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The Specials – Fuori dal comune: trailer del film con Vincent Cassel

Dopo aver chiuso con gran successo l’ultimo Festival di Cannes, ed aver vinto come Miglior Film al San Sebastián International Film Festival, arriva nelle sale italiane l’attesissima nuova commedia agrodolce di  Olivier Nakache e Éric Toledano (Quasi Amici, C’est la vie – Prendila come viene, Samba). The Specials – Fuori dal comune, attraverso le acclamate interpretazioni di Vincent Cassel e Reda Kateb, porta alla luce e affronta le problematiche quotidiane vissute da ragazzi affetti da autismo, storie vere, tratte da esperienze reali delle Onlus parigine e dei casi sotto la loro tutela.

Il film sarà al cinema dal 29 ottobre distribuito in sala per Europictures da Lucky Red.

The Specials – Fuori dal comune, la trama

Per vent’anni Bruno e Malik hanno vissuto in un mondo diverso, quello dei bambini e degli adolescenti affetti da autismo. Responsabili di un’organizzazione senza scopo di lucro, Bruno e Malik insegnano ai giovani provenienti da aree disagiate ad assistere quei casi rifiutati dalle istituzioni e classificati come estremamente complessi.

 
 

The Specials – Fuori dal comune in on demand dal 18 novembre

The Specials - Fuori dal comune

In seguito all’ultimo DPCM, che ha decretato la chiusura delle sale cinematografiche, Europictures e Lucky Red annunciano che The Specials – Fuori dal comune sarà disponibile sulle principali piattaforme on demand a partire dal 18 novembre. Il film interpretato da Vincent Cassel e Reda Kateb, dopo aver chiuso con gran successo l’ultimo Festival di Cannes ed aver vinto il Premio del Pubblico al San Sebastián International Film Festival, è stato presentato ad Alice nella Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma.

The Specials – Fuori dal comune sarà disponibile dal 18 novembre sulle piattaforme digitali Sky Primafila Premiere, oltre a MioCinema e IoRestoInSala che rappresentano, in gran parte, l’universo dell’esercizio a cui questo film era destinato. Dal 23 novembre sarà altresì disponibile su iTunes, Amazon Prime Video, Google Play, Chili, TimVision, Rakuten TV, Huawei Video, Infinity, CG Entertainment.

Lucy De Crescenzo, CEO di Europictures, ha dichiarato: “Non è stata una decisione facile uscire direttamente On Demand con The Specials. La sua uscita in sala era inizialmente prevista ad aprile, ma per la chiusura dei cinema è stata rimandata all’autunno. Dopo mesi di attesa, durante i quali l’uscita in streaming non è stata presa in considerazione per una volontà condivisa con Lucky Red, The Specials è approdato al Alice nella città, dove ha ricevuto un’accoglienza calorosa dal pubblico e dalla stampa. Purtroppo ancora una volta  ci scontriamo con la pandemia e i cinema sono stati nuovamente chiusi. Sono convinta che sia arrivato il momento che The Specialsvada incontro al suo pubblico. Tuttavia appena i cinema riapriranno il film sarà disponibile per la sala, che era il suo luogo ideale.”

L’attesissima nuova commedia agrodolce di Olivier Nakache e Éric Toledano (Quasi AmiciC’est la vie – Prendila come vieneSamba) porta alla luce e affronta le problematiche quotidiane vissute da ragazzi affetti da autismo, storie vere, tratte da esperienze reali delle Onlus parigine e dei casi sotto la loro tutela.

 
 

The Special Need recensione del film di Carlo Zoratti

the special need recensioneC’è un bisogno speciale che ognuno di noi ha ma e che, nella maggior parte dei casi è difficile da soddisfare pienamente. Per il ventottenne Enea lo è ancora di più perché, come lui stesso ammette nel trailer del film The Special Need, è un po’ picchiatello. Enea è affetto da autismo e questo bisogno speciale è si legato al sesso ed all’incontro fisico con una donna, ma è anche o meglio, soprattutto un bisogno di amore, di trovare, come lui stesso dice, una ragazza per la vita. Carlo e Alex, i suoi migliori amici, decidono di aiutarlo ed accompagnarlo in questa missione che si prospetta ardua ma forse non impossibile.

The Special Need, primo lungometraggio di Carlo Zoratti, si struttura come un road movie documentaristico. Enea, Carlo e Alex decideranno di intraprendere un viaggio con lo sgangherato pulmino wolkswaghen di Alex, un viaggio che li porterà materialmente in Austria e successivamente in Germania, presso il centro di assistenza sessuale per disabili di Trebel.

the special needMa questo viaggio li condurrà anche ad una conoscenza più profonda delle esigenze affettive dell’amico disabile ed alla consapevolezza dei propri pregiudizi a riguardo.

Questi stessi pregiudizi sono insiti nella nostra cultura e in un certo senso, anche se non esplicitamente, il film mostra l’abisso di civiltà tra l’Italia e, ad esempio, la Germania in cui si riconosce al disabile il diritto di esplorare la propria affettività e sessualità, argomento che qui è ancora un tabù perché il disabile è considerato, nella maggior parte delle situazioni, ed addirittura a livello giuridico, come un bambino che non crescerà mai.

Carlo Zoratti adotta uno stile che privilegia la spontaneità rispetto alla correttezza formale riuscendo a rendere invisibile la macchina da presa e trascinando lo spettatore in prima persona all’interno della vicenda. L’effetto è molto coinvolgente: ci si commuove ma in molti momenti si sorride grazie all’esuberanza e alla simpatia di Enea. Vedere il mondo tramite i suoi occhi e quelli dei suoi amici è un’esperienza da non perdere.

Il film, una coproduzione italo-tedesca ha già vinto alcuni premi importanti per la sua categoria come quello per il miglior documentario al Trieste Film Festival ed il German Competition al Dok Leipzig. Ha inoltre partecipato, tra gli altri, al Festival di Locarno nella sezione Cineasti del presente.

Verrà proiettato per la prima volta al cinema a partire dal 2 Aprile in concomitanza con la giornata mondiale dell’Autismo. Sul sito internet del film (qui il link) si può inoltre consultare una mappa con tutti i cinema in cui si svolgeranno le proiezioni.

 
 

The Special Need Carlo Zoratti presenta il film

the special need recensione The Special Need, docufilm del regista friulano Carlo Zoratti, è stato proiettato in anteprima alla Casa del Cinema di Roma. Carlo Zoratti si è formato come Interaction Designer presso l’Università di Torino, ha girato alcuni video musicali fino ad approdare alla regia del suo primo lungometraggio, The Special Need. Il film racconta di un’amicizia speciale, quella tra lui ed il simpaticissimo Enea, un ragazzo affetto da autismo. Appena entrati in sala per la conferenza stampa alla fine della proiezione, Enea Gabino, il protagonista del film, saluta tutti i giornalisti convenuti con l’energia, l’esuberanza ed il buon umore che rappresentano un po’ il leit motiv di questa pellicola.

C.Z.: Vorrei anticipare una domanda che mi fanno spesso tutti: da dove nasce la vostra amicizia? Siete parenti? Chi te lo fa fare? Come se una vera amicizia con un ragazzo come Enea non sia possibile. Io ed Enea ci conosciamo da quindici anni. Tutto è iniziato quando ho deciso di iniziare a fare volontariato. L’intento iniziale era principalmente quello di conoscere delle ragazze dal momento che nella mia scuola c’era un’alta percentuale di maschi. Effettivamente lì ho conosciuto la mia prima fidanzata figlia della terapista che aveva seguito Enea sin da bambino. In questo modo ci siamo conosciuti ed abbiamo iniziato a frequentarci scoprendo che insieme ci trovavamo davvero bene.

Uno dei maggiori problemi dei ragazzi autistici è il contatto fisico con le persone, l’essere toccati. Nel film sembra che Enea non abbia questo tipo di problema e che la sua forma di autismo sia anzi molto lieve visto che , a suo modo, cerca di relazionarsi col mondo esterno.

C.Z.: Enea è in un certo senso una mosca bianca nello spettro dei disturbi che questa malattia comporta.

E.G.: (Rivolgendosi a Carlo) Cos’è una mosca bianca ? Non l’ho mai vista!

C.Z.: E’ appunto un fatto eccezionale, fuori dal comune! Enea è riuscito a raggiungere questi risultati grazie al particolare lavoro che la sua terapista ha fatto con lui sin da bambino. Nell’infanzia era infatti chiuso nel suo mondo come molti altri bambini autistici.

Tutto il film è molto libero, naturale e spontaneo, soprattutto nelle reazioni di Enea. C’è stato comunque un qualche tipo di “scrittura”?

 C.Z.: La “scrittura” c’è stata per quanto riguarda il percorso del film, che rimane un percorso un po’ obbligato: gli amici decidono di cercare una donna per Enea e le tappe che seguiranno saranno quelle che molti immaginano. Nonostante questo ci sono stati alcuni momenti non previsti come ad esempio quando Enea cerca di approcciare alcune ragazze per strada: lo avevamo appena microfonato e non ci aspettavamo che sarebbe partito in quarta ma nessuno ha potuto fermarlo. In quel momento mi sono sentito un po’ scisso: il regista sapeva che quella scena poteva essere interessante per il film ma, in quanto amico sentivo un po’ come una violenza mostrare Enea in quella situazione.

the special needPrima di girare si è confrontato con altri film come The Session di Ben Lewin che trattano il tema della sessualità delle persone disabili?

C.Z.: Ho volutamente evitato di vedere The Session per non esserne influenzato e non farmi bloccare da un film molto bello.

Prima di iniziare a girare vi siete confrontati con la terapista e la famiglia di Enea?

