Alla regia del film, con
protagonista Brie Larson, ci
saranno Anna Boden e Ryan
Fleck. La pellicola sarà ambientata durante gli anni ’90 e
vedrà la partecipazione di Samuel L. Jackson che
torna nei panni di Nick Fury.
Scritto da Nicole
Perlman (Guardians of the Galaxy)
e Meg LeFauve (Inside
Out), Captain
Marvelarriverà al cinema l’8 marzo 2019.
Il successo e l’esposizione derivati
da Captain
Marvel hanno immerso Brie
Larson in un periodo di frenetica attività
promozionale coincisa con svariati impegni lavorativi (dalle
riprese di Just Mercy, terza collaborazione con il
regista di Short Term 12 e The Glass
Castle, Destin Cretton, ai lavori sulla serie prodotta da
Apple che sarà disponibile sulla nuova piattaforma streaming
dell’azienda Apple Tv +). Senza
contare che tra pochi giorni arriverà su Netflix il suo debutto alla regia – che la vede anche
protagonista – Unicorn
Store e a fine aprile l’attrice tornerà al cinema con
Avengers:
Endgame.
Forse questa abbondanza di impegni,
unita al bisogno fisico di prendersi una pausa, avrà spinto la
Larson ad abbandonare la produzione di I’m Thinking of
Ending Things, il prossimo film di Charlie
Kaufman (Anomalisa, Synecdoche
New York), progetto per cui era entrata in trattative e
che ora elimina dall’agenda favorendo l’ingresso di Jessie
Buckley (Beast), come confermato da Collider.
La sceneggiatura è tratta dal
romanzo omonimo di Iain Reid, che a sua volta racconta la storia di
Jake, in viaggio per andare a trovare i suoi genitori nella loro
fattoria isolata in compagnia della sua fidanzata che sta pensando
di terminare la loro relazione. Quando però il ragazzo prende una
decisione inaspettata lasciandola senza prospettiva, la coppia
entrerà in uno stato di palpabile tensione, fragilità psicologica e
puro terrore.
Confermati nel cast Jesse Plemons, Toni
Collette e David Thewlis.
Ci sarà comunque occasione per
rivedere Brie nei prossimi mesi, a partire dal 5 aprile con Unicorn
Store (su Netflix) e il 24 dello stesso mese al cinema con
Avengers: Endgame.
Vi ricordiamo che recentemente la
Larson ha firmato un accordo con il colosso dello streaming
mondiale che prevede, oltre alla distribuzione del suo debutto alla
regia, anche la produzione di un altro titolo originale
(Lady Business, commedia su due donne che
saranno costrette a inventarsi un socio d’affari uomo per poter
essere prese sul serio nel mondo del lavoro).
Brie Larson (21 Jump Street) entra
nel cast di Short Term 12 di Destin Cretton(I Am Not a Hipster)
interpreterà una consulente per bambini troppo vivaci impegnata in
un orfanotrofio. Short Term 12 prende spunto dall’omonimo
cortometraggio dello stesso Cretton, un lavoro che due anni fa
vinse il Premio della Giuria al Sundance Festival. Brie Larson sarà
nei cinema nel 2013 con Don Jon’s Addiction, debutto registico di
Joseph Gordon-Levitt; al momento è impegnata con le riprese di
Spectacular Now di James Ponsoldt. In agenda anche Squirrel To
The Nuts di Peter Bogdanovich, al fianco di Owen Wilson e Olivia
Wilde.
Brie Larson ha più volte rivelato nel corso di
diverse interviste di aver sostenuto numerosi provini nel corso
della sua carriera. Più di recente, l’attrice premio Oscar per
Room aveva confermato di aver sostenuto un provino sia
per Terminator: Genisys sia per
Rogue One: A Star Wars Story.
Adesso, in un nuovo visto postato
attraverso il suo canale YouTube,
Larson ha rivelato i titoli di altri progetti per cui ha sostenuto
dei provini che purtroppo non sono andati a buon fine. L’attrice ha
spiegato di aver provato ad ottenere una parte nella serie tv
Gossip
Girl, nel film Tomorrowland – Il mondo di domani e anche in
tutti i nuovi film della saga di Star
Wars, confermando così di aver sostenuto un provino
non soltanto per lo spin-off Rogue One.
Anche se deve essere stato deludente
per Brie
Larson non riuscire ad entrare a far parte della
saga di Star Wars,
alla fine l’attrice è comunque riuscita a conquistare un altro
ruolo di tutto rispetto grazie a Captain
Marvel. Naturalmente, con il futuro della saga
fantascientifica ancora tutto da scrivere, non è da escludere la
possibilità che l’attrice possa comunque entrare a far parte di
quell’universo… e chissà, magari proprio grazie a Kevin
Feige, il boss dei Marvel Studios che, come sappiamo
da diverso tempo, è stato incaricato dalla Lucasfilm di scrivere un
nuovo film del franchise.
Brie Larson pronta a tornare nei
panni di Captain Marvel
Ricordiamo che,
dopo Avengers:
Endgame dello scorso anno, Brie
Larson tornerà a vestire i panni di Captain
Marvel nell’annunciato sequel
che arriverà al cinema l’8 luglio 2022. Anna
Boden e Ryan Fleck, registi del
primo episodio, non torneranno dietro la macchina da presa: il
sequel, infatti, sarà diretto da Nia DaCosta,
regista dell’atteso “sequel spirituale” di
Candyman.
Negli ultimi mesi, la star di
Captain
Marvel e Avengers:
Endgame,Brie Larson, si è dedicata ad una serie di
video realizzati per il suo canale YouTube. In un nuovo contenuto,
l’attrice premio Oscar ha rivelato una serie di nuove indiscrezioni
a proposito della sua carriera di attrice.
Sebbene non abbia specificato per
quali personaggi abbia sostenuto il provino, Larson ha confermato
di aver provato ad ottenere un ruolo sia in
Iron Man 2 che nel primo Thor.
Per quest’ultimo, è probabile che l’attrice abbia sostenuto
un’audizione per i ruoli di Darcy Lewis e Jane Foster; per quanto
riguarda invece il secondo film dedicate alle avventure di Iron
Man, possiamo presumere che l’attrice abbia cercato di ottenere il
ruolo di Vedova Nera.
Indipendentemente da ciò, Larson ha
poi continuato a parlare nel dettaglio di come è riuscita ad
ottenere il ruolo di Carol Danvers nell’Universo Cinematografico
Marvel. “Ricordo di aver
ricevuto una chiamata. Mi hanno detto: ‘La Marvel è interessata a
te per il ruolo di Captain Marvel’. E io ho pensato: ‘Non posso
farlo. Ho troppa ansia. È davvero troppo per me. Non lo faccio. Non
credo di poter gestire un ruolo simile’.”
Brie Larson ha spiegato che alla fine, dopo diverse
chiamate e opere di “convincimento”, ha incontrato i Marvel Studios
dopo aver girato Kong: Skull
Island, ed è stato allora che lo studio è riuscita a
convincerla. “Ho avuto un incontro con loro, avevano una
presentazione, e avevano un modello del costume. Ero molto commossa
da quello che stavano cercando di ottenere, di cosa stavano
parlando. Mi è sembrato tutto davvero molto progressista.”
