Sedicicorto International Film
Festival Forlì festeggia il quarantesimo anniversario di
Alien. Il capolavoro di Ridley Scott, perfetta sintesi di genere tra
fantascienza e horror, arrivò infatti nelle sale italiane il 25
ottobre del 1979, quattro mesi dopo l’uscita americana. La
manifestazione forlivese ha voluto quindi rendere omaggio a una
pietra miliare del cinema moderno, ovviamente con un cortometraggio
d’eccezione.
Grazie alla collaborazione con
Twentieth Century Fox Home Entertainment e Chili TV,
domenica 6 ottobre sarà presentato per la prima volta sul grande
schermo Alien: Ore, diretto dalle sorelle Kailey e Sam
Spear.
Alien: Ore racconta la storia
di Lorreine, una minatrice di stanza su un pianeta-colonia
minerario. Lorraine lavora sodo per migliorare la vita di sua
figlia e dei suoi nipoti. Quando, durante il suo turno, un collega
muore in circostanze misteriose, la donna è costretta a scegliere
tra fuggire o sfidare gli ordini dei suoi superiori e affrontare le
sue paure in una disperata lotta per la sicurezza della sua
famiglia.
Alien: Ore è uno dei sei
cortometraggi celebrativi realizzati da Twentieth Century Fox in
collaborazione con Tongal. I sei cortometraggi sono tutti
disponibili su Chili Tv, inseriti come contenuti speciali nel
pacchetto di acquisto di Alien sulla piattaforma di streaming e
download.
Per introdurre Alien: Ore, la
proiezione sarà preceduta dalla presentazione del libro “Alien –
Misteri, inquietudini e segreti del film di Ridley Scott“.
L’autore del saggio, il giornalista e critico cinematografico
Stefano Cocci, racconterà al pubblico la genesi del film,
con molti gustosi retroscena e aneddoti per cinefili incalliti.
Sedicicorto
International Film Festival Forlì 2019 si terrà dal 4 al 13
ottobre2019 a Forlì ed è realizzato con il contributo di Mibact
– Direzione Generale Cinema, MIUR, Provincia di Forlì-Cesena,
Comune di Forlì, Regione Emilia Romagna, Intesa San Paolo, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forli e della
Romagna e in collaborazione di Mini e Cantine Drei Donà.
Sedicicorto International
Film Festival Forlì 2019 conserva anche quest’anno la su
anima persiana, anzi, la incrementa. Iranfest torna e diventa
competitivo a tutti gli effetti. Una finestra sul nuovo cinema
iraniano, alla scoperta di un cinema indipendente che non passa,
non ancora almeno, per I grandi festival internazionali.
Iranfest è anche l’occasione per
scoprire e riflettere. Scoprire che ogni anno vengono prodotti in
Iran oltre 2000 cortometraggi, un movimento ricchissimo
artisticamente parlando, ma poverissimo di mezzi. Mancanze dovute
anche all’embargo voluto dal Presidente degli Stati Uniti Donald
Trump nei confronti del governo iraniano, ma che sta
inevitabilmente anche il popolo iraniano e le attività cultrurali.
Maggiori I costi di noleggio delle attrezzature, difficilissimo
poter iscrivere I propri lavori ai festival fuori dall’Iran, perché
in caso di tassa d’iscrizione, non è possibile trasferire denaro
attraverso transazioni on line, anche di modesta entità.
Una realtà che è stata descritta
durante questa I primi giorni di questa edizione di Sedicicorto da
Arash Abbasi, filmmaker e drammaturgo iraniano presente nel
concorso Cortinloco con il suo film Bologna, girato tutto nel
capoluogo emiliano. Abbasi è anche uno dei tre giurati di Iranfest,
e insieme ai suoi colleghi dovrà decretare I vincitori tra i
quindici film in gara, selezionati dalle responsabili di sezione
Jessica Milardo e Alessandra Orlo.
Iranfest si svolgerà dal 9 al 12 ottobre, naturalmente all’interno
della programmazione di Sedicicorto 2019. Per scoprire I quindici
film in concorso, basta andare sul sito.
Sedicicorto International
Film Festival Forlì 2019 si terrà dal 4 al 13 ottobre2019
a Forlì ed è realizzato con il contributo di Mibact – Direzione
Generale Cinema, MIUR, Provincia di Forlì-Cesena, Comune di Forlì,
Regione Emilia Romagna, Intesa San Paolo, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forli e della
Romagna e in collaborazione di Mini e Cantine Drei Donà.
Sedicicorto International
Film Festival, sedicesima edizione, dal 4 al 13 ottobre
2019 a Forlì. Un gioco di numeri, che mai come quest’anno sono
significativi per la manifestazione che celebra il cinema breve.
240 le opere selezionate, provenienti da 125 paesi, sono 164 in
competizione e 76 fuori concorso, scelte tra le 5108 sottoposte al
comitato del festival. Numero record, cifre che confermano
l’importanza che l’evento forlivese, sempre sotto la direzione
artistica del suo fondatore Gianluca Castellini e
con il coordinamento di Joana Fresu de Azevedo,
sta assumendo nel panorama internazionale, ormai una delle più
importanti realtà italiane ed europee dedicate al mondo del
cortometraggio cinematografico.
Un festival che si aprirà con il
weekend di CortoInLoco, sezione competitiva
dedicata ai film prodotti in Emilia Romagna, scoprendo storie del
territorio, nuovi talenti dietro la macchina da presa e realtà
produttive che da alcuni anni hanno portato la regione a essere tra
le più attive in ambito cinematografico nel panorama nazionale.
A questi giovani talenti si uniscono
quelli della sezione Movie, il concorso
internazionale, una selezione da anni di livello mondiale. La
presenza quest’anno di Skin, il corto diretto da
Guy Nattiv, vincitore dell’Oscar 2019, lo
conferma.
Anche in
CortItalia troviamo a contendersi la
vittoria opere che già con un ricco palmares. Da
Frontiera, di Alessandro Di Gregorio, vincitore
del David di Donatello 2019, a
Falene, diretto da Marco Pellegrino e Luca
Jankovic, fresco Nastro d’Argento. E direttamente
dalla Mostra del Cinema di Venezia,
Destino di Bonifacio Angius, e
Super eroi senza super poteri di Beatrice
Baldacci.
Diventa sezione ufficiale anche
IranFest, il festival nel festival dedicato al
nuovo cinema iraniano, una meritata promozione dopo il grande
successo della prima edizione dello scorso anno, grazie all’ottimo
lavoro delle due coordinatrici Jessica Milardo e Alessandra
Orlo.
Sedicicorto 2019 sarà caratterizzato
da una forte componente femminile, caratterizzata dal 43% di opere
di registe donna in selezione e da uno dei premi alla carriera, che
verrà assegnato a una grande donna del cinema e del teatro
italiano, Milena Vukotic. L’attrice, che è anche
protagonista del cortometraggio in concorso Il ricordo di domani,
sarà celebrata dal pubblico del festival sabato 12
ottobre.
Altrettanto importante è la prima
edizione di Woman in Set, residenza artistica
riservata a quattro aspiranti professioniste del cinema. Una
regista, una sceneggiatrice, una montatrice e una cinematographer,
coordinate dalla regista Emanuela Ponzano e la
sceneggiatrice Alice Rotiroti.
Queste le prime notizie del
programma dell’edizione 2019 di Sedicicorto International Film
Festival, che si arricchirà ulteriormente nelle prossime settimane
con altri ospiti ed eventi.
Sedicicorto Forlì
International Film Festival, la diciassettesima edizione
si fa in due. Come molti altri festival in era Covid-19, sarà la
rete la casa principale della manifestazione forlivese, ormai uno
dei più importanti eventi europei per il mondo del cortometraggio,
come dimostrato dalle oltre 4.758 iscrizioni giunte da 128
Paesi e i 220 cortometraggi
selezionati. L’appuntamento è fissato dal 2 all’11
ottobre 2020 su MyMovies.it. Ci sarà spazio però anche per
la sala cinematografica, permettendo così al pubblico della
cittadina romagnola di non perdere quella che è da anni una
manifestazione sempre più attesa.
Ecco quindi come sarà strutturata
l’edizione 2020 di Sedicicorto. I concorsi internazionali
Movie, Animalab, Experia e
nazionali CortItalia e Cortinloco, saranno
disponibili nel periodo della manifestazione su
MyMovies.it, con una programmazione strutturata
esattamente come quella del festival. Oltre alla possibilità
di accedere a tanti contenuti extra, sul sito www.sedicicorto.it
Il Cinema San Luigi e Auditorium
Intesa Sanpaolo, saranno invece i palcoscenici riservati alla terza
edizione di IranFest, il festival dedicato alla
cinematografia ed alla cultura Iraniana. Completano il programma in
sala, La notte di Cabiria (corti Internazionali)
un omaggio a Federico Fellini in occasione del centenario,
Cinematica (cortometraggi internazionali dedicati
al tema della tutela ambientale, e Cinemix,
(Cortometraggi “Light “ per durata e/o Contenuto). Le Sezioni
Animare, Bebisciort e
NO+D2, sono invece i 3 programmi pensati per il
pubblico più giovane da 2 a 17 anni. Queste sezioni saranno
disponibili per le scuole richiedenti e proiettabili nelle
rispettive sedi.
Ma non sarà l’unico momento live di
quest’anno. Il 14 e 15 settembre ci sarà
un’anteprima speciale, due serate ricche di ospiti, cinema e
intrattenimento per conoscere meglio il programma del festival. La
cornice sarà l’arena estiva dei Musei San Domenico, una prestigiosa
location, molto cara alla città.
Intanto l’appuntamento da mettere in
agenda è quello per il XVII Sedicicorto Forlì International Film
Festival, dal 2 al 11 Ottobre 2020, su MyMovies.it, sito
sedicicorto, cinema San Luigi e Auditorium Intesa
Sanpaolo.
Sedicicorto Forlì
International Film Festival è realizzato con il contributo di
Comune di Forlì, Film Commission Emilia-Romagna, Regione
Emilia-Romagna, DG Cinema – Mibact e la sponsorship di Daniele
Alessandrini Abbigliamento e Cantine DreiDonà, con il patrocinio
dal Parlamento Europeo
Sedicicorto Forlì
International Film Festival, in programma dal 2 all’ 11
ottobre 2020, annuncia la prima sezione competitiva. Si parte da
CortoInLoco, concorso riservato alle produzioni
realizzate nella Regione Emilia Romagna e ai suoi filmmaker. Una
selezione quanto mai importante quella di quest’anno. Oltre che per
i meriti dei quindici film selezionati perché dimostra la vitalità
di un territorio e l’efficacia di un sistema in un momento di
estrema e tragica crisi.
La maggior parte delle opere erano
state completate prima del lockdown per il Covid-19, il che dà loro
un valore ancora più profondo. La selezione di CortoInLoco è già
testimonianza di un cinema di un’altra epoca. L’Anno Zero
Dopo Covid, in cui un film come L’estasi di
Oleg, storia di un pittore senza ispirazione che decide di
mettersi in quarantena per ritrovarla, ha un significato
completamente diverso rispetto a pochi mesi fa
Lo stesso vale per Il
fagotto, ambientato in un futuro mondo da ripopolare, in
cui le donne non potranno più scegliere se, ma solo quando essere
madri. Le storie hanno un valore diverso, un’intensità differente.