C.Z.: La prima a parlarmi di questo bisogno speciale di Enea è stata sua madre e da lì è iniziata a nascere l’idea del film. Per quanto riguarda la terapista abbiamo girato ore di dialoghi con lei ma alla fine mi sono reso conto che, purtroppo, non erano molto cinematografici e rischiavano di appesantire la storia.

La macchina da presa sembra realmente invisibile. Come siete riusciti a realizzare così bene questo effetto?

C.Z.: Girando e montando subito dopo le riprese mi sono accorto di un’aspetto che non mi piaceva: Enea, avendo me come punto di riferimento principale, guardava sempre in macchina. Così mi sono convinto a passare da dietro a davanti la macchina da presa partecipando all’azione direttamente con Enea.

Mi vengono in mente i film Zoran di Matteo Oleotto e Tir di Alberto Fasulo entrambi friulani. Stiamo forse assistendo ad una rinascita del cinema in Friuli?

Erica Barbiani, produttrice del film: Penso che questa ondata di film di autori friulani sia dovuta in gran parte dall’esistenza del fondo regionale  audiovisivo del Friuli Venezia Giulia che ha portato investimenti nella produzione dei film ma anche nella formazione dei professionisti. Si è inoltre creato una sorta di network di cineasti friulani che si incontrano spesso e si confrontano condividendo idee. Sembra che il film rappresenti una denuncia nei confronti dell’arretratezza italiana per quanto riguarda problemi come la sessualità dei disabili. Quanto questa denuncia è stata consapevole?

C.Z.: In realtà non abbiamo mai pensato di realizzare un film di denuncia. La situazione mi è sembrata un po’ come quando, da ragazzino, andavo a dormire a casa di mio cugino ed ero contento perché lì mi sentivo molto più libero rispetto a casa mia dove vigevano le proibizioni ed i rifiuti impostimi dai miei. Non per questo disprezzavo i miei genitori perché mi rendevo conto che loro erano fatti così e non sarebbero mai cambiati. Andando in Austria ed in Germania ho avuto la stessa sensazione di libertà ed allo stesso modo penso che qua in Italia non arriveremo mai a realizzare centri come quello di Trebel (un centro di assistenza sessuale per disabili). Qui in Italia si tende a proiettare sui disabili le nostre idee a riguardo e non ci rendiamo conto che il disabile è comunque una persona con i suoi bisogni “speciali”. Nel centro di Trebel il disabile viene accolto con la sua identità di persona, una persona che può anche avere paure e ripensamenti. Per questo viene vietato agli accompagnatori di parlare per conto della persona disabile incitando quest’ultima ad esprimere le proprie esigenze.

E.G.: Comunque troverò una ragazza! Me lo sento, ne sono sicuro!

 
 

The Spanish Princess 2, recensione della serie Starzplay

The Spanish Princess 2 recensione serie tv

Caterina D’Aragona torna ad essere la protagonista della scena in The Spanish Princess 2, seconda parte della miniserie sequel di The White Queen e The White Princess e basata sui romanzi di Philippa Gregory. La serie è disponibile su Starzplay, da domenica 11 ottobre, con un episodio nuovo a settimana e visibile, in Italia, su Apple TV e Rakuten TV. A dare il volto alla regista spagnola c’è sempre Charlotte Hope, al fianco di Ruairi O’Connor, nei panni di un giovane Enrico VIII.

La trama di The Spanish Princess 2

Avevamo lasciato la giovane Caterina in procinto di sposarsi con il re d’Inghilterra, quell’Enrico che tanto l’aveva indispettita al suo arrivo oltre la Manica. Adesso, alla luce della morte di Arturo, il secondogenito maschio ed erede al trono (che scavalca la più grande Meg Tudor) è il partito più appetibile e, al netto della passione che Caterina sembra davvero provare per il giovane Enrico, è senza dubbio il prossimo obbiettivo da raggiungere. Caterina convola a nozze con un terribile segreto. L’inizio della seconda stagione la vede felice e innamorata, ma con delle terribili minacce all’orizzonte.

Caterina deve fare i conti con la difficoltà di mettere al mondo un erede, principale ed enorme preoccupazione che, come sappiamo, metterà a rischio e poi determinerà la fine del suo matrimonio con Enrico VIII. Ma la giovane regina deve anche affrontare la politica del padre, Re di Spagna, completamente ostile all’Inghilterra e alla sua stessa figlia.La donna si conferma un’ottima diplomatica, una combattente persino sul campo di battaglia, una regina degna, che onora il marito e sovrano e ispira il popolo, ma sappiamo che la Storia la vedrà vittima di quello stesso Re che lei ama e per il quale combatte.

Un donna moderna alla corte d’Inghilterra

La storia di Caterina è sempre stata raccontata dal punto di vista di Enrico VIII. Abbiamo sempre incontrato il personaggio nelle vesti di una regina anziana e non più fertile, incapace quindi di dare un erede maschio al re e messa da parte per una donna più giovane e potenzialmente capace di assolvere al compito che Caterina non aveva portato a termine. La serie Starzplay invece ci offre la possibilità non solo di ribaltare la prospettiva, ma anche di assaporare la giovinezza, la risolutezza e la ferocia di una donna che lotta con tutta se stessa, assumendosi il peso di tradimento e menzogna, pur di raggiungere il suo scopo.

The Spanish Princess 2 ci mette di fronte ad un personaggio femminile che porta avanti le sue battaglia dentro e fuori dai confini della sua casa, ma anche dentro e fuori i confini di se stessa, dimostrandosi estremamente moderna nonostante sia una regina vissuta molto tempo fa, alla corte del re passato alla storia come un tipo che non aveva poi in grande considerazione le sue mogli (Caterina è solo la prima di sei). Caterina ha tutto ciò che serve a regnare, molto più del marito, ma per lei i tempi non sono maturi, e lo diventeranno, paradossalmente, solo pochi anni più tardi, quando la figlia della sua “rivale” salirà al trono come prima Regina regnante d’Inghilterra.

Tra temi attuali e dinamiche invece legate al contesto storico, The Spanish Princess 2 trascina lo spettatore dentro agli intrighi di palazzo e alle brutali battaglie con un piglio per forza di cose romanzato, arricchendo la Storia in favore della storia e regalando un ritratto di donna tragico, ricco e magnifico. Costumi, set, stile e gusto fanno il resto.

 
 

The Space in Between. Marina Abramovis and Brazil al cinema

Dopo il successo delle scorse stagioni che hanno portato al cinema oltre 400 mila spettatori, la stagione della Grande Arte torna nelle sale italiane con un’importante novità. Il cartellone della nuova stagione, che sarà svelato a fine estate, esplorerà non solo l’arte rinascimentale (italiana e internazionale), i grandi movimenti pittorici e i più amati artisti dell’Ottocento, ma si aprirà quest’anno anche ai grandi performer contemporanei.

A inaugurare questo nuovo ciclo ci sarà una delle più originali artiste viventi, Marina Abramović, protagonista di THE SPACE IN BETWEEN.  MARINA ABRAMOVIĆ AND BRAZIL di Marco Del Fiol, che sarà nelle sale italiane solo il 3, 4 e 5 ottobre distribuito da Nexo Digital e I Wonder Pictures in collaborazione con Unipol Biografilm Collection (elenco delle sale a breve su www.nexodigital.it).

Marina Abramovic The Space in BetweenIn questo docu-film la Abramović parte alla ricerca di nuovi stimoli creativi e viaggia attraverso le vibranti comunità religiose del Brasile per fare esperienza dei rituali sacri e svelare il suo processo creativo. Il sincretismo del Brasile più profondo si fa per lei percorso personale e artistico e racconto per immagini, in un seducente intreccio di profondità e ironia. Tra cerimonie di purificazione e trip psichedelici, Marina riflette sulle affinità tra performance artistiche e rituali e si mette totalmente a nudo, in un tragitto anche interiore nei meandri del suo passato. Un film autenticamente “in between”, sospeso tra arte e vita, tra road movie e spiritual thriller, capace di parlare al cuore dello spettatore e al suo inestinguibile bisogno, consapevole o inconsapevole, di spiritualità.

Nata a Belgrado nel 1946, la Abramović è una delle artiste più importanti del nostro tempo. All’inizio degli anni Settanta studia presso l’Accademia di Belle Arti di Belgrado, dove comincia a sperimentare la performance come forma di arte visuale. Esplorando i limiti fisici e mentali del suo essere, la Abramović approfondisce così il tema della trasformazione emotiva e spirituale e si dedica alla creazione di opere capaci di rendere rituali semplici azioni della vita quotidiana, come stare sdraiati o seduti, sognare e pensare. Nel 1974 viene conosciuta anche in Italia, dove presenta la sua performance Rhytm 4 nella galleria Diagramma di Luciano Inga Pin a Milano.  Nel 1976 Marina Abramović lascia la Jugoslavia per trasferirsi ad Amsterdam. Nello stesso anno inizia la collaborazione e la relazione con Ulay, artista tedesco, nato tra l’altro nel suo stesso giorno. I due termineranno il loro rapporto dodici anni dopo, nel 1989, con una camminata lungo la Grande Muraglia Cinese: Marina decide di partire dal lato orientale della muraglia sulle sponde del Mar Giallo, mentre Ulay dalla periferia sud occidentale del deserto del Gobi. I due cammineranno novanta giorni e si incontreranno a metà strada dopo aver percorso entrambi duemila e cinquecento chilometri per dirsi addio. Negli anni ottanta viaggia in Australia e nei deserti di Thar e del Gobi e in Cina; dal 1992 tiene workshop, conferenze, mostre personali e collettive in tutto il mondo fino a vincere nel 1997 la Biennale di Venezia con la performance Balkan Baroque, dove per tre giorni pulisce una montagna di ossa bovine in un rituale di purificazione e di denuncia delle stragi che avvenivano nei Balcani.  Nella primavera del 2010 arriva la prima grande retrospettiva negli Stati Uniti al Museum of Modern Art di New York, dove esegue anche la performance The artist is present documentata dall’omonimo documentario. Due anni dopo, nel 2012, è stato il momento della doppia mostra al PAC e alla Galleria Lia Rumma di Milano, dove l’artista ha mostrato tutti i nuovi lavori e svelato al mondo The Abramović Method.

