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Leone D’oro alla Carriera a John Lasseter

”Le emozioni prima di tutto” a questo risponde la legge della Pixar, oggi Disney Pixar, secondo John Lasseter. Il papa’ della Pixar ricevera’ oggi, con i colleghi Peter Docter, Andrew Stenton, Lee Unkrich e Brad Bird, i Leoni d’oro alla carriera. ‘Importa chi sei, non come usi la tecnica, ed e’ questo che fa la differenza’, ha detto Lasseter sostenendo di ‘amare ogni tecnica d’animazione’, ma ‘la tecnologia e’ uno strumento al servizio della storia, non viceversa’.

 

 

Leoncino d’Oro, vincono The Whale e Athena a Venezia 79

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Leoncino d’Oro, vincono The Whale e Athena a Venezia 79

Si è tenuta venerdì 9 settembre alle ore 17.00 presso la Sala degli Stucchi dell’Hotel Excelsior la cerimonia di premiazione del Leoncino d’Oro istituito da AGISCUOLA e promosso da A.G.I.S., A.N.E.C. e David di Donatello – Accademia del Cinema Italiano, alla presenza di Roberto Cicutto (Presidente La Biennale), Alberto Barbera (Direttore della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica), Andrea Del Mercato (Direttore Generale La Biennale), Luigi Lonigro (Presidente Unione Editori e Distributori Cinematografici).
Hanno fatto gli onori di casa: Piera Detassis (Presidente Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello), Mario Lorini (Vicepresidente AGIS e Presidente ANEC), Carmela Pace (Presidente Unicef Italia), Simone Gialdini (Direttore Generale Anec).

Giunto alla 34° edizione, il Leoncino è divenuto nel tempo uno dei premi collaterali più importanti e significativi della Mostra del Cinema di Venezia. Anche quest’anno il gruppo di giovani giurati provenienti da tutta Italia ha assegnato – in seguito ad un accordo siglato con il Comitato Italiano per l’UNICEF – il prestigioso premio Segnalazione Cinema For UNICEF, riconoscimento istituito dal Comitato Italiano per l’UNICEF presso la Mostra sin dal 1980.

Nel corso della cerimonia di premiazione, è stato assegnato il Premio Leoncino d’Oro della 79. Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia al film The Whale” di Darren Aronofsky alla presenza di Andrea Romeo, CEO di I Wonder Pictures, con la seguente motivazione:

“Un’umanità strabordante, magistralmente interpretata, affronta il disperato tentativo di riscatto, tanto straziante quanto necessario. Amicizia, religione, morte e amore vengono messi in scena attraverso la tormentata ricerca della sincerità in un’atmosfera claustrofobica ispirata dall’omonima opera teatrale. Una pellicola spietata che rappresenta un accorato invito alla riconciliazione con gli altri e soprattutto con sé stessi. Per queste motivazioni, il Leoncino d’Oro della 79esima edizione del cinema di Venezia va a “The Whale” di Darren Aronofsky.”

La giuria ha assegnato la Segnalazione Cinema For UNICEF al film Athena di Romain Gavras con la seguente motivazione:

“Una moderna tragedia che si concretizza in un potente crescendo di violenza, dove diventa impossibile stabilire le reali responsabilità. L’esecuzione di un bambino innocente diviene pretesto per la rivolta. L’odio e la devastazione lacerano un tessuto sociale già fragile, in cui sono proprio i giovani ad imbracciare le armi. Discriminazione, ghettizzazione e, soprattutto assenza di tutela dei più basilari diritti umani, degenerano in una realtà ben più vicina di quanto mai avremmo potuto immaginare. Per queste ragioni la Segnalazione Cinema for Unicef della 79esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia va a “Athena” di Romain Gavras.”

Leonardo van Dijl racconta Julie Keeps Quiet: “La mia Julie è una moderna Amleto”

Presentato in concorso alla Semaine de la Critique, nel contesto del Festival di Cannes, il film Julie Keeps Quiet (qui la recensione) propone il racconto di una ragazza – la Julie del titolo, interpretata da Tessa Van den Broeck – che ha nel tennis la sua principale ragione di vita. Quando però il suo coach viene accusato di alcuni rapporti inappropriati con le sue allieve, venendo pertanto sospeso dal ruolo, a Julie viene chiesto di offrire la sua testimonianza. Lei, però, preferisce chiudersi nel silenzio, cercando di elaborare a suo modo quanto sta accadendo intorno a lei. Regista del film è il belga Leonardo van Dijl, che compie così il suo debutto alla guida di un lungometraggio.

Julie Keeps Quiet propone dunque il punto di vista di chi sceglie di rimanere in silenzio dinanzi a situazioni di violenza o abusi, cercando di approfondirne le motivazioni offrendo così un ritratto sincero e privo di giudizio di tale atteggiamento. Il regista racconta che nel concepire il film: “Ho avuto come una visione. In mezzo ai tanti discorsi su questo tema, una storia come questa non era ancora stata raccontata. Ho dunque  iniziato a concepire il personaggio di Julie e a dialogare con lei per sei anni. Nel realizzare questo film, non mi sono mai chiesto cosa volevo io come regista, ma di cosa lei aveva bisogno come personaggio“.

Per cercare di capirla – continua van Dijl – sono andato a parlare con terapeuti, con avvocati, con persone che nella realtà potrebbero incrociare la propria strada con ragazze come Julie e che potrebbero aiutarle in qualche modo. Ma non ho voluto parlare con ragazze che hanno vissuto esperienze simili, non volevo rubare la storia di nessuno per questo film. Credo che vicissitudini tanto drammatiche e personali non dovrebbero essere la base per un film, perché rivedersi in questo modo può essere piuttosto traumatico“.

Ricercare la poesia in ciò che non è poetico

“La prima scena che ho scritto su carta era il finale. La fine era, in realtà, l’inizio. Questo finale simboleggia un nuovo inizio. Lasciamo che il viaggio di Julie ci ispiri a interrogarci su ciò che possiamo fare per le generazioni future. Facciamo sentire la voce di Julie e la sua storia, perché un mondo migliore per Julie è un mondo migliore per tutti noi. Lavoriamo insieme per far uscire Julie, e noi stessi, da questo labirinto. Insomma, – aggiunge van Dijl – io e la mia co-sceneggiatrice Ruth Becquart volevamo riportare la poesia in qualcosa che in realtà è profondamente poco poetico

La cosiddetta ordinarietà – Julie è a un punto in cui non riesce a trovare dentro di sé la capacità di amare ciò che è, ma concentrandosi sui piccoli dettagli della vita e scoprendo la bellezza nascosta in essi, inizia a riconnettersi con il mondo che la circonda. L’amore che Julie nutre per il suo cane, la recita scolastica a cui partecipa, le sedute dal suo chiropratico. Queste sono state, per noi, la chiave perpermetterle di riconnettersi con se stessa”, spiega Leonardo van Dijl.

Julie Keeps Quiet Tessa Van den Broeck
Tessa Van den Broeck è Julie in Julie Keeps Quiet. Foto di Nicolas Karakatsanis ©

Dal dilemma di Amleto alle ragioni del tennis

Il regista è poi passato a raccontare del modo in cui ha immaginato la protagonista del film, affermando che: “Julie è un po’ una moderna Amleto. L’essere o non essere in questo caso è il parlare o il non parlare. Nella situazione in cui si trova entrambe le scelte implicano una sconfitta e credo che tutti prima o poi ci confrontiamo con un dilemma simile. Nel corso della storia, Julie emerge come un’eroina dei giorni nostri, facendo luce sulle pressioni e le ingiustizie nascoste che stanno plasmando il nostro tempo. Come Antigone, Julie osa dire “no”. In un mondo che la spinge a parlare, lei tace, costringendo il mondo ad ascoltare davvero.

Per lo sport alla base del film, ho scelto il tennis perché lo ritengo una forma di meditazione. – spiega Leonardo van DijlI giocatori devono essere estremamente concentrati e focalizzarsi esclusivamente sulla palla. Anche gli avversari in un certo senso passano in secondo piano, perché la sola cosa che conta è cosa farà quella palla. Normalmente, nei film lo sport è raccontato in modo tossico o con personaggi così ambiziosi che vengono poi puniti per questo. Io invece volevo fare esattamente l’opposto, volevo che il tennis fosse per Julie l’unica cosa che la riconnette con sé stessa e con il mondo.

Leonardo van Dijl rivela cosa Julie può insegnarci

Il regista conclude poi affermando che: “Julie mi ha insegnato che tutti portiamo del silenzio in noi e che in questo mondo ci sono molte più cose che ci uniscono di quelle che ci dividono. Eppure ci perdiamo in questi discorsi, c’è troppa polarizzazione. Dovremmo smetterla di pensare in termini di protagonista e antagonista e pensare più al senso di comunità. Il film vuole però trasmettere anche un senso di speranza. Credo che oggi il mondo sia un luogo molto oscuro e deprimente. Molte cose orribili accadono ogni giorno e quindi in un certo senso abbiamo bisogno più che mai di storie di speranza. Il che è un po’ triste, il fatto che ne abbiamo così bisogno. Ci dice quanto poca ne troviamo nella quotidianità”.

Leonardo Pieraccioni torna sul set

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Iniziano oggi a Forte Village Resort (Cagliari) le riprese di FINALMENTE LA FELICITÀ il nuovo film di Leonardo Pieraccioni, nelle sale a Natale distribuito da Medusa Film.

Leonardo Pieraccioni presenta Se Son Rose, la sua nuova commedia

Se Son Rose, il nuovo film di Leonardo Pieraccioni uscirà nelle sale giovedì 29 novembre, e noi abbiamo incontrato eccezionalmente l’intero cast della pellicola.

Una storia semi-autobiografica, quella di Se Son Rose, che ha portato il regista a tirare un po’ le somme di tutte le sue precedenti storie d’amore, analizzandone le falle e dipingendo ritratti di donne diverse.

“Il film in origine doveva intitolarsi Gli Evitanti – spiega Pieraccioni – e parlare di coloro che cessano di credere alla favola romantica della ricerca dell’amore. Evidenziando invece come l’unico vero amore infinito che esista sia quello per i propri figli, perché è l’unico che dura per tutta la vita”.