Il pullman berlinese di Vomag di Riccardo Salvetti
sembra oggi un’utopia meravigliosa. Il sogno di Leo, protagonista
di Senza vento, di diventare un centometrista è un
collettivo desiderio di libertà. Le preoccupazioni di Christian per
suo fratello Giulio a ricordarci dell’importanza della tutela dei
più piccoli, come raccontato in Giusto il tempo di una
sigaretta di Valentina Casadei. Il piccolo protagonista di
Sam’s Castle, che costruisce un castello di sabbia
che non finisce mai, è una metafora della primavera perduta del
2020. Come il guardare al suo passato per riuscire a ricostruire il
suo futuro, che ci porta nella Gas Station di Olga
Torrico. A valutare la selezione sono stati chiamati gli studenti
della Scuola di Cinema di Cesena, realtà accademica sempre più
riconosciuta in Regione
La determinazione di
Sedicicorto Forlì International Film Festival nel
realizzare la sua diciassettesima edizione, in forma ibrida, con i
concorsi “proiettati” in streaming su MyMovies.it,
partner tecnico della manifestazione, sta tutta nel desiderio di
continuare a raccontare storie.
CortoInLoco è solo
formalmente una sezione regionale, perché segnare dei confini ha
sempre meno senso in un mondo che si è scoperto interconnesso nel
modo più drammatico. L’augurio di Orfeo Orlando, Buon
viaggio, corto girato durante il lockdown, è quanto mai
gradito e necessario.
CortoInLoco – Selezione
ufficiale 2020
Balkanika, di Lu
Pulici
Buon viaggio, di
Orfeo Orlando | Italy
Cheratina Rossa,
Alessandro Fiori | Italy
Disambigua,
Francesca Leoni | Italy
Gas Station, Olga
Torrico | Italy
Giusto il tempo per una
sigaretta, Valentina Casadei
Il Fagotto, Giulia
Giapponesi
L’ Attesa di
Daouda, Kristian Gianfreda
L’ Estasi di Oleg,
Francesco Selvi
L’ Occasione di
Rita, Francesco Barozzi
Quasi Attori,
Alessandro Valbonesi
Salse Connection,
Francesco Barozzi
Sam’s Castle, Giona
Dapporto
Senza vento,
Christian Betti, Nicola Rossi
Vomag, Riccardo
Salvetti
XVII Sedicicorto Forlì International
Film Festival, dal 2 al 11 Ottobre 2020, su MyMovies.it, sito
ufficiale Sedicicorto, Sala San Luigi e Auditorium Intesa
Sanpaolo.
Sedicicorto Forlì
International Film Festival è realizzato con il contributo di
Comune di Forlì, Film Commission Emilia-Romagna, Regione
Emilia-Romagna, DG Cinema e Audiovisivo – Mibact e Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì la
sponsorship di Daniele Alessandrini Abbigliamento e Cantine
DreiDonà, con il patrocinio del Parlamento Europeo.
Sedicicorto Forlì
International Film Festival annuncia che saranno
Giuliano Montaldo e Jafar Panahi
i premi alla carriera per l’edizione 2020, la numero diciassette. I
riconoscimenti sono assegnati quest’anno in collaborazione con
CinemaItaliano.info. Il portale, leader nella
promozione del cinema italiano, è per il secondo anno media partner
del festival romagnolo, in programma dal 2 all’11 ottobre in
edizione ibrida, in streaming su MyMovies.it e dal vivo alla Sala
San Luigi e all’Auditorium Intesa San Paolo di Forlì.
Giuliano Montaldo,
nato a Genova il 22 febbraio del 1930, è uno dei più grandi
cineasti del cinema italiano. Esordisce nel 1961 con Tiro
al piccione, nel corso della sua carriera ha firmato opere
indelebili per la cultura del nostro paese. Giordano
Bruno, Sacco e Vanzetti, entrambi con uno
straordinario Gian Maria Volonté, sono film politici di portata
storica, oltre che due capolavori. Ha colto lo spirito del tempo
con film come Il giocattolo, una lettura modernissima dell’Italia
degli anni Settanta, ha contribuito a cambiare anche il concetto di
serialità televisiva, realizzando il primo kolossal per il piccolo
schermo, lo storico Marco Polo della RAI.
Si è cimentato anche nel
cortometraggio. Arlecchino, del 1983, sarà
proiettato il 14 settembre a Forlì, in occasione di Anteprima
Sedicicorto all’Arena Musei San Domenico. Sarà la prima proiezione
pubblica dal 2004, quando fu mostrato restaurato al Festival di
Venezia.
Jafar Panahi è uno
dei più importanti cineasti iraniani. Vincitore della Camera d’Ora
a Cannes con il suo film d’esordio, Il palloncino
bianco, ha poi frequentato tutti i più importanti festival
del mondo le opere successive. Lo specchio fu
Pardo d’oro al Festival di Locarno 1997, Il
cerchio, vincitore del Leone d’oro alla Mostra del cinema
di Venezia del 2000. Taxi Teheran vinse l’Orso
d’oro a Berlino nel 2015. Panahi è uno strenuo sostenitore dei
diritti civili nel suo paese e oppositore del regime, una lotta che
gli costò nel 2010 l’arresto e il divieto di girare film per
vent’anni. Cosa che, naturalmente, non ha fatto, realizzando le sue
opere in segreto e facendole uscire dal paese in tutti i modi
possibili, persino spedendo un suo film dentro una torta. Un
artista eccezionale, in tutti i sensi, a cui va il Premio
IranFest alla Carriera.
Sedicicorto Forlì International Film
Festival 2020 si terrà dal 2 all’11 ottobre ed è realizzato
con il contributo di Comune di Forlì, Film Commission
Emilia-Romagna, Regione Emilia-Romagna, DG Cinema e Audiovisivo –
Mibact e Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì la
sponsorship di Intesa San Paolo, Daniele Alessandrini Abbigliamento
e Cantine DreiDonà, con il patrocinio del Parlamento
Europeo.
Sedicicorto Forlì
International Film Festival, in programma dal 2
all’11 ottobre in edizione ibrida, in streaming su
MyMovies.it e dal vivo alla Sala San Luigi e all’Auditorium Intesa
San Paolo di Forlì, presenta le giurie delle sezioni
competitive.
Animalab: Monica
Manganelli, dopo il grande successo di Butterflies in Berlin,
cortometraggio animato che ha fatto incetta di premi negli ultimi
12 mesi, torna a Forlì in veste ufficiale. La affiancheranno i
colleghi artisti Virgilio Villoresi e la sudcoreana Jooyoung
Soheili.
CortItalia: Elena Bouryka, regista
e attrice, si dovrà confrontare, per decidere quale cortometraggio
vincerà il concorso riservato alle produzioni italiane, con due
giornalisti e direttori di festival. Boris Sollazzo, voce di Radio
Rock, firma di Rolling Stone e direttore artistico di Linea d’Ombra
Festival. E poi Steve Della Casa, uno dei pilastri di Hollywood
Party, mitica trasmissione sul cinema alla Radio(3), ex direttore
del Torino Film Festival e regista di documentari sulle sue
passioni di celluloide, dai musicarelli al cinema horror classico
italiano.
IranFest diventa una sezione
competitiva a tutti gli effetti, giuria compresa, composta da
Giancarlo Zappoli, direttore editoriale di MyMovies.it. Aitor
Arenas Suso, direttore del festival di cortometraggi Humor en
Corto, ovviamente incentrato su brevi film per far ridere. Infine,
in rappresentanza dell’Iran, il regista Milad Tangshir, che con i
suoi film è stato selezionato a Venezia, Torino e al Sundance.
Chiudiamo con la sezione Movie. Per
il concorso internazionale i giurati saranno: il giornalista
britannico e Presidente del board della Short Film Conference
Laurence Boyce. Giacomo Manzoli, direttore del dipartimento delle
arti dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. Infine,
Sandrine Cassidy, produttrice e direttore del dipartimento festival
e distribuzione della School of Cinematic Arts di LosAngeles.
A queste si aggiungono la giuria
per la sezione sperimentale Experia, composta dal comitato di
selezione di Sedicicorto, la giuria della sezione Animare, composta
dai bambini iscritti alla newsletter dedicata del festival ai cui
voti si aggiungeranno quelli arrivati sulla piattaforma di Il
Cinemino, e la giuria per la sezione CortInLoco, composta dagli
studenti della Scuola di Cinema di Cesena.
Sedicicorto Forlì International
Film Festival 2020 si terrà dal 2 all’11 ottobre ed è
realizzato con il contributo di Comune di Forlì, Film Commission
Emilia-Romagna, Regione Emilia-Romagna, DG Cinema e Audiovisivo –
Mibact e Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì la
sponsorship di Intesa San Paolo, Daniele Alessandrini
Abbigliamento, Cantine DreiDonà e Acquainbrick, con il patrocinio
del Parlamento Europeo e FEDIC.
Sedicicorto Forlì
International Film Festival, in programma dal 2
all’11 ottobre annuncia l’offerta streaming disponibile
sul canale dedicato di MyMovies.it. Nel frattempo, gli abbonamenti
per assistere agli eventi live alla Sala San Luigi sono già quasi
sold out.
Su MyMovies.it sarà possibile
accedere a cinque sale virtuali, i cui nomi sono stati scelti per
omaggiare il Maestro Federico Fellini nel centenario della sua
nascita. La Sala Roma è dedicata alla sezione
Movie, ovvero il concorso internazionale. A CortItalia, il concorso
per le produzioni italiane, è riservata la Sala
Amarcord. Animalab, la competizione per i cortometraggi
animati, avrà come luogo virtuale deputato la Sala
Fellini. Sala Casanova sarà il
palcoscenico di CortInLoco, il concorso per le produzioni
realizzate in Emilia Romagna. Infine, la Sala
Giulietta sarà dedicata a una selezione dei cortometraggi
animati per gli spettatori più piccoli, opere che hanno fatto parte
della 10° edizione di Animare Cartoon Film Festival.
Un’offerta ricchissima di
cortometraggi tutti disponibili per il periodo del festival per chi
si collega dall’Italia e con un’ampia selezione disponibile anche
per chi risiede fuori dai confini nazionali. Sedicicorto abbatte le
frontiere per dieci giorni, offrendo ai cinefili appassionati di
cinema breve una selezione di alto livello della produzione degli
ultimi dodici mesi, con molte opere premiate nei più importanti
festival del mondo.
Tre le tipologie di abbonamento:
BASIC, SOSTENITORE e
PARTNER. Per acquistare l’accredito:
Sedicicorto Forlì
International Film Festival, in programma dal 2
all’11 ottobre in edizione ibrida, in streaming su
MyMovies.it e dal vivo alla Sala San Luigi e all’Auditorium Intesa
San Paolo di Forlì, annuncia il suo evento di preapertura.
L’appuntamento da mettere in agenda
è per il 14 e 15 settembre. La location è
d’eccezione, l’Arena Musei San Domenico, che per
quelle due sere sarà completamente dedicata al mondo del
cortometraggio per celebrare la diciassettesima edizione del
festival forlivese, diventato ormai una tappa importantissima nel
panorama internazionale.
Sarà l’occasione per il direttore
artistico Gianluca Castellini, coadiuvato dalla coordinatrice del
festival Joana Fresu de Azevedo e il supporto sul palco della
giornalista Federica Aliano, di presentare ufficialmente tutte le
sezioni competitive, le mostre di questa edizione e di consegnare
ufficialmente tutti i premi speciali previsti.
Le mostre: saranno tre. Una dedicata
a Federico Fellini, nel centenario della nascita e
nella sua regione di nascita, l’Emilia Romagna. Una seconda
dedicata al nuovo cinema iraniano, legata a IranFest, e infine una
dedicata a Vincent Van Gogh.
I premi alla carriera, come
annunciato, saranno consegnati al grande cineasta italiano
Giuliano Montaldo e al regista iraniano
Jafar Panahi. Entrambi saranno presenti
virtualmente, così come i gemelli D’Innocenzo, che
riceveranno il premio Amazing Birdmen, e Andrea
Lattanzi e Ludovica Martino, che
ottengono il Premio Generazione G offerto da Cinematographe. Sará
invece presente a Forlí, la sera del 15, per ritirare il Premio
Woman in Set, dato da Mymovies, la regista Roberta
Torre.
