Entertainment Weekly ha pubblicato
la nuova featurette di
Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2 che è
dedicata interamente alla scena in cui Harry, Ron e Hermione
si introducono sotto mentite spoglie alla banca Gringott, per
recuperare uno degli Horcrux.Oltre a questo, anche alcune sequenze
inedite e intervista a Warwick Davis.
Dopo l’anteprima mondiale
tenuta a Mosca, ieri sera è stata la volta di New York. Infatti una
grande occasione per tutti i fan del film è stata offerta dalla
Paramount Pictures
La 47a Mostra Internazionale
del Nuovo Cinema di Pesaro, conclusasi pochi giorni fa, ha dato
l’opportunità alla città e ai tanti cinefili interessati, di
assistere a uno degli appuntamenti più speciali e istruttivi del
Festival: l’incontro con il regista Bernardo Bertolucci. L’evento,
che si è svolto sabato 25 giugno, nella cornice del Teatro
Sperimentale di Pesaro, ha visto come conduttori due grandi teorici
del cinema, nonché storici fondatori del Festival del Cinema di
Pesaro, Bruno Torri e Adriano Aprà.
Deluso dal fallimento della
trasposizione de Le montagne della follia, tramontata dopo il no
definitivo della Universal, Guillermo Del Toro
torna a parlare dei suoi progetti futuri da regista. Ritornerà
dietro la macchina da presa con Pacific
Rim, che verrà prodotto dalla Legendary Pictures e
dalla Warner Bros. alla fine dell’anno. In merito al film ha
rilasciato alcune dichiarazioni su L.A.
Times
Ecco le dichiarazioni di Del Toro:
Per ora, tocchiamo ferro, è l’esperienza più incredibile della
mia vita. Mi sto divertendo un sacco, stiamo disegnando come dei
pazzi. Sto scritturando ora gli attori, che è sempre un buon segno.
[…] Ci stiamo preparando per il primo ciak che avverrà nella prima
settimana di novembre, quindi abbiamo 20 settimane per prepararci a
girare il più grande monster movie mai realizzato
In Pacific
Rim sono già stati confermati i nomi di Idris Elba,
Charlie Day e Charlie Hunnan, e proprio oggi la Warner ha rivelato
che il film uscirà il 12 luglio 2013. Tuttavia pur impegnato su
questo progetto il regista ha confermato l’idea di non voler
rinunciare all’adattamento delle Montagne della follia, film che ha
in mente da moltissimi anni.
Non mi arrendo… Mountains of
madness è stato con me per 13, 14 anni e non voglio rinunciarci… Il
modo in cui penso di realizzarlo è davvero peculiare, e penso che
se non sarò fedele alla mia idea il film che ho in mente io non
verrà mai realizzato.Continuerò a provarci.. La Universal
è ancora molto interessata. Terminato Pacific Rim, intendo capire
se posso dedicarmici immediatamente.
Katie Holmes, Guy Pearce e la piccola Bailee Madison sono i
protagonisti delle nuove foto di scena di Don’t Be Afraid of the
Dark, prossimo film horror in cui Guillermo del Toro ha messo il
suo zampino.
Worstpreviews.com ha pubblicato oggi quattro
character poster del remake di Fright Night, con con protagonisti
Anton Yelchin, Colin Farrel, Imogen Poots e David Tennant.
La Paramount Pictures ha
pubblicato online il teaser trailer ufficiale di Mission:
Impossible – Protocollo Fantasma, quarto episodio della avventure
di Ethan Hunt, alias Tom Cruise
TONY MANERO –Anno: 2009 – Regia: Pablo Larrain
à Cast: Alfredo Castro, Amparo Noguera, Héctor
Morales, Paola Lattus, Elsa Poblete
In una Santiago del Cile logorata
dalla dittatura di Pinochet, Raul Peralta è un quarantenne che ha
una grande passione per il ballo; ma soprattutto, per Tony Manero,
personaggio che rese popolare John Travolta.Guarda il film in cui è
protagonista – “La febbre del sabato sera” – praticamente tutti i
giorni, imparando a memoria le movenze dell’attore americano, ma
anche le sue battute. Un modo come un altro per evadere da una
realtà noiosa e opprimente. Raul cerca di mettere in piedi un corpo
di ballo con la sua compagna, la figlia di lei (per la quale nutre
una forte attrazione), e un altro giovane ballerino. La sua più
grande ambizione è però vincere la puntata di un programma di
imitatori, ovviamente quella dedicata ai sosia del suo mito: Tony
Manero. Fino a quel giorno è pronto a rimuovere dal suo percorso
chiunque tenti, anche involontariamente, di intralciarlo.