“Ho scelto di narrare una storia quasi vera – prosegue il regista toscano – per cercare di alzare il livello di qualità dello spettacolo. Le ex fidanzate che porto sullo schermo sono esistite realmente e ognuna di loro simbolizza i motivi latenti per i quali ci siamo lasciati, ovvero IL motivo, cioè io, le mie colpe. Benedetta (Caterina Murino) rappresenta la noia che rovina il rapporto; Elettra (Gabriella Pession) pone l’accento sui forti contrasti e le litigate che inevitabilmente ledono la storia d’amore; Fioretta (Antonia Truppo) la superficialità che mi ha fatto rovinare i legami; e infine Angelica (Micaela Andreozzi) simbolo del tradimento, un germe che una volta entrato nella coppia non va più via”.

se son rose
©_ANGELO_TRANI

Non solo ex, le altre donne che popolano Se Son Rose rappresentano situazioni ben precise, come la Signora Coscia (Nunzia Schiano) “personificazione delle mie domande e dei miei dubbi, rivolti ad amici come fossero un oracolo di Delfi, per cercare di capire le mie insicurezze” prosegue Leonardo Pieraccioni.

Il regista toscano rivela anche una chicca sui suoi progetti futuri: “Vista la grande alchimia vissuta sul set di Se Son Rose con Vincenzo Salemme (che vediamo in un breve ma incisivo cameo, ndr) ho già espresso il mio desiderio di fare un film insieme. Stavolta magari con un cast tutto al maschile, così da fare da parallelo a questo dove sono le donne a farla da padrone –  prosegue il comico toscano – e sarà la volta buona che abbandonerò finalmente la commedia romantica, visto che ormai l’ho declinata in tutte le soluzioni possibili. Quindi forse parlerò di cinquantenni, uomini che arrivati alla mezza età credono meno al sentimentalismo e guardano più al rapporto con i figli, anche perché quelle sono dinamiche che ora – con la mia figliola di otto anni – comincio a conoscere bene”.

Ma state pure certi, tranquillizza il regista, i suoi prossimi lavori saranno sempre delle commedie.

“È il genere che trovo più variegato. Mi hanno proposto, negli ultimi vent’anni, di trattare altri generi. Ma io non ho la “sindrome del David di Donatello”. Io sono nato cabarettista e tale rimango. Piuttosto il mio lato malinconico ho preferito riversarlo nello scritto, e nei tre libri che ho pubblicato. Nei miei film accenno soltanto al mio lato malinconico, come  nel caso di Se Son Rose, dove emerge nei ricordi della fidanzatina del liceo, quella con cui si “bigiava” a scuola per andare nei giardini di Boboli a baciarsi sulle pachine ghiacce”.

La parola poi passa al nutrito cast femminile, che si ritrova particolarmente coeso e d’accordo nel descrivere con piacere l’esperienza vissuta sul set del film di Pieraccioni. Alcune di loro hanno già lavorato al fianco di Leonardo, come Micaela Andreozzi e Nunzia Schitano.

Caterina Murino in particolare ricorda che era stata scartata per ben due volte per due film precedenti del regista toscano, e che quando finalmente ha deciso di ingaggiarla per questo film “mi ha dato il ruolo di suora laica. A me. E invece si è rivelato perfetto. E mi sono preparata a dovere!”

“Leonardo è quello che avete visto nel film – spiega Elena Cucci, che nel film interpreta Ginora detta Quarantotto – positivo, calmo, e questo suo essere così lo irradia sul set che ne trae automaticamente beneficio e diventa automaticamente armonico”.

Se Son Rose uscirà nei cinema il 29 novembre inaugurando ufficialmente la stagione cinematografica di Natale.

Foto

Leonardo Pieraccioni

Se son rose, la recensione del film

Leonardo DiCaprio: tutti i suoi film in 7 minuti e mezzo

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Leonardo DiCaprio: tutti i suoi film in 7 minuti e mezzo

Every Leonardo DiCaprio Movie. Ever è il video pubblicato su YouTube da Burger Fiction che ripercorre la carriera dell’attore poliedrico in sette minuti e mezzo: dagli esordi con Critters 3 (1991), Voglia di ricominciare (1993) e Buon compleanno Mr. Grape (1993) con il quale ottenne la sua prima nomination agli Oscar a 19 anni, passando per Romeo + Juliet (1996), Titanic (1997), Prova a prendermi (2002), The Departed (2006), The Great Gatsby (2013) e tanti altri, sino al suo ultimo lavoro Revenant – Redivivo per il quale ha vinto un Golden Globe, un BAFTA, un SAG e un Critic’s Choice Award ed è candidato agli Oscar.

Dopo Buon Compleanni Mr. Grape, The Aviator e Blood Diamond, sarà questa la volta buona? Intanto il web si scatena con battute, meme, giochi.

GUARDA ANCHE: Leonardo DiCaprio: Oscar sì o no? Lo decide un simpatico video

Fai vincere l’Oscar a Leonardo DiCaprio con Leo’s Red Carpet Rampage!

L’esito lo scopriremo domani sera. Nell’attesa godetevi il video.

Leonardo DiCaprio: the movie, la carriera di Leo in un video

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leonardo-dicaprioIl blog cinepatico di Mauro Donzelli ha condiviso oggi un interessante video che ripercorre la carriera di Leonardo DiCaprio, che tutti aspettiamo con grande ansia nel suo prossimo impegno con Martin Scorsese, The Wolf of Wall Street.

Il video ripercorre in maniera tematica piuttosto che cronologica la carriera di Leo, dagli inizi di Buon Compleanno Mr. Grape, film per il quale l’allora 19enne Leo ricevette la sua prima nomination agli Academy Awards, fino a The Wolf of Wall Street, passando ovviamente per Titanic e tutte le altre straordinarie interpretazioni dell’attore.

Ecco il video, dal titolo Leo: The Movie, pubblicato dal canale Youtube “Official Comedy“:

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Di seguito una gallery con le foto di Leonardo DiCaprio:

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Leonardo DiCaprio: Oscar sì o no? Lo decide un simpatico video

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Leonardo DiCaprio: Oscar sì o no? Lo decide un simpatico video

Ecco un video davvero divertente realizzato dalla pagina Facebook Collettivo Blue&Berry che mira a prendere in giro, in maniera simpatica e davvero ben aritcolata, l’eterna querelle che circonda Leonardo DiCaprio e il premio Oscar, che probabilemtne quest’anno riuscirà a vincere grazie a Revenant Redivivo.

Ecco il video:

Dopo la tavola rotonda "Hollywood VS Checco Zalone", ad una settimana da La Notte degli Oscar 2016,ci è sembrato giusto…

Pubblicato da Collettivo Blue&Berry su Domenica 21 febbraio 2016

Raccontano gli amici di Leo:
” Non doveva fare Titanic…come si fa ad accettare un ruolo del genere? ” Daniel Day-Lewis
” Era diventato l’idolo di milioni e milioni di ragazzine…ci voleva un miracolo! ” Steven Spielberg
” È ‘nu burdell’! ” Alejandro González Iñárritu
” Ce pensi se lo vinco solo io, l’Oscar? ” Tom Hardy
Solamente Papa Francesco non ha rilasciato dichiarazioni sull’argomento.

“Con le voci di Nick Russo, Fabrizio Colica, Antonio Spagnuolo e con il contributo amoroso di Fanni Wrochna e Martina Querini, tutto orchestrato da Ludovico Di Martino.”

Leonardo DiCaprio: Most Wanted! su Arte Tv

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Leonardo DiCaprio: Most Wanted! su Arte Tv

Il successo planetario a 23 anni grazie al ruolo dell’artista squattrinato Jack Dawson interpretato in Titanic (1997) fu, per sua stessa ammissione, “una secchiata d’acqua gelida” e diede il via a quel delirio collettivo ribattezzato all’epoca “Leomania”. Oggi Leonardo DiCaprio si conferma una tra le stelle più fulgenti, chiacchierate e “ricercate” del firmamento di Hollywood.

Così, mentre il suo volto compare sui tabloid di tutto il mondo che cercano di capire se con Camila Morrone arriverà all’altare, e mentre il pubblico lo aspetta in Don’t Look Up di Adam McKay insieme a Jennifer Lawrence e nei nuovi progetti del suo mentore Martin Scorsese, sulla piattaforma di ARTE.TV in italiano, in streaming gratuito e sottotitolato in italiano, arriva il nuovo documentario “Leonardo DiCaprio: Most Wanted!.

Con la regia di Henrike Sandner (Germania, 2020) e coprodotto da ARTE e Broadview TV, il documentario ripercorre la carriera di un giovane attore diventato non soltanto un mostro sacro della settima arte ma anche un cittadino impegnato nella lotta contro i cambiamenti climatici.

Attraverso estratti di film, filmati e interviste d’archivio, approfondimenti con critici cinematografici e giornalisti come Katja Nicodemus, Tim Cogshell e Brigitte Steinmetz e registi che lo hanno diretto come Michael Caton-Jones e Agnieszka Holland, Henrike Sandner dipinge un vero e proprio ritratto di Leonardo DiCaprio, a partire dai suoi esordi.

Incoraggiato dai suoi genitori, Leonardo DiCaprio è apparso in giovane età in diverse serie americane e, poco più che ventenne, già affiancava Robert De Niro sul set di This Boy’s Life, diretto da Michael Caton-Jones. Il ruolo secondario accanto a Johnny Depp in What’s eating Gilbert Grape gli è valso immediatamente la sua prima nomination agli Oscar. 

Ma il successo mondiale arriva sulla prua del Titanic, film cult di James Cameron, con cui a 23 anni Leo acquisisce lo status di superstar: addirittura, i parrucchieri in Afghanistan offrono ai clienti l’acconciatura ispirata a quella del protagonista Jack Dawson.

Ma DiCaprio non vuole essere solo una meteora, vuole affermarsi e mostrare il suo talento: per questo ricerca ruoli più maturi e registi classici, sta lontano dai vizi in cui tutti si aspettano che cada un artista così giovane e di successo e proprio in quest’ottica vieta la circolazione di Don’s plum, un cortometraggio in bianco e nero in cui compare anche Tobey Maguire, girato nel 1995 e ambientato in un sudicio diner della periferia di Los Angeles.