Non mancheranno proiezioni speciali,
intermezzi musicali e altre sorprese, per celebrare, più che mai
quest’anno, il cinema e il mondo del cortometraggio. Nel rispetto
delle disposizioni e misure anto-covid previste, è
obbligatoria la prenotazione, da effettuare tramite invio di email
a [email protected]
Sedicicorto Forlì International Film
Festival 2020 si terrà dal 2 all’11 ottobre ed è realizzato
con il contributo di Comune di Forlì, Film Commission
Emilia-Romagna, Regione Emilia-Romagna, DG Cinema e Audiovisivo –
Mibact e Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì la
sponsorship di Intesa San Paolo, Daniele Alessandrini
Abbigliamento, Cantine DreiDonà e Acquainbrick, con il patrocinio
del Parlamento Europeo e FEDIC.
Sedicicorto Forlì
International Film Festival 2020, si chiude la
diciassettesima edizione del festival del cortometraggio romagnolo.
Un appuntamento che nel corso degli anni si è ritagliato un posto
importante nel panorama di settore internazionale, come dimostra la
selezione, ogni anno sempre più ricca numericamente e
qualitativamente. Quest’anno il festival diretto da Gianluca
Castellini può essere preso come “case history” per tutti gli
eventi che dovranno confrontarsi con il mondo nell’era del
Covid.
Alcuni numeri di questa
edizione: 4.758 Film iscritti da 128 Paesi, di cui 469
italiani ( 9,9%), 214 film selezionati da 48 Paesi, di cui 40
italiani, con una rappresentanza di genere pari al 64,7% di autori
uomini e il 36,3% di autrici donne.
Pensato come festival ibrido già da
aprile, Sedicicorto, come la Mostra Internazionale d’arte
cinematografica di Venezia, ha confermato che la sala
cinematografica è un posto sicuro, come dimostrato dal sold out
registrato per tutte le proiezioni e gli eventi live.
Gli oltre 300 abbonamenti
digitali acquistati su MyMovies.it, piattaforma
all’avanguardia e con margini di crescita enormi, hanno confermato
che l’interazione tra il mondo reale e quello virtuale offre
l’opportunità di rivoluzionare il concetto stesso di festival,
abbattendo confini fisici, sociali e culturali attraverso
l’utilizzo delle moderne tecnologie di comunicazione che il
lockdown ha portato in tutte le case.
Ancora numeri: Oltre 10.000
ore di visione, 30.000 utenti unici, un
festival che ha superato i confini territoriali, con il 21% degli
spettatori localizzati a Milano, a trecento chilometri dalla
Sala San Luigi di Forlì, dove da venerdì 2 a
giovedì 8 ottobre un pubblico in carne e ossa ha assistito alle
proiezioni dei programmi speciali, della terza edizione di
IranFest, rispettando le distanze di sicurezza, con la mascherina
sul viso, in una sala sanificata dopo ogni proiezione. Sala San
Luigi che ha riaperto il 15 giugno e che continua
la sua programmazione, a dispetto di chi afferma che il cinema sul
grande schermo ha fatto il suo tempo.
Non è così. Lo ha
dimostrato Venezia, lo ha ribadito Sedicicorto, lo confermeranno
tutti quei festival che nelle prossime settimane proietteranno i
loro programmi in una sala.
L’appuntamento con
Sedicicorto è per l’edizione 2021, la diciottesima,
festeggiando la maggiore età di un piccolo grande festival
riabbracciando una sala piena in ogni ordine di posti, ma anche
continuando a portare i suoi film in giro per il mondo grazie alle
proiezioni on line.
Come per tutti i festival, ci sono
anche i premi. Di seguito la lista di tutti i riconoscimenti, anche
se mai come quest’anno a Sedicicorto hanno vinto davvero
tutti.
IL PALMARES DI SEDICICORTO
2020
ANIMARE Sezione dedicata ai film di animazione
per bambini e ragazzi
Vince il premio LUMINOR 028 di Caussé, Collin, Grardel, Marchand, Merle,
Meyran (France, 2019)
NO+D2 Sezione internazionale dedicata ai film
brevissimi con durata non oltre i 2 minuti
Giuria composta da: 500 studenti tra
i 13 e i 18 anni delle scuole medie e superiori del territorio di
Forlì
Vince il premio LUMINOR
Électrique, di François Le Guen (France, 2020)
CORTOINLOCO Sezione dedicata ai film di autori
della regione E.R.
Giuria composta da: la scuola di
Cinema di Cesena diretta da Giampaolo Mai
Vince il premio LUMINOR:
Vomag di Riccardo Salvetti (Italy, 2020)
Vince il premio Womaninset:
Gas Station di Olga Torrico (Italy, 2020)
EXPERIA Sezione internazionale dedicata ai
film sperimentali. La giuria era composta da: I componenti
dell’Associazione sedicicorto di Forlì.
Vince il premio LUMINOR: How
to Disappear di Robin Klengel, Leonhard Mullner, Michael
Stumpf (Austria, 2020).
IRANFEST Sezione dedicata da autori di origine
Iraniana.
Sedicicorto Forlí
International Film Festival presenta la selezione di
CortItalia, il concorso dedicato alle produzioni e
ai cineasti italiani. In un anno particolare come è stato, e ancora
è, questo 2020, la scelta è stata non facile, ma non limitata. Il
comitato di selezione e il direttore artistico Gianluca
Castellini hanno scelto, anche inconsciamente, una linea
temporale che definisse una precisa cesura tra un prima e un dopo,
tra un passato e un futuro.
CortItalia 2020 è
una competizione ricca e stimolante. Il tempo è quello del nostro
paese a due velocità, quella diversamente veloce nel suo evolversi
che troviamo nelle paure di un bambino in U Scantu
di Daniele Suraci, ambientato in Calabria come La grande
onda di Francesco Tortorella, racconto dell’ascesa al
potere di uno dei troppi boss. C’è La Napoli di mio
padre, ricordi di un tempo che fu di Alessia Bottone, e il
Lievito madre di Muscolino & Garbo.
Una riscoperta delle nostre origini
per intraprendere un viaggio che porta alla comprensione
dell’altro, quanto mai importante in un mondo diventato minuscolo e
sempre più dominato dall’odio per il diverso. Italiani sono il
piccolo protagonista greco di Inverno, il film
vincitore del David di Donatello 2020 di Giulio Mastromauro. I
ragazzi e ragazze liberiani di La scuola nella
foresta di Emanuela Zuccalà. Il giovane perseguitato de
La ricreazione di Nour Gharbi e il gladiatore
Klaudio Ndoja del Klod di Giuseppe Marco Albano.
Le due donne che scoprono il loro tormentato amore davanti allo
Specchio dell’esordiente Caterina Crescini.
Terre lontane, ma è pur vero che
tanti italiani considerano tale anche la Sardegna, raccontata
magistralmente nel tempo e nello spirito da Giovanni Battista Origo
in Maria a chent’annos, con un magnifico
Jacopo Cullin, e in Margherita di
Alice Murgia, giovane talento da tenere davvero d’occhio.
Ce n’è tanto di talento in
CortItalia 2020, anche già ben riconosciuto, come quello di
Giulia Steigerwalt, attrice, sceneggiatrice e qui
regista con il suo delicato Settembre. Quello ben
più navigato di Alessandro Haber, che fa condurre Il
gioco a Vinicio Marchioni in un film
breve e inquietante. Come lo è, ancora di più perché tratto da una
storia vera, Il muro bianco, un racconto che un
vero segno dei tempi che stiamo vivendo.
Il cinema è testimone del tempo.
CortItalia 2020 risponde perfettamente a questa
oggi fondamentale istanza.
1 di 3
CortoItalia – Selezione ufficiale 2020
Apollo 18 di Marco Renda
Balkanika di Lu Pulici
Gira ancora di Elena Petitpierre
Il Gioco di Alessandro Haber
Il Muro bianco di Andrea Brusa, Marco
Scotuzzi
Inverno di Giulio Mastromauro
Klod di Giuseppe Marco Albano
La Grande onda di Francesco Tortorella
La Napoli di mio padre di Alessia
Bottone
La Ricreazione di Nour Gharbi
La Scuola nella foresta di Emanuela
Zuccalà
Lievito Madre di Pierluigi Muscolino,
Francesco Garbo
Margherita di Alice Murgia
Maria-A Chent’annos di Giovanni Battista
Origo
Nikola Tesla – The Man From the Future di
Alessandro Parrello
Sedicicorto Forlì
International Film Festival, in programma dal 2
all’11 ottobre in edizione ibrida, in streaming su
MyMovies.it e in parte dal vivo, è quasi ai nastri di partenza. Ma
l’evento di anteprima ha decretato già il primo successo della
diciassettesima edizione.
Tracce di
Sedicicorto si è svolto nelle due serate del 14 e
15 settembre a l’Arena Musei San
Domenico, facendo registrare sold out in entrambe le
serate, un bellissimo messaggio per il cinema che dovrà affrontare
un autunno caldo a causa del Covid.
Sedicicorto ci crede, non a caso ci
sarà una parte importante dell’evento, la terza edizione di
IranFest, che si terrà alla Sala San Luigi
dal 4 al 6 ottobre e sarà solo uno degli eventi che
ospiterà lo storico cinema del festival. Il direttore artistico
Gianluca Castellini e lo staff di Sedicicorto
credono nella sala, ma anche nell’edizione web, e la collaborazione
con MyMovies.it è stata ulteriormente sancita dal premio
Women in Set, quest’anno in collaborazione con il
portale di cinema fondato da Gianluca Guzzo.
Il riconoscimento quest’anno è
andato alla regista Roberta Torre, autrice che ha dato al cinema
italiano opere innovative come Tano da
morire, Sud Side Stori,
Angela, Mare
nero, I baci mai dati, fino
all’ultimo Riccardo va all’inferno,
geniale rilettura musicale del Riccardo III di William Shakespeare
con protagonista uno straordinario Massimo Ranieri.
Un premio che vuole essere di buon
auspicio, prima di tutto, e che sottolinea l’importanza che la
regista ha avuto nel corso di tutti gli anni 2000 nel rappresentare
le donne in un’industria, quella cinematografica, ancora troppo
maschile e maschilista. Roberta Torre ha mandato un videomessaggio
di ringraziamento, ma la direzione artistica di Sedicicorto si
ripromette di poter avere lei e tutti gli ospiti che quest’anno
potranno essere solo virtuali già dalla diciottesima edizione, nel
2021, quando il festival diventerà maggiorenne
Sedicicorto Forlì International Film
Festival 2020 si terrà dal 2 all’11 ottobre ed è realizzato
con il contributo di Comune di Forlì, Film Commission
Emilia-Romagna, Regione Emilia-Romagna, DG Cinema e Audiovisivo –
Mibact e Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì la
sponsorship di Intesa San Paolo, Daniele Alessandrini
Abbigliamento, Cantine DreiDonà e Acquainbrick, con il patrocinio
del Parlamento Europeo e FEDIC.
Sedicicorto Forlì
International Film Festival annuncia che il Premio
Amazing Birdmen 2020 andrà ai fratelli Damiano e
Fabio D’innocenzo. Il premio è stato ideato in
collaborazione con il portale Birdmen Magazine, per la prima volta
media partner del festival del cortometraggio, in programma dal
2 all’11 ottobre in edizione ibrida, in streaming
su MyMovies.it e dal vivo alla Sala San Luigi e all’Auditorium
Intesa San Paolo di Forlì.
