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Cenerentola di Rodgers e Hammerstein, dal 12 febbraio su Disney+

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Cenerentola di Rodgers e Hammerstein, dal 12 febbraio su Disney+

Venerdì 12 febbraio Cenerentola di Rodgers e Hammerstein arriverà in esclusiva su Disney+. L’amato musical televisivo vede Brandy nel ruolo della protagonista e Whitney Houston in quello della Fata Madrina, insieme a Whoopi Goldberg, Victor Garber, Natalie Desselle Reid, Bernadette Peters, Paolo Montalban, Jason Alexander e Veanne Cox.

Presentato per la prima volta il 2 novembre 1997 a sessanta milioni di spettatori durante la serie Disneyland sulla ABC, Cenerentola di Rodgers e Hammerstein è diventato immediatamente uno dei film preferiti dai fan, amato dalla critica e dal pubblico, arrivando a ottenere 7 nomination agli Emmy Award. Acclamato per l’inclusività del suo cast, le performance musicali travolgenti e le sue indimenticabili canzoni, il film del 1997 presenta un’incredibile serie di brani amati e originali dell’iconico duo di cantautori Rodgers e Hammerstein, tra cui “Impossible”, “In My Own Little Corner”, “Ten Minutes Ago”, “A Lovely Night”, “Do I Love You Because You’re Beautiful?” e molte altre ancora.

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In Cenerentola di Rodgers e Hammerstein, quando la crudele matrigna di Cenerentola le impedisce di partecipare al Ballo Reale, la ragazza riceve un aiuto inaspettato dalla sua Fata Madrina. Il film del 1997 è diretto da Robert Iscove, scritto da Robert I. Freedman e coreografato da Rob Marshall. Whitney Houston, Debra Martin Chase, Craig Zadan e Neil Meron sono i produttori esecutivi. Chris Montan è il produttore e Robyn Crawford è produttore associato.

Cenerentola di Rodgers e Hammerstein entrerà a far parte della collezione di Disney+ “Celebriamo insieme le Black Stories”, unendosi ad altri titoli come Soul, Black Is King, Black Panther, Il diritto di contare e molti altri.

Cenerentola di Kenneth Branagh svelata la data d’uscita

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Cenerentola di Kenneth Branagh svelata la data d’uscita

Dopo la notizia che Helena Bonham Carter vestirà i panni della fata madrina, arriva finalmente anche quella relativa alla release per Cenerentola. La Disney ha infatti fissato il 13 marzo 2015 come data d’uscita di questo nuovo adattamento cinematografico della celebre favola che porterà la firma di Kenneth Branagh. Non è la prima volta che una blockbuster targato Walt Disney esce in questo periodo; evidentemente per la major si tratta ormai di una vera e propria tradizione, considerando i precedenti Alice in Wonderland, John Carter ed Il grande e potente Oz, tutti rilasciati nel mese di marzo.

Il cast della pellicola è ormai noto da tempo ma naturalmente, dati i numerosi personaggi della storia, nuovi nomi potrebbero entrare a far parte del progetto nei prossimi mesi. Ad interpretare la giovane principessa protagonista della storia ci sarà Lily James, vista al cinema ne La furia dei titani e in tv in Downtown Abbey; la perfida matrigna avrà invece il volto del premio Oscar Cate Blanchett, mentre la fata madrina sarà interpretata, come detto all’inizio, da Helena Bonham Carter. Le sorellastre di Cenerentola saranno Holliday Grainger (The Borgias) e Sophie McShera (Downtown Abbey). La sceneggiatura del film sarà curata da Aline Brosh McKenna e Chris Weitz.

Non è la prima volta che la favola di Cenerentola, di cui le versione più conosciute sono quella di Charles Perrault e dei fratelli Grimm, viene portata sul grande schermo. Si contano infatti una decina di trasposizioni tra cinema e televisione; oltre a quella della Walt Disney del 1950, la più nota è probabilmente La leggenda di un amore, uscita nel 1998 e diretta da Andy Tennant, con protagoniste Drew Barrymore ed Anjelica Huston.

Cenerentola di Kay Cannon, il trailer del film Amazon

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Cenerentola di Kay Cannon, il trailer del film Amazon

Cenerentola di Kay Cannon con un cast di star, tra cui la cantautrice nominata ai Grammy Camila Cabello, Idina Menzel e Billy Porter, sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in 240 paesi e territori nel mondo in settembre. L’attesissimo musical include sia canzoni pop di artisti internazionali contemporanei sia canzoni originali di Camila Cabello e Idina Menzel.

Il trailer di Cenerentola

“Cenerentola è un classico che noi tutti conosciamo e amiamo, ma questa volta avrà un tocco inedito e moderno, e sarà interpretato dalla sensazionale Camila Cabello e da un cast di grandi star. Il produttore James Corden e il team creativo sono partiti da questa fiaba amata da tutti e l’hanno rinnovata in una prospettiva fresca e stimolante che piacerà al pubblico e alle famiglie di tutto il mondo. Non potremmo essere più entusiasti di poter far cantare e ballare i nostri clienti sulle note della rivisitazione di Kay Cannon di questo classico.“ ha dichiarato Jennifer Salke, Head of Amazon Studios.

Cenerentola è un’audace nuova rivisitazione in chiave musical della favola tradizionale con cui tutti siamo cresciuti. La nostra eroina (Cabello) è un’ambiziosa giovane donna con sogni più grandi del mondo in cui vive, ma con l’aiuto di Fab G (Billy Porter), riuscirà a perseverare e infine a realizzare i suoi desideri.

Scritto e diretto da Kay Cannon, con cover di canzoni scritte da alcuni degli artisti musicali più popolari di sempre, Cenerentola conta su un cast di star che include Idina Menzel, Minnie Driver, Nicholas Galitzine, con Billy Porter e Pierce Brosnan. I produttori sono James Corden, Leo Pearlman, Jonathan Kadin e Shannon McIntosh, gli executive producers sono Louise Rosner e Josephine Rose.

Prime Video

Prime Video offre ai clienti un’ampia selezione di film, serie e contenuti sportivi, disponibili in streaming su centinaia di dispositivi compatibili.

  • Incluso nell’abbonamento Prime: film, serie TV e contenuti sportivi come le serie All or Nothing e le dirette in esclusiva delle 16 migliori partite del mercoledì sera della UEFA Champions League, oltre che della Supercoppa UEFA, per tre stagioni dal 2021/22, le premiate produzioni Amazon Original e molti altri contenuti esclusivi. Disponibili successi come LOL – Chi ride è fuori, Celebrity Hunted – Caccia all’Uomo, FERRO, Il principe cerca figlio, The Boys, One Night in Miami…, Sound of Metal, Jack Ryan di Tom Clancy, Upload, le serie premiate agli Emmy Fleabag e The Marvelous Mrs. Maisel,  il film Premio Oscar Sound of Metal, film premiato ai Golden Globe e nominato agli Oscar Borat – seguito di film cinema e i film nominati agli Oscar Time e One Night in Miami… I clienti Prime hanno anche accesso a contenuti in licenza.
  • Prime Video Channels: i clienti Prime possono aggiungere al loro abbonamento canali come Infinity Selection, STARZPLAY, Noggin, Juventus TV, Raro Video e molti altri— senza app aggiuntive da scaricare. Si paga solo per i canali desiderati ed è possibile disdire in qualsiasi momento. La lista completa dei canali è consultabile su primevideo.com.
  • Noleggio o Acquisto: film appena usciti disponibili per il noleggio o l’acquisto e sconti speciali.
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  • Un’esperienza aumentata: alcuni contenuti sono disponibili in 4K Ultra HD e High Dynamic Range (HDR). Scopri tutte le curiosità e i dietro le quinte dei tuoi film e serie preferiti grazie alla funzione X-Ray supportata da IMDb. I contenuti sono disponibili per il download e la visione offline.

Cenerentola di Kay Cannon, ecco le prime foto del film Amazon

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Cenerentola di Kay Cannon, ecco le prime foto del film Amazon

Cenerentola di Kay Cannon con un cast di star, tra cui la cantautrice nominata ai Grammy Camila Cabello, Idina Menzel e Billy Porter, sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in 240 paesi e territori nel mondo in settembre. L’attesissimo musical include sia canzoni pop di artisti internazionali contemporanei sia canzoni originali di Camila Cabello e Idina Menzel.

“Cenerentola è un classico che noi tutti conosciamo e amiamo, ma questa volta avrà un tocco inedito e moderno, e sarà interpretato dalla sensazionale Camila Cabello e da un cast di grandi star. Il produttore James Corden e il team creativo sono partiti da questa fiaba amata da tutti e l’hanno rinnovata in una prospettiva fresca e stimolante che piacerà al pubblico e alle famiglie di tutto il mondo. Non potremmo essere più entusiasti di poter far cantare e ballare i nostri clienti sulle note della rivisitazione di Kay Cannon di questo classico.“ ha dichiarato Jennifer Salke, Head of Amazon Studios.

Cenerentola è un’audace nuova rivisitazione in chiave musical della favola tradizionale con cui tutti siamo cresciuti. La nostra eroina (Cabello) è un’ambiziosa giovane donna con sogni più grandi del mondo in cui vive, ma con l’aiuto di Fab G (Billy Porter), riuscirà a perseverare e infine a realizzare i suoi desideri.

Scritto e diretto da Kay Cannon, con cover di canzoni scritte da alcuni degli artisti musicali più popolari di sempre, Cenerentola conta su un cast di star che include Idina Menzel, Minnie Driver, Nicholas Galitzine, con Billy Porter e Pierce Brosnan. I produttori sono James Corden, Leo Pearlman, Jonathan Kadin e Shannon McIntosh, gli executive producers sono Louise Rosner e Josephine Rose.

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Cenerentola batte Maleficent al Box Office ITA

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Magico incasso per Cenerentola di Kenneth Branagh che ha conquistato il primo posto del box office italiano con un totale di 5,2 milioni di Euro in soli quattro giorni. Il nuovo film Disney già si conferma come uno dei grandi successi del 2015 e ha infatti battuto anche l’opening ottenuto da Maleficent, importante protagonista del 2014, imprimendo un grande slancio al mondo delle Principesse Disney che vive un momento magico sul fronte consumer.

Daniel Frigo, presidente e amministratore delegato The Walt Disney Company Italia, ha dichiarato: “Congratulazioni a tutto il Team Disney Italia. Il modo in cui oggi lavoriamo come un’unica Company, grazie al supporto di tutti i rami aziendali, ci porta ad ottenere continui successi creando momenti di grande impatto per il consumatore come quello a cui assistiamo oggi con Cenerentola. Il business del mondo delle Principesse non è mai stato tanto effervescente con riflessi molto positivi sul Retail, Licensing, Disney Stores, Cinema e, in generale, sull’intero mercato Consumer Products”.

Ispirato alla fiaba classica che ha fatto sognare intere generazioni, il lungometraggio Disney live-action Cenerentola porta in vita le immagini senza tempo del capolavoro d’animazione Disney del 1950, in uno spettacolo visivamente stupefacente. Diretto dal regista Kenneth Branagh (Thor, Hamlet) e interpretato dall’attrice premio Oscar® Cate Blanchett (Blue Jasmine, Elizabeth), da Lily James (Downton Abbey), Richard Madden (Game of Thrones) e dall’attrice candidata all’Academy Award® Helena Bonham-Carter (Il Discorso del Re, Alice in Wonderland), Cenerentola è stato distribuito nelle sale italiane in oltre 600 copie da The Walt Disney Company Italia a partire dal 12 marzo.

Nelle sale, Cenerentola è preceduto dal cortometraggio d’animazione Frozen Fever. Gli amati protagonisti del successo mondiale Disney del 2013 Frozen – Il Regno di Ghiaccio tornano sul grande schermo con una nuova divertentissima avventura, insieme ai tre grandi artisti che nella versione italiana prestano loro ancora una volta la propria voce e le proprie abilità canore. Elsa (Serena Autieri), Kristoff e il simpatico Olaf (Enrico Brignano) vogliono organizzare la miglior festa di sempre per il compleanno di Anna (Serena Rossi); ma quando a Elsa viene il raffreddore, i suoi poteri metteranno a repentaglio la festa e non solo…

Nella versione italiana del film Disney live action Cenerentola la colonna sonora è arricchita dalla voce di una stella della nostra musica: Arisa interpreta Liberi, adattamento italiano della canzone Strong. La colonna sonora del film, disponibile nei negozi di dischi su CD e nei digital store da fine marzo, è stata scritta da Patrick Doyle e include anche le magistrali interpretazioni di Lily James e Helena Boham Carter.

Per celebrare l’uscita al cinema del film Cenerentola, il ramo aziendale Disney Consumer Products ha collaborato con gli stilisti di nove famosi brand internazionali di scarpe per realizzare una collezione da fiaba che reinventa l’iconica scarpetta di cristallo di Cenerentola. Questi i nomi dei prestigiosi stilisti coinvolti: Paul Andrew, Alexandre Birman, Rene Caovilla, Jimmy Choo, Salvatore Ferragamo, Nicholas Kirkwood, Charlotte Olympia, Jerome C. Rousseau, and Stuart Weitzman. Ogni brand ha realizzato la propria interpretazione della leggendaria scarpetta di cristallo che Cenerentola perde nella sua fuga da palazzo allo scoccare della mezzanotte.

Dal 29 dicembre 2014 al 12 gennaio 2015 tutte le ragazze italiane tra i 16 e i 21 anni hanno potuto partecipare al concorso www.cenerentolaperungiorno.it <http://www.cenerentolaperungiorno.it> per aggiudicarsi la partecipazione al Ballo Viennese delle Debuttanti di Milano, organizzato dall’Austria Italia Club, che si è tenuto il 24 gennaio 2015 alla Società del Giardino. Per la vincitrice c’è stata una fata madrina d’eccezione: Carla Gozzi, la celebre Style Coach.

Anche sul fronte Retail Cenerentola è protagonista del concorso nazionale Principessa si diventa che dal primo marzo al 15 aprile mette in palio bellissimi premi estratti fra tutti coloro che avranno acquistato un prodotto Disney Princess Cinderella.

La magia contagia anche il mondo delle Apps con Cenerentola Lampi di Gemme, nuovo rompicapo disponibile gratuitamente su Apple Store, Google Play e Windows Phone Store. Ispirato al nuovo film, la app permette di vestire i panni di Cenerentola, di vivere una avventura magica ed esplorare un paese incantato con l’aiuto degli adorabili amici animali, come i simpatici topolini Giac e Gas, attraverso paesaggi fatati e oltre 100 emozionanti rompicapo.

Cenerentola : ecco la protagonista del film Disney

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Cenerentola : ecco la protagonista del film Disney

cenerentola

Dopo il rifiuto di Emma Watson di essere coinvolta nel progetto Disney che vede una riproposizione in live action della storia di Cenerentola, sappiamo adesso chi sarà l’attrice che interpreterà la dolce principessa delle fiabe. Si tratta di Lily James , attrice vista in La furia dei titani e nella serie tv Downton Abbey, che diventerà la bella e vessata Cenerentola, diretta da Kenneth Branagh. Sappiamo che nel cast del film è stata già da tempo annunciata anche Cate Blanchett negli eleganti e maligni abiti di Madame Tremain, la matrigna della protagonista.

Che ne pensate di questa scelta?

Vi terremo aggiornati sullo sviluppo del casting.lily james cenerentolaFonte: bestmovie

Cenere: recensione del film turco su Netflix

Cenere: recensione del film turco su Netflix

“La realtà non potrebbe essere una bugia che qualcuno ha inventato?”Cenere

Finzione e immaginazione hanno un’influenza potentissima sulla nostra psiche, e a volte producono fenomeni denominati fictofilia, condizione per la quale si ha un trasporto amoroso e sessuale verso qualcuno che non esiste, ma è solo frutto di una fantasia che si sviluppa quando entriamo in contatto con un mondo diverso dal nostro, fittizio. Non sempre ci si accorge di questa “sindrome” e, soprattutto quando si è più piccoli, è talmente cosa comune innamorarsi di chi non vediamo, ma che conosciamo attraverso pagine di un libro, che non c’è nemmeno l’ipotesi che l’attaccamento verso di esso possa essere morboso o, addirittura, essere sintomo di una ossessione pericolosa.

