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Il Padrino arriva la limited collector’s edition per il l 50° anniversario

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Per festeggiare il 50° anniversario del capolavoro di Francis Ford Coppola, vincitore degli Academy Award, Paramount Pictures e Koch Media annunciano che tutti i tre film dell’epica trilogia de Il Padrino, meticolosamente restaurati sotto la direzione di Coppola, saranno disponibili in 4K Ultra HD per la prima volta in assoluto, a partire dal 22 marzo. La Limited Collector’s Edition in 4K è ora disponibile in pre-order presso i principali store fisici e digitali.

Sono molto orgoglioso de Il Padrino, che ha sicuramente definito il primo terzo della mia vita creativa,” ha affermato Francis Ford Coppola. “In particolare del fatto che Il Padrino Coda: La Morte di Michael Corleone di Mario Puzo sia incluso in questo tributo per il 50° anniversario, in quanto racchiude la visione originale mia e di Mario nel concludere definitivamente la nostra epica trilogia. È anche gratificante festeggiare questo traguardo con Paramount e insieme ai meravigliosi fan che lo hanno amato per decenni, alle giovani generazioni che oggi lo trovano ancora attuale e a coloro che lo scopriranno per la prima volta.

Il magistrale adattamento cinematografico di Coppola del romanzo di Mario Puzo racconta l’ascesa e la caduta della famiglia Corleone e la trilogia è considerata una delle migliori della storia del cinema. Per prepararsi al 50° anniversario del primo film, uscito nelle sale il 24 marzo 1972, Paramount e la società di produzione di Coppola, American Zoetrope, hanno intrapreso un accuratissimo restauro di tutti e tre i film durato oltre tre anni.

Sono stati compiuti molti sforzi per creare la miglior versione possibile per il pubblico odierno che potrà ora ammirare i tre film utilizzando una tecnologia notevolmente avanzata rispetto al 2007, quando è stato realizzato l’ultimo restauro da parte dell’illustre storico del cinema e conservatore, Robert Harris. Utilizzando quel lavoro come modello, il team ha impiegato migliaia di ore per garantire che ogni fotogramma fosse esaminato per creare la migliore versione possibile pur rimanendo fedele all’aspetto originale dei film.

I monumentali sforzi includono:

  • oltre 300 rulli di pellicola cinematografica esaminati per trovare la migliore risoluzione possibile per ogni fotogramma di tutti e tre i film;
  • oltre 4.000 ore spese per riparare macchie di pellicola, strappi e altre anomalie nei negativi;
  • oltre 1.000 ore dedicate a una correzione rigorosa del colore per garantire che gli strumenti ad alta gamma dinamica fossero rispettosi della visione originale di Coppola e del direttore della fotografia Gordon Willis;
  • Oltre all’audio 5.1 approvato da Walter Murch nel 2007, sono state ripristinate le tracce mono originali de Il Padrino e Il Padrino: Parte II;
  • Tutto il lavoro è stato supervisionato da Coppola.

“Ci siamo sentiti privilegiati e un po’ in soggezione nel lavoro quotidiano di restauro di questi film, ha affermato Andrea Kalas, Senior Vice President di Paramount Archives. “Siamo stati testimoni in prima persona di come la brillante fotografia, la colonna sonora, la scenografia, i costumi, il montaggio, le interpretazioni, la sceneggiatura e naturalmente la regia siano diventate famose più della somma delle loro parti. Era nostro compito onorare l’eccezionale lavoro di tutti i filmmaker.”

Restaurati e rimasterizzati in Dolby Vision, i tre film della trilogia storica verranno distribuiti in 4K Ultra HD Blu-ray per la prima volta in assoluto. Il cofanetto in 4K Ultra HD Blu-Ray include Il Padrino, Il Padrino: Parte II e la versione recentemente rimontata del film finale, Il Padrino Coda: La Morte di Michael Corleone di Mario Puzo.

Questa Limited Collector’s Edition in 4K Ultra HD presentata in una confezione Deluxe, includerà un artbook con copertina rigida con splendide fotografie, oltre a 3 mini poster raffiguranti la famiglia Corleone. Il cofanetto includerà inoltre nuovi contenuti speciali tra cui un’introduzione de Il Padrino di Coppola,  una featurette sul processo di conservazione, foto dell’acclamato fotografo Steve Schapiro, filmati amatoriali e confronti tra il nuovo restauro e le versioni precedenti dei film.

 CONTENUTI SPECIALI INEDITI:

  • Introduction to The Gothfather by Francis Ford Coppola 
  • Full Circle: Preserving The Godfather — Gli archivisti della Paramount Pictures descrivono nel dettaglio l’incredibile processo di restauro attraverso filmati d’archivio che mostrano l’evoluzione del film nell’ home entertainment, mentre le tecnologie audio e video hanno fatto passi da gigante nel corso dei decenni.
  • Capturing the Corleones: Through the Lens of Photographer Steve Schapiro — In questa conversazione sincera e riflessiva, lo straordinario fotografo Steve Schapiro condivide la sua particolare visione e i suoi ricordi come testimone della realizzazione di questo film epocale.  Il commento alle immagini d’archivio conservate costituisce un affascinante contributo mai visto prima nella storia della produzione.
  • The Godfather: Home Movies — Un assortimento di filmati amatoriali in 8mm girati nel 1971 che offre uno sguardo inedito alla produzione de Il Padrino.  Girato nella tenuta della famiglia Norton a Staten Island’s Emerson Hill, viene reso disponibile al pubblico per la prima volta.
  • Restoration Comparisons — Approfondimenti prima e dopo il restauro che mostrano ampi miglioramenti della qualità delle immagini de Il Padrino.

CONTENUTI SPECIALI STORICI:

  • Il Capolavoro che quasi non esisteva
  • Il mondo de Il Padrino
  • Emulsional Rescue—La scoperta de Il Padrino
  • Quando la sparatoria finì
  • Il Padrino sul tappeto rosso
  • Quattro Cortometraggi su Il Padrino:
    • The Godfather vs. The Godfather: Part II
    • Cannoli
    • Riffing on the Riffing
    • Clemenza
  • L’albero genealogico della famiglia Corleone
  • Carta dell’organizzazione criminale
  • Album di nozze di Connie e Carlo
  • Note di produzione
  • Dietro le quinte
    • A Look Inside
    • On Location
    • Appunti di Francis Ford Coppola
    • Musica  de Il Padrino
      • Nino Rota
      • Carmine Coppola
    • Coppola & Puzo: Dal libro alla sceneggiatura
    • Gordon Willis e la fotografia
    • Storyboards – Il Padrino: Parte II
    • Storyboards – Il Padrino: Parte III
    • Dietro le quinte de Il Padrino del 1971
  • Scene eliminate
  • Gallerie fotografiche
  • Trailer
  • Acclamazioni e Reazioni
  • Biografie della troupe
  • Il Padrino – Parte III — le nuove versioni rimasterizzate e restaurate dell’originale theatrical cut e della Coppola cut del 1991 (nota: questi contenuti sono un’esclusiva delle edizioni 4K Ultra HD)

La nuovissima versione restaurata e rimasterizzata de Il Padrino, Il Padrino: Parte II e Il Padrino Coda: La Morte di Michael Corleone di Mario Puzosarà disponibile anche in Blu-ray con i contenuti speciali storici riportati in alto.

Il padrino – Parte III: trama, cast e curiosità sul film con Al Pacino

Quella di Il padrino è una delle trilogie cinematografiche più conosciute e amate di sempre, vero e proprio simbolo di un genere. Con tre film, questa affronta un arco temporale di circa 96 anni, raccontando ascesa e declino della famiglia Corleone, tra le più potenti in assoluto nella malavita di New York. Con Il padrino e Il padrino – Parte II, Francis Ford Coppola ha dato vita a due autentici capolavori della storia del cinema, ancora oggi considerati tra i migliori film mai realizzati. Nel 1990, infine, egli ha portato sul grande schermo il capitolo conclusivo della trilogia, Il padrino – Parte III, oggi anche noto come Il padrino: Epilogo – La morte di Michael Corleone.

Questo nuovo lungometraggio è infatti dedicato all’anzianità di Michael Corleone e alla sua ricerca di un degno erede per la guida del suo impero criminale. Originariamente, Coppola non era interessato a dirigere questo terzo titolo, considerando conclusa la storia della famiglia mafiosa già con il secondo capitolo. Alcuni insuccessi cinematografici e diversi debiti lo spinsero però a cambiare idea, firmando la sceneggiatura insieme a Mario Puzo, l’autore del romanzo da cui era nato tutto. Accolto in modo positivo, ma non tanto quanto i precedenti due, Il padrino – Parte III ottenne poi ben sette nomination all’Oscar, tra cui quella al miglior film.

Ancora oggi è un film controverso, tanto per i suoi riferimenti a determinati intrighi politici e religiosi italiani, quanto per le sue diverse versioni esistenti, tra appunto quella di recente pubblicazione. In generale, però, si tratta di un capitolo irrinunciabile di una delle più importanti trilogie della storia del cinema. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Il padrino – Parte III

Il racconto si svolge ora nella New York di fine anni Settanta. Michael Corleone è ormai anziano e malato di diabete, ma sempre ricchissimo e rispettabile. Prima di morire, egli si è inoltre deciso ad allontanare la famiglia dalla mafia in favore di affari onesti. Con la Fondazione Vito Andolini Corleone, di cui la cui figlia Mary è presidente onorario, si impegna nel rinnovamento della cultura e della società siciliane, e grazie a questo riceve un’onorificenza dal Vaticano. Coglie l’occasione per rendere leciti i suoi affari e con la collaborazione del figlio illegittimo di Sonny, Vincent Mancini, prende parte agli affari della Banca Vaticana. Michael, però, capisce ben presto che le forze coinvolte sono potenti e pericolose e che l’impresa è molto più ardua del previsto.