THE SPACE IN BETWEEN.  MARINA ABRAMOVIĆ AND BRAZIL di Marco Del Fiol sarà nelle sale italiane solo il 3, 4 e 5 ottobre distribuito da Nexo Digital e I Wonder Pictures in collaborazione con Unipol Biografilm Collection e con i media partner Sky Arte HD e MYmovies.it.

 
 

The Space Cinema lancia una speciale promozione “The Space Pass”

The Space Cinema

The Space Cinema lancia una speciale promozione dedicata a tutti gli appassionati del grande schermo e delle grandi storie cinematografiche: dal 16 al 20 giugno compreso sarà possibile acquistare The Space Pass a soli 49€. La speciale card resterà valida per sei mesi e consentirà agli spettatori di godersi l’esperienza in sala e vivere il cinema senza limiti. 

The Space Pass è valida in tutti i cinema del circuito e offre l’accesso illimitato a tutti i film, anche più volte al giorno, compresi i film in 3D, The Space Cinema è l’unico circuito in Italia a proporre al pubblico questa formula, già utilizzata in altri Paesi del mondo, come Stati Uniti d’America, Inghilterra, Francia, Germania, Olanda e Belgio.

The Space Pass è nominativa ed attivabile online sul sito di The Space Cinema. Per acquistare The Space Pass ed usufruire della promozione a tempo limitato basta visitare la sezione dedicata sul sito del circuito al link: https://www.thespacecinema.it/card-e-promo/the-space-pass.

 
 

The Space Cinema: Spider-Man: No Way Home in lingua originale

Spider-Man: No Way Home film 2021

In contemporanea con l’uscita ufficiale nelle sale italiane The Space Cinema propone la proiezione di Spider-Man: No Way Home, l’ultimo capitolo della saga basata sull’omonimo personaggio dei fumetti Marvel diretta da Jon Watts, in lingua originale.

Spider-Man: No Way Homeriprende la narrazione dopo i fatti accaduti nel film “Spider-Man: Far From Home” in cui il villain Mysterio rileva al mondo la vera identità di Spider-Man. Ora che tutti i cittadini di New York hanno scoperto chi si nasconde dietro la maschera del supereroe di quartiere, il giovane Peter Parker (Tom Holland) deve fare i conti con l’opinione pubblica e con la consapevolezza che non potrà mai più separare la propria vita privata da quella di eroe. Tra dubbi interiori e insicurezze il protagonista chiede al collega Doctor Strange (Benedict Cumberbatch) di far dimenticare a tutto il mondo il suo segreto. Il potente incantesimo lanciato dal Doctor Strange provoca una frattura nel multiverso che ha liberato i più potenti nemici mai affrontati da uno Spider-Man in qualsiasi universo; toccherà al giovane Peter Parker affrontare la sua più grande sfida e salvare il futuro.

I multisala selezionati per questo appuntamento sono quelli di Milano Odeon, Firenze (Novoli), Limena, Bologna, Trieste, Vimercate, Silea, Parma Centro, Roma (Parco de Medici), Napoli e Torino (Beinasco). Per conoscere la programmazione di “Spider-Man: No Way Home” e rimanere aggiornati sui prossimi titoli in versione originale basta visitare la sezione dedicata alla rassegna Hear My Voice.

LEGGI ANCHE: Spider-Man: No Way Home, recensione del film con Tom Holland

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 15 dicembre 2021.

 
 

The Space Cinema: Matrix Resurrections in lingua originale

Matrix Resurrections Matrix 5

In contemporanea con l’uscita ufficiale nelle sale italiane The Space Cinema propone la proiezione di Matrix Resurrections, l’ultimo capitolo della saga cyberpunk più celebre degli ultimi tempi in lingua originale.

Matrix Resurrections riprendere la narrazione dopo i fatti avvenuti in Matrix Revolutions. Il capitolo inizia con Neo (Keanu Reeves) nuovamente catapultato nel mondo reale ma tormentato da visioni a cui non riesce a dare un senso. Il prescelto è disorientato ma riesce a percepire lo stesso che gli individui sono schiavi della tecnologia, senza capirne realmente il motivo. L’incapacità di Neo di andare oltre le sue percezioni ed aprire la mente è dovuta all’assunzione giornaliera della pillola blu. L’incontro con alcuni personaggi interessanti e la sospensione della pillola inizieranno a riportare Neo alla consapevolezza che ciò che lo circonda non è quel che sembra.

I multisala selezionati per questo appuntamento sono quelli di Milano Odeon, Firenze (Novoli), Limena, Bologna, Trieste, Vimercate, Silea, Parma Centro, Roma (Parco de Medici), Napoli e Torino (Beinasco).

Il film

Matrix Resurrections è interpretato da Keanu Reeves e Carrie Anne Moss, ma anche da Yahya Abdul-Mateen II (il franchise di Aquaman), Jessica Henwick (per la TV Iron Fist, Star Wars: Il Risveglio della Forza), Jonathan Groff (Hamilton, per la TV Mindhunter), Neil Patrick Harris (Gone Girl – L’amore bugiardo), Priyanka Chopra Jonas (TV Quantico), Christina Ricci (TV Escaping the Madhouse: The Nellie Bly Story, The Lizzie Borden Chronicles), Telma Hopkins (TV Amiche per la morteDead to Me), Eréndira Ibarra (serie Sense8, Ingobernable), Toby Onwumere (serie Empire), Max Riemelt (serie Sense8), Brian J. Smith (serie Sense8, Treadstone), e Jada Pinkett Smith (Attacco al potere 3 – Angel Has Fallen, Gotham per la TV).

Il team creativo scelto da Wachowski dietro le quinte comprende i collaboratori di Sense8: i direttori della fotografia Daniele Massaccesi e John Toll, gli scenografi Hugh Bateup e Peter Walpole, il montatore Joseph Jett Sally, la costumista Lindsay Pugh, il supervisore agli effetti visivi Dan Glass e i compositori Johnny Klimek e Tom Tykwer. La Warner Bros. Pictures presenta, in associazione con Village Roadshow Pictures, in associazione con Venus Castina Productions, Matrix Resurrections. Il film sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures e sarà nelle sale italiane a partire dal 1 gennaio 2022.

 
 

The Space Cinema: la proiezione in lingua originale di Downton Abbey II – Una nuova era

Downton Abbey II: Una Nuova Era

In contemporanea con l’uscita ufficiale nelle sale italiane The Space Cinema propone la proiezione in lingua originale di Downton Abbey II – Una nuova era, basato sull’omonima e popolare serie TV britannica, ambientata all’inizio del XX Secolo nello Yorkshire.

Nel lungometraggio, diretto da Simon Curtis, vedremo ancora una volta intrecciarsi le vicende della famiglia Crawley con quelle della servitù. Mentre la villa è in pieno subbuglio per i preparativi del matrimonio tra Tom Branson (Allen Leech e Lucy Smith (Tuppence Middleton), ex cameriera, Lady Violet Crawley Contessa di Grantham (Maggie Smith) riceve in eredità una tenuta nel sud della Francia. Una volta riunita la famiglia l’anziana Violet rende noto che la villa in Francia le è stata donata in gioventùda un uomo con il quale ebbe una storia d’amore. Ora che il suo giovane amore è passato a miglior vita Lady Violet decide di recarvisi per un soggiorno, accompagnata da alcuni membri della famiglia e dei servitori come Mr. Carson e Mrs Hughes. Parallelamente all’interno della tenuta a Downton Abbey si respira aria di modernità: il produttore Jack Barber decide di girare un film all’interno del lussuoso palazzo con l’appoggio di Lady Mary. La famiglia Crawley dovrà fare in conti con gli intrighi e misteri del passato.

I multisala selezionati per questo appuntamento sono quelli di Milano Odeon, Firenze (Novoli), Limena, Bologna, Trieste, Vimercate, Silea, Parma Centro, Roma (Parco de Medici), Napoli e Torino (Beinasco). Per conoscere la programmazione di ‘Downton Abbey II – Una nuova era’ e rimanere aggiornati sui prossimi titoli in versione originale basta visitare la sezione dedicata alla rassegna Hear My Voice.

 
 

The Space Cinema: La Festa del Cinema raddoppia

the-space-cinema-540x272La Festa del Cinema, il più grande appuntamento per gli amanti del grande schermo che quest’anno si terrà in tutti i cinema aderenti dall’8 al 15 maggio, nelle sale The Space raddoppia: sì perché in tutti i cinema del circuito, per ogni biglietto acquistato durante la settimana della Festa, sarà possibile acquistarne subito un altro sempre a 3 euro che sarà valido per la settimana successiva, dal 16 al 21 maggio.

Anche tutti i bar del circuito The Space partecipano all’iniziativa con un’offerta speciale: gli spettatori potranno acquistare i pop corn al prezzo di 2€.

Con la Festa del Cinema tornano inoltre in programmazione straordinaria anche alcuni dei titoli più belli del calendario The Space Extra:

Lunedì 12 Maggio: Pantani a soli 3€

Martedì 13 Maggio: Pulp Fiction a soli 3€

Mercoledì 14 Maggio: Amazzonia 3D a soli 5€

 
 

The Space Cinema: con Doctor Strange parte il “giovedì in lingua originale”

Doctor Strange

Il prossimo 27 ottobre al The Space Cinema si inaugura l’iniziativa “giovedì in lingua originale” con Doctor Strange, il nuovo film del Marvel Cinematic Universe.