Ma quando si cresce, e il filtro dell’immaginazione non scivola per guardare la nuda e autentica realtà, si rischia di cadere in un vortice da cui è difficile tornare a galla. Ancor più se ciò che avvolge la nostra vita non è appagante ed è solo un castello di cristallo che al minimo soffio di vento può rompersi in mille cocci. Cosa può salvarci? Saper scindere ciò che è vero da ciò che non lo è. L’epicentro di Cenere parte proprio da qui: il nuovo film turco, di cui oramai Netflix va ghiotto, lo usa come pretesto narrativo per cucire una storia le cui tinte thriller fanno da sfondo a un genere romance dalle venature erotiche, con l’intento di polarizzare un pubblico sempre maggiore. Cenere è diretto da Erdem Tepegöz ed ha come interpreti Funda Eryiğit, Alperen Durmaz e Mehmet Günsür.

Cenere, la trama

La vita di Gocke sembra perfetta: è sposata con un editore molto ricco, ha un figlio, una casa nel quartiere più chic di Istanbul, e gestisce una boutique di lusso. Non potrebbe desiderare altro, eppure all’anniversario di matrimonio con Kenan, fra brindisi e incontri, la donna non è affatto felice. Ha gli occhi spenti, sguardo assente. Finché sul tavolo della cucina non trova una pila di manoscritti inviati alla sua casa editrice, e fra questi appare Cenere, di cui inizia a sfogliare le pagine. Rapita dalla storia d’amore proibita fra l’autrice e un falegname di Balat, Gocke decide di scoprire i posti menzionati nel romanzo, intenzionata a conoscere quest’uomo misterioso il cui nome inizia per M. Il suo, in realtà, è solo desiderio di evadere da una vita che oramai le sta stretta, che non vuole forse più, per cercare piacere, soddisfazione e benessere nell’esistenza di qualcun’altro, vivendo le stesse cose della storia. Ma quando incontra il protagonista di Cenere, che le fa dono di quel coinvolgimento mentale, emotivo e sessuale che lei voleva e aveva letto, innamorandosene senza neppure sapere chi fosse, la sua vita comincia a scricchiolare, le certezze vacillano, e neanche lei sa più chi sia e cosa sia vero o finto. Finché non capirà che sotto a quel romanzo c’è un segreto molto oscuro.

Cenere Film 2024

Una storia confusa

Cenere, che come abbiamo detto in apertura ha una doppia veste (thriller e romance drammatico), poteva essere un film costruito su più livelli di lettura e avere diversi strati narrativi che pian piano si disvelano. Questo perché l’impianto su cui si fonda è originale, potremmo dire anche furbo nel trarre in inganno lo spettatore: il gioco di scambi e scoperte fra Gocke e l’autrice sconosciuta del libro e il suo enigma catturano subito l’attenzione nell’incipit, destando inizialmente una curiosità che però con l’avanzare del racconto si smarrisce, per cedere il passo a una serie di incastri e battute che stridono con quello che doveva essere il tono mystery/drama, il quale non si svilupperà mai degnamente. Intanto è evidente che la sceneggiatura abbia perso di vista i punti cardine della trama, e così gli eventi si susseguono in modo confuso e illogico, non dando pathos alle giuste sequenze e restituendo protagonisti monodimensionali, che agiscono e si muovono nello spazio filmico come delle marionette. In particolare la protagonista, che repentinamente e ingiustificatamente cambia, lasciando però dietro di sé un vuoto di caratterizzazione difficile da colmare.

Anche le tematiche di Cenere non emergono mai a pieno, ma sono spesso soffocate dall’incompletezza dello script. Se poteva essere interessante prendere in analisi concetti quali la fictofilia o l’importanza di capire cosa si voglia davvero dalla vita e da se stessi, la scelta di esaltare solo l’aspetto erotico fra Gocke e Metin smorza il significato di un’opera che poteva davvero essere semanticamente impattante. Gli unici aspetti che del film funzionano si riscontrano in primis nell’estetica, con una scelta di colori saturi nelle scene a Balat, le quali esaltano il contesto magico e sognante in cui si trova Gocke, contrastati da una palette molto più fredda quando invece la protagonista è avvolta da quella che è la sua vera realtà, più autentica, respingente, e quindi anche più spenta. Poi nella forma, con una regia che regala virtuosismi di tutto rispetto, e nel plot twist finale che arriva come un colpo di coda sorprendente – e brillante – e solleva un minimo le sorti della pellicola, ma che comunque avrebbe meritato una collocazione e tempo di spiegazione migliore, considerato che dopo pochi minuti il film termina. Se dovessimo tirare le somme, concluderemmo dicendo che l’errore di Cenere è stato quello di non osare, dimettere il freno a mano, non credendo abbastanza nelle sue potenzialità.

Cena tra amici: recensione del film

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Cena tra amici: recensione del film

In Cena tra amici dovrebbe essere una normalissima cena quella organizzata il 15 d’agosto a casa di élisabeth (Valérie Benguigui) e Pierre (Charles Berling) per rivedere le persone a loro più care: il fratello della donna, Vincent (Patrick Bruel) e la sua compagna Anna (Judith El Zein) e un amico d’infanzia della coppia, Claude (Guilllaume de Tonquédec). La serata, infatti, inizia piacevolmente ed è intervallata solo da qualche battibecco passeggero. Il battibecco, però, lasciando gradualmente posto alla disputa, diventa un vero litigio quando Vincent annuncia che Anna aspetta un figlio maschio e che il nuovo arrivato di chiamerà …!

Partendo dal pretesto di un nome di battesimo controverso, che qui, ovviamente, non riveleremo, Matthieu Delaporte e Alexandre de la Patellière (sceneggiatori e registi dell’opera) riescono nell’intento di costruire un vero e proprio universo di relazioni, intrecciando le vite dei cinque protagonisti in modo piuttosto inusuale. Cena tra amici , che nasce da un’opera teatrale di successo, portata direttamente dal palcoscenico al grande schermo dalla stessa compagnia d’attori, scorre più che piacevolmente per quasi due ore e non concede mai allo spettatore un momento di tregua.

Commedia che si tinge di toni amari, di battute aspre, di politicamente scorretto e che, all’interno di un salotto e per il tempo della durata di una cena, ci apre completamente le anime dei personaggi. Impossibile, a questo punto, evitare un confronto, seppur superficiale, con Carnage: anche nel film di Polanski, infatti, il ritrovarsi in uno spazio chiuso fa cadere alcune barriere ed emergere segreti e lati nascosti di ogni personalità; ma la coppia di registi francesi riesce ad andare ancora più in là: se in Carnage il fulcro è costituito quasi soltanto dal gioco di ruoli tra sconosciuti, in Cena tra Amici la costruzione dei personaggi scava molto più a fondo, nel passato e nel presente, nei rapporti di forza, nelle convinzioni politiche e nelle scelte di vita di ognuno.

Seguendo le vicende dei cinque, che si affrontano quasi come su un ring, lo spettatore riesce ad essere contemporaneamente divertito, imbarazzato, triste, amareggiato. Inoltre, la recitazione impeccabile degli interpreti e, soprattutto, una sceneggiatura di ferro che non si permette nemmeno una sbavatura, fanno sì che ogni sentimento venga naturalmente amplificato e che il pubblico resti innaturalmente attento ad ogni parola, espressione o silenzio.

Nonostante la storia nasca per il teatro e si concentri completamente sugli attori, a discapito, ad esempio, di una varietà di tempo e di luogo solitamente vitale per il cinema, il risultato finale è sorprendente. Cena tra amici (titolo origniale Le Prénom, che in francese significa Il Nome) è infatti un film denso, che fa ridere ma senza forzare la mano con volgarità inutili e che fa riflettere sulla politica, sui gruppi sociali d’appartenenza e sulle relazioni senza scadere in opinioni ritrite. Dopo le ultime commediole finalmente un film che vale la pena vedere!

Cena con Delitto: Rian Johnson al lavoro sul sequel con Daniel Craig

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Rian Johnson è al lavoro sul sequel di Cena con delitto – Knives Out, il crime mystery da lui scritto e diretto, e uscito nelle nostre sale lo scorso dicembre. Forte del successo del film, acclamato tanto dalla critica quanto dal pubblico, il regista de Gli Ultimi Jedi ha deciso che le avventure del detective Benoît Blanc interpretato da Daniel Craig proseguiranno sul grande schermo.

Come riportato da The Hollywood Reporter – al quale lo stesso Rian Johnson ha rivelato in esclusiva la notizia -, il nuovo film sarà incentrato su un nuovo mistero che vedrà coinvolto ancora una volta il detective Benoît Blanc: il cast sarà totalmente inedito, dal momento che il nuovo mistero ruoterà attorno a nuovi personaggi. Stando alla fonte, l’obiettivo della Lionsgate sarebbe quello di dare vita ad un vero e proprio franchise.

Alla fonte, Rian Johnson ha spiegato di essere già al lavoro sul sequel e di voler iniziare a girarlo già nel 2021. Ram Bergman, che ha produtto Cena con delitto – Knives Out insieme a Johnson, ha rivelato che Daniel Craig è assolutamente favorevole al sequel: “Daniel si è divertito moltissimo a fare il primo film e vuole farne ancora”, ha spiegato Bergman.

Al momento non ci sono ulteriori dettagli.

LEGGI ANCHE – Cena con Delitto – Knives Out: recensione del film con Chris Evans #TFF37

In Cena con delitto – Knives Out, Harlan Thrombey (Christopher Plummer) è un agiato romanziere che viene trovato morto, in circostanze misteriose, nella sua proprietà la mattina dopo la festa per il suo 85esimo compleanno. Il celebre detective Benoit Blanc (Daniel Craig), uomo di straordinario intuito e carisma, è incaricato del caso, e sospetta si tratti di un omicidio.

In perfetto stile “crime” la famiglia del defunto è numerosa, e tutti, nessuno escluso, sono potenziali sospettati: ognuno di loro, infatti, avrebbe un motivo più che valido per eliminare Harlan Thrombey, uomo che l’esperienza e l’età hanno reso tanto lungimirante quanto sagace. Quando il fatidico giorno della lettura del testamento si avvicina, l’avida e disfunzionale famiglia di Harlan, si rivela essere molto più complicata e conflittuale di quanto sembrasse all’inizio.

Un contesto familiare costituito da personaggi variopinti, appartenenti a generazioni contrapposte tra loro per età, obiettivi e stili di vita. Quando Marta (Ana de Armas), la giovane e bella infermiera sudamericana di Thrombrey si ritrova implicata nel misterioso caso, appare chiaro che nessun segreto è più al sicuro nella casa, neppure i suoi. Il film non segue una struttura tradizionale e incanta con i suoi continui colpi di scena lasciando lo spettatore con il fiato sospeso dall’inizio alla fine.

Cena con delitto: Netflix acquista il franchise, in arrivo due sequel

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Arriva da Deadline la notizia che Netflix ha chiuso un accordo da 400 milioni di dollari per la distribuzione di ben due sequel del franchise Knives Out di Rian Johnson. Il primo film, noto in Italia col titolo Cena con delitto, è uscito nelle sale 2019 e ha ottenuto una candidatura agli Oscar per la migliore sceneggiatura originale.

Stando alla fonte, Johnson tornerà alla regia di entrambi i sequel insieme a Daniel Craig, che vestirà ancora una volta i panni del detective Benoît Blanc. Al momento non sappiamo quali altri membri del cast del primo film torneranno per Knives Out 2 e Knives Out 3. Le riprese del primo sequel partiranno il prossimo 28 giugno e si svolgeranno in Grecia. La fonte specifica anche che il cast di entrambi i sequel sarà composto da un ensemble di attori completamente nuovo.

Al momento i sequel di Cena con delitto – Knives Out non hanno ancora una data di uscita, ma stando ai piani della produzione, entrambi dovrebbe debuttare sulla piattaforma di streaming già nel 2022. Il primo film è stato un grande successo al botteghino: a fronte di un budget di “soli” 40 milioni di dollari, ne ha incassati 294 milioni a livello mondiale.

Il cast del primo Cena con delitto – Knives Out annovera, oltre a Craig, anche Chris Evans, Ana de Armas, Jamie Lee Curtis, Michael Shannon, Don Johnson e Toni Collette. Il film ha ricevuto anche tre candidature ai Golden Globes: miglior film commedia o musicale, miglior attore in un film commedia o musicale (Daniel Craig) e migliore attrice in un film commedia o musicale (Ana de Armas).

Tutto quello che sappiamo su Cena con delitto

In Cena con delitto – Knives Out Harlan Thrombey (Christopher Plummer) è un agiato romanziere che viene trovato morto, in circostanze misteriose, nella sua proprietà la mattina dopo la festa per il suo 85esimo compleanno. Il celebre detective Benoit Blanc (Daniel Craig), uomo di straordinario intuito e carisma, è incaricato del caso, e sospetta si tratti di un omicidio.

In perfetto stile “crime” la famiglia del defunto è numerosa, e tutti, nessuno escluso, sono potenziali sospettati: ognuno di loro, infatti, avrebbe un motivo più che valido per eliminare Harlan Thrombey, uomo che l’esperienza e l’età hanno reso tanto lungimirante quanto sagace. Quando il fatidico giorno della lettura del testamento si avvicina, l’avida e disfunzionale famiglia di Harlan, si rivela essere molto più complicata e conflittuale di quanto sembrasse all’inizio.

Un contesto familiare costituito da personaggi variopinti, appartenenti a generazioni contrapposte tra loro per età, obiettivi e stili di vita. Quando Marta (Ana de Armas), la giovane e bella infermiera sudamericana di Thrombrey si ritrova implicata nel misterioso caso, appare chiaro che nessun segreto è più al sicuro nella casa, neppure i suoi. Il film non segue una struttura tradizionale e incanta con i suoi continui colpi di scena lasciando lo spettatore con il fiato sospeso dall’inizio alla fine.

Cena con Delitto: la Lionsgate ufficializza il sequel

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Cena con Delitto: la Lionsgate ufficializza il sequel

All’inizio del mese di gennaio, Rian Johnson aveva rivelato di essere al lavoro sul sequel di Cena con delitto – Knives Out, il crime mystery da lui scritto e diretto, e uscito nelle nostre sale lo scorso dicembre. Forte del successo del film, acclamato tanto dalla critica quanto dal pubblico, il regista de Gli Ultimi Jedi ha deciso che le avventure del detective Benoît Blanc interpretato da Daniel Craig proseguiranno sul grande schermo.

Adesso, come apprendiamo grazie a Deadline, la Lionsgate ha ufficialmente dato il via libera al sequel, come confermato alla fonte da Jon Feltheimer, CEO della casa di distribuzione e produzione americana. Lo stesso Feltheimer ha dichiarato che le riprese del sequel sono “imminenti”: ipotizziamo, quindi, che la sceneggiatura del nuovo film – firmata nuovamente da Johnson – sia già pronta o comunque in fase di revisione.

Precedentemente, Rian Johnson aveva spiegato che il nuovo film sarà incentrato su un nuovo mistero che vedrà coinvolto ancora una volta il detective Benoît Blanc: fatta eccezione per Daniel Craig, il cast sarà totalmente inedito, dal momento che il nuovo mistero ruoterà attorno a nuovi personaggi.

Ricordiamo che Cena con delitto – Knives Out è stato un grande successo al botteghino: a fronti di un budget di “soli” 40 milioni di dollari, il film ne ha incassati 294 milioni a livello mondiale.

LEGGI ANCHE – Cena con Delitto – Knives Out: recensione del film con Chris Evans #TFF37

In Cena con delitto – Knives Out Harlan Thrombey (Christopher Plummer) è un agiato romanziere che viene trovato morto, in circostanze misteriose, nella sua proprietà la mattina dopo la festa per il suo 85esimo compleanno. Il celebre detective Benoit Blanc (Daniel Craig), uomo di straordinario intuito e carisma, è incaricato del caso, e sospetta si tratti di un omicidio.

In perfetto stile “crime” la famiglia del defunto è numerosa, e tutti, nessuno escluso, sono potenziali sospettati: ognuno di loro, infatti, avrebbe un motivo più che valido per eliminare Harlan Thrombey, uomo che l’esperienza e l’età hanno reso tanto lungimirante quanto sagace. Quando il fatidico giorno della lettura del testamento si avvicina, l’avida e disfunzionale famiglia di Harlan, si rivela essere molto più complicata e conflittuale di quanto sembrasse all’inizio.

