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Sylvester Stallone vorrebbe Ryan Gosling come nuovo Rambo

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Mentre Sylvester Stallone è tutt’ora impegnato a promuovere il suo ultimo film, l’atteso spin-off Creed com protagonista Michael B Jordan, ha risposto ad un’interessante questione, ovvero chi vedrebbe bene come suo erede per un nuovo “Rombo”. Ebbene l’attore ha risposto dopo pochi istanti: Ryan Gosling”.

Ecco il video:

Lo stesso attore Ryan Gosling incalzato da Cinemablend ha risposto di positivamente alla cosa: “Stallone è uno dei miei attori preferiti. E’ incredibile! Solo il fatto che conosca il mio nome mi emoziona davvero. Sono commosso!!”

Siete d’accordo con Sly?

via Cinemblend

Il Natale di Warner Home video: Lo Hobbit, Sc-fi Collaction, Nolan collaction e molto altro

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Per il prossimo Natale, Warner Bros Italia propone per i vostri regali sotto l’albero, una vasta offerta di cofanetti unici ed esclusivi che racchiudono alcune tra le migliori pellicole della library della Major e le serie tv più seguite del piccolo schermo. Potrete scegliere tra quelli che celebrano il genio di grandi registi, come i cofanetti dedicati a Clint Eastwood, Christopher Nolan e Paolo Sorrentino, oppure quello dedicato all’azione e all’avventura con la Sci – fi Collection o, per gli amanti del mondo horror, l’omonima collezione con i più terrificanti film del genere, senza dimenticare l’edizione da collezione che celebra i 30 anni del film cult I Goonies ed infine, Lo Hobbit con l’ultimo film della saga e il cofanetto con l’intera trilogia. Per le serie tv invece: True Detective, The Flash, Gotham, Arrow e The Big Bang Theory: i successi più grandi dell’ultima stagione televisiva. L’offerta è talmente ampia che è in grado soddisfare i palati cinematografici anche degli spettatori più esigenti, non resta che scegliere.

Orgoglio e Pregiudizio e Zombie: armi e ombre nel nuovo poster

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Orgoglio e Pregiudizio e Zombie: armi e ombre nel nuovo poster

Nuovo poster per Orgoglio e Pregiudizio e Zombie, uno dei titoli più strani e divertenti in arrivo al cinema.

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Nel cast del film ci sono Lily James come Elizabeth, Bella Heathcote come Jane, Ellie Bamber come Lydia, Millie Brady come Mary e Suki Waterhouse come Kitty, con Sam Riley come Mr. Darcy, Jack Huston come Wickham, Douglas Booth nei panni di Mr. Bingley e Matt Smith come Mr. Collins. Completano il cast in ruoli non ancora noti Lena Headey e Charles Dance.

Orgoglio e Pregiudizio e ZombieOrgoglio e pregiudizio e zombie si baserà su una sceneggiatura scritta da Burr Steers e David O. Russell, mentre produttori saranno Natalie Portman, Marc Butan, Sean McKittrick, Brian Oliver, Annette Savitch, Allison Shearmur e Tyler Thompson.

Trama: Elizabeth Bennet e le sue quattro sorelle vivono in una casa in campagna con i loro genitori. Mr. Bennet ha cresciuto le figlie insegnando loro varie arti marziali e l’utilizzo di diverse armi, in modo tale che siano perfettamente in grado di difendersi dai non-morti; nel frattempo, Mrs. Bennet impiega il suo tempo cercando di maritare le sue ragazze con i migliori partiti della zona. Quando il facoltoso e single Mr. Bingley acquista una casa nelle vicinanze, Mrs. Bennet fa in modo che le figlie lo incontrino a un ballo. Durante il ballo le sorelle Bennet devono sgominare un gruppo di zombie arrivati sul posto, ma trovano anche il tempo di dedicarsi alle questioni di cuore: infatti Jane (la più vecchia delle quattro sorelle Bennet) viene apertamente corteggiata da Mr. Bingley, mentre Elizabeth s’infatua di Fitzwilliam Darcy, un caro amico dello stesso Mr. Bingley.

Fonte: EW

Il Viaggio di Arlo: Lorenzo Fragola canta il brano che accompagna i titoli di coda del film

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Lorenzo Fragola, il cantautore italiano divenuto noto al grande pubblico per aver vinto l’ottava edizione del talent show X Factor, canta “La nostra vita è oggi”, brano che è stato inserito da The Walt Disney Company Italia sui titoli di coda della nuova avventura d’animazione Disney Pixar Il Viaggio di Arlo, in arrivo nelle sale italiane il 25 novembre.

Lorenzo, dopo aver partecipato  alla 65ª edizione del Festival di Sanremo nella sezione “Big”, ha pubblicato il suo primo album “1995” che include anche “La nostra vita è oggi”. Il disco, uscito nel marzo scorso e certificato oro, è ancora tra i più venduti e ascoltati del momento: il successo è certificato da 5 dischi di platino (doppio platino per il brano “Siamo Uguali”, doppio platino per il brano “The Reason Why”, platino per il brano “# Fuori c’è il sole”) e un tour di sold out che terminerà con un concerto evento al PalaTupparello di Acireale (CT) il 20 dicembre.

“Sono un grande fan di Disney Pixar” commenta il giovane cantautore siciliano “per me è un vero onore sapere che un brano, presente nel mio disco, è stato scelto per accompagnare le emozioni del pubblico in sala.”

Nel nuovo lungometraggio in uscita a novembre, il giovane dinosauro Arlo  viene catapultato in un ambiente vasto e misterioso che lo costringe a prendere in esame le propie paure così come è successo alla giovane promessa della discografia italiana, Lorenzo, che ha affrontato all’improvviso il grande successo.

“Arlo sente il bisogno di essere solo e inizia un percorso che lo condurrà a diventare ciò che è destinato a essere”, spiega lo Story Supervisor Kelsey Mann che ha presentato recentemente le prime immagini del film alla Festa del Cinema di Roma. “La sua avventura lo aiuterà a crescere e a vedere al di là delle proprie paure”.

Il piccolo dinosauro incontrerà una varietà di personaggi unici che contribuiranno tutti alla sua evoluzione, volontariamente e non. Ma sarà l’amicizia con Spot, un piccolo ragazzino selvaggio, ad avere l’impatto maggiore nella sua vita.

“Il Viaggio di Arlo è uno dei film più emozionanti che abbiamo mai realizzato”, afferma il produttore esecutivo John Lasseter. “E’ divertente, intelligente, ricco di emozioni profonde. Il pubblico impara ad amare Spot e Arlo contemporaneamente. Il loro legame è originale e interessante, molto diverso da ciò che abbiamo messo in scena finora. È un film davvero speciale”.

Il Viaggio di Arlo sarà nelle sale italiane a partire dal 25 novembre in oltre 600 copie.