Il neurochirurgo di fama mondiale Stephen Strange perde l’uso delle mani in un drammatico incidente stradale. Cerca disperatamente un luogo di guarigione per scoprire come padroneggiare la magia. Alla fine sarà costretto a scegliere se fare ritorno alla vita normale o se abbandonare tutto per salvare il mondo e diventare il più grande stregone vivente. Distribuito da Walt Disney, Doctor Strange è ispirato all’omonimo e celebre personaggio dei fumetti apparso per la prima volta nel 1963. Il dottor Strange è interpretato da Benedict Cumberbatch, considerato tra i grandi attori teatrali inglesi.

I biglietti sono disponibili on line, sul sito, sull’app e nelle sale del circuito The Space Cinema.

Doctor Strange animatore per feste di compleanno: il video dal Jimmy Kimmel Live

Doctor Strange arriverà al cinema il 4 novembre 2016. Dirige Scott Derrickson da una sceneggiatura di Jon Aibel e Glenn Berger, rimaneggiata da Jon Spaihts. Nel cast del film al fianco del protagonista Benedict Cumberbatch sono stati confermati Tilda Swinton, Rachel McAdams e Chiwetel Ejiofor. Produttore del film, Kevin Feige, con Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Alan Fine, Stan Lee e Stephen Broussard come produttori esecutivi.

Dai Marvel Studios arriva la storia del neurochirurgo di fama mondiale, il Dottor Stephen Strange, che viene derubato dell’uso delle sue preziose mani a seguito di un terribile incidente d’auto. Quando la medicina tradizionale lo tradisce, Strange decide di rivolgere le sue speranze di guarigione altrove, verso un mistico ordine noto come Kamar-Taj. Qui scoprirà che non si tratta solo di un centro di guarigione, ma anche di un avanposto che combatte delle forze oscure e sconosciute che vogliono distruggere la nostra realtà. Strange dovrà quindi scegliere, armato di un nuovo potere e nuove capacità, se tornare alla sua vita di successi e agi o se lasciarsi tutto alle spalle e ergersi contro il male.

Produttore del film, Kevin Feige, con Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Alan Fine, Stan Lee e Stephen Broussard come produttori esecutivi.

 
 

The Space Cinema: Black Adam arriva in lingua originale

Black Adam

In occasione dell’uscita nelle sale italiane di Black Adam prevista per il prossimo 20 ottobre, The Space Cinema propone la proiezione in lingua originale del film tratto dall’omonimo fumetto della DC Comics creato da Otto Binder e C. C. Beck nel 1945.

Il film, diretto da Jaume Collet-Serra, vede protagonista Dwayne Johnson nei panni dell’antieroe della Dc Comics, Black Adam. La storia racconta di Teth-Adam, un uomo dell’antico Egitto ridotto a schiavitù e in seguito ucciso che, grazie al potere del mago Shazam, ritorna in vita. Adesso a Black Adam sono stati conferiti poteri straordinari: forza, agilità e capacità di volare ma purtroppo non possiede un cuore puro. Dopo aver vissuto in prigionia per un lungo periodo viene finalmente liberato e dovrà confrontarsi con i supereroi in vita per capire che per essere un eroe non basta avere grandi poteri ma è necessario compiere nobili azioni e sacrificarsi per un bene più alto.

La rassegna Hear My Voice prosegue ogni giovedì nei multisala: Firenze (Novoli)LimenaBolognaTriesteVimercate, Parma CentroRoma (Parco de Medici)Roma (Moderno), Napoli e per tutta la settimana al The Space Cinema Odeon di Milano.

Il cast completo di Black Adam, oltre a Dwayne Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo, annovera anche Noah Centineo (Atom Smasher), Quintessa Swindell (Cyclone), Aldis Hodge (Hawkman) e Pierce Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis, e Marwan Kenzari, che sarà invece l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato ancora svelato).

Black Adam, che sarà diretto da Jaume Collet-Serra (già dietro Jungle Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a non pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo. Inoltre, la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le cose e costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio. L’uscita del film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio 2022. Black Adam uscirà al cinema in Italia giovedì 21 ottobre 2022.

Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam appunto, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. A quanto pare, il film su Black Adam dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni duemila.

 
 

The Space Cinema: Animali Fantastici – I Segreti di Silente in lingua originale

Animali fantastici - I segreti di Silente film fantasy 2022

In contemporanea con l’uscita ufficiale nelle sale italiane The Space Cinema propone la proiezione del terzo capitolo della saga ‘Animali fantastici: I segreti di Silente’, film ispirato dall’omonimo libro di J.K. Rowling, in lingua originale.

Animali fantastici: I segreti di Silente, lungometraggio diretto da David Yates, riprende la narrazione dopo i fatti accaduti in ‘Animali Fantastici – I crimini di Grindelwald’ (2018) in cui viene rivelata la vera identità di Credence (Ezra Miller). In questo capitolo l’ascesa di Grindelwald (Mads Mikkelsen) deve essere fermata: il suo intento è quello di trasformare il mondo magico in una platea di ciechi sottoposti e dichiarare guerra al mondo dei non maghi. Silente (Jude Law), tuttavia, non può combattere Grindelwald a causa di un patto di sangue stretto in giovinezza quando il suo attuale nemico era la persona a lui più cara. Toccherà dunque a Newt Scamander (Eddie Redmayne) e alla sua squadra agire per conto di Silente e impedire che l’inganno e il terrore abbiano la meglio nell’elezione del nuovo leader del mondo magico.

 I multisala selezionati per questo appuntamento sono quelli di Milano OdeonFirenze (Novoli)LimenaBolognaTriesteVimercateSileaParma CentroRoma (Parco de Medici)Napoli e Torino (Beinasco). Per conoscere la programmazione di Animali fantastici: I segreti di Silente e rimanere aggiornati sui prossimi titoli in versione originale basta visitare la sezione dedicata alla rassegna Hear My Voice.

Quello che sappiamo di Animali Fantastici: I Segreti di Silente

Sappiamo che Animali fantastici: I segreti di Silente è attualmente in produzione presso gli Studi Leavesden, siti a Nord-Ovest di Londra. Gran parte del cast de I Crimini di Grindelwald tornerà, inclusi Eddie RedmayneKatherine Waterston, Dan Fogler, Alison Sudol, Ezra Miller Jude Law nei panni del giovane Albus Silente. Animali fantastici: I segreti di Silente uscirà il 15 aprile 2022.

 
 

The Space Cinema pronto a riaprire i multisala del circuito

The Space Cinema

Tutto pronto per la riapertura dei The Space Cinema, programmata in due fasi: un primo gruppo di multisala ha già riaperto venerdì 14 agosto, mentre mercoledì 19 agosto sancirà la ripresa totale delle attività del circuito.

I cinema che riapriranno dal 19 agosto sono: Vimercate (MB), Firenze, Terni, Roma Moderno, Cerro Maggiore (MI), Genova, Guidonia (RM), Lamezia (CZ), Limena (PD), Livorno, Nola (NA), Quartucciu (CA), Roma Parco de Medici, Rozzano (MI), Surbo (LE) e Torino.

Una riapertura attesa per mesi da milioni di appassionati del grande schermo sparsi per l’Italia, dopo un lockdown che non è riuscito, infatti, a scalfire la passione degli italiani per la sala cinematografica, come confermato dalla recente ricerca condotta dall’agenzia di entertainment marketing QMI, secondo cui il 37% degli spettatori ha messo il cinema al primo posto tra le attività da riprendere dopo lo stop causato dalla diffusione del Covid-19.

A questo proposito, il circuito si è già impegnato nel mettere a punto tutti i protocolli di sicurezza (già operativi nei 4 cinema aperti da giugno), nel formare adeguatamente il personale per garantire il distanziamento sociale. Tutti gli ambienti del cinema vengono regolarmente igienizzati e le sale sono pulite al termine di ogni spettacolo. Agli spettatori viene chiesto di indossare la mascherina in tutti gli ambienti del cinema, ad esclusione della sala, dove possono godersi il film consumando, come sempre, i loro popcorn. È possibile acquistare il biglietto anche online, modalità raccomandata da The Space Cinema, per assicurarsi il posto in sala nel rispetto delle disposizioni di sicurezza. Il nuovo sistema di assegnazione dei posti garantirà il rispetto della distanza tra le persone o i gruppi di persone (come le famiglie o i congiunti).

L’offerta estiva di The Space Cinema riparte con una programmazione ricca e variegata, che va incontro ai gusti di tutti, con film per bambini e per tutta la famiglia, film d’autore, animazione e capolavori del passato tra cui, per il ciclo Back on The Big Screen, Shining e Arancia Meccanica di Stanley Kubrick. Non mancheranno nemmeno le nuove uscite: il 19 agosto arriva Onward, il nuovo film d’animazione targato Disney-Pixar, mentre il 26 agosto è un giorno che tutti i fan di Christopher Nolan hanno già cerchiato sull’agenda, il giorno in cui uscirà Tenet, in anteprima rispetto agli USA; dove invece è stata rimandata l’uscita.

 
 

The Space Cinema e Universal insieme per la distribuzione

the-space-cinema-540x272The Space Cinema, circuito cinematografico leader di mercato in Italia controllato dalla 21 Investimenti di Alessandro Benetton, e Universal Pictures International Italy major company attiva a livello mondiale nel settore dell’entertainment hanno siglato un accordo strategico tra le società per la distribuzione di film e contenuti alternativi.

Grazie a questa partnership, The Space Movies, nuovo marchio di distribuzione del gruppo The Space, affida a Universal Pictures le relazioni commerciali con tutto l’esercizio italiano e la gestione delle release theatrical.

