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Outlander 3: nuovo trailer “The Reunion of The Centuries”

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Outlander 3: nuovo trailer “The Reunion of The Centuries”

Il canale americano Starz ha diffuso il nuovo trailer “The Reunion of The Centuries” di Outlander 3, l’attesa terza inedita stagione di Outlander.

https://youtu.be/yoVXK5hG93U

Outlander 3 si baserà sul terzo libro intitolato “Voyager” della serie di libri best-seller di Diana Gabaldon e adattata per la televisione da Ronald D. Moore (Battlestar Galactica, Star Trek, Star Trek: The Next Generation).

Outlander 3

In Outlander 3 la storia riprende esattamente dopo che Claire viaggia attraverso le pietre per tornare alla sua vita nel 1948. Ora in stato di gravidanza, lei lotta con la ricaduta della sua improvvisa ricomparsa e il suo effetto sul suo matrimonio con il suo primo marito, Frank (Tobias Menzies ).

Nel frattempo, nel 18 ° secolo, Jamie soffre le conseguenze della sua resistenza alla storica battaglia di Culloden, così come la perdita di Claire. Col passare degli anni, Jamie (Sam Heughan) e Claire cercano di rifarsi una vita l’uno lontano dall’altro, sopportando ogni tormentato dal ricordo del loro amore perduto. La possibilità che possa tornare a Jamie nel passato porta speranza nel cuore di Claire … ma anche nuovi dubbi. Separati dai continenti e dai secoli, Claire e Jamie devono trovare la loro strada.

Outlander 3, la terza stagione di Outlander sarà composta da 13 episodi che andrà in onda su Starz.

Avengers Infinity War: 10 folli rumor in merito al film

Avengers Infinity War: 10 folli rumor in merito al film

Mentre le riprese di Avengers Infinity War sono concluse e sono attualmente in svolgimento quelle di Avengers 4, non conosciamo ancora molto della trama del film, anche se sappiamo per certo che sarà uno dei più grandi spettacoli che la Marvel abbia mai portato al cinema.

Tantissimi personaggi, un villain anticipato ormai dal 2012 (la scena post credits di The Avengers), possibili morti e alleanze inattese: tutto potrebbe accadere nel film dei Fratelli Russo. Ma quello che ormai gli internauti sanno bene è che in rete nessuno è al sicuro da anticipazioni e spoiler e soprattutto da rumors che potrebbero anche rivelarsi veritieri.

Di seguito i 10 folli rumors su Avengers Infinity War che potrebbero avverarsi nel film

Vision si trasformerà in essere umano

https://www.instagram.com/p/BTFnZTaDQaI/

In molti pensano che Vision, interpretato da Paul Bettany, possa morire nel film, dato che la sua fronte reca la Gemma della Mente, indispensabile a Thanos per completare il suo Guanto. Quello che invece sappiamo è che Bettany è già impegnato nelle riprese del quarto Avengers, il che dovrebbe significare che il personaggio la scamperà. Quello che però è trapelato dalle foto rubate dal set è che l’attore ha girato delle scene con Elizabeth Olsen (Scarlet Witch) senza il trucco né l’equipaggiamento da mo-cap. Che Vision possa diventare umano? O semplicemente Bettany e la Olsen sono stati fotografati durante le prove della scena?

Chi interpreterà Peter Dinklage?

https://www.instagram.com/p/BPgJFlADnjM/

È stato annunciato tempo fa che l’attore di Game of Thrones avrebbe partecipato ad Avengers Infinity War ma il suo personaggio resta tutt’ora un mistero. Sappiamo che Dinklage ha tinto i suoi capelli di rosso per l’occasione (?) e che i fan hanno fatto diverse congetture: MODOK, Puck, Eitri e Pip il Troll. Tuttavia non abbiamo certezza alcuna del personaggio in questione.

Ebony Maw vs Doctor Strange

Alcune foto, diffuse da Just Jared, ci hanno mostrato che Benedict Cumberbatch sarà protagonista, con il suo Doctor Strange, di una sequenza di lotta corpo a corpo con un non meglio identificato avversario. All’inizio era statod etto che poteva trattarsi della mocap per Ant-Man, ma qualche internauta dotato di ottima vista ha letto EB-MAW sul retro della tuta grigia dello stuntman. Questo potrebbe indicare che Ebony Maw, membro dell’Ordine Nero, lotterà contro Strange ovviamente per il possesso della Gemma del Tempo.

Hela è la H di Thanos

In molti hanno ipotizzato che le Gemme Dell’Infinito siano nascoste, per così dire, nel nome di Thanos. Basandoci su una teoria da tempo avanzata, possiamo ipotizzare che ogni lettera del nome del Titano Pazzo corrisponda alla collocazione di una Gemma: T Tesseract (Spazio), A Aether (Realtà), N Necklace (Tempo), O Orb (Potere), S Scepter (Mente). Resta la H che poteva indicare Heimdall, accostamento fatto in base al colore degli occhi del personaggio interpretato da Idris Elba, che tornerà in Thor Ragnarok e che dovrebbe possedere la gemma dell’Anima. Heimdall può infatti vedere tutti gli essere viventi attraverso i Nove Regni. Hela d’altro canto, essendo la dea della Morte, in gradi controllarla, potrebbe essere la H mancante e questo legherebbe il personaggio anche ad Avengers Infinity War, in cui si era detto che avrebbe sostituito Morte, l’innamorata di Thanos stesso.

Cap cederà definitivamente lo scudo e diventerà Nomad

Già in Civil War, Steve Rogers ha fatto “cadere” lo scudo di Cap e sappiamo dai fumetti che gli “eredi” designati potrebbero essere sia Sam Wilson/Falcon che Bucky Barnes/Soldato d’Inverno. Una volta accantonata l’identità di Captain America, Rogers diventerà, forse, Nomad, che nei fumetti che fa la sua prima apparizione in questa veste in Captain America and The Falcon.

Thanos riporterà in vita i villain del MCU

Molte congetture spiegano che dal momento che Thanos collezionerà tutte le Gemme dell’Infinito, sarà in grado di controllare ogni cosa e addirittura modificare l’interno MCU. Questo consisterebbe in particolare il fatto che il Titano Pazzo riporterà in vita tutti i cattivi affrontati da Guardiani e Avengers in dieci anni di MCU.

Loki avrà un ruolo determinante

Sappiamo che Loki ha un legame particolare con il Tesseract. Nel primo filmato di Avengers Infinity War mostrato al D23 e al Comic Con di San Diego, vediamo Loki porgere il Tesseract a una figura più alta di lui, e dai tempi di The Avengers sappiamo che Thanos in persona ha incaricato Loki di recuperare questo potente materiale.

Il migliore amico di Nebula

Una delle recenti dichiarazioni di Karen Gillan, interprete di Nebula, ha anticipato che il suo personaggio avrà a che fare con un nuovo membro del cast, in quella che diventerà un’amicizia molto particolare. Date le caratteristiche opposte dei due personaggi, e dato che entrambi sono dei “novellini” per le realtà di gruppo, l’unione di Nebula e Spider-Man creerebbe una coppia inedita e divertente.

Quicksilver torna in vita

Kevin Feige ha dichiarato che in Avengers Infinity War e in Avengers 4 ritroveremo tutti, ma proprio tutti i personaggi apparsi nel MCU. Questo comprenderebbe anche i personaggi minori e quelli che hanno lasciato la scena troppo presto, come Quicksilver, appunto. Riuscirà la produzione a trovare ina maniera plausibile per riportare in scena Pietro Maximoff?

Il ritorno di Ultron

Alla fine dei titoli di coda di Avengers Age of Ultron, Thanos prende il Guanto e dichiara che si occuperà lui stesso del compito di riunire le Gemme. Questo sembra indicare che qualcosa di ciò che è stato mostrato nei film gli ha generato disappunto. Ovvero, Thanos aveva confidato in Ultron per il suo scopo e adesso lo potrebbe riportare in vita, sempre attraverso la Gemma della Mente, e manipolarlo direttamente per completare la sua collezione.

Jerry Lewis: l’omaggio di Sky Cinema HD e Sky Arte

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Jerry Lewis: l’omaggio di Sky Cinema HD e Sky Arte

Si è spento ieri a 91 anni Jerry Lewis, leggenda della commedia americana. Mattatore, comico, regista, celebre fin da giovanissimo, ha cambiato universalmente le regole della comicità.

E’ un segno indelebile quello che l’attore ha lasciato e lascerà attraverso i suoi personaggi iconici e la sua vastissima filmografia comica di cui Sky Cinema Classics HD e Sky Arte HD propongono un assaggio martedì 22 agosto.

Su Sky Cinema Classics HD andrà in onda infatti una speciale maratona già dal primo pomeriggio. Si parte alle 14.10 con Pazzi, pupe e pillole di Frank Tashlin, si prosegue alle 15.40 con Boeing, boeing di John Rich. A seguire due tra i film più amati diretti e interpretati da Jerry Lewis: alle 17.25 Le folli notti del Dottor Jerryll e alle 19.15 I sette magnifici Jerry. Tutti e quattro i film saranno disponibili anche su Sky On Demand in una collezione dedicata.

Jerry Lewis morto: ci lascia a 91 anni il genio della commedia

L’omaggio prosegue alle 20.00 su Sky Arte HD con il documentario Jerry Lewis – L’uomo dietro il clown. Un approfondimento sulla sua inestinguibile curiosità che lo ha condotto a produrre, mettere in scena e a dirigere la gran parte dei film di cui è protagonista. Il documentario ripercorre inoltre la sua incredibile vita e l’interminabile carriera professionale, dal leggendario sodalizio con Dean Martin alla sua inarrestabile ascesa fino alla consacrazione a icona del cinema nel 1999 con il conferimento del Leone d’oro alla carriera.

SPECIALE OMAGGIO A JERRY LEWIS IN ONDA SU SKY CINEMA E SKY ARTE DOMANI 22 AGOSTO:

Su Sky Cinema Classics HD:

14:10     PAZZI, PUPE E PILLOLE di F. Tashlin. Con: J. Lewis, G. Farrell

15:40     BOEING, BOEING di J. Rich. Con: J. Lewis

17:25     LE FOLLI NOTTI DEL DOTTOR JERRYLL di J. Lewis. Con: J. Lewis, S. Stevens

19:15     I SETTE MAGNIFICI JERRY di J. Lewis. Con: J. Lewis, S. Cabot

Tutti i titoli sono disponibili anche On Demand in una collezione dedicata.

Su Sky Arte HD:

20.00 JERRY LEWIS – L’UOMO DIETRO IL CLOWN di G. Monro

Suburbicon: nuovo trailer del film di George Clooney

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Suburbicon: nuovo trailer del film di George Clooney

Ecco il nuovo trailer ufficiale di Suburbicon, il film scritto dai fratelli Coen e diretto da George Clooney con protagonisti Matt Damon, Julianne Moore e Oscar Isaac.