Anarchy Parlor recensione del film di Devon Downs e Kenny Gage

Anarchy Parlor recensione del film di Devon Downs e Kenny Gage

Anno: 2014

Regia: Devon Downs, Kenny Gage

Genere: Horror

Interpreti: Robert La Sardo, Sara Fabel, Tiffany DeMarco, Claire Garvey

Trama

Durante un soggiorno di vacanza in uno sperduto paesino nel cuore oscuro della Lituania, un gruppo di giovani studenti si ritrova a partecipare ad uno dei tanti rave party all’insegna di droghe e divertimenti sfrenati. Quando però uno dei compagni sparisce misteriosamente nel nulla dopo aver abbordato un’eccentrica ragazza del luogo, gli amici si mettono subito sulle sue tracce, scandagliando in lungo e in largo la cittadella senza però trovare traccia del loro coetaneo. La giovane e virginale Amy decide allora di indagare per proprio conto, e dopo aver chiesto un po’ in giro alla ricerca della strana ragazza della sera precedente, si imbatte in una piccola bottega di tatuaggi gestita da uno strano e intrigante personaggio che si fa chiamare l’Artista e che forse, dietro ad un’apparente disinvoltura ed affabilità, nasconde qualche segreto. Sarà solo l’inizio di un viaggio infernale che condurrà Amy verso una spirale di follia ed orrore dal quale sarà difficile scappare.

Recensione

Il nutrito pantheon del genere horror ci ha da sempre consegnato una parata di personaggi e figure divenute nel corso del tempo veri e propri archetipi sacri destinati ad imprimersi, chi più e chi meno indelebilmente, nella memoria collettiva. Forse, il fatto che il male, come ci insegna la psicologia spicciola da salotto borghese, si annida in ognuno di noi e per tale motivo chiunque è potenzialmente in grado di improvvisarsi capace di atti orrendi, allora l’ormai abusato titolo accademico di killer (o meglio ancora di serial killer) è stato destinato ai soggetti più disparati, ricoprendo il più vasto campionario di mestieri e occupazioni in maniera grottescamente democratica. Abbiamo avuto infatti dentisti assassini, impiegati assassini, poliziotti assassini, casalinghe assassine, persino diversi Babbo Natale assassini, ma la figura del tatuatore assassino è, a dire il vero, molto poco frequentata nel campionario del cinema dell’orrore. Se escludiamo infatti opere di inizio millennio nelle quali i temi del tatuare e dell’uccidere si relazionavano solo di sfuggita, come ad esempio in chiave thriller metropolitano in Tattoo (2002) di Robert Schewentke oppure nella farsa grottesca del thailandese Killer Tattoo (2001), la figura dell’artista capace di creare capolavori sulla superfice della pelle umana e allo stesso tempo di farsi artefice di orribili mattanze era rimasta, almeno fino ad oggi, quasi del tutto inesplorata.

Anarchy Parlor appare ad una prima rapida e approssimativa lettura un prodotto a dir poco anomalo, sia per la sua apparente sfacciataggine nell’inserirsi senza troppi crismi né giustificazioni all’interno dell’ormai ampio solco tracciato da opere coeve quali Hostel e Turistas (avallando il topico e iperabusato stereotipo del paese dell’est Europa come sinonimo di nefandezze e covo di psicopatici assassini dal gusto Grand Guignol ) sia per una dimensione narrativa e simbolica che attinge a piene mani da generi tra loro molto simili e che vanno dal torture porn più calcato sino alle frange più estreme del gore. In realtà, passato un primo momento di lecito spaesamento (così come di comprensibile irritazione), ecco che la pellicola si dipana i tutta la sua impensabile coerenza e, pare davvero strano a dirsi, anche originale capacità di assemblaggio di citazioni e rimandi ad un gustoso immaginario orrorifico dal sapore di iperealistico. Superata la fastidiosa e canonica sequenza di apertura in puro stile goliardico e condita con una miscela ormai collaudata di erotismo, droghe pesanti e un colorito linguaggio sboccato tutto post-adolescenziale, il film si addentra in atmosfere e svolte narrative sempre più cupe e suggestive, complice in primo luogo una sceneggiatura solida e onesta abbinata ad una regia fredda e ben presente, prodotto a quattro mani della coppia Devon Downs e Kenny Gage, due artigiani del genere che, senza strafare né emergere con alcun vezzo autoriale in particolare, sanno ben guidare il racconto attraverso un livello di perversione e di forza visiva sempre maggiore.

Altro grande tassello vincente del puzzle tecnico spetta poi alla rugginosa e al contempo psichedelica fotografia capace da sola di evocare emozioni forti e scenari da incubo degni di un quadro di Francis Bacon (per altro base strutturale per tutta un’estetica della distorsione corporea), senza nulla togliere ovviamente alle suggestive e crepuscolari ambientazioni cittadine (pienamente in linea con un immaginario di povertà post-regime comunista orami ben sondato da certo cinema del settore), così come in primis gli interni della perturbante piccola bottega dei di tatuaggi (o meglio, degli orrori!), strutturata con cubicoli e sotterranei che paiono esciti da un film espressionista tedesco così come dalla indimenticabile bottega da barbiere dello Sweeney Todd burtoniano.

Fuori da ogni dubbio però il vero punto nevralgico dell’intera pellicola ruota attorno alla figura travolgente quanto brutale di un intrigante e coltissimo tatuatore che pare essere stato appena partorito dall’estetica cyberpunk di William Gibson tanto quanto dalle viscere allucinogene sub-urbane di William S. Burroughs, un personaggio a dir poco estremo che le sembianze marmoree di Robert LaSardo riescono appieno a plasmare. Un assassino gentiluomo, uno psicopatico dedito ad una perversa quanto ancestrale forma d’arte che sa applicare senza alcuno scrupolo e in nome della creazione suprema. Il tatuaggio, antica pratica sociologica inizialmente impiegata come sistema di definizione dei ruoli e delle gerarchie in molte culture diverse (dalle tribù aborigene della Nuova Zelanda sino alle più recenti pitture corporali carcerarie della varie associazioni mafiose russe e giapponesi) diviene a partire dagli anni ’80 il simbolo della controrivoluzione giovanile e di quelle che Simon Frith definiva le sub-culture, collettivi anticonformisti e fortemente aggreganti capaci di opporsi al potere costituito e di eleggere a pratica di impronta identitaria l’uso dei simboli e delle figure impresse sulle superfici aptiche. Catalogata a lungo (ingiustamente) come pratica sovversiva e divenuta impropriamente sinonimo di criminalità e devianza (soprattutto associata ad un’epoca dominata dalle droghe ultra-pesanti quali LSD ed eroina), la pratica del tatuaggio è divenuta col tempo una vera e propria forma d’arte in grado di produrre splendide opere organiche, impresse su di una tela viva e traspirante quale la pelle umana, come per altro moltissimi film sin dai tempi de I racconti del cuscino di Peter Greenaway e il più recente Educazione Siberiana di Gabriele Salvatores hanno saputo ben definire. Ciò non toglie comunque che l’aura fortemente sovversiva e per certi versi misterica ed inquietante (potremmo anche dire a buon titolo disturbante) che ancora oggi avvolge la dimensione del tatuaggio e delle pitture corporee possiede una connotazione fortemente simbolica all’interno dell’atmosfera brumosa, secca e tagliente di una pellicola del genere, contribuendo non poco a sostanziare e dare man forte ad una dimensione visiva che, per prendere in prestito un’espressione mutuata direttamente dalla poetica della bit generation, potrebbe definirsi a tutti gli effetti come un’estetica della luci al neon.