Un contesto familiare costituito da personaggi variopinti, appartenenti a generazioni contrapposte tra loro per età, obiettivi e stili di vita. Quando Marta (Ana de Armas), la giovane e bella infermiera sudamericana di Thrombrey si ritrova implicata nel misterioso caso, appare chiaro che nessun segreto è più al sicuro nella casa, neppure i suoi. Il film non segue una struttura tradizionale e incanta con i suoi continui colpi di scena lasciando lo spettatore con il fiato sospeso dall’inizio alla fine.

Cena con delitto: Edward Norton si unisce al cast del sequel

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Cena con delitto: Edward Norton si unisce al cast del sequel

Arriva da Deadline la notizia che Edward Norton si è unito ufficialmente al cast del primo dei due annunciati sequel di Cena con delitto – Knives Out, l’omaggio di Rian Johnson al giallo deduttivo, scritto e diretto dal regista statunitense e uscito nelle sale nel 2019.

Norton andrà così ad affiancare la new entry Dave Bautista (che vedremo prossimamente in Army of the Dead di Zack Snyder) e il veterano Daniel Craig, che tornerà a vestire i panni del detective Benoît Blanc. Ricordiamo che Johnson tornerà alla regia di entrambi i sequel.

Ad eccezzione di Craig, nessun altro dei membri del cast del primo film tornerà per Knives Out 2 e Knives Out 3: i due film vedranno quindi schierato un ensemble di attori completamente nuovo. Le riprese del primo sequel partiranno il prossimo 28 giugno e si svolgeranno in Grecia.

Al momento i sequel di Cena con delitto – Knives Out non hanno ancora una data di uscita, ma stando ai piani della produzione, entrambi dovrebbe debuttare sulla piattaforma di streaming già nel 2022. Il primo film è stato un grande successo al botteghino: a fronte di un budget di “soli” 40 milioni di dollari, ne ha incassati 294 milioni a livello mondiale.

Il cast del primo Cena con delitto – Knives Out annovera, oltre a Craig, anche Chris EvansAna de ArmasJamie Lee CurtisMichael Shannon, Don Johnson e Toni Collette. Il film ha ricevuto anche tre candidature ai Golden Globes: miglior film commedia o musicale, miglior attore in un film commedia o musicale (Daniel Craig) e migliore attrice in un film commedia o musicale (Ana de Armas).

Cena con Delitto: Dave Bautista nel sequel

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Dave Bautista, il Drax del Marvel Cinematic Universe, ha confermato la sua partecipazione al sequel di Cena con Delitto, il film di Rian Johnson annunciato mesi fa e che vede tornare nel cast Daniel Craig.

Johnson tornerà alla regia di entrambi i sequel insieme a Daniel Craig, che vestirà ancora una volta i panni del detective Benoît Blanc. Al momento non sappiamo quali altri membri del cast del primo film torneranno per Knives Out 2 e Knives Out 3. Le riprese del primo sequel partiranno il prossimo 28 giugno e si svolgeranno in Grecia. La fonte specifica anche che il cast di entrambi i sequel sarà composto da un ensemble di attori completamente nuovo.

Al momento i sequel di Cena con delitto – Knives Out non hanno ancora una data di uscita, ma stando ai piani della produzione, entrambi dovrebbe debuttare sulla piattaforma di streaming già nel 2022. Il primo film è stato un grande successo al botteghino: a fronte di un budget di “soli” 40 milioni di dollari, ne ha incassati 294 milioni a livello mondiale.

Il cast del primo Cena con delitto – Knives Out annovera, oltre a Craig, anche Chris Evans, Ana de Armas, Jamie Lee Curtis, Michael Shannon, Don Johnson e Toni Collette. Il film ha ricevuto anche tre candidature ai Golden Globes: miglior film commedia o musicale, miglior attore in un film commedia o musicale (Daniel Craig) e migliore attrice in un film commedia o musicale (Ana de Armas).

In Cena con delitto – Knives Out Harlan Thrombey (Christopher Plummer) è un agiato romanziere che viene trovato morto, in circostanze misteriose, nella sua proprietà la mattina dopo la festa per il suo 85esimo compleanno. Il celebre detective Benoit Blanc (Daniel Craig), uomo di straordinario intuito e carisma, è incaricato del caso, e sospetta si tratti di un omicidio.

In perfetto stile “crime” la famiglia del defunto è numerosa, e tutti, nessuno escluso, sono potenziali sospettati: ognuno di loro, infatti, avrebbe un motivo più che valido per eliminare Harlan Thrombey, uomo che l’esperienza e l’età hanno reso tanto lungimirante quanto sagace. Quando il fatidico giorno della lettura del testamento si avvicina, l’avida e disfunzionale famiglia di Harlan, si rivela essere molto più complicata e conflittuale di quanto sembrasse all’inizio.

Un contesto familiare costituito da personaggi variopinti, appartenenti a generazioni contrapposte tra loro per età, obiettivi e stili di vita. Quando Marta (Ana de Armas), la giovane e bella infermiera sudamericana di Thrombrey si ritrova implicata nel misterioso caso, appare chiaro che nessun segreto è più al sicuro nella casa, neppure i suoi. Il film non segue una struttura tradizionale e incanta con i suoi continui colpi di scena lasciando lo spettatore con il fiato sospeso dall’inizio alla fine.

Cena con Delitto con Daniel Craig da oggi al cinema

Cena con Delitto con Daniel Craig da oggi al cinema

Arriva oggi al cinema distribuito da 01 Distribution Cena con delitto – Knives Out (recensione), il nuovo film del regista e sceneggiatore Rian Johnson (Brick-Dose Mortale, Looper, Star Wars: Gli Ultimi Jedi) che rende il proprio omaggio alla regina del giallo Agatha Christie con questo film, intrigante e attuale mistery, dove tutti, nessuno escluso, possono essere il possibile assassino.

La trama e il cast di Cena con Delitto

In Cena con Delitto, imprevedibile che si snoda tra svolte narrative e stilistiche soprendenti. Harlan Thrombey (Christopher Plummer), è un agiato romanziere, viene trovato morto, in circostanze misteriose, nella sua proprietà la mattina dopo la festa per il suo 85esimo compleanno. Il celebre detective Benoit Blanc (Daniel Craig), uomo di straordinario intuito e carisma, è incaricato del caso, e sospetta si tratti di un omicidio.

In perfetto stile “crime” la famiglia del defunto è numerosa, e tutti, nessuno escluso, sono potenziali sospettati: ognuno di loro, infatti, avrebbe un motivo più che valido per eliminare Harlan Thrombey, uomo che l’esperienza e l’età hanno reso tanto lungimirante quanto sagace. Quando il fatidico giorno della lettura del testamento si avvicina, l’avida e disfunzionale famiglia di Harlan, si rivela essere molto più complicata e conflittuale di quanto sembrasse all’inizio.

Un contesto familiare costituito da personaggi variopinti, appartenenti a generazioni contrapposte tra loro per età, obiettivi e stili di vita. Quando Marta (Ana de Armas), la giovane e bella infermiera sudamericana di Thrombrey si ritrova implicata nel misterioso caso, appare chiaro che nessun segreto è più al sicuro nella casa, neppure i suoi. Il film non segue una struttura tradizionale e incanta con i suoi continui colpi di scena lasciando lo spettatore con il fiato sospeso dall’inizio alla fine.

Trailer e clip

Cena con Delitto – Knives Out: recensione del film con Chris Evans #TFF37

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In Cena con Delitto – Knives Out, Rian Johnson gioca a carte scoperte, almeno per quanto riguarda le intenzioni, con i suoi spettatori, offrendo chiaramente un modello narrativo tradizionale, quello del giallo deduttivo (whodunit) farcito però dal suo gusto personale e dalla sua spinta rivoluzionaria, che applica tanto alle leggende del cinema, come la saga di Star Wars, tanto alla commedia, che al genere in questione. Così facendo, il regista depone ai piedi dello spettatore una formula classica, arricchita da un occhio attento sulla società e dallo spirito del narratore divertito.

Cena con Delitto, la trama

In Cena con Delitto, Johnson riunisce una famiglia americana molto ricca in una casa vittoriana che sembra “un tabellone del Cluedo” (cit.). In questa grande villa, il patriarca della famiglia, neanche a farlo apposta uno scrittore di romanzi gialli, festeggia il suo compleanno in compagnia della famiglia, dei nipoti, della sua infermiera, della cameriera, un microcosmo di personaggi bizzarri che gli gravita intorno. Vuoi per affetto, vuoi per interesse, ognuno ha un motivo per stare accanto al vecchio e facoltoso scrittore, assecondandone le stranezze e i crucci. Alla fine della festa, però, il vecchio troverà la sua morte e, dalla scoperta del cadavere comincia la nostra storia. Chi è l’assassino?

Il giallo è servito. Rian Johnson, che scrive anche la sceneggiatura, realizza un omaggio divertente e divertito al genere, inserendo nella storia una riflessione molto personale sulla società contemporanea americana e allo stesso tempo rispettando tutti i canoni del genere. Il nucleo familiare verrà infatti arricchito da una coppia di agenti di polizia e da un investigatore privato, infallibile e bizzarro, un Hercule Poirot dei giorni nostri. Esattamente, perché se in genere questo tipo di racconti sono ambientati tra “arsenico e vecchi merletti”, il regista di Looper sposta il racconto nella contemporaneità. E fa di più.

Cena con delitto infrange le regole del giallo

trailerLa grande Agatha Christie, che ha canonizzato il genere, era solita ambientare i suoi delitti in spazi circoscritti, in luoghi in cui i sospettati non potevano scappare né dall’assassino né gli uni dagli altri, per cui che sia Assassinio sull’Orient Express, Omicidio sul Nilo o Dieci Piccoli Indiani, i personaggi coinvolti finivano sempre per fare i conti prima con le loro brutture e poi con gli eventi più o meno efferati messi in scena.

Rian Johnson elimina completamente l’autoriflessione dai suoi personaggi, e fa di loro un perfetto spaccato dell’americanità oggi, tra trumpisti ottusi e sostenitori della libertà, tutti si schierano in maniera compatta contro lo straniero, rappresentato da quell’infermiera sudamericana che tutti dicono di considerare parte della famiglia, ma che nessuno si premura di conoscere davvero, tanto che non si sa esattamente da dove venga la ragazza (Paraguay, Venezuela, Colombia, non sono tutte uguali agli occhi degli americani? Un po’ come gli “africani” per gli italiani).

Questa caratteristica trasforma tutti i protagonisti, o meglio, i sospettati di Cena con Delitto in figurine meschine, che non mettono mai una volta in discussione il loro diritto di nascita, la loro appartenenza a quella casa e a quella ricchezza, come se il diritto fosse stato affidato loro da un potere superiore.

Un cast in stato di grazia

Cena con Delitto

Alla destrutturazione e appiattimento dei protagonisti, Johnson accosta anche l’apertura degli scenari. Non ci troviamo sempre chiusi dentro ad una casa, ma il regista ci concede diversi ambienti, persino un inseguimento in auto, tutto per dare il più ampio respiro possibile ad un cast in stato di grazia.

Non solo il regista mette tutti i suoi attori in condizioni di interpretare personaggi accuratamente caratterizzati, ma spinge tutti, o quasi, fuori dalla confort zone che li rappresenta. Michael Shannon diventa un uomo senza carisma e fisicamente menomato, Chris Evans un vero e proprio “son of a bitch”, Jamie Lee Curtis è una donna controllata e padrona della situazione, Ana de Armas, ragazza spaventata da una famiglia di avvoltoi, Daniel Craig quasi buffo e tenero nei panni dell’infallibile investigatore.

Cena con Delitto – Knives Out è un delizioso omaggio al giallo, una personale, attenta e acuta riflessione sulla società contemporanea, una galleria di personaggi memorabili, un gioco che chiede di essere giocato fino alla fine, anche se hai scoperto il trucco.

Cena con Delitto – Knives Out: i dettagli nascosti nel film di Rian Johnson

Cena con delitto – Knives Out è stato uno dei film più acclamati della passata stagione cinematografica, tanto dalla critica quanto dal pubblico. La pellicola di Rian Johnson, regista di Star Wars: Gli Ultimi Jedi, è un omaggio al mystery crime e ad un genere – il giallo, o whodunit – divenuto celebre grazie ai popolarissimi romanzi della scrittrice Agatha Christie.

In attesa di scoprire maggiori dettagli sul sequel ufficializzato di recente (e che vedrà il ritorno di Daniel Craig nei panni del detective Benoit Blanc), ecco 15 curiosi dettagli che forse non avete notato in Cena con delitto – Knives Out

Ovviamente, se non avete visto il film, ATTENZIONE AGLI SPOILER!

Il ritratto di Harlan Thrombey

Quando nel film ci viene mostrata per la prima volta la dimora dei Thrombey (l’ambientazione principale del film), una delle prime cose che balzano all’occhio è sicuramente il grande ritratto del patriarca di famiglia, Harlan Thrombey, interpretato da Christopher Plummer. Nel ritratto, lo sguardo stoico di Harlan suggerisce che la sua è una figura palesemente intimidatoria, in grado di dominare e persuadere gli altri componenti della famiglia.

Tuttavia, verso la fine del film, quando il dipinto viene nuovamente inquadrato, qualcosa è cambiato. Marta (Ana de Armas) viene scagionata dall’accusa di omicidio e riesce finalmente a prendere il controllo della casa: per un attimo, la ragazza si sofferma a guardare il ritratto di Harlan: adesso, lo sguardo severo sul volto del defunto è stato sostituito da un sorriso di approvazione decisamente furbetto.

Versioni differenti della stessa storia

Quando la grande famiglia Thrombey ci viene presentata per la prima volta, nessuno dei suoi membri sembra essere davvero una “cattiva persona”. Tuttavia, le loro personalità egocentriche e i loro modi di agire conniventi iniziano quasi subito a prendere il sopravvento. In particolare, ognuno dei figli del vecchio Harlan Thrombey si cimenta nel racconto della propria versione di quanto accaduto durante la notte della festa di compleanno del loro anziano papà.

Ogni versione della storia contiene di volta in volta un dettaglio che la rende diversa in base al personaggio che la racconta. Ognuno dei figli di Harlan fa di tutto, adesso, per apparire agli occhi di Benoit Blanc (Daniel Craig) come il “figlio perfetto”…

La macchia di sangue

Alla fine del film, Marta (Ana de Armas) chiede a Benoit Blanc (Daniel Craig) quando ha iniziato a sospettare che fosse coinvolta nella morte di Harlan (Christopher Plummer). Il detective le confessa che quando l’ha incontrata per la prima volta, subito ha notato la macchia di sangue su una delle sue scarpe. Quando rivediamo la scena del loro primo incontro, effettivamente Blanc getta subito un’occhiata ai piedi della ragazza.

Durante tutto l’arco del film, il detective accenna continuamente alla sua “osservazione”, senza che Marta se ne accorga mai: Benoit, infatti, continua a ripetere frasi come “Qualcosa è in atto” oppure “Il gioco è in atto”, indirizzate proprio a Marta e riferite proprio a quell’indizio principale che aveva notato fin da subito.

La palla da baseball

Considerato il grande intreccio narrativo del film, è facile che ad una visione più superficiale si possano trascurare tutta una serie di dettagli relative a trame secondarie. Una di queste riguarda Linda (Jamie Lee Curtis), la quale viene a sapere da suo padre Harlan che suo marito Richard (Don Johnson) la tradisce. Ma Richard non sarà così furbo come egli stesso crede, permettendo a sua moglie di scoprire da sola l’alto tradimento…

Quando Richard scopre che la lettera che Harlan ha scritto per Linda è vuota, lancia la palla da baseball del defunto scrittore di romanzi gialli fuori dalla finestra del suo studio. In seguito, il detective Blanc trova la palla e la lancia al cane; a sua volta, il cane porta la palla a Linda che la rimette al suo posto, scoprendo così la lettera del padre. Se Richard non avesse lanciato la palla, nessuna lettera sarebbe mai stata trovata da Linda.