Le due società pongono inoltre le basi per la collaborazione a progetti di acquisto di prodotti internazionali e a coproduzioni nazionali.

Questa nuova partneship si estende anche ad attività di comunicazione e co-marketing e potrà portare opportunità anche per l’Home Video, nella ripromozione dell’ampia library della major americana.

Contestualmente alla definizione dell’accordo le due società annunciano il primo progetto distributivo che inaugurerà la collaborazione: il terzo capitolo della serie “I Mercenari” che uscirà nelle sale italiane il prossimo 4 Settembre 2014.

Giuseppe Corrado, AD di The Space Cinema, commenta: “L’integrazione della filiera distributiva rappresenta un’ottima opportunità strategica per valorizzare il mercato del cinema. Il presidio di una quota significativa di schermi e spettatori rappresenta la miglior garanzia per qualsiasi prodotto e la partnership con una struttura distributiva forte e già operante il miglior modo per integrare valori, non duplicare costi e conseguire i migliori risultati. Universal ha dimostrato di credere da subito nel progetto proponendoci la partnership che oggi abbiamo siglato con soddisfazione anche dei nostri azionisti”.

Richard Borg, AD di Universal Pictures International Italy commenta: “Nell’ambito di un settore dell’entertainment in profonda e costante evoluzione, una partnership con un importante protagonista come The Space è la risposta più indicata e dinamica che potevamo dare. Il mio augurio è che questo tipo di accordo sia la miglior garanzia per una crescita di tutto il mercato e di tutti gli operatori del nostro settore”.

 

 

 
 

The Space Cinema e UCI Italia: “Insieme per rinnovare l’offerta”

the space cinema uci

Puntare con forza sul mezzo cinematografico per riscrivere le regole della comunicazione pubblicitaria sul grande schermo e dell’attivazione e ingaggio del pubblico negli spazi di The Space Cinema, UCI Italia e di ogni altro esercente interessato. È l’obiettivo della joint venture creata da The Space Cinema e UCI Italia, che si presenta sul mercato con un ambizioso piano di investimenti e una preziosa opportunità di rilancio per tutta la filiera.

I due gruppi hanno dato vita, infatti, a un’unica società concessionaria per la pubblicità nazionale al cinema. “È necessario rinnovare l’offerta per gli inserzionisti, prestare più attenzione ed energie a un contesto in rapido mutamento e imparare a recepire in maniera più efficace i gusti e le esigenze del pubblico – commentano i vertici delle due società – la comunicazione pubblicitaria al cinema gode di un grande potenziale, rimasto finora parzialmente inespresso.

La strategia della nuova concessionaria si basa, inoltre, sull’innovazione tecnologica, su partnership, sponsorizzazioni, attività di comunicazione dentro e fuori la sala cinematografica, per un progetto che “è in grado di fare da capofila e dare nuova linfa al mercato pubblicitario ma, soprattutto, costituisce una concreta occasione di intervento per tutti gli operatori e i circuiti esterni. Uno stimolo congiunto al rinnovamento e un’opportunità di inserimento aperta a tutti gli altri cinema che la riterranno interessante.”

La nuova società si chiamerà DCA e sarà operativa sul mercato a partire dall’1 luglio. Ulteriori dettagli saranno resi noti nelle prossime comunicazioni da parte della società.

 
 

The Space Between Us: trailer e poster di film con Asa Butterfield

Ecco il trailer e il poster di The Space Between Us, film fantascientifico con protagonista il giovane Asa Butterfield, affiancato da un cast di superstar del calibro di Gary Oldman e Carla Cugino. Ecco il video di seguito e il poster sotto:

the space between usThe Space Between Us è uno sci-fi distribuito dalla STX Entertainment che vede la partecipazione di Gary Oldman, Asa Butterfield, Carla Gugino, Britt Robertson, BD Wong e Janet Montgomery; alla regia Peter Chelsom.

La storia racconta di due teenagers provenienti da mondi diversi: il primo, nato su Marte da madre astronauta, alla morte di questa viene allevato in una colonia sperimentale segreta. A sedici anni, intraprende una relazione online che potremmo definire più che a distanza, con una ragazza che vive in Colorado, e programma un viaggio attraverso la galassia per incontrarla.

Fonte: CS

 
 

The Space Between Us: nuovo trailer del film con Asa Butterfield e Britt Robertson

STX Entertainment ha diffuso on line il nuovo trailer di The Space Between Us, storia d’amore e di formazione tra Terra e Marte. Il film racconta del sedicenne Gardner Elliot (Asa Butterfield), primo essere umano nato sul Pianeta Rosso, grazie a un’astronauta poi morta di parto.

La lontananza non impedisce al protagonista di stringere amicizia con un’umana via internet: Tulsa (Britt Robertson). Partirà alla volta della Terra per conoscerla di persona e incontrare il padre, con tutte le conseguenze fisiche, sentimentali e pratiche del caso. Nel cast ci sono anche Gary Oldman e Carla Cugino. 

The Space Between Us di Peter Chelsom (Serendipity) uscirà in Usa il 16 dicembre 2016.

 
 

The Space Between Us uscirà nel 2017, evitando la concorrenza di Rogue One

The Space Between Us si presenta come una storia d’amore e di formazione divisa tra Terra e Marte. Il film racconta del sedicenne Gardner Elliot (Asa Butterfield), primo essere umano nato sul Pianeta Rosso, grazie a un’astronauta poi morta di parto.

Diversi trailer avevano indicato come periodo d’uscita l’estate del 2016. Il film dovrebbe invece essere rilasciato il prossimo anno. Secondo Deadline, The Space Between Us uscirà il 3 febbraio 2017. Il che metterà il film di Peter Chelsom al riparo dalla concorrenza di Rogue One, nel fine settimana prima del giorno di San Valentino.

Come detto il film racconta del sedicenne Gardner Elliot (Asa Butterfield), primo essere umano nato sul Pianeta Rosso, grazie a un’astronauta poi morta di parto.

La lontananza non impedisce al protagonista di stringere amicizia con un’umana via internet: Tulsa (Britt Robertson). Partirà alla volta della Terra per conoscerla di persona e incontrare il padre, con tutte le conseguenze fisiche, sentimentali e pratiche del caso. Nel cast ci sono anche Gary Oldman e Carla Cugino. 

The Space Between Us di Peter Chelsom (Serendipity) pare uscirà, a questo punto, il 3 febbraio 2017.

Fonte: screenrant

 
 

The Sorcerer’s Apprentice

 
 

The Son: trailer del film con Hugh Jackman

Dopo lo straordinario successo di The Father – Nulla è come sembra, film rivelazione vincitore di due Premi Oscar, Florian Zeller torna alla regia con il suo secondo film, The Son, opera seconda della sua trilogia,  che è stato presentato in  Concorso alla 79ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. 

Nel cast del film The Son Hugh Jackman, Laura Dern, Vanessa Kirby, Zen McGrath, Hugh Quarshie e con Anthony HopkinsThe Son è prodotto da Ciné@Embankment FilmsFilm4 e See-Saw Films ed è un’esclusiva per l’Italia Leone Film Group. Il film è distribuito nelle sale italiane da 01 Distribution.

La trama del film

Due anni dopo il divorzio dei genitori, il diciassettenne Nicholas non può più vivere con sua madre. Il male di vivere che sente è diventato una presenza costante e il suo unico rifugio sono i ricordi dei momenti felici di quando era bambino.  Il ragazzo decide di trasferirsi dal padre Peter, che ha appena avuto un figlio dalla sua nuova compagna. Peter prova a occuparsi di Nicholas pensando a come avrebbe voluto che suo padre si prendesse cura di lui ma nel frattempo cerca di destreggiarsi tra la sua nuova famiglia e la prospettiva di un’allettante carriera politica a Washington. Tuttavia, mentre cerca di rimediare agli errori del passato, perde di vista il presente  di Nicholas. THE SON è un racconto destinato a risuonare profondamente in chiunque abbia dovuto lottare per la propria famiglia. Qual è il confine tra ciò che è meglio per noi e le responsabilità che abbiamo verso gli altri e verso i nostri figli?

 
 

The Son: ecco il trailer del film con Hugh Jackman e Laura Dern

The Son Hugh Jackman

Dopo aver diretto l’acclamato The Father, film che ha trionfato agli Oscar nella categoria miglior attore a Anthony Hopkins e miglior sceneggiatura non originale, il regista Florian Zeller è ora pronto a svelare il suo nuovo film, The Son, interpretato da Hugh Jackman e Laura Dern, nel quale si racconta ancora una volta un acceso dramma familiare. Il trailer del film è finalmente stato caricato su Twitter proprio dallo stesso Jackman, con un tweet in cui afferma di essere onorato di presentarlo al grande pubblico.

Il trailer ci mostra Jackman nei panni di Peter, un padre che deve adattarsi al fatto che suo figlio Nicholas (interpretato da Zen McGrath) stia con lui dopo essere stato lasciato da sua madre Kate (interpretata da Laura Dern). Anche se all’inizio il soggiorno di Nicholas presso il padre potrebbe non sembrare così male, la tensione inizia lentamente a crescere tra i personaggi, e il trailer ci anticipa un conflitto tra Nicholas e Beth, l’attuale partner di Peter, interpretata da Vanessa Kirby. Anche l’attore premio Oscar Anthony Hopkins, torna a collaborare con il regista dopo The Father, appando in questo trailer opposto a Peter, anche se il motivo rimane sconosciuto.

Come noto, The Son sarà presentato in anteprima al Festival Internazionale del Cinema di Venezia di quest’anno il 7 settembre. Il film uscirà poi con una distribuzione limitata nelle sale statunitensi l’11 novembre, prima di espandersi poi in più sale. Non è ancora nota invece la data di distribuzione nelle sale italiane, che potrebbe però avvenire grossomodo in concomitanza con quella americana. Nell’attesa, qui di seguito si può trovare il link al tweet di Jackman con il trailer del film.