Damiano e Fabio
D’innocenzo, in quanto gemelli sono nati entrambi a Roma
il 14 luglio del 1988. A Tor Bella Monaca, precisazione non da
poco, perché il racconto della periferia disagiata romana in cui
sono cresciuti li ha fatti conoscere al mondo con appena due film
all’attivo, La terra dell’abbastanza e
Favolacce. Entrambi sono stati presentati al
Festival di Berlino, il primo nel 2018 nella sezione Panorama, il
successivo nel 2020 nel concorso internazionale aggiudicandosi il
premio per la migliore sceneggiatura. Le due opere hanno ricevuto
critiche eccellenti e rivelato il talento di una coppia di autori
di grande spessore. I fratelli D’Innocenzo hanno raccontato con
crudo realismo, rinchiudendola in un inquietante globo di neve e
disperazione, una società critica, un tumore in seno all’ipotetica
culla dell’occidente che ha generato, alimentato e poi ignorato una
sperequazione socio-culturale ghettizzante e degradata.
Damiano e Fabio D’innocenzo l’hanno
guardata negli occhi, prima con quelli di Mirko e Manolo,
protagonisti de La terra dell’abbastanza, che
sfruttano un tragico incidente per intraprendere la strada più
rapida verso il denaro e il rispetto, per poi tornare alla realtà
nel modo più drammatico. E poi con quelli dei bambini di Favolacce,
film che intreccia generi e suggestioni, da Pasolini a Truffaut
passando per Stephen King, istantanea di un microcosmo in cui il
concetto di valore è associato solo al denaro e allo status sociale
che ne deriva, una comunità inevitabilmente senza futuro.
Un mondo che i gemelli raccontano
con le immagini, ma anche con le parole, quelle scritte in Mia
madre è un’arma, la loro prima raccolta di poesie scritte a
quattro mani, edite nell’estate 2020 da La Nave di Teseo, versi
sciolti che danno una ulteriore prospettiva sul mondo di questi due
giovani artisti che hanno ancora tanto da raccontare. Il primo
Amazing Birdmen Award non poteva trovare mani
migliori in cui atterrare. Il premio sarà assegnato nel corso delle
due serate di Anteprima Sedicicorto, il 14 e 15 settembre all’Arena
Musei San Domenico.
Sedicicorto Forlì International Film
Festival 2020 si terrà dal 2 all’11 ottobre ed è realizzato
con il contributo di Comune di Forlì, Film Commission
Emilia-Romagna, Regione Emilia-Romagna, DG Cinema e Audiovisivo –
Mibact e Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì la
sponsorship di Intesa San Paolo, Daniele Alessandrini Abbigliamento
e Cantine DreiDonà, con il patrocinio del Parlamento Europeo e
FEDIC.
Prima di recitare nell’acclamato
Dolor y Gloria, il film
di Pedro Almodovar che gli ha fatto guadagnare la
sua prima nomination all’Oscar, Antonio
Banderas ha preso parte, tra i tanti, al film
Security, action thriller diretto da
AlainDesRochers e scritto dagli
sceneggiatori Tony Mosher e John
Sullivan. All’interno di questo, uscito nel 2017, l’attore
spagnolo interpreta un’inarrestabile guardia del corpo pronto a
tutto pur di difendere un’innocente bambina. Nello stesso anno in
cui recita in Vendetta finale,
Banderas dimostra ulteriormente la sua predisposizione a tale
genere, risultando minaccioso e agguerrito quanto occorre alla
storia. Un ruolo non inedito, ma che gli permette di mettersi alla
prova anche con prove più fisiche.
Girato in Bulgaria con un budget di
15 milioni di dollari, il film presenta tutte le principali
caratteristiche che il genere richiede, con sequenze action di
grande impatto ma anche tanta emotività. Al pari di titoli simili
come Man on Fire o The Equalizer, anche
qui si costruisce infatti una relazione tra un duro e una giovane
da proteggere, insegnandosi molto a vicenda. Nonostante il cast di
celebri attori presenti, però, Security è passato
grossomodo inosservato, arrivando direttamente in streaming per
molti paesi. Ciò ha dunque impedito al film di conoscere una
maggior popolarità.
Per quanti sono curiosi di vedere
Banderas in un ruolo diverso da suoi soliti, questo è però il
titolo giusto. Allo stesso tempo, per gli amanti di questo genere
si tratta di un buon prodotto in grado di regalare intrattenimento
a volontà nella sua durata di appena un’ora e mezzo. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Security: la trama del film
Protagonista del film è
Eduardo “Eddie” Deacon, veterano delle forze
speciali estremamente preparato ad ogni tipo di combattimento, sia
con armi che a mani nude. Nonostante la sua gloriosa attività, da
quando egli ha lasciato la Delta Company dei Marine non è più
riuscito a trovare un’occupazione decente. Questo ha ovviamente
avuto pesanti ripercussioni sulla sua vita, a partire da quella
famigliare. La sua frustrazione si ripercuote infatti sui rapporti
con la moglie e la figlia. Alla disperata ricerca di un nuovo
impiego che gli permetta di ottenere un sostentamento minimo, Eddie
finisce con l’accettare l’incarico di addetto alla sicurezza in
centro commerciale.
Questo si trova però in una zona
particolarmente malfamata della città, dove rapine e scontri con
armi da fuoco sono pressocché all’ordine del giorno. Già alla sua
prima notte di servizio, infatti, egli si ritrova coinvolto in un
brutto affare. Una giova bambina di nome Jamie
bussa infatti alle porte del centro, alla ricerca di un rifugio
sicuro. Eddie apprenderà di come sia riuscita a scappare da un
gruppo di assassini, i quali la vogliono morta in quanto testimone
di un delicato processo. Prima che Eddie possa rendersene conto, il
boss criminale Charlie e i suoi uomini
circonderanno il centro commerciale, dando vita ad un assalto da
cui sarà difficile uscire vivi.
Security: il cast del film
Come anticipato, nel ruolo del
protagonista Eddie Deacon vi è l’attore Antonio
Banderas. Entusiasta dalla possibilità di interpretare
un ruolo tanto basato sulla fisicità, egli accettò da subito
l’offerta, iniziando a prepararsi con grande dedizione. In
particolare, Banderas si sottopose ad un rigido addestramento che
gli ha permesso di interpretare quante più scene possibile, senza
ricorrere troppo a controfigure. Allo stesso tempo, si è esercitato
nell’utilizzo di varie armi, così da avere una maggiore padronanza
di queste al momento delle riprese. Accanto a lui, nei panni della
giovani Jamie, vi è l’attrice Katherine de la
Rocha. Per lei si è trattato dell’esordio cinematografico
in un ruolo di rilievo, ed è stata scelta tra numerosissime
candidate.
Nei panni dello spietato criminale
Charlie, invece, si ritrova l’attore premio Oscar Ben Kingsley.
Noto per i suoi ruoli di vario genere, questi ha negli ultimi anni
interpretato diversi villain, cercando però di distinguere ognuno
di questi tra loro. Per questo nuovo personaggio, infatti, ha
ricercato la freddezza necessaria per ordinare di far uccidere una
bambina. Nel film si ritrova poi l’attore Liam
McIntyre, celebre per essere stato il protagonista della
serie Spartacus, nei panni di Vance. Cung
Le, ex lottatore di arti marziali miste, interpreta Dead
Eyes, mentre l’attore taiwanese Jiro Wang è Johnny
Wei, qui nel suo primo film statunitense. Infine, Chad
Lindberg recita nel ruolo di Mason.
Security: il trailer e
dove vedere il film in streaming e in TV
Security è attualmente
presente su Netflix, una delle piattaforme streaming più
famose disponibili sul Web. Per poterlo vedere, basterà
sottoscrivere un abbonamento generale, cosa che permetterà
l’accesso anche a tutti gli altri titoli presenti nel catalogo. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
mercoledì 28novembre
alle ore 21:00 sul canale 20
Mediaset. Potrà dunque essere visto in quest’occasione da
quanti ne sono incuriositi.
Il thriller del 2021
Security, diretto dal britannico Peter
Chelsom ma con un cast tutto italiano, porta gli spettatori ad
osservare la vita dei ricchi attraverso un sistema di telecamere di
sorveglianza. La narrazione commenta il fatto che le loro vite
sembrano perfettamente messe in scena. Dal loro galateo a tavola ai
loro discorsi elitari, tutto è privo di sporcizia. Ma è proprio lì
che si nascondono le loro bugie. Dietro la loro ricchezza. Perché,
nella vita reale, la verità è spesso disordinata e questo non è
qualcosa che possono questa classe sociale può permettersi di
mostrare.
Tratto dall’omonimo romanzo di
Stephen Amidon, il film – girato prevalentemente a
Forte dei Marmi ma con alcune scene
ambientate nella zona di Roma Imperiale ed in centro – affronta
dunque un tema come quello delle menzogne e degli orrori che si
celano nell’esistenza di chi può permettersi di non far emergere il
proprio marcio alla luce del sole. Un argomento affrontato anche da
un altro film recente quale Villetta con ospiti, con
cui Security condivide diversi elementi in
comune. Chelson, anche regista di Shall We Dance?, affronta però il tutto con un tocco
molto più thriller.
Si costruisce infatti qui una vera e
propria indagine che porta a tremende scoperte, sfortunatamente non
molto lontane da ciò che avviene o può avvenire nella realtà. In
questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali
curiosità relative a Security. Proseguendo qui
nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e alla spiegazione del finale.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Protagonista del film è l’agente
Roberto Santini, che gestisce un sistema di
videosorveglianza attraverso il quale tiene sotto controllo la
sicurezza delle ville di alcuni ricchi. Per lui tutto prende una
piega inaspettata quando la giovane studentessa Maria
Spezi denuncia la violenza subita da parte di un ragazzo
nella villa di Curzio Pilati, ricco imprenditore
che sta appoggiando la candidatura a sindaco di Claudia
Raffaelli, moglie di Santini. L’agente non è però
convinto, come riportato dalle autorità, che ad aver aggredito la
ragazza sia il padre Walter, noto
alcolizzato, ed inizia pertanto a condurre una propria
indagine.
Ad interpretare Roberto Santini vi è
l’attore Marco D’Amore, celebre per il ruolo di Ciro
nella serie Gomorra. Accanto a lui, nel ruolo della moglie
e candidata a sindaco Claudia Raffaelli vi è MayaSansa, mentre
Valeria Bilello interpreta Elena Ventini, vecchio
amore di Roberto. Maria Spezi è interpretata
dall’attrice Beatrice Grannò, mentre suo padre
Walter ha il volto dell’attore Tommaso Ragno. Completano il cast
Silvio Muccino nel ruolo del professor Stefano
Tommasi, Giulio Pranno in quelli del sorvegliante
Dario Ventini e Ludovica Martino in quello di Angela Santini,
figlia di Roberto. Fabrizio Bentivoglio è invece Curzio
Pilati.
La spiegazione del finale: chi ha
aggredito Maria?
La maggior parte delle indagini del
film si concentra sulla ricerca del vero aggressore. La polizia ha
ritenuto che il padre di Maria, Walter, fosse un bersaglio facile
perché aveva un passato di violenza, abuso di sostanze e
aggressioni. Anche il saggio di Maria a scuola, registrato in un
video trapelato, suggeriva lo stesso. Ma Walter ha poco a che fare
con i lividi della figlia. Il secondo sospettato principale è
invece Dario Nobile, che lavora come custode della
villa di un ricco politico, Curzio Pilati. I
filmati recuperati dalla villa di Pilati hanno rivelato che la
notte dell’aggressione Dario era con Maria ed erano entrambi
ubriachi.
Ma insieme a Dario c’erano anche
altri due uomini, i cui volti non sono ben visibili. Dario è stato
considerato il principale sospettato perché, quella notte, ha rotto
una telecamera fuori dalla villa di Pilati, cosa che è stata
percepita come un’azione per impedire la chiarezza su quanto stava
per avvenire. Alla fine, però, i due uomini vengono rintracciati.
