È stato diffuso il trailer di
C’era una volta il Principe Azzurro, la commedia
animata distribuita da M2 Pictures dal 28 febbraio al
cinema.
C’era una volta il Principe
Azzurro è un film d’animazione ricco di ironia e avventura
che racconta una nuova e originalissima versione della storia del
personaggio più amato di tutte le favole.
Prendendo amorevolmente in giro le
fiabe più conosciute, il film ha come protagonista un principe non
molto convenzionale sul quale grava una maledizione davvero
particolare. Infatti, quello che le altre storie hanno sempre
tralasciato di raccontare è che il fascino irresistibile del
Principe Azzurro non è un dono, ma una condanna! A causa di ciò,
tutte le donne del regno si innamorano follemente di lui e per
questo tutti gli uomini, invece, lo detestano profondamente.
Dopo aver conquistato i cuori delle
tre principesse per eccellenza Cenerentola, Biancaneve e la Bella
Addormentata, tutte e tre determinate a sposarlo, il principe dovrà
partire per un lungo viaggio e affrontare tre grandi prove di
coraggio che lo porteranno a capire quale sia il suo vero Vero
Amore, spezzando così la maledizione. Se non dovesse riuscire
nell’impresa, prima del suo ventunesimo compleanno, l’Amore sparirà
per sempre dal suo regno condannando tutti all’infelicità.
In questa missione che si prospetta
molto movimentata, tra tribù indigene, oracoli particolari e
giganti di pietra, il Principe Azzurro sarà accompagnato da Lenore,
una ladra bella e scaltra, ma stranamente è immune al suo fascino,
che travestitasi da uomo lo convincerà a fargli da guida.
Prodotto da John H. Williams, già
produttore di Shrek, il film nella versione originale può
contare sulle voci e le canzoni originali di Demi Lovato, Sia,
Avril Lavigne, Ashley Tisdale e G.E.M.
C’era una volta il
Principe Azzurro, con protagonisti un principe
egocentrico e innamorato dell’idea dell’amore e una
ragazza troppo concentrata sul creare la propria ricchezza per
pensare a qualsivoglia sentimento, è una commedia romantica al
contrario, che ci insegna come bisogna sempre crearsi da soli il
proprio destino e che vivere felici e contenti non è poi così
difficile come si pensa!
SINOSSI
Sappiamo tutti come terminano le
classiche favole. Cenerentola sposa il Principe Azzurro. Biancaneve
sposa…oh, interessante… il Principe Azzurro. E la Bella
Addormentata sposa… wow, inizia a diventare un po’ strano…Il
Principe Azzurro!
Colpito da un incantesimo che lo
rende irresistibile e capace di far innamorare di sé tutte le donne
del regno, C’era una volta il Principe
Azzurro racconta l’insolita storia del Principe
Filippo Azzurro e della sua ricerca del vero Vero Amore.
Termina con
C’era una volta il Criminela trilogia
firmata da Massimiliano Bruno e iniziata con il
Non ci resta che il crimine del 2019. Un capitolo finale
che prende le mosse direttamente dal precedente Ritorno al crimine, dove il quadro al centro della
vicenda era un Van Gogh e nel quale già si accennava a un incontro
con i fascisti in marcia su Roma, ma soprattutto si progettava il
‘colpo’ che vediamo messo in atto nel film in sala dal 10 marzo. Un
impegno importante per la 01 Distribution, che
punta a compensare la mancata uscita nei cinema del precedente con
le 500 copie annunciate e che evidentemente crede molto nelle
possibilità della storia e dei suoi protagonisti.
Registrata la grave
perdita di Carlo
Buccirosso, ai crowd-pleaser
Marco Giallini, GianMarco
Tognazzi ed
Edoardo Leo si aggregano Giampaolo
Morelli e Carolina Crescentini, mentre al
fianco di Massimiliano Bruno torna Giulia
Bevilacqua, in versione Q… ma anche un po’ Lara Croft. Non
l’unica citazione di un’immaginario collettivo che va da
Rambo alle Sturmtruppen o di un
gotha personale del regista, che si toglie la soddisfazione di
mescolare la indimenticabile Curva Sud della Roma a Sandro
Pertini e la sua pipa. Come in precedenza,
inevitabilmente, sono molti i riferimenti a un passato nostalgico,
ma degli anni ’80, non di certo del drammatico ‘ventennio’ che qui
– anzi – viene sottoposto a un autocritico ‘fact-checking’ e
ridicolizzato. A partire dai suoi principali responsabili.
Cosa
succede in C’era una volta il Crimine
Nel terzo capitolo della
saga, infatti, i nostri eroi tornano al 1943 per rubare la Gioconda
ai francesi. Un furto che ci viene raccontato con una minimale
quanto riuscita animazione, sulla quale scorrono i titoli di testa,
che ci lascia in una terra di nessuno con Claudio, Moreno e
Giuseppe in fuga dai nazisti e costretti a rifugiarsi a casa di
Adele (Carolina Crescentini), la giovane nonna di
Moreno, dove l’uomo incontra anche sua madre Monica, bambina.
Proprio la piccola finisce nelle mani dei tedeschi, obbligando la
banda a cercare di salvarla, finendo per attraversare un’Italia
devastata dalla Seconda Guerra Mondiale alla vigilia
dell’Armistizio.
Ovviamente, sempre senza
perdere di vista l’appuntamento con il prossimo portale temporale
disponibile, per tornare al presente, e l’obiettivo del piano. Che
però potrebbe cambiare insieme ai protagonisti della vicenda, e
alle loro priorità. A cambiare è senza dubbio la squadra –
inizialmente vincente – invece delle premesse, che ne avrebbero
avuto maggiormente bisogno. Se nel primo capitolo, infatti, il
gioco del ‘Ritorno al futuro’ aveva una sua freschezza, lo
sviluppo ulteriore della trilogia continua a perdere più di quanto
le aggiungano gli incontri e le interazioni tra i personaggi (o il
lessico più ‘colorito’ del solito del Moreno di Giallini).
Non
bastano solide fondamenta a sostenere uno sviluppo
obbligato
Come spesso accade, una
idea divertente sulla carta non sortisce molto di più di un
prodotto commerciale che faccia da vetrina al solito gruppo di
attori-amici, pronti a divertirsi sul set e a soddisfare il proprio
pubblico di aficionados. Il desiderio di “scrivere un
film che possa rientrare nella categoria della Commedia
all’Italiana”, come dichiara Bruno, e di riportare in vita il
Mondo che lo ha “formato da ragazzo”, le sue “problematiche
socio-politiche, le tavole rotonde e i dibattiti” resta
encomiabile, e commovente per i suoi coetanei, ma sullo
schermo…
Al netto di ottime
location e di scenografie accurate, si riaffacciano alcuni
‘classici’ di molti nostri prodotti, spesso in difficoltà con la
ripresa di scene ‘di massa’ o presunte tali, o nelle quali il campo
si allarghi a includere un minimo di azione, soprattutto quanto a
verosimiglianza e credibilità. Qualcosa che nel film manca, ma non
per la scelta di un tono tra il fantastico e il fumettistico (la
traccia di benzina in fondo fa ‘casereccio’) quanto piuttosto per
alcune mancanze annoverabili più tra i difetti di sceneggiatura se
non fossero state sicuramente pensate, considerata la qualità degli
autori. Un bene, in sintesi, che la trilogia si sia chiusa e che
Bruno possa tornare a dedicarsi alla prossima opera originale,
quanto ai viaggi nel tempo e agli scontri coi nazisti, speriamo nel
prossimo Indiana
Jones 5!
Arriva in prima tv
su C’era una volta il crimine, in onda
lunedì 18 luglio alle 21.15 su Sky Cinema Uno (e alle 21.45
anche su Sky Cinema Comedy), in streaming su NOW e disponibile on
demand.
Terzo e ultimo capitolo della saga
dei film diretti da Massimiliano Bruno, preceduto da NON CI
RESTA CHE IL CRIMINE e RITORNO AL
CRIMINE, vede la partecipazione di un grandissimo cast
corale, composto da
Marco Giallini, Gian Marco Tognazzi, Giampaolo Morelli,
Carolina Crescentini, lo stesso Massimiliano
Bruno, Giulia Bevilacqua,
Ilenia Pastorelli e Edoardo Leo.
La trama
Nel terzo capitolo della saga,
l’improbabile banda di criminali viaggia indietro nel tempo fino al
1943 per rubare la Gioconda ai francesi: ad aiutarli nella
difficile impresa Claudio Ranieri (Giampaolo Morelli), professore
di storia pignolo ed iracondo che insieme allo spaccone Moreno
(Marco Giallini) e al timoroso Giuseppe (Gian Marco Tognazzi)
affronterà mille pericoli. Mentre fuggono col quadro i tre sono
costretti a rifugiarsi a casa di Adele (Carolina Crescentini), la
giovane nonna di Moreno, dove l’uomo incontra anche sua madre
Monica da bambina. Quando la piccola finisce nelle mani dei nazisti
la banda è obbligata ad un cambio di programma: se vogliono tornare
nel presente dovranno prima salvarla, attraversando in lungo e
largo un’Italia devastata negli ultimi, caotici giorni della
Seconda guerra mondiale. Un viaggio che li porterà ad incontrare
alcuni dei personaggi che hanno fatto la storia del Paese e
ritrovare molti amici delle avventure precedenti. Sandro Pertini,
Benito Mussolini, il Re Vittorio Emanuele e addirittura Adolf
Hitler sono gli involontari co-protagonisti della nostra
dissacrante armata Brancaleone. In una resa dei conti finale, la
banda della Magliana, capitanata dal mitico Renatino (Edoardo Leo)
e con l’aiuto di Gianfranco (Massimiliano Bruno) e Lorella (Giulia
Bevilacqua) affronterà così il temibile esercito nazista.
C’ERA UNA VOLTA IL CRIMINE
–lunedì 18 luglio alle 21.15 su Sky Cinema Uno (e
alle 21.45 anche su Sky Cinema Comedy), in streaming su NOW e
disponibile on demand.
La leggenda di Hollywood
Burt Reynolds doveva prendere parte al film,
tuttavia l’attore è morto prima di poter girare le sue scene. Il
ruolo scelto da Tarantino era quello di George Spahn, il
proprietario del ranch dove vivono i membri della Manson family,
poi assegnato a Bruce Dern. L’omaggio resta
attraverso il cameo di Rick Dalton in F.B.I., un personaggio
originariamente interpretato da Reynolds.