Il mistero del telefono

Questo è uno dei dettagli più interessanti nascosti all’interno del film, ed è stato rivelato dallo stesso Rian Johnson. Tutti i personaggi della storia possiedono (o comunque usano) un iPhone: l’unico a non usare mai uno dei celebri smartphone prodotti da Apple è Ransom, il personaggio di Chris Evans, che alla fine si scoprirà essere il vero assassino.

Il dettaglio curioso – come spiegato dal regista del film – è che la Apple non consente mai alle produzioni cinematografiche di far usare i suoi apparecchi ai cattivi della storia: quindi, se il pubblico fosse venuto a conoscenza di questo dettaglio prima, avrebbe potuto facilmente intuire da subito chi era l’assassino.

Wanetta “Nana” Thrombey

La famiglia Thrombey è ricca di personaggi tanto interessanti quanto divertenti, bizzarri e sopra le righe. Probabilmente, il personaggio più sottovalutato della storia è quello di Wanetta “Nana” Thrombey, la nonna, una donna incredibilmente anziana che riesce a malapena a sentire e la cui vista non certamente delle migliori.

Ciononostante, l’anziana signora aiuta inavvertitamente a risolvere il caso, perché, al di là di una scarsa vista, è ancora dotata di una memoria di ferro. Il personaggio è interpretato da K Callan, prolifica attrice apparsa negli ultimi anni in serie come Justified e Veep. È interessante notare che, sebbene “Nana” interpreti la madre di Harlan Thrombey, nella realtà la Callan è di qualche anno più giovane di Christopher Plummer.

Il cameo di Joseph Gordon-Levitt

Il cast del film si compone di attori di grandissima fama e talento, ma i fan potrebbe non sapere che un’altra celebre stella di Hollywood ha preso parte alla pellicola. Joseph Gordon-Levitt ha recitato nel primo film diretto da Rian Johnson, Brick – Dose mortale, e da allora – in qualche modo – è sempre apparso in tutti i suoi lavori. 

L’attore è presente anche in Cena con delitto – Knives Out: Gordon-Levitt è infatti accreditato come interprete del detective Hardrock, ma nel film è possibile sentire soltanto la sua voce (chiaramente nella versione originale): è il poliziotto nella serie crime che la sorella di Marta sta guardando all’inizio del film. 

Le origini di Marta

Una delle grandi sorprese del film è che, nonostante tutti gli eccentrici membri della famiglia Thrombey, alla fine il vero grande protagonista della storia è l’infermiera di Harlan, Marta (interpretata da Ana de Armas). Attraverso il personaggio di Marta e  il modo in cui lo stesso viene trattato dai membri della famiglia Thrombey, il film affronta tutta una serie di questioni purtroppo ancora oggi intimamente connesse con il mondo in cui viviamo, come la lotta di classe e la “supremazia” della razza.

Anche se le viene costantemente ripetuto che fa parte della famiglia, è chiaro che nessuno  dei Thrombley – a parte Harlan – si sia mai preoccupato di conoscere davvero Marta, la sua vita e la sua storia. Durante tutto il film, i membri della famiglia fanno riferimento al paese d’origine di Marta, tranne ogni volta che nominano un altro paese sudamericano. In seguito viene dato per scontato che Marta sia nata in America.

Ricky Jay

A quanto pare, Rian Johnson adora impreziosire i suoi film attraverso la presenza di attori di grande talento. Sfortunatamente, uno di questi non ha potuto prendere parte a Cena con delitto – Knives Out. Stiamo parlando di Ricky Jay, noto per Boogie Nights e la serie Deadwood. Jay era anche un celebre illusionista e aveva già lavorato con Johnson in qualità di consulente per il suo film The Brothers Bloom. 

In origine, Jay avrebbe dovuto interpretare nel film il signor Proofroc, la guarda di sicurezza della famiglia Thrombey, ma purtroppo è deceduto prima dell’inizio delle riprese. La parte è stato poi affidata ad Emmett Walsh, ma un’immagine di Jay appare comunque sullo schermo poco prima che Walsh entri in scena per la prima volta.

Frank Oz

Sebbene ci siano molti volti noti nel film, un membro del cast potrebbe essere passato inosservato all’occhio dello spettatore. Sebbene sia molto famoso, non sempre è facile associare il suo volto al suo nome. Frank Oz, l’uomo dietro Miss Piggy e Yoda, appare nel film nei panni dell’avvocato che legge le volontà di Harlan alla sua famiglia.

Oz ha incontrato Rian Johnson mentre questi lavorava a Star Wars: Gli Ultimi Jedi, e i due sono diventati amici. Johnson ha convinto Oz a recitare  in un piccolo ruolo nel film, nonostante la reticenza di Frank ad apparire davanti la macchina da presa. E infatti, Cena con delitto – Knives Out rappresenta la prima apparizione cinematografica di Oz da oltre 20 anni.

La teoria della ciambella

Nell’interpretare un famoso detective privato, Daniel Craig ha avuto la possibilità di sfoggiare il suo lato più ironico e divertente. Una delle sue scene più memorabili del film è sicuramente l’epica ed esilarante riflessione su una buona tecnica d’investigazione, che Blanc paragona ad una ciambella col buco, la cui ricetta non è facile da realizzare. Sebbene sia un po’ difficile seguire il pensiero di Blanc, l’analogia ha sorprendentemente un senso…

Rian Johnson ha voluto arricchire maggiormente l’analogia in questione (rendendola anche visibile) con una dose maggiore di umorismo, grazie all’immagine del bersaglio di coltelli presente in molte scene, dagli interrogatori alla rivelazione dell’identità dell’assassino. Forse la connessione tra la ciambella e il bersaglio non balzerà subito all’occhio, ma è impossibile non notare come, in realtà, il bersaglio costituito da tanti coltelli assomigli proprio ad una gigantesca ciambella…

La punizione di Richard

Nonostante il cast così ricco di personaggi interessanti, Johnson decide di risolve non solo il mistero centrale a metà del film, ma anche alcune delle trame secondarie più divertenti. Ad esempio, scopriamo già all’inizio che Richard (Don Johnson) ha una relazione extraconiugale che Harlan minaccia di raccontare in una lettera a sua figlia Linda (Jamie Lee Curtis).

Anche se Richard trova la lettera dopo la morte di Harlan e scopre che è vuota, in seguito ci viene rivelato che Harlan ha scritto alla figlia Linda una lettera con inchiostro invisibile e che il segreto verrà comunque scoperto dalla stessa. L’ultima inquadratura di Richard ci mostra il personaggio con un occhio nero, presumibilmente per gentile concessione di Linda.

Ransom e i cani

Johnson ha trovato un modo geniale per creare un approccio totalmente nuovo al whodunnit e, allo stesso tempo, divertirsi con le convenzioni di genere. Ad un certo punto, nel film, sembra che ci venga detto esattamente chi è il responsabile della morte di Harlan; solo alla fine scopriamo la verità, e ciò che il vero colpevole è il personaggio di Ransom (Chris Evans).

Naturalmente, come ogni racconto giallo che si rispetti, questa rivelazione è in realtà disseminata lungo tutto il film. Un esempio lampante in tale senso è rappresentato dai cani della tenuta dei Thrombey. Quando Ransom appare per la prima volta in scena, viene attaccato dai cani che abbaiano, che lo avevano già avvistato mentre sgattaiolava durante la notte della morte di Harlan. 

Un vero coltello

La sceneggiatura di Johnson è piena di prefigurazioni talmente divertenti da rendere ogni nuova possibile visione una continua scoperta di dettagli nascosti. Non ci sono soltanto indicazioni sul fatto che Ransom (Chris Evans) sia il vero colpevole, ma anche alla sua eventuale caduta.

Dopo che Blanc (Daniel Craig) espoone tutte le prove che incriminano Ransom, con Marta (Ana de Armas) che lo induce ad ammettere l’omicidio di Fran, Ransom cerca di vendicarsi. Prende un coltello dalla “ciambella” e tenta di pugnalare Marta, solo per scoprire che il coltello è in realtà un falso. In precedenza, Harlan aveva criticato lo stile di vita del nipote, affermando che non era in grado di notare la differenza tra un oggetto di scena o e un vero coltello.

Il cuore del film

Il personaggio di Marta (Ana de Armas) è davvero il cuore del film, un personaggio per il quale è davvero facile fare il tifo. Lo spettatore vuole che riesca a nascondere le tracce a suo sfavore e che alla fine tutto si risolva nel migliore dei modi. In fin dei conti, Marta una brava persona; sono gli altri che la circondano ad essere persone egoiste e disoneste.

All’inizio del film, Marta e Harlan giocano a “Go” e Harlan continua a ripetere che non riesce a capire come la ragazza riesca a batterlo di continuo. Marca risponde: “Non sto giocando per batterti. Sto giocando per dare vita ad uno schema bellissimo”. Alla fine, tutti gli altri stavano cercando di ottenere quello che volevano, mentre Marta stava solo cercando di fare la cosa giusta. Ed è lei a vincere ancora una volta…

Fonte: ScreenRant

Cena con delitto – Knives Out, la spiegazione del finale: chi è l’assassino?

Il tortuoso giallo di Rian Johnson, Cena con delitto – Knives Out (qui la recensione) si è affermato come uno dei più apprezzati film di questo genere. Ha infatti portato il pubblico a confrontarsi con un mistero da risolvere dove ogni elemento sembra aiutare e allo stesso tempo allontanare dalla soluzione. Quando poi nel finale si giunge ad essa, lo stupore è tanto per il modo in cui il regista ha saputo costruire minuziosamente questa vicenda e renderla tanto appassionante quanto ben funzionante. Non a caso, Johnson è poi stato candidato al premio Oscar per la Miglior sceneggiatura originale.

Il film ha inoltre il merito di presentarci uno dei detective più divertenti e affascinanti degli ultimi tempi, interpretato da Daniel Craig. Circondato poi da un cast di attori di primo livello che comprendono Jamie Lee CurtisChristopher Plummer, Ana de Armas, Chris Evans, Michael Shannon  e Toni Collette. Un successo tale che ha portato alla realizzazione di un sequel – Glass Onion – e ad un terzo capitolo – Wake Up Dead Man – attualmente in fase di realizzazione. In questo articolo, approfondiamo però nel dettaglio il finale di Cena con delitto – Knives Out.

La trama di Cena con delitto – Knives Out

Il film ha come protagonista Daniel Craig nel ruolo di Benoit Blanc, un investigatore privato assunto per indagare sull’apparente suicidio di Harlan Thrombey (Christopher Plummer) dopo una festa di compleanno a casa sua. Nel corso del film, Benoit scopre che ogni membro della famiglia di Harlan aveva un motivo per ucciderlo, sia che si trattasse di coprire una relazione segreta o di assicurarsi una partecipazione alla sua enorme fortuna. Sebbene ognuno di loro sia colpevole di un peccato o di un altro, solo uno di loro ha effettivamente tramato per uccidere Harlan.

Daniel Craig, Noah Segan, and LaKeith Stanfield in Cena con delitto - Knives Out
Daniel Craig, Noah Segan, and LaKeith Stanfield in Cena con delitto – Knives Out. Foto di Claire Folger/Claire Folger – © 2018 MRC II Distribution Company L.P. All rights reserved.

Che cosa succede realmente nel finale?

Nel terzo atto Marta (Ana de Armas) fa visita alla domestica Fran, che sa che Ransom (Chris Evans) è l’assassino e ha una fotocopia delle analisi del sangue di Harlan per dimostrare che non è innocente. Fran è in fin di vita quando Marta la trova, e l’infermiera è ovviamente incastrata dal vero assassino. Spaventata dal fatto che sta causando altre morti, Marta confessa di aver accidentalmente iniettato della morfina a Harlan e Fran viene ricoverata d’urgenza in ospedale. Marta confessa quasi tutto anche alla famiglia Thrombey, ma dopo aver visto le analisi del sangue, Blanc capisce che Marta è innocente.

Quello che segue è un classico finale da murder mystery, in cui il già iconico Benoit Blanc deduce sapientemente tutto ciò che è accaduto durante la notte della morte di Harlan, compreso il ritorno di Ransom alla casa, l’arrampicata sul traliccio e la sostituzione del farmaco. Dopo che tutto è stato esposto davanti a lui e che Marta ha mentito sulla sopravvivenza di Fran, Ransom confessa, credendo di essere stato condannato a causa della testimonianza di Fran. Tuttavia, si scopre che Fran è morta, ma Marta ha registrato il monologo sul suo telefono. Dopo un tentativo fallito di uccidere Marta, Ransom viene preso in custodia e Marta prende le chiavi della villa e tutto ciò che Harlan possiede.

La spiegazione della morte di Harlan (e chi lo ha ucciso)

Rian Johnson sorprende dunque il pubblico mostrando come Harlan sia morto molto presto in Cena con delitto – Knives Out. Harlan sta ricevendo le sue medicine notturne dall’infermiera Marta, quando queste vengono rovesciate. Marta raccoglie le fiale ma, dopo aver fatto le iniezioni ad Harlan, si rende conto di averle scambiate e di avergli somministrato per sbaglio una dose letale di morfina. Come se non bastasse, l’antidoto è stranamente scomparso dalla sua borsa dei medicinali. Sapendo che sarebbe stata incolpata della sua morte e che sua madre avrebbe potuto essere espulsa in seguito allo scandalo, Harlan decide di proteggerla.

Dà a Marta istruzioni accurate per farsi vedere mentre esce di casa, per poi tornare più tardi e scendere al piano di sotto travestito da Harlan. In questo modo avrebbe fissato l’ora della sua morte a un momento successivo a quello in cui Marta era già uscita. Prima che l’overdose di morfina potesse ucciderlo, Harlan si taglia la gola per far sembrare la sua morte un suicidio piuttosto che un incidente. Tuttavia, il finale rivela che la sua morte non è stata un incidente. È stata causata dalle azioni di Ransom, che ha cospirato affinché Marta uccidesse accidentalmente suo nonno.

Daniel Craig in Cena con delitto - Knives Out
Daniel Craig in Cena con delitto – Knives Out. Foto di Claire Folger/Claire Folger – © 2018 MRC II Distribution Company L.P. All rights reserved.

Come il resto della sua famiglia, Ransom era stato escluso dal testamento di Harlan, che invece aveva lasciato tutto a Marta. Ma se Marta avesse ucciso Harlan, il nuovo testamento sarebbe stato invalidato e la fortuna sarebbe stata divisa tra i Thrombey, Ransom compreso. La risposta letterale alla domanda di chi ha ucciso Harlan Thrombey è dunque che si è suicidato, tagliandosi la gola con un coltello. La tragedia della sua morte è che ad Harlan non era stata somministrata un’overdose di morfina e non c’era bisogno che si uccidesse. Ransom aveva pianificato di far somministrare a Marta l’overdose scambiando le etichette dei medicinali nella sua borsa e rubando poi l’antidoto, in modo da non permettere di salvare la vita del nonno.

Tuttavia, quando il farmaco viene accidentalmente rovesciato, le due fiale vengono scambiate di nuovo e Marta somministra ad Harlan le dosi corrette e sicure. Per tutto il film, Marta è tormentata dal senso di colpa per aver creduto di aver ucciso Harlan a causa della sua negligenza nel non aver controllato le etichette delle medicine. Invece, il mancato controllo delle etichette è ciò che gli avrebbe salvato la vita. Marta sapeva dalla consistenza dei liquidi quale fosse il farmaco corretto e gli dava le dosi giuste d’istinto.

Come spiega Benoit Blanc, nonostante le manomissioni di Ransom, Marta ha fatto bene perché è una brava infermiera. Sebbene la morte di Harlan sia tecnicamente avvenuta per mano sua, Ransom è senza dubbio l’uomo da biasimare. Se non avesse scambiato le etichette delle medicine, Marta non avrebbe mai creduto di aver accidentalmente somministrato ad Harlan un’overdose di morfina e Harlan non si sarebbe mai ucciso per coprirla. Ma anche se Ransom fosse colpevole solo di tentato omicidio nei confronti di Harlan, egli segna il suo destino uccidendo Fran per cercare di coprire le sue tracce.

chris evans
Chris Evans in Cena con delitto – Knives Out. Foto di Claire Folger/Claire Folger – © 2018 MRC II Distribution Company L.P. All rights reserved.