“Sono rimasta molto sorpresa dal
modo in cui parlavano di femminismo. Continuavano a parlare di
sceneggiatrici, di registe donne. Dicevano che avrebbero coinvolto
quante più voci femminili possibili nel progetto”, ha spiegato
l’attrice.
Già in passato,
Larson aveva rivelato – sempre attraverso il suo canale YouTube
– di aver sostenuto provini anche per Rogue
One: A Star Wars Story, per tutti i nuovi film della saga
di Star
Wars e per
Terminator: Genisys. Nell’ultimo video in cui ha parlato
dei provini sostenuti per Iron Man 2 e Thor,
l’attrice ha rivelato di aver provato anche ad entrare a far parte
del cast di Avatar di
James Cameron.
Brie Larson sarà ancora Carol
Danvers in Captain Marvel 2
Quello di Captain
Marvel è stato certamente un ruolo che ha
cambiato la vita sia privata che professionale
diBrie
Larson. Più volte l’attrice ha dichiarato di aver
inizialmente nutrito dei dubbi in merito alla parte, ma dopo aver
accettato di entrare a far parte della grande famiglia Marvel ha
anche spiegato che il personaggio l’ha aiutata a diventare più
forte. Ricordiamo che l’attrice tornerà nei panni di Carol Danvers
nell’annunciato Captain
Marvel 2, di cui però non si hanno ancora molti
dettagli: sappiamo soltanto che il film arriverà al cinema l’8
luglio 2022.
Le interpreti di Captain
Marvel e
Valchiria, Brie Larson e Tessa
Thompson, sono favorevoli a una potenziale relazione
romantica tra i loro personaggi del MCU. Entrambe arrivate
recentemente nell’universo condiviso, la coppia ha debuttato nella
Fase 3 – la Larson nel suo film da protagonista,
Captain Marvel, all’inizio di quest’anno,
e la Thompson nel Thor:
Ragnarok di Taika Waititi nel
2017. Ed entrambe hanno subito raccolto numerosi consensi.
Brie Larson e Tessa
Thompson fanno parte del crescente gruppo di eroine
schierate dai Marvel Studios. Dopo anni passati ad avere solo la
Natasha Romanoff / Vedova Nera di Scarlett Johansson tra le schiere
di eroi, negli ultimi anni c’è stato un afflusso di donne di potere
nel franchise, con l’aggiunta di Gamora di Zoe
Saldana, Nebula di Karen Gillan, The
Wasp di Evangeline Lily , Mantis di Pom
Klementieff, Okoye di Danai Gurira, Shuri
di Letitia Wright, Nakia di Lupita
Nyong’o e Scarlet Witch di Elizabeth Olsen.
Avengers: Endgame ha anche
mostrato la Pepper Potts di Gwyneth Paltrow nei
panni di Rescue. Ma a parte i Marvel Studios che lavorano per
rappresentare meglio le donne, l’MCU sta anche lavorando per essere
più inclusivo con la comunità LGBTQ e Brie Larson e Tessa
Thompson sono disposte a essere la sua prima coppia
omosessuale dell’universo condiviso. Le attrici ospiti all’ACE
Comic-Con di Chicago hanno rivelato di essere entrambe favorevoli
all’idea che i loro personaggi inizino una relazione romantica.
Dato che era implicito che Valchiria
fosse il primo eroe apertamente bisessuale nel MCU, i fan sono ora
in attesa di quando questa nozione sul personaggio verrà
esplicitata al cinema. Alcuni pensano che il ritorno della Jane
Foster di Natalie Portman in Thor: Love
and Thunder possa spianare la strada a una storia
d’amore, altri, nel frattempo, pensano che la Lady Sif di
Jamie Alexander sia un’opzione migliore.
Vedremo in che modo i Marvel
Studios si giocheranno questa carta nel prossimo e
misterioso futuro della loro avventura cinematografica.
Brie Larson e
Samuel L. Jackson sono impegnati nel tour
promozionale di Captain Marvel, e cavalcando
l’onda del momento, hanno colto l’occasione per offrire al pubblico
una loro versione di Shallow, il brano della colonna
sonora di A Star is Born che ha vinto l’Oscar di
categoria e che ha fatto scatenare una lunga e frivola discussione
in rete su una possibile storia d’amore tra
Lady Gaga e Bradley Cooper.
Imitando l’esibizione
degli Oscar 2019 della pop-star e dell’attore-regista,
Brie e Samuel hanno dato prova di essere un vero spasso!
Vi ricordiamo che alla regia del
film ci sono Anna
Boden e Ryan Fleck. L’uscita
al cinema è fissata al 6 marzo
2019.
Il cast ufficiale: Brie
Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
La sinossi:
Basato sul
personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968,
il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più
potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina
interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura
tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia
dell’universo cinematografico Marvel.
Una scena chiave della battaglia
finale di Avengers:
Endgame ci ha mostrato per la prima volta tutte
le supereroine del MCU riunite sullo schermo, da Captain Marvel a Wasp, insieme a Okoye,
Scarlet Witch e Valchiria, un momento davvero emozionante che per
alcuni avrebbe suggerito l’arrivo al cinema di un film dedicato
all’A-Force (il team al femminile dei fumetti). Già durante la
promozione di Captain
Marvel, primo titolo dell’universo Marvel ad
avere una supereroina come protagonista, Brie
Larson si era detta disposta al 100% a
partecipare ad un progetto collettivo con le altre eroine, così
come Tessa Thompson ed Evangeline
Lilly si sono sempre mostrate entusiaste all’idea.
Sull’argomento è tornata proprio
l’interprete di Carol Danvers confermando che sia lei, sia il
gruppo di colleghe, hanno discusso con Kevin Feige sulla possibilità di realizzare un
cinecomic collettivo del genere:
“Sicuramente è qualcosa a cui
abbiamo pensato, ma non so se posso definirle discussioni vere e
proprie…Posso dire che molte donne del cast dei Marvel Studios si
sono avvicinate a Kevin spiegando che siamo insieme e che vorremmo
farlo, ma davvero non ho idea di come andranno le cose in
futuro.”
“Non sono responsabile dei
progetti Marvel, ma è qualcosa che ci appassiona e che
amiamo“, ha continuato la Larson, “e sento che se un
numero sufficiente di persone nel mondo ne parlasse o lo
desiderasse quanto noi, forse succederà“.
Sappiamo che lo spazio per le donne
non è mai mancato nel corso di questi ultimi dieci anni nel MCU, ed
è facile ipotizzare un futuro in cui ne abbiano ancora di più come
dichiarato dallo stesso Feige in
un’ntervista. “Più della meta dei personaggi che troveremo
nelle prossime fasi del MCU saranno donne. E di certo sarebbe
fantastico vederle riunite nello stesso film un giorno, e non
soltanto uomini come è stato per la maggior parte dei film finora
prodotti. Ci stiamo lavorando...”
