Torna con una nuova formula
in tre diverse location il Festival Mix
Milanodi Cinema Gaylesbico e Queer
Culture: l’attesa 34a edizione
si terrà infatti dal 17 al 20 settembre presso il
Piccolo Teatro di Milano e per la prima
volta nel Cortile di Palazzo Reale a
Milano in collaborazione con AriAnteo e in
streaming su MYmovies.
Una modalità
“ibrida” del tutto inedita che permette di garantire la
continuità del festival nel pieno rispetto delle norme per
la sicurezza in vigore, sfruttando le nuove tecnologie
senza rinunciare alla sala cinematografica.
A inaugurare il ricco programma che
in quattro giorni offrirà il meglio produzione cinematografica gay
lesbica e queer, italiana e internazionale, all’insegna del nuovo
claim “Love Together”, è il film And
Then We Danced dello svedese di origine georgiana
Levan Akin: molto apprezzato alla Quinzaine des
Réalisateurs durante la 72a edizione del Festival
di Cannes e candidato dalla Svezia agli Oscar 2020, è il
racconto di un percorso di formazione, di accettazione e
consapevolezza, sullo sfondo di una società conservatrice e
patriarcale come quella georgiana. Non a caso il film è stato
oggetto di proteste, anche violente, in Georgia, a causa del
contenuto, ritenuto “offensivo nei confronti della tradizione” del
Paese.
Oltre alle proiezioni, suddivise
nelle consuete tre sezioni competitive – Lungometraggi, Documentari
e Cortometraggi – il festival sarà arricchito da un consistente
programma di appuntamenti di letteratura, teatro e
musica, sia in streaming che in presenza, che intende
allargare i confini del Festival coinvolgendo la città di Milano e
creando occasioni di incontro, scambio, confronto e intrattenimento
intorno alle tematiche LGBTQ+. La cura e l’attenzione che gli
organizzatori del festival hanno messo negli anni per la
realizzazione di un evento a 360 gradi come questo, dimostra il
legame che il MIX ha con il suo territorio, che lo ha portato a
essere un fondamentale punto di riferimento nel panorama culturale
LGBTQ+ italiano e non solo, sapendo rinnovare ogni anno il rapporto
con il suo pubblico, sempre più numeroso – 12.000 spettatori solo
nel 2019, +40% rispetto al 2018.
Come per le ultime edizioni, tutte
le proiezioni saranno ad ingresso gratuito per le amiche e gli
amici del MIX che effettueranno il tesseramento
all’associazione MIX Milano APS tramite il sito. La nuova
campagna di tesseramento partirà a fine luglio, ulteriori
informazioni su festivalmixmilano.com. Per
garantire la massima sicurezza di pubblico e operatori, i biglietti
per tutte le proiezioni e per la partecipazione agli eventi
collaterali, sia in streaming che in presenza, saranno prenotabili
solo dal sito, attraverso un’apposita piattaforma.
Organizzato da MIX Milano APS
(Associazione di Promozione Sociale), il festival è diretto e
prodotto da Paolo Armelli, Andrea Ferrari e Debora Guma insieme a
un team di giovani e intraprendenti figure professionali. La
selezione dei film a tematica lesbica è realizzata in
collaborazione con IMMAGINARIA, International Film Festival of
Lesbians and other Rebellious Women.
Si tiene ad Avellino
dal 18 agosto al 5 settembre 2014 la 39ma edizione del Festival
Internazionale del Cinema Laceno d’Oro, fondato nel 1959 da Camillo
Marino e Giacomo D’Onofrio, con il nome tutelare di Pier Paolo
Pasolini e ora diretto da Antonio Spagnuolo, presidente del Circolo
Immaginazione, con la collaborazione di Leonardo Lardieri, Sergio
Sozzo e Aldo Spiniello, caporedattori di Sentieri Selvaggi.
Il festival si apre lunedi’ 18 agosto a Piazza del Debbio
con un incontro eccezionale: il regista cinese Jia Zhang-Ke, gia’
vincitore del Leone d’Oro al Festival di Venezia con il film Still
Life e l’attrice Zhao Tao, gia’ protagonista del film di
Andrea Segre, Io sono Li, per cui ha ricevuto il David di Donatello
come miglior attrice protagonista presentano il loro ultimo
filmIl tocco del peccato – A touch of sin,
definito da Le Monde “il più bel film cinese di tutti i
tempi”. Durante la serata, il regista cinese ricevera’
ilCamillo Marino alla carriera e il giorno seguente, martedi’
19 agosto, presso il carcere Borbonico, alle ore 18:30 introdurra’
la proiezione di Accattone, esordio cinematografico di Pier Paolo
Pasolini e alle 22:30 presentera’ il proprio film Pickpocket. Il
regista terra’ anche una masterclass aperta al pubblico in cui si
raccontera’ a 360 gradi. “Questa edizione del festival –
sottolinea il direttore artistico – segna la volonta’ di
rilanciare il Laceno d’Oro nel panorama delle rassegne
cinematografiche nazionali e internazionali di qualita’, attirando
non solo il grande pubblico, ma avvicinandosi in maniera
trasversale a target e generazioni diverse”.
Cinque anteprime nazionali,
ventiquattro incontri con autori, attori e produttori, ma anche
retrospettive, cortometraggi, documentari, performance, workshop,
due mostre speciali che si dipaneranno in undici diverse location
tra le citta’ di Avellino, Atripalda e Mercogliano. Quindi, un
omaggio all’underground italiano a cura di Sentieri Selvaggi
e una sezione interamente dedicata ai documentari che
raccontano il lavoro, a cura di Zia Lidia Social Club.
Ormai considerato uno dei Grandi
Eventi del cartellone campano per l’estate, il Laceno ‘Oro e’ tra
le più storiche e importanti manifestazioni dedicate al cinema di
ricerca in Italia. Sette le sezioni del Festival, in primis la
retrospettiva dedicata al regista Jia Zhang-Ke, che sara’ presente
al festival, ma anche la sezione delle Nuove Visioni, cuore del
festival sulla grande produzione indipendente italiana e straniera.
Tra le più importanti novità di questa edizione, i 22 incontri di
Visti da vicino, con autori, attori, produttori e registi che
dialogano con il pubblico degli spettatori in occasione delle
proiezioni. Non di solo “cinema del reale” si parla: da non perdere
la sezione Post Cinema & Digital Video, con performance e
sperimentazioni che danno spazio alla dimensione multimediale del
cinema al tempo delle neo-tecnologie. Da segnalare, inoltre, lo
speciale su Elvira Notari, campana di Cava de’ Tirreni, che fu la
prima donna regista italiana e una delle prime della storia del
cinema mondiale, alla quale il Festival rende doveroso omaggio con
una mostra-rassegna. Tanti, infine, gli eventi paralleli come
contest, mostre e concerti che completano un’offerta di primo
livello nel panorama campano e non solo. Tra le varie offerte
uniche del festival, dall’1 al 5 settembre il regista Daniele
Gaglianone terra’ presso la Casina del Principe di Avellino un
workshop di “Sceneggiatura e Regia” .
Edoardo Winspeare presenta il suo ultimo, gia’ premiatissimo film,
In grazia di Dio, mentre la scuola e’ al centro del film La mia
classe, di Daniele Gaglianone, interpretato da Valerio Mastandrea.
Il regista francese Martin Provost presenta a Mercogliano (3
settembre) il suo Violette. Numerosi i registi,
attori e produttori ospiti del festival, che presentano al pubblico
i propri lavori, da Fabio Mollo regista di Il sud e’ niente a
Federico Di Cicilia che presenta L’ultimo goal. Presso la
Chiesa di S.Nicola di Atripalda, il regista Alessandro Rak
presentera’ il suo L’arte della felicita’, mentre i registi Claudio
Casazza e Luca Ferri presentano il loro Habitat [Piavoli]. Guido
Lombardi e il produttore Gaetano Di Vaio presentano Take five,
mentre il giovane Sebastiano Riso presenta al pubblico Più buio di
mezzanotte. Quindi, Luca Bellino e Silvia Luzi (per L’arte della
guerra), Cyop & Kaf (per Il segreto), Niccolò Bruna e Andrea
Prandstraller (per Polvere – Il grande processo dell’amianto).