Il piano di Ransom e l’omicidio di Fran

Il piano originale di Ransom era semplice. La notte della morte di Harlan, dopo essersene andato infuriato per il cambio del testamento, è tornato a casa e si è arrampicato sul graticcio per evitare di essere individuato. Scambiò le etichette delle medicine nella borsa di Marta e prese l’antidoto per un’overdose di morfina. Ransom si arrampicò di nuovo sul traliccio, ma fu individuato dalla madre di Harlan, Wanetta “Great Nana” Thrombey. Ransom si intrufolò di nuovo in casa durante il funerale di Harlan, quando sapeva che sarebbe stata vuota, per scambiare di nuovo tutto ciò che c’era nella borsa dei medicinali ed evitare sospetti.

Ransom assunse poi anonimamente Benoit per indagare sulla morte di Harlan, credendo che le capacità investigative di Benoit avrebbero incastrato Marta come assassina. Questo piano è andato a monte in tre modi. Il primo è che Fran, la governante, vede Ransom manomettere la borsa dei medicinali la seconda volta e capisce che c’è qualcosa sotto. Il secondo è che Ransom non poteva prevedere che le fiale di medicinali sarebbero state rovesciate e che Marta le avrebbe mescolate da sola. Il terzo era la decisione di Harlan di uccidersi per garantire che Marta non finisse nei guai.

Dopo che Marta “confessò” a Ransom di aver ucciso Harlan, Ransom capì che l’omicidio di Harlan poteva essere scoperto quando le analisi del sangue di Harlan risultarono perfettamente normali, senza overdose di morfina. La morte sarebbe stata dichiarata un suicidio, Marta avrebbe ricevuto la fortuna di Harlan e Ransom non avrebbe ottenuto nulla. Per assicurarsi che i risultati delle analisi del sangue non potessero scagionare il nome di Marta, Ransom incendiò il laboratorio dove si svolgevano le analisi. Tuttavia, c’era un’altra mosca nell’ingranaggio: Fran

Fran prese la borsa dei medicinali dalla scena del crimine e inviò a Ransom una fotocopia delle analisi del sangue, rivelando di averne una propria, con l’avvertimento “So cosa hai fatto” e le istruzioni per incontrarla. Ha inviato il biglietto a Marta in modo che credesse di essere minacciata con un esame del sangue che dimostrava un’overdose di morfina. Ransom inviò un’e-mail a Marta dicendole di recarsi al luogo dell’incontro dopo l’orario inizialmente stabilito. Incontrò Fran per prima, le somministrò un’overdose fatale di morfina e fece in modo che Marta la trovasse.

Jamie Lee Curtis, Don Johnson, Toni Collette, Michael Shannon, Riki Lindhome, Jaeden Martell e Katherine Langford in Cena con delitto - Knives Out
Jamie Lee Curtis, Don Johnson, Toni Collette, Michael Shannon, Riki Lindhome, Jaeden Martell e Katherine Langford in Cena con delitto – Knives Out. Foto di Claire Folger/Claire Folger – © 2018 MRC II Distribution Company L.P. All rights reserved.

Perché il piano di Ransom è fallito

Anche questo nuovo piano è però andato a monte. Fran inizialmente sopravvisse all’overdose, svegliandosi quando Marta la trovò e dicendole: “È stato Hugh”, ma Marta sentì male e capì “Sei stata tu”, continuando a supporre che l’esame del sangue mostrasse un’overdose di morfina e che Fran la stesse accusando di aver ucciso Harlan. Tuttavia, invece di lasciar morire Fran, Marta chiamò un’ambulanza per farla portare in ospedale. Poi si confessa a Benoit, accettando il suo destino, e gli mostra il nascondiglio segreto di Fran nella villa dei Thrombey, dove era nascosta la copia delle analisi del sangue.

Prima che Marta potesse confessare alla famiglia, Benoit guardò le analisi del sangue e capì che Marta era innocente. Il finale di Cena con delitto – Knives Out diventa quindi una classica scena d’accusa da murder mystery. Benoit ordina a tutti i membri della famiglia, tranne che a Ransom, di lasciare il salotto e descrive tutti gli indizi del contorto piano di Ransom dall’inizio alla fine. Marta riceve una telefonata dall’ospedale e comunica trionfalmente a Ransom che Fran è sopravvissuta e potrà testimoniare. Credendo di essere comunque condannato, Ransom ammette i suoi crimini. Marta rivela che lo stava registrando, che Fran è morta per overdose e che Marta ha ingannato Ransom per farlo confessare.

Il vero significato del finale di Cena con delitto – Knives Out

Nonostante il tema cupo e la tragicità della morte di Harlan, il finale ha una prospettiva ottimistica. Marta sfugge all’incastro per l’omicidio di Harlan e alla prigione perché, in definitiva, è una brava persona. Inizialmente ha cercato di insabbiare la morte di Harlan non tanto per proteggere sé stessa, quanto per proteggere la sua famiglia ed eseguire le ultime istruzioni di Harlan. Tuttavia, è stata tormentata dal senso di colpa per l’insabbiamento e ha deciso di andare troppo oltre quando qualcuno si è fatto male. Se Marta avesse lasciato morire Fran e avesse scelto di non confessare a Benoit Blanc, Ransom sarebbe riuscito a farla franca.

La bontà intrinseca di Marta è simboleggiata dal fatto che non può dire una bugia senza vomitare. La sua umiltà è in forte contrasto con la famiglia Thrombey, viziata e titolata. Cena con delitto – Knives Out prende di mira l’idea dei bianchi privilegiati che si considerano “self-made” nonostante il loro successo si basi su ricchezze ereditate e legami familiari. Walt (Michael Shannon) dirige la casa editrice di famiglia, ma il lavoro gli è stato affidato dal padre. Joni (Toni Collette), la nuora di Harlan, lo sfrutta da anni. Meg (Katherine Langford) è esteriormente progressista e femminista e finge di essere amica di Marta, ma con una piccola spinta è pronta a manipolarla.

Quando i Thrombey scoprono che Harlan ha lasciato la sua intera fortuna a Marta, si indignano, sentendo che qualcosa è stato loro rubato. Tuttavia, la ricchezza di Harlan non è mai stata loro. Harlan ha scelto di lasciare la sua fortuna a Marta perché lei è stata gentile con lui senza avere un obiettivo, e ha lavorato duramente tutta la vita per una ricompensa minima. Mettendo Marta contro i Thrombey, il finale di Knives Out sfida l’idea di ricchezza ereditata e di diritto. Tutto ciò che Marta deve fare per mandare all’aria questi piani è essere ciò che già è: una brava infermiera e una brava persona.

Cella 211: recensione del film di Daniel Monzòn

Cella 211: recensione del film di Daniel Monzòn

“Forse si mettono a un uomo i ferri ai piedi solo perché non fugga o ciò gli impedisca di correre? Niente affatto. I ferri non sono altro che un ludibrio, una vergogna e un peso, fisico e morale. Così almeno si presuppone. Essi non potranno mai ad alcuno impedire di fuggire. Il più inesperto, il meno abile dei detenuti saprà ben presto, senza gran fatica, segarli o farne saltare la ribaditura con un sasso.” Così Dostoevskij, in Memorie da una casa di morti e nell’incipit di questa recensione. In Cella 211, in cui si parla proprio di detenuti che riescono a fare saltare i propri ferri, tutto inizia però con una ferita, quella di un detenuto che si taglia le vene e tutto prosegue con un buon livello di tensione emotiva.

Il regista stesso Daniel Monzòn (El corazon del guerriero, El robo mas grande jamàs contado, La caja Kovak) ha parlato di ferite a proposito del film, ferita che scava dentro e fa male come poche perché “spiega la nostra fragilità e parla di come la vita di ognuno di noi sia appesa ad un filo.” Questa ferita è la storia di Juan Olivier, che dovrebbe iniziare il suo lavoro come secondino per un carcere di massima sicurezza. Dovrebbe, perché un frammento di intonaco del braccio più turbolento del carcere gli cade addosso e lo colpisce alla testa. Le guardie lo distendono temporaneamente nella cella 211, quella del detenuto morto suicida, ma non hanno il tempo di rianimarlo che i detenuti più pericolosi, guidati dal loro leader Malamadre, scatenano una rivolta e assumono il pieno controllo del carcere. Una volta rinvenuto, Juan non avrà altra scelta che fingersi detenuto a propria volta, tentando così di salvarsi, ma il gioco si rivelerà estremamente pericoloso…

Cella 211 uscirà nelle sale italiane il 16 aprile, distribuito dalla Bolero film. Il film è stato presentato all’ultimo Festival di Venezia nelle giornate degli autori e ha vinto 8 premi Goya nel suo paese d’origine, tra cui quello per Miglior Film, Miglior Regia e Miglior Attore. Il film è tratto dal romanzo di Francisco Pèrez Gandul, che ha affascinato molto affascinato il regista con la sua tensione e i suoi colpi di scena nonché per la descrizione di un universo realistico e di grande umanità.

Per filmare questo universo, la mdp (non è mai superfluo ricordare che si tratta di una digitale) si mette a servizio dei personaggi, priva di tecnicismi lambiccati e artifici stilistici, adottando uno stile di ripresa che alterna la macchina a mano a inquadrature fisse, intensissimo ed essenziale, ma sicuramente non povero di spettacolarità, per quanto il modello registico di Monzòn fosse, a suo dire, il documentario. Del resto, il regista ha all’attivo dei film particolarmente dinamici, forti di azioni spettacolari.

C’è una parte della critica che si sente chiamata a storcere pressoché aprioristicamente il naso dinanzi a quelle opere europee che peccano nell’avere un sapore simile ai blockbuster USA (e getta). In effetti il film appartiene a un genere largamente sperimentato dall’industria hollywoodiana, quello carcerario, e c’è da dire che spesso gioca a infilare scene madri –pestaggi, morti, e il rapporto tra Juan e Malamadre – una dietro l’altra (perdonabili, comunque, perché almeno non stupidamente gratuite), ma sarebbe un errore, bollarlo negativamente solo perché in parte riconducibile a una cinematografia hollywoodiana ad alto tasso spettacolare. Del resto, perché vergognarsi di essere spettacolari (o competitivi sul mercato che è dominato dagli USA), se si riesce a fare comunque un film valido?

Perché Cella 211 non è un capolavoro ma è un film interessante e ricco di tensione. Interessante, anche per come mostra luci e ombre degli esseri umani (di nuovo Dostoevskij, che certo Monzòn non ha scomodato) a contrasti forti come nella fotografia del folgorante incipit, contrasti che sono tanto dei detenuti quanto dei secondini e politicanti impegnati nelle trattative coi carcerati, tutti un po’ doppiogiochisti, chi più chi meno.

Si può lamentare, in effetti, il fatto che questo film non sia sceso tanto nel profondo lì dove poteva insistere di più, cioè proprio sui rapporti tra i personaggi, che sembrano a tratti ovvi e non compiutamente sviluppati e lasciati a un cliché di amicizia virile. Ma più che lamentare quello che a un film manca, e prima di rimpiangere altri grandi oggi dimenticati che si sono cimentati con il film carcerario senza essere americani né europei (Yilmaz Guney: chissà come e che film girerebbe oggi e se fosse accusato di essere anche lui vittima dello stereotipo carcerario hollywoodiano), è bene dire di quanto invece offre.

Se condividiamo le parole di Samuel Fuller nel godardiano Pierrot le fou, secondo cui un film è un campo di battaglia con amore odio violenza morte, in una parola “emozione”, ecco che siamo confermati nella nostra prima impressione a proposito di questo film. È una ferita. Ed emoziona!

Cella 211, la spiegazione del finale: Calancho è morto?

Cella 211, la spiegazione del finale: Calancho è morto?

Il finale di Cella 211 mostrava sul governatore Montes che inviava un agente disonesto della DEA, Javi, insieme alla sua squadra, nella prigione di Ciudad Juarez per estrarre Baldor e poi uccidere il boss della prigione, Calancho. La prigione di Ciudad Juarez era il fulcro delle transazioni illegali tra il cartello della divisione settentrionale (comandato da qualcuno chiamato solo 25), il governatore di Chihuahua, il direttore, Gandara, e il secondo in comando del direttore, Ramirez.

Il piano iniziale era semplicemente quello di consegnare Baldor, che apparentemente supervisionava diversi account illegali di funzionari di alto rango della prigione, a 25, nel mezzo di una rivolta carceraria. Ma Calancho ha rovinato tutto tenendo Baldor in ostaggio e avanzando ogni genere di richiesta. Juan, un avvocato per i diritti umani, si è trovato nel mezzo di questo pasticcio anche se era lì solo per vedere un cliente. Ha fatto del suo meglio per orientare la situazione nella giusta direzione in modo che il danno fosse minimo. Tuttavia, quando la moglie incinta, Helena, è morta ai cancelli della prigione, cercando di sapere come stava il marito, qualcosa dentro Juan è scattato e si è reso conto che l’unica cosa che poteva fare era fare della prigione la sua nuova casa. Juan ci è riuscito?

Baldor è stato consegnato all’FBI

Celda 211. Alejandro Puente as Baldor in Celda 211. Cr. Maria Medina / Netflix ©2025

Dato che le autorità si rifiutavano di eseguire gli ordini di Calancho, nonostante tenesse in ostaggio Baldor e i suoi preziosi dati, ha costretto Juan a tagliare la mano di Baldor in modo che tutti sapessero che facevano sul serio. Tuttavia, se Baldor fosse morto dissanguato, Calancho non avrebbe avuto nessuna leva per contrattare con le autorità. Non voleva che Baldor lasciasse la prigione ed era scettico riguardo all’ingresso dei paramedici nei locali.

Questa situazione caotica ha permesso al governatore di inviare Javi e il suo team come paramedici, mentre un’altra parte del suo team si occupava della rete elettrica. Baldor fu estratto con successo da Javi e dal suo team dopo che l’intera Chihuahua era stata immersa in un blackout totale. Si erano dimenticati della valigetta di Baldor che era piena di dati importanti, ma Juan la consegna.

Javi consiglia a Juan di lasciare la prigione con loro, altrimenti 25 e il cartello della divisione settentrionale non lo avrebbero risparmiato mentre venivano a prendere Calancho e i suoi soci. Ma Juan si rifiuta di andarsene, dicendo che aveva affari in sospeso in prigione e che avrebbe incontrato Javi solo per assicurarsi che il governatore fosse disposto a mettere a frutto le informazioni dal portatile di Baldor. Javi mantenne la promessa e consegnò Baldor e la sua valigetta all’FBI, che era felicissima di mettere le mani su entrambi perché li avrebbe aiutati a porre fine a tutti i tipi di attività criminali nazionali e internazionali.

Ora, anche se Javi aveva tradito la DEA per servire il suo paese, dà al suo ex capo, Shirley, la possibilità di scappare. Lui si scusa con lei e le consiglia di fare le valigie prima che venga arrestata dalla polizia statale per aver condotto attività illegali su suolo straniero, che è esattamente ciò che accadde, perché Shirley ci mette troppo tempo ad agire.

In Cella 211 Calancho muore

Celda 211. Noé Hernández as Calancho in Celda 211. Cr. Maria Medina / Netflix ©2025

Calancho ascolta la conversazione di Juan con Javi e segue Juan mentre torna all’area principale della prigione. Sembra che avrebbe punito Juan quasi immediatamente perché, nel corso di questa rivolta, Calancho aveva perso sua sorella e la sua unica pedina di scambio per il miglioramento della prigione, ovvero Baldor. Non gli era rimasto nulla e, per giunta, aveva scoperto che Juan non stava esattamente dicendo la verità sulla sua identità e aveva aiutato Baldor a fuggire e aveva persino consegnato il suo computer portatile alle autorità. Ma, abbastanza sorprendentemente, Calancho proclamò che era tempo di porre fine alla rivolta perché aveva vinto la guerra. Juan era comprensibilmente confuso.

Quindi, Calancho spiega che mentre aveva dato inizio a tutto quel trambusto per dimostrare alle autorità e ai cartelli che la sua gente aveva bisogno di migliori condizioni di vita in prigione, grazie a Juan, la rivolta si era trasformata in qualcosa di più grande. Con Baldor nelle mani del FBI, le persone che stavano usando gente come Calancho come pedine per spostare denaro nero e tutti gli altri tipi di cose illegali sarebbero state costrette a pagare per i loro crimini.

