Sono passati pochi giorni dalla
notizia che Leonardo DiCaprio era entrato nel
cast del film(Leggi qui), che
oggi arrivano le prime foto dal set del nuovo film del
regista di Kick-Ass,Matthew
Vaughn, The Secret Service, nel
quale possiamo vedere due degli interpreti principali del film,
l’attore premio Oscar Colin Firth e il
novellino Taron Egerton:
Tutte foto del film nella nostra
foto gallery:
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Il cast di The
Secret Service comprende attori del calibro di
Leonardo DiCaprio, Micheal
Caine, Samuel L. Jackson, Colin Firth,
David Beckham, Adele, Elton John, Taylor Swift, Taron
Egerton e Sophie Cookson.
Il film è l’adattamento
cinematografico della serie a fumetti di Mark
Millar e Dave Gibbson, che vede protagonista
un agente segreto britannico che recluta e cerca di formare il
nipote, ragazzo ribelle e piccolo criminale dei sobborghi di
Londra. L’agente porta il nipote in una scuola di spie che forma
agenti segreti alla 007.
La sceneggiatura è stata scritta
dallo stesso Vaughn, tra l’altro già regista
di Kick- Ass e X-men:
L’inizio, insieme a Jane Goldman e ne sarà
anche il produttore, con la sua Marv-Films.
Il film è previsto nelle sale per
il 14 Novembre 2014
Oggi festeggiamo Marco
Beltrami. Come chi? Solo perché vi siete fermati a Hans
Zimmer, John Williams e Howard Shore, non è che
non ci siano altri compositori a Hollywood. E il ragazzo è uno di
questi. Classe 1966 e un cognome che tradisce le origini italiane,
Beltrami è un amico di vecchia data di Wes Craven, il papà
di Scream, e con lui collabora in più di un’occasione
(sette, ad oggi), tanto da essere etichettato come uno che fa le
musiche horror.
Beh, in effetti è proprio il
capitolo 1 della celebra saga degli anni Novanta che lo lancia
nello showbiz: è il ‘96 e il grande successo di Scream
regala al musicista altri progetti, diversi per genere ma con una
sfumatura thriler/action che li accomuna. Qualche esempio?
The Faculty, Resident Evil (cui lavora
insieme a Marilyn Manson, uno che fa paura veramente),
Hell Boy, I, Robot, Red
Eye. Sì, è proprio uno da roba tosta, il signor Beltrami,
ma non per questo rinuncia a pellicole più ‘indie’ (tipo Le
tre sepolture) e, a forza di strimpellare qua e là, ecco
che si becca pure due nomination all’Oscar, la prima per Quel
treno per Yuma e la seconda per The Hurt
Locker. Certo, se vuoi evitare l’incasellamento nelle
categorie “film di paura”/“film d’azione”, poi non è che ti getti,
bacchetta alla mano, su World War Z e
Wolverine. E non parliamo dell’atteso remake di
Carrie, dove il sangue scorre a fiumi e l’orrore
divampa dalla prima nota.
Ma se citi fra le tue influenze
Bernard Hermann (il fido collaboratore di Hitchcock),
Ennio Morricone e Nino Rota, avrai anche altro da
offrire, e siamo sicuri che ne sentiremo delle belle. Del resto, un
film – che sia horror, action, d’amore o di guerra – non può vivere
senza la musica. O meglio, potrebbe, ma le emozioni non sarebbero
le stesse. E, un po’ emozionati per l’esito incerto della nostra
esibizione, proviamo a intonare un TANTI AUGURI A TE, MR.
BELTRAMI!
Grande esordio per Gravity che apre in testa al box
office italiano, seguito dall’ottima tenuta di I Puffi 2 e Rush. Non brillano le altre new
entry, ma gli incassi crescono.
Arriverà in Italia solo
il 19 dicembre 2013, I sogni segreti di
Walter Mitty, il nuovo film diretto e
interpretato da Ben Stiller, ma lo scorso
sabato , 5 ottobre, il film è stato presentato
nell’ambito del New York Film Festival, nel quale
è stato accolto con molto entusiasmo. Si seguito tutte le foto
della premiere dell’evento:
I Sogni Segreti di Walter Mitty racconta di un uomo
gentile e sognatore che lavora allo sviluppo foto della celebre
rivista Life; nel tempo libero fa sogni di gloria, ma deve entrare
in azione quando un importante negativo scompare. Il film è il
remake della celebre commedia del 1947 Sogni
proibiti che vedeva protagonista il
grande Danny Kaye, a sua volta adattamento di
un romanzo di James Thurber. La pellicola, oltre allo
stesso Ben
Stiller,comprende nel cast attori
del calibro di
Sean Penn, Kristen
Wiig, Adam Scott, Patton
Oswalt e Shirley
MacLaine.
I Sogni Segreti di Walter Mitty sarà distribuito nei
cinema americani a partire dal 25 dicembre 2013,
mentre in Italia arriverà il 16 gennaio 2014.
Continuano le riprese del nuovo
film del regista di Sherlock
Holmes, Guy Ritchie che si
intitolerà The Man From UNCLE. La
produzione attualmente è proprio nel nostro paese dove sta girando
alcune sequenze con i protagonisti del film l’attore
Henry Cavill (Man of Steel) e Armie
Hammer (The Lone
Ranger). Le riprese si stanno svolgendo
fra Napoli, Pozzuoli e Roma, ecco alcuni scatti sul set:
Tutte le foto nella nostra foto
gallery:
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La trama: sullo sfondo della guerra
fredda, l’agente della CIA Solo e
l’agente del KGB Kuryakin devono mettere
da parte le ostilità tra i due team e collaborare per cercare di
fermare una misteriosa organizzazione criminale avente lo scopo di
destabilizzare il fragile equilibrio mondiale attraverso l’utilizzo
di armi tecnologiche e nucleari. L’unica speranza è rappresentata
dalla figlia di un noto scienziato tedesco scomparso, la chiave per
infiltrarsi all’interno dell’organizzazione. Nel cast dei
confermati Henry Cavill (Man
of Steel), come Napoleon Solo, Armie
Hammer (The Social Network)
come Illya Kuryakin ed e Hugh
Grant (Cloud Atlas) come Waverly. Nel cast
anche Alicia Vikander (Anna
Karenina), Elizabeth
Debicki (Il grande Gatsby)
e Jared Harris (Sherlock
Holmes: Gioco di ombre).
Dell serie
originale, Robert Vaughn era Napoleon
Solo e David McCallum interpretava Illya
Kuryakin; i due erano agenti speciali della United Network Command
for Law Enforcement (U.N.C.L.E.) che combattevano contro le forze
della Technological Hierarchy for the Removal of Undesirables and
the Subjugation of Humanity (T.H.R.U.S.H.).
La sceneggiatura è scritta
da Guy Ritchie e Lionel
Wigram, che sono anche i produttori insieme
a John Davis (Chronicle)
e Steve Clark-Hall (RocknRolla, Sherlock
Holmes). David Dobkin invece è il
produttore esecutivo.
Dopo l’ultimo trailer in cui
protagonista era il personaggio di Lady
Gaga(guarda qui) ecco arrivare un
nuovo character poster dell’atteso film di Robert
Rodriguez, Machete Kills, sequel del
fortunatissimo primo capitolo che vede
protagonista Danny
Trejo nei panni del terrificante Machete.