Tra le anteprime nazionali, martedi’
26 agosto, la proiezione di Se chiudo gli occhi non sono piu’ qui,
interpretato da Beppe Fiorello e diretto da Vittorio Morini, che
sara’ presente alla proiezione. Sempre presso il Carcere Borbonico
alle ore 18:00 l’inaugurazione delle mostre sul Laceno d”oro e su
Elvira Notari. Alle 20:30 a Piazza del Debbio, il documentario
Le cose belle di Agostino Ferrente e Giovanni
Piperno. che saranno presenti alla proiezione accompagnati dalla
produttrice Antonella Di Nocera. Mercoledi’ 20 agosto e’ la volta
di Piccola patria, di Alessandro Rossetto, che sara’ presente alla
proiezione. Al film e’ associato il concerto che si terra’ la sera
presso il carcere Borbonico, “Piccola Patria Tour”
degli autori delle musiche, Stag & Maria Roveran
quest’ultima anche attrice del film. Giovedi’ 21 agosto il
regista Davide Manuli presenta al pubblico il suo ultimo film,
La leggenda di Kaspar Hauser , interpretato tra
gli altri da Vincent Gallo e Claudia Gerini. Quindi, il
documentario vincitore dell’ultimo Festival del cinema di Roma,
Tir, di Alberto Fasulo, che sara’ presente alla proiezione. Presso
la Terrazza del Teatro Gesualdo di Avellino, la sera ,
concerto dj-set & vj-set techno con le musiche del film La
leggenda di Kaspar Hauser, con Silvia Calderoni e Emiliano
Campagnola.
Il Laceno d’Oro sara’ occasione di
dibattiti e tavole rotonde, come quella a cura di Paolo Speranza
(Quaderni di Cinemasud) dal titolo “Il cinema dimenticato
di Elvira Notari“, che si avvale della presentazione del
documentario “Elvira” e del libro su Elvira Notari edito da
Quaderni di Cinemasud. Numerosi gli omaggi alla regista: dalla
proiezione con sonorizzazione di E’ piccerella a
cura del compositore Giosi Cincotti alla proiezione sonorizzata
di ‘A Santanotte, a cura del compositore Rocco De Rosa.
Altro concerto da non perdere, la proiezione e risonorizzazione, il
22 agosto, in chiave elettronica di “The lodger”
di Alfred Hitchcock, con le musiche di AV-K. Spazio anche alla
danza con “Brevi dialoghi : azione performativa/immagine”,
con il coordinamento coreografico di Hilde Grella, con
Martina Ferrante e Michela Tartaglia, allieve del Triennio
Tecnico-Compositivo dell’Accademia Nazionale di Danza presso
il Teatro Gesualdo. Altro evento unico, mercoledi’ 27
agosto,“El hombre invisible. Omaggio a William Borroughs
per il centenario della nascita”, a cura di
Alfonso Amendola. Racconto memoriale e performance-reading
con risonorizzazione dei film scritti da William S. Burroughs
e diretti da Antony Balch: “The Cut-Ups” (1966);
“William Buys a Parrot” (1963); “Bill and
Tony” (1972) e “Towers open fire” (1963).
Domenica 31 agosto e’ quindi la volta della performance
visivo-sonora dal titolo Il cinema espanso, a cura delle
Cellule d’intervention Metamkine.
Il primo settembre a Mercogliano si
tiene la tavola rotonda a cura di Vittoria Troisi (Centrodonna) dal
titolo“Cinema e realtà: i nuovi possibili”, alla
presenza e con gli interventi di Edoardo Winspeare, Daniele
Gaglianone, Sergio Sozzo, Marina Brancato, Alfonso Amendola, Franco
Festa e Paolo Speranza. Per chiudere, omaggio di rilievo, il 4
settembre, dedicato al regista Giuseppe De Santis, con l’incontro
con Gordana Miletic De Santis, Ettore De Conciliis e Virginio
Palazzo.
Giocando sulla tradizionale
denominazione di Festival del cinema neorealistico, e rinnovandola,
il Laceno d’Oro presenta “Gli occhi sulla citta’”, contest dedicato
a cortometraggi che raccontino lo sguardo sulla citta’, attraverso
le trasformazioni tecnologiche, le nuove connessioni che modificano
distanze e rapporti umani. Opere di ogni genere e
nazionalita’ che riflettono e ripensano gli spazi urbani,
raccontando aspetti del passato, del presente ma anche del futuro,
rendendo la citta’ non solo un luogo fisico, ma anche un
“personaggio delle storie”.
Il Laceno d’Oro 2014 e’ promosso
dalla Regione Campania, Assessorato al Turismo e ai Beni Culturali,
insieme ai Comuni di Avellino, Mercogliano e Atripalda, curato dal
Circolo di Cultura cinematografica Immaginazione, un progetto
realizzato con il cofinanziamento dell’Unione Europea attraverso i
fondi POR FESR 2007-2013, Asse 1 Ob. operativo 1.12.
cortoLovere è uno
dei festival del cortometraggio più antichi d’Italia: inaugurato
per la prima volta 18 anni fa, ha avuto nel corso della sua storia
presidenti di giuria del calibro di Silvio
Orlando, Lina Wertmuller, Laura
Morante e Luigi Lo Cascio. Solo l’anno
scorso, con la presenza del regista Silvio
Soldini, il festival di Lovere ha registrato l’ennesimo
successo di partecipazioni: oltre 300 iscrizioni al concorso, e
migliaia di presenze. Presidente onorario della competizione e
autore del logo ufficiale è Bruno Bozzetto,
rinomato maestro del cinema italiano. La direzione artistica di
questa edizione 2015 è affidata a Matteo
Lanfranchi.
cortoLovere 2015: il bando
– È stato pubblicato il bando ufficiale per partecipare
alla 18° edizione del festival internazionale del cortometraggio di
cortoLovere, che si tiene come ogni anno a Lovere, in provincia di
Bergamo. Il bando è consultabile sul sito ufficiale del festival
nella sezione “iscrizione film”: http://www.cortolovere.it/iscrizione-film/.
cortoLovere: perché il
cortometraggio – L’obiettivo del festival di cortoLovere è
di premiare i talenti dell’audiovisivo. Il cortometraggio, tra i
format più diffusi e famosi, è la prova perfetta per testare le
abilità dei partecipanti del Festival. Ogni anno centinaia di
cortometraggi vengono inviati da tutto il mondo: brevi, intensi,
più articolati; storie di paesi lontani e d’Italia, di ragazzi e di
anziani, di uomini e di donne. La magia del cinema raccolta in
pochi minuti di pura emozione.
Lovere, tra le montagne e il
lago – Il festival Internazionale di cortoLovere si tiene
come ogni anno nella stupenda cittadina di Lovere: incastonata tra
le Prealpi Orobie e bagnata dalle acque del Lago di Iseo. A circa
due ore da Milano, è un luogo isolato e incontaminato, tuttavia
facilmente raggiungibile e posizionato in prossimità con il confine
francese, oltre il quale il cortometraggio è da anni seguito e
prodotto dalle major cinematografiche.
Il settimo Festival Internazionale
del Film di Roma ha deciso di assegnare il Premio alla Carriera a
Quentin Tarantino. Il regista, sceneggiatore,
attore e produttore americano,premio Oscar®
per Pulp Fiction, autore di
straordinari successi come Le
Iene, Jackie
Brown, Kill Bill vol.
1, Kill Bill vol.
2e Bastardi senza
gloria riceverà il riconoscimento il prossimo 4
gennaio nell’ambito della serata di anteprima del nuovo film da lui
scritto e diretto, Django Unchained,
interpretato da Jamie Foxx, Leonardo Di Caprio, Christoph
Waltz, Samuel L. Jackson e Kerry
Washington. Django
Unchained uscirà nelle sale italiane il prossimo
17 gennaio, distribuito da Warner Bros. Pictures Italia. Sarà il
grande compositore Ennio Morricone, una tra le
personalità del nostro cinema più amate dal regista
statunitense, a consegnare il premio.