Debra Tate
La sorella di Sharon Tate,
Debra, aveva comprensibili riserve sul film ma
alla fine, dopo aver letto la sceneggiatura, ha dato la sua
benedizione, visitato il set e portato alcuni dei gioielli di
Sharon per farli indossare da Margot Robbie durante le riprese.
La finta sinossi
Le informazioni diffuse da
Wikipedia prima dell’uscita del film hanno
inventato una trama mai esistita, con un finale del tutto falso e
più ridicolo, dove gli assassini inviati da Charles Manson
irrompevano nella casa di Sharon Tate e Bruce Lee, Cliff e Rick che
si presentavano in soccorso delle vittime. Inoltre, Sharon avrebbe
messo in mostra la sua abilità nelle arti marziali per attaccare i
nemici.
Damon Herriman
Damon Herriman ha
interpretato Charles Manson in pochissime scene del film di
Tarantino ma è tornato protagonista nello stesso ruolo grazie alla
seconda stagione di Mindhunter, la serie prodotta
da Netflix uscita quest’anno.
Gli attori tagliati dal film
L’elenco del cast è infinito, e
conta tantissime leggende di Hollywood, ma ciò non ha impedito a
Tarantino di tagliare (forse per motivi di tempo e spazio) alcuni
attori come James Marsden e Tim
Roth. Marsden interpretava Burt Reynolds, mentre Roth un
maggiordomo.
Roman Polanski
A causa di questioni legali,
Roman Polanski non ha mai incontrato Tarantino in
America; al suo posto, per parlare con il regista della
sceneggiatura, è arrivato in soccorso un suo caro amico, approvando
il progetto a nome dell’autore polacco.
Hell River
Uno dei film immaginari in recita
Rick Dalton è The 14 Fists of McCluskey, di cui
vediamo un breve frammento all’inizio di C’era una volta
a…Hollywood. Per realizzare questa scena Tarantino ha sfruttato
vecchi footage tratti da Hell River, pellicola sui
partigiani in Jugoslavia interpretato da Adam West, il Batman della
serie tv degli anni 60.
Telefoni banditi sul set
Come confermato dall’attore
Timothy Olyphant, sul set del film sono stati
banditi tutti i telefoni, e chiunque fosse stato sorpreso a usare
il proprio dispositivo sarebbe stato immediatamente licenziato
dalla produzione. Questo con lo scopo di eliminare qualsiasi
distrazione e facendo concentrare il cast sul compito da
svolgere.
Il combattimento di Bruce Lee
La rappresentazione di
Bruce Lee nel film è stata al centro di alcune polemiche della
figlia della star, ma a quanto pare l’idea originale per il
combattimento fra Lee e Cliff vedeva lo stuntman vittorioso. Più
tardi la scena venne cambiata in corso d’opera rappresentando il
pareggio tra i due avversari.
Tarantino vs leak
Stavolta, al contrario dei film
precedenti, Quentin Tarantino ha fatto in modo che
nessun dettaglio della trama venisse diffuso prima dell’uscita
nelle sale, e solo una manciata di persone è stata autorizzata a
leggere la sceneggiatura in anticipo.
Ecco un nuovo spot di C’era una volta
a… Hollywood, il film di Quentin
Tarantino presentato all’ultimo festival di Cannes e atteso al cinema a
luglio, mentre in Italia arriverà il prossimo 19 settembre.
All’inizio della produzione, si
pensava che il film fosse una cronaca degli omicidi della
Famiglia Manson, che hanno avuto proprio Sharon
tra le vittime più famose, tuttavia, abbiamo poi scoperto che
Tarantino racconterà la storia di una star di una serie tv western
(DiCaprio), vicino di casa della Tate (Robbie).
Nel cast di C’era una volta
a… Hollywood compaiono Leonardo DiCaprio, Brad
Pitt, Margot Robbie, Damian
Lewis, Dakota Fanning, Nicholas
Hammond,Emile Hirsch, Luke
Perry, Clifton Collins Jr., Keith
Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt
Russell e Michael Madsen. Rumer
Willis, Dreama Walker, Costa Ronin, Margaret Qualley, Madisen Beaty e
Victoria Pedretti. Infine Damon
Herriman sarà Charles Manson.
Dopo aver riscritto gli esiti della
Seconda guerra mondiale con Bastardi senza gloria e
aver dato alla popolazione afroamericana la sua vendetta in
Django Unchained, il
regista Quentin
Tarantino ha concluso nel 2019 la sua Trilogia del
Revisionismo Storico con C’era una volta a…
Hollywood. Con questo suo nono lungometraggio,
Tarantino non solo rende giustizia all’attrice Sharon Tate ma
propone anche una nostalgica rappresentazione di un momento di
passaggio nella storia degli Stati Uniti. Egli fotografa infatti
una trasformazione ancora agli esordi, che avrebbe introdotto il
Paese e il mondo in tempi più complessi e cupi.
Partendo dal tristemente celebre
eccidio di Cielo Drive, Tarantino ha poi costruito a ritroso un
racconto che vede nei suoi personaggi e nella loro quotidianità il
suo focus primario. Sono i protagonisti a portare avanti la storia,
come d’altronde avviene sempre in tutta la filmografia di
Tarantino. Presentato in concorso al Festival di Cannes e poi candidato a dieci
premi Oscar, C’era una volta a…
Hollywood si è affermato non solo come un grande successo,
ma anche come uno dei titoli più complessi del regista e
sceneggiatore, che sembra con questo portare a termine una fase del
proprio percorso artistico.
Tra ricostruzioni scenografiche
impeccabili, personaggi iconici interpretati da attori al loro
meglio e una generale atmosfera nostalgica sui generis, è questo un
titolo da non perdere, che ci ricorda di quanto grande e unica
possa essere la settima arte. Prima di intraprendere una visione
del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori, alla storia vera e al
libro. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
C’era una volta a…
Hollywood: la trama del film e il libro
Ambientato nell’arco di tre giorni
non conseguitivi dell’anno 1969, il film ha per protagonista
l’attore Rick Dalton, il
quale sta attraversando una fase discendente della sua carriera
dopo numerosi ruoli da protagonista tra western e gangster movie.
Come lui, la sua fidata controfigura Cliff Booth,
cerca di non cadere nell’anonimato. Circondati da un’industria a
loro sempre più estranea, i due si troveranno a fare i conti con
novità impreviste, nel tentativo di adeguarsi ai tanti cambiamenti
che sempre più si presentano in quel periodo. Allo stesso tempo,
poco distante da loro, l’attrice Sharon Tate si gode la
sua giovinezza, a sua volta inconsapevole di ciò che accadrà.
Come noto, Tarantino aveva
originariamente concepito questo racconto come un romanzo. Più
portava avanti il progetto, però, più si rendeva conto di come
questo avrebbe funzionato meglio come film. In seguito all’uscita
del titolo al cinema, però, Tarantino ha ripreso in mano anche
l’idea di pubblicare sotto forma di libro questa storia. Con
l’occasione, egli ha ampliato alcune parti del racconto ridotte per
esigenze cinematografiche ed ha introdotto descrizioni molto più
accurate di alcuni eventi e personaggi. Il libro, intitolato come
il film, è poi stato pubblicato in Italia nel luglio del 2021 con
la casa editrice La Nave di Teseo.
C’era una volta a…
Hollywood: il cast del film
Ad interpretare Rick Dalton vi è
l’attore Leonardo
DiCaprio, qui alla sua seconda collaborazione con
Tarantino dopo Django Unchained. Per potersi
calare nei panni di una stella del cinema d’azione, DiCaprio si è
sottoposto ad una dieta e ad un allenamento fisico, così da poter
guadagnare atleticità. Egli, inoltre, riuscì a convincere Tarantino
a farlo improvvisare in alcune scene, poi effettivamente finite nel
montaggio finale. Brad Pitt è
invece presente nei panni dello stuntman Cliff Booth, ruolo per il
quale egli ha poi vinto il premio Oscar come miglior attore non
protagonista. Nel ruolo di Sharon Tate, invece, vi è
Margot Robbie,
che per la sua interpretazione ha ricevuto le lodi della sorella
della vera Tate.
Nel film sono poi presenti numerosi
altri celebri attori in ruoli più o meno piccoli. Emile Hirsch
interpreta Jay Sebring, amico di Sharon Tate, mentre
Margaret Qualley è Pussycat, la
giovane hippie invaghita di Cliff Booth. Al Pacino
interpreta Marvin Schwarz, agente di casting, mentre Timothy
Olyphant è l’attore James Stacy. Sono poi presenti
Luke Perry nei panni dell’attore Wayne Maunder,
Damian Lewis in
quelli di Steve McQueen, e Kurt Russell in
quelli del capo stuntman Randy. Charles Manson è interpretato da
Damian Herriman, mentre alcuni membri della
famiglia sono interpretati da Dakota Fanning,
Maya Hawke e
Austin
Butler.
La vera storia dietro al film e la
spiegazione di C’era una volta a… Hollywood
Per quanto riguarda ciò che viene
narrato nel film, C’era una volta a…
Hollywood riprende luoghi, personaggi e vicende vere per
adattarle e costruirvi sopra liberamente ispirato ad essi. Se, come
noto, reale è stata il massacro di Cielo Drive compiuto dalla
famiglia Manson, personaggi come quelli di Rick Dalton e Cliff
Booth sono ispirati a personalità realmente esistite. Il primo
particolare fonte di ispirazione sono stati gli attori Ty
Hardin, Ralph Meeker e Steve McQueen.
Per Booth, invece, Tarantino si è ispirato a nomi come
Thomas Laughlin e Gary Kent. Ogni
riferimento presente nel film trova poi un corrispettivo nella
realtà. Soltanto il finale differisce da quanto realmente accaduto,
dando vita al revisionismo storico teorizzato da Tarantino.
In particolare, dopo aver dato vita
ad un vero e proprio ritratto d’epoca per buona parte del film, nel
finale Tarantino offre una duplice chiave interpretativa. Da una
parte vi è Rick Dalton e Cliff Booth che sconfiggono i seguaci di
Manson e salvano la situazione, con il primo dei due che ottiene
così l’opportunità di incontrare Tate e, idealmente, rilanciare la
propria carriera. Una lettura più metaforica del finale, invece,
vede Dalton “morire” e andare incontro a Sharon Tate (come noto,
tristemente morta nella realtà) percorrendo la salita verso la casa
di lei che corrisponde ad un’ascesa verso il paradiso. Questa
lettura trova il suo senso se si pensa che l’intero film è un
omaggio ad un epoca terminata proprio con il massacro di Cielo
Drive e di quel 1969 e tutto C’era una volta a… Hollywood riflette dunque su questo
senso di tragica fine.