Arriva così all’incontro e al sodalizio con i suoi maestri, Martin Scorsese in primis, di cui diventa l’attore preferito negli anni 2000: per lui interpreta l’irlandese Amsterdam Vallon (Gangs of New York), l’imprenditore e aviatore Howard Hughes (Aviator), lo spregiudicato broker Jordan Belfort (The Wolf of Wall Street). Si getta a capofitto nelle scene, con tempismo e controllo, abilità e tecniche impeccabili, e conquista i più grandi registi, da Steven Spielberg a Quentin Tarantino, passando per Christopher Nolan. Nel 2016, il suo lavoro viene finalmente premiato con l’Oscar al miglior attore protagonista per The Revenant di Alejandro González Iñárritu, in cui viene messo al centro il complesso rapporto tra uomo e natura. 

Un tema che a DiCaprio è decisamente caro: dal 1998, anno in cui fonda la Leonardo DiCaprio Foundation, la superstar si impegna infatti in difesa dell’ambiente, scendendo in piazza per protestare per la politica climatica devastante degli Stati Uniti, cercando alleati forti per la tutela del clima, producendo documentari a proposito della salvaguardia dell’ambiente. Nel 2014 è diventato ambasciatore ONU e più recentemente si è rivolto al nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden, con una lettera, firmata anche da Mark Ruffalo e Natalie Portman, in cui pone al centro dell’attenzione il problema ambientale.

Dal documentario di Sandner emerge così un Leonardo DiCaprio che sa farsi “medium” e lasciar entrare lo spirito dei suoi personaggi. Solo loro, però: il Leo privato è come un territorio inesplorato, inaccessibile. Star del cinema da oltre 35 anni, DiCaprio preferisce far parlare di sé per i suoi ruoli e per il suo impegno ambientale. Puntando all’immortalità.

Leonardo DiCaprio: le 10 migliori performance

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Leonardo DiCaprio: le 10 migliori performance

Leonardo DiCaprio è universalmente riconosciuto come uno dei migliori interpreti del cinema contemporaneo, nonché l’attore che più di tutti ha mancato troppo volte un Oscar come miglior protagonista. Ebbene, oggi proviamo a riassumere in 10 posizioni la sua brillante carriera.

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Leonardo DiCaprio: intervista al protagonista de Il Grande Gatsby

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Leggi l’intervista a Leonardo DiCaprio, protagoniste del film Il Grande Gatsby, adattamento dell’omonimo romanzo che aprirà il Festival di Cannes 2013 il 15 Maggio 2013, il testo integrale sarà su Best Movie di maggio: «Il mio Gatsby? Folle, sognatore… e più vicino agli spettatori, grazie a un 3D voyeuristico»

Dietro le quinte dell’adattamento firmato da Baz Luhrmann del grande romanzo di F. Scott Fitzgerald Il Grande Gatsby, che vede protagonisti oltre a Leonardo DiCaprio anche Tobey Maguire e Carey Mulligan.

Ecco un estratto dell’intervista a DiCaprio, pubblicata su Best Movie di maggio, all’interno della cover story dedicata a Il grande Gatsby:

Come hai reagito quando Baz Luhrmann te l’ha proposto?
«Conosco Baz da quando mi chiese di reinventare insieme a lui Romeo e Giulietta di Shakespeare. Lo ammiro per la sua capacità di sognare in grande. Un entusiasmo che ti travolge e sa aprirti gli occhi in modo nuovo su capolavori letterari iconici come questi. Nonostante sia attuale e apprezzato ancor oggi a livello mondiale, non è facile affrontare il più grande romanzo americano, proprio perché profondamente intessuto di America: di quell’America “embrionale” che poi si sarebbe trasformata in superpotenza. È uno di quei libri che apre a nuove interpretazioni ogni volta che lo si (ri)legge: chi è Gatsby? Un sognatore senza speranza, un romantico o un folle?».

Leonardo DiCaprio cosa risponde? Chi è Gatsby?
«Mi ricordo che alle superiori, oltre a leggere il libro, ci fecero anche vedere il film con Redford e allora non mi coinvolse. Mi sentivo distante da quel mondo di cui non avevo mai sentito parlare e c’erano parecchi elementi che non avevo capito. Poi un giorno Baz mi lasciò sul tavolo una vecchia copia de Il grande Gatsby, dicendomi: «Ho ottenuto i diritti per la trasposizione cinematografica, la voglio fare con te». Quando l’ho riletto, ho avuto una specie di epifania, anche se riconosco che ci sono infiniti modi di interpretarlo. Ed è questo che mi ha guidato».

Nick è l’unico che riesce a vedere Gatsby in maniera diversa. Perché?
«Nick è il suo unico vero amico. L’unico che capisce che tutto quello che Gatsby fa, lo fa per amore e per il bisogno di essere accettato. Credo anche che Nick subisca il fascino del Gatsby eterno sognatore».

INOLTRE, SUL NUOVO NUMERO DI BEST MOVIE

Controcover: tutti i segreti della terza avventura (alcolica) del trio più pazzo del mondo, riunito in Una notte da leoni 3, e l’intervista al protagonista dell’ultimo episodio Zach Galifianakis; Approfondimenti: la 66esima edizione del Festival, in una ricca anticipazione. Tante – e per tutti i gusti –, infine, le preview del numero: dal nuovo Superman de L’Uomo d’acciaio a Captain America: Winter Soldier, da The Rover con Robert Pattinson a Don Jon, esordio alla regia di Joseph Gordon-Levitt con protagonista Scarlett Johansson.

Best Movie di maggio 2013 è in edicola dal 26 aprile.

Il Grande Gatsby, il film

Il Grande Gatsby è diretto da Baz Luhrmann e vede nel cast Leonardo DiCaprio, Tobey Maguire e Carey Mulligan e che vedremo in apertura al Festival di Cannes 2013.

Il Grande Gatsby uscirà il prossimo 16 maggio al cinema. Tutte le info sul film le trovate nella nostra scheda: Il Grande Gatsby. Il sito ufficiale del film qui.

Il film racconta la storia di un aspirante scrittore, Nick Carraway che lasciato il Midwest Americano, arriva a New York nella primavera del 1922, un’epoca in cui regna la dubbia moralità, la musica jazz e la delinquenza. In cerca del suo personale Sogno Americano, Nick si ritrova vicino di casa di un misterioso milionario a cui piace organizzare feste, Jay Gatsby, ed a sua cugina Daisy che vive sulla sponda opposta della baia con il suo amorevole nonché nobile marito, Tom Buchanan. E’ allora che Nick viene catapultato nell’accattivante mondo dei super-ricchi, le loro illusioni, amori ed inganni. Nick è quindi testimone, dentro e fuori del suo mondo, di racconti di amori impossibili, sogni incorruttibili e tragedie ad alto tasso di drammaticità.

Leonardo DiCaprio: il matrimonio, le donne, la fama

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Leonardo DiCaprio sarà trai protagonisti della season awards con la sua intensa interpretazione in Revenant – Redivivo e di conseguenza è anche una delle star più ricercate dai magazine di tutto il mondo. Durante un’intervista con Parade Magazine, l’attore ha condiviso il suo pensiero sul matrimonio, sulle donne e sulla fama, il “prezzo” da pagare per il suo magnifico lavoro.

Sul matrimonio: “Quando arriva arriva. La verità è che non puoi predire il matrimonio, non lo puoi pianificare. Accadrà quando accadrà”.

Sulle donne che ricoprono un ruolo così piccolo nel film: “Il film rappresenta una cultura selvaggia e crudele. Le donne sono sempre state le più vessate nel corso della storia, più delle persecuzioni razziali o religiose”.

Sul “prezzo” della fama e sulla possibilità di lasciare la recitazione: “La fama per la fama? No. Ma se avessi voluto lasciare la recitazione l’avrei già fatto da tempo. Amo fare film, mi sento fortunato a farli e vale assolutamente il sacrificio di parte della tua vita privata. Non penso che nessuna delle persone famose si abitui davvero alla fama, è sempre una cosa surreale. Alla fine, ci sono persone che sacrificano molto di più per fare il loro lavoro, tipo i militari. Non voglio lamentarmi per la difficoltà dell’essere famosi, perché ho avuto la possibilità di fermarmi prima se l’avessi voluto”.

Leonardo DiCaprio: i fan gli costruiscono un Oscar, lui ringrazia su Instagram

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leonardo dicaprioPrima ancora che l’Academy decidesse di consacrare con un Oscar la carriera di Leonardo DiCaprio, un gruppo di fan russi aveva annunciato di volerne costruire uno da consegnare all’attore in risarcimento a tutte le “vittorie mancate”.

Nonostante poi l’attore abbia vinto il premio per Revenant Redivivo, i devoti fan di Leo hanno mantenuto la loro promessa e il The Washington Post ha rivelato che la statuetta è stata effettivamente consegnata a DiCaprio. Si tratta di un’imitazione dell’Oscar in oro e argento, che, al posto di impugnare una spada, tiene in mano un calice a tre piedi, il Choron, che simboleggia la pace.

Leonardo DiCaprio ha ringraziato sul suo profilo Instagram i fan russi. Ecco lo scatto pubblicato dall’attore:

Grazie alle persone della Jacuzia per questo straordinario dono, specialmente a tutte le donne che si sono riunite e hanno donato i loro preziosi da utilizzare come materiale per realizzare la statua. Come hanno scritto nella loro lettera, la Jacuzia è il luogo abitato più freddo non solo in Russia ma su tutta la Terra, e la regione è estremamente vulnerabile ai cambiamenti climatici. L’aumento delle temperature è una minaccia per la popolazione, il suo stile di vita e l’habitat naturale.

Leonardo DiCaprio: ecco chi interpreterà l’attore per Quentin Tarantino

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Nonostante sia una cattiva informazione molto diffusa, Leonardo DiCaprio NON interpreterà Charles Manson nel nuovo film di Quentin Tarantino, soprattutto perché il film in questione non parlerà di Manson, o meglio, non soltanto di lui.

L’attore premio Oscar e il regista de Le Iene torneranno a collaborare per il nono film di Tarantino, che sarà, sì ambientato nella Hollywood del 1969, ma non parlerà esclusivamente della Famiglia Manson, pur trovando spazio per raccontare della terribile strage che convolse la moglie di Roman Polanski, Sharon Tate.