Ma è proprio questo il quadro perverso su cui si regge l’intero plot della vicenda di cui Anarchy Parlor si fa testimone, ovvero l’idea grottesca quanto spietatamente fattibile di un artista del tatuaggio in cerca della superfice corporea perfetta e immacolata da usare come supporto vergine per i propri dipinti, una necessità che non si ferma alla semplice individuazione di tale superfice ma che conduce alla sua radicale asportazione dal soggetto originale (il tutto in modalità rigorosamente “a mente lucida”) in un tripudio di chirurgia invasiva che farebbe storcere il naso e ribollire lo stomaco anche ai più assidui frequentatori della factory di Eli Roth.

Se il semiologo Charles Peirce, nella sua ormai famosissima e accademica classificazione, definiva il tatuaggio un segno indicale (dove cioè il significato intraprende un rapporto diretto e materico col proprio significante, tanto da lasciare una vera e propria impronta), uscendo dalla trattazione puramente concettuale è possibile in questa sede notare con grande attenzione quanto importante divenga, all’interno dell’economia squisitamente figurativa oltre che metaforica del film, l’atto stesso della pittura corporea, un atto che assume le tinte estreme e grottesche più di una forma di arte perversa che di una classica iconografia della tortura, proponendo una gustosa commistione di corpi affettati e martoriati che citano apertamente e riprendono in maniera spudorata un ormai consolidato binomio che lega arte e corpo. Sono proprio le matrici di stampo artistico che vengono riportante alla luce, riprendendo la lunga tradizione iniziata negli anni ’50 con le primissime forma di body art (basti citare le famose atropometrie, pitture corporee di Yves Klein e Piero Manzoni) sino a giungere alle forme più estreme di accanimento fisiologico a scopo artistico generate dall’Azionismo Viennese e da alcune autori come Orlan e Stelarc, personaggi che hanno dato origine ad una forma propulsiva e deviante di performatività fisica elevando l’alterazione e l’elemento invasivo sul proprio corpo come massimo atto di espressione.

Anarchy Parlor è tutto questo, un prodotto senza infamia né lode che si prende per quello che è, una pellicola che non ci dice nulla di veramente nuovo ma che punta tutto proprio su questa consolidata dimensione dell’orrore, un orrore già visto e declinato in molti modi ma che per questa ragione risulta ogni volta ancora più feroce e sconvolgente. Se il fine ultimo del cinema di genere è quello di creare incubi e fascinazioni disturbanti, ebbene, la pellicola di Downs e Gage raggiunge appieno il suo obiettivo con sincerità d’intenti e coerenza stilistica, riuscendo nell’intento di soddisfare discretamente un palato spettatoriale ormai divenuto (forse) eccessivamente insensibile a causa della reiterazione forzata di temi e situazioni.

Peter Jackson: “Non sapevo cosa diavolo stavo facendo quando ho fatto Lo Hobbit”

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È un Peter Jackson forse più lucido quello che oggi parla sulle pagine del The Guardian, ammettendo la poca riuscita de Lo Hobbit. Infatti, il regista e produttore della trilogia, per molti un vero “disastro” ma non per il Box Office, ha dichiarato: “Non sapevo cosa diavolo stavo facendo quando ho fatto Lo Hobbit”.

Il premio Oscar ha rivelato che ha iniziato le riprese della trilogia senza una preparazione adeguata, e in molti casi senza un supporto di storyboard e uno script completo. Jackson ha assunto il comando dell’operazione nel 2010, dopo la partenza del regista Guillermo del Toro e rispetto al Signore degli Anelli che ha avuto una preparazione di tre anni, per Lo Hobbit circa un anno e mezzo.

Lo Hobbit la Battaglia delle Cinque Armate: 15 minuti di scene inedite

“A causa dell’abbandono di Guillermo Del Toro e del mio subentro alla regia, non abbiamo potuto portare indietro l’orologio di un anno e mezzo e darmi quel tempo per lavorare al design del film, che era diverso da quello che lui stava creando – ha detto Jackson – Era impossibile, e come risultato ho semplicemente cominciato a girare il film con una buona parte del design non pronto affatto. Vai a lavoro su un set e devi solo provare a fare tutto, hai queste scene enormi e complicate, nessuno storyboard (…) Ho passato lamaggior parte del tempo a lavoro su Lo Hobbit come se non fossi a capo del tutto, persino dal punto di vista della sceneggiatura Frank, Philippa e io non avevamo l’intero script finito a nostra soddisfazione. Era una situazione con moltissima pressione”.

Lo stato caotico delle cose sul set in Nuova Zelanda spiega per quale ragione l’uscita dell’ultimo capitolo sia stata rimandata, da Luglio 2014 a Dicembre 2014.

“Avevamo avuto i permessi a girare per due mesi nel 2012, e mentre stavamo per cominciare sono andato dai produttori e ho detto ‘Dal momento che non so cosa diavolo sto facendo e non ho gli storyboard e la preparazione, perché non finiamo prima?’. E così quel ritardo c’è stato per consentire al regista di schiarirsi le idee e farsi ispirare con calma per mettere in piedi la battaglia e cominciare a mettere insieme qualcosa”.

Nonostante un incasso totale di 3 miliardi di dollari, i film della trilogia non hanno avuto un grande successo di critica con il terzo capitolo quello più criticato. Probabilmente anche l’idea di trasformare un romanzo unico in tre film da 8 ore e mezza complessive non ha aiutato.

Via The Guardian

 

Alejandro Amenábar presenta il thriller Regression, tra satanismo, scienza e religione

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Un premio Oscar per il miglior film straniero, una filmografia che vanta piccoli film culto di genere, qualche passo falso, ma una perizia rara nel mettere in quadro e nel dare voce alla settima arte. A soli 43 anni Alejandro Amenábar è uno dei registi più apprezzati del mondo e è venuto a Roma a presentare Regression, il suo ultimo thriller psicologico con Ethan Hawke e Emma Watson.

Come è cominciata l’avventura di Regression?

“Io mi sono sempre sentito molto attirato dagli horror. Il mio primo film è stato di questo genere. Per me fare questo tipo di film è molto bello. Prima di girare Agora avevo già l’idea di fare un film sul diavolo. Ma documentandomi sul satanismo e su cose simili mi sono annoiato, anche se mi piaceva l’idea. Ci ho rinunciato per un po’, poi ho esplorato l’argomento degli abusi nei rituali satanici e ho pensato che potesse essere l’approccio giusto. È venuto fuori un film sul diavolo ma anche un thriller psicologico, che esplora i demoni interiori e il labirinto della mente. Era questo l’approccio giusto per me”.

È produttore, regista, sceneggiatore, montatore, musicista? Che ti piace di più?

“Da musicista mi sono ormai dimesso negli ultimi due film. Dove mi sento meglio e a mio agio è sul set, quello che mi piace di più è dirigere e trarre il massimo della soddisfazione dall’interazione con le persone e trarre il meglio dalle persone.. Per alcuni registi è molto stressante girare film, spesso dicono che l’esperienza li fa arrabbiare. Per me girare, dirigere riesce a tirare fuori il meglio della mia personalità”.