Questo significa che vedremo
finalmente la A-Force nel MCU? Che ne
pensate?
Ecco il video dell’annuncio ufficiale del casting di
Captain Marvel al Comic Con, alla conclusione dei panel dedicati ai
Marvel Studios. Dopo aver riunito tutti i cast dei film presentati
(Guardians of the Galaxy Vol. 2, Doctor Strange,
Spider-Man Homecoming e Black
Panther), Kevin Feige ha annunciato che
Brie Larson avrebbe interpretato
l’eroina Marvel.
Ecco il video:
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Sappiamo molto poco del film e del
personaggio, tranne che, a suo tempo, Joss Whedon
rivelo che era previsto un cameo in Avengers Age of
Ultron per lei, cosapoi accantonata per evitare
ulteriore affollamento. Adesso è stato ufficialmente annunciato che
Captain Marvel farà il suo debutto in
Avengers Infinity War Parte I, in uscita il 4 maggio
2018.
Brie Larson, recentemente
protagonista di Hollywood grazie alla sua interpretazione in
Room, che le è valsa, tra
gli altri prestigiosi premi, anche un Oscar, non è estranea al
mondo dei cinecomics, avendo partecipato a Scott
Pilgrim vs the World di Edgar Wright
nel panni di Envy Adams.
Scritto da Nicole
Perlman (Guardians of the
Galaxy) e Meg LeFauve (Inside Out), Captain Marvel arriverà
al cinema l’8 marzo 2019.
Vi abbiamo annunciato ieri che il
premio Oscar Brie Larson è la frontrunner per
interpretare il ruolo di Captain Marvel in quello che
sarà il primo film dei Marvel Studios con protagonista assoluta una
eroina.
Chiaramente il web si è fatto
ispirare dalla notizia ed ecco una fanart che mostra la Larson nei
panni di Captain Marvel/Carol Danvers.
Vi ricordiamo
che Capitan Marvel arriverà al
cinema il 2 novembre 2018. È propabile che il personaggio apparirà
per la prima volta in uno dei prossimi cinecomic Marvel (forse
Avengers Infinity War).
Carol Danvers è un
personaggio dei fumetti creato da Roy Thomas e Gene Colan nel 1968
e pubblicato dalla Marvel Comics. Il personaggio nasce
inizialmente sulle pagine di Marvel Super-Heroes n. 13
(marzo 1968) come ufficiale dell’aeronautica statunitense e diventa
nel 1977 la supereroina Ms. Marvel. Nella sua carriera il
personaggio ha assunto anche le identità di Binary,
Warbird e, a partire dal 2012, quella di Capitan
Marvel.
In attesa di vederla nei panni di
Captain Marvel, arriva la
notizia che il premio Oscar Brie Larson debutterà
presto alla regia. Il progetto che vedrà la protagonista di
Room e
dell’atteso Kong Skull
Island cimentarsi dietro la macchina da presa
sarà la commedia indie Unicorn Store,
pellicola di cui la Larson sarà anche produttrice.
Il film, che inizialmente avrebbe
dovuto portare la firma di Miguel Arteta e avere
come protagonista Rebel Wilson, sarà sceneggiato
da Samatha McIntyre e seguirà la storia di una
donna di nome Kit (intepretata proprio dalla Larson) che torna a
vivere nella casa di famiglia. Quando riceverà un misterioso
invito, Kit sarà costretta a mettere in discussione tutta la sua
vita e, soprattutto, le sue convinzioni circa il diventare
adulti.
Unicorn
Store sarà il primo lungometraggio diretto da
Brie Larson. L’attrice aveva già diretto i corti
Weighting e The
Arm: quest’ultimo ha ricevuto il Premio della Giuria
al Sundance 2012.
Oltre a Kong Skull
Island e Captain Marvel, tra i
prossimi progetti di Brie Larson figura anche
The Glass Castle, dramma diretto da
Destin Daniel Cretton in cui l’attrice reciterà al
fianco di Naomi Watts, Woody Harrelson e Sarah
Snook.
La pellicola racconterà la storia
della Walls, una ragazza cresciuta con una famiglia i cui ideali
anticonformisti li portano a vivere come nomadi per gran parte
della loro esistenza, spostandosi tra le città americane
del deserto sud-ovest.
La sceneggiatura era stata scritta
inizialmente da Marti Noxon (Buffy the Vampire
Slayer, Fright Night) poi rielaborata da Andrew
Lanham. Alla regia ci sarà Destin
Cretton, che aveva già diretto Brie Larson nel film che
segnò il suo debutto al cinema, Short Term
12.
Brie
Larson continua a scolpire il suo corpo e ad aumentare
la sua forza con allenamenti intensivi che la rendono perfetta per
interpretare Carol Danvers nel prossimo The
Marvels. Come spesso è capitato in questi anni in cui
l’attrice ha affrontato la preparazione per il ruolo, Larson ha
condiviso sui
social un video di un allenamento intensivo. Eccolo di
seguito:
The
Marvels, il sequel del
cinecomic Captain
Marvel con protagonista il premio Oscar Brie
Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al
box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell,
sceneggiatrice dell’acclamata serie WandaVision.
Sfortunatamente, Anna
Boden e Ryan Fleck, registi del
primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel,
infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista
di Candyman. Nel
cast ci saranno anche Iman Vellani (Ms.
Marvel, che vedremo anche
nell’omonima serie tv in arrivo su Disney+)
e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già
apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe
Ashton, invece, interpreterà il villain principale, del
quale però non è ancora stata rivelata l’identità.
Nessun dettaglio sulla trama del
sequel è stato rivelato, ma l’ambientazione del film dovrebbe
spostarsi dagli anni ’90 ai giorni nostri.
Naturalmente, Brie
Larson tornerà nei panni di Carol Danvers. Il
sequel di Captain
Marvelarriverà il 17 febbraio 2023.
Brie Larson ha confermato di aver sostenuto un
provino per entrare a far parte del cast di Star
Wars… ma non solo! Dopo la vittoria dell’Oscar come
migliore attrice grazie alla sua performance in
Room, Larson ha raggiunto la fama a livello mondiale
grazie all’interpretazione di Captain
Marvel nel MCU.
In un nuovo video postato su
YouTube,
l’attrice ha parlato della sua carriera e dei vari provini
sostenuti, rivelando di aver provato ad entrare non soltanto nel
franchise ideato da George Lucas, ma anche di aver sostenuto
provini per Hunger Games e per un reboot di Terminator (senza specificare di quale
capitolo si trattasse, anche se probabilmente l’attrice è stata
provinata per Genisys del 2015).
E proprio a proposito della sua
esperienza con Terminator, Larson ha spiegato: “In realtà
stavo pensando al reboot di Terminator proprio oggi, perché avevo
una gomma a terra e ho pensato: ‘L’ultima volta che ho avuto una
gomma a terra è stato quando stavo guidando per recarmi al provino
per Terminator’. Ho avuto una gomma a terra poco prima
dell’audizione… e alla fine non ho neanche ottenuto il
lavoro.”