C’era una volta a…
Hollywood e le polemiche legate al film
Come spesso accade con i film di
Tarantino, anche C’era una volta a… Hollywood ha visto l’emergere di
diverse polemiche nei suoi confronti. La prima di esse è mossa da
chi giudica poco rispettoso il ritratto dato di Sharon Tate e del
“lieto fine” qui riservatole, che nella realtà non ha però avuto.
In particolare, si sostiene che Tarantino banalizzi il massacro di
Cielo Drive cambiando quanto avvenuto in un finale che risulta fin
troppo favolistico. Tuttavia, l’obiettivo di Tarantino era proprio
quello di offrire una versione alternativa e opposta a quanto
avvenuto, portando dunque avanti sia il proprio intento
revisionista quanto anche il concetto che il cinema può cambiare o
quantomeno alterare la storia.
Altra polemica, emersa con maggior
forza, è invece quella legata al Bruce Lee messo in
scena da Tarantino. Questa è stata in particolare avanzata dalla figlia
dell’attore, Shannon Lee relativamente al modo
in cui viene rappresentato il personaggio, ovvero un “arrogante
sbruffone, mentre mio padre era un asiatico-americano nella
Hollywood degli anni ’60 che ha dovuto lavorare molto più duramente
degli altri per riuscire a guadagnarsi il rispetto“. Tarantino
ha però replicato affermando che “Bruce
Leeera una specie di ragazzo arrogante. Il modo
in cui parla nel film non l’ho inventato, anzi, molto proviene da
ciò che gli ho sentito dire. Se chiedi alla gente, quella ti
risponderà che Lee ha affermato di poter picchiare Muhammad
Ali”.
C’era una volta a…
Hollywood: il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
È possibile fruire di C’era una volta a…
Hollywood grazie alla sua presenza su alcune
delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV,
Chili Cinema, Google Play, Apple TV, Netflix, Amazon Prime Video, Infinity+ e
Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la
piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
martedì 19 dicembre alle ore
21:20 sul canale Rai 4.
Non abbiamo ancora la conferma
ufficiale, ma pare che Quentin Tarantino stia
facendo tutto il possibile per finire il montaggio del suo ultimo
film, C’era una volta a Hollywood, in tempo per la
72° edizione del
Festival di Cannes (che si svolgerà dal 14 al
25 maggio). A rivelarlo è l’Hollywood Reporter.
Se così fosse e la pellicola dovesse
essere pronta, l’evento segnerebbe il ritorno del regista sulla
croisette venticinque anni dopo la vittoria della palma d’oro con
Pulp Fiction del 1994.
“Ho lavorato alla sceneggiatura
per cinque anni, e vissuto nella contea di Los Angeles per gran
parte della mia vita, anche nel 1969, e all’epoca avevo sette
anni“, ha dichiarato Tarantino. “Sono davvero felice di
poter raccontare la storia di una città e di una Hollywood che non
esistono più, e non potrei essere più entusiasta dei miei due
attori protagonisti.“
A giorni dovrebbe arrivare il primo trailer del film.
È stato spiegato dal regista che
Once Upon a Time in Hollywood non si focalizzerà
unicamente sugli omicidi ad opera della comune di Charles Manson,
ma più in generale sulla vita e la cultura americana alla fine
degli anni ’60. Sappiamo inoltre che Margot Robbie interpreterà
Sharon Tate, probabile vicina di casa di Rick
(DiCaprio).
La storia
si svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene
chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton
(Leonardo DiCaprio), ex star di una serie
televisiva western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth (Brad
Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood
che non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa molto
famoso…Sharon Tate.
Nel cast anche Damian
Lewis, Dakota
Fanning, Nicholas
Hammond,Emile
Hirsch, Luke
Perry, Clifton Collins
Jr., Keith
Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt
Russell e Michael
Madsen. Rumer Willis, Dreama
Walker, Costa Ronin, Margaret Qualley, Madisen
Beaty e Victoria Pedretti.
Infine Damon Herriman sarà Charles
Manson.
Il film segnerà anche
l’ultima apparizione cinematografica di Luke
Perry, morto lo scorso 4 marzo. L’uscita nelle sale
di Once
Upon a Time In Hollywood è fissata
al 9 agosto 2019.
Stando a quanto riportato dallo
stesso Pitt, il film potrebbe non vivere esclusivamente di una
versione cinematografica, ma potrebbe trasformarsi anche in una
mini serie.
L’attore avrebbe infatti confermato
l’idea di Tarantino di espandere il film grazie al materiale non
rientrato nel montaggio finale, ampliando così il minutaggio del
film e dividendolo in episodi da distribuire in streaming.
“Credo che sotto forma di mini
serie potrebbe avere maggior successo. – ha dichiarato Pitt –
Certo, sono sempre curioso di vedere se i film funzionano
ancora, ma noto sempre di più che le nuove generazioni vanno ad una
velocità incredibile, e sono molto più inclini a guardare degli
episodi brevi, interagendo con la riproduzione di questi.”
Un’operazione simile è già stata
attuata per il precedente film di Tarantino, The Hateful Eight,
distribuito sotto forma di mini serie, con del girato extra al suo
interno, sulla piattaforma streaming Netflix.
“E’ come avere il meglio dei
due mondi – sentenzia l’attore – Puoi avere l’esperienza
al cinema, che rimane unica, oppure puoi vederlo con più contenuti
in un formato da serie tv. Queste ultime permettono di spendere
molto più tempo sui personaggi e sulla storia, sperimentando in
modi che oggi nel cinema raramente sono concessi.”
Nell’attesa di una probabile
distribuzione in formato da mini serie, C’era una volta a…
Hollywoodarriverà presto
in sala, dove potrà essere ammirato attraverso la spettacolarità
del mezzo tanto celebrato da Tarantino.
Sono stati diffusi i nuovi poster
di C’era una volta
a… Hollywood, il nuovo film di Quentin
Tarantino che arriverà in sala il prossimo 19 settembre.
Nel cast del film, fieri e bellissimi al centro dei poster, ci sono
Brad
Pitt, Leonardo DiCaprio, entrambi alla
loro seconda collaborazione con Tarantino, e Margot Robbie.
All’inizio della produzione, si
pensava che il film fosse una cronaca degli omicidi della
Famiglia Manson, che hanno avuto proprio Sharon
tra le vittime più famose, tuttavia, abbiamo poi scoperto che
Tarantino racconterà la storia di una star di una serie tv western
(DiCaprio), vicino di casa della Tate (Robbie).
Nel cast di C’era una volta
a… Hollywood compaiono Leonardo DiCaprio, Brad
Pitt, Margot Robbie, Damian Lewis,
Dakota Fanning, Nicholas Hammond,Emile Hirsch, Luke Perry,
Clifton Collins Jr., Keith
Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt
Russell e Michael Madsen. Rumer
Willis, Dreama Walker, Costa Ronin, Margaret Qualley, Madisen Beaty e
Victoria Pedretti. Infine Damon
Herriman sarà Charles Manson.
All’inizio della produzione, si
pensava che il film fosse una cronaca degli omicidi della
Famiglia Manson, che hanno avuto proprio Sharon
tra le vittime più famose, tuttavia, abbiamo poi scoperto che
Taranino racconterà la storia di una star di una serie tv western
(DiCaprio), vicino di casa della Tate (Robbie).
Ecco il teaser trailer anche in
italiano:
Le prime immagini del
film suggeriscono che Tarantino e la sua troupe – tra cui la
costumista Arianne Phillips
(Kingsman) e la scenografa Barbara
Ling (Ho cercato il tuo nome) – stiano
davvero cercando di ricreare il “look and feel” del 1969.
La
storia si svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che
viene chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick
Dalton (Leonardo DiCaprio), ex star di una serie televisiva
western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth (Brad Pitt). Entrambi
stanno lottando per farcela in una Hollywood che non riconoscono
più. Ma Rick ha un vicino di casa molto famoso…Sharon
Tate.
Nel cast anche Damian
Lewis, Dakota Fanning, Nicholas
Hammond,Emile Hirsch, Luke
Perry, Clifton Collins Jr., Keith
Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt
Russell e Michael Madsen. Rumer
Willis, Dreama Walker, Costa Ronin, Margaret Qualley, Madisen Beaty e
Victoria Pedretti. Infine Damon
Herriman sarà Charles Manson.
Il film sarà anche
l’ultima apparizione cinematografica di Luke
Perry, morto lo scorso 4 marzo. L’uscita nelle sale di
C’era una volta
a… Hollywood è fissata al 9
agosto 2019.
C’è un momento ben preciso in
C’era una volta
a… Hollywood, dove Quentin Tarantino
sembra racchiudere il cuore del suo film. Avviene quando la
Sharon Tate interpretata con grande grazia da
Margot Robbie, si
reca al cinema per guardare The Wrecking
Crew, film del 1969 con la stessa Tate tra i
protagonisti. Nel buio della sala, osserviamo la copia ammirare
l’originale, in un gioco di doppi che ha un che di straniante e
ammaliante allo stesso tempo. In questa breve scena il regista fa
esplodere, silenziosamente, la differenza tra ciò che è e ciò che
appare, la quale connota non solo il film ma l’intera arte
cinematografica e che una volta compresa apre una scissione che
evidenzia ancor di più il momento di passaggio, storico e
cinematografico, che la pellicola va a ritrarre.
Siamo nel 1969, un periodo di
grandi cambiamenti ad Hollywood. L’attore Rick
Dalton, interpretato da Leonardo DiCaprio, sta attraversando una fase
discendente della sua carriera, dopo numerosi ruoli da protagonista
tra western e gangster movie. Come lui, la sua fidata controfigura
Cliff Booth, interpretato da Brad
Pitt, cerca di non cadere nell’anonimato. Circondati
da un’industria a loro sempre più estranea, i due si troveranno a
fare i conti con novità impreviste, come la nuova vicina di casa di
Dalton, l’attrice Sharon Tate.