Nel film si dice a un certo punto che il diavolo non esiste e che ci sono soltanto cattive persone. Lei cosa crede?

“Qualche giorno fa ho letto che Guillermo Del Toro ha detto che ci sono due tipi di film che parlano del diavolo, uno in cui l’entità viene dall’esterno e l’altro in cui il maligno viene dal cuore delle persone. Questo film è più del secondo genere. Io ho fatto mia la battuta del film e sono convinto che esistano buoni e cattivi ovunque. Parlando della religione, se giri l’America e ti informi scopri che c’è molta influenza delle chiese evangeliche, ma io non volevo fare un film in cui si parla di queste realtà. Volevo mostrare in che modo due istituzioni naturalmente in opposizione, scienza e religione, collaborano per risolvere il puzzle, volevo mostrare come tutti possono commettere errori e nel film tutti i personaggi a un certo punto commettono degli errori. Semplicemente non volevo enfatizzare il ruolo della chiesa, ma indagare l’aspetto psicologico”.

regression posterIn merito alle sue ricerche sugli abusi satanici rituali, che hanno dato l’input principale per la storia, Amenabar ha dichiarato di aver raggiunto una rivelazione piuttosto interessante: “Quello che ho imparato durante le ricerche è stato scoprire quanto è fragile la nostra mente e quanto sia labile la nostra memoria. Quando torniamo indietro con la mente a qualcosa che è accaduto nel passato, abbiamo la tendenza a dare per scontato che quello che ricordiamo è effettivamente quello che è avvenuto. Se però confrontiamo i nostri ricordi con quelli da altre persone che hanno vissuto la stessa esperienza ci rendiamo conto che i ricordi sono diversi a seconda di come la nostra mente ha elaborato tutto. Crediamo che il nostro cervello sia come un piccolo computer, mala verità è che nella nostra testa ci sono come degli omini, un meccanismo che sposta i ricordi e li aggiusta secondo i nostri desideri e le nostre paure. In passato facevo molto più affidamento sui ricordi di quanto non faccia oggi. C’e un film di John Huston con Montgomery Clift chiamato Freud. Alcuni temi di quel film li tratto qui e scrivendo Regression ascoltavo la sua colonna sonora”.

Sul lavoro con le immagini e sulle rappresentazione del satanismo, Amenabar ha confessato di amare i cliché e di volerci giocare nel film in maniera esperta è consapevole: “Mi piace utilizzare i cliché. Per quello che riguarda il diavolo e il satanismo abbiamo delle immagini che ci collegano a quello. Queste cose si alimentano a vicenda, l’immaginazione trae le immagini dalla realtà e dai film che abbiamo visto, il cinema a sua volta trae riferimenti dall’immaginazione”.

Sull’atmosfera uggiosa e piovosa del film: “Per il film era importantissima la scenografia e l’atmosfera. Volevamo un posto buio e fosco. Non è stato facile perché Toronto, dove abbiamo girato, è una città dove splende il sole, come Roma, ma era davvero importante che fosse un po’ oscura”.

Regression racconta anche, forse soprattutto, della capacità, o meglio, della tendenza umana a commettere errori, dell’impossibilitá di essere sempre nel giusto. “Penso che tutti dobbiamo contemplare l’idea di fare sbagli, perché così impariamo – ha dichiarato il regista – Fanno parte della nostra natura. Quando ci rendiamo conto dell’errore ci può essere un attimo di smarrimento. È come un’equazione matematica sbagliata che rifai in continuazione ma non trovi il risultato. Basta aggiustare una piccola cosa all’inizio è tutto torna. Per quello che riguarda me, quando ho cominciato volevo che la troupe mi rispettasse e mi dovevo mostrare duro e sicuro di me, mai in errore. Ora mi comporto nella maniera opposta, preferisco lavorare con persone che mi sfidano, soprattutto con gli attori. Preferisco persone che mi mostrano che posso sbagliare e dove sbaglio, che mi sfidano e che si confrontano”.

Lo stile del film ricalca vagamente i fil anni ’70.

“Il film guarda indietro, in termini di stile, agli anni 70. I riferimenti sono stati Tutti gli uomini del presidente, Il maratoneta. Abbiamo pensato di fare qualcosa senza molto movimento, con meno musica sarebbe stato proprio un film di quegli anni, ma oggi la musica si usa di più”.

Tracciare il confine tra ciò che fa realmente paura e ciò che è nella nostra testa. In questo momento storico è importante?

“Quando ho incontrato Ethan (Hawke, il protagonista, ndr), ha detto che i film horror non gli piacciono perché non gli piCe l’idea di spaventare le persone. Io non sono d’accordo perché anche se mi spavento facilmente, soprattutto quando ero piccolo, mi piace l’idea di essere spaventato al cinema. A Ethan del film piaceva proprio che alla fine noi smantelliamo il meccanismo della paura. Penso anche che bisogna lavorare con la parte razionale e con quella fantastica, con la paura, con la parte irrazionale. Sono molto razionale ma devo anche avere una mente aperta. Mi sono reso conto che negli ultimi film quello che affronto sempre è il concetto di credere o meno a qualcosa. Un’altra cosa che mi colpisce molto non è la nostra capacità di ingannare ma la nostra volontà di credere”.

Il film si chiude con l’immagine di una prigione e si sposta poi verso il mare, con un’inquadratura a un cielo nuvoloso ma luminoso, con il sole all’orizzonte. Ecco come ha commentato il regista: “Mi piaceva l’idea che la prigione si affacciasse sul mare, l’ultima immagine che si vede è proprio quella del mare che è anche l’ultima inquadratura di Mare Dentro. Dà una sensazione di sollievo perché alla fine fuori splende il sole”.

Perfect Day: Trailer del film di Benicio del Toro e Olga Kurylenko

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Film rivelazione dell’ultimo Festival di Cannes, Perfect Day è diretto dallo spagnolo Fernando León de Aranoa (I lunedì al sole) e interpretato da uno straordinario cast internazionale: Benicio del Toro, Tim Robbins, Mélanie Thierry, Olga Kurylenko.

Nella grande tradizione che va da To Be Or Not To Be a M*A*S*H, Perfect Day è una commedia capace di raccontare la guerra con le armi dell’ironia e del divertimento. I protagonisti di questa movimentata avventura sono quattro operatori umanitari impegnati nei Balcani nel 1995, a guerra appena finita. La loro missione è rimuovere un cadavere da un pozzo, per evitare che contamini l’acqua della zona circostante. La squadra, guidata dal carismatico Mambrú (del Toro), comprende Sophie (Thierry), ingenua idealista appena arrivata dalla Francia, la bella e disinibita Katya (Kurylenko) e l’incontenibile B (Robbins), volontario di lungo corso e allergico alle regole. Dopo una rocambolesca serie di eventi, i quattro capiranno che si tratta di un compito più difficile del previsto, in un paese in cui anche trovare una corda può diventare un’impresa impossibile.

