia del primo film a quarant’anni di
distanza. Tom Harper dirigerà il film da una
sceneggiatura di Jon Croker.
WP ci tiene a sottolineare che Daniel Radcliffe non
tornerà nel film (!).
L’attrice Olga
Kurylenko è entrata ufficialmente nel cast di Vampire
Academy: Blood Sisters, primo film dell’adattamento
della serie di romanzi di Richelle Mead e
intitolata Vampire Academy.
A rivelarlo è Deadline che annuncia
anche il suo ruolo che sarà quello di Korova, direttrice
dell’Accademia. Vi ricordiamo inoltre che Vampire Academy
Blood Sisters sarà diretto dal regista di
Mean Girls Mark Waters. Nel cast del film
confermati anche Zoey Deutch (apparsa
recentemente in Beautiful Creatures) che interpreterà il ruolo
di Rose, Lucy Fry che sarò Lissa
e Danila Kozlovsky che interpreterà il
ruolo di Dmitri, tutto studenti dell’accademia.
Vampire Academy Blood Sisters sarà prodotto da Susan
Montford, Don Murphy, Deepak Nayer e Michael
Preger.
L’accademia dei vampiri (titolo
italiano del romanzi Vampire Academy) è una serie paranormal
romance e urban fantasy, scritta dalla scrittrice americana
Richelle Mead, e narra le vicende di Rose Hathaway, una dampira di
diciassette/diciotto anni che si allena come guardia del corpo
della sua migliore amica Vasilisa “Lissa” Dragomir, una moroi.
Mentre impara come sconfiggere gli strigoi che hanno invaso la St.
Vladimir Academy, Rose intreccia una relazione proibita con il suo
istruttore, Dimitri Belikov.
La serie è composta da sei volumi,
pubblicati in Italia da Rizzoli a partire
dal 2009. A dicembre 2010, la serie aveva venduto più di 4,5
milioni di copie cartacee e ha fatto il suo debutto
nella New York Times Best Seller list nel
2008 con la pubblicazione di Shadow Kiss,
classificatosi quarto. Anche i romanzi successivi sono
comparsi nella classifica, e Spirit Bound si è
posizionato alla prima posizione poco dopo essere stato
pubblicato.
Il sito Deadline riporta che
il premio Oscar Colin Firth è in trattative
per interpretare il ruolo da protagonista nel prossimo film di
Woody Allen che non ha ancora un
titolo. La notizia arriva a poco meno di una settimana di distanza
da quella che voleva Emma Stone ingaggiata per il ruolo
femminile da protagonista. Della trama non si sa ancora nulla, ma
sembra che Allen si voglia spostare a girare nel sud della Francia,
continuando così il suo tour per le capitali europee, dopo
Barcellona, Parigi e Roma.
Blue
Jasmine, ultimo film di Allen per il quale si sono
appena concluse le riprese, vede nel cast Alec Baldwin,
Cate Blanchett, Bobby Cannavale, Louis C.K., Andrew Dice Clay,
Sally Hawkins, Peter Sarsgaard e Michael
Stuhlbarg e uscirà al cinema negli USA il prossimo 26
luglio.
Colin Firth , che abbiamo visto da
poco in Gambit, è anche in trattative per il prossimo film da
regista di Matthew Vaughn, The Secret Service.
La democrazia è il più
alto e nobile concetto del nostro Occidente, studiato e teorizzato
da filosofi e politici di ogni tempo. Ma in casi d’emergenza, è
necessario strapparla dall’iperuranio platonico in cui giace
cristallizzata e maneggiarla per quello che è: un’idea come le
altre.
Siamo nel 1988, e il dittatore
cileno Pinochet è spinto dall’opinione internazionale a indire un
referendum popolare per legittimare e protrarre il suo governo. Si
può facilmente indovinare che il ruolo dell’opposizione in un
regime militare non sia esattamente un gioco da ragazzi,
soprattutto se lo spazio televisivo concesso ai partiti sostenitori
del NO consiste in soli 15 minuti notturni. Nella rassegnata
credenza che il Paese abbia bisogno di “un atto divino”, nessun
contestatore ritiene davvero possibile la vittoria; l’occasione di
questo referendum truffa viene colta così per piangersi addosso e
creare per lo più consapevolezza intorno ai crimini di un uomo
troppo potente per essere spazzato via.