Brie Larson nella saga di Star Wars
grazie a Kevin Feige?
Anche se deve essere stato deludente
per Brie Larson non riuscire ad entrare a far
parte della saga di Star Wars,
alla fine l’attrice è comunque riuscita a conquistare un altro
ruolo di tutto rispetto grazie a Captain
Marvel. Naturalmente, con il futuro della saga
fantascientifica ancora tutto da scrivere, non è da escludere la
possibilità che l’attrice possa comunque entrare a far parte di
quell’universo… e chissà, magari proprio grazie a Kevin Feige, il boss dei Marvel Studios che,
come sappiamo da diverso tempo, è stato incaricato dalla Lucasfilm
di scrivere un nuovo film del franchise.
Ricordiamo che, dopo Avengers: Endgame dello scorso anno,
Brie Larson tornerà a vestire i panni di
Captain
Marvel nell’annunciato
sequel che arriverà al cinema l’8 luglio 2022. Al momento non
sappiamo ancora chi si occuperà di dirigere il film, dal momento
che Anna Boden e Ryan Fleck,
registi del primo episodio, non torneranno dietro la macchina da
presa.
Tra tutti gli attori che hanno
vestito i panni del Marvel Cinematic Universe nel corso
degli anni, la star di Captain
Marvel e The
Marvels, Brie
Larson, è probabilmente quella che ha affrontato il maggior
numero di critiche. Mentre parlava con THR per una tavola rotonda con
altre attrici, alla Larson è stato chiesto proprio dei
“commenti alvetriolo che hai ricevuto dal mondo dei
supereroi dominato dagli uomini per aver interpretato Captain
Marvel”.
“Non so se sia specifico della
Marvel”, ha risposto l’attrice. “Conosco solo la mia
esperienza, e la mia esperienza a volte viene sottovalutata”.
La Larson ha poi rivelato che, proprio per via di questa sua
esperienza, è sempre la prima persona a contattare chi è stato
scritturato come supereroe per offrire consigli su come muoversi in
questo territorio. “Sono la prima persona a mandare un’e-mail a
tutti perché è molto specifico e molto strano“, ha detto
Brie Larson. “La gente dice: ‘Non so come
fare’. Sì, nessuno lo sa. Perché dovresti?”
Brie Larson è Captain Marvel
“Io dico: “Allenati, perché
vorrai essere il più preparato possibile nel tuo corpo, perché il
lavoro diventa sempre più difficile”. E “capisci bene come andare
in bagno con la tuta”. Per il primo Captain Marvel ci sono voluti
45 minuti per farmi entrare e uscire dal costume”. “Penso
che sia una cosa strana, soprattutto quando sei un nuovo arrivato e
ti viene affidato il compito di essere il più potente bla, bla, bla
di bla, bla, e ti senti spaventato. È così difficile essere quello
figo e sicuro di sé quando ti chiedi: “So cosa dovrei fare?”,
ha concluso l’attrice.
The
Marvels, il sequel con protagonista il premio Oscar
Brie
Larson, è sceneggiato da Megan
McDonnell, sceneggiatrice dell’acclamata serie
WandaVision.
Sfortunatamente, Anna
Boden e Ryan Fleck, registi del
primo film, non sono tornati dietro la macchina da presa: il
sequel, infatti, è diretto da Nia DaCosta, regista
di Candyman.
Nel cast ci sono anche Iman Vellani(Ms.
Marvel)
e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già
apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe
Ashton, invece, interpreta il villain principale. Il film
è uscito in sala dall’ 8novembre
2023.
Nonostante sia stato generalmente
ben accolto dalla critica, The Marvels è stato un disastro al botteghino per i
Marvel Studios, rendendo molto
scarse le possibilità di un sequel diretto. Tuttavia, è quasi certo
che prima o poi rivedremo le tre eroine del titolo nel MCU.
Parlando con The Playlist, a Brie Larson è infatti stato chiesto se fosse
in programma una reunion con le co-protagoniste Iman Vellani (Kamala Khan) e Teyonah
Parris (Monica Rambeau).
“Mi è piaciuto tantissimo stare
con loro“, ha risposto la premio Oscar. “E penso che il
sentimento di questo film sia così giusto per me ed è molto più
vicino al punto in cui mi trovo nella mia vita, ovvero che non c’è
un solo supereroe che possa salvarci. Ci vogliono tutti i tipi di
persone che hanno le loro abilità speciali e la capacità di capire
che l’orlo del disastro non può essere fermato da uno solo. È
necessario che tutti noi ci uniamo. Perciò questo mi sembra davvero
giusto“.
“Per quanto riguarda il futuro,
ci sono cose che so, ma non posso dirvi“, conclude poi
l’attrice. Quando le è stato chiesto se queste “cose” che conosce
potrebbero coinvolgere Carol Danvers in Avengers:
Doomsday e/o Avengers:
Secret Wars, la Larson ha deciso di non rivelare ulteriori
dettagli. “Non posso dire nulla e non posso nemmeno dire che
non so nulla, perché questo potrebbe significare che c’è qualcosa
da dire o da non dire“, ha detto. “Quindi dirò solo che
non posso dirlo“.
A proposito di Avengers:
Doomsday, a Brie Larson è stato anche chiesto se
sapesse qualcosa del recente annuncio del SDCC che Robert Downey Jr. sarebbe tornato nel MCU nei
panni del cattivo Dottor Destino. “Voglio essere chiara. Ero
con Kevin [Feige]. Era lo stesso giorno. E lui mi ha detto: ‘Oh sì,
faremo una cosa al Comic-Con’. Non l’ha detto affatto! Per
niente!“. Ad ogni modo, da quanto rivelato – o non rivelato –
dall’attrice, è lecito supporre che rivedremo la sua Captain Marvel
in uno dei prossimi Avengers.
“Essere in grado di creare
storie ed esplorare personaggi all’interno dell’Universo Marvel ha realizzato
il sogno di una vita, e abbiamo scoperto una potente connessione
con il pubblico in ogni film che abbiamo realizzato. Siamo
entusiasti di collaborare ancora una volta con Kevin, Lou e tutto
il team Marvel per portare
questa epica avventura narrativa in luoghi nuovi e sorprendenti sia
per i fan che per noi stessi”, hanno dichiarato
Joe e Anthony Russo dopo il panel del SDCC.
Dopo alcuni mesi di vuoto oggi
arrivano aggiornamenti per l’adattamento di The
Glass Castle. Infatti secondoThe Hollywood Reporter
l’attrice Brie Larson è nella fase finale
delle trattative per sostituire Jennifer Lawrence
come protagonista.
La pellicola dovrebbe raccontare
di Jeannette Walls, una ragazza cresciuta con una famiglia i
cui ideali anticonformisti li portano a vivere come nomadi per gran
parte della loro esistenza, spostandosi tra le città americane
del deserto sud-ovest. .
La sceneggiatura era stata scritta
inizialmente da Marti Noxon ( Buffy the Vampire
Slayer, Fright Night) poi rielaborata da Andrew
Lanham.