Jennifer Lawrence e la sua scena di sesso con Chris Pratt: “Ero ubriaca”

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Nonostante abbia già vinto un Oscar e partecipato a numerosi film Jennifer Lawrence ha girato la sua prima scena di sesso nel prossimo film sci-fi Passengers, che la vedere protagonista al fianco i Chris Pratt. Ebbene la bella è disinvolta Jen ha rivelato di aver girato la scena di sesso con quest’ultimo ( la sua prima volta sul set) ubriaca e con tanti sensi di colpa:

JENNIFER LAWRENCE TRA ABBRACCI E SHOTTINI ALLA PREMIERE A NEW YORK

«Tutto è stato fatto nel modo giusto. Nessuno ha fatto qualcosa di sbagliato. È stata solo un’esperienza bizzarra! Mi ha portato ad essere ancora più ansiosa e quando sono tornata a casa dopo continuavo a ripetermi ‘Cosa ho fatto? Non lo so’ E lui è un uomo sposato. Era la prima volta che baciavo un uomo sposato, e il senso di colpa è la peggior sensazione, proprio lì alla bocca dello stomaco. E sapevo che era solo lavoro, ma non potevo di certo dirlo al mio stomaco! Così ho chiamato mia mamma e le ho chiesto ‘Puoi solo dirmi che andrà tutto bene?’ Ero così vulnerabile… probabilmente non sono mai stata così vulnerabile. Era la prima volta».

Chissà cosa ne pensa il povero Chris Pratt, di essere un vero trauma quando gira scene di sesso.

Passengers è diretto da Morten Tyldum (The Imitation Game)

 Via EW

Idris Elba è il protagonista del trailer live-action Rainbow Six: Siege

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Guarda il Trailer live-action di Rainbow Six: Siege con protagonista nientemeno che Idris ElbaRainbow Six: Siege è l’atteso nuovo videogames targato Ubisoft.

https://youtu.be/554XiLSZZeA

Sam Claflin commenta le voci su Power Rangers

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Sam Claflin sarà protagonista in questi giorni al cinema con Hunger Games Il Canto della Rivolta Parte 2, e proprio in occasione dell’attività stampa sul film, l’attore ha parlato dei rumors relativi al casting di Power Rangers, diffusi questa estate dopo che egli stesso via twitter aveva scritto un messaggio “Go GO Power Rangers”:

Power Rangers: la squadra è al completo con il Yellow Ranger!

“E’ la cosa che più mi spaventa dei social. Quello che è successo è stato assurdo, ero in palestra a Praga, in visita a mia moglie che stava girando li, e in televisione era in onda la serie Power Rangers. Essendo cresciuto con quella serie ho semplicemente esternato un pensiero sulla cosa. Non sapevo nemmeno che ci fosse un film in produzione. Ovviamente no c’era nulla di verto sul casting.” Ha concluso scherzando “Penso che twitterò su James Bond, magari mi daranno nel cast del prossimo film”

Chris Hemsworth sarà il nuovo Allan Quatermain?

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Chris Hemsworth per molti degli appassionati di fumetti è il Thor del Marvel Cinematic Universe, ma oggi arrivano alcune voci che voglio l’attore in lizza per interpretare il nuovo adattamento cinematografico su  Allan Quatermain, noto  personaggio letterario ideato dallo scrittore britannico H. Rider Haggard come protagonista di numerosi romanzi d’avventura, a partire da Le miniere di re Salomone del 1885.

Il Cacciatore e La Regina di Ghiaccio: Trailer ufficiale del film con Chris Hemsworth

Al cinema è già apparso interpretato da Sean Connery ne La Leggenda degli Uomini Straordinari, adattamento dell’omonima graphic novel.

Il nuovo progetto cinematografico su Allan Quatermain si basa sun una sceneggiatura scritta per essere diretta da Barnett Brettler. 

Chris Hemsworth indossa la tuta dei Ghostbusters [FOTO]

Nel frattempo vi ricordiamo che Chris Hemsworth sarà presto al cinema in Heart of the Sea – la leggenda di Moby Dick di Ron Howard.

Captain America Civil War: Paul Bettany (Vision) vs Anthony Mackie (Falcon) su MTV – video

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Mentre cresce l’attesa per l’arrivo del primo trailer di Captain America Civil War, due interpreti attesi del film Paul Bettany (Vision) vs Anthony Mackie (Falcon) hanno partecipato ad un esilarante siparietto nel programma After Hours di MTV. Infatti il conduttore in un negozio di giocattoli è indeciso se prendere l’action figure di Vision o di Falcon e come per magia i due attori compaiono e la cosa si trasforma in una vera sfida all’ultimo sangue:

CAPTAIN AMERICA CIVIL WAR: PAUL BETTANY SU SCRIPT E VISIONE

CAPTAIN AMERICA CIVIL WAR: NUOVE IMMAGINI DAL MERCHANDISING

X-Men Apocalypse: Evan Peters rivela i dettagli della nuova scena in slow-motion

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X-Men Apocalypse di Bryan Singer è trai film tratti dai Marvel Comics più attesi del prossimo anno e trai personaggi che ritornano c’è anche Quicksilver interpretato da Evan Peters, protagonista di una delle più belle scene mai viste in un cinecomis. Ebbene oggi via Collider proprio l’attore ha confermato che vedremo nel film una nuova sequenza molti simile a quella vista in X-Men Giorni di un futuro passato. Ecco anche alcuni dettagli:

“Sì, Quicksilver avrà di nuovo una scena tutta sua nel nuovo film. Sarà più grande, più lunga e più dettagliata. Penso che sia una sequenza incredibile quella che hanno messo insieme. Basta pensare alle riprese, è mi viene in mente “Oh, mio Dio! “Penso che abbiamo girato per 22 giorni con una seconda unità, lavorando sulla sequenza, che è incredibile. Ed è molto bello prendersi così tanto tempo per fare una cosa del genere è qualcosa di veramente pop e funziona davvero bene.Tocchiamo ferro non si sa mai, ma  penso che sarà un di quelle sequenze divertente e piacevole per le persone a guardare Quicksilver in azione e fare le sue cose in slow-motion. Spero che alla gente piaccierà.”

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“Sin dagli albori della civiltà, è stato venerato come un Dio. Apocalisse, il primo ed il più potente dell’universo degli X-Men della Marvel, ha accumulato i poteri di altri mutanti, diventando immortale e invincibile. Risvegliatosi dopo tanti anni, è disilluso dal mondo che trova e recluta un team di mutanti potenti, incluso uno sfiduciato Magneto (Michael Fassbender), per purificare l’umanità e creare un nuovo ordine mondiale, su cui egli regnerà. Con il fato della Terra in bilico, Raven (Jennifer Lawrence) con l’aiuto del Professor X (James McAvoy) devono guidare un team di giovani X-Men per fermare il loro nemico più potente di sempre e salvare l’umanità dalla distruzione”.

Guarda – X-Men Giorni di un futuro passato: tutte le differenze con il fumetto

Leggi anche – X-Men Apocalypse: Magneto innamorato e paterno

Con Bryan Singer alla regia e allo script, in X-Men Apocalypse tornerà anche Simon Kinberg a scrivere la sceneggiatura che si baserà su una storia di Singer, Kinberg, Michael Dougherty e Dan Harris.