Fonte: Collider

 
 

The Son, recensione del film con Hugh Jackman e Vanessa Kirby

The Son Recensione film

Dopo l’esordio cinematografico con The Father – Nulla è come sembra, dopo essersi guadagnato due Oscar e un César, il drammaturgo francese Florian Zeller torna alla regia. The Son è di nuovo un adattamento di una sua pièce teatrale (Il figlio) ed è un dramma familiare che ruota attorno ad un adolescente infelice. Per raccontare questa storia, Zeller si serve di un cast stellare: Hugh Jackman, Laura Dern, Vanessa Kirby, Anthony Hopkins e il giovanissimo Zen Mcgrath.

La trama di The Son

Nei migliori quartieri di New YorkPeter Hugh Jackman), un avvocato di successo, vive con la sua compagna Beth (Vanessa Kirby) e con il loro figlio appena nato Theo. In realtà, Peter ha anche un altro figlio, Nicholas (Zen Mcgrath), che abita con la madre Kate (Laura Dern). Nicholas ha diciassette anni e sta attraversando un periodo difficile. Insieme all’adolescenza, nel ragazzo emergono una serie di angosce che lo spingono ad abbandonare la scuola e a isolarsi sempre di più. Nel tentativo di aiutarlo, Peter acconsente alla richiesta di Nicholas di vivere con lui e la nuova compagna. Tuttavia, la tristezza del ragazzo sembra irreparabile.

I traumi legati al divorzio di Peter Kate impediscono a Nicholas di essere felice, ogni manifestazione d’affetto sembra non bastare. Se nessuno si salva da solo, chi può salvare un figlio, se non i suoi genitori?

I legami familiari esplorati in modo acritico

In The Son si parla soprattutto di rapporti familiari: madre e figlio neonato, madre, padre  e figlio adolescente, matrigna e figliastro. O ancora, un padre (Jackman) che è a sua volta figlio (di Anthony Hopkins). Nessuno degli individui che appare sulla scena ha senso da solo: tutte le parti sono intersecate e strettamente legate tra loro. Questo vale ancora di più per Nicholas. Il ragazzo è fragile e allo stesso tempo sogna una spensieratezza che non riesce a ottenere proprio perché porta in sé sia il ricordo del divorzio dei genitori che quello di quando ancora stavano insieme.

Nonostante il giovane accusi più volte i genitori, in realtà il regista non vuole esprimere un giudizio sulla condotta di Kate e di Peter.  Le figure genitoriali sono mostrate in modo acritico. Zeller non esclude nulla e porta sullo schermo le fragilità, le qualità positive, i vizi e le virtù, dei genitori come del figlio. Con il loro modo di comportarsi, madre e padre sono in parte carnefici di Nicholas, in parte vittime delle azioni del figlio adolescente. E, alla fine dei conti, tutti soffrono, si fanno male e si consolano a vicenda.

Parlare di depressione giovanile

The Son recensione filmZeller sceglie un punto di vista imparziale e il risultato è un film che lascia poca speranza. Il tema della depressione giovanile, ancora più ridondante tra i ragazzi dopo l’arrivo del Covid-19, è delicato e decisamente ampio. Per parlarne, il regista si serve di un interprete eccellente. Il giovane Zen Mcgrath, figura esile non troppo dissimile da Thimothée Chalamet in Beautiful Boy, ha un’intensità rara e straziante. Mcgrath è la bussola che guida gli stati d’animo di The Son e, insieme a lui, la spirale emotiva del film scende verso il basso. Come per ogni soggetto fragile, salvare Nicholas richiede uno sforzo immenso e globale. Il protagonista del lungometraggio non è però l’adolescente, ma Peter, colui che allo stesso tempo è sia padre che figlio…

Con The Son Zeller guarda a Hollywood

The Son recensione filmIl cast è l’arma più potente del film. Jackman oscilla tra tutte le possibili emozioni vissute da un padre separato alle prese con un adolescente, un neonato e un lavoro ingombrante. Laura Dern è, come sempre, una madre realistica e umana, mentre Vanessa Kirby è forse il personaggio più emblematico: il suo ruolo secondario oscilla continuamente tra le quinte e la scena, come se il personaggio che interpreta non fosse mai nel posto giusto. A questi attori incredibili, si aggiunge un cameo di Anthony Hopkins, fil rouge che collega The Son al precedente The Father

Nonostante le ottime interpretazioni, con The Son Zeller in parte si allontana dallo stile narrativo del film precedente. Il regista fa un passo verso un cinema più hollywoodiano,  sia per le ambientazioni newyorkesi, sia per la linearità della storia, ma soprattutto per i colpi di scena programmabili (esattamente come la lavatrice che è sempre in azione in casa di Peter).

Il regista di The Son

Florian Zeller è un acclamato scrittore e drammaturgo francese. Nel 2020 entra a gamba tesa nel mondo cinematografico come regista e sceneggiatore di The Father – Nulla è come sembra, lungometraggio tratto da una sua pièce teatrale. Il film, un dramma con protagonisti Anthony Hopkins e Olivia Colman, conquista pubblico e critica e si guadagna due Oscar (Miglior sceneggiatura non originale e Miglior attore protagonista a Hopkins). Quest’anno, Zeller torna a dirigere un suo testo teatrale: The Son, tratto da Il figlio (2018), ultimo capitolo di una trilogia sui rapporti familiari.

Il film è stato presentato in concorso alla 79ª Mostra internazionale di Venezia.

 
 

The Son of No One: trama, cast e curiosità sul film con Al Pacino

The Son of No One cast

Dopo aver diretto l’autobiografico Guida per riconoscere i tuoi santi, e lo sportivo Fighting, il regista Dito Montiel porta al cinema nel 2011 un crime investigativo particolarmente ambizioso, arricchito da un grande cast di attori. Si tratta di The Son of No One, frutto di un’idea originale, con protagonista un giovane poliziotto che rischia di veder distrutta la propria carriera per via di alcuni segreti. Ha così inizio un gioco particolarmente complesso tra passato e presente, dove non mancano colpi di scena, grande tensione e un buon intrattenimento in grado di soddisfare anche gli spettatori più esigenti.

Piuttosto che al cinema, questa storia avrebbe originariamente dovuto essere raccontata da Montiel su carta. Questi, infatti, è anche un apprezzato scrittore, e aveva iniziato a lavorare a The Son of No One in formato di romanzo. Decise tuttavia di abbandonare quest’intenzione, utilizzando la storia come spunto per il suo nuovo film. Girato nel Queens, popolare quartiere di New York, questo è in seguito stato presentato al Sundance Film Festival, dove è stato accolto da opinioni contrastanti.

Sfortunatamente il film non ha poi ottenuto un ampia distribuzione, e ancora oggi non sono in molti ad averlo visto. Si tratta tuttavia di un film da non lasciarsi sfuggire, specialmente per gli amanti del genere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Son of No One: la trama del film

La vicenda qui narrata si svolge nella città di New York, nel 2002. Protagonista del film è il giovane poliziotto Jonathan “Milk” White, il quale si ritrova assegnato al commissariato del Queens, il quartiere dove è nato e cresciuto. Qui fa la conoscenza del capitano Marion Mathers, agli occhi del quale desidera apparire come un agente particolarmente dedito al suo lavoro. L’equilibrio di questa situazione viene però ad essere compromesso nel momento in cui una serie di segreti sul suo passato vengono improvvisamente riportati alla luce. Una fonte anonima rivela infatti di come da ragazzo Jonathan si sia macchiato di omicidio.

Il poliziotto si trova così al centro di uno scandalo, che rischia di essere alimentato dall’indagine della giornalista Lauren Bridges, la quale intende andare fino in fondo a quella storia. Ben presto, Jonathan capirà di essere finito al centro di un gioco più grande di lui, e dovrà scoprire quanto prima chi intende distruggere la sua carriera, così da poterlo fermare. Per riuscirci, dovrà rivolgersi all’anziano detective Charles Stanford, amico e collega del padre di Jonathan, che si occupò all’epoca del caso. Prima che se ne accorga, però, il passato sarà tornato ad essere presente, con tutti i suoi fantasmi e scheletri nell’armadio.