A volte però, basta un
solo (insospettabile) uomo per cambiare le carte in tavola. La
campagna per i NO viene infatti affidata a René Saavedra (Gael
Garcìa Benal), giovane e audace pubblicitario al servizio delle
grandi multinazionali, figlio proprio di quello sviluppo economico
neoliberista operato dallo stesso Pinoche. Egli è convinto che il
Cile possa essere liberato più che dalla Provvidenza, dalla
speranza per il futuro e dalla voglia di voltare pagina. Per
riuscire in questo positivo messaggio di cambiamento, bisogna
dunque osare e superare gli austeri metodi di comunicazione della
sinistra tradizionale, dal momento che che il suo prodotto “non
vende”.
La gente è spaventata, e non ne
vuole sapere di denunce, desaparecidos e torture; se non si offrono
prospettive a persone umili e poco istruite, queste preferiranno
sempre lo status quo, per quanto penoso e castrante. Il prodotto
d’eccezione da promuovere, la democrazia, deve avere in sé i colori
dell’arcobaleno, i balli di gruppo e delle canzoni piene di
allegria. Qualcosa che somigli a uno spot della Coca Cola: la
televisione si mette così al servizio di una rivoluzione
pacifica e consapevole.
L’avvincente sceneggiatura di
Pedro Peirano ci proietta in ogni istante nella geniale
mente di Saavedra, che sfida l’establishment elaborando una
strategia tanto rischiosa quanto accattivante; e non possiamo che
esultare per il risultato finale, come lui increduli e con le
lacrime agli occhi.
Tratto dall’opera teatrale “The
Referendum” di Antonio Skarmeta, NO – i
giorni dell’arcobaleno è l’insolito e originale
racconto di un favoloso momento di svolta per il Cile, paese che il
regista Pablo Larraìn dimostra ancora una volta di amare
visceralmente.
La sua coraggiosa operazione è
quella di girare con macchine da presa analogiche del 1983 per
fondere senza scarti visivi i filmati d’archivio con le riprese del
film. L’effetto è sorprendentemente riuscito, tanto che allo
spettatore pare di essere immerso in un autentico e prezioso
documento originale.
La sensazione di entusiasmo che
trasuda da questa pellicola è straordinaria, e si può solo
sorridere al pensiero che un jingle semplice e sincero quale:
“Cile, la alegria ya viene” sia riuscito a scuotere un popolo
intero.
L’attore James Franco
ha firmato per dirigere e interpretare un adattamento
cinematografico di The Garden of Last Days
di Andre Dubus III. Lo conferma
Deadline
Nuovo adattamento in arrivo per la
tragedia di Shakespeare Macbeth, e l’attore che
interpreterà il ruolo di protagonista sarà niente meno che
Michael Fassbender.
Nuova settimana, nuova
prima posizione al Box Office USA: Pain & Gain, film tutto
muscoli con Mark Wahlberg e Dwayne Johnson schizza appena uscito in
sala in prima posizione, con un incasso di 20 milioni di dollari.
Come possa un film su tre bodybuilders attrarre così tanto il
pubblico è facile capirlo da chi dirige la pellicola: Michael Bay,
uomo dalle mille esplosioni e anche qualche riciclo di CGI. In
seconda posizione, un altro film ad alto tasso di effetti
visivi, ma di stampo più
meditativo: Oblivion, in cui Tom Cruise
inviato a recuperare le ultime risorse della Terra, inizia a porsi
diverse domande, il film incassa 17 milioni di dollari per un
totale di 67. Resiste nonostante la probabile assenza o comunque la
più discreta presenza di effetti visivi, il film biografico su
Jackie Robinson, 42 , il film incassa 10
milioni di dollari questa settimana, portando il suo totale a 69.
Il quarto posto lo occupa un evergreen delle commedie degli
ultimi anni: con argomento il matrimonio, cause, effetti e
quant’altro, The big wedding, in cui la
coppia a lungo divorziata che finge di essere ancora unita per non
rompere gli equilibri durante una riunione di famiglia, è formata
da Diane Keaton e Robert De Niro, il che pone già un sicurezza su
cosa aspettarsi dal film, che incassa 7 milioni di dollari. In
quinta posizione scendono The Croods, che
aggiungono altri 6 milioni all’incasso che raggiunge quota 163,
seguito al sesto posto da un altro resistente della classifica del
box office: GI Joe: Retaliation, che molti
davano per spacciato all’uscita, ha invece resistito più di sei
settimane nella classifica dei dieci film più visti, incassando
questa settimana altri 3 milioni di dollari per un totale di 116.