È un insolito nuovo capitolo
dell’universo tarantiniano quello che si svela in questo nono
lungometraggio dell’autore, presentato con successo al Festival di Cannes
2019 e che inizia ora a mostrarsi al pubblico di tutto
il mondo. Non più ricco di tutte quelle stravaganze che hanno reso
celebre il regista pulp, ma asciugato il più possibile nella messa
in scena per far trasparire esclusivamente un’umanità alla deriva,
così come un modo di fare cinema che muore per lasciare il posto a
qualcosa di nuovo. L’intero film è dunque attraversato da un velo
di malinconia, mai reso esplicito, ma che si propone invece, con
violenza, attraverso le difficoltà affrontate dai personaggi, ai
quali tutto sembra remare contro.
Gli anni ’60 di C’era una volta a… Hollywood
Ambientando il film in tre
diversi giorni del 1969, fondamentali per i protagonisti, Tarantino
tenta di ricostruire l’immagine dell’industria cinematografica in
un anno assunto a spartiacque. Un’industria dove il potere
artistico era nelle mani dei registi, e dove in mezzo a tanta
vitalità si nascondeva, inaspettatamente, anche una cupa ombra che
di lì a poco avrebbe spezzato l’innocenza fino ad allora vissuta
come un dato acquisito. Di nuovo la dualità già accennata in
apertura dunque, tra ciò che appare e ciò che è, e che viene
riprodotta esplicitamente nella scelta della coppia protagonista:
un attore e la sua controfigura. Attraverso questi due brillanti e
tragici personaggi si evidenziano due volti di un’unica crisi.
Leonardo DiCaprio e Brad
Pitt risultano complementari, dimostrando una
chimica che consente loro di non oscurarsi mai a vicenda, ma di
sapersi prendere ognuno il proprio momento di gloria.
Per il suo primo film
dichiaratamente sul cinema, Tarantino si affida qui più che mai ai
propri personaggi. Sono loro il vero traino per l’intera
narrazione, che per contrasto appare diradata e tesa ad evidenziare
il vuoto esistenziale e sociale che li circonda. Attraverso la vita
sul set, tra uno scontro fisico con Bruce Lee e la frustrazione per alcune battute
dimenticate, il regista attua così una riflessione sul cinema,
sulla sua natura ed evoluzione nel corso dei decenni.
Nonostante non manchino sequenze
che ribadiscono le ormai indubbie capacità dell’autore di costruire
una solida messa in scena, che restituisce pienamente il sapore di
un’epoca, chi si aspetta di ritrovare qui la stessa natura dei suoi
precedenti lavori potrebbe rimanere in parte deluso. Questa nuova
pellicola è infatti uno sviluppo inaspettato, e particolarmente
gradito, della sua poetica, in cui il regista racchiude, insieme al
suo profondo amore per il cinema a tutto tondo, tanta disarmante
umanità.
Con C’era una volta a…
Hollywood, Tarantino confeziona un film
particolarmente significativo per la sua filmografia, che nella sua
rilettura storica riesce ad insinuare il monito, più volte
rimarcato, di non credere a tutto ciò che si vede o ascolta, tanto
nel cinema quanto nella realtà che ci circonda.
Considerato uno dei più talentuosi e
importanti registi del nuovo cinema statunitense, James
Gray ha negli anni dato vita ad acclamati lungometraggi
come I padroni della notte, Civiltà
perdutae il fantascientifico Ad Astra. Oltre a
questi, un altro suo film di particolare rilievo è
C’era una volta a New
York(qui la recensione), presentato
in concorso al Festival di Cannes nel 2013 e con un cast
di attori protagonisti di prim’ordine come MarionCotillard, Joaquin Phoenix e
Jeremy Renner. Questi si muovo attraverso una
storia che mescola dramma e sentimenti, grandi ricostruzioni
storiche e un ritratto d’epoca particolarmente affascinante.
Grey ha affermato che questo film è
basato fortemente sui ricordi dei suoi nonni, che sono emigrati
negli Stati Uniti nel 1923 e anche per questo lo ha descritto come
il suo film più personale e autobiografico fino ad oggi. Il regista
si è inoltre ispirato, nel concepire la storia, alle opere di
Giacomo Puccini che compongono Il
Trittico, ovvero Il tabarro, Suor Angelica e
Gianni Schicchi. Acclamato dalla critica C’era una
volta a New York è stato da molti indicato come uno dei più
belli e importanti film statunitensi del suo anno e con il tempo
anche il pubblico lo ha riscoperto per la sua bellezza.
Al momento della sua uscita,
infatti, il film era passato un po’ sottotono rispetto ad altri
titoli di quel periodo. La forza del dramma e dei sentimenti
raccontati da Grey hanno però infine trovato al film il suo
pubblico, facendolo divenire un film molto apprezzato. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
C’era una volta a New York: la trama del film
Ambientato nel 1921, il film ha per
protagonista la polacca Ewa Cybulski che, insieme
a sua sorella Magda, lascia la sua terra natìa
nella speranza di trovare maggiore fortuna a New York. Giunte nella
nuova città, tuttavia, hanno per loro inizio i guai. Magda, che si
era ammalata durante il viaggio, viene posta in quarantena insieme
ad altri malati di tisi, mentre Ewa, che pur di ottenere cibo e
medicine durante la traversata si era vista costretta a
prostituirsi, si vede negare i documenti da immigrata. Le due
sorelle vengono dunque separate, costrette a confrontarsi ognuna
per proprio conto con una terra ostile.
È proprio girovagando senza meta per
le strade di New York che Ewa incontra Bruno
Weiss. Affascinante e controverso showman, l’uomo propone
ad Ewa di lavorare per lui nel suo locale di varietà e spettacoli.
Quello che inizialmente sembra essere un lavoro che può aiutarla a
riavvicinarsi alla sorella, si rivela però essere uno squallido
giro di prostituzione. Per Ewa ha dunque inizio un lento declino,
al quale si opporrà soltanto Orlando, cugino di
Bruno e illusionista di professione. Questi, che svilupperà un
forte legame con Ewa, cercherà di aiutarla a fuggire dai suoi guai.
Entrambi, però, dovranno fare i conti con il potere e la gelosia di
Bruno.
C’era una volta a New
York: il cast del film
Ad interpretare il ruolo di Ewa vi è
dunque l’attrice premio Oscar Marion
Cotillard, prima ed unica scelta per Grey. Il regista,
però, dovette attendere una settimana dall’invio della
sceneggiatura per avere una risposta dall’attrice. Trascorso questo
tempo, la Cotillard si disse entusiasta della storia e ben disposta
a recitare nel film. Poiché Gray aveva scritto circa 20 pagine di
dialoghi in polacco, l’attrice ha dovuto imparare questa lingua per
interpretare il ruolo e allo stesso tempo parlare inglese con un
accento polacco credibile. La Cotillard ha avuto solo due mesi per
prepararsi a ciò, riuscendo però nell’impresa. Nel ruolo della
sorella Magda, invece, vi è l’attrice Angela
Sarafyan.
Ad interpretare il crudele Bruno vi
è l’attore Joaquin
Phoenix, qui alla sua quarta collaborazione con Grey.
Il regista ha in seguito raccontato di come il set sia stato
particolarmente difficile per Phoenix, che ha avuto molta
difficoltà ad entrare in sintonia, disprezzando la crudeltà di
questo. Nel ruolo dell’illusionista Orlando vi è invece Jeremy Renner,
il quale per l’occasione ha imparato diversi trucchi magici in
breve tempo, ma anche a sputare il fuoco senza bruciarsi.
Completano il cast del film gli attori Dagmara
Dominczyk nei panni di Belva, Elena
Solovey in quelli di Rosie Hertz e Maja
Wampuszyc per la parte di Edyta Bistricky, zia delle
protagoniste.
C’era una volta a New
York: il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
È possibile fruire di
C’era una volta a New York grazie alla
sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
lunedì 11 febbraio alle ore 21:00
sul canale Iris.
In C’era una volta a New
York Ewa Cybuski e sua sorella lasciano la Polonia,
arrivate ad Ellis Island i medici scoprono che Magda è malata e le
due donne vengono separate. Ewa viene avvicinata da Bruno, un uomo
affascinante e malvagio che la spinge a prostituirsi ma con l’aiuto
di Orlando, cugino di Bruno e ardito illusionista, riesce a trovare
la fiducia e la speranza per un futuro migliore.
Il nuovo film di James Gray
scritto a quattro mani dal regista e dal recentemente scomparso
Richard Menello, si affida alle esperienze personali di Gray
ed una serie di documentazioni e rivisitazioni per raccontare le
storie di Ewa, Bruno e Orlando. Ciò che emerge è una trama lineare,
piuttosto prevedibile, il cui intento non è stupire o affascinare
lo spettatore, cosciente di quasi tutte le vicende che accadono, ma
coinvolgere ed emozionare attraverso un melodramma classico.
C’era una volta a New York
Il Gray regista ci propone così, un
punto di vista sulla storia assolutamente veritiero che non cerca
percorsi facili e strutture macchinose, la sua estetica nel muovere
e posizionare la camera gravita intorno alle emozioni umane che
questi personaggi, vestiti perlopiù d’apparenza, si spogliano nei
primi piani e nelle soggettive, ritrovando se stessi e la loro
forza in specchi offuscati e sguardi persi altrove. L’elemento
cruciale che spicca nella storia di questa donna è la sua
incrollabile fede, innocenza ma anche forza che soprattutto la
bellissima fotografia di Darius Khondji riesce a
trasmettere. Essa avvolge i protagonisti di luce soffuse od ombre,
mentre accende gli scenari di fioche luci che risaltano il lato
perverso del prossimo e le difficoltà che spingono verso il
basso.
Ciò che consacra C’era una
volta a New York è indubbiamente l’interpretazione degli
attori, Joaquin Phoenix anche solo nella presenza scenica riesce
ad essere un padrone autoritario, trasformando la sua voce e il suo
sguardo non appena Ewa si allontana dalla sua vista. Buona anche
l’interpretazione di Jeremy Renner, che tolti i panni dei film più
commerciali, riesce nuovamente ad entrare in sintonia con le sue
performance migliori e caratterizza il suo personaggio con un
essenza leggera ma provocatoria. Ma chi si innalza su tutti è
Marion Cottilard che attraverso il magnetismo del suo
sguardo e l’inglese stentato o il polacco “madrelingua”, riesce a
trasmettere tutta la tempra di una donna fortemente credente che
vuole ad ogni costo cambiare il suo destino per un futuro
migliore.