“Lo sguardo di Quentin
Tarantino ha influenzato radicalmente l’immaginario degli ultimi
vent’anni – ha spiegato Marco Müller,
Direttore Artistico del Festival Internazionale del Film di Roma –
Tarantino è un cineasta profondamente americano e al tempo
stesso molto europeo, per come ha stabilito con il cinema e la sua
storia un rapporto tanto analitico quanto passionale. Ha portato
avanti un progetto coerente di messa in scena, un disegno autoriale
che si è arricchito tanto di sperimentazioni linguistiche che di un
continuo gioco di rimandi cinefili. Ne sono scaturiti film vivi e
vivaci all’estremo, che fanno esplodere i codici e le convenzioni
dei generi ma sanno ogni volta essere spirito del loro
tempo”.
In attesa di sapere i
nomi dei vincitori della sesta edizione del Festival Internazionale
del Film di Roma, ecco i vincitori dei Premi Collaterali, assegnati
oggi, 4 novembre 2011.
Confermata Visioni Incontra, la sezione industry
dedicata ai professionisti del settore, per la terza edizione del
FestivalInternazionale del
Documentario Visioni dal Mondo, Immagini dalla Realtà,
l’importante appuntamento con il cinema del reale organizzato da
UniCredit Pavilion e dalla società di produzione FRANKIESHOWBIZ,
che si terrà a Milano dal 5 all’8 ottobre.
Dopo
l’edizione di successo dello scorso anno che ha registrato una
straordinaria partecipazione di oltre 200 presenze tra editor
televisivi, circuiti cinema, piattaforme, produttori indipendenti,
distributori, acquisition manager, sales agent e direttori di
festival, gli organizzatori confermano e presentano la nuova
edizione di Visioni Incontra, la sezione industry a
inviti dedicata ai professionisti del settore. Coordinata da Cinzia
Masotina,sceneggiatrice estory editor,Visioni
Incontrasi terrà nei primi due giorni del
Festival,5 e 6 ottobre,
all’UniCredit Pavilion, Piazza Gae Aulenti 10, Milano.
Visioni
Incontrasi propone di selezionare film
documentari italiani in fase di lavorazione, work in progress, con
particolare riferimento alla realtà contemporanea, per presentarli
in una sessione di pitching a un pubblico di professionisti
dell’audiovisivoe di fissare appuntamenti
individuali con ognuno di loro.
Oltre
al pitching, Visioni Incontra prevede approfondimenti sul panorama
audiovisivo attraverso panel e tavole rotonde.
È
ufficialmente aperto il bando di concorso Visioni Incontra
dedicato ai progetti work in progress. Per partecipare alla
selezione dei progetti per la sezione industry è necessario
compilare la scheda di pre-selezione (entry-form)
disponibile sul sito www.visionidalmondo.it, sezione
Industry.
Le
domande di ammissione con i relativi progetti dovranno
essere presentati da produzioni indipendenti e già
finanziati per il 40% del budget preventivato, entro il 30
giugno 2017. La selezione dei progetti sarà curata da un
comitato di esperti e sarà comunicata ai selezionati entro il 30
agosto 2017. Il progetto vincitore si aggiudicherà il premio
“Visioni Incontra Migliore Progetto Documentario” del valore di
2.500 euro.
Il 3°
Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo,
Immagini dalla Realtà, conferma per l’edizione 2017 anche il
concorso Storie dal mondo contemporaneo, dedicato ai giovani
cineasti italiani che potranno partecipare con documentari inediti
ultimati dopo il1 gennaio 2016. L’iscrizione al
concorso è gratuita e il termine ultimo per l’invio dei
materiali è il 30 giugno 2017. Le opere selezionate saranno
proiettate in anteprima al Festival, dal 5 all’8 ottobre 2017
all’UniCredit Pavilion a Milano.
Sono
aperte le iscrizioni alla terza edizione del festival “Il
gusto della memoria,” rassegna di film ispirati alle
immagini d’archivio che si terrà a Roma, presso la Sala
Cinema Trevi e su un battello sul Lago di Bracciano,
il 27 e 28 settembre 2014. Per il secondo anno è aperto il
contest, con scadenza al 15 agosto 2014 per registi
appassionati di immagini d’archivio. Il tema di quest’anno è
: Ero quello che non sono più. Il cambiamento, un tema di
certo non facile, lirico, filosofico che si pone una domanda
esistenziale: Cosa vuol dire cambiare? Novità di questa
edizione, il contest Junior, dedicato a agli
studenti under 18 delle scuole medie e superiori, dal tema
Questo sono io: biografie e autobiografie, vere o false,
ispirate dalle immagini tratte dall’archivio nosarchives.com. Tutte
le informazioni per partecipare al bando a questo
link.
Il contest è articolato in tre
sezioni: Fiction, con cortometraggi della durata
massima di 12 minuti; Documentari, per opere di
reportage o di docufiction della durata massima di 30 minuti e
infine la sezione Advertising dedicata a spot
pubblicitari per prodotti attuali o vintage, della durata massima
di 45 secondi. Tutti i lavori devono essere presentati entro il 15
agosto 2014 e devono contenere almeno il 60% di immagini di cinema
amatoriale tratte nell’archivio nosarchieves.com che custodisce in
full HD film realizzati tra il 1922 ed il 1984 girati in formato
ridotto (8mm, 9,5mm, 16mm, 17,5mm e Super8). Oltre al materiale
scaricabile dall’archivio, si potranno usare immagini vecchie e
nuove girate con qualsiasi supporto tecnologico.
Il festival, fondato e diretto
dalla montatrice e regista Cecilia Pagliarani, recentemente
impegnata nel montaggio del documentario di Gianni Amelio,
Felice chi è diverso, presentato al recente Festival del
Cinema di Berlino, è organizzato dall’Associazione per la
salvaguardia della memoria filmica amatoriale Come
Eravamo, in collaborazione con l’archivio di cinema
amatoriale nosarchives.com e il portale di cinema
cinemaitaliano.info. La giuria dell’edizione 2014 è
composta da: Ciro Giorgini, regista, scrittore e autore di
Fuori Orario e Blob; Stefano Amadio,
giornalista sceneggiatore e direttore di
Cinemaitaliano.info; la regista Fiorella Infascelli
(Il vestito da sposa, Zuppa di pesce); il regista Marco
Santarelli (Lettera al Presidente, Le milleeunanotte, Scuola
Media); Luigi Vernieri, direttore di IED Visual
Communication e la giornalista cinematografica Valentina
Neri.
Un evento unico, ispirato
dall’opera di salvaguardia della memoria dell’archivio
nosarchives, che possiede, restaura e digitalizza
secondo i più innovati dispositivi dagherrotipi, negativi su
vetro, diapositive, Polaroid, filmini familiari e di viaggi e
di fatto costituisce il primo archivio mondiale di video ed
immagini amatoriali. Il portale ospita più di 10mila filmati e
un innumerevole repertorio di immagini che hanno fatto la storia
del Ventesimo secolo.
Per maggiori
informazioni: http://comeeravamocontest2014.webnode.it [email protected]
Facebook
tel. 06 97240308
Da Nanni
Moretti con “I diari di Caro Diario” all’anteprima
nazionale di “Un anno con Salinger” di Philippe Falardeau, da
Zerocalcare “Sulle orme dei rifugiati” al Premio Lanterna delle
Arti alla Carriera assegnato a Pupi Avati, a conclusione di un
concorso cinematografico nuovo di zecca. Sono solo alcune fra le
molte novità del Festival Genova Reloaded, arrivato
alla seconda edizione e in programma a Genova dal 24
giugno al 4 luglio, nel Cortile Maggiore di Palazzo
Ducale, al cinema Sivori e al cinema America.
Diretto da Giorgio Viaro e organizzato da Circuito, è
prodotto da Alesbet e Centro Culturale Carignano con il sostegno di
Genova Palazzo Ducale, Europa Cinemas, Academy Two, il patrocinio
di Rai Liguria e Regione Liguria. Main sponsor è Banca Carige, che
promuove la cultura e le imprese liguri, in una sfida che unisce
tradizione e innovazione. Fondazione Cappellino-Almo Nature entra a
sostenere l’attività di Circuito con una partnership che la vedrà
protagonista nel prossimo triennio. Gli sponsor del Festival sono
Camera di Commercio di Genova, Unipol Sai Assicurazioni. Sponsor
tecnici Finollo, Easyscooter e Laura Sciunnach.