Mike Fleming di Deadline ha adesso la possibilità di fornire ulteriori dettagli sul ruolo di DiCaprio per Tarantino; il primo report parlava di un ruolo di “attore invecchiato” che sarebbe stato interpretato da Leo.

Ora abbiamo a disposizione una storia del personaggio: “Quello che DiCaprio interpreterà, in maniera più specifica, è un attore che ha il suo show western, Bounty Law, in onda tra il 1958 e il 1963. Il suo tentativo di approdare al cinema non è andato a buon fine e nel 1969, l’anno in cui è ambientato il film durante l’ascesa del movimento hippy, è ospite degli spettacoli di altre persone mentre contempla l’idea di andare in Italia, che è diventato un focolaio per i western a basso budget.”

Leonardo DiCaprio vorrebbe essere Stan Lee al cinema

Lo stesso Fleming conferma che sia Tom Cruise che Margot Robbie sono ancora in corsa per partecipare al film, in particolare la Robbie potrebbe diventare la sfortunata Sharon Tate sullo schermo.

Leonardo DiCaprio torna a lavorare con Tarantino, dopo il suo sanguinolento ruolo di Django Unchained e torna a progetti importanti da protagonisti, dopo il sofferto ruolo in The Revenant, che gli è valso finalmente il premio Oscar nella categoria Migliore attore protagonista.

Al momento, Quentin Tarantino è al lavoro anche sul suo film su Star Trek, insieme a J.J. Abrams.

Leonardo DiCaprio: anche la Street Art festeggia l’Oscar

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Un murale, comparso a Los Angeles in La Brea Avenue, a sud di Hollywood, celebra la vittoria di Leonardo DiCaprio, che la sera del 28 febbraio ha – come tutti sanno – portato a casa l’agognata statuetta di miglior attore protagonista per il suo ruolo in Revenant – Redivivo.

È stato record di tweet sul social network e l’affetto dei fan non è mancato praticamente in tutto il mondo. Ora anche la sua città natale porta i segni dell’evento. Leonardo DiCaprio non ispira solo i meme in rete, ma anche la Street Art. Un autore sconosciuto ha omaggiato la determinazione e la costanza dell’attore con questo graffito:

Graffito Oscar Leonardo DiCaprio


“Non diamo per scontato questo pianeta, così come io non davo per scontata questa serata”,
 ha dichiarato DiCaprio alla fine del suo discorso di ringraziamento sul palco del Dolby Theatre, incarnando bene il messaggio  “Non mollare mai”, nella vita come nell’arte.

Fonte: The Hollywood Reporter

Leonardo DiCaprio: 10 cose che non sai sull’attore

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Leonardo DiCaprio: 10 cose che non sai sull’attore

Leonardo DiCaprio è uno di quegli attori che se non esistesse bisognerebbe inventarlo. Dopo aver conquistato il mondo intero con la sua performance in Titanic, non ha smesso di affascinare il mondo con il suo magnetismo e il suo talento. DiCaprio ha sempre preferito la qualità dei film ai quali partecipa, riuscendo ad essere sempre un valore aggiunto e ad essere uno degli attori perfetti con cui lavorare (basta pensare al suo rapporto con Martin Scorsese).

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Leonardo DiCaprio.

Leonardo DiCaprio: i suoi film

1. Ha recitato in celebri film. DiCaprio ha debuttato poi al cinema nel 1991 con Critters 3, continuando con Voglia di ricominciare (1993) Buon compleanno Mr. Grape (1993), Poeti dall’inferno (1995), La stanza di Marvin (1996) e Romeo + Giulietta di William Shakespeare (1996). Dopo il successo di Titanic (1997), DiCaprio ha lavorato in La maschera di ferro (1998), The Beach (2000), Gangs of New York (2002), Prova a prendermi (2002), The Aviator (2004), The Departed – Il bene e il male (2006), Blood Diamond (2006), Nessuna verità (2008) e Revolutionary Road (2008). Tra gli ultimi suoi film di cui ha fatto parte, vi sono Shutter Island (2010), Inception (2010), J. Edgar (2011), Django Unchained (2013), Il grande Gatsby (2013), The Wolf of Wall Street (2013), Revenant – Redivivo (2015),  C’era una volta a… Hollywood (2019), Don’t Look Up (2021) e Killers of the Flower Moon (2023).

2. Leonardo DiCaprio è un produttore affermato. Nel corso della sua carriera, Leonardo DiCaprio ha vestito molte volte i panni del produttore. L’attore, infatti, è conosciuto per aver prodotto molti film di successo e anche diversi documentari: tra i vari titoli, si annoverano film come The Aviator, Cappuccetto rosso sangue (2011), Le idi di marzo (2011), Il fuoco della vendetta (2013), The Wolf of Wall Street, La legge della notte (2016), Robin Hood – L’origine della leggenda (2018), Richard Jewell (2019) e documentari come The 11th Hour (2007), Virunga (2014), Cowspiracy (2015), Punto di non ritorno (2016) e Sea of Shadows (2019). Ma non solo: DiCaprio ha prodotto anche le serie TV Greensburg (2008) e le miniserie Digital Wampum (2015), Fire Chasers (2017) e Jonestown: Terror in the Jungle (2018).

 

The Departed Leonardo DiCaprio

 

Leonardo DiCaprio: chi è la sua fidanzata

3. Leonardo DiCaprio ha sempre avuto fidanzate con meno di 25 anni. Oltre ai film da lui interpretati, Leonardo DiCaprio è famoso anche per avere avuto uno stuolo di fidanzate giovanissime e biondissime. Di recente è stato realizzato un grafico che mostra come l’attore non abbia mai frequentato una donna che avesse un’età maggiore ai 25 anni e tutte sono durate per poco tempo, salvo quelle con Gisele Bundchen e Bar Rafaeli, durate poco più di cinque anni. Tra le diverse fidanzate, oltre la Bundchen e la Refaeli, sono comparse Blake Lively, Erin Heatherton, Toni Garrn, Klly Rohrbach e Nina Adgal.

4. Leonardo DiCaprio è stato fidanzato con la figliastra di Al Pacino. Dal marzo del 2018, DiCaprio ha iniziato a frequentare la Camila Morrone, famosa più che altro per essere la figliastra di Al Pacino (la giovane, infatti, è la figlia di Lucila Solà, compagna di Pacino). Tra i due la differenza d’età è importante, 44 anni lui e 22 lei, ma questo non gli ha impedito di formare una coppia che per un certo periodo è sembrata piuttosto affiata. Nel 2022, tuttavia, i due si sono lasciati. Ad oggi non ci sono certezze riguardo una sua attuale compagna, ma tra i nomi usciti di recente vi sono l’italiana Vittoria Ceretti e la modella Meghan Roche.

Leonardo DiCaprio e Kate Winslet

5. Leonardo DiCaprio ha regalato a Kate Winslet un anello dell’amicizia. Da quando si sono conosciuti sul set di Titanic, DiCaprio a Kate Winslet sono diventati amici inseparabili, tanto da essere sempre presenti agli eventi importanti della vita dell’altro. L’attore, infatti, ha accompagnato all’altare la sua amica durante il matrimonio con il terzo marito Ned Rocknroll ed è il padrino del suo terzo figlio, mentre lei c’è sempre stata per sostenere le sue campagne ambientali durante la sua vittoria agli Oscar. Per celebrare la loro profonda amicizia, DiCaprio ha regalato alla Winslet, dopo essersi ritrovati sul set di Revolutionary Road, un anello dell’amicizia a cui l’attrice è molto affezionata.

Leonardo DiCaprio e Martin Scorsese

6. Leonardo DiCaprio e Martin Scorsese sono pronti a collaborare ancora. Se c’è uno dei sodalizi tra attore e regista più intensi ed edificanti, quello è tra Martin Scorsese e Leonardo DiCaprio. I due, che hanno negli anni dato vita a diversi grandiosi film, sono ora pronti a collaborare per la settima volta per un film dal titolo The Wager tratto dall’omonimo romanzo di David Grann. Per loro questa nuova collaborazione seguirà le esperienze di Gangs of New York, The Aviator, The Departed, Shutter Island,The Wolf of Wall Street e di Killers of the Flower Moon.

Leonardo DiCaprio in Titanic

7. Non era certo di voler accettare il ruolo. Considerando che DiCaprio si è consacrato proprio grazie al ruolo di Jack Dawson in Titanic, soprende sapere che egli era inizialmente insicuro sull’accettare o meno la parte. L’attore temeva infatti che il personaggio non fosse dotato di particolarità tali da renderlo interessante. Il regista James Cameron, però, riuscì però a convincerlo sottolineando la complessità del costruire il personaggio come una persona normale. Partendo da tale indicazione, DiCaprio ha dato vita ad una delle sue interpretazioni più celebri.

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Leonardo DiCaprio ha vinto un Oscar

8. Leonardo DiCaprio ha vinto l’Oscar dopo 6 candidature. Chiunque è a conoscenza del travagliato rapporto esistente tra DiCaprio e i Premi Oscar: l’attore, infatti, ha ricevuto ben 7 candidature agli Academy – di cui 5 come Miglior Attore Protagonista, 1 come Miglior Attore non Protagonista e una come Miglior Film. Di tutte queste nomination, l’attore è riuscito a vincere l’ambita statuetta nel 2016 grazie al film Revenant – Redivivo, conquistando, finalmente e per la gioia dei suoi fan che avevano aperto anche delle petizioni online, il titolo di Migliore Attore.

Leonardo DiCaprio da giovane

9. È stato un bambino prodigio. Comparso in alcuni spettacoli televisivi già quando aveva tre anni, DiCaprio inizia poi ad interessarsi alla recitazione sin da adolescente. In breve tempo si afferma come un prodigio, recitando in alcune serie e film. Nel frattempo, trovato un agente a Hollywood, rifiuta il consiglio da parte di questi di cambiare il proprio nome in Lenny Williams, considerato più american friendly, e nel 1999 lo protegge divenendone il titolare dal punto di vista commerciale. A soli 18 anni, poi, ottiene la sua prima nomination all’Oscar per Buon compleanno Mr. Grape.