Il settimo posto è occupato invece da Scary
MoVie, quinto episodio della serie, che incassa 3 milioni
di dollari per un totale di 27, mentre in ottava posizione
scende Olympus has fallen film ad esplosioni
a basso costo che spiana la strada al kolossal di Roland Emmerich
sullo stesso soggetto: un attacco terroristico alla Casa Bianca. Il
film aggiunge altri 3 milioni di dollari al suo incasso che
raggiunge quindi quota 93
milioni. Resta nella zona bassa della
classifica il film di Dereck Cianfrance con Ryan Gosling, Eva
Mendes e Bradley Cooper, The place beyond the
pines, il film dopo 5 settimane di uscita e solo due
di classifica ha incassato un totale di 16 milioni di dollari di
cui due raccimolati questa settimana. La riedizione in 3D
di Jurassic Park chiude la classifica
con un incasso di 2 milioni di dollari per un totale di
397.
La prossima settimana usciranno:
l’ultimo film di Susan Bier Love is all you need,
Après Mai di Olivier Assayas, entrambi destinati a
infrangersi contro la corazza di Iron
man 3.
In principio era la tigre di
Mike Tyson, poi è arrivata la scimmietta, in
questo terzo episodio di Una Notte da Leoni
3 la parte dell’animale sarà recitata da una giraffa
che, come possiamo già vedere dal trailer, farà una brutta fine.
Eppure, come dice la tagline, ‘è super amichevole’!
Ecco il poster:
Ecco la trama del film: Tijuana in
Messico, una location che calza a pennello ad una serie incentrata
sull’esagerazione e che, in questo terzo film, racconterà della
fuga di Alan dall’ospedale psichiatrico in cui è stato rinchiuso e
dei tentativi dei suoi amici di riacciuffarlo prima che sia troppo
tardi. Oltre a Tijuana, il folle viaggio dei protagonisti di Una
notte da leoni 3 toccherà anche Los Angeles e Las Vegas. Lì dove
tutto ha avuto inizio. Riprese del film al via entro la fine del
mese di giugno 2012.
Vi ricordiamo che la pellicola
uscirà il 30 Maggio 2013. Una
notte da leoni 3 di Todd Phillips vede il ritorno del trio delle
meraviglie formato da
Bradley Cooper,
Zach Galifianakis e Ed Helms che
questa volta riusciranno a passare grandi guai anche lontani da
addii al celibato e da matrimoni in grande stile. Tornano nel film
anche Justin Bartha,
Heather Graham, Jeffrey Tambor, Gillian Vigman, Sasha
Barrese e
Jamie Chung.
Questa mattina è stato presentato
l’esordio alla regia di Valeria Golino con il film
Miele. Il film andrà a Cannes,e sarà presentato
nella sezione Un Certain Regard. In sala erano
presenti la regista,Valeria Golino, i produttori Riccardo
Scamarcio e Viola Prestieri, per Rai Cinema Paolo Del
Brocco, il distributore Valerio de Paolis, le
sceneggiatrici Francesca Marciano, Valia Santella,
gli attori Vinicio Marchioni e Jasmine Trinca.
Da dove nasce il desiderio di
girare un film tratto dal libro A nome tuo di Mauro
Covacich?
Valeria Golino:Ho letto
questo libro circa tre anni fa, mi è sembrato un libro fulminante,
molto contemporaneo nel miglior senso della parola, doloroso e
provocatorio con un personaggio femminile piuttosto inedito, sia in
letteratura e sicuramente nel cinema italiano.Non avevo
né l’urgenza né la necessità, mi interessava mentre lo scrivevamo,
le cose che venivano dette, la storia di questa donna, il
personaggio maschile principale e anche gli altri due. Erano tutti
personaggi che mi interessava parlarne, scriverne e immaginare di
vederli. L’argomento è un tabù più per la politica e le istituzioni
che per per le persone, come sempre credo che gli italiani sono
pronti a riflettere su argomenti delicati e difficili, che in noi
stessi creiamo dei divari che vanno a colpire i nostri stessi
pregiudizi. Non ho voluto fare un film né provocatorio né contro ma
con gli altri, non prendendo una posizione definitiva.Quindi ho subito cercato con Riccardo e Viola di ottenere i
diritti del libro. Inizialmente abbiamo avuto paura, ci è piaciuto
a tutti ma non eravamo sicuri di volerlo fare e affidarlo a me
perché era anche il primo film, io ero preoccupata all’idea di fare
un film così difficile, però continuavo a pensarci.