Protagonista di questo nuovo poster è invece l’attrice Alexa Vega,
che nel film interpreta la sexy assassina Killijoy:
Mel Gibson, Lady Gaga, Antonio
Banderas, Jessica Alba, Michelle Rodriguez, Charlie Sheen, Cuba
Gooding Jr e Sofia Vergara è il cast all-star di Machete Kills, il
nuovo film di Robert Rodriguez che segna il ritorno del mercenario
più irriverente del cinema americano, Machete Cortez (Danny
Trejo).
Dopo il successo del primo “Machete,” diventato un autentico cult
cinematografico in tutto il mondo, il visionario regista di Sin
City, Robert Rodriguez, torna con uno dei film più attesi della
nuova stagione: Machete Kills, dal 7 novembre al cinema.
L’ex-agente Federale Machete viene ingaggiato dal governo degli
Stati Uniti per eliminare un pazzo rivoluzionario e un eccentrico
trafficante d’armi miliardario (Mel Gibson) il cui piano è
diffondere guerra e anarchia in tutto il pianeta.
Ecco la Trama: Il governo degli
Stati Uniti recluta Machete mandandolo in Messico per rintracciare
e eliminare un trafficante d’armi che cerca di lanciare un’arma
nello spazio.
Nel 2013 il regista simbolo
dell’action a-la- françaiseLuc Besson
torna alla regia con un film ispirato al romanzo
Malavita di Tonino
Benacquista e dal titolo originale The
Family (tradotto in italiano come Cose
nostre- malavita).
Dopo anni passati a dedicarsi a
progetti live-action d’animazione (come la famosa saga di
Arthur e il popolo dei minimei), Besson
fa di nuovo un incursione nel terreno fertile dell’action che già
gli ha portato tanto successo con pellicola come Leon,
Nikita o Il quinto
elemento. Per preparare questa
rentrée in grande stile recluta un cast di stelle
hollywoodiane come Robert De Niro, Michelle
Pfeiffer e Tommy Lee Jones, più una
nutrita schiera di giovani sconosciuti o pseudo tali, per
raccontare la storia apparentemente normale della famiglia Blake
che si trasferisce dagli Stati Uniti fin in Normandia, in uno
sperduto villaggio. In realtà la tranquilla famigliola nasconde un
segreto: si tratta di una famiglia mafiosa, i Manzoni del New
Jersey, entrati nel programma protezione testimoni dopo che il
capofamiglia Fred (De Niro) ha tradito i suoi ex “compari”, i quali
hanno giurato a tutta la famiglia eterno odio e vendetta. Fred si
finge uno scrittore, mentre la moglie Maggie bada all’educazione
dei due figli, ma la normale routine dei Blake/ Manzoni viene
sconvolta quando le loro “vecchie abitudini” tornano a farsi
sentire e quando alcuni componenti della vecchia “famiglia”
riescono a mettersi sulle loro tracce, pronti a vendicarsi
cruentemente.
La pellicola è stata una delle prime
girate negli studi francesi di Cité du Cinema, costruiti da Luc
Besson stesso nel Settembre 2012 e la sua uscita nelle sale era
stata programmata per il 18 Ottobre, prima di essere anticipata al
20 Settembre negli States e al 17 Ottobre in Italia, ma non prima
di aver cambiato il titolo del film: da
Malavita (come il romanzo omonimo)
a The Family restituendo
quell’atmosfera simile a immortali pellicole come la trilogia de
Il Padrino o Quei Bravi
Ragazzi. Anzi, il regista Martin
Scorsese figura pure tra i produttori esecutivi del
film.
Tra le tante curiosità che circolano
intorno alla realizzazione di Cose nostre-
malavita, alcune meritano di essere menzionate: per
esempio, l’uso particolare dei sottotitoli in inglese che non sono
stati aggiunti, in fase di post produzione, nella parte inferiore
dell’inquadratura ma accanto ai personaggi oppure direttamente
sopra di essi. Mentre, a livello tecnico, sorprende la scelta di
Besson di tornare a girare con delle lenti anamorfiche quasi una
ventina d’anni dopo Leon, mentre i suoi
ultimi film erano stati girati con delle lenti sferiche in Super
35.
Insomma, già a partire dal trailer è
chiaro il mix eccessivo e rutilante di violenza pulp, ironia,
scontro culturale e generazionale all’interno di questa promettente
pellicola sospesa tra il vecchio continente e il nuovo.
In Il Bianco Il Giallo e il
Nero Il giovane samurai Sakura (Tomas Milian) si mette
sulle tracce di un sacro pony che l’imperatore del Giappone ha
inviato in dono ad una colonia giapponese nel vecchio west, ma che
è stato rubato da alcuni falsi indiani per provocare una guerra
contro i pellerossa stessi. Come riscatto i rapitori chiedono un
milione di dollari custoditi in una cassa ed affidati, per la
consegna, allo sceriffo Black Jack (Eli Wallach). Ma il bottino fa
gola pure allo spregiudicato bandito svizzero Blanc de Blanc
(Giuliano Gemma) che, per mettere le mani su di esso, stringe un
accordo con lo sceriffo e Sakura, cercando però ovviamente di
fregarli in ogni modo…
Analisi: Siamo nel
1974 quando Sergio Corbucci gira uno degli ultimi western
italiani. Nella sua enorme carriera il regista romano ha spaziato
nei generi più disparati, una carriera multiforme, contraddista da
un enorme talento che gli permetteva proprio di sperimentare e
cambiare genere con estrema versatilità. Uno degli ambiti nel quale
ci ha sicuramente lasciato delle pietre miliari è sicuramente il
western: un genere che gli italiani hanno “desunto” dalla
tradizione prettamente americana popolata dal mito secessionista,
gli indiani, la lotta per i territori, le carovane, i mormoni, i
saloon, i banditi e gli eroi solitari e integerrimi alla John
Wayne. L’ultimo western, il più “crepuscolare”, è Il
Bianco Il Giallo e il Nero datato 1974 e che vede
protagonisti tre glorie del genere: Eli Wallach, Tomas
Milian e infine Giuliano Gemma, scomparso da pochi
giorni e già compianta “faccia d’angelo” che ha segnato un genere
con le sue interpretazioni di film memorabili come Una
pistola per Ringo (1965) e I giorni dell’ira (1967).
Il Bianco Il Giallo e il
Nero è una sorta di divertissement dalla trama
improbabile, che mescola la cultura pop, una sorta di antologia del
genere “spaghetti western”, con un occhio rivolto però verso il
sottogenere dei “Fagioli western”, film dal sapere decisamente più
comico come il filone inaugurato da Lo chiamavano
Trinità (1970) ed epigoni.
Sicuramente l’aspetto che più
colpisce è il gioco meta-cinematografico presente fin dall’inizio:
la moglie di Black Jack (il cui nome già richiama un tipo di gioco
d’azzardo) si “esibisce” in un delirante monologo costruito dagli
sceneggiatori in modo tale da camuffare le citazioni di titoli di
altri film western come delle invettive rivolte dalla signora al
consorte. Ma il gioco non si esaurisce qui: le autocitazioni sono
sparse in tutto il film, dalle tombe alle bare ridenti eredità del
“Django” originale, oppure Wallach stesso che rifà il verso
all’immortale “brutto” Tuco del film di Leone e Tomas Milian
che anticipa le peripezie del “suo” cinese nel cult “delitto al
ristorante cinese” improvvisandosi improbabile samurai nipponico
dall’umorismo rabeleisiano e dalle enormi- ma esilaranti-
difficoltà linguistiche.
