In occasione della promozione di
Draft Day al CinemaCon, Kevin
Costner, intervistato da Collider, ha rivelato di avere in
cantiere un nuovo film da regista. Anzi, più che un solo film, una
vera e propria trilogia western. Ecco le
dichiarazioni dell’attore premio Oscar:
“Ho questo progetto western che
mi piacerebbe molto realizzare. Mi piacerebbe far uscire un film
alla volta, uno nel Giorno della Memoria, un altro il Giorno del
Ringraziamento ed un altro ancora il 4 Luglio, tutti però nello
stesso anno. E’ la stessa storia, ma è un vero e proprio viaggio, e
ci sarebbe anche un quarto film, che però vorrei far uscire più
tardi. Riuscirò a farlo? Non lo so. Questo è però quello che vorrei
fare e il modo in cui vorrei farlo”.
L’ultima volta che Kevin Costner ha
diretto un film, è stato nel 2003, con Terra di confine
– Open Range. Le altre due pellicole da regista
dell’attore hollywoodiano sono state L’uomo del giorno
dopo (1997) e Balla coi
lupi (1990), vincitore di 7 premi Oscar, tra cui
Miglior Film e Miglior Regista.
Joseph McGinty Nichol, ovvero McG,
già regista di Terminator: Salvation e Una spia non basta sembra
aver deciso quale sarà il suo prossimo progetto: un thriller,
protagonista del quale dovrebbe essere Kevin Costner. Il film –
titolo provvisorio: Three Days To Kill – sarà coprodotto da
Luc Besson, che ha curato anche la sceneggiatura, assieme ad Adi
Hasak (From Paris With Love).
Costner vestirà i panni di Ethan
Runners, agente dei servizi segreti che scopre di stare per morire:
shoccato dalla notizie, deciderà di ritirarsi e di riallacciare i
rapporti con la propria famiglia. Le cose si complicheranno quando
gli verrà offerto di fare da cavia per farmaco sperimentale che
potrebbe salvargli la vita, a patto che patecipi ad unultima
missione. Il protagonista si troverà così costretto a giostrare tra
la sua famiglia, il lavoro, la medicina e i suoi effetti
collaterali. I tempi delle riprese non sono ancora stati
stabiliti; Costner interpreterà nel frattempo Jack Ryan e Jonathan
Kent, padre ‘terrestre’ di Superman nell’attesissimo Man Of
Steel.
Al Festival di
Cannes di quest’anno, tra il glamour e le anteprime,
Kevin Costner ha condiviso alcuni interessanti
aggiornamenti sul suo ambizioso progetto cinematografico,
Horizon:
An American Saga (la
nostra recensione), di cui non è solo protagonista ma
anche finanziatore. In una divertente chiacchierata con
Steve Weintraub di Collider,
Kevin Costner ha rivelato di aver già iniziato
le riprese del terzo capitolo della sua prevista saga in quattro
parti. Costner, che è sempre stato noto per il suo impegno nella
narrazione di storie di ampio respiro, come dimostrato in
precedenza da epopee come Balla coi lupi, Waterworld e Il
postino, ha discusso degli aspetti finanziari legati alla
realizzazione di una visione di così ampio respiro.
“Beh, bisogna investire soldi
veri. Questo ho dovuto farlo“, ha ammesso, sottolineando
l’investimento personale necessario per portare avanti il progetto.
Ha raccontato di aver già completato tre giorni di riprese per il
terzo capitolo prima di fare una capatina a Cannes. Con una
risatina, ha aggiunto: “Quando me ne andrò da qui, andrò a
vedere Jimmy Kimmel, e poi tornerò subito al lavoro e lavorerò il
più a lungo possibile”.
L’attore e regista Kevin Costnerveterano
non è estraneo alle difficoltà del cinema indipendente, soprattutto
quando si tratta di una narrazione epica che si estende su più
film. L’approccio proattivo di Kevin Costner comprende non solo il
mettere in gioco il proprio denaro, ma anche il continuare a
cercare ulteriori finanziamenti per garantire il completamento dei
capitoli rimanenti. “Parte del mio lavoro è cercare di
raccogliere altri fondi per poter continuare“, ha spiegato,
dimostrando la sua dedizione al mestiere e al progetto. La volontà
di Kevin Costnerdi
finanziare i suoi progetti artistici fa eco alle mosse coraggiose
di altri registi leggendari come Francis Ford Coppola, noti per la loro
determinazione a dare vita alle loro visioni, indipendentemente
dagli ostacoli finanziari, come dimostra il suo ultimo film,
Megalopolis.
Horizon:
An American Saga sarà ambientato durante il periodo
della Guerra Civile americana. La sinossi ufficiale del film
recita:
” Horizon: An American Saga esplora
il fascino del vecchio West e come è stato conquistato – e perso –
attraverso il sangue, il sudore e le lacrime di molti.
Attraversando i quattro anni della Guerra Civile, dal 1861 al 1865,
l’ambiziosa avventura cinematografica di Costner condurrà il
pubblico in un viaggio emotivo attraverso un Paese in guerra con se
stesso, vissuto attraverso la lente di famiglie, amici e nemici che
cercano di scoprire cosa significhi veramente essere gli Stati
Uniti d’America”.
Mentre Costner continua le riprese
e la raccolta di fondi, i fan del suo lavoro possono attendere
ulteriori aggiornamenti su questa epica impresa.
Yellowstone
era in piena ascesa negli ascolti, nei telespettatori e nelle
conversazioni quando è arrivata la notizia scioccante della
fine della quinta stagione. Nelle settimane
successive è emerso che la ragione della brusca fine era dovuta al
fatto che la star della serie, Kevin Costner, non era più interessata a
partecipare allo show. È stato riferito che voleva ridurre le ore
di riprese per concentrarsi sul suo film,
Horizon: An American Saga.
Kevin Costner lo sta presentando a Cannes e
Deadline lo ha incontrato per parlarne. Ha raccontato che
realizzare il film è stato il lavoro di una vita. Ci ha lavorato
per anni e ci ha investito molti dei suoi soldi. Quando gli è stato
chiesto del fiasco di Yellowstone,
che è stato oggetto di tante discussioni, Kevin Costner ha detto che sono state
riportate molte falsità su questa vicenda e ha messo le cose in
chiaro, dicendo:
“Beh, nell’ultimo anno non mi
sono sentito bene, visto il modo in cui ne hanno parlato. Non è
stato sincero. Quindi ora parlo un po’ di quella che è stata la
vera verità. Ho fatto un contratto per le stagioni cinque, sei e
sette. A febbraio, dopo una trattativa di due o tre mesi, hanno
fatto un altro contratto. Volevano rifare quello, e invece delle
stagioni sei e sette, erano 5A e 5B, e forse faremo la sesta. Non
sono riusciti a realizzarle. Horizon era ambientato nel mezzo, ma
Yellowstone
era in prima posizione. Ho inserito [ Horizon ] negli spazi. Loro
continuavano a spostare il periodo“.
Il futuro di Yellowstone e
Kevin Costner
Il destino del patriarca dei Dutton
non è ancora stato deciso, anche se, secondo quanto riferito, il
cast tornerà in Montana questo mese. Costner ha
espresso il suo interesse a tornare, ma non è ancora stato deciso.
Nonostante l’apparente attrito tra lui e il creatore Taylor
Sheridan, Kevin Costner è disposto a lavorare di nuovo
con lui.
Horizon: An American Saga ha richiesto a Costner
sangue, sudore e lacrime. Se il film dovesse fallire, ha dichiarato
a Deadline che potrebbe subire un duro colpo finanziario. Quando la
pubblicazione gli ha suggerito di tornare a Yellowstone
come attore per il compenso, ha risposto: “Yellowstone era
davvero buono. Hatfields & McCoys, quello sì che era bello“.