Si tratta del primo film di Pablo
Larrain che ha dimostrato, anche con il secondo film Post mortem,
di saper rappresentare il dramma sociale del suo Cile assoggettato
al Generale Pinochet, attraverso piccole storie di persone semplici
con i loro sogni impossibili.
Molto bravo Alfredo Castro, nel
ruolo enigmatico ed inquieto di Raul che figura in Tony Manero
anche come sceneggiatore.
Il connubio tra Larrain e Castro si
è ripetuto in Post mortem, dove il secondo interpreta Mario
Cornejo, mite impiegato delle pompe funebri costretto a fare i
conti con il caos generato dal Golpe Pinochet.
Tony Manero è stato ben accolto
dalla critica, vincendo due premi al Torino Film Festival: come
miglior film e come miglior attore per Alfredo Castro. Il
lungometraggio ha partecipato anche al Quinzaine des Réalisateurs
del 61º Festival di Cannes.
Uscite del 29 giugno 2011 –
Transformers 3: 20 luglio 1969. Durante l’allunaggio da
parte degli uomini della NASA, viene condotta una missione segreta:
i servizi segreti degli Stati Uniti intendono raccogliere
informazioni su un’astronave aliena schiantatasi sul lato oscuro
della Luna. Viene rinvenuto un enorme robot che naturalmente verrà
tenuto segreto.
Dopo l’infelice sorte della sua
preziosa Lamborghini in occasione del salvataggio di Mr. Reese, il
viziato e facoltoso Bruce Wayne ha pensato bene di sostituire il
veicolo distrutto con un altro di altrettanto valore…
Come si era già detto tempo fa,
Clit Eastwood ha in programma, una volta terminato il biopic su J.
Edgar Hoover, un remake di E’ nata una stella. La notizia nuova è
che il buon vecchio Clint
Harper’s Bazaar ha intervistato la
bella Anne Hathaway, che ha accennato qualcosa
relativamente al suo allenamento per entrare nella tutina di
Catwoman, ruolo che ricoprirà nel prossimo The Dark Knight
Rises. Ecco cosa ha detto Anne:
La preparazione di Anne per il suo
ruolo come Catwoman in The Dark Knight Rises di
Christopher Nolan, nuovo progetto di Batman
(attualmente in riprese a Pittsburgh), non è affatto superficiale.
Lei sta lavorando cinque gioni a settimana – esercizi rigorosi e
allenamenti nelle acrobazie seguiti da un’ora e mezzo di danza.
“Ho sempre pensato che essere esile fosse l’obiettivo, ma con
questo lavoro devo anche essere forte“, ha rivelato
l’attrice.
Come è già successo con le recenti dichiarazioni
di Marion Cotillard, l’attrice non rivela assolutmente nulla di
importante relativo al film, che resta blindato come da migliore
tradizione nolaniana. Intanto però qualsiasi dichiarazione o finta
notizia relativa all’attesissimo Batman 3 fa venire l’acquolina in
bocca a chi la legge (ed anche a chi la scrive!).
Presentato oggi a Napoli il programma del
festival di Giffoni Valle Piana, il Giffoni Experience, giunto
quest’anno alla 41esima edizione. Il festival si svolgerà
quest’anno dal 12 al 21 luglio e il tema sarà “il link”.
La Warner Bros. ha annunciato
alcune novità relative alle date di uscita nei cinema di
Pacific
Rim di Guillermo del Toro, e di Contagion di Steven
Soderbergh.
Lo studio ha deciso di far uscire
“il più grande film di mostri giganti mai fatto” (Pacific
Rim) il 12 luglio 2013. Il film racconta di un futuro
non lontano in cui gli uomini combattono una razza aliena pilotando
robot giganti. Nel cast Charlie Hunnam e Idris Elba. Inoltre la WB
ha dto qualche indicazione relativa all’uscita di Contagion,
compresa tra il 9 settembre e il 21 ottobre 2011. Nel film un cast
di prim’ordine: Matt Damon, Marion Cotillard, Kate Winslet, Jude
Law, Bryan Cranston, e Gwyneth Paltrow.
La nominata all’Oscar Carey Mulligan
(An Education) e Gary Ross (Pleasantville) uniranno le forze per il
film sci-fi Outback. Stando a Variety, Nissar Modi (Z for
Zachariah) sarà l’autore della sceneggiatura
Ricordate Haley Joel Osment?