Come siete intervenute sulla
sceneggiatura?
V.G.:Moltissimo,
abbiamo spremuto il libro di Mauro Covacich di tutte le cose belle
ne abbiamo lasciate altrettante belle sulla pagine, cose che mi
erano piaciuto tantissimo, cose che non ho voluto o potuto usare,
l’abbiamo filtrato con una percezione e un etica nostra. Abbiamo
cambiato anche in alcuni tratti i contenuti del libro, abbiamo
cambiato anche il finale, di fatti il film è liberamente tratto dal
suo libro.
Perché né lei né Scamarcio avete
fatto i protagonisti del film?
V.G.:Per quanto mi
riguarda, volevo che il personaggio femminile fosse una ragazza di
28-30 anni e quindi non c’è stato mai il pensiero, se ne è parlato
superficialmente all’inizio ma mi sono subito svincolata. Primo
perché credo fermamente che il personaggio doveva avere quell’età e
non sia una donna matura, con un bagaglio diverso. E poi anche
perché non avevo voglia di fare il mio primo film con me stessa
come protagonista, ero più curiosa di filmare qualcun altro
piuttosto che me. Se mai farò altri film, può anche succedere, ma
il mio primo istinto è stato pensare ad altro. Per quanto riguarda
Riccardo, avrebbe potuto interpretare due dei ruoli maschili, ma
non ci è sembrato che fosse il caso.
Come è stato fare il
produttore?
Riccardo
Scamarcio:In questa mia nuova veste ho scoperto la
quantità e la mole di lavoro che bisogna affrontare nel momento in
cui si decide di produrre un film e questo ha condizionato. Siamo
stati assorbiti per due anni e mezzo, eravamo molto angosciatati di
fare un film così, non è stato molto semplice, ma questa è stata la
prova che in Italia si possono fare dei film difficili e coraggiosi
che possano anche venire bene, come in questo caso.
Valeria cosa significa essere a
Cannes in una sezione così importante?
V.G.:Di Cannes sono
molto contenta, perché ho sempre pensato intimamente di voler
andare a Cannes, ho sempre pensato a un Certain Regard per questo
film. Mi mette allegria l’idea di andare lì tutti ben vestiti! L’ho
fatto altre volte, ti diverti sempre molto meno di quello che
credi, però ti da un senso di appartenenza ad una cinematografia
mondiale di grandissimi registi. Quindi mi inorgoglisce!
Jasmine Trinca che donna è
Irene?
J.T.:La risposta è
difficile, perché come nella maggior parte del film abbiamo fatto
delle cose senza che io me ne rendessi conto, queste erano portate
dall’incontro che abbiamo avuto con Valeria. Per esempio, la scena
del pub, io non l’avevo capita, poi quando ho visto mi sono detta
“hai capito la Golino che cosa mi fa vedere?” c’è stato un
affidamento totale e sapevo che il film che avrebbe fatto Valeria
era un film sul quale non c’era neanche da porsi la domanda
dell’opportunità, “come” racconterà il fine vita, perché la persona
che lei è non poteva porre dubbi su questo e quindi tutto quello
che abbiamo fatto è stato un gran piacere ed è stato anche
piuttosto sofferto e se non fosse stato così non sarebbe stata la
stessa cosa, perché non dovevamo rappresentare qualcosa, non ci
doveva essere finzione, nessuno attingeva alle proprie storie
personali, ma dovevamo essere autentici, ed in questo senso dal
primo momento sono stata nelle sue mani e non ho fatto
male.
Vinico Marchionni, come è stato
partecipare al film?
V.M:Sono contentissimo
emozionatissimo di presentare questo film qui, perché quando si
vede qualcosa che ci colpisce si dice “non sembra un film italiano”
e invece è italiano, è italianissimo! Sono orgoglioso di aver fatto
questa piccola partecipazione in un film così, perché non do mai le
cose per scontato, e se ti chiama un attrice straordinaria come
Valeria gli devi dire solo di si, qualsiasi cosa ti offra. E anche
perché in una situazione come questa così l’idea che una
giovanissima produzione si metta a fare un film come questo, in una
situazione così è un atto di coraggio enorme ed è anche la
dimostrazione che in questo paese le cose si fanno
meravigliosamente quando ci sono le persone e le idee.
Qual’è stato il tuo metodo per
questo lavoro?