Suburbicon parteciperà sia alla Mostra del Cinema di Venezia che  Toronto Film Festival 2017,

Di seguito la trama: Suburbicon è una comunità pacifica e idilliaca con case accessibili e prati ben curati… il posto perfetto per crescere una famiglia, e nell’estate del 1959, la famiglia Lodge sta facendo esattamente questo. Ma la facciata tranquilla maschera una realtà disturbante, come marito e padre Gardner Lodge deve attraversare l’oscuro paese nascosto di di tradimento, inganno e violenza. Questo è un racconto per persone molto imperfette che fanno terribili scelte.”

Suburbicon: le immagini dal film

Lo script è stato scritto oltre vent’anni fa dai Coen e solo di recente George Clooney è riuscito a convincerli a realizzare il film. Questo quanto dichiarato a YM: “Questo era un film che cercavano di fare da qualche anno. Nel 2001 mi fu offerto il ruolo che adesso interpreta Oscar, ci sono temi simili a quelli trattati in Fargo e in Burn After Reading. Personaggi sfortunati prendono decisioni pessime. La sceneggiatura originale era ambientata nel 1980 e non c’erano i Mayer come famiglia vicina e l’impianto era più da comedy-thriller. Abbiamo pensato che ci sarebbe piaciuto fare qualcosa di meno buffo e di più arrabbiato. Sembra un buon momento per un film arrabbiato.”

Diretto da George Clooney e scritto dai Fratelli Coen, Suburbicon vede protagonisti Matt Damon, Julianne Moore e Oscar Isaac. Il film uscirà nelle sale americane a metà novembre 2017.

Box Office ITA: Atomica Bionda vince il weekend

Atomica Bionda conquista il box office italiano, seguito da La Torre Nera  e Annabelle 2. Così Atomica Bionda apre in testa al botteghino con 514.000 euro incassati in 413 sale a disposizione, registrando una media per sala pari a 1200 euro. Con le anteprime di inizio mese, il film con Charlize Theron totalizza dunque 698.000 euro. La Torre Nera scende in seconda posizione con altri 424.000 euro, arrivando a un globale di 1,4 milioni. Il terzo gradino del podio è occupato da Annabelle 2 che giunge a quota 2,5 milioni con altri 348.000 euro.

Calo per Spider-Man Homecoming (143.000 euro) e Diario di una schiappa: portatemi a casa! (121.000 euro), arrivati rispettivamente a 8,4 milioni complessivi e 362.000 euro totali. Monolith guadagna una posizione rispetto all’esordio, incassando altri 110.000 euro per un totale di 265.000 euro. Seguono The War – Il pianeta delle scimmie (91.000 euro), giunto a quota 3,5 milioni, e Prima di domani (56.000 euro), che totalizza 1,1 milioni. USS Indianapolis scende al nono posto con altri 48.000 euro con cui supera il milione complessivo.A chiudere la top10 c’è Pirati dei Caraibi: La Vendetta di Salazar, che riappare tra i primi dieci film del botteghino raccogliendo altri 26.000 euro con cui arriva a quota 12,4 milioni.

Wonder Woman, record: il più alto incasso casalingo per un cinecomic di origini

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Wonder Woman ha fatto registrare un altro record: il film di Patty Jenkins è quello con un incasso al box office USA maggiore di sempre per un film che racconta le origini di un supereroe.

Il film ha fatto già la storia diventando il film con il maggiore incasso di sempre diretto da una donna, superando Mamma Mia! di Phyllida Lloyd (609.8 milioni) e Kung Fu Panda 2 di Jennifer Yuh Nelson (665.7 milioni) con i suoi 800 milioni di incasso globale.

Ma adesso che Wonder Woman è arrivato a quota 404 milioni in casa, il film si staglia in vetta della classifica dei film di origine. Secondo Box Office Mojo, il film ha superato il primo Spider-Man di Sam Raimi (403.7 milioni), oltre a lasciarsi alle spalle numerose pellicole di prestigio: Batman (251), Big Hero 6 (222), Iron Man (318), Guardiani della Galassia (333) e persino Deadpool (363).

Sembra quindi più che giustificato il fatto che alla Warner Bros stiano già lavorando al seguito, che potrebbe vedere coinvolta di nuovo la Jenkins alla regia, insieme alla protagonista Gal Gadot.

Wonder Woman 2: Patty Jenkins vuole un cameo di Lynda Carter

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Leggi la nostra recensione di Wonder Woman

Anche se non è stato ancora ufficialmente annunciato, è molto probabile che Patty Jenkins torni alla regia del film che vedrà ancora come protagonista Gal Gadot. Il film sarà ambientato nell’Era moderna e la sceneggiatura è in fase di scrittura, con Goeff Johns e Patty Jenkins a lavoro a quattro mani.

Wonder Woman 2 arriverà al cinema il 13 dicembre 2019.

Avengers 4: prime foto dal set, confermata la location giapponese

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Arrivano da Twitter le prime immagini dal set di Avengers 4 che confermano quanto trapelato in rete nei giorni scorsi, ovvero che il film, diretto ancora dai Fratelli Russo, sarà in parte ambientato in Giappone.

Avengers Infinity War e Avengers 4: la posta in gioco è alta

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Avengers 4 è ancora un grande mistero. Il film sarà diretto dai Fratelli Russo ma non sappiamo ancora da chi sarà composto il cast né di cosa parlerà il film. Le dichiarazioni di Kevin Feige in merito hanno reso molto chiaro il fatto che il titolo ufficiale del film rappresenta spoiler per Avengers Infinity War, per cui non sarà rivelato fino all’uscita al cinema del film che conclude la Fase 3 dei Marvel Studios.

Dunkirk: Christopher Nolan ha fatto affondare una camera IMAX durante le riprese

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Per le riprese di Dunkirk, Christopher Nolan ha adottato con grande rigore le sue tecniche di ripresa, sperimentando un IMAX spettacolare che godesse non solo di scenari dal vero, riducendo al massimo possibile l’utilizzo di computer grafica, ma che potesse portare le ingombranti e costose macchine il più vicino possibile all’azione e ai protagonisti.

Parlando della difficile realizzazione del film, il direttore della fotografia Hoyte van Hoytema ha parlato di un incidente avvenuto sul set, che è costato una cifra considerevole alla produzione ma che ha permesso a Nolan di ottenere l’inquadratura perfetta: una camera IMAX è letteralmente affondata.

Il DOP ha spiegato che la camera era stata fissata e messa insicurezza per essere protetta proprio dall’acqua di mare durante le riprese ravvicinate di un affondamento, tuttavia il velivolo su cui era fissata la macchina è affondato molto più in fretta del previsto.

Il risultato è stato che sia la camera che il girato sono finiti in fondo al mare, dove la pressione dell’acqua e le sue componenti saline hanno danneggiato irreparabilmente la costosa apparecchiatura. Questo però non è avvenuto alla pellicola.

Van Hoytema ha spiegato che il pronto intervento di Jonathan Clark nella camera oscura ha permesso al girato di essere recuperato, girato che poi è stato utilizzato in tutta la sua chiarezza e luce.

Guarda il trailer di Dunkirk

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La Warner Bros. Pictures distribuirà in tutto il mondo il film il 21 Luglio 2017. Nel cast del film sono confermati Mark Rylance, Kenneth Branagh, Fionn Whitehead, Harry Styles, Cillian Murphy e Tom Hardy.

Dunkirk sarà ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, e si concentrerà sulla cronaca dell’evacuazione di Dunkerque nel 1940, nota anche come Operazione Dynamo.

La Warner Bros. Pictures distribuirà in tutto il mondo il film il 21 Luglio 2017, il 31 agosto in Italia.

L’evacuazione si svolse dal 27 maggio al 4 giugno: truppe francesi, inglesi e belghe erano rimaste circondate dalle forze tedesche. Circa un milione di soldati. Alla fine dell’operazione se ne salvarono 330 mila grazie alla fuga via mare verso la Gran Bretagna.

Dunkirk recensione del film di Christopher Nolan

Fonte: American Cinematographer [via Reddit]

Kingsman: il Cerchio d’Oro, un nuovo spot si sofferma sui villain

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La 20th Century Fox ha appena diffuso un nuovo spot tv di Kingsman: il Cerchio d’Oro, in cui si pone l’accento proprio sull’organizzazione che dà il sottotitolo al film. Si tratta dei nuovi villain.

Nel breve promo possiamo vedere come sia Egsy (Taron Egerton) a assumere una posizione di responsabilità attiva all’interno dei Kingsman: la giovane aspirante spia è diventato un agente operativo in piena regola!

La sinossi di Kingsman: Il Cerchio d’Oro

Kingsman The Secret Service ci ha introdotti al mondo dei Kingsmen, un’agenzia indipendente internazionale che opera ad altissimi livellidi discrezione, il cui obbiettivo ultimo e tenere il mondo al sicuro. In Kingsman Il Cerchio d’Oro, i nostri eroi affrontano una nuova sfida. Quando le loro basi vengono distrutte e il mondo è preso in ostaggio, il loro viaggio li porta a scoprire una alleata, un’agenzia americana chiamata Statesman. Nella nuova avventura che mette alla prova le loro forze, queste due associazioni devono fronteggiare un nemico senza scrupoli per salvare il mondo, una cosa che per Eggsy sta diventando quasi un’abitudine…

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Kingsman: Il Cerchio d’Oro, l’isterico primo teaser trailer

Nel cast di Kingsman Il Cerchio d’Oro torneranno quindi Taron EgertonColin FirthMark StrongSophie Cookson Edward Holcroft mentre si sono aggiunti a oggi Julianne MooreHalle BerryPedro PascalSir Elton John, Vinnie Jones e Channing Tatum.

Il film arriverà in sala il 29 settembre 2017.

Star Wars Gli Ultimi Jedi: frasi dal film nei nuovi toys?

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Star Wars Gli Ultimi Jedi: frasi dal film nei nuovi toys?

Stanno cominciando a circolare in maniera massiccia i toys promozionali di Star Wars Gli Ultimi Jedi, e come è ormai tradizione del franchise, molti di questi hanno le funzioni audio che caratterizzano i singoli personaggi.

Sembra ormai rassicurante ascoltare i versi di Chewbacca e il suoi delle spade laser sguainate, ma qualche personaggio può riservarci delle sorprese e qualche piccola anticipazioni, in particolare il pupazzo di Kylo Ren che recita “L’oscurità mi guida”.

Ecco lo spot tv che pubblicizza i giochi de Gli Ultimi Jedi:

Star Wars Gli Ultimi Jediun esclusivo backstage dal D23

La sinossi: “In Star Wars Gli Ultimi Jedi della Lucasfilm, la saga Skywalker continua quando gli eroi de Il Risveglio della Forza si uniscono alle leggende della galassia in un’epica avventura che svelerà i misteri della Forza e le scioccanti rivelazioni del passato risalenti all’Era antica. Star Wars Gli Ultimi Jedi arriverà nei cinema USA il 15 dicembre 2017.”

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FIRST LOOK – Carrie Fisher in Star Wars Gli Ultimi Jedi

Il film sarà diretto da Rian Johnson e arriverà al cinema il 15 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende immediatamente successive a Il Risveglio della Forza.