Il clima farsesco della pellicola
serve a separare definitivamente- come un ultimo, estremo, “canto
del cigno” di un genere- il realismo dalla sua trasfigurazione
finale in leggera e briosa parodia, camminando però in bilico su di
un sottilissimo filo teso tra due entità apparentemente così
distanti e distinte.
Nuovi poster per il film
American Hustle, film con Bradley Cooper e
Jennifer Lawrence, previsto per Gennaio 2014. Il regista
David O’Russell torna a dirigere la coppia de Il Lato
Positivo, insieme a un cast spettacolare, in un film
ambientato negli ultimi anni ’70, che vede protagonista un
truffatore, interpretato da Christian Bale, e la sua amante ( Amy
Adams) costretti dall’ FBI a creare una gigantesca operazione
assieme ad un agente un po’ fuori controllo, che avrà il volto di
Bradley Cooper.
Empire
magazine ci mostra questi nuovi poster pubblicitari
emanati dalla Sony, davvero d’impatto, dei cinque protagonisti del
film, creati per cominciare a conoscerli meglio aspettando
l’uscita.
I cinque personaggi sono:
Rosalyn Rosenfeld,
interpretata da Jennifer Lawrence,
Irving Rosenfeld, un irriconoscibile
Christian Bale,
Richie Di Maso, un riccioluto Bradley Cooper,
Sydney Posser, un’ Amy Adams molto sexy
e Carmine Polito, interpretato da Jeremy
Renner
Sulla carta, il cast
scelto dal regista è uno dei migliori dell’anno. Per confermarlo,
ovviamente, dovremo tutti andare al cinema a constatarlo.
American Hustle arriverà al cinema dall’1 gennaio
2014 distribuito da Eagle Pictures. Il regista nominato all’Oscar
per Il lato positivo, David O.
Russell, ritorna al cinema e ci riprova questa volta
con un thriller in costume. Prodotto da Annapurna Pictures,
Atlas Entertainment e scritto da Eric Singer.
Trama: Il film, scritto da Eric
Singer, racconta la vera storia di un truffatore (Christian
Bale) e della sua amante e complice (Amy
Adams), che operano nel mondo della finanza, costretti
dall’FBI a mettere su, assieme a un agente fuori controllo
(Bradley
Cooper) una gigantesca operazione, chiamata in codice
Abscam, per smascherare altri truffatori, mafiosi e politici
corrotti.
Jeremy Renner è un personaggio fondamentale della
vicenda, nel ruolo di un leader politico e sindaco di una città del
New Jersey.
Jennifer Lawrence è la donna di
Christian Bale e
Alessandro Nivola. ha il ruolo di Reggio, un pubblico
ministero federale.
Il nuovo film con Daniel
Radcliffe, l’horror Horns diretto da Alexandre
Aja, è stato acquisito, per quanto riguarda gli Stati Uniti,
dai distributori Dimension Film e da Radius Twc.
La storia è basata sul romanzo di
Joe HillLa vendetta del diavolo, che ha al
centro dell’azione un ragazzo che un giorno scopre delle corna
fuoriuscire dalla sua testa, dopo la misteriosa morte della sua
ragazza, della quale verrà accusato ingiustamente. Nonostante la
scia horror, il film presenta anche note romantiche e scene
comiche.
Il protagonista Radcliffe ha
affermato di essersi divertito ad interpretare questo strano
personaggio, di essere molto orgoglioso del suo lavoro e di aver
lavorato con un regista coma Aja.
L’ex maghetto di Hogwarts sarà
affiancato nel film da attori come Juno Temple, Max
Minghella, Joe Anderson, Kelli Garner, Heather Graham, David Morse,
Kathleen QuinlanandJames
Remar.
Il film, che è stato presentato allo
scorso Toronto Film Festival, non ha ancora una data d’uscita,
anche se si dice che sarà entro l’anno 2014.
Il regista Danny Boyle,
regista premio Oscar, secondo quanto detto da
Variety, ha intenzione di trasformare in film il
documentario Smash and Grab: The Story of the Pink
Panthers, realizzato un anno fa da
Havana Marking, che parla di un gruppo di ladri di
gioielli definito il più abile di tutti i tempi.
Questa banda, detta appunto
Pink Panthers, era attiva dall’inizio degli anni
Duemila ed ha realizzato rapine da record, vere scene da film.
La banda, formata da ex militari
della ex Yugoslavia, del Montenegro e della Serbia, ha accumulato
circa 200 milioni di dollari in furti, prima della loro cattura nel
2010, dopo che l’Interpol e la polizia li braccarono e riuscirono a
prenderli.
L’idea di Boyle
nasce appunto da questo documentario, che ha colpito la sua
attenzione in particolare per il montaggio stile film thriller.
Così il regista ha deciso di realizzare un vero e proprio reboot di
questo docu-film.
Non si conoscono ancora i possibili
sceneggiatori né, ovviamente, l’ipotetico cast, anche perché Boyle
sarà impegnato per i prossimi mesi con il film per la tv
Babylon.
Vi terremo aggiornati sugli
sviluppi di questo progetto.
Kevin Tsujihara,
CEO della Warner Bros, casa di produzione che detiene i diritti di
molti personaggi della DC Comics, ha dichiarato di voler
portare l’eroina Wonder Woman al cinema o in tv, come
annunciato dall’ Hollywood
reporter
Tsujihara ha anticipato,
durante una conferenza sul nuovo accordo firmato da
J.K.Rowling con la WB, che la casa di produzione ha molti
progetti futuri riguardanti i personaggi della DC, sottolineando
che particolare attenzione verrà data a Wonder Woman.
Non si sa ancora se vedremo l’eroina
in una sua serie personale o se il suo personaggio verrà inserito
in una sceneggiatura sui suoi colleghi Batman e Superman.
Certo è che la volontà della Warner
Brothers è quella di far uscire alla luce del sole un personaggio
fin ora rimasto nell’ombra, nonostante i tentativi falliti della CW
e della Nbc di creare una serie tv su di lei.
Dalle parole di Tsujihara,
però, si spera che la WB stia già cercando accordi per realizzare
questo progetto.
Minority Report è il film del 2002 di Steven Spielberg
con Tom
Cruise,
Colin Farrell, Samantha Morton, Max von Sydow, Patrick
Kilpatrick, Lois Smith, Peter Stormare, Tim Blake
Nelson.
La trama di Minority Report
In un futuro prossimo, nella città
di Washinghton, il crimine pare essere stato finalmente debellato
grazie ad un sistema di previsione dei reati, chiamato
precrimine, messo in atto da tre individui, i
precong, dotati di capacità di precognizione in grado di
prevedere lo svolgersi di un delitto e permettere così alla polizia
di arrestare il colpevole prima del fatto. Il sistema deve però
essere ancora testato, e durante questo periodo di prova, il
detective Anderton, chiamato a sovrintendere il progetto, scopre
che una delle previsioni lo indica come uno dei prossimi omicidi.
Non capacitandosi di questa eventualità, Anderton viene a
conoscenza del fatto che non sempre i precong sono affidabili,
poiché uno di loro, la veggente Agatha, molto spesso ha delle
visioni opposte, definite rapporto di minoranza. Basandosi
su questa flebile speranza di errore, Anderson inizia una
roccambolesca fuga per trovare il rapporto e provare così la sua
innocenza, sventando una possibile macchinazione del governo.