Leonardo DiCaprio ha origini italiane

10. Il suo nome è in onore al celebre artista. Dal lato paterno, DiCaprio vanta origini italiane. I suoi bisnonni, Salvatore Di Caprio e Rosina Casella, erano originari di Napoli, secondo una notizia fatta circolare nel 1998, e la famiglia di Salvatore era originaria di Alife. Come noto, gli è poi stato dato il nome Leonardo perché diede il suo primo calcio mentre la madre incinta stava osservando un dipinto di Leonardo da Vinci nella Galleria degli Uffizi di Firenze. Da parte di madre, invece, ha origini tedesche.

Fonti: IMDb, Eonline

Leonardo DiCaprio, Robert De Niro e Martin Scorsese presentano il loro corto

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Annunciato quasi un anno fa, è stato presentato martedì a Macau il prezioso cortometraggio in cui Martin Scorsese ha diretto le sue “muse” Leonardo DiCaprioRobert De Niro, realizzato per l’inaugurazione dei due nuovi casinò Studio City e Manila City of Dreams, nelle Filippine. The Audition, questo il titolo, è prezioso per due motivi: oltre a vedere la straordinaria combinazione di tre dei nomi più importanti del cinema, il corto è costato ben 70 milioni di dollari per 15 minuti di pellicola (con un compenso per i protagonisti di 13 milioni a testa).

Di Caprio ha speso parole di elogio per quelli che definisce i suoi due “papà cinematografici”, puntualizzando come il protagonista della clip non sia né lui né De Niro, ma Martin Scorsese, e definendo scherzosamente Brad Pitt, che ha fatto un cameo, un attore eccezionale che ha tentato di rubare la scena. Chissà se ora, come si chiede anche il produttore Brett Ratner, il favoloso trio adatterà il corto in un film? Non sarebbe di sicuro un’opera facile visto che, considerando la cifra impiegata per il corto, ci vorrebbero almeno 420 milioni di dollari…

Fonte: Vanity Fair

Leonardo DiCaprio, Oscar 2016: i fan impazziscono all’annuncio del premio – video

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Leonardo DiCaprio ha finalmente vinto questo suo primo benedetto premio. L’attore di Titanic ha portato a casa l’Oscar 2016 per la migliore interpretazione maschile da protagonista e il mondo è esploso di felicità. Più per la caricatura esasperata che era stata esercitata ne corso degli ultimi giorni da meme e video divertenti, che per l’effettiva consapevolezza di un tale prestigioso riconoscimento a una carriera (più che a una performance) che non subisce cali di qualità da vent’anni.

Ebbene, per la serie ‘internet goes wilde’, ecco una reazione, sicuramente preparata ed eccessiva ma non per questo meno diventente, all’annuncio di Julianne Moore:

OUR REACTION WHEN LEO FINALLY WON THE OSCAR! Follow me on lnstagram: @LoganPaul

Pubblicato da Logan Paul su Domenica 28 febbraio 2016

TUTTI I VINCITORI

LEO E KATE SUL RED CARPET INSIEME

FOTO DAL RED CARPETleonardo dicaprio oscar

Ringraziamo la nostra lettrice Maria Ferraro per la segnalazione.

Leonardo DiCaprio, nuovo premio all’orizzonte

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Leonardo DiCaprio riceverà l’Actors Inspiration Award in occasione del 30esimo anniversario della Screen Actors Guild Foundation (la fondazione nonprofit che fornisce assistenza agli attori professionisti del sindacato SAG AFTRA ma si occupa anche di programmi di alfabetizzazione), che celebrerà questo prestigioso traguardo il prossimo 5 novembre a Beverly Hills presso il Wallis Annenberg Center for the Performing Arts.

I premi e l’attore di Inception non vanno quasi mai d’accordo, ma questa volta il palco sarà tutto per Leonardo DiCaprio, cinque volte nominato agli Oscar (senza aver mai vinto, si sa) e sette volte nominato ai SAG Awards (i riconoscimenti assegnati dal sindacato). La SAG Foundation ha deciso di onorare il lavoro di DiCaprio in film come The Wolf of Wall Street, The AviatorDjango Unchained, ma anche il suo impegno come attivista di diverse cause ambientali, dagli oceani alle foreste, attraverso la personale fondazione dell’interprete losangelino.

“Sono onorato di ricevere questo riconoscimento dalla SAG Foundation, un gruppo che ha fatto così tanto per sostenere e formare i miei colleghi attori, restituendo qualcosa di importante all’industria dell’intrattenimento, senza dimenticare il lavoro svolto per migliorare l’alfabetizzazione dei bambini”, ha dichiarato Leonardo DiCaprio, atteso protagonista di Revenant – Redivivo che uscirà a Natale negli Usa e in Italia il 28 gennaio.

Fonte: The Hollywood Reporter 

Leonardo DiCaprio, da idolo delle adolescenti a star di Hollywood

Leonardo DiCaprio – Agli inizi della sua carriera pochi avrebbero scommesso su quel nome così tipicamente italiano, lontano dall’appeal internazionale  delle platee americane e mondiali, tanto che gli fu consigliato di cambiarlo in favore di un insignificante Lenny Williams. Ma il suo fiuto e l’attaccamento alle sue radici familiari, gli suggerì di non cedere, vista anche la fama raggiunta da altri italoamericani ad Hollywood. Così, oggi tutti lo conosciamo col suo nome di battesimo, come uno degli attori più apprezzati della sua generazione e dei più pagati dello star system. Negli anni ’90 è stato l’idolo delle adolescenti con due film di culto come Romeo+Giulietta di Baz Luhrmann e Titanic di James Cameron. Ma chi pensava che sarebbe stato una meteora, si è dovuto ricredere.

Da allora infatti, ha inanellato collaborazioni illustri ed enormi successi di pubblico, che lo ha sempre seguito fedelmente, mentre la critica non ha potuto non riconoscerne il talento spregiudicato che ne ha segnato gli esordi, come la versatilità e la volontà di sperimentare senza farsi imprigionare da facili cliché recitativi, dimostrate in seguito. Tra i sodalizi più fecondi, quello ormai decennale con Martin Scorsese, che ha dato origine a pellicole di grande successo come Gangs of New York, The Aviator – per cui ha vinto il Golden Globe – The Departed e Shutter Island. Ma a dirigerlo sono stati anche Woody Allen, Stephen Spielberg, Clint Eastwood, Christopher Nolan e da ultimo Quentin Tarantino, che gli ha offerto il ruolo del cattivo in Django Unchained. Dopo il passaggio a Cannes il 15 maggio prossimo, dal 16 sarà nelle nostre sale con Il grande Gatsby, nuova trasposizione dell’omonimo romanzo di Francis Scott Fitzgerald. Qui, sarà diretto di nuovo da Baz Lhurmann a diciassette anni di distanza dalla loro ultima collaborazione ed interpreterà il ruolo che nel ’74 fu di Robert Redford.

Leonardo Wilhelm DiCaprio nasce a Los Angeles l’11 novembre del 1974 da George DiCaprio, fumettista americano di origini italo tedesche, e Irmelin Inderbirken, di origini tedesco russe. Fin da piccolissimo lavora in tv, partecipando a show televisivi e spot pubblicitari. Si diploma a Los Angeles, mentre i suoi genitori si sono già separati, sebbene resteranno in buoni rapporti. Tra le prime apparizioni sul piccolo schermo ricordiamo la partecipazione alla serie Genitori in blue jeans. Nel 1991, a soli 17 anni, debutta al cinema nel genere horror con Critters 3. Due anni dopo, DiCaprio già fa parlare di sé per le sue doti attoriali: in Voglia di ricominciare affianca addirittura Robert De Niro, mentre in Buon Compleanno Mr. Grape di Lasse Hallström recita accanto a Johnny Depp e Juliette Lewis dimostrando un talento non comune nel tratteggiare in maniera assai vivida il personaggio del giovane Arnie Grape, affetto da ritardo mentale e accudito dal fratello Guilbert/Depp in un paesino della provincia americana. Un’ottima prova, per la quale riceve la sua prima nomination all’Oscar e al Golden Globe, come miglior attore non protagonista.

Leonardo DiCaprio, da idolo delle adolescenti a star di Hollywood

Leonardo DiCaprio RomeoLa prima grande occasione arriva però nel 1996 grazie a Baz Luhrmann, che vuole DiCaprio nei panni di Romeo per la sua originalissima trasposizione di una delle più note tragedie shakespeariane: Romeo e Giulietta. Il tutto diventa, nelle mani del regista, Romeo+Giulietta. L’esperimento è ardito, l’ambientazione è più che moderna, in una fantomatica Verona Beach che ha il sapore dei sobborghi americani, dove le nobili famiglie rivali del testo si trasformano in potenti famiglie di industriali, che si combattono a colpi di pistola e non di spada. Ma tutto è giocato sui contrasti e la fedeltà al testo nei dialoghi è altissima. L’alchimia tra i due protagonisti – accanto a DiCaprio nei panni dell’amata Giulietta c’è Claire Danes – funziona e la narrazione riesce palpitante e coinvolgente, comunque la si pensi sulla forte attualizzazione operata dal regista, che può turbare i “puristi”. A DiCaprio stavolta va niente meno che l’Orso d’Argento a Berlino per la migliore interpretazione. Dello stesso anno, La stanza di Marvin, che lo vede impegnato in un ruolo di adolescente problematico accanto a due grandi attrici come Maryl Streep e Diane Keaton, ma anche a Robert De Niro.

Il 1997 è l’anno dell’esplosione della “DiCaprio mania”, grazie allo strepitoso successo della pellicola diretta da James Cameron, Titanic, che racconta con toni romantici e immagini di forte impatto il disastroso naufragio del famoso transatlantico.