Il castello di vetro, recensione del film con Brie
Larson
Sono state rubate nuove foto dal set
di Birds of Prey (and the
fantabulous emancipation of one Harley Quinn), il film
che vedrà Margot Robbie tornare nei panni di
Harley Quinn. Fotografata con la Robbie, sul set, c’è anche
Mary Elizabeth Winstead, che nel film interpreterà
Cacciatrice, un nuovo personaggio dei fumetti DC che esordirà in
questo film.
La data d’uscita del film è fissata
al 7 febbraio 2020, periodo dell’anno
propizio per l’affluenza di pubblico, segno che lo studio crede
molto nel progetto. Dopotutto, facendo della Robbie il centro della
storia, è chiaro che lo scopo sia quello di utilizzare al meglio la
notorietà dell’attrice.
La prima sinossi del film
riporta: Dopo essersi separata da Joker, Harley Quinn e
altre tre eroine – Black Canary, Cacciatrice e Renee Montoya – si
uniscono per salvare la vita della giovane Cassandra Cain da un
malvagio signore del crimine.
Birds of
Prey sarà diretto da Cathy
Yan da una sceneggiatura di Christina
Hodson e arriverà al cinema il
7 febbraio 2020. Margot
Robbie riprenderà il ruolo di Harley
Quinn con cui ha debuttato in Suicide Squad, e si occuperà anche
della produzione del film stesso, con Sue
Kroll e Bryan Unkeless. Con la
Robbie, ufficialmente nel cast Mary Elizabeth
Winstead e Jurnee Smollett-Bell saranno
rispettivamente Cacciatrice e Black Canary. Rosie
Perez sarà Renee Montoya. Ella Jay Basco sarà
Cassandra Cain e Ewan McGregor Maschera Nera.
Le fan di Bridget hanno tanto
aspettato l’arrivo di Bridget Jones’s
Baby, soprattutto perché l’ultima pellicola,
Che pasticcio, Bridget Jones!, ci aveva
lasciati con un happy ending degno di questo nome, tra le braccia
di Marc Darcy (Colin
Firth).
In Bridget Jones’s
Baby, 12 anni dopo, ritroviamo la nostra zitella preferita
ancora single e sola durante il suo quarantreesimo compleanno e
sempre pronta a prendere decisioni giuste al momento sbagliato.
Spinta dall’amica Miranda (Sarah Solemani),
Bridget (Renée
Zellweger) si lascia trascinare ad un festival à la
Glastonbury dove incontra il fascinoso Jack (Patrick
Dempsey). Tempo una una settimana e si concede ai ricordi
durante una notte di passione con Marc (Colin
Firth). Le cose non potrebbero andare meglio per
Bridget ma scopre di essere incinta e, ça va sans dire,
l’identità del padre è in dubbio.
La pellicola è un enorme passo
avanti rispetto al primo sequel e si avvicina molto di più al primo
capitolo della saga. Purtroppo, la sceneggiatura ricalca fedelmente
quella dei capitoli precedenti con una Bridget al centro di un
triangolo amoroso, che si risolve sempre e comunque in favore di
Marc Darcy ma per qualche motivo, questo terzo capitolo è molto più
piacevole e divertente del secondo. Tuttavia la sensazione di
tranquillità, relagataci da un finale certo e senza sorprese, ha
favorito una caratterizzazione dei personaggi più attenta e
migliore.
Infatti, Renée Zellweger è completamente a suo agio nei
panni ormai collaudati di Bridget e, allo stesso tempo, porta una
ventata di novità al personaggio nel tentativo di convertire i
genitori conservatori alla possibilità di cresescere un figlio da
sola. Patrick Dempsey è praticamente perfetto nel
ruolo del matematico miliardario e salutista e la dottoressa
Rawling (Emma
Thompson), ginecologa di Bridget, sfodera il suo
miglior humour inglese, risultando sempre divertente e mai
banale.
Ironicamente, l’unico personaggio
che forse perde un po’ del suo allure in questo terzo capitolo è
proprio quello interpretato da Colin Firth: Marc Darcy è, infatti, così
riservato e attento al proprio lavoro da sembrare completamente
distaccato dalla realtà e non del tutto presente sulla scena. Anzi,
Marc Darcy sembra quasi incapace di relazionarsi con gli altri e
cade nei soliti tranelli che gli tendono gli altri pretendenti di
Bridget.
Come sempre, Bridget è
accompagnata nelle sue avventure da una colonna sonora sempre
azzeccata che strizza l’occhiolino sia ai film precedenti sia alle
hit del momento. Le risate assicurate, l’abilità degli attori e
della regista e la colonna sonora danno a questo film il merito di
essere visto, magari a casa, con un bel bicchiere di Chardonnay
come farebbe proprio Bridget. Bridget Jones’s
Baby esce nelle sale il 22 settembre.
Bridget Jones è
tornata.
Ma questa volta, l’eroina goffa e irresistibile che ha fatto
innamorare generazioni di spettatori è cambiata, e con lei anche la
sua storia. Bridget
Jones: Un amore di ragazzo,
quarto capitolo della saga con Renée
Zellweger,
segna una svolta più matura e riflessiva rispetto ai film
precedenti, affrontando temi di perdita, crescita e nuove
opportunità con un tono più intimo e profondo. Il miglior sequel
del franchise senza ombra di dubbio.
Diretto da
Michael Morris (To
Leslie, Better Call
Saul),
il film riprende la vita di Bridget dopo una tragedia inaspettata:
la morte del suo grande amore, Mark Darcy (Colin
Firth),
avvenuta quattro anni prima durante una missione umanitaria in
Sudan. Ora, Bridget è una madre single, alle prese con la crescita
di Billy (9 anni) e Mabel (4 anni), mentre cerca di ritrovare un
equilibrio tra famiglia, lavoro e – su pressione della sua
inseparabile “Famiglia Urbana” – una vita sentimentale che sembra
sempre più difficile da ricostruire.
Se nei capitoli precedenti Bridget era la regina delle disavventure
romantiche, qui la ritroviamo più consapevole e presente a sé
stessa. Non è più solo la single impacciata che inciampa nelle
proprie insicurezze, ma una donna che ha attraversato il dolore e
sta imparando a rimettersi in gioco. Non mancano quindi le
situazioni imbarazzanti, marchi di fabbrica del personaggio, ma il
cuore della storia è diverso: meno frivolo, più emotivo.
La nuova vita (e gli
amori) di Bridget Jones
Oltre al supporto dei
suoi amici storici – Shazzer, Jude, Tom e la collega Miranda – e
alla presenza sempre pungente della madre (Gemma
Jones) e della ginecologa Dr. Rawlings (Emma
Thompson, guru meravigliosa e insostituibile,
che ha esordito nel terzo film), Bridget si trova divisa tra due
uomini. Da un lato, il giovane e affascinante ragazzo conosciuto su
un’app di incontri (Leo
Woodall, rivelazione di The White
Lotus), che le offre leggerezza e passione, ma anche una
differenza d’età importante, che grava sulla proiezione futura di
una vita insieme. Dall’altro, il severo e razionale professore di
scienze di suo figlio, interpretato da Chiwetel
Ejiofor, che rappresenta una presenza stabile ma anche
una sfida emotiva per la protagonista, oltre a essere una figura
molto legata al suo primogenito che lei non vorrebbe mai
compromettere.