Il film
Tratto da uno dei più famosi e
visionari romanzi del guru della fantascienza P.K.Dick,
Minority Report ci propone una visione futura da
cortocircuito, in cui si può essere arrestati non per l’atto, ma
per l’intenzione di commettere un delitto (gli echi di 1984
di Orwell urlano chiaramente vendetta), rappresentando in chiave
fantascientifica uno dei più pesanti abomini della tradizione
cattolica: il peccato d’intenzione.
La tecnologia e l’evoluzione
vengono qui fatti regredire ad una condizione quasi magica e
atavica, dove non sono le macchine ma bensì i poteri
parapsicologici dell’uomo a dettare la legge, in una forma alquanto
distorta di estetica stempunk. A suo agio con il terreno del
futuribile e della fantasia tecnologica, Spielberg orchestra un
colossal hollywoodiano dei tempi moderni, condendolo con gli
strabilianti (anche se non del tutto credibili) effetti speciali
della ILM dell’amico George Lucas e la memorabile
colonna sonora di John Williams (miscelata a
grandi classici come Moon River), il tutto in una
commistione corale che è una vera benedizione per occhi, orecchie e
cuore dello spettatore. Senza preoccuparsi troppo dell’attinenza al
romanzo originario e ad alcuni scivoloni narrativi, Spielberg si
affida al talento atletico di Tom Cruise che, bissando le sue performance in
Mission Impossibile al top della sua forma, ci
catapulta in un turbinio di inseguimenti, esplosioni e
combattimenti da far impallidire il Neo di Matrix.
Altri grandi attori prestano la
loro fisicità all’universo pop del film, a cominciare da Colin Farrell passando per Samantha Morton, Patrick
Kilpatrick, fino ad arrivare al buon, vecchio Max Von
Sydow, perfetto nel ruolo dell’ambiguo direttore Burgess. Non
mancano numerosi cammei che comprendono Paul Thomas
Anderson, Cameron Crowe e addirittura Cameron Diaz, come in un red carpet per la serata degli
Oscar.
I precong, ognuno con un nome che rimanda ad un
famoso scrittore giallo (Agata, Arthur e Dashiell) sono delle
orga-macchine tenute prigioniere, i cui poteri di preveggenza
vengono sfruttati da una società dedita all’abolizione del crimine
su base preventiva, sfruttando un sistema del tutto antitetico che
il nostro eroe cercherà di smascherare. Grazie alla collaborazione
di esperti del MIT, Spielberg ha condito il suo immaginario futuro
di oggetti, ambienti e tecnologie del tutto surreali ma in un certo
senso possibili, dando maggior spessore al racconto di Dick e allo
stesso tempo attualizzandolo (non dimentichiamoci però che il
rumore dei velivoli del film è stato ottenuto dal cestello di una
lavatrice!). Un fanta-action con tutti i sacri crismi del genere,
perfettamente diretto e con un cast di punta, per un prodotto che,
seppur non privo di imperfezioni, ha dato una svolta decisiva al
panorama fantascientifico nel cinema.
Eraserhead – La mente che
cancella è il film del 1977 di David Lynch con Jack Nance,
Charlotte Stewart, Allen Joseph, Janne Bates, Laurel Near, Judith
Anna Roberts, Jack Fisk, Thomas Coulson.
La trama di Eraserhead – La mente che
cancella
Henry Spencer è uno strano omettino
che lavora come tipografo in un surreale paesaggio industriale di
un non ben specificato paese, dove tutto appare distorto e
allucinato. Henry è innamorato di Mary, ragazza affetta da strani
attacchi epilettici che vive con due strambi genitori. Durante una
cena, Henry viene informato dalla ma dre che la figlia è
rimasta misteriosamente incinta, senza però che i due avessero mai
copulato. Il figlio che nasce però assomiglia ad un orribile girino
gigante dalle fattezze orripilanti, sempre intento a piangere. Dopo
alcuni giorni di convivenza Mary decide di lasciare Hery ed il
bambino, costringendo l’uomo a doversi assumere il gravoso compito
di allevare da solo la mostruosa creatura. Inizia così un viaggio
allucinate in cui Hery non distingue più tra sogno e realtà, in cui
egli intraprende una improbabile relazione con una donna mostruosa
che vive nel suo termosifone.
L’Analisi
Allucinate, surreale, estremo, il
film d’esordio del visionario David Lynch è una delle opere
più complesse e psicoanalitiche che siano mai state tradotte su
celluloide. Attraversato da numerosi travagli produttivi che ne
hanno esteso la realizzazione pre ben cinque anni, dal 1972 al
1977, costringendo Lynch a ipotecare la casa e a dormire sul set
per reperire i fondi necessari a ultimarlo, Erashead è un vero e
proprio pugno nello stomaco (e nell’occhio) dello spettatore,
letteralmente catapultato in un universo onirico e grottesco in cui
tutto è distorto ed eccessivo, dove Hery, alter-ego (fisico e
psicologico) di Lynch incarna le più ancestrali paure dell’uomo,
prima fra tutti quella della paternità.
L’universo del film, virato in un
metallico bianco e nero ed immerso in paesaggi postindustriali che
anticipano Tzukamoto, Cronenberg e tutta la cultura cyberpunk, è
ricco di personaggi grotteschi e archetipici che, come lo stesso
Henry, paiono come marionette di uno strambo teatro dell’assurdo.
Numerose sono le scene oniriche entrate degnamente nel subconscio
cinematografico, tra cui l’incipit cosmogonico in cui un
demiurgo-frankenstein in una decadente centrale elettrica dà vita
al seminale mondo dell’orrore del film azionando una leva, così
come l’onirico prologo in cui il cervello di Henry (dando il titolo
al film) viene trasformato in tante gomme da cancellare per
matite.
Anche l’orripilante creatura
neonatale è uno dei simboli più reconditi del nostro io interiore,
la paura della deformità e del caso (racconta Lynch che il feto era
quello di un vitello). Ricco di messaggi sublimali impossibili da
cogliere ad una prima visione (e nemmeno tutti alla centesima), il
film si articola in spazi angusti e minimalisti, come ad esempio
l’opprimente appartamento di Henry in cui piante crescono nei
comodini e dove strani insetti vermiformi vengono segretamente
custoditi in cassetti.
La cacofonica colonna sonora, edita
dallo stesso regista assieme all’amico Fats Waller è quanto di più
disturbante i nostri orecchi possano assorbire, ricca di strumenti
elettronici e sintetizzati. Un film maledetto, realizzato con poco
o niente che non solo è diventato il simbolo dei midnight movies e
dei circuiti d’essai, ma che si è presto a mille interpretazioni
psicologiche e ha spianato la strada al nuovo filone del
surrealismo cinematografico.
Raccontare
Eraserhead– La mente che
cancella non è possibile, tanto meno interpretarlo.
Bisogna vederlo e godere delle sue atmosfere malate e ansiogene,
dei suoi personaggi surreali che trovano nella Donna del
Termosifone la loro forma più estrema e piacevole al contempo. Il
film ha di fatto aperto le porte della visionarietà di Lynch al suo
mondo fatto di incubi e di distorsioni, divenendo il compendio dei
suoi precedenti lavori di cortometraggio, iniziati con
The Alphabet e culminati con The
Grandmother. Basti dire che era il film preferito di
Stanley Kubrick!