Leonardo DiCaprio TitanicA toccare le corde romantiche degli spettatori sono Leonardo DiCaprio, nei panni di Jack, disegnatore che viaggia in terza classe, e Kate Winslet/Rose, ricca e giovane viaggiatrice di prima classe, insoddisfatta della sua vita omologata e di un noioso fidanzato che vuole controllarla. La storia d’amore tra Jack e Rose durerà il tempo del viaggio e terminerà con la sua tragica fine e con la morte di lui, ma il ricordo di quei momenti vissuti intensamente riempirà il resto dell’esistenza di Rose, sopravvissuta al disastro. La canzone interpretata da Celine Dion, My heart will go on resterà anch’essa celeberrima, inscindibilmente legata alla scena che mostra come il sentimento nato tra i due giovani sembri capace di volare e superare qualunque ostacolo, come fa Rose, sporta sulla prua della nave, sorretta dall’abbraccio di Jack. L’abilità di Cameron nell’uso della macchina da presa e nel sapiente ricorso agli effetti speciali, oltre ai potenti mezzi tecnici ed economici, rendono realistico e assai coinvolgente anche l’aspetto scenografico del film: la furia dell’acqua che ingloba la nave e  trascina via tutto e tutti è certo l’altra grande protagonista. La pellicola fa incetta di Oscar: non solo per il miglior film e la miglior regia, ma ad essere premiati sono anche fotografia, scenografia, montaggio, effetti speciali e ovviamente la miglior canzone e colonna sonora. Quattro anche i Golden Globe.

Dopo questo strepitoso successo, arriva per Di Caprio l’occasione di lavorare con Woody Allen, che lo dirige assieme a un folto manipolo di attori, fra cui Kenneth Branagh e Melanie Griffith, in una commedia in bianco e nero incentrata sul rutilante e vacuo mondo delle celebrità hollywoodiane, Celebrity. DiCaprio interpreta il ruolo di Brandon Darrow, dando corpo alle bizze di una giovane e volubile star. Dicaprio-BeachNel 2000 a volerlo nel suo The Beach è invece Danny Boyle, che, due film dopo il folgorante successo di Trainspotting, è alla ricerca del bis. Qui, l’attore è un turista americano in Thailandia, che approda su un’isoletta abitata da una comunità hippie, al cui vertice c’è Sal/Tilda Swinton. L’atmosfera, però, si rivela presto tutt’altro che di “love and peace” e l’isola che sembra un paradiso si scopre una prigione da cui è difficile evadere. Il contrario della vacanza perfetta, insomma. Il protagonista finisce per auto isolarsi e il mito sessantottino è demolito, così come l’illusione di trovare fuori di sé benessere e felicità, in un luogo ancor prima che in sé stessi. L’ambientalista DiCaprio dovrà affrontare per questo film critiche sullo sfruttamento e snaturamento paesaggistico dell’isola scelta per le location – Phi Phi Le, vicino a Phuket. La produzione si impegnerà poi a ripristinare l’equilibrio iniziale. Inoltre, questo lavoro che lo ha visto anche collaborare alla sceneggiatura di alcune scene, non convincerà fino in fondo né la critica, né il pubblico.

È poi la volta di Prova a prendermi, in cui l’attore è diretto da un altro grande cineasta americano: Steven Spielberg, che lo utilizza sfruttandone le molteplici capacità e potenzialità espressive per una sua opera inconsueta quanto riuscita. Questa movimentata e rutilante commedia poliziesca vede l’attore nei panni dell’esperto e spregiudicato frodatore del fisco Frank Abagnale jr., mago della truffa che nell’America degli anni ’60 emise assegni falsi per milioni di dollari, scatenando una spietata caccia all’uomo da parte dell’FBI. Il personaggio è quello di un ragazzo che si trova a far fronte al fallimento finanziario del padre, un sempre ottimo Christopher Walken, in maniera illegale. Inizierà così una rocambolesca corsa guardia-ladro – nel ruolo del poliziotto c’è Tom Hanks – e si creerà tra i due un rapporto quasi padre – figlio, risvolto che amplia il raggio del film facendolo esulare dalla classica commedia poliziesca. Il ritmo è coinvolgente, DiCaprio tratteggia con estro il suo poliedrico personaggio, mentre Tom Hanks sa sfruttare con maestria tutte le potenzialità del proprio ruolo.

Leonardo DiCaprio GangsIl 2002 è un anno importante nella carriera di DiCaprio, perché vede l’inizio della sua longeva e proficua collaborazione con uno dei più grandi registi americani di sempre, Martin Scorsese. Il regista lo dirige infatti per la prima volta in Gangs of New York, in cui condivide il set con Daniel Day-Lewis e Cameron Diaz per una storia di vendetta tutt’altro che edificante, ambientata nell’America di metà Ottocento. Nella New York del 1846 regnano violenza e malaffare. Le due fazioni contrapposte sono quella degli emigranti, protetta da padre Vallon, e quella dei nativi, capeggiati da Bill Poole/Day-Lewis. Quest’ultimo uccide Vallon e anni dopo suo figlio, Amsterdam Vallon/DiCaprio, cercherà vendetta, mentre il paese è sull’orlo della guerra civile. Non siamo per nulla dalle parti del mito fondativo edificante, ma nelle mani di uno Scorsese che non teme di guardare là dove le radici dell’essere americano realmente risiedono: in un’eterna lotta tra bande, combattuta con crudeltà, coraggio e fiera rozzezza. Il film si rivela commercialmente un indiscusso successo: in Usa è uno dei più fruttuosi nella carriera di Scorsese, che ottiene inoltre il Golden Globe.

Leonardo DiCaprio The AviatorIl regista prepara poi un altro lavoro che vede nell’attore di Los Angeles il protagonista ideale. È il biopic The Aviator, sul produttore, appassionato di aviazione e affetto da disturbi psichici, Howard Hughes, che tra gli anni ’20 e i ’40 fu il grande mentore del cinema americano ed è per Scorsese una chiave ideale per farci perdere nei colori, nelle luci e nel glamour del mondo hollywoodiano di quegli anni. Ma ciò che preme al regista non è solo restituirci quell’atmosfera. Il film è infatti anche un’occasione imperdibile per affrontare una personalità complessa come quella di Hughes, in cui convivono il miliardario vincente col fiuto per gli affari, modano e donnaiolo, e l’individuo che combatte con le proprie ossessioni, che cerca nell’ebbrezza del volo lo stordimento, così da dimenticare nodi irrisolti, quelli che lo porteranno a concludere la sua esistenza in completa solitudine e follia molti anni dopo. Un DiCaprio istrionico è dunque quello che serve al film ed è ciò che l’attore riesce ad essere, dimostrando di essersi evoluto ed emancipato definitivamente dai cliché che rischiavano d’imprigionarlo dopo lo strepitoso e repentino successo di Romeo+Giulietta e soprattutto di Titanic. Il successo è decretato oltre che dagli ottimi incassi, da un numero cospicuo di statuette: Oscar vanno a Cate Blanchett per la sua interpretazione di Katharine Hepbourne, alla fotografia, alla scenografia di Dante Ferretti, ai costumi e al montaggio, ma il film guadagna anche il Golden Globe come miglior pellicola drammatica, mentre DiCaprio ottiene il premio come miglior attore.

leonardo-dicaprio-the-departedOrmai l’attore è stabilmente parte dello star system hollywoodiano, sceglie con cura i ruoli da interpretare e continua a restare fedele a quei registi che lo hanno messo maggiormente a suo agio e coi quali ha ottenuto i maggiori successi. Non per nulla, nel 2006 sarà diretto ancora da Scorsese in The Departed – Il bene e il male, thriller ispirato a Infernal affairs di Andrew Lau. Ma mentre lì l’ambientazione era Hong Kong, il poliziesco di Scorsese si svolge a Boston, dove DiCaprio/Billy Costigan è infiltrato dalla polizia nella banda del boss di turno, interpretato da Jack Nicholson. Durante le indagini, si ritrova alle prese con Colin Sullivan/Matt Damon, che è invece l’infiltrato del boss nella polizia. Il film è una creazione ardita, giocata sui ruoli opposti dei due poliziotti, sulla labilità dei confini tra bene e male e sull’incertezza dell’identità che investe vari aspetti del film. Questa prova recitativa complessa è superata da un ormai maturo e sicuro DiCaprio. Il film, presentato in anteprima alla prima edizione del Festival del Cinema di Roma, riceve una buona accoglienza. Gli incassi sono ragguardevoli e in più arrivano premi pesanti. Scorsese ottiene il Golden Globe e finalmente l’Oscar per la migliore regia, ma quest’ultimo riconoscimento va anche al film, alla sceneggiatura non originale e al montaggio.

Nel frattempo, il nostro attore è anche impegnato nelle cause ambientaliste e nell’attività di documentarista.

leo revolutionary road Nel 2008, a undici anni da Titanic, DiCaprio torna a recitare con l’amica Kate Winslet nel film Revolutionary road, diretto dal marito di lei Sam Mendes e tratto dall’omonimo romanzo di Richard Yates. I due interpretano magistralmente i coniugi Wheeler e la loro stanca e vacillante vita di coppia nella provincia americana bigotta e perbenista degli anni ’50. L’ammirazione di cui godono nel vicinato per la loro unione che dall’esterno pare perfetta è pari alla crisi che in realtà vivono. L’alchimia di coppia si rinnova qui come nel precedente lavoro che li aveva visti insieme, anche se i toni sono decisamente diversi: lì c’era l’amore eterno e totalizzante che trionfava al di là di tutto; qui, una relazione che sta per rompersi, un equilibrio che è retto solo dalla necessità di mantenere le apparenze. La Winslet merita senz’altro il Golden Globe che guadagna per la sua interpretazione e dimostra come anche il suo percorso artistico si sia evoluto nel corso del tempo.

Due anni dopo è la volta di una nuova collaborazione con Scorsese, che sceglie DiCaprio per il non facile ruolo di un folle in Shutter Island. In questa pellicola ambientata negli anni ’50 dal sapore gotico e inquietante, il punto di vista scelto dal regista spiazza lo spettatore e lo conduce per mano in un vortice di follia, in una costruzione visionaria che lo spettatore scambia per realtà, proprio come il protagonista che ne è vittima. Ancora una vota e in modo ancor più estremo, dunque, il regista mette il suo attore di riferimento degli ultimi anni  alle prese con una realtà dalla quale è avulso, stavolta totalmente e irrimediabilmente, a differenza di Howard Hughes. DiCaprio porta a casa il personaggio ancora una volta con successo, dimostrandosi sempre più a suo agio nel dare corpo a individui dai marcati lati oscuri  o dalla personalità decisamente disturbata. Al suo fianco Mark Ruffalo, Ben Kinsley e Michelle Williams.