Per quelli ai quali il nome non dice nulla, chiarirò la cosa
dicendo: “Vedo la gente morta” … Ebbene si, proprio lui, il bambino
prodigio de il Sesto senso
La Pixar ha reso noto il
primissimo teaser trailer di Brave, il nuovo lungometraggio in
uscita al cinema la prossima estate, 22 giugno 2012. Come è ormai
tradizione Pixar, le prime immagini lasciano senza fiato…
Ci hanno sorpreso e conquistato con
il primo episodio, ma ci hanno deluso e ferito con il
secondo capitolo (fracassone e pessimo). Transformers
3 aveva quindi l’arduo compito di ricondurre gli
appassionati del franchise a “casa”. Questa terza apocalisse
robotica targata Michael Bay in parte ci riesce,
coinvolgendo lo spettatore nel miglior 3D sino ad oggi realizzato
dopo
Avatar.
L’evoluzione che la stereoscopia,
quella vera, ha avuto è sorprendente: dimenticatevi le immagini
piatte e buie dei vari blockbuster che hanno ingannato un tutti,
cambiando solo il costo del biglietto. Transformers
3 padroneggia questa tecnica in un modo senza precedenti,
aiutata da una regia molto più spettacolare del secondo episodio, e
da una sceneggiatura attenta a veicolare le immagini attraverso una
drammatizzazione ricercata. Le interminabili sequenze del secondo
film, fatte di noiosi scontri a fuoco, sono qui ridotte al minimo,
mentre viene data più attenzione allo sviluppo dei nodi narrativi
che man mano incontriamo nel racconto.
Tuttavia, pur essendo un gradino
sopra il secondo capitolo, Transformers
3 rimane molti passi indietro per brillantezza di
dialoghi ed ironia rispetto all’ineguagliato Transformers
1. Il tentativo, che pervade tutta la prima parte del
film, di inserire elementi comici, non viene portato a compimento,
forse anche a causa dell’utilizzo non troppo entusiasmante del
personaggio di John Turturro, che in passato aveva regalato
momenti di autentica comicità.
In Transformers 3 è
ancora Decepticon vs Autobot
Transformers 3 è un giocattolo di
azione, effetti speciali e montaggio serrato che diverte a
più riprese. Inoltre c’è il tentativo di dare più spazio alla
componente umana: i soldati e i protagonisti infatti sono molto più
presenti anche nelle scene di battaglia tra i giganti androidi,
tanto da riuscire ad abbattere loro stessi molti dei
Decepticon. I valori tipicamente americani sono
ancora una volta impersonati nella figura carismatica di Optimus
Prime, che si batte con tenacia per la libertà e la sopravvivenza
del genere umano. Da antologia la sequenza in cui
Megatron distrugge la statua di Abraham Lincoln per
prendere il suo posto, seduto sulla poltrona di pietra. Il capo dei
Decepticon diventa così una specie di attentatore, un terrorista,
che distrugge l’immagine del presidente americano che più di tutti
ha lottato per l’uguaglianza dei suoi cittadini, usurpandone il
posto e manifestando la sua volontà di stabilire il caos nel
mondo.
Non potevamo infine spendere due
parole per la tanto pavoneggiata RosieHuntington-Whiteley,
sostituta di Megan Fox. Più che della sua performance da
donna oggetto, bella e indifesa, dovremo lamentarci del modello
femminile che Bay ci propina da un paio di film a
questa parte. Fortunatamente la bella Rosie, oltre alle gambe, ha
anche presenza scenica e carisma, e riesce a disegnare abbastanza
bene il suo personaggio. Ruoli abbastanza riusciti sono invece
quelli di altre due new entry, di tutt’altro calibro: Frances McDormand e John Malkovich danno il loro sostanzioso
contributo al film, portando una lezione di recitazione in un film
dove a recitare (per la maggior parte del tempo) ci pensano gli
effetti speciali. Transformers 3 è un giocattolone
con cui divertirsi, un ottimo spettacolo d’intrattenimento, forse
eccessivamente lungo ma in linea con gli standard del blockbuster
estivo.