C’era una volta a New
York è un buon melodramma che sottolinea la bravura di
James Gray nel dirigere il grande cast a sua
disposizione e nel sapere raccontare e illustrare le storie con
inquadrature mai banali e sempre molto simboliche. I difetti del
film sono nella sceneggiatura, una struttura rigida, che ritorna
più volte in alcuni passaggi e ne conclude altri con troppa
facilità che lascia un senso di incompletezza.
C’era una volta a New
York Dal 16 Gennaio al Cinema
Guarda l’intervista al
regista James Gray che ci parla del suo
ultimo film C’era una volta a New
York al cinema 16 gennaio e con protagonisti il
premio Oscar Marion Cotillard (La Vie
en rose, Un sapore di Ruggine e Ossa, Midnight in
Paris) e i candidati premi Oscar Joaquin
Phoenix (The Master, Two Lovers)
e Jeremy Renner (The Hurt Locker, The
Town).
1921. Alla ricerca di un nuovo inizio
e rincorrendo il sogno Americano, Ewa Cybulski e sua sorella
lasciano la natia Polonia e navigano verso New York. Quando
raggiungono Ellis Island i medici scoprono che Magda si è ammalata
e le due donne vengono separate. Ewa si ritrova nelle pericolose
strade di Manhattan, mentre sua sorella è messa in quarantena.
Sola, senza un posto dove andare e nel disperato tentativo di
ricongiungersi con Magda, Ewa diventa presto preda di Bruno un uomo
affascinante ma malvagio che la prende con sé e la spinge a
prostituirsi.
L’arrivo di Orlando ardito illusionista e cugino di Bruno, le
ridonano fiducia e la speranza per un futuro migliore, ma non ha
tenuto conto della gelosia di Bruno…
Il canale Youtube ufficiale della Bim
Distribution ha diffuso una clip del film di James
GreyC’era una volta a New York (The
Immigrant) in cui possiamo vedere i protagonisti del
film Marion Cotillard, Jeremy Renner e
Joaquin Phoenix.
Presentato in concorso al Festival di
Cannes,C’era una volta a
New York si appresta a sbarcare nelle sale
italiane con il titolo C’era una volta a New
York. Il film diretto da James Gray
con il trio Marion Cotillard, Joaquin
Phoenix e Jeremy Renner sarà distribuito
da BIM dal 16 gennaio 2014.
Ecco il trailer italiano di
C’era una volta a New York, seguito dalla
sinossi:
1921. Alla ricerca di un nuovo
inizio e rincorrendo il sogno Americano, Ewa Cybulski e sua sorella
lasciano la natia Polonia e navigano verso New York. Quando
raggiungono Ellis Island, i medici scoprono che Magda si è ammalata
e le due donne vengono separate. Ewa si ritrova nelle pericolose
strade di Manhattan, mentre sua sorella è messa in quarantena.
Sola, senza un posto dove andare e nel disperato tentativo di
ricongiungersi con Magda, Ewa diventa presto preda di Bruno, un
uomo affascinante ma malvagio, che la prende con sé e la spinge a
prostituirsi. L’arrivo di Orlando, ardito illusionista e cugino di Bruno, le
ridonano fiducia e la speranza per un futuro migliore, ma non ha
tenuto conto della gelosia di Bruno…
Il concetto di universo condiviso è
stato introdotto al cinema molto prima dell’arrivo dei Marvel Studios, come dimostrano
tutte le connessioni e i riferimenti seminati nella filmografia di
Quentin Tarantino. In questo senso anche il suo
nuovo lavoro, C’era una volta
a… Hollywood sembra continuare la tradizione
inserendo qualche dettaglio familiare o richiamo visivo alle
vecchie pellicole del regista. richiami visivi.
Ecco allora di seguito tutti quelli
scovati nel film:
Big Kahuna
Burgers e Red Apple Cigarettes
Un tratto distintivo dei film di
Tarantino sono i marchi ricorrenti e creati dal regista stesso come
Big Kahuna Burgers e Red Apple
Cigarettes. Il locale per hamburger reso celebre da Pulp
Fiction si intravede su un cartellone pubblicitario durante una
delle tante scene di guida mentre le sigarette vengono nominate
durante i titoli di coda con Rick protagonista di una pubblicità in
cui sostiene che sono le migliori.
I cameo tagliati
Tutti i lavori di Tarantino sono
ricchi di cameo e C’era una volta a Hollywood di
certo non fa eccezione. Tuttavia il ruolo di Michael
Madsen (che aveva già recitato in Le Iene e Kill Bill) è
stato abbreviato rispetto all’idea di partenza mentre lo stesso non
si può dire di Tim Roth, James
Marsden e Danny Strong, le cui scene sono
stati tagliate.
Courtney Hoffman
Nella scena in cui Rick Dalton si
presenta sul set ubriaco, sullo schermo appare il regista Sam
Wanamaker e il suo compito è “nascondere” le caratteristiche da
bravo ragazzo dell’attore in modo che assomigli più a un cattivo.
L’aiutante Rebekka è interpretata dalla vera costumista
Courtney Hoffman, che in passato aveva lavorato
con Tarantino per Django Unchained.
Cliff, Randy e
stuntman Mike
C’era una volta a Hollywood segna
la terza collaborazione tra Kurt Russel e
Tarantino rievocando tramite un omaggio il loro primo film assieme:
ancora una volta l’attore interpreta uno stuntman di nome Randy, ma
a differenza di Mike di Death Proof, si tratta di
un bravo ragazzo che non uccide le ragazze a bordo della sua
auto.
Zoe Bell
Sempre parlando di stuntmen, anche
qui continua il sodalizio del regista con Zoe Bell
(che interpreta la moglie di Randy, Janet): nel film è lei che
ferma la lotta tra Bruce Lee e Cliff, arrabbiandosi con
quest’ultimo per aver distrutto la sua macchina. La nota
controfigura era già apparsa in Death Proof e
aveva sostituito Uma Thurman nelle scene d’azione di Kill
Bill, ma la ricordiamo anche in una piccola parte in
The Hateful Eight.
L’eredità di Bruce Lee
La tuta gialla della Sposa in
Kill Bill era un chiaro riferimento a
Bruce Lee, omaggiato a modo suo anche in C’era una
volta a Hollywood (ritratto che non è
piaciuto alla figlia dell’attore). Nel film è interpretato da
Mike Moh e si rende protagonista di un’esilarante sequenza in cui
la star del kung fu viene sfidata da Cliff (Brad
Pitt).
Cowboy e Western
Film come Django Unchained e The
Hateful Eight rendevano evidente l’amore di Tarantino per i
western, in particolare per tutto il revisionismo italiano dello
Spaghetti Western. Il genere ritorna anche
nell’ultimo lavoro in senso letterale, con Rick Dalton che è una
star in declino e la cui carriera si risolleva proprio grazie ai
western made in Italy.
Uccidere i nazisti
Uno dei film in cui recita Rick
Dalton è The 14 Fists of McCluskey, dove l’attore
è mostrato mentre uccide dei nazisti con un
lanciafiamme.Evidentemente questo concetto già espresso in
Bastardi Senza Gloria viene riproposto come se
fosse un fatto reale (almeno nell’universo di Tarantino).
Cambiare la storia
Lettera d’amore alla Hollywood del
1969, il film si rivela come una fantasia di un mondo alternativo
in cui la setta di Charles Manson viene punita e Sharon
Tate non viene brutalmente uccisa nella sua villa di Cielo
Drive. Nel raccontare questa realtà Tarantino usa ancora una
volta la finzione per liberare violentemente la storia americana da
alcuni dei suoi capitoli più oscuri e dare al pubblico una sorta di
divertimento catartico. Lo stesso accadeva in Django
Unchained e Bastardi senza gloria.
Quentin Tarantino
sale in cattedra e difende la sua personale versione di Bruce Lee mostrata in C’era una volta a
Hollywood dopo le polemiche avanzate dalla
figlia dell’attore, Shannon Lee relativamente
al ritratto infelice del padre nel film. Sullo schermo, lo stuntman
interpretato da Brad
Pitt, Cliff Booth, ha uno scambio di battute e insulti
con Lee (che ha il volto di Mike Moh), e i due concordano di
sfidarsi sul set dello show televisivo “The Green Hornet”.
Da qui il commento dell’erede di
Lee, che di recente aveva descritto la scena “scoraggiante” per il
modo in cui viene rappresentato il personaggio, ovvero un
“arrogante sbruffone, e in verità, mio padre era un
asiatico-americano nella Hollywood degli anni ’60 che ha dovuto
lavorare molto più duramente degli altri per riuscire a guadagnarsi
il rispetto“.
Tarantino ha poi replicato in
un’intervista con Indiewire, motivando le sue scelte in merito alla
rappresentazione della star: “Bruce
Lee era una specie di ragazzo arrogante. Il
modo in cui parla nel film non l’ho inventato, anzi, molto proviene
da ciò che gli ho sentito dire. Se chiedi alla gente, quella ti
risponderà che Lee ha affermato di poter picchiare Muhammad Ali.
Non solo lo ha detto, ma sua moglie, Linda Lee, l’ha confermato
nella sua prima biografia che ho letto“.
E sulla scena dello scontro tra Lee
e il personaggio di Pitt, il regista ha spiegato: “Cliff
potrebbe battere Bruce Lee? Brad di sicuro non sarebbe in grado
di farlo, ma Cliff si. Se mi chiedi chi vincerebbe in un
combattimento tra Bruce Lee e Dracula, il concetto sarebbe lo
stesso. Si tratta di un personaggio immaginario, e se penso che
Cliff possa sconfiggere Bruce Lee, è del tutto frutto di fantasia. Ma
la realtà del film è questa: Cliff è un veterano, ha ucciso molti
uomini nella seconda guerra mondiale in combattimenti corpo a
corpo, e Lee ammira i guerrieri.“
L’uscita nelle sale
di C’era
una volta a Hollywood è fissata al 18
settembre 2019. Di seguito la prima sinossi:
La storia si svolge a Los Angeles nel 1969, al
culmine di quella che viene chiamata “hippy” Hollywood. I due
protagonisti sono Rick Dalton (Leonardo DiCaprio), ex star di una serie
televisiva western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth (Brad
Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood che
non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa molto
famoso…Sharon Tate.
Nel cast di C’era una volta a Hollywood anche
Damian Lewis, Dakota
Fanning, Nicholas
Hammond,Emile
Hirsch, Luke
Perry, Clifton Collins
Jr., Keith
Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt
Russell e Michael
Madsen. Rumer Willis, Dreama
Walker, Costa Ronin, Margaret Qualley, Madisen
Beaty e Victoria Pedretti.