In Star Wars Gli Ultimi Jedi torneranno Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam DriverDaisy RidleyJohn BoyegaOscar IsaacLupita Nyong’oDomhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie e Andy Serkis. Gli altimi attori unitisi al cast sono Benicio Del ToroLaura Dern Kelly Marie Tran.

Deadpool 2: un Cable ringiovanito sul set – foto

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Deadpool 2: un Cable ringiovanito sul set – foto

Dopo la tragedia che ha colpito il set di Deadpool 2, la produzione ha ripreso e grazie all’account Twitter Universo X-Men, vi mostriamo due nuove immagini di Cable sul set.

A giudicare dalle foto che ritraggono Josh Brolin nei panni del personaggio, si potrebbe pensare che si tratti di un momento in cui Cable è leggermente più giovane rispetto alle foto ufficiali rilasciate due settimane fa. A voi l’ultima parola: [nggallery id=3144]

Deadpool 2 – grave incidente sul set, un morto

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Deadpool ha incassato 363 070 709 dollari in Nord America e 417 408 522 dollari nel resto del mondo, per un totale mondiale di 780 479 231 dollari. Deadpool è stato accolto generalmente bene dalla critica, soprattutto grazie alla recitazione di Ryan Reynolds e alla comicità pungente e ironica della sceneggiatura.

Diretto da David LeitchDeadpool 2 vedrà Ryan Reynolds tornare nei pani del Mercenario Chiacchierone della MarvelZazie Beetz sarà Domino, Josh Brolin sarà invece Cable.

Dunkirk: recensione del film di Christopher Nolan

Dunkirk: recensione del film di Christopher Nolan

Esce il 31 agosto l’ultimo film di Christopher Nolan, Dunkirk, la sua decima fativa. Il regista ha minuziosamente pensato ad ogni minimo particolare, rifiutando per quanto possibile l’aiuto della Computer Grafica e facendo costruire ex novo scenografie, costumi e macchinari. Il Realismo è la parola-chiave di Dunkirk.

L’antefatto storico in Dunkirk

Aneurin Barnard, Harry Styles e Fionn Whitehead in Dunkirk (2017)
© 2016 Warner Bros. Entertainment Inc., Ratpac-Dune Entertainment LLC and Ratpac Entertainment, LLC

Le vicende avvenute a Dunkirk tra il 27 maggio e il 4 giugno 1940 non parlano di battaglie militari quanto di lotta per la sopravvivenza. Le truppe inglesi, ormai allo stremo delle forze, erano state fatte indietreggiare dai Tedeschi fino ad essere confinate sulle aspre spiagge di Dunkirk. Nonostante in quel punto la costa francese disti solo 26 miglia dall’Inghilterra, raggiungere l’altra sponda è complicato a causa delle condizioni della battigia. Le navi inglesi non riuscivano ad attraccare per via della secca di 7 metri nel mare. Migliaia di soldati, stanchi e provati, si ritrovarono ammassati sopra l’unico molo che portava alle navi militari e quindi alla salvezza. Non solo.

I militari così raggruppati erano costante bersaglio degli attacchi aerei nemici, intenti a distruggere il lungo ponte di legno, ultima speranza inglese di ricongiungersi con la Madre Patria. Fu allora che venne inviato un aiuto ai civili di Inghilterra. Che risposero prontamente mettendo a disposizione le proprie imbarcazioni private. Fu così che navi di varie dimensioni affrontarono coraggiosamente il viaggio attraverso la Manica per venire in aiuto delle truppe, in quella che fu denominata “Operazione Dynamo“. La riuscita andò oltre le più rosee aspettative e vennero posti in salvo quasi 400.000 soldati inglesi.

Come inizia una storia

Fionn Whitehead in Dunkirk (2017)
Foto di Melinda Sue Gordon – © 2016 Warner Bros. Entertainment Inc., Ratpac-Dune Entertainment LLC and Ratpac Entertainment, LLC

Nolan sceglie di raccontare questo punto di svolta nella Seconda Guerra Mondiale, afferrandone il ruolo strategico. Senza questa evacuazione, la Gran Bretagna sarebbe stata vinta dai Tedeschi, e le sorti del Mondo avrebbero probabilmente preso una piega diversa.

Tutto ebbe inizio 22 anni fa, quando un giovane Christopher Nolan decise di intraprendere un viaggio in barca a vela attraverso la Manica assieme alla fidanzata Emma Thomas (futura moglie nonché produttrice di tutti i suoi film) e a un amico esperto in navigazione. Il viaggio era volto a ripercorrere idealmente quell’evento storico che fu l’evacuazione di Dunkirk. I tre vennero però colti alla sprovvista da una burrasca, che li sballottolò e li costrinse in mare per oltre 19 ore.

La trama di Dunkirk

Dunkirk film terra
Foto di Melinda Sue Gordon – © 2016 Warner Bros. Entertainment Inc., Ratpac-Dune Entertainment LLC and Ratpac Entertainment, LLC

In Dunkirk il fattore spazio/tempo è estremamente importante. Per questo il film viene suddiviso in tre grossi segmenti temporali, che si intersecano tra loro e vengono scanditi da titoli esplicativi: 1) IL MOLO: UNA SETTIMANA. 2) IL MARE: UN GIORNO. 3) L’ARIA: UN’ORA. Ogni capitolo ha la sua piccola storia che si incastra all’interno della grande vicenda di evacuazione.

Sul molo seguiamo le vicende del soldato semplice Tommy (Fionn Whitehead). Nel mare assistiamo al soccorso dei militari da parte delle imbarcazioni civili, e segnatamente della barca di Mr. Dawson (Mark Rylance) e figlio. In aria entriamo negli angusti spazi degli Spitfire comandati dai piloti Collins (Jack Lwden) e Farrier (Tom Hardy).

Nolan perfezionista

Ciò che colpisce di Dunkirk non è tanto la trama. Quanto la messa in scena. Nolan dimostra di essere un vero creativo, rifiutando di scegliere le soluzioni più semplici ma piuttosto adottando i metodi e le tecniche più difficoltosi.

In in un cinema che ci ha tanto abituato alla CGI e al green screen, vedere un film quasi interamente girato in loco è una rarità. E un’esperienza visiva eccezionale.

 Le riprese a terra ci mostrano la vera spiaggia di Dunkirk, con un molo interamente ricostruito ad hoc dal bravissimo (e volutissimo) scenografo Nathan Crowley. Sempre Crowley è riuscito a reperire diverse imbarcazioni originali, tra cui tre dragamine e un cacciatorpedoniere. Nelle scene aeree infine, vediamo tre veri Spitfire e un ME-109 Messerschmitts tedesco.

dunkirkLa tecnica di ripresa

Quel che più lascia a bocca aperta lo spettatore però, Nolan lo riserva per sè. Il regista decide di girare alternando la tecnologia IMAX con la pellicola SuperPanavision da 65 mm. Una grande “tela” per una grande storia. Le panoramiche sono incredibili, i campi lunghi immettono lo spettatore nel film, restituendogli quello spaesamento che doveva essere poi quello di soldati giovanissimi costretti a fuggire dagli attacchi nemici.

La tecnologia IMAX, oltre a restituire la realtà fin nei minimi dettagli, contribuisce alla costante suspense dello spettatore. I suoni sono estremamente penetranti. Lo spettatore “sente” fin nelle viscere lo scoppio di una bomba. I colpi di mitragliatore entrano e si confondono col battito del nostro cuore.

Nolan, con l’aiuto del compositore Hans Zimmer, ha alzato di diversi toni la cosiddetta Scala Sheperd, tecnica che dà l’illusione acustica di toni in costante ascesa. È tecnicismo. È intuizione. È cinema.

Dunkirk è il film meno commerciale di Nolan

DunkirkUscito negli USA il 21 luglio scorso, sembra che Dunkirk non abbia fatto grandi incassi al botteghino, registrando per ora solo 30-40 milioni di dollari a fronte di un film costatone 150. Non che le cifre siano negative, anzi, soprattutto per un film di guerra. Ma Dunkirk non è solo questo. La pellicola è una storia estremamente introspettiva, che si preoccupa di mettere in scena le reazioni umane piuttosto che spari ed esplosioni. Pur se ambientato durante Seconda Guerra Mondiale, di bellico non ha nulla.

D’altronde di per sè l’evento dell’evacuazione non è particolarmente avventuroso. A riprova di ciò, Nolan sceglie tra gli attori protagonisti dei giovani principianti (tra i quali il tanto chiacchierato membro degli One Direction Harry Styles). L’inesperienza recitativa doveva in qualche modo essere lo specchio di quella esistenziale e militare vissuta davvero dai giovani soldati, spaesati di fronte agli orrori della guerra.

dunkirk

Ancora Hans Zimmer

La colonna sonora di Hans Zimmer è  poi la ciliegina sulla torta. Non una vera e propria soundtrack, ma una continua variazione del ticchettio dell’orologio da taschino di Nolan, che contribuisce alla suspense e sottolinea l’accelerazione degli eventi.

Giunto al suo film numero dieci, Nolan si cimenta in virtuosismi che saranno forse capiti solo in parte dal grande pubblico.  Se le riprese angustianti realizzate all’interno degli Spitfire provocano  la giusta dose di coinvolgimento nello spettatore, ben pochi apprezzeranno l’uso di una particolare lente periscopica che le rende tecnicamente uniche.

Dunkirk è un film dotato di molteplici possibilità di lettura. Che la visione sia superficiale o più approfondita, basta che ci si ricordi che questo – e non altro – è vero cinema.

Game of Thrones 7×06: i momenti TOP di Beyond the Wall

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Game of Thrones 7×06: i momenti TOP di Beyond the Wall

Come spesso capita nelle penultime puntate di stagione dello show HBO, anche Game of Thrones 7×06 ci mette di fronte a una grande battaglia, uno scontro all’ultimo sangue con le sue vittime, i vincitori e i vinti. La tradizione ci ha abituati ai grandi sconvolgimenti dell’episodio numero 9 (decapitazione di Ned Stark, battaglia delle Acque Nere, Nozze Rosse, la battaglia della Barriera, la morte di Shireen Baratheon e, come dimenticarla, la Battaglia dei Bastardi), ma dato che questo settimo ciclo dura soltanto sette puntate, allora le battaglie sono state distribuite nel corso della breve ed eccitante stagione che si concluderà la prossima settimana con un episodio di 81 minuti.

Ma veniamo a Beyond the Wall. L’episodio si concentra su tre nodi narrativi, per cui i momenti salienti sono stati raggruppati, per comodità, in pochi ma importantissimi blocchi. Eccoli di seguito.