Film Review InceptionNel 2010 DiCaprio diventa poi per Christopher Nolan il ladro di sogni Dom Cobb in quell’architettura intricata e visionaria che è Inception. Alle collaborazioni illustri il nostro attore aggiunge nel 2011 quella con l’immarcescibile Clint Eastwood, che da regista lo vuole per vestire i panni di J. Edgard Hoover, approfittando della controversa figura del primo capo dell’FBI per mettere in risalto luci e ombre dell’America in una visione al solito realista e che non risparmia critiche al sistema, pure intendendo conservarlo. Hoover era noto per i suoi metodi rigidi e godeva di un immenso potere per via dello sterminato archivio d’informazioni che custodiva con la collaborazione della sua fedele segretaria, qui interpretata da Naomi Watts. Ma era anche, ci fa sapere Eastwood, un uomo ossessionato dall’ordine e dal rispetto delle regole, che aveva deciso di sacrificare tutto al lavoro e nascondeva tra le mura dell’ufficio anche il sentimento nato nei confronti del collega, Clyde Tolson. Si tratta dunque di una biografia che ci parla dell’uomo J. Edgar, ma anche di un’America senza scrupoli nel nome della “nazione”, con un DiCaprio ancora impegnato a tratteggiare le mille sfaccettature dell’animo umano.

leo djangoLo scorso anno abbiamo invece visto l’attore, forse in uno dei suoi migliori ruoli di cattivo, nell’ultima fatica di Quentin Tarantino, Django Unchained. Mentre, dal prossimo 16 maggio sarà nelle sale italiane diretto di nuovo da Baz Lhurmann, che torna a puntare su di lui dopo ben diciassette anni, facendone il protagonista della sua versione de Il grande Gatsby. Il film sarà presentato il giorno prima in apertura del Festival di Cannes e sarà in 3D. Jay Gatsby era stato già interpretato da Robert Redford nel ’74, per la regia di Jack Clayton. Vi erano state precedentemente altre due trasposizioni: una muta, all’indomani dell’uscita del romanzo di Fitzgerald, nel ’26 e l’altra nel ’49. Stavolta accanto a DiCaprio ci saranno Tobey Maguire nel ruolo di Nick Carraway e Carey Mulligan in quello di Daisy. Sul tocco eccentrico e originale di Baz Lhurmann c’è poi da scommettere.

Leonardo DiCaprio vs Tom Cruise al party Armani

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Leonardo DiCaprio vs Tom Cruise al party Armani

Alla festa di 40 anni di carriera di Giorgio Armani la sfida è stata tra Leonardo DiCaprio e Tom Cruise. E se è vero che in amore vince chi fugge, DiCaprio ha tanto da insegnare al collega.

Guarda le foto della serata

L’atteggiamento trai due divi non poteva essere più diverso all’esclusiva festa in via Manzoni a Milano di ieri notte. Da una parte il solare Tom, tutto sorrisi, scatti e flash, dall’altra l’ombroso e capelluto Leo, che non voleva proprio saperne di farsi fotografare. Ebbene, la sfida trai due è finita con uno schiacciante 20 a zero per il protagonista di Titanic, che senza farsi distrarre dei fan e dai curiosi, si è concentrato solo sulle modelle, le uniche a non essere tenute a distanza dal latin lover americano.

Oltre ai due divi, alla festa era presente anche il nostro Paolo Sorrentino, alla testa di un manipolo di vip italiani e anche una divertita Lindsay Lohan.

Leonardo DiCaprio vorrebbe essere Stan Lee al cinema

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Dopo aver dato l’anima ed essere stato ripagato con l’Oscar per The Revenant, Leonardo DiCaprio pensa al prossimo progetto cinematografico da attore.

E mentre c’è chi lo vorrebbe nei panni del Joker di Scorsese e lui che invece sembra sempre più concentrato nel suo impegno a difesa dell’ambiente, arriva una dichiarazione molto interessante da parte di Stan Lee.

Il celebre fumettista di casa Marvel ha infatti dichiarato che Leonardo DiCaprio sarebbe interessato a portare un suo biopic sul grande schermo.

Ecco cosa ha detto Lee al HasCon (Hasbro Con 2017): “Che ci crediate o no, ho già discusso di questa cosa (un biopic) con Leonardo DiCaprio. Lui è un mio vicino e stavamo parlando di questo qualche mese fa e lui ha detto ‘Sarebbe divertente fare la tua storia al cinema’. E io ‘Bene, ti farò un’audizione’. Bisogna essere sicuri se è capace.”

Joker, standalone: Leonardo DiCaprio possibile protagonista?

Sembra sicuramente una svolta interessante per la carriera di DiCaprio, che non ha mai nascosto la sua propensione ai biopic. Il suo film da Oscar era infatti una storia biografica (rimaneggiata), ma anche alcuni dei suoi maggiori successi, come Prova a Prendermi, The Wolf of Wall Street o ancora J. Edgar e The Aviator.

Tra i prossimi progetti di Leonardo DiCaprio c’è il film The Black Hand, un altro biopic in cui l’attore sarà l’agente Joe Petrosino, e Killers of the Flawer Moon, in cui sarà di nuovo diretto da Martin Scorsese.

Leonardo DiCaprio vincerà l’Oscar… dei fan della Russia

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La vincita dell’Oscar da parte di Leonardo DiCaprio sembra ormai certa. Quest’anno sarà il suo anno, dicono in molti, tra fan, giornalisti e colleghi. Ma se per caso qualcosa andasse storto e l’ambito premio andasse a qualcun’altro?

Non c’è problema. Ci hanno già pensato i fan russi dell’attore, pronti a creare un personale Oscar per Leo. Ebbene sì. Secondo quanto riporta il giornale Metro, i fan della Siberia hanno indetto una campagna chiamata ”The Oscar For Leo”, che consiste nel donare il proprio oro o argento, per essere poi fusi e creare la statuetta. Una statuetta che avrà le sembianze umane, di 12 pollici di altezza, in argento, con un Choron d’oro – un tradizionale calice Yakut a tre piedi – mentre la testa avrà lo sguardo verso il cielo (come si può vedere dalle foto).

leonardodicaprio-campagna-oscarL’organizzatrice della campagna, Tatyana Yegorova, ha dichiarato: ”La Yakutia ama il cinema di alta qualità e considera DiCaprio un attore capace di ispirare e deliziare il suo pubblico”.

Per ora solo 100 persone hanno preso parte alla campagna, donando i propri gioielli. E anche se non è un vero Oscar, ha aggiunto Tatyana Yegorova, il premio vuole essere un riconoscimento per la sua interpretazione in The Revenant (in Russia, chiamato ”The Survivor”).

leonardodicaprio-campagna-oscar1

Considerato che il film è una forma d’arte di massa, per le grandi masse, noi crediamo che proprio le masse abbiano il diritto di dare questo premio”, ha concluso.

Che dire? Senza dubbio Leonardo DiCaprio apprezzerà il gesto.

Fonte

Leonardo DiCaprio vince come Miglior Attore ai Golden Globes 2016 – VIDEO

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È Leonardo DiCaprio il Miglior Attore per un film Drammatico ai Golden Globe 2016, grazie alla sua straordinaria performance per The Revenant.

https://www.youtube.com/watch?time_continue=9&v=ncgFQAISaGo

 

Leonardo DiCaprio su The Revenant: “Ero ad un passo dall’ipotermia”

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Non si è davvero risparmiato Leonardo Di Caprio sul set di The Revenant: l’attore ha rivelato in una recente intervista a Yahoo di aver quasi patito le stesse agonie del suo personaggio, lo sfortunato cacciatore di pelli Hugh Glass, durante le riprese.

“Posso citare almeno 30 o 40 sequenze che hanno rappresentato le più grandi sfide della mia carriera: dall’attraversare fiumi ghiacciati, al dormire in carcasse di animali, al mangiare fegato crudo di bisonte, ho costantemente patito il freddo ed ero ad un passo dall’ipotermia.”

GUARDA IL TRAILER DEL FILM 

L’attore spiega di essersi dovuto adattare per poter ricreare la visione che il regista Alejandro González Iñárritu aveva della storia, la cui lavorazione era stata rimandata per lungo tempo proprio a causa della difficile logistica per le ambientazioni e dell’enorme lavoro che sarebbe spettato a tutti, dagli attori alla troupe: chi ha lavorato per Iñárritu ha definito il set un “inferno vivente” tra temperature polari, membri della crew in fuga e attori sottoposti a trattamenti disumani, immersi in acque gelate e trascinati su terreni ghiacciati. Dal canto suo Di Caprio ha dovuto inoltre imparare una precisa coreografia per simulare il combattimento con l’orso e trovarselo faccia a faccia, un’altra situazione non proprio gradevole, ma l’attore si sa, ama le sfide, e questa sembra essere proprio una di quelle che lo porterà vicino alla preziosa statuetta che ambisce ormai da anni: l’Oscar ha sempre premiato chi si sacrifica per l’arte e quest’anno a Leo di certo non si può dire di non averlo fatto.

The Revenant verrà distribuito in versione limitata in alcune sale cinematografiche statunitensi dal 25 dicembre 2015, per poi essere distribuito a livello nazionale l’8 gennaio 2016. In Italia verrà distribuito il 28 gennaio 2016.

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Fonte: Vanity Fair

Leonardo DiCaprio stregato da Luke Perry sul set di Tarantino

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Leonardo DiCaprio stregato da Luke Perry sul set di Tarantino

La premiere di Los Angeles di C’era una volta a Hollywood ha portato sui boulevard nei pressi del Chinese Theatre tutto lo star system, ma ovviamente gli ospiti d’onore erano i protagonisti del film e Quentin Tarantino, che ha sfilato sul tappeto rosso al fianco di Leonardo DiCaprio, Brad Pitt e Margot Robbie.

Il film, lo ricordiamo, sarà l’ultima apparizione cinematografica di Luke Perry, l’attore di Berverly Hills 90210 che si è spento prematuramente lo scorso marzo. Leonardo DiCaprio, che da ragazzo era fan dello show, ha rilasciato ai microfoni di Extra, durante la premiere, un’accorata dichiarazione su Perry.