Infine Damon Herriman sarà Charles Manson. Il
film segnerà anche l’ultima apparizione cinematografica di Luke
Perry, morto lo scorso 4 marzo.
“Ho lavorato alla sceneggiatura
per cinque anni, e vissuto nella contea di Los Angeles per gran
parte della mia vita, anche nel 1969, e all’epoca avevo sette
anni“, ha dichiarato Tarantino. “Sono davvero felice di
poter raccontare la storia di una città e di una Hollywood che non
esistono più, e non potrei essere più entusiasta dei miei due
attori protagonisti.“
C’era una volta a
Hollywood è il nono film di Quentin
Tarantino e il suo ritorno sulla croisette del Festival di Cannes cade esattamente nel
venticinquesimo anniversario della vittoria della palma d’oro con
Pulp Fiction nel 1994. Una ricorrenza che il
regista sembra omaggiare anche attraverso i paragoni tra le due
pellicole, entrambe ambientate nella città delle stelle.
“Questo film è la cosa più
vicina a Pulp Fiction che ho mai girato. È anche, e probabilmente,
il mio film più personale. L’ho immaginato come il racconto sulla
mia memoria. Alfonso Cuarón aveva Roma e Città del Messico nel
1970. Io Los Angeles e il 1969. Questo sono io. Questo è
l’anno che mi ha formato. All’epoca avevo sei anni. Questo è il mio
mondo. E questa è la mia lettera d’amore a L.A.“
Ma C’era una volta a
Hollywood è anche il risultato di un lavoro mutato nel
tempo e scritto nel giro di cinque anni prima in forma di romanzo e
poi trasformato in una sceneggiatura per il cinema. “Ho
lasciato che diventasse quello che voleva diventare”, dichiara
Tarantino. “Per molto tempo, non volevo accettarlo. Poi l’ho
fatto.”
E che dire del titolo quasi “fiabesco”?
“[…]C’è sicuramente
l’aspetto della fiaba, e il titolo si adatta abbastanza bene a
quell’idea. Ma questo è anche un pezzo di memoria, non un fatto
storico di per sé. È la Hollywood del mondo reale e allo stesso
tempo una Hollywood mentale.“
La storia si
svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene
chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton
(Leonardo DiCaprio), ex star di una serie
televisiva western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth (Brad
Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood
che non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa molto
famoso…Sharon Tate.
“Ho lavorato alla sceneggiatura
per cinque anni, e vissuto nella contea di Los Angeles per gran
parte della mia vita, anche nel 1969, e all’epoca avevo sette
anni“, ha dichiarato Tarantino. “Sono davvero felice di
poter raccontare la storia di una città e di una Hollywood che non
esistono più, e non potrei essere più entusiasta dei miei due
attori protagonisti.“
Nel cast anche Damian
Lewis, Dakota
Fanning, Nicholas
Hammond,Emile
Hirsch, Luke
Perry, Clifton Collins
Jr., Keith
Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt
Russell e Michael
Madsen. Rumer Willis, Dreama
Walker, Costa Ronin, Margaret Qualley, Madisen
Beaty e Victoria Pedretti.
Infine Damon Herriman sarà Charles
Manson.
Il film segnerà anche l’ultima
apparizione cinematografica di Luke
Perry, morto lo scorso 4 marzo. L’uscita nelle sale
di C’era
una volta a Hollywood è fissata
al settembre 2019.
A novembre dello scorso anno,
Quentin Tarantino aveva annunciato l’uscita di
un romanzo basato su
C’era una volta a Hollywood, il suo nono film
distribuito nelle sale nel 2019 e vincitore di due premi Oscar
(migliore scenografia e miglior attore non protagonista a
Brad Pitt).
Il romanzo, che uscirà negli Stati
Uniti il prossimo 29 giugno, espanderà la storia di Cliff e Rick e
includerà anche diverse scene e personaggi che non abbiamo visto al
cinema. Tarantino desiderava scrivere un libro da anni, perché
ossessionato dai romanzi cinematografici che hanno accompagnato la
sua giovinezza. Il regista ha siglato un accordo con la
HarperCollins che, oltre al romanzo basato su C’era
una volta a Hollywood, prevede anche la pubblicazione di
un saggio intitolato “Cinema Speculation” e dedicato all’amore che
Tarantino nutre per gli anni ’70.
Ora, in una recente intervista con
Pure Cinema Podcast (via
Entertainment Weekly), il celebre regista ha svelato nuovi
dettagli sull’attesissimo romanzo, anticipando che si concentrerà
anche sulle origini del personaggio di Cliff Booth interpretato nel
film da Pitt. “Nel film, Cliff è un vero enigma… ti ritrovi a
pensare: ‘Qual è il problema di questo ragazzo?’. Uno degli aspetti
più belli del libro è che ci sono questi capitoli a sé stanti
dedicati interamente al suo passato.”
“Il romanzo torna indietro nel
tempo per raccontarti di Cliff in quel momento. Poi vai avanti con
il normale svolgimento della storia ed ecco che arriva un altro
capitolo che torna indietro e ti parla del passato di Cliff”,
ha aggiunto Tarantino. “Sono tutti capitoli isolati che
riguarda esclusivamente il passato di Cliff. È come se ogni
capitolo rappresentasse uno strano romanzo pulp a sé, con Cliff
come protagonista.”
Nella medesima intervista, Tarantino
ha parlato anche della genesi del romanzo, dicendo di aver iniziato
a lavorare al progetto più o meno da cinque anni, definendo il
libro la versione “ingombrante” del film.
Tutto quello che sappiamo su C’era
una volta a Hollywood
La storia
di C’era
una volta a Hollywood si svolge a Los Angeles nel
1969, al culmine di quella che viene chiamata “hippy” Hollywood. I
due protagonisti sono Rick Dalton (Leonardo
DiCaprio), ex star di una serie televisiva western, e
lo stunt di lunga data Cliff Booth (Brad
Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una
Hollywood che non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa
molto famoso… Sharon Tate (Margot
Robbie).
Nel cast del
film Leonardo
DiCaprio, Brad
Pitt e Margot
Robbie al fianco di Damian Lewis, Dakota
Fanning, Nicholas Hammond, Emile Hirsch, Clifton Collins
Jr., Keith Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt
Russell e Michael Madsen. Rumer Willis, Dreama
Walker, Costa Ronin, Margaret Qualley, Madisen
Beaty e Victoria Pedretti. Il film segnerà anche l’ultima
apparizione cinematografica di Luke
Perry, morto lo scorso 4 marzo.
“Ho lavorato alla sceneggiatura
per cinque anni, e vissuto nella contea di Los Angeles per gran
parte della mia vita, anche nel 1969, e all’epoca avevo sette
anni“, ha dichiarato Quentin
Tarantino. “Sono davvero felice di poter
raccontare la storia di una città e di una Hollywood che non
esistono più, e non potrei essere più entusiasta dei miei due
attori protagonisti.“
Assolutamente a sorpresa, il canale
YouTube della Sony Pictures ha reso
disponibile un documentario di ben 28 minuti su C’era
una volta a Hollywood, l’ultima fatica del
leggendario regista Quentin Tarantino, candidata a
ben 10 premi Oscar, incluso
Miglior Film e Miglior Regia.
Il documentario – dal titolo
“A Love Letter to Making Movies” – ci porta dietro
le quinte del nono film di Tarantino. Si tratta di una featurette
assolutamente imperdibile per tutti i fan del regista e per
chiunque abbia amato il film con Leonardo DiCaprio, Brad
Pitt e Margot Robbie.
Naturalmente, la release del
documentario potrebbe non essere del tutto casuale: mancano infatti
due settimane alla cerimonia di premiazione degli Oscar. Al di là
però delle intenzioni della Sony (che probabilmente ha voluto
spingere il film ancora di più), il documentario è davvero
divertente e ricco di dettagli, materiale inedito e numerose
interviste al cast e alla troupe.
Potete gustarvi il documentario nella parte superiore
dell’articolo.
La storia
diC’era una volta a
Hollywoodsi svolge a Los Angeles nel 1969, al
culmine di quella che viene chiamata “hippy” Hollywood. I due
protagonisti sono Rick Dalton (Leonardo DiCaprio), ex star di una
serie televisiva western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth
(Brad Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood
che non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa molto
famoso…Sharon
Tate.
Nel cast Brad Pitt,
Margot Robbie, Leonardo DiCaprio, Damian
Lewis, Dakota
Fanning, Nicholas
Hammond,Emile Hirsch, Luke Perry, Clifton Collins
Jr., Keith Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt
Russell e Michael
Madsen. Rumer Willis, Dreama
Walker, Costa Ronin, Margaret Qualley, Madisen
Beaty e Victoria Pedretti.
Infine Damon Herriman sarà Charles Manson. Il
film segnerà anche l’ultima apparizione cinematografica di Luke Perry, morto lo scorso 4 marzo.
“Ho lavorato alla sceneggiatura
per cinque anni, e vissuto nella contea di Los Angeles per gran
parte della mia vita, anche nel 1969, e all’epoca avevo sette
anni“, ha dichiarato Tarantino. “Sono davvero felice di
poter raccontare la storia di una città e di una Hollywood che non
esistono più, e non potrei essere più entusiasta dei miei due
attori protagonisti.“
Lo scorso aprile, Netflix ha reso disponibile nel suo catalogo
una versione estesa di The Hateful
Eight, l’ottavo film di Quentin
Tarantino, in un formato insolito. Il film con Samuel L.
Jackson è stato tagliato come fosse una miniserie con episodi da
circa 50 minuti, in questo modo:
Capitolo
uno: L’ultima diligenza per Red Rock (50 minuti)
Capitolo
due: L’emporio di Minnie (51 minuti)
Capitolo
quattro: Domergue ha un segreto (53 minuti)
Ultimo
capitolo (56 minuti)
Sembra adesso che la stessa sorte
toccherà a C’era una volta a Hollywood, il
prossimo film di Tarantino in uscita a settembre. Tuttavia, mentre
per The Hateful Eight si tratta della
riproposizione della versione cinematografica integrale, mai
arrivata in Home Video, per il film con Pitt e
DiCaprio si tratterà di un cut diverso, una versione
estesa di quattro ore che non arriverà in sala.