Game of Thrones 7×06 momenti TOP

Oltre la Barriera

Come c’era da aspettarsi a conclusione di Eastwatch, questo episodio concentra la maggior parte delle sue forze oltre la Barriera, a seguire le gesta di quella che avevamo soprannominato la Suicide Squad. Jon, Tormund, Jorah, Toros, Gendry e Beric sono nelle terre dei Bruti con lo scopo di catturare un estraneo e portarlo al cospetto di Cersei (Lena Headey) e Daenerys durante quello che sperano sarà un incontro per trattare una tregua e organizzare un attacco congiunto. L’occasione, la grande reunion di tutti questi personaggi simpatici, ci offre la possibilità di dare uno sguardo da vicino a ognuno di loro: gli occhi tristi del Mastino; la giovinezza nonostante la forza di Gendry; la fede di Beric Dondarrion; l’amore ruvido e sincero di Tormund per Brienne; quello del prete Rosso per il suo Dio e per il vino; l’onore di Jorah; i dubbi di Jon.

Quello che nelle più oscure previsioni doveva avverarsi si è effettivamente avverato: due dei personaggi dello show ci hanno lasciati. Uno dei tre draghi di Dany, non è chiaro se sia Viserion o Rhaegal, è stato trafitto e abbattuto dalla lancia di ghiaccio del Re della Notte. Questo vuol dire non solo che il possente figlio di Dany è morto, ma anche che adesso è dalla parte dei Morti, dal momento che il Re della Notte non ha esitato a riaccendere i suoi occhi di blu. Il drago però non è il solo caduto della battaglia: insieme ai tanti morti, abbattuti di nuovo dai prodi guerrieri che accompagnano Jon, anche Thoros di Myr, il simpatico prete ubriacone, ha abbandonato questo mondo a seguito di una feroce lotta contro l’esercito del Re della Notte. Ma Thoros non sarebbe stato l’unico se, nel momento più buio, non fosse intervenuta Daenerys a cavallo del suo Drogon, con i suoi fratelli per i quali sappiamo com’è andata, purtroppo…

Ghiaccio e Fuoco

La presenza di Dany(Emilia Clarke) oltre la Barriera è significativa perché la Regina, accorsa a salvare gli uomini in missione, prende finalmente coscienza di qual è la minaccia di cui parla Jon. Da questo momento in poi la ragazza si sentirà ancora più legata al giovane Re, che scampa per miracolo agli Estranei grazie al provvidenziale e inaspettato aiuto di Zio Benjen/Mani Fredde. Sul suo letto, scampato alla morte, di fronte a Dany che gli promette il suo aiuto (e che sbircia le sue orrende cicatrici al torace), Jon Snow (Kit Harington) decide di inginocchiarsi, forse memore dell’avvertimento di Tormund che, nonostante la stima verso il suo re oltre la Barriera, Mance Ryder, lo definisce uno sciocco che non si è inginocchiato causando migliaia di morti. In questo momento molto toccante e carico anche di una tensione, che definire sessuale sarebbe riduttivo, accadono due cose importanti: Jon chiama la Regina ‘Dany’ (Emilia Clarke), come solo suo fratello faceva, un familiare quindi, cosa che la ragazza non esita a sottolineare; lei invece spiega che non potrà mai avere dei figli suoi e che i draghi sono per lei dei figli veri e propri. Che voglia inconsciamente mettere in guardia Jon (se mi prendi in moglie non avrai eredi)? A proposito di questo, Tyrion (Peter Dinklage) ha sollevato proprio la questione ereditaria. Chi governerà i Sette Regni alla morte di Daenerys, alla luce del fatto che la donna è maledetta e non può avere altri figli? Jon sembra davvero la soluzione a tutte le domande… La situazione, alla luce delle informazioni dell’episodio numero 5, sembra oltremodo ingarbugliata trai due, che si stanno avvicinando sempre di più. Forse, l’opzione che li vede sedere entrambi sul trono non è poi tanto lontana dall’avverarsi.

Vendetta vs Paura

Molto complessa è invece la situazione a Grande Inverno. Le parti in gioco sono fondamentalmente quattro: Sansa, la lady reggente, gode del favore degli uomini del Nord, cerca di governare con saggezza, tuttavia non gode dell’appoggio della sorella Arya e si affida ancora troppo a Ditocorto; quest’ultimo, che chiaramente non parteggia per nessuno che non sia se stesso, continua a instillare veleno nella mente di Sansa, contro la sorella minore, che è molto più complicata da gestire dell’altra; Arya (Maisie Williams) non si fida di Sansa, non capisce la sua diplomazia, arriva a minacciarla, certo non alzerebbe mai una mano contro la sua famiglia, ma l’importante è che la maggiore sappia di cosa è capace; infine Brienne, l’unico personaggio che potrebbe condurre le ragazze alla ragione, ma che viene inspiegabilmente allontanata da Grande Inverno, per andare ad Approdo del Re e rispondere alla chiamata di Cersei in vece della Lady Reggente. La partenza di Brienne mette gli equilibri di Grande Inverno in pericolo, Lord Baelish ha ancora troppa influenza su Sansa (Sophie Turner) e troppa importanza strategica e lei, mossa dalla paura, non capirà mai le ragioni di Arya, mossa invece dalla vendetta. Solo il ritorno di Jon sarà in grado di restituire armonia alla dimora degli Stark, ma sembra che questo ritorno passerà per un sentiero molto difficile e affollato di lotte e battaglie.

Kevin Spacey a Roma per Baby Driver: “Il mio nome è Michael Caine!”

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In una calda domenica d’agosto l’eclettico e brillante Kevin Spacey si è concesso alla stampa italiana per qualche domanda in occasione dell’uscita nelle sale italiane il prossimo 7 settembre di Baby Driver – Il genio della fuga, il nuovo film diretto da Edgar Wright, in cui il celebre attore statunitense interpreta Doc, la mente geniale a capo di una gang che rapina banche.

Durante l’intervista Spacey si è dimostrato un vero intrattenitore, esternando più volte tutta la passione per il proprio mestiere, che non giudica un lavoro difficile ma un vero e proprio piacere.
Contrariamente ad uno dei suoi personaggi più noti, lo spietato Frank Underwood nella popolare serie Netflix House of Cards, Kevin Spacey ha cercato di evitare qualsiasi riferimento alla politica nelle sue risposte.

Tre anni fa lei, in un’intervista all’Hollywood Reporter, aveva parlato delle scelte della sua carriera e aveva detto che avrebbe voluto accettare unicamente ruoli di rilievo, che non avrebbe più interpretato il fratello di nessuno e ha proprio detto “Datemi Martin Scorsese e un ruolo vero oppure andatevene a fanculo!” Volevo sapere se conferma e se per questa scelta lei ritiene Edgar Wright un nuovo Martin Scorsese del cinema?

Penso di dover collocare questa risposta nella categoria corretta… C’è stato specificamente un periodo nella mia carriera in cui per poter raggiungere un certo livello, per potermi spingere oltre, dovevo smettere di interpretare determinati ruoli. Suppongo che adesso io stia cercando di ricostruire la mia carriera cinematografica, poiché per un certo verso , quando mi sono trasferito a Londra per dirigere un teatro, sono uscito dalla vista e quindi dalla mente di tante persone di Hollywood, quindi ora mi interessa essere una parte importante del racconto di una storia e ti posso assicurare che se Martin Scorsese mi offrisse una parte non lo manderei a fanculo.
Per quanto riguarda Edgar Wright, io amo i suoi film, è brillante, molto divertente, amo l’uso della musica nei suoi film e poi questo era un po’ il ruolo giusto per Michael Caine, quindi come avrei potuto rifiutare? [Imitando la voce di Michael Caine] My name is Michael Caine!

In che modo Doc di Baby Driver è diverso dai bad guys che lei ha interpretato precedentemente e, secondo lei, quali sono gli ingredienti perfetti per interpretare un cattivo?

Tu lo chiami bad guy, ma io non lo giudico un cattivo. Quando interpreti un ruolo non è compito mio giudicare, il mio è recitare. È il tuo lavoro giudicare, io interpreto una persona e anche “il cattivo” non è interpretabile, tu puoi solo interpretare azioni che compiono le persone, quello che dicono, quello che pensano. Quindi, non è il mio lavoro. Certamente il pubblico è molto attratto da personaggi complessi, machiavellici; soprattutto negli ultimi vent’anni, forse da I Soprano il pubblico è innamorato degli antieroi.

Secondo lei per un bravo attore è più interessante e stimolante interpretare un basista di rapine in banca, un politico corrotto o un grande personaggio a teatro?

È molto difficile perché è come fare un confronto tra le arance e le mele ma se dovessi proprio fare un paragone tra arance e mele ti direi che se queste arance e mele fossero nel teatro allora io sarei la persona più felice al mondo.

Lei adesso è un modello per molti attori… Quali sono invece i suoi modelli come attore e come persona?

Io sono stato molto fortunato poiché mia madre amava il teatro e il cinema e mi ha fatto conoscere una varietà di talenti incredibili che sono diventati i miei modelli: Henry Fonda, Katharine Hepburn, Spencer Tracy, Rosalind Russell, Cary Grant, James Stewart, Bette Davis, la lista è molto lunga…

Come modelli di persona sono stato molto fortunato ad avere Jack Lemmon nella mia vita quando ero molto giovane e ho avuto la possibilità di lavorare con lui in quattro occasioni differenti, una persona di un’influenza incredibile. Inoltre citerei Joseph Papp, che diresse il New York Shakespeare Festival, Alan J. Pakula, uno dei primi registi che si è battuto per me e questi sono solo alcuni di loro…

Lei in Baby Driver è doppiato da Roberto Pedicini. Ha mai ascoltato la sua voce italiana? Cosa ne pensa del mondo del doppiaggio, visto che anche lei ne ha fatto parte in diverse occasioni?

Chiederei per prima cosa quali altri attori doppia.

Jim Carrey, Javier Bardem…

Perché una volta ho conosciuto una persona ad una festa al festival di Berlino ed era molto entusiasta di incontrarmi e mi disse: “Io sono te!” e continuava a ripeterlo aggiungendo “io sono la tua voce in tutti i tuoi film in Germania, e sono inoltre Robert De Niro e Sean Connery”. Così io dissi: “quindi se faccio un film con De Niro e Sean Connery tu fai entrambi”. Non ho conosciuto questo doppiatore italiano ma farò in modo di non girare mai un film con Jim Carrey.

C’è una tipologia di ruolo che non prende in considerazione, che non le interessa interpretare?
Lei prima ha parlato degli antieroi, della fascinazione del pubblico per queste figure… Crede sia così anche nella vita reale, che è finita l’epoca del buonismo e ci affidiamo agli antieroi?

Le uniche parti che non voglio accettare sono quelle che sono scritte male. Non mi censuro per nessun tipo di ruolo. Qualche volta la gente crede che io o comunque gli attori siamo lì a scegliere i ruoli: George Clooney interpreta questo ruolo, Brad Pitt quest’altro, io un altro ancora, non funziona così. Io posso solo interpretare le parti che mi vengono offerte e quelle che io magari in quel momento sono libero di poter fare. Io sono aperto a tutti i tipi di ruoli. L’unica cosa che mi spaventa veramente è la stupidità, non ho paura di nient’altro.

Per la seconda domanda, non ho idea. Intuisco che sia un modo molto intelligente per farmi una domanda politica.