Il regista e sceneggiatore
Quentin Tarantino, come ogni anno tranite il suo
sito ufficiale, ha pubblicato la lista (in ordine alfabetico) dei
suoi 10 film preferiti per l’anno in corso. Tra titoli elencati dal
regista di Pulp Fiction ci sono alcuni film che sono all’unanimità
considerati come capolavori, come
Gravity, da poco arrivato sui nostri
schermi, ma anche film che hanno fatto storcere il naso a molti,
come The Lone Ranger.
Trai tanti film basati sui fumetti,
Tarantino ha preso in considerazione solo Kick Ass
2, che da molti è considerato se non un brutto film,
almeno inferiore al primo capitolo, il che vuol dire che di tutti i
film che sono usciti questanno e che ci hanno raccontato le gesta
di super eroi, nessuno ha catturato l’attenzione del regista.
Ecco di seguito la top ten 2013 di
Quentin Tarantino:
1. Afternoon
Delight (Jill Soloway)
2. Before Midnight (Richard Linklater)
3. Blue Jasmine (Woody Allen)
4. The Conjuring (James Wan)
5. Drinking Buddies (Joe Swanberg)
6. Frances Ha (Noah Baumbach)
7. Gravity (Alfonso Cuarón)
8. Kick Ass 2 (Jeff Wadlow)
9. The Lone Ranger (Gore Verbinski)
10. This Is The End (Seth Rogen, Evan Goldberg)
Ecco la prima
interessante clip di Ender’s Game in cui un navigato e a suo modo
affettuoso Harrison Ford si confronta con la
giovane recluta Asa Butterfield (Hugo Cabret).
In un prossimo futuro, una forza
aliena ostile ha attaccato la Terra. Se non fosse per i leggendari
eroi resistenti della Flotta Internazionale del Comandante Mazer
Rackham (Ben Kingsley), tutto sarebbe perduto. In preparazione a un
prossimo attacco, il colonnello Hyrum Graff (Harrison Ford) e il
corpo militare internazionale stanno allenando le migliori giovani
menti per trovare il futuro successore di Mazer. Tutto fa pensare
che possa essere Ender Wiggin (Asa Butterfield), un ragazzo timido
ma brillante per intelligenza strategica, che viene arruolato per
aggiungersi all’elite dei combattenti.Basato sul pluripremiato
best-seller omonimo, Ender’s
Game uscirà il 1 novembre 2013 negli USA, e
comprende nel cast Abigail
Breslin, Asa
Butterfield, Hailee
Steinfeld, Harrison
Ford, Ben
Kingsley, Viola
Davis. Tutte le info utili nella nostra
Scheda: Ender’s Game.
Pif, o
meglio PierfrancescoDiliberto, ha
avuto modo di farsi conoscere nel corso degli anni soprattutto
televisivamente: era stato una Iena nel noto programma di Italia 1
e aveva dato vita poi ad alcuni programmi anche su MTV, come
Il Testimone. La sua caratteristica è sempre stata
quella di essere esilarante, spassoso, comico, raccontando però
qualcosa, ovvero una realtà che, pur trattata con leggerezza,
potesse in qualche modo venire fuori. Ed è quello che
Pif probabilmente si propone di fare anche
in La
mafia uccide solod’estate.
Distribuito da 01 Distribution esce il 28
novembre nelle sale italiane. Nel cast, oltre allo stesso
Pif, anche Cristiana
Capotondi, Claudio
Gioé, Ninni Bruschetta.
Trovate qui la sinossi ufficiale
del film e il trailer:
Il film narra l’educazione
sentimentale e civile di un bambino, Arturo (Pif), che nasce a
Palermo lo stesso giorno in cui Vito Ciancimino, mafioso di rango,
è stato eletto sindaco. È una storia d’amore che racconta i
tentativi di Arturo di conquistare il cuore della sua amata Flora
(Cristiana Capotondi), una compagna di banco di cui si è invaghito
alle elementari che vede come una principessa. Attraverso questa
tenera ma divertente storia d’amore, il pubblico verrà coinvolto
emotivamente negli eventi più tragici della nostra storia recente.
Arturo infatti è un ragazzo come tanti altri dell’Italia degli anni
’70 ma, a differenza dei suoi coetanei del nord, è costretto a fare
i conti con le infiltrazioni e le azioni criminose della mafia
nella sua città. La consapevolezza di Arturo cresce anno dopo anno,
ma nessuno lo ascolta. Palermo ha altro a cui pensare.
L’ostinazione del nostro protagonista a interessarsi di mafia come
un fenomeno reale fa separare Arturo e Flora che si
ricongiungeranno solo dopo le stragi del 1992 che apriranno
definitivamente gli occhi alla ragazza.
Arrivano direttamente dalla pagina
ufficiale Facebook di Jessica Chastain una serie
di immagini che vedono l’attrice prepararsi per Crimson
Peak, il nuovo horror diretto da Guillermo
del Toro. Nelle foto, che vi presentiamo di seguito, è
possibile vedere la produzione del film alle prese con la
realizzazione del calco del corpo della Chastain.
Crimson Peak
Jessica Chastain
Crimson
Peak vedrà protagonisti, oltre a Jessica
Chastain, anche Charlie Hunnam, Mia Wasikowska e
Tom Hiddleston.Il progetto
riunisce Guillermo del Toro con
la Legendary Pictures, già produttori
di Pacific Rim. Secondo alcune fonti, a
distribuire il film potrebbe esserci
la Universal Pictures che
vorrebbe continuare il rapporto con il regista e, quindi,
finanziare e distribuire ogni sua opera, anche se sappiamo che
la Legendary Pictures è una controllata
del gruppo Time Warner. L’idea
di Guillermo del Toro è quella di
iniziare le riprese nel mese di gennaio 2014.
E’ arrivato online il teaser
trailer italiano ufficiale di Need for
Speed, l’adattamento cinematografico del noto
videogame della EA, diretto da Scott
Waugh e con protagonisti Aaron
Paul, Dakota
Johnson, Dominic
Cooper, Imogen
Poots, Ramon Rodriguez,
e Rami Malek. La pellicola è prodotta
dalla DreamWorks Studios e uscirà
il 14 marzo 2014 negli USA; in Italia sarà
distribuita da 01 Distribution.
Need For
Speed è attesa per il 7 Febbraio 2014 e racconterà la
storia di un pilota da corsa su strada (Aaron Paul) che decide di
fare affari con un ricco e arrogante socio (Dominc Cooper), per poi
finire incastrato dal suo collega. Uscito di prigione, decide di
partecipare a una corsa da New York a Los Angeles con lo scopo di
vendicarsi. Ma quando l’ex-partner apprende i suoi piani, decide di
mettere una enorme taglia sulla testa del pilota: un gruppo di
corridori illegali si metterà a caccia di lui con dei veicoli super
potenti.
Cube – Il Cubo è un film del
1997 diretto daVincenzo
Natali e con protagonisti Nicole de Boer,
Nicky Guadagni, David Hewlett, Andrei Miller, Julian Richings,
Wayne Robson e Maurice Dean Wint.