«Epicentro di
linguaggi audiovisivi differenti, dal cinema alla realtà
virtuale passando per il cortometraggio, e al contempo vero e
proprio happening rivolto al corpo cittadino – dichiara il
direttore artistico Giorgio Viaro – Genova Reloaded si
propone di valorizzare il territorio locale, monumenti e
panorami, associandolo al meglio della produzione per il grande
schermo degli ultimi mesi, sbirciando anche, attraverso le
anteprime, quanto accadrà in sala in futuro. L’auspicio è di
ripartire assieme con rinnovato entusiasmo, come accaduto
nel 2020, abbracciati dai chiostri di palazzo Ducale, sotto un
cielo di stelle, assieme ai protagonisti del cinema e della cultura
italiana».
Festival Genova Reloaded, la seconda edizione
Undici giorni
fitti di appuntamenti, aperti il 24 giugno dall’Aperitivo con
Barbora Bobulova, servito nel giardino del Sivori Bistrot,
momento a cui segue la proiezione a Palazzo Ducale del corto
“Paolo e Francesca”, di cui Bobulova è protagonista assieme
a Fabrizio Rongione, per la regia di Federico Caponera.
Bobulova e Caponera parleranno con il pubblico del tema centrale
del film: una coppia si confronta con la notizia di una grave
malattia. Argomento che in passato è stato trattato anche da
Nanni Moretti, uno degli ospiti più attesi del festival.
Sabato 3 luglio è protagonista di due appuntamenti al cinema
America e nel Cortile Maggiore di Palazzo Ducale con “I diari di
Caro Diario”, vero e proprio spettacolo in cui il regista
ripercorre in diretta la genesi di una delle sue opere più amate,
“Caro Diario”, uscito nel 1993 e diventato un vero e proprio cult.
Sarà proposto nella versione restaurata.
L’incontro “La
dittatura immaginaria” (25 giugno) affronta uno dei temi più
attuali che coinvolgono il mondo dell’informazione e
dell’espressione creativa, ovvero il concetto di politicamente
corretto. È realmente diventato una gabbia creativa? E quali sono
le responsabilità di un artista? Ne parlano un ospite ormai
abituale per Genova Reloaded, Zerocalcare, con il saggista
Walter Siti, l’attrice Diana Del Bufalo e la stand up
comedian Michela Giraud. Zerocalcare, insieme allo scrittore
e traduttore Silvio Ferrari, parteciperà anche a un secondo
incontro, “Sulle orme dei rifugiati”, in programma il 27
giugno prima del film “Quo vadis; Aida?” di Jasmila Zbanic,
che rievoca il massacro di Srebrenica.
Il 30 giugno sarà
dedicato al regista Giuseppe Piccioni, con un omaggio che
prevede la proiezione di “Il rosso e il nero” e “Questi
giorni”, seguiti da un incontro sul fertile scambio tra
linguaggi espressivi differenti, dal titolo “Cinema e teatro:
mondi comunicanti”. Ne sono protagonisti lo stesso Piccioni con
Lucia Mascino e Filippo Timi, attori che ha diretto
sia dietro la cinepresa sia sul palcoscenico nello spettacolo
“Promenade de santé – Passeggiata di salute” di Nicolas Bedot.
Segue la proiezione di “Favola”, lungometraggio diretto da
Sebastiano Mauri con Mascino e Timi protagonisti e tratto dallo
show teatrale omonimo di quest’ultimo. Il 2 luglio, evento speciale
con la proiezione di “Boys” di Davide Ferrario,
ospite di Genova Reloaded insieme al musicista Mauro Pagani,
legato alla città sin dal sodalizio con Fabrizio De
André.
Il Festival è punteggiato
dai sette film in competizione con cui sarà varata la
prima edizione delconcorso cinematografico Genova
Reloaded. Sono “Morrison”
di Federico Zampaglione, che incontra il pubblico dopo la
proiezione a Palazzo Ducale (24 giugno), “Cosa
sarà” di Francesco Bruni, a Palazzo Ducale insieme
all’attore Nicola Nocella (25 giugno) per parlare del loro
lavoro, “Palazzo di giustizia” di Chiara Bellosi, presentato
in presenza dalla protagonista Daphne Scoccia (26 giugno),
“Regina” di Alessandro Grande con Francesco
Montanari in dialogo con il pubblico (28 giugno), “Non
odiare”di Mauro Mancini che sarà ospite al Ducale (29
giugno), “Maternal”di Maura Delpero anch’essa in
arrivo a Genova (1 luglio), “Il
cattivo poeta” di Gianluca Jodice, di cui parlerà l’attore
Francesco Patané, ospite nel salotto culturale della sua
città natale (1 luglio). I film saranno votati da una giuria di
esperti presieduta da Steve Della Casa, e composta da
Davide Livermore, Serena Bertolucci e Raffaella Grassi. Il 4
luglio, nel Cortile Maggiore di Palazzo Ducale, sarà proclamato il
film vincitore di Genova Reloaded 2021 e consegnato il Premio
“Lanterna delle Arti” alla carriera a Pupi Avati, in
collegamento per conversare con Giorgio Viaro, in una serata che
prende avvio proprio con il suo ultimo film “Lei mi parla
ancora” e sarà chiusa dall’anteprima nazionale di “Un anno
con Salinger” di Philippe Falardeau, una commedia distribuita
da Academy Two, ambienta nel mondo delle agenzie letterarie, che
vede protagonista la giovane star di “C’era una volta a Hollywood”
Margaret Qualley assieme a Sigourney Weaver. Anche gli spettatori
saranno chiamati a giudicare attraverso una scheda che porterà alla
proclamazione del Premio del Pubblico Genova Reloaded.
Torna anche quest’anno la
tecnologia digitale con Omar Rashid e i visori che
trasportano lo spettatore nella realtà virtuale: due
aperitivi (28 e 29 giugno, posti limitati) al Sivori Bistrot
saranno dedicati a questa esperienza, che durante la prima edizione
del festival ha suscitato molta curiosità fra gli
spettatori.
Tutti gli incontri sono
condotti da Giorgio Viaro.
I giovani Ambasciatori
del Circuito Cinema Scuola seguiranno il Festival e intervisteranno
alcuni protagonisti del cinema italiano.
BIGLIETTI: Intero: € 8 Ridotto: € 7 Evento speciale Nanni Moretti: € 12 intero; € 10
ridotto Aperitivo con la realtà virtuale € 12
In caso di pioggia le
proiezioni previste al Ducale saranno trasferite al cinema
Sivori
E’ finita. Il Leone d’Oro è stato
assegnato, e per un altro anno cade il sipario sul Festival di Venezia. Ha vinto Sokurov,
tra chi se lo aspettava e chi invece è ancora incerto sul valore
del film.
Con l’addio di Muller il Festival di Venezia si da una
risistemata. Ecco quindi che con un comunicato stampa la Mostra
cinematografica più vecchia del mondo cambia le sue regole.
Ecco tutte le foto dell’ultimo red
carpet della giornata,
The Whale, l’atteso nuovo film di Darren
Aronofsky che vede protagonisti con
Brendan Fraser,
Sadie Sink, Ty Simpkins, Hong Chau, Samantha.
Un solitario
insegnante inglese affetto da una grave forma di obesità cerca di
riallacciare i rapporti con la figlia adolescente, con la quale ha
perso i contatti, per un’ultima possibilità di redenzione.
Il commenti del regista
Il cinema può metterci in contatto
con gli altri, indipendentemente da quanto possano apparirci
diversi in superficie. Le persone che lottano con l’obesità sono
spesso giudicate, respinte ed etichettate. Quando otto anni fa ho
visto lo spettacolo di Sam Hunter, mi sono meravigliato della
profondità dei suoi personaggi, soprattutto di Charlie, e mi è
venuta l’ispirazione di usare il grande schermo per mettere il
pubblico nei panni di Charlie, per immergermi nei suoi pensieri
più profondi, nei suoi rimpianti e nelle sue speranze. Ma dove
avrei trovato il mio Charlie? Avevo bisogno di un grande talento
che potesse risplendere attraverso il trucco, un attore con un
cuore immenso e un’anima pura. Non appena incontrai Brendan, capii
immediatamente che avevo trovato il mio protagonista. In lui vi è
qualcosa di ineffabile che dà vita al personaggio e ci trasporta –
mente e cuore – in ciò che avrebbe potuto essere
inconoscibile.