Uno è lo scrittore e professore di inglese della città,
Stefano Tommasi, e l’altro è Pilati stesso. In
precedenza, Pilati aveva mentito sulla sua presenza nella Villa.
Tuttavia, alla fine, Dario testimonia contro Pilati, che quella
notte aveva aggredito Maria.
Pilati è un ricco uomo politico che
sta aiutando la moglie di Roberto, Claudia, a diventare sindaco
della città. Ma dietro la sua opera filantropica si cela un demone.
Pilati soffre infatti di germafobia, a causa della quale non riusce
a portare l’intimità nella sua vita purificata. Non appena qualcuno
lo tocca, Pilati perde la testa. Così, per soddisfare i suoi
desideri sessuali, assume Dario e gli affida la sua Villa perché
portasse le ragazze e facesse sesso con loro. Durante l’atto,
Pilati li osserva con compiacimento attraverso una telecamera
segreta.
La notte con Maria, Pilati si spinge
però un po’ oltre. Mischia dell’ossicodone nel caffè della ragazza
e chiede a Dario di fare l’amore con lei. Quando Dario si rifiuta e
lascia la villa, Pilati prende in mano la situazione. Ma ben presto
la sua fobia si fa sentire e aggredisce senza pietà Maria. In
seguito, ordina ai suoi uomini di far cancellare tutti i filmati.
Roberto pensa a quel punto che la moglie abbia autorizzato la
cancellazione, ma lei è ignara dell’accaduto. Per Claudia, Pilati è
un Dio che le ha dato una seconda vita, un’ambizione di vivere, e
quindi è troppo accecata per sospettare di lui.
Nel finale, lo stesso Walter
convinto della colpevolezza di Dario tenta di aggredirlo ma viene
per errore ucciso dalla polizia. Roberto rimane traumatizzato dalla
morte dell’ex amico e decide quindi di fargli giustizia. Egli monta
insieme tutti i filmati che rivelavano Pilati come il principale
colpevole di aver corretto il drink di Maria. Poiché il filmato
originario dell’aggressione è stato cancellato, Roberto realizza
dunque una propria narrazione che indica Pilati come l’assassino,
anche senza il filmato vero e proprio.
Trasmette poi il filmato sullo
schermo di ogni casa, rendendo così pubblico quanto accaduto.
“È triste che una comunità si unisca solo nei momenti di
tragedia. È triste che gli esseri umani escano dalle loro fortezze
solo per condividere il loro dolore, per ammettere la loro
paura”, viene detto. Simbolicamente, Roberto suggerisce che
quando Walter era vivo, nessuno ha prestato attenzione alla sua
sofferenza. Ma è abbastanza sicuro che dopo la sua morte, la gente
piangerà per lui, ora che conosce il vero volto dell’orrore.
Il trailer di
Security e dove vedere il film in streaming e in
TV
È possibile fruire di
Security grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Now e
Netflix. Per vederlo, una volta scelta la
piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 21
maggio alle ore 21:15 sul canale
Cielo.
Arriverà prossimamente in prima
assoluta su Sky e NOW il nuovo film Sky OriginalSecurity, diretto da Peter
Chelsom (Serendipity, Shall We Dance?, Hannah
Montana) e ispirato all’omonimo romanzo di Stephen
Amidon (pubblicato in Italia da Mondadori), già acclamato
autore de Il capitale umano.
Sceneggiato dallo stesso regista
insieme a Tinker Lindsay, Silvio Muccino, Michele
Pellegrini e Amina Grenci, da un soggetto di Peter Chelsom, Umberto
Contarello e Sara Mosetti, il film è interpretato da
Marco D’Amore che ne è protagonista accanto a
Maya Sansa, Silvio Muccino, Valeria Bilello, Ludovica Martino,
Giulio Pranno, Tommaso Ragno, Beatrice Grannò, Antonio
Zavatteri e con la partecipazione di Fabrizio
Bentivoglio.
Peter Chelsom si è avvalso anche
della collaborazione del direttore della fotografia Mauro Fiore,
vincitore del Premio Oscar nel 2010 per Avatar.
Il film è una produzione
Vision Distribution e Indiana
Production. Ne sono produttori Marco Cohen,
Benedetto Habib, Fabrizio Donvito, Daniel Campos
Pavoncelli.
Dichiarazione del regista
Peter Chelsom:“Ero un fan del film IL CAPITALE UMANO
e quando Indiana Production di Milano mi ha mandato SECURITY dello
stesso romanziere, Stephen Amidon, ho capito che anche questa
storia avrebbe funzionato bene in Italia. L’ambientazione di Forte
Dei Marmi sembrava perfetta. Era il momento giusto, cercavo un
progetto europeo. Anche se parlo italiano, devo ammettere che ero
un po’ preoccupato. Ma ad un certo punto ti rendi conto che, come i
musicisti, abbiamo una lingua in comune, quella del cinema. Tutto
il processo di girare in Italia è stato un grande piacere. Ho avuto
la fortuna di aver lavorato con i migliori attori di Hollywood e
posso dire che il mio cast italiano è stato eccezionale.”
Dichiarazione di Margherita
Amedei, senior director di Sky Cinema:“Sky Cinema
prosegue nella costruzione di un’offerta di film che spazia
attraverso vari generi: oggi siamo orgogliosi di presentare
Security, il primo thriller Sky Original, un prodotto italiano e
internazionale al tempo stesso, con la regia di Peter Chelsom alla
guida di un grande cast di attori italiani. Security indaga sulle
nostre paure più recondite, rappresentando con grande efficacia
come le apparenze siano sempre più ingannevoli.
L’ambientazione originale – Forte dei Marmi d’inverno –
accompagna lo spettatore attraverso una vicenda che mette in scena
le debolezze umane, ma anche la forza della verità, che può
emergere solo quando la si cerca con vera determinazione”.
La trama
In estate Forte dei Marmi è una
cittadina tranquilla, un piccolo angolo di paradiso per i suoi
cittadini benestanti. In inverno le giornate si accorciano, le
notti si allungano e le ville diventano piccole fortezze custodite
da sofisticati circuiti di telecamere di sicurezza. Questa è una
storia invernale, una storia che sconvolge le vite dei propri
personaggi e li cambia per sempre. Quando la paura abita
all’interno delle case e delle persone, qual è il prezzo della
sicurezza?
SECURITY,
prossimamente in prima assoluta su Sky e
NOW
Disponibile dal 7 giugno in prima
assoluta su Sky Cinema e NOW,
Security è il nuovo film Sky
Original, diretto da Peter Chelsom, noto al grande
pubblico per via di titoli quali
Serendipity,
Shall We Dance? e Hannah Montana. Il film è ispirato
all’omonimo romanzo di Stephen Amidon (pubblicato in Italia da
Mondadori), che ha già un ottimo rapporto con il cinema del nostro
Paese, dal momento che è lo stesso autore che ha scritto Il
capitale umano, anch’esso trasposto per il cinema da
Paolo Virzì.
Il film è il primo thriller
Sky
Original, e si qualifica come un prodotto italiano
nell’ambientazione (Forte dei Marmi d’inverno) che accompagna lo
spettatore nella vicenda, ma universale nella messa in scena delle
debolezze umane.
Uno degli elementi di maggiore
interesse di Security è però l’ottimo cast, che vede schierata una
scuderia di fuoriclasse tra veterani e volti giovani del nostro
panorama cinematografico. Chi sono i protagonisti del film? Ecco
chi c’è in Security, dal 7 giugno in prima assoluta su Sky
Cinema e NOW.
Security è disponibile su
NOW e
anche on demand su Sky. Iscriviti a soli 3
europer il primo mese e guarda
il film e molto altro.
Tommaso Ragno
Vero e proprio volto internazionale
del cinema e della tv, Tommaso Ragno è già su Sky e
NOW
con Anna, dal
momento che è nel cast della serie di Niccolò Ammaniti. Presenza
fondamentale per la scena italiana teatrale e radiofonica, ha
collaborato con alcuni dei più grandi registi del nostro panorama,
da Bernardo Bertolucci ad Alice
Rohrwacher, passando per Virzì, Avati e
Mazzacurati. Oltre a Security, lo vedremo anche a
settembre in
Tre Piani, il film che Nanni Moretti presenterà al
Festival di Cannas 2021, il prossimo luglio.
Valeria Bilello
ph. Riccardo Ghilardi
Siciliana che muove i suoi primi
passi nella famiglia di MTV, Bilello si distingue presto per la sua
presenza scenica di grande eleganza, che oltre a renderla
interessante agli occhi del cinema e della tv italiane, la fa
arrivare anche sotto i riflettori delle produzioni USA. Lavora con
Avati, Salvatores, Golino, Bruno e anche con David
Frankel, regista de Il diavolo veste Prada. Nel 2017 partecipa alla
serie Netflix
Sense8 di Lilly e Lana Wachowski. Trai suoi film più celebri,
citiamo Beata Ignoranza e Mady in Italy di James
D’Arcy, uscito negli USA nell’estate del 2020.
Silvio Muccino
ph. Riccardo Ghilardi
Nato (artisticamente e
biologicamente) come il fratellino del più famoso Gabriele, Muccino
esordisce con il bellissimo ruolo di Silvio in Come te nessuno mai,
che ad oggi rimane la vetta della sua carriera d’attore. Dopo una
seconda collaborazione con il fratello Gabriele ne L’Ultimo Bacio, intraprende in autonomia la sua strada
che lo porterà a diventare a sua volta regista e sceneggiatore, ma
anche romanziere, mentre raggiunge la migliore accoglienza di
pubblico con il suo esordio alla regia, per il quale vince anche un
David (quello assegnato dai giovani) con Parlami d’amore.
Mancava dalle scene dal 2017, quando a partecipato al film corale
di Paolo Genovese The
Place.
Non esiste ventenne che non
sia innamorato di
Ludovica Martino o che non voglia essere lei. Dotata di una
bellezza molto particolare e di un grande talento, la giovane
attrice ha raggiunto il successo grazie a
Skam Italia, in cui interpreta Eva. Ha esordito al cinema con
Il Campione di Leonardo D’Agostini e poi ha partecipato a Sotto il
Sole di Riccione, sempre sotto al cappello della grande N rossa, ed
è stata poi l’innamorata di Renato Carosone/Eduardo Scarpetta in
Carosello Carosone. Con Security siamo sicuri che anche il pubblico
internazionale si innamorerà di lei.
Fabrizio Bentivoglio
Uno dei volti più
rappresentativi del nostro cinema,
Bentivoglio ha costruito negli anni, a partire dal 1980, una
lunga e ricca carriera di ruoli preziosi, collezionando una serie
di collaborazioni illustri con alcuni dei più grandi registi del
nostro panorama. Bolognini, Vanzina, Salvatores, Soldini, D’Alatri,
Comencini, Placido, Luchetti, Taviani, Calopresti, Rubini,
Sorrentino, Bruni, Brizzi, Virzì, Mordni e Sibilia: la carrellata
di nomi potrebbe continuare ancora per molto, e al cinema alterna
anche delle puntate in tv, partecipando anche a Il commissario
Montalbano e a Il nome della rosa. Vincitore di tre David di
Donatello, dei quali l’ultimo questo’anno, è tra gli attori più
amati e premiati del nostro cinema.
Splendida interprete del
nostro cinema, può vantare un fascino e un carisma che travalicano
l’indiscussa bellezza, doti che contribuiscono a rendere preziosa
ogni sua interpretazione. Molto amata anche dal cinema europeo,
Sansa ha collaborato con moltissimi registi di grande caratura, tra
cui Diritti, Amelio, Mazzacurati e Giordana. Tra le collaborazioni
illustri citiamo anche quella con Claude Miller nel 2011 in Voyez
comme ils dansent, con Philippe Le Guay nel 2013 per Molière in
bicicletta e con Hirokazu Kore’eda in Le verità, film d’apertura di
Venezia 76. Nel 2013 vince il premio David di Donatello per
Bella Addormentata di Bellocchio e nel 2004 il Nastro
d’Argento per La meglio Gioventù, il suo primo ruolo di grande
successo.