L’Arcivescovo Gilday, infatti, vuole usare i fondi investiti da Corleone per evitare la bancarotta causata da un gruppo di deputati italiani, a capo dei quali c’è Licio Lucchesi, un politico molto potente e senza scrupoli che controlla le principali famiglie mafiose in Italia. Michael riesce a scampare ad un agguato in cui rimangono uccisi altri boss mafiosi e comprende che tutti gli sforzi compiuti per uscire dal mondo criminale sono inutili, poiché il suo passato lo perseguita e nessuno sembra intenzionato a dimenticare. Esausto, deciderà di nominare  Vincent come suo erede, il quale inizierà una violenta rappresaglia su tutti quelli che hanno tradito o rappresentano una minaccia per i Corleone.

Il padrino - Parte III film

Il padrino – Parte III: il cast del film

Per interpretare l’anziano Michael Corleone, è stato richiamato lo stesso interprete del personaggio nei primi due film, ovvero il premio Oscar Al Pacino. L’attore, tuttavia, chiese un compenso di 7 milioni di dollari, mentre Coppola era disposto ad offrirne solo 5. A causa del protrarsi dei contrasti a riguardo, Coppola minacciò Pacino di riscrivere il film a partire dalla morte di Michael e a quel punto l’attore accettò la paga offertagli. Pacino, in seguito, affermerà poi di non aver mai condiviso quanto raccontato di Michael in questo film, sostenendo che egli non avrebbe mai provato rimorsi per le proprie azioni criminali. Si è inoltre trattato dell’unico dei tre film per cui Pacino non ha ricevuto una nomination all’Oscar.

Accanto a lui tornano poi gli attori Diane Keaton nei panni di Kay Adams, Talia Shire in quelli di Conie Corleone e Richard Bright in quelli di Al Neri. Questi sono gli unici tre interpreti qui presenti ad essere comparsi anche nei precedenti film. Andy Garcia fa invece il suo ingresso nel ruolo di Vincent Mancini, anche se all’inizio venne considerato “troppo cubano” per poter essere credibile in questo ruolo. La regista Sofia Coppola, figlia di Francis Ford, è qui presente come attrice nel ruolo di Mary Corleone, sostituendo Winona Ryder che aveva rinunciato all’ultimo. Don Altobello ha il volto di Eli Wallach, pur se inizialmente la parte era stata offerta a Frank Sinatra, il quale rinunciò per il compenso troppo basso.

La nuova edizione di Il padrino – Parte III, la colonna sonora, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Nel 2020, in occasione del 30º anniversario dell’uscita nelle sale del film, il regista Coppola ha annunciato una nuova versione del film intitolata Il Padrino: Epilogo – La morte di Michael Corleone, nuova edizione modificata e restaurata del film. La nuova versione include un inizio e una conclusione diversi, oltre che inquadrature diverse e una nuova partitura musicale. Questa versione, della durata di 157 minuti, è stata definita da Coppola come “una conclusione più appropriata per Il Padrino e Il Padrino: Parte II“. Per quanto riguarda la colonna sonora di questo film, invece, il compositore fu sempre Carmine Coppola, senza però la presenza di Nino Rota, deceduto anni prima.

È possibile fruire di Il padrino – Parte III grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 4 marzo alle ore 21:15 sul canale Rete 4.

Fonte: IMDb

Il Padrino – Parte III: in arrivo la Director’s Cut di Coppola con un nuovo finale

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Arriva da Variety la notizia che presto verrà rilasciata una nuova versione de Il Padrino – Parte III, una versione completamente restaurata, con un nuovo inizio e un nuovo finale, che utilizzerà il titolo pensato in origine dal regista Francis Ford Coppola. Il film ha chiuso l’epica saga del regista italo-americano sulla famiglia criminale Corleone, iniziata con l’adattamento del 1972 del romanzo di Mario Puzo. Il gangster dalle venature noir venne nominato a ben dieci premi Oscar, vincendone tre, tra cui miglior film, miglior attore protagonista (Marlon Brando) e miglior sceneggiatura non originale (scritta dallo stesso Puzo insieme a Coppola).

Il padrino – Parte II è uscito due anni dopo, con l’aggiunta di Robert De Niro al cast, con la storia del suo personaggio (un giovane Vito Corleone) che si svolge in parallelo a quella del Michael Corleone di Al Pacino. Il sequel è stato un successo ancora più grande, vincendo sei Oscar su ben undici nomination, con DeNiro che ha anche portato a casa l’ambita statuetta come miglior attore non protagonista. Coppola aveva considerato ormai conclusa la storia di Corleone dopo l’uscita del secondo film, ma venne convinto a scrivere e dirigere un terzo capitolo. Uscito solo nel 1990, Il Padrino – Parte III non è certamente un brutto film (ha anche ottenuto sette nomination agli Oscar), ma è universalmente considerato l’episodio più debole della trilogia.

Adesso, la Paramount Pictures ha annunciato che rilascerà al cinema una nuova versione del film, con il titolo “Mario Puzo’s The Godfather, Coda: The Death of Michael Corleone”, ossia il titolo scelto inizialmente da Coppola, prima che i dirigenti dello studio lo semplificassero per l’uscita nelle sale del 1990. Coppola ha completamente restaurato il film insieme ai suoi editori, aggiungendovi un nuovo inizio, un nuovo finale e anche delle riprese alternative di alcune scene, oltre a nuovi spunti musicali. Coppola ha definito la nuova versione del film una “conclusione più appropriata alla storia dei Corleone”.

“Mario Puzo’s The Godfather, Coda: The Death of Michael Corleone è un riconoscimento nei confronti del titolo di Mario e del mio titolo preferito, nonché delle nostre intenzioni originali in merito a ciò che poi divenne Il Padrino – Parte III”, ha dichiarato Francis Ford Coppola. “Per questa nuova versione del capitolo finale della trilogia, ho creato un nuovo inizio e una nuova fine e ho riorganizzato alcune scene, inquadrature e spunti musicali. Con queste modifiche, con il filmato e il suono ripristinati, si tratta per me di una conclusione più appropriata per Il Padrino e Il Padrino – Parte II. Sono grato a Jim Gianopulos e alla Paramount per avermi permesso di rivisitare il film.”

La Director’s Cut de Il Padrino – Parte III a 30 anni dall’uscita del film nelle sale

La riedizione de Il Padrino – Parte III avrà luogo in occasione del 30esimo anniversario dell’uscita del film al cinema e, sulla base delle dichiarazioni di Coppola, sarà molto più vicina alla sua visione originale del film. È facile intuire perché i dirigenti, all’epoca, scelsero di cambiare il titolo del film: non solo per seguire la logica degli altri due titoli del franchise, ma anche – e soprattutto – per evita il principale spoiler sulla trama, ossia la morte di Michael Corleone. Ora, circa tre decenni dopo, è chiaro che non ci sia più nulla che possa rovinare la visione allo spettatore.

Il padrino – Parte II: trama, cast e curiosità sul film con Al Pacino

Quella di Il padrino è una delle trilogie cinematografiche più conosciute e amate di sempre, vero e proprio simbolo di un genere. Se il primo film aveva raccontato il declino del celebre Don Vito Corleone, il suo seguito, ll padrino – Parte II, ne narra invece le origini. Diretto nuovamente da Francis Ford Coppola, che firmò anche la regia insieme allo scrittore Mario Puzo, questo è ancora oggi indicato come uno dei migliori film della storia del cinema, capace di raccontare tanto il privato quanto il pubblico di un Paese e di una società che andava in quegli anni formandosi. Primo sequel a vincere l’Oscar per il miglior film, questo è ancora oggi un’opera senza tempo.

Consapevole della complessità di un sequel, Coppola aveva inizialmente rinunciato alla regia, proponendo l’amico Martin Scorsese. Nessuno poteva però raccontare l’ascesa dei Corleone se non lui. Coppola finì dunque con l’accettare il ruolo, continuando a trarre ispirazione dall’omonimo romanzo di Puzo. Attraverso quella che apparentemente è una classica storia di mafia, il regista arriva a rappresentare l’uomo e la sua solitudine, il suo isolamento dagli affetti e dalla grazia. Il padrino – Parte II è un’opera estremamente ambiziosa, che con la sua durata di oltre tre ore sa dar vita ad un’epica moderna, contenente tutti i sentimenti più universali dell’animo umano.

Girato tra gli Stati Uniti, la Repubblica Dominicana e la Sicilia, il film superò i successi del precedente capitolo, tanto per gli incassi quanto per i premi ottenuti. A fronte di 11 nomination all’Oscar, arrivò infatti a vincerne ben 6, entrando di diritto nella storia. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Il Padrino – Parte II

Con la morte per infarto di Don Vito Corleone e l’uccisione del primogenito Sonny, a prendere le redini del potere della famiglia Corleone è il terzo figlio maschio Michael. Questi si dimostra da subito molto più agguerrito del padre, tanto da voler prendere ogni decisione di testa sua, non coinvolgendo mai il fratello o lo storico consigliere di famiglia Tom. Di fatto, la sua avidità di potere finirà per attorniarlo di nemici, perfino nella stessa famiglia. Parallelamente alle vicende di Michael, si anima anche la storia del giovane Vito Corleone, il quale si trova a dover fuggire dalla Sicilia a causa di alcune rappresaglie mafiose contro la sua famiglia. Raggiunti gli Stati Uniti, egli inizierà a muovere i primi passi che daranno vita all’impero dei Corleone in America.

Il padrino - Parte II cast

Il Padrino – Parte II: il cast del film

A ricoprire nuovamente il ruolo di Michael Corleone è l’attore Al Pacino. Rimasto scontento da alcuni dettagli del precedente film, questi affermò che non avrebbe ripreso il personaggio se non fosse stato estremamente convinto della sceneggiatura. Coppola fu così costretto a riscrivere molte delle parti incentrate su Michael, sperando di ottenere il consenso dell’attore. Pacino alla fine decise di accettare la parte. Venne in seguito nominato anche come miglior attore protagonista agli Oscar, senza però riportare la vittoria. Accanto a lui, tornano diversi altri attori già visti nel primo film. Si tratta di Diane Keaton nei panni di Kay Adams, Robert Duvall in quelli di Tom Hagen e John Cazale come Fredo Corleone. Talia Shire, a sua volta, torna come Connie Corleone.