X-Men Apocalypse cover HDInoltre ci sono anche già i primissimi dettagli relativi alla trama del film: il film sarà ambientato una decina di anni dopo Giorni di un Futuro Passato e rappresenta un passo successivo nella storia. L’aver alterato la storia nel film precedente ha causato delle reazioni imprevedibili e incontrollate, e la nascita di un nuovo e potente nemico. Charles (James McAvoy), Erik/Magneto (Michael Fassbender), Raven/Mistica (Jennifer Lawrence), Wolverine (Hugh Jackman) e Hank/Bestia (Nicholas Hoult) saranno raggiunti da Ciclope, Tempesta e Jean Grey e dagli altri X-Men per combattere contro il formidabile menico, una antica e potente forza, determinata a causare un’apocalisse come mai si è verificato nella storia dell’umanità.Oscar Isaac è stato scelto per interpretare Apocalisse. Al cast si aggiungono anche Sophie Turner (Jean Grey), Tye Sheridan (Ciclope), Alexandra Shipp (Tempesta), Kodi Smit-McPhee (Nightcrwaler), Lana Condor (Jubilee), Olivia Munn (Psylocke).

Via Collider

Justice League Dark: ecco l’attore che interpreterà il villain?

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Justice League Dark: ecco l’attore che interpreterà il villain?

Continuano a susseguirsi le voci sul possibile casting imminente di Justice League Dark, l’atteso film che la Warner Bros ha deciso di portare presto in lavorazioni. E infatti, oggi dopo le voci su Monica Bellucci e Colin Farrell, oggi apprendiamo che l’attore Ben Mendelsohn che sarà in Star Wars Rogue One, il primo spin-off della nuova saga, potrebbe interpretare la nemesi di Swamp Thing, Anton Arcane. 

Justice League Dark: Guillermo del Toro rivela il motivo dell’abbandono

Sembra che le difficoltà relative alla chiusura del cast siano tutte legate al nome che sederà sulla poltrona di regia, dato che come sapere Guillermo del Toro ha abbandonato da tempo il film e un suo sostituto non è stato ancora individuato.

Jessica Jones: foto della premiere a New York

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Jessica Jones: foto della premiere a New York

Si è tenuta a New York la premiere ufficiale di Jessica Jones, l’attesa nuova serie televisiva targata Marvel/Netflix.

Tutte le foto a questo link

Marvel’s Jessica Jones farà il suo debutto il 20 novembre 2015 alle h. 9.01 in tutti i Paesi in cui Netflix è disponibile.

La serie originale di Netflix Marvel’s Jessica Jones è la seconda di quattro epiche serie d’avventura (Marvel’s Daredevil, che ha debuttato il 10 aprile 2015, Marvel’s Luke Cage e Marvel’s Iron Fist – i cui personaggi principali  creano il team di eroi protagonisti della serie Marvel’s The Defenders) disponibili in esclusiva su Netflix. La nuova original series racconta la vita di Jessica Jones, uno dei personaggi Marvel più amati dell’ultimo decennio, nella sua continua lotta contro i demoni che la circondano e perseguitano la sua anima. La serie debutterà con 13 episodi della durata di un’ora ciascuno.

Trama:

Con la tragica fine della sua breve vita da super-eroina, Jessica Jones si trova a ricostruire la sua vita personale e la sua carriera di detective chiamata a indagare sui casi di New York City.

Krysten Ritter (Jessica Jones) è affiancata da un fantastico cast di attori, che comprende David Tennant (Kilgrave)Mike Colter (Luke Cage)Rachael Taylor (Trish Walker)Carrie-Anne MossEka Darville, Erin Moriarty, e Wil Traval, insieme a molti altri.

La serie TV Netflix Marvel’s Jessica Jones è prodotta dalla showrunner Melissa Rosenberg (“Twilight”, Dexter”) e Liz Friedman (“Elementary”), insieme a Jeph Loeb (“Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D.,” “Smallville,” “Heroes”), che ha anche il ruolo di Marvel’s Head of Television.

Deadpool è pronto al Natale nel nuovo poster dal film

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Deadpool è pronto al Natale nel nuovo poster dal film

Con il nuovo trailer in arrivo a dicembre, 20th Century Fox ha iniziato a scatenare anche il marketing legato a Deadpool. Cosa c’è di meglio a Dicembre di un’immagine legata al Natale?

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Vi ricordiamo che in  Deadpool ci sono confermati con Ryan Reynolds anche Morena Baccarin, T.J. Miller, Ed Skrein, Gina Carano e Daniel Cudmore che tornerà nei panni di Colosso. Deadpool è scritto da Paul Wernick e Rhett Reese, diretto da Tim Miller e sarà nei cinema USA dal 12 febbraio 2016.

Fonte: Comingsoon.net

Central Intelligence: prime foto ufficiali con Dwayne Johnson

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Central Intelligence: prime foto ufficiali con Dwayne Johnson

Warner Bros ha pubblicato le prime tre foto ufficiali di Central Intelligence, il film d’azione diretto da Rawson Marshall Thurber, con Dwayne Johnson protagonista.

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Fanno parte del cast del film, oltre ad Dwayne Johnson, anche Kevin Hart e Aaron Paul.

Kevin Hart interpreta il ruolo di un annoiato ragioniere che visse il proprio momento migliore ai tempi del liceo, periodo in cui era considerato il “tipo cool”. La sua vita cambierà quando, attraverso Facebook, tornerà in contatto con un vecchio conoscente dei tempi della scuola (Johnson), un ex nerd che si rivelerà essere una spia e che lo trascinerà in un mondo fatto di azione ed intrighi. Aaron Paul interpreterà il partner di Johnson.

Fonte: ComicBook

Jennifer Lawrence tra abbracci e shottini alla premiere a New York

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E’ stata Jennifer Lawrence la protagonista della premiere a  New York  di Hunger Games Il Canto della Rivolta parte 2. L’attrice premio Oscar ha da prima abbracciato e conquistato tutti e poi ha trovato il tempo di farsi qualche shottino in diretta tv con il conduttore di MTV. Ecco le foto:

HUNGER GAMES IL CANTO DELLA RIVOLTA PARTE 2 RECENSIONE DEL FILM CON JENNIFER LAWRENCE

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Hunger Games il Canto della Rivolta Parte 2 arriverà al cinema il 19 novembre 2015. Il film è diretto da Francis Lawrence e vede nel cast Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Woody Harrelson, Elizabeth Banks, Julianne Moore, Philip Seymour Hoffman, Jeffrey Wright, Stanley Tucci, Donald Sutherland, Toby Jones, Sam Claflin, Jena Malone.

Katniss è a capo di una rivolta contro una Capitol City sempre più determinata ad ucciderla e Peeta, salvato dalle grinfie del Presidente Snow dopo le torture subite, sembra essere ormai una persona diversa.

Hunger Games il canto della rivolta Parte 2: foto della premiere a New York

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Guarda le foto della premiere a New York di The Hunger Games Mockingjay Parte 2, l’atteso ultimo capitolo della saga con Jennifer Lawrence.