Amatissimo dal grande
pubblico che lo conosce con il nome di Ciro Di Marzio,
Marco D’amore deve la sua fama e il suo successo all’Immortale
di Gomorra – La
Serie (disponibile su NOW e
Sky). Di solida formazione teatrale, fa un sacco
di gavetta che, oltre ad una collaborazione con la regista premio
oscar Susanne Bier nel 2011 per All you need is Love, lo porta, nel
2014, ad essere scelto per interpretare Ciro Di Marzio, detto
l’Immortale, nella serie Sky. Il ruolo gli aprirà la porta del
successo che però D’Amore è cauto ad attraversare, continuando a
scegliere con attenzione i suoi progetti e dedicandosi finalmente
al suo esordio da regista. Nel 2019 esce L’Immortale, prosecuzione
cinematografica della storia del suo personaggio di Gomorra – La Serie, che nel finale mostra
il palese tre in con l’ultima stagione della serie. Tra gli altri
ruoli particolarmente significativi per la sua carriera, ricordiamo
quello di Brutti e Cattivi, di Cosimo Gomez. Sarà di nuovo su Sky
e NOW in
Security e nella quinta e ultima stagione di Gomorra.
Ecco il trailer di Secret of the Force
Awakens, il documentario realizzato durante le
riprese di Star
Wars il Risveglio della Forza. Nel video possiamo
vedere molti particolari succulenti che sono rimasti finoa
questo momento inediti. C’è il provino di John
Boyega, che poi ha ottenuto il ruolo di Finn, e c’è uno
sguardo a Capitan Phasma senza il suo elmo!
Di seguito il trailer:
Inoltre a seguire, nella nostra
gallery, potete vedere alcuni dei concept art originali realizzati
per il look di Kylo Ren. In una prima intenzione il villain
interpretato da Adam Driver era molto più simile a
Darth Vader, non trovate?
Star Wars Il Risveglio della Forza
è arrivato sul grande schermo il 16 dicembre 2015 con un cast che
include il ritorno di Harrison Ford, Carrie Fisher, Mark
Hamill, Anthony Daniels, Peter
Mayhew e Kenny
Baker
con le nuove aggiunte John
Boyega, Daisy
Ridley, Adam
Driver, Oscar
Isaac, Andy
Serkis, Domhnall
Gleeson, Lupita
Nyong’o, Gwendoline
Christiee Max
von Sydow.
In una recente intervista con
BroBible, i registi Anthony e Joe Russo hanno
parlato in maniera approfondita del loro viaggio attraverso la
regia di ben quattro dei film dell’Universo Cinematografico
Marvel e del loro contributo alla
realizzazione di alcuni dei più maggiori successi cinematografici
di tutti i tempi.
I due fratelli hanno parlato di cosa
sarebbe necessario per spingerli ad accettare la regia di un nuovo
film del MCU. Magari una storia come quella raccontata nella
miniserie Secret Wars? Questa la risposta dei due
registi: “Sai, ho letto quella serie quando avevo 10 o 11
anni”, ha spiegato Joe Russo. “Dentro c’erano praticamente
tutti gli eroi dell’universo. È stata una delle prime miniserie a
fare una cosa del genere. Per me è stato davvero il più grande
esempio di racconto di eventi… di cosa succede quando metti insieme
tante personalità diverse. E poi mi piaceva anche l’idea che i
cattivi dovevano fare squadra con gli eroi. Io e mio fratello
amiamo le relazioni complicate tra eroi e cattivi. Ci piacciono i
cattivi che credono di essere degli eroi nelle loro run. E tutti
questi aspetti sono chiaramente integrati in Secret Wars. Quello
che abbiamo fatto in Infinity War era direttamente collegato al
sogno di realizzare qualcosa come quella serie a fumetti, che
naturalmente sarebbe un’impresa ancora più grande.”
Anthony Russo ha poi aggiunto: “Sarebbe il
film più grande che si possa immaginare, ed è questo l’aspetto che
che ci entusiasma davvero della storia: l’ambizione alla base della
serie è ancora più grande dell’ambizione alla base dell’intera Saga
dell’Infinito.”
Secret Wars potrebbe segnare il
ritorno dei fratelli Russo nel MCU
Non è la prima volta che Anthony e Joe
Russo tirano in ballo Secret
Wars quando si parla di un loro ipotetico ritorno
nell’Universo Marvel, ed è certamente interessante sentirli andare
così in profondità in merito alle motivazioni che li spingerebbero
a farsi carico di un progetto del genere. Quando hanno parlato dei
“cattivi che devono fare squadra con gli eroi”, entrambi i
registi hanno palesato di essere degli amanti delle complicate che
possono instaurarsi tra i personaggi della serie, che a quanto pare
potrebbe tranquillamente figurare tutti come degli eroi a sé
stanti.
Durante il San Diego
Comic-Con, la Marvel ha annunciato che a
chiudere la Fase 6 ci saranno due film dei
Vendicatori. Avengers:
The Kang Dynasty e Avengers:
Secret Wars usciranno nel 2025, a pochi mesi di distanza
l’uno dall’altro. I fan dei fumetti conoscono già Secret Wars. Ci sono due storie famose legate
a questo titolo. Probabilmente, la miniserie più recente, quella
che include il multiverso, le incursioni e un riavvio del
Marvel Universe, sarà la principale fonte di
ispirazione per il film Avengers. Forse non otterremo
un adattamento completamente fedele, ma crediamo che
l’MCU saprà fare
buon uso di alcuni elementi della storia originale…
La morte dell’Universo
Marvel
Secret Wars inizia
in modo esplosivo, letteralmente. L’Universo
Marvel e l’Ultimate Universe sono nel mezzo di
un’incursione. Gli eroi di entrambi i mondi si riuniscono per
cercare di salvare le realtà, anche adottando misure estreme, ma
alla fine non c’è nulla che si possa fare per evitare la
distruzione dei due universi.
L’Universo
Marvel non ha una controparte. Chiudere la
Fase 6 con la distruzione dell’MCU sarebbe sconvolgente, ma sicuramente il
franchise saprà sviluppare la storia di Secret Wars in
modo coerente.
La faccia di Destino
Pare che il Dottor
Destino farà il suo debutto nell’MCU in
Black Panther: Wakanda Forever e
sicuramente Victor Von Doom resterà in giro nel
franchise per i prossimi anni. Probabilmente, ad un certo
punto la sua storia di origine sarà esplorata e siamo davvero
curiosi di scoprire come i Marvel
Studios ricreeranno il volto di Destino
sotto all’iconica maschera.
L’interprete di Von
Doom sarà sicuramente un attore di grande fama, ma
se l’MCU seguirà la linea dei fumetti, ci sarà da
attendere fino a Secret Wars prima di scoprirne il
volto.
Tradimento
Dopo l’incursione, nel nuovo mondo
di
Secret Warspoche persone ricordano com’erano le cose
in precedenza. Tra di loro c’è Doctor Strange.
Doom diventa il Dio di questo nuovo mondo, ma i
frammenti di realtà che ha riunito sono tutt’altro che perfetti e,
per controllare il tutto, Destino ha bisogno di
un aiuto. È qui che entra in gioco Stephen
Strange. Inizialmente, Strange e Destino
sembrano diventare amici, ma in
seguito Stephen si rende conto che c’è la
possibilità di rimettere il mondo nella giusta direzione.
Ovviamente, Victor non ne
è felice e, con un semplice gesto della mano, uccide brutalmente il
Doctor Strange. Sarebbe straziante assistere alla morte di
Strange dopo così tanti anni (e film)
nel Marvel Cinematic Universe, ma
ci piacerebbe vedere i due personaggi lavorare insieme sulla
scena.
Il Dottor Destino uccide
Thanos
In Secret
Wars, il Dottor Destino si trova faccia a
faccia con
Thanos. Il Titano Pazzo è un altro
sopravvissuto dell’Universo Marvel e crede di
poter rovesciare Victor, ma presto scopre di non
essere all’altezza del Dio.
Nei fumetti, Doom
uccide Thanos con un pugno al petto, gli strappa
via la spina dorsale e lo trasforma in polvere. Come Avengers:
Infinity War ha dimostrato, Thanos è davvero
potente. Se mai verrà ucciso da Destino, la lotta tra i
due dovrà essere costruita in modo credibile.
Spider-Man e Miles
Morales
Secret Wars è una storia
intensa e di alto livello, ma non è priva di scene più leggere.
Nella nuova realtà, Peter
Parker e Miles Morales si riuniscono e cercano di
capire cosa sta succedendo. Nel corso delle loro vicende, si
trovano faccia a faccia con Molecola: si scopre che è il
personaggio è il collante di questa nuova realtà. Speriamo che
il Marvel Cinematic Universe includa questa
parte in Avengers: Secret Wars,
specialmente dopo aver visto i siparietti divertenti dei
tre Spider-Man
in No Way Home.
La morte della Cosa
Essendo diventano
un Dio, nella nuova realtà il Dottor Destino si
prende la sua piccola rivincita sui Fantastici Quattro. Mister Fantastic
sparisce, Torcia umana viene usata come “sole” del
mondo, e la Donna Invisibile diventa la moglie di
Victor Von Doom.
La Cosa, nel frattempo,
viene trasformata in un muro per proteggere il mondo dai resti di
realtà più oscure. Successivamente Franklin Richards,
il figlio di Doom e Sue in questo mondo,
ingaggia La Cosa e,
attraverso Galactus, distrugge Ben. Al di là
delle trame e sottotrame, vedere i Fantastici Quattro in
queste particolari vesti sarebbe curioso per i fan
del Marvel Cinematic Universe.
Ritorna il Guanto
dell’Infinito
In Secret Wars,
Pantera Nera trova un Guanto dell’Infinito precedentemente nascosto
da Dottor Strange. Nella
Marvel Comics, T’Challa
scatena il suo potere e lotta contro Victor. Ci
piacerebbe vedere sul grande schermo il combattimento tra i due.
Purtroppo, Chadwick Boseman non è più con noi, ma
chiunque lo sostituirà sotto al mantello di Pantera
Nera sarà in grado di affrontare Doom.
La guarigione del volto di
Doom
Durante la battaglia
finale, Doom finalmente fa pace con Mister
Fantastic e si trova costretto ad ammettere che Reed
avrebbe potuto creare un mondo molto migliore di lui se
gli fosse stata data una possibilità.
È un momento umiliante per
l’orgoglioso Dottor Destino, ma alla fine il leader dei
Fantastici
Quattro non si prende nessuna rivincita.
Invece di cancellare Victor dall’esistenza, guarisce
la faccia del suo più grande nemico, dimostrando fino in fondo di
essere un uomo migliore. Chissà cosa succederà nella versione
live-action di Secret Wars, chissà cosa hanno in mente i
Marvel
Studios per questa storia densa di personaggi,
relazioni e conflitti.
Da allora, Steve è diventato
M.I.A., anche se il suo destino finale non è
ancora stato rivelato. Tuttavia, con il
Multiverso in gioco, ci sono infinite possibilità per
quanto riguarda il ritorno di Capitan America in Avengers:
Secret Wars.
Durante il fine settimana, è
stato riferito che Chris Evans è ormai un punto fermo per
quel film. Se da un lato prevediamo che si riunisca agli altri sei
Vendicatori originali nel ruolo del Cap “classico”, dall’altro
scommettiamo che l’attore interpreterà anche alcune varianti
diverse. Di seguito, troverete alcune delle possibilità più
eccitanti, intriganti e probabili…
Soldier Supreme
Introdotto durante l’evento
Infinity Wars del 2018, il Soldato Supremo è
un’amalgama di Capitan America e Doctor
Strange.