E questo era più che sufficiente per Calancho perché sacrificasse tutta la sua vita in quella prigione in modo che persone come 25 e i cartelli potessero funzionare liberamente. In cambio, non riceve nemmeno un basilare gesto di gratitudine. Quindi, se la giustizia avesse prevalso a causa del “tradimento” di Juan, allora quella sarebbe stata una vittoria per lui. Detto questo, Calancho non era un idiota e sapeva che, indipendentemente da ciò che sarebbe successo dopo che Baldor avesse detto la sua, 25 lo avrebbe ucciso. Pertanto, invece di morire per mano del suo acerrimo nemico, chiese a Juan di risparmiargli la suspense e di liberarlo da questo regno mortale in modo che potesse riunirsi alla sorella defunta. Ovviamente Juan non vuole farlo, ma Calancho lo convince fino a quando non gli conficca il pugnale nel cuore. Con ciò, Juan diventa il nuovo boss della prigione di Ciudad Juarez, e 25 e la sua squadra dovettero o andarsene a mani vuote.

Juan divenne il boss alla fine di Cella 211

Celda 211. Cr. Maria Medina / Netflix ©2025

Nel finale della Cella 211, il capo di 25 lo consegna alla polizia di stato perché la sua dipendenza da Gandara per far uscire Baldor dalla prigione gli era costata molto, e credeva che con 25 fuori, il cartello avrebbe potuto funzionare più agevolmente. Il sottotenente Castro racconta alla stampa come la rivolta avesse esposto tutte le attività illegali che si stavano verificando nella prigione e come fosse la necessità del momento per Chihuahua di ripulire il suo comportamento se il governo voleva che i suoi cittadini vivessero in pace. Grazie a questo attacco al crimine organizzato, il governatore Montes divenne un favorito nella prossima corsa presidenziale. Montes promette di riformare il paese recidendo i legami tra americani, autorità di polizia e cartelli della droga in modo che ogni parte del Messico sia libera da ogni forma di narcoterrorismo. Ma quanto di ciò era vero?

Bene, durante gli ultimi momenti della serie Netflix, abbiamo visto Gandara trasferirsi in un nuovo stato con una borsa piena di denaro sporco, il che significa che continuerà a svolgere ogni genere di attività illegale altrove senza dover affrontare le ripercussioni delle sue azioni in prigione come direttore. Il capo del cartello della divisione settentrionale, la cui facciata era una società di cemento, ha acquistato una banca texana, creando così una nuova base operativa che non coinvolgeva una prigione e i suoi detenuti. Detto questo, con Juan come capo della prigione di Ciudad Juarez, la struttura correttiva è migliorata molto. I rapporti tra i prigionieri e le autorità carcerarie sono amichevoli. Ogni detenuto ha la propria cella e l’intero edificio sembrava incredibilmente organizzato e pulito. E forse è per questo che il governatore (o forse il presidente) Montes è disposto a parlare di lavoro con Juan.

La serie non ha chiarito se Montes e Juan intraprenderanno qualche tipo di attività illegale o meno. È del tutto possibile che Montes voglia che Juan usi le sue abilità per riformare i peggiori criminali del Messico, soprattutto perché ha dimostrato di avere il potere di farlo negli ultimi anni. Tuttavia, poiché i cartelli e i criminali esistono ancora, vorrebbero vendicarsi di Montes per essersi fatta strada verso il trono gettandoli tutti sotto il proverbiale autobus. Quindi, per preservare la sua posizione, forse Montes ha bisogno di Juan e dei suoi contatti. Anche se il presidente e il boss non prendono parte a nulla di illecito, si aiuteranno sicuramente a vicenda per mantenere la corona sulle rispettive teste.

Cell: trailer italiano con John Cusack e Samuel L. Jackson

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Cell: trailer italiano con John Cusack e Samuel L. Jackson

Notorious Pictures ha diffuso online il trailer italiano ufficiale di Cell, il nuovo film che vede protagonisti John Cusack e Samuel L. Jackson che se la vedranno contro gli Zombie.

Cell è diretto da Tod Williams (Paranormal Activity 2), il film si basa sull’omonimo romanzo apocalittico di Stephen King, che ha adattato la sceneggiatura insieme a Adam Alleca (L’ultima casa a sinistra). Il film uscirà nelle nostre sale il prossimo 14 luglio.

https://www.youtube.com/watch?v=X-5OjYt70eM

Cell è un romanzo di Stephen King, edito in Italia da Sperling & Kupfer a marzo 2006, tradotto da Tullio Dobner. Può rientrare nei generi fantascienza, horror e catastrofico.

Dopo la pubblicazione del settimo ed ultimo romanzo del ciclo La torre nera, King aveva annunciato in alcune interviste e nel proprio sito internet l’intendimento di non dare più alle stampe alcun nuovo romanzo, convinto di essere caduto vittima di un momento di scarsa ispirazione creativa, alla luce di una evidente tendenza a riproporre nei romanzi più recenti argomenti e sviluppi narrativi già presenti in opere giovanili.

Tuttavia, dopo un periodo relativamente breve di silenzio, il famoso scrittore del Maine ha ceduto al potere della sua inventiva. Ha dato alle stampe, nel giro di pochi mesi, Colorado Kid, un racconto di mystery, e – agli inizi del 2006 – questo corposo e complesso romanzo di fantascienza catastrofica Cell, nel quale peraltro non mancano sviluppi che possono ricordare quelli di un suo celebre capolavoro del passato, L’ombra dello scorpione.

Cell: recensione del film di Tod Williams

Cell: recensione del film di Tod Williams

Approda finalmente al cinema Cell di Tod Williams, tratto dall’omonimo romanzo di Stephen King. L’illustratore Kyle Riddle si trova all’aeroporto di Boston di rientro da un colloquio di lavoro e intenzionato a tornare a casa in breve tempo per tentare di risolvere la difficile situazione familiare che si è lasciato alle spalle. Improvvisamente si scatena l’Apocalisse quando un misterioso segnale acustico trasmesso dai telefoni cellulari inizia a disseminare la pazzia fra le persone, trasformando all’istante gli utenti in bestie sanguinarie e senza controllo. Tentando di sfuggire al caos generale, Kyle fa la conoscenza di alcuni dei pochi scampati all’impulso distruttivo e insieme a loro cerca un modo per tornare dalla moglie e dal figlio senza sapere nel frattempo quale sorte gli sia toccata.

Cell è un mix volontario e consapevole di diverse matrici per nulla originali di generi 

Dopo oltre dieci anni di gestazione e numerosi avvicendamenti di grandi nomi alla possibile guida del progetto – inizialmente addirittura Eli Roth –  ecco finalmente trasposto sul grande schermo uno dei lavori letterari sicuramente più interessanti della New Age del Maestro del Brivido Stephen King. Cell si presenta fin dalla sua matrice romanzesca come un volontario e consapevole mix di diverse matrici per nulla originali (zombie, post-apocalyptic, survival horror) ma originariamente miscelati con la straordinaria maestria che è propria solo dello scrittore di Portland, gettando sguardi citazionistici che da Romero muovono attraverso McCarthy e giungono fino ai redivivi al gusto cocainomane di Boyle. Purtroppo però ciò che poteva risultare avvincente sulla carta si traduce in qualcosa di assolutamente poco riuscito nella forma filmica, complice forse la regia scialba ed estremamente ingenua di Tod Williams e una sceneggiatura inspiegabilmente priva di guizzi evocativi scritta a quattro mani da King stesso e Adam Alleca.

Cell

Dopo un incipit dominato da uno stile visivo ibrido di pseudo docufiction potenzialmente promettente ma subito abbandonato in favore di una narrazione classica, la pellicola si struttura nei classici tre atti narrativi ricorrendo a una cadenza degli eventi del tutto priva di spessore, concedendo solo sporadicamente alcune sequenze ad effetto e concludendosi con un epilogo a dir poco emblematico e del tutto dissimile (per volere dell’autore) dal romanzo. John Cusack torna affianco al tenebroso Samuel L. Jackson dopo la precedente esperienza targata King di 1408 (2007), ma se il primo adotta l’ormai consolidata e ottimale recitazione straniante, il secondo si adagia sugli allori tarantiniani e compie il minimo indispensabile, adottando una monoespressività che ha come effetto almeno quello di favorire le ottime interpretazioni della giovane Isabelle Fuhrman e dell’elegantissimo Stacy Keach.

Forse complice l’eccessivo tempo d’incubazione che ne ha ingigantito le aspettative, Cell finisce per sprecare clamorosamente le potenzialità in suo possesso, rivelandosi niente più che un prodotto di basso intrattenimento sicuramente non paragonabile alle evocazioni perturbanti e ai sottesi richiami socio-politici della sua originaria matrice.

Cell: prima foto del film sul romanzo di Stephen King

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Cell: prima foto del film sul romanzo di Stephen King

Stephen King e cinema, un binomio che, anno dopo anno, non può che rinnovarsi. Numerosi, infatti, sono stati gli adattamenti cinematografici che hanno avuto ad oggetto i romanzi firmati dal Re del genere horror. Ultimo in dirittura di arrivo è Cell, film ambientato nell’universo dell’omonimo romanzo pubblicato in Italia nel 2006.

A promuovere la pellicola, diretta da Tod Williams, giunge una prima immagine ufficiale che ci mostra il protagonista John Cusack sul set.

Cell

Qui di seguito vi proponiamo la sinossi ufficiale del romanzo Cell sul quale si baserà il film diretto da Williams:

Boston, primo ottobre. Tutto va bene. È un luminoso pomeriggio di sole, la gente passeggia nel parco, gli aerei atterrano quasi in orario. Per Clayton Riddell è il più bel giorno della sua vita. In quel preciso istante, il mondo finisce. A milioni, quelli che hanno un cellulare all’orecchio impazziscono improvvisamente, regredendo allo stadio di belve feroci. In un attimo, un misterioso impulso irradiato attraverso gli apparecchi distrugge il cervello, azzerando la mente, la personalità, migliaia di anni di evoluzione. In poche ore, la civiltà è annientata, l’homo sapiens non è mai esistito, lasciando al suo posto un branco di sanguinari subumani privi della parola. Ma questo è solo l’inizio.

Nel cast del film, a fianco di John Cusack figurano Samuel L. JacksonIsabelle Fuhrman Stacy keach.

Ancora, tuttavia, non è stata resa pubblica alcuna data di pubblicazione.

Fonte: Gamesradar

Cell: nuova clip con Samuel L. Jackson

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Cell: nuova clip con Samuel L. Jackson

Guarda la nuova clip inedita di Cell, il film  adattamento cinematografico del celebre romanzo di Stephen King del 2006 diretto da Tod Williams (Paranormal Activity 2) con protagonisti John Cusack (Maps to the stars, Il cacciatore di donne),  Samuel L. Jackson (Pulp Fiction, Django Unchained)Isabelle Fuhrman (Hunger Games, After Heart).

Cell: recensione del film di Tod Williams

Cell è un romanzo di Stephen King, edito in Italia da Sperling & Kupfer a marzo 2006, tradotto da Tullio Dobner. Può rientrare nei generi fantascienza, horror e catastrofico.

Dopo la pubblicazione del settimo ed ultimo romanzo del ciclo La torre nera, King aveva annunciato in alcune interviste e nel proprio sito internet l’intendimento di non dare più alle stampe alcun nuovo romanzo, convinto di essere caduto vittima di un momento di scarsa ispirazione creativa, alla luce di una evidente tendenza a riproporre nei romanzi più recenti argomenti e sviluppi narrativi già presenti in opere giovanili.

Tuttavia, dopo un periodo relativamente breve di silenzio, il famoso scrittore del Maine ha ceduto al potere della sua inventiva. Ha dato alle stampe, nel giro di pochi mesi, Colorado Kid, un racconto di mystery, e – agli inizi del 2006 – questo corposo e complesso romanzo di fantascienza catastrofica Cell, nel quale peraltro non mancano sviluppi che possono ricordare quelli di un suo celebre capolavoro del passato, L’ombra dello scorpione.

Cell: John Cusack e Samuel L. Jackson contro gli zombie [Trailer]

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Guarda il trailer ufficiale di Cell, il nuovo film che vede protagonisti John Cusack e Samuel L. Jackson che se la vedranno contro gli Zombie.  Cell è diretto da Tod Williams (Paranormal Activity 2), il film si basa sull’omonimo romanzo apocalittico di Stephen King, che ha adattato la sceneggiatura insieme a Adam Alleca (L’ultima casa a sinistra).

 

Cell è un romanzo di Stephen King, edito in Italia da Sperling & Kupfer a marzo 2006, tradotto da Tullio Dobner. Può rientrare nei generi fantascienza, horror e catastrofico.

Dopo la pubblicazione del settimo ed ultimo romanzo del ciclo La torre nera, King aveva annunciato in alcune interviste e nel proprio sito internet l’intendimento di non dare più alle stampe alcun nuovo romanzo, convinto di essere caduto vittima di un momento di scarsa ispirazione creativa, alla luce di una evidente tendenza a riproporre nei romanzi più recenti argomenti e sviluppi narrativi già presenti in opere giovanili.

Tuttavia, dopo un periodo relativamente breve di silenzio, il famoso scrittore del Maine ha ceduto al potere della sua inventiva. Ha dato alle stampe, nel giro di pochi mesi, Colorado Kid, un racconto di mystery, e – agli inizi del 2006 – questo corposo e complesso romanzo di fantascienza catastrofica Cell, nel quale peraltro non mancano sviluppi che possono ricordare quelli di un suo celebre capolavoro del passato, L’ombra dello scorpione.

Céline Sciamma racconta il suo Tomboy

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Dopo la proiezione del film Tomboy la talentuosa Céline Sciamma si è concessa al suo pubblico che altro non desiderava se non soddisfare alcuni interrogativi legati all’opera appena vista. La prima domanda volta alla regista riguardava eventuali prove fatte prima di girare con i piccoli interpreti.

Celebrity Wines – Hernanes: una clip esclusiva dal documentario

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Celebrity Wines – Hernanes: una clip esclusiva dal documentario

Si intitola Celebrity Wines, sarà al cinema il 15, 16 e 17 luglio, ed è distribuito da RS productions e My personal Italy, da cui è stato anche prodotto.

Il documentario raccoglie le esperienze di sette celebrità – italiane e straniere – che possiedono delle cantine vinicole in Italia: è stato ideato da Esmeralda Spadea e ha come protagonisti Trudie Styler, Ronn Moss, Al Bano Carrisi, GianMarco Tognazzi, Anderson Hernanes, Johnson Righeira, Carlo Cracco, Rosa Fanti e Jarno Trulli.

https://www.youtube.com/watch?v=uX3Nxo1E5Oc

Celebrity Wines – la trama

Esmeralda Spadea viaggia in Italia alla scoperta dei vini delle star. Un’esplorazione della cultura vitivinicola italiana attraverso i racconti di celebrity che hanno scelto di produrre vino nelle nostre regioni. In Toscana troviamo Trudie Styler che produce insieme al marito Sting, in Lazio Gianmarco Tognazzi, in Piemonte Johnson Righeira e Anderson Hernanes, in Puglia Al Bano e Ronn Moss, in Abruzzo Jarno Trulli, in Romagna Carlo Cracco e Rosa Fanti, e molti altri. Tra un aneddoto divertente e un ricordo commovente legato al vino, conosciamo un lato insolito delle star e del nostro Paese.

Con la partecipazione straordinaria di:

Al Bano Carrisi, dal cuore della sua Puglia, racconta l’intreccio fra la sua carriera di cantautore di fama mondiale e la passione per il vino, svelando l’importanza delle radici, della passione e del sacrificio. Ingredienti fondamentali non solo per produrre vini di qualità, ma anche per vivere la vita con entusiasmo e luminoso ottimismo. Nell’intervista si lascerà andare anche a qualche dolce ricordo del duo Al Bano & Romina Power.

Nel Territorio Libero della Tognazza, non lontano da Roma, nascono le etichette “molto eno e poco logiche” di GianMarco Tognazzi, autentici vini della memoria che riportano al passato degli affetti, della famiglia e dell’infanzia, mescolandosi con la magia del cinema italiano e gli esilaranti aneddoti cinematografici del grande Ugo. Pochi sanno che anche la famosa “supercazzola” e l’idea de “La grande abbuffata” sono nate proprio in quella tenuta e i nomi dei vini richiamano quegli episodi, ad esempio “Antani”, “Tapioco” e molti altri.