Il film infatti uscirà in un
montaggio di 2:41 minuti, con il risultato che molte parti del
film, girate e ultimate, non sono rientrate nel montaggio finale,
come, per esempio, le scene con Tim Roth,
completamente tagliato dal film (ma accreditato nei titoli di
coda).
Se questo progetto dovesse giungere
a compimento, potremmo sicuramente godere di un nuovo scorcio della
mente geniale di Tarantino!
All’inizio della produzione, si
pensava che il film fosse una cronaca degli omicidi della
Famiglia Manson, che hanno avuto proprio Sharon
tra le vittime più famose, tuttavia, abbiamo poi scoperto che
Tarantino racconterà la storia di una star di una serie tv western
(DiCaprio), vicino di casa della Tate (Robbie).
Nel cast di C’era una volta a…
Hollywood compaiono Leonardo DiCaprio, Brad
Pitt, Margot Robbie, Damian
Lewis, Dakota Fanning, Nicholas
Hammond,Emile Hirsch, Luke
Perry, Clifton Collins Jr., Keith
Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt
Russell e Michael Madsen. Rumer
Willis, Dreama Walker, Costa Ronin, Margaret Qualley, Madisen Beaty e
Victoria Pedretti. Infine Damon
Herriman sarà Charles Manson.
Con un piccolo sfogo su Instagram
Emanuelle Seigner, attrice e moglie di
Roman Polanski, ha commentato negativamente un
aspetto particolare del nuovo lavoro di Quentin
TarantinoC’era una
volta a Hollywood, che come saprete è ambientato
sullo sfondo dell’omicidio della ex-partner del regista,
Sharon Tate.
Secondo la Seigner infatti, il regista non avrebbe chiesto il
permesso di trattare la vicenda ai diretti interessati, calpestando
così una vicenda troppo personale. Queste le sue parole in merito
al film, presentato nelle scorse settimane in concorso al Festival di Cannes:
“Come si può usare la tragica
vita di qualcuno e poi camminarci sopra? Chiarisco perché vedo che
le persone non capiscono le mie parole. Non sto criticando il film.
Sto solo dicendo che loro, a Hollywood, non si preoccupano di fare
un film che parla di Roman e della sua tragica storia, mentre allo
stesso tempo lo trattano come un reietto. E il tutto senza
consultarlo, ovviamente“.
Dal 1977 Polanski
non vive più negli Stati Uniti dopo la condanna per abusi sessuali
ai danni di, Samantha Geimer, all’epoca dei fatti
poco più che tredicenne.
La storia si
svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene
chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton
(Leonardo DiCaprio), ex star di una serie
televisiva western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth (Brad
Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood
che non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa molto
famoso…Sharon Tate.
Nel cast anche Damian
Lewis, Dakota
Fanning, Nicholas
Hammond,Emile
Hirsch, Luke
Perry, Clifton Collins
Jr., Keith
Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt
Russell e Michael
Madsen. Rumer Willis, Dreama
Walker, Costa Ronin, Margaret Qualley, Madisen
Beaty e Victoria Pedretti.
Infine Damon Herriman sarà Charles
Manson.
Il film segnerà anche l’ultima
apparizione cinematografica di Luke
Perry, morto lo scorso 4 marzo. L’uscita nelle sale
di C’era
una volta a Hollywood è fissata
al settembre 2019.
“Ho lavorato alla sceneggiatura
per cinque anni, e vissuto nella contea di Los Angeles per gran
parte della mia vita, anche nel 1969, e all’epoca avevo sette
anni“, ha dichiarato Tarantino. “Sono davvero felice di
poter raccontare la storia di una città e di una Hollywood che non
esistono più, e non potrei essere più entusiasta dei miei due
attori protagonisti.“
Dopo lo sfogo di
Emanuelle Seigner, attrice e moglie di
Roman Polanski, che aveva commentato negativamente
un aspetto particolare del nuovo lavoro di Quentin
TarantinoC’era una volta a
Hollywood, è arrivato un altro sfogo nei confronti del
regista e del trattamento di un personaggio particolare mostrato
sullo schermo: stavolta ad intervenire è la figlia di Bruce Lee, Shannon Lee,
affermando che il ritratto del padre offerto dal regista è
“scoraggiante”.
Nel film lo stuntman interpretato
da Brad
Pitt, Cliff Booth, scambia una serie di insulti
arroganti con Lee (che ha il volto di Mike Moh), e i due concordano
di sfidarsi sul set dello show televisivo “The Green Hornet” in cui
la star delle arti marziali sconfigge facilmente Booth nel primo
round, mentre nel secondo, è Booth a colpire Lee stordendolo.
La figlia di Lee ha descritto la
scena “scoraggiante” per il modo in cui viene rappresentato il
personaggio, ovvero un “arrogante sbruffone, e in verità, mio
padre era un asiatico-americano nella Hollywood degli anni ’60 che
ha dovuto lavorare molto più duramente degli altri per riuscire a
guadagnarsi il rispetto“.
“Riesco a capire tutto il
ragionamento alla base di ciò che è ritratto nel film“, ha
detto in un’intervista, “Capisco che i due personaggi sono
antieroi e questo è un po’ come una fantasia rabbiosa di ciò che
potrebbe accadere, e che stanno rappresentando un tempo
caratterizzato da razzismo ed esclusione. Capisco anche che
volevano rendere il personaggio di Brad Pitt un supereroe in grado
di battere Bruce Lee. Ma non avevano bisogno di
trattarlo come faceva la Hollywood bianca quando era
vivo.”
“Ho visto il film sabato, ed
è stato spiacevole trovarmi in quel cinema e ascoltare le
risate del pubblico davanti alle scene con mio
padre“, ha concluso la Lee.
L’uscita nelle sale
di C’era
una volta a Hollywood è fissata al 9 settembre
2019. Di seguito la prima sinossi: La
storia si svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che
viene chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick
Dalton (Leonardo DiCaprio), ex star di una serie
televisiva western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth (Brad
Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood che
non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa molto
famoso…Sharon Tate.
Nel cast anche Damian
Lewis, Dakota
Fanning, Nicholas
Hammond,Emile
Hirsch, Luke
Perry, Clifton Collins
Jr., Keith
Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt
Russell e Michael
Madsen. Rumer Willis, Dreama
Walker, Costa Ronin, Margaret Qualley, Madisen
Beaty e Victoria Pedretti.
Infine Damon Herriman sarà Charles Manson. Il
film segnerà anche l’ultima apparizione cinematografica di Luke
Perry, morto lo scorso 4 marzo.
“Ho lavorato alla sceneggiatura
per cinque anni, e vissuto nella contea di Los Angeles per gran
parte della mia vita, anche nel 1969, e all’epoca avevo sette
anni“, ha dichiarato Tarantino. “Sono davvero felice di
poter raccontare la storia di una città e di una Hollywood che non
esistono più, e non potrei essere più entusiasta dei miei due
attori protagonisti.“
I destini di John
Travolta e Quentin Tarantino tornano ad
incrociarsi per una questione abbastanza divertente che riguarda
l’ultima fatica del celebre regista e sceneggiatore, ossia
C’era una volta a Hollywood: Travolta,
che ha visto il film, ha infatti dichiarato di aver scovato al suo
interno un errore.
In occasione di un recente Q&A a
seguito di una proiezione del suo ultimo film, The
Fanatic, l’interprete di Vincent Vega in
Pulp Fiction ha spiegato di aver
riscontrato un errore storico nella scena della resa dei conti
finale tra Cliff Booth (Brad
Pitt), Rick Dalton (Leonardo DiCaprio) e i seguaci di
Charles Manson.
“Il personaggio di Leonardo
DiCaprio sta tornando a casa dall’Italia o da dove si
trovava”, ha spiegato Travolta ai fan presenti al Q&A.
“La voce narrante dice che ha preso un Boeing 747. Bene: il 747
è stato collaudato per la prima volta nel febbraio 1969, ma è
entrato ufficialmente in servizio nel gennaio 1970. Mancavano nove
mesi! Avrebbe dovuto essere su un Boeing 707!”.
Ma com’è possibile che John
Travolta sia così informato sul mondo dell’aviazione?
Forse non tutti sanno che l’attore possiede il brevetto di pilota
di aerei di linea ed è un vero e proprio appassionato di storia
dell’aeronautica. Inoltre, l’errore scovato da Travolta dimostra
quanto egli non sia soltanto un amico e collega di Quentin
Tarantino, ma anche un attento osservatore dei suoi
film.
Ad ogni modo, un simile errore nel
nono film di Tarantino potrebbe essere giustificato dal fatto che
tutta la pellicola non è altro che una versione di Hollywood e
della storia di quel determinato periodo storico (il 1969) filtrata
attraverso i ricordi nostalgici dello stesso regista.
Tra i più grandi film della carriera
di John Travolta, è impossibile non annoverare
Pulp Fiction, il capolavoro di
Quentin Tarantino che nel 1994 contribuì a
rilanciare la carriera del divo de La Febbre del Sabato
Sera e Grease, tanto da fargli conquistare la sua
seconda candidatura agli Oscar come Miglior Attore
Protagonista.
Ricordiamo che C’era una
volta a Hollywood ha ricevuto 5 nomination
ai Golden Globes
2020, incluso Miglior Film (Musical o Commedia),
Miglior Regia, Miglior Attore Protagonista (Musical o Commedia)
per Leonardo DiCaprio e Miglior Attore
Non Protagonista per Brad Pitt.
Aveva promesso che avrebbe fatto di
tutto pur di portare a Cannes (esattamente venticinque anni dopo la
vittoria della palma d’oro con Pulp Fiction) il
suo nuovo film, C’era una volta a Hollywood, e
così è stato. Quentin Tarantino è stato il vero
protagonista di questa edizione del festival, insieme alle star
Brad
Pitt, Leonardo DiCaprio e
Margot Robbie, presentando in concorso
la “prima” versione del nono lungometraggio montata in fretta e
furia pur di arrivare in tempo per la croisette.
E tra i vari argomenti affrontati
dal regista in una lunga intervista con Indiewire c’è anche il
minutaggio della pellicola e l’ipotesi che al cinema arrivi una
director’s cut più sostanziosa con le scene tagliate fuori:
“Si, potrebbe essere più lunga.
Non toglierei niente. Semmai valuterò la possibilità di rimetterci
qualcosa.“
Il taglio di C’era una volta
a Hollywood presentato alla stampa e al pubblico di Cannes
si aggira intorno alle 2 ore e 39 minuti, mentre il montaggio
originale superava addirittura le 4 ore e 20 minuti. Quale delle
due finirà in sala?