Toccherà ad Alfonso
Cuarón aprire la 70esima Mostra d’arte cinematografica
di Venezia con il suo Gravity,
che vede protagonisti l’attore Premio Oscar George
Clooney e l’attrice Premio Oscar Sandra
Bullock. Il film aprirà la sezione Fuori Concorso della
kermesse del Lido che si terrà dal 28 agosto al 7 settembre.
La pellicola si basa su una
sceneggiatura scritta da Alfonso Cuarón, Jonás
Cuarón, Rodrigo Garcia, mentre la fotografia è curata
da Emmanuel Lubezki, che ha condotto un
lavoro maniacale sulle numerose sequenze realizzate completamente i
CGI e riprese con la tecnologia stereoscopica.
Trama: Sandra
Bullock interpreta la dottoressa Ryan Stone, un
brillante ingegnere medico alla sua prima missione sullo Shuttle,
mentre Matt Kowalsky (George Clooney) è un
astronauta veterano al comando della sua ultima missione prima del
ritiro. Durante quella che sembra una passeggiata nello spazio di
routine, ecco che accade il terribile incidente. Lo Shuttle viene
distrutto e Stone e Kovalsky rimangono a volteggiare nella
più totale oscurità completamente soli e attaccati l’uno all’altra.
Il silenzio assordante è la conferma della perdita definitiva di
ogni contatto con la Terra e, con esso, ogni speranza di essere
salvati. La paura si trasforma in panico e ogni boccata d’aria
consuma il poco ossigeno rimasto. Ma l’unica strada verso casa
potrebbe essere quella di spingersi ancora più lontano, nella
terrificante distesa dello spazio.
Ecco le foto del red carpet del
primo film italiano in Concorso di Venezia 81 Campo di
battaglia di Gianni Amelio con
protagonisti
Alessandro Borghi, Gabriel Montesi, Federica Rosellini,
Giovanni Scotti, Vince Vivenzio, Alberto Cracco, Luca Lazzareschi e
Maria Grazia Plos, Rita Bosello.
Foto di Luigi De Pompeis –
Cinefilos.it
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Luigi De Pompeis – Cinefilos.itFoto di Luigi De Pompeis –
Cinefilos.it
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Cinefilos.it
L’81.
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica presenta
il primo film italiano Campo di
battaglia. Sul finire della Prima guerra mondiale, due
ufficiali medici amici d’infanzia lavorano nello stesso ospedale
militare, dove ogni giorno arrivano dal fronte i feriti più gravi.
Molti di loro però sono impostori che si sono procurati da soli le
ferite e che farebbero di tutto per non tornare a combattere.
Stefano, di famiglia altoborghese, con un padre che sogna per lui
un avvenire in politica, è ossessionato da questi autolesionisti e,
oltre che il medico, fa a suo modo lo sbirro. Giulio,
apparentemente più comprensivo e tollerante, è a disagio alla vista
del sangue, è più portato per la ricerca e avrebbe voluto diventare
un biologo. Anna, amica di entrambi dai tempi dell’università, fa
la volontaria alla Croce Rossa: un duro lavoro che affronta con
determinazione, consapevole che è il prezzo che sta pagando per il
fatto di essere una donna.
Laurearsi in medicina era infatti
difficilissimo a quei tempi per una donna senza una famiglia
influente alle spalle. Qualcosa di strano accade intanto tra i
malati: molti si aggravano misteriosamente. È possibile che
qualcuno stia provocando di proposito complicazioni alle loro
ferite, perché i soldati vengano mandati a casa, anche storpi,
anche mutilati, pur di non farli tornare al campo di battaglia.
Nell’ospedale c’è dunque un sabotatore, di cui Anna è la prima a
sospettare. Ma sul fronte di guerra, proprio verso la fine del
conflitto, si diffonde una specie di infezione che colpisce più
delle armi nemiche. E presto contagia anche la popolazione
civile…
Ecco le foto del red carpet di
The
Order in concorso a Venezia 81 diretto da
i Justin Kurzel con protagonista Jude Law,
Nicholas Hoult, Tye Sheridan, Jurnee Smollett e Marc
Maron.
Justin Kurzel
parlando del film ha commentato: “Di fronte al Campidoglio, il
6 gennaio 2021, sono stati appesi dei cappi a imitazione
dell’immaginaria insurrezione descritta in The Turner Diaries, un
romanzo degli anni Settanta: il primo piano generale di terrorismo
interno in America. The Order è una caccia all’uomo nelle
profondità di quell’odio, un presagio di un’America divisa, un
colpo di avvertimento di ciò che è stato e di ciò che potrebbe
accadere“.
La trama di The Order
Nel 1983 una serie sempre più
violenta di rapine in banca, operazioni di contraffazione e rapine
a mezzi blindati sta instillando il terrore nel nordovest degli
Stati Uniti. Tra la confusione delle forze dell’ordine che si
affannano per trovare risposte, un solitario agente dell’FBI di
stanza nella pittoresca e sonnolenta cittadina di Coeur d’Alene, in
Idaho, giunge alla conclusione che non si tratta di criminali
comuni assetati di denaro, ma di un gruppo di pericolosi terroristi
interni al seguito di un leader radicale e carismatico, che stanno
tramando una devastante guerra contro il governo degli Stati
Uniti.
Ecco le foto del red carpet di
The Brutalistin concorso a Venezia
81 diretto da Brady Corbet con protagonista
Adrien Brody,
Guy Pearce, Alessandro Nivola e
Felicity Jones.
Ecco le foto del rad carpet
all’81.
Mostra Internazionale d’Arte CinematograficaDisclaimer – La vita perfetta, la nuova, la
nuova serie limitata di sette episodi di Apple TV+, un
avvincente thriller psicologico interpretato dai premi Oscar
Cate Blanchett e Kevin Kline. La serie farà il suo
debutto l’11 ottobre con i primi due episodi, seguiti da nuovi
episodi ogni venerdì fino al 15 novembre.
Scritta e diretta dal cinque volte
premio Oscar Alfonso Cuarón, è basata sull’omonimo
best-seller di Renée Knight e segue Catherine Ravenscroft
(Blanchett) un’acclamata giornalista che ha costruito la
sua reputazione rivelando le malefatte e le trasgressioni degli
altri. Quando riceve un romanzo da un autore sconosciuto, si rende
conto con orrore di essere la protagonista di una storia che mette
a nudo i suoi segreti più oscuri.
Mentre Catherine lotta contro il
tempo per scoprire la vera identità dello scrittore, è costretta a
confrontarsi con il suo passato prima che questo distrugga la sua
vita e i suoi rapporti con il marito Robert (Sacha
Baron Cohen) e il figlio Nicholas (Kodi
Smit-McPhee). Il cast comprende Lesley Manville, Louis
Partridge, Leila George e Hoyeon e presenta Indira Varma come
voce narrante.
Prodotta da Apple Studios,
Disclaimer – La vita perfetta è coprodotta da
Esperanto Filmoj e Anonymous Content.
Cuarón è produttore esecutivo per Esperanto Filmoj insieme
a Gabriela Rodriguez. Oltre a recitare,
Blanchett è produttrice esecutiva. David Levine e il
defunto Steve Golin sono produttori esecutivi per
Anonymous Content. Anche il premio Oscar Emmanuel Lubezki,
Donald Sabourin e Carlos Morales sono produttori
esecutivi. Knight è co-produttore esecutivo. Lubezki e il candidato
all’Oscar Bruno Delbonnel sono direttori della fotografia. La
colonna sonora è composta da Finneas O’Connell, vincitore di
numerosi premi Oscar e GRAMMY.