E poi c’è Daniel Cleaver.
Il ritorno di Hugh
Grant,
dopo l’assenza nel terzo capitolo, è una delle sorprese più
riuscite del film. Il suo personaggio, sempre cinico e seducente,
mostra inaspettati momenti di tenerezza, in una dinamica che non è
più solo quella dello storico “stronzo affascinante”, ma di
qualcuno che, come Bridget, è cambiato con il tempo. Il loro
rapporto è uno degli elementi di maggiore piacere dell’intero
film.
Una storia di
rinascita
Il merito della
sceneggiatura – scritta da Helen Fielding con il contributo di Abi
Morgan e Dan Mazer – è quello di saper dosare il classico umorismo
della saga con una riflessione più ampia sulla crescita e sulle
seconde possibilità. Se Bridget Jones’s Baby aveva
cercato di portare avanti la storia del personaggio facendo leva
sulla “fretta biologica” di avere un figlio, questo nuovo capitolo
sceglie la strada opposta: affronta il passare del tempo con
delicatezza e intelligenza, mettendo al centro il tema della
resilienza.
La regia di Michael
Morris si distingue per un tocco più intimo e meno patinato
rispetto ai precedenti film, concentrandosi sulle emozioni
autentiche dei personaggi. Le scene con Billy, in particolare, sono
tra le più toccanti: il rapporto tra madre e figlio è reso con una
dolcezza che aggiunge profondità al film, mostrando come Bridget
non sia più solo una donna alla ricerca dell’amore, ma ormai una
madre che si preoccupa di proteggere il proprio bambino dal dolore
della perdita e fa quello che può, come tutti. Ancora una volta la
protagonista è specchio di tante imperfette realtà.
Renée Zellweger e il
ritorno di un’icona
Renée
Zellweger, due volte premio Oscar, dimostra ancora una
volta perché Bridget Jones sia il ruolo più iconico della sua
carriera. La sua interpretazione riesce a catturare con naturalezza
tutte le sfumature della protagonista: dalla goffaggine che l’ha
resa celebre alla malinconia di chi ha perso qualcosa di prezioso,
fino alla determinazione di chi non vuole arrendersi alla
solitudine. E sebbene il film sia più riflessivo, non manca lo
spirito ironico che ha reso celebre la saga. Le battute taglienti e
volgari, le situazioni surreali e i momenti di puro imbarazzo sono
ancora lì, ma con una consapevolezza diversa. Bridget non è più la
trentenne che cerca disperatamente l’amore: è una donna che ha
vissuto, che ha sofferto, ma che sa ancora lasciarsi sorprendere
dalla vita.
Il film non si limita a riproporre la solita commedia romantica, ma
racconta la crescita di una donna che ha fatto ridere e commuovere
milioni di spettatori, adattandola alla realtà di chi, nel
frattempo, è cresciuto con lei.
Renée Zellweger (Judy) ha
concluso un accordo per riprendere il ruolo che le è valso la sua
prima nomination all’Oscar in Bridget Jones: Mad About the Boy della
Universal Pictures e della Working Title.
Non solo Bridget, ma altri volti
noti del franchise torneranno tra cui Hugh Grant e Emma Thompson. Il film Bridget Jones: Mad About the Boy sarà diretto
da Michael Morris (To Leslie), mentre i nuovi arrivati nel cast
includono Chiwetel Ejiofor (Rob Peace) e Leo
Woodall (The White Lotus).
Basato sugli amati romanzi di
Helen Fielding e su un precedente articolo da lei
scritto come protagonista di The Independent, il franchise
rom-com Bridget Jones è incentrato sull’omonimo
personaggio accattivante ma perennemente single di Zellweger, che
esamina i suoi rapporti con l’affascinante Mark Darcy (Colin
Firth) e il malizioso Daniel Cleaver
(Grant), tra gli altri.
L’adattamento cinematografico
originale, Il diario di Bridget Jones, è stato
distribuito nel 2001, con i successivi Bridget Jones: The
Edge of Reason e Bridget Jone’s
Baby in arrivo rispettivamente nel 2004 e nel 2016. I
tre film insieme hanno incassato oltre 760 milioni di dollari in
tutto il mondo. Presentata in Bridget Jone’s
Baby nei panni della dottoressa Rawling, il
ginecologo di Jones, Emma Thompson ha anche
co-scritto la sceneggiatura di quel film.
La Universal
Pictures ha diffuso una nuova featurette che ci
permette di dare uno sguardo in anteprima a Bridget
Jones’s Baby, il sequel che vedrà Renée
Zellweger nuovamente nei panni di Bridget Jones. Con lei,
nel film, anche Colin Firth e Patrick
Dempsey. Potete vedere il video di seguito:
11 anni fa, Mark Darcy chiedeva la
mano di Bridget Jones, e tutto lasciava pensare a un “e vissero per
sempre felici e contenti”. Tuttavia, nel 2013 è uscito un terzo
libro, “Mad About The Boy“, che vedeva
Marc buttarsi dalla finestra lasciando Bridget da sola a crescere
due figli. Fortunatamente, Bridget Jones’s
Baby non seguirà questa linea narrativa, ma sarà di
fatto una storia completamente nuova, collocata cronologicamente
tra il secondo e il terzo libro. Il ruolo di Darcy è stato
riassegnato a Patrick Dempsey, nel tentativo di
riempire il gigantesco vuoto lasciato da Hugh
Grant, mentre il film è stato scritto da Helen
Fielding e David Nicholls, e approderà in
sala il 22 Settembre del 2016.
Di seguito la sinossi ufficiale:
Sono passati 12 anni da quando Bridget Jones ha iniziato a scrivere
il suo diario. Continuano ora le avventure e le disavventure della
executive londinese ora arrivata alla soglia dei quarant’anni. In
Bridget Jones 3, Bridget decide di concentrarsi sul suo lavoro di
collaboratrice in un notiziario di punta, e di circondarsi di
vecchi e nuovi amici. Per una volta, Bridget ha tutto completamente
sotto controllo. Cosa potrebbe andare storto? La sua vita
sentimentale ha però una svolta quando Bridget incontra un
affascinante americano di nome Jack (Dempsey), tutto quello che Mr.
Darcy non è. In un improbabile colpo di scena, si ritrova in dolce
attesa, ma con un inconveniente…non è sicura dell’identità del
padre.
Uscito nel 2001 al cinema, il
film Il diario di Bridget
Jones si è imposto come una delle commedie romantiche più
apprezzate e iconiche del nuovo millennio. Allo stesso tempo,
questo titolo consacrò la carriera di Renée
Zellweger, la quale ricevette anche una candidatura al
premio Oscar come miglior attrice. Con un incasso di oltre 280
milioni di dollari, fu dunque questo un successo straordinario, poi
seguito da un altrettanto apprezzato sequel intitolato Che pasticcio Bridget
Jones!, uscito in sala nel 2004. A distanza di dodici
anni, nel 2016, è infine stato realizzato il terzo capitolo, dal
titolo Bridget Jones’s Baby.