Si è svolta oggi, 27 giugno 2011, a
Roma presso il Palazzo delle Esposizioni la presentazione del
MEDIA Production Guarantee Fund, fondo di garanzia
alla produzione audiovisiva lanciato dalla Commissione Europea
Con le voci di:
Roberta Pellini (Sophie), Francesco Bulckaen (Howl), Ludovica
Modugno (Strega delle Lande), Luigi Ferraro (Calcifer), Furio
Pergolani (Markl), Marco Vivio (Rapa), Maria Pia de Meo (Madame
Suliman)
Sinossi:
In un mondo fuori dal tempo che
ricorda la Belle Epoque, la giovane Sophie lavora come stilista di
cappelli: un giorno conosce un misterioso giovane e, subito dopo,
viene trasformata in vecchietta da una strega. Costretta a lasciare
la sua città, che sta per entrare in guerra, Sophie incontra nelle
sue peregrinazioni un misterioso spaventapasseri animato, che la
porta in un castello ambulante, dove vive il mago Howl, proprio il
giovane che ha conosciuto nel suo negozio prima del maleficio. Per
spezzare l’incantesimo suo e di Howl, Sophie dovrà scoprire i
segreti di Calcifer, il demone che anima il castello.
Analisi
Dal romanzo della scrittrice
inglese recentemente scomparse Diana Wynne Jones (tra le preferite
di Jk Rawling, autrice di Harry Potter) primo tra l’altro
di una serie letteraria ma autoconclusivo al cinema, Il
castello errante di Howl è una fiaba di sapore mitteleuropeo e
steam punk in cui l’autore non rinuncia alla sua tirata contro la
guerra, inserendo una minaccia di conflitto nel mondo di Howl e
facendo provenire il suo protagonista da una realtà parallela dove
si riecheggiano i drammi del Ventesimo secolo.
Sophie, protagonista della vicenda,
è un’eroina sui generis, sia quando è giovane, poco appariscente e
dedita al lavoro, sia quando diventa di colpo anziana, affrontando
i problemi dell’età: non è eroica come Nausicaa, somiglia di più a
Chihiro ma a differenza della piccola protagonista de La città
incantata ha i limiti dell’età che le rendono la vita
impossibile, e la strada di ritrovare se stessa, con un nuovo
inizio, percorrendo un viaggio iniziatico diverso ma analogo a
quelli di Nausicaa e Chihiro. A Sophie fa da contraltare Howl,
antieroie bello e vanesio, in cerca della sua anima e di un senso
da dare alla vita, prigioniero di un incantesimo dal quale solo
l’amore potrà salvarlo. E la storia d’amore tra Sophie e Howl è
insolita, ed è in linea con il mondo di Miyazaki, anticonformista e
basato sul rispetto e sulla ricerca di sé e della propria armonia
per trovare il proprio posto, per una vita basata sull’altruismo e
sulla non violenza. Ma Miyazaki, come sempre, non è mai apertamente
moralista, e riesce ad appassionare con un intreccio sognante,
sostenuto da disegni, scenografie e musiche di prim’ordine.
Gli scenari, infatti,
ispirati alla cittadina lorenese di Colmar, sono come di consueto
accurati, e sottolineano l’atmosfera di una fiaba morale, in cerca
di un proprio equilibrio, tra magie e incantesimi senza i quali
bisogna imparare a vivere per essere liberi.
Meno orientale de La città
incantata, Il castello errante di Howl è una fiaba
fuori dal tempo ma metafora della realtà, un viaggio interiore ed
esteriore nell’universo della fantasia, un inno ai rapporti umani
di qualità, oltre gli stereotipi e i luoghi comuni.
Con le voci di:
Erica Necci (Chihiro), Emiliano Coltorti (Haku), Sonia Scotti
(Yubaba), Marzia dal Fabbro (Lin), Mino Caprio (Aogaeru), Carlo
Valli (papà di Chihiro), Roberta Greganti (mamma di Chihiro)
Sinossi:
Chihiro è in auto con i suoi
genitori che stanno andando verso la loro nuova casa: i due adulti
prendono una strada sbarrata e arrivano in uno strano paesino, che
sembra un luna park abbandonato, con ristoranti e locali pieni di
cibo con cui si abbuffano. Chihiro vede i genitori trasformarsi in
maiali: hanno mangiato il cibo che la maga Yubaba, padrona del
villaggio, ha preparato per i frequentatori del posto, e per questo
sono puniti. Per riscattarli Chihiro accetta di lavorare nelle
terme, conoscendo Haku, anche lui prigioniero di un incantesimo
della maga, al quale è legata da più di quanto immagina e che
riuscirà a liberare, prima di poter tornare a casa con i genitori
tornati umani.