Costner ha recitato in quest’ultima serie per una
stagione.
Kevin Costner si è discolpato, affermando che
i suoi obblighi contrattuali sono stati rispettati anche se la
produzione gli ha chiesto di più. Ha detto di essere stato onesto
con Sheridan su tutto. Per quanto riguarda il futuro, Kevin Costner è
aperto a tornare, ma devono essere soddisfatte alcune
condizioni. Si è aperto su questo punto, dicendo:
Sono molto disponibile a
tornare. Se hanno così tante altre cose in ballo, forse la serie
tornerà e saranno due stagioni davvero belle. Oppure finirla, se la
scrittura c’è e mi soddisfa. Sono aperto a questo. Ma ho subito un
duro colpo da questi ragazzi che non hanno parlato per me e hanno
permesso che venissero fuori storie assurde.
Non ne sono felice. Ma se c’è
la scrittura, ci sarò anch’io. Avevano la prima posizione. Non ho
fatto Horizon perché ero stanco di fare Yellowstone. È una storia
del ca**o. Non ho fatto Horizon per competere con Yellowstone. È
una cosa che avevo da tempo. Taylor aveva letto quella
sceneggiatura tre anni prima, quando stava valutando altri
sceneggiatori [per Yellowstone]. Gli ho detto: “Beh, puoi guardare
quello che abbiamo fatto io e John [Baird], non che io pensi di
essere qualificato. Penso che lui abbia scritto Yellowstone in modo
eccellente.
Così, l’ha letto e ha capito di
cosa si trattava. È così semplice: La Paramount e i 101 Studios
hanno gestito male la cosa. Mi avevano preso per il cinque, il sei
e il sette. Ho accettato di farlo. E poi hanno cominciato a
cambiare costantemente il loro formato. E che dire dell’anno
mancante? Quei 14 mesi?
Il network ha annunciato in
precedenza che la seconda metà della quinta stagione di Yellowstone,
che chiuderà la serie principale, sarà trasmessa in
anteprima a novembre. Anche se al momento non è chiaro se
questo obiettivo sarà ancora realizzabile.
Kevin Costner sarà Jonathan Kent nel Superman di
Zack Snyder! Dopo diverse voci che si sono rincorse, oggi arriva la
notizia ufficiale. Accanto a lui Diane Lane nel ruolo di Martha
Kent. I due saranno i genitori terrestri di Clark Kent.
Snyder ha dichiarato che Costner “sarà in grado di comunicare la
quieta forza di questo americano rurale che ha cresciuto il più
grande supereroe di tutti i tempi”.
Uno dei progetti di
Guillermo del Toro per il prossimo anno è
Midnight Delivery,non da regista bensì da
produttore. E’ noto infatti come l’ideatore de Il
Labirinto del Fauno sia sempre impegnato tra
tantissimi progetti(non solo cinematografici) e quindi cerchi per
alcuni film dei registi di talento e prospettiva che possano girare
la pellicola sotto la sua ala protettrice, ma con una certa libertà
d’azione sul set.
L’ultimo caso in questo senso è
rappresentato da Otto Bathurst,da oggi nuovo
regista di Midnight Delivery,dramma che
vede protagonista Kevin Costner e che racconta la
storia di un padre che deve salvare la figlia in seguito a un
rapimento da parte di una gang di narcotrafficanti colombiani.
Per Bathurst è l’esordio sul grande schermo dopo aver diretto
solamente episodi di serie tv come Black
Mirror e Hustle.
Dopo aver diretto adattamenti di
fumetti come 300 e Watchmen (entrambi descritti in
precedenza come “impossibili” da portare sullo schermo),
Zack Snyder sembrava perfetto per dirigere il
reboot di Superman del 2013, Man
of Steel.
Il film della DC ha molti fan, ma
anche alcuni elementi divisivi. La distruzione di Metropolis,
l’incapacità di Superman di salvare gli innocenti e la decisione
dell’eroe di uccidere il generale Zod sono i principali. Tuttavia,
anche la morte di Jonathan Kent è un punto critico
importante.
Nel film, Clark Kent lascia morire
il padre adottivo – per suo volere – per evitare che il mondo
scopra che è Superman. La scena non ha avuto l’impatto che Snyder
si aspettava, e molti hanno sostenuto che il kryptoniano avrebbe
potuto facilmente salvare Jonathan.
“È solo la mia fortuna
essere in un film di supereroi ed essere l’unica persona
normale”, ha scherzato Costner. “Mi sono detto:
‘Davvero?Non posso volare?E non
posso far passare la mia prima attraverso il muro?Forse avrei dovuto leggere meglio questa cosa.Sono un contadino?” Quindi l’ho guardato e ho detto: “Ok,
posso esserlo””.
“Pensavo che il dubbio
fosse radicato”, ha detto a proposito della fatidica
decisione di Jonathan. “Ma non c’erano dubbi sul fatto che
lui alzasse la mano e dicesse a suo figlio: ‘Resta
lì'”.
Cosa ha detto Zack Snyder
sulla scena?
Ad aprile, Zack
Snyder aveva condiviso i suoi pensieri sulla scena,
sostenendo che si trattava della decisione giusta.
“La conversazione è
esattamente ciò che dice a Lois… Ho lasciato morire mio padre per
proteggere l’idea che mio padre stava cercando di
proteggere”, ha spiegato il regista. “L’idea che
non ero pronto per essere rivelato al mondo perché non ero
Superman.Sono solo un adolescente che avrebbe
potuto fare un pasticcio.Ho il potere di farlo,
ma ho mai usato i miei poteri in questo modo?”.
“Ho creduto che la sua
visione di ciò che potevo essere fosse più grande di lui”,
ha aggiunto Snyder, parlando dal punto di vista di Clark.
“Questo piccolo incidente in Kansas non era la cosa che mi
avrebbe esposto al mondo”.
Ci aspettiamo di vedere un Uomo
d’Acciaio molto più eroico nel Superman
di James Gunn, con mamma e papà Kent ancora vivi
quando la storia avrà luogo.
Kevin Costner è in
trattative per unirsi al prossimo chiacchierato film di Quentin
Tarantino, Django
Unchained. Se l’affare andrà in porto, Costner si
unirà un cast che già include Jamie Foxx, Leonardo
DiCaprio, Christoph Waltz e Samuel L. Jackson. Secondo
Deadline, il ruolo Costner sarebbe quello del cattivo Ace Woody,
l’uomo responsabile della schiavizzazione dei neri per il
divertimento dei bianchi.
Django
Unchained racconta la storia di uno schiavo liberato
(Foxx), che è allenato da un cacciatore di taglie tedesco (Waltz)
in modo da ritornare alla piantagione e salvare la moglie dal suo
proprietario (DiCaprio). Le riprese del film si prevedono per
l’inizio dell’autunno e l’uscita al cinema dovrebbe essere fissata
per il 25 dicembre 2012. Kostner sarà anche Jonathan Kent nel
prossimo Man if Steel diretto da Zack Snyder e prodotto da
Christopher Nolan.
Kevin Costner si è
aggiunto al cast di Hidden Figures, film
drammatico ambientato negli anni ’60, in cui si sono anche
Taraji P. Henson e Octavia
Spencer, con la quale Costner ha recitato di recente in
Black and White.
Nel film l’attore interpreterà il
capo del programma spaziale della NASA. La Henson sarà invece la
brillante Katherine Johnson, matematica afro-americana che,
insieme ai colleghi Dorothy Vaughn e Mary Jackson, fornì i dati
necessari a compiere l’impresa di mandare un uomo in orbita intorno
alla Terra, l’astronauta John Glenn.