Nei panni di Don Vito Corleone, ruolo che fu di Marlon Brando nel precedente film, vi è invece Robert De Niro. Coppola lo scelse per il personaggio dopo essere rimasto impressionato da lui durante i provini per il primo film. Per prepararsi al ruolo prima delle riprese, De Niro decise di spendere circa sei mesi nella zona di Corleone, in Sicilia. Qui imparò a parlare in siciliano, come si può ascoltare anche nella versione originale del film. Grazie alla sua interpretazione, De Niro vinse il suo primo Oscar come miglior attore non protagonista. Il celebre Lee Strasberg è presente nei panni del criminale Hyman Roth, ispirato al vero mafioso Meyer Lansky. In Il padrino – Parte II si può inoltre ritrovare anche un breve cameo di una giovanissima Sofia Coppola, presente tra i clandestini della nave su cui si trova anche Don Vito.

Il Padrino – Parte II: la colonna sonora e il sequel del film

Tra gli elementi più memorabili del film vi è la sua colonna sonora, con le musiche composte ancora una volta da Nino Rota e le parti bandistiche da Carmine Coppola, dirette poi sempre da quest’ultimo. Per Il Padrino – Parte II Rota ha espanso due dei tre temi principali del primo film: “Il valzer del Padrino” e “Il tema di Michael“, mentre “Il tema dell’amore” del primo film fa una breve apparizione durante una sequenza di flashback (“Ricordati di Vito Andolini“). Ci sono poi diversi nuovi temi, tra cui uno per Kay (Diane Keaton) e due per il giovane Vito (Robert De Niro): “The Immigrant Theme” e “The Tarantella“, introdotti in “A New Carpet“. Alla colonna sonora e a entrambi i compositori è poi stato assegnato il premio Oscar nel 1975.

A distanza di ben 16 anni da questo secondo capitolo, Coppola ha infine chiuso la trilogia con Il Padrino – Parte III, incentrato ancora una volta su Michael Corleone, ormai anziano. Interpretato nuovamente da Pacino, il personaggio è in questo capitolo conclusivo impegnato nel tentativo di porre fine alle ostilità contro la sua famiglia, cercando allo stesso tempo di recuperare quanto perduto nel corso della sua vita. Candidato a sette premi Oscar, questo vede in particolare l’ingresso nel cast dell’attore Andy Garcia nei panni di Vincent Mancini, nipote di Michael. La trama porta dunque a conclusione la dinastia della celebre famiglia, intrecciando gli ultimi anni di questa con eventi storico-politici dell’Italia degli anni Settanta.

Il trailer di Il Padrino – Parte II e dove vedere il film in streaming e in TV

Prima di vedere tale sequel, è possibile fruire di Il padrino – Parte II grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Infinity+, Apple TV, Now, Prime Video e Paramount+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 15 gennaio alle ore 21:00 sul canale Iris.

Il Padrino – Parte II, secondo capitolo con Al Pacino

Il Padrino – Parte II, secondo capitolo con Al Pacino

Il padrino – Parte II è il film cult del 1974 diretto da Francis Ford Coppola e con protagonisti Al Pacino, Robert De Niro, Robert Duvall e  Diane Keaton.

 

Il padrino – Parte II (titolo originario The Godfather: Part II) è un film del 1974 diretto da Francis Ford Coppola, proseguimento de Il padrino (1972). In seguito al successo internazionale ottenuto dal primo film, la Paramount Pictures pensò subito ad un sequel, affidando nuovamente la regia a Francis Ford Coppola, che però chiese di dare l’incarico a Martin Scorsese per via dei problemi avuti dai produttori durante la lavorazione del primo film. La casa di produzione rifiutò e così Coppola fu costretto ad accettare. Con ripetuti flashback ci racconta di come è nato l’impero dei Corleone. Un film sulla mafia e le sue regole, che però non scade mai nella violenza. Ci sono anche intrecci con la storia (fine anni ’50), e mette in evidenza l’involuzione dei valori familiari con il passaggio di consegne delle redini degli affari della famiglia a Mike Corleone, la cui sete di potere finisce per distruggere tutto quanto attorno a sé.

Con Il Padrino – Parte II Francis Ford Coppola ci regala una perla. Non il solito sequel, bensì una seconda parte condita abbondantemente con la storia della famiglia. Il regista italo-americano dirige sapientemente due giovani attori che faranno la storia del cinema americano: Robert De Niro e Al Pacino. Non c’è più il grande Marlon Brando, ma i due non ne fanno sentire la mancanza. Tant’è che Brando e De Niro sono gli unici due attori ad aver vinto l’Oscar interpretando lo stesso personaggio, Vito Corleone, rispettivamente da anziano (nel primo film) e da giovane.

Il Padrino - Parte II filmMa veniamo alla trama. In Il padrino – Parte II Con la morte per infarto di Don Vito Corleone e l’uccisione del primogenito Sonny, a prendere le redini del potere della famiglia Corleone è il terzo figlio maschio Michael, essendo il secondo, Fredo, meno affidabile e adatto per tale ruolo. Mike è molto più agguerrito del padre, tanto da voler prendere ogni decisione di testa sua, non coinvolgendo mai il fratello o lo storico consigliere di famiglia Tom. Di fatto, la sua avidità di potere finirà per attorniarlo di nemici, perfino nella stessa famiglia. Rompe anche con la moglie, la quale abortisce per non dargli un terzo genito; proprio a voler porre fine ad una famiglia a suo dire diabolica. In secondo piano, ma solo per la sceneggiatura, due grandi spalle quali Robert Duvall (il consigliere Tom) e John Cazale (Fredo), quest’ultimo spentosi troppo presto. Trova spazio anche il “nostro” Gastone Moschin, nei panni del guappo di quartiere “Don Fanucci”. Le vicende di Mike Corleone si alternano con flashback che ci spiegano come è nata la famiglia Corleone. Partendo da quando il piccolo Vito Andolini fuggì dall’America col falso cognome “Corleone” per scampare ad una rappresaglia mafiosa contro la sua famiglia. Sarà colui che fonderà l’Impero dei Corleone in America. Passo dopo passo, Vito si farà rispettare dal quartiere in cui vive; e con straordinaria sagacia e ambizione, allargherà la propria rete di contatti e il proprio potere economico e sociale.

Il padrino – Parte II è stato il primo sequel nella storia del cinema a vincere l’Oscar al miglior film, impresa in seguito riuscita anche a Il Signore degli Anelli – Il ritorno del Re (2003). Tuttavia la saga de “Il padrino” è l’unica nella storia ad aver vinto più di un Premio Oscar come miglior film. Nel 1993 è stato scelto per la preservazione al National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Nel 1998 l’American Film Institute l’ha inserito al trentaduesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi. Le riprese del film si svolsero tra il 1 ottobre 1973 e il 19 giugno 1974, con un totale di 104 giorni di riprese. Le scene ambientate a Cuba vennero in realtà girate a Santo Domingo, nella Repubblica Dominicana. Qui Al Pacino si ammalò di polmonite e ritardò le riprese di un mese. Le scene del passato di Vito Corleone ambientate nella città di Corleone furono girate in realtà a Forza d’Agrò, a Savoca e a Motta Camastra, in provincia di Messina.

Il padrino – Parte II, tra fedeltà e ambizione

Il Padrino - Parte IINe Il Padrino – Parte II Coppola voleva riproporre Richard Castellano per la parte di Peter Clemenza da anziano, vista l’importanza del personaggio. La prima stesura della sceneggiatura prevedeva infatti che fosse proprio Clemenza a testimoniare contro Michael Corleone dinanzi la commissione d’inchiesta senatoriale. Tuttavia, Castellano, noto per la sua testardaggine, rifiutò l’ipotesi di un ritorno nella saga poiché il regista non intendeva lasciare che l’agente dell’interprete scrivesse appositamente le battute del personaggio. Alla fine, per colmare il vuoto lasciato da Clemenza, venne creato il personaggio di Frankie Pentangeli. Coppola intendeva pure reintrodurre Marlon Brando, nel ruolo di Vito Corleone, e James Caan, nel ruolo di Santino Corleone, nella scena in cui Michael ricorda il compleanno del padre in cui annuncia la sua prossima partenza per la guerra. Brando però non accettò a causa di vecchi rancori verso la Paramount relativi al compenso per il primo film. Caan invece accettò però pretese di essere pagato per questo piccolo cameo con la stessa somma ricevuta per il primo film. Per la parte del giovane Vito Corleone, il regista scelse Robert De Niro perché gli era piaciuto il suo provino per la parte di Santino Corleone durante la scelta del cast del primo film. Per prepararsi al ruolo prima dell’inizio delle riprese, De Niro passò sei mesi nella zona di Corleone, in Sicilia, per imparare il dialetto siciliano. Nella versione originale del film, De Niro recita in italiano con spiccato accento siculo.

Ne Il Padrino – Parte II Al Pacino consigliò a Coppola di affidare la parte di Hyman Roth a Lee Strasberg, il suo maestro di recitazione all’Actor’s Studio, considerandolo particolarmente adatto al ruolo. Siccome il personaggio di Roth era vagamente ispirato al mafioso Meyer Lansky, quest’ultimo telefonò a Strasberg dopo l’uscita del film per congratularsi della sua interpretazione. Secondo la stesura originale della sceneggiatura, il film doveva concludersi con una scena ambientata nel 1968 nella villa sul lago Tahoe in cui un diabetico Michael Corleone di mezz’età parla con il figlio Anthony, ormai diciottenne, che gli dice che non seguirà le sue orme. Però Coppola non riuscì a terminare le riprese di questa scena e decise di eliminarla dalla sceneggiatura, usandola anni dopo come base per scrivere la storia de Il padrino – Parte III.