Per il concorso vincono Leone d’Oro
al miglior film: “The
Room Next Door” Pedro Almodovar, Gran
Premio della Giuria: “Vermiglio“,
Maura Delpero, Leone d’Argento alla Migliore
Regia: Brady Corbet, “The
Brutalist“, Premio Speciale della Giuria:
“April“, Dea Kulumbegashvili,
Migliore Sceneggiatura: Murilo Hauser, Heitor
Lorega, “Ainda
estou aqui”, Coppa Volpi Miglior Attrice:
Nicole Kidman, “Babygirl“,
Coppa Volpi Miglior Attore: Vincent Lindon,
“The
Quiet Son” e Premio Marcello Mastroianni per il
migliore attore emergente: Paul Kircher, “Leurs
enfants après eux“.
Su Baby
Girl, la regista Halina Reijn ha
dichiarato: “Abbiamo tutti una piccola scatola nera piena di
fantasie proibite che potremmo non confessare mai a nessuno. Sono
affascinata dalla dualità della natura umana e questo film è un
tentativo di far luce, senza giudicare, sulle forze contrapposte
che compongono le nostre personalità. Per me il femminismo è la
libertà di studiare la vulnerabilità, l’amore, la vergogna, la
rabbia e la bestia interiore di una donna. Invecchiare significa
affrontare l’infinità del tutto. Nella mezza età non possiamo più
nasconderci e siamo costrette ad affrontare i nostri demoni; più
reprimiamo la nostra ombra, più pericoloso e dirompente può
diventare il nostro comportamento. La relazione al centro di
Babygirl consente a Romy e Samuel di mettere in scena la loro
confusione riguardo a potere, genere, età, gerarchia e istinto
animale. Nonostante i tabù, la gioia di quell’esplorazione è
liberatoria e persino curativa.”
La trama di Baby Girl
Nel film Una potente
amministratrice delegata mette a repentaglio la carriera e la
famiglia quando inizia una torrida relazione con un suo stagista
molto più giovane.
Nei primi sei
giorni di svolgimento (da mercoledì 28 agosto
a lunedì 2 settembre) dell’81. Mostra
Internazionale d’Arte Cinematografica,
i numeri dei titoli
d’ingresso venduti e
degli abbonamenti confermano che
il pubblico della Mostra è in costante
crescita.
A questo pubblico appassionato, che sta
affollando in questi giorni tutte le sale del Lido, va il
ringraziamento della Biennale di Venezia.
Al termine della giornata
di lunedì 2 settembre, l’81.
Mostra ha registrato i
seguenti numeri:
titoli d’ingresso vendutial
pubblico59.729 (+11% sul
2023)
di cui 1.747 abbonamenti (+25% sul
2023)
accrediti distribuiti al Lido
12.953(+2% sul 2023)
Venice Immersive: +23% di
prenotazioni
Le prenotazioni della
sezione Venice Immersive all’isola del
Lazzaretto Vecchio sono
state 5.515 (+23% sul
2023).
Pre-apertura dell’80esima
Mostra
d’Arte Cinematografica di Venezia e come ogni
pre-apertura i primi arrivi sono quelli del Direttore della mostra,
Alberto Barbera e della madrina di questa edizione, l’attrice
italiana Caterina Murino.
La 80. Mostra
Internazionale d’Arte Cinematografica è organizzata dalla Biennale
di Venezia e diretta da Alberto Barbera; si terrà al Lido di
Venezia dal 30 agosto al 9 settembre 2023. La Mostra è riconosciuta
ufficialmente dalla FIAPF (Federazione Internazionale delle
Associazioni di Produttori Cinematografici).
La Mostra si
propone di favorire la diffusione del cinema internazionale in
tutte le sue forme di arte, spettacolo e industria, in uno spirito
di libertà e di dialogo. Una sezione è dedicata alla valorizzazione
di operazioni di restauro di film classici per contribuire a una
migliore conoscenza della storia del cinema.
Il giorno tanto atteso è arrivato,
anche se lo sciopero e la protesta Writers guild on strike in
America continua, comunque si è dato inizio alla
80esima Mostra d’arte cinematografica di Venezia. Dopo
la rinuncia da parte di Luca Guadagnino con il suo
attesissimo Challengers,
si è optato per un lungometraggio italiano con per protagonista
Pierfrancesco
Favino. Sul primo red carpet di quest’anno sul Lido si
è visto soprattutto attori e attrici connazionali e la giuria
presieduta dal regista Damien Chazelle ma anche
delle top model che falcano le passerelle di tutto il mondo.
L’elenco non segue un ordine di preferenza.
Jessica Chastain durante il tappeto rosso di Memory
ha mostrato come si veste una vera diva di Hollywood. L’attrice
Premio Oscar era più splendente che mai con la sua chioma
leggermente ondulata ramata al vento e l’abito bronze realizzato
per lei dalla casa di moda Gucci.
Maggie Gyllenhaal dopo aver partecipato agli eventi collaterali
di Miu Miu Women’s Tales è tornata al Lido di
Venezia sempre accompagnato dal compagno di vita
Peter Sarsgaard. La coppia era perfetta sul red carpet di
Memory,
lei in un lungo abito nero con cristalli e lui in completo doppio
petto blu con camicia bianca.
Micaela Ramazzotti a Venezia in veste di protagonista del suo
primo film da regista
Felicità sul red carpet serale del quinto giorno ha optato per
un look maschile. L’attrice dopo l’abito lungo e femminile di
Armani ha deciso di cambiare genere indossando un completo nero tre
pezzi con blazer doppiopetto.
La cantante
Levante ha optato per un vestito lungo nero fino ai piedi con
spalline fini che valorizzano le spalle e il collier in argento al
collo. Quest’abito risulta tra i più sensuali visti in quest’anno
merito degli inserti ai lati e il tocco sul fondoschiena del
pizzo.
L’attrice italiana torna per una seconda volta sul red carpet e
l’occasione e’ l’anteprima di
Hors-Saison in cui recita interamente in lingua francese. Il
white dress scelto da
Alba Rohrwacher è un omaggio all’antica Grecia, discreto e
femminile che racchiude l’idea di Dior secondo la
stilista Maria Grazia Chiuri.
L’ultimo red carpet di
venezia 80 della Madrina è stato all’insegna del blu elettrico.
Caterina Murino, come alla Cerimonia d’apertura, ha indossato
una creazione firmata Giorgio Armani Privè. Il
vestito della serata di chiusura è formato da una gonna ampia e un
bustier romantico con profonda scollatura a cuore.
Cailee Spaeny dopo il bianco e le perle dell’anteprima di
Priscilla per il suo secondo carpet veneziano ha scelto il nero
e il velluto. La giovane attrice che ha vinto la Coppa
Volpi ha sfoggiato un vestito di Alessandra
Rich dal taglio tubolare con spalline sottili ma
reso audace dal corpetto cut out e con al centro una spilla
preziosa a forma di ragno.
L’attrice italiana alla Mostra
del cinema di Venezia nella serata di Domenica era tra i numerosi
ospiti dell’edizione di quest’anno del
FILMING ITALY BEST MOVIE AWARD.
Pilar Fogliati ha sorpreso tutti scegliendo un delizioso
vestito corto blu, nero e verde con fantasie floreali
geometriche.
L’attore italiano torna a sfilare
per un secondo film in cui è in concorso quest’anno cioè
Adagio di
Stefano Sollima. Pierfrancesco Favino questa volta ha optato
per un classico completo ma color melanzana.
La giovane star di Priscilla sul
red carpet dell’anteprima mondiale del nuovo film di
Sofia Coppola ha sfoggiato un look prezioso grazie ad una
cascata di perline bianche. L’attrice infatti era incantevole e
delicata con un lungo white dress firmato
Miu Miu .
La regista e figlia d’arte di
Francis Ford Coppola ha mostrato la vera essenza dell’eleganza
firmata ovviamente in Chanel.
Sofia Coppola si è presentata sul tappeto rosso con una
raffinata tunica nera con la parte alta del vestito “vedo non vedo”
di seta.
Jacob Elordi non è solo un bellissimo, altissimo e talentoso
giovane attore ma anche uno dei più stilosi e attento alla moda.
Sul red carpet di
Priscilla, in cui interpretata Elvis, si è presentato con uno
smoking nero Valentino con giacca doppiopetto con
una graziosa clip a forma di farfalla.
La Madrina di Venezia 80 torna
anche per la sesta serata sulla passerella del Lido e sceglie
Moschino.
Caterina Murino ha sfoggiato un abito lungo monospalla bicolore
bianco e nero.