HUNGER GAMES IL CANTO DELLA RIVOLTA PARTE 2 RECENSIONE DEL FILM CON JENNIFER LAWRENCE

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Hunger Games il Canto della Rivolta Parte 2 arriverà al cinema il 19 novembre 2015. Il film è diretto da Francis Lawrence e vede nel cast Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Woody Harrelson, Elizabeth Banks, Julianne Moore, Philip Seymour Hoffman, Jeffrey Wright, Stanley Tucci, Donald Sutherland, Toby Jones, Sam Claflin, Jena Malone.

Katniss è a capo di una rivolta contro una Capitol City sempre più determinata ad ucciderla e Peeta, salvato dalle grinfie del Presidente Snow dopo le torture subite, sembra essere ormai una persona diversa.

Batman v Superman: nella Hall of Batmobiles, tutto sulla Batmobile [VIDEO]

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All’inizio di quest’anno, il tour Warner Bros. Studio ha annunciato che, entro la fine dell’anno,avrebbero mostrato in dettaglio tutti i costumi e la Batmobile dal prossimo Batman v Superman Dawn Of Justice, che già ci ha già fornito una manciata di foto dei fantastici costumi del film.

Recentemente è stato concesso un VIP tour personale a Variant Comics, in cui sono stati in grado di filmare il loro viaggio attraverso quella che è essenzialmente un Hall of Batmobiles. Nel video si vede la guida turistica camminare tra le auto e spiegare molte curiosità interessanti su ogni Batmobile apparsa sullo schermo, concludendo con l’auto che vedremo in Batman v Superman Dawn Of Justice.

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“Temendo le azioni incontrastate di un supereroe pari ad una divinità, il formidabile e fortissimo vigilante di Gotham City decide di affrontare il più riverito salvatore di Metropolis , mentre il mondo si batte per capire di quale tipo di eroe ha bisogno. E con Batman e Superman in guerra, sorge qualcosa di nuovo che mette l’umanitá in un pericolo mai conosciuto prima”.

Ricordiamo che Batman v SupermanDawn of JusticeZack Snyder è stato scritto da Chris Terrio, da un soggetto di David S. Goyer. Nel film saranno presenti Henry Cavill nel ruolo di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei panni di Batman/Bruce Wayne. Nel cast ci saranno anche: Amy AdamsLaurence FishburneDiane LaneJesse EisenbergRay Fisher, Jason Momoa e Gal GadotBatman v SupermanDawn of Justice arriverà nelle sale di tutto il mondo il 6 maggio 2016.

Fonte: CBM

Kate Upton nel photoshoot per Harper Bazaar

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Sarà la modella e attrice Kate Upton la protagonista del prossimo photoshoot della rivista Harper Bazaar, edizione Australia. A rivelarlo e proprio la Upton.

Arrow 4, foto dal set: Stephen Amell, Willa Holland e…

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Arrow 4, foto dal set: Stephen Amell, Willa Holland e…

Continuano le riprese di Arrow 4, l’atteso quarto ciclo di episodio attualmente in onda, e oggi dal set arrivano nuove foto del cast Stephen Amell e Willa Holland.

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Arrow è una serie televisiva statunitense sviluppata da Greg Berlanti, Marc Guggenheim e Andrew Kreisberg. È basata sul personaggio di Freccia Verde, supereroe protagonista di una serie di fumetti pubblicata da DC Comics. Viene trasmessa dal 10 ottobre 2012 sul canale The CW. In Italia la serie è stata trasmessa in prima visione su Italia 1 dall’11 marzo al 27 maggio 2013. Dal 10 gennaio va in onda in Italia la seconda stagione su Italia 1, anche se precedentemente la versione sottotitolata in italiano della stessa stagione è stata trasmessa dal 22 ottobre 2013 su Premium Action.

via JJ

Star Wars Il Risveglio della Forza: tv spot su Finn, con scene inedite

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Il personaggio di John Boyega, Finn, è al centro dell’ultimo spot tv di Star Wars Il Risveglio della Forza, che mostra la storia del personaggio in modo molto più dettagliato. Nello spot possiamo vedere anche scene inedite o estese di lotta con i suoi compagni stormtroopers, alle mitragliatrici del Falcon e altro ancora.

https://www.youtube.com/watch?time_continue=19&v=E7bh-H9ZfLQ

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Star Wars Il Risveglio della Forza uscirà sul grande schermo il 18 dicembre 2015 con un cast che include il ritorno di Harrison Ford, Carrie Fisher, Mark Hamill, Anthony Daniels, Peter Mayhew e Kenny Panettiere con le nuove aggiunte John BoyegaDaisy RidleyAdam DriverOscar IsaacAndy SerkisDomhnall GleesonLupita Nyong’oGwendoline Christie Max von Sydow.

Fonte: ComicBook

Victor Frankenstein: si investiga sul mostro nella clip e nello spot tv

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È stata pubblicata online una nuova clip di Victor – La Storia Segreta del Dott. Frankenstein (Victor Frankenstein) film che vede protagonisti James McAvoy e Daniel Radcliffe nei panni rispettivi del Dottor Victor Frankenstein e del suo assistente Igor. Ve la mostriamo:

In aggiunta ecco anche un nuovo spot tv, che ci da un assaggio del mostro:

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La storia è raccontata attraverso il punto di vista di Igor. Offre molti retroscena del passato sull’uomo che era prima di incontrare Victor (Frankenstein). Nella loro relazione c’è una sorta di lotta per determinare chi è il carattere dominante della coppia, ed è questo che distingue questa pellicola dalle altre. Parla della natura della creazione per certi versi. Victor dà a Igor una nuova vita all’inizio del film in modo che lui possa essere visto come una sua creazione e poter rendere così omaggio al suo creatore.

Il film Frankenstein è diretto da Paul McGuigan e vede nel cast oltre all’attore anche James McAvoy e Jessica Brown Findlay.  La pellicola si basa su una sceneggiatura scritta da Max Landis e l’uscita del  film è prevista per il 17 ottobre 2015.

Fonte: CBM

Luther 4: foto promozionali con Idris Elba

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Luther 4: foto promozionali con Idris Elba

Cresce l’attesa per il debutto di Luther 4, il quarto inedito ciclo di episodi dello show di successo con protagonista Idris Elba. Ebbene oggi la BBC ha diffuso le foto promozionali.

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Luther è una serie televisiva britannica, di genere drammatico e poliziesco, in onda su BBC One dal 2010 al 2013. In Italia la serie ha debuttato in prima visione a pagamento il 6 gennaio 2011 su Fox Crime, e in chiaro il 24 maggio 2014 su Rai 2.

John Luther è un ispettore della omicidi di Londra di grande talento, la cui mente brillante non sempre riesce a proteggerlo dalla forza delle sue passioni.

Blade Runner 2: Ridley Scott descrive la scena iniziale

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Blade Runner 2: Ridley Scott descrive la scena iniziale

Novità importanti sul sequel di uno dei più importanti film di fantascienza di sempre. Parliamo di Blade Runner 2, film che riprenderà le vicende del primo capitolo, ispirato al libro Ma gli androidi sognano pecore elettriche?, di Philip K. Dick.