Tornando a Baby Driver, so che ha recitato a tempo di musica. Ci può raccontare com’è andata?

Certo. Quando abbiamo letto la sceneggiatura per la prima volta, abbiamo ascoltato tutti i brani della colonna sonora, poiché tutta la musica era già stata scelta. Quindi, quando la leggi è come se la ascoltassi e si tratta di una lettura molto sexy e poi ci sono scene in cui Edgar voleva che fisicamente seguissimo il ritmo della canzone, avevamo delle cuffiette e potevamo recitare come se qualcuno ci desse il tempo, facevamo tutta la parte fisica fino all’inizio del dialogo quando la musica si fermava ed era come una specie di danza.

In Baby Driver la sua voce è al centro di uno dei brani, dato che viene remixata dal protagonista, quindi volevo chiederle se aveva qualche curiosità in merito. Poi volevo sapere qualcosa sulla sua esperienza da produttore, per esempio per Manhunt?

Adoro! Voglio essere un mixtape.

Come produttore, quello che amo di questo lavoro è essere un facilitatore, mettere insieme figure: trovare il regista, gli attori, lo sceneggiatore. Mi piace assistere al processo, fidarsi delle persone che hai assunto e lasciarle lavorare. Per dodici anni ho fatto questo lavoro qui, come direttore artistico dell’Old Vic e credo sia una cosa bellissima vedere il progetto che prende forma. Anche per Unabomber è stata una bellissima esperienza e penso che sia una serie fantastica.

Lei ha interpretato vari ruoli importanti, dal marito di famiglia che si masturba in doccia fino ad arrivare al politico amorale? Qual è stato, secondo lei, il ruolo più difficile?

[Ride fragorosamente] Mi piace come descrivi i miei ruoli. La masturbazione è stata piuttosto difficile. Comunque non so, penso sia improprio per un attore parlare di un ruolo difficile, non lo è, è maledettamente divertente, è un piacere, è una gioia andare al lavoro ogni giorno e fingere per vivere. Ho fatto un monologo una volta a teatro in cui il personaggio racconta che a dieci anni il padre l’aveva mandato a lavorare in una giornata caldissima per coltivare le patate. È stato lì ore e ore a girare la terra per queste patate, poi ha deciso di fare altro e si è cominciato ad occupare di studi legali e da quel giorno non ha più lavorato un solo giorno in vita sua.

di Ivana Ziello

Jerry Lewis morto: ci lascia a 91 anni il genio della commedia

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Jerry Lewis, il genio della commedia, creativo e prorompente, si è spento all’età di 91 anni. La notizia si legge su The Hollywood Reporter.

Lewis, il cui duo comico con Dean Martin a partire dagli anni ’50 ha conquistato lo show business e ha cambiato la storia della commedia, ci ha lasciati mentre era nella sua casa di Las Vegas, come riportato dai familiari, nella mattina di domenica 20 agosto.

Morto Jerry Lewis

Nel corso della sua lunga carriera, condivisa per lungo tempo con Martin, Jerry Lewis ha lavorato in oltre 60 film. Il duo comico si sciolse nel 1956 (durava da ben sei anni) e si esibì in un grande spettacolo di addio al Copacabana di New York.

A partire dal 1960, Lewis si spostò anche dietro la macchina da presa con il debutto Ragazzo tuttofare.

La sua carriera è stata costellata da grandi successi ma da scarso apprezzamento da parte della critica, anche se portò a casa con grande merito il Leone d’Oro alla carriera nel 1999 a Venezia. Tuttavia negli ultimi anni la sua salute lo ha tenuto lontano dai riflettori. Soffriva infatti di diabete e fibrosi polmonare, ha avuto nel corso degli anni un’operazione a cuore aperto e ha combattuto un cancro alla prostata.

The Defenders: recensione della serie Marvel/Netflix

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The Defenders: recensione della serie Marvel/Netflix

L’enorme progetto Netflix annunciato nel 2014 ha finalmente trovato il suo compimento in The Defenders, disponibile dal 18 agosto. La serie tv co-prodotta dalla piattaforma insieme alla Marvel ha messo insieme i quattro eroi che ci sono stati presentati nel corso degli ultimi anni: Daredevil, Jessica Jones, Luke Cage e Iron Fist.

Il progetto

Alla base del progetto c’è, ovviamente, il modello cinematografico del MCU in cui dopo aver presentato tutti i vendicatori nell’arco di un paio di anni con svariati film, arriva il film/serie collettiva che fa incontrare i personaggi e forma il super team destinato a salvare New York. In pieno stile Netflix però la serie non ha paura di sporcarsi le mani, mettendo in scena violenza e sangue, un pizzico di tensione sessuale, e dinamiche interpersonali molto più realistiche e colorite rispetto a quelle viste al cinema in tanti anni di Universo Condiviso.

Le ragioni sono semplici: il cinema con un esborso di molto superiore si prefigge di raccogliere un pubblico ampio, costituito prevalentemente di giovani e  giovanissimi spettatori. Per una questione di target invece, lo show può permettersi queste incursioni di temi Rating R che consentono anche al prodotto di avere più sostanza.

Pur avendo le carte in regola e il potenziale per mettere in piedi uno show convincente, The Defenders cade sui punti dolenti delle serie che lo hanno preceduto. Non è infatti un caso se le trame legate a Daredevil sono le migliori, mentre, in ordine decrescente di carisma, l’appeal dello show scema da Jessica Jones, passando per Luke Cage fino a Iron Fist.

La genesi

Nei fumetti Marvel, i Difensori (The Defenders) sono formati da Doctor Strange e sono composti dallo Stregone Supremo stesso, con Hulk e Namor il Sub-Mariner. Le necessità di avere alcuni dei protagonisti della squadra originale nel reparto cinema, ha spinto la Marvel a realizzare il progetto, ancora una volta vincente dal punto di vista produttivo, di quattro serie parallele (da cui è poi nata l’esigenza, per acclamazione popolare, di una serie spin off su The Punisher), che convergono adesso in questo quinto prodotto: un ibrido che tenta di mettere insieme i toni e le storie dei quattro protagonisti, che con il proprio trascorso arrivano quasi tutti preparati a questo appuntamento.

Il team

A differenza degli Avengers, la loro squadra si forma per caso. Sono quasi dei teppistelli di strada che per una fortuità casualità conoscono tutti la stessa infermiera (Rosario Dawson), che sempre per caso li mette insieme. Non c’è Nick Fury, quindi, a strutturare la squadra, e quindi non c’è nemmeno il nome ufficiale. Non sentiamo mai la parola Difensori o Defenders, ma più di una volta viene detto da Matt Murdock o da Danny Rand che è importante “difendere la città”. La battaglia per Hell’s Kitchen o per Harlem diventa quindi allargata all’intera città, da sempre, sia nei fumetti che nel cinema, location prediletta per i cattivi di tutti i tempi, punto di partenza per piani distruttivi.

The defenders Sigourney WeaverI villain

Il nemico contro cui si scontrano i nostri è, ovviamente, La Mano, affrontata già da Iron Fist e da Daredevil (con le funeste conseguenze per Elektra), che torna nel dispiegamento di tutte le sue “dita”. Se ogni singolo personaggio ha la sua aria di influenza e la sua Nemesi, Alexandra Reid, interpretata da Sigourney Weaver, è la leader del gruppo, colei che guida le operazioni e che confida nell’arma finale della Mano stessa: Black Sky. Nei fumetti Marvel il personaggio è un misterioso assassino, nello show è Elektra rediviva, risuscitata dalla Mano e da Alexandra in persona, per compiere la missione finale: conquistare il pugno di Iron Fist.

Il cast

E proprio nelle fondamenta della trama che The Defenders trova il suo punto più debole. Nonostante il vistoso impegno, a differenza di Charlie Cox, Kyrsten Ritter e Mike Colter, il ricciuto Finn Jones non ha il carisma per mettere in scena un combattente credibile e il suo ruolo centrale nel racconto ne mina la credibilità. È lo stesso tallone d’Achille che aveva anche il suo show standalone! Discorso diverso vale per gli altri attori: la Ritter riesce sempre a conquistare la scena con i suoi occhi grandi, le sue gambe lunghe e i tagliente sarcasmo, mentre Colter, forte dell’innegabile presenza scenica, si mostra efficace più come spalla o componente di un gruppo che in solitaria.

Cox è invece il veterano, il responsabile per il personaggio più strutturato, colui che ha il maggiore coinvolgimento emotivo nella storia e quello che, grazie anche a due stagioni da solista, ha il posto più largo nel cuore dei fan. A lui viene affidato il ruolo di riluttante guida, è lui l’unico a conservare una identità segreta, almeno per gli abitanti di New York, lui è colui che abbraccia il suo fato e che davvero coltiva dentro di sé una doppia personalità, così come è stata doppia la vita che ha condotto fino alla fine della sua seconda stagione. Il Diavolo di Hell’s Kitchen viene constretto a rimettersi in gioco, nonostante le paure, i timori e le promesse, ma scopre che il suo ritorno nei vicoli bui del quartiere di New York è accolto con gioia e selvaggio piacere da lui stesso.

L’unione fa la forza

La serie parte con molta calma, ricostruisce i suoi percorsi e fotografa i quattro protagonisti nella loro condizione del momento, per poi portarli pian piano insieme, tanto che soltanto alla fine del terzo episodio si trovano tutti insieme a combattere per la stessa causa, spalla a spalla. A metà serie quindi arriva la svolta, si forma il team, ritorna anche il personaggio si Stick, fondamentale per Daredevil e in questo caso per la missione intera, ma si pongono anche le basi per i grandi misteri che, considerati tali, si risolvono sempre in una nuvola di fumo. La Mano, i suoi scopi, le Dita, l’immortalità, la distruzione di NY: sono tutti elementi ricorrenti, fondativi potremmo dire, che però sono posti su basi molto fragili e confuse. E probabilmente in questo risiede il poco appeal dello show in generale.

Trai pregi di The Defenders c’è da considerare soprattutto la presenza della Weaver che conferma una presenza scenica inossidabile, solidità nella recitazione anche di fronte a script fallaci, una gravitas da diva in carriera che sembra far impallidire il resto del cast. A lei vanno aggiunti i volti noti delle quattro serie tv precedenti che però, con l’eccezione dell’infermiera Claire, la Nick Fury di turno potremmo dire, e di Colleen Wing, fungono principalmente da accessori. Sono loro i “cari” che ogni personaggio rischia di perdere se si mette contro la Mano, la componente di “debolezza” che ogni eroe buono ha agli occhi del cattivo, nel più canonico e rassicurante dei racconti.

Lo stile delle otto diverse puntate è il risultato di otto diversi punti di vista, dal momento che ogni episodio ha la sua mano di regia. Questa scelta non inficia però l’unità linguistica dello show che si rivela prevalentemente coesa, soprattutto nella rappresentazione confusa, concitata, violenta degli scontri a mani nude. Le nocche sanguinati, i calci, i pugni, il dolore (anche quelli di Luke Cage), dimostrano la fallibilità bellissima di questi eroi da piccolo schermo, la vicinanza alla fragilità umana, smascherano così il loro comune denominatore, l’elemento che li lega agli spettatori che fanno il tifo per loro, sempre incerti sull’esito degli scontri.