Diretto da Sharon
Maguire, già regista del primo film, questo è nuovamente
basato sulle vicende riguardanti il personaggio ideato da
Helen Fielding. Non si tratta però di un
adattamento né del terzo romanzo della serie, Bridget Jones’s
Guide to Life, né del quarto, Bridget Jones, un amore di
ragazzo. Il nuovo film trae piuttosto ispirazione dagli
articoli scritti dalla Fielding per il giornale The
Independent nel 2005. Dopo anni di attesa, dunque, la
simpatica e stravagante Bridget Jones è tornata sul grande schermo,
con un film affermatosi nuovamente come un grande successo di
pubblico.
Questo terzo capitolo è infatti
arrivato ad un incasso complessivo di circa 212 milioni di dollari,
confermando il grande affetto nei confronti del personaggio.
L’evoluzione da lei vissuta, con lei qui alle prese con la
genitorialità, è stato poi un elemento apprezzato da molti.
Divertente e brillante, Bridget Jones’s Baby è dunque un
terzo capitolo da non perdere. Prima di intraprendere una visione
del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi al libro, alla trama e
al cast di attori. Infine, si elencheranno anche
le principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Bridget Jones’s Baby: la trama del film
Protagonista del film è ancora una
volta l’impacciata Bridget Jones, nuovamente alle
prese con i suoi intensi drammi amorosi. Dopo aver messo fine alla
sua relazione con Mark Darcy, Bridget decide di
dedicarsi completamente alla carriera e al lavoro. Nonostante la
donna sia riuscita a perfezionare il suo aspetto, lasciandosi alle
spalle lo stile trasandato e i chili in eccesso, la vita continua a
farle contemplare la sua solitudine. Grazie all’insistenza
dell’amica Miranda, Bridget si concede un weekend
all’insegna della musica e dell’alcol, durante il quale incontra
l’affascinante Jack Qwant.
L’uomo è conquistato dalla
spontaneità della donna e, dopo una serie di malintesi esilaranti,
i due trascorrono insieme una notte di vera passione. Il weekend
successivo, Bridget incontra però nuovamente Darcy, alle prese con
un eclatante caso che richiama l’attenzione mediatica. L’ex coppia
non riesce a nascondere i propri sentimenti e i due si concedono
un’ultima notte insieme. Quello che sembrerebbe un dilemma amoroso,
tuttavia, si trasforma in un vero e proprio rompicapo quando
Bridget scopre di essere incinta. Nell’attesa che il bambino nasca,
Bridget si trova dunque a cercare di capire chi possa essere il
padre e chi lei spera che sia davvero.
Bridget Jones’s Baby: il cast del film
Per dar vita ad un nuovo film su
Bridget Jones, era necessario avere la stessa attrice dei
precedenti due capitoli. RenéeZellweger, che mancava da ben sei anni al
cinema, accettò di riprendere il ruolo, interessata principalmente
a scoprire in che modo fosse cambiata la protagonista. Per
prepararsi a riprendere il personaggio, l’attrice decise anche di
lavorare per un periodo presso una rete televisiva, apprendendo
quanto occorreva sul mestiere. Questo terzo film, inoltre, è il
primo per cui la Zellweger non ha dovuto prendere peso per
interpretare Bridget Jones. Si è trattata di una scelta piuttosto
contestata, in quanto il personaggio è noto per avere un fisico da
persona qualunque.
Accanto a lei, nel ruolo di Mark
Darcy torna invece l’attore Colin Firth,
mentre Jack Qwant è interpretato da Patrick
Dempsey, noto per la serie Grey’s Anatomy. Firth ha in seguito
dichiarato che il suo nuovo rivale era molto più intimidatorio
rispetto a quello dei precedenti film, in quanto Dempsey possiede
un carisma non indifferente. HughGrant, invece, non ha ripreso il ruolo di
Daniel Cleaver, in quanto non soddisfatto dalla sceneggiatura. Nel
film compare poi anche la premio Oscar Emma Thompson,
nel ruolo della dottoressa Rawlings. Il suo coinvolgimento nella
pellicola è stato tenuto nascosto sino all’ultimo. Nel film compare
infine anche il celebre cantante Ed Sheeran nel
ruolo di sé stesso.
Il finale di Bridget Jones’s
Baby, il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
Data la trama, la principale domanda
alla base del film è naturalmente riguardo a chi sia davvero il
padre del bambino che Bridget Jones porta in grembo. Non essendo
tratto da uno dei romanzi della scrittrice, il film presenta un
finale originale e che non c’è modo di prevedere prima della
visione del film, salvo leggere volontariamente degli spoiler a
riguardo. Gli stessi attori coinvolti nel film, inoltre, non
sapevano minimamente chi si sarebbe rivelato essere il padre. Per
mantenere il segreto, la regista e i produttori decisero di girare
tre differenti finali, senza rivelare quale di questi sarebbe poi
stato utilizzato nel film. Ciò ha permesso agli stessi interpreti
di vivere un’autentica sorpresa una volta in sala.
Per scoprire dunque chi è il padre
del bambino di Bridget Jones, non resta che vedere il film. È
possibile fruire di Bridget Jones’s Baby
grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei
cataloghi di Rakuten TV, Chili,Infinity,
Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
martedì 14 marzo alle ore 21:10
sul canale TwentySeven.
Bridget Jones’s
Baby ha finalmente una data d’uscita ufficiale: 16
settembre 2016. La Universal annuncia oggi la data prevista per
l’uscita nei cinema del terzo capitolo della saga cinematografica
con Renée Zellweger e Colin
Firth, che vedrà la buffa Bridget alle prese con i 40 anni
e – presumibilmente – con l’arrivo di un figlio.
Dopo l’originale
del 2001 e il primo sequel del 2004, Che pasticcio,
Bridget Jones!, questo terzo film sarà diretto ancora
una volta da Sharon Maguire (regista del primo).
Il franchising si basa sulla serie di romanzi di Helen
Fielding e ha incassato 544.4 milioni di dollari in tutto
il mondo.
Le riprese sono attualmente in corso a Londra. Al cast, che al
momento comprende la Zellweger e
Colin Firth, si è aggiunto anche Patrick
Dempsey. Hugh Grant ha invece abbandonato
il progetto perchè scontento della sceneggiatura. Il film della
Universal, Miramax e Studiocanal è prodotto da Tim
Bevan della Working Title e da Eric
Fellner e Debra Hayward.
La Universal Pictures e la Working
Title hanno diffuso online (via Entertainment Weekly) le prime
immagini ufficiali di Bridget Jones’s
Baby, terzo capitolo della saga cinematografica con
Renée Zellweger e Colin Firth,
che vedrà la buffa Bridget alle prese con i 40 anni e –
presumibilmente – con l’arrivo di un figlio. Il film uscirà al
cinema il 16 settembre 2016.