Trama Cube – Il Cubo:
Un poliziotto, un criminale, un medico, un impiegato e una
studentessa di matematica si risvegliano all’interno di uno strano
ambiente cubico formato da sei portelli su cui sono incisi dei
numeri. Senza sapere come e perché ci siano finiti, i cinque
individui iniziano a collaborare, seppur con le consuete frizioni,
per trovare un modo per uscire. Ben presto scoprono che alcuni dei
pannelli sono mobili e si aprono su altri ambienti cubici simili al
precedente, ma altri contengono trappole mortai. La studentessa
capisce che solo i portelli su cui non sono indicati numeri primi
conducono alla salvezza, e durante uno dei trasbordi da un ambiente
all’altro, entrano in contatto con un giovane ragazzo affetto da
autismo, che però pare l’unico in grado di aiutarli. Inizia così un
terribile viaggio in cui il gruppo tenta di evadere da questo
misterioso cubo.
Analisi: Esordio col botto
per Vincenzo Natali, regista canadese di origini
italiane, che reinventa il genere di unknown awakening
(risveglio sconosciuto) miscelando tra loro i generi del thriller e
della fantascienza, proponendoci un labirintico e opprimente
universo dove l’apparente tranquillità e armonia della perfezione
geometrica della matematica diventa qui simbolo di paura e caos
totale.
Facendo leva sull’indefinito e
sulla mancanza di informazioni spazio-temporali, in Cube –
Il Cubo Natali tesse una stupenda trama in cui gli esseri
umani paiono vere e proprie cavie da laboratorio in un perfido
gioco di quella che pare essere un’entità superiore indefinita
estremamente rigorosa e calcolatrice (nella versione originale
della sceneggiatura si parlava addirittura di un’intelligenza
aliena).
Ne il Cube – Il Cubo
i cinque personaggi, ognuno con un nome che rimanda ad un
penitenziario americano (Quentin, Rennes, Hollaway, Worth e Leaven)
rappresentano l’alter ego tematico della loro condizione di
prigionia, in cui però ognuno, con le sue peculiari qualità
individuali, diventa un tassello prezioso nella risoluzione
dell’enigma e nella possibile fuga. Solo Kazan, il ragazzo
artistico, pare un pesce fuor d’acqua, finendo però con il rivelasi
il faro di salvezza del gruppo. Utilizzando una satura fotografia a
colori primari edita da Derek Rogers e un unico set cubico di 14
piedi x 14 in cui i colori delle pareti cambiano a seconda della
sezione, Natali sviluppa appieno il tema del topo in trappola,
lavorando più per sottrazione che per aggiunta, utilizzando un
montaggio minimale in favore di lunghi piani sequenza che ben
rendono, assieme alle inquadrature grandangolari (marchio di
fabbrica del regista), tutto il soffocamento della storia e
dell’ambiente. Le stupende musiche di sintesi di Mark Korven
aggiungo un tocco in più, sposandosi alla perfezioni con il rigore
matematico su cui l’intera opera si basa.
Usando un cast di semi-sconosciuti
(almeno per l’epoca) il regista ci immerge assieme ai personaggi,
portandoci inconsciamente a provare il loro stesso sentimento di
claustrofobia e di oppressione, in una vera forma di
immedesimazione da manuale cinematografico.
Gioca con noi Natali, gioca e si
diverte a far scontrare i suoi personaggi per testare le loro
reazioni e per vedere come la loro intelligenza li porterà a
risolvere un problema, proprio come un test scientifico sui
topolini bianchi. Anticipando di gran carriera i grandi capolavori
del filone che avranno in Saw la loro
consacrazione, Cube – Il
Cuboreinventa l’immaginario delle paure
umane, propinandoci inoltre concetti matematici molto complessi in
una maniera così semplice e razionale che, dopo la visione, non
stupisce che i voti scolastici nella materia subiscano una brusca
impennata.
Cast:Christian Bale, Sean Bean, Taye Diggs, Dominic
Purcell, Emily Watson.
Trama: Dopo la
terza guerra mondiale dei primi anni del XXI secolo, la razza umana
ha sentito il bisogno di darsi una regolata bandendo le proprie
emozioni, ritenute le principali colpevoli dei crimini di violenza
ed odio.
Sotto questa legge è sorta Libria,
una società-stato governata da Il Padre, un dittatore
carismatico e onnipresente, che attraverso l’utilizzo di un farmaco
inibitore di emozioni, il Prozium, controlla la vita dei
cittadini. Per evitare rappresaglie e per combattere i ribelli,
cittadini non consoni all’uso del Prozium, vengono messi al
rogo tutte quelle cose, dai libri alla musica, che possano
suscitare emozioni e viene costituito un corpo speciale, formato
dagli agenti Cleric, dedito alla salvaguardia della società.
Ma sarà proprio un cleric, John Preston (Christian Bale), a
mettere in dubbio questo sistema dopo aver provato egli stesso
delle emozioni.
Analisi: Cosa
saremmo noi umani senza emozioni? Come sarebbero i nostri risvegli
senza un accompagnamento musicale? E che valore avrebbero le nostre
giornate senza la lettura di un libro, di un abbraccio, di una
risata e, perché no, di un litigio?
Equilibrium esplora questa possibile
realtà, trasportandoci in un futuro freddo e schematico, dove gli
esseri umani sono ridotti ad una schiavitù mediatica e chimica.
Libria ha tutti i connotati di città senza emozioni: edifici
imponenti monocromatici, strade grigie, abiti uguali per tutti, lo
stessa saturazione azzurra del cielo porta con sé un senso di
anedonia. E’ un’ambientazione già vista, in diverse misure, in
altri film, e letta nei romanzi futuristici.
Equilibrium sembra essere una via di
mezzo di tante opere, che si intersecano e coesistono per un breve
istante, e poi vanno a morire in qualche forzatura di sceneggiatura
o in qualche scelta registica orientata ad un prodotto che
preferisce la forma piuttosto che la sostanza. In effetti, quello
che Kurt Wimer ci propone è una giusta
contrapposizione tra trama e azione. Se la prima è vacillante, la
seconda sembra essere il punto forte del film. Spettacolari,
istantanee e dosate alla perfezione, intervallate spesso da momenti
più introspettivi, le scene d’azione convincono egregiamente,
emulando un po’ gli effetti tipici del capostipite del genere
(Matrix) ma senza strafare e rendendosi
appetibili con coreografie quanto mai azzeccate e
innovative.
Christian Bale
sopperisce come può ad un ruolo che, per sua natura, deve conferire
una faccia asettica e quantomeno priva di espressione. Peccato che
quando debba mostrarle, le emozioni e le espressioni, sembri sia
impiastricciato nel personaggio, come se il prozium lo usasse
davvero. Non la sua miglior prova ma, sicuramente, superiore al
resto del cast, svantaggiato da una sceneggiatura che lascia ai
rispettivi personaggi solo ruoli marginali o di comparsa; patetico,
è per esempio, il breve utilizzo di un ottimo attore come
Sean Bean.
Equilibrium lascia un po’ l’amaro in
bocca dopo averlo visto. C’erano potenzialità da sfruttare meglio;
lo stesso finale, un veloce e scontato epilogo verso una vittoria
senza connotati riflessivi, fa storcere un po’ il naso a chi, come
me, oltre alla potenza scenica vuole anche una trama da
mordere.
In Gattaca Vincent
vuole diventare un astronauta, ma nella società in cui vive è un
non valido. Essendo stato concepito naturalmente, già dalla
nascita si conoscono i suoi difetti genetici. Invece, i
validi creati in provetta, sono geneticamente perfetti e
possono aspirare a ruoli importanti nella società. Per realizzare
il suo sogno, Vincent assume l’identità di Jerome, un valido
paraplegico a causa di un incidente.