Non solo possiede la forza,
l’agilità e le abilità di combattimento potenziate di Cap, ma il
Soldato Supremo esercita anche la padronanza di
Stephen Strange sulla magia e sugli artefatti mistici (rendendolo
un supereroe formidabile su più fronti).
In questo modo Chris Evans avrebbe la possibilità di
fare qualcosa di nuovo in un ruolo a cui è legato dal 2011,
interpretando uno Steve simile a quello che tutti conosciamo e
amiamo, anche se con un tocco magico diverso da quello che abbiamo
visto prima d’ora.
Zombie CAP
Abbiamo già visto un
Capitan America non-morto in What
If…?, ma quello Steve Rogers non era altro che uno zombie barcollante.
Tuttavia, se i Marvel Studios ci portano in un
mondo di zombie più in linea con quanto visto sulla pagina, Evans
potrebbe subire una rivelazione davvero sorprendente.
Onestamente, saremmo felici di
vederlo trasformarsi nella Variante animata per una o due scene, ma
il Colonnello Rogers sarebbe ancora meglio.
Un tempo Presidente degli Stati
Uniti, è stato responsabile della trasformazione di Spider-Man e
trasformato in un cattivo mangia-cervelli da nientemeno che il
Teschio Rosso. Immaginate i Vendicatori che
pensano di aver trovato Cap su un’altra Terra, solo per essere
accolti da questo!
Cap-Wolf
Nei fumetti, Steve è stato
trasformato in un lupo mannaro in una storia che si è svolta sulle
pagine di Capitan America #402 e #403. Infettato da un virus creato
da Nightshade, Cap ha mantenuto la sua coscienza
umana ma ha anche ceduto agli istinti primordiali di un lupo
mannaro.
Cap-Lupo è diventato un beniamino
dei fan e in seguito è stato reintrodotto come variante di
Terra-666 in un mondo in cui i Vendicatori erano dei mostri.
Tuttavia, nonostante il suo aspetto bestiale, Cap-Wolf era un eroe
tanto quanto la sua controparte della Terra-616. Basterebbe un po’
di VFX per trasformare Chris Evans in un Capitan America che non
avremmo mai immaginato di vedere in live-action.
Old Man Rogers
I Marvel Studios non hanno ancora
stabilito se lo Steve Rogers della Terra 616 sia vivo o
morto. Sappiamo che ha viaggiato indietro nel tempo per ottenere il
suo lieto fine con Peggy Carter, tornando poi nel presente
per donare il suo scudo a Sam Wilson.
Supponendo che Steve sia ancora
vivo, potrebbe tornare in azione come Old Man
Rogers. Indossando l’armatura e utilizzando il siero del
Super Soldato che gli scorre nelle vene, sarebbe
bello vedere Chris Evans esplorare i limiti dell’eroe
prima di essere probabilmente riportato alla sua giovinezza. Sarà
anche il suo Vartiant della Terra-616 (sì, stiamo
barando un po’), ma bisogna ammettere che sarebbe uno spasso
vederlo sullo schermo!
President Rogers
In diverse realtà, esistono
versioni di Capitan America che sono diventate
Presidente degli Stati Uniti. Abbiamo persino
intravisto uno di loro nella prima stagione di What
If…?
Questa variante potrebbe fondersi
con un’altra; ad esempio, pensiamo che sarebbe fantastico vedere un
gruppo di Vendicatori viaggiare in un’altra realtà, entrare nella
Casa Bianca e trovare il colonnello Rogers non morto seduto dietro
la scrivania (come abbiamo accennato sopra).
Che si tratti di un Capitan America
tirannico che detiene il potere nello Studio Ovale o di una
Variante che ha cambiato il suo mondo in meglio, c’è qualcosa di
interessante in questo concetto che Avengers: Secret Wars ha la possibilità
di esplorare.
Hydra Cap
A proposito di varianti malvagie di
Capitan America, non ce ne sono di peggiori di questa. Nelle pagine
di Capitan America, abbiamo appreso che Steve era stato
segretamente un fedele agente dell’HYDRA fin dall’infanzia, anche
se è seguita una retcon che ha fatto sì che il Cubo Cosmico avesse
semplicemente riscritto la realtà.
Alla fine, il Cap dell’HYDRA e lo
Steve normale sono diventati due personaggi separati, rendendo più
facile per i fan accettare che un doppelganger abbia fatto tutte le
cose contro cui l’eroe si batte.
Siamo tutti entusiasti di vedere
Chris Evansbrandire
di nuovo lo scudo, ma se fosse un Capitan America malvagio che, nel
suo mondo, è fedele all’HYDRA? Naturalmente, vorrebbe ancora
salvare il
Multiverso per il proprio tornaconto e, senza dubbio, avrebbe
una dinamica affascinante con i veri eroi della Terra-616.
Iron Man ha incontrato una fine tanto tragica quanto
eroica in Avengers:
Endgame, film che ha segnato ufficialmente l’ultima
apparizione di Robert Downey Jr. nel MCU. L’attore potrebbe ancora
apparire in un cameo in Black
Widow o prestare la sua voce nell’annunciata serie
Disney+ dedicata ad Ironheart, ma è chiaro che il futuro
cinematografico del MCU non include più la presenza dell’amatissimo
Downey Jr.
Tuttavia, un altro Tony Star potrebbe apparire in Secret
Wars, adattamento cinematografico della miniserie a
fumetti creata da Jonathan Hickman e Esad Ribić, che potrebbe
arrivare a seguito della scena post-credits di
Spider-Man: Far From Home. Nell’ipotetico film,
potremmo dunque vedere una versione più giovane del miliardario
filantropo. La notizia è stata riportata da alcune fonti vicine a
We Got Discovered, che proprio di recente aveva anticipato
l’arrivo ufficiale della Snyder Cut di Justice
League, poi ufficializzato dallo stesso Zack
Snyder e della Warner Bros.
I fan dei fumetti sapranno molto
bene che in Secret Wars del 2015, i vari eroi
dell’universo Marvel vengono trasportati su Battleworld, un pianeta
diviso in molti territori, ciascuno combinazioni di vari universi.
Nella versione di Secret Wars ambientata nel MCU, uno di
questi eroi potrebbe essere proprio una versione giovane di Tony
proveniente da una realtà alternativa: quindi, per essere chiari,
si tratterà di un personaggio che ovviamente non sarà interpretato
da Robert Downey Jr. I piani potrebbero
essere quelli di cercare un attore più giovane che, nella fattezze,
ricordi la star hollywoodiana, probabilmente sui trent’anni.
Una versione più giovane di Tony
Stark potrebbe apparire nell’ipotetico film basato su Secret
Wars
Sempre la fonte riporta che
nell’ipotetico film basato su Secret Wars, Tony
incontrerà gli altri eroi coinvolti nella storia e interagirà con
loro. Non è esclusa la possibilità che alla fine, questa versione
di Tony più giovane, possa trovare un modo per entrare a far parte
della linea temporale principale del MCU, incontrandosi quindi con
i Vendicatori originali. Tutto ciò dipenderà probabilmente dal modo
in cui il “nuovo” Tony verrà accolto dal pubblico e se la nuova
versione del personaggio avrà successo o meno.
Gli scenari che potrebbero prendere
vita con un eventuale adattamento di Secret Wars,
sono comunque molteplici: essendo la serie a fumetti un incrocio
tra due universi distinti – l’Universo Marvel e
l’Universo Ultimate – non è da escludere che i
Marvel Studios stiano progetto una sorta di loro personalissimo
crossover sulla scia
delCrisis on Infinite Earths dell’Arroweverse, con
la speranza – magari – di includere anche il Wolverine di Hugh Jackman o il Daredevil di Ben Affleck.
Guarda il trailer di
Secret
Team 355, dal produttore e regista Simon
Kinberg (produttore della saga “X – Men”,“The Martian – Sopravvissuto”,“Assassinio sull’Orient
Express”, “Deadpool”), arriva uno spy thriller con un
formidabile cast di star femminili guidato dal neo premio Oscar
Jessica Chastain.
Una pericolosa arma segreta cade
nelle mani di spietati mercenari e la sicurezza del mondo è in
pericolo. Mason Brown “Mace” agente della CIA sotto copertura (Il
Premio Oscar Jessica Chastain), viene incaricata
di trovare l’arma a qualsiasi costo, per compiere la
missione deve creare un team di eccellenza con le
migliori spie internazionali: Marie (Diane Kruger)
agente tedesca e sua diretta antagonista; Khadijah (Il Premio
Oscar Lupita Nyong’o) ex agente dell’MI6 e esperta
informatica, Graciela (Il Premio Oscar
Penelope Cruz) abile spia e psicologa colombiana e Lin
Mi Sheng (Bingbing Fan) una donna elegante ed
enigmatica parte dei servizi segreti cinesi.
La missione non conosce confini e
le azioni si susseguono spaziando tra Parigi e il Marocco per
arrivare alle prestigiose case d’asta di Shangai. La posta in gioco
è molto alta e nelle mani del team di agenti speciali c’è la
salvezza del mondo ….
Il film è interpretato inoltre da
Édgar Ramirez(“La ragazza del treno”,
“Resistance – La voce del silenzio”) e Sebastian
Stan(“Captain America”,“The Avengers”, “Pam
& Tommy”).
Guarda la prima clip di
Secret
Team 355, dal produttore e regista Simon
Kinberg (produttore della saga “X – Men”,“The Martian – Sopravvissuto”,“Assassinio sull’Orient
Express”, “Deadpool”), arriva uno spy thriller con un
formidabile cast di star femminili guidato dal neo premio Oscar
Jessica Chastain.
Una pericolosa arma segreta cade
nelle mani di spietati mercenari e la sicurezza del mondo è in
pericolo. Mason Brown “Mace” agente della CIA sotto copertura (Il
Premio Oscar Jessica Chastain), viene incaricata
di trovare l’arma a qualsiasi costo, per compiere la
missione deve creare un team di eccellenza con le
migliori spie internazionali: Marie (Diane Kruger)
agente tedesca e sua diretta antagonista; Khadijah (Il Premio
Oscar Lupita Nyong’o) ex agente dell’MI6 e esperta
informatica, Graciela (Il Premio Oscar
Penelope Cruz) abile spia e psicologa colombiana e Lin
Mi Sheng (Bingbing Fan) una donna elegante ed
enigmatica parte dei servizi segreti cinesi.
La missione non conosce confini e le
azioni si susseguono spaziando tra Parigi e il Marocco per arrivare
alle prestigiose case d’asta di Shangai. La posta in gioco è molto
alta e nelle mani del team di agenti speciali c’è la salvezza del
mondo ….
Il film è interpretato inoltre da
Édgar Ramirez(“La ragazza del treno”,
“Resistance – La voce del silenzio”) e Sebastian
Stan(“Captain America”,“The Avengers”, “Pam
& Tommy”).
A tre anni dal suo
esordio da regista con X-Men: Dark Phoenix,
Simon Kingber torna al timone di un progetto,
Secret
Team 355, che firma anche come sceneggiatore e che
parte da uno spunto condiviso con lui proprio sul set del film
dedicato ai mutanti Marvel da
Jessica Chastain, ovvero una storia di spionaggio con
protagoniste un gruppo di donne.
La storia di Secret Team 355
Jessica Chastain interpreta Mace Browne, un’agente CIA
che a seguito di una missione andata storta si vede costretta a
collaborare con delle sue colleghe appartenenti però ai servizi
segreti di altre nazioni: abbiamo così la caucasica Diane
Kruger, la keniota Lupita Nyong’o, la latina
Penelope Cruz e l’asiatica Fan
Bingbing. Una squadra fortissima di donne che lavorano per
l’intelligence del loro paesi e che collaborano per proteggere il
mondo da una minaccia globale.