I due primi episodi sono tratti dal romanzo omonimo di Mario Puzo (1969). Infatti anche le origini di Vito Corleone erano in esso raccontate, ma non furono inserite nella narrazione del primo film. Il primo episodio, datato 1972 e sempre diretto da Coppola, è stato considerato la terza miglior pellicola statunitense della storia dall’American Film Institute. Inoltre è al secondo posto della classifica dell’Internet Movie Database. In un primo momento vennero contattati per dirigerlo Elia Kazan, Sergio Leone, Arthur Penn e Costa Gavras ma non si dimostrarono interessati. L’unico regista che si dimostrò disponibile fu Sam Peckinpah che però venne mandato via dai produttori perché insisteva nell’idea di trasformare la storia del film in una specie di western con ambientazioni gangster. Infine Robert Evans, il capo della Paramount, puntò sull’italoamericano Francis Ford Coppola, nonostante le perplessità dei produttori perché era un regista semisconosciuto. Coppola accettò principalmente l’incarico per avere denaro per finanziare il suo futuro film La conversazione.

Il padrino – Parte II, curiosità

Uscito negli USA, il film incassò circa 86 milioni di dollari e fu una sorpresa per la casa di produzione, che non si aspettava un incasso così alto. Uscito in altre nazioni, continuò ad avere un grosso successo, spaccando in due la critica internazionale ed entrando nell’immaginario collettivo del pubblico, arrivando ad incassare un totale di 1.144.234.000 $ in tutto il mondo. Il Padrino racconta la storia della famiglia americana di origini siciliane dei Corleone: il loro impero, i loro principi, i loro affari, la guerra con le altre famiglie. Figura centrale quella di Don Vito Andolini, capofamiglia e apice della piramide familiare. Con la sua morte per infarto giocando col nipote (ironia della sorte per lui che era scampato a varie sparatorie), sarà il terzo genito Mike a prendere le redini della famiglia, essendo morto in un agguato il primogenito Sonny ed essendone incapace il secondogenito Fredo. Mike si dimostra più cinico e spietato del padre.

Dopo varie diatribe, c’è stata anche una terza parte, nel 1990: Il padrino – Parte III. Ultimo atto visibilmente inferiore rispetto ai primi due, proposto palesemente solo per chiudere la saga. Sebbene non manchino anche in esso spunti cinematografici interessanti. Michael Corleone ormai invecchiato, vuole chiudere i conti con l’oscuro passato, facendo beneficenze e avendo firmato l’armistizio con le altre famiglie. Ma il nipote, figlio di Sonny, non ha certo intenzione di svolgere una vita tranquilla e prendendo le redini dello zio quale Capo famiglia, innesca una nuova guerra tra i clan.

Pur se la trama offre un intreccio con i fatti storico-politici italiani degli anni ’70, non raggiunge lo stesso risultato del secondo. I dialoghi sono mediocri, anche lo staff di attori è svuotato (ci sono anche Andy Garcia e Sofia Coppola, figlia del regista e futura regista a sua volta). Pure Al Pacino si avvicina più alle interpretazioni mediocri che lo vedranno protagonista di molti film successivi, anziché a quelle dei film anni ’70 (forse anche per colpa dei registi con i quali ha lavorato). Insomma occorreva chiudere la saga, e il troppo tempo passato dal secondo, ossia 16 anni, ha un po’ ostacolato un risultato finale lusinghiero e degno dei primi due della serie.

Il Padrino – Parte II, la spiegazione del finale: cosa significa l’ultima inquadratura del film

Il finale de Il Padrino – Parte II è fortemente tragico, con l’inquadratura finale che sottolinea i temi del film. Seguito de Il Padrino (1972), il film racconta l’ascesa di Vito Corleone (Robert De Niro) dopo il suo trasferimento in America e la sua trasformazione in criminale. La sua ascesa al potere si contrappone agli sforzi del figlio Michael, decenni dopo, per mantenere il loro impero criminale. Il Padrino – Parte II è sia un sequel che un prequel, e mette in evidenza il costo di questi percorsi, soprattutto quando Michael affronta gli attriti tra lui e i suoi cari.

Mentre il conflitto tra Kay e Michael è intriso di drammi personali, sono le azioni di Michael nei confronti di Fredo a rappresentare il colpo più grande per la famiglia. Questa sottotrama porta al tragico finale del film, che vede Michael trionfante nei suoi obiettivi ma completamente scosso dalle sue vittorie. Soprattutto se contrapposto ai flashback dei primi tempi della famiglia Corleone, il finale de Il Padrino – Parte II evidenzia il tema morale centrale del film e di tutti i film della serie de Il Padrino.

Il significato del finale de Il Padrino – Parte II

L’inquadratura finale de Il Padrino – Parte II mostra Michael Corleone (Al Pacino) solo e isolato da coloro che lo circondano, sottolineando il costo delle sue decisioni come capo della famiglia criminale Corleone. Il Padrino – Parte II è diviso in due parti, che rivelano le origini dell’impero criminale di Vito e gli sforzi del figlio minore, decenni dopo, per mantenere il controllo dell’organizzazione. Il finale del film contrasta direttamente le conseguenze dei loro sforzi. Mentre un flashback rivela una famiglia Corleone litigiosa ma alla fine unita sotto il controllo di Vito, la storia di Michael si conclude con lui veramente solo.

In questo momento, Michael fa i conti con il peso delle sue azioni recenti, tra cui l’aver ordinato la morte del fratello Fredo. Dopo la scomparsa della madre Carmela (che aveva avvertito Michael che non poteva permettersi di perdere altri membri della famiglia), la decisione di Michael di uccidere il fratello nel finale de Il Padrino – Parte II evidenzia la disumanità che Michael ha abbracciato, ironicamente per il “bene” della sua famiglia. Ciò si riflette nell’inquadratura finale di un Michael riflessivo e pensoso, seduto da solo, che riflette sulle sue scelte e sull’impatto delle sue azioni.

Perché Michael ha ucciso Fredo ne Il Padrino: Parte II?

Il Padrino - Parte II
© Paramount Pictures

Ne Il Padrino – Parte II, Fredo rivela inavvertitamente al fratello di aver lavorato con il boss rivale Hyman Roth, mettendo in serio pericolo la vita di Fredo. Durante un confronto, Fredo rivela di aver tradito Michael per gelosia. Fredo era frustrato e amareggiato dalla decisione di Vito di ignorarlo e di nominare Michael come nuovo leader. Questo fa leva sulle insicurezze di Fredo riguardo alla sua percezione da parte della famiglia. Sebbene Fredo e la sorella Connie implorino Michael di perdonarlo, Michael decide di far assassinare Fredo durante una battuta di pesca.

Questo momento è specificamente accostato all’omicidio di Roth e alla morte dell’ex alleato di Michael, Frank Pentangeli. Questo li contrappone direttamente al massacro dei nemici del Corelone durante il finale de Il Padrino. Entrambi gli eventi hanno isolato Michael dai suoi cari, pur affermando il suo potere. Tuttavia, la morte di Fredo incombe su Michael in modo diverso rispetto agli altri omicidi che aveva organizzato, creando un breve flashback di una notte cruciale per la famiglia anni prima.

Qual è lo scopo del flashback finale de Il Padrino – Parte II?

Il Padrino - Parte II famiglia
© Paramount Pictures

Il flashback alla fine de Il Padrino – Parte II aggiunge un tragico livello alla discesa di Michael verso la malvagità. La sequenza è ambientata nel 1941, anni prima degli eventi de Il Padrino, e vede la famiglia riunita per festeggiare il compleanno di un Vito mai visto. Con grande sorpresa dei fratelli, Michael annuncia di voler abbandonare il college per arruolarsi nella Seconda Guerra Mondiale. In particolare, Fredo è l’unico dei suoi fratelli ad appoggiare questa decisione, sottolineando quanto i due fossero vicini e come Fredo sostenesse il suo “fratello minore” prima di tradirlo anni dopo.

La sequenza si conclude con la partenza della famiglia per raggiungere Vito, lasciando Michael da solo. Questo senso di isolamento dalla famiglia, causato dalle sue scelte, pesa chiaramente su Michael. La situazione peggiora più di dieci anni dopo, quando un Michael più vecchio e più severo riflette su come si sia isolato ancora di più. Mentre gli sforzi di Vito non gli sono mai costati la famiglia, Michael si allontana dalla moglie, tradisce attivamente la fiducia della sorella e uccide il fratello. Gli sforzi di Vito lo hanno trasformato in un mostruoso boss del crimine, ma la sua famiglia era al sicuro e felice. Michael non ha questo conforto, tutto a causa delle sue scelte.

Come la storia di Vito rende più triste il finale de Il Padrino – Parte II

Alla base delle scelte di Vito e Michael ne Il Padrino – Parte II è il desiderio espresso di proteggere le loro famiglie. Se Vito può essere stato un duro assassino in gioventù e aver raggiunto una posizione di potere grazie alla sua volontà di commettere atti terribili, i suoi sforzi per proteggere ed elevare la sua famiglia hanno avuto successo. I festeggiamenti per il suo compleanno vengono trattati con gioia dalla moglie e dai figli, mentre Michael viene espressamente richiamato per essersi arruolato, in quanto ciò manda all’aria le speranze della famiglia nei suoi confronti. Alla fine, la storia di Vito è agrodolce e violenta, ma in definitiva felice.

Questo contrasta direttamente con l’inquadratura finale de Il Padrino – Parte II, che rivela che Michael è veramente solo. Gli sforzi di Michael hanno arricchito la famiglia Corleone, ma l’hanno divisa più che mai. Mentre la storia di Vito si conclude con la sua famiglia entusiasta di vederlo, quella di Michael finisce con i membri della famiglia morti per suo ordine o furiosi per le sue scelte. Questo si ripercuote ne Il Padrino – Parte III, che si basa sul finale del secondo film e completa l’arco tragico di Michael cancellando ulteriormente i suoi cari e lasciandolo veramente solo.