DiCaprio ha dichiarato che Luke era una delle persone più dolci e gentili che abbia mai incontrato, oltre ad esprimere la sua ammirazione di fan dello show, quando all’apice del successo Perry “era il ragazzo più cool del mondo”. Inoltre, come fosse un fan come tutti noi, Leo ha dichiarato che, sul set con lui, era stregato dalla sua presenza, e non riusciva a credere di poter essere sul suo stesso set.

Ecco il video:

All’inizio della produzione, si pensava che il film fosse una cronaca degli omicidi della Famiglia Manson, che hanno avuto proprio Sharon tra le vittime più famose, tuttavia, abbiamo poi scoperto che Tarantino racconterà la storia di una star di una serie tv western (DiCaprio), vicino di casa della Tate (Robbie).

Nel cast del film compaiono Leonardo DiCaprio, Brad Pitt, Margot Robbie, Damian Lewis, Dakota Fanning, Nicholas Hammond, Emile Hirsch, Luke Perry, Clifton Collins Jr., Keith Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt Russell e Michael Madsen. Rumer Willis, Dreama Walker, Costa Ronin, Margaret Qualley, Madisen Beaty e Victoria Pedretti. Infine Damon Herriman sarà Charles Manson.

Leonardo DiCaprio spiega perché non sarà mai un regista

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Molti attori sognano di passare dietro la macchina da presa, ma non Leonardo DiCaprio, che ha spiegato a Variety le ragioni per cui non vorrebbe mai dirigere un film. “Sono stato davvero fortunato a recitare con tanti registi grandiosi – ha dichiarato l’attore – probabilmente adesso sono maledetto e non potrei mai dirigere un film. Non credo che sarei capace di paragonare il mio lavoro a uno di loro. Ci sono un sacco di cose che entrano in gioco quando dirigi un film. E davveronon so come facciano loro. La verità è che se ho un rimpianto, nella mia carriera avendo lavorato con uomini come Alejandro e Marty, è quello di non essere capace di essere uno spettatore e stare da parte e guarda quello che fanno sul set, perché la mia unica preoccupazione riguarda quello che sto facendo ogni giorno”.

“Ma – ha continuato l’attore di 41 anni – sarebbe magnifico avere qualcuno che documenti tutte le magnifiche esperienze che ho avuto e tutto quello che imparato dalle mie decisioni. Devi guardare a queste cose quando lavori con questi registi. Sono le piccole decisioni che cambiano tutto”.

Grande ammirazione per i magnifici filmmaker con cui ha lavorato, ma anche l’umiltà, forse eccessiva, di chi sa che non sarebbe in grado di dirigere da solo una troupe e realizzare un film. Dal momento che recitare gli riesce sempre così bene, non sarebbe un problema se DiCaprio decidesse di rimanere dov’è, davanti alla macchina.

Leonardo DiCaprio spiega perché ha rifiutato il ruolo di Anakin Skywalker

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Leonardo DiCaprio poteva essere Anakin Skywalker nella trilogia prequel di Star Wars, ma rifiutò il ruolo. Durante la promozione di The Revenant, l’attore spiega perché disse di no a George Lucas.

“Ho avuto un incontro con Geroge Lucas, ma non mi sentivo pronto a prendere una decisione così. Un sacco di persone possono guardare alla mia carriera e alle scelte che ho fatto, dicendo che c’è stato un periodo in cui ho inseguito la fama (…) La verità è che sento di essere stato molto coerente con l’idea dell’attore che volevo diventare”.

Sicuramente DiCaprio ha fatto la scelta migliore per la sua carriera, ma che film avremmo avuto se al posto di Hayden Christensen ci fosse stato Leo?

Fonte: JJ

Leonardo DiCaprio si rifa con 6 nomination agli Mtv Movie Awards 2014

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Leonardo DiCaprioE’ il grande sconfitto della Notte degli Oscar 2014, parliamo di Leonardo DiCaprio e dopo aver scatenato un vero tormentone in rete oggi arrivano le candidature in suo onore, ben sei.

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Ecco l’elenco di tutte le nomination:

Ecco l’elenco completo delle nomination:

Film dell’anno
12 anni schiavo
American Hustle – L’apparenza inganna
Lo Hobbit – La desolazione di Smaug
Hunger games: La ragazza di fuoco
The Wolf of Wall Street
Miglior attore
Bradley Cooper – American Hustle – L’apparenza inganna
Leonardo DiCaprio – The Wolf of Wall Street
Chiwetel Ejiofor – 12 anni schiavo
Josh Hutcherson – Hunger games: La ragazza di fuoco
Matthew McConaughey – Dallas Buyers Club

Miglior attrice
Amy Adams, American Hustle – L’apparenza inganna
Jennifer Aniston – Come ti spaccio la famiglia
Sandra Bullock – Gravity
Jennifer Lawrence – Hunger games: La ragazza di fuoco
Lupita Nyong’o – 12 anni schiavo
Miglior attore emergente
Liam James – C’era una volta un’estate
Michael B. Jordan – Prossima fermata Fruitvale Station
Will Poulter – Come ti spaccio la famiglia
Margot Robbie – The Wolf of Wall Street
Miles Teller – The Spectacular Now
Miglior bacio
Jennifer Lawrence e Amy Adams – American Hustle – L’apparenza inganna
Joseph Gordon-Levitt e Scarlett Johansson – Don Jon
James Franco, Ashley Benson e Vanessa Hudgens – Spring Breakers – Una vacanza da sballo
Shailene Woodley e Miles Teller – The Spectacular Now
Emma Roberts, Jennifer Aniston e Will Poulter – Come ti spaccio la famiglia
Miglior combattimento
Anchorman 2: The Legend Continues – Will Ferrell, Paul Rudd, David Koechner e Steve Carell vs. James Marsden vs. Sacha Baron Cohen vs. Kanye West vs. Tina Fey and Amy Poehler vs. Jim Carrey e Marion Cotillard vs. Will Smith vs. Liam Neeson e John C. Reilly vs. Greg Kinnear
Io sono tu – Jason Bateman vs. Melissa McCarthy
The Hobbit: The Desolation of Smaug – Orlando Bloom and Evangeline Lilly vs. Orcs
Hunger games: La ragazza di fuoco – Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson e Sam Claflin vs. Mutant Monkeys
Facciamola finita – Jonah Hill vs. James Franco e Seth Rogen
Miglior performance comica
Kevin Hart – Ride Along
Jonah Hill – The Wolf of Wall Street
Johnny Knoxville – Jackass Presents: Bad Grandpa
Melissa McCarthy – Corpi da reato
Jason Sudeikis – Come ti spaccio la famiglia

Miglior scena horror
Rose Byrne – Oltre i confini del male – Insidious 2
Jessica Chastain – La madre
Vera Farmiga – L’evocazione – The Conjuring
Ethan Hawke – La notte del giudizio
Brad Pitt – World War Z
Miglior duo
Amy Adams e Christian Bale – American Hustle – L’apparenza inganna
Matthew McConaughey e Jared Leto – Dallas Buyers Club
Vin Diesel e Paul Walker – Fast & Furious 6
Ice Cube e Kevin Hart – Ride Along
Jonah Hill e Leonardo DiCaprio – The Wolf of Wall Street
Miglior nudo
Jennifer Aniston – Come ti spaccio la famiglia
Sam Claflin – The Hunger Games: La ragazza di fuoco
Leonardo DiCaprio – The Wolf of Wall Street
Zac Efron – That Awkward Moment
Chris Hemsworth – Thor: The Dark World
Miglior scena #WTF
Steve Carell, Will Ferrell, Paul Rudd e David Koechner – Anchorman 2: The Legend Continues
Johnny Knoxville e Jackson Nicoll – Jackass Presents: Bad Grandpa
Cameron Diaz – The Counselor – Il procuratore
Leonardo DiCaprio – The Wolf of Wall Street
Danny McBride e Channing Tatum – Facciamola finita
Miglior trasformazione sul set
Christian Bale – American Hustle – L’apparenza inganna
Elizabeth Banks – Hunger Games: La ragazza di fuoco
Orlando Bloom – Lo Hobbit: La desolazione di Smaug
Jared Leto – Dallas Buyers Club
Matthew McConaughey – Dallas Buyers Club

Miglior momento musicale
Backstreet Boys, Jay Baruchel, Seth Rogen e Craig Robinson – Facciamola finita
Jennifer Lawrence – American Hustle – L’apparenza inganna
Leonardo DiCaprio – The Wolf of Wall Street
Melissa McCarthy – Io sono tu
Will Poulter – Come ti spaccio la famiglia
Miglior cameo
Robert De Niro – American Hustle – L’apparenza inganna
Amy Poehler e Tina Fey – Anchorman 2: The Legend Continues
Kanye West – Anchorman 2: The Legend Continues
Joan Rivers – Iron Man 3
Rihanna – Facciamola finita

Miglior eroe
Henry Cavill nel ruolo di Clark Kent – L’uomo d’acciaio
Robert Downey Jr. nel ruolo di Iron Man – Iron Man 3
Martin Freeman nel ruolo di Bilbo Baggins – The Hobbit: La desolazione di Smaug
Chris Hemsworth nel ruolo di Thor – Thor: The Dark World
Channing Tatum nel ruolo di John Cale – Sotto assedio – White House Down

Leonardo DiCaprio si ribella a meme e sfottò

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In questo esilarante video-parodia, un Leonardo DiCaprio doppiato in italiano esprime – durante la premiazione dei Sag Awards di sabato scorso – tutta la sua acredine nei confronti di chi, in questi anni, ne ha fatto il bersaglio preferito di gif, meme e battute sulle sue reiterate sconfitte agli Oscar.

L’attore, che pare finalmente proiettato alla conquista della sua prima statuetta con Revenant – Redivivo, ricorda inoltre i sacrifici compiuti nella lavorazione dei suoi film, da Inception di Nolan a Shutter Island del maestro Scorsese.
Difficile comunque che il web si stanchi di Leonardo DiCaprio: dalla gag con Lady Gaga ai Golden Globes fino alla sua reunion con Kate Winslet passando per la sigaretta elettronica dei Sag, l’indimenticato protagonista di Titanic non smette di ispirare social media e internauti.

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