In Abruzzo, Jarno Trulli unisce il tempo lento della vite al ritmo folgorante delle corse in Formula 1. Con dedizione, cura e un tocco di sano sprezzo del pericolo, i suoi vini nascono dall’idea che nulla è impossibile e si possono sempre sperimentare metodi nuovi per spostare più avanti limiti e confini. Ad esempio, l’idea di sperimentare con le uve fino al punto di produrre un vino passito in Abruzzo.

La forza rituale del racconto, balsamo per la condivisione delle esperienze e delle emozioni, è l’anima del progetto vitivinicolo della regista e attrice Trudie Styler insieme al marito Sting e all’enologo Riccardo Cotarella. Dal Palagio, tra le colline toscane, le due star inglesi affidano il loro messaggio in bottiglia alle loro creazioni: canzoni senza tempo, racconti cinematografici e vini pregni di storie.

Nel Monferrato, un “profeta”, come veniva soprannominato sui campi da calcio di Lazio, Inter e Juventus, sorseggia il silenzio: è il calciatore brasiliano Anderson Hernanes, che nella sua Ca’ del Profeta produce etichette dai nomi ispirati a passi della Bibbia, carichi di profonda saggezza e amore per l’Italia.

Anticipatore di mode musicali, futurista e artista pop, Johnson Righeira parte dal Canavese, non lontano dalla sua Torino, per viaggiare nel tempo: con i suoi brani di fama planetaria inneggia all’innocenza della libertà creativa e sogna di restare matto e originale per sempre. Proprio come il suo vino.

L’esperienza culinaria e l’amore per la Romagna guidano la riscoperta del territorio da parte di Carlo Cracco: insieme alla moglie Rosa Fanti, originaria di Santarcangelo, lo chef ha riportato in vita un vitigno autoctono che si credeva perduto, dimostrando ancora una volta il valore fondamentale delle radici. Non solo per la produzione del vino.

Immerso in un sole pugliese che ricorda le atmosfere californiane, un attore e rocker dall’animo gentile sceglie il vino per entrare in contatto con le vibrazioni della terra e unirsi all’energia tutta italiana del gusto per la vita: Ronn Moss canta le sue canzoni tra le vigne, celebrando una carriera di successi che continua proprio grazie all’amore per l’Italia.

Celebrity Hunted – Caccia all’uomo, annunciato il cast della quarta edizione

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Prime Video ha annunciato oggi la quarta stagione e il cast del reality thriller Original italiano, Celebrity Hunted – Caccia all’uomo, che vedrà darsi alla fuga e cercare di non farsi catturare da un team di “cacciatori” otto personaggi di spicco del panorama italiano: l’attore Raoul Bova in coppia con la moglie, l’attrice Rocío Muñoz Morales, la modella e star televisiva Belen Rodriguez in coppia con la sorella, la modella e influencer Cecilia Rodriguez, il rapper Guè e il cantante Ernia, i comici Herbert Ballerina e Brenda Lodigiani.

Dopo il successo delle prime tre stagioni, l’edizione di quest’anno tornerà a regalare al pubblico di Prime Video momenti di spettacolo carichi di suspense e adrenalina, con un pizzico di comicità.

Celebrity Hunted – Caccia all’uomo è un reality thriller che vede un gruppo di celebrità darsi alla fuga in lungo e in largo per l’Italia, nel tentativo di mantenere l’anonimato e preservare la loro libertà per due settimane, con limitate risorse economiche. A dar loro la caccia saranno alcuni tra i più noti analisti e investigatori professionisti, esperti di cyber security, profiler e human tracker. I ‘cacciatori’ potranno utilizzare qualsiasi mezzo legale per rintracciare le celebrità come ad esempio, tracciamenti telefonici, telecamere di video sorveglianza, sistemi di riconoscimento delle targhe e libero accesso alle informazioni utili per la “caccia”.

Celebrity Hunted – Caccia all’uomo 2: il cast del reality

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Celebrity Hunted – Caccia all’uomo 2: il cast del reality

Amazon Prime Video ha annunciato oggi il cast della seconda stagione del reality thriller Amazon Original italiano, Celebrity Hunted – Caccia all’uomo, che porterà sullo schermo sette personaggi di spicco del panorama italiano tra cui l’attrice e presentatrice Vanessa Incontrada, l’attore Stefano Accorsi, la cantante Elodie in coppia con la rapper M¥ss Keta, la presentatrice televisiva e radiofonica Diletta Leotta, la popstar Achille Lauro e il produttore discografico Boss Doms.

La prima stagione ha debuttato con successo a marzo 2020, offrendo ai clienti Prime una serie innovativa in cui personaggi famosi cercano di non farsi catturare. Questa seconda stagione – che torna a grande richiesta del pubblico e con commenti dei fan come “Non vedo l’ora che esca la seconda stagione”, “Fate un’altra stagione, non faccio altro che guardare questa serie tv”, “Voglio la seconda stagione” –  offrirà una nuova emozionante avventura con una narrazione innovativa, intrisa di momenti di suspense e coinvolgenti e una sana dose di leggerezza. La seconda stagione di Celebrity Hunted – Caccia all’uomosarà disponibile in esclusiva su Prime Video nel 2021.

Celebrity Hunted – Caccia all’uomo  2 è un real-life thriller che vede un gruppo di celebrità darsi alla fuga in lungo e in largo per l’Italia, nel tentativo di mantenere l’anonimato e preservare la loro libertà per 14 giorni, con limitate risorse economiche. A dar loro la caccia saranno alcuni tra i più noti analisti e investigatori professionisti, esperti di cyber security, profiler e human tracker provenienti dalle forze dell’ordine e dai servizi segreti militari. I ‘cacciatori’ potranno utilizzare qualsiasi mezzo legale per rintracciare le celebrità come ad esempio, tracciamenti telefonici, telecamere di videosorveglianza, sistemi di riconoscimento delle targhe e libero accesso alle informazione utili per la “caccia”.

Il format Banijay Celebrity Hunted – Caccia all’uomo, è prodotto da Endemol Shine Italy ed è basato su una serie originale creata da Shine TV, società di produzione britannica.

La seconda stagione della serie Amazon Original Celebrity Hunted – Caccia all’uomo si unirà alle migliaia di show e film disponibili nel catalogo Prime Video, tra cui il documentario Amazon Original FERRO prodotto in Italia e serie Amazon Original pluripremiate e acclamate dalla critica come Fleabag e The Marvelous Mrs. Maisel, Jack Ryan di Tom Clancy, Guava Island di Donald Glover, Troop Zero, The Boys, Homecoming,tutti disponibili su Prime Video senza costi aggiuntivi per i clienti Prime, che godono anche della consegna il giorno successivo, della musica in streaming e altro ancora. Altre serie italiane originali, di cui è stata annunciata la produzione, includono Bang Bang Baby, Vita da Carlo, Everybody Loves Diamonds e Dinner Club.

I clienti Prime potranno guardare Celebrity Hunted – Caccia all’uomo Seconda Stagione tramite l’app Prime Video disponibile per smart TV, dispositivi mobili, Fire TV, Fire TV stick, tablet Fire, Apple TV, console di gioco, Chromecast e tramite Vodafone TV. Grazie all’app di Prime Video, i clienti Prime possono scaricare gli episodi sui loro dispositivi mobili e tablet e guardarli ovunque offline senza costi extra al loro abbonamento Prime a €3.99/mese. I nuovi clienti possono scoprire di più su amazon.it/prime e godere di 30 giorni di prova gratuiti.

Celebrity Hunted – Caccia all’uomo: Prime Video annuncia la terza stagione

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Prime Video ha annunciato oggi la terza stagione e il cast del reality thriller Original italiano, Celebrity Hunted – Caccia all’uomo, che vedrà darsi alla fuga e cercare di non farsi catturare da un team di “cacciatori” nove personaggi di spicco del panorama italiano: l’attore Luca Argentero in coppia con la moglie, l’attrice Cristina Marino, gli attori Salvatore Esposito e Marco D’Amore, la comica, conduttrice televisiva e attrice Katia Follesa, i volti noti del gruppo comico The Jakal Ciro Priello e Fabio Balsamo e il rapper Rkomi e il cantante Irama. Dopo il successo delle prime due stagioni, l’edizione di quest’anno tornerà a regalare al pubblico di Prime Video momenti di spettacolo carichi di suspense e adrenalina, con un pizzico di comicità. Celebrity Hunted – Caccia all’uomo S3 sarà disponibile in esclusiva su Prime Video nel 2022.

Celebrity Hunted – Caccia all’uomo è un real-life thriller che vede un gruppo di celebrità darsi alla fuga in lungo e in largo per l’Italia, nel tentativo di mantenere l’anonimato e preservare la loro libertà per due settimane, con limitate risorse economiche. A dar loro la caccia saranno alcuni tra i più noti analisti e investigatori professionisti, esperti di cyber security, profiler e human tracker provenienti dalle forze dell’ordine e dai servizi segreti militari. I ‘cacciatori’ potranno utilizzare qualsiasi mezzo legale per rintracciare le celebrità come ad esempio, tracciamenti telefonici, telecamere di videosorveglianza, sistemi di riconoscimento delle targhe e libero accesso alle informazioni utili per la “caccia”.

“Siamo entusiasti di annunciare ai nostri clienti Prime Video in Italia un’altra emozionante stagione di Celebrity Hunted – Caccia all’uomo”, ha affermato Georgia Brown, Head of European Originals, Amazon Studios. “Le prime due stagioni sono state un enorme successo, portando innovazione nel genere grazie a un notevole sforzo produttivo e a un cast di grandi talenti”.

“Siamo felici di poter annunciare al pubblico di Prime Video in Italia l’arrivo della terza stagione di Celebrity Hunted – Caccia all’uomo”, ha dichiarato Nicole Morganti, Head of Italian Originals di Amazon Studios. “Le ultime due edizioni hanno confermato il grande successo di questo format, contraddistinto non solo da una produzione qualitativamente di primo livello ma soprattutto da una narrazione nuova ed innovativa che cambia le regole tradizionali del reality show mescolandola alla narrazione di una serie action. Siamo convinti che anche quest’anno Celebrity Hunted regalerà momenti avvincenti, divertenti e pieni di adrenalina grazie ad un nuovo ed ambizioso cast in grado di appassionare e coinvolgere il nostro pubblico, offrendo un’esperienza di intrattenimento davvero unica”.

“Celebrity Hunted è stato il primo show unscripted italiano di Amazon Prime Video ed essere arrivati alla terza stagione, con un format così rivoluzionario e con un linguaggio del tutto innovativo, è motivo di grande soddisfazione per tutti noi”, afferma Leonardo Pasquinelli, CEO di Endemol Shine Italy. “Grazie al lavoro in totale sinergia con Prime Video, con questo show abbiamo inaugurato una dimensione completamente nuova del genere reality, offrendo al pubblico un prodotto di qualità altissima a ogni livello: un racconto ricco di adrenalina, emozioni, tensione e divertimento, con immagini visivamente straordinarie e un cast eccezionale ad ogni stagione, pronto a mettersi in gioco in questa esperienza incredibile, per loro, per noi che la realizziamo, e per il pubblico che la guarderà”.

Il format Banijay Celebrity Hunted – Caccia all’uomo, è prodotto da Endemol Shine Italy ed è basato su una serie originale creata da Shine TV, società di produzione britannica.

La terza stagione dello show Original Celebrity Hunted si unirà a migliaia di film e serie già presenti nel catalogo di Prime Video, tra cui le produzioni italiane Original The Ferragnez – La serie, All or Nothing: Juventus, Anni da cane, Dinner Club, Vita da Carlo, FERRO, Celebrity Hunted – Caccia all’uomo Stagione 1 e Stagione 2, e LOL: Chi ride è fuoriStagione 1 e Stagione 2; le serie pluripremiate Fleabag e The Marvelous Mrs. Maisel e i grandi successi come Jack Ryan, The Boys, Borat – Seguito di film cinema, Il principe cerca figlio, Senza Rimorso, Good Omens e Carnival Row, oltre a contenuti in licenza disponibili in più di 240 paesi e territori nel mondo, e le dirette in esclusiva in Italia delle 16 migliori partite del mercoledì sera della UEFA Champions League, oltre che della Supercoppa UEFA, per tre stagioni dal 2021/22. Altre serie Original già annunciate sono Bang Bang Baby, The Bad Guy, Everybody Loves Diamonds e Prisma.

I clienti Prime potranno vedere Celebrity Hunted S3 tramite l’app Prime Video disponibile per Smart TV, dispositivi mobili, Fire TV, Fire TV stick, Fire tablet, Apple TV, console di gioco, Chromecast e Vodafone TV. Grazie all’app i clienti potranno scaricare gli episodi sui loro dispositivi mobili per la visione offline senza costi aggiuntivi all’abbonamento Prime dal costo di €36/anno. I nuovi clienti possono registrarsi ad Amazon Prime e ottenere un periodo di prova gratuito su amazon.it/prime.

Partecipanti:

Luca Argentero
Nato a Torino, dopo gli studi superiori si laurea nel 2004 in Economia e Commercio. Nel 2005 debutta come attore nella serie televisiva “Carabinieri” e l’anno successivo debutta sul grande schermo con il film “A casa nostra”, regia di Francesca Comencini. Nel 2007 ritorna nelle sale cinematografiche con “Saturno contro”, diretto da Ferzan Ozpetek, e “Lezioni di cioccolato”, regia di Claudio Cupellini. Nel 2008 è protagonista dei film “Solo un padre” di Luca Lucini, e nel 2009 di “Diverso da chi?”, per la regia di Umberto Carteni, con Claudia Gerini, interpretazione che gli vale la sua prima candidatura al David di Donatello come miglior attore protagonista. Nello stesso anno escono “Il grande sogno” di Michele Placido con Jasmine Trinca e Riccardo Scamarcio, dove veste i panni di un leader del movimento studentesco del ’68, e, dopo una serie di commedie di successo, arriva ai due film internazionali “Mangia prega ama”, regia di Ryan Murphy, con Julia Roberts e “Le Guetteur” con Daniel Auteil. Nel 2020, interpreta come protagonista la serie televisiva “Doc – nelle tue mani” che ottiene un successo incredibile in Italia – con ascolti altissimi oltre il 30% di share – e nel resto del mondo (tra cui Spagna, Portogallo, Francia e Inghilterra ma anche Australia, Nuova Zelanda e Paesi dell’America Latina). Il successo si ripete anche con la seconda stagione mentre su Disney Plus sta andando ora in onda la serie “Le Fate Ignoranti”, che lo vede sempre protagonista, diretta da Ferzan Ozpetek, tratta dall’omonimo film. Dal 2012 è vicepresidente della Onlus 1caffe.org che cerca di riproporre la tradizione del “caffè sospeso” a scopo benefico.

Cristina Marino
Inizia da adolescente la carriera di modella, finché nel 2009 viene notata da Federico Moccia che la sceglie per il film “Amore 14”. Nel 2015 recita nella commedia natalizia “Natale ai Caraibi” diretta da Neri Parenti. Nel 2016 entra a far parte del cast della quarta stagione di “A un passo dal cielo” e della serie di successo Sky “1993” diretta da Giuseppe Gagliardi. Nello stesso anno recita anche nel film tv Sky “Tafanos”. Grazie alla sua attitudine allo sport e alla danza nel 2017 entra nel cast del programma di FoxLife “Dance Dance Dance” uscendone vincitrice. Sempre il suo amore per lo sport la porta a fondare Befancyfit. Nato prima come blog dedicato al wellness e divenuto in poco tempo una piattaforma, Befancyfit propone un vero e proprio stile di vita. Tutto questo nel 2021 diventa “Il metodo Befancyfit”, un manuale. Dal 2018 è nel cast della seconda e terza stagione della serie tv “L’isola di Pietro”. L’anno successivo invece recita sia nel film “Il venditore di donne” di Fabio Resinaro  che nel film “Il talento del calabrone” diretto da Giacomo Cimini. Da poco sono terminate le riprese del film “Uomini da marciapiede” con la regia di Francesco Albanese.