Dopo aver diretto l’autobiografico Guida per riconoscere i tuoi santi, e lo sportivo Fighting, il regista Dito Montiel porta al cinema nel 2011 un crime investigativo particolarmente ambizioso, arricchito da un grande cast di attori. Si tratta di The Son of No One, frutto di un’idea originale, con protagonista un giovane poliziotto che rischia di veder distrutta la propria carriera per via di alcuni segreti. Ha così inizio un gioco particolarmente complesso tra passato e presente, dove non mancano colpi di scena, grande tensione e un buon intrattenimento in grado di soddisfare anche gli spettatori più esigenti. Piuttosto che al cinema, questa storia avrebbe originariamente dovuto essere raccontata da Montiel su carta. Questi, infatti, è anche un apprezzato scrittore, e aveva iniziato a lavorare a The Son of No One in formato di romanzo. Decise tuttavia di abbandonare quest’intenzione, utilizzando la storia come spunto per il suo nuovo film. Girato nel Queens, popolare quartiere di New York, questo è in seguito stato presentato al Sundance Film Festival, dove è stato accolto da opinioni contrastanti. Sfortunatamente il film non ha poi ottenuto un ampia distribuzione, e ancora oggi non sono in molti ad averlo visto. Si tratta tuttavia di un film da non lasciarsi sfuggire, specialmente per gli amanti del genere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo. The Son of No One: la trama del film La vicenda qui narrata si svolge nella città di New York, nel 2002. Protagonista del film è il giovane poliziotto Jonathan “Milk” White, il quale si ritrova assegnato al commissariato del Queens, il quartiere dove è nato e cresciuto. Qui fa la conoscenza del capitano Marion Mathers, agli occhi del quale desidera apparire come un agente particolarmente dedito al suo lavoro. L’equilibrio di questa situazione viene però ad essere compromesso nel momento in cui una serie di segreti sul suo passato vengono improvvisamente riportati alla luce. Una fonte anonima rivela infatti di come da ragazzo Jonathan si sia macchiato di omicidio. Il poliziotto si trova così al centro di uno scandalo, che rischia di essere alimentato dall’indagine della giornalista Lauren Bridges, la quale intende andare fino in fondo a quella storia. Ben presto, Jonathan capirà di essere finito al centro di un gioco più grande di lui, e dovrà scoprire quanto prima chi intende distruggere la sua carriera, così da poterlo fermare. Per riuscirci, dovrà rivolgersi all’anziano detective Charles Stanford, amico e collega del padre di Jonathan, che si occupò all’epoca del caso. Prima che se ne accorga, però, il passato sarà tornato ad essere presente, con tutti i suoi fantasmi e scheletri nell’armadio. The Son of No One: il cast del film Per il ruolo del poliziotto Jonathan White, Montiel si è affidato all’attore Channing Tatum, con il quale aveva già collaborato per i suoi due precedenti film. Questi si è da subito dimostrato particolarmente interessato alla storia e al personaggio, e per interpretarlo si è preparato a lungo. In particolare, ha avuto modo di parlare con diversi veri poliziotti del Queens, apprendendo da loro la routine tipica del quartiere e le tradizioni del luogo. Accanto a lui, nel ruolo dell’amico d’infanzia Vinnie, avrebbe dovuto originariamente esserci l’attore Terrence Howard. Questi dovette però tirarsi fuori dal progetto a causa di altri impegni, e a sostituirlo è arrivato Tracy Morgan, noto per la sua interpretazione comica in 30 Rock. Ray Liotta, celebre per Quei bravi ragazzi, dà invece vita al capitano di polizia Marion Mathers, mentre ad interpretare il detective Stanford era stato chiamato il due volte premio Oscar Robert De Niro. Anche questi dovette però abbandonare il film, e ad assumere il ruolo è allora stato l’amico Al Pacino. Juliette Binoche, premio Oscar per Il paziente inglese, interpreta invece la giornalista Lauren Bridges. Originariamente questo personaggio era stato scritto per essere un uomo, ma venne cambiato in seguito alla disponibilità dell’attrice. Questa, però, accettò la parte a condizione che i dialoghi non venissero riscritti solo perché cambiava il sesso del personaggio. Infine, l’attrice Katie Holmes è presente nei panni di Kerry White, moglie di Jonathan. The Son of No One: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. The Son of No One è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema e Now TV. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno sabato 23 gennaio alle ore 21:30 sul canale Spike. Fonte: IMDb

The Son of No One: il cast del film

Per il ruolo del poliziotto Jonathan White, Montiel si è affidato all’attore Channing Tatum, con il quale aveva già collaborato per i suoi due precedenti film. Questi si è da subito dimostrato particolarmente interessato alla storia e al personaggio, e per interpretarlo si è preparato a lungo. In particolare, ha avuto modo di parlare con diversi veri poliziotti del Queens, apprendendo da loro la routine tipica del quartiere e le tradizioni del luogo. Accanto a lui, nel ruolo dell’amico d’infanzia Vinnie, avrebbe dovuto originariamente esserci l’attore Terrence Howard. Questi dovette però tirarsi fuori dal progetto a causa di altri impegni, e a sostituirlo è arrivato Tracy Morgan, noto per la sua interpretazione comica in 30 Rock.

Ray Liotta, celebre per Quei bravi ragazzi, dà invece vita al capitano di polizia Marion Mathers, mentre ad interpretare il detective Stanford era stato chiamato il due volte premio Oscar Robert De Niro. Anche questi dovette però abbandonare il film, e ad assumere il ruolo è allora stato l’amico Al Pacino. Juliette Binoche, premio Oscar per Il paziente inglese, interpreta invece la giornalista Lauren Bridges. Originariamente questo personaggio era stato scritto per essere un uomo, ma venne cambiato in seguito alla disponibilità dell’attrice. Questa, però, accettò la parte a condizione che i dialoghi non venissero riscritti solo perché cambiava il sesso del personaggio. Infine, l’attrice Katie Holmes è presente nei panni di Kerry White, moglie di Jonathan.

The Son of No One: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. The Son of No One è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema e Now TV. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno sabato 23 gennaio alle ore 21:30 sul canale Spike.

Fonte: IMDb

 
 

The Social Network: trama, cast e storia vera del film di David Fincher

The Social Network film Aaron Sorkin
Joseph Mazzello, Jesse Eisenberg, Andrew Garfield e Patrick Mapel in The Social Network. Foto di Merrick Morton - © 2010 Columbia TriStar Marketing Group, Inc. All Rights Reserved.

Per il regista Quentin Tarantino non ci sono dubbi: The Social Network è il miglior film del decennio appena conclusosi. Il titolo diretto nel 2010 dall’acclamato David Fincher (Fight Club, Zodiac) si è infatti affermato come una lucida riflessione sul potere e sulle conseguenze che questo porta inevitabilmente con sé nelle vite di chi ne è dotato. La vicenda è incentrata sulla fondazione di Facebook e sulla figura del suo ideatore, Mark Zuckerberg, attraversando le origini e gli sviluppi di quello che ad oggi è il social network che ha cambiato il mondo della comunicazione.

Il film è stato scritto dal celebre Aaron Sorkin, che proprio grazie a questo suo lavoro ha poi vinto il premio Oscar per la miglior sceneggiatura non originale. Questa è infatti basata sul romanzo Miliardari per caso – L’invenzione di Facebook: una storia di soldi, sesso, genio e tradimento, scritto e pubblicato nel 2009 da Ben Mezrich. All’interno di questo si approfondiscono i retroscena di tale portentosa invenzione, come anche i casi giudiziari che ne sono seguiti. Fincher costruisce su tale vicenda un film emblematico, che non solo tratta le tematiche della comunicazione e i suoi limiti ma anche dell’incolmabilità di certi desideri, destinati a rimanere irraggiungibili.

Acclamato dalla critica, The Social Network si è da subito affermato come uno dei titoli di punta dell’anno, divenendo uno dei massimi protagonisti durante la stagione dei premi. Questo ha infatti conquistato ben 4 Golden Globe, tra cui quello per il miglior film drammatico, e ben 8 nomination agli Oscar. Qui ha poi vinto i premi per la colonna sonora, il montaggio e la già citata sceneggiatura non originale. Il successo si è poi manifestato anche al box office, dove a fronte di un budget di 40 milioni il film arrivò ad incassarne globalmente circa 224. A dieci anni di distanza tale film rimane ancora un’opera fondamentale per la comprensione del nostro presente e della sua continua evoluzione.

The Social Network: la trama del film

La vicenda del film si apre nel 2003, nell’Università di Harvard, dove il giovane e brillante Mark Zuckerberg si ritrova ad essere lasciato dalla ragazza Erica Albright, per la quale nutre una certa ossessione. Ferito dalla vicenda, lo studente inizia a formare dentro di sé il desiderio di dar vita ad un sito dove poter votare la bellezza delle studentesse del college. Durante la notte, dunque, inizia da subito a lavorare su tale progetto, in compagnia del suo migliore amico Eduardo Saverin. Questi gli fornisce gli algoritmi necessari alla formazione del sito da lui immaginato. Nel giro di poche ore, e con migliaia di foto e nomi caricati in esso, nasce “FaceMash.com”. Tale bravata non passa però inosservata, e ben presto Mark si ritrova ad essere punito dall’università per aver violato la privacy delle studentesse.

Il sito viene però notato anche dai gemelli Winklewoss, aitanti campioni di cannottaggio e ambiziosi imprenditori. Questi contattano Zuckerberg con l’intenzione di fare affari insieme, e dar vita a qualcosa di più grande sulla base di quanto da lui già realizzato. Mark inizia così a lavorare con loro, sviluppando l’ambizioso progetto da lui poi battezzato “The Facebook”, un social network online esclusivo per tutti gli studenti di Harvard, dove è possibile condividere le proprie informazioni con gli altri in modo sicuro. Anche in questo caso l’invenzione di Mark raggiunge una popolarità inaspettata, e non tardano ad arrivare richieste di espansione del sito. Nel giro di breve, Zuckerberg si ritrova a capo di qualcosa di più grande del previsto. In tutto ciò ovviamente, non mancheranno scontri con quanti lo avevano sostenuto e seguito nel suo progetto.

The Social Network cast

The Social Network: gli attori del film

Per dar vita al film, Fincher si è avvalso della partecipazione di una serie di giovani ma promettenti attori di Hollywood, i quali proprio grazie a questo film conobbero un grande popolarità. Ad interpretare Mark Zuckerberg vi è Jesse Eisenberg, candidato all’Oscar per la sua interpretazione. L’attore, affetto da disturbo ossessivo compulsivo, ha raccontato di aver fatto molta fatica ad entrare nella mentalità del suo personaggio, trovandosi a dover parlare e agire in modi che lui ha sempre rifiutato. Per prepararsi al ruolo, Eisenberg non ha mai incontrato il vero Zuckerberg, ma si è limitato a leggere alcuni suoi saggi universitari, cercando di dedurne la psicologia. L’attore ha inoltre aperto un account segreto su Facebook, studiandone il funzionamento e acquisendo così ulteriori informazioni a riguardo.

