Per celebrare il Centenario della
costituzione dell’Aeronautica Militare, mercoledì 29 marzo alle 21.30 su Rai1 Rai
Documentari propone I cacciatori del
cielo, primo docu-film sulla storia dell’asso
dell’aviazione Francesco Baracca interpretato da
Giuseppe Fiorello e con la regia di Mario Vitale,
prodotto da Gloria Giorgianni per Anele con Luce Cinecittà, in
collaborazione con Rai Documentari, con il Patrocinio e la
partecipazione del Ministero della Difesa, Aeronautica Militare e
Difesa Servizi, con il Patrocinio del Ministero degli Affari Esteri
e della Cooperazione Internazionale, con il sostegno di Intesa
Sanpaolo e con Aerea S.p.A. ed Elettronica S.p.A..
Il progetto, scritto da
Pietro Calderoni e Valter Lupo, con la
collaborazione di Mario Vitale e la consulenza storica di
Paolo Varriale, racconta le imprese eroiche, la
vita e l’amicizia di quei pionieri del volo che si distinsero per
le loro azioni e il loro coraggio durante la Prima Guerra Mondiale
e le cui gesta gettarono le basi per la nascita dell’Aeronautica
Militare avvenuta il 28 marzo 1923.
Un racconto avvincente che
abbraccia temi universali come amicizia, grandi ideali e l’amore e
che intervalla alla fiction vera e propria, arricchita da una serie
di “interviste ricostruite” ai protagonisti della storia
interpretati dai rispettivi attori, preziosi materiali di
repertorio, sia foto che filmati d’epoca, e animazioni
originali.
“Mi chiamo Francesco Baracca.
Sono un pilota del Regio Esercito. Prima di diventare aviatore ero
al Piemonte Cavalleria. L’aviazione era ancora ai suoi albori, in
pochissimi si avventuravano nei cieli… Un giorno assistetti a uno
di quei primissimi voli e fu subito una folgorazione! Vedere
quell’aereo che si librava nel cielo, vederlo entrare e scomparire
tra le nuvole… Capii immediatamente che l’aviazione sarebbe stato
il futuro e io volevo farne parte. Poi, il 24 maggio 1915, tutto
cambiò”.
Il cast del film I cacciatori del cielo
Giuseppe Fiorello
è Francesco Baracca, che per i suoi meriti sarà in breve promosso
prima capitano e poi maggiore, assumendo nel frattempo il comando
della 91a Squadriglia, la “Squadriglia degli assi”: romagnolo,
sanguigno, istintivo e coraggioso, affascinante e colto, di ottima
famiglia, generoso, spavaldo ma mai inutilmente votato al
sacrificio. Ricordato come “l’Asso degli assi” per aver conseguito
il maggior numero di vittorie aeree tra i piloti italiani della
Grande Guerra e in assoluto, ottenendo 34 vittorie nei
combattimenti aerei, Francesco Baracca si impose rapidamente
nell’immaginario collettivo del popolo italiano come un vero e
proprio eroe nazionale.
Nel cast, accanto a
Giuseppe Fiorello, anche Luciano
Scarpa nel ruolo del Comandante Pier Ruggero
Piccio, altra figura carismatica dell’aviazione italiana e
asso della Grande Guerra, in seguito primo Capo di Stato Maggiore
dell’Aeronautica Militare; Claudia Vismara, che dà
il volto a Norina Cristofoli, giovane cantante lirica di Udine,
bella, timida e allo stesso tempo determinata, che vivrà un’intensa
seppur breve storia d’amore con Francesco; Andrea
Bosca, che interpreta il personaggio di finzione
Bartolomeo Piovesan, meccanico di umili origini addetto alla
manutenzione dell’aereo di Baracca e geniale ideatore di
fondamentali migliorie nelle prestazioni di volo dei rudimentali
velivoli della compagnia. Tra gli altri attori, Ciro
Esposito dà il volto a Fulco Ruffo di Calabria,
Enzo Garramone veste i panni del Re Vittorio
Emanuele II e Rodolfo Corsato di un Colonnello dell’Esercito
Italiano, mentre Patrizia La Fonte e Paolo
Rozzi interpretano i genitori di Baracca.
La trama del film I cacciatori del cielo
L’arco narrativo del docu-film
parte dal 1915, anno in cui Baracca, Piccio e Piovesan, tre uomini
molto diversi fra loro per estrazione sociale, provenienza e indole
ma destinati a diventare grandi amici, si ritrovano insieme nel
campo di aviazione di Santa Caterina, vicino Udine, sede del primo
reparto aerei da caccia e del Comando Supremo; l’iniziale
difficoltà a resistere contro i raid aerei austroungarici verrà
superata dalle innovazioni introdotte dal meccanico Piovesan e
dalla maestria di quei pionieri del volo, in primis Baracca, che
conseguirà la prima vittoria italiana nella storia
dell’Aeronautica, il 7 aprile 1916, a cui ne seguiranno molte
altre, rendendolo un’icona nella popolazione italiana, insieme allo
stemma del suo aereo, il Cavallino rampante. Un successo che
indurrà il Comando Supremo a superare le perplessità iniziali e
istituire una squadriglia di élite, la 91a, per le operazioni
particolarmente delicate, affidata a Baracca. La disfatta di
Caporetto porterà anche la squadriglia ad abbandonare Santa
Caterina per trasferirsi in Veneto, sul campo di aviazione di
Quinto, vicino Treviso. Per le loro imprese, Baracca e Piccio
ottengono la medaglia d’oro al valor militare, fino alla tragica
morte dell’asso degli assi, avvenuta a 30 anni il 19 giugno 1918
nel corso di una missione sul Montello, durante la Battaglia del
Piave. La sua morte suscitò grande commozione in tutto il
Paese.
A suo nome nel 1926 fu inaugurato a
Lugo di Romagna il Museo Francesco Baracca, dal 1993 trasferito
nella casa natale del pilota, luogo particolarmente suggestivo che
ospita anche il caccia originale su cui ha conseguito la sua 30a
vittoria, lo SPAD VII S2489, e dove si sono svolte alcune riprese
grazie alla collaborazione con il Comune di Lugo di Romagna,
Emilia-Romagna Film Commission, Visit Romagna e Consorzio In Bassa
Romagna. Le altre riprese sono state realizzate in Veneto a Nervesa
della Battaglia, presso la Fondazione Jonathan Collection, dove è
stata utilizzata anche la replica volante dello SPAD XIII, uno
degli iconici aerei di Baracca, a Villafranca di Verona, a Lonigo e
presso il Museo Villa Lattes di Istrana.
I cacciatori del
cielo è una produzione Anele con Luce Cinecittà, in
collaborazione con Rai Documentari, con il Patrocinio e la
partecipazione del Ministero della Difesa, Aeronautica Militare e
Difesa Servizi, con il Patrocinio del Ministero degli Affari Esteri
e della Cooperazione Internazionale, con il sostegno di Intesa
Sanpaolo e con Aerea S.p.A. ed Elettronica S.p.A.. Con il
contributo di Emilia-Romagna Film Commission, Visit Romagna, Comune
di Lugo di Romagna e Consorzio In Bassa Romagna. Un docu-film da 90
minuti diretto da Mario Vitale, prodotto da Gloria Giorgianni.
Produttori Associati Tore Sansonetti e Carlotta Schininà. Scritto
da Pietro Calderoni e Valter Lupo, con la collaborazione di Mario
Vitale e la consulenza storica di Paolo Varriale. Musiche di
Pasquale Catalano e Antonio Fresa – Edizioni Curci.