V.G.: Metodo poco, caos
come sempre, qualche volta foto, qualche volta niente, qualche
volta piccoli appunti che poi perdo, mi piacerebbe avere un mio
metodo, ho fatto tante fotografie, però non storyboard. Questo film
volevo che fosse libero e formale allo stesso tempo, che le
inquadrature avessero una serietà, senza fronzoli. Volevo anche
degli “incidenti” di luce e di spostamenti, avevo paura di tante
trappole sia nel contenuto del film come racconto sia nella forma
del film. Molte delle cose più belle, esteticamente belle del film,
le ho dovute lasciare fuori, perché era come se il film sopportasse
fino a un certo punto e l’altro non volesse di più, il ghirigoro o
la mia tendenza all’estetizzazione che tengo sotto controllo, da
una parte tendo ad andare verso quella cosa lì ma allo stesso tempo
ho cercato di essere il più rigorosa possibile. Il tema del film ti
impedisce l’inutile, tutte le volte che mi sono portata o con
inquadrature o con la luce troppo in là, sono tornata indietro.
Durante la preparazione, chiaramente, avevo un idea
sull’architettura che volevo, sul tipo di Roma che volevo far
vedere, come inquadrare gli attori, quando avvinarmi a loro.
L’imprevisto era la cosa più benvenuta, sia nell’interpretazione
degli attori ma molto in quello che sta succedendo in quel momento
e quindi tu ti assesti, a volte, le cose più belle del film sono
successe senza averle preparate.
Ricco footage di Pacific
Rim lanciato dalla pagina ufficiale del film ed
accompagnato da una nota introduttiva di Guillermo del
Toro, che presenta quest’ultima fantascientifica creatura
che butterà nelle sale il 12 luglio 2013. Il filmato è
quello mostrato in esclusiva al WonderCon e include molte
scene inedite di combattimento tra robot e mostri.
This was originally intended for only WonderCon, but after
listening to so many of you asking for more of the movie online, I
think it’s time for me to show you more footage. Enjoy, my
friends!
– Guillermo del Toro
Nel cast del film Charlie
Hunnam, Idris Elba, Charlie
Day, Rob Kazinsky e Max Martini.
Diretto da Guillermo del Toro, prodotto
da Legendary Pictures e sceneggiato da Travis
Beacham, Pacific Rim uscirà
il 12 luglio 2013.
Il film racconta di come legioni di
mostruose creature, note come Kaiju, emerse dal mare danno il via
una guerra che costa milioni di vite e consuma la risorse del
pianeta a ritmi vertiginosi. Per combattere i giganteschi Kaiji,
sono state ideate delle armi speciali: enormi robot chiamati
Jaegers comandati mentalmente da due piloti attraverso delle reti
neurali. Ma perfino i Jaegers sembrano impotenti contro i mostri
venuti dalle profondità marine. Vicini alla sconfitta, agli
abitanti della Terra non resta che affidarsi a due improbabili
eroi: uno scapestrato ex pilota e un’inesperta allieva cui viene
affidato un vecchio ma glorioso Jaeger. Saranno loro le ultime
speranze del genere umano giunto ormai sull’orlo
dell’Apolcalisse.
Una super anteprima di ben
30 minuti del film Into
Darkness – Star Trek firmato JJ Abrams,
anticiperà l’uscita nelle sale prevista per il prossimo 13 giugno.
Appuntamento fissato per il 11 maggio al Florence Fantastic
Festival di Firenze. I primi trailer non lasciano spazio a
libere interpretazioni. La visione di JJ Abrams del suo
personalissimo sequel della saga di Star Trek lascerà il segno.
Per ora quello che si sa rispetto
all’attesissima pellicola, è che il protagonista di Into Darkness
Star Trek, un giovanissimo capitano James Tiberius Kirk (Chris
Pine), ha la grande responsabilità di poter cambiare il
disastroso futuro della Terra, oltre alla sua reputazione, quella
del suo equipaggio e la famosissima U.S.S. Enterprise. La minaccia
prende le forme di un temibile terrorista, John Harrison
(Benedict Cumberbatch), disposto a tutto pur di completare i
suoi terrificanti progetti di distruzione.
Nell’ambito di Florence Fantastic
Festival, (Fortezza da Basso 10/12 maggio) i Trekkiani e tutti gli
amanti del cinema di fantascienza e azione, avranno la possibilità
di partecipare all’anteprima che, con oltre un mese di vantaggio
rispetto alla data di uscita nelle sale, consentirà di assistere ai
primi 30 minuti della pellicola.