Il vero significato del finale de Il Padrino – Parte II

Robert De Niro in Il Padrino - Parte II
© Paramount Pictures

Il fulcro de Il Padrino – Parte II è la rovina delle speranze di Michael di essere un uomo migliore di suo padre. Vito può aver fatto cose terribili, ma sempre in nome della famiglia. Questo ha portato a molti anni felici quando era Don Corleone, con una famiglia che lo amava. Sebbene la ricchezza e il potere che hanno garantito alla famiglia una sicurezza e una gioia di superficie siano rimasti, gli sforzi di Michael per eliminare i suoi nemici gli sono costati quella stessa famiglia che lui e suo padre hanno cercato di rendere legittima.

In questo modo, Michael è diventato più potente di Vito, ma ha tradito le sue ambizioni. Entrambi volevano che la famiglia abbracciasse un percorso verso la nobiltà, e l ‘approccio spietato di Michael gli è costato tutto ciò che volevano davvero. Il film si conclude con Michael vittorioso ma distrutto, un uomo solo in un impero creato da lui stesso. Il vero significato del finale de Il Padrino – Parte II  sottolinea che il costo del potere è troppo alto quando viene a scapito della famiglia e dell’umanità, lasciando che il nobile Corleone, un tempo solitario, sia il più malvagio di tutti.

Il padre recensione del film di Fatih Akin

Il padre recensione del film di Fatih Akin

Mardin, Armenia, 1915. Il giovane fabbro Nazaret Manoogian non può sfuggire alla rappresaglia dell’Impero Ottomano che ha pianificato il genocidio della popolazione armena. Il suo villaggio viene messo a ferro e fuoco, lui arrestato e separato da moglie e figlie, costretto ai lavori forzati e destinato a morte certa. Ma Nazaret riesce a scampare miracolsamente al suo atroce destino ed una volta libero scopre che le figlie, gemelle, sono ancora vive. Pur di trovarle, Nazaret attraverserà deserti, oceani e continenti spinto dalla forza più grande in natura…l’amore di un genitore.

Il padre Fatih AkinIl padre è l’ultimo film del regista tedesco di origini turche Fatih Akin (Ai confini del paradiso, La sposa turca e Soul kitchen), un film che affronta il delicato quanto tremendo tema del genocidio degli armeni messo in atto dall’impero turco durante la prima guerra mondiale. In realtà questo drammatico contesto storico è solo l’incipit di una storia che poi si dipana su scenari molto più ampi e complessi, portando il protagonista e la sua ricerca disperata dai deserti mesopotamici sino a Cuba e da qui negli Stati Uniti. Il padre parla dell’amore di un padre che non si rassegna all’idea di non rivedere mai più le proprie figlie, un padre che si aggrappa a questo amore per superare prove incredibili. È un film sull’eterna contrapposizione tra bene e male che nel film di Akin assumono volti e aspetti sempre diversi, che vestono i panni di personaggi ora crudeli e senza scrupoli ed ora umani, generosi e salvifici.

Il padre Fatih Akin 2Chi si aspettasse di trovare il solito Akin anche in questo film però, potrebbe rimanere particolarmente deluso, perche Il padre è un film che si discosta sensibilmente dai precedenti lavori del regista di Amburgo. Se con Ai confini del paradiso e soprattutto Soul Kitchen ci aveva abituato ad uno stile narrativo nuovo, fresco e dinamico che si imperniava attorno a personaggi e storie anticonvenziali, in questo film Akin si dimostra molto più compito e diligente, molto meno incline alla sua solita imprevedibilità e originalità.

Molto bravo il protagonista che interpreta Nazaret, Tahar Rahim, e molto suggestiva la fotografia che offre paesaggi spettacolari ma che al tempo stesso suscitano stupore e orrore, cavalcando la dicotomia su cui il film si basa.

Il padre e lo Straniero: recensione del film di Ricky Tognazzi

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Il padre e lo Straniero: recensione del film di Ricky Tognazzi

In Il padre e lo Straniero Diego è un impiegato romano che non riesce ad accettare la grave invalidità del figlio Giacomino. Walid è un ricchissimo uomo d’affari siriano che ha un figlio con le stesse problematiche di Diego  ma che a differenza sua, ama senza discussione. I due si conoscono nella clinica in cui portano i loro figli e nasce subito una forte intesa. Da questo momento Diego inizierà un percorso di cambiamento.

La frequentazione con Walid, il suo punto di vista diverso e nuovo sul mondo, sui rapporti ma anche sui problemi dei rispettivi figli lo aiuterà ad accettare ciò che non pensava possibile ed anche a rivitalizzare il rapporto con sua moglie. Walid però non è completamente sincero con il suo nuovo amico, visto che i servizi segreti vengono in cerca di Diego per avere notizie sul ricco uomo siriano al momento scomparso senza lasciare traccia. Il protagonista si troverà ad affrontare una nuova situazione a lui completamente estranea.

Il padre e lo Straniero, il film

Il padre e lo Straniero di Ricky Tognazzi, in uscita nelle sale italiane il prossimo 18 Febbraio, è tratto dall’omonimo romanzo di Giancarlo De Cataldo, che troviamo anche nel ruolo di sceneggiatore insieme allo stesso regista e a Simona Izzo. Il libro è antecedente al successo Romanzo criminale, ma, soprattutto, quando il film assume tonalità più “noir” è evidente la mano dello scrittore. Il film infatti naviga in equilibrio tra due generi; il dramma familiare e il thiller, con però con un elemento in comune, ossia la difficoltà di accettare ciò che è diverso. Nella prima parte di Il padre e lo Straniero infatti il protagonista è impegnato a mettere in discussione se stesso e i suoi limiti per vedere della bellezza anche in ciò che non è perfetto, perlomeno secondo i canoni che la società ci impone. Nella seconda parte, Diego dovrà invece affrontare se stesso per capire se la persona con cui ha stretto amicizia è in realtà qualcuno di molto pericoloso.

La difficoltà di far convivere i due generi senza passaggi forzati è molto evidente  e avvertibile in alcune parti del film che però è supportato da un cast importante sia nei ruoli principali, Diego è interpretato da Alessandro Gassman mentre Walid da Amr Waked, visto anche in Syriana con George Clooney, ma anche nei ruoli secondari; Ksenia Rappaport interpreta la moglie di Diego e Leo Gullotta veste i panni del rigido poliziotto in cerca di Walid. Una nota del tutto particolare per il giovane attore che interpreta Giacomino; Leonardo Della Bianca.

Il Padre d’Italia, l’incontro con il regista Fabio Mollo e gli interpreti Luca Marinelli e Isabella Ragonese

Si è svolto a Roma l’incontro di presentazione de Il Padre d’Italia, secondo film di Fabio Mollo, nelle sale italiane dal prossimo 9 marzo. Luca Marinelli e Isabella Ragonese sono Paolo e Mia, due trentenni protagonisti di un incontro casuale che li porta ad affrontare insieme un viaggio da nord a sud d’Italia, ma anche un percorso di crescita esistenziale, in cui si confrontano con la genitorialità e con l’amore.

Come affronta qui il tema della paternità, presente anche nel suo primo film?

Fabio Mollo: “In precedenza avevo provato a raccontarlo dal punto di vista dei figli, qui l’ho fatto dal punto di vista del genitore. Per me era importante raccontare il momento delicato in cui la mia generazione smette di essere figlia e prova a diventare genitrice, nonostante la sua precarietà economica, ma anche emotiva. Paolo e Mia sono entrambi precari: lui vive un po’ in disparte, come non fosse degno di essere felice. Lei, al contrario, è un esplosione di vitalità e felicità. Quando quest’esplosione lo investe, Paolo si lascia contagiare e trascinare in un viaggio che lo porta a confrontarsi col tema della paternità, da lui rimosso perché lo considerava contro natura in quanto omosessuale, e che grazie a questo viaggio riesce ad elaborare”. “Volevamo raccontare una storia d’amore che ha poco a che fare con la sessualità, l’amore di un genitore che non necessariamente ha a che vedere con la genetica, un amore così puro e forte che supera barriere e limiti, senza mai giudicare i personaggi”. 

Ha sempre pensato a Marinelli e Ragonese nei panni di Paolo e Mia? Come hanno contribuito al film?

Mollo: “Ho sempre immaginato un film costruito su due attori, una storia molto raccolta, perciò volevo lavorare con due signori attori. Quello con Luca e Isabella è stato un lavoro lungo: quasi un anno prima di arrivare alle riprese. È stato fondamentale lavorare con loro alla messinscena quotidianamente”. “Ogni passaggio emotivo dei personaggi era sempre discusso, vissuto, cambiato se necessario”.

Il Padre d’Italia arriva al cinema il 9 marzo

Cosa vi ha spinto ad accettare il film e cosa spinge i vostri personaggi l’uno verso l’altro?

Isabella Ragonese: “Mia è un personaggio molto diverso, anche come energia, da quelli che ho interpretato finora. Soprattutto all’inizio è abbastanza disturbante, una sbandata senza regole. Mi attraeva il pericolo, ma mi faceva anche paura interpretarla. Trovo bellissimo che Mia e Paolo siano due estranei. A volte c’è un’intimità più forte con una persona sconosciuta che quando si è di fronte a legami familiari o di amicizia quotidiani. Loro si trovano davanti a una scelta e si riconoscono istintivamente, senza bisogno di spiegare”. “Il viaggio di Mia è nello scoprire la bellezza dell’animo di Paolo. Per questo lo sceglie. Mi piace pensare che  lei e Paolo siano gli angeli custodi l’uno dell’altra. L’amore che provano è prendersi cura di qualcuno”.

Luca Marinelli: “Ho letto la sceneggiatura e c’erano delle esplosioni emotive all’interno. Ricordo di essermi molto emozionato. Questa storia è tante cose, non solo l’omosessualità, la paternità. Questo tema, che fuori dall’Italia sembra una cosa normale, è invece nuovo per noi e penso sia importante cominciare a parlarne, senza puntare il dito verso nessuno. Trattare questo argomento senza eccessi – anche se spero che qualcuno si sia sentito un po’ scomodo – con grazia e con delicatezza, è la cosa più bella di tutto il film. Oltre a questo, però, c’è un discorso gigantesco sull’amore: verso se stessi, verso le persone, verso la vita. Paolo vede in Mia una parte della sua vita che non ha ancora percorso. Hanno entrambi paura e bisogno di qualcuno. Si riconoscono e si donano all’altro”.