Katia Follesa
Katia Follesa approda alla televisione nel 2004, insieme con Valeria Graci nel duo Katia e Valeria. Negli anni seguenti danno vita in Zelig Circus a diversi personaggi tra i quali le due stralunate aspiranti Miss Italia e Katiana e Valeriana. Prende parte a numerosi programmi comici quali Scherzi a parte, Buona la Prima, Colorado Cafè, Mamma mia, ma anche Quelli che il Calcio, Burlesque, Take me out. Nel 2010, inizia la sua esperienza alla conduzione di programmi televisivi quali Salsa Rosa (Comedy Central), Zelig Off e Zelig One(Italia 1), Quanto manca (Rai2) e a Trasformat (Italia 1) come “valletta comica” nel programma condotto da Enrico Papi. Nel 2013 è giurata a Cuochi e Fiamme su La7, mentre dal 2015 al 2017 torna su Comedy Central alla conduzione di Fish & Chips in coppia con Angelo Pisani. Dal 2017 al 2019 conduce Junior Bake Off e Cake Star su Real Time, che tornerà a condurre nel 2022 assieme a Damiano Carrara. Nel 2017 è ospite fissa del game show musicale Bring The Noise (Italia 1). Nella stagione 2019-2020, fa parte del cast fisso della Repubblica delle Donne, condotto da Piero Chiambretti e conduce 90 Special su Italia 1 con Nicola Savino. Nel 2021 conduce D’Amore e d’accordosu Real Time e nello stesso anno partecipa alla prima edizione di LoL: Chi ride è fuori su Prime Video, arrivando seconda classificata. Molto attiva anche in radio, nel 2012 ha condotto Scaldasole Night Live su Radio Popolare e dal 2018 è in onda tutti i giorni su Radio 101 in coppia con Alvin. Katia Follesa ha lavorato anche al cinema debuttando nel 2011 in Vacanze di Natale a Cortinaper la regia di Neri Parenti e nel 2012 in Benvenuti al nord diretto da Luca Miniero.

Salvatore Esposito
Salvatore Esposito napoletano classe ‘86, studia all’Accademia di Teatro Beatrice Bracco e poi alla Scuola di Cinema di Napoli. In seguito si trasferisce a Roma, dove nel 2013 viene scritturato per il suo primo ruolo nella serie TV Il clan dei camorristi. Il successo, però arriva con Gomorra – La serie (2014) tratta dal romanzo di Roberto Saviano. È questo ruolo da protagonista in tutte quattro le stagioni che permette a Esposito di raggiungere la fama, grazie anche al grande successo della serie. Nel 2016 è sul grande schermo con un Lo chiamavano Jeeg Robot, nei panni di un giovane malavitoso. Si distacca da questa immagine di mafioso con i successivi impegni al cinema: “Zeta” e “Veleno” e soprattutto con la commedia Puoi baciare lo sposo (2018). Nel 2019 Salvatore è il protagonista de L’Eroe ed entra a far parte della quarta stagione della serie Tv Fargo. Tra i suoi ultimi film ricordiamo AFMV – Addio fottuti musi verdi, Taxi 5, L’immortale e Spaccapietre. Nel 2020 ha iniziato le riprese della commedia Rosanero di Andrea Porporati e del film L’ultima cena di Davide Minnella. Nel 2021 Salvatore pubblica il suo primo romanzo Lo Sciamano.

Marco D’Amore
Classe 1981, è diplomato attore presso la Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi. Debutta in teatro a 18 anni al fianco di Toni Servillo ne “Le avventure di Pinocchio”, per la regia di Andrea Renzi. Dal 2005 scrive dirige e produce per il teatro, il cinema e la televisione, soprattutto nell’ambito de “La piccola società” casa di produzione fondata col regista e sceneggiatore Francesco Ghiaccio. Il primo film realizzato insieme “Un posto sicuro” gli vale il Nastro d’Argento per il valore civile dell’opera. È protagonista di film e serie televisive, collabora con registi quali Susanne Bier, Edoardo De Angelis, Peter Chelsom, Francesca Comencini, Claudio Cupellini, Stefano Sollima. Per il Teatro dirige “American Buffalo” di David Mamet, produzione Eliseo, vincitore di due Maschere del Teatro e candidato al premio Ubu. Nel 2019 scrive dirige ed interpreta il film “L’immortale” che gli vale il Nastro d’Argento come miglior Regista Esordiente e la candidatura ai David di Donatello. È direttore artistico, regista e attore dell’ultima stagione di Gomorra la Serie.

Ciro Priello
Ciro Priello, napoletano, classe 1986. Pochi sanno che da piccolo voleva fare il ballerino professionista. Studia per anni danza, poi canto e recitazione, ma alla fine prevale la passione per i video e appende le scarpe al chiodo. Con l’amico di sempre, il regista dei The Jackal Francesco Ebbasta, comincia a sperimentare nuovi linguaggi visivi e la danza lo aiuta a sviluppare una comicità unica e molto fisica, quasi slapstick, come dicono a Napoli. E così, il volto simbolo dei The Jackal diventa il protagonista di “AFMV (Addio fottuti musi verdi)”, primo film del gruppo. Negli anni ha partecipato come attore a diverse produzioni cinematografiche: “Ci devo pensare” (2015), “Gatta Cenerentola” (2017), “La Tristezza ha il sonno leggero” (2021) e non ultimo avrà un ruolo nel nuovo film di Giampaolo Morelli “Falla girare” in uscita nel 2022. Grande imitatore, è ormai nota la sua partecipazione al programma televisivo di Rai 1 “Tale e Quale Show” e la sua interpretazione di Alessandro Borghese, nella puntata speciale del programma “4 Ristoranti” targata The Jackal. Nel 2020 sbarca su Prime Video nella prima edizione del programma cult “LOL”, vincendo la trasmissione. Con l’amico e collega Fabio Balsamo partecipa nel 2020 al programma “Qui e Adesso” di Massimo Ranieri, in onda su rai3. A luglio 2021 è insieme ai The Jackal protagonista di “Europei a Casa The Jackal” su Raiplay. Insieme agli altri talent del collettivo, è una delle voci di “Biscotti’s – Storie dell’Internet”, il secondo podcast firmato The Jackal in partnership con Spotify. Durante il Festival di Sanremo 2022, ha condotto il programma “Prima Festival” su Rai 1. Lo vedremo al cinema quest’anno nel film “Falla girare” di Giampaolo Morelli. Il libro della sua vita è “Soffocare” di Chuck Palahniuk. Il luogo del cuore: la figlia.

Fabio Balsamo
Fabio Balsamo nasce a Casalnuovo di Napoli nel 1989. È noto al grande pubblico soprattutto per essere parte degli amatissimi The Jackal, ma il suo percorso artistico abbraccia anche il teatro, il cinema e la tv con importanti collaborazioni e esperienze artistiche tra cui quelle con Maurizio Casagrande e Massimiliano Gallo. Conosciuto principalmente come attore comico, Fabio ha in realtà al suo attivo un curriculum artistico molto ampio che spazia dal teatro classico a quello contemporaneo e drammatico. Ha infatti conseguito una laurea in Arte Drammatica, con 110 e lode, presso l’Università Popolare dello Spettacolo; continuando a formarsi successivamente nel doppiaggio e nel canto. Nel 2015 debutta al cinema con il film “Babbo Natale non viene da Nord” per la regia di Maurizio Casagrande. A teatro recita in diverse produzioni come “Sei personaggi in cerca d’autore”, “Macbeth” e “Salomé”. Nel 2017 è uno dei protagonisti del primo film al cinema dei The Jackal, AFMV – Addio fottuti musi verdi. Lo ritroveremo poi sul grande schermo nel 2020 con “7 ore per farti innamorare” opera prima di Giampaolo Morelli. Con l’amico e collega Ciro Priello partecipa nel 2020 al programma “Qui e Adesso” di Massimo Ranieri, in onda su rai3. A luglio 2021 è insieme ai The Jackal protagonista di “Europei a Casa The Jackal” su Raiplay. Insieme agli altri talent del collettivo, è una delle voci di “Biscotti’s – Storie dell’Internet”, il secondo podcast firmato The Jackal in partnership con Spotify. E sempre con i The Jackal, nel 2021, è nel cast della serie Netflix di grande successo “Generazione 56k”.Lo vedremo al cinema quest’anno nel film “(Im)perfetti Criminali” di Alessio Maria Federici, “Tre di troppo” di Fabio de Luigi e “Falla girare” di Giampaolo Morelli.

RKOMI
Classe 1994, Rkomi comincia la sua carriera ad appena 17 anni con i primi mixtape autoprodotti. Dopo la pubblicazione del progetto Dasein Sollen, nel 2017 fa uscire il suo primo album ufficiale, Io in Terra, apprezzatissimo da pubblico e critica e certificato disco di Platino. Nel 2018 è la volta del libro/EP Ossigeno, un concept project dedicato proprio al suo originale processo creativo. Il suo personale percorso di studio e approfondimento della musica lo porta a iniziare ad approcciarsi alla melodia e a creare un genere musicale a sé, senza confini né definizioni, a cavallo tra il rap da cui proviene e la canzone d’autore a cui aspira. Nel 2019 esce l’album Dove gli occhi non arrivano, registrato tra l’Italia e il Sudafrica e lavoro particolarmente ambizioso, dove si distacca dal classico metodo di produzione trap e hip hop per abbracciare una musicalità più sfaccettata e multiforme. Dove gli occhi non arrivano è stato certificato disco di Platino. Per questo progetto, Rkomi ha chiamato a raccolta alcuni dei nomi più interessanti ed eclettici del panorama italiano: Elisa, Sfera Ebbasta, Ghali, Carl Brave, Dardust e Jovanotti, che lo ospitò in un’emozionante performance live, sul palco dell’ultimo grande Jova Beach Party a Milano Linate. Il suo ultimo lavoro ufficiale, Taxi Driver, uscito il 30 aprile 2021, è un concept album in cui ospita un artista per traccia (Tommaso Paradiso, Gazzelle, Ariete, Irama, Shablo, Sfera Ebbasta, Roshelle, Dardust, Ernia, Gaia, Tommy Dali, Chiello), accompagnandoli per un tratto di strada e adattando il suo stile a ognuno dei “passeggeri” che ospita. L’album ha infranto ogni record precedente: oltre ad avere accumulato ad oggi quattro dischi di Platino, è stato per diverse settimane alla n°1 della classifica italiana FIMI-GFK ed è tuttora a distanza di 46 settimane dalla sua uscita al terzo posto. È l’album più venduto del 2021 (fimi-gfk) e album italiano più ascoltato del 2021 su Spotify. Di Taxi Driver è stata realizzata anche una versione speciale targata Mtv Unplugged, registrata dal vivo e in versione acustica al Teatro Carcano di Milano con svariati ospiti esclusivi. Attualmente Rkomi dopo l’uscita del singolo in compagnia di Elodie, La coda del diavolo, è in rotazione radiofonica con Insuperabile, brano che ha portato in gara sul palco del Festival di Sanremo di quest’anno.

IRAMA
Filippo Maria Fanti, in arte Irama, nasce a Carrara il 20 dicembre 1995. A soli 7 anni si appassiona alla musica, ascoltando i grandi cantautori italiani e inizia a scrivere le sue prime canzoni. Nel 2016 partecipa al Festival di Sanremo nella categoria Nuove Proposte con il brano “Cosa Resterà”, certificato disco d’oro. Nell’estate del 2016 vince la sezione Giovani del “Coca Cola Summer Festival”. L’anno seguente ritorna a partecipare al festival estivo di Canale 5, questa volta nella categoria Big. Nel 2017 conquista un posto nella scuola di “Amici”, nonché la vittoria del programma. Il suo singolo “Nera” raggiunge la certificazione di quadruplo Platino e anticipa l’album “Plume” che resta in classifica al primo posto per 11 settimane consecutive, rappresentando un vero e proprio record per l’Italia. Ottiene il triplo disco platino ed è anche l’unico disco dell’anno ad aver venduto 100 mila copie fisiche. Dal 2017 ad oggi per Irama è stato un susseguirsi di importanti riconoscimenti e traguardi, con un percorso artistico sempre in crescita. A fine 2020 Spotify comunica che il suo singolo “Mediterranea” è la canzone più ascoltata dell’anno sulla piattaforma. Nell’estate del 2021 esce “Melodia Proibita” (Doppio Platino) e a fine agosto collabora con Rkomi e Shablo nel brano “Luna Piena”, già certificato Tre volte Platino. Il 25 febbraio 2022 arriva la release de “IL GIORNO IN CUI HO SMESSO DI PENSARE” con la direzione artistica di Shablo: ed è ancora un successo. L’album entra direttamente al numero 1 della classifica Fimi/GfK degli album più venduti della settimana e il video di “OVUNQUE SARAI”, primo singolo estratto del nuovo progetto, conquista immediatamente la classifica globale di YouTube. A soli 26 anni, Irama è uno degli artisti di maggior successo nell’attuale panorama musicale italiano e, con le sue hit, ha già collezionato 29 dischi di platino, 3 dischi d’oro con oltre 1 miliardo e 200 milioni streaming e oltre 650 milioni views per i suoi video.

Celebrity Hunted – Caccia all’uomo, recensione del pilot della serie Amazon Prime

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È disponibile dal 13 marzo su Prime Video Celebrity Hunted – Caccia all’uomo, il primo show italiano non-fiction Amazon Original, prodotto da EndemolShine Italia, con un cast di superstar, tutti volti noti del panorama italiano, dal mondo dello sport, dello spettacolo, della musica, di cinema e tv. Sono Francesco Totti, Fedez, Luis Sal, Claudio Santamaria, Francesca Barra, Diana Del Bufalo, Cristiano Caccamo e Costantino della Gherardesca, e dovranno fuggire da un gruppo di esperti nella caccia all’uomo.

Nelle parole di Dante Sollazzo, Head of Unscripted, EndemolShine Italy “Celebrity Hunted – Caccia all’uomo è un’idea innovativa per gli spettatori. Un format rivoluzionario con una narrazione innovativa, elementi di suspense e un eccezionale cast che renderà questo show unico, una sfida mai vista prima in TV”.

E, a giudicare dal pilot, lo show mantiene quello che Sollazzo promette. Il primo episodio racconta le premesse del gioco, le regole che i fuggitivi dovranno seguire, gli strumenti che utilizzeranno, li presenta uno per uno e ci dice chi fugge da solo o chi in coppia. Il punto di partenza è il Colosseo, da dove i vip si disperderanno, intenti a far perdere le loro tracce agli inseguitori. Gli unici strumenti nelle loro mani saranno una carta di credito con un prelievo giornaliero massimo di 70 euro e un telefono senza internet. Entrambe le “attrezzature” sono rintracciabili dal team che dà loro la caccia.

Celebrity Hunted – Caccia all’uomo, il primo real-life thriller

Si tratta del primo real-life thriller con ritmo serrato e avvincente che potrebbe sicuramente catturare l’interesse del quel pubblico appassionato di reality ma che ha anche piacere a farsi raccontare una storia ben architettata. Ad accrescere questo aspetto intervengono poi i caratteri dei personaggi in fuga, tutti (chi più chi meno) vip molto simpatici, che promettono grandi momenti di ilarità per lo spettatore.

Nella loro fuga, le otto celebrities dovranno essere invisibili, sia fisicamente che digitalmente, quindi niente social, niente contatti, solo, quando è previsto, un compagno di fuga e nulla più. A guidare le operazioni di coloro che tenteranno di catturare i personaggi famosi, c’è Alfredo Mantici, ex capo del dipartimento analisi strategica del Sisde. Sarà lui a coordinare la squadra dei cacciatori, che è composta da esperti e noti analisti e investigatori, accanto ad esperti di cyber security, profiler e human tracker, tutti presi in prestito dalle forze dell’ordine e dai servizi segreti militari, con una preparazione mirata, quindi.

Celebrity Hunted – Caccia all’uomo è uno show di grande intrattenimento e dedicato ad un vasto pubblico che poco ha a che spartire con la produzione Amazon Prime Video proveniente dagli altri Paesi. Nonostante il vestito insolito, questa nuova serie è un prodotto nazional popolare, in perfetto stile televisivo italiano, nascosto però dietro ad un linguaggio glamour e ad una patina di novità.

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