Invitato all’American Film Institute Festival, Ridley Scott ha tenuto un discorso sulla regia. Sorprendendo tutti i presenti con la descrizione della sequenza iniziale di Blade Runner 2:

Abbiamo deciso di iniziare il film col blocco di partenza originale del primo capitolo. Abbiamo sempre amato l’idea di un universo distopico. Iniziamo da quella che io descrivo come una sorta di azienda agricola, un vasto terreno pianeggiante messo a coltura. Wyoming. Piatto, appena arato, si può vedere oltre 20 miglia. Nessuna recinzione, solo arato, di terra arida. Girando lo sguardo intorno si vede un albero enorme, appena morto, ma l’albero è sostenuto e tenuto in vita da cavi che bloccano l’albero in su. Un pò come “Furore”, c’è la polvere, e l’albero è ancora in piedi. Accanto a questo albero c’è un cottage bianco con un portico. Dietro, ad una distanza di due miglia, nel crepuscolo, c’è questo massiccio mietitrebbia che concima questa terra. Ha luci da 16 Klieg sulla parte anteriore, che è quattro volte più grande della casa. E ora una macchina volante arriva in volo, alzando molta polvere. Naturalmente, come tradizione, è inseguita da un cane che abbaia, le porte si aprono, un ragazzo scende e scopriamo che è Rick Deckhard. Cammina nel cottage, apre la porta, si siede, annusa lo stufato, e attende che il tizio faccia ritorno. Quello lo vede e spinge la mietitrebbia dietro casa, finché torreggia come tre piani sopra di essa. Dalla scala scende un uomo massiccio, entra dal balcone e si affianca a Harrison Ford. Il cottage in realtà scricchiola. Questo tizio deve pesare più di 150 kg. Io non ho intenzione di dire altro – dovrete andare a vedere il film.

Blade Runner 2 sarà diretto da Denis Villeneuve con la direzione della fotografia di Roger Deakins, anche se Ridley Scott sarà coinvolto nel progetto.

Harrison Ford ritornerà a essere il detective privato Deckhart, mentre pare che Ryan Gosling sia in trattative per un ruolo. La produzione entrerà nel vivo con le riprese nell’estate del 2016.

Fonte: ComicBook

Pretty Little Liars 6×11: foto promozionali con Ashely Benson

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Pretty Little Liars 6×11: foto promozionali con Ashely Benson

Guarda le prime foto promozionali di Pretty Little Liars 6×11, l’undicesimo atteso episodio della serie televisiva di successo trasmessa dal network americano della ABC FAMILY.

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Pretty Little Liars è una serie televisiva statunitense di genere a metà tra teen drama e giallo, che va in onda dall’8 giugno 2010 negli USA sul network ABC Family. Ideata da Marlene King, è basata sull’omonima serie di libri scritta da Sara Shepard pubblicata in Italia con il titolo diGiovani, carine e bugiarde.

Pretty Little Liars 6×09-1In Italia va in onda dal 21 febbraio 2011 sul canale pay Mya. Il 29 novembre 2011 la serie è stata rinnovata per una terza stagione, andata in onda negli Stati Uniti a partire dal 5 giugno 2012. Il 4 ottobre 2012, la serie è stata rinnovata per una quarta stagione di 24 episodi, in onda a partire dall’11 giugno 2013. In chiaro, la serie viene trasmessa a partire dal 10 giugno 2013 su Italia 1.

Il 26 marzo 2013, ABC Family ha rinnovato la serie per una quinta stagione di 25 episodi (incluso uno special natalizio) in onda a partire dal 10 giugno 2014 negli USA, e annunciato la produzione di uno spin-off, intitolato Ravenswood, il cui episodio pilota è andato in onda negli USA il 22 ottobre 2013. In seguito al termine della prima stagione, la serie Ravenswood è stata cancellata. Il 10 giugno 2014 ABC Family ha rinnovato la serie per una sesta e settima stagione.

The X-Files: foto promozionali di Scully e Mulder

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The X-Files: foto promozionali di Scully e Mulder

Mentre cresce l’attesa per il debutto dei nuovi episodi di The X-Files, oggi il network americano Fox ha diffuso nuovo foto promozionali del cast.

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X-Files è una serie televisiva statunitense ideata da Chris Carter e prodotta dalla FOX a partire dal 1993. Ha avuto un enorme impatto grazie ai vari temi trattati come il paranormale, le teorie del complotto, mutazioni genetiche, UFO ed alieni.

Ciascun episodio, pur essendo narrativamente auto conclusivo (salvo alcune eccezioni di storie sviluppate in due o anche tre episodi), talvolta tratta temi ricorrenti. Argomenti quali il governo ombra, l’interferenza aliena (in particolare il rapimento alieno) e l’imminente primo contatto alieno, vengono sviluppati in vari episodi di ogni stagione del telefilm. Tali sviluppi narrativi sono comunemente noti come la mitologia di X-Files.

Vincitrice del Golden Globe per la miglior serie drammatica nel 1995, nel 1997 e nel 1998, tra la prima e la seconda stagione ha avuto un aumento dell’audience del 42% diventando lo spettacolo televisivo più seguito negli Stati Uniti. Ha al suo attivo ben 9 stagioni terminate con gli ultimi due episodi dove vengono risolti in parte gli interrogativi sulla mitologia di X-Files lasciati in sospeso nelle stagioni precedenti. Nel 2002, la rivista americana TV Guide la ha inserita al trentasettesimo posto nella classifica de I migliori 50 spettacoli televisivi di tutti i tempi.

Grey’s Anatomy 12×08: foto dall’episodio “Things We Lost In the Fire”

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Il network americano della ABC ha diffuso le foto promozionali di Grey’s Anatomy 12×08, l’ottavo atteso episodio che si intitolerà  “Things We Lost In the Fire” e che andrà in onda prossima settimana.

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Grey’s Anatomy è una serie televisiva statunitense trasmessa dal 2005. È un medical drama incentrato sulla vita della dottoressa Meredith Grey, una tirocinante di chirurgia nell’immaginario Seattle Grace Hospital di Seattle. Il titolo di Grey’s Anatomy gioca sull’omofonia fra il cognome della protagonista, Meredith Grey, e Henry Gray, autore del celebre manuale medico di anatomia Gray’s Anatomy (Anatomia del Gray). Seattle Grace (poi Seattle Grace Mercy West e, ulteriormente, Grey Sloan Memorial Hospital) è invece il nome dell’ospedale nel quale si svolge la serie. I titoli dei singoli episodi sono spesso i titoli di una o più canzoni.

Inizialmente partita come una serie in midseason, Grey’s Anatomy ha ben presto attratto pubblico, ricevendo anche numerosi premi e riconoscimenti nel corso degli anni. Insieme a Desperate Housewives e Lost, è considerata una delle serie TV che hanno riportato al successo il network televisivo statunitense ABC. Nel 2007 ha generato uno spin-off, Private Practice, di cui è protagonista Kate Walsh nel ruolo diAddison Montgomery. Un adattamento della serie in versione soap opera, intitolato A corazón abierto, è andato in onda in Colombia dal 26 maggio 2010.