L’attrice francese a Venezia con il
film
Sidonie Au Japon ha sfilato sul red carpet più importante della
quarta serata quello di
Maestro.
Isabelle Huppert per l’occasione glamour ha indossato un abito
Balenciaga di paillettes argentati lungo fino a toccare a
terra.
Quest’anno Carla
Bruni è approdata al Lido dopo aver conquistato tutti
sulla Croisette di Cannes a Maggio. Una delle top model più belle e
iconiche di sempre ha sfoggiato sul red carpet di Venezia 80 un
lungo abito nero con uno spacco vertiginoso firmato
Valentino.
Il regista
Saverio Costanzo per la premiere del suo lungometraggio in
concorso Finalmente l’alba ha sfilato con la sua
compagna
Alba Rohrwacher in Dior. Una delle coppie più importanti del
nostro cinema italiano si sono mostrati al pubblico perfetti e
coordinati in nero. Il tocco di classe sono di certo i guanti i
neri dell’attrice che nel film interpreta la diva indimenticabile
Alida Valli.
La giovane attrice italiana
Alice Pagani ha sfilato sul tappeto rosso della terza serata di
Venezia 80 con un lungo abito azzurro pastello di Antonio
Marras. Il look è stato completa con bracciali e anello di
Tiffany & Co. e un nuovo taglio di capelli corto e
scalato che richiama molto la moda anni Novanta.
La celebre modella testimonial di
Armani Beauty ha voluto onorare sul red carpet di
Poor
Things con la sua frangetta Brigitte
Bardot ma anche
Pamela Anderson. L’abito nero indossato ovviamente è una
creazione di Re Giorgio.
Matilde Gioli lascia per una sera il camice da medico di Doc –
Nelle tue mani con un outfit dark vedo non vedo. L’attrice italiana
ha sorpreso tutti con questo modello aderente fin dal collo fino ai
piedi in tessuto nero velato con lustrini ovviamente di
Giorgio Armani.
Il protagonista di
The Promised Land ha indossato un completo della maison
Zegna di cui è testimonial.
Mads Mikkenlson era perfetto e affascinante con questo smoking
bicolore con giacca e papillon in bianco e pantaloni neri.
L’attrice ucraina ha sfoggiando un lungo vestito nero
in crepe di seta con doppio che fa parte della collezione Cruise
2023/2024 di Chanel.
Olga Kurylenko ha abbinato il tutto con anelli e orecchìni in
oro bianco e diamanti.
La Madrina di quest’anno l’attrice
Caterina Murino ha scelto di sfoggiare un look
total red per il carpet della Cerimonia d’apertura di
Venezia 80. Ovviamente per onorare l’eccellenza italiana
ha in indossato un principesco vestito firmato Giorgio Armani
Prive’ Fall 2014. Lo stesso abito per è già stato indossato da
Allison Williams durante la serata di
premiazione dei Golden Globe Awards 2015.
Il regista italiano, che riceverà
il Premio SIAE Andrea Purgatorio durante la
cerimonia d’inaugurazione di Venezia 80 ha sfoggiato un completo
nero. Il particolare di questo look molto classico con camicia
bianca è decisamente la spilla di diamanti firmata
Cartier. Luca Guadagnino ha
deciso per questo red carpet di parlare il “ Pradese “ di Miuccia
dalla testa ai piedi.
L’influencer bergamasca per
l’anteprima di
Comandante ha sfilato sul tappeto rosso con un abito da vera
diva. Paola Turani per l’importante occasione ha
optato per un un lungo abito sinuoso bianco firmato Zuhair
Murad.
L’unica protagonista donna del film
Comandante ha incantato tutti con un elegantissimo abito di Giorgio
Armani. Silvia
D’Amico per concludere ha scelto i gioielli di Leo Pizzo.
Il capo della Giuria
Damien Chazelle durante il suo primo red carpet veneziano di
quest’anno ha indossato un classico smoking di Giorgio
Armani. Lo stesso stilista italiano è anche quello che ha
firmato l’abito nero della compagna del regista cioè l’attrice
Olivia Hamilton.
La regista di
Un bel mattino che fa parte della Giuria ha deciso di
presentarsi con una creazione francese, come lei, di
Chanel. Forse un azzardo e poco adatto per un red
carpet ma rispettiamo la scelta della semplicità e della classe
parigina di Mia Hansen-Løve.
L’attrice cinese
Shu Qi e parte della Giuria durante la prima sera era tra le
più eleganti firmata Alberta Ferretti. Il suo è
stato decisamente l’abito più complesso ma decisamente tra le
meglio vestite della prima giornata di Venezia 80.
La regista neozelandese anche le
una delle componenti della Giuria internazionale si è affidata
totalmente a Dior. Bello il blazer nero e anche la
borsetta firmata ma i sandali purtroppo non si possono vedere.
Comunque a parte i piedi
Jane Campion sei sempre la migliore.
Per il secondo red carpet la
Madrina
Caterina Murino di Venezia 80 ha scelto non più il rosso ma un
candido bianco. Un abito firmato Versace composto da un bustier e
una gonna in cady di seta bianca.
La cantante vista quest’anno a
Febbraio in gara a Sanremo 2023 ha stregato con un look nude dal
richiamo Mermaidcore. Ospite dell’anteprima di
FerrariMara Sattei era perfetta con il lungo
abito dalle spalline sottili di Emporio
Armani.
La giovane attrice
Benedetta Porcaroli si è presentata sul red carpet di
Enea avvolta in una distesa di raso rosso
fiammante firmata Prada. Elegante e moderna con un
lungo strascico e un fiocco geometrico sul retro,
decisamente il tocco di classe, l’hanno resa la più sofisticata di
questo festival.
L’attore tedesco protagonista di
Lubo per il red carpet dell’anteprima del film ha osato un look
davvero spettacolare.
Franz Rogowski, considerato da molti il Joaquin Phoenix europeo
sia per la bellezza e per il talento, ha sorpreso tutti con uno
smoking nero ma che possiede dei pantaloni palazzo
che danno l’effetto di una lunga gonna pantalone. Audace e
decisamente elegantissimo che rompe gli schemi del gender.
Valentina Belle’ per il tappeto rosso di
Lubo ha mostrato un look davvero sofisticato che valorizza la
sua silhouette. L’attrice italiana ha scelto un abito nero e lungo
da vera femme fatale avvolgente e monospalla di Saint
Laurent. Per chiudere il perfetto outfit gli orecchini
firmati Pomellato.
Anais Demoustier ha portato un po’ di colore sulla passerella
del Lido di Venezia. L’attrice francese di
Daaaaaali! ha sfoggiato un abito giallo con ricami neri di
Prada che possiede una scollatura vertiginosa a V
con i capelli in un raccolto naturale spettinato ad arte.
Roberto Cicutto,
presidente della Biennale di Venezia, organizzazione madre del
festival, ha dichiarato lunedì in un’intervista all’agenzia di
stampa italiana ANSA che le date dal 2 al 12 settembre previste per
la 77° edizione del Festival di Venezia 2020 sono state
confermate.
Nell’intervista con ANSA – i cui
dettagli sono stati confermati da un portavoce del Festival –
Ciccutto ha minimizzato la possibilità di una collaborazione tra
Venezia e Cannes, che il direttore di Cannes, Thierry
Fremaux, aveva menzionato in una recente intervista con
Variety, sottolineando che: “Dall’inizio della crisi,
abbiamo considerato la possibilità di fare qualcosa insieme, se
Cannes fosse stata cancellata. Stiamo continuando a
discuterne.”
Cicutto ha dichiarato: “Con
Cannes, tutto è possibile, ma trovo sconcertante che Thierry
Fremaux continui a dire che continua a esaminare la situazione e
non dice quello che vuole fare.” “Stiamo andando avanti con il
nostro programma, e se Cannes sta ancora pensando (al loro corso
d’azione), allora non ci sono dialoghi”, ha aggiunto
Cicutto. Il capo della Biennale ha precisato che al momento
non ci sono “ipotesi” sul tavolo per un’iniziativa congiunta
Venezia-Cannes.