The Defenders, l’eroismo in streaming

Con un inizio tiepido e una seconda parte incalzante, The Defenders non risparmia momenti di puro eroismo e di grandi emozioni, rivelandosi leggermente inferiore alle sortite in solitaria di Daredevil, ma rispecchiando lo spirito del progetto e regalando momenti di godibile televisione, in streaming ovviamente.

Glass: le riprese ufficialmente al via lunedì

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Glass: le riprese ufficialmente al via lunedì

Cominceranno il prossimo lunedì, 21 agosto, le riprese di Glass, il film diretto da M. Night Shyamalan con cui il regista di Philadelphia concluderà la trilogia cominciata con Unbreakable e proseguita con Split.

Le indicazioni precedenti, riferite da Samuel L. Jackson, parlavano di un inizio il 25 agosto, ma Shyamalan ha appena condiviso sul suo account Facebook che la lavorazione comincerà il prossimo lunedì.

Il titolo del film, e chi ha memoria buona lo avrà capito al primo colpo, si riferisce sicuramente a Mr. Glass, nella traduzione italiana L’Uomo di Vetro, ovvero il nome da Supervillain che si era attribuito il personaggio di Sameul L. Jackson, Elijah Price, nel glorioso finale di Unbreakable.

Qui la prima sinossi: Dunn (Bruce Willis) sta dando la caccia alla Bestia, controparte sovrumana di Crumb (James McAvoy), scontrandosi con lui in maniera sempre più aspra. Intanto Price (Samuel L. Jackson) emerge dall’ombra, nascondendo dei segreti che si riveleranno pericolosi per entrambi.

Glass sarà il sequel di Split e Unbreakable

Interpretato da Samuel L. Jackson, James McAvoy, Bruce Willis e dall’attrice vincitrice del Golden Globe Sarah Paulson, Glass porta avanti le vicende narrate in Unbreakable – Il Predestinato (2000) e Split (2016), entrambi scritti e diretti dallo stesso Shyamalan. Glass vede David Dunn all’inseguimento dell’identità sovrumana di Kevin Wendell Crumb, ovvero la Bestia, in un susseguirsi di incontri sempre più pericolosi. Elijah Price, noto anche con lo pseudonimo de “l’Uomo di Vetro”, emergerà dall’ombra in possesso di segreti decisivi per entrambi gli uomini.

Atomica Bionda: interviste a Charlize Theron e James McAvoy

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Charlize Theron e James McAvoy sono i protagonisti di Atomica Bionda, l’action di spionaggio arrivato al cinema venerdì 18 agosto.

Ecco le interviste ai due attori pubblicate su Universal Pictures International Italy:

Leggi la recensione di Atomica Bionda

I protagonisti del film sono Charlize Theron e James McAvoy e la pellicola segna il debutto alla regia in solitaria per David Leitch, già regista di John Wick con Chad Stahelski e che dirigerà Deadpool 2.

Diretto da David Leitch su un adattamento di Kurt JohnstadAtomica Bionda arriverà al cinema negli USA l’11 agosto 2017. Protagonisti del film sono Charlize Theron e James McAvoy. Nel cast ci sono anche John Goodman, Sofia Boutella, Til Schweiger, James Faulkner, Eddie Marsan, Roland Møller, Bill Skarsgård, Barbara Sukowa, Johannes Johannesson e Toby Jones.

Charlize Theron nel trailer di Atomica Bionda

Trama: Un agente segreto viene chiamato a entrare in azione quando un membro dell’IM6 viene ucciso poco prima della caduta del Muro di Berlino.

Star Wars Gli Ultimi Jedi: confermati i cameo famosi

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Star Wars Gli Ultimi Jedi: confermati i cameo famosi

John Boyega ha confermato che in Star Wars Gli Ultimi Jedi, così come ne Il Risveglio della Forza, ci saranno diversi cameo prestigiosi, a partire dai principi William e Henry, fino a Tom Hardy.

Durante la sua partecipazione a BBC Radio4 (via Screen Daily), l’attore dichiarato di essere stanco dei segreti, spiegando: “Ne ho abbastanza di segreti. Sono venuti sul set. C’erano. Sono stanco di nascondere le cose. La cosa è comunque trapelata, ci sono le immagini. Ogni volta che mi chiedono qualcosa devo sempre tergiversare. Sono stanco di farlo. C’erano, e c’era anche Tom Hardy.”

Purtroppo, Boyega non ha specificato i ruoli che i tre personaggi andranno a ricoprire, lasciandoci il piacere, nel caso sia possibile, di scoprire altri volti noti nel film di Rian Johnson.

Star Wars Gli Ultimi Jediun esclusivo backstage dal D23

La sinossi: “In Star Wars Gli Ultimi Jedi della Lucasfilm, la saga Skywalker continua quando gli eroi de Il Risveglio della Forza si uniscono alle leggende della galassia in un’epica avventura che svelerà i misteri della Forza e le scioccanti rivelazioni del passato risalenti all’Era antica. Star Wars Gli Ultimi Jedi arriverà nei cinema USA il 15 dicembre 2017.”

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FIRST LOOK – Carrie Fisher in Star Wars Gli Ultimi Jedi

Il film sarà diretto da Rian Johnson e arriverà al cinema il 15 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende immediatamente successive a Il Risveglio della Forza.

In Star Wars Gli Ultimi Jedi torneranno Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam DriverDaisy RidleyJohn BoyegaOscar IsaacLupita Nyong’oDomhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie e Andy Serkis. Gli altimi attori unitisi al cast sono Benicio Del ToroLaura Dern Kelly Marie Tran.

Dick Cheney: chi sarà George W. Bush nel biopic con Christian Bale?

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Christian Bale ha scelto di mettere di nuovo alla prova il suo fisico per interpretare Dick Cheney, vicepresidente degli Stati Uniti durante l’amministrazione Bush.

Bale non sarà però il solo nome di prestigio del film diretto da Adam McKay (La Grande Scommessa), infatti a lui si sono già uniti Amy Adams e Steve Carrell, ma grazie a That Hashtag Show, adesso sappiamo anche quali altri nomi potrebbero entrare nel cast in ruoli chiave.

Secondo il report infatti, Edward Norton e James Marsden sarebbero in lizza per impersonare il Presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, mentre MacKenzie Davis, vista in The Martian, è la top contender per il ruolo di Mary, figlia di Cheney.

Un trio di attori di alto profilo è invece in gara per dare volto al Segretario di Stato Colin Powell: si tratta di Giancarlo Esposito, Cuba Gooding Jr. e Tyler Perry.

Christian Bale non ha mai visto un cinecomics, a parte i suoi e quelli con Christopher Reeve

Il biopic sarà diretto da Adam McKay, regista de La grande Scommessa, in cui ha diretto sempre Bale, mentre al cast si starebbe unendo una squadra di fuori classe, tra cui Amy Adams, nei panni della la moglie di Cheney, Lynne, e Steve Carrell che sarà il Segretario della Difesa Donald Rumsfeld.

Il film racconterà dell’ascesa di Cheney, fino al culmine al fianco di Bush. McKay ha dichiarato a Deadline di essere affascinato dalla figura di Cheney: “Nel momento in cui ho iniziato a scavare nella sua vita, sono rimasto sconvolto scoprendo quanto abbia contribuito a formare l’America moderna.”

Al momento la data d’uscita del film è fissata per il 2018.

Christian Bale ci riprova: nuova trasformazione fisica – foto

Han Solo: un’unità R2 diventa una stufa nel nuovo video dal set

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Han Solo: un’unità R2 diventa una stufa nel nuovo video dal set

Ci sarà l’Impero e probabilmente altre unità R2 nel prossimo Han Solo diretto da Ron Howard, ma sembra che ci saranno anche tante macerie, miserie e contesti di abbandono trai quali il giovane contrabbandiere muoverà i suoi primi passi nella storia della Galassia.

Stando al video diffuso su Instagram da Howard, alcune componenti di noti droidi saranno anche riutilizzati in maniera creativa, nel mezzo di location che somigliano molto a discariche. Come lo stesso regista dice: le cose sono un po’ difficili in giro per la Galassia.

Lo scheletro dell’unità R2 in questione sembra riempito di legna che arde, una soluzione creativa per riscaldarsi in un luogo dove, chiaramente, gli abitanti dello stesso vivono in condizioni di difficoltà.

Han Solo spin-offla verità dietro il licenziamento di Lord e Miller

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Ricordiamo che lo spin-off sarà ambientato dieci anni prima degli avvenimenti di Una Nuova Speranza. Nel film ci sarà anche ChewbaccaAlden Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu di Harrison Ford. Nel cast anche Emilia Clarke, Donald Glover e Woody Harrelson.

Lo spin-off sul personaggio è previsto per il 25 maggio 2018 e dopo il licenziamento dei registi Phil Lord e Christopher Miller, registi di 21 Jump Street e The LEGO Movie, è stato incaricato Ron Howard di completare l’opera. La sceneggiatura porterà la firma di Lawrence Kasdan e di suo figlio Jon Kasdan.

Aquaman: ecco come sono state effettuate le riprese subacquee

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Aquaman: ecco come sono state effettuate le riprese subacquee

Una delle tante critiche negative rivolte a Batman v Superman è stata quelle relativa alla rappresentazione di Aquaman a cui il film dedica un breve cameo.

Il problema, secondo i bene informati, era la rappresentazione dell’eroe come se stesse trattenendo il respiro in acqua, cosa assolutamente normale per, l’attore, Jason Momoa, ma meno naturale per Arthur Curry, che invece respira sott’acqua.

Il dettaglio ha fatto nascere parecchie perplessità in merito al film standalone sul personaggio DC, le cui riprese sono in corso sotto la direzione di James Wan. A questo proposito però, Willem Dafoe, che nel film interpreta Vulko, ha spiegato alcuni dettagli delle riprese subacquee a Screen Crush.

Dato che gli atlantidei possono parlare e respirare sott’acqua, sarebbe stato comprensibilmente realizzare queste riprese dal vivo. Quindi, l’ambiente marino verrà aggiunto in post produzione:

“Molte delle mie scene sono sott’acqua. Alcune no. Per la maggior parte, visto che parliamo, e riprendere sott’acqua è per molti versi impraticabile dato che siamo limitati rispetto a quello che possiamo fare con questi set. Ma non stiamo facendo le scene sott’acqua, siamo appesi a cavi e in imbracature. Ci sono movimenti, non è come se fossimo tutti seduti in cerchio, facendo finta di essere sott’acqua. Nuotiamo intorno, si spostiamo. Quindi il risultato finale dovrebbe essere molto bello.”