Adattato dal
romanzo di Margot Lee, Hidden Figures: The
Story of the African-American Women Who Helped Win the Space
Race, la sceneggiatura è stata scritta da Allison
Schroeder. A dirigere il film ci sarà Ted
Melfi.
Kevin Costner
tornerà sul grande schermo USA il prossimo 15 aprile con
Criminal.
Sembrerebbe che Kevin Costner,
premio Oscar per Balla coi lupi,sia vicino ad entrare nel cast del
prossimo Superman diretto da Zack Snyder.
Nulla si sa su quale ruolo potrebbe interpretare: tra i ruoli
scoperti di primo piano ci sarebbe quello del Generale Sam Lane,
padre dell’amata di Clark Kent, Lois. Ricordiamo che riguardo
Superman è già stato deciso il protagonista, Henry Cavill.
Kevin Costner lascia il cast di
Django Unchained. La notizia arriva oggi inaspettata, dal momento
che anche per una star con Costner sarebbe stato un bel coplo
lavorare con Tarantino.
Kevin Costner interpreterà un
allenatore della high school in McFarland, nuovo sport-movie della
Disney in cui il torace più sexy d’America riesce a risollevare
Kevin Costner
ha dichiarato apertamente di aver autofinanziato in parte il suo
nuovo film, Horizon:
An American Saga, in occasione della conferenza stampa
al Festival di Cannes del film. Costner ha investito gran parte
della sua fortuna nella realizzazione del film da oltre 100 milioni
di dollari, ipotecando anche il suo ranch. Dirige e interpreta il
film, che ha anche prodotto e co-sceneggiato.
Quando gli è stato chiesto della sua
difficoltà per finanziare il film, Costner ha detto: “Non so
perché sia stato così difficile”. “Hai visto il film. Non so perché
sia stato così difficile convincere la gente a credere nel film che
volevo fare”, ha continuato. “Sai, non penso che il mio
film sia migliore del film di qualcun altro, ma non penso che il
film di qualcun altro sia migliore del mio. Non esco nel mondo con
qualcosa che non penso sia buono.”
Horizon: An American
Saga dovrebbe essere una saga in quattro parti e
Kevin Costner ha detto che sta attualmente
cercando di raccogliere risorse per il suo terzo capitolo. La
seconda parte uscirà ad agosto. “Ho bussato a tutte le
barche a Cannes per farmi aiutare”, ha detto Costner.
“‘Oh, andiamo, facciamo un film. Venite a prendere il vostro
libretto degli assegni. Parliamo di soldi!”
Secondo la sinossi ufficiale del
film, Horizon:
An American Saga esplorerà un periodo di oltre un decennio
di espansione nel West americano prima e dopo la guerra civile. Non
è stato ancora rivelato nulla sul personaggio di Costner o su
nessuno dei personaggi secondari, ma il film vanta un cast
impressionante. Il film è diviso in due parti, Horizon: An
American Saga – Capitolo 2 anche dovrebbe debuttare nel
2024.
Kevin Costner ha da tempo dichiarato che la
sua prossima serie di film
Horizon: An American Saga (la nostra
recensione) era per lui il più profondo progetto di passione
che potesse esistere, quindi le notizie provenienti dl
Festival di Cannes che acclamano il film come
un’epopea western nel senso più ampio del termine sono del tutto
fondate. L’attore, regista e co-sceneggiatore non solo ha riversato
il suo tempo, la sua visione e la sua ambizione nella serie di
film, ma ne ha anche finanziato gran parte, assicurandosi che il
suo sogno diventasse il più vicino possibile a ciò che aveva
immaginato.
Durante una conversazione con Steve
Weintraub di Collider prima dell’anteprima del film a Cannes,
Kevin Costner ha raccontato come, per
realizzare Horizon, non solo gli effetti pratici dovevano essere il
più grandiosi e audaci possibile, ma anche che il cast e la troupe
dovevano essere preparati a una sfida che molti di loro non avevano
mai affrontato prima sul set di un film.
Ha spiegato come è stato girare una
sequenza con il fuoco vero: “È difficile. Ha iniziato a fare
freddo proprio in quel periodo. Non aveva superato i 100° e quando
abbiamo girato quella scena l’acqua era gelata. Dovevamo avere una
cisterna in caso di incendio, ma l’acqua si congelava nella
cisterna e non potevamo spegnere il fuoco. Quindi, era improbabile
che avremmo bruciato qualcosa, tanto per cominciare. Ma quando sei
là fuori nel [mondo] reale, stiamo girando un documentario di sei
ore sulla realizzazione di questi quattro film, e ci troviamo in
mezzo a tempeste di vento. Siamo sotto i monsoni e cerchiamo di
fare un film. Siamo là fuori con i nostri picconi a cercare di
togliere la neve per fare una scena perché non c’è neve. Ho girato
Balla coi lupi in 106 giorni; questo film l’abbiamo girato in 52
giorni. È probabilmente più grande di Balla coi lupi”.
Da “Balla coi lupi” a “Horizon”,
Kevin Costner non ne ha mai abbastanza del selvaggio West
Quando è stato annunciato che il
prossimo grande progetto di Costner, che avrebbe fatto seguito alla
sua lunga partecipazione all’amata serie televisiva Yellowstone
di Taylor Sheridan, sarebbe stato un franchise di film western,
nessuno si è sentito esattamente in colpa. L’uomo ha un’affinità
con i tempi dei cowboy, dei fuorilegge e della battaglia per il
West, come si evince dai progetti che hanno costellato la sua
decennale carriera. Naturalmente, a molti di noi è tornato in mente
il primo film dell’attore, Balla coi lupi, del 1990. La prima parte
di Horizon arriva nei cinema il 28 giugno e la seconda parte il 16
agosto.
Isabelle Fuhrman, Georgia MacPhail e
Kevin Costner hanno partecipato al photocall di
Horizon: An American Saga – Capitolo 2 ,
presentato fuori concorso all’all’81. Mostra Internazionale
d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia.
Horizon: An American Saga – Capitolo 2 di e
con Kevin Costner, e con Sienna
Miller, Sam Worthington, Jena Malone e
Danny Huston, è stato presentato in prima mondiale
fuori concorso all’81. Mostra Internazionale d’Arte
Cinematografica della Biennale di Venezia.
Horizon: An American Saga, Capitoli 1 e 2 (New Line
Cinema), è una cronaca articolata della Guerra civile e della
colonizzazione dell’Ovest americano. È una storia dell’America
troppo vasta per un solo film, che Kevin Costner
ha anche scritto insieme a Jon Baird (The Explorers Guild) e
prodotto con la sua Territory Pictures.
Focus Features ha messo sotto
contratto Kevin Costner e Diane
Lane per recitare nel ruolo di marito e moglie nel
thriller Let Him Go. I due hanno anche collaborato
a Man of Steel e Batman v Superman: Dawn
of Justice, nei panni di Jonathan e Martha Kent, i
genitori di Superman (Henry Cavill).
Thomas Bezucha
(The Family Stone) è stato scelto per dirigere la
propria sceneggiatura, basata sul romanzo di Larry
Watson con lo stesso nome. Paula Mazur e
Mitchell Kaplan della Mazur Kaplan Company
produrranno insieme a Bezucha. Costner sarà produttore esecutivo
con Kimi Armstrong Stein, Jeffrey Lampert e
Rod Lake. La produzione di Let Him
Go dovrebbe iniziare in primavera.
Focus Features e Universal Pictures
International distribuiranno il film in tutto il mondo.
Josh McLaughlin, presidente della produzione di
Focus Features, supervisionerà il film.
Costner interpreterà uno sceriffo in
pensione e Lane interpreterà sua moglie. Dopo la perdita del loro
figlio, la coppia lascia il ranch del Montana dove vive per salvare
il loro giovane nipote dalle grinfie di una pericolosa famiglia.
Quando arrivano, scoprono che la famiglia non ha intenzione di
lasciar andare il bambino.
Costner ha vinto due premi Oscar per
Balla coi lupi, regia e produzione e ha si è
aggiudicato un Emmy per Hatfields & McCoys. Lane
ha ricevuto una nomination all’Oscar per Unfaithful e recentemente
è apparsa nella stagione finale di House of
Cards.
Kevin Costner è sempre più richiesto,
dopo il grande successo di rating e di nomination per Hatfields
& McCoys miniserie di History Channel e la partecipazione nel
ruolo
Qualche ora dopo che Paramount
Network ha rivelato la data di ritorno degli ultimi episodi di
Yellowstone,
Kevin Costner ha messo fine a tutte le
speculazioni sul suo possibile ritorno annunciando via social media
che, in realtà, non tornerà. Ha introdotto il suo video post su
Instagram dicendo: “Un aggiornamento per voi ragazzi. Ci
vediamo al cinema“. Ha poi aggiunto: “Voglio farvi sapere
che dopo questo lungo anno e mezzo di lavoro su Horizon e di tutte
le cose necessarie, e dopo aver pensato a Yellowstone, l’amata
serie che amo e che so che voi amate, mi sono appena reso conto che
non sarò in grado di continuare la quinta stagione né riprendere il
ruolo in futuro“.
“È stato qualcosa che mi ha
davvero cambiato. L’ho amata. E so che voi l’avete amata. Volevo
solo farvi sapere che non tornerò e che amo il rapporto che siamo
riusciti a sviluppare e che ci vedremo al cinema“. In
precedenza Kevin Costner si era detto disponibile a
tornare per gli ultimi episodi, dopo essersi allontanato dal
progetto per via del suo rigido programma di riprese per Horizon:
An American Saga. Sembra però che le parti non abbiano
trovato un accordo e dunque Yellowstone
dovrà concludersi senza il suo iconico protagonista.
Secondo la sinossi ufficiale del
film, Horizon:
An American Saga esplora il fascino del vecchio West e
come è stato conquistato – e perso – attraverso il sangue, il
sudore e le lacrime di molti. Attraversando i quattro anni della
Guerra Civile, dal 1861 al 1865, l’ambiziosa avventura
cinematografica di Costner condurrà il pubblico in un viaggio
emotivo attraverso un Paese in guerra con se stesso, vissuto
attraverso la lente di famiglie, amici e nemici che cercano di
scoprire cosa significhi veramente essere gli Stati Uniti
d’America.
Il film è attualmente composto da
due parti, e mentre la prima arriverà al cinema dal 4
luglio, Horizon: An
American Saga – Capitolo 2 sarà invece in sala dal 15
agosto. Oltre a Costner, il cast di Horizon:
An American Saga include Sienna Miller,
Sam
Worthington, Will Patton,
Thomas Haden Church, Luke Wilson,
Jena Malone, Dale Dickey,
Abbey Lee, Isabelle Fuhrman,
Jamie CampbellBower,
Michael Rooker
e Giovanni Ribisi. Attualmente Kevin Costner ha rivelato di aver già iniziato
le riprese del terzo capitolo della sua prevista saga in quattro
parti.
Kevin Costner ha dichiarato che gli
“piacerebbe” tornare per gli ultimi episodi di Yellowstone
per concludere la sua storia con il suo personaggio John
Dutton.
L’attore era al CinemaCon per
promuovere il suo prossimo film
Horizon: An American Saga, quando gli è stato chiesto
se sarebbe tornato alla serie drammatica di successo Yellowstone della
Paramount Network dopo il suo turbolento apparente abbandono del
progetto (con tanto di minaccia di querela l’anno scorso).
Nei suoi commenti pubblici più
dettagliati sulla situazione, Kevin Costner ha dichiarato a Entertainment
Tonight: “Mi piacerebbe poterlo fare, ma non ci siamo riusciti…
Pensavo di fare sette [stagioni], ma al momento siamo a cinque.
Quindi, se funziona, spero che funzioni, ma ci sono molti show
diversi in corso. Forse sarà così. Forse questo tornerà a me. Se lo
farà e mi sentirò davvero a mio agio, mi piacerebbe
farlo“.
Il commento “se mi sentirò
davvero a mio agio” è forse un po’ un nodo cruciale, poiché
secondo quanto riferito Kevin Costner avrebbe voluto approvare il
destino del suo personaggio nella serie. Ma il co-creatore
Taylor Sheridan, come la maggior parte degli
showrunner, di solito non permette agli attori di determinare le
proprie trame.
“[Dutton] ha bisogno di essere
proattivo in ciò che accade e io ho una specie di fantasia su come
potrebbe essere [l’arco finale del personaggio]“, ha aggiunto
Kevin Costner. “Ma questa è una cosa di
Taylor. Gliel’ho detto tempo fa. Ho pensato a come potrebbe
accadere, ma dobbiamo solo vedere“.
Il tempo sta per scadere per
trovare un accordo. Sebbene Yellowstone
non abbia annunciato una data di inizio della produzione, le
riprese dovrebbero iniziare presto e le
sceneggiature sono già state scritte. La newsletter dei media
Puck ha precedentemente riferito che “anche se Costner riduce
significativamente le sue richieste di impegno finanziario e di
tempo, Sheridan potrebbe non volersi preoccupare di riaprire le sue
sceneggiature finite per ospitare un addio per John
Dutton“.
Il network ha annunciato in
precedenza che la seconda metà della quinta stagione di Yellowstone,
che chiuderà la serie principale, sarà trasmessa in
anteprima a novembre. Anche se al momento non è chiaro se
questo obiettivo sarà ancora realizzabile.
I precedenti commenti di Kevin Costner sulla situazione di stallo sono
stati fatti durante la sua testimonianza all’udienza di divorzio
alla fine del 2023, in cui ha affermato di essere in debito di 12
milioni di dollari per la seconda parte della quinta
stagione, non ancora girata, dopo che la Paramount ha
“abbandonato” le trattative. Il vincitore del Golden Globe
ha anche detto che potrebbe portare lo show in tribunale per
risolvere le loro divergenze.
Secondo quanto apprendiamo da
Deadline sembra che Taylor
Sheridan , co-creatore e
showrunner, Paramount Global
e Paramount Network si stanno
muovendo per cambiare la loro strategia e portare alla conclusione
il loro show più notoYellowstone.
Ma la serie non finirà così perché stanno pianificando una
potenziale estensione del franchise per continuare la saga di
Dutton, un nuovo spettacolo con Matthew McConaughey che è in trattative per
recitare da protagonista.
Non è chiaro quale membro del cast di
Yellowstonepasserà
alla serie guidata da Matthew McConaughey, ma si prevede che
includerà molte delle grandi star della serie principale.
“Non abbiamo notizie da segnalare. Kevin Costner è una parte importante di
Yellowstone e
speriamo che sia così per molto tempo a venire. Grazie alla
brillante mente di Taylor Sheridan, lavoriamo sempre alle
espansioni del franchise di questo incredibile mondo che ha
costruito. Matthew
McConaughey è un talento fenomenale con cui ci
piacerebbe collaborare”, ha detto a Deadline un portavoce di
Paramount Network.
Il nocciolo del problema con la serie
originale di Yellowstone coinvolge
la star Kevin Costner e i disaccordi sui
programmi delle riprese. Fonti dicono a Deadline che Costner, che
inizialmente si era limitato a 65 giorni di riprese su Yellowstone,
voleva girare solo per 50 giorni per la prima parte della stagione
in corso. Ma per il secondo lotto di episodi dell’attuale
quinta stagione di Yellowstone,
l’attore, che ha appena vinto il premio come miglior attore
televisivo in una serie drammatica ai Golden Globes, voleva solo
passare una settimana a girare.
Kevin Costner
impegnato con il suo ritorno alla regia con
Horizon
Kevin Costner sta dirigendo e
interpretando il suo epico western in più parti
Horizon, che ha scritto insieme a
Jon Baird e che è approdato alla Warner Bros.
Pictures e alla New Line. Dato che Kevin Costner interpreta John Dutton,
il patriarca del clan Dutton, questo è stato fonte di frustrazione
per Sheridan e si ritiene che stia causando
problemi morali alle altre star dello spettacolo, tra cui
Luke Grimes, Kelly Reilly, Wes Bentley ,
Cole Hauser, Kelsey Asbille e Gil
Birmingham.
Secondo quanto riferito Paramount Network ha
rifiutato la proposta più recente di Kevin
Costner e invece ha preso la decisione di passare
all’altro spettacolo, hanno rivelato le fonti. Tutte le parti
stanno ora discutendo un’estensione del franchise di Yellowstone che
Sheridan scriverà con
McConaughey come protagonista. La star
di True Detective è attualmente in
trattativa.
A causa del grande successo della serie
prequel 1883, 1923
e delle aspettative sui prossimi spettacoli di Sheridan, lo studio
ha più flessibilità e non dipende da Yellowstone come
accadeva due anni fa. Il nuovo spettacolo inizierà sul
canale via cavo lineare Paramount Network e poi verrà trasmesso in
streaming esclusivamente su Paramount+. Al momento non è chiaro se
l’estensione del franchise di
McConaughey sarà ambientata nel ranch di Dutton nel
Montana o altrove. Ma il nuovo progetto è molto più che un semplice
discorso, nato dai continui disaccordi sulla quantità di tempo
Kevin Costner è stato disposto a
dedicare alle riprese della serie.
Il personaggio di John Dutton di Kevin Costner ha resistito ai sicari,
come si è visto alla fine della terza stagione
quando l’intera famiglia è stata attaccata, e scrupolosi
sviluppatori immobiliari che tentano di strappargli il controllo
del tentacolare Dutton Ranch con sede nel Montana. Sarebbe ironico
alla fine il personaggio debba cedere il passo per via di problemi
di programmazione delle riprese..
Secondo Deadline è del tutto possibile che
Yellowstone
finisca con la seconda metà della stagione in corso, che è andata
in onda il suo ottavo episodio all’inizio di gennaio e dovrebbe
tornare in estate. Sheridan ha già un’intensa scheda di
programmazione per l’universo esteso di Yellowstone .
La serie limitata
prequel 1883, con Tim
McGraw, Faith Hill e Sam Elliott, è stata presentata per
la prima volta nel dicembre 2021 e ha raccontato la storia di come
i Dutton sono diventati proprietari della terra che è diventata il
ranch di Yellowstone. 1923,
interpretato da
Helen Mirren
e
Harrison Ford,
è stato presentato per la prima volta nel dicembre 2022 ed è
previsto per una
seconda e ultima stagione,
ambientata nel periodo dell’espansione occidentale, del
proibizionismo e della Grande Depressione.
Divertente, sornione e dal sorriso luminoso quanto
contagioso; è stato Robin Hood, una guardia del corpo innamorato
della sua “protetta”, un criminale in fuga, un giovane pronto a
scappare dal proprio destino, un giocatore di baseball e un
ufficiale dell’esercito unionista alle prese con gli indiani: ma
oggi, per la stampa italiana, si è presentato semplicemente come
Kevin Costner. L’attore era a Roma per presentare
in tarda mattinata il suo ultimo film,
Criminal, insieme al regista
Ariel Vromen; la pellicola uscirà il prossimo 13
Aprile nelle sale italiane in oltre 300 copie e sarà distribuito
dalla Notorious Pictures, che lo
considera uno dei film di punta del proprio listino, come conferma
il CEO Guglielmo Marchetti.
La presenza di Costner calamita
subito l’attenzione della stampa che comincia a rivolgergli delle
domande: la prima, riguarda il suo approccio al personaggio.
Secondo l’attore, i film insegnano
tanto e tramandano emozioni e contenuti di generazione in
generazione. Proprio per tale ragione, il suo intento è sempre
quello di plasmare dei personaggi indimenticabili, proprio come
accaduto in Criminal. Un aspetto
interessante del personaggio, può essere proprio rintracciato nella
sua “scoperta” delle emozioni? E la scienza, a tal proposito, si
deve porre dei limiti?
Per Costner i limiti sono giusti e
andrebbero sempre posti (“perfino quando si beve”, aggiunge lui
ridendo); per quanto riguarda il tema della memoria, invece, la
semplice idea di non ricordare più niente all’improvviso e di
perdere completamente i suoi ricordi lo terrorizza completamente.
“I ricordi” – aggiunge l’attore – “sono per noi come un cuscino”
sui quali adagiarsi dopo le fatiche di ogni giornata. È stato il
regista Vromen – al quale passa la parola – a persuaderlo ad
accettare il ruolo di Jericho Stewart, pericoloso galeotto nel
quale vengono “impiantati” i ricordi di un defunto agente della
CIA.
Ariel Vromen si
dichiara affascinato, da sempre, dal concetto legato al
trasferimento dei ricordi, con la possibilità di acquisire di
conseguenza quelli di qualcun altro; molti studi si sono
concentrati sulla possibilità di cancellare i ricordi “cattivi” e
di trasferire la memoria da un animale ad un altro. In
Criminal quelli che si trasmettono da un
uomo ad un altro sono i ricordi emotivi, legati ai sentimenti che
Jericho non ha mai provato. “Noi siamo quelli che siamo per via di
ciò che ricordiamo”, aggiunge il regista. A Costner viene chiesto
se c’è qualcosa che, in effetti, vorrebbe dimenticare/ cancellare
davvero anche nella realtà: a questa domanda, l’attore risponde che
non cancellerebbe mai il ricordo di un errore, perché essi sono
parte integrante del tessuto della sua personalità, lo
costituiscono in quanto persona ed è da quest’ultimi che si lascia
“ispirare” per non commetterne più in futuro. La difficoltà più
grande, nella vita di tutti i giorni, è avere la forza di mostrare
a chi amiamo (e ci ama) il nostro “lato peggiore”, perché abbiamo
paura in tal modo di perdere i nostri affetti. Non è un caso,
infatti, se all’inizio l’attore fosse reticente all’idea di
interpretare questo ruolo – così “cattivo”, disallineato rispetto
alla sua carriera – nel film di Vromen, che evidentemente invece ha
visto un lato criminale latente in lui.
A replicare è proprio Vromen:
impossibile, non c’è niente di criminale o di inquietante in
Costner, che anzi ha un lato decisamente “angelico”; trova
interessante e stimolante spingere un attore – visto dal “suo”
pubblico sempre sotto la stessa veste – ben oltre i propri limiti,
“infrangendo” i confini della “safe zone” nella quale vive e
lavora. Il regista aveva già visto Costner in un ruolo simile a
quello di Jericho quando interpretò, dietro la sapiente mano di
Clint Eastwood, Un mondo perfetto.
Nel film uno dei personaggi chiave
(interpretato da Tommy Lee Jones) esclama “senza
emozioni la vita non avrebbe nessun senso”: lo pensano anche loro
due? E se invece si potessero sottoporre ad un procedimento simile
a quello mostrato nel film, i ricordi di chi vorrebbero?
Kevin Costner
ammette che vorrebbe quella di sua moglie se potesse: perché sa
bene come, certe volte, lei si sforzi di capirlo, cercando di
decifrare le sue azioni; al contrario Vromen, non avendo una
moglie, confessa di desiderare i ricordi di un genio cinefilo tutto
italiano, come Federico Fellini.
Un’altra domanda, rivolta sempre al
regista della pellicola, sottolinea come il cinema sia molto
attratto (da sempre) dagli smemorati, dagli esperimenti scientifici
sulla mente umana e dalle frontiere etiche della scienza stessa: a
chi si è ispirato nella realizzazione del film, e quali difficoltà
ha incontrato?
Vromen confessa che, per affrontare
una sceneggiatura così complessa, si doveva per forza ispirare a
qualche lavoro precedente; la scelta è ricaduta così su pellicole
dal forte sapore seventies come quelle firmate da
Alan J. Pakula, William Friedkin, Sidney Lumet ed
altri. Anche loro avevano scelto di confrontarsi con argomenti
complessi, personaggi sfaccettati ed articolati; in questi casi, la
cosa più importante è restare classicamente ancorati al
personaggio, che permette così di restare legati ad una storia
solida creando un viaggio significativo, soprattutto per lo
spettatore. Prima di passare all’ultima, “imponente”, domanda, c’è
tutto il tempo per un siparietto improvvisato da Costner sotto gli
occhi della stampa, divertita ed in delirio: la star hollywoodiana
confessa che la trasformazione avvenuta nel film, e la possibilità
di potersi calare nel ruolo di Jericho fino in fondo, è solo merito
di Mario, il suo fidato make-up artist ed hair stylist che lo segue
ovunque su ogni set. Solo grazie al suo sapiente lavoro è riuscito,
finalmente (e definitivamente) a perdersi nel personaggio,
concentrandosi anche su un attento studio della voce del galeotto e
seguendo le indicazioni di Vromen.
L’ultima domanda prima di congedare
la star e il “suo” regista riguarda una riflessione più profonda
sul terrorismo, sui pericoli che tutti noi stiamo correndo in
questo periodo così difficile e travagliato: Costner si definisce
arrabbiato e basito di fronte ad un mondo in rapido cambiamento ma
preda della confusione totale, mentre il regista riflette
sull’inquietante similitudine tra arte e vita, visto che nel film
si parla di cyber terrorismo e, a pochi giorni di distanza
dall’inizio delle riprese, si sono verificati due episodi
significativi come il “Sony Leaks” e un attacco – da parte di
hacker – al Pentagono: la finzione ha superato la realtà, mostrando
tutta la nostra debolezza e fragilità.
Kevin Bacon è uno
di quegli attori che ha davvero fatto la storia del cinema grazie
alle sue incredibili interpretazioni. L’attore, che ha iniziato la
sua carriera attoriale da giovanissimo, ha dimostrato di saper
scegliere i ruoli migliori e ha subito conquistato gli spettatori
di tutto il mondo che hanno continuato a seguirlo nel corso degli
anni.
Ecco dieci cose da sapere su
Kevin Bacon.
Kevin Bacon: i suoi film
1. Ha recitato in celebri
film. La carriera cinematografica dell’attore è iniziata
nel 1978, quando debutta sul grande schermo nel film Animal
House, per poi continuare a recitare in film Venerdì
13 (1980), Footloose (1984), Una gita
pericolosa (1987), Un amore rinnovato (1988),
Tremors (1990), JFK – Un caso ancora aperto
(1991) e Apollo 13 (1995). In seguito, lavora in
Sleepers (1996), Sex Crimes – Giochi
pericolosi (1998), L’uomo senza ombra (2000),
Mystic River (2003),
The Woodsman – Il segreto (2004), False verità
(2005) e Frox /Nixon – Il duello (2008). Tra i suoi ultimi
film, vi sono X-Men – L’inizio
(2011), Crazy, Stupid, Love
(2011), Jayne Mansfield’s Car – L’ultimo desiderio (2012),
R.I.P.D. – Poliziotti
dall’aldilà (2013), Cop Car (2015), Black Mass – L’ultimo
gangster (2015), The Darkness (2016), Boston – Caccia
all’uomo (2016) e Ve ne dovete andare (2020).
2. Ha lavorato in diverse
serie tv. L’attore non ha dedicato la sua carriera
solamente al cinema, ma ha prestato parte della sua opera anche per
il piccolo schermo. Infatti, l’attore ha iniziato a recitare in
Aspettando il domani (1979), per poi apparire in serie
come Sentieri (1980-1981), Innamorati pazzi
(1996), Will & Grace (2002 e 2006), Bored to
Beath (2010), The Following (2013-2015), I Love
Dick (2016-2017) e City on a Hill (2019).
3. È anche doppiatore,
regista, produttore e sceneggiatore. Nel corso della sua
carriera l’attore ha esplorato diversi ambiti del cinema. Infatti,
ha vestito i panni del doppiatore, prestando la propria voce per le
serie tv Frasier (1994), God, the Devil and Bob
(2000) e Robot Chicken (2011), per il film Balto
(1995) e per il corto Where Arte They Now?: A Delta Alumni
Update (2003). In quanto produttore, ha partecipato alla
realizzazione dei film Sex Crimes – Giochi pericolosi, The
Woodsman – Il segreto, Loverboy (2005), Cop Car
(2015), Tremors (2018) e delle serie The Following, I
Love Dick e City on a Hill, mentre come regista ha
diretto il film tv Losing Chase (1996), il corso Duck:
A Film by Kevin Bacon (2018), il film Loverboy e la
serie The Closer (2006-2009). Inoltre ha sceneggiato,
diretto e prodotto il corto Free the Bacon (2015).
Kevin Bacon in
Footloose
4. Si è ispirato ad un
cantante. Per creare un proprio stile per il film
Footloose, che lo ha reso celebre, l’attore ha dato vita
ad una pettinatura basata su quella di Sting, poiché era un grande
fan dei The Police in quel momento. Il look del suo personaggio è
stato uno dei motivi del suo grande fascino, che ha contribuito a
forgiare la popolarità di cui ancora oggi gode.
5. Poteva non far parte del
film. All’attore era stato offerto il ruolo principale per
il film Christine – La macchina infernale nello stesso
periodo in cui gli era stato chiesto di fare un provino per
Footloose. I produttori del primo dei due film hanno
cercato di convincerlo ad accettare una parte praticamente certa,
perché se avesse ottenuto quella di Fooloose sarebbe
diventato una star e sarebbe difficilmente stato reclutabile.
Infatti, dopo 30 secondi di provino per Footloose gli è
stata offerto il ruolo e Bacon preferì infine ricoprire
quest’ultimo.
Kevin Bacon in
Tremors
6. Pensava fosse il punto
più basso della carriera. Prima che il film venisse
rilasciato, l’attore ha pensato che il lungometraggio avrebbe
abbassato il livello qualitativo della sua carriera, tanto da
urlare a sua moglie “Non posso credere di fare un film sui
vermi sotterranei!”. Oggi il film è a suo modo divenuto uno
scult, ricercato dai fan di film particolarmente
stravaganti e comprensivi di elementi surreali. La carriera
dell’attore non ha fortunatamente risentito di questo titolo.
Kevin Bacon e la SixDegrees
7. Ha fondato una
onlus. Il 18 gennaio 2007 l’attore, coinvolgendo altre
celebrità di Hollywood, ha fondato l’onlus SixDegrees, che
promuove l’applicazione del principio di solidarietà sulla base
delle teorie delle “reti piccolo mondo”. Questa è una teoria
matematica e sociologica che sostiene che tutte le reti complesse
presenti in natura sono tali che due qualunque nodi possono essere
collegati da un percorso costituito da un numero relativamente
piccolo di collegamenti. A volte vi si fa riferimento anche con i
sei gradi di separazione.
Kevin Bacon: la moglie e i figli
8. È sposato da tantissimi
anni. L’attore si è sposato il 4 settembre del 1988 con la
collega Kyra Sedgwick: i due si erano conosciuti
sul set del film Lemon Sky nel 1987 e da allora non si
sono più lasciati. Dall’unione dei due attori sono venuti al mondo
due figli: Travis, nato il 23 giugno del 1989, e
Sosie Ruth, nata il 15 marzo del 1992.
Kevin Bacon oggi
9. Ha nuovi progetti in
programma. L’attore è notoriamente instancabile e continua
a recitare senza sosta per il cinema e la televisione. Attualmente,
egli ha terminato le riprese di diversi film che arriveranno
prossimamente al grande pubblico. Questi sono l’horror Whistler
Camp, il thriller d’azione One Way, il grottesco
The Toxic Avengers e il fantascientifico Space
Oddity. È inoltre arrivato alla terza stagione della serie
City on a Hill.
Kevin Bacon: età e altezza
10. Kevin Bacon è nato l’8
luglio del 1958a Philadelphia, in
Pennsylvania. La sua altezza complessiva corrisponde a 178
centimetri.
Nel primo
Guardiani della Galassia, Star-Lord (Chris Pratt) racconta
a Gamora (Zoe Saldana) di un
grande “eroe” della Terra di nome Kevin Bacon che ha insegnato a un’intera città
ad apprezzare il potere della danza. Chiaramente, il riferimento
era al film Footloose del 1984, che Peter Quill – come
abbiamo poi scoperto in Avengers:
Infinity War – considera “il più grande film di tutti i
tempi”.
Da quel momento, i fan hanno sempre
voluto che Bacon apparisse nel franchise e, a quanto pare, anche
l’attore di X-Men: L’inizio approva l’idea. Durante
un’intervista con
Esquire, a Bacon è stato chiesto proprio dell’eventualità di un
cameo nel prossimo Guardiani
della Galassia Vol. 3. “Ascolta, mi piace l’idea.
Mi piacerebbe farne parte ”, ha risposto l’attore, prima di
rivelare che, in realtà, quando è andato a vedere il primo film,
non era a conoscenza di quella menzione speciale.
“Quando ho visto il primo
Guardiani della Galassia, sono andato a vederlo senza sapere che in
qualche modo si parlava anche di me… Era di pomeriggio, ero a New
York, sulla 67esima. Stavo andando al cinema da solo, come faccio
spesso. E all’improvviso mi sono ritrovato a pensare: ‘Santo cielo.
Stanno parlando di me. Ragazzi, avete capito?’.”
La natura talmente surreale e
assurda dei film dei
Guardiani della Galassia potrebbe tranquillamente
“giustificare” un effettivo cameo di Kevin Bacon. Dopotutto, James
Gunn ha fatto sì che David
Hasselhoff – un altro degli idoli d’infanzia di Quill –
apparisse in
Guardiani della Galassia Vol. 2. La domanda è: i fan
preferirebbero vedere Bacon nei panni di sé stesso o nei panni di
un personaggio dei fumetti?
Oggi vi proponiamo un altro video promozionale in cui l’attore
interpreta tutti i personaggi che l’hanno reso famoso in una sorta
di round table su un film store e su ciò che questo dovrebbe
proporre, da Jack Burrel di Venerdi
13, Jack Ross di Codice
d’Onore , Jack Swigert di
Apollo 13fino a Ran
McCormack di Footloose, non
manca nessuno dei personaggi che hanno reso Kevin Bacon un’icona
Hollywoodiana.
Kevin Bacon è
protagonista del nuovo horror The
Darkness, diretto dal regista di Wolf
Creek, Greg McLean. Al fianco
dell’ex star di Footloose, troviamo Radha Mitchell, David
Mazouz, Lucy Fry, Matt
Walsh eJennifer
Morrison.
Il film non ha ancora una data
d’uscita italiana, ma arriverà negli USA il prossimo 13 maggio.
The Darkness
racconta di una famiglia che, di ritorno da una vacanza sul Gran
Canyon, riporta a casa, inconsapevolmente, una forza soprannaturale
che farà leva sulle loro paure e punti deboli, minacciandoli di
distruggerli. Le loro vite saranno messe a dura prova e le
conseguenze saranno terribili.
Kevin Bacon torna
al cinema dopo aver partecipato a Black Mass – L’ulitmo
Gangster, con Johnny Depp, e dopo a
conclusione della serie tv FOX The
Following.
Ospite a The Tonight Show
di Jimmy Fallon, Kevin Bacon ha
fatto un’entrata da maestro, come solo lui può, ripercorrendo i
passi (letteralmente) di Footloose, film
che lo ha visto protagonista nel 1984 accanto a Lori
Singer e John Lithgow.
Musicassetta alla mano, una
bottiglia di birra scagliata al muro, una sigaretta e una
canottiera bianca e l’atmosfera diventa quella che conosciamo tutti
benissimo, inconfondibile! E non è un caso che proprio quest’anno
Bacon abbia deciso di fare questa entrata in grande stile, perchè
nel 2014 ricorre il trentesimo anniversario del film, anche se a
vedere l’amato Kevin, sembra essere passato molto di meno!
Kerry Washington è
una di quelle attrici che ha contribuito a fare la storia del
cinema e della televisione recente grazie alla sua versatilità e
alle sue incredibili interpretazioni. L’attrice, che ha recitato
anche in diverse serie e ha sperimentato la produzione e la regia,
è entrata nel cuore degli spettatori sin da subito con il suo
grande talento.
Ecco dieci cose da sapere su
Kerry Washington.
Kerry Washington: i suoi film e le
serie TV
1. I film e la
carriera. La carriera cinematografica dell’attrice è
iniziata nel 2000 grazie al film Our Song. Ha poi recitato
in Save the Last Dance (2001), Bad Company –
Protocollo Praga (2002), Il delitto Fitzgerald
(2003), La macchia umana (2003) e Sin – Peccato
mortale (2003). In seguito, lavora in Against the
Ropes (2004), Lei mi odia (2004), Ray
(2004), Mr. & Mrs. Smith
(2005), I Fantastici 4 (2005),
Quel nano infame (2006), L’ultimo re di Scozia
(2006), The Dead Girl (2006), Manuale d’infedeltà per
uomini sposati (2007) e I Fantastici 4 e Silver
Surfer (2007). Tra i suoi ultimi lavori cinematografici,
vi sono Miracolo a Sant’Anna (2008), La terrazza sul
lago (2008), Mother and Child (2009), Night
Catches Us (2010), The Details (2011), Una bugia
di troppo (2012), Django Unchained
(2012), American Son (2019) e The Prom (2020).
2. Ha lavorato spesso anche
per il piccolo schermo. Oltre la carriera realizzata nel
mondo del cinema, l’attrice ha svolto anche un percorso recitativo
per quanto riguarda il piccolo schermo. Infatti, ha iniziato a
recitare proprio grazie alla serie ABC Afterschool
Specials nel 1994, per poi proseguire con Standard
Deviants (1996), New York PoliceDepartment
(2001), Deadline (2001), Law & Order – I due volti
della giustizia (2001), 100 Centre Street (2001),
The Guardian (2002), Wonderfalls (2004) e
Boston Legal (2005-2006). Successivamente, ha lavorato in
Psych (2008), Le regole del delitto
perfetto (2018) e Scandal (2010-2018).
Nel 2020 ha invece recitato in Tanti piccoli
fuochi.
3. È anche produttrice e
regista. Oltre al suo amore per la recitazione, l’attrice
ha esplorato diversi campi lavorativi, ad esempio, vestendo i panni
della produttrice e lavorando alla realizzazione dei film
Confirmation (2016), Man of the House (2018)
e 24-7 (2022), ma anche delle serie
Scandal e Tanti piccoli fuochi. Inoltre, in
quanto regista ha diretto un episodio di Scandal, uno
della serie SMILF (2019) e due della serie
Insecure (2021).
Kerry Washington in Save the Last Dance
4. In questo film ha avuto
il suo primo ruolo di rilievo. Il primo ruolo importante
nella carriera di Kerry Washington è arrivato grazie al film
Save the Last Dance, dove interpreta Chenille. All’epoca
l’attrice lavorava come supplente ed è stata pagata così poco per
il film che ha poi dovuto tornare a quel lavoro. È però andata ad
insegnare alle scuole elementari, perché, come da lei affermato,
gli studenti delle scuole superiori si presentavano continuamente
per incontrarla avendo visto il film. In seguito è stata contattata
per altri ruoli ed ha potuto proseguire la carriera di attrice.
Kerry Washington in Scandal
5. Ha avuto una nomination
ai Golden Globe. Grazie alle sue performance nella
popolare Scandal, serie creata da Shonda
Rhimes, nella quale interpreta l’avvocato Olivia Pope,
l’attrice ha conquistato una nomination ai Golden Globe del 2014
per la Miglior attrice protagonista in una serie drammatica, senza
però riuscire a vincere ma affermandosi comunque una volta di più
nel panorama seriale statunitense.
Kerry Washington in Django
Unchained
6. Il suo personaggio è
unico. L’attrice ha definito il suo personaggio in
Django Unchained,
Broomhilda, un donna davvero unica e con un tipo diverso di forza,
ovvero quella emotiva, spirituale e psicologica: “Una delle
cose che ho davvero amato di questo personaggio è che lei esiste in
un momento in cui, storicamente, le donne di colore erano forti per
necessità”. Tali elementi sono poi ciò che l’hanno spinta ad
accettare subito la parte.
7. Ha ricercato il massimo
del realismo per il suo personaggio. L’attrice ha cercato
di portare autenticità alla sua interpretazione in diversi modi.
L’attore che interpretava il suo supervisore usava una frusta
finta, ma la Washington ha insistito affinché venisse davvero
colpita alla schiena. Per rendere ancor più drammatica la sua
punizione all’interno di un contenitore di metallo sotterraneo
delle dimensioni di una bara, lei e Tarantino hanno convenuto che
avrebbe trascorso del tempo in questa già prima dell’inizio delle
riprese, in modo che la sensazione di reclusione fosse il più
realistica possibile.
Kerry Washington: chi è suo
marito
8. È sposata da qualche
anno. L’attrice si è sposata per la prima volta il 24
giugno del 2013, dopo essersi frequentata per circa un anno, con
Nnamdi Asomugha, ex giocatore di football
americano e anche attore. Dall’unione con il marito sono nati due
figli a distanza di due anni: infatti, il 21 aprile del 2014 è nata
Amarachi, mentre il 5 ottobre del 2016 è nato
Caleb.
Kerry Washington è su Instagram
9. Ha un profilo molto
seguito. L’attrice possiede un proprio account Instagram
che è seguito da 6.5 milioni di persone in tutto il mondo. Sulla
sua bacheca sono presenti molte foto che la vedono protagonista tra
momenti di lavoro e svago con colleghi e amici. Tuttavia, sono rare
le immagini che riguardano qualche componente della sua famiglia,
confermando la sua volontà di mantenere grande riservatezza circa
la sua vita privata.
Kerry Washington: età e
altezza
10. Kerry Washington è nata
il 31 gennaio del 1977 nel Bronx, a New York. La sua
altezza complessiva corrisponde a 163 centimetri.
Kerry Washington e Elisabeth Moss saranno le protagoniste
dell’adattamento del romanzo di Araminta Hall “Imperfect
Women” in forma di miniserie per Apple TV+. Annie
Weisman, che ha precedentemente creato la serie drammatica
di Apple Physical con Rose Byrne,
andata in onda per tre stagioni sullo streamer, adatterà il libro
per lo schermo.
“Imperfect Women” è
descritto come un “thriller psicologico non convenzionale che
esamina un crimine che distrugge la vita di un’amicizia decennale
di tre donne. ‘Imperfect Women’ è un mistero complicato dalla
prospettiva che esplora la colpa e la punizione, l’amore e il
tradimento e i compromessi che facciamo che alterano
irrevocabilmente le nostre vite. Man mano che l’indagine si svela,
anche la verità su come anche le relazioni più strette possono
cambiare nel tempo”.
Kerry
Washington e Rashida Jones lavoreranno insieme in un
adattamento dei fumetti di Goldie Vance, scritti
da Hope Larson e da Brittney
Williams.
Kerry Washington produrrà il film
mentre Rashida Jones sarà sceneggiatrice e regista. Goldie Vance è
una ragazzina di sedici anni, figlia di un proprietario di un
resort a Miami, che sogna di diventare detective.
La 20th Century
Fox ha comprato i diritti dei fumetti.
“Sono entusiasta di collaborare
con Rashida e i Boom! Studios nel realizzare questo film. La Fox è
la casa perfetta per questo progetto. Goldie Vance ruberà i vostri
cuori! Ha già rubato il mio!” dichiara Kerry Washington.
Jones aggiunge ” Goldie è il
tipo di eroina senza paura curiosa e divertente di cui abbiamo
bisogno adesso. Sono orgogliosa di portarla sullo schermo insieme a
Kerry Washington, i Boom! Studios e la Fox”.
nell’attesa di sapere la data
d’uscita del film, possiamo rivedere Kerry Washington nella serie
TV Scandal, mentre Jones sarà in Angie
Tribeca e in Claws.
Kerry Condon torna al MCU ma questa volta ci mette la
faccia! Mentre la serie Vision
dei Marvel Studios continua ad ampliare il suo cast, abbiamo un
aggiornamento molto interessante relativo all’ex assistente IA di
Tony Stark.
Condon ha doppiato la seconda IA
di Tony dopo che J.A.R.V.I.S. (Paul
Bettany) è stato trasformato in Visione. Abbiamo anche
sentito che James D’Arcy tornerà nei panni di
Edwin Jarvis in qualche modo. Resta da vedere come questi
personaggi influenzeranno la serie.
Il progetto Vision,
ancora senza titolo ufficiale, che potrebbe o meno essere
intitolato Vision Quest, è stato descritto come “la terza parte
di una trilogia iniziata con WandaVision
e che continua con Agatha All
Along“.
Oltre a
Paul Bettany, James Spader di
Avengers: Age of Ultron riprenderà il ruolo di
Ultron (“non è chiaro se Ultron tornerà come robot o in forma
umana”). Non c’è stato alcun accenno al potenziale
coinvolgimento di Elizabeth Olsen, ma la serie
sarà ambientata dopo gli eventi di WandaVision,
“mentre il fantasma di Visione presumibilmente esplora il suo
nuovo scopo nella vita”. T’Nia
Miller è stata confermata per il ruolo di
Jocasta.
Il finale di WandaVision ha rivelato
che la Visione con cui avevamo trascorso del tempo nel corso della
stagione era in realtà una delle creature di Wanda, ma la vera
“Visione Bianca” è stata ricostruita dalla S.W.O.R.D. e programmata
per rintracciare e uccidere Scarlet Witch. Questa versione del
personaggio si è allontanata verso luoghi sconosciuti verso la fine
dell’episodio, dopo essersi dichiarata la “vera Visione”.
Per quanto riguarda Wanda, l’ultima
volta che abbiamo visto la potente strega era mentre devastava gli
Illuminati e si faceva crollare una montagna addosso in
Doctor Strange in the Multiverse of Madness.
Anche l’attore di Picard,
Todd Stashwick, è nel cast, nei panni di “un
assassino sulle tracce di un androide e della tecnologia in suo
possesso”.Vision – o Vision
Quest – debutterà su Disney+ nel 2026.