La musica e le canzoni sono importanti nel film

Mollo: “Sì, ci abbiamo tenuto tantissimo. Mia è una cantante e volevamo che il suo mondo musicale fosse raccontato da lei, ma investisse anche il mondo di Paolo. Abbiamo fatto una ricerca estenuante di canzoni che potevano essere giuste per raccontare la storia e la generazione. Le performance canore di entrambi hanno reso il film ricco: quella di Luca in due momenti molto intimi, ma anche quella di There is a light that never goes out degli Smiths, che Isabella ha cantato live sul set”. “Da calabrese ho sentito subito il richiamo a Loredana Bertè. Nel film andiamo a Bagnara, la Bertè è di Bagnara, Paolo è appassionato della Bertè ed è come se Mia fosse un po’ la Bertè ai suoi occhi. L’intera colonna sonora poi è un richiamo agli anni ’80”.

Luca Marinelli e Isabella Ragonese sono i protagonisti de Il Padre d’Italia

C’è qualche film che l’ha ispirata?

Mollo:“Due grandi riferimenti sono Una giornata particolare di Ettore Scola, il film che mi ha fatto entrare al centro Sperimentale, e Il ladro di bambini di Gianni Amelio. Entrambi riecheggiano in questo lavoro, ma con un taglio europeo contemporaneo”. “Tra i film che abbiamo visto con Luca e Isabella, c’era poi Lorence anyways di Xavier Dolan, che ci ha molto emozionato, e abbiamo scelto di dare al film un po’ questo taglio”.

Il Padre d’Italia, prodotto da Bianca Film e Rai Cinema, sarà nelle sale dal 9 marzo.

Il Padre della Sposa: venduta per due milioni la casa del film

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Il Padre della Sposa: venduta per due milioni la casa del film

La splendida casa che fa da set al film con Steve Martin, Il Padre della Sposa, è stata venduta alla cifra importante di 1.998 milioni di dollari.

L’abitazione, di 400 metri quadrati, con 5 camere da letto e 4 bagni, è situata ad Alhambra, in California, ed è stata il set de Il Padre della Sposa e del suo sequel, Il Padre della Sposa 2, entrambi con protagonista Martin e diretti da Charles Shyer.

Kimberly Williams-Paisley, attrice che interpreta la figlia di Martin nel film, aveva annunciato all’inizio dell’estate che la casa era stata messa in vendita.

Il Padre della SposaIl Padre della Sposa (Father of the Bride) è un film del 1991, diretto dal regista Charles Shyer, remake dell’omonimo film del 1950 diretto da Vincente Minnelli. Nel 1995 venne girato il sequel, Il Padre della Sposa 2.

George Banks è un cittadino americano di classe medio-alta, titolare di un’azienda produttrice di scarpe. La sua vita tranquilla e ordinaria viene sconvolta quando, tornata a casa dopo un dottorato di ricerca post-laurea a Roma, sua figlia ventiduenne Annie sciocca tutti annunciando il suo matrimonio con Bryan McKenzie, esponente di una ricca famiglia.

Il Padre della Sposa: venduta per due milioni la casa del film

George non riesce a immaginare la sua vita senza la figlia prediletta e comincia così ad assumere atteggiamenti strani ed esagerati, sotto gli occhi esterrefatti di Annie e del futuro genero, della moglie Nina, del figlio minore Matty, e dei futuri consuoceri John e Joanna.

La situazione peggiora ancora quando la moglie e la figlia decidono di organizzare il ricevimento in casa, affidando i preparativi delle nozze all’eccentrico coordinatore di matrimoni Franck Eggelhoffer: questi metterà a dura prova i nervi di George con il costo in continua crescita del matrimonio, tanto da farlo arrivare a finire in prigione a causa di una scenata in un supermercato per il costo di una confezione di hot-dog. Rendendosi però conto di aver toccato il fondo, George capisce finalmente che sua figlia è cresciuta e che sia giunto il momento di lasciarla andare.

Fonte: EW

Il Padre d’Italia: recensione del film con Luca Marinelli

Il Padre d’Italia: recensione del film con Luca Marinelli

Arriva al cinema il 9 marzo Il Padre d’Italia, l’ultimo film di Fabio Mollo con protagonisti Luca Marinelli e Isabella Ragonese.

Ne Il Padre d’Italia Paolo (Luca Marinelli) è un tipo schivo e razionale. Ha un doloroso passato e alle spalle una storia importante appena conclusa perché, a differenza del suo compagno, non si sentiva pronto per creare una famiglia. Mia (Isabella Ragonese) è invece spregiudicata e vitale, un’eterna adolescente al sesto mese di gravidanza. S’incontrano una sera, per caso. Anche Mia è sola e Paolo si fa presto coinvolgere dalla sua esuberanza, intraprendendo con lei un viaggio attraverso l’Italia. Prima alla ricerca del padre della bambina che sta per nascere, poi sempre più alla scoperta di sé, i due s’interrogano sulla possibilità di un futuro diverso da quello che entrambi avevano sempre immaginato.

Il Padre d’Italia, seconda regia di Fabio Mollo dopo Il Sud è niente, è un film denso di contenuti ed emotivamente intenso. Al centro, un discorso articolato sulla famiglia intesa in diverse forme: quella tradizionale che può essere tarpante; quella assente con le sue conseguenze destabilizzanti; quella da costruire, se e quando si diventa genitori; il tema: omosessualità e paternità.

Il centro de Il Padre d’Italia sono i protagonisti

Nocciolo del lavoro è l’approfondimento psicologico dei protagonisti. Il regista coglie gli aspetti che ne descrivono meglio la partitura emotiva, facendola arrivare allo spettatore e rendendone universali i caratteri. Paolo, in cerca della famiglia che non ha mai avuto, si sente ancora figlio, bisognoso di essere accolto e accudito, più che pronto ad accudire a sua volta. Mia, con la sua giocosa vitalità e il suo infantilismo, le menzogne, lo sconforto dei momenti di consapevolezza, il senso di oppressione e mancata accettazione in famiglia. Entrambi spaventati da un futuro di solitudine. E quell’incontro inaspettato tra due personalità che istintivamente si aggrappano l’una all’altra e insieme tentano di compiere quei passi che fino ad allora non si erano sentiti in grado di fare. Le interpretazioni di Marinelli e Ragonese riescono ad essere intense e calibrate al tempo stesso, regalando al film un respiro altrimenti difficile da ottenere.

Il Padre d’Italia

Li sostiene uno stile registico imperniato sull’immagine – con molti primi piani che mettono in evidenza espressioni e gesti – e il contrappunto sonoro – suoni elettronici e canzoni anni ’80, con cui i protagonisti si cimentano, sottolineando alcuni momenti chiave del loro rapporto. A questo proposito, più che le ormai note doti canore di Luca Marinelli – chiamato con poca fantasia per la seconda volta ad interpretare Non sono una signora, ma non solo – a sorprendere è l’intensa prova di Isabella Ragonese, alle prese con un brano degli Smiths.

Il Padre d’Italia non è privo di qualche incongruenza

Ciò detto, vi sono anche ingenuità e incongruenze narrative – ad esempio, il ricordo del volto materno, proprio nel momento in cui il protagonista stesso si appresta a fare il padre; l’identificazione a tratti troppo insistita di Mia con una figura materna per Paolo, come nelle sequenze dell’orfanotrofio e del nuoto; il fatto che Paolo “provi a fare l’etero”. In questo, il regista sembra scontare una visione troppo romantica.

Nonostante ciò, il film offre un quadro ampio sulla genitorialità e sull’amore, che va oltre gli schemi all’interno dei quali siamo abituati a pensare e spinge a interrogarsi. Lo fa con estrema delicatezza e pudore attraverso un coinvolgente viaggio emotivo e psicologico con i protagonisti, con le loro paure, insicurezze e vissuti problematici, esplorando i quali lo spettatore può facilmente ritrovare frammenti di sé.

Il nuovo volto della giustizia nei poster di Deadpool

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Il nuovo volto della giustizia nei poster di Deadpool

Ecco i poster di Deadpool in cui il Mercenario Chiacchierone mostra il “nuovo volto” della giustizia.

Il film arriverà in sala il prossimo 12 febbraio.

Guarda il secondo trailer del film

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Il primo film in stand-alone dedicato al mercenario chiaccherone promette un’ enorme dose di politicamente scorretto pronta ad abbattersi sul pubblico all’uscita in sala, il 4 Febbraio. “Questo film funziona tranquillamente all’interno dell’universo X-Men” ha dichiarato Reynolds ad Empire, “ma non per questo include la sensibilità dei film dedicati ai mutanti. È come prendere un personaggio degli X-Men, imbottirlo di LSD e rispedirlo su schermo.”

A proposito di X-Men: chi ha visto il trailer avrà notato che la presenza dei mutanti su schermo sarà decisamente corposa. Andre Tricoteux sostituisce Daniel Cudmore nei panni di Colossus, ed appare nella nuova immagine rilasciata da empire pochi minuti fa a fianco di un Deadpool che pare intento a rompere la quarta parete.

Vi ricordiamo che in  Deadpool ci sono confermati con Ryan Reynolds anche Morena Baccarin, T.J. Miller, Ed Skrein, Gina Carano e Daniel Cudmore che tornerà nei panni di Colosso. Deadpool è scritto da Paul Wernick e Rhett Reese, diretto da Tim Miller e sarà nei cinema USA dal 12 febbraio 2016.