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AquamanMera alle prese con un ubriaco – video dal set

Prima di apparire come assoluto protagonista in Aquaman, il personaggio di Jason Momoa sarà trai protagonisti di Justice League, diretto da Zack Snyder, al fianco di Ben Affleck (Batman), Gal Gadot (Wonder Woman), Henry Cavill (Superman), Ezra Miller (Flash) e Ray Fisher (Cyborg). Il suo esordio sul grande schermo è avvenuto quest’anno, in un cameo di Batman v Superman Dawn of Justice.

Aquaman sarà diretto da James Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring, Fast and Furious 7) e vedrà protagonista Jason Momoa (Game of Thrones). Con lui ci sarà Amber Heard (Magic Mike XXL, The Danish Girl) nei panni di Mera. Al cast si aggiungono Yahya Abdul-Mateen II, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi Lin e  Willem Dafoe. Il cinecomic arriverà al cinema il 21 Dicembre 2018.

Sinossi

Aquaman è il re dei Sette Mari. Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di proteggere il mondo intero.

Wonder Woman 2: Geena Davis vorrebbe essere un’Amazzone

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Wonder Woman 2: Geena Davis vorrebbe essere un’Amazzone

Le trattative tra la Warner Bros e Patty Jenkins per Wonder Woman 2 potrebbero siglare un nuovo record: quello della regista donna più pagata di sempre.

Il successo inatteso anche se sperato di Wonder Woman giustifica senza dubbio il plausibile aumento di paga, per la regista ma anche per la protagonista, Gal Gadot, ma sembra ispirare anche molti altri attori del mondo dello spettacolo a voler partecipare al fenomeno in questione.

In particolare, Geena Davis, intervistata da Variety, ha palesato il desiderio di partecipare al film. Alla domanda sul nuovo trend di eroine action al cinema, tra l’Amazzone di Temiscira e Atomica Bionda, l’attrice di Thelma e Louise ha dichiarato:

“Senza dubbio, Wonder Woman doveva essere realizzato, e sono davvero contenta di come è venuto. Ho incontrato Patty Jenkins e le ho detto ‘Sono sicura che ci sarà un sequel e se hai bisogno di qualche Amazzone, ci sono io, sono disponibile’ (…) Mi è piaciuto molto, abbiamo bisogno di tanti altri film come quello. Il mio sogno sarebbe quello che venga trasmesso uno show in cui io possa essere una tosta così.”

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Anche se non è stato ancora ufficialmente annunciato, è molto probabile che Patty Jenkins torni alla regia del film che vedrà ancora come protagonista Gal Gadot. Il film sarà ambientato nell’Era moderna e la sceneggiatura è in fase di scrittura, con Goeff Johns e Patty Jenkins a lavoro a quattro mani.

Wonder Woman 2 arriverà al cinema il 13 dicembre 2019.

Kingsman: Il Cerchio d’Oro, la prossima eclissi di sole sarà “un promo” del film

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Il prossimo 21 agosto, negli Stati Uniti, si potrà assistere a una eclissi totale di sole e la 20th Century Fox ha pensato di sfruttare questo affascinante fenomeno astronomico per promuovere il film di prossima uscita, Kingsman Il Cerchio d’Oro.

Durante l’eclissi di sole, la luna si troverà a transitare tra la Terra e il sole, appunto, consegnando ai fortunati che si trovano sul lato giusto del pianeta la visuale di una cerchio d’oro nel cielo, appunto.

Proprio in questa circostanza fortuita si inserisce il brillante marketing della Fox, che finge di mettere a punto una eclissi artificiale per promuovere Kingsman Il Cerchio d’Oro e far comparire il simbolo del film in cielo.

Ecco il buffo video:

La sinossi di Kingsman Il Cerchio d’Oro

Kingsman The Secret Service ci ha introdotti al mondo dei Kingsmen, un’agenzia indipendente internazionale che opera ad altissimi livellidi discrezione, il cui obbiettivo ultimo e tenere il mondo al sicuro. In Kingsman Il Cerchio d’Oro, i nostri eroi affrontano una nuova sfida. Quando le loro basi vengono distrutte e il mondo è preso in ostaggio, il loro viaggio li porta a scoprire una alleata, un’agenzia americana chiamata Statesman. Nella nuova avventura che mette alla prova le loro forze, queste due associazioni devono fronteggiare un nemico senza scrupoli per salvare il mondo, una cosa che per Eggsy sta diventando quasi un’abitudine…

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Nel cast di Kingsman Il Cerchio d’Oro torneranno quindi Taron EgertonColin FirthMark StrongSophie Cookson Edward Holcroft mentre si sono aggiunti a oggi Julianne MooreHalle BerryPedro PascalSir Elton John, Vinnie Jones e Channing Tatum.

Il film arriverà in sala il 29 settembre 2017.

Fantastici Quattro, Jamie Bell: “Siamo tutti amaramente delusi”

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Fantastici Quattro, Jamie Bell: “Siamo tutti amaramente delusi”

Il reboot Fantastic 4 – I fantastici quattro ha fatto discutere moltissimo fan e addetti ai lavori. Il lavoro di Josh Trank ha attraversato momenti difficili, tra incomprensioni e problemi molto seri di produzione e di post produzione diventando così, forse ingiustamente, quello che è considerato il peggior cinecomic di sempre.

A parlare di nuovo del film è stato uno dei protagonisti, Jamie Bell, che nel film interpreta Benjamin Grimm / La Cosa. Durante un’intervista con LA Times, l’attore ha spiegato:

“C’erano diverse cose del film delle quali non ero a conoscenza, dal momento che sono solo un attore e faccio sul set quello che mi viene richiesto. Ma tutti abbiamo cominciato a lavorare a quel progetto con le migliori intenzioni. Una produzione comincia con l’intenzione di realizzare qualcosa di unico e originale, con integrità. E penso che il film si sia davvero impegnato ad arrivare a questi obbiettivi. Non so cosa è potuto accadere tra il lancio del viaggio e l’arrivo. Credo che siamo rimasti tutti amaramente delusi dal film. Ma è solo il modo in cui a volte vanno le cose.”

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Jamie Bell ha partecipato al film Fantastic 4 – I fantastici quattro al fianco di Kate Mara, con cui poi ha cominciato una relazione sentimentale che dura tutt’oggi, di Miles Teller e di Michael B. Jordan.

A rotazione, chi più chi meno, tutti gli attori si sono dimostrati molto comprensivi verso l’esito del film: ognuno di loro ha dato il meglio sul set, ma tutto quello che è accaduto dopo ha riguardato prevalentemente i cattivi rapporti di Trank stesso con la produzione. Un disastro, insomma, che esula dalle effettive doti dei quattro protagonisti.

Star Wars Gli Ultimi Jedi: un risvolto inaspettato per Kylo Ren

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Star Wars Gli Ultimi Jedi: un risvolto inaspettato per Kylo Ren

Nonostante per metà del film precedente indossi una maschera, Adam Driver è senza dubbio uno dei nuovi volti protagonisti del corso moderno del franchise di Guerre Stellari, e in Star Wars Gli Ultimi Jedi il suo personaggio sarà senz’altro fondamentale per lo sviluppo delle vicende.

Durante un’intervista, Driver ha parlato brevemente dell’incredulità di far parte di questo franchise e ha definito inaspettato quello che accadrà a Kylo Ren nel prossimo film, che arriverà il sala il 15 dicembre.

Star Wars Gli Ultimi Jediun esclusivo backstage dal D23

La sinossi: “In Star Wars Gli Ultimi Jedi della Lucasfilm, la saga Skywalker continua quando gli eroi de Il Risveglio della Forza si uniscono alle leggende della galassia in un’epica avventura che svelerà i misteri della Forza e le scioccanti rivelazioni del passato risalenti all’Era antica. Star Wars Gli Ultimi Jedi arriverà nei cinema USA il 15 dicembre 2017.”

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Il film sarà diretto da Rian Johnson e arriverà al cinema il 15 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende immediatamente successive a Il Risveglio della Forza.

In Star Wars Gli Ultimi Jedi torneranno Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam DriverDaisy RidleyJohn BoyegaOscar IsaacLupita Nyong’oDomhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie e Andy Serkis. Gli altimi attori unitisi al cast sono Benicio Del ToroLaura Dern Kelly Marie Tran.

Fonte: TODAY

IT: il gioco a 8 bit che ti permette di affrontare Pennywise nelle tubature

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La Warner Bros ha diffuso un link che conduce a un giochino a 8 bit completamente dedicato a IT, il film diretto da Andy Muschietti che porterà al cinema il romanzo omonimo di Stephen King.

A questo link, potrete giocare con la barchetta di Georgie ed evitare gli ostacoli lungo le tubature, collezionando palloncini e fuggendo da detriti, mattoni e soprattutto da Pennywise il Clown.

Parlando con SFX Magazine, il regista Muschietti ha dato una risposta molto onesta, in merito al film tv degli anni ’90, primo tentativo di raccontare per immagini la storia del romanzo di King.

“A essere onesti, non ero un grande fan della serie. Non ero più un bambino quando uscì nel 1990. Quindi il mio attaccamento è stato più al romanzo a al mondo di Stephen King che alla miniserie.”

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Oltre a Bill Skarsgard (che interpreterà Pennywise il Clown) nel cast del film IT figurano anche Jaeden Lieberher, Finn Wolfhard, Sophia Lillis, Jack Dylan Grazer, Wyatt Oleff, Chosen Jacobs e Jeremy Ray Taylor.

Dopo la rinuncia di Cary Fukunaga (True Detective) con Will Poulter pronto a incarnare Pennywise il Clown, la regia è stata affidata ad Andy Muschietti (La Madre). Dan Lin, Roy Lee, Seth Grahame-Smith e David Katzenberg produrranno l’adattamento che segue quello televisivo degli anni Novanta con John Ritter e Tim Curry. 

ITStephen King ha visto il film e rassicura: “State tranquilli”

La storia originale è incentrata su sette bambini che affrontano un mostro in grado di mutare le proprie sembianze, il più delle volte simile a un clown, Pennywise il Clown. Anni dopo, torneranno nella loro città natale per affrontare nuovamente la creatura. È stata confermata la formula dei due film: nel primo verrà rappresentata la vicenda con protagonisti i personaggi bambini, mentre il secondo si focalizzerà sui personaggi una volta adulti.

Death Note: L si confronta con Light nella nuova clip

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Death Note: L si confronta con Light nella nuova clip

Netflix ha diffuso una nuova clip di Death Note, in cui L si confronta con Light. Il film sarà disponibile sulla piattaforma a partire dal prossimo 25 agosto.

Death Notetrailer del film Netflix

Death Note sarà disponibile sul catalogo in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo a partire dal 25 Agosto 2017.

Sinossi:

Basato sul celebre manga giapponese di Tsugumi Ohba e Takeshi Obata, Death Note segue le vicende di uno studente liceale che trova un libro dotato di poteri sovrannaturali: se il proprietario vi scrive sopra il nome di qualcuno, disegnando al contempo il suo volto, quella persona morirà.

Reso folle dai suoi nuovi poteri divini, il ragazzo inizia ad uccidere quelli che non ritiene degni di vivere.

