Grazie ad un viso incredibilmente
particolare e al suo aspetto algido e androgino Tilda Swinton è diventata un icona di
un certo tipo di cinema interessato al tema del doppio e
dell’identità di genere. Le scelte artistiche che ha compiuto e
l’interesse per la politica e l’arte in generale hanno creato due
percorsi paralleli per questa attrice britannica. [nggallery
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Katherine Mathilda
Swinton nasce a Londra da una famiglia alto borghese con
una interessante tradizione militare che la instrada verso una vita
fatta di studio e ben inquadrata. Nonostante abbia frequentato le
migliori scuole del Regno Unito e una laurea in scienze politiche
all’Università di Cambridge, l’amore per l’arte e per la
recitazione vengono fuori prepotenti e la spingono a calcare il
palcoscenico fin dai primi anni ottanta, con la Royal Shakespeare
Company, e a frequentare numerosi artisti alcuni dei quali
diventeranno grandi amici come David Bowie e
Derek Jarman. Ma non solo con il teatro si cimenta
Tilda Swinton fin dalla giovinezza: molte sono le
partecipazioni a performance artistiche di vario tipo, ideate da
diversi artisti contemporanei tra i quali Cornelia
Parker e Oliver Saillard, grazie alle
quali si esibisce in contesti importanti come il MoMa di New York,
la Serpntine Gallery di Londra e il Palais de Tokyo di Parigi.
Arte performativa e teatro
viaggiano su bnari paralleli per Tilda Swinton, ma
la grande svolta è quella verso la carriera cinematografia,
impressa dal grande amico e regista Derek Jarman.
L’attrice reciterà in tutti i film diretti dal regista, pittore e
scenografo inglese dal 1985 fino al 1994 anno in cui Jarman
scompare prematuramente. L’amore per il cinema però è ormai
scattato in Tilda e dopo la fortunata carriera di attrice nei film
di Jarman, che gli vale tra gli altri premi una Coppa Volpi al
Festival di Venezia del 1992, si fa riconoscere per le sue
incredibili doti trasformative come protagonista del film
Orlando di Sally Porter.
La pellicola è tratta dal romanzo di Virgina Wolf
nel quale si narra la storia di un cortigiano di Elisabetta I
d’Inghilterra che ad un certo punto della su avventurosa vita,
cambia sesso diventando una donna.
Dopo alcune incursioni nel cinema
hollywoodiano, nel 2000 recita in The
Beach di Danny Boyle e nel 2001 in
Vanilla Sky di Cameron
Crowe, Tilda Swinton diviene nota al
grande pubblico nel 2005 come interprete della Sterga Bianca Jadis
in Le Cornache di Narnia: il leone, la strega e
l’armadio, prodotto dalla Walt Disney Pictures, che
la catapulta nel mondo dei grandi blockbuster americani.
Da qui in poi, ancora una volta
grazie anche alla sua fisicità eterea e fuori dal comune, non solo
il cinema ma anche la moda e la pubblicità la corteggeranno con
successo e sarà testimonial di molte case di moda, come la
celeberrima Chanel. Tra i film più interessanti che ha
interpretato dal 2000 in poi possiamo segnalare Il
curioso caso di Benjamin Button
di David Fincher, Burn After
Reading – A prova di spia dei fratelli
Coen, Broken Flowers di
Jim Jarmush e ultimi, ma solo in ordine di tempo,
le recenti collaborazioni con Wes Anderson per i
film Moonrise Kingdom e The
Gran Budapest Hotel.
Ma Tilda Swinton
non è estranea nemmeno al mondo della musica, la decennale amicizia
con l’artista David Bowie l’ha portata non solo a
comparire nel video The Stars tratto dall’ultimo album del
“duca bianco” ma anche a posare per alcune foto ne quale i due
maestri del trasformismo si scambiano abiti, trucco e acconciatura
per impersonare ognuno l’altro evidenziando così una impressionante
somiglianza.
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