Il nuovo Trailer di Paranormal Activity 4

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Il nuovo Trailer di Paranormal Activity 4

La Paramount Pictures ha presentato un nuovo teaser trailer di 30 secondi  per il prossimo Paranormal Activity 4, che viene descritto come un sequel e non come un nuovo capitolo. Il nuovo film

Il nuovo trailer de Il Talento di Mr. Crocodile

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Il nuovo trailer de Il Talento di Mr. Crocodile

Il nuovo trailer de Il Talento di Mr. Crocodile con la voce di Luigi Strangis che interpreta le canzoni italiane del protagonista, il coccodrillo Lyle, nel nuovo film live-action per famiglie. Il talentuoso cantante e polistrumentista, dopo aver vinto l’ultima edizione di Amici, ha esordito con l’album dal titolo “Strangis” che ha conquistato il vertice della classifica italiana. Il Talento di Mr. Crocodile dal 27 ottobre nei cinema italiani, il film è prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.

Tratto dalla serie di libri best-seller di Bernard Waber, Il Talento di Mr. Crocodile è un live-action per tutta la famiglia che racconta la storia del coccodrillo Lyle e le sue avventure insieme alla famiglia Primm. Diretto e prodotto da Will Speck e Josh Gordon, scritto da Will Davies, Il Talento di Mr. Crocodile vede nel cast Javier Bardem, Constance Wu, Winslow Fegley, Scoot McNairy, Brett Gelman. Il film contiene canzoni originali interpretate da Shawn Mendes e scritte dagli autori di The Greatest Showman, Benj Pasek e Justin Paul.

Luigi Strangis

Cantautore e polistrumentista, Luigi ha iniziato a suonare la chitarra a 6 anni. Oggi, a 21, oltre alla chitarra suona il pianoforte, la batteria, le percussioni e il contrabbasso. Proprio grazie alla sua esperienza come polistrumentista a 15 anni inizia ad autoprodurre i suoi pezzi. A settembre 2021 presenta ad Amici l’inedito “Vivo”, brano che gli regala l’ingresso al programma. A “vivo” seguono i brani “Muro”, “Partirò da zero”, “Tondo” e il singolo certificato ORO “Tienimi stanotte”, brani che fanno parte del suo esordio discografico, “Strangis”, pubblicato a giugno 2022 ed entrato subito in vetta alla classifica di vendita italiana. Durante le puntate serali del programma Luigi ha interpretato più volte cover di successo mettendosi alla prova come musicista ed arrangiatore. Attualmente è impegnato con le date del suo primo tour.

La trama

Quando la famiglia Primm (Constance Wu, Scoot McNairy, Winslow Fegley) si trasferisce a New York, il giovane figlio Josh fatica ad adattarsi alla nuova scuola e ai nuovi amici. Tutto cambia quando scopre Lyle, un coccodrillo canterino che ama i bagni, il caviale, la grande musica e che vive nella soffitta della sua nuova casa. I due diventano subito amici, ma quando l’esistenza di Lyle viene minacciata dal malvagio vicino Mr. Grumps (Brett Gelman), i Primm devono unirsi al carismatico proprietario di Lyle, Hector P. Valenti (Javier Bardem), per dimostrare al mondo che si può trovare una famiglia anche nelle situazioni più inaspettate e che non c’è niente di male in un grande coccodrillo canterino con una personalità ancora più grande.

Il nuovo trailer de Il Cavaliere Oscuro il Ritorno con The Avengers

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Alla Warner Bros diventano sempre più furbi se hanno deciso di diffondere il secondo trailer de Il Cavaliere Oscuro il Ritorno con le copie di The Avengers, in america al cinema del 4 maggio.

Il nuovo traielr di Twixt

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Il nuovo traielr di Twixt

Twixt, il nuovo ambizioso progetto di Francis Ford Coppola verrà presentato in anteprima al Toronto Film Festival. Si tratta di un film interattivo, sia in 2 che in 3D.

Il nuovo teaser poster di Fast and Furious 6

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Il nuovo teaser poster di Fast and Furious 6

La Universal Pictures ha diffuso il nuovo teaser poster di Fast and Furious 6, nei cinema americani dal 24 maggio. Diretto da Justin Lin, il film è interpretato da Vin Diesel, Paul Walker, Dwayne Johnson e Gina Carano.

Il sesto capitolo della saga ha inizio subito dopo che Dom (Diesel) e Brian (Walker),  distrutto l’impero di un boss e lasciata la loro squadra con 100 milioni di dollari,  sono all’inseguimento di un’organizzazione di piloti mercenari esperti di 12 paesi diversi. L’unico modo per fermare il piano criminale della banda e è quello di gareggiare all’ultimo sangue.

Fust & Furious 6

Fast and Furious 6, il film

Da quando Dom (Diesel) e Brian (Walker) hanno compiuto la rapina a Rio sgominando l’impero di un boss malavitoso, lasciando la loro squadra con 100 milioni di dollari, sono spariti nel nulla. Col tempo però, il non poter tornare a casa e la latitanza finiranno per render loro la vita impossibile. Intanto Hobbs (Johnson) segue il caso di un’organizzazione di violenti piloti mercenari in 12 paesi, il cui capo è affiancato da uno spietato braccio destro, che si rivela essere la donna amata da Dom, che credeva morta: Letty (Rodriguez). L’unico modo per fermare questa pericolosa organizzazione, è quello di sfidarli e batterli sulla strada: così Hobbs propone a Dom di rimettere insieme la sua squadra speciale di Londra. In compenso, verranno assolti da tutti i loro crimini e potranno tornare a casa dalle loro famiglie.

Come nel precedente Fast and Furious 5, campione d’incassi in tutto il mondo, Fast and Furious 6 ripropone le acrobazie mozzafiato, l’azione e la narrazione della saga, ma a livelli ancor più elevati, la cui regia è affidata per la quarta volta a Justin Lin. Supportato dagli storici produttori Neal H. Moritz e Vin Diesel, che hanno ben accolto il ritorno del produttore Clayton Townsend alla serie. Il cast è al gran completo: Vin Diesel, Paul Walker, Dwayne Johnson, Michelle Rodriguez, Jordana Brewster, Tyrese Gibson, Gina Carano, Luke Evans, Jason Statham, Elsa Pataky e Gal Gadot.

Il nuovo Superman avrà 40 anni?

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Il nuovo Superman avrà 40 anni?

Ora che sappiamo che il reboot di Superman sarà affidato alla regia di Zack Snyder, è plausibile pensare che il prossimo passo della produzione sarà trovare un Clark Kent all’altezza del progetto. Armie Hammer, che doveva interpretare Bruce Wayne/Batman nel film sulla Justice League di George Miller, ha parlato con Vulture, il blog del New York Magazine, e ha rivelato di aver sentito voci sulla possibilità che la Warner stia cercando un protagonista decisamente più grande di lui (che ha 24 anni):

Ho parlato del film per la prima volta con i miei agenti solo recentemente, e penso che stiano cercando un Superman un po’ più vecchio. Sento dire che avrà sui 35, 40 anni.  Alla luce di questa dichiarazione, forse i primi rumour – che vedevano Jon Hamm (a destra) in lizza per la parte del protagonista – potrebbero rivelarsi in effetti veri.

Hammer ha anche parlato del film di Miller, annullato all’ultimo minuto a sole poche settimane dall’inizio delle riprese: Stavamo effettuando le prove nei teatri di posa [in Australia], e i responsabili ci sequestravano i cellulari, se avevano delle fotocamere. Era un progetto top secret, assolutamente segreto: sembrava di andare al Pentagono. (…) Il mio Batman aveva delle risorse incredibili, e così la sua cintura di servizio era realizzata con il miglior cuoio italiano, ed era raffinatissima. Le cose che uscivano dal suo avambraccio erano di titanio, ma anche loro erano ricoperte di cuoio.

Fonte: vulture

Il nuovo poster di Rock Of Ages

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Ecco il nuovo poster di Rock of Ages, appena diffuso dalla Warner Bros.

Il nuovo look di Scarlett Johansson

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Il nuovo look di Scarlett Johansson

Direttamente dagli Spike Guy’s Choice Awards ecco la foto di Scarlett Johansson che ha partecipato all’evento con Chris Evans.

Il nuovo livello di Goku nel trailer ufficiale di Dragon Ball Z Resurrection “F”

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Arriva il trailer ufficiale di Dragon Ball Z Resurrection “F”, il nuovo film animato nel quale possiamo vedere il nuovo livello di Goku:

Il nuovo film di Tom Cruise con Alejandro Iñárritu aggiunge 6 attori famosi al cast

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Una cavalcata di star si è unita al prossimo film di Tom Cruise del regista Alejandro González Iñárritu. Iñárritu è un celebre regista che è stato candidato a sette premi Oscar e ne ha vinti quattro, tra cui quello per il miglior film per il suo film del 2014 Birdman o (L’inaspettata virtù dell’ignoranza). Il nuovo film, attualmente senza titolo, è stato co-scritto da Iñárritu con Sabina Berman, Alexander Dinelaris e Nicolas Giacobone e segue un uomo con un potere incommensurabile che ha causato un disastro ma deve dimostrare all’umanità di essere la loro unica possibilità di salvezza.

Secondo Deadline, il film, ancora senza titolo, ha ufficialmente aggiunto al cast Sandra Hüller, John Goodman, Michael Stuhlbarg, Jesse Plemons e Sophie Wilde. Anche Riz Ahmed è in trattative per unirsi al crescente ensemble del film di Tom Cruise e Alejandro González Iñárritu. Al momento non si conoscono i ruoli che le star in arrivo interpreteranno nel film, poiché ulteriori dettagli sulla trama sono stati tenuti strettamente nascosti.

Dove avete già visto i nuovi membri del cast del film?

Mentre Tom Cruise è già una star di prima grandezza, soprattutto grazie ai suoi film di successo Mission: Impossible, il nuovo cast che lo affianca è noto per i suoi numerosi progetti di successo. Questo include anche la stella emergente del cast, Sophie Wilde. La Wilde ha interpretato il ruolo principale nel film horror di successo di A24 Talk to Me e ha già ottenuto un altro ruolo da protagonista in The Hunger Games: The Ballad of Songbirds and Snakes, Tom Blyth, nel prossimo adattamento del videogioco Watch Dogs.