Secret Team
355 cerca di rileggere il cinema contemporaneo
attraverso il genere, è un film dichiaratamente militante e
femminista, tuttavia si appoggia sugli stilemi del thriller di
spionaggio, mantenendo pure un buon ritmo, ma senza scendere a
fondo e senza sfruttare per niente il potenziale della storia,
invero molto classica, e del cast eccezionale di cui si
impreziosisce.
Il parterre di nomi si è
formato nel corso del festival di Cannes 2019, quando è stato
annunciato il progetto, e sulla carte quel livello di talento e
quella varietà di toni e stili di recitazione potevano davvero
essere messi insieme in una maniera che potesse valorizzare ogni
aspetto e ogni caratteristica delle protagoniste. Alla strega di un
remake al femminile, in genere non troppo riusciti,
Secret
Team 355 non riesce a compiere la sua
missione.
Un cast stellare non sfruttato
Tutte le premesse, il
valore politico che c’erano nelle intenzioni, rimangono in
superficie e dove Kingber non riesce a dare sostanza alla storia,
ci prova Jessica Chastain, con il risultato però
di fagocitare tutto il resto, compagne di set comprese, che si
ritrovano in balia della personalità, che, seppure eccezionale e
strabordante, non basta a dare sostanza a un film nato vecchio.
Il problema principale di
Secret
Team 355 è proprio questo: nonostante l’intenzione di
raccontare una storia contemporanea, il film è completamente
rivolto al passato, utilizza un linguaggio trito e svilisce la
nobile intenzione di partenza che aveva il progetto.
Lucky Red ha
diffuso una clip dal film Secret
Love di Eva Husson con Josh O’Connor e Odessa
Young in uscita al cinema dal 20 luglio. Dopo essere stato
presentato al Festival di Cannes, al TIFF Festival Internazionale
del Film di Toronto, al BFI London Film Festival e alla Festa del
Cinema di Roma, Secret
Love(tit. orig. Mothering
Sunday), film di Eva Husson con protagonisti Odessa
Young, la star della serie tv The
Crown Josh O’ Connor, il Premio Oscar
Olivia Colman, il Premio Oscar
Colin Firth e il Premio Oscar Glenda Jackson,
arriva al cinema dal 20 luglio con Lucky Red. Il film è tratto
dal romanzo Mothering Sunday di Graham Swift
(edito in Italia da Neri Pozza con il titolo Un giorno di
festa).
In una calda giornata di primavera
del 1924, la giovane domestica Jane Fairchild (Odessa Young) si
ritrova da sola a festeggiare la Festa della Mamma. I suoi datori
di lavoro, i coniugi Niven (Colin
Firth e
Olivia Colman) non sono in casa e lei ha la rara
possibilità di trascorrere del tempo con il suo amante segreto,
Paul (Josh O’Connor), il figlio dei vicini. Jane è da tempo
innamorata di Paul, nonostante lui sia fidanzato con un’altra
donna, amica d’infanzia e figlia di amici dei suoi genitori. Una
serie di eventi imprevedibili per i due amanti cambierà però per
sempre il corso della vita di Jane.
Dopo essere stato presentato al
Festival di Cannes, al TIFF Festival Internazionale del Film di
Toronto, al BFI London Film Festival e alla Festa del Cinema di
Roma, Secret
Love(tit.
orig.Mothering Sunday), film di
Eva Husson con protagonisti Odessa
Young, la star della serie tv The
CrownJosh O’ Connor, il Premio Oscar
Olivia Colman, il Premio Oscar Colin
Firth e il Premio Oscar Glenda Jackson,
arriva al cinema dal 20 luglio con Lucky Red. Il film è tratto
dal romanzo Mothering Sunday di
Graham Swift (edito in Italia da Neri Pozza con il
titolo Un giorno di festa).
Secret Love, la
trama
In una calda giornata di primavera
del 1924, la giovane domestica Jane Fairchild (Odessa Young) si
ritrova da sola a festeggiare la Festa della Mamma. I suoi
datori di lavoro, i coniugi Niven (Colin Firth e Olivia Colman) non
sono in casa e lei ha la rara possibilità di trascorrere del tempo
con il suo amante segreto, Paul (Josh O’Connor), il figlio dei
vicini. Jane è da tempo innamorata di Paul, nonostante lui sia
fidanzato con un’altra donna, amica d’infanzia e figlia di amici
dei suoi genitori. Una serie di eventi imprevedibili per i due
amanti cambierà però per sempre il corso della vita di Jane.
Secret Level, la
nuova serie antologica animata di Prime
Video, debutta il 10 dicembre con l’ambizioso
obiettivo di omaggiare alcuni tra i videogiochi più iconici di
sempre. Creata da Tim Miller (qui la nostra intervista) e prodotta dal suo Blur
Studio, la serie porta in scena quindici racconti brevi, ognuno
ambientato negli universi di franchise videoludici differenti, e
vanta un cast stellare che include
Arnold Schwarzenegger,
Keanu Reeves, Temuera Morrison, e molti altri.
Secret Level propone un format
familiare e un approccio variegato
Le serie antologiche si distinguono
per la loro natura episodica: ogni puntata rappresenta una storia
autonoma con narrazione verticale. Secret Level segue questa
formula, proponendo episodi che spaziano tra generi e atmosfere, da
fantasy a fantascienza, da azione ad horror, offrendo una
celebrazione della varietà del medium videoludico. Tra gli universi
rappresentati, troviamo Dungeons & Dragons, Warhammer 40K,
Unreal Tournament, e persino un’interpretazione sorprendente e
inquietante di Pac-Man. Tutto sotto la guida di Tim
Miller, che ha selezionato e scelto personalmente gli
universi da visitare, e affidando ognuno di essi a un gruppo di
lavoro diverso e ricco di voci e punti di vista differenti.
Ciascun episodio riflette lo spirito
del gioco di riferimento, grazie alla capacità del team di Miller
di adattarsi alle specificità di ogni IP. Tuttavia, questa varietà
è talvolta limitata da narrazioni troppo semplici e talvolta
ripetitive, nel caso in cui si dovesse scegliere di fruire la serie
in binge watching. La durata breve degli episodi (tra 10 e 30
minuti) non sempre consente di sviluppare trame complesse, e molte
puntate si limitano a esplorare un’idea centrale senza andare
oltre. Tuttavia questa carenza drammaturgica viene spesso
equilibrata da uno sforzo tecnico ulteriore che arricchisce
l’episodio e lo rende un’esperienza visiva impareggiabile.
L’esempio perfetto è il segmento dedicato a Sifu: la breve storia
ricalca il gioco originale, senza aggiungere nuove prospettive, ma
visivamente presenta delle animazioni mozzafiato e una regia
ricercata che fa invidia a buona parte degli action in
circolazione.
L’eccellenza visiva di
Blur Studio
Sul piano tecnico, Secret Level
mostra tutta l’expertise di Blur Studio nella CGI. La maggior parte
degli episodi utilizza animazione 3D classica, optando per il
fotorealismo in diversi casi, sempre a seconda del mondo che si
mette in scena. La scelta stilistica appare più cauta rispetto al
precedente lavoro di Blur,
Love, Death & Robots, che si spingeva più in là dal punto di
vista della sperimentazione. E infatti, nei casi in cui Secret
Level osa, i risultati sono notevoli: il riferimento è agli episodi
dedicati a Pac-Man e Spelunky, in cui
drammaturgia e linguaggio fanno un passo avanti per sviluppare la
PI di partenza.
La regia, comunque, è efficace nel
catturare momenti spettacolari e coreografie di combattimento
mozzafiato. Le puntate con una concezione dell’azione più classica,
come quelle ispirate a Unreal Tournament e Warhammer
40K, offrono un’esperienza visivamente appagante, grazie a
sequenze fluide e dinamiche.
Secret Level vanta un cast
stellare
Uno degli aspetti più pubblicizzati
di Secret Level è il suo cast di voci, che include nomi di grande
richiamo. Arnold Schwarzenegger, Keanu Reeves, Gabriel
Luna sono solo alcune delle star che contribuiscono a dare
vita ai personaggi della serie. Le performance sono generalmente
convincenti, con momenti di spicco come la recitazione intensa di
Ricky Whittle e Claudia Doumit in Crossfire. Certo, si tratta pur
sempre di ruoli piccoli, quasi comparse, ma ogni dettaglio
contribuisce a rendere ogni episodio un piccolo gioiello, un
viaggio in un mondo affascinante che, in ogni caso, ci sembra di
conoscere e che poi si rivela anche altro.
Un mosaico di proprietà
intellettuali di diverso “livello”
Un aspetto molto interessante del
progetto è come si è lavorato sulle diverse proprietà intellettuali
a cui Miller ha avuto accesso. Secret Level sfrutta non solo titoli
leggendari come Dungeons & Dragons e Warhammer
40K, ma anche franchise meno noti o che necessitano di
promozione, come New World di Amazon Gaming o il
cancellato Concord. Questa scelta da una parte potrebbe
generare meno interesse verso gli episodi di universi più “deboli”,
dall’altro però permette una maggiore libertà e creatività laddove
i franchise scomodati sono meno canonizzati nelle menti degli
spettatori. Il risultato è un’esperienza sempre stimolante e
fresca.
Un atto d’amore verso i
videogiochi
Secret Level è una serie
ambiziosa che celebra il mondo dei videogiochi, e che si ingegna
per sfruttare sempre al massimo il potenziale di quello che si
sceglie di raccontare. Una seconda stagione potrebbe senza dubbio
però spingere di più l’acceleratore sui limiti narrativi dei
singoli episodi, rendendo lo show un’esperienza ancora più
stimolante per lo spettatore. La serie rappresenta un punto di
partenza solido, in cui si manifesta una forte volontà di
sperimentazione che in questo periodo di ripetitività tecnica è
un’oasi preziosa e da valorizzare.
Prime Video ha presentato ufficialmente la sua
nuova serie antologica per adulti, Secret Level,
con racconti originali ambientati nei mondi dei videogiochi più
popolari. L’annuncio della serie, che proviene dal team creativo
dietro l’acclamata serie Love, Death & Robots di Netflix, è stato fatto durante il livestream globale
della Gamescom Opening Night Live.
La serie di 15 episodi, che
debutterà il 10 dicembre, presenterà giochi come Pac-Man, Dungeons
& Dragons, Crossfire, Exodus, Spelunky, Warhammer 40.000 e vari
titoli PlayStation. L’elenco completo e il teaser trailer sono
disponibili qui sotto:
Armored Core
Concord
Crossfire
Dungeons & Dragons
Exodus
Honor of Kings
Mega Man
New World: Aeternum
PAC-MAN
PlayStation (Highlighting various
PlayStation Studios beloved entities)
Sifu
Spelunky
The Outer Worlds
Unreal Tournament
Warhammer 40,000
La sinossi di Secret Level
“Secret Level intreccia un
arazzo di giochi iconici attraverso diversi medium, per raccontare
una serie di storie uniche e accattivanti”, ha dichiarato Vernon
Sanders, responsabile della televisione di Amazon MGM Studios.
“Creato e condotto da Tim Miller, Blur Studio e dal regista
supervisore Dave Wilson, ogni episodio condurrà i nostri clienti
globali di Prime Video in un viaggio nuovo di zecca con
un’animazione mozzafiato e una narrazione fantasiosa”.
Secret Level,
prodotto da Amazon MGM Studios e Blur Studio, è creato e prodotto
esecutivamente da Tim Miller. Dave
Wilson è produttore esecutivo e regista supervisore.