Gattaca tra fantascienza e eugenetica
Nell’universo di Andrew
Niccol l’eugenetica ha vinto. Ciò che rimane nella testa
dello spettatore è l’idea che la selezione degli individui
attraverso la modifica del DNA, non appartiene al passato, ma
diventa una possibilità vicina nel tempo. Osserva l’opera
d’Iddio, chi può raddrizzare ciò che egli ha fatto storto?
(Ecclesiaste 7:13) è una delle citazioni che apre il film e la
risposta ci viene data poco dopo. La scienza, nella sua corsa per
misurarsi con la religione, ha preteso di raggiungere persino Dio,
ecco perché esistono i nati per fede, anche detti non
validi, come Vincent, e i validi, gli uomini
fabbricati, come Jerome. Me se la perenne opposizione tra
scienza e religione è soltanto una delle possibili interpretazioni,
il tema principale è il confronto dell’uomo con la scienza. Quanto,
quest’ultima, può determinare il destino umano? E fino a dove può
spingersi?
Risponderemmo che è impossibile
confrontarsi con il rigore scientifico, ma poi vediamo
Vincent che, con tanta dedizione, elimina pelle, unghie e capelli,
fa scorta di urine, sangue, per non lasciare tracce nel mondo dei
validi.
Perfezione genetica contro
imperfezione umana. Parole destinate a invertirsi, grazie
all’abilità di Ethan Hawke nel recitare due persone insieme, alternando
la freddezza e la sicurezza degli uomini perfetti, ai sentimenti
che lo avvicinano alla natura umana. Uno dei personaggi più
riusciti è quello di Jude Law. Anche “non più valido” vivrà la
discriminazione e solo di fronte alla determinazione dell’amico si
renderà conto che “non esiste un gene per lo spirito umano”, come
recita uno degli slogan che presentano il film. Una riflessione a
cui giunge anche Uma Thurman, a proprio agio nei panni di Irene Cassini,
la donna che si innamora del protagonista. Non sarebbe corretto
relegare questo film nel genere della fantascienza. Lo stesso
regista e sceneggiatore Andrew Niccol circonda i personaggi
di tecnologia avanzata, ma richiama atmosfere steampunk, inserendo
alcuni oggetti tipici degli anni sessanta. Il film è povero di
effetti speciali, ma l’intento di Niccol è indurre riflessioni
partendo dalla semplicità. Non ci sono misteri insondabili, gli
elementi della storia sono tutti lì, sta allo spettatore ricavare a
ogni visione una diversa interpretazione. E noi speriamo che ci
regali altre visioni come ha fatto con S1m0ne (2002),
e come in
In Time,il grande successo del
2011.
Ormai le graphic novel al cinema
sono un vero successo, forse è per questo motivo che vedremo presto
sugli schermi l’adattamento cinematografico di Black
Hole, graphic novel di Charles
Burns.
La notizia di questi giorni è che
il film sarà portato sugli schermi da due grandi del cinema:
David Fincher e Brad
Pitt. I due tornano a lavorare insieme dopo il
successo de Il Curioso caso di Benjamin
Button, su una storia basata su dodici fumetti.
La trama è incentrata sul
Black Hole, ovvero questo buco nero che fa sparire
le giovani generazioni, nel difficile momento del passaggio all’età
adulta, attraverso un’epidemia che porta alla mutilazione e che si
propaga tramite le vie sessuali.
Questo fumetto vinse nel 2006
l’ importante premio Harvey Award for Best Graphic Album
Of Previously Published Work, ed si è già provato a portarlo
sul grande schermo in passato ma Fincher mise da parte il progetto
per dedicarsi ad altro.
Ora sembra pronto per intraprendere
questa avventura, grazie anche alla casa di produzione Plan
B, dell’attore Brad Pitt.
Dopo il grande successo allo scorso
Festival di Cannes,arriva il trailer
italiano de La
Vita di Adele, film del
tunisino Abdellatif Kechiche
con Léa Seydoux e Adèle
Exarchopoulos, vincitore della Palma d’Oro.
Protagonista del film è ,appunto,
Adèle, diciasettenne che non ha dubbi sull’amore: i ragazzi stanno
con le ragazze. Poi un giorno incontra Emma, una ragazza dai
capelli blu che le cambierà completamente la vita, dandole la
possibilità di realizzarsi come adulta nel mondo che la circonda,
riscoprendo se stessa, tra dubbi e ansie ma scoprendo un amore che
non aveva mai conosciuto. Una storia intensa, piena di amore, sesso
e emozioni intense che, grazie alle due bravissime attrici
francesi, arrivano subito al pubblico.
Il regista si è ispirato alla
graphic novel di Julie Maroh, Le Bleu
est Une Couleur Chaude, nonostante la
Maroh abbia stroncato l’opera di
Kechiche, affermando di non essere stata
consultata sulla realizzazione e criticando fortemente la
rappresentazione della storia nel film.
La casa di distribuzione
Lucky Red finalmente ha diffuso il trailer per
l’Italia, che trasmette l’intensità e l’amore presenti nella storia
di questo film, in uscita il 24 Ottobre 2013.
Da mesi si parlava di un possibile
ruolo per Aaron Taylor-Johnson in Avengers:
Age of Ultron, diretto da Joss
Whedon. Oggi si ha la conferma ufficiale, tramite
Latino Review, che l’attore interpreterà Quicksilver.
L’attore si è dichiarato entusiasta di interpretare questo
personaggio, per il suo carattere particolare e la sua storia
intensa, nonostante sia consapevole di aver avuto un ruolo
difficile da interpretare.
Questo personaggio, in realtà, è
nato come villain di X-men. Una situazione particolare,
questa che vedrà Quicksilver anche in X-Men: Days of
Future Past, interpretato da Evan Peters, che si
metterà a confronto col giovane Taylor-Johnson. Ironia
della sorte, i due attori hanno lavorato insieme nel film
Kick Ass e ora si ritroveranno a interpretare lo
stesso personaggio in due produzioni diverse, una della Fox
e l’altra Disney.
In più, in Avengers:
Age of Ultron, Quicksilver avrà al suo fianco
la sorella gemella, Scarlet Witch, interpretata da
Elizabeth Olsen, come avevamo annunciato qualche giorno
fa.L’inizio delle riprese di Avengers:
Age of Ultron è previsto per l’inizio del prossimo
anno, in quanto la data d’uscita è già stata definita al 1 Maggio
2015. Quale sarà l’interpretazione migliore?
L’uscita americana di Ender’s Game si sta avvicinando.