Anche il cast in arrivo è ricco di nominati agli Oscar: la più recente è quella di Sandra Hüller per Anatomia di una caduta (2023). In precedenza, Jesse Plemons era stato nominato nel 2022 per la sua interpretazione in The Power of the Dog, mentre Riz Ahmed aveva vinto lo stesso anno per il cortometraggio The Long Goodbye, dopo essere stato nominato l’anno precedente per la sua interpretazione in The Sound of Metal. Inoltre, anche se Michael Stuhlbarg non è candidato all’Oscar, ha recitato in tre dei film candidati come miglior film del 2018, ovvero La forma dell’acqua, Chiamami col tuo nome e The Post.

Il nuovo film di Star Wars con Daisy Ridley ha uno sceneggiatore!

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Il progetto con Daisy Ridley al comando ambientato nell’universo di Star Wars è ancora in corso con lo sceneggiatore George Nolfi. Nonostante sembri che Lucasfilm stia dando precedenza al progetto affidato a Shawn Levy con Ryan Gosling in trattative per la parte, anche il progetto che vedrà di nuovo Daisy Ridley nei panni di Rey sta procedendo, questa volta con il coinvolgimento dello sceneggiatore George Nolfi.

Sharmeen Obaid-Chinoy è ancora in lizza per dirigere la storia su Rey Skywalker, ambientata 15 anni dopo gli eventi di L’ascesa di Skywalker del 2019. Si vocifera che la trama preveda che Rey, la nipote dell’imperatore Palpatine, supervisionerà una scuola di Jedi.

La genesi del progetto di Star Wars con Daisy Ridley

I precedenti sceneggiatori della storia di Rey includevano Damon Lindelof e Justin Britt-Gibson. Anche il creatore di Peaky Blinders, Steven Knight, ci ha provato nell’aprile 2023, ma si è tirato indietro a ottobre. Ridley ha detto a Deadline al SXSW l’anno scorso di sapere un po’ di cose sul sequel. “So che ci saranno nuovi personaggi“, ha detto l’attrice, “non so nulla dei personaggi precedenti” – e questo include la sua fiamma gemella Kylo Ren.

Nolfi ha diretto film come I guardiani del destino, Elevation, The Banker e Birth of the Dragon. Ha anche scritto Ocean’s 12 e The Bourne Ultimatum.

Il nuovo film di Simon Pegg

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Simon Pegg, da tutti conosciuto per il suo incredibile talento comico e per i suoi primi lungometraggi Hot Fuzz e L’alba dei Morti Dementi, ha di recente varcato i confini della sua amata Gran Bretagna

Il nuovo film di Ryan Coogler con Michael B. Jordan trarrà ispirazione dagli Anime

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Michael B. Jordan è uno dei migliori talenti di Hollywood e il suo lavoro parla da sé. Da Black Panther a Creed, l’astro nascente ha dimostrato più volte le sue capacità. Ora Jordan sta collaborando con il regista Ryan Coogler, con cui ha già collaborato per quattro film, per un nuovo progetto cinematografico segreto e sembra che il film trarrà forte ispirazione dagli anime.

La notizia arriva tramite il The Hollywood Reporter, che ha appreso che Coogler e Jordan stanno lavorando a un progetto cinematografico ancora in fase di sviluppo. Il film avrà Coogler come regista e sceneggiatore e Jordan come protagonista. Al momento, i rapporti suggeriscono che la Warner Bros. Discovery avrebbe acquisito i diritti per distribuire il film, che si dice abbia un potenziale di franchising.

Naturalmente, questa notizia ha lasciato gli appassionati di cinema incuriositi e ora anche i fan degli anime stanno partecipando all’annuncio. Dopo tutto, The Hollywood Reporter suggerisce che il film “contiene anche influenze anime“, ma non si sa come queste influenzeranno il film stesso.

Questa informazione non deve sorprendere più di tanto, visto che Jordan ha parlato apertamente del suo amore per gli anime. Negli ultimi anni, l’attore ha reso omaggio a tonnellate di serie anime, da Dragon Ball a Naruto. Durante gli eventi stampa per Creed 3, Jordan ha ammesso liberamente di aver attinto agli anime durante la realizzazione del film. Ora, sembra che Jordan stia portando Coogler a bordo di quella visione, quindi gli amanti degli anime vorranno tenere d’occhio questo nuovo accordo cinematografico.

Cosa sappiamo del nuovo film di Micheal B. Jordan con Ryan Coogler

Recentemente è stata riportata la notizia secondo cui Michael B. Jordan e il regista Ryan Coogler torneranno a collaborare per un quinto progetto insieme, inizialmente descritto come “un film di genere”. Come riportato ora dall’insider Jeff Sneider, il progetto in questione sarebbe un film d’epoca sui vampiri.

Pur riportando che dovrebbe trattarsi di un film d’epoca, non è stato specificato in quale periodo storico potrebbe essere ambientato il racconto. Il fatto che il progetto sia un film di vampiri potrebbe però indurre a pensare ad un’ambientazione vittoriana o ad altre epoche gotiche. In alternativa, il film potrebbe essere di genere diverso, ambientando la sua trama vampirica nel contesto di un’epoca iconica del XX secolo, come gli anni Venti. Occorre attendere maggiori certezze a riguardo, come anche la conferma che si tratterà a tutti gli effetti di un nuovo film dedicato alla figura del vampiro.

Il nuovo film di Ryan Coogler con Michael B. Jordan potrebbe essere un’opera d’epoca sui vampiri

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Recentemente è stata riportata la notizia secondo cui Michael B. Jordan e il regista Ryan Coogler torneranno a collaborare per un quinto progetto insieme, inizialmente descritto come “un film di genere”. Come riportato ora dall’insider Jeff Sneider, il progetto in questione sarebbe un film d’epoca sui vampiri. Ulteriori dettagli sulla trama non sono ancora stati rivelati, ma secondo Deadline il film sarebbe attualmente al centro di una “guerra” tra Sony, Warner Bros. e Universal per l’acquizione dei diritti.

Pur riportando che dovrebbe trattarsi di un film d’epoca, non è stato specificato in quale periodo storico potrebbe essere ambientato il racconto. Il fatto che il progetto sia un film di vampiri potrebbe però indurre a pensare ad un’ambientazione vittoriana o ad altre epoche gotiche. In alternativa, il film potrebbe essere di genere diverso, ambientando la sua trama vampirica nel contesto di un’epoca iconica del XX secolo, come gli anni Venti. Occorre attendere maggiori certezze a riguardo, come anche la conferma che si tratterà a tutti gli effetti di un nuovo film dedicato alla figura del vampiro.

In ogni caso, come già riportato, questo film segnerà la quinta collaborazione tra Jordan e Ryan Coogler. Dopo il film indipendente Prossima fermata: Fruitvale Station e lo sportivo Creed – Nato per combattere, spin-off della serie di Rockyi due hanno lavorato ai blockbuster Black Panther Black Panther: Wakanda Forever. Dopo queste due esperienze, sembra ora che i due siano pronti per qualcosa di completamente diverso, che potrebbe portarli in territori nuovi e inesplorati all’interno delle rispettive carriere. Si attendono dunque maggiori notizie.

Il nuovo film di Paul Thomas Anderson ha una data d’uscita

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Il nuovo film di Paul Thomas Anderson ha una data d’uscita

Il prossimo film di Paul Thomas Anderson non ha ancora un titolo, ma ha una data di uscita e uscirà anche nelle sale IMAX. Warner Bros. ha scelto la data dell’8 agosto 2025 per il nuovo film del regista di The Master. Nel cast, al momento, sono stati confermati Leonardo DiCaprio, Sean Penn, Regina Hall, Teyana Taylor, Wood Harris, Alana Haim e Chase Infiniti.

Anderson scrive, dirige e produce il film, il suo decimo, con la produzione anche di Sara Murphy e Adam Somner. La Warner Bros. definisce il prossimo film della PTA un “film evento” e i suoi piani di uscita su IMAX sono una vera novità per il regista e lo studio. Si sa poco altro al riguardo, dato che Anderson ama lavorare in segreto, ma si dice che il film sia contemporaneo nella sua ambientazione, ed è considerato il suo progetto più “commerciale” fino ad oggi. Il film è attualmente in produzione in California e già sono trapelate in rete alcune foto dal set.

In questo film, Paul Thomas Anderson inaugura una collaborazione con DiCaprio, ma conferma anche dei legami professionali di Licorice Pizza, il suo ultimo film. Torna infatti a lavorare con la musicista Alana Haim, così come con Penn, che interpreterà un riff su un personaggio tipo William Holden. Il progetto lo riunisce anche con i direttori cinematografici della Warner Bros. Pictures Michael De Luca e Pam Abdy, coloro che hanno guidato l’uscita di quel film alla MGM nel 2021. De Luca aveva già prodotto Boogie Nights quando era alla New Line.

Paul Thomas Anderson, invece, è noto per aver realizzato film come Boogie Nights del 1997, Magnolia del 1999, Ubriaco d’Amore del 2002, Il Petroliere del 2007, The Master del 2012, Inherent Vice del 2014, Il filo nascosto del 2017 e, più recentemente, Licorice Pizza del 2021.  Paul Thomas Anderson sta anche producendo con Sara Murphy il nuovo film con Leonardo DiCaprio, che non ha ancora una data di uscita.

Il nuovo film di Malick ha un titolo

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Si intitolerà To the Wonder e non The Burial il nuovo film del regista Terence Malick. È la storia di un filantropo ( Ben Affleck) che,

Il nuovo film di Giuseppe Tornatore: The Best Offer

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Giuseppe Tornatore darà inzio alle riprese del suo nuovo film il 30 aprile a Trieste. Si intitolerà The Best Offer,

Il nuovo corto di Spike Jonze!

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Il nuovo corto di Spike Jonze!

Spike Jonze, già capace regista di “essere John Malkovich” e “il paese delle creature selvagge” ritorna ad affascinarci con una nuova affascinante creatura.

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