Nell’intervista con
ANSA, Cicutto ha anche ammesso che si aspetta che
quest’anno “la partecipazione straniera sarà necessariamente
molto più piccola” rispetto alle passate edizioni del
festival.
“Stiamo realizzando simulazioni
riguardanti una tipica giornata di festival”, ha aggiunto,
aggiungendo che la tecnologia digitale sarà “importante per la
stampa estera” e che tutto ciò verrà perfezionato e verrà
inserito in “una proposta che presenteremo ai
produttori”.
La Biennale si è data una scadenza
di “fine maggio” per chiarire i maggiori dettagli sulle
modalità della prossima edizione. Venezia, che è il festival
cinematografico più antico del mondo, a gennaio ha annunciato che
Cate Blanchett avrebbe presieduto la giuria del
concorso della sua 77° edizione.
Nonostante l’emergenza coronavirus,
proseguono senza troppi cambiamenti i preparativi per il
Festival di Venezia, che
dovrebbe svolgersi nelle prime di settimane di settembre.
Tuttavia, a seguito dell’annuncio
del Festival di Toronto, che si sta preparando per una versione
digitale, la risposta di Venezia è che la Mostra non si può
realizzare in remoto. A Variety, un
portavoce del Fesitval più antico del mondo ha dichiarato che si
può pensare di utilizzare la tecnologia per alcuni progetti e
iniziative, ma non si tratta assolutamente di soluzioni che
sostituirebbero il Festival del Lido.
Parlando con l’ANSA, il direttore
del Festival di Venezia, Alberto Barbera, ha
dichiarato: “Toronto è un tipo differente di festival, non
comparabile con Cannes o Venezia, noi stiamo lavorando esattamente
come negli anni scorsi. Mancano ancora due mesi e davanti ci sono
tre scenari possibili: quello più pessimistico con la pandemia
ancora attiva che ci costringe a prendere un bell’anno sabbatico e
mettere questa edizione 2020 tra parentesi. C’è poi lo scenario più
ottimista, la pandemia si arresta e tutto torna come prima e,
infine, quello intermedio che prevede dei vincoli che ora non
possiamo prevedere e con i quali ci dovremo confrontare. Insomma
entrambe sono variabili non da poco che richiederanno decisioni
condivise, ma di fronte a dati certi. E questo prima di fine
maggio”.
In merito alla programmazione in
sala, Barbera aggiunge: “Non è detto che per le sale vada così
male se si torna però a una cosiddetta normalità e si supera la
diffidenza e la paura della gente sempre più abituata a vedere film
in streaming. Ma potrebbe anche tornare la voglia della gente di
condividere gli eventi in prima persona nonostante l’accelerazione
del mercato sempre più diviso tra distribuzione in sala e
streaming. La storia ci insegna che dopo periodi tragici,
cataclismi mondiali, si sviluppano molte inaspettate
energie”.
Intanto, il Festival di
Cannes rimane rimandato a fine giugno, inizio luglio,
con la possibilità di slittare e addossare le sue date a quelle di
Venezia e Toronto. Qualunque cosa accada, sembra ormai sicuro che i
prossimi due mesi saranno decisivi per la sorte di queste grandi
manifestazioni culturali.
Nel comunicato che posticipa la
Biennale Architettura al 2021 e la Biennale Arte al 2022, è stato
invece confermato che il Festival di Venezia si svolgerà invece
dal 2 al 12 settembre 2020.
Per ora non ci sono ancora i
dettagli sullo svolgimento di attività e proiezioni, ma si aspetta
un comunicato ufficiale di Alberto
Barbera.
Intanto, il presidente della
Biennale di Venezia Roberto Cicutto ha spiegato:
“Gli ultimi giorni hanno chiarito la realtà che abbiamo di
fronte. Con il massimo rispetto per il lavoro svolto da tutti, gli
investimenti fatti dai partecipanti e considerando le difficoltà
incontrate da tutti i paesi, le istituzioni, le università, gli
studi di architettura, insieme all’incertezza della mobilitazione
delle opere, dei viaggi e in virtù delle nuove misure in materia di
Covid-19 che sono state e saranno adottate, abbiamo deciso di
ascoltare coloro che, e sono la maggioranza, hanno richiesto il
rinvio della Biennale di Architettura. Ho ricevuto molti messaggi
che auspicavano un rinvio al 2021“.
Natalie Portman è
stata la protagonista assoluta della serata di ieri al Festival di Venezia 2016. Radiosa e
sorridente, ha accompagnato il regista di
Jackie, Pablo Larrain,
alla premiere del film che è presentato in concorso alla
Mostra.
Nel cast del film oltre a
Natalie Portman anche Greta
Gerwig, Peter Sarsgaard, Max Casella, Beth Grant e John
Hurt.
Jackie si concentrerà sui quattro
giorni successivi all’attentato di Dallas del 1963, quando Jackie
Kennedy (interpretata nel film dalla Portman) è costretta ad
affronta la disperazione per l’assassinio del marito, il
presidente Usa John F. Kennedy, diventando al contempo
un’icona agli occhi degli americani e non solo. Nel cast ci sarà
anche Peter Sarsgaard (An Education,
Experimenter) che interpreterà il ruolo Robert Kennedy,
fratello di John.
Natalie Portman e
Lily-Rose Depp sono state le stelle del tappeto
rosso della serata venezia di giovedì 8 settembre. Le due attrice
hanno presentato fuori concorso al Festival di Venezia 2016
Planetarium, film diretto da
Rebecca Zlotowski. Di seguito le foto dal red
carpet:
[nggallery id=2918]
Festival di Venezia 2016 –
Planetarium: Natalie Portman e Lily-Rose Depp nel primo trailer
TRAMA: Anni 30. Laura e Kate Barlow
sono due giovani sorelle americane che praticano sedute spiritiche.
A Parigi, durante il loro tour europeo, incontrano André Korben, un
rinomato produttore cinematografico francese. Visionario e
controverso, Korben è il proprietario di uno dei più grandi studios
della Francia, dove produce film utilizzando costose tecniche
americane all’avanguardia, senza badare a spese nonostante la
Grande Depressione. Benché scettico, Korben decide di sottoporsi ad
una seduta spiritica privata con le sorelle Barlow: gli eventi ai
quali assisterà provocheranno in lui un forte shock. Profondamente
colpito, offre ospitalità alle ragazze stipulando con loro un
contratto annuale allo scopo di sfruttarle per realizzare il primo
vero film di fantasmi. Ma le intenzioni di Korben sono ben altre e
Laura capisce ben presto che vi sono ragioni più oscure che lo
legano a loro.
Hanno sfilato sul tappeto rosso del
Festival di Venezia 2016Emir Kusturica, regista serbo che ha presentato in
concorso On the Milky Road, insieme alle
sue due protagoniste, Sloboda Micalovic e la
nostra diva internazionale, Monica Bellucci.
Ecco le immagini:
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Festival di Venezia 2016: On
the Milky Road
recensione del film di Emir Kusturica
È Natalie Portman
la protagonista assoluta di oggi al Festival di Venezia
2016. L’attrice è arrivata oggi per presentare
JACKIE di Pablo Larraín con Natalie
Portman, Peter Sarsgaard, Greta Gerwig, John Hurt. Ecco tutte le
foto:
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Nel cast del film oltre a
Natalie Portman anche Greta
Gerwig, Peter Sarsgaard, Max Casella, Beth Grant e John
Hurt.
Foto La Biennale di Venezia / Iacopo Salvi
Jackie si concentrerà sui quattro
giorni successivi all’attentato di Dallas del 1963, quando Jackie
Kennedy (interpretata nel film dalla Portman) è costretta ad
affronta la disperazione per l’assassinio del marito, il
presidente Usa John F. Kennedy, diventando al contempo
un’icona agli occhi degli americani e non solo. Nel cast ci sarà
anche Peter Sarsgaard (An Education,
Experimenter) che interpreterà il ruolo Robert Kennedy,
fratello di John.
Serata interamente dedicata a
Mel Gibson quella della domenica sera al Festival di Venezia 2016. Il regista e
attore ha presentato al Lido il suo ultimo film,
HacksawRidge, e con lui erano
presenti alla serata i protagonisti: Andrew Garfield, Vince
Vaughn, Teresa Palmer, Hugo Weaving e Luke
Bracey.