Analisi
Per molti La
città incantata è il capolavoro di Hayao Miyazaki, vincitore
dell’Oscar come migliore film d’animazione: senz’altro è il suo
lungometraggio che ha ottenuto più premi, tra cui l’Orso d’oro a
Berlino e il Saturn Award, a sottolineare una qualità di storia e
di disegno ben oltre gli stereotipi sugli anime, che sono ancora
presenti, anche se meno rispetto ad anni fa.
Di nuovo un’eroina, una bambina,
non eroica combattente né maghetta dagli straordinari poteri,
giusto per andare oltre i personaggi tipici degli anime, che vede
il mondo della fantasia entrare nel mondo reale di colpo,
dall’arrivo, per una disattenzione degli adulti, poco intuitivi e
concentrati solo sul trovare una scorciatoia per arrivare prima, in
un paesaggio che man mano cambia e diventa inquietante e
magico.
Evidenti le
contaminazioni e gli omaggi con il folklore giapponese, popolato di
spiriti più o meno benevoli, che abitano la natura, e cercano di
vivere in armonia con essa, e che possono avere dei loro spazi,
come questa città tutta per loro, in cui confrontarsi e curarsi,
secondo il principio molto giapponese di mescolare tradizione e
modernità. Gli spiriti de La città incantata non sono
cattivi: vedono solo la realtà in un modo diverso, ma nella scena
del mostro che si libera dall’inquinamento e diventa una splendida
creatura fantastica, Miyazaki mette tutto il suo ecologismo, il suo
amore per la diversità, il suo sense of wonder.
Il tema di fondo del film è
crescere, trovare se stessi, aiutare gli altri, attraverso una
filosofia del lavoro e dell’abnegazione, che non è comunque
reazionaria e conservatrice, ma porta Chihiro a instaurare un
rapporto di armonia e rispetto con tutte le creature. Il fatto che
sia lei ad avere ancora un animo che le permette di capire il
pericolo e di non cadere in un inganno di un posto pieno di cibo
succulento che avrebbe attirato chiunque è perfettamente inserito
nella poetica di Miyazaki, attento agli ingenui e ai fantasiosi e a
chi si sa sottrarre dal ritmo del progresso, a favore di una vita
più sostenibile.
Il contrasto tra mondo fantastico e
mondo reale si comporrà con Chihiro che ricorda la sua avventura,
avvenuta in realtà, come è da tradizione nelle storie in cui si
entra nel mondo degli spiriti, in uno sprazzo di minuti, mentre là
fuori il tempo ha continuato a scorrere. Una fiaba orientale e
intrisa di filosofia animista e nipponica ma che ha saputo parlare
a tutto il mondo: il romanzo che l’ha ispirata, Il meraviglioso
paese oltre la nebbia di Sachiko Kashiwaba, è poi stato
tradotto in altre lingue sfruttando il successo del film.
Joel & Ethan Coen sono alle
prese con un biopic incentrato sulla figura del cantante folk Dave
van Ronk, attivo negli anni ’60, sbocciato più o meno
contemporaneamente a Bob Dylan.
Sembra che per Spy Kids: All
the Time in the World, Robert Rodriguez voglia adottare
l’Aromascope, sistema che permette allo spettatore di ‘annusare’ il
film, oltre che guardarlo e sentirlo!
<<Invitati personalmente
sul set dopo che le riprese erano iniziate da circa un mese,
abbiamo visto con piacere un film – anzi due film – già in
corsa.>> Così esordisce Empire
Cars 2
ottiene il primato in Italia con un ottimo incasso. Le posizioni
successive registrano risultati piuttosto deprimenti, mentre le
altre new entry non sfondano per niente…
Come prevedibile, Cars
2 debutta al primo posto in Italia, incassando 4
milioni di euro da mercoledì a domenica (2,7 milioni nei tre
giorni): si tratta di un ottimo risultato, a testimonianza del
fatto che la Pixar è sempre molto amata in Italia. Con oltre 800
sale a disposizione e il sovraprezzo 3D, il film potrebbe avere un
buon andamento nelle prossime settimane. Riuscirà a superare il
totale di Toy Story 3, che l’estate scorsa aveva chiuso
con 13,1 milioni?
L’ultimo dei
templari scende così al secondo posto con altri
417.000 euro e supera i 2 milioni complessivi. Terza posizione per
I guardiani del destino, che supera il
milione totale con 303.000 euro.