Un occasione unica e imperdibile
quindi, per chi desidera gustarsi le prime immagini
dell’attesissimo film diretto da JJ Abrams. Vi
anticipiamo inoltre che noi di Cinefilos.it
collaboriamo con il Florence Fantastic Festival per quanto riguarda
il Cinema indipendente e saremo presenti con il nostro Direttore
Responsabile Chiara Guida che modererà alcuni
eventi che verranno annunciati prossimamente.
Trama: Quando l’Enterprise è
chiamata a tornare verso casa, l’equipaggio scopre una terrificante
e inarrestabile forza all’interno della propria organizzazione che
ha fatto esplodere la flotta e tutto ciò che essa rappresenta,
lasciando il nostro mondo in uno stato di crisi. Spinto da un
conflitto personale, il Capitano Kirk condurrà una caccia all’uomo
in un mondo in guerra per catturare una vera e propria arma umana
di distruzione di massa. Mentre i nostri eroi vengono spinti in
un’epica partita a scacchi tra la vita e la morte, l’amore verrà
messo alla prova, le amicizie saranno lacerate, e i sacrifici
compiuti per l’unica famiglia che Kirk abbia mai avuto: il suo
equipaggio.
Arrivano le primissime
immagini in una featurette del
film Snowpiercer, nuovo lavoro del
regista coreano Bong Joon-ho (The
Host) tratto dalla graphic novel
fantascientifica Le Transperceneige
Durante la Premiere di
Iron
Man 3desdehollywood.com ha
avuto modo di intervistare il regista Joss Whedon,
che ha ampiamente parlato nuovamente di The Avengers 2 e
di Thanos, il Pazzo Titano che è apparso nella scena
post-credits di The Avengers.
Su Robert Downey Jr. e il suo essere quasi
insostituibile come Iron Man:
[box type=”shadow”] Io non sono il
tipo che dovrebbe preoccuparsi della sua costruzione. Lui è Iron
Man, ormai. Quando ho saputo che era stato scelto mi sono reso
conto che qualcosa era cambiato, e io di solito non sono un tipo
così. Ho detto “Adesso siamo in una nuova fase”. Il modo in cui lo
incarna … Mi piace lavorare con lui. Shane lo riprende in maniera
così perfetta in questo film. Voglio che lui lo interpreti per
sempre.[/box]
Gli è stato chiesto poi perché i Vendicatori dovrebbero avere
paura di qualcuno come Thanos?
[box type=”shadow”] Dunque, Thanos
é piú potente. Tanto potente che non puoi solamente cercare di
prendere a pugni (…) É sicuramente una parte di quello che voglio
fare. La cosa riguardo agli avengers è che loro sono forti ma non
stabili. Quindi ci saranno sicuramente delle persone che
arriveranno a scuoterli nel prossimo episodio.[/box]
Vi Ricordiamo che tutte le info
utili del film le trovate nella nostra Scheda: The Avengers
2. Mentre per tutte le notizie e news invece potete
consultare il nostro speciale The Avengers.
Ritorneranno nel film gli attori già
confermati Anthony Mackie, Chris
Evans, Chris Hemsworth, Cobie Smulders, Jeremy
Renner, Mark Ruffalo, Robert Downey Jr., Samuel L.
Jackson, Scarlett Johansson.
Il 21 maggio 2013 Medusa Film
distribuirà nelle sale italiane La
grande bellezza, il nuovo attesissimo film di
Paolo Sorrentino con protagonista Toni
Servillo. La pellicola sarà inoltre in concorso alla 66^
edizione del Festival di Cannes e verrà distribuita in Francia
negli stessi giorni.
Per l’occasione è online un nuovo trailer del film ricco di scene
inedite, fornendoci inoltre ulteriori dettagli sulla storia.
Oltre al protagonista, il trailer
ci mostra anche parte del cast di contorno, da Carlo
Verdone a Sabrina Ferilli a
Isabella Ferrari.
Roma si offre indifferente e
seducente agli occhi meravigliati dei turisti, è estate e la
città splende di una bellezza inafferrabile e definitiva. Jep
Gambardella ha sessantacinque anni e la sua persona sprigiona
un fascino che il tempo non ha potuto scalfire.È un
giornalista affermato che si muove tra cultura alta e mondanità in
una Roma che non smette di essere un santuario di meraviglia e
grandezza.