Il countdown è, come di consueto, accompagnato dal lancio
promozionale del film. Ecco arrivare un nuovo spot tv intitolato
Future, con 31 secondi di sequenze inedite. Scritto e
diretto da Gavin Hood, interpretato
da Harrison Ford e Ben Kingsley, il film è tratto dal primo
capitolo del fantascientifico Ciclo di
Ender,ovveroIl gioco di
Ender scritto da Orson Scott Card. Eccovi lo spot tv:
In un prossimo futuro, una forza
aliena ostile ha attaccato la Terra. Se non fosse per i leggendari
eroi resistenti della Flotta Internazionale del Comandante Mazer
Rackham (Ben Kingsley), tutto sarebbe perduto. In preparazione a un
prossimo attacco, il colonnello Hyrum Graff (Harrison Ford) e il corpo militare
internazionale stanno allenando le migliori giovani menti per
trovare il futuro successore di Mazer. Tutto fa pensare che possa
essere Ender Wiggin (Asa Butterfield), un ragazzo timido ma
brillante per intelligenza strategica, che viene arruolato per
aggiungersi all’elite dei combattenti.Basato sul pluripremiato
best-seller omonimo, Ender’s
Game uscirà il 1 novembre 2013 negli USA, e
comprende nel cast Abigail
Breslin, Asa
Butterfield, Hailee
Steinfeld, Harrison
Ford, Ben
Kingsley, Viola
Davis. Tutte le info utili nella nostra
Scheda: Ender’s Game.
Si è spento Carlo
Lizzani. Il regista, 91 anni, si è lanciato dal balcone
del suo appartamento, situato al terzo piano di una palazzina di
Prati. Alcuni vicini hanno notato il corpo nel cortile del palazzo
e, intorno alle 15, hanno avvertito la polizia. Come era stato per
altri colleghi di grande caratura, quali Mario Monicelli, dovrebbe
trattarsi, con tutta probabilità, di suicidio. Ovviamente è ancora
tutto da accertare così come, eventualmente, i motivi del folle
gesto.
Carlo Lizzani è stato regista,
produttore, attore, sceneggiatore e documentarista. In definitiva
uno dei grandi maestri del cinema italiano. Lizzani nasce a
Roma, il 3 aprile del 1922, e negli anni successivi sarà
sceneggiatore di grandi autori, quali Vergano, De Santis,
Rossellini e Lattuada durante il suo periodo neorealista. L’esordio
dietro la macchina da presa è datato 1950 con Nel
Mezzogiorno qualcosa è cambiato, a cui seguirà,
nel 1951 Achtung.
Il suo nome è legato a diversi
titoli, tra i quali vanno ricordati:Cronache di
poveri amanti (1954), Il processo
di Verona (1963), Banditi a
Milano (1968), Crazy
Joe(1973), Mussolini ultimo
atto (1974), Storie di vita e
malavita(1975), Fontamara (1977), La
casa del tappeto
giallo (1983),Mamma
Ebe (1985), Caro
Gorbaciov (1988), Cattiva (1991), Celluloide (1995), Hotel
Meina (2007), oltre agli sceneggiati
televisivi Nucleo
Zero (1984), Un’isola(1986)
e La trappola (1989).
Il regista ha anche diretto, tra il
1979 e il 1982, la Mostra del Cinema di Venezia. Nel 1998
Lizzani ha poi pubblicato la raccolta di suoi scritti
Attraverso il Novecento, ricco di spunti e aneddoti sul
mondo del cinema neorealista italiano, e nel 2007 la sua
autobiografia Il mio lungo viaggio nel secolo breve.
Dopo la laurea honoris causa in Scienze della Comunicazione,
ricevuta dall’Università di Torino, Lizzani era diventato tutor nel
corso di filmmaker dell’Accademia Act Multimedia di Cinecttà.
Oggi, 5 ottobre 2013, si spegne
Carlo Lizzani, uno dei protagonisti della cinematografia
italiana.
Sono state rese disponibili due
nuove clip di Escape plan – Fuga
dall’inferno, film di Mikael Hafstom
che vedrà protagonisti due mostri sacri dell’action come Sylvester Stallone e Arnold Schwarzenegger, pronti ad una
fuga da un carcere di massima sicurezza.
Nella prima clip vediamo Ray
Breslin, interpretato da Sylvester Stallone, rendersi conto di
essere stato incastrato, mentre nella seconda pronto a dare
consigli su come evadere dal carcere. Eccovi le due clip:
Il film è incentrato sulla
storia di Ryan
Bresling (Stallone), la più
importante autorità mondiale nel campo della sicurezza delle
strutture di detenzione. Analizzando ogni carcere di massima
sicurezza e maturando un vasto numero di tecniche di
sopravvivenza, Bresling viene ritenuto
il migliore. Il suo ingegno, tuttavia, verrà messo a dura prova:
dovrà fuggire dalla stessa prigione da lui disegnata.
Escape
Plan è diretto da Mikael
Hafstrom (1408) e vedrà la
partecipazione di Jim Caviezel (la
passione di cristo), 50
cent, Vinnie
Jones (Fire with
Fire), Amy
Ryan (Green Zone)
e Vincent D’Onofrio.
Machete Kills, sequel di Machete,
uno dei film più celebri di Robert Rodriguez, è quasi pronto
all’uscita. Ecco arrivare un nuovo trailer basato sulla nuova
canzone della cantante che avrà anche una parte nel film: Lady Gaga. La track si intitola
Aura e potete ascoltarla proprio all’interno del
trailer che vi proponiamo:
Ecco la trama: L’ex-agente
Federale Machete Cortez, è stato assunto dal Presidente degli Stati
Uniti per una missione che sarebbe impossibile per qualsiasi uomo
mortale. Deve eliminare un rivoluzionario pazzo e un eccentrico
miliardario trafficante d’armi che ha ordito un piano per
diffondere la guerra in tutto il pianeta.
Vi avevamo già dato notizia
riguardo Saoirse Ronan e Star Wars episodio
VII. La giovane attrice aveva già infatti
confermato di aver sostenuto un provino per ottenere un ruolo
all’interno della più celebre saga cinematografica sci-fi. La Ronan
aveva anche affermato di non voler rivelare nulla sul provino,
usando una frase adatta alla situazione: “Mi
staccherebbero la testa con una spada laser se lo
facessi“.
Durante l’Empire podcast
di questa settimana, contrariamente a quanto affermanto, l’attrice
ha invece svelato ulteriori dettagli sul provino sostenuto:
Sì, ho fatto una audizione per Episodio VII. Non so se
avrei dovuto parlarne o meno, ma il punto è che praticamente
chiunque ha partecipato a queste audizioni. Ci sono così tante
persone che conosco che hanno fatto il provino per la stessa parte,
e altri ragazzi che sono stati provinati per un’altro ruolo, quindi
immagino che JJ stia scandagliando l’intero pianeta in cerca delle
persone giuste. Nessuno comunque ha idea di quale sia il
personaggio per il quale fa il provino, nessuno ha letto la
sceneggiatura. Sono andata, ho letto la mia parte, ma devo dire che
è stata l’unica volta nella quale ho pensato “Sai cosa? Anche se
non otterrò la parte, è stata una audizione fantastica e
divertente, fingere di tirare fuori da una borsa una spada laser,
darle un’occhiata senza sapere di cosa si tratta. E’ stato
fantastico. Una spada laser! Star
Wars!
Ancora non sappiamo
se Saoirse Ronan potrà avere una parte nel
film di J.J. Abrams, ne l’attrice è riuscita a
svelare dettagli davvero importanti. Siamo solo agli inizi del
casting che sarà, con tutta probabilità, molto accurato.
Vi ricordiamo
che Star Wars Episodio
VIIuscirà al cinema nel 2015, per la
regia di J.J. Abrams, basato su
una sceneggiatura di Michael
Arndt. Per tutte le notizie sulla nuova trilogia
targata Disney vi segnaliamo il
nostro speciale:Star Wars. La scheda
del film: Star Wars: Episodio VII.