Risultati alquanto penosi per le
posizioni successive. Libera uscita (196.000 euro) arriva a
quota 891.000 euro, mentre X-Men:
L’inizio scende al quinto posto con altri 154.000
euro e spera di chiudere almeno sui 3 milioni, con una performance
molto deludente.
Una notte da leoni
2 (102.000 euro) conferma la sesta posizione e giunge
a 9,1 milioni totali, mentre Pirati dei Caraibi: Oltre
i confini del mare (97.000 euro) arriva a quota 16,8
milioni.
The
Conspirator debutta all’ottavo posto con 97.000 euro
nei tre giorni e 115.000 euro complessivi da mercoledì a domenica.
Segue Le donne del sesto piano (84.000
euro), che arriva a 484.000 euro.
Chiude la top10 13
Assassini: l’atteso film di Takashi Miike presentato
alla Mostra di Venezia l’anno scorso ottiene appena 61.000
euro.
Conosciamo bene la Pixar, sappiamo
che non sbaglia un colpo, e che ogni produzione proveniente da
questa casa californiana entra tranquillamente nella storia del
cinema e in quella, non solo di animazione e in quella del box
office.
A distanza di cinque anni dal primo
episodio, questa settimana ha visto l’uscita di Cars
2, le nuove avventure di Saetta McQueen e amici, che
affrontano un viaggio oltreoceano sulla strada per il Grand Prix.
Tra i vari incontri, ci sarà anche quello (già super annunciato)
con Mama Topolino, in originale con la voce di Vanessa Redgrave, in
italiano doppiata da Sophia Loren.
Il film incassa questa settimana 68
milioni di dollari e balza in prima posizione. In seconda
posizione, c’è un’altra nuova uscita che ha fatto parlare di sé
soprattutto per il tour de force promozionale che Cameron Diaz ha
affrontato in giro per il mondo: Bad teacher,
diretto da Jake Kasdan, figlio del regista de Il grande
freddo, Lawrence, incassa 31 milioni di dollari.
A seguire, troviamo il molto atteso
Green Lantern, ennesimo supereroe questa volta di
casa DC Comics, a venire portato sullo schermo. A infilarsi nella
calzamaglia verde è Ryan Reynolds, diretto da Martin Campbell,
regista di due recenti 007. Il film, con l’incasso di 18
milioni di dollari di questa settimana, arriva a quota 89 milioni
di dollari.
In quarta posizione della
classifica del box office americano di questa settimana troviamo
un’altra produzione interessante: la nuova prova alla regia del
creatore di Lost, J.J. Abrams, prodotta da Steven
Spielberg. Super8 segue le vicissitudini di un
gruppo di ragazzi che nel 1979 investiga su dei misteriosi
avvenimenti che seguono uno strano incidente ferroviario. Il film
incassa 12 milioni di dollari questa settimana, che portano il suo
totale a 95 milioni.
A metà classifica si posiziona
Mr Popper’s penguins, commedia che mette in scena
i cambiamenti che accadono nella vita del protagonista,
interpretato da Jim Carrey, nel momento in cui eredita 6 pinguini e
trasforma la sua casa in un atollo polare.
In sesta posizione resta X
Men: First class, che aggiunge altri 6 milioni di dollari
al suo incasso totale che giunge così a 133 milioni di dollari; lo
segue in settima posizione Hangover 2.
In questa parte bassa della
classifica le grandi produzioni si alternano a quelle indipendenti
e infatti Bridesmaids, commedia a budget
medio-basso è in ottava posizione, con un incasso totale di 147
milioni di dollari, quindi più di X Men, seguito da Pirates
ofCaribbean: On stranger tides, che
nonostante non sia stato accolto con il giubilo delle precedenti
pellicole, è rimasto in classifica per più di quattro settimane,
raggiungendo 229 milioni di dollari di incasso.
A chiudere la classifica, il film
indipendente per antonomasia: Midnight in Paris di
Woody Allen, che raggiunge 28 milioni di dollari di incasso
totale.
Le uscite attese per la prossima
settimana sono quelle di: Transformers: Dark of the
moon, nuova produzione della saga, che vede Michael Bay di
nuovo alla guida del film che come è arcinoto ha perso la sexy star
Megan Fox, sostituita dalla modella di Victoria’s Secret Rosie
Huntington-Whitele, e un film diretto da Tom Hanks con Julia
Roberts: Larry Crowne.
A due giorni dall’uscita in sala, ecco pubblicati altri due spot
del film di Michael Bay che, si suppone, chiuderà la trilogia che
racconta la battaglia degli Autobot contro i Decepticon.