Accanto a lui nel film si ritrova poi Andrew Garfield nei panni di Eduardo Saverin, co-fondatore di Facebook. L’attore doveva inizialmente sostenere un provino per il ruolo del protagonista. Il regista decise infine di affidargli il ruolo da lui poi ricoperto, ritenendolo emotivamente più adeguato a questo. Durante le riprese l’attore sviluppò un’ottima amicizia con Eisenberg, e raccontò di aver avuto molta difficoltà a mettere in scena la rivalità tra di loro. Armie Hammer ricopre invece il ruolo dei gemelli Winklewoss. L’attore ha però fisicamente prestato il suo corpo soltanto ad uno di questi. L’altro è infatti interpretato da una controfigura a cui poi è stata digitalmente sovrapposta la faccia di Hammer. Justin Timberlake è invece l’imprenditore Sean Parker. Per interpretarlo, l’attore perse diversi chili, risultando così più giovane di quello che realmente è. Nel film è inoltre presente l’attrice Rooney Mara nel ruolo di Erica Albright, la ragazza bramata da Zuckerberg.

The Social Network: la colonna sonora, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Premiata con l’Oscar, la colonna sonora del film è composta dai musicisti Trent Reznor e Atticus Ross. Questa è stata poi pubblicata sotto forma di album il 15 ottobre del 2010, in concomitanza con l’arrivo del film in sala. Questa riprende le sonorità tipiche dei due musicisti, appartenenti al genere della musica d’ambiente e del rock alternativo. Brani come Pieces Form the Whole, Eventually We Find Our Way, On We March. The Gentle Hum of Anxiety e Soft Trees Break the Fall sono diventati particolarmente celebri. L’album si è inoltre classificato al primo posto nella Top Soundtracks dell’anno. È invece rientrato in posizione numero 20 nella prestigiosa Billboardo 200, indicante gli album più venduti della settimana.

Per gli appassionati è possibile fruire di The Social Network grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il titolo è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 10 novembre alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

 
 

The Social Network: recensione del film di David Fincher

The Social Network

The Social Network è l’acclamato film del 2010 diretto da David Fincher, incentrato sui fondatori di Facebook e sul fenomeno popolare che ha creato. Tutto il mondo ormai lo usa senza neanche ricordare che non molto tempo fa non esisteva nemmeno. Si tratta di Facebook, il social network che ha invaso ogni angolo del pianeta, lo strumento telematico più democratico che sia mai esistito e grazie al quale tutti, intelligenti o stupidi, ricchi o poveri, possono esser protagonisti della propria vita, diventando superstar per la breve durata di un click del mouse sul proprio ‘profilo’. Ma com’è nato Facebook?

The Social Network, la storia del “genio”

Tutti, o quasi conosciamo il nome dell’inventore, Mark Zuckerberg, diventato in brevissimo tempo il miliardario più giovane del Mondo, ma quali sono state le dinamiche alla base della creazione di una rete di contatti così popolare? David Fincher con The Social Network ci racconta questa storia, l’ascesa di Zuckerberg e i conseguenti problemi che hanno portato al consolidamento del suo posto sulla vetta del mondo.

Personaggio chiuso e con un’intelligenza fuori dal comune, Zuckerberg è interpretato sullo schermo da Jesse Eisenberg, giovane e capace attore che ne mette in mostra i tic e le fobie, dipingendo una figura di giovane irrisolto, quasi sociopatico. Il film, già record di incassi negli States, arriva sui nostri schermi portandosi dietro un ingombrante peso di aspettative altissime, che purtroppo non vengono soddisfatte appieno, Fincher ci racconta con fedeltà una storia forse troppo recente per possedere quel fascino di ricostruzione storica che il film pure rappresenta in maniera efficace.

The Social Network si distingue quindi per la sua sceneggiatura brillante e per l’inevitabile simpatia che questo personaggio riscontra nel pubblico, ma come già gli era successo con Il Curioso Caso di Benjamin Button, il regista pecca di un’eccessiva lunghezza del film che ne diluisce la potenza narrativa appesantendo inevitabilmente una storia che poteva essere ugualmente efficace con 30 o 40 minuti di meno.

The Social Network filmTuttavia resta ad Eisenberg il merito di un’interpretazione convincente che permetterà al giovane attore di ottenere ruoli promettenti per il suo prossimo futuro. Non si parla qui di interpretazione da Oscar, come pure è stato detto, ma sicuramente si sentirà parlare presto di questo giovanotto dalla faccia pulita e dall’espressione innocente. Il finale del film, forse troppo documentaristico, lascia l’amaro in bocca allo spettatore più esigente, forse per troppa voglia di spettacolarizzazione, o forse semplicemente perché la realtà che Fincher ci mostra è molto meno romantica e cinematografica di qualsiasi altra storia di finzione.

Nel cast di The Social Network , oltre ad Eisenberg, anche Justin Timberlake nel ruolo di Sean Parker, inventore di Napster e Andrew Garfield, che interpreta Eduardo Saverin, cofondatore di Facebook.

 
 

The Social Network: per Quentin Tarantino il miglior film dell’ultimo decennio

The Social Network

Quentin Tarantino ha rivelato a gennaio di considerare Dunkirk di Christopher Nolan il secondo miglior film degli anni ’10. L’annuncio ha portato i fan a chiedersi quindi quale fosse il primo, il miglior film dell’ultimo decennio secondo il regista di Django Unchained.

La risposta è presto data: The Social Network. In una nuova intervista con Premiere (tramite The Playlist), Tarantino afferma che il film drammatico sulla fondazione di Facebook del 2010 di David Fincher schiaccia tutti i suoi concorrenti e definisce lo sceneggiatore Aaron Sorkin “il più grande dialogista attivo”. Tarantino ha detto: “È The social network, senza dubbio. È il numero uno perché è il migliore, tutto qui! Schiaccia tutta la concorrenza.”

The Social Network si è classificato al 16 posto nella lista dei migliori film di IndieWire degli anni 2010, pubblicata la scorsa estate. “Ci sono film tempestivi, e poi c’è The Social Network, che è stato abbastanza apprezzato nel 2010 da raggiungere otto nomination agli Oscar e in qualche modo sembra feroce e prescientifico ed essenziale ora, quasi un decennio dopo – ha scritto in merito al film Kate Erbland, vicedirettore di IndieWire – The Social Network è sia un’esplorazione elettrizzante e inquieta di come è stato inventato Facebook sia un’accusa accecante di ciò che sarebbe inevitabilmente diventato.”

The Social Network il miglior film degli anni ’10

“So molto di più sul Facebook del 2005 rispetto al 2018, ma so abbastanza per sapere che dovrebbe esserci un sequel – ha detto Sorkin ad AP Entertainment – Sono successe molte cose molto interessanti e drammatiche da quando sono avvenute le vicende con cui si chiude il film, la causa dei Gemelli Winklevoss e Eduardo Saverin. … Ho ricevuto più di una email da [Rudin] con un articolo allegato che diceva: “Non è tempo di un sequel?”.”

Jesse Eisenberg, che è stato nominato come miglior attore protagonista agli Oscar grazie al suo ritratto di Mark Zuckerberg, ha dichiarato a IndieWire lo scorso luglio che era aperto a fare un sequel del film e stava solo aspettando che arrivasse la telefonata da Fincher.

 
 

The Social Network: il trailer onesto del film di David Fincher

Nonostante siamo passati diversi anni dall’uscita (2010), The social Network non è scampato al trattamento di Screen Junkies che ha realizzato un trailer onesto anche per il film di David Fincher.

Eccolo di seguito:

The Social Network è un film del 2010 diretto da David Fincher, incentrato sui fondatori di Facebook e sul fenomeno popolare che ha creato.
Il film è stato sceneggiato da Aaron Sorkin, che ha adattato per il grande schermo il libro di Ben Mezrich Miliardari per caso – L’invenzione di Facebook: una storia di soldi, sesso, genio e tradimento (Sperling & Kupfer).
La pellicola ha vinto 4 Golden Globe, tra cui il più importante, miglior film drammatico, e ha ottenuto 8 candidature agli Oscar 2011, vincendone 3, per la miglior sceneggiatura non originale, la miglior colonna sonora e il miglior montaggio.

 
 

The Social Network: Aaron Sorkin vuole il sequel

the social network

Uscito nelle sale otto anni fa, The Social Network adattava per il grande schermo il libro Miliardari per caso – L’invenzione di Facebook: una storia di soldi, sesso, genio e tradimento di Ben Mezrich incentrato sui primi anni di Facebook dalla sua fondazione nel 2004 fino alla causa da 600 milioni di dollari indetta contro il fondatore Mark Zuckerberg.

La pellicola vinse ben 4 Golden Globe, tra cui quello del Miglior film drammatico, e ottenne 8 candidature agli Oscar 2011, vincendone 3, per la miglior sceneggiatura non originale, la miglior colonna sonora e il miglior montaggio.

The Social Network: il trailer onesto

Quasi un decennio dopo lo sceneggiatore Aaron Sorkin, che di recente ha debuttato come regista in Molly’s Game, è tornato a parlare del film in un’intervista con AP Entertainment e della possibilità che venga realizzato un sequel:

Prima di tutto, conosco molto di più su Facebook nel 2005 che nel 2018, ma so abbastanza per sapere che dovrebbe esserci un sequel […] Sono successe un sacco di cose molto interessanti e drammatiche dalla conclusione del film con la risoluzione della causa dei gemelli Winklevoss Twins e Eduardo Saverin. E Scott Rudin, che ha prodotto The Social Network, mi ha inviato più di una e-mail con il messaggio ‘Non è arrivato il momento di un sequel?

Il primo film è stato diretto da David Fincher e vedeva nel cast Jesse Eisenberg, Andrew Garfield, Armie Hammer, Justin Timberlake e Rooney Mara.

Fonte: AP Entertainment