Il film originale Netflix è diretto da Adam Wingard (Blair Witch, You’re Next), tra i membri del cast Nat Wolff (Paper Towns), Margaret Qualley (The Leftovers), Lakeith Stanfield (Get Out), Paul Nakauchi (Pirates of the Caribbean: At World’s End), Shea Whigham (American Hustle) e Willem Dafoe (Spider-Man) come voce di Ryuk.

Game of Thrones 7×05: i momenti TOP di Eastwatch

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Game of Thrones 7×05: i momenti TOP di Eastwatch

Il titolo, Forte Orientale, di Game of Thrones 7×05 doveva farci immaginare che qualcosa sarebbe accaduto lì, nel Nord, oltre la Barriera. La certezza che abbiamo è che qualcosa di molto brutto sta per avvenire nel sesto episodio, anche se prima ci sono diversi punti, molto interessanti, da analizzare, relativi alla puntata che vede protagonista, ancora una volta, Jon Snow (Kit Harington).

I migliori momenti di Game of Thrones 7×05

I Lannister mandano i loro saluti

Miracolosamente scampato all’attacco di Drogon, Jaime (Nikolaj Coster-Waldau) corre dall’amata sorella/amante, la Regina Cersei (Lena Headey). Solo per scoprire che lei è già al corrente di ciò che c’è da sapere e per venire a conoscenza di un dettaglio importantissimo: il loro amore contro natura, eppure fortissimo e ancora molto vivo, ha dato origine a nuova vita nel grembo di lei… I gemelli Lannister aspettano quindi un nuovo pargoletto. Tutto bene, se non fosse che Jaime ha accettato, anche se inconsapevolmente, di scenedere a patti con Tyrion (Peter Dinklage). Ha incontrato di nuovo il fratello, ha stretto un patto con lui. Cersei (Lena Headey) ama Jaime e odia Turion. Questo incontro trai due fratelli, che sono molto legati nonostante tutto, potrebbe mettere di nuovo in discussione le dinamiche di questa coppia inossidabile. La presenza di un futuro Lannister, un giovane che possa continuare la dinastia, frutto di incesto, ma adesso non più nascosto, potrebbe aprire nuove prospettive narrative, mentre molte trame trovano la loro conclusione.

Dragon Trainer

Uno dei momenti più emozionanti dell’episodio Eastwatch è l’incontro di Jon Snow con Drogon. Il possente drago, con in sella sua Madre, torna a Roccia di Drago e si ferma di fronte a Jon, dal quale… si lascia accarezzare. La scena è carica di tensione: il Re del Nord sente il sangue Targaryen agitarsi in lui, teme la bestia eppure non fugge, la accarezza. Questo gesto lascia Dany (Emilia Clarke) ammirata, la sua stima (e forse qualche altra cosa) cresce potente nei confronti di questo giovane e affascinante Re, che “si è preso un coltello nel cuore” per la sua gente. La scena successiva che mostra Jon offrirsi volontario per la carica contro il Re della Notte, dipinge un condottiero feroce e determinato, che non ama uccidere ma che si schiera in prima linea per combattere per e con i suoi uomini. Anche questo secondo momento determina la crescente stima di Daenerys per quello che all’inizio considerava un nemico.

Il principe della friendzone è tornato

Dopo la miracolosa e coraggiosa cura di Sam Tarly, Jorah Mormont è riuscito a tornare dalla sua Khaleesi. La donna si mostra oltremodo felice di riavere al suo fianco il cavaliere diseredato, tuttavia, se nei progetti di Jorah c’era quello di tornare al fianco della donna che ama per servirla, si rende subito conto che al suo fianco ora c’è questo giovane sconosciuto, il Re bastardo del Nord. Così Jorah attua la tattica che conosce meglio: assecondare i desideri della sua Regina, accantonando il suo amore e il suo desiderio. Parte per una missione suicida e in quel saluto caloroso, in quello sguardo lanciato sopra la sua spalla, un’ultima occhiata alla donna che ama, sembra trovarsi impressa una condanna a morte, oltre la Barriera.

La Bruta e la Bestia

I Tarly, nobile famiglia dell’Altopiano, diventano involontariamente protagonisti dell’episodio. Randyl Tarly, papà di Sam, e suo figlio minore, Dickon, sono le vittime prescelte da Dany per mostrare la sua ferrea volontà (senza farci dimenticare che il sangue Targaryen che scorre in lei ne fa una potenziale pazza sanguinaria). Il sacrificio di Lord Tarly è un moemnto solenne, e come accadde anche per Alliser Torne, anche in questo caso lo spettatore si trova per un attimo a simpatizzare per un personaggio notoriamente sgradevole, che però compie un ultimo gesto d’onore. Dall’altra parte però c’è Sam, il Tarly più simpatico di tutti. Il ragazzo, che fino a questo momento voleva diventare un Maestro della Cittadella, abbandona suo malgrado gli studi, decidendo di trasformarsi in un uomo d’azione. Se non fosse che per la prima volta nella sua vita alza la voce, lo fa contro Gilly, proprio nel momento in cui la Bruta, ignara, si trova di fronte a una informazione che potrebbe cambiare le sorti di Westeros. La giovane legge che tale Maestro Maynard ha celebrato l’annullamento del matrimonio tra tale pringipe ‘Ragger’, maritandolo contemporaneamente in segreto a Dorne, con un’altra donna. L’informazione che sembra superflua anche per gli spettatori più distratti reca con sè la pretesa di Jon Snow al Trono dei Sette Regni, una pretesa più forte di quella della stessa Daenerys. Il principe in questione è Raegar, che ottenendo l’annullamento da Elia Martell, si è sposato in segreto con Lyanna Stark. Dalle loro giuste nozze è nato un nuovo erede al trono: Jon. L’ultimo ostacolo che separava il Re del Nord dal Trono di Spade si è dissolto: il ragazzo non è il figlio illegittimo di Ned Stark (lo abbiamo scoperto alla fine della sesta stagione), ma nemmeno il figlio illegittimo di Lyanna Stark. Jon Snow è in realtà il legittimo erede al trono dei Sette Regni!

Rivalità tra sorelle

Nonostante abbia passato gli ultimi anni a trasformarsi un una letale assassina, Arya (Maisie Williams) continua a non sapere niente di politica. È un esserino carico di odio e vendetta, e questo è l’unico sentimento che riesce a covare. Forte di questa nozione, che ha magicamente appreso grazie alle sue doti misteriose, Ditocorto farà leva sulla diversità delle sorelle Stark per metterle una contro l’altra. Baelish fa in modo che Arya trovi la famosa missiva che, nella prima stagione, Sansa (Sophie Turner) fu costretta a scrivere al fratello Robb, in cui chiamava Ned traditore e chiedeva al fratello e alla madre di andare a inginocchiarsi ai piedi di Joffrey. Noi sappiamo in che condizioni venne scritta quella lettera, e conosciamo le sofferenze che la povera Sansa ha dovuto sopportare per arrivare dvo’è adesso. Ma Arya è consapevole soltanto dell’abilità politica della sorella e in un’ottica molto moderna, diffida da queste abilità. Riuscirà Ditocorto a levarsi di torno uno Stark di troppo con questi suoi giochetti? Oppure Arya si dimostrerà un passo avanti a lui e gli taglierà finalmente la gola? In tutto questo, Bran tace. L’unico che sa tutto e che può mettere fine alla metà dei conflitti trai protagonisti “buoni” della vicenda, continua a tacere. Cosa avranno in mente gli sceneggiatori?

Nostra è la furia!

Chi non ricorda questo motto ha le sue ragioni. Lo stemma a fondo giallo con il cervo reale sollevato sulle zampe posteriori non si vede dalla quinta stagione (e lì, in realtà, era “viziato” dalla presenza dei colori del Signore della Luce). Il simbolo dei Baratheon però potrebbe riprendere a sventolare, visto che l’ultimo (mezzo) cervo è tornato a scalpitare. Gendry, bastardo di Robert, ha fatto ritorno nello show, e con lui anche la speranza di vedere restaurata una delle grandi famiglie di Westeros. Gendry trova subito una connessione con Jon, bastardi di padri amici, impugna la mazza invece che la spada, proprio come Robert, e Davos lo immagina “ancora a remare”, come ironicamente hanno fatto i fan nel corso delle tre stagioni in cui il ragazzo non è comparso. Gendry si unisce subito a Jon e potrebbe diventare un potente alleato e anche un grande amico del Re del Nord (?).

Suicide Squad

Il progetto di Jon di andare a uccidere un Estraneo per portarlo al cospetto delle due Regine e unire le forze per fronteggiare il nemico comune è, ovviamente, una missione suicide. Per portarla a termine si circonda dei migliori uomini che ha a disposizione: Tormund veleno di Giganti, il Bruto a cui ha affidato la guardia di Eastwatch; Jorah Mormont, il cavaliere esiliato che, guarito dal Morbo Grigio, si getta di nuovo tra le braccia della morte, per amore di Daenerys; Gendry, il Toro, esperto nell’arte di manipolare il ferro, unico bastardo in vita di Re Robert Baratheon. A loro si uniscono, più o meno inaspettatamente, coloro che restano della compagnia senza Vessilli: Lord Beric Dondarrion, riportato in vita sette volte dal Signore della Luce, che combatte con la spada infuocata; Toros di Mhyr, sacerdote di R’hllor, che invece combatte solo se ha nello stomaco una buona quantità di alcol; Sador Clagane, il Mastino, un tempo Guardia del Corpo di Re Joffrey, poi disertore, carceriere della piccola Arya Stark, ridotto in fin di vita da Brienne di Tarth e salvo per miracolo, tenuto in vita dall’odio per il fratello, Gregor Clagane, la Montagna, e il cui unico scopo è quello di ucciderlo. Questo sparuto gruppo ha attraversato la Barriera, verso l’ignoto e forse verso la morte. A questo punto viene da chiedersi se la vera Suicide Squad non sia stata messa in piedi dalla HBO e non dalla Warner Bros.

Han Solo: Ron Howard al lavoro su… Chewbacca

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Han Solo: Ron Howard al lavoro su… Chewbacca

Ron Howard continua a tenere minuziosamente informati i suoi fan in merito alla lavorazione di Han Solo, e oggi condivide con noi una immagine che lo ritrae dietro ai monitor del set, mentre è impegnato a “prendersi cura”, con sommo divertimento a quanto traspare, di Chewbacca.

Han Solo spin-offla verità dietro il licenziamento di Lord e Miller

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Ricordiamo che lo spin-off sarà ambientato dieci anni prima degli avvenimenti di Una Nuova Speranza. Nel film ci sarà anche ChewbaccaAlden Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu di Harrison Ford. Nel cast anche Emilia Clarke, Donald Glover e Woody Harrelson.

Lo spin-off sul personaggio è previsto per il 25 maggio 2018 e dopo il licenziamento dei registi Phil Lord e Christopher Miller, registi di 21 Jump Street e The LEGO Movie, è stato incaricato Ron Howard di completare l’opera. La sceneggiatura porterà la firma di Lawrence Kasdan e di suo figlio Jon Kasdan.

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