La storia si
svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene
chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton
(Leonardo DiCaprio), ex star di una serie televisiva western, e lo
stunt di lunga data Cliff Booth (Brad Pitt). Entrambi stanno
lottando per farcela in una Hollywood che non riconoscono più. Ma
Rick ha un vicino di casa molto famoso…Sharon Tate.
“Ho lavorato alla sceneggiatura
per cinque anni, e vissuto nella contea di Los Angeles per gran
parte della mia vita, anche nel 1969, e all’epoca avevo sette
anni“, ha dichiarato Tarantino. “Sono davvero felice di
poter raccontare la storia di una città e di una Hollywood che non
esistono più, e non potrei essere più entusiasta dei miei due
attori protagonisti.“
Nel cast anche Damian
Lewis, Dakota
Fanning, Nicholas
Hammond,Emile
Hirsch, Luke
Perry, Clifton Collins
Jr., Keith
Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt
Russell e Michael
Madsen. Rumer Willis, Dreama
Walker, Costa Ronin, Margaret Qualley, Madisen
Beaty e Victoria Pedretti.
Infine Damon Herriman sarà Charles
Manson.
Il film segnerà anche l’ultima
apparizione cinematografica di Luke
Perry, morto lo scorso 4 marzo. L’uscita nelle sale
di C’era
una volta a Hollywood è fissata
al settembre 2019.
Le prime immagini del
film hanno suggerito che Tarantino e la sua troupe – tra cui la
costumista Arianne Phillips
(Kingsman) e la scenografa Barbara
Ling (Ho cercato il tuo nome) – stiano
davvero cercando di ricreare il “look and feel” del 1969.
La
storia si svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che
viene chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick
Dalton (Leonardo DiCaprio), ex star di una serie
televisiva western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth (Brad
Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood
che non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa molto
famoso…Sharon Tate.
Nel cast anche Damian
Lewis, Dakota Fanning, Nicholas
Hammond,Emile Hirsch, Luke
Perry, Clifton Collins Jr., Keith
Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt
Russell e Michael Madsen. Rumer
Willis, Dreama Walker, Costa Ronin, Margaret Qualley, Madisen Beaty e
Victoria Pedretti. Infine Damon
Herriman sarà Charles Manson.
Il film sarà anche
l’ultima apparizione cinematografica di Luke
Perry, morto lo scorso 4 marzo. L’uscita nelle sale di
C’era una volta
a… Hollywood è fissata al 9
agosto 2019.
Leonardo DiCaprio e
Brad
Pitt si sono ritrovati a Los Angeles in occasione di
un recente evento dedicato a C’era una volta a
Hollywood, l’ultima fatica di Quentin
Tarantino. Nel film DiCaprio è protagonista di ben due
scene che lo vedono impegnato ad usare un lanciafiamme: la prima è
durante le riprese di un film che vede protagonista Rick Dalton, la
seconda è quando il personaggio – ignaro dell’invasione da parte
dei seguaci di Charles Manson nella sua abitazione – elimina uno di
loro utilizzando proprio quell’arma.
A proposito delle realizzazione di
quelle scene, Leonardo
DiCaprio ha rivelato degli aneddoti interessanti:
“Il primo giorno che ho usato quel lanciafiamme è stato davvero
un incubo, perché avevano creato questa specie di canale – e a
proposito, tutti i più grandi stuntmen nella storia di questa città
si sono presentati sul set per quella scena. È stato
fantastico.”
L’attore – che per la sua
interpretazione di Rick Dalton ha ricevuto una nomination ai Golden
Globes 2020, ai SAG Awards 2020 e ai Critics’ Choice Awards – ha
poi aggiunto: “Ho dovuto realmente colpirli con un vero
lanciafiamme e bruciarli tutti. Mi sono sentito davvero in colpa
nei loro confronti, e subito dopo ho iniziato a sentirmi male nei
confronti di me stesso, perché tutto quel calore mi ritornava
dritto in faccia. Da quel giorno ho iniziato ad avere dei mal di
testa cronici. Sapevo che avrei dovuto girare un’altra scena con il
lanciafiamme, ma almeno stavolta sarebbe stato all’aria
aperta.”
È poi intervenuto anche Brad
Pitt, che divertito ha ricordato: “Mi è venuto da
ridere quando ho letto il lanciafiamme nel programma della
giornata. Diceva: ‘LDC prove lanciafiamme’. E ricordo di aver
pensato: ‘Oh, sarà una situazione terribile’.”
Ricordiamo
che C’era una volta a
Hollywood ha ricevuto 5 nomination
ai Golden Globes
2020, incluso Miglior Film (Musical o Commedia),
Miglior Regia, Miglior Attore Protagonista (Musical o Commedia)
per Leonardo DiCaprio e Miglior Attore
Non Protagonista per Brad Pitt. Il film ha
inoltre ricevuto 4 candidature ai SAG Awards
2020 e ben 12 candidature ai Critics’ Choice
Awards.
La storia
diC’era una volta a
Hollywoodsi svolge a Los Angeles nel 1969, al
culmine di quella che viene chiamata “hippy” Hollywood. I due
protagonisti sono Rick Dalton (Leonardo DiCaprio), ex star di una
serie televisiva western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth
(Brad Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood
che non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa molto
famoso…Sharon
Tate.
Nel cast Brad Pitt,
Margot Robbie, Leonardo DiCaprio, Damian
Lewis, Dakota
Fanning, Nicholas
Hammond,Emile Hirsch, Luke Perry, Clifton Collins
Jr., Keith Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt
Russell e Michael
Madsen. Rumer Willis, Dreama
Walker, Costa Ronin, Margaret Qualley, Madisen
Beaty e Victoria Pedretti.
Infine Damon Herriman sarà Charles
Manson. Il film segnerà anche l’ultima apparizione cinematografica
di Luke
Perry, morto lo scorso 4 marzo.
“Ho lavorato alla sceneggiatura
per cinque anni, e vissuto nella contea di Los Angeles per gran
parte della mia vita, anche nel 1969, e all’epoca avevo sette
anni“, ha dichiarato Tarantino. “Sono davvero felice di
poter raccontare la storia di una città e di una Hollywood che non
esistono più, e non potrei essere più entusiasta dei miei due
attori protagonisti.“
La storia si
svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene
chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton
(Leonardo DiCaprio), ex star di una serie televisiva western, e lo
stunt di lunga data Cliff Booth (Brad Pitt). Entrambi stanno
lottando per farcela in una Hollywood che non riconoscono più. Ma
Rick ha un vicino di casa molto famoso…Sharon Tate.
Nel cast anche Damian
Lewis, Dakota
Fanning, Nicholas
Hammond,Emile
Hirsch, Luke
Perry, Clifton Collins
Jr., Keith
Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt
Russell e Michael
Madsen. Rumer Willis, Dreama
Walker, Costa Ronin, Margaret Qualley, Madisen
Beaty e Victoria Pedretti.
Infine Damon Herriman sarà Charles Manson. Il
film segnerà anche l’ultima apparizione cinematografica di Luke
Perry, morto lo scorso 4 marzo.
“Ho lavorato alla sceneggiatura
per cinque anni, e vissuto nella contea di Los Angeles per gran
parte della mia vita, anche nel 1969, e all’epoca avevo sette
anni“, ha dichiarato Tarantino. “Sono davvero felice di
poter raccontare la storia di una città e di una Hollywood che non
esistono più, e non potrei essere più entusiasta dei miei due
attori protagonisti.“
Seconda collaborazione con
Quentin Tarantino dopo Bastardi Senza
Gloria, C’era una volta a
Hollywood vede di nuovo protagonista Brad
Pitt nei panni dello stuntman Cliff Booth, ruolo di
cui l’attore ha discusso in una recente intervista con il New York
Times dove si è parlato, tra le altre cose, anche della possibilità
di trasformare il film e la storia dei personaggi in una miniserie
(sulla falsa riga di quanto successo con The Hateful
Eight).
A quanto pare l’idea è stata presa
in considerazione proprio da Tarantino, come spiegato da Pitt:
“Sì, ne abbiamo parlato. È un’idea piuttosto
eccitante“.
Per chi non ne fosse a conoscenza,
all’inizio del 2019 The Hateful Eight è stato
aggiunto sul catalogo di Netflix con scene extra tagliate dalla versione
cinematografica e diviso in quattro episodi da 50 minuti circa. Lo
stesso trattamento potrebbe essere adottato con C’era una
volta a Hollywood, dal momento che il montaggio finale ha
escluso sequenze relative al personaggio di Charles Manson
interpretato da Damon Herriman e altri frammenti su Bruce Lee.
“Continuerò a spingere per il
lungometraggio, perché il mio cuore batte in quella direzione”
ha dichiarato l’attore, “Ma dovrà essere una sorta di evento
per non perdersi nel vasto oceano di contenuti. Capisco il fascino
di guardare una serie in cui puoi dedicare molto più tempo a
personaggi e storie esplorando angoli che non sempre riesci a
toccare nel film… Ma penso sia interessante che Tarantino abbia
preso Hateful Eight riproponendolo in forma di serie. Forse è quasi
il risultato migliore dei due approcci: hai l’esperienza
cinematografica nella quale puoi effettivamente inserire più
contenuti nel formato serie.“
La storia si
svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene
chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton
(Leonardo DiCaprio), ex star di una serie
televisiva western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth (Brad
Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood
che non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa molto
famoso…Sharon Tate.
Nel cast anche Damian
Lewis, Dakota
Fanning, Nicholas
Hammond,Emile
Hirsch, Luke
Perry, Clifton Collins
Jr., Keith
Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt
Russell e Michael
Madsen. Rumer Willis, Dreama
Walker, Costa Ronin, Margaret Qualley, Madisen
Beaty e Victoria Pedretti.
Infine Damon Herriman sarà Charles Manson. Il
film segnerà anche l’ultima apparizione cinematografica di Luke
Perry, morto lo scorso 4 marzo.
“Ho lavorato alla sceneggiatura
per cinque anni, e vissuto nella contea di Los Angeles per gran
parte della mia vita, anche nel 1969, e all’epoca avevo sette
anni“, ha dichiarato Tarantino. “Sono davvero felice di
poter raccontare la storia di una città e di una Hollywood che non
esistono più, e non potrei essere più entusiasta dei miei due
attori protagonisti.“