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Dopo l’originale del 2001 e il primo
sequel del 2004, Che pasticcio, Bridget
Jones!, questo terzo film sarà diretto ancora una
volta da Sharon Maguire (regista del primo). Il
franchising si basa sulla serie di romanzi di Helen
Fielding e ha incassato 544.4 milioni di dollari in tutto
il mondo.
Le riprese sono attualmente in corso
a Londra. Al cast, che al momento comprende la
Zellweger e Colin Firth, si è
aggiunto anche Patrick Dempsey. Hugh
Grant ha invece abbandonato il progetto perchè scontento
della sceneggiatura. Il film della Universal, Miramax e Studiocanal
è prodotto da Tim Bevan della Working Title e da
Eric Fellner e Debra Hayward.
11 anni fa, Mark Darcy chiedeva la
mano di Bridget Jones, e tutto lasciava pensare a un “e vissero per
sempre felici e contenti”. Tuttavia, nel 2013 è uscito un terzo
libro, “Mad About The Boy“, che vedeva
Marc buttarsi dalla finestra lasciando Bridget da sola a crescere
due figli.
Fortunatamente, Bridget
Jones’s Baby non seguirà questa linea narrativa, ma
sarà di fatto una storia completamente nuova, collocata
cronologicamente tra il secondo e il terzo libro.
Il ruolo di Darcy è stato
riassegnato a Patrick Dempsey, nel tentativo di
riempire il gigantesco vuoto lasciato da Hugh
Grant, mentre il film è stato scritto da Helen
Fielding e David Nicholls, e approderà in
sala il 16 Settembre del 2016.
La Universal
Pictures ha diffuso il nuovo poster italiano ufficiale
di Bridget Jones’s Baby, il sequel
che vedrà Renée Zellweger nuovamente nei
panni di Bridget Jones. Con lei, nel poster, anche Colin
Firth e Patrick Dempsey. Insieme al
poster ci sono anche nuove immagini dal film che potete vedere di seguito:
11 anni fa, Mark Darcy chiedeva la
mano di Bridget Jones, e tutto lasciava pensare a un “e vissero per
sempre felici e contenti”. Tuttavia, nel 2013 è uscito un terzo
libro, “Mad About The Boy“, che vedeva
Marc buttarsi dalla finestra lasciando Bridget da sola a crescere
due figli.
Fortunatamente, Bridget
Jones’s Baby non seguirà questa linea narrativa, ma
sarà di fatto una storia completamente nuova, collocata
cronologicamente tra il secondo e il terzo libro.
Il ruolo di Darcy è stato
riassegnato a Patrick Dempsey, nel tentativo di
riempire il gigantesco vuoto lasciato da Hugh
Grant, mentre il film è stato scritto da Helen
Fielding e David Nicholls, e approderà in
sala il 22 Settembre del 2016.
Oltre al suo sorriso dietro a un
I-Pad nella prima immagine del film, pochissimo si è visto finora
del ritorno di Renée Zellweger nei panni
dell’iconica Ms. Jones in Bridget Jones’s
Baby. Nonostante il titolo del film lasci intendere
il tema che andrà ad affrontare, l’immagine pubblicato poche ore fa
da Empire non sembra mostrare una Bridget Jones
particolarmente spaventata dalla maternità.
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11 anni fa, Mark Darcy chiedeva la
mano di Bridget Jones, e tutto lasciava pensare a un “e vissero per
sempre felici e contenti”. Tuttavia, nel 2013 è uscito un terzo
libro, “Mad About The Boy“, che vedeva
Marc buttarsi dalla finestra lasciando Bridget da sola a crescere
due figli.
Fortunatamente, Bridget
Jones’s Baby non seguirà questa linea narrativa, ma
sarà di fatto una storia completamente nuova, collocata
cronologicamente tra il secondo e il terzo libro.
Il ruolo di Darcy è stato
riassegnato a Patrick Dempsey, nel tentativo di
riempire il gigantesco vuoto lasciato da Hugh
Grant, mentre il film è stato scritto da Helen
Fielding e David Nicholls, e approderà in
sala il 16 Settembre del 2016.
Ecco la prima clip in italiano da
Bridget Jones’s Baby, terza e ultima (?)
avventura della single più famosa del grande schermo che questa
volta è alle prese con un evento inaspettato: la gravidanza!
Bridget Jones’s Baby
recensione del film
con Renée Zellweger
11 anni fa, Mark Darcy chiedeva la
mano di Bridget Jones, e tutto lasciava pensare a un “e vissero per
sempre felici e contenti”. Tuttavia, nel 2013 è uscito un terzo
libro, “Mad About The Boy“, che vedeva
Marc buttarsi dalla finestra lasciando Bridget da sola a crescere
due figli.
Fortunatamente, Bridget Jones’s Baby
non seguirà questa linea narrativa, ma sarà di fatto una storia
completamente nuova, collocata cronologicamente tra il secondo e il
terzo libro.
Il ruolo di Darcy è stato
riassegnato a Patrick Dempsey, nel tentativo di
riempire il gigantesco vuoto lasciato da Hugh
Grant, mentre il film è stato scritto da Helen
Fielding e David Nicholls, e approderà in
sala il 22 Settembre del 2016.
Di seguito la sinossi ufficiale:
Sono passati 12 anni da quando
Bridget Jones ha iniziato a scrivere il suo diario. Continuano ora
le avventure e le disavventure della executive londinese ora
arrivata alla soglia dei quarant’anni. In Bridget Jones 3, Bridget
decide di concentrarsi sul suo lavoro di collaboratrice in un
notiziario di punta, e di circondarsi di vecchi e nuovi amici. Per
una volta, Bridget ha tutto completamente sotto controllo. Cosa
potrebbe andare storto? La sua vita sentimentale ha però una svolta
quando Bridget incontra un affascinante americano di nome Jack
(Dempsey), tutto quello che Mr. Darcy non è. In un improbabile
colpo di scena, si ritrova in dolce attesa, ma con un
inconveniente…non è sicura dell’identità del padre.
La Universal
Pictures ha diffuso il nuovo trailer italiano
ufficiale di Bridget Jones’s Baby,
il sequel che vedrà Renée Zellweger
nuovamente nei panni di Bridget Jones. Con lei, nel film, anche
Colin Firth e Patrick
Dempsey.
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11 anni fa, Mark Darcy chiedeva la
mano di Bridget Jones, e tutto lasciava pensare a un “e vissero per
sempre felici e contenti”. Tuttavia, nel 2013 è uscito un terzo
libro, “Mad About The Boy“, che vedeva
Marc buttarsi dalla finestra lasciando Bridget da sola a crescere
due figli.
Fortunatamente, Bridget
Jones’s Baby non seguirà questa linea narrativa, ma
sarà di fatto una storia completamente nuova, collocata
cronologicamente tra il secondo e il terzo libro.
Il ruolo di Darcy è stato
riassegnato a Patrick Dempsey, nel tentativo di
riempire il gigantesco vuoto lasciato da Hugh
Grant, mentre il film è stato scritto da Helen
Fielding e David Nicholls, e approderà in
